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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Giugno 2009
OGGI AL VIA IL CONSIGLIO EUROPEO  
 
Roma, 18 giugno 2009 - La presidenza ceca si chiude con un Consiglio europeo particolarmente importante all´indomani di elezioni europee che segnano l´ennesimo aumento del tasso di astensione. I capi di Stato e di Governo avranno molto probabilmente chiari in mente gli umori che emergono dalla pancia del loro elettorato nell´affrontare i delicati nodi istituzionali e politici, nomina della nuova Commissione, Trattato di Lisbona, crisi economica e clima in testa. L´irlanda si è impegnata a tenere un referendum entro ottobre che, in caso di esito positivo, potrebbe sbloccare l´agognata ratifica del nuovo Trattato consentendone l´entrata in vigore il 1° gennaio 2009. Il dopo Lisbona sarà uno dei temi caldi, anche dopo che il ministro degli esteri irlandese Micheal Martin ha accolto favorevolmente (lunedì) la bozza contenente alcune garanzie su temi sensibili quali difesa, istruzione, tutela della famiglia e diritto alla vita. Il Consiglio sarà invitato ad approvare formalmente tali garanzie che rispondono a buona parte delle preoccupazioni del popolo irlandese. Alla ratifica del Trattato si lega anche la possibile nomina del nuovo presidente della Commissione europea. Molto probabile – malgrado alcuni mal pancia – la riconferma di José Manuel Durao Barroso che conta sull´appoggio dei grandi paesi. Resta da capire se la sua indicazione avverrà, come probabile, con le procedure previste dall´attuale Trattato di Nizza, o se il Consiglio procederà esclusivamente ad un sostegno politico rinviando una vera e propria designazione formale al dopo Lisbona. Il che consentirebbe anche di arrivare ad un negoziato su un pacchetto di nomine riguardante anche i futuri presidenti del Consiglio europeo e vicepresidente della Commissione e alto Rappresentante per la Politica estera, figure che saranno introdotte solo col nuovo Trattato. Ma il tema fondamentale del Consiglio sarà soprattutto la situazione economica, finanziaria e sociale legata alla crisi che sta facendo aumentare in modo davvero preocuppante il tasso di disoccupazione europeo. Al centro delle discussioni la valutazione dell´efficacia delle misure intraprese, il rafforzamento della regolamentazione e della vigilanza nel settore finanziario e proposte di nuovi interventi a sostegno dell´economia reale e dell´occupazione. Altro tema urgente e delicato, che sarà in cima alle preoccupazioni della nuova presidenza svedese, è la strategia per affrontare la conferenza sul clima di fine anno a Copenaghen, con particolare attenzione ai meccanismi di finanziamento. Da alcuni segnali che già emergono in vari Stati membri sembra che l´entusiasmo per la lotta al surriscaldamento si sia notevolmente raffreddato con l´avvento della crisi; per cui riuscire a tenere unita la barca dei 27 su posizioni credibili fino a Copenaghen sarà davvero un´ardua impresa anche per gli abili navigatori svedesi. Last but not least l´attualità internazionale che all´uscita dal nostro Luna Park italiano ci ricorda – se ce ne fosse bisogno – che il mondo resta un luogo relativamente pericoloso che non tende ad andare bene da solo. Il Consiglio affronterà dunque il possibile ruolo che può svolgere il nostro continente nelle varie crisi, a cominciare dalla minaccia nucleare nordcoreana, alle crescenti tensioni in Iran fino a Pakistan ed Afghanistan. Carlo Corazza Direttore della Rappresentanza a Milano .  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA DÀ IL VIA LIBERA AD UN AIUTO DI STATO DELL´ITALIA PER UN NUOVO SERVIZIO DI TRASPORTO COMBINATO DI MERCI  
 
Bruxelles, 18 giugno 2009 - Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea e responsabile per i trasporti, ha commentato: “Il trasferimento del trasporto di merci verso mezzi meno inquinanti è una buona notizia per la città di Napoli. All’inizio il servizio consentirà un trasferimento modesto, circa il 6% del traffico attuale, ma sono certo che la decisione odierna contribuirà a potenziare questo trasferimento a beneficio di Napoli e dell’intera regione. ” La Commissione europea ha deciso ieri di non sollevare obiezioni a un aiuto per l’avviamento del nuovo servizio di trasporto ferroviario tra il porto di Napoli e l’interporto di Nola, uno dei principali porti industriali d’Italia. La misura notificata dalle autorità italiane si propone di trasferire il traffico dalla strada alla ferrovia creando un servizio di trasporto ferroviario tra il porto di Napoli e l’interporto di Nola. L’aiuto di avviamento è pari a 1 322 000 euro e coprirà un periodo di tre anni. La misura proposta rientra tra le iniziative volte a promuovere l’utilizzo del trasporto ferroviario per aumentare l’efficienza e la sicurezza del trasporto merci in tutta l’area. Il provvedimento contribuirà inoltre a ridurre la congestione stradale e l’inquinamento. La Commissione ritiene che l’aiuto sia compatibile con il corretto funzionamento del mercato comune. .  
   
   
UE, TAJANI: RIDISEGNARE LA POLITICA DEI TRASPORTI DEL FUTURO  
 
Bruxelles, 18 giugno 2009 - Un processo di riflessione avviato dalla Commissione europea, che ha coinvolto le parti interessate e gli esperti del trasporto, ha individuato sei principali tendenze e sfide, che influenzeranno lo sviluppo futuro della politica dei trasporti nei prossimi decenni: invecchiamento della popolazione, migrazione e mobilità interna, la sfida ambientale ed energetica, urbanizzazione e globalizzazione. Tutto ciò dimostra la necessità di orientare la futura politica europea per i trasporti verso un sistema dei trasporti integrato, che si avvalga delle tecnologie disponibili e sia di facile utilizzo per l´utente. Con l´adozione odierna della comunicazione sul futuro dei trasporti[1], la Commissione europea intende stimolare ulteriormente il dibattito al fine di individuare proposte politiche concrete da raccogliere nel suo prossimo Libro bianco sul trasporto previsto per il 2010. "Il trasporto è stato e rimarrà una componente essenziale della nostra vita quotidiana. Ha contribuito sostanzialmente allo sviluppo, all´integrazione e alla crescita del mercato interno, con vantaggi tangibili per l´economia europea. La politica europea per i trasporti ha inoltre innalzato gli standard del settore per quanto riguarda le condizioni di lavoro e i livelli di sicurezza. Ha permesso, inoltre, il rafforzamento dei diritti dei passeggeri. Sono convinto che i tempi siano maturi per mettere in pratica questa politica. In primo luogo attraverso l´integrazione delle differenti modalità di trasporto, ponendo l´Ue all´avanguardia nel settore dei servizi e delle tecnologie del trasporto e, in terzo luogo, basando la futura politica dei trasporti sulle esigenze e sui diritti degli utenti e dei lavoratori del settore", ha dichiarato il vicepresidente Antonio Tajani, responsabile per i trasporti. La Commissione ha pubblicato nel 2001 un Libro bianco, riesaminato nel 2006, fissando un ordine del giorno per la politica dei trasporti fino al 2010. La comunicazione approvata oggi dà seguito al Libro bianco e definisce una visione per il futuro del trasporto e della mobilità fino al 2020, considerando futuri scenari per il prossimo decennio. Le politiche dei trasporti per i prossimi dieci anni dovranno essere basate su un´ampia riflessione sul futuro del sistema dei trasporti. La Commissione ha richiesto studi esterni per la valutazione delle politiche precedenti e per i futuri scenari, e ha consultato gli esperti e le parti interessate attraverso gruppi specializzati. Ha infine organizzato il 9 e il 10 marzo a Bruxelles una conferenza ad alto livello delle parti interessate. Comunicazione Della Commissione: Un futuro sostenibile per i trasporti: verso un sistema di trasporto integrato, basato sulla tecnologia e di facile utilizzazione per l`utente. Le conclusioni principali della comunicazione sono: La politica europea dei trasporti ha contribuito a fornire un sistema di mobilità efficiente ai cittadini e alle imprese dell´Ue. Ora ha il compito di assicurarsi che questa mobilità possa essere sostenuta in futuro. La sostenibilità ambientale, l´invecchiamento della popolazione, la migrazione, la penuria di combustibile fossile, l´urbanizzazione e la globalizzazione sono tendenze chiave nella nostra società e costituiranno le sfide al nostro sistema di mobilità. L´accelerazione dell´introduzione di tecnologie innovative e dell´integrazione completa dei diversi mezzi di trasporto è determinante per il superamento di queste sfide. Questo é un contesto nel quale gli utenti e i dipendenti dei trasporti, con le loro esigenze e i loro diritti, sono sempre tenuti al centro delle decisioni politiche. È importante progredire nella proiezione esterna della politica europea dei trasporti, come strumento volto ad assicurare un´ulteriore integrazione con i paesi limitrofi e la promozione di interessi economici e ambientali dell´Europa in un contesto globale. La comunicazione non comprende un programma dettagliato delle misure politiche, ma cerca piuttosto di delineare una visione strategica per il futuro dei trasporti. La visione e le idee che presenta sono destinate a stimolare ulteriormente il dibattito nell´intento di individuare le eventuali opzioni politiche. L´anno prossimo questo lavoro dovrebbe condurre a una formulazione di proposte politiche concrete e all´adozione successiva di un Libro bianco. La Commissione incoraggia tutte le parti interessate a contribuire a quest´esercizio presentando entro il 30 settembre 2009 i propri punti di vista sul futuro dei trasporti e sulle eventuali opzioni politiche all´indirizzo di posta elettronica: tren-future-of-transport@ec. Europa. Eu .  
   
   
NASCE NEPIM, PROMUOVERÀ IL CONSUMO SOSTENIBILE NELL´UE IERI LA PRESENTAZIONE UFFICIALE AL COMITATO DELLE REGIONI LA POLITICA EUROPEA PER I CONSUMATORI NON PUÒ IGNORARE LE ORGANIZZAZIONI REGIONALI  
 
Firenze, 18 giugno 2009 - Partecipare al processo decisionale Ue nel campo dei diritti dei consumatori: è questa la missione di Nepim, il nuovo network per la promozione del consumo sostenibile nelle regioni europee, che è stato presentato oggi nella sede del Comitato delle regioni. Vicepresidente di Nepim è l’assessore ai consumatori della Regione Toscana, che ha sottolineato come il network voglia aiutare la Commissione a promuovere in Europa un consumo critico e responsabile, a mettere i consumatori nella condizione di compiere scelte sostenibili, difendendo il loro diritto di scelta autonoma dei prodotti sul mercato interno e promuovendo produzioni ecologicamente sostenibili ed eticamente responsabili. Il network, ha spiegato inoltre l´assessore, si propone come interlocutore politico delle istituzioni Ue per contribuire allo sviluppo della politica europea dei consumatori secondo un approccio regionale, ma intende anche partecipare a progetti per favorire la diffusione di buone pratiche nel campo dell’educazione al consumo consapevole nelle diverse regioni europee. In questo senso la presenza delle associazioni dei consumatori al suo interno assume un’importanza cruciale. Nepim, presieduto dal presidente della Comunità germanofona del Belgio Karl-heinz Lambertz, è composto da 12 partner di 7 paesi (Italia, Belgio, Francia, Germania, Spagna, Austria, Repubblica Ceca), in rappresentanza non solo di regioni e loro agenzie, ma anche di organizzazioni dei consumatori. Altri partner italiani sono la Regione Umbria e le Province autonome di Trento e Bolzano. Il nucleo fondatore di Nepim è nato dal partenariato di un progetto Interreg Iiic, che aveva già prodotto una Carta per la promozione di un consumo responsabile e sostenibile, approvata a Barcellona nel 2008. Da allora nuovi membri si sono aggiunti e altri, disponibili a condividerne obiettivi e principi, sono attesi dopo la costituzione ufficiale in associazione internazionale senza scopo di lucro: tra questi Piemonte e Lazio, che hanno già presentato domanda di adesione. .  
   
   
SAINT-VINCENT: SEMINARIO ETICA E POLITICA NELL’ATTUALE SITUAZIONE MONDIALE  
 
Aosta, 18 giugno 2009 - L’assessorato del bilancio, finanze e patrimonio comunica che oggi, alle ore 9. 00, al Centro Congressi del Grand Hôtel Billia di Saint-vincent, ha inizio il seminario, programmato in due giornate, dal titolo Etica e politica economica nell’attuale situazione mondiale. L’iniziativa, organizzata dall’Assessorato in collaborazione con il Centro europeo di bioetica e qualità della vita dell’Unesco e l’Università della Valle d’Aosta, prevede tra gli interventi quello del Ministro dell’Economia e delle Finanze Giulio Tremonti e del Direttore delle Cattedre di bioetica dell’Unesco, Amnon Carmi. «Nelle due giornate verrà affrontata una tematica importante, di riflessione comune - dichiara l’Assessore Lavoyer-. Si parlerà infatti della situazione politica, economica ed etica mondiale affrontata anche da Benedetto Xvi, domenica scorsa, nel corso dell’Angelus. Il Papa si è appellato all’Onu e ha chiesto alle Nazioni Unite e alle multinazionali scelte strategiche contro fame e povertà, nonché un’economia sostenibile ed etica e ha annunciato che tali problematiche saranno i temi della prossima Enciclica che dovrebbe portare la data del 29 giugno». .  
   
   
L´UNIONE DOPO LE ELEZIONI DEL NUOVO PARLAMENTO EUROPEO  
 
 Roma, 18 giugno 2009 - Proseguono le "Serate del Villaggio europeo" Un´occasione per discutere e riflettere sul progetto europeo tra le righe di un bel libro La Rappresentanza in Italia della Commissione europea organizza l´incontro-dibattito sul tema "L´unione dopo le elezioni del nuovo Parlamento europeo" . Ne discutono : Margherita Boniver, Massimo d´Alema, Silvio Fagiolo, Franco Venturini. Coordina: Pier Virgilio Dastoli L´incontro trae spunto dalla pubblicazione del volume " L´idea dell´Europa nelle relazioni Internazionali " , Franco Angeli Editore Via Iv° Novembre 149, Ii° piano, Sala Azzurra Presso la Rappresentanza in Italia della Commissione europea Roma 24 giugno 2009, ore 17 e 30. . .  
   
   
ALBANIA, IN AUMENTO NUMERO IMPRESE  
 
Tirana, 18 giugno 2009 - Secondo gli ultimi dati Istat relativi al Registro delle Imprese in Albania, alla fine del 2008 risultavano attive 107. 342 ditte, di cui 19. 884 imprese di nuova costituzione, informa l´Ice. Il distretto di Scutari e di Lezha ha registrato il maggior numero di avvio di nuove attività economiche, rispettivamente del 31,1 per cento e del 27,2 per cento. Sulla base delle analisi effettuate dall´Istituto albanese delle Statistiche, il maggior numero delle imprese attive è concentrato nel distretto di Tirana e di Durazzo (con il 50 per cento circa). Le piccole imprese (fino a 4 impiegati) rappresentano il 93 per cento delle aziende presenti sul territorio albanese. Le grandi imprese invece rappresentano solo l´1 per cento, ma con un forte con tributo all´occupazione, del 37 per cento circa. Il settore di produzione dei servizi assorbe l´84,5 per cento delle imprese, di cui solo il 57 per cento opera nel settore del commercio. .  
   
   
BOND LOMBARDIA, REGIONE: OPERAZIONE VANTAGGIOSA E TRASPARENTE  
 
Milano, 18 giugno 2009 - "Regione Lombardia era e rimane pienamente convinta della bontà e della convenienza della propria emissione obbligazionaria trentennale da un miliardo di dollari effettuata nel 2002 con l´obiettivo di ottimizzare il costo del debito nel proprio bilancio e finanziare infrastrutture". E´ quanto si legge in una Nota diffusa ieri in relazione ad un articolo comparso su un quotidiano. "Grazie ad un ´merito di credito´ molto elevato - prosegue la Nota - la Regione ha potuto ottenere un tasso di interesse vantaggioso ed un conseguente risparmio di denaro pubblico. Oltre che vantaggiosa, l´emissione lombarda è stata anche ´prudente´, come ha certificato la Corte dei Conti, pochi mesi fa, attraverso un apposito referto. Rischi molto limitati, dunque, e nessuno spostamento del debito alle generazioni future: è molto significativo che lo stesso articolo pubblicato oggi affermi che, fatti verificare i documenti da cinque esperti diversi, tutti concordano nel dire che non ci sono criticità". "Nulla è stato condotto ´dietro le quinte´ - si legge ancora nella Nota - ma all´insegna della massima trasparenza: tutta la documentazione relativa al Bond Lombardia è da anni a disposizione del Consiglio regionale e di qualunque cittadino. Lo stesso Consiglio regionale, a livello istituzionale, è stato continuamente informato sull´evoluzione del titolo e sulla composizione del Sinking Fund con aggiornamenti costanti". "Per questo - conclude la Nota - Regione Lombardia segue con grande attenzione ma senza alcun timore l´azione della Magistratura, a cui ha già fornito tutta la propria collaborazione, volta ad accertare nell´operato delle banche eventuali comportamenti non corretti o eticamente discutibili nonché la sussistenza di eventuali conflitti di interesse, per cui si configurerebbe un danno per l´amministrazione regionale stessa. Un danno per il quale Regione Lombardia non esiterebbe a chieder conto". .  
   
   
LOMBARDIA/UNGHERIA.FORMIGONI: INTESA SU ENERGIA E CORRIDOIO 5  
 
 Budapest, 18 giugno 2009 - La costruzione del gasdotto Russia-europa. Le grandi infrastrutture logistiche per lo snodo tra Ungheria e Ucraina del Corridoio 5 (Lisbona-kiev). La necessità di interventi per ridurre la dipendenza di Budapest dal gas russo. Sono tre grandi occasioni che si giocano in questi mesi. Quello che governa l´Ungheria è un esecutivo a termine. Fra un anno, si vota. Ha in una agenda di urgenze estreme questi grandi progetti, insieme all´impegno a realizzare quelle drastiche riforme - sistema pensionistico, sistema fiscale e tributario - che riaccendano la speranza di attarre investimenti dall´estero e di contrastare la crisi economica e il debito pubblico. Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, non ha esitato a guidare a Budapest una missione istituzionale ed economica lombarda, proprio ora, per cogliere nella maniera più efficace e tempestiva possibile le occasioni che si possono presentare per le imprese lombarde. Una giornata intensissima, culminata con gli incontri al massimo livello con il primo ministro Gordon Bajnaj, e i ministri dello Sviluppo economico, Istvan Varga e dell´Energia e Trasporti, Peter Honig. Con Formigoni erano nella missione l´assessore alle Reti e servizi di pubblica utilità, Massimo Buscemi, e i delegati per le relazioni internazionali Robi Ronza e Claudio Morpurgo. "I nostri rapporti con l´Ungheria - ha spiegato Formigoni - sono ben consolidati, la mia prima missione è del 2002 e da allora gli incontri e gli scambi con i leader politici sono stati ininterrotti. Oggi abbiamo raccolto un rinnovato forte interesse da parte dei governanti di Budapest a intensificare e rilanciare le relazioni con l´Italia e in particolare con la Lombardia". "Gli ambiti individuati - ha spiegato ancora Formigoni - sono certamente quello del nostro modello di sviluppo basato sulle piccole e medie imprese e sui distretti e metadistretti strategici. I nostri interlocutori vorrebbero capire meglio e attuare da loro un simile modello che unisce efficienza e flessibilità e quindi si presenta pià adatto ad affontare le situazioni di crisi. Una nostra task force si metterà subito al lavoro con i tecnici del Governo ungherese". Un secondo ambito di collaborazione è quello della ricerca e dell´innovazione. Nella mattinata, 200 ricercatori e operatori economici hanno partecipato al seminario "Lombardia Regione dell´innovazione possibile", dove sono intervenuti gli stessi Formigoni e Buscemi, mettendo a fuoco le opportunità che la Lombardia può offire in settori avanzati e strategici come nanotecnlologie, nuovi materiali, biotech. Il terzo tema, quello dell´energia e dei servizi, presenta un vasto campo di possibilità. "Il settore dell´energia - ha spiegato Formigoni - è qui completamente liberalizzato. D´altra parte gli ungheresi hanno la necessità di ridurre la dipendenza e di attuare un consistente risparmio. Qui potremmo intervenire nel settore della termovalorizzazione e del ciclo dei rifiuti". "In pratica - ha detto Buscemi - loro hanno un sistema di teleriscaldamento molto esteso, oltre 600. 000 vani, ma funziona a gas e poggia su sistemi vecchi di oltre 30 anni. Noi potremmo esportare la tecnologia del termovalorizzatore e il trasporto dell´acqua calda. Inoltre collaborare per l´impiego di materiali e tecniche utili per il risparmio energetico, cosa in cui siamo molto avanti dal momento che da oltre un anno in Lombardia si applica la certificazione energetica degli edifici". Sull´energia, e anche sulla logistica e le infrastrutture, il presidente lombardo ha annunciato che a breve verrà firmato un Accordo politico Ungheria-lombardia, da lui stesso proposto oggi, "che dia un quadro certo di riferimento - ha spiegato - e faciliti le iniziative le relazioni tra le imprese". Altra grande opportunità messa sul tappeto, è infatti quella legata alla logistica necessaria per il Corridoio 5, stradale e ferroviario, e al grande polo di interscambio necessario al confine tra Ungheria e Ucraina per permettere il passaggio da un tipo all´altro di scartamento. "E´ un enclave - ha spiegato a questo proposito Formigoni - veramente strategico e decisivo: è baricentrico rispetto a ben 5 nazioni (Ungheria, Ucraina, Romania, Slovacchia, Polonia) ed è sulla direttrice del futuro, il collegamento ferroviario per il trasporto merci da e per la Cina, e già oggi da lì transita il 25% delle merci dirette all´Oriente". E il Corridoio 5 è lo stesso che attraversa da Est a Ovest il Nord Italia, e la Lombardia naturalmente. Il quadro esatto delle necessità di intervento e le possibilità di investimento per le imprese europee, gli ungheresi sono pronti a presentarlo all´estero. Nel giro di pochissimo tempo, con la collaborazione che Formigoni ha subito assicurato, incominceranno il road show proprio dalla Lombardia. .  
   
   
LOMBARDIA/UCRAINA,ZAMBETTI:NUOVE OCCASIONI PER NOSTRE IMPRESE  
 
Milano, 18 giugno 2009 - Si è conclusa l’ altro ieri con un bilancio positivo la missione guidata dall´assessore all´Artigianato e Servizi di Regione Lombardia, Domenico Zambetti, a Kiev (Ucraina) a cui hanno partecipato anche 18 aziende artigiane lombarde e alcuni rappresentanti delle Associazioni di categoria, tra i quali il presidente dell´Unione Artigiani della Provincia di Milano, Salvatore Luca, il segretario di Cna Lombardia, Giuseppe Vivace, e il presidente di Confartigianato Imprese Brescia, Giovanmaria Rizzi. "Nell´incontro che ho avuto con il vicegovernatore della Regione di Kiev, Yuriy Vasyliovych - ha riferito Zambetti - è nata, tra le altre, l´idea di istituire un tavolo di lavoro comune tra Regione Lombardia e Regione di Kiev con lo scopo di dare continuità ai rapporti tra le due realtà e individuare nuovi ambiti di intervento e cooperazione. La proposta del Tavolo è stata accolta con favore anche dal viceministro degli Affari esteri ucraino Yeliseyev, dal viceministro dell´Economia Piatniskyi, dal presidente della Camera di Commercio della Federazione Ucraina e da tutti gli altri rappresentanti istituzionali con i quali ho avuto modo di confrontarmi". Nel corso della missione, la delegazione lombarda ha incontrato anche i rappresentanti di alcune grandi banche italiane presenti in Ucraina con cui è stata discussa la concreta possibilità di attivare pacchetti finanziari a supporto delle imprese artigiane lombarde che intendessero investire in Ucraina. Grande successo hanno avuto gli incontri B2b, così come la sfilata di produzioni sartoriali lombarde svolta lunedì sera presso l´Hyatt Hotel di Kiev. In questa occasione l´assessore Zambetti e il presidente Salvatore Luca hanno incontrato alcune aziende di moda ucraine, invitandole come ospiti d´onore al Gran Defilè della sartoria, annuale appuntamento organizzato dall´Unione Artigiani della Provincia di Milano nel mese di dicembre. Zambetti ha concluso la missione incontrando il vicepresidente del Comitato per l´integrazione europea dell´Ucraina, Serhiy Shevchuk, con cui ha discusso sulle opportunità di sviluppo del paese attraverso proposte di progetti a livello comunitario. "Con l´Ucraina - ha affermato Zambetti - la Lombardia sta sviluppando da diverso tempo una forte collaborazione politica e commerciale, grazie alle nostre produzioni d´eccellenza che continuano a incontrare il favore dei consumatori locali. Inoltre, nuove opportunità si potranno aprire per le nostre imprese nei mercati dell´Est, ad esempio con i prossimi Europei di calcio del 2012, quando Ucraina e Polonia, paesi ospitanti, investiranno su infrastrutture ed alberghi per ospitare i numerosi visitatori che parteciperanno a questo evento sportivo. E´ un´occasione che anche i nostri artigiani potranno cogliere ad esempio nei settori dell´arredo e dei complementi d´arredo. Sono convinto che il mercato dell´Est garantirà importanti sviluppi per le nostre imprese". .  
   
   
DA BRUXELLES CAPPELLACCI CONFERMA IL CONTRIBUTO ATTIVO DELLA SARDEGNA IN EUROPA  
 
Bruxelles, 18 Giugno 2009 - Al suo esordio come membro del Comitato delle regioni dell´Unione europea il presidente della Sardegna Ugo Cappellacci ha affermato che intende impegnarsi attivamente a livello continentale. Al termine della seduta dell´assemblea che a Bruxelles riunisce i rappresentanti delle regioni e degli enti locali, ha puntualizzato che se nel passato non siamo stati capaci di dare un contributo attivo, di voler da oggi modificare questa impostazione sottolineando l´importanza di un contributo concretamente operativo all´attività del Comitato delle regioni per consentire al territorio regionale di incidere nella politica europea. Il massimo rappresentante dell´esecutivo, che prima della seduta plenaria ha partecipato al gruppo degli eletti del Partito Popolare Europeo, ha quindi assicurato la sua piena collaborazione, nell´interesse della Sardegna, con il neoeuroparlamentare Giommaria Uggias eletto nella lista Idv-di Pietro. .  
   
   
BASILICATA: FONDI FESR, LE INIZIATIVE DELLA REGIONE CONTRO LA CRISI  
 
Potenza, 18 giugno 2009 - “Oggi è una giornata particolarmente importante per la Basilicata perchè chiudiamo la programmazione comunitaria 2000 – 2006 e apriamo la nuova stagione dei fondi Fesr che accompagneranno lo sviluppo regionale fino al 2013”. Lo ha detto il presidente della Regione, Vito De Filippo, intervenendo all´incontro di lancio del programma Fesr 2007 – 2013 svoltosi a Matera. De Filippo si è soffermato, in particolare, sulla crisi economica internazionale e sulle misure adottate dalla Regione per contrastare questa fase congiunturale. “Benchè diversi indicatori congiunturali lascino pensare che, alla fine del primo semestre 2009, la parte più acuta della crisi abbia iniziato a rallentare, l´economia lucana, secondo tutti i modelli previsionali ad oggi disponibili, non uscirà dalla crisi prima del secondo semestre 2010. La recessione, peraltro, colpisce una economia regionale già caratterizzata da alcuni elementi di debolezza, rendendo quindi più duro l´impatto rispetto ad altre realtà regionali. E i primi dati statistici, infatti, mostrano come gli effetti della crisi internazionale siano più consistenti in Basilicata rispetto all´Italia e al Mezzogiorno. Per questa ragione, molti interventi inseriti nel Po Fesr sono orientati proprio a fronteggiare la crisi. Ad esempio l´inserimento nel Po Fesr di strumenti di ingegneria finanziaria, con particolare riferimento al Fondo di garanzia regionale, finanziato con 20 Meuro, per rendere più agevole l´accesso al credito da parte delle Pmi in modo da attenuare il crescente razionamento del credito. Oppure l´inserimento di interventi straordinari di reindustrializzazione o per il riassorbimento degli esuberi generati dalle crisi industriali in atto, come i contratti di reindustrializzazione”. Il Programma operativo Fesr Basilicata 2007 – 2013 ha una dotazione finanziaria di 752,186 Meuro. Ad oggi, le risorse del Po Fesr 2007 – 2013 già stanziate con atti programmatici regionali ammontano a circa 234 Meuro, cui corrispondono 69 meuro di impegni e circa 29 meuro di spesa dichiarata dai beneficiari. In particolare: nell´ambito dell´asse I “Accessibilità” sono stati assunti impegni per circa 48 Meuro (sono in corso di realizzazione interventi di viabilità aventi come beneficiari le Province ed è stata siglata l´intesa tra Regione, Trenitalia e Fal con investimento iniziale di 5,4 Meuro); a valere sull´asse Ii “Società della conoscenza” da ricordare l´accordo Regione – Fiat (12 meuro) e l´investimento di 9 meuro per la diffusione di nuove tecnologie e dei servizi avanzati connessi all´impiego di Ict; sull´asse Iii “Competitività produttiva” sono stati attivati bandi che finanziano il consolidamento delle imprese e i programmi di reindustrializzazione dei siti inattivi; sull´asse Iv “Valorizzazione dei bei culturali e naturali” sono stati stanziati circa 16 Meuro soprattutto per finanziamento di progetti nel settore turistico attuati da enti locali; sull´asse Vi “Inclusione sociale” sono stati attivati i Piani di Offerta integrata di servizi per un ammontare finanziario di 82 milioni di euro; nell´ambito dell´asse Vii “Energia e sviluppo sostenibile” sono stati stanziati 20 Meuro per i finanziamento di progetti infrastrutturali nel settore idrico e 22 meuro per interventi infrastrutturali coerenti con il vigente piano regionale di raccolta e gestione dei rifiuti. Il presidente De Filippo si è anche soffermato sulle attività, non inserite nel Fesr, messe in campo per contrastare la crisi. “La Regione Basilicata da subito ha voluto fare la sua parte con misure anticicliche per ridurre gli effetti di questa crisi internazionale. Dal fondo di coesione interna, 11 meuro, al contributo per la stabilizzazione dei lavoratori Lsu, 500 mila euro, al fondo di sostegno al reddito per i lavoratori fuoriusciti dai processi produttivi, 8 meuro, al fondo di garanzia per il rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria delle imprese, 20 meuro, alla riduzione della bolletta energetica per le famiglie lucane, alla promozione dell´inserimento lavorativo per i diversamente abili, 1 meuro. E poi ci sono gli interventi di promozione dell´occupabilità e politiche attive del lavoro, 51,58 meuro, il programma sperimentale di Cittadinanza solidale, con un investimento compreso fra i 55 e gli 82 meuro, il programma speciale Senisese, 35 Meuro, il Par – Fas Basilicata 2007 – 2013 che prevede una dotazione di 854,411 meuro e il “Bando per l´integrazione dei fondi rischi delle cooperative e dei fondi rischi delle cooperative e dei consorzi fidi aventi sede legale e operativa in Basilicata”, 2 meuro. Tutte misure – ha concluso De Filippo – che puntano a ridurre gli effetti della crisi ed a dare un´accelerazione allo sviluppo dei territori”. .  
   
   
INVESTIMENTI ALL´ESTERO,LA RUSSA: 2,5 MILIONI A PMI LOMBARDE LE DOMANDE,CONTRIBUTI DA 9 A 18.000 EURO A FONDO PERDUTO  
 
Milano, 18 giugno 2009 . Da ieri le piccole e medie imprese lombarde del settore manifatturiero interessate ad avviare un progetto di internazionalizzazione possono richiedere un contributo a Regione Lombardia per acquisire alcuni servizi. Il contributo, erogato sotto forma di voucher, riguarda le attività in paesi fuori dall´Unione Europea. Va da 9. 000 a 18. 000 euro e copre il 75% delle spese sostenute dalle imprese. Nella fase iniziale ci sono a disposizione 2,5 milioni di euro, attivati tramite un apposito fondo gestito da Finlombarda, che finanzieranno 4 tipologie di servizi, che potranno essere erogati solo da fornitori qualificati, presenti nell´elenco predisposto da Regione Lombardia. I servizi oggetto di finanziamento sono: 1) - analisi e ricerche di mercato (voucher da 9. 000 euro); 2) - assistenza nell´individuazione di potenziali partner industriali (voucher da 10. 500 euro); 3) - assistenza legale, contrattuale e fiscale (voucher da 15. 000 euro) 4) - redazione di studi di fattibilità (voucher da 18. 000 euro). "E´ un provvedimento molto lungimirante - commenta l´assessore regionale all´Industria, Piccola e Media Impresa e Cooperazione, Romano La Russa - che mette in campo risorse per supportare le nostre imprese di piccola e media dimensione che investono per ampliare i propri mercati di riferimento in questo particolare momento di crisi". "Proprio nell´ottica di sostenere maggiormente la competitività del territorio lombardo - continua La Russa - abbiamo pensato ad uno strumento complementare alle misure già attivate da Regione Lombardia per garantire ulteriore additivo a quelle imprese che già hanno benzina nel proprio motore". "Questo strumento - conclude l´assessore La Russa - rappresenta un´ulteriore sfida di Regione Lombardia per superare la fase di stallo o regressione che dura ormai da diversi mesi". Da oggi, dunque, sui siti www. Industria. Regione. Lombardia. It o www. Finlombarda. It, le imprese interessate possono presentare la richiesta di voucher o reperire ulteriori informazioni. .  
   
   
LAZIO: LA GREEN ECONOMY È UN´AUTENTICA MISURA ANTICRISI  
 
Roma, 18 giugno 2009 - Il Lazio ha tutte le carte in regola per diventare la regione italiana leader nel campo della sostenibilità ambientale e dei ´green jobs´ ma questo ´potenziale di innovazione´ difficilmente riesce a sfociare in risultati concreti. E´ questo in sintesi il quadro che emerge dalla ricerca commissionata al Censis da ´Clorofilla´, associazione per la promozione dello sviluppo sostenibile, alla quale va il merito dell´organizzazione del convegno di ieri ´Giovane impresa-il futuro è sostenibile´. L´incontro ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti della regione Lazio e della provincia di Roma e a queste istituzioni, nonostante i dati non esaltanti in termini di concreti traguardi raggiunti (ad esempio sulla percentuale di raccolta differenziata che, seppur raddoppiata negli ultimi anni, è sempre molto al di sotto della media nazionale), sia il direttore della fondazione Censis Giuseppe Roma che il presidente dell´associazione Clorofilla Giovanni Hausmann hanno riconosciuto il merito di aver investito moltissimo sull´ambiente. "Il tema del dibattito - dichiara l´assessore regionale al Lavoro, Pari opportunità e Politiche giovanili della Alessandra Tibaldi - è centrale nell´agenda politica della regione Lazio, che da tempo ha istruito un percorso anticrisi basato sulla green economy come ricetta per creare nuova e buona occupazione e come volano per un modello di sviluppo sostenibile per l´intero territorio regionale". "La green economy - aggiunge - è un´autentica misura anticrisi proposta anche da Barack Obama che, in questo primo scorcio di incarico presidenziale, ha investito ingenti risorse sul risparmio energetico e la sostenibilità ambientale. D´altronde questo settore può sostenere concretamente l´occupazione; secondo gli esperti in Europa può creare oltre 500. 000 posti di lavoro nei prossimi anni ed il comparto è talmente in espansione che c´è addirittura carenza di personale adeguatamente specializzato". "Per questo - dice ancora Tibaldi - la regione Lazio ha assunto lo sviluppo sostenibile come tema centrale nella propria azione di governo. Lo ha fatto anche attraverso azioni di forte impatto simbolico. Recentemente il presidente Marrazzo ha presentato il progetto per la riqualificazione energetica del palazzo della Giunta, su cui verrà installato un impianto fotovoltaico da 150 kW. Con questi lavori si eviteranno, su base annua, l´emissione di 130 tonnellate di Co2 e l´utilizzo di 40 tonnellate di petrolio. Ma, nelle nostre intenzioni, questi interventi saranno solo propedeutici ad altri similari da effettuarsi su più ampia scala. Entro breve Marrazzo chiederà al Presidente Zingaretti ed al sindaco Alemanno la sottoscrizione di un protocollo di intesa per estendere a tutti gli edifici pubblici della provincia e del comune di Roma impianti ed interventi simili, ed inserire nel piano casa innovazioni in materia di bioedilizia". "Inoltre - continua l´assessore - il tema dello sviluppo sostenibile è ampiamente presente nel protocollo di intesa anticrisi siglato lo scorso 13 maggio tra la Regione Lazio e le confederazioni sindacali. L´intero documento è segnato da questa impostazione culturale, che ha previsto tutta una serie di interventi. Penso, in primo luogo, alle azioni per la semplificazione ed il rilancio dell´attività edilizia, che privilegeranno il risparmio energetico, ed a quelle dei piani regionali per i rifiuti e l´energia". "Sui rifiuti - conclude Tibaldi - c´è la volontà, sostenuta anche finanziariamente con 300 milioni di euro, di affiancare i comuni e le province nel raggiungimento dell´obiettivo del 50% di raccolta differenziate entro il 2011, di istituire degli Ambiti Territoriali e promuovere la costituzione di un polo pubblico di trattamento integrato. Per quanto riguarda la politica energetica, invece, con un investimento di 125 milioni di euro si dovrebbe ottenere, entro lo stesso periodo, un considerevole risparmio ed il 20% di energia da fonti rinnovabili. Sono tutte misure concrete che dimostrano la vocazione green-oriented della regione Lazio". "Roma è la città - ha sottolineato il direttore del Censis Giuseppe Roma - con la più grande capacità di ricerca nell´intero paese: 5,6 ricercatori ogni 1000 abitanti, quasi doppio della media nazionale che è di 3,3 e ha 16,1 laureati in discipline scientifiche e tecnologiche ogni 1000 abitanti (di età compresa tra 20 e 29 anni)". Eppure il numero di brevetti depositati, passaggio che Giuseppe Roma ha definito il "momento necessario perchè queste idee prendano corpo", è bassissimo: 28,1 per milione di abitanti contro i 113,9 del nord-est che dispone di molti meno ricercatori (3,6). Nel Lazio, al pari delle regioni del nord-ovest, c´è la più alta "spesa media per innovazione per addetto nella popolazione totale delle imprese" di 4500 euro contro una media nazionale di 3700 ed "esiste - si legge nel rapporto Censis - una domanda inevasa di sostenibilità che può essere individuata e definita in maniera chiara e che attende di essre soddisfatta adeguatamente". Eppure, se si dà un´occhiata all´elaborazione del Censis (su dati Istat) sulla quantità di energia prodotta nella regione, vediamo che solo 5,8 gwh sul totale di energia prodotta da fonti rinnovabili, quasi un un quarto di quella del nord-est, che ne produce invece 21,8. Ma da cosa deriva questo squilibrio? Per Hausmann l´elemento di criticità è da ravvisare nella "mancanza di sinergia tra il mondo dell´università, delle imprese e delle istituzioni". Giuseppe Roma ha evidenziato anche altri fattori tra cui il poco export delle aziende laziali che "si adagiano sul grande mercato della Capitale e tendenzialmente sono poco internazionalizzate". "Dai dati emerge chiaramente - ha detto il direttore del Censis - che le imprese più propense ad innovare sono quelle che esportano di più". A questo va sommata la mancanza di adeguata comunicazione, "questo mondo - ha sottolineato Roma - va fatto conoscere affinchè vi si investa. E´ sbagliato pensare che ogni cosa vada fatta con gli incentivi e con i soldi pubblici. Servono imprese disposte a rischiare investendo anche su costosi brevetti. Le basi ci sono, dobbiamo solo - ha concluso - togliere le zeppe e le zavorre che impediscono alla ruota di girare". .  
   
   
BASILICATA: PO 2000 – 2006, LE PRIORITA´ PERSEGUITE DALLA REGIONE  
 
Potenza, 18 giugno 2009 - Nel corso del comitato di sorveglianza delle forme di intervento comunitario in Basilicata, il presidente della Regione, Vito De Filippo, ha illustrato la spesa monitorata al 30 aprile 2009 dei fondi Fesr, Feaog e Fse del programma operativo 2000 – 2006. In particolare, per quel che riguarda il fondo Fesr, sul capitolo “valorizzazione e conservazione del patrimonio storico, artistico e culturale” circa il 22 perceno della spesa sostenuta ha consentito: 422 interventi per strutture e spazi per attività sportive; 112 interventi di restauro architettonico; 383 interventi per la valorizzazione turistica territoriale. Sul capitolo valorizzazione e conservazione patrimonio ambientale e risorse idriche, circa il 20 percento della spesa sostenuta ha consentito: 7. 073 interventi a favore dell´energia solare; 114. 599 mq di superficie bonificata; 142 specie protette; 34. 126 ha di superficie protetta; 138 km di rete idrica; 31. 757 utenti interessati. Sul capitolo “sostegno alle imprese” il 17 percento della spesa ha consentito: 841 imprese beneficiare del contributo; 47 interventi per aree industrializzate. Per quel che riguarda il fondo Feaog e la spesa monitorata sempre al 30 aprile 2009, sul capitolo “azioni a sostegno delle imprese” circa il 28 percento della spesa sostenuta ha consentito: 1117 aziende agricole beneficiarie di aiuti; 1296 giovani insediati. Sul capitolo promozione e valorizzazione prodotti tipici circa il 15 percento della spesa sostenuta ha consentito: a nuove imprese e filiere produttive di beneficiare di aiuti per la trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli; l´attivazione di 49 progetti per la costituzione di reti e l´integrazione con il turismo rurale. Sul capitolo “tutela del patrimonio boschivo e infrastrutture rurali” circa il 50 percento della spesa sostenuta ha consentito: 16. 324 ha di superficie silvicola ripristinata; 1. 727 km di rete idrica realizzata o potenziata; 1. 330 km di strade rurali realizzate o migliorate. Infine, per quel che riguarda il Fse e la spesa monitorata al 30 aprile 2009, sul capitolo formazione continua circa il 25 percento della spesa sostenuta ha consentito azioni per: riqualificazione aziendale; distretti e lavoratori atipici; donne. Sul capitolo “lavoratori svantaggiati” circa il 41 percento della spesa sostenuta ha consentito di realizzare progetti per: ultra 45enni; portatori di handicap; sostegno alla Cig. Infine, per quel che riguarda l´alta formazione il 14 percento della spesa sostenuta ha consentito progetti per: alta formazione per laureati; alta formazione per la pubblica amministrazione; Ricerca e spin off. .  
   
   
OCCUPAZIONE: DELEGAZIONE SERBA STUDIA ´´MODELLO FVG´´  
 
Trieste, 18 giugno 2009 - Una delegazione della Repubblica di Serbia è da ieri in regione per confrontarsi con il ´modello Friuli Venezia Giulia´ in tema di politiche del lavoro e della formazione professionale. La visita rientra nel quadro del "Programma Taiex" di assistenza tecnica della Commissione Europea indirizzato non solo ai Paesi neo-comunitari e a quelli candidati, ma anche ai Paesi dell´Area Balcanica. La Serbia è caratterizzata da un tasso di disoccupazione media che sfiora il 24 per cento e da un mercato del lavoro rigido. Attraverso questa visita in regione, che si protrarrà fino a venerdì, il Servizio per l´impiego nazionale di Serbia intende acquisire conoscenze e raccogliere informazioni su come sviluppare politiche attive del lavoro e come creare adeguati centri per la formazione e la riqualificazione professionale. Come ha infatti ricordato l´assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, che ha accolto questa mattina la delegazione a Trieste, "la visita consentirà di conoscere la legislazione italiana vigente in materia di lavoro e di formazione, i modelli di partenariato tra le istituzioni del sistema formativo/educativo e le istituzioni connesse con il mercato del lavoro, le politiche attive del lavoro e le metodologie di lavoro e operatività dei centri per l´impiego, i programmi formativi implementati dai centri, gli aspetti culturali e funzionali dell´alfabetizzazione, le opportunità formativa per l´utenza adulta disoccupata e gli aspetti della formazione continua e permanente in relazione con le necessità del mondo del lavoro". Nei prossimi giorni, oltre alle visite ai centri di formazione professionale Ial di Magnano in Riviera ed Enaip di Pasian di Prato, è previsto anche un incontro con l´assessore regionale alla formazione, Roberto Molinaro. .  
   
   
IN DISTRIBUZIONE LA SINTESI DEL PIANO DI SVILUPPO LOCALE DEL GAL ALTO BELLUNESE  
 
Belluno, 18 giugno 2009 - Auronzo di Cadore – E’ ora disponibile la sintesi del Piano di Sviluppo Locale redatto dal Gal Alto Bellunese in attuazione dell’asse 4 Leader del Programma di Sviluppo Rurale Regione Veneto per il periodo 2007-2013. L’opuscolo, steso in forma semplificata per una migliore divulgazione, presenta in sintesi le opportunità di finanziamento connesse con l’attuale programmazione. Presto in esposizione in tutto il territorio dell’Alto Bellunese - è inoltre scaricabile in . Pdf dal sito del Gal , all’indirizzo www. Galaltobellunese. Com. Per maggiori informazioni si invita a contattare la segreteria del Gal Alto Bellunese ai seguenti recapiti: telefono 0435 409903, telefax 0435 408063, e-mail gal@dolomites. Com . .  
   
   
SETTE PROGETTI A PARTECIPAZIONE VALDOSTANA APPROVATI COL 2° BANDO DEL PROGRAMMA SPAZIO ALPINO 2007/2013  
 
 Aosta, 18 giugno 2009 - Il Comitato di sorveglianza del Programma di cooperazione territoriale transnazionale 2007/2013 Spazio alpino, riunitosi a Milano nei giorni scorsi, ha approvato, tra le 86 proposte progettuali presentate col secondo bando, 13 progetti, di cui 7 a partecipazione valdostana, per un finanziamento complessivo a favore della Valle d’Aosta di circa 1 milione 750 mila euro. Salgono così a 12 i progetti di cui fa parte la Regione ammessi a finanziamento, con i due primi bandi del Programma Spazio alpino 2007/2013 con finanziamenti per circa 2 milioni 850 mila euro. I 7 nuovi progetti interessanti la nostra regione e i relativi partner valdostani sono: · Demochange – partner: Osservatorio economico e sociale della Presidenza della Regione Autonoma Valle d’Aosta. Volto ad individuare i modelli dei flussi migratori nell’arco alpino, principalmente al fine di studiarne l’impatto socio economico; · Alphouse – partner: Direzione energia dell’Assessorato Attività Produttive della Regione Autonoma Valle d’Aosta. Affronta problematiche legate alla riqualificazione energetica ed ambientale del patrimonio edilizio esistente nell’area alpina; · Alpenergy – partner: Direzione energia dell’Assessorato Attività Produttive della Regione Autonoma Valle d’Aosta. Finalizzato alla messa in rete di impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili in un contesto montano; · Share – partner: Arpa Valle d’Aosta. E’ volto a fornire strumenti a uso degli Amministratori pubblici per ottimizzare produzione idroelettrica e sostenibilità ambientale. Per quanto riguarda la Valle d’Aosta, le attività previste sono complementari a quelle già in atto nell’ambito della sperimentazione Cva-rava; · Alpcheck2 – partner: Direzione servizi antincendio e di soccorso della Presidenza della Regione Autonoma Valle d’Aosta. E’ la prosecuzione di un progetto finanziato nella programmazione precedente con la quale si è creata una rete alpina per il monitoraggio in tempo reale dei flussi di traffico, con particolare riferimento alle merci pericolose. Il nuovo progetto intende ampliare le tipologie di dati raccolti e rafforzare la rete; · I-monitraf – partner: Direzione ambiente dell’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Autonoma Valle d’Aosta e Arpa Valle d’Aosta. Anche questo è la prosecuzione di un progetto finanziato nella programmazione precedente con il quale si erano definiti parametri e metodologie condivise per lo studio e la valutazione degli impatti ambientali dovuti ai flussi di traffico nell’arco alpino. Il nuovo progetto mira a rafforzare la cooperazione nel settore e istituzionalizzare un sistema comune alpino di monitoraggio ambientale; · Manfred – partner: Direzione foreste e infrastrutture dell’Assessorato Agricoltura e Risorse Naturali della Regione Autonoma Valle d’Aosta. Intende individuare e incentivare l’applicazione di nuove strategie di gestione per gli ecosistemi forestali, che siano in grado di rispondere alle nuove esigenze derivanti dagli effetti dei cambiamenti climatici su tali ecosistemi. .  
   
   
TERREMOTO: CHIODI IN ELICOTTERO CON BERLUSCONI E BERTOLASO GIRO DI PERLUSTRAZIONE NEI CANTIERI DELL´AQUILANO  
 
 L´aquila, 18 giugno 2009 - Il Presidente Gianni Chiodi ha accompagnato ieri in elicottero il Presidente Del Consiglio, Silvio Berlusconi e il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, per un giro di perlustrazione. In questo momento stanno sorvolando le aree dei cantieri aperti per la realizzazione delle abitazioni antisismiche che ospiteranno le popolazioni terremotate dell´aquilano. .  
   
   
PRESENTATO IL “VADEMECUM DELL’ASSISTENTE VOLONTARIO NELLE CARCERI”  
 
 Reggio Calabria, 18 giugno 2009 - L’assessore regionale alla Politiche del lavoro e Politiche sociali Mario Maiolo ha presieduto la conferenza stampa di presentazione del “Vademecum dell’assistente volontario nelle carceri” realizzato dalla Conferenza volontariato giustizia della Calabria in collaborazione con il settore regionale Politiche sociali. All’incontro con i giornalisti sono intervenuti Rachele Catalano, viceprovveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria, Antonio Morelli, responsabile della Conferenza regionale volontariato giustizia e Giuseppe Altomare dirigente del settore Politiche sociali della Regione Calabria. Erano presenti anche rappresentanti delle associazioni di volontariato e degli istituti penitenziari calabresi. La guida, tradotta in quattro lingue, è un utile strumento operativo e culturale per i volontari impegnati nelle attività di assistenza ai detenuti e per gli stessi detenuti. “Di fronte all’aumento del disagio sociale – ha affermato l’assessore Maiolo - ci aspetta un lavoro impegnativo per poterlo fronteggiare in maniera concreta. Intanto, abbiamo dovuto riottenere credibilità presso la Comunità Europea che aveva bloccato il fondo sociale per fatti precedenti alla nostra amministrazione. Ora abbiamo recuperato i fondi del 2000/2006 e, con l’aggiunta di quelli della nuova programmazione, siamo in grado di pianificare attività e finanziare progetti per tentare di arginare il fenomeno del disagio sociale, purtroppo sempre più crescente anche a causa della crisi economica che si sta attraversando”. Secondo Maiolo “in questa prospettiva è determinate l’impegno del volontariato che funge da raccordo tra la Regione, l’amministrazione penitenziaria e chi quotidianamente vive in situazioni di difficoltà. Da parte nostra – ha assicurato l’assessore - c’è il massimo impegno e abbiamo fiducia di potercela fare, collaborando tutti insieme, anche in vista del nuovo Piano dei servizi sociali che stiamo per approvare”. Intanto, tra la Regione Calabria e la Conferenza regionale volontariato giustizia è stato sottoscritto un protocollo d’intesa in cui si riconosce la Conferenza come soggetto referente per le scelte programmatiche negli ambiti di intervento del volontariato nel settore dell’esecuzione penale e, più ampiamente, nel settore della giustizia. Morelli ha ringraziato l’assessore Maiolo per i l’impegno profuso nel campo del disagio sociale e per i finanziamenti (circa 80 milioni di euro) che hanno consentito di realizzare alcune attività commerciali gestite dai detenuti. Oltre ad alcune borse lavoro, a Rosarno è stata realizzata una serra, a Seminara e Tropea due negozi di prodotti tipici locali, a Locri un allevamento di maiale nero collegato alle cooperative realizzate da mons. Bregantini, a Vibo Valentia un negozio di prodotti per l’igiene e la casa. .  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ FVG: ROSOLEN A CORSO DONNE POLITICA ISTITUZIONI  
 
Trieste, 18 giugno 20009 - Non semplicemente un diploma e la fine di un´esperienza, ma l´inizio di un percorso attraverso cui incidere nella società. E´ questo quello che da ieri hanno in mano le donne (ma anche i cinque uomini che hanno partecipato all´iniziativa) che hanno seguito il quinto corso "Donne, politica ed istituzioni" secondo l´assessore regionale al Lavoro, Università, Ricerca e Pari Opportunità Alessia Rosolen, che ieri pomeriggio ha preso parte alla cerimonia di chiusura del corso. L´assessore ha sottolineato la lungimiranza con cui il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, ha associato nel medesimo mandato Pari Opportunità e Lavoro. "Un´intuizione - ha detto - che ha permesso di impostare immediatamente politiche del lavoro utili ad intervenire nelle questioni di genere in questa fase di crisi". Oggi più che mai, ha rilevato l´assessore, ricordando sia il programma varato questa mattina per incentivare nelle aziende le politiche di conciliazione, che le iniziative portate avanti assieme alle consigliere di Parità della Regione e mediante il servizio regionale per le Pari opportunità, le donne in cassa integrazione o in mobilità hanno bisogno dei servizi e del sostegno delle istituzioni. "Avete imparato principi fondanti e fondamentali attraverso cui sviluppare il vostro interesse per la politica, adesso si tratta di passare alla pratica e auspico che ciascuna di voi - ha detto l´assessore Rosolen, rivolgendosi alle corsiste - possa portare nel suo mondo di lavoro e di relazione un modo diverso di accostarsi alla politica, un modo non legato alle quote o alle riserve indiane ma fondato su una nuova consapevolezza culturale, cercando la vostra collocazione per quello che siete". All´incontro hanno partecipato tra gli altri anche il rettore dell´ateneo triestino Francesco Peroni, che ha sottolineato il ruolo dell´Università nella gestione "di occasioni di formazione e consapevolezza collettiva su tematiche urgenti ed incompiute", l´assessore provinciale Adele Pino e Maria Antonietta Confalonieri, dell´Università di Pavia, che ha parlato delle politiche di parità in Europa in epoca di crisi economica, spiegando che l´uguaglianza non si ottiene applicando regole uguali a soggetti collocati socialmente in modo diverso, ma riequilibrando le situazioni di svantaggio. "Le disuguaglianze di genere sono pervasive delle società che su tali disuguaglianze sono strutturate", ha rilevato Confalonieri, confermando che per quanto riguarda la presenza delle donne nelle stanze dei bottoni, se in molti Paesi dell´Ue ormai questa è consolidata nei parlamenti, quasi ovunque, salvo in Norvegia e Spagna, permane una grave discriminazione nel mondo dell´economia. .  
   
   
PROGETTO PER IMPRESE "FAMILY FRIENDLY"  
 

Trieste, 18 giugno 2009 - Sono poche le aziende in Friuli Venezia Giulia che offrono alle donne la possibilità di conciliare i tempi del lavoro con quelli della famiglia, un elemento fondamentale per promuovere l´occupazione femminile. Per questo le direzioni regionali Lavoro e Formazione, assieme alla Consigliera regionale di parità e alla rete delle Consigliere provinciali, lancia il progetto "Lavorare in un´impresa ´Family friendly´. La conciliazione come obiettivo aziendale". Il progetto, che partirà lunedì con il primo di una serie di incontri programmati con le imprese, è stato presentato ieri a Trieste dall´assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen e dalla Consigliera regionale di parità Grazia Vendrame, presenti le quattro consigliere della rete del Friuli Venezia Giulia: Fulvia Raimo (Gorizia), Flavia Maraston (Pordenone), Wally Trinca (Trieste), Catia Pagnutti (Udine). Il primo obiettivo è coinvolgere le imprese, far conoscere le opportunità offerte dalla legge nazionale 53 del 2000 (articolo 9) che finanzia progetti di conciliazione, una legge che è stata utilizzata molto poco in Friuli Venezia Giulia. E poi affiancare alle imprese interessate un comitato tecnico di esperti per aiutarle a preparare i progetti in modo da poter partecipare al prossimo bando nazionale, che scadrà a ottobre. Accanto ai finanziamenti previsti dalla legge nazionale, la Regione ha deciso di aggiungere proprie risorse (400 mila euro, tra fondi regionali ed europei) per quelle imprese che intendano avviare azioni sperimentali di conciliazione tra lavoro e famiglia. "Anche se in questa fase siamo fortemente impegnati a fronteggiare la crisi occupazionale - ha detto l´assessore Rosolen - non abbiamo rinunciato a rilanciare l´attenzione su alcuni temi che riteniamo fondamentali nel campo del lavoro: dalla sicurezza al mobbing, ai progetti di conciliazione per le donne". Oggi l´unico strumento che le donne hanno per conciliare lavoro e famiglia è il part-time, che però comporta una notevole decurtazione dello stipendio e un rallentamento delle possibilità di carriera. È un problema sentito in particolare dalle donne in età compresa fra i 25 e i 55 anni, che rischiano spesso di dover abbandonare l´occupazione per dedicarsi alla famiglia. In Friuli Venezia Giulia è stato migliorato il sistema dei servizi (asili nido) ma mancano forme flessibili di orario diverse dal tradizionale part-time (part-time reversibile, orario flessibile in entrata e uscita, telelavoro, lavoro a domicilio, banca delle ore), mentre scarso è il ricorso ai congedi parentali da parte dei padri. Il progetto "Family friendy" parte con una serie di quattro incontri rivolti alle imprese (e in particolare ai responsabili del personale), alle associazioni di categoria, alle parti sociali. Questo il calendario (gli incontri si svolgeranno tutti dalle 9. 30 alle 13): Trieste, lunedì 22 giugno (sala convegni direzione regionale Patrimonio, Corso Cavour 1); Pordenone, martedì 23 giugno (sala stampa della Provincia, largo San Giorgio 12); Udine, lunedì 29 giugno (sede della Regione, via Sabbadini 31); Gorizia, martedì 30 giugno (sala Consiglio provinciale, corso Italia 55).

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PATTI PARI E CHIARE OPPORTUNITÀ: IL COMUNE DI ALBEROBELLO DALLA PARTE DELLE DONNE  
 
Alberobello, 18 giugno 2009 - Venerdì 19 giugno ore 17. 00 presso la Sala consiliare del municipio, incontro di presentazione di “Patti pari e chiare opportunità”, il progetto dell’assessorato alle pari opportunità del Comune di Alberobello per conoscere i desideri, i bisogni, i problemi, i pensieri e tutto quello che le donne non dicono. Ma vorrebbero dire. Interverranno: Elena Gentile, Assessore regionale alle politiche sociali; Bruno De Luca, Sindaco di Alberobello; Carmela Diddio, Assessore comunale alle pari opportunità. Nel corso dell’incontro verranno presentati i risultati della ricerca sui bisogni delle donne alberobellesi curata de Valentina Liuzzi, Feldia Lo perfido, Linda Matarrese, Francesca Palmisano, Nicoletta Turi. Tra i temi della serata anche la legge regionale 7/21. 03. 2007 “Norme per le politiche di genere e i servizi di conciliazione vita lavoro in Puglia”. .  
   
   
PUGLIA: NUOVI INTERVENTI PER ASILI NIDO  
 
 Bari, 18 giugno 2009 - L’assessorato alla Solidarietà, insieme al sistema delle autonomie locali, prosegue nel suo impegno per la realizzazione di una rete estesa, qualificata e differenziata di servizi socio educativi integrati, per garantire il benessere e lo sviluppo dei bambini, il sostegno al ruolo educativo dei genitori e la conciliazione dei tempi di lavoro e di cura delle donne e delle famiglie. Dopo un primo investimento di 57 milioni di euro, il più importante realizzato in Italia, con il quale verranno finanziati nuovi 118 asili nido pubblici in tutta la regione (tra asili nido comunali e sperimentazioni di asili nido aziendali presso Amministrazioni pubbliche) parte la seconda fase volta ad assicurare a tutte le famiglie pugliesi l’accessibilità ai servizi per l’infanzia. Si tratta di due interventi distinti. Il primo è un nuovo finanziamento di 8 milioni di euro, sempre destinato alle amministrazioni comunali, che attraverso un Avviso Pubblico che prevede l’erogazione di contributi per il sostegno alla gestione degli asili nido. Con tali risorse, in pratica i Comuni potranno: a) aumentare il numero di posti nido disponibili attraverso il potenziamento degli organici, nel rispetto degli standard previsti dalla legge regionale; b) ampliare l’orario di apertura giornaliero della loro struttura prevedendo apertura anticipata e/o chiusura posticipata e/o il prolungamento dei giorni di apertura con l’inclusione del sabato (per almeno quattro ore); c) migliorare la qualità del servizio, attraverso la realizzazione di servizi aggiuntivi tesi a sostenere lo sviluppo del servizio stesso (ad esempio: interventi di qualificazione del personale in servizio, programmi di utilizzo di prodotti biologici per la mensa, interventi tesi al sostegno della conciliazione del tempo di lavoro e di cura per le famiglie, ecc. ). Inoltre, nel caso in cui la domanda di posti nido sia maggiore dell’offerta di servizi esistente, nelle more della realizzazione delle nuove strutture pubbliche, si potranno prevedere convenzioni con soggetti privati al fine di estendere l’offerta pubblica di posti nido sul proprio territorio. Il secondo intervento, invece, riguarda la definizione di un progetto ambizioso ed inedito per il panorama dei servizi sociali della regione, in collaborazione con Anci Puglia, volto ad intervenire sui costi dei servizi per la prima infanzia. In particolare, il progetto si pone l’obiettivo di definire un modello di cost accounting – ovvero la determinazione di un piano tariffario della rete di strutture per la prima infanzia della Regione Puglia - che consentirà di determinare il costo medio giornaliero standard degli asili nido. Il progetto, che prenderà il via già dal prossimo 19 giugno con la collaborazione delle associazioni dei soggetti gestori degli asili nido, prevede una metodologia di intervento incentrata sulla stretta integrazione tra analisi teorica ed empirica. “Attraverso questo progetto - spiega l’assessore Elena Gentile – ci poniamo un obiettivo preciso: rendere esigibile il diritto ai servizi per la prima infanzia per tutte le famiglie pugliesi. Già in occasione delle discussioni sul progetto di federalismo fiscale la nostra Regione pose la questione di includere i servizi per la prima infanzia tra i servizi essenziali, nella convinzione che investire sull’educazione dei bambini significa investire sul loro benessere psico-fisico e sul benessere delle famiglie, con ricadute positive sul mercato del lavoro (con particolare riguardo al lavoro delle donne) e più in generale sul modello di sviluppo socio-economico di un territorio. Ora la Regione Puglia sta investendo risorse significative perché il nostro auspicio politico possa essere una realtà per tutte le famiglie di Puglia”. .