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Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Settembre 2009
Politica
I DEPUTATI ASCOLTANO L´INTERVENTO FINALE DI BARROSO SULLA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA  
 
 Strasburgo, 16 settembre 2009 - Il Parlamento ha tenuto martedì un dibattito sulla dichiarazione finale di Josè Manuel Barroso prima della votazione sulla sua nomina a Presidente della Commissione prevista per mercoledì. Dopo aver difeso il suo programma per i prossimi cinque anni dinanzi ai gruppi politici la scorsa settimana, Barroso ha ora presentato le sue linee guida politiche al Parlamento nel suo insieme. José Manuel Barroso si è concentrato sulla ripresa economica combinata con un mercato sociale; ha quindi proposto, in caso di elezione, di impegnarsi "a combattere il dumping sociale", annunciando una revisione della direttiva sull´orario di lavoro. Ha anche promesso iniziative per eliminare le disparità salariali tra uomini e donne. Per quanto riguarda poi il bilancio Ue, ha proposto di "portare avanti un approccio basato sulla solidarietà". Ha anche sottolineato che l´Ue "deve avere un metodo più trasparente ed efficace per finanziare le sue politiche". Infine, Barroso ha promesso dei cambiamenti nella struttura della Commissione, con la nomina di commissari per la giustizia, i diritti fondamentali e le libertà civili, per gli affari interni e l´immigrazione e per l´azione a favore del clima così come "un consigliere scientifico per la ricerca e l´innovazione". Interventi in nome dei gruppi politici - Il leader del Ppe, Joseph Daul (Fr), ha confermato che il suo gruppo avrebbe sostenuto la candidatura di Barroso, pur ammonendolo che "non si tratta di un assegno in bianco e che dovrà rispettare le nostre aspettative". Lo ha inoltre invitato a non perdere tempo nel comporre il nuovo collegio dei commissari. "I cittadini europei, ha concluso, si sono pronunciati a favore delle Ppe a giugno" e "appoggiamo ora Barroso" perché ha dato prova di essere un candidato di "alto profilo". Martin Schulz (De) ha affermato che Barroso non ha il sostegno del gruppo S&d, anche se ha precisato che la decisione finale del gruppo verrà presa questa sera. "All´europa occorre un reale cambio di direzione" e Barroso dovrebbe essere valutato sulla base di questo criterio. Ha poi sottolineato la necessità di nuove leggi europee, come una direttiva sui servizi pubblici. "Si tratta del suo programma, signor Barroso, non possiamo ridurre l´Europa a un solo uomo". Guy Verhofstadt (Be) ha spiegato che il gruppo Alde avrebbe sostenuto la candidatura di Barroso a condizione che risponda a precise richieste riguardo un piano comune per ripulire il sistema bancario e una revisione a medio termine per rafforzare la supervisione sulle banche. "Alcuni gruppi non sono convinti dalle linee guida di Barroso, ma abbiamo la responsabilità di prendere una decisione finale al più presto", ha concluso. "Il gruppo Verde/ale non ha fiducia in lei" ha esordito Daniel Cohn-bendit (Fr), aggiungendo che "pensiamo di meritare qualcuno meglio di lei". Ha anche chiesto di rinviare il voto per tenere conto del risultato del referendum in Irlanda sul Trattato di Lisbona. "Se il popolo irlandese vota ´sì´ per Lisbona, si verrebbe a creare una nuova situazione per l´Europa". Michał Tomasz KamiŃski (Pl), in nome del gruppo Ecr, ha dato il suo sostegno alla nomina del Presidente designato Barroso. "Ci sono molti temi con i quali non siamo d´accordo con Barroso, per esempio il trattato di Lisbona, ma egli è contrario all´egoismo nazionale ed è per tale ragione che lo sosteniamo". Per il gruppo Gue/ngl,lothar Bisky (De) ha evidenziato la necessità di "un´Europa sociale, in pace e sostenibile dal punto di vista ambientale", aggiungendo che Barroso è "la persona sbagliata se desideriamo questo tipo di Europa". Nigel Farage (Uk), in nome del gruppo Efd, ha affermato che il Parlamento non dovrebbe votare per Barroso fintanto che il popolo irlandese non si sarà pronunciato sul Trattato di Lisbona. Krisztina Morvai (Hu, Ni) ha chiesto un "cambiamento sostanziale" in Europa, sottolineando che "occorre promuovere i diritti fondamentali". Intervento in nome del Consiglio - In nome del Consiglio, Cecilia Malmström ha sottolineato nuovamente che Barroso era stato nominato all´unanimità dei 27 Capi di Stato e di governo di diversi partiti politici. Certezza, stabilità e concretezza, sono alcune delle parole usate dalla ministra svedese per gli affari comunitari al fine di evidenziare la necessità di risolvere la nomina del Presidente della Commissione. .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, BUZEK: LE SFIDE DI UN´EUROPA COMUNE  
 
Strasburgo, 16 settembre 2009 - E´ il primo presidente di un´istituzione europea che viene dall´altra parte della Cortina di ferro. E tutto il suo discorso inaugurale è stato impregnato dalla convinzione che non esistono una vecchia e una nuova Europa, ma solo un´Europa: l´Europa unita. Che deve affrontare insieme le più difficili sfide del presente, a partire dalla crisi economica. In molti hanno visto nella sua elezione un ´simbolo´ di un sogno diventato realtà: quello dei Paesi al di là della Cortina di Ferro di far parte di un´Europa unita. Ieri il presidente si è rivolto a quest´Europa per condividere la sua visione e le priorità per i prossimi due anni e mezzo. Un´europa, molte sfide - Crisi economica, solidarietà europea, sicurezza energetica e ambiente, politica estera e diritti umani, rapporto con i cittadini: queste le priorità individuate dal polacco Jerzy Buzek nel suo discorso inaugurale. "Essere uniti e resistere al protezionismo": questo il principale messaggio sulla situazione economica, che richiede uno sforzo supplementare di solidarietà da parte dei Paesi europei: "Non c´é comunità quando i più deboli sono lasciati ai margini", ha allertato il presidente, strappando gli applausi dell´aula. In questo senso anche il messaggio sull´immigrazione, "che ha sempre portato benefici all´Europa": è necessario che il processo migratorio sia accompagnato da uno sforzo di integrazione da parte dei migranti. Il presidente nel suo discorso, pronunciato interamente in polacco, ha poi enfatizzato il ruolo delle donne nella società e la necessità di fare di più perché la vita familiare non sia d´ostacolo alla carriera femminile. Ancora applausi dai banchi dell´emiciclo. E poi l´energia: ´i cittadini magari non capiscono la geopolitica, ma capiscono quando il riscaldamento non funziona´. Solo una politica energetica comune e un maggior impiego di fonti rinnovabili può garantire la sicurezza del continente. Senza dimenticare la necessaria ´rivoluzione verde´, che dovrà combinare nuove tecnologie a una limitazione dei consumi. Russia, partner importante ma fermi su diritti umani - Passando alle priorità della politica estera, Buzek ha ricordato che "il nostro partenariato strategico con la Russia è importante ma, come per la Cina, non possiamo permettere che le considerazioni di ordine economico e politico scavalchino i diritti umani, lo stato di diritto e la democrazia". Altro caloroso applauso dall´aula. Il presidente ha poi ricordato che l´allargamento continua ad essere una delle politiche vincenti dell´Ue, e che l´adesione della Croazia ´e probabilmente dell´Islanda appaiono sempre più vicine´. ´I cittadini devono sapere per chi votano´ - Buzek ha dedicato l´ultima parte del suo intervento alla riforma interna del Parlamento, insistendo sulla necessità di vivacizzare i dibattiti parlamentari e di usare meglio le nuove tecnologie, in vista delle prossime elezioni ma anche per diffondere online le attività dell´assemblea. Sostegno dai gruppi politici - L´importanza di ´riavvicinare l´Europa ai cittadini´ è stata ripresa anche da Joseph Daul, capogruppo dei popolari - il gruppo in cui è eletto Jerzy Buzek. Daul ha garantito sostegno totale alle priorità elencate dal presidente, e si è detto fiero di aver convinto tutti gli altri gruppi ad appoggiare la sua candidatura. Anche i socialisti e democratici, per voce del loro leader Martin Schultz, hanno espresso apprezzamento per il discorso del neo-presidente, mettendolo però in guardia: "sta assumendo un incarico difficile in un momento difficile per il Parlamento. Per la prima volta, vediamo in quest´aula forze che sono contro l´Europa. Per la prima volta, il consenso europeo è a rischio. " Guy Verhofstadt, che ha preso la parola a nome del gruppo liberale, ha elencato le tre priorità su cui è certo che Buzek potrà dare un contributo nei prossimi anni: "più voce e più ascolto dei cittadini europei; più democrazia; e più integrazione europea". La sfida dell´integrazione fra Est e Ovest, per la co-presidente dei Verdi Rebecca Harms, è ancora più ardua in tempi di crisi perché "le ineguaglianze pesano gravemente sulle spalle di tutti". "Presidente, la sua elezione costituisce un momento storico. Anche se non la pensiamo allo stesso modo su certe cose, un possibile compromesso c´é sempre", ha affermato il connazionale polacco Michał Kaminski, portavoce del gruppo dei Conservatori e Riformisti europei. Il Parlamento deve "aprirsi di più" e far sì che le decisioni "siano prese in modo trasparente: se gli stessi parlamentari non si sentono coinvolti nei lavori dell´aula, come possiamo aspettarci che lo siano i cittadini?", si è chiesta Eva Britt Svensson, parlando a nome della Sinistra Unita. A nome del gruppo ´Europa della Libertà e della Democrazia´ è intervenuto Francesco Speroni, che ha espresso le sue perplessità sul funzionamento dell´istituzione parlamentare: "uno dei problemi è che non abbiamo potere d´iniziativa. Scriviamo costantemente risoluzioni, o firmiamo dichiarazioni scritte, ma poi non succede niente". .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, I PUNTI FORTI DELLA PLENARIA: DISCORSO INAGURALE DI BUZEK  
 
Strasburgo, 16 settembre 2009 - Ieri mattina il neo-presidente Jerzy Buzek ha pronunciato il suo discorso inaugurale, raccogliendo il consenso dell´aula. Nel pomeriggio il presidente Barroso si è rivolto ai deputati europei per chiedere il loro sostegno in vista del voto di questa mattina. Oggi anche preparazione del prossimo G20 e accordo Usa-ue sulla protezione dei dati. Sessione 1: I punti forti della settimana; Sessione 2: Discorso inaugurale del presidente Buzek; Sessione 3: Presentazione di Barroso, voto sulla sua rielezione; Sessione 4: Summit del G20 a Pittsburgh; Sessione 5: accordo Usa-europa sull´uso del codice Swift; Sessione 6: Sussidi al settore del latte (voto). .  
   
   
SETTIMANA EUROPEA DELLA MOBILITÀ 2009 MIGLIORARE IL CLIMA NELLE CITTÀ  
 
Bruxelles, 16 settembre 2009 - Dal 16 al 22 settembre 2009 centinaia di città europee, grandi e piccole, parteciperanno all’ottava edizione della Settimana europea della mobilità e proporranno ai loro abitanti un ampio programma di attività con l’intento di promuovere la mobilità sostenibile. Il tema della campagna del 2009 – migliorare il clima nelle città – sottolinea l’importanza delle azioni a livello locale per affrontare i cambiamenti climatici e migliorare la qualità della vita promuovendo modi di trasporto alternativi all’automobile, ad esempio usare la bicicletta, andare a piedi e prendere i mezzi pubblici, nonché programmi di car sharing (utilizzo in comune dell’auto). Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea responsabile dei trasporti, ha dichiarato: “La Settimana europea della mobilità è un chiaro esempio di come le iniziative a livello europeo possano incoraggiare e agevolare l’azione a livello locale. Il nuovo piano d’azione sulla mobilità urbana che intendo proporre a breve scadenza seguirà precisamente questa filosofia. Infatti metterà a disposizione delle autorità comunali una serie di strumenti pratici con cui potranno affrontare la questione dei cambiamenti climatici e migliorare la sostenibilità della mobilità urbana”. Stavros Dimas, commissario responsabile dell’ambiente, ha commentato: “Le automobili producono una notevole quantità di gas a effetto serra che contribuiscono ai cambiamenti climatici e incidono gravemente sulla qualità della vita in città. È quindi importante che le autorità pubbliche e i cittadini in tutta l’Unione europea adottino modi di trasporto meno inquinanti”. Migliorare il clima nelle città - Il 2009 dovrebbe essere un anno cruciale nella lotta contro i cambiamenti climatici: infatti, in occasione della conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici programmata per dicembre a Copenaghen, i leader mondiali intendono concludere un accordo che faccia seguito al protocollo di Kyoto. Visto che oltre il 70% della popolazione europea vive in aree urbane, le autorità locali dispongono di un potenziale notevole per attenuare i cambiamenti climatici elaborando politiche pubbliche in tal senso e incentivando i cittadini ad adottare comportamenti più compatibili con la tutela dell’ambiente. Poiché i trasporti rappresentano circa un terzo del consumo totale di energia e oltre un quinto delle emissioni di gas a effetto serra, la settimana della mobilità intende sensibilizzare la popolazione al fatto che l’uso di modi alternativi di trasporto può ridurre sensibilmente il degrado ambientale. Momenti salienti della Settimana europea della mobilità 2009 - Ad Almada, in Portogallo, il 18 settembre i cittadini riceveranno biglietti gratuiti per i mezzi di trasporto pubblico in cambio di materiale riciclabile, per esempio lattine, bottiglie di plastica e batterie. In un cinema all’aperto verranno proiettati gratuitamente diversi film celebri sui cambiamenti climatici. Il 19, 20 e 22 settembre Budapest, in Ungheria, organizzerà tre giornate senza traffico: la via Andrássy, inclusa nell’elenco del patrimonio mondiale dell’Unesco, sarà chiusa al traffico automobilistico e trasformata in una “strada viva”, con tanto di erba verde sui marciapiedi, tornei sportivi, teatro di strada, dimostrazioni di veicoli puliti, gare di biciclette e attività di pittura in strada per bambini. A Salisburgo, in Austria, è prevista una giornata intitolata “Salzburg-anders Mobil”, per sensibilizzare la popolazione a proposito della mobilità sostenibile e dei modi di trasporto alternativi, con dimostrazioni di veicoli elettrici, giri in risciò per la città e incontri con Ong locali attive nei settori dell’ambiente e dei trasporti. Partecipazione in aumento - Da quando è stata organizzata per la prima volta nel 2002, la Settimana europea della mobilità ha visto aumentare di sei volte il numero delle città partecipanti. L’anno scorso, sotto l’egida del tema centrale “Aria pulita per tutti”, sono state 2 102 le autorità locali che hanno firmato la carta della Settimana della mobilità e/o che hanno registrato le loro attività sul sito della campagna, battendo così il record di adesioni. In termini di popolazione, questo significa che, potenzialmente, 220 milioni di cittadini in 39 Paesi hanno partecipato alla settimana della mobilità nel 2008. Il tasso di partecipazione è aumentato di quasi il 4% rispetto al 2007 e l’iniziativa è stata seguita con interesse sia nei vecchi che nei nuovi Stati membri, così come nei Paesi candidati all’adesione e in quelli del See e dell’Efta. La Settimana europea della mobilità è un’iniziativa di successo che viene adottata sempre più spesso anche al di fuori dell’Europa, per esempio in Brasile, Venezuela, Colombia, Canada, Giappone, Corea del sud e Taiwan: all’edizione del 2008 hanno partecipato importanti città quali Seul, Rio de Janeiro, Taipei, Montreal, Yokohama e Quito. La Settimana europea della mobilità è coordinata da tre organizzazioni non governative specializzate nelle questioni ambientali nelle aree urbane: Eurocities, Energie-cités e Climate Alliance. La Direzione generale dell’Ambiente della Commissione europea fornisce il supporto finanziario e organizza i premi annuali per il miglior programma di attività e provvedimenti. Conseguenze durature - La Settimana della mobilità intende cambiare il modo di viaggiare dei cittadini offrendo alternative all’automobile che abbiano un minore impatto ambientale. Il pubblico ha la possibilità di provare forme alternative di trasporto e le autorità locali hanno l’opportunità di sperimentare nuovi servizi e infrastrutture. L’iniziativa ha conseguenze che si protraggono nel tempo in quanto le città partecipanti sono incoraggiate ad adottare in via permanente almeno una misura pratica. Alcuni esempi recenti sono una garanzia di rimborso per i clienti dei trasporti pubblici a Francoforte in caso di ritardi superiori a 10 minuti e il sito web della città di Edimburgo che invita gli utenti a consultare le varie opzioni di viaggio, soprattutto quando iniziano a frequentare un nuovo istituto scolastico o universitario. In molte città la Settimana europea della mobilità culmina in una giornata senza traffico. .  
   
   
DELEGAZIONI: UNA DIPLOMAZIA PARLAMENTARE EUROPEA UNICA AL MONDO  
 
 Bruxelles, 16 settembre 2009 - Manca solo un organo da formare, perché il nuovo Parlamento europeo possa dirsi davvero al completo: si tratta delle ´delegazioni interparlamentari´, e verranno approvate questo mercoledì durante la sessione plenaria. Le delegazioni sono 40, e servono a mantenere il contatto e il dialogo aperto con parlamentari di tutto il mondo. Mercoledì 16 settembre l´aula stabilirà la composizione delle ´delegazioni interparlamentari´, e 18 di esse eleggeranno anche il loro presidente nelle riunioni costitutive che si terranno nei prossimi giorni. Che cosa sono le delegazioni? Prima delle elezioni dirette nel 1979, le relazioni esterne dell´Ue erano essenzialmente limitate a specifici accordi - di solito di natura commerciale - con alcuni Paesi terzi, come il partenariato economico con la Turchia. La prima delegazione interparlamentare del Parlamento europeo fu creata nel 1972: era quella per le relazioni con gli Stati Uniti d´America. Da allora, le delegazioni non hanno fatto che aumentare, in parallelo alla crescente importanza del Parlamento in materia di politica internazionale. All´inizio di questa legislatura, le delegazioni sono 40, divise in due categorie: - le delegazioni interparlamentari, responsabili di tenere i rapporti con i parlamenti di Paesi extra-Ue che non hanno chiesto di aderire all´Ue. - le commissioni parlamentari congiunte, che dialogano invece con i parlamenti dei Paesi candidati all´adesione o che hanno accordi di partenariato con la Comunità. Il Parlamento ha anche 5 assemblee multilaterali, che riuniscono parlamentari europei con rappresentanti di altre organizzazioni internazionali, come gli Acp (Paesi africani, caraibici e del Pacifico), i Paesi del Mediterraneo (Empa), i Paesi Nato e quelli latinoamericani (Eurolat) e quelli dei Paesi vicini dell´est (Euronest). Che cosa fanno? Le delegazioni sono la faccia del Parlamento nel mondo: permettono ai deputati di intrattenere rapporti con i loro pari nel resto del mondo, e li investono del ruolo di ´ambasciatori´ dell´Ue all´estero. Il ruolo del Parlamento nell´ambito della politica estera dell´Europa è particolarmente importante per l´accento posto sui diritti umani, ma anche per dare una dimensione democratica alle decisioni sull´accesso di nuovi Stati membri. Tutti gli ultimi allargamenti dell´Ue sono stati preceduti da un fitto rapporto fra parlamenti nazionali e Parlamento europeo, che ha aiutato i Paesi in questione a prepararsi all´adesione. Infine il Parlamento effettua spesso missioni di osservazione elettorale, seguendo le raccomandazioni della delegazione coinvolta. .  
   
   
GIAPPONE: CAMBIARE TUTTO PER CONSERVARE TUTTO?  
 
Milano, 16 settembre 2009 – Il 28 settembre prossimo, alle ore 18. 00, l´Ispi ospita una Tavola Rotonda dal titolo: "Giappone: cambiare tutto per conservare tutto?" L’incontro - a cui prenderanno parte Carlo Filippini, Università Bocconi e Sergio Romano, Corriere della Sera - è organizzato dal Centro per gli Studi di Politica Estera e Opinione Pubblica dell’Università degli Studi di Milano nell’ambito del ciclo “Milano e la vita politica internazionale”, promosso con il sostegno di Assolombarda, Camera di Commercio, Comune di Milano e Telecom. L´evento, che si svolgerà a Palazzo Clerici Via Clerici, 5 – Milano www. Ispionline. It .  
   
   
WORKSHOP SULL´INTEROPERABILITÀ D´IMPRESA  
 
Valencia, 16 settembre 2009 - Il 13 e 14 ottobre si terrà a Valencia (Spagna) un workshop sull´interoperabilità d´impresa. L´evento ha l´obiettivo di individuare e discutere le sfide e le soluzioni relative all´interoperabilità d´impresa a livello commerciale e tecnico. Il workshop promuoverà anche lo sviluppo di una fondazione scientifica per specificare, analizzare e convalidare le soluzioni di interoperabilità, tra cui: un quadro architettonico per affrontare i problemi di interoperabilità da diversi punti di vista e a livelli diversi di astrazione; un modello di maturità per valutare e classificare le soluzioni di interoperabilità rispetto ai criteri di qualità riconosciuti; una serie di soluzioni pratiche che possono esssere applicate agli attuali problemi di interoperabilità. Il workshop è organizzato dal gruppo di lavoro per l´interoperabilità aziendale (Enterprise Interoperability Workgroup) della Federazione internazionale per l´elaborazione delle informazioni (International Federation for Information Processing). Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Iwei. Info/ .  
   
   
REPUBBLICA CECA, FINANZIAMENTO BEI PER FORNITURA ACQUA  
 
Bratislava, 16 settembre 2009 - La Bei, Banca Europea degli Investimenti ha concesso 3 miliardi di euro, secondo quanto rivela l´Ice, per finanziare il miglioramento e l´espansione della fornitura di acqua potabile e le infrastrutture delle acque reflue nella Repubblica Ceca. .  
   
   
REVISIONE DEL CER PRESENTA I SUCCESSI, MA AVVERTE CHE SONO NECESSARI DEI CAMBIAMENTI  
 
Bruxelles, 16 luglio 2009 - Il Consiglio europeo della ricerca (Cer) ha "conseguito successi superiori alle aspettative", secondo una revisione recentemente pubblicata sulle strutture e i meccanismi del Cer nel corso dei primi due anni di attività. Ciononostante, il comitato che ha effettuato la revisione si mostra seriamente preoccupato circa la sostenibilità a lungo termine dell´istituzione, e invita la Commissione a fare tutto il possibile per adattare le sue regole e procedure alla missione del Cer, che consiste nel sostenere una ricerca competitiva e di frontiera in Europa. Quando il Cer è stato istituito, a febbraio del 2007, è stato convenuto che sarebbe stata fatta una revisione delle sue strutture e dei suoi meccanismi in occasione della valutazione di metà periodo del Settimo programma quadro (7º Pq). La revisione è stata effettuata da sei esperti di politiche e gestione della ricerca, sotto la guida della docente di psicologia ed ex presidente lettone Vaira Vike-freiberga. La loro relazione si basa su discussioni con alte cariche coinvolte del Cer nonché su dichiarazioni di organizzazioni di ricerca e su un sondaggio condotto tra i candidati per le sovvenzioni di ricerca e i revisori. La relazione sottolinea il grande successo del Cer nell´attrarre un gran numero di richieste di sovvenzioni e, allo stesso tempo, di scienziati affermati di tutto il mondo per esaminarle. Essa attribuisce il successo del Cer all´entusiasmo della comunità scientifica e al modo in cui la Commissione europea ha rispettato la libertà accademica delle commissioni che valutavano le richieste. Il comitato dedica un elogio speciale al commissario europeo per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik per aver dato l´impronta in questa questione. "Queste buone pratiche costituiscono i fattori cruciali che dovrebbero essere mantenuti nel futuro," recita la relazione. Il comitato accoglie inoltre con favore l´impatto positivo esercitato dal Cer sui sistemi di ricerca nazionali; molti paesi adesso usano il giudizio del Cer per assegnare le sovvenzioni di ricerca nazionali a individui le cui richieste al Cer soddisfano gli standard qualitativi richiesti, ma che non ricevono una sovvenzione dal Cer per mancanza di fondi. Data la grande richiesta di fondi Cer, il comitato raccomanda una crescita del Cer in termini di dimensioni e importanza nei futuri programmi quadro. Ciononostante, la relazione avverte che "alla base c´è una incompatibilità tra la filosofia, le regole amministrative e le prassi dell´attuale direzione e gli obiettivi dichiarati del Cer". Essa fa notare che fino ad ora la buona volontà e lo zelo delle persone coinvolte nel Cer hanno compensato queste mancanze, ma sottolinea anche che "le istituzioni non possono sopravvivere solo grazie alla buona volontà". Il comitato si preoccupa del fatto che se tali questioni non vengono affrontate come si deve, "il successo iniziale del Cer potrebbe diminuire". Uno dei problemi principali identificato dal team sono i regolamenti "troppo gravosi" che governano la selezione e le spese dei revisori, un aspetto che scoraggia gli scienziati dal partecipare al processo di revisione del Cer. "Il Cer può funzionare adeguatamente solo se riesce a mobilitare i migliori scienziati d´Europa in modo da esprimere un giudizio giusto e fondato sulle proposte presentate," precisa il comitato. "I revisori non sono persone sotto contratto ma volontari preziosi, che dovrebbero essere trattati come tali. " La relazione sostiene inoltre che i membri del Consiglio scientifico del Cer - specialmente il presidente e i vice-presidenti - dovrebbero essere compensati per il loro ruolo e che le loro istituzioni di provenienza dovrebbero anch´esse venire ricompensate per il supporto amministrativo fornito. Inoltre, la direzione del Cer dovrebbe essere affidata per lo più a scienziati, sostiene la relazione. "Oggi in Europa non dovrebbe essere accettabile che non-scienziati, che non hanno mai avuto esperienze dirette di conduzione di attività di ricerca di successo, siano a capo di importanti programmi di ricerca europei! Questa pecca nella costruzione dovrebbe essere urgentemente rimossa," si legge nella relazione. Infine, il comitato suggerisce di condurre un´ulteriore valutazione esterna tra due anni, per vedere se le recenti raccomandazioni sono state attuate e per determinare gli ulteriori cambiamenti ritenuti necessari. "Il Cer ha una crescente importanza strategica per l´Europa e sta già avendo un impatto sostanziale positivo sulla scena della ricerca europea. La sostenibilità di questo successo e l´obiettivo di trasformare il Cer in un´agenzia a livello mondiale dipendono, tuttavia, dalla capacità di adattare la sua filosofia operativa e dalla perseveranza nella visione che inizialmente portò alla sua istituzione," ha riassunto la professoressa Vike-freiberga. "Speriamo che la Commissione seguirà prontamente le nostre indicazioni, poiché il Cer rappresenta uno strumento innovativo ed essenziale per la ricerca europea. " Il commissario Potocnik ha accolto con favore la relazione, dicendo: "Sebbene il Cer possa già essere descritto come un´istituzione leader nel finanziamento alla ricerca in Europa, le nostre ambizioni non devono fermarsi qui. Le conclusioni del comitato ci aiuteranno a stabilire quale direzione dovrà seguire il nostro lavoro futuro, per rendere il Cer una parte matura ed efficiente del sistema di ricerca europeo. " La Commissione risponderà alla relazione e presenterà le sue proposte per il futuro del Cer entro ottobre 2009. Per maggiori informazioni, visitare: http://erc. Europa. Eu/pdf/final_report_230709. Pdf Consiglio europeo della ricerca: http://erc. Europa. Eu/ .  
   
   
UNGHERIA, PREZZI PRODUZIONE INDUSTRIALE IN AUMENTO  
 
Budapest, 15 settembre 2009 - In Ungheria i prezzi alla produzione industriale sono cresciuti del 6 per cento durante il mese di luglio rispetto allo stesso mese dello scorso anno, e dopo un incremento del 6 per cento ottenuto - su base annua - nel precedente mese di giugno, afferma il "Budapest Business Journal". I dati, forniti dall´Istituto Nazionale di Statistica, rivelano come a livello semestrale la prima metà del 2009 abbia osservato i prezzi alla produzione crescere, in media, del 7,2 per cento rispetto al primo semestre 2008. . .  
   
   
UNGHERIA, RAFFEISEN CHIUDE SEMESTRE IN PERDITA  
 
Budapest, 16 settembre 2009 - Il gruppo bancario Raiffeisen ha annunciato di aver chiuso il primo semestre dell´anno con una perdita consolidata pari a 3,3 miliardi di fiorini ungheresi, contro un utile di 18,1 miliardi di fiorini conseguiti nello stesso periodo del 2008, afferma il Budapest Business Journal. A subire una forte contrazione su base annua è stato soprattutto il margine da interessi, calato del 28 per cento, a 31,1 miliardi di fiorini ungheresi, con le commissioni da servizi contratte del 17,4 per cento a 11,8 miliardi. Gli asset complessivi sono invece diminuiti dell´1,1 per cento, a 2,543 miliardi di fiorini. .  
   
   
ASSIOM: ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE CONSULENZA E RISPARMIO GESTITO  
 
Milano, 16 settembre 2009 - In seno all’Assiom, la più grande Associazione europea degli operatori dei mercati dei capitali, è stata costituita la Commissione Consulenza e Risparmio Gestito. La nuova Commissione ha lo scopo di promuovere e favorire l’incontro ed il confronto fra gli operatori dei mercati finanziari che si occupano di consulenza finanziaria e risparmio gestito. Scopo della neonata Commissione è promuovere la professionalità degli operatori attraverso la formazione degli addetti, contribuire al dibattito sullo sviluppo dei servizi nel campo della consulenza e dei prodotti finanziari e, più in generale, favorire la crescita della cultura finanziaria nel campo degli investimenti. La Commissione si attiverà per la creazione di regole e codici comportamentali per gli operatori del settore, perseguendo la finalità di allineare gli interessi dei risparmiatori e quelli dei consulenti finanziari, fornendo strumenti operativi ed informativi ai nuovi operatori dei mercati. La Commissione si pone inoltre come elemento di confronto con le Autorità di vigilanza e le altre Associazioni del settore. Responsabile della Commissione è Raimondo Marcialis, membro del Consiglio Direttivo, e Vicedirettore della “Lettera Assiom” .  
   
   
ZANELLO: COSI´ MONZA PREPARA IL FORUM UNESCO PRESENTATE LE INIZIATIVE IN VISTA DELL´ASSEMBLEA MONDIALE  
 
Monza, 16 settembre 2009 - Sarà anticipato da una serie di eventi, iniziative e convegni, il primo Forum mondiale della Cultura promosso dall´Unesco che si terrà presso la Villa Reale di Monza, dal 24 al 26 settembre 2009. Il programma è stato presentato ieri nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato tra gli altri: l´assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Massimo Zanello, l´assessore ai Beni Culturali e Formazione Professionale della Provincia di Monza e Brianza, Enrico Elli, e il sindaco di Monza, Marco Mariani. "A partire da lunedì 21 settembre - spiega l´assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Massimo Zanello - una serie di eventi collaterali che definirei ´fuori salone´, realizzati con il nostro contributo, faranno da apripista al Forum. Una settimana caratterizzata da una serie di iniziative di respiro nazionale, focalizzate sui temi della cultura e dell´industria culturale; pensiamo ad un appuntamento fisso, ogni anno, che affrontando questi temi, con tanti ospiti, possa coinvolgere sempre di più il territorio: brianzolo, milanese e lombardo". Si parte lunedì 21 settembre all´Arengario, alle ore 8. 30, con un convegno dal titolo "Cultura e Impresa. Aperture-contaminazioni-scambi". Promosso da Rottapharm/madaus, in collaborazione con comune di Monza, Provincia di Monza e Brianza, Confindustria e Camera di Commercio di Monza e Brianza, il tema centrale dell´incontro sarà dedicato alla cultura come strumento per sviluppare l´impresa e ai motivi per i quali l´impresa deve sostenere la cultura. Il secondo appuntamento, intitolato "Il Forum Unesco di Monza e Brianza. Il ruolo della cultura nello sviluppo economico e sociale", prenderà il via al Teatrino della villa Reale di Monza, martedì 22 settembre alle ore 17. 00. Da un´idea dell´assessorato alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, il convegno cercherà di offrire agli amministratori dei comuni della Provincia di Monza e Brianza, alle associazioni e alle Pro Loco del territorio, alcune informazioni dedicate al primo Forum della Cultura dell´Unesco. Il terzo appuntamento, dal titolo "Le nuove prospettive nella lotta al commercio illegale di opere d´arte nello scenario internazionale", si svolgerà mercoledì 23 settembre, alle ore 11. 00, anch´esso, al Teatrino della Villa Reale. Realizzato in collaborazione con la Provincia di Monza e Brianza e con il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, l´incontro intende fornire con l´ausilio dell´intervento di alcuni rappresentanti delle Polizie europee un quadro sulle strategie messe in atto per contrastare il mercato clandestino di opere d´arte. "Monza sarà la capitale mondiale della cultura - conclude Zanello - il forum è un grande successo per Monza, per la Brianza e per la Lombardia". .  
   
   
ACQUA, LA COOPERAZIONE IN BURKINA E SENEGAL DALLA CONFERENZA LE LINEE GUIDA DELLA TOSCANA PER GLI INTERVENTI SULLA RISORSA IDRICA IL 17 E 18 SETTEMBRE NELLA SEDE DELL´AGRONOMICO D´OLTREMARE A FIRENZE  
 
Firenze, 16 settembre 2009 - “Acqua bene comune per tutti”: questo il tema della conferenza internazionale che si terrà il 17 e 18 settembre a Firenze, nell´Aula Magna dell´Istituto Agronomico d´Oltremare (Via A. Cocchi n. 4 Firenze), per mettere a confronto le esperienze concrete sviluppate in Senegal e Burkina Faso, attraverso la voce dei protagonisti toscani e africani. L´iniziativa è organizzata dalla Regione Toscana insieme a Wwf Italia e Istituzione Centro Nord-sud, con la collaborazione di Cospe, Aucs-associazione Universitaria per la Cooperazione e lo Sviluppo, Autorità di Bacino del Fiume Arno, Centro Sviluppo Umano, Comune di Pontedera, Comune di Viareggio, Ingegneria Senza Frontiere, Idraulica Senza Frontiere, Iao, Movimento Shalom, Provincia di Grosseto, Provincia di Siena e Water Right Foundation. Il tema è di stringente attualità. Oggi infatti&n bsp; nei paesi più poveri del mondo, a partire dall’Africa, si deve affrontare drammaticamente la crescente difficoltà all’accesso all’acqua per tutti, base della vita e premessa a qualsiasi possibilità di sviluppo sostenibile, di lotta alla povertà e di tutela della salute. La conferenza, che vede anche la partecipazione della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri, sarà l´occasione per affrontare una serie di tematiche strettamente correlate alle risorse idriche: la sicurezza alimentare e la povertà, la salvaguardia delle risorse naturali e la gestione dei bacini idrici, l’ambiente e i cambiamenti climatici, le tradizioni e la cultura locale, i diritti umani e l’uguaglianza di genere. Le conclusioni definiranno la proposta di linee-guida che la Regione Toscana chiederà di adottare negli interventi legati all’acqua . I lavori inizieranno alle 9,30 del 17 settembre e proseguiranno fino alle 16. Riprenderanno poi il 18 settembre, sempre alle 9,30, per concludersi intorno alle 13. Ulteriori informazioni e il programma dell´iniziativa al seguente indirizzo: http://cdt. Iao. Florence. It/ .  
   
   
APPROVAZIONE DA PARTE DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA VAL D’AOSTA DEL PROGETTO DI COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA “AERA”  
 
 Aosta, 16 settembre 2009 - E’ stato approvato dalla Giunta regionale, nella seduta dell’11 settembre 2009, il progetto di cooperazione transfrontaliera “Aera”, ai fini della richiesta del finanziamento europeo nell’ambito del Programma Italia-francia Alcotra 2007-2013. Il progetto Aera è finalizzato a fornire strumenti per migliorare le basi conoscitive e metodologiche relative ai processi di pianificazione della tutela della qualità dell´aria, individuando i punti critici su cui intervenire in modo da individuare strategie comuni di tutela nello spazio transfrontaliero. Le regioni coinvolte presentano caratteristiche simili dal punto di vista delle emissioni, delle fonti di inquinamento (traffico veicolare, produzione di energia) e della localizzazione (centri urbani, vie di comunicazione). Il progetto interessa tutta l’area di frontiera delle Alpi occidentali, al confine tra l’Italia e la Francia. Oltre all’Assessorato regionale al territorio e ambiente della Valle d’Aosta, partecipano al progetto: la Regione Liguria - con il ruolo di Capofila - la Regione Piemonte, la Provincia di Torino, la Provincia di Cuneo, e, per la Francia, la Région Rhône-alpes, la Région Provence Alpes Côte d’Azur, l’Associazione Atmo Paca. L’assessore al territorio e ambiente Manuela Zublena precisa che: «L’assessorato ha aderito al progetto in qualità di partner, in una logica di applicazione del Piano regionale per il risanamento, il miglioramento e il mantenimento della qualità dell’aria di cui alla legge regionale n. 2 del 30 gennaio 2007. L’arpa Valle d’Aosta condurrà un’azione pilota in tema di valutazione delle tipologie di combustibili legnosi, delle tecnologie e dei diversi modelli di filtri esistenti per la riduzione delle emissioni, su impianti di media e piccola taglia, alimentati a legna. » .  
   
   
PUGLIA, 15 SETTEMBRE: È IN FUNZIONE LA NUOVA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E LA DATA È …“GAIA”  
 
Gaia, 16 settembre 2009 - Ieri è entrata entra in funzione nel pieno la nuova struttura organizzativa della Regione Puglia e, soprattutto, è il primo giorno di lavoro per i 70 nuovi dirigenti vincitori dei Concorsi. Otto aree, quarantatre Servizi, centotrentacinque Uffici che, con una più una moderna cultura amministrativa, presidiano le funzioni strategiche e di sistema dell’ente regionale. La “messa a punto” del nuovo disegno organizzativo, di poco successivo all’approvazione della macro-organizzazione decisa dal Governo regionale, è stata conclusa venerdì scorso in sede di Conferenza dei Direttori di Area. Tocca a loro, infatti, l’istituzione degli Uffici e l’affidamento dei relativi incarichi dirigenziali. “La politica ha fatto un concreto e deciso passo indietro rispetto alla gestione del potere – ha dichiarato Guglielmo Minervini- che corrisponde alla fiducia riposta nelle capacità manageriali dei destinatari degli incarichi dirigenziali di alta responsabilità”. “Ricerca industriale e Innovazione tecnologica” e “Attrazione investimenti” sono due nuove strutture dell’Area Sviluppo economico Lavoro e Innovazione: un esempio di come cambia il punto di vista quando si lascia la “gestione” per occuparsi in modo sistematico di pianificazione e programmazione degli interventi. Altra novità che declina coerentemente uno degli obiettivi del programma di governo è la nascita dell’ufficio “Sistema istruzione” del Servizio Scuola, università e ricerca; come pure gli uffici “Trasparenza e-Government” e “Cittadinanza attiva” del Servizio Innovazione. Trova il suo riferimento organizzativo anche tutto il lavoro fin qui svolto per rendere trasparenti, ‘convenienti’ e monitorabili le gare per l’aggiudicazione degli appalti pubblici (ad esempio con l’avvio di Empulia, la centrale di acquisti): si chiama ufficio “e-Procurement” Anche l’“integrazione Socio Sanitaria”, “Governance e terzo settore”, sono temi cruciali che trovano corrispondenza nelle strutture organizzative, così come le “Politiche del farmaco”. “Pianificazione regionale e di Area vasta” e “Osservatorio del Paesaggio” sono solo due esempi, invece, della nuova logica con cui si riorganizza l’Area Politiche per l’Ambiente, le Reti e la Qualità urbana, la più vasta per competenze aggregate. .  
   
   
OPERAZIONE TRASPARENZA. PUBBLICATI SUL SITO DEL COMUNE DI MILANO RETRIBUZIONI E CURRICULUM VITAE DEI DIRIGENTI  
 
Milano, 16 settembre 2009 - L’articolo 21 comma 1 della legge 18 giugno 2009 n. 69, in attuazione dei principi di trasparenza e di buona amministrazione, obbliga gli enti a pubblicare sui propri siti istituzionali i curriculum vitae, i dati relativi alla retribuzione annua lorda, gli indirizzi istituzionali di posta elettronica e i numeri di telefono dei dirigenti, nonché i tassi di assenza e maggiore presenza del personale distinti per uffici di livello dirigenziale. Il Comune di Milano, nel rispetto delle direttive ministeriali, ha individuato nell’home-page del sito istituzionale (www. Comune. Milano. It) il link denominato “operazione trasparenza” da cui è possibile visualizzare tutte le informazioni relative ai dirigenti presenti al 14. 09. 2009. Nella giornata di ieri, lunedì 14 settembre, per problemi tecnici del server, si è verificato un disservizio che ha provocato una temporanea interruzione della pubblicazione dei dati, risolto nella mattinata di oggi, martedì 15 settembre. Dall’elenco predisposto in ordine alfabetico, è possibile conoscere l’indirizzo di posta elettronica, il numero di telefono e, cliccando sull’apposito link, la retribuzione annua lorda riferita all’anno 2008 ed il curriculum vitae. Conseguentemente, per i dirigenti assunti nell’anno 2009, non avendo percepito emolumenti nell’anno 2008, è indicato l’importo previsto contrattualmente, la cui parte variabile sarà corrisposta in misura proporzionale all’effettivo grado di raggiungimento degli obiettivi. Si precisa che in relazione alla retribuzione dei dirigenti a tempo indeterminato, sono indicati, nella colonna altro, gli eventuali ulteriori emolumenti che gli stessi hanno percepito (ad es. Arretrati Ccnl 2002-2005, incentivi L. 109/94 e s. M. I. (legge Merloni), compensi forensi, diritti di segreteria L. 312/80). Ai fini del calcolo delle percentuali di assenza e presenza del personale è stato utilizzato il sistema Eurostat e sono stati considerati tutti i dipendenti a tempo indeterminato e determinato, compreso il personale dirigente, che hanno prestato servizio nel mese giugno 2009. Per ogni singolo dipendente sono stati calcolati i giorni lavorativi teorici del mese di riferimento (21 giorni per il mese di giugno 2009), con l’esclusione dei sabati, delle domeniche e delle eventuali festività infrasettimanali. Mentre per il calcolo della percentuale di assenza sono stati calcolati i giorni di mancata presenza (ad esempio, ferie, malattia, permessi, aspettativa, congedo obbligatorio, maternità e allattamento ecc. ) verificatasi a qualsiasi titolo, con l’esclusione dei sabati, delle domeniche e delle eventuali festività infrasettimanali. Nella tabella riportata sul sito sono indicati i tassi di assenza e presenza sia comprensivi delle ferie sia escluse le stesse. .  
   
   
MISSIONE IN INDIA OCCASIONE PER FVG  
 
Udine, 16 settembre 2009 - Si è svolto a Udine, lo scorso 7 agosto, un incontro di presentazione, rivolto alle imprese, nel corso del quale sono state illustrate le finalità della missione "congiunta" Governo-regioni che si terrà in India, nel periodo dal 13 al 16 dicembre 2009 e, soprattutto, le opportunità che potrebbero derivare dalla partecipazione. Sono stati affrontati ed approfonditi diversi aspetti che erano stati illustrati nella lettera indirizzata, nelle scorse settimane, a tutte le imprese, per il tramite delle Cciaa e delle associazioni di categoria, da parte del vicepresidente e assessore alle Attività produttive Luca Ciriani. "Si tratta - ha affermato il vicepresidente Ciriani - di un´importante occasione per presentare il sistema produttivo e consentire alle aziende regionali di incontrare operatori indiani di sicuro interesse per eventuali progetti di collaborazione e di export in tale importante mercato". In tale contesto, il settore del mobile, abbinato al design, di cui l´Italia rappresenta una delle massime realtà mondiali, è destinato ad aumentare la propria importanza e alla Regione Friuli Venezia Giulia è stato attribuito il ruolo di capofila proprio per tale settore, al quale hanno aderito anche la Regione Marche e la Regione Toscana, con le rispettive imprese. Alla presenza di diverse imprese interessate, nell´incontro i rappresentanti regionali e camerali, l´Ice ed un qualificato esponente della Confindustria indiana (Ficci), hanno delineato le peculiarità della missione e tratteggiato il quadro socio-economico indiano. La missione prevede una forte caratterizzazione "business oriented", nella quale si inserisce anche una parte istituzionale di alto profilo, con la presenza del ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola e di numerosi presidenti di Regione. Le istituzioni nazionali e locali hanno il compito di favorire e sviluppare i contatti con le analoghe istituzioni indiane, in modo da consentire proficui interscambi da parte delle nostre imprese con quello che può essere considerato uno dei mercati più importanti per il futuro. Le Regioni hanno presentato e condiviso il progetto, suddiviso in cinque settori di interesse: edilizia sostenibile ed energie rinnovabili; mobili e design; tecnologia del food processing; moda e calzature; logistica e porti. La possibilità di presentare, nel corso della missione indiana programmata per il dicembre 2009, il "sistema Italia" con le sue eccellenze, dovrebbe quindi consentire una migliore conoscenza non solo del "made in Italy", ma anche delle peculiarità del sistema produttivo italiano, nel quale i distretti e le filiere costituiscono una componente importantissima. Gli imprenditori interessati, indipendentemente dal settore di appartenenza, possono ancora aderire all´iniziativa, contattando gli uffici regionali delle Attività produttive, le Cciaa e le associazioni di categoria. .  
   
   
CALABRIA, PIANO DEI SERVIZI SOCIALI: INCONTRO CON I COMUNI CAPOFILA DEI PIANI DI ZONA  
 
Reggio Calabria, 16 settembre 2009 - “Con l´incontro di oggi con i Comuni capofila dei piani di zona del Piano dei servizi sociali, alla presenza di tutto il partenariato economico e sociale della Calabria è partita da Lamezia la nuova fase della gestione dei servizi sociali in Calabria”. E’ quanto ha affermato - informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale - l’assessore alle Politiche Sociali Mario Maiolo che, dopo, l’approvazione in agosto da parte del Consiglio regionale del Piano degli interventi e dei servizi sociali, ha partecipato a un incontro, che si è tenuto al Centro Agrolimentare di Lamezia, fra i rappresentanti del dipartimento Politiche sociali e i sindaci dei Comuni capofila dei distretti socio-sanitari, per parlare del processo di riforma in atto nel settore: un altro momento cruciale per l’applicazione di una riforma voluta dall’assessore Maiolo e dalla Giunta regionale. Una riforma ambiziosa ma realizzabile, rigorosa e proprio per questo necessaria, anzi indispensabile. “L’obiettivo, infatti, è quello di realizzare un nuovo sistema sociale – ha detto l’assessore Maiolo – che non faccia riferimento esclusivamente a parametri economici e non si basi soltanto su logiche assistenziali. Un nuovo sistema sociale che promuova innanzitutto l´inclusione sociale”. Costruttori di benessere. Il ruolo del sistema dei servizi sociali in Calabria racchiuso in un concetto semplice ed efficace. Un´aspirazione che oggi è più vicina, un obiettivo che non è più un miraggio e oggi compie un passo decisivo verso la realizzazione concreta. Il Piano sociale si propone di ridisegnare e potenziare il Centro regionale per l´economia sociale (Cres), attraendo nuove risorse (sia dal settore pubblico che dal privato) e prestando maggiore attenzione al monitoraggio dei bisogni con una conseguente migliore risposta nel rintracciare le soluzioni più adeguate. Fare fronte alla scarsità di informazioni sui servizi forniti attraverso la creazione di un Sistema informativo dei servizi sociali (Siss) che fornisca una conoscenza completa dei bisogni sociali, dati utili alla programmazione, gestione e valutazione delle politiche sociali e monitori l´erogazione dei livelli essenziali di assistenza. Sostenere un profondo processo di riorganizzazione del sistema delle Ipab (le istituzioni di pubblica assistenza e beneficenza), supportando queste istituzioni lungo il percorso di trasformazione (promuovendone anche la razionalizzazione) e valorizzando l´apporto delle Ipab (sono 33 quelle attive presenti su tutto il territorio regionale) al sistema sociale, integrandole all´interno della rete degli interventi e dei servizi. Secondo l’assessore Maiolo il Piano gioverà non soltanto alle persone che usufruiranno dei servizi, ma anche più in generale all´economia della Regione, perché rappresenta una risposta anticiclica alla crisi che darà impulso all´economia. “Aver costruito sul Piano dei servizi sociali - ha aggiunto Maiolo - una legge sulla cooperazione sociale significa dare sostegno a quel sistema economico che presiede allo svolgimento di gran parte dei servizi sociali che rappresentano” La riforma pone un´attenzione particolare su quattro soggetti che costituiscono allo stesso tempo i destinatari e i vettori dei cambiamenti previsti dal Piano Sociale. La famiglia, ad esempio, deve essere favorita nella sua formazione, ma anche sostenuta quando deve sostenere particolari carichi assistenziali e ancora “spronata” a gestire le responsabilità familiari e genitoriali. I giovani devono essere difesi con una maggiore tutela dei minori, ma anche responsabilizzati migliorando la fase di transizione all´età adulta e lavorativa. Per quanto riguarda gli anziani e i disabili (che sono poi i maggiori fruitori dei servizi assistenziali) il Piano prevede che siano sostenuti e “confortati” con misure che ne favoriscano la salute, ma anche la serenità emotiva, ovvero con la domiciliazione e il sostegno economico e logistico alle famiglie nell´attività di assistenza. Infine il Segretariato sociale che offrirà al cittadino una porta unica di accesso ai servizi erogati. .  
   
   
ABRUZZO: AD OTTOBRE EXPO E CONVEGNI DI INOPERA PRESENTATA L´EDIZIONE 2009 DELLA COMPAGNIA DELLE OPERE  
 
 Pescara, 16 settembre 2009 - "Desiderare per intraprendere", è questo lo slogan della quarta edizione di Inopera2009, che si svolgerà il 10 e l´11 ottobre prossimi, al Palacongressi di Montesilvano. L´evento è stato presentato ieri mattina, con una conferenza stampa, alla presenza del direttore della Compagnia delle Opere Abruzzo e Molise, Antonio Dionisio, del direttore di Confindustria Pescara, Luigi Di Giosaffatte, del direttore Api Pescara, Ernesto Petricca, e di Casto Di Bonaventura, direttivo Centro Servizi per il volontariato di Pescara. Padrone di casa, il vicepresidente ed assessore allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione. "E´ un momento di grande incontro e confronto - ha commentato il vicepresidente - quello organizzato dalla Compagnia delle Opere, sempre pronta a mettere sul piatto del confronto politico ed istituzionale argomenti di grande spessore. La Regione non si sostituisce nè alle forze lavorative nè agli imprenditori, ma il suo compito è quello di offrire le giuste opportunità. Inopera 2009 rappresenta anche un momento utile per spiegare e dimostrare dove la Regione vuole arrivare. Far emergere le nostre potenzialità - ha spiegato Castiglione - investendo sull´uomo, sulla donna, sull´innovazione e sulla ricerca. E in quest´ottica stiamo ridisegnando i confini economico-produttivi dell´Abruzzo, con una serie di riforme importanti - sottolinea - come quella sull´artigianato e sul commercio. Insomma, in questi due giorni cercheremo di far comprendere alle Associazioni di categoria, alla Compagnia delle Opere , alle piccole e medie imprese, che formano l´ossatura economica e produttiva della nostra regione, quali obiettivi potrà raggiungere il territorio tra qualche anno". La due giorni di expo, incontri e dibattiti dedicati al mondo delle imprese profit e non profit, vede quest´anno una novità: accanto al momento fieristico, durante il quale le imprese esporranno i loro stand, vengono affiancate attività convegnistiche sui principali temi della crisi del territorio e del rilancio competitivo delle imprese. " Scopo dell´incontro - ha detto Antonio Dionisio - è quello di mettere a confronto il mondo del profit e del non profit, per il raggiungimento di un proficuo vantaggio e per la costruzione del bene comune. Non a caso il nostro slogan "desiderare per intraprendere", vuole dare spunto ad un nuovo metodo di lavoro, quello che si ispira al principio di sussidiarietà e che sarà argomento di dibattito". Tra le numerose imprese partecipanti, anche quelle dell´aquilano "a cui la Regione - ha concluso il vicepresidente Castiglione - illustrerà i provvedimenti che, insieme con il Governo nazionale e la Comunità Europea, sta mettendo a punto per la rinascita economica della provincia dell´Aquila". .  
   
   
ABRUZZO, CONSORZI TRA IMPRESE: APPROVATO IL BANDO  
 
L´aquila, 16 settembre 2009 - "500mila euro è il valore del Bando regionale approvato dalla Giunta a sostegno dei consorzi delle piccole e medie imprese. Augurandomi che in futuro si possa fare di più, riconosco che si tratta di un primo segnale che l´Abruzzo vuole dare per consentire l´aggregazione tra piccole aziende che, consorziandosi su progetti o territori che le accomuna e trovando un loro piccolo comune denominatore, possano essere competitive sul mercato". Alfredo Castiglione, assessore allo Sviluppo Economico commenta così, dandone notizia, l´approvazione del bando che definisce il modello di domanda per beneficiare dei contributi dando attuazione alla legge n. 83 del 1989 relativa agli interventi di sostegno per i consorzi delle P. M. I. Industriali, artigianali, commerciali. Il provvedimento approvato dalla Giunta, inoltre, rende esecutivo il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26/05/2000 che stabilisce il trasferimento alle Regioni delle competenze inerenti l´erogazione delle risorse finanziarie ai consorzi. "La competitività si sviluppa anche mettendo insieme le conoscenze e le capacità imprenditoriali di alta qualità della nostra Regione", prosegue Castiglione. Il bando si riferisce alle attività svolte negli anni 2007 e 2008. Le domande per ricevere i contributi devono essere inoltrate alla Giunta regionale, direzione Sviluppo Economico, servizio del Commercio ? via Passo Lanciano, 75 - 65124 a Pescara, entro 30 giorni dalla pubblicazione del bando sul Bura, via posta raccomandata o corriere. Sono esclusi dai contributi i consorzi multiregionali, i consorzi che in maggioranza associano imprese agricole ed i consorzi che abbiano ottenuto contributi dalla generalità sulle spese consortili da enti pubblici e società finanziarie con partecipazione maggioritaria di enti pubblici. .  
   
   
INDAGINE CONGIUNTURALE SULLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE DEL LAZIO I SEMESTRE 2009 SINTESI  
 
 Roma, 16 Settembre 2009 - Nella batteria di dati economici progressivamente negativi che hanno connotato il primo semestre 2009 si inserisce la stima sul Pil 2009 diffusa a metà luglio dal Dpef, che prevede una diminuzione tale (-5,2%[1]) da rendere persino desiderabile la contrazione registrata nel 2008 (-1,0%). C’è comunque un generale accordo sull’affidare alla seconda parte del 2010 le possibilità di uscita dal tunnel di cifre negative, ma senza exploit degni di nota. Si tratta difatti di recuperi con lo “zero virgola” che denotano un rallentamento della crisi ma non una compensazione delle perdite subite. Per quanto concerne lo scenario regionale, con riferimento alla ricchezza prodotta dal Lazio l’unico dato disponibile al momento della redazione del presente rapporto è la stima sul valore aggiunto. In attesa della diffusione dei dati definitivi sul Pil regionale del 2008, e le conseguenti stime per il 2009, la comparazione è stata dunque effettuata considerando l’andamento del valore aggiunto previsto. Per il periodo 2009-2010, rispetto al dato nazionale, il tasso di crescita del valore aggiunto, nonostante la contrazione prevista, è stimato al -1,3% per il Lazio ed al -1,6% per l’Italia (Tav. 1. 9). Tav. 1. 9 – Andamento del valore aggiunto (tassi di crescita medi annui del periodo).
2006-2008 2009-2010
Lazio 1,3 -1,3
Italia 0,9 -1,6
Fonte: Unioncamere – Prometeia, Scenari di sviluppo delle economie locali italiane. Passando a considerare la demografia delle imprese nel secondo trimestre 2009, possiamo dire che le conseguenze della crisi hanno sì, eroso i tassi di crescita, senza però renderli negativi nel confronto con lo stesso periodo del 2008 (0,51% rispetto al precedente 0,68% per il Lazio). Tav. 1. 10- Lazio: demografia delle imprese nel 2° trimestre 2009
Tutti settori Registrate Attive Iscrizioni Cessazioni Saldo Tax crescita Tax natalità Tax mortalità
Frosinone 45. 017 38. 628 722 492 230 0,50 1,57 1,07
Latina 57. 712 48. 029 1. 065 689 376 0,66 1,86 1,21
Rieti 15. 220 13. 264 315 178 137 0,90 2,08 1,19
Roma 430. 953 325. 084 6. 903 4. 868 2. 035 0,48 1,61 1,14
Viterbo 38. 168 34. 347 648 437 211 0,55 1,70 1,15
Lazio 587. 070 459. 352 9. 653 6. 664 2. 989 0,51 1,65 1,15
Italia 6. 087. 831 5. 295. 471 97. 841 69. 835 28. 006 0,46 1,60 1,24
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Federlazio su dati Movimprese. Sul fronte del commercio con l’estero, nei primi cinque mesi del 2009 le esportazioni e le importazioni del Lazio (Tav. 1. 12) sono, rispettivamente, diminuite del -17,5% e del -12,5%. La flessione maggiore dell’export è stata registrata sul mercato Extra Unione Europea con un -21,5%, rispetto al –14,5% rilevato per l’area Unione Europea. La quota di beni e servizi esportati dal Lazio sul totale nazionale esportato, nel confronto con lo stesso periodo del 2008, è pari al 4,2% dal precedente 3,8%. Tav. 1. 12 - Lazio: import-export nei primi cinque mesi del 2009. (quote e variazioni %)
Variazioni Percentuali
Mondo Ue 27 Extra Ue 27
Gen-mag09/ Gen-mag08 Gen-mag09/ Gen-mag08 Gen-mag09/ Gen-mag08
Import Export Import Export Import Export
Viterbo -16,4 -27,8 -17,1 -34,3 -15,3 -16,6
Rieti -36,0 -52,7 -33,8 -14,2 -42,7 -85,3
Roma -13,4 -22,7 -1,2 -21,7 -29,1 -23,5
Latina -4,2 -4,6 0,1 -1,4 -15,0 -11,2
Frosinone -13,4 -13,5 0,6 -15,2 -34,9 -6,6
Lazio -12,5 -17,5 -1,4 -14,5 -28,2 -21,5
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Federlazio su dati Istat. Dati cumulati. Infine, abbiamo considerato l’andamento della cassa integrazione guadagni, il cui monte ore accordato nell’industria del Lazio ha subito, nel primo semestre 2009, una crescita esponenziale. La Cig Ordinaria è infatti aumentata del 575,8% (anche se resta inferiore all’805,7% registrato a livello nazionale), mentre la Cig straordinaria è aumentata del 294,7%, superando il dato nazionale, pari al 94,7%. Dal quadro qui sommariamente descritto sulla base delle fonti istituzionali, passiamo ora ai risultati della nostra indagine, svolta su un campione di 350 aziende associate, e relativa al primo semestre 2009. Cominciamo dagli ordinativi totali ricevuti dalle imprese nella prima parte del 2009 . Nel confronto col secondo semestre 2008 il saldo di opinione, inteso come differenza tra risposte con valenza positiva e risposte con valenza negativa, sempre negativo, subisce una ulteriore diminuzione, da -26 a -30 ed il suo andamento si conferma decrescente per il quarto semestre consecutivo. Un peggioramento senza eccezioni, in quanto abbraccia l’andamento del saldo d’opinioni rilevato sul mercato sia domestico sia estero con una diminuzione che, però, è forse più intensa rispetto alle attese nel caso dell’area europea . Per quel che concerne il fatturato totale, il saldo negativo continua a ridursi robustamente passando da -19 a -31. Per la produzione invece, si cristallizza il trend decrescente, dato che il saldo di opinioni nel primo semestre 2009 resta a -31 eguagliando quello del semestre precedente. Sul versante degli investimenti , nel primo semestre 2009 è pari al 49,1%, in aumento dal 36,2%, la percentuale di imprese che ha dichiarato di aver investito. La nostra indagine ha rilevato anche le previsioni a breve sui prossimi sei mesi, dalle quali emerge che le attese sugli ordinativi sono ottimistiche nel complesso (il saldo sale a +15 da -7) e per il mercato domestico in particolare, mentre aumenta il pessimismo sul versante estero (Graf. 2. 2). In particolare, le attese sugli ordinativi domestici, mostrano un saldo che cresce, tornando ad assumere un valore positivo (da -8 a +14). Pessimismo diffuso per gli ordini attesi dall’estero, specie dal mercato europeo dove il saldo diminuisce ulteriormente da -2 a -12. Ma la situazione è analoga per le previsioni sui mercati non europei, dove oltretutto il saldo atteso da positivo assume ora valore negativo (da +5 a -3). Abbiamo poi chiesto alle imprese del campione di esprimersi sulla loro previsione di ampliamento dell’organico nei prossimi sei mesi. In questo caso, tali previsioni sembrerebbero migliori dato che il saldo atteso passa da -13 a +3, soprattutto per l’incremento della percentuale di imprese che prevedono un qualche aumento del personale . Infine, per quanto concerne le previsioni d’investimento, il 51,4% delle imprese prevede di fare investimenti nel secondo semestre 2009. Si tratta di una percentuale che, pur se ancora superiore alla metà delle imprese del campione, è in attenuazione rispetto alle due precedenti indagini (53,2% nel secondo semestre 2008 e 59,1% nel primo semestre 2008). I dati emersi dall’indagine Federlazio sono stati poi sottoposti ad un’analisi per settore, da cui si evince che, per quanto concerne gli ordinativi, nel primo semestre 2009 per quasi tutti i settori il saldo è negativo, anche robustamente, e con valori peggiori rispetto alla media del campione, come nel caso del settore chimico, tessile ed informatica. Volendo ritenere un’eccezione positiva la presenza di un saldo tendente allo zero, essa si verifica solo nel settore del legno. Quanto alle previsioni sugli ordinativi nei prossimi sei mesi, emerge un cauto ottimismo che permea quasi tutti i settori considerati, con attese più “rosee” nel settore informatico, chimico e edile. L’unica nota discordante è la previsione negativa formulata dalle imprese del settore del legno. Riguardo all’andamento dell’occupazione, dove il saldo è lievemente peggiorato da -5 a -6, i saldi di opinione risultano un po’ più positivi nei settori agroalimentare e grafico-editoriale; lo sono moderatamente nei settori informatica ed edilizia ma risultano robustamente negativi nei settori tessile e chimico. Per quanto concerne le intenzioni di assumere se nel secondo semestre 2009 è solo il settore legno che prevede di ridurre l’occupazione, sono comunque pochi quelli che mostrano saldi positivi. Si tratta, in particolare, delle imprese del settore agroalimentare ed edilizia, metalmeccanico ed informatica. I restanti settori hanno intenzione di mantenere inalterata l’occupazione. Infine, sul versante degli investimenti, nel primo semestre 2009, le imprese dei settori chimico e grafico editoriale si distinguono per percentuali di intensità superiore alla media (49,1%), mentre si distanziano da essa le imprese del settore edile. Da ultimo, abbiamo invitato gli imprenditori del campione a segnalare le principali problematiche che, a loro avviso, avrebbero influenzato più negativamente l’attività della propria azienda nel primo semestre 2009. Il 45,9% delle imprese ha indicato nella “insufficienza della domanda” la problematica maggiormente riscontrata nella prima parte dell’anno, seguita dal “ritardo dei pagamenti” da parte dei committenti, selezionato nel 27,3% dei casi. Invece, nell’ambito del 30,7% delle imprese che ha indicato genericamente “altri motivi”, occupa uno spazio sempre più ampio l’insofferenza verso la burocrazia espressa sia in termini di eccessivi oneri complessivi sia come esigenza di semplificazione delle norme. In definitiva, sulla base di quanto emerge dalla nostra indagine, resta difficile pensare alla crisi come ad una fase a tutt’oggi esaurita. Le indicazioni fornite dalle nostre imprese, per quel che riguarda il semestre appena trascorso, disegnano ancora un quadro congiunturale, come abbiamo appena visto, con indici in inequivocabile peggioramento rispetto alla seconda parte del 2008. Il che ci porta a sostenere che la Pmi del Lazio può ancora considerarsi pienamente inserita all’interno della crisi. Se proprio vogliamo cogliere un cenno di apertura o l’affacciarsi di una lieve crepa in un muro che altrimenti si presenta solidamente negativo, possiamo forse coglierli in quelle che sono le aspettative verso il futuro. E qui effettivamente un elemento di dissonanza o di discontinuità con la situazione che è andata maturando nel corso di questa prima parte dell’anno, un anelito di fiducia (o di semplice speranza) che il futuro possa portare un’attenuazione della crisi sembra affacciarsi. Interrogati nella nostra indagine precedente sulle prospettive a breve termine, ad esempio, gli imprenditori avevano allora espresso segnali di forte preoccupazione, percependo il futuro in senso addirittura peggiorativo rispetto al presente. Oggi invece quest’atteggiamento si è modificato e le previsioni su ordini e fatturato per la propria azienda sono più all’insegna dell’ottimismo. Va anche detto che quest’atteggiamento riceve una conferma dalle risposte ad una domanda specifica che abbiamo voluto inserire in questa rilevazione proprio per cercare di cogliere ancor più puntualmente il sentiment dell’imprenditore al di là di quanto registrato dagli indicatori economici. Molto semplicemente abbiamo chiesto all’imprenditore di dirsi d’accordo o meno con alcune affermazioni riguardanti la crisi. Ebbene, più del 60% complessivamente è convinto che “si intravede una luce in fondo al tunnel” o che addirittura “il peggio è ormai passato”, anche se non va dimenticato che il restante 37% è dell’avviso, invece, che “al momento non si intravede alcuna via di uscita” o che addirittura “il peggio deve ancora venire”. Dunque le Pmi, come si vede, si trovano a camminare su un crinale assai stretto, dove è ancora molto facile mettere un piede in fallo e precipitare nel burrone. D’altronde la crisi è stata, e continua tuttora ad essere molto grave tanto da non consentirci affatto di lanciare il cessato allarme. Ci soccorrono in questa considerazione anche le parole del Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi, il quale, ancora alla fine di maggio scorso nell’assemblea annuale, affermava: ”A risentire della crisi sono soprattutto le imprese piccole, sotto i 20 addetti. Per quelle che operano in qualità di sub-fornitrici di imprese maggiori, da cui subiscono tagli degli ordinativi e dilazioni nei pagamenti, è a volte a rischio la stessa sopravvivenza”. Non solo, ma anche nel rincorrersi di valutazioni che hanno contrassegnato questa fine di agosto circa la presunta o reale attenuazione della crisi, lo stesso Governatore non mancava di puntualizzare che “non poche imprese, soprattutto quelle più esposte verso gli intermediari finanziari, che avevano avviato prima della crisi una promettente ristrutturazione, colte a metà del guado dal crollo della domanda, potrebbero veder frustrato il loro sforzo di adeguamento organizzativo, tecnologico, di mercato: rischiano la stessa sopravvivenza”. Ecco, in quest’ultima frase è probabilmente racchiuso il nodo essenziale della questione: il rischio sopravvivenza per mancata liquidità. I ritardi di pagamento di grandi imprese e P. A. Creano problemi enormi. Su questo la Regione, sia con la Finanziaria che in sede di assestamento di bilancio, e il Governo, con il recente decreto anticrisi, hanno emanato alcuni provvedimenti che si muovono in questa direzione. Occorre però procedere in maniera ancor più decisa, senza tentennamenti e senza deroghe, in ossequio al principio che le imprese che forniscono beni o servizi alla P. A. Debbono essere pagate entro un mese. A questo proposito però, vorrei solo far notare come a volte si generino delle involontarie incongruenze nell’azione pubblica come quando da un lato si introducono misure volte a ridare ossigeno alle imprese – come è il caso della moratoria sui debiti delle Pmi nei confronti del sistema bancario – dall’altro troviamo la norma che impone alle amministrazioni pubbliche di bloccare i pagamenti al di sopra dei 10. 000 euro, nei casi in cui il creditore risulti inadempiente di una o più cartelle di pagamento di ammontare pari o superiore. Tutto questo per dire che forse basterebbe che le imprese fornitrici della P. A. Potessero ottenere tempestivamente lo smobilizzo dei propri crediti, o che si potesse procedere a forme di compensazione fra crediti e debiti nei confronti della P. A. , e si sarebbe già fatto molto per rispondere anche al loro fabbisogno di liquidità. In buona sostanza possiamo dire che le Pmi in questo momento sono come sospese tra un presente inequivocabilmente nero e un futuro – si spera – con tonalità almeno un po’ più grigie. Per uscire da questo tunnel e raggiungere quella che ad una parte delle imprese appare come una luce per quanto debole in fondo; ovvero per capire se ciò che queste imprese esprimono è lungimiranza, fiducia o più semplicemente speranza irrazionale, occorrerà ancora attendere che passi questo autunno. Dopodiché forse si potranno formulare linee di tendenza con qualche ragionevole certezza in più. Nel frattempo le istituzioni non dovranno far mancare al sistema produttivo il loro supporto in termini di azioni per lo sviluppo. Proprio a tale riguardo, dei problemi dei pagamenti e dell’accesso al credito abbiamo già detto. Bisogna altresì che le amministrazioni avviino senza indugi una stagione di rilancio e riqualificazione dell’assetto infrastrutturale, che riguardi l’intero territorio regionale in una logica di tendenziale ricomposizione degli storici squilibri tra l’area romana e le restanti province. In questo senso pensiamo alla necessità di accelerare sull’aeroporto di Viterbo e sul connesso sistema della viabilità; alla realizzazione del polo logistico di Passo Corese e al raddoppio della Salaria; all’Aeroporto di Frosinone e all’autostrada Roma- Latina, solo per citare alcune delle opere indispensabili. Occorre che le amministrazioni sostengano sia i settori industriali che il terziario di qualità, che è supporto e traino al tempo stesso dei primi. Bisogna che la stessa pubblica amministrazione, nelle sue diverse articolazioni, si renda protagonista attiva di un grande sforzo di ammodernamento organizzativo, facendosi essa stessa soggetto di una domanda di innovazione da convogliare sul sistema produttivo locale, trasferendo a quest’ultimo un impulso concreto a crescere proprio in questa direzione. Bisogna che il tema dell’energia e in particolare quello delle fonti rinnovabili con sempre più forza venga posto al centro delle politiche della Regione, ma anche declinato sulla realtà della Pmi, per evitare che anche su questo terreno possano riproporsi dualismi tra grande impresa da un lato e Pmi dall’altro, che poi si traducono inevitabilmente con la penalizzazione di quest’ultima. Bisogna infine che le imprese non siano “timide” nella loro attività di penetrazione sui mercati internazionali. La nostra indagine ha mostrato che uno degli effetti di questa crisi è proprio il ridimensionamento dello spazio occupato dal mercato estero nel mix della domanda che si rivolge alle nostre imprese. Questo non deve indurre però ad una chiusura ma anzi deve spingere le imprese ad intensificare ulteriormente gli sforzi in questa direzione, anche perché a questa strada non vi sono alternative e alla crisi bisogna rispondere non ripiegandosi all’interno ma rilanciando verso l’estero. Anche in questo caso è evidente che il sistema della Pmi non potrà fare molto se non sarà adeguatamente supportato dalle politiche regionali. La Regione su questo non è stata ferma e si è dotata di una legge sull’internazionalizzazione. Ma occorre essere sempre “sulla palla”. L’emanazione di una legge rappresenta sempre un primo indispensabile passo. Occorre però dotare la legge di adeguata dotazione finanziaria ed essere pronti ad apportare tutti gli eventuali aggiustamenti in corsa che dovessero rendersi necessari sulla base dell’esperienza e delle valutazioni fornite dagli stessi operatori. Se le istituzioni sapranno adeguatamente sostenere le imprese nelle strategie di uscita dalla crisi che ciascuna di loro sta singolarmente mettendo in atto, allora aumenteranno le probabilità che quella che oggi appare solo una flebile luce non si riveli un miraggio ma ci dica realmente che si è vicini all’uscita. In caso contrario, le aspettative delle imprese, come sovente è accaduto in passato, saranno ancora una volta cancellate e con loro, purtroppo, anche la speranza e la fiducia. .
 
   
   
CONVENZIONE CON MEDIOCREDITO PER IL SOSTEGNO ALLE IMPRESE DELLE MARCHE  
 
Ancona, 16 Settembre 2009 - Si e` tenuta ieri mattina in Regione, alla presenza dell´assessore alle Attivita` produttive, Fabio Badiali, la conferenza stampa relativa alla stipula del contratto con Mediocredito Centrale - gruppo Unicredit, per l´apertura dello "sportello" L. 598/94, a sostegno delle piccole e medie imprese. Presenti l´amministratore delegato di Mediocredito, Dante Pasqualini, tecnici e dirigenti dell´istituto di credito e delle Regione Marche. ´Gli interventi a sostegno delle piccole e medie imprese per la ricerca, trasferimento tecnologico e innovazione ´ ha detto Badiali ´ sono programmati in 156 milioni di euro nel periodo che va dal primo ottobre prossimo al 30 settembre del 2016. Tale aggiudicazione comportera` una rapida riapertura dello "sportello" della L. 598/94, che per l´annualita` 2009 dispone di circa 5 milioni di euro ulteriormente incrementabili nel 2010. L´intervento che riattiviamo grazie al contratto firmato oggi e` particolarmente richiesto dalle imprese, tanto che a partire dal 2005 sono state finanziate 1. 783 aziende per un importo complessivo di contributi erogati pari a circa 70 milioni di euro e investimenti attivati pari a quasi 430 milioni di euro. Le piccole imprese e quelle artigiane, sono un fattore fondamentale per la nostra economia ed e` quindi nostro preciso dovere aiutarle ed assisterle in tutti i modi possibili. L´opportunita` di lavorare con Mediocredito da` maggior valore aggiunto alla nostra azione a sostegno dell´economia regionale´. Le agevolazioni gestite dal Mediocredito consentiranno l´abbattimento del tasso di interesse sugli investimenti innovativi delle aziende marchigiane, facilitandone l´acceso al credito. La convenzione consente di monitorare gli stati di avanzamento dei progetti d´investimento e i ´tiraggi´ finanziari, in modo da poter intervenire con gli aggiustamenti del caso, garantendo maggiore trasparenza e velocita` di liquidazione degli incentivi come previsto dal bando di gara. Quindi maggiore efficienza, velocita` e trasparenza nelle operazioni a sostegno delle imprese. Soddisfazione per l´accordo e` stata espressa dall´amministratore delegato, Dante Pasqualini. ´Lavorare con la Regione Marche ´ ha detto - ci gratifica per la rilevanza del suo tessuto imprenditoriale nel panorama nazionale. Mediocredito mettera` a disposizione la sua esperienza ventennale nella gestione degli strumenti agevolativi, incluso il Fondo centrale di garanzia che e` stato recentemente ampliato anche alle piccole imprese. In un momento cosi` difficile per l´economia anche noi internamente adottiamo le misure organizzative per essere veloci e soddisfare al meglio le esigenze dei nostri clienti´. .  
   
   
UN TAVOLO TECNICO REGIONE SARDEGNA- SINDACATI PER LE POLITICHE DEL LAVORO  
 
Cagliari, 16 Settembre 2009 - "La Giunta è disponibile ad una rimodulazione della misura sulle politiche in difesa dell´occupazione e propone un tavolo tecnico Regione-sindacati per le politiche attive del lavoro, soprattutto per rilanciare e incrementare l´occupazione giovanile e la ricollocazione dei lavoratori espulsi". Lo ha detto, ieri mattina, l´Assessore regionale della Programmazione, Giorgio La Spisa, incontrando i sindacati e recependo alcune osservazioni che gli stessi hanno avanzato in merito alla presentazione della bozza del Prs e della Finanziaria 2010. "Le preoccupazioni per la situazione in cui versa la Sardegna - ha spiegato l´assessore - sono di tutti, partendo dalla Regione e proseguendo con sindacati, associazioni di categoria e autonomie locali". "In questi giorni - ha concluso La Spisa - si comincerà a lavorare su un testo finalizzato agli interventi di politica attiva per il lavoro, utilizzando anche strumenti adottati con successo da altre regioni". .  
   
   
FORMIGONI: PROPOSTE PER LAVORATORI IN DIFFICOLTA´ AMMORTIZZATORI SOCIALI LEGATI A QUOZIENTE FAMILIARE SOSTEGNO A TUTTI PRECARI DELLA SCUOLA E DOTE IMPRESA  
 
Milano, 16 settembre 2009 - Tre proposte per aiutare i lavoratori messi in difficoltà dalla crisi economica. Le ha formulate il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, in occasione dell´incontro avvenuto il 26 agosto a Rimini con il ministro del welfare Maurizio Sacconi. Riguardano la sperimentazione di una diversa modalità di erogazione degli ammortizzatori sociali con l´introduzione del quoziente familiare, il sostegno a tutti i precari della scuola che quest´anno non si sono visti riconfermare la cattedra in Lombardia e l´introduzione di una "Dote Impresa" che si affianca alle altre "Doti" introdotte da Regione Lombardia per Scuola, Formazione e Lavoro. Ammortizzatori Legati A Quoziente Familiare - "L´idea è quella di corrispondere qualche risorsa in più ai lavoratori che hanno diritto agli ammortizzatori sociali e che sono a capo di una famiglia di cui sono il sostegno unico. Intendiamo migliorare ulteriormente la nostra vicinanza alle persone in difficoltà incrementando gli aiuti a cui hanno diritto". "Ovviamente nulla sarà tolto agli altri lavoratori, per esempio i single - ha precisato Formigoni - ma vogliamo dare un segno fortissimo di questo principio: l´ingresso della numerosità della famiglia nella remunerazione. Con la prima settimana di settembre convocherò un confronto con tutte le parti sociali, per sottoporre questa proposta di cui ho già parlato con il ministro Sacconi,in quanto sarà necessaria un´integrazione del nostro accordo nazionale sugli ammortizzatori. Questa quota in più di risorse può essere data sotto diverse forme, denaro voucher o buoni". Precari Scuola - "La seconda proposta - ha proseguito Formigoni - riguarda una categoria che oggi non gode di alcuna protezione: i precari della scuola". "Anche a loro, che oggi ne sono esclusi, - ha detto Formigoni - intendo estendere la protezione degli ammortizzatori sociali. Ne parlerò con il ministro Gelmini, in quanto anche in questo caso è necessario un accordo con il governo nazionale". Dote Impresa - La terza proposta: "Mi farò promotore di un incontro tra le parti sociali (sindacati) e datoriali (imprenditori) - ha aggiunto il presidente Formigoni - per l´avvio di percorsi di contrattazione decentrata a livello territoriale, introducendo i criteri di premialità". "Quindi - ha puntualizzato Formigoni - più soldi ai lavoratori in funzione della produttività e del merito". Un´esperienza che è stata introdotta in Lombardia per la prima volta due anni fa, con il contratto degli infermieri delle aziende sanitarie ospedaliere e l´accordo unanime dei sindacati. E´ stato messo a disposizione un incentivo differenziato per livelli di responsabilità atti a premiare un aumento di produttività. Un bonus che varia da 580 a 1290 euro l´anno. "Forti di questa positiva esperienza, tenendo conto della crisi economica e dei diversi livelli del costo della vita che penalizzano i lavoratori lombardi e considerando che non vogliamo fare saltare, ma anzi rispettare la contrattazione collettiva nazionale - ha affermato il presidente Formigoni - Regione Lombardia vuole accompagnare e assistere le parti nella loro libera contrattazione territoriale e aziendale, in modo che ciascuna azienda sia aiutata ad andare incontro alle esigenze dei propri lavoratori con flessibilità e mettendo in campo strumenti di sostegno al reddito". Regione Lombardia potrà, a sua volta, mettere in campo strumenti per la valorizzazione del capitale umano quindi dare più risorse per la formazione, per la riqualificazione, per il conseguimento del diploma regionale. "In altri termini - ha concluso il presidente Formigoni - noi possiamo ulteriormente arricchire il nostro strumento della dote dando vita alla dote impresa, che si affianca alla dote scuola, alla dote formazione e alla dote lavoro. La dote impresa coordinerà le diverse risorse a disposizione dal versante europeo, nazionale, regionale e camerale, premiando le realtà più innovative, flessibili e competitive". .  
   
   
LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA VARA LEGGE PER REGOLARE LA TRANSIZIONE E GARANTIRE CONTINUITÀ SIA NELL´EROGAZIONE DEI SERVIZI SIA NELLO SVOLGIMENTO DEI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI IN CORSO.  
 
 Bologna, 16 settembre 2009 - Una rigorosa e ampia ricognizione degli effetti prodotti dal passaggio dei Comuni dell’Alta Valmarecchia alla Regione Emilia-romagna, per individuare gli interventi prioritari garantendo continuità sia nell’erogazione dei servizi sia nello svolgimento dei procedimenti amministrativi in corso. Sono questi i principali obiettivi racchiusi nel progetto di legge regionale – varato dalla Giunta dell’Emilia-romagna su proposta dell’assessore regionale alla Programmazione e sviluppo territoriale Gian Carlo Muzzarelli – per attuare la legge 3 agosto 2009, n. 117 che ha disposto il distacco dei sette Comuni dalla Regione Marche (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’agata Feltria e Talamello) e la loro aggregazione alla Regione Emilia-romagna. A questo provvedimento si aggiunge anche una ipotesi di protocollo d’intesa istituzionale - da sottoporre e discutere tra le due Regioni, le due Province (Rimini e Pesaro-urbino) ed il Commissario di Governo - per regolare la fase di transizione e per garantire la massima collaborazione istituzionale nella delicata fase transitoria per evitare ripercussioni negative alle popolazioni del territorio dell’alta Valmarecchia. «Dobbiamo garantire e tutelare questi nuovi cittadini dell’Emilia Romagna in questa delicata fase di passaggio - ha sottolineato l’assessore Gian Carlo Muzzarelli - Opereremo in modo da evitare vuoti amministrativi, assicurando da subito agli abitanti della Valmarecchia gli stessi servizi di ogni altro emiliano-romagnolo. La priorità è, quindi, assicurare continuità amministrativa a favore dei cittadini, del tessuto economico-produttivo e degli enti locali", Inoltre già la prossima settimana a Rimini «incontreremo gli amministratori dei sette Comuni interessati e la Provincia di Rimini – ha aggiunto Muzzarelli - per fare con loro il punto della situazione e valutare diversi aspetti organizzativi e pratici legati alle procedure di transizione». La proposta di legge prevede l’adozione da parte della Giunta dell’Emilia-romagna di atti ricognitivi degli interventi che la Regione deve realizzare per attuare compiutamente il processo di aggregazione, graduandone le priorità. Particolare attenzione sarà posta all’esigenza di tutelare l’incolumità pubblica, la salute dei cittadini e gli altri interessi primari dei cittadini e con l’obbiettivo di garantire parità di accesso alle prestazioni per la nuova popolazione residente della Regione Emilia-romagna. Il Pdl indica anche i principi a cui la successiva legislazione regionale dovrà attenersi per regolare la disciplina degli atti autorizzativi ed abilitativi, degli strumenti di programmazione e pianificazione, dei regolamenti e altri atti normativi comunali. Inoltre sono previste misure per garantire la continuità nella erogazione dei servizi pubblici o di interesse pubblico e procedure per l’adeguamento dell’assetto istituzionale della Comunità montana. Prevista anche la realizzazione di una struttura organizzativa interistituzionale, con il compito di coordinare l’attività necessaria a garantire la piena realizzazione della procedura di aggregazione, nel rispetto delle competenze di ciascun livello istituzionale e con il compito di informare ed assistere cittadini, enti ed imprese nella fase transitoria. .  
   
   
RICERCA E INNOVAZIONE: DA REGIONE FVG 11 MIL PER 69 PROGETTI  
 
Trieste, 16 settembre 2009 - La Regione finanzierà con 11 milioni di euro 69 progetti di Ricerca e sviluppo in programma nelle imprese industriali del Friuli Venezia Giulia. Lo rende noto, al termine dell´istruttoria che ha permesso di compilare la graduatoria dei migliori progetti di R&s delle imprese industriali della Regione, il vicepresidente Luca Ciriani. La selezione è stata effettuata da un Comitato tecnico nominato dalla Regione, che aveva il compito di costruire una graduatoria sulla base della qualità dei progetti. Gli 11 milioni di euro regionali si sommeranno ai 40 milioni di euro circa investiti dalle stesse aziende, per un "pacchetto ricerca e sviluppo" di oltre 50 milioni di euro: "Si tratta di un dato importante e strategico per la nostra regione - ha commentato Ciriani - che pur in un momento di difficoltà economica sa reagire, investendo sul settore che meglio può, alla ripresa, garantire uno sviluppo competitivo del nostro territorio. La sinergia pubblico-privato in questo contesto risulta virtuosa: i fondi degli imprenditori vengono integrati per quote significative dal pubblico". Per quanto riguarda la ripartizione provinciale, il contributo regionale interessa 6 aziende goriziane, 18 aziende pordenonesi, 22 della provincia di Udine e 23 la provincia di Trieste; nella distribuzione per addetti, invece, i contributi andranno a 11 grandi imprese, 16 medie imprese, mentre oltre il 50% dei fondi è stato assegnato a 42 piccole imprese, per complessivi 5,7 mln di euro. "Quest´ultimo dato - ha commentato il vicepresidente Ciriani - è molto importante in quanto mostra che accanto alla attività di Ricerca e Sviluppo nelle grandi aziende, dove i business plan hanno voci ad hoc, le piccole imprese riescono non solo a pianificare e realizzare investimenti, ma anche attrarre un po´ più della metà delle risorse pubbliche a disposizione. Un indice di salute e volontà di sviluppo delle nostre aziende". .  
   
   
MILANO: " DIAMO CASA A 10 IDEE CREATIVE " UN AIUTO CONCRETO PER GLI UNDER 25 A SOSTEGNO DELLA CAPACITÀ IMPRENDITORIALE  
 
Milano, 16 settembre 2009 - Provincia di Milano, Regione Lombardia e Dipartimento per le Politiche giovanili e le Attività sportive (Pogas) della Presidenza del Consiglio dei Ministri promuovono il Bando “Diamo casa a 10 idee creative” nell’ambito del progetto “St-art Up - scegliere il futuro sperimentando il presente”. Il Bando ha come finalità la selezione di 10 nuove idee nei settori della creatività che abbiano elevate possibilità di tradursi in realtà professionali o imprenditoriali nei settori ad esempio del design (product, interior, graphic, web, fashion, etc. ), architettura, moda, comunicazione visiva, multimedia, fotografia, musica, teatro, produzione audio e video, ecc. Ai titolari delle idee vincitrici saranno messi a disposizione, gratuitamente per 7 mesi, postazioni di lavoro, strumentazione informatica, consulenze specialistiche, spazi e laboratori per poter sviluppare la loro idea progettuale creativa. Possono partecipare giovani diplomati e/o laureati con età inferiore a 25 anni e con residenza o domicilio nella provincia di Milano sia come soggetti singoli o riuniti in team di progetto. In quest’ultimo caso, è sufficiente che il rappresentante del team alla data del 19 novembre 2008, data di approvazione del Progetto Start – up, non abbia compiuto 26 anni. La domanda va presentata entro il 28 settembre alla Provincia di Milano. Per saperne di più: Per avere una maggiori informazioni e scaricare il bando http://www. Provincia. Milano. It/economia/it/servizi_attivita/finanziamenti_imprese/bandi_corso/bandi/10ideecreative_2009. Html oppure telefona al numero 02. 24126 626 .  
   
   
BOLZANO: DUE MILIONI PER INNOVAZIONE E RICERCA: PRESENTATO IL BANDO  
 
 Bolzano, 16 settembre 2009 - Due milioni di euro per progetti di innovazione e ricerca non superiori ai trentasei mesi, nei settori dell´alta tecnologia e delle risorse sostenibili: è l´agevolazione alle imprese contenuta nel bando 2009 presentato oggi il 27 agosto a Bolzano dall´assessora provinciale all´innovazione Barbara Repetto. Il bando 2009 a favore di imprese provinciali per la realizzazione di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale mette a disposizione 2 milioni €, che potranno essere integrati con ulteriori risorse. I progetti devono durare al massimo 36 mesi. "Il bando - ha sottolineato l´assessore Repetto - è stato elaborato sulla base del Piano pluriennale per la ricerca e l’innovazione che individua alcuni assi strategici sui quali orientare le risorse provinciali: miglioramento della competitivitá delle imprese locali e crescita del capitale umano. " Il bando si rivolge a imprese consorziate o impegnate con enti di ricerca, favorendo una migliore presenza sul mercato e un miglior livello tecnologico dei progetti presentati. Le aree tematiche dei progetti di ricerca sono due: da un lato tecnologie relative a risorse sostenibili (energie rinnovabili; risparmio energetico; edilizia eco-sostenibile; tecnologie ambientali; mobilità eco-sostenibile; sistemi di trasporto e logistica per servizi di vicinato; tecnologie per l’ambiente alpino; benessere, salute e alimentazione); dall’altro tecnologie trasversali (informatica e comunicazione, microelettronica, elettronica, micro-robotica, meccatronica, nuovi materiali e nano-tecnologie) con particolare attenzione alle applicazioni nei settori tradizionali dell’economia altoatesina. Possono partecipare al bando piccole e medie imprese in cooperazione fra loro o con un organismo di ricerca aventi unità produttiva o di ricerca in Alto Adige. Le grandi imprese possono partecipare solo se in associazione con almeno altri due partner (di cui uno deve essere una Pmi). Sono finanziabili i progetti che comprendono attività di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale con costi non inferiori a 150. 000 €, nonchè studi di fattibilità tecnica. Il contributo concesso può arrivare ad un massimo di 400. 000 € per singolo progetto e varia da un minimo del 25% a un massimo del 60% se si tratta di sviluppo sperimentale e dal 50% fino all’80% se si tratta di ricerca industriale. Le spese dello studio di fattibilità sono finanziate con intensità variabile fra il 40% e il 75%. Le domande devono essere predisposte su appositi moduli e presentati entro le 12 del 27 novembre 2009 all’Ufficio innovazione, ricerca e sviluppo, sul web www. Provincia. Bz. It/innovazione. La valutazione dei progetti, con specifici criteri e punteggi, viene effettuata da un comitato tecnico. "Entro la fine dell´anno - ha detto l´assessore Repetto - è prevista la pubblicazione di un secondo bando, così come un adeguamento del Regolamento per consentire nei prossimi bandi l’erogazione di anticipi alle imprese sui contributi per progetti di innovazione. " Il primo bando provinciale, nel 2008, ha visto ammessi 16 progetti e un finanziamento di 4 milioni €. .  
   
   
CONFINDUSTRIA BASILICATA, UN WORKSHOP SU PROGETTI FORMATIVI  
 
 Potenza, 16 settembre 2009 - Un workshop di approfondimento sulle più recenti opportunità formative applicate al settore dell’automotive. È quanto ha organizzato Fondimpresa Basilicata, in collaborazione con Conforma – Confindustria Basilicata Formazione, con un evento in programma, Mercoledi 16 settembre, con inizio alle ore 9. 30, nella sede di Potenza di Confindustria Basilicata. Nello specifico, il workshop prevede un approfondimento sui risultati conclusivi del progetto “Gulliver, la formazione che ti fa diventare grande”, oltre alla illustrazione delle attività in svolgimento connesse al Progetto “Automotive”, un Piano Formativo Multiregionale specifico per il comparto dell’automotive che coinvolge realtà imprenditoriali attive nei territori di Basilicata, Puglia, Campania, Molise, Abruzzo, Lazio. “La bontà di questi progetti formativi – ha spiegato Giuseppe Carriero, Presidente di Fondimpresa Basilicata - confermano il valore di Fondimpresa quale strumento in grado di accrescere la cultura della formazione, leva strategica per innalzare la competitività delle aziende”. Ad oggi, sono ben 500. 000 i lavoratori delle aziende italiane formati grazie ai finanziamenti Fondimpresa. Dal 2004, il Fondo interprofessionale per la formazione continua, gestito da Confindustria - Cgil - Cisl – Uil, ha impiegato circa 250 milioni di euro in 2. 230 piani formativi. Altri 75 milioni di euro sono già stanziati per i progetti formativi delle imprese tramite Avvisi Pubblici. Tra questi, l´Avviso 1/2009, dedicato alla formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro. “E’ positivo riscontrare – ha concluso Carriero - come anche in Basilicata sia cresciuto notevolmente il numero di aziende che utilizzano le opportunità offerte da Fondimpresa: negli ultimi 3 anni le adesioni si sono quasi raddoppiate, passando dalle circa 350 del 2006 alle attuali 680 Aziende, che occupano circa 20. 000 lavoratori”. .  
   
   
BOLZANO.CORSO DEL SETTORE SOCIALE: “COME AFFRONTARE I CAMBIAMENTI NELL’AMBITO LAVORATIVO”  
 
 Bolzano, 16 settembre 2009 - Un’iniziativa formativa promossa dal Servizio Sviluppo Personale della Ripartizione Famiglia e Politiche sociali. Corso: “Come affrontare i cambiamenti nell’ambito lavorativo”. Si svolgerà il 29 settembre ed il 20 ottobre, dalle ore 9,00 alle 17,00, nell’Auditorium dell’Assessorato alla sanità ed alle politiche sociali, in via Gamper,1 a Bolzano, il corso sul tema “Come affrontare i cambiamenti nell’ambito lavorativo”. Il corso, organizzato dal Servizio Sviluppo Personale della Ripartizione Famiglia e Politiche sociali è rivolto a collaboratori e volontari del settore e si pone l’obiettivo di coinvolgere attivamente gli operatori nei cambiamenti che riguardano il loro ambito lavorativo. Le lezioni saranno tenute da Georg Senoner della “Systemic management consulting”, consulente specializzato nel settore dello sviluppo organizzativo e del sostegno ai processi di cambiamento. Il corso sarà tenuto in lingua tedesca ed in italiano. Per ulteriori informazioni ed iscrizioni gli interessati possono contattare il responsabile del corso Dr. Reinhard Gunsch tel. 0471 418221 o scrivere a martin. Gotter@provinz. Bz. It. .  
   
   
GIOVANI E MINORI: INCONTRO DELEGAZIONE REPUBBLICA BASKORTOSAN COL VENETO PER APPROFONDIRE RELAZIONI SU ADOZIONI, LAVORO E TUTELA MINORI  
 
Venezia, 16 settembre 2009 - L’assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi ha incontrato ieri a Palazzo Balbi, sede della Giunta veneta, una delegazione della Repubblica del Baskortosan (detta anche Bashkiria) arrivata nel Veneto per una visita istituzionale sui temi delle adozioni internazionali, delle politiche giovanili e della tutela minorile. Il Baskortosan è un paese, situato tra Russia meridionale, Kazakistan, Mar Caspio ed Iran, grande otto volte il Veneto, ma con un egual numero di abitanti. Valdegamberi ha rivolto agli ospiti stranieri un cordiale saluto di benvenuto, ricordando anche la sua recente in Bashkiria, alcune settimane fa, per una missione istituzionale di approfondimento di relazioni e conoscenza e durante la quale egli si è incontrato con il ministro delle Politiche giovanili, sport e turismo e i rappresentanti delle associazioni per i bambini e per i giovani del Bashkortostan. “Sia ad Ufa, capitale del Baskortosan, sia da oggi nel Veneto – ha spiegato Valdegamberi - sono state approfondite tematiche concernenti interventi pubblici e privati in favore della famiglia, con particolare attenzione all’ inserimento lavorativo dei giovani, alle problematiche legate al mondo del volontariato ed alle politiche finalizzate all’implementazione delle adozioni internazionali, del turismo giovanile”. La delegazione del Bashkortostan rimarrà nel Veneto fino al 18 settembre e nel suo programma di lavoro è previsto, tra l’altro, un incontro a Bassano con i responsabili dei servizi comunali “Informagiovani” e del Centro Turistico Giovanile, a Vicenza con i servizi di tutela dei minori, a ancora a Venezia, nella sede della Direzione regionale dei Servizi Sociali con il gruppo che si occupa di adozioni internazionali. .  
   
   
ROMA: INAUGURATO NIDO PER BIMBI "ULTRAFRAGILI"  
 
 Roma, 16 settembre 2009 - E´ stata inaugurato, ieri , col taglio del nastro dell´assessore alle Politiche Sociali, Anna Salome Coppotelli, dell´assessore agli Affari Istituzionali, Daniele Fichera, e dei presentatori Fabrizio Frizzi e Flavio Insinna, il ´Piccolo Nido´ una struttura protetta per l´accoglienza di bambini ´ultrafragili´ e dei loro genitori. L´appartamento, confiscato alla malavita organizzata, e´ stato consegnato all´Associazione Andrea Tudisco dal Comune di Roma, e grazie al contributo della Regione Lazio il Piccolo Nido e´ diventato un luogo confortevole ed accogliente. "I Bambini Ultrafragili, cioè bambini non ospedalizzati ma in fase di immunodeficienza- afferma l´assessore Coppotelli-ricevono grazie alla ristrutturazione e la messa in funzione del Piccolo Nido, uno spazio molto protetto in cui possono essere accolti, avendo la possibilità di utilizzare le strutture ed i servizi del polo socio sanitario, consentendo loro di vivere in un ambiente asettico che li protegga nella delicata fase della fragilità dovuta all´immunodeficienza indotta dalle cure". Secondo l´assessore Coppotelli, "il diritto di ogni bambino di crescere in luoghi sicuri e accoglienti e´ alla base di ogni scelta dell´assessorato alle Politiche Sociali della Regione Lazio, poiché l´attenzione e l´aiuto alle persone in difficoltà è la nostra missione". .