Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 14 Dicembre 2010
UE, APERTURA DELLA SESSIONE DI STRASBURGO: BILANCIO 2001, CANCUN E PREMIO SACHAROV  
 
Strasburgo, 14 dicembre 2010 - La conclusione della procedura di bilancio 2011, il dibattito sul summit sul clima di Cancun e il Premio Sacharov a Guillermo Fariñas sono alcune delle priorità evidenziate ieri dal Presidente del Pe Jerzey Buzek in apertura dell´ultima sessione plenaria di Strasburgo per il 2011. Buzek ha anche ricordato le persone che hanno perso la vita durante la Legge marziale in Polonia 29 anni fa. Il Presidente ha innanzitutto sottolineato l´importanza del dibattito di martedì sul bilancio comunitario per il 2011, con la votazione che seguirà il giorno dopo, insieme alla discussione, sempre martedì, sul summit sul clima di Cancun, al quale ha partecipato una folta delegazione del Pe. Sempre fra le priorità per questa settimana, il Presidente ha dichiarato: "Il 21 ottobre, il dissidente cubano Guillermo Fariñas è stato scelto come vincitore del Premio Sacharov per la libertà di pensiero di quest´anno, ma sta ora avendo dei problemi per lasciare il suo paese, nonostante la mia richiesta personale al Presidente di Cuba, Raul Castro. Crediamo che Lady Ashton prenderà ben nota di tali problemi nelle future relazioni con Cuba. Se Guillermo Fariñas potesse partire nelle prossime ore, sarebbe ancora in tempo per ricevere il premio". Buzek ha ricordato all´Aula che 29 anni fa, il 13 dicembre 1981, fu imposta in Polonia la Legge marziale, con migliaia di persone arrestate e circa 100 uccise. "Onoriamo le persone che hanno sacrificato la vita per salvare l´Europa dal giogo comunista", ha detto il Presidente del Pe. Infine, Buzek ha annunciato che il deputato Godfrey Bloom (Efd, Uk), in seguito al comportamento tenuto in plenaria il giorno 24 novembre, per il quale non ha chiesto scusa, sarà sanzionato, a norma del regolamento interno del Parlamento, con la privazione di 7 giorni di diaria parlamentare. Cambiamenti all´ordine del giorno - L´aula ha approvato due modifiche all´ordine del giorno, aggiungendo due punti. Su richiesta del gruppo Ppe, la relazione di József Szájer sull´esercizio da parte della Commissione dei poteri d´implementazione, sarà discussa mercoledì e votata giovedì. Su richiesta del gruppo S&d, le interrogazioni orali a Consiglio e Commissione sulla governance economica e l´articolo 9 del Trattato di Lisbona saranno discusse mercoledì pomeriggio.  
   
   
LOTTA CONTRO IL TERRORISMO E LA CRIMINALITÀ: LA COMMISSIONE EUROPEA PRONTA AD AVVIARE TRATTATIVE CON GLI USA SU UN ACCORDO RELATIVO AI DATI PERSONALI  
 
Bruxelles, 14 dicembre 2010 - I ministri della Giustizia dell´Ue hanno dato il via liberalo scorso 3 dicembre all´avvio di trattative fra l´Unione europea e gli Stati Uniti per un accordo sulla protezione dei dati personali nel quadro della cooperazione nella lotta al terrorismo e alla criminalità. La Commissione europea ha adottato il progetto di mandato negoziale il 26 maggio 2010 (Ip/10/609). L´obiettivo è assicurare un alto livello di protezione delle informazioni personali, come i dati sui passeggeri e le informazioni finanziarie, trasferite nell´ambito della cooperazione transatlantica in materia penale. Una volta in vigore, l´accordo rafforzerà il diritto dei cittadini di accesso, rettifica o cancellazione dei dati trattati allo scopo di prevenire, individuare, indagare e reprimere i reati, compreso il terrorismo. "La protezione dei dati personali è un diritto fondamentale dei cittadini dell´Ue. Per garantirlo, dobbiamo impostare la questione in modo ambizioso – sia da noi che all´estero," ha dichiarato la vicepresidente Viviane Reding, commissario europeo per la Giustizia. "Grazie alla decisione di oggi, abbiamo il via libera per negoziare un accordo solido e coerente con gli Stati Uniti, che trovi un giusto equilibrio fra i diritti della persona e la forte cooperazione necessaria per prevenire il terrorismo e la criminalità organizzata. Sono lieta di incontrare le controparti americane a Washington la settimana prossima, per avviare queste importanti trattative." Dopo l´11 settembre 2001 e i successivi attentati terroristici in Europa, l´Ue e gli Usa hanno intensificato la cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale. Lo scambio di informazioni rilevanti è fondamentale per un´efficace cooperazione nella lotta contro la criminalità, sia nell´Ue che con gli Usa. Un aspetto importante è costituito dal trasferimento e dal trattamento dei dati personali per prevenire, individuare, indagare e reprimere i reati, compreso il terrorismo. Sia l´Ue che gli Usa si sono impegnati nella protezione dei dati personali e la tutela della privacy, ma hanno approcci diversi che in passato hanno dato luogo a divergenze in sede di negoziato per alcuni accordi sullo scambio di informazioni (ad esempio il programma di controllo delle transazioni finanziarie dei terroristi, o i dati Pnr del codice di prenotazione). I negoziati approvati oggi sono per l’appunto diretti a superare tali divergenze. La decisione presa oggi dai ministri della Giustizia conferisce alla Commissione un mandato per negoziare un accordo quadro relativo ai dati personali trasferiti alle competenti autorità nell´Ue e negli Usa e da queste trattati. Il mandato è volto alla conclusione di un accordo che: preveda un insieme coerente e armonizzato di norme in materia di protezione dei dati, includendo principi fondamentali come la proporzionalità, il fatto di limitare al minimo indispensabile i dati raccolti e il periodo di conservazione, e la limitazione delle finalità del trattamento; contenga tutte le norme necessarie di protezione dei dati conformemente alle disposizioni in materia vigenti nell´Ue, come diritti azionabili in giudizio, il ricorso amministrativo e giurisdizionale o la clausola di non discriminazione; garantisca l´effettiva applicazione delle norme di protezione dei dati e il controllo di tale applicazione da parte di autorità pubbliche indipendenti. L´accordo non costituirà la base giuridica per nessun trasferimento specifico di dati personali tra l´Ue e gli Usa. Per trasferire dati sarà in effetti sempre necessaria una base giuridica ad hoc. Il nuovo accordo Ue-usa di protezione dei dati costituirà allora il quadro giuridico applicabile al trasferimento dei dati. La Commissione terrà il Parlamento europeo costantemente informato sullo stato dei negoziati.  
   
   
RAFFORZARE LE SANZIONI PER LE VIOLAZIONI DELLE REGOLE CHE DISCIPLINANO I SERVIZI FINANZIARI UE: COME PROCEDERE  
 
Bruxelles, 14 dicembre 2010 - La Commissione europea ha adottato ,l’ 8 dicembre una comunicazione che indica possibili modi per rafforzare i regimi sanzionatori nel settore dei servizi finanziari dell´Ue. Attualmente le regole differiscono moltissimo da uno Stato membro all´altro e spesso possono non rappresentare un deterrente efficace. Sulla base di un esame dei regimi sanzionatori nazionali applicabili alle violazioni delle disposizioni nazionali che recepiscono alcune tra le più importanti direttive Ue in materia di servizi finanziari, la comunicazione indica i punti da migliorare e suggerisce possibili azioni a livello Ue intese a rafforzare la convergenza e l´efficienza di tali regimi. Gli interessati potranno inviare i propri contributi fino al 19 febbraio 2011. Michel Barnier, commissario per il Mercato interno e i servizi, ha dichiarato: "Se un istituto finanziario non rispetta le regole Ue in materia di servizi finanziari, i suoi trader e dirigenti devono sapere che non ne usciranno indenni, e che la risposta sarà dura, ovunque in Europa. Adesso, troppo spesso, non è così. La comunicazione adottata oggi indica come procedere per garantire che i poteri sanzionatori saranno più forti e più convergenti in tutta l´Europa, per consentire all´Ue di tutelare meglio gli interessi dei cittadini". La comunicazione si basa su una valutazione intersettoriale della coerenza, dell´equivalenza e dell´effettivo uso dei poteri sanzionatori di cui dispongono gli Stati membri. Tale valutazione, svolta dai tre comitati delle autorità di vigilanza (Comitato delle autorità europee di vigilanza bancaria – Cebs, Comitato delle autorità europee di vigilanza delle assicurazioni e delle pensioni aziendali o professionali – Ceiops e Comitato delle autorità europee di regolamentazione dei valori mobiliari – Cesr)1, ha avuto come oggetto alcune delle più importanti direttive applicabili al settore finanziario, compresa la legislazione in materia di titoli, attività bancaria e assicurativa. Gli elementi centrali della comunicazione sono i seguenti: 1. Le disposizioni sanzionatorie sono fortemente divergenti da uno Stato membro all´altro La crisi finanziaria ha dimostrato che le regole che disciplinano il mercato finanziario non sono sempre rispettate e applicate come dovrebbero in tutta l´Ue. Garantire l´adeguata applicazione della regole Ue è in primo luogo compito delle autorità nazionali, che hanno la responsabilità di impedire agli istituti finanziari di violare le regole Ue e di sanzionare le violazioni nella loro giurisdizione. Le autorità nazionali, però, devono agire in maniera coordinata e integrata. La comunicazione osserva che le sanzioni previste dagli Stati membri divergono su punti fondamentali, quali ad esempio i tipi di sanzione disponibili e l´entità delle ammende. Dato che le regole che devono essere rispettate sono valide in tutta l´Europa, anche la risposta alla loro violazione deve essere coerente a livello europeo. Potrebbe sussistere il rischio che società o privati operino dove le sanzioni sono più deboli o meno probabili. L´attuale sistema non sembra sempre essere ottimale in termini di efficacia, proporzionalità e potere dissuasivo. 2. Proposte per la convergenza e il rafforzamento dei regimi sanzionatori Le divergenze evidenziate nella comunicazione possono creare distorsioni di concorrenza sul mercato interno. Tali divergenze, tuttavia, possono anche mettere a rischio la tutela dei consumatori, l´integrità del mercato e la fiducia nel settore finanziario. La mancata applicazione delle disposizioni Ue in uno Stato membro può avere conseguenze significative per la stabilità e il funzionamento del sistema finanziario di un altro Stato membro. Per prevenire il rischio di cattivo funzionamento dei mercati finanziari, la Commissione ritiene pertanto necessaria una maggiore convergenza tra i regimi sanzionatori. Tale convergenza può essere realizzata stabilendo norme minime comuni per determinati aspetti, essenziali affinché i regimi sanzionatori siano efficaci, proporzionali e dissuasivi. Ciò potrebbe includere i tipi di sanzioni disponibili (compresa la possibilità di comminare sanzioni penali oltre che civili), l´entità di tali sanzioni, la disponibilità di sanzioni nei confronti sia degli istituti finanziari che dei privati che si rendono responsabili delle violazioni, la pubblicazione delle sanzioni. Prossime fasi - La Commissione accoglie con favore commenti sulle proposte politiche presentate nella comunicazione. I contributi devono essere trasmessi all´indirizzo e-mail markt-sanctions-consultation@ec.Europa.eu entro il 19 febbraio 2011. Sulla base dei commenti ricevuti, nel 2011 la Commissione deciderà circa possibili proposte su come rafforzare i regimi sanzionatori. Contesto - Il rafforzamento dei regimi sanzionatori è uno degli elementi previsti dalla riforma del settore finanziario. Esso va ad integrare altri aspetti del lavoro, già avviati o di natura più preventiva, compresa l´efficacia della vigilanza e il governo societario. La relazione de Larosière riconosce che "L´attività di vigilanza non può risultare efficace se esistono sistemi sanzionatori deboli e notevolmente variabili. È fondamentale che, all´interno dell´Ue e non solo, tutte le autorità di vigilanza siano in grado di applicare sistemi sanzionatori sufficientemente convergenti, rigorosi e con effetti deterrenti"2. Sistemi sanzionatori efficaci e sufficientemente convergenti sono il corollario necessario delle nuove autorità europee di vigilanza (cfr. Memo/10/434) che saranno istituite il 1° gennaio 2011 e comporteranno miglioramenti nel coordinamento delle attività di contrasto delle violazioni da parte delle autorità nazionali. La necessità di sanzioni più efficaci è condivisa anche a livello mondiale. Nel corso del vertice svoltosi a Washington il 15 novembre 2008, i leader G20 hanno convenuto sull´attuazione di un piano d´azione per la riforma dei mercati finanziari che preveda azioni intese a proteggere i mercati e gli investitori da comportamenti illeciti e a garantire l´esistenza di regimi sanzionatori adeguati. Il rafforzamento di meccanismi volti ad assicurare il rispetto della regolamentazione è inoltre uno degli obiettivi della recente riforma della normativa finanziaria Usa. Per informazioni più approfondite consultare il sito: Memo/10/660 http://ec.Europa.eu/internal_market/finances/sanctions_en.htm  
   
   
DERIVATI-SPECULAZIONE FINANZIARIA, BORGHEZIO : INTRODURRE LA GLASS STEAGAL PER ARGINARE LA SPECULAZIONE FINANZIARIA MONDIALE  
 
Strasburgo, 14 dicembre 2010 - L´onorevole Mario Borghezio ha scritto al Presidente della Commissione Crisi Finanziaria, Economica e Sociale del Parlamento Europeo, Wolf Klintz: Di fronte al rischio, più che reale, che nel comparto bancario europeo continuino le speculazioni sui derivati e tenendo anche conto delle rivelazioni della stampa dell´esistenza negli Stati Uniti di un comitato segreto composto da nove grandi banche, secondo il New York Times del 12 dicembre 2010, direttamente coinvolte nella speculazione internazionale, si auspica il ritorno ai principi della legge "Glass Steagal" per separare le attività delle banche commerciali da quelle speculative.  
   
   
BORGHEZIO : CON I FONDI STRUTTURALI PER LE PMI, L´UE FINANZIA LE MULTINAZIONALI  
 
Bruxelles, 14 dicemrbe 2010 - L´on. Borghezio, facendo riferimento ad una banca dati dei beneficiare del programma fiore all´occhiello dell´Ue per lo sviluppo regionale compilata, sulla base di dati ufficiali, dal Financial Time e dal Bureau of Investigative Journalism di Londra, chiede spiegazioni, con un´interrogazione urgente alla Commissione sul fatto che "i fondi destinati alla piccole e medie imprese sono andati anche, in misura notevole, a potenti e ricche società multinazionali come ad esempio Coca Cola, Ibm e Nokia". Borghezio che alla Commissione di dare spiegazioni in ordine al fatto che siano state finanziate anche queste grandi multinazionali, distogliendo dall´obiettivo strategico del sostegno alle Pmi europee miliardi di euro di fondi stanziati al fine di promuovere la crescita nella regioni d´Europa più deboli.  
   
   
IL FUTURO DELLA POLITICA COMMERCIALE UE  
 
Milano, 14 dicemrbe 2010 - Giovedì 16 dicembre Stefaan Depypere, Direttore responsabile per gli strumenti di difesa commerciale alla Dg Commercio della Commissione europea sarà a Milano per presentare a media e stakeholders la Comunicazione sul futuro della politica commerciale, approvata il 9 novembre. Carlo Corazza, Direttore della Rappresentanza a Milano della Commissione europea, introdurrà i lavori. Quella del commercio internazionale è una politica esclusiva dell´Unione Europea. La Commissione negozia, su mandato del Consiglio e del Parlamento, gli accordi commerciali a livello multilaterale all´Organizzazione Mondiale del Commercio, o bilaterali. La comunicazione, intitolata "Commercio, crescita e affari internazionali", analizza il ruolo del commercio per la crescita economica e la creazione di posti di lavoro nell´attuale contesto di uscita dalla crisi e nell´ottica della strategia "Europa 2020". La strategia proposta mira a ridurre le barriere commerciali, aprire i mercati globali e ottenere condizioni eque per le imprese europee. L´obiettivo globale è quello di adottare un approccio più attivo per garantire che anche i cittadini europei possano beneficiare degli effetti positivi del commercio. Il documento tratta lo stato del negoziato multilaterale in seno all´Omc e quello con importanti partner commerciali come l´India e il Mercosur; le relazioni commerciali con importanti partner strategici come Usa, Cina, Russia e Giappone; il tema dell´equilibrio tra i mercati aperti nell´Ue (ad esempio sugli appalti pubblici) e i mercati più chiusi; i negoziati su misure globali di investimento con alcuni dei nostri partner principali; il tema del commercio equo e la difesa dei nostri diritti, traducendo le promesse su carta in benefici concreti; la relazione tra commercio e sviluppo. La presentazione avverrà presso la Rappresentanza a Milano della Commissione europea Giovedì 16 dicembre – ore 11, Palazzo delle Stelline Corso Magenta 59. Tutti gli interessati sono pregati di comunicare la loro partecipazione entro mercoledì 15 dicembre al seguente indirizzo: comm-rep-mil@ec.Europa.eu    
   
   
L´ OPERA OMNIA DI ALCIDE DE GASPERI, A BRUXELLES  
 
 Trento, 14 dicembre 2010 - Consegnata alla Presidenza del Parlamento europeo, nella Sala di rappresentanza, l’Opera omnia di Alcide De Gasperi, edita dalla Fondazione Bruno Kessler con il sostegno della Provincia autonoma di Trento. La cerimonia è avvenuta mercoledi’ 8 dicembre, una giornata speciale per il Trentino a Bruxelles, con due eventi di grande rilievo. Dopo la consegna dell´opera, in serata, presso la sede di rappresentanza dell´Euregio, si è svolto l’ultimo incontro del 2010 dedicato al tema dell’autonomia trentina e delle sue ‘eccellenze’. Alla presenza di oltre 100 persone, Andrea Zanotti, presidente della Fondazione Bruno Kessler, ha tracciato un profilo evolutivo della Fondazione, dall’Istituto Superiore di Scienze Sociali alla competizione internazionale nelle tecno-scienze e nell’innovazione. All´appuntamento delle 15.30 a fare gli onori di casa, in rappresentanza del presidente del Parlamento europeo Jerzy Buzek, impegnato all’estero, c´era il vicepresidente vicario Gianni Pittella, accompagnato dagli onorevoli Antonio Cancian, Herbert Dorfmann e Vittorio Prodi. Per il Trentino, il professor Andrea Zanotti, presidente della Fondazione Bruno Kessler e il direttore dell’Ufficio della Provincia autonoma di Trento per i rapporti con l’Unione europea Vittorino Rodaro. Pittella, Zanotti e Dorfmann hanno ricordato con parole toccanti il ruolo fondamentale di Alcide De Gasperi nell’avvio dell’avventura europea e il suo rigore nel declinare fedeltà alla terra di origine e apertura a orizzonti nuovi oltre l’heimat e le nazionalità. Memoria e futuro hanno accompagnato l’avventura umana e politica di De Gasperi facendo del suo messaggio una testimonianza di perenne attualità. Il coro della Sosat ha chiuso la cerimonia con tre canti di montagna in onore del grande statista venuto da una terra di montagna e ad essa rimasto sempre fedele. Nella serata, presso la sede di rappresentanza Euregio, si è svolto l’ultimo incontro del 2010 dedicato al tema dell’autonomia trentina e delle sue ‘eccellenze’. Alla presenza di oltre 100 persone, Zanotti ha tracciato un profilo evolutivo della Fondazione Bruno Kessler dall’Istituto Superiore di Scienze Sociali alla competizione internazionale nelle tecno-scienze e nell’innovazione. Zanotti ha messo in evidenza le sfide affrontate dall’Istituto Trentino di Cultura e dalla Fondazione Kessler nel campo dell’intelligenza artificiale a partire dalle grandi intuizioni di Luigi Stringa fino ai successi attuali nella competizione internazionale nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Come è stato evidenziato, la Fondazione Kessler, con l’Istituto storico italo-germanico e il Centro per le scienze religiose, è particolarmente attenta anche alla dimensione umanistica del sapere, alle lezioni della storia, al confronto delle culture e alla pluralità degli approcci etici contro le possibili derive della tecnica e l’oblio della memoria che accompagnano talvolta le esperienze contemporanee.  
   
   
“WIKILEAKS: DIPLOMAZIA E SEGRETEZZA”  
 
Milano, 14 dicembre 2010 - Oggi alle ore 18.00 Ispi promuove una Tavola Rotonda dal titolo: “Wikileaks: diplomazia e segretezza” l´incontro, c si svolgerà a Palazzo Clerici (Via Clerici, 5 - Milano). Segreteria Organizzativa tel.: 02 86 93 053, e-mail: ispi.Eventi@ispionline.it  sito: www.Ispionline.it/    
   
   
FORUM EURO-ARABO: ENTI LOCALI A CONFRONTO PER LO SVILUPPO E LA DEMOCRAZIA LE ASSOCIAZIONI DEGLI ENTI LOCALI EURO–ARABE PRESENTANO IL FORUM DI MALAGA  
 
Roma, 14 dicembre 2010 - Si terrà a Malaga il 25 e 26 febbraio 2011 il secondo Forum delle città Euro – Arabe. L’iniziativa viene presentata oggi a Roma presso la Sala stampa della Commissione europea, in via Iv novembre 149, alle ore 11.00. “Non può esserci vero sviluppo senza sviluppo locale” come “non può esistere una compiuta democrazia senza quella locale”. Da questo assunto emerso dal primo Forum che si è tenuto a Dubai due anni fa, ripartono Coppem, Ccre, Aiccre, Cplre, Femp e Ato (i cui rappresentanti più autorevoli parteciperanno alla Conferenza stampa) per affermare che “nell’epoca della globalizzazione gli Enti locali devono recuperare un ruolo chiave per la promozione di politiche socio economiche volte al benessere delle comunità”. Le Organizzazioni dei Poteri locali hanno “la ferma convinzione che valorizzare e amplificare le esperienze positive di cooperazione tra Città europee e arabe, e pianificare le sinergie del futuro” sarà un modo “per superare la crisi economica globale”, anche attraverso il coinvolgimento delle altre Istituzioni nei territori e della società civile. Il Forum di Malaga si organizzerà in quattro tavole rotonde: il Governo locale; la gestione sostenibile delle città e dei suoi servizi; la cultura, il patrimonio e il turismo; gli strumenti finanziari. Insieme agli Eletti locali, parteciperanno rappresentanti di Aziende pubbliche e private, Istituzioni finanziarie, Organizzazioni internazionali, Mondo Accademico. Alla conferenza stampa parteciperanno: Lucio Battistotti – Direttore della Rappresentanza in italia della Commissione Ue; Michele Picciano – Presidente Aiccre; Frédéric Vallier – Segretario Generale Ccre; Ghassam Samman –Capo delle relazioni internazionali, Ato; Carmelo Motta – Segretario Generale Coppem; Julio Andrade - Assessore Cooperazione e sviluppo della città di Malaga; Antonella Cagnolati - direttrice del Congresso dei Poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa; Rappresentante di Femp; Modererà I lavori: Emilio Verrengia, Segretario Generale Aggiunto dell’Aiccre. Le Organizzazioni: Ccre: Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa; Aiccre Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa; Cplre: Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d´Europa; Ato: Organizzazione delle città Arabe; Femp: Federazione Spagnola delle città e delle province; Tra i promotori anche la città di Malaga. Contesto. L’aiccre è la Sezione italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa (Ccre), Associazione che raggruppa gli amministratori di oltre 100.000 enti territoriali in 26 paesi dell’Unione europea, dell’Europa centrale e orientale e di Israele. Il Ccre si è costituito a Ginevra nel gennaio 1951 ed è dal 5 maggio 2004 la Sezione europea della Cglu (Città e governi locali uniti) http://www.Aiccre.it/  
   
   
SICILIA: ACCORDO REGIONE FONDO EUROPEO INVESTIMENTI PER PMI  
 
 Roma, 14 dicembre 2010 - Il Presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, e il Chief executive del Fondo europeo per gli investimenti, Richard Pelly, firmano oggi , un accordo per la creazione di un nuovo fondo di partecipazione Jeremie per le piccole e medie imprese siciliane. La Sicilia e´ la prima regione in Europa a stipulare questo tipo di contratto con il Fei, che operera´ con risorse del Fondo sociale europeo. La presentazione avverra´ con una conferenza stampa alle ore 15, nella sede della Regione siciliana, in via Marghera n. 36 a Roma.  
   
   
MILANO: PREMIO PACE 2010, OGGI CERIMONIA DI CONSEGNA- SUOR MARCELLA (VARESE/HAITI), GEOM. RIGAMONTI (LECCO/PERÙ) E I RAGAZZI DEL MATATU(BRESCIA) CON ALTRIMONDIALI CALCIO 2010 FORMIGONI ONORA VESCOVO DELLA CHIESA PERSEGUITATA IN IRAQ  
 
 Milano, 14 dicembre 2010 Una suora varesina, Marcella Catozza, angelo dei terremotati di Haiti; un geometra di Lecco, Pierangelo Rigamonti, costruttore di cattedrali, centrali idroelettriche, abitazioni e laboratori per i poveri delle Ande peruviane; i ragazzi del Matatu (Brescia) con il loro grande viaggio di amicizia calcistica di 8000 km. Nell´africa: a loro sono stati attribuiti i Premi per la Pace di quest´anno (14ma edizione) della Regione Lombardia, premio che riceveranno dalle mani del presidente Roberto Formigoni martedì 14 dicembre, nel corso di una cerimonia all´Auditorium Gaber (piazza Duca d´Aosta, Milano, ore 17.30). Al coraggioso vescovo di Bagdad, mons. Shelmon Warduni, andrà invece il riconoscimento speciale del presidente, il cui significato è reso drammaticamente evidente anche dalla recente strage di cristiani iracheni riuniti in chiesa per la celebrazioni religiose. "Salviamo la vita dei cristiani in Iraq e nel mondo" è la grande scritta bianca su campo rosso che domina una facciata del Grattacielo Pirelli. Il tutto a sottolineare il legame imprescindibile tra libertà religiosa e costruzione della pace. Il Premio per la Pace è stato istituito "per ringraziare e celebrare donne, uomini, movimenti e associazioni di Lombardia che operano concretamente per una vera pace nel mondo", come ha sempre sottolineato Formigoni, "cioè non solo un´assenza di guerre, ma una presenza di volontà positive, dai capi di governo alla gente più semplice, che accettano di mettersi in gioco per costruire nel mondo opere di pace". "La stessa Regione Lombardia - ha detto ancora Formigoni - è da sempre impegnata per la pace, attraverso le iniziative di solidarietà come quelle seguite allo tsunami, al terremoto in Abruzzo e, da ultimo, al sisma di Haiti, ma anche nell´accoglienza dei feriti delle guerre come quelli del Libano, e in molte altre circostanze". Oltre ai quattro premi sopra descritti, verranno assegnate 13 menzioni speciali a volontari della cooperazione internazionale, religiosi, medici, enti e organizzazioni che si sono distinti per opere di pace e 5 menzioni alla memoria, tra cui quella a mons. Luigi Padovese (assassinato lo scorso 3 giugno in Anatolia), proposta dal presidente Formigoni, e quella di Fabio Polenghi (giornalista ucciso a Bangkok nel maggio di quest´anno). Ecco l´elenco completo dei 22 premiati, con le rispettiva motivazioni. Premi Per La Pace (3): - Suor Marcella Catozza (Varese). Con grande dedizione ha lavorato per 5 anni ad Haiti e, in particolare, per l´emergenza umanitaria a seguito del terremoto che ha colpito il Paese centroamericano. E´ grazie alla presenza della missionaria francescana se il Progetto Agata Smeralda ha potuto trovare forme efficaci e durature di aiuto. - Pierangelo Rigamonti(lecco). Ha dedicato l´intera vita, insieme alla moglie, ad aiutare i più poveri nell´ambito del Movimento ´Operazione Mato Grosso´, sorto nel 1967 per opera del sacerdote valtellinese don Ugo De Censi. Geometra e imprenditore edile, ha creato attività lavorative per i figli dei contadini delle Ande, ha realizzato una cattedrale a Chimbote e una centrale idroelettrica a Chacas, oltre a numerose abitazioni per persone in difficoltà. - I ragazzi del Matatu (Brescia). Tre ragazzi italiani e tre kenioti hanno interpretato e raccontato il calcio come strumento di pace e solidarietà: con un pulmino hanno infatti percorso 8.000 km in 9 Paesi africani per realizzare gli Altrimondiali 2010, manifestazioni calcistiche organizzate spontaneamente, come veicolo di dialogo e di amicizia tra persone, gruppi e comunità diverse. Premio Speciale Del Presidente (1) - Monsignor Shelmon Warduni, vescovo ausiliare di Baghdad dei Caldei. Nato il 24 aprile 1943 a Batnaya (Mossul, Iraq settentrionale), si è distinto in questi anni per le numerose prese di posizione a favore dei cristiani iracheni, denunciando con forza il clima di insicurezza e terrore nel quale versa la minoranza cristiana in Iraq, la più antica comunità etnico-religiosa del Paese. Malgrado le crescenti difficoltà, continua a risiedere e operare a Baghdad. Menzioni Alla Memoria (5) - Monsignor Luigi Padovese (Milano), vicario apostolico in Anatolia, è stato assassinato il 3 giugno 2010. Ha portato avanti il difficile lavoro di costruzione della pace in uno dei punti più ostili del Medio Oriente e si è impegnato nel rafforzare il dialogo con il mondo musulmano in Turchia, per garantire a ogni uomo la possibilità di professare liberamente la propria cultura, identità e religione. - Fabio Polenghi (Milano), giornalista free lance ucciso il 19 maggio 2010 a Bangkok, all´età di quarantacinque anni, durante l´assalto finale dell´esercito all´accampamento delle ´Camicie Rosse´. Con il suo obiettivo ha "catturato" immagini di volti, elementi culturali e tradizioni di chi vive ai margini, in settanta Paesi del mondo. Attraverso i suoi reportage ha sempre cercato di trasmettere la verità, l´amore e la dignità dell´essere umano. - Suor Lorenza Bietti (Varese), missionaria che si è spenta il 21 febbraio 2010 a Como nella casa madre del suo Istituto, le Figlie della Presentazione al Tempio di Maria Santissima, dove era stata rimpatriata alcuni mesi prima per sottoporsi a cure mediche per un tumore al polmone. Ha trascorso quarant´anni in India, fra i più poveri della regione dell´Andhra Pradesh, dedicando anima e corpo a risollevare le sorti dei malati di Aids, dei lebbrosi, dei disabili, degli orfani e soprattutto delle ragazze, le più emarginate tra le categorie sociali, per assicurare loro un futuro migliore attraverso l´istruzione e l´apprendimento di un lavoro. - Tenente Colonnello Angelo Gaggino (Mantova) Deceduto per un malore improvviso il 6 febbraio 2010. Ha ben rappresentato i militari italiani impegnati nelle varie missioni di pace nel mondo, che si sono distinti per umanità e rispetto nei riguardi delle popolazioni locali. E´ stato catalizzatore di energie e di entusiasmo già dal tempo del coordinamento del gruppo che organizzò ´Telethon 2000´, entusiasmo che nel 2008 lo aveva portato a gestire il contingente di Pace Italfor a Sarajevo, missione composta da 2.400 persone di 28 Paesi diversi. - Reach Italia Milano (al presidente deceduto lo scorso ottobre). L´associazione sostiene circa 5.500 bambini, attraverso tre case famiglia in Brasile, dieci scuole in Burkina Faso, tre a Capo Verde, otto in Congo Kinshasa, tre in Rwanda, sei in Guinea Bissau, tre in Indonesia, sette in Mali e quattro in Niger. E´ impegnata a garantire ai bambini il diritto non solo all´istruzione ma anche all´assistenza alimentare, attraverso un pasto al giorno, e all´assistenza sanitaria eseguita da infermieri e medici locali. Menzioni Speciali (13) - Padre Giovanni Scalabrini (Pavia). Fin dagli anni Sessanta ha promosso il sostegno a distanza, per garantire la scolarizzazione di base a tutti i bambini e, in particolare, di quelli dell´Uganda, Paese al quale ha sempre rivolto la propria attenzione. Per questo è stato perseguitato, arrestato ed espulso. - Suor Maria Lucia Bianchi (Brescia). Ha trascorso quasi quarant´anni nel Burundi, in Africa, ponendo a rischio la propria vita in uno scenario contraddistinto da una situazione di continua belligeranza. Ha contribuito fattivamente ad alleviare le sofferenze fisiche della popolazione, realizzando un "Centro sanitario-poliambulatorio" riconosciuto come un modello per tutta l´Africa. - Pietro Gamba (Bergamo). Per quarantacinque anni medico in Bolivia in aiuto ai campesinos, ha costruito un ospedale completo di sala chirurgica, un Centro diagnostico per offrire soccorso alla popolazione e migliorare le gravi condizioni sanitarie locali e un acquedotto in una zona depressa. - Giuseppe Giulio Bollini (Lecco). Medico, impegnato da circa trent´anni in progetti di cooperazione in Kenya, Guinea Bissau e Sud Sudan, ha favorito l´attenuazione dei conflitti attraverso il miglioramento degli elementi psico-fisici e ambientali che caratterizzano le condizioni di benessere dell´uomo in ogni parte del mondo. - Edmund Shehadeh (Milano). Ha operato in Palestina a favore delle persone con disabilità, per garantire condizioni di vita migliori in un contesto di insicurezza e instabilità politica, economica, fisica e sociale. I progetti portati avanti da Shehadeh sono realizzati anche per rafforzare la volontà di contribuire al processo di pace in atto. - Maria Rosa Inzoli (Milano). Medico, da sempre è impegnata, anche come vicepresidente di Medicus Mundi, in progetti socio-sanitari in America Latina, Africa e India, rivolti all´infanzia, alle donne, alla violenza sui minori e al generale miglioramento delle condizioni igieniche. - Sidibe Moussà (Bergamo). Nel 2004 ha fondato l´Associazione Farafina (´Africa´ in lingua ivoriana), la cui mission è di intervenire in tutta l´Africa migliorandone le condizioni di vita. Con la sua associazione sta portando aiuti concreti nei Paesi in cui opera a favore degli agricoltori, delle scuole, dei villaggi più poveri. - Mario Vidori (Como). Missionario laico da circa vent´anni nella diocesi di Huamachuco, che comprende circa ventotto piccoli paesi arroccati sulle Ande e difficili da raggiungere, ha dedicato la sua vita al recupero di questa vasta zona abbandonata a causa delle calamità naturali e della guerriglia, realizzando progetti per ripopolarla e dare un futuro ai giovani. - Ernestina Cornacchia (Mantova). Ha promosso iniziative di cooperazione, coinvolgendo attivamente la cittadinanza grazie anche ai corsi di formazione. Ha avviato diverse attività, tra cui la creazione di cooperative femminili, volte all´emancipazione delle donne e alla loro valorizzazione nella comunità. - Rose Ovbohkan Isoke Aikpitanyi (Milano). Rappresentante della campagna ´Nobel per la pace alle donne africane´, è testimone della causa delle ragazze vittime della tratta. - Congregazione suore catechiste di Sant´anna (Como). L´opera dell´ordine, diffusa principalmente in India e in Africa, ha come scopo il rispetto dei diritti umani ed è finalizzata alla riduzione dell´analfabetismo, all´eliminazione della fame, della povertà, delle ingiustizie e delle diseguaglianze sociali ed economiche. - Comune di Pessina Cremonese (Cremona). Dal 2007, con l´adesione alla "Rete dei Comuni per la Pace", l´amministrazione è fortemente impegnata per sostenere la realizzazione di progetti di accoglienza e scambio e annualmente ospita un gruppo di bambini provenienti dai campi profughi palestinesi. - Parada Italia Onlus (Milano). Impegnata da oltre dieci anni per il riconoscimento dei diritti dell´infanzia negata, a Bucarest e in Italia, l´associazione è stata tra i pionieri nell´intervento a favore dell´infanzia emarginata di Bucarest, con il merito di aver fatto conoscere all´opinione pubblica internazionale la situazione dei bambini di strada rumena, attraverso la campagna "un naso rosso contro l´indifferenza".  
   
   
IL SINDCAOC DI FIRENZE MATTEO RENZI: FIRENZE-ARCORE, ANDATA E RITORNO  
 
Firenze, 14 dicemrbe 2010 - Di seguito la cronaca degli avvenimenti di Acore descritti dallo stesso sindaco di Firenze, Matteo Renzi. Molta polemica, in tutta Italia, per il fatto che io abbia incontrato il Presidente del Consiglio. Certo che siamo messi abbastanza male se questa diventa una delle notizie principali della politica. Vabbè, andiamo con ordine. Chi segue l’enews sa che Berlusconi ha promesso interventi ad hoc per Firenze in occasioni di tre diverse campagne elettorali. Le politiche nel 2008, le comunali nel 2009, le regionali nel 2010: tre buone occasioni per dire “Firenze è in credito con il Governo centrale”. Sono andato, da Sindaco, a chiedere conto di questi impegni. Il Governo pare alle battute finali: anche se ottenesse la fiducia il margine sarebbe limitato, a quanto si legge. Logico immaginare che le elezioni siano alle porte. Quindi queste sono le ultime settimane per ottenere il rispetto degli impegni. In più, ho giurato come Sindaco sulla Costituzione: dunque sono impegnato a cooperare lealmente con le altre istituzioni. È un principio che vale quando inviamo i compattatori a Napoli e che vale quando chiediamo agli altri il rispetto di impegni assunti con gli elettori. Come iscritto al Pd e come “rottamatore” cerco di dare il mio contributo perché la musica cambi davvero e perché si spalanchino le finestre della stagnante politica nazionale. Non posso dimenticare che se oggi al Governo c’è il Pdl la responsabilità primaria è nostra: proprio il centrosinistra è stato capace di vincere le elezioni 2006 per pochi voti e di litigare dal giorno dopo consentendo a Berlusconi di tornare in sella. Amici, quando faccio il Sindaco rappresento una città e non solo il mio partito. Sono stupito che questo principio così naturale possa essere messo in discussione. Con la fascia tricolore addosso sono un uomo delle Istituzioni: non ho mai votato Berlusconi, né mai lo farò. Ma se lui viene eletto Presidente del Consiglio è perché lo hanno votato gli italiani. E io rispetto la democrazia e il voto dei miei concittadini. La politica tornerà ad essere una cosa seria quando non saremo più ossessionati dalla foga di essere contro qualcuno, ma cercheremo di essere per qualcosa. Quando prima di gridare al nemico e al complotto, proveremo a essere forti delle nostre idee. Che evidentemente non sono così forti, se non sappiamo parlare di altro che di Berlusconi e delle sue residenze. Capisco che abbiano chiuso il Parlamento e che quindi non abbiano niente di meglio da fare, ma sono due giorni che non parlano d´altro: onorato di essere nei loro pensieri, ma non ci sono cose più importanti di cui discutere? Qualcuno mi ha detto: non dovevi incontrarlo ad Arcore. Rispetto il giudizio. Ma non avevo alternative. Non è che posso mettermi a dire “Guarda, Presidente, Arcore non va bene, scendi tu al casello di Monza est e prendiamo un caffè all’autogrill così non destiamo sospetti.” Già. Arcore no, perché se no vengono i sospetti. Se una persona è onesta, è onesta sempre ad Arcore come a Palazzo Chigi, a Shangai come a Rio de Janeiro. Penso che chi ha imparato a conoscermi sa come sono fatto, con i molti difetti ma anche con l’onestà di chi non le manda a dire e vive la coerenza come valore fondamentale. Se poi c’è qualcuno che pensa che io possa essere uno che fa accordi segreti, intrighi e complotti, è un problema suo, non mio. Mi dicono che sembro arrogante e forse lo sono. Ma se c’è una cosa che proprio non sento come problema è questo: ho sempre avuto una sola parola. E una sola faccia, che non sarà granché, ma che non cambio. Grazie a tutti quelli che mi hanno scritto, per contestarmi o per incoraggiarmi, in questi giorni di polemiche così violente. Ricevere una critica aiuta sempre a crescere. Per quello che vale, dopo averci lungamente pensato, confermo che rifarei ciò che ho fatto. I cittadini mi hanno scelto per governare concretamente Firenze, non per vivere di ideologie e paranoie. Se il capo del Governo è disponibile a dialogare concretamente sui temi della tua città, non può essere un motivo di principio a bloccare il tutto. E a chi mi dice: così ti bruci come leader della sinistra, dico che io ho preso l’impegno a fare bene il sindaco di Firenze. Se lo faccio bene, ok. Se lo faccio male, mi brucio. E soprattutto se lo faccio male mi vergogno, che è peggio di bruciarsi, perché tengo alla dignità più che alla mia carriera. Poi, se volete la mia opinione, bisognerebbe che la sinistra smettesse di vivere di complottismo e provasse a cambiare l’inquilino di Palazzo Chigi, a viso aperto, non con i giochini di palazzo. Difficile farlo se quelli che ti fanno la morale, oggi, sono gli stessi che ci hanno abituato a perdere negli ultimi vent´anni. Qui trovate il video della mia chiacchierata con Enrico Mentana sul Tg La7 di ieri, a proposito del fattaccio. Qui, sul www.Matteorenzi.it/  una serie di link interessanti, tra cui segnalo soprattutto La Stampa che si è occupata della questione con due firme prestigiose quali Federico Geremicca, qui e Massimo Gramellini, qui. I vostri commenti sono per me un’occasione bella per riflettere, grazie: sindaco@comune.Fi.it   
   
   
DE FILIPPO HA RICEVUTO L´AMBASCIATORE BRITANNICO CHAPLIN, AL CENTRO DEL BREVE COLLOQUIO LA PROMOZIONE TURISTICA DELLA BASILICATA E LA PRODUZIONE DI IDROCARBURI.  
 
Potenza, 14 dicembre 2010 - “Come ambasciatore britannico in Italia ho capito che operando solo da Roma non avrei mai potuto svolgere a pieno il mio ruolo. Per questo motivo ho deciso di visitare il Paese, facendo tappa anche in Basilicata, una delle regioni turisticamente forse poco conosciuta in Gran Bretagna e sul cui territorio, in Val d´Agri, insiste un investimento molto importante da parte della compagnia britannica Shell”. Queste le parole dell´ambasciatore britannico, Edward Chaplin, che è stato ricevuto ieri mattina dal presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo. Nel corso del suo breve incontro con il presidente De Filippo l’ambasciatore si è soffermato sulla promozione turistica della Basilicata in Gran Bretagna e sui possibili sviluppi della produzione di idrocarburi in Basilicata. “La Basilicata – ha detto il presidente De Filippo- ha costantemente promosso il proprio territorio in Gran Bretagna partecipando alla Borsa del turismo di Londra. La conferma del crescente interesse degli inglesi verso la Basilicata – ha osservato De Filippo- è un articolo del Financial Times in cui sono state celebrate le sue bellezze rurali, il mare cristallino, le antiche rovine, le città medievali e l´ ottima cucina. Ad Irsina – ha aggiunto De Filippo- almeno settanta case sono state comprate da inglesi. Auspichiamo l’avvio in tempi rapidi di un tavolo di concertazione sulla produzione degli idrocarburi, presso il Ministero dello Sviluppo economico, ha aggiunto De Filippo rispondendo all’ambasciatore Chaplin. C’era un’attesa maggiore da parte della popolazione su questi temi – ha aggiunto De Filippo – e per questo motivo abbiamo tutto l’interesse a coinvolgere il Governo italiano in queste complicate questioni”. Al termine della visita il presidente De Filippo ha donato all’ambasciatore Chaplin una riproduzione raffigurante i Sassi di Matera ed il volume di “Le bellezze della Basilicata viste dall´alto” con le foto di Guido Alberto Rossi.  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA CALABRIA SCOPELLITI HA INCONTRATO L´AMBASCIATORE DELLA CINA IN ITALIA  
 
Catanzaro, 14 dicembre 2010 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, insieme al Presidente del Consiglio, Francesco Talarico, hanno incontrato ieri mattina, a Palazzo Campanella, l´Ambasciatore della Cina in Italia, Ding Wei, presente in Calabria per una visita di cortesia. Molti i temi trattati dal Governatore che ha avuto modo di mettere in evidenza gli intendimenti programmatici che la Giunta sta portando avanti per lo sviluppo economico della Calabria, tra tutti quello delle infrastrutture e quindi del Ponte sullo Stretto, lo sviluppo del Porto di Gioia Tauro e degli aeroporti calabresi. Sono stati affrontati anche i temi degli scambi commerciali e culturali, soprattutto per via delle nuove preferenze turistiche del popolo cinese, molto interessato all´Italia. La proposta del Presidente Scopelliti è stata quella di attivare un tavolo istituzionale, presso l´Ambasciata Cinese, per programmare nel migliore dei modi iniziative comuni. “Così come abbiamo fatto per altre realtà – ha dichiarato il Governatore Scopelliti – siamo convinti dell´importanza dei rapporti internazionali, consapevoli dei grandi vantaggi che ci offre il mercato cinese, anche in termini di valorizzazione delle nostre risorse culturali e quindi turistiche. Le grandi infrastrutture che si realizzeranno, dal Ponte sullo Stretto, ma anche il sistema aeroportuale e l´alta velocità nel ferrato, hanno destato molto interesse nell´ambasciatore Ding Wei. Si tratta di interventi che saranno in grado di rilanciare l´economia non solo della Calabria, ma dell´intero Mezzogiorno”. All´incontro hanno preso parte, tra gli altri, il funzionario dell´ambasciata cinese, Li Xiao Yong e una delegazione di imprenditori cinesi operanti in Calabria.  
   
   
FEDERALISMO: REGIONE SICILIA AVVIA NEGOZIATO CON LO STATO  
 
 Palermo, 11 dicembre 2010 - "Il federalismo costituisce certamente una grande opportunita´ per Sicilia, perche´ gli approdi di questa importante riforma incideranno sullo sviluppo della Regione, a partire dalle risorse su cui contare. Per questo motivo il Governo regionale ha avviato un serrato confronto con lo Stato e con le altre Regioni sul modello di federalismo da applicare affinche´, nel rispetto delle prerogative del nostro Statuto si persegua un percorso che consenta di rispettare i principi di solidarieta´, equita´ e coesione" Con queste parole ha esordito l´assessore per l´Economia, Gaetano Armao, nell´intervento svolto alla Commissione paritetica Stato-regione riunitasi il 10 dicembre a palazzo d´Orleans, sotto la presidenza di Giovanni Pitruzzella, per affrontare i temi del federalismo. L´assessore ha detto preliminarmente che "la Regione siciliana rigetta ogni tentativo del Governo statale, di ricomprendere la disciplina relativa alla Sicilia al di fuori delle competenze della Commissione paritetica" e che proprio il processo di costruzione del federalismo fiscale puo´ essere attuato "partendo dallo Statuto regionale e dal suo spirito autenticamente autonomista, anche sul piano finanziario". Armao si e´ poi soffermato sulla situazione determinatasi dopo le ultime delibere del Cipe, e del Piano per il sud, con cui "il Governo statale intende trasferire a carico dei fondi destinati allo sviluppo della Sicilia, il costo di politiche di settore di esclusiva pertinenza dello Stato, come gli interventi per le prefetture e la giustizia (per le quali, piu´ efficacemente, si dovrebbero destinare le ingenti risorse confiscate alla mafia in Sicilia), e per la formazione universitaria. "Nel 2011 - ha spiegato Armao - le scelte del Governo nazionale si tradurranno in minori entrate per la Sicilia per piu´ di un miliardo, se si mettono nel conto i minori trasferimenti agli enti locali siciliani, i tagli ai fondi Fas (sul nuovo Fas la Sicilia perdera´ 409 milioni di euro stornati dal D.l. N. 78/2010 ai quali vanno aggiunti i 357 milioni destinati, dal Governo nazionale con la legge di stabilita´ votata martedi´ definitivamente dal Parlamento, all´edilizia sanitaria pubblica, che si aggiungono al precedente taglio del 6%) e minori spese imposte alla Sicilia". "Corriamo il rischio - ha aggiunto - di un paradosso: che l´art. 38 dello Statuto, voluto per sostenere lo sviluppo regionale, gia´ in ritardo 64 anni fa, venga interpretato, al contrario, per sostenere le politiche ordinarie che devono essere a carico dello Stato centrale". "Proprio ieri - ha detto Armao - abbiamo precisato nel corso dei lavori della Conferenza delle Regioni svoltasi a Roma che lo schema di decreto legislativo che intende attuare la legge sul federalismo fiscale, deve ritenersi non applicabile nei confronti delle Regioni a Statuto speciale per espressa previsione della stessa legge sul federalismo. In questo senso, l´emendamento proposto dal Governo da noi e´ ritenuto inaccettabile". Altro tema affrontato dall´assessore Armao ha riguardato le accise dei prodotti petroliferi che non vengono riscosse in Sicilia, malgrado siano qui prodotte. Per la raffinazione di questi prodotti la Sicilia ha pagato un prezzo altissimo sul piano del disastro ambientale e dopo oltre 50 anni non vedere riconosciuto quanto per altro previsto dallo stesso statuto. "Poiche´ nella nostra Regione - ha spiegato Armao - operano 5 raffinerie (su un totale di 17 in Italia), che hanno una capacita´ del trasformazione pari al 40,33% degli oli combustibili prodotti nel Paese, se lo Stato ci riconoscesse quanto ci e´ dovuto potremmo incassare solo per la quota prodotta in Sicilia circa 9 miliardi di euro. Con questa cifra potremmo sostenere l´intero costo del sistema sanitario regionale, e cosi´ eliminare l´Irap e abbattere in modo significativo l´addizionale ´Irpef, ridurre la pressione fiscale sui siciliani e trasformare la Sicilia in una zona di vantaggio per lo sviluppo e gli investimenti".  
   
   
FVG: FORTE IMPEGNO NEI BALCANI ANCHE NEL 2011 LA REGIONE SARÀ PARTNER DI UN CENTRO A SOSTEGNO DELLA FORMAZIONE DEGLI OPERAI E DEI TECNICI CHE LAVORANO NEL NUOVO STABILIMENTO FIAT AUTO SERBIA (FAS) A KRAGUJEVAZ.  
 
Pordenone, 14 dicembre 2010 - La Regione conferma il suo impegno nello sviluppo di progetti nell´area dei Balcani, sostenendo queste attività attraverso i fondi messi a disposizione dal capitolo della cooperazione internazionale, poste che per il 2011 saranno pari a 1 milione 150mila euro. Lo ha annunciato ieri l´assessore regionale alle Relazioni interenazionali, Elio De Anna, nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Pordenone per illustrare gli esiti del progetto Acquis communautaire di cui lo Ial del Friuli Venezia Giulia è capofila. L´iniziativa di internazionalizzazione ha interessato circa 200 persone e una cinquantina di aziende accompagnate per incontri business to business nei paesi dei Balcani. In questo ambito, il presidente dello Ial, Vittorio Brancati, e il direttore dell´istituto hanno annunciato che il Friuli Venezia Giulia sarà partner di un centro a sostegno della formazione degli operai e dei tecnici che lavorano nel nuovo stabilimento Fiat Auto Serbia (Fas) con sede a Kragujevaz. De Anna ha ricordato che per il 2011 saranno due le linee di intervento che la regione metterà in campo a sostegno dei progetti di cooperazione internazionale. "In particolare - ha affermato l´assessore - 700 mila euro verranno messi a disposizione per le iniziative che prevedono un bando e altri 450 mila per quelle a sportello". "Il presidente Tondo - ha aggiunto De Anna - crede convintamente nella geopolitica che vede protagonista l´area dei Balcani e che noi sosterremo grazie alla cooperazione decentrata. Riteniamo, infatti, che proprio con lo sviluppo di piccoli progetti nati dal basso sia possibile ottenere risultati concreti e immediati, proprio quelli che servono realmente alla nostra imprenditoria locale in questo momento". "È necessario - ha spiegato poi De Anna, rivolgendosi agli imprenditori - che anche il mondo economico regionale scommetta insieme a noi nello sviluppo di questi progetti di cooperazione decentrata. Perciò chiediamo ai privati di sostenerci in modo tangibile e concreto, investendo proprie risorse accanto a quelle pubbliche: in questo modo la presenza diretta degli imprenditori li renderà più motivati e contribuirà alla crescita della nostra regione". "Non sarà più possibile - ha inoltre ammonito De Anna, ponendo un veto allo shopping aziendale - venire nella nostra regione, approfittare dei capannoni esistenti e della forza lavoro che opera nelle aziende senza lasciare qualcosa qui che possa contribuire allo sviluppo del territorio. Fare impresa deve avere anche un aspetto etico - ha concluso - e quindi chi viene da fuori e intende rilevare o iniziare una nuova attività facendo uso di risorse e mezzi del posto deve partecipare alla crescita dell´area in cui si è insediato".  
   
   
OGGI SI INSEDIA LA CONFERENZA TOSCANA PER RICERCA E INNOVAZIONE E NEL POMERIGGIO SEMINARIO PER UN NUOVO RAPPORTO FRA REGIONI E UNIVERSITÀ  
 
Firenze, 14 dicembre 2010 - Seduta di insediamento oggi, a Firenze, per la Conferenza che ha il compito di fornire consulenze alla Giunta regionale in materia di ricerca e innovazione. Presieduta dalla vicepresidente Stella Targetti, la Conferenza è composta dai Rettori delle Università toscane, presidenti delle aree di ricerca Cnr, direttori delle Scuole superiori di alta formazione, rappresentanti della società civile. Si insedia in Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati alle ore 11 di martedì 14 dicembre. Due le competenze principali: formulare al governo regionale proposte sulle programmazioni nella ricerca e nell´innovazione; collaborare per le attività di ricerca svolte da uno specifico Osservatorio regionale previsto dalla legge toscana che detta disposizioni in materia di ricerca e innovazione. Nel pomeriggio altro appuntamento della vicepresidente Stella Targetti in materia di Universit&a grave;: con inizio alle ore 15 e conclusioni attorno alle 17:30, sempre in Sala Pegaso di Strozzi Sacrati, la Regione Toscana organizza un seminario (“Regione e università: modelli di governance per il sistema”) finalizzato a confrontare esperienze di collaborazione tra Università e istituzioni regionali. Fra i relatori i Rettori delle Università di Trento e Camerino (Davide Bassi e Fulvio Esposito) con l´assessore della Regione Emilia Romagna Patrizio Bianchi. Sono stati invitati i Rettori delle Università toscane e delle Scuole di Alta Formazione.  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA BASILICATA DE FILIPPO HA ILLUSTRATO AI CONSIGLIERI LE LINEE GUIDA DELLA MANOVRA FINANZIARIA PER IL 2011  
 
Potenza, 14 dicembre 2010 - L’ammontare complessivo della manovra finanziaria – ha spiegato De Filippo – nel 2011 sarà pari a 3 miliardi 188 milioni di euro, con una riduzione rispetto alle previsioni iniziali dell’esercizio 2010 dell’8,8 per cento, pari a circa 308 milioni di euro. In particolare, per quanto concerne le entrate, tenendo conto dei crediti da riscuotere e delle giacenze presunte, nel bilancio si 2011 prevede uno stanziamento di cassa di circa 3,788 miliardi di euro. Con riferimento alle uscite l’ammontare complessivo delle autorizzazioni di spesa per l’esercizio 2010 è stato stimato in 3,109 miliardi di euro. Dall’esame dei risultati differenziali del bilancio 2011 si evidenzia che il totale delle entrate correnti verrà quasi interamente utilizzato per spese di parte corrente e che il risparmio pubblico migliora rispetto all’esercizio 2010 grazie ad una consistente riduzione delle spese correnti, in primo luogo per il personale. Si registra inoltre una notevole riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato, pari a 112.786. 297 milioni di euro, così ripartita tra i vari Dipartimenti: Infrastrutture, 63.043.700; Ambiente, 9.763.875; Salute 14.600.686; Agricoltura 8.184.218; Formazione, 6.183.431; Attività produttive, 11.010.387. Alla luce dei minori trasferimenti il presidente ha illustrato le linee guida della manovra finanziaria. La legge finanziaria regionale per il 2011, (ddl sulle “Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione annuale e pluriennale della Regione Basilicata”) intende realizzare una ragionata razionalizzazione di tutte le risorse a disposizione, orientata agli obiettivi ed ai programmi di governo, prestando attenzione alla tenuta dell’equilibrio di bilancio. “Difatti – ha spiegato De Filippo - ai fini del contenimento della spesa regionale ed al rispetto del patto di stabilità anche nella legge finanziaria 2011 viene confermato il divieto di istituire nuovi comitati, commissioni e altri organi collegiali che comportano oneri aggiuntivi a carico del bilancio regionale, oltre al divieto di integrare quelli preesistenti. Di rilievo – ha sottolineato - è la disposizione relativa agli enti strumentali laddove, in particolare, si stabilisce che le spese finali di tali enti non potranno essere superiori al complesso delle entrate accertate nell’anno, con una novità rispetto alle leggi finanziarie regionali precedenti, in cui al Collegio dei revisori dei conti viene attribuito un ruolo di verifica delle azioni poste in essere dagli enti ai fini del conseguimento degli obiettivi di contenimento della spesa. Particolare attenzione – ha aggiunto - è rivolta alle disposizioni in materia di sostegno all’economia, alle famiglie ed alla cooperazione territoriale. Ai fini del miglioramento dei servizi erogati agli studenti dell’Università degli Studi della Basilicata, viene concesso un contributo all’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario della Basilicata, per le spese delle residenze, del servizio mensa, dei trasporti e di altri servizi. In materia di economia, la legge finanziaria regionale istituisce un fondo di garanzia per il capitale circolante delle imprese, con una dotazione di 10 milioni di euro. Vengono, altresì, previste misure economiche per la cittadinanza solidale. Notevole importanza rivestono i fondi destinati alla ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico, alla politica agricola regionale, alla forestazione e quelli destinati al progetto ‘Vie Blu’. Vengono riconfermate le disposizioni relative allo stanziamento finalizzato al Fondo di prevenzione e solidarietà per le vittime dell’usura e dell’estorsione, alla concessione di contributi ai Comuni e agli Enti pubblici, per l’anno 2011, per la stabilizzazione dei lavoratori Asu autofinanziati e per l’inserimento lavorativo dei soggetti diversamente abili ed un contributo alle Amministrazioni provinciali per l’attuazione del piano provinciale di supporto organizzativo per il trasporto e per l’attivazione di progetti educativi individualizzati per gli studenti diversamente abili o in situazioni di svantaggio. È previsto, altresì, un sostegno regionale alla qualificazione dei servizi educativi nelle scuole del primo ciclo di istruzione”. “Varie – ha aggiunto il presidente De Filippo - sono le disposizioni in materia di governance territoriale e settoriale, sulla base delle disposizioni nazionali in materia di esercizio in forma associata delle funzioni fondamentali dei Comuni ( decreto legge n. 78 del 2010 convertito in legge n. 122/2010) e degli assetti interni al Servizio idrico integrato dei rifiuti ( legge n. 42/2010). La legge finanziaria prevede un ripensamento dei percorsi di governance territoriale e settoriale che hanno determinato la politica regionale degli ultimi anni. In particolare, prevede l’esercizio in forma associata delle funzioni fondamentali di amministrazione, gestione e controllo, di polizia locale, di istruzione pubblica, gestione degli asili nido, assistenza scolastica e di altre funzioni concernenti i Comuni, il cui limite demografico minimo è quello dei 5.000 abitanti. Tutto attraverso la concertazione fra Regione e Anci di Basilicata in ordine alla predisposizione del disciplinare tipo della convenzione costitutiva della gestione associata. Questo diverso assetto è imperniato su due linee fondamentali: la previsione di aree programma che assicurino, attraverso la costituzione di apposite conferenze di sindaci, la rappresentanza dei territori nella gestione delle politiche regionali con la conseguenza del superamento delle Comunità locali e con l’estinzione definitiva della Comunità montane; altro principio è l’estensione a tutti i Comuni lucani dell’esercizio delle funzioni associate, in modo da concretizzare sull’intero territorio regionale adeguati presidi amministrativo – istituzionali, realizzando i principi dell’efficacia e dell’efficienza dei relativi compiti. Altra misura di interesse è la diversa gestione del Servizio idrico integrato e quello di gestione dei rifiuti con la conseguente abrogazione dell’attuale sistema di governo delle Autorità d’ambito. Il nuovo modello prevede, invece, una apposita Conferenza interistituzionale di gestione dei rifiuti fra tutti i Comuni lucani alla quale aderiscono sia le Province che la Regione. Inoltre, la gestione associata si ispira a due principi ordinatori: dare mandato al Dipartimento Salute per promuovere la concertazione sui territori e procedere all’allineamento dei preesistenti ambiti sociali di zona ai nuovi ambiti socio-territoriali; il finanziamento dei piani sociali di zona segue la nuova dimensione geografica dei predetti ambiti socio-territoriali”. “E’ evidente – ha sottolineato – che le previsioni relative al bilancio sono reali, ma suscettibili di aggiornamenti alla luce, anche, di quanto verrà deciso nelle Commissioni e degli esiti della discussione del Consiglio regionale, tenendo conto anche delle eventuali modifiche apportate, nel frattempo, dal Governo centrale”. A presiedere la seduta il consigliere Mazzeo Cicchetti (Idv), in qualità di presidente della Ii commissione, “Bilancio e programmazione”. Presenti al lavori i consiglieri Mollica (Mpa), Navazio (Ial), Falotico (Plb), Benedetto e Autilio (Idv), Dalessandro, Robortella e Pittella (Pd), Romaniello (Sel), Pagliuca, Mattia Venezia, Napoli e Castelluccio (Pdl), Singetta (Api), Scaglione (Pu), Ruggiero (Udc). Hanno partecipato ai lavori i dirigenti della Presidenza della Giunta regionale, Angelo Nardozza e Maria Grazia Delleani.  
   
   
FORTE PREOCCUPAZIONE PER ALTRE RIDUZIONI DEI TRASFERIMENTI STATALI: SI ARRIVA A CIRCA 180 MILIONI IN MENO PER LE MARCHE .  
 
 Ancona, 14 Dicembre 2010 - ´Si aggiunge un ulteriore elemento di preoccupazione sul versante della finanza locale. Ed e` ancora un volta il Governo nazionale che sta usando criteri arbitrari e indiscriminati di riduzione dei fondi destinati alle Regioni per minarne l´autonomia. Si osserva nel decreto 78 -convertito in legge 122/2010- una chiara volonta` di annullare di fatto la capacita` gestionale delle risorse, la possibilita` di realizzare interventi o assicurare alla comunita` i servizi da sempre garantiti. E´ lecito chiedersi, allora, se la scelta che il Governo ha fatto non sia la negazione del federalismo, obiettivo principale del suo programma tanto da dedicarvi due Ministeri. In sostanza, ai 148 milioni sottratti e gia` assodati, ora se ne aggiungono ulteriori 32 circa, portando la cifra complessiva delle riduzioni a circa 180 milioni in meno per la nostra regione. La pratica di bilancio preventivo ha da sempre preso in considerazione come base per applicare i tagli, due anni di riferimento indietro, cioe` ad oggi il 2008 che e` un consuntivo certo e certificato. Ebbene rispetto a questo, il Governo ha deciso arbitrariamente e inaspettatamente di prendere a base per i tagli, neanche il 2009, ne` il 2010, ma addirittura il 2011, anno in cui aveva gia` preventivato una base di riferimento al ribasso per le Regioni. Quindi dai 5.963 milioni di stanziamenti si passa a 5.100 milioni con una riduzione ulteriore di circa 824 milioni, che per le Marche si traduce, appunto, nei 32 milioni di ulteriore taglio. Sono riduzioni pesanti, illogiche e inique che non consentono di fare una programmazione precisa, compito invece fondamentale dell´Ente Regione. Cio` perche` si cambiano unilateralmente le basi di riferimento, o sarebbe meglio dire ´le carte in tavola´, per trasferire sempre piu` esigui fondi statali alle Regioni. Il caso piu` clamoroso e` quello che riguarda il Sociale, mentre la Regione Marche compie uno sforzo notevole per confermare le cifre del 2009 e aumentarle nel bilancio di previsione 2011, il Governo non si preoccupa dei servizi essenziali ai cittadini e riduce da 400 milioni a 118 i trasferimenti a tutte e 20 le Regioni italiane per il welfare. Uno stanziamento risibile, depressivo e inefficace che, nella stretta inevitabile, delinea uno scopo preciso: esautorare le scelte decisionali delle Regioni, disunire i territori e minare la coesione tra Regione ed Enti locali.´  
   
   
RAPPORTO IRPET 2010 MERCATO DEL LAVORO IN TOSCANA RISORSE PER OCCUPAZIONE E REDDITI MA ANCHE PER AVVIARE LA RIPRESA  
 
Firenze, 14 dicembre 2010 - «I dati del mercato del lavoro toscano negli ultimi sei mesi, ma anche quelli, appena migliori, degli ultimi tre, ci dicono che non siamo ancora di fronte ad una chiara inversione di tendenza, che siamo ancora pienamente dentro la crisi e che la sia pur debole ripresa produttiva (come dimostrano gli elevatissimi livelli di cassa integrazione che a fine anno raggiungeranno probabilmente i 50 milioni di ore autorizzate) è ancora insufficiente a farci stare tranquilli per il futuro». Così l´assessore alle attività produttive, lavoro e formazione ha commentato, nel suo intervento conclusivo, il Rapporto Irpet sul mercato del lavoro toscano 2010 presentato ieri nel corso di un convegno nell´auditorium della Cassa di Risparmio a Firenze. E´ per questo, ha spiegato l´assessore, che la Regione «sta lavorando su due fronti, che devono a ndare in parallelo: quello degli interventi per la tenuta sociale e quelli per lo sviluppo. Ciò significa continuare a seguire le vertenze, sostenere i redditi dei lavoratori, favorire l´accesso al credito da parte delle imprese e, contemporaneamente, mettere in campo interventi per attrarre in Toscana nuovi capitali, per sostenere i settori strategici della nostra economia, per favorire il riposizionamento competitivo delle aziende agendo sui fattori dell´innovazione, dell´internazionalizzazione, del dimensionamento di imprese che nella maggior parte dei casi sono piccole e piccolissime. Si tratta insomma di affrontare una volta per tutte problemi strutturali dell´economia toscana, preesistono alla crisi e che oggi la rendono più acuta». Ma se la Regione sta facendo la sua parte, dal governo ci si aspetterebbe un intervento più stringente, che però al momento non sembra esserci. «Servirebbe un governo in grado di rid urre la pressione fiscale sulle imprese, affrontare una seria discussione sugli ammortizzatori sociali, evitare politiche finanziarie depressive che, a causa dei tagli a Regione e pubbliche amministrazioni, solo per il 2010 costeranno alla Toscana un punto di Pil». Ma pur auspicando segnali positivi da Roma, la Toscana non aspetta e sta già rispondendo all´emergenza con le sue forze. «Dalla rimodulazione dei programmi operativi del Fesr e del Fondo sociale europeo siamo riusciti a trovare nuove risorse per lo sviluppo. Si tratta di circa 110 milioni di euro, 80 dei quali saranno destinati agli investimenti delle imprese e 30 al finanziamento delle misure anticrisi e degli interventi per i giovani che sono, insieme alle donne, la componente più debole del mercato del lavoro, quella più colpita dalla crisi». Vanno in questa direzione i due progetti speciali coordinati dalla presidenza della Regione, quello sui giovan i e quello per migliorare la capacità di attrazione verso chi vuole investire in Toscana. A questi si affiancherà anche una nuova legge regionale per la competitività delle imprese, che indicherà alcuni principi cardine (snellimento burocratico, miglioramento dei rapporti con la pubblica amministrazione, coordinamento delle politiche) per far fare un salto di qualità al sistema produttivo toscano.  
   
   
PUGLIA, AUMENTA L´EXPORT  
 
Bari, 14 dicembre 2010 - Continua a crescere l’export della Puglia fino al 22,6% in più, rispetto ai primi nove mesi dell’anno scorso, in un trend d’aumento costante e continuo a cominciare dai primi tre mesi di quest’anno. Siamo passati infatti da una crescita del 13,7% nel primo trimestre, al 20% in più del secondo, fino all’aumento del 22,6% calcolato da gennaio a settembre 2010 in relazione allo stesso periodo dell’anno scorso. Si tratta in termini assoluti di 5.033milioni di euro contro i 4.106 del 2009. La Puglia è la quarta regione in Italia dopo Sardegna, Sicilia e Lazio per l’incremento delle esportazioni. Si colloca molto al di sopra della media italiana (+14,3%) e supera l’Italia nord-occidentale (+12,7%), l’Italia nord-orientale (+13,9%), l’Italia centrale (+16.4%) e l’Italia meridionale (+15,6%). Molto bene i settori tradizionali, ma ancora meglio quelli ad alto valore aggiunto. Si registra infatti l’ottima performance dei prodotti agricoli (+ 38,8%) e dei prodotti alimentari (+22,6%), l’exploit dei computer e degli apparecchi elettronici (+90.9%), dei mezzi di trasporto (+31,9%) e in particolare degli autoveicoli (+72,8%), per non parlare dei prodotti petroliferi raffinati (+441,9%) e dei prodotti chimici (+63,2%). Il segno più caratterizza la quasi totalità dei comparti economici, ma la grande novità è rappresentata dalla ripresa del Tac, il tessile, abbigliamento e calzaturiero che, messo in ginocchio negli ultimi anni da una gravissima crisi, chiude i primi nove mesi del 2010 con un +16,1% per i prodotti tessili e dell’abbigliamento, pelli e accessori, con un picco del 24,3% per gli articoli in pelle. I dati, frutto della rilevazione trimestrale dell’Istat pubblicata oggi, sono stati commentati dalla Vice Presidente della Regione Puglia e Assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone a margine del dibattito “Sviluppo, rischio e conti con l’esterno delle regioni italiane” organizzato da Unicredit Banca nel Palazzo congressi dell’Expo di Napoli, per affrontare il tema del dualismo tra Centro-nord e Sud Italia. “La lettura di questi dati è particolarmente incoraggiante – ha detto la Vice Presidente- sia perché usciamo da un 2009 drammatico sul fronte delle esportazioni, sia per una riflessione generale sulle nostre politiche economiche. Noi abbiamo puntato a rafforzare i settori tradizionali ma anche a sostenere lo sviluppo dei comparti più innovativi, l’abbiamo fatto promuovendo l’internazionalizzazione e incentivando soprattutto lo sviluppo tecnologico e l’Innovazione. Siamo passati così dalla 488 che agevolava soprattutto la costruzione dei capannoni industriali, ad incentivi regionali come i Contratti di Programma e i Programmi integrati di agevolazione che puntano molto sull’innovazione di prodotto e di processo anche attraverso la ricerca. Proprio creando valore aggiunto – ha continuato - siamo riusciti a competere sui mercati esteri, con i risultati che vediamo oggi”. Poco prima, intervenendo durante il dibattito aveva detto: “Approfondire il tema del divario nord-sud significa incidere sulla possibilità di puntare ancora sull´Italia che compete. Ciò richiede un approfondimento dei vari sud dell´Italia e un´analisi dei concreti rapporti tra le regioni e con lo Stato. Ma richiede anche una visione di prospettiva che punti a rendere l´Italia più unita e più forte, anche attraverso il contributo del sud, per molti versi dinamico e attraente, in modo da riconquistare una posizione di prestigio in un sistema politico-economico globale che oggi la vede ai margini.  
   
   
SICILIA: PARTI SOCIALI CHIEDONO MENO BUROCRAZIA PIU´INVESTIMENTI  
 
Palermo, 14 dicembre 2010 - Snellimento delle pratiche burocratiche, semplificazione amministrativa e si convinto alla riforma delle Asi: sono le istanze che i comparti dell´artigianato e del mondo della cooperazione hanno sollecitato al governo regionale attraverso l´assessore alle Attivita´ Produttive, Marco Venturi che ieri ha avviato gli incontri con le parti sociali presso la sede dell´assessorato regionale. "Per risollevare le sorti del tessuto produttivo - spiega l´assessore Venturi - sia dal mondo dell´artigianato, sia dalle centrali cooperative mi e´ stato chiesto di abbattere le procedure amministrative, troppo lunghe e farraginose; stoppare la burocrazia inutile; incrementare il personale in alcuni servizi nevralgici in cui la carenza di funzionari rallenta oltremodo l´esame delle pratiche". "Dal mondo della cooperazione e dell´artigianato - aggiunge - e´ stato espresso forte apprezzamento per la riforma dei consorzi Asi, approvata dalla giunta di governo, esitata dalla commissioni parlamentari di merito ed in attesa di approdare a Sala d´Ercole. Mi e ´ stato rivolto l´appello affinche´ la riforma non volga stravolta, qualora si decida di inserirla, sotto forma di emendamento alla Finanziaria". Le centrali cooperative e gli artigiani si sono detti contrari alla fusione tra Ircac e Crias e Venturi si e´ detto disponibile ad avviare, a gennaio, un tavolo tecnico permanente con lo scopo di discutere e rivisitare il sistema del credito in Sicilia. Tra le istanze presentate anche la possibilita´ che i 150 milioni stanziati dal governo per i grandi investimenti possano essere utilizzati pure per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Agli incontri hanno partecipato: Cna, Confartigianato, Casartigiani Sicilia, Clai, Legacoop, Confcooperative Sicilia, Unicoop Sicilia, Unci-sicilia, Agci Sicilia, Federcoop Palermo.  
   
   
VENDOLA SU ALLARME LANCIATO A BARI DAL PRESIDENTE PISANU  
 
Bari, 14 dicemrbe 2010 - A margine dell’inaugurazione dell’oncologico di Bari, il presidente Vendola ha parlato dell’allarme lanciato il 10 dicembre a Bari dal presidente dell’antimafia Beppe Pisanu. “Il presidente Pisanu va ringraziato – ha detto Vendola - perché pone un problema che chi si occupa di antimafia conosce bene. Ovunque si produce ricchezza, lì si concentra l’attenzione delle mafie e noi che finalmente abbiamo cominciato a renderci conto che la mafia c’è, che la mafia uccide, che la mafia entra nel giro degli appalti, che la mafia controlla attività economiche in settori fondamentali della nostra regione, noi finalmente dopo anni in cui la destra ha praticato la politica dello struzzo e ha criminalizzato il presidente Vendola perché si occupava di mafia sul gargano, bene oggi finalmente grazie all’autorevolezza di Beppe Pisanu possiamo guardare con attenzione a fenomeni criminali che vanno combattuti senza esitazione. E Pisanu ci dice quella che è la sua esperienza. L’esperienza della Sardegna è l’esperienza di un territorio nel quale pale eoliche non ce ne sono, fotovoltaico neanche ma c’è l’artiglio della mafia con il coinvolgimento di dirigenti nazionali del pdl in quelle indagini, e anche del governatore Cappellacci; l’esperienza della commissione antimafia é quella che conosce le indagini che ci sono in Calabria relative alla Green economy e quindi è un bene che lanci l’allarme a noi che abbiamo combattuto contro la deregolamentazione. Io ho fatto una moratoria nel 2005, per un anno non si poteva costruire niente, io volevo le regole e poi la corte costituzionale mi ha bocciato la moratoria perché ha detto che la materia energetica è materia comunitaria e nazionale. Oggi c’è un rischio allarme che io prendo molto sul serio perché io la lotta alla mafia l’ho fatta per davvero nella mia vita. Penso che dobbiamo dotarci di strumenti specifici che sto mettendo a punto in questi giorni. Penso ad un ulteriore protocollo d’intesa specifico con la Guardia di Finanza per rendere più forte il monitoraggio su tutta la materia relativa al ciclo della Green economy in modo tale da mettere nelle condizioni le forze di polizia di avere strumenti ulteriori e particolari di indagine. Dobbiamo essere fieri – ha concluso il presidente – di appartenete ad una regione che ha fatto della Green economy la cifra del proprio modello di sviluppo e dobbiamo essere fieri di considerare l’ecosostenibilità la nostra religione laica sapendo che il demonio è pronto ad affacciarsi e per questo occorre affinare gli strumenti”. Il presidente Vendola ha voluto ringraziare anche l’emittente televisiva Telenorba per aver ripercorso, in un lungo ed approfondito speciale, il suo cammino personale e istituzionale nella lotta contro la mafia.  
   
   
TOSCANA: AVVISO DI GARANZIA PER L´ASSESSORE GIANNI SALVADORI IL PRESIDENTE ROSSI RESPINGE LE DIMISSIONI E RICONFERMA LA FIDUCIA «RIBADISCO LA MIA ASSOLUTA CORRETTEZZA E LA FIDUCIA NELLE INDAGINI»  
 
Firenze, 14 dicembre 2010 - Ieri mattina , su incarico della Procura della Repubblica di Firenze, le forze dell´ordine hanno perquisito l´abitazione di Gianni Salvadori, assessore regionale all´agricoltura. La perquisizione, collegata all´inchiesta in corso sulla vicenda Esprit, ha avuto esito negativo. Al termine dell´operazione all´assessore Salvadori è stato notificato un avviso di garanzia per concorso in abuso di ufficio. «In più di una occasione – afferma l´assessore – ho ribadito l´assoluta correttezza di ogni mio atto e la fiducia che questa correttezza venga riconosciuta dalle indagini in corso. Confermo naturalmente la mia totale disponibilità a collaborare con gli inquirenti perchè sia fatta piena luce sull´intera vicenda». Anche il presidente Enrico Rossi interviene ricordando che la Regione ha collaborato fin dai primi momenti allo svolgimento delle indagini fornendo tutti i materiali richiesti dalla Procura La vicenda si riferisce alla precedente legislatura relativamente ai contributi erogati dalla Regione ad una società, la Esprit, che opera nel settore della formazione per disabili e che ha tra i suoi dipendenti, in qualità di direttore, anche Viviana Viviani, moglie dell´assessore Salvadori. «Dai nostri riscontri – afferma il presidente Rossi - risulta che tali finanziamenti sono stati ben utilizzati, favorendo l´ingresso nel mondo del lavoro di numerosi portatori di handicap». Di recente, allo scopo di evitare la discrezionalità nella concessione di contributi la Giunta regionale ha modificato il regolamento vigente e ha adottato un codice di comportamento. «Al momento – prosegue il presidente - non si riscontra alcun elemento che possa far venire meno la fiducia nei confronti dell´assessore Gianni Salvadori, il quale mi ha comunicato la disponibilità a presentare le sue dimissioni, che ho respinto. Non credo negli automatismi tra il ricevere un avviso di garanzia e la presentazione delle dimissioni, perchè questo caricherebbe l´attività della magistratura di responsabilità politiche che non le sono proprie, giacché l´avviso di garanzia non è un atto di colpevolezza ma si limita a notificare l´avvio delle indagini su presunti reati, ancora da accertare. Mi auguro che la magistratura, a cui esprimo la massima fiducia, riesca a far luce il prima possibile sulla vicenda».  
   
   
DEMANIO: LA SICILIA CHIEDE A GOVERNO TRASFERIMENTO BENI CONFISCATI  
 
Trapani, 14 dicembre 2010 - "La Regione siciliana non puo´ e non deve continuare a sostenere il costo di ingenti affitti per l´uso, a fini pubblici, di immobili che appartengono al demanio statale. Per questo chiediamo la liquidazione delle societa´ immobiliari confiscate alla mafia e l´assegnazione dei relativi beni in Sicilia, alla Regione ed alle Amministrazioni locali". Lo ha detto l´assessore dell´economia Gaetano Armao a margine della conferenza stampa dell’ 11 dicembre a Trapani, in occasione della consegna della Colombaia, illustrando la decisione di scrivere una lettera al Dipartimento per gli affari regionali e al Ministero per la difesa. Per risolvere il delicato tema dell´uso pubblico dei beni demaniali Armao ha scritto una lettera chiedendo allo Stato l´avvio di "un confronto risolutorio sulla intera vicenda". Il riferimento e´ alla possibilita´ di utilizzare, a fini pubblici, immobili confiscati ed attualmente assegnati al demanio dello Stato, sgravando di questi costi la Regione siciliana. "Va detto per completezza - ha proseguito l´assessore - che l´affitto di queste strutture costa alla Regione quasi cinque milioni di euro. I siciliani cosi´ pagano due volte, dapprima il pizzo che estorce loro la mafia e poi, come contribuenti pagano l´affitto al Governo nazionale, quando questo confisca i beni alle societa´ mafiose e li gestisce a discapito del territorio". "Ho evidenziato nelle nota - ha spiegato Armao - che questa situazione contraddice la necessita´ di contenere le spese, anche per la nostra Regione, e che il mancato trasferimento della proprieta´ di questi beni alla Sicilia ha come conseguenza, tra l´altro, la perdita di Fondi europei che potrebbero essere meglio utilizzati per la conservazione degli stessi immobili e per la loro riqualificazione urbana, con indubbi benefici per il territorio e l´occupazione". "Non va dimenticato - conclude Armao - che questo contenzioso deriva dalla non corretta applicazione dell´art, 32 del nostro Statuto che sancisce che ´i beni di demanio dello Stato, comprese le acque pubbliche esistenti nella Regione, sono assegnati alla Regione, eccetto quelli che interessano la difesa dello stato o servizi di carattere generale´. Non credo che uffici, musei, biblioteche, archivi, autoparchi, presidi ospedalieri, presidi di difesa del territorio e protezione civile, nonche´ gli uffici della Corte dei Conti e del Consiglio di Giustizia amministrativa, possano ricadere tra quelli necessari per la difesa dello Stato".  
   
   
PPR, SARDEGNA: IDEE PROGETTUALI E ESIGENZE DELLE COMUNITÀ, PROTAGONISTE DEL NUOVO PROCESSO DI PIANIFICAZIONE  
 
 Cagliari, 14 Dicembre 2010 - Sono ripresi ieri all’Ex Cisapi a Cagliari gli incontri territoriali del progetto “Sardegna Nuove idee” che la Regione ha attivato con le amministrazioni comunali dell’Isola per la revisione e l’aggiornamento del Piano Paesaggistico Regionale. "Il progetto che abbiamo attivato - ha detto all’apertura dei lavori l’Assessore regionale dell’Urbanistica, Nicola Rassu - si fonda sulla concertazione e sulla compartecipazione, elementi che stanno alla base del programma di governo della Giunta Cappellacci. I cittadini, gli amministratori locali e tutte le associazioni, attraverso il confronto con le realtà socio-culturali, sono i veri attori del prossimo Piano Paesaggistico Regionale, perché solo dando piena voce a tutti loro si potrà realizzare un piano in cui i sardi si riconoscano a pieno titolo e in cui l’uomo sia parte integrante del paesaggio". L’appuntamento odierno, al quale hanno partecipato i rappresentanti di 114 Comuni isolani, ha rappresentato l’avvio della seconda fase che il progetto dedica alla definizione a livello locale degli ambiti di paesaggio e delle relative direttive. "Il Ppr che stiamo costruendo con il coinvolgimento del territorio - ha proseguito l’esponente della Giunta - vuol dare ai cittadini la possibilità di vivere un ambiente non ingessato e cristallizzato perché un ambiente non vissuto è destinato al degrado e per questo l’uomo deve viverlo difendendolo e rispettando i suoi valori paesaggistici. In questo modo vogliamo rafforzare quel cambiamento culturale finalizzato allo sviluppo di una maggiore sensibilità sui valori storico-identitari. C’è la necessità, da un lato, di dotare la Sardegna di strumenti urbanistici adatti ai tempi e proiettati al futuro, dall’altro, di abbandonare un regime strettamente vincolistico e passare a una moderna visione del paesaggio che risponde alle esigenze di tutela ambientale legate a quelle di sviluppo socio-economico". I prossimi passi che la Regione sta compiendo saranno quelli di giungere alla revisione del quadro normativo e cartografico del Ppr; al recepimento delle correzioni degli elementi descrittivi e cartografici del piano (riferiti in particolare ai centri di antica e prima formazione, zone umide ed aree di bonifica, già in avanzato stato di elaborazione), e infine, all’approvazione del vigente Piano paesaggistico su formato digitale. La finalità è quella di dotare la Sardegna di un sistema di regole chiare e certe per offrire un’agevole e univoca interpretazione, superando le difficoltà applicative e le incertezze che hanno contraddistinto l’attuale fase della pianificazione regionale. "Entro gennaio – ha concluso Rassu – termineranno le attività di questa prima fase e il lavoro, iniziato con i comuni costieri, proseguirà con quelli interni della nostra Isola. Questo consentirà di porre le basi per l’elaborazione di un nuovo atto di pianificazione paesaggistica esteso all’intero territorio regionale arricchito dai preziosi contributi delle popolazioni locali. La sintesi delle idee progettuali sarà la base per il nuovo Piano Paesaggistico che non sarà più calato dall’alto ma sarà uno strumento nuovo che nasce dalla base e in cui l’uomo sia il vero protagonista". I lavori di ‘Sardegna nuove idee’ proseguiranno il 21 dicembre, sampre all’Ex Cisapi a Cagliari, con altri cinque incontri tematici ai quali prenderanno parte i rappresentanti di 83 Comuni sardi.  
   
   
CONVEGNO A TERNI SU : “I POLI DI INNOVAZIONE PUNTO CENTRALE DELLA NOSTRA POLITICA INDUSTRIALE”  
 
Perugia, 14 dicembre 2010 - "È nostra convinzione che i poli di innovazione dovranno rappresentare un punto centrale delle scelte di politica industriale per questa regione nei prossimi anni". Lo ha affermato il 13 dicembre l´assessore regionale alle attività produttive Gianluca Rossi nel corso del Convegno: "Lo stato della ricerca in Umbria: quali prospettive dei centri di ricerca" che si è tenuto a Palazzo Gazzoli a Terni. "L´attenzione che riscontriamo e le esperienze che stanno nascendo su questo tema, stanno ad indicare un cambiamento di rotta in un sistema produttivo che oggi trova sempre più spesso ragioni comuni per aggregarsi su progetti d´innovazione, di ricerca, di internazionalizzazione. Quando cinque anni fa scegliemmo di cambiare direzione rispetto alle tradizionali forme di sostegno alle imprese - ha continuato Rossi nel suo intervento - facendo scelte selettive che miravano allo stimolo di innovazione e ricerca, al sostegno mirato delle imprese in grado di crescere dimensionalmente e al supporto all´aggregazione nell´ambito delle filiere produttive regionali, sapevamo di avere davanti una strada difficile, ma oggi si può dire che investendo oltre 155 milioni di euro abbiamo scelto la strada giusta che, anzi, va rafforzata". Secondo l´Assessore, "il passo in avanti ora è quello di rafforzare i nuclei di poli di innovazione già presenti con significative presenze di imprese leader come nel caso dell´automotive e della meccatronica; un´opportunità che spero sia colta al meglio dalle nostre imprese". I centri e i laboratori in cui in Umbria si concentra l´attività di ricerca scientifica e tecnologica possono schematizzarsi in due grandi aree: l´ambito pubblico, a cui afferiscono Università e Enti pubblici di ricerca e l´ambito privato costituito principalmente da imprese e altre istituzioni private senza scopo di lucro. Oltre questa classificazione esistono poi aree di confine pubblico-privato come gli spin-off universitari, reti di imprese finalizzate appunto alla ricerca e infine laboratori ad iniziativa congiunta pubblico-privata. L´anagrafe nazionale della ricerca registra ben 456 soggetti umbri. Questi sono per l´11.2% pubblici e l´86.2% privati. Il settore di specializzazione prevalente è l´agroalimentare. Vi è poi il ruolo rilevante dell´Università di Perugia che si concentra prevalentemente nelle aree biomediche, agrarie e veterinarie la cui somma di professori e ricercatori in queste aree scientifiche-disciplinari fanno oltre il 40% della ricerca totale dell´Università contro una media del 30% delle stesse aree di tutti gli atenei statali. "Questo quadro, senza dubbio incompleto, del panorama pubblico e pubblico-privato di chi svolge attività di ricerca rende però bene di quanto ricco e variegato sia tale scenario - ha sottolineato Rossi - Il rischio di siffatta varietà e vivacità, unitamente alla sempre insufficienti risorse che sia il pubblico sia il privato investono in ricerca scientifica e tecnologica e Ricerca e sviluppo, è che tenda a diventare frammentario e a non valorizzare appieno l´apporto reciproco che tutti i soggetti che operano nel settore e nelle filiere possono darsi a vicenda". Per perseguire e consolidare al meglio questo obiettivo, la Regione Umbria "ha oggi individuato in quattro poli di innovazione che si stanno costituendo con circa 170 imprese e centri di ricerca con programmi che prevedono investimenti ed attività per circa 16 milioni di euro e per i quali la Regione ne ha stanziati circa 8. La nostra idea - ha concluso l´assessore regionale - è però di distinguere nettamente il ruolo delle imprese da quello del pubblico, che oltre che mettere a disposizioni risorse, deve saper accompagnare e non dirigere lo sviluppo, contribuire ad indicare e non decidere unilateralmente i sentieri dell´innovazione, sostenere e non sostituirsi a quelle che oggi in Umbria sono tra le espressioni migliori del mercato".  
   
   
SODDISFACENTE L’INCONTRO TRA IL COMUNE DI REGGIO CALABRIA E LA SOCIETÀ PER L’ATTRAZIONE DEGLI INVESTIMENTI  
 
Catanzaro, 14 dicembre 2010 - L’assessore regionale alle Attività produttive Antonio Caridi ha accolto con grande compiacimento la notizia della prima riunione tenutasi, il 10 dicembre, tra l’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria e la società per l’Attrazione degli investimenti, costituita circa un mese fa, rappresentata dall’amministratore Ivano Nasso, e già operativamente attiva. “Esistono le condizioni – ha affermato Caridi - per promuovere una nuova cultura dello sviluppo partecipato, attraverso la definizione di atti di programmazione condivisi, con il conseguente aumento della qualità e dell’efficacia delle scelte strategiche effettuate”. L’incontro ha permesso di disegnare il quadro strategico delle azioni che potranno essere messe in campo nell’immediato per realizzare una serie di iniziative indirizzate alla crescita complessiva della città. Secondo l’assessore Caridi “la nuova Società ha dimostrato da subito di possedere le capacità idonee a progettare e realizzare percorsi operativi che diano la possibilità di attrarre investimenti e di lavorare, nel contempo, ad un progetto organico per lo sviluppo del territorio. Particolare rilievo – ha aggiunto Caridi - assume l’impegno della società per l’Attrazione degli investimenti relativamente alla stabilizzazione di parte degli oltre cento lsu-lpu in forza al Comune di Reggio Calabria, grazie alla possibilità offerta dalla Regione con l’approvazione della delibera che consente la riapertura dei termini dell’avviso pubblico per l’individuazione dei datori di lavoro pubblici e privati, dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, dei corsisti Enel, interessati alla stabilizzazione occupazionale. Da non trascurare, inoltre, gli interventi destinati allo sviluppo socio-economico delle aree interne ed alla promozione delle tipicità, nonché di progettazione, realizzazione e gestione delle aree produttive, unitamente alla formazione professionale ed alla promozione di innovazioni tecnologiche”. Per l’assessore regionale alle Attività produttive “la Società saprà anche occuparsi di azioni tese al risparmio energetico, alla valorizzazione delle produzioni locali, del patrimonio architettonico, culturale e ambientale, anche nell’ottica dell’incremento turistico. In definitiva, le parti sociali ed economiche diventano parte integrante del processo decisionale, in un’ottica di cooperazione istituzionale finalizzata ad avviare un tavolo stabile di concertazione socio-economica con il quale stabilire e condividere programmi e strategie funzionali alle necessità scaturenti dal territorio, con lo scopo di avviare una nuova stagione di rilancio economico-produttivo della Calabria”.  
   
   
ROMA, OPERE PUBBLICHE, GHERA: «ALLO STUDIO CENTRALE UNICA LAVORI PUBBLICI»  
 
Roma, 14 dicembre 2010 - «È allo studio una centrale unica degli appalti dei lavori pubblici al fine di rendere le procedure più snelle e semplificate, ridurre la tempistica delle gare e rendere più trasparente ed efficiente l’attività in questo settore. Concentrare tali sforzi presso una struttura competente, un’azione necessaria per accelerare la realizzazione delle infrastrutture e rilanciare le opere pubbliche a Roma garantendo la tenuta occupazionale». E’ quanto dichiara l’assessore ai Lavori pubblici e Periferie di Roma Capitale, Fabrizio Ghera.  
   
   
TOSCANA: LAVORO E FORMAZIONE I DATI DEL 3° TRIMESTRE 2010 CONFERMANO LA TENDENZA DEL MERCATO DEL LAVORO RIPARTONO LE ASSUNZIONI, MA NON PER I GIOVANISSIMI  
 
Firenze, 14 dicemrbe 2010 - Luci e ombre sul mercato del lavoro toscano, dove accanto a segnali positivi permangono forti elementi critici sui quali la Regione si propone di intervenire nei prossimi mesi. Fra questi ultimi, il ricorso alla cassa integrazione, che continua a crescere ma che, grazie ad un accordo con le parti sociali, sarò garantita anche per il prossimo anno. La cassa integrazione - Nel mese di ottobre 2010 le ore di cassa integrazione sono state 4 milioni e 367mila, il 24,8 per cento in più rispetto all´ottobre 2009. Da gennaio le ore di cassa integrazione utilizzate sono state 44 milioni e 755mila e ad oggi sono quindi già stati superati i 33 milioni complessivi di ore di cassa integrazione del 2009. «E´ come se dal 1 gennaio al 31 ottobre – spiega l´assessore alle attività produttive, lavoro e formazione, Gianfranco Simoncini - 31.600 persone fossero state a casa a zer o ore. Per ogni lavoratore dipendente in Toscana – prosegue – ci sono state 148 ore di cassa integrazione: ciò significa che la crisi continua a essere molto pesante sul nostro territorio, anche se presenta un dato inferiore alla media nazionale.» Nei giorni scorsi la Regione ha sottoscritto un´intesa con le parti sociali che rende possibile per la Regione continuare ad autorizzare la cassa integrazione in deroga anche per il 2011, utilizzando le risorse ancora disponibili, in attesa di un atto formale da parte del ministero. Ciò permette di assicurare una prospettiva a lavoratori e aziende, che potranno continuare a contare su questo importante ammortizzatore anche nei prossimi mesi. Ripartono le assunzioni - Dopo due anni fra i più neri della sua storia, il mercato del lavoro toscano registra segnali positivi sul fronte delle assunzioni. Che tornano a crescere, riportando la regione ai livel li del 2008, anno di avvio della crisi. Sono stati complessivamente 193 mila i lavoratori avviati al lavoro nei mesi di luglio, agosto e settembre di quest´anno, il 10% in più rispetto allo stesso periodo del 2009 (che aveva registrato 175 mila assunzioni) e quasi un punto percentuale in più rispetto al 2008 (191 mila assunzioni), quando ancora non si era manifestato l´effetto della crisi. Secondo l´Osservatorio regionale del mercato del lavoro - che ha elaborato, con l´Irpet, i dati Istat in chiave toscana - pur rimanendo al di sotto del 28 mila avviamenti stabili registrati nel 2008, le assunzioni con contratto a tempo indeterminato sono state nell´ultimo trimestre circa 4 mila in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con una crescita del 20% . «La ripresa delle assunzioni - sottolinea Simoncini – è ancora troppo lenta e la crescita che registriamo non compensa ancora le perdite fortissime subite nei mesi pass ati. Abbiamo consapevolezza che lo sforzo che le imprese faranno nei prossimi mesi per riposizionarsi sui mercati e i possibili segni di ripresa che ne verranno, non comporteranno, nell´immediato, una significativa ripresa dell´occupazione. Tutto questo – insiste l´assessore – ci spinge a lavorare per garantire ogni possibile forma di protezione sociale alle lavoratrici e ai lavoratori colpiti dalla crisi e per sostenere le imprese nell´accesso al credito. Il nostro impegno è far sì che possano concretizzarsi fenomeni di ripresa dello sviluppo; la strada verso una ripresa non effimera sarà ancora lunga e difficile, ma il processo è avviato». Le province - Tutte le province mostrano variazioni positive rispetto al 2009 e in alcuni casi anche rispetto al 2008: le realtà manifatturiere maggiormente colpite dalla crisi si segnalano per variazioni decisamente positive, in particolare Prato (+49%) e il Circondario Empolese Valdelsa (+25%), mentre si attestano su dati positivi ma più contenuti Firenze (+1%), Livorno (+3%) e Arezzo (+5%). I settori - L’analisi settoriale evidenzia andamenti sostanzialmente positivi in tutti i settori, con la sola eccezione della Pubblica amministrazione, istruzione e sanità (-4,5%), confermando i segnali emersi nel trimestre precedente soprattutto nell’ambito delle attività manifatturiere (+15%), e dei servizi ad esse collegate, trasporti e magazzinaggio (+15%) e in particolare il comparto dei servizi alle imprese (+29,5%). Giovani ancora “in rosso” - Punto debole della ripresa ancora una volta i giovanissimi. Per gli under 24 i dati segnalano una perdita di 5 punti percentuali rispetto al 2009 e di 6,7 punti sul 2008. Si segnala così quello dell´occupazione giovanile come uno dei punti critici da affrontare per riavviare lo sviluppo. Va meglio invece per la fasci a fra 25 e 34 anni, dove le assunzioni sono aumentate di 10 mila (+21%), tornando quasi ai valori del 2008. «Non possiamo abbassare la guardia – è la valutazione conclusiva dell´assessore Simoncini – perché questi dati coesistono con elevati tassi di disoccupazione e di cassa integrazione che lo scorso settembre ha toccato il record storico di 6 milioni e 800 mila ore autorizzate. Per questo proseguiamo, anche per il 2011, con interventi a sostegno dei redditi del lavoratori e, soprattutto, con forti investimenti sui giovani, che sono un capitale essenziale per ogni società che voglia guardare al futuro. Così abbiamo messo in campo interventi per favorire formazione, occupazione e qualificazione professionale dei giovani toscani, anche utilizzando lo strumenti dei fondi europei. I giovani sono fra le priorità nel lavoro della giunta che sta mettendo in piedi un progetto integrato su questo, collegat o al bilancio 2011, che sarà operativo nei prossimi mesi» Flusso comunicazioni di avviamenti mensili. Toscana. Iii trimestre 2008,2009 e 2010 Valori assoluti e variazioni %
mesi 2008 2009 2010 Variaz. % Iii°trim 2009-2010 Variaz. % Iii°trim 2008-2010
luglio 61.111 50.518 64.214 27,1% 5,1%
agosto 33.404 36.400 37.319 2,5% 11,7%
settembre 96.698 88.093 91.469 3,8% -5,4%
tot 191.213 175.011 193.002 10,3% 0,9%
Flusso comunicazioni di avviamenti per Provincia. Toscana. Iii trimestre 2008, 2009 e 2010
Iii° trimestre 2008 Iii° trimestre 2009 Iii° trimestre 2010 Var. 2009-2010 Var. 2008-2010
Arezzo 15.229 13.303 14.014 5,3 -8,0
Firenze 59.340 60.994 61.676 1,1 3,9
di cui Circondario Empolese V.e. 8.824 7.657 9.595 25,3 8,7
Grosseto 12.499 10.874 12.946 19,1 3,6
Livorno 16.660 16.579 17.034 2,7 2,2
Lucca 17.446 17.538 19.291 10,0 10,6
Massa Carrara 6.627 5.285 6.491 22,8 -2,1
Pisa 22.889 17.817 21.553 21,0 -5,8
Pistoia 10.876 8.895 10.213 14,8 -6,1
Prato 10.480 8.401 12.511 48,9 19,4
Siena 19.167 15.325 17.273 12,7 -9,9
Totale:
 
   
   
BOLZANO, STEP: DECISA LA SUDDIVISIONE DEL TERRITORIO PROVINCIALE IN 20 “SPAZI FUNZIONALI”  
 
Bolzano, 14 dicembre 2010 - La parola d’ordine emersa dalla recente seduta del gruppo di lavoro guidato dall’assessore provinciale Thomas Widmann che si occupa della realizzazione del "Progetto di sviluppo della localizzazione" (acronimo Step), è la collaborazione tra più Comuni allo scopo di ottimizzare le risorse e fruttare appieno le sinergie. Il progetto Step è stato promosso quest’anno dall’assessore provinciale Widmann allo scopo di mettere in rete le risorse e pianificare in modo strategico il suo sviluppo, unica via per restare competitivo. Il progetto, affidato per la realizzazione al Business Location Südtirol (Bls), punta a rafforzare la destinazione economica del territorio e in particolare delle zone periferiche e strutturalmente meno sviluppate. "È necessario unire le forze ed è quindi essenziale coinvolgere da subito i Comuni e il Consorzio dei comuni, ma anche gli imprenditori, gli operatori economici e gli esperti del settore. Fanno tutti parte del gruppo di coordinamento del progetto Step". La seconda fase del progetto prevede la suddivisione del territorio provinciale in 20 aree intercomunali, in relazione tra loro sotto il profilo economico, geografico e funzionale. In ciascuno di questi “spazi funzionali” dovrà ora essere insediato un apposito gruppo di lavoro che avrà lo scopo di definire un piano attraverso un workshop una strategia per definire il posizionamento comune, la migliore commercializzazione e l’insediamento aziendale. "È importante sviluppare assieme una strategia comune per la localizzazione economica Alto Adige e realizzarla con misure mirate, chiare e efficaci", sottolinea l´assessore Widmann. Il progetto dovrà sfociare in un management diffuso del territorio, un marketing del sito altoatesino e una politica di insediamento aziendale d´intesa con i singoli Comuni. "Nel giro di circa due anni contiamo di attuare il progetto", conclude Widmann Il progetto, su incarico della Giunta provinciale, è coordinato da Hansi Felder, presidente del Cda di Bls, che spiega: "Ci muoviamo partendo da alcune domande centrali: in quali settori siamo all´avanguardia? Quali sono invece gli aspetti da potenziare? Quali sono le competenze e i punti di forza presenti sul territorio che vanno impegnati in maniera mirata?" Ormai conclusa la prima fase della raccolta del materiale e dell´analisi di studi e rapporti disponibili, che ha portato alla creazione di un’ampia base di dati, "si passa ora alla seconda tappa, quella di indagine sullo stato di salute dei siti economici dei Comuni e delle aziende", specifica il direttore di Bls Ulrich Stofner. Sulla scorta dei risultati verrà elaborata un´analisi dei punti di forza e delle criticità di ogni singolo Comune per individuare e sviluppare le potenzialità del sito economico.  
   
   
LAVORO IN ABRUZZO: OK A TRIPARTITA PATTO DEL LAVORO INTRODOTTO LO STRUMENTO DELLA DOTE INDIVIDUALE  
 
L´aquila, 14 dicembre 2010 - La Commissione Tripartita, presieduta dall´assessore al Lavoro Paolo Gatti, nell´ultima seduta ha approvato all´unanimità il "Patto delle politiche attive del Lavoro" per i lavoratori colpiti dalla crisi, percettori di ammortizzatori sociali in deroga. Il Patto prevede l´introduzione dello strumento della "Dote individuale", ovvero un contributo finanziato da risorse del Fondo Sociale Europeo e gestito direttamente dal lavoratore beneficiario di ammortizzatori sociali. Con questi fondi il lavoratore potrà fruire, scegliendoli autonomamente, i servizi di accompagnamento all´occupabilità attraverso la rete dei centri per l´impiego o attraverso i soggetti privati accreditati. Inoltre il percettore della dote individuale potrà scegliere autonomamente da quale organismo accreditato farsi erogare i servizi formativi desiderati. La dote avrà la durata massima di 6 mesi con un valore medio standard di 600 euro mensili per lavoratore. "E´ un risultato importante - commenta Gatti - che colloca l´Abruzzo fra le Regioni italiane più innovative nel sistema delle politiche attive del lavoro". "Da un lato - prosegue- agganciamo alle politiche passive, come la cassa integrazione, quelle attive come la formazione; dall´altro mettiamo le risorse del Fondo Sociale Europeo direttamente nelle mani dei lavoratori, che potranno scegliere in modo autonomo il percorso al loro giudizio migliore per riqualificarsi durante il periodo di cassa e rientrare così nel mercato del lavoro con maggiori competenze e soprattutto con conoscenze più adeguate al proprio percorso lavorativo individuale".  
   
   
RIPRESA DELL’EXPORT ALTOATESINO  
 
 Bolzano, 14 dicembre 2010 - In una nota l’assessore provinciale Thomas Widmann esprime la propria soddisfazione per la significativa ripresa dell’export altoatesino registrata dalle statistiche rilevate dall’Astat. In base a quanto rilevato in questi giorni dall’Istituto provinciale di statistica Astat, dopo la crescita registrata nei primi due trimestri del 2010, anche il terzo trimestre ha fatto registrate un aumento addirittura del 24,8 per cento rispetto all’anno scorso. Complessivamente nei primi nove mesi di quest’anno è stata rilevata dall’Istituto nazionale di Statistica (Istat) una crescita dell’export altoatesino del 20,1 per cento rispetto al 2009, superiore rispetto al 14,3% registrato tra gennaio e settembre a livello nazionale. Nella sua nota l’assessore provinciale Thomas Widmann sottolinea l’importanza dell’esportazione per l’intera economia altoatesina. “Grazie all’export l’economia provinciale ha ripreso il proprio ritmo di crescita con positive ripercussioni anche sul mercato del lavoro locale e sulla produzione nel suo complesso. Questo risultato” prosegue Widmann “conferma la correttezza della scelta operata dalla Provincia di sostenere con la sua politica economica l’esportazione delle imprese locali e di agevolare la loro presenza sui nuovi mercati”. A questo proposito l’assessore sottolinea il ruolo fondamentale svolto a favore dell’esportazione dall’Eos – Organizzazione export Alto Adige della Camera di Commercio proprio per quanto riguarda l’apertura di nuovi mercati ed il sostegno delle imprese locali in questo ambito. Nel corso del 2010 l’Eos ha ricevuto dal Dipartimento provinciale contributi per un ammontare complessivo di 6 milioni di euro.  
   
   
SARDEGNA, PIANI DI INSERIMENTO PROFESSIONALE: STRUMENTO PER ATTENUARE DISAGIO OCCUPAZIONE GIOVANILE  
 
Cagliari, 14 Dicembre 2010 - "I Piani di inserimento professionale sono uno dei tanti strumenti messi in campo dall´assessorato regionale del Lavoro per cercare di attenuare il grave disagio della disoccupazione giovanile e rivitalizzare il mercato del lavoro". Così l´assessore Francesco Manca ha sintetizzato gli obiettivi dei Piani di inserimento professionale (Pip), iniziativa attivata dall’Agenzia regionale per il lavoro, in occasione del convegno di promozione del bando, tenutosi ieri a Cagliari. I Pip, strumento di inclusione occupazionale giovanile, prevedono l’inserimento di giovani disoccupati e inoccupati, per 6 mesi full time o un anno part time, in un’azienda privata o all’interno di associazioni di categoria, studi, ordini o collegi professionali, nell’ambito delle quali i beneficiari svolgeranno una vera e propria attività lavorativa (di 760 ore), accompagnata da un percorso formativo (di 200 ore). Il bando è rivolto a disoccupati di età compresa fra i 18 e i 25 anni, sino a 29 anni se laureati. Il finanziamento su base regionale è di complessivi 6 milioni e 200mila. Davanti a un folto pubblico di giovani, in gran parte studenti, disoccupati e inoccupati, l’assessore Manca ha fatto il punto sui problemi generali che affliggono il mondo dell’occupazione: “I giovani sono una delle parti più esposte alla crisi del mercato del lavoro, investita da una crisi ormai strutturale, aggravata da quella del 2009, che non dà certezze di stabilità. Ma ho la convinzione che si può ripartire, soprattutto dalla coesione sociale, vero valore aggiunto in grado di farci uscire dalle secche della stagnazione. Poiché i fattori, come industria e agricoltura, su cui avevamo basato il nostro sistema economico, sono in crisi, bisogna pensare ad altre traiettorie. I settori da sviluppare e valorizzare sono quelli dell’ ambiente, della green economy, turistico e manifatturiero e agroalimentare”. “Per affrontare questa emergenza - ha concluso l’assessore Manca - bisogna puntare sull’auto -imprenditorialità, l’assessorato regionale del Lavoro ha messo in campo tutta una serie di iniziative in questo senso: l’erogazione dei fondi per il microcredito, un sistema creditizio sostitutivo rispetto a quello delle banche, rivolto a soggetti non bancabili, che ha avuto un notevole riscontro e successo, il progetto ‘Lunga estate, per sostenere i livelli occupazionali in ‘bassa’ stagione nel settore turistico, il recente bando ‘Europeando’ e altri bandi specifici per l’auto-impresa, che partiranno a inizio 2011. Stiamo ottenendo risultati positivi anche sui tempi dell’erogazione dei fondi, elemento decisivo nella riuscita di questi bandi”. Dopo l’assessore regionale è intervenuto il direttore dell’Agenzia regionale per il lavoro Stefano Tunis, che ha spiegato come i Pip siano “uno strumento doppiamente utile, avendo una connotazione formativa e lavorativa. L’azienda che ospita ha la possibilità di formare e mettere alla prova un giovane, con possibilità di ricevere incentivi economici a seguito di un’eventuale conversione del Pip in rapporto di lavoro. Il giovane, dal canto suo, ha l’opportunità di affrontare un percorso, alternato fra formazione e lavoro, all’interno dell’azienda, e di acquisire professionalità con reali prospettive di assunzione e, dunque, di rapido inserimento nel mondo del lavoro". "L’agenzia regionale del Lavoro - ha aggiunto Tunis - ha valutato l’esperienza del Pip del 2005, individuando le criticità, cioè la difficoltà di promuovere il bando e le rigidità di alcune linee guida. Il nuovo bando parte dal perfezionamento di questi aspetti nell’intento di far incontrare domanda e offerta di lavoro: è stato riscontrato che più le risorse umane si fanno conoscere, maggiori sono le possibilità di stabilizzazione. Il contatto diretto del giovane con l’azienda crea, sul medio – lungo periodo, un sorta di indispensabilità".  
   
   
IMMIGRAZIONE IN LOMBARDIA: MODELLO EFFICACE POSITIVE AZIONI PER INTEGRAZIONE, RESTA PROBLEMA FLUSSI  
 
Milano, 14 dicembre 2010 - La Lombardia è di gran lunga la prima regione italiana per numero di stranieri, accogliendo circa un quarto della popolazione immigrata. Oggi, infatti, in Lombardia, un abitante ogni otto è straniero, avendo ampiamente superato il milione di presenze, di cui quasi cinque sesti sono residenti e in più di un quinto dei casi minorenni. Un quarto dell´intera popolazione scolastica straniera in Italia frequenta le scuole lombarde e sono oltre 21 mila i bambini stranieri nati in Lombardia nel 2009 su un totale di 99 mila in regione. L´importanza del fenomeno sul territorio lombardo si misura anche sotto il profilo economico e quindi di forza lavoro impiegata: più di due terzi degli immigrati ultraquattordicenni sono occupati, pari a circa 650mila unità. Sono i dati emersi dal Xvi Rapporto sulle migrazioni realizzato dalla Fondazione Ismu, presentato oggi alla presenza dell´Assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale della Regione Lombardia, Giulio Boscagli. Il Modello Lombardo - "Regione Lombardia ormai da 10 anni - ha detto l´assessore Boscagli - segue con attenzione l´evoluzione del fenomeno sul territorio, innanzitutto con la creazione di un Osservatorio dedicato alla studio di questa materia. L´osservatorio Regionale per l´integrazione e la multietnicità (Orim), dal 2000 ad oggi, ha maturato un´esperienza tecnica e scientifica su questa tematica e sui molteplici aspetti sociali, economici e cultuali ad essa connessi, raccogliendo un patrimonio di dati unico nel suo genere su tutto il territorio nazionale, ottenendo così riconoscimento anche oltre i confini regionali e nazionali". "Attraverso questo lavoro abbiamo realizzato un modello lombardo di integrazione - ha spiegato Boscagli - che ha portato alla creazione di tante imprese, piccole e grandi, che operano nel nostro territorio, alle azioni volte a enfatizzare la centralità del capitale umano e, non da ultimo, alla capacità delle istituzioni di interagire con la galassia di organismi privati e associazioni, interpretando così al meglio i bisogni e gli interessi dei cittadini. Regione Lombardia, negli ultimi anni, ha sviluppato progetti come ´Certifica il tuo italiano´, ´Telefono mondo´ o ´Crescere bene insieme´ che stanno avendo un ottimo successo e che ci spronano a continuare su questa strada con sempre maggiore impegno". Progetti Linguistici - Il modello lombardo di integrazione prevede anche il coinvolgimento di tutti soggetti presenti sul territorio, secondo il metodo della sussidiarietà. In Lombardia la presenza così ricca di soggetti sociali del terzo settore rappresenta la forma organizzata più moderna del nuovo protagonismo della società civile. In materia di formazione linguistica, la Regione ha aderito all´invito del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali a prendere parte a conferenze di esperti sull´integrazione attivate dalla Presidenza del Consiglio dell´Unione Europea, mirate alla definizione di standard comuni di riferimento sul tema. "In queste sedi - ha sottolineato Boscagli - abbiamo portato l´esperienza maturata negli ultimi cinque anni con il progetto ´Certifica il tuo italiano´". "Sul tema della collaborazione - ha concluso Boscagli - resta però un tema di confronto aperto con il Governo: quello della gestione dei flussi. Siamo infatti sempre più convinti della necessità di superare l´attuale gestione centralizzata dei ´flussi´ e trasferirla alle Regioni scelta peraltro in linea con quella maggior autonomia verso la quale stanno andando le Regioni. Potendo stabilire l´entità dei ´flussi´, sapremmo, infatti, quantificarli meglio in relazione sia alle reali necessità di lavoro che alle nostre capacità di accoglienza". Premi - A conclusione della presentazione del Rapporto Ismu sull´immigrazione, sono stati conferiti anche due riconoscimenti consegnati dall´assessore regionale Boscagli a un´imprenditrice filippina e ad un´organizzazione che si occupa di affermare i diritti dei figli degli immigrati che, pur essendo nati e cresciuti in Italia, non sono cittadini italiani. Il primo è stato assegnato a Noemi Manalo, 52 anni, filippina da 20 anni in Italia e nel 2007 a Milano ha fondato Anif (Associazione Nazionale Italo-filippina) No profit che si occupa di dare assistenza legale e burocratica ai suoi circa 2.500 iscritti. Da imprenditrice ha dato il via, sempre nel 2007, al settimanale free press kabayan Times International, distribuito in tutta Italia in cinquantamila copie. Il secondo premio è stato consegnato dall´assessore Boscagli a Rete G2 - Seconde generazioni, organizzazione fondata nel 2005 a Roma da figli di immigrati. Oggi è presente anche a Milano, Bergamo, Mantova e in altre città del Nord Italia. Negli anni l´associazione è diventata punto di riferimento per migliaia di ragazzi dai 18 ai 35 anni originari di diversi Paesi tra cui Filippine, Etiopia, Eritrea, Perù, Cina, Cile, Marocco, Libia, Argentina, Bangladesh, Capoverde, Iran, Sri Lanka, Senegal, Albania, Egitto, Brasile, India, Somalia, Ecuador.  
   
   
TRENTO: CONCORSO PER DIRIGENTE DEL SETTORE INFORMAZIONE E MONITORAGGI DI APPA  
 
Trento, 14 dicembre 2010 Il Servizio per il personale della Provincia autonoma di Trento comunica che è indetto un concorso riservato, per titoli, per l´accesso alla qualifica di Dirigente cui affidare l´incarico di preposizione al Settore informazione e monitoraggi dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente. Il termine per la presentazione delle domande è fissato per le ore 15.30 del giorno 11 gennaio 2011. Il testo integrale del bando di concorso, il fac-simile di domanda e di elenco titoli sono pubblicati sul Bollettino ufficiale della Regione Trentino – Alto Adige - parte Iv - del 13 dicembre 2010, e sono reperibili sul sito internet della Provincia autonoma di Trento www.Concorsi.provincia.tn.it/  
   
   
TRENTO: CONCORSO PER DIRIGENTE DEL SERVIZIO VALUTAZIONE AMBIENTALE  
 
Trento, 14 dicembre 2010 - Il Servizio per il personale della Provincia autonoma di Trento comunica che è indetto un concorso pubblico, per esami, per l´accesso alla qualifica di Dirigente cui affidare l´incarico di preposizione al Servizio valutazione ambientale. Il termine per la presentazione delle domande è fissato per le ore 15.30 del giorno 11 gennaio 2011. Il testo integrale del bando di concorso ed il fac-simile di domanda sono pubblicati sul Bollettino ufficiale della Regione Trentino – Alto Adige - parte Iv - di oggi, 13 dicembre 2010, e sono reperibili sul sito internet della Provincia autonoma di Trento www.Concorsi.provincia.tn.it.  
   
   
SARDEGNA: APPROVATI INDIRIZZI OPERATIVI PER SVILUPPO APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE  
 
 Cagliari, 14 Dicembre 2010 - La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore del Lavoro Francesco Manca, ha approvato la direttiva 2010 che disciplina gli aspetti formativi dei contratti di apprendistato professionalizzante. La delibera dà seguito al protocollo d’intesa, denominato "Linee di indirizzo per la programmazione delle azioni di sistema e formative per l’apprendistato nella regione Sardegna", siglato il 29 giugno scorso con le parti sociali e datoriali (e recepito con delibera del 6 luglio), che contiene le linee guida per la formazione nell’apprendistato. La sigla del protocollo è stata particolarmente rilevante per l’adesione dei rappresentanti delle più significative parti sociali e datoriali dell’Isola. Tutti i firmatari avevano convenuto di considerare lo strumento dell’apprendistato come principale canale d’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro, secondo percorsi di qualità utili a valorizzare ed accrescere le competenze delle persone e sostenerne la produttività nel lavoro. "Per sviluppare in Sardegna le diffuse potenzialità dell’apprendistato - ha affermato l’assessore Manca - e favorire, nel contempo, la piena operatività degli indirizzi contenuti nel protocollo d’Intesa, è necessario ridefinire il modello gestionale per la formazione nell’apprendistato attraverso il rafforzamento del ruolo dell’impresa quale soggetto con “capacità formativa”. Le linee guida sulle quali sarà ridefinito il modello per la formazione nell’apprendistato sono: il rafforzamento del ruolo dell’impresa quale soggetto con ‘capacità formativa’; il sostegno all’erogazione della formazione formale agli apprendisti nelle piccole imprese; la valorizzazione del ruolo di tutor aziendale; lo snellimento degli adempimenti formativi relativi ai contratti di apprendistato professionalizzante; la valorizzazione del ruolo degli enti bilaterali cui sono attribuite funzioni significative nell’ambito dell’apprendistato; infine, la previsione di “azioni di sistema”, tra le quali l’istituzione del ‘Repertorio regionale dei profili formativi dell’apprendistato’, il monitoraggio e la valutazione delle attività realizzate e un’incisiva azione di sensibilizzazione e promozione dello strumento. "A partire dall’apprendistato professionalizzante - ha concluso l’assessore Manca - e a seguire con le altre tipologie contrattuali per garantire il diritto-dovere di istruzione e formazione e di alta formazione, ci sono tutti i presupposti per il rilancio dell’apprendistato in Sardegna. Considerato l’alto livello di concertazione di tutti i soggetti interessati è lecito attendersi una forte risposta sia in termini occupazionali che di solidi percorsi formativi".  
   
   
ANNO EUROPEO DELLA POVERTA’. MORATTI E MOIOLI: “MILANO LABORATORIO DI SERVIZI INNOVATIVI PER VINCERE LA POVERTÀ”  
 
Milano, 14 dicembre 2010 - “L’occasione di oggi è preziosa per fare un bilancio sulle strategie di prevenzione e lotta all’esclusione sociale ma anche per rilanciare un’azione comune. Per combattere la povertà occorre mettere a sistema una rete globale di eccellenze in grado di far fronte agli effetti di una crisi globale che colpisce non solo gli Stati e le città ma anche i grandi investitori e soprattutto le famiglie”. Così il Sindaco Letizia Moratti, insieme con l’assessore alla Scuola, Famiglia e Politiche sociali Mariolina Moioli, è intervenuta, ieri al Dormitorio di viale Ortles 69, per aprire i lavori della giornata “Anno Europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale: bilancio e prospettive”. “In questi 5 anni - ha spiegato l’assessore Mariolina Moioli - il Comune di Milano ha favorito la costruzione della rete degli enti pubblici del privato sociale e del volontariato, che operano sempre in sintonia, a favore delle persone e delle famiglie in difficoltà. Si sono rafforzati gli interventi di assistenza, di accompagnamento sociale per aiutare le persone in difficoltà, per quanto possibile a recuperare autonomia. Il reinserimento nel mondo del lavoro, attraverso l’attività del centro di orientamento al lavoro, è stata implementata con risultati importanti per le persone prese in carico. Siamo ora impegnati tutti insieme a realizzare il progetto “Sistema Milano” grazie alla collaborazione degli enti del Terzo settore e a un importante finanziamento della Fondazione Cariplo”. “Milano – ha concluso il Sindaco – ha costruito una rete costituita dagli Enti pubblici, dal privato sociale, dal volontariato, dalle fondazioni e dalle imprese, promuovendo un dialogo efficace tra Governo e Istituzioni locali, che ci ha consentito di mettere in comune risorse e competenze a vantaggio della città, a vantaggio dei più deboli. Abbiamo rafforzato gli interventi di assistenza e di accompagnamento sociale. Siamo intervenuti dando sostegno, solo nel 2010, a 3.800 disoccupati, per fronteggiare la crisi occupazionale. Per l’emergenza freddo abbiamo messo in campo una serie di interventi, che vanno dall’accoglienza notturna e diurna alle Unità mobili, alla distribuzione di derrate alimentari, farmaci, sacchi a pelo e coperte di lana. Basti pensare che quest’anno sono oltre 14mila le persone che si sono rivolte al ‘Centro Aiuto Stazione Centrale’ del Comune. Penso al prezioso servizio sanitario affidato ai medici volontari italiani, all’attività dell’Ufficio Adulti che offre supporto psicologico e accompagnamento educativo, all’Ufficio volontariato del Comune, al sostegno all’integrazione. Questo è il senso più autentico di quest’Anno Europeo a Milano, un anno che ha visto la nostra città mettere a punto nuove strategie per stare vicino ai più deboli. Perché la lotta alla povertà è una sfida che, mettendo al centro l’uomo e la solidarietà, possiamo vincere. Un lavoro che vede, fianco a fianco, centinaia di realtà private e del terzo settore”.  
   
   
FVG: INTEGRATE LE PENSIONI INPS MINIME E SOCIALI  
 
Trieste, 14 dicembre 2010 - L´amministrazione regionale ha messo a disposizione, nella legge Finanziaria del 2011, una somma di 10 milioni di euro per integrare una tantum (100 euro a testa) le pensioni minime e sociali in Friuli Venezia Giulia. Il provvedimento è stato illustrato ieri a Trieste dall´assessore alle Finanze Sandra Savino ai rappresentanti dei sindacati dei pensionati. "Si tratta - ha voluto precisare l´assessore - di un´integrazione simbolica, di un piccolo segnale che la Regione ha voluto dare per essere vicina, in questo momento, ai pensionati". I 10 milioni di euro per l´una tantum rientrano comunque all´interno di uno stanziamento sociale più ampio, di 26,6 milioni di euro, destinato a sostenere le fasce più deboli della popolazione regionale. Per ottenere l´integrazione non occorrerà presentare alcuna domanda o certificato. Grazie a un accordo con l´Inps, sarà infatti inserita direttamente nell´assegno della pensione. L´integrazione, inoltre, non farà cumulo con gli altri redditi, in quanto viene considerata un "sussidio economico". Otterranno il sussidio coloro che sono titolari di pensione Inps totalmente integrata al minimo o di pensione sociale e che sono residenti in Friuli Venezia Giulia. Al provvedimento, secondo le stime, sono interessati circa 84 mila pensionati.  
   
   
NUOVE POVERTÀ: REGIONE LOMBARDIA IN PRIMA LINEA  
 
 Milano, 14 dicembre 2010 - La povertà come tutti abbiamo imparato a conoscerla non è più ormai il fenomeno che caratterizza la fragilità delle persone. All´indigenza oggi si affiancano tendenze assimilabili a povertà come quelle di cui sono protagoniste le mamme sole con bambini, i padri separati, gli anziani soli. Ha analizzato questi temi il convegno organizzato ieri al Dormitorio di Milano, in viale Ortles, come evento conclusivo dell´Anno Europeo della lotta alla Povertà. Ai lavori ha partecipato l´assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale Giulio Boscagli, che ha ricordato il metodo di lavoro di Regione Lombardia: "Vogliamo approfondire la conoscenza dei fenomeni, perché vogliamo capire come cambia la povertà, chi sono i nuovi poveri, quali sono i percorsi che portano all´indigenza e quelli di chi riesce a uscirne, e chi sono i soggetti in grado di rispondere nel modo più efficace ai bisogni vecchi e nuovi. Per questa ragione nel 2008 abbiamo creato l´Osservatorio Regionale per l´Esclusione Sociale (Ores), chiamando a collaborare, oltre alle rappresentanze istituzionali a tutti i livelli, anche le università e i migliori studiosi della materia e le organizzazioni della carità più rilevanti". Esclusione sociale e povertà sono fenomeni che, in tempi di crisi, possono causare pericolose ripercussioni e un consistente aumento delle situazioni di criticità. "In Lombardia la morsa della crisi - ha sottolineato Boscagli - ha colpito un sistema imprenditoriale fatto per lo più di piccole e medie imprese che hanno saputo reggere l´urto, sostenuto da un sistema politico e sociale che ha saputo fare rete, fare squadra per affrontare l´emergenza sotto tutti i profili. Nell´ultimo anno abbiamo sicuramente assistito ad un aumento delle persone in difficoltà, che sono cresciute di 32.000 unità, ma è altrettanto importante sottolineare la crescita degli enti non profit attivi sul versante della povertà (da 1513 sono passati a 1587 soggetti), che assistono circa 270.000 persone all´anno". Diverse le azioni messe in campo dalla Regione in questo periodo: il Fondo Nasko (finanziato con un importo di 5 milioni di euro, destinato al sostegno economico di donne che scelgono di non abortire per motivi economici); l´impegno per una migliore conciliazione dei tempi famiglia - lavoro (istituito il Comitato che ha il compito di studiare nuove proposte e gestirà fondi per 10 milioni di euro); l´housing sociale (oltre agli interventi di Edilizia Residenziale Pubblica per la realizzazione di nuovi alloggi, la Lombardia ha iniziato a sperimentare forme e modalità nuove, come il canone moderato o il canone convenzionato). L´assessore Boscagli ha posto l´accento anche sulla legge regionale sulla povertà alimentare: "Con la legge regionale n. 25/2006 abbiamo sperimentato per tre anni una strada innovativa nel panorama italiano, individuando nel terzo settore un soggetto privilegiato per rispondere al bisogno di carattere alimentare. Oggi abbiamo reso definitivo questo intervento, sostenendo con un bando annuale di 700.000 euro la realizzazione di un programma di interventi contro la povertà alimentare". I risultati quantitativi di questa iniziativa indicano che sono aumentati di oltre il 30 per cento gli enti serviti e conseguentemente sono cresciute di oltre il 25 per cento le persone assistite con gli alimenti distribuiti.  
   
   
BOLZANO, CONGEDI PARENTALI: EQUIPARAZIONE SETTORE PRIVATO A QUELLO PUBBLICO  
 
Bolzano, 14 dicembre 2010 - La Commissione provinciale per le pari opportunità accoglie con favore le recenti affermazioni del presidente della Provincia Luis Durnwalder per l´equiparazione dei congedi parentalti nel settore privato a quelli garantiti in quello pubblico. Come sottolinea la presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità, Ulrike Oberhammer, anche nel settore privato devono essere create miglior condizioni per quanto attiene i congedi parentali e di cura. All´interno della Commissione siedono esperte che si occupano della tematica professionalmente e così potranno formulare una serie di proposte che potranno fungere da sostegno ai politici per giungere all´equiparazione delle lavoratrici e dei lavoratori del settore privato a quelli del settore pubblico. Al momento attuale sono 247 i dipendenti provinciali, in maggioranza donne, a godere dei congedi parentali. "La miglior conciliabilità di famiglia e lavoro costituisce non solo un aspetto importante della parificazione delle donne, ma anche una delle sfide centrali della politica socio-occupazionale in generale", come aggiunge l´assessore provinciale alle pari opportunità, Roberto Bizzo.  
   
   
IMPRENDITORIA FEMMINILE: MERCOLEDI’ 15 DICEMBRE INCONTRO A TERNI  
 
Perugia, 15 dicembre 2010 – Il marketing relazionale è la tematica al centro di una tavola rotonda in programma mercoledì 15 dicembre, alle ore 15, nella sede della Camera di Commercio di Terni. L’incontro rientra nel Progetto transnazionale “E.m.m.a.” (Entrepreunership Methodology Mediterranaean Assistance, finanziato dall’Unione Europea con risorse del Fondo europeo di sviluppo regionale(“Fesr”)nell’ambito del Med, il Programma transnazionale di cooperazione territoriale tra Paesi del Mediterraneo di cui è Capofila la Regione Umbria. Con l’iniziativa di mercoledì prossimo si prosegue la serie di tavoli tematici iniziata il 20 ottobre scorso, con il coinvolgimento delle associazioni di imprenditrici, delle autorità locali e di esperti di settore, per analizzare e individuare le risposte più adatte alle esigenze delle imprenditrici per superare gli ostacoli che, soprattutto le imprese femminili, nel nostro territorio come in altre realtà del bacino Mediterraneo, stanno incontrando in questo momento di crisi economica. Il dibattito sarà condotto da Fabiola Sfodera, professore aggregato di marketing alla facoltà di scienze della comunicazione della Sapienza di Roma, e coordinato dall’esperta di empowerment e orientamento imprenditoriale, Stefania Vulcano. All’incontro parteciperanno inoltre esperti della Regione Umbria e di Sviluppumbria, principale partner di progetto grazie alla sua decennale esperienza nella creazione e sviluppo d’impresa. Il prossimo appuntamento dei tavoli tematici di Emma è fissato per il 12 gennaio prossimo e si svolgerà sempre presso la sede della Camera di Commercio di Terni.