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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 13 Ottobre 2011
COMMISSIONE EUROPEA : UNA TABELLA DI MARCIA PER LA STABILITÀ E LA CRESCITA  
 
Bruxelles, 13 ottobre 2011 – Ieri la Commissione ha presentato una tabella di marcia contenente la risposta complessiva necessaria per ripristinare la fiducia nell´area dell´euro e nell´Unione europea nel suo complesso. La risposta mira a rompere il circolo vizioso dei dubbi sulla sostenibilità del debito sovrano, la stabilità del sistema bancario e le prospettive di crescita dell´Unione europea. Sulla base degli impegni assunti dal presidente Barroso nel discorso sullo stato dell´Unione, la Commissione delinea cinque aspetti interdipendenti sui quali occorre agire congiuntamente e con la massima rapidità possibile. I cinque aspetti sono: una risposta decisa ai problemi della Grecia; migliorare le protezioni dell´area dell´euro contro la crisi; un approccio coordinato per rafforzare le banche europee; attuare fin d´ora le politiche per migliorare la stabilità e la crescita e costruire una governance economica più solida e integrata per il futuro. Il presidente Barroso ha dichiarato: "La tabella di marcia delinea la via di uscita dalla crisi economica. Non è più sufficiente dare risposte parziali in reazione ai vari aspetti della crisi. Dobbiamo ora anticipare i tempi. È possibile ripristinare la fiducia grazie all´impiego immediato di tutti gli elementi necessari per risolvere la crisi. Solo in questo modo potremo convincere i cittadini, i nostri partner in tutto il mondo e i mercati che le nostre soluzioni sono all´altezza delle sfide che tutte le economie stanno affrontando. Dobbiamo raggiungere un accordo in occasione del Consiglio europeo del 23 ottobre.". La tabella di marcia invita a: intraprendere un´azione decisiva sulla Grecia, in modo da dissipare ogni dubbio sulla sostenibilità economica del paese. In questo contesto rientrano il pagamento della sesta tranche, un secondo programma di aggiustamento basato su finanziamenti adeguati con la partecipazione del settore pubblico e del settore privato e un sostegno costante da parte della task force della Commissione; completare gli interventi relativi all´area dell´euro, tra l´altro rendendo operative le decisioni adottate il 21 luglio 2011, massimizzando l´efficacia del fondo europeo di stabilità finanziaria (Fesf), anticipando alla metà del 2012 il varo del meccanismo europeo di stabilità e facendo in modo che la Banca centrale europea metta a disposizione un volume sufficiente di liquidità; adottare un approccio pienamente coordinato per rafforzare le banche europee, che potrebbe essere basato su una rivalutazione effettuata dalle autorità di vigilanza ricorrendo ad un coefficiente patrimoniale temporaneo significativamente più elevato costituito da capitale di qualità elevatissima al netto delle esposizioni. Le banche dovrebbero ricorrere in primo luogo a fonti private di capitali, mentre i governi nazionali fornirebbero sostegno solo in caso di necessità. Qualora ciò non fosse possibile, la ricapitalizzazione dovrebbe essere finanziata mediante un prestito del Fesf. In caso di ricapitalizzazione le autorità nazionali di vigilanza vieterebbero alle banche la distribuzione di dividendi e premi; accelerare le politiche per la stabilità e la crescita, tra l´altro mediante la rapida attuazione degli impegni assunti in materia di servizi, energia e accordi di libero scambio e la rapida adozione delle proposte sul tappeto a favore della crescita, quali le iniziative in materia fiscale e le prossime proposte da adottare con iter accelerato, in particolare quelle volte a estendere i vantaggi del mercato unico, e investimenti mirati a livello di Unione europea, anche mediante i cosiddetti project bond; creare per il futuro una governance economica forte e integrata sulla base del vigente trattato (articolo 136), rafforzando l´approccio comunitario. Sulla base del pacchetto potenziato sulla governance economica e del semestre europeo, già approvati, le proposte mirano a integrare il meccanismo europeo di stabilità e il patto di stabilità e crescita in un unico sistema integrato di governance, al fine di accrescere la coerenza e l´efficienza. Ciò conferirebbe nuovi poteri alla Commissione/al Consiglio per intervenire nell´elaborazione dei bilanci nazionali e monitorare la loro esecuzione. La cooperazione rafforzata dovrebbe essere prevista in tutti i casi in cui un´azione decisiva verrebbe altrimenti ostacolata. Contesto La tabella di marcia presentata dalla Commissione sarà trasmessa al Consiglio europeo e al vertice dell´area dell´euro che si terranno il 23 ottobre 2011. La versione integrale del documento adottato dalla Commissione è disponibile all’indirizzo: http://ec.Europa.eu/commission_2010-2014/president/index_en.htm  Un elenco di precedenti proposte della Commissione sulla governance economica, sul risanamento del sistema finanziario e sulla ricapitalizzazione delle banche a partire dal 2008 è disponibile ai seguenti indirizzi: Affari economici e finanziari: http://ec.Europa.eu/dgs/economy_finance/index_en.htm  Mercato interno e servizi: http://ec.Europa.eu/dgs/internal_market/index_en.htm  Concorrenza: http://ec.Europa.eu/dgs/competition/index_it.htm    
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, APERTURA DELLA SESSIONE: SVILUPPI IN MEDIO ORIENTE E SENTENZA TYMOSHENKO  
 
Bruxelles, 13 ottobre 2011 - Aprendo la sessione plenaria di ieri settima il presidente del Parlamento europeo, Jerzy Buzek, ha accolto con favore i progressi verso la democrazia compiuti in Medio Oriente, pur condannando i recenti episodi di violenza. Ha inoltre condannato la sentenza a sette anni di carcere pronunciata l´11 ottobre contro la leader dell´opposizione ucraina, Yulia Tymoshenko. Buzek ha sottolineato i recenti sviluppi positivi in Libia , dove la situazione politica è ora più stabile , anche se si è detto preoccupato per la difficile situazione dei rifugiati. Si è inoltre rallegrato del fatto che la Tunisia sembra si stia avvicinando a libere elezioni e ha informato l´Aula che, nelle prossime settimane, si recherà in visita in tale paese, per trasmettere l´auspicio del Parlamento europeo per una cooperazione di buon vicinato. Egli ha quindi condannato le recenti violenze in Egitto, invitando le autorità locali a non fomentare discordia ma a promuovere la tolleranza religiosa. Il Presidente ha anche condannato le recenti violenze in Siria e Yemen, invitando la comunità internazionale a "resistere ai loro regimi brutali". Sentenza Tymoshenko "politicamente motivata" - I sette anni di carcere sentenziati per l´ex primo ministro ucraino, Yulia Tymoshenko, rappresentano un "atto con motivazioni politiche" e un caso di "applicazione selettiva della legge", ha dichiarato Buzek, sottolineando che una corretta applicazione della legge rappresenta un requisito indispensabile per qualsiasi accordo di cooperazione Ue-ucraina. Schengen: i deputati chiedono una decisione giusta sull´ingresso di Romania e Bulgaria - In seguito alla decisione dei governi olandese e finlandese di bloccare la richiesta di Romania e Bulgaria di far parte della zona Schengen, il Parlamento chiederà a Consiglio e Commissione se sia "corretto" e "legale" aver aggiunto criteri d´ingresso addizionali per questi paesi e aver sospeso la procedura in maniera indefinita. Preparazione del Consiglio europeo - I deputati discuteranno con Consiglio e Commissione il prossimo Consiglio europeo, che si terrà a Bruxelles il 23 ottobre. I temi all´ordine del giorno sono la politica economica, in particolare la competitività e la crescita dell´Ue, la preparazione al prossimo G20 e alla Conferenza di Durban sul cambiamento climatico, che si terranno a novembre. Dibattito sulla situazione in Yemen e in Bahrain - Gli ultimi sviluppi in Yemen e Bahrain saranno discussi dall´Aula con il Consiglio mercoledì sera. Nuove regole per le esportazioni di armi da fuoco - I deputati adotteranno nuove norme per il controllo delle esportazioni di armi da fuoco a uso civile (tiratori sportivi e armi da caccia) nella votazione di giovedì su un progetto di risoluzione già concordato in via informale con il Consiglio. Pur garantendo la massima sicurezza possibile, il Parlamento vuole anche fare in modo che i cacciatori e i tiratori sportivi, che escono dall´Unione europea per un certo periodo, non debbano subire procedure inutili. Iva: un nuovo sistema europeo - Il Parlamento si pronuncerà giovedì sulle modalità in cui l´imposta sul valore aggiunto dovrebbe essere strutturata e applicata in futuro. L´iva costituisce una delle principali fonti di entrate fiscali, ma il sistema presenta molte lacune.  
   
   
BULGARIA E ROMANIA: I DEPUTATI APPOGGIANO L´ADESIONE ALL´AREA SCHENGEN  
 
Bruxelles, 13 ottobre 2011 - Gli eurodeputati hanno discusso mercoledì sul diritto di Bulgaria e Romania di entrare a far parte dell´accordo Schengen. Alle stesse condizioni degli altri 22 Stati membri. Se l´8 giugno il Parlamento europeo aveva dato il via libera alla loro adesione, tre mesi dopo - il 22 settembre - Olanda e Finlandia si sono opposti: entrambi i paesi chiedono che Bulgaria e Romania soddisfino dei nuovi criteri riguardanti la corruzione e il crimine organizzato. Al contrario, il presidente Jerzy Buzek e i parlamentari domandano agli Stati membri di includere Bulgaria e Romania nell´accordo sostenendo che soddisfano pienamente i requisiti per potervi aderire. Per permettere a nuovi stati di far parte dell´area Schengen bisogna avere l´unanimità dei 22 Stati membri dell´Unione europea. Inoltre Jerzy Buzek si è rivolto all´Olanda e alla Finlandia al fine di rivedere la propria posizione senza ascoltare le correnti più nazionaliste. Mercoledì i parlamentari hanno chiesto al Consiglio e alla Commissione di esprimersi sulla "correttezza" e la "legalità" delle nuove richieste che non fanno parte dell´accordo iniziale. Nella risoluzione che viene votata giovedì, il Parlamento europeo dichiara che non possono essere imposti nuovi criteri agli Stati membri che sono nella fase di adesione all´area di Schengen.  
   
   
LA PLENARIA DISCUTE LE ULTIME MISURE PROPOSTE PER USCIRE DALLA CRISI DELL´EUROZONA  
 
Bruxelles, 13 ottobre 2011 - Durante il dibattito in Aula sulle misure proposte dal Presidente della Commissione Barroso per uscire dalla crisi, inclusi la ricapitalizzazione delle banche europee e ulteriori misure di governance economica, un senso d´urgenza è prevalso negli interventi dei deputati. Alcuni hanno sostenuto a pieno le proposte, altri ne hanno sottolineato la mancanza di ambizione. Ci sono state anche molte domande sul previsto processo di ricapitalizzazione. Joseph Daul (Ppe, Fr): "Accolgo con favore le proposte di Barroso. Dobbiamo ora smettere di lavorare col contagocce e adottare un approccio più ambizioso". Martin Schulz (S&d, De): "Sapevamo ciò che bisognava fare con le banche già tre anni fa, ma non è stato fatto nulla. Se i contribuenti pagheranno per salvare le banche, allora le banche dovranno essere subordinate agli stati". Guy Verhofstadt (Alde, Be): "La ricapitalizzazione bancaria deve essere effettuata secondo un piano europeo e non attraverso piani nazionali. Abbiamo anche bisogno di introdurre gli Eurobond al più presto possibile e di rimuovere la regola del voto all´unanimità nel Fondo salva stati". Rebecca Harms (Verdi/ale, De): "Prima di procedere con la ricapitalizzazione delle banche, vediamo di capirne il costo. Se le ricapitalizziamo, allora bisogna fermare le pratiche attuali di bonus e pagamenti". Jan Zahradil (Ecr, Cz): "La soluzione non è più Europa e ricapitalizzazione, ma bancarotte controllate e fallimenti consentiti". Lothar Bisky (Gue/ngl, De): "Il problema è che ci sarà una battaglia per applicare le misure proposte da Barroso. Inoltre, le misure che sono in vigore stanno colpendo i cittadini e non chi ha causato la crisi. Nigel Farrage (Efd, Uk): "Il tentativo di salvare l´Euro è uno schema Ponzi".  
   
   
VENDOLA: "COSTRUIAMO L´EUROPA DELLE BUONE PRATICHE DI CHI RISPETTA L´AMBIENTE"  
 
Bruxelles, 13 ottobre 2011 - “Abbiamo bisogno di mettere in piedi nuove politiche che riguardano l’acqua, l’energia, la difesa del suolo e dell’atmosfera, la lotta contro la mutazione climatica e contro l’inquinamento. Da questo punto di vista è opportuno, dal momento che i grandi del mondo fanno solo chiacchiere, che le comunità locali si organizzino e costruiscano reti di buone pratiche”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo l’ 11 ottobre a Bruxelles, nell’ambito degli Open Days 2011, al workshop su: “Europa 2020, Regioni e città che contribuiscono all’efficienza delle risorse”. Il presidente Vendola ha relazionato sul tema “Acqua, desertificazione, cambiamento climatico al livello locale ed europeo” ed ha concluso i lavori del seminario. “Mentre l’Europa delle istituzioni comunitarie sembra avvitarsi nelle proprie nevrosi incapace di definire una strada per rilanciare il progetto di una grande Europa – ha aggiunto Vendola – oggi è l’Europa dei comuni, delle regioni e delle comunità locali che prova a ragionare di temi che interessano direttamente la vita dei cittadini ponendosi questioni complesse e delicate. Come si governa per esempio il ciclo dell’acqua laddove in Europa c’è chi muore per troppa acqua e chi rischia di morire per poca acqua? Come si governa il ciclo dell’energia nel tempo storico della necessità di liberarsi dalla dittatura dei combustili fossili e del petrolio? Come si lotta contro quel cambiamento climatico che è anche una delle ragioni che spinge gli eco-profughi a muoversi lungo le rotte dei flussi migratori? Ecco questi sono i temi sui quali discute l’Europa delle comunità locali e quella dei popoli e da qui nasce la necessità di mettere insieme la banca delle buone pratiche e di socializzare le esperienze “. “Penso che l’agenda europea - ha continuato Vendola - debba finanziare sempre di più uno sviluppo ecosostenibile e che l’ecologia debba attraversare la politica agricola, la politica industriale, la politica della mobilità e dell’educazione. Dobbiamo aiutare ciascuno a mettere in campo buone pratiche per inventare il futuro e forse, di fronte a questo grande debito ecologico che cresce nel mondo e nell’Europa, dobbiamo costruire per esempio una banca ecologica europea. La domanda è perchè Napoli non deve avere un modello di smaltimento dei rifiuti come quello che ha Copenaghen e che funziona benissimo? Perché non costruiamo l’Europa delle buone pratiche, di chi rispetta, valorizza e ama l’ambiente? La Puglia da questo punto di vista è un laboratorio. Abbiamo per esempio investito sul rinnovabile nel settore dell’energia e oggi vogliamo essere all’avanguardia in Europa perchè immaginiamo una seconda fase, quella cioè dell’autoproduzione per l’autoconsumo. Un pannello per ogni casa, per ogni scuola e ospedale o area di parcheggio. Non ci deve essere impatto ambientale devastante, bensì energia dolce e sobrietà nell’uso e consumo delle risorse scarse come l’acqua e nell’organizzazione di tutti i nostri consumi. C’è una crisi del mondo che è anche una crisi ambientale. E noi che governiamo territori importanti dobbiamo cominciare ad usare la crisi come occasione per cambiare lo stile di vita e delle politiche pubbliche”.  
   
   
ALCOTRA RISKNAT - I RISULTATI DELLA TERZA RIUNIONE DEL COMITATO DI PILOTAGGIO POLITICO  
 
Aosta, 13 ottobre 2011 - Nel pomeriggio del 10 ottobre scorso si è svolto, al Centro Congressi del Grand Hotel Billia, il terzo Comitato di pilotaggio politico del Progetto strategico Alcotra Risknat, presieduto dall’Assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica, Marco Viérin. Alla sessione hanno partecipato i rappresentanti dei partner del progetto Risknat Michel Charlet (Vice-président chargé de l´Aménagement du territoire, du Logement, des Transports, des Relations Transfrontalières et Européennes - Conseiller Général Canton de Chamonix Mont-blanc du Conseil Général de la Haute-savoie), Alain Chabrolle (Vice Président délégué à la santé et à l’environnement de la Région Rhône-alpes) e Hubert Goetz (Dreal Rhône-alpes), Jacques Melly (Chef du département des transports, de l´équipement et de l´environnement du Canton du Valais), Renata Briano (Assessorato dell´ambiente e sviluppo sostenibile, protezione civile, caccia e pesca, acque interne, altra economia e stili di vita consapevoli della Regione Liguria), Mariano Porro (Vicepresidente dell´Amministrazione provinciale di Imperia, con delega alla difesa del territorio, politiche agricole e floricoltura). I rappresentanti della Région Provence Alpes Côte d´Azur, Cecille Helle, e del Conseil Général des Alpes Maritimes, Anne Sattonnet, non potendo partecipare, hanno inviato un documento nel quale ribadivano la necessità di proseguire con l’iter intrapreso e la priorità di dare seguito alle linee politiche già individuate a Sion nell’autunno scorso. Il progetto strategico Gestione in sicurezza dei territori di montagna transfrontalieri, del valore di 12 milioni di euro, vede l’Assessorato delle opere pubbliche quale capofila ed è prioritariamente finalizzato alla creazione di una piattaforma di collaborazione in materia di rischi naturali, per lo scambio di esperienze e di competenze sia sulle tecniche impiegate che sulle metodologie applicative a livello di arco alpino occidentale (Francia, Italia e Cantone del Vallese). La realizzazione del progetto è stata avviata nel 2009 e si prevede di giungere ad una conclusione entro al metà del 2012. La riunione ha portato alla validazione politica dei risultati ottenuti con il progetto che, a seguito degli indirizzi politici, ha visto l’implementazione del Geoportale on line con un collegamento in una rete transfrontaliera in tempo reale dei rispettivi Centri Funzionali, all’emanazione di linee guida per l’interpretazione dei dati radar-satellitari, alla redazione di cartografie multi rischio ponendo particolare attenzione alla sicurezza delle strutture viarie e alla stipula di un accordo per la gestione transfrontaliera del rischio sismico, all’approvazione della struttura del documento strategico finale e all’esame di nuove proposte progettuali. All’unanimità tutti i referenti politici hanno riaffermato la strategicità del proseguire la fruttuosa cooperazione transfrontaliera, ormai ventennale, in materia di rischi naturali. Tra le priorità emerse nel corso del dibattito, particolare rilievo è stato dato alla necessità di diffondere una cultura del rischio, soprattutto attraverso il miglioramento della comunicazione e del dialogo sui rischi naturali e attraverso azioni per sviluppare la memoria degli eventi emergenziali nella popolazione. L’assessore Marco Viérin ha espresso la massima soddisfazione per il clima di intensa collaborazione che ha caratterizzato la riunione ed ha evidenziato la necessità, condivisa dai rappresentanti delle altre regioni, che «siano create linee politiche comuni in materia di rischi naturali, in particolare in un momento in cui deve essere massimizzata l’attenzione all’utilizzo delle risorse finanziarie, per pervenire alla gestione dei rischi idrogeologici in una prospettiva di sostenibilità sociale delle azioni di protezione da realizzare». In tale ottica, l’Assessore Marco Viérin, ha quindi proposto di aumentare le occasioni di confronto e di scambio tra gli amministratori in una prospettiva di rafforzamento dei rapporti transfrontalieri a livello politico.  
   
   
EUREGIO: OGGI A CASTEL TIROLO LA PRIMA RIUNIONE DEL GECT  
 
Trento, 13 ottobre 2011 - Da giugno l’Euregio Tirolo-alto Adige-trentino può contare su uno strumento istituzionale e operativo nella forma di un Gruppo europeo di cooperazione territoriale (Gect). Gli organi del Gect - direttivo e assemblea - si riuniscono per la prima volta - giovedì 13 ottobre - a Castel Tirolo, guidati dai governatori Luis Durnwalder, Lorenzo Dellai e Günther Platter. Dal 13 settembre il Gect "Euregio Tirol-alto Adige-trentino" è iscritto ufficialmente nello specifico registro e figura come 21mo Gruppo europeo di cooperazione territoriale nell´Ue. Sulla base di questo quadro giuridico si può quindi avviare il concreto lavoro di collaborazione tra i tre territori alpini. Nella prima seduta, il Gect, con le Province di Bolzano e Trento e il Land Tirol, è chiamato a decidere sul programma di attività con progetti di cooperazione transfrontaliera nei diversi settori: cultura, sanità, mobilità, energia, istruzione, immigrazione. La seduta costitutiva vedrà al lavoro gli organi del Gect dell´Euregio: il direttivo, composto dai tre Governatori, e l´assemblea, allargata ai Presidenti dei Consigli provinciali, a tre assessori e a tre consiglieri. L´appuntamento è fissato per domani, giovedì 13 ottobre, alle ore 10.30, a Castel Tirolo, considerato che in base al principio di rotazione la prima fase della presidenza spetta all´Alto Adige.  
   
   
BOLZANO, DURNWALDER A BRUXELLES DISCUTE DI SANITÀ E DI EDILIZIA AGEVOLATA  
 
Bolzano, 13 ottobre 2011 - Questioni che toccano direttamente la salute degli altoatesini, dalla mobilità dei pazienti alle vaccinazioni, dai medicinali alle professioni sanitarie, sono state discusse a Bruxelles il 12 ottobre dal presidente della Provincia Luis Durnwalder con il commissario Ue alla salute John Dalli. Nella trasferta Durnwalder ha anche approfondito i modelli europei del "Bausparen", l´innovativo progetto che la Giunta provinciale vuole introdurre per favorire i cittadini nell´acquisto della casa in proprietà. A margine della sessione plenaria del Comitato delle Regioni, nella "due giorni" a Bruxelles il presidente Durnwalder ha approfondito alcune questioni in due settori prioritari nell´azione politica della Giunta: la salute e la casa. Con il commissario Ue alla salute e alla tutela del consumatore, il maltese John Dalli, Durnwalder ha affrontato gli aspetti connessi alla direttiva sulla mobilità del paziente, che nel 2013 consentira´ al cittadino di usufruire di prestazioni stazionarie e ambulanti anche in altri Paesi Ue. "Si pone quindi l´esigenza di definire chiaramente e in maniera uniforme gli standard di assistenza e i criteri minimi di qualità che una struttura deve possedere", ha spiegato Durnwalder. Il commissario ha riferito che si va in questa direzione e ha ricordato anche due misure essenziali per evitare eccessi nella mobilità del paziente: la necessaria pre-autorizzazione dello Stato (esclusa nei casi di malattie rare) e l´obbligo di mantenere i rimborsi per le prestazioni all´estero entro i limiti massimi di quelli concessi dallo Stato di appartenenza del cittadino. Si è parlato anche di vaccinazioni obbligatorie e della necessità di regolamentare la questione a livello europeo, comprese le relative sanzioni. La competenza resta degli Stati nazionali ma l´Ue intende intensificare l´informazione preventiva e le raccomandazioni ai Paesi membri, ha assicurato il commissario Dalli. Durnwalder ha ricordato anche le difficoltá che persistono nel riconoscimento delle professioni sanitarie in un altro Paese e ha chiesto di valutare la possibilità di armonizzare i percorsi di studio (durata, materie, tirocinio, ore di lezione) per agevolare il riconoscimento. "Il commissario ha condiviso la posizione e ha ribadito la sua convinzione che titoli di studio emessi da enti qualificati debbano essere riconosciuti anche in un Paese diverso", riferisce Durnwalder. Un regolamento o comunque un atto legislativo emanato dall´Ue dovrebbe invece chiarire la questione dei medicinali che cambiano nome e indicazioni di vendita a seconda dei singoli Paesi, con il risultato che quelli disponibili all´estero non possono essere prescritti dal Servizio sanitario né rimborsati: l´Ue intende intervenire sulla descrizione dei principi attivi e prevedere un elenco del medicinale comprendente le sue diverse forme linguistiche. Grande interesse ha suscitato inoltre il progetto sovraregionale di Medical School, che Durnwalder ha illustrato al commissario invitandolo anche a visitare l´Alto Adige. Nel secondo incontro il Presidente ha discusso le esperienze in Europa del modello del "Bausparen" con Anja Gruhn, direttrice a Bruxelles della rappresentanza dell’Europäische Bausparkassenvereinigung, la Federazione europea del risparmio e del credito per la casa. "Il Bausparen è un sistema innovativo - ha ricordato Durnwalder - sul quale la Giunta provinciale sta verificando la fattibilità in Alto Adige." È pensato per le future generazioni e riguarda il sistema di graduale costruzione del risparmio che il cittadino potra´ investire poi nell’alloggio per raggiungere la casa di proprietà. "È un modello non previsto in Italia, ora stiamo verificando tutti i presupposti e naturalmente sono molto interessato alle esperienze già attuate negli altri Paesi", ha concluso Luis Durnwalder, che a Bruxelles ha raccolto utili informazioni.  
   
   
INDUSTRIA. SAGLIA: DAL 2010 STIPULATI 162 CONTRATTI DI RETE 156 I DISTRETTI INDUSTRIALI, LA MAGGIOR PARTE AL NORD  
 
 Roma, 13 ottobre 2011 - “Da aprile 2010 a oggi sono stati stipulati 162 contratti di rete. I distretti industriali sono 156 e la maggior parte opera in Lombardia e nelle Marche”. Ad annunciarlo è Stefano Saglia, sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico con delega all’energia, nel corso del suo intervento al convegno Reti Di Impresa Scelta Strategica Per Il Sistema Produttivo Italiano che si è tenuto oggi presso la Camera di Commercio di Brescia. “Le imprese in rete – afferma il sottosegretario – hanno avuto una migliore capacità di tenere il mercato in un momento di grave crisi rispetto alle imprese isolate o non relazionate. Fare rete per mette, dunque, alle imprese di innovarsi e internazionalizzarsi. L’italia è il paese dei distretti e quindi la collaborazione tra le aziende è un asset consolidato”. “Il maggior numero di imprese aderenti ai contratti di rete – spiega Saglia – è presente in Emilia-romagna (seguita da Toscana, Marche e Campania). Sotto il profilo settoriale riguardano per lo più il settore dell’industria e dell’artigianato (50,8%) e dei servizi (29,4%)”. “I 156 distretti – continua il sottosegretario – sono presenti per poco più del 50% al Nord (25% nel Nord Ovest e 26,9% nel Nord Est), per il 31,4% al Centro e il 16,7 nel Mezzogiorno. Coprono poco più di 2.200 comuni e quasi 2 milioni di occupati in attività manifatturiere e sono specializzati nel Made in Italy”. “Altre forme di collaborazione – conclude Saglia – sono l’aggregazione in Gruppi e gli accordi di collaborazione. I 76 mila Gruppi hanno permesso di mantenere e rafforzare la propria posizione competitiva nei mercati mondiali. Inoltre il contratto di rete favorisce lo sviluppo dell’innovazione e della tecnologia. Ai Gruppi sono riconducibili oltre la metà del volume di affari complessivo delle imprese italiane. Sono 310 mila le imprese che hanno utilizzato gli accordi di collaborazione”.  
   
   
EXPO. ALLI: BIE SODDISFATTO PER GOVERNANCE E RISULTATI  
 
 Parigi, 13 ottobre 2011 - Il sottosegretario della Regione Lombardia Paolo Alli, in rappresentanza del commissario generale Roberto Formigoni, ha partecipato ieri alla riunione del Comitato Esecutivo del Bie, insieme a Stefano Boeri, in rappresentanza del commissario straordinario Pisapia, e Giuseppe Sala amministratore delegato di Expo 2015 spa. ´Abbiamo relazionato dettagliatamente - spiega Alli - lo stato di avanzamento di tutto il progetto: il Comitato ha manifestato la propria soddisfazione per come sta procedendo la preparazione del grande evento, per l´alto numero di adesioni da tutto il mondo (57 Paesi a oggi) e per la conferma che abbiamo dato sull´apertura dei cantieri e l´avvio dei lavori entro fine ottobre´. Particolarmente apprezzata l´impostazione culturale e la capacità di sviluppare il tema (´Nutrire il pianeta, energia per la vita´) con un filo unitario che collegherà tutti i padiglioni del sito espositivo e animerà l´intero evento. Il comitato ha apprezzato anche la governance di Expo 2015, che è stata presentata oggi per la prima volta in modo ufficiale, governance che si articola attraverso le due figure del commissario straordinario, nella persona del sindaco di Milano Giuliano Pisapia, e del commissario generale, nella persona del presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni. Prossimo appuntamento il primo International Participants Meeting, che si terrà a Milano e sul Lago di Como dal 25 al 27 Ottobre.  
   
   
LOMBARDIA SEMPLICE: IL PIANO ANTI-BUROCRATE 10 TESTI UNICI AL POSTO DELLE 1600 LEGGI PRIMA ESISTENTI STIPENDI DIRIGENTI LEGATI ALLE FACILITAZIONI DELLE PRATICHE  
 
Milano, 13 ottobre 2011 - Un maggiore raccordo normativo tra le Regioni per semplificare il lavoro delle imprese e la vita dei cittadini. E´ questa la necessità che l´assessore alla Semplificazione e Digitalizzazione della Regione Lombardia Carlo Maccari ha segnalato, intervenendo in videoconferenza al convegno ´La qualità della normazione come fattore di competitività e innovazione della Pubblica amministrazione´, che si è tenuto a Roma. ´In questi anni le Regioni hanno preso molto sul serio il tema di questo convegno - ha detto Maccari -, ritenendo la qualità delle leggi uno dei veicoli di maggiore competitività su cui fare leva. Siamo convinti che questa sia la strada da perseguire e che necessiti di un forte raccordo anche tra le Regioni; a volte il mondo dell´impresa ci dice, infatti, come spesso, su materie importanti, la scarsa collaborazione abbia portato alla realizzazione di norme, che costringono imprese con siti produttivi in territori distanti anche poche centinaia di metri a doversi rapportare in modo differente´. Una necessità di semplicità e chiarezza che Regione Lombardia ha applicato attraverso il programma ´Lombardia semplice´, l´Agenda di Governo 2011-2015 per la semplificazione e la modernizzazione del sistema Lombardia. ´Tra gli strumenti principali all´interno dell´Agenda - ha spiegato l´assessore - abbiamo la check list, realizzata per la semplificazione preventiva degli atti amministrativi´. La misura contiene dieci semplici quesiti in quattro diversi ambiti di intervento: analisi dell´adempimento (materia, soggetti e sinteticità), riduzione dei tempi, riduzione dei costi informativi, finanziari, di adempimento e di adeguamento, proporzionalità degli adempimenti. Si tratta di uno strumento di supporto alla valutazione preventiva degli atti che hanno per oggetto procedimenti da cui scaturiscono oneri, diretti o indiretti, su cittadini, imprese, no profit ed Enti. ´Dal 15 ottobre - ha precisato l´assessore - sarà in vigore in tutte le Direzioni generali e, dal 1 gennaio prossimo, verrà utilizzato anche per la stesura dei decreti, in modo da contribuire a un cambiamento culturale profondo nella realizzazione delle norme´. Il secondo punto illustrato dall´assessore è stato l´avere legato la parte variabile dello stipendio dei dirigenti al raggiungimento di 50 obiettivi di semplificazione normativa segnalati dalle aziende e dalla società civile. ´Abbiamo dato grande importanza alla formazione - ha spiegato Maccari - che consideriamo uno strumento fondamentale. Tante volte la scarsa percezione delle norme da parte del territorio è dovuta a una non sufficiente preparazione degli operatori regionali. Per questa ragione abbiamo appena concluso un percorso di formazione con oltre 600 funzionari e ci stiamo attivando anche nei confronti degli Enti locali´. L´assessore ha infine ricordato l´impegno di Regione Lombardia nella riduzione delle leggi: ´Siamo la Regione che ne ha meno in Italia - ha concluso -. Abbiamo compiuto un lavoro di semplificazione, che ha consentito di realizzare dieci Testi unici, abrogando 1600 leggi e riducendo il corpus normativo attuale a 429. Ma, se non consideriamo le 100 esclusivamente finanziarie e quelle di modifica alle norme vigenti, possiamo ridurre a 60 le leggi sostanziali. Un risultato che non ha eguali in Italia´.  
   
   
FVG: TONDO ILLUSTRA A CASINI AGGIORNAMENTO DEL PROGRAMMA  
 
Trieste, 13 ottobre 2011 - Un´analisi del momento politico nazionale e l´aggiornamento del programma di governo del Friuli Venezia Giulia, approvato in Consiglio regionale il 28 settembre, sono stati al centro, ieri a Roma, di un incontro tra il presidente della Regione Renzo Tondo e Pierferdinando Casini, presidente dell´Udc, partito che fa parte della maggioranza consiliare ed è rappresentato nella Giunta regionale. Nel corso del cordiale colloquio, che si è protratto per 45 minuti nella sede della Camera dei Deputati, Casini ha svolto assieme al presidente Tondo un´analisi dell´aggiornamento programmatico proposto da Tondo, al quale ha espresso condivisione e soddisfazione per le scelte fatte (dalla costante riduzione del debito al taglio dei costi della politica) condividendo la necessità di proseguire con concretezza e rapidità alla loro attuazione.  
   
   
LA REGIONE VALLE D’AOSTA RIAPRE IL TAVOLO ANTICRISI  
 
Aosta, 13 ottobre 2011 - Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, e l’Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, Claudio Lavoyer hanno convocato per venerdì 14 ottobre alle ore 15,30 nella saletta di piano terra di Palazzo regionale i rappresentanti del “Tavolo anticrisi”. Considerato il perdurare della difficile congiuntura economica e nell’obiettivo di adottare un’azione di coordinamento e di collaborazione per la crescita economica nel sistema Valle d’Aosta, sono quindi stati convocati i rappresentanti delle parti sociali, dei vari settori dell’imprenditoria e del mondo del volontariato, nonché Finaosta, Celva e Chambre Valdôtaine, per fare il punto della situazione a livello locale e per trarre riflessioni comuni per un sostegno al mondo economico valdostano.  
   
   
LAVORO: LETTERA DI ZAIA AI MINISTRI VENETI. RIFLETTORI SUI CASI DI ALENIA E RAFFINERIA ENI.  
 
Venezia, 13 ottobre 2011 - Il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha inviato ieri una sua lettera ai Ministri veneti del Governo Berlusconi, Renato Brunetta, Giancarlo Galan, e Maurizio Sacconi, rivolgendo loro un appello in merito alla situazione legata alla crisi economica e lavorativa in Veneto, ed in particolare nell’area di Porto Marghera. “Caro Ministro – scrive tra l’altro Zaia – mi rivolgo a te perché tu sia al mio fianco nel sostenere il nostro Veneto in questo momento critico e soprattutto cruciale per lo sviluppo futuro. In particolare, non è più procrastinabile un ulteriore e più incisivo impegno da parte del Governo per l’area di Venezia, che sta vivendo un pericoloso declino industriale”. Zaia fa una premessa di carattere generale: “I numeri parlano da soli – scrive – la perdita complessiva dovuta alla crisi che stiamo vivendo viene calcolata attorno alle 70.000 posizioni lavorative, con 123.000 disoccupati nel primo trimestre 2011. La contrazione occupazionale iniziata nell’estate 2008 non ha ancora dato luogo ad un movimento di recupero e la disoccupazione è passata dal 2,3% del periodo pre-crisi ad oltre il 7,5% di oggi. E’ evidente – aggiunge il presidente – che senza recupero dei livelli occupazionali non ci può essere compressione della disoccupazione”. Zaia concentra poi la sua attenzione sulla provincia di Venezia: “In particolare – scrive – la situazione sta diventando insostenibile e preoccupante per le crisi che stanno interessando Fincantieri, la Raffineria Eni, Pansac, Vinyls, Dexion, Alenia Aeronavali, senza menzionare grandi aziende già chiuse come Montefibre, Sirma, Dow Chemical”. “Si tratta di quasi 3.500 posti di lavoro in forse – aggiunge Zaia – e di altrettante famiglie che rischiano di varcare la soglia di povertà con le quali, come presidente di questa Regione, non posso che condividere la preoccupazione” e “sentire la grande responsabilità che deriva da questa situazione”. Zaia, ricordando che “il polo chimico di Marghera ed il suo indotto si sarebbero dovuti considerare un patrimonio da qualificare, se pur secondo una rigorosa linea di rispetto dell’ambiente”, porta all’attenzione dei Ministri veneti, in particolare, “le drammatiche situazioni di Alenia Aeronavali e della Raffineria dell’Eni”. Quanto ad Alenia, Zaia ricorda che è passata da 850 dipendenti prima della crisi agli attuali 380 e che l’azienda, dopo aver dichiarato anche davanti alle Istituzioni locali l’intenzione di investire nel territorio, ha deciso improvvisamente di chiudere lo stabilimento di Tessera. “Il paradosso assolutamente inaccettabile – scrive ancora Zaia nella lettera ai Ministri veneti – è che quando Alenia, non molti anni fa, era definita ‘la gallina dalle uova d’oro di Finmeccanica’, con le proprie risorse ha contribuito a salvare gli stabilimenti di Campania e Puglia, passando parte delle proprie commesse e assumendo quasi 200 lavoratori campani e pugliesi, oltre ad un centinaio di lavoratori in trasferta da altri stabilimenti di Finmeccanica in difficoltà, rinunciando ad assumere in Veneto, distogliendo soprattutto risorse al proprio sviluppo e seppellendo così 70 anni di eccellenza nel settore”. Il presidente del Veneto affronta anche la recente “crisi” legata alla decisione di Eni di fermare per sei mesi gli impianti della raffineria veneziana che occupa 353 dipendenti diretti e 500-1200 nell’indotto, con la cassa integrazione straordinaria per 220 lavoratori. “Il timore che non appare infondato – scrive Zaia – è che questo sia solo un passo ulteriore verso la fine del polo industriale di Porto Marghera”. Chiedendo a Brunetta, Galan e Sacconi un più incisivo impegno da parte del Governo su tali questioni, Zaia sottolinea che “bisogna favorire il rilancio delle realtà produttive esistenti e la riconversione verso produzioni sostenibili delle aree ambientalmente compromesse: tutte situazioni nelle quali i progetti di riutilizzo sono rallentati nella maggior parte dei casi a causa della complessità delle procedure burocratiche, dei costi, delle disposizioni in materia di bonifica e di logiche di attesa legate a convenienze immobiliari”. Zaia rammenta che a questo proposito, su istanza della Regione del Veneto, il Ministero dello Sviluppo Economico ha decretato il 5 maggio 2011 l’accertamento delle condizioni per il riconoscimento di crisi complessa. “In tal senso – conclude Zaia nella sua lettera ai Ministri veneti – sono convinto che anche con il nostro impegno e con la sensibilità del Governo si possa dare un seguito a questo intervento, garantendo il sostegno concreto che quest’area merita”.  
   
   
“INDIGNATI D’ITALIA”, ASSESSORE REGIONALE DELL’ UMBRIA SABATO 15 A MANIFESTAZIONE ROMA  
 
 Perugia, 13 ottobre 2011 – “Saremo a Roma, con il popolo degli ‘Indignati’, per manifestare affinché non lo sviluppo economico fine a se stesso, ma la qualità della vita, dell’ambiente e delle relazioni umane ritornino al centro delle agende politiche”. È quanto afferma l’assessore regionale Stefano Vinti, annunciando la sua partecipazione alla manifestazione degli “Indignati d’Italia” in programma a Roma, sabato 15 ottobre, in contemporanea con altre 400 manifestazioni in 45 Paesi del mondo. “Indignarsi – sostiene – è necessario, ma non sufficiente. Innanzitutto cogliamo la grande novità di questa manifestazione, o meglio, di queste manifestazioni, perché di pluralità in movimento si tratta. Dall’europa al Nord America, dall’America Latina al Nord Africa, gente comune di diverse lingue, culture, abitudini sta chiedendo un cambiamento. Questo mondo, così com’è, non assicura nessuna sopravvivenza alle prossime generazioni, bisogna quindi ripensare la ‘gestione’ del pianeta e delle sue risorse”. In tanti Paesi europei, e non solo, si scenderà in piazza, il 15 ottobre, non solo per esprimere indignazione, ma per proporre e condividere altre strade. “L’appello degli Indignati italiani – dice Vinti – sottolinea come ‘le ricette di Governi, Unione Europea, Banca centrale europea e Fondo monetario sono inique e sbagliate, utili a difendere rendite e privilegi e renderci tutti più schiavi. Distruggono il lavoro e i suoi diritti, i sindacati, il contratto nazionale, le pensioni, l’istruzione, la cultura, i beni comuni, il territorio, la società e le comunità, tutti diritti garantiti dalla nostra Costituzione. Opprimono il presente di una popolazione sempre più impoverita e negano il futuro ai giovani’. Tutto ciò – rileva l’assessore regionale - può essere modificato con una diversa volontà politica e, soprattutto, con il protagonismo di un forte movimento dal basso che tante volte in passato è stato decisivo in grandi fasi di trasformazione. Ne è un esempio la battaglia, vinta, dei referendum”. “Per uscire dalla crisi – conclude – la ricetta che vogliamo per uscire dalla crisi si basa su poche, chiare questioni: ridistribuzione della ricchezza, riconversione ecologica, giustizia sociale, taglio alle spese militari, libertà di espressione. Solo con queste parole d’ordine si può mettere in campo un necessario processo di innovazione basato sull’eliminazione degli sprechi, sulla garanzia dei beni comuni, sulla partecipazione democratica”.  
   
   
SARDEGNA: IN VISTA DI UNA FINANZIARIA CON RISORSE RIDOTTE SERVE SFORZO COMUNE PER LA CRESCITA  
 
 Cagliari, 13 Ottobre 2011 - "Una prima serie di incontri positivi, ai quali ne seguiranno altri per analizzare gli aspetti tecnici e recepire le istanze, che hanno permesso di avviare un percorso comune in vista di una Finanziaria che dopo l´ultima manovra di fine estate imposta da Bruxelles, vede le risorse disponibili per tutte le regioni e gli enti locali, diminuire drasticamente". E´ quanto affermato dal vice presidente della Regione e assessore della Programmazione Giorgio La Spisa, incontrando ieri , per la presentazione della Manovra Finanziaria 2012, le Autonomie Locali, le Parti Sociali e le Associazioni di Categoria. "La Sardegna, nel 2012, dovrà ridurre la spesa effettiva di ben 400 milioni di euro - ha ripreso La Spisa - e questo comporta l’assoluta necessità di razionalizzare la spesa. La nostra proposta è quella di puntare su una Finanziaria incentrata sullo sviluppo lasciando invariata la spesa per il lavoro, per le politiche sociali, per l’impresa, per la salute, per l’istruzione, la ricerca e l´innovazione, per le infrastrutture e i servizi avanzati e riducendo gli sprechi. Serve uno sforzo comune per trovare la strada giusta verso la crescita". Nel corso degli incontri sono arrivati i primi apprezzamenti e alcuni spunti migliorativi.  
   
   
SVILUPPO: PATTO PER CRESCITA IMPRESE O SICILIA NEL BARATRO  
 
Palermo, 13 ottobre 2011 - "Dobbiamo stipulare un patto per lo sviluppo del tessuto imprenditoriale siciliano, un comparto fatto di 500 mila imprese, il 90 per cento delle quali piccole con meno di 15 dipendenti, ma tutte in grave crisi e che oggi hanno lanciato il loro grido di aiuto che mi sento di condividere". Lo dice l´assessore regionale alle Attivita´ produttive, Marco Venturi, che ieri ha presieduto un tavolo sullo stato di grave crisi delle imprese in sicilia. Un incontro, chiesto da Rete imprese Italia (casartigiani, Confartigianato, Confcommercio, Confcommercio, Cna), al quale hanno partecipato pure rappresentanti di Cia Sicilia, Claai Sicilia, Confagricoltura Sicilia, Confcooperative Sicilia e Legacoop Sicilia. "E´ vero che in Sicilia stiamo assistendo ad una deindustrializzazione di massa - prosegue Venturi - in tutti i settori, ma si tratta di un processo che sta avvenendo in tutto il Paese e che in Sicilia e´ aggravato dalla grave crisi economica e finanziaria a livello globale. Questo Governo deve puntare sul rilancio del mondo produttivo puntando sullo sviluppo e non piu´ sull´assistenza. Per fare questo, bisogna sviluppare un sistema del credito snello e veloce, rinforzando il sistema dei consorzi fidi come gia´ fatto in altre regioni, tipo Lombardia e Piemonte, affinche´ possano svolgere un vero ruolo di sostegno e garanzia per il mondo delle imprese. Credo pure che dobbiamo pensare a una riforma del sistema del mediocredito regionale che passa non necessariamente da una fusione di Ircac e Crias ma scongiurando la nascita di un nuovo mega carrozzone regionale buono soltanto per regalare poltrone". Per questa ragione, l´assessore regionale alle Attivita´ produttive, raccogliendo l´invito formulato durante l´incontro odierno, istituira´ un tavolo tecnico che si confrontera´ per redigere un testo unico di riforma del mediocredito in Sicilia. "Per dare ossigeno alle imprese, la Pubblica amministrazione - ha aggiunto Venturi - deve, in deroga al patto di stabilita´, pagare subito e in tempi ragionevoli i debiti con le aziende; deve dare risposte rapide e veloci, deve sburocratizzare e privatizzare sul serio, chiudendo una volta e per sempre l´epoca della regione imorenditrice. Dobbiamo sbloccare risorse per lo sviluppo utilizzando i fondi Fas per la loro funzione primaria, ovvero le infrastrutture, e non solo, o non soltanto per garantire forme di assistenzialismo puro che porteranno la Sicilia nel baratro. Dal mondo delle imprese mi viene chiesto di mettere gli stessi soldi della formazione professionale, 1 miliardo in tre anni, anche a sostegno delle attivita´ produttive. Sono d´accordo con loro, mi faro´ carico di queste proposte, che credo debbano trovare spazio in un documento finanziario serio che tenga conto delle richieste di un settore trainante di una regione che vuole crescere veramente".  
   
   
PUGLIA: DENTAMARO A ROMA SU CONVEGNO PER L´INNOVAZIONE NELLA P.A.  
 
Bari, 13 ottobre 2011 - L’assessore Marida Dentamaro, assessore al sud e federalismo, è intervenuta a Roma, in rappresentanza della Regione Puglia, al convegno internazionale, promosso dalla presidenza del consiglio dei ministri in merito a “qualità della normazione come fattore di competitività e innovazione della pubblica amministrazione”. Di seguito la sintesi dell’intervento della Dentamaro: La Regione Puglia ha avviato un “progetto operativo di assistenza tecnica per il rafforzamento delle capacità di normazione” (poat), con la costituzione di un gruppo misto regione-dip. Affari giuridici e legislativi (dagl) della presidenza del consiglio dei ministri. Per la regione Puglia partecipano i rappresentanti del servizio legislativo della giunta, del servizio affari e studi giuridici e legislativi del consiglio regionale, nonché dell’autorità di gestione del programma operativo fesr. E’ auspicabile che in prospettiva siano coinvolte ulteriori figure, quali a esempio i tecnici che si occupano della prima predisposizione de testi normativi all’interno delle singole aree o servizi il supporto del gruppo è risultato finora utile alla definizione della cornice normativa di riferimento in tema di ‘better regulation’ nel corso dell’esame del disegno di legge regionale recante “semplificazione e qualità della normazione” (approvato nei giorni scorsi dalla competente commissione consiliare): la messa a punto ha riguardato il concetto di programmazione normativa, la realizzazione dell’analisi e valutazione dell’impatto della regolamentazione, con il coinvolgimento del nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici e dell’ufficio di statistica. Tra gli obiettivi specifici, accanto al potenziamento della capacità di normazione, sono stati individuati: il potenziamento della comunicazione trasparente (divulgazione legislativa e normativa), il potenziamento del capitale organizzativo e umano e la diffusione della cultura della better regulation. Il progetto operativo sarà presentato anche al partenariato economico-sociale, in modo anche da valorizzare una buona tradizione che la Puglia può vantare in tema di consultazioni e relazioni con gli stakeholders (portatori di interesse collettivi). A mio avviso il profilo più importante riguarda la promozione di un reale cambiamento culturale ad ogni livello, la diffusione della consapevolezza che la qualità della normazione non è un valore fine a sé stesso, di ordine puramente tecnico, ma è elemento di trasparenza dell’azione pubblica e di facilitazione nello svolgimento dei rapporti economici, che ha molto a che fare con la legalità prima e poi, di conseguenza, con l’economia. Qualità della normazione significa chiarezza, ed è intuitivo che quanto più è chiara la regola, tanto più è facile pretenderne e imporne il rispetto (e viceversa, naturalmente); significa dunque eliminazione delle sacche di ambiguità che per l’amministrazione costituiscono altrettanti spazi di discrezionalità indebita e possibile arbitrio, con conseguenti abusi e illegalità, mentre al privato offrono - per così dire - margini di violazione dei canoni di correttezza e buona fede. Qualità della normazione significa certezza delle regole e dei tempi, snellezza, rapidità ed efficacia delle procedure, facile individuazione dell’interlocutore istituzionale e sua responsabilità; tutti fattori essenziali di attrazione (o, viceversa, di disincentivazione) di investimenti dal territorio e anche dall’esterno. In una parola, la qualità della normazione diventa fattore di propulsione dell’economia, quindi di competitività e di sviluppo, per di più a costo zero o quasi. Qualità della normazione è inoltre fonte di risparmio e di eliminazione di costi e sprechi nell’azione pubblica; infatti una cattiva regolazione produce la necessità di interventi successivi, di rifacimenti o aggiustamenti, talvolta rilevanti, ai quali si pone mano allorquando l’implementazione della norma è già in corso; e questo determina inevitabilmente disfunzioni, costi aggiuntivi, impegno di strutture e di risorse, umane e organizzative. La politica, le istituzioni sono chiamate oggi a misurarsi con l’immane problema di far ripartire la crescita, contando su risorse pubbliche drammaticamente inadeguate, superando una certa diffidenza o insofferenza che si riscontra talvolta rispetto a questi percorsi, ritenuti da alcuni di freno, di rallentamento, quando non di interferenza nelle scelte. Ma sta anche ai tecnici, naturalmente, dimostrare la sensibilità necessaria per riuscire non soltanto a non invadere ambiti riservati, ma anche e soprattutto a rispettare scelte, esigenze e tempi della politica. Sotto questo aspetto, il punto che mi pare più delicato è quello dell’agenda normativa, da definire e utilizzare con grande cautela, come strumento al servizio delle scelte politiche, il governo della regione Puglia è pienamente consapevole dell’importanza e della delicatezza del tema, al quale - come ho già detto - ha dedicato una meditata iniziativa legislativa; così come sta riservando la massima attenzione al progetto operativo approvato subito prima dell’estate. Non appena il disegno di legge sarà approvato dal consiglio regionale, la giunta adotterà una delibera attuativa, al fine di adottare gli obiettivi generali e operativi del progetto come centrali nel processo di cambiamento in atto nella regione Puglia.  
   
   
LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE  
 
Torino, 13 ottobre 2011 - Fondi per garantire i servizi sul territorio per le persone non autosufficienti e modalità per la concessione dei contributi per i servizi comunali sono i principali argomenti esaminati dalla Giunta regionale il 12 ottobre. La riunione è stata coordinata dal presidente Roberto Cota. Fondo per non autosufficienti. L’entità dei finanziamenti per garantire i servizi sul territorio a sostegno della domiciliarità in lungoassistenza per gli anziani ultrassessantacinquenni non autosufficienti e per persone con disabilità non autosufficienti di età inferiore a 65 anni viene confermata, come da proposta del presidente Roberto Cota, in quasi 30 milioni di euro. Per il 2012 Regione, Comune e Provincia di Torino hanno convenuto sulle necessità di organizzare un tavolo congiunto per ridisegnare le regole e le priorità sul tema dell’assistenza e dei servizi sociali per persone non autosufficienti, indigenti o in condizioni di criticità. Servizi comunali. Approvati, su proposta dell’assessore Elena Maccanti, i criteri e delle modalità per la concessione ed erogazione dei contributi regionali per l’incentivazione dell’esercizio associato di funzioni e servizi comunali per il 2011. Le funzioni finanziate sono quelle definite fondamentali, individuate dall’art.21 comma 3 della l.42/2009, che dovranno essere obbligatoriamente gestite in forma associata dai Comuni sotto i 5.000 abitanti e, per quelli appartenenti a Comunità montane, sotto i 3.000 abitanti. Destinatari dei contributi sono le Unioni dei Comuni, anche all’interno delle Comunità montane, le Comunità montane, le convenzioni plurifunzionali tra Comuni e i consorzi tra Comuni. I criteri del bando prevedono una premialità maggiore per la funzione sociale e per i Comuni con popolazione inferiore ai 1000 abitanti; un ulteriore incentivo è assegnato ai Comuni superiori ai 5.000 abitanti che costituiscano forme di gestione associata con i centri minori. Sono stati inoltre approvati: su proposta del presidente Roberto Cota, l’accordo con l’amministrazione militare dei disciplinari d’uso dei poligoni militari di Pian Madoro, Val Thuras-rhuilles, Monte Castello Quartina, Col Maurin, Gad, Candelo, Massazza, Tavernette, Caserma Gen. Dalla Chiesa, Salmour, Cascina Galdina, Baudenasca; su proposta dell’assessore Ugo Cavallera, il nuovo piano regolatore generale di Vercelli, adeguato ai disposti del Piano per l’assetto idrogeologico; su proposta degli assessori Barbara Bonino e Roberto Ravello, visto il parere favorevole sulla compatibilità ambientale, il progetto di affidamento in concessione delle attività di progettazione, realizzazione e gestione del collegamento autostradale-Pedemontana Piemontese tra l’autostrada A4 Santhià-biella-gattinara-a26 Romagnano-ghemme, ed è stata riaffermata la strategicità del progetto della Pedemontana piemontese; su proposta dell’assessore Barbara Bonino, l’istituzione di un tavolo tecnico di coordinamento regionale sulla sicurezza stradale; su proposta dell’assessore Wiliam Casoni, lo scioglimento degli organi dell’ente di gestione della Riserva naturale speciale del Sacro Monte di Orta e il commissariamento dello stesso, con la nomina di padre Angelo Felice Mancini quale commissario; su proposta dell’assessore Massimo Giordano, la richiesta di proporre al Ministro dello Sviluppo economico il riconoscimento della Provincia del Verbano-cusio-ossola come area di crisi industriale complessa e l’adozione degli atti necessari per l’attivazione dell’accordo di programma; su proposta degli assessori Elena Maccanti e Massimo Giordano, la stipula di una convenzione triennale con il Politecnico di Torino per l’innovazione in campo economico, culturale e sociale del territorio piemontese attraverso il miglior sfruttamento dei benefici derivanti dagli ecosistemi digitali aperti e da Internet in generale con il progetto “Public Sector Information e archivi digitali. Sviluppo di strategie regionali per la messa a disposizione on line di informazioni, contenuti e risultati scientifici”, per il quale sono stati stanziati 360.000 euro; su proposta dell’assessore Roberto Ravello, l’attivazione del primo aggiornamento della rete e del catasto regionale dei percorsi escursionistici quali strumenti tecnici di conoscenza e supporto per la valorizzazione del patrimonio escursionistico regionale.  
   
   
I RISULTATI DELLA PARTECIPAZIONE DELLA REGIONE PUGLIA ALL´ASSEMBLEA ANCI  
 
Bari, 13 ottobre 2011- I Sindaci dei Comuni d’Italia scoprono e apprezzano il “sistema informatico” pugliese. E’ accaduto durante la Xxviii Assemblea annuale dell’Anci (Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia) svoltasi nei giorni scorsi a Brindisi, presso l’ex area Montecatini, dove la Regione Puglia (Area per lo Sviluppo economico, il Lavoro e l’Innovazione), con il supporto operativo dello Sprint Puglia ha allestito uno stand per promuovere e diffondere la conoscenza dell’evoluzione della filiera dell’Ict (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione) nella nostra regione e il sistema delle imprese che opera nel settore. L’assemblea, come era nelle previsioni, si è confermata una valida occasione di incontro tra fornitori di soluzioni Ict e le pubbliche amministrazioni che le utilizzano, nonché come piattaforma ideale dove approfondire i vantaggi offerti dalle nuove tecnologie e dall’innovazione. Tanti i Primi Cittadini che hanno visitato lo “Spazio Puglia” e hanno preso contatti con i rappresentanti del Distretto produttivo dell’Ict pugliese. Grande interesse tra gli Amministratori pubblici ha ottenuto anche il workshop promosso dalla Regione Puglia in collaborazione con il Distretto produttivo dell’Informatica pugliese e intitolato "Contenere la spesa pubblica ottimizzando il welfare: le tecnologie informatiche al servizio dei cittadini e delle amministrazioni locali”. Agli Amministratori presenti si è tentato di fornire risposte su come poter rendere maggiormente accessibili ai cittadini le strutture di servizio pubbliche preposte, attraverso modelli di interazione basati sulle tecnologie informatiche. Al microfono si sono alternati anche i rappresentanti di alcune aziende pugliesi aderenti al Distretto (Links M&t, Sincon, Parsec, Cle 3.26, Planetek Italia, Cezanne) per presentare soluzioni informatiche innovative, progettate e realizzate a favore delle Pubbliche Amministrazioni. “Oggi – ha dichiarato la vicepresidente e assessore allo sviluppo economico della Regione Puglia, Loredana Capone – l’informatica è in grado di garantire la democrazia perché dà gli stessi diritti a tutti i cittadini. Rimarcare questo ruolo in manifestazioni di rilievo come l’assemblea annuale dell’Anci, è importante, ma ancora di più lo è creare buone pratiche nelle pubbliche amministrazioni, affinché i servizi offerti siano sempre più accessibili e trasparenti. Oggi in Puglia l’informatizzazione nella pubblica amministrazione, ci dice uno studio di Sda-bocconi e Politecnico di Milano presentato ieri, è superiore a quella meridionale e anche a quella nazionale. È un buon punto di partenza dal quale lanciare nuovi servizi per i cittadini e allo stesso tempo uno stimolo alle imprese affinché si dotino delle nuove tecnologie sfruttando incentivi regionali come il bando Tic 2011, attivo dal 24 ottobre al 7 novembre 2011 su www.Sistema.puglia.it .”  
   
   
PUGLIA: PRESENTATI PROGETTI "LIBERA IL BENE" PER BENI CONFISCATI A MAFIE  
 
 Bari, 13 ottobre 2011 - L’assessore alla Cittadinanza attiva, Nicola Fratoianni, ha presentato i disciplinari per altri tre progetti di recupero di beni confiscati alla criminalità organizzata, nei comuni di Cassano (Ba), Putignano (Ba) e Mesagne (Br). “Si tratta – ha detto l’assessore – degli ultimi progetti finanziati con “Libera il bene”, l’iniziativa regionale in collaborazione con l’associazione antimafia “Libera” di Don Ciotti. Oggi misuriamo l’efficacia di una politica unica in Italia che mette risorse regionali per il recupero di beni confiscati alla criminalità organizzata. Oltre alla repressione e al contrasto di polizie e magistratura, c’è la questione del recupero e della gestione dei beni confiscati alle mafie. Perché quando lo Stato interviene e confisca beni illegittimamente accumulati, c’è il rischio che quel bene, abbandonato e malgestito, diventi agli occhi dei cittadini il simbolo del degrado e dell’abbandono. Invece sappiamo che lavorando di concerto con i sindaci, si possono restituire alle comunità importanti spazi che diventano simboli della vittoria contro le mafie”. Il fondo, di tipo “a sportello”, aveva a disposizione circa sei milioni e mezzo di euro: “Con questi progetti – ha concluso Fratoianni – nei fatti per ora concludiamo l’attività, ma spero di poter finanziare altri quattro progetti comunali con altri fondi e di ripartire con altri finanziamenti. A Putignano, una ex vetreria diventerà un laboratorio per cartapestai: “Putignano è la città della cartapesta – ha sottolineato il vicesindaco Dino Angelini – e uno spazio in pieno centro sottratto alla criminalità in una città che si è rimessa in carreggiata per quanto riguarda la legalità è un bel segnale”. “Faremo un canile municipale – ha detto il sindaco di Cassano Maria Pia Di Medio – una struttura che non esisteva in città e che servirà vista anche la vicinanza con il parco dell’Alta Murgia. Useremo un terreno fuori paese, che sarà utile anche per la pet therapy in collaborazione con le associazioni di volontariato”. Franco Scoditti, sindaco di Mesagne, ha invece puntato “in un paese che fu sede della prima Sacra corona unita”, su un opificio che sarà sede per attività di autoimpresa e associazioni.  
   
   
MILANO: CENSIMENTO, SIGLATO ACCORDO CON SINDACATI PER ASSISTENZA GRATUITA AI CITTADINI  
 
Milano, 13 ottobre 2011 - A partire dalla settimana prossima, i milanesi troveranno dei rilevatori comunali in alcune sedi dei Caf di Cgil-cisl- Uil e Acli che ritireranno i questionari del 15° censimento della popolazione. I rilevatori forniranno assistenza anche nella compilazione del questionario e aiuteranno i cittadini per l’invio via web dello stesso. Il servizio è completamente gratuito e non occorre essere iscritti ai Caf per accedervi. La presenza di rilevatori comunali nelle sedi Caf intende valorizzare il lavoro dei giovani presenti nelle graduatorie della rilevazione censuaria. “Stiamo cercando – dice l’assessore al Decentramento e Municipalità Daniela Benelli – anche con questo accordo, di semplificare la vita ai cittadini nell’adempimento di quanto vien loro richiesto dal censimento. Voglio ringraziare in particolar modo i Caf delle sigle sindacali e delle Acli per l’aiuto che ci stanno dando”. Il servizio di assistenza al ritiro e alla compilazione, sia cartaceo che via web, sarà attivo da settimana prossima. Il calendario settimanale, in via di definizione, e le sedi individuate per questo servizio verranno comunicati sul sito del Comune www.Comune.milano.it    
   
   
"MO.MO.", LA FORMAZIONE E´ ALL´ESTERO PER LAVORATORI IN MOBILITÀ  
 
Trento, 13 ottobre 2011 - L´agenzia del Lavoro propone un´opportunità di formazione e di tirocinio lavorativo all´estero, riservata ai lavoratori iscritti in lista di mobilità statale, regionale e anche in deroga, domiciliati in provincia di Trento. Obiettivo: rinforzare le proprie competenze professionali e linguistiche in un contesto europeo. L´iniziativa rientra nel Programma d´azione comunitario per l´Apprendimento Permamente Leonardo da Vinci - Azione Mobilità e si avvale della competenza di partner europei specializzati in progetti di mobilità in grado di selezionare realtà aziendali di Germania, Irlanda e Regno Unito. Il percorso è certificato con il dispositivo Europass-mobilità e garantisce la possibilità di sostenere gli esami di certificazione linguistica internazionale al rientro a Trento. Per il primo tirocinio, in programma a Dublino, i candidati dovranno iscriversi entro il 18 ottobre 2011. Ulteriori notizie sul sito dell´Agenzia: www.Agenzialavoro.tn.it. Il progetto Mo.mo. Si sviluppa su tre fasi: il momento iniziale, di preparazione, di due settimane a Trento, per il rafforzamento delle competenze linguistiche e culturali necessarie per affrontare la permanenza all´estero; una seconda fase di 5 settimane di soggiorno all´estero, con alternanza di momenti di formazione a periodi di tirocinio in aziende di diversi settori; una terza di rielaborazione e certificazione della durata di 3 giorni a Trento, per valutare il grado di soddisfazione dei partecipanti ed a prepararli per l´ottenimento della certificazione linguistica. Le sedi scelte sono Dublino, Bonn, York, Norimberga e Portsmouth. I settori di tirocinio attivati presso le aziende estere riguardano l´automazione dei contesti produttivi e gestionali a supporto e rafforzamento di percorsi di riqualificazione dei lavoratori coinvolti. Tali settori comprendono: amministrazione aziendale, nuove tecnologie e Itc, comunicazione, ristorazione, turismo, commercio, cultura, ambiente, logistica, meccanica, manifatturiero, telecomunicazioni ed altri ancora. All´estero i partecipanti verranno ospitati in contesti familiari o residenziali. L´agenzia del lavoro provvederà ad una selezione dei candidati che avranno dato adesione al progetto e che dovranno possedere i requisiti minimi di conoscenza linguistica, informatica e un profilo attitudinale e motivazionale tale da permettere una proficua partecipazione al percorso. La partecipazione al progetto non prevede alcun onere a carico del partecipante. L´agenzia del Lavoro si farà carico della formazione a Trento e all´estero, delle spese di viaggio, vitto e alloggio, della copertura assicurativa, del tutoraggio, del monitoraggio e delle certificazioni finali, compresa quella linguistica internazionale rilasciata da Cambridge e da Goethe Institut. La prima mobilità prevista sarà a Dublino dal 13 novembre al 17 dicembre prossimi e le relative candidature dovranno essere presentate presso i Centri per l´Impiego provinciali entro il 18 ottobre 2011. L´avviso di selezione con tutte le informazioni, compresi i calendari dei periodi di soggiorno programmati all´estero, è consultabile sul sito www.Agenzialavoro.tn.it/  
   
   
VALLE DI FIEMME SEMPRE PIÙ AMICA DELLA FAMIGLIA  
 
Trento, 13 ottobre 2011 - La Valle di Fiemme è il terzo territorio, dopo alta Val Rendena e Valle di Non, ad aver attivato il "Distretto famiglia". L´accordo volontario d´area fu firmato il 2 febbraio scorso a Cavalese, con il Comune quale ente capofila e promotore ed altre 23 organizzazioni pubbliche e private. Da allora il Distretto è cresciuto e, cosa più importante ed emersa nell´incontro di ieri sera a Tesero con l´assessore alle politiche sociali Ugo Rossi, sta per ricevere le adesioni di altre amministrazioni comunali quali Tesero, Predazzo, Valfloriana e Varena, nonchè della stessa Comunità di Valle, di ulteriori realtà economiche come ad esempio la Famiglia cooperativa ed alcuni alberghi di Cavalese. Lo stesso Comune di Cavalese, per altro, verrà insignito il prossimo 24 novembre del marchio "Family in Trentino", a certificare la condizione di "Comune amico della famiglia". E´ dunque un terreno fertile sul piano delle iniziative e delle politiche a favore della famiglia quello che hanno trovato ieri sera l´assessore Rossi - da mesi impegnato in un "tour" del Trentino per illustrare i nuovi strumenti messi in campo a favore delle famiglie dalla nuova legge 1/2011 -, il dirigente della neocostituita Agenzia provinciale per la famiglia, Luciano Malfer, e la presidente del Forum delle Associazioni familiari Silvia Peraro. In sala, ad accoglierli, il presidente della Comunità della Valle di Fiemme Raffaele Zancanella, sindaci e amministratori della valle e cittadini. “Grazie alla nuova legge - ha spiegato l’assessore - la Provincia ha messo in campo strumenti, quali finanziamenti pubblici, servizi socio-educativi, servizi informativi, promozione della sussidiarietà, strumenti gestionali, per sostenere i progetti di vita delle famiglie e qualificare il Trentino come territorio amico della famiglia”. L’assessore ha inoltre ricordato i "pilastri" del welfare trentino: le politiche sanitarie con la riforma socio-sanitaria, le politiche del lavoro con la delega sugli ammortizzatori sociali e le politiche di welfare a partire dal reddito di garanzia. Non ultimo il Piano Casa, argomento oggetto di più di un intervento al confronto di ieri a Tesero, ospitato presso la Sala Canal della Cassa Rurale di Fiemme. “E’ in questo contesto che si inseriscono le specifiche politiche per la famiglia e la promozione del benessere - ha affermato Rossi - perché sono motivo di successo per lo sviluppo omogeneo e qualificante di un territorio. A servizi migliori corrispondono comunità più coinvolte, maggiormente coese e profondamente impegnate, appunto, nel sociale, perché del sociale sono direttamente responsabili". Rossi ha poi ricordato l’impegno della giunta a garantire servizi territoriali così da mantenere il livello di qualità anche in periferia: “Abbiamo incominciato a portare in periferia, nelle valli, i primi servizi al cittadino, ad esempio il call center, così da far crescere anche in professionalità e competenze le valli”. Luciano Malfer, dirigente dell´Agenzia provinciale per la famiglia ha poi illustrato l´architettura complessiva delle politiche familiari così come sono promosse in Trentino: "Sono azioni concrete, produttive, sono investimenti che vengono fatti sui territori, per i territori e con i territori, perché sostenere la famiglia attraverso ad esempio gli strumenti della conciliazione famiglia-lavoro e il Distretto famiglia vuol dire in definitiva sostenere in modo armonico lo sviluppo economico dell´intero territorio provinciale". E armonia e condivisione sulle cose da fare traspare anche dalle parole dell´assessore all´istruzione, politiche sociali e salute del Comune di Cavalese, Michele Malfer, che ha ripercorso il cammino fatto con una serie di soggetti istituzionali, sociali ed economici dalla firma dell´accordo per la nascita del Distretto Famiglia. Iniziative concrete che sono state già adottate e realizzate sono, ad esempio, l´assegno da 500 euro che il Comune eroga alle famiglie alla nascita del terzo figlio (e successivi); l´attivazione del "family point", uno spazio d´ascolto dove ogni 15 giorni lo stesso assessore affiancato da una pedagogista fornisce informazioni ai cittadini sui servizi per la famiglia offerti dal Comune e dalla Provincia; il servizio socio educativo scolastico "Aiutiamoci a studiare" in collaborazione con la cooperativa Periscopio per supportare i ragazzi nello studio; la realizzazione della "Baby little home" nel parco di Cavalese per le neo mamme; le serate informative su temi legati all´educazione ed alla crescita dei figli. Molto altro si sta mettendo in campo per sostenere le famiglie in collaborazione con le realtà economiche: presto saranno ad esempio proposte agevolazioni tariffarie per le famiglie numerose che frequenteranno la piscina (quando tornerà nuovamente agibile dopo i lavori), il palaghiaccio, il cinema teatro. Sul piano sociale si à fatta una ricognizione delle risorse presenti sul territorio e delle possibili risposte ai bisogni, il consorzio "Cavalesemozione" che raggruppa una cinquantina di esercenti di Cavalese e che si è inserito anch´esso nel Distretto ha organizzato la scorsa estate una serie di attività e di serate per le famiglie ed i bambini, ed ora sta anch´esso pensando a tariffe agevolate per le famiglie. Anche alcuni ristoranti - infine - si stanno "convertendo" al target famiglie.  
   
   
“FAMILY HELP”: UMBRIA DIFENDE INIZIATIVA REGIONALE, NESSUNA CONCORRENZA, UN AIUTO IN PIÙ PER FAMIGLIE E ANZIANI  
 
Perugia, 13 ottobre 2011 - "Nessuna invasione di campo e nessuna concorrenza con il movimento cooperativo, ma solo un sostegno occasionale alle famiglie e agli anziani che hanno l´esigenza, oltre i tempi dei servizi erogati dai Comuni, di soluzioni che concilino le necessità familiari con quelle del lavoro: riassume così la vicepresidente della Regione Umbria, Carla Casciari, il senso del progetto regionale "Family Help", che ha suscitato le critiche del Forum del Terzo Settore e di alcuni esponenti politici. "Il progetto - ha precisato la vicepresidente - prevede la costituzione di un elenco regionale di persone selezionate attraverso un bando, disponibili ad offrire servizi occasionali di cura e sostegno educativo a famiglie o a madri sole. Debitamente formati attraverso un corso organizzato dalla Regione, gli iscritti saranno chiamati a supportare i nuclei familiari che ne faranno richiesta ai propri Comuni, aiutandoli nelle attività legate alla gestione della casa, nella cura e l´educazione dei figli, nella cura degli adulti, ad esclusione delle prestazioni di tipo specialistico-infermieristico". "Si tratta di una proposta sperimentale - precisa la vicepresidente - relativo all´emanazione di un bando nazionale da parte del ministero delle pari opportunità per la presentazione di progetti sul tema della conciliazione che prevede risorse dedicate e che è regolato da una convenzione della durata di un anno. L´iniziativa - aggiunge Casciari - servirà a fornire una serie di servizi aggiuntivi a quelli normalmente erogati dai Comuni per i quali normalmente viene fatto ricorso ad un mercato privato che, a sua volta, si rivolge a persone che prestano servizio dietro compenso spesso in ´nero´. Per tale ragione - continua - si vuole formare un elenco di soggetti a cui non si rilascia nessuna qualifica professionale, proprio per non invadere i campi che, normalmente, sono di pertinenza di altri soggetti. L´elenco disponibile a livello di Zona sociale - ribadisce la vicepresidente - vuole offrire infatti, servizi di carattere occasionale e di breve durata e non certo in sostituzione di altri che rispondono a necessità più complesse e di carattere continuativo, come l´assistenza domiciliare o altro". Concludendo la vicepresidente Casciari precisa che "per l´attuazione di questi progetti è stato costituito a livello nazionale un apposito gruppo di lavoro costituito da rappresentanti del Ministero, delle Regioni e dall´Anci che si occupa dell´attuazione e del monitoraggio dell´iniziativa. Per la redazione e l´attuazione dei progetti regionali, è stato attivato un tavolo regionale con ´Upi´ e ´Anci´. Nella fase successiva alla sperimentazione non è escluso che si possa attuare un confronto aperto e collaborativo anche con il Terzo Settore e il mondo del Volontariato, come è avvenuto per altri progetti per i quali è stata creata sul territorio una rete ormai stabile".  
   
   
“POLITICA IN ROSA”, FORMAZIONE PER AMMINISTRATRICI LOCALI AL VIA IL CORSO PER BASSA VALSUGANA E TESINO  
 
Trento, 13 ottobre 2011 - Presso la sala “Volti” del Comune di Carzano ha preso il via ieri sera "Politica in Rosa", corso di formazione rivolto alle amministratrici dei comuni della bassa Valsugana e Tesino. Alla serata ha partecipato anche l´assessore provinciale alla solidarietà internazionale e alla convivenza Lia Giovanazzi Beltrami. Il corso è organizzato dal Comune di Carzano con il contributo della Commissione provinciale pari opportunità. L´assessore Beltrami ha espresso grande soddisfazione nel vedere la presenza al corso di un gran numero di giovani amministratrici. Con l’aiuto di professioniste esperte nei vari settori si approfondiscono tematiche legate a lavori pubblici, bilancio comunale, urbanistica, riforme istituzionali, incarichi professionali e attività economiche dei comuni. Il Corso si articola in due parti. La prima sessione autunnale, iniziata ieri, proseguirà con la riforma istituzionale, i lavori pubblici e gli incarichi professionali nei comuni del Trentino. La seconda sessione si svolgerà tra gennaio e febbraio 2011 e riguarderà l’urbanistica, i servizi pubblici locali, la finanza locale e il bilancio comunale. Il corso prosegue con questi incontri: Panoramica istituzionale: il titolo V della Costituzione. Stato, Regioni, Province e Comuni. Le competenze delegate ai comuni giovedì 20 ottobre 2011, ore 20.30 - Forme collaborative intercomunali: Comuni, Associazioni tra Comuni, Unione di Comuni e Comunità di Valle mercoledì 2 novembre 2011, ore 20.30 - I lavori pubblici, servizi e forniture La programmazione delle opere pubbliche in un Comune Progettazione e affidamento lavori, servizi e forniture Procedure per selezionare l’offerta Il ruolo e le responsabilità degli organi politici e dell’apparato amministrativo mercoledì 9 novembre 2011, ore 20.30 - Laboratorio su casi relativi ai lavori pubblici, servizi e forniture sabato 19 novembre 2011, dalle ore 14.30 alle 16.30 - Consulenze, pareri, collaborazioni e incarichi professionali 24 novembre 2011, ore 20.30 L’incontro di sintesi e discussione finale sarà aperto al pubblico.  
   
   
DONNE IMMIGRATE E LAVORO, PROGETTO IN VAL DI LEDRO UN´INIZIATIVA PER LA VALORIZZAZIONE DELLE COMPETENZE DELLE NUOVE TRENTINE  
 
Trento, 13 ottobre 2011 - Accompagnare le donne immigrate della Val di Ledro in un progetto personalizzato costruito valorizzando i loro interessi, le loro esperienze e le loro capacità. Tutto ciò finalizzato ad un inserimento occupazionale in sintonia con le reali esigenze del territorio. E´ questo lo scopo dell´iniziativa denominata “Convivenza, lavoro e pari opportunità nelle scelte e nei percorsi lavorativi. Donne straniere per la valorizzazione delle differenze sociali e lavorative”. Il progetto è realizzato con il sostegno del Cinformi dell´assessorato alla Solidarietà interazionale e alla Convivenza della Provincia autonoma di Trento, della Consigliera di Parità e in collaborazione con il Comune di Ledro e le cooperative sociali Arcobaleno ed Ephedra. L´iniziativa, già sperimentata con successo sempre in Trentino, ha preso il via in Val di Ledro nello scorso mese di aprile e sinora ha visto svilupparsi la fase preparatoria coinvolgendo venti cittadine di origine straniera. I coordinatori hanno conosciuto a fondo le capacità individuali delle donne immigrate e vi sono già stati diversi incontri sul territorio per conoscere il fabbisogno del mercato del lavoro locale. Ora quindi si apre la seconda fase del progetto, nella quale verranno individuati diversi percorsi per le singole donne straniere mirati a conciliare le loro abilità con le richieste del territorio. Tra gli obiettivi vi sono la nascita di un´associazione culturale capace di coinvolgere trentini e nuovi trentini e di fare da “volano” per l´inserimento delle donne immigrate nel tessuto sociale; un progetto di agricoltura sociale; la nascita di un tavolo permanente con gli operatori del settore turistico per valutare gli sbocchi occupazionali in questo ambito per le straniere residenti in Val di Ledro; l´integrazione dei corsi di italiano con il linguaggio adottato nel contesto lavorativo; la creazione di ulteriori punti di contatto, dialogo e interazione fra autoctoni e immigrati. Alla presentazione di stamane a Tiarno di Sotto sono intervenuti il coordinatore del Cinformi Pierluigi La Spada, la Consigliera di Parità Eleonora Stenico, la coordinatrice del progetto Claudia Mammani, la vicepresidente della cooperativa sociale Arcobaleno Chiara Dossi, il presidente della cooperativa sociale Ephedra Fabrizio Bettoni, il Sindaco del Comune di Ledro Achille Brigà, l´assessore comunale alla Cultura, Sport, Istruzione e Associazionismo Alessandro Fedrigotti, l´assessore comunale alle Politiche sociali Marcella Straticò, il Dirigente scolastico dell´Istituto Comprensivo di Ledro Maurizio Caproni e il Presidente Apsp Giacomo Cis Bezzecca Guido Trentini. Nelle parole di tutti coloro che sono intervenuti alla presentazione un concetto è stato più volte sottolineato: la collaborazione fra ente pubblico, privato sociale e istituzioni attive a vario titolo sul territorio è la migliore ricetta per attuare buone prassi che consentano ai cittadini immigrati di sentirsi “nuovi trentini”. Obiettivo, questo, fra le priorità del Piano Convivenza approvato dalla Giunta provinciale su proposta dell´assessore Lia Giovanazzi Beltrami. “Abbiamo voglia e bisogno di lavorare e con questa iniziativa ci sentiamo valorizzate”, ha raccontato stamane nel corso della conferenza stampa una signora di orgine immigrata che ha aderito all´iniziativa. “Oggi – ha aggiunto – posso mettere a frutto le mie capacità. Questa iniziativa ha rotto la mia solitudine”.