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Notiziario Marketpress di Lunedì 24 Ottobre 2011
PARLAMENTO EUROPEO: SESSIONE DAL 24 AL 27 OTTOBRE 2011 BUDGET, MAFIA E IL PREMIO SAKHAROV SARANNO DISCUSSI DURANTE LA PLENARIA.  
 
 Bruxelles, 24 ottobre 2011 - Il Parlamento valuterà le conclusioni del Consiglio europeo - Le decisioni prese al Consiglio europeo del 23 ottobre dai Capi di stato e di governo dell´Ue saranno dibattute dal Parlamento con i Presidenti di Consiglio e Commissione Herman Van Rompuy e José Manuel Barroso. Bilancio Ue per il 2012 - Il Parlamento discuterà e voterà mercoledì la propria posizione sul bilancio comunitario per il 2012. Il risultato del voto rappresenta la base per iniziare i negoziati con i ministri delle finanze dei 27, durante il periodo di conciliazione che dura 21 giorni. Giro di vite contro gli abusi sui minori e la pedopornografia in rete - Grazie a nuove regole che saranno votate giovedì, gli abusi sui minori e la visione di immagini pedopornografiche su internet diventeranno reati puniti in maniera più severa, mentre le pagine web con contenuto pedopornografico saranno cancellate in tutta Europa. Il progetto di direttiva, sul quale esiste un´intesa informale fra Parlamento e Consiglio, mira inoltre a migliorare la prevenzione e l´assistenza alle vittime. Il vincitore del Premio Sakharov 2011 è … Il Presidente del Parlamento europeo Jerzy Buzek e i leader dei gruppi politici sceglieranno giovedì 27 ottobre il vincitore dell´edizione 2011 del Premio Sacharov per la libertà di pensiero. Uscire dalla crisi grazie al mercato unico - Martedì, i deputati interrogheranno i commissari Barnier, Dalli e Kroes sull´Atto per il mercato unico, pubblicato la scorsa primavera, e su come sfruttare al massimo i vantaggi del mercato comune, che potrebbe avere l´effetto di un aumento di circa il 4% del Pil dell´Ue nei prossimi 10 anni e aiutare cosi i paesi a uscire dalla crisi. Un accesso più facile per le Pmi agli appalti pubblici - Le regole europee sugli appalti pubblici dovrebbero essere semplificate per permettere alle piccole e medie imprese di accedere più facilmente alle gare d´appalto, affermano i deputati in una proposta di risoluzione che sarà votata martedì. Bloccare l´accesso della criminalità organizzata ai fondi pubblici - Servono regole più severe per impedire l´accesso ai fondi pubblici a organizzazioni di stampo mafioso, secondo quanto sostiene la proposta di risoluzione presentata da Sonia Alfano (Alde, It). Il voto di martedì mira a introdurre nuove leggi per escludere dagli appalti pubblici le imprese legate alla criminalità organizzata e prevede l´istituzione di una commissione speciale, incaricata d´investigare le infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore pubblico e nell´economia legale. Asilo: più diritti alle persone che necessitano protezione - Le persone che non possono rientrare nei propri paesi di origine, perché rischiano di subire torture o di essere condannate a morte, devono comunque vedersi riconosciuti diritti simili a quelli accordati ai rifugiati e devono poter godere di una "protezione sussidiaria", anche se non hanno ottenuto lo status di rifugiato. Aprire il mercato del lavoro ai cittadini bulgari e rumeni - È atteso per martedì il voto del Parlamento sulla proposta di risoluzione che chiede agli Stati membri di accettare bulgari e romeni nel mercato europeo del lavoro entro la fine del 2011. L’operato del Mediatore europeo sotto i riflettori: Riformare la governance economica globale; I deputati chiedono maggior sostegno per le madri sole.  
   
   
NUOVE REGOLE PER MIGLIORARE L´EFFICIENZA, LA RESISTENZA E LA TRASPARENZA DEI MERCATI FINANZIARI IN EUROPA  
 
Bruxelles, 24 ottobre 2011 — Negli ultimi anni i mercati finanziari sono profondamente cambiati. Nuovi prodotti e sedi di negoziazione hanno fatto la loro comparsa e innovazioni tecnologiche come il trading ad alta frequenza hanno rivoluzionato la scena. Traendo le lezioni dalla crisi finanziaria del 2008, al vertice di Pittsburgh del 2009 il G20 ha convenuto sulla necessità di migliorare la trasparenza e la vigilanza dei mercati meno regolamentati, inclusi quelli dei derivati, e di affrontare la questione dell´eccessiva volatilità dei prezzi sui mercati derivati delle materie prime. In tale contesto, la Commissione europea ha presentato oggi le sue proposte di revisione della direttiva relativa ai mercati degli strumenti finanziari (Mifid). Le proposte, costituite da una direttiva e da un regolamento, mirano ad accrescere l´efficienza, la resistenza e la trasparenza dei mercati, nonché a rafforzare la tutela degli investitori. Il nuovo quadro normativo conferirà inoltre maggiori poteri di vigilanza alle autorità di regolamentazione e definirà regole di funzionamento chiare per tutte le attività di negoziazione. Discussioni analoghe sono in corso anche negli Stati Uniti e negli altri principali centri della finanza mondiale. Il commissario per il Mercato interno e i servizi Michel Barnier ha dichiarato: "I mercati finanziari devono essere al servizio dell´economia reale e non viceversa. La nostra legislazione deve adeguarsi alle trasformazioni registrate dai mercati nel corso degli anni. La crisi ci ricorda purtroppo la complessità e l´opacità raggiunte da alcune attività e alcuni prodotti finanziari, una situazione di fronte alla quale è necessario intervenire. Le proposte odierne contribuiranno a rendere i mercati finanziari migliori, più sicuri e più aperti.". Contesto - La direttiva relativa ai mercati degli strumenti finanziari (Mifid), entrata in vigore nel novembre 2007, disciplina la prestazione di servizi di investimento negli strumenti finanziari (attività di intermediazione finanziaria, consulenza, negoziazione, gestione del portafoglio, sottoscrizione, ecc.) da parte di banche e imprese di investimento nonché il funzionamento delle borse tradizionali e delle sedi di negoziazione alternative (cosiddetti sistemi multilaterali di negoziazione). Se è vero che la Mifid ha introdotto la concorrenza tra questi servizi e ha offerto agli investitori una scelta più ampia e prezzi più bassi, la crisi finanziaria ha messo in evidenza alcune carenze. Elementi chiave della proposta - Strutture dei mercati più solide ed efficienti: la Mifid si applicava già ai sistemi multilaterali di negoziazione e ai mercati regolamentati, ma l´attuale revisione introdurrà nel suo campo di applicazione un nuovo tipo di sede di negoziazione: I sistemi di negoziazione organizzati (Otf). Si tratta di piattaforme organizzate che, pur non essendo al momento regolamentate, svolgono un ruolo sempre più importante. I contratti derivati standard, ad esempio, sono sempre più spesso negoziati su queste piattaforme. La nuova proposta intende colmare questa lacuna. La nuova Mifid continuerà a permettere l´esistenza di diversi modelli di negoziazione, ma garantirà che tutte le sedi operino secondo le stesse regole di trasparenza e limiterà i conflitti di interesse. Al fine di agevolare l´accesso delle piccole e medie imprese (Pmi) ai mercati dei capitali, le proposte prevedono inoltre la creazione di un marchio specifico per i mercati delle Pmi. Questo "marchio di qualità" consentirà di individuare le piattaforme che intendono rispondere alle esigenze delle Pmi. Integrazione delle innovazioni tecnologiche: la nuova Mifid introdurrà inoltre nuove tutele per quanto riguarda le attività di trading algoritmico e ad alta frequenza, che hanno aumentato enormemente la velocità di trasmissione degli ordini e che possono comportare rischi sistemici. In particolare, tutte le imprese di trading algoritmico saranno soggette ad una regolamentazione adeguata, forniranno un livello di liquidità appropriato e saranno soggette a norme che impediscano loro di alimentare la volatilità entrando e uscendo dai mercati. Le proposte miglioreranno infine le condizioni di concorrenza relative ad alcuni servizi post-negoziazione essenziali, come la compensazione, che possono altrimenti falsare la concorrenza tra sedi di negoziazione. Aumento della trasparenza: l´introduzione della categoria dei sistemi di negoziazione organizzati migliorerà la trasparenza delle attività di negoziazione sui mercati dei capitali, incluse le "dark pools" (volumi o liquidità non disponibili su piattaforme pubbliche). Deroghe saranno accordate solo in circostanze ben definite. Verrà inoltre introdotto un nuovo regime di trasparenza per i mercati non azionari (obbligazioni, prodotti finanziari strutturati e derivati). Oltre a ciò, i nuovi requisiti che impongono la raccolta di tutti i dati di mercato in un unico luogo permetteranno agli investitori di avere una visione completa di tutte le attività di negoziazione nell´Ue e di prendere decisioni più informate. Rafforzamento dei poteri di vigilanza e un quadro più rigoroso per i mercati dei derivati su merci: le proposte rafforzeranno il ruolo e i poteri delle autorità di regolamentazione. In coordinamento con l´Autorità europea per i valori mobiliari (Esma) e in circostanze ben definite, le autorità di vigilanza possono vietare determinati prodotti, servizi o pratiche che possano minacciare la tutela degli investitori, la stabilità finanziaria o il corretto funzionamento dei mercati. Le proposte prevedono anche una maggiore vigilanza dei mercati dei derivati su merci. Viene introdotto un obbligo di notifica delle posizioni per categoria di operatori. In tal modo, le autorità di regolamentazione e i partecipanti al mercato saranno in grado di valutare meglio il ruolo della speculazione su tali mercati. Oltre a ciò, la Commissione propone di consentire alle autorità di regolamentazione finanziaria di sorvegliare l´attività di negoziazione di tutti i derivati su merci e di intervenire in qualsiasi momento, anche fissando limiti di posizione se vi sono rischi di perturbazioni dei mercati. Anche il vertice del G20 che si terrà a Cannes il 3 e 4 novembre affronterà la questione dei derivati su merci. Maggiore tutela degli investitori: sviluppando l´insieme di norme attualmente vigenti, la nuova Mifid impone requisiti più rigorosi per la gestione del portafoglio, la consulenza in materia di investimenti e l´offerta di prodotti finanziari complessi, come i prodotti strutturati. Al fine di evitare possibili conflitti di interesse, ai consulenti indipendenti e ai gestori di portafoglio sarà vietato accettare da parte di terzi o corrispondere a terzi pagamenti o altri vantaggi finanziari. Per tutte le imprese di investimento vengono infine introdotte norme sul governo societario e la responsabilità dei dirigenti. Prossime tappe: le proposte sono state trasmesse al Parlamento europeo e al Consiglio (che rappresenta gli Stati membri) per essere discusse e adottate. Una volta adottati, il regolamento, la direttiva e le norme tecniche di esecuzione si applicheranno a partire dalla stessa data.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA VUOLE INTRODURRE SANZIONI PENALI PER L’ABUSO D’INFORMAZIONI PRIVILEGIATE E LA MANIPOLAZIONE DEL MERCATO PER OTTENERE UNA MAGGIORE DETERRENZA E MIGLIORARE L’INTEGRITÀ DEI MERCATI  
 
Bruxelles, 24 ottobre 2011 – Attualmente gli investitori che negoziano su informazioni privilegiate o manipolano i mercati diffondendo informazioni false o fuorvianti riescono a evitare le sanzioni grazie alle differenze legislative esistenti tra i 27 Stati membri dell’Unione europea. In alcuni paesi le autorità non dispongono di poteri sanzionatori efficaci, in altri non sono previste sanzioni penali per determinati reati di abuso d’informazioni privilegiate e di manipolazione del mercato. Delle sanzioni efficaci possono avere un forte effetto deterrente e rafforzare l’integrità dei mercati finanziari dell’Ue. Per questo motivo la Commissione europea propone oggi norme a livello dell’Ue per garantire sanzioni penali minime per i reati di abuso di informazioni privilegiate e manipolazione del mercato. Per la prima volta la Commissione si avvale dei nuovi poteri che il trattato di Lisbona le ha conferito per attuare una politica dell’Ue che prevede sanzioni penali. La direttiva proposta impone agli Stati membri di adottare le misure necessarie per garantire che i suddetti reati siano puniti con sanzioni penali, come anche l’istigazione, il favoreggiamento, il concorso e il tentativo di commetterli. La direttiva completa la proposta odierna di regolamento sugli abusi di mercato, che migliora l’esistente quadro normativo dell’Ue e rafforza le sanzioni amministrative. Viviane Reding, commissaria Ue per la Giustizia, ha dichiarato: “In questi tempi di crisi è indispensabile che i cittadini riacquistino fiducia nei nostri mercati. Per questo motivo, a completamento di un’effettiva vigilanza dei mercati, la Commissione propone oggi di potenziare l’esecuzione delle norme dell’Ue contro l’abuso d’informazioni privilegiate e la manipolazione del mercato ricorrendo al diritto penale. Non c’è posto per comportamenti criminali nei mercati finanziari europei!” Il commissario per il Mercato interno e i servizi, Michel Barnier, ha dichiarato: “Oggi le sanzioni previste per gli abusi di mercato sono troppo diverse tra loro e mancano quindi del necessario effetto deterrente. Imponendo sanzioni penali per gravi reati di abuso di mercato in tutta l’Ue lanciamo un messaggio univoco contro potenziali responsabili: chi abusa di informazioni privilegiate e manipola il mercato rischia il carcere e l’iscrizione nel casellario giudiziale. Tali proposte aumenteranno l’integrità dei mercati, promuoveranno la fiducia degli investitori e la parità di condizioni nel mercato interno.” Definizione dei reati penali a livello dell’Ue - Vi è abuso d’informazioni privilegiate quando una persona in possesso di informazioni sensibili sotto il profilo dei prezzi negozia negli strumenti finanziari collegati.Vi è manipolazione del mercato quando una persona manipola artificialmente i prezzi degli strumenti finanziari ad esempio diffondendo informazioni false o fuorvianti e negoziando negli strumenti collegati per trarne vantaggio. L’insieme di queste pratiche è noto come abuso di mercato. La proposta di direttiva definisce i due reati - l’abuso d’informazioni privilegiate e la manipolazione del mercato – che gli Stati membri dovranno considerare reati penali se commessi intenzionalmente. In linea con il campo d’applicazione della proposta di regolamento sugli abusi di mercato, certi tipi di operazioni sono esclusi: i programmi di riacquisto di azioni proprie e di stabilizzazione, la politica monetaria e le attività di gestione del debito nonché le attività concernenti le quote di emissioni nel perseguimento della politica climatica. La proposta impone anche agli Stati membri di introdurre il reato di istigazione, favoreggiamento, concorso e tentativo di commettere queste forme di abuso di mercato. La responsabilità, penale o meno, va estesa anche alle persone giuridiche. Gli Stati membri dovranno provvedere affinché le sanzioni penali comminate siano effettive, proporzionate e dissuasive. La proposta contiene una clausola di revisione che impone alla Commissione di riferire al Parlamento e al Consiglio in merito all’applicazione della direttiva entro quattro anni dalla sua entrata in vigore e, nel caso, sulla necessità di una revisione, in particolare per quanto riguarda l’opportunità di introdurre norme minime comuni sui tipi e livelli di sanzioni penali. Se occorre, la relazione è corredata di proposte. Questa è la prima proposta legislativa basata sul nuovo articolo 83, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, che prevede l’adozione di norme minime comuni di diritto penale se ciò si riveli indispensabile per garantire l’effettiva attuazione di una politica dell’Ue armonizzata. I regimi sanzionatori attualmente in vigore negli Stati membri per quanto riguarda i reati di abuso di mercato si sono rivelati non sufficientemente efficaci, in quanto non sempre vengono usate le stesse definizioni e le forti divergenze consentono ai trasgressori di approfittare delle lacune giuridiche. La proposta di oggi segue l’approccio indicato nella comunicazione della Commissione “Verso una politica penale dell’Unione europea - garantire l’effettiva attuazione delle politiche dell’Unione attraverso il diritto penale” del 20 settembre 2011 (cfr. Ip/11/1049), che conteneva una valutazione, sulla base di dati di fatto incontrovertibili, dei regimi nazionali vigenti e del valore aggiunto delle norme minime comuni di diritto penale a livello dell’Ue, tenendo conto dei principi di necessità, proporzionalità e sussidiarietà. La proposta di oggi rientra inoltre nel seguito da dare alla comunicazione della Commissione “Potenziare i regimi sanzionatori nel settore dei servizi finanziari” dell’8 dicembre 2010 (cfr. Ip/10/1678), che prevede l’introduzione di sanzioni penali per le violazioni più gravi della normativa sui servizi finanziari, se e quando ciò risulti indispensabile per garantirne l’attuazione efficace. Prossime tappe La proposta è stata trasmessa al Parlamento europeo e al Consiglio per essere discussa e adottata. Una volta adottata, gli Stati membri dispongono di due anni per recepire la direttiva nel diritto nazionale.  
   
   
PIÙ RIGORE CONTRO L’ABUSO DI INFORMAZIONI PRIVILEGIATE E LA MANIPOLAZIONE DEL MERCATO  
 
Bruxelles, 24 ottobre 2011 – Negli ultimi anni i mercati finanziari hanno assunto una dimensione mondiale, dando origine a nuove piattaforme e tecnologie di negoziazione. Tale evoluzione ha purtroppo condotto a nuove possibilità di manipolazione. Nell’ambito dei lavori volti a rendere i mercati finanziari più solidi e trasparenti, oggi la Commissione europea ha adottato una proposta di regolamento relativo all’abuso di informazioni privilegiate e alla manipolazione del mercato (abusi di mercato). Tale proposta intende aggiornare e rafforzare il quadro vigente di tutela dell’integrità del mercato e degli investitori assicurato dalla direttiva sugli abusi di mercato (2003/6/Ce). Il nuovo quadro permetterà alla normativa di tenere il passo con l’evoluzione del mercato, di rafforzare la lotta contro gli abusi di mercato nei mercati delle merci e degli strumenti derivati collegati, nonché di rafforzare i poteri d’indagine e di sanzione delle autorità di regolamentazione e ridurre gli oneri amministrativi che gravano sulle piccole e medie imprese. Il commissario per il Mercato interno e i servizi, Michel Barnier, ha dichiarato: “L’abuso di mercato non è un reato senza vittime: alterando i prezzi, l’abuso di informazioni privilegiate e la manipolazione del mercato minano alla base la fiducia degli investitori e l’integrità del mercato. Nell’ampliare e rafforzare il quadro normativo, nonché i poteri e le sanzioni a disposizione delle autorità di regolamentazione, la proposta di oggi doterà quest’ultime degli strumenti necessari a mantenere i mercati corretti e trasparenti.” La proposta intende adattare le norme dell’Ue alla nuova realtà dei mercati, in particolare estendendone il campo d’applicazione agli strumenti finanziari negoziati solo su piattaforme nuove e fuori borsa (over the counter, Otc) non previste dalla normativa attualmente in vigore e adeguando le disposizioni alle nuove tecnologie. La proposta afferma esplicitamente il divieto di abuso di mercato sui mercati delle merci e degli strumenti derivati collegati, e rafforza la collaborazione tra le autorità di regolamentazione dei mercati finanziari e delle merci. Comprende una serie di misure volte a garantire che le autorità di regolamentazione abbiano accesso alle informazioni di cui hanno bisogno per individuare e sanzionare tali abusi. Poiché le sanzioni attualmente a disposizione delle autorità sono spesso prive di effetto deterrente, la proposta introduce una maggiore armonizzazione delle sanzioni all’insegna di un maggior rigore che si estende alla possibilità di sanzioni penali, oggetto di una proposta distinta ma complementare (cfr. Anche Ip/11/1218). La proposta affronta anche il problema dei costi della normativa Ue che rappresenta un notevole ostacolo per l’accesso ai mercati finanziari dei piccoli e medi emittenti – adeguando sotto diversi aspetti le norme agli emittenti delle Pmi. Obiettivi della revisione Tenere il passo dell’evoluzione dei mercati. Il quadro normativo della direttiva precedente sugli abusi di mercato è stato reso obsoleto dalla crescita di nuove piattaforme di negoziazione, delle negoziazioni Otc e delle nuove tecnologie come le negoziazioni ad alta frequenza. La proposta estende il campo d’applicazione della normativa dell’Ue in vigore agli strumenti finanziari negoziati solo su sistemi di negoziazione multilaterali, su altri sistemi di negoziazione organizzati e Otc in modo che le negoziazioni su tutte le piattaforme e di tutti gli strumenti finanziari che possono avere un impatto su di esse siano disciplinate dalla normativa sugli abusi di mercato. La proposta specifica inoltre quali strategie di negoziazione ad alta frequenza costituiscono una manipolazione del mercato vietata, come ad esempio piazzare ordini senza intenzione di negoziare, ma semplicemente allo scopo di perturbare un sistema di negoziazione (“ordini civetta”). La sempre maggior globalizzazione dei mercati delle merci e la loro interconnessione con i mercati degli strumenti derivati comporta nuove possibilità di abuso attraverso frontiere e mercati. Il campo d’applicazione della normativa è pertanto esteso agli abusi di mercato che si verificano sia sui mercati delle merci che su quelli degli strumenti derivati collegati. Incrementare i poteri d’indagine e di sanzione delle autorità di regolamentazione. La proposta estende l’attuale segnalazione di operazioni sospette anche agli ordini non eseguiti sospetti e alle operazioni Otc sospette. Conferisce alle autorità di regolamentazione il potere di ottenere le registrazioni telefoniche e le informazioni relative al traffico di dati dagli operatori delle telecomunicazioni e di accedere a documenti e locali privati laddove sia ragionevole sospettare l’abuso di informazioni privilegiate e di manipolazione del mercato. È possibile accedere ai locali privati solo previa autorizzazione giudiziaria. La proposta impone inoltre agli Stati membri di provvedere alla tutela dei responsabili delle segnalazioni e fissa norme comuni che offrono incentivi a chi comunica informazioni sugli abusi di mercato. È infine introdotto un nuovo reato di “tentata manipolazione del mercato” per consentire alle autorità di comminare una sanzione laddove vi sia tentativo di manipolare il mercato senza riuscire a concludere effettivamente un’operazione. Si propongono principi comuni, in particolare che le ammende non devono essere inferiori ai profitti risultanti dall’abuso di mercato, quando ciò può essere stabilito, e che l’ammenda massima non deve essere inferiore al doppio di tali profitti. Parallelamente, la proposta di direttiva sulle sanzioni penali per gli abusi di mercato impone agli Stati membri di introdurre sanzioni penali per i reati di abuso d’informazioni privilegiate e di manipolazione del mercato commessi intenzionalmente. Ridurre gli oneri amministrativi per gli emittenti delle Pmi. Gli obblighi di divulgazione per gli emittenti sui mercati delle Pmi saranno adattati alle loro esigenze e gli emittenti su questi mercati saranno esenti dall’obbligo di redigere gli elenchi delle persone aventi accesso ad informazioni privilegiate, a meno che l’autorità di vigilanza decida altrimenti. Anche la soglia per la segnalazione delle operazioni svolte da persone che esercitano responsabilità di direzione sarà alzata. Prossime tappe Il regolamento è stato trasmesso al Parlamento europeo e al Consiglio per essere discusso e adottato . Una volta adottato il regolamento sarà d’applicazione 24 mesi dopo l’entrata in vigore. Sugli abusi di mercato Si è in presenza di abuso di informazioni privilegiate quando una persona negozia in strumenti finanziari essendo in possesso di informazioni sensibili sotto il profilo dei prezzi in relazione a tali strumenti finanziari. Si è in presenza di manipolazione di mercato quando una persona manipola artificialmente i prezzi di strumenti finanziari attraverso pratiche come la diffusione di false voci o informazioni (aggiotaggio) o negoziando negli strumenti finanziari collegati. L’insieme di queste pratiche è noto come abuso di mercato. Si veda anche Memo/11/715  
   
   
TUNISIA: SULLA STRADA VERSO LA DEMOCRAZIA IL RISULTATO DELLE ELEZIONI POTREBBE AVERE UN IMPATTO ANCHE SUI PAESI VICINI E DIVENTARE UN MODELLO PER EGITTO E LIBIA. GABRIELE ALBERTINI, A CAPO DELLA DELEGAZIONE DI OSSERVAZIONE ELETTORALE DELL´UNIONE EUROPEA  
 
Bruxelles, 24 ottobre 2011 - L´elezione di un´assemblea costituente è il primo passo verso la democrazia e avrà il compito di scrivere una bozza della nuova costituzione. Una delegazione del Parlamento europeo garantirà che le elezioni seguano gli standard internazionali che la Tunisia si è impegnata a rispettare. Dopo la caduta del presidente Ben Ali, la situazione politica ed economica del paese non si è ancora stabilizzata e un governo ad interim ha il compito di organizzare le prime elezioni democratiche del paese: un´opportunità per favorire la transizione democratica e per rassicurare gli investitori stranieri per il rilancio dell´economia. Il risultato delle elezioni potrebbe avere un impatto anche sui paesi vicini e diventare un modello per Egitto e Libia. E anche per i paesi che stanno ancora combattendo per la democrazia, come la Siria, lo Yemen e il Bahrain. Gabriele Albertini, a capo della delegazione di osservazione elettorale dell´Unione europea, si augura che "queste elezioni diventino un precedente importante per la regione". Parla anche di "elezioni storiche in Tunisia, il paese dove è cominciata la Primavera araba e il primo dove ci saranno delle elezioni democratiche". Un´economia fragile che necessita stabilità politica - Un Paese che è vissuto per 23 anni sotto un regime dittatoriale manca di una cultura politica. Il 45% della popolazione é sotto i 30 anni e ha conosciuto solamente Ben Ali. Due sono le questioni principali delle votazioni: il peso che avrà il partito islamico e l´affluenza alle urne. Secondo un sondaggio di settembre, il 26% degli aventi diritto al voto non ha intenzione di presentarsi alle urne. Dall´inizio della Primavera araba, la Tunisia ha vissuto una profonda crisi economica registrando una diminuzione della crescita (da 3,7% a 1,3%) e un aumento della disoccupazione (attualmente pari al 14% di cui 150 mila sono giovani qualificati). Anche il turismo è in forte diminuzione (-45%) ed enormi disparità esistono tra nord e sud del paese. Sostenendo le elezioni democratiche - Per assicurarsi che il Paese rispetti gli impegni internazionali che ha preso, l´Unione e il Parlamento europeo osserveranno da vicino lo svolgimento delle elezioni e lo scrutinio. L´invio di una delegazione di deputati in Tunisia - dal 19 al 25 ottobre - fa parte di una più ampia missione di osservazione elettorale dell´Unione europea che coinvolge 130 persone. "Quindici parlamentari saranno presenti per la Missione europea di osservazione durante le elezioni, guidati dal mio collega europarlamentare tedesco Michael Gahler (Epp)" ha spiegato il deputato italiano Gabriele Albertini. Programma: giovedì e venerdì i parlamentari discuteranno a Tunisi della situazione politica, giuridica ed elettorale con degli esperti, i candidati e la società civile (inclusi i protagonisti della Primavera araba on line che hanno avuto un ruolo chiave nella rivolta) e la Commissione elettorale indipendente. Domenica, i deputati andranno nei luoghi in cui dovranno osservare le elezioni e renderanno pubbliche le osservazioni preliminari martedì 25 ottobre ad una conferenza stampa a Tunisi.  
   
   
UE: I TRE FINALISTI DEL PREMIO SAKHAROV  
 
Bruxelles, 24 ottobre 2011 - I protagonisti della Rivoluzione araba, il giornalista bielorusso Dzmitry Bandarenka e la Comunità columbiana di Pace San José de Apartado. Ecco i tre finalisti al Premio Sakharov per la libertà di pensiero 2011. Il vincitore sarà annunciato il 27 ottobre e riceverà 50mila euro. La cerimonia di premiazione avrà luogo il 14 dicembre a Strasburgo.  
   
   
UE: INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER I PARTENARIATI E PERCORSI INDUSTRIA-UNIVERSITÀ MARIE CURIE  
 
Bruxelles, 24 ottobre 2011 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte per i partenariati e percorsi industria-università Marie Curie (Iapp) Questa azione mira a rafforzare la cooperazione tra industria e università in termini di formazione di ricerca, sviluppo professionale ricerca e condivisione delle conoscenze, in particolare con le piccole e medie imprese, e includendo le industrie manifatturiere tradizionali. Essa si basa su programmi di collaborazione a più lungo termine con un alto potenziale di aumentare la comprensione reciproca delle diverse impostazioni culturali e competenze richieste, sia del settore industriale che accademico. L´azione Iapp sostiene l´iniziativa faro della "Unione dell´innovazione", rafforzando le prestazioni di ricerca e commerciale e promuovendo l´innovazione e il trasferimento delle conoscenze in tutta l´Ue. Il rafforzamento della cooperazione tra università e imprese attraverso scambi di personale incoraggerà l´imprenditorialità e contribuirà a trasformare idee creative in prodotti e processi innovativi in grado di affrontare efficacemente le sfide della società europea e globale. Questo invito supporta in modo specifico i programmi di cooperazione tra una o più organizzazioni di ricerca (ad es. Università/centri di ricerca) e una o più imprese commerciali. Per leggere l´annuncio ufficiale dell´invito, consultare: Gu n. C 307 del 19 ottobre 2011 http://eur-lex.Europa.eu/lexuriserv/lexuriserv.do?uri=oj:c:2011:307:0008:0008:it:pdf  e il seguente link http://ec.Europa.eu/research/participants/portal/page/people?callidentifier=fp7-people-2012-iapp    
   
   
PROGETTI PRIORITARI DELL´UE PER LE GRANDI RETI: LE 275 REGIONI D´EUROPA HANNO CHIESTO IL PROLUNGAMENTO DEL CORRIDOIO BALTICO-ADRIATICO A TUTTA LA COSTA ADRIATICA..  
 
 Ancona, 24 Ottobre 2011 - Uno dei primi, principali risultati dell´approvazione della macroregione adriatico ionica al Comitato delle Regioni d´Europa dell´11 ottobre scorso, e` l´inserimento nel testo del parere di progetti concreti soprattutto per quel che riguarda le infrastrutture e i trasporti. Uno di questi e` l´emendamento all´indirizzo della Commissione Europea in materia di infrastrutture, con cui si prevede il prolungamento a sud del Corridoio Baltico-adriatico, con l´inserimento delle Marche e di Ancona nel tracciato. ´I progetti prioritari nel quadro delle grandi reti transeuropee 2014-2020 approvati ieri in Commissione europea, quindi ´ sottolinea il presidente della Regione Marche e relatore del parere al Comitato delle Regioni, Gian Mario Spacca ´ non potranno non tenere conto delle indicazioni che dalle 275 Regioni d´Europa sono state indirizzate alla stessa Commissione´. Spacca si riferisce in particolare al punto 28 del parere sulla macroregione approvato dal Comitato in cui e` scritto che ´le due macrostrategie europee per il Baltico ed il Danubio, insieme alla strategia adriatico ionica e alle future strategie dell´Ue, possono creare interconnessioni e sinergie, anche infrastrutturali´ Esse dovrebbero costituire un asse ideale fra Nord e Sud dell´Europa e, in questo contesto, la macroregione adriatico-ionica rafforzerebbe e decongestionerebbe l``accesso sudorientale dell´Europa al resto del mondo, potendo comprendere anche l´area del Mediterraneo centro-orientale attraverso l´allungamento del Corridoio Baltico-adriatico previsto dalla comunicazione della Commissione Com(2011) 500 del 29 giugno 2011 e la sua connessione con le reti intermodali´. Il che significa che l´inserimento nel Corridoio Baltico-adriatico dei collegamenti ferroviari e delle piattaforme multimodali di Udine, Venezia e Ravenna e dei porti di Trieste, Venezia e Ravenna deciso ieri dalla Commissione Europea, dovrebbe essere prolungato a sud lungo la costa adriatica, ricomprendendo dunque anche le Marche e il porto di Ancona. ´Del resto ´ conclude Spacca ´ nel parere approvato dalle Regioni e` chiaramente evidenziato che tutti gli spazi europei sono tra loro funzionali e si auspica dunque il collegamento dell´area baltica e dell´area danubiana con quella adriatico ionica, quale naturale completamento e rafforzamento della politica europea di cooperazione territoriale´. La strategia adriatico ionica, come sottolineato nel parere, ´non produrra` solo documenti di pianificazione, ma anche azioni - azioni concrete e visibili - volte ad affrontare le sfide che si aprono per quest´area. Gli Stati, le regioni e le altre parti interessate devono assumersi la responsabilita` di fare da capofila in settori prioritari specifici e in progetti di punta ispirati da un approccio integrato alla politica marittima, alla politica dei trasporti e della portualita` nell´ambito della logica dei corridoi paneuropei´.  
   
   
COMMISSARIO FüLE: "SODDISFAZIONE PER L’IMPEGNO DELL’AUTORITÀ DI GESTIONE E DEI PAESI PARTECIPANTI NELL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA ENPI CBC BACINO DEL MEDITERRANEO"  
 
Cagliari, 24 Ottobre 2011 - È forte l’impegno che la Regione Autonoma della Sardegna sta esprimendo nel dare attuazione al Programma Enpi Cbc Bacino del Mediterraneo. Sono queste le parole pronunciate dal Commissario europeo per la Politica di Vicinato e l’Allargamento Štefan Füle in una recente intervista pubblicata sul sito del Programma. Parole che esprimono soddisfazione per il lavoro svolto dall’ Autorità di Gestione del Programma attualmente coinvolta in una fase particolarmente significativa della propria attività: all’avvio dei primi progetti selezionati con il bando del 2009, si affianca infatti il processo di valutazione del bando lanciato lo scorso mese di maggio e, ben presto, sarà pubblicato il terzo ed ultimo bando previsto per l’intero ciclo di programmazione 2007 - 2013. Il Commissario Füle si congratula per il "considerevole interesse" suscitato dai bandi finora lanciati dall’Autorità di Gestione. Un interesse dichiarato dal partenariato euro-mediterraneo attraverso le 900 proposte presentate per i primi due bandi. I 37 progetti selezionati fino ad oggi riguardano settori chiave per la cooperazione tra le due sponde del Mediterraneo quali la gestione delle risorse idriche, le energie rinnovabili, lo sviluppo locale in particolare legato al turismo sostenibile e il rafforzamento dei sistemi di governance locale. Soddisfazione dunque da parte del Commissario europeo e ottimismo per il futuro: se da un lato il "forte impegno" dell’Autorità di Gestione e dei 14 Paesi partecipanti ha contribuito in chiave positiva allo sviluppo del Programma Enpi Cbc Bacino del Mediterraneo, dall’altro il processo di cooperazione che lo stesso Programma ha avviato conoscerà una nuova stagione nel quadro della rinnovata strategia dell’Unione europea nei confronti dei suoi vicini. Una strategia che valorizza la Politica di Vicinato prevedendo nuovi indirizzi anche in considerazione dei recenti avvenimenti nell’area mediterranea. Il "sostegno forte ai partner impegnati nella costruzione di una democrazia profonda", il raggiungimento di “obiettivi più ambiziosi" e la creazione di "partenariati reali con i governi ma anche con la società civile" sono solo alcune delle sfide attuali illustrate da Füle nell’intervista. I programmi di cooperazione transfrontaliera, e tra questi il Programma Enpi Cbc Bacino del Mediterraneo, rappresentano per il Commissario “perfettamente il nuovo approccio dell’Unione europea” e sono “uno strumento utile per la cooperazione tra le persone sul campo a beneficio delle popolazioni locali”. L’intervista integrale con il Commissario Štefan Füle è disponibile sul sito del Programma http://www.Enpicbcmed.eu/    
   
   
LA SARDEGNA LANCIA "QUESTIONE INSULARE EUROPEA"  
 
Cagliari, 24 Ottobre 2011 - "E’ ormai diventato improcrastinabile aprire la questione insulare europea per un nuova politica comunitaria dei trasporti più attenta e specifica per le isole dell’Unione". Lo ha dichiarato l’assessore dei Trasporti, Christian Solinas, durante la tavola rotonda dell’Xi Forum Insuleur in corso a Cagliari. Nel suo intervento, l’esponente della Giunta ha preannunciato un’iniziativa della Regione Sardegna che coinvolgerà le altre regioni escluse "per la revisione immediata dei corridoi marittimi europei con l’obiettivo di reintegrare l’isola nelle principali direttrici di traffico via mare da cui al momento è stata esclusa". L’assessore Solinas, al termine dell’intervento, sottolineando la gravità dell’esclusione della Sardegna dai corridoi europei, ha stigmatizzato l’esultanza del Governo per l’ennesima beffa a danno del Popolo Sardo.  
   
   
BRUXELLES: INIZIATIVE DELL´UFFICIO PROVINCIALE DI TRENTO FINO A DICEMBRE  
 
 Trento, 24 ottobre 2011 - Molte le iniziative organizzate dall´Ufficio di Bruxelles della Provincia autonoma di Trento da qui a dicembre, alcune anche in collaborazione con l´Ufficio della Provincia autonoma di Bolzano. Di seguito l´elenco completo. 1 – Iniziative organizzate direttamente dall’Ufficio di Trento - dal 14 ottobre fino al 4 novembre è aperta al pubblico, presso la sede comune dell’Euroregione, la mostra della Fondazione Museo storico del Trentino “Il 150° ai confini dell’Unità. Trentino, Italia Europa”. L’inaugurazione è stata effettuata il 14 ottobre alla presenza di 110 persone, con interventi del direttore dell’Ufficio e del direttore del museo, Giuseppe Ferrandi; 9 – 11 novembre, seminario per gli studenti del Corso superiore di Scienze religiose, organizzato in collaborazione con il Centro per le Scienze religiose - Fbk di Trento; 11 novembre: serata “Incontro con l’autore” organizzata in collaborazione con l’Associazione Trentini nel mondo. Presentazione dell’ultimo romanzo, “Tisaura”, del prete operaio trentino, residente in Belgio, don Claudio Pellegrini ; Presentazione presso la sede dell’Euroregione, in collaborazione con la Missione cattolica italiana in Belgio, del 6° Rapporto nazionale sull’emigrazione (iniziativa da confermare). 8 dicembre, presso l’Espace Montepaschi, in collaborazione con la banca e con l’Associazione trentini nel mondo: serata natalizia con intervento di Marcello Farina e concerto del Coro “Valbronzale” di Ospedaletto – Valsugana . 2 – Iniziative organizzate in collaborazione con l’Ufficio di Bolzano - Con l´Ufficio di Bolzano garantiamo la gestione del coordinamento degli Uffici regionali italiani di rappresentanza a Bruxelles fino al termine del 2011. Nell’esercizio di questa nostra funzione che ci vede impegnati per il secondo anno consecutivo, organizziamo le cosiddette “conferenze di mezzogiorno”, incontri di aggiornamento e riflessione sulle principali politiche comunitarie con alti funzionari delle istituzioni, presso la nostra sede dalle 13.00 alle 14.00. Di seguito, gli incontri realizzati a partire dal mese di ottobre e da realizzare nel restante periodo dell’anno: 14 ottobre: “I nuovi regolamenti per la politica di coesione proposti dalla Commissione europea” ; 19 ottobre: incontro con gli esperti regionali distaccati presso la Rappresentanza permanente italiana; 26 ottobre: incontro presso la Rappresentanza permanente sulla proposta di riforma della Pac (Politica agricola comune) dopo il Consiglio agricoltura del 20 ottobre; 7 novembre: “Gli orientamenti del prossimo Programma quadro della ricerca” ; 22 novembre: in collaborazione con Banca Montepaschi Belgio, tavola rotonda con Vice Presidente Tajani e alcuni parlamentari europei sull’attuale crisi finanziaria e ruolo dell’Ue (incontro serale); 1 dicembre: secondo incontro di aggiornamento sulle linee di riforma della Pac.  
   
   
POLITICA DI COESIONE COMUNITARIA 2013: INCONTRI A VICENZA E VERONA  
 
Venezia, 24 ottobre 2011 - Si tengono oggi, a Vicenza e a Verona due incontri per la definizione della Politica di Coesione dopo il 2013. Si discuterà del futuro delle politiche comunitarie nell’Europa di domani e degli scenari che si apriranno anche per le Regioni. “Con il coinvolgimento dei livelli inferiori di governo nei ventisette Paesi – spiega l’assessore veneto Roberto Ciambetti – è in corso nel consesso europeo la definizione della Politica di Coesione post 2013. Tale attività è condotta parallelamente alla definizione della nuove prospettive finanziarie ed in modo complementare agli obiettivi fissati per “Europa 2020”. Riteniamo, quindi, utile e opportuno in questa fase incontrare le rappresentanze territoriali per informare sullo stato dell’arte e le sue prospettive”. I principali temi degli incontri, riguarderanno, appunto, “Obiettivi di Europa 2020: crescita intelligente, sostenibile, inclusiva” e “Politica di coesione Post 2013”. A Vicenza la riunione si terrà nella Sala Rossa di Palazzo Nievo, sede della Provincia, con inizio alle ore 10.00; a Verona l’appuntamento è per il pomeriggio, alle ore 15.00, presso la sede del Comune, in Piazza Bra, nella Sala degli Arazzi.  
   
   
RELAZIONI EUROPEE: UN SEMINARIO PER FAVORIRE L´INTEGRAZIONE  
 
Trieste, 24 ottobre 2011 - L´ampliamento della rete dei contatti internazionali è l´obiettivo di un seminario intitolato "Adding European Value. Making the most of Eu funding Programmes. Capacity building - Networking - Dissemination" e cioè "Networking per favorire l´integrazione europea allargata attraverso la diffusione della progettazione europea". All´evento, che avrà luogo a Udine dal 26 al 28 ottobre, parteciperanno oltre 20 manager ed esperti in materia di progetti internazionali. Organizzato dall´Università delle Liberetà con il supporto della Regione ed il contributo della Fondazione Crup, il seminario mira a far confluire a Udine rappresentanti di enti ed associazioni da tutta Europa con l´obiettivo di promuovere l´immagine del territorio a livello internazionale, ottenere il maggior coinvolgimento possibile di tali realtà nell´esperienza dei progetti europei e favorire le istituzioni che già fanno parte di questo sistema nel reperimento di nuovi partner per il prossimo anno di iniziative. Dal 2010, infatti, l´Unione europea ha aperto le sue porte anche ai Paesi extraeuropei, ampliando così la possibilità di avviare nuove, interessanti collaborazioni. Sono proprio la diversità ed il numero dei partner coinvolti a rappresentare la migliore garanzia per il successo di un progetto internazionale e pertanto il seminario è aperto a tutti: agli enti ed alle istituzioni locali che non hanno mai partecipato all´elaborazione di un progetto di carattere europeo, a quanti hanno già maturato una grande esperienza, ai soggetti di Paesi terzi che per la prima volta hanno la possibilità di stabilire un contatto con enti e realtà della Ue. I lavori del convegno avranno inizio mercoledì alle ore 14.00, nella sede della Regione in via Sabbadini 31, con i saluti dell´autorità (saranno presenti l´assessore regionale alla Cultura, Sport, Relazioni internazionali e comunitarie Elio De Anna ed il sindaco di Udine Furio Honsell) seguiti dagli interventi dei relatori sulle opportunità di cooperazione a livello europeo e sull´utilizzo delle buone prassi con la presentazione di due progetti europei. Giovedì, dalle 9.00 alle 17.30, e venerdì, dalle 9.30 alle 13, i lavori proseguiranno nella sede dell´Università delle Liberetà di via Napoli 4, dove si attiveranno dei focus sulle nuove idee progettuali e si trarranno alcune conclusioni. Per partecipare a queste due giornate è obbligatoria la prenotazione e comunque sarà possibile ottenere informazioni ed iscriversi telefonando al 0432/297909 o attraverso il link http://www.Libereta-fvg.it/joomla/index.php/it/area-europea/seminario-autunnale    
   
   
TRENTO: IL PRESIDENTE DELLAI HA INCONTRATO UNA DELEGAZIONE IRACHENA I DELEGATI IRACHENI SONO IN TRENTINO PER RACCOGLIERE BUONE PRATICHE IN TEMA DI PROGRAMMAZIONE DELLO SVILUPPO  
 
 Trento, 24 ottobre 2011 - Il presidente Dellai si è incontrato, il 20 ottobre, con una delegazione di alti rappresentanti dell´amministrazione dell´Iraq, tra cui il ministro di Stato per gli Affari di Governo Hassan Al Mufti, il vice ministro per la programmazione del governo irakeno Ismail Alalak e il governatore di Baghdad Abdelrazaq Al Hameed. La visita è stata promossa dal Centro Internazionale di Formazione dell´Oil (Organizzazione Internazionale del Lavoro) che a sede a Torino sotto gli auspici delle Nazioni Unite - Commissione United Nations Economic and Social Commission for Western Asia (Escwa) ufficio di Beirut. "Fino a qualche tempo fa – ha detto Dellai nel suo intervento di saluto, – abbiamo seguito da lontano e con preoccupazione i momenti difficili e anche drammatici che ha vissuto il vostro Paese, ma oggi vogliamo condividere con voi la speranza di un futuro di pace e di progresso. Noi siamo convinti di potervi mettere a disposizione le nostre esperienze che si basano su una solida autonomia, perché sappiamo che la forza di una Nazione sta nella forza dei territori che la compongono". "Oggi la rinascita dell´Iraq dipende innanzitutto da voi iracheni, dalla coesione della vostra comunità nazionale – ha ancora detto il presidente Dellai, – ma anche il consesso internazionale e le istituzioni finanziarie e bancarie mondiali devono esservi vicini e sostenervi in questa sfida. Pure noi, piccola regione italiana, possiamo aiutarvi e lo facciamo volentieri mettendovi a disposizione le nostre esperienze di governo locale. Non abbiamo ricette da esportare, perché ogni Paese ha le sue tradizioni e le sue consuetudini anche amministrative, ma possiamo pur sempre esporvi la nostra esperienza nel campo dell´autogoverno locale, con la quale voi potrete confrontarvi. E dico questo perché sono certo che per il futuro della vostra Nazione sia opportuno puntare sulle autonomie locali: potrebbe accadere anche a voi quel che è successo per il Trentino Alto Adige, un tempo dilaniato da una contesa, per certi versi e in alcuni momenti aspra e difficile, causata dalla presenza sul territorio regionale di gruppi linguistici diversi. È stata l´Autonomia a farci conoscere, finalmente, e ad aiutarci a costruire un´epoca di riconciliazione, di pace e di convivenza: auguro anche all´Iraq la fortuna di fare la medesima esperienza. Auspico, comunque – ha infine concluso il presidente, – che a questa di oggi seguano altre visite e che la nostra collaborazione conosca in futuro altri momenti di incontri e di confronto, aspettando il giorno in cui ci potranno essere collaborazioni e scambi economici, oppure culturali. La nostra Università, i nostri istituti di ricerca, le nostre aziende leader sono pronte a far maturare il cammino avviato oggi". A Dellai ha risposto il ministro per gli Affari di Governo Hassam Al Mufti che, dopo aver esternato la meraviglia dell´intera delegazione per "gli stupendi panorami della vostra terra", ha sottolineato l´importanza che rivestono per l´Iraq incontri come quello di Trento: "La mia nazione è da poco uscita da un´esperienza secolare di governo centralistico e solo da 7-8 anni si parla, anche nella nostra nuova Costituzione, di decentramento e di autonomie locali. Ecco perché ci è utile conoscere la vostra storia e apprendere dai vostri tecnici metodi e buone pratiche per programmare lo sviluppo. Per certi versi l´Iraq è molto simile alla vostra provincia, perché anche da noi ci sono profonde differenziazioni linguistiche, geografiche e paesaggistiche. Noi abbiamo molta buona volontà e infinite risorse come il petrolio e i giacimenti di minerali, ma sono gli strumenti per guidare lo sviluppo a mancarci. Speriamo di trarre, da questi incontri e dai molti altri che seguiranno, tutto l´aiuto di cui abbiamo bisogno, con la speranza di potervi ospitare un giorno in Iraq". La delegazione irachena, della quale fanno parte diciotto persone, tra cui anche i rappresentanti dei governatorati di Baghdad, Bassora e Kirkuk, è in Italia per apprendere, attraverso un programma di lavoro e formazione promosso dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro di Torino, i metodi e le buone pratiche di programmazione dello sviluppo territoriale. In questo contesto, la visita alla Provincia autonoma di Trento offre agli iracheni la possibilità di confrontarsi con la peculiare esperienza di autogoverno trentino, che fonda le proprie basi proprio sui principi di partecipazione, corresponsabilità, cooperazione e solidarietà. La mattinata di lavori a Piazza Dante si è aperta con un intervento di inquadramento generale curato da Raffele Farella, responsabile dell´incarico speciale per l´internazionalizzazione e la promozione estera della Provincia autonoma di Trento. Altri dirigenti e funzionari provinciali hanno poi illustrato la storia, le politiche e le scelte compiute in Trentino rispetto alla pianificazione dello sviluppo per i settori della salute (Livia Ferrario, dirigente generale alle Politiche sanitarie), dell’istruzione e della ricerca (Mariano Anderle, del Dipartimento Innovazione e Ict) e della gestione ambientale (Fabio Scalet, dirigente generale all´Urbanistica e all´ambiente). Un particolare rilievo – in ragione delle esperienze e del ruolo di primissimo piano svolto dai membri della delegazione rispetto a tali ambiti – è stato dedicato alle politiche di pianificazione finanziaria e fiscale della Provincia autonoma di Trento (Fulvia Deanesi, dirigente generale agli Affari finanziari e alla programmazione), in rapporto anche con le politiche del governo centrale (con un intervento di Alberto Pace, dirigente con incarico speciale per i rapporti istituzionali con lo Stato e le Regioni), mentre di programmazione dello sviluppo economico, di innovazione e di monitoraggio dei servizi resi al pubblico hanno parlato Marina Fambri, dirigente del Servizio programmazione, e di Sergio Bettotti, dirigente generale per l´innovazione e l´Ict. La visita assume una particolare importanza in ragione della scelta compiuta dalla neonata classe dirigente del nuovo Stato Irakeno di acquisire modelli di politica e operativi di sviluppo “dal basso” proprio in Italia e in due regioni (il Piemonte come Regione a Statuto ordinario, la Provincia autonoma di Trento a Statuto Speciali) riconosciute come laboratori di buone pratiche e modelli nella programmazione dello sviluppo e nell’organizzazione dei servizi pubblici resi ai propri cittadini.  
   
   
BOLZANO; DURNWALDER HA RICEVUTO LA CONSOLE GENERALE AUSTRIACA, SIGRID BERKA  
 
Bolzano, 24 ottobre 2011 - La nuova console generale austriaca a Milano, Sigrid Berka, è stata ricevuta il 21 ottobre a Palazzo Widmann dal presidente della Provincia, Luis Durnwalder. Nel corso del cordiale colloquio la console ha espresso la propria piena disponibilità alla collaborazione con la Provincia ed ha discusso con il presidente Durnwalder alcune tematiche di carattere politico come, ad esempio, l’autonomia integrale, la doppia cittadinanza, l’autodeterminazione, la questione riguardante la toponomastica e l’Accordo di Milano. Al termine dell’incontro il presidente Durnwalder ha sottolineato che è stato concordato con la console generale un costante contatto sulle tematiche riguardanti l’Alto Adige. Sigrid Berka ha operato dal 2000 al 2009 presso il Ministero degli esteri austriaco, dal 2009 al 2011 ha assunto la funzione di consigliera per le questioni di politica estera del vicecancelliere austriaco, Josef Pröll. Nel luglio scorso è stata nominata console generale dell’Austria a Milano.  
   
   
CENTRO SULLA DEMOCRAZIA ALLA DOMUS MAZZINIANA, ROSSI: “SIA UN RIFERIMENTO INTERNAZIONALE”  
 
 Pisa, 24 ottobre 211 – “Fare di Pisa e della Toscana centri internazionali della ricerca e del dibattito sulla democrazia del terzo millennio. E’ questa la sfida bella e ambiziosa che raccogliamo oggi con convinzione e entusiasmo, omaggio concreto, nell’anno del 150°, ai valori di libertà e autodeterminazione del Risorgimento italiano e agli stimoli ancora vitali del pensiero di Giuseppe Mazzini. E dà forza a questo progetto che esso prenda le mosse alla presenza del capo dello Stato, Giorgio Napolitano”. Il presidente Enrico Rossi spiega così il sostegno della Regione Toscana alla costituzione del Centro internazionale di studi sulla democrazia, avviata il 20 ottobre a Pisa, in occasione della riapertura al pubblico della Domus Mazziniana, con la firma di un accordo di programma. “Tanti spunti del pensiero di Mazzini — prosegue Rossi — possono ancora oggi costituire il lievito per una riflessione sul tema della democrazia: penso al protagonista del Risorgimento inteso come movimento di liberazione, ma anche a uno tra i primi a intravedere un futuro politico per l’Europa unita. Sono convinto che il Centro che nascerà nella Domus — conclude — potrà offrire un grande contributo a tutti coloro che pensano a una democrazia nuova e più forte per il terzo millennio”. L’accordo è stato firmato, insieme alla Regione, da Domus Mazziniana, Provincia e Comune di Pisa, Università di Pisa, Scuola Normale Superiore, Scuola Superiore Sant’anna, Fondazione Giovanni Spadolini, Associazione mazziniana italiana. Alla firma ha presenziato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il Centro promuoverà il confronto e la ricerca scientifica sulla democrazia, lavorerà per la costruzione di una rete internazionale di studi e favorirà la divulgazione del dibattito presso la cittadinanza.  
   
   
ROMA CAPITALE: POLVERINI-ALEMANNO SIGLANO INTESA  
 
Roma, 24 ottobre 2011 - La presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, e il sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno, hanno firmato il 20 ottobre il Protocollo d’intesa in merito al conferimento delle funzioni amministrative a Roma Capitale. La firma è avvenuta al termine della seduta congiunta, in Consiglio regionale, delle commissioni ‘Affari Costituzionali’ e ‘Federalismo fiscale e Roma Capitale’, presiedute da Pietro Sbardella e Marco Di Stefano. L’accordo si inserisce nell’ambito del percorso che dovrà portare all’approvazione da parte del Governo del secondo decreto legislativo, che si occuperà esclusivamente delle funzioni statali da trasferire a Roma Capitale, mentre con successiva legge regionale saranno conferite le funzioni amministrative nell’ambito delle materie di competenza regionale. “Quest’intesa – ha spiegato la presidente Polverini - definisce non le funzioni ma un modo di operare che coinvolge tutto il Consiglio regionale. Entro sette giorni si procederà alla costituzione di un tavolo tecnico, paritetico, con rappresentanti di Regione e Roma Capitale, incaricato di seguire l’iter sia del decreto legislativo che della legge regionale”. Polverini ha anche ricordato che il protocollo d’intesa prevede, in caso di inerzia o inadempimenti di Roma Capitale, l’esercizio del potere sostitutivo da parte della Regione “nel compimento – come si legge nel testo del Protocollo -, nell´ambito delle materie conferite, di atti o attività obbligatorie per la tutela di interessi di livello superiore espressi da norme o dai programmi regionali”.  
   
   
BOSCAGLI NUOVO MEMBRO OSSERVATORIO COOPERAZIONE  
 
Milano, 24 ottobre 2011- L´assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale Giulio Boscagli - su incarico del presidente Roberto Formigoni - sarà il rappresentante di Regione Lombardia nel Consiglio Direttivo dell´Osservatorio Interregionale sulla Cooperazione allo sviluppo (Oics). L´oics è nato nel settembre 1991 in seno alla Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome, come struttura comune in materia di cooperazione decentrata allo sviluppo e di sostegno ai processi di internazionalizzazione economica territoriale. Regione Lombardia è dal 1 giugno 2006 uno degli otto membri effettivi del Consiglio Direttivo, insieme alle Regioni Abruzzo, Campania, Lazio, Molise, Piemonte, Sardegna e Veneto. Diversi i compiti dell´Oics, tra cui: favorire l´attività di cooperazione internazionale di Regioni, Provincie autonome ed Enti locali, sul loro territorio, nei Paesi in via di sviluppo e nei Paesi a economia in transizione; coadiuvare le Regioni nelle attività di sostegno e di governo territoriale dei processi di internazionalizzazione economica; promuovere, studiare e realizzare interventi di emergenza e di aiuto umanitario o iniziative mirate a migliorare il governo territoriale dei flussi di immigrati, rifugiati e richiedenti asilo.  
   
   
CONFERENZA PERMANENTE REGIONE-ENTI LOCALI: INTESA SU RIMODULAZIONE SALDI DI COMUNI E PROVINCE  
 
 Cagliari, 24 ottobre 2011 – Patto di stabilità e Fondo Unico al centro della Conferenza permanente Regione-enti locali che si è riunita il 21 ottobre a Cagliari nella sede dell’assessorato regionale degli Enti locali, e alla quale hanno preso parte l’assessore regionale, Nicola Rassu, e le rappresentanze degli Enti sardi (Anci, Ups, Asel, Lega delle autonomie locali e Aiccre). Al termine dei lavori è stata raggiunta l’intesa finalizzata alla rimodulazione dei saldi obiettivi delle province e dei comuni soggetti al patto di stabilità 2011. In particolare l’intesa riguarda la ripartizione dei 50 milioni di euro stanziati dalla Giunta in favore degli Enti locali soggetti al Patto di stabilità. L’assessore Rassu nel ribadire la volontà della Regione, oltre che la necessità, di proseguire e rafforzare il rapporto di collaborazione con gli Enti locali sardi per trovare soluzioni comuni al fine di risolvere i problemi finanziari che stanno colpendo da tempo i Comuni e le province della Sardegna a causa della grave crisi economica internazionale, ha proposto un modello di ripartizione dei 50 milioni di euro che sono stati stanziati in favore degli Enti locali isolani. “L’intesa siglata oggi – ha dichiarato l’assessore Rassu – rappresenta un passaggio fondamentale per proseguire il lavoro con le autonomie locali nell’obiettivo di ridare impulso alle loro comunità potendo contare su fondi utili a fronteggiare lo stato di crisi attuale ma anche e soprattutto per creare nel lungo periodo nuove condizioni di sviluppo. La nostra volontà è quella di porre in campo tutti i mezzi necessari per lo sblocco del Fondo unico – ha continuato l’esponente della Giunta – e di permettere a tutti i Comuni, senza distinzione alcuna, di fronteggiare le difficoltà economiche”. L’esponente della Giunta Cappellacci, proprio recependo le preoccupazioni palesate dagli esponenti delle associazioni sulle difficoltà finanziarie e di bilancio che stanno vivendo i Comuni sardi e facendo proprie le indicazioni dell’assemblea, ha proposto l’attivazione di un tavolo tecnico per il monitoraggio della finanza locale. La proposta dell’assessore è stata accettata positivamente dai rappresentanti degli Enti locali ed è emersa inoltre dall’incontro, la forte condivisione degli obiettivi tra Regione e Enti locali.  
   
   
GOVERNATORI SUD: PERCORSO CONDIVISO E RISORSE PROMESSE IL COMMENTO DEI PRESIDENTI DI BASILICATA, ABRUZZO, CALABRIA, CAMPANIA, MOLISE, PUGLIA E SICILIA ALLA PROPOSTA LANCIATA DA TREMONTI A BARROSO  
 
Potenza, 24 ottobre 2011 - "La richiesta di un´attenzione di livello europeo al Mezzogiorno deve avere come condizione la necessità di risorse aggiuntive. Così come sarebbe meglio partire da un metodo condiviso che le Regioni hanno portato avanti con il governo ed il ministro Fitto per le infrastrutture del Piano Sud". È il commento fatto il 22 ottobre dai presidenti delle Regioni Basilicata, Abruzzo, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia, Vito De Filippo, Gianni Chiodi, Giuseppe Scopelliti, Stefano Caldoro, Michele Iorio, Nichi Vendola e Raffaele Lombardo, alla proposta lanciata dal Ministro Tremonti col presidente della Commissione Europea Barroso. "Il Sud - hanno detto i governatori del Sud - ha una storica carenza di infrastrutture, da quelle tradizionali, come strade e ferrovie, a quelle di nuova generazione, tra cui le reti per la banda larga ed infine alle immateriali. Nel contesto della crisi in atto, i fondi che dovevano servire ad affrontare queste necessità sono stati più volte usati per altre finalità. La macchinosità delle procedure a nuovi fattori che si sovrappongono, quali gli obblighi di spesa e il patto di stabilità, non hanno sempre consentito gli obiettivi di spesa previsti. In questo quadro, rappresenta un precedente positivo il lavoro fatto con una parte residua dei Fas che ha visto le Regioni, d´intesa col Ministero per i Rapporti con le Regioni e la Coesione territoriale, individuare obiettivi strategici su cui concentrare le poche risorse disponibili con procedure certe. Il piano Sud - concludono i presidenti - dovrà prevedere l´impiego di tutte le risorse promesse e programmate a partire dalla quota di finanziamento dello Stato”.  
   
   
FVG: TONDO, IN FINANZIARIA RIDURREMO L´IRAP DI UN PUNTO  
 
 Buttrio, 24 ottobre 2011 - Nella prossima legge finanziaria la Regione Friuli Venezia Giulia, unica in Italia, ridurrà l´Irap di un punto percentuale. Lo ha annunciato oggi a Buttrio (Ud) il presidente, Renzo Tondo, intervenuto alla presentazione dei risultati economici e tecnologici dell´esercizio 2010-2011 e delle previsioni delle Officine Danieli. Rispondendo alle sollecitazioni dei manager dell´azienda e del presidente Gianpietro Benedetti in primis, che nell´illustrare i brillanti risultati della Danieli hanno anche posto l´accento sui tanti ostacoli presenti in Italia, dalla burocrazia alla scarsa considerazione del merito, Tondo ha sottolineato come "questa Regione ha fatto alcune cose importanti, anche se di certo può fare di più". Tra esse, ha ricordato la riduzione del debito pubblico, che oggi getta le basi per la diminuzione della pressione fiscale per tutte le imprese, grazie appunto al taglio dell´Irap. Una prospettiva che nasce anche dalle indicazioni che vengono dal mondo produttivo, ovvero da chi crea ricchezza, posti di lavoro, opportunità di crescita; indicazioni che Tondo ha confermato di raccogliere, ammettendo peraltro che se l´Italia - come è stato osservato oggi - avesse le qualità delle Danieli, il Paese sarebbe più forte e più competitivo, con un rating più elevato. Ecco quindi che l´Amministrazione regionale, ha assicurato il presidente, continuerà a sviluppare iniziative e politiche che consentano di far crescere il sistema, facendolo uscire dalla marginalità. Politiche sul fronte delle infrastrutture (terza corsia, Corridoio Adriatico Baltico, sviluppo della portualità gli esempi citati) ma anche sul fronte della burocrazia, rappresentata in un filmato proposto oggi da lunghi e polverosi scaffali pieni di cartolai. "Occorre un approccio culturale che ponga fine a tanti corporativismi ed egoismi presenti nella nostra comunità. Corporativismi che devono lasciare spazio ad una visione d´insieme", ha detto il presidente, promettendo impegno per "creare le condizioni affinché il sistema sia più fluido, che vi sia meno intermediazione tra chi decide e chi produce la ricchezza". Non è mancato, da parte del presidente Tondo, un plauso alla Danieli: "dobbiamo essere felici di avere in Friuli una delle eccellenze europee nel mondo", ha affermato, invitando l´azienda a mantenere e rafforzare la sua presenza a Buttrio parallelamente all´espansione sui mercati internazionali.  
   
   
RICORSO DELLA REGIONE VALLE D’AOSTA CONTRO LA FINANZIARIA  
 
 Aosta, 24 ottobre 2011 - La Giunta regionale, nella seduta di venerdì 21 ottobre, ha deliberato di proporre ricorso, dinnanzi alla Corte costituzionale, avverso il decreto legge 13 agosto 2011, n. 138 (Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo), convertito, con modificazioni, con la legge 14 settembre 2011, n. 148, pubblicata nella Gazzetta ufficiale n.216 del 16 settembre 2011, limitatamente agli articoli 2, commi 3 e 36, e 14, comma 2 del citato decreto legge affidando la rappresentanza e la difesa della Regione a. Francesco Saverio Marini del foro di Roma. Le disposizioni contenute nel decreto legge 138/2011, inerenti la stabilizzazione finanziaria e il contenimento della spesa pubblica, succedono ai recenti interventi normativi, contenuti nella legge 106/2011 e 111/2011, rispettivamente del 12 e 15 luglio 2011, le cosiddette “manovre estive”, con i quali lo Stato è intervenuto al fine di garantire la stabilità del Paese, con riferimento all’eccezionale situazione di crisi internazionale e per rispettare gli impegni assunti in sede di Unione europea. La Giunta regionale, pur riconoscendo la necessità delle misure previste nel decreto legge 138/2011 con riferimento alla situazione di crisi internazionale e di instabilità dei mercati, come anticipato all’indomani della manovra, in sostanziale accordo con le altre autonomie speciali, ritiene necessario difendere le prerogative regionali, proponendo ricorso alla Corte costituzionale, con riguardo all’articolo 2, commi 3 e 36, che dispone la riserva all’Erario anche delle maggiori entrate percepite nel territorio regionale, senza che siano soddisfatte le condizioni previste dalla normativa di attuazione in materia di ordinamento finanziario della Regione. Oltre che l’articolo 14, comma 2, il quale impone alla Regione l’adeguamento a norme riferite anche alla riduzione del numero dei consiglieri e degli assessori regionali, in evidente contrasto con le norme dello Statuto la cui riforma, come noto, richiede un procedimento di approvazione parlamentare di rango costituzionale.  
   
   
SICILIA SPERIMENTERA´ NUOVO SISTEMA CONTABILE NAZIONALE  
 
Palermo, 24 ottobre 2011 - La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha incluso la Regione Siciliana tra le 4 regioni ammesse alla sperimentazione del nuovo sistema contabile nazionale dall´anno 2012 (insieme a Lombardia, Lazio e Campania), unica tra le Regioni a statuto speciale. Cio´ comporta per il bilancio della Regione dal 2012: a) applicazione del solo principio della competenza finanziaria; b) riclassificazione degli attuali schemi di bilancio per missioni e programmi; c) riaccertamenti: verifica preventiva degli impatti per le regioni viste le relative specificita´ e successiva valutazione dell´applicazione dei riaccertamenti stessi. Mentre dal 2013 comportera´: a) applicazione di tutto il nuovo sistema di contabilita´ finanziaria; b) applicazione del sistema di contabilita´ economico-patrimoniale e il bilancio consolidato. "Si tratta del riconoscimento dell´ampio risanamento economico-finanziario avviato dalla Sicilia - afferma l´assessore per l´Economia, Gaetano Armao - che evidenzia l´impegno che la Regione ha fin qui profuso in questo settore e riconosce la professionalita´ e la qualita´ della Ragioneria generale dell´assessorato con la quale abbiamo definito una profonda opera di revisione contabile che ci consente di confrontarci con la sfida dell´innovazione. Il 2011 e´ stato l´anno del risanamento a legislazione invariata, con un bilancio che ha ridotto la spesa corrente al livello del 2001, pur raddoppiando gli investimenti rispetto a quell´anno. Adesso e´ necessario proseguire l´intervento - aggiunge - con una finanziaria di respiro che completi il risanamento e la riduzione dei costi degli apparati amministrativi puntando decisamente alla crescita ed agli investimenti, col piu´ ampio coinvolgimento delle forze politiche, sindacali, imprenditoriali e sociali". "La Sicilia e´ anche la prima regione a Statuto speciale a sperimentare il nuovo sistema contabile incentrato sui principi economico-patrimoniali. Solo con ´i conti e le carte in regola´ la Sicilia puo´ recuperare - precisa - la credibilita´ necessaria per rivendicare appieno le prerogative che lo Statuto assegna e sulle quali non intendiamo far sconti ad un Governo nazionale che intende svalutarle. Chiudano subito - conclude Armao - la trattativa sul federalismo fiscale, sulla quale tergiversano da mesi nonostante le nostre proposte siano note da dicembre, e diano ai siciliani le risorse alle quali hanno diritto".  
   
   
ENRICO ROSSI SUL PODIO, PRIMO TRA I GOVERNATORI DEL CENTROSINISTRA PER DATAMEDIA L’INTERVISTA RILASCIATA ALL’ANSA DAL PRESIDENTE DELLA REGIONE TOSCANA ENRICO ROSSI  
 
Firenze, 24 ottobre 2011 – Soddisfatto del risultato ottenuto nella ”classifica” dell’apprezzamento dei governatori stilata da Monitoregione di Datamedia, che lo vede al terzo posto dopo Luca Zaia e Roberto Formigoni. Ma Enrico Rossi, presidente della Toscana, è quello che ha avuto la maggiore crescita di consenso (+1,2 che lo porta a quota 59,4) ed è primo tra i presidenti del centrosinistra. Intervistato il 20 ottobre dall’Ansa, si spiega il successo con le politiche spesso ‘controcorrente’ messe in atto ad esempio sulla questione dei migranti. Ma anche con la ”sincerità” con cui nell’ambito del centrosinistra è protagonista del dibattito politico nazionale. Rossi ricorda però che i toscani lo hanno eletto per fare il presidente, anche se continuerà a dire la sua su tutto il resto. ”Sicuramente alcune decisioni prese in situazioni di criticità possono aver contato”, risponde Rossi quando gli viene chiesto se quello che più ha influito sulla crescita dei consensi siano state la risposte che ha dato ad emergenze come la crisi economica e occupazione, l’arrivo dei migranti e l’introduzione dei ticket sanitari. ”Non c’è stata crisi aziendale su cui la Regione non sia intervenuta e molto spesso ci ho messo la faccia personalmente. Sul problema dell’accoglienza dei migranti la Toscana – spiega – si è rifiutata di percorrere la strada dei campi con filo spinato scelta dal governo, dettata dalla paura e dalla xenofobia e ha dato una prova collettiva straordinaria di coesione sociale e di solidarietà. Me l’aspettavo e ne sono molto orgoglioso. Qualcosa di simile è avvenuto per i ticket: se sacrifici devono essere, ho detto, è giusto che chi ha di più dia di più. Impegno, solidarietà, equità sono cose che i toscani apprezzano. E mi piace ricordare anche il progetto ‘Giovani Sì”, che ha suscitato attenzione e apprezzamento straordinari. E’ questo il vero investimento per il futuro della Toscana”. Ma ha contato anche la fisionomia politica ‘forte’ che ha assunto nell’ambito del centro sinistra? ”La passione politica forte e sincera che mi porto addosso da tutta la vita, non è un segreto per nessuno. Credo a quello che dico – risponde Rossi il cui centrosinistra ideale è Pd-sel-idv e che anche dopo la sconfitta in Molise si è interrogato sull’opportunità di cercare candidati ‘troppo’ moderati – e cerco di rimanere coerente con quello che penso e con le decisioni che prendo. Il linguaggio della sincerità è convincente, anche in un agone politico tanto delegittimato. Tuttavia credo che più di tutto contino i fatti, l’impegno sul campo del governo regionale”. ”Governare con un largo consenso è il sogno di ogni politico e amministratore. Si riesce a fare più cose, a risolvere più problemi. Ed è questo che conta. I toscani mi hanno eletto per fare il presidente. Ho preso un impegno e lo manterrò”, risponde poi alla domanda se il risultato della rilevazione Monitoregione non lo spinga a caricarsi di responsabilità maggiori, anche sul piano nazionale. ”E in coerenza con questo mandato – conclude però – continuerò a dire la mia sulla situazione politica nazionale”.  
   
   
ZAIA PRESIDENTE PIU’ APPREZZATO. CHISSO: ORGOGLIOSO DI LAVORARE CON QUESTA SQUADRA  
 
Venezia, 24 ottobre 2011 - “Prendo atto di questa classifica. Per quanto mi riguarda dico solo che sono orgoglioso di lavorare con questa squadra”. Renato Chisso, assessore regionale alle politiche della mobilità, non esprime giudizi sul primato attribuito al presidente del Veneto come governatore più apprezzato d’Italia dai propri elettori. “Lavoriamo assieme, in una situazione difficile – ha aggiunto Chisso – da alleati politici e da amministratori che hanno uno stesso obiettivo: rispondere ai propri cittadini. Il Veneto di strada ne deve fare ancora molta, letteralmente, per recuperare ritardi infrastrutturali di decenni. E di strada ne faremo, perche questo è uno scopo che condividiamo”.  
   
   
FVG: TONDO, PER FUTURO FRIULI AFFRONTARE IL CAMBIAMENTO  
 
 Udine, 24 ottobre 2011 - "In questa comunità, ci sono sempre state le energie per creare le condizioni per instillare nella nostra comunità regionale la forza per superare i momenti più difficili". E´ quanto ha affermato il 21 ottobre il presidente della Regione Renzo Tondo nel portare il saluto del Friuli Venezia Giulia in apertura del convegno ´Cristiani in assemblea per il futuro del Friuli´, svoltosi nella sede della facoltà di economia dell´Università di Udine, al quale, assieme alla folta rappresentanza dei vertici delle istituzioni, numerosi i rappresentanti della Giunta regionale, del Consiglio regionale con il presidente Maurizio Franz, e del mondo economico friulano, hanno partecipato i delegati delle parrocchie e delle associazioni laicali della diocesi. Relatore il Presidente del Censis, Giuseppe De Rita. Si è trattato della prima tappa di un cammino voluto dall´arcivescovo di Udine, Mons. Andrea Bruno Mazzocato, per poter cogliere le dinamiche in atto nell´attuale situazione economica, sociale, culturale e politica per enucleare proposte costruttive. "Stiamo attraversando un momento complesso, difficile - ha detto il Presidente - nel quale ciascuno è tenuto a dare fondo a tutte le sue energie". Per il presidente Tondo il convegno saprà stimolare contributi e proposte per concorrere ad accompagnare la comunità regionale oltre l´attuale congiuntura. "Abbiamo il dovere - ha aggiunto Tondo - di far prevalere in ciascuno di noi il tema della responsabilità collettiva rispetto ai corporativismi, che altro non sono se non forme di moderni egoismi". Occorre, ha detto ancora il presidente, riferendosi alle dinamiche evolutive della società e dell´economia, "saper affrontare il cambiamento, e non subirlo". Per questo sarà compito della Regione cogliere anche i segnali che emergeranno dal convegno per costruire un percorso adatto a far emergere la fiducia in seno a una comunità che vanta esperienze importanti e vincenti, maturate proprio nei momenti più difficili, "nei quali - ha detto - si è saputa rimboccare le maniche, ha saputo gestire i cambiamenti e non averne paura".  
   
   
ATTIVITÀ PRODUTTIVE IN EMILIA ROMAGNA: OGGI 2 INIZIATIVE PER IL PROGRAMMA 2012-2014  
 
Bologna, 24 ottobre 2011 – Mercato e legalità: nuovi orizzonti di collaborazione istituzionale è il tema del seminario che si svolgerà lunedì 24 ottobre 2011, dalle ore 9.30, a Bologna nella sala A della Terza torre della Regione (viale della Fiera 8). Le relazioni di apertura saranno del Prefetto di Bologna Angelo Tranfaglia, dell´onorevole Laura Garavini (capogruppo Pd Commissione parlamentare Antimafia) e del senatore Antonino Caruso (capogruppo Pdl Commissione parlamentare Antimafia). La Regione Emilia-romagna per prevenire le infiltrazioni della criminalità organizzata è orientata alla realizzazione di forme di cooperazione con lo Stato, con le altre amministrazioni pubbliche e con le parti sociali, in uno sforzo comune. Questo per promuovere l’ordinata convivenza civile e affermare la cultura della legalità nel contrasto al lavoro irregolare, all’usura e ai comportamenti illegali che alterano il mercato e la libera concorrenza. A seguire tavola rotonda - coordinata dal giornalista Ettore Tazzioli – con l’assessore regionale alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli, con Alberto Armuzzi (Legacoop), Vincenzo Bernazzoli (Upi), Gabriele Buia (Ance), Giovanni Casale (Direzione regionale del Lavoro), Alessandro Crisci (direttore Inail Emilia-romagna), Ciro Donnarumma (per Fillea Cgil/filca Cisl/feneal Uil), Marco Granelli Confartigianato), Roberto Franchini (Cna), Daniele Manca (Anci) e Carlo Alberto Roncarati (Unioncamere). Nel pomeriggio, a partire dalle ore 14.30, workshop dedicata alle Prospettive della filiera dell’abitare e delle costruzioni (sempre a Bologna nella sala a piano terra della Terza torre della Regione in viale della Fiera 6). Interverranno, tra gli altri Leonardo Draghetti (Regione Emilia-romagna), Giuseppe Schirone e Luca Ugolini (Prometeia), Ernesto Antonini (Università di Bologna), Marcello Verucchi (Confartigianatao), Mario Bortolotti (Federabitazione-confcooperative), Ivan Fuschini (Cna), Giovanni Torri (Ance), Valentino Minarelli (Fillea), Igor Skuk (Legacoop), Daniele Ganapini (Nuova Quasco), Stefano Stefani (Regione Regione Emilia-romagna), Elio Annovi (Confapi ) insieme Marcello Balzani, Pietro Andreotti e Antonio Salomoni rappresentanti della Piattaforma Costruzioni – Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-romagna.  
   
   
BOLLO IN ABRUZZO: IN MOMENTO DIFFICILE OCCORRE RESPONSABILITA´ "OBBLIGATI A PAGARE MUTUO PER EVITARE DEFAULT".  
 
Pescara, 24 ottobre 2011 "In questo momento storico difficile, in cui occorre senso di responsabilità, dare notizie prive di fondatezza diventa elemento destabilizzante". L´assessore al Bilancio della Regione Carlo Masci è tornato ancora una volta a parlare della questione relativa all´aumento del 10% del bollo auto, dopo alcune dichiarazioni rilasciate dal consigliere dell´Idv D´alessandro: "Dobbiamo parlare il linguaggio della chiarezza perchè oggi ogni euro disponibile deve essere utilizzato al meglio. Sui 360 milioni di debito, che ribadisco, si riferisce al triennio 2004/20052006, noi siamo costretti a pagare 13 milioni di mutuo annuo, per non andare in default. I numeri - prosegue l´assessore al Bilancio - sono numeri e non si possono discutere. Una volta accertato nel 2009 dalla Regione Abruzzo l´esistenza del debito di 360 mln, lo stesso è stato verificato l´anno successivo dal Ministero dell´Economia che ci ha chiesto l´immediato rientro per evitare finanziario. Per fare fronte a questo debito, ricordo per l´ennesima volta - aggiunge l´assessore Carlo Masci - abbiamo fatto ricorso ad una anticipazione di cassa di 200 mln, da restituire in 30 anni con 13 mln annui di mutuo, e ai Fondi Fas per i restanti 160 mln". Sulle dichiarazioni del consigliere Idv, relative alla date delle delibere, l´assessore Carlo Masci ha spiegato: "Nella delibera c´è scritto 31 dicembre 2005 perchè i 200 mln di anticipazione arrivano a coprire il periodo relativo a questa data. La differenza di 160, pagata con i Fondi Fas, copre invece il debito fino al 31 dicembre 2006. Ricordo ancora una volta al consigliere D´alessandrom - aggiunge l´assessore Masci - che la Giunta Chiodi dal 2008 non ha fatto un euro debito. Stiamo pagando i debiti pregressi degli anni passati. Stiamo pagando a causa di una gestione della finanza probabilmente allegra, e che ha portato un debito stratosferico. Questo è il dato oggettivo. Questo i cittadini devono sapere. Oggi non si può più nascondere nulla. Noi non l´abbiamo mai fatto". Parlando dell´´aumento del 10% del bollo, l´assessore Masci ha spiegato poi il motivo della sostituzione dell´accisa della benzina con il 10% di surplus del bollo: "Non essendo riusciti a ricavare, oltre ai 5 mln con il bollo auto, i preventivati 8 mln con la benzina, non potendo quest´ultima garantire una certezza di entrata, abbiamo fatto in modo che la sostituzione del gettito, riuscisse a dare la certezza dell´introito che con il bollo è garantita. E questo solo e soltanto perché siamo obbligati a pagare e garantire il mutuo di 13 mln annui. Il bollo è una tassa certa, di facile riscossione e soprattutto equa, perché collegata alla cilindrata dell´auto. A chi dice - che si poteva ricorrere prima a questa soluzione, rispondo che l´anno scorso non riuscimmo ad applicare l´aumento del bollo (previsto per legge entro novembre) perché la comunicazione del debito arrivò a dicembre. La verità è che oggi stiamo pagando per gli errori di ieri. Vorrei - ha concluso l´assessore Carlo Masci - che il consigliere D´alessandro questo riconoscesse".  
   
   
AREE PROGRAMMA, ENTRO IL 5 NOVEMBRE L’ADESIONE DEI COMUNI LUCANI  
 
Potenza, 24 ottobre 2011 - In vista della costituzione delle Aree programma, è necessario che i Consigli comunali lucani dichiarino entro il 5 novembre la disponibilità ad aderire. Un atto fondamentale per istituire la Conferenza dei sindaci entro fine novembre e rispettare la disposizione della legge finanziaria regionale che fissa al 31 dicembre la data di nascita delle Aree Programma. L’ufficio Autonomie Locali e Decentramento Amministrativo ha inviato una nota tecnica ai sindaci della Basilicata, in cui sottolinea la necessità di rispettare il cronoprogramma per attuare pienamente la nuova forma di governance territoriale regionale. La gestione associata è diventata per i Comuni un vincolo di legge. Le Aree Programma – segnala l’Ufficio Autonomie locali agli amministratori – rappresentano per i Comuni uno strumento utile, economico ed efficace per ottimizzare le risorse a disposizione e adempiere agli obblighi associativi.  
   
   
DOLOMITI IN RETE, BUON ESEMPIO PER LA COMUNITÀ AUTONOMA DEL TRENTINO  
 
Trento, 24 ottobre 2011 - "Devo ringraziare queste tre Comunità e questi tre territori perché con la loro iniziativa, Dolomiti in rete, mostrano in modo emblematico quale sia lo spirito vero della riforma istituzionale: non un processo burocratico, ma la valorizzazione delle diversità puntando a mettersi insieme, a fare davvero rete per avere una pubblica amministrazione più efficiente e meno costosa. Voi avete bene compreso che il Trentino è fatto di tante storie di microautonomie che arrivano a sintesi nella più grande Comunità autonoma del Trentino. Perché così dovremo imparare a chiamare la nostra terra: nello spirito della riforma istituzionale che è politica ma anche civile, sociale e culturale. In quello che è un ciclo radicalmente diverso della nostra autonomia le parole devono evidenziare un concetto nuovo: nello scenario della globalità che travolge economie e stili di vita non basta più essere provincia autonoma, serve tornare alla coscienza radicata dei cittadini, serve una personalità anche statutaria ed istituzionale. Dobbiamo passare dalla Provincia autonoma alla Comunità autonoma, così come dai comprensori siamo passati alle Comunità. Le sfide del futuro sono legate alla qualità, dentro il nostro Paese ma anche dentro la regione europea del Tirolo". Così il 20 ottobre , a Predazzo, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, ha aperto il suo intervento alla presentazione di “Dolomiti in Rete. Incontri tra Comunità”, che la questa settimana, con tavole rotonde, incontri e film, segnerà l´avvio del progetto “Fassa, Fiemme e Primiero: Rete Dolomitica”. Al fianco del presidente Dellai c´erano Cristina Donei, Procuradora del Comun General de Fascia, Cristiano Trotter, presidente della Comunità di Primiero, Raffaele Zancanella, presidente della Comunità Territoriale della Val di Fiemme e Giuseppe Ferrandi, direttore Generale della Fondazione Museo storico del Trentino. Lunedì prossimo, 24 otobre, alle ore 20.30, alla Sala Negrelli della Comunità di Primiero a Tonadico il primo appuntamento con la tavola rotonda sul tema “Paesaggio” con la partecipazione dell´assessore Mauro Gilmozzi. Sui siti delle tre Comunità di Valle e sul sito della Provincia sarà possibile seguire le dirette in streaming di tutte le tavole rotonde: quella di lunedì e quelle del 26 ottobre (a Cavalese sulle storie comparate con l´assessore Franco Panizza) e del 28 ottobre (a Pozza di Fassa su identità, comunità e territorio con l´assessore regionale Luigi Chiocchetti e tre testimonial "esterni": i giornalisti Piero Badaloni e Francesco Marino e il docente universitario Franco Casali). "Sulle Comunità - ha detto ancora il presidente Dellai durante il suo intervento - prendiamo atto di difficoltà, cinismi, calcoli di bottega. Ma ricordo che le cose importanti del Trentino si sono fatte guardando al di là dei propri piedi, oltre le paure e le ansie. Per questo è importante quanto si fa qui, con le tre Comunità del Trentino orientale ad aprire una buona strada: voi mettete in rete tre Comunità quando qualcuno vuole dividere. Infine: mettete al centro del vostro operare, dei vostri progetti i ragazzi, i giovani. Perché la priorità non deve essere solo economica, ma anche valoriale. Occorre dire forte che l´autonomia non è una cosa per vecchi, è sogno collettivo, è antidoto alla solitudine". Prima dell´intervento di Dellai il saluto del sindaco di Predazzo, Maria Bosin e le parole dei tre presidenti delle Comunità. Da Raffaele Zancanella ("il coraggio di avere fiducia") a Cristina Donei ("le Comunità come ponte tra antiche regole e il futuro dell´innovazione"), a Cristiano Trotter ("c´è già una rete in azione tra le nostre Comunità, per imparare, comunicare e condividere"). Infine Giuseppe Ferrandi: "Questo progetto aiuta anche a rendersi conto della forza identitaria di questi territori, sapendo che la soggettività non viene meno se si lavora sui tratti comuni".  
   
   
CONSUMATORI E UTENTI, IN ARRIVO NUOVE NORME DALLA REGIONE LIGURIA  
 
Genova, 24 Ottobre 2011 - In arrivo dalla Regione Liguria nuove norma per la tutela dei consumatori e degli utenti. È stato approvato dalla giunta regionale, su proposta dell´assessore allo Sviluppo Economico Renzo Guccinelli, un disegno di legge ad hoc , nove anni dopo la legge regionale 2 luglio 2002, n. 26. Legge che negli ultimi anni ha favorito l’aggregazione di cittadini consumatori e utenti e la costituzione di associazioni che, una volta maturati i requisiti previsti dalla legge, su loro richiesta, sono state iscritte nell’elenco regionale previsto. Il disegno di legge riafferma i principi dell’azione regionale nel perseguire gli obiettivi di tutela e garanzia dei diritti fondamentali riconosciuti,in ambito comunitario e nazionale, in capo ai cittadini consumatori e utenti” intervenendo, in particolare- spiega l’assessore Guccinelli- sulla disciplina riguardante il procedimento di iscrizione delle realtà associative liguri nell’elenco regionale delle associazioni di consumatori ed utenti e sul Comitato regionale per la tutela dei diritti dei consumatori e degli utenti, che diventerà Consulta. Il ddl favorisce la semplificazione dei meccanismi, la delegificazione delle norme relative al funzionamento degli organismi ed una maggiore chiarezza delle normativa. "Al testo - ha sottolineato Guccinelli – siamo arrivati dopo un confronto con le associazioni dei consumatori iscritte all’elenco regionale, che hanno partecipato attivamente con proposte e osservazioni. Rispetto alla legge in vigore è da sottolineare il riconoscimento delle Associazioni dei consumatori quali soggetti negoziali dei diritti disponibili dei cittadini ,in quanto consumatori utenti e l’impegno della Regione ad attuare la programmazione partecipata delle proprie attività”. Il ddl prevede l’istituzione della Consulta regionale per la tutela dei diritti dei consumatori e degli utenti e ne definisce la composizione e il procedimento di formazione, prevedendo al la costituzione al suo interno di un Comitato, di più agile convocazione e consultazione. Il ddl prevede inoltre la possibilità che la Regione Liguria effettui controlli riguardanti i requisiti delle associazioni per l’iscrizione all’elenco regionale, l’utilizzo dei fondi stanziati e la realizzazione delle iniziative.  
   
   
LAVORO PER TUTTI: LE LINEE DELLA PROVINCIA DI PARMA PRESENTATO IL PROGRAMMA TRIENNALE. PIÙ DI UN MILIONE E MEZZO DI EURO PER IL 2012 PER INCENTIVARE L’OCCUPAZIONE E IL RAPPORTO STABILE COL LAVORO DEI CITTADINI DISABILI  
 
Parma, 24 ottobre 2011 – “Dove c’è lavoro c’è inclusione sociale e dove c’è inclusione sociale c’è crescita e sviluppo”. E’ questa l’idea dentro a cui si è mossa la Provincia di Parma nella stesura delle linee del programma mirato a agevolare l’ingresso e permanere nel mondo del lavoro dei cittadini disabili. Lo ha rimarcato il 20 ottobre l’assessore provinciale alle Politiche del Lavoro Manuela Amoretti presentando le azioni per il 2012 che prevedono un investimento di 530mila euro nelle politiche attive del lavoro, 400.Mila euro per contributi legati alle assunzioni, altrettanti per la formazione, più di 200mila euro per nuove attività di supporto. Un investimento importante di quasi 1 milione e mezzo di euro per l’anno prossimo, 4,5 milioni nel triennio, per un programma che rientra a pieno titolo fra le azioni della Provincia mirate alla crescita e allo sviluppo. “ Le scelte che abbiamo fatto, insieme alle associazioni dei disabili che con noi siedono nella Commissione di concertazione, non hanno valore solo per le persone o per le aziende che le accolgono – ha detto Manuela Amoretti illustrando i contenuti del piano provinciale –Promuovere anche in un momento così difficile percorsi di questo genere, significa aiutare certo la tenuta sociale ma allo stesso tempo vuol anche dire sostenere i sistemi economici del territorio e la ricchezza”. L’ammontare delle risorse, trasferite alla Provincia dal Fondo Regionale per l’occupazione di persone con disabilità, quasi triplicate rispetto all’ultimo programma, consente di far sì che l’investimento destinato a sostenere diverse attività per le persone disabili rimanga sostanzialmente invariato, nonostante il calo registrato in altri canali di spesa, in particolare il Fondo Nazionale Disabili. Proprio dalle carenze che derivano dai tagli del Governo e parzialmente anche dal calo dei fondi europei è partita la riflessione sul nostro territorio che ha portato a concordare le linee guida provinciali per il prossimo triennio. Il programma per il 2012 - Considerando il taglio ormai definitivo e totale del Fondo Nazionale suggerisce e il probabile aumento delle domande, viene raddoppiata la quota per gli incentivi prevedendo 350.000 euro per contributi legati alle assunzioni a tempo determinato e indeterminato. Inoltre verranno stanziati 58.000 euro destinati a coprire le domande non accolte del 2010 per mancanza dei fondi. Vengono così finanziate iniziative come il tutor aziendale, che affianca il lavoratore all’ingresso in azienda per favorire la sua formazione e il suo inserimento, i tirocini formativi e l’adattamento tecnico e logistico del posto di lavoro. I contributi avranno anche la forma dell’incentivo alle imprese che assumono persone disabili, che arriva fino a 4.200 euro nel caso di aziende non soggette agli obblighi e 4.500 euro per aziende che assumano persone con disabilità psichica. Per la prima volta sarà il Fondo regionale a sostenere i costi, quantificabili in 350.000 euro, per la formazione dei soggetti disoccupati iscritti al Sild. Sono previsti: 4 percorsi propedeutici e di orientamento di gruppo per favorire il confronto tra pari, la condivisione di storie professionali similari e l´ampliamento delle relazioni sociali dei soggetti portatori di disabilità. Vengono inoltre finanziate attività formative per l’acquisizione di conoscenze linguistiche e socio–culturali necessarie per favorire l’integrazione occupazionale e sociale. Sono previsti anche interventi di formazione per il raggiungimento di competenze, riferite al sistema regionale delle qualifiche, finalizzati all’inserimento/reinserimento professionale. La Provincia ha poi previsto di investire 530.000 euro per il 2012, in politiche attive del lavoro. Molte e variegate le azioni destinate alle persone disabili e alle imprese, si va dall’erogazione di informazioni, ai colloqui di prima presa in carico e di orientamento individuale, di ricerca attiva del lavoro e di orientamento di gruppo. Sono compresi tutoraggi post-assunzione, tirocini formativi, percorsi di accompagnamento al lavoro. Per le imprese viene fornita anche la consulenza sull’assolvimento degli obblighi e il servizio di incrocio domanda/offerta. Vengono poi finanziate alcune significative novità su cui si prevede una prima sperimentazione a livello regionale: 35 mila euro per l’alternanza scuola-lavoro, 43mila euro per la mobilità casa-lavoro, 35mila euro per contributi ad associazioni di volontariato e cooperative di tipo B, 90mila euro per la promozione di azioni di responsabilità sociale oltre gli obblighi di legge. L’andamento del programma sarà soggetto a puntuale valutazione prevedendo la ricollocazione di risorse non utilizzate fra le diverse linee di attività, così come sarà monitorata dalla Provincia l’attuazione degli interventi previsti, ai fini di una eventuale modifica della distribuzione delle risorse stanziate (e non ancora impegnate), fra i diversi interventi e di una eventuale previsione di ulteriori tipologie di intervento. Ogni misura avrà un suo strumento di attuazione e trattandosi di risorse pubbliche saranno procedure di evidenza pubblica come i bando. Alla conferenza stampa erano presenti diversi rappresentanti delle associazioni dei disabili Fra questi Alberto Mutti presidente Anmic ha sottolineato quanto il lavoro sia importante per la vita e autonomia dei cittadini disabili: “Le persone con disabilità continuano ad aumentare e i fondi nazionali continuano a ridursi, per questo è significativa l’azione che svolge la Provincia con questi programmi che sono davvero strumenti indispensabili per l’accesso al lavoro dei disabili”.  
   
   
SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO: UNA PARTITA “WIN-WIN”, SE C’E’ CONSAPEVOLEZZA  
 
Roma, 24 ottobre 2011 - “Il Servizio Volontario Europeo (Sve) è una partita ‘win-win’, un match da giocare in cui tutti possono vincere: la società civile, il giovane che intraprende positivamente la propria esperienza di vita, la stessa comunità locale, ma anche il mondo economico, perché lo Sve dà valore aggiunto alle associazioni che aumentano la propria capacità di fare servizio. Ma per far questo ci vuole consapevolezza e intraprendenza: ci vogliono azioni e risposte alla domanda ‘cosa è necessario fare?’ Al volontario è affidato il compito di esprimere la propria intraprendenza giovanile positiva e alle associazioni e agli Enti locali è affidato l’onere di creare l’ambiente giusto affinché ciò accada; e questo genera valore aggiunto per tutti”. Sono alcune delle conclusioni dei quattro workshop del seminario di preparazione della Conferenza Europea sul Volontariato (Sve) “Gioventù in Azione”, una due-giorni appena conclusa al Courtyard by Marriott Rome Airport Hotel di Fiumicino (Roma). “Cittadinanza attiva, spirito di servizio, competenze e occupabilità, rapporto con le comunità locali”, sono i quattro temi degli workshop, per circa 100 partecipanti, di cui 20 volontari stranieri e 80 rappresentanti delle organizzazioni italiane accreditate. “Lo Sve è un arricchimento della società civile e occorre lavorare tutti insieme affinché ciò diventi una consapevolezza anche per i non addetti ai lavori – spiega Serena Angioli, dirigente dell’Area programmi Ang (www.Agenziagiovani.it/ ) – è così che allora tutti ne beneficeranno. Grazie allo spirito di servizio nei confronti dell’altro e della comunità locale, messo in campo dallo Sve, il giovane si arricchisce di competenze spendibili anche nelle altre responsabilità della vita quotidiana, tra le quali quelle richieste dal mondo del lavoro”. “E’ necessario rafforzare l’informazione al grande pubblico: la comunicazione, infatti, non sempre è mirata e non sempre arriva ai giovani: dal seminario di preparazione – conclude Angioli - è emersa con evidenza questa domanda e sono state individuate anche le azioni da intraprendere per rafforzare il significato del Servizio Volontario Europeo in una società in forte evoluzione nella quale occorre dare spazio e visibilità all’intraprendenza del giovane che passa per lo Sve”.  
   
   
SICUREZZA: I VOLONTARI AL FIANCO DI GIOVANISSIMI ED ANZIANI  
 
Trieste, 24 ottobre 2011 - Le modifiche al regolamento che norma l´attività dei volontari per la sicurezza sono state approvate il 21 ottobre dalla Giunta regionale su indicazione dell´assessore alle Attività produttive e Sicurezza, Federica Seganti. "Abbiamo ritenuto di dover meglio precisare e definire il ruolo dei volontari al fianco dei cittadini ed al servizio della Polizia locale - spiega l´assessore Seganti - in modo da consolidarne le funzioni e stabilire alcune priorità". In particolare, fermo restando che essi operano di supporto al personale di Polizia locale e svolgono unicamente attività per le quali non sia richiesto l´esercizio di pubbliche funzioni, ai volontari viene affidato il compito di fornire informazioni e supporto per la sicurezza stradale con specifico riferimento alla tutela dei pedoni e particolare riguardo a bambini, anziani e disabili. Un lavoro che, nel caso di giovani e giovanissimi, inizia presso gli edifici scolastici o altri impianti ad essi collegati, continua con l´assistenza ai ragazzi che scendono dagli scuola bus e può concludersi con l´accompagnamento a casa degli scolari lungo i percorsi prestabiliti. Stazionando presso varchi stradali e attraversamenti pedonali, i volontari contribuiranno, con la loro presenza, a rafforzare i divieti della segnaletica fissa o mobile collocata dalla Polizia locale, che potrà assegnare loro il compito di svolgere un´azione di protezione e sorveglianza anche a beneficio di singole persone. Ai volontari viene quindi chiesta un´intensificazione del controllo del territorio urbano ed extra urbano, con particolare attenzione per le categorie socialmente deboli in giardini pubblici, cimiteri e sugli autobus di linea ed un´azione di sorveglianza nel contesto di eventi e manifestazioni. Infine, "con l´estensione dell´attività di controllo ai beni monumentali e culturali ed alla salvaguardia ambientale, essi diventeranno gli occhi di una comunità che tutela il proprio patrimonio" conclude l´assessore, sottolineando l´importanza di tale compito nella lotta ad ogni tipo di vandalismo.  
   
   
MILANO: IL GOVERNO TAGLIA I FONDI PER POLIZIA E CARABINIERI, IL COMUNE AUMENTA AUTO E MOTO PER I VIGILI  
 
Milano, 24 ottobre 2011 - "Sulla sicurezza la disattenzione arriva dal Governo che, sostenuto dalla Lega, taglia le risorse alle forze dell´ordine. L´onorevole Salvini dimentica che proprio qualche giorno fa l´Esecutivo, con l’assenso dei ministri leghisti, ha diminuito i finanziamenti per polizia e carabinieri di altri 50 milioni. Tagli che si aggiungono a quelli che erano già stati varati con le manovre economiche estive: 500 milioni di euro in meno a luglio e altri 600 a settembre. Così, vista la grave situazione di liquidità, poliziotti e carabinieri per protesta hanno organizzato collette per la benzina delle auto". Lo ha dichiarato l’assessore alla Sicurezza e coesione sociale, Polizia locale, Marco Granelli. "Quanto a Milano - ha aggiunto l´assessore -, non mi risulta che dal Prefetto siano stati divulgati i nuovi dati ufficiali sulla criminalità relativi al 2011. Gli unici disponibili sono relativi al 2010 e rilevano un lieve calo rispetto all´anno precedente". "Ma quello che interessa a noi - ha continuato Granelli - è impegnarci per la sicurezza dei milanesi. La nostra Amministrazione è impegnata a collaborare in maniera stretta con le Forze dell´Ordine: tanto è vero che abbiamo aumentato le auto e le moto della Polizia Locale. Inoltre le attività di polizia stradale sono svolte 24 ore su 24 dalla Polizia locale in modo tale da sgravare le altre Forze dell´Ordine da questi compiti, che normalmente svolgono negli altri Comuni. Infine, la Polizia locale di Milano mette ogni giorno a disposizione della Procura della Repubblica circa 50 agenti che svolgono attività di polizia giudiziaria, tra cui anche un nucleo, coordinato da un ispettore di Polizia di Stato, impegnato a sventare le truffe per gli anziani".  
   
   
VDA: ONLINE IL QUESTIONARIO DEL CENSIMENTO IN LINGUA FRANCESE  
 
 Aosta, 24 ottobre 2011 - La Presidenza della Regione informa che sul sito istituzionale della regione, all’indirizzo www.Regione.vda.it/statistica/censimento2011/censimento2011/questionari_i.asp , sono disponibili i testi del questionario per il Censimento 2011 e della relativa guida per la compilazione in lingua francese. Secondo le indicazioni impartite a livello centrale dall’Istat, come già avvenuto nel 2001 per la precedente edizione del censimento, il questionario deve però essere compilato in lingua italiana, sia online che in versione cartacea.  
   
   
POLITICHE SOCIALI - CENSIMENTO E CITTADINI STRANIERI, LETTERA DELL´ASSESSORE MARZOCCHI, DEL DIFENSORE CIVICO REGIONALE LUGLI E DEL PRESIDENTE ANCI EMILIA-ROMAGNA MANCA AI SINDACI: "PROBLEMI PER CHI NON COMPILA, SOPRATTUTTO PER L´OTTENIMENTO DELLA CITTADINANZA ITALIANA"  
 
 Bologna, 24 ottobre 2011 – Non c’è “solo” la sanzione amministrativa. Non compilare il questionario del censimento ha come conseguenza la cancellazione dall’anagrafe, e ciò implica una serie di pesanti ricadute: per le persone straniere, nello specifico, può causare problemi per l’ottenimento della sospirata cittadinanza italiana. E’ quanto sottolineano l’assessore alle Politiche sociali della Regione Teresa Marzocchi, il difensore civico regionale Daniele Lugli e il presidente Anci Emilia-romagna Daniele Manca in una lettera, firmata da tutti e tre, e inviata ai sindaci dell’Emilia-romagna. Le persone straniere residenti “dovranno già affrontare difficoltà linguistiche visto che Istat ha stampato questionari e istruzioni esclusivamente in lingua italiana” scrivono Marzocchi, Lugli e Manca. Senza contare che alcuni Comuni, nei bandi per le selezioni delle posizioni lavorative temporanee di rilevatori, “hanno escluso i cittadini extracomunitari regolarmente residenti”; questo nonostante le ordinanze emesse nel mese di agosto dai Tribunali di Milano e Genova “che hanno ritenuto discriminatoria tale scelta e malgrado le sollecitazioni a modificare i bandi pervenute dal difensore civico regionale. La presenza di rilevatori di origine straniera – proseguono i firmatari della lettera – avrebbe in qualche modo potuto infatti mitigare le difficoltà linguistiche e di comprensione dell’importanza del censimento da parte di cittadini e cittadine regolarmente presenti nella nostra regione”. Per scongiurare il rischio che molte persone straniere siano cancellate dalle anagrafi, perdendo così anche il diritto ad avere prestazioni sociali, alla possibilità di iscriversi a bandi per l’edilizia residenziale pubblica, e all’ottenimento della cittadinanza italiana, il Centro regionale contro le discriminazioni, in collaborazione con l’Ufficio del difensore civico, ha preparato un’apposita scheda informativa sul censimento tradotta nelle principali lingue straniere presenti in Emilia-romagna (albanese, arabo, cinese, francese, inglese, moldavo, polacco, rumeno, russo, spagnolo) e pubblicata sul portale E-r Sociale all’indirizzo http://sociale.Regione.emilia-romagna.it/contro-le-discriminazioni. La scheda può essere scaricata e divulgata “in tutte le sedi che riterrete utili – concludono i firmatari – e anche utilizzata dai rilevatori per informare le persone straniere sull’importanza del censimento  
   
   
BOLZANO, CONFERENZA SULLA FAMIGLIA: IL 28 OTTOBRE UNA GIORNATA DEDICATA ALLA NUOVA LEGGE  
 
Bolzano, 24 ottobre 2011 - "Una legge per lo sviluppo e il sostegno della famiglia: obiettivi, sviluppi, difficoltà": questo il titolo della Conferenza sulla famiglia promossa dall´assessore provinciale Richard Theiner, un´intera giornata di approfondimenti e discussioni in vista della legge provinciale in materia. Gli "Stati generali" della famiglia sono in programma venerdì 28 ottobre a Stella di Renon. Tra le priorità dell´agenda politica della Giunta provinciale figura un aggiornato impegno della promozione della famiglia alla luce delle trasformazioni sociali. Nel corso del 2011 la Giunta ha pertanto incaricato l´Assessorato alla famiglia di elaborare una legge in materia: per approfondire questo tema trasversale con tutti gli esperti che lavorano per e con le famiglie, nelle scorse settimane l´assessore Richard Theiner ha promosso l´organizzazione di una Conferenza della famiglia, appuntamento aperto a tutte le parti interessate che vuole favorire uno scambio di idee costruttivo in vista del nuovo ddl. "Una legge per lo sviluppo e il sostegno della famiglia: obiettivi, sviluppi, difficoltà": questo il titolo della Conferenza sulla famiglia in programma venerdì 28 ottobre dalle ore 9 a Stella di Renon nella sede della “Haus der Familie”. I lavori proseguono per tutta la giornata. A questa sorta di "Stati generali" della famiglia organizzati dalla Ripartizione provinciale Famiglia e politiche sociali sono attesi rappresentati politici e amministrativi, operatori e istituzioni nel settore famiglia, esponenti dell’economia e del mondo del lavoro. In apertura l’assessore Theiner illustrerà le misure di sostegno alle famiglie previste dalla Giunta provinciale, a seguire spazio ai raffronti con le disposizioni legislative e le esperienze in Trentino e in Austria. Oltre ai gruppi di lavoro sui singoli focus famiglia si segnala alle 11.15 la tavola rotonda sui contenuti della prossima legge, a cui partecipano tra gli altri gli assessori provinciali Christian Tommasini e Sabina Kasslatter Mur e il presidente del Consorzio dei Comuni Arno Kompatscher. Nel pomeriggio la presentazione dei risultati dei tavoli di lavoro.  
   
   
BOLZANO, CONFERENZA SULLA FAMIGLIA: IL 28 OTTOBRE UNA GIORNATA DEDICATA ALLA NUOVA LEGGE  
 
Bolzano, 24 ottobre 2011 - "Una legge per lo sviluppo e il sostegno della famiglia: obiettivi, sviluppi, difficoltà": questo il titolo della Conferenza sulla famiglia promossa dall´assessore provinciale Richard Theiner, un´intera giornata di approfondimenti e discussioni in vista della legge provinciale in materia. Gli "Stati generali" della famiglia sono in programma venerdì 28 ottobre a Stella di Renon. Tra le priorità dell´agenda politica della Giunta provinciale figura un aggiornato impegno della promozione della famiglia alla luce delle trasformazioni sociali. Nel corso del 2011 la Giunta ha pertanto incaricato l´Assessorato alla famiglia di elaborare una legge in materia: per approfondire questo tema trasversale con tutti gli esperti che lavorano per e con le famiglie, nelle scorse settimane l´assessore Richard Theiner ha promosso l´organizzazione di una Conferenza della famiglia, appuntamento aperto a tutte le parti interessate che vuole favorire uno scambio di idee costruttivo in vista del nuovo ddl. "Una legge per lo sviluppo e il sostegno della famiglia: obiettivi, sviluppi, difficoltà": questo il titolo della Conferenza sulla famiglia in programma venerdì 28 ottobre dalle ore 9 a Stella di Renon nella sede della “Haus der Familie”. I lavori proseguono per tutta la giornata. A questa sorta di "Stati generali" della famiglia organizzati dalla Ripartizione provinciale Famiglia e politiche sociali sono attesi rappresentati politici e amministrativi, operatori e istituzioni nel settore famiglia, esponenti dell’economia e del mondo del lavoro. In apertura l’assessore Theiner illustrerà le misure di sostegno alle famiglie previste dalla Giunta provinciale, a seguire spazio ai raffronti con le disposizioni legislative e le esperienze in Trentino e in Austria. Oltre ai gruppi di lavoro sui singoli focus famiglia si segnala alle 11.15 la tavola rotonda sui contenuti della prossima legge, a cui partecipano tra gli altri gli assessori provinciali Christian Tommasini e Sabina Kasslatter Mur e il presidente del Consorzio dei Comuni Arno Kompatscher. Nel pomeriggio la presentazione dei risultati dei tavoli di lavoro.