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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Giugno 2012
PARLAMENTO EUROPEO, IL PRESIDENTE MARTIN SCHULZ SULLE ELEZIONI GRECHE: IL MOMENTO DI ROMPERE IMPASSE  
 
 Strasburgo, 19 giugno 2012 - Il Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz fatto la seguente dichiarazione sui risultati sulle elezioni parlamentari in Grecia: "Accolgo con favore i risultati delle elezioni generali in Grecia. I risultati mostrano un ampio sostegno e chiara a favore della Grecia restare nella zona euro. Saluto gli sforzi del popolo greco per superare la crisi. Hanno fatto grandi sacrifici. Spero che il peso delle riforme saranno distribuiti più equamente per raggiungere una maggiore giustizia sociale. Mi auguro che la Grecia si formerà rapidamente un governo che rompe lo stallo politico e persegue le riforme necessarie per rinnovare l´economia e finanze pubbliche greche. Il popolo greco meritano un futuro stabile e prospero. Mi congratulo con Antonis Samaras e il suo partito Nuova Democrazia per vincere le elezioni e incoraggio le forze politiche greche di formare un governo di coalizione responsabile nei prossimi giorni. Sono particolarmente soddisfatto con la dichiarazione di Nuova Democrazia che saranno ampiamente attenersi agli impegni Grecia ha fatto l´Unione europea. Il nuovo governo greco sarà in grado di contare sulla nostra collaborazione costruttiva in possibile messa a punto della sua strategia di riforma e gli obiettivi economici. Se la Grecia aderisce agli impegni assunti, l´Ue può esaminare cosa si potrebbe fare ulteriormente per risolvere la crisi ".  
   
   
QUESTA SETTIMANA AL PARLAMENTO EUROPEO  
 
Strasburgo, 19 giugno 2012 - All´ordine del giorno: regole più rigide per le agenzie di rating, voto finale su Acta e ultime proposte per la riforma della politica agricola comune (Pac). I membri dell´opposizione in Siria saranno in visita al Parlamento per discutere della situazione con i deputati e il servizio europeo per l´azione esterna. Questa settimana la commissione al Budget approverà il mandato per il trilogo relativo al progetto di bilancio 2013 con Commissione e Consiglio. Delle regole più rigide per le agenzie di rating sulle valutazioni del debito sovrano, la riduzione dei conflitti d´interesse e il monopolio delle tre più grandi agenzie, saranno votate martedì dalla commissione agli economici e monetari. La commissione al Commercio internazionale voterà l´accordo anti contraffazione Acta giovedì mattina. Il risultato passerà in plenaria. Fino ad oggi, quattro commissioni hanno espresso un´opinione negativa sull´accordo. Martedì la commissione per le Petizioni discuterà una petizione contraria ad Acta firmata da 2,8 milioni di persone. Il ministro della giustizia danese Morten Bødskov sarà in Parlamento per discutere la recente decisione del Consiglio di escludere il Parlamento europeo e la Commissione dal meccanismo di valutazione relativo a Schengen. Incontrerà i deputati della commissioni agli Affari giuridici martedì e quelli della commissione alle Libertà civili mercoledì per confrontarsi sul lavoro svolto in questi sei mesi in materia di giustizia e politica interna. I deputati dell´opposizione siriana saranno in Parlamento martedì per discutere la difficile situazione del loro paese con i deputati della commissione agli Affari esteri e i rappresentanti del servizio europeo per l´azione esterna. La proposta sulla nuova riforma della politica agricola comune (Pac) dell´Unione europea, che include una parte sull´agricoltura "green" e meno burocrazia, oltre che migliori pagamenti diretti agli agricoltori e più competitività, sarà discussa in commissione all´Agricoltura martedì. I deputati voteranno anche sul miglioramento del trattamento degli animali e il controllo delle infezioni, richiedendo delle politiche comuni sul monitoraggio e sulle ispezioni a livello nazionale. I deputati, i governi, i rappresentanti delle industrie, le Ong e i ricercatori si confronteranno sull´Agenda digitale per l´Europa - una strategia per favorire l’innovazione, la crescita economica e il progresso - nel Comitato economico e sociale europeo giovedì, e in Parlamento venerdì.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: I DEPUTATI APPROVANO L´ESTENSIONE DELLA BERS AL MEDITERRANEO  
 
Strasburgo, 19 giugno 2012 - La Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers) è stata creata dopo la caduta del muro di Berlino con l´obiettivo di sostenere i paesi dell´ex-blocco sovietico durante la fase di transizione verso un´economia di mercato. Mercoledì 13 giugno, i deputati hanno approvato l´estensione delle proprie attività nei paesi del Sud e dell´Est della regione del Mediterraneo. Intervista con il relatore bulgaro Slavi Binev (Non Iscritti). Possiamo comparare la regione del Mediterraneo con l´ex-blocco sovietico? Slavi Binev - Ci sono molte analogie. Proprio come i paesi mediterranei, i pesi dell´Europa dell´Est sono emersi consolidando delle economie di mercato aperte dopo anni di regimi autoritari. Nonostante ciò, i paesi del Mediterraneo sono differenti dai paesi dell´Europa dell´Est dal punto di vista culturale, dello sviluppo politico e del rispetto delle libertà civili. La Bers dovrà adottare un approccio specifico per ogni paese. In Bulgaria non abbiamo ancora terminato completamente questa fase di transizione. L´economia del paese non può funzionare senza la protezione del governo. È esattamente questo il ruolo della Bers nei paesi del Mediterraneo. Quali sono i rischi di questa operazione? Sb - Ci sono certamente dei rischi. È per questo motivo che la Bers valuta la legislazione di ogni paese, il livello di corruzione e l´instabilità politica. È attiva in loco cooperando con le organizzazioni internazionali, gli attivisti e le organizzazioni locali. La missione della Bers è quella di sostenere la transizione democratica e l´economia di mercato per garantire che ciò che rimane dei regimi totalitari non riceva nessun finanziamento europeo. Sb - La relazione invita all´estensione delle operazioni verso il Mediterraneo. Alcuni dei miei colleghi pensano che non sia un buon momento, a causa della crisi che stiamo attraversando. Nonostante ciò, se vogliamo criticare ciò che accade in una regione, dobbiamo anche partecipare al suo sviluppo. Attualmente la cosa più importante per questi paesi è il loro sviluppo. Sarebbe strano limitare l´utilizzo delle risorse naturali. I miei colleghi della commissione agli Affari economici pensano che l´apertura delle economie del Mediterraneo non dovrebbe essere legata all´arrivo dei giganti del petrolio.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: 10 COSA DA RICORDARE DELLA SESSIONE PLENARIA DI GIUGNO  
 
Strasburgo, 19 giugno 2012 - La libertà di movimento nell´area Schengen, uno dei più grandi traguardi raggiunti dall´Unione europea, è messo in pericolo dai governi nazionali? L´austerità è l´unica soluzione per uscire dalla crisi? E gli attacchi on line rappresentano un vero pericolo per l´Europa? Questi sono alcune delle domande che i deputati hanno affrontato durante la sessione di giugno a Strasburgo. Gli Stati membri hanno deciso di escludere il Parlamento e la Commissione europea dalle decisioni relative allo spazio Schengen. Durante la plenaria, i deputati hanno quindi preso in considerazione la possibilità di ricorrere alla Corte di giustizia dell´Ue. Giovedì, il presidente del Pe Martin Schulz e i leader dei gruppi politici hanno indicato che avrebbero sospeso le negoziazioni su diversi temi riguardanti la politica interna. Le negoziazioni potranno riprendere una volta che il problema verrà risolto. L´ue ha bisogno di un bilancio robusto nel periodo 2014-202 per raggiungere i propri obiettivi: questo è il messaggio dei deputati ai Capi di Stato e di governo in vista del Consiglio europeo del 28 e 29 giugno. Governance economica, nota come ´two-pack´ - I deputati hanno colto l´occasione per discutere come migliorare i testi proposti, non solo per ottimizzare la gestione dei deficit e del debito, ma anche per promuovere la crescita economica e un maggior controllo democratico. Durante la plenaria sono stati raggiunti degli accordi commerciali con Perù e Colombia, ma non alle spese dei lavoratori. Questa è stata la posizione dei deputati durante la visita del presidente peruviano mercoledì. I deputati sono favorevoli ad un accordo di libero scambio tra l´Ue e il Giappone che potrebbe rinforzare l´industria automobilistica europea. Ricordando al Consiglio di aspettare la proposta del Parlamento prima di iniziare le negoziazioni. Martedì, i deputati hanno discusso gli ultimi sviluppi della politica cinese in Tibet con l´Alto Rappresentante Catherine Ashton. "L´unione europea è preoccupata dal deterioramento della situazione...Come dimostrato dal numero sempre maggiore di suicidi". I deputati hanno adottato delle nuove regole sull´etichettatura del latte per neonati e degli alimenti per persone che necessitano diete speciali più efficaci nel proteggere i consumatori e offrire chiarezza all´industria alimentare. I deputati hanno approvato la relazione sulla protezione delle infrastrutture critiche informatizzate. I punti chiave: protezione dei minorenni, cyber criminalità e protezione dei dati. Dopo lo scandalo sulle protesi mammarie difettose, i deputati hanno votato per la creazione di un registro, controlli più duri e una maggiore tracciabilità e un sistema di autorizzazione preventiva.  
   
   
SCHENGEN: LA PRESIDENZA DANESE DEL CONSIGLIO INTERROGATA DALLE COMMISSIONI PARLAMENTARI  
 
Strasburgo, 19 giugno 2012 - La commissione agli Affari giuridici riceverà il ministro danese della giustizia, martedì, per discutere ed eventualmente votare la questione relativa alla base giuridica del meccanismo di valutazione di Schengen. Mercoledì Morten Bødskov si confronterà, in commissione alle Libertà civili, sui risultati della presidenza danese per ciò che riguarda la giustizia e gli affari interni. Puoi seguire i dibattiti della commissione agli Affari giuridici martedì 19 giugno dalle ore 11 e 30 alle 12 e 15 e della commissione alle Libertà civili mercoledì 20 giugno dalle 9 alle 10 e 30. Non esitare a esprimerti su Twitter utilizzando l´hashtag #Schengen. Lo scorso 7 giugno, i ministri agli Affari giuridici europei hanno modificato la base giuridica relativa al meccanismo di valutazione dello spazio Schengen. Questa decisione ha delle conseguenze importanti per il Parlamento, che avrebbe unicamente il diritto di essere informato. La reazione dei deputati non si è fatta attendere. Il 14 giugno, i capigruppo e il presidente del Parlamento europeo hanno deciso di sospendere la cooperazione con il Consiglio dell´Ue (organo rappresentante gli Stati membri, ndr) su cinque dossier inerenti alla giustizia e agli affari interni.  
   
   
LA TUA CITTÀ SARÀ LA CAPITALE VERDE EUROPEA 2015?  
 
Bruxelles, 19 giugno 2012 - La Commissione ha iniziato il 15 giugno la ricerca per trovare la città che vincerà il titolo di “Capitale verde europea” per il 2015. Il premio “Capitale verde europea” distingue le città all’avanguardia nel proporre uno stile di vita urbano rispettoso dell’ambiente e in grado di proporsi come un modello di ispirazione per altre città. Questo premio annuo è stato istituito con l’intento di stimolare le città europee a diventare luoghi più gradevoli e salubri, in altri termini, città vivibili. Janez Potočnik, Commissario europeo responsabile per l’Ambiente, ha dichiarato: “Il premio per la capitale verde europea mette in evidenza gli sforzi locali volti a migliorare l’ambiente urbano e a promuovere una crescita sostenibile. Nell’inaugurare il concorso per la sesta edizione della Capitale verde europea per il 2015 desidero incoraggiare le città a candidarsi e ad usare questa opportunità per rivedere ed evidenziare gli obiettivi ambientali raggiunti e pianificare un futuro sostenibile per i loro cittadini.” I tre obiettivi principali del premio mirano a: ricompensare le città che hanno già conseguito obiettivi ambientali di rilievo, stimolare le città a impegnarsi in iniziative ambiziose per il miglioramento ambientale e lo sviluppo sostenibile; e creare un modello in grado di ispirare altre città e promuovere le migliori prassi ed esperienze in tutte le altre città europee. Tutte le città europee di oltre 200 000 abitanti possono entrare in lizza per il titolo di “Capitale verde europea” per il 2015. L premio è aperto ai 27 Stati membri dell’Ue, ai paesi aderenti (Croazia), ai paesi candidati (Turchia, ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Montenegro, Islanda e Serbia), e agli altri paesi dello Spazio economico europeo (Norvegia e Liechtenstein). I paesi dove non vi sono città di oltre 200 000 abitanti possono candidare la città più grande. Le candidature saranno valutate in base a 12 parametri: contributo locale al cambiamento climatico globale, trasporti sostenibili, uso sostenibile del suolo nelle aree verdi urbane, promozione della natura e della biodiversità, qualità dell’aria, livelli di inquinamento acustico, gestione dei rifiuti, consumo di acqua, trattamento delle acque reflue, ecoinnovazione e occupazione sostenibile, gestione ambientale delle autorità locali e prestazione energetica. Le città possono candidarsi online all’indirizzo www.Europeangreencapital.eu. Il 15 ottobre 2012 scade il termine per la presentazione delle domande per il 2015. Il premio è assegnato da una giuria internazionale affiancata da un gruppo di esperti di fama mondiale appartenenti a diversi settori ambientali. La città vincitrice sarà proclamata nel mese di giugno 2013. Contesto - Il premio “Capitale verde europea” è il risultato di una proposta avanzata da città con una grande sensibilità ecologica. Tale proposta è stata inizialmente formulata in occasione di un incontro svoltosi a Tallinn (Estonia) il 15 maggio 2006, su iniziativa dell’ex-sindaco della città Jüri Ratas, quando 15 città europee e l’Associazione delle città estoni hanno firmato un memorandum di intesa sull’istituzione del premio. Fra il 2010 e il 2013 sono state finora quattro le città vincitrici di questo titolo prestigioso, nell’ordine Stoccolma, Amburgo, Victoria-gasteiz e Nantes. La capitale verde per il 2014 sarà annunciata il 29 giugno. L’europa di oggi è una società urbana in cui i tre quarti degli abitanti vivono in città e cittadine. La maggior parte delle sfide ambientali che dobbiamo affrontare trae origine dalle zone urbane ma sono queste stesse zone che riuniscono l’innovazione e l’impegno necessari per risolverle. Il premio “Capitale verde europea” è stato concepito come un’iniziativa intesa a promuovere e ricompensare l’impegno, spronare le città a varare nuove azioni, illustrare le migliori pratiche e incoraggiarne lo scambio fra le città europee. Oltre al ruolo ispiratore, questo rinnovato profilo servirà a rafforzare la reputazione della città vincitrice, facendone una destinazione interessante sotto il profilo turistico, lavorativo e abitativo. Per ulteriori informazioni: www.Europeangreencapital.eu    
   
   
FORMIGONI: BENE IL PROGRAMMA DI MONTI SU DISMISSIONI  
 
Milano, 18 giugno 2012 - "I mercati hanno poca fiducia, perché l´Europa cresce poco. Ecco perché sono indispensabili politiche di sviluppo a livello italiano ed europeo. È necessario anche che lo Stato percorra la strada intrapresa da Regione Lombardia, vendendo il patrimonio immobiliare: sotto questo aspetto apprezzo l´annuncio fatto da Monti di una prima tranche di dismissioni". Il presidente Roberto Formigoni, ospite dell´assemblea dei Cavalieri del lavoro, ha voluto commentare con queste parole il programma di dismissioni del patrimonio pubblico contenuto nel decreto legge approvato dal Governo italiano. L´esempio Della Lombardia - "Il nostro Paese - ha proseguito Formigoni - ha la necessità assoluta di trovare la strada della crescita, senza gravare ulteriormente sul debito pubblico". Sotto questo aspetto la Lombardia ha fatto la sua parte: "Avevamo 26 immobili, dalla cui vendita abbiamo incassato 55 milioni. Il patrimonio immobiliare dello Stato è valutato in 500 miliardi di euro: una vendita ben fatta permetterà di ridurre il debito e le tasse". La Revisione Della Spesa Regionale - Tra le misure adottate dalla Lombardia per ridurre le spese Formigoni ha citato l´esempio virtuoso della centrale regionale per gli acquisti, attraverso la quale sono stati centralizzati gli acquisti di tutti i principali enti necessari al funzionamento regionale, per esempio nel campo della sanità. "I risparmi già ottenuti ammontano a 200 milioni di euro, ma si calcola che il risparmio potrà arrivare fino al 20 per cento rispetto a quanto speso negli anni passati". Tra le leve attivate per ridurre le spese ci sono anche la riduzione del numero dei dirigenti regionali e la razionalizzazione delle società: "Regione Lombardia aveva partecipazioni in decine di società, mentre oggi ne abbiamo soltanto 5. Va in questa direzione anche la fusione di Finlombarda con Cestec, per dare maggiore efficienza e per risparmiare". Le Misure Per La Crescita - Oltre ai provvedimenti di revisione della spesa ci sono quelli a sostegno di centinaia di aziende e di migliaia di lavoratori. Tra questi Formigoni ha citato il pacchetto ´Cresci Lombardia´, che ha come obiettivo quello di rimuovere gli ostacoli che frenano lo sviluppo; il sistema delle Doti lavoro, volto principalmente alle politiche attive; infine, l´accordo con la Bei per facilitare la liquidità delle imprese.  
   
   
LOMBARDIA/SISMA.FORMIGONI A MONTI: FONDI ANCHE A MANTOVANO UN INCONTRO RISERVATO A MARGINE DEL COLLOQUIO SU EXPO  
 
 Milano, 19 giugno 2012 Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha incontrato riservatamente il presidente del Consiglio Mario Monti al termine del confronto per Expo. Formigoni ha dedicato il colloquio agli ingentissimi danni provocati dal terremoto nella provincia di Mantova, chiedendo che il Governo prenda provvedimenti più forti rispetto a quelli assunti finora e dedichi risorse specifiche alla provincia di Mantova dal momento che il decreto del Governo è dedicato solo all´Emilia Romagna. Dopo aver ricordato le misure già prese da Regione Lombardia a partire dallo stanziamento di 43 milioni di euro, Formigoni ha spiegato che questa richiesta avanzata da lui in quanto presidente della Regione è pienamente condivisa e sostenuta da tutti i sindaci delle zone terremotate, dalle associazioni degli imprenditori e dai sindacati e dalle altre organizzazioni che lo stesso Formigoni ha incontrato in una assemblea giovedì scorso, cui queste realtà territoriali hanno partecipato numerosissime.  
   
   
LOMBARDIA/SISMA. SCESI A 773 OSPITI STRUTTURE ACCOGLIENZA  
 
Milano, 19 giugno 2012 - Dalle strutture di accoglienza allestite nel Mantovano arrivano buone notizie. ´E´ sceso a 773 - spiega infatti l´assessore regionale alla Protezione civile, Polizia locale e Sicurezza Romano La Russa - il numero delle persone che ancora non hanno potuto fare rientro nella propria abitazione. Rispetto ai circa 2.500 di pochi giorni fa è comunque un grande risultato´. Strutture Di Accoglienza - Sono ancora attive sul territorio della provincia di Mantova 11 strutture di accoglienza in 10 Comuni, 2 delle quali sono gestite direttamente da Regione Lombardia, attraverso la Colonna mobile regionale (Moglia) e le Colonne mobili provinciali (Bs, Cr, Mn, Mi, Mb, Pv) (San Giacomo delle Segnate) e le rimanenti gestite direttamente dai sindaci dei Comuni sui quali sorgono le strutture. Delle 11 strutture allestite, 6 sono in fase di chiusura (Felonica 02 e 03, Gonzaga, Pegognaga, Poggio Rusco 02 e San Giovanni del Dosso). Rimangono attivi i campi di: - Moglia, gestito dalla Colonna mobile regionale (42 volontari); è presente anche la Colonna mobile provinciale di Mantova (totale 30 volontari nella giornata), per i servizi di carraia, segreteria e controllo zona rossa; presso le tende dedicate alla didattica sono inoltre cominciati gli esami degli alunni di terza media del Comune di Moglia. - San Giacomo delle Segnate, gestito con il supporto del volontariato appartenente alle Colonne mobili provinciali (62 volontari), è coordinato a rotazione dai funzionari delle Province. - San Giovanni del Dosso, gestito dal Comune, con il supporto dei volontari della Colonna mobile provinciale di Mantova (6 volontari per attività di segreteria e presidio all´ingresso). - Suzzara, gestito dal Comune, con il supporto dei volontari dell´Associazione Città di Suzzara (17 volontari per attività di segreteria e presidio dell´ingresso); si prevede la chiusura di questa struttura di accoglienza a partire dalla prossima settimana, a seguito del completamento delle operazioni di messa in sicurezza della torre campanaria. - Pegognaga, gestito dal Comune, con il supporto del volontariato mantovano (9 volontari per attività di segreteria e presidio dell´ingresso); ieri, giovedì 14 giugno, sono iniziati gli esami scritti degli alunni di terza media; è prevista la chiusura della struttura di accoglienza per la fine della settimana. Campo di Gonzaga, gestito dal Comune con il supporto del volontariato mantovano (6 volontari per attività di segreteria e presidio dell´ingresso); la struttura è in chiusura entro domani con il trasferimento di circa 50 ospiti nel campo di Moglia. - Campo di Quistello, gestito dal Comune con il supporto del volontariato mantovano (12 volontari per attività di cucina, segreteria e presidio dell´ingresso). - Campo di Sermide, gestito dal Comune con il supporto del volontariato mantovano (2 volontari per attività di presidio dell´ingresso). - Felonica, gestito direttamente dal Comune mediante il proprio Gruppo comunale, con 5 volontari; dal 12 giugno è chiuso il Campo scuola; resta attiva anche la struttura di accoglienza di Quattrelle, la cui chiusura è prevista per fine settimana. - Poggio Rusco (campo sportivo), gestito dal Comune con il supporto del volontariato mantovano (6 volontari per attività di cucina, segreteria e presidio dell´ingresso); la struttura è in chiusura entro domani con il trasferimento degli ospiti nel campo di S. Giacomo delle Segnate. Gli ospiti nei campi sono così distribuiti: Felonica: 18 (2 campi/strutture) - Gonzaga: 140 - Moglia: 223 - Pegognaga: 45 - Poggio Rusco: 30 - Quistello: 60 - San Giacomo delle Segnate: 187 - San Giovanni del Dosso: 23 - Sermide: 13 - Suzzara: 34 Volontariato - Rimangono attivi sul territorio circa 207 volontari e 57 mezzi su tutti i Comuni. Verifiche Di Agibilità Degli Edifici - A partire dal 20 maggio e sulla base delle inagibilità dichiarate dai vigili del fuoco, ma anche direttamente dai Comuni, tramite professionisti incaricati e ordini professionali, sono state attivate mediamente 7 squadre al giorno di tecnici rilevatori (funzionari di Enti pubblici e liberi professionisti), che hanno effettuato 530 verifiche di agibilità (circa la metà nel Comune di Moglia) e compilato le relative schede di I livello per il rilevamento dei danni (schede standard Aedes approvate dal Dpc). Al fine di completare l´attività di verifica nel più breve tempo possibile, nei prossimi giorni sarà incrementato il numero di squadre di tecnici verificatori. Segnalazione Danni - A oggi sono pervenute complessivamente schede di segnalazione danni da parte di 38 Comuni della provincia di Mantova: Bagnolo San Vito - Borgoforte - Borgofranco sul Po - Carbonara di Po - Castel d´Ario - Curtatone - Dosolo - Felonica - Gonzaga - Mantova - Marcaria - Marmirolo - Moglia - Motteggiana - Ostiglia - Pegognaga - Pieve di Coriano - Poggio Rusco - Pomponesco - Porto Mantovano - Quingentole - Quistello - Revere - Rodigo - Roncoferraro - Sabbioneta - San Benedetto Po - San Giacomo delle Segnate - San Giovanni del Dosso - Schivenoglia - Sermide - Serravalle a Po - Sustinente - Suzzara - Viadana - Villa Poma - Villimpenta - Virgilio. Attività Sanitaria - Sono attive 5 postazioni di continuità assistenziale. Nel Distretto di Ostiglia le postazioni sono a Ostiglia, Quistello e Sermide e, per il Distretto di Suzzara, a San Benedetto Po e Suzzara. Prosegue l´intervento del personale del Consultorio familiare dell´Asl (psicologo, assistente sociale, ostetrica), che è presente tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, presso gli appositi spazi allestiti in ciascun campo. Il personale dei Distretti veterinari sta proseguendo la visita dei caseifici e dei magazzini danneggiati dal sisma, per fornire indicazioni sui criteri igienico-sanitari da applicare nella fase di destinazione delle forme danneggiate. Per gli allevatori che devono spostare animali a causa dei danni patiti, in particolare, il Distretto veterinario di Quistello (sedi di Ostiglia e Suzzara) fornisce le indicazioni sulle modalità da seguire, per garantire il rispetto dei requisiti e il mantenimento delle qualifiche sanitarie.  
   
   
SISMA/LOMBARDIA CALDO: CONSEGNATI I CONDIZIONATORI  
 
Milano, 19 giugno 2012 - Tutte le tende allestite dalla Protezione civile nei campi di Moglia e San Giacomo delle Segnate, da oggi, sono dotate di condizionatori. "Per combattere il gran caldo che si sta abbattendo in questi giorni in Lombardia e rendere le condizioni di vita migliori nei campi di accoglienza - ha spiegato l´assessore regionale alla Protezione Civile, Polizia locale e Sicurezza Romano La Russa - sono stati montati oltre 90 condizionatori. Dal 30 maggio, da quando sono attivi i campi gestiti dalla Protezione civile, le volontarie e i volontari si stanno prodigando 24 ore su 24 ore per rispondere a ogni esigenza degli ospiti. Negli ultimi giorni il caldo aveva superato i livelli di guardia, creando disagi soprattutto per i bambini e gli anziani. Ora, con il montaggio in ogni tenda di un condizionatore, siamo sicuri che la situazione migliorerà". I condizionatori sono stati prelevati dai magazzini del Dipartimento della Protezione Civile: i volontari lombardi li hanno presi in consegna e portati nei campi di Moglia e San Giacomo delle Segnate. L´appello Al Governo - "Ora la priorità - ha aggiunto La Russa - è usare al meglio i 43 milioni di euro che la Giunta regionale ha indicato come primo, concreto, contributo per la ripartenza. Auspichiamo, inoltre, che il Governo Monti non si dimentichi del Mantovano e trovi quei fondi necessari senza i quali la ricostruzione sarebbe davvero difficile". Gli Ospiti Sono Scesi A 531 - Intanto continuano a diminuire le persone ospitate nei campi di accoglienza: sono state praticamente svuotate tutte le strutture più piccole, per convogliare gli ospiti nelle tende gestite dalla Protezione Civile regionale. Entro il 20 giugno si auspica di chiudere anche i campi di San Giovanni del Dosso e di Sermide. In totale, rimangono attivi sul territorio 133 volontari e 57 mezzi. "A oggi ospitiamo 531 persone: 249 a Moglia, 193 a San Giacomo delle Segnate, 60 nel campo gestito dal Comune di Quistello, 13 a Sermide e 16 a San Giovanni del Dosso - ha continuato La Russa -. Solo pochi giorni fa erano oltre 2.500: una razionalizzazione dell´accoglienza che permette di prenderci cura degli ospiti con accuratezza, senza dispersioni e inutili sprechi di risorse. In ogni caso l´auspicio è di liberare quanto prima i campi, dando la possibilità alle persone di trovare nuove sistemazioni, in alberghi, presso parenti o amici e, perché no, rientrando nelle proprie abitazioni, laddove le verifiche di agibilità hanno dato esito positivo".  
   
   
SISMA/LOMBARDIA: L´EMERGENZA NON È FINITA  
 
Milano, 19 giugno 2012 - "Il numero di persone ospitate nei campi della Protezione civile in costante diminuzione è certamente da considerare come una buona notizia, ma non deve passare come il segnale che i problemi siano terminati". L´assessore alla Semplificazione e Digitalizzazione, sub commissario per il terremoto, Carlo Maccari, auspica dunque che "non si spengano le luci sul Mantovano". "Molte famiglie infatti - prosegue Maccari - sono riuscite a trovare sistemazioni più stabili grazie alla propria rete di rapporti. L´effettiva portata del sisma nel territorio mantovano continua a essere misurata col dato delle oltre 2.000 persone sfollate dopo le scosse e purtroppo arriverà a breve con la computa dei danni che ogni singolo Comune colpito sta terminando di effettuare". "Anche di questo - conclude l´assessore - parleremo domani in Consiglio regionale e giovedì, quando a Mantova ci riuniremo con tutti i sindaci per discutere non solo di un ritorno il prima possibile alla normalità, ma anche di ricostruzione".  
   
   
SISMA/EMILIA: TONDO IN VISITA A MIRANDOLA  
 
Trieste, 19 giugno 2012 - Un lavoro che dimostra la serietà, l´impegno e la capacità di solidarietà del Friuli Venezia Giulia all´Emilia colpita dal terremoto, realizzato attraverso l´organizzazione della Protezione civile regionale, che amministratori pubblici, popolazione e organi di informazione hanno apprezzato in queste settimane. Il presidente della Regione Renzo Tondo ne ha ricavato questa convinzione al termine della visita ai due campi che la Protezione civile regionale ha allestito e gestisce a Mirandola, ospitando circa 800 persone. La prima colonna di volontari del Friuli Venezia Giulia era partita da Palmanova la sera del 20 maggio, a poche ore dalla prima devastante scossa. "E´ stata una visita - ha detto Tondo - che mi ha permesso di vedere direttamente come stanno lavorando bene i nostri volontari della Protezione civile, gli alpini, gli scout e tutte le persone che sono qui. A loro deve andare non solo la gratitudine delle popolazioni che hanno bisogno del loro aiuto, ma anche della Regione Friuli Venezia Giulia e del suo presidente perché stanno dimostrando con grande orgoglio quanto sappiamo fare". "Sono orgoglioso - ha detto il presidente - di essere venuto qui a testimoniare a questi ragazzi, a tutte le persone, donne e uomini, l´affetto della Regione e a difendere un´istituzione come la Protezione civile regionale che è un fiore all´occhiello per tutti noi". Tondo, che si è intrattenuto a pranzo con i volontari, ha espresso il suo ringraziamento anche al vicepresidente delegato alla Protezione civile Luca Ciriani e al direttore regionale Guglielmo Berlasso, che lo hanno accompagnato nella visita assieme all´assessore alla Protezione civile dell´Emilia Romagna, Paola Gazzolo, che ha avuto parole di apprezzamento per l´impegno che il Friuli Venezia Giulia ha espresso concretamente e con competenza nell´aiuto alle popolazioni emiliane compite dal terremoto.  
   
   
LAZIO: POLVERINI INCONTRA AMBASCIATORI PAESI LEGA ARABA  
 
Roma, 19 giugno 2012 - La presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha incontrato ieri gli Ambasciatori dei 22 Paesi membri della Lega Araba. L’evento è stato organizzato dall’Ambasciatore del Qatar, Soltan Saad Al Morahiki, decano del corpo diplomatico arabo. Nel corso del cordiale colloquio, sono state passate in rassegna le modalità per rilanciare, in sinergia e concertazione con il Ministero degli Affari Esteri, la cooperazione tra la Regione Lazio ed i Paesi arabi in tutti i settori di interesse comune: economico, sociale e culturale. All’incontro ha preso parte anche il Presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, S.e. Nassir Abdulaziz Al Nasser, che ha avuto un colloquio bilaterale con la presidente Polverini. Durante l’incontro Polverini ha illustrato le iniziative portate avanti dalla Regione Lazio in cooperazione con l’Onu, da ultimo l’Accordo con il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (Undp) firmato nel gennaio scorso che mira a sostenere il rilancio economico dell’area sud di Beirut dove risiedono anche migliaia di profughi palestinesi. Gli Ambasciatori dei diversi Paesi arabi hanno esteso alla Presidente l’invito a compiere una visita nei rispettivi Paesi.  
   
   
COTA DA NAPOLITANO PER IMPRESE, ESODATI E SANITÀ  
 
Torino, 19 giugno 2012 - Imprese, esodati e sanità sono stati gli argomenti trattati durante l’incontro che il presidente Roberto Cota ha avuto il 18 giugno al Quirinale con il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Nel ringraziare Napolitano “per l’attenzione e la disponibilità manifestate”, Cota ha sottolineato che “oggetto del colloquio sono stati la situazione di grave difficoltà attraversata dal sistema produttivo piemontese, la necessità di un intervento urgente sulla pressione fiscale per imprese e lavoro e la mia personale preoccupazione per il gran numero di esodati presenti in Piemonte”. “In particolare - ha continuato Cota - ho chiesto un intervento per lo sblocco dei fondi sull’edilizia sanitaria, necessari per la costruzione delle Città della Salute di Torino e Novara, indispensabili per l’ammodernamento della nostra rete ospedaliera e anche per il recupero di un’efficienza dei costi di gestione. Oggi più che mai c’è bisogno anche in questo campo di sostenere gli investimenti”.  
   
   
REGALI, CONFLITTI DI INTERESSE, PRESSIONI INDEBITE, SOLDI ALLA POLITICA, NOMINE: “CODICE ETICO” PER AMMINISTRATORI PUBBLICI TOSCANI  
 
Firenze, 19 giugno 2012 – Un “codice etico” per promuovere la “cultura della legalità e della trasparenza” negli enti locali toscani. E’ proposto da “Avviso Pubblico” – con il nome di “Carta di Pisa” – e viene illustrato oggi martedì 19 giugno 2012 in Regione Toscana (Presidenza, Piazza Duomo 10 Firenze, Sala Pegaso) durante un incontro cui sono invitati sindaci e presidenti delle 10 Province. L’appuntamento è alle ore 11:00 con la presenza di Stella Targetti vicepresidente di Regione Toscana, Marco Filippeschi sindaco di Pisa, Gabriele Santoni vicepresidente di “Avviso Pubblico” nonché assessore con delega alla Legalità in Provincia di Pisa, Alberto Vannucci docente universitario a Pisa. Il codice etico presentato  agli enti locali toscani detta non solo principi di trasparenza ma anche divieti (cosa fare, ad esempio, su conflitti di interessi o davanti a regali), indicazioni circa il finanziamento per le attività politiche o per le nomine in enti e società, direttive su come comportarsi con i media e con le autorità giudiziarie. Previste anche sanzioni per i casi di inadempimento. “Avviso pubblico. Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie” (questo il nome completo: www.Avvisopubblico.it  ) è un’associazione nazionale nata nel 1996 per collegare e organizzare gli amministratori pubblici che si impegnano a promuovere la cultura della legalità democratica nella politica, nella pubblica amministrazione e sui territori.  
   
   
PER FAVORIRE L’INNOVAZIONE IN TOSCANA ARRIVA IL TEMPORARY MANAGER  
 
Firenze, 19 giugno 2012 – Un manager qualificato, a tempo, per rendere più dinamico ed efficiente il sistema dell’innovazione e, in particolare, per favorire le piccole e micro imprese che non potrebbero permettersi investimenti di questo tipo. E’ quanto prevede un avviso pubblico (pubblicato sul Burt del 9 maggio 2012) grazie al quale la Regione cofinanzia, con 1 milione e 200 mila euro di risorse del Fesr Por Creo 2007-2013, l’acquisizione di una figura specializzata chiamata, in forma temporanea, a potenziare l’attività di trasferimento di conoscenze e competenze tecnologiche e scientifiche al sistema delle imprese. Destinatari del contributo, sono i principali soggetti del sistema regionale dell’innovazione e del trasferimento tecnologico: Poli di innovazione, Incubatori d’impresa, Distretti tecnologici. “La figura del temporary manager – afferma l’assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini – si inserisce nello sforzo che la Regione sta compiendo per facilitare il trasferimento di conoscenze e competenze tecnologiche e scientifiche al sistema delle imprese. Siamo infatti consapevoli che si tratta di un passaggio obbligato, soprattutto in questa fase, per innescare una nuova crescita economica e sociale. Il sistema toscano dell’innovazione vede, nella nostra regione, la convivenza di alcune eccellenze di livello internazionale, sia a livello scientifico che in campo produttivo, cui si affiancano tante piccole e piccolissime realtà, anch’esse dinamiche ed innovative. Il nostro obiettivo è quello di rafforzare queste realtà favorendone, con il trasferimento tecnologico, un riposizionamento competitivo sui mercati. Al tempo stesso siamo consapevoli che, soprattutto per la micro e piccola impresa, lavorare per il riposizionamento competitivo vuol dire prima di tutto, fornire strumenti qualificati che sostengano l’innovazione, oltre a favorire la costruzione di reti e l’internazionalizzazione”. L’assessore ha poi ricordato le tappe della strategia della Regione per rafforzare e razionalizzare il sistema regionale dell’innovazione e del trasferimento tecnologico. “Un intervento – spiega Simoncini – che ha visto la costituzione e la valorizzazione di Poli di innovazione e la creazione di cinque Distretti tecnologici che dovranno saper cogliere le opportunità offerte, anche dai bandi nazionali, per integrare competenze e conoscenze a sostegno di progetti con forti ricadute sui territori. L’impegno della Regione va anche nelle politiche per l’incubazione e lo start up d’impresa e in tutta una serie di interventi che favoriscono progetti di ricerca e sviluppo, il consolidamento di reti, la creazione di servizi qualificati e di infrastrutture”. L’attività della nuova figura dovrà essere finalizzata ad affrontare situazioni di cambiamento, razionalizzazione,riorganizzazione e potenziamento dell’attività dei poli tecnologici, sia risolvendo i momento critici, sia gestendo le situazioni di forte espansione. Ecco perchè la sua missione ha una ben precisa scadenza temporale: il bando prevede infatti che il lavoro del manager temporaneo si esaurisca entro il 30 giugno 2014, con possibilità di proroga non oltre il 31 dicembre dello stesso anno. L’investimento massimo previsto è differenziato: per poli e distretti si va dai 180 mila euro per la prima fascia, ai 160 mila per la seconda e 140 mila per la terza. Per gli incubatori sono previsti un investimento minimo da 100 mila euro per i grandi, 80 mila per i medio piccoli. Il bando è aperto dal primo giugno 2012 e resterà aperto fino alla fine del mese. La domanda dovrà essere redatta on line sul sito diSviluppo Toscana. Https://sviluppo.toscana.it/tm/prelogin.php    
   
   
PERCORSI DI CITTADINANZA ATTIVA (PICA) : CONSEGNATI DIPLOMI AI 236 TIROCINANTI DI ROMA CAPITALE  
 
 Roma, 19 giugno 2012 - Consegna degli attestati di partecipazione e brindisi presso l´aranciera di San Sisto per i 236 tirocinanti che hanno concluso gli stage Pica - Percorsi di cittadinanza attiva - all´interno delle strutture di Roma Capitale. "Oggi abbiamo incontrato uno ad uno i protagonisti di questo innovativo progetto capitolino che ha permesso a tanti giovani di svolgere un´esperienza formativa importante all´interno del nostro ente. Ad ogni tirocinante è stata rilasciata una dichiarazione delle competenze acquisite che verranno riconosciute in ambito europeo" commenta l´assessore alle Risorse umane, Enrico Cavallari. "Nel corso del pomeriggio - aggiunge Cavallari - sono stati premiati anche i tre gruppi vincitori de "Il mio Pica", un progetto attraverso il quale gli stagisti sono riusciti, tramite un video, un fumetto o delle fotografie, a riassumere la propria esperienza di formazione". Prima classificata l´opera-video "Il nostro Pica", secondo il fumetto "Le Pica girls", terzo il video "Bok". Intanto, è online il bando per 244 nuovi tirocini retribuiti sempre dedicati a tutti i giovani, italiani e non, dai 18 ai 30 anni. I ragazzi selezionati nella seconda edizione di Pica saranno impegnati per 6 mesi e percepiranno un rimborso complessivo di 2100 euro, pari a 350 euro mensili. La domanda di partecipazione potrà essere inoltrata entro le ore 23.59 del 27 giugno 2012, esclusivamente via web sul sito internet www.Picaroma.it utilizzando il form online: ogni candidato potrà scegliere soltanto uno dei 38 progetti messi a bando e compilare in ogni sua parte la scheda di partecipazione allegandovi il proprio curriculum vitae. Gli ambiti nei quali si potrà svolgere lo stage vanno dal turismo all’ambiente, dall’informatica allo sviluppo del territorio, dall’assistenza alla solidarietà fino alla sicurezza, all’informatica e alla tutela del patrimonio. Una volta terminata la fase delle candidature si procederà, durante l’estate, alla selezione dei tirocinanti valutandone i curricula e convocando i ragazzi per un colloquio motivazionale. L’avvio dei tirocini Pica 2012 è previsto per l’autunno per concludersi nella primavera 2013. "Dopo lo straordinario successo della passata edizione, che ha visto circa 5000 giovani accogliere l’invito di Roma Capitale a svolgere un tirocinio formativo all’interno dell’amministrazione capitolina, in questa seconda edizione siamo riusciti ad aumentare i posti raggiungendo la quota di 244 unità - aggiunge Cavallari - Pica rappresenta un fiore all’occhiello del dipartimento capitolino delle Risorse umane e il valore del progetto è già stato riconosciuto un anno fa come la migliore iniziativa di sussidiarietà orizzontale in tutta Italia. Attraverso la formula dei tirocini retribuiti intendiamo creare tra i giovani e le istituzioni una concreta occasione di scambio e di crescita reciproca oltre che offrire ai ragazzi un’opportunità unica di formazione sul campo e di educazione civica. Pica - conclude Cavallari - nasce infatti per rispondere al desiderio di tanti giovani di contribuire attivamente allo sviluppo sociale, culturale ed economico della propria città e di vedere concretizzato il proprio impegno sul territorio. Roma Capitale intende far spendere tali percorsi formativi anche in una dimensione europea favorendo, attraverso scambi e opportunità di mobilità, la promozione nei giovani della cittadinanza europea attiva. Le competenze acquisite durante i tirocini verranno poi certificate dal sistema Vpl (Validation of Prior Learning) già collaudato in ambito europeo: questo permetterà ai partecipanti di poter sperimentare il proprio bagaglio di conoscenze sul mercato del lavoro in tutta l’Ue".  
   
   
CRISI: PRESIDENTE UMBRIA MARINI, “LE REGIONI CONTRARIE ALLE RIFORME CALATE DALL’ALTO”  
 
Perugia, 19 giugno 2012 - "Come Regioni ed autonomie locali ci sentiamo coinvolti nella sfida alla crisi economica che il Paese ha di fronte e pensiamo di poter essere interlocutori fondamentali, sia nelle risposte da dare alle esigenze ed ai nuovi bisogni della popolazione, anche in conseguenza della crisi, sia nel pensare alle riforme strutturali che servono all´Italia tutta". E´ quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nel corso del suo intervento di saluto ai lavori dell´incontro organizzato ad Assisi dai Francescani del Sacro Convento, sul tema "Un contributo Francescano al superamento dell´attuale crisi economica", concluso dal Ministro per lo sviluppo economico, Corrado Passera. La presidente ha voluto sottolineare che in una fase così difficile le Regioni temono soprattutto le "riforme calate dall´alto" che, ha aggiunto, "non sempre si dimostrano efficaci nei risultati", ribadendo quindi che il sistema delle Regioni intende assumersi "fino in fondo la responsabilità di risanare i conti pubblici del Paese ma anche di costruire, condividendo le scelte, un percorso che contribuisca ad una nuova fase di sviluppo". "Dal mio punto di osservazione - ha aggiunto - guardo con preoccupazione ad alcuni effetti rilevanti della crisi, a cominciare dalla contrazione dell´economia italiana che sta producendo effetti sociali rilevanti: il reddito disponibile delle famiglie, misurato in termini reali, registrerà il sesto anno consecutivo di contrazione". Altrettanto preoccupante per la presidente Marini, è il "disagio sociale" che sta interessando il Paese che si presenta in salita da circa due anni e fa segnare in questo 2012 il valore più alto degli ultimi dieci anni: "nella mia regione - ha proseguito Marini - si evidenziano segnali preoccupanti dal lato delle imprese sia con riferimento alla nati-mortalità di impresa che all´andamento dei fallimenti. Il credito alle imprese - al di là delle assicurazioni ed enunciazioni degli istituti bancari - è di fatto fermo, se non in calo. L´export che nel complesso aveva fatto registrare valori positivi nel corso del 2011 (+13,6%) ha comunque subito un rallentamento. Anche in termini di occupazione i dati non sono incoraggianti perché, malgrado le considerazioni sulla tenuta complessiva del 2011, l´ultima parte dell´anno ha mostrato un andamento negativo ed i primi mesi del 2012 hanno visto una richiesta di ricorso alla cassa integrazione". La presidente ha quindi sottolineato che "questo inasprimento della crisi si evidenzia nella flessione dei consumi delle famiglie umbre che, peraltro, ricorrono alle ´riserve´ finanziarie accumulate negli anni. Il tema del lavoro e dei redditi dei cittadini e delle famiglie, la capacità delle imprese di tornare a fare investimenti sostenendo l´innovazione, un nuovo ruolo delle istituzioni pubbliche negli investimenti pubblici (infrastrutture, ricerca, servizi alle persone...Ecc..) rappresentano quindi - prosegue la presidente - questioni centrali su cui concentrare l´attenzione del governo nazionale, ma anche delle Regioni e delle autonomie locali, unitamente ai diversi attori della società". Per la presidente Marini, "occorre lavorare di più e più concretamente verso lo sviluppo e la crescita e nessuno può esimersi dal fare la propria parte. E´ quello - ha spiegato - che la Regione Umbria sta cercando di fare nelle sue competenze e possibilità". Tre le direttrici sulle quali si sta muovendo la politica per lo sviluppo della Regione Umbria: una forte spinta a rivedere i settori della spesa regionale in modo da ottenere incrementi di efficienza, liberando risorse per affrontare i tagli ed evitando inasprimenti fiscali; finalizzare i programmi di sviluppo disponibili (essenzialmente alimentati dalle risorse dei fondi strutturali, politica comunitaria) verso obiettivi realmente perseguibili, superando approcci di tipo meramente distributivo nella spesa pubblica di promozione allo sviluppo; ridefinzione dei ruoli e delle competenze dei singoli livelli di governo (regionale e locale) anche con uno sfrondamento di quanto non funzionale alle esigenze dei cittadini e delle imprese, maggior orientamento al risultato. "Vorrei esprimere però alcune preoccupazioni, di interlocuzione anche nelle decisioni e nell´agenda per lo sviluppo del Governo: "possiamo ancora sostenere - prosegue la presidente - "socialmente" per alcuni anni, a fronte della flessione del Pil che ha natura permanente, il costo del minore prodotto e della maggiore disoccupazione? L´obiettivo ravvicinato del pareggio di bilancio, per quanto giustificato dal nervosismo dei mercati, può essere l´unica soluzione possibile senza tenere conto dei costi sociali che questo comporta? Ed infine: i tagli draconiani alla spesa pubblica che colpiscono in particolare il fondo sanitario ed il fondo sociale, modificando in maniera sostanziale il carattere del welfare e producendo una riduzione nell´accesso ai servizi e alle prestazioni con un innalzamento della compartecipazione alla spesa dei cittadini aggiuntiva alla fiscalità generale sarà sostenibile con la coesione sociale del Paese, con la necessità di fronteggiare l´impoverimento di fasce più estese di popolazione?" Rispetto a tutto ciò la presidente ha quindi ribadito la necessità di un´azione comune di tutti i soggetti istituzionali, ad ogni livello di responsabilità di governo, insieme alle parti sociali ed a tutte le altre rappresentanze della società, "per consentire all´Italia di imboccare al più presto la via d´uscita dalla crisi economica".  
   
   
MILANO: NOMINE PARTECIPATE. APERTO PRIMO BANDO CANDIDATURE IN 19 ENTI SECONDO NUOVO REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO  
 
 Milano, 19 giugno 2012 - E´ aperto fino a mercoledì 20 giugno il primo bando per la presentazione delle candidature nelle società partecipate del Comune secondo i nuovi criteri di trasparenza, pubblicità, rispetto della parità di genere approvati dal Consiglio comunale il 29 marzo scorso. Il bando 2012/3 riguarda le nomine e le designazioni dei rappresentanti del Comune di Milano in 19 enti, fondazioni, aziende ospedaliere e Asl. In particolare, le candidature riguardano le Fondazioni Poldi-pezzoli, Hangar Bicocca, Casa della Carità, Irccs Istituto nazionale dei tumori, Istituto neurologico Carlo Besta e le aziende ospedaliere Fatebenefratelli Oftalmico, Gaetano Pini, Sacco, Niguarda Ca’ Granda, San Carlo, San Paolo. Il testo integrale del bando e l’elenco completo di tutti i 19 enti sono pubblicati sul portale www.Comune.milano.it , sezione Servizi on line – Bandi e pubblicazioni urbanistiche – Bandi – Nomine (  http://www.Comune.milano.it/dseserver/webcity/garecontratti.nsf/weball/11662870c6dc59cbc1257a150031558f?opendocument  ). Il nuovo Regolamento sugli indirizzi e le procedure di nomina, designazione e revoca dei rappresentanti del Comune in enti, aziende, istituzioni e società partecipate, frutto del lavoro bipartisan svolto dalla Commissione Affari istituzionali, stabilisce criteri precisi sui requisiti che i candidati devono possedere in conformità con i principi di imparzialità e buon andamento della pubblica Amministrazione fissati dall’articolo 97 della Costituzione. In particolare, il Regolamento stabilisce che, nella scelta dei candidati, siano assicurati la meritocrazia, la trasparenza e il rispetto dell’equilibrio di genere, accertando l’esistenza di eventuali cause di incompatibilità. Per raggiungere questi obiettivi è previsto che le Commissioni consiliari competenti possano richiedere audizioni con le persone che il Sindaco intende nominare. È prevista inoltre la pubblicazione on line dei curricula dei soggetti dichiarati idonei dalla Commissione di esperti e delle sintesi delle relazioni che i nominati presentano periodicamente al Comune. Tra le cause di incompatibilità indicate, non possono essere nominati, a meno che non rinuncino alla carica, i consiglieri e gli assessori comunali, provinciali e regionali, coloro che si trovano in rapporto di pubblico impiego, dipendenza o consulenza o incarico con il Comune di Milano, coloro che sono già nominati in altri enti. Sono, infine, tassativamente esclusi coloro che si trovano in conflitto d’interesse con il Comune.  
   
   
BASILICATA ANCORA DA RECORD PER LA SPESA DEI FONDI UE A MATERA RIUNIONE DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA PO FESR 2007/2013. LA “PICCOLA” REGIONE DA SOLA ELEVA IL DATO MEDIO NAZIONALE  
 
 Potenza, 19 giugno 2012 – Lo scorso 15 giugno a Matera presso il convento di Santa Lucia, rione Sassi, è il giorno del V Comitato di sorveglianza del Po Fesr 2007/2013. All’incontro tecnico sono stati invitati a partecipare il Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, l’Autorità di gestione del Po Fesr Basilicata 2007-2013 Patrizia Minardi, esponenti della Commissione europea, della Regione Basilicata, del Governo nazionale e della Banca europea per gli investimenti, nonché rappresentanti del mondo istituzionale, sindacale e datoriale lucano. Al centro della discussione in particolare il Rapporto annuale di esecuzione per il 2011. L’attenzione è altresì incentrata sullo stato di attuazione del Programma Fesr 2007/2013, aggiornato alla data del 31 maggio 2012 in materia di infrastrutture, mobilità, turismo, sanità, aiuti alle imprese, innovazione e ricerca, ambiente, energia e eco-sostenibilità e sviluppo urbano. Dai dati emerge una situazione lucana ancora una volta positiva. La Basilicata, infatti, continua a confermare il suo ruolo di prestigio nel panorama italiano in merito a quanto richiesto dalla Ue. Ancora una volta, i dati illustrati confermano la virtuosità della Basilicata che è la più piccola realtà, con meno abitanti rispetto alle altre regioni, ma che in proporzione riceve anche meno. Al 31 maggio 2012 emerge che la Lucania ha utilizzato i fondi per il 34,2 per cento del totale (2007-2013) praticamente in media con la performance. La percentuale media europea è, infatti, pari al 37,5 per cento. Per Patrizia Minardi: “Con questo quinto appuntamento del Comitato di sorveglianza del Po Fesr le Regioni d´ Europa e la Basilicata arrivano ad un incrocio importante. Stiamo percorrendo la strada che ci porterà alla ‘chiusura’ della programmazione 2007/2013 ed è dunque necessario che la Regione, gli Enti locali, le città, le imprese concentrino le loro energie per realizzare le operazioni ammesse a finanziamento con i fondi strutturali; dall´ altra parte però, le regioni d´ Europa e la Basilicata stanno percorrendo, a grande velocità, la strada della nuova programmazione 2014/2020 alla quale sono richiamati tutti i soggetti pubblici e privati perché si arrivi all’ormai imminente appuntamento con la scelta di priorità concretamente realizzabili, necessarie allo sviluppo delle potenzialità del territorio in grado di creare nuova occupazione e implementazione di servizi di qualità ai cittadini". La giornata del Comitato è stata preceduta inoltre da una serie di controlli e visite sui contenitori recuperati e di opere realizzate attraverso l’impiego dei fondi comunitari. In particolari i Commissari europei hanno visitato la strada provinciale ex Ss 175, un tratto di strada particolarmente importante che collega la città di Matera e la fascia costiera Jonica, ed anche il Castello del Malconsiglio a Miglionico.  
   
   
PO FESR, DE FILIPPO: IMPEGNO COSTANTE E PROGETTUALITÀ “ANCHE IN UN MOMENTO DI DIFFICOLTÀ E SACRIFICI, IMPENSABILE IL FUTURO SE NON IN CHIAVE CONTINENTALE. NOI CI CREDIAMO E LAVORIAMO NELLO SPIRITO DI BRUXELLES”  
 
 Potenza, 19 giugno 2012 - “In particolare nel momento attuale, in cui l’Europa e la moneta unica possono essere visti come causa di una politica di rigore, è importante ricordare ed evidenziare quanto di buono le politiche europee hanno fatto per ciascun territorio. La Basilicata in questo settore ha fatto e continua a fare scuola, grazie a un impegno costante e una forte progettualità, e in questo tempo diventa testimonianza di come sia impensabile un futuro se non in chiave Europea”. Così, il presidente della Regione Vito De Filippo commentando i dati emersi dal comitato di sorveglianza sul Po Fesr. “Come Basilicata – ha proseguito De Filippo – siamo non solo la Regione che con indici di spesa unici in Italia non ha sostanzialmente mai corso rischi di disimpegno dei fondi, ma siamo anche la regione che deliberatamente ha deciso di riprogrammare proprio interventi per meglio uniformarsi alle comuni direttrici di sviluppo che sono giunte da Bruxelles e sono state rilanciate da Roma per superare il ritardo del Mezzogiorno. Per noi – ha concluso De Filippo – l’Europa non è solo una fonte finanziaria, ma una scelta strategica, e per questo anche tradurne in azioni i principi, facendo avanzare la spesa per realizzare i diversi interventi, diventa relativamente semplice”.  
   
   
FONDO SOCIALE EUROPEO, IN TOSCANA IMPEGNATO IL 60 PER CENTO DELLE RISORSE DEL PROGRAMMA 2007-13  
 
 Firenze, 19 giugno 2012 – “Abbiamo alle spalle un anno difficile e davanti a noi una prospettiva altrettanto seria, perchè la crisi continua e logora il tessuto economico e sociale della Toscana. Il Fondo sociale europeo è stato e continua ad essere uno strumento prezioso nell’azione di contrasto dell’emergenza e per la tenuta sociale della regione. Basti pensare agli incentivi per l’occupazione e per l’inserimento al lavoro delle fasce deboli, all’intervento sui tirocini, al sostegno all’occupazione femminile, ai percorsi per l’alta formazione e per l’istruzione e formazione tecnica superiore, per citare gli interventi più importanti finanziati e realizzati con successo a dimostrazione che quella dei fondi europei è una opportunità che la Toscana sta sfruttando al meglio. La crisi non è ancora finita e non ha interessato in modo uniforme il tessuto sociale toscano: i giovani, le donne, i soggetti svantaggiati sono i soggetti più a rischio. Da qui dobbiamo ripartire per rilanciare l’economia toscana e lo faremo anche grazie alle opportunità che ancora ci sono offerte dalla programmazione Fse”. Così l’assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini ha fatto il punto sul Programma operativo regionale 2007-2013 nel corso della riunione del comitato di sorveglianza svoltasi il 15 giugno a Viareggio. Il programma come noto, dispone di oltre 664 milioni di euro e costituisce una leva fondamentale per l’investimento sul capitale umano (occupazione, formazione, inclusione sociale, istruzione e mobilità internazionale), indispensabile per lo sviluppo della nostra regione. La Toscana si conferma, anche in questa occasione, come una delle regioni italiane più virtuose nell’utilizzo efficace di questi fondi. “Alla fine del 2011 – ha spiegato l’assessore – il programma toscano ha approvato 32.683 progetti, contro i 18.883 dell’anno precedente , di cui l’88% avviati e il 74% già conclusi, per un valore di impegni pari a 356 milioni e di pagamenti pari circa 230 milioni di euro. Complessivamente, se si considera lo stanziamento complessivo per i soli anni 2007-2011, che è di oltre 465 milioni, la percentuale di impegni tocca il 76,6%. I destinatari sono oltre 141 mila, di cui quasi il 54% donne (con una partecipazione in leggero aumento sull’anno precedente). Per quanto riguarda invece l’anno in corso, al 31 marzo gli impegni di spesa hanno raggiunto quota 398 milioni di euro (pari al 59,9 % delle risorse) e le spese 258 milioni di euro (38,9%)”. L’assessore Simoncini ha ricordato come, negli ultimi anni, anche la programmazione Fse abbia dovuto fare i conti con la crisi. Per questo la giunta ha deciso una serie di modifiche che hanno permesso, ad esempio, di rimodulare e destinare ingenti risorse al progetto Giovani Sì, nonché di finanziare – come previsto dall’accordo Stato-regioni – Cassa integrazione e mobilità in deroga, crisi, nonché di avviare una riforma del sistema della formazione professionale. L’assessore si è poi soffermato sulle prospettive dei fondi europei dopo il 2013. “Non c’è dubbio – ha spiegato – che per una crescita intelligente, inclusiva e sostenibile l’apporto della politica di coesione e delle risorse europee rappresentino ancora strumenti determinanti e irrinunciabili per raggiungere i nuovi obiettivi fissati dalla Ue. E’ in corso a livello europeo la discussione sui fondi e su questo la Toscana è impegnata in prima persona per chiedere che vi sia certezza nelle risorse, valorizzazione del ruolo delle Regioni, minori vincoli burocratici”.  
   
   
RIUNITO IN REGIONE MARCHE IL COMITATO DI SORVEGLIANZA DEL PROGRAMMA REGIONALE 2007/13 COFINANZIATO DAL FONDO SOCIALE EUROPEO.  
 
Ancona, 19 giugno 2012 - “Il livello di attuazione finanziaria del programma è assolutamente soddisfacente. Impegni e pagamenti si collocano al di sopra della media nazionale e consentiranno il pieno utilizzo delle risorse nei tempi previsti dalla Commissione europea”. È il commento dell’assessore al Lavoro, Marco Luchetti, al termine della riunione del Comitato di sorveglianza del Programma regionale (Por) 2007/13, cofinanziato dal Fondo sociale europeo (Fse). L’assessore ha presieduto la riunione che si è tenuta presso la sede della Giunta regionale, alla presenza di rappresentanti della Commissione europea, del ministero del Lavoro e delle parti sociali e dedicata alla valutazione dello stato di avanzamento degli interventi cofinanziati dal 2007 al 2011. Complessivamente, sono stati avviati 13 mila progetti, per un finanziamento totale di circa 160 milioni di euro, che hanno consentito di coinvolgere “in azioni di politica attiva” più di 54 mila persone. L’85 per cento dei destinatari raggiunti ha partecipato ad azioni formative (per l’inserimento lavorativo, per gli occupati, per la qualificazione superiore, per i percettori di ammortizzatori sociali in deroga). “La riunione ha consentito di verificare le tante azioni positive attuate con il Por – ha commentato Luchetti – Risultati che ci spingono a orientare la prossima programmazione verso piani integrati delle politiche di istruzione, formazione e lavoro, per migliorare le performance raggiunte e favorire la buona occupazione. Un obiettivo che non può prescindere da un’azione sinergica tra tutti i settori direttamente coinvolti”. Con il Fse sono stati finanziati anche interventi a sostegno della creazione di impresa e per la stabilizzazione dei lavoratori precari, aiuti alle assunzioni e più di 5 mila borse di lavoro e di ricerca. I destinatari raggiunti sono prevalentemente disoccupati (52,6 per cento del totale) e di genere femminile (53,7 per cento), ma equamente ripartiti per livello di scolarizzazione. Particolare attenzione è stata prestata ai giovani, i cui tassi di disoccupazione, nel corso degli ultimi tre anni, sono sensibilmente cresciuti a causa della crisi. Agli interventi rivolti agli under 29 sono stati infatti destinati più di 60 milioni di euro che hanno consentito di raggiungere più di 27 mila destinatari e hanno garantito tassi di inserimento occupazionale pari a quasi il 60%.  
   
   
PIU EUROPA, VIA AGLI ACCORDI DI PROGRAMMA PER CASALNUOVO E CASORIA  
 
Napoli, 19 gennaio 2012 - Il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, i sindaci di Casalnuovo di Napoli Antonio Peluso e di Casoria Vincenzo Carfora hanno firmato ieri in sala giunta a palazzo Santa Lucia gli accordi di programma in attuazione di Piu Europa. Era presente l´assessore all´Urbanistica e al Governo del Territorio Marcello Taglialatela. Per il Comune di Casalnuovo le risorse impegnate sono pari ad euro 17 milioni e 262 mila e sono destinate a 9 interventi nell´area del centro storico e delle limitrofe aree industriali dimesse. Per il Comune di Casoria le risorse impegnate sono pari ad euro 20 milioni e 141 mila e sono destinate a 16 interventi in un´area che ha il suo baricentro tra le piazze Cirillo, Trieste e Trento, Santa Croce e Benedetto Xv. Con la firma di queste due intese salgono a 16 gli Accordi di programma sottoscritti. Si tratta delle città di Avellino, Benevento, Salerno, Afragola, Aversa, Battipaglia, Castellammare di Stabia, Cava dei Tirreni, Ercolano, Giugliano in Campania, Marano, Portici, Scafati e Torre del Greco. Restano, tra le città coinvolte nell´attuazione del Programma Piu Europa, oltre Napoli, Acerra, Caserta e Pozzuoli per le quali sono in corso di definizione le procedure attuative.  
   
   
PUGLIA: LEGGE "50E50": ORA TOCCA AI PARTITI  
 
Bari, 19 giugno 2012 - Di seguito la dichiarazione di Maria Campese, assessore al Contenzioso, Contratti e appalti, Affari generali e Sport: “L’aver sfondato il muro delle 25 mila firme segna un momento fondamentale nella corsa al legittimo riconoscimento della rappresentanza femminile nelle liste elettorali, ma la battaglia per il riequilibrio della parità di genere è ancora piena di ostacoli in quanto la proposta di riforma della legge elettorale regionale non è esaustiva rispetto all’esigenza di riscrivere tempi e modi della politica. ‘50e50’ non è una divisione numerica, né è la variante delle famigerate quote rosa: è il riconoscimento sostanziale di quella parte della società che per il 50 per cento è composta per l’appunto di donne. I partiti che hanno aderito alla campagna referendaria del comitato ‘50/50 dovrebbero ora interrogarsi sul reale significato del fare politica e creare le condizioni, sociali e culturali, affinché le donne – oggi strette tra lavoro (chi ce l’ha), famiglia e lavoro di cura – non siano più considerate un riempitivo ma possano liberamente e concretamente contribuire alla formazione di una nuova classe dirigente”.  
   
   
FVG, SOCIETÀ: SUL BUR IL BANDO DEL CONCORSO EDUCARE ALLA FISCALITÀ  
 
Udine, 19 giugno 2012 - Come far capire che in una regione a statuto speciale, come il Friuli Venezia Giulia, importanti servizi ai cittadini possono mantenere alti livelli di qualità grazie agli stessi cittadini che ´pagano´ le tasse? E´ su questo il concetto che gli oltre 112 mila potenziali partecipanti al concorso regionale presentato oggi a Udine si confronteranno per tradurlo in forma di fumetto disegnato su carta o su supporto digitale audio/video. Il bando di concorso, rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, delle Università e istituti di alta formazione del Friuli Venezia Giulia, è pubblicato sul sito ufficiale della Regione nella sezione ´bandi e avvisi´. Una lettera degli assessori regionali alle Finanze Sandra Savino e all´Istruzione Roberto Molinaro viene inviata in questi giorni a tutti i dirigenti scolastici ed al direttore generale dell´Ufficio Scolastico regionale per illustrare il percorso del concorso al quale si potrà aderire fino al prossimo 31 ottobre. All´inizio di settembre, prima dell´inizio dell´anno scolastico, sarà organizzata dalla Regione una mattinata di formazione/informazione alle scuole con esperti che illustreranno ai dirigenti/docenti le finalità e i contenuti del progetto. Il bando prevede diverse categorie di premi: per le scuole medie inferiori, per il biennio e per il triennio delle superiori, per Università e scuole di alta formazione. Le proposte ideative che saranno premiate in una manifestazione che concluderà tutto il percorso, potranno essere utilizzate per le campagne informative e di sensibilizzazione predisposte dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e verranno restituite alle scuole per essere usate come strumento didattico e formativo sull´etica della fiscalità.  
   
   
EVASIONE FISCALE:ACCORDO REGIONE SICILIA ANCI AGENZIA ENTRATE  
 
Palermo, 19 giugno 2012 - "La strategia di contrasto all´evasione fiscale e´ una priorita´ del Paese e della Sicilia. Solo un contrasto all´evasione fiscale preciso, costante, determinato e capillare puo´ consentire di ottenere successi sul piano del sostegno allo sviluppo legale e del recupero del gettito fiscale, i cui effetti, in una Regione che riscuote gran parte delle imposte e delle tasse, possono essere assai rilevanti sul piano del recupero del gettito. Gli stimoli alla ripresa degli investimenti devono realizzarsi combattendo con decisione l´evasione fiscale" Lo ha detto l´assessore regionale per l´Economia, Gaetano Armao, dopo la firma del protocollo d´intesa tra Regione, Anci e Agenzia delle entrate, avvenuta il 15 giugno all´assessorato di via Notarbartolo. Nel protocollo vengono individuate le linee di intervento che ciascuna delle parti si impegna ad eseguire rafforzando, nel contempo, forme di collaborazione nella lotta all´evasione. In particolare il protocollo d´intesa prevede la costituzione di un gruppo di lavoro che avra´ il compito di indirizzare i Comuni verso le piu´ idonee procedure di accertamento e di verifica dei tributi nonche´ di assicurare adeguata formazione curata dal personale dell´Agenzia delle Entrate e dell´Anci Sicilia. "La massiccia evasione fiscale - ha detto Armao -costituisce il primo freno alla crescita. Basti ricordare che nel periodo 2005-2008, il valore medio del sommerso fiscale e´ pari al 16,5% del Pil, mentre il sommerso criminale raggiunge al 10,5% del Pil. In questo scenario assume un ruolo rilevante non solo la collaborazione tra la Regione e l´Agenzia delle entrate, ma soprattutto quello con le amministrazioni comunali siciliane, detentrici di importanti informazioni ed a conoscenza di molteplici epifenomeni della capacita´ contributiva". In questo contesto, la Regione siciliana, in quanto destinataria, ai sensi dell´art.36 dello Statuto, del gettito dei tributi erariali riscossi nel proprio territorio, ha stabilito di riconoscere ai Comuni, gli importi relativi alle maggiori somme riscosse. La quota percentuale da attribuire ai Comuni e´ stabilita nella misura del 33%. "Un´efficace lotta all´evasione fiscale - ha detto Giacomo Scala, presidente dell´Anci Sicilia - e´ elemento imprescindibile per una riforma fiscale equa e moderna, adatta ad una situazione di crisi come quella attuale, dove una diminuzione della pressione fiscale sulle famiglie puo´ incidere su una ripresa dei consumi per rilanciare l´economia". "Individuare modalita´, strumenti e soluzioni per rendere efficiente ed efficace la partecipazione dei Comuni alla lotta e al recupero dell´evasione fiscale sul territorio siciliano: e´ questo lo spirito che anima la stipula di questo Protocollo d´intesa - sostiene Castrenze Giamportone, Direttore regionale della Sicilia dell´Agenzia delle Entrate -. Tre partner importanti e ciascuno, secondo le proprie competenze, attori impegnati in prima linea sul fronte del contrasto all´evasione. A rendere ancora piu´ significativo questa intesa e´ certamente il fatto che la Regione Sicilia, attraverso l´ultima finanziaria, abbia recepito l´art.18, comma 9 del decreto legge 78 del 31 maggio/2010 che prevede la possibilita´ dei comuni di partecipare all´attivita´ di contrasto all´evasione."  
   
   
AUTONOMIE LOCALI: REGIONE FVG A CORTE COSTITUZIONALE PER LR 3/2013  
 
Udine, 19 giugno 2012 - La Giunta regionale ha deciso di costituirsi in giudizio dinanzi alla Corte costituzionale per resistere al ricorso di incostituzionalità presentato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri in merito ai contenuti dell´articolo 1 (commi 1 e 2) della legge regionale 3 del marzo 2013, "Norme urgenti in materia di Autonomie locali". La legge regionale, che all´art.1 tratta della "Competenza della Regione Friuli Venezia Giulia in materia di legislazione elettorale, organi di governo e funzioni fondamentali degli Enti locali", era sta pubblicata sul Bur, il Bollettino ufficiale della Regione, lo scorso 14 marzo. Il ricorso del Governo nazionale era stato notificato alla Regione il 17 maggio.  
   
   
TOSCANA: UN PATTO PER FAR EMERGERE IL LAVORO SOMMERSO: PIÙ INFORMAZIONE E IMPRESE TUTOR  
 
Prato, 19 giugno 2012 – Rilanciare Prato e la sua economia in sei mosse: o meglio, prendendo a prestito l’icona più rappresentativa del passato industriale della città, con sei temi ‘ciminiera’. Una ricetta che potrebbe poi essere esportato anche altrove. Sei temi ed obiettivi che spaziano dalla qualità e la certificazione dei prodotti tessili alle energie alternative per il distretto, dall’innovazione del sistema produttivo alla valorizzazione culturale e turistica, per passare appunto attraverso anche l’emersione delle attività e del lavoro non regolare e un welfare innovativo. Il presidente della Toscana Enrico Rossi aveva annunciato fin dalla campagna elettorale un progetto per Prato. Il 15 giugno al polo universitario pratese in piazza Ciardi sono state presentate, nel corso di un convegno organizzato dalla Regione, le prime due misure: ovvero un nuovo welfare per i quartieri dove più forte e il disagio, servizi a rete uiù vicini ai cittadini e spazi pubblici da recuperare per favorire un integrazione a doppio senso, ma anche un pacchetto per far emergere chi lavora a nero o non sempre rispettando le regole. Un pacchetto che interessa le numerose imprese della comunità cinese, ma anche le possibili aziende italiane che in regola non sono. Un’azione tesa a cancellare anche i vantaggi illeciti di una concorrenza sleale. E’ una scommessa. Le risorse ci sono . Per provare a far emergere le imprese irregolari c’è a disposizione mezzo milione di euro del Fondo sociale europeo e serviranno a finanziare servizi ed azioni che interesseranno la città per un paio di anni. I binari sono due: da un lato potenziare i canali di informazione, per spiegare meglio a tutte le imprese come stare nelle regole, dall’altro far sì che le imprese più brave – non solo perchè stanno nelle regole, ma anche perchè hanno trovato un migliore modello di sviluppo – accompagnino quelle che meno brave non sono state e garantiscono che lo diventino. Un’azione di moral suasion, parellela all’azione di contrasto e lotta all’illegalità economica che naturalmente proseguirà. Entro dicembre sarà pubblicato il bando per individuare chi gestirà le attività di formazione e le altre azioni previste dal progetto. Lo farà la Provincia, su incarico della Regione. Il bando è aperto, ma è logico aspettarsi che a muoversi saranno in prima battuta le associazioni di categoria attraverso loro strutture operative. Due mesi per mappare le diverse realtà imprenditoriali e commercali da ‘arruolare’ nei percorsi di emersione, otto mesi per selezionare e formare un gruppo di quindici operatori, scegliendoli tra disoccupati e neooccupati. Altri sei mesi di scouting, quindi diciotto mesi di accompagnamento in cui prima saranno individuate le criticità delle aziende che firmeranno il patto per l’emersione e poi sarà studiato un piano per il loro superamento.  
   
   
TRENTO: ANCHE LE SOCIETÀ CONTROLLATE DAGLI ENTI LOCALI DOVRANNO CONTENERE LE SPESE  
 
Trento, 19 giugno 2012 - La Giunta provinciale ha approvato il 15 giugno in via preliminare un protocollo d´intesa, sul quale dovrà esprimersi ora il Consiglio delle autonomie, per l´individuazione delle misure di contenimento delle spese riferite a società di capitali controllate, anche in via indiretta, dagli enti locali, ad esclusione di quelle quotate in borsa e di quelle partecipate dalla Provincia autonoma di Trento. "Il protocollo - ha spiegato alla consueta conferenza stampa del venerdì l´assessore agli enti locali Mauro Gilmozzi - va nella direzione di contenere ragionevolmente le spese e detta direttive precise su ciò devono fare gli enti locali, ovvero predisporre le azioni di verifica ex ante, durante e dopo l´attività svolta dalle società per verificarne le condizioni, lo stato di salute finanziaria e le eventuali azioni da intraprendere per sistemare eventualmente i bilanci, laddove ve ne sia la necessità. Si prevede che all´interno dei consigli di amministrazione vi sia altrettanta attenzione e disponibilità a darsi propri obiettivi ed a rispettare quelli che saranno dati anche dagli enti locali".  
   
   
PRATO, ROSSI: “CONTINUARE IL LAVORO PER FAVORIRE EMERSIONE E INCLUSIONE”  
 
Prato, 19 giugno 2012 – “L’iniziativa di oggi è una tappa del Progetto Prato. Il lavoro fatto finora dalla Regione, in collaborazione con enti locali, categorie, rappresentanze delle comunità, è importante. Dobbiamo continuare, sostenendo l’emersione, facendo conoscere le regole anche con modelli formativi diretti a chi vuole mettersi in regola, favorendo l’integrazione e lo scambio”. Lo ha detto il presidente della Regione Enrico Rossi, il 15 giugno a margine del convegno “Politiche regionali per lo sviluppo e la coesione sociale nel distretto pratese. Dall’emersione all’inclusione”, che si è svolto presso il Polo universitario di Prato. “Dovremo agire senza lassismo per i comportamenti non rispettosi delle regole. Prato ha capacità e vitalità per riuscirci”, ha aggiunto Rossi, che si è detto d’accordo con le dichiarazioni dell’ambasciatore italiano a Pechino, Attilio Massimo Iannucci, secondo cui la Cina può rappresentare un’opportunità di sviluppo per le aziende.  
   
   
SICILIA: SIGLATI ACCORDI APPRENDISTATO E RICERCA  
 
Palermo, 19 giugno 2012 - Sono stati siglati il 15 giugno gli accordi per l´attuazione dell´apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, e dell´apprendistato in alta formazione e ricerca, di cui agli artt. 3 e 5 del D.lgs 167/2011. Lo rende noto il dirigente generale del dipartimento regionale dell´istruzione e della formazione professionale Ludovico Albert. A seguito della sottoscrizione degli accordi da parte della Regione Siciliana, delle associazioni datoriali e sindacali, delle Universita´ e dell´Ufficio Scolastico Regionale,le imprese operanti sul territorio regionale potranno procedere all´assunzione di apprendisti, cosi´ come previsto dal nuovo Testo Unico i quali, attraverso percorsi di alternanza di formazione e lavoro, potranno conseguire titoli di studio di istruzione secondaria, universitaria e post-universitaria. L´ampia adesione dei sottoscrittori conferma la diffusa consapevolezza dell´apprendistato quale strumento privilegiato di inserimento lavorativo. "Ancora un risultato"- ha dichiarato il Presidente Lombardo-" che segna il percorso di riforma del sistema della formazione, che questa amministrazione ha condotto tra mille difficolta´, avviando sempre una piu´ serrata collaborazione tra il mondo della formazione e quello delle imprese, al fine di garantire l´avviamento al lavoro degli inoccupati e dei disoccupati".  
   
   
MOLISE, ACCORDO QUADRO PER AMMORTIZZATORI SOCIALI  
 
Campobasso, 19 giugno 2012 - «Sono 1823, tra dipendenti di aziende beneficiarie di Cassa integrazione in deroga e lavoratori in mobilità in deroga, le persone che abbiamo assistito fino a giugno dall´inizio dell´anno. Per effetto dell´Accordo firmato con il Ministro Fornero, abbiamo a disposizione risorse per dare altrettanta assistenza fino al 31 dicembre 2012». Lo ha detto il Presidente della Regione Michele Iorio intervenendo il 15 giugno all´incontro, da lui stesso convocato, con la Direzione regionale del Lavoro, l´Inps, i Rappresentanti delle due Province, le Associazioni di categoria e i Sindacati. Nel corso dell´incontro è stato fatto il punto sulla situazione attuale e si è discusso delle strategie future. Strategie che passano attraverso la continuazione del percorso fino ad oggi compiuto teso ad ampliare il più possibile la copertura di lavoratori che hanno visto la loro occupazione in crisi per le problematiche produttive e commerciali delle loro aziende. «Siamo intervenuti con tempestività - ha detto il Presidente Iorio - cercando di dare risposte e di non lasciare senza reddito il maggior numero possibile di lavoratori e, quindi, di famiglie. I dati dicono che la nostra regione è quella che si è mossa meglio in tal senso, abbracciando tantissime tipologie di lavoratori e di settori in cui essi sono impiegati». Dopo una lunga ed articolata discussione, tutti i partecipanti al Tavolo hanno sottoscritto un apposito "Accordo Quadro per la concessione degli ammortizzatori sociali in deroga per l´anno 2012", che stabilisce l´iter da seguire e le priorità da tenere in considerazione nell´attivazione delle politiche sul lavoro e nell´utilizzo delle risorse disponibili.  
   
   
FVG, POLITICHE GIOVANILI: MOLINARO A CONFRONTO TRA REGIONI DI MONTAGNA  
 
Trieste, 19 giugno 2012 - Come valorizzare la creatività e il talento dei giovani? Come renderli protagonisti di una nuova attività imprenditoriale? Come svilupparne l´impegno sociale? L´assessore regionale all´istruzione e alla famiglia, Roberto Molinaro, è stato invitato dalla Regione Valle d´Aosta a illustrare l´esperienza e le scelte fatte dal Friuli Venezia Giulia nel corso del seminario su "Le politiche giovanili nelle regioni di montagna", svoltosi il 16 e 17 giugno ad Arnad. Nell´occasione la Vallée ha chiamato a raccolta amministratori e dirigenti per favorire il dibattito e la collaborazione tra istituzioni e organizzazioni su un tema importante, legato alla volontà, come ha spiegato Molinaro, di "accompagnare i giovani verso la vita adulta, contribuendo a formare cittadini competenti e professionalmente preparati". Nel suo intervento l´assessore Molinaro ha illustrato in particolare le nuove iniziative recentemente messe in campo dalla Regione Friuli Venezia Giulia, che vanno ad affiancarsi a strumenti che già sono operativi da tempo, per favorire "un dialogo e un rapporto sempre più serrato fra giovani ed istituzioni su questioni di grande rilevanza nella vita di ogni giorno, quali imprenditoria, accesso al credito, diritto all´abitazione, formazione". In proposito l´assessore ha richiamato in particolare la legge sull´autonomia dei giovani, approvata in febbraio, e i bandi - frutto di un accordo con il Governo nell´ambito del Fondo nazionale per le Politiche giovanili - per il finanziamento di varie azioni su tre assi di intervento: "arti e mestieri del passato per un´imprenditoria del futuro", volto a creare opportunità di lavoro tra tecnologia, innovazione e tradizione; "giovani e creativi", per valorizzare il talento nelle arti, nella musica e nella multimedialità; "giovani e volontariato", per incoraggiare l´avvicinamento e la partecipazione attiva al terzo settore.  
   
   
TRENTO: MERCATO DEL LAVORO, I TIROCINI DI FORMAZIONE SONO REALTÀ  
 
 Trento, 19 giugno 2012 - Trentino e Toscana sono le prime Regioni italiane ad introdurre i tirocini di formazione, istituiti dalle recente manovra economica del Governo. L´intervento mira alla riqualificazione di lavoratori disoccupati o persone in cerca di lavoro e a garantire nuovi strumenti, in materia di lavoro, alle aziende. La giunta provinciale ha approvato il 15 giugno la delibera a firma del presidente Lorenzo Dellai con cui si attiva il nuovo, importante strumento di politica del lavoro. I tirocini di formazione non sono - è bene ribadirlo con chiarezza - di uno strumento alternativo ad un contratto di lavoro bensì uno strumento di accompagnamento delle politiche di lavoro a favore dei giovani, la cui titolarità spetta alla Provincia autonoma di Trento. Lo strumento di politica attiva del lavoro intende favorire l’inserimento lavorativo di soggetti disoccupati o inoccupati, bilanciando l’interesse degli stessi lavoratori alla formazione e all’orientamento con l’interesse delle imprese alla valorizzazione di potenziali risorse umane. Il tutto - come sottolinea la delibera a firma del presidente Lorenzo Dellai - deve avvenire in un contesto di corretto utilizzo dello strumento. La conseguenza più importante riguarda le imprese interessate a organizzare i tirocini formativi, le quali devono deve dare la loro disponibilità ai Centri per l´impiego che gestiscono direttamente la procedura. Attraverso la gestione pubblica si vogliono prevenire possibili abusi. Lo strumento dei tirocini formativi si rivolge ad una platea vasta di soggetti che in un momento di crisi economica si ritrovano nelle condizioni di riqualificare la propria professionalità in contesti lavorativi diversi da quelli precedenti. Il tirocinio, e´ stato sottolineato, non costituisce un rapporto di lavoro. E´ prevista pero´ la possibilità di una borsa di studio per chi se ne avvale, per la copertura delle spese e non come remunerazione dell´attività lavorativa. Inoltre, sono state inoltre fissate le soglie sul numero massimo di tirocini da attivare nelle aziende in proporzione al numero di lavoratori presenti. Negli scorsi giorni, la Commissione Provinciale per l´Impiego aveva inoltre approvato alcune modifiche di dettaglio al Documento di politica del lavoro e affrontato il tema dell´incremento del numero di opportunità occupazionali nell´ambito dei lavori socialmente utili gestiti dall´Agenzia del Lavoro.  
   
   
FORMAZIONE. PRESENTATO IN VENTO INNOVATIVO PROGETTO “MIGLIORI SI DIVENTA”: “NUOVI MODELLI CRESCITA PER IMPRENDITORI E STUDENTI”  
 
Venezia, 19 giugno 2012 - Elena Donazzan, assessore regionale alla formazione e lavoro, ha scelto Altavilla Vicentina, per la precisione l’Azienda Zamperla spa, leader mondiale nel settore dei parchi di divertimento e attrezzature per giostre (uno dei maggiori fornitori della Walt Disney, con stabilimenti negli Stati Uniti, in Cina, Russia, Bielorussia, Filippine, Emirati Arabi), per presentare ieri in anteprima regionale il progetto ”Migliori si diventa”.I Promosso dall’Assessorato regionale alla Formazione, grazie al Fondo Sociale Europeo, è un progetto di crescita condivisa che propone agli studenti degli ultimi anni delle superiori e ai neolaureati che vogliono entrare nel mondo del lavoro, le eccellenze, spesso sconosciute, dell’imprenditoria veneta e il racconto di storie imprenditoriali fatte di impegno,sacrificio e merito per raggiungere il successo, a partire da quella di Alberto Zamperla il responsabile dell’azienda, presente all’incontro. “L’obiettivo – ha detto l’Assessore – è di individuare nuovi modelli per crescere, pur in una fase di grande difficoltà come l’attuale, e migliori pratiche che facciano da stimolo per l’intero territorio, per le aziende ma anche per gli studenti. Il modulo che proponiamo è innovativo: non più incontri accademici pieni di teoria o istituzionali paludati, non più sedi classiche ma sedi di aziende, di ville e altre location innovative che stiamo individuando. Si tratterà di momenti informali, di confronto e attenzione tra imprenditori e giovani per focalizzarsi sul merito e sulle due fondamentali risorse: i nostri imprenditori, cioè i nostri campioni, che hanno costruito aziende e benessere ma anche i giovani che rappresentano il nostro futuro. E’ un esempio di formazione attiva da parte della Regione che le aziende, i singoli lavoratori e gli studenti devono cogliere perché formazione continua e valorizzazione delle risorse umane, lavorative, imprenditoriali e studentesche sono uno strumento fondamentale per la crescita delle nostre aziende”. Illuminante il racconto di Alberto Zamperla, che ha individuato nel buon senso, la prima qualità che deve avere un imprenditore. “La Zamperla ha iniziato cento anni fa – ha detto – e la mia fortuna è stata che mio padre mi ha mandato negli Stati Uniti quando avevo 24 anni: là ho imparato a lavorare, a organizzare e ho capito che va avanti chi se lo merita. L’azienda va bene. Quest’anno abbiamo raggiunto il record di fatturato; per arrrivare a questo serve apertura mentale per puntare sempre all’innovazione e chiedersi ogni volta: ‘cosa posso migliorare’?” L’imprenditore vicentino ha poi invitato i giovani che sentono di avere un’idea o un suggerimento per la produzione a contattare l’azienda e a farlo presente. Il programma di massima degli incontri che si terranno in tutte le province del Veneto è il seguente: “Davide contro Golia: la sfida delle Pmi al commercio globale”, 16 luglio, ore 17,30 Pieve di Cadore (Belluno) Museo dell’Occhiale; “Formazione non stop per puntare al top: perché il patrimonio di un’azienda (e di un territorio) sono i suoi lavoratori (cittadini), 23 luglio a Treviso; “Meritocrazia: dare opportunità per crescere”, settembre 2012, Verona; “Ricerca e sviluppo: penso, trovi, cresciamo”, ottobre 2012, Vicenza; “Un brand locale per un mercato globale. Il valore (di marketing) di un territorio”, ottobre 2012, Venezia; “Logistica:una banca dati per soluzioni trasversali<2, novembre 2012, Padova; “La partita del cuore per le aziende:responsabilità sociale al di là del bilancio”, novembre 2012, Rovigo. Importante momento di sintesi finale del progetto sarà la manifestazione Job&orienta 2012, l’evento che mette in relazione scuola e aziende in programma dal 24 al 26 novembre alla fiera di Verona. Per i giovani che ne volessero sapere di più, i contenuti del progetto “Migliori si diventa” sono consultabili al sito www.Migliorisidiventa.it    
   
   
SVILUPPO: DA GIOVANI ABRUZZESI IDEE PER AGENDA MONTI CHIODI,PRONTI A TRASFORMARE PROPOSTE IN LEGGI REGIONALI  
 
Pescara, 19 giugno 2012 - Arrivano dai giovani abruzzesi 97 idee progettuali che, dopo una selezione, potrebbero tramutarsi in legge regionale a beneficio dell´intera comunità, nelle aree tematiche di policy e business e che saranno parte dell´Agenda per il Sud, da consegnare al premier Monti. L´iniziativa, che raggiungerà il suo culmine il 30 giugno a Catanzaro, dove tra i progetti pervenuti da tutt´Italia, e quindi dell´Abruzzo, ne saranno scelti 16, per lo sviluppo del Sud, è stata presentata ieri mattina dal presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, anche presidente della Giuria che selezionerà i progetti, dal presidente di Confindustria Chieti, Paolo Primavera, dal senatore, Giovanni Legnini, e dal presidente della Commissione Industria, Emilio Nasuti. Per Chiodi, che ha plaudito al metodo della conferenza destrutturata di origine americana, per la selezione democratica delle idee, ma anche a quello della Delivery unit di Blair a cui Abruzzocamp si ispira per la filiera della operatività, "Abruzzocamp è una bellissima occasione per uscire dall´angusto confronto, speso minato dal tatticismo partitico. Per quello che mi riguarda - ha precisato, in qualità di Presidente di giuria, non giudicherò l´astratta bellezza di uno scenario non praticabile; siamo stanchi di idee che alimentano gli archivi di studi di settore o di fattibilità. Perseguiamo solo la concretezza delle proposte, quelle che possiamo tradurre in leggi regionali". Dopo aver ricordato che Abruzzocamp, sezione regionale dell´Associazione Italiacamp, è il primo think tank universitario italiano, composto da 20 giovani laureati under 30, Chiodi ha evidenziato che ogni mutazione, o processo di innovazione nasce da un´apertura mentale. "Su questa - ha detto - corre l´infrastruttura principale del nostro paese". Il consigliere regionale Nasuti ha apprezzato dell´iniziativa il fatto che "uscendo dagli stereotipi si tratta di giovani che non chiedono anzi offrono idee e soluzioni. Noi saremo pronti a raccogliere una buona proposta e a trasformarla in legge a beneficio della comunità abruzzese".  
   
   
FVG: DARE LAVORO AI GIOVANI E SI AVRANNO NUOVE FAMIGLIE  
 
 Pordenone, 19 giugno 2012 - Natalità, famiglia, invecchiamento della popolazione sono correlati con i temi del lavoro e del pensionamento, sviluppati a livello nazionale ed europeo a volte senza troppo riflettere sugli effetti collaterali delle politiche messe in campo. Così l´assessore regionale alle Attività produttive, Federica Seganti, ha sottolineato la valenza delle scelte fatte dalle istituzioni dagli anni ´60 in poi, nel suo intervento alla tavola rotonda su "Famiglia e natalità, motori primari per il rilancio dell´imprenditoria nel Nordest", che ha avuto luogo ieri a Pordenone nella Casa della Madonna Pellegrina. L´assessore ha rilevato come, per molto tempo, in questo Paese sono state portate avanti, peraltro giustamente, politiche sanitarie ed assistenziali mirate all´allungamento della vita, mentre per contro si sosteneva il fenomeno delle pensioni baby, un processo a cui si è posto fine drasticamente arrivando a portare ai 70-75 anni il pensionamento di docenti universitari, avvocati, notai ed altri. "Categorie professionali che, per mensili e liquidazioni maturate - ha notato - potevano tranquillamente entrare in quiescenza prima, lasciando così il posto ai giovani che invece entrano sempre più tardi nel mondo del lavoro". Un ritardo, ha detto, che influisce anche sulla nascita di nuove famiglie e, di conseguenza, dei figli, specie in un Paese in cui i servizi alla maternità ed alla paternità non sono certo di livello elevato come avviene, ad esempio, in Francia. L´assessore ha quindi ricordato che l´Italia è il secondo Paese europeo per imprenditoria femminile a partita Iva (il 16 per cento delle lavoratrici italiane è autonoma o imprenditrice, contro una media europea del 10 per cento) e che se ne parla per il basso numero donne occupate associato ad un basso tasso di natalità, "ma forse - ha rilevato - le donne lavorano in nero, e non fanno figli perché non hanno accesso ai servizi che sono comunque garantiti alle altre". Federica Seganti ha quindi ricordato che il Friuli Venezia Giulia è stato tra le prime regioni italiane a dare contributi alla maternità alla fine degli anni novanta con una norma che è stata poi ripresa a livello nazionale. L´assessore ha accennato anche all´influenza positiva della legge Biagi per il riconoscimento del diritto all´accudimento e per la nascita dei primi asili aziendali, serviti in certe circostanze a sostituire le reti sociali di parenti amici e genitori, ancora così fondamentali nell´affiancare i genitori che lavorano. Per Seganti altri temi correlati al tempo da dedicare ai figli ed alla famiglia, come quello delle aperture domenicali, vanno invece valutati dal punto di vista economico e delle categorie coinvolte. Nel caso specifico, ad esempio, l´assessore è d´accordo con l´apertura dei supermercati, mentre ritiene inutile quella dei megastore destinati al voluttuario "dal momento che tra l´altro i consumi sono in calo". Alcuni strumenti normativi come la Lr sui giovani, formulata per dare, se non certezze, le garanzie necessarie al consolidamento della loro vita lavorativa e sociale, e quella per garantire la cassa integrazione ad artigiani (90 mila le imprese attive in regione, di cui 30 mila artigiane) e loro collaboratori colpiti dalla crisi, sono stati due momenti di un´azione politico - amministrativa mirata al sostegno delle giovani generazioni. "Resta - ha ribadito l´assessore - la necessità di risolvere il problema dell´occupazione giovanile arrivando ad un equilibrio funzionale tra chi il posto di lavoro lo cerca e chi lo lascia". Anche in quest´ottica "cerchiamo di favorire il passaggio generazionale nelle aziende - ha detto - sia di padre in figlio che da imprenditore a collaboratore per rivitalizzare il nostro tessuto economico". Moderato da Gianni Vernocchi, presidente di "Etica, dignità e valori - Associazioni Stakeholders Aziende di credito onlus" l´incontro ha visto anche gli interventi del presidente di Confindustria Fvg, Alessandro Calligaris, di don Fabio Magro, della diocesi di Concordia Pordenone, e del direttore generale di Friuladria, Carlo Crosara.  
   
   
GIOVANI IN LOMBARDIA: LA PRIORITÀ ASSOLUTA È IL LAVORO  
 
 Milano, 19 giugno 2012 - "Disoccupazione giovanile, lotta contro la povertà e l´emarginazione, creatività e imprenditorialità ma anche sport per promuovere stili di vita salutari, inclusione sociale e partecipazione attiva, nonché sfide ambientali globali e cambiamento climatico". Sono le cinque priorità annuali definite dalla Commissione europea, per il 2012, nell´ambito del progetto ´Gioventù in Azione´, il programma istituito dall´Unione europea con l´obiettivo di diffondere nei giovani un senso di cittadinanza attiva, di solidarietà, di tolleranza per coinvolgerli nella costruzione del futuro dell´Unione. Se n´è parlato con l´assessore regionale allo Sport e Giovani Luciana Ruffinelli al seminario di valutazione del programma Gioventù in Azione in Lombardia, organizzato dall´Agenzia nazionale giovani (Ang). Azioni Per Avvicinare Giovani Al Mondo Del Lavoro - "I giovani guardano alle istituzioni e agli amministratori con grande criticità e questo seminario - ha detto Luciana Ruffinelli - è un´utile occasione di valutazione, oltre che spunto e supporto tecnico per lo sviluppo di nuove idee progettuali per le diverse azioni del programma ´Gioventù in Azione´. La Lombardia è stata la prima Regione a siglare il protocollo d´intesa con l´Agenzia nazionale per i giovani e nella nostra regione abbiamo attuato diverse azioni rivolte all´avvicinamento dei giovani all´impresa, soprattutto nel campo del turismo, e agli scambi culturali con Paesi stranieri. L´obiettivo di queste azioni, in cui partecipiamo sia in qualità di capofila sia offrendo il partenariato, resta quello di arricchire le loro conoscenze e competenze, per favorire una maggiore crescita culturale e professionale in vista del loro ingresso nel mondo del lavoro". Progetti In Fase Di Realizzazione - "In qualità di soggetto capofila - ha spiegato l´assessore - Regione Lombardia ha promosso diversi progetti, di cui due sono al momento in corso: ´Yet - Youth Enterprise Tourism´. Settanta studenti sono impegnati nella creazione di progetti di turismo sostenibile attraverso laboratori attivati ad-hoc e a un seminario nazionale. I ragazzi devono anche sviluppare modalità di promozione e comunicazione dei loro progetti, utilizzando le nuove tecnologie e i social network. Con il progetto ´Simulcampus´, invece, promuoviamo la cittadinanza attiva attraverso la creazione di un´agenzia turistica virtuale, che offra pacchetti turistici costruiti da 200 studenti delle scuole superiori coadiuvati da 100 docenti. I partecipanti dovranno elaborare anche le relative strategie di comunicazione e promozione". Lotta Alla Disoccupazione - "Regione Lombardia - ha sottolineato Ruffinelli - da tempo persegue l´obiettivo di combattere la disoccupazione giovanile sia con l´Assessorato ai Giovani, sia con altri Assessorati attraverso progetti di start up di imprese giovani, di formazione per i disoccupati con l´accompagnamento di piccole doti. Inoltre, l´Assessorato allo Sport, attraverso la leva civica, intende portare i giovani che possiedono un´inclinazione verso la ´cosa pubblica´, a partecipare in modo dinamico, attraverso stage retribuiti, alle attività delle Pubbliche amministrazioni". Concretezza Imperativo Morale - "Perseguire la concretezza - ha concluso l´assessore - deve essere un imperativo morale di tutti i soggetti che sono chiamati ad amministrare; è questo lo spirito con cui intendo portare avanti il mio Assessorato. Non bisogna disperdere nemmeno una goccia delle risorse che, con grandi sforzi, riusciamo a mettere in campo, lo dobbiamo ai nostri giovani. Mettere in agenda progetti non è sufficiente, bisogna assolutamente che funzionino e abbiano riscontri positivi. Se coniughiamo il sostegno europeo con quello del Dipartimento giovani del Consiglio dei Ministri alle risorse di Regione Lombardia, possiamo essere in grado davvero di offrire concretezza a chi ne ha bisogno".  
   
   
IL PRESIDENTE SCOPELLITI HA CONCLUSO LA TAVOLA ROTONDA ORGANIZZATA DALLA REGIONE CALABRIA E DAL FORMEZ PA SU “BENI CONFISCATI ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA”.  
 
 Catanzaro, 19 giugno 2012 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha concluso il 15 giugno la tavola rotonda organizzata dalla Regione Calabria e dal Formez Pa su “beni confiscati alla criminalità organizzata. Le azioni e la programmazione della Pa per la gestione dei patrimoni sottratti alle mafie in Calabria”. L’iniziativa, tenutasi a Gioia Tauro, presso la cooperativa valle del Marro, è stata occasione di confronto tra attori istituzionali e testimoni di esperienze già realizzate sul territorio calabrese per la gestione efficace dei beni confiscati alla criminalità. La tavola rotonda, moderata dal Dirigente generale della Presidenza Franco Zoccali, è stata divisa in due parti. La prima con la diffusione di un video sul riutilizzo sociale dei beni confiscati ed alcune testimonianze. Successivamente sono intervenuti Leonello Tronti dell’ufficio per la formazione del personale delle pubbliche amministrazioni del Ministero per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione su “il progetto Etica per le pubbliche amministrazioni delle regioni Obiettivo Convergenza” e Marco Villani, Direttore Generale Formez Pa su “cultura della legalità e coesione sociale”. Alla seconda parte della tavola rotonda sono intervenuti Michele Prestipino Garritta, Procuratore della Repubblica aggiunto presso il Tribunale di Reggio Calabria, Riccardo Bognanni dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, per la Prefettura di Reggio Calabria Giuseppina Maria Patrizia Di Dio Datola dell’Ufficio del vicario del Prefetto, in rappresentanza dell’Autorità di Gestione del Pon Sicurezza, prefetto Nicola Izzo è intervenuto Paolo Di Fonzo, responsabile obiettivo operativo 2.5 “Migliorare la gestione dei beni confiscati” del Pon “Sicurezza per lo Sviluppo – Obiettivo Convergenza 2007 – 2013”, Maria Beatrice Morano del gruppo di lavoro “Più scuola meno mafia” del Miur, Davide Pati della Presidenza Nazionale dell’associazione Libera, Lucio Dattola, Presidente Unioncamere Calabria ed il vicepresidente di Confindustria Sicilia Giuseppe Catanzaro. La Regione Calabria, in particolare il Dipartimento Presidenza, ha inteso alimentare una discussione aperta fra tutti gli attori istituzionali e sociali finalizzata al miglioramento dell’uso sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata. In particolare, l’amministrazione vuole avviare una riflessione operativa che contribuisca a definire strategie condivise per favorire da un lato una convergenza delle azioni svolte dai diversi soggetti competenti, dall’altro una più efficace programmazione in vista della destinazione dei fondi comunitari per il periodo 2014 – 2020. Ai relatori si è chiesto di contribuire, nell’ambito del tema assegnato e, più in generale, facendo riferimento alla propria esperienza nella lotta alla criminalità organizzata, a delineare lo stato dell’arte in relazione ai beni confiscati considerando questo come il primo di una serie di incontri che la Regione intende promuovere per contrastare dal versante istituzionale le criticità collegate alla gestione dei patrimoni di mafie valorizzando le esperienze positive per la programmazione di azioni future. Marco Villani, Direttore Generale Formez Pa, nel suo intervento ha sottolineato che “l’obiettivo che Formez Pa condivide con la Regione Calabria attraverso il progetto “Etica,” è che i beni confiscati siano restituiti alle comunità e destinati a iniziative di utilità sociale e in questo senso sta operando di concerto con l’amministrazione perché la cultura della legalità non sia solo un concetto astratto, ma perché ville, terreni e aziende che ritornano a disposizione della comunità e creano opportunità di lavoro, siano una risposta visibile e concreta al fenomeno criminale. Anche questo – ha aggiunto Villani - aiuta nella lotta contro la criminalità organizzata, poiché la confisca dei beni è una risposta decisa che contrasta gli interessi illeciti sul territorio, assesta un serio colpo agli interessi economici delle mafie e, ripristinando condizioni di legalità attraverso l’assegnazione del bene “ad usum” della collettività, diventa anche un forte segnale di presenza dello Stato sia per le giovani generazioni, sia per i cittadini in generale a cui vengono restituiti spazi e opportunità di nuovi servizi”. “Questa iniziativa che la Regione Calabria ha promosso in collaborazione con il Formez Pa – ha invece affermato il Dirigente Generale Francesco Zoccali – rappresenta un significativo momento di confronto tra attori istituzionali e testimoni di esperienze già avviate su quella che è la normativa vigente e per sviluppare ipotesi e proposte per un’ efficace programmazione per la destinazione e l’utilizzo dei fondi comunitari per il periodo 2014-2020. Cercheremo di istituzionalizzare questa tipologia di appuntamento organizzando altri incontri in tutto il territorio calabrese”. Il Dirigente Generale Zoccali, nel corso dei lavori, ha poi ricordato il progetto Supporto ai Sindaci che “permette ai Comuni di ricevere assistenza legale gratuita ogni qualvolta sarà ravvisata la necessità di avere un accompagnamento su questioni normative che, molto spesso, non sono trattate con la giusta attenzione e, di conseguenza, ostacolano il corretto andamento della Pubblica Amministrazione. Solo attraverso una gestione idonea dei beni confiscati al cittadino avrà sempre maggiore fiducia nelle istituzioni. Assieme al Formez – ha concluso Zoccali - condividiamo altre esperienze importanti di supporto alle istituzioni. Il Presidente Scopelliti, nel concludere la tavola rotonda, ha sottolineato che “le problematiche connesse al riutilizzo dei beni confiscati richiedono il massimo dialogo e confronto tra le istituzioni. La lotta alla criminalità è una sfida che sapremo vincere solo se si procede in maniera corale e sinergica. La Calabria e la Sicilia – ha aggiunto Scopelliti - possono fare scuola ed assumere un ruolo propositivo nei confronti del Parlamento per quanto attiene la gestione dei patrimoni confiscati. Dobbiamo dimostrare anche in questa chiave che ci stiamo evolvendo e che stiamo facendo dei grandi passi avanti nella dinamica di affrancamento della società dal malaffare. È necessaria una rivoluzione culturale che deve coinvolgere in primo luogo i giovani. Ridurre i tempi dal sequestro alla confisca e la successiva assegnazione dei beni sottratti alle mafie – ha concluso il Presidente Scopelliti - è un segnale che lo Stato trasmette alla collettività anche in chiave simbolica sulla sua capacità di contrapporsi al potere criminale. Ma tutto questo non possono farlo da soli gli amministratori pubblici. Ogni settore della società deve fare la propria parte.  
   
   
TRENTO: STRANIERI IN TRENTINO, ECCO L´AGGIORNAMENTO DAL SERVIZIO STATISTICA I DATI SI RIFERISCONO AL 1° GENNAIO  
 
Trento, 19 giugno 2012 - Al 1° gennaio 2012 la popolazione straniera residente in Trentino ammonta a 50.674 persone, con un aumento assoluto rispetto al 2011 di 2.102 unità, equivalente ad un incremento relativo del 4,3%. I dati sono diffusi dal Servizio Statistica della Provincia autonoma di Trento. Gli stranieri costituiscono il 9,5% della popolazione totale e risultano in crescita rispetto al 2011, in cui si registravano 9,2 stranieri ogni 100 residenti. I nati stranieri residenti ammontano a 897 unità: il tasso di natalità, dato dal rapporto fra il numero dei nati residenti e la popolazione media residente, è di 18,1 nati per mille abitanti, in diminuzione rispetto agli anni precedenti. La popolazione straniera è nettamente più giovane di quella italiana residente in provincia di Trento ed è quindi soggetta a una mortalità molto più bassa: il numero dei morti stranieri residenti ammonta a 60 unità, con un tasso di mortalità pari all’1,2 per mille(rispetto all’8,7 per mille della popolazione complessiva). In conseguenza dell’alta natalità e della bassa mortalità, il saldo naturale (eccedenza o deficit di nascite rispetto ai decessi) è positivo (+837 unità) e lievemente superiore a quello dell’anno precedente. L’aumento collegato al saldo naturale giustifica solo una piccola parte della crescita della popolazione straniera: la quota di incremento più consistente è spiegata dal saldo migratorio (calcolato come differenza fra le iscrizioni per immigrazione e le cancellazioni per emigrazione), che presenta un valore positivo pari a 2.855 persone, anche se inferiore di oltre 700 persone rispetto allo scorso anno. Un altro fenomeno che si sta consolidando nel tempo è il progressivo stabilizzarsi della popolazione straniera. Ciò è dimostrato dalle acquisizioni di cittadinanza italiana, che nel corso del 2011 sono risultate 1.119. Analizzando i dati per Comunità, quelle in cui risiede il maggior numero di stranieri sono la Val d’Adige (13.765 persone), la Comunità della Vallagarina (9.038 persone ) e quella dell’Alto Garda e Ledro (5.007 persone). Rispetto alla popolazione residente, la maggio incidenza si rileva nella Comunità Rotaliana-königsberg (11,6%), nella Val d’Adige (11,4%9 e nella Comunità della Vallagarina (10,4%). Gli incrementi maggiori di popolazione straniera rispetto al 2010 si osservano nella Comunità di Primiero (15,4%), nella Magnifica Comunità degli Altopiani cimbri (11,9%) e nel Comun General de Fascia (11,7%), mentre gli incrementi minori si registrano nella Comunità della Valle dei Laghi (0,7%), della Valle di Cembra (1,4%) e della Valle di Fiemme (2,2%). In tutte le Comunità di Valle si registrano saldi naturale e migratorio positivi, ad eccezione della Magnifica Comunità degli Altopiani cimbri (saldo naturale -1). La pubblicazione completa è disponibile sul sito del Servizio Statistica della Provincia autonoma di Trento all’indirizzo: www.Statistica.provincia.tn.it    
   
   
PARI OPPORTUNITÀ E UGUAGLIANZA SUL LAVORO. NASCE IN PUGLIA TAVOLO REGIONALE L’INIZIATIVA È PROMOSSA NELL’AMBITO DEL PROGRAMMA DEL FONDO SOCIALE EUROPEO PER LA DIFFUSIONE DELLA CARTA PER LE PARI OPPORTUNITÀ NELLE REGIONI OBIETTIVO CONVERGENZA  
 
Bari, 19 giugno 2012 - E’ stato inaugurato ieri , presso il Sale del Consiglio Regionale, il Tavolo Regionale per la promozione della Carta per le Pari Opportunità e l’Uguaglianza sul Lavoro. Una coalizione di istituzioni, associazioni imprenditoriali e sindacati sarà da oggi impegnata a diffondere in Puglia una moderna e inclusiva cultura del lavoro, libera da ogni pregiudizio e preclusione e capace di valorizzare il talento in tutta la sua diversità. Il Tavolo Regionale rientra nell’ambito delle iniziative previste dal Programma che il Fondo Sociale Europeo - asse pari opportunità e non discriminazione - ha previsto per promuovere nelle Regioni Obiettivo Convergenza la Carta per le Pari Opportunità e l’Uguaglianza sul Lavoro. Numerose le pubbliche amministrazioni e le imprese che, al termine della presentazione, hanno sottoscritto la Carta per dare concreta attuazione nei confronti dei propri dipendenti alle politiche e pratiche di uguaglianza di trattamento, sviluppo e valorizzazione per tutti e per tutte. Il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha detto: “La sottoscrizione da parte di oltre 80 soggetti pugliesi della Carta per le Pari Opportunità s’inserisce appieno nelle azioni di governo che la Giunta Regionale ha messo in campo per promuovere attivamente condizioni di pari opportunità e di integrazione sistematica della dimensione di genere. La Regione Puglia per prima si è dotata di una legge organica sulle politiche di genere, per offrire una base normativa certa per servizi e iniziative in grado di garantire condizioni effettive di pari opportunità e ridisegnare il profilo delle nostre città intorno al diritto alla vivibilità e alla qualità della vita delle donne e degli uomini”. “Tuttavia – ha proseguito Vendola - legiferare su questo tema non è sufficiente. È necessario impegnarsi, in un’ottica di comunità realmente solidale e responsabile, affinché le imprese, le Università, gli Enti locali, le Associazioni diano l’esempio e possano contribuire concretamente alla lotta contro tutte le forme di discriminazione sui luoghi di lavoro”. E aggiunge l’Assessore al Welfare e Pari Opportunità, Elena Gentile: “ Questa Regione ha fatto della parità di genere e della non discriminazione un suo obiettivo prioritario. Sono tante le azioni messe in campo dal 2007, anno dell’approvazione della Legge 7 - Norme per le Politiche di genere e i servizi di conciliazione vita lavoro - ad oggi che danno sostanza al tema della parità e rendono questo territorio attento alla piena inclusione di tutti i cittadini e le cittadine. La Carta, sostenuta in Puglia dalla Consigliera regionale di parità, rappresenta per noi uno strumento operativo, oltre che un quadro di riferimento a cui ispirarsi nell’azione politica e amministrativa, per rafforzare le reti sul territorio e dare continuità agli interventi in corso. La Puglia sta sperimentando azioni concrete di conciliazione vita-lavoro per sostenere la genitorialità e una distribuzione equa dei carichi di cura, nella convinzione che la parità ha bisogno di principi e di strumenti che le diano forza e sostanza”. Massimiliano Monnanni, Direttore dell’Unar, Ufficio Nazionale Antidiscriminazione del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio, ha affermato: “La Carta per le Pari Opportunità e l’Uguaglianza sul Lavoro è stata individuata dall’Unar come lo strumento più efficace per la valorizzazione delle risorse umane nelle imprese del Meridione e in tal senso sono state utilizzate per la sua diffusione le risorse messe a disposizione dai Fondi Strutturali Europei nelle Regioni Obiettivo Convergenza del Sud”. “La Carta è divenuta parte integrante delle politiche per le pari opportunità e per il lavoro che il Ministro Elsa Fornero ha illustrato in Parlamento il 23 gennaio scorso. - ha sottolineato Alessandra Servidori, Consigliera Nazionale di Parità - L´utilizzo efficace di tutte le risorse, europee e nazionali, diventa essenziale per attuare un strategia di contrasto alle discriminazioni e affermazioni dei diritti. L’osservatorio sulla contrattazione decentrata, che valorizza la flessibilità concertata, rappresenta uno strumento fondamentale in questo ambito”. Secondo Ruggero Bodo, Consigliere di Indirizzo di Fondazione Sodalitas, che gestisce la Segreteria Organizzativa della Carta e alla quale Unar ha affidato l’implementazione del programma del Fondo Sociale, "Promuovere la qualità dell´occupazione contribuisce al rilancio competitivo dell´economia meridionale e al suo posizionamento su produzioni e servizi a maggior valore aggiunto. Infatti una premessa necessaria è la piena valorizzazione di tutte le risorse umane, offrendo a ciascuno pari opportunità di realizzare pienamente il proprio potenziale". Obiettivo del Tavolo regionale della Puglia sarà quello di sensibilizzare gli attori locali, in particolare del mondo produttivo, sul tema delle pari opportunità, di promuovere la sottoscrizione della Carta da parte di nuove aziende e di enti facilitando le Pmi nella sua sottoscrizione e applicazione, e di individuare azioni concrete replicabili per il suo sviluppo attraverso attività di monitoraggio e di diffusione di pratiche esemplari. Il coordinamento e il presidio territoriale permanente del Tavolo regionale è affidato alla Consigliera Regionale di Serenella Molendini e alle sue colleghe provinciali, che ne cureranno lo sviluppo. Angelo Bozzetto, Presidente di Confindustria Puglia, ha sottolineato che : “L’adozione da parte di Confindustria Puglia della “Cartadelle pari opportunità e l’uguaglianza sul lavoro” come partner sostenitore cista dando l´opportunità di diffondere nel mondo imprenditoriale la cultura della creazione di un valore condiviso, della competitività responsabile esostenibile per migliorare la qualità dell´occupazione in un´ottica di sviluppo economico e coesione sociale. L’obiettivo deve essere quello di realizzare politiche attive per promuovere un mercato del lavoro inclusivo e nel contempouna qualità occupazionale per le fasce più deboli. Abbiamo accettato volentieriquesta sfida!”. Secondo Flora Colamussi, Presidente C.p.o. Legacoop Puglia: “Legacoop Puglia fa propria la Carta Pari Opportunità affinché vi sia la più ampia diffusione di principi di cambiamento nelle organizzazioni e nel tessuto socio – economico pugliese in favore del benessere e della promozione delle pari opportunità . A partire dalla peculiare organizzazione economica di impresa, Legacoop Puglia, da sempre ha assunto chiare posizioni politiche e culturali che evidenziano un ruolo mai stato neutro. Attraverso la Commissione Pari Opportunità e Politiche di Genere, favorisce la diffusione della Carta ad arricchimento dei principi che ispirano l’impresa Cooperativa: non discriminazione e valorizzazione delle donne e degli uomini cooperatori, quale valore etico e fattore di successo imprenditoriale; mutualità tra lavoratrici e lavoratori, valore immateriale e strumento economico di coesione sociale”. Per dare visibilità al Tavolo della Puglia sul sito della Carta per le Pari Opportunità e l’Uguaglianza sul lavoro (www.Cartapariopportunita.it) è stata creata un’apposita sezione dove sarà possibile reperire le informazioni relative alla sua composizione oltre che alle attività in corso. Inoltre, a sostegno del Tavolo, sarà a breve distribuita una “Bussola per le Pmi” che aiuterà le imprese di minori dimensioni a orientarsi nelle problematiche delle pari opportunità fornendo loro esempi concreti di attuazione dei principi della Carta. Il Tavolo Regionale della Puglia è composto da: Soggetti promotori: Consigliera di Parità Regione Puglia – Coordinatrice, Ucid Puglia, Aidda Puglia, Consigliera di Parità Provincia Bari, Consigliera di Parità Provincia Foggia, Consigliera di Parità Provincia Lecce, Consigliera di Parità Provincia Taranto Partner Sostenitori: Regione Puglia – Assessorato al Welfare e Pari Opportunità, Confindustria Puglia, Legacoop Puglia - Commissione Pari Opportunità, Ancl, Cgil Puglia, Cisl Puglia, Uil Puglia Le Organizzazioni che aderiscono al Tavolo sono: Aziende: Aeroporti di Puglia, Coordinamento Progetto Policoro Puglia – Lecce, Gal Serre Salentine, Equal Time onlus coop soc – Bitonto, Il Meridianosoc coop – Bari, Informa S.c.ar.l. –Bari, Leader soc. Coop. Cons. , Links Management and Technology, Nuovi Sentieri coop soc, Orientativamente, Sviluppo e Impresa Sas di Simona Nitti, Terme di Margherita di Savoia, Ariete cooperativa – Bari, Target Service cooperativa –Bari, Studio Progest – Bari, L’obiettivo cooperativa sociale– Bari, Verde e dintorni – Cisternino , Il Girasole – Taranto, L’adelfia – Alessano, Il Cammino – Triggiano, Alice – Triggiano, Agenzia Eliostours – Lecce, Aforisma srl – Lecce, Soateam spa – Lecce, Caradonna f.Lli Autotrasporti srl - Zona Asi – Bitonto, Consorzio fra Cooperative sociali Elpendù – Bari, Escoop - European Social Cooperative, Zero e company srl – Terlizzi, Spegea s.C.a.r.l. Scuola di management – Bari, Fas spa – Corato, Ram elettronica srl – Andria, Sanguedolcesrl – Andria, Co.fidi Puglia, Questa Città Società Cooperativa Siciale, Coop. Sociale Di. Gi. Esse. Service, Ogechi Cooperativa Sociale B onlus – Gioia del Colle, Cooperativa Maricoltura Mattinatese – Mattinata, Officine Cantelmo– Lecce, Confindustria Puglia, Legacoop Puglia, Ordine degli Avvocati di Bari, Specialmangimigaltieri spa – Modugno, Siciliani spa Palo del Colle, Forpuglia – Bari, Spazi Nuovi coop. Soc.– Bari, Eureka – Coop. Soc. Martina Franca, Associazione Ideando – Cisternino, Cooperativa Lecce Città Universitaria – Lecce, Cooperativa Trafilcoop – Lucera, Red Hot srl – Foggia, Progevasrl – Laterza, Cia’t Centro Indipendente di Animazione Economica Territoriale srl, Business Baby srl Foggia, Baby top snc – San Severo, Azienda agricola Ponziano Rosaria e soc.Agr.bio 2P srl uni personale, Azienda agricola Bisceglia Antonella, Daniela Eronia – ditta individuale piccola Impresa, Ordine dei Consulenti del Lavoro della Provincia di Barletta Andria Trani, Istituto Zooprofilattico sperimentale della Puglia e Basilicata, Procma s.R.l. - Modugno Pubbliche Amministrazioni: Regione Puglia, Politecnico di Bari, Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Università degli Studi del Salento, Università degli Studi di Foggia, Provincia Bari, Provincia Bat, Provincia Foggia, Provincia di Taranto, Asl Bari, Asl Lecce, Asl Taranto, Asl Foggia , Camera di Commercio Ind. Art. Agric. Di Foggia, Istituto Zooprofilattico sperimentale della Puglia e Basilicata, Comune Bisceglie, Comune Casamassima, Comune Bitritto, Comune Turi, Comune Barletta, Comune di Rutigliano, Comune di Otranto, Comune di Palo del Colle, Comune di Bari, Comune di Modugno, Comune di Bitetto, Comune di Gioia del Colle A proposito della Carta per le Pari Opportunità e l´Uguaglianza sul Lavoro - Lanciata in Italia nel 2009 sulla scia del successo delle iniziative francese e tedesca, la Carta è una dichiarazione di intenti, sottoscritta volontariamente da imprese di tutte le dimensioni, per la diffusione di una cultura aziendale e di politiche delle risorse umane inclusive, libere da discriminazioni e pregiudizi, capaci di valorizzare i talenti in tutta la loro diversità. La Carta fornisce un quadro di riferimento valoriale per guidare le imprese aderenti nella sua applicazione, contenendo non prescrizioni dettagliate ma pochi impegni programmatici basati su principi ed elementi chiave di efficaci programmi di cambiamento, sperimentati con successo dalle imprese impegnate da più tempo in materia. La Carta per le Pari Opportunità è promossa da Fondazione Sodalitas insieme con l’Ufficio Consigliere Nazionale di Parità e con le reti d’impresa orientate eticamente Aidaf - Associazione Italiana delle Imprese Familiari, Aidda - Associazione Imprenditrici Donne Dirigenti d’Azienda, Impronta Etica, Ucid - Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti. Ad oggi aderiscono alla Carta quasi 500 imprese con oltre 680mila dipedenti e 150 pubbliche amministrazioni. Il sito di riferimento è www.Cartapariopportunita.it  Per ulteriori informazioni: Segreteria Organizzativa della Carta Fondazione Sodalitas 02.86460236/0842 info@cartapariopportunita.It  www.Cartapariopportunita.it    
   
   
PARI OPPORTUNITÀ: FVG, ASSESSORE ELOGIA IL PROCURATORE AFGANO MARIA BASHIR  
 
Trieste, 19 giugno 2012 - Il Friuli Venezia Giulia ha ospitato il 15 giugno a Trieste, nel salone di rappresentanza della Giunta regionale, Maria Bashir, la prima donna procuratore della provincia di Herat, in Afghanistan, in occasione di un convegno organizzato dalla Federazione italiana Donne Arti e Professioni e dedicato alla sua coraggiosa esperienza professionale, oltre che di vita. All´incontro ha preso parte l´assessore regionale al Lavoro, Angela Brandi, che ha riconosciuto in Maria Bashir una delle figure femminili di maggior spessore per la determinazione e le capacità dimostrate nella sua vita. "Uno di quei caratteri - ha detto Brandi - profondamente femminili, ché non si spezzano neanche di fronte alle più aspre difficoltà che la vita spesso mette davanti alle donne, in particolar modo in un paese come l´Afghanistan che ha vissuto il periodo oscurantista dei talebani ed ancora oggi, specialmente nelle aree rurali, fatica ad uscire da quell´integralismo islamico che spesso mortifica e discrimina la presenza femminile nella società". L´assessore ha inoltre ricordato quello che accadde a Maria Baschir, giovane laureata in legge e assistente presso il tribunale, all´indomani dell´arrivo dei talebani, quando le venne imposto il divieto di lavorare. "In quelle condizioni lei, assieme a tante altre - ha continuato Brandi - ebbero la forza di organizzare una scuola clandestina per le bambine, alle quali lo stato talebano proibì ogni forma di istruzione perché l´emancipazione e la consapevolezza dei propri diritti possono venire primariamente dalla cultura ed è per questo che ancora oggi in Afghanistan, come in altre parti del mondo, vanno incoraggiati e sostenuti tutti quei percorsi che attraverso il sistema educativo contribuiscono a risollevare l´intero sistema socio economico di un Paese". L´assessore ha poi ricordato l´espressione pronunciata dalla Bashir "il giorno più bello della mia vita" nel momento in cui venne rimosso il regime talebano. "E grazie anche all´impegno dei nostri militari impegnati in Afghanistan - ha detto Brandi - che altre donne come Maria Bashir hanno rivisto la luce e la dignità di esseri umani". L´esponente della Giunta Tondo ha fatto poi un esplicito riferimento al coraggio della Bashir che recentemente ha subito anche un attentato. "C´è tanta gente che non mi vuole, ma ancora di più che mi ama", disse la Baschir subito per manifestare la sua determinazione a continuare nel suo lavoro. "A lei - ha concluso Brandi - dobbiamo tutti formulare un sincero ringraziamento perché il suo è un esempio che può essere determinante per le battaglie che le donne compiono in tutto il mondo, anche in Occidente, per vedere riconosciuti ogni giorno i propri diritti".  
   
   
FATTORE FAMIGLIA, SPERIMENTAZIONE IN 15 COMUNI DELLA LOMBARDIA  
 
Milano, 19 giugno 2012 - Partirà dal prossimo mese di luglio in 15 Comuni della Lombardia, selezionati tra circa 200, la sperimentazione del ´Fattore famiglia lombardo´, l´innovativo indicatore per le politiche sociali, che, nel calcolo dei costi per gli utenti dei vari servizi sociali e sociosanitari, non solo tiene conto delle situazioni reddituali e patrimoniali, ma contempla anche a pieno titolo il numero di figli e i carichi di cura, ad esempio la presenza nel nucleo familiare di anziani non autosufficienti o di disabili. La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale Giulio Boscagli, ha approvato un provvedimento che stabilisce l´elenco di questi 15 Comuni (uno per Asl), che faranno la sperimentazione (della durata di un anno) e le modalità di attuazione della misura. In pratica, per calcolare le spese che gli utenti dovranno sostenere per i servizi sociali o sociosanitari, - asili, servizi di assistenza domiciliare, Centri ricreativi diurni, Residenze sanitarie assistenziali, Residenze sanitarie per disabili, Centri diurni per disabili -, si terrà conto dell´effettiva situazione familiare, calcolando con specifici ´fattori´ il reddito, il patrimonio mobiliare e immobiliare, il numero dei componenti della famiglia, la presenza di figli minori, la presenza di anziani non autosufficienti e di disabili. "Per una vera riforma del sistema di welfare - spiega Boscagli - è necessario partire dalla centralità della famiglia attraverso due principi fondamentali: equità e libertà di scelta. In particolare, una maggiore equità nel calcolo della compartecipazione ai servizi per le famiglie è sempre più indispensabile di fronte alla crisi che stiamo attraversando. Proprio per questo Regione Lombardia ha deciso di avviare la sperimentazione del ´Fattore famiglia lombardo´, un intervento fondamentale che, tra l´altro, non comporta nessun costo aggiuntivo. Questa misura ribadisce ancora una volta il principio cardine della centralità della famiglia e rappresenta un pezzo importante di riforma del welfare". Questi i 15 Comuni in cui partirà da luglio la sperimentazione del ´Fattore famiglia lombardo´. Asl Bregamo: Filago (3.224 abitanti) - Asl Brescia: Palazzolo sull´Oglio (19.862 abitanti) - Asl Como: Anzano del Parco (1.759 abitanti) - Asl Cremona: Pizzighettone (6.730 abitanti) - Asl Lecco: Merate (14.943 abitanti) - Asl Lodi: Casalpusterlengo (15.302 abitanti) - Asl di Mantova: Castel Goffredo (12.094 abitanti) - Asl Milano: Sesto San Giovanni (81.130 abitanti) - Asl Milano 1: Rho (50.686 abitanti) - Asl Milano 2: San Donato Milanese (32.702 abitanti) - Asl Monza Brianza: Monza (122.712 abitanti) - Asl Pavia: Casorate Primo (8.425 abitanti) - Asl Sondrio: Tirano (9.238 abitanti) - Asl Valcamonica: Malegno (2.115 abitanti) - Asl Varese: Tradate (17.901).  
   
   
TRENTO: 15 MILIONI DI EURO UNA TANTUM PER IL SOSTEGNO AL POTERE D´ACQUISTO DELLE FAMIGLIE 26.500 I NUCLEI FAMILIARI INTERESSATI  
 
Trento, 19 giugno 2012 - 15 milioni di euro messi a disposizione, a partire dal primo luglio, delle famiglie trentine che hanno avuto una diminuzione di reddito a causa dell´alto costo della vita e delle imposizioni fiscali: importi regolati dal sistema Icef e che varieranno da un minimo di 150 euro ad un massimo di mille euro. E´ il nuovo importante passaggio per le politiche di sostegno al potere di acquisto dei nuclei familiari. La Giunta provinciale ha infatti oggi dato via libera alla proposta dell´assessore alla sanità e politiche sociali, Ugo Rossi. I 15 milioni di euro una tantum sono destinati a famiglie che non siano già beneficiarie del reddito di garanzia. Si tratta della disposizione attuativa dell´articolo 1 della legge provinciale dello scorso 16 maggio concernente appunto gli interventi a sostegno delle famiglie. Si calcola che il provvedimento possa interessare 26.500 nuclei familiari. Sono previste tre quote di sostegno. La prima legata al contrasto delle dinamiche di aumento dei prezzi, va da un minimo di 150 euro ad un massimo di 738 euro a seconda della situazione redittuale e patrimoniale della famiglia. Una seconda voce legata all´impatto delle politiche fiscali nazionali, fino ad un massimo di 350 euro, verrà graduata a seconda della proprietà di prima casa di abitazione e dunque è rivolta a chi è tenuto al pagamento dell´Imu. Infine un sostegno "nascita figli": prevede una quota fissa di 200 euro in caso di nascita di un figlio e di 300 euro per la nascita di più di un figlio nell´anno precedente alla domanda. L´importo massimo complessivo erogabile per una famiglia non potrà comunque superare i mille euro. "Avevamo detto che nessuno sarebbe stato lasciato solo in questo momento di difficoltà economica - sottolinea l´assessore Rossi - e quindi accanto alle altre disposizioni strutturali messe in campo in questi anni, a partire dal reddito di garanzia, aggiungiamo questa misura una tantum con la quale crediamo di dare un segnale importante per il sostegno delle nostre famiglie e delle nostre comunità". Criteri per accesso e l’erogazione dell’intervento Requisiti per l’accesso all’intervento: - residenza in provincia di Trento da almeno tre anni; - sono esclusi i nuclei familiari in possesso dei requisiti per l’accesso al reddito di garanzia. Termine per la presentazione della domanda: - dal 1° luglio 2012 al 31 dicembre 2012. Modulistica per la presentazione della domanda: - “domanda unica” opportunamente integrata; - specifico modulo per coloro che intendono accedere esclusivamente a questo intervento. Competente della concessione ed erogazione dell’intervento: - Apapi. Tempi del procedimento per la concessione ed erogazione dell’intervento: - 30 giorni dalla presentazione della domanda; entro in 30 giorni dalla presentazione della domanda l’Apapi deve provvedere alla concessione e all’erogazione dell’intervento. Si puó presentare domanda a: - apapi - sportelli periferici pat - soggetti accreditati per icef. Non prende la quota Imu chi non ha casa in proprietà ed è quindi soggetto passivo di imposta. Ad esempio se il richiedente é in affitto non prende nulla. Parametri per la quantificazione dell’intervento Soglia massima Icef per accedere all’intervento: - 0,24; - in presenza di solo reddito o reddito e patrimonio entro le franchigie, corrisponde a: reddito netto disponibile di euro 12.000 per famiglia con un componente; reddito netto disponibile di euro 29.520 per famiglia di tre componenti. Stima del numero di nuclei familiari potenzialmente beneficiari dell’intervento: - 26.500. Importo minimo erogabile (sul totale delle 3 quote sotto riportate): - euro 150 (corrisponde all’importo minimo spettante ad un nucleo familiare con un solo componente e soglia Icef massima). Importo massimo erogabile (sul totale delle 3 quote sotto riportate): - euro 1.000 (corrisponde all’importo massimo spettante ad ogni singolo nucleo familiare). Quote di composizione dell’intervento: l’intervento è composto da tre quote: a) quota legata all’aumento dei prezzi: quest’ultima tiene conto di: - indicatore Icef del nucleo familiare; - composizione del nucleo familiare. - quantificazione degli importi in euro:
Composizione nucleo Icef fino a 0,17 Icef superiore a 0,17 e fino a 0,20 Icef superiore a 0,20 e fino a 0,24
1 300 200 150
2 471 314 236
3 612 408 306
4 738 492 369
b) quota legata all’impatto delle politiche fiscali: - spetta, in aggiunta alla quota di cui alla lettera a), ai nuclei familiari in possesso di un immobile destinato ad abitazione principale; - la quota si ottiene applicando alla rendita catastale di tale immobile un moltiplicatore pari a 0,538 e nettizzando l’importo ottenuto delle detrazioni spettanti al nucleo in base al Dl 201/2011; - consente di rimborsare l’80% dell’Imu ad aliquota standard del 0,4%; - importo massimo corrispondente a questa quota: euro 350. C) quota per nascita di figli: - spetta, in aggiunta alla quota di cui alla lettera a) e alla lettera b), se dovuta, ai nuclei familiari che includono figli nati nell’anno precedente alla data di adozione dei criteri in esame; - quantificazione della quota in esame: • euro 200 in caso di nascita di un figlio; • euro 300 in caso di nascita di più di un figlio.
 
   
   
DAL COMUNE DI MILANO 4 MILIONI DI EURO PER LA VALORIZZAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI E SPORTIVI DELLA CITTÀ PER ACCEDERE AL FINANZIAMENTO C’È TEMPO FINO AL 31/12/2015. IL COMUNE DEFINIRÀ L’ORDINE DI PRIORITÀ DEI PROGETTI CHE POTRANNO ESSERE SOSTENUTI  
 
Milano, 19 giugno 2012 - E´ stata siglata a Palazzo Marino la convenzione sperimentale tra l’Amministrazione comunale e Banca Prossima Spa per l’istituzione e la regolamentazione di un Fondo di Garanzia di 4 milioni di euro a favore di progetti sociali e di riqualificazione degli impianti sportivi della città. “La definizione di questa convenzione rientra nella più ampia visione dell’Amministrazione di dare origine a un bilancio anticiclico che possa garantire, pur in un periodo di crisi economica, un sostegno concreto a quelle realtà che decidono di investire nello sport, nei servizi sociali e sulla città nel suo complesso”, ha dichiarato l’assessore al Bilancio Bruno Tabacci. “La convenzione – ha proseguito l’assessore – consente al Comune di raggiungere due importanti risultati: limitare al 25% il rischio derivante sulle casse comunali dai progetti finanziati e, nel contempo, responsabilizzare i soggetti beneficiari del finanziamento che, partecipando in proprio con il 20% del capitale da investire, sono direttamente coinvolti nella realizzazione dei progetti”. “Finalmente riusciamo a dare una risposta ai tanti soggetti privati che vogliono investire sullo sport e sugli impianti cittadini, dopo che le nuove norme avevano comportato un blocco a tali investimenti. Tale risultato è reso possibile a Milano, creando una triangolazione virtuosa tra soggetti privati ed ente pubblico. Voglio ringraziare personalmente i consiglieri De Lisi e De Censi per il ruolo decisivo che hanno giocato nel raggiungimento dell’obiettivo. Stiamo lavorando per la riqualificazione di tutti i centri sportivi milanesi, alcuni dei quali già messi a bando, e questa convenzione apre le porte a nuovi interventi ancora più qualificanti”, ha spiegato l’assessora allo Sport Chiara Bisconti. “Lo sport di base è uno dei settori in cui l’Italia è più indietro rispetto all’Europa. Perfino in una città come Milano la domanda di sport non è pienamente soddisfatta e c’è un enorme spazio aperto per le organizzazioni. L’accordo Spin ( www.Consorziospin.com ), realizzato insieme a 7 tra i principali enti di promozione sportiva che rappresentano quasi 4 milioni di praticanti, sta dando grandi risultati in tutta Italia. A Milano oggi firmiamo il primo accordo che inserisce l’attività di spin nelle politiche di promozione sociale di una Amministrazione. Questo è un grande riconoscimento per il nostro progetto”, ha commentato Marco Morganti, Amministratore delegato di Banca Prossima. Beneficiari della convenzione appena stipulata sono tutte le realtà no profit come società, associazioni sportive, cooperative, fondazioni che, avendo in concessione strutture di proprietà del Comune, intendono procedere alla loro riqualificazione, ristrutturazione, messa a norma o ampliamento – previa acquisizione dal Comune delle autorizzazioni necessarie – per l’erogazione di servizi in ambito sportivo, culturale e sociale. Sarà il Comune, valutati i bisogni del territorio e la qualità degli interventi, a definire un ordine di priorità di accesso al fondo da parte dei richiedenti. Una volta identificati i progetti e i soggetti beneficiari, Banca Prossima metterà a disposizione un plafond di finanziamenti per complessivi 16 milioni di euro, pari a quattro volte la dotazione del Fondo di Garanzia La Banca potrà avvalersi di soggetti specializzati per l’asseverazione della sostenibilità economico/finanziaria del progetto di investimento. Ogni progetto potrà essere finanziato per non più dell’80% del costo degli investimenti, salvo deroghe specifiche. La durata del prestito non potrà essere superiore a 15 anni e proporrà un tasso variabile o fisso alle migliori condizioni di mercato. Sarà possibile accedere al programma di finanziamento fino al 31 dicembre 2015. A partire dal 30 giugno 2014, altre banche potranno aderire alla convenzione, per facilitare il più possibile l’accesso al credito.  
   
   
CALABRIA: PRESENTATE ALLA STAMPA DUE DELLE AZIONI PREVISTE DAL “PIANO EMERGENZA FAMIGLIA”  
 
 Catanzaro, 19 giugno 2012 - L’assessore regionale al lavoro e alle politiche sociali Francescantonio Stillitani ha illustrato, il 15 giugno, in conferenza stampa, due azioni integrate previste dal “Piano emergenza famiglie”. Le misure riguardano il bando per l’assegnazione dei ticket per l’acquisto di beni primari per l’infanzia e quello per il sostegno alimentare per le famiglie in difficoltà. All’incontro con i giornalisti, che si è svolto a Catanzaro nella sede del Dipartimento, ha partecipato anche Pasqualino Ruperto, presidente della Fondazione “Calabria etica” che svolge attività di supporto e di assistenza tecnica per l’attuazione degli interventi previsti dal Piano. “Oggi – ha dichiarato l’assessore Stillitani – presentiamo quella che è stata l’evoluzione di un programma di interventi complessivo rivolto alle fasce più deboli e più povere della popolazione calabrese. Sono molto soddisfatto perché siamo riusciti a concretizzare quello che avevamo annunciato all’inizio di quest’anno. Infatti, già da lunedì scorso, sono in distribuzione nei vari comuni i ticket corrispondenti ad un bonus di 500 euro per l’acquisto di prodotti per l’infanzia. Le richieste pervenute sono 4.607, quelle ammesse 1391. Non è molto – ha evidenziato Stillitani – ma con 750 mila euro a disposizione abbiamo potuto incentivare solo un terzo delle domande. Pertanto, sarà nostra cura integrare il bando per soddisfare tutte le richieste pervenute. Il bando per le famiglia in difficoltà – ha spiegato l’assessore – passa invece attraverso il sostegno alle associazione e agli enti che gestiscono le mense con un contributo una tantum fino ad un massimo di 50 mila euro. Inoltre abbiamo chiesto la consegna a domicilio dei pasti per le persone sole con problemi di salute, anziani e portatori di handicap”. Nello specifico il bando per l’erogazione di ticket per l’acquisto di beni primari per l’infanzia è incentrato su azioni volte al raggiungimento di finalità relative al contrasto dell’isolamento sociale dei nuclei familiari in difficoltà attraverso interventi mirati e specifici, al sostegno di famiglie in difficoltà economiche con minori a carico e punta a promuovere eventi e iniziative utili a sensibilizzare il territorio sul tema del contrasto alla povertà e al disagio. Hanno potuto partecipare all’assegnazione del ticket i nuclei familiari calabresi nei primi 18 mesi di vita del bambino con almeno due minori a carico e con un reddito Isee non superiore a 6 mila euro e residenti nella regione Calabria da almeno tre anni. Nello specifico il cittadino/beneficiario potrà recarsi in una delle farmacie, parafarmacie ed esercizi commerciali aderenti all’iniziativa munito dell’apposito ticket, al fine di poter acquistare i beni primaria per il proprio bambino. La dotazione finanziaria prevista per questa misura è di 738.414,00. L’avviso pubblico per il sostegno alimentare di famiglie in difficoltà prevede l’attivazione di un servizio di preparazione ed erogazione pasti a soggetti e famiglie che vivono situazioni di disagio economico e sociale. Si prefigge l’obiettivo di attivare politiche di sostegno rivolte a persone in condizione di disagio socio-economico, favorendo il ripristino ed il mantenimento delle capacità funzionali e della vita di relazione, puntando, inoltre a favorire l’autonomia, l’indipendenza di persone in difficoltà con la consegna dei pasti nella propria abitazione. Con questa azione si è voluto sostenere le associazioni o gli enti nella gestione di mense finalizzate a fornire pasti caldi alle famiglie in difficoltà dagli enti stessi individuate. L’assegnazione del contributo è stato accordato sulla base della densità demografica del territorio in cui l’ente proponente opera. I progetti presentati nei termini sono stati 41 quelli finanziati 12. Il fondo complessivo del bando è di 500 mila euro. “il Piano emergenza famiglia – ha ricordato l’assessore Stillitani – si sviluppa attraverso cinque azioni integrate. Le altre tre, per le quali saranno a breve pubblicati i bandi, sono interventi attinenti al sostegno degli enti iscritti nell’albo regionale delle associazioni familiari di auto-mutuo aiuto, alle concessione di contributi a persone e famiglie povere con soggetti non autosufficienti a carico, alla concessione di voucher alla persona per la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro. Complessivamente – ha rilevato infine Stillitani - il Piano si prefigge di sviluppare un modello di welfare regionale condiviso, partecipato, innovativo e sostenibile anche come riposta all’attuale crisi e pone tra i suoi obiettivi principali il supporto alle famiglie con disagi conclamati che richiedono sostegni urgenti attraverso la realizzazione di servizi personalizzati e calibrati sulle effettive esigenze dei singoli individui”.  
   
   
ANZIANI. AL VIA IL PIANO DEL COMUNE DI MILANO CONTRO LA SOLITUDINE E PER LA SOCIALITÀ  
 
Milano, 19 giugno 2012 - Ricucire i rapporti sociali, saldare i legami, curare gli affetti. Ricostruire il tessuto sociale attorno ai cittadini anziani che vivono una condizione di solitudine, assistendo i più fragili che durante l’estate sono ancora più a rischio e coinvolgendoli in attività e momenti di socializzazione. In spazi nuovi e vicini a casa come i cortili, le portinerie, i locali dei caseggiati popolari utilizzati dai custodi sociali. E non solo per due mesi estivi, ma per tutto l’anno, grazie al contributo di “tutta la Milano possibile”: dal Comune, al Privato sociale, alle associazioni di volontariato ai singoli cittadini. È quanto intende fare il Comune con il Piano per la socialità e contro la solitudine, un programma di azioni rivolte a tutta la popolazione cittadina, che parte con dieci nuovi interventi già definiti: 1. L’aggiornamento dell’anagrafe della fragilità e la nuova anagrafe della socialità; 2. Misure anticaldo; 3. Nuovi spazi per la socialità; 4. Iniziative ricreative per un’estate che non è solo assistenza; 5. Un patto di rete tra istituzioni e associazioni; 6. “Tesserà della Socialità” per uscire di casa e scoprire la città; 7. Collaborazione con Auser per la teleassistenza; 8. Cittadini Fattivi; 9. Patto di prossimità tra custodi sociali e vigili di quartiere;; 10. La campagna di comunicazione degli studenti del Politecnico. Ieri in Sala Alessi a Palazzo Marino l’illustrazione del Piano con gli interventi del Sindaco Giuliano Pisapia e dell’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino. Presenti la vicesindaco Maria Grazia Guida con gli assessori Daniela Benelli (Area metropolitana e Decentramento), Chiara Bisconti (Benessere), Lucia Castellano (Casa e Demanio), Franco D’alfonso (Commercio), Marco Granelli (Volontariato e Coesione sociale). “Passiamo dalle tradizionali misure anticaldo, che comunque proseguono attraverso un deciso incremento, ad una mobilitazione civica per la socialità”, ha dichiarato l’assessore Majorino. “Una mobilitazione che, partendo dal protagonismo del Comune, vuole coinvolgere cittadini, associazioni, enti, con l’obiettivo dichiarato di contrastare la solitudine delle persone più fragili e di rendere Milano vivibile anche nel periodo estivo, quando rischia di mostrare il volto dell’abbandono. In altre parole: più spazi, più occasioni di socialità, più attenzioni rivolte a chi non deve affrontare da solo i prossimi mesi e le prossime giornate”. “I 384 vigili di quartiere sono impegnati in prima persona nel Piano anti solitudine. La città che si svuota in occasione dell’estate aumenta, soprattutto tra gli anziani che vivono nelle grandi città, la percezione di insicurezza alimentata dall’isolamento. Per questo abbiamo deciso di creare un forte collegamento tra gli operatori sociali, i volontari e i Vigili di quartiere che conoscono le situazioni di bisogno di ogni quartiere”, ha detto l’assessore Marco Granelli. 1. Aggiornamento e incremento dell´anagrafe della fragilità e la nuova anagrafe della socialità - Comune e Asl hanno aggiornato l’elenco (la cosiddetta “anagrafe della fragilità”) dei soggetti anziani, con più di 75 anni e con gravi problemi di salute che costituiscono il primo nucleo di soggetti da monitorare, specialmente durante l’estate, quando eventuali ondate di calore possono compromettere irrimediabilmente il loro stato di salute. L’anagrafe della fragilità è aumentata dai 5.000 nominativi dello scorso anno agli attuali 5.998 Di questi, 1.855 sono già entrati nella rete di servizi del Comune. Gli altri 4.143 non usufruiscono ancora di alcun servizio e, per raggiungerli, Comune e Asl stanno inviando in questi giorni a tutti loro una lettera con il numero verde gratuito da chiamare in caso di bisogno e l’annuncio che saranno contattati da un custode sociale che offrirà loro supporto, con particolare riguardo alle giornate più calde. A fianco alla tradizionale anagrafe, da quest’anno il Comune ha costituito un secondo elenco, l’“anagrafe della socialità” costituita da cittadini con più di 75 anni che non vivono una condizione di salute tale da farli rientrare nell’anagrafe tradizionale, ma sono soli e si trovano in una condizione di potenziale fragilità sociale. Sono state così individuate ad oggi 8.694 persone alle quali si uniranno i nominativi derivanti dall’analisi, in corso in questi giorni, degli elenchi messi a disposizione del Comune da Aler (circa 10.000). Nei confronti di questi cittadini saranno attivate, attraverso i soggetti che partecipano al piano, le azioni per la socialità e contro la solitudine. Complessivamente gli anziani monitorati saranno inizialmente 24.000. Un numero destinato ad aumentare e che il Comune monitorerà con particolare attenzione nell’ambito del Piano che è rivolto a tutta la popolazione cittadina. 2. Le misure anticaldo per proteggere i più fragili (anziani e disabili) - Dallo scorso 4 giugno e fino al 2 settembre, con possibilità di proroga di una settimana (in caso di ondate di calore) sono attive le misure anticaldo, con azioni di protezione socio-assistenziale a favore di cittadini anziani e di cittadini con disabilità, legate al “Sistema nazionale di sorveglianza, previsione e allarme per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute della popolazione” realizzato dal Ministero della Salute e dal Dipartimento della Protezione civile. I servizi sono attivi tutti i giorni, compresi i festivi, dalle 8 alle ore 19 e si possono richiedere telefonando al numero verde gratuito 800.777888 o al centralino del Comune 020202. Le richieste sono visualizzate in tempo reale dal gruppo di operatori sociali che valutano la situazione e attivano l’intervento richiamando l’anziano, la persona con disabilità o chi per loro ha fatto la richiesta. Durante l’estate è previsto il potenziamento dei servizi già attivi tutto l’anno attraverso i Centri multiservizi anziani, i custodi sociali, i Centri socio ricreativi culturali, i Nuclei distrettuali disabili e la teleassistenza. Le misure anticaldo si svolgeranno in due fasi: - prima fase dal 4 giugno al 26 luglio. Otto sale operative di cui sei distribuite sulle nove Zone e due per tutta la città (via De Amicis 17 e largo Treves 1, sono attive dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle ore 19. Da quest’anno la sede di via De Amicis 17 resterà aperta anche il sabato e la domenica; - seconda fase, dal 27 luglio al 2 settembre (o 9 settembre). Tutti i servizi saranno forniti da un’unica sede operativa, in via Strehler 2, che coordinerà le operazioni di assistenza già previste dalla prima fase. Sono garantiti tutti i servizi di emergenza: - monitoraggio telefonico delle persone fragili indicate nell’apposita “anagrafe della fragilità”, compilata con la Asl; - assistenza domiciliare che prevede igiene personale e della casa; - pasti a domicilio; - accompagnamenti per visite mediche; - sostegno relazionale per le persone sole (contatti telefonici, visite a domicilio e uscite in compagnia degli assistenti sociali); - consulenza medica in collaborazione con Asl; - informazioni dettagliate sui comportamenti da osservare in presenza di ondate di calore ed elevate temperature (alimentazione, assunzione di bevande, aerazione e raffrescamento dei locali, spostamenti). Il Piano si avvale anche della collaborazione di privati che hanno offerto prestazioni e servizi gratuiti tra cui: taglio e messe in piega, pranzi e cene in pizzeria, gelati e quotidiani. 3. Nuovi spazi per la socialità - Con il nuovo piano per la socialità e contro la solitudine il Comune intende sviluppare un modello in grado di attivare piccoli presidi di quartiere e caseggiato per garantire il monitoraggio quotidiano degli anziani e contribuire così alla costruzione di un tessuto sociale solidale, sul principio secondo il quale la “socialità” sia nei fatti una forma di protezione sociale ed una “garanzia”. Per questo sono messi a disposizione complessivamente 126 spazi. - 50 di essi sono ricavati in portinerie, appartamenti, locali e cortili di caseggiati di edilizia popolare del Comune e di Aler, utilizzati sino ad oggi solo parzialmente dai custodi sociali per la loro attività istituzionale. Questi locali sono per lo più ubicati in quartieri di periferia: si trovano al Gallaratese, in via Palmanova, a Cimiano, in via Fleming, in via Mar Jonio (San Siro), a Bruzzano, a Niguarda, allo Spaventa, al Corvetto, a Inganni e in via Lope de Vega alla Barona. Da oggi, grazie alla collaborazione con Aler, questi spazi sono gratuitamente a disposizione di associazioni e singoli cittadini, affinché siano pienamente utilizzati e siano sviluppate, attraverso il loro impiego, azioni di socialità a favore dei cittadini che vivono nei quartieri. Oltre a questi spazi, saranno liberamente accessibili dai cittadini anziani: - 9 Cdi (Centri diurni integrati); - 29 Csrc (Centri socio ricreativi culturali); - 18 Rsa (Residenze sanitarie per anziani), tra cui il Pio Albergo Trivulzio e il Redaelli, che hanno messo a disposizione degli esterni i propri spazi aperti al pubblico (saloni di ricreazione, giardini, bar) per trascorrere un po’ di tempo, specialmente nelle giornate e nelle ore più calde, in spazi rinfrescati. Anche alcune organizzazioni del privato sociale hanno già aderito al piano mettendo a disposizione degli anziani i propri spazi: - 12 circoli Arci; - 6 circoli Acli e Auser; - 2 spazi nelle sedi della Fondazione Aquilone. Nei nuovi spazi, durante l’estate e per il resto dell’anno, si svolgeranno attività di socialità organizzate dal Comune e dalla rete di associazioni cui saranno dati in uso i locali. Le attività saranno coordinate a livello centrale dal Comune, che ha istituito un gruppo di lavoro in largo Treves presso la sede dell’assessorato alle Politiche sociali e, a livello territoriale, da cabine di regia istituite presso i Consigli di Zona. Per avere informazioni sulle attività di socialità nei propri quartieri o per sapere come fare per utilizzare gli spazi, i cittadini e le associazioni potranno chiamare il numero verde gratuito 800.777888 o il centralino del Comune 02.02.02, o scrivere una e-mail a psssocialita@comune.Milano.it oppure visitare il sito del Comune www.Comune.milano.it . In caso di richiesta di uno spazio, cittadini e associazioni saranno messi in contatto con il referente sul territorio per concordare le modalità di utilizzo. Primo appuntamento la “Festa di Vicinato” mercoledì 25 luglio. Si chiederà ai cittadini di organizzare nei cortili dei propri condomini una cena realizzata con il contributo di tutti. 4. Iniziative ricreative per un’estate che non è solo assistenza - Come ogni estate il Comune ha organizzato una serie di iniziative per i mesi di luglio e agosto. Già in programma: visite guidate alla Torre Branca, al museo Poldi Pezzoli, al Castello Sforzesco, alla Galleria d’Arte moderna, al museo del Novecento, al museo della Scienza e della Tecnica. Gite con pranzo al parco Nord, al parco del Ticino e a Prosto di Piuro in val Chiavenna. Giornate in piscina con ingresso gratuito negli impianti coperti nei centri balneari Lido, Argelati, Scarioni, Romani, Saini e Cardellino. Alla piscina Lido, aperta anche la sera, in calendario cinque serate danzanti tra luglio e agosto. Ad agosto i 29 Centri socio ricreativi cultuali rimarranno aperti. In programma appuntamenti pomeridiani, pranzi e cene anche nella giornata di Ferragosto. I concerti della “Verdi”. Grazie ad un accordo tra il Comune e la Fondazione Orchestra sinfonica e Coro sinfonico di Milano “Giuseppe Verdi”, si potranno avere biglietti a prezzi agevolati per i concerti della rassegna “Un’estate con la musica 2012”, in programma dal 5 luglio al 30 agosto. 5. Un “patto di rete” per collegare servizi e interventi - Con il passaggio dal tradizionale Piano anticaldo al Piano per la socialità e contro la solitudine, il Comune intende connettere interventi per gli anziani e sviluppare la cultura della prossimità attraverso un programma di azioni mirate e un “patto di rete”, che consenta di condividere, con le realtà del terzo settore, progetti e obiettivi, in uno spirito di reciproca collaborazione. Sono in fase di istituzione presso ciascun Consiglio di Zona, cabine di regia formate da rappresentanti degli assessorati alle Politiche sociali, all’Area metropolitana e Decentramento, alla Coesione sociale e Volontariato, oltre che dai Vigili di quartiere, dai custodi sociali, dal Ciessevi, dal Forum del Terzo Settore e da Aler. Le associazioni saranno messe in rete per trovare collaborazioni efficaci tra loro e con le istituzioni, collegando servizi ed interventi e recuperando la cultura della prossimità. Le cabine di regia favoriranno il massimo e miglior utilizzo degli spazi da oggi messi a disposizione. 6. “Tesserà della Socialità” per uscire di casa e scoprire la città - Per promuovere nuove azioni e favorire le esperienze di socialità già esistenti, il Comune di Milano sottoscrive oggi un protocollo con il Forum del Terzo Settore Città di Milano per permettere agli anziani (dai sessantacinque anni in su), in situazione di fragilità o solitudine, di accedere liberamente con una “tessera della socialità”, agli spazi gestiti dalle associazioni (rappresentate dal Forum) tra cui i circoli Arci e le Acli. L’accesso sarà consentito dal 1 luglio al 30 settembre 2012. La tessera sarà distribuita dai custodi sociali proprio presso i nuovi spazi di socialità e sarà consegnata anche ai volontari individuati dal Ciessevi e dall’apposito Ufficio del Comune. 7. Collaborazione con Auser per la teleassistenza - Ulteriore novità di quest’anno è la convenzione attivata dal Comune e Asl con Auser Volontariato Milano Onlus e Auser Volontariato Lombardia Onlus che, da anni, svolge servizio capillare di Teleassistenza. Attraverso la convenzione, le attività del Comune e quelle di Auser saranno maggiormente coordinate ed efficaci e consentiranno di raggiungere un maggior numero di anziani. 8. Cittadini Fattivi - Riprendendo il modello sperimentato lo scorso inverno per il Piano anti freddo, quando centinaia di cittadini hanno aiutato il Comune nelle attività a favore delle persone senza dimora, l’Amministrazione ha avviato il coinvolgimento dei cittadini che desiderano mettere a disposizione competenze, idee, tempo e buona volontà per iniziative a favore degli anziani. Il Comune ha così contattato i cittadini che avevano già dato un contributo l’inverno scorso per costituire un primo gruppo di intervento. Utilizzeranno isocial network (facebook, twitter) per coordinare le attività, partendo da quelle per i cittadini anziani. Chi vorrà unirsi al gruppo dei “Cittadini Fattivi” ed essere aggiornato sulle iniziative può iscriversi alla pagina facebook “Cittadini Fattivi” o scrivere a info@cittadinifattivi.It . 9. Patto di prossimità tra custodi sociali e vigili di quartiere - Coinvolti nel Piano per la socialità e contro la solitudine anche i 384 Vigili di quartiere. Insieme ai 153 custodi sociali saranno coinvolti, in quanto figure di riferimento per i quartieri, nei gruppi di lavoro presso i Consigli di Zona. Attraverso la conoscenza sempre più approfondita del territorio e grazie all’esperienza e alla collaborazione dei custodi sociali e delle associazioni del terzo settore, potranno garantire interventi di prevenzione finalizzati a una maggiore sicurezza degli anziani. Saranno un punto di riferimento cui rivolgersi in caso di necessità e fare segnalazioni. 10. Campagna di comunicazione per dire che non sono soli - Il Comune ha attivato una collaborazione col dipartimento Indaco (Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda) del Politecnico che, gratuitamente, ha realizzato la campagna di comunicazione del Piano per la socialità. Al lavoro un gruppo di studenti che ha tradotto in immagini e parole il tema dei legami sociali, al fine di veicolare il messaggio che ciascuno può fare la propria parte, evidenziando il recupero dei legami tra giovani e anziani. La campagna avrà una diffusione capillare sul territorio. Sono previsti: - 1.000 manifesti affissi in tutti gli spazi comunali e nei mezzanini delle tre linee della metropolitana; - 1.000 manifesti e 3.000 pieghevoli distribuiti in tutti i centri dove si svolgono attività per gli anziani, nelle biblioteche comunali, nei centri aggregativi multifunzionali, nei centri giovani, nelle sedi dell’anagrafe, nelle scuole comunali, nei musei, all’Informagiovani, all’Urban Center, nelle farmacie e negli spazi di sociali dell’Aler. Il piano per la socialità sarà comunicato anche con newsletter raggiungendo enti ed associazioni del privato sociale.  
   
   
TOSCANA: VIGILI SULLA CARENZA DI POSTI NEGLI ASILI NIDO  
 
Firenze 15 giugno 2012 – Torna il problema delle liste di attesa negli asili nido. Una signora di Montelupo Fiorentino ha segnalato il 14 giugno ai giornali, con una lettera, il problema. Al contempo chiedeva alla Regione di intervenire; la vicepresidente e assessore all’istruzione Stella Targetti le risponde con una lettera aperta sottolineando l’attenzione posta al problema. “Abbiamo ben presente il problema delle liste di attesa presso le scuole dell’infanzia – afferma – che si propone anche per il prossimo anno scolastico. Attualmente è in fase conclusiva la ricognizione delle liste per vagliare le esigenze sul territorio e verificare l’intervento finanziario necessario da parte della Regione Toscana”. “In materia di scuola materna la Regione Toscana, con le sezioni Pegaso, si è inventata una competenza – aggiunge la vicepresidente – per fronteggiare la situazione con la precisa volontà di non lasciare a casa i bambini che aspirano alla frequenza di tale scuola. Infatti, dal momento in cui lo Stato ha “congelato” l’organico per le scuole materne, la Regione Toscana ha cominciato a finanziare nuove sezioni dell’infanzia per sopperire all’aumento demografico. Questo ci ha permesso, fino ad oggi, di azzerare le liste di attesa nelle scuole materne della Toscana”. “Il fatto, però, che la competenza in materia non sia regionale – è la conclusione – comporta che, ogni anno, occorre trovare le risorse per far fronte a tale intervento emergenziale. Le posso garantire fin da ora la massima attenzione e le confermo il massimo impegno possibile della Giunta su questo importante tema”.  
   
   
LOMBARDIA: RIPORTARE IL FONDO SOCIALE A 70 MILIONI STESSA CIFRA DEL 2011, STATO DÀ 50 MILIONI PER TUTTA ITALIA  
 
 Milano, 19 giugno 2012 - ´Anche quest´anno, nonostante un´ulteriore riduzione delle risorse provenienti da Roma, la Giunta regionale è riuscita a stanziare altri 30 milioni di euro per le politiche sociali, ripristinando la cifra dell´anno scorso di 70 milioni di euro´. Con queste parole l´Assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale, Giulio Boscagli, annuncia la decisione di aumentare il Fondo Sociale Regionale con risorse che verranno utilizzate per sostenere gli interventi per le persone con disabilità. Interventi Per Persone Con Disabilità - ´Lo sforzo - prosegue Boscagli - compiuto dalla Regione per garantire queste necessarie risorse per tutto il comparto sociale, rappresenta un risultato ancor più straordinario se pensiamo che il Governo ha stanziato solamente 50 milioni di euro per tutto il Paese. Ora attendiamo l´approvazione dell´assestamento di bilancio da parte del Consiglio Regionale a luglio per decidere la modalità di distribuzione migliore così da garantire il sostegno più adeguato alle persone con disabilità´. Il Grande Impegno Di Regione Lombardia - ´I manifestanti - continua l´assessore alla Famiglia - presenti mercoledì sotto Palazzo Lombardia fanno bene a invocare da parte del Governo maggiori risorse per il comparto sociale ma non possono e non devono dimenticare il grande impegno di Regione Lombardia sul tema della disabilità. Siamo infatti l´unica regione in Italia ad aver un ´Piano d´azione regionale per le persone con disabilità´, che organizza e rilancia gli interventi in questo campo, con un investimento annuale di 400 milioni di euro per le azioni a favore delle persone con disabilità in tutti i settori delle politiche regionali´. Chi Manifesta Riconosca Il Lavoro Della Regione - ´Ora mi aspetto - conclude Boscagli - che i rappresentati delle associazioni di persone con disabilità, che ho incontrato a margine della manifestazione e che hanno riconosciuto il nostro lavoro, riescano a comunicare ai loro associati e all´opinione pubblica il grande sforzo fatto da Regione Lombardia e la totale disponibilità a lavorare insieme per rispondere al meglio ai bisogni emergenti´.