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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Ottobre 2012
PARLAMENTO EUROPEO: FRA I TEMI DELLA SESSIONE PLENARIA DEL 25-26 OTTOBRE 2012: POLITICHE ECONOMICHE, SPECULAZIONE TECNOLOGICA, TUTELA CITTADINI, ADESIONE RUSSIA A OMC.  
 
Strasburgo, 25 ottobre 2012 Venerdì l´annuncio del vincitore del Premio Sacharov 2012. - Il Presidente Martin Schultz annuncerà venerdì il vincitore del Premio Sacharov 2012 per la libertà di pensiero, dopo che la decisione sarà stata presa dallo stesso Presidente e dai leader dei gruppi politici. I tre finalisti sono Ales Bialiatski, attivista bielorusso per i diritti umani, il gruppo punk russo delle Pussy Riot e due iraniani, l´avvocato Nasrin Sotoudeh e il regista Jafar Panahi. “Nuove regole per limitare la speculazione su materie prime e il trading ad alta frequenza.” Un progetto legislativo che limiterebbe la speculazione finanziaria sui prodotti alimentari e il trading ad alta frequenza sarà sottoposto a votazione venerdì. Il testo approvato servirà da mandato negoziale per raggiungere un accordo sul testo finale con i governi nazionali. “Politicizzare il coordinamento Ue delle politiche economiche” Il trasferimento di potere dal livello nazionale a quello Ue, deciso con la creazione del coordinamento delle politiche economiche, deve essere affiancato da un più forte controllo democratico sugli attori coinvolti, inclusi quelli comunitari, secondo un documento che sarà posto in votazione venerdì. I deputati valuteranno l´impatto del coordinamento del "semestre europeo" nel 2012, e dovrebbero chiedere più attenzione alla crescita e sollecitare i parlamenti nazionali a mettersi in gioco. “Verso un aumento della tutela consolare per tutti i cittadini europei all´estero” I servizi diplomatici e consolari di tutti gli Stati membri dell´Ue devono garantire a qualsiasi cittadino europeo all´estero la stessa protezione che offrono ai cittadini del proprio paese. È quanto afferma la risoluzione che sarà votata giovedì. I deputati chiedono inoltre che le delegazioni Ue locali prendano il comando nelle situazioni di crisi. “L´adesione della Russia all´Omc cambierà le sue relazioni commerciali con l´Ue?” La Russia potrebbe avere una visione "minimalista" dei suoi impegni con l´Organizzazione mondiale del commercio (Omc), cui ha aderito in estate, e i segnali di questa tendenza saranno discussi giovedì dai deputati in un dibattito con la Commissione. Si discuterà anche di come l´adesione all´Omc cambierà le relazioni commerciali della Russia con l´Ue, relazioni caratterizzate sia da interdipendenza sia da tensioni.  
   
   
UE: IL LIBERO COMMERCIO CON GLI STATI UNITI, MA NON A QUALSIASI PREZZO  
 
 Strasburgo, 25 ottobre 2012 – In una risoluzione adottata martedì i Deputati europei hanno chiesto colloqui in merito un possibile accordo commerciale con gli Stati Uniti da avviare all´inizio del prossimo anno. Essi indicano l´enorme potenziale per la crescita e l´occupazione su entrambi i lati dell´Atlantico, ma avvertono che gli interessi dell´Ue devono essere protetti, in particolare nel settore agricolo. "Vogliamo dare un segnale politico forte a favore dell´apertura dei negoziati con gli Stati Uniti, al fine di creare un vero mercato transatlantico con enormi opportunità di crescita. Accordo non sarà facile e ci sono interessi molto divergenti tra gli Stati Uniti e l´Europa sopra, per esempio, l´agricoltura, i trasporti marittimi, gli Ogm e gli animali clonati, ma crediamo che queste difficoltà possono essere superate ", ha detto il relatore, Vital Moreira (S & D, Pt), prima della votazione. Valore del commercio Ue-usa - I deputati chiedono la risoluzione non vincolante per l´avvio dei negoziati nel corso del primo semestre del 2013, sottolineando che che l´Unione europea e gli Stati Uniti hanno il "rapporto economico più grande del mondo", con un volume di scambi di € 700 miliardi di euro e gli investimenti bilaterali valutati al quasi 2400000000000 € nel 2011. Il prodotto interno lordo (Pil) dell´Ue e degli Stati Uniti potrebbe essere potenziata da 163.000.000.000 € entro il 2018 se metà delle barriere non tariffarie sono stati rimossi, essi sottolineano. Sviluppare legami più stretti, ma tutelare gli interessi dell´Ue - Il Parlamento vuole un "più integrato mercato transatlantico", ma mette in luce le particolari esigenze del settore agricolo dell´Ue, che esporta prodotti di alta qualità negli Stati Uniti, e la necessità di concordare sulle indicazioni geografiche. Altri motivi di preoccupazione per dell´Ue sono gli Ogm, il benessere degli animali, le norme ambientali e della salute, la sicurezza alimentare, la diversità culturale, i diritti dei lavoratori e dei consumatori e le restrizioni sulla proprietà straniera delle compagnie aeree statunitensi. E dopo? La risoluzione è di input del Parlamento nel lavoro di alto livello Ue-usa Working Group (Hlwg) esaminare le possibilità per incrementare l´occupazione e la crescita su entrambi i lati dell´Atlantico. La Commissione spera che i negoziati possano iniziare all´inizio del 2013. Se un accordo viene negoziato avrà bisogno di consenso del Parlamento per diventare legge. La risoluzione è stata adottata con 526 voti favorevoli, 94 contrari e 7 astensioni.  
   
   
IL PARLAMENTO EUROPEO RESPINGE LA NOMINA DEL CANDIDATO ROMENO LEONARD ORBAN ALLA CORTE DEI CONTI  
 
 Strasburgo, 25 ottobre 2012 – Martedì scorso con 25 voti (269 voti a favore della nomina, 294 contro e 80 astensioni), il Parlamento europeo ha respinto la candidatura di Leonard Orban, della Romania per la Corte dei conti europea. Orban aveva precedentemente dichiarato che si sarebbe ritirato se respinto dagli eurodeputati. Orban è stato primo membro della Romania della Commissione europea, dal 2007 al 2010. L´intenzione era che avrebbe sostituito Ovidiu Ispir, attuale rappresentante della Romania presso la Corte dei conti, quando il suo mandato scade alla fine di quest´anno. Orban è stato nominato dopo che le autorità rumene hanno ritirato la candidatura del signor Mircea Popescu Vasile. Orban ha detto alla commissione controllo di bilancio, prima di comparire prima per un udienza del 26 settembre, che avrebbe ritirato la sua candidatura se il Parlamento contro la sua nomina. Procedura I membri della Corte dei conti sono nominati per sei anni. Sono nominati su proposta degli Stati membri e nominati dal Consiglio previa consultazione del Parlamento europeo. I candidati devono frequentare audizioni in Parlamento. Per preparare per loro, rispondere a un questionario preparato dal comitato per il controllo di bilancio. Possono fare cinque minuti di discorso di apertura al loro udito, seguito da 25 minuti di sessione di domande e risposte con i membri della commissione.  
   
   
POVERTÀ: LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE UN AIUTO EUROPEO AI PIÙ POVERI  
 
 Bruxelles, 25 ottobre, 2012 -La Commissione ha proposto di creare un fondo per aiutare le persone più povere dell´Ue. Questo Fondo è destinato a sostenere il lavoro delle disposizioni messe in atto dagli Stati membri per fornire cibo ai più bisognosi, abbigliamento e altri beni di prima necessità ai senzatetto ei bambini che soffrono di deprivazione materiale. La proposta è stata presentata per l´approvazione al Parlamento europeo e al Consiglio dei ministri dell´Unione europea. La Commissione prevede di stanziare un budget di € 2,5 miliardi al Fondo per il periodo 2014-2020 come parte della sua proposta per il quadro finanziario pluriennale nel giugno 2011 (cfr. Ip/11/799 ). Stati membri finanzierebbe il 15% dei costi dei loro programmi, mentre il restante 85% sarà a carico del Fondo. Il presidente della Commissione europea, José Manuel Durão Barroso, ha dichiarato: "Abbiamo bisogno a livello europeo, i nuovi meccanismi di solidarietà e le risorse adeguate per aiutare le persone svantaggiate e dei poveri, che spesso vivono in uno stato di vera e propria emergenza sociale è ciò che è destinato a fornire degli aiuti europei ai più poveri approvato oggi. " Secondo il commissario europeo per l´Occupazione, gli affari sociali e l´inclusione, László Andor, "il nuovo fondo dovrebbe fornire un aiuto pratico per contribuire all´integrazione sociale dei cittadini più vulnerabili. Sente dare sostanza alla solidarietà dell´Unione con il più basso - coloro che sono stati più colpiti dalla crisi economica e sociale. Speriamo gli Stati membri e il Parlamento europeo ad adottare la proposta prontamente e relativo bilancio per che coloro che hanno bisogno di aiuto possono ricevere in modo tempestivo. " Le disposizioni relative al Fondo prevedere che gli Stati membri devono presentare una domanda per il finanziamento dei programmi operativi per il periodo 2014-2020, per supportare i dispositivi per fornire, attraverso organizzazioni partner, il cibo per i poveri , nonché gli indumenti e altri beni di prima necessità (come le scarpe, sapone o shampoo) per i senzatetto e bambini che soffrono di deprivazione materiale. Il fondo proposto darebbe molta flessibilità alle autorità degli Stati membri nella progettazione e fornitura di assistenza nel quadro dei loro sistemi nazionali. Criteri dettagliati per la concessione di aiuti sarebbe determinato da parte degli Stati membri o della organizzazioni partner, che sono nella posizione migliore per l´adeguamento alle esigenze locali. Organizzazioni partner, spesso le Ong, sarebbe responsabile per la distribuzione di cibo e beni ai poveri. Per raggiungere gli obiettivi del Fondo in termini di coesione sociale, le organizzazioni partner non dovrebbe solo fornire assistenza materiale ai poveri, ma anche svolgere attività di base per l´integrazione sociale di questi. Tali misure di accompagnamento potrebbero essere finanziati dal Fondo. Le autorità nazionali possono utilizzare i fondi per comprare cibo o merci e di fornire alle organizzazioni partner, o per portare loro i fondi necessari per farlo. La proposta prevede inoltre la possibilità di utilizzare, se del caso, derrate alimentari provenienti dalle scorte d´intervento.  
   
   
UE: CONSIGLIO AMBIENTE, 25 OTTOBRE 2012  
 
Bruxelles, 25 ottobre, 2012 - Il primo Consiglio Ambiente, sotto la presidenza di Cipro si terrà il 25 ottobre a Lussemburgo, a partire alle ore 10.00, presieduto dal sig Sofoclis Aletraris il Ministro dell´agricoltura, delle risorse naturali e dell´ambiente. Commissario per l´ambiente Janez Potočnik e il Commissario per l´Azione per il clima Connie Hedegaard rappresenterà la Commissione europea. Il Consiglio si aprirà con un dibattito orientativo sul riciclaggio delle navi concentrandosi su tre domande della presidenza. Conclusioni saranno successivamente adottate sul seguito dato alla Conferenza di Rio +20 che si è tenuto in Brasile all´inizio di quest´anno. Questioni del clima saranno discusse nel pomeriggio. Durante la colazione, i ministri sono tenuti a discutere i preparativi per la conferenza Onu sul clima del mese prossimo cambiamento a Doha, in Qatar, alla luce dei risultati di recenti incontri internazionali sul cambiamento climatico, tra cui incontro del mese scorso delle principali economie Forum a New York e la riunione ministeriale di preparare Doha terrà a Seoul, Corea del Sud all´inizio di questa settimana. Il Consiglio si attende di concordare le conclusioni che definiscono gli elementi principali della posizione dell´Ue per Doha. Tra i punti Qualsiasi altra attività, la Commissione informa il Consiglio in merito alla recente adozione di un progetto di regolamento che l´attuazione del ´Protocollo di Nagoya sull´accesso alle risorse genetiche e la ripartizione dei benefici "- destinate a proteggere i diritti degli Stati e di indigeni e comunità locali, ma anche di dare i ricercatori in Europa migliore, un accesso affidabile ai campioni di qualità di risorse genetiche, e il Belgio presenterà le sue opinioni sulla prossima revisione della politica dell´aria. La Commissione intende anche aggiornare il Consiglio sullo stato dei lavori concernenti l´inclusione del trasporto aereo nel sistema di scambio di emissioni dell´Ue (Eu Ets), così come i tempi di vendita all´asta delle quote di emissioni durante la fase 3 del sistema Ets a partire dall´anno prossimo. Doha della conferenza sul clima - Il Consiglio propone di adottare conclusioni che fissa gli elementi principali della posizione dell´Ue per la conferenza annuale delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico, che si terrà dal 26 novembre al 7 dicembre a Doha. L´obiettivo dell´Unione europea è essenzialmente quello di mantenere intatto il pacchetto concordato alla conferenza dello scorso anno a Durban e di prendere tutti i suoi elementi in avanti per avanzare al meglio l´agenda del clima. Con questo in mente, l´Ue vuole significativi progressi a Doha nell´ambito della piattaforma d´azione di Durban avanzata, in termini di pianificazione del lavoro necessario sia per elaborare un nuovo accordo globale sul clima entro il 2015, con tutti i paesi a bordo e ad intensificare serra globale emissione di gas taglia tra ora e la fine di questo decennio. Doha dovrebbe anche consegnare su un secondo periodo di impegno del Protocollo di Kyoto a partire dal 1 ° gennaio 2013, ivi incluse le norme necessarie per questo da attuare. In relazione a questo, i ministri riprendere le discussioni sulla questione di come trattare con i bilanci delle emissioni in eccesso del primo periodo di impegno ("unità di quantità assegnate" o Aau), su cui l´Ue ha bisogno di perfezionare la sua posizione di Doha. L´ue auspica l´adozione a Doha delle modalità e delle procedure per il nuovo meccanismo basato sul mercato concordato a Durban, nonché sulle ulteriori dettagli di un sistema per garantire l´attuazione degli impegni trasparente. Il progetto di conclusioni ricordano che gruppo di lavoro della Convenzione sul clima delle Nazioni Unite in materia di azioni a lungo termine di cooperazione deve essere chiuso a Doha, come concordato l´anno scorso a Durban, per consentire al processo di negoziazione per essere semplificato tramite la presenza della piattaforma di Durban come traccia unica negoziale in futuro . I ministri discuteranno anche altre questioni strategiche per Doha, in finanziamenti per il clima particolare. Questo sarà tuttavia ulteriormente elaborata dal Consiglio Ecofin, che è dovuto ad adottare conclusioni sulla questione il 13 novembre. Riciclaggio delle navi - Il 23 marzo di quest´anno, la Commissione ha proposto un regolamento per promuovere il riciclaggio sostenibile delle navi dell´Ue. Parlamento dovrebbe votare sulla proposta nel mese di aprile 2013. La presidenza Cipro ha proposto una serie di modifiche su punti come la data di applicazione, l´ambito di applicazione, e l´applicazione del nuovo regolamento. I ministri dell´ambiente verrà chiesto di prendere in considerazione tre domande che sono stati presentati dalla Presidenza, con particolare attenzione l´efficacia e l´applicabilità della proposta, le relazioni tra la proposta e la convenzione di Hong Kong sul riciclaggio delle navi, e le disposizioni della proposta in materia di sanzioni e l´accesso alla giustizia . Il dibattito serve a orientare il dibattito sulla proposta del Gruppo del Consiglio Ambiente. Rio +20 - La presidenza ha presentato il progetto di conclusioni riconoscendo che il Rio +20 risultato costituisce una solida base per gli ulteriori lavori per il raggiungimento di uno sviluppo sostenibile. Le conclusioni riguardano cinque grandi aree - economia verde nel contesto dello sviluppo sostenibile e l´eliminazione della povertà, il quadro istituzionale per lo sviluppo sostenibile, il quadro d´azione e il follow-up; obiettivi di sviluppo sostenibile e mezzi di attuazione. Le conclusioni sottolineano la necessità di vedere la conferenza di Rio come l´inizio di una serie di attuazione delle attività a livello internazionale e comunitario, che richiederà un notevole seguito all´interno dell´Ue. Poche discussioni sostanziali sono attesi.  
   
   
IL SOSTEGNO DELL´UE AI SENZA LAVORO IN; GERMANIA, FRANCIA, SPAGNA, PAESI BASSI, IRLANDA, SVEZIA, DANIMARCA  
 
Strasburgo, 25 ottobre 2012 - Il Parlamento europeo ha approvato il 23 ottobre un aiuto alla globalizzazione dell´Ue Fondo di adeguamento per quasi 8.000 persone in Irlanda, Francia, Paesi Bassi, Svezia, Spagna, Germania e Danimarca, che hanno perso il lavoro negli ultimi anni a causa della crisi globale. Irlanda - Nel 2011, la società a banda larga Forum Forum di servizio ridotto il numero dei centri di servizio 24-13, conservando soltanto quelle in India, nelle Filippine e in Sud Africa, e alcune attività specialistiche nel Regno Unito. L´intera operazione Waterford era chiuso. 432 dei 592 lavoratori in esubero a Waterford riceverà € 2.700.000 del Feg. Il denaro si applicherà alle misure tra cui i programmi di formazione, corsi di istruzione superiore e le imprese / lavoro autonomo di supporto. Francia - 2.089 persone hanno perso il posto di lavoro a Psa Peugeot Citroën in diverse parti della Francia a causa di un forte calo delle vendite. Il costo totale stimato del pacchetto è di € 18,4 milioni, di cui il Feg fornirà € 11,9 milioni. Paesi Bassi - Le autorità olandesi richiesti sostegno del Feg in due casi. Uno riguarda il settore delle costruzioni in Gelderland. 435 persone che hanno perso il posto di lavoro in 54 piccole e medie imprese sono ammessi all´assistenza valore di € 4.460.000, a cui il Feg contribuirà € 2,90 milioni di euro. L´altra applicazione olandese riguarda 616 lavoratori licenziati da Zalco Zeeland Aluminium Company Nv, fallita nel 2011, e due dei suoi fornitori. Il costo totale stimato di questo pacchetto è € 2,30 milioni, di cui il Feg fornirà € 1,50 milioni di euro. Svezia - Nel 2011, la società farmaceutica Astrazeneca chiuso due di R & D e ha ridotto il suo personale in altri due siti. 700 lavoratori licenziati sono mirati per il sostegno valore di € 6.660.000, di cui il Feg fornirà 4.330.000 €. Spagna - Nel 2011, 878 lavoratori del settore della costruzione navale nella regione della Galizia hanno perso il lavoro. Le misure occupazionali saranno forniti per 450 di questi lavoratori. Il budget totale è di € 3.120.000, di cui il Feg contribuirà € 2.030.000. Germania - I deputati ha approvato il finanziamento del Feg di € 5,352.944 per 2013 dipendenti licenziati dalla società di macchine per la stampa tedesca Manroland Ag, due delle sue controllate e di uno dei suoi fornitori a causa della crescente concorrenza internazionale e di evoluzione tecnologica. Danimarca - La commissione per i bilanci ha approvato un aiuto del Feg valore di € 7,488.000 per 720 lavoratori che hanno perso il posto di lavoro presso il produttore di turbine eoliche, Gruppo Vestas, in Danimarca. Le autorità danesi sostengono che questo settore nell´Unione europea è stata fortemente penalizzata dai cambiamenti nella struttura del commercio mondiale e un grave calo della quota di mercato Ue. Questa è l´applicazione 13 dalla Danimarca quest´anno. A proposito del Fondo di globalizzazione - Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg) è stato istituito per fornire sostegno supplementare ai lavoratori licenziati dai loro posti di lavoro a seguito di trasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale e per aiutarli a rientrare nel mercato del lavoro. Il massimale annuo del fondo è pari a € 500 milioni. Le persone che hanno perso il posto di lavoro saranno offerti misure per l´occupazione, come il supporto per le imprese start-up, assistenza nella ricerca, l´orientamento professionale e vari tipi di formazione. Nella maggior parte dei casi, le autorità nazionali hanno già iniziato le misure e ottenere i loro costi di rimborso da parte dell´Unione europea, quando le loro applicazioni sono finalmente approvato.  
   
   
LICENZIAMENTI COLLETTIVI: LA COMMISSIONE EUROPEA DEFERISCE L´ITALIA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA PER L´ESCLUSIONE DEI DIRIGENTI DA NORME DI INFORMAZIONE E CONSULTAZIONE  
 
Bruxelles, 25 ottobre, 2012 - La Commissione europea ha deferito l´Italia alla Corte di giustizia dell´Unione europea per non aver preso misure per applicare correttamente il diritto comunitario in materia di licenziamenti collettivi. La direttiva 98/59/Ce impone ogni datore di lavoro prevede di effettuare licenziamenti collettivi, a tenere consultazioni con i rappresentanti dei lavoratori al fine di giungere ad un accordo. Le consultazioni devono comprendere modi e mezzi per evitare il licenziamento o la riduzione del numero di lavoratori interessati, nonché di attenuarne le conseguenze ricorrendo a misure sociali di accompagnamento intese a riqualificazione e la riconversione ai lavoratori licenziati. Legislazione italiana, e della pertinente giurisprudenza italiana, esclude attualmente manager (´ Dirigenti ´) delle garanzie procedurali relative all´informazione e alla consultazione dei rappresentanti dei lavoratori sul luogo di lavoro. L´esclusione di ´ Dirigenti ´ costituisce non solo discriminazione ingiustificata nei confronti ´ Dirigenti ´se stessi , ma anche, in alcuni casi, portare ad un indebolimento ingiustificata della protezione di altre categorie di lavoratori sul luogo di lavoro. In particolare, può rendere più difficile per raggiungere la soglia di esuberi previsti dalla legge per l´attivazione della procedura di informazione e consultazione. Per garantire la corretta applicazione della direttiva, la definizione di ´"lavoratori" non può essere lasciata alla discrezione degli Stati membri. Al contrario, "lavoratori" deve essere definito un modo uniforme in tutta l´Ue, in linea con gli obiettivi della direttiva, il principio di uguaglianza e la Carta dei diritti fondamentali dell´Ue. Sfondo Italia ha recepito la direttiva sui licenziamenti collettivi per mezzo della legge 223/1991. Le autorità italiane competenti, compresi i tribunali, interpretare la legge in modo da escludere ´Dirigenti´ dal calcolo del numero di licenziamenti che il datore di lavoro si propone di effetto e delle garanzie procedurali relative all´informazione e alla consultazione dei lavoratori sul luogo di lavoro. La categoria ´Dirigenti´ include, secondo la giurisprudenza italiana, non solo i dirigenti che esercitano rilevanti poteri decisionali - compresa la gestione del personale - ma anche medie e quadri che hanno un alto livello di conoscenze professionali, ma non lo fanno svolgere il ruolo di datore di lavoro e non hanno alcun potere reale per la gestione dei mezzi di produzione all´interno dell´azienda. La Commissione è venuta a conoscenza della violazione di cui trattasi mediante una petizione presentata al Parlamento europeo. La Commissione ha invitato l´Italia ad adottare misure per porre fine alla esclusione di ´ Dirigenti ´ dal campo di applicazione della direttiva nel giugno 2012 (cfr. Ip/12/665 ), ma tali misure non sono state notificate alla Commissione.  
   
   
FISCALITÀ: LA COMMISSIONE EUROPEA DEFERISCE IL REGNO UNITO ALLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA PER LA TASSAZIONE DELLE PLUSVALENZE  
 
Bruxelles, 25 ottobre, 2012 Ieri la Commissione europea ha deciso di deferire il Regno Unito alla Corte di giustizia europea (Cge) per il suo regime fiscale relativo l´attribuzione di vantaggi per i membri della società non residenti. Ai sensi della legislazione britannica, una società madre nel Regno Unito sono tassati per i redditi di capitale delle società controllate in altri Stati membri, mentre non tassazione simile esiste quando controllate si trovano nel Regno Unito. Se una società residente nel Regno Unito acquista più di una quota del 10% in una società residente in un altro Stato membro e tale società dispone di un bene e realizza una plusvalenza, questo guadagno può essere assoggettata all´imposta nello Stato membro in cui tale società ha la residenza. Tuttavia, questo guadagno saranno immediatamente attribuito alla società britannica e quindi essere assoggettata all´imposta sulle società. L´azienda britannica non può evitare questo onere fiscale, anche se prova che le transazioni in questione sono state effettuate per valide ragioni economiche e mancava qualsiasi scopo evasione fiscale. Al contrario, se una società residente nel Regno Unito ha una partecipazione simile in un´altra società residente nel Regno Unito, che, a sua volta, realizza una plusvalenza per la cessione di un bene, la società vendita del bene sarebbe assoggettata all´imposta sulle società ai sensi del diritto del Regno Unito. Tuttavia, la società residente nel Regno Unito partecipante non sarebbe soggetta ad alcuna imposta nel Regno Unito su un guadagno. La Commissione è del parere che questa restrizione è sproporzionata, nel senso che va al di là di quanto è ragionevolmente necessario al fine di prevenire abusi o evasione fiscale . Il ricorso alla Corte di giustizia è l´ultimo passo della procedura di infrazione. Sfondo La legislazione del Regno Unito (Plusvalenze fiscali Chargeable Act 1992 sezione 13) per quanto riguarda l´attribuzione di utili ai soci di società non residenti, prevede una disparità di trattamento fiscale tra operazioni nazionali e transfrontaliere e pone una restrizione alla libertà di stabilimento e la libera circolazione del capitale che è in contrasto con le norme comunitarie (articoli 49 e 63 del Tfue e gli articoli 31 e 40 dell´accordo See). Nel febbraio 2011 la Commissione ha inviato un parere motivato chiedendo formalmente autorità britanniche a modificare questo regime fiscale discriminatorio (cfr. Ip/11/158 ).  
   
   
FISCALITÀ: COMMISSIONE EUROPEA RINVIA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL´UNIONE EUROPEA NEI CONFRONTI DEL REGNO UNITO PER QUANTO RIGUARDA LA TASSAZIONE DELLE ATTIVITÀ ESTERE  
 
Bruxelles, 25 ottobre 2012 -La Commissione europea ha deciso ieri di deferire alla Corte di giustizia dell´Unione europea contro il Regno Unito a causa della tassa applicata da tale Stato membro per il trasferimento di attività all´estero. Legislazione del Regno Unito prevede un trattamento diverso delle operazioni nazionali e transfrontaliere. Se un residente nel Regno Unito investe capitali in una società britannica, userà questi fondi per generare reddito. In questo caso, il reddito generato dalla società sarà soggetto passivo, ma nessuna imposta sarà a carico dell´investitore fino l´azienda paga una quota dei profitti sotto forma di dividendi, per esempio. Con contro, se un residente nel Regno Unito investe capitali in una società stabilita in un altro Stato membro, le entrate generate da esso sono imponibili in detto Stato. In questo caso, l´investitore potrebbe essere soggetto ad imposta reddito del Regno Unito per il reddito, anche se non lo avete distribuito. La Commissione ritiene che questa restrizione è sproporzionata, nel senso che va al di là di quanto è ragionevolmente necessario per prevenire la frode o l´evasione fiscale. Rinvio alla Corte di giustizia è l´ultima fase della procedura d´infrazione.  
   
   
UE: IN CHAT CON HANNES SWOBODA, LEADER DEI SOCIAL-DEMOCRATICI  
 
Strasburgo, 25 ottobre 2012 - Hannes Swoboda, leader del gruppo dei Social-democratici del Parlamento europeo, sarà nella chat Facebook con i fans del Pe giovedì 25 ottobre alle ore 14. Il deputato austriaco pensa che l´austerità non sia una risposta sufficiente alla crisi e che l´Ue abbia bisogno di un "rilancio economico e di equità sociale". Unisci alla chat di 45 minuti per porre le tue domande a Hannes Swoboda. Dalle risposte alla crisi e alle scelte in corso del Parlamento europeo. "Chiediamo un patto sociale per il futuro dell´Europa, con salari minimi dignitosi, con maggiori garanzie per i giovani europei e politiche d´investimento sociali per il mercato del lavoro" ha indicato Swoboda invitando tutti i cittadini a confrontarsi su questi temi in chat. Https://www.facebook.com/europeanparliament/app_188929731130869?ref=ts    
   
   
ELEZIONI IN UCRAINA: QUALI CONSEGUENZE PER LE RELAZIONI CON L´UE?  
 
Bruxelles, 25 ottobre 2012 - Le elezioni parlamentari in Ucraina del 28 ottobre potrebbero rappresentare un momento di grande cambiamento nelle relazioni con l´Unione europea. Se considerate libere e giuste, potrebbero facilitare le relazioni tra i due paesi. Il presidente del Pe Martin Schulz ha anche sottolineato che l´Ucraina deve rispettare i valori fondamentali dell´Unione europea. L´ex presidente polacco Aleksander Kwaśniewski, responsabile della missione d´osservazione dell´Ue con l´ex presidente del Pe Pat Cox, ha dichiarato: "Queste elezioni sono decisive per le future relazioni con l´Ucraina. Senza delle elezioni libere e giuste, non ci sarà la possibilità di continuare un dialogo e per andare avanti". Il paese ha ereditato 70 anni di regolamentazioni sovietiche, ma "è una bella sfida, e non impossibile. Sono più ottimista sull´Ucraina rispetto ad altri paesi dell´ex blocco sovietico". Pawel Kowal, deputato polacco del gruppo Ecr, è il presidente della delegazione del Pe in Ucraina. Ha messo in guardia sui risultati delle elezioni. "Il nostro verdetto dipende dal giorno delle scrutinio e da cosa succederà nei giorni successivi. Credo che la nostra opinione sarà più ascoltata se manteniamo fin da oggi una postura di osservatori". L´ue ha negoziato un accordo d´associazione con l´Ucraina, che deve ancora entrare in vigore. Preoccupazioni - I deputati sono preoccupati per il primo ministro Yulia Tymoshenko e per gli altri politici dell´opposizioni ancora in prigione. Non è la prima volta che i deputati hanno richiesto il rispetto delle regole democratiche se il paese vuole mantenere delle relazioni con l´Ue. I deputati della delegazione che partiranno domenica in Ucraina Pawel Robert Kowal (presidente) (Ecr, Polonia); Michael Gahler (vice-presidente) (Epp, Germania); Juan Fernando López Aguilar (vice-presidente) (S&d, Spagna); Rebecca Harms (vice-president) (Verts/ale, Germania); Anna Mariacorassa Bildt (Epp, Svezia); Andrzej Grzyb (Epp, Polonia); Joachim Zeller (Epp, Germania); Jan Kozlowski (Epp, Polania); Jacek Protasiewicz (Epp, Polania); Mário David (Epp, Portogallo); Norbert Neuser (S&d, Germania); Marek Siwiec (S&d, Polania); Kristian Vigenin (S&d, Bulgaria); Marek Henryk Migalski (Ecr, Polania); Adrian Severin (Ni, Romania).  
   
   
ITALIA: 105 MILIONI DI EURO PER CENTROBANCA PER FINANZIARE IL SISTEMA PRODUTTIVO  
 
Bruxelles, 25 Ottobre 2012 - Tre linee di credito separate per un totale di 105 milioni di euro sono state firmati nei giorni scorsi tra la Banca europea per gli investimenti (Bei) e Centrobanca, Corporate e Investment Bank del Gruppo Ubi Banca, da utilizzare per il finanziamento di media capitalizzazione, reti di imprese e le imprese che investono in ricerca e sviluppo. Questa iniziativa riflette la stretta relazione tra la Bei e il Gruppo Ubi Banca ed è destinato a sostenere settore produttivo in Italia da mitigare gli effetti della crisi e aiutare con il processo di recupero incipiente. Mid-cap (50 milioni di euro) - La prima linea di finanziamento è per i progetti presentati dalle mid-cap (imprese con tra 250 e 3 000 dipendenti secondo la definizione Ue). Questa operazione è la terza tranche di un prestito di 300 milioni di euro per le mid-cap approvati dalla Bei nel 2011 e da concordare con diversi istituti di credito italiani. Enterprise reti (25 milioni di euro) - Le reti aziendali - le libere associazioni tra imprese il cui scopo è quello di accrescere la competitività e l´innovazione tra i loro membri - devono ricevere 25 milioni di euro. Questa forma di associazione è stata recentemente introdotta nel sistema giuridico italiano (Contratto Enterprise Networks, legge 33/2009). La Bei fornirà un totale di 100 milioni di euro per questa operazione, per essere condiviso tra diversi istituti di credito italiani. Industria 2015 (30 milioni di euro) - In risposta ad una proposta della Confindustria, la Bei è quello di finanziare progetti selezionati dal Ministero dello Sviluppo Economico nell´ambito del Industria 2015 iniziativa. Fino al 50% degli investimenti che coinvolgono aziende impegnate nella ricerca e sviluppo selezionato dal Ministero in settori specifici (Made in Italia, l´efficienza energetica e mobilità sostenibile) saranno in grado di essere coperti dalla Bei e il Gruppo Ubi. La linea di credito approvata dalla Bei per Industria 2015 ammonta a 150 milioni di euro. In generale, i prestiti saranno destinati sia per nuovi progetti o progetti in corso. Per le Pmi e media capitalizzazione con progetti non superiore a 25 milioni di euro, il finanziamento sarà in grado di coprire l´intero importo dell´investimento (con un massimo di 12,5 milioni di euro per progetto) e possono essere utilizzati per acquistare, costruire, ampliare o ristrutturare fabbricati, impianti di acquisto, attrezzature, veicoli o macchinari, coprire progetti relativi costi, oneri accessori e delle attività immateriali, compresi i costi di ricerca, sviluppo e innovazione, e di fornire il capitale di lavoro che è sempre necessaria in relazione alle attività operative. Le operazioni sono destinati alle Pmi e media capitalizzazione di tutti i settori produttivi (agricoltura, artigianato, industria, commercio, turismo e servizi). Per i media capitalizzazione con investimenti che costano tra Eur 25 e Eur 50 milioni, il prestito Bei non può superare il 50% del progetto / investimento costo. Le operazioni per le Pmi, mid-caps e reti di imprese rientrano nell´ambito dell´accordo quadro siglato tre anni fa tra l´, Bei Abi e Confindustria. I tre accordi firmati tra la Bei e il Gruppo Ubi Banca costruire sulla cooperazione che ha avuto inizio nel 2009 con operazioni che comportano sia Centrobanca (prestiti globali per le Pmi e prestiti quadro per il finanziamento delle energie rinnovabili e progetti di efficienza energetica) o la capogruppo Ubi come risultato di numerosi accordi bilaterali, comprese le operazioni nell´ambito di un programma di emissione di covered bond effettuate nel 2010 e 2011.  
   
   
LA REGIONE VENETO RIDUCE SPESE E DEBITO PUBBLICO. MA SE IL GOVERNO PREMIA CHI SPERPERA, CHE SENSO HA ESSERE VIRTUOSI?  
 
Venezia, 25 ottobre 2012 - “Vale la pena essere virtuosi? Quale giovamento traggono i cittadini dall’essere amministrati in modo rigoroso e attento da Regioni ed Enti locali che il Governo centrale penalizza invece di premiare per la loro efficienza e disciplina alle norme di contenimento della spesa?”. L’assessore veneto al bilancio, Roberto Ciambetti, ha concluso con questa provocatoria domanda che è soprattutto un’amara considerazione, il suo intervento al convegno svoltosi ieri a Venezia, all’ateneo di Ca’foscari sul tema “Il contributo delle istituzioni, dell’imprenditoria e della formazione alla riduzione della spesa pubblica e alla crescita del Paese: il ruolo della Corte dei Conti, degli Enti territoriali e dell’Università”. L’appuntamento, promosso dallo stesso ateneo in collaborazione con la sezione veneta della Corte dei Conti, a cui hanno partecipato numerosi rappresentanti delle istituzioni pubbliche, ha fornito l’opportunità a Ciambetti di illustrare in modo chiaro e schematico la situazione economico finanziaria della Regione del Veneto. E’ emerso così che i tagli imposti nel 2011 dalle norme statali ai trasferimenti a libera destinazione alle Regioni si sono tradotti per il Veneto in una minor entrata di circa 450 milioni di euro, una riduzione negli ultimi due anni pari al 25%, e che il drastico abbassamento della soglia di indebitamento ha comportato una diminuzione di risorse quantificabile in circa 800 milioni di euro. “Ciononostante – ha evidenziato l’assessore – siamo riusciti a cogliere i due obiettivi principali che ci eravamo prefissati attraverso le nostre politiche di bilancio: assicurare la continuità dei servizi essenziali ai cittadini e non aumentare loro le tasse, cosa che hanno fatto invece altre Regioni imponendo manovre tributarie permanenti. Un risultato ottenuto soprattutto grazie alla diminuzione delle spese di funzionamento del 12,5%, alla progressiva riduzione del livello di indebitamento e allo smaltimento dei residui passivi, puntando in particolare alla formazione del cosiddetto ‘margine corrente’ e cioè di quel differenziale positivo fra le entrate e le uscite correnti, così da assicurare una copertura finanziaria allo smaltimento di spese pregresse, più che all’assunzione di nuove spese”. Ciambetti ha sottolineato che il debito pubblico del Veneto, in base ai dati forniti proprio dalla Corte dei Conti, è pari a 286 euro pro capite contro una media nazionale di 679 euro e che da sola la Regione Lazio, con 5,7 milioni di abitanti, ha un debito pari alla somma dei debiti di Lombardia, Veneto, Emilia, Liguria e Piemonte, che contano circa 24 milioni di abitanti. E sempre in un confronto tra le Regioni Veneto e Lazio, il debito della prima è pari al 13 per cento rispetto alle entrate correnti, mentre per la seconda ammonta all’80 per cento. “Siamo grati alla Corte di Conti – ha aggiunto Ciambetti – non solo per l’utile lavoro di collaborazione che, nel rispetto dei diversi ruoli, abbiamo instaurato in questi anni, ma anche per il chiaro riconoscimento della bontà dell’azione da noi svolta in occasione della relazione sulla gestione finanziaria delle Regioni per gli esercizi 2010/2011, nella quale ha rilevato che, sotto il profilo della composizione del debito, le più indebitate sono quelle meridionali, che assorbono il 39% del debito regionale complessivo, contro l’8,4% di quelle del Nord Est”. “Insomma – ha concluso l’assessore – mentre il debito pubblico italiano aumenta, quello della Regione del Veneto è in costante diminuzione. Ma se da una parte siamo orgogliosi di questo risultato, dall’altro ci sentiamo presi in giro e defraudati, perché non è accettabile che la spesa pro-capite ammessa nel Veneto nel tetto del patto di stabilità sia di 491 euro contro una media nazionale per le Regioni a statuto ordinario di 647 euro, che se applicato alla nostra realtà ci consentirebbe di immettere nel circuito economico oltre 786 milioni. E altrettanta indignazione provoca la mancata applicazione da parte del Governo centrale degli sgravi contributivi previsti dalla legge per le Regioni, come il Veneto, che hanno rispettato determinati requisiti di virtuosità. A noi, che ci comportiamo con correttezza e nel rispetto delle norme, sono arrivati solo schiaffi sonori, mentre a una Regione come la Sicilia, che non brilla certo per la tenuta dei conti, si consente di sforare il patto di stabilità per 900 milioni di euro. Se questi sono i risultati, non è forse legittimo chiedersi se vale la pena comportasi in modo virtuoso?”.  
   
   
PROVINCE: GIUNTA REGIONALE SARDA VARA NUOVO DISEGNO DI LEGGE  
 
 Cagliari, 25 Ottobre 2012 - Ultimo tassello nel percorso di riordino del sistema delle Autonomie locali. La Giunta Cappellacci ha dato il via libera al nuovo Disegno di legge, presentato dall´assessore degli Enti locali, Nicola Rassu, per la revisione dell’ordinamento attuale. Si conclude così il cammino che ha visto l’Esecutivo regionale impegnato sin da subito per la messa in campo di una norma che potesse superare le criticità che hanno investito le Province e tutti gli enti locali isolani, sia dopo il referendum dello scorso maggio, sia dopo gli ultimi provvedimenti varati dal Governo nazionale in materia. Il documento, completato dall’Assessorato degli Enti locali, arriva al termine di un percorso attivato più di un anno fa e che si era tradotto in un primo Disegno di Legge, portato all’attenzione della Giunta Regionale nella seduta del 26 gennaio 2012 per la presa d’atto, e integrato dopo un periodo di concertazione con tutte le forze impegnate nell’opera di revisione dell’ordinamento in Sardegna. “La Giunta regionale ha compiuto un passaggio fondamentale per dotare gli Enti locali della Sardegna di uno strumento di lavoro fondamentale per le loro attività - ha commentato l’assessore regionale degli Enti locali, Nicola Rassu - L’esigenza di accelerare questo processo è diventata ormai improcrastinabile vista la necessità stringente di riordinare il sistema delle autonomie locali alla luce delle ultime novità introdotte in materia dal Governo che ha imposto drastici tagli ai finanziamenti erariali, e ha inciso fortemente nell’ordinamento dei Comuni, condizionandone pesantemente l’azione amministrativa, ma abbiamo voluto fortemente difendere le prerogative delle realtà economiche della nostra popolazione e tutelare le migliaia di lavoratori, diretti e indiretti, che fanno capo alle amministrazioni provinciali abrogate”. Il Disegno di legge proposto rispetta il referendum dello scorso maggio e, prevedendo la drastica riduzione del numero delle Province, conferma le quattro costituzionali e storiche (Cagliari, Nuoro, Oristano e Sassari). Recependo le normative nazionali in materia e adeguandole alle peculiarità e alle prerogative autonomistiche della Sardegna, dunque, tra gli aspetti principali si sono volute approfondire le funzioni amministrative e quelle fondamentali dall’organizzazione generale dell’amministrazione tra le quali: la gestione finanziaria e contabile all’organizzazione dei servizi pubblici, il catasto, la pianificazione urbanistica, la polizia locale, l’edilizia scolastica, la gestione dei rifiuti urbani, la viabilità, i trasporti e l’attività di pianificazione della protezione civile. Inoltre, il Disegno di legge rafforza il sistema dell’esercizio obbligatorio in forma associata delle funzioni fondamentali, fissando, di norma, in 5 mila abitanti il limite demografico. Per quanto riguarda, infine, l’elezione del presidente e del consiglio provinciale si è mantenuto l’attuale sistema elettorale, in quanto il Governo nazionale, ha voluto sospendere l’attuazione dell’elezione di secondo grado in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale in seguito a ricorsi di alcune regioni e per rispettare la strada intrapresa in materia di contenimento dei costi della politica, è stata prevista la riduzione degli assessori delle Giunte provinciali che passeranno a 2. “La Giunta ha portato avanti le sue proposte, come ha sempre fatto, seguendo la via della collaborazione con tutti gli attori interessati a questa fondamentale riforma per raggiungere l’obiettivo di dotare la nostra isola di una normativa che risponda alle reali esigenze sociali ed economiche, ivi compreso il rafforzamento e la tutela delle funzioni dei Piccoli comuni e di tutte le Autonomie locali”, ha concluso Rassu.  
   
   
RIFORMA DELLE PROVINCE, UN VERO PASTICCIO GIURLANI (UNCEM): “LA RIFORMA DEL GOVERNO È NATA MALE. LA MANCATA UNITÀ D’INTENTI DI CAL E CONSIGLIO REGIONALE TOSCANO HANNO PEGGIORATO LA SITUAZIONE”  
 
Firenze, 25 ottobre 2012 - “E’ una riforma nata male e che sta per finire anche peggio”. E’ con questo giudizio tutt’altro che positivo che Oreste Giurlani, presidente di Uncem Toscana (Unione comuni ed enti montani), accoglie la notizia del decreto governativo sui tagli alle Province. La notizia, secondo quanto si legge sui giornali, è che il governo sta effettuando gli ultimi ritocchi ma, nella sostanza, è molto probabile che accolga nessuna richiesta di deroga in base alla “spending review”. Quindi, per ciò che concerne la Toscana, resteranno tre sole province (Livorno-pisa, Prato-pistoia-lucca-massa Carrara, Siena-arezzo-grosseto) e un’area metropolitana, Firenze. Le due proposte avanzate la scorsa settimana dal Cal (consiglio delle autonomie) e fatte proprie dalla maggioranza in consiglio regionale ieri (ovvero 4 o 5 province più l’area metropolitana) verranno quasi sicuramente rimandate al mittente. “Il governo ha sbagliato fin dall’inizio perché non si fanno riforme di questa portata solo in base ai risparmi di spesa, bensì all’interno di un piano di riforma istituzionale, e perché accorpare le province solo considerando il numero di abitanti e le dimensioni territoriali è un criterio troppo rigido che non tiene conto di molte altre variabili – continua Giurlani – Così viene fuori un pasticcio, almeno per la nostra regione. Ve lo immaginate una provincia che da Prato va a Massa Carrara? A questo punto mi chiedo se non fosse stato più opportuno abolire del tutto l’istituzione Province, e riattribuirne le funzioni a Comuni e Regione ed eventuali altri enti. Così, invece, si creano macro aree disomogenee, difficili da governare”. Quindi la prima mossa sbagliata è dell’esecutivo nazionale. Ma c’è anche un problema locale: “Certo – conclude Giurlani – se prima come Cal e poi come consiglio regionale fossimo riusciti a convergere su un’unica proposta forte e condivisa avremmo sicuramente avuto un altro peso politico e, forse, qualche chance di riuscire a convincere il governo. Così le nostre speranze sono pari a zero”.  
   
   
FIRENZE, LA PROVINCIA PAREGGIA IL BILANCIO 2012. BARDUCCI: "ECCO I TAGLI CHE ABBIAMO DOVUTO FARE"  
 
 Firenze, 25 ottobre 2012 - Bretella Signe-prato. La Provincia di Firenze, ha spiegato la Vice Presidente Laura Cantini rispondendo in Consiglio provinciale a una domanda d´attualità del Pdl, non ha informazioni più di quelle che hanno i consiglieri. La situazione in cui versa l´opera è infatti oggetto di indagine giudiziaria, per comprendere dove sono finiti soldi pubblici che devono essere restituiti alla Regione Toscana. La situazione, sotto questo profilo, è stata illustrata anche dai responsabili della Regione Toscana nei due consigli comunali congiunti di Signa e Lastra a Signa. "Vorremmo avere una direttrice più veloce per Prato - ha concluso Cantini - che dia la possibilità di decongestionare uno dei nodi di traffico più difficili". "E´ una questione annosa - commenta per il Pdl il consigliere Salvatore Barillari - con ricadute pesanti sull´ambiente e sulla vita delle persone. Noi sappiamo bene cosa ha voluto dire l´accesso nuovo dell´autostrada A 1: non ha migliorato la situazione, ma ha ulteriormente creato situazioni di disagio. Tempi così lunghi devono farci riflettere e intanto ci preoccupano. Le domande rimangono aperte".  
   
   
PROVINCE, INIZIATIVA DE FILIPPO CON ABRUZZO E MOLISE GIÀ L’ 1 OTTOBRE, IL PRESIDENTE DELLA REGIONE BASILICATA, DAL PRINCIPIO, AVEVA MANIFESTATO LA VOLONTÀ DI PROMUOVERE UN FRONTE COMUNE DELLE REGIONI CHE RISCHIAVANO DI AVERE UNA SOLA PROVINCIA  
 
 Potenza, 25 ottobre 2012 - A seguito del comunicato diffuso dall´on. Taddei appare opportuno precisare che la volontà di promuovere una comune iniziativa con Umbria e Molise a salvaguardia di una plurale articolazione di province sui propri territori era stata annunciata dal presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo già lo scorso 1 ottobre, ancor prima delle decisioni del Cal del Consiglio Regionale e dei Consigli Comunali e in affiancamento ad ogni possibile posizione. A tal fine appare utile ripubblicare il comunicato trasmesso all´epoca.  
   
   
REGIONI DI TRANSIZIONE, PRESIDENTE SARDEGNA CAPPELLACCI INCONTRA MINISTRO BARCA  
 
Cagliari, 25 Ottobre 2012 - "Un incontro per sostenere il riconoscimento della categoria Regioni di transizione, affinché la Sardegna non perda risorse fondamentali per sostenere i processi di crescita e di sviluppo dei nostri territori". Così il presidente Cappellacci ha annunciato il vertice che si svolge oggi a Roma con il ministro Barca, che vedrà la partecipazioni anche delle altre Regioni interessate. Stiamo esercitando - ha evidenziato il Presidente, che durante l’incontro di sabato scorso a villa Devoto sulla vertenza Sardegna ha rivolto un appello anche ai parlamentari sardi affinché sul punto si possa portare avanti un’azione comune - un’azione di pressione che, a livello comunitario, ha trovato un riscontro positivo sia da parte della Commissione che dalle forze politiche del parlamento europeo. Con questo spirito ci rivogliamo al Governo e al Ministro della Coesione Territoriale affinché anche il Governo italiano superi le perplessità manifestate finora e appoggi una rivendicazione fondamentale per consentire ai nostri territori di rialzarsi dalle macerie della crisi e portare avanti quelle azioni necessarie per la crescita, lo sviluppo e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini".  
   
   
COMUNI UNICI: UNA PROPOSTA DI LEGGE PER CASTELFRANCO PIANDISCÒ, REFERENDUM IN PRIMAVERA PER INCISA E FIGLINE  
 
Firenze, 25 ottobre 2012 – Per Figline e Incisa Valdarno, che una volta uniti saranno i due Comuni più grandi che si siano fusi ad oggi in Italia, 98 chilometri quadrati ed oltre 23 mila abitanti, c’è già la data del referendum: consultivo. Si svolgerà a primavera in concomitanza con le prossime elezioni politiche, previa intesa con il ministero dell’Interno. Per poi, se i sì prevarranno, andare al voto nel 2014. La decisione è stata pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana all’inizio del mese. Intanto nella regione famosa, almeno un tempo, per il suo acceso campanilismo, altri comuni si fanno avanti e decidono di fondersi. Succede nell’aretino, a Castelfranco di Sopra e Pian di Scò, che insieme contano circa 10 mila abitanti e 55 chilometri di superficie. Su richiesta delle due amministrazioni comunali la giunta ha infatti approvato una proposta di legge, da inviare in Consiglio regionale, per l’istituzione del nuovo comune di Castelfranco Piandiscò. L’obiettivo è esser pronto per il 1 gennaio 2014. Come per Incisa e Figline Valdarno, che prima del 1852 erano un’unica comunità che poi il granduca Leopoldo divise, la scelta è il frutto di un percorso di avvicinamento avviato da anni: prima sinergie occasionali, poi la gestione associata di sempre più settori, quindi l’avvio di un processo di partecipazione e discussione tra i cittadini, la garanzia comunque di servizi decentrati e alla fine la decisione di fondersi, con il vantaggio di economie di scala in grado di assicurare, magari allo stesso costo, servizi migliori e un risparmio sui costi della politica, comunque già assai contenuti per un piccolo comune. Con un premio: gli incentivi che la Regione Toscana assicura ai Comuni che hanno deciso di fondersi, 150 mila euro l’anno ciascuno, per cinque anni. Nel caso di Incisa e Figline Valdarno sono un milione e mezzo di euro. Altrettanti per Castelfranco di sotto e Pian di Scò.  
   
   
LEGGE 50/50, VENDOLA SCRIVE A INTRONA  
 
Bari, 25 ottobre 2012 - Di seguito la lettera che il Presidente Vendola ha inviato ieri al Presidente del Consiglio Onofrio Introna per sollecitare i lavori della Vii Commissione Consiliare sulla proposta di legge di iniziativa popolare 50/50 sulla rappresentanza di genere. "Caro Presidente, le 30.000 firme raccolte per la presentazione della proposta di legge di iniziativa popolare 50/50 sul riequilibrio della rappresentanza di genere, avanzata da una larga platea di donne, appartenenti ai partiti, ai movimenti, alle associazioni e agli enti di parità meritano una risposta immediata da parte del Consiglio regionale. Ti invito pertanto a sollecitare e a vigilare affinché i lavori della Vii Commissione consiliare abbiano, nella prossima seduta, all’ordine del giorno l’esame della proposta di legge su “Disposizioni in materia di riequilibrio della rappresentanza di genere nelle elezioni del Consiglio Regionale”, come da impegno preso martedì 16 u.S. Con le donne del Comitato Promotore. Mi auguro altresì che la discussione arrivi in Consiglio quanto prima in modo da scongiurare quanto accaduto in altre Regioni in tempi recenti. Noi sappiamo quanto male farebbe alla politica un incidente di percorso di questo genere".  
   
   
ELEZIONI REGIONALI IN SICILIA: SALA STAMPA AL DIPARTIMENTO AUTONOMIE LOCALI  
 
Palermo, 25 ottobre 2012 - In occasione delle elezioni regionali del 28 ottobre prossimo, nei locali del dipartimento delle Autonomie locali (via Trinacria 34/36 a Palermo), sara´ allestita una sala stampa dalla quale i colleghi giornalisti potranno seguire le operazioni di scrutinio. La sala stampa, nella quale sara´ attiva una rete wi-fi per i collegamenti internet, sara´ aperta lunedi´ 29 a partire dalle ore 9.00. Per potervi accedere e´ necessario un accredito rilasciato direttamente dall´Ufficio elettorale. Le richieste dovranno essere indirizzate via mail all´Ufficio elettorale (gcorso@regione.Sicilia.it) e, per conoscenza all´Ufficio stampa della Regione (ufficiostampa@regione.Sicilia.it).  
   
   
STATISTICA, DAI PRIMI DATI DEL CENSIMENTO 2011 UNA ´FOTO´ IN ANTEPRIMA DI FIRENZE POPOLAZIONE, LAVORO, CASA  
 
 Firenze, 25 ottobre 2012 - Una ‘foto’ aggiornata della città attraverso le prime analisi dei dati del Censimento 2011: in Palazzo Vecchio si è tenuta la ‘Seconda giornata italiana della Statistica’, dove sono stati presentati i nuovi dati su Firenze e la sua popolazione. Dati che, seppur provvisori, sono stati elaborati dai i tecnici del Comune in maniera articolata e approfondita: “Firenze, come solo altre otto città in Italia – ha spiegato l’assessore Cristina Giachi che ha aperto l’incontro - si è avvalsa della facoltà di registrare autonomamente i dati dei questionari cartacei pervenuti; da questo lavoro emergono aspetti di grande interesse per la città, sia negli aspetti demografici, sia in quelli del lavoro e dell’istruzione, sia in quelli territoriali”. Una tempestività nell’analisi non fine a se stessa, aggiunge l’assessore: “Già adesso i nostri tecnici sono al lavoro per utilizzare le informazioni del censimento (sia della popolazione, sia degli edifici e delle abitazioni) a supporto della revisione degli strumenti di pianificazione e attuazione urbanistica”. I dati sono stati suddivisi in quattro grandi aree: popolazione, occupazione, cittadinanza, abitazione. Vediamo in dettaglio una sintesi di quanto è emerso. Famiglie, giovani e anziani - Le aree di Firenze più giovani sono il centro storico, Peretola-brozzi e in Oltrarno le zone intorno a via Pisana; le aree più vecchie sono la zona di viale Europa, via D’annunzio e via del Pollaiolo. La popolazione femminile è ovunque più vecchia di quella maschile. La popolazione straniera è molto più giovane rispetto a quella italiana: ha più di 75 anni il 14,0% dei fiorentini e solo lo 0,7% degli stranieri. La tipologia familiare più presente a Firenze è la famiglia unipersonale: sono composte da una persona sola il 40,2% delle famiglie. Occupazione, pendolarismo e istruzione - Il tasso di occupazione 20-64 anni è al 71,8% (77,4% per gli uomini, 66,8% per le donne). Tra gli occupati stranieri predominano quelli provenienti da Romania, Perù, Albania e Filippine. L’occupazione giovanile fra i 25 e i 34 anni è al 74,5%. Il 7,2% delle donne occupate lavora nel proprio alloggio, come anche il 17,6% degli occupati stranieri. La disoccupazione si stima al 7,0%, quella giovanile (15-24 anni) al 26,2%. Cittadinanze e mobilità territoriale - A Firenze l’incidenza degli stranieri sulla popolazione comunale è dell’11,3%. Le cittadinanze più presenti a Firenze sono Romania, Perù, Albania, Filippine e Cina, che complessivamente coprono il 55,1% della popolazione straniera. Il 2,2% dei cittadini italiani ha acquisito la cittadinanza dopo la nascita. Di questi, il 40,7% l’ha acquisita per matrimonio, il 56,6% per un motivo diverso. Il 95,3% dei censiti a Firenze si trovava nel proprio alloggio alla data del censimento. Dimora nell’attuale alloggio di residenza da meno di 1 anno il 7,4% dei censiti: di questi il 29,6% è straniero. Dimora da almeno un anno ma non più di 4 anni nell’alloggio di residenza il 16,2% della popolazione. Edifici e abitazioni - Gli alloggi censiti sul territorio del Comune di Firenze sono in aumento rispetto al Censimento del 2001 (1% circa). Il 69% degli alloggi è usufruito a titolo di proprietà, mentre il 22% è in affitto. La proprietà è diffusa maggiormente nella periferia (il rapporto proprietà/affitto raggiunge un massimo di 5), mentre l’affitto sale nel centro storico (il rapporto proprietà/affitto ha il suo minimo con 1,5). Il 75% dei cittadini italiani dichiara di vivere in un’abitazione di proprietà; per i cittadini stranieri il valore è del 10%. La superficie media degli alloggi è di 90 metri quadrati, nella periferia della città meno alta rispetto alle zone centrali. Gli alloggi in affitto hanno una metratura più piccola rispetto a quelli di proprietà. Il numero degli edifici censiti è anch’esso aumentato rispetto al 2001; nel centro storico è più diffuso l’utilizzo non residenziale, mentre le aree fuori dal centro abitato hanno pressoché carattere totalmente residenziale. L’epoca prevalente di costruzione degli edifici è antecedente agli anni ’40; mentre le condizioni in media sono buone. “L’uso di sistemi informatici geografici, insieme all’integrazione delle informazioni statistiche coordinate desumibili dagli archivi amministrativi, è il più potente strumento conoscitivo a disposizione delle comunità locali, quindi sia dei cittadini sia dei decisori pubblici – ha sottolineato l’assessore Giachi - Una buona parte di questa produzione di statistiche territoriali e di archivi georiferiti è disponibile sul nostro portale di open data, che si sta affermando come punto di interesse di primaria importanza, non solo a livello locale”. Al convegno di oggi, organizzato dal Comune insieme a Istat e alla Prefettura, oltre l’assessore sono intervenuti Anna Chiti Batelli, responsabile ufficio di Statistica della Prefettura; Bianca Maria Martelli, dell’ufficio Istat di Toscana e Umbria; Riccardo Innocenti, dirigente dell’ufficio comunale di Statistica; Gianni Dugheri, Massimiliano Sifone, Francesca Crescioli ed Elisa Bacci, tecnici dell’ufficio comunale di Statistica.  
   
   
COMUNITÀ MONTANE, CAMPANIA: CHIESTA LA LIQUIDAZIONE DI OLTRE 12 MILIONI DI EURO PER LE SPETTANZE DEGLI OPERAI FORESTALI  
 
Napoli, 24 ottobre 2012 - "In attuazione della risoluzione di indirizzo dell´ottava Commissione regionale, che mi ha chiesto di risolvere rapidamente il problema, ho inviato una nota all’ assessorato al Bilancio con cui ho sollecitato la liquidazione delle risorse destinate ai pagamenti dei dipendenti delle Comunità montane per l´anno 2011 e delle risorse destinate al piano Aib per il 2012." Così Daniela Nugnes, consigliere del presidente Caldoro per l´Agricoltura. "Si tratta di oltre 12 milioni di euro da destinare al pagamento delle spettanze degli operai forestali che operano all´interno delle Comunità montane, e che hanno una assoluta priorità, al fine di scongiurare una vera e propria emergenza sociale e conseguenti problemi di ordine pubblico”, conclude il consigliere Nugnes.  
   
   
UN SOSTEGNO ALL´IMPRENDITORIALITÀ DEI GIOVANI DEL TRENTINO  
 
Trento, 25 ottobre 2012 - "Investire sui giovani è condizione per avere un futuro positivo per la nostra comunità e l´aspetto dell´imprenditorialità giovanile è tanto particolare quanto importante. Noi abbiamo bisogno di nuove imprese e di nuovi imprenditori, abbiamo bisogno di valorizzare, anche sul piano delle imprese, i talenti che i ragazzi portano con loro. Quello a cui dunque puntiamo per il Trentino è mettere in campo una nuova batteria di strumenti, sia finanziari che organizzativi e di accompagnamento, e si tratta prima di tutto di fare spazio a nuove proposte, a nuove creatività, a nuova capacità di innovazione". Così Lorenzo Dellai, presidente della Provincia autonoma di Trento ha presentato il 23 ottobre , nella sede di piazza Dante, il nuovo importante progetto varato dalla Giunta provinciale per potenziare il sostegno alla nascita e allo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile. Obiettivo dell´iniziativa, che si affianca alle altre già avviate sul territorio in favore dei giovani, è accrescere la capacità di fare impresa in settori con elevate potenzialità di sviluppo e di creazione di posti di lavoro, e relativamente ad attività oggetto di processi di esternalizzazione da parte del settore pubblico. Oltre al suo impatto in termini economici ed occupazionali, il progetto consentirà anche di ampliare e migliorare l’offerta di beni e servizi alla persona e alla comunità. Per favorire la nascita di nuove imprese saranno creati - da qui al marzo 2013 - un fondo di capitale di rischio o di partecipazione riservato alle sole imprese sociali e un analogo fondo per tutte le altre imprese giovanili, nonché promossa la costituzione di hub specialistici. Per la realizzazione delle diverse misure previste verranno utilizzate le risorse europee, in particolare i fondi Fesr e Fse: complessivamente 19,5 milioni di euro nel periodo 2012-2014. Sarà inoltre creato un apposito sportello (con relativo sito web dedicato) a cui gli aspiranti imprenditori potranno rivolgersi per avere informazioni sulle opportunità loro offerte e sui servizi pubblici esternalizzati dall´ente pubblico. Le prime azioni verranno sviluppate entro dicembre 2012. Si segnala, infine, che è previsto il varo di un nuovo programma per il supporto di imprese tecnologiche, in particolare nel settore Ict, che sarà presentato nelle prossime settimane. Per l’attuazione di tale programma saranno coinvolti Trentino Sviluppo, gli enti di ricerca, Trento Rise e società di venture capital. Alla presentazione, accanto al presidente Dellai, l´assessore all´industria, artigianato e commercio, Alessandro Olivi, che ha ricordato come queste misure non siano alternative, bensì cumulabili con quelle già previste nell´ambito della legge 6; il dirigente generale Ivano Dalmonego e il professor Carlo Borzaga, che del Gruppo di lavoro per il sostegno all´imprenditoria giovanile è il coordinatore. I settori di intervento Nel Progetto si considerano imprese giovanili le imprese individuali costituite da soggetti con età non superiore a 35 anni, le imprese di persone in cui la maggioranza dei soci abbia un’età non superiore a 35 anni e gli organi di gestione siano composti in maggioranza da questi soci, le imprese di capitale dove la maggioranza del capitale sottoscritto da persone sia di proprietà di persone con età non superiore a 35 anni. I nove macrosettori che, per le loro caratteristiche e dinamiche di crescita, sono ritenuti particolarmente promettenti per lo sviluppo di nuova imprenditorialità, sono: Welfare; Benessere (Wellbeing); Cultura; Educazione; Servizi al turismo; Valorizzazione/tutela ambientale; Attività di comunicazione e gestione di dati e informazioni; Green economy; Agricoltura. Perché proprio questi settori e non altri? Le ragioni sono diverse. Vediamole in sintesi: - non sono ancora adeguatamente supportati dalle politiche pubbliche riguardanti la nuova imprenditorialità; - saranno probabilmente oggetto di esternalizzazione da parte delle amministrazioni provinciale e locali; - riguardano attività generalmente ad elevata intensità di manodopera e a bassa intensità di capitale; - sono caratterizzati da una domanda privata pagante in crescita, ma spesso ancora non facilmente individuabile ex-ante, in quanto relativa a bisogni non ancora completamente espressi; - sono in grado di promuovere innovazione sociale, intesa come ricerca di nuove modalità di risposta ai bisogni; inoltre, anche se non hanno natura tecnologica, possono utilizzare in modo innovativo le tecnologie disponibili; - sono in grado di assorbire una vasta gamma di competenze e profili professionali qualificati di cui c’è ampia offerta (soprattutto giovanile) e per i quali i canali di impiego tradizionali si stanno chiudendo; - sono caratterizzati dalla presenza sul territorio provinciale di diverse iniziative non ancora con veste imprenditoriale (volontariato/associazionismo) che potrebbero stabilizzare e potenziare l’attività, assumendo forme imprenditoriali; - sono meglio gestibili, in talune attività, data la natura dei servizi prodotti, da imprese di natura collettiva e non finalizzate al profitto, i cui fondatori, investitori e lavoratori dovrebbero essere motivati soprattutto dall’interesse per l’attività in sé e dalle possibilità occupazionali; - sono in grado di generare, oltre a risultati in termini economici e occupazionali, anche un significativo impatto sociale, incrementando i livelli di coesione della comunità provinciale e delle comunità locali e/o rafforzando alcuni settori economici (turismo). Le azioni per promuovere l’imprenditorialità giovanile - In termini generali, per promuovere la nascita e il consolidamento di imprese giovanili nei settori di interesse, oltre ad una razionalizzazione delle misure esistenti e ad un loro coordinamento con le potenzialità di utilizzo delle risorse europee, si è constatata l’esigenza di operare nella direzione di creare nuove opportunità di mercato (in particolare attraverso i processi di esternalizzazione), diffondere la conoscenza e l’informazione sul fare impresa, rafforzare i servizi di supporto ai giovani imprenditori, integrare gli interventi di sostegno economico. Nei settori individuati, la domanda è di origine pubblica, privata o mista. La domanda di natura pubblica può derivare, come detto, da esternalizzazioni di attività per servizi sia permanenti che a termine, come già avviene per molti servizi sociali (proprio la forte presenza del pubblico è uno dei limiti alla nascita di nuove imprese). La domanda privata è legata in genere all´esistenza di un bisogno non soddisfatto, ma che potrebbe emergere in presenza di un´offerta strutturata. La domanda mista è quella attivata da forme di sostegno pubbliche cui si aggiungono quote variabili di domanda privata (stimolata dall´´introduzione di voucher che possono essere utilizzati per l´acquisto dei servizi). Le nuove misure verranno attivate, come già detto, utilizzando i fondi europei. In particolare verranno riproposti i bandi per il sostegno alla creazione di iniziative imprenditoriali mediante "seed money", aprendo alle imprese che operano nel campo dell’innovazione sociale. I bandi possono prevedere il finanziamento di servizi per l’avvio dell’idea imprenditoriale, l’accompagnamento alla gestione e il consolidamento dell’attività, compresi i servizi di tutoraggio. Si pensa inoltre ad attivare un bando “seed money” per la creazione di hub specialistici. Vediamo ora più nel dettaglio alcune delle misure contenute nella proposta di Progetto: - predisporre (entro dicembre 2012) un piano pluriennale delle esternalizzazioni per le attività e i servizi attualmente riconducibili all’area pubblica; - valutare la possibilità di privilegiare imprese costituite in parte o in tutto da giovani, nell’ambito degli spazi di discrezionalità previsti dalla disciplina sugli appalti con riferimento alla fornitura di servizi e lavori, con particolare riferimento agli ambiti oggetto di esternalizzazione; - prevedere standard per i servizi esternalizzati, adeguati ma non eccessivi, condizioni di partecipazione ai bandi non restrittive per le nuove imprese e convenzioni con enti pubblici che consentano la possibilità di accesso ai servizi anche da parte di soggetti paganti; - diffondere l’informazione sulle opportunità che derivano dal piano delle esternalizzazioni e sugli strumenti a sostegno della nascita di imprese. A tal fine è necessaria la costituzione di uno sportello fisico unico e di un sito web specifico. Lo sportello, dovrebbe funzionare come centro di consulenza generica e di smistamento a centri (hub) con competenze specifiche nei singoli settori individuati; - promuovere (entro febbraio 2013) la costituzione di hub specialistici, presso soggetti soprattutto nel comparto privato, aventi adeguata competenza settoriale, per la consulenza specifica sullo sviluppo dell´idea imprenditoriale, che offrano ai futuri imprenditori luoghi di incontro, di scambio di idee, servizi di base per lo sviluppo del loro progetto di impresa e, se necessario, gli spazi per la realizzazione dell’attività per un periodo limitato; - favorire la nascita e lo sviluppo dell’impresa nelle diverse fasi, mediante il sostegno alll’acquisizione di servizi per la formazione e l’avvio dell’idea imprenditoriale (preincubazione e incubazione), all’accompagnamento alla gestione organizzativa e amministrativa nei primi (tre) anni e al successivo consolidamento dell’attività; - promuovere (entro marzo 2013) la costituzione di un fondo di capitale di rischio o di partecipazione, con una quota pubblica inferiore al 50%, riservato alle sole imprese sociali; un fondo di capitale di rischio per le altre imprese giovanili con le stesse caratteristiche del precedente; - valutare, compatibilmente con la disciplina europea sugli aiuti di Stato, la possibilità di misure di sostegno alla copertura delle spese di gestione nei primi anni di attività dell’impresa; - prevedere per gli enti pubblici la possibilità di mettere a disposizione delle imprese, gratuitamente o a costi contenuti, strutture pubbliche non utilizzate, a fronte della presentazione di un valido progetto di impresa; - stabilizzare le risorse finanziarie pubbliche destinate agli interventi di sostegno alla domanda privata di servizi sociali ed educativi da parte delle famiglie (voucher) anche attraverso l´utilizzo delle risorse comunitarie; - promuovere lo sviluppo della cultura imprenditoriale, per agevolare la formazione di capitale umano con capacità imprenditoriale, con iniziative in ambito scolastico e orientando a tal fine i Piani giovani di zona e d’ambito. Gruppo di lavoro - Per la messa a punto del Progetto, la Giunta provinciale ha costituito, senza ulteriori oneri a carico del bilancio provinciale, un Gruppo di lavoro, con il duplice scopo, da un lato, di effettuare una ricognizione e un’analisi critica delle misure rivolte alla promozione dell’imprenditorialità giovanile attivate dai soggetti pubblici e privati operanti sul territorio provinciale e, dall’altro lato, di avanzare nuove proposte di intervento. Del gruppo di lavoro, incardinato presso il Servizio Programmazione della Provincia, fanno parte, in qualità di componenti del Comitato per lo sviluppo provinciale, i professori Carlo Borzaga, come coordinatore, e Enrico Zaninotto, esperti di Euricse, della Provincia e degli enti strumentali, rappresentanti dei settori economici, degli istituti di credito, della cooperazione, del volontariato.  
   
   
EMPOLI: AGENZIA ASEV: PROGETTO TRASNAZIONALE DAISS  
 
 Empoli Valdelsa, 25 ottobre 2012 - Uno strumento on line per fornire la soluzione migliore, sia per i datori di lavoro che per le persone in cerca di occupazione, offrendo un valido aiuto nel processo di selezione del personale. Stiamo parlando di Daiss – Job Matching Diagnostics for Assessing Soft Skills and Work Role Preferences. L´asev – Agenzia per lo Sviluppo Empolese Valdelsa è uno degli 8 partner europei di questo progetto, cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Lifelong Learning, sottoprogramma Leonardo da Vinci–trasferimento dell’innovazione. Daiss ha la durata di 24 mesi: iniziato a settembre 2011, terminerà a settembre 2013. C´è bisogno di una maggiore collaborazione tra le aziende in cerca di personale e il mondo dell´istruzione e della formazione per fornire il giusto mix di competenze alle persone ed evitare una sottoutilizzazione dei talenti e delle potenzialità. La sfida di questo progetto è quella di rivolgersi sia ai bisogni della domanda (datori di lavoro) che dell´offerta (agenzie di formazione professionale ed adulti in cerca di occupazione) per quanto riguarda le competenze trasversali. Quando bisogna trovare il miglior candidato per un posto di lavoro, le competenze trasversali, ovvero quelle capacità che raggruppano le qualità personali, l’atteggiamento in ambito lavorativo e le conoscenze nel campo delle relazioni interpersonali, costituiscono spesso il fattore decisivo. Daiss si propone di adattare e trasferire uno strumento innovativo di diagnosi per l’autovalutazione delle soft skills e delle preferenze per lo stile di lavoro delle persone. Il software Daiss potrà essere usato anche dalle aziende. Queste saranno guidate nella creazione di un profilo dettagliato del candidato ricercato, che sarà poi alla base del Job Matching (l’ incrocio tra la sua ricerca ed i profili dei candidati presenti nella banca dati Daiss). Le imprese avranno quindi, oltre ad un valido aiuto per elaborare un annuncio per un posto vacante e per una prima fase di selezione dei candidati adatti, anche dei consigli sulle domande da fare durante il colloquio di lavoro e su come ottenere il massimo dalla persona che assumeranno. Il progetto Daiss vuole trasferire ed adattare anche al mercato di altri Paesi, tra cui l’Italia. Questa tecnica innovativa, già in uso nel Regno Unito, creata dal partner inglese Apricot Training Management e collaudata da University of Cambridge. Dal 25 al 27 settembre 2012 a Bucarest (Romania) si è svolto il terzo meeting transnazionale del partenariato Daiss. Al centro dell´incontro, la preparazione del primo Test Pilota del progetto, che si svolgerà da ottobre a novembre in sei Paesi europei. In questo modo sarà testata “sul campo” la validità del nuovo strumento e saranno apportate eventuali migliorie. Uno strumento innovativo, dunque, utilissimo per parlare dell’importanza delle competenze trasversali e per far incontrare in maniera proficua chi è alla ricerca del lavoro ideale e chi, invece, è alla ricerca della persona adatta a una certa occupazione. Info: www.Daiss-project.eu   
   
   
FVG; PIÙ FORMAZIONE E NO TAGLI NELLA FINANZIARIA 2012  
 
 Udine, 25 ottobre 2012 - Il Lavoro non subirà tagli nella Finanziaria 2012. La rassicurazione è stata fornita dall´assessore regionale Angela Brandi, in apertura del suo intervento al seminario Imprenderò, svoltosi ieri alla Camera di commercio di Udine. "E´ un segnale forte ed importante - ha commentato Brandi - in un momento delicato quanto fondamentale per l´economia e per i cittadini del Friuli Venezia Giulia". Le politiche attive per incentivare l´imprenditorialità messe in campo dalla Regione, ha poi spiegato l´assessore, hanno finora contribuito alla creazione di oltre 1.500 nuove imprese in Friuli Venezia Giulia tra il 2007 ed oggi. In particolare, gli incentivi concessi a favore dei disoccupati per riconvertire la propria professionalità da lavoro dipendente ad autonomo hanno consentito l´avvio di 924 aziende (417 in provincia di Udine, 210 a Pordenone, 152 a Trieste e 145 a Gorizia) tra il 2077 e il 2011, passando da 86 a 318 richieste all´anno. Più donne che uomini, il 65 per cento inferiore ai 45 anni e otto su dieci ditte individuali. Nel corso del primo semestre 2012, inoltre, sono state presentate 153 ulteriori domande, con una proiezione superiore a quota 300 per fine anno. Proprio Imprenderò, invece, nelle prime due edizioni ha supportato la nascita di 350 nuove imprese e la terza edizione, ha commentato Brandi, è stata progettata in piena crisi produttiva ed occupazionale, orientandola a fornire risposte concrete ipotizzando azioni che riguardano il passaggio generazionale e la trasmissione d´impresa, lo spin-off aziendale, la formazione continua e la creazione di nuove imprese. Citando gli interventi della Regione, l´assessore si è soffermata anche sui finanziamenti a sostegno delle spese di avvio e di funzionamento nei primi tre anni di attività professionale, sui 400 mila euro del Fondo sociale europeo collegati a Imprenderò e rivolti a sostenere il momento dello start up e, infine, sull´anticipazione (erogata dall´Inps) in unica soluzione dei trattamenti di sostegno al reddito per l´avvio di impresa o di lavoro autonomo, quest´ultima relativa ai trattamenti di Cigo, Cigs, Cigs in deroga, Mobilità e indennità di disoccupazione. "Guardando al futuro - ha aggiunto - pensiamo che tutte le politiche di lavoro attuali potrebbero essere riconfermate, con la possibile aggiunta di una seconda linea di formazione continua che affronti l´aggiornamento di categorie fino ad oggi escluse dal campo della formazione finanziata dal pubblico quali, soprattutto, le partite iva senza Ordine professionale, i lavoratori parasubordinati, i coadiuvanti familiari e gli associati in partecipazione". Facendo un´analisi ad ampio spettro, Brandi ha infatti sottolineato la diminuzione pari al 12 per cento del lavoro indipendente dal 2007 al 2011 (-15 mila unità, da 121 mila a 106 mila), mentre nello stesso periodo è aumentato di 4 mila unità il lavoro dipendente (da 401 mila a 405 mila). "Insisto nell´evidenziare - ha concluso - l´importanza del lavoro indipendente nel rilanciare e cogliere una nuova stagione di sviluppo". Nel corso del seminario, aperto dal presidente dell´Azienda speciale Ricerca e Formazione della Camera di commercio di Udine, Giorgio Colutta, e conclusa dall´esposizione delle singole esperienze di nuovi imprenditori, l´assessore al Lavoro della Provincia di Udine, Daniele Macorig, ha assicurato che i Centri per l´Impiego friulani diventeranno un punto di informazione globale, offrendo un servizio costante e sempre più personalizzato.  
   
   
5 CORSI DI FORMAZIONE IN SETTORI INNOVATIVI IN PROVINCIA DI PRATO  
 
Prato, 25 ottobre 2012 - La Provincia destina oltre 460 mila euro, attraverso il Fondo sociale europeo, per finanziare 5 corsi di formazione che si caratterizzano per gli ambiti innovativi delle professionalità e per la grande attenzione alla fase dell´incontro con le aziende disponibili agli stage e interessate ad una successiva assunzione. Sul piatto c´è infatti anche un incentivo economico per le imprese che assumono. Ieri mattina la vice presidente della Provincia Ambra Giorgi, la dirigente del settore Formazione e Lavoro della Provincia Franca Ferrara e i rappresentanti delle agenzie capofila dei vari progetti, cioè Toscana Formazione, Cesvip, Formatica e Qu.in, hanno presentato a palazzo Buonamici il pacchetto di corsi, tutti di 300 ore e destinati a 15 persone disoccupati o lavoratori in cigs e mobilità e tutti in svolgimento fra l´autunno 2012 e l´inizio dell´estate 2013. “Si tratta di ambiti professionali innovativi o comunque appetibili per il mercato del lavoro – ha spiegato Giorgi – Abbiamo infatti chiesto alle agenzie formative che ci hanno presentato i progetti di corredarli con un pacchetto di aziende disponibili ad ospitare gli stage e magari anche a fare assunzioni. Proprio per questo abbiamo anche previsto un incentivo (che arriva al massimo a 5.500 euro) per le imprese che decideranno di assumere al termine del corso”. Gli avvisi di selezione per chi volesse partecipare ai corsi saranno pubblicati entro pochi giorni dalle agenzie formative che realizzano i vari corsi. Informazioni si possono avere dal servizio Formazione e Lavoro della Provincia, in particolare gli avvisi saranno pubblicati sul sito della Provincia www.Provincia.prato.it, e dal Centro per l´impiego. Vediamo meglio i 5 progetti. Webcom - 78 mila euro è il finanziamento destinato al corso per coordinatore delle attività commerciali on-line. L´agenzia capofila è Toscana Formazione, partner Enaip Toscana. Il comparto è quello delle vendite on line. L´obiettivo formativo è l’acquisizione di competenze specialistiche nel campo della gestione dei servizi di e-commerce, dalla gestione operativa alla promozione e al marketing. I corsisti impareranno a gestire un sito di e-commerce, compresi gli aspetti legati alle transazioni e alla logistica, a curare il profilo dell’azienda sui social network, a interagire con i portali istituzionali e commerciali nel settore, attuare politiche di customer care e rilevazione di customer satisfaction on line, suggerire e realizzare azioni di web marketing innovativo utilizzando anche le applicazioni per smartphone e tablet. Il corso di formazione prevede 150 ore di stage, si svolge da dicembre 2012 a maggio 2013 e comprende orientamento, accompagnamento e follow up individuale dei partecipanti da una parte e individuazione delle aziende disposte all’assunzione (anche attraverso l’incentivazione economica) dall´altra. For.te. – Finanziato con 106 mila euro il corso si inserisce nel settore dello sviluppo forestale e della tutela del territorio. Capofila è l´agenzia Cesvip, partner è Workopp Spa. La figura professionale a cui si fa riferimento è quella dell´operatore forestale, con due aree tematiche principali: forestazione e gestione del bosco e ingegneria naturalistica (palizzate, riassestamento territorio per alvei fluviali). Il percorso formativo prevede 300 ore, al termine ciascun allievo sarà in grado di operare con competenza e capacità nell´ambito della gestione forestale e della manutenzione e salvaguardia dell´ambiente montano. Il corso prevede 150 ore di stage da novembre 2012 a giugno 2013 e anche l´orientamento individuale. E´ prevista l´erogazione di una indennità di frequenza (2,35 euro all´ora). Alcune delle realtà sostenitrici dell´intervento hanno già manifestato l´interesse a selezionare per una futura assunzione alcuni dei corsisti. Bio.ene.r – Finanziato con 116 mila euro questo corso fa riferimento al settore delle biomasse e delle energie rinnovabili. L´agenzia capofila è Formatica, partner il Laboratorio Archimede, il progetto prevede un percorso di orientamento e formativo e attività di ricerca delle aziende in grado di ospitare gli stage e disponibili all’assunzione integrato da aiuti all’occupazione per almeno 5 partecipanti. Rivolto a persone in possesso di diploma di scuola media superiore, il progetto darà priorità a chi ha più di tre anni di esperienza di lavoro nel settore delle energie rinnovabili e dell’impiantistica, ai laureati in Ingegneria o Architettura, ai diplomati geometri o periti industriali e ai disoccupati over 40. Il corso inizia quanto prima e terminerà a giugno 2013, sono previste 165 ore di stage. Agrimarketing – 116 mila euro è il finanziamento per il corso che riguarda la promozione e commercializzazione dei prodotti agricoli. L´agenzia capofila è Toscana Formazione, partner il Centro assistenza imprese Coldiretti Toscana. L’obiettivo è di formare 15 allievi, da inserire in aziende agricole, in grado di implementare le strategie di marketing e di vendita in una qualsiasi impresa, con una precisa pianificazione di interventi basati sul web e sfruttando adeguatamente le leve commerciali offerte dalle tecnologie del Web 2.0. Il percorso integrato di orientamento, formazione e accompagnamento individualizzato sviluppa competenze specialistiche di marketing e web marketing. I partecipanti dovranno essere in possesso di un titolo di istruzione secondaria superiore, la metà potranno essere donne. Il corso si svolge da novembre 2012 a maggio 2013 con 300 ore complessive di cui 150 di stage. Shopping – 50 mila euro è il finanziamento assegnato a questo corso che ha per tema il processo di vendita, dalla gestione del magazzino al contatto con il cliente. L´agenzia capofila in questo caso è Qu.in. Il progetto è strutturato in modo da integrare la parte formativa sia in aula che “on the job” (cura del processo di vendita, gestione del magazzino di un punto vendita). Particolare peso rivestirà l´attività di accompagnamento in itinere, consistente in un processo di bilancio competenze con finalità operative e di supporto allo sviluppo della consapevolezza e responsabilizzazione al ruolo professionale. L´attività di accompagnamento favorirà l´individuazione di aziende disposte all´assunzione, anche attraverso un incentivo economico. I destinatari dovranno essere residenti nella Provincia di Prato e nei Comuni di Calenzano, Campi Bisenzio, Agliana, Quarrata e Montale.  
   
   
OGGI AL VIA IL FESTIVAL DELLA FAMIGLIA  
 
Riva del Garda, 25 ottobre 2012 - Il Festival della Famiglia, che si svolgerà - sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica - a Riva del Garda dal 25 al 27 ottobre, sarà anche in diretta streaming: sul sito www.Festivalfamiglia.it vi sarà infatti la cerimonia di chiusura (il 27 ottobre alle 12), previste inoltre dirette televisive su Telepace (la conferenza del 25 ottobre alle 15.30 e la chiusura del 27 ottobre) e differite sulle reti locali (Tca e Rttr). Organizzato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le politiche alla famiglia e dalla Provincia autonoma di Trento, con la collaborazione del Comune di Riva del Garda, il Festival prevede tre giorni di serrato confronto, a livello tecnico, scientifico e politico, su tutti gli aspetti legati alla vita della famiglia contemporanea e al suo ruolo nell’economia e nella società. Il Festival sarà inaugurato giovedì pomeriggio nel cortile interno della Rocca di Riva del Garda, alle 14.30, dal ministro per la Cooperazione Internazionale e l´integrazione Andrea Riccardi e dall´assessore alla salute e politiche sociali della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi. Nell´apertura di giovedì, ad affiancare il ministro Riccardi e l´assessore provinciale Rossi vi saranno il sindaco di Riva del Garda, Adalberto Mosaner e l´arcivescovo di Trento monsignor Luigi Bressan. Questi gli orari in cui saranno trasmesse le differite su Tca. Trentino Tv: giovedì 25 ottobre ore 21.30: Cerimonia di apertura (l´evento è in programma il 25 ottobre alle 14.30); venerdì 26 ottobre ore 21.30: Politiche per la famiglia e crisi economica (l´evento è in programma il 25 ottobre alle 15.30); sabato 27 ottobre ore 16.00: I Processi educativi (l´evento è in programma il 26 ottobre alle 9); sabato 27 ottobre ore 21.30: Cerimonia di chiusura (l´evento è in programma il 27 ottobre alle 12), Infotrentino (canale digitale) E Infotrentino (canale satellitare 838 Sky): giovedì 25 ottobre ore 21.30: Cerimonia di apertura; venerdì 26 ottobre ore 21.30: Politiche per la famiglia e crisi economica; sabato 27 ottobre ore 16.00: I Processi educativi; sabato 27 ottobre ore 21.30: Cerimonia di chiusura. Tnn: venerdì 26 ottobre ore 16.00: Cerimonia di apertura; venerdì 26 ottobre ore 20.30: Politiche per la famiglia e crisi economica; sabato 27 ottobre ore 16.00: I Processi educativi; domenica 28 ottobre ore 16.00: Cerimonia di chiusura. Questi invece gli orari delle differite trasmesse su Rttr: giovedì 25 ottobre ore 23.00: Cerimonia di apertura (l´evento è in programma il 25 ottobre alle 14.30); venerdì 26 ottobre ore 23.00: Smart Cities e Digital-divide (l´evento è in programma il 26 ottobre alle 15); domenica 28 ottobre ore 15.00: Comunicare e Informare (l´evento è in programma il 26 ottobre alle 17); sabato 27 ottobre ore 21.20: Cerimonia di chiusura (l´evento è in programma il 27 ottobre alle 12). Il sito ufficiale del Festival accoglierà la diretta streaming della cerimonia di chiusura e le gallerie di foto riferite ai vari eventi. Per informazioni e per il programma aggiornato: www.Festivalfamiglia.it    
   
   
UNA FESTA DELLA FAMIGLIA 2012 RICCA DI IDEE  
 
Aosta, 21 ottobre 2012 - Le famiglie valdostane sono in grado di fare rete, creare occasioni di confronto e relazione, associarsi per venire incontro a esigenze condivise, rappresentano una risorsa importante, e meritano attenzione. Per valorizzarle appieno l’Assessorato della sanità, salute e politiche sociali, in collaborazione con altri assessorati, vari enti e associazioni, ha organizzato la seconda edizione della Settimana della famiglia. In programma, una serie di eventi diffusi su tutto il territorio regionale. La chiusura della manifestazione, al Palaindoor di Aosta, è stata l’occasione per coinvolgere e divertire grandi e piccoli con le Familieidi, piccole olimpiadi per famiglie, e con la festa per il decennale delle tate familiari. I valdostani hanno aderito volentieri alle tante attività proposte, come momenti di confronto e animazione, giochi, spettacoli, attività, forum aperti al pubblico, convegni, incontri. Albert Lanièce – Assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali - Questa edizione 2012 si è sicuramente evoluta rispetto alla prima. La caratteristica di questa settimana è stata una grande partecipazione da parte delle famiglie, della gente, e ci sono stati momenti particolarmente interessanti, come l’evento di giovedì scorso quando si è parlato di fiscalità e di indicatore economico, un argomento sempre più di attualità. Poi, ci sono stati nella settimana momenti per parlare dei servizi che noi, come amministrazione, portiamo sul territorio per le famiglie, come le tate familiari, e momenti di riflessione sulle famiglie in difficoltà, e infine spazi per parlare della mediazione familiare che da due anni è partita nella nostra regione. Abbiamo anche avuto la possibilità di ascoltare le famiglie, presenti con il Forum delle famiglie, che è stato molto attivo e direi molto propositivo sia nell’organizzazione che nella partecipazione agli eventi. Tra le varie iniziative, il concorso Regala un’idea per la famiglia, rivolto alle famiglie valdostane, a cui è stato chiesto di pensare a come fare rete efficacemente tra loro, valorizzando le risorse presenti nei nuclei familiari. All’assessorato della sanità, salute e politiche sociali sono pervenute 40 proposte da parte di cittadini provenienti da 16 comuni della regione. Albert Lanièce – Assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali - Questi progetti sono volti a creare contatti maggiori sul territorio tra nuclei familiari. Infatti una cosa che si dice molto spesso è che ormai le famiglie sono troppo isolate tra loro, hanno i loro problemi che devono risolverseli all’interno delle mura di casa. Questi progetti sono serviti a sollecitare le famiglie sul territorio a guardarsi attorno, per creare progetti che aiutino anche gli altri nuclei familiari. Questo è un aspetto di cui avremo sempre più necessità, perché anche se nella nostra regione non si tagliano i servizi sociali, sicuramente ci potranno essere delle riduzioni; quindi ritornare a quel ruolo che la famiglia aveva di collante, di componente che aiuta anche le altre famiglie in difficoltà, sarà elemento sempre più importante. Al primo posto ci sono ex aequo 5 famiglie provenienti da vari comuni valdostani, che non hanno partecipato assieme al concorso, ma hanno proposto delle idee simili per sensibilità, obiettivi, aree di intervento. Si tratta di Luca Fortunato Della Palma, di Nus, Umberto Tamborin, di Aosta, la famiglia Luberto, Silvia Sergi e Patrizia Zambon, di Gressan, e Stefano Brunod di Gressan. In seconda posizione troviamo il progetto Porte aperte alla famiglia, ideato dalla famiglia di Fulvio Pacifico Yon, di Donnas. Il bronzo va al Collettivo nonni alla riscossa, iniziativa suggerita da Maria Chiara Roffin, di Aosta. La giornata finale è stata l’occasione per celebrare la nascita della figura professionale della tata familiare in Valle d’Aosta con una grande festa. Sono dieci anni ormai che le tate valdostane crescono bimbi da 3 mesi a 3 anni in un ambiente sicuro e protetto, garantendo un servizio indispensabile. Albert Lanièce – Assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali - Le tate familiari sul nostro territorio sono una trentina e rappresentano un servizio particolare nell’ambito delle prestazioni per la prima infanzia nella nostra regione. Compiono 10 anni e costituiscono una possibilità molto flessibile per i comuni, soprattutto i piccoli comuni, di avere un servizio per la prima infanzia. Esse rispondono proprio alla necessità, in Valle d’Aosta, di una rete di servizi per la prima infanzia nelle vallate laterali. In questo modo l’Assessorato dà veramente una risposta alle coppie, soprattutto alle coppie giovani. La Settimana della famiglia si è conclusa in musica, con l’applaudita esibizione dei piccoli concertisti delle classi Suzuki dell’Istituto musicale, davanti a un pubblico di genitori entusiasti.  
   
   
DONNE IMMIGRATE E LAVORO  
 
 Trento, 25 ottobre 2012 - Accompagnare le donne immigrate della Val di Ledro in un progetto personalizzato costruito valorizzando i loro interessi, le loro esperienze e le loro capacità. Questo per dotare le “nuove trentine” degli strumenti necessari per affrontare il mercato del lavoro, tenendo conto delle reali esigenze del territorio. Era questo lo scopo dell´iniziativa denominata “Convivenza, lavoro e pari opportunità nelle scelte e nei percorsi lavorativi. Donne straniere per la valorizzazione delle differenze sociali e lavorative”. Il progetto è stato realizzato con il sostegno del Cinformi dell´assessorato alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza della Provincia autonoma di Trento, della Consigliera di Parità e del Comune di Ledro. Alla realizzazione dell´iniziativa hanno collaborato le cooperative sociali Arcobaleno ed Ephedra. Accanto a questa sinergia, il progetto ha potuto contare su una vasta rete territoriale di interlocutori: con il Comune anche la Scuola, la Biblioteca, la Casa di riposo, la Pro Loco e il mondo economico. I risultati dell´iniziativa sono stati presentati ieri presso l´Apsp Giacomo Cis di Bezzecca. Il percorso ha preso il via in Val di Ledro nell´aprile del 2011. Inizialmente, nella fase preparatoria, i coordinatori hanno conosciuto a fondo le capacità individuali delle donne immigrate e vi sono stati diversi incontri sul territorio per cogliere le specificità del mercato del lavoro locale. Nella seconda fase del progetto sono stati individuati diversi percorsi per le singole donne straniere mirati a conciliare le loro abilità con le richieste del territorio. Insieme sono state definite le priorità per promuovere un percorso di migrazione propositivo: le donne straniere, di origine africana e araba, hanno potuto potenziare l’apprendimento della lingua italiana e rafforzare la conoscenza del funzionamento della società di cui oggi fanno parte; hanno frequentato spazi di aggregazione per dialogare e mettere a confronto le proprie aspettative, per trovare coraggio e soprattutto per sconfiggere la solitudine che spesso accompagna lo scorrere delle loro giornate. Alcune donne di origine immigrata sono andate a scuola per imparare un mestiere; tutte hanno incontrato il mondo del lavoro per capirne le regole, le richieste e le reali possibilità. Ciò ha messo le “nuove trentine” nella condizione di poter affrontare adeguatamente il mercato occupazionale. E sono arrivati concreti risultati sul fronte dell´occupazione (presso gli operatori turistici della Val di Ledro); a testimoniarlo sono stati gli stessi datori di lavori, che hanno raccontato le loro positive esperienze con le donne di origine immigrata. Fra i risultati del progetto è stata sottolineata anche la collaborazione fra ente pubblico, privato sociale e istituzioni attive a vario titolo sul territorio. Ciò a vantaggio dell´inclusione sociale degli stessi migranti. Un obiettivo, questo, fra le priorità del Piano Convivenza approvato dalla Giunta provinciale su proposta dell´assessore alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza, Lia Giovanazzi Beltrami. L´intero percorso del progetto, dalle premesse ai risultati, è raccontato dal documentario realizzato da Format (il Centro audiovisivi della Provincia autonoma di Trento) proiettato nel corso dell´incontro a Bezzecca. Al video hanno collaborato i diversi soggetti che hanno contribuito alla realizzazione del progetto, accanto naturalmente alle testimonianze delle donne immigrate destinatarie dell´iniziativa e dei datori di lavoro. La regia del documentario è di Sarah Venturini, mentre le riprese sono di Stefano Visconti. La produzione è stata seguita dalla coordinatrice del progetto Claudia Mammani e da Mirko Montibeller e Andrea Cagol per il Cinformi. Alla presentazione sono intervenuti, fra gli altri, il Sindaco del Comune di Ledro Achille Brigà, il coordinatore del Cinformi Pierluigi La Spada (che tra l´altro ha portato il saluto dall´assessore Giovanazzi Beltrami), la Consigliera di Parità Eleonora Stenico, la coordinatrice del progetto Claudia Mammani, l´assessore comunale alla Cultura, Sport, Istruzione e Associazionismo Alessandro Fedrigotti, l´assessore comunale alle Politiche sociali Marcella Straticò, il Presidente dell´Apsp Giacomo Cis di Bezzecca Guido Trentini e il dirigente scolastico dell´Istituto Comprensivo di Ledro Maurizio Caproni.  
   
   
POLITICHE DI PREVENZIONE CONTRO LA VIOLENZA DI COPPIA IN EUROPA  
 
Firenze, 25 ottobre 2012 - Progetto “National Anti Ipv Plans-eu Database Nap” Conferenza Internazionale su: "Politiche di prevenzione contro la violenza di coppia in Europa: stato attuale e prospettive". Units (Università del Terzo Settore) con il Patrocinio della Regione Toscana e in collaborazione con Psytel (Francia) e Public Health-99 (Bulgaria) partner del progetto “National Anti Intra Partner Violence Plans-eu Database-nap”, cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Daphne Iii vi invita a partecipare alla conferenza internazionale Politiche di prevenzione contro la violenza di coppia in Europa: stato attuale e prospettive. La conferenza vuole essere un momento di riflessione e confronto sullo stato attuale in Europa e sulle raccomandazioni possibili ai vari Stati Membri per prevenire e curare il fenomeno della violenza di coppia. Alla conferenza parteciperanno rappresentanti delle Istituzioni Europee, Nazionali e locali e importanti organizzazioni ed enti che operano nel campo del contrasto alla violenza di genere a livello nazionale e internazionale. Sono previsti interventi di esperti internazionali sul tema, oltre che la presentazione pubblica dei risultati del progetto e del database realizzato. La conferenza sarà un momento rilevante anche per raggiungere il consenso sulle raccomandazioni che faremo alla Commissione Europea. Il convegno avrà luogo il 12 novembre 2012 presso l’Auditorium Santa Apollonia, Regione Toscana Via San Gallo, 25/a, Firenze. Ore 9.00 – 18.00. La partecipazione è gratuita, ma occorre registrarsi entro il 7 novembre 2012.  
   
   
LO SPORT COME ANTIDOTO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE, DAL PROGETTO “ANDROMACA” DI UDI E TIFOSE ROSSOBLU AI PROGRAMMI DEL NEO ASSESSORE NICOLÒ SCIALFA  
 
 Genova, 25 Ottobre 2012 - Lo sport, il calcio, come antidoto alla violenza sulle donne e per sostenere le iniziative in difesa del Centro antiviolenza di via Mascherona, a Genova, a rischio chiusura dopo i tagli delle ultime manovre finanziarie governative. Il progetto, con il patrocinio della Regione Liguria, frutto di una alleanza tra l’Udi - Unione Donne Italiane e le donne del club tifose rossoblu Genoa Red’n Blue ladies, è stato presentato in mattinata, nella sede di De Ferrari, presente il neo assessore allo Sport della Regione Liguria Nicolò Scialfa, insieme con la consigliera di Parità della Regione Liguria Valeria Maione, Marina Cassani dell’Udi e Marina Dondero. Per aiutare il Centro antiviolenza genovese, domenica 11 novembre 2012, in occasione della partita Genoa-napoli, le donne dell’Udi e del club genoano raccoglieranno fondi allo stadio Luigi Ferraris di Genova mettendo in vendita una speciale bandiera rossoblu. Il Centro ogni anno assiste mediamente oltre duecento donne in difficoltà, attraverso percorsi individuali, psicologici, legali. L’assessore Nicolò Scialfa, al suo “debutto” nel nuovo incarico, ha sottolineato come la Regione Liguria, oltre a seguire l’attività agonistica e l’impiantistica, voglia rilanciare l’educazione sportiva anche come “comprensione alla differenza di genere “e lavorare per avvicinare sempre di più lo sport alla scuola, ai giovani, ai disabili, al sociale, come antidoto alle tossicodipendenze, alla devianze, al male sociale, ma anche alla cultura e alla letteratura. Dalle poesie sul calcio di Umberto Saba, agli interventi, critici, nei confronti dello sport, del Premio Nobel Eugenio Montale sulle pagine del Corriere della Sera”.