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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Febbraio 2013
DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI BARACK OBAMA, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EUROPEO HERMAN VAN ROMPUY E IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA JOSÉ MANUEL BARROSO  
 
 Bruxelles / Washington, 14 Febbraio 2013 - "Noi, i leader degli Stati Uniti e l´Unione europea, siamo lieti di annunciare che, sulla base di raccomandazioni Usa-ue Gruppo ad alto livello sull´occupazione e la crescita co-presieduto dal delegato americano al commercio Kirk e europeo per il commercio commissario De Gucht, gli Stati Uniti e l´Unione europea saranno avviate le procedure interne necessarie per avviare negoziati per un commercio transatlantico e di partnership per gli investimenti. "La relazione economica transatlantica è già la più grande al mondo, che rappresentano la metà del risultato economico globale e di quasi un trilione di dollari in scambi di beni e servizi, e il sostegno di milioni di posti di lavoro su entrambi i lati dell´Atlantico. "Siamo impegnati a rendere questo rapporto un driver ancora più forte della nostra prosperità. A tale proposito, accogliamo con favore le raccomandazioni e l’ alto livello del Gruppo su come possiamo espandere ulteriormente il nostro commercio transatlantico e società d´investimento, promuovendo una maggiore crescita e più posti di lavoro di supporto. "Un alto livello del commercio transatlantico e di partnership per gli investimenti dovrebbe promuovere il commercio e la liberalizzazione degli investimenti e affrontare normativi e di altri ostacoli non tariffari. "Attraverso questo negoziato, gli Stati Uniti e l´Unione europea avranno la possibilità non solo di espandere il commercio e gli investimenti tra le due sponde, ma anche per contribuire allo sviluppo di regole globali che possano rafforzare il sistema multilaterale di negoziazione."  
   
   
UE, INTERVENTO: DEL PRESIDENTE BARROSO SUL COMMERCIO TRANSATLANTICO E PARTNERSHIP PER GLI INVESTIMENTI  
 
Bruxelles, 14 febbraio 2013 – “Signore e Signori, Sono lieto di annunciare oggi che l´Unione europea e gli Stati Uniti hanno deciso di avviare le procedure interne di negoziati con l´obiettivo di raggiungere un innovativo accordo di libero scambio: il commercio transatlantico e di partnership per gli investimenti. Sono lieto che, dopo la decisione politica presa insieme con il presidente Obama nel nostro 2011 Summit a Washington questo è ora possibile. Accolgo con favore l´impegno del presidente Obama a questo obiettivo comune e non vedo l´ora di lavorare a stretto contatto con lui per raggiungere questo obiettivo. Ci sono stati in passato diversi tentativi per avviare questo processo di negoziati, ma ogni volta che ci sono stati ostacoli e le resistenze. La Commissione europea è stata fortemente sostenendo questo passo in avanti molto importante, e vorrei ringraziare la comunità imprenditoriale su entrambi i lati dell´Atlantico per il loro sostegno. Sono sicuro che questo ha avuto un ruolo negli sviluppi positivi di oggi, e noi certamente bisogno del loro sostegno per i passi successivi. Un accordo futuro tra il mondo delle due potenze economiche più importanti sarà un game-changer. Insieme, costituiscono la più grande zona di libero scambio in tutto il mondo. Quindi questo negoziato sarà lo standard - non solo per il nostro futuro, il commercio bilaterale e gli investimenti, comprese le questioni di regolamentazione, ma anche per lo sviluppo delle regole del commercio globale. Un accordo futuro darà un forte impulso per le nostre economie su entrambi i lati dell´Atlantico. Sarà un accordo globale che vada oltre le tariffe, attraverso l´integrazione dei mercati e la rimozione delle barriere. Si stima che, quando questo accordo è in funzione, l´economia europea avrà uno stimolo di mezzo punto percentuale del nostro Pil - che si traduce in decine di miliardi di euro ogni anno e decine di migliaia di nuovi posti di lavoro. Questo ci offre una grande prospettiva in un momento in cui si stanno gradualmente facendo il nostro modo di ripresa. E, cosa più importante di tutte: è una spinta per le nostre economie che non costa un centesimo di denaro dei contribuenti. Per questi negoziati per avere successo, abbiamo bisogno - soprattutto - la volontà politica: il desiderio di rendere le nostre norme e regolamenti compatibili, e di tagliare le tariffe ogni volta che ha un senso ed è possibile. Così l´annuncio di oggi di avviare i negoziati invia un segnale positivo per le persone su entrambi i lati dell´Atlantico. Esso fornisce la garanzia che ´facciamo sul serio´ - se questo sia per i consumatori singoli o famiglie, le imprese o commercianti. L´annuncio di oggi dimostra che l´Europa e gli Stati Uniti sono partner strategici che sono disposti ad andare il miglio supplementare per rafforzare le loro economie insieme. Ora, questi negoziati non sarà facile. Ma riconosciamo anche che dobbiamo muoverci in fretta. A questo proposito, sono fiducioso che il misto ad alto livello relazione del gruppo di lavoro che è stato appena pubblicato ci fornisce un buon quadro per i futuri negoziati. In questo momento, il compito a portata di mano è quello di ottenere la palla il più presto possibile. La Commissione si muoverà rapidamente per presentare un mandato di negoziazione per i nostri Stati membri, in modo da poter avviare i negoziati il ​​più presto possibile, ancora durante la Presidenza irlandese del Consiglio. Sono stato felice di vedere l´impegno di tutti i 27 Stati membri, come espresso nelle recenti conclusioni del Consiglio europeo. Prima di iniziare, prima potremo giungere a una conclusione di successo e messo in atto il più grande affare commerciale bilaterale mai negoziato. Ora passo la parola a Karel de Gucht, che, a nome della Commissione e l´Unione europea, è stato co-presiede il Gruppo di lavoro ad alto livello con il rappresentante commerciale degli Stati Uniti.”  
   
   
UNIONE EUROPEA E STATI UNITI AVVIANO I NEGOZIATI PER UN COMMERCIO TRANSATLANTICO E DI PARTNERSHIP PER GLI INVESTIMENTI  
 
Bruxelles, 14 febbraio 2013 - L´unione europea e gli Stati Uniti hanno deciso di portare la loro relazione economica ad un livello superiore, accettando di avviare i negoziati per un commercio globale e contratti di investimento. Una volta conclusi i negoziati, questo accordo Ue-usa sarebbe il più grande accordo commerciale bilaterale mai negoziato - e si potrebbe aggiungere 0,5% di produzione annua economica dell´Ue. In una dichiarazione congiunta ( Memo/13/94 ) , Presidente degli Stati Uniti d´America Barack Obama, presidente della Commissione europea José Manuel Barroso e il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy ha sottolineato che attraverso questo negoziato, gli Stati Uniti e l´Unione europea dovrà l´opportunità non solo di espandere il commercio e gli investimenti tra le due sponde, ma anche per contribuire allo sviluppo di regole globali che possano rafforzare il sistema commerciale multilaterale. Il commercio transatlantico e di partnership per gli investimenti cercherà di andare oltre l´approccio classico di rimozione di tariffe e di apertura dei mercati in materia di investimenti, i servizi e gli appalti pubblici. Inoltre, si concentrerà sulle regole di allineamento e norme di prodotto tecnici che attualmente formano la barriera più importante per il commercio transatlantico. Gli studi dimostrano che l´onere dei costi supplementari dovuti a tali differenze regolamentari è equivalente a una tariffa di oltre il 10%, e addirittura del 20% per alcuni settori, mentre le tariffe classici sono intorno al 4%. La decisione fa seguito alle discussioni della scorsa settimana tra il commissario Ue al commercio Karel De Gucht e unisce agli affari commerciali Ron Kirk a Washington Dc. Presiedere il "Gruppo di lavoro ad alto livello sull´occupazione e la crescita", creato nel novembre 2011, hanno messo a punto una relazione che raccomanda l´avvio di negoziati per un accordo globale degli scambi e degli investimenti tra l´Unione europea e gli Stati Uniti d´America. Generali vantaggi economici - Il rapporto traffico transatlantico è la spina dorsale dell´economia mondiale. Insieme, l´Unione europea e gli Stati unisce conto per circa la metà del Pil mondiale (47%) e un terzo dei flussi commerciali mondiali . Ogni giorno beni e servizi di quasi € 2 miliardi di negoziati bilateralmente, contribuendo alla creazione di posti di lavoro e la crescita delle nostre economie. I legami economici tra le nostre economie sono profonde e diversificata, con le scorte di investimento complessivo superiore di € 2 miliardi di dollari. Lat est stime indicano che un accordo globale e ambizioso tra l´Unione europea e gli Stati Uniti potrebbe portare guadagni complessivi annuali dello 0,5% di aumento del Pil per l´Ue e un aumento del 0,4% del Pil per gli Stati Uniti entro il 2027. Questo sarebbe equivalente a € 86 miliardi di euro di reddito annuo aggiunto per l´economia europea e 65000000000 € di reddito annuo aggiunto per l´economia statunitense. Quale sarà questo accordo simile? I negoziati mirano a raggiungere risultati ambiziosi in tre grandi aree: a) l´accesso al mercato, b) questioni di regolamentazione e non tariffarie ba rriers, e c) le regole, i principi, e nuove modalità di cooperazione per affrontare le comuni sfide commerciali e opportunità globali. A) Accesso al mercato - Tariffe: L´obiettivo dichiarato del contratto è quello di ottenere il più vicino possibile alla rimozione di tutti i dazi sul commercio transatlantico di prodotti industriali e agricoli, con un trattamento speciale dei prodotti più sensibili. In generale, le barriere tariffarie transatlantiche sono attualmente relativamente bassi, con una media del 5,2% per l´Ue e del 3,5% per gli Stati Uniti (stime Wto). Tuttavia, data l´entità degli scambi commerciali tra l´Unione europea e gli Stati Uniti, le tariffe ancora imporre costi non trascurabili. Servizi: Entrambe le parti vogliono aprire i loro settori dei servizi, almeno tanto quanto i risultati raggiunti in altri accordi commerciali fino ad oggi. Allo stesso tempo, entrambe le parti cercheranno di aprire i loro mercati dei servizi in nuovi settori, come ad esempio nel settore dei trasporti. Entrambi i servizi di investimento ei capitoli affronteranno anche la sub-federale livello di governo. D´investimento: L´obiettivo è quello di raggiungere i massimi livelli di liberalizzazione e protezione degli investimenti che entrambe le parti hanno negoziato fino ad oggi in altri accordi commerciali. Appalti: società europee le cui attività dipende in materia di appalti pubblici rappresentano il 25% del Pil e 31 milioni di posti. Quindi, nuove opportunità di business può essere creato aprendo l´accesso ai mercati degli appalti pubblici a tutti i livelli di governo, senza discriminazioni per le imprese europee. B) Problemi di regolamentazione e le barriere non tariffarie: verso un mercato più integrato transatlantico - Nell´odierno relazioni commerciali transatlantiche, la barriera commerciale più importante non è la tariffa pagata alla dogana, ma i cosiddetti "dietro-le frontiere" ostacoli al commercio, quali , ad esempio, di sicurezza differenti o norme ambientali per le auto. Attualmente, i produttori che vogliono vendere i loro prodotti su entrambi i lati dell´Atlantico spesso la necessità di pagare e rispetto delle procedure per due volte per ottenere i loro prodotti approvati. L´obiettivo di questo accordo commerciale è quello di ridurre i costi inutili e ritardi per le imprese, pur mantenendo un elevato livello di protezione della salute, della sicurezza, dei consumatori e dell´ambiente. In questo spirito, entrambe le parti diretti ad adeguare per quanto possibile, o accettano reciprocamente i loro standard e procedure, attraverso la negoziazione di un accordo ambizioso sulle misure sanitarie e fitosanitarie (norme igieniche e sanitarie, ad esempio, per i prodotti alimentari), così come le barriere tecniche al commercio. Inoltre, si lavorerà sulla compatibilità di regolamentazione in settori specifici, come quello chimico, automobilistico, farmaceutico, e della salute come dispositivi medici. Operatori economici di entrambe le parti hanno fornito indicazioni su dove le barriere più significative si trovano. Dal momento che non tutte le divergenze normative possono essere eliminate in una volta sola, sia le parti prevedono un "accordo vivente" che consente una maggiore convergenza regolamentare progressivamente nel corso del tempo rispetto agli obiettivi definiti e scadenze. La zona di regolamentazione è dove il più alto potenziale beneficio è con questi negoziati commerciali . C) Affrontare le sfide in comune commercio globale e le opportunità nel 21 ° secolo Alla luce delle dimensioni e l´impatto del partenariato transatlantico sui flussi commerciali globali, i negoziatori riguarderà settori che vanno al di là del commercio bilaterale e anche contribuire al rafforzamento del sistema commerciale multilaterale. Diritti di proprietà intellettuale: Sia l´Ue e gli Stati Uniti sono impegnati a mantenere e promuovere un elevato livello di protezione della proprietà intellettuale, compresa l´applicazione. Data l´efficienza dei rispettivi sistemi, l´intenzione non è quella di tendere verso l´armonizzazione, ma di individuare una serie di questioni specifiche in cui le divergenze saranno prese in considerazione. Commercio e lo sviluppo sostenibile: Entrambe le parti intendono lavorare insieme sugli aspetti sociali e ambientali del commercio e dello sviluppo sostenibile, sulla base di ciò che ogni parte ha già sviluppato negli accordi commerciali esistenti. Altre sfide a livello globale e le opportunità rilevanti : Al fine di rendere questo un vero e proprio "21 ° secolo" accordo tenendo conto l´intreccio delle economie, entrambe le parti sono desiderosi di affrontare aspetti commerciali di agevolazioni doganali e commerciali, la concorrenza e imprese di proprietà statale, materie prime ed energia, le piccole e medie imprese e di trasparenza. Il gruppo ad alto livello di lavoro sulla crescita e l´occupazione - Al 28 Novembre 2011 Ue-usa vertice, i leader istituito un gruppo ad alto livello di lavoro sulla crescita e l´occupazione, guidata dal rappresentante al Commercio Usa Ron Kirk e il commissario Ue al commercio Karel De Gucht. Il gruppo di lavoro è stato incaricato di individuare le politiche e le misure per aumentare Ue-usa commercio e agli investimenti per supportare la creazione di posti di lavoro reciprocamente vantaggiosa, la crescita economica e la competitività internazionale. I Presidenti degli Stati Uniti e l´Unione europea ha chiesto al gruppo di lavoro di lavorare a stretto contatto con tutti i soggetti pubblici settore privato e delle parti interessate gruppi. Oggi la relazione finale è la conclusione di questo lavoro. Facendo seguito a una relazione interlocutoria del 18 Giugno 2012 , la relazione finale raccomanda l´avvio di negoziati per un commercio globale e contratto di investimento. Si delinea l´approccio congiunto di entrambe le parti sui principali parametri di tali negoziati e ne precisa in cui l´Unione europea e gli Stati Uniti hanno trovato un terreno comune e come intendono affrontare la vasta gamma di aree che fanno parte del contratto. I prossimi passi - Entrambe le parti ora prevede di iniziare le procedure interne che portano al lancio vero e proprio di negoziati al momento più presto possibile. Quanto riguarda l´Ue, la Commissione europea presenterà progetti di direttive negoziali al Consiglio, nel quale quest´ultimo deve decidere. Questo è previsto che si svolgerà verso la seconda metà del mese di marzo. L´amministrazione degli Stati Uniti prevede di inviare una notifica al Congresso innescare un periodo di 90 giorni sosta. Entrambe le parti mirano a far avanzare velocemente una volta che i negoziati sono stati avviati.  
   
   
COMMERCIO TRANSATLANTICO E DI PARTNERSHIP PER GLI INVESTIMENTI  
 
Bruxelles, 14 febbraio 2013 – L’intervento del commissario Ue al commercio Karel De Gucht sul commercio transatlantico e di partnership per gli investimenti: “ Grazie Signor Presidente. Buon pomeriggio signore e signori. Permettetemi di iniziare anche sottolineare la mia soddisfazione che la nostra relazione congiunta è ora pubblicata e dà sia in Europa e negli Stati Uniti il ​​´via libera´ di proseguire. Oggi la ´relazione finale´ ci fornisce le basi per realizzare questo ´commercio transatlantico e partnership per gli investimenti´, ma come ha sottolineato il Presidente - questa impresa non sarà facile. Idealmente, ci piacerebbe portare a termine questo lavoro in circa due anni da adesso - ma, più fondamentale della velocità è raggiungere un accordo ambizioso. E ´vero che un´ alleanza transatlantica economico ´sarà innovativo. Per noi l´occasione di modellare i nostri rapporti economici per decenni a venire, e di lavorare per regole globali. Siamo già partner commerciali più importanti del mondo - con le imprese tra di noi raggiungendo 2000000000 € al giorno. Ma ciò che si lega anche noi in questo momento - oggi - è la necessità di generare nuova crescita nelle nostre economie. Quindi, è il momento giusto per andare avanti. Ma cosa è questa storia? Prima di tutto, abbiamo ancora bisogno di smantellare tutte le restanti tariffe tradizionali e quindi abbiamo bisogno di fare testa-way sulle questioni relative all´accesso al mercato in altri settori quali gli appalti pubblici, i servizi e gli investimenti. Ora è importante capire che abbiamo già molto bassi regimi tariffari in vigore: in media un 4 per cento delle tariffe sulle importazioni. Quindi, il nostro obiettivo principale deve essere quello di affrontare gli ostacoli che si trovano dietro il confine doganale - come ad esempio le differenze di regolamenti tecnici, norme e certificazioni. Queste tempo spesso costi e denaro. Questo è dove si può fare un risparmio reale per le nostre imprese e un maggiore valore aggiunto per i consumatori. Infatti, tali barriere sono stimati equivalenti a schiaffi una tariffa tradizionale su un prodotto di tra 10 e 20 per cento - quindi il costo corrente di imprese e consumatori è elevato. Lasciate che vi faccia un esempio: le barriere di fronte a case automobilistiche europee sulle loro esportazioni verso gli Stati Uniti. Regole negli Stati Uniti e l´Unione europea in materia di sicurezza auto sono altrettanto rigoroso - come la sicurezza pubblica è sempre la nostra priorità assoluta. Così, forse ha senso guardare insieme a mettere in atto un sistema di ´mutuo riconoscimento´. Oltre a mantenere i livelli di sicurezza più severe e più alti per i consumatori, ma i produttori di risparmiare inutili costi doppi. Infine, abbiamo bisogno di lavorare insieme allo sviluppo di norme e standard globali che modellano il futuro contesto affari del mondo negli anni a venire. Allora, qual è il prossimo? Ogni lato deve ora seguire le procedure interne - per noi questo significa faremo ora un progetto di mandato al Consiglio. Il nostro obiettivo comune è quello di avviare i negoziati durante la ´Presidenza irlandese dell´Ue´ - quindi entro l´estate - e poi a portare avanti con loro il più rapidamente possibile. Grazie per il vostro tempo e saremo lieti di rispondere ad alcune domande.”  
   
   
UE: PRODOTTI PIÙ SICURI E CONDIZIONI DI PARITÀ NEL MERCATO INTERNO  
 
Bruxelles, 14 febbraio 2013 - Ieri la Commissione europea ha proposto nuove norme volte ad aumentare la sicurezza dei prodotti di consumo che circolano nel mercato unico e a potenziare la vigilanza del mercato per tutti i prodotti non alimentari, compresi quelli importati da paesi terzi. Questa iniziativa contribuirà a rafforzare la protezione dei consumatori e a creare condizioni di parità per le imprese. I prodotti non sicuri non dovrebbero raggiungere i consumatori o gli altri utilizzatori e grazie ad un´identificazione e a una tracciabilità migliori sarà possibile ritirarli rapidamente dal mercato. Una volta adottate dal Parlamento europeo e dal Consiglio, le nuove norme saranno applicate dalle autorità nazionali di vigilanza del mercato degli Stati membri, che potranno contare su una cooperazione rafforzata e disporre di strumenti migliorati per effettuare i controlli. Le due proposte legislative sono integrate da un piano pluriennale per la vigilanza del mercato che definisce 20 azioni concrete da realizzare entro il 2015 per migliorare la vigilanza del mercato nel quadro normativo attuale e fino all´entrata in vigore delle nuove norme. Antonio Tajani, Vicepresidente e Commissario europeo per l´Industria e l´imprenditoria, ha dichiarato: "Per cogliere tutti i benefici economici del mercato unico, abbiamo bisogno di una serie di norme di alta qualità sulla sicurezza dei prodotti e di un sistema di attuazione, efficace e ben coordinato a livello di Unione, che le sostenga. Un migliore coordinamento dei controlli di sicurezza dei prodotti, in particolare alle frontiere esterne dell´Ue, eliminerà la concorrenza sleale di operatori scorretti, disonesti o criminali". Tonio Borg, Commissario europeo per la Salute e la politica dei consumatori, ha aggiunto: "I consumatori si aspettano che i prodotti sul mercato europeo siano sicuri. Le imprese si aspettano di operare in condizioni di parità. Le autorità devono disporre di strumenti appropriati per operare in modo efficiente ed efficace. Il pacchetto di proposte che la Commissione ha adottato oggi mira a soddisfare queste aspettative. Siamo convinti che i consumatori, le imprese e le autorità nazionali trarranno grandi benefici da norme chiare e coerenti in tutto il mercato unico, da una vigilanza del mercato più efficace e da una migliore tracciabilità dei prodotti." Maggiore sicurezza dei prodotti e migliore vigilanza del mercato Attualmente la normativa dell’Unione in materia di vigilanza del mercato e sicurezza dei prodotti di consumo è frammentata e contenuta in diversi testi legislativi, il che crea lacune e doppioni. Le proposte legislative adottate oggi dalla Commissione consentiranno una maggiore coerenza tra le norme che disciplinano l’identificazione e la tracciabilità dei prodotti di consumo e miglioreranno il coordinamento del modo in cui le autorità eseguono i controlli sui prodotti e applicano le norme di sicurezza dei prodotti nell’Unione europea. Le modifiche fondamentali apportate dal pacchetto odierno sono: • l´allineamento degli obblighi generali degli operatori economici per garantire la sicurezza di tutti i prodotti di consumo, con responsabilità più chiare per i fabbricanti, gli importatori e i distributori, • strumenti più efficaci per far rispettare le prescrizioni di sicurezza e le altre prescrizioni connesse ai prodotti e per intervenire contro i prodotti pericolosi e non conformi in tutti i settori grazie ad un´unica serie di norme di vigilanza del mercato coerenti, • il miglioramento della tracciabilità dei prodotti di consumo lungo tutta la catena di fornitura, per dare una risposta rapida ed efficace ai problemi di sicurezza (p. Es. Richiami). A questo fine, i fabbricanti e gli importatori si assicurano che sui prodotti vi sia un´indicazione del paese d´origine o, qualora non sia possibile apporre tale indicazione sul prodotto a causa delle sue dimensioni o della sua natura, essa va apposta sull´imballo o su un documento che accompagna il prodotto. Per i prodotti fabbricati nell´Unione, tale indicazione fa riferimento all´Unione o a uno Stato membro specifico. L´indicazione d´origine integra i requisiti fondamentali in materia di tracciabilità riguardanti il nome e l´indirizzo del fabbricante. Tali informazioni possono aiutare le autorità di vigilanza del mercato a rintracciare il luogo effettivo di fabbricazione del prodotto e consentono di stabilire contatti con le autorità del paese d´origine, nel quadro della cooperazione bilaterale o multilaterale in materia di sicurezza dei prodotti di consumo, al fine di realizzare opportune azioni di monitoraggio, • l´istituzione di un sistema di vigilanza del mercato maggiormente cooperativo nell´Ue, • procedure semplificate per la notifica dei prodotti pericolosi e sinergie tra il sistema di allarme rapido esistente (Rapex) e il sistema di informazioni e comunicazione per la vigilanza del mercato (Icsms). Chi ne trarrà vantaggio e in che modo? • I consumatori – Prodotti sicuri e conformi in tutta l´Ue con un livello di protezione ancor più elevato. Ciò significa maggiore fiducia dei consumatori nel mercato interno. • I fabbricanti/le imprese – Norme più coerenti in tutti i settori di prodotti. Ciò significa ridurre i costi di adeguamento alla normativa per le imprese, in particolare per le piccole e medie imprese. Inoltre grazie ad un migliore coordinamento dei controlli di sicurezza dei prodotti si elimina la concorrenza sleale da parte di operatori disonesti o scorretti. Le proposte saranno ora discusse in sede di Parlamento europeo e di Consiglio. L´entrata in vigore della nuova normativa è prevista per il 2015. Contesto Nel mercato unico dell´Ue le merci circolano liberamente e i consumatori e le imprese possono acquistare e vendere prodotti nei 27 Stati membri dell´Ue e nei 3 paesi Efta/see, che hanno una popolazione totale di oltre 490 milioni di cittadini. Le norme di sicurezza dei prodotti dell´Ue, sostenute dalle attività di vigilanza del mercato svolte dalle autorità nazionali, sono alla base di un mercato unico sicuro. La direttiva 87/357/Cee sulle imitazioni dei prodotti alimentari e la direttiva 2001/95/Ce relativa alla sicurezza generale dei prodotti saranno sostituite da un nuovo e moderno regolamento sulla sicurezza dei prodotti di consumo. Le norme che disciplinano la vigilanza del mercato, che sono contenute in diversi atti legislativi saranno fuse in uno strumento giuridico applicabile a tutti i prodotti (non alimentari).  
   
   
PRODOTTI AUTENTICI E SICURI: L´EUROPA SCENDE IN CAMPO  
 
Milano, 14 febbraio 2013 – Il Vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, responsabile per l’Industria e l’imprenditoria, oggi 14 febbraio alle ore 14,30, Palazzo delle Stelline Corso Magenta, 61, presenta le nuove norme europee sulla sicurezza dei prodotti, la tracciabilità e l´efficacia dei controlli sul mercato. Le nuove norme introducono l´obbligo di indicare la denominazione dell´origine geografica del prodotto per tutti i non-food, dando così maggiore tutela a marchi come il "made in Italy". Il Vicepresidente Tajani discuterà di questi temi assieme a: Amalia Sartori, Presidente della Commissione per l´Industria, la Ricerca e l´Energia del Parlamento europeo; Patrizia Toia, Vicepresidente della Commissione per l´Industria, la Ricerca e l´Energia del Parlamento europeo; Giorgio Merletti, Presidente di Confartigianato; Michele Tronconi, Presidente di Sistema Moda Italia; Franco Colombo, Vicepresidente Confapi; Modera Alberto Orioli, Vicedirettore de Il Sole 24 Ore. Il dibattito affronterà i temi della sorveglianza di mercato e sicurezza dei prodotti, che svolgono un ruolo chiave per le imprese e i consumatori europei. Verrà anche discusso il tema della tracciabilità, elemento fondamentale per individuare ed eliminare rapidamente i beni pericolosi. In gioco non c´è solo la salute umana ma anche la competitività delle imprese sane, danneggiate da prodotti che sono a basso costo solo perché non sono fabbricati nel rispetto delle regole.  
   
   
BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI NOMINA BEN KNAPEN COME RAPPRESENTANTE DI BRUXELLES  
 
 Bruxelles, 14 Febbraio 2013 - La Banca europea per gli investimenti ha nominato Ben Knapen a un nuovo ruolo della banca Bruxelles rappresentativa di rafforzare l´impegno con i partner istituzionali e politici. Precedente esperienza ministeriale Ben Knapen che copre gli affari esteri, l´Europa e la politica di sviluppo darà un contributo significativo al rafforzamento del coinvolgimento effettivo della Banca europea per gli investimenti, come l´Europa a lungo termine istituto di credito. " La Bei è lieta di avere Ben Knapen che aderisce come capo del suo Ufficio di Bruxelles e Rappresentante alle istituzioni dell´Ue. Ben Knapen porta una grande esperienza di politica europea e di una rete all´interno delle istituzioni dell´Ue al suo nuovo ruolo e offrire un prezioso contributo alla nostra cooperazione con le istituzioni comunitarie. La sua esperienza passata di affari economici e politici europei e mondiali, e il suo precedente ruolo di un giornalista di punta contribuirà a rinvigorire il contributo dell´Europa a lungo termine istituto di credito per colmare le lacune di investimento in tutta Europa e oltre. Questa nomina riflette l´accresciuto impegno della banca a seguito della recente decisione di aumentare in modo significativo l´attività di prestito sostenuta all´unanimità dagli Stati membri dell´Ue. I miei colleghi e non vedo l´ora di lavorare a stretto contatto con Ben in questo nuovo ruolo. ", Ha detto il presidente della Banca europea per gli investimenti Werner Hoyer. "Sono onorato di essere in grado di avere l´opportunità di contribuire al ruolo centrale della Banca europea per gli investimenti nel garantire che investimenti a lungo termine crea innovazione, posti di lavoro e sostiene la crescita in Europa e altrove. La Bei può costruire la sua solida reputazione e rafforzare la cooperazione con le altre istituzioni Ue, degli Stati membri, delle parti europee, gruppi di lavoro e le principali parti interessate. Non vedo l´ora di lavorare con i miei nuovi colleghi per rendere questo possibile. ", Ha detto Ben Knapen. Prima di entrare in Banca europea d´investimento Ben Knapen stato Segretario di Stato per gli Affari Esteri del Regno dei Paesi Bassi, responsabile per la cooperazione europea e lo sviluppo internazionale, e un membro del Consiglio scientifico olandese per la politica di governo e professore universitario. Ben è stato anche corrispondente estero in Europa e Sud-est asiatico, redattore e redattore capo del Nrc Handelsblad, Corporate Communications Director di Philips e membro consiglio di una casa editrice.  
   
   
UE: LA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE E LE COMPETENZE SI CONCENTRANO PER L´ISTRUZIONE DEL CONSIGLIO EUROPEO DI DOMANI  
 
Bruxelles, 14 febbraio 2013 - La lotta contro la disoccupazione giovanile, attualmente quasi il 24% nell´Unione europea, sarà in prima linea discussione al Consiglio Istruzione, gioventù, cultura e sport che si svolgono a Bruxelles il 15 febbraio. Androulla Vassiliou, Commissario responsabile per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, sottolineerà l´importanza di modernizzare i sistemi di istruzione e formazione per garantire i giovani sono dotati di competenze richieste dal mercato del lavoro. Education ministri sono tenuti ad adottare le conclusioni a investire nell´istruzione e nella formazione in risposta alla Commissione valutazione annuale della crescita e Rethinking Education strategia. David Puttnam, presidente della Open University nel Regno Unito e un produttore cinematografico famoso ( Momenti di gloria , Fuga di mezzanotte ) parteciperà a un dibattito sulla ´istruzione e le competenze per l´occupazione, la stabilità e la crescita´, insieme ad Andreas Schleicher, vice direttore dell´Ocse per l´istruzione. La Presidenza irlandese riferirà inoltre sulle ultime stato di avanzamento dei negoziati sul programma Erasmus per tutti , il nuovo programma per l´istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport, che inizierà nel 2014. Alla vigilia della riunione, Androulla Vassiliou, Commissario responsabile per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha affermato: "La Commissione europea sta mobilitando tutti i mezzi possibili per aiutare gli Stati membri ad affrontare la piaga della disoccupazione giovanile Le nostre iniziative per i giovani stanno prendendo di mira i finanziamenti dove si trova. Più bisogno e programmi come Erasmus aiutare i giovani ad acquisire esperienza e competenze che aumentare la loro occupabilità. Stiamo anche sviluppando nuove iniziative quali l´Alleanza per l´apprendistato, promuovere l´educazione all´imprenditorialità nelle scuole e attraverso l´Istituto europeo di innovazione e tecnologia, e noi presto presenterà una nuova strategia per l´istruzione L´apertura che si incoraggiano le scuole e le università a incorporare Ict e risorse educative aperte per l´apprendimento e l´insegnamento. " I l a Commissione presenterà la sua strategia sulla Alleanza per l´apprendistato, la promozione di alta qualità basato sul lavoro in tutta Europa, al concorso Worldskills a Lipsia nel mese di luglio. Quest´anno vedrà anche il lancio del nuovo ´imprenditoriale Università Guiding quadro´. Questo strumento di autovalutazione vi aiuterà a istituti di istruzione superiore per lo sviluppo imprenditoriale ´ecosistemi´ e diventare motore di innovazione. L´obiettivo è quello di espandere questo approccio, in futuro, su misura per le esigenze specifiche di scuole e istituti di formazione professionale. Notevoli progressi sono stati compiuti anche in apertura di istruzione , un´iniziativa congiunta del Commissario Vassiliou e Neelie Kroes, commissario responsabile per l´Agenda digitale. L´obiettivo è quello di rendere l´istruzione più accessibile attraverso la tecnologia, con scaling up uso delle Tic nel settore dell´istruzione e l´accesso alle risorse di alta qualità educative aperte . Rappresentanti di commercio sindacati e delle organizzazioni imprenditoriali sono stati invitati a presentare le loro osservazioni nel corso della colazione di lavoro a seguito della riunione. Si discuterà anche disegnare su una carta prodotta dalla presidenza irlandese che mette in luce le debolezze qualifiche e l´inadeguatezza che impediscono all´Europa di raggiungere il suo pieno potenziale. La Commissione sta lavorando in stretta collaborazione con l´Ocse (Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo) nel settore dell´istruzione. Un esempio di questa cooperazione rafforzata si vedrà alla fine di quest´anno, con la pubblicazione della prima visita di competenze degli adulti, il Programma per la valutazione internazionale delle competenze per adulti (Piaac). Commissario Vassiliou parteciperà a una conferenza stampa con il ministro irlandese dell´istruzione e della formazione, Ruairi Quinn, nella sala stampa del Consiglio a circa 2:30.  
   
   
SARDEGNA, ZONA FRANCA: CAPPELLACCI, "RACCOGLIAMO VOLONTÀ POPOLARE E CI RIVOLGIAMO A BRUXELLES"  
 
Cagliari, 14 Febbraio 2013 - "Raccogliamo una diffusa volontà popolare, certificata anche dai pronunciamenti di numerosi comuni della Sardegna e ci rivolgiamo a Bruxelles". Così il presidente della Regione Ugo Cappellacci annuncia la prosecuzione delle iniziative per la zona franca e l´adozione da parte dell´Esecutivo della delibera di attivazione per la Sardegna e isole minori circostanti, indirizzata direttamente all´Unione Europea. "La delibera - evidenzia Cappellacci- non solo veicola la volontà popolare, ma fa riferimento al decreto legislativo 75/1998 che dà attuazione all´art. 12 dello Statuto Speciale. La comunicazione - evidenzia il presidente- tiene conto altresì della sentenza della Corte Costituzionale secondo la quale non spetta allo Stato modificare, integrare o dare esecuzione alle norme di attuazione delle leggi istitutive delle Regioni a Statuto Speciale. "Al contempo - ha aggiunto l´assessore dell´Industria Alessandra Zedda - la delibera prevede di comunicare alle autorità Europee e a quelle Doganali nazionale e regionale la volontà popolare di rendere immediatamente operative sul territorio dell’intera Isola le prerogative già individuate nel regolamento Cee (esattamente il n. 2913/1992 e nel relativo regolamento di attuazione n. 2454/1993, entrambi richiamati nel D.lgs. N. 75/1998), con una perimetrazione coincidente con i confini naturali dell’Isola e delle sue isole minori circostanti. Tale iniziativa è finalizzata anche alla modifica dell’art. 3 del Regolamento n. 450/2008, visto che inserisce nello stesso articolo il territorio della Sardegna e delle sue isole minori circostanti quale territorio extradoganale dell’Italia, sicuramente omesso per errore materiale, e provvede a pubblicare questa integrazione sulla prossima Gazzetta Ufficiale della Unione Europea".  
   
   
AMBASCIATORE DEL KAZAKHSTAN IN REGIONE MARCHE: OPPORTUNITÀ PER NUOVE COLLABORAZIONI  
 
Ancona, 14 febbraio 2013 - Una visita di cortesia, un’opportunità per approfondire le possibilità d’investimento nel Kazakhstan. Il vice presidente della Regione Marche, Almerino Mezzolani, ha incontrato l’ambasciatore della Repubblica, Yelemessov Andrian, presso la sede della Giunta regionale. Il diplomatico partecipa, oggi, al Business Forum che si terrà presso la sede di Confindustria Marche. Ha in programma una fitta agenda di incontri istituzionali con i principali protagonisti del sistema economico e produttivo marchigiano. “La sua visita è un’ulteriore prova del reale rapporto di stima e di amicizia che lega la nostra Regione al suo Paese da diversi anni”, ha sottolineato Mezzolani, ricordando che il 24 giugno del 2011, ad Ancona, la Regione, l’Istituto italiano per l’Asia e il Mediterraneo (Isiamed) e l’ambasciata kazakha hanno organizzato un evento per celebrare il 20° anniversario dell’indipendenza del Kazakhstan e il 150° dell’Unità d’Italia. “Questi incontri e il Business Forum – ha continuato Mezzolani – sono un’importante occasione per rafforzare la reciproca conoscenza. Il Kazakhstan è un Paese ricco di risorse naturali, interessato alla tecnologia e al lavoro italiano; le Marche sono una regione dinamica, a forte vocazione manifatturiera. Queste due giornate aiuteranno a scoprire nuovi punti di contatto e a dare impulso a diverse occasioni di collaborazione”. Le potenzialità delle Marche sono enormi, ha affermato l’ambasciatore: “Con il porto e l’aeroporto rappresentano un transito privilegiato verso i mercati europei. Vogliamo trovare punti di interesse con gli imprenditori marchigiani, per allargare le collaborazioni in atto. Abbiamo bisogno dei vostri investimenti. Attraverso nuove forme di cooperazione intendiamo sviluppare i rapporti economici tra i due Paesi”. Il Kazakhstan è una Repubblica presidenziale che ha conquistato l’indipendenza dall’Unione Sovietica nel 1991. A cavallo tra Europa e Asia, è grande come l’Europa, con una popolazione di oltre 16 milioni di abitanti. Possiede enormi ricchezze naturali, fra cui petrolio e gas. Rappresenta anche un mercato di riferimento per gli imprenditori marchigiani nei settori della calzatura/pelletteria e del mobile. Tradizionalmente numerosa, in particolare, è la presenza dei calzaturieri del Fermano alla Fiera di Almaty.  
   
   
PROMOZIONE DELL´INTERNAZIONALIZZAZIONE IN MEDIO ORIENTE: REGIONE CAMPANIA INCONTRA L´AMBASCIATORE DELLA MISSIONE DIPLOMATICA PALESTINESE IN ITALIA SABRI ATEYEH  
 
Napoli, 14 febbraio 2013 - Il consigliere del presidente Caldoro per le Attività Produttive e lo Sviluppo Economico Fulvio Martusciello ha incontrato il 12 febbraio l´ambasciatore della Missione Diplomatica Palestinese in Italia Sabri Ateyeh. Martusciello e Ateyeh si sono visti prima presso il Polo Tecnologico di Campania Innovazione, alla presenza del presidente di Campania Innovazione Giuseppe Zollo, dei rappresentanti dell´Unione Industriali di Napoli e di 10 imprenditori che hanno presentato la propria realtà aziendale. Successivamente, presso la sede di Confindustria di Caserta hanno incontrato, tra gli altri, il consigliere del presidente Caldoro all´Agricoltura Daniela Nugnes, il sindaco di Caserta Pio Del Gaudio, il vicepresidente Confindustria Caserta Vincenzo Schiavone, il presidente della Camera di Commercio di Caserta Tommaso De Simone, e le aziende di Terra di Lavoro. Gli incontri sono stati promossi dalla Regione Campania in accordo con il Cielm (Coordinamento Internazionale Enti Locali Mediterranei), la rete di enti locali campani e palestinesi che opera nell´area mediterranea, per contribuire all´attuazione di attività di internazionalizzazione. L´obiettivo della giornata di lavori è stato quello di avviare una collaborazione tra associazioni di categoria campane e palestinesi, sulla base dei rapporti di collaborazione già avviati nell’ambito del protocollo di cooperazione tra Regione Campania e Governatorati Palestinesi del 2009. Questi i temi emersi nel corso degli incontri: L´assessorato alle Attività Produttive valuterà la disponibilità del sistema imprenditoriale campano a partecipare ad una delegazione istituzionale e commerciale in Palestina per incontri con il mondo imprenditoriale palestinese; Entro il prossimo mese di marzo, sarà definita un´agenda di incontri con il ministro dell´Economia palestinese e con l´Unione Industriali palestinese, con l´obiettivo di arrivare ad una maggiore definizione delle linee di partenariato e degli ambiti di intervento; Realizzazione di un Focus sui settori manifatturiero, sanitario, energetico ed edilizio, dove si presentano le maggiori opportunità di collaborazione tra imprese campane e palestinesi.  
   
   
CAPPELLACCI, SIAMO NATI AUTONOMISTI E CONTINUEREMO A PORRE BANDIERA SARDI PIÙ IN ALTO VESSILLI DI PARTITO  
 
 Cagliari, 14 Febbraio 2013 - "Siamo nati autonomisti e continueremo ad essere qualcosa di diverso dal quadro politico nazionale con impegno, orgoglio, idee, passione e determinazione". Lo ha dichiarato ieri il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, durante il dibattito sulla mozione di sfiducia. Cappellacci ha sottolineato come l´elemento autonomista non solo sia l´elemento che ha determinato la nascita della coalizione di centro-destra e sardista, ma sia altresì il fattore che ha caratterizzato l´azione politica di questi anni: "Non é certo - ha evidenziato il presidente ripercorrendo le vertenze nei confronti dello Stato - per un improvviso slancio di generosità che lo Stato ha versato alla Sardegna una parte delle somme dovute alla nostra isola, ma é per effetto dei nostri ricorsi alla Corte Costituzionale". "Su questi temi - ha proseguito il presidente - occorre il coraggio di compiere un riconoscimento reciproco e anche quello necessario a trovare la giusta unità perché questa partita non é ancora conclusa: dobbiamo giocare tutto un ´secondo tempo´ che si chiama patto di stabilità, ancora calibrato su parametri ormai obsoleti e precedenti alla riforma dell´art. 8 dello Statuto. Così come occorrono unità e coraggio - prosegue il Presidente - per vincere una battaglia storica, rimasta senza soluzione per decenni: quella per la zona franca. Su questi ed altri temi - ha sottolineato Cappellacci - abbiamo sempre posto sopra tutte le bandiere di partito un unico vessillo: la bandiera con i quattro mori, quella di tutti i Sardi. Non l´abbiamo ammainata o issata secondo le maggioranze che si sono alternate al Governo di Roma".  
   
   
FVG, ELEZIONI: SI VOTA IL 21 E 22 APRILE PER REGIONALI E ENTI LOCALI  
 
Udine, 14 febbraio 2013 - Le elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia si svolgeranno nei giorni di domenica 21 e lunedì 22 aprile. Lo ha deciso oggi, su proposta dell´assessore per le Autonomie locali, la Giunta regionale che ha anche stabilito di accorpare le elezioni per il rinnovo del Consiglio con quelle per gli Enti locali che scadono nel corso del 2013. In base allo Statuto speciale di Autonomia, le elezioni possono infatti essere tenute a partire dalla quarta domenica precedente, e non oltre la seconda domenica successiva, rispetto alla conclusione dei cinque anni di legislatura (quella attuale scade il 13 aprile). Nel 2013 dovranno essere rinnovati gli organi della Provincia di Udine e di sei Comuni in provincia di Udine (Faedis, Forgaria nel Friuli, Martignacco, San Daniele del Friuli, San Giorgio di Nogaro, Udine) e sette in provincia di Pordenone (Arzene, Fiume Veneto, Polcenigo, San Giorgio della Richinvelda, Sequals, Spilimbergo, e Zoppola). Per quanto riguarda gli eventuali turni di ballottaggio, che interessano la Provincia e il Comune di Udine, si terranno nei giorni di domenica 5 e lunedì 6 maggio.  
   
   
ELEZIONI PROVINCIALI: SI VOTA DOMENICA 27 OTTOBRE LA DATA CONCORDATA DAI PRESIDENTI DELLE DUE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO  
 
Trento, 14 febbraio 2013 - Il rinnovo del Consiglio provinciale avverrà domenica 27 ottobre. La data delle elezioni provinciali in Trentino e in Alto Adige è stata concordata oggi dal presidente della Giunta provinciale di Trento Alberto Pacher e dal collega altoatesino Luis Durnwalder. La data scelta per il rinnovo dei due consigli provinciali e di quello regionale - che come è noto è composto dai consiglieri rispettivamente eletti nei due Consigli di Trento e di Bolzano - è quasi analoga a quella delle ultime elezioni provinciali (26 ottobre 2008 a Bolzano e 9 novembre in Trentino) e vuole favorire l´esercizio del diritto di voto del maggior numero possibile di cittadini, tra i quali anche quelli che vivono all´estero.  
   
   
PIEMONTE, FRA LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE: ESONERATI, TAVOLI TECNICI INTERDIREZIONALI  
 
Torino, 14 febbraio 2013 - Nel corso della riunione del 13 febbraio la Giunta regionale ha approvato tre importanti delibere presentate dall’assessore al Bilancio, Patrimonio e Personale. Innanzitutto, in attesa di risposte da parte del Governo, l’esecutivo si è responsabilmente fatto carico dei 164 esonerati della Regione, per alcuni dei quali esisteva il rischio concreto che già alla fine di febbraio si ritrovassero senza il 50% dello stipendio e senza contributi pagati. Questo perché la circolare del Ministero del Lavoro che modifica i criteri di accesso alla pensione non ha riconosciuto ai dipendenti regionali gli stessi diritti di quelli delle amministrazioni pubbliche statali. Con l’approvazione di questa delibera, la Regione si fa carico della loro permanenza in servizio in condizione di esonero, garantendo loro stipendio e trattamento contributivo fino a quando non avranno raggiunto i nuovi requisiti per la pensione. Gli interessati sono 164: 32 nella Regione, 122 nelle Asl, 6 nell’Arpa, 3 nelle Atc, uno nell’Edisu. L’assessore rileva che la partita in sede di Conferenza Stato-regioni resta aperta e sarà effettuato un pressing incalzante fino a quando il Governo non avrà corretto questa anomalia, prodotta anche disapplicando la stessa normativa regionale e creando una disparità di trattamento difficilmente comprensibile. La Giunta ha inoltre deciso la creazione di due tavoli tecnici interdirezionali, uno a supporto degli atti di valorizzazione dei beni immobiliari della Regione rispetto all’attuazione dei fondi immobiliari, l’altro per l’analisi dell´attività per il contenimento della spesa in materia di personale e di funzionamento degli enti del sistema regionale piemontese.  
   
   
FINANZE: GIUNTA FISSA COMPENSI MASSIMI CDA SOCIETÀ CONTROLLATE  
 
Trieste, 14 febbraio 2013 - La Giunta regionale ha approvato ieri uno dei provvedimenti previsti dalla legge regionale 10/2012, "Riordino e disciplina delle partecipazioni della Regione Friuli Venezia Giulia a società di capitali". In particolare, ai fini della determinazione dei compensi degli amministratori nell´ottica del contenimento della spesa pubblica, la delibera ha approvato l´elaborato concernente l´indice variabile di complessità gestionale, i cui parametri prendono in considerazione le grandezze economiche e organizzative delle società controllate dalla Regione in via diretta. In pratica il provvedimento fissa i livelli massimi dei compensi dei Cda delle società controllate dalla Regione, compresi gli importi dei gettoni di presenza, in attuazione dell´articolo 9, comma 1, della legge regionale 10/2012. Non comporta maggiori oneri, ma esplicita e razionalizza il procedimento di determinazione degli emolumenti spettanti agli amministratori delle nostre società, in esecuzione e nel rispetto dei parametri fissati dal legislatore regionale.  
   
   
PISL, REGIONE CALABRIA INCONTRA GLI AMMINISTRATORI DEI COMUNI E DEGLI ENTI CAPOFILA DELLA PROVINCIA DI CATANZARO  
 
Catanzaro, 14 febbraio 2013 - L’assessore regionale alla programmazione nazionale e comunitaria Giacomo Mancini ha presieduto un incontro con gli amministratori dei Comuni e degli enti capofila dei Pisl (Progetti integrati di sviluppo locale) della provincia di Catanzaro ammessi a finanziamento nel corso del quale si è stabilito di siglare l’accordo di programmazione negoziata tra la Regione e i partenariati di Progetto entro il prossimo 4 marzo. All’iniziativa, che si è svolta nella sede del Dipartimento di Catanzaro e che fa seguito al confronto con gli amministratori di Reggio Calabria, Crotone e Vibo Valentia, hanno partecipato i rappresentanti di Soverato, Gizzeria, Curinga, Taverna, Chiaravalle, Squillace, Serrastretta, Soveria Mannelli, della Comunità Montana “Monti Reventino, Tiriolo, Mancuso” e dell’ente Provincia di Catanzaro. Presenti anche il dirigente del Dipartimento regionale alla programmazione Tommaso Calabrò e i rappresentanti del Formez Gerardo Castaldo e Salvatore Capezzuto che stanno lavorando insieme alla Regione sulla progettazione integrata. Complessivamente sono 14 i progetti integrati finanziati (per le tipologie di Pisl “mobilità, qualità della vita, turismo, sistemi produttivi e borghi d’eccellenza”) con più di 56 milioni di euro, del totale di ben 350 milioni di euro complessivi destinati agli interventi che riguarderanno l’intera regione. “Perché questo sia possibile, però, i Comuni - ha detto l’assessore Mancini - dovranno darsi da fare. Tocca alle amministrazioni locali rimboccarsi le maniche. Noi stiamo facendo la nostra parte e continueremo a farla restando al loro fianco e mettendo a disposizione i nostri dirigenti e gli agenti di sviluppo. Perciò abbiamo voluto incontrare i capofila, per sciogliere eventuali dubbi rispetto alle procedure da seguire da ora in avanti. Siamo a buon punto – ha specificato infine l’esponente della Giunta - ma l’Ue ha imposto un fitto cronoprogramma che è indispensabile rispettare per arrivare a raggiungere l’obiettivo che sin dall’inizio di questo iter ci siamo prefissati: realizzare delle opere che lascino il segno e che possano cambiare in meglio il volto della nostra regione”. I comuni capofila, ora, dovranno farsi da portavoce con i rispettivi partner del loro Pisl e concludere, appunto, l’accordo di programmazione negoziata. Questo atto, infatti, è propedeutico alla pubblicazione dei bandi di gara, al finanziamento e, quindi, alla realizzazione dei progetti. Sono due, in particolare, le scadenze da rispettare categoricamente: entro il 31 dicembre del 2013 è necessario fare impegni di spesa giuridicamente vincolanti; e i lavori dovranno essere completati entro il 31 dicembre 2015. L’assessorato e il Dipartimento regionale alla programmazione comunitaria resteranno al fianco delle amministrazioni anche dopo la sottoscrizione dell’accordo. Sono stati già programmati, infatti, altri incontri con i singoli comuni capofila dei Pisl. Intanto, domani l’assessore Mancini e i dirigenti regionali si confronteranno con i sindaci dei Comuni capofila della provincia di Cosenza, a partire dalle 9.30 al Teatro Morelli.  
   
   
REGIONI, LAVORO, SODDISFAZIONE LIGURIA PER SBLOCCO FONDI AMMORTIZZATORI SOCIALI DA MINISTRO FORNERO  
 
Genova, 14 Febbraio 2013. "Ci sono voluti quaranta giorni di mobilitazione, ma lo sblocco dei fondi all´Inps degli ammortizzatori sociali per 2013 e delle domande del 2012 che erano rimaste bloccate, da parte del ministro Elsa Fornero, è una buona notizia". È il commento dell´assessore al Lavoro della Regione Liguria Enrico Vesco che mercoledì 13 febbraio in mattinata aveva lanciato un appello al governo chiedendo un urgente intervento.  
   
   
IN PUGLIA ARRIVA PIANO SOSTEGNO A REDDITO LAVORATORI PERCETTORI AMMORTIZZATORI IN DEROGA  
 
 Bari, 14 febbraio 2013 - Si è tenuta ieri un riunione convocata dal presidente della Regione e dall’assessore al Welfare con il partenariato sociale per discutere una proposta di piano straordinario a favore dei percettori degli ammortizzatori sociali in deroga. Il piano straordinario avrà una dotazione di circa ottanta milioni di euro. L’obiettivo – è stato spiegato nel corso della riunione – è quello, in una fase di crisi come l’attuale, della ricollocazione del massimo numero di lavoratori che oggi percepiscono la cassa integrazione in deroga e altre forme di sussidio. La Regione sarà tra le prime ad avviare un piano di tale entità in Italia; il presidente ha seguito lo svolgimento della riunione informandosi costantemente, mentre l´assessore al Welfare ha presieduto l´incontro. La bozza di piano è stata offerta al partenenariato sociale che entro venerdì farà pervenire alla Regione le proprie osservazioni; è intenzione della Regione approvare entro la prossima settimana il piano con una delibera di Giunta. Sarà quindi promossa la formazione di chi oggi percepisce assegni, anche con la possibilità di avviare tirocini formativi. Inoltre sarà riconosciuta una dote occupazionale che favorisca la ricollocazione nel mercato del lavoro dei percettori. Infine saranno garantite forme di sostegno al reddito per chi sia escluso dagli ammortizzatori in deroga per effetto degli accordi del 2013. La formazione sarà effettuata sulla base di un catalogo corredato dal cosiddetto “indice di occupabilità” per ogni figura professionale. Il catalogo sarà rivolto agli enti di formazione e sarà gestito per via telematica. Il bilancio delle competenze sarà a cura dei centri per l’impiego le cui attività saranno potenziate. Dopo le attività relative al bilancio delle competenze i lavoratori saranno indirizzati ai percorsi formativi. Le attività saranno riepilogate nei “libretti formativi” dei lavoratori, visionabili dalle imprese che intendano assumere. Altre linee di intervento riguardano i tirocini formativi, con integrazioni al reddito per chi li frequenterà. I lavoratori che non si atterranno alle indicazioni del piano saranno esclusi dal beneficio. Un apposito avviso prevede una dote occupazionale per l’erogazione di incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato per i percettori di cigs e mobilità: saranno 20mila gli euro di “dote occupazionale”. Tutto sarà inserito in una cornice di accordi con Anci e Upi dopo la firma di appositi protocolli. Sono infine previste due linee distinte di sostegno al reddito: 1) per i lavoratori presenti nella banca dati percettori 2012 che a seguito degli accordi 2013 cessano dal beneficio, 2) per i lavoratori che che beneficiano della Cigs per cessata attività dell’azienda.  
   
   
FVG: INSERIMENTO DI 300 DISOCCUPATI IN OPERE DI PUBBLICA UTILITÀ  
 
Trieste, 14 febbraio 2013 - "Cantieri lavoro" è un progetto finalizzato al coinvolgimento dei disoccupati in opere di pubblica utilità per un periodo di sei mesi. Le procedure d´impiego sono più snelle rispetto a quelle previste per i cosiddetti "Lavori di pubblica utilità" e pertanto tale strumento, approvato ieri dalla Giunta regionale dopo il vaglio della Commissione delle Autonomie locali, ha caratteristiche di flessibilità maggiori, a tutto vantaggio dell´inserimento di questi lavoratori dell´organico di Province e Comuni. Si raggiunge così il duplice obiettivo di dare ai disoccupati un´opportunità di lavoro e di consentire agli Enti locali il superamento del blocco delle assunzioni previsto dal patto di stabilità. Età, durata della disoccupazione ed attestato Isee sono i requisiti richiesti per avere accesso ad uno dei 300 posti di lavoro messi a disposizione nel 2013 grazie ad un finanziamento di 1 milione e 267mila Euro.  
   
   
CASSA IN DEROGA, PRIMO RISULTATO PER LE REGIONI: IL MINISTRO SBLOCCA I PAGAMENTI  
 
Firenze, 14 febbraio 2013 – Un primo sblocco dei problemi legati alla concessione della Cassa integrazione in deroga: questo il risultato dell’incontro che l’assessore toscano alle attività produttive, lavoro e formazione, coordinatore della Conferenza delle Regioni per il settore lavoro, ha avuto in queste ore con il ministro del Lavoro e del Welfare. Nel corso dell’incontro, seguito a quello fra Regioni e sindacati, il ministro ha esposto una proposta che permette di tirare un respiro di sollievo a buona parte dei circa 100 mila lavoratori coinvolti. Per quanto riguarda il 2013 domani il ministro autorizzerà l’Inps ad iniziare ad istruire e pagare le richieste autorizzate nel nuovo anno. Per quanto riguarda la questione delle ore relative agli ultimi mesi del 2012 autorizzate nei primi giorni del 2013 e rimaste senza copertura a causa della circolare emanata a fine dicembre, il ministero darà all’Inps l’incarico di erogare, per ora, fino ad un massimo di due mensilità. L’assessore ha preso atto positivamente della proposta del ministro, che ha definito un primo segnale che consente di sbloccare una situazione che rischiava di avere pensati conseguenze sul piano sociale. L’assessore ha comunque ribadito al ministero la posizione delle Regioni affinché sia garantita, dopo questa prima risposta, una soluzione che consenta di risolvere in maniera complessiva la vicenda, trovando le risorse che permettano di finanziare tutto il pregresso 2012 e poi le prossime annualità.  
   
   
SERVIZI PER L’IMPIEGO: DUE GIORNI DI CONFRONTO SUL “MODELLO TORINO”, CHE CONIUGA PUBBLICO E PRIVATO, COLLOCAMENTO E FORMAZIONE PROFESSIONALE  
 
 Torino, 14 febbraio 2013 - Un’organizzazione dei servizi per il lavoro e l’occupazione che, da alcuni anni, vede Enti pubblici ed agenzie private operare in sinergia e che coniuga la tradizionale attività di “placement” (cioè la ricerca di un occupazione per chi è senza lavoro e la ricerca di candidati adeguati per le aziende alla ricerca di personale) con la formazione (che deve dotare chi è alla ricerca di un’occupazione degli strumenti professionali e culturali richiesti dal mercato). E’ questo in sintesi il “modello Torino”, che viene analizzato oggi e domani in due giornate di illustrazione e di scambio delle buone buone prassi nell’erogazione dei servizi per il lavoro e l’occupazione . L’iniziativa è della Provincia di Torino e viene realizzata in collaborazione con “Italia Lavoro”, per confrontare esperienze, criticità e possibili soluzioni innovative con amministratori e funzionari dei servizi per l’impiego delle altre Province italiane. Gli incontri torinesi vengono realizzati nell´ambito del programma “Empowerment dirigenti dei Servizi per l´impiego” e rappresentano l´avvio del programma per l´anno 2013, che avrà nuove tappe a Milano, Roma e due specifici approfondimenti al Forum P.a., che si terrà a Roma alla fine di maggio. Oggi i lavori si tengono nella sala conferenze al 15° piano della sede di corso Inghilterra 7 della Provincia. Domani i seminari proseguiranno invece presso il Coordinamento dei Centri per l’Impiego, in via Bologna 153. Intervenendo in apertura dei lavori, l’Assessore provinciale al Lavoro, Formazione professionale ed Orientamento per il mercato del lavoro ha sottolineato che, nell’attuale situazione di gravissima crisi economica ed occupazionale, i servizi per l’impiego non possono certo creare lavoro: possono però svolgere un ruolo importante nella regolazione del mercato. Le Province italiane, rappresentate dall’Upi (Unione Province Italiane) hanno preso posizione ufficialmente su questo tema, sostenendo che i servizi per il lavoro devono rimanere in capo agli Enti di area vasta. L’esperienza della Provincia di Torino dimostra la validità di un modello di servizi tarati sulle esigenze del mercato e di azioni che incentivano le assunzioni solo nei settori che sono effettivamente in grado di generare nuovi posti di lavoro. Il meccanismo degli incentivi deve essere modulare, tarato sulle esigenze delle aziende. E’ un modello che fa evolvere le azioni ed i servizi in base alle esigenze del mercato, grazie ad una negoziazione continua con le parti sociali. Nel “modello Torino” i Centri per l’Impiego pubblici e le agenzie private operano non in concorrenza ma in modo sinergico e complementare, specializzandosi per categorie di utenti e tipo di servizi erogati. Occupa.to: Un Modello Di Servizi Per Il Lavoro - Tra i progetti che vengono illustrati nel corso dei lavori di particolare interesse è Occupa.to, un progetto integrato di politica attiva cofinanziato dalla Provincia di Torino (che eroga gli incentivi alle imprese) e da Forma.temp (che finanzia i servizi alle persone). Occupa.to prevede un percorso di accompagnamento al lavoro coordinato dai Centri per l´Impiego (con compiti di front office verso le persone) e dalle Agenzie per il Lavoro (con compiti di front office verso le imprese). Il progetto è dedicato in particolare a giovani in cerca di occupazione, donne in rientro lavorativo e lavoratori over 45, che possono frequentare percorsi di riqualificazione professionale e di accompagnamento all’occupazione. Complessivamente la Provincia di Torino e Forma.temp impegneranno oltre 1 milione di Euro: 500.000 Euro, a carico dell’Ente pubblico, sono destinati agli incentivi; i restanti fondi, a carico degli operatori privati, finanziano i percorsi di riqualificazione professionale. Occupa.to è partito nell´autunno 2011 e prosegue sino a metà del 2013. I documenti che illustrano gli argomenti delle due giornate seminariali sono reperibili nel portale Internet della Provincia di Torino alla pagina http://www.Provincia.torino.gov.it/sportello-lavoro/centri_impiego/progetti    
   
   
UAR: PRESENTA PROGETTO DI LEGGE FONDO SALVA CITTADINI  
 
Trieste, 14 febbraio 2013 - "La crisi non aspetta. Di fronte ai cittadini in difficoltà che, dopo anni di contributi e lavoro si trovano, a volte anche letteralmente, in mezzo a una strada, l´Amministrazione regionale è chiamata ad agire per consentire una dignità minima a chi si trova ora in situazioni di indigenza dopo aver per anni contribuito al benessere della società, accompagnandoli nel reinserimento sociale e lavorativo. La proposta di legge per l´istituzione del "Fondo salva cittadini" è stata presentata a Trieste dalla consigliera regionale di Un´altra Regione Alessia Rosolen, che ha elaborato il provvedimento. "Si tratta di un´iniziativa volta a creare un´ulteriore forma di supporto ai cittadini lavoratori che, esauriti gli ammortizzatori sociali, si trovano senza alcun tipo di reddito. In sostanza, viene allestita un´ulteriore rete di protezione sociale per chi è esposto al maggior rischio di esclusione reddituale. "La proposta si concretizza mediante un aiuto economico temporaneo nei confronti di soggetti che, pur avendo contribuito attivamente nella comunità locale (devono aver versato contributi previdenziali per almeno cinque anni) e risiedendovi da un periodo stabilito (almeno dieci anni), sono ora senza un lavoro e senza alcun reddito (non sono soggetti ammessi ad ammortizzatori sociali quali la Cig, l´indennità di disoccupazione/mobilità, l´Aspi o altro). "Il valore dell´erogazione - è stato specificato - sarà stabilito dalla Giunta, che definirà anche le misure attuative. L´erogazione sarà effettuata dai servizi sociali dei Comuni, che potranno procedervi solo a condizione che il destinatario aderisca a un progetto d´aiuto da parte loro. Questo riflette ancora una volta il desiderio di sviluppare un approccio nuovo all´assistenza sociale: l´individuo in difficoltà accede alle prestazioni a patto che si metta in gioco, che desideri e accetti di essere aiutato in un processo attivo di reinserimento sociale e lavorativo".  
   
   
ONE BILLION RISING. PER IL 14 FEBBRAIO INIZIATIVA PLANETARIA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE  
 
Roma, 14 febbraio 2013 -  Il Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (Cug) della Provincia di Roma segnala l’iniziativa di domani, giovedì 14 febbraio, a livello mondiale, denominataOne billion rising, la rivoluzione in un ballo. One Billion Rising nasce da un´idea della scrittrice Eve Ensler, fondatrice del V-day, un movimento su scala mondiale per eliminare la violenza sulle donne. Al fine di celebrare il quindicesimo anniversario di V-day, il 14 febbraio in tutto il mondo un miliardo di donne balleranno per chiedere la fine della violenza contro le donne al ritmo della canzone “Break the Chain”, con una coreografia ufficiale e con un dress code (abbigliamento rosso e nero) che le renda riconoscibili. Un miliardo di donne, come il numero di donne che subiscono violenza almeno una volta nella vita, una su tre sul pianeta (dati Onu). L’iniziativa One Billion Rising cade al termine del corso di formazione che il Cug ha voluto sul tema delle Pari Opportunità e del contrasto alle discriminazioni, rivolto in questa prima fase alle funzionarie ed ai funzionari in P.o. Dipartimentale ed alle/ai Componenti del Cug dell’Amministrazione provinciale. In relazione all’iniziativa di domani, che interesserà 189 paesi in tutto il mondo, si segnalano (attraverso il documento allegato) i luoghi, sul nostro territorio, in cui si terranno gli eventi ed i flash mob per sensibilizzare l’opinione pubblica. Per conoscere il video della canzone “Break the Chain”: http://www.Youtube.com/watch?v=gl2ao-7vlzk    
   
   
DONNE. MILANO ADERISCE A ´ONE BILLION RISING´, OGGI ALLE 19 FLASH MOB IN PIAZZA DUOMO  
 
Milano, 14 febbraio 2013 - Appuntamento per tutte le donne domani alle ore 19 in piazza Duomo per un flash mob contro la violenza e il femminicidio. Milano aderisce così all’iniziativa “One billion rising – Break the chain”, che si svolgerà domani in occasione del giorno di San Valentino (15° anniversario del V-day) in 189 Paesi del mondo e in 60 città italiane. L’iniziativa, che ha ricevuto il patrocinio dell’assessorato alle Politiche sociali e il sostegno della delegata del Sindaco alle Pari Opportunità Francesca Zajczyk, è organizzata a Milano da una rete di associazioni tra cui figurano il Circolo Arci Bitte, Donneinquota, “Se Non Ora Quando Milano Sud”, “Usciamo dal Silenzio”, “Centro Progetti Donne”, “Amiche di Abcd”, “F.i.d.a.p.a. Sezione Milano” “Cerchi d’Acqua”, “Fratelli dell’Uomo”, “Arcilesbica”, “Zami Milano”, “Gruppo Udi “Donne di oggi” Cernusco e Martesana, “Big Fish” e Fondazione Pangea onlus. L’amministrazione comunale invita i milanesi a partecipare numerosi a questo momento di denuncia e di riaffermazione del diritto di tutte le donne alla propria libertà e alla propria incolumità. Sarà un evento simbolico ma forte e significativo, per richiamare l’attenzione di tutti su un fenomeno spesso sommerso e deve diventare sempre di più una priorità dell’agenda politica nazionale e locale”. Per l´occasione, domani alle ore 14.30 a Palazzo Marino si svolgerà una seduta congiunta delle Commissioni consiliari Pari opportunità e Politiche sociali con l’intervento dell’avvocato Barbara Spinelli autrice del Rapporto Ombra all’Onu su 30 anni di Cedav Committee on the Elimination of Discrimination against Women. Saranno presenti l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino e il delegato del Sindaco alle Pari opportunità Francesca Zajczyk.  
   
   
“ONE BILLION RISING”, LA CRPO SOSTIENE L’INIZIATIVA  
 
Potenza, 14 febbraio 2013 - “Al grido di strike, dance, rise!, che rappresenta il motto di One Billion Rising, la Commissione regionale per le Pari Opportunità sostiene la campagna globale promossa dalle donne e per le donne il prossimo 14 febbraio”. E’ quanto si legge in una nota della Crpo del Consiglio regionale della Basilicata. “L´evento mondiale – si legge ancora nella nota - ha visto l´adesione, in Basilicata, di Telefono Donna. Crediamo, come Crpo, doveroso sensibilizzare tutti a partecipare a questa iniziativa che, attraverso la danza, auspica il risveglio delle donne, promuove una cultura dell´anti violenza che procede innanzitutto attraverso la conoscenza del fenomeno, anche da parte di chi non l´ha vissuto direttamente. Vogliamo far comprendere quanto questo tema non riguardi solo la vita delle donne, ma deve interrogare e scuotere tutte le coscienze, soprattutto di coloro i quali ancora tollerano e giustificano la mercificazione del ruolo e del corpo delle donne. Auspichiamo che la danza di giovedì sera in piazza Prefettura a Potenza sia un vero e proprio atto liberatorio, capace di ridare vigore e speranza e di generare nuova coscienza collettiva”.  
   
   
VIOLENZA DONNE, REGIONE LIGURIA ADERISCE A FLASH MOB GIOVEDÌ 14 FEBBRAIO IN PIAZZA DE FERRARI  
 
Genova, 14 Febbraio 2013 - Danzare contro la violenza, gli abusi e i soprusi subiti in tutto il mondo da donne, ragazze e bambine. Anche la Regione Liguria, con l’assessore regionale alle politiche sociali, Lorena Rambaudi aderisce alla campagna della drammaturga statunitense Eve Ensler, One Billion Rising, svegliati, balla, partecipa, attraverso il flash mob previsto giovedì 14 febbraio alle 17 a Genova in piazza De Ferrari. “Aderiamo alla protesta simbolica e non violenta messa in scena attraverso il ballo – spiega Rambaudi – per ribadire l’impegno concreto come Regione, a fianco delle donne vittime delle violenze. Un fenomeno che coinvolge in tutto il mondo più di un miliardo di donne e che si consuma soprattutto tra le mura di casa. Di fronte a fatti così gravi e diffusi non si può rimanere indifferenti e le Istituzioni hanno il compito di mantenere alto l’interesse, attraverso la partecipazione a iniziative come questa, ma anche diffondendo i servizi per aiutare le donne”.  
   
   
SERVIZI SOCIALI. LA REGIONE DEL VENETO PREMIATA A NEW YORK DA IFFD - IMPORTANTE ORGANISMO NON GOVERNATIVO - PER L’IMPEGNO A FAVORE DELLA FAMIGLIA  
 
Venezia, 14 febbraio 2013 - Arriva da New York, dalla sede dell’Onu, un riconoscimento internazionale alla Regione Veneto per quanto fa e ha fatto a favore della famiglia. Nella prima edizione dell’Iffd (federazione internazionale per lo sviluppo della famiglia, un importante organismo non governativo) Family Award(international Federation for Family Development) è stato dato un premio al Veneto per il progetto Audit Famiglia e lavoro, i Nidi in famiglia, la Rete di famiglie e il Marchio famiglia. L’assessore regionale ai servizi sociali sottolinea la soddisfazione della Regione per il segno di apprezzamento e stima per le politiche familiari realizzate che puntano al benessere della famiglia e alla condivisioni di buone pratiche in quest’ambito. È stato il consigliere Filippo Cinti, inviato dall’Ambasciatore Cesare Maria Ragaglini della Rappresentanza permanente d’Italia presso le Nazioni Unite, a ritirare il riconoscimento per conto dell’Assessorato regionale ai Servizi Sociali. L’impegno veneto, dunque, è stato fortemente apprezzato dal focal point per la famiglia dell’Onu e dalla Commissione dell’Iffd, che, per la prima edizione del premio, ha selezionato centinaia di persone e organizzazioni provenienti dai cinque continenti, distintesi in azioni a sostegno di valori e azioni “family friendly”. L’evento è stato presieduto dalla coordinatrice del programma per la famiglia delle Nazioni Unite, Renata Kaczmarska. Secondo l’Assessore veneto ai servizi sociali, che è anche Presidente del network europeo sui servizi sociali Elisan, il riconoscimento internazionale conferisce al sistema veneto di progetti a sostegno della famiglia una valenza sovranazionale, che riesce a richiamare l’attenzione di organismi non governativi autorevoli come l’Iffd, da più di 30 anni attiva nel settore, in più di 60 paesi nel mondo. La consegna dei premi è avvenuta a conclusione di un incontro organizzato dall’Iffd in preparazione del 20esimo anniversario dell’anno internazionale della famiglia e a poche ore dalla notizia che il Parlamento europeo ha approvato una dichiarazione con 388 firme, con la quale aderisce a nominare il 2014 “Anno europeo per la conciliazione di lavoro e famiglia”. “Elisan e la Regione del Veneto – ha ricordato Barbara Trentin, presidente del Comitato direttivo di Elisan – si sono attivate molto per ottenere questo risultato, sollecitando la firma dei parlamentari italiani che ancora non si erano espressi”.