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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Luglio 2015
QUESTA SETTIMANA AL PARLAMENTO EUROPEO  
 
Bruxelles, 14 luglio 2015 - Questa settimana al Parlamento europeo: le quote nazionali per la ricollocazione dei rifugiati che arrivano in Italia o in Grecia, i limiti sulle emissioni di inquinanti atmosferici e gli Ogm. Sarà anche discussa la possibilità di introdurre un sistema unico a livello europeo per la raccolta delle informazioni relative al codice di prenotazione dei passeggeri (Passenger Name Record, Pnr). In che maniera l´Ue dovrebbe gestire i richiedenti asilo? Giovedì la commissione per le Libertà civili voterà un rapporto che stabilisce uno schema di emergenza per la ricollocazione dei rifugiati e dei richiedenti asilo in tutta Europa. In particolare i parlamentari chiederanno un sistema obbligatorio di quote per tutti gli Stati membri. Il codice di prenotazione dei passeggeri (Passenger Name Record, Pnr) sarà nuovamente discusso dalla commissione per le Libertà civili. Mercoledì i membri della commissione stabiliranno quali dati dovranno essere raccolti e per quanto tempo dovranno essere conservati. La commissione per l´Ambiente rimetterà in questione la proposta della Commissione sull´utilizzo degli Ogm. Secondo questo progetto gli Stati membri sono liberi di stabilire a livello nazionale se utilizzare o no gli Ogm. Gli eurodeputati ritengono che questo sistema rischierebbe di mettere in pericolo la competitività degli agricoltori all´interno del Mercato unico. Sempre la commissione per l´Ambiente voterà per dei limiti più severi e obbligatori sulle emissioni d´inquinanti atmosferici. Secondo la Commissione questi nuovi limiti potrebbero ridurre i costi legati all´inquinamento atmosferico di 40 miliardi di euro. I ministri del Lussemburgo presenteranno il programma della Presidenza del Consiglio lussemburghese che durerà dal 1 luglio al 31 dicembre. Mercoledì sarà passato un anno da quando Jean-claude Juncker è stato eletto Presidente della Commissione dal Parlamento europeo.  
   
   
OSSERVAZIONI INTRODUTTIVE DEL COMMISSARIO MOSCOVICI ALLA CONFERENZA DELL´EUROGRUPPO  
 
Bruxelles, 14 luglio 2015 - Voglio cominciare congratulandomi con lei, Jeroen, per la sua rielezione a presidente dell´Eurogruppo. Si tratta di un riconoscimento di tutta la verità per il vostro lavoro che è stato intelligente, preciso, silenzioso, altamente efficiente e in particolare negli ultimi mesi sulla Grecia, penso che questo accordo deve molto alla Eurogruppo e il suo presidente un po ´ . Sono molto contento che lavoriamo insieme per due anni e mezzo a venire. In Grecia, vorrei aggiungere qualcosa a quanto detto Jeroen: Come sapete, il vertice della zona euro è arrivato questa mattina un accordo che apre finalmente una via d´uscita dal vicolo cieco delle ultime settimane e permessi, che è stato fondamentale agli occhi della Commissione, per mantenere la Grecia nella zona euro. Dato che siamo in realtà dettato da regole sindacali, la Grecia è impegnata a radicale riforma della sua economia. Questo era l´obiettivo della Commissione europea sin dall´inizio delle lunghe e difficili discussioni. La Commissione europea, a tutti i livelli, quello del Presidente, i Commissari, il nostro team è stato molto impegnato, molto mobilitato in questa lotta. Oggi, questo è realizzato e dovrebbe essere accolta con favore. Per la Commissione, la zona euro sia un grande progetto politico implica integrità ed irreversibilità. Questi due dati sono rinforzate oggi anche se sappiamo che c´è ancora molta strada da fare. Entrambi abbiamo parlato delle regole. Al di là delle regole, vi è anche la mente e lo spirito è la responsabilità e la solidarietà - la responsabilità per la riforma e la responsabilità di mantenere la zona euro integra, e anche la solidarietà degli Stati membri e le istituzioni a un paese che è un paese membro della zona euroC´est un accordo che è certamente impegnativo, ma penso che sia anche bilanciata tra le responsabilità per tutti e la solidarietà - è un accordo che riflette l´urgenza e la difficoltà di la situazione. Per implementare il mandato del vertice della zona euro, abbiamo ancora molto lavoro davanti a noi. E ´da questi prossimi passi che l´Eurogruppo ha discusso oggi con l´adozione di questo calendario che rimarrà chiaro con il tempo, ma che è stato approvato da tutti e in cui la Commissione riconosce pienamente. In primo luogo, le autorità greche si sono impegnate a votare alcune leggi da Mercoledì. Il nostro collega greco ha confermato l´impegno del governo in questa direzione. La Commissione e le altre istituzioni sono pronti a fornire tutta l´assistenza necessaria per garantire che questi disegni di legge sono completamente compatibili con ciò che è stato concordato e perché chiediamo analisi, e anche un certificato, essa va Naturalmente siamo inscrirons nel calendario e nei metodi definiti dal presidente dell´Eurogruppo. In secondo luogo, dobbiamo trovare una soluzione per aiutare la Grecia ad affrontare le scadenze finanziarie prossime settimane. Ho presentato a nome della Commissione varie opzioni sono sul tavolo. Abbiamo avuto una prima discussione su questo oggi - abbiamo infatti deciso di istituire un gruppo di lavoro ad hoc- e noi ora lavorare sodo per individuare la migliore soluzione o il migliore gruppo di soluzioni, in più prontamente. In terzo luogo, per quanto riguarda la Commissione, siamo pronti a dare Grecia alcuna competenza tecnica che può essere utile per migliorare la capacità e l´efficienza dello stato greco, una volta che il governo ha inviato nella sua domanda significato. Si tratta di un esercizio che è essenziale, non perché ha cercato per l´Europa, ma perché i greci hanno bisogno di un governo che sia più trasparente e orientata al cittadino e semplicemente più efficace. Inoltre, va da sé che la Commissione iscriversi nel quadro dei negoziati di programma con se è vero che le scadenze sono exigeants.Je preferiscono la formula "ambizioso". Prova ad andare il più velocemente possibile, ma allo stesso tempo sappiamo che può richiedere un certo tempo. La Commissione farà tutto il possibile tutti gli strumenti di solidarietà che ha una responsabilità come manager di fondi dell´Unione europea per favorire lo sviluppo della Grecia. Un ultimo punto sulla Grecia. Credo che sia essenziale che in parallelo con l´attuazione degli impegni, è necessario che da oggi tutti sono al lavoro per ripristinare la comprensione e la fiducia tra i paesi della zona euro e tra i paesi della zona euro e dei loro cittadini. Si è molto parlato di fiducia in questi giorni ed è vero che si tratta di una questione di fiducia che è stato chiesto. Cominciò da risolvere, ma al di là di questo ci sarà giudicato sui risultati ed è nostra responsabilità comune per essere fino a questo momento decisivo nella storia dell´Unione europea, decisivo La storia della zona euro, decisiva per la Grecia, ma anche decisivo per tutti noi. Questo mi porta a dire aussi un breve cenno il secondo argomento Abbiamo avuto questo pomeriggio, è stata delle relazioni dei here cinque presidenti. Questa è stata la prima occasione sul chi Eurogruppo ha discusso le questioni sollevate nella relazione, i prossimi passi che dobbiamo prendere Abebooks web per rafforzare l´Unione economica e monetaria. Le ultime settimane-hanno mostrato l´urgenza di andare avanti con le idee contenute nella relazione dei cinque presidenti e Valdis Dombrovskis e me wer Incoraggiato dall´impegno dei ministri attorno al tavolo di oggi a prendere questo dibattito. La Commissione lavorerà duramente nei prossimi mesi a prendere questo lavoro in avanti, con il completamento dell´unione bancaria attraverso un sistema di assicurazione dei depositi comune è uno dei settori in cui crediamo abbiamo qui bisogno di concentrarsi in via prioritaria. Grazie per la vostra attenzione particolare a tutti voi che erano su tutta la notte in questo edificio.  
   
   
UE LEADER NEL MOBILITARE RISORSE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE  
 
Bruxelles, 14 luglio 2015 - Neven Mimica, Commissario per la Cooperazione internazionale e lo sviluppo, partecipera questa settimana alla Terza conferenza internazionale sul finanziamento dello sviluppo, che si terrà ad Addis Abeba (Etiopia). La conferenza dovrebbe condurre a un accordo sui mezzi di attuazione finanziari e non finanziari (ovvero aiuti, investimenti, politiche, ecc.) per sostenere l´Agenda per lo sviluppo post-2015 e degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Oss). L´accordo getterà le basi per altre due tappe fondamentali: l´Assemblea generale delle Nazioni Unite che si terrà a New York a settembre, in cui si deciderà l´elenco degli Obiettivi di sviluppo sostenibile, e la Conferenza delle parti sui cambiamenti climatici (Cop), sempre dell´Onu, che si terrà a Parigi nel mese di dicembre. Prima della conferenza l´Alta rappresentante e Vicepresidente Mogherini ha dichiarato: "Il 2015 è un anno cruciale per la lotta contro la povertà e la promozione dello sviluppo sostenibile. Dobbiamo essere ambiziosi se vogliamo realizzare gli obiettivi che ci siamo prefissati: eliminare la povertà estrema e garantire a tutti un futuro sostenibile. Per questo è necessario rendere più autonome le persone, iniziando dalle donne e dalle ragazze, combattere la disuguaglianza, promuovere società pacifiche e creare una prosperità condivisa attraverso una crescita che sia inclusiva e sostenibile. Si tratta di un compito impegnativo, che potrà essere portato a termine solo se tutti noi ci impegneremo con coerenza e se sapremo unire le forze all´interno di un solido partenariato globale." Il Commissario Mimica ha aggiunto: "L´ue nel suo complesso costituisce già il maggiore donatore di aiuti pubblici allo sviluppo ed è all´avanguardia nella progettazione e nell´utilizzo di meccanismi di finanziamento innovativi: entro il 2020 dovrebbero essere mobilitati con il finanziamento misto 100 miliardi di euro. Inoltre abbiamo il mercato più aperto ai paesi in via di sviluppo. Intendiamo non solo continuare a fare la nostra parte ma anche intensificare il nostro impegno per promuovere lo sviluppo sostenibile in tutto il mondo, con particolare attenzione ai paesi più bisognosi." L´ue auspica che ad Addis Abeba venga adottato un accordo basato su un nuovo partenariato globale che coinvolga tutti i paesi del mondo e che sia in grado di mobilitare tutte le risorse possibili per finanziare l´Agenda per lo sviluppo post-2015 (i cosiddetti "mezzi di attuazione"). Tre sono i temi chiave: Integrazione — il nuovo partenariato globale dovrebbe riguardare l´intera Agenda post-2015 e affrontare le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile (economica, sociale e ambientale) in maniera integrata. Completezza —il nuovo partenariato globale dovrebbe basarsi sulla mobilitazione e sull´uso efficace di tutti i "mezzi di attuazione" pertinenti, siano essi finanziari o di altro tipo, e dotarsi di politiche solide e di un ambiente che favorisca la crescita economica in tutti i paesi. Universalità —il nuovo partenariato globale si baserà sull´equo contributo di tutti. Tutti i paesi dovranno adottare le misure necessarie in termini di azione politica e di mobilitazione delle risorse. Contesto Ecco in che modo l´Ue contribuirà all´attuazione dell´Agenda per lo sviluppo post-2015: L´ue è il primo donatore a livello mondiale, avendo fornito collettivamente nel 2014 aiuti pubblici allo sviluppo (Aps) per oltre 58 miliardi di euro. L´unione è impegnata a raggiungere l´obiettivo delle Nazioni Unite di mobilitare un livello di Aps pari allo 0,7% del reddito nazionale lordo (Rnl) entro il termine previsto dall´Agenda post-2015. L´ue si impegna inoltre a fornire collettivamente lo 0,15-0,20% del rapporto Aps/rnl ai paesi meno sviluppati (Pms) entro tempi brevi, per arrivare quindi allo 0,20% entro il termine previsto dall´Agenda post-2015. L´ue mobiliterà più di finanziamenti allo sviluppo attraverso la collaborazione con il settore privato: entro il 2020 tramite il meccanismo del finanziamento misto saranno mobilitati circa 100 miliardi di euro. Il 20% dell´assistenza dell´Ue sarà destinato alla lotta contro i cambiamenti climatici:circa 14 miliardi di euro fino al 2020. L´ue è il mercato più aperto del mondo — offre ai paesi meno sviluppati un accesso al mercato in esenzione da dazi e contingenti per i loro prodotti. Il totale delle esportazioni di questi paesi verso l´Ue supera attualmente i 35 miliardi di euro all´anno. Inoltre l´Ue è il maggior fornitore di aiuti per il commercio. Orizzonte 2020, il programma quadro dell´Ue per la ricerca e l´innovazione (77 miliardi di euro), è aperto alla partecipazione dei ricercatori provenienti dai paesi in via di sviluppo. Entro il 2030 l´Ue contribuirà a far uscire dalla fame e dalla malnutrizione 500 milioni di persone favorendo l´agricoltura sostenibile e la nutrizione sostenibile. Entro il 2030 l´Ue contribuirà a far uscire dalla povertà energetica 500 milioni di persone. Società pacifiche — l´Ue contribuisce al miglioramento della governance e si impegna per consentire alle persone di vivere in sicurezza. Oltre la metà del finanziamento bilaterale dell´Ue per lo sviluppo continuerà a essere destinato a Stati fragili o teatro di conflitti. Programma della conferenza internazionale sul finanziamento dello sviluppo (13-16 luglio) Lunedì 13 luglio il commissario Mimica terrà una conferenza stampa congiunta alle ore 13.30 (ora di Bruxelles) con Romain Schneider, Ministro dellaCooperazione e dell´azione umanitaria del Lussemburgo, in rappresentanza della presidenza dell´Ue. Il commissario pronuncerà il discorso di apertura della conferenza martedì 14 luglio alle 9.00 (ora di Bruxelles). Durante la conferenza l´Ar/vp Mogherini e il Commissario Mimica terranno una serie di incontri bilaterali con i rappresentanti dei governi, delle organizzazioni internazionali e della società civile. Il 15 luglio il Commissario parteciperà a due eventi organizzati in collaborazione con l´Ue a margine della conferenza, il primo sul sostegno internazionale alla mobilitazione delle risorse nazionali e il secondo sul settore privato e il finanziamento misto.  
   
   
LA REGIONE TOSCANA RIORGANIZZA LA MACCHINA: QUASI 2 MILIONI IN MENO RISPETTO AL 2014  
 
Firenze 14 luglio 2015 - La macchina regionale si riorganizza, a partire dalle direzioni generali e dalla filiera dei dirigenti. Il nuovo assetto, annunciato e scritto a marzo, entrerà in vigore il prossimo 1 agosto, nel mentre si riorganizzano anche le segreterie politiche. Una macchina più snella pensata per essere ancora più efficiente: un solo direttore generale invece di otto, tredici direttori (con l´aggiunta di uno a scadenza, fino alla fine del 2015) al posto degli altri sette ex direttori generali e dei quattordici dirigenti di aree di coordinamento, che era l´attuale assetto. Quattordici figure invece di ventidue, otto in meno, con un risparmio a regime di quasi 1 milione e 200 mila euro l´anno, compresi gli oneri riflessi che sono i contributi direttamente a carico del datore di lavoro, gli oneri assicurativi ed altri istituti che complessivamente pesano il 35 per cento, in aggiunta, su ogni stipendio. Con il taglio di parte degli ´esterni´ nelle segreterie di assessori e presidente, il risparmio complessivo sale ad oltre 2 milioni e 100 mila euro rispetto al 2009 e 1 milione e 750 mila euro nel confronto con il 2014. "Risorse che saranno utilizzate, assieme ad altre – sottolinea il presidente della Toscana, Enrico Rossi – per il mantenimento delle politiche sociali e della cultura". La razionalizzazione a cui si appresta la Regione Toscana non riguarda comunque solo le funzioni di vertice e le segreterie politiche. Tutta la macchina regionale sarà complessivamente più leggera, a parte la parallela riorganizzazione che riguarda le funzioni e gli uffici delle province. Considerando infatti chi andrà in pensione – nei tempi attesi o in anticipo attraverso i cosiddetti ´esuberi´ – i dipendenti della Regione saranno a regime, dal 2017 in poi, 261 in meno (34 solo tra i dirigenti): un dipendente in meno su dieci nel comparto e un dirigente in meno su quattro, che rispetto all´inizio della scorsa legislatura si ridurranno quasi della metà. Con un risparmio, sempre solo sui dirigenti, di 5 milioni. Affitti, più gli incassi della spesa - Si risparmierà anche sui costi di funzionamento, in particolare sugli affitti. La Regione Toscana spenderà infatti nel 2015 meno di quanto incassa. Non è sempre stato così. Non lo era fino all´anno scorso, quando c´è stato il pareggio tra quanto speso per gli affitti e quanto incassato da altri affitti. E´ il frutto di un piano di razionalizzazione messo in atto nel corso della seconda parte della legislatura trascorsa. Se nel 2014 uscite ed entrate hanno fatto pari, nel 2015 - contratti alla mano -, il saldo sarà in attivo di circa 200 mila euro. La Regione spende per i locali in affitto 1 milione e 750 mila euro l´anno. Ne incassa 1 milione e 950 mila euro.  
   
   
LA REGIONE TOSCANA SI RIORGANIZZA, MENO ´ESTERNI´ NELLE SEGRETERIE POLITICHE. SEI CONSIGLIERI PER IL PRESIDENTE13  
 
Firenze, 14 luglio 2015 -  Nuove regole, nuovi numeri e nuovi tetti di spesa per le segreterie di supporto a presidente ed assessori. E meno personale preso all´esterno della Regione. Nella riorganizzazione della macchina regionale ci sono anche le segreterie del presidente e degli assessori. Sono stati ridotti i compensi dei responsabili delle strutture politiche, con l´eliminazione anche dell´indennità annua. Diminuisce il personale che potrà essere preso non tra i dipendenti a tempo indeterminato della Regione: solo uno su quattro per agli addetti di ciascuna segreteria, responsabile della struttura a parte. Arrivano i consiglieri del presidente su tematiche specifiche e con esperienza di politiche regionali, che a fronte delle deleghe mantenute dal presidente andranno a rafforzare lo staff dell´ufficio di gabinetto. Al massimo potranno essere sei, con uno stipendio compreso tra 47 e 59 mila euro l´anno. Il primo dei consiglieri è già stato nominato ed è l´ex assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini, che si occuperà di lavoro. Tutto questo non comporterà però una maggiore spesa. Nel 2009 il costo dei tempi determinati in Regione Toscana ammontava ad oltre cinque milioni di euro: di questi 3 milioni e 264 mila rappresentavano il costo dei tempi determinati a supporto delle segreterie di presidenti e assessori, oneri riflessi compresi. Nel 2014 la spesa sostenuta è stata di 2 milioni e 879 mila euro. Con il nuovo assetto non potrà essere superiore a 2 milioni e 330 mila euro, 934 mila euro in meno rispetto a sei anni fa e 549 mila euro in confronto alla legislatura appena conclusa. I tempi determinati ´esterni´ ai dipendenti della Regione diminuiranno anche nel numero: da quaranta che era la dotazione organica massima possibile fino a maggio (e 52 nel 2009) passeranno a non più di ventinove, e non solo per effetto delle riduzione degli assessori e delle rispettive segreterie passati da dieci ad otto. La spesa per i tempi determinati nelle segreterie politiche
Tempi determinati 2009 2014 2016
Costo in € (compresi oneri riflessi) 3.264.000 2.879.000 2.330.000
Dotazioni organiche massime possibili 52 40 30
Risparmio Nel 2016 rispetto al 2009: -934 mila euro Nel 2016 rispetto al 2014: -549 mila euro Le nuove dotazioni I tetti fissati prevedono un massimo di cinque addetti per la segreteria del presidente (un responsabile, tre dipendenti reclutati all´interno e un´eventuale esterno) a cui si aggiunge, sempre per il presidente, uno staff di venti persone per l´ufficio di Gabinetto, ovvero il responsabile, il portavoce e diciotto dipendenti. Di questi solo nove potranno essere presi dall´esterno a tempo determinato e tra questi figurano anche i sei consiglieri personali. Cinque è il tetto per gli addetti alle segreterie degli otto assessori: un responsabile, tre addetti obbligatoriamente ´interni´ ed uno eventualmente reclutato al di fuori del ruolo dei dipendenti della Regione. I numeri non sono diversi dagli attuali, ma gli esterni sono le metà. Retribuzioni tagliate Lo stipendio del responsabile dell´ufficio di gabinetto, ridotto come gli altri, sarà pari a poco meno di 94 mila euro l´anno. Fino ad oggi poteva arrivare, con il premio di risultato, a 120 mila euro. Il portavoce e i responsabili delle segreterie (del presidente o degli assessori) avranno un compenso di circa 87 mila euro l´anno contro i 107 mila euro teorici fino a maggio scorso.
 
   
   
LA REGIONE TOSCANA SI RIORGANIZZA, ECCO LE NUOVE DIREZIONI. SCOMPARE IL PREMIO DI RISULTATO  
 
Firenze, 14 luglio 2015  - C´erano un tempo in Toscana (e fino alla legislatura appena chiusa) un direttore alla presidenza, primus inter pares, e sette direttori generali: all´organizzazione, alla competitività e sviluppo delle competenze, al governo del territorio, alle politiche ambientali e energia, alle politiche per la mobilità, trasporto pubblico e infrastrutture, all´avvocatura, ai diritti di cittadinanza e coesione sociale. C´erano anche quattordici dirigenti a capo di altrettante aree di coordinamento. Dal 1 agosto 2015 ci sarà un direttore generale della giunta regionale, un direttore dell´avvocatura e tredici direttori, uno dei quali a termine, fino al 31 dicembre. Scompaiono le quattordici aree di coordinamento e ci saranno complessivamente quattordici persone e figure di vertice anziché ventidue. La giunta regionale ha già approvato il nuovo assetto. Le tredici nuove e vecchie direzioni riguardano l´avvocatura, gli affari legislativi, giuridici e istituzionali, la programmazione e il bilancio, l´organizzazione e i sistemi informativi, i diritti di cittadinanza e coesione sociale, l´agricoltura e lo sviluppo rurale, ambiente e energia, la difesa del suolo e la protezione civile, le politiche per la mobilità, infrastrutture e trasporto pubblico, l´urbanistica e le politiche abitative, le attività produttive, la cultura e ricerca, l´istruzione e formazione. A queste si aggiunge, a tempo, una quattordicesima direzione che avrà l´incarico di seguire la gara unica per il trasporto pubblico locale, ma che sarà cancellata dopo l´affidamento dei servizi e comunque entro il 31 dicembre 2015. Il direttore generale della giunta regionale, rispetto all´attuale assetto gerarchicamente sovraordinato rispetto agli altri direttori e dunque con maggiori responsabilità, avrà uno stipendio annuo (lordo, al netto degli oneri riflessi) di 170 mila euro, meno di posizioni di pari livello in altre amministrazioni. La metà se ne andrà in tasse. Il compenso dei tredici direttori è stato fissato in 130 mila euro l´anno ciascuno (120 mila per la direzione a termine per la gara sul Tpl) contro i 127 e 162 mila euro che potevano essere pagati fino ad oggi. Si tratta di stipendi inferiori (e in qualche caso anche di parecchio) rispetto agli omologhi di Regioni come Emilia Romagna, Veneto, Piemonte e Lombardia. Cancellato il bonus sui risultati, rimane la valutazione Scompare inoltre la quota di compenso correlato ai risultati conseguiti. I direttori continueranno ad essere valutati rispetti agli obiettivi annuali assegnati, ma il lavoro svolto bene non comporterà alcun premio. In caso di valutazione negativa decadranno invece dall´incarico. L´assetto fino al luglio 2015 e quello nuovo
Figure di vertice 2009 2014 2016
Costo in € (compresi oneri riflessi) 4.315.000 3.714.000 2.514.000
Posti ricoperti 23 22 (8 direttori generali, 14 dirigenti di aree di coordinamento) 14 (1 direttore generale della giunta, 13 direttori. Direttore per gara unica Tpl previsto solo fino al 31/12/2015 )
Risparmio Nel 2016 sul 2009: -1,8 milioni Nel 2016 sul 2014: -1,2 milioni
 
   
   
CREMONA: NASCE TAVOLO OPERATIVO TERRITORIALE  
 
 Cremona, 14 luglio 2015 - Un Tavolo operativo territoriale in cui Regione Lombardia si affianca a Provincia di Cremona, Comuni di Cremona, Crema e Casalmaggiore e Camera di Commercio di Cremona per studiare ed elaborare insieme un nuovo modello di partenariato per realizzare, in maniera molto concreta, i più importanti progetti di cui il territorio ha bisogno. La nascita di questo nuovo strumento per lo sviluppo del territorio è stata annunciata dal sottosegretario alle Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione negoziata della Regione Lombardia Daniele Nava, che ha presieduto, presso la Sede territoriale della Regione Lombardia di Cremona, un incontro che ha visto la partecipazione dei rappresentanti degli enti e delle organizzazioni locali: Provincia, Comuni, Camera di Commercio, Ance, Confindustria, Cna, Confartigianato, Libera Associazione Artigiani, Associazione Piccole e Medie Industrie, mondo scientifico e della ricerca (Politecnico, Università Cattolica), sindacati (Cgil, Cisl, Uil). Progetti Più Importanti - "Nelle prossime settimane - ha spiegato Nava - anche attraverso le strutture della Sede territoriale, si svolgerà un lavoro di studio e approfondimento per individuare i quattro o cinque progetti più importanti per la provincia che, nel mese di settembre, saranno portati all´attenzione del Tavolo che sarà presieduto dalla Regione e che avrà il compito di coinvolgere di volta in volta i soggetti interessati per realizzare nel concreto i progetti". Nuovi Strumenti - "In questi anni è già stato fatto molto - ha detto Nava -. Ci sono progetti già compiuti o in corso d´opera, anche grazie all´Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale, che è stato molto utile in passato ma che oggi va ripensato e rilanciato. Per ottenere risultati migliori, servono nuovi strumenti agili, molto concreti e adeguati alle risorse che oggi sono a disposizione. Da qui la nascita di questo Tavolo di lavoro". Fare Sistema - "L´accordo Quadro di Sviluppo Territoriale che c´è a Cremona, come in tutte le altre province - ha spiegato Nava - ha avuto una funzione importante per individuare e condividere in maniera unitaria i progetti strategici e fondamentali dei territori. I tagli subiti dal sistema delle istituzioni, oltre che l´applicazione della Legge Delrio, ci costringono ad aggiornare il modello per cui nasce oggi questo Tavolo di coordinamento territoriale, chiamato a lavorare, in maniera molto concreta sulle quattro o cinque cose più importanti e urgenti che sappiamo essere realizzabili nel breve o medio periodo".  
   
   
UMBRIA, GIUDIZIO DELLA CORTE DEI CONTI: IL BILANCIO REGIONALE SI CONFERMA SOLIDO ED IN EQUILIBRIO"  
 
 Perugia, 14 luglio 2015 - "Per il terzo anno consecutivo il giudizio di parificazione emesso dalla Sezione regionale della Corte dei Conti dell´Umbria dimostra come il bilancio regionale è affidabile, solido nei suoi elementi fondamentali e ciò anche in un periodo di notevoli tagli e sacrifici economici che le Regione italiane, come tutti gli Enti locali del nostro paese, hanno dovuto sopportare a causa della crisi economica". La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha espresso la sua soddisfazione per il giudizio di parificazione che la Corte dei Conti dell´Umbria ha emesso questa mattina, venerdì 10 luglio, al termine dell´Udienza Pubblica che si è svolta nella Sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni a Perugia. "Il bilancio regionale - ha affermato la presidente – si compone ormai quasi esclusivamente delle risorse dedicate alla sanità, al trasporto pubblico locale e delle risorse derivanti dai programmi nazionali ed europei. E questo in alcuni casi rappresenta un vero e proprio handicap perchè è sempre più difficile mettere in campo politiche di investimento in altri settori che pure sono molto importanti per l´economia del nostro territorio. Penso ad esempio alla manutenzione ordinaria e straordinaria della viabilità regionale, assolutamente necessaria ma che non ha fondi disponibili. Ci sono due dati però – ha affermato la presidente – che possono essere considerati come indicatori primari di una buona gestione: i conti in equilibrio sulla sanità, che fanno dell´Umbria una delle Regioni più virtuose e modello per altre realtà ed il fatto che da dodici anni la Regione non ricorre ad alcuna anticipazione di cassa, tradizionale segnale di solidità economico-finanziaria dell´Ente. Il giudizio espresso dalla Corte dei Conti – ha aggiunto la presidente Marini - sarà anche da stimolo per la legislatura che è appena iniziata. Sulla sanità vogliamo continuare ed anzi aumentare lo sforzo per raggiungere una organizzazione migliore del servizio e del sistema. Stesso discorso vale anche per il personale, dove abbiamo già raggiunto obiettivi importanti come la diminuzione del 25 per cento dei dirigenti, e la diminuzione del 7 per cento del personale complessivo, mentre sono diminuite dell´80 per cento le consulenze ed i contratti a tempo determinato che erano a carico del bilancio regionale. In questo settore ci attendono tempi di notevole cambiamento, visto che le recenti riforme nazionali trasferiranno alle Regione gran parte del personale proveniente dalle Province e questo indubbiamente comporterà per tutte le Regioni, Umbria compresa, un grande sforzo di riorganizzazione della struttura". "Ma oggi – ha concluso la presidente - ci conforta accertare che le fondamenta economico-finanziarie dell´Umbria sono solide ed in grado di sostenere il peso delle grandi responsabilità che sono affidate alle Regioni".  
   
   
ECONOMIA E FINANZA PER L’ANNO 2015 E MODIFICHE COLLEGATE ALLA MANOVRA FINANZIARIA, ATTUAZIONE DEL PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE PER I DIPENDENTI REGIONALI, REALIZZAZIONE DELL’ENERGY CENTER E ACCORDI DI PROGRAMMA SULL’OFFERTA TURISTICA SONO STATI I PRINCIPALI ARGOMENTI ESAMINATI DALLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE  
 
Torino, 14 luglio 2015 - Economia e finanza. Adottata la proposta di Documento di economia e finanza regionale 2015 che ora passa all’esame del Consiglio, presentata dall’assessore Aldo Reschigna in cui vengono descritti gli obiettivi e gli strumenti di politica regionale in campo economico, sociale e territoriale con l’individuazione delle priorità di azione ed i risultati attesi per area di governo. Il Documento inoltre analizza il quadro di finanza pubblica e delle risorse complessivamente disponibili attraverso gli effetti del piano di riequilibrio finanziario elaborato per fronteggiare la difficile gestione del debito maturato dall’ente regionale. Il vicepresidente Reschigna ha presentato inoltre, contenute in un Ddl regionale, alcune disposizioni collegate alla manovra finanziaria per l’anno 2015 : unificare le attuali sedi di concertazione con le parti sociali sui temi del lavoro, della formazione professionale e dell’orientamento in un unico organismo; integrare alcune funzioni dell’Ipla nella costituenda Agenzia Foreste e Territorio; la concessione di contributi integrativi nell’ambito dell’edilizia agevolata. Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione per i dipendenti regionali. Su proposta del Presidente Sergio Chiamparino e dell’assessore Giovanni Maria Ferraris, la Giunta ha deliberato di dare attuazione alle misure del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2015-2017, riguardanti il codice di comportamento, già esistenti, dei dipendenti di ruolo della Giunta Regionale, dei dipendenti in comando o in distacco, del personale in servizio presso gli uffici di comunicazione, dei dirigenti, direttori, consulenti, collaboratori esterni, prestatori d’opera, professionisti e fornitori che collaborano con la Regione Piemonte. Il Codice di comportamento sarà pubblicato sul sito internet istituzionale nella Sezione Amministrazione Trasparente. Energy Center. E’ stato approvato, su proposta dell’assessore Giuseppina De Santis lo schema di Protocollo d’intesa tra Regione Piemonte, la Città e il Politecnico di Torino per la realizzazione dell’Energy Center i cui lavori di costruzione sono iniziati il 18 novembre 2014 e dovranno concludersi entro il 2015. Accordi di programma sull’offerta turistica. Su proposta dell’assessore Antonella Parigi, sono stati approvati accordi di programma riguardanti lo sviluppo dell’offerta cicloturistica, volti alla realizzazione, al potenziamento ed al miglioramento della piste ciclabili piemontesi che prevedano un percorso minimo di 50 km, la qualificazione dell’offerta turistico-ricettiva “in quota”, legata ai rifugi alpini presenti nella nostra regione, interventi strutturali ed infrastrutturali per il miglioramento della funzione turistica dei Comuni piemontesi dichiarati patrimonio Unesco con un importo pari ad € 8.000.000. La Giunta ha inoltre approvato: - su proposta dell’assessore Antonio Saitta, il Piano Regionale Integrato di Sicurezza Alimentare – Prisa 2015-2018 che attinge dalle risorse del fondo sanitario regionale assegnate alle Asl; - su proposta dell’assessore Alberto Valmaggia e Francesco Balocco, l’integrazione del parere positivo precedentemente espresso dalla Regione sul progetto “impianto idroelettrico Delle Rocche sul Fiume Tanaro”, presentato dalla Società Edison, che riguarda i Comuni di Barbaresco e Castagnito in provincia di Cuneo, mettendo in evidenza il rispetto delle condizioni di sostenibilità ambientale dell’intervento; - su proposta dell’assessore Antonella Parigi, i criteri per l’assegnazione dei contributi per la promozione delle risorse turistiche piemontesi ; - su proposta dell’assessore Giuseppina De Santis e dell’assessore Antonella Parigi gli interventi e il relativo finanziamento per il Sistema delle Residenze sabaude, il Sistema delle Fortificazioni e dei Castelli con il relativo Sistema museale scientifico, nell’ambito del piano di riqualificazione e valorizzazione del patrimonio culturale e naturale; - su proposta dell’assessore Giorgio Ferrero, le modifiche del calendario venatorio per la stagione 2015/2016 riguardo alle specie cornacchia grigia e nera, gazza e ghiandaia; - su proposta degli assessori Giorgio Ferrero e Alberto Valmaggia, i criteri per definire le criticità idrologiche presenti nei comprensori piemontesi, ritenuti fondamentali per stabilire le priorità degli interventi irrigui previsti dal Programma di sviluppo rurale regionale; - su proposta dell’assessore Aldo Reschigna le nuove destinazioni urbanistiche del patrimonio immobiliare della Regione Piemonte.  
   
   
PRESIDENTE DE LUCA: NIENTE AUTO BLU ALLA REGIONE CAMPANIA  
 
Napoli, 14 luglio 2015 - Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha dato disposizione agli uffici affinché provvedano all’immediata vendita dell’autovettura di lusso che ha trovato in dotazione alla presidenza della Regione Campania. Fin dalla prossima settimana il presidente De Luca utilizzerà una vettura molto più sobria, non di lusso e di cilindrata inferiore, per i suoi spostamenti istituzionali. Sobrietà e rigore per tutti, a cominciare dal presidente.  
   
   
PATTO DI STABILITÀ REGIONALE: 61 MILIONI DI SPAZI A COMUNI E PROVINCE LA GIUNTA DELL’ EMILIA ROMAGNA APPROVA I CRITERI PER L´ASSEGNAZIONE. ENTRO IL 15 LUGLIO LE RICHIESTE ALLA REGIONE DI SPAZI FINANZIARI  
 
Bologna, 14 luglio 2015 – Entro la fine di luglio potranno essere distribuiti 61 milioni di euro che la Regione, stante i vincoli precedenti, era impossibilitata ad assegnare alle Autonomie locali. Con le modifiche all’impianto normativo del Patto di stabilità incentivato regionale, approvate con il decreto legge 78/2015, “la Regione Emilia-romagna può finalmente assegnare - sottolinea l’assessore al Bilancio Emma Petitti - l’intera quota di 80 milioni di potenzialità di spesa ai comuni e alle province del territorio che così potranno effettuare pagamenti e investimenti”. La normativa precedente, dettata dalla legge di stabilità 2015, vincolava infatti l’assegnazione di tali spazi alla presenza di debiti commerciali a favore di imprese precedenti al 30 giugno 2014. Un paradosso per l’Emilia-romagna, dove i pagamenti di fatture per lavori o forniture vengono effettuati in tempi molto più brevi. La modifica normativa rende ora possibile distribuire l’intera tranche di spesa, dopo i 19 milioni sbloccati nell’aprile scorso. La Giunta Regionale ha definito i criteri per l’assegnazione della disponibilità delle risorse. “L’intero processo è stato condiviso con Anci e Upi dell’Emilia-romagna”, spiega Petitti. “La Regione punta a favorire sia il rilancio degli investimenti premiando le amministrazioni virtuose che presentano un livello di indebitamento basso sia il pagamento di debiti con imprese per lavori e opere di investimento già realizzate. Inoltre, saranno sostenute le amministrazioni locali che concorrono, con finanziamenti propri, alla realizzazione di interventi di sviluppo coerenti con la programmazione regionale”. Una quota corrispondente al 5% degli spazi disponibili è, inoltre, destinata alla copertura di spese per avversità atmosferiche, calamità naturali nonché per l’edilizia scolastica. Infine, per sostenere gli investimenti sul territorio, la Giunta ha anticipato il cosiddetto “Patto orizzontale”, ovvero la cessione di spazi finanziari tra Enti locali, la cui scadenza è prevista a fine settembre. Entro il 15 luglio gli Enti locali possono inviare alla Regione le richieste di spazi finanziari che hanno la necessità di acquisire per la gestione 2015 ed entro il 31 luglio la Giunta si è impegnata ad approvare il riparto per le nuove assegnazioni.  
   
   
FONDI COMUNITARI : POR FESR: LA SPESA DELLA REGIONE DEL VENETO IN LINEA CON GLI OBIETTIVI FISSATI  
 
Venezia, 14 luglio 2015 - “Il titolo del ‘Sole 24 Ore’ di oggi sull’utilizzo dei fondi comunitari Por Fesr racconta un Veneto in retrovia ma, leggendo il testo dell’articolo, emerge una verità ben diversa, cioè quella di una Regione la cui spesa certificabile è in linea, se non addirittura superiore, a quella del target fissato dal Governo”. Commenta così l’assessore Federico Caner la ‘radiografia’ effettuata dall’Osservatorio del Sole 24 Ore sui finanziamenti Ue, che vedrebbe il Veneto attardato nella certificazione del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2007-2013. “Quello che l’articolista definisce ‘effetto audit’ – spiega l’assessore – altro non è che una discrasia tra le spese dichiarate e quelle riconosciute: la procedura per certificare queste ultime è particolarmente laboriosa e il Veneto sta effettuando dei controlli aggiuntivi molto rigorosi su tutti i progetti. Questo monitoraggio più attento, l’intensificazione dei controlli, una maggiore supervisione da parte dell’Autorità di gestione e nuove attività formative che come Regione stiamo svolgendo in risposta a una richiesta della Autorità di Audit che aveva a suo tempo rilevato delle irregolarità, comportano ineluttabilmente dei ritardi, ma ciò non significa che non rispetteremo i termini previsti e, anzi, confidiamo, alla fine, in un’ottima performance del Veneto”. “In conclusione – rassicura Caner – stiamo già attuando le azioni correttive richiesteci dalla Commissione Europea e contiamo di sbloccare al più presto la situazione, per poter ripresentare le domande di pagamento. Ribadisco: non è a rischio la complessiva tenuta del nostro Programma e, se non incontreremo ulteriori ostacoli, non ci saranno contraccolpi nemmeno sulla determinazione delle risorse riconosciute da parte Ue rispetto al budget assegnato”.  
   
   
TORINO, IL CONSIGLIO METROPOLITANO CONVOCATO PER GIOVEDI’ 16 LUGLIO PER L’ADOZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE 2015  
 
Torino, 14 luglio 2015 - Il Sindaco Metropolitano, Piero Fassino, ha convocato il Consiglio Metropolitano di Torino per giovedì 16 luglio alle 10 nella sala del Consiglio Provinciale “Elio Marchiaro”, in piazza Castello 205.L’ordine del giorno prevede l’adozione degli schemi del Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2015, ai sensi del comma 8 dell’articolo 1 della Legge 56 del 2014  
   
   
CALABRIA: IL PRESIDENTE OLIVERIO INCONTRA SINDACI E AMMINISTRATORI A LAMEZIA. "ISTITUZIONI LOCALI CENTRALI NEL NUOVO MODELLO DI GOVERNO".  
 
Catanzaro, 14 luglio 2015 - Ripartire dai Comuni per affermare un nuovo modello di governo dei territori. È l´ idea concreta, insieme una proposta operativa, lanciata dal presidente della Regione Mario Oliverio a Lamezia dove, nel gremito Centro Agroalimentare, presente la nuova Giunta, ha convocato i sindaci della Calabria. Una assemblea partecipata, un confronto, quello odierno, servito al presidente della Regione per fornire agli amministratori una approfondita serie di informazioni e focalizzare alcune tra le linee fondamentali che saranno seguite nell´azione di governo in relazione a questioni centrali. Tra queste, la programmazione 2014-2020; il ciclo dei rifiuti; il ciclo integrato delle acque e la depurazione; il disegno di riordino istituzionale della Regione. Proprio in relazione a quest´ultimo punto, Oliverio ha annunciato la definizione di un nuovo assetto che consenta di " liberare la Regione dalle funzioni gestionali, esaltare le sue funzioni legislative e di programmazione, per affermare una nuova governance. La premessa per costruire la nuova Calabria, questa, che parta dalla centralità dei territori ed i Comuni. Il nostro obiettivo è quello di fissare entro la fine dell´anno i capisaldi del nuovo ordinamento istituzionale, in un riordino rispondente ai bisogni e alle necessità ." Il presidente Oliverio ha quindi informato sulla programmazione 2014-2020. " Come noto- ha riferito- in questi mesi siamo stati impegnati sia per recuperare il tempo perduto sia per modificare il Por in accordo alle osservazioni di Bruxelles. Abbiamo stabilito, per questo, un percorso di lavoro comune e di confronto, giorno per giorno, con gli uffici della Commissione, al fine di arrivare ad un testo condiviso che sarà, nella prima settimana di agosto, riproposto a Bruxelles per la decisione di approvazione, che dovrebbe arrivare entro ottobre. Nella nuova impostazione del Por, i Comuni sono essenziali nella fase attuativa. In particolare, il Programma e´ centrato su una visione territoriale dello sviluppo, in cui le aree urbane, le aree interne e i sistemi insediativi intermedi sono i cardini della strategia di sviluppo." Ulteriori punti dell´intervento del presidente della Regione a Lamezia sono stati quelli dei rifiuti e, quindi, delle risorse idriche. "Due settori- ha detto - nei quali esiste un grave ritardo accumulato nel corso degli anni . Per quel che riguarda il ciclo dei rifiuti , in questi mesi, abbiamo lavorato sodo, non solo per fronteggiare l´emergenza, ma per mettere parimenti in campo un progetto di costruzione di un sistema che dovrà puntare in modo forte sulla raccolta differenziata. I Comuni dovranno essere protagonisti in questo percorso. Anche in Calabria è possibile fare quello che si fa in altre realtà d´Italia e d´ Europa, innescando un circolo virtuoso. Stiamo ora definendo le condizioni di un´ impiantistica moderna. Investiremo in questa direzione che, nella fase della gestione, dovrà vedere il protagonismo delle imprese. Tutto ciò camminerà di pari passo con la definizione degli ambiti, attraverso una legge in cui troverà posto anche un sistema di premialita´ che si tradurrà in risparmi per i cittadini. Anche in tema di risorse idriche - ha affermato ancora il presidente Oliverio- registriamo un ritardo pregresso enorme, che richiede una rimessa a punto anche sul fronte legislativo. " Ancora, in tema di depurazione: " Anche qui- ha sottolineato- abbiamo ritardi che si sono accumulati . Le gare fatte lo scorso anno sono impostate male. Per l´immediato abbiamo definito una programma per i Comuni della costa per fronteggiare questa stagione estiva , ma bisogna affrontare in maniera strutturale e definitiva il problema. Puntiamo a cancellare risorse divorate in modo assolutamente improduttivo, come è il caso della multa di 80 milioni di euro che la Regione ha dovuto pagare all´Unione Europea per le inadempienze in tema di rifiuti e depurazione." Chiudendo il proprio intervento- prima di approfondimenti da parte di vari direttori generali della Regione e dei contributi venuti dai molti amministratori presenti- il presidente Oliverio, dopo questa prima iniziativa che ha ricevuto unanime apprezzamento, ha annunciato, per l´autunno, appuntamenti settoriali.  
   
   
SARDEGNA, PIGLIARU ALLA CONFERENZA ANCI: "I PICCOLI COMUNI SPESSO NON HANNO STRUMENTI SUFFICIENTI, MEGLIO ASSOCIARSI PER DARE RISPOSTE AI CITTADINI"  
 
 Cagliari, 14 Luglio 2015 - I vantaggi dell´aggregazione, il controllo del fenomeno dello spopolamento, il rapporto con lo Stato. Sono questi i punti centrali affrontati dal presidente della Regione Francesco Pigliaru sul palco del Teatro Massimo di Cagliari, dove è intervenuto tra i relatori della Xv Conferenza nazionale dei Piccoli Comuni e della Ix Conferenza nazionale Unioni di Comuni. Il tavolo dei lavori era guidato dal presidente dell’Anci Piero Fassino insieme al presidente di Anci Sardegna Piersandro Scano, e numerosi sono stati gli interventi di amministratori giunti da tutta Italia. Il confronto sul tema "Autonomia e dignità per la Ri-nascita dei Comuni e la tutela dei diritti dei cittadini" è stato introdotto da Piersandro Scano, che ha sottolineato come sia necessario, da parte del Governo, ascoltare di più le realtà locali. Molti dei problemi che i primi cittadini dei piccoli centri sono costretti ad affrontare nel quotidiano, spesso a causa di norme che ostacolano l’attività amministrativa, sono stati portati all’attenzione nel dibattito, animato dagli interventi dei sindaci. Il presidente Pigliaru ne ha ripreso vari punti, evidenziando come spesso i sindaci dei piccoli Comuni non abbiano a disposizione "strumenti sufficienti per dare risposte ai cittadini. Anche per questo servono forme associate di servizi: non per conseguire solo risparmi - ha detto il Presidente - ma per raggiungere più alti livelli di qualità. Unirsi significa rafforzarsi, far sentire la propria voce nel dialogo con le Istituzioni, significa contare di più. L´unione dei Comuni ci aiuta anche a difendere i nostri territori dalla piaga dello spopolamento, che diventa inesorabile se ci si isola. Nel rapporto tra istituzioni, poi, non vogliamo una Regione che fa tutto da sola. Ai Comuni chiediamo co-protagonismo per ragionare insieme su scommesse di sviluppo", ha proseguito Francesco Pigliaru, che ha infine messo l’accento sui doveri dello Stato nei confronti dei territori. "La Regione fa la sua parte - ha concluso - ma lo Stato faccia la propria". Doveri richiamati anche da Piero Fassino, che nelle conclusioni ha evidenziato la necessità di un maggior riconoscimento del lavoro dei sindaci e del far sì che ogni amministratore sia messo in condizioni, da parte dello Stato, di svolgere il proprio ruolo in sicurezza.  
   
   
PROVINCIA DI VIBO. IL PRESIDENTE OLIVERIO DÀ DISPOSIZIONE AGLI UFFICI REGIONALI DI TRASFERIRE RISORSE PER CORRISPONDERE UNA MENSILITÀ AI DIPENDENTI.  
 
Catanzaro, 14 luglio 2015 - Il presidente della Regione Mario Oliverio, nel corso della riunione dell´Osservatorio regionale per l´attuazione della Legge Delrio, ha sottolineato l’importanza che riveste la delicatissima fase amministrativa della Provincia di Vibo Valentia. Oliverio ha comunicato ai presenti di avere più volte, negli scorsi giorni, interloquito con il Governo e con il sottosegretario De Vincenti per mettere in campo interventi, anche in via d’urgenza, che consentano di posticipare il pagamento delle rate dei mutui contratti dall’ente con la Cassa Depositi e Prestiti. Di fronte alla situazione di grave disagio nella quale sono costretti i lavoratori dipendenti per la mancata corresponsione degli stipendi relativi alle ultime cinque mensilità, il presidente Oliverio ha assunto l’iniziativa di dare disposizione agli uffici per procedere al trasferimento all’ente Provincia delle risorse necessarie al pagamento di una mensilità. Iniziativa, questa, da considerare come straordinaria, di anticipazione da parte della Regione di risorse che la Provincia di Vibo restituirà appena sarà completato il trasferimento delle funzioni e delle risorse da parte dello Stato.  
   
   
FVG, AUTONOMIE LOCALI: SCIOLTI I CONSIGLI COMUNALI DI CHIONS (PN) E SAURIS  
 
Trieste, 14 luglio 2015 - A poco più di un anno dall´elezione sono stati sciolti i Consigli comunali di Chions (Pordenone) e Sauris (Udine): lo ha deciso la Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia su proposta dell´assessore alle Autonomie locali e il Coordinamento delle Riforme, Paolo Panontin. Se a Chions lo scioglimento dell´organo collegiale è dovuto alle dimissioni dalla carica di undici consiglieri comunali (sui 16 complessivi), a Sauris è stato il sindaco Pietro Gremese ad rassegnare le dimissioni. Come Commissario straordinario per la provvisoria amministrazione del Comune di Chions è stato nominato il dirigente della Regione, Loris Toneguzzi. Nonostante lo scioglimento a Sauris rimarranno invece in carica il Consiglio e la Giunta, a capo della quale sarà d´ora in poi il vicesindaco Augusto Petris. In entrambi i casi rimarranno in carica fino alle nuove elezioni, che si terranno fra il 15 aprile ed il 15 giugno del 2016.  
   
   
LOTTA A CORRUZIONE E ILLEGALITÀ NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, A VILLA UMBRA SEMINARIO SU DISPOSIZIONI LEGGE  
 
 Perugia, 14 luglio 2015 – La Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica ha organizzato, giovedì 16 luglio alla ore 9 nella sede di Villa Umbra, a Pila di Perugia, un seminario sulla legge n. 190/2012 "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell´illegalità nella pubblica amministrazione". Il seminario prende spunto della relazione presentata al Parlamento dal presidente dell´Autorità Anticorruzione Raffaele Cantone che ha definito il fenomeno corruttivo come un "vero e proprio tumore sociale", "un fenomeno sistemico", inserito in un "sistema gelatinoso in cui si fa persino fatica a dire chi è il corrotto e chi è il corruttore". In sintesi, si sta facendo tanto nella lotta alla corruzione, ma la strada è ancora lunga. Cantone ha illustrato i primi dati nazionali che evidenziano un risultato in chiaroscuro: da un lato "il 90% delle amministrazioni ha adottato un piano anticorruzione", ma dall´altro "la qualità dei documenti è in molti casi insufficiente per metodo, sostenibilità ed efficacia", ha sottolineato il magistrato che ha aggiunto: "Emergono varie criticità" tra cui "la sostanziale assenza di un´analisi del contesto esterno in cui opera l´amministrazione (in oltre l´80% dei casi)" o "la scarsa mappatura dei processi interni (puntuale solo nel 10% dei casi)". I lavori del seminario saranno coordinati dall´assessore alle Riforme della Regione Umbria, Antonio Bartolini, e aperti da Alberto Naticchioni, amministratore unico della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica. Seguiranno le relazioni di Vito Augelli, Comandante Regionale Umbria della Guardia di Finanza; Fausto Cardella, Procuratore capo della Repubblica de L´aquila; Angelo Canale, Presidente sezione giurisdizionale Corte dei Conti per la Regione dell´Umbria e di Michele Corradino, Consigliere di Stato, componente Consiglio Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac). Sono previsti gli interventi di Francesco Di Massa, Segretario generale del Comune di Perugia; Tullio Tavernelli, responsabile Prevenzione della Corruzione Usl Umbria 1. Il seminario è rivolto a sindaci, responsabili anticorruzione, responsabili aree a rischio ed amministratori delle società partecipate. L´ordine degli avvocati di Perugia riconoscerà tre crediti per gli iscritti che vi parteciperanno.  
   
   
JOBS ACT, LOMBARDIA: SE DECRETO NON CAMBIA PRONTI A RICORRERE A CONSULTA  
 
 Milano, 14 luglio 2015 - "Se il decreto attuativo del Jobs Act non sarà corretto e modificato in alcune parti, Regione Lombardia è pronta anche a ricorrere alla Corte Costituzionale". Lo ha annunciato l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia Valentina Aprea, chiudendo i lavori del convegno ´Il Jobs Act tra politiche attive e Agenzia nazionale´, promosso da Fondazione Anna Kuliscioff e Jobbing Centre, che si è svolto a Palazzo Giureconsulti a Milano. Tutelare Nostro Modello Organizzazione Mercato Lavoro - "Il decreto del Jobs Act è stato scritto come se la Costituzione fosse stata già cambiata. Finché le politiche attive e la formazione saranno di competenza delle Regioni, serve l´accordo con le Regioni stesse altrimenti ci sono profili di incostituzionalità". Rischio Per Libertà Di Scelta - "In base alla legge - ha aggiunto l´assessore - ci sarebbero Centri regionali ma a regia statale. Se le Regioni dovranno pagare i Centri pubblici per l´impiego, dovranno usare i soldi per le politiche attive. Oggi, con la ´Dote´, li diamo direttamente ai cittadini, mentre poi dovremo pagare le strutture. Questo per noi è una cosa gravissima, perché mette a rischio il principio della libera scelta. Per un principio astratto di uniformità, si penalizzano le Regioni in cui il sistema funziona. Io sono disponibile a confrontarmi con tutti, ma sui risultati, sui numeri. I dati del monitoraggio settimanale della ´Dote Unica Lavoro´ (Dul) dimostrano come in Regione Lombardia siamo riusciti a costruire e implementare un modello efficace di organizzazione del mercato del lavoro e di erogazione delle politiche attive. Questo modello va salvaguardato; rinnovo l´appello al Governo a modificare il testo del decreto. Numeri Possitivi Con Dul E Garanzia Giovani - Con ´Dul´ sono già stati avviati al lavoro 45.149 destinatari. Di questi, il 30 per cento ha già sottoscritto un contratto di lavoro a tempo indeterminato, determinato o in apprendistato. Dall´avvio del Programma ´Garanzia Giovani´, 23.003 ragazzi sono stati inseriti nel mercato del lavoro, di cui: 11.853 attraverso un tirocinio; 7.643 con contratto a tempo determinato; 1.715 in apprendistato. Operatori Pubblici E Privati - "Abbiamo potuto raggiungere i risultati che oggi vantiamo - ha commentato l´assessore - anche grazie alla presenza di una rete di operatori pubblici e privati accreditati diffusi sul territorio, che concorrono sul mercato con pari dignità, attivando la leva della remunerazione a risultato occupazionale raggiunto". Decreto Governo Mette A Rischio Nostro Modello - "Il modello proposto dallo schema di decreto sulle politiche attive e di riordino dei servizi per il lavoro, definendo alcune funzioni che possono essere svolte esclusivamente dai centri pubblici per l´impiego, - ha detto ancora Aprea - rischia di compromettere il nostro modello e l´operatività del sistema. Il nostro non è un atteggiamento ideologico, ma rivendichiamo con forza la nostra libertà, attualmente garantita dalla vigente Costituzione, di organizzare in maniera autonoma i servizi per il lavoro chiamati a erogare le politiche attive, secondo logiche di ottimizzazione delle risorse e sulla scorta dei risultati raggiunti in questi anni". Best Practice - "Più volte - ha concluso Aprea - abbiamo segnalato come Regione Lombardia potesse essere una best practice a livello nazionale e abbiamo creduto potesse essere così con la previsione del contratto di ricollocazione che ora, invece, viene abrogato in favore dell´assegno di ricollocazione, che è una misura limitata ai disoccupati da più di sei mesi e che rappresenta uno tra gli altri interventi di politica attiva. Se il Governo non intende fare tesoro di una buona pratica realizzata a livello regionale, almeno non pregiudichi la possibilità di continuare a utilizzare il nostro modello, che si dimostra essere efficace". I Partecipanti - Dopo l´introduzione del presidente della Fondazione Anna Kuliscioff Walter Galbusera, sono intervenuti all´incontro, moderato da Claudio Negro, esperti di economia e politiche del lavoro, tra cui Alessandro Borgialli, Marco Leonardi, Giuseppe Zingale, Gianni Bocchieri e i rappresentanti delle parti sociali Roberto Benaglia, Serena Bontempelli, Massimo Bottelli.  
   
   
TOSCANA: GIOVANISÌ, USCITE LE GRADUATORIE DEL BANDO CASA PER IL CONTRIBUTO AFFITTO 1010 LE DOMANDE FINANZIATE  
 
Firenze, 14 luglio 2015 - Sono in tutto 1010 le domande finanziate con Bando Casa (il quinto) di Giovanisì. La misura, rivolta ai giovani toscani di età compresa tra i 18 e i 34 anni (con priorità alla fascia fra 30 e 34) residenti presso il nucleo familiare d´origine in Toscana da almeno 2 anni, metteva a disposizione 9 milioni di euro per un contributo della durata di tre anni destinato al pagamento del canone di locazione dell´alloggio. Il contributo varia da 1.800 a 4.200 euro annui. Il decreto (il numero 3132 del 3 luglio 2015) contiene la graduatoria delle domande ammesse (1010), di quelle idonee ma non finanziabili (oltre 350) per esaurimento delle risorse a disposizione e di quelle ritenute inammissibili. Il dettaglio delle tre graduatorie è disponibile in http://giovanisi.It/2015/07/10/contributi-allaffitto-uscita-la-graduatoria-del-bando-scaduto-il-31012015/ dove sono inoltre indicate le istruzioni per ottenere il contributo e tutti i recapiti a cui rivolgersi per avere informazioni.  
   
   
LOMBARDIA, REDDITO DI AUTONOMIA: AL VIA DA OTTOBRE  
 
Milano, 14 luglio 2015 - Partirà con l´inizio del prossimo autunno il ´reddito di autonomia´. Lo ha confermato l´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea, intervenendo alla trasmissione televisiva ´Orario Continuato´. "Stiamo studiando - ha detto Aprea - come garantire un assegno di emergenza che consenta ai nuovi poveri, dei quali abbiamo deciso di farci carico, di avere un aiuto. Non sarà comunque un assegno per stare a casa a far niente". Per quanto riguarda l´importo dell´assegno, l´assessore ha spiegato che, dopo l´assestamento di bilancio, "sarà più chiara la disponibilità di fondi da destinare a questo intervento", ma, tenuto conto che oggi servono circa 700 euro per vivere, la cifra sarà "indicativamente quella". Il primo passo per poter accedere a questo nuovo sussidio sarà quello della verifica dei requisiti tramite la presentazione del modello Isee. Cumulabilità Aiuti Fino A 700 Euro - Rispondendo a una domanda circa la cumulabilità con altri aiuti (comunale e/o altro), Aprea ha spiegato che "l´aiuto pubblico massimo sarà di 700 euro". Quindi, ad esempio, chi già ne percepisce 400, potrà riceverne al massimo 300 e così via. Governo Faccia La Sua Parte - Da Aprea un appello anche al Governo "affinché faccia qualcosa". "Noi stiamo facendo tanto con la ´Dote unica lavoro´ - ha sottolineato -, ad oggi ne abbiamo attivate 66.224 e avviato al lavoro 450149 persone. Le ´Doti´ sono strumenti che funzionano e da Roma che fanno? La vogliono cancellare. Anziché sostenere le Regioni virtuose, preferiscono distruggere un sistema che funziona".  
   
   
SARDEGNA: LAVORO, MOBILITÀ PROFESSIONALE PER I GIOVANI: AVVISO RIVOLTO A SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI  
 
Cagliari, 14 Luglio 2015 - Il programma Garanzia Giovani si estende oltre la Sardegna con i progetti di mobilità professionale, territoriale e transnazionale. L’avviso, pubblicato venerdì scorso dall´Agenzia regionale del Lavoro, si rivolge ai soggetti pubblici e privati che possono candidarsi per offrire un supporto ai giovani, iscritti al Programma, che manifestino la volontà di fare un’esperienza di lavoro in Italia, o all’estero, in uno dei paesi membri dell’Unione europea. I servizi che i soggetti attuatori dovranno erogare riguardano, nel dettaglio, l’assistenza ai giovani destinatari nella ricerca di opportunità lavorative, la facilitazione nella stipula del contratto di lavoro, e l’erogazione dell’indennità di mobilità. "Si tratta di una misura molto importante che - ha detto l´assessore del lavoro Virginia Mura - rappresenta un´opportunità per i nostri giovani che possono maturare un´esperienza professionale fuori dalla Sardegna e, al tempo stesso, un´occasione per favorire quella sinergia tra pubblico e privato, funzionale alla buona riuscita delle politiche e alla loro corretta distribuzione. Abbiamo bisogno di coinvolgere tutti i soggetti che hanno gli strumenti e le caratteristiche per offrire un supporto qualificato nella ricerca di lavoro – ha proseguito l’assessore Mura - cogliendo lo spirito del Programma Garanzia Giovani, che tenta di mettere a sistema misure e soggetti, e a unire le forze per favorire la ripresa dell’occupazione giovanile". Una volta individuati i soggetti attuatori, il giovane potrà intraprendere un percorso che gli consentirà, al suo rientro in Sardegna, di acquisire un bagaglio di esperienze e conoscenze da poter spendere nel mercato del lavoro locale. Possono presentare la candidatura a diventare soggetti attuatori della misura, gli enti pubblici o privati, in forma singola o associata (Ati o Ats costituita o costituenda), che abbiano sede operativa accreditata per lo svolgimento dei servizi per il lavoro, nel territorio della regione, con accreditamento specifico riconosciuto a livello regionale, o autorizzazione concessa dal Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali. Le domande potranno essere presentate fino al 30 ottobre 2015. L’avviso e gli allegati sono disponibili sul sito www.Sardegnalavoro.it    
   
   
CENTRI IMPIEGO, ASSESSORE TOSCANA: "TROVIAMO UN ACCORDO CON IL GOVERNO PER MODIFICARE IL DECRETO ENTI LOCALI"  
 
 Firenze, 14 luglio 2015 - "Adesso siamo di fronte a un passaggio molto delicato, la conversione del decreto Enti Locali con norme importanti ad iniziare dalla disciplina per i centri per l´impiego e per la polizia provinciale. Noi proponiamo un accordo organico e duraturo al Governo: che i sevizi dei centri per l´impiego siano gestiti da agenzie regionali, che si impegni affinché la riforma del Titolo V sia modificata e la competenza vada alle regioni e che eroghi le ulteriori risorse necessarie a garantire i servizi." Così Vittorio Bugli, assessore alla presidenza della Regione Toscana, nel suo intervento all´assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici del centri per l´impiego e della polizia provinciale, organizzata all´auditorium di Santa Apollonia da Cgil, Cisl e Uil. "I centri per l´impiego – ha proseguito - svolgono servizi importanti, soprattutto in questi tempi di crisi. Il decreto prevede che le Regioni si facciano carico di sostenere due terzi dei costi dei centri, costi che non hanno mai sostenuto, e che si facciano carico di coordinarli rimanendo però il personale negli organici delle Province. Si capisce che, impostata così, la cosa non può funzionare. La nostra idea – ha detto Bugli – è quella di raccogliere la sfida di un rilancio dei Centri per l´impiego impegnandoci direttamente nella loro gestione attraverso una agenzia regionale, continuando a garantire le risorse che già mettiamo per lo svolgimento dei servizi aggiuntivi e mettendo a disposizione una ulteriore parte dei fondi comunitari per contribuire al mantenimento dei servizi. Il mantenimento dei servizi essenziali tocca allo Stato – ha ribadito -, noi certamente siamo disponili a fare la nostra parte e anche di più, a patto che ognuno si assuma le proprie responsabilità". "Per quanto riguarda la polizia provinciale – ha rilevato l´assessore - è stato presentato dal Governo un decreto che non ha la visione organica del settore e che colloca la polizia provinciale presso i Comuni, in modo inappropriato rispetto alle funzioni che svolge. Per questo suggerirei di fermarsi un attimo, perché è un corpo che costa meno di quello che fa, e mi sembrerebbe inutile disgregarlo senza peraltro trovare vantaggi sui bilanci delle Province. C´è una riforma Madia, una riforma dei corpi di polizia, mettiamoci a sedere e vediamo cosa scrivere per dare una soluzione definitiva. Nel frattempo mettiamo in condizione le Province di poter continuare a svolgere queste funzioni essenziali. Bugli ha inoltre chiesto che vengano reinseriti nel decreto due provvedimenti a suo tempo accordati con il Governo: la possibilità di rinnovo da parte delle Province del personale a tempo determinato a carico delle Regioni per svolgere le funzioni complementari finanziate dalle Regioni stesse e la possibilità straordinaria per le Province di approvare il solo bilancio 2015 senza il pluriennale 2016 e 2017 perché questo costringerebbe quasi tutte le Province, comprese quelle toscane, a dichiarare il dissesto del bilancio". "Abbiamo preso atto – ha concluso il suo intervento - della necessità di vedere nella Del Rio un legge ponte verso la riforma costituzionale per il superamento dell´attuale ruolo delle Province e, con la nostra legge, prima in Italia, abbiamo effettuato il riordino delle funzioni riportando alla Regione importanti materie che prima avevamo delegato alle Province. Questo lo abbiamo fatto seguendo un percorso condiviso con le istituzioni, i sindacati e i lavoratori. Dopo 50 giornate di incontri che i nostri tecnici hanno fatto con quelli delle Province, entro inizio agosto siamo in grado di fare l´accordo per la definizione di chi sono i circa 950 dipendenti delle province che transiteranno alla regione. Poi dobbiamo vedere la configurazione rimanente per gestire al meglio tutte le funzioni. E´ la dimostrazione che stiamo facendo ampiamente la nostra parte".  
   
   
MANIFESTAZIONE PROFUGHI A ERACLEA: “INTOLLERABILE SITUAZIONE NEL BEL MEZZO DELLA STAGIONE. MA RENZI NON AVEVA GIURATO AL VENETO CHE NON AVREBBE PIU’ INVIATO IMMIGRATI NELLE LOCALITÀ TURISTICHE?”  
 
 Venezia, 14 luglio 2015 “Quanto andavo predicando da mesi si sta realizzando. I profughi ospitati nel residence di Eraclea minacciano di scendere in piazza per protesta contro tutto: le condizioni igieniche del luogo in cui sono stati ammassati dallo Stato, contro l’assistenza sanitaria veneta che secondo loro non è delle migliori (chissà com’era a casa loro?), contro il cibo che non sarebbe di buona qualità, e così via… Insomma, invece di ringraziare una comunità che li ospita nonostante tutto, bloccano un centro balneare nel bel mezzo della stagione. Sia chiaro che giudico quella manifestazione intollerabile”. Lo dice il Presidente del Veneto, Luca Zaia, riferendosi alla manifestazione nelle vie di Eraclea minacciata per oggi dai profughi ospitati nel residence Magnolia. “La precarietà della situazione dei profughi, frutto della disorganizzazione complessiva a livello centrale periferico che il governo sta manifestando nella gestione del flussi migratori, sta emergendo in tutta la sua evidenza – prosegue Zaia rivolgendosi al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi – ma non aveva detto, il premier, in privato come in pubblico durante una riunione a Palazzo Chigi, che non avrebbe mai più inviato profughi e immigrati nelle località turistiche? Qual è il problema? I prefetti disubbidiscono, il Viminale è scollegato con palazzo Chigi, o gli ordini non arrivano più? In pubblico si dice una cosa e poi in privato se ne fa un’altra? La nostra pazienza e quella dei sindaci è arrivata al limite”. “Non possono pensare di fregarsene così palesemente dei territori, dei sindaci, degli operatori turistici, di intere comunità che sul turismo vivono contribuendo con 16 miliardi di fatturato al Pil veneto – conclude Zaia – non possono immaginare che lasciamo che si intacchino i 70 milioni di presenze turistiche nel Veneto per l’insipienza e la disorganizzazione di qualche ministro o prefetto. Bisognerà intervenire nel modo più deciso possibile” .  
   
   
IMMIGRAZIONE: TRASFERITI IERI 100 PROFUGHI DA TRIESTE PARTONO OGGI I LAVORI ALL´EX CASERMA CAVARZERANI DI UDINE  
 
Trieste, 14 luglio 2015 - "Dopo i 200 profughi spostati da Udine nei giorni scorsi, oggi sono stati trasferiti da Trieste in altre regioni altri 100 richiedenti asilo". L´annuncio è dell´assessore regionale alla Cultura e Solidarietà, Gianni Torrenti. "Il Governo continua a mantenere i suoi impegni con la Regione e confidiamo di avere presto buone notizie anche per la situazione di Gorizia". Oggi intanto partiranno i lavori per la ristrutturazione dell´ex caserma Cavarzerani di via Cividale a Udine, individuata come struttura hub per la prima accoglienza dei richiedenti asilo che arrivano in Friuli Venezia Giulia. L´intervento sarà realizzato dalla Protezione civile regionale che anticiperà le risorse necessarie, successivamente rimborsate dallo Stato. L´intervento in questione riguarda il primo lotto di lavori che andrà a dotare la struttura dei servizi igienici e dell´impianto elettrico, contestualmente ad alcuni interventi edili per riallestire le aree adibite a dormitorio. Alla fine di questa serie di lavori, che dovrebbero durare 40 giorni, la Cavarzerani sarà pronta ad ospitare i migranti sotto la gestione della Prefettura di Udine. "Nel frattempo - ha spiegato il direttore della Protezione civile regionale, Luciano Sulli - abbiamo dotato la tendopoli allestita nell´area dell´ex caserma di acqua corrente e dell´impianto di energia elettrica, liberando in questo modo i Vigili del fuoco e i volontari della Protezione civile della necessità di presidiare la stessa tendopoli per 24 ore al giorno". Torrenti ha espresso "grande soddisfazione per l´inizio dei lavori alla Cavarzerani. Una dimostrazione di come, laddove ci si prende carico delle responsabilità, si può intervenire in tempi brevi. L´individuazione e la sistemazione delle sei strutture hub - ha aggiunto l´assessore - permetterà di dare piena attuazione al modello di accoglienza diffusa che stiamo predisponendo in Friuli Venezia Giulia".  
   
   
ROMA: UN CORSO DI FORMAZIONE CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE IL CORSO INIZIERÀ A SETTEMBRE ED È RIVOLTO A MEDICI, PSICOLOGI, INFERMIERI, ASSISTENTI SOCIALI, EDUCATORI ED AVVOCATI.  
 
Roma, 14 luglio 2015 - L’istituto Jemolo organizza un corso di formazione sulla violenza di genere rivolto a medici, psicologi, infermieri, assistenti sociali, educatori ed avvocati. L’obiettivo è favorire una maggiore sensibilizzazione sul tema, rivolgendo particolare attenzione anche ai minori e ai soggetti socialmente deboli. Dal femminicidio allo stalking, dalla violenza sessuale all’infanticidio. Il corso inizierà il 21 settembre 2015. In particolare saranno analizzati gli aspetti normativi, psico-sociosanitari, criminologici della violenza di genere in rapporto con il fenomeno più generale della violenza all’interno della società. Per ulteriori informazioni e per iscriverti vai qui http://www.Jemolo.it/jemolo/?vw=newsprimopianodettaglio&idn=63    
   
   
BOLZANO: LINEE GUIDE DELL’ASSISTENZA ALL’INFANZIA: ASSESSORE DISCUTE CON LE PARTI SOCIALI  
 
Bolzano, 14 luglio 2015 - Le linee guide dell’assistenza all’infanzia sono state presentate dall’assessora provinciale Waltraud Deeg alle parti sociali. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti delle organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro e l’assessora provinciale al lavoro Martha Stocker. Il tema trasversale della famiglia è stato al centro del tavolo delle parti sociali riattivato dagli operatori economici di Swr e Useb: dopo la firma di una dichiarazione d´intenti congiunta sulla conciliazione famiglia-lavoro, si è discusso del futuro sviluppo del sistema di assistenza all´infanzia in Alto Adige. L´assessora provinciale Waltraud Deeg ha illustrato le linee guida sul potenziamento quantitativo e qualitativo delle offerte di assistenza, elaborate negli ultimi mesi da un gruppo di esperti. "Sull´importanza di conciliare famiglia e lavoro le parti sociali sono concordi. Offerte di assistenza all´infanzia adeguate e di qualità sono una premessa essenziale e siamo tutti impegnati a lavorare in questa direzione", ha detto Deeg dopo l´incontro. Philipp Moser, presidente del Südtiroler Wirtschaftsring, l´associazione che raccoglie gli operatori economici di lingua tedesca, ha definito la conciliabilità famiglia-lavoro una delle grandi sfide che investe tutti in ugual misura. "L´obiettivo dei diversi interventi deve essere quello di garantire ai giovani l´opportunità di esercitare un lavoro adeguato alla loro qualifica e allo stesso tempo di conciliarlo con le esigenze familiari." Oltre a un ampliamento dei posti a disposizione secondo il bisogno delle famiglie, l´assessora provinciale punta sulla qualità: un sistema aggiornato e adeguato in termini di dimensioni dei gruppi di bambini assistiti, di infrastrutture, di condizioni di lavoro del personale. Tutti elementi che possono favorire il benessere dei giovani e la motivazione degli assistenti. "Un buon servizio di assistenza all´infanzia è uno degli elementi centrali per sostenere la famiglia in modo efficace e sostenibile´", ha concluso Deeg.