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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Maggio 2006
Politica
COMMISSIONE EUROPEA: CONTI BANCARI: UN GRUPPO DI ESPERTI PER ELIMINARE GLI OSTACOLI ALLA MOBILITÀ ATTESO UN RAPPORTO ENTRO LA PRIMA METÀ DEL 2007  
 
 Bruxelles, 17 maggio 2006 - La Commissione europea si appresta a formare un gruppo di esperti per agevolare la mobilità dei clienti in relazione ai conti bancari. Il gruppo sarà composto da esperti proposti dalle associazioni europee o nazionali che rappresentano gli interessi dei clienti e delle aziende che si occupano di servizi finanziari e da persone con formazione universitaria nel settore. Compito del gruppo di esperti sarà quello di identificare ogni ostacolo di natura legale, amministrativa o di altro genere incontrato dai clienti al momento di aprire, chiudere o cambiare un conto bancario, sia che questo avvenga nel proprio paese di residenza sia che si tratti di un passaggio da un paese membro all´altro. Il gruppo dovrà infine aiutare la Commissione a individuare le misure appropriate per affrontare questo genere di ostacoli. La creazione di questo gruppo di esperti rientra nelle azioni previste nel Libro bianco sulla politica dei servizi finanziari 2005-2010 e fa parte dell´agenda europea per una migliore regolamentazione. Questa iniziativa può inoltre essere letta nel contesto dell´agenda politica per i cittadini europei presentata dalla Commissione il 10 maggio scorso. A questo proposito Charlie Mccreevy, commissario responsabile per il mercato interno e i servizi, ha dichiarato: "Un conto in banca è spesso un requisito necessario per accedere a un insieme di altri prodotti finanziari, quali prestiti e investimenti. Molti clienti si procurano questi servizi dalle banche presso le quali hanno aperto il proprio conto corrente. Per questa ragione, perché i clienti possano accedere ai migliori prodotti è necessario che possano cambiare banca più facilmente. Invece nella pratica cambiare banca si rivela spesso molto difficile. Questo gruppo di esperti ci aiuterà ad individuare gli ostacoli e a trovare il modo migliore per superarli. Questo dovrebbe aiutare a creare un ambiente più competitivo". La possibilità di cambiare facilmente conto corrente tra banche di diversi Stati membri diventerà ancora più importante a partire dal gennaio 2008 quando è prevista l´introduzione dei primi prodotti dell’Area unica dei pagamenti in euro, che renderenno tutte le forme di pagamento transfrontaliero all´interno dell´Ue altrettanto semplici, economiche e sicure di quelle nazionali. La Commissione invita pertanto associazioni e esperti interessati a inviare entro il 16 giugno 2006 la propria candidatura. La composizione finale del gruppo sarà stabilita sulla base delle competenze e delle esperienze nel settore dei singoli candidati e rispettando il principio della parità geografica e di genere. Una volta che i membri saranno selezionati verrà pubblicata una lista con i nomi. Il rapporto contenente le raccomandazioni e i suggerimenti del gruppo di esperti sarà reso pubblico nella prima metà del 2007. .  
   
   
RAPPORTO UE: ISTRUZIONE E FORMAZIONE, ANCORA MOLTO DA FARE PUBBLICATO UN RAPPORTO SULL´ATTUAZIONE DELL´AGENDA DI LISBONA  
 
 Bruxelles, 17 maggio 2006 - Nonostante i risultati positivi registrati in alcuni settori, i progressi realizzati dai sistemi europei di istruzione e formazione, nell´ottica del pieno raggiungimento degli obiettivi di Lisbona, sono ancora scarsi. È la principale conclusione dell´edizione 2006 del rapporto annuale della Commissione europea sui progressi verso gli obiettivi di Lisbona nell´istruzione e nella formazione, pubblicato ieri. Passi avanti più decisi, ha spiegato il commissario all´istruzione, formazione, cultura e multilinguismo Ján Figel´, sono fondamentali, perché senza di essi "la competitività dell´Europa non potrà progredire". Il commissario Figel´ ha poi aggiunto: "L´investimento nel capitale umano è nettamente un investimento vitale per l´avvenire dell´Europa". Il rapporto evidenzia come, in base ai dati del 2005, sono circa 6 milioni i giovani tra i 18 e i 24 anni che hanno lasciato la scuola prematuramente. Per raggiungere gli obiettivi fissati a Lisbona - 10% al massimo di giovani che abbandonano gli studi - sarebbe necessario che almeno 2 milioni di essi riprendessero il loro percorso educativo. Un dato positivo si registra nel settore della matematica, delle scienze e della tecnologia, in cui, se l´attuale tendenza sarà confermata, circa un milione di studenti all´anno otterrà un diploma, contro gli attuali 755. 000 mila. I risultati migliori in questo campo si registrano in Irlanda (24,2 diplomati su 1000), Francia (22,2) e Regno Unito (21). La percentuale di donne diplomate in queste materie è particolarmente alta in Estonia, Cipro e Portogallo. Per raggiungere entro il 2010 l´obiettivo dell´85% di studenti che abbiano concluso positivamente gli studi superiori, è necessario che l´attuale dato assoluto subisca un incremento di 2 milioni di giovani. In alcuni paesi, però, questo obiettivo è già stato raggiunto e superato. In Slovacchia il dato raggiunge il 91,5%, in Slovenia il 90,6% e nella Repubblica ceca il 90,3%. Per quanto riguarda la formazione lungo tutto l´arco della vita, gli obiettivi di Lisbona potranno essere raggiunti solo quando altri 4 milioni di cittadini vi avranno avuto accesso. Un altro dato preoccupante riguarda le competenze in lettura, che sono ancora scarse per uno studente su cinque con meno di 15 anni di età. Nei prossimi anni, l´investimento di ciascun paese per ogni studente dovrà raddoppiare - con un incremento di 10. 000 euro all´anno - per raggiungere i livelli degli Stati Uniti. Se la spesa pubblica destinata al settore raggiunge livelli comparabili a quelli Usa e superiori a quelli giapponesi, resta invece molto da fare per incrementare gli investimenti del settore privato. Sarà inoltre necessario formare almeno un milione di nuovi insegnanti per sostituire quelli che andranno in pensione nei prossimi anni e migliorare il sistema di apprendimento delle lingue. In base ai dati 2003, è infatti ancora al di sotto della media il numero di studenti che apprendono almeno due lingue straniere. .  
   
   
FABBISOGNO DEL SETTORE STATALE DEL MESE DI MARZO 2006  
 
Roma, 17 maggio 2006 - Il Ministero dell´Economia e delle Finanze comunica i dati di sintesi del conto del settore statale del mese di marzo 2006.
Milioni di euro
Formazione del fabbisogno
Entrate 29. 353
Spese 45. 061
di cui: spesa per interessi 4. 723
Fabbisogno (-) / Disponibilità (+) -15. 708
Copertura
Totale 15. 708
Titoli a breve termine -5. 144
Titoli a medio-lungo termine 6. 501
Titoli esteri 117
Altre operazioni (1) 14. 234
.
 
   
   
CARTOLARIZZAZIONE INPDAP PL: TITOLI DELLE SERIE A2 E SERIE A4 AMMESSI ALL´EUROMOT  
 
Roma, 17 maggio 2006 - Il Ministero dell´Economia e delle Finanze comunica che sono stati ammessi alla quotazione su Euromot - il segmento della Borsa Italiana dedicato ai titoli di cartolarizzazione, agli eurobond e alle obbligazioni di emittenti esteri - 2,2 miliardi di euro di titoli a tasso variabile (Serie A2 per 1. 500 milioni e Serie A4 per 700 milioni) emessi dalla Società di Cartolarizzazione Italiana Crediti a responsabilità limitata (Scic) nell´ambito della cartolarizzazione dei prestiti personali Inpdap, nota come Inpdap Pl. I titoli saranno negoziati sull´Euromot di Borsa Italiana Spa a partire dal 17 maggio. Ciò conferma il costante impegno del Mef a monitorare le transazioni ma soprattutto a garantire l´efficienza degli scambi e la trasparenza delle quotazioni sul mercato secondario delle Abs. Al fine di favorire la maggiore liquidità dei titoli in questione, Unicredit Banca Mobiliare S. P. A. Agirà quale operatore .  
   
   
LAVORO: ABI, FUSIONI CROSS BORDER SFIDA PER MERCATO EUROPEO  
 
Roma, 15 maggio 2006 - “La realizzazione di un vero mercato del lavoro europeo si gioca soprattutto sulla spinta a concentrazioni e aggregazioni cross border cui l’Italia non può restare estranea. In particolare, dopo la stagione di fusioni ‘domestiche’ degli anni 90, dobbiamo uscire dalle prospettive nazionali e inserire concretamente il nostro sistema in una strategia europea”. Lo ha dichiarato oggi a Roma il Direttore generale dell’Abi, Giuseppe Zadra, all’apertura del primo evento Abi su “Hr2006: banche&risorse umane” sottolineando che “un’efficace gestione delle risorse umane rappresenta una chiave per il rilancio della competitività interna e internazionale”. Accanto ai temi centrali del convegno: mercato del lavoro, relazioni sindacali e ruolo dell’industria finanziaria, analizzati nelle loro caratteristiche principali non solo basandosi sulla dimensione domestica ma rivolgendosi principalmente a quella europea, Zadra ha evidenziato che “sarà molto difficile centrare gli obiettivi dell’agenda di Lisbona sull’occupazione: cioè il raggiungimento entro il 2010 di un tasso occupazionale europeo del 70%”. I numeri tracciano infatti un’altra realtà: la media Ue 2004 si è attestata al 64,7% (Europa a 15) ed al 63,3% (Europa a 25); molto al di sotto l’Italia con il 57,6%, nonostante un significativo miglioramento di 2 punti percentuali tra il 1995 ed il 2004. Il tasso di disoccupazione in Europa è stabile al 9%, circa il doppio dei livelli americani. “Per quanto riguarda l’industria finanziaria – ha aggiunto Zadra - l’innovazione cambia i modelli produttivi: risulta che nel sistema bancario italiano le risorse umane sono impiegate per il 70% nella distribuzione dei servizi, per il 15% nella produzione dei servizi e per il restante 15% nelle funzioni di supporto (a metà tra le funzioni di amministrazione e controllo e infrastruttura tecnologica)”. Si tratta di percentuali che si modificano a valle dell’innovazione tecnologica e delle conseguenti opportunità di cambiamento organizzativo, e soprattutto, si tratta di un fenomeno in continuo divenire. È una dinamica che investe le risorse umane cambiando la domanda di contenuti professionali e generando il bisogno di rilevanti interventi formativi. “La gestione di gruppi finanziari presenti in più paesi europei – ha concluso Zadra – e quindi in più mercati del lavoro, rende il problema della loro efficienza produttiva dipendente dalla capacità di combinare tutti questi elementi”. .  
   
   
NASCE SANPAOLO BANCA DELL’ADRIATICO, PUNTO DI RIFERIMENTO DEL GRUPPO SULLA DORSALE ADRIATICA. LA BANCA DISPORRÀ DI 199 PUNTI OPERATIVI, 1.700 RISORSE E OLTRE 240.000 CLIENTI.  
 
 Torino, 17 maggio 2006 – Prende il via il progetto Sanpaolo Banca Dell’adriatico, nuova banca rete del Gruppo che potrà contare, secondo dati stimati a fine novembre 2005, su 199 punti operativi (di cui 69 appartenenti al Sanpaolo e 130 alla Banca Popolare dell’Adriatico), 1. 700 risorse e un bacino di 240. 000 clienti e che diventerà il punto di riferimento del Gruppo nelle regioni della Dorsale Adriatica. Il Consiglio di Amministrazione di Sanpaolo Imi, essendo intervenuta l’autorizzazione della Banca d’Italia, ha approvato la fusione per incorporazione della Banca Popolare dell’Adriatico S. P. A. : essendo quest’ultima integralmente posseduta da Sanpaolo Imi non è previsto alcun concambio di fusione. L’operazione costituisce la prima fase del progetto di riorganizzazione della presenza del Gruppo nelle Marche, Abruzzo e Molise (“Dorsale Adriatica”), operazione che porterà alla nascita della Sanpaolo Banca Dell’adriatico entro la fine dell’estate. L’incorporazione della Banca Popolare dell’Adriatico si inserisce nel modello di “Banca Nazionale dei Territori”, che prevede l’individuazione di un unico marchio di riferimento per ogni territorio, in modo da favorire il rafforzamento del legame tra le singole banche rete e i territori di appartenenza. .  
   
   
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA BANCA POPOLARE DI INTRA È STATO CONVOCATO IN VIA D’URGENZA  
 
Verbania Intra, 17 Maggio 2006 - In relazione ai più recenti accadimenti verificatisi negli ultimi giorni e alla comunicazione resa nota in giornata della richiesta avanzata dal Pubblico Ministero Dott. Luigi Orsi di interdizione temporanea dalla carica del direttore generale della Banca Popolare di Intra, Sig. Claudio Ferrari, si informa il mercato che in data odierna è stato convocato d’urgenza un Consiglio di Amministrazione per oggi 17 maggio 2006 con all’ordine del giorno la situazione gestionale della Banca. .  
   
   
BANCA POPOLARE DI INTRA, LA IA TRIMESTRALE CONSOLIDATA 2006, PUR IN PRESENZA DI UN POSITIVO ANDAMENTO DELLA REDDITIVITÀ ORDINARIA, CHIUDE CON UNA PERDITA DI € 10,6 ML. A SEGUITO DELLA PRUDENZIALE CREAZIONE DI UN FONDO SPECIFICO SU RISCHI LEGALI DI € 25 ML.  
 
Verbania Intra, 17 Maggio 2006 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Intra, riunitosi il 15 maggio sotto la Presidenza del Dott. Cesare Ponti, ha approvato la Relazione Trimestrale consolidata al 31 marzo 2006, redatta, ai sensi dell’articolo 82 della citata delibera Consob 11971, secondo i nuovi principi contabili Ias/ifrs, che verrà depositata presso Borsa Italiana e la Sede sociale della Banca. La Ia Trimestrale Consolidata 2006 comprende, con il metodo dell’integrazione globale, i risultati della Capogruppo Banca Popolare di Intra e delle Controllate Intra Private Bank, Banca Popolare di Monza e Brianza, Monza e Brianza Leasing e Intrafid, oltre alla situazione contabile della Intra Mortgage Finance 1, società veicolo della cartolarizzazione effettuata nel 2002. Al fine di consentire un raffronto omogeneo, i volumi e i risultati al 31 marzo 2006 sono comparati con i principali dati “pro forma” della I° Trimestrale 2005, riclassificati secondo i nuovi principi contabili internazionali. 2. I Risultati della Ia Trimestrale Consolidata 2006 Al 31 marzo 2006 la raccolta complessiva del Gruppo (€ 7. 513 ml. ) si conferma sui livelli di fine 2005, mostrando una flessione dell’1,3% rispetto al 31 marzo 2005, per effetto da un lato della diminuzione della raccolta diretta a € 3. 716 ml. (-5,2% annuo e -2% su fine 2005) e dell’altro del positivo contributo fornito dalla raccolta indiretta (€ 3. 796 ml. , rispettivamente +2,8% e 1,5%), sostenuta dalla costante espansione del risparmio gestito (€ 1. 845 ml. +22% e +2,7%). Gli impieghi netti del Gruppo presentano una analoga flessione (€ 3. 487 ml. ,-4,1% annuo), mantenendosi in linea con il 31 dicembre 2005, anche per quanto riguarda i crediti a rischio netti (€ 375,4 ml. ), nei quali il rapporto sofferenze impieghi netti rimane al 4,6%, con un grado di copertura delle sofferenze del 68,1%. A livello economico, il margine di interesse dei primi tre mesi 2006 si colloca a € 28,4 ml. , in linea con la prevista flessione (-12,9% su base annua) dovuta alla diminuzione dell’attivo fruttifero verificatasi dopo la I° Trimestrale 2005, con una dinamica degli spread che ha raggiunto gli obiettivi di budget. Il margine di intermediazione beneficia di un nuovo positivo andamento delle commissioni nette (€ 16,1 ml. ,+11,6%), ma si colloca a € 42 ml. (- 11,7% annuo) a causa del risultato netto dell’attività di gestione degli strumenti finanziari complessivamente negativo per € 2,5 ml. Dovuto a minusvalenze che si presumono transitorie su titoli Aaa emessi da Stati sovrani Ue e da Organismi sovranazionali. In presenza di rettifiche di valore nette per € 3,2 ml. , il risultato della gestione finanziaria si colloca a € 38,8 ml. (- 4,1% annuo), mentre le spese amministrative restano sostanzialmente sui livelli del 31 marzo 2005 (€ 28,7 ml. , + 1,2%). Il Consiglio ha ritenuto prudenziale creare un fondo rischi specifico di € 25 ml. Per potenziali rischi legali derivanti da eventuali obbligazioni risarcitorie connesse ai pregressi rapporti con Finpart e con le società del gruppo, alla luce dei fatti nuovi recentemente acquisiti, per l’esame dei quali ha incaricati Pricewaterhousecoopers. Tale accantonamento è stato effettuato fermo restando ogni e qualsiasi diritto di difesa e di azione. Il Consiglio, oltre all’azione di responsabilità contro l’ex Direttore Generale, ha oggi deliberato di costituirsi parte offesa nel procedimento penale pendente presso il Tribunale di Milano. Pertanto, il risultato dell’operatività corrente, al lordo delle imposte, presenta una perdita di € 14,1 ml. E il risultato trimestrale si colloca in perdita per € 10,6 ml. Con l’approvazione della Ia trimestrale 2006 il patrimonio netto del Gruppo è pari a € 233,8 ml. , con coefficienti patrimoniali analoghi rispetto a fine 2005, in attesa di contabilizzare l’aumento di capitale gratuito approvato dall’Assemblea del 30 aprile scorso. 3. L’andamento della Capogruppo Banca Popolare di Intra al 31 marzo 2006 L’andamento della Capogruppo Banca Popolare di Intra nel I° trimestre 2006 presenta volumi operativi stabili rispetto a fine 2005 e profili di redditività analoghi al Gruppo. La raccolta complessiva si colloca a € 6. 774 ml. (-1,7% rispetto al primo trimestre 2005), mantenendosi sui livelli di fine 2005, nonostante la flessione della raccolta diretta (€ 3. 451 ml. , -6,2% annuo), compensato dal costante incremento della raccolta indiretta (€ 3. 323 ml. , +3,4% annuo) e della relativa componente gestita (€ 1. 709 ml. , +21,1%). Anche gli impieghi netti, in diminuzione del 4,6% sul marzo 2005 a € 3. 181 ml. , si confermano sui livelli di fine 2005; il totale dei crediti a rischio netti a € 363,4 ml. È quasi invariato rispetto a fine anno, con un rapporto sofferenze impieghi netti al 4,8% e un grado di copertura delle sofferenze stesse del 68,6%. A livello economico la Capogruppo evidenzia anzitutto una flessione del margine di interesse a € 25,3 ml. (-13,7% annuo), scontando la contrazione degli impieghi fruttiferi e dei relativi interessi attivi verificatasi nel Ii° semestre 2005; l’apporto negativo del risultato dell’attività di negoziazione (€ -7,1 ml. ) dovuto a minusvalenze su titoli, penalizza il margine di intermediazione (€ 35,8 ml. , -14,7%), pur in presenza di una nuova crescita delle commissioni nette (€ 13,1 ml. , +8,2%) in linea con gli obiettivi. I dati evidenziano rettifiche nette per deterioramento di crediti pari a € 3 ml. , il risultato netto della gestione finanziaria che si colloca a € 32,8 ml. (-6,4% annuo), il positivo contenimento dei costi operativi (€ 24,1 ml. , -7,1%). Il già descritto accantonamento di € 25 ml. Al fondo cause passive conduce ad una perdita trimestrale di € 11,7 ml. , rispetto all’utile netto di € 4,9 ml. Del primo trimestre 2005. Si precisa che tutti i dati sopra indicati sono in linea con il budget 2006. 4. L’andamento delle Società del Gruppo al 31 marzo 2006 In relazione all’andamento delle Società del Gruppo nei primi tre mesi del 2006 emerge anzitutto un miglioramento dei risultati di Intra Private Bank, che ha realizzato nel trimestre una raccolta netta positiva di € 32,7 ml. , portando la massa amministrata ad € 1,1 miliardi (+3,6% rispetto a fine 2005). La crescita delle masse ha determinato un rilevante sviluppo delle commissioni nette (€ 2,1 ml. , +36,3% annuo), portando il margine di intermediazione a € 2,5 ml. (+40,8%). L’utile dell’operatività corrente ante imposte raggiunge € 1,1 ml. , quasi triplicato rispetto al 31 marzo 2005 (€ 409 mila) e l’utile netto si colloca a € 745 mila (€ 227 mila al 31 marzo 2005), con forte progresso anche rispetto agli obiettivi di budget. La Banca Popolare di Monza e Brianza ha mantenuto una crescita annua dell’1,2% della raccolta diretta a € 245,5 ml. , proseguendo nell’espansione della raccolta indiretta (€ 102,5 ml. , +11,5% annuo), sostenuta dai forti progressi del risparmio gestito (€ 64,8 ml. +40,6%). Gli impieghi si sono attestati a € 280,7 ml. , in linea con il marzo 2005, ma in lieve calo rispetto a fine 2005 a seguito della scelta di perseguire un maggiore frazionamento degli affidamenti. A livello economico il margine di intermediazione (€ 3,3 ml, -3,4% annuo), risente della diminuzione del margine di interesse (€ 2,5 ml. , -9,6%), dovuta alla contrazione degli spread di mercato e alla strategia di migliore composizione degli impieghi, beneficiando peraltro della ulteriore crescita del margine da servizi (€ 0,8 ml. ,+22,6%). In virtù del contenimento dei costi operativi (€ 2,1 ml. , -3,7%) e dopo la contabilizzatine delle imposte, l’utile netto al 31 marzo 2006 è pari a € 523 mila (-5,3% annuo). In relazione alle Società parabancarie del Gruppo, Monza e Brianza Leasing ha proseguito nell’incremento del portafoglio contratti salito a € 95,3 ml. (+43,1%), realizzando un utile netto di € 38 mila (€ 75 mila a marzo 2005), che sconta gli oneri sostenuti per il trasferimento della sede e la migrazione del sistema informativo, mentre l’utile d’esercizio di Intrafid si è collocato a € 17 mila (-24,2%). 5. Stato di avanzamento del progetto di “autonomia condivisa” e aggiornamento dei target finanziari del Piano Strategico 2006/2008 stand alone Il Consiglio di Amministrazione ha avviato la seconda fase del progetto di “autonomia condivisa”, propedeutica alla scelta del partner bancario nell’ambito della short list deliberata il 29 marzo scorso: a partire dal 16 maggio 2006 inizierà la “data room” presso Mediobanca. Il Consiglio inoltre, anche al servizio del progetto stesso, ha esaminato l’aggiornamento dei target finanziari del Piano Strategico 2006/2008 stand alone in precedenza comunicati al mercato, tenuto conto dei dati consuntivi della I° Trimestrale consolidata 2006, del ricalcolo dei livelli di tax rate e degli ulteriori approfondimenti sulle operazioni strategiche previste nel Piano stesso. L’aggiornamento riposiziona l’utile netto consolidato obiettivo per il 2006 a circa € 15 ml. , per il 2007 a € 40,8 ml. E per il 2008 a € 46,7 ml. 6. Cariche sociali Il Consiglio di Amministrazione ha rivisto la composizione delle cariche sociali. Il Dott. Ernesto Paolillo è stato confermato Vice Presidente; il Comitato Esecutivo risulta composto, oltre che dal Presidente e Vice Presidente, da Paola Balzarini, Luigi Bonomi, Giuliano Marini; il sig. Francesco Amendola è stato confermato Presidente del Comitato per il Controllo Interno, del quale fanno parte Raffaele Bruni e Marco Ubertini. Per quanto riguarda il Collegio Sindacale, si segnala che il neo-nominato Presidente del Collegio Sindacale Dott. Giovanni Luigi Camera ha rinunciato all’incarico per incompatibilità. Ai sensi di quanto previsto dall’art. 2401 c. C. , la composizione del Collegio è stata reintegrata con l’ingresso del sindaco supplente più anziano di età, dr. Gilberto Angelo Augusto Terziotti che assume la presidenza del Collegio. 7. Comunicazione del Direttore Generale in merito ad un avviso di garanzia ricevuto Il Direttore Generale, sig. Claudio Ferrari, ha informato il Consiglio di Amministrazione di aver ricevuto un avviso di garanzia nell’ambito delle indagini su Finpart e si è dichiarato disponibile a fornire tutta la documentazione necessaria a valutare la sua posizione. Il Consiglio di Amministrazione si è riservato di esaminare gli atti congiuntamente alla Pricewaterhousecoopers nell’ambito dell’incarico che questa sta già svolgendo sui potenziali rischi legali. . .  
   
   
BANCA FINNAT EURAMERICA S.P.A.,PRESENTATI I RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2006 L’UTILE NETTO CONSOLIDATO DEI PRIMI TRE MESI DEL 2006 SI ATTESTA A CIRCA 5 MILIONI DI EURO  
 
 Roma, 17 maggio 2006 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Finnat Euramerica S. P. A. , riunitosi il 15 maggio , ha esaminato e approvato la relazione trimestrale al 31 marzo 2006. L’utile netto consolidato di periodo si attesta a circa 5 milioni di Euro (12,6 milioni di Euro nel primo trimestre 2005, quest’ultimo importo influenzato dai risultati straordinari ottenuti dalla controllata Investire Immobiliare Sgr). Le varie società del gruppo hanno portato avanti i programmi di sviluppo relativi alle diverse aree di business. Tutte le attività hanno contribuito in modo significativo alla realizzazione dei risultati del periodo in esame ed in particolare si segnala il sempre positivo andamento della controllata Investire Immobiliare Sgr. Alla fine del primo trimestre 2006 la raccolta diretta e indiretta del Gruppo ha raggiunto gli 8. 354 milioni di Euro, con un incremento del 4,90% rispetto ai 7. 962 milioni di Euro al 31/12/2005. .  
   
   
CARIGE E CARISA, INCONTRANO GLI ENTI LOCALI A SAVONA  
 
Savona, 17 maggio 2006 - Banca Carige e Carisa hanno incontrato i comuni della provincia di Savona per fare il punto sul nuovo sistema informativo per la gestione della tesoreria degli enti locali. Di fronte agli amministratori e ai funzionari di comuni e provincia i rappresentanti di Carige e di Carisa hanno spiegato il nuovo "Sistema informativo delle Operazioni degli Enti Pubblici, detto Siope: attuazione ed integrazione con il servizio di tesoreria". Il sistema, in sperimentazione dal 2004, voluto dalla Ragioneria dello Stato, Banca d´Italia e Istat, e solo da quest´anno adottato in via definitiva, permette di verificare giornalmente incassi e pagamenti di tutte le amministrazioni locali, migliorando monitoraggio, efficienza e trasparenza dei conti pubblici. "Si tratta di un importante passo avanti nel monitoraggio dei conti pubblici. E solo con la partecipazione attiva delle amministrazioni locali cui va la responsabilità di una più rapida andata a regime del sistema -dice il presidente di Carisa, Franco Bartolini - si possono raggiungere gli obiettivi prefissati". Con il presidente della Cassa di Risparmio di Savona, all´incontro, stamattina nei locali della provincia a Savona, erano presenti Ersilia Levati, responsabile Servizio di Contabilità della Provincia, che ha illustrato le problematiche legate al nuovo sistema Siope; Claudio Mauro, responsabile Divisione Tesoreria della società Ra Computer e Roberto Ameri, rappresentante della Banca Carige, responsabile dell´Ufficio Rapporti con gli Enti pubblici. "Un incontro utile di supporto consulenziale e operativo, efficace e qualificato - hanno detto alcuni partecipanti - abbiamo bisogno di queste informazioni nell´ottica di rendere più efficiente il sistema dei pagamenti e degli incassi, più veloce e trasparente la gestione dei nostri servizi di tesoreria, a tutto beneficio dei cittadini". .  
   
   
BANCHE POPOLARI UNITE SCPA: RISULTATI CONSOLIDATI AL 31 MARZO 2006 UTILE NETTO A 229,8 MILIONI DI EURO (+17,7% RISPETTO AI 195,2 DEL 31/03/2005)  
 
Bergamo, 17 maggio 2006 – Il Consiglio di Amministrazione di Banche Popolari Unite Scpa (Bpu Banca), riunitosi il 12 maggio , ha approvato la relazione consolidata al 31 marzo 2006. Al fine di consentire un raffronto omogeneo con la situazione al 31 marzo 2006, i dati 2005 sono stati rielaborati in modo da tener conto della cessione di Carifano, avvenuta nel corso del 2005, e della classificazione delle poste patrimoniali ed economiche di Bergamo Esattorie e Ancona Tributi alle voci proprie delle attività in via di dismissione (a seguito dell’annunciato orientamento assunto dal Consiglio di Amministrazione in data 26 aprile us di cessione del 100% di tali partecipazioni a Riscossione Spa). La gestione economica - Il primo trimestre dell’anno si è chiuso con un risultato netto di periodo pari a 229,8 milioni di euro, in miglioramento del 17,7% rispetto ai 195,2 milioni conseguiti nei primi tre mesi del 2005, beneficiando della positiva evoluzione che ha caratterizzato tutte le componenti di reddito e del controllo dei costi operativi. Al favorevole andamento delle poste caratteristiche della gestione ordinaria si è aggiunto l’apporto di proventi non ricorrenti, che hanno contribuito sia al risultato 2006 che al risultato 2005 con importi netti rispettivamente pari a 84,4 e 75,6 milioni di euro. Al netto di tali proventi l’utile del trimestre risulterebbe in crescita del 21,5%. Il primo trimestre dell’anno ha fatto registrare un risultato della gestione operativa in aumento del 42,4% a 380,9 milioni di euro (267,6 milioni nell’analogo periodo del 2005), grazie a proventi operativi incrementatisi di oltre il 18% a 757,6 milioni di euro (641,9 nel primo trimestre 2005) ed oneri operativi sostanzialmente stabili a 376,7 milioni di euro (374,3 nel periodo gennaio-marzo 2005). Dal lato dei ricavi, il margine d’interesse ha beneficiato del buon andamento dei volumi intermediati – sostenuti dalla crescita segnata sia dagli impieghi (6,9% e 7,4% al netto delle sofferenze) che dalla raccolta (3,4%) – e dell’effetto del migliorato rendimento del free capital, registrando un aumento del 3,5% a 397,3 milioni di euro rispetto ai 383,8 del primo trimestre 2005. Si conferma l’ulteriore progressione delle commissioni nette, in accelerazione del 14,3% anno su anno a 216,4 milioni di euro, sostenute dalla dinamicità della componente legata all’evoluzione della raccolta indiretta (+25,3% a 99 milioni di euro) e al suo interno del risparmio gestito (+38,5% a 73 milioni di euro, riferibile all’aggregato Banche rete e Bpu Pramerica), di quella relativa a conti correnti (+10,4% a 44 milioni di euro), e dall’apporto delle altre società prodotto (+28,5% a 18 milioni di euro). Rimane esigua la componente di commissioni up-front, pari all’1,6% del totale rispetto al 2,3% nel primo trimestre 2005. Il risultato netto dell’attività di negoziazione e copertura si è attestato a 108,2 milioni di euro, da confrontarsi con i 36,6 milioni registrati nel primo trimestre del 2005. La voce ha beneficiato nel 2006 di 74,3 milioni derivanti essenzialmente dalla vendita della residua partecipazione detenuta dal Gruppo in Banca Italease e in Si Holding; nel 2005 il beneficio era stato di 12,6 milioni di euro legati al disinvestimento del residuo portafoglio immobilizzato. Al netto di tali proventi non ricorrenti, la voce risulterebbe in crescita di oltre il 41% a motivo principalmente dei positivi risultati dell’attività di negoziazione, attestatisi a 32 milioni di euro, favorita anche dal positivo andamento dei mercati finanziari. Il contributo della gestione assicurativa – che include gli interessi netti, i premi netti, il risultato dell’attività di negoziazione ed il saldo degli altri proventi/oneri della gestione assicurativa riferiti a Bpu Assicurazioni e Bpu Assicurazioni Vita, le società assicurative del Gruppo integralmente consolidate - si è attestato a circa 18 milioni, in netta crescita rispetto ai 13,2 del primo trimestre 2005. Risultano invece invariati gli altri proventi di gestione, che hanno totalizzato in ambedue i periodi di confronto circa 14, 1 milioni di euro. Dal lato dei costi, tutte le componenti degli oneri operativi sono risultate sostanzialmente stabili, con spese del personale a 253,3 milioni di euro (252,9 nel 2005), altre spese amministrative a 96,4 milioni di euro (95,1 nel 2005) e rettifiche di valore su immobilizzazioni a circa 27 milioni di euro (26,3 nel 2005). Per effetto degli andamenti sopra descritti, il cost/income si attesta al 49,7%, in miglioramento rispetto al 58,3% del primo trimestre 2005. In termini normalizzati,vale a dire al netto dei proventi non ricorrenti, il dato risulta pari al 55,1% per il primo trimestre 2006 (59,5% nell’analogo periodo del 2005). Le rettifiche di valore nette per deterioramento crediti ammontano a 20,5 milioni di euro, e risultano in crescita rispetto ai 16,5 milioni del 2005 e pari a 18 punti base annualizzati nel marzo 2006 a fronte di 15 punti base nel marzo 2005. Nel corso del trimestre sono stati effettuati accantonamenti per rischi ed oneri pari a 7,4 milioni di euro, da confrontarsi con i circa 11 milioni del 2005. Il risultato netto di periodo ha beneficiato dell’apporto di utili dalla cessione di investimenti e partecipazioni per 15,7 milioni di euro, di cui 15,5 relativi alla quota di pertinenza del trimestre dell’integrazione del prezzo della partecipazione in Bpu Pramerica (earn-out) riconosciuta da Prudential, pari complessivamente a 62 milioni di euro da percepirsi nel 2006. Nel 2004 erano invece presenti circa 68 milioni di euro, riconducibili per 57 milioni di euro alla cessione di una quota aggiuntiva di Bpci ad Aviva nell’ambito dell’accordo di bancassurance in essere con quest’ultima. Gli andamenti di cui sopra hanno determinato un utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte in miglioramento del 21% circa a 368,8 milioni di euro rispetto ai 305 del primo trimestre 2005. Il conto economico evidenzia un carico d’imposta stimato pari a 128,7 milioni di euro corrispondenti ad un tax rate del 35% circa, anche grazie allo specifico trattamento fiscale delle plusvalenze su cessioni di partecipazioni. Il Roe (return on equity), calcolato come rapporto fra l’utile netto d’esercizio di pertinenza della Capogruppo ed il patrimonio netto escluso l’utile, si è attestato al 21% (19,5% a marzo 2005). Al netto dei proventi non ricorrenti, il Roe si attesta al 13,3% rispetto all’11,9% del marzo 2005. Gli aggregati patrimoniali - Al 31 marzo 2005, la raccolta totale si è attestata a 104,7 miliardi di euro, in crescita del 6,2% rispetto ai 98,6 miliardi del marzo 2005 e del 2,3% rispetto ai 102,3 miliardi del dicembre 2005. Ambedue le componenti dell’aggregato mostrano un’evoluzione favorevole: la raccolta diretta da clientela è incrementata a 50,4 miliardi di euro dai 48,7 del marzo 2005 (+3,4%) e dai 49,6 del dicembre 2005 (+1,5%) e la raccolta indiretta è salita a 54,3 miliardi di euro dai 49,8 del marzo 2005 (+9%) e dai 52,7 del dicembre 2005 (+ 3,1%). Prosegue la positiva dinamica del risparmio gestito, salito a 31,7 miliardi al 31 marzo 2006 con una crescita del 18,1% rispetto a marzo 2005 e del 3,4% rispetto a dicembre 2005, che comprende polizze vita per 4,9 miliardi (+24,3% rispetto a marzo 2005 e +5,5% rispetto a dicembre 2005). Anche la raccolta amministrata mostra una crescita rispetto a dicembre 2005 a 22,7 miliardi (+2,7%) mentre risulta leggermente sfavorevole il confronto con il dato di marzo 2005 (-1,6%). Il rapporto raccolta gestita su raccolta indiretta è salito al 58,3% dal 53,8% del marzo 2005. Sempre al 31 marzo 2006, i crediti verso clientela del Gruppo hanno totalizzato 46,5 miliardi di euro, in incremento del 6,9% rispetto ai 43,5 miliardi in essere a marzo 2005. Al netto delle sofferenze, diminuite nel corso del 2005 per effetto delle tre cessioni effettuate, i crediti alla clientela sono cresciuti del 7,4%, da 42,8 a 46 miliardi di euro. Il dato risulta in contrazione dell’1,7% rispetto ai 47,3 miliardi del dicembre 2005; la flessione dell’aggregato a fine marzo 2006 rispetto a fine dicembre 2005 è dovuto al ridotto utilizzo stagionale di linee di credito da parte di tre grandi operatori per 670 milioni di euro. Per quanto riguarda la qualità del portafoglio crediti, al 31 marzo 2006 l’incidenza delle sofferenze nette sugli impieghi netti si attesta allo 0,99% (1,48% al 31 marzo 2005), mentre il rapporto incagli netti su impieghi netti risulta pari all’1,07% (1,21% al 31 marzo 2005). Il patrimonio netto del Gruppo, escluso l’utile di esercizio, risulta pari a 4. 376,7 milioni di euro al 31 marzo 2006 (4. 006,6 milioni di euro al 31 marzo 2005). Gli indici patrimoniali stimati al 31 marzo 2006 mostrano un Core Tier 1 ratio pari al 6,4%, un Tier 1 ratio pari al 7,2% e un Total Capital ratio pari al 10,6%. A livello di nuova area di consolidamento in conformità ai principi Ias, e quindi includendo tutte le società di cui si possiede il controllo, il Gruppo dispone di un organico di 14. 730 persone e di 1. 185 sportelli, cinque dei quali all’estero. .  
   
   
PICTET ASSET MANAGEMENT NOMINA IL SUO NUOVO CIO EQUITIES  
 
Ginevra e Londra, 17 maggio 2006 - Pictet Asset Management, società leader nella gestione patrimoniale, ha nominato Nick Mustoe quale Cio Equities, a partire dal 1° luglio 2006. Nick Mustoe è stato Chief Investment Officer per Hermes Pensions Management dal 2001, dove ha gestito un team di 120 professionisti degli investimenti. Nel suo mandato presso Hermes, i patrimoni in gestione sono aumentati da Gbp 44 miliardi a Gbp 66 miliardi (Usd 123 miliardi, Eur 96 miliardi, Chf 150 miliardi) ed è stato responsabile per tutte le classi di attività, comprese le azioni, gli immobili, le obbligazioni e gli investimenti alternativi. Ha avuto inoltre la responsabilità per la creazione degli investimenti di Hermes negli hedge fund e nelle commodity, ottenendo quattro anni di costanti sovraperformance. In precedenza, Nick Mustoe ha ricoperto per quattro anni la posizione di Head of Equities a Londra per Prudential Portfolio Managers (Ppm), dopo avere lavorato per 12 anni presso Phillips & Drew Fund Management (Pdfm), ora parte di Ubs, dove era stato director e fund manager responsabile per le azioni britanniche. Renaud de Planta, Ceo di Pictet Asset Management e socio di Pictet & Cie ha commentato «siamo lieti di esserci assicurati un professionista degli investimenti di tale talento e riconoscimento sul mercato, con un eccellente track record negli investimenti. Oltre alla sua elevata reputazione come investitore, Nick vanta anche una grande esperienza nella gestione con successo di un grande team d’investimento. » Nick Mustoe sostituirà Nicholas Johnson, attuale Cio Equities di Pictet Asset Management. Nicholas assumerà il nuovo ruolo di Chairman di Pam, dove avrà il mandato specifico di fornire input sull’asset allocation tattica e prestare la sua consulenza ai soci Pictet sullo sviluppo continuo dell’attività istituzionale. .  
   
   
24/25 MAGGIO 2006 - GIORNATE GRATUITE DI FORMAZIONE QUALITALY FOR COMPETITION FIERA MILANO CONGRESSI - MILANO  
 
Milano, 17 maggio 2006 – Si tratta della prima innovativa manifestazione Formativa ed Informativa che si prefigge di offrire, ai Decisori aziendali e ai Responsabili di funzione (Finanza e Controllo, Amministrazione, Qualità, Misure, Vendite, Marketing, Produzione, Acquisti . ), strumenti/soluzioni e strategie che possano concretamente aiutare le Aziende ad incrementare la propria competitività. Qualitaly for Competition è un evento atteso dal mercato, di assoluta attualità e concretezza, al quale Progredia Consulting, al fianco di altre primarie Società, Associazioni, Enti, ha voluto partecipare presentando le proprie "soluzioni" per la competitività. In particolare, segnaliamo il Seminario sul tema: “Codice Mi117 - 25 Maggio - Ore 13,30/14,00 – Seminario in aula – Piazza E – Il futuro dei rapporti tra il sistema bancario e le imprese – (Progredia Consulting)” Il programma delle due giornate è ampio ed articolato, suddiviso per aree tematiche (Strategia aziendale; Innovazione; Misure e Controlli Qualità; Internazionalizzazione e Credito; Finanza e Controllo, Qualità sostenibile, Informatica) e, in contemporanea, per le Aziende del settore agroalimentare si svolgerà le due-giorni formativa Qualimentaria. Nel corso delle "due giornate", sarà possibile partecipare ad ulteriori "Seminari" e gli Esperti presenti presso le specifiche postazioni saranno a disposizione per rispondere alle domande. Fiera Milano Congressi - Via Gattamelata, 5 - Milano http://www. %20%20qualitaly. %20%20com/fiere/congressisezioni. %20%20Asp?con=23&sez=126 . . .  
   
   
LE AZIENDE ITALIANE SOTTOVALUTANO I DIRETTORI FINANZIARI: NEL 53% DEI CASI LI CONSIDERANO RAGIONIERI  
 
Milano 17 Maggio 2006 – Il 53% dei direttori finanziari italiani dichiara di sentirsi considerato un ragioniere in azienda, molto più di quanto accada ai colleghi europei (38%). E’ quanto emerge da un’indagine condotta da Robert Half Finance & Accounting, società specializzata nella ricerca di professionisti in area amministrazione, finanza e controllo, tra 900 direttori finanziari europei, di cui 50 italiani. Nel 44% dei casi, però, i “Chief financial officer” italiani dichiarano che il proprio ruolo si evolve verso quello del consulente finanziario (54% in Europa) e il 42% rileva che negli ultimi due anni è aumentata la considerazione degli altri manager nei loro confronti (55% in Europa). Infine, il 61% dei manager intervistati ritiene che l’attività di reporting finanziario li abbia arricchiti professionalmente. “I dati segnalano bene le differenze nel ruolo del Cfo in Italia e all’estero”, spiega Claudio Banegas Bruzzone, responsabile di Robert Half Finance & Accounting Italia. “Nella piccola e media impresa italiana, il direttore finanziario ha un ruolo prevalentemente contabile e soltanto nelle imprese grandi e internazionali assume il ruolo strategico di advisor. Non a caso nelle multinazionali sempre più spesso i Cfo diventano direttori generali o amministratori delegati, perché sono quelli che meglio conoscono il business e sono in grado di valutare le opportunità di mercato”. Di seguito il dettaglio delle risposte dei direttori finanziari intervistati da Robert Half Finance & Accounting. “Il suo ruolo professionale è più simile a un ragioniere o a un consulente finanziario?”:
Europa Italia
ragioniere 38% 53%
consulente finanziario 54% 44%
non sa 6% 3%
non risponde 2% 0%
“Le sue indicazioni verso i colleghi sono prese più o meno seriamente rispetto a due anni fa?”:
Europa Italia
molto più seriamente 19% 12%
più seriamente 36% 30%
uguale 37% 56%
meno seriamente 2% 2%
molto meno seriamente 0% 0%
non sa 4% 0%
non risponde 1% 0%
“Ritiene che l’attività di reporting finanziario l’abbia arricchita professionalmente?”:
Europa Italia
sì, molto 44% 26%
sì, ma meno di quanto mi attendessi 21% 35%
no 31% 33%
non sa 3% 6%
non risponde 1% 0%
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JUVENTUS FOOTBALL CLUB: CONVOCATO IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE  
 
Torino, 17 maggio 2006 – La Juventus Football Club S. P. A. Comunica che è stato convocato il Consiglio di Amministrazione per il prossimo 19 maggio per un aggiornamento sulle operazioni della Società e per l’attribuzione di deleghe di poteri all’amministratore Carlo Sant’albano. Inoltre la Juventus . Comunicava che il signor Luciano Moggi si era dimesso dalla carica di Amministratore e Direttore Generale della Società con effetto immediato. .  
   
   
SICC S.P.A.: FATTURATO LORDO 1° TRIM. 2006 + 9% DIVIDENDO DI € 0,02 PER AZIONE OK DELL’ASSEMBLEA AL RINNOVO DEL BUY-BACK  
 
 Monsano, 17 maggio 2006 – Ieri si è svolta in seconda convocazione l’Assemblea degli azionisti della Sicc S. P. A. , azienda attiva nel settore dei mobili per cucina e quotata al Mercato Expandi della Borsa Italiana S. P. A. L’assemblea ha approvato il Bilancio di Esercizio al 31 dicembre 2005 nella versione predisposta dal Consiglio di Amministrazione in data 30 marzo 2006 i cui dati salienti erano stati resi noti al mercato in pari data con apposito comunicato. In particolare, come già illustrato il 30 marzo 2006, l’esercizio 2005 ha visto una significativa crescita dei ricavi consolidati (+11,2%) che sono saliti a k/Euro 38. 534, rispetto ai k/Euro 34. 654 dell’esercizio precedente. Le vendite sono aumentate su tutti i mercati rilevanti raggiunti dal Gruppo. L’italia rimane il mercato principale con una quota pari al 64,45% dei ricavi totali e una crescita delle vendite del 11,78%. Le importanti performance di crescita delle aziende del Gruppo sono state realizzate anche attraverso il successo ottenuto dai nuovi modelli di cucine introdotti, dai quali deriva comunque sempre il maggior contributo ai ricavi complessivi, coerentemente con le strategie poste in essere dal Gruppo. La redditività del Gruppo a livello di Ebitda, negli esercizi di riferimento, passa da k/Euro 1. 897 del 2004 a k/Euro 2. 646 del 2005 (+39,48%). Il margine Ebitda, inoltre, migliora dal 5,27% del 2004 al 6,71% sul valore della produzione. L’ebit è pari a k/Euro 1. 161, per un’incidenza sul valore della produzione pari al 2,94%. Nello stesso periodo dell’esercizio precedente, lo stesso dato aveva registrato un valore di k/Euro 237, e rappresentava lo 0,66% del valore della produzione. Dopo le imposte sul reddito di competenza dell’esercizio per complessivi k/Euro 412 il risultato netto consolidato dell’esercizio 2005 è risultato negativo di k/Euro 247. Il cash flow economico (utile/perdita + costi/ricavi non monetari) è risultato di k/Euro 1. 336; al 31/12/2004 era stato di k/Euro 1. 497. Aderendo alla proposta formulata dal Consiglio di Amministrazione in data 30 marzo 2006 l’Assemblea degli Azionisti ha deliberato la distribuzione di un dividendo unitario di € 0,02 per ciascuna azione in circolazione, con stacco della cedola n. 9 in data 05 giugno 2006, da mettersi in pagamento a decorrere dal 08 giugno 2006. Nei primi mesi dell’esercizio 2006 i risultati del business mostrano un trend positivo. Al 31 Marzo 2006 il fatturato lordo della capogruppo Sicc S. P. A. Risulta in crescita di oltre il 9%. Il consenso ottenuto dai nuovi prodotti induce a nutrire buone aspettative per il futuro del Gruppo che prosegue nel suo percorso di crescita. Altre delibere Azioni proprie – L’assemblea ha deliberato, nella seduta odierna, di autorizzare il Consiglio di Amministrazione all’acquisto e/o all’alienazione di azioni proprie al fine di intervenire sul mercato azionario con obiettivi di stabilizzazione e sostegno del titolo, anche in relazione a contingenti situazioni di mercato e per consentire alla Società di disporre di azioni per attuare eventuali piani incentivanti ovvero piani di stock-options. La delibera approvata accoglie la proposta del Consiglio di Amministrazione presentata lo scorso 30 marzo 2006. L’autorizzazione è stata concessa in osservanza degli art. 2357 e seguenti del codice civile, dell’art. 132 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 concernente la disciplina degli emittenti (“Regolamento Emittenti”) e di ogni altra norma applicabile. Il numero massimo delle azioni ordinarie acquistabili è di 1. 350. 000 (comprendendo in tale quantitativo le azioni proprie attualmente in portafoglio che ammontano alla data odierna a n. 1. 187. 417 azioni pari all’8,80% del capitale sociale), da nominali Euro 0,52 cadauna, e il valore nominale complessivo non dovrà mai superare la decima parte del Capitale Sociale, tenuto anche conto delle azioni che dovessero eventualmente essere possedute da società controllate. Il corrispettivo minimo ed il corrispettivo massimo di acquisto sarà ricompreso tra € 0,20 ed € 10,00, prezzo che risulta superiore alla quotazione più elevata registrata dal titolo, dall’inizio del 2006 fino alla data della presente relazione; il prezzo di acquisto non potrà comunque essere inferiore o superiore ad oltre il 15% del prezzo ufficiale delle contrattazioni registrate il giorno precedente l’acquisto. L’esborso complessivo a carico della Società non potrà comunque eccedere l’importo di Euro 2. 000. 000,00, nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio regolarmente approvato (ed effettivamente esistenti alla data dei medesimi acquisti), con la conseguente costituzione, ai sensi dell’art. 2357 ter comma 3 del Codice Civile, di una riserva indisponibile pari all’importo delle azioni proprie di volta in volta acquistate. Le operazioni di acquisto saranno effettuate sul Mercato, secondo modalità concordate con la Borsa Italiana S. P. A. Che consentano il rispetto della parità di trattamento degli azionisti, ai sensi dell’art. 132 del D. Lgs. 58 del 24/02/1998, senza ricorrere alla procedura di offerta pubblica di acquisto e di scambio. Ai sensi e per gli effetti dell’articolo 2357 ter del Codice Civile, il Consiglio di Amministrazione è autorizzato ad alienare, in una o più volte, senza limiti di tempo, le azioni proprie in portafoglio, anche prima di aver esaurito gli acquisti. In caso di alienazione delle azioni proprie acquistate, la riserva indisponibile ex art. 2357 ter comma 3 del Codice Civile sarà proporzionalmente ridotta affinché le riserve resesi così disponibili possano essere nuovamente utilizzate per ulteriori acquisti nei limiti ed alle condizioni suddette. Le alienazioni potranno essere effettuate sia sui mercati regolamentati, nel rispetto della normativa vigente, sia eventualmente al di fuori di essi, anche nell’ambito di piani di azionariato e piani di stock-options. .  
   
   
DONNE UNITE PER ABBATTERE IL SOFFITTO DI CRISTALLO AL VIA A TORINO IL PROGETTO SULLA CONCILIAZIONE REALIZZATO DALLE DONNE DI CONFARTIGIANATO IMPRESE, COLDIRETTI, CONFCOOPERATIVE, CNA, APID E ARTIGIANATO CASA TORINO  
 
Torino, 17 maggio 2006 - Formare Manager Della Conciliazione E Dell’empowerment. Donne esperte, figure professionali in grado di promuovere azioni di conciliazione, di empowerment e di politiche a favore delle pari opportunità capaci di pilotare le donne imprenditrici fra le opportunità previste dalla legislazione italiana a sostegno della conciliazione lavoro/famiglia. Questo è l’obiettivo del nuovo progetto “Le manager della conciliazione e dell’empowerment” realizzato in Ats (Associazione Temporanea di Scopo) da Confartigianato Imprese Torino e da altre cinque importanti organizzazioni imprenditoriali (Coldiretti Torino , Confcooperative Torino, Cna Piemonte, Apid Torino e Artigianato Casa Torino) per valorizzare e rafforzare le competenze femminili nel mondo del lavoro. Un’iniziativa quasi inedita per associazioni rappresentative di settori molto eterogenei della piccola impresa che ha come obiettivo ultimo quello di creare le condizioni per aiutare le imprenditrici associate e le donne dipendenti delle varie associazioni a sfondare il tetto di cristallo che le vede prigioniere. Il progetto, finanziato da Misura E1, linea di intervento 3, azione 3. 1. , Regione Piemonte è ideato e realizzato anche grazie al contributo di Istituto Wesen, Cooperativa Orso e S&t e sarà presentato nella Conferenza stampa Progetto “Le manager della conciliazione e dell’empowerment” mercoledì 24 maggio 2006 – ore 11. 00 Atrium Torino – Sala The Tube, Piazza Solforino. Una ricerca condotta dal Ministero italiano delle Pari Opportunità nel 2004 evidenzia la quasi totale assenza delle donne dai ruoli chiave nelle organizzazioni imprenditoriali; anche se le donne imprenditrici rappresentano ormai quasi il 20% dell’universo, dato in continua crescita, esse sono presenti solo in maniera residuale negli organismi dirigenti. Qualche passo in avanti è stato compiuto negli ultimi anni in Piemonte: Confartigianato, Api, Ascom hanno eletto una donna alla presidenza dell’associazione, la Confcooperative ha sottoscritto una protocollo di parità, la Cna ha di fatto introdotto il meccanismo delle quote rosa nella composizione degli organismi dirigenti, ma la strada da percorrere è ancora molta per superare la progressiva divaricazione tra base associativa e rappresentanza. Si tratta di un fenomeno molto italiano, riscontrabile in molti ambiti imprenditoriali, politici e di rappresentanza. Le associazioni di categoria coinvolte nel progetto hanno già avuto modo di lavorare insieme per promuovere iniziative locali, ma è la prima volta che si assiste ad un così largo coinvolgimento di strutture imprenditoriali sui temi delle pari opportunità, indice della grande capacità femminile di lavorare in squadra e su progetti di ampio respiro. Al termine del progetto, che prevede percorsi di formazione, verrà costituita una rete tra le associazioni coinvolte, un percorso comune di consulenza da offrire alle donne imprenditrici o aspiranti tali e un blog – attivo sul sito della Rete di Parità nello Sviluppo Locale della Provincia di Torino - su cui sarà possibile scaricare documenti, porre domande, scambiare opinioni. . .  
   
   
SETTORE LAPIDEO: RIDIMENSIONATI DALLA CRISI, MA PIÙ EFFICIENTI E COMPETITIVI UN’INDAGINE IMM SU 2000 AZIENDE ITALIANE RIVELA LE ATTESE E IL NUOVO VOLTO  
 
Carrara, 16 maggio 2006 - Produzione e consumo di marmo sono in espansione in tutto il mondo, ma le aziende italiane non riescono a percepire con chiarezza e ad agganciare questo trend favorevole. Gli imprenditori lamentano, in particolare, la difficoltà di affrontare individualmente la sfida della competizione globale e la riduzione dei margini operativi necessari per le scelte produttive e di mercato. La situazione di incertezza sembra però attenuarsi con i primi mesi dell’anno in corso. Questo lo scenario che emerge dall’indagine congiunturale annuale realizzata a cavallo tra 2005 e 2006 dall’Internazionale Marmi e Macchine (Imm) di Carrara su un campione di 2. 000 aziende (con 11mila addetti) delle aree produttive più importanti, il 30% del comprensorio apuo versiliese. Per stabilire un valido confronto col passato i quesiti erano uguale alle precedenti rilevazioni. Eccoli insieme alle risposte e ad alcune osservazioni. 1) Livello della domanda: è ritenuto complessivamente stabile, positivo e in aumento nelle aziende lapidee a livello nazionale, in calo secondo le risposte fornite dalle aziende del comprensorio ligure-toscano con andamenti diversi per aziende del marmo rispetto a quelle di tecnologie e servizi. 2) Mercati: invariate le aree di maggior importanza per gli sbocchi commerciali. Da tutti gli imprenditori l’Italia è considerata primo mercato. Le aziende del marmo hanno come secondo mercato il Nord America, quelle delle tecnologie e collaterali l’Unione Europea. 3) Fatturato: in espansione sia nelle aziende apuo versiliesi (ma in ribasso quello relativo a materiali grezzi, lastre o lavorati in genere) sia nel resto d’Italia. Emerge dalle risposte il fattore dimensione aziendale che influisce su vari aspetti: collocazione di mercato, prezzi, competitività elaborazione di strategie adeguate alla competizione globale. 4) Investimenti: progetti assai contenuti in tutti i distretti. 5) Occupazione: relativamente modesta l’incidenza del lavoro flessibile. Forse a causa della scarsa dinamicità del mercato le aziende non ne hanno usufruito. Aumenta invece il monte ore lavorate soprattutto nelle aziende collaterali: Toscana +3%, resto d’Italia +8%. 6) Portafoglio ordini: per le aziende lapidee toscane è in media di 132 giorni contro i 97 del resto d’Italia. Per le aziende collaterali è, rispettivamente, di 141 giorni e di 115. Dall’indagine emerge l’immagine di un settore con elementi di difficoltà e diffuso pessimismo (più in Toscana che altrove), anche se meno che in passato. Le previsioni a medio termine offrono però segnali positivi. Dal comprensorio ligure toscano si annuncia infatti una performance migliore per grezzi ( positivo per il 73% degli intervistati) e lastre ( in aumento per il 66%), mentre nelle altre regioni prevale una prospettiva positiva per il segmento dei lavorati secondo il 57% delle aziende. Il distretto ligure-toscano sta vivendo una fase di riposizionamento sia nei confronti del mercato, sia nella struttura produttiva, con variazioni significative soprattutto per le aziende che hanno dimostrato maggiori capacità di sopravvivere, di competere e di reagire ai cambiamenti. In sintesi: il settore ha dimensioni estese localmente, ma in progressiva riduzione. Sta uscendo profondamente modificato e ridimensionato dalla crisi di questi anni, ma forse più strutturato per rispondere alle esigenze di un mercato più aggressivo ed esigente, ma anche più ampio. .  
   
   
EX-IMPORT MARMI E PIETRE NEL 2005 RESTA NEGATIVO IL SALDO MA EMERGONO SEGNALI DI RIPRESA DA SFRUTTARE AL MEGLIO  
 
Carrara, 16 maggio 2006 – La bilancia commerciale del settore lapideo si conferma in calo (leggero), ma nello scacchiere mondiale emergono segnali di ripresa che le imprese italiane possono ben sfruttare. E’ quanto rileva l’Internazionale Marmi e Macchine (Imm) nell’atteso rilevamento annuale diffuso oggi, come di consueto alla vigilia di Carraramarmotec, la fiera mondiale del marmo in programma dal 31 maggio al 3 giugno. Rispetto al 2004, nel 2005 l’Italia ha esportato oltre 4,7 milioni di tonnellate (+1,1) di marmi, graniti e pietre per 1,77 miliardi di euro (-0,5%), e ne ha importate 3 milioni (+1,3%) pari a 552 milioni di euro (+ 4,08%). Il trend dell’export nazionale (vedi tavola allegata) è tuttavia molto diversificato, con 3,1 milioni di tonnellate per le sole voci più importanti: marmi + 6,7%, graniti, sia in blocchi che in lastre, +1,1%. A questo aumento delle quantità corrisponde però un ribasso del valore (1,69 miliardi di euro per l’export delle voci di maggior pregio): -2,8% per il marmo, -14,2% per i graniti. Un calo solo parzialmente equilibrato dal granito lavorato (+3,3 %). “Sono risultati inferiori alle aspettative”, commentano Giancarlo Tonini e Paris Mazzanti, presidente e direttore di Imm, “La contrazione riguarda tutte le voci, né è compensata dai nuovi mercati dell’est Europa e del nord Africa. Malgrado ciò, si vedono interessanti segnali di ripresa: il consumo dei lapidei si sta infatti espandendo in tutto il mondo, un’opportunità da sfruttare, visto che le nostre chance competitive restano forti in molte aree importanti”. Quanto all’industria di produzione delle macchine per lavorare la pietra, la leadership italiana è solida, ma aumenta la concorrenza nelle fasce meno qualificate del mercato, un trend che in futuro potrebbe incidere sul volume delle esportazioni italiane anche se non sui valori. Il trend dei singoli mercati sarà illustrato nel corso di Carraramarmotec con la presentazione di Stone Sector 2006, il nuovo annuario statistico dell’interscambio mondiale. Nord Africa e Medio Oriente si confermano intanto come aree in espansione significativa capaci di assorbire sia marmo che granito lavorato. Il Nord Africa acquista in particolare blocchi e lastre di marmo. “Molto”, aggiungono Tonini e Mazzanti, “dipenderà dall’euro: se conserverà gli attuali livelli sul dollaro aiuterà l’intera economia europea. ” Quanto al comprensorio apuo-versiliese (che resta un’area di riferimento fondamentale), sembra aver superato la crisi, anche se restano lontane le performance degli anni 80 e le stesse quote del 2000. Il secondo semestre del 2005 ha restituito alle aziende un po’ di fiducia e il portafoglio ordini si sta “allungando” nell’area tosco-ligure più che nel resto d’Italia. La partita dell’export si gioca tutta tra Nord Africa, Usa e Medio Oriente con dati incoraggianti anche per l’Estremo Oriente, dove cala il tonnellaggio esportato (-11,7%), ma aumenta il valore (+2,7%). Gli Usa assorbono il 44% della produzione del distretto, seguiti dal 15% dell’Unione Europea (17% nel 2004) e dal 14% del Medio Oriente (12% nel 2004). Una sostanziale stabilità di quadro, che lascia ben sperare nonostante la turbolenza e l’aggressività dei concorrenti, sembra proprio vedere una ripresa generale delle economie dei paesi versi i quali l’Italia esporta. Per il distretto ligure-toscano il mercato interno resta molto importante per il ruolo che il marmo bianco riveste, anche se il 2005 ha conosciuto un leggero calo di quantità estratte. Il dato fondamentale che resta costante è l’alta qualità della produzione apuana, con l’attività di cava che si affianca in maniera importante alla trasformazione, completando il quadro di un distretto polivalente ancora saldamente proiettato sui mercati interni ed esterni. Sono comunque in atto importanti trasformazioni nell’ambito del comprensorio, al termine delle quali alcune componenti saranno fortemente influenzate dalla “globalizzazione”; nonostante questo esso rimane un luogo di alta eccellenza, di produzione e trasformazione e, soprattutto, un luogo di anticipazione delle tendenze che poi si riflettono su tutto il resto del territorio nazionale. Alcune considerazioni generali sull’andamento dell’export nazionale del 2005 si impongono per rilevare che l’anno è stato inferiore alle aspettative generate dal primo trimestre. L’andamento dell’euro, che si è progressivamente riposizionato rispetto al dollaro, ha facilitato il mantenimento della presenza e delle quote in alcuni Paesi importanti, ma questo non è stato sufficiente, almeno per mercati come quello nordamericano, a far recuperare quanto perso in precedenza rispetto a competitori che anche in futuro potranno avvalersi di vantaggi ormai incomprimibili. Produttori come il Brasile, per il granito, e la Turchia per il marmo, sono diventati per alcune voci migliori partners di noi per gli Stati Uniti, anche se la somma delle nostre presenze rimane la più elevata. Nell’ambito di un trend internazionale che vede l’ampliamento costante dell’impiego della pietra naturale molte aziende italiane hanno ormai scelto, per entrare meglio nel mercato nord americano, di partecipare allo sviluppo delle industrie nazionali competitrici, ricorrendo a forme varie di presenza all’estero, per sfruttare i vantaggi competitivi come la vicinanza al mercato di destinazione, i minori costi di produzione e di gestione complessiva delle forniture. Resta, per l’industria nazionale, la fascia della grande specializzazione e che è destinata a tutti i mercati ed in particolare al mercato interno ed a quello europeo vicino ed esigente. In uno scenario incerto emergono segnali di ripresa per l’export italiano per aree come il Medio Oriente cresciuto nel 2005 in quantità e valori per l’alta qualità delle commesse, ma preoccupa il calo dell’Unione Europea nel suo insieme (è il mercato prioritario per il settore) con una contrazione che interessa tutte le voci di esportazione, ma soprattutto i lavorati. Non bastano gli aumenti del mercato europeo extra Ue, a compensare questi cali, e nemmeno le crescite costanti del Nord Africa interessato anche alla tecnologia e alle attrezzature mentre il saldo complessivo dell’export per il 2005 rispetto al 2004 resta negativo, anche se di poco. E così restano le incertezze pur in un trend che induce ancora a ben sperare per il futuro. .  
   
   
CLAUDIA GIULIANI È IL NUOVO PRESIDENTE DI ANIP  
 
Roma, 17 maggio 2006 - Claudia Giuliani è stata nominata oggi Presidente di Anip, Associazione Nazionale Imprese di Pulizia e Servizi Integrati, che rappresenta all’interno di Fise - Confindustria il settore. Oggi Anip rappresenta 300 imprese, che occupano 30. 000 lavoratori, con un fatturato globale annuo di circa 980 milioni di euro. In particolare, Anip rappresenta aziende che operano nei servizi: pulizia nel settore civile, industriale e ospedaliero; manutenzione delle aree verdi, di beni mobili e immobili e dei complessi industriali, servizi di conduzione e gestione impianti; ausiliari museali, fieristici e congressuali, reception, accoglienza e accompagnamento; disinfezione, disinfestazione, e derattizzazione; generali e amministrativi; alla ristorazione; ausiliari al trasporto; domiciliari alla persona. Claudia Giuliani è Amministratore Delegato dell’azienda Roma Multiservizi Spa. .  
   
   
SALEWA SALE IN CATTEDRA A BEST PRACTICE IL MANAGEMENT DELL’AZIENDA ALTOATESINA È PROTAGONISTA NELL’INIZIATIVA CHE VUOLE TRASFERIRE ESPERIENZE E “PEZZI DI VISSUTO” A QUELLE IMPRESE DESIDEROSE DI CRESCERE.  
 
Bolzano, 17 maggio 2006 - Imparare dai più grandi. È questo lo spirito che anima le giornate di Best Practice, l’iniziativa promossa dalla società consortile Business Innovation Centre di Bolzano, che vuole offrire alle piccole e medie imprese la possibilità di confrontarsi con le multinazionali. Tra le aziende “docenti” anche Salewa, azienda che da 70 anni rappresenta un punto di riferimento nell’abbigliamento e attrezzatura da montagna. L’obiettivo di Best Practice è offrire al management aziendale la possibilità di apprendere dall’esperienza di chi rappresenta l’élite tra le imprese nazionali ed estere: favorire lo scambio di esperienze ed opinioni tra i partecipanti, rappresenta un’opportunità per acquisire nozioni e nuovi concetti e, soprattutto, consente di avviare cambiamenti di ordine tecnico e organizzativo. Questo è in sintesi lo spirito che anima Best Practice, pienamente condiviso da Salewa che dell’innovazione ha fatto il suo cavallo di battaglia. Il seminario, che si terrà mercoledì 17 maggio 2006 presso il Castel Flavon di Bolzano, sede di rappresentanza di Salewa e luogo per meeting e convention, utilizzerà tre case-history illustrate da Heiner Oberrauch, Presidente del Gruppo Oberalp, e dal General Manager Massimo Baratto. Il tema proposto è qualcosa di assolutamente innovativo nel campo dell’outdoor: la stimolazione sensoriale come strategia di vendita, ovvero la nuova frontiera del merchandising anche per prodotti di natura tecnica. Stimolazione sensoriale, infatti, significa saper sfruttare la combinazione tra luce, colore, suono, profumo e senso tattile per rendere più concreta l’autenticità del prodotto e permettere al cliente di sentirsi a suo agio tra i corridoi del punto vendita. Il progetto Best Practice è sostenuto da Bic Alto Adige ( http://www. %20bic-suedtirol. %20org/ ) nel ruolo di referente italiano di Eu-net ( http://www. %20top-online. %20de/ ), l’organizzazione promossa dalla Unione Europea e da una rete di partner internazionali per lo sviluppo industriale. Maggiori dettagli su: http://www. %20bic-suedtirol. %20org/documents/4493/programm_2006_ital. %20Pdf . .  
   
   
A MORBEGNO UN CONVEGNO SU EZIO VANONI A CINQUANT’ANNI DALLA SUA SCOMPARSA  
 
Morbegno, 17 maggio 2006 - Finetica, nata dalla collaborazione tra Università Bocconi e Pontificia Università Lateranense, e Oros, Associazione culturale nonprofit, in occasione dei cinquant’anni dalla scomparsa di Ezio Vanoni, promuovono una iniziativa di indubbio rilievo. Protagonista indiscusso della politica e dell’economia italiane del Secondo Dopoguerra, Ezio Vanoni fu tra i fondatori della Democrazia Cristiana, senatore dal 1948, Ezio Vanoni fu Ministro delle Finanze e del Bilancio in alcuni governi presieduti da Alcide De Gasperi e vicepresidente del Comitato Interministeriale per la ricostruzione economica. Padre della riforma tributaria, elaborò un piano per lo sviluppo dell’occupazione e del reddito, basato su principi di lealtà e onestà. Si tratta di un convegno aperto al pubblico intitolato: “Il microcredito e l’economia di mercato: visione, modelli, percorsi”, in programma Sabato 20 maggio 2006 nella sua città d’origine, Morbegno (So). Autorevoli economisti proporranno puntuali analisi sull’odierna situazione nazionale, prendendo come riferimento il sempre attuale contributo fornito da Vanoni negli anni del suo operato. Interverranno: Francesco Forte, docente di Economia Pubblica ’Università ‘La Sapienza’ di Roma; Marco Vitale, Economista d’impresa; Alessandro Lombardi, direttore generale Banca Kbl Italia; Flavio Felice, docente di Dottrine Economiche presso la Pontificia Università Lateranense di Roma. Il convegno sarà preceduto da un seminario riservato a personalità del mondo accademico, finanziario ed imprenditoriale e ai giornalisti accreditati, in programma Venerdì 19 maggio presso l’Abbazia Cistercense di Piona - località Olgiasca, Colico (Lc). Interverranno: Luigino Bruni, docente di Economia Politica all’Università di Milano; Alessandro Lombardi, direttore generale Banca Kbl Italia. .  
   
   
EDISON: NUOVO RITROVAMENTO DI GAS IN ALGERIA IL TERZO POZZO PERFORATO NELLA ZONA DI REGGANE HA DATO RISULTATI MOLTO POSITIVI: NEI TEST DI PRODUZIONE RAGGIUNTA UNA PORTATA DI 763.000 METRI CUBI DI GAS AL GIORNO  
 
 Milano, 17 maggio 2006 - Edison, in joint-venture con Repsol Ypf, Rwe Dea e Sonatrach, ha completato la perforazione di un terzo pozzo di esplorazione nel bacino di Reggane, in Algeria. I risultati di questa attività sono stati particolarmente positivi: nei test di produzione è stata raggiunta una portata di 763. 000 metri cubi di gas al giorno. "Questo ritrovamento, il terzo nell´arco di pochi mesi, conferma le elevate potenzialità di questa zona di esplorazione", ha commentato Umberto Quadrino, amministratore delegato di Edison. "Questa nuova scoperta potrebbe quindi determinare l´accelerazione della commercializzazione del gas di questo bacino". La nuova scoperta si aggiunge a quelle effettuate recentemente da Edison e dai suoi partner internazionali nel bacino di Reggane: nel corso degli ultimi mesi, infatti, il pozzo di delineazione Rg-5 ha evidenziato una portata di 636. 000 metri cubi di gas al giorno ed è stato effettuato un nuovo ritrovamento di gas nel pozzo Sl-1, con una portata di 100. 000 metri cubi al giorno. Il pozzo, denominato Kl-2, è situato su una nuova struttura isolata, chiamata Kahlouche, nell´ambito del permesso di ricerca Reggane Nord - Blocchi 351c e 352c, assegnato a Edison e ai suoi partner internazionali dal Ministero dell´Energia e delle Miniere algerino e da Sonatrach nel 2002. In particolare, in un livello del Devoniano inferiore del pozzo i test effettuati a una profondità di 3. 983 metri hanno evidenziato una portata di 763. 000 metri cubi al giorno (choke 32-64", pressione in testa 4. 081 psi). Per la prima volta in questa zona, inoltre, è stato ritrovato gas naturale nelle formazioni del carbonifero: i test effettuati a 2. 360 metri di profondità hanno riscontrato una portata di 483. 000 metri cubi al giorno (choke 32-64", pressione in testa 2. 649 psi). Il programma di esplorazione prevede per il periodo 2006-2007 la perforazione di altri otto pozzi, di cui due già nel corso di quest´anno, nonché l´acquisizione di ulteriori dati di sismica bi-dimensionale per 650 chilometri. .  
   
   
AEM MILANO: RISULTATI TRIMESTRALI AL 31 MARZO 2006 CHE RISULTANO IN FORTE CRESCITA RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE, ANCHE A SEGUITO DELL’AMPLIAMENTO DEL PERIMETRO DI CONSOLIDAMENTO  
 
Milano, 17 maggio 2006 – Si è riunito il 15 maggio , sotto la presidenza dell’ing. Giuliano Zuccoli, il Consiglio di Amministrazione di Aem S. P. A. Che ha esaminato ed approvato i risultati consolidati redatti applicando i principi contabili internazionali Ias/ifrs e i risultati civilistici di Aem S. P. A. Relativi al primo trimestre. Anche i dati del periodo di confronto, relativi al primo trimestre 2005, sono stati redatti secondo i principi contabili internazionali. Il conto economico consolidato del primo trimestre 2006 include il consolidamento proporzionale del 50% del Gruppo Edison acquisito alla fine del terzo trimestre del 2005. Per entrambi i periodi sono stati esclusi dal consolidamento integrale, ed indicati in un’unica linea di bilancio, i ricavi ed i costi derivanti dalle attività di Serenissima Gas S. P. A. , Serenissima Energia S. R. L. E la partecipazione in Mestni Plinovodi d. O. O. In virtù dell’intesa raggiunta con Acsm Como per la loro cessione, tali partecipazioni sono state considerate come “Attività non correnti destinate alla vendita”. Risultati Economici I ricavi del Gruppo hanno raggiunto, nel primo trimestre 2006, i 2. 047 milioni di euro. Il consolidamento proporzionale del 50% del Gruppo Delmi (Tde/edison) ha contribuito ai ricavi per 1. 303 milioni di euro. A parità di perimetro di consolidamento i ricavi ammontano a 744 milioni di euro, con un incremento del 22,6% rispetto allo stresso periodo dell’esercizio precedente. Tale crescita è attribuibile principalmente agli aumenti dei prezzi di vendita dell’energia elettrica e del gas legati alle dinamiche registrate sui mercati internazionali dai prezzi dei combustibili, nonché all’aumento di quantità vendute ed alla valorizzazione dei certificati verdi. Sull’ammontare dei ricavi ha inciso positivamente anche la maggiore produzione di energia elettrica da parte degli impianti di proprietà di Aem e di Edipower che è cresciuta, complessivamente, da 2,3 Twh del primo trimestre 2005 a 2,9 Twh del primo trimestre 2006, in aumento del 25% circa. L’incremento è legato principalmente al potenziamento da 380Mw a 760Mw di uno dei due impianti a ciclo combinato (Ccgt) della Centrale di Cassano d’Adda e del nuovo Ccgt da 840 Mw della centrale Edipower di Piacenza (di cui Aem ha un diritto di utilizzo pari al 20%). I costi operativi sono pari a 1. 574 milioni di euro. Al netto degli effetti del consolidamento del gruppo Delmi (Tde/edison), pari a 1. 093 milioni di euro, i costi operativi risultano pari a 481 milioni di euro, in crescita del 24,0% rispetto al primo trimestre dell’esercizio 2005. L’incremento è da attribuirsi principalmente alla dinamica crescente dei prezzi delle materie prime sui mercati internazionali. Il risultato operativo lordo si è attestato a 411 milioni di euro, con un’incidenza sui ricavi del 20,1%. A parità di perimetro di consolidamento il risultato operativo lordo del primo trimestre 2006, è stato pari a 226 milioni di euro in crescita del 24,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’incremento del risultato è essenzialmente attribuibile al settore energia elettrica, in virtù del miglioramento del mix di vendita e di approvvigionamento, dell’aumento delle quantità vendute nonché del contributo della vendita sul mercato di certificati verdi A seguito di ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni per 150 milioni di euro, il risultato operativo netto è stato pari a 261 milioni di euro (142 milioni di euro nel 2005). La gestione finanziaria presenta un saldo negativo di 43 milioni di euro (negativo per 10 milioni al 31 marzo 2005) per effetto del consolidamento del Gruppo Delmi e degli oneri derivanti dal maggiore indebitamento finanziario. Gli oneri non operativi, al netto dei relativi proventi, sono pari a 14 milioni di euro e si riferiscono esclusivamente al consolidamento del Gruppo Delmi. Le imposte di competenza del periodo sono pari a 74 milioni di euro. Per effetto delle dinamiche sopra esposte l’utile consolidato delle attività operative in esercizio, al netto delle imposte, è pari a 129 milioni di euro (85 milioni di euro al 31 marzo 2005). Il risultato netto delle attività non correnti destinate alla vendita, che si riferisce alle partecipazioni in Serenissima Gas S. P. A. , in Serenissima Energia S. R. L. E in Mestni Plinovodi d. O. O. , è negativo per 5 milioni di euro (positivo per 2 milioni di euro al 31 marzo 2005). L’utile di pertinenza di terzi azionisti del Gruppo Edison e di Delmi S. P. A. È pari a 16 milioni di euro. Per effetto di quanto sopra indicato, il risultato netto consolidato del periodo, di pertinenza del Gruppo, è pari a 108 milioni di euro (87 milioni di euro al 31 marzo 2005). Alla formazione dei suddetti risultati, i diversi settori di attività del Gruppo hanno contribuito nel seguente modo:
31. 03. 2006 31. 03. 2005
Milioni di euro Risultato Riavi (1) Risultato Operativo
Rilavi Operativo
() Lordo () Lordo
Energia Elettrica 1. 195 266 227 78
Gas e Calore 906 60 241 40
Reti e Mercati Regolamentati 235 77 204 67
Servizi 30 (11) 20 (3)
Altre attività ed elisioni (347) 19 (85) 0
Totale (1) Escluso altri proventi operativi 2. 019 411 607 182
Situazione patrimoniale e finanziaria Al 31 marzo 2006 il capitale investito netto consolidato è pari a 9. 454 milioni di euro, alla cui copertura contribuiscono il patrimonio netto per 3. 823 milioni di euro (di cui 2. 034 milioni riferiti alle quote di terzi) e l’indebitamento finanziario netto per 5. 631 milioni di euro (5. 745 milioni di euro al 31 dicembre 2005). L’incremento del capitale investito netto rispetto alla chiusura del precedente esercizio è pari a 36 milioni di euro. La posizione finanziaria netta consolidata presenta, rispetto alla chiusura dell’esercizio precedente, un miglioramento pari a 114 milioni di euro dovuto essenzialmente al cash flow generato dalla gestione corrente per 131 milioni di euro parzialmente ridotto dagli effetti degli investimenti netti in immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie e delle variazioni di patrimonio netto che hanno complessivamente assorbito risorse per 17 milioni di euro. Senza considerare l’operazione di acquisizione del Gruppo Delmi la posizione finanziaria netta del Gruppo sarebbe migliorata di 156 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2005. Evoluzione prevedibile della gestione I risultati consolidati del primo trimestre 2006 evidenziano un significativo miglioramento rispetto all’analogo periodo del 2005 grazie al consolidamento proporzionale di Transalpina di Energia/edison (Gruppo Delmi), all’entrata in esercizio dell’impianto da 380 Mw, che porta a circa 1. 000 Mw la potenza complessiva della centrale termoelettrica di Cassano, nonché dell’impianto a ciclo combinato da 840 Mw di Piacenza di proprietà di Edipower. I risultati dell’intero esercizio beneficeranno di tale maggiore disponibilità di energia elettrica e dello sviluppo dell’attività nel settore del teleriscaldamento; per le attività soggette a regolamentazione, nonostante le forti pressioni sui margini, sono previsti risultati in linea con quelli dell’anno precedente. Piano Industriale 2006-2011 Il Consiglio di Amministrazione di Aem, nella stessa seduta, ha esaminato il Piano Industriale 2006-2011, le cui linee guida sono le seguenti: focalizzazione sulle attività di nicchia ad alto valore aggiunto; consolidamento e crescita del ruolo di Aem come utility energetica a livello nazionale, anche grazie allo sviluppo di alleanze strategiche con operatori locali del settore; sviluppo nei settori del waste-to-energy e della cogenerazione e teleriscaldamento grazie alla applicazione di tecnologie innovative; valorizzazione delle sinergie con il Gruppo Edison. Dal punto di vista economico-finanziario il Piano Industriale si pone i seguenti obiettivi: un tasso di crescita medio annuo del margine operativo lordo compreso tra il 6,5 e l’8,5%; investimenti complessivi pari a circa 2,7 miliardi di euro; una significativa generazione di cassa tale da ridurre la posizione finanziaria netta al 2011 a 4,2 miliardi euro. .
 
   
   
GRUPPO AEM TORINO DATI CONSOLIDATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2006 FATTURATO: 425 MILIONI (+41%) MARGINE OPERATIVO LORDO: 51 MILIONI (+13%)  
 
 Torino, 17 maggio 2006 – Il Consiglio di Amministrazione di Aem Torino, presieduto dal Prof. Franco Reviglio, ha esaminato in data 15 maggio i risultati consolidati del primo trimestre 2006. Il Volume d’Affari consolidato ha raggiunto 425 milioni (+41%). La crescita dei ricavi è stata largamente concentrata sulle vendite di energia elettrica che hanno raggiunto 339 milioni (+50%), grazie ai maggiori volumi venduti (3. 055 Gwh, +25%) e per effetto della crescita dei prezzi dei prodotti petroliferi. L’aumento delle vendite, rispetto al primo trimestre 2005, è stato favorito dalla maggiore produzione propria derivante dal nuovo 3° Gruppo della Centrale di Moncalieri. L’energia prodotta dagli impianti della capogruppo Aem Torino è stata 1. 061 Gwh, (+103%) di cui 943 Gwh da fonte cogenerativa (+151%) e 118 Gwh da fonte idroelettrica (-19%). La flessione nella produzione idroelettrica è controbilanciata dal maggiore accumulo di acqua negli invasi. I ricavi da vendita di calore per teleriscaldamento sono stati 42 milioni (+17%) mentre i proventi per vettoriamento di gas e calore sono stati circa 13 milioni (+20%). Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) ha raggiunto 51 milioni (+13%); all’aumento hanno contribuito l’avvio del nuovo impianto di Moncalieri e i buoni risultati delle controllate Aem Torino Distribuzione e Aes Torino. L’utile Operativo (Ebit) è stato 37 milioni (+8%), mentre l’Utile Netto è salito a 19 milioni (+3%). Il debito finanziario netto al 31 marzo 2006 è pari a 729 milioni in leggera riduzione rispetto al 31/12/2005. Il rapporto debt/equity è 0,9. .  
   
   
CON I KEYPOINT, KEY21 OFFRE UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER SCEGLIERE LA SOLUZIONE PIÙ ADATTA ALLE PROPRIE ESIGENZE FRA LE VARIE OFFERTE DISPONIBILI NEL MERCATO DELLE TELECOMUNICAZIONI, DEI SERVIZI ENERGETICI E DEL CREDITO AL CONSUMO.  
 
Milano, 17 maggio 2006 – Key21, Società europea nella distribuzione dei servizi di public utilities, prosegue il piano di sviluppo dei Keypoint e lancia sul mercato un nuovo concetto di offerta, il direct shop marketing, destinato a lasciare un’impronta nel settore dei servizi multiutility. I Key Point sono veri e propri negozi - posti a livello stradale - che rispondono alla duplice esigenza dell’utente da una parte di individuare un punto di riferimento ove trovare le risposte più adatte alle proprie esigenze riguardo all’offerta dei servizi promossi da Key21 e, dall’altra, di rispondere alla necessità dei consulenti di zona che quotidianamente si devono confrontare con la distribuzione dei servizi stessi sul territorio. Chi si rivolge ai Keypoint è così in grado di accedere ai servizi esclusivi offerti da Key21 per quanto riguarda la fornitura di telefonia, di energia elettrica e di gas e del credito al consumo, attraverso gli accordi di partnership stipulati con Wind, Enelgas e Barclaycard e da ultimo di usufruire anche di una vantaggiosa offerta per l’abbonamento al pacchetto Sky, grazie all’accordo recentemente siglato con questa società. Il progetto di Key21 si pone come obiettivo finale quello di assicurare l’efficacia dell’intera rete di distributori. Ogni prodotto o servizio implica la formazione e il rispetto accurato delle istruzioni concertate con i diversi partner per offrire ai clienti il miglior servizio possibile. Quotidianamente nei Keypoint si svolge la formazione specifica e il controllo della qualità delle vendite realizzate. A ogni Key Point fa capo un manager che ha l’incarico di seguire e di controllare i rispettivi team di agenti organizzati su base territoriale, i quali coprono ognuno un bacino d’utenza di circa 200. 000 persone. In ogni negozio sono presenti inoltre un responsabile del Keypoint e due addetti al back-office e al customer service. All’interno del Keypoint ha luogo anche il reclutamento e la selezione del personale che lavorerà in seguito nell’organico in forza ai negozi. A oggi sono operativi 20 Keypoint dislocati sull’intero territorio nazionale. L’obiettivo è quello di raddoppiare le aperture entro la fine del 2006, arrivando a 40 unità distribuite fra le principali provincie italiane e di completare il programma di aperture di 100 Keypoint previste per la fine del 2010. “I Keypoint sono uno degli asset strategici su cui Key21 fonda il suo progetto. Rappresentano il punto di riferimento per l’attività distributiva dei nostri consulenti multiutility ma anche la garanzia per i clienti di avere un contatto diretto con l’Azienda con cui hanno sottoscritto il contratto relativo al servizio scelto” - commenta Luigi Maisto, Direttore Generale e Vice Presidente di Key21. - “Il nostro obiettivo è quello di assicurare massima trasparenza cercando al contempo di creare un rapporto diretto con il cliente che ci permetta di diventare un interlocutore privilegiato per quanto riguarda la scelta nell’ambito dell’energia .  
   
   
ACCORDO APER–IRFIS: INSIEME PER FAR CRESCERE LE RINNOVABILI SIGLATA RECENTEMENTE LA CONVENZIONE TRA L’ASSOCIAZIONE DEI PRODUTTORI DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI E L’ISTITUTO DI CREDITO SICILIANO E CHE DEFINISCE CONDIZIONI DI FINANZIAMENTO AGEVOLATE PER LE AZIENDE PARTNER.  
 
 Milano, 17 maggio 2006 – Nata da una comune volontà di rendere il settore delle rinnovabili economicamente quanto più accessibile e competitivo, la collaborazione tra Aper e Irfis – Mediocredito della Sicilia Spa – mira a imprimere un forte impulso allo sviluppo delle energie alternative attraverso la stipulazione di un accordo che riserva ai soci Aper delle condizioni agevolate di accesso al credito rispetto al benchmark relativo al settore specifico. In particolare, saranno a disposizione degli associati esperti del settore elettrico, con i quali potranno essere preliminarmente discussi i progetti per una migliore caratterizzazione tecnico-economica delle iniziative da proporre. Dopo aver analizzato gli aspetti tecnicoeconomici dell’iniziativa e stabilito la fattibilità dell’intervento, alle imprese interessate ad effettuare investimenti nel settore della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, Irfis potrà proporre un finanziamento M/l termine. La consulenza di esperti nel settore non è l’unico aspetto che caratterizza la convenzione, entrata in vigore da gennaio 2006. Risultano infatti particolarmente interessanti anche le condizioni riguardanti l’importo del finanziamento, la durata e le garanzie che definiscono il progetto. L’importo del finanziamento dei singoli progetti sarà inizialmente compreso tra 1 e 25 milioni di euro, fermo restando che potranno essere esaminati dai competenti organi deliberanti anche programmi di importo superiore, mentre la durata dell’operazione potrà variare da 5 a 10 anni oltre un periodo di preammortamento di 12/24 mesi. Per quanto riguarda le garanzie infine, queste ultime saranno ipotecarie sul complesso e/o canalizzazione degli incassi per la cessione dell’energia su c/c vincolato presso una Banca del Gruppo Capitalia. .  
   
   
250 PUNTI VENDITA E 3 MILIONI DI FATTURATO PER LA SPHERA L’AZIENDA ITALIANA CHE PIÙ CRESCE E PIÙ PULISCE…IL PIANETA!  
 
Milano, 17 maggio 2006 - La Sphera, la società piemontese nota per aver ‘inventato’ un metodo altamente performante di riutilizzo del Pet, la plastica delle bottiglie, concretizzandolo nel sistema di attrezzature per Super e Ipermercati, Eko Logic Shop to Shop, rappresenta uno dei più interessanti start up imprenditoriali comparsi sul mercato negli ultimi anni e chiuderà il 2006 con un fatturato di 3 milioni di euro. Una buona notizia non solo per l’economia del Paese, ma anche per la salute dell’ambiente: dai supermercati italiani escono 15 miliardi di pezzi in Pet ogni anno, di cui solo il 20% è recuperato dalla raccolta differenziata e riciclato. Il resto impiegherà un milione di anni9 per biodegradarsi. Pertanto il business di cestini, porta-cestini e carrelli della linea Eko Logic Shop to Shop, fatti rispettivamente di 23, 75 e 250 bottiglie in Pet, si può ben dire che più cresce più pulisce il pianeta! I prodotti La Sphera, presenti in oltre 250 punti vendita in Europa, Oltreoceano, in particolare in Brasile, e in Medio Oriente, sono innovativi anche per design, estetica e funzionalità, tanto che sono già stati protagonisti di importanti mostre e pregiate pubblicazioni. In particolare, i multicolore cestini Eko Logic Shop to Shop sono compresi nel volume “Riciclo, la doppia vita delle cose”, curato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio presentato a Parma mercoledì 17 maggio, nel corso della rassegna “Elementi – Acqua, Aria, Terra e Fuoco, all’Orto Botanico. «La nostra filosofia – spiega Michelangelo Bergia, firma del progetto tecnologico e Presidente della cuneese Compagnia di Finanza Etica che finanzia e controlla La Sphera – è proporre soluzioni ecologiche con prassi commerciali competitive tali da favorire la diffusione universale di queste soluzioni e dare così anche un contributo all’enorme problema dello smaltimenti dei rifiuti. Per lo stesso motivo, i nostri prodotti sono studiati secondo le più attuali teorie di ergonomia ed estetica, perché sotto ogni aspetto possano essere ritenuti migliori». Dunque una strada in discesa la via del successo per Eko Logic? “Abbiamo trovato disponibilità da parte di brand già sensibili alle tematiche etiche ed ambientali – spiega Giorgio Marocco, giovane amministratore delegato di La Sphera - e nell’Europa dell’Est, dove la Grande Distribuzione è in forte crescita e quindi cerca il nuovo. Nella Repubblica Ceca, Tv Prima, tv nazionale, domenica 12 febbraio ci ha dedicato un servizio durante il Tg di prima serata, con un’ intervista al Presidente. In Italia, tuttavia, gli uffici acquisti non sono ancora orientati a scelte strategiche. Probabilmente l’inserimento nella Grande Distribuzione dei sistemi basati sulle tecnologie di Rfid renderà il terreno più facile perché le attrezzature in metallo non sono compatibili con queste tecnologie e dovranno essere sostituite con la plastica. E allora perché continuare a produrre plastica con il petrolio quando si possono ottenere oggetti molto più belli, pratici e meno costosi con il Repet?”. Attualmente i punti vendita che hanno adottato Eko Logic sono: 136 in Italia, 30 in Francia, 3 in Belgio, circa 30 in Croazia, 2 in Polonia, 2 in Ungheria,2 in repubblica Ceca, 1 in Irlanda,1 in Portogallo,1 in Lussemburgo,3 in Germania, 3 in Inghilterra, 1 in Svizzera, 1 in Spagna, ben 28 in Brasile e 8 a Dubai. La prossima sfida E’ un progetto pilota di recupero delle bottiglie. Partirà a giugno nel supermercato Leclerc Conad di Savigliano, in provincia di Cuneo, il primo ad aver adottato tutta la linea Eko Logic, compresi i carrelli. Fuori dal negozio sarà impiantato un contenitore dove coloro che introdurranno le bottiglie di plastica vuote riceveranno ‘Mister Pet’, una fidelity card per meritare premi vari, attraverso il sistema di accumulo punti. Il contenitore all’esterno è tappezzato da cartelli colorati che spiegano cos’è il Pet e perché si deve riciclare; all’interno schiaccia e stocca le bottiglie per prepararle al riciclo. Secondo Giorgio Marocco «è importante creare la cultura del riciclo. Noi pensiamo che questa iniziativa possa conciliare due aspetti fino ad ora sottovalutati: rendere consapevoli le persone dell’esito del loro impegno nella raccolta differenziata e raccogliere le bottiglie di plastica da dove escono destinate a diventare un rifiuto. Un bel messaggio anche per le catene dei supermercati, sempre più alla ricerca di valori differenzianti per fidelizzare una clientela sempre meno fedele, più autonoma nelle scelte rispetto ai semplici messaggi pubblicitari e portata a preferire lo sconto o in alternativa, appunto, la spesa ‘etica’». . .  
   
   
FISIA ITALIMPIANTI: NUOVO CONTRATTO PER IMPIANTO TRATTAMENTO RIFIUTI IN GERMANIA DEL VALORE DI CIRCA 130 MILIONI DI EURO  
 
Sesto San Giovanni, 17 maggio 2006 - Un contratto per la realizzazione di due nuove linee di incenerimento dei rifiuti destinate all’impianto di termovalorizzazione di Herten, in Germania, per un valore di circa 130 milioni di euro, è stato firmato da Fisia Babcock Environment Gmbh, società di Fisia Italimpianti, controllata al 100% da Impregilo. Le nuove linee di incenerimento dei rifiuti solidi urbani, ognuna con una capacità di 17,4 t/h, entreranno in funzione alla fine del 2008 e consentiranno di produrre energia elettrica destinata alla città di Herten. La nuova acquisizione conferma la leadership e la forte crescita in Europa di Fisia Italimpianti nei settori della depurazione dei fumi e del trattamento dei rifiuti con recupero energetico, settori nei quali, con la controllata Fisia Babcock Environment, Fisia può vantare tecnologie all’avanguardia che le hanno consentito, nei primi mesi del 2006, di potersi aggiudicare nuovi ordini per un valore complessivo di circa 300 milioni di euro che rappresenta un risultato particolarmente significativo che si colloca al di sopra del trend storico dell’azienda. In particolare, sono stati recentemente acquisiti nuovi contratti per la costruzione di impianti per il trattamento dei rifiuti in Finlandia, nella città di Riihim~ki, in Germania, nella città di Rúdersdorf e in Svezia, a Uttevalla cui si affiancano gli ordini ricevuti dalla tedesca Siemens per la realizzazione di un sistema di abbattimento fumi destinato ad una centrale elettrica in Arabia e quelli per la realizzazione di un desolforatore per la centrale termica di Maasvlakte in Olanda nonché per la produzione di filtri elettrostatici per una centrale a Neurath in Germania. Nei primi mesi del 2006, sono invece entrati in funzione gli impianti di termovalorizzazione realizzati a Hameln in Germania e a Jonkoping in Svezia e sono stati consegnati, nel rispetto dei tempi contrattuali previsti, gli impianti di Wuppertal e Oberhausen in Germania. Fisia Italimpianti opera inoltre nel settore della dissalazione, in cui si posiziona tra i leader mondiali attraverso l’applicazione di collaudate tecnologie. In tale settore sono attualmente in corso i lavori di realizzazione delle commesse in Qatar, Dubai e Abu Dhabi acquisite nel 2005 per un valore complessivo di oltre 900 milioni di dollari. Gli importanti ordini acquisiti nel settore Impianti dalle società Fisia e Fisia Babcock, così come i recenti nuovi contratti nel settore Costruzioni confermano la forte crescita del Gruppo Impregilo sui mercati internazionali, in coerenza con il piano di rilancio che prevede la focalizzazione sulle attività core business ed uno sviluppo mirato della propria presenza all’estero. .  
   
   
ECCO LA NAZIONALE CHE PARTIRÀ A LUGLIO PER LE OLIMPIADI DELLA FISICA DI SINGAPORE CINQUE RAGAZZI HANNO SUPERATO LE SELEZIONI FINALI ORGANIZZATE ALLA SISSA DI TRIESTE  
 
Trieste, 17 maggio 2006 - Al termine di una settimana intensiva di allenamento e selezioni, sono stati resi noti i nomi dei ragazzi che rappresenteranno l’Italia alle Olimpiadi della fisica che si terranno dall’8 al 17 luglio a Singapore. La squadra nazionale sarà così composta: Giorgio Busoni – Livorno; Alessandro Farace – Trento; Marco Peruzzi – Prato; Andrea Petri – Udine; Nicola Pierazzo - Dolo (Venezia). Sono tutti studenti di classe quinta di liceo scientifico. Si tratta della trentasettesima edizione delle Olimpiadi della fisica (a cui parteciperanno ben 85 nazioni) e della ventesima per l’Italia. La prima edizione, che si tenne a Varsavia nel 1967, fu organizzata per incoraggiare l’eccellenza nell’educazione delle scienze e la promozione dell’amicizia tra i giovani dei diversi paesi. Per preparare gli studenti alla fase finale di Singapore l’Associazione per l’Insegnamento della Fisica ha scelto la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, primo istituto italiano nella ricerca in campo fisico secondo la graduatoria stilata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur) all’inizio del 2006. Alla “Coverciano della fisica” sono arrivati in 16. La selezione è stata durissima: dai 45. 000 partecipanti iniziali sono stati scelti prima 2. 200 e poi 106 studenti, per arrivare ai 10, tra i quali sono stati scelti i cinque della Nazionale. A questi si aggiungono 6 ragazzi più giovani che hanno preso parte al training intensivo, ma fuori dalla selezione per le gare. La novità di quest’anno è stata la presenza di una ragazza nel gruppo ristretto dei dieci. I primi quattro giorni sono stati dedicati all’allenamento intensivo: i ragazzi, riuniti in gruppi cooperativi, si sono confrontati con i ricercatori della Sissa che li hanno sottoposti a problemi reali di fisica. Da tre anni il periodo di preparazione alla fase finale è organizzato in collaborazione con il Perimeter Institute, un istituto per la fisica teorica che ha sede a Waterloo in Canada, nello stato di Ontario. Secondo Giuliana Cavaggioni dell’Associazione per l’Insegnamento della Fisica (Aif) e membro del comitato di presidenza internazionale delle Olimpiadi della Fisica, questi momenti sono fondamentali per trarre un bilancio sulla preparazione dei nostri studenti: “Per quanto riguarda la fisica la situazione italiana è difficile: i dati Ocse ci dicono che nella scuola secondaria gli standard sono molto bassi, soprattutto nelle grandi città, dove ci sono vere e proprie isole di disperazione. D’altra parte nel nostro Paese c’è un crescente interesse per la scienza in generale, e in particolare per le scienze dure come la fisica. Ciò che manca nelle nostre scuole è una reale spinta alla competizione e al confronto con se stessi: gli studenti sono tenuti in silenzio e non vengono spinti a creare”. La posizione dell’Italia alle Olimpiadi si attesta attorno al trentesimo posto nella classifica generale, un piazzamento ben al di sopra delle sue possibilità: “Le eccellenze sono buone: ma parliamo di 3-5 ragazzi per classe e non della media degli studenti” aggiunge Cavaggioni. “Voglio sottolineare che la preparazione per le Olimpiadi in Italia è molto diversa da quella degli altri paesi: noi partiamo da 45. 000 ragazzi che passano a 10 nell’arco di diversi mesi. Per i finalisti c’è solo una settimana di addestramento specifico alle gare. Niente a che vedere con la Germania o la Cina che scelgono all’inizio dell’anno rispettivamente 50 e 200 studenti da sottoporre a un addestramento annuale molto intensivo. I nostri risultati quindi sono da considerarsi di alto livello”. Nelle precedenti edizioni delle Olimpiadi hanno partecipato anche alcuni studenti che poi hanno frequentato il dottorato della Sissa. Si tratta di Francesco Benini, Luca Ferretti e Giuliano Panico, attualmente frequentanti il Ph. D. In Teoria delle particelle elementari. Sulle Olimpiadi della Fisica si possono trovare una serie d’informazioni alla pagina web: www. Cadnet. Marche. It/olifis. .  
   
   
BANCA DEL VENEZIANO, 800 GLI STUDENTI COINVOLTI NEL "PROGETTO SCUOLE"  
 
Mira Ve, 17 maggio 2006 - 800 studenti, 55 docenti e 30 classi coinvolte. Sono i numeri del "Progetto Scuole Riviera del Brenta 2005-2006", i corsi di carattere didattico per le scuole primarie e secondarie del territorio organizzati dal Centro Studi Riviera del Brenta tra novembre 2005 e maggio 2006 - con il cofinanziamento dell´Assessorato all´Educazione della Provincia di Venezia - e che la Banca del Veneziano, da sempre attenta alle dinamiche del territorio e alla valorizzazione dei giovani, ha sostenuto economicamente. L´istituto di credito cooperativo ha finanziato anche la stampa dei quaderni didattici regalati agli studenti e agli insegnanti partecipanti e ha messo a disposizione gratuitamente la propria sala convegni per i 19 incontri serali dedicati ai corsi di formazione per i docenti. Con "Progetto scuole", gli alunni delle elementari del territorio (650 suddivisi in 25 classi), da novembre a maggio, hanno potuto approfondire la storia della Riviera del Brenta, scoprendo le proprie radici storiche, culturali e naturalistiche. Gli insegnanti hanno invece potuto usufruire di un importante strumento di conoscenza del territorio, atto ad agevolare lo studio cosciente e responsabile della realtà ricca e complessa della Riviera del Brenta. Lezioni approfondite che sono state rivolte anche agli istituti superiori (5 classi per 150 studenti), coinvolti nel progetto da gennaio a maggio. Visto il successo, la Banca del Veneziano sosterrà l´iniziativa anche nel prossimo anno scolastico, in cui verranno affrontate nuove tematiche con nuovi relatori. Con una importante novità: il Ministero dell´Istruzione dell´Università e della Ricerca ha accreditato ufficialmente il Centro Studi Riviera del Brenta per iniziative di formazione e aggiornamento per il personale della scuola aventi carattere provinciale. "Proseguiamo con entusiasmo la nostra politica di valorizzazione dei giovani - spiega Amedeo Piva, presidente della Banca del Veneziano - convinti che sia fondamentale per la loro maturazione conoscere la storia, le radici e le risorse del territorio in cui vivono". .