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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 19 Settembre 2006 |
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TLQP-21, LA MOLECOLA ANTI-OBESITA’ UN GRUPPO DI RICERCATORI DEL CNR HA SCOPERTO UNA MOLECOLA IN GRADO DI AUMENTARE IL DISPENDIO ENERGETICO E QUINDI DIMINUIRE LA MASSA GRASSA |
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Roma, 19 settembre 2006 - Utilizzando le moderne tecniche di proteomica, cioè di identificazione e caratterizzazione delle proteine, un gruppo di ricercatori italiani - guidato da Anna Moles e Alessandro Bartolomucci dell’Istituto di neuroscienze (In) e Andrea Levi e Roberta Possenti dell’Istituto di Neurobiologia e medicina molecolare (Inmm), entrambi gli istituti del Consiglio nazionale delle ricerche di Roma - ha identificato per la prima volta, nel cervello del ratto, un peptide, una piccola proteina di 21 aminoacidi, derivato dal gene vgf. Questo peptide (Tlqp-21), somministrato nei ventricoli cerebrali di topi normali, incide sul metabolismo aumentando il dispendio energetico, la temperatura corporea ed i livelli plasmatici di adrenalina e quindi diminuisce la quantità di massa grassa. Un risultato incoraggiante, se si pensa che il 45% della popolazione italiana è in sovrappeso e il 10% è obesa e che le malattie causate dall´obesità e dal sovrappeso interessano nel mondo un miliardo di persone, un numero superiore agli 800 milioni che soffrono di denutrizione, causando costi sociali ed economici doppi rispetto a quelli sostenuti per i soggetti con il peso in regola. “Abbiamo notato”, spiega Anna Moles dell’Istituto di neuroscienze e coordinatore della ricerca, “che in animali nutriti con una dieta ad alto contenuto di grassi, la somministrazione per due settimane di questo peptide previene lo sviluppo dell’obesità indotta dalla dieta, limitando la deposizione di tessuto adiposo ed il conseguente aumento di leptina, un ormone tipicamente associato all’obesità”. Questi processi sono associati all’aumento di una serie di recettori e mediatori catabolici, quali i recettori beta adrenergici e le proteine mitocondriali disaccoppianti, nel tessuto adiposo bianco e responsabili della lipolisi e dell’aumento del dispendio energetico, vale a dire le calorie bruciate. In particolare, gli effetti del peptide sembrano compatibili con l’attivazione centrale del sistema nervoso autonomo che favorirebbe l’aumento del metabolismo energetico dell’organismo ed identificano Tlqp-21 come un potenziale target farmacologico per la prevenzione dell’accumulo di grasso. Il lavoro, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Science Usa, è stato presentato dalla professoressa Rita Levi Montalcini . |
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NASCE “HELP DEFEAT CANCER” UN NUOVO PROGETTO PER ACCELERARE LA RICERCA SUL CANCRO LA POTENZA DEL WORLD COMMUNITY GRID DI IBM PER SCONFIGGERE LA MALATTIA IL WORLD COMMUNITY GRID RENDERÀ POSSIBILE IN UN’ORA L’ANALISI DI UN NUMERO DI CAMPIONI CHE, DIVERSAMENTE, RICHIEDEREBBE 160 ANNI DI LAVORO UTILIZZANDO UN COMPUTER TRADIZIONALE” |
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New Brunswick, N. J. 19 settembre 2006 - – Ibm sta lavorando con i ricercatori della University of Medicine and Dentistry (Umdnj) - Robert Wood Johnson Medical School e del Cancer Institute del New Jersey per contribuire all’avanzamento della ricerca sul cancro utilizzando l´enorme potenza di calcolo della World Community Grid. “Help Defeat Cancer” è il terzo progetto che sfrutta l’enorme potenza di calcolo offerta dal World Community Grid, la più grande rete umanitaria che ospita un “supercomputer virtuale” nata nel novembre 2004. La nuova iniziativa si propone di aiutare i ricercatori a comprendere meglio i meccanismi alla base del cancro per migliorare la pianificazione della terapia e del trattamento dei pazienti affetti da questa malattia. Si prevede che per il completamento del progetto, cui lavora il World Community Grid di Ibm ci vorranno circa tre mesi. Tale progetto fornirà ai ricercatori l’opportunità di analizzare contemporaneamente un elevato numero di microarray di tessuti cancerosi, consentendo loro di effettuare esperimenti multipli in periodi di tempo più brevi. Il World Community Grid renderà possibile in un’ora l’analisi di un numero di campioni che, diversamente, richiederebbe 160 anni di lavoro utilizzando un computer tradizionale” ha affermato il Dr. David J. Foran, capo ricercatore, professore di patologia e direttore del Center for Biomedical Imaging presso la Umdnj-robert Wood Johnson Medical School e co-direttore del programma Risorse condivise di immunoistochimica del Cancer Institute del New Jersey. “Senza il World Community Grid, i Tma vengono elaborati in lotti singoli o di piccole dimensioni analizzati su normali computer” ha affermato. I ricercatori ritengono che la velocità e la complessità del World Community Grid potrebbe rendere possibile la scoperta e la tracciabilità di modifiche impercettibili nei parametri misurabili facilitando così la scoperta di indizi per la prognosi non evidenziati durante le visite ai pazienti, o nel corso delle analisi tradizionali. I ricercatori hanno già creato un prototipo robotico basato sul web per rappresentare, analizzare, archiviare e distribuire in modo automatico microarray di tessuto. Il progetto “Help Defeat Cancer” avrà inizio con l’analisi dei Tma relativi al cancro al seno, cui seguirà un´analisi dei tumori che coinvolgono la testa e il collo. I ricercatori prevedono di arrivare a risultati mai raggiunti prima in pazienti che probabilmente rispondono a un determinato regime di trattamento fornendo nel contempo le informazioni necessarie alla messa a punto di nuovi farmaci. Fino a oggi, è stata esaminata solo una frazione dei biomarcatori noti. L´obiettivo a lungo termine è quello di creare una raccolta di biomarcatori e dei loro campioni relativi ai valori di espressione in modo tale che, in futuro, i medici possano consultarla per ottenere assistenza nel processo di diagnosi e prescrivere trattamenti efficaci ai pazienti affetti dal cancro. Il progetto dovrebbe consentire ai ricercatori di comprendere meglio la biologia del cancro, di scoprire sue sottoclassificazioni e di puntare a cicli di trattamento più efficaci. “Far parte di un progetto che potrebbe letteralmente cambiare il modo in cui si fa ricerca sul cancro è una vera e propria testimonianza sulla qualità della ricerca stessa si sta effettuando al Cancer Institute del New Jersey" ha affermato il Dr. William N. Hait, direttore del Cancer Institute del New Jersey e professore associato dei programmi di Oncologia e docente di Medicina e Farmacologia alla Umdnj-robert Wood Johnson Medical School. L’iniziativa Ibm. Grazie al World Community Grid chiunque può donare il tempo di inattività dei propri computer scaricando il software gratuito e registrandosi sul sito www. Worldcommunitygrid. Org in modo rapido, semplice e sicuro. Attualmente più di 200. 000 volontari stanno offrendo capacità di elaborazione da più di 360. 000 computer per far progredire la ricerca attraverso la World Community Grid. All’iniziativa possono partecipare tutti i computer con sistemi operativi Windows, Linux o Mac. In Italia vi aderisco più di 2000 persone per un totale di oltre 4. 300 computer. “Questo progetto è particolarmente entusiasmante non solo perché offre un grandissimo potenziale per i progressi nell’ambito della ricerca sul cancro, ma anche perché offre ai singoli un mezzo semplice per essere coinvolti in questa battaglia” ha affermato Mitch Stoller, president e Ceo della Lance Armstrong Foundation. “Il World Community Grid è un’iniziativa perfetta per la Lance Armstrong Foundation e perché siamo convinti che l’unione fa la forza. Sosterremo questa iniziativa installando il software su tutti i computer della Foundation e incoraggeremo tutti coloro che posseggono un computer a parteciparvi. Insieme, possiamo fare la differenza per le persone malate di cancro”. “Il World Community Grid dimostra realmente che esiste un’innovazione importante per il mondo”, ha affermato Stanley S. Litow, presidente dell’Ibm International Foundation e vice presidente dell’Ibm Corporate Community Relations. “Chiunque abbia un computer, ovunque nel mondo, può unirsi alla lotta contro il cancro” ha affermato. Il progetto “Help Defeat Cancer” è l’estensione di altri due progetti dei National Institutes of Health guidati dal Dr. Foran. Tutti e tre i progetti rappresentano l’impegno di collaborazione tra i ricercatori del Cancer Institute of New Jersey, della Umdnj-robert Wood Johnson Medical School, della Rutgers University e della University of Pennsylvania. . |
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CELL THERAPEUTICS INC. ANNUNCIA ACCORDO DI LICENZA E DI CO-SVILUPPO SU BASE MONDIALE PER LO SVILUPPO E LA COMMERCIALIZZAZIONE DI XYOTAX, UNA MOLECOLA IN SPERIMENTAZIONE CLINICA PER IL TRATTAMENTO DELLE DONNE AFFETTE DA TUMORE POLMONARE NON-MICROCITOMA E PER ALTRI TIPI DI TUMORE. |
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Seattle e Bresso 19 settembre 2006 - Cell Therapeutics, Inc. Ha annunciato ieri un accordo mondiale in esclusiva con Novartis per lo sviluppo e la commercializzazione di Xyotax (paclitaxel poliglumex), una molecola in sperimentazione in fase Iii per il trattamento del tumore polmonare non-microcitoma (Nsclc) e per altri tipi di tumore. L’importo totale relativo alla registrazione del prodotto e alle milestones commerciali per Xyotax relative all’accordo potrebbe raggiungere i 270 milioni di $. Novartis inoltre ha accettato di investire 15 milioni di $ nel capitale di Cti. Cti avrà l’ opzione di vendere insieme Xyotax negli Stati Uniti sotto la direzione di Novartis, secondo un accordo da sottoscrivere se Cti decidesse di esercitare l’opzione. La chiusura della transazione è soggetta ad approvazione dell’antitrust e ad altre condizioni regolatorie. Xyotax è un agente chemioterapico biologicamente potenziato in cui paclitaxel, principio attivo del Taxol, è legato ad un polimero poliglutammico biodegradabile, dando così luogo a una nuova entità chimica. Il medicinale in sperimentazione è attualmente in fase Iii clinica per valutare se come singolo agente Xyotax procura un complessivo miglioramento della sopravvivenza, comparato al paclitaxel ,nelle donne con tumore polmonare non-microcitoma (Nsclc) e scarse condizioni di salute. L’accordo concede inoltre a Novartis l’opzione di sviluppare e commercializzare pixantrone, in base a condizioni finanziarie concordate. Pixantrone è una molecola in fase di sperimentazione clinica studiata per incrementare potenzialmente l’attività antitumorale e diminuire il rischio di tossicità cardiaca associato alle antracicline attualmente sul mercato. Se Novartis esercitasse la sua opzione su pixantrone in riferimento a determinate condizioni, Novartis pagherebbe a Cti compensi per 7. 5 milioni di $ e sino a 104 milioni di $ in milestones relative alla registrazione e alle vendite. “Questo accordo apporta la forza di uno dei leaders maggiormente innovativi in oncologia per lo sviluppo e la commercializzazione di Xyotax, una molecola che, negli studi clinici in corso, potrebbe dimostrare di essere in grado prolungare la sopravvivenza nelle donne con tumore polmonare e diventare potenzialmente la prima terapia specifica per il genere per questa malattia” ha dichiarato James A. Bianco, M. D. President e Ceo di Cti. “Permette inoltre a pixantrone un potenziale accesso ad un leader di mercato nelle terapie delle emopatie oncologiche per massimizzare il suo potenziale commerciale”. Ha aggiunto Bianco “Questa collaborazione porta Cti un passo più vicina a ricostruire la sua presenza commerciale negli Stati Uniti ed al suo obiettivo di diventare una profittevole società focalizzata nelle terapia oncologiche. Ci permette inoltre di continuare la nostra crescita tramite una strategia di acquisizioni ,cercando altre selettive molecole da aggiungere alla nostra linea di sviluppo e alla nostra futura infrastruttura commerciale”. Cti aveva inoltre annunciato in giugno il raggiungimento di un accordo durante gli ultimi meetings con la U. S. Food and Drug Administration (Fda) e la European Medicine Agency´s Scientific Advice Working Party (Sawp) per il proseguimento delle strategie di registrazione. Il cancro al polmone continua ad essere uno dei killers principali per uomini e donne in entrambi i continenti. Negli Stati Uniti il cancro al polmone è ora il tumore-killer numero uno delle donne. Le azioni ordinarie da emettere per Novartis non sono state registrate secondo il Securities Act del 1933, così come emendato, ne secondo nessuna legge statale sui titoli. Le azioni ordinarie non possono essere offerte o vendute negli Statti Uniti in assenza di registrazione o di un esenzione applicabile dei requisiti di registrazione del Securities Act del 1933, così come emendato, ne secondo nessuna legge statale sui titoli . Questo annuncio non è né un offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta d’acquisto di queste azioni ordinarie. Nessuna offerta , sollecitazione o vendita verrà proposta nelle giurisdizioni dove questo tipo di offerta, sollecitazione o vendita è fuori legge. Xyotax (paclitaxel poliglumex) è un farmaco chemioterapico biologicamente potenziato in cui paclitaxel, principio attivo del Taxol, è legato ad un polimero poliglutammico biodegradabile, dando così luogo ad una nuova entità chimica. Quando è legato al polimero, il chemioterapico è inattivo e i tessuti normali sono così potenzialmente risparmiati da esposizioni ad elevati livelli di chemioterapico libero e attivo, e dalle relative tossicità. I vasi sanguigni del tessuto tumorale, a differenza dei vasi sanguigni del tessuto sano, sono permeabili a molecole come il poliglutammato. Studi preclinici indicano che Xyotax è distribuito preferenzialmente nel tumore in ragione della maggiore permeabilità dei vasi sanguigni tumorali e trattenuto dal tessuto tumorale, permettendo ad una quantità significativamente maggiore di chemioterapico di localizzarsi nel tumore rispetto alla somministrazione di paclitaxel standard. Una volta all’interno delle cellule tumorali, gli enzimi metabolizzano il polimero proteico, rilasciando l’agente chemioterapico paclitaxel. Studi preclinici e clinici supportano il fatto che il metabolismo di Xyotax nelle cellule tumorali polmonari possa essere influenzato dagli estrogeni che potrebbero determinare un aumento del rilascio di paclitaxel e dell’efficacia del farmaco nelle donne con tumore polmonare rispetto alle terapie standard. Pixantrone è un farmaco sperimentale in sviluppo clinico per il trattamento potenziale di varie malattie ematologiche maligne, tumori solidi e disordini immunologici. E’ stato sviluppato per migliorare l’attività e la ridurre la tossicità degli agenti antitumorali appartenenti alla famiglia delle antracicline. Le antracicline hanno dimostrato un’attività clinica molto elevata in vari tipi di tumori. Tuttavia, esse sono generalmente associate a danno cardiaco cumulativo che impedisce il loro utilizzo in un’ampia proporzione di pazienti. La molecola del pixantrone è stata disegnata al fine di ridurre il potenziale rischio di grave cardiotossicità, così come per aumentare potenzialmente l’attività antitumorale e rendere più semplice la somministrazione rispetto alle antracicline attualmente sul mercato. . |
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RISCHIO ICTUS PER GLI IPERTESI UNO STUDIO CNR DIMOSTRA CHE IPERTENSIONE ARTERIOSA E ARITMIA CARDIACA SONO I FATTORI DI RISCHIO PIÙ RILEVANTI E SOTTOSTIMATI NELL’INSORGENZA DELL’ICTUS CEREBRALE. |
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Roma, 19 settembre 2006 - L’ictus cerebrale ischemico colpisce in modo apparentemente inaspettato, mentre invece è possibile prevenirlo con diagnosi e terapie mediche a disposizione, la cui importanza deve essere maggiormente conosciuta sia dai medici sia dai pazienti. Una delle cause scatenanti, spesso sottovalutata e non adeguatamente trattata, è l’ipertensione. È quanto emerge da uno studio, pubblicato sul Journal of Neurological Sciences, organo ufficiale della World Federation of Neurology, che ha coinvolto 22 ospedali in 7 paesi europei: Italia, Francia, Germania, Inghilterra, Ungheria, Spagna e Portogallo. La parte italiana della ricerca è stata coordinata da Antonio Di Carlo dell’Istituto di Neuroscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche (In-cnr) e da Domenico Inzitari e Maria Lamassa dell’Università di Firenze, insieme a Charles Wolfe del King’s College di Londra. Nei Paesi occidentali, l’ictus è una delle prime cause di morte e la prima di disabilità permanente in soggetti adulti. Solo in Italia, ogni anno, circa 150. 000 ultrasessantacinquenni sono colpiti da ictus ed oltre 700. 000 anziani hanno avuto almeno un episodio. “L’ipertensione arteriosa e la fibrillazione atriale, un’importante aritmia cardiaca”, spiega Antonio Di Carlo, “sono risultati i fattori di rischio più rilevanti per lo sviluppo delle forme più gravi di ictus cerebrale ischemico, come quello derivante da un infarto totale o parziale che interessa i vasi della parte anteriore del circolo cerebrale”. L’ipertensione arteriosa colpisce oltre il 60% degli ‘over 65’. La fibrillazione atriale, una delle più frequenti e rilevanti aritmie cardiache, interessa circa l’1% della popolazione, con punte superiori al 13% negli ultraottantenni, ed è associata ad un aumento considerevole del rischio di eventi cardioembolici. Lo studio mette dunque in risalto l’importanza di questi due fattori di rischio e le necessità di una più efficace prevenzione. “Nel nostro Paese oltre un terzo degli anziani ipertesi non è trattato, e circa la metà dei pazienti trattati non ha un controllo soddisfacente della pressione arteriosa”, sottolinea Di Carlo. “Inoltre, nei soggetti con la forma più grave di ictus, la fibrillazione atriale era presente nel 24,2% dei pazienti, ma un’efficace terapia anticoagulante per la prevenzione degli episodi embolici era effettuata solo nel 3,3% dei casi”. Un dato, questo, ancora più rilevante se si considera che lo studio ha dimostrato che la forma più grave di ictus si associa ad una mortalità a tre mesi di circa sei volte più alta rispetto alle forme più lievi, e ad un rischio di disabilità ed handicap triplicato. . |
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L’ONCOLOGIA PEDIATRICA : UN IMPEGNO DI CURA, STUDIO E DI RELAZIONI UMANE 20 SETTEMBRE – ROMA- UDIENZA DAL PAPA – FEDE E SANITA’ : IL PROGETTO “VADO AL MASSIMO: GESU’ CI DA’ FORZA” |
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Milano, 19 settembre 2006 – Si chiama “Vado al massimo: Gesù ci dà forza” . E’ un progetto spontaneo, nato dalla sinergia e collaborazione di un gruppo di genitori che hanno figli in cura presso la Fondazione Irccs-istituto Nazionale dei Tumori , don Tullio, il cappellano della struttura e la disponibilità della dott. Ssa Franca Fossati-bellani, Direttore del Dipartimento di Oncologia Pediatrica : il 20 settembre il Dipartimento di Oncologia pediatrica si recherà in udienza dal Papa a Roma. “Partiremo da Milano il 19 settembre, con due pullman, “ spiega don Tullio, Cappellano della Fondazione Irccs-istituto Nazionale dei Tumori,”e saremo oltre un centinaio di persone , tra bambini del reparto, medici, paramedici, genitori, volontari“. Sarà un’udienza di raccoglimento e preghiera. Questa iniziativa è resa possibile grazie all’affiancamento della Curia e del Cardinale Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo di Milano, che sarà presente a Roma , e , alla sintonia, creatasi con un gruppo di genitori. Un papà , in particolare, molto attivo, è anima del progetto, ed ha trovato anche degli sponsor: Itallease, Unicredit e altri contributi di privati. I giovani pazienti , in cura presso il Dipartimento di Oncologia Pediatrica Int, porteranno un dono al Papa e condivideranno con genitori e amici un viaggio e un’esperienza gioiosa tutta da ricordare. “Questo viaggio è un Segno di Speranza,” dice don Tullio, ” che, per chi crede, assume la prospettiva della Relazione con Gesù. Non è un’iniziativa a se stante in quanto intendiamo proseguire nel creare progetti come questo, al Servizio di famiglie e pazienti. La nostra Chiesa , all’interno della Struttura è un fulcro di accoglienza, le nostre suore, e anche il precedente viaggio a Fatima, con l’atto di affidamento che abbiamo fatto alla Vergine Maria , sono tutti Segni di Continuità nella Preghiera , dello stare accanto alla Persona e dell’Impegno quotidiano di tutte le maestranze in Istituto. Siamo parte di un disegno più grande di noi. Il rapporto con la malattia fa emergere molte domande presenti nel cuore di ogni uomo. Le risorse umane e spirituali possono aiutare a precorrere strade difficili , quali spesso, nel decorso oncologico, ci si trova a dover affrontare. Sempre più il rapporto cura-paziente è fatto di attenzione , di partecipazione vera e, la scelta di un viaggio, spirituale , di grande intensità , come l’incontro con il Papa, sarà un’occasione per proseguire il cammino assieme”. La cura di malattie gravi come i tumori dell’età pediatrica prevede il ricorso ad un atteggiamento integrato, multidisciplinare, articolato in un percorso spesso prolungato. Tutto ciò richiede all’equipe medica di costruire un’alleanza terapeutica con pazienti e genitori, di mantenerla nel tempo, di offrire un supporto alle difficoltà emotive e di far fronte a problemi pratici. Poiché l’alleanza terapeutica è un fattore fondamentale, occorre costruire attivamente la possibilità di instaurare relazioni di fiducia e consentire alle famiglie di far fronte alla malattia, che ha un impatto molto stressante e potenzialmente traumatico su tutta la struttura famigliare. A Milano, all’Istituto dei Tumori, l’attività di cura delle neoplasie pediatriche è iniziata alla fine degli anni ‘60. Un grande sforzo per ampliare lo spazio dedicato ai bambini è stato perseguito dal 1975 ad oggi. L´oncologia Pediatrica dell´Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori di Milano nasce nel 1975 come area della Divisione di Oncologia Medica, si identifica successivamente come Sezione di Pediatria dal 1984 al 1987, quando viene istituita l’ Unità Operativa di Oncologia Pediatrica – nell’ambito del Dipartimento di Medicina Oncologica – con autonomia gestionale per gli aspetti di cura e di ricerca e del personale dedicato. La Fondazione Irccs-istituto Nazionale dei Tumori è l’unica istituzione oncologica in Italia a possedere una Struttura Complessa di Oncologia Pediatrica (denominazione attuale), modellata sulle esperienze di centri esteri quali il Memorial Sloan Kettering Cancer Center e l’Institut Gustave-roussy, pionieri di questa disciplina, caratterizzata dalla metodologia di studio e di lavoro dell’area oncologica, ma necessariamente integrata dalle competenze medico-chirurgiche generali della pediatria. Ogni anno circa 1300 bambini si ammalano in Italia di tumori solidi, con un’incidenza annuale stimata in circa 120-140 nuovi casi su 1. 000. 000 di soggetti di età inferiore a 15 anni. . . |
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EVOLUZIONE CLINICA DEL MELANOMA |
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Milano, 19 settembre 2006 - E’ stata di recente verificata un’ipotesi medico-scientifica sul melanoma: il fatto che i livelli di espressione di molecole Hla e Apm in lesioni di melanoma abbiano un ruolo nell’evoluzione della malattia. I dati sono emersi grazie allo studio di una casistica di 85 pazienti con melanoma metastatico (stadio clinico Ajcc Iii e Iv) , realizzato dai ricercatori dell’Unità Operativa di Immunobiologia dei Tumori Umani dell’ Istituto Nazionale Tumori di Milano, in collaborazione con il Dr. Soldano Ferrone, del Roswell Park Cancer Institute, di Buffalo (Usa). E’ dunque un dato di fatto che le molecole Hla di classe I e Ii, espresse da cellule neoplastiche, e i componenti intra-cellulari del sistema di processamento degli antigeni (Apm) svolgano un ruolo centrale nell’interazione tra tumore e sistema immunitario. I ricercatori hanno utilizzato cellule tumorali isolate in vitro dalle lesioni neoplastiche dei pazienti e , a seguire, hanno valutato , in termini quantitativi, con tecniche di immunofluorescenza, l’espressione di molecole Hla e Apm. L’analisi statistica dei risultati ha consentito di individuare due gruppi di tumori a diverso fenotipo. I corrispondenti gruppi di pazienti differivano significativamente per la sopravvivenza, ma non per altri parametri clinici di rilievo, incluso lo stadio clinico e la terapia ricevuta dopo la rimozione chirurgica della neoplasia. In particolare, due dei 17 antigeni studiati (b2 microglobulina e Hla-dr) erano significativamente associati con la sopravvivenza dei pazienti. Questi dati sono stati confermati con tecniche di immunoistochimica su un campione indipendente di pazienti con melanoma metastatico. . |
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NEOPLASIE DELLA PLEURA:MESOTELIOMA MALIGNO |
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Milano, 19 settembre 2006 - “In Italia,” dice Paolo Bidoli, dell’Istituto Nazionale dei Tumori,”il tasso di incidenza della malattia del mesotelioma maligno, è analogo a quello dei maggiori Paesi europei e si attesta, a seconda delle regioni, in 1-2 italiani maschi ogni 100. 000 abitanti, mentre la percentuale si dimezza tra le donne (0,5-1 ogni 100. 000). Esistono, tuttavia, zone in cui si registrano tassi assai più elevati. Un esempio è costituito da Casale Monferrato e della sua provincia in cui ogni anno ed ogni 100. 000 abitanti il numero dei nuovi casi osservati sale a 16 negli uomini e a 13 nelle donne. Tale deviazione dalla media nazionale è spiegabile ricordando che nel recente passato in tale zona era presente un’´importante industria per la produzione di materiali contenenti asbesto”. Il dott Bidoli al recente congresso Itmo ha svolto una relazione dettagliata sulla malattia e sulla base della casistica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano , dove si contano mediamente 25 nuovi casi di mesotelioma all’anno e la distribuzione sia per sesso che per età anagrafica rispecchia senza significative differenze la situazione nazionale sopra descritta. Le modalità di cura possibili per il mesotelioma comprendono la chirurgia (limitatamente ai pazienti con malattia al I stadio) quando il tumore è confinato entro la capsula della pleura parietale, la radioterapia e la chemioterapia da sole o in associazione. Purtroppo nei prossimi decenni è atteso, nei Paesi industrializzati, un drammatico aumento dei nuovi casi di tumore, tanto che l’epidemiologo R. Peto ha recentemente prognosticato il rischio di una vera e propria “epidemia”di Mesotelioma pleurico maligno (Mpm). La malattia è da tre a cinque volte più comune nel sesso maschile e la fascia di età più colpita è quella tra i 50 ed i 70 anni. In base alla casistica del Registro Nazionale Mesoteliomi (Renam) l’età media dei casi è 64,5 anni; i pazienti con età inferiore a 65 anni rappresentano il 47,3% dei casi di mesotelioma sommando tutte le sedi possibili di malattia ed il 46,6% dei soli mesoteliomi della pleura. In Italia si contano ogni anno un migliaio di morti per mesotelioma. Il rapporto tra casi di sesso maschile e femminile risulta pari a 2,72:1 per i soli mesoteliomi della pleura. . |
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IL NUOVO CENTRO NAZIONALE DI RIFERIMENTO PER LO STUDIO E LA CURA DEI TUMORI NEUROENDOCRINI |
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Milano, 19 settembre 2006 - “Innanzitutto questo nuovo Centro nasce dalla esperienza dell’Int è una sorta di raccordo , il punto di arrivo e partenza di anni di costante impegno”, dice il Prof. Emilio Bajetta, Direttore della S. C. Oncologia 2 dell´Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori, e Presidente nazionale dal Consiglio Direttivo dell´Aiom - Associazione Italiana di Oncologia Medica ( www. Aiom. It), “E’ al servizio del cittadino e gli consentirà di evitare disagi, ritardi, di essere curato a 360 gradi perché, attorno alla Persona assistita, ruoteranno gli esperti, i medici e ricercatori per una cura personalizzata”. I tumori neuroendocrini (neuroendocrine tumours, Nets nella dizione inglese) sono un eterogeneo gruppo di neoplasie derivanti da cellule neuroendocrine e che possono originare a livello di tutti i distretti corporei. La storia naturale dei Nets a basso grado di malignità è frequentemente caratterizzata da lunghi periodi di quiescenza o di lenta crescita correlati ad un comportamento biologico poco aggressivo. Di contro, alcuni istotipi (poco differenziati dal punto istologico, oppure totalmente differenziati) si contraddistinguono per gli elevati indici di proliferazione cellulare e per l´aggressività biologica. Il nuovo Centro di Riferimento per il loro studio è frutto di anni di approfondimenti, studi, attività cliniche e convoglia l’esperienza nel settore a favore del paziente. “I Nets “, sottolinea il prof Emilio Bajetta, “sono una patologia rara, poco conosciuta, di difficile approccio diagnostico e terapeutico. Pertanto, un centro di riferimento riguardante i Nets deve poter coniugare conoscenza, esperienza e tecnologie per migliorare l’approccio alla patologia di interesse e garantire al paziente un inquadramento presso una struttura altamente qualificata”. . |
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UNA RICERCA EVIDENZIA I DATI DI SOPRAVVIVENZA PER I MALATI DI HODGKIN |
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Milano, 19 settembre 2006 - Un recente studio realizzato dalla dott. Ssa Claudia Allemani dell’Int, in collaborazione con il gruppo di ricercatori del progetto Eurocare ha esaminato e comparato 6. 726 casi di 37 registri di cancro in Europa (Eurocare Uk, Eurocare-ovest; Eurocare-est) e 3442 casi da nove registri statunitensi (Seer) diagnosticati tra il 1990 e il 1994 e seguiti per i seguenti 5 anni (1995-1999). I risultati confermano che le differenze regionali nella sopravvivenza delle persone affette da Hodgkin (Hd) possono essere parzialmente spiegate sulla tipologia/morfologia della malattia. Tutti i dati nel dettaglio saranno pubblicati il 15 luglio 2006 sulla rivista Cancer, dell’ American Cancer Society. L’analisi dimostra che la distribuzione di patologia in base alla morfologia e tipologia della stessa in una regione risultava essere il fattore predominante per determinare lo screening di sopravvivenza e/o il rischio di decesso. Tra gli altri progetti avviati con il V programma quadro della Commissione Europea, Eurocare è uno dei progetti di riferca ancora in essere per l’Int. Eurocare (European cancer registries study on cancer patients’ survival and care), di cui è responsabile la dott. Ssa Milena Sant, è attivo dal 1990. Il progetto è orientato al confronto della sopravvivenza e delle procedure diagnostico-terapeutiche dei malati neoplastici delle aree europee dove sono attivi registri tumori di popolazione. Il progetto Eurocare comprende ora 70 registri europei di popolazione di 22 Paesi, la banca dati contiene informazioni su sopravvivenza e cura di circa 6. 500. 000 pazienti. Il progetto è coordinato dalla Unità di Medicina Predittiva e preventiva dell’Int, in collaborazione con il Reparto Epidemiologia dei tumori dell’Istituto Superiore di Sanità. Vengono condotti controlli qualità e analisi statistiche, e sono stati avviati studi ad alta risoluzione (Hr) su base campionaria allo scopo di spiegare le differenze di sopravvivenza emerse dalle analisi generali. . |
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PRESENTATO L´ATLANTE DEL CANCRO NELLE REGIONI ALPINE |
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Bolzano, 19 settembre 2006 - Fumo e alcool come fattori di rischio, screening come attività preventiva efficace: sono alcuni degli elementi che emergono dall´Atlante del Cancro nelle Regioni Alpine, prsesentato lo scorso luglio a Bolzano dall´ass. Alla Sanità Richard Theiner. Lo studio, realizzato dagli esperti del registro tumori di Alto Adige, Trentino, Carinzia, Vorarlberg e Tirolo, mette a confronto i dati sui casi di cancro nelle diverse Regioni dell´area alpina. In Alto Adige lo screening preventivo di diversi tipi di tumore, quali quello alla mammella o al collo dell’utero, ha esiti migliori rispetto a quanto avviene nelle altre Regioni alpine; la provincia detiene però un record negativo per quanto riguarda i casi di tumore a testa, collo, esofago e laringe, le cui cause principali sono fumo ed alcool. Sono i risultati, riguardanti la nostra provincia, che emergono dall’“Atlante del Cancro nelle Regioni Alpine”, uno studio promosso da Alto Adige, Trentino, Carinzia, Vorarlberg e Tirolo allo scopo di confrontare i dati sui casi di tumore nelle diverse regioni. L’analisi è stata condotta dagli esperti del settore. "Abbiamo cercato”, ha spiegato oggi, nel corso della presentazione a Bolzano, l’assessore provinciale alla Sanità Richard Theiner, “di indagare la diffusione territoriale dei casi di tumore, cercando di individuare eventuali anomalie. Il confronto dei dati permette inoltre di stabilire basi per una futura ricerca e di pianificare interventi preventivi aggiuntivi, come quelli di screening”. Come ha illustrato il primario Eduard Egarter Vigl, responsbaile del Registro Tumori dell’Alto Adige, “i risultati dello studio sono importanti anche perché permettono paragoni con altre regioni confinanti, come per esempio Baviera e Lombardia. Da questo confronto emerge che in materia di rischio di cancro l’Alto Adige rientra nella media europea”. Alcune differenze emergono comunque: “In Alto Adige”, ha proseguito infatti il dott. Egarter Vigl, “ci si ammala di meno di quei tumori per i quali è prevista un’attività di screening, come quelli specificatamente femminili”. “Al contrario”, ha aggiunto il dott. Francesco Bellù, del Servizio di Anatomia e Istologia patologica dell’Azienda sanitaria di Bolzano, “gli uomini altoatesini sono più soggetti a tumori a testa, collo, esofago e laringe, soprattutto a causa del fumo e del consumo di alcool”. Concludendo, l’ass. Theiner ha sottolineato come dall’Atlante del Cancro sia già stato possibile trarre numerose conclusioni, la principale delle quali è la necessità di propagandare uno stile di vita più sano: “Movimento, un’alimentazione equilibrata, la rinuncia al fumo ed un consumo consapevole di alcool sono presupposti indispensabili per la prevenzione dei tumori”. . |
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CARLO BORSANI – PRESIDENTE DELL’ISTITUTO NAZIONALE PER LO STUDIO E LA CURA DEI TUMORI |
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Milano, 19 settembre 2006 – “L’istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori rappresenta un tassello importante della sanità pubblica italiana“, dice Carlo Borsani,” Presidente dell’Istituto,”con il mio impegno e quello dei miei collaboratori, intendo dare nuova energia a una struttura tanto poliedrica e complessa che merita attenzione e un nuovo impulso strategico verso la Ricerca e la Cura di una patologia, come quella dei tumori, in continua evoluzione”. Carlo Borsani si è insediato oggi nel suo nuovo incarico. Vive a Milano dove è nato il 26 settembre 1945. Sposato, padre di tre figli, è stato Assessore regionale alla Sanità per la Regione Lombardia dal 1995, incarico riconfermato nel luglio 2000, ed autore della legge regionale 31/97, con cui è stata riformata l´assistenza sanitaria in Lombardia. Ha fatto parte del Consiglio Comunale di Monza, quindi di Milano nel 1985. Dal 1992 è stato consigliere regionale della Lombardia, rieletto nel 1995 nella lista maggioritaria e in quella proporzionale con oltre 8000 voti di preferenza, e nel 2000 nella lista proporzionale con oltre 11. 100. Membro della Direzione di Alleanza Nazionale. E´ stato componente dal 1981 del Comitato Centrale e dal 1990 della Direzione Nazionale del Msi-dn. Ha partecipato con l´on Giorgio Almirante nel 1979 alla stesura di una monografia sulla vita del padre, il poeta medaglia d´oro e cieco di guerra Carlo Borsani, recentemente ristampato per l´Editore Ciarrapico, col titolo "Carlo Borsani". Nel 1994 ha scritto. Il volume "Carlo Borsani - Una vita per un sogno" edito da Mursia, in cui pubblica le poesie e gli scritti del padre e ne approfondisce l´attività politica e l´impegno per la riconciliazione nazionale pagato con la vita. E’ anche Presidente dell’Associazione Nazionale Medaglia d’Oro al Valor Militare Carlo Borsani che ha costituito per portare all’attenzione dell’opinione pubblica, con incontri e dibattiti, l’attualità e l’indispensabilità di quei principi etici e sociali cui il padre dedicò la propria esistenza fino a sacrificarne la vita a soli 28 anni. Nel “Rapporto Sanità in Lombardia”, presentato tempo fa, erano contenute notizie e commenti sul lavoro svolto dall’Assessorato e sull’impegno di Borsani “per una Sanità ancora migliore” con la sfida della carta sanitaria. . |
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IL GALLIERA E LE SFIDE DELLA MEDICINA |
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Genova, 19 settembre 2006 - “Il Galliera e le sfide della Medicina – update 2006” è il titolo dell´importante ciclo di incontri di aggiornamento professionale in programma al Galliera a partire da domani, martedì 19 settembre 2006 (ore 14). “L´evento- spiega Giuliano Lo Pinto – Direttore del Dipartimento delle Medicine Generali e di Pronto Soccorso e Responsabile della S. C. Di Medicina interna 2 dell´Ente- è finalizzato a migliorare la conoscenza delle patologie, in particolare di quelle cardiovascolari, neoplastiche e geriatriche. Questo- continua Lo Pinto- per garantire un corretto approccio diagnostico e terapeutico sul singolo paziente, sviluppando parallelamente un percorso di continuità tra Ospedale e Territorio, con il diretto coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale”. La struttura del corso prevede che ad ogni sessione di studio- della durata di un´ora circa- corrisponda un singolo argomento: embolia polmonare, malattie infettive e neoplasia, carcinoma alla prostata, vasculiti sistemiche, instabilità posturale e vertigine, percorso diagnostico terapeutico nel paziente con emorragia digestiva, soluzioni alternative alla protesi totale e così via (vedi programma in allegato per la lista completa). Le lezioni- curate dagli specialisti del Galliera- proporranno ai convenuti un aggiornamento globale su ogni singolo caso: le nuove terapie, le più recenti indagini diagnostiche, un completo aggiornamento farmacologico sulle patologie trattate “Le conoscenze della medicina – continua Lo Pinto- sono in rapida evoluzione, è quindi necessario un processo formativo continuo, che contempli però un diretto collegamento con i Mmg. Il Galliera sempre più si propone in questo senso, come punto di riferimento culturale di formazione permanente e di aggiornamento scientifico per i professionisti della salute”. Il corso- con iscrizione gratuita e assegnazione di crediti Ecm- si rivolge ai medici ospedalieri e di medicina generale. Programma: I giornata (19 settembre) Ore 14. 00 - 15. 00 - “Protocollo di Trattamento Multimodale peri-operatorio per gli interventi di Cistectomia Radicale e Ricostruzione Urinaria Complessa per Carcinoma Infiltrante della Vescica” Relatore: Dott. M. Maffezzini; Moderatore: Dott. G. Lo Pinto. Ii giornata (26 settembre) Ore 14. 00 - 15. 00 - Soluzioni alternative alla protesi totale nel paziente edentulo, Relatori: Dott. A. Merlini e Dott. P. Brunamonti Binello, Moderatore: Dott. P. Balbi. Iii giornata (3 ottobre) Ore 14. 00 - 15. 00 - L´embolia polmonare, dal sospetto clinico alla diagnosi e alla terapia, Relatori: Dott. Renzo Poggio e Dott. Alessandro Schenone, Moderatore: Dott. G. Lo Pinto. Iv giornata (10 ottobre) Ore 14. 00 - 15. 00- Malattie infettive e neoplasie, Relatore: Dott. Ssa A. Torresin, Moderatore: Dott. G. Cassola. V giornata (17 ottobre) Ore 14. 00 - 15. 00 - “Le Vasculiti sistemiche: caso clinico di Vasculite Anca associata, inquadraento nosografico delle sindromi” Relatore: Dott. Ssa S. Spinosa, Moderatore: Dott. C. Castello. Vi giornata (24 ottobre) Ore 14. 00 - 15. 00 - Instabilità posturale e vertigine, dal sintomo alla diagnosi - Relatore: Dott. Sandro Ratto, Moderatore: Dott. G. Lo Pinto. Vii giornata (7 novembre) Ore 14. 00 - 15. 00 - La cartella Clinica: requisiti fondamentali giuridico-sanitari e finalità . Relatore: Dott. C. Forte, Moderatore: Dott. R. Tramalloni. Viii giornata (14 novembre) Ore 14. 00 - 15. 00 - La gestione del rischio clinico in area critica. Relatore: Dott. F. Nicosia. Moderatore:dott. P. Michetti. Ix giornata (21 novembre) Ore 14. 00 - 15. 00 - L´approccio videolaparoscopico nella chirurgia digestiva, Relatore: Dott. M. De Paoli, Moderatore: Dott. M. Filauro. X giornata (28 novembre) Ore 14. 00 - 15. 00 - Il percorso diagnostico - terapeutico nel paziente con emorragia digestiva, Relatore: Dott. R. Tricerri, Moderatore: Dott. P. Michetti. Xi giornata (5 dicembre) Ore 14. 00 - 15. 00 - La proteina di Bence Jones: problemi diagnostici, applicazioni cliniche, l´appropriatezza della richiesta. Relatore: Dott. Ssa A. Campanella, Moderatore: Dott. M. Mori. Xii giornata (12 dicembre) Ore 14. 00 - 15. 00 - La radiologia moderna dell´addome acuto. Relatore: Dott. G. A. Rollandi, Moderatore: Dott. G. Lo Pinto. Sede Del Corso Ospedali Galliera di Genova Salone Congressi - Via Volta, 8. . |
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LA "SCUOLA IN OSPEDALE" |
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Roma, 19 settembre 2006 - Su richiesta del ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, è stato ripristinato in sede di assestamento di bilancio 2006 il finanziamento annuale di 1. 029. 000 euro, per interventi a favore degli alunni ricoverati in ospedale o in regime di day-hospital, la cosiddetta "scuola in ospedale". La "scuola in ospedale", proprio perché si rivolge ad alunni con una particolare sensibilità e fragilità, a causa del loro stato di salute, necessita di una spiccata professionalità da parte degli operatori scolastici, nonché di un forte coordinamento tra istituzioni e soggetti coinvolti. A tal proposito risulta rilevante il ruolo degli Uffici Scolastici Regionali, sia al fine di diffondere sul territorio un´opportuna informativa circa l´esistenza e l´organizzazione della "scuola in ospedale" e del servizio domiciliare, sia per promuovere la costituzione di una rete efficace ed integrata che si faccia carico di rispondere ai bisogni specifici dell´utenza. Il docente in ospedale esercita una sorta di "funzione ponte" con la scuola di provenienza e con la famiglia. Quest´ultima, in particolare, svolge un ruolo importante nei confronti del bambino malato, e pertanto va presa in carico dalla scuola, come risorsa fondamentale per la crescita globale della persona. Occorre costruire "un´alleanza terapeutica", cioè una rete di strutture e servizi che affianchino la famiglia (operatori volontari e professionali, personale sanitario, docenti), ed agiscano in una logica unitaria al fine di soddisfare due dei principali diritti della persona: il diritto alla salute e il diritto all´istruzione. Inoltre, sul sito Internet: www. Istruzione. It, è presente un´area tematica dedicata al settore, contenente la normativa e la documentazione esistente sulla "scuola in ospedale". Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/scuola_in_ospedale/index. Html . |
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SEMPLIFICAZIONI PER I MEDICI DI BASE |
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Roma, 19 settembre 2006 - In collaborazione con i rappresentanti di categoria dei medici di medicina generale e dei pediatri, il Garante ha messo a punto un modello di informativa semplificata che faciliterà il rispetto delle norme sulla privacy da parte dei medici di base al momento di informare gli assistiti sull´uso che verrà fatto dei loro dati e sui diritti loro riconosciuti dalla legge. Il modello di informativa, elaborato dopo aver ascoltato le osservazioni formulate dalle categorie di medici consultate, intende valorizzare il rapporto personale tra medici di base ed assistititi, e riguarderà anche trattamenti effettuati da altre figure sanitarie correlate, come il sostituto del medico o del pediatra, lo specialista, il farmacista. Nel modello sono indicati gli elementi essenziali che devono essere forniti una tantum agli assistiti. I pazienti devono sapere, in particolare, che senza il loro specifico consenso il medico non può rendere noto a familiari o conoscenti le loro condizioni di salute, e che devono essere specificamente informati di usi che presentino rischi particolari (sperimentazione controllata di medicinali, teleassistenza o telemedicina). In qualunque momento gli assistiti possono verificare come sono stati acquisiti i loro dati, se sono esatti e ben custoditi. I medici possono informare i pazienti a voce, per iscritto o affiggendo il testo dell´informativa nella sala d´attesa dell´ambulatorio. Il provvedimento del Garante rientra nel processo di semplificazione che l´Autorità sta portando avanti al fine di consentire una più agevole ed effettiva applicazione della normativa sulla privacy http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/semplificazione_medici/index. Html . |
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I CAMPIONI DELLA FIORENTINA AL FIANCO DI CORRI LA VITA |
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Firenze, 19 settembre 2006 - Anche quest’anno la Fiorentina e i suoi campioni, Luca Toni in testa, sostengono Corri la Vita, il più importante evento di sport-beneficenza della Toscana, in programma a Firenze il 1 ottobre (www. Corrilavita. It). Ecco la squadra con la maglietta ufficiale di Corri la Vita 2006 fotografata (*) in questi giorni sul terreno dello stadio Franchi. “Alla Fiorentina siamo tutti felici di dare una mano a un’iniziativa di così alto valore sociale”, dice l’allenatore viola Cesare Prandelli, che un anno fa si prestò a partecipare allo spot per la tv che promuoveva la manifestazione, “Spero che anche i nostri tifosi sappiano apprezzarla concretamente partecipando numerosi”. Grazie alla collaborazione della società viola, in occasione della partita Fiorentina- Parma di mercoledì 20 settembre Corri la Vita organizza allo stadio un round speciale di raccolta delle iscrizioni. Ormai alla quarta edizione e reduce da un crescente successo (10 mila partecipanti nel 2005), la manifestazione è come noto organizzata secondo una doppia formula: una minimaratona a premi e una rilassante passeggiata per grandi e piccini tra le bellezze di Firenze. Due percorsi di diversa lunghezza tra centro storico e colline passando per musei, antichi cortili e giardini storici. Partenza (ore 9,30) e arrivo in piazza Santa Croce. Lo scopo è di raccogliere fondi a favore delle strutture pubbliche territoriali che a Firenze operano contro il cancro al seno in termini di prevenzione nonché di assistenza e riabilitazione di quanti, soprattutto donne, sono sottoposti a intervento chirurgico. I promotori sono infatti Cspo (Centro Studio Prevenzione Oncologica della Regione Toscana) e Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori-sezione di Firenze). La Lilt (Viale A. Volta 173, Firenze, 055. 576939, info@legatumorifirenze. It) fa anche da capofila per le iscrizioni (10 euro), una rete di cui fanno parte alcuni noti negozi di articoli sporti, Sport le Cure, Isolotto dello Sport e Universo dello Sport (di piazza del Duomo). I ritardatari potranno comunque iscriversi anche domenica 1 ottobre, in piazza S. Croce, fino al momento della partenza. Sono previsti circa 10 mila partecipanti ai quali andranno le belle t-shirt disegnate espressamente e donate dalla Salvatore Ferragamo, oltre ai gadget offerti dai tanti sponsor. Enel Energia per l’Ambiente donerà ad esempio 10 mila portacellulari. “Desidero ringraziare di cuore la famiglia Della Valle, il dottor Prandelli e i giocatori”, dice il presidente del comitato organizzatore di Corri la Vita Bona Frescobaldi, “Il sostegno della Fiorentina è stato importantissimo per il successo della nostra manifestazione. Società e squadra stanno dimostrando per Firenze uno straordinario attaccamento sia sotto il profilo sportivo che sotto l’aspetto umano”. . |
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QUALITA’. UN VALORE DINAMICO PER CONSUMATORI DEL FUTURO L’OSSERVATORIO DI SYMBOLA - IN VISTA DELLA FIERA CAMPIONARIA DELLE QUALITÀ ITALIANE – RIFLETTE SULLA SUA EVOLUZIONE |
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Milano, 19 settembre 2006 - Nessuno di solito si ferma a pensare alla Qualità come valore pulsante, che evolve e muta nel tempo. Forse perchè al concetto di Qualità corrispondono interpretazioni soggettive e le sue virtù sono una sintesi di fattori percepiti in modo diverso, che richiedono conoscenza e passione per un argomento. Ma la Qualità, non è solo un godimento estetico capace di trasmettere sensazioni, è in realtà l’emanazione di una raffinata sensibilità, affidata all’educazione del bello, del gusto e ad una cultura che - dall’ Antica Grecia ai giorni nostri - continua ad essere viva. Questo è il motivo per cui la Fondazione Symbola – che insieme ad Expocts sta preparando per il prossimo anno la prima fiera “Campionaria delle Qualità Italiane” – riflette su un nuovo significato della Qualità. E’ una realtà, che nell’attuale società post-industriale prevale il bisogno di distinzione, eccitato e nutrito dal bisogno di Qualità. Ma volendolo comprendere meglio il suo senso, si evince che questo valore resta una realtà sfuggente: come e più della bellezza, dell’utilità, della bontà, perché ingloba tutte queste virtù, senza però essere parte totale di nessuna di queste. Questo è il motivo per cui la Qualità per certi versi nasconde un suo mistero: da un lato non è mai circoscritta in parametri certi. Dall’altro vive la necessità di circoscrivere i suoi confini. Nella società contemporanea del resto, la Qualità è naturalmente parte integrante del mondo dell’essenziale ed ha un suo valore intrinseco, espressione di soddisfazione per chi la ritiene parte importante del proprio stile di vita. La Qualità sta dunque nel consumatore, nel consumatore evoluto ed esigente - che emerge dagli studi di marketing – che crea lo sviluppo del mercato: è nell’utente non meno che nell’oggetto e nel servizio. Riflettendo su questa elementare quanto profonda riflessione, è possibile comprendere meglio come il senso della Qualità – soprattutto per il modello italiano – stia cambiando. Un mutamento che richiede alle imprese di avviare un percorso innovativo: costruire un modello industriale, capace di sintetizzare creatività, territorio e valorizzazione delle tradizioni. Alcuni esempi di questi nuovi modelli imprenditoriali - costruiti sulla rotta della Qualità nella sua massima espressione - esistono. Sono imprese locali diventate di riferimento mondiale nel loro settore. Sono territori del nostro paese, capaci di salire alle cronache mondiali per la loro unicità. Sono realtà, che hanno compreso quanto lo sviluppo non sia più da ricercare nella Quantità, ma nella Qualità della produzione, nella valorizzazione della propria storia, nella propria esperienza nella raffinatezza dei propria cultura. E’ una profonda sensibilità che sta crescendo nel nostro paese. E’ un pensiero che avanza, capace di incrementare l’essenza ed il valore, per contribuire alla competitività del sistema-paese. A credere in questo percorso sono uomini. Uomini, che vedono il futuro in modo alternativo. Uomini che per certi versi ricordano i fautori del Modernismo di inizio secolo. Uomini che ci vogliono portare nel futuro: di seguito alcune loro storie. Un esempio di creatività alternativa ed estremamente anticonformista è quella di Girolamo Varnelli che, nativo di un piccolo paese sui Monti Sibillini, ha inventato un liquore al sapore di genziana ammorbidito dal miele e dal curioso effetto antifebbrile e antimalarico. Il prodotto funzionava ma a provarlo erano talmente in pochi che il successo rimaneva teorico. Bisognava trovare un modo per aumentarne la notorietà. Passeggiando per le strade di Roma nel lontano 1919, vide la vetrina di uno studio fotografico e pensò che una foto poteva essergli utile per i suoi pellegrinaggi promozionali. Pensava ad un’immagine classica ma, visti i tratti somatici rivoluzionari, il fotografo gli propose di cambiare programma, imprimendo la sua immagine in una posa sciolta, senza cravatta e con la giacca sbottonata. Questo è stato l’inizio di una campagna di marketing che dura ormai da ben quattro generazioni e ancora oggi quel ritratto campeggia in formato gigante all’ingresso della distilleria Varnelli. Un segno di continuità che sottolinea un principio rimasto costante: l’equazione “brand uguale famiglia, uguale territorio”. Nel corso di oltre un secolo di vita l’azienda ha cambiato sede ed ha ampliato la proprio gamma di prodotti ma non ha mai rinunciato al marketing personalizzato e alla qualità. “Oggi sta tornando di moda uno stile produttivo che forse sarebbe stato meglio non abbandonare mai”, sostiene Orietta Varnelli, amministratore delegato della società. “Contano di più le persone, conta di più il territorio. A noi non può che far piacere, perché queste sono da sempre le nostre priorità”. Il controllo dell’immagine del prodotto è sempre stata l’idea fissa della famiglia che negli anni trenta, con la seconda generazione di imprenditori, riesce a costruire una campagna di comunicazione di risonanza nazionale, basata su immagini firmate da nomi come Achille Beltrame, l’illustratore della “Domenica del corriere” e il pittore Adolfo De Carolis. La scelta dell’anice come prodotto di punta dell’offerta aziendale viene rilanciata dal terzo Varnelli. Una scelta che sembra essere poco originale data l’antica fama dell’anice ma che, grazie all’azione promozionale di Girolamo Varnelli (nipote dal capostipite), risulta essere vincente. Girolamo inizia a piazzare cartelloni promozionali sulle strade, in un periodo in cui questa forma di pubblicità non è ancora diffusa. Crea slogan di grande efficacia come “A farmi preferir basta un assaggio”, fornisce agli autobus marchigiani una valigetta di pronto soccorso contro la nausea e i disturbi da viaggio in cui inserisce i mignon della Varnelli. Pur restando ancorata alla tradizione per quanto riguarda le tecniche di produzione e il rigido divieto di usare conservanti e coloranti non naturali, in questo periodo, tra gli anni Quaranta e Settanta, l’azienda è attraversata da una ventata d’innovazione che modernizza il marketing, spinge a un’adesione anticipata alle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e insiste sulla formazione professionale degli erboristi. Già nel 1950, al primo Salone dei vini e dei liquori d’Italia, a Roma, questi sforzi vengono premiati con la menzione dell’anice secco Varnelli come “miglior prodotto del genere”. Con la morte nel 1975 di Girolamo, sono quattro donne (la vedova di Girolamo e le tre figlie) a raccoglierne il testimone e a rilanciare la produzione fino ad oggi, aprendo la fase di gestione delle “quattro Sibille”. Per restare sempre uguale a se stessa l’azienda continua ad investire in innovazione e subisce alcuni cambiamenti strategicamente rilevanti: il trasferimento della sede in un paese più vicino che ha permesso la costruzione di uno stabilimento ipermoderno nel quale restano però i segni dell’artigianalità della produzione e la scelta di rafforzare il legame con il territorio attraverso l’organizzazione di corsi di degustazione e la disponibilità ad ospitare stagisti provenienti dalle diverse università marchigiane. Anche per quanto riguarda la ricerca sui sapori si continua a sperimentare nuovi abbinamenti per ampliare gli usi classici dell’anice: si va dal baccalà profumato al Varnelli agli scampi cotti nel liquore, fino al “Macerata libre”, il cocktail a base di amaro tonico e Coca-cola. Idee apparentemente semplici, ma allo stesso tempo intuizioni che hanno alla base il desiderio di fare della qualità una bandiera. A uomini e imprese come queste si rivolge la nuova Fiera “Campionaria delle Qualità Italiane” che si terrà il prossimo anno a Milano, con l’obiettivo di raccontare le più straordinarie esperienze imprenditoriali e territoriali, patrimonio della cultura e della tradizione italiana. . |
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VIRTUAL GOLF A GOLF ITALIA EXPO’ LA PIACEVOLE SENSAZIONE DI VIVERE L’ESPERIENZA DI UNA VERA PARTITA DI GOLF IN UN MONDO VIRTUALE. |
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Milano, 19 Settembre 2006 – Immagina il percorso perfetto, il terreno dolcemente ondulato, il green impeccabile, una vista incantevole al di là della buca. E’ il golf club dei sogni! Vieni a provare l’emozione di giocare su questo campo esclusivo: prova il golf virtuale davanti ad un superschermo nel quale ti sembrerà di potere entrare. La terza edizione di Golf Italia Expò, il primo salone internazionale del golf, che aprirà i battenti il 20 ottobre 2006 presso il nuovo polo fieristico di Milano Rho, tra gli espositori ospiterà i produttori e distributori del Virtual Golf, un gioiello tecnologico del Xxi secolo. Virtual Golf è un vero e proprio maestro elettronico, grazie al quale si può coltivare la passione per il golf in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo e con qualsiasi condizione atmosferica. Virtual Golf, infatti, nasce per soddisfare le esigenze di tutti coloro che nei mesi invernali troppo freddi e piovosi o nei mesi estivi troppo caldi e afosi hanno difficoltà a scendere in campo, o semplicemente per tutti coloro che per mancanza di tempo non riescono a raggiungere il campo pratica per il proprio allenamento. Il simulatore è quanto di più vicino alla realtà si possa ottenere: è un vero e proprio personal trainer, in grado di correggere gli errori, aiutare a migliorare i colpi ed in grado di contribuire alla crescita tecnica del giocatore, comodamente a casa, in ufficio o in qualsiasi altro luogo. Questo esclusivo strumento di allenamento e di intrattenimento conquista i giocatori, che spesso si ritrovano a provare le stesse emozioni ed esperienze di una vera partita. Virtual Golf è la soluzione ideale per club e palestre che intendono offrire ai propri soci anche il golf. Infatti, per costruire uno o più campi da golf virtuali, è sufficiente uno spazio interno di circa 20 mq e di un schermo dove verranno proiettati i campi da golf più belli del mondo, con annessi tutti gli strumenti tecnologici e professionali per l’apprendimento e la tecnica dei colpi e del movimento per tutti i livelli, dal neofita al giocatore esperto. I pomeriggi invernali, le pause dall’ufficio, o i ritagli di tempo tra un corso e una nuotata in piscina si potranno trasformare in allenamenti o vere partite di golf indoor. Virtual Golf durante i quattro giorni di fiera sarà a disposizione di tutti coloro vorranno provare a vivere le emozioni di un vero campo da golf. . |
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SITE: IL SETTORE EDILIZIO TRAINA L’INDOTTO |
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Milano, 19 settembre 2006 - Per dare risposta all’esigenza di incontro-confronto, specializzazione-formazione degli operatori del settore dell’impiantistica edile nasce il Site, Salone dell’Impiantistica Termoidraulica ed Elettrica organizzato da Senaf, che dal 9 all’11 novembre si terrà presso il nuovo polo fieristico di Roma. Nell’ambito del Site si svolgeranno in contemporanea ben 5 saloni tematici: Termoclima, Bagno Show, Ecoenergie, Elettro e Tecnoluce. Site coinvolgerà direttamente un mercato in forte crescita, quello delle costruzioni, che in Italia per 10 anni consecutivi -dal 1995 al 2005- è stato l’unico settore (assieme a quello immobiliare) ad aver dimostrato dinamiche espansive in anni caratterizzati da una fase di debolezza. Secondo dati Cresme (Centro Ricerche Economiche Sociali di Mercato per l’Edilizia e il Territorio) nel 2005 si sono realizzate 300. 000 abitazioni contro le 198. 000 del 2000, con un valore complessivo della produzione sviluppata dalle attività del settore che ammonta a oltre 170 miliardi di euro. Inoltre, se gli anni ’90 e buona parte di quelli ’80 sono stati gli anni della ristrutturazione e riqualificazione del patrimonio esistente, quelli che stiamo vivendo oggi sono anni di ritorno ad una nuova costruzione, soprattutto di tipo residenziale, che continua a manifestare dinamiche positive. Gli effetti di questo interesse nei confronti dell’investimento edilizio si sono concretizzati, nel giro di pochi anni, in un incremento sorprendente delle nuove costruzioni, con una compravendita di abitazioni - tra il 1997 e il 2004- pari a 7 milioni, ovvero il 26% dello stock abitativo italiano. Il fenomeno della crescita del settore edilizio ha trainato una nuova offerta di prodotti edili e la trasformazione, ammodernamento e manutenzione, soprattutto straordinaria, degli immobili esistenti, mettendo in moto un ampio indotto, di cui il sistema distributivo di materiale idrotermosanitario ed elettronico-elettrotecnico rappresenta un anello di congiunzione della filiera. Da questo punto di vista il mercato nazionale può essere idealmente suddiviso in tre tipologie: 1) il Nord, caratterizzato da una forte concentrazione della distribuzione, in cui grandi leader coprono una fetta sostanziale del fatturato globale; 2) il Centro, che si va strutturando su posizioni medio-grandi; 3) il Sud che rimane più frammentato, in cui sopravvivono i negozianti di una volta (quelli che conoscono i clienti uno a uno, per nome). In particolare il mercato del Centro-sud Italia è popolato da oltre 17 milioni di abitanti che necessitano di costruire nuovi impianti e di adeguare quelli esistenti, oltre ad affacciarsi quale proposta informativa ai paesi del mediterraneo. È un territorio in forte sviluppo edilizio che si basa su nuove costruzioni e su progetti di recupero e restauro, interventi che non potranno ignorare le leggi, le nuove regole e le convenienze riguardanti il risparmio energetico. Per quanto concerne il settore impiantistico idrotermosanitario, ad esempio, da uno studio condotto da Centromarketing S. R. L. Per la testata Commercio Idrotermosanitario –Gruppo Tecniche Nuove- sui primi 100 distributori di materiale idrotermosanitario del Centro-sud, si è evidenziato come nel 2004-2005 questi abbiano fatturato complessivamente 500 milioni di euro con una crescita pari al12,5% rispetto a quello del 2003 (da 441 a 496 milioni di euro). L’area Centro-sud Italia spicca quindi per essere la zona il cui target offre i più rilevanti margini di miglioramento. . |
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MANTEGNA E LE ARTI A VERONA 1450-1500 VERONA, PALAZZO DELLA GRAN GUARDIA, 16 SETTEMBRE 2006 – 14 GENNAIO 2007 IMPORTANTI NOVITÀ SULLA PALA DI SAN ZENO DI ANDREA MANTEGNA ANTICIPATA LA DATA DI NASCITA DEL MAESTRO? |
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Milano, 19 settembre 2006 - Le indagini riflettografiche all’infrarosso eseguite dal professor Duilio Bertani del Centro di Riflettografia I. R. E Diagnostica dei Beni Culturali dell’Università di Milano e analizzate dal punto di vista storico artistico dalla professoressa Caterina Limentani Virdis dell’Università di Padova, hanno rivelato importanti novità sul capolavoro della prima maturità di Andrea Mantegna. E’ la stessa Virdis a fare notare che le recenti analisi, oltre a far emergere, nella sua ricchezza tecnica e nel suo sviluppo stilistico lo straordinario disegno sottostante la superficie della pittura, rivelano nel pannello centrale, la scritta inequivocabile Mccccxxxxiii. La stessa data, in cifre arabe, è riportata poco più a destra. La studiosa aggiunge che gli specialisti in passato hanno dato poca importanza alla presenza della stessa data nell’angolo destro del tappeto, in una zona in cui la piattezza della pittura e la mancanza di disegno preparatorio possono far pensare ad un intervento di ridipintura. Il parere più diffuso è stato che tale data sia da riferire alla commemorazione dell’anno nel quale il committente della Pala, Gregorio Correr, era divenuto abate commendatario del monastero benedettino di San Zeno. La coincidenza appare molto interessante, ma la Virdis ritiene che non si debba dimenticare un’altra occorrenza della stessa data, vale a dire il fatto che Gregorio Correr proprio in quello stesso anno 1443 si trovava a Padova, presso suo zio, il cardinale Antonio. Vi si trattenne, assistendolo nella salute malferma, ma nel contempo ebbe agio di studiare e di frequentare i più eminenti circoli umanistici veneti. A voler andare avanti su questo percorso non certo agevole, si potrebbe ipotizzare che proprio in quella data 1443 Gregorio incominciasse a pensare al “suo” polittico e che magari avesse incontrato un giovane straordinariamente dotato che stava per lasciare la bottega del suo maestro, come già aveva ipotizzato anche Lionello Puppi. Per proseguire in questo giro di illazioni, come sembrano voler fare il professor Sergio Marinelli dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, e la stessa Caterina Limentani Virdis, bisognerebbe accettare le dissacranti ipotesi sull’anticipazione di qualche anno della data di nascita di Andrea Mantegna lanciate qualche tempo fa da Keith V. Shaw, proposta che non ha avuto fortuna nella letteratura mantegnesca. Che questo fortunoso ritrovamento possa riaprire la questione? . |
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IL LAZIO TRA EUROPA E MEDITERRANEO 21 SETTEMBRE - 10 OTTOBRE 2006 I EDIZIONE |
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Roma, 19 settembre 2006 - Venerdì 14 luglio 2006 nel Salone Centrale del Complesso Monumentale del Vittoriano, il Presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, ha presentato la prima edizione del Festival "Il Lazio tra Europa e Mediterraneo" che avrà luogo dal 21 settembre al 10 ottobre 2006. Obiettivo del progetto è quello di instaurare un dialogo culturale tra l´Europa e i Paesi del Mediterraneo, che vede la Regione Lazio crocevia di scambio e confronto multietnico e luogo deputato ad accogliere l´incontro di culture e tradizioni mediterranee. A tal fine è previsto un calendario di eventi da realizzarsi lungo l´intero territorio laziale comprendente forum, convegni e tavole rotonde, mostre d´arte, un evento musicale e l´istituzione di un Premio Internazionale. Il Festival "Il Lazio tra Europa e Mediterraneo", promosso dalla Regione Lazio, con la collaborazione di Sviluppo Lazio, nasce sotto l´Alto Patronato del Presidente della Repubblica e si avvale del Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri. L´iniziativa nasce dalla consapevolezza che l´Italia è una lingua di terra che taglia in due il Mediterraneo, a metà tra Europa, Africa e Asia. "Il Lazio in generale e Roma in particolare, sono il centro del centro. La nostra regione si trova in una posizione privilegiata, dal punto di vista geografico, economico e politico. La storia ci ha consegnato un´eredità, un patrimonio di traffici, commerci, vie, luoghi di incontro e di scambio che non possiamo sprecare. Abbiamo quindi una naturale vocazione al dialogo, alla mediazione, al partenariato" (P. Marrazzo). Non esiste una sola cultura mediterranea: ce ne sono molte in seno ad un solo Mediterraneo caratterizzate da tratti per certi versi simili e per altri differenti. Le somiglianze sono dovute alla prossimità di un mare comune e all´incontro sulle sue sponde di nazioni e di forme di espressione vicine. Le differenze sono segnate da fatti d´origine e di storia, di credenze e di costumi. Legati da millenni di storia mediterranea, i Paesi bagnati dal Mare Nostrum sono fin dai tempi antichi sinonimo di scambi commerciali e culturali, incontri di civiltà e religioni, di arti e tradizioni. Fin dall´Impero e lo splendore delle sue province, il dialogo tra Roma e i popoli mediterranei non si è mai interrotto, e l´Italia continua ad essere un interlocutore privilegiato di tutti i Paesi, dallo stretto di Gibilterra al Canale di Suez. Partecipano all´iniziativa le Ambasciate dei Paesi del Mediterraneo in Italia: Albania, Autorità Nazionale Palestinese, Bosnia ed Erzegovina, Cipro, Croazia, Egitto, Francia, Gibilterra, Grecia, Israele, Libano, Libia, Malta, Marocco, Montenegro, Portogallo, Principato di Monaco, Siria, Slovenia, Spagna, Tunisia, Turchia. L´organizzazione generale è a cura di Comunicare Organizzando di Alessandro Nicosia. L´immagine ufficiale della prima edizione del progetto è Mediterraneo del fotografo Franco Fontana. Il Progetto - Come scrive il Presidente del Comitato Scientifico Predrag Matvejevic´, "obiettivo dell´iniziativa "Il Lazio tra Europa e Mediterraneo" è che il Lazio possa svolgere un ruolo di cerniera tra l´Europa e il bacino del Mediterraneo. Un ruolo attivo e propositivo in una società europea allargata che si apre progressivamente al pluralismo culturale e che deve dunque mirare ad offrire la possibilità di vivere e lavorare in un contesto multietnico e multilingue di pari opportunità e dignità…Un progetto Europa-mediterraneo, ambizioso, emblematico e sperimentale, dinamico e attivo". I Momenti Del Progetto I Convegni - L´iniziativa si avvale di un prestigioso Comitato Scientifico presieduto da Predrag Matvejevic´, professore ordinario di Slavistica all´Università di Roma "La Sapienza", autore di numerosi saggi di fama internazionale e grande esperto di questioni mediterranee. Inoltre: Mohammed Arkoun, Hanan Ashrawi, Tahar Ben Jelloun, Enzo Bianchi, Salvatore Bono, Josko Bozanic´, Isabella Camera d´Afflitto, Franco Cardini, Abdelmajid Cherfi, Malek Chebel, Vincenzo Consolo, Tullio De Mauro, Edhem Elem, Enrico Ferri, Senén Florensa i Palau, Khaled Fouad Allam, Ghamal al Ghitany, Andrei Gracev, Bensalim Himmich, Ismail Kadaré, Motaz Khorshid, Elias Khoury, Raffaele La Capria, Jacques Le Goff, Luigi Maria Lombardi Satriani, Claudio Magris, Luigi Malerba, Irad Malkin, Dacia Maraini, Edgar Morin, Besnik Mustafaj, Salvatore Nigro, Carlo Ossola, Franco Rizzi, Ghassan Salamé, Takis Theodoropoulos. Questi i temi dei convegni: Giovedì 21 - venerdì 22 settembre Il Mediterraneo alle soglie del nuovo millennio Martedì 26 settembre Il sistema universitario del Lazio nel Processo di integrazione fra le due rive del Mediterraneo Martedì 3 ottobre, Le isole nell´immaginario marittimo. La segreteria scientifica dei convegni è curata dall´Unimed - Unione delle Università del Mediterraneo. Le Mostre D´arte - Dal 21 settembre al 10 ottobre il territorio laziale vedrà la presenza degli artisti provenienti dai Paesi aderenti al progetto, un´occasione per conoscere gli orizzonti culturali entro i quali si muovono pittori, scultori e fotografi "mediterranei" tra continuità con la tradizione e slancio verso il futuro. Ventidue mostre, ospitate in altrettante prestigiose sedi espositive proporranno una riflessione sulle identità mediterranee aperte all´incontro con le realtà vicine e ne evidenzieranno la compartecipazione ad un orizzonte culturale eterogeneo ma per molti versi comune. Un viaggio tra similitudini e identità, che trova nel confronto lo slancio per una rilettura del presente che possa ipotizzare una convivenza pacifica sulla base di una comunanza sostanziale che è la condivisione di uno stesso mare, culla di civiltà antichissime e confluenza di tradizioni e retaggi culturali comuni. Commissario Generale delle mostre d´arte è il Professor Claudio Strinati, Soprintendente per il Polo Museale Romano. Il Premio Internazionale - Istituito in occasione di questa prima edizione del Festival, il Premio Internazionale "Il Lazio tra Europa e Mediterraneo" sarà assegnato ogni anno a personalità che su segnalazione delle Ambasciate dei paesi di appartenenza, si sono contraddistinte nell´ambito delle diverse categorie. Una giuria tecnica selezionerà i sette vincitori. Le categorie in gara sono: per la pace e la fratellanza dei popoli; per le lettere e le arti; per la medicina, fisica, chimica; per l´economia; per la storia sociale e culturale; per i giovani; per gli audiovisivi. Un premio speciale per il dialogo sarà attribuito direttamente dal Presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo. A oggi la Giuria è composta da: Piero Marrazzo, Presidente della Regione Lazio (Presidente della Giuria); Giancarlo Elia Valori, Presidente Sviluppo Lazio; Gianni Letta, già Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri; Louis Godart, Consigliere Culturale del Presidente della Repubblica; Sergio Zavoli, giornalista/scrittore; Claudio Strinati, Soprintendente al Polo Museale Romano; Mario Verdone, critico cinematografico; Valerio Cappelli, giornalista; Luciano Marchetti, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio; Alda Merini, poetessa; Paolo Peluffo, Capo Dipartimento Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Mario Rosso, Amministratore Delegato e Direttore Generale Ansa; Pablo Echaurren, artista; Vincenzo Mollica, giornalista; Alessandro Nicosia, Presidente di Comunicare Organizzando. La cerimonia di premiazione, avrà luogo venerdì 29 settembre 2006 al Complesso Monumentale del Vittoriano alla presenza del Presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo; degli Ambasciatori dei Paesi partecipanti al progetto; di autorità politiche, civili e religiose nonché del mondo della cultura. La Direzione artistica è a cura di Vincenzo Mollica e Alessandro Nicosia. Il Maestro Pablo Echaurren è l´autore della scultura creata in occasione della prima edizione del Premio Internazionale Il Lazio tra Europa e Mediterraneo che verrà donata ai vincitori. L´attrice francese Catherine Deneuve è la madrina della Prima Edizione del Premio Internazionale. La Musica Sarà organizzato un grande evento musicale che prevede la partecipazione di artisti di fama internazionale provenienti dai diversi Paesi del Mediterraneo. . |
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VENERDÌ 20 OTTOBRE 2006 INAUGURAZIONE DELL´OPERA DI STUDIO AZZURRO “LA POZZANGHERA MICROPAESAGGIO INTERATTIVO” PALAZZO DELL’ARENGARIO MONZA - P.ZZA ROMA FINO AL 30 NOVEMBRE 2006 INGRESSO GRATUITO |
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Monza, 19 settembre 2006 - Arte contemporanea nella sede duecentesca dell’Arengario di Monza: inaugura venerdì 20 ottobre 2006 l’opera La Pozzanghera-micropaesaggio interattivo, realizzata grazie alla volontà congiunta di tre differenti realtà - un’istituzione pubblica, un’azienda privata e un gruppo artistico - impegnate insieme nel progetto: l’Assessorato alla Cultura del Comune di Monza, Babygella - marchio del gruppo farmaceutico Rottapharm - e il celebre gruppo di artisti Studio Azzurro. Per l’Assessorato alla Cultura del Comune di Monza la sorprendente installazione si pone come opera sperimentale volta all’arricchimento delle attività artistiche della città attraverso il linguaggio tecnologico dei nuovi media, oggi appannaggio sia di adulti che di bambini; per Studio Azzurro, questa è l’occasione per rivolgere la propria arte in maniera particolare al pubblico più giovane, molto sensibile alle novità tecnologiche e all’interattività, caratteristica che consente di esplorare in modo divertente le potenzialità dell’opera. Per Babygella, dopo i percorsi didattici permanenti al Museo Archeologico Nazionale di Napoli e al Museo Poldi Pezzoli di Milano, l’evento costituisce la terza tappa dell’iniziativa Babygella Insieme alla Scoperta dell’Arte, progetto in costante espansione dedicato ai visitatori più giovani e alle loro famiglie. Chi non ricorda di aver disobbedito ai genitori almeno una volta e di aver compiuto l’irrinunciabile saltello dentro una pozzanghera? La somma delizia: attraversarla con la bicicletta una volta tornato il sole, spargendo acqua e fango tutt’intorno. La Pozzanghera, che rimarrà esposta a Monza fino al 30 novembre, data in cui partirà per un tour in diverse città, è un’installazione creata da videoproiettori che riproducono sul pavimento le immagini di una pozzanghera virtuale con la superlativa tecnica per la quale il gruppo è noto. Con la consueta incredibile dose di fantasia e magia, Studio Azzurro ha ideato quest’opera interattiva che offre ai piccoli sperimentatori il piacere del salto nell’acqua… senz’acqua! La pozzanghera reagisce all’azione del bambino, regalando schizzi virtuali quando calpestata e producendo suoni ed immagini che fanno vibrare la sua superficie. Ognuno può portare a casa un piccolo ricordo dello "schizzo" che ha prodotto sotto forma di disegno adesivo, memoria di un’esperienza insolita. Racconta Paolo Rosa di Studio Azzurro: "Questa semplice e straordinaria metafora dello sguardo infantile crediamo possa aiutarci a penetrare ed approfondire la delicata relazione con uno dei pubblici più attenti e partecipi che normalmente attraversano le nostre installazioni interattive. A loro, i bambini, vogliamo dedicare questo nostro nuovo lavoro. Pensandoli come interlocutori speciali, lontani dal genere di pubblico dedicato del mondo dell’arte di oggi ma, siamo certi, più ricchi di risorse espressive e di potenzialità comunicative. Una pozzanghera, dunque, virtuale e generata da impalpabili videoproiezioni, che si dispone sulla superficie del pavimento e si offre interattivamente ai comportamenti dei piccoli, ed è capace di trattenere e restituire alcune delle loro fantasie". Giovanna Forlanelli, direttore del progetto Babygella Insieme alla Scoperta dell’Arte, racconta la genesi dell’iniziativa : "Quando è possibile porto mia figlia in viaggio con me alla volta di musei e gallerie, e in una di queste occasioni ho notato quale interesse straordinario riscuotono le installazioni interattive su un pubblico molto giovane. Le sorprese maggiori derivano dalla possibilità di interagire con l’opera, di farla vivere e mutare, e poiché una vera e propria autorità in materia è lo Studio Azzurro, molto conosciuto per le sue elaborate installazioni video tanto realistiche quanto complesse, la scelta per l’artefice del terzo progetto museale non poteva che cadere su di loro. L’installazione non rimarrà ferma a Monza ma, inizialmente, girerà in diverse sedi, per offrire a bambini di altre città l’opportunità di sperimentare questo divertente ‘salto nell’acqua’. È una sorpresa che vogliamo fare ai più piccoli, dei quali Babygella si prende cura da sempre: da un lato con i suoi prodotti sviluppati seguendo i più elevati standard qualitativi, dall’altro con il suo impegno ad avvicinarli al gusto del bello. Questo riassume il paradigma del nostro pensiero: portare i bambini dove c’è arte, portare l’arte dove ci sono bambini". Le fa eco Annalisa Bemporad, Assessore alla Cultura del Comune di Monza: "Durante il mese di ottobre Monza diventerà una piccola capitale del digitale, anche in occasione del World Cyber Games 2006, le cui finali si disputeranno dal 18 ottobre. Oltre alla spettacolare installazione di Studio Azzurro in città avrà infatti luogo una mostra in Galleria Civica dal 12 al 29 ottobre, con opere di grande qualità legate al mondo della Game Art, Video Art e arte digitale realizzate da cinque artisti di spicco. Per noi è un passo compiuto all’insegna dell’innovazione, per offrire ai visitatori un panorama esaustivo di queste tecnologie moderne oggi elevate ad arte grazie al lavoro di artisti originali e competenti. Dedicare ai bambini un’opera realizzata da maestri dell’arte interattiva ci è sembrato il modo ideale per comunicare con loro che, nati nell’era della tecnologica, rischiano talvolta di isolarsi davanti ad un computer. Al contrario, con questa esperienza ‘giocata’ dai bambini, tutti insieme, la tecnologia diventa occasione di socializzazione. L’opera può inoltre essere fruita da adulti e bambini insieme, grazie al pari livello di conoscenze informatiche che oggi caratterizza i più giovani nei confronti degli adulti. Dal punto di vista delle partnership il progetto è poi particolarmente innovativo poiché l’Assessorato, Babygella e lo Studio Azzurro riuniscono verso un fine comune tre ambiti differenti: pubblico, privato e artistico. Questa coincidenza di intenzioni unisce fra loro tre fasi fondamentali: l’ideazione artistica, la fruizione di uno spazio istituzionale offerto al pubblico, il fondamentale supporto economico che consente la realizzazione di un progetto". In occasione dell’esposizione la casa editrice Johan & Levi realizza una pubblicazione che verrà distribuita gratuitamente ai bambini intervenuti in mostra. Commenta Rosanna Pavoni, storica dell’arte consulente per la programmazione espositiva del Comune di Monza: "Questa pubblicazione può essere sfogliata dai bambini come strumento che accompagna l’installazione e contemporaneamente si rivolge all’adulto che, attraverso il testo che descrive l’opera, più aiutare i più piccoli a comprenderne meglio la complessità e il senso". Dopo la mostra all’Arengario e una volta concluso il successivo tour nelle città, la Pozzanghera verrà collocata nella collezione permanente della futura Civica Pinacoteca di Monza. . |
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MARIO NANNI VINCE IL PREMIO SUZZARA 2006 - 45ª EDIZIONE IL FUTURO DELLA TRADIZIONE |
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Suzzara (Mn), 19 settembre 2006 - Mario Nanni, 84 anni, originario di Castellina in Chianti in provincia di Siena e da anni residente a Bologna, è il vincitore del Premio Suzzara 2006, storico concorso ideato nel 1948 da Dino Villani con l’obiettivo originale di riflettere sul lavoro attraverso l’arte, giunto quest’anno alla 45° edizione. La giuria del premio ha decretato la vittoria di Nanni per il dipinto della serie “I giochi della metamorfosi”, “in quanto risultato esemplare di un lungo percorso di ricerca e di creatività che, a partire da origini realiste, ha fatto di Nanni una figura di assoluto rilievo nell’arte italiana del secondo novecento”. Un vero e proprio premio alla carriera a Nanni, che già partecipò al Premio Suzzara nel 1950. Una figura poliedrica e originale, che esordì intorno agli anni ’50 con una pittura informale e si spostò negli anni verso una figurabilità segnata anche da componenti metafisiche e futuriste. Le sue opere, dipinti, sculture, installazioni, sono state esposte in tutta Italia e all’estero, tra cui Londra, New York, Tokio, San Paolo del Brasile. Negli ultimi anni Nanni è ritornato ad utilizzare un elemento grafico già da tempo indagato, la mappa. Ed è proprio la mappa l’elemento chiave della serie di opere “I giochi della metamorfosi”, presentata per la prima volta alla Galleria Maggiore di Bologna nel 2004, e vincitrice oggi del Premio Suzzara 2006. Mario Nanni si aggiudica in premio la realizzazione di un libro interamente dedicato alla sua storia creativa (immagini di opere, scritti editi ed inediti, lettere, interviste, elementi di poetica, documenti di lavoro e tutto ciò che l’artista riterrà di utile pubblicazione). Ma nel corso della cerimonia l’artista ha posato anche a fianco di un cavallo, storico premio delle prime edizioni. L’esposizione delle opere partecipanti al Premio Suzzara 2006, che ha per titolo “Il futuro della tradizione”, restituisce un quadro della pittura italiana contemporanea, nelle sue diverse articolazioni di stili e linguaggi, attraverso una cinquantina di opere di artisti di primo piano sulla scena nazionale e internazionale. Una riflessione arricchita dalle testimonianze scritte degli artisti partecipanti, a cui è stato chiesto di presentare non solo un dipinto ma anche un saggio critico a proposito dello stato dell’arte della pittura contemporanea. La mostra rimarrà aperta fino al 29 ottobre nella sede della Galleria del Premio Suzzara - Esposizioni temporanee, (Ex Casa del Popolo, Piazza Luppi). Il vincitore della sezione a libera partecipazione, scelto tra i 57 partecipanti, è risultato Andrea Boltro, nato a Torino e residente a Trino (Vicenza), laureato in architettura, con l’opera «Soliti percorsi», «per la qualità della pittura e l’efficacia con la quale l’artista ha colto il movimento in un contesto di realtà urbana». A lui un premio da 3. 000 euro, come incoraggiamento e sostengno per la sua carriera artistica. Questo l’elenco completo degli artisti italiani che partecipano al Premio Suzzara 2006 con un dipinto ed un saggio critico sullo stato della pittura contemporanea: Bargoni Giancarlo, Barbanti Giuliano, Barisani Renato, Cagnone Angelo, Campus Giovanni, Carlini Maria Cristina, Carmi Eugenio, Cecchini Vincenzo, Ceretti Mino, Ciussi Carlo, Cuniberti Pier Achille, Del Pezzo Lucio, Della Torre Enrico, Ferrari Giuseppe, Fioroni Giosetta, Forgioli Attilio, Franceschini Edoardo, Frasnedi Alfonso, Lanfranco, Leinardi Ermanno, Marchegiani Elio, Margonari Renzo, Mariani Umberto, Milite Tonino, Nangeroni Carlo, Nanni Mario, Olivieri Giorgio, Ossola Giancarlo, Pancheri Aldo, Pardi Gianfranco, Parea Vincenzo, Tullio Pericoli, Pinto Bruno, Pozzati Concetto, Raciti Mario, Tino Repetto, Ruggeri Piero, Sartelli Germano, Satta Vincenzo, Scirpa Paolo, Sermidi Sergio, Stefanoni Tino, Squatriti Fausta, Tagliati Corrado, Vago Valentino, Valentini Walter, Zigaina Giuseppe, Zotti Carmelo. . |
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THE SOUL OF A MAN ARTE AFRICANA CONTEMPORANEA CORSOVENEZIAOTTO, MILANO 5 OTTOBRE – 30 NOVEMBRE 2006 |
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Milano, 19 settembre 2006 - Giovedì 5 Ottobre Corsoveneziaotto apre la nuova stagione espositiva con un eccezionale evento. The Soul of a Man, mostra dedicata all’arte africana contemporanea, a cura di Luca Beatrice. Rispetto alle forme espressive dei decenni scorsi, all’affermazione e alla celebrazione esasperata delle proprie origini, che seguirono la decolonizzazione, l’arte africana ha oggi definitivamente superato la fase di negazione tipica degli anni ’70 e ’80, che si esplicava nel motto” Non siamo africani, siamo artisti”. Il presente si caratterizza per una creatività matura e consapevole, con tendenze ascetiche, politiche ed esistenziali. Sarà per la neve del Kilimangiaro, per le silenziose moschee, le sacre foreste, per la notevole varietà di ambienti ed ecosistemi, che esiste il mal d’Africa. Culla del genere umano, il Continente Nero, nasconde anche orribili drammi: dalla forte instabilità politica, alla diffusione dell’Aids, dalla povertà alle guerre, dalle carestie alla corruzione, vittima del caos creato dalla storia, al quale ognuno cerca di sopravvivere con i propri mezzi. Se non vi è alcuna certezza nel presente, difficilmente si possono ipotizzare proiezioni astratte nel futuro. È comunque difficile identificare la complessa realtà africana in poche parole. Ci sono le città, moderne, caotiche, promiscue con le loro specifiche funzioni materiali, concrete e amministrative, dove si può vivere svincolati dalle proprie radici, lontani dal passato, e il resto del territorio, fortemente legato alle tradizioni, agli antenati, una dimensione sacra, magica, trascendentale. Gli artisti contemporanei che partecipano a The Soul of a Man (che prende il titolo dall’episodio di Wim Wenders all’interno del progetto di Martin Scorsese dedicato alle radici africane del blues), prima grande mostra in Italia dopo il successo mondiale di Africa Remix, attualmente allestita in Giappone, hanno rappresentato e rappresentano le tendenze più significative a partire dal secondo novecento. Pur esprimendosi con linguaggi differenti - pittura, scultura, disegno, installazione – condividono dubbi e ambizioni comuni. L’arte di Bodo aspira a cambiare il corso della storia. Dipingendo tutto ciò che lo circonda, con gli anni il suo lavoro, intriso di un ascetismo mistico che aspira a migliorare il mondo, ha assunto i tratti di un registro di cronaca contemporanea. Le fotografie di Depara testimoniavano la vita a Kinshasa, quando il tempo era scandito dai ritmi della rumba e del cha-cha-cha. I grandi dipinti di Cyprien Tokoudagba, colorati rebus, affondano le loro radici nella tradizione del Benin, sua terra d’origine. L’artista si dedica anche alla scultura in cemento e alla decorazione di edifici pubblici e privati. Le cartoline di Frederic Bruly Bouabre´, protagonista oltre dieci anni fa di una spettacolare mostra con Alighiero Boetti, realizzate con penne a sfera e pastelli a cera, sono rappresentazioni concrete di pensieri, ricordi, sogni, paesaggi, tradizioni, miti. Bodys Isek Kingelez focalizza invece l’attenzione sulla condizione umana: assemblando piccole sculture in cartone e plastica inventa ideali metropoli le cui strade, parchi, stadi e monumenti rispecchiano il desiderio di rigenerazione. Come Tokoudagba, anche Chéri Samba dedica la sua poetica – su billboards, fumetti, pittura su materiali di riciclo - alla gente di Kinshasa, ai drammi di un popolo che vive con fatalismo e ironia la propria difficile condizione. Monumentale era l’archivio fotografico di Seydou Keita, da cui solo negli ultimi anni sono stati riportati alla luce migliaia di negativi, immagini dalla precisa impostazione formale, dal carattere intimo e familiare, su singoli individui e gruppi di persone, che testimoniavano la contraddizione tra voglia di occidente e modernità e rispetto delle tradizioni locali, intrise di tribalismo. Con la pittura Moke rappresenta gli aspetti più scanzonati della vita in città - i bar, i ristoranti, le feste di quartiere, le cerimonie pubbliche. Stessa gioia che trapelava nelle fotografie di Malick Sidibé: sorrisi spontanei, balli europei e cubani, feste che durano fino all’alba, abiti all’occidentale. L’africa che si rinnova non è dunque un’utopia e la sua vitalità si riscontra immediatamente nelle opere dei suoi artisti. Di questo risveglio si è accorto anche il resto del mondo. Se da un lato l’Africa tenta ancora di recuperare la propria identità, dall’altro è già inserita nel panorama internazionale della globalizzazione. Bodo- Mandu (Repubblica Democratica del Congo), 1953. Vive e lavora a Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo). Frederic Bruly Bouabre’- Zéprégüé (Costa d’Avorio), 1923. Vive e lavora ad Abidjan (Costa d’Avorio). Depara- Kboklolo (Angola), 1928 – Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo), 1997. Seydou Keïta- Bamako (Mali), 1921 ca. – Parigi 2001. Bodys Isek Kingelez- Kimbembele Ihunga (Repubblica Democratica del Congo), 1948. Vive e lavora a Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo). Moke- Ibe, Bandundu Province (Repubblica Democratica del Congo),1950 - Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo), 2001. Chéri Samba- Kinto M’vuila (Repubblica Democratica del Congo), 1956. Vive e lavora a Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo). Malik Sidibé- Soloba (Mali),1935. Vive e lavora a Bamako (Mali). Cyprien Tokoudagba- Zéprégüé (Costa D’avorio), 1923. Vive e lavora ad Abidjan (Costa D’avorio). . |
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A GUSTAVO DUDAMEL IL PREMIO PEGASO 2006 |
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Spoleto, 19 settembre 2006 - “E’ proprio in momenti come questi che possiamo comprendere il grande “potere della musica” di dare serenità ai nostri cuori ed alle nostre anime, ed il mio sogno è quello che anche la musica possa contribuire a realizzare un mondo migliore”. E’ questo il messaggio che Gustavo Dudamel da Tel Aviv ha indirizzato a Francis Menotti, Presidente e direttore artistico del Festival dei Due Mondi una volta appreso di aver ottenuto il premio Pegaso. La giuria si è riunita lo scorso 13 luglio sera sotto la presidenza di Francis Menotti e ha assegnato il premio con la seguente motivazione: “Il giovane direttore venezuelano, alla testa dell’Orchestra Filarmonica di Israele per il Concerto Inaugurale, ha diretto un programma difficile riuscendo a conquistare il pubblico di Spoleto. Il premio, giunto alla trentasettesima edizione, va al suo talento, alla sua padronanza dell’orchestra e al ricordo indelebile che il suo concerto, straordinario, ha lasciato nella storia di questa edizione del Festival. La sua premiazione si inserisce nella tradizione del Pegaso che ha spesso favorito la promozione di giovani artisti”. Il premio viene assegnato ogni anno dalla Esso Italiana all’artista che si è maggiormente distinto per meriti artistici durante lo svolgimento del Festival. Il nominativo del vincitore è stato annunciato venerdì 14 luglio, al Teatro Caio Melisso, alla presenza del Maestro Gian Carlo Menotti, di Francis Menotti e di Alfredo Balena, responsabile Comunicazione e Stampa del Gruppo Exxonmobil in Italia. La consegna del Premio avverrà nei prossimi mesi a Roma durante una delle visite del direttore venezuelano in Italia. Nel suo messaggio Dudamel ha aggiunto: “Mi spiace di non poter essere con voi in questo momento per ritirare il premio ma impegni di lavoro mi trattengono a Tel Aviv. Aprire il Festival con una delle mie orchestre preferite - la Filarmonica di Israele – è stata un’esperienza indimenticabile che mi auguro di avere l’opportunità di ripetere presto”. La Giuria del premio presieduta da Francis Menotti è composta dai giornalisti Franco Soda (Associazione Stampa Estera), Thomas Migge (Radio Nazionale Tedesca), Andrea Frullini (la Repubblica), Claudia Galimberti (Il Sole 24Ore) , Pino Palmieri (Adn Kronos), Giancarlo Bastianelli (Radio 101), Anna Lia Sabelli Fioretti (Corriere dell’Umbria), Rita Sala (Il Messaggero), Alfredo Balena (Exxonmobil), Elisa Greco (Development Director del Festival), Bernardino Campello, capo ufficio Stampa del Festival dei Due Mondi. Nelle precedenti edizioni, il "Pegaso" è stato assegnato a: Charles Wadsworth, Thomas Schippers, Christopher Keene, Romolo Valli, Joseph Flummerfelt, Giancarlo Menotti, Giorgio Vidusso, Giorgio De Lullo, Christian Badea, Carla Fracci, Mikael Melbye, Jerome Robbins, Esther Hinds, Antonio Gades, Scott Nickrenz e Paula Robinson, Ingmar Bergman, Filippo Sanjust, Marcia Haydee, Spiros Argiris, Katerina Ikonomu, Maya Plissetskaia, Compagnia marionettistica Carlo Colla e Figli, Gunter Kraemer, Victor Von Halen, David Hughes, Alfredo Arias, Steven Mercurio, Alberto Maria Giuri, Complesso di Danza dei "Tap Dogs", Richard Hickox, Laura Claycomb, Thomas Lund, Jean Yves Thibaudet, Juilliard School of Music di New York, James Conlon e, lo scorso anno, a Demetrios Psillos. . |
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SUI PASSI DELLA PACE IN TERRA SANTA SI SVOLGERÀ DAL 19 AL 22 SETTEMBRE IL PELLEGRINAGGIO DI SOLIDARIETÀ IN TERRA SANTA ORGANIZZATO DALL’OPERA ROMANA PELLEGRINAGGI |
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Roma 19 settembre 2006 - Parte oggi il gruppo di responsabili e amici dell’Opera Romana che prenderà parte al pellegrinaggio in Terra Santa guidato da Monsignor Liberio Andreatta. Una concreta manifestazione di solidarietà nei confronti degli amici ebrei, cristiani e musulmani che hanno vissuto negli ultimi mesi momenti non facili. «Andremo in Terra Santa nel segno dell’amore, della speranza e della fede per far sì che “i piedi del messaggero di lieti annunzi che annunzia la pace” come si legge in Isaia (52,7) riprendano a calpestare quei luoghi - afferma Monsignor Andreatta -. Andare in pellegrinaggio in Terra Santa in questo momento è importantissimo, in primis per testimoniare la nostra vicinanza ai fratelli che vivono lì, e poi per essere ancora una volta strumenti di pace in Terra Santa e dalla Terra Santa verso il mondo intero». Madrina del pellegrinaggio sarà la presentatrice Paola Saluzzi, noto volto televisivo, e amica dell’Opera Romana. Parteciperanno inoltre al viaggio in Terra Santa, per raccontarlo, le testate giornalistiche di Avvenire, Famiglia Cristiana e la troupe televisiva di Sat2000. L’itinerario, oltre a prevedere durante tutto il suo svolgersi una serie di incontri con autorità israeliane e palestinesi, ha in programma domani stesso a Gerusalemme, la visita a Padre Artemio Vitores, Vicario custodiale della Terra Santa e a Padre Ibrahim Faltas, parroco di S. Salvatore. Il giorno dopo è previsto a Betlemme un incontro con la comunità cristiana locale e gli incontri con le suore elisabettiane del Caritas Baby Hospital, con suor Sophie dell’Istituto Santa Famiglia (La Crèche) ed infine, ad Haifa, con la comunità delle suore carmelitane del Santuario Stella Maris sul Monte Carmelo. Giovedì il pellegrinaggio si snoderà nei luoghi più significativi della Galilea e, dopo la visita alle suore francescane missionarie presso il Santuario del Monte delle Beatitudini, si proseguirà per il Kibbuz Lavi dove è in programma l’incontro con i responsabili, successivamente quello a Nazareth con la comunità cristiana locale, cui seguirà la santa messa presieduta dal Vescovo Giacinto-boulos Marcuzzo. Il pellegrinaggio si concluderà venerdì 22 con la visita agli scavi archeologici di Sepphoris e alla città di Cesarea. . |
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OTTOBRE MUSICALE FRANCESCANO 2006 – XXV ANNO |
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Borgo S. Lucia, Vicenza, 19 settembre 2006 - L’ottobre Musicale Francescano, nella sua 25° edizione, rende omaggio alla lirica di Jacopone da Todi, nel 700° anniversario della morte del sommo poeta, che magistralmente ha rappresentato con vigore i sentimenti umani e religiosi, in lingua volgare. Liriche di altissima potenza espressiva che hanno ispirato i musicisti in epoca antica così come ai giorni nostri, e che tornano in un appuntamento di sicuro interesse culturale, con l’Ottobre Musicale Francescano. Quattro appuntamenti con musica sacra e rappresentazioni teatrali, nelle domeniche del mese di ottobre. I concerti saranno dedicati alla musica religiosa di Mozart (1 ottobre), alle laude cantate e recitate, su testo di Jacopone da Todi (8 ottobre), alla figura di San Francesco, con il dramma sacro “Francesco Duemila”, che rappresenta in chiave contemporanea la figura sempre attuale del Poverello d’Assisi (15 e 22 ottobre). Protagonisti della rassegna sono gruppi e artisti vicentini nel mondo della musica e del teatro: l’Orchestra di Santo Stefano, il Coro “I Laudesi” di Vicenza, accompagnati da solisti di fama nazionale ed internazionale, la compagnia teatrale “città di Vicenza”. . |
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IL TEATRO TASSO DI SORRENTO PRESENTA LA PRIMA ACCADEMIA DEL MUSICAL DEL SUD |
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Sorrento, 18 settembre 2006 - Nasce a Sorrento la prima Accademia di formazione del Musical. Ideata e promossa dal Teatro Tasso di Sorrento, sotto la direzione artistica di Pietro Pignatelli (Grease, Pinocchio, Scugnizzi, Museum, Anime Napoletane, tanto per citarne alcuni), finalmente una strada innovativa e una risposta professionale ai giovani artisti di domani. Un’accademia triennale gratuita e a numero chiuso che articolerà il suo lavoro intorno alle tre discipline fondamentali del Musical: canto, recitazione e danza. L’accademia di Musical “Tasso”, attraverso corsi differenziati, è rivolta ai giovani dai diciotto anni in su ai quali sarà inoltre concesso di partecipare a stages artistici a carattere nazionale, supportati da artisti del calibro di Renato Scarpa, Marzio Honorato, Carlo Buccirosso, Sal Da Vinci, Maria Basile, Alessandra Borgia, e numerosi altri esponenti del mondo della cultura e del teatro. Il triennio di formazione concepito dall’Accademia di Musical “Tasso” intende fornire ai giovani allievi una preparazione tecnico-artistica mirata a proiettare nel mondo teatrale e musicale nuovi e ben preparati artisti. L’ammissione prevede una prova selettiva articolata in cinque sezioni, dalla recitazione alla danza. Le domande dovranno pervenire entro e non oltre il 30 settembre. Padrino d’eccezione di questa brillante iniziativa Saverio Marconi, che annualmente seguirà la crescita artistica degli allievi sino al conseguimento del triennio di formazione. A supporto dell’ Accademia di Musical, il teatro Tasso ospita la Scuola di avviamento al Musical. Diretta da Alessandra Aprea, la scuola è rivolta a formare I più piccoli, con corsi a pagamento per allievi dai 4 ai 17 anni, utilizzando una metodologia adatta ad ogni età e adeguandola alla fase evolutiva e all’inclinazione artistica di ogni singolo allievo. A tutti loro sarà naturalmente consentito di assistere periodicamente agli allestimenti teatrali dei “colleghi più grandi” dell’Accademia del Musical e di partecipare agli stages artistici. Www. Teatrotasso. Com . |
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ROCK TARGATO ITALIA XVIII EDIZIONE FINALI NAZIONALI INDIAN’S SALOON |
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Sesto S. Giovanni (Milano) 19 settembre 2006 - Seconda serata delle finali nazionali di Rock Targato Italia Xviii edizione. Questa sera in programma cinque bands che si esibiranno con brani di propria composizione rigorosamente inediti. Una giuria di esperti del settore esaminerà i nuovi talenti in concorso, alla ricerca delle rockstars dei prossimi anni. Ospite e fuori concorso Zibba & Almalibre. La band ligure capitanata da Zibba, uno degli artisti più interessanti del nuovo panorama musicale, presenterà i brani del prossimo album, la cui pubblicazione è prevista per ottobre. 13 brani rock conditi con sfumature folk e suoni che arrivano da tutto il mondo. Un disco che si propone innovativo per l’artista, aperto a nuove sonorità senza tralasciare la tradizione cantautorale nostrana. Ospiti nel disco alcuni interessanti musicisti jazz italiani, come Dado Moroni, Enzo Zirilli e Pippo Matino che hanno collaborato al progetto, apportando un’ulteriore variazione stilistica al sound della band. L’artista ha pubblicato l’album - "L´ultimo Giorno" – nel 2003 e vanta numerose presenze in festival nazionali e programmi radiofonici su varie emittenti (Primo Maggio a Roma, Milano in Musica, Rai radio1). Sito ufficiale della band: www. Zibba. It La giuria: Daniel Marcoccia (Direttore Rockstar/rock Sound) - Maryon Pessina (Ma9 Promotion) - Franz Bisi (Tribe) - Federico Dragogna (Discografico/giornalista) - Carlo Croci (Giornalista) - Jacopo Levataci (Manager/promoter) – Fabio Marchei (Chitarre) – Matteo Montana (collaboratore Jam) - Enrico Romano, (Virgin come responsabile a&r) –. Simone Gagliardi, Luca Miramonti (Self distribuzione) - Rossella Lorello e Davide Ferrero A&r di Warner Chappell Music Italiana – Filippo Broglia (Rec Media) – Emiliana Marchesi (Milano In Musica) – Giuseppe Fabbris (rockol). Programma gruppi in gara Sintetico (Palermo); Passaggio X Il Paradiso (Frosinone); Pornopilots (Padova); Indovena (Livorno); Intuassenza (Milano). Ospite. Zibba & Almalibre. 19 settembre 2006 - ore 21. 30 Via Clerici n. 342 – Sesto San Giovanni/milano . |
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GOLF - COSTANTINO ROCCA AL CAMPIONATO SENIORES PGAI CHE INIZIA SUL PERCORSO DEL GOLF CLUB FRANCIACORTA |
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Milano, 19 settembre 2006 - Il 18° Campionato della Pga Italiana Sezione Seniores (19-20 settembre), che inizia sul percorso del Golf Club Franciacorta, si gioca ricordando Gerolamo Delfino, il noto professionista recentemente scomparso e che era il campione in carica, avendo vinto l’ultima edizione disputata nel 2004. Vi saranno numerosi ‘grandi’ a onorare il Memorial Gerolamo Delfino, a iniziare da Costantino Rocca, che fa così il suo debutto tra gli “over 50” (compirà i 50 anni a dicembre), insieme a Roberto Bernardini, Baldovino Dassù, Massimo Mannelli, Silvano Locatelli, Delio Lovato e Pietro Molteni, per citarne alcuni. Si gioca sulla distanza di 36 buche con formula medal. Il montepremi è di 20. 000 euro. Il 18° Campionato della Pga Italiana Sezione Seniores si svolgerà sotto l’ egida della Pga Italiana, che ne segue l’organizzazione sin dalla nascita, in collaborazione con il Comitato Regionale Lombardo della Federazione Italiana Golf che molto si è prodigato per il coinvolgimento degli sponsor tra i quali citiamo Borghi, Lacoste, Contadi Castaldi, System Plast, Paganessi Gioielleria, Fast, Comitalf–nordzinc. Us Pga Tour: Ancora Ben Curtis - Quasi sparito di scena per tre anni, dopo aver vinto a sorpresa l’Open Championship del 2003, ora Ben Curtis sembra voler recuperare il tempo perduto. Nell’84 Lumber Classic (Us Pga Tour) al Nemacolin Woodlands Resort di Farmington in Pennsylvania, infatti, con lo score di 274 colpi (66 69 69 70) ha ottenuto il secondo successo stagionale e terzo in carriera staccando con un 70 nell’ultimo giro Charles Howell Iii (276 - 67 69 68 72) con il quale divideva la leadership dopo 54 buche. Al terzo posto con 277 Brett Quigley, al quarto con 278 Ted Purdy e Robert Garrigus. Gara senza guizzi di Vijay Singh, 27° con 284, e di David Toms, 51° con 288. . |
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GOLF: SMURFIT OPEN IN IRLANDA |
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Dublino, 19 settembre 2006 - Gioco di squadra pubblico-privato per la promocommercializzazione del turismo golfistico a Dublino, dove è da poco tempo attivo un volo diretto da Pisa. Si è conclusa domenica 16 luglio 2006 la Smurfit Kappa European Open, iniziata mercoledì 12 luglio al Kappa Club di Dublino. Si tratta della più prestigiosa gara di golf irlandese, che prevede uno spazio fieristico espositivo e che ha visto, in 5 giorni, 65mila persone tra golfisti, direttori di golf club (solo in Irlanda ce ne sono oltre 300), tour operator e addetti ai lavori, 194 giornalisti di settore e 156 golfisti in gara. Montecatini e Pistoia erano a Dublino con uno spazio espositivo che ha visto la presenza delle due Apt, la Provincia, il Consorzio Toscana Golf e la Pam, con una delegazione capitanata dall’assessore provinciale al turismo Nicola Risaliti e dal presidente della commissione turismo del consiglio provinciale, Paolo Lattari. «Per la prima volta - spiega Giancarlo Melosi, direttore Apt - come da indicazioni della Regione e di Toscana Promozione, enti pubblici e soggetti privati si alleano per fare gli uni la promozione, gli altri la commercializzazione del turismo golfistico toscano». Cesare Dami, presidente del Consorzio Golf Toscana, ha ritenuto doverosa questa missione esplorativa nel mercato irlandese visto il nuovo volo quotidiano diretto di Ryan Air, Pisa–dublino, inaugurato a primavera. «Un’apertura fondamentale per il turismo irlandese in Toscana - dice Dami - ancora più apprezzato dai golfisti che, dovendosi spostare con la loro grande sacca, hanno bisogno di voli diretti. Caratteristica del golfista è quella di ricercare almeno tre campi diversi in cui giocare, per cui la Toscana appare ubicazione felice in quanto vanta campi sul mare, in collina e in montagna, con paesaggi e caratteristiche vegetazionali eterogenee, molto apprezzate dai giocatori stranieri. Gli irlandesi hanno poi stili di vita simili a quelli italiani e possiedono un retaggio storico di passione per la Toscana che gli proviene dai grandi personaggi come Wilde o Joyce. In definitiva, una promozione che ha dato buoni risultati e che dovrà proseguire per creare un efficace meccanismo di incoming, per cui metteremo in calendario per il 2007 la fiera turistica Holiday». Appare molto soddisfatto dell’andamento contatti allo stand anche Carlo Bartolini, direttore della Pam, il quale in 5 giorni ha commercializzato oltre 500 pacchetti turistici che prevedono la pratica del golf nei vari campi della Toscana con il soggiorno negli alberghi montecatinesi. Risultati che appaiono tanto più interessanti se si pensa che il golfista è tradizionalmente un turista con un’alta capacità di spesa. Un esempio? Allo Smurfit European Open il vincitore Stephen Dodd si è aggiudicato il premio di 578. 792 euro, mentre i secondi a pari merito - Josè Manuel Lara e Anthony Wall - hanno incassato la vincita di 301. 622 euro ciascuno. Sono stati inoltre premiati tutti i partecipanti passati al secondo turno, fino al 75esimo che ha riscosso 5. 200 euro. . . |
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ITALIA D´ORO AGLI EUROPEI DI PARAPENDIO |
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Milano, 19 settembre 2006 - Il trentino Luca Donini, di Molveno, già campione del mondo nel 2001, è il nuovo Campione Europeo di volo in parapendio. I Campionati si sono svolti, quest’estate in Francia, a Morzine-le-gets, località compresa nello splendido scenario alpino dell’Alta Savoia, tra il lago di Costanza ed il Monte Bianco. Nella classifica a squadre l’Italia ha conquistato la medaglia d’argento alle spalle della Svizzera e davanti alla Repubblica Ceca. Donini ha superato per una manciata di punti il suo diretto avversario, lo svizzero Christian Maurer a sua volta seguito da Thomas Brauner (Repubblica Ceca), da Michael Witschi (Svizzera) e dal francese Charles Cazaux; Petra Krausova, Repubblica Ceca, migliore tra le 16 donne in gara. Gli altri componenti della comitiva azzurra erano Christian Biasi (Rovereto, Trento), Jimmy Pacher (Canazei, Trento), Paolo Zammarchi (Roncadelle, Brescia), Marco Littamè (Gassino, Torino), Rosanna Scanagatta (Marostica, Vicenza), il Ct Alberto Castagna (Cologno Monzese, Milano) e l’ assistente Giorgio Corti (Lecco). Sebbene i versanti alpini siano i luoghi naturali per la pratica del volo libero in parapendio e deltaplano, per ben sette giorni i 134 piloti presenti, in rappresentanza di 30 nazioni, sono stati trattenuti a terra dalle cattive condizioni meteo. Nelle residue cinque prove regolarmente disputate, la direzione di gara ha assegnato percorsi tra i 47 ed i 91 km, impegnativi anche per le ali più performanti. Donini ne ha vinta una e si è piazzato secondo in altre due. I parapendio utilizzati nelle competizioni superano di poco i 60 km/h, velocità che può sembrare ridicola per mezzi a motore, ma considerevole per quelli che ne sono privi e sfruttano le correnti d’aria ascensionali per mantenersi in aria e toccare quote considerevoli. Nelle gare di volo libero il pilota deve aggirare punti prestabiliti del territorio e confermare il percorso tramite Gps. Vince chi impiega il minor tempo. . |
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UN GIORGIO SANNA IMPECCABILE FA TRIS ALL´AUTODROMO DI MAGIONE |
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Verona, 19 settembre 2006 - La gara di Magione ha offerto ai piloti Audi l’ulteriore possibilità di confermare le loro capacità: hanno infatti potuto salire sui due gradini più alti del podio con un primo posto per Giorgio Sanna e un secondo per Tamara Vidali, che in questo modo riduce ulteriormente le distanze da Massimo Pigoli, primo in classifica nella graduatoria generale del Campionato Superstars. Sanna ha dimostrato fin dalle prove libere la sua abilità per poi proseguire questo importante weekend imponendosi come autore della pole position. Durante la gara di domenica, sul circuito di Magione reso molto impegnativo dal forte maltempo, ha poi guidato la competizione dal primo all’ultimo giro, mantenendo un ritmo così serrato da tenere gli avversari a debita distanza. Questo ottimo risultato va a consolidare la buona posizione raggiunta da Sanna durante questa stagione di gare: su sei partecipazioni al Campionato Superstars, ha infatti finora collezionato tre vittorie. Buona anche la performance di Tamara Vidali che, partita in prima fila accanto al compagno di team, ha tenuto il passo di Sanna nei primi giri, ma ha poi subito un rallentamento. Ha deciso quindi di impegnarsi a fondo per mantenere a distanza il più immediato inseguitore, Massimo Pigoli. Il pilota della Jaguar, infatti, si è avvicinato alla Rs4 numero 40, ma la campionessa veneta è riuscita a controllare le intenzioni del leader del campionato. Precedendolo, la Vidali ha rinforzato il suo secondo posto in classifica generale riducendo il distacco da Pigoli da dieci a sette punti, con due corse ancora da disputare. A Magione, per un distacco di sei secondi non è stato possibile assistere a una tripletta Audi: la terza Rs4 con Stevo Goldstein alla guida, infatti, ha concluso la gara al quarto posto dietro alla Jaguar di Pigoli, dopo che il colombiano aveva preso il via dalla terza fila. Al primo giro Goldstein aveva subito un attacco da parte della Bmw M5 di Giuliano Alessi, ma nonostante l´asfalto viscido Goldstein ha controllato la sua Rs4 e il resto della corsa è stato per lui molto meno difficile, grazie agli ottimi risultati dovuti alla trazione integrale sul bagnato, anche se su una pista completamente nuova per il colombiano. Classifica Gara: 1. Giorgio Sanna (Audi Rs4) 19 giri in 27´26"608; 2. Tamara Vidali (Audi Rs4) a 13"930; 3. Massimo Pigoli (Jaguar S-type R) a 18"544; 4. Stevo Goldstein (Audi Rs4) a 24"790; 5. Massimo Gregori (Bmw M5) a 37"471; 6. Roberto Benedetti (Bmw M5) a 58"338. Classifica Generale Dopo 6 Gare: 1. Massimo Pigoli punti 72; 2. Tamara Vidali p. 65; 3. Giorgio Sanna p. 60; 4. Simone Galluzzo p. 48; 5. Roberto Benedetti p. 46; 6. Marco Gregori p. 44. . |
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