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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Febbraio 2007
IL PRESIDENTE GIORGIO NAPOLITANO AL PARLAMENTO EUROPEO  
 
 Strasburgo, 15 febbraio 2007 - Di seguito il discorso del presidente della repubblica giorgio napolitano in occasione della visita al parlamento europeo a Strasburgo il  14 febbraio 2007.
Signor Presidente,
la ringrazio vivamente per le cortesi e amichevoli espressioni che mi ha rivolto e che ha rivolto all´Italia e che rispecchiano il nostro comune sentire e operare nel periodo della più stretta collaborazione tra noi. Collaborammo, nei rispettivi ruoli, soprattutto per far nascere quel Trattato costituzionale a cui lei ora rinnova un convinto sostegno. Le ricambio sentimenti di sincera stima e di fervido augurio all´inizio del suo importante mandato. Signor Presidente Pöttering, Signor Vice-presidente della Commissione, Signor Rappresentante del Consiglio, Signore e Signori deputati, ritorno in questo emiciclo con lo stesso sentimento di appartenenza che mi ha animato negli anni del mio impegno in Parlamento europeo. Appartenenza all´istituzione parlamentare e appartenenza all´Europa. Sono stato per più decenni membro del Parlamento nazionale del mio paese, ma mi sono subito sentito a mio agio nell´assolvere il mandato di eletto in questa assemblea quando sono stato chiamato a farne parte. Nessun disagio, perché il Parlamento europeo, almeno dal 1979, ha la stessa dignità, autorità e legittimità democratica di qualsiasi Parlamento liberamente eletto. Nessuna contraddizione, perché ho sempre creduto e credo che tra Parlamenti nazionali e Parlamento europeo non debba esservi incomprensione e antagonismo, ma solo rispetto reciproco e feconda cooperazione. E, soprattutto, sono sempre stato convinto che si possano ben rappresentare le ragioni e gli interessi del proprio paese nel Parlamento europeo come nel Parlamento nazionale: qui, nelle aule di Strasburgo e di Bruxelles, secondo una visione più ampia di problemi e di scelte che anche nell´interesse delle nostre comunità nazionali debbono concepirsi in una dimensione europea. Quel che unisce noi tutti è appunto il senso dell´appartenenza all´Europa come patrimonio comune di valori e di idee, di tradizioni e di speranze, e come progetto di costruzione di un nuovo soggetto politico e istituzionale che possa far fronte alle sfide dell´epoca in cui viviamo e del prevedibile futuro. Così si spiega il dato peculiare dell´esperienza che si compie nel Parlamento europeo : dove agiscono rappresentanze politiche che non obbediscono a logiche nazionali ristrette e divergenti, e che possono certo dividersi su questioni anche importanti, in votazioni certamente significative, ma convergono in assai larga misura nella visione dei fondamentali obbiettivi da perseguire al fine di rafforzare la costruzione dell´Europa unita. Quando - com´è accaduto tante volte nel corso dei decenni - si è trattato di scegliere tra l´andare più avanti, il rendere più ampia e forte l´unità europea, o il segnare il passo e addirittura il tornare indietro, il Parlamento europeo ha sempre svolto un ruolo propulsivo, si è pronunciato nettamente, con maggioranze larghissime, per far progredire la costruzione comune, per allargarne l´orizzonte e le ambizioni. In effetti, già a partire dal grande fatto nuovo dell´elezione, nel 1979, del Parlamento europeo a suffragio universale, la strada della parlamentarizzazione e della costituzionalizzazione dell´Unione era apparsa una prospettiva obbligata, al fine di rafforzare le basi democratiche del processo d´integrazione, di garantire i diritti e le possibilità di partecipazione dei cittadini. In quel senso si mosse il Parlamento europeo approvando il 14 febbraio 1984 - precisamente 23 anni fa - il Progetto di Trattato che istituiva l´Unione europea. Quel Progetto elaborato e discusso per impulso di Altiero Spinelli purtroppo non divenne Trattato ; e nonostante il lungo e non infecondo cammino successivo, spesso ispirato alle proposte dello stesso progetto Spinelli, rimasero aperte molte questioni, e ne sorsero di nuove. Così, quando al momento della firma del deludente Trattato di Nizza, i governi convennero sulla necessità di affrontare i grandi temi dell´avvenire dell´Europa e di aprire un vero e proprio processo costituente, il Parlamento si impegnò fino in fondo a dare il suo contributo, collaborando alla ricerca di soluzioni soddisfacenti di fronte agli interrogativi indicati nella Dichiarazione di Laeken del dicembre 2001. Il Parlamento europeo può essere fiero del ruolo propulsivo svolto più che mai in quella fase e in special modo nella Convenzione di Bruxelles, nei suoi gruppi di lavoro, nelle sue sedute plenarie e nel suo Presidium. Signori Deputati, 2001,2002,2003 : in quegli anni non ci fu pausa, ci fu sul serio riflessione, autentica e profonda riflessione. E quel che quindi si consegnò alla Conferenza Intergovernativa per le decisioni finali fu un materiale molto ricco di analisi, un testo lungamente meditato e discusso. Il risultato fu certamente un compromesso, ma non di basso livello : si trovò un terreno d´incontro tra punti di vista diversi, ciascuna parte - anche il Parlamento europeo - sacrificò in qualche misura le sue richieste e proposte, pur di giungere a un´intesa che facesse comunque avanzare la causa dell´unità e dell´integrazione europea. Ebbene, Signori Deputati, si può forse oggi dichiarare con leggerezza che quel Trattato - non a caso chiamato "costituzionale" - è morto? Che quello straordinario e prolungato sforzo politico e culturale è destinato a finire nel nulla? Che le firme di 27 Capi di Stato o di governo in calce a quel testo non hanno più valore? Naturalmente, sappiamo benissimo quale trauma abbia rappresentato il voto contrario alla ratifica del Trattato costituzionale nei referendum indetti in due dei sei paesi fondatori della Comunità europea. E sappiamo egualmente quali questioni ci ponga il diffondersi, anche in altri paesi, di dubbi e scetticismi sulla strada da seguire in Europa, sullo stato attuale e sulle prospettive dell´Unione europea. In realtà, si stanno pagando le conseguenze di uno scarso sforzo per associare i cittadini alle grandi scelte dell´integrazione e unificazione europea, per diffondere nelle opinioni pubbliche di tutti i paesi la consapevolezza degli straordinari risultati e progressi conseguiti in cinquant´anni e delle nuove, sempre più pressanti esigenze di rafforzamento dell´Unione europea, della sua coesione e della sua capacità d´azione. Tutto questo peraltro non può condurre a una sottovalutazione delle ragioni del Trattato costituzionale sottoscritto a Roma nell´ottobre 2004, e nemmeno delle soluzioni in esso contenute. Queste hanno già costituito delle concrete anche se parziali risposte - che bisogna far meglio conoscere e apprezzare - alle sollecitazioni dei cittadini, compresa quella per una maggiore trasparenza e democrazia nell´Unione. Se nel complesso il Trattato costituzionale ha costituito un felice punto d´incontro, va ricordato che in un buon compromesso si tengono insieme sia l´accoglimento di certi punti di vista sia la rinuncia ad altri. Non lo si dimentichi nel momento in cui si parla di rimettere le mani sul testo del 2004: nessuno può pensare di spostare a vantaggio delle proprie tesi l´equilibrio del compromesso raggiunto. Aprire un nuovo negoziato può significare aprire un vaso di Pandora, correre il rischio di ripartire da zero, avviare un confronto dai risultati e dai tempi imprevedibili. Diciotto dei ventisette Stati membri hanno ratificato il Trattato, in rappresentanza di 275 milioni di cittadini europei : essi meritano rispetto per aver mantenuto l´impegno sottoscritto a Roma. E´ ben chiaro, s´intende, che vanno considerate con rispetto anche le maggioranze espressesi in senso contrario nei referendum francese e olandese, e che vanno perciò perseguiti tutti i chiarimenti possibili in ordine alle preoccupazioni da cui sono scaturiti quei pronunciamenti contrari. Ma è tempo per l´Europa di uscire dall´impasse. E non si può seriamente sostenere che l´Unione non abbia bisogno - dopo il grande allargamento - di una ridefinizione del quadro d´insieme dei suoi valori e dei suoi obbiettivi e di una riforma dei suoi assetti istituzionali. Lavorare a un progetto di Costituzione per l´Europa non ha rappresentato un esercizio formalistico, non ha rappresentato un capriccio o un lusso: ha corrisposto a una profonda necessità dell´Europa nell´attuale momento storico. Né si può proporre oggi come visione e strategia alternativa quella dell´Europa dei progetti o dei risultati. Certo, è ben vero che negli ultimi due anni l´Unione non è rimasta ferma. Essa ha dato la maggior prova di quel che potrebbe rappresentare sulla scena internazionale quando è riuscita a esprimersi con una sola voce sulla guerra in Libano, promuovendo una nuova e impegnativa missione per la pace in quella regione e in tutto il Medio Oriente. Accanto a questa rinnovata iniziativa politica, si può iscrivere all´attivo del bilancio di questo periodo la definizione, con il sostanziale contributo dato dal Parlamento europeo grazie ai poteri della procedura di codecisione, di alcune importanti direttive e dell´accordo per un sia pur limitato rafforzamento delle magre prospettive finanziarie 2007-2013. Ma sulla strada dei risultati, Signori Deputati, con l´attuale quadro istituzionale non si può andare molto lontano. E´ certamente importante elaborare e prospettare le linee di nuove politiche comuni : come ha di recente fatto la Commissione per i problemi dell´ambiente e dell´energia, esplosi ormai in tutta la loro acutezza col cambiamento climatico e con le tensioni per l´approvvigionamento di petrolio e di gas. Sappiamo tuttavia per lunga esperienza che documenti, comunicazioni e anche proposte legislative della Commissione possono sfociare in scarsi risultati o in solo lentissimi progressi : ce lo dice ad esempio il così stentato cammino di molti anni verso una politica europea dell´immigrazione. Sappiamo egualmente come alla nascita della moneta unica non sia seguita la governance economica che sarebbe stata necessaria anche per assicurare l´effettivo conseguimento degli obbiettivi formulati nel grande progetto della strategia di Lisbona. E allora, che cosa è decisivo per rendere vitali i progetti e per far crescere sul serio un´Europa dei risultati? E´ decisiva la forza delle istituzioni e dell´impegno politico. E´ decisivo per l´Unione dotarsi di istituzioni più forti delle resistenze opposte da quegli Stati membri che restano più chiusi nella difesa di anacronistiche prerogative e di velleitarie presunzioni nazionali. Il Trattato costituzionale ha sgombrato il campo da ogni timore o sospetto di svolta verso un superStato centralizzato : ha sancito più nettamente la ripartizione delle competenze e garantito il rispetto del principio di sussidiarietà. Si può piuttosto sostenere che abbia innovato troppo poco per adeguare regole di funzionamento e procedure di decisione alla sfida dell´Unione allargata, e troppo poco per avviare le nuove politiche comuni di cui c´è bisogno. Con il Trattato costituzionale, i più decisi passi avanti si sono compiuti in direzione di una politica estera e di sicurezza comune, di un effettivo spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia, di una cooperazione strutturata nel campo della difesa e di una cooperazione rafforzata in altri campi. Ma se si aprisse un nuovo negoziato e da qualche parte si rimettessero in questione tali innovazioni, a cominciare dall´istituzione di un ministro degli affari esteri europeo e di un servizio europeo per l´azione esterna, si può esser certi che da altre parti verrebbe richiesto piuttosto il completamento o l´integrazione del Trattato del 2004 con nuove, più coraggiose e coerenti scelte per lo sviluppo del processo di integrazione. Verrebbe ad esempio comprensibilmente riproposta l´esigenza di una maggiore estensione dell´area delle decisioni a maggioranza in seno al Consiglio : anche perché il superamento della regola dell´unanimità e del diritto di veto non esclude, e anzi favorisce la ricerca di larghe intese, il raggiungimento in tempi rapidi di accordi accettabili. Ed egualmente sarebbe di nuovo avanzata - riaprendosi il negoziato - la proposta di superamento del vincolo dell´unanimità per le future riforme dei Trattati e per la loro entrata in vigore. Occorre dunque grande realismo da tutte le parti. Realismo e insieme determinazione per non far prevalere la tendenza, che ancora una volta si manifesta, a indebolire e annacquare la scelta che più di cinquant´anni orsono venne compiuta. Si scelse allora la prospettiva di un´Europa capace di integrarsi, una e plurale, ricca nelle sue diversità, consapevole del suo comune retaggio di civiltà, forte nel combinare la cooperazione tra governi nazionali con una nuova dimensione sovranazionale. Stiamo per celebrare il cinquantenario dei Trattati di Roma, ed è importante cogliere l´occasione per confermare quella prospettiva e quella scelta, rendendone chiare le nuove ragioni e le nuove ambizioni. Ma è a Parigi che già nel 1950 nacque "l´invenzione comunitaria", con la quale si giunse a delineare l´orizzonte più lontano della Federazione europea, degli Stati Uniti d´Europa. Ed è da Parigi che oggi attendiamo con fiducia un responsabile apporto al superamento della crisi che si è aperta con la mancata ratifica del Trattato del 2004. L´amica Francia ha un senso così alto del suo ruolo nell´Europa e nel mondo, che non ci farà mancare questo suo ormai decisivo apporto. Signor Presidente, Signori deputati, ho richiamato la vostra attenzione su alcuni elementi essenziali del quadro in cui si collocano le decisioni da prendere nel prossimo futuro, senza entrare nel merito delle molteplici ipotesi che si sono di recente affacciate sul piano giuridico, tecnico e politico, nella ricerca di una via d´uscita dall´impasse istituzionale. L´italia guarda con piena fiducia all´impegno della Presidenza tedesca, per i principi e i valori cui il Cancelliere, Signora Merkel, si è richiamata nel suo discorso in quest´aula e per la riaffermazione dell´obbiettivo di giungere all´adozione del Trattato costituzionale. Comunque possa definirsi la roadmap di cui oggi si parla, è importante che già si convenga sulla necessità che alle elezioni del 2009 si possa presentare ai cittadini il Trattato costituzionale entrato in vigore, con il suo messaggio e il suo programma. Il mio vuol essere, partendo da ciò, un appello al senso di responsabilità e alla volontà politica di tutti coloro che hanno ruoli di guida nei nostri paesi. Nessuno ignora la portata delle nuove minacce, sfide e opportunità che sono dinanzi a noi. L´europa potrà incidere sulle relazioni internazionali e sullo sviluppo globale, potrà ritrovare slancio e dinamismo e potrà contare nel mondo, solo se rafforzerà la propria coesione e unità, dotandosi rapidamente - come Unione - delle istituzioni e delle risorse necessarie. L´alternativa - dovremmo saperlo - è un drammatico declino del ruolo di tutti i nostri paesi, del ruolo storico del nostro continente. Lasciatemi ripetere le parole con cui Jean Monnet concluse le sue memorie nel 1976 : "Non possiamo fermarci quando attorno a noi il mondo intero è in movimento". Trent´anni dopo, quelle parole sono ancora più vere, suonano come un assillo a cui non si può più sfuggire. Si mostrino dunque all´altezza di questa consapevolezza e di questa responsabilità le forze che guidano tutti i nostri paesi, sappiano sprigionare una nuova volontà politica europea. E si levi più che mai alta la voce del Parlamento europeo, la sua sollecitazione, come nel passato, alla coerenza e al coraggio. L´italia farà la sua parte, Signor Presidente Pöttering, darà come ha dato fin dall´inizio del processo di integrazione il suo contributo. Un contributo che è simboleggiato dalle figure di uno statista lungimirante, Alcide De Gasperi, e di un appassionato profeta e combattente dell´idea europea, Altiero Spinelli, di cui celebriamo quest´anno il centenario della nascita. E nel richiamarmi al loro esempio, nel ribadire l´impegno europeo dell´Italia, so di poter rappresentare il mio paese nell´insieme delle sue forze politiche e nel sentire profondo dei suoi cittadini. Nello stesso tempo, ho inteso rivolgermi a voi, signori deputati, con accenti più strettamente personali, dettati dall´emozione di chi, sedendo in questi banchi, operando in questo Parlamento, ha sempre meglio imparato che la causa dei nostri popoli, delle nostre nazioni, del nostro comune futuro si serve solo lavorando per un´Europa unita. .
 
   
   
SCAMBI COMMERCIALI PIÙ FACILI ALL’INTERNO DELL’UE LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE UN PACCHETTO DI MISURE  
 
 Bruxelles, 15 febbraio 2007 - Rafforzare e rendere più efficiente il mercato interno dei beni. Questo è l’obiettivo del nuovo pacchetto di misure, presentato oggi dalla Commissione, attraverso il quale diventerà più facile per le aziende - soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni - commercializzare i propri prodotti nell’Ue, osservando, al contempo, elevati standard di sicurezza e qualità. Per quanto riguarda il mercato dei beni industriali, già soggetti alla legislazione Ue, è previsto per esempio un meccanismo di sorveglianza basato sul sistema già attivo relativamente ai beni di consumo. Inoltre, forte accento si pone sulla necessità di rafforzare ulteriormente la cooperazione tra gli organismi nazionali di accreditamento nonché su nuove regole volte ad aumentare la fiducia di produttori e consumatori nel marchio Ce. Un quadro legislativo comune, avente alla base definizioni e procedure comuni per il commercio di beni industriali, diventerà un utile strumento per la futura legislazione settoriale. Queste misure avranno ripercussioni su 22 settori industriali con un volume d’affari complessivo pari a 1500 miliardi euro l’anno. Inoltre il pacchetto propone miglioramenti concernenti gli scambi di beni che non rientrano nell’attuale legislazione comunitaria e che rappresentano attualmente circa un quarto del commercio intraeuropeo di beni manifatturieri. Il problema con cui molte aziende fanno i conti oggi consiste nei diversi standard tecnici adottati dagli Stati membri. La Commissione propone quindi l’obbligo per le autorità di un paese membro di giustificare la decisione di non ammettere nel proprio mercato un prodotto, nel caso in cui quest’ultimo sia legalmente commercializzato sul territorio di un altro Stato membro. Gli obiettivi dell’ambiziosa proposta sono chiaramente delineati nelle dichiarazioni del vice presidente della Commissione e commissario per le imprese e l’industria Günter Verheugen, nel cui portafoglio rientra anche il mercato interno dei beni. Secondo Verheugen, infatti, “il mercato interno rappresenta uno degli strumenti più efficaci per promuovere crescita e occupazione nell’Ue. Miglioramenti sono ancora possibili nel settore della libera circolazione delle merci. Ecco perché propongo di alleggerire le industrie, dando maggiori responsabilità alle rispettive autorità nazionali”. Tutto questo, ovviamente, garantendo massima tutela per i consumatori. Per il commissario Verheugen, “la maggiore libertà di commerciare in Europa deve essere controbilanciata da crescenti responsabilità e capacità di gestione dei rischi”. Pertanto, i punti salienti della proposta della Commissione sono: Potenziamento e modernizzazione delle condizioni di commercializzazione sicura di un’ampia gamma di prodotti industriali all’interno dell’Ue, inclusa la creazione di un meccanismo di sorveglianza per proteggere i consumatori dai prodotti pericolosi, inclusi quelli importati da paesi terzi. Maggiore fiducia nei prodotti commercializzati nell’Ue anche attraverso un’ampia sensibilizzazione sul significato e la tutela del marchio Ce. Procedure più vincolanti ed efficaci per rendere più facile la commercializzazione di prodotti in altri paesi membri, diversi da quello d’origine. Questo è anche uno dei punti più articolati della proposta. La ragione sta nel fatto che l’eccessivo numero di regole tecniche nazionali aumenta i costi amministrativi e grava sulle imprese in termini di accertamento dei requisiti. Questo riguarda una lunga serie di prodotti: da quelli alimentari (pasta, pane, ecc. ) ai prodotti edili ed alcuni metalli preziosi. Ecco perché la Commissione propone di avviare una nuova procedura di cooperazione tra le autorità nazionali e gli operatori economici, basata sul principio di accettazione di un prodotto quando esso è già in vendita in un altro Stato membro. In secondo luogo, qualora lo Stato decidesse di non concedere accesso al proprio mercato, esso dovrà giustificare tale decisione, assumendosi così l’onere della prova. Infine, si prevede l’istituzione nei paesi dell’Ue di Punti di contatto “Prodotti” (Product Contact Points), la cui funzione sarà quella di prestare assistenza ai produttori che incontrano difficoltà e restrizioni agli scambi. Informare i cittadini europei sulle regole comunitarie in materia di immatricolazione dei veicoli provenienti da altri Stati membri. Nonostante la legislazione abbia facilitato negli ultimi anni in maniera sostanziale la vita dei consumatori, questi ricorrono raramente all’acquisto di un veicolo fuori dai confini del proprio paese, a causa delle pesanti procedure amministrative. Questo pacchetto di misure, presentato dalla Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio, mira a sancire un ulteriore passo avanti verso il completamento del mercato interno nel Xxi secolo. .  
   
   
UE, INTERVENTO A BRUXELLES A NOME DELLE 155 REGIONI DELLA CRPM MARTINI A VERHEUGEN: "SERVE UN NUOVO SLANCIO PER LA CRESCITA" VENERDÌ A FIRENZE RIFLESSIONE SUL FUTURO DELLA POLITICA REGIONALE EUROPEA DOPO IL 2013  
 
 Bruxelles, 15 febbraio 2007 - Le Regioni europee accettano la sfida dell´innovazione, ma non sono soddisfatte di come le cose sono andate finora: questo il messaggio che il presidente della Toscana e della Conferenza delle Regioni periferiche marittime (Crpm) Claudio Martini ha lanciato oggi al commissario Ue per l´impresa e l´industria Gunter Verheugen nel corso di un´iniziativa del Comitato delle Regioni sull´attuazione della strategia di Lisbona, tenutasi a Bruxelles. L´intervento di Martini si è concentrato sui tre punti deboli dell´attuazione della strategia di Lisbona. La globalizzazione: in Europa se ne parla tanto, ma non si fa niente, mentre i singoli Stati continuano a illudersi di fronteggiarla singolarmente. La partecipazione delle Regioni: se la si reclama, significa che finora non c´è stata, mentre si è passato il tempo a discutere sulle competenze concorrenti. Gli interventi: troppi progetti e poche risorse, col risultato della frammentazione e dell´asssenza di priorità chiare e definite. Martini ha comunque assicurato al vicepresidente della Commissione che la Crpm, forte della partecipazione di 155 regioni europee, intende fin d´ora avvalersi delle migliori esperienze maturate nella gestione regionale dell´innovazione per diffondere le migliori pratiche politiche e perché la politica regionale 2007-2013 possa ricavarne lo slancio necessario alla crescita europea. Nell´occasione Martini ha anche annunciato un primo documento di riflessione sul futuro della politica regionale europea, "Le regioni nel mercato unico mondiale dopo il 2013", che sarà presentato nel corso della riunione dell´ufficio politico della Crpm, in programma a Firenze venerdì 16 febbraio. "La sfida alla quale le Regioni non potranno sottrarsi nei loro territori - ha detto Martini - sarà quella di accompagnare i rispettivi sistemi economici e sociali in un mondo in piena trasformazione, per avanzare insieme adattandoci alla globalizzazione e scongiurando il rischio di un ripiegamento sulle singole individualità". Passa da questa capacità delle Regioni, secondo Martini, la questione del futuro del progetto europeo. "Noi abbiamo bisogno di voi - ha detto in conclusione Martini a Verheugen - per adattare quotidianamente le nostre politiche alle sfide europee e mondiali. Ma anche voi avete bisogno di noi, della nostra capacità politica ed operativa di accompagnare i nostri attori economici sul terreno". .  
   
   
UE: A NAPOLITANO LETTERA ILLY PER RATIFICA COSTITUZIONE  
 
Trieste, 15 febbraio 2007 - Una lettera-appello, firmata dal Presidente dell´Are e della Regione Friuli Venezia Giulia Riccardo Illy, nella quale le oltre 250 Regioni rappresentate dall´organizzazione paneuropea chiedono una rapida ratifica della Costituzione europea è stata consegnata ieri a Bruxelles al Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano da parte del segretario generale dell´Assemblea delle Regioni d´Europa Klaus Klipp . "Il Trattato Costituzionale contiene al proprio interno numerosi elementi che riteniamo indispensabili per il futuro della dimensione regionale in Europa", ha sottolineato Riccardo Illy nella lettera indirizzata al Capo dello Stato. "Le affidiamo fiduciosi il nostro appello, affinché Lei, nella veste di Presidente di uno dei Paesi che esattamente 50 anni fa posero le basi dell´attuale Unione europea, possa continuare con rinnovato vigore e con il nostro fermo appoggio l´efficace opera di persuasione nei confronti dei partner continentali, sulla strada che porterà - ne siamo certi - alla rapida ratifica del Trattato". "La invitiamo inoltre a sostenere, nell´ambito della prossima "Dichiarazione di Berlino", un esplicito riferimento al principio di autogoverno regionale e locale. Solo così l´Unione europea - osserva Illy - potrà dimostrare ai suoi cittadini la propria volontà di intraprendere un modello di governance partecipativo, capace di includere tutte le componenti sociali che la compongono". Il Presidium dell´Assemblea delle Regioni d´Europa, guidato dal presidente Illy, discuterà nella riunione del prossimo 22 febbraio a Berlino la possibilità di lanciare un nuovo appello alla Presidenza tedesca della Ue, affinché raggiunga un accordo per rendere operative le parti 1 e 2 del Trattato. Il Presidium discuterà inoltre la proposta di riapertura dei negoziati sulla terza parte del Trattato, con l´obiettivo di arrivare ad un "Trattato delle Competenze", che includa un protocollo sulla dimensione territoriale. .  
   
   
MEF: VENERDÌ 16 A ROMA FORUM EUROPEO SU "L´ECONOMIA DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO: LA SFIDA DI KYOTO PLUS"  
 
 Roma, 15 febbraio 2007 - Il Ministero dell´economia e delle finanze promuove Venerdì 16 febbraio 2007, alle ore 9. 00, presso la Sala delle Conferenze della Camera dei Deputati di via del Pozzetto n. 157, un Forum europeo sul tema: "L´economia del cambiamento climatico: la sfida di Kyoto Plus". Protocollo di Kyoto si discuterà delle politiche economiche, sociali e finanziarie, di salvaguardia del clima anche alla luce delle conclusioni emerse alla recente Conferenza di Nairobi, del Rapporto Stern e dello Studio sulle conseguenze dei cambiamenti climatici della Commissione europea. L´iniziativa prevede la presenza del Sottosegretario Paolo Cento, promotore del forum, e un intervento videoregistrato di Sir Nicholas Stern. Esperti internazionali come Dimitri Zenghelis (esperto di economia dell´ambiente del Gruppo di lavoro Stern) e Harry Lehman (Direttore dell´Uba, l´Agenzia tedesca per la protezione dell´ambiente) affronteranno nel corso del convegno le tematiche aperte dai sempre più numerosi interrogativi su come verrà garantita la protezione del clima dopo il 2012 (scadenza degli impegni del protocollo di Kyoto) e su quali possano essere le misure e gli strumenti per accelerare la riconversione del nostro sistema energetico. Interverranno sull´argomento anche Ermete Realacci, Presidente della Viii Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici e Giancarlo Coccia, Direttore del Nucleo ambiente e qualità di Confindustria. I lavori del Forum proseguiranno con una Tavola rotonda alla quale parteciperanno: Gianni Silvestrini, Direttore scientifico Kyoto Club e consigliere del Ministro dello sviluppo economico; Alessandro Lanza, Direttore della Fondazione Eni Enrico Mattei; Maria Grazia Midolla, Responsabile delle campagne internazionali Wwf Italia; Aldo Iacomelli, Segretario generale Ises Italia; Danilo Mollicone, Ricercatore biogeochimica del Max Plank Institute; Karl Ludwig Schibel, Coordinatore Italia Climate Alliance; Roberto Della Seta, Presidente di Legambiente; Erasmo Venosi, Esperto di energia e cambiamenti climatici; Mario Agostinelli, rappresentante per "Contratto Mondiale per l´Energia". .  
   
   
ASTE TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE DELL´14 FEBBRAIO 2007  
 
Btp 3,75% Btp 3,75%
Scadenza 15. 09. 2011 01. 08. 2021
Cod. /tranche It0004112816/9 It0004009673/8
Imp. Offerto 2500 2500
Regolamento 16. 02. 2007 16. 02. 2007
Imp. Domandato 4020 3121
Imp. Assegnato 2500 2500
Prezzo aggiudicazione 98,89 93,38
Prezzo esclusione 96,965 91,541
Rendimento lordo 4,05 4,42
Variazione Rend. Asta prec. (*) 0,05 0,04
Rendimento netto 3,57 3,91
Riparto 83,273 28
Importo in circolazione (mln) 13831 15115
Riapertura (mln) 250 250
Prezzo nettisti 98,89000000 93,36539800
(*) raffronto con titolo di pari durata
Elaborazione Assiom
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BANCA ETRURIA: APPROVATA LA QUARTA RELAZIONE TRIMESTRALE. IN CRESCITA I RICAVI E I PRINCIPALI MARGINI ECONOMICI.  
 
 Arezzo, 14 febbraio 2007 – Nella riunione odierna il Consiglio di Amministrazione di Banca Etruria, presieduto da Elio Faralli, ha approvato la relazione trimestrale consolidata ed individuale al 31 dicembre 2006. I dati del Gruppo Etruria Conto Economico riclassificato. Al termine del quarto quadrimestre il Gruppo mostra una crescita in linea con il percorso di sviluppo evidenziato nei precedenti periodi. L’evoluzione dei ricavi registra gli effetti del margine d’interesse cresciuto a 189,4 mln di euro (+16,2%) e del margine d’intermediazione a 276,7 mln di euro a cui corrisponde un risultato nel Iv trimestre pari 72,5 mln di euro (+21,5% rispetto al Ivq del 2005). Le commissioni nette si attestano a 76,9 mln di euro con uno scostamento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno di 16,3 mln di euro motivato dal minor contributo all’aggregato derivante dalla cessione della controllata G. E. T. S. P. A. E della Rete dei Promotori Finanziari. I costi operativi netti si attestano a 185,5 mln di euro (+4,2 %) e il rapporto Cost/income passa a 63%. L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte è pari a 68,6 mln di euro (+33,1%) a cui corrisponde un utile di esercizio in formazione di 42,8 mln di euro, in crescita rispetto all’anno precedente di 13,5 mln di euro (+46,1%). Stato Patrimoniale. Il confronto dei dati patrimoniali registra la crescita dei crediti alla clientela a 5. 534,4 mln di euro (+16,8%) grazie anche all’aumento degli impieghi della Capogruppo finalizzati all’acquisto e alla ristrutturazione di immobili. L’aggregato contabilizza il contributo di Banca Federico del Vecchio che è entrata a far parte del perimetro di consolidamento nel Ivq 2006 e che partecipa con un apporto di c. A. 116 mln di euro. La raccolta diretta registra un progresso rispetto all’anno precedente di 565,4 mln di euro (+11,9%) e si porta a 5. 336,2 mln di euro. All’incremento dei volumi della raccolta complessiva hanno contribuito sia Banca Federico del Vecchio con un apporto di c. A. 290 mln di euro sia la crescita di strumenti di raccolta di medio lungo termine rappresentati prevalentemente da emissioni obbligazionarie aumentate in volume di 405,4 mln di euro. Il portafoglio titoli di proprietà cresce a 1. 132,5 mln di euro (+13,1%) grazie all’incremento delle attività disponibili per la vendita a 344,1 mln di euro (+49,9%) e delle attività detenute fino a scadenza a 198,5 mln di euro (+27%) mentre si attestano a 504 mln di euro le attivita finanziarie per la negoziazione (-4,2%). I dati di Banca Etruria Il Conto Economico riclassificato. I risultati registrati dalla Capogruppo alla fine del trimestre si confermano tutti positivi ed in crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il margine d’interesse è pari a 168 mln di euro con un incremento di 16,2 mln di euro rispetto allo scorso anno (+10,7%) e registra una crescita del +21,5% trimestre su trimestre. Significativo il contributo dato dal margine da clientela che si porta a 159 mln di euro (+18,6%). Negativo lo sviluppo del margine da banche (-8,9 mln di euro) mentre il margine da titoli è rimasto pressoché invariato a 19,1 mln di euro (+1,1%). Migliorano le commissioni nette a 78,6 mln di euro (+3,5%) e il margine d’intermediazione che raggiunge i 260,4 mln di euro con un progresso di 21,2 mln sul 2005 (+8,9%), relativo a un differenziale positivo Iv trimestre 2005 su Iv trimestre 2006 di 13,5 mln di euro (+26,2%). Le rettifiche realizzate a fronte del portafoglio crediti si portano a 25,7 mln di euro contro i 38 mln del 2005. Il risultato netto della gestione finanziaria cresce a 234,7 mln di euro (+16,7%). Il rapporto Cost/income scende a 64,5% dal 66,2% del 2005 a fronte di costi operativi netti che raggiungono i 179 mln di euro (+10,5%) dovuti all’aumento dei costi per il personale (+8,4 mln di euro) e delle altre spese amministrative (+3,1 mln di euro) legati entrambi allo sviluppo della rete distributiva. L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte è pari a 65,8 mln di euro contro i 39,2 mln di euro del 2005, mentre l’utile di esercizio in formazione al 31 dicembre 2006 raggiunge i 44,1 mln di euro (+20,9 mln di euro). Lo Stato Patrimoniale I crediti alla clientela raggiungono i 5. 233,7 mln di euro (+12,3%) sostenuti principalmente dalla componente a medio lungo termine in coerenza con le tendenze di mercato che registrano una domanda costantemente elevata di mutui. Il perseguimento degli obiettivi di Piano Industriale in tema di costante miglioramento della qualità degli attivi è alla base dell’operazione perfezionata nel trimestre che ha visto la cessione di crediti “non performing” a Deutsche Bank Ag London per un valore al netto degli effetti di attualizzazione (Ias) pari a 42,1 mln di euro. L’indice di copertura alla fine del 2006 è pari a 60,2% contro il 59,9% del 2005. La raccolta diretta supera i 5. 000 mln di euro (+6,2%) grazie allo sviluppo degli strumenti di raccolta a medio lungo termine, principalmente emissioni obbligazionarie, che rispetto al 2005 hanno registrato un incremento di 302,6 mln di euro. La raccolta in obbligazioni oltre ad incontrare il favore della clientela realizza il positivo allineamento delle scadenze di impiego e di raccolta e la stabilizzazione delle fonti di finanziamento. Alla luce di queste considerazioni Banca Etruria ha proceduto all’emissione di due prestiti obbligazionari subordinati di 100 mln e 52 mln di euro, il primo collocato presso istituzionali mentre il secondo su clientela retail. Entrambe le operazioni realizzano gli obiettivi di rafforzamento patrimoniale alla luce della dinamica di crescita degli impieghi prevista dal Piano Industriale. Il portafoglio titoli di proprietà si porta a 608,5 mln di euro (+3%) grazie all’incremento delle attività finanziarie disponibili per la vendita a 68,4 mln di euro ( +40,9 mln) insieme alle attività finanziarie fino a scadenza a 85,1 mln di euro (+41,7%). Il patrimonio contabile al netto dell’utile di periodo è pari a 453,3 mln di euro contro i 440 mln del 2005 (+3,0%). Nel trimestre Banca Etruria ha reso operativi due nuovi sportelli con l’apertura dell’agenzia di Perugia, che porta a 5 le dipendenze attive nel capoluogo umbro, e della filiale di Casalecchio di Reno, Bologna. Il numero complessivo delle filiali della Banca raggiunge così le 174 unità. .  
   
   
BANCA FINNAT TRIMESTRALE A DICEMBRE 2006: L’UTILE NETTO CONSOLIDATO SI ATTESTA A 12,8 MILIONI DI EURO.  
 
Roma, 15 febbraio 2006 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Finnat Euramerica S. P. A. , società quotata al segmento Star della Borsa Italiana, ha esaminato ed approvato la situazione trimestrale consolidata al 31 dicembre 2006. Il quarto trimestre, nonché l’intero esercizio 2006, appaiono contrassegnati, rispetto ai corrispondenti periodi precedenti, da minori commissioni di performance non ricorrenti -rispettivamente 7,5 milioni di euro (nel trimestre) e 26 milioni di euro (per l’intero esercizio 2006)- conseguite dalla controllata Investire Immobiliare S. G. R. Conseguentemente, le commissioni nette consolidate del Gruppo nel corso del quarto trimestre ammontano a 6,7 milioni di euro contro i 14,3 milioni del corrispondente periodo precedente (-53,4%); ove non si tenga conto di dette commissioni, la riduzione risulterebbe pari al 2,20%. Anche per il margine di intermediazione la riduzione, in termini assoluti del 31% nel trimestre, risulterebbe soltanto del 2,45% senza tener conto delle commissioni di performance e della plusvalenza di 2,9 milioni di euro conseguita con il conferimento, in sede di Opa, di un quarto della partecipazione detenuta in Banca Fideuram (la residua consistenza della partecipazione, pari a 3 milioni di azioni, è stata conferita nell’esercizio 2007 in sede di Opa residuale, con la realizzazione di un plusvalenza lorda di 8,8 milioni di euro). L’utile netto consolidato, per il quarto trimestre 2006, si attesta a 980 mila euro dai 5,10 milioni del precedente periodo di confronto. Per l’intero esercizio 2006 si evidenzia: una contrazione del 40% delle commissioni nette determinata, come in precedenza illustrato, da minori commissioni di performance conseguite dalla S. G. R. Investire Immobiliare (al netto di tali commissioni il dato registrerebbe, invece, un incremento del 16,30%); una diminuzione del 32% del margine di intermediazione (anche in questo caso il margine registrerebbe un aumento del 15% se valutato al netto delle commissioni di performance); un utile netto consolidato di 12,8 milioni di Euro contro un risultato per il 2005 pari a 23,5 milioni di Euro Il Patrimonio Netto del Gruppo Banca Finnat si porta a 146 milioni di euro dai 139 milioni del 2005, con un un incremento del 4,75% . Il Roe si attesta all’8,8% dal 16,90% del precedente esercizio. Le masse amministrate totali (comprensive della Sicav per la quale la Società del Gruppo New Millennium svolge attività di Advisory), raggiungono, al 31. 12. 2006, i 9 miliardi di euro, con una progressione del 12,6% rispetto a fine 2005. Di rilievo, gli aumenti del 18% per i portafogli in gestione patrimoniale e la crescita del 27% per le masse in amministrazione fiduciaria. .  
   
   
DEUTSCHE BANK QUOTA I PROPRI ETF (DB X-TRACKERS) IN ITALIA L´ITALIA, DOPO LA GERMANIA, È IL SECONDO MERCATO DOVE LA BANCA TEDESCA LANCERÀ GLI ETF  
 
Milano, 15 Febbraio 2007 - Deutsche Bank ha annunciato ieri il lancio di sette db x-trackers Exchange Traded Funds (Etf) in Italia. Gli Etf sono collegati agli indici S&p/mib, Smi, Dj Euro Stoxx50, Msci Usa, Msci Japan, Msci Europe e Msci World. "Oggi quotiamo in Italia Etf sui principali indici nazionali e regionali. Questo è un passo fondamentale nella nostra strategia, che ha come obiettivo diventare protagonisti nel mercato degli Etf in Europa", afferma Garth Ritchie, Head di Global Markets Equity per l´Europa di Deutsche Bank. L´etf db x-trackers su S&p/mib sarà il secondo Etf sull´indice più rappresentativo del mercato italiano ad essere quotato presso Borsa Italiana. L´etf ha una commissione complessiva annuale dello 0,30% ed offre quindi l´esposizione all´indice di riferimento italiano ai costi più competitivi del mercato. Gli Etf sono negoziati nelle principali borse come normali titoli azionari, ma sono fondi d´investimento a gestione passiva che replicano con precisione indici ben conosciuti dal grande pubblico. Dato che non richiedono una gestione attiva possono essere offerti con commissioni molto competitive. Nel 2006 la maggioranza dei nuovi flussi è stata investita negli Etf, dimostrandone attrattività ed efficienza sul piano dei costi e della trasparenza. Gli Etf sono stati introdotti per la prima volta negli Stati Uniti nel 1993, poi in Europa nel 2000. Alcuni dati a dicembre 2006: il numero di Etf quotati nel mondo è pari a 769, con oltre 445 miliardi di attivi amministrati; l´attivo degli Etf azionari è aumentato del 18% nel solo 2006; in Europa la massa in gestione nei fondi Etf è cresciuta del 19%, e ha raggiunto 67,9 miliardi di Euro. Le previsioni concordano nell´affermare che nel 2011 gli attivi amministrati dagli Etf supereranno i 1. 100 miliardi di Euro. "Stiamo cercando di stimolare la domanda sugli investimenti a gestione passiva in Europa, sia degli investitori privati sia di quelli istituzionali, ed abbiamo portato avanti l´iniziativa di lancio degli Etf db x-trackers in questa ottica. Vogliamo offrire una gamma di prodotti attraente, che comprenda indici nazionali e regionali, supportata da un market making di qualità. L´esperienza degli Stati Uniti ci ha mostrato che gli Etf sono molto apprezzati anche dagli investitori privati che curano da soli i propri investimenti e Deutsche Bank ha una considerevole esperienza in questi segmenti" afferma inoltre Ritchie. Gli Etf db x-trackers sono stati lanciati in Germania lo scorso gennaio e saranno presto offerti sugli altri maggiori mercati europei. Nel corso del 2007, Deutsche Bank espanderà la gamma degli Etf db x-trackers per offrire altri indici azionari ma anche altre tipologie di sottostanti, garantendo così un´innovazione costante.
Panoramica dei db x-trackers
Fondo db x-tracker su Total Expense Ratio Valuta del Fondo Multiplo Isin Exchange Symbol
S&p/mib Index Etf 0,30% Eur 0,001 Luo274212538 Xmib
Smi Etf 0,30% Chf 0,01 Luo274221281 Xsmi
Dj Euro Stoxx50 Etf 0,15% Eur 0,01 Luo274211217 Xesx
Msci Usa Trn Index Etf 0,30% Usd 0,01 Luo274210672 Xmus
Msci Japan Trn Index Etf 0,50% Usd 0,01 Luo274209740 Xmjp
Msci Europe Trn Index Etf 0,30% Usd 0,01 Luo274209237 Xmeu
Msci World Trn Index Etf 0,50% Usd 0,01 Luo274208692 Xmwo
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APULIA PRONTOPRESTITO: DIMISSIONI DI UN AMMINISTRATORE  
 
San Severo (Fg), 14 febbraio 2007 - Apulia comunica che ieri il Dr. Adriano Salvemini ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di amministratore non esecutivo di Apulia prontoprestito. Il Dr. Adriano Salvemini era altresì membro del Consiglio di Amministrazione della controllante bancApulia, in qualità di Vice Presidente, e componente del Comitato Esecutivo, nonché Vice Presidente della Apulia Service spa, società controllata da bancApulia. Il Dr. Adriano Salvemini, ad oggi, non detiene partecipazioni in Apulia prontoprestito. .  
   
   
CATTOLICA ASSICURAZIONI: OTTIMIZZAZIONE DELL’ARCHITETTURA INDUSTRIALE PRESENTAZIONE DEL PIANO STRATEGICO 2007-2010  
 
Verona, 15 febbraio 2007 - In coerenza con le iniziative di ottimizzazione dell’architettura industriale e al fine di garantire una maggiore flessibilità della struttura del Gruppo, il Consiglio di Amministrazione di Cattolica Assicurazioni ha deliberato di procedere all’acquisizione, da parte della Capogruppo, del 100% del capitale sociale di Persona Life da Duomo Uni One Assicurazioni, società controllata al 99,99% da Cattolica Assicurazioni, per un corrispettivo pari a 45 milioni di euro, determinato sulla base di una perizia asseverata e mediante gli usuali metodi valutativi applicabili alla fattispecie. Persona Life, il cui valore contabile nel bilancio della cedente è pari a 44,6 milioni, al 30 settembre 2006 ha raccolto premi lordi per 51,5 milioni ed il patrimonio netto ammontava a 41,4 milioni. L’acquisizione è subordinata all’assenso da parte dell’Isvap. I compensi degli organi amministrativi delle società interessate dall’operazione non saranno modificati a seguito del perfezionamento dell’operazione stessa. .  
   
   
INDESIT COMPANY APPROVA I RISULTATI DEL QUARTO TRIMESTRE ED ESAMINA I RISULTATI DELL’INTERO ESERCIZIO 2006. NEL IV TRIMESTRE FATTURATO A 914 MILIONI (+8,6% RISPETTO AL QUARTO TRIMESTRE 2005) FATTURATO 2006 A 3.249 MILIONI (+6% RISPETTO AL 2005)  
 
Milano, 15 febbraio 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Indesit Company, presieduto da Vittorio Merloni, si è riunito ier a Milano per approvare i risultati consolidati del Gruppo nel quarto trimestre e esaminare il preconsuntivo dell’intero esercizio 2006. Negli ultimi tre mesi 2006 il fatturato è stato di 914 milioni di Euro, in crescita dell’8,6% rispetto al quarto trimestre 2005. Il fatturato 2006 è di 3. 249 milioni di Euro, in crescita del 6% rispetto al 2005. L’utile netto 2006 del Gruppo chiude a 76 milioni di Euro in aumento del 51%. Anche l’indebitamento finanziario netto migliora significativamente scendendo a 424 milioni di Euro (517 nel 2005), grazie anche a una riduzione del 48% del capitale circolante netto 2006 sceso a 40 milioni di Euro (78 milioni di Euro nel 2005). Gli oneri non ricorrenti nel 2006 ammontano a 39 milioni di Euro (36 milioni di Euro nel 2005). “I risultati molto positivi del 2006 premiano un lavoro complessivo di squadra che consolida la nostra leadership europea – ha dichiarato il presidente Vittorio Merloni – Sono soddisfatto degli obiettivi raggiunti e guardiamo con fiducia al futuro”. “Il quarto trimestre conferma l’ottimo andamento di tutto il 2006 e giunge a coronamento di una serie di trimestri positivi e in linea con il piano aziendale a tre anni – ha spiegato Marco Milani, amministratore delegato di Indesit Company – Nel corso di tutto l’anno abbiamo investito importanti risorse in ricerca, per avere prodotti tecnologicamente sempre più avanzati e di qualità ancora superiore. I nostri prodotti hanno ottenuto importanti premi internazionali che ne riconoscono la qualità e l’attenzione nei confronti dell’ambiente. Grazie al lavoro di tutto il team, Indesit Company ha consolidato la propria leadership sui mercati in cui è presente, aumentando la propria quota di mercato”. I risultati del quarto trimestre 2006 (tra parentesi i dati del quarto trimestre 2005)* Il fatturato è di 914 milioni di Euro (+8,6%, 842 milioni). L’ebitda* prima degli oneri non ricorrenti è di 111 milioni di Euro (+ 20,7%, 92 milioni). L’incidenza sul fatturato è 12,1% (10. 9%). L’ebitda è di 99 milioni di Euro (+ 29,1%, 77 milioni di Euro). L’incidenza sul fatturato è del 10,8% (9,1%). L’ebit* prima degli oneri non ricorrenti è di 74 milioni di Euro (+32,8%, 56 milioni). L’incidenza sul fatturato è dell’8,1% (6,6%). L’ebit è di 62 milioni di Euro (+53,1%, 41 milioni). L’incidenza sul fatturato è del 6,8% (4,8%). L’utile netto del Gruppo è pari a 34 milioni di Euro (+56,4%, 22 milioni). Principali risultati preliminari del 2006 (tra parentesi i dati del 2005) Il fatturato, al 31 dicembre 2006, è di 3. 249 milioni di Euro (+6,0%, 3. 064 milioni). L’ebitda prima degli oneri non ricorrenti è pari a 342 milioni di Euro (+14,1%, 300 milioni). L’incidenza sul fatturato è 10,5% (9,8%). L’ebitda è pari a 303 milioni di Euro (+14,9%, 264 milioni). L’incidenza sul fatturato è del 9,3% (8,6%). L’ebit prima degli oneri non ricorrenti è di 199 milioni di Euro (+25,8%, 158 milioni). L’incidenza sul fatturato è del 6,1% (5,2%). L’ebit è di 160 milioni di Euro (+31,0%, 122 milioni). L’incidenza sul fatturato è del 4,9% (4,0%). L’utile netto del Gruppo è pari a 76 milioni di Euro (+50,7%, 51 milioni) L’indebitamento finanziario netto è di 424 milioni di Euro (517 milioni di Euro). Il Cda convocato per il 22 marzo approverà il bilancio consolidato e procederà all’approvazione della proposta di bilancio d´esercizio e alla convocazione dell’Assemblea. .  
   
   
BOLZONI S.P.A.: PREVISTO UN TASSO DI CRESCITA DI CIRCA IL 17,1% NEL PERIODO 2006-2009.  
 
 Piacenza, 15 febbraio 2007 - Bolzoni S. P. A. : il business plan di Bolzoni per il periodo 2006 – 2009 prevede un tasso di crescita medio composto (Cagr) del fatturato del 17,1%, considerando nel fatturato 2006 i due mesi del gruppo Meyer. A seguito dell’integrazione della società tedesca sono attese sinergie tra 900 e 1. 100 milioni di Euro nel 2008 e tra 2. 000 e 2. 800 milioni di Euro nel 2009. Nel corso della presentazione agli analisti del business plan, la società ha stimato che, grazie al consolidamento della propria quota di mercato, all’ingresso nel mercato delle forche e allo sfruttamento delle sinergie commerciali con la neo acquisita Meyer, il tasso di crescita medio composto (Cagr) del Gruppo, considerando i dati consolidati di 2 mesi del 2006 del gruppo Meyer, sarà di circa il 17,1% nel periodo 2006-2009. Più nel dettaglio, il fatturato consolidato si dovrebbe attestare attorno a 145,4 milioni di Euro nel 2007 (+11,3% sul 2006 considerando 12 mesi del pro-forma Meyer), 157,8 milioni di Euro nel 2008 (+8,6% sul 2007) e 172 milioni di Euro nel 2009 (+9% sul 2008). Grazie alle sinergie con Meyer, che inizieranno a partire dal 2008, Bolzoni stima di chiudere il 2007 con un Ebitda margin del 12,4%, un Ebit margin del 9,2% ed un risultato ante imposte dell’8,5%. A seguito dell’integrazione di Meyer, Bolzoni stima di realizzare sinergie tra 900 e 1. 100 milioni di Euro nel 2008 e tra 2. 000 e 2. 800 milioni di Euro nel 2009. Bolzoni, società quotata al Segmento Star di Borsa Italiana, è il primo costruttore in Europa di attrezzature per carrelli elevatori e secondo a livello mondiale e sul mercato statunitense. In particolare, Bolzoni presidia, attraverso la progettazione, la produzione e la distribuzione di una vasta gamma di accessori, la nicchia delle attrezzature per carrelli elevatori e per la movimentazione industriale. Con un fatturato 2006 di circa 107 milioni di Euro (+13% rispetto al 31/12/2005), 20 società (compresa la società emittente), di cui 7 stabilimenti produttivi situati in Italia, Germania, Stati Uniti, Finlandia, Estonia, Spagna e Cina e 13 filiali commerciali, Bolzoni rappresenta un vero gruppo multinazionale con organizzazione globale presente in tutti i continenti e una delle realtà più dinamiche a livello mondiale all’interno del più vasto settore della logistica e della movimentazione merci. .  
   
   
RICERCA INDUSTRIALE E RILANCIO DELL´ECONOMIA DEL PAESE: UNA PROPOSTA PER UN´INIZIATIVA NAZIONALE PLURIENNALE SULLE NANOTECNOLOGIE. AIRI E NANOTECH.IT CHIEDONO AL GOVERNO DI VARARE UN PROGRAMMA PLURIENNALE A SOSTEGNO DEL SETTORE  
 
Milano, 15 febbraio 2007 - Airi e Nanotec. It hanno lanciato nell´ultimo anno una serie di iniziative per il sostegno dello sviluppo delle nanotecnologie in Italia. L´obiettivo di questo forte impegno è quello di sensibilizzare classe politica, opinione pubblica e mondo produttivo verso un comparto tecnologico in rapidissima evoluzione e per il quale l´apporto di una efficiente e continua attenzione per la ricerca è fondamentale. Airi e Nanotec. It a questo scopo si sono fatti promotori di una lettera aperta al Presidente del Consiglio Onorevole Prodi intitolata "Proposta per un´iniziativa nazionale per le nanotecnologie". La lettera firmata dai responsabili di una ventina tra i maggiori e prestigiosi centri ricerche di grandi aziende italiane e multinazionali non ha ancora avuto concreta risposta, ma Airi e Nanotec. It continuano ad attendere fiduciosi. Il nuovo incontro con la stampa promosso oggi vuole quindi mantenere alta l´attenzione su questo argomento che tutti i Paesi industrializzati, ma anche emergenti come Cina e India, ritengono prioritario per la loro competitività tecnologica nei sistemi di produzione e nei servizi avanzati. Negli Usa già con la presidenza Clinton si era dato un forte impulso al sostegno di una iniziativa nazionale sulle nanotecnologie destinando importanti finanziamenti pluriennali, che sono ancora in corso e si incrementano ogni anno, e sostenendo politicamente nel Paese le ragioni di questo sforzo. In Europa le nanotecnologie, anche a livello dell´Unione Europea, godono di grande attenzione. Il recente modello tedesco di una iniziativa nazionale presentato questa mattina da Elvio Mantovani, Direttore Nanotec. It, (in allegato la presentazione) ne è la prova concreta. In Italia invece non vi è ancora una iniziativa nazionale dalle stesse caratteristiche proposte con successo all´estero, fondata quindi su parametri di programmazione selettiva, continuità dello sforzo finanziario e razionalizzazione delle molte e sparse attività di ricerca. Le nanotecnologie sono importanti per l´Italia, poiché sono tecnologie abilitanti trasversali che possono incidere sulla competitività anche dei settori tradizionali del Made in Italy (tessile, arredamento, pellami), oltre che di settori di avanguardia high­tech (nanoelettronica, nanofotonica, nanomedicina). Come Airi e Nanotec. It avevano gia sottolineato nella lettera aperta inviata nello scorso settembre all´Onorevole Prodi: "Le nanotecnologie sono una delle priorità dell´ultimo Piano Nazionale di Ricerca (Pnr) ma non sono indicati obiettivi precisi né dedicati fondi ad hoc. Il "Secondo Censimento italiano delle nanotecnologie", realizzato da Airi/nanotec It, ha evidenziato che l´impegno in questo campo è piuttosto intenso: vi sono, infatti, molti gruppi di ricerca impegnati nelle nanotecnologie, in parte di dimensioni ridotte, negli istituti universitari e negli Enti di ricerca, l´attività dei quali pero´ risulta talvolta frammentaria e non inserita in un disegno organico nazionale. Accanto a questi vi è anche una significativa attività in campo industriale che coinvolge sia grandi che piccole e medie imprese, di cui alcune all´avanguardia nel loro settore. ". E´ possibile quindi una "via italiana" alle nanotecnologie, ma la mancanza di risposte concrete e precise da parte ´del sistema Italia, incluso quello politico e produttivo, fa scorrere in modo inesorabile il tempo che il nostro Paese ha ancora a disposizione per poter "saltare sul treno delle nanotecnologie". A questo proposito il Professor Renato Ugo Presidente Airi ha ricordato che "L´italia negli anni ´80 ha perso l´occasione di inserirsi in maniera autorevole nell´area delle biotecnologie e ora sta faticosamente cercando di recuperare una posizione di intrinseca debolezza, sia in termini scientifici e tecnologici, sia in termini di produzione. Ora non si può più compiere lo stesso errore nel settore delle nanotecnologie, che per l´Italia si delinea ancora più attraente, poiché per le sue grandi trasversalità permetterebbe di recuperare competitività con iniezioni di alta tecnologia nei settori tradizionali della produzione italiana, oltre che a immettere germi di iniziative produttive nei nuovi settori emergenti della nanoelettronica, nanofotonica, nanomedicina, ecc. Si tratta non di un´opzione, ma di un imperativo categorico per il Paese". .  
   
   
CINA&RUSSIA: OPPORTUNITÀ DI CONSULENZA GRATUITA  
 
Pordenone, 15 febbraio 2007 - Continuano le opportunità di consulenza gratuita per le imprese regionali interessate al progetto di penetrazione del sistema economico regionale nella Repubblica Popolare Cinese e nella Federazione Russa. Martedì 20 febbraio sarà presente in regione Patrizia Tambosso, consulente per il Progetto Cina, mentre martedì 27 febbraio gli imprenditori interessati alla Russia potranno incontrarsi con Luisella Lovecchio per approfondire tematiche e chiarire dubbi e intenzioni. Info: Ufficio Internazionalizzazione di Concentro, tel. 0434 381609. .  
   
   
UNA RICERCA DELLA TUCK SCHOOL OF BUSINESS DENUNCIA GLI OSTACOLI ALLA SCALATA DELLE DONNE AI POSTI DIRETTIVI  
 
Milano, 15 Febbraio 2007 - Un’accurata ricerca condotta da due docenti della Tuck School of Business a Dartmouth - Constance Helfat et Paul J. Wolfson – in collaborazione con Dawn Harris della Loyola University di Chicago, rivela le cause del numero ridotto di donne ai vertici direttivi delle maggiori aziende internazionali: l’assenza sarebbe dovuta alla debole rappresentanza femminile già nella fascia manageriale delle prime linee. Secondo lo studio, pressochè la metà delle grandi aziende americane non ha alcuna donna nei principali posti ai vertici direttivi. I ricercatori hanno preso in esame i più alti scalini gerarchici di un migliaio delle maggiori società basate negli Stati Uniti (ivi incluse molte multinazionali) per valutare il numero di donne che potrebbero potenzialmente raggiungere i vertici delle società. Dietro la rivelazione della completa assenza di donne dirigenti nel 48% delle maggiori aziende americane, lo studio ha trovato che esse non sono che una presenza prettamente simbolica nel resto delle altre aziende: solo il 7,2% ha più di due donne nelle alte cariche, e un mero 2,6% ne ha più di tre. Sulle basi della ricerca, gli autori stimano che la proporzione di donne Ceo crescerà nel livello attuale all’incirca solo fra l’1,7% e il 4,9% entro il 2010 e del 6,2% entro il 2016. I ricercatori di Tuck sottolineano che, anche se il 6,2% è più del triplo della percentuale attuale, questo non deve apparire troppo impressionante, se si considera che nel 2016 saranno trascorsi quasi 40 anni dall’ingresso delle donne nelle file dei management aziendali. Il numero delle donne in ruoli dirigenziali varia visibilmente a seconda del settore d’attività. Alcune cifre sono prevedibili: presenza molto debole nel settore del trasporto su strada (3,8%); la percentuale è leggermente più elevata nell’industra cosmetica(13,4). Le sorprese positive arrivano dal settore informatico (13. 4%) e dalle spedizioni (15. 7%), mentre, all’opposto, è la rappresentanza nel settore della produzione del mobile (4. 2%). I risultati, supportano l’impressione diffusa che le donne sono sottorappresentate nelle posizioni finanziarie, ma, contrariamente all’opinione comune, sono molto presenti nella contabilità, nelle professioni legali e si stanno facendo largo nei posti di strategia ed information technology. .  
   
   
“LAVORO &SVILUPPO”: DA FIUMICINO GLI OBIETTIVI PER IL 2007  
 
Roma, 15 febbraio 2007 - A conclusione di un intenso anno di attività, per Italia Lavoro è stato il momento di fare il punto della situazione sul progetto Lavoro&sviluppo. Dal 13 al 15 dicembre, a Fiumicino presso l’Hotel Marriott, si è tenuto infatti un meeting di riflessione ed analisi delle prospettive future, che ha visto partecipi operatori, tutor e responsabili territoriali di Lavoro&sviluppo. Dopo l’ottima riuscita del convegno “Lavorare per lo Sviluppo” tenutosi lo scorso 28 novembre a Roma, che ha rappresentato il primo bilancio del Progetto, l’incontro di Fiumicino ha consentito di analizzare le prospettive future e di tracciare nuove linee d’azione per il 2007; è stato un momento di approfondimento per gli addetti ai lavori sui temi e le attività affrontati da Lavoro&sviluppo, finalizzato ad individuare strategie sempre più valide ed efficaci. Partiamo da risultati veramente incoraggianti: 623 le imprese che hanno aderito al Progetto, 2. 350 i tirocini attivati, 1. 123 dei quali si sono già conclusi. Degli 876 percorsi di tirocinio conclusi in Area Obiettivo 1, 750 si sono trasformati in un’offerta di lavoro, per una percentuale pari all’87,1%. Per il futuro si dovrà lavorare sempre meglio sulla mobilità nazionale ed internazionale, promuovendola quale strumento di acquisizione di competenze e comunicandone in modo efficace i vantaggi e le finalità. Sarà necessario stringere una fitta rete di collaborazioni con tutti gli attori sociali del territorio, in primo luogo con le Università: Cagliari, Catania, Palermo, Reggio Calabria e Potenza, questi sono gli Atenei che si intende coinvolgere. Punto nodale saranno le attività di comunicazione che supporteranno in modo costante il Progetto e sapranno raccontare all’esterno le opportunità che Lavoro&sviluppo offre e i servizi erogati, i risultati del monitoraggio, i problemi risolti e le soluzioni adottate nell’ambito del progetto. Tra i contributi più interessanti emersi nel meeting di Fiumicino, sicuramente da evidenziare le relazioni della Ismeri Europa e della Isfol. La Ismeri, un Istituto di ricerca interdisciplinare operante a livello internazionale, ha realizzato indagini dirette su Lavoro&sviluppo, completate da studi di caso e analisi desk, che hanno individuato un altissimo livello di soddisfazione dei tirocinanti e delle imprese. La Isfol, Istituto per la Formazione Professionale dei Lavoratori, ha realizzato un’indagine di tipo qualitativo, analizzando le figure professionali create da Lavoro&sviluppo e gli strumenti a disposizione del progetto. Da quanto emerso, il progetto Lavoro&sviluppo sembra essere diventato un modello organizzativo da imitare, che potrà essere studiato e preso ad esempio da altri, sia per i risultati concreti ottenuti che per l’eccellenza delle metodologie operative che utilizza. Il Convegno di Fiumicino ha soprattutto voluto dar voce ai responsabili di progetto e ai produttori, (nuova figura professionale introdotta proprio da Lavoro&sviluppo, che si occupa di promuovere e seguire il progetto a livello locale) consentendo loro di presentare in modo ampio le loro opinioni e proposte. Il Responsabile di Lavoro&sviluppo, Giovanni Chiabrera, ha espresso il suo punto di vista sulle prospettive operative del 2007, evidenziando un concetto-chiave: puntare sulla qualità. Al primo posto tra gli obiettivi di Lavoro&sviluppo per il 2007 c’è il desiderio di ampliare il proprio raggio d’azione, far conoscere il progetto ad un numero di aziende sempre maggiore e sperimentare nuove forme di tirocinio più efficienti e adeguate alle esigenze delle imprese, che allo stesso tempo rappresentino per i giovani laureati un’occasione di inserimento sempre più rispondente alle aspettative. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al numero verde presso il Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale 800. 196. 196 o visitare il sito Internet http://lavoroesviluppo. Welfare. Gov. It. .  
   
   
SYNESIS JOB PARTY: CERCARE LAVORO IN MODO INFORMALE GLI ORGANIZZATORI DI SYNESIS FORUM PROPONGONO PER IL 2007 UNA NUOVA SERIE DI EVENTI PER IL RECRUITING IN MOLTE CITTÀ ITALIANE  
 
 Milano, 15 febbraio 2007 – Jeia, società che da 15 anni organizza Synesis Forum, presenta i Synesis Job Party una serie di eventi destinati agli studenti che cercano lavoro, ai neolaureati e agli young professional, che si svolgeranno in alcune delle principali città italiane nel corso del 2007 e che hanno lo scopo di far incontrare i giovani e i responsabili del personale di importanti aziende, in modo informale ma al tempo stesso utile e professionale. I Synesis Job Party sono eventi innovativi che si svolgono in locali pubblici in orario preserale e serale per consentire anche a coloro che già abbiano un impiego (young professional) di poter partecipare e candidarsi per nuove posizioni. Sono riservati a un numero limitato di importanti aziende (al massimo dieci) e aperti a tutti i candidati che però, per poter ottenere il massimo risultato da questa opportunità, sono invitati a iscriversi preventivamente, in modo gratuito e semplice, utilizzando il sito Internet www. Synesisforum. It, fissando in anticipo colloqui con i manager presenti alla serata. Una campagna di comunicazione molto intensa sul territorio offre, inoltre, ai recruiter la possibilità di agire su di un pubblico selezionato di candidati ad alto potenziale. I Job Party nascono dall’esperienza maturata da Jeia a livello nazionale e internazionale e ripetono un format che già tanto successo ha avuto negli ultimi anni negli Stati Uniti e nei Paesi anglosassoni. I Synesis Job Party saranno organizzati da Jeia sia in Italia – Torino, Napoli, Pisa, Padova, Bologna, Roma, Milano e Catania, sia all’estero, grazie alla partnership tra Jeia e l’European Career Forum Alliance, in occasione dei principali career day a Barcellona, Parigi e Monaco. La vocazione internazionale dei Synesis Job Party testimonia ancora una volta la corretta individuazione di Jeia quale primo operatore italiano ad offrire servizi di recruiting anche all’estero. Il primo Synesis Job Party dell’anno si svolgerà il prossimo 21 febbraio a Torino e sono attesi oltre duecento candidati presso il locale Happy Hour in Via dei mercanti 19, a partire dalle ore 19. 00. “I Job Party - ha spiegato Paolo Beretta, Responsabile Relazioni esterne di Jeia – arricchiscono l’offerta dei nostri servizi di employer branding dedicati alle aziende che cercano giovani e ai candidati che ad esse si propongono”. .  
   
   
FIDIA SPA TRIMESTRALE AL 31 DICEMBRE 2006 FATTURATO CONSOLIDATO DI 13 MILIONI DI EURO (+6%), EBITDA DI 1 MILIONE DI EURO (+22% ) UTILE NETTO DI 476 MILA EURO RISPETTO ALL’UTILE DI 1 MILIONE DI EURO DEL QUARTO TRIMESTRE 2005  
 
 Torino, 15 febbraio 2007– Fidia Spa, Gruppo attivo nella tecnologia del controllo numerico e dei sistemi integrati per il calcolo, la scansione e la fresatura di forme complesse, quotato sul segmento Star (Mtax) di Borsa Italiana, ha approvato in data odierna i dati relativi al quarto trimestre 2006, redatti secondo le disposizioni previste dai principi contabili internazionali (Ias/ifrs). Il fatturato consolidato del quarto trimestre ha registrato un incremento del 6% rispetto al corrispondente periodo del 2005, passando da 12,3 milioni euro a 13 milioni di euro. L’incremento nei dodici mesi è stato del 12%, passando da 35,1 milioni di euro a 39,3 milioni di euro, in linea con gli obiettivi dichiarati. L’aumento dei ricavi è stato generato sia dal buon andamento della linea Sistemi di fresatura ad alta velocità (+10,5%), ma in particolare dall’ottima performance della linea Controlli numerici e software che evidenzia un incremento dei ricavi rispetto all’esercizio precedente (+15,7%), contribuendo così in modo considerevole alla crescita complessiva dei ricavi del Gruppo. Analizzando il fatturato a livello geografico, la linea Controlli numerici e software registra un buon andamento nel mercato domestico ed europeo (+26%) dove cresce soprattutto il mercato tedesco (+1,5 milioni di euro rispetto al 2005), mentre per quanto riguarda la linea Sistemi di fresatura ad alta velocità è la Cina ad occupare la posizione predominante (+3,8 milioni euro rispetto al 2005) seguita dal mercato dell’est Europa e dal mercato inglese dove è stato installato un impianto per oltre 2 milioni di euro nel settore aeronautico. Il mercato statunitense, in calo a livello di ricavi, risulta in forte ripresa in termini di acquisizioni ordini. Nell’anno il valore della produzione ammonta a 42,2 milioni di euro contro i 34,9 milioni di euro del 2005 (+21%). Incremento dovuto, oltre che all’incremento dei ricavi, al diverso andamento delle scorte di prodotti finiti e lavori in corso (riduzione per 1,2 milioni di euro nel 2005 e aumento di 1,6 milioni di euro nel 2006), variazione che testimonia un livello di attività produttiva decisamente superiore al 2005. Il valore aggiunto del trimestre è di 4,8 milioni di euro, in crescita del 11% rispetto al trimestre a confronto (4,4 milioni di euro). Il valore aggiunto dell’esercizio 2006, pari a 15,7 milioni di euro, segna un incremento del 25% rispetto ai 12,6 milioni di euro dell’esercizio 2005. Il quarto trimestre 2006 si è chiuso con un Ebitda positivo di 1,1 milioni di euro, in aumento del 22% rispetto al corrispondente periodo del 2005 (891 mila euro). Nell’anno L’ebitda è positivo per 1,6 milioni di euro contro un Ebitda negativo per 1,1 milioni di euro al 31 dicembre 2005. L’ebit del trimestre è positivo per 835 mila euro, in crescita del 48% rispetto all’analogo dato 2005 (565 mila euro). Al 31 dicembre 2006 l’Ebit torna positivo per 674 mila euro, contro l’Ebit 2005 negativo per 2,1 milioni di euro. Nel quarto trimestre il gruppo registra un utile netto di 476 mila euro, contro 1 milione di euro del trimestre a confronto, anche a causa di un aumento del carico fiscale del periodo. Il Gruppo Fidia chiude l’esercizio 2006 con una perdita di 991 mila euro, notevolmente ridotta rispetto alla perdita di 2,7 milioni di euro registrata al 31 dicembre 2005. La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2006 è negativa per 6,4 milioni di euro. La Capogruppo chiude il 2006 con un fatturato di 30,4 milioni di euro rispetto ai 24 milioni di euro del 2005. L’ebit riduce la perdita passando da -3,8 milioni di euro al 31 dicembre 2005 a -983 mila euro al 31 dicembre 2006. Il risultato netto del periodo è pari a -1,8 milioni di euro rispetto alla perdita 2005 di 4 milioni di euro. La ripresa economica in atto su quasi tutti i mercati e gli accordi conclusi dal Gruppo con importanti realtà cinesi, di cui l’ultimo con la società Push Group risale a pochi giorni fa, consentono al Gruppo Fidia di valutare con positività le prospettive per il 2007, per il quale si prevede un sensibile incremento dei ricavi e conseguentemente dei risultati. .  
   
   
ELICA SPA TRIMESTRALE AL 31 DICEMBRE 2006 RICAVI: € 407,4 MILIONI +16,2% SULLO STESSO PERIODO DEL 2005  
 
Fabriano, 15 gennaio 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Elica S. P. A. , capofila di un Gruppo produttore di cappe aspiranti da cucina, ha approvato la relazione trimestrale al 31 dicembre 2006, redatta secondo i principi contabili internazionali Ifrs. Nell´anno 2006 i ricavi consolidati sono stati pari a 407,4 milioni di euro, in crescita del 16,2% rispetto all´anno 2005. I ricavi provengono per 1´81% dal business cappe aspiranti per cucina e per il 19% dal business motori. Alla crescita organica dei ricavi, pari al 4,1%, si è accompagnato il consolidamento del ramo cappe e motori di Turbo Air S. P. A. , che è entrata a far parte del Gruppo a febbraio 2006, apportando oltre 42,0 milioni di euro ai ricavi consolidati. Nell´area cappe, positivi sono stati i risultati delle cappe appartenenti alla fascia alta di mercato. Infatti, per Elica Collection i ricavi sono aumentati dai 5,5 milioni di Euro dell´anno 2005 ai 10,2 milioni di euro dell´anno 2006. Per le cappe decorative, i ricavi sono aumentati dai 98,1 milioni di euro del 2005 ai 116,5 milioni di euro dell´anno 2006. Nell´area motori, i ricavi dei sistemi per riscaldamento sono aumentati dai circa 30 milioni di euro del 2005 agli oltre 31 milioni di euro dell´anno 2006. La crescita dei ricavi è stata particolarmente sostenuta in America, area strategica per il Gruppo, dove i ricavi sono aumentati dai 20,8 milioni di Euro del 2005 ai 36,6 milioni di Euro dell´anno 2006. Il margine operativo lordo prima degli elementi non ricorrenti (Ebitda) è pari a 44,1 milioni di euro, in aumento del 14,9% rispetto ai 38,3 milioni di euro dell´anno 2005. Il risultato operativo netto prima degli elementi non ricorrenti (Ebit) è pari a 27,9 milioni di euro in crescita del 20,1% rispetto ai 23,3 milioni del corrispondente periodo dell´anno precedente. Nel corso dell´esercizio 2006, il Gruppo ha sostenuto oneri e proventi non ricorrenti per un ammontare complessivo netto di 4,4 milioni di euro (circa l´1% dei ricavi). Questi oneri si riferiscono per circa 1,8 milioni di Euro ai costi di start-up delle attività operative nel continente americano; una componente pari a circa 0,4 milioni di Euro è dovuta ai maggiori costi sostenuti per lo sviluppo della vendita di cappe a marchi propri; un ammontare pari a 0,24 milioni di Euro è conseguente all´applicazione dello Ifrs n. 3 relativo alla business combination Turbo Air; circa 1 milione di Euro è dovuta ai costi di mobilità e di ristrutturazione, di cui circa la metà per la riorganizzazione di Turbo Air. Sono stati inoltre iscritti oneri per un ammontare pari a 0,44 milioni di Euro in seguito alle rettifiche apportate alle plusvalenze contabilizzate nei trimestri precedenti per la cessione di immobili non strategici. Infine, sono stati contabilizzati oneri per un ammontare pari a 0,5 milioni di euro relativi al business plastica di Turbo Air, ceduto a fine dicembre 2006. Al netto degli elementi non ricorrenti, 1´Ebitda annuo è pari a 39,7 milioni di euro, in aumento di circa 1´1,4% rispetto all´esercizio precedente. Il risultato operativo netto dell´esercizio 2006 ammonta a 23,5 milioni di euro, in leggera flessione rispetto al precedente periodo che aveva fatto registrare un utile operativo di 24 milioni di euro. Come già evidenziato il risultato operativo è stato significativamente influenzato dagli oneri non ricorrenti, legati principalmente agli investimenti nelle attività di start-up relative allo sviluppo internazionale del Gruppo e all´integrazione di Turbo Air, consolidata dal 1 febbraio 2006. Il risultato netto rettificato degli elementi non ricorrenti è stato pari a 10,8 milioni di Euro, in crescita del 2,9% rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente. Il risultato netto complessivo d´esercizio è passato dai 10,5 milioni di euro dell´anno 2005 agli 8,1 milioni di euro dell´anno 2006. La Posizione finanziaria netta risulta negativa per 2,1 milioni di euro, in miglioramento rispetto al 31 dicembre 2005, quando era negativa per 28,5 milioni di euro. .  
   
   
MILANO: INDAGINE SUL SETTORE IMMOBILIARE NELLA PROVINCIA  
 
Milano, 15 febbraio 2007 - Sono oltre 15 milioni i metri quadri realizzati nel comune di Milano in un anno, il 24% è destinato a fini abitativi, tra nuovi appartamenti, sottotetti e ampliamenti. Considerando una superficie media di un appartamento a Milano (70 mq), i 63 mila i metri quadri dedicati a sottotetti danno vita a 9 mila “appartamenti mansardati”, pari cioè al 17% del totale del nuovo residenziale. La quota principale dei nuovi metri quadri realizzati (pari al 50% del totale) è stato comunque destinato a servizi ai cittadini, come parchi, biblioteche, asili nido o parcheggi. Importante anche la quota dedicata ai negozi e attività di servizi pari al 14% del totale realizzato. Forte anche l’intervento sulle strutture esistenti: l’11% dei nuovi lavori va in ristrutturazioni. Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati delle ricerca della Camera di Commercio di Milano attraverso Certet-università Commerciale L. Bocconi. E ieri, in Camera di Commercio, si è tenuto un convegno sul tema “Legge finanziaria, Decreto Bersani e la nuova normativa fiscale: l´impatto sul mercato immobiliare”, promosso da Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, dall’Is. I. Vi. E dalla Fiabci. “Il settore dell’immobile – ha dichiarato Antonio Pastore, presidente di Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano – si conferma non solo un elemento strategico nello sviluppo urbano e nella qualità della vita cittadina, ma anche un importante volano di crescita economica. Un comparto che dà impulso, grazie alle interdipendenze fra imprese, anche a attività tra le quali il manifatturiero, il commercio e le imprese ricettizie e della ristorazione. Anche da questo punto di vista Milano si trova al centro di una rete che diffonde sviluppo ben oltre le mura cittadine”. .  
   
   
RENDITE CATASTALI: AGGIORNAMENTO AL VIA A ROMA LOTTA ALL’EVASIONE ICI, NEL 2006 RECUPERATI OLTRE 50 MLN €. IN PARTENZA 150.000 AVVISI BONARI PER L’AUTOREGOLARIZZAZIONE DEGLI IMMOBILI DEL CENTRO STORICO  
 
 Roma, 15 febbraio 2007 – Lotta all’evasione Ici, collaborazione con l’Agenzia del Territorio per incrociare i dati degli immobili siti nel territorio di Roma e aggiornare la banca dati del Catasto, avvio della revisione delle rendite catastali, incentivi per i cittadini che aprono la pratica per l’autoregolarizzazione del valore catastale della propria casa. Sono questi i principali strumenti che l’Amministrazione comunale ha scelto di utilizzare per raggiungere entro i prossimi anni il duplice obiettivo di colpire gli evasori, e assegnare agli immobili della capitale una rendita catastale aggiornata, commisurata alle loro reali caratteristiche e al loro valore, e pertanto equa. Secondo le stime previsionali dell’Amministrazione, il recupero dell’evasione e elusione Ici garantirà per il 2006 entrate del valore di circa 50 mln €, una cifra allineata con quelle degli anni precedenti, rispetto al gettito complessivo di circa 900 mln €. A regime la revisione delle rendite garantirà al bilancio comunale entrate certe e tali da consentire ulteriori abbattimenti dell’aliquota Ici sulla prima casa, oltre la riduzione dal 4,9 al 4,6 per mille già deliberata per quest’anno dal Consiglio Comunale. L’operazione è già partita, con i primi invii degli avvisi bonari che tra febbraio e luglio arriveranno ai proprietari di immobili case interessate dall’operazione di revisione degli estimi: in questa fase l’invito a verificare e regolarizzare la congruità del classamento catastale di immobili non dichiarati al catasto, o di fatto non più coerenti con i valori catastali originari a seguito di variazioni edilizie o cambi d’uso realizzati nel tempo, riguarda 150. 000 posizioni immobiliari, principalmente site nel centro storico. “L’obiettivo del Comune è di offrire ai proprietari di immobili interessati da questo programma una strada semplice, veloce e poco costosa per aggiornare il classamento catastale – commenta l’assessore alle politiche economiche, finanziarie e di bilancio, Marco Causi – che noi percorriamo con l’intenzione di perequare i valori catastali che maggiormente si discostano dalla realtà e di cancellare così le principali ingiustizie prodotte da un catasto non aggiornato”. Contestualmente, la recentissima approvazione da parte del Consiglio Comunale della delibera per la definizione agevolata dell’Ici ha aperto per tutti i proprietari di immobili siti nel territorio di Roma l’opportunità di accedere alla definizione agevolata dell’Ici: entro il 31 ottobre 2007, infatti, i proprietari di immobili non censiti o censiti con caratteristiche catastali diverse da quelle attualmente riscontrabili, potranno chiedere al Catasto la rettifica del valore catastale presentando un Docfa. Pagheranno il 50% dell’importo dovuto per l’Ici per il passato (fino al 2002), senza interessi e sanzioni. Per i nuclei familiari in condizioni economiche più disagiate sono previste ulteriori riduzioni, fino a un massimo del 90% dell’importo dovuto. E’ inoltre prevista la possibilità di rateizzare il pagamento: se la somma dovuta supera i 600 euro, l’importo si può dividere in 4 rate trimestrali, da pagare entro il 31 agosto 2008; se si superano i 2000 euro, i pagamenti possono essere ulteriormente dilazionati entro il termine conclusivo del 30 aprile 2009. Attraverso il regolamento predisposto per la definizione agevolata il Comune di Roma persegue l’obiettivo di pervenire alla sostanziale bonifica delle banche-dati catastali e comunali con effetti di media durata e di significativa dimensione. “Con questo complesso lavoro di aggiornamento e revisione dei valori catastali l’amministrazione di Roma sta già preparando concretamente la strada per svolgere appieno e con efficacia le future funzioni di gestione del Catasto, annunciate dalla legge finanziaria del governo Prodi – conclude Causi – Un provvedimento che tutti i Comuni guardano con particolare favore, perché assegna finalmente ai governi di prossimità piena responsabilità e strumenti adeguati di gestione in materia di politiche fiscali legate al patrimonio immobiliare presente sul territorio”. . .  
   
   
CEMENTIR RISULTATI AL 31 DICEMBRE 2006 ANTICIPATI DI DUE ANNI TARGET DEL PIANO TRIENNALE 2006/2008 RICAVI A 1,05 MILIARDI DI EURO, +23% UTILE ANTE IMPOSTE A 168,9 MILIONI DI EURO, +47%  
 
 Roma, 15 febbraio 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Cementir, presieduto da Francesco Caltagirone jr. , ha esaminato ed approvato ieri i risultati del quarto trimestre del 2006. Con una redditività in crescita e con un consolidamento delle strategie internazionali che ne fanno un player globale, Cementir chiude il 2006 anticipando di due anni gli obiettivi economici del piano triennale 2006/2008. In particolare, i ricavi superano la quota del miliardo di euro prevista al 2008, toccando i 1. 053 milioni con un incremento di circa il 23% rispetto agli 857,4 milioni di euro del 31 dicembre 2005; con una crescita del 34% il margine operativo lordo raggiunge i 247,4 milioni di euro (erano 184,4 milioni nello stesso periodo dell’anno scorso) centrando, già quest’anno, il target previsto nel 2008 di circa 250 milioni di euro. Il Gruppo, che ha investito negli ultimi 5 anni oltre 1 miliardo e 100 milioni di euro in acquisizioni all’estero, ha mantenuto una struttura patrimoniale e finanziaria solida: il rapporto tra debiti e mezzi propri, al 31 dicembre 2006, risulta inferiore a 0,5. La politica di diversificazione geografica e la strategia di acquisizioni hanno pagato sia in termini di valore patrimoniale creato che di risultati conseguiti. Non a caso il costante aumento dei ricavi è accompagnato da una sempre maggiore incidenza dei margini operativi sugli stessi. Andamento del 2006 Il 2006, oltre a un significativo incremento dei ricavi e del margine operativo lordo, segna un balzo del 52% del reddito operativo che si attesta a 180,9 milioni di euro rispetto ai 119,2 milioni di euro del 2005. In crescita anche l’utile ante imposte che, con un +47%, passa dai 114,9 milioni di euro del 2005 ai 168,9 milioni del 31 dicembre scorso. L’andamento delle società acquisite ha confermato pienamente le aspettative. La crescita dei ricavi è generalizzata. In particolare, la ripartizione geografica evidenzia un incremento del 16% in Europa (747,8 milioni nel 2006 contro i 644,1 milioni nel 2005) dovuto alle buone performance dei mercati di riferimento, scandinavo e italiano; del 54% in Asia (232,3 milioni nel 2006 contro i 150,3 milioni nel 2005) grazie alle vendite in Turchia oltre che all’acquisto dello stabilimento di Edirne; del 45% nel Nord e centro America (51,5 milioni nel 2006 contro i 35,5 milioni nel 2005) per effetto delle vendite negli Usa e del rafforzamento conseguente all’acquisizione della Vianini Pipe. I ricavi 2006 per tipologia di prodotto sono così suddivisi: 663,2 milioni di euro da vendite di cemento grigio e bianco (+23%) e 390 milioni di euro da vendite di calcestruzzo e inerti (+22,8%). Per quanto riguarda i dati a perimetro costante, non considerando la Vianini Pipe, la 4K-beton e gli stabilimenti di Edirne ed Elazig, i ricavi ammontano a 976,2 milioni di euro (+13,8%) rispetto ai 857,3 milioni di euro del 2005 e il margine operativo lordo si attesta a 224,3 milioni di euro (+21,6%) contro i 184,4 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Andamento del quarto trimestre 2006 - Tutti in crescita i risultati dell’ultimo trimestre del 2006. I ricavi hanno raggiunto 278,8 milioni di euro contro i 220,6 milioni di euro nello stesso periodo dell’anno precedente (+26,3%); il margine operativo lordo si è attestato a 60 milioni di euro contro i 41,4 milioni di euro del 2005 (+44%); il reddito operativo è stato di 43,4 milioni di euro rispetto ai 22,1 milioni di euro nel quarto trimestre dell’anno precedente (+95,6%) e l’utile ante imposte si impenna del 110% portandosi a 47,2 milioni di euro dai 22,4 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Nel corso del trimestre è iniziata la distribuzione del cemento bianco danese a Tampa in Florida, con l’entrata in attività del nuovo terminale, ed in Russia attraverso il porto di San Pietroburgo. Posizione finanziaria netta La posizione finanziaria netta, negativa per 437,5 milioni di euro, migliora di 46,6 milioni di euro, rispetto al 30 settembre 2006 (484,2 milioni di euro). Il debito netto rispetto al 31 dicembre 2005 (403,5 milioni di euro) si incrementa di 34 milioni di euro per effetto di una serie di operazioni effettuate nel corso dell’anno. Tra queste: - acquisizione della società danese 4K Beton e contestuale cessione delle attività Rmc in Polonia per un esborso netto di 9,5 milioni di euro - incremento di quote dal 45,7% al 57,1% nell’egiziana Sinai White Portland Cement Company per 6,6 milioni di euro - acquisizione della turca Elazig Cimento per 96 milioni di euro - una tantum dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione dei beni per 15,1 milioni di euro - investimenti industriali tra i quali la costruzione del terminal per il cemento bianco a Tampa in Florida Complessivamente il valore della posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2006, al netto dell’esborso per l’acquisizione della società turca Elazig Cimento, unica operazione non pianificata a inizio anno, risulta migliore rispetto alle previsioni di budget di oltre 30 milioni di euro. Previsioni - I risultati dell’anno appena concluso consentono di prevedere, laddove le condizioni rimangano favorevoli, ulteriori miglioramenti nel 2007 sia sul fronte del fatturato che su quello dei margini e permettono di continuare a guardare a nuove opportunità di investimento. La società, in occasione della Star Conference del 1 marzo p. V. Presso Borsa Italiana, presenterà i dati più significativi del nuovo piano industriale 2007/2009 attualmente in fase di ultimazione. .  
   
   
GRANITIFIANDRE: APPROVATI I RISULTATI DEL 4° TRIMESTRE 2006, PROSEGUE IL TREND DI CRESCITA DEI RICAVI (+10%) E DELLA REDDITIVITÀ (EBITDA +42,1%, EBIT +133,5%)  
 
Castellarano, 15 febbraio 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Granitifiandre, ha approvato ieri la Relazione Trimestrale sulla gestione al 31 dicembre 2006. Grazie ai brillanti risultati della capogruppo Granitifiandre spa, ai continui e costanti sviluppi sia della controllata tedesca Porcelaingres che dell’americana Stonepeak, il Gruppo ha registrato anche nel quarto trimestre dell’esercizio 2006 un aumento dei volumi di fatturato e di redditività operativa a doppia cifra. I ricavi consolidati del periodo si attestano a 50,7 milioni di Euro, in crescita del 10% rispetto ai 46,1 milioni del corrispondente periodo 2005. Il Risultato Operativo Lordo (Ebitda) del quarto trimestre è pari a 7,8 milioni di Euro con un incremento del 42,1% rispetto al corrispondente trimestre 2005 cui hanno contribuito positivamente, oltre alla capogruppo Granitifiandre S. P. A. Per 5,7 milioni di Euro, le controllate Stonepeak e Porcelaingres per complessivi 1,2 milioni di Euro. Particolarmente significativo il risultato della controllata americana Stonepeak che - a conferma del break even a livello di Ebitda raggiunto già nel terzo trimestre, ad appena un anno dall’inizio dell’attività commerciale - anche nel quarto trimestre 2006 ha registrato un Ebitda positivo per 332 mila Euro. Il Risultato Operativo (Ebit) è salito a 4,1 milioni di Euro (+133,5%); Il rapporto Ebitda su fatturato trimestrale è pari al 15,4% (11,9% nel quarto trimestre 2005) mentre il rapporto dell’Ebit è pari a 8,1% ( 3,8% nel quarto trimestre 2005). L’utile ante imposte, a causa di perdite su cambi nel trimestre per 3,1 milioni di Euro, è invece in contrazione a 0,8 milioni di Euro rispetto ai 2,3 milioni del 4° trimestre 2005. Risultati dell’esercizio 2006 I ricavi consolidati si attestano a 199,1 milioni di Euro, in crescita del 13% rispetto ai 176,3 milioni dell’esercizio precedente. Lo sviluppo si è realizzato in tutte le macro aree geografiche in cui il Gruppo Granitifiandre opera ed in particolare nei Paesi extra Europei dove l’incremento delle vendite è stato nell’anno del 26,9%. Particolarmente significativo è risultato l’incremento di fatturato di materiale a marchio le cui vendite hanno raggiunto 142,3 milioni di Euro, +12,2% rispetto ai 126,8 milioni del 2005. Tutti i principali Paesi del centro ed est Europa hanno evidenziato volumi di fatturato in crescita (Russia +72%, Olanda +57%, Romania +18%, Svezia +39%, Repubblica Ceca +11%, Eire +53%, Ucraina +27%, Polonia +17%, Ungheria 9%) riflettendo il contributo positivo al fatturato di gruppo apportato dalla controllata tedesca Porcelaingres, le cui vendite progressive sono pari a 20,5 milioni di Euro (+9. 5%). Nel mercato Europeo si sottolineano inoltre crescite rilevanti in Francia (+15%) e in Spagna (+33%). Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) dell’esercizio è arrivato a 28,6 milioni di Euro, +13,9% a fronte dei 25,1 milioni di Euro dell’anno precedente. In decisa crescita anche il Risultato Operativo (Ebit) (+14,6%) che ha raggiunto nel 2006 i 14,4 milioni di Euro. È da sottolineare come tali risultati operativi raggiunti siano molto positivi considerando il peso della società americana Stonepeak, in piena fase di start-up per i primi sei mesi del 2006, che ha pesato sull’Ebit consolidato per 5,5 milioni di Euro, e nonostante l’eccezionale incremento dei costi energetici (+22,8%, pari a 2,4 milioni di Euro). La dinamica del rapporto di cambio Euro/dollaro Usa ha inciso negativamente sull’ andamento della gestione finanziaria e sul risultato ante imposte. Le differenze cambio passive imputate nell’esercizio 2006 ammontano a 6,8 milioni di Euro; nell’esercizio 2005 il gruppo Granitifiandre aveva registrato utili su cambio pari a 4,2 milioni di Euro. Il Risultato ante imposte si attesta così a 6 milioni di Euro, contro i 15,5 milioni dell’esercizio 2005. La posizione finanziaria netta è negativa per 47,7 milioni di Euro, contro i -41,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2005; tale diminuzione è dovuta principalmente al pagamento dei dividendi 2005 per 4,4 milioni di Euro, al pagamento delle imposte relative all’esercizio 2005 ed agli investimenti dell’esercizio per 15,1 milioni di Euro. I flussi di cassa generati dalla gestione corrente al lordo di imposte sono stati pari a 19,9 milioni di Euro. Il flusso di cassa del quarto trimestre al netto degli investimenti trimestrali per 5,7 milioni di Euro è positivo e pari a 3,8 milioni di Euro. Negozi a marchio, budget 2007, business plan e prevedibile evoluzione - Grazie alle aperture nel 2006 dei punti vendita di Parigi, Shanghai, Strasburgo, Puerto Rico, Guadalajara in Messico, Doha nel Qatar, Bari e Faenza i negozi a marchio Geologica sono oggi 72, di cui 48 operativi all’estero. È prevista a breve l’inaugurazione dei negozi di Miami e a Guangzhou in Cina. Nel corso della riunione di Consiglio, il Presidente Graziano Verdi ha presentato i budget 2007 e i business plan 2008/2009 relativi alle tre società industriali Stonepeak Ceramics Inc. Usa, Porcelaingres Gmbh Germania e Granitifiandre spa, che evidenziano per l’anno appena iniziato importanti crescite sia in termini di ricavi che di redditività. I dati consolidati per il 2007 – comprensivi anche delle altre attività del Gruppo – nonché i Business Plan per il successivo biennio 2008/2009 verranno presentati in occasione dell’Investors’ Day fissato per il 26 febbraio pv a Castellarano (Reggio Emilia). L’andamento dei primi mesi del 2007 non può che confermare le aspettative di un ulteriore sviluppo dell’attività nel corrente esercizio. La capogruppo Granitifiandre S. P. A. Registra, infatti, un incremento del fatturato a marchio già realizzato nel mese di gennaio e un significativo portafoglio ordini cresciuto di oltre il 20% rispetto al corrispondente periodo del 2006. Anche per lo stabilimento tedesco ed il marchio Porcelaingres si prevede un primo trimestre 2007 caratterizzato da un incremento dei volumi di vendita, giustificati da un fatturato del mese di gennaio in crescita di oltre il 35% e da un portafoglio ordini incrementatosi di oltre il 38%. Aspettative molto positive in particolare per quel che riguarda lo stabilimento produttivo americano ed al marchio Stonepeak, che hanno visto nel solo mese di gennaio un incremento dei volumi di vendita, più che doppi rispetto al pari periodo 2006, e un continuo miglioramento della marginalità. “Abbiamo portato a termine importanti investimenti in ricerca e sviluppo, intrapreso una forte azione di razionalizzazione di tutti i costi, sottoscritto importanti accordi e rafforzato la catena distributiva” ha affermato Graziano Verdi, Presidente e Amministratore Delegato di Granitifiandre. “Ci aspettiamo ora non solo di proseguire il positivo trend di crescita dei volumi – continua Verdi – ma anche di rafforzare la già significativa redditività raggiunta nell’ultimo semestre ed i primi dati dell’esercizio in corso confermano le suddette aspettative”. .  
   
   
IGD S.P.A.: RISULTATI TRIMESTRALI AL 31 DICEMBRE 2006: VALORE DELLA PRODUZIONE A 61,99 MILIONI DI EURO (+ 342,15%) MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) A 15,17 MILIONI DI EURO (+ 84,77%)  
 
Bologna, 15 febbraio 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Igd S. P. A. , società attiva nel settore immobiliare della grande distribuzione le cui azioni sono quotate nel segmento Star di Borsa Italiana, ha esaminato, oggi, i dati relativi al quarto trimestre 2006 confermando la positiva performance registrata nei primi nove mesi dell’esercizio. Il quarto trimestre 2006 si è chiuso con un valore della produzione pari a 61,99 milioni di Euro, in crescita del 342,15% rispetto ai 14,02 milioni di euro del 31 dicembre 2005. Precisiamo che il valore della produzione comprende anche un ricavo, pari a 43,03 milioni di Euro, derivante dalla cessione dell’ampliamento della galleria Commerciale di Centro Leonardo a Imola avvenuto lo scorso novembre. Questa operazione, pur non rientrando nella tipica strategia aziendale di Igd, ha generato una plusvalenza di 3,47 milioni di euro il cui valore impatta sulla crescita del livello di redditività. Se si considerasse solamente il valore netto dell’operazione il valore della produzione si attesterebbe a circa 22,42 milioni di Euro con un incremento pari al 59,94% quarter to quarter. Il margine operativo lordo (Ebitda), pari a 15,17 milioni di Euro è cresciuto dell’ 84,77% rispetto agli 8,2 milioni di euro del quarto trimestre 2005. Il margine operativo (Ebit), pari a 32,75 milioni di Euro, evidenzia una crescita del 19% rispetto ai 27,52 milioni di Euro del trimestre di riferimento dell’anno precedente. Il Risultato prima delle Imposte è pari a 29,58 milioni di Euro, in crescita dell’11,83% rispetto ai 26,45 milioni di euro del quarto trimestre 2005. L’indebitamento finanziario netto si è attestato a 337,71 milioni di euro rispetto ai 353,80 milioni di euro del 30 settembre 2006. La diminuzione della posizione finanziaria netta è imputabile principalmente all’incasso derivante dalla vendita dell’ampliamento della galleria sopra citata. “Anche nel quarto trimestre – commenta Filippo Carbonari, Amministratore Delegato– Igd ha confermato la grande dinamicità che la contraddistingue e la capacità di anticipare gli obiettivi previsti. L’ingresso, con la nascita di Rgd in Joint Venture con Beni Stabili, nell’ area di business dei centri commerciali già esistenti completa la nostra offerta e conferma la scelte strategiche del Gruppo che trovano nella valorizzazione degli immobili attraverso la gestione degli stessi il nostro maggior punto di forza. ” Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre valutato la persistenza dei requisiti di indipendenza dei seguenti Consiglieri: M. Franzoni, A. Canosani, R. Sabadini, F. Carpanelli, M. Bini, F. Gentili, S. Santi, S. Pozzoli. .  
   
   
CULTURA EDILIZIA E PAESAGGIO: IL COMITATO PROVINCIALE DISCUTE CON I COMUNI  
 
Bolzano, 15 febbraio 2007 - Al fine di promuovere la cultura edilizia, la Ripartizione provinciale Natura e paesaggio ha organizzato un’iniziativa di formazione per gli esperti delle Commissioni edilizie comunali, tecnici dei Comuni e direttori dei vari Uffici edilizia. Si è parlato della valutazione dei progetti da parte della Commissione edilizia comunale. Alla manifestazione a Bolzano dedicata all´architettura tra tradizione e moderno hanno partecipato circa 250 persone, tra cui numerosi sindaci, che hanno seguito e discusso le relazioni offerte da membri del Comitato provinciale per la cultura edilizia e il paesaggio, istituito un anno fa dalla Giunta provinciale, e del Collegio per la tutela del paesaggio. L´assessore provinciale Michl Laimer ha insistito sulla necessità di una maggiore qualità dal punto di vista architettonico, da raggiungere anche attraverso il disegno di legge provinciale in materia di urbanistica che ridefinisce i parametri di progettazione dell´insediamento urbanistico. Il direttore della Ripartizione Natura e paesaggio Roland Dellagiacoma ha tracciato un bilancio positivo dell´attività finora svolta dal Comitato provinciale per la cultura edilizia: in sei sedute sono state condotte consulenze su 40 progetti in 27 Comuni. Il 30% delle consulenze ha riguardato strutture ricettive nel settore turistico e circa 70% dei progetti sono stati modificati a seguito della consulenza. Dellagiacoma ha sottolineato che un ulteriore strumento per favorire la cultura edilizia è la consulenza in materia a livello comunale, come attualmente avviene a Naturno e Nova Levante. Il relatore ha sottolineato in particolare che ogni parte in causa - dal committente al progettista e agli organismi di valutazione - deve esercitare la propria responsabilità per la buona riuscita del progetto. Sono seguite le relazioni specifiche degli architetti Elena Galvagnini, Wolfgang Ritsch e Gion Caminada che hanno analizzato presupposti e misure per garantire una architettura di qualità nella costruzione, comprensiva di processi trasparenti nella progettazione e di comunicazione continua tra le parti coinvolte. Dopo un anno di consulenza, gli esperti sono dell´avviso che l´Alto Adige dispone di un notevole e prezioso patrimonio edilizio, legato a clima, topografia, risorse e tradizioni, che va utilizzato senza pregiudicare la perdita di autenticità per voler emulare altre Regioni. L´architetto Wolfgang Piller ha infine riferito dell´attività giudicante del Collegio per la tutela del paesaggio, che da giugno 2004 ha trattato 190 ricorsi, 110 dei quali respinti, 62 accolti e 18 dichiarati inammissibili. Piller ha chiarito in modo specifico quale debba essere l´interesse prioritario - pubblico o privato - in materia di edilizia: poichè il paesaggio è un bene pubblico, è l´interesse pubblico ad avere la precedenza. .  
   
   
LODI, SCOTTI INCONTRA CDA DELL´ALER REVISIONE CANONI,MANUTENZIONE, VENDITA ALLOGGI I TEMI AFFRONTATI  
 
Lodi, 15 febbraio 2007 - Una legge per la revisione dei canoni di locazione, un provvedimento per la valorizzazione e vendita degli alloggi agli inquilini che vi abitano da tempo e una analisi attenta del patrimonio di edilizia residenziale pubblica di Lodi e provincia. Sono questi i principali temi dell´incontro che l´assessore regionale alla Casa e Opere Pubbliche della Regione Lombardia, Mario Scotti, ha avuto con il consiglio di amministrazione dell´Azienda lombarda per l´edilizia residenziale (Aler) di Lodi, che è presieduto da Raffaele Spelta. "Stiamo lavorando con le Aler, i sindacati, i Comuni - ha spiegato Scotti - per l´elaborazione di alcuni provvedimenti che svecchino le vigenti normative Aler. Una legge che ridisegni i canoni di locazione è oggi improcrastinabile, ma questa deve essere fatta tenendo conto delle specifiche caratteristiche ed esigenze di ciascuna provincia. Ma parlare di stangata, come hanno fatto nei giorni passati alcuni organi di informazione, è fuori luogo, tanto più se si tiene presente che alcuni inquilini potrebbero pagare meno di quanto non facciano oggi". "In un ottica di vera sussidiarietà - ha aggiunto l´assessore Scotti - il decentramento è uno dei pilastri fondamentali. La Regione avrà dunque solo il compito di stabilire criteri ed indirizzi, ma la gestione spetterà poi agli enti attuatori". Una legge, dunque, che avrà come centro la revisione dei canoni (che non subiscono aggiornamenti da oltre 10 anni), dimostrando quindi tutti i limiti che derivano da una tale situazione, ma che sarà anche aggiornata ogni tre anni proprio in concomitanza con le scadenze dei Piani di edilizia residenziale pubblica (Prerp). In questo processo un ruolo fondamentale avranno la localizzazione e lo stato di conservazione degli immobili. Le nuove entrate andranno a coprire prioritariamente le spese per la quella manutenzione che oggi, nella maggior parte dei casi e proprio per le ristrettezze economiche in cui versano le Aler, non può essere assicurata. La vendita di alcuni alloggi, invece, dovrà essere effettuata in modo da assicurare l´efficienza della gestione delle Aler e garantire, allo stesso tempo, prezzi congrui per gli inquilini e comunque inferiori a quelli di un mercato che pare sempre più difficile da controllare. Le nuove norme costituiranno un autonomo progetto di legge da definire parallelamente all´iter di approvazione del progetto di legge regionale (n. 198), relativo ai soli alloggi liberi e da ristrutturare, attualmente all´esame della competente Commissione del Consiglio regionale. Prerp 2007-2009 - Il momento di lavoro è stato anche l´occasione per illustrare il Piano per l´edilizia residenziale pubblica (Prerp) 2007/2009 che il Consiglio regionale ha approvato lo scorso dicembre. "Un piano molto ambizioso e fortemente innovativo - ha spiegato Scotti - che, nonostante le ristrettezze economiche in cui ci troviamo, si propone di fare fronte al riacutizzarsi del bisogno abitativo, causato dall´emergere di nuove categorie sociali in difficoltà che si affiancano alle tradizionali fasce di popolazione a basso reddito". Scotti ha anche annunciato che per l´attuazione del nuovo Prerp "avranno un ruolo fondamentale le modifiche alla legge di governo del territorio che stiamo studiando d´intesa con l´assessore al Territorio e Urbanistica Davide Boni". Ecco nel dettaglio cosa permetterà la disponibilità economica di 512 milioni di euro del Prerp: realizzazione di 5. 200 fra nuovi alloggi a canone sociale e moderato e posti letto per locazione temporanea; riqualificazione di quartieri popolari; sostegno di almeno 10. 000 famiglie nell´acquisto della prima casa e di 210. 0000 famiglie nel pagamento dell´affitto. Prima di salutare l´assessore Scotti, il presidente Spelta gli ha fatto presente che il "grande sogno" dell´Aler di Lodi è quello di realizzare appartamenti per gli studenti che, sempre più numerosi, trovano nell´Università lodigiana una realtà in grado di assicurare loro un´ottima preparazione in vista dell´ingresso nel mondo del lavoro. Scotti, da parte sua, ha assicurato l´impegno della Regione Lombardia affinché anche gli studenti possano godere di alloggi confortevoli a prezzi inferiori a quelli del mercato, sfruttando tutte le opportunità che in questo senso offre il governo regionale lombardo. Scheda - Anagrafe E Patrimonio Erp Gestito Da Aler Analizzando nel dettaglio la situazione degli alloggi di edilizia pubblica di Lodi è emerso che il patrimonio risulta composto da: 198 fabbricati; 2. 223 alloggi; 5. 082 inquilini; 2. 128 alloggi locati; 95 alloggi sfitti; 0 alloggi abusivi 2. 046 alloggi a canone sociale; 4. 878 inquilini in alloggi a canone sociale; Questi alcuni altri dati economici: il canone medio applicato è di 116 euro; il canone mensile minimo è di 14 euro il canone mensile massimo è di 464 euro il reddito annuo medio è di 18. 272 euro; l´incidenza del canone sul reddito e dell´7. 6% Il quadro si completa poi con gli interventi previsti dal precedente Prerp, che prevedono un finanziamento regionale di 11. 578. 193 euro e che entro i primi mesi del 2009 permetteranno la realizzazione 137 nuovi alloggi. - 129 saranno quelli a canone sociale (34 in località Camolina, 21 nel quartiere Pilota di Sant´angelo lodigiano, 32 a Casalpusterlengo, 26 a Codogno e 16 a Ospedaletto) e 8 quelli a canone moderato sempre a Ospedaletto. Da notare, infine, che buona parte dei nuovi alloggi saranno costruiti con materiali in grado di assicurare un notevole risparmio energetico quindi con conseguenti minori spese per gli inquilini. .  
   
   
IL GOVERNO BRITANNICO FINANZIA LA RICERCA SUI SISTEMI DI CONDIZIONAMENTO A BASSO CONSUMO ENERGETICO  
 
 Bruxelles, 15 febbraio 2007 - Il governo britannico ha dato il via a nuove attività di ricerca sullo sviluppo di impianti di condizionamento più redditizi e meno dispendiosi in termini di energia ad uso di aerei, treni ed edifici. Il progetto Necst (New Environmental Control System Technology) sarà finanziato dal governo con una dotazione di 400 000 Gbp (599 000 Eur), che corrisponderà al sostegno fornito da un gruppo di società internazionali leader nel settore. Nei prossimi due anni i partner del progetto metteranno a punto un pacchetto di strumenti interattivi computerizzati per impianti ambientali, impianti elettrici, edifici e telai di protezione. Questi strumenti agevoleranno lo sviluppo di nuove tecnologie per il condizionamento dell´aria. «Lo sviluppo di queste tecnologie potenzialmente innovatrici potrebbe essere importante per l´ambiente perché hanno in sé un grande potenziale in termini di riduzione delle emissioni di carbonio nel settore», ha dichiarato Malcolm Wicks, ministro britannico per la Scienza e l´innovazione. Gli impianti di climatizzazione degli aerei rappresentano circa il 4% della quantità totale di carburante consumato. I sistemi di raffreddamento degli edifici e dei treni consumano ugualmente molta energia. Wicks ha aggiunto: «La collaborazione con il settore industriale per lo sviluppo dei prodotti di cui avremo bisogno in futuro ci consentirà di mantenere la nostra posizione leader a livello mondiale sul mercato delle tecnologie ad alto valore. » Il progetto s´iscrive nel quadro della strategia nazionale per le tecnologie aerospaziali, incentrata sulle attività di ricerca e sviluppo nelle quali l´industria aerospaziale britannica potrebbe competere a livello mondiale nei prossimi 20 anni. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Gnn. Gov. Uk/environment/dti/ .  
   
   
WORKSHOP: «ENERGIA» NEL 7PQ  
 
Bruxelles, 15 febbraio 2007 - Il 9 marzo a Roma si svolgerà un workshop sul tema «Energia» del Settimo programma quadro (7Pq). L´iniziativa delineerà le aree fondamentali da trattare nell´ambito della priorità tematica «Energia» del 7Pq: idrogeno e celle a combustibile; produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili; produzione di combustibile rinnovabile; fonti di energia rinnovabile per il riscaldamento e la refrigerazione; tecnologie di cattura e immagazzinamento di Co2 per la generazione di elettricità ad emissioni zero; tecnologie pulite del carbone; reti di energia intelligenti; efficienza e risparmi energetici; conoscenze per l´elaborazione della politica energetica. Ai partecipanti saranno inoltre presentati il ruolo dei punti di contatto nazionale e delle piattaforme tecnologiche europee e i finanziamenti per la ricerca energetica stanziati nell´ambito del programma quadro per l´innovazione e la competitività (Cip). Http://www. Apre. It/eventi/giornata. Asp?id=775 .  
   
   
ENEL: 1 MILIARDO DI METRI CUBI L’ANNO DI GAS IN PIU’ DALL’ALGERIA CON QUESTA FORNITURA AGGIUNTIVA, CHE ARRIVERÀ IN ITALIA DAL 2008 GRAZIE AL POTENZIAMENTO DEL GASDOTTO TRANSMED  
 
Roma, 15 febbraio 2007 - Enel incrementerà di 1 miliardo di metri cubi l’anno le attuali importazioni di metano dall’Algeria grazie a un nuovo accordo di fornitura a lungo termine con Sonatrach, la società algerina per la produzione, il trasporto e la commercializzazione di idrocarburi. Le nuove forniture saranno avviate non appena completata, a ottobre 2008, l’ultima fase del potenziamento del gasdotto Algeria – Tunisia – Italia (Transmed). Oggi Enel è, tra le utility elettriche, il principale partner commerciale di Sonatrach: importa infatti direttamente dall’Algeria 6 miliardi di metri cubi anno attraverso il Transmed. La prima fornitura fu avviata nel 1997 con 4 miliardi di metri cubi l’anno, poi incrementata a 6 miliardi nel 2002. L’amministrato delegato di Enel Fulvio Conti ha commentato: “Questo accordo costituisce un ulteriore e importante passo in avanti nello sviluppo della strategia Enel di crescita nella filiera del gas. Questa nuova fornitura consolida la partnership con Sonatrach. Con la società algerina, Enel sta inoltre sviluppando il gasdotto Galsi una infrastruttura strategica per il Paese che collegherà direttamente Italia e Algeria attraverso la Sardegna”. Recentemente Enel ha firmato con Sonatrach anche l’accordo per la fornitura di 2 miliardi di metri cubi l’anno attraverso il Galsi, la cui entrata in servizio è stimata entro al 2011. .  
   
   
ENEL RISTRUTTURA LA RETE, POSTI DI LAVORO A RISCHIO AD ALBA, PINEROLO E IN ALTRE ZONE MONTANE PROPOSTA LA CHIUSURA DELLE DUE "ZONE" E LA RIDUZIONE DEL 40% DI TUTTE LE UNITÀ OPERATIVE IN PIEMONTE  
 
Torino, 15 febbraio 2007 - Nel suo piano di riorganizzazione della rete di distribuzione dell´energia elettrica, Enel Distribuzione ha presentato un piano che prevede la soppressione di circa venti zone in Italia, di cui due in Piemonte: Alba e Pinerolo. Enel intende poi ridurre del 40% anche le unità operative, l´insieme delle squadre composte da 2-3 nuclei formati da circa 15 persone, operanti nelle varie zone. "Il progetto di riorganizzazione della rete di distribuzione dell´Enel – sottolinea l´assessore alla Montagna della Regione Piemonte, Bruna Sibille - è motivo di grande preoccupazione in quanto le decisioni interesserebbero da una parte aree montane e dall´altra zone a forte espansione economica e con complessa orografia del territorio. Per questo motivo ho chiesto un incontro urgente all´ingegner Mattea, responsabile Enel Distribuzione per il Piemonte, Lombardia e Liguria e al dottor Tornaghi, responsabile del Personale rete elettrica. L´incontro si terrà il prossimo 27 febbraio per aprire un confronto sul progetto di riorganizzazione con particolare riferimento alle situazioni di Alba e Pinerolo. Comprendo le esigenze di razionalizzare l´attività manifestate dall´Enel, ma non vorrei che questa parola diventasse sinonimo di riduzione dei servizi resi all´utenza e di perdita di posti di lavoro". Il piano dell´Enel sarà oggetto di discussione nella prossima seduta della Giunta regionale. .  
   
   
DAI BOSCHI UNA POSSIBILITÀ DI ENERGIA PULITA L’UTILIZZO DELLA BIOMASSA FORESTALE PUÒ OFFRIRE IMPORTANTI BENEFICI AMBIENTALI, SOCIALI ED OCCUPAZIONALI. SE NE PARLERÀ NEL CORSO DI UN CONVEGNO A SAN MICHELE ALL’ADIGE DAL 16 AL 17 FEBBRAIO 2007.  
 
Roma, 15 febbraio 2007 - Il patrimonio forestale italiano è stimato in circa 10 milioni di ettari, pari al 30% del territorio nazionale e nell’ultimo decennio la superficie totale risulta in aumento dello 0,3% l´anno, a fronte di una media europea dello 0,1%. Una risorsa preziosa che, oggi più che mai, offre la possibilità di produrre energia senza creare danni all’ambiente. Per comprendere quali sono le prospettive di sviluppo delle biomasse legnose in Italia, ricercatori di varie istituzioni scientifiche europee parteciperanno al convegno “Valorizzazione energetica delle biomasse forestali”, organizzato dall’Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree (Ivalsa) del Consiglio nazionale delle ricerche con la Provincia autonoma di Trento e l’Istituto agrario di San Michele all’Adige. “In un momento di accentuata dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili e di crescita dei consumi energetici, oltre che di grande attenzione alle problematiche legate ai cambiamenti climatici”, dice Francesco Dellagiacoma del servizio Foreste e fauna della Provincia di Trento, “c’è un forte interesse per le biomasse forestali, che rappresentano una delle grandi risorse per l’energia pulita del futuro e certamente una delle più rilevanti in sede locale”. “L’utilizzo della biomassa forestale può offrire importanti benefici ambientali, sociali ed occupazionali”, sostiene Raffaele Spinelli, ricercatore dell’Ivalsa-cnr “ma è bloccato dalla mancanza di tecnologie operative capaci di attingerla a costi ridotti”. A partire dal 2003 l’Ivalsa ha lanciato un vasto programma di ricerca destinato a sperimentare le migliori tecnologie disponibili per razionalizzare la raccolta del “cippato” forestale di tutto l’arco alpino orientale. “Si tratta di ridurre in piccole scaglie tutto quel materiale residuo che altrimenti verrebbe lasciato marcire nei boschi”, spiega Spinelli, “ rami, foglie, cimali, cortecce e parti di piante possono così essere facilmente trasportate e utilizzate per alimentare caldaie e stufe ma anche per essere trasformati in pannelli. Il problema è che molto spesso i costi di produzione superano i guadagni, scoraggiando le aziende boschive”. Lo studio condotto dai ricercatori dell’Ivalsa si è svolto in 19 cantieri sperimentali, ossia 19 prove in campo di raccolta in cui materiale residuo boschivo, diradamenti e tagli di maturità sono stati trasformati in cippato. “Nel corso delle prove”, prosegue Spinelli, “abbiamo registrato determinati parametri quali le caratteristiche della materia prima, tipo e taglia della macchina cippatrice, il sistema di alimentazione ed i relativi costi, le modalità di lavoro, la distanza da coprire per il trasporto, i costi della manodopera”. Con queste informazioni a disposizione sono stati sviluppati sei distinti modelli informatici per il calcolo dei costi di produzione e consegna del cippato per ottenere la conseguente ottimizzazione dei cantieri e delle varie scelte operative. “I diversi software”, conclude Spinelli, “permettono infatti di definire quale sia la cantieristica più adatta, cioè quella capace di intercettare la biomassa residua al minor costo complessivo. La soluzione migliore ovviamente dipenderà dalle specifiche condizioni di lavoro, e soprattutto dalla distanza di trasporto. Certamente, la bontà dei risultati non va giudicata solo in termini di costo, ma considerando anche la qualità merceologica della biomassa ottenuta. La sperimentazione eseguita nella scorsa estate ha cercato di rispondere a queste domande, in modo articolato e puntuale: oltre a definire la cantieristica, il lavoro ha fornito informazioni aggiuntive relative ai quantitativi ottenibili, agli spazi necessari e al modo di mitigare gli eventuali impatti ambientali conseguenti alla meccanizzazione dei lavori boschivi”. .  
   
   
ASCOPIAVE: APPROVATA DAL CDA LA RELAZIONE TRIMESTRALE DI GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2006  
 
Pieve di Soligo, 15 febbraio 2007 - Nel quarto trimestre del 2006 Ascopiave, uno dei principali operatori in Italia nella distribuzione e vendita (attraverso la controllata Ascotrade) di gas naturale, ha realizzato ricavi consolidati per 94,0 milioni, in (-7,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), conseguendo un Ebitda di 11,3 milioni di Euro (-49,1%), un Ebit di 8,4 milioni (- 57 %) e un utile netto consolidato 4,7 milioni di Euro (- 58,3%). Come previsto, i risultati del trimestre settembre-dicembre 2006, esaminati oggi dal Consiglio di Amministrazione della società, sono stati influenzati in maniera decisiva dagli impatti negativi sia della stagione invernale particolarmente mite, sia dei provvedimenti tariffari adottati dall’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas in materia di aggiornamento delle tariffe di vendita applicate al mercato civile (delibera n. 134/06). Il Consiglio, presieduto da Gildo Salton, ha anche esaminato i risultati preliminari al 31 dicembre 2006, chiuso da Ascopiave con ricavi consolidati in crescita del 13,9% a 318,1 milioni di Euro (279,3 milioni nell’esercizio 2005) per effetto principalmente dell’incremento delle tariffe e dei prezzi di vendita applicati ai clienti finali del gas e per la crescita dei ricavi di vendita di energia elettrica, dove nel corso dell’anno sono stati acquisiti 107 nuovi clienti (+105%; totale clienti a fine 2006: 209), mentre i volumi hanno registrato un incremento del 168% attestandosi sui 101 Gwh venduti. Più in particolare, in questo segmento il Gruppo opera in ottica dual fuel, con l’obiettivo di completare l’offerta commerciale e di fidelizzare in tal modo la clientela gas. L’offerta è per ora limitata ai clienti industriali e agli enti locali essendo le utenze domestiche non ancora liberalizzate. Nel settore principale di attività di Ascopiave - la distribuzione e vendita di gas - al 31 dicembre 2006 i clienti attivi del Gruppo allacciati alla rete di distribuzione erano 311. 722 in aumento del 3,6% rispetto al 2005 (+10. 752 unità) mentre i volumi di gas naturale distribuiti si sono attestati a 806 milioni di metri cubi in diminuzione di 54 milioni di metri cubi (-6,3%) principalmente a causa delle miti condizioni climatiche dei mesi invernali, soprattutto nel Iv trimestre dell’anno. A fine 2006 i clienti della vendita erano pari a 313. 355, localizzati in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia ed Emilia Romagna, con un incremento netto degli utenti per 8. 785 unità (quale saldo tra nuovi clienti acquisiti e clienti perduti, in quanto sottratti da altri venditori). Come anticipato al mercato durante il road show per la quotazione in Borsa – segmento Star – avvenuta il 12 dicembre 2006, la combinazione fra minori volumi di gas erogato e i provvedimenti dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas in materia di aggiornamento delle tariffe di vendita (delibera n. 248/04, delibera. 298/05, delibera n. 63/06 e delibera n. 134/06) hanno influito sui margini del Gruppo. Più in particolare al 31 dicembre 2006 il Margine Operativo Lordo si attesta a 40,4 milioni di Euro (-28,1% rispetto ai 56,2 milioni del 2005), con un’incidenza sui ricavi di vendita del 12,7%, l’Ebit a 29,2 milioni di Euro (-35,4%) e l’utile netto consolidato a 16,2 milioni di Euro (-35,3%). E’ da notare che la riduzione del Margine Operativo Lordo è stata determinata quasi interamente dalla contrazione del primo margine gas, ovvero dal differenziale tra i ricavi di vendita ai clienti finali e i costi di acquisto e di vettoriamento pagati a terzi distributori e tiene conto anche degli effetti negativi della delibera n. 248/04 di competenza dell’anno 2005, stimabili in circa 2,6 milioni di euro. Infatti nell’esercizio 2005, in esito alle vicende giudiziarie della delibera n. 248/04, inizialmente annullata dal Tar Lombardia, il Gruppo non aveva accantonato alcun fondo prudenziale per tener conto dei possibili effetti della sua applicazione, in coerenza con il comportamento delle altre aziende del settore. Il bilancio 2006, tenendo conto degli sviluppi giudiziari nel frattempo intervenuti, ha viceversa evidenziato gli impatti della Delibera n. 248/04, facendo pesare sull’esercizio sia gli oneri di competenza del 2006 che quelli di competenza del 2005. Le Delibere n. 248/04 e n. 134/06 hanno previsto che gli shipper fossero obbligati ad offrire ai venditori nuove economie di fornitura sui contratti in essere coerenti con le formule di indicizzazione introdotte dalle stesse, di modo che l’impatto dei provvedimenti fosse diviso tra tutti i soggetti della filiera. Per tenere compiutamente conto dei potenziali effetti della Delibera n. 248/04 il Gruppo ha stanziato un accantonamento di 4,3 milioni di Euro, commisurato alle rettifiche da apportare ai ricavi del 2005 e del I trimestre 2006 per adeguarli alle disposizioni della delibera n. 248/04 (pari a 16,1 milioni di euro) al netto degli incentivi assicurati dalla delibera n. 134/04 (pari a 3,6 milioni di euro) e dei risultati della rinegoziazione con gli shipper (pari a 8,2 milioni di euro). Inoltre il Gruppo, in coerenza con il comportamento assunto dalle altre aziende del settore, ha fatturato i clienti finali a partire dal Ii trimestre 2006 applicando gli aggiornamenti tariffari indicati dalle delibere n. 63/06 e n. 134/06, contabilizzando minori ricavi per 1,6 milioni nel secondo trimestre, 0,3 milioni nel terzo trimestre e 3,6 milioni nel quarto trimestre. Stante l’incertezza sull’esito finale del contenzioso relativo alla Delibe n. 248/04, il Gruppo ha deciso, in un’ottica prudenziale, di mantenere l’accantonamento già stanziato nella situazione contabile trimestrale al 30 settembre 2006. In ogni caso è opportuno evidenziare che nel caso in cui la Delibera n. 248/04 fosse considerata illegittima, l’accantonamento realizzato verrebbe innanzitutto interamente ripreso ed il risultato lordo imposte migliorerebbe per 4,3 milioni di euro. Oltre a ciò, i ricavi del Ii trimestre dovrebbero essere rideterminati sulla base del precedente criterio di indicizzazione definito dalla Delibera n. 195/02, con un effetto positivo sul margine lordo imposte di 1,6 milioni di euro. Inoltre, nel caso in cui l’illegittimità della delibera n. 248/04 comportasse l’illegittimità anche della successiva delibera n. 134/06 il Gruppo potrebbe apportare delle ulteriori rettifiche in aumento dei ricavi per altri 3,9 milioni di euro, di cui 0,3 milioni di euro relativi al terzo trimestre e 3,9 milioni di euro relativi al quarto trimestre. L’impatto positivo complessivo sarebbe quindi quantificabile dunque in 9,8 milioni di euro, ristabilendo per il 2006 (fatta eccezione per i minori quantitativi di gas venduto) i medesimi livelli di marginalità del 2005. Si ricorda che su questi temi è stato costituito un tavolo di confronto tra l’Autorità e i principali soggetti della filiera del gas per concludere la vicenda in modo soddisfacente, eliminando le evidenti storture del mercato create dai provvedimenti citati, indipendentemente da quelle che saranno le decisioni prese in sede giudiziaria. A fine 2006 la posizione finanziaria netta risulta positiva per 87,5 milioni di euro. Al netto dei proventi della quotazione (pari a 161,3 milioni), la posizione finanziaria a fine 2006 sarebbe stata negativa per 73,8 milioni di euro, presentando un miglioramento rispetto al 2005 di circa 16,2 milioni di euro. In occasione dell’approvazione della trimestrale il consiglio di amministrazione di Ascopiave ha altresì provveduto alla nomina del Lead Indipendent Director nella persona dell’amministratore indipendente Prof. Ferruccio Bresolin Va ricordato che alla fine del 2006 è avvenuto il conferimento in Ascotrade – società controllata da Ascopiave S. P. A. Attiva nel settore della vendita di gas naturale - del ramo d’azienda di Bimetano Servizi (controllata da Bim Gestione Servizi Pubblici) relativo alla vendita di gas nella provincia di Belluno. Il ramo di azienda conferito ad Ascotrade serve circa 29. 000 utenti con volumi venduti di circa 90 milioni di mc di gas. La società Bimetano Servizi S. R. L. In data 28 dicembre 2006 ha conferito il ramo vendita gas naturale ad Ascotrade S. P. A. , vedendosi riconosciuta una quota di partecipazione pari all’11%. Ascopiave a partire dalla data di efficacia del conferimento, stabilita nel 1 gennaio 2007, detiene pertanto una partecipazione in Ascotrade S. P. A. Pari all’ 89%. Nell’ambito di tale operazione Ascotrade nominato due nuovi amministratori, Pier Luigi Svaluto Ferro, Vicesindaco del Comune di Perarolo di Cadore, membro del Consiglio Direttivo del Consorzio Bim Piave di Belluno e Amministratore Unico di Bimetano Servizi Srl, e Angelo Zaccari, che vanta una lunga esperienza nel campo della distribuzione e commercializzazione di gas naturale avendo ricoperto i ruoli anche di Direttore Generale Edison Gas e Amministratore Delegato di Edison Energia. Si segnala che l’aumento di capitale realizzato dalla capogruppo mediante l’operazione di quotazione è stato depositato presso il Registro delle Imprese in data 2 gennaio 2007 e pertanto non viene rappresentato negli schemi di Stato Patrimoniale al 31 dicembre 2006. Il nuovo valore del capitale sociale a seguito dell’operazione di quotazione è pari a Euro 233. 334 migliaia. .  
   
   
BULGARIA, INVESTIMENTI ITALIANI NEL SETTORE GAS  
 
Trieste, 15 febbraio 2007 - La Ctk, controllata dell´italiana Amga, ha annunciato un programma di investimenti per il periodo marzo 2007-marzo 2008 nella regione bulgara di Mizia. Lo riporta l´Ice. Ctk aveva ottenuto nel 2004 la concessione, della durata di 35 anni, per la fornitura di gas nelle regioni di Dobrudzha e Mizia, implementato soprattutto la rete nell´area di Shumen. Alla rete di distribuzione del gas di 50 chilometri già esistente nel territorio, la società prevede ora di aggiungerne altri 70, di cui 14 per la città di Pleven. La Ctk procederà quindi alla copertura delle città di Cherven Briag e Dolna Mitropolia. .  
   
   
ENERGIA PULITA, L’IMPEGNO DELLA TERMINIO CERVIALTO: UN MILIONE E MEZZO DI EURO PER LE IMPRESE CHE REALIZZANO IMPIANTI FOTOVOLTAICI  
 
Montella (Avellino), 15 febbraio 2007 – Energia pulita e risparmio energetico, l’impegno della Comunità Montana Terminio Cervialto. E’ stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania il bando per l’accesso al regime di sostegno per le piccole e medie imprese che operano nel territorio del Borgo Terminio Cervialto per l’attivazione di impianti fotovoltaici. Possono cioè rispondere al bando per l’ottenimento dei finanziamenti le Pmi presenti nei ventuno comuni ricadenti nel territorio dell’ente sovracomunale di Montella. Oggi 15 febbraio 2007, con inizio alle ore 17, presso la sede della Comunità Montana Terminio Cervialto, in via Don minzioni, 2 - Montella (Av), si terrà un incontro pubblico per la presentazione dell’iniziativa. All’incontro parteciperanno Nicola Di Iorio, presidente della Terminio Cervialto, e Vincenzo Guerriero, responsabile della misura 1. 12 del Por Campania 2000 – 2006. “Non è la prima volta – commenta il presidente Nicola Di Iorio – che nell’ambito del Pit Borgo Terminio Cervialto, ma anche degli altri strumenti di programmazione che ci vedono protagonisti, viene previsto un regime di aiuto per le piccole e medie imprese del nostro territorio. E’ questo il modo che abbiamo per contribuire alla crescita e all’irrobustimento del tessuto economico dei ventuno comuni che ricadono nella Comunità Montana Terminio Cervialto. In questo caso si associa anche una finalità di tipo ambientale. E’ questo il modo che abbiamo di coniugare sviluppo e sostenibilità, attraverso un’attenzione particolare per le fonti di energia alternative, quelle fonti di energia che rispettano il territorio e non aggrediscono l’ambiente. Per una comunità montana impegnata sul fronte della programmazione dello sviluppo ma anche sulla tutela del proprio territorio, iniziative come questa rappresentano la sintesi di un modo giusto di fare amministrazione”. Il finanziamento accordato alla Terminio Cervialto è pari a 1. 400. 000 euro. Ciascun intervento non potrà essere finanziato per un importo che vada oltre i 200mila euro, secondo quanto previsto dalla misura massima del regime de minimis. Il contributo pubblico non potrà superare il valore massimo del 75 per cento del costo dell’investimento per la realizzazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica di potenza nominale non superiore a 20 kw. Gli impianti realizzati grazie al contributo pubblico non dovranno essere alienati o dismessi per almeno dodici anni a partire dalla data di collegamento dell’impianto alla rete elettrica di distribuzione. Inoltre, i beneficiari dovranno avviare i lavori di attuazione degli interventi entro sessanta giorni dal ricevimento della notifica di assegnazione del contributo e dovranno completarli entro il termine di 180 giorni dalla stessa data. Rientrano nei costi dell’investimento le spese sostenute per la progettazione, la direzione lavori, il collaudo e la certificazione degli impianti entro il limite del 5%; per la fornitura dei materiali e dei componenti necessari alla realizzazione degli impianti; per l’installazione e la posa in opera degli impianti e per eventuali opere accessorie strettamente necessarie e connesse all’installazione dell’impianto. Il bando dà priorità alle imprese impegnate nel settore turistico in coerenza con l’idea strategica del Pit Borgo Terminio Cervialto, un progetto che si pone l’obiettivo di implementare sul territorio di riferimento attività turistiche, sia grazie a mirate azioni di promozione, ma anche garantendo sostegno alle aziende presenti. Le istanze di partecipazione dovranno essere inviate entro il novantesimo giorno solare dalla pubblicazione del bando sul Burc n. 6 del 22 gennaio 2007. Il bando e la relativa documentazione sono consultabili sul sito www. Regione. Campania. It. .  
   
   
ENERGIE RINNOVABILI, ESPOSITO: "VENERDI´ LUCI SPENTE ALLE 18" CONTRO SPRECO ENERGIA E CAMBIAMENTO CLIMATICO, AL BUIO COLOSSEO, FONTANA DI TREVI E PANTHEON  
 
Roma, 15 febbraio 2007 - "Spegnere le luci e i dispositivi elettrici non indispensabili venerdì 16 febbraio dalle 18 alle 18. 30" - lo ha proposto l´assessore comunale all´ambiente Dario Esposito, intervenendo al Convegno della Uil di Roma su Le fonti energetiche rinnovabili, opportunità di lavoro. "Il prossimo venerdì ricorre l´anniversario della sottoscrizione del Protocollo di Kyoto ed è anche la giornata internazionale del risparmio energetico - ha ricordato Esposito. Per onorare questi importanti appuntamenti ed aumentare la sensibilità sui temi dello spreco energetico e dei cambiamenti del clima, il Comune di Roma ha deciso di spegnere le luci dei monumenti che simboleggiano la nostra città dalle 18 alle 18. 30: il Colosseo, il Pantheon (tempio e fontana sulla piazza) e la Fontana di Trevi (illuminazione e meccanismo di riciclo delle acque). L´iniziativa - ha continuato Esposito - sarà replicata da molte altre città italiane che, come Roma, hanno aderito alla campagna M´illumino di meno promossa da "Caterpillar" (nota trasmissione di Radio Rai Due). " "L´invito allo spegnimento delle luci - ha affermato Esposito - simboleggia la partecipazione al processo di cambiamento per la sostenibilità ed è per questo che, insieme al collega Lucio D´ubaldo, ho inviato una e-mail a tutti i dipendenti comunali, sollecitandoli ad aderire insieme agli amici e ai familiari a questa iniziativa di sensibilizzazione, spegnendo le luci in casa e in ufficio dalle 18 per mezz´ora venerdì prossimo. " "Lo spreco dell´energia elettrica - ha concluso Dario Esposito - contribuisce ad immettere nell´aria dei gas che producono il riscaldamento terrestre e determinano i cambiamenti climatici. Con queste iniziative il Comune di Roma vuole attirare l´attenzione dell´opinione pubblica su quella che sarà una delle grandi scommesse del genere umano dei prossimi decenni. " .  
   
   
SOCOTHERM: ESAMINATA LA QUARTA TRIMESTRALE 2006 E I RISULTATI PRE-CONSUNTIVI CONSOLIDATI 2006 RICAVI DI 71 MLN DI EURO NEL QUARTO TRIMESTRE  
 
Vicenza, 15 febbraio 2007 – Il Cda di Socotherm, Società quotata sul segmento Star di Borsa Italiana ed uno dei principali operatori mondiali nel rivestimento protettivo di tubazioni per l’estrazione ed il trasporto di petrolio, gas e acqua, ha esaminato la quarta trimestrale e i risultati pre-consuntivi consolidati relativi al 31/12/2006. Nel 2006 il Gruppo ha realizzato Ricavi consolidati per circa 291 Mln di Euro rispetto ai 260 Mln di Euro del 2005, con una crescita di oltre il 12%. L’ebitda 2006 si attesta a circa 58 Mln di Euro, ovvero 19,8% dei ricavi netti rispetto ai 52 Mln del 2005 e registra un miglioramento del 12%. Ricavi ed Ebitda dell’esercizio 2006 risultano significativamente superiori a quelli del 2005 nonostante il deprezzamento del dollaro americano di circa il 10% nel corso del 2006. La Posizione Finanziaria Netta al 31/12/2006 si è attestata a (99,4) Mln di Euro a fronte di un Patrimonio Netto pari a 120,3 Mln di Euro e rispetto ad una Posizione Finanziaria Netta al 31/12/2005 di 93,3 Mln di Euro. La variazione registrata nell’esercizio è essenzialmente ascrivibile alla politica di sviluppo e di crescita nel settore con il conseguente incremento degli investimenti e del capitale circolante. Il Consiglio ha preso atto delle nuove iniziative in corso e precisamente: L’imminente start-up del nuovo impianto di Luanda focalizzato soprattutto sul mercato del Deep-water Angolano; Il nuovo impianto in corso di realizzazione a Channel View (Texas) focalizzato soprattutto sul mercato del Deep-water per il Golfo del Messico; La due diligence in corso per l’acquisizione della Società cinese Huaneng District Heating ltd. ; I vari progetti in Medio Oriente, in Nord Africa e nel Baltico che dovrebbero concretizzarsi nel corso dell’anno. “Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati raggiunti nel 2006, afferma Zeno Soave, Chairman & Ceo del Gruppo, la nostra strategia si sta rivelando positiva come dimostrano i nostri consuntivi che battono le previsioni nonostante la forte flessione del dollaro americano, moneta di riferimento per circa 2/3 delle nostre attività sparse nei cinque Continenti. Le previsioni dei prossimi esercizi sono molto positive tenendo conto della crescente domanda del settore Oil&gas. In considerazione del portafoglio già acquisito il budget approvato per il 2007 di 400 Mln di Euro diviene molto realistico. ” I fatti più importanti dell’esercizio sono stati: Febbraio 06: Emissione da parte di Unicredit di 50 Mln di euro di Bonds al tasso del 2,25% convertibili in azioni Socotherm a 5 anni con un premio del 30% sullo Strike Price; Settembre 06: Firmato accordo per acquistare il controllo della Huaneng District Heating Company di Harbin (China) proprietaria di una rete di teleriscaldamento e di due centrali di cogenerazione per riscaldare 22 Mln di mq di tubazioni; Ottobre 06: Federico Laschet, ingegnere gestionale con esperienze negli Stati Uniti e in Italia, diviene il responsabile di una nuova divisione della Holding, quella del “Corporate Services”; Novembre 06: Quotazione della controllata argentina Socotherm Americas S. A. Alla Borsa di Buenos Aires per finalizzare il suo sviluppo nel mercato nord americano e nel settore del Deep-water con una capitalizzazione di Borsa di oltre 200 Mln di Usd, quasi cinque volte superiore ai valori di libro; Dicembre 06: Aggiudicato il primo contratto di Deep-water per il Golfo del Messico, “The Thunder Hawk”, area nella quale il Gruppo non è mai stato attivo. Inoltre nei primi mesi del 2007 è stata costituita la prima Jv in Usa con il partner La Barge Pipe & Fittings, uno dei più grandi distributori americani di tubi per la realizzazione di un impianto di rivestimento tubi a Channel View, Texas e sono stati nominati Merrill Lynch e Banca Mb rispettivamente Corporate Broker e Specialist in conformità ai requisiti Star. A febbraio comincerà ad operare il primo impianto angolano di rivestimento e isolamento tubi di Socotherm Angola. .  
   
   
CAMBIAMENTI CLIMATICI: GLI EFFETTI SULLE ACQUE PRESENTATA UNA RELAZIONE DEL CENTRO COMUNE DI RICERCA  
 
Bruxelles, 15 febbraio 2007 - Il Centro comune di ricerca (Ccr) della Commissione europea ha redatto un rapporto nel quale illustra gli effetti dei cambiamenti climatici sulle acque costiere e sui mari regionali europei. Il documento esamina le conseguenze che derivano per gli habitat naturali delle acque costiere e dei mari europei dai cambiamenti climatici e dall’antropizzazione. Inoltre, il rapporto evidenzia le carenze esistenti nell’attuale base di conoscenze scientifiche e tecnologiche in materia di impatto climatico e formula raccomandazioni di natura politica per porvi rimedio. Gli autori sottolineano che qualsiasi politica volta a ridurre l’impatto dei cambiamenti climatici dovrà tener conto dello sfruttamento da parte dell’uomo dei mari e delle coste al fine di pervenire a una gestione sostenibile delle risorse marine. Il rapporto è stato presentato al convegno “Climate Change and the European Water Dimension” organizzato dalla Presidenza tedesca dell’Ue a Berlino (12-14 febbraio). Esistono prove scientifiche sempre più numerose che dimostrano in che modo i cambiamenti e la variabilità climatica possono nuocere agli habitat costieri e marini e il rapporto del Ccr intitolato “Dimensione marina e costiera dei cambiamenti climatici in Europa: rapporto per le Autorità europee delle acque”, indica chiaramente che le acque europee non sono immuni dagli effetti di tale fenomeno. La ricerca condotta da esperti internazionali coordinati dal Ccr dimostra che il riscaldamento globale sta influenzando molti ecosistemi europei in diversi modi. A titolo di esempio, la temperatura dell´acqua nelle regioni settentrionali presenta un’evoluzione diversa da quella delle acque del Mediterraneo. Attorno alla Scozia la temperatura dell´acqua è aumentata di circa 1°C negli ultimi 20 anni, mentre l’aumento registrato nel Mediterraneo è più vicina a 0,5°C. Secondo il rapporto, anche il livello dei mari presenta variazioni diverse, che vanno da 0,8 a 3,0 mm l’anno. Gli autori affermano che la variazione del livello dei mari interferisce anche con altri processi critici, che comprendono il moto delle maree, le condizioni dei ghiacci marini, l’evaporazione e fenomeni tettonici di vario tipo quali la sollevazione di masse terrestri dovuta allo scioglimento dei ghiacciai, che richiedono un’attenzione particolare e un monitoraggio costante. Il rapporto esamina in che modo lievi variazioni della pressione esercitata sull’ambiente in modo costante, ad esempio l’aumento dei gas serra, l’innalzamento delle temperature di superficie, del livello dei mari, ecc. Siano all’origine di catastrofici fenomeni climatici, quali piogge torrenziali, siccità, tempeste e alluvioni, che comportano enormi costi umani e ambientali. Per citare un unico esempio, il rapporto sostiene che la frequenza delle tempeste invernali e delle condizioni meteorologiche estreme nelle regioni settentrionali del Regno Unito è raddoppiata negli ultimi 50 anni. Nello specifico, la relazione dimostra che i cambiamenti climatici hanno modificato le caratteristiche e la circolazione delle acque, il ciclo del carbonio e il sistema carbonato (acidificazione) nonché interi ecosistemi con la conseguenza che specie di acqua calda devono migrare verso nord, il che comporta il relativo declino delle specie di acqua fredda. Ad esempio, le specie dominanti di zooplancton sono calate del 70% dagli anni ’60 a motivo dell’aumento della temperatura delle acque, il che ha portato – assieme all´eccessivo sfruttamento delle risorse ittiche - alla modifica radicale della composizione del patrimonio ittico presente nel Mare del Nord e alla sparizione quasi completa dell’importante risorsa economica rappresentata dal merluzzo. Altri cambiamenti ambientali illustrati nel rapporto riguardano i cicli fenologici e le catene trofiche; il ritiro e l’erosione delle coste dell’Europa occidentale causati dall’innalzamento del livello dei mari e dalle mareggiate nonché l’incidenza delle inondazioni costiere ed altri pericoli/catastrofi ambientali dovuti alle mareggiate e ai maremoti. In aggiunta, il rapporto tratta il problema dell’impatto dell’intervento umano sulle coste europee e osserva che la crescente antropizzazione ha conseguenze negative per gli habitat marini. Gli autori elencano la pesca, la produzione di energia, il commercio e il turismo tra le attività umane che alterano gli ambienti marini. Le pressioni antropogeniche possono aggravare l’effetto dei cambiamenti climatici riducendo la resilienza degli ecosistemi marini e costieri, lasciandoli ancor più vulnerabili di fronte all’azione estrema del clima. .  
   
   
MARRAZZO: "LA CULTURA AMBIENTALE DEVE DIVENTARE UNA CULTURA DI TUTTI"  
 
Roma, 15 febbraio 2007 - Portare la raccolta differenziata al 50%, ridurre di almeno il 20% i consumi energetici delle Asl e finanziare progetti di edilizia scolastica che prevedano utilizzo di fonti rinnovabili; tutto entro il 2009. Sono questi gli impegni e gli obiettivi principali del presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, per far fronte all´emergenza ambiente e clima discussa oggi nel convegno romano ´Come vincere la sfida del clima´ organizzato dal Kyoto Club. ´´La raccolta differenziata -ha ricordato Marrazzo- nel 2005 e´ stata del 10% nel Lazio e del 15% a Roma. In tutta la Regione dobbiamo sostenere tre milioni e quattrocentomila tonnellate di rifiuti e per evitare l´emergenza che ha sommerso la Campania, la Regione si è impegnata a portare la raccolta differenziata al 50% del totale entro il 2009´´. In ambito energetico ´´le aziende sanitarie e ospedaliere della Regione – ha continuato Marrazzo - dovranno assicurare una riduzione di almeno il 20% degli attuali consumi. Nel programma d´investimenti dedicati all´edilizia scolastica, invece saranno finanziati prioritariamente i progetti di realizzazione di nuovi edifici scolastici che prevedano interventi di efficienza e risparmio energetico, nonché di utilizzo di fonti rinnovabili´´. In merito alla centrale Turbogas di Aprilia e a quella a carbone in costruzione a Civitavecchia il Presidente ha dichiarato: "Chiedero´ all´Arpa l´apertura di due tavoli di monitoraggio su Aprilia e Civitavecchia. L´iter amministrativo non si puo´ interrompere ma non verranno costruiti impianti che possono creare problemi alla salute dei cittadini”. “Stiamo vivendo una fase irripetibile – ha concluso - e gli enti locali hanno un compito importante che e´ quello di coniugare le richieste dei cittadini con le esigenze della politica". .  
   
   
“CODICE UNO” RICLASSIFICAZIONE SISMICA IN PIEMONTE  
 
 Torino, 15 febbraio 2007 - Un Piemonte bello e fragile. Ricco di beni culturali ma anche soggetto ad una serie di rischi, da quello sismico a quello idrogeologico. Nel 2003, un’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri ha introdotto una nuova classificazione sismica del territorio nazionale, articolata in 4 zone. In base all’ordinanza, nella nostra regione 41 comuni sono risultati in zona 2 a media pericolosità, 168 in zona 3 a bassa pericolosità, e 997 in zona 4 e quindi a basso rischio. Ma quali sono le altre novità introdotte sul territorio piemontese? Di questo e altro si discuterà nel talk show radiofonico “Codice Uno” di giovedì 15 febbraio, il programma della Protezione civile della Regione Piemonte realizzato in collaborazione con la redazione di Codice Uno e il coordinamento dell’ufficio stampa della giunta regionale e la collaborazione dell’agenzia di stampa nazionale Mandragola. “Codice Uno”, in diretta dalle 11. 30 alle 12. 00, andrà in onda in contemporanea sulle frequenze di Radio Grp, Radio Alfa Canavese, Radio Juke Box, Radio Dora, Radio Frejus, Radio Nichelino Comunità, Tele Radio Savigliano, Radio Spazio 3, Radio Amica, sul satellite Hot Bird 13 gradi est alla frequenza di 11200 mhz, e in differita su Radio Flash Torino e Radio Antenna Uno. In studio saranno presenti il dott. Riccardo Conte, Funzionario Tecnico di Protezione Civile della Regione Piemonte, il dott. Giacomo Lampone Geologo del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Torino e l’ing. Elena Mensi del Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica del Politecnico di Torino. Le trasmissioni si possono ascoltare agli indirizzi web: www. Regione. Piemonte. It/protciv, www. Regione. Piemonte. It/informaconsumatori e www. Codiceuno. It. .  
   
   
LA REGIONE CONTRO DISPERSIONE SCOLASTICA E ABBANDONI IN TOSCANA L´ANAGRAFE FORMATIVA DEGLI STUDENTI  
 
Roma, 15 febbraio 2007 - "Puntare su un sistema integrato, che promuova insieme educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale ed occupazione e che garantisca a tutti i cittadini, nessuno escluso, in coerenza con le strategie dell´Unione Europea, il diritto all´apprendimento lungo tutto l´arco della vita. E´ questa la premessa fondamentale al quale tendono le politiche della Regione Toscana e che si sono concretizzate con l´approvazione del Piano generale di indirizzo per istruzione, formazione e lavoro, il documento programmatico fondamentale in questi settori per il quinquennio 2006-2010. Al centro del piano iniziative per rafforzare e qualificare quello che ormai tutti considerano il principale fattore di dinamismo e innovazione della nostra economia: il capitale umano. L´ammontare complessivo delle risorse previste per i cinque anni è di circa 1 miliardo e 119 milioni di euro". Così l´assessore regionale all´istruzione formazione e lavoro Gianfranco Simoncini ha fatto il punto sulle iniziative della Toscana nel corso dell´audizione presso la Commissione istruzione della Camera dei Deputati a Roma. In particolare Simoncini si è soffermato sulla questione della lotta alla dispersione scolastica, considerata fondamentale per avviare la Toscana verso i traguardi posti dal consiglio europeo di Lisbona. "Oggi la Toscana ha una media di dispersione del 17,1% - ha detto l´assessore - e l´obiettivo cui puntiamo è quella di portarla al 10% entro il 2010. L´altro obiettivo è quello di portare la percentuale dei diplomati dall´attuale 78% all´85% indicato dalla Ue". Per raggiungere questi obiettivi, sono stati messi a punto interventi che vanno dal diritto allo studio, con borse per sostnere la frequenza e contributi per l´acquisto del libri, alla creazione di percorsi triennali sperimentali di attività integrate fra istruzione e formazione per il conseguimento della qualifica professionale o per l´apprendistato professionalizzante, destinate a studenti che decidono di non proseguire gli studi ma che non hanno compiuto ancora 18 anni. La sperimtentazione delle attività integrate si è estesa da quest´anno a tutte le prime classi dei professionali e dei licei artistici, coinvolgendo circa 8. 500 ragazzi. Un´altra delle priorità che la Regione si è data è quella dell´adozione di strumenti omogenei, che consentano la certificazione dei percorsi formativi e il riconoscimento dei crediti, sia nel campo dell´istruzione formale che di quella informale. "All´interno di questo sistema flessibile - ha spiegato Simoncini - sono decisivi sia il ruolo di programmazione affidato alle Regioni dalla Costituzione, ma al quale non è ancora seguito un riconoscimento in termini di risorse, sia la valorizzazione dell´autonomia scolastica e del legame con il territorio che consente di integrare, anche attraverso la cerniera dell´orientamento, l´offerta formativa e di istruzione con le esigenze del mondo del lavoro". Un´altra novità su cui l´assessore si sofferma nella relazione consegnata alla Commissione, è la costruzione dell´anagrafe toscana degli studenti, articolata su base provinciale, con compiti di analisi del sistema scolastico locale e di osservatorio su criticità, insuccessi e abbandoni, per ora unica del genere in Italia. Tutto questo dovrà poi collegarsi, ha detto l´assessore, con la questione dell´obbligo a 16 anni. "Un tema centrale che abbiamo sempre sostenuto con forza e che oggi dovrà comportare necessariamente alcune modifiche nel sistema scolastico e in particolare nei percorsi integrati. .