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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Maggio 2007
NUOVO STUDIO MOSTRA COME IL CERVELLO SI ADATTA ALL´ESPOSIZIONE ALLA NICOTINA  
 
Bruxelles, 14 maggio 2007 - Alcuni ricercatori europei hanno gettato nuova luce sul modo in cui il cervello si adatta a lunghi periodi di esposizione alla nicotina e su come esso reagisce in mancanza di tale sostanza. Il lavoro, che ha riunito ricercatori del Centro nazionale francese per la ricerca scientifica (Cnrs) e dell´Istituto svedese Karolinska, è stato pubblicato on line sulla rivista «Proceedings of the National Academy of Sciences» (Pnas). La nicotina causa dipendenza quando interferisce con i centri della ricompensa legandosi ai recettori dell´acetilcolina nicotinica. Questi recettori sono costituiti da cinque sottounità, le quali sono suddivise in 10 tipi. Tutti i recettori vengono attivati dal neurotrasmettitore acetilcolina, come pure dalla nicotina. Tuttavia, questi diversi tipi di recettori potrebbero avere funzioni fisiologiche diverse e quindi rappresentare bersagli farmacologici distinti. Lo scorso anno i ricercatori del Cnrs hanno dimostrato che la sottounità beta2 e probabilmente anche la sottounità alpha7 sono coinvolte nell´attivazione del sistema di ricompensa del cervello in seguito alla somministrazione di una forte dose di nicotina. Con quest´ultima ricerca gli scienziati intendevano scoprire come i recettori si comportavano quando venivano esposti alla nicotina a lungo termine. Nell´arco di varie settimane è stata somministrata nicotina ad alcuni topi, in modo che i livelli della sostanza nel plasma sanguigno raggiungessero approssimativamente quelli riscontrati nei fumatori e in quantità sufficienti da provocare i sintomi dell´astinenza. Raffrontando i topi normali con i topi che non presentavano il recettore beta2, i ricercatori hanno scoperto che i recettori beta2 e alpha7 agsicono per mantenere un equilibrio quando il cervello è esposto alla nicotina per molto tempo. D´altro canto, se esposti alla nicotina, i recettori beta2 vengono desensibilizzati e diventano inattivi. Questo però viene controbilanciato da un adattamento dei circuiti neuronali con i recettori alpha7. «In sintesi, i dati ottenuti nei topi dimostrano la presenza di un equilibrio funzionale tra i sottotipi di recettori nicotinici che può presentarsi anche nei fumatori esposti alla nicotina», scrivono i ricercatori. I risultati della ricerca portano a concludere che i ricercatori che sviluppano farmaci per aiutare i fumatori a smettere di fumare dovranno tenere conto di entrambi i tipi di recettori. I risultati sono anche rilevanti per le malattie che coinvolgono i recettori nicotinici. «Questo è il caso della schizofrenia», ha spiegato Philippe Faure del Cnrs, coautore della relazione. «Le persone che sono state curate a causa di questa malattia fumano molto di più rispetto al resto della popolazione e alcune di esse credono che il fumo potrebbe essere una forma di automedicazione. Questo fenomeno potrebbe essere dovuto all´azione di un meccanismo di compensazione collegato ai recettori alpha7». Altre malattie che colpiscono i recettori nicotinici comprendono il morbo di Alzheimer, il disturbo da deficit dell´attenzione con iperattività (Adhd) e l´autismo. «Queste malattie rappresentano target eccezionali per le azioni croniche dei nuovi farmaci nicotinici», hanno concluso i ricercatori. Per informazioni sul Centro nazionale francese per la ricerca scientifica: http://www. Cnrs. Fr/ .  
   
   
MOSCERINI «GRASSI» DIMOSTRANO COME GLI ORGANISMI ACCEDONO AI DEPOSITI DI ENERGIA  
 
Bruxelles, 14 maggio 2007 - Ricercatori tedeschi hanno gettato nuova luce sul modo in cui i moscerini della frutta controllano l´accumulo e l´attivazione dei grassi. Mantenere il corretto livello di grasso corporeo è fondamentale per la sopravvivenza: accumulandone troppo poco si rischia di morire di fame in periodi di carestia, mentre un eccesso di grasso provoca un aumento del rischio di patologie quali le malattie cardiovascolari, il diabete di tipo 2 e il cancro. Si sa poco dei processi che regolano l´accumulo e il rilascio dei grassi di riserva. In uno studio precedente, Ronald Kühnlein e i suoi colleghi dell´Istituto Max Planck di chimica biofisica hanno scoperto il modo in cui i moscerini della frutta (Drosophila) formano le riserve di grasso. Al pari dei mammiferi, immagazzinano il grasso sotto forma di piccole gocce nelle cellule di specifici tessuti di deposito. «La composizione chimica di questo grasso di deposito è identica nelle due specie», ha affermato il professor Kühnlein. «In entrambi i casi si tratta di un trigliceride». Essere in grado di immagazzinare il grasso non è tuttavia sufficiente, in quanto deve essere anche possibile accedere al grasso e utilizzarlo quando è necessario attraverso un processo di «mobilizzazione», che costituisce l´oggetto dell´ultimo studio. «Quando si devono metabolizzare i grassi, sono necessari enzimi che scindono i lipidi, ossia la lipasi del moscone negli insetti e la cosiddetta trigliceride lipasi nei mammiferi», ha spiegato il professor Kühnlein. I ricercatori hanno studiato moscerini della frutta che non erano in grado di produrre correttamente l´enzima lipasi del moscone e moscerini in cui il recettore dell´ormone adipocinetico (Akh) era difettoso. Il recettore dell´Akh attiva un percorso di segnalazione che determina la mobilizzazione dei grassi di riserva. I ricercatori hanno anche studiato moscerini in cui erano difettosi sia l´enzima lipasi del moscone che il recettore dell´Akh. A tutti i moscerini è stato consentito di mangiare nella quantità voluta e quindi sono stati privati di cibo per vedere se e in quale modo avrebbero messo in moto i grassi di deposito. I moscerini nei quali uno di questi geni era difettoso erano molto più grassi dei moscerini normali, tuttavia, nonostante la loro limitata capacità di attivare le riserve di grasso, sono riusciti a sopravvivere alla privazione di cibo per un lungo periodo di tempo. I moscerini nei quali entrambi i geni erano difettosi sono diventati quattro volte più grassi dei moscerini normali e hanno accumulato un eccesso di particelle di grasso nelle cellule adipose dell´organismo. Quando sono stati privati di cibo, questi moscerini con doppia mutazione sono tuttavia morti di fame in tempi molto brevi. «Non avevano alcun accesso alle loro riserve di grasso», spiega il professor Kühnlein. «Questo significa che nella Drosophila sono presenti soltanto due meccanismi di mobilizzazione dei grassi, in quanto se entrambi i meccanismi smettono di funzionare e i moscerini, nonostante tutto il loro grasso corporeo, muoiono rapidamente senza cibo, non può esservi una terza via di accesso ai grassi di deposito». Questi moscerini possono tuttavia accedere alle loro riserve di carboidrati e utilizzarle, a dimostrazione del fatto che le mutazioni della lipasi e dell´Akh influiscono soltanto sull´accesso alle riserve di grasso e non ad altri depositi energetici dell´organismo. Il prossimo passo per i ricercatori è capire in quale modo i percorsi della lipasi e dell´Akh interagiscono tra loro e individuare altri geni coinvolti nell´accumulo e nella mobilizzazione dei grassi. Occorre anche chiarire quali meccanismi sono coinvolti in questi processi negli esseri umani, nei quali sono presenti recettori che sono simili al recettore dell´Akh dei moscerini e di cui si sa che svolgono un ruolo nel metabolismo dei grassi. Per maggiori informazioni consultare: http://www. Mpg. De/english/portal/index. Html . .  
   
   
LA GERMANIA AFFRONTA I CRESCENTI LIVELLI DI DIABETE CON NUOVI FINANZIAMENTI E RETI PER LA RICERCA  
 
 Bruxelles, 10 maggio 2007 - Il governo tedesco intende stanziare 100 Mio Eur a favore di due reti di ricerca sul diabete e sull´obesità per un periodo di 10 anni. Il ministro dell´Istruzione e della ricerca, Annette Schavan, ha presentato l´iniziativa a Berlino il 10 maggio. La signora Schavan ha invitato gli scienziati a collaborare sulla base di collegamenti in rete migliori: «Con questo ampio sostegno intendiamo dare un contributo significativo alla ricerca tedesca sull´alimentazione e sul diabete. Auspico che il mondo scientifico presenti proposte di progetto eccellenti e complementari, dalle quali possano svilupparsi reti di competenza orientate alla cura delle malattie. » «Affinché questo avvenga è tuttavia necessario che la rete nell´ambito della area di ricerca degli scienziati coinvolti migliori rispetto all´attuale affinché i ricercatori cooperino a stretto contatto con le altre aree di ricerca, tenendo conto delle complicazioni cardiache, oftalmiche, a livello di sistema nervoso e di sistema vascolare », ha affermato il ministro. La signora Schavan ha inoltre invitato i ministri nazionali preposti alla gestione della scienza a sostenere l´impegno in questa direzione. Ha accolto favorevolmente il fatto che l´alimentazione sia considerata con serietà, ma ha affermato che la consulenza alimentare può avere solo un effetto limitato e che è pertanto essenziale rafforzare la ricerca sul diabete e sull´obesità e identificare nuove cure. Gli scienziati sono invitati a presentare proposte di ricerca entro il 17 settembre 2007. In seguito alla pubblicazione di uno studio dal quale è emerso che la Germania presenta il più alto numero di soggetti obesi in Europa, in questo paese è stato lanciato un piano d´azione per ridurre i tassi di obesità entro il 2010. Il piano d´azione, intitolato «Fit instead of Fat», cercherà di migliorare la qualità del cibo nelle scuole e negli ospedali e di incoraggiare l´attività fisica tra i bambini. Secondo alcune stime, i problemi di salute legati all´obesità hanno un costo per la Germania di quasi 70 Mio Eur l´anno. .  
   
   
IL FUTURO IN EMERGENZA PROTAGONISTA A STUPINIGI DAL 24 AL 27 MAGGIO, PRESSO LA PALAZZINA DI CACCIA, CONVEGNO NAZIONALE SUL SISTEMA 118  
 
Torino, 21 maggio 2007 - A quindici anni dalla nascita del sistema di emergenza sanitaria in Italia, per il mondo del 118 è giunto il momento di fare il punto sulla propria organizzazione e sulle questioni ancora aperte, ma soprattutto di interrogarsi su come affrontare al meglio le sfide che lo attendono. Con questo obiettivo, medici, operatori, associazioni di volontariato e rappresentanti delle istituzioni si sono dati appuntamento dal 24 al 27 maggio, presso la Palazzina di caccia di Stupinigi, per un convegno nazionale che avrà come tema «Il futuro in emergenza. Criticità e prospettive di un sistema in evoluzione» e che vedrà la partecipazione, oltre che di diversi assessori regionali alla sanità, anche del ministro della salute, Livia Turco, e del capo di Dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso. L’evento nasce dalla collaborazione tra il sistema 118 della Regione Piemonte e la Fondazione Cassa di risparmio di Torino, che da anni, soprattutto attraverso il progetto «Missione soccorso», garantisce un sostegno determinante alla rete di emergenza piemontese. «L’incontro - spiega la presidente della Regione, Mercedes Bresso - rappresenta un’importante occasione di confronto tra tutti i soggetti che nel corso di questi quindici anni hanno contribuito con il loro impegno e la loro professionalità alla costruzione di un sistema che è diventato un tassello fondamentale del Servizio sanitario nazionale e che, pur tra problemi e difficoltà, è riuscito in molte realtà a raggiungere livelli di eccellenza. È il caso in particolare del Piemonte, dove il lavoro congiunto di 118, volontariato del soccorso e Protezione civile ha consentito la messa a punto di un impianto per fare fronte all’emergenza di grande qualità ed efficienza. Fondamentale, in questo percorso, il supporto fornito da un ente come la Fondazione Crt, cui si deve anche l’organizzazione di questo convegno». «Il nostro augurio - aggiunge il presidente della Fondazione Crt, Andrea Comba - è che il futuro in emergenza sia un futuro in sicurezza e che il sistema 118 possa offrire ai cittadini risposte sempre più adeguate e tempestive. Un risultato, quest’ultimo, a cui la Fondazione, fedele alla propria tradizione e mission statutaria, ha cercato di contribuire fattivamente non solo con un bando che assegna ogni anno 35 ambulanze, ma anche con un progetto specifico come “Missione soccorso”, che prevede interventi a livello di organizzazione centrale finalizzati a migliorare il coordinamento e la formazione degli operatori e quindi a potenziare la capacità di risposta alle emergenze su vasta scala». «Missione soccorso», ad esempio, ha reso possibile la copertura di quattro postazioni regionali per le maxiemergenze di carattere nucleare, biologico e chimico (Nbcr), nonché la realizzazione del collegamento informativo tra postazioni di ambulanze avanzate e Centrali operative. «La grande sinergia tra sistema 118 e Fondazione Crt - conclude Francesco Enrichens, presidente del convegno e coordinatore regionale 118 - si è arricchita, quest’anno, di un prezioso tassello: il “Progetto Trauma”, legato alla prevenzione, terapia e reinserimento sociale dei politraumatizzati, che nasce dalla convinzione che solo attraverso interventi mirati si possano evitare incidenti stradali, domestici e sugli ambienti di lavoro, che ancora oggi rappresentano un flagello in Piemonte». .  
   
   
SAN RAFFAELE: 165 MILIONI PER LA RICERCA E LO SVILUPPO  
 
Milano, 14 maggio 2007 – E’ stato firmato il 24 aprile un importante accordo tra la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor e Banca Intesa Infrastrutture e Sviluppo, quale capofila di un pool organizzato a fronte di un funding assicurato con il determinante intervento di Bei (Banca Europea per gli Investimenti, l’organismo finanziario dell’Unione Europea costituto dal Trattato di Roma), che prevede l’erogazione di un finanziamento di 165,5 milioni di euro a favore di un progetto quinquennale di sviluppo dell’attività di ricerca e didattica dell’Istituto San Raffaele. Si tratta, ad oggi, della più importante erogazione a favore di un Istituto di ricerca italiano. Il finanziamento avrà una durata di ventidue anni con un preammmortamento di cinque anni e vede come diretto erogatore il club deal, coordinato dal Gruppo Intesa Sanpaolo, cui partecipano: Banca Nazionale del Lavoro, Unicredit, Banca Popolare di Milano, Banca di Roma, Monte dei Paschi di Siena, Cariparma, Banca Popolare di Sondrio. Il vicepresidente della Bei, dott. Gerlando Genuardi, ha così commentato l’operazione, firmata per la Bei dal dott. Antonello Pugliese: “La Bei finanzia progetti nel settore sanitario caratterizzati da un contenuto di eccellenza nella ricerca medico-scientifica. Il programma di investimenti del San Raffaele è stato esaminato in modo dettagliato e si colloca pienamente in linea con le priorità dell’Unione Europea inerenti ai progetti a supporto della ricerca scientifica. ” “Siamo molto orgogliosi dell’accordo raggiunto con questo importante ente europeo e della rinnovata fiducia che ci ha accordato gran parte del sistema bancario italiano. ” – commenta Luigi M. Verzé, presidente della Fondazione San Raffaele del Monte Tabor – “Questo finanziamento consentirà al San Raffaele di mantenere gli impegni finanziari già presi e nello stesso tempo di continuare con lo sviluppo e la crescita delle nostre attività sia in ambito clinico che di ricerca. ” “Siamo orgogliosi di poter contribuire al rafforzamento dei progetti di ricerca e didattica di uno dei più prestigiosi Istituti sanitari del panorama europeo" afferma Mario Ciaccia, Amministratore Delegato di Banca Intesa Infrastrutture e Sviluppo. "La ricerca è la base e il fondamento dello sviluppo e Intesa Sanpaolo, nel voler essere Banca per il Paese, è sempre presente in quelle iniziative dalle quali può avviarsi un processo di rilancio e di affermazione anche internazionale delle nostre migliori professionalità. ” “Questo significativo finanziamento è un concreto riconoscimento dell’eccellenza e dei risultati che il San Raffaele ha già ottenuto a livello internazionale e ci consentirà di avviare o completare molti importanti progetti. ” – sottolinea Mario Cal, vicepresidente della Fondazione San Raffaele del Monte Tabor. “Il finanziamento coprirà i costi del personale di ricerca, delle attrezzature biomedicali e dell’allestimento di laboratori e di aule didattiche all’interno del Dipartimento di Medicina molecolare in costruzione (Dibit 2). ” – spiega Renato Botti, direttore generale della Fondazione San Raffaele del Monte Tabor- “Ci consentirà di sviluppare nuovi protocolli di ricerca nell’area della Radioterapia dell’Istituto (in particolare la tomoterapia, innovativa apparecchiatura per la radiazione mirata dei tumori); ci permetterà di ampliare le attrezzature per ricerche cliniche e la formazione in elettrofisiologia e normalizzazione cardiaca presso l’Unità di aritmologia; infine, darà un forte impulso alla realizzazione di un nuovo dipartimento per la ricerca clinica in pediatria. ” Soddisfatto dell´esito Mario Valsecchi, direttore Amministrazione e Finanza della Fondazione San Raffaele del Monte Tabor, che con l´advisor Maurizio Tassi ha strutturato l´operazione per la Fondazione, il quale aggiunge: "Confido di poter incrementare l´importo del finanziamento con l´adesione di altri Istituti nell´ambito della delibera Bei". .  
   
   
INAUGURATI ALL’ UNITÀ SPINALE UNIPOLARE DI NIGUARDA I NUOVI APPARTAMENTI PRE-DIMISSIONI: SPERIMENTARE LA VITA DOMESTICA PRIMA DEL RIENTRO A CASA  
 
 Milano 14 maggio 2007 - Si è tenuta l’ 11 maggio presso l´Unità Spinale Unipolare di Niguarda, l´inaugurazione degli Appartamenti pre dimissioni, due ampi monolocali dove i pazienti dell´Unità Spinale potranno sperimentare la vita domestica prima del rientro nelle loro abitazioni e persone disabili di provenienza esterna potranno attuare programmi di miglioramento della propria autonomia. Hanno presenziato alla giornata Luciano Bresciani, Assessore alla Sanità Regione Lombardia, che così ha commentato l´iniziativa: "Consideriamo questa azione importante nell´ambito della cosiddetta "filiera" delle cure per garantire al paziente la continuità nelle prestazioni domiciliari", e Carla De Albertis, Assessore alla Salute del Comune di Milano, che ha dichiarato: "Un ringraziamento particolare all´Ospedale di Niguarda, un´eccellenza della nostra città, per aver avuto la sensibilità di cogliere il vuoto di assistenza che spesso si crea nelle fasi `grigie´ in cui il cittadino non è più paziente ricoverato ma non è ancora guarito e riabilitato´: "L´assessorato alla Salute — ha proseguito De Albertis — è particolarmente sensibile ai problemi di umanizzazione e di miglioramento della qualità della vita dei pazienti" Per l´Azienda Ospedaliera è intervenuto il Direttore Generale, Dott. Pasquale Cannatelli, il quale ha affermato: "gli appartamenti pre-dimissioni sono un altro risultato di una realtà unica a livello nazionale; ll/n/là Spinale infatti si può ben configurare come una struttura professionale finalizzata ad affrontare e soddisfare i bisogni assistenziali, terapeutico-riabilitativi e psicologico-sociali delle persone affette da lesione mido//are. Al centro dell´attenzione vi è il prendersi carico in modo globale della persona, poiché non sono secondarie le attività di riabilitazione e di reinserimento sociale, familiare e professionale. " Era presente anche Tiziana Redaelli, Direttore dell´Unità Spinale. Il progetto è stato illustrato da Giovanna Oliva Consigliere Aus Niguarda Onlus - Associazione che affianca l´attività dell´Unità Spinale sviluppando iniziative e servizi che integrino il percorso riabilitativo dei pazienti e ne favoriscano la piena inclusione sociale - che si è occupata di reperire i fondi per la realizzazione degli appartamenti. Una lesione al midollo spinale è un evento altamente traumatico, che in caso di lesione completa comporta una disabilità grave permanente. In questa situazione il tanto atteso rientro a casa, dopo sei mesi di permanenza in ospedale (è questa la degenza media) può perciò essere vissuto con ansia e senso di impotenza. Per questo è necessario sostenere adeguatamente i pazienti e dar loro modo di conoscere e sperimentare le soluzioni che permettano loro di acquisire il massimo livello di autonomia. Gli appartamenti predimissione - Midi, per persone con paraplegia e Maxi per persone con tetraplegia - costituiscono l´ultimo tassello dell´Unità Spinale Unipolare di Niguarda, uno dei primi esempi in Italia di approccio globale al problema delle lesioni midollari attraverso la cura, la riabilitazione e il reinserimento sociale, familiare e lavorativo delle persone mielolese. Il progetto è stato realizzato grazie al finanziamento ´della Fondazione Banca del Monte di Lombardia. Numerose altre realtà hanno fornito il loro supporto attraverso la donazione di prodotti o la fornitura degli stessi a condizioni particolarmente agevolate. Tra queste citiamo Abb, Scavolini, Domotic Sistem, Ditec, Miltecho, Helplcare, Progettiamo Autonomia, Sarong. .  
   
   
GENOVA: SIGLATO ACCORDO INTEGRATIVO CON I MEDICI DI MEDICINA GENERALE PER AUMENTARE ORARIO AMBULATORI, FAVORIRE ACCESSO ALLE PRESTAZIONI DIAGNOSTICHE E DIMINUIRE LE LISTE DI ATTESA  
 
Genova, 14 maggio 2007 -E´ stato siglato il 10 maggio l´accordo integrativo regionale con i medici di medicina generale, dopo la definizione della prima tranche nel gennaio 2006. In primo piano le forme di associazionismo tra medici per andare incontro alle esigenze dei cittadini e due progetti riguardanti l´appropriatezza delle prescrizioni farmaceutiche e l´appropriatezza delle prescrizioni diagnostiche per persone non autosufficienti o affette da patologie croniche per favorire l´accesso ai servizi e la diminuzione delle liste di attesa. L´accordo riguarda 1. 400 medici di medicina generale liguri di cui più di 360 già oggi organizzati in gruppo, per un totale di circa 2 milioni di euro, già destinati dai fondi contrattuali all´associazionismo e a progetti di sviluppo. "Sono molto soddisfatto - ha spiegato quest´oggi l´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo - in quanto si tratta di un buon risultato che consentirà di sviluppare un ampliamento dei servizi per i cittadini e migliorare l´appropriatezza prescrittiva e diagnostica". L´accordo incentiva infatti un ulteriore sviluppo dell´associazionismo tra i medici di medicina generale e comporta un ampliamento dell´orario degli ambulatori, grazie alla possibilità offerta al paziente di rivolgersi agli altri associati, quando il proprio medico non è presente, godendo così di maggiore tempo di apertura dell´ambulatorio. Inoltre comprende anche due progetti sul governo clinico per l´assistenza farmaceutica e diagnostica che vogliono favorire i pazienti affetti da patologie croniche. Unanime soddisfazione è stata espressa questa mattina anche dai rappresentanti dei medici. "Grazie a questo accordo - ha ribadito Franco Prete, segretario regionale della Fimmg (Federazione italiana medici medicina generale) - 270. 000 cittadini liguri potranno avere accesso facilitato agli studi di famiglia che si costituiranno in medicina di gruppo, attraverso la presenza di personale infermieristico e segretarie di studio che faciliteranno l´ottenimento di prestazioni da parte dei pazienti". Positivi i commenti anche dei rappresentanti del sindacato dei medici italiani. "Si tratta - ha detto Daniele Gasparotti, segretario regionale Smi - di un accordo interessante sia per i medici e la loro professionalità che per il cittadino soprattutto se affetto da patologie croniche". L´accordo entrerà in vigore tra circa un mese dopo l´esame da parte del tavolo di monitoraggio del Ministero della Salute e dell´Economia, l´approvazione della delibera in Giunta e la pubblicazione sul bollettino ufficiale. .  
   
   
ISTITUITA BANCA EPATOCITI ALL´OSPEDALE DI CIVIDALE  
 
 Moruzzo, 14 maggio 2007 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Salute, ha istituito oggi presso l´Ospedale di Cividale la ´Banca degli epatociti e delle isole pancreatiche (Beip)´, rinviando a successiva regolamentazione gli specifici aspetti organizzativi e finanziari. Presso i locali dell´Ospedale di Cividale verranno in un primo tempo ospitate le attività già in essere presso l´Azienda ospedaliero universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine, in attesa che vi sia un incremento delle attività di ricerca e formative e la realizzazione di strutture e tecnologie innovative. Lo sviluppo delle biobanche è a questo proposito di fondamentale importanza per la ricerca e l´avvio di sistemi di cura, che potranno diventare alternativa terapeutica al tradizionale trapianto di organi. Presso l´Azienda ospedaliera unica di Udine è già attivo un promettente filone di ricerca sulla produzione di tessuti biologici umani articolato nel Centro interdipartimentale di Medicina rigenerativa dell´Università di Udine (riconosciuto quale ´Stem Cell Facility´ dal Centro di biologia molecolare di Trieste), che si è impegnato per la realizzazione di una ´Cell Factory´ e nella Tissue and Organ Replacements Spa. In un piano più generale, nelle intenzioni dell´Ammistrazione regionale c´è poi il supporto alla costituzione di una Fondazione italiana sul fegato-onlus per la lotta alla sempre maggiore diffusione delle malattie epatologiche, l´assistenza alle famiglie dei malati e la ricerca diagnostica. .  
   
   
CONVEGNO DI FABRIANO SULLA BANCA DEGLI OCCHI  
 
Fabriano, 14 maggio 2007 - ´Le idee e le proposte, le conoscenze e il messaggio che insieme scaturiscono da convegni come questo di oggi, agevolano il nostro lavoro e lo rendono piu` credibile. Non e` facile infatti portare all´esterno lo sforzo fatto attraverso tante esperienze e molteplici confronti, per dimostrare che il nostro e` un buon sistema sanitario e come tale e` frutto di sacrifici, strategie e di un lavoro costante e certosino per proporre l´obiettivo di tutti: un sistema piu` integrato e la messa in rete delle strutture marchigiane sociosanitarie di ogni livello. In un´epoca di cambiamenti veloci e profondi, il futuro e` gia` arrivato: dobbiamo cogliere i segnali alla modernizzazione e all´innovazione anche in sanita`. Non possiamo cedere alle chimere del mercato e della competitivita` ma cercare di mantenere le nostre eccellenze. Dobbiamo anche conservare e migliorare l´equilibrio del sistema. Per questo, concetti come quello di area vasta che abbiamo introdotto e in cui crediamo, si basa sulla collaborazione, concetto emerso piu` volte a questo tavolo. Dobbiamo pertanto riuscire ad abbattere i timori dei rapidi mutamenti e le diversita` territoriali, avviando un profilo collaborativo fra aree e anche fra Regioni, sempre piu` grande ed efficiente´. Nell´indicare la sfida politica, L´assessore regionale alla Sanita Mezzolani ha poi puntualizzato tre aspetti importanti: un programma di stabilizzazione dei lavoratori precari in sanita`; l´esternalizzazione e la comunicazione dei buoni esempi e buoni comportamenti ´ che sono tanti ´ per moltiplicarne gli effetti positivi; un´azione politica forte per attrarre risorse oltre che strategie e volonta`, allo scopo di mantenere in piedi e migliorare sempre piu` un eccellente sistema ´ come quello del Centro trapianti del prof. Testasecca e di questa Banca degli occhi di Fabriano, che ´guardano avanti con ambizione, a tutto vantaggio dei cittadini, permettendo di spendere bene le risorse che essi danno in forma di contributi e al governo regionale di non chiederne altri bensi` di comprimere la spesa´. .  
   
   
INIBITORI, IL TAR RESPINGE UN RICORSO DELLE CASE FARMACEUTICHE  
 
Caglairi, 14 maggio 2007 - Il Tar della Sardegna ha respinto il 9 maggio la richiesta di sospensiva presentata da alcune case farmaceutiche contro la delibera della Giunta sugli inibitori della pompa protonica. A proporre l´istanza sono state la Astrazeneca, la Recordati, la Altana Pharma e la Almiral, che contestano l´adozione della delibera del 28 febbraio 2007 ( Programma degli interventi di miglioramento e di contenimento della spesa farmaceutica. Misure di contenimento relative alla categoria terapeutica omogenea inibitori della pompa protonica). Il Tribunale amministrativo regionale ha riconosciuto l´assenza di pregiudizio grave e irreparabile e fissato per il 16 gennaio 2008 la data per l´udienza nel merito. La delibera contestata dalle case farmaceutiche regolamenta il consumo di una particolare tipologia di farmaci (utilizzati per acidità gastrica, esofagiti, disturbi dello stomaco), e ha già permesso alla Sardegna di ottenere il via libera al piano di contenimento della spesa farmaceutica, sottoposto a controllo da parte del Ministero della Salute e da quello dell´Economia, con il conseguente trasferimento di 27 milioni di euro da parte del Governo. Il provvedimento era stato adottato a febbraio, quando la Regione aveva scelto di sospendere l´applicazione dei ticket di 10 euro, prevista dalla finanziaria nazionale e ancora in vigore in tutte le altre regioni, in attesa di modifica e oggetto di un provvedimento in discussione in Parlamento. I sardi, quindi, non pagano il ticket di 10 euro sulla specialistica a differenza dei cittadini del resto d´Italia. Per compensare il mancato gettito derivante dalla sospensione del ticket, la Regione ha deciso di introdurre il prezzo di riferimento regionale per gli inibitori della pompa, ovvero - trattandosi di farmaci equivalenti, cioè riconosciuti di pari efficacia e sicurezza rispetto a quelli di marca - aveva previsto di rimborsare il prezzo del farmaco generico, che a parità di efficacia presenta il prezzo minore. Sulla delibera avevano espresso parere favorevole anche i rappresentanti sindacali dei medici di medicina generale. Per l´industria farmaceutica i farmaci equivalenti rappresentano una concorrenza temibile: fanno calare il fatturato dei farmaci ´´di marca´´, scoraggiano il ricorso a farmaci più nuovi e più costosi con lo stesso effetto curativo, impediscono la pubblicità indiretta dell´industria farmaceutica produttrice dei farmaci ´´di marca´´. Per la Regione, però, il risultato che si otterrebbe con la diffusione dei farmaci equivalenti significa un risparmio notevole per i cittadini e la disponibilità di risorse economiche maggiori, da investire in ricerca e servizi per la collettività. In questo quadro è stato presentato il ricorso delle industrie farmaceutiche che chiedevano la sospensiva della delibera. E ancora una volta, di fronte ad una delibera contestata da chi è portatore di interessi diversi da quelli dei cittadini, il Tribunale ha dato ragione alle decisioni della Regione. .  
   
   
SERGIO DANIOTTI ELETTO PRESIDENTE DI ANIFA  
 
Milano, 14 maggio 2007 - Sostenere la necessità di ampliare l´offerta di farmaci Otc per i cittadini, incentivare le aziende a investire in questo settore, ribadire il valore dell´industria farmaceutica come comparto ad alto valore aggiunto tecnologico/intellettuale: queste le linee guida alle quali si ispirerà il nuovo vertice dell’Associazione. E’ stato eletto nel corso dell’Assemblea annuale dell’Associazione, il nuovo presidente di Anifa, Associazione nazionale dell’industria farmaceutica dell’automedicazione. Sergio Daniotti, 56 anni, dal 2000 Country Manager del gruppo Boehringer Ingelheim Italia, subentra ad Angelo Zanibelli, che lascia la presidenza di Anifa dopo sette anni, pari a oltre tre mandati consecutivi. Nel corso dell’Assemblea sono stati anche eletti i nuovi vicepresidenti dell’Associazione: Roberto Bertani (Novartis Consumer Health), Stefano Brovelli (Bayer) e Gianluigi Frozzi (Angelini). Nella relazione programmatica il nuovo Presidente ha evidenziato criticità e opportunità del settore e illustrato le linee guida alle quali intende ispirarsi, in continuità con la linea politica del predecessore, del quale sono stati sottolineati l’impegno profuso e gli importanti risultati raggiunti. In primo luogo, Daniotti ha ricordato come troppo spesso si dimentichi che l’industria farmaceutica è principalmente un fattore di sviluppo: sia dal punto di vista sanitario, per l’ovvia ragione della crescita di benessere sociale legata allo sviluppo e miglioramento delle terapie farmacologiche; sia dal punto di vista industriale, perchè si tratta di uno dei settori più avanzati della ricerca scientifica, dell’innovazione tecnologica e del progresso delle conoscenze intellettuali. “Il farmaco è una risorsa chiave per il sistema, le industrie e i cittadini – ha affermato Sergio Daniotti -. Spetterà ad Anifa il ruolo e il compito di farsi promotrice e interprete di una politica che porti a un nuovo approccio verso questo settore, impostando un’azione a sostegno del valore dei farmaci di automedicazione”. Primo passo sarà la promozione di una “stagione per lo switch”: non certo per stimolare i consumi – l’uso dei farmaci dipende unicamente da un bisogno, che in nessun modo può essere stimolato artificiosamente – quanto piuttosto per allineare l’Italia all’offerta di farmaci Otc dei Paesi più vicini e simili (Francia, Germania, Regno Unito, che hanno un’offerta fino al 30% superiore alla nostra) con ricadute notevoli e positive per il sistema e i cittadini. In primo luogo, sarebbero a costo zero per lo Stato; in secondo luogo, un maggiore ricorso all’automedicazione andrebbe a “drenare” quelle sacche di spesa farmaceutica che potrebbero essere affrontate con farmaci Otc e che, invece, per varie ragioni continuano a essere fonte di spesa pubblica; inoltre, sarebbe un vantaggio per i cittadini, che potrebbero beneficiare di un’offerta Otc realmente europea, al pari con i loro concittadini stranieri. Non da ultimo, sarebbe un vantaggio anche per le imprese: che sarebbero incentivate a investire risorse in questo comparto stimolando, complessivamente, la stessa concorrenza industriale. Secondo fronte di azione dell’Associazione sarà promuovere il “valore industriale” del farmaco di automedicazione. “I nostri – ha proseguito Daniotti - sono farmaci di uso consolidato, noti, che hanno una forte connotazione nazionale: questo significa da una parte sostenere produzioni e aziende italiane, con ricadute positive in termini di generazione di risorse locali e crescita e qualificazione della nostra forza lavoro, e, dall’altra, salvaguardare opzioni terapeutiche su cui i nostri concittadini fanno da sempre affidamento”. Basti pensare che, in termini di volumi, il comparto dei farmaci di automedicazione rappresenta circa 300 milioni di confezioni, pari a circa il 20% del totale delle confezioni vendute: di fatto, un farmaco su cinque acquistati è senza obbligo di ricetta. Cifre che denotano una capacità industriale e produttiva di prim’ordine, in grado di attrarre in Italia fette consistenti di produzioni oggi destinate all’estero. “E’ quindi quanto mai necessario ricercare e favorire le condizioni affinché le industrie farmaceutiche dell’automedicazione trovino un contesto che le stimoli a investire nel nostro Paese - ha concluso Daniotti -, cercando di andare oltre alcune rigidità della nostra burocrazia che, a volte, si rende incompatibile con le dinamiche industriali”. Nel passare il testimone al nuovo Presidente, Angelo Zanibelli ha commentato: “Sergio Daniotti è la persona più adatta a guidare l’Associazione verso nuovi, importanti traguardi. Dopo questi anni di grossi cambiamenti e, al tempo stesso, entusiasmanti, nei quali abbiamo portato le nostre istanze all’attenzione delle istituzioni e delle autorità regolatorie cogliendo grandi successi, dobbiamo consolidare il comparto. Sergio saprà senz’altro cogliere ogni opportunità e vincere le nuove sfide che ci attendono”. .  
   
   
SANITA´: LANCIATA CAMPAGNA PER AUMENTARE NUMERO INFERMIERI IN ABRUZZO OFFERTA FORMATIVA DI ELEVATA QUALITA´  
 
Pescara, 14 maggio 2007 - L´abruzzo ha bisogno di infermieri. Secondo i parametri Ocse, nella regione mancano almeno 430 professionisti. Le iscrizioni ai corsi di laurea in Scienze Infermieristiche non bastano a coprire il fabbisogno. A tal prposito, il Ministero della Salute, il Ministero dell´Università e la Federazione Nazionale dei Collegi Infermieri (Ipasvi) hanno promosso in Abruzzo e nelle altre regioni la campagna "Infermiere. Protagonista nella vita vera". L’ 11 maggio a Pescara, la presentazione dell´iniziativa nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte l´assessore alla Sanità, Bernardo Mazzocca, il docente della Facoltà di Scienze Infermieristiche, Loreto Lancia, il coordinatore dei Collegi Ipasvi della regione Abruzzo e di Chieti, Luigi Zappacosta, ed i presidenti dei collegi provinciali di Pescara, Nello Cornacchione, di Teramo, Riccardo D´ignazio, dell´Aquila, Arduino Giancola. "L´offerta formativa rivolta agli aspiranti infermieri in Abruzzo è piuttosto ampia" ha dichiarato Mazzocca "anche perchè, nell´ambito dell´attuale organizzazione sanitaria regionale, l´infermiere riveste un ruolo chiave. Formare più infermieri professionali" ha aggiunto "significa andare a colmare lacune nell´ambito dell´integrazione socio-saniatria, della medicina del territorio, dell´assistenza familiare e contribuisce, oltretutto, a ridurre il numero dei ricoveri ospedalieri. Non trascurerei nemmeno gli sbocchi occupazionali" ha continuato l´assessore "che una professione del genere può offrire". In effetti, nell´ultimo anno accademico, il corso di laurea in Scienze Infermieristiche, considerando sia il master di tipo clinico che quello di carattere gestionale, ha fatto registrare appena 336 immatricolazioni a fronte di 450 posti disponibili nelle sette sedi formative della regione. Annualmente, in Abruzzo, riescono a laurearsi circa 400 nuovi infermieri che trovano occupazione nel giro di pochi mesi, anche se molti fuori regione. Da qui l´esigenza di incremenatre il numero dei nuovi iscritti nella due facoltà di Chieti e L´aquila, tra le poche ad avere tra i docenti personale di estrazione infermieristica, e di sostenere il dottorato di ricerca delle sede aquilana, che è anche l´unico del genere in Italia. Tra le iniziative concordate con i Ministeri della Salute e dell´Univesità c´è anche quella di effettuare visite negli istituti superiori di tutte le regioni per sensibilizzare i giovani e far conoscere loro le caratteristiche attrattive di un simile corso di studi. Rispetto alle media europea, secondo i rappresentanti Ipasvi, l´Italia è ancora piuttosto indietro nel rapporto infermiere-numero di pazienti. La prossima frontiera sarà quella dell´infermiere di famiglia, una figura che, secondo alcuni studi, contribuirebbe a diminuire sensibilmente il tasso di mortalità dei pazienti. Peraltro, risultati notevoli si stanno producendo anche nel campo della prevenzione con effetti diretti sull´abbattimento dei costi sanitari, decisamenmte più elevati nel caso di un intervento sanitario diretto. Infine, l´assessore Mazzocca ha anche auspicato che gli infermieri siano sempre più presenti nei ruoli dirigenziali dove non è necessariamente prevista la figura del medico. .  
   
   
MARRAZZO: LE COOPERATIVE TASSELLO FONDAMENTALE DELL´UNIVERSO SANITÀ  
 
Roma, 14 maggio 2007 - Il presidente della Regione, Piero Marrazzo, è intervenuto al convegno “Cooperative sociali e sanità”, che si è svolto presso il Palazzo della cooperazione di via Torino a Roma. “Le cooperative sono la spina dorsale di questo Paese – ha detto il presidente – e punto di incontro delle culture laica e cattolica. ” “Per questo motivo –ha continuato, ricordando la questione del riassorbimento del deficit della sanità regionale – non possono essere loro a pagare il peso del deficit, perché pagherebbero tutti i cittadini”. “Mi aspetto una risposta del Parlamento sul decreto salva deficit – ha detto, prima di rivendicare l’avvenuto cambiamento di rotta per quanto concerne la gestione dei conti della sanità – Per la prima volta sono stati resi noti i risultati trimestrali sulla spesa sanitaria: abbiamo ridotto i costi in modo notevole anche grazie ai tanti che operano nell’universo sanità”. Marrazzo ha poi sottolineato che sono tre le parole d´ordine su cui puntare: “la persona, che rappresenta il punto d´incontro, il territorio, nel quale bisogna far calare le scelte e, infine, la domiciliarità ossia la sicurezza, per le fasce più deboli, di avere assistenza”. Secondo i dati resi noti nel corso del convegno, nel Lazio operano 1. 186 cooperative sociali, di cui 495 svolgono attività sociosanitaria. Confcooperative rappresenta una fetta molto importante con oltre 11mila addetti tra soci lavoratori e operatori che garantiscono assistenza a oltre 150mila persone. .  
   
   
LA CAMPAGNA “IPERTENSIONE AL GIRO D’ITALIA”  
 
Milano, 14 maggio 2007 - La Campagna di prevenzione dell’ipertensione e dell’ictus promossa dalla Siia (Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa) si affianca per la prima volta al Giro d’Italia, toccando 12 regioni italiane fino al 3 giugno, distribuendo materiale informativo in oltre 60 comuni e allestendo in 19 paesi uno stand per offrire visite gratuite per il calcolo personale del rischio. L’iniziativa, giunta alla sua terza edizione, ha come obiettivo quello di aumentare la conoscenza dei rischi legati all’ipertensione e delle correlazioni tra questo “killer silenzioso” e l’ictus cerebrale, sensibilizzando il pubblico sull’importanza e l’urgenza della prevenzione primaria dell’ictus. La Campagna seguirà la tradizionale carovana della gara ciclistica e attraverserà il territorio nazionale distribuendo materiale informativo sull’ipertensione e l’ictus in oltre 60 comuni che si troveranno nel tragitto della gara ciclistica. Al villaggio di arrivo di ogni tappa del Giro d’Italia due medici saranno a disposizione del pubblico, presso lo stand Siia dedicato all’iniziativa, per effettuare gratuitamente la misurazione della pressione arteriosa e un’analisi personalizzata dei fattori di rischio. Per ciascun visitatore i medici compileranno una scheda che indicherà la via da percorrere – in accordo con il proprio medico – per una corretta prevenzione dell’ictus attraverso il simbolo di un semaforo: Semaforo rosso: invito a recarsi al più presto dal medico per avviare un percorso di prevenzione mirata Semaforo giallo: suggerimento a consultare il proprio medico per valutare con lui l’opportunità di intraprendere la via della prevenzione Semaforo verde: la strada è giusta, basta seguire un check up periodico per tenere semplicemente la situazione sotto controllo I risultati delle edizioni precedenti della Campagna Di seguito i dati relativi alle due edizioni precedenti della Campagna relativi alle percentuali di semafori verdi, gialli e rossi riscontrati nel corso delle visite mediche effettuate
2006 – 2. 436 persone visitate 2005 – 2. 527 persone visitate
Semaforo verde: 29% Semaforo verde: 27,5%
Semaforo giallo: 52% Semaforo giallo: 49%
Semaforo rosso: 19% Semaforo rosso: 23,3%
Le “tappe della prevenzione” Lo stand della Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa sarà a disposizione nel villaggio di arrivo di 19 tappe del Giro d’Italia per la misurazione gratuita della pressione arteriosa e del rischio di danno cerebrovascolare. .
 
   
   
NUMERICA 22 GIUGNO 2007 - 6 GENNAIO 2008 PALAZZO DELLE PAPESSE APRE IL SECONDO CICLO ESPOSITIVO DEL 2007 PRESENTANDO LA COLLETTIVA NUMERICA  
 
Siena, 14 maggio 2007 - La mostra, curata da Lorenzo Fusi e Marco Pierini, ha per oggetto, soggetto e argomento esclusivo il numero. A partire dagli anni Sessanta per arrivare alle esperienze del presente, gli artisti hanno manifestato – spesso rielaborando intuizioni e ricerche delle avanguardie storiche – un interesse sempre più accentuato per l’universo dei numeri. Talvolta impiegato esclusivamente per il suo valore formale, in altri casi prescelto per la sua funzione di simbolo, il numero ha attraversato da protagonista la pittura, la scultura l’installazione, il video e persino la fotografia. A seconda delle singole poetiche, dei movimenti di appartenenza, della formazione culturale o della provenienza, gli artisti hanno utilizzato il numero – assoluto oppure associato ad altre immagini, suoni e parole – per affrontare tematiche proprie delle scienze esatte, della numerologia, della tecnologia, della superstizione, della filosofia. Senza dimenticare il gioco, l’azzardo, il calcolo delle probabilità, nella acquisita consapevolezza che la progressione dei numeri è non solo misura ma, soprattutto, figura del tempo che trascorre. Tra gli artisti invitati: Ignasi Aballì, Darren Almond, Giacomo Balla, Mel Bochner, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Mircea Cantor, Mario Ceroli, Guy De Cointet, Hanne Darboven, Stanislaw Drodz, Carlo Fei, Dan Graham, Robert Indiana, Joseph Kosuth, Kraftwerk, Micah Lexier, Osvaldo Licini, George Maciunas, Cildo Meireles, Mario Merz, Tatsuo Miyajima, Roman Opalka, Nakis Panayotidis, Michelangelo Pistoletto, James Riddle, Kay Rosen, Aida Ruilova, Charles Sandison, Guy Sherwin, Hans Staudacher, Jana Sterbak, Wolfgang Tillmans, Joe Tilson, Isidoro Valcárcel Medina, Bernar Venet. .  
   
   
CENTRO PECCI ASSE DELLA RETE TOSCANA DI ARTE CONTEMPORANEA PRESENTAZIONE A ROMA DEL PROGETTO DI AMPLIAMENTO  
 
 Prato, 14 maggio 2007 - ´La Toscana vuole riportare il Centro Luigi Pecci al ruolo trainante che spetta al primo centro di arte contemporanea nato nel nostro paese´. Così il presidente Claudio Martini spiega l´impegno organizzativo e finanziario (cinque milioni di euro) profuso dalla Regione Toscana nel progetto di ampliamento e rilancio del museo di arte contemporanea pratese presentato il 10 maggio ´Prato, città di ingegno e di impresa, - ha ricordato Martini - ha sempre posseduto vocazione e dedicato attenzioni ai processi dell´arte contemporanea e ai percorsi di sperimentazione, specialmente nel settore figurativo. Viene alla mente la pionieristica installazione in piazza San Marco, nell´ormai lontano 1974, della grande opera di Henry Moore Forma squadrata con taglio. Il museo Pecci ha materializzato quello spirito di ricerca, che oggi viene ripreso da questo progetto, di cui va sottolineato in particolare l´obiettivo di valorizzare l´esposizione permanente del ricco patrimonio già posseduto. Un altro aspetto importante – ha sottolineato ancora il presidente - è il ruolo trainante che il Centro Luigi Pecci dovrà assumere nella rete museale regionale di arte contemporanea, in sinergia con il Museo delle Papesse a Siena, Palazzo Fabroni a Pistoia e il prossimo centro di Firenze´. Il progetto, nato dalla collaborazione tra Regione Toscana, Comune di Prato, lo stesso Centro Pecci con la collaborazione del Ministero per i beni e le attività culturali, prevede due obiettivi. Il primo è di carattere culturale, e renderà il Pecci centro pilota e di riferimento regionale per le ricerche artistiche d´avanguardia. L´altro raddoppierà la superficie espositiva grazie all´innovativo progetto dell´architetto olandese Maurice Nio, considerato uno dei più originali interpreti dell´architettura contemporanea, destinandola ad accogliere in maniera adeguata il core museale, l´esposizione permanente della collezione artistica italiana e starniera rimasta sacrificata fino ad oggi. Contemporaneamente i nuovi spazi consentiranno un adeguato svolgimento delle attività temporanee. .  
   
   
FORTE DEI MARMI: UNA MOSTRA DI GIANNI BERTINI  
 
Milano, 14 maggio 2007 - Domenica 15 giugno alle 19,00 si inaugura presso la sede di Forte dei Marmi della Galleria Poleschi Arte una mostra dedicata al maestro Gianni Bertini, nato a Pisa nel 1922 e protagonista, fin dall’immediato dopoguerra, dell’arte italiana ed europea della seconda metà del Xx secolo. La mostra “Percorsi e ricorsi”, curata dall’amico Pierre Restany e da Luciano Caprile, presenta più di quaranta opere realizzate tra il 1956 e il 2004 e permette di ripercorrere sinteticamente le tappe di una vicenda artistica creativa e straordinaria, iniziata negli anni quaranta ed ancora in pieno vigore. Con il passare del tempo le giravilte di Bertini prendono consistenza e a 85 anni la sua carriera a zig-zag evoca un percorso dadaista. Le opere esposte si concentrano in particolare sulla fase immediatamente successiva all’elaborazione del Manifesto della Mec-art, pubblicato nel 1965, momento cruciale nell’evoluzione della poetica di Bertini, in cui le istanze iconografiche della contemporaneità, i miti e le icone della società contemporanea, trovano un perfetto punto di congiunzione con la tecnica usata, che è quella del riporto fotografico su tela. Non mancano però le opere più recenti che nascono da elaborazioni dell’immagine al computer, in una continua attenzione di Bertini nei confronti della realtà, iconografica e tecnologica, che ci circonda. Ad ogni tappa Bertini riprende le sue opere precedenti che integra nei lavori in corso per cui tutta la sua evoluzione assomiglia ai suoi collages, dove le donne nude si tuffano in un turbine di forme prorompenti. I soggetti sono per lo più prelevati dal mondo delle corse automobilistiche e motociclistiche, unite nell’immaginario di Bertini alle figure femminili in una personalissima rilettura di alcuni miti del passato, in un percorso che unisce la volontà di testimoniare il presente senza dimentica le persistenze di una cultura classica che da sempre accompagna la ricerca dell’artista. La mostra rimarrà aperta fino al 22 luglio e successivamente sarà portata a Milano nella sede di Poleschi Arte in Foro Buonaparte 68. Www. Poleschiarte. Com .  
   
   
"TORAH IMMAGINI” L’ANTICO QUOTIDIANO. UNA STORIA MILLENARIA. DAL 29 MAGGIO AL 17 GIUGNO IL MUSEO LA PERMANENTE DI MILANO OSPITERÀ LA MOSTRA FOTOGRAFICA “TORAH IMMAGINI” DI MANFREDI BAGNAI FOCACCI.  
 
 Milano, 14 maggio 2007 - In che misura può essere attuale un artigianato le cui regole sono contenute in un testo Sacro, e a cui il suo esecutore, lo Scriba, deve sottostare severamente da oramai duemila anni? Da questa domanda, paradigma di un’antichità delle tradizioni che contribuisce alla definizione della complessa identità ebraica, nasce Torah Immagini, un progetto culturale rivolto a tutti e soprattutto a chi, non ebreo, non percepisce di questa grande religione i tratti salienti e il volto quotidiano. Il gesto di una mano, alla cui perizia è affidata da sempre la trascrizione del Testo Sacro e la sacralità dei luoghi entro i quali questa trova sede, insieme al desiderio di esprimere il semplice ed umano materico della Lettera di Dio, sono i tratti essenziali del lavoro esposto. Il Museo de La Permanente, luogo eletto d’incontro, propone così una lettura innovativa ed efficace dell’identità religiosa, attraverso un lungo percorso d’immagini Fin Art colte nell’intimità e articolate in una sequenza narrativa, coniugando il fascino dell’immagine tradizionale alle più moderne tecnologie di stampa. Eseguito con stretto rigore scientifico, l’opera è avvallata dal Rabbino Emerito Elio Toaff, che ha firmato la prefazione del volume, catalogo dell’esposizione edito da Proedi Editore. Mostra “Torah Immagini” - dal 29 maggio al 17 giugno Libro: “Torah Immagini” di Manfredi Bagnai Focacci, Proedi Editore € 25 www. Proedieditore. It .  
   
   
LE IMMAGINI DEL PREMIO ‘VIAGGIO IN BASILICATA’ IN MOSTRA A TORINO  
 
 Potenza, 14 maggio 2007 - Le immagini del premio internazionale di fotografia “Viaggio in Basilicata. I giovani e il futuro, la percezione di una speranza”, istituito dal Consiglio regionale della Basilicata in collaborazione con l’università di Westminster e l’Apt di Basilicata, sono in esposizione da a Torino nella sede del Consiglio regionale del Piemonte. La mostra, che sarà aperta al pubblico presso Palazzo Lascaris, in Via Alfieri, dal 12 al 26 maggio, è stata inaugurata questa sera alla presenza dei presidenti del Consiglio regionale del Piemonte, Davide Gariglio e della Basilicata, Maria Antezza. Successivamente si sposterà a Milano, a Roma, a Londra e Strasburgo. In mostra 65 scatti, una selezione tra i lavori dei vincitori, segnalati e partecipanti, che mostrano volti sorridenti, sguardi disincantati, mani di bimbi pronte al gioco, la rassegnazione, l’ironia, la denuncia, ma anche la speranza e la richiesta di impegni concreti e di progetti ambiziosi. “L’idea di proporre ai giovani fotografi un argomento con cui confrontarsi in un concorso internazionale – ha spiegato il critico Roberto Mutti, presidente della giuria del premio, che ha partecipato all’iniziativa di Torino - ha conferito al premio ‘Viaggio in Basilicata’ un ruolo molto importante, quello dell’interlocutore. In un’epoca in cui, come spesso si dice e più spesso si legge, i giovani stentano a costruire un dialogo con se stessi e con gli altri, la fotografia può trasformarsi in uno strumento importante messo al servizio delle proprie ricerche. ‘I giovani e il futuro: la percezione di una speranza’ è stato così lo spunto, difficile quanto accattivante, da cui i fotografi sono partiti per una riflessione ad ampio raggio che ha considerato i più diversi temi con cui le nuove generazioni si confrontano”. “Molto interessante – ha sottolineato Mutti - è anche il confronto fra le diverse tecniche usate dagli autori che, pur provenendo da diverse nazioni e quindi avendo alle spalle formazioni differenti, hanno finito per somigliarsi. Accanto alla tradizione reportagistica classica, si sono viste le ricerche espressive e stilistiche più diverse capaci di indagare sulle potenzialità del digitale, sulla forza del colore, su moduli narrativi ora lineari ora spezzati, come è tipico dell’espressività giovanile. Per questo è importante la decisione di rendere la mostra itinerante, per far sì che arrivi in realtà sociali e culturali diverse al fine di rilanciare un confronto che consente, presumibilmente, di riconoscersi più simili di quanto si possa immaginare”. .  
   
   
TESORI ALLA LUCE OPERE DAI MUSEI AL SAN MICHELE A ROMA, COMPLESSO MONUMENTALE DI SAN MICHELE SALA DELLE NAVI DAL 19 MAGGIO AL 14 GIUGNO  
 
Milano, 14 maggio 2007 - In occasione della Ix settimana della cultura, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali promuove un percorso espositivo rivolto alla conoscenza, alla salvaguardia e al potenziamento del patrimonio storico artistico nazionale. Nel contesto del progetto di catalogazione dei beni mobili, conservati all’interno dei depositi dei musei statali, avviato nel 2006 e diretto a far affiorare un settore estremamente ricco ma sottovalutato, nasce la mostra Tesori alla luce. Opere dai musei al San Michele, a cura di Maria Rosaria Valazzi e Isabella Cianfarani, con l’obiettivo di svelare al pubblico alcune delle meraviglie conservate nei depositi museali. Tali meraviglie si possono ammirare con ingresso gratuito, dal 19 maggio al 14 giugno 2007, nella Sala delle Navi all’interno del Complesso Monumentale di San Michele a Ripa che apre i battenti come nuovo contenitore artistico e neonato centro di interesse culturale a Roma. Dopo avere esplorato una consistente realtà del panorama museologico e museografico, sono state riportare “alla luce” opere che, seppure inventariate e note sotto il profilo patrimoniale e pur godendo di profondità culturale e di spessore economico, risultano scarsamente valorizzate e del tutto sconosciute. La mostra consente dunque di ammirare le opere ma mira altresì a far conoscere la realtà dei depositi. Connessi solidamente con il territorio con cui mantengono un profondo legame, i depositi sono infatti uno degli elementi vitali delle strutture museali; ne racchiudono la “memoria” storica, lo sviluppo (in chiave di gestione e interpretazione delle collezioni) e la valorizzazione. Realtà sommerse dense e di elevata qualità espressiva che necessitano di un’adeguata attenzione. L’esposizione si articola come un viaggio alla scoperta di manufatti che esaltano il lustro e le qualità del patrimonio artistico italiano e si compone di opere conservate all’interno dei depositi, selezionate secondo criteri di ricchezza tipologica (abiti, oreficerie, manifesti cinematografici), di interesse storico e formativo, di manufatti che posseggono un’energica carica attrattiva volta a suscitare e stimolare l’interesse e la curiosità del pubblico. Il percorso espositivo si snoda attraverso una serie di tappe che toccano diverse città, mettendo così a confronto realtà distanti. Frammenti dal passato, Lo spazio negato, Il deposito obbligato, Il modello territoriale, “Altri” depositi, L’inventario quale paradigma e Lavori in corso, sono titoli guida che offrono al fruitore una chiave interpretativa. Tra le opere esposte, la mostra consente di apprezzare due dipinti di Tintoretto raffiguranti San Pietro e San Paolo con i loro attributi convenzionali, le chiavi e la spada, intenti in un dibattito sull’interpretazione di un passo biblico. E inoltre un’opera di Tiepolo dal titolo L’istituzione dell’Eucarestia, proveniente da Venezia; il dipinto Venere e Amore, proveniente da Firenze, attribuito a Tiziano; un dipinto di Poussin dal titolo Agar e l’Angelo, proveniente da Palazzo Barberini a Roma, due reliquari lignei (Xvi-xvii sec. ) da Matera, vari disegni di Barocci e barocceschi, provenienti da Urbino. Vi sono inoltre molti oggetti di vario genere, dall’arte applicata, alla moda, alla grafica. Bellissimi i vetri del Xviii e Xix secolo di ispirazione archeologica, rinascimentale, barocca, neoclassica, spagnola e dell’Art Nouveau, facenti parte della collezione dei vetri della Compagnia di Venezia e Murano, ed entrati a far parte della Galleria Nazionale d’Arte Antica di Roma, sempre provenienti da Palazzo Barberini; e ancora, i manifesti cinematografici dei primi anni del secolo della Collezione Salce, provenienti da Treviso; due abiti degli anni cinquanta, custoditi a Palazzo Pitti, e due armature del Xv e Xix secolo, conservati a Palazzo Venezia. Dalla Villa della Regina a Torino, infine, sono in prestito gli inventari di corte che vanno da Xvii al Xix secolo e che documentano le varie redazioni delle catalogazioni di opere d’arte presenti, non omogenee ma estremamente interessanti in quanto testimonianze preziose della storia della gestione dei depositi. Tesori alla luce è un viaggio coinvolgente che consente di fruire gratuitamente un percorso intenso e variegato per un totale di circa trentacinque opere: una vetrina di beni storici e artistici fino ad ora nascosti che non hanno perso il loro filtro creativo e la loro forza comunicativa. Www. Arthemisia. It; www. Beniculturali. It .  
   
   
LOMELO PRESENTA PROGETTO INTERREG "ECUMENES" CON SPETTACOLI A EGNATIA (BR)  
 
Bari, 14 maggio 2007 - E’ stato presentato l’ 11 maggio presso la Presidenza della Giunta Regionale pugliese il progetto Ecumenes- Eredità Culturali del Mediterraneo Nelle Eccellenze Storico-architettoniche promosso dalla Regione Puglia e approvato nell’ambito del programma Interreg Iiia Grecia-italia. Sono intervenuti Domenico Lomelo, Assessore Beni Culturali Regione Puglia; Francesco Virgilio, Dirigente Assessorato Beni Culturali Regione Puglia; Angela Cinquepalmi, direttrice Museo Archeologico di Egnazia; Franco Ungaro, coordinatore del progetto. Si terrà dal 7 al 30 giugno a Egnatia (Fasano, provincia di Brindisi), uno dei siti archeologici più importanti della Puglia, il primo cantiere internazionale delle arti nell’ambito del progetto Ecumenes –Eredità Culturali del Mediterraneo nelle Eccellenze Storico-architettoniche selezionato dal Programma Comunitario Interreg Iiia/grecia Italia. Regione Puglia, Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce, Comune di Andria, Azienda di Promozione Turistica di Lecce sono i promotori di questo evento in collaborazione con Dipartimento di Studi Teatrali dell’Università di Patrasso, Teatro Municipale di Ioannina, Centri Culturali di Preveza e Lefkada, Etanam di Preveza, Ente Teatrale Italiano, Arcus spa, Soprintendenza per i Beni Archeologici per la Puglia e della Direzione Generale Regionale ai Beni Culturali della Puglia e con il coordinamento artistico dei Cantieri Teatrali Koreja. Intenso e variegato il programma con spettacoli di danza, teatro, musica, cinema ma anche installazioni, work in progress, laboratori, conferenze e incontri proposti da artisti greci e italiani con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale comune, materiale e immateriale. Attorno al tema de “La eredità della cultura classica greca nella contemporaneità” sono molte le novità assolute come Mari di voci, installazione per nastro magnetico di Biagio Putignano, The Cryonic Chants con Scott Gibbons e la Societas Raffaello Sanzio (venerdì 29 giugno), Ajax the madness da Sofocle con l’Attis Teatro di Atene per la regia dello straordinario regista Theodoros Terzopoulos (venerdì 22 e sabato 23 giugno), le Apparizioni con la compagnia Katzenmacher di Alfonso Santagata (giovedì 14, venerdì 15, sabato 16 giugno), Polis della compagnia Abbondanza-bertoni (sabato 30 giugno), la festa-concerto con i greci Sirtos (sabato 9 giugno), lo studio su Le Troiane di Euripide a cura di Koreja (sabato 9 giugno), le conferenze di Gino Pisanò (15 giugno), Francesco D’andria (23 giugno), Edoardo Sanguineti (sabato 30 giugno). “Nella Puglia, regione di transito per messapi, greci e japigi, Ecumenes – afferma Mimmo Lomelo, assessore ai Beni Culturali della Regione Puglia - guarda all’antica Grecia non solo come culla della civiltà mediterranea ma soprattutto come fonte di nuova ispirazione per una cultura del dialogo che deve ritrovare nuovi stimoli e nuova linfa anche dall’abitare luoghi come Egnatia, che sanno restituire suggestioni e emozioni sempre più forti”. Dopo Egnatia, il progetto farà tappa nell’Anfiteatro Romano di Lecce, a Castel del Monte di Andria, nei siti archeologici di Dodoni e Nikopolis e nel castello Santa Maura di Lefkada. Programma Ecumenes - Egnazia Giugno 2007 Programma Giovedì 7 giugno Museo ore 18, 19,20 Koreja Il pasto della tarantola* Spazio Necropoli ore 20 Biagio Putignano Mari di voci- Installazione sonora Spazio Case Romane ore 21 Palmieri Lab Lisistrata di Aristofane Venerdì 8 giugno Museo ore 18, 19,20 Koreja Il pasto della tarantola* Spazio Necropoli ore 20 Biagio Putignano Mari di voci- Installazione sonora Spazio Case Romane ore 21 Pratica in cerca di teoria In viaggio con Erodoto Sabato 9 giugno Museo ore 18, 19,21 Koreja Il pasto della tarantola* Spazio Basilica Civile ore 20 Koreja La Passione delle Troiane* Spazio Case Romane ore 22 Syrtos (Grecia) Festa-concerto Giovedì 14 giugno Museo ore 19 Premio Ecumenescorto Piazza del Mercato ore 21 Katzenmacher-alfonso Santagata Apparizioni* Venerdì 15 giugno Museo ore 19 Dioniso e Prometeo alle origini nella civiltà mediterranea Conferenza con Gino Pisanò (Istituto Culture Mediterranee Provincia di Lecce) Piazza del Mercato ore 21 Katzenmacher-alfonso Santagata Apparizioni* Sabato 16 giugno Museo ore 19 Premio Ecumenescorto Piazza del Mercato ore 21 Katzenmacher-alfonso Santagata Apparizioni* Giovedì 21 giugno Museo ore 19 Il teatro greco fra antico e moderno Conferenza di Theodoros Therzopoulos Spazio Basilica Civile ore 21 Fluid Video Crew Egnatia Venerdì 22 giugno Museo ore 20 Premio Ecumenescorto Spazio Case Romane ore 21 Attis Teatro (Grecia) Ajax the madness di Sofocle Sabato 23 giugno Museo ore 20 Gli approdi di Enea Conferenza di Francesco D’andria Spazio Case Romane ore 21 Attis Teatro (Grecia) Ajax the madness di Sofocle Venerdì 29 giugno Museo ore 19 L’eredità della cultura classica greca nella contemporaneità Conferenza con Edoardo Sanguineti Spazio Case Romane ore 21 Raffaello Sanzio Cryonic Chants di Scott Gibbons** Sabato 30 giugno Il mito in Pier Paolo Pasolini di Mario Bianchi Collage di video Spazio Case Romane ore 21 Compagnia Abbondanza-bertoni Polis** Tutti i giorni di spettacolo Juke-box di Paolo Musio Sintesi Progetto: Con il termine Ecumenes si intende sottolineare il lavoro e il pensiero comune che differenti soggetti (enti, istituzioni, operatori) mettono in campo per costruire una cooperazione efficace e duratura nel tempo. La conoscenza, gli scambi, l’incontro e il dialogo culturale fra la Puglia e la Grecia, che la storia ha visto accomunate da un patrimonio invidiabile di tradizioni, invenzioni, scoperte. Il progetto Ecumenes guarda all’antica Grecia non solo come culla della civiltà mediterranea ma soprattutto come fonte di nuova ispirazione per una cultura del dialogo e della convivenza civile che deve ritrovare nuovi stimoli e nuova linfa. In particolare si intende focalizzare l’attenzione sui tratti comuni di un patrimonio culturale (materiale e immateriale) che sui temi del dialogo culturale e interculturale ha sviluppato non solo originali elaborazioni filosofiche e scientifiche ma anche significative invenzioni architettoniche. Si pensi ad esempio alle suggestioni consegnateci in Grecia dai siti archeologici di Dodoni, di Nikopolis o dalle forme del teatro greco e in Puglia dal sito di Egnatia, da Castel del Monte o dall’Abbazia di S. Maria a Cerrate, piattaforme sulle quali si è innestato il dialogo fra Oriente e Occidente, fra greci e bizantini. Il progetto parte dalla comune eredità culturale di questi luoghi-simbolo per riaprirli non tanto a una indistinta fruizione da parte di un pubblico indistinto e distratto ma a forme nuove e creative di relazione fra il bene culturale e il fare, fra il patrimonio e le pratiche culturali e artistiche con l’obiettivo di risvegliare negli e con gli attori sociali un nuovo sentire comune. Punto di partenza sarà l’elaborazione dei temi più rilevanti consegnatici dalla mitologia e dalla tragedia classica greca e la loro rielaborazione (attraverso le sensibilità dell’oggi) da parte di comunità di ricercatori e artisti che si insedieranno in tali luoghi, vivendoli e facendoli rivivere come nuove residenze di pensiero, di produzione e creazione. A conclusione del progetto si potrà avere un nuovo modello di fruizione del patrimonio culturale che passa non più attraverso il consumo di eventi, ma attraverso forme più partecipative e legate a un gusto e a una sensibilità contemporanea che consentono ai cittadini un rapporto meno museificato con la memoria e con la storia dei luoghi. Obiettivo generale del progetto è lo sviluppo delle relazioni istituzionali, artistiche e culturali fra la regione Puglia e le regioni greche dell’Epiro attraverso azioni finalizzate alla valorizzazione dei beni e delle risorse culturali, delle tradizioni e degli eventi, in una prospettiva che coniuga arte e paesaggio, memoria e innovazione. Obiettivi specifici del progetto sono: Migliorare la conoscenza e la fruizione del patrimonio culturale comune (materiale e immateriale) sia attraverso una mappatura di beni, istituzioni e centri culturali, teatri sia attraverso eventi performativi; • Sviluppare una struttura di rete permanente per la cooperazione italo-greca fra istituzioni culturali, artisti, centri culturali e artistici; • Qualificare e incrementare l’offerta culturale e artistica nelle aree target del progetto con azioni di promozione capaci di indicare nuove modalità di utilizzo e fruizione del patrimonio culturale e ambientale e di produrre ricadute sull’offerta turistica; • Generare azioni e percorsi innovativi in grado di far dialogare culture e luoghi della tradizione con i linguaggi della contemporaneità; • Diffondere buone prassi nel campo della offerta dei servizi culturali attraverso la creazione di una rete di eventi, lo scambio di esperienze, informazioni e competenze. Il progetto nasce dall’esigenza di ottimizzare i risultati parziali raggiunti dalle politiche regionali, nazionali e comunitarie in tema di recupero, valorizzazione e fruizione del patrimonio artistico e culturale, mettendo in campo un modello operativo innovativo che lega strettamente i beni materiali alle attività immateriali dello spettacolo. Info: 0832 24 20 00 progetti@teatrokoreja. Com .  
   
   
JACQUES LASSALLE AL PICCOLO TEATRO STREHLER DAL 24 AL 27 MAGGIO CON UNO TESTI PIÙ POPOLARI DELL’AUTORE VENEZIANO UN “CAMPIELLO” FIRMATO COMÉDIE FRANçAISE PER I 300 ANNI DALLA NASCITA DI GOLDONI  
 
Milano, 14 maggio 2007 - Per i trecento anni dalla nascita di Carlo Goldoni, la Comédie-française e Jacques Lassalle scelgono Il Campiello, massimo esempio del Goldoni “popolare” e corale, che va in scena nell’edizione francese al Piccolo Teatro Strehler dal 24 al 27 maggio nell’ambito del Festival del teatro d’Europa. Il Campiello della Comédie-française, storica istituzione teatrale che dal 1680 è portavoce ufficiale della cultura scenica, viene ad arricchire il programma del Trecentesimo di Goldoni al Piccolo, per il quale, tra l’altro, il direttore artistico Luca Ronconi ha messo in scena Il ventaglio, in questi giorni ospitato a Parigi dall’Odéon. La commedia goldoniana in scena allo Strehler nella memoria collettiva non solo italiana, è inscindibilmente legata alla indimenticabile versione firmata da Giorgio Strehler. Jacques Lassalle, già direttore della “maison” parigina e attento studioso di Goldoni e del teatro classico, ha recentemente firmato un Marivaux in lingua cinese per il teatro Chao-yang di Pechino. Lassalle:il mio “Campiello”. Il campiello riunisce, nell’arco di una giornata, gli abitanti di una piazzetta veneziana in terraferma, lontano dal Carnevale e dai fasti della città. Il suo popolino, escluso, sradicato, perfino ghettizzato in una terra di nessuno, agli antipodi della Venezia turistica, potrebbe, per certi aspetti, evocare l’universo di emarginati pericolosi, relegati nelle periferie delle grandi città, un universo dal quale Büchner ha tratto Woyzeck, Gorkij Bassifondi, Ettore Scola il film Brutti, sporchi e cattivi e Fassbinder l’adattamento di La bottega del caffè proprio da Goldoni. Il mondo del Campiello è duro, aspro, analfabeta, assillato dalla miseria, dalla difficoltà quotidiana di trovare qualcosa da mangiare. Un mondo ripiegato sulle proprie regole e sulle proprie leggi; un mondo dove si rinchiudono le ragazze per tenerle al sicuro da viaggiatori cinici o dai ruffiani; un mondo che conosce la xenofobia, il razzismo, il senso di appartenenza ad una comunità e dal quale l’estraneo, in questo caso il napoletano Fabrizio, il Cavaliere, e la “rinnegata” Gasparina sono impietosamente rifiutati. Come comprendere, allora, lo sguardo velato di nostalgia che il Cavaliere e Gasparina, gettano sul campiello nel momento in cui lo abbandonano? È il miracolo goldoniano. L’autore non ci permette di ignorare nulla della sordidezza e della miseria quotidiana, della durezza dei conflitti, ma le sue osservazioni sono sempre temperate da un fondo di ottimismo. Il suo sguardo è clemente, pieno di infinita comprensione. Se la vita è crudele, spesso incomprensibile e ingiusta, non smette comunque mai di essere bella. Il teatro goldoniano è un’ambigua ma costante dichiarazione d’amore per il teatro. Jacques Vassalle www. Piccoloteatro. Org .  
   
   
AL TEATRO FILODRAMMATICI / SPAZIO MIL DAL 26 MAGGIO AL 3 GIUGNO 2007 A EST DEL FIUME LAMBRO DI EMILIO RUSSO NUOVA PRODUZIONE TIEFFE - TEATRO STABILE D’INNOVAZIONE  
 
Milano, 14 maggio 2007 - Dopo I segreti di Milano, una nuova serie teatrale che ci racconterà la Spoon River della tradizione operaia di Sesto San Giovanni. Storie di uomini e di fabbriche per raccontare una comunità cresciuta molto in fretta e che ha guardato innalzare e demolire troppi muri. Una generazione che ha combattuto il fascismo e che ora rischia di soccombere ad un dopoguerra subdolo e retorico. I giochi sembrano fatti, ma qualcuno prova a volare. La memoria e la storia di un luogo è strettamente connessa alle vicende ed ai destini umani. Ancora di più in un luogo che da fabbrica si fa teatro e non può dimenticarsi di quegli uomini e di quelle storie. Storie che sembrano particolari ed invece sono universali. Storie che costruiscono la Storia di uomini che diventano classe. Storie di resistenza e di delusioni. Storie di conquiste e sconfitte. Storie di una città che cresce. Storie di lingue ed abitudini che si intrecciano. Storie di famiglie in fabbrica. Storie di un aereo che vola. Nella Stalingrado d’Italia, a est del fiume Lambro appunto, è appena scoppiato il dopoguerra. La festa c’è stata, ma è durata troppo poco. I vecchi e i nuovi padroni del denaro e della politica stanno riorganizzando il “nuovo mondo”. Fuori dalle fabbriche, nuove parole e nuove musiche vengono da lontano e invadono radio, strade e balere. Dentro le fabbriche, i sogni e il coraggio non muoiono. Www. Teatrofilodrammatici. Ital .  
   
   
VALERIA VALERI PAOLO FERRARI, ECCELLENTI INTERPRETI IN “VUOTI A RENDERE” SUL PALCOSCENIVO DEL SAN ABABILA  
 
Milano, 14 maggio 2007 - Isabella e Federico, Valeria Valeri e Paolo Ferrari, vengono sfrattati dalla loro abitazione, la casa coniugale che li ha visti protagonisti per più di vent’anni. Le vicende scorrono tra un presente sbiadito e un futuro smorzato dalla nostalgia, tra divertimento e malinconia. “Vuoti a rendere” diventa così la spassionata fotografia scenica di un momento di riflessione che la matura coppia si concede alla fine della tappa più lunga della propria vita. La vera tragedia, almeno per quel brontolone di Federico, è che a sfrattarlo è quell’unico figlio messo al mondo: Marcello. Come “vuoti a rendere”, mamma e papà vengono spediti in campagna. Luogo che più si addice a quella che con un dolce eufemismo viene definita la “mezza età”, il tempo cioè in cui la vita appannata dagli anni si riduce drammaticamente degli spazi dedicati ai progetti e al futuro. Il trasloco è dunque la metafora del cambiamento di rotta, l’occasione per il bilancio di una vita passata tra mille frustrazioni, mille equivoci, mille sogni non realizzati ma anche mille tenerezze. Come quell’ingenua infatuazione, mai confessata, di Isabellla. Un adulterio mai consumato, una tenera concessione alla voglia di ripercorrere emozioni e sentimenti di un altro tempo. E poi quel romantico viaggio a Parigi sempre sognato e mai realizzato. E ancora le speranze di una carriera professionale, frenata dal raccomandato di turno. Infine la casa frutto di tanti sacrifici, ricompensati alla fine con uno sfratto. Insieme ai bauli che si chiudono, pronti per il viaggio, Federico e Isabella celebrano il tempo che fu, stretti sempre e comunque da quell’affettuoso legame che li ha visti percorrere insieme i difficili sentieri della vita di coppia. La commedia scorre nondimeno leggera e divertente sorprendendo il pubblico nel suo abbraccio commovente. .  
   
   
GOLF - LET: VERONICA ZORZI UNDICESIMA, VINCE ANCORA NIKKI GARRETT  
 
 Milano, 14 maggio 2007 - Veronica Zorzi (284 - 73 68 71 72) ha concluso all´undicesimo posto l´Open de España Feminino, torneo del Ladies European Tour disputato al Cc Mediterraneo di Castellon. Secondo successo consecutivo per la ventitreenne australiana Nikki Garrett (275 - 68 65 72 70) che con un 70 ha sorpassato nel turno concluso l´inglese Rebecca Hudson (276 - 65 69 69 73). Al terzo posto la francese Gwladys Nocera con 277, al quarto la svedese Louise Friberg con 278 e al quinto con 279 la sudafricana Laurette Maritz. Oltre metà classifica le altre italiane in gara: 36. E con 290 Tullia Calzavara (71 72 74 73) e Sophie Sandolo (75 71 72 72), 38ª con 291 Margherita Rigon (73 74 71 73), 46ª con 292 Federica Piovano (71 70 80 71), 57ª con 294 Isabella Maconi (73 73 75 73). Non hanno superato il taglio Anna Rossi, 87ª con 151 (76 75), e Stefania Croce, 97ª con 153 (76 77). Lpga Tour: Retrocede Silvia Cavalleri - Un terzo giro in 75 colpi ha fatto scendere Silvia Cavalleri dal 31° al 60° posto con 215 colpi (72 68 75) nel Michelob Ultra Open (Lpga Tour) che si conclude al Kingsmill Resort & Spa di Williamsburg, in Virginia. In vetta duello tra coreane con Jee Young Lee (202 - 68 71 63) che ha superato Sarah Lee (203 - 63 68 72), leader per due turni. Al terzo posto con 206 Ai Miyazato, Paula Creamer, Suzann Pettersen, Meena Lee e Carin Koch. Al 12° con 209 Karrie Webb, campionessa uscente, e al 19° con 210 Lorena Ochoa. E´ uscita al taglio per un solo colpo Giulia Sergas, 78ª con 144 (76 68). Nel 75 della Cavalleri un birdie, un bogey e due doppi bogey segnati in sequenza. European Tour: Lee Westwood Dopo Quattro Anni- L´inglese Lee Westwood (268 - 72 64 65 67) è tornato al successo nell´European Tour dopo quattro anni. Ha ottenuto il 17° titolo nel circuito continentale sul percorso dell´Aloha Golf Club nei pressi di Marbella, sulla Costa del Sol spagnola, dove si è imposto nel Valle Romano Open de Andalucia. A due colpi lo svedese Fredrik Andersson Hed e l´inglese Phillip Archer. Al quarto posto con 272 Michael Jonzon e Louis Oosthuizen, al sesto con 273 Thomas Bjorn e al settimo con 274 Chris Gane e Gonzalo Fernandez Castaño, vincitore del Telecom Italia Open, che ha ceduto nettamente nel finale. E´ uscito al taglio Alessandro Tadini, 93° con 147 (74 73), unico italiano in gara. Challenge Tour: Primo Titolo Per Joost Luiten - Era nell´aria e si è puntualmente verificata la prima vittoria nel Challenge Tour del ventunenne Joost Luiten (271 - 70 71 66 64), neo pro olandese già tra i protagonisti a Riva dei Tessali (3°) e in Kenya (10°). Con un gran 64 conclusivo ha bruciato per un colpo il belga Nicolas Vanhootegem (272 - 71 65 69 67), leader dopo tre giri e che ha giocato ottimamente (parziale di 67) nelle ultime diciotto buche. Al terzo posto con 277 il neozelandese Gareth Paddison, al quarto con 278 il norvegese Jan-are Larsen, l´inglese Jamie Little e lo svedese Magnus Persson. In bassa classifica Nicola Maestroni, 53° con 289 (68 74 73 77), e Andrea Maestroni, 59° con 290 (73 68 72 77). Eliminati al taglio Alessio Bruschi, 86° con 145 (77 68), fuori per un colpo, e Marco Crespi, 112° con 147 (72 75). Seniors Tour: In Turchia Vince Nick Job In Play Off, Giuseppe Cali´ Settimo - Giuseppe Calì (209 - 71 69 69) si è classificato al settimo posto, dopo una rimonta iniziata dal 22°, nel Gloria Classic (Seniors Tour) svoltosi al Gloria Golf Resort di Belek in Turchia. Ha vinto il cinquantottenne inglese Nick Job (206 - 71 67 68) che ha superato alla prima buca di spareggio il connazionale Martin Poxon (206 - 70 66 70) con il quale aveva terminato alla pari le 54 buche regolamentari. Per Job è il quarto titolo nel Seniors Tour. Al terzo posto con 207 Delroy Cambridge, Luis Carbonetti e Stewart Ginn. L´altro italiano in campo, Alberto Croce, si è classificato 67° con 232 (75 79 78). Prossimo appuntamento al Circolo Golf Venezia dove da venerdì 18 a domenica 20 maggio si disputerà lo Sharp Italian Seniors Open. Tra i partenti Costantino Rocca. The Players Championship: Sean O´hair Supera Phil Mickelson - Non mancano le sorprese nel The Players Championship al Tpc Sawgrass di Ponte Vedra Beach in Florida: l´ultima l´ha fornita il venticinquenne Sean O´hair (207 - 72 69 66), una delle promesse dell´Us Pga Tour, che ha rilevato in cima alla classifica Phil Mickelson, ora secondo con 208 (67 72 69). In terza posizione con 209 Jeff Quinney e l´australiano Peter Lonard, in quinta con 211 Chris Dimarco, Luke Donald, Aaron Baddeley, José Coceres e Carl Petterson. Gran recupero di Sergio Garcia, da 38° a 13° con 213 (parziale di 67), mentre sono ormai fuori gioco tutti gli altri bigs: 24° con 215 Vijay Singh; 30° con 216 Retief Goosen e Zac Johnson; 36° con 217 Jim Furyk; 44° con 218 Ernie Els; 56° con 219 Mike Weir; 64° con 221 Tiger Woods, autore di tre giri sopra par, e Davis Love Iii; 71° con 222 David Toms. .