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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Giugno 2007
EUROPA IN RITARDO SU RICERCA E INNOVAZIONE PUBBLICATE LE "CIFRE CHIAVE 2007"  
 
Bruxelles, 12 giugno 2007 - La Commissione europea ha presentato ieri una nuova pubblicazione sulla situazione dell´Europa in materia di ricerca e di innovazione. La relazione, intitolata "Cifre chiave della scienza, della tecnologia e dell´innovazione (2007)", evidenzia che l´intensità delle attività relative alla ricerca e allo sviluppo (R&s), espressa come percentuale del Pil destinata a questo settore, è ferma dalla metà degli anni 1990 in Europa, mentre i suoi principali concorrenti, in particolare Giappone, Cina e Corea del Sud, sono riusciti a intensificare sensibilmente i loro sforzi di R&s, con la conseguenza che la distribuzione delle conoscenze a livello mondiale risulta oggi molto più uniforme rispetto al passato. Inoltre, il divario nel settore degli investimenti nella R&s rispetto agli Stati Uniti è rimasto costante negli ultimi anni. Desta particolare preoccupazione il basso tasso di attività R&s condotto nelle imprese dell´Ue. Le “Cifre chiave 2007” indicano che le differenze strutturali dell’industria tra l´Ue e paesi come gli Stati Uniti costituiscono il principale motivo del modesto impegno nella R&s delle imprese europee e il settore industriale ad alta tecnologia - nel quale generalmente le spese di R&s sono di gran lunga più elevate – è meno sviluppato nell’Unione europea. Se vuole affrontare e vincere questa sfida, è necessario che le iniziative intraprese in Europa a partire dal 2005 nel contesto della nuova strategia di Lisbona siano portate a termine. "La conoscenza è un fattore essenziale per la competitività" ha dichiarato Janez Potočnik, commissario europeo responsabile per la scienza e la ricerca. "Perché possano occupare posizioni d’avanguardia in futuro, le imprese europee devono investire fin d’ora nella conoscenza, e i governi devono attuare misure adeguate per sostenerle in questo processo". Dal 2005, anno di pubblicazione della precedente relazione, i responsabili politici dell’Ue e degli Stati membri hanno avviato nuove iniziative per ridare slancio all’ "Europa della conoscenza". Il Settimo programma quadro - ora in fase di realizzazione - è stato adottato con un contenuto più ambizioso e una dotazione di bilancio nettamente superiore al programma quadro precedente. Gli Stati membri hanno assunto nuovi ed estesi impegni nell’ambito della nuova strategia di Lisbona, fissando obiettivi in termini di futura intensità delle attività di ricerca e sviluppo. Il recente Libro verde sullo spazio europeo della ricerca (Ser) ha dato il via ad un ampio dibattito sui futuri orientamenti del Ser. Le “Cifre chiave 2007” presentano dati e statistiche sulla situazione della scienza, della tecnologia e dell´innovazione fino al 2005 e non tengono quindi conto delle iniziative recenti e dei rinnovati impegni sopra citati. La relazione dimostra, comunque, che i nuovi sviluppi politici sono più che mai necessari, per almeno cinque motivi: 1. L´ue fa parte di un’economia globalizzata nella quale le conoscenze sono più uniformemente distribuite rispetto al passato. La forte concorrenza in questo settore impone all´Ue di adeguarsi e di rendere lo Spazio europeo della ricerca più attraente per il resto del mondo. Dalle “Cifre chiave 2007” si evince che i paesi come la Cina sono già fra i maggiori concorrenti nell´economia globalizzata basata sulla conoscenza. 2. La relazione indica che l´intensità delle attività di ricerca e sviluppo dell´Ue è ferma dalla metà degli anni 1990; nel 2005 solo l’1,84% del Pil è stato dedicato alla ricerca e sviluppo nell´Ue-27, percentuale inferiore a quella spesa nello stesso settore da Stati Uniti, Giappone o Corea del Sud. Anche le economie emergenti, ad esempio la Cina, stanno rapidamente colmando il divario. Se si confermano le tendenze attuali, nel 2009 la Cina avrà raggiunto l´Ue in termini di intensità di R&s. Tuttavia, gli Stati membri ad alta intensità di R&s, quali Austria, Germania, Finlandia e Danimarca, dimostrano che è possibile mantenere o aumentare tale intensità al di sopra del 2%, e persino 3%, del Pil. 3. Oltre l’85% del divario nell’intensità di R&s tra l´Ue e i suoi principali concorrenti deriva dalle diverse modalità di finanziamento delle attività di R&s da parte delle imprese. Il limitato livello delle spese di R&s del settore privato in Europa rispetto agli Stati Uniti è dovuto principalmente alle differenze strutturali delle rispettive industrie e alla minore dimensione dell’industria ad alta tecnologia nell´Ue. 4. Per quanto riguarda l´eccellenza nella ricerca, benché l´Ue sia il più grande produttore mondiale di conoscenze scientifiche, le ripercussioni della scienza europea sono inferiori a quelle della scienza americana. L´europa è preceduta dagli Stati Uniti in tutte le discipline scientifiche in termini di pubblicazioni più spesso citate e dell’impatto prodotto da tali citazioni. Inoltre, le università europee sono di gran lunga sottorappresentate al vertice della classifica delle maggiori università del mondo basata su indicatori bibliometrici. Infine, il collegamento tra la tecnologia (invenzioni brevettate) e la base scientifica è molto più debole nell´Ue che negli Stati Uniti. L´europa ha difficoltà ad imporsi nelle nuove industrie ad alta tecnologia. 5. Benché i finanziamenti del settore privato costituiscano un elemento importante nelle R&s, il settore pubblico mantiene tuttora un ruolo fondamentale. È necessario sostenere il finanziamento pubblico della ricerca nell´Ue affinché le attività di R&s del settore privato possano rafforzarsi e crescere su basi scientifiche solide. Le “Cifre chiave 2007” indicano che si può conseguire un’elevata intensità di R&s quando l’apporto di ingenti contributi del settore privato è affiancato da un elevato livello di finanziamento pubblico. Nelle economie che stanno guadagnando terreno, i fondi pubblici assegnati alle R&s sono determinanti per creare e sviluppare le capacità scientifiche e tecnologiche. .  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA AL CENTRO DI SVILUPPO SOSTENIBILE “IL GIRASOLE” DI LEGAMBIENTE INCONTRO CON I CENTRI EUROPE DIRECT  
 
Roma, 12 maggio 2007 - La Commissione Europea dal 12 al 14 giugno organizza il Meeting Nazionale delle Antenne Europe Direct presso il Centro Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile di Legambiente ”Il Girasole”. La rete d´informazione Europe Direct agisce come intermediario tra l´Unione europea ed i cittadini a livello locale per offrire informazioni, consulenze e assistenza sulle politiche e i programmi comunitari, nonché per promuovere attivamente a livello locale e regionale il dibattito pubblico e l´interesse dei media sull´Unione europea. Il meeting cade nell´anno in cui si celebra il 50° anniversario della firma dei Trattati di Roma istitutivi della Comunità Economica Europea, che ha visto le antenne molto attive nel diffonderne la conoscenza attraverso il progetto informativo "Cinquant´anni di Europa – più opportunità, meno frontiere". Gli approfondimenti previsti riguarderanno, in particolare, le modalità per rafforzare la comunicazione tra l´Unione europea e la società civile e l´importanza dell´informazione sulla politica di coesione comunitaria per il suo successo. Su quest´ultimo tema vi sarà un´occasione di confronto fra i dirigenti delle regioni, la Direzione generale Politica regionale della Commissione europea e il Ministero per lo sviluppo economico. Grosseto è stata scelta come base per il Meeting nazionale proprio per il suo ruolo di apripista nella rete italiana e per la particolare attenzione dimostrata nei confronti del territorio, confermata anche dal presidente della regione Toscana Claudio Martini che gli conferisce l’attestato di “ambasciatore d’Europa” per l’impegno nell’ambito del Fesr – Fondo Europeo di Sviluppo regionale. “Per il nostro Comune – sottolinea il sindaco Emilio Bonifazi - è motivo di soddisfazione ospitare un evento di portata comunitaria in cui sono coinvolte ‘le sorgenti’ dell’informazione Europe Direct. Fornire un’informazione chiara, efficace e istituzionale è l’obiettivo della rete, per rafforzare la riflessione tra la società civile sul futuro dell’Europa. Inoltre, per una corretta applicazione degli ormai definitivi Programmi operativi dei Fondi Strutturali e dello sviluppo rurale, è utile una informazione puntuale nei confronti di tutti coloro, privati e pubblici, che sempre più spesso manifestano crescenti esigenze di informazione sulle finalità e sull’efficacia dei finanziamenti comunitari”. La scelta di organizzare il Meeting al Centro di Legambiente “Il Girasole” è stata presa proprio per la presenza del Centro Nazionale per le Energie Rinnovabili, tema che la Commissione Europea ha assunto come prioritario nelle sue politiche future. Il Meeting si concluderà giovedì 14 giugno alle ore 16 con una conferenza stampa presso la sala conferenze del Centro Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile di Legambiente a Rispescia dove verranno presentati i risultati dell’incontro agli organi di stampa. .  
   
   
MIGLIORARE IL FUNZIONAMENTO DEL PROCESSO DI KIMBERLEY FERRERO-WALDNER: “I DIAMANTI NON SONO PIÙ I MIGLIORI AMICI DEI RIBELLI”  
 
Bruxelles, 12 giugno 2007 - La Commissione europea ospiterà a Bruxelles dal 12 al 14 giugno una riunione per discutere le modalità per migliorare il funzionamento del processo di Kimberley. Alla riunione interverranno esperti, rappresentanti dei governi, dell´industria e della società civile. Il processo di Kimberley, frutto di discussioni avviate nel mese di maggio 2000 nell´omonima città sudafricana, serve ad impedire che i diamanti grezzi la cui vendita consente ai gruppi ribelli e ai loro alleati di finanziare le guerre civili e acquistare armi in vari Stati africani (i cosiddetti “diamanti della guerra”) arrivino sul mercato internazionale attraverso i canali commerciali legali. I settantadue paesi membri del processo si sono impegnati a controllare la produzione e il commercio nazionale di diamanti. Tutte le spedizioni internazionali di diamanti grezzi devono avvenire in contenitori antimanomissione ed essere accompagnate da certificati rilasciati dalle autorità nazionali, attestanti che i diamanti non provengono da zone di guerra. Il rispetto dei requisiti è controllato mediante ispezioni in loco e l’analisi delle relazioni annuali e delle statistiche relative alla produzione e al commercio. Se un paese non rispetta questi rigorosi requisiti può essere escluso dal sistema e non può, quindi, vendere diamanti sul mercato internazionale, il che rappresenta un forte incentivo a rispettare le regole e a contrastare le violazioni. Il processo di Kimberley è un partenariato senza eguali tra la società civile che - insieme alle Nazioni Unite - ha per prima prestato attenzione al problema, l’industria, che ha messo a disposizione molte competenze e altre risorse, e i governi, che hanno lavorato insieme per far decollare il sistema, e si basa sull’impegno attivo di tutte e tre le componenti. L’ue ha sostenuto il processo di Kimberley fin dalla sua nascita, e quest’anno la Commissione europea, che rappresenta tutti gli Stati membri dell’Ue, ne ha assunto la presidenza. “I diamanti non sono più i migliori amici dei ribelli”, ha commentato la commissaria per le relazioni esterne e la politica europea di vicinato, Benita Ferrero-waldner. “Il processo di Kimberley – ha aggiunto la commissaria - è riuscito a fare la differenza, grazie al suo carattere inclusivo, trasparente e flessibile. Desideriamo che la nostra presidenza rafforzi ulteriormente il processo. Penso, in particolare, a un miglioramento del meccanismo di controllo paritetico e a un rafforzamento della cooperazione con la comunità internazionale, in particolare con le Nazioni Unite, che metta l’accento sulla prevenzione dei conflitti e sul tema dello sviluppo”. Nella riunione plenaria del novembre del 2006, svoltasi a Gaborone, in Botswana, i membri del processo di Kimberley hanno esaminato una relazione relativa al funzionamento del sistema dopo tre anni di applicazione e approvato alcune raccomandazioni per migliorarne l’efficacia, introducendo, ad esempio, una maggiore trasparenza, la pubblicazione di statistiche e un migliore coordinamento dell’assistenza tecnica. La riunione di Bruxelles offre un’occasione importante per fare il punto sull’applicazione di queste raccomandazioni. Nel corso della riunione si discuterà degli sforzi compiuti per impedire l’accesso al commercio legale dei diamanti illegali provenienti dalla Costa d’Avorio. Dopo le preoccupazioni espresse sul possibile contrabbando di diamanti ivoriani, il processo di Kimberley ha concordato con il Ghana un piano d’azione per migliorare i controlli. Gli esperti esamineranno, inoltre, misure per migliorare il meccanismo di controllo paritetico, e per rafforzare i legami tra le attività del processo di Kimberley e la comunità internazionale, in particolare con le Nazioni Unite per quanto riguarda le sanzioni sul commercio di diamanti. Nel corso dei prossimi mesi, il processo di Kimberley lavorerà allo sviluppo delle conoscenze scientifiche necessarie all´identificazione dell´origine dei diamanti, al fine di rafforzare il sistema di certificazione. La riunione plenaria annuale del processo di Kimberley avrà luogo a Bruxelles dal 5 all´8 novembre 2007. .  
   
   
UE: APERTURA SEDE BRUXELLES EUROREGIONE ADRIATICA  
 
Trieste, 12 giugno 2007 - In occasione dell´apertura ufficiale della sede di coordinamento dell´Euroregione Adriatica, che si è tenuta l’11 giugno a Bruxelles nella sede della Regione Molise, la Regione Friuli Venezia Giulia è stata rappresentata dall´Assessore Regionale alle relazioni internazionali, Franco Iacop. "L´euroregione Adriatica, fattore politico che agisce sulla dimensione dell´Adriatico e che copre un´area interessata in passato da momenti drammatici - ha commentato Iacop - necessita di un´azione unificante delle politiche e delle azioni proprio per lo sviluppo di una prospettiva unitaria di questi territori verso l´Europa". Alla cerimonia hanno partecipato anche il Sottosegretario agli Esteri, Famiano Crucianelli, ed il Segretario di stato croato per l´integrazione europea Marija Pejcinovic Buric, i quali hanno sottolineato che i Balcani Occidentali non possono rimanere un´isola all´interno dell´Europa e che l´Euroregione Adriatica, per la sua capacità di iniziativa politica, risulta un elemento favorevole per l´integrazione di queste aree attraverso iniziative ed attività di cooperazione e solidarietà. .  
   
   
IL VENETO NEL “BUREAU” DEL COMITATO DELLE REGIONI D’EUROPA NOMINATO L’ASSESSORE FABIO GAVA SU INDICAZIONE DEL PPE  
 
 Venezia, 12 giugno 2007 - La Regione del Veneto, con l’Assessore alle Politiche Istituzionali Fabio Gava, è entrata a far parte, per la prima volta nella sua storia, dell’Ufficio di Presidenza del Comitato delle Regioni d’Europa (il “Bureau”), l’Organismo rappresentativo delle Regioni in seno all’Unione Europea. La nomina dell’esponente di Palazzo Balbi è stata ufficializzata nel corso dell’ultima riunione plenaria del Comitato dal Presidente, il francese Michel Delabarre. La candidatura di Gava era stata indicata dal Partito Popolare Europeo (Ppe). L’ufficio di Presidenza del Comitato delle Regioni europee è diviso per gruppi politici; si compone di 40 membri e di riunisce a Bruxelles in concomitanza con le sessioni plenarie dei lavori. .  
   
   
“IL RUOLO DELL’EUROPA PER LA SOLUZIONE DEL CONFLITTO ISRAELO-PALESTINESE”, FORUM IN TOSCANA PARTITO A MONTECATINI TERME IL CONFRONTO CON 150 ONG ISRAELIANE, PALESTINESI, EUROPEE  
 
 Montecatini Terme (Pt), 12 giugno 2007 - “Oggi 11 giugno, a quaranta anni esatti dalla fine della Guerra dei sei giorni, nel tempo biblico della fine del viaggio fuori dalla schiavitù egiziana del popolo di Israele, tutta la Toscana dà il benvenuto a questo incontro della speranza di pace mentre tanti falsi idoli sono crollati: l’idolo della sicurezza ad ogni costo, l’idolo della violenza ormai ripiegata nel suo fallimento. Tutto è al punto di partenza di fronte al risultato di dolore e troppe vittime”. L’assessore regionale alla cooperazione internazionale, perdono e riconciliazione fra i popoli. Alla pace Massimo Toschi ha aperto così il forum “Il ruolo dell’Europa per la soluzione del conflitto israelo-palestinese”, che si svolge a Montecatini Terme e Firenze tra oggi e mercoledì 13, con la partecipazione di 150 Ong israeliane, palestinesi ed europee. “La via militare del governo israeliano si rivela senza sbocchi nella debolezza del dopo Libano, i palestinesi sono vittime loro stessi del terrorismo e rischiano la guerra civile - aggiunge l’assessore –. Noi abbiamo dalla nostra piccoli progetti, ne siamo coscienti, ma concreti; come i quattromila bambini palestinesi che ‘Saving Children’ ha curato negli ospedali israeliani, gli artigiani coinvolti dai progetti di sviluppo economico dell’Unicoop, le tre amministrazioni locali israeliane e le tre palestinesi unite in ‘Med-cooperation’, gli scambi con le diocesi e i gemellaggi con gli enti locali toscani”. “Oggi siamo qui per dire basta alle liturgie del filo-qualcosa, noi oggi vogliamo andare insieme, uomini della pace, alla ricerca di proposte autentiche di riconciliazione. Abbiamo cercato l’Europa quando Ron Pudak e Riad Maiki ci hanno chiesto con coraggio di organizzare questo incontro; l’Europa ‘unione di minoranze’, come detto da qualcuno, che porta dentro di sé memoria di un passato simile e oggi vuole offrire pace senza cercare espansione, ci ha risposto, così come ha fatto il nostro governo. Ora – ha concluso l’assessore – dedicheremo insieme, israeliani, palestinesi, europei, questi tre giorni all’obiettivo di un forum permanente, una rete formata non da sognatori, ma da realisti della pace, dove stiano singole persone, organizzazioni e istituzioni per fare la pace, non più per auspicarla. Il giorno della pace è ogni giorno, anche quando infuria l’odio e la violenza; attraverso azioni per rendere migliore la vita in Palestina, per far sentire il popolo di Israele sicuro, per facilitare i rapporti tra le due società, per rispondere alle domande vere dei due popoli. Chi ci impone il realismo della violenza sconta il fallimento radicale dei suoi mezzi e dei suoi metodi mentre l’abisso si avvicina sempre più. A partire da questo forum toscano, dovremo cercare di porre una nuova agenda ai due governi e all’Europa, l’agenda della pace e della pace prima di tutto, fatta di salute e sviluppo economico, di istituzioni, diritti, democrazia, cultura, ma anche di accordi, duttilità e diplomazia. ” .  
   
   
EMISSIONE DI BTP  
 
Roma, 12 giugno 2007 - Il Mef dispone, per il giorno 14 giugno 2007, con regolamento 18 giugno 2007, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: - Buoni del Tesoro Poliennali: - quinquennali decorrenza : 15 aprile 2007; quinta tranche scadenza : 15 aprile 2012 tasso d´interesse annuo lordo : 4% - trentennali decorrenza : 1° agosto 2005; quattordicesima tranche scadenza : 1° febbraio 2037 tasso d´interesse annuo lordo : 4% Tutti i buoni suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell´asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest´ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nei relativi decreti di emissione. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti buoni. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. L´assegnazione dei titoli verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d´asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i buoni assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei buoni assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato, al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d´interesse dal giorno successivo alla data di godimento dei buoni al giorno del regolamento. In particolare, per i Btp trentennali, per i quali il 1° febbraio u. S. È scaduta la terza cedola, i sottoscrittori dovranno corrispondere dietimi d´interesse per 137 giorni. Agli operatori medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo: - 0,30% per i B. T. P. Quinquennali - 0,40% per i B. T. P. Trentennali. Il pubblico potrà prenotare i buoni presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai buoni assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d´interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Btp quinquennali Btp trentennali
Prenotazione da parte del pubblico entro il 13 giugno 2007 13 giugno 2007
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 14 giugno 2007 14 giugno 2007
Regolamento sottoscrizioni 18 giugno 2007 18 giugno 2007
Dietimi d´interesse da corrispondere 64 giorni 137 giorni
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´offerta della tranche supplementare è stabilita, per ogni emissione, per un importo massimo non superiore al 10% dell´ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta della presente emissione. Le modalità e condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l´emissione dei titoli suddetti. Con successivo comunicato stampa verrà reso noto l´ammontare nominale dei titoli in emissione. .
 
   
   
AMMONTARE DI BTP IN EMISSIONE  
 
Roma, 12 giugno 2007 - Il Mef, facendo seguito al comunicato stampa del 7 giugno 2007, comunica l´ammontare dei Btp che verranno offerti nell´asta del prossimo 14 giugno: - Buoni del Tesoro Poliennali: quinquennali 15 aprile 2007/2012 quinta tranche: 2. 500 milioni di euro; trentennali 1° agosto 2005/1° febbraio 2037 quattordicesima tranche: 1. 500 milioni di euro. .  
   
   
MEDIOBANCA:PRESIDENZA DEL PATTO DI SINDACATO  
 
 Milano, 12 giugno 2007 - L’assemblea dei Partecipanti al Patto di Sindacato di Mediobanca riunitasi l’11 giugno 2007 all’unanimità ha approvato alcune modifiche al Patto prevalentemente connesse all’adozione del sistema dualistico di governance di Mediobanca. In particolare e, tra l’altro, le modifiche riguardano quanto segue: p Nomina del Consiglio di Sorveglianza – la lista per la nomina del Consiglio di Sorveglianza sarà deliberata dall’Assemblea dei Partecipanti; comprenderà al primo posto il nominativo designato alla carica di Presidente e quindi tre nominativi di soggetti iscritti all’Albo dei Revisori dei Conti indicati uno dal Gruppo A (banche) e due dal Gruppo B (altri Partecipanti) nonché ulteriori 17 soggetti così designati: 6 dal Gruppo A, 7 dal Gruppo B, 4 dal Gruppo C (investitori esteri). P Comitato per le Remunerazioni e Comitato Nomine – Si indicano in 4 i componenti di ciascun Comitato (Presidente e tre altri componenti scelti uno per ciascuno tra i componenti del Consiglio di Sorveglianza indicati dai tre Gruppi). I membri dei comitati verranno nominati dal Consiglio di Sorveglianza. P Durata – stabilita al 31 dicembre 2009 con proroghe biennali tra i Partecipanti che non abbiano dato disdetta tre mesi prima della scadenza purché rappresentino almeno il 30% del capitale di Mediobanca. P Quorum assembleare dei Partecipanti – due terzi delle azioni sindacate per tutte le delibere. P Eliminazione del diritto di put già previsto nel Patto a favore del Gruppo C, ove determinate deliberazioni del Consiglio di Mediobanca non avessero ricevuto l’approvazione dei consiglieri designati dal Gruppo C medesimo. P Facoltà di procedere allo scioglimento di Fin. Priv. O ad altre operazioni dirette a far conseguire ai soci della medesima la titolarità delle azioni di Mediobanca da essi possedute in proporzione alla partecipazione degli stessi al capitale di Fin. Priv. Le modificazioni del Patto avranno efficacia dal 1 (uno) luglio 2007, condizionatamente all’approvazione da parte dell’Assemblea di Mediobanca del 27 giugno 2007 dello statuto sociale recante adozione del c. D. Sistema di governance dualistico. Resta confermato l’impegno di Capitalia e Unicredit a dismettere la quota eccedente il 9,39% nei termini e modi di cui al comunicato 23 maggio 2007, precisandosi che: p il mandato a Mediobanca – che avrà durata fino al 31 dicembre 2007 - potrà essere conferito anche prima della data di efficacia della fusione, ma successivamente alle delibere assembleari di approvazione della fusione delle due Banche; p la dismissione di detta quota eccedentaria avrà luogo successivamente all´avveramento delle condizioni cui e´ subordinata la stipula dell´atto di fusione, fermo restando che qualora la dismissione venisse effettuata prima della data di efficacia dell´atto di fusione la quota oggetto di dismissione sarà quella attualmente posseduta da Unicredit; p qualora tale quota non fosse stata integralmente dismessa entro 15 giorni dalla data di efficacia della fusione, Unicredit, quale Banca incorporante, si impegna a non esercitare nell’Assemblea dei Partecipanti il diritto di voto per la quota eccedentaria non dismessa. L’assemblea dei Partecipanti ha deliberato di presentare all’Assemblea di Mediobanca del 27 giugno la seguente lista di candidati per la nomina del Consiglio di Sorveglianza: 1. Cesare Geronzi Presidente; 2. Dieter Rampl; 3. Jean Azema; 4. Tarak Ben Ammar; 5. Gilberto Benetton; 6. Antoine Bernheim; 7. Roberto Bertazzoni; 8. Vincent Bolloré; 9. Angelo Casò Revisore dei Conti; 10. Giancarlo Cerutti; 11. Ennio Doris; 12. Pietro Ferrero; 13. Jonella Ligresti; 14. Fabrizio Palenzona; 15. Carlo Pesenti; 16. Eugenio Pinto Revisore dei Conti; 17. Eric Strutz; 18. Marco Tronchetti Provera; 19. Gabriele Villa Revisore dei Conti; 20. Alessandro Trotter Revisore dei Conti; 21. Paolo Sfameni Revisore dei Conti. L’assemblea dei Partecipanti, nel prendere atto della scelta di Unicredito di non proporre la nomina del Dottor Alessandro Profumo a componente del Consiglio di Sorveglianza, ha apprezzato la sensibilità manifestata nei confronti degli orientamenti che appaiono emergere dall’Autorità. Il Presidente del Patto di Sindacato Professor Piergaetano Marchetti ha chiesto di non essere rinnovato nella carica, volendosi dedicare esclusivamente all ’impegno di garantire autonomia, equilibrio, sviluppo e autorevolezza di Rcs. I Partecipanti hanno espresso vivo apprezzamento per l’attività da lui svolta alla Presidenza del Patto e hanno manifestato pieno appoggio per l’impegno profuso in Rcs e gli obiettivo perseguiti e da perseguire. L’assemblea dei Partecipanti, preso atto con rammarico dell’indisponibilità del Prof. Marchetti, ha ritenuto in coerenza con l’adottando sistema dualistico che prevede la netta separazione tra azionisti e management di attribuire la carica di Presidente del Patto di Sindacato al Dottor Cesare Geronzi. L’assemblea ha infine provveduto alla nomina del Comitato Direttivo del Patto che sarà composto, oltre che dal Presidente Cesare Geronzi, dai signori: Tarak Ben Ammar, Vincent Bolloré, Ennio Doris, Salvatore Ligresti, Giampiero Pesenti, Alessandro Profumo, Dieter Rampl e Marco Tronchetti Provera. Le predette nomine decorreranno, al pari del rinnovato Patto di Sindacato, dal 1 luglio prossimo. .  
   
   
AXA E BNP PARIBAS UNISCONO LE FORZE NELL´ASSICURAZIONE DANNI IN UCRAINA  
 
Parigi, 12 giugno 2007 - Axa e Bnp Paribas hanno annunciato l’8 giugno di aver concluso un accordo di partnership sul mercato ucraino dell’assicurazione danni. Axa acquisirà da Ukrsibbank, filiale di Bnp Paribas, una partecipazione del 50% nella sua filiale assicurativa, Ukrainian Insurance Alliance (Uia). Axa assumerà la gestione della joint venture, che beneficerà di un contratto esclusivo di distribuzione di bancassicurazione con Ukrsibbank per una durata iniziale di 10 anni. Uia vende principalmente assicurazioni auto ed abitazione attraverso le 1 000 agenzie della rete Ukrsibbank. Nel 2006 il suo giro d’affari è più che raddoppiato rispetto all’anno precedente ed ammonta a 35 milioni di Usd. Grazie a questa operazione, Uia sarà ben posizionata per beneficiare delle prospettive di crescita del mercato ucraino, abbinando la solidità della rete Ukrsibbank alla competenza di Axa in materia di sviluppo di prodotti assicurativi, di servizio clienti e di gestione dei sinistri. In Ucraina, il settore dell’assicurazione è ancora molto frammentato, poiché i 10 principali operatori, tra cui Uia, detengono poco più del 40% del mercato. Con 47 milioni di abitanti e un tasso di penetrazione ancora molto scarso, presenta un potenziale estremamente elevato. L’operazione è soggetta all’ottenimento delle consuete autorizzazioni di legge e dovrebbe essere finalizzata entro il termine del 2007. Questa nuova partnership permetterà ad Axa e a Bnp Paribas di accelerare la crescita sul promettente mercato dell’assicurazione danni in Ucraina. Axa e Bnp Paribas hanno già una produttiva partnership sul mercato francese dell’assicurazione danni. .  
   
   
IL GRUPPO MPS ENTRA NEL FTSE4GOOD ENVIRONMENTAL LEADERS EUROPE 40 E’ L’UNICA BANCA ITALIANA AD ESSERE STATA INSERITA NEL NUOVO INDICE LONDINESE DI SOSTENIBILITÀ  
 
Siena, 12 giugno 2007 – Il Gruppo Mps è stato inserito nel “Ftse4good Environmental Leaders Europe 40”, il nuovo indice di sostenibilità creato dalla Ftse, società del Financial Times e del London Stock Exchange leader mondiale nel settore. Il nuovo indice azionario include le quaranta società europee, di cui due italiane, con le migliori politiche di gestione delle opportunità e dei rischi ambientali. Il Gruppo Mps, che già da tempo è incluso negli indici globali, mondiale ed europeo, del Ftse4good, è l’unica realtà bancaria italiana presente nell’indice di sostenibilità ambientale. Si tratta di un ulteriore riconoscimento per il Gruppo Monte dei Paschi di Siena, ed un importante apprezzamento internazionale per l’impegno profuso nella responsabilità sociale. Un fattore distintivo nel mercato e nel rapporto con gli stakeholder. Il nuovo indice azionario è pensato per facilitare gli investimenti dei sempre più numerosi operatori finanziari, sia retail che istituzionali, attenti ai temi ambientali nella selezione del loro portafoglio. L’indice è stato positivamente accolto dalla comunità finanziaria, e la Banca Europea degli Investimenti ha annunciato che sarà il benchmark di una prossima emissione di obbligazioni incentrate sul tema dei cambiamenti climatici. .  
   
   
ANIMA SGR: RACCOLTA NETTA DI -112,9 MILIONI DI EURO AD MAGGIO PATRIMONIO GESTITO A 6.888 MILIONI DI EURO A FINE MAGGIO  
 
 Milano, 12 giugno 2007 — Anima ha registrato nel mese di maggio 2007 una raccolta netta totale (fondi di diritto italiano, Anima Sicav, Anima Orizzonti) di -112,2 milioni di euro (-587,1 milioni di euro da inizio anno). Il patrimonio totale ammonta a fine maggio a 6. 888 milioni di euro, rispetto a 7. 296 milioni a fine 2006 (-5,9%). Al netto delle duplicazioni (rappresentate dal fondo Anima Orizzonti, che investe in fondi Anima), il patrimonio totale pari a 6. 879 milioni di euro.
La tabella 1 indica il patrimonio e la raccolta netta di maggio dei prodotti Anima, divisi per tipologia
Tabella 1: Patrimonio e raccolta netta nel mese di maggio, per linea di prodotto
Linea di prodotto Numero fondi Nav* Raccolta netta*
Fondi comuni di diritto italiano 10 6. 644,9 -112,2
Anima Sicav 6 234,0 -1,2
Fondo pensione aperto Anima Orizzonti 4 9,3 0,5
Totale 20 6. 888,2 -112,9
Fonte: Anima. * Dati in milioni di euro.
Fondi di diritto italiano I fondi Anima di diritto italiano hanno registrato nel mese di maggio 2007 una raccolta netta di -112,2 milioni di euro. A fine maggio il patrimonio netto dei fondi comuni di diritto italiano di Anima ammonta a 6. 644,9 milioni di euro, rispetto a 7. 036,3 milioni di euro a fine 2006 (-5,6%). Anima La tabella 2 indica il patrimonio e la raccolta netta di maggio dei singoli fondi di diritto italiano.
Tabella 2: Patrimonio e raccolta netta nel mese di maggio; fondi Anima di diritto italiano
Nav* Raccolta netta* Tipo di fondo
Anima Fondattivo 647,5 -31,1 Flessibile
Anima Fondo Trading 1. 357,5 -35,1 Azionario
Anima America 255,3 -8,7 Azionario
Anima Europa 175,7 -1,0 Azionario
Anima Asia 353,6 -18,9 Azionario
Anima Emerging Markets 144,8 -0,6 Azionario
Anima Fondimpiego 634,6 -25,6 Obbligazionario
Anima Convertibile 144,3 -7,3 Obbligazionario
Anima Obbligazionario Euro 573,3 18,2 Obbligazionario
Anima Liquidit 2. 358,2 -2,0 Liquidit
Totale 6. 644,9 -112,2
Fonte: Anima. * Dati in milioni di euro. Anima Sicav Anima Sicav ha registrato in maggio una raccolta netta di -1,2 milioni di euro. Il patrimonio netto di Anima Sicav ammonta, a fine maggio, a 234,0 milioni di euro rispetto a 253,2 milioni di euro di fine 2006 (-7,5%). Anima Orizzonti Il fondo pensione aperto Anima Orizzonti ha registrato a maggio una raccolta netta di +0,5 milioni di euro (+2,0 milioni di euro da inizio anno). Il patrimonio in gestione a fine maggio di 9,3 milioni di euro rispetto a 6,9 milioni di euro di fine 2006 (+34,8%). Commento ai dati "Nel mese di maggio la raccolta netta risultata negativa, in linea con l´industria italiana dei fondi di investimento" commenta Alberto Fo , amministratore delegato di Anima Sgr "prosegue la raccolta positiva di Anima Obbligazionario Euro, in controtendenza rispetto ai fondi della sua categoria". .
 
   
   
KÌRON, PRESTITI PERSONALI: AUMENTA LA RICHIESTA  
 
Milano, 12 giugno 2007 - Le famiglie continuano ad indebitarsi anche attraverso i piccoli prestiti. I dati Assofin indicano che la crescita è continua +13% nei tre mesi del 2007 rispetto al corrispondente periodo 2006. L’importo complessivo erogato è pari a 15,3 miliardi di euro corrispondenti a oltre 21 milioni di operazioni finanziate. Cresce in particolare l’uso della carta di credito +30%, seguono i prestiti personali +26,5% e la cessione del quinto +18,4%. Sono aumentate anche le consistenze che ammontano a 85,4 miliardi di euro (+16,4%). Questi dati indicano che l’Italia si sta avvicinando velocemente alle situazioni di indebitamento delle famiglie europee. Il favorevole andamento dei tassi di interesse di questi ultimi anni ha influito sulla maggior propensione all’indebitamento delle famiglie. Come possiamo notare l’andamento del tasso Teag medio relativo al mercato del credito al consumo ha subito graduali riduzioni dal 2003 al 2005 e solo nel 2006 ha ripreso a crescere dopo i ripetuti interventi della Bce. Altro elemento che determina la crescita del settore riguarda le nuove soluzioni finanziarie degli operatori specializzati che propongono linee di prezzi più competitivi, assorbendo in parte gli aumenti dei tassi di interesse di questi ultimi mesi. L’offerta diventa più “semplificata” e “ricca” di soluzioni e adatta a tutte le esigenze del consumatore finale. Un ulteriore incentivo al fenomeno dell’indebitamento è generato dal miglioramento dei servizi attraverso una consulenza più chiara e trasparente. Inoltre la situazione reddituale delle famiglie, che cresce sempre più lentamente, contribuisce al fenomeno dell’indebitamento; infatti, osservando i dati Istat relativi alle “retribuzioni per dipendente” si evince che nel 2006 il valore di crescita medio annuo è stato pari al 2,83%. Le prospettive future del mercato del credito al consumo sono legate all’andamento dei tassi di interesse e alla situazione economica generale, che favoriranno ancora la crescita di questo segmento di mercato. La dinamica di crescita nel breve periodo sarà influenzata anche dal nuovo processo legato alle liberalizzazioni nel settore del credito in atto nel nostro Paese che dovrebbe consentire ancora un livello di espansione interessante pari al 16% nel 2007. .  
   
   
WEABANK: TASSI DI INTERESSE PER CONTI ONLINE AL 3,90%  
 
Milano, 12 giugno 2007 - A seguito del recente aumento dei tassi stabilito dalla Bce, Weabank (Banca Popolare di Milano) ha deciso di incrementare dal 3,75% al 3,90% il tasso di interesse per i propri correntisti. L’aumento riguarda sia Conto @me, rivolto alla clientela privata, sia Mybusiness, il nuovo conto riservato ai titolari di partita Iva lanciato da meno di un mese e tra i leader di mercato in termini di costi. Mybusiness ha un costo di tenuta conto di 5 euro al mese, azzerati (come anche i costi per la carta di credito e il Pos) fino alla fine del 2010 per chi apre il conto entro la fine di giugno. . .  
   
   
INVESTIMENTI E SVILUPPO S.P.A.: CONFERITO IL MANDATO A CENTROBANCA S.P.A. PER LA QUOTAZIONE SUL MAC DELLA CONTROLLATA TESSITURA PONTELAMBRO S.P.A. L’OBIETTIVO È LA QUOTAZIONE DELLA SOCIETÀ ENTRO IL 2007  
 
Milano 12 giugno 2007 - Investimenti e Sviluppo S. P. A. Ha conferito a Centrobanca S. P. A il mandato di sponsor e specialist per la quotazione sul Mac (Mercato Alternativo dei Capitali) della controllata Tessitura Pontelambro S. P. A. Società comasca, specializzata nella produzione di tessuti in lino e cotone per il settore dell’abbigliamento di fascia alta. La società, controllata al 100% da Investimenti e Sviluppo S. P. A, ha generato nel 2006 un fatturato di circa 13 milioni di Euro (in crescita del 9% rispetto all’anno precedente) con un Ebitda del 20%. I bilanci della società sono certificati da Mazars & Guerard S. P. A. L’obiettivo dei diversi attori coinvolti nell’operazione, in particolare la società, Investimenti e Sviluppo Advisory S. R. L. , già iscritta nell’elenco degli advisor del Mac e Centrobanca S. P. A. È di riuscire, fra i primi e in tempi brevi, a cogliere un´opportunità nuova per le piccole e medie imprese italiane che vogliono finanziare processi di crescita. Il mandato di sponsor a Centrobanca S. P. A. Ha una durata di tre anni a partire dalla data di avvio delle negoziazioni delle azioni della società sul Mac. .  
   
   
FIDEURAM INVESTIMENTI: MARKET OUTLOOK MAGGIO 2007  
 
 Milano, 12 giugno 2007 - Congiuntura Scenario Globale- Nel corso del mese di maggio i rendimenti sui titoli governativi decennali sono aumentati di circa 30 pb sia negli Usa sia nell’area euro, spinti dal rialzo dei tassi reali, mentre il mercato azionario ha registrato un andamento vivace in entrambe le aree. Queste dinamiche evidenziano un netto miglioramento delle prospettive di crescita negli Usa e nell’area Euro; in particolare, negli Stati Uniti, le indicazioni più recenti mostrano innanzitutto che l’effetto diretto sulla crescita economica della crisi del settore immobiliare si sta riducendo, evidenziano inoltre una forte ripresa degli investimenti e la fine del processo di correzione della scorte; mentre nell’area euro i dati mostrano che la fiducia delle imprese rimane su livelli storicamente molto elevati (in particolar modo in Germania). Gli sviluppi più recenti evidenziano, in particolare, che lo scenario di politica monetaria che abbiamo proposto negli ultimi mesi, sia per la Fed sia per la Bce, potrebbe risultare adesso troppo cauto. Per quanto riguarda gli Usa appare difficile pensare che, con la probabile riaccelerazione dell’economia nei mesi centrali dell’anno, si possano creare le condizioni per un taglio dei tassi prima della fine del 2007, pur con un’ulteriore modesta riduzione dell’inflazione core, visto che il grado di utilizzo delle risorse rimane molto elevato. Un taglio dei tassi continua ad essere, a nostro avviso, più probabile come prossima mossa da parte della Fed rispetto ad un rialzo, ma appare ragionevole spostare avanti nel tempo questo intervento. Per quanto riguarda invece l’area euro, il rischio di una prosecuzione del ciclo dei rialzi oltre il 4. 25%, che riteniamo sarà raggiunto nella riunione di inizio settembre, è diventato ancora più elevato e non si può escludere che nel corso del prossimo anno i tassi raggiungano il 4. 75%, che tra l’altro rappresenta il picco dell’ultimo ciclo restrittivo (quello del 1999-2000). L’elevato grado di utilizzo delle risorse (evidenziato dall’andamento recente del tasso di disoccupazione e della capacità utilizzata) rappresenta un problema sempre più importante anche per la Bce e potrebbe indurre nel corso dei prossimi mesi ad un atteggiamento più aggressivo per limitare i rischi sul versante dell’inflazione. America - Dopo il sensibile rallentamento dei ritmi di crescita registrato nei primi mesi dell’anno, i dati più recenti mostrano che l’economia Usa è tornata a crescere intorno al potenziale nel corso del secondo trimestre ed appare adesso improbabile una significativa decelerazione nei prossimi mesi. La crescita del Pil nel primo trimestre, che nella stima preliminare diffusa a fine aprile era risultata dell’1. 3% annualizzato (quindi in chiaro rallentamento rispetto al 2. 5% del trimestre precedente) è stata rivista dal Bureau of Economic Analysis allo 0. 6%, che rappresenta il minimo dalla fine del 2002. La revisione al ribasso della crescita è stata prevalentemente determinata da un allargamento del contributo negativo delle scorte che hanno sottratto quasi l’1% annualizzato alla crescita del trimestre (dopo un contributo del -1. 2% nel trimestre precedente). Vi sono però indicazioni che il processo di correzione delle scorte sia giunto a compimento ed il riaccumulo dei magazzini dovrebbe contribuire significativamente alla crescita economica nel secondo trimestre, come evidenziato dalla ripresa della produzione (e degli indicatori di fiducia) nel settore manifatturiero. La crescita nel trimestre corrente dovrebbe inoltre essere sostenuta da una decisa accelerazione degli investimenti in macchinari ed attrezzature (intorno al 10% annualizzato nelle nostre stime), dopo la notevole debolezza che ha caratterizzato i mesi tra la fine del 2006 e l’inizio del 2007, e da una riduzione del contributo negativo proveniente dagli investimenti residenziali. Questi effetti combinati dovrebbero più che compensare il marcato rallentamento dei consumi privati (che dovrebbero crescere poco sopra il 2%), dovuto sia a motivi fisiologici sia all’impatto sul potere d’acquisto delle famiglie del forte aumento del prezzo della benzina a partire dal mese di febbraio. Il nostro scenario prevede al momento che la crescita nel secondo trimestre si attesterà intorno al 3% (con un non trascurabile rischio al rialzo) per poi tornare poco sopra il 2. 5% nella seconda parte del 2007. Non vi sono invece novità di rilievo per quanto riguarda la dinamica dell’inflazione core che dovrebbe diminuire solo lievemente dal livello raggiunto in aprile (2. 3%) nel corso dei prossimi mesi. Area Euro - La crescita del Pil dell’area euro nel primo trimestre è stata del 2. 4% annualizzato, quindi più forte di quanto avevamo inizialmente atteso (1. 9%). Il risultato è quasi interamente attribuibile ad una fortissima espansione dagli investimenti fissi, cresciuti del 10. 2% annualizzato (il massimo dal 1997). I consumi privati si sono contratti, come da attese (considerato l’impatto negativo dell’Iva in Germania), ma tutto sommato in misura lieve (-0. 5%), mentre sia le scorte che il canale estero sono stati interessati da movimenti di ampie dimensioni, ma di segno contrario, con un forte accumulo di scorte (+2. 1% di contributo alla crescita annualizzata), interamente compensato dal contributo negativo delle esportazioni nette (-2. 2%). Nel secondo trimestre la crescita del Pil, in linea con le indicazioni di riaccelerazione giunte all’avvio della primavera dall’Ifo e dalle altre indagini sulla fiducia delle imprese, dovrebbe aumentare ulteriormente al 2. 9%, soprattutto grazie al recupero dei consumi privati (indicazioni positive in tal senso sono giunte dalle vendite al dettaglio in Germania nel mese di aprile, cresciute dell’1. 2% m/m). Il Pmi manifatturiero, unico tra i principali indicatori dell’area euro a ben evidenziare una fase di moderazione nella prima metà di quest’anno dopo i picchi raggiunti nel 2006, è sceso ancora a maggio (-0. 4 punti a 55. 0), toccando il minimo dal febbraio 2006. Nelle nostre previsioni la crescita nella seconda metà del 2007 dovrebbe quindi raffreddarsi e stabilizzarsi intorno al potenziale (2. 0-2. 5%). Ciononostante, grazie alla robusta dinamica della prima parte del 2007, la crescita media annua quest’anno è ora prevista al 2. 7% (dal precedente 2. 5%), solo in modesta decelerazione rispetto al 2. 9% del 2006. Pertanto, pur in presenza di un’inflazione che ha mostrato una dinamica favorevole ed in linea con le attese da inizio anno (solo tra aprile e maggio disturbata dall’aumento dei prezzi dei beni alimentari freschi), la Bce continuerà a mantenere vigile l’attenzione sulle pressioni al rialzo sui prezzi nel medio termine. Il ciclo restrittivo dovrebbe continuare anche oltre il prossimo aumento dei tassi in giugno e vi è un rischio molto elevato che i tassi possano raggiungere il 4. 50% entro fine anno. Giappone e Cina - In Giappone la crescita del Pil del primo trimestre, pur registrando un marcato rallentamento dal 5. 0% annualizzato del trimestre precedente, ha mantenuto un ritmo di crescita superiore al potenziale grazie alla tenuta dei consumi privati e delle esportazioni. A frenare la crescita, che si è attestata al 2. 4%, è stata l’inattesa contrazione (pari al -3. 7%) degli investimenti privati non residenziali, che però, alla luce delle statistiche sulle imprese pubblicate dal Mof per il primo trimestre, potrebbero essere rivisti significativamente al rialzo (le nostre stime incorporano una revisione al +2. 7%) in sede di elaborazione della seconda stima di crescita del Pil. Per il momento nonostante la debole dinamica degli ordini di macchinari continuiamo a ritenere che, pur seguendo un percorso di stabilizzazione dei ritmi di crescita, gli investimenti continueranno a fornire un contributo determinante all’espansione economica del Giappone. Nonostante il Pil stia crescendo oltre il tasso potenziale, il processo di normalizzazione della politica monetaria ha subito un deciso rallentamento a causa principalmente dell’assenza di pressioni inflazionistiche (nel mese di aprile l’inflazione core si è attestata al -0. 1%). Con riferimento al settore industriale le indicazioni fornite dal governo sono particolarmente incoraggianti e il secondo trimestre dovrebbe essere caratterizzato da un rimbalzo della produzione dopo il calo dei primi tre mesi del 2007. Continuiamo quindi a ritenere probabile che per il mese di settembre si concretizzeranno tutte quelle condizioni necessarie affinché la Boj possa riprendere il processo di normalizzazione della politica monetaria, alzando i tassi d’interesse per la seconda volta quest’anno. In Cina la banca centrale (Pboc) ha deciso di intervenire utilizzando contemporaneamente più strumenti di politica monetaria preoccupata dal rally del mercato azionario e dai ritmi molto elevati della crescita economica. La Pboc ha così deciso di aumentare il coefficiente di riserva obbligatoria portandolo all’11. 5%, di alzare i tassi d’interesse e di allargare la banda di oscillazione del cambio. Si tratta di misure destinate ad avere un impatto ancora limitato, ma che indicano che le autorità cinesi potrebbero agire con maggiore determinazione nel tentativo di riportare la crescita economica sotto controllo ed evitare correzioni brusche nel mercato azionario. Mercati Obbligazionari Scenario Globale - È proseguito nel mese di maggio il trend negativo per i mercati obbligazionari internazionali, caratterizzato ancora da uno scenario globale favorevole ai mercati azionari ed a quelli obbligazionari a più elevato rendimento. Continuano a pesare inoltre le aspettative per un ulteriore inasprimento della politica monetaria restrittiva nell’area euro, mentre vengono ritenute sempre meno attuali le prospettive di riduzione dei tassi d’interesse in America. America - Negli Stati Uniti il contesto macroeconomico è leggermente migliorato. È infatti risultato superiore alle attese sia l’andamento del mercato immobiliare sia quello degli ordini di beni durevoli, mentre la dinamica dei prezzi al consumo ha mostrato qualche lieve segnale di rallentamento. L’andamento positivo del mercato del lavoro supporta ancora la tenuta dei consumi privati, mentre qualche segnale di ripresa si trova negli investimenti e negli indicatori anticipatori del ciclo. Seppure il quadro presenti ancora ampi margini di incertezza, tale contesto induce a ritenere, ed il mercato sta iniziando a scontarlo, che le prospettive di mutamento dell’impostazione di politica monetaria da parte della Fed vengano spostate in avanti nel tempo. A tale proposito anche la debolezza del dollaro e le aspettative per una sua ulteriore perdita di valore verso l’euro non sono a favore di un possibile forte restringimento del differenziale dei tassi d’interesse nei confronti dell’area euro. Le autorità monetarie d’altro canto non hanno mutato il loro linguaggio, e ciò è anche desumibile dalle minute relative della recente riunione della Fed, reiterando le preoccupazioni per l’insorgenza di possibili tensioni inflazionistiche, non mostrando eccessive preoccupazioni per sensibili rallentamenti nel processo di crescita economica e non fornendo indicazione in merito ad interventi atti a mutare l’indirizzo attuale di politica monetaria. Gli effetti sulla struttura della curva dei rendimenti, del contesto sopra descritto, sono stati significativi. La parte a breve e medio termine è risultata molto penalizzata ed i rendimenti, che avevano raggiunto livelli poco compatibili con una politica monetaria stabile, hanno subito rialzi nell’ordine di 30 bp. Più contenuti i rialzi sulle scadenze lunghe che comunque si stanno attestando attorno al 5%. Area Euro - I titoli obbligazionari governativi dell’area euro hanno evidenziato ancora un mese negativo. Lo scenario macroeconomico è stato caratterizzato sempre da un robusto trend di crescita con possibili revisioni verso l’alto dei principali indicatori e non ha presentato nel corso del mese di maggio sostanziali novità rispetto ai mesi precedenti. L’andamento del mercato obbligazionario è particolarmente negativo anche, e soprattutto, a causa dell’ulteriore irrigidimento della politica monetaria evidenziata sia da dichiarazioni ufficiali della Bce sia da molti suoi esponenti. Oltre alla revisione verso l’alto delle stime di crescita, vengono evidenziati i rischi associati all’espansione degli aggregati creditizi oltre il 10% ed alle possibili ripercussioni in chiave inflazionistica. Le ripercussioni sul livello dei tassi d’interesse attesi sono evidenti: a Giugno è ormai ampiamente scontato un rialzo al 4% del tasso di riferimento. È stata anche avanzata l’ipotesi che il ciclo di politica monetaria restrittiva prosegua nella seconda parte dell’anno con ulteriori ritocchi verso l’alto sino a raggiungere il livello del 4,50%. Gli effetti sui rendimenti sono stati sensibili con una traslazione verso l’alto mediamente di circa 25 pb con una scarsa selettivitá tra i diversi segmenti di curva. Anche in questo mese, le dinamiche interne all’euro euro hanno determinato l’andamento del mercato obbligazionario. Continua a percepirsi uno scarso interesse per i titoli obbligazionari governativi europei, in un contesto caratterizzato da una continua ricerca di rendimenti elevati, buona performance dei mercati azionari ed inasprimento della politica monetaria già improntata al rialzo dei tassi d’interesse. Sono considerati al momento altamente improbabili ipotesi di mutamento della tendenza in corso. Giappone - Nel mese di maggio i rendimenti sono tornati a salire anche in Giappone dove il mercato ha seguito le stesse dinamiche del mercato americano seppur con movimenti più contenuti. I rialzi dei rendimenti sono risultati, infatti, piuttosto omogenei sui diversi segmenti di curva con incrementi compresi tra i 12 ed i 15 pb. I dati macroeconomici pubblicati nel corso del mese sono risultati complessivamente abbastanza disomogenei; solo nella seconda parte del mese i dati relativi alla dinamica dei prezzi nel settore dei servizi, che sono risultati piú forti delle attese, e quelli relativi alla disoccupazione, in calo al 3. 8% dal 4%, hanno contribuito a rafforzare le aspettative per una ripresa della dinamica dei prezzi. I recenti scandali politici hanno, inoltre, contribuito ad indebolire la posizione del governo, mentre ci si avvicina alle scadenze elettorali e questo potrebbe in prospettiva ridurre la capacità del governo nel contenere l’azione della Banca Centrale. Il mercato sconta come certo un ulteriore incremento del tasso ufficiale di 25 bp entro fine anno, con la probabilità di un ulteriore intervento che porterebbe il tasso ufficiale all’1%. Previsioni a breve - Rispetto allo scenario delineato nei mesi precedenti, la novità più rilevante è la capacità dell´area euro e delle economie emergenti di mantenere un ritmo di crescita elevato pur in presenza di un rallentamento dell´economia americana. In questo contesto appare prematuro estendere la duration. In America i rischi di un rallentamento dei consumi persistono ma allo stesso tempo la tenuta del mercato del lavoro e la svolta di alcuni indicatori relativi al settore manifatturiero sembrano mostrare una ripresa della congiuntura, in linea con quanto previsto dalla Fed. Le aspettative di un taglio dei tassi sono quasi interamente rientrate e, considerato l´attuale livello dei tassi, la parte a breve della curva comincia ad offrire del valore. In Europa è in atto una continuo processo di revisione al rialzo nelle aspettative di intervento da parte della Bce che continua a spostare al rialzo il punto di arrivo della politica monetaria. Da un punto di vista tecnico, dopo la forte correzione registrata, il mercato é piuttosto tirato per cui é probabile una fase di consolidamento; allo stesso tempo, tuttavia, non vi sono segnali che possano portare ad anticipare un´inversione della tendenza fondamentale in atto. I rendimenti sulle parti a lunga delle curve si stanno riportando su livelli piú prossimi ai valori di equilibrio di lungo periodo grazie soprattutto ad un incremento dei rendimenti reali. Al rialzo dei rendimenti reali contribuiscono anche la minore domanda proveniente da fondi pensione (che grazie ai guadagni realizzati su altri asset finanziari hanno minore necessitá di coprire le passivitá) da parte di banche centrali, alcune delle quali stanno lavorando ad un processo di diversificazione delle riserve verso asset diversi dalle obbligazioni. I livelli d´inflazione attesa deducibili dai titoli indicizzati, pur avendo registrato di recente un incremento, continuano ad esprimere livelli che indicano la fiducia da parte d el mercato nella capacità delle banche centrali di mantenere sotto controllo eventuali accelerazioni di processi inflazionistici. Mercati Obbligazionari Inflation Linked - Nel mese di maggio i titoli legati all’inflazione, sia in America sia in Europa hanno registrato performance negative determinate in larga parte dai rialzi dei rendimenti reali. Negli Stati Uniti la curva dei Treasury Inflation Protected Securities (Tips), a fronte dei buoni dati macro rilasciati nel mese, ha registrato rialzi dei rendimenti nell’ordine dei 65, 51, 35, 26 sulle scadenze 2, 5, 10 e 30 anni. L’elevata inflazione di periodo ha solo in parte attenuate le perdite in conto capitale legate al rialzo dei rendimenti reali. Anche in Europa si è registrato un marcato rialzo dei rendimenti reali determinato anche in tal caso dai buoni dati macro relativi alla crescita. La forza dell’economia europea ha indotto un ri-prezzamento delle aspettative relative alle prossime mosse della Bce penalizzando soprattutto la parte a breve della curva dei rendimenti. Nello specifico i rialzi dei rendimenti reali sono stati di minore entità ovvero 44, 39, 31 e 20 punti base anche qui solo in parte controbilanciati dall’elevata inflazione. In termine di aspettative sia in America sia in Europa le break even inflation sembrano correttamente prezzate per un inflazione in linea con le aspettative degli operatori ed al di sotto dei livelli di guardia delle rispettive banche centrali. Il marcato aumento dei rendimenti verificatosi nel mese rende, inoltre, gli attuali livelli di mercato estremamente attraenti (perlomeno su base storica) nella misura in cui prezzano negli Usa Fed Funds invariati fino alla fine dell’anno ed in Europa altri 75 punti base di rialzo entro la fine dell’anno. Emerging Market - Nel mese di maggio il mercato delle obbligazioni dei Paesi Emergenti ha proseguito il trend di restringimento dello spread verificatosi nei mesi precedenti. La performance positiva registrata dal mercato è da attribuire principalmente alle condizioni globali molto favorevoli per l’asset class. I dati ecomonici di maggio hanno infatti confermato prospettive di crescita globale sostenuta con ancora limitate pressioni inflative. Le materie prime si sono assestate su livelli elevati e la liquidità globale è rimasta ampia mantenendo alta la propensione al rischio degli operatori. I paesi emergenti hanno quindi continuato a beneficiare di tali condizioni, con forti flussi di investimento esteri, valute in forte apprezzamento e rendimenti sempre più compressi. Paesi che non hanno partecipato al rafforzamento generale del mercato nel mese di maggio sono stati il Venezuela, dove, la minaccia di derive populiste da parte del presidente Chavez ha destato preoccupazioni tra gli investitori, e l’Argentina, dove continuano le incertezze circa la politica fiscale del governo. Corporate - Durante il mese di maggio il mercato delle obbligazioni investment grade ha evidenziato un andamento complessivamente positivo, in un contesto di generale flessione della volatilità e ricompressione del premio per il rischio richiesto dagli investitori. A supportare gli spread, prossimi ai loro minimi storici, ha contribuito una tornata di dati trimestrali in grado di rassicurare i mercati sulla tenuta dei fondamentali societari insieme al buon andamento degli indici azionari. Un simile scenario ha offerto agli emittenti una cornice favorevole per l’emissione di nuovi titoli, particolarmente intensa nel settore bancario, ma ripresa con successo anche in quello telefonico e assicurativo. Sebbene supportati da un contesto globalmente favorevole alle asset class rischiose, gli spread stazionano ora su livelli ancor meno attraenti in termini di premio per il rischio, a fronte di continue evidenze sul fronte delle attività di fusione ed acquisizione e di una prospettiva di graduale diluizione del merito creditizio degli emittenti. Un simile scenario, unito all’orientamento sempre piú incline agli interessi degli azionisti suggeriscono un approccio prudente al mercato dei corporate bond. High Yield - Il mese di maggio ha visto il mercato delle obbligazioni speculative grade segnare i suoi minimi assoluti. Gli indici rappresentativi dell’asset class stazionano ora su livelli di spread (10 punti base) piú stretti rispetto ai minimi dai quali era partito l’allargamento di fine febbraio. Nel complesso, il mercato appare ancora beneficiare di una pluralità di condizioni favorevoli alle asset class rischiose e della strutturale scarsità di nuove emissioni generata dal facile accesso al prestito bancario da parte degli emittenti. Ne consegue uno squilibrio tra domanda ed offerta che contribuisce all’erosione degli extrarendimenti offerti dal mercato. Nondimeno, i livelli raggiunti appaiano ora incorporare in buona parte tale scenario, esponendo, viceversa, al rischio di un repricing degli elementi esogeni che hanno finora sostenuto il credito. Sarà, in tal senso, fondamentale il permanere di uno scenario globale caratterizzato da buone prospettive sul fronte della crescita e da una dinamica dei prezzi anch’essa favorevole. Sostanziali deviazioni da questo quadro di riferimento, sia verso il rallentamento, sia verso un’eccessiva riaccelerazione, rischiano invece di alterare l’equilibrio tecnico e valutativo dell’asset class. Mercati Azionari Scenario Globale - I principali indici azionari internazionali hanno registrato, nel corso del mese di maggio, performance in euro ampiamente positive. L’indice azionario globale Morgan Stanley All Country ha evidenziato, in euro, una variazione pari a 4. 11%. Nel corso del mese di maggio i mercati azionari hanno proseguito la crescita cominciata a metà del mese di marzo, conseguendo performance positive in valuta locale, seppur con alcune differenziazioni geografiche. L’europa ha continuato a crescere a ritmi sostenuti, caratterizzata da un quadro macroeconomico complessivamente robusto, mentre i mercati azionari statunitensi hanno quasi doppiato i rendimenti conseguiti nel mese di aprile, sulla scorta degli ottimi dati societari che hanno caratterizzato alla stagione degli utili relativa al primo trimestre 2007. Archiviati i tassi di crescita degli utili, l’interesse degli investitori americani si è focalizzato sugli incerti scenari di crescita ed inflazione che caratterizzano il quadro macroeconomico domestico. Nell’area del Pacifico il mercato giapponese ha in parte recuperato la perdita cumulata nei mesi precedenti: pur essendo il miglior mercato in valuta locale del mese di maggio, il Giappone rimane però il peggiore per rendimento da inizio anno. Infine l’area asiatica ex Giappone ha intrapreso un sentiero di ritracciamento, dopo le ottime performance dei primi mesi dell’anno, in un’ottica di rallentamento globale del ciclo i cui effetti finirebbero per ripercuotersi anche sulle economie più in crescita. Come da alcuni mesi, il contesto macroeconomico rimane supportivo a livello globale per i mercati azionari, grazie al fatto che la crescita nel secondo trimestre dovrebbe stabilizzarsi nelle diverse aree geografiche e soprattutto che la Fed non dovrebbe intervenire sui tassi d’interesse, all’interno dello scenario attuale caratterizzato da graduale rallentamento e inflazione stabile. La cosiddetta “no action” della Fed fino alla primavera del 2008 appare ancora più probabile alla luce degli ultimi dati macroeconomici sulla principale economia del mondo: accanto ad un livello dell’inflazione core che ha gradualmente ripreso il suo percorso di decelerazione, anche la crescita dei principali aggregati, in primis l’occupazione, è risultata decisamente più vivace rispetto al mese precedente, con un’accelerazione nella creazione di nuovi addetti da 80 mila a 157 mila unità. La tenuta degli ordinativi dei beni durevoli allontana il rischio di un rallentamento dell’economia troppo celere, capace di mettere in crisi le altre aree in fase opposta rispetto agli Stati Uniti. Il comportamento del mercato cinese può ancora costituire l’innesco per una decisa correzione dei listini globali: dopo il crollo dell’indice di Shangai di fine febbraio (ampiamente recuperato), crollo che aveva inaugurato un periodo di deciso ribasso per i mercati internazionali, la borsa locale ha di nuovo fortemente ritracciato proprio nell’ultimo giorno del mese di maggio, senza che questa volta l’evento abbia contagiato le altre piazze. Le autorità monetarie stanno tentando di arginare fenomeni speculativi, promuovendo una regolamentazione più severa dei mercati soprattutto attraverso la tassazione dei trading account, i rapporti bancari che ogni giorno ormai centinaia di migliaia di operatori stranieri aprono per poter operare sulla borsa locale. Paradossalmente un ritmo di crescita più moderato non potrà che giovare alla stabilità dell’area, in considerazione del fatto che le azioni cinesi rimangono del 72% sopra i livelli di inizio 2007 e del 187% oltre il punto più basso dell’agosto 2006. In un quadro fondamentale ancora di supporto per i mercati azionari è destinata ad aumentare lievemente l’avversione al rischio, fattore in sé non negativo dato il basso valore attuale: anni di borsa molto favorevoli, insieme a bassi tassi d’interesse e liquidità in eccesso, hanno ridotto tra gli investitori la percezione del rischio. Usa - Durante il mese di maggio il mercato azionario americano ha proseguito in territorio positivo, pur non arrivando a cumulare una rendimento mensile simile a quello del mese precedente (+ 4. 2% in aprile contro +3. 3% in maggio, in valuta locale), ma pur sempre superiore a quello dei mercati europei. Accantonata la stagione degli utili del primo trimestre, il focus si è spostato sulle aspettative di crescita degli utili del trimestre in corso: se infatti le prospettive continuano ad essere favorevoli per le large cap più esposte al ciclo globale rispetto alle società di media capitalizzazione che operano solo sul mercato domestico, le revisioni degli analisti non delineano ancora un quadro chiaro. Come già nei mesi scorsi, i settori che hanno realizzato le migliori performance sono quello industriale, energetico e delle materie prime, ma più di tutti il settore delle telecomunicazioni, che può vantare il più alto tasso di crescita degli utili del listino per l’anno in corso (+15%). La società leader del settore, At&t, ha messo ha segno una performance del 7% nel solo mese di maggio, insieme a una revisione (in positivo) delle stime di utile che sfiora il 100%, anche grazie alla joint venture che il colosso della telefonia ha siglato con Apple per il lancio entro fine mese del prodotto Iphone. Mercati Azionari - Nei prossimi mesi i settori più promettenti, oltre ai già citati industriale ed energetico, potrebbero rivelarsi le Utilities e le Health Care, in un’ottica di un’aumentata avversione al rischio. È destinata a perdurare la disaffezione per i titoli (ciclici e non) legati al consumatore domestico, a differenza con quanto si sta invece verificando nel vecchio continente. Lo scenario per il mercato azionario Us rimane comunque interessante dal punto di vista dei fondamentali, con una volatilità che è tornata a stabilizzarsi, anche se su valori superiori a quelli d’equilibrio di lungo termine. Area Euro Anche i mercati europei come quelli americani hanno conseguito rendimenti ampiamente positivi nel corso del mese, seppur inferiori a quelli del mese precedente, cui hanno contributo soprattutto ancora una volta il settore industriale, energetico e delle materie prime. In questo mese anche il settore telefonico si è distinto sui listini, interessato dalle possibili operazioni di fusione ed acquisizione che coinvolgerebbero i big del settore. A livello macroeconomico perdura il contesto favorevole per tutta l’area, trainata soprattutto dalla forza dell’economia tedesca. Un lieve rallentamento della congiuntura è atteso dopo l’estate, anche se le indagini di fiducia delle imprese in progressiva discesa delineano uno sviluppo coerente e tipico di una fase più matura della ripresa, mentre iniziano a declinare le attese sull’attività produttiva a fronte di possibili sorprese al ribasso dal lato della domanda. La stagione degli utili relativa al primo trimestre ha confermato un quadro robusto per le imprese, soprattutto per quelle capaci di affrontare la competizione internazionale. Sul fronte dei consumi interni la ripresa in atto ha favorito i rendimenti dei titoli media, retail e leisure, mentre le operazioni di ristrutturazione hanno continuato a trainare il comparto dell’auto. In miglioramento su tutti i settori le revisioni sulle stime di crescita degli utili, ad eccezione del settore finanziario che, una volta esaurita la spinta delle fusioni e acquisizioni, si trova a dover fare i conti con il comparto dei mutui e del credito al consumo vicini a livelli di guardia: soprattutto nei paesi più esposti, dove l’indebitamento dei residenti in rapporto al Pil ha superato il 30%, le banche dovranno aumentare gli accantonamenti ai diversi fondi rischi a spese degli utili, mentre una correzione sul settore costruzioni e immobiliare rischia di contagiare anche il settore finanziario, in un contesto di progressivo rialzo dei tassi di’interesse. Nei prossimi mesi i settori più promettenti potrebbero rivelarsi le Utilities e le Health Care, oltre ai già citati telefonici. I titoli legati al consumo dovrebbero trovare definitiva affermazione; al contrario per quelli legati alle commodities si attende un periodo di relativa stazionarietà Giappone - L’unica macro area per la quale gli analisti stanno rivedendo al ribasso le stime di crescita degli utili corporate è il Giappone, dove la stagione degli utili si è conclusa visibilmente al di sotto delle attese, sia per l’anno fiscale 2006 sia per le linee guida su quello 2007. A mancare è stato soprattutto il traino della domanda interna, rimandando a data futura la ripresa dei consumi e dell’inflazione. Ai segnali di revisione negativa degli utili dello scorso mese, sono seguite nel mese di maggio le conferme dal fronte macroeconomico: salari , ordinativi e produzione industriale in diminuzione, mentre i listini hanno solo in parte recuperato l’underperformance che ha caratterizzato il Giappone rispetto alle altre aree geografiche da inizio anno. Le prospettive per i prossimi mesi sono tornate caute, complice l’ulteriore revisione al ribasso delle stime sugli utili societari, mentre gli investitori attendono incerti il recupero del listino locale. Sicuramente il Giappone non ha visto quell’intensa attività di fusioni e acquisizioni che ha caratterizzato il mercato europeo e Us degli ultimi anni. Il processo di ristrutturazione delle corporate giapponesi procede con una lentezza forse superiore alle attese di mercato. Come già accennato diverse volte, continua a macare il fattore cruciale che il mercato si attende per far decollare il listino: la domanda interna e l’inflazione che determinerebbero un intervento della banca centrale. La spesa delle famiglie continua infatti a crescere molto lentamente e le vendite al dettaglio non decollano, ponendo nuovi interrogativi sul futuro dei consumi privati in Giappone. Previsioni a breve - Lo scenario macroeconomico continua a favorire l’investimento azionario, anche se i rischi a livello globale non accennano a diminuire. Pur essendo ormai alle spalle la stagione dei tassi molto elevati di crescita degli utili, la crescita a livello globale si va stabilizzando su un percorso sostenibile e ancora bel lontano dalla recessione. I mercati azionari trovano quindi fondamento per conseguire performance positive, seppur più deboli e volatili che in passato. Centrale ancora una volta per l’equilibrio complessivo sarà l’azione della Fed, in una fase di attesa tra restrizione ed espansione del ciclo monetario. .  
   
   
CATTOLICA ASSICURAZIONI OSPITA LA VII CONFERENZA INTERNAZIONALE SU “NEW DIRECTIONS IN TERM STRUCTURE MODELLING” I PROSSIMI 25 E 26 GIUGNO 2007  
 
 Verona, 12 giugno 2007 - Il Safe Center dell’Università di Verona e la Direzione Centrale Organizzazione e Sviluppo di Cattolica Assicurazioni hanno il piacere di presentare ad accademici, ricercatori, policy-makers, e practitioners la Vii Conferenza internazionale su "New Directions in Term Structure Modelling", nella quale interverranno esperti di fama internazionale dal mondo accademico e dall´industria finanziaria. Tema dominante della Conferenza sarà presentare e analizzare i più recenti contributi dell’area che, nell´ambito della ricerca scientifica in finanza, studia i modelli quantitativi per la struttura a termine dei tassi di interesse, ovvero le relazioni che legano i rendimenti su scadenze diverse e come le curve dei tassi si muovono nel tempo. In particolare, verranno approfonditi i temi relativi alla microstruttura dei mercati obbligazionari, ai premi per il rischio in essi impliciti e al rapporto tra economia reale e tassi di interesse. Alla conferenza sono stati invitati a partecipare in qualità di keynote speakers Stephen Schaefer (London Business School), Darrell Duffie (Stanford University), Oldrich Vasicek (Moody’s Kmv), Walter Torous (Ucla) e Mikhail Chernov (London Business School). La Conferenza si terrà il 25 e 26 giugno 2007 presso la sede di Cattolica Assicurazioni in Lungadige Cangrande n. 16, Verona. Per ulteriori informazioni e iscrizioni è possibile consultare il sito internet della Conferenza http://dse. Univr. It/safeconf. .  
   
   
UN PERCORSO DI CONSULENZA GRATUITA FINANZIATA DAL PROGETTO EUROPEO “MENTORING BUSINESS TRANSFER”  
 
Vicenza, 12 giugno 2007 - Le statistiche dimostrano che il periodo successivo al cambio di titolare di un’azienda è particolarmente delicato e rischioso per la vita stessa delle imprese. Chi rileva un’impresa esistente, infatti, affronta, oltre alle nuove sfide dei mercati e alla concorrenza diretta, anche una serie di problematiche che necessitano di assistenza specifica, come aspetti fiscali e amministrativi, finanziari, organizzativi e relazionali. La Fondazione Giacomo Rumor-centro Produttività Veneto (Cpv) offre l’opportunità ad imprenditori/imprenditrici neo proprietari (di almeno il 50% dell’azienda) di usufruire gratuitamente di 10 sessioni di consulenza, nell’arco di alcuni mesi, sulle tematiche della trasmissione/continuità d’impresa. Questa attività usufruisce dei finanziamenti della Commissione Europea nell’ambito del progetto Europeo “Mentoring Business Transfer”, che ha lo scopo di ridurre la mortalità di imprese con un nuovo titolare e di assistere le micro e piccole imprese che sono state trasferite nell’arco dell’ultimo anno da una figura di titolare a un’altra. Il progetto, coordinato a livello europeo da Eurochambres – l’Associazione delle Camere di Commercio Europee - e coinvolgente 36 Camere di Commercio europee, prevede assistenza e analisi in tutta Europa di oltre 1000 casi di imprese i cui imprenditori, nell’arco dell’ultimo anno, abbiano ceduto l’azienda o la sua maggioranza ad un nuovo titolare (tramite vendita, parziale o totale, o per successione, o donazione). Conferma Arnaldo Abruzzini, Segretario Generale, Eurochambres: “Il futuro economico dell’Europa dipende dalla capacità di ottenere il meglio da ogni generazione. Il merito di questo programma è proprio quello di mettere in relazione i giovani con le generazioni più mature: queste ultime trasmettono la loro esperienza in termini di gestione aziendale; i giovani assicurano la continuità e il dinamismo dell’imprenditoria europea. ‘Mentoring Business Transfer’ è più che una formazione sul trasferimento d’impresa: è un efficace esempio di cooperazione trans-generazionale. ” I percorsi sono rivolti anche a chi intende rilevare una nuova attività imprenditoriale entro il 2008. I soggetti coinvolti, oltre a ricevere un’assistenza specialistica, concorreranno quindi alla definizione di un modello d’intervento replicabile in futuro per i colleghi imprenditori che dovranno affrontare lo stesso delicato processo di trasmissione da un titolare ad un altro. Dal momento che il 2007 è l’”Anno Europeo delle Pari opportunità”, l’imprenditoria fermminile ha una particolare rilevanza all’interno di questa iniziativa, che si rivolge a industria, artigianato, commercio, agricoltura e servizi. Gli incontri saranno tenuti da tecnici, colleghi imprenditori/trici ed esperti in tema di trasmissione d’impresa. A una prima fase conoscitiva e di raccolta della documentazione di base (dati anagrafici dell’impresa, verifica data di trasferimento, ecc. ) seguirà una fase di analisi; verrà poi stilato un piano concordato di interventi tecnici sui diveri fronti (in primis area marketing e fiscale). Una quarta ed ultima fase vedrà la consegna di un rapporto finale e dell’attestato di partecipazione. Bedin@cpv. Org .  
   
   
ASSOLOMBARDA, FORMIGONI: TAGLIO NETTO A BUROCRAZIA CON IMPRESE DIALOGO COSTANTE PER REALIZZARE SCELTE CONDIVISE  
 
 Milano, 12 giugno 2007 - Avvicinare le imprese all´Europa e invertire quello strano e consolidato rapporto tra politica, economia e imprese basato su decisioni calate dall´alto. Un obiettivo che la Lombardia, prima Regione in Italia, ha iniziato a perseguire varando, innanzitutto, una nuova "legge per la competitività delle imprese". "Un provvedimento rivoluzionario - ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenendo ieri, a Milano, all´Assemblea generale di Assolombarda -. Uno strumento concepito in termini di obiettivi da raggiungere e azioni costantemente tenute sotto controllo da un sistema di monitoraggio. Una Legge - ha aggiunto Formigoni - per la quale abbiamo stanziato, a partire da quest´anno un miliardo di euro". Questa, dunque, la strada che Regione Lombardia ha scelto di percorrere per liberare le sue imprese da una burocrazia eccessiva, aiutandole a crescere ed affermarsi sul mercato internazionale così da diventare libere di intraprendere. "Abbiamo cancellato lacci e lacciuoli - ha spiegato Roberto Formigoni - eliminato tutto ciò che di superfluo allungava i tempi di inizio attività. Lo abbiamo fatto cambiando il modo di confrontarci con le imprese. Attraverso un nuovo rapporto reciproco riusciremo a porre in essere controlli successivi e non preventivi. Un esempio su tutti: per iniziare un´attività saranno sufficienti le autocertificazioni". Le imprese risparmieranno 2,5 milioni di giornate lavorative all´anno, pari a 2miliardi (l´1% del Pil lombardo). "Agli imprenditori - ha concluso Formigoni - chiediamo dunque di indicarci quali sono le esigenze e le idee su cui investire e gli eventuali problemi da poter affrontare e superare insieme". Ma tutto ciò non basta, è necessario che anche l´Europa dia il suo aiuto e per questo Formigoni ha chiesto al commissario europeo Franco Frattini "più attenzione affinché la governance europea diventi più illuminata e basata su norme più intelligenti, facili e utili". . .  
   
   
RESPONSABILITÀ E SOSTENIBILITÀ: UNA STRATEGIA PER IL SUCCESSO  
 
Milano, 12 giugno 2007 - Si terrà il prossimo 13 giugno, alle ore 14. 30 presso l´Auditorium di Assolombarda (via Pantano, 9 Milano) il convegno "Responsabilità e sostenibilità: una strategia per il successo", in occasione della cerimonia di premiazione della quinta edizione del Sodalitas Social Award. L’evento sarà l´occasione per assistere alle testimonianze di aziende attive nel campo della Responsabilità Sociale e all´avanguardia nel perseguire progetti sostenibili. Dopo i saluti di benvenuto di Diana Bracco, Presidente di Assolombarda e Federico Falck, Presidente di Sodalitas, si susseguiranno gli interventi di Umberto Quadrino, Presidente di Edison, sul tema "La sostenibilità, fattore di successo" e di Corrado Passera, Amministratore Delegato di Intesa Sanpaolo, che parteciperà alla tavola rotonda "Quando l´impresa incontra il sociale" durante la quale si confronterà con Johnny Dotti, Presidente di Cgm, Antonio Mandelli, Presidente Fis e Sergio D´angelo, Presidente del Consorzio Drom. Durante la giornata verranno assegnati i riconoscimenti nelle 7 categorie previste dal bando e, in occasione della quinta edizione, un Premio Speciale sarà attribuito alle imprese che hanno partecipato a più edizioni dell´Award, veri "Campioni della Responsabilità", che operano nel sociale con continuità e coerenza, impegnati in una scelta strategica di lungo periodo. Come ogni anno, inoltre, in occasione della cerimonia di premiazione del Sodalitas Social Award sarà pubblicato il “Libro d’oro della Responsabilità sociale”, il volume che raccoglie tutti i progetti candidati al Sodalitas Social Award. Il “Libro d’oro” è ormai diventato il punto di riferimento per tutti coloro che ricercano informazioni sulle “best practices” di Csr ed è uno strumento utile per diffondere i temi della responsabilità sociale, stimolando l’emulazione. Infine dal 13 giugno tutti i progetti candidati alla quinta edizione del Premio saranno consultabili sul sito www. Orsadata. It, il primo Osservatorio italiano sulla Responsabilità e la Sostenibilità delle aziende. In Orsadata sono documentate oltre 600 iniziative di responsabilità sociale realizzate da aziende operanti in Italia. Per ogni caso sono accuratamente descritti la motivazione che ha spinto l’azienda a realizzare l’iniziativa, i contenuti dell’iniziativa stessa, i risultati e la sua trasferibilità ad altre realtà aziendali. .  
   
   
KME GROUP S.P.A. CONCLUSA L’ACQUISIZIONE DEL 70% DELLA SOCIETÀ CINESE DD HEAVY MACHINERY CO. LTD  
 
Firenze, 12 giugno 2007 – Kme rende noto che è stata completata l’acquisizione del 70% della società cinese Dd Heavy Machinery Co. Ltd ed il contestuale incremento delle partecipazioni nelle due società collegate, che passano dal 30% al 70%. Dell’accordo raggiunto in tal senso era stata data comunicazione il 19 dicembre 2006. L’operazione ha un valore complessivo di Eur 6,2 milioni. Il fatturato stimato per il 2007 è di circa Eur 15 milioni con un Ebitda intorno al 20% del fatturato. L’acquisizione ha l’obiettivo di consolidare la presenza del Gruppo nel mercato cinese per quanto riguarda i prodotti speciali di rame e sue leghe. Il Vice Presidente del Gruppo, Vincenzo Manes, ha espresso soddisfazione per la conclusione dell’acquisizione commentando: “con la chiusura di questa operazione abbiamo fatto un ulteriore passo verso il raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale rafforzando la nostra presenza nei mercati emergenti e, soprattutto, nei prodotti ad alto contenuto tecnologico”. .  
   
   
CIED, SI PROCEDE RAPIDAMENTE ALL’ENTRATA DEL SOCIO PRIVATO I COMUNI SOCI, RIUNITI IL 6 GIUGNO, SONO SODDISFATTI PER L’ESITO DELLA GARA  
 
Vimercate, 12 maggio 2007 - I 10 Comuni soci di Cied Spa si sono riuniti a Vimercate, il 6 giugno, per fissare modi e tempi della cessione del 40% del capitale della società a Maggioli Spa, aggiudicataria della gara espletata il 29 maggio scorso. Alla riunione era assente giustificato il rappresentante del Comune di Sovico. I soci hanno preso atto con soddisfazione dell’esito positivo della gara (espletata per loro conto dal Comune di Vimercate, ndr) che ha permesso l’ingresso in Cied di un socio privato strategico per il rilancio gestionale ed economico della società. I Comuni soci sono d’accordo nel ritenere che “la pluralità dei partecipanti e l’individuazione nella Maggioli Spa del nuovo patner azionario, testimoniano la fondatezza delle ragioni che hanno indotto, nel porre in vendita le quote azionarie, a voler rilanciare ruolo e posizionamento nel mercato della Cied Spa, respingendo e allontanando ipotesi di messa in liquidazione di una società che ha dimostrato di riscuotere l’interesse di notevoli investimenti privati. ” Comincia ora la fase burocratica della cessione delle quote, che in tempi rapidi consentirà a Maggioli Spa di entrare nel Consiglio di Amministrazione e di avviare così la governance di Cied: al socio privato spetta infatti la direzione tecnica dell’azienda. .  
   
   
COGEME SET- RISULTATI AL 31.03.2007 CRESCITA DI FATTURATO (+27.3%), EBITDA (+40.0%) E UTILE NETTO (+133.3%)  
 
 Frosinone, 12 giugno 2007-Il Valore della Produzione consolidato, pari a 7. 0 milioni di Euro, evidenzia una crescita del 27. 3% rispetto ai 5. 5 milioni di Euro del primo trimestre 2006, per effetto dell’entrata a regime di commesse acquisite nel corso dell’esercizio precedente e del plant rumeno. Il risultato operativo lordo (Ebitda) consolidato è pari a 2. 1 milioni di euro, in crescita del 40,0% rispetto a 1. 5 milioni di euro del 2006, con un’ incidenza sui ricavi del 30. 0% (27. 3% nel 2006). L’ Ebitda margin migliora di quasi 3 punti percentuali nonostante il primo trimestre abbia visto il gruppo impegnato nello sviluppo di nuovi prodotti e commesse che hanno portato ad un incremento dei costi operativi. Il risultato operativo (Ebit) che ha raggiunto i 1. 3 milioni di Euro (1. 0 milione di Euro nel 2006) è in crescita del 30,0% con una incidenza sui ricavi del 18. 6% (incidenza 18. 2% nel 2006) e risente dei maggiori ammortamenti dovuti agli investimenti fatti nel corso dell’ esercizio precedente nonché del primo trimestre 2007 stesso. Il risultato di esercizio del primo trimestre 2007 è pari a 0. 7 milioni di Euro, in crescita del 133. 3 % rispetto al risultato registrato al 31 marzo 2006 (0. 3 milioni di Euro). La Posizione Finanziaria Netta , pari a -4. 0 milioni di Euro al 31. 03. 2007 (-0. 9 milioni di Euro al 31. 12. 2006, dovuti agli introiti dell’operazione di Ipo) è legata all’avvio del piano di investimenti programmati per l’anno 2007 volti ad aumentare la capacità produttiva. Evoluzione prevedibile della gestione Sulla base dell’andamento positivo dei risultati economico finanziari dei primi tre mesi i risultati confermano una performance di crescita del Gruppo per l’intero esercizio. .  
   
   
GRAZIANO FIORELLI CONFERMATO PRESIDENTE DI ASSOFRANCHISING VICEPRESIDENTI PAOLO BOTTELLI DI PIRELLI RE FRANCHISING E PAOLO LAVINO DI BOTTEGA VERDE, IN UN’OTTICA DI CRESCENTE “LAVORO DI SQUADRA”  
 
Milano, 12 giugno 2007 - Il Consiglio Direttivo di Assofranchising, rieletto dall’Assemblea dei Soci lo scorso 30 maggio due giorni dopo la Seconda Conferenza Nazionale del Franchising a Milano, in occasione della quale è stato presentato il Rapporto Annuale 2006 sul settore, ha confermato ieri per acclamazione Graziano Fiorelli quale Presidente dell’Associazione. Fiorelli guiderà dunque l’Associazione di riferimento del settore anche per il prossimo triennio, dopo che nel periodo 2004-2007 i risultati raggiunti sono stati più che lusinghieri, essendo triplicato il numero degli aderenti (oggi 180) con un vistoso rafforzamento della rappresentatività del settore. Sotto la guida di Graziano Fiorelli (Mail Boxes etc. ) l’Associazione ha acquisito forte slancio e vitalità, in sintonia con la crescita sempre robusta dell’intero comparto. Oltre ai dati numerici di crescita, fra le iniziative di maggiore efficacia dello scorso triennio devono essere annoverate il supporto alla nascita della Legge sul Franchising n. 129 del 2004, il varo della Conferenza Nazionale annuale sul settore in collaborazione con Camera di Commercio di Milano a partire dal 2006, lo sviluppo di collaborazioni con le principali fiere del settore in Italia e all’estero, la migliore configurazione e articolazione del Rapporto annuale sul settore in collaborazione con Quadrante. Vicepresidente è stato confermato Paolo Massimiliano Bottelli, di Pirelli Re Franchising. Nuovo Vicepresidente è stato nominato Paolo Lavino, di Bottega Verde. I Consiglieri confermati, oltre ai due Vicepresidenti, sono stati Massimo Barbieri (Mcdonald’s), Claudia Boni (Gruppo Coin), Filippo Cartareggia (Gabetti Property Solutions), Stefano De Palma (Tecnocasa), Fabio Guglielmi (Rexfin), Gianni Perbellini (Mercatino), Maurizio Nicolello (Gs) e Sandro Veronesi (Calzedonia). Nuove nomine infine per Roberto Gentile (Frigerio Viaggi Network) e per Renato Rodenghi (Mondadori Retail e Mondadori Franchising). I punti forti del programma di lavoro che attende il nuovo Consiglio comprendono il completamento del percorso di crescita dell’associazione in termini quantitativi e qualitativi, il rafforzamento della Conferenza Nazionale quale appuntamento istituzionale e dell’opera di “messa a sistema” della comunità del franchising in Italia, la conduzione a risultati effettivi dei tavoli di lavoro avviati su formazione, giovani, sviluppo locale e internazionalizzazione, con particolare focus sulla realizzazione di un Rapporto Annuale che intende rendere ancora più completi e approfonditi i dati statistici sino a oggi rilasciati e affiancare una componente, più qualitativa, di individuazione delle tendenze, di interpretazione dei processi e di ingrandimento di specifiche problematiche e aree tematiche, in collaborazione con primarie università e istituti di ricerca. Obiettivo generale di Assofranchising è avviare iniziative di sistema che consentano l’ulteriore rafforzamento del settore in Italia, alla ricerca di benefici diretti e indiretti per gli operatori. A seguito della sua conferma, il Presidente di Assofranchising Graziano Fiorelli ha commentato in modo sintetico che “se è vero che Assofranchising molto ha fatto lo scorso triennio, è altrettanto vero che molto resta da fare. Opereremo nella direzione di essere più incisivi ed efficaci nel supportare i bisogni dei nostri associati, in una logica di servizio all’intero settore e di ricerca di sinergie sia con il mondo delle istituzioni, sia con l’università e i soggetti rappresentativi del mondo d’impresa impegnati a modernizzare e liberalizzare non solo il mondo della distribuzione, ma l’intero sistema socio-economico in Italia”. .  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ: GIOVEDÌ CONVEGNO SU IMPRENDITORIA ROSA  
 
 Trieste, 12 giugno 2007 - La Commissione regionale per le pari opportunità assieme all´associazione Culture aperte e al Cacit di Trieste organizza giovedì 14 giugno (ore 16. 30, sala Tessitori di piazza Oberdan 5 a Trieste) un convegno dal titolo "Progetti internazionali per le donne: consultori familiari e imprenditoria femminile". L´evento affronterà i temi della cooperazione internazionale a vantaggio delle donne, con una comunicazione di Daniela Colombo, presidente nazionale dell´Aidos (Associazione italiana donne per lo sviluppo) e la presentazione da parte di Ornella Urpis dell´associazione Culture Aperte, neocostituita in regione. Sarà l´occasione per uno sguardo e un confronto con mondi diversi, nei cui orizzonti culturali le donne vivono esperienze differenti. Obiettivo dell´iniziativa è offrire spazi di testimonianza a donne che, provenienti da altri Paesi, sono portatrici di sensibilità, di educazione e di elaborazioni culturali in grado di arricchire il dibattito sulla condizione femminile di oggi. Infine, verrà anche proiettato il filmato "Empowerment delle donne in Giordania: una collaborazione positiva". .  
   
   
AEDES: SIIQ, UNO STRUMENTO DI CRESCITA E DI TRASPARENZA PER IL MERCATO  
 
Milano, 12 giugno 2007 - Da sempre molto attenta a cogliere tutte le opportunità d’ investimento che il mercato offre, adattandosi con grande dinamicità e flessibilità alle esigenze stesse del mercato, Aedes accoglie con grande favore l’introduzione delle Siiq in Italia. Per la strategia di investimento di Aedes, infatti, lo strumento Siiq è assolutamente complementare ai fondi immobiliari sia essi di natura tradizionale, gestiti da Aedes Bpm Real Estate sgr, sia essi di natura opportunistica, gestiti da Aedes Value Added sgr. Pertanto l’inserimento delle Siiq, permette alla società di rispondere alle esigenze di diversi target di riferimento, da una parte gli investitori istituzionali e dall’altra il mercato retail. In tal senso, a seguito dell’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione, Aedes ha avviato uno studio di fattibilità, al fine di valutare il portafoglio immobiliare più adeguato per la costituzione della Siiq. L’obiettivo è di partire con un patrimonio immobiliare di circa Euro 250 milioni, in capo al gruppo, ai quali si aggiungeranno oltre Euro 250 milioni di patrimoni immobiliari di altri investitori qualificati già identificati. “L’introduzione delle Siiq – afferma Luca Castelli, Amministratore Delegato di Aedes - apporterà necessariamente importanti benefici al mercato italiano, sia in termini di trasparenza, sia in termini di crescita del numero degli operatori che si troveranno a dialogare nello stesso mercato di riferimento. In considerazione di ciò, in attesa dei decreti attuativi di regolamentazione, speriamo fortemente nella messa a punto di una legislazione che sia in grado di rendere le Siiq uno strumento snello e capace di rispondere attivamente e con efficacia alle necessità di un mercato sempre più evoluto”. Nel mercato delle Siiq, Aedes mira a diventare un punto di riferimento importante per convogliare e gestire il patrimoni immobiliare di terzi, perseguendo l’obiettivo di creazione di valore per i propri investitori e per il mercato. .  
   
   
PERMASTEELISA: COMPLETATO IL PROCESSO DI RIORGANIZZAZIONE CON L’ATTRIBUZIONE DI NUOVE DELEGHE AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE  
 
 Vittorio Veneto, 12 giugno 2007. Il Consiglio di Amministrazione di Permasteelisa S. P. A. , riunitosi L’ 11 giugno sotto la presidenza di Davide Croff, ha approvato l’attribuzione di nuove deleghe di potere agli amministratori. Con tale attribuzione si conclude il processo di riorganizzazione avviato nel 2006 e finalizzato a dotare il Gruppo di una struttura efficiente in grado di gestire con successo l’attuale fase di consolidamento della leadership nel settore degli esterni e di sviluppo in settori contigui ad elevato potenziale (interni). In particolare, il Consigliere Nicola Greco, è stato nominato Chief Executive Officer (Ceo) a livello di Gruppo. Nicola Greco, 57 anni, è stato precedentemente Amministratore Delegato di Technip Italy - leader nella progettazione e realizzazione di grandi impianti petroliferi e di gas, con un giro d’affari di oltre 1 miliardo di Euro - con il quale ha iniziato a collaborare sin dal 1974. Al Consigliere Delegato Lucio Mafessanti, che ha collaborato allo sviluppo del Gruppo sin dalla sua fondazione, è stata attribuita la carica di Vice Presidente (Vice Chairman). A lui risponderanno direttamente, come unità di business, le attività americane e asiatiche di Permasteelisa (esterni). Nell’ottica di una continua valorizzazione dei manager che hanno fornito negli anni un importante contributo allo sviluppo dimensionale e internazionale di Permasteelisa, sono stati, infine, nominati Managing Director, i Consiglieri Delegati Giampiero Alessandrini - cui risponderanno le divisioni Gartner e Interiors - e Giancarlo Iovino cui risponderanno, come unità di business, le attività europee di Permasteelisa (esterni). Nello svolgimento delle proprie deleghe, entrambi riporteranno al Ceo. .  
   
   
RENZO BULLO RIELETTO ALLA PRESIDENZA DI ASSOBETON GLI OBIETTIVI DEL MANDATO: RIPOSIZIONARE L’ASSOCIAZIONE ALL’INTERNO DI CONFINDUSTRIA, SORVEGLIARE ATTENTAMENTE LE TRASFORMAZIONI DEL COMPARTO, CREARE MAGGIORE EFFICIENZA E FLESSIBILITÀ  
 
 Rimini, 12 giugno 2007 - L’assemblea Generale di Assobeton, tenutasi venerdì 8 giugno presso il Grand Hotel di Rimini, ha visto come punto cardine all’ordine del giorno l’elezione del Presidente. Sarà ancora Renzo Bullo a guidare per il prossimo biennio l’Associazione Nazionale Industrie Manufatti Cementizi aderente a Confindustria. Bullo è stato riconfermato all’unanimità dalla Giunta che ha voluto ribadirgli la propria fiducia in un momento in cui la sua figura e la sua esperienza potranno essere di grande aiuto per superare una fase di transazione che presenta non poche criticità. Bullo, nel proprio discorso, ha sottolineato come ci sia ancora molta strada da percorrere sul fronte della partecipazione alla vita associativa e sui meccanismi decisionali, evidenziando anche come Assobeton si sia contraddistinta in questi ultimi anni anche perchè in grado di assumersi le proprie responsabilità facendo scelte coraggiose e talvolta sofferte. La fase di trasformazione che da alcuni anni sta investendo il mercato italiano della prefabbricazione e che sta condizionando in modo significativo le imprese, ha spinto Assobeton a cercare nuove opportunità di sviluppo per i propri aderenti. In particolare l’Associazione ha intrapreso un programma di internazionalizzazione attraverso alcune significative missioni in Europa e nei Paesi emergenti; ha attivato una collaborazione con l’Università di Venezia Iuav finalizzato all’individuazione di nuovi sbocchi per i propri prodotti, come nel caso dell’edilizia civile; ha lanciato il nuovo osservatorio previsionale che sarà in grado di fornire utili informazioni riguardo alla situazione della domanda e dell´offerta in Italia. Inoltre sono stati sottoposti ad attento monitoraggio alcuni importanti temi, quali l’efficienza energetica degli edifici, la resistenza al fuoco, le norme tecniche per le costruzioni e il codice degli appalti. Molto è stato fatto anche sul fronte del marketing associativo: il Presidente ha espresso grande soddisfazione in merito al lavoro svolto relativamente al censimento dei prefabbricatori italiani che ha consentito di creare una visione d’insieme aggiornata dell’offerta nel nostro Paese. Chiari gli obiettivi del nuovo mandato del Presidente Bullo: proseguire il riposizionamento di Assobeton all’interno di Confindustria con una conseguente redifinizione dei rapporti all’interno della filiera del cemento e nel settore delle costruzioni. Tenere sotto controllo la modificazione degli equilibri esistenti causata dal processo di trasformazione e di aggregazione delle imprese della prefabbricazione, al fine di consentire ad Assobeton di mantenere la propria autonomia e indipendenza. Riesaminare lo statuto dell’Associazione per individuare le possibili modifiche apportabili prestando particolare attenzione all’efficienza e alla flessibilità. “Le difficoltà che stiamo affrontando – ha dichiarato Renzo Bullo – sono la conseguenza di un mercato che sta inesorabilmente cambiando. Come è giusto che sia anche Assobeton sta cercando un nuovo posizionamento da cui poter meglio governare tale cambiamento a vantaggio di tutti i propri associati: in altre parole, le decisioni che dovremo prendere dovranno creare nuovo sviluppo o saranno opportunità perdute. E’ quindi il momento di riflettere ed operare tutti insieme per trovare la strada migliore che segnerà il nostro nuovo percorso per un periodo non breve, ma certamente di grande valenza strategica. ” .  
   
   
GRANITIFIANDRE: FATTURATO CONSOLIDATO SUPERIORE ALLE ASPETTATIVE, +21,35% AD APRILE A/A E +3,4% SUL BUDGET 2007  
 
 Castellarano (Re), 12 giugno 2007 - Il Cda delibera le modifiche alo statuto in attuazione del decreto legislativo n. 303/2006 e della legge n. 262/2005. +21,35% il fatturato consolidato del mese di aprile a/a, +3,4% rispetto al budget 2007; il portafoglio ordini a fine Maggio della controllata tedesca Porcelaingres pi che raddoppiato ad oltre 8 milioni di Euro con un prezzo medio incrementato del 20%, mentre il portafoglio ordini della controllata americana Stonepeak pari a circa 11 milioni di Dollari. Sono questi, in sintesi, i dati di Granitifiandre, azienda leader mondiale nella produzione e commercializzazione di lastre in gr s porcellanato tecnico quotata al segmento Star della Borsa Italiana, relativi all´andamento del gruppo nel mese di aprile. I dati sono particolarmente positivi se inquadrati nel contesto del Budget 2007 e del Business Plan 2008/2009 approvato nello scorso mese di febbraio dal management del Gruppo e che prevede, per gli esercizi a venire, un´ulteriore crescita dei ricavi e della redditivit . Nel dettaglio, i dati consolidati relativi all´ultimo esercizio e i dati previsionali per il periodo 2007 -2009 prevedono la seguente evoluzione:
2006 2007 Bdg 2008 B. P. 2009 B. P.
€/Million Mrg. yoygr Mrg. yoygr Mrg. yoygr
Sales 199,1 100,0% 236,9 100,0% 19,0% 263,3 100,0% 11,2% 286 100,0% 8,6%
Ebitda 28,6 14,3% 43,5 18,4% 52,4% 55,1 20,9% 26,6% 64,7 22,6% 17,4%
Ebit 14,4 7,2% 29,5 12,5% 105,4% 38,2 14,5% 29,6% 46,5 16,2% 21,5%
Tali obiettivi saranno raggiunti grazie ai positivi effetti del piano di sviluppo internazionale portato a termine con successo negli ultimi anni investendo nei nuovi stabilimenti in Usa e Germania le risorse raccolte in sede di collocamento in Borsa. Da tempo sono, infatti, operativi gli stabilimenti Porcelaingres a Vetschau (Germania), che serve i mercati del centro ed est Europa, e di Crossville (Tennessee - Usa), che fornisce attraverso la societ del gruppo Stonepeak i mercati del nord America. Il Cda della società , riunitosi il 7 giugno ha deliberato le modifiche allo statuto in attuazione del decreto legislativo n. 303/2006 e della legge n. 262/2005. Lo stesso verrà sottoposto ad approvazione da parte dell´assemblea il 29 giugno 2007. .
 
   
   
SETTORE MANIGLIE: NEL CORSO DEL 2006 IL SETTORE COMPLESSIVAMENTE HA RAGGIUNTO UN VALORE DELLA PRODUZIONE DI CIRCA 520 MILIONI DI EURO, CON UNA CRESCITA DEL 7,3% ED UNA VARIAZIONE MEDIA RELATIVA AGLI ULTIMI 5 ANNI DEL 3,4%.  
 
Milano, 12 giugno 2007 - L’area delle maniglie per interni si conferma quello di gran lunga più importante: rappresenta circa il 70% del settore. La variazione rispetto al 2005 vede una crescita del 9,9%, mentre su base quinquennale la variazione è del 4,2%. In questa area di affari alcune aziende hanno riportato delle performances particolarmente significative, facendo leva su caratteristiche specifiche dei propri prodotti (design, qualità, e/o differenziazione di prodotto su specificità aggiuntive) servizi pre e post vendita, innovazione, flessibilità distributiva. La competizione premia le imprese che hanno un’immagine ben definita e/o che si rivolgono a nicchie di mercato con prodotti altamente specializzati. Qualche difficoltà si presenta per le aziende caratterizzate da una produzione rivolta ad una fascia medio-bassa del mercato, dove maggiore è stato nel corso degli anni l’impatto delle politiche concorrenziali da parte dei competitors esteri. Anche le maniglie per mobili hanno avuto una ripresa nel corso del 2006, con una variazione del 6% rispetto al 2005, quest’area si conferma la più piccola in valore tra quelle considerate. Nell’area d’affari delle maniglie per mezzi di trasporto si è avuto un lieve calo (-1,1%), dovuto in massima parte all’andamento della azienda leader del settore che, con una quota di mercato superiore all’85% circa, influenza in maniera significativa l’intera area d’affari. Dati Di Sintesi, 2006
Numero di imprese 100
Numero di addetti specifici 3. 400
Numero di addetti per impresa 34
Valore della produzione, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 518,5
Variazione media annua della produzione 2006-2002(a) (%) 3,4
Fatturato per addetto (‘000 euro) 152,5
Valore aggiunto (Mn. Euro) 163,3
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 48,0
Quota della produzione prime 4 imprese(a) (%) 44,4
Quota della produzione prime 8 imprese(a) (%) 54,6
Export/produzione(a) (%) 62,7
Import/consumo(a) (%) 19,5
Valore del mercato, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 240,5
Variazione media annua del mercato 2006-2002(a) (%) 2,6
Quota di mercato prime 4 imprese(a) (%) 28,8
Quota di mercato prime 8 imprese(a) (%) 41,4
Previsione di sviluppo della produzione:(a)
· 2007/2006 (%) 3,5-4,5
· tendenza di medio termine moderata crescita
a) - in valore Fonte: Databank * Data di chiusura della ricerca: Maggio 2007 .
 
   
   
BANDI PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI SOLARI E FOTOVOLTAICI  
 
Roma, 12 giugno 2007 - Il Ministero dell´Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha emanato tre bandi dedicati alle Pubbliche Amministrazioni e agli Enti locali, finalizzati al cofinanziamento di interventi che prevedono l´installazione di impianti per la produzione di energia elettrica o di calore da fonte solare (G. U. N. 126 del 1 giugno 2007). Il bando "Il fotovoltaico nell´architettura", è rivolto a Comuni capoluogo di provincia, Comuni in cui insistano territori facenti parti di aree naturali protette di valenza nazionale o regionale, Province, Università statali e gli Enti Pubblici di ricerca, ed è finalizzato alla realizzazione di impianti solari fotovoltaici di alto pregio architettonico negli edifici pubblici. Il bando "Il sole a scuola", rivolto ai Comuni e alle Province che siano proprietari di edifici ospitanti scuole medie inferiori o superiori, è finalizzato alla realizzazione di impianti fotovoltaici sugli edifici scolastici e, simultaneamente, all´avvio di un´attività didattica volta alla realizzazione di analisi energetiche e di interventi di razionalizzazione e risparmio energetico nei suddetti edifici, tramite il coinvolgimento degli studenti. Il bando "Il sole negli Enti pubblici" è rivolto alle Pubbliche Amministrazioni e gli Enti Pubblici, ed è finalizzato alla realizzazione di impianti solari termici per la produzione di calore a bassa temperatura realizzati su edifici pubblici. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/ambiente_bandi/index. Html .  
   
   
CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA: +2,5% A MAGGIO 51.000 MW LA POTENZA MASSIMA RICHIESTA: +4,8%  
 
Roma, 12 giugno 2007 – Nel mese di maggio 2007 la quantità di energia elettrica richiesta in Italia, pari a 28,2 miliardi di kWh, ha fatto registrare una crescita del 2,5% rispetto allo stesso mese del 2006. E’ quanto ha rilevato Terna, la società che ha la responsabilità della trasmissione e del dispacciamento dell’energia elettrica a livello nazionale. 50. 983 Mw: è la potenza massima richiesta sulla rete elettrica italiana nel mese di maggio 2007. Il valore, registrato in un mese solitamente caratterizzato da picchi di fabbisogno non particolarmente elevati, è stato raggiunto venerdì 25 alle ore 11; è superiore del 4,8% rispetto alla punta del corrispondente mese del 2006, e inferiore del 8,3% a confronto con l’ultimo record storico (55. 619 Mw, 27 giugno 2006). Il risultato di maggio 2007, ottenuto a parità di giornate lavorative (22) rispetto a maggio 2006, è stato influenzato da una temperatura media mensile superiore di circa un grado rispetto a quella dello stesso mese dell’anno scorso. Se si volesse confrontare la domanda di maggio 2007 con quella dello stesso periodo del 2006 a parità di temperatura, la variazione sarebbe pari a +2,9%. Il verificarsi di temperature al di sopra della media stagionale in un contesto climatico non ancora estivo, normalmente comporta una riduzione dei consumi di energia elettrica per il minor utilizzo delle apparecchiature di riscaldamento; al pari del mese di aprile, i consumi elettrici di maggio 2007 sono in crescita nonostante temperature elevate. Questo fenomeno indica nel mese di riferimento una sostenuta attività industriale e dei servizi. Dall’analisi effettuata da Terna emerge che a livello territoriale la variazione della domanda è risultata ovunque positiva: +2,7% al Nord, +2,4% al Centro, +2,2% al Sud. Per quanto riguarda, in particolare, l’area Nord, da segnalare che rispetto a maggio 2006 la richiesta di energia elettrica ha fatto segnare un + 5,8% in Lombardia. I 28,2 miliardi di kWh richiesti nel mese di riferimento sono distribuiti per il 46,9% al Nord, per il 29,2% al Centro e per il 23,9% al Sud. Nel mese di maggio 2007 il fabbisogno italiano di energia elettrica è stato coperto per l’86,6% con la produzione nazionale, e per il restante 13,4% con il saldo tra le importazioni e le esportazioni. In dettaglio, la produzione nazionale netta (25 miliardi di kWh) è aumentata del 4,8% rispetto a maggio 2006; sono risultate in crescita le fonti: termoelettrica (+10,6%), geotermoelettrica (+9,4%) ed eolica (+80,4%); in calo invece la produzione idroelettrica (-24%). Il profilo congiunturale del mese di maggio 2007 ha registrato una crescita dello 0,8% rispetto al mese precedente. Con il dato di maggio la richiesta cumulata dei primi cinque mesi del 2007 cambia segno passando a +0,1% rispetto allo stesso periodo del 2006. .  
   
   
NUOVO ACCORDO MPS-ENEL.SI: IL SOLE CONVIENE ANCORA DI PIU’ MAGGIORI AGEVOLAZIONI PER FAMIGLIE E IMPRESE CHE VOGLIONO DOTARSI DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO  
 
Siena, 12 giugno 2007 – Il Gruppo Mps ed Enel. Si, la Società di Enel che offre prodotti e servizi per l’elettricità e il gas attraverso una rete qualificata di imprese affiliate, hanno rinnovato l’accordo che consente a famiglie e imprese di ottenere finanziamenti per l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici. Obiettivo dell’accordo, firmato dalle banche commerciali del Gruppo Mps (Banca Monte dei Paschi di Siena, Banca Toscana e Banca Agricola Mantovana), da Mps Leasing & Factoring, è di promuovere, attraverso strumenti finanziari dedicati, la realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica solare, che potranno beneficiare degli incentivi economici ventennali messi a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero dell’Ambiente con il nuovo conto energia. Con il nuovo accordo aumentano i vantaggi per famiglie e imprese: per queste ultime, l´importo finanziabile è aumentato da € 1. 500. 000 a € 5. 000. 000 e la durata massima del rimborso del finanziamento è stata estesa da 15 a 18 anni. Per le famiglie, l´importo finanziabile è raddoppiato passando da € 25. 000 a € 50. 000, mentre la durata massima è stata estesa da 12 a 15 anni. Enel. Si, attraverso i suoi affiliati - professionisti e consulenti qualificati che fanno parte di una rete in franchising - è in grado di provvedere alla realizzazione di impianti fotovoltaici e solari termici “chiavi in mano” e a tutti gli adempimenti tecnici e amministrativi necessari, soprattutto riguardo la presentazione delle domande al Gse (Gestore del Sistema Elettrico) per accedere ai finanziamenti previsti dal conto energia. Il Gruppo Mps, da sempre sensibile alle tematiche ambientali, ha messo a disposizione l’esperienza maturata nella predisposizione di prodotti creditizi e soluzioni finanziarie personalizzate sulla base delle esigenze specifiche della clientela corporate e retail, realizzando finanziamenti ad hoc per i due comparti e un’offerta integrata per il mondo corporate, denominata “Welcome Energy”, in grado di coniugare il finanziamento degli investimenti con l’accesso agli incentivi ministeriali. “Con il rinnovo di questo accordo con Enel. Si– dice Enzo Nicoli, responsabile area corporate del Gruppo Mps – il Gruppo Monte dei Paschi conferma la propria disponibilità ad assistere finanziariamente le imprese e i privati che effettuano “investimenti che rispettano l’ambiente”, e l’attenzione che da sempre dedica a tutte le opportunità di agevolazione, che affianca ed integra con soluzioni complementari, nell’ottica di favorire il rapporto con la clientela corporate e retail e di valorizzare l’assistenza offerta”. “Il risparmio energetico, la tutela dell’ambiente e la sicurezza, sono tematiche da sempre al centro della nostra filosofia aziendale – sottolinea Riccardo Felicioli, Responsabile Enel. Si. Siamo lieti che un primario istituto bancario come il Gruppo Mps, particolarmente sensibile ai temi dello sviluppo sostenibile, abbia deciso di sottoscrivere e rinnovare un accordo con il quale aiutiamo i nostri clienti, sia famiglie che imprese, a realizzare un proprio impianto fotovoltaico, superando difficoltà tecniche, burocratiche e finanziarie. A rendere la nostra offerta ancor più interessante, una serie di servizi aggiuntivi che vanno dal sopralluogo per l’installazione dell’impianto, alla predisposizione del preventivo, dall’assistenza per la redazione della domanda al Gse per accedere agli incentivi del Conto energia, al check up gratuito a un anno dall’installazione ”. .  
   
   
IL GRUPPO KERSELF ANNUNCIA LA SOTTOSCRIZIONE DI UNA LETTERA DI INTENTI DA PARTE DELLA CONTROLLATA HELIOS TECHNOLOGY S.R.L. PER L’ACQUISIZIONE DEL 70% DI SOLARIS D.O.O.  
 
 Correggio, 12 giugno 2007 – Helios Technology S. R. L. , società del gruppo Kerself specializzata nella progettazione, produzione, installazione e commercializzazione di pannelli solari, impianti solari fotovoltaici e termici, ha sottoscritto il 7 giugno una lettera di intenti per l’acquisizione del 70% di Solaris d. O. O. (società target), attiva nella produzione di pannelli fotovoltaici e commercializzazione di componenti per impianti fotovoltaici con sede a Novigrad (Croazia). Le parti hanno anche reso noto che il contratto di acquisizione verrà perfezionato entro e non oltre il 31 dicembre 2007. Il controvalore dell’acquisizione, Equity Value, sarà calcolato sulla base di un multiplo di minimo 3 a un massimo di 7 volte l’Ebitda al netto della Posizione Finanziari Netta (Pfn) della società target come risultante dal bilancio 2007. Il Prezzo dell’Acquisizione, sarà corrisposto da Helios al Venditore in due tranche; la prima, pari al 60% del Prezzo contestualmente alla sottoscrizione del Contratto, la seconda successivamente all’approvazione del bilancio di Solaris relativo all’esercizio 2007 e, comunque non oltre il 30 aprile 2008, pari al saldo del restante Prezzo. Il Prezzo così determinato sarà oggetto di eventuali rettifiche sulla base dell’Ebitda e della Pfn risultanti dal bilancio di esercizio 2007 della società target. Relativamente alle modalità di finanziamento dell’acquisizione, il Gruppo Kerself rispetterà un ottimale rapporto debt-equity. Nel 2006 la Solaris ha conseguito un fatturato pari a euro 10. 064. 000, di cui circa euro 8. 000. 000 verso Helios Technology S. R. L. , di cui è il principale sub-fornitore . L’ebitda è stato pari a euro 1. 871. 628, l’utile ante imposte pari ad euro 1. 580. 326 e l’utile netto pari ad euro 1. 203. 074. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2006 era pari a euro 1. 150. 000 (fonte Solaris d. O. O. ). “con questo accordo – commenta Pier Angelo Masselli, Presidente e Amministratore Delegato di Kerself S. P. A. - poniamo le basi per una nuova strategia industriale nel settore degli impianti solari fotovoltaici che prevede l’avvio di nuove sinergie a livello produttivo tra lo stabilimento di Helios Technology a Carmignano di Brenta e lo stabilimento che intendiamo acquisire in Croazia. Ritengo che l’acquisizione di Solaris d. O. O. Sia il primo importante passo verso una dimensione internazionale del Gruppo non solo a livello commerciale, ma anche produttivo e distributivo”. .  
   
   
ENERGIE RINNOVABILI ORA! E’ IL MESSAGGIO DI RIGENERGIA DA AOSTA  
 
Milano, 12 giugno 2007 - Non bisogna cambiare radicalmente il proprio modo di vivere e di produrre, non sono necessari grandi investimenti, le tecnologie esistono già tutte e il quadro normativo, anche se non ancora ideale, è comunque favorevole. Di più: inserire le energie rinnovabili e l’efficienza e il risparmio energetico nella propria routine domestica e lavorativa viene “naturale” e richiede solo l’applicazione di un po’ di consapevolezza. E’ questo in estrema sintesi il messaggio incoraggiante che emerge dalla giornata di convegno sulle energie rinnovabili conclusasi l’8 giugno al Théâtre de la Ville di Aosta nell’ambito di Rigenergia di fronte a oltre 200 partecipanti. E’ alla fine solo la consapevolezza della desiderabilità economica ed etica dell’utilizzo responsabile dell’energia a livello domestico che per esempio fa scegliere l’utilizzo di tecnologie e tecniche ad alta efficienza nella ristrutturazione e la costruzione degli edifici, come ha spiegato Andrea Piero Merlo, che ha illustrato le realizzazioni possibili nell’ambito dei criteri del programma Casaclima/klimahaus della Provincia Autonoma di Bolzano. La stessa consapevolezza nell’ambito dell’agricoltura è sufficiente per adottare le tecniche di irrigazione dei frutteti e delle vigne con impianti alimentati ad energia solare (come dimostrato dall’Istituto agrario di San Michele all’Adige), oppure di utilizzare le biomasse forestali di scarto, ridotte a chip e pellet, per alimentare generatori di calore e di energia che possono vedere il coinvolgimento diretto degli agricoltori come produttori e venditori di energia (come avviene in Stiria e nelle spagnole Asturie, due case histories presentate oggi). Persino nel turismo, le aree montane sono pronte alle rinnovabili, come ha messo in evidenza la ricerca presentata da Caroline Hebrard per conto della francese Asder che analizzando i consumi energetici di tre stazioni sciistiche ha scoperto che, anche qui, con l’applicazione della dovuta consapevolezza anche le attività più “energivore”, ossia gli impianti di risalita e i cannoni per la neve artificiale, possono essere alimentate in buona parte da energie rinnovabili (microidrico, solare, eolico, biomasse). Insomma, l’obiettivo del convegno, che era di fare il punto, esaminare i problemi e le opportunità, illustrare le tecnologie e le politiche di incentivazione, con uno sguardo rivolto alle buone prassi, delle potenzialità delle energie rinnovabili e del risparmio energetico in ambito montano, è stato pienamente raggiunto. Domani Rigenergia prosegue con i workshop formativi riservati agli addetti ai lavori, come gli installatori, e con la continuazione delle sessioni di educazione energetica per le scuole e della mostra con oltre 30 espositori nella tensostruttura nel centro di Aosta. E, l’anno prossimo ad aprile, con la seconda edizione. “Rigenergia” è un evento organizzato da Camera di Commercio di Aosta, in collaborazione con gli Assessorati regionali alle Attività produttive, all´Istruzione e Cultura e all´Ambiente, il Comune di Aosta e la Compagnia Valdostana Acque, controllata della Regione proprietaria di tutte le ex centrali Enel della Valle. .  
   
   
DRILLMEC S.P.A.: NUOVA COMMESSA DAL GRUPPO REPSOL YPF PER 79,1 MILIONI DI DOLLARI. LA SOCIETÀ DEL GRUPPO TREVI CONSEGNERÀ 5 IMPIANTI DI PERFORAZIONE PETROLIFERA HH  
 
Cesena, 12 giugno 2007 - Il Gruppo Trevi, tra i principali operatori mondiali nel settore dei servizi di ingegneria del sottosuolo e delle macchine per fondazioni e perforazioni, tramite la controllata Drillmec S. P. A. Ha sottoscritto un importante contratto con Ypf Sa – Società del Gruppo Spagnolo Repsol Ypf, per la fornitura di cinque impianti idraulici di perforazione petrolifera, completi di accessori, per un valore complessivo di Usd 79,1 milioni. Gli impianti verranno utilizzati dal cliente in Argentina e verranno consegnati nel periodo compreso tra la seconda metà del 2007 ed il primo semestre del 2008. L’investimento del gruppo Repsol Ypf è finalizzato ad un incremento della produttività e dell’efficienza nelle attività di estrazione e ad aumentare sensibilmente la sicurezza del personale. “Questo accordo – ha dichiarato il Presidente Davide Trevisani – fa seguito agli eccellenti risultati conseguiti dalla controllata Petreven, nello svolgimento dei contratti di lunga durata di perforazione petrolifera già in essere con il Gruppo Repsol Ypf in Argentina, sia in termini di performance di perforazione, sia in termini di sicurezza del lavoro e tutela ambientale. La fiducia che ci viene accordata da una importante Oil Company come Repsol Ypf conferma la qualità della tecnologia italiana e l’innovazione raggiunta dal Gruppo Trevi nella progettazione e costruzione di impianti di perforazione petrolifera”. .  
   
   
AEM-ASM, BUSCEMI:FUSIONE MODELLO PER MULTIUTILITIES  
 
Milano, 12 giugno 2007 - "La fusione tra Aem e Asm deve essere considerata un modello. Un´apripista per tutte le altre importanti multiutilities che operano negli altri capoluoghi e nella altre importanti città della Lombardia. Un´azione che fa parte degli obiettivi di governo dettati dal presidente Formigoni e che deve vedere protagonista concreta e propositiva anche la Regione". Massimo Buscemi, assessore regionale alle Reti e ai Servizi di Pubblica Utilità, apre così nuovi prospettive a quello che è il sistema delle multiutilities che operano il Lombardia. "Sono certo - conclude l´assessore Buscemi - che l´esempio Aem-asm favorirà la collaborazione e le sinergie commerciali e industriali tra altre multiutilities che operano nel territorio regionale. Promuovere nuovi accordi che favoriscono l´affermazione delle rispettive caratteristiche e capacità imprenditoriali e operative, porterà benefici importanti ai cittadini, che vedranno migliorare i servizi, ai lavoratori del settore, che saranno più tutelati dall´ ´aggressività´ commerciale che potrebbe arrivare dall´estero e, più in generale al sistema economico lombardo". .  
   
   
ENERGIA, APPELLO DI LAIMER: "TARIFFE AGEVOLATE PER LE FAMIGLIE"  
 
Bolzano, 12 giugno 2007 - Anche le famiglie, dal prossimo primo luglio, potranno decidere a quale azienda rivolgersi per l’erogazione dell’energia. In questo modo l’Italia eliminerà il monopolio sino ad ora presente nel settore, dando la possibilità ai singoli cittadini di effettuare la propria scelta. Il ricorso al libero mercato, almeno nelle intenzioni, dovrebbe portare notevoli vantaggi proprio alla popolazione, che, grazie alla concorrenza, potrà scegliere tra diversi piani tariffari. "Il prezzo dell’energia in Italia – commenta l’assessore provinciale Michl Laimer – è tra i più d’Europa, e le imprese distributrici sono chiamate ad impegnarsi per ridurlo. Sono le famiglie, ed in maniera particolare i nuclei più numerosi, a pagare di più, e per questo motivo la Provincia ha incaricato la Sel di prevedere tariffe particolarmente agevolate per le famiglie. Ci auguriamo che anche gli altri operatori presenti sul mercato locale si adeguino a questa iniziativa. Le nuove offerte sul libero mercato energetico dovranno essere il più possibile chiare e trasparenti, in modo tale che l’utente finale abbia la possibilità di comprendere realmente quale sia la più conveniente. Solo con queste premesse, l’apertura alla concorrenza nel settore dell’energia potrà portare una riduzione delle tariffe, e andare dunque incontro alle esigenze e ai desideri dei consumatori". .  
   
   
FORMAZIONE I GOVERNI REGIONALI E L’ATTUAZIONE DELLA STRATEGIA DI LISBONA REGIONI INSIEME PER INVESTIRE MEGLIO SUL CAPITALE UMANO LIVORNO E TOSCANA PONTE PER L’EUROPA – 30 REGIONI AL LAVORO SUL LIFELONG LEARNING. FIRMATA UN’INTESA FRA TOSCANA E ISOLE BALEARI: SCAMBI PIÙ FACILI FRA LE DUE REGIONI  
 
Livorno, 12 giugno 2007 - “La sfida della globalizzazione rende i traguardi indicati dal Consiglio europeo di Lisbona come un’emergenza cui fare fronte in tempi rapidi e non più soltanto come un’indicazione lungimirante ma remota. Per questo la Toscana, al pari delle altre regioni europee, deve allungare il passo per accorciare le distanze che ancora la separano, di qui al 2010, da quegli obiettivi. Investire sempre di più e meglio sul capitale umano è per noi la strada maestra per arrivarci. In alcuni casi siamo consapevoli che la strada da fare è molta. In altri siamo a buon punto e quindi, realisticamente, pensiamo di potercela fare. Ma, da sola, la Toscana, come del resto nessuna delle regioni europee, potrà mai dirsi sicura di tagliare questi traguardi”. Così l’assessore all’istruzione formazione e lavoro Gianfranco Simoncini è intervenuto durante i lavori della conferenza europea di Livorno su I governi regionali e l’attuazione dela strategia di Lisbona nel campo dell’educazione e della formazione. In questo quadro, l’assessore ha sottolineato l’importanza della dimensione internazionale delle politiche per lo sviluppo e, in particolare, della cooperazione fra regioni. “Earlall, l’associazione delle regioni europee per il lifelong learning - ha detto Simoncini - si pone come luogo privilegiato di confronto delle realtà regionali per le politiche di formazione ed educazione e come punto di riferimento per i governi nazionali. Insieme, facendo sistema, mettendo in comune e diffondendo il proprio capitale umano, attraverso iniziative che favoriscano la circolazione di studenti, universitari e apprendisti, le Regioni possono rivedicare un ruolo in questi processi. Le Regioni non sono infatti un soggetto accessorio ma giocano da protagoniste nella determinazione delle politiche. Basti pensare che i due terzi dei cittadini europei vivono in Regioni con competenze legislative. Le Regioni rivendicano tutto questo da tempo e oggi i tempi sono maturi per un riconsocimento da parte di Commissione e Parlamento europeo. La cooperazione transregionale infatti, è possibile solo a condizione che vi siano forti reti di governi regionali in grado di orientare direttamente gli indirizzi del comitato delle regioni”. Intanto, a margine della conferenza, è stata siglata oggi un’intesa con il governo autonomo delle Isole Baleari. Firmatari l’assessore Simoncini, per la Regione Toscana e Margarita Alemany, direttore generale del ministero dell’educazione della regione autonoma spagnola. L’intesa con le Baleari amplia la rete europea di cui fanno già parte la svedese Vastra Gotaland e la Catalogna. Le oltre 30 Regioni partecipanti si concentrano, in questi due giorni, su cinque temi di lavoro che puntano rispettivamente ad accrescere il numero degli studenti e degli apprendisti che potranno essere accolti da altre regioni, fornire ai giovani laureati esperienze di lavoro qualificato all’estero, promuovere la formazione degli imprenditori su base interregionale, avviare la cooperazione sulla formazione a distanza, rafforzare le politiche di lifelong learning, cooperazione e ricerca. “Sono temi – ricorda l’assessore - sui quali abbiamo avuto recenti incontri con i commissari europei Figel e Spidla, i quali ci hanno incoraggiato ad andare avanti”. Un ultimo cenno al ruolo della Toscana e di Livorno, in particolare, come sede di dialogo e ponte verso l’Europa. La Toscana ha assunto fino in fondo il compito di raggiungere gli obiettivi di Lisbona, uscendo come una delle più virtuose dal raffronto con le altre realtà europee per tutti gli obiettivi. Non è un caso se la Toscana è stata fra le regioni che partecipano con la quota più alta di cofinanziamento, pari al 28%, al nuovo Fondo sociale Europeo. E non è un caso nemmeno che, per rafforzare la dimensione internazionale delle politiche di educazione e formazione, la Toscana abbia deciso di destinare alle iniziative di cooperazione transnazionali e, fra queste, alla mobilità, il 4% del bilancio del nuovo Fondo sociale europeo. .  
   
   
MEETING INTERNAZIONALE EQUAL II FASE  
 
Milano, 12 giugno 2007 – Organizzato dall’ Agenzia per la Formazione e il Lavoro www. Agenzia-formazionelavoro. It presieduta da Ettore Vitiello Dal 18 al 20 giugno prossimi, presso Touring Club Italiano C. So Italia, 10 Milano si svolgerà il Meeting Internazionale Equal Ii Fase. Il programma della manifestazione prevede il seguente svolgimento: Domenica 17, ore 21:00 Cocktail di benvenuto Agenzia per la Formazione e il Lavoro Via A. Antonelli, 3 Milano. Lunedi’ 18 Seminario che si terrà presso la sede del Touring Club Italiano C. So Italia,10 Milano: Ore 09. 00 Registrazione dei partecipanti; ore 09:30 Saluto di benvenuto Leonardo Devoti Responsabile area giovani, educazione e scuola Touring Club Italiano. Ore 09:40 Presentazione del Progetto Ettore Vitiello Presidente Afl. Ore 10:00 Buone pratiche di promozione turistica Luigi Guiotto Sociologo Università di Milano Bicocca Proiezione del percorso didattico multimediale Arti e mestieri. Ore 10:30 Ruolo dell’istruzione e formazione nella creazione di impresa Valentina Aprea Segretario di Presidenza della Camera dei Deputati. Ore 11:00 Bilancio dell’impatto del programma Equal - Prospettive del programma Progress Gian Carlo Abelli Assessore Regionale alla Famiglia e Solidarietà Sociale. Ore 11:30 Andrea Mascaretti Assessore comunale Politiche del Lavoro e dell’Occupazione Quale formazione per la creazione di Impresa nel settore turistico. Ore 12:00 Quale formazione per la creazione di Impresa nel settore turistico Gianni Rossoni Assessore Regionale Istruzione, Formazione e Lavoro. Ore 12:30 Programmazione 2007/2013 dei nuovi fondi strutturali per la creazione di impresa Mario Mantovani Deputato del Parlamento Europeo. Ore 13:00 Conclusioni della mattinata a cura del moderatore Luigi Fabbri Membro della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati. Ore 13:30 Buffet. Ore 15. 00 Buone pratiche di creazione di impresa sociale Ogni partner di progetto presenterà una buona pratica di creazione di impresa del proprio Paese. Ore 16. 00 Presentazione dei progetti Saranno illustrati i singoli progetti da parte di tutti i partner stranieri. Ore 17. 30 Conclusione dei lavori Nicola D’amico Il Sole 24 Ore Scuola. Martedi’ 19 Visite studio Ore 10:30 Ritrovo e partenza da Milano A. F. L. Via Antonelli,3. Ore 12:00 Visita cooperative sociali Alboran e Punto di Incontro Lavoro a Cassano d’Adda. Ore 13:00 Pranzo. Ore 14:30 Escursione guidata: Recupero ambientale della cascina Isola Borromeo nel Parco Adda Nord. Ore 17:00 Ritorno a Milano Serata libera. Mercoledi’ 20 Working Group: Ore 10:00 Ritrovo presso Agenzia per la Formazione e il Lavoro Via Antonelli,3 – Milano. Ore 13:00 Pranzo libero Ore 15:00 Visita guidata della Chiesa di San Maurizio e del Castello Sforzesco. Ore 20:00 Cena di Gala Touring Club Italiano C. So Italia,10 – Milano. Giovedi’ 21 Comitato di Valutazione e pilotaggio: Ore 10:00 Riunione presso Agenzia per la Formazione e il Lavoro Via Antonelli,3 – Milano. Ore 12:00 Pranzo e pomeriggio liberi. .  
   
   
STEFANO FANTONI DIRETTORE DELLA SISSA PER UN ALTRO TRIENNIO RICONFERMATO ALLA GUIDA DELLA SCUOLA DI ECCELLENZA DI TRIESTE  
 
Trieste, 12 giugno 2007 - Stefano Fantoni è stato confermato per la seconda volta direttore della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste. Al timone della Sissa dal novembre 2004, il secondo mandato gli rinnova l’incarico fino al 2010. Tutto il personale docente e una rappresentanza degli studenti, dei ricercatori e dello staff amministrativo ha diritto al voto, decidendo così, ogni tre anni, a chi affidare la direzione della Scuola. È stato un iter lungo e discusso, quello che si è concluso ieri con la riconferma del fisico Stefano Fantoni alla guida dell’ateneo. I docenti della Sissa hanno esaminato i risultati conseguiti in questi anni e gli scenari futuri: si è trattata di un’analisi seria e accurata al termine della quale Fantoni è stato confermato alla guida della Scuola, che sempre più in questi ultimi anni ha conquistato prestigio a livello internazionale. Il mantenimento degli standard raggiunti, per quanto riguarda la qualità della ricerca e l’indiscusso valore della didattica, è proprio uno tra gli obiettivi che il direttore si prefigge di perseguire per il prossimo triennio. «Prospettive future? Ne indico solo alcune – annuncia Fantoni -. Portare a termine il trasferimento al Santorio, sede adeguata a ospitare l’intera Scuola e riunire così tutti i settori di ricerca in cui è strutturata. Rafforzare la componente del trasferimento tecnologico per valorizzare, anche economicamente, l’innovazione prodotta in ambito scientifico, favorendo occasioni di confronto con il contesto socio-economico nazionale e internazionale». «La Scuola – continua – ha anche bisogno di analizzarsi, per quanto riguarda la struttura interna: i suoi meccanismi di governance e di trasmissione delle informazioni tra i diversi settori al fine di intensificare ancor di più l’interdisciplinarità, così come conviene a un’istituzione come la nostra che evolve dinamicamente. Vogliamo inoltre attuare una ristrutturazione dell’iter formativo e allineare i percorsi didattici ai requisiti della riforma del dottorato in atto nel nostro Paese e adeguarci ancor di più agli standard internazionali». Stefano Fantoni, nato a Taranto il 4 giugno del 1945, dopo la laurea in fisica, ha concluso il perfezionamento presso la Scuola Normale Superiore di Pisa nel 1971. Professore associato già nel 1972 al Dipartimento di Fisica dell’Università pisana, nel 1986 si trasferisce all’Università di Lecce come professore ordinario. A Trieste, alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, approda nel 1992. Direttore del Laboratorio Interdisciplinare della Sissa fino al 2000, Fantoni è stato anche direttore del Master in Comunicazione della Scienza (dal 1994 al 2004). Dal novembre 2004 dirige la Sissa. È professore ordinario di Teoria delle interazioni nucleari, settore in cui è uno dei massimi esperti internazionali. .  
   
   
“PREMIO GALILEO 2000 - XI EDIZIONE” CHE CONCLUDERÀ LA GIORNATA DEDICATA AL MULTILINGUISMO EUROPEO “FIRENZE, PIAZZA DELLE LINGUE D’EUROPA” (FIRENZE, 3 LUGLIO 2007) ECCO I NOMI DEI PREMIATI DI QUEST’ANNO  
 
 Milano, 12 Giugno 2007 - E’ stata presentata alla Casa del Pane a Milano la giornata dedicata al multilinguismo europeo organizzata dall’Accademia della Crusca e l’undicesima edizione del Premio Galileo 2000, il prestigioso riconoscimento che ogni anno celebra i personaggi che più si sono distinti nei settori della cultura, delle arti e per la pace. Il 3 luglio si riuniranno a Firenze personalità internazionali del mondo della cultura, dello spettacolo, della politica e dell’arte per un incontro condotto dal Prof. Sabatini, Presidente dell’Accademia della Crusca, sul tema “Le lingue d’Europa patrimonio comune dei cittadini europei”, con l’intervento di intellettuali, linguisti e giornalisti internazionali. “L’accademia della Crusca” ha dichiarato il Presidente Prof. Francesco Sabatini “si propone di dare impulso e nuove idee alla politica di salvaguardia e promozione del multilinguismo nell’Unione Europea. Nell’ambito del Premio Galileo, al grande spazio urbano che si apre davanti all’Accademia verrà attribuito il nome di Piazza delle Lingue d’Europa. L’intera città di Firenze, che ha dato un eccezionale contributo alla coscienza linguistica degli Italiani e, per opera di questa Accademia, di altri popoli europei, viene così proposta come piazza ideale nella quale ogni popolo del continente può riconoscere e celebrare, in armonia con gli altri, la storia della propria identità linguistica e culturale. ” Alfonso de Virgiliis, Presidente della Fondazione Premio Galileo 2000, Francesco Sabatini, Presidente dell’Accademia della Crusca, e Aldo Grasso, docente, giornalista e critico televisivo, hanno presentato la prossima edizione del Premio, che quest’anno avrà luogo il 3 luglio a Firenze, nell’ambito delle celebrazioni che la storica Accademia della Crusca realizzerà per la proclamazione della “Piazza delle Lingue”. Il “Premio Galileo 2000” è stato ideato nel 1996 dall’Avvocato Alfonso De Virgiliis, con il contributo della Sovrintendenza del maggio Musicale Fiorentino, con l’obiettivo di creare una grande manifestazione musicale per premiare allo stesso tempo un interprete di fama internazionale (Il Giglio d’Oro) e un giovane artista (Il Pentagramma d’Oro). Progressivamente sono nate altre categorie, e sono così stati creati i premi per la Pace (2003), la Cultura (2004), la Libertà di Pensiero (2005). I prestigiosi riconoscimenti, che nelle passate edizioni hanno premiato personaggi del calibro di Uto Ughi, Riccardo Muti o Zubin Metha per la musica, l’ex Ministro francese Jack Lang e lo scrittore messicano Carlos Fuentes per la cultura, Bernard Henri Levy (“Libertà di pensiero”), Emma Bonino, Mohammed Yunus e Shimon Peres per la pace, verranno quest’anno assegnati al poeta siriano Adonis (“Cultura”), al pianista argentino Daniel Baremboim (“Il Giglio d’Oro”), all’attrice italiana Claudia Cardinale (Sezione Speciale “Genio di donna”), al ballerino gitano Joaquin Cortés (“Danza”), al filosofo romano Tullio Gregory (Sezione Speciale “Genio di Uomo”), al giovane talento cinese Lang Lang (“Il Pentagramma d’Oro”) e al politico polacco Lech Walesa (“Pace”). “Per l’undicesima edizione – ha dichiarato l’Avv. Alfonso De Virgiliis - il Premio, forte della propria storia e grazie all’attento e proficuo percorso realizzato nel corso degli anni, ritiene oggi di poter dare un contributo ancora più concreto alla Pace collegandosi al prestigioso nome dell’Accademia della Crusca, tenendo sempre come finalità primaria la comprensione fra uomini e popoli che costituisce il fondamento indispensabile e insostituibile su cui si costruisce e si mantiene il bene supremo della Pace”. La serata sarà dedicata alla suggestiva cerimonia di premiazione nella splendida cornice dei giardini di Villa Reale di Castello, dove più di cinquecento ospiti provenienti da tutto il mondo potranno ammirare ancora una volta l’organizzazione e la magia che caratterizzano questo premio. .  
   
   
LA ROMANIA, ROMANA ED EUROPEA  
 
Roma, 12 giugno 2007 - Firmata a Bucarest una convenzione tra Cnr e Accademia Romena, a margine del convegno su ‘L’eredità di Traiano’ in cui è stata rimarcata l´eredità giuridica e istituzionale che lega il Paese est-europeo a Roma da 2000 anni. Il Consiglio Nazionale delle Ricerche prosegue nella sua attività di cooperazione culturale in ambito umanistico con i Paesi dell’Est europeo. Dopo gli accordi già siglati con Cipro, Georgia, Slovacchia, Macedonia e Lettonia, oggi a Bucarest, presso l’Accademia di Romania, è stata firmata ufficialmente una convenzione tra Cnr e Accademia Romena, dai vicepresidenti delle due istituzioni, Roberto de Mattei e Dan Berindei, alla presenza di S. E. Daniele Mancini, Ambasciatore d’Italia a Bucarest. La sigla è avvenuta durante la seconda giornata del convegno ‘L’eredità di Traiano. La tradizione istituzionale romano-imperiale nella storia dello spazio romeno’, svoltosi presso le sedi dell’Istituto Italiano di Cultura ‘Vito Grasso’ di Bucarest e dell’Accademia Romena e da essi organizzato con il patrocinio del Cnr e dell’Istituto Nazionale di Studi Romani. “L’eredità di Traiano e perciò romana-imperiale si colloca in un preciso filone di analisi e riflessione”, spiega Alberto Castaldini, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, “legato all´eredità giuridica e istituzionale che proviene da Roma e che è resistita lungo i quasi 2000 anni di storia nello spazio romeno-carpato-danubiano, dalla proclamazione della Dacia a Provincia (107 d. C. ) fino al 2007. Questa eredità garantisce oggi una più facilitata integrazione della Romania e delle sue regioni storiche nell´Unione Europea”. “Il tema proposto dal convegno è che, nello spazio romeno, gli ambiti di civiltà irradiatisi da Roma hanno segnato le singole realtà antropologiche e culturali che qui hanno convissuto” aggiunge il prof. Roberto de Mattei. “Nello spazio romeno si ha una popolazione linguisticamente ‘latina’ ma religiosamente ‘greca’, con la tradizione di Costantinopoli vissuta nella sua interpretazione slava. Si aggiunga poi in Transilvania e nel Banato la presenza dell´Impero. Cogliendo gli aspetti di continuità giuridico-istituzionale e culturale, i popoli dello spazio romeno, attraverso l’idea-eredità imperiale, sono rimasti loro stessi, vivendo in una dimensione costitutiva che nasce da Roma. Questa eredità è parte intrinseca dell´Europa”. Ai dibattiti hanno partecipato tra gli altri Ioan Piso, Ioan Aurel Pop e Serban Turcus (Università ‘Babes-bolyai’ di Cluj-napoca), Cesare Alzati (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano), Elio Lo Cascio (Università ‘La Sapienza’ di Roma), Lorenzo Franchini (Università Europea di Roma, Istituto dell’Enciclopedia Italiana), Umberto Roberto (Uer), Stefan Andreescu (Istituto Nazionale di Storia ‘Nicolae Iorga’), Cristian Luca (Università ‘Dunarea de Jos’, Galati). Sono inoltre intervenuti Constantinos G. Pitsakis (Università della Tracia, Komotini) dalla Grecia e Dan Ioan Muresan dell’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi. .  
   
   
FORESTE DA VIVERE, ENTRA NEL VIVO L´EDIZIONE 2007 INIZIATIVE IN PROVINCIA DI BERGAMO,BRESCIA,COMO,MANTOVA,SONDRIO. AREE VERDI ANCHE NEL LODIGIANO, LECCHESE E ALLE PORTE DI MILANO  
 
 Milano, 12 giugno 2007 - Anche quest´anno Regione Lombardia propone l´ormai tradizionale appuntamento con "Foreste da Vivere", iniziativa promossa dall´assessorato all´Agricoltura e dall´Ersaf (Ente regionale per i servizi all´agricoltura e alle foreste). Il tema che caratterizza l´edizione di quest´anno è la biodiversità. "I lombardi - dice Viviana Beccalossi, vicepresidente della Regione e assessore all´Agricoltura - sono consapevoli che le foreste di proprietà della Regione appartengono soprattutto ai cittadini e alle famiglie, che possono utilizzarle come un bene comune capace di offrire loro aria pulita, svago, cultura e momenti di aggregazione". In quest´ottica "Foreste da vivere" rappresenta un´offerta che diventa anche e soprattutto un´opportunità turistica da vivere in giornata. Regione Lombardia è proprietaria di 250 milioni di metri quadrati di foreste, un territorio distribuito nelle province di Milano, Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Mantova e Sondrio. "Realtà uniche - continua Viviana Beccalossi - come il territorio bresciano della Gardesana Occidentale, le foreste della Val di Mello e della Val Masino sopra Morbegno e i boschi del Resegone. E ancora come il Parco dei Corni di Canzo, in provincia di Como, visitato da oltre 100. 000 escursionisti ogni anno. Tutte realtà che fino alla metà di settembre proporranno iniziative di vario genere per trascorrere una piacevole giornata". Filo conduttore dell´edizione 2007 è la biodiversità che, come ricorda il presidente dell´Ersaf, Francesco Mapelli, è "particolarità, unicità di un ambiente. Una ricchezza da scoprire, proteggere e valorizzare". Per il fine settimana che va dall´8 al 10 giugno il cartellone offre una serie di interessanti appuntamenti come la festa al Bivacco Bassi ad Esine (Brescia) con degustazione di prodotti tipici, le visite guidate a Poncarale (Brescia), la "biciclettata Vivere l´acqua" a Lodi e lungo i canali Muzza e Belgiardino. Queste le aree verdi che aderiscono a "Foreste da Vivere 2007" Foreste di Lombardia: Bergamo: Azzaredo Brescia: Gardesana Occidentale, Val Grigna, Alpe Voia, Arfo-val Cafaro, Val di Scalve, Legnoli. Como: Comi di Canzo, Valsolda, Monte Generoso, Valle Intelvi. Lecco/bergamo: Resegone, Foppabona, Sondrio: Val Masino, Val Gerola, Alpe Baron. Mantova: Carpaneta, Isola Baschina. Grandi Foreste di Pianura: Mantova: Bosco delle Querce. Lodi: Foresta di Lodi. Milano: Foresta di Buccinasco. Brescia: Bosco del Lusignolo. Sondrio: Fondovalle Valtellinese. Riserve naturali: Bergamo/brescia: Giovetto di Paline (Bergamo/brescia). Pavia: Monte Alpe. Sondrio: Bosco dei Bordighi. Bergamo: Valle del Freddo. Mantova: Parco del Mincio. Sondrio: Pus della Bosca. Bergamo: Centro biodiversità di Curno . Il calendario completo e dettagliato delle manifestazioni di "Foreste da Vivere 2007 si trova sul sito: www. Ersaf. Lombardia. It .  
   
   
PREMIO INNOVAZIONE E AMBIENTE, APERTE ISCRIZIONI  
 
Milano, 12 giugno 2007 . Sono aperte le iscrizioni alla settima edizione del Premio Innovazione Amica dell´Ambiente. Il riconoscimento, promosso da Regione Lombardia e Legambiente, è destinato a imprese, liberi professionisti, istituti di ricerca e pubbliche amministrazioni che abbiano realizzato progetti di innovazione tecnologica, ottenendo significativi miglioramenti in campo ambientale. Il tema dell´edizione 2007, che si avvale come anche negli scorsi anni della consulenza scientifica del Politecnico di Milano e dell´Università Bocconi, è "Efficienza per il clima. Verso un´economia della qualità". In primo piano dunque l´efficienza energetica e la conseguente riduzione di emissioni di gas climalteranti. Tre le aree tematiche in cui il premio è articolato. 1) "Efficienza nei consumi - I beni e i prodotti a basso consumo energetico" (elettrodomestici, impianti di climatizzazione, componenti di edifici, servizi come energia, illuminazione, informazione, commercializzazione, mobilità). 2) "Efficienza nelle politiche di sistema: i Trasporti" (ad esempio reti di car-sharing, car pooling, trasposto pubblico e su rotaia). 3) "Le biomasse e l´innovazione nell´agricoltura", (qualità dei prodotti, valorizzazione del legame col territorio, sviluppo di filiere bioenergetiche locali). Sul sito internet www. Premioinnovazione. Legambiente. Org sono disponibili le schede tecniche sugli oltre 500 progetti candidati nelle passate edizioni (180 quelli del 2006). L´iscrizione al premio è gratuita. Le domande di partecipazione e le schede tecniche devono essere compilate direttamente sul sito e devono essere inviate entro il 31 agosto. .  
   
   
EMISSION TRADING: I RISULTATI DEL 2006 IMPIANTI GENERALMENTE IN REGOLA CON GLI OBBLIGHI  
 
Bruxelles, 12 giugno 2007 - Nel 2006 le emissioni di anidride carbonica (Co2) degli impianti rientranti nel sistema comunitario di scambio delle quote di emissione sono aumentate dello 0,8%, percentuale che scende allo 0,3% se si tiene conto dei nuovi impianti inclusi nel sistema. Entrambi i dati sono nettamente inferiori alla crescita del prodotto interno lordo dell´Unione europea, che nel 2006 è stata del 3%. Dalle informazioni raccolte nei registri nazionali e trasmesse al Catalogo indipendente comunitario delle operazioni (Community Independent Transaction Log - Citl) risulta che appena l´1% degli impianti non ha adempiuto all´obbligo di restituire un numero di quote di emissione pari alle proprie emissioni verificate entro la scadenza del 1° maggio. Il sistema di scambio delle quote di emissione assicura una riduzione delle emissioni di gas serra prodotte dai settori energetico e industriale con costi ridotti al minimo per l’economia, e aiuta quindi l´Unione europea e i suoi Stati membri a rispettare gli impegni assunti nell’ambito del protocollo di Kyoto. Il commissario europeo per l´ambiente Stavros Dimas ha così commentato i dati: "È davvero incoraggiante vedere che i meccanismi di questo sistema funzionano bene e che la grande maggioranza degli impianti ha rispettato l´obbligo di restituire le quote. Anche se non è detto che le emissioni si riducano ogni anno nel corso di un periodo di scambio, sono lieto di constatare che l´aumento dello scorso anno è stato molto limitato e nettamente inferiore al tasso di crescita dell´economia". Imparare sul campo Nel 2006 il primo periodo di scambio, che ha avuto inizio il 1° gennaio 2005 e terminerà il 31 dicembre 2007, è giunto a metà percorso. Questo primo periodo è stato concepito come una fase di rodaggio, in cui apprendere dall´esperienza. Il secondo periodo di scambio avrà inizio il 1° gennaio 2008 e durerà cinque anni, che coincideranno con il periodo nel corso del quale dovranno essere conseguiti gli obiettivi di Kyoto. I dati relativi al 2006 Nell´ambito del sistema di scambio delle quote di emissione gli impianti sono tenuti a trasmettere ai registri nazionali i dati relativi alle emissioni verificate. I dati confluiscono poi nel Citl. Nel 2006 le emissioni verificate totali prodotte dagli impianti rientranti nel sistema nell´Ue-25 sono state pari a 2. 026 miliardi di tonnellate di Co2, ossia lo 0,8% in più rispetto al 2005 (anno in cui erano stati registrati 2. 010 miliardi di tonnellate). Se si correggono i dati per tener conto degli oltre 300 impianti entrati a far parte nel sistema dal 2005 a oggi, l´aumento delle emissioni verificate tra il 2005 e il 2006 è stato dello 0,3%. Su 10. 605 impianti interessati dal sistema nel 2006, 380 non hanno restituito entro la scadenza del 1° maggio un numero di quote pari alle emissioni verificate. Si tratta generalmente di piccoli impianti, le cui quote di emissione cumulate rappresentano appena l´1% di tutte le quote assegnate nell´Ue. Circa 160 di questi impianti hanno regolarizzato la loro situazione nel corso del mese di maggio, cosicché gli impianti non ancora in regola rappresentano attualmente lo 0,2% delle quote totali assegnate. La Commissione prevede di pubblicare a giugno i rapporti sullo stato di adempimento di ciascun impianto in ciascuno Stato membro. Impatto complessivo del sistema A causa dell´indisponibilità di dati indipendenti sulle emissioni verificate relativi agli anni precedenti all´avvio dell´Emission trading, è difficile misurare l´impatto complessivo del sistema sulle emissioni. Tuttavia, dalle prime ricerche condotte in materia, sembrerebbe che le emissioni si siano ridotte di diversi punti percentuali nel 2005 rispetto ai livelli precedenti. .