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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Giugno 2007
UNIONE EUROPEA, CONSIGLIO AGRICOLTURA: DA OGGI PIÙ CHIARE LE DENOMINAZIONI DI VENDITA DELLA CARNE DI VITELLO  
 
Bruxelles - Il Consiglio dei Ministri dell´agricoltura ha raggiunto l’11 giugno 2007 un accordo sulle nuove regole che chiariscono le condizioni di commercializzazione delle carni di bovini fino ai dodici mesi di età. Per queste carni sarà obbligatorio utilizzare le denominazioni di vendita stabilite per i vari Stati membri e indicare la categoria di età degli animali al momento della macellazione. Lo scopo è migliorare la trasparenza del mercato e aiutare i consumatori a riconoscere esattamente quel che comprano. La modifica, che fa seguito a numerose consultazioni di tutte le parti interessate e ad una consultazione pubblica su Internet su cosa intendono i consumatori col termine "vitello", scaturisce dalla domanda degli operatori e degli Stati membri di norme più chiare, che rispecchino i diversi sistemi di produzione in uso nei vari Stati membri. Il nuovo regolamento permetterà di rafforzare il funzionamento del mercato unico e di migliorare l´informazione dei consumatori. La produzione e la commercializzazione delle carni di bovini di età non superiore a dodici mesi sono spesso molto diverse da uno Stato membro all’altro, così come le caratteristiche degli animali al momento della macellazione. Esistono infatti due grandi tipi di sistemi produttivi: nel primo, gli animali sono alimentati principalmente a base di latte e prodotti lattieri e macellati prima degli otto mesi di età; nel secondo, l´alimentazione è quasi esclusivamente a base di cereali, essenzialmente granturco, integrata da foraggi e gli animali sono macellati a partire dai dieci mesi. Mentre il primo tipo di produzione è diffuso in quasi tutti gli Stati membri, il secondo si è invece sviluppato solo in alcuni, soprattutto nei Paesi Bassi, in Danimarca e in Spagna. Sui principali mercati al consumo della Comunità le carni ottenute con questi diversi sistemi di produzione finora sono state commercializzate con la stessa denominazione di vendita, "vitello", in generale senza alcun riferimento né al tipo di alimentazione degli animali, né alla loro età al momento della macellazione. L’esperienza ha dimostrato che tale pratica può falsare gli scambi e favorire condizioni di concorrenza sleale: essa incide quindi direttamente sul corretto funzionamento del mercato unico. In effetti, all’uscita del macello, esistono differenze di prezzo dell’ordine di 2 - 2,50 Eur/kg fra le carni ottenute con questi due sistemi di ingrasso. Tale pratica può inoltre essere fonte di confusione per il consumatore che può essere indotto in errore sulle reali caratteristiche della carne che acquista. Per questo motivo molti Stati membri hanno chiesto alla Commissione di presentare proposte per chiarire le condizioni di commercializzazione di queste carni, in particolare per precisare l´uso della denominazione di vendita "vitello". In risposta alla consultazione pubblica organizzata dalla Commissione, la maggior parte dei consumatori ha confermato che l’età e l’alimentazione degli animali sono criteri importanti che incidono sulle caratteristiche delle carni. La maggior parte di loro ritiene invece che il peso dei capi al momento della macellazione sia meno importante. Altri studi hanno dimostrato che le caratteristiche organolettiche delle carni, come la tenerezza, il sapore o il colore, cambiano con l’età e l’alimentazione degli animali da cui provengono. La consultazione ha inoltre rivelato che, per una stessa denominazione di vendita, le aspettative dei consumatori possono variare a seconda degli Stati membri. Il Consiglio Agricoltura ha adottato la proposta della Commissione relativa alla fissazione delle denominazioni di vendita che devono essere utilizzate in ogni Stato membro per la commercializzazione delle carni ottenute da animali delle categorie di età da 0 a 8 mesi e da 8 a 12 mesi, con l´obbligo di indicare la categoria di età dei capi al momento della macellazione. Per la definizione delle denominazioni di vendita, le nuove disposizioni terranno conto, per quanto possibile, degli usi e delle consuetudini tradizionali per permettere ai consumatori di scegliere un prodotto conforme alle loro aspettative. Ne consegue che per le carni della prima categoria di età, la denominazione di vendita sarà "vitello" o "carne di vitello", mentre per la seconda categoria la denominazione prevista è "vitellone" o "carne di vitellone". Parallelamente, i termini "vitello" o "carne di vitello" e ogni eventuale nuova denominazione derivata dalle denominazioni di vendita non potranno essere utilizzati sull´etichettatura delle carni di bovini di età superiore a dodici mesi. Gli operatori che desiderano completare le denominazioni di vendita previste nel regolamento con altre informazioni fornite a titolo volontario potranno farlo nell´ambito del vigente sistema di identificazione e di registrazione dei bovini e di etichettatura delle carni bovine e dei prodotti a base di carni bovine (regolamento (Ce) n. 1760/2000). Infine, per motivi di coerenza e per evitare ogni rischio di distorsione della concorrenza, saranno assoggettate alle disposizioni del nuovo regolamento anche le carni importate dai paesi terzi. L´unione europea produce circa 800 000 tonnellate di carne di vitello all´anno. I maggiori produttori sono la Francia (30%), i Paesi Bassi (26%), l´Italia (18%), il Belgio (7%) e la Germania (6%). I maggiori consumatori di vitello sono la Francia e l´Italia, che assorbono circa il 70% dei consumi europei. .  
   
   
CONFRONTO A BRUXELLES VECCHIONI-FISCER BOEL PER LATTE, NITRATI, RIFORME DELLE OCM VINO E ORTOFRUTTA  
 
Il presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni, alla guida di una delegazione di dirigenti confederali di alcune regioni del Nord Italia, ha incontrato l’8 giugno a Bruxelles il Commissario europeo Mariann Fischer Boel. Al centro del colloquio il futuro del regime delle quote latte, nell’ambito della verifica dello stato di salute della riforma Pac. Il presidente Vecchioni ha ricordato il profondo processo di ristrutturazione compiuto dalla zootecnia da latte italiana, che ha ridotto da 180. 000 a 45. 000 le stalle in attività, migliorando rese produttive e livello di qualità del prodotto. Su tale processo ha sostanzialmente inciso il regime delle quote, che ha assicurato stabilità alla produzione, con costi contenuti per le casse comunitarie. L’efficienza del sistema è anche dimostrata dal sostanziale azzeramento degli stocks europei di burro e latte in polvere. “Ogni intervento di modifica, dunque, non potrà realizzarsi prima del 2015 – ha ribadito Vecchioni - e va impostato dando agli allevatori un quadro stabile, che tenga conto dei contraccolpi che si determinerebbero sulla situazione patrimoniale e finanziaria delle imprese”. Il presidente di Confagricoltura ha anche evidenziato al Commissario le difficoltà che si stanno determinando a carico degli allevatori delle regioni del Centro Nord, per l’inasprimento dei criteri applicativi della “direttiva nitrati”. Il quadro regolamentare che si sta profilando è gravoso e sperequato per la particolare situazione italiana e necessita perciò di un periodo di graduale applicazione e di un piano di interventi che permetta l’adeguamento degli impianti e dei processi produttivi. Da ultimo, il presidente confederale si è soffermato con il Commissario europeo all’Agricoltura sulle riforme delle Ocm del vino e ortofrutta. Su quest’ultimo dossier la Confagricoltura auspica che il compromesso tra i ministri europei, ormai imminente, risponda alle necessità di mercato dei produttori agricoli italiani. Sul vino, ha concluso il presidente Vecchioni, ci attendiamo che le proposte della Commissione tengano conto delle differenti realtà produttive europee, garantendo al tempo stesso la tutela e il rilancio delle nostre produzioni di qualità. .  
   
   
POSSIBILITÀ DI PESCA 2008 LA DICHIARAZIONE POLITICA ANNUALE DELLA COMMISSIONE EUROPEOA  
 
La Commissione europea ha adottato l’ 8 giugno la dichiarazione politica annuale di intenti sulle possibilità di pesca per il 2008. La comunicazione di quest´anno, improntata agli stessi principi generali di quella dell´anno scorso, si sofferma sui risultati delle misure di conservazione attuate in seguito alla riforma della politica comune della pesca del 2002. Mentre si intravvedono già i risultati positivi di alcuni piani a lungo termine, la maggioranza degli stock ittici rimane al di sotto dei limiti biologici di sicurezza, con conseguente rischio elevato sia per gli stock stessi che per l´industria della pesca. Questa situazione allarmante è causata principalmente dal fatto che ogni anno vengono fissati Tac (totali ammissibili di catture) di gran lunga superiori a quelli raccomandati dagli esperti scientifici. La Commissione esorta pertanto gli Stati membri a un comportamento più responsabile in materia di Tac e di gestione dello sforzo di pesca, al fine di garantire alle risorse alieutiche europee un futuro realmente sostenibile. La Commissione invita gli Stati membri e le parti interessate ad esaminare attentamente le problematiche enunciate nella comunicazione e a presentare i loro contributi entro il 31 luglio 2007. Il commissario europeo per la pesca e gli affari marittimi Joe Borg ha così commentato la comunicazione: "Questo documento offre a tutte le parti interessate una piattaforma comune di discussione su come impostare al meglio la fissazione delle possibilità di pesca e la gestione del relativo sforzo di pesca. Servirà anche ad alimentare il dibattito sui problemi da risolvere in via prioritaria per riportare gli stock ittici ad uno stato biologico più sano e sicuro". La dichiarazione politica annuale è stata introdotta per la prima volta l´anno scorso, come stimolo ad un dibattito approfondito con gli Stati membri e le parti interessate sui principi che informano le proposte della Commissione su Tac e contingenti. La dichiarazione politica comincia col mettere in rilievo i risultati positivi degli accordi di gestione a lungo termine per il nasello settentrionale, la sogliola nel golfo di Guascogna, l´eglefino nel Mare del Nord, lo sgombro e il merluzzo carbonaro. Riconosce tuttavia che il piano di ricostituzione del merluzzo bianco non ha dato i risultati attesi. Dopo aver passato in rassegna il periodo 2003-2007, la Commissione conclude che il numero di stock a rischio è rimasto praticamente costante, con un 80% di stock al di sotto dei limiti biologici di sicurezza. Ciò non sorprende, dal momento che i Tac adottati dal Consiglio hanno superato in media del 42-57% quelli raccomandati dagli esperti. La situazione è poi aggravata dal fatto che, nella pratica, alcuni Tac vengono sistematicamente superati. Di conseguenza, la riduzione della mortalità per pesca attribuibile alle decisioni sui Tac è scesa in media dal 19% nel 2004 al 4% appena nel 2007. Attualmente solo tre stock ittici nell´Ue, sui 33 di cui si conosce lo stato, sono sfruttati in modo compatibile con l´impegno ad un rendimento massimo sostenibile assunto in occasione del vertice mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile tenutosi a Johannesburg nel settembre 2002. Passando a considerare le limitazioni dello sforzo di pesca introdotte dal 2002 ad oggi, la comunicazione constata un calo generale dello sforzo di pesca dell´ordine del 15-35% nel periodo 2000-2005. Fa eccezione l´intensificato sforzo delle reti da traino a maglia stretta, a cui può essere imputato l´aumento della mortalità dei piccoli merluzzi. La Commissione sottolinea tuttavia che lo sforzo di pesca aveva cominciato a diminuire già prima dell´introduzione del regime comunitario di gestione dello sforzo e il tasso di riduzione non è variato con l´introduzione del regime. Poiché dai dati degli Stati membri risulta che solo il 72% dello sforzo di pesca autorizzato dal regime del 2006 è stato effettivamente utilizzato, si capisce come il regime influisca poco o nulla sull´attività della flotta. Il sistema è inoltre giudicato poco trasparente e difficile da gestire e da monitorare. La Commissione spera di poter mettere in pratica gli insegnamenti tratti dal riesame del piano di ricostituzione del merluzzo bianco al momento di proporre i Tac per il 2008 a fine anno. Essa si accinge inoltre ad avviare un dibattito sulle possibilità di semplificare, migliorare e consolidare i regimi vigenti di gestione dello sforzo. La comunicazione si conclude con una serie di questioni specifiche da discutere con gli Stati membri e le parti interessate, tra cui il modo di applicare il principio di precauzione in sede di fissazione delle possibilità di pesca per gli stock sui quali gli esperti non sono in grado di emettere previsioni quantitative, o la possibilità di oltrepassare la variazione annua massima del 15% del Tac nel caso di stock che sono permanentemente al di sotto dei limiti biologici. La Commissione riafferma altresì l´impegno a porre maggiore cura nelle valutazioni di impatto socioeconomico e a coinvolgere ancor più le parti interessate nell´elaborazione della politica comune della pesca, come pure l´impegno ad estendere i piani di gestione a lungo termine a tutti i principali stock commerciali presenti nelle acque europee. Quest´anno la Commissione presenterà due proposte, una per il Mar Baltico e l´altra per gli stock presenti nell´Atlantico nordorientale. Non vi saranno proposte per le specie demersali, poiché il regolamento adottato l´anno scorso rimane in vigore fino a tutto il 2008. .  
   
   
CRISI DEL SETTORE SUINICOLO. CONFAGRICOLTURA CHIEDE QUOTAZIONI DIVERSE PER IL CIRCUITO DOP  
 
Confagricoltura sollecita un impegno preciso di tutta la filiera, delle Amministrazioni coinvolte e delle Borse merci, per individuare soluzioni rapide alla sempre più preoccupante crisi del settore suinicolo che coinvolge il futuro degli oltre 5. 300 allevamenti nazionali. “Il costante e consistente calo dei prezzi dei suini, finora registrato – spiega Confagricoltura - necessita di interventi decisi, con particolare riferimento al sistema di quotazione”. Confagricoltura chiede una decisa differenziazione mercantile tra i suini nati ed allevati in Italia e destinati alle Dop, e quelli che non possono rientrare in tale circuito. Nel 2005, i suini macellati per le Dop Parma e San Daniele, sono stati 8. 964. 496, pari a circa il 68% del totale dei capi macellati in Italia. Un maggiore e preciso impegno della filiera si rende necessario per uscire da una situazione che rischia di vanificare l’importante lavoro finora svolto dal sistema allevatoriale italiano. Lavoro, sottolinea la Confagricoltura, che ha contribuito in modo determinante alla creazione e sviluppo dei prodotti di pregio della salumeria nazionale. .  
   
   
AGRICOLTURA, PREVIDENZA: AL VIA CAMPAGNA ADESIONE RISTRUTTURAZIONE DEBITI.  
 
De Castro: "Mi auguro E’ partita lunedì 11 giugno, la campagna di adesione alla ristrutturazione dei debiti agricoli. Le imprese con posizioni contributive non regolarizzate possono dunque recuperare la propria situazione debitoria attraverso il pagamento di un importo a stralcio. Vale la pena ricordare ancora una volta che non si tratta di un condono – richiedendosi per questo un espresso atto di legge – bensì di un´operazione resa possibile da un accordo intervenuto tra soggetti privati dalla quale, per altro, lo Stato e l´Inps otterranno un introito maggiore rispetto a quanto configurabile con la cartolarizzazione. Gli interessati potranno rivolgersi alle associazioni di categoria, agli sportelli di Unicredit e Deutsche Bank, oppure al proprio notaio di fiducia, con facoltà di scelta fra tre differenti opzioni di adesione. "Mi auguro - ha detto il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali on. Paolo De Castro - un forte riscontro partecipativo da parte degli agricoltori, che oggi hanno la possibilità concreta di lasciarsi alle spalle una vicenda gravosa e guardare al futuro con serenità. " "Inoltre – ha specificato il Ministro – non appare trascurabile come a maggiori numeri di adesione corrisponderà maggior abbattimento degli importi a debito". Per aderire alla ristrutturazione, c´è tempo 90 giorni. Gli agricoltori che lasceranno trascorrere i termini, saranno tenuti a versare forzatamente l´intero importo a debito senza sconti. .  
   
   
VALENTINI: 30 MILIONI DI EURO PER GAL  
 
Roma - "Ritengo che i Gal, Gruppi di azione locale, rappresentino una risorsa indispensabile per promuovere lo sviluppo sostenibile e integrato del nostro territorio: è per questo che nel nuovo programma di sviluppo rurale (Psr) abbiamo stanziato trenta milioni di euro aumentando di un punto percentuale le risorse finanziarie ad essi destinate. È necessario però che i Gal si dimostrino organici alle nostre strategie di sistema diventandone elemento propulsore e contribuendo, grazie alle diverse singole esperienze, alla migliore definizione dei nuovi sistemi produttivi ai quali stiamo lavorando, primo fra tutti quello dei distretti rurali". Lo ha dichiarato Daniela Valentini, assessore regionale all´agricoltura, durante l´incontro che si è tenuto il 7 giugno con i presidenti dei sette gruppi di azione locale della Regione Lazio e con il rappresentante del coordinamento Gal, Loreto Policella. Nell´incontro sono state anche definite le strategie ed i percorsi da realizzare per la valorizzazione dei Gal come identità territoriali, aspetti che secondo l´assessore "garantiscono il rapporto con il territorio e con la sua ruralità . Strategie e percorsi che devono prevedere un coordinamento periodico con la regione e una pubblicazione speciale dedicata a tutti i progetti già realizzati e da realizzare nei diversi comuni". Ai Gal sara´ dedicato un convegno, martedì 17 luglio, previsto durante Agricoltura in Città, manifestazione in calendario dal 14 giugno al 31 luglio nell´ambito di Roma Estate (al Foro Italico). Nell´occasione i rappresentanti dei sette diversi gruppi regionali incontreranno le istituzioni per discutere come agire al meglio nella prospettiva di uno sviluppo armonico dei territori rurali. .  
   
   
VALTELLINA 2007,FORMIGONI:ACCORDO SU DEMANIO IDRICO INIZIATA LA TRE GIORNI A VENT´ANNI DALL´ALLUVIONE DEL 1987  
 
Morbegno (So), Un protocollo per assicurare annualmente il trasferimento alla Provincia di Sondrio dei proventi del demanio idrico riscossi in provincia e per adottare, con la Finanziaria 2008, strumenti finanziari in capo alla Provincia stessa che consentano di raggiunge gli obiettivi strategici in campo infrastrutturale, con particolare attenzione alla viabilità, all´ambiente e energia. Lo ha annunciato l’11 giugno a Morbegno, il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, intervenendo alla prima delle tre giornate di "Valtellina 2007 - Vent´anni di sviluppo e protezione del territorio", manifestazione promossa a ricordo dell´alluvione che colpì la valle e altre zone della Lombardia nel 1987. Questo accordo ha tanto più valore in quanto le norme nazionali non obbligano la Regione a trasferire queste risorse alle Province. "In questo modo - ha sottolineato il presidente Formigoni - si gettano le basi per la sperimentazione di forme di federalismo fiscale all´interno della Regione, dando la facoltà alla Provincia di Sondrio, riconoscendone la specificità, di avere a disposizione delle risorse aggiuntive in spesa corrente in idonea quota per attivare mutui e per fare investimenti". Lo scorso anno le risorse di cui il demanio idrico disponeva, in provincia di Sondrio, ammontavano a 8,2 milioni di euro. "Questa straordinaria intesa con la Provincia di Sondrio -ha detto Formigoni - consolida in modo forte e positivo il rapporto di Regione Lombardia con la Provincia di Sondrio e con il suo presidente Fiorello Provera e impegna la Giunta regionale a portare a termine il completamento di quanto previsto dall´Accordo di Programma Quadro Mondiali 2005 per l´incremento dell´attrattività turistica, a riprogrammare nelle prossime settimane le ultime risorse non utilizzate della legge Valtellina per la viabilità di accesso, in particolare per la Statale 38 e la variante di Santa Lucia, a sostenere le iniziative per la valorizzazione dell´agricoltura di montagna, a promuovere la banda larga e a valorizzare la proposta del Polo dell´innovazione della Valtellina". Formigoni ha aggiunto che sarà sottoscritto un accordo specifico anche con il Ministero dell´Ambiente per gestire con la necessaria attenzione per il territorio sulla produzione di energia elettrica a seguito dell´ultima finanziaria nazionale. In occasione dell´apertura dei lavori della "tre giorni " di Morbegno, Valtellina 2007 ha registrato la presenza di tre assessori regionali: Raffaele Cattaneo (Infrastrutture e Mobilità), Davide Boni (Territorio) e Massimo Ponzoni (Protezione Civile). Cattaneo ha ricordato che le criticità e la fragilità di questo territorio coincidono con le grandi potenzialità delle sue risorse naturali, ambientali e turistiche. "Queste risorse però, - continua l´assessore Cattaneo - necessitano di una adeguata rete infrastrutturale, ora troppo limitata. Ma, grazie al pressing della Regione e al lavoro del tavolo per l´Accordo di Programma i cantieri per l´avvio dei lavori del primo stralcio del lotto 1 della variante di Morbegno potranno essere avviati entro l´estate del 2008". Cattaneo ha inoltre ricordato come la Regione abbia ottenuto, per la Valtellina dal Governo centrale circa il 10% dei fondi per le infrastrutture della Finanziaria 2006, 13 milioni di euro per 15 anni, oltre ai consistenti interventi che l´Anas sta inserendo nel programma del prossimo quinquennio. L´assessore al Territorio e Urbanistica, Davide Boni, ha presentato in anteprima europea l´innovativo tavolo elettronico interattivo (Touch Table), uno strumento che consente di visualizzare e analizzare dati geografici, utile per prendere decisioni "informate" per il governo del territorio. Il tavolo elettronico interattivo, che utilizza le informazioni digitali dell´Infrastruttura per l´Informazione Territoriale lombarda, sviluppata in collaborazione con Lombardia Informatica, consente a più attori di confrontarsi con la rappresentazione digitale del mondo reale, di realizzare simulazioni e analizzare collegialmente gli scenari derivanti dagli interventi previsti sul territorio. L´assessore alla Protezione Civile, Massimo Ponzoni, ha annunciato che domani, martedì 12 giugno, saranno firmati due importanti accordi: il primo con gli assessori provinciali alla Protezione Civile e l´Upl (Unione Province Lombarde) per il coordinamento delle azioni in caso di emergenza; l´altro con l´Autorità di bacino del fiume Po per la pulizia dei fiumi finalizzata a limitare i danni provocati dalle esondazioni dei corsi d´acqua. .  
   
   
GESTIRE MEGLIO LA RETE IRRIGUA SUL TERRITORIO: LA GIUNTA VARA UN PIANO TRIENNALE  
 
Torino, - Un programma triennale di interventi, finalizzato a migliorare le infrastrutture irrigue sul territorio e soprattutto a ottimizzarne la gestione, è stato approvato 11 giugno 2007 dalla Giunta Regionale con uno stanziamento complessivo previsto di 27 milioni di euro, di cui 7 milioni stanziati per il 2007, 10 milioni per il 2008 e altrettanti per il 2009. Il provvedimento, che verrà ora sottoposto alla Iii Commissione e al Consiglio Regionale, si inserisce nel piano d’azione che la Giunta sta definendo per affrontare il fabbisogno idrico e le anomalie climatiche che caratterizzano la stagione; con approccio fortemente innovativo, il programma intende non solo finanziare nuove opere, ma monitorare e gestire, secondo criteri di economicità ed efficienza, le modalità di utilizzo delle risorse e seguire nel tempo gli interventi di manutenzione della rete irrigua sul territorio. “Il significato di questo piano triennale – afferma l’assessore all’Agricoltura Mino Taricco - è quello di uscire dalle vecchie logiche di interventi a pioggia per finanziare le grandi opere, e di passare a una diversa gestione delle infrastrutture esistenti, ottimizzandole dove possibile; avviare nuovi interventi di cui sia possibile valutare l’efficienza gestionale e fare progetti per l’uso sostenibile delle acque. E’ un approccio oggi necessario e doveroso, rispetto a una risorsa preziosa non solo per l’agricoltura, e a problematiche complesse che vanno affrontate con una corretta gestione dell’equilibrio ambientale. Vorremmo riuscire, in molti casi, a cementificare meno e a gestire meglio. Ci auguriamo che l’iter del provvedimento ora sia rapido, per arrivare ad aprire i bandi e a varare i progetti già per la prossima stagione di asciutta, l’unico periodo dell’anno in cui è possibile intervenire sulle opere irrigue. ” Il programma triennale si articola in tre misure: 1. Misure di finanziamento relative ai canali demaniali (i più importanti canali piemontesi, di cui è proprietaria la Regione), per i quali si prevedono interventi di manutenzione straordinaria per mettere in efficienza le infrastrutture e migliorare il trasporto delle acque, evitando perdite dannose. La misura sarà finanziata con 8 milioni di euro per il triennio 2007-2009. La seconda e la terza misura vanno a beneficio dei Consorzi gestori dei comprensori irrigui, un settore per il quale la Regione Piemonte ha avviato un imponente piano di riordino, portato a termine nel 2006, razionalizzando gli 800 enti preesistenti nei 36 soggetti oggi riconosciuti, cui questo piano fornisce le risorse finanziarie per operare. In particolare, si prevedono: 2. Misure di finanziamento per lavori urgenti di manutenzione straordinaria, per 9 milioni di euro per il triennio 2007-2009, tra i quali la novità più rilevante consiste nella possibilità di acquistare macchine e attrezzature, che facilitino la pulizia dei canali migliorando l’efficienza della rete irrigua. 3. Misure di finanziamento per la realizzazione di infrastrutture di importanza strategica, ovvero progetti mirati, che, in coerenza con il Piano di Tutela delle Acque varato dal Consiglio Regionale a marzo, portino a un uso ottimizzato e sostenibile della risorsa acqua e al miglioramento dell’equilibrio idrico ambientale. Le risorse previste, pari a 10 milioni di euro, saranno erogate a partire dal 2008 per permettere una corretta valutazione dei progetti presentati. .  
   
   
AUTOGRILL SALE AL 62,4% DEL CAPITALE DI ALPHA AIRPORTS  
 
Autogrill S. P. A. (Agl Im) ha rilevato da Servair S. A. (Gruppo Air France Af Fp) le rimanenti n. 16. 005. 994 azioni di Alpha Airports Group Plc (Aap Ln) in suo possesso e ulteriori n. 18. 668. 531 azioni al prezzo unitario di 110 pence cash per cui attualmente detiene un totale di n. 109. 824. 908 azioni, pari al 62,4% del capitale della società inglese. Pertanto, quando Autogrill lancerà l’offerta, non sarà soggetta ad alcuna condizione. In base a quanto previsto dall’art. 12. 1 del City Code of Takeovers and Mergers, l’offerta potrà tuttavia decadere e non avere seguito in caso di rinvio alla Commissione della Concorrenza britannica entro l’ultimo giorno dell’offerta incluso, nel caso in cui la Commissione Antitrust europea avvii un procedimento in base all’art. 6. 1(c) del Regolamento comunitario 139/2004/Ec o rinvii alla competente autorità del Regno Unito, in base all’art. 9. 1 dello stesso Regolamento. Autogrill non intende al momento esercitare diritti di voto o altre forme di controllo connesse alla quota detenuta. Il prospetto dell’offerta, contenente termini e condizioni, sarà pubblicato a breve e comunque entro lunedì 2 luglio. .  
   
   
A UDINE CONVEGNO SU ENERGIA E TERRITORI RURALI  
 
Nel quadro delle iniziative di Innoref, progetto di cooperazione transnazionale per lo sviluppo sostenibile finanziato dall´Ue nell´ambito di Interreg Iiic, viene organizzato il 12 giugno, alla Fiera di Udine, a partire dalle 9. 00, un convegno su "L´autonomia energetica dei territori rurali e i finanziamenti del programma Energia Intelligente Europa". La conferenza vuole essere un momento di approfondimento e di confronto sui temi che ruotano intorno alle energie rinnovabili, a livello sia locale che transnazionale, oltre che l´occasione per presentare ufficialmente i nuovi bandi del Programma Energia Intelligente Europa e orientare la progettualità dei potenziali proponenti. Il tema delle energie rinnovabili è di interesse prioritario in questo momento, e sempre di più si va diffondendo la consapevolezza che i tradizionali combustibili fossili non sono più sostenibili, dato che sono oramai in via di esaurimento e sono responsabili dell´innalzamento della temperatura globale, oltre che di inquinamento diffuso. La sfida del prossimo futuro, quindi, è di sostituirli e di produrre energia da fonti rinnovabili, oltre che di promuovere il contenimento dei consumi. Non va sottovalutato il fatto che la valorizzazione e lo sfruttamento delle risorse locali nonché la loro messa a valore per la produzione di energia potrebbero portare notevoli benefici economici alle comunità locali e ridisegnare una nuova mappa dello sviluppo regionale, riservando centralità a territori considerati un tempo marginali. Interverranno, tra gli altri, gli assessori regionali Enzo Marsilio e Franco Iacop, i direttori regionali Marina Bortotto (lead partner Innoref), Pietro Giust ed Emilio Gottardo, il direttore dell´ European Renewable Energy Council di Bruxelles, Oliver Shaker, il funzionario Ce Dario Dubolino, Paolo Coda dell´Enea Roma, il direttore della sede Unesco di Venezia, Engelbert Ruoss, e numerosi altri ricercatori ed esperti della materia. .  
   
   
CONVEGNO DI RAPOLANO TERME: ´LE ATTIVITÀ AGRICOLE SONO IL PRIMO PRESIDIO DEL PAESAGGIO´ ´LA LORO PERMANENZA PERMETTE LA CURA DEL TERRITORIO E FAVORISCE LA TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ´  
 
 ´Le attività agricole e forestali sono il primo presidio del nostro paesaggio e la condizione irrinunciabile perché possa conservare la sua identità´. Lo ha detto l’8 giugno l´assessore regionale all´agricoltura intervenendo al convegno ´Paesaggio e sviluppo rurale´ al castello della Modanella di Rapolano Terme (Siena). L´assessore ha evidenziato come, in una regione in cui il 95 per cento del territorio è costituito da territori agricolo-forestali, la presenza degli agricoltori e una corretta gestione delle foreste siano presupposto necessario per una crescita equilibrata di tutto il territorio e, a maggior ragione, per la tutela e la valorizzazione del paesaggio. ´Il paesaggio toscano – ha detto l´assessore - è in larga misura il frutto dell´attività di chi vive, lavora, produce nelle aree rurali. Per tutelare questo bene occorre dunque sostenere il mantenimento delle attività nelle nostre campagne: la permanenza di attività agricole infatti permette la cura del territorio, garantisce la tutela idrogeologica, favorisce la tutela della biodiversità. La bellezza del nostro paesaggio è dunque fortemente legata alla presenza e al mantenimento di un comparto agricolo vitale, creativo, capace di presidiare il territorio´. Ma in che modo è possibile tutelare e valorizzare questo patrimonio che tutto il mondo apprezza? ´Le misure a sostegno del paesaggio – ha spiegato - sono innanzitutto quelle che permettono alla nostra agricoltura di mantenersi competitiva attraverso scelte orientate alla qualità, alla genuinità, a un corretto rapporto col territorio. Il paesaggio è quindi, di fatto, oggetto di gran parte delle politiche regionali destinate a questo comparto. In maniera più diretta, poi, per esempio nell´ambito del nuovo piano di sviluppo rurale, sono previsti interventi volti a recuperare o conservare l´identità dei nostri paesaggi finanziando azioni come il ripristino di muretti a secco, la rinaturalizzazione di spazi, la realizzazione di corriodi ecologici, la ricostituzione di siepi´. ´Questa rilevanza dello sviluppo rurale in relazione ad un armonico sviluppo del territorio – ha concluso l´assessore - è inoltre un elemento che si va consolidando in tutti gli strumenti di programmazione regionale: non a caso il nostro comparto ha dato un contributo fondamentale per la definizione del Piano di indirizzo territoriale´. .  
   
   
ILLUSTRATE A FIRENZE LE OPPORTUNITÀ DEL PROGRAMMA QUADRO EUROPEO DI RICERCA L’EUROPA CI METTE 50 MILIARDI E L’AGRICOLTURA TOSCANA È PRONTA CONFRONTO FRA L’ASSESSORE REGIONALE SUSANNA CENNI E IL DIRETTORE GENERALE DELL’UE SILVA RODRIGUEZ  
 
 Obesità, sovrappeso, diabete, problemi cardiovascolari si combattono anche con una migliore ricerca in agricoltura, nella filiera alimentare, nelle biotecnologie, agevolando la ricerca sui sistemi di produzione sostenibile, garantendo integrità e controllo della catena alimentare (“dalla fattoria alla forchetta”). Il messaggio viene da Firenze. Al Palacongressi si è svolto un convegno sulle buone occasioni previste nel settimo Programma Quadro di ricerca: in tutta Europa sono disponibili, per i prossimi sette anni e per tutti i settori, 50 miliardi e mezzo di euro; più della metà, a prezzi attuali, rispetto ai fondi del Piano precedente. Su iniziativa di Regione Toscana, Arsia, Accademia dei Georgofili si è fatto il punto di queste opportunità per la ricerca, con specifico riferimento a quella in agricoltura, con l’intervento di un ospite d’eccezione: il Direttore Generale della Dg “Ricerca” della Comissione Ue, lo spagnolo José Manuel Silva Rodriguez, che per la prima volta in Italia ha illustrato le opportunità del programma sulla ricerca. Dopo i saluti - Franco Scaramuzzi, Georgofili; Ezio Andreta, Agenzia Promozione Ricerca Europea; Sergio Givone, Università di Firenze - sotto la guida di Maria Grazia Mammuccini amministratore Arsia, ha aperto i lavori Susanna Cenni, assessore regionale ad Agricoltura e Foreste sottolineando come le scelte fino ad ora compiute dalla Regione sono “perfettamente in sintonia con il documento di Bruxelles”. Evidenziato “il ruolo importante delle Regioni nello spazi europeo per la ricerca” e notato come sia “necessaria una accurata regia fra i vari soggetti coinvolti”, l’assessore è entrata anche nell’ambito degli Ogm (“E’evidente quanto alta sia la necessità di una ricerca pubblica visto che troppa ricerca, in questo settore, è affidata a soggetti privati”). La Regione Toscana – ha proseguito Susanna Cenni – “non si fa trovare impreparata da queste possibilità sugli eurofondi per la ricerca in agricoltura” e il dato è stato confermato dal direttore Rodriguez secondo cui, rispetto ai bandi precedenti, sta aumentando la partecipazione di soggetti italiani con un dinamismo della Toscana (“L’italia ha presentato le maggiori richieste nell’ambito dei giovani ricercatori”). Rodriguez, che in passato è stato Direttore Generale anche all’agricoltura, ha insistito sull’importanza della ricerca nei prodotti agroalimentari ad alto valore nutrizionale, di elevata qualità e coltivati con il massimo rispetto per l’ambiente. Nei cittadini – ha aggiunto – c’è un’attenzione sempre più elevata per la sicurezza dei prodotti agroalimentari (“secondo il motto francese che lega il forcone dell’agricoltura alla forchetta delle tavole”) e la ricerca deve sempre più indirizzarsi verso questi aspetti. Ma il settimo Programma Quadro dell’Unione Europea sulla ricerca riguarda anche altri 9 settori: salute, comunicazioni, nanoscienze, energia, ambiente (inclusi i mutamenti climatici), trasporti, scienze umanistiche, spazio, sicurezza. “Ricerca, istituzioni, imprese – ha concluso Cenni – devono unirsi per far fronte alle sfide sociali, economiche e ambientali di gestione sostenibile della risorse biologiche per sviluppare nuovi prodotti e servizi più sani. Come Toscana siamo pronti ad accettare la sfida, ma occorre un nuovo dinamismo da parte di tutte le componenti”. .  
   
   
“LA LEGGE REGIONALE SULLA CARNE DI BUFALO, PASSO IMPORTANTE VERSO LA PROMOZIONE E LA TUTELA DEL PRODOTTO”  
 
Raffaele Garofalo, presidente dell’Associazione Nazionale Allevatori Specie Bufalina, nell’apprendere dell’approvazione da parte del Consiglio Regionale per la Campania della legge per la valorizzazione e tutela della Carne di Bufalo Campana dice: ”La valorizzazione della carne di bufalo è strategica per crescere anche nella filiera del latte, solo così infatti si va verso una migliore resa degli allevamenti. ” Garofalo dice: ”Si tratta di una buona notizia in un momento pesante, il nostro plauso va alla regione Campania, ed all’assessore alle attività produttive Andrea Cozzolino, che si sta mostrando molto sensibile verso il settore e che con questo segnale importante ha anticipato il riconoscimento europeo dell’ Indicazione geografica protetta per la Carne di bufalo Campana, pronta al lancio, non sarebbe male prevedere esplicitamente la filiera carne anche nel Piano di Sviluppo Rurale 2007 - 2013. ” Secondo Garofalo tocca ora agli allevatori: ”Lancio un appello, affinché al più presto vengano formati i consorzi di valorizzazione della carne, al fine di non perdere l’occasione per finanziare le campagne di valorizzazione, previste dalla legge, in attesa della formazione del Consorzio di tutela. ” La carne di bufalo è ottima e Garofalo suggerisce: ”Una carne povera di colesterolo, ricca di ferro come nessun altra, che riduce il tasso di trombogenicità, la carne dell’atleta e di chi vuole tenersi in forma: non valorizzarla appieno sarebbe stato sprecare un’occasione per l’economia della intera regione Campania, una vera boccata d’ossigeno per la bilancia commerciale agroalimentare, da sempre deficitaria nel settore carne. ” Garofalo ricorda come “Esistono già azioni di valorizzazione della carne di bufalo in tutta Italia e non poteva mancare la Campania, che con il basso Lazio si candida per l’Igp”. In questa occasione la classe politica della regione Campania “Ha dimostrato di esser più avanti del settore imprenditoriale – sottolinea Garofalo, che ricorda come sulla carne di bufalo - si è raggiunto un accordo bypartisan, con il consigliere di maggioranza Gennaro Oliviero relatore della legge, che era nata dall’iniziativa di una pattuglia di consiglieri di opposizione, Angelo Polverino, Mario Ascierto della Ratta e Salvatore Ronghi, a tutti va un sentito grazie per il lavoro svolto. ” .  
   
   
CARBURANTI AD USO AGRICOLO: ECCO IL MANUALE OPERATIVO LA GIUNTA HA APPROVATO LA DELIBERA DELL’ASSESSORE MELLARINI  
 
Con delibera dell’assessore all’agricoltura, commercio e turismo, Tiziano Mellarini, la Giunta provinciale di Trento ha approvato l’ 8 giugno il manuale operativo per la “Gestione dei carburanti ad uso agricolo”. Si tratta di un adempimento finalizzato a disciplinare dal punto di vista strettamente operativo lo svolgimento delle attività da parte dei Caa, i Centri autorizzati di assistenza agricola. La Giunta, con lo stesso provvedimento, ha inoltre incaricato il Servizio vigilanza e promozione delle attività agricole di trasmettere il manuale ai Caa e di vigilare sull’osservanza delle procedure adottate. Il manuale definisce le responsabilità e le modalità operative per l’assegnazione dei carburanti impiegati nei lavori agricoli, orticoli, in allevamento, nella selvicoltura e pescicoltura e nella florovivaistica. Possono beneficiare di agevolazioni fiscali le aziende iscritte nella sezione speciale del registro delle imprese, le cooperative di settore, le aziende agricole pubbliche, i consorzi di bonifica e di irrigazione, le imprese agromeccaniche iscritte nella sezione speciale del registro delle imprese. I richiedenti, oltre che dimostrare di svolgere attività agricola, dovranno aver costituito il proprio fascicolo aziendale nel Siap (Sistema informativo agricolo provinciale) presso un Caa abilitato. Si richiede inoltre di disporre, a titolo di proprietà o di possesso, e condurre terreni agricoli o effettuare lavorazioni silvocolturali. Possono beneficiare dell’intervento pubblico anche le imprese agromeccaniche. .  
   
   
CONCLUSO IL CORSO PER CUOCHI ALLA SCUOLA PER LE PROFESSIONI SOCIALI "HANNAH ARENDT"  
 
Bolzano - Si è concluso nei giorni scorsi presso la Scuola provinciale per le professioni sociali in lingua tedesca “Hannah Arendt“ di Bolzano un corso di aggiornamento professionale per cuochi di strutture sociali. L’aggiornamento professionale svolge un ruolo fondamentale anche per i cuochi di strutture sociali e d tale scopo è stato organizzato un apposito corso presso la Scuola provinciale per le professioni sociali in lingua tedesca “Hannah Arendt” di Bolzano. Alla consegna dei certificati che ha avuto luogo nei giorni scorsi hanno preso parte l’assessore provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Richard Theiner, il direttore della Ripartizione provinciale formazione professionale tedesca e ladina, Peter Duregger, ed il direttore della Scuola, Luigi Loddi. Il ruolo che il cuoco riveste nelle strutture sociali è molto importante poiché gran parte della soddisfazione degli utenti di queste strutture dipende anche dal livello di qualità delle prestazioni fornite dalla cucina. In questo senso il ruolo del cuoco è divenuto in questi anni sempre più simile a quello di un quadro direttivo, anche al fine di conciliare gli obiettivi dell’azienda in cui opera con le effettive risorse disponibili. Tra le caratteristiche che distinguono il ruolo del cuoco all’interno di queste strutture sociali vi sono ad esempio la creatività, la tolleranza, la capacità di immedesimarsi nelle esigenze degli utenti, la capacità di panificare le risorse disponibili, di prendere delle decisioni e di lavorare in un team. .  
   
   
REGGIO CALABRIA: LA VALORIZZAZIONE DELLA FILIERA AGROALIMENTARE  
 
 La Camera di Commercio di Reggio Calabria, in collaborazione con In. Form. A azienda speciale, organizzano due incontri per l´approfondimento di tematiche ed iniziative finalizzate a innovare e valorizzare la filiera agroalimentare. Nel dettaglio, gli incontri saranno articolati secondo il seguente calendario: Giovedì 14 Giugno 2007, ore 14. 30 - Salone della Camera di Commercio di Reggio Calabria Seminario “La sicurezza alimentare in ambito cogente e in ambito volontario” L´incontro avrà l´obiettivo di approfondire le problematiche più frequenti correlate all´implementazione di schemi di sicurezza cogente e volontaria nel settore agroalimentare. Verrà inoltre illustrato il Manuale operativo per lo sviluppo di un sistema di sicurezza igienico-sanitaria nel settore della trasformazione, realizzato dalla Camera di Commercio di Reggio Calabria con il supporto tecnico di Dintec e di Agroqualità. Venerdì 15 Giugno 2007, ore 15. 00 - Salone della Camera di Commercio di Reggio Calabria Workshop “Il riconoscimento Dop degli oli di oliva extravergine della provincia di Reggio Calabria” L´incontro è finalizzato ad illustrare e condividere con gli operatori e le imprese i disciplinari e la documentazione necessaria alla presentazione delle domande di riconoscimento Dop. In particolare considerata l´importanza primaria che il comparto olivicolo rappresenta nell´economia locale, verrà presentata l´iniziativa finalizzata a valorizzare la produzione olivicola provinciale, attraverso i riconoscimenti Dop degli oli di oliva extravergine della provincia di Reggio Calabria. La partecipazione agli incontri è gratuita, ma dovrà essere prenotata inviando, via fax o e-mail, l´allegata scheda di iscrizione. Per ulteriori informazioni: Azienda speciale In. Form. A. Della Camera di Commercio di Reggio Calabria, Tel. 0965. 27769-0965. 384218,fax0965. 332373, E-mail: innovazione@informa. Calabria. It; Servizio Studi e Promozione della Camera di Commercio di Reggio Calabria Tel. 0965. 384255,0965. 384229,fax0965. 332373, E-mail: loredana. Ierace@rc. Camcom. It. Rif. Cdc Reggio Calabria, Francesca Attanasio, tel. 0965 21291 – email: francesca. Attanasio@rc. Camcom. It .  
   
   
FIRMATO UN PROTOCOLLO DI INTESA CON LE ISTITUZIONI AGRICOLE E COMMERCIALI BRASILIANE PRO.B.E.R. “SBARCA” IN BRASILE PER CREARE FILIERE BIOLOGICHE LOCALI  
 
Previsti progetti di formazione per sviluppare il settore biologico ed avviare l’export dei prodotti biologici italiani anche attraverso iniziative promozionali Pro. B. E. R. (Associazione dei Produttori Biologici e Biodinamici dell’Emilia Romagna) “esporta” in Brasile la propria esperienza nel settore del biologico. Nel corso di una visita nel sud del Brasile, nello stato di Santa Catarina, caratterizzata da una serie di incontri ed eventi pubblici che ha visto protagonista l’Associazione e le principali istituzioni brasiliane, è stato siglato un importante protocollo di intesa strategica, organizzativa e commerciale tra Pro. B. E. R. E gli Assessorati all’Agricoltura, al Commercio Estero e la Camera di Commercio Italo-brasiliana. L’accordo prevede la realizzazione di filiere locali biologiche, o in alcuni casi la messa in rete di quelle esistenti, tramite progetti di formazione realizzati da Pro. B. E. R. , quale soggetto capofila, con un consorzio brasiliano già in essere costituito da tutti i rappresentanti dei ministeri nazionali, assessorati regionali, Camera di Commercio ed Epagri (ente di ricerca e sviluppo), oltre che da realtà produttive e della distribuzione. L’obiettivo è comporre e gestire in un unico tavolo le filiere da sviluppare, in relazione alla definizione delle etichette, ai controlli, alle certificazioni, nonché alla gestione dei prodotti biologici nella distribuzione ed alla determinazione dei loro prezzi di vendita. Lo stato di Santa Catarina rappresenta un bacino di utenza particolarmente ricettivo alle produzioni biologiche, dove sono insediate molte aziende agroindustriali ben dimensionate e dove si registra una domanda crescente di prodotti biologici, di qualità e genuini di origine europea e soprattutto italiana. “La popolazione presente nell’area catarinese, – spiega Natale Marcomini, vicepresidente Pro. B. E. R. E firmatario del protocollo – che confina con gli stati di Paranà e Rio Grande del Sud, ha un buon tenore di vita, con un reddito pro-capite elevato e nella quale una forte presenza di immigrati tedeschi ed italiani (che sono più del 50% della popolazione) contribuisce ad accrescere i consumi dei tipici prodotti alimentari italiani, come il Parmigiano-reggiano ed il Lambrusco. Un bacino di utenza molto sensibile ai prodotti biologici ed il momento favorevole che queste produzioni stanno registrando in termini di attenzione e conseguente ampliamento dell’offerta locale e d’importazione nei canali distributivi, aprono prospettive interessanti di sviluppo commerciale per le produzioni bio italiane e per i soci di Pro. B. E. R. ”. “Da qui l’individuazione di alcune realtà di importazione – conclude Marcomini – verso le quali far convogliare i nostri tipici prodotti biologici, come la pasta ed il riso, la passata di pomodoro, il vino (Lambrusco in specifico) e l’aceto balsamico, che saranno presenti nel primo container misto a breve in partenza per il sud del Brasile, anche per sperimentare l’attuazione di una rete logistica efficiente e razionale, soprattutto dal punto di vista economico”. “Con la firma del protocollo di intesa con il Brasile – rileva Paolo Carnemolla, presidente di Pro. B. E. R. – si apre un nuovo fronte di sviluppo del biologico italiano oltre i confini europei che ci consente di misurare la nostra capacità di inserirci in nuovi mercati proponendo la qualità e la tipicità delle produzioni biologiche controllate e certificate. L’obiettivo fondamentale di questo progetto è quello di tradurre la nostra esperienza nel settore per formare in loco soggetti istituzionali in grado di interagire efficacemente e strategicamente con i produttori italiani e con Pro. B. E. R. , al fine di creare un valido canale di interscambio non solo commerciale, ma anche culturale, per valorizzare le peculiarità delle produzioni biologiche italiane”. Per rafforzare il recente rapporto instaurato tra Pro. B. E. R. E le istituzioni brasiliane, è in programma una serie di eventi promozionali. Ad inizio settembre una delegazione brasiliana parteciperà a Bologna alla manifestazione fieristica Sana 2007 per visitare gli stand di alcune aziende socie di Pro. B. E. R. , mentre ad ottobre – subito dopo la fiera Biofach Brasil che si terrà a San Paolo del Brasile dal 16 al 18 ottobre – la stessa Pro. B. E. R. Organizzerà a Florianopolis (capitale dello stato di Santa Catarina) un evento di presentazione del progetto di sviluppo ed un workshop tra i propri associati e gli imprenditori-importatori di Santa Caterina. Entro un anno, infine, Pro. B. E. R. Presenterà anche un progetto di formazione e sviluppo nell’ambito di Al Invest 4, il Programma di sostegno finanziario alle iniziative promosse contemporaneamente da organizzazioni imprenditoriali dell’Unione Europea e dell’America Latina, volte ad incoraggiare la cooperazione economica fra le due regioni. .  
   
   
LA FANTASIA RISO GALLO E LA MIGLIORE TRADIZIONE LIGURE ARRICCHISCONO DI UN NUOVO SAPORE LA GRANDE FAMIGLIA RISO GALLO EXPRESSO. NASCE IL NUOVO RISOTTO EXPRESSO AL PESTO  
 
L’inconfondibile profumo di basilico ed il caratteristico aroma di una delle più famose salse regionali, in un risotto gustoso, cremoso, con chicchi grossi e sempre al dente. Pronto in soli 2 minuti, in padella o nel forno a microonde, aggiungendo a piacere, con un pizzico di fantasia, un tocco personale in più (es. Noci, pinoli, una dadolata di pomodorini…) Riso Gallo Risotto Expresso al Pesto arricchisce di gusto e originalità un pasto veloce in famiglia, in ufficio o in vacanza. Nella pratica confezione monoporzione da 250 grammi, Riso Gallo Risotto Expresso al Pesto risponde alle esigenze delle donne che lavorano e dei single che necessitano di piatti facili e veloci da preparare, ma sani, naturali e ricchi di sapore. Expresso al Pesto, prezzo indicativo al pubblico: 2,70 € confezione da 250 g. .  
   
   
MÜLLER CREMA DI YOGURT MAGRO 0.1% PROTAGONISTA DELLA NUOVA CAMPAGNA DI PHOENIX  
 
Dopo il lancio di Crème de Crème, il primo formaggio spalmabile di Müller, l’azienda di Verona torna a concentrarsi sullo Yogurt e lo fa presentando un’altra novità: uno yogurt light con solo lo 0. 1% di grassi, senza aspartame, senza coloranti e senza conservanti. Monitorando il continuo evolversi degli stili alimentari, infatti, Müller ha individuato l’emergere di una domanda crescente da parte del consumatore di prodotti capaci di combinare lightness, gusto e naturalità; una domanda che trova in Müller Crema di Yogurt Magro 0. 1 senza aspartame la sua risposta più credibile. Il risultato, verificato anche sul consumatore, è un prodotto dalle grandi caratteristiche di naturalità che permette di godere in pieno del sapore dello yogurt Müller alla frutta senza bisogno di aggiunte di origine chimica. Il lancio del nuovo Müller Crema di Yogurt magro 0. 1% sarà supportato da una campagna pubblicitaria, ideata da Phoenix Advertising. La campagna sarà focalizzata proprio sull’idea di proteggere il gusto e la naturalità di uno yogurt light a tutti gli effetti, trasformando il cucchiaino d’oro - uno degli stilemi ormai consolidati dell’identità comunicazionale della marca - in una sorta di scudo a protezione dell’integrità del prodotto. Alla campagna hanno lavorato l’art e vicedirettore creativo Osvaldo Plano e il copy Andrea Marras coordinati dal direttore creativo Ugo Mauthe che così commenta la campagna di lancio: “Ci siamo concentrati su un’idea semplice ed estremamente diretta per sollecitare nel consumatore la consapevolezza che non basta esser light per andar bene, bisogna preservare anche la naturalità del prodotto e ritrovare così il gusto vero della frutta. ” Un importante lavoro strategico, che ha visto la perfetta integrazione di azienda, agenzia e istituto di ricerche, e una grande attesa per i risultati di questa nuova proposta della marca. La campagna si articolerà su Tv e stampa. Per lo spot è stata scelta “the Family” con la regia di Alessandra Pescetta, mentre per l’annuncio stampa fotografia e post produzione sono di Emanuele Marietti. .  
   
   
MR. CHIPS. PATATINE FRITTE…SENZA OLIO! CON GUARDINI  
 
Idea risparmio: poco tempo e zero olio! Per non rinunciare più ad un piatto di patatine fritte: con Mr. Chips di Guardini le patatine surgelate passano direttamente dal freezer al forno e, senza aggiunta di olio, cuociono in 30 minuti. Per la gioia di mamme e bambini e di tutti coloro che amano la cucina saporita ma non pesante: senza aggiungere olio o altre materie grasse - e soprattutto senza cattivi odori - con Mr. Chips potrete gustare patatine dorate e croccanti al punto giusto. Mr. Chips rappresenta un nuovo modo di cucinare. La teglia è realizzata in acciaio Hi-top con rivestimento antiaderente Teflon Classic Dupont doppio strato, adatto a resistere a elevate temperature, necessarie per rendere le patatine dorate e croccanti al punto giusto, come appena fritte. Lo speciale fondo termico forato garantisce una migliore cottura, grazie al passaggio di calore attraverso i fori, che ne consentono una perfetta diffusione. Comodi manici facilitano l’estrazione dal forno e consentono di versare le patatine direttamente nel piatto, senza sporcare. .  
   
   
L’ASSOCIAZIONE ENOTECHE PUBBLICHE E STRADE DEL VINO HA DECISO UN PIANO DI INFORMAZIONE SULLE D.O. ELETTO PRESIDENTE ELIO ARCHIMEDE  
 
Nei bastioni della Fortezza Medicea di Siena e all’interno del ricco programma della “Settimana dei Vini” l’assemblea nazionale per il rinnovo delle cariche sociali per l’Associazione Italiana delle Enoteche Pubbliche e delle Strade del Vino. Si sono infatti riunite in assemblea il 29 maggio presso l’Enoteca Italiana le Enoteche pubbliche e le Strade del Vino aderenti all’Associazione Italiana che raggruppa 23 strutture di promozione territoriale a carattere permanente in 10 regioni italiane. Presenti il 50% degli associati, hanno partecipato alla discussione anche numerose altre Strade del Vino già in collaborazione con l’Associazione. Oltre ad approvare i bilanci, l’assemblea ha rinnovato le cariche sociali. Con voto unanime è stato eletto presidente Elio Archimede, giornalista e direttore della Strada del Vino Astesana, che fin dalla fondazione (nel 1991) ha assistito in funzione operativa l’Associazione. Vice-presidente è Loredana Tiburzi, vice-presidente dell’Enoteca Regionale Abruzzo di Ortona. Il consiglio direttivo è stato designato con criterio di rappresentatività generale dei territori interessati; per ora comprende l’on. Flavio Tattarini (Toscana), Luciano Moretto (Veneto), Ido Perozzi (Marche), Alberto Tognoni (Liguria), Gian Alfonso Roda (Emilia-romagna); sarà completato in occasione del prossimo incontro. Soprattutto importante è il piano di lavoro a medio termine, che sarà raccordato col Ministero delle Politiche Agricole e con il Comitato agricolo Stato-regioni. Rapidamente sarà integrato con i dati degli altri Soci il nuovo portale Internet dell’Enoteca Italiana di Siena, che fornisce una completa e ufficiale documentazione sulle denominazioni d’origine e sulle aziende produttrici associate alle Enoteche pubbliche e alle Strade del Vino. Ne risulterà la più completa e rappresentativa forma aggregante di Cantine selezionate in base a criteri di qualità definiti per legge e individuati attraverso disciplinari selettivi approvati da una istituzione (Stato e Regioni). Una serie di incontri seminariali (in ottobre a Torgiano e in novembre in Piemonte) consentiranno all’Associazione e agli altri organismi nazionali di raggiungere una intesa sui ruoli di rappresentanza e di promozione territoriale, su cui le istituzioni e soprattutto le imprese vinicole desiderano si faccia chiarezza anche normativa. Il Direttivo dell’Associazione italiana delle Enoteche e delle Strade del Vino (sede operativa ad Agliano Terme, Asti, regione San Rocco 80, tel. 0141 954286, email: assoenoteche@assoenoteche. It, sito internet: www. Assoenoteche. It) porterà alla prossima assemblea l’approvazione di un piano triennale di iniziative per la missione istituzionale individuata nella massima informazione sulle denominazioni d’origine e sulle imprese vinicole impegnate nel rispetto dei disciplinari di legge non soltanto sulle produzioni ma anche sull’accoglienza dell’ospite-consumatore. .  
   
   
I GRANDI VINI DELLE MARCHE A MILANO IL TOP DELLA PRODUZIONE ENOLOGICA MARCHIGIANA SI PROPONE AL PUBBLICO LOMBARDO  
 
Si è svolta lo scorso 21 maggio, a Milano, nei prestigiosi saloni del Westin Palace Hotel, l’importante ed esclusiva degustazione dei vini marchigiani organizzata da Assivip in collaborazione con l’Enoteca della Regione Marche sezione di Jesi e patrocinata dall’Associazione Italiana Sommeliers della Lombardia. Un’imperdibile occasione, per gli amanti del vino, per accostarsi ad una viticoltura composita e articolata, fatta di grandi e piccoli produttori, talvolta poco conosciuti, ma non per questo meno interessanti, espressione di un territorio che sta riscuotendo sempre maggiori successi anche al di fuori dai confini regionali e nazionali. Ben 44 i produttori proposti e 132 le etichette in degustazione, in abbinamento a prodotti tipici e prelibatezze marchigiane. Dal Verdicchio dei Castelli di Jesi e di Matelica, al Rosso Piceno, dalle due Docg del Conero, alla Vernaccia di Serrapetrona, dal Bianchello al Colli Pesaresi, alla Lacrima di Morro d’Alba, sino ai vini del Maceratese e dell´Ascolano. La giornata è iniziata alle ore 14 con il dibattito “Sul presente e sul futuro dei vini delle Marche, opportunità e sviluppo” al quale sono intervenuti lo scrittore Andrea Zanfi, autore del volume “Le Marche…l’orto del Vino”, e Giancarlo Rossi, coordinatore di Assivip. Dopo il dibattito e la degustazione riservata alla stampa, l’attenzione si è spostata verso il banco d’assaggio aperto al pubblico che ha partecipato molto numeroso (oltre 1200 persone), banco d’assaggio a cui sono intervenuti numerosi operatori del settore, oltre che opinion leaders, sommeliers e soci A. I. S. Lombardia. Alla presenza dei produttori, coadiuvati dall’impeccabile supporto dei sommeliers A. I. S. Lombardia, appassionati ed addetti ai lavori hanno così potuto degustare ed approfondire la conoscenza dei vini proposti dalle aziende appartenenti alla Società Cooperativa Agricola Assivip. Ampia anche la proposta dei prodotti tipici marchigiani abbinati, come i dolci secchi dell’Azienda Quacquarini o le marmellate, i mieli e i legumi dell’Azienda Agricola Pieri, entrambe presenti anche con i propri vini; i noti formaggi e salumi dell’Azienda Agricola Eredi di Sebastiano Chessa, i tartufi di Acqualagna, la biscotteria della Dolciaria Quacquarini e l’olio prodotto dall’Azienda Agricola I Tre Filari. Un doveroso ringraziamento va a tutti i produttori presenti per l’entusiasmo con cui hanno aderito a questa iniziativa organizzata con l’intento di far conoscere le produzioni e le peculiarità enogastronomiche dell’affascinante territorio marchigiano. .