Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PRODOTTI E NOVITA´ ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 18 Settembre 2007
L´EUROBOLLINATURA: MODIFICHE AL REGOLAMENTO LNTERNO AL CONSIGLIO DEI MINISTRI ITALIANO  
 
Roma, 18 settembre 2007 - D´ora in poi non verrà approvato più nessun provvedimento dal Consiglio dei ministri se prima il ministro proponente non ha fatto una verifica di compatibilità con il diritto comunitario. L´eurobollinatura è stata introdotta con un Decreto del Presidente del Consiglio che modifica il regolamento interno al Consiglio dei ministri. Il Dpcm è stato approvato il 7 settembre scorso e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 13 settembre 2007. Analogamente a quanto avviene per il vincolo della copertura finanziaria, la certificazione, a carico del ministro proponente, garantisce che il provvedimento approvato sia compatibile con l´ordinamento comunitario e quindi non rischia di incorrere in una infrazione sanzionabile poi dalla Corte europea. Obiettivo perseguito dal governo è infatti quello di ridurre il contenzioso con Bruxelles. Qualora tale compatibilità non risulti all’atto della verifica istruttoria, ovvero, ove l’incompatibilità si evidenziasse successivamente all’approvazione, sarà il presidente del Consiglio a disporne il riesame nella riunione immediatamente successiva del Consiglio. .  
   
   
FONDO PER IL SALVATAGGIO DELLE IMPRESE  
 
Roma, 18 settembre 2007 - Sono aperti i termini per la presentazione delle domande di accesso al Fondo Salvataggio e Ristrutturazione delle Imprese in crisi, ai sensi della delibera Cipe n. 22 del 24 aprile 2007. E´ stato infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell´11 settembre 2007 l´avviso concernente il decreto del ministro dello Sviluppo economico recante "Indirizzi per l’applicazione delle procedure concernenti l’iter istruttorio delle domande per l’accesso agli interventi del fondo per il finanziamento degli interventi consentiti dagli orientamenti U. E. Sugli aiuti di stato per il salvataggio delle imprese in difficoltà". Gli interventi del Fondo possono riguardare sia aiuti per il salvataggio sia aiuti per la ristrutturazione delle imprese in gravi difficoltà. Gli aiuti per il salvataggio consistono in un sostegno finanziario temporaneo e reversibile, della durata massima di sei mesi, finalizzato a mantenere in attività una impresa in difficoltà per il tempo necessario a elaborare un piano di ristrutturazione o di liquidazione. Gli aiuti per la ristrutturazione sono basati su un piano industriale e finanziario finalizzato a ripristinare la redditività a lungo termine dell’impresa. Sia gli aiuti al salvataggio sia gli aiuti alla ristrutturazione devono avere carattere straordinario e possono essere concessi una sola volta. La concessione dell’aiuto è subordinata alla preventiva notifica e approvazione della Commissione europea. Il Fondo per il salvataggio delle imprese in crisi è stato rifinanziato dalla legge finanziaria 2007 (art. 1, comma 903) che ha autorizzato una spesa di 15 milioni di euro per l’anno 2007 e di 35 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009. .  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA ANALIZZA I PROGRESSI NELLA NANOTECNOLOGIA  
 
Bruxelles, 18 settembre 2007 - La Commissione europea è diventata il maggiore investitore pubblico del mondo nella nanotecnologia e ha migliorato le norme, la metrologia e le condizioni dei brevetti per la ricerca in tale campo. Tuttavia, gli investimenti privati si confermano modesti rispetto a quelli dei concorrenti europei e le duplicazioni stanno diventando un rischio concreto ora che un numero maggiore di Stati membri avvia iniziative nazionali. Tali considerazioni sono contenute in una comunicazione della Commissione che illustra i progressi realizzati nell´attuazione del piano d´azione comunitario sulle nanoscienze e nanotecnologie (N&n). Il piano d´azione copre il periodo 2005-2009 e il documento in questione è la prima relazione che analizza i risultati conseguiti dal suo avvio. «La nanotecnologia è un´area in cui l´Europa è leader mondiale consolidato. Si tratta di un´occasione che dobbiamo cogliere al volo», ha dichiarato il commissario europeo per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik. La relazione di attuazione rileva che sono stati compiuti progressi in tutte le aree, dai finanziamenti, infrastrutture e formazione alla dimensione sociale, sicurezza, cooperazione internazionale ed elaborazione di una strategia europea coerente. Tra i punti salienti figura l´aumento dei finanziamenti europei a favore della nanotecnologia e delle nanoscienze. Avendo stanziato 1,4 Mrd Eur a favore di 550 progetti di ricerca a titolo del Sesto programma quadro (2002-2006), la Commissione europea è diventa il maggiore investitore pubblico del mondo nella nanotecnologia, in quanto eroga un terzo dei finanziamenti pubblici in questo settore. Le risorse sono destinate ad aumentare ulteriormente con il Settimo programma quadro (7°Pq). Nel quadro del 6°Pq la Commissione ha sostenuto le infrastrutture di N&n con 40 Mio Eur e proseguirà lungo questa strada anche nell´ambito del 7°Pq. Ovviamente la responsabilità delle infrastrutture di ricerca spetta principalmente agli Stati membri dell´Ue, tuttavia una tabella di marcia elaborata dal forum strategico europeo per le infrastrutture di ricerca (Esfri) ha indicato come prioritaria un´infrastruttura paneuropea per le nanostrutture e la nanoelettronica. La Commissione sta inoltre valutando la fattibilità di un´infrastruttura per la nanobiotecnologia. L´istruzione e la formazione nelle N&n sono progredite con l´avvio di master in vari aspetti delle discipline e con l´assegnazione di premi Marie Curie a ricercatori che operano nel campo delle N&n. La Commissione è stata inoltre molto attiva nelle aree correlate del consenso sociale e della sicurezza. Rimangono lacune nella conoscenza relativa agli effetti che le nanoparticelle potrebbero avere sull´ambiente e la salute umana. L´incertezza in tali aree sta alimentando la sfiducia pubblica, benché la relazione della Commissione affermi che tali indagini «dimostrano anche, rispetto a quanto avviene altrove nel mondo, che il pubblico europeo ha più fiducia nelle capacità delle autorità pubbliche europee di garantire una buona governance delle nanotecnologie». La Commissione ha finanziato o pubblicato moltissime informazioni rivolte a vari destinatari, al fine di informare l´opinione pubblica sulle N&n, finanziando al contempo la ricerca volta a colmare le attuali lacune della conoscenza per quanto concerne le implicazioni per la salute e la sicurezza. Al momento è in corso una revisione della legislazione vigente al fine di stabilire se i quadri legislativi offrano una protezione sufficiente; è anche stata lanciata una consultazione in merito a un codice di condotta sulle N&n. Tale codice comprenderebbe un insieme di principi base in materia di precauzione, integrazione e integrità. La consultazione è un tentativo di raccogliere opinioni sui principi illustrati nel codice, sulla volontà di sottoscriverlo e su eventuali idee per i passi successivi. Le risposte ricevute finora sembrano favorevoli a tale codice e hanno offerto nuove idee su come migliorarlo, secondo la Commissione. La Commissione ha anche pubblicato un invito a presentare proposte per l´istituzione di un osservatorio volto a fornire ai responsabili delle decisioni valutazioni dinamiche degli sviluppi scientifici e del mercato. Una proposta pervenuta è stata raccomandata dal gruppo di valutazione composto da esperti esterni, il che significa che l´osservatorio potrebbe essere già pienamente funzionante l´anno prossimo, secondo Renzo Tomellini, capo dell´unità Nanoscienze e nanotecnologie - scienza e tecnologia convergenti della Commissione». Per i prossimi anni la Commissione raccomanda di riservare un´attenzione particolare allo sviluppo di infrastrutture interdisciplinari, alla creazione di condizioni adeguate per l´impiego sicuro ed efficace delle nanotecnologie e a una comprensione condivisa della responsabilità dei ricercatori in un quadro etico. La prossima relazione di attuazione sul piano d´azione delle N&n verrà presentata entro la fine del 2009. Per ulteriori informazioni consultare: http://cordis. Europa. Eu/nanotechnology .  
   
   
AIUTI DI STATO: DUE PROGETTI FRANCESI OTTENGONO L´APPROVAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA  
 
Bruxelles, 19 settembre 2007 - La Commissione europea ha autorizzato aiuti di Stato per un valore di 119 Mio Eur che il governo francese intende destinare a due progetti di ricerca e sviluppo (R&s). All´inizio di quest´anno l´Agenzia francese per l´innovazione industriale aveva informato la Commissione in merito alla sua intenzione di concedere 80 Mio Eur al programma Nanosmart e 39 Mio Eur al programma Homes. Ai sensi delle norme della Commissione sugli aiuti di Stato concernenti la ricerca e l´innovazione, gli Stati membri hanno l´obbligo di comunicare alla Commissione eventuali misure di aiuto di valore superiore a 10 Mio Eur destinate a progetti incentrati sulla ricerca industriale. Le nuove norme sugli aiuti di Stato per la ricerca, annunciate nel novembre 2006, sono intese a promuovere gli investimenti in R&s e ad aiutare l´Europa a raggiungere l´obiettivo di spendere il 3% del Pil (prodotto interno lordo) in attività di R&s entro il 2010. Secondo tali norme, i paesi possono concedere aiuti all´attività di R&s, purché servano a correggere una precisa disfunzione del mercato, costituiscano uno stimolo e non alterino eccessivamente la concorrenza. «I due programmi riguardano le aree strategiche della nanotecnologia e dell´efficienza energetica,» ha affermato il Commissario europeo per la concorrenza Neelie Kroes. «La Commissione ha riscontrato che gli effetti positivi degli aiuti per i consumatori e per la ricerca europea sono superiori a eventuali distorsioni della concorrenza. » Il progetto Nanosmart mira a migliorare le prestazioni e i consumi di elettricità di componenti microelettroniche mediante la realizzazione di nuovi supporti avanzati con proprietà e funzionalità migliori. Il costo totale del programma è di 200 Mio Eur, ripartiti in cinque anni. Il progetto Homes si prefigge l´obiettivo di produrre un risparmio energetico nelle abitazioni del 20% circa mediante il controllo attivo dell´energia. Il progetto integra nella stessa architettura tutte le funzioni che contribuiscono all´efficienza energetica di un edificio (riscaldamento, impianti di condizionamento, illuminazione, ecc. ). Homes ha un costo totale di 87 Mio Eur nell´arco di sei anni. Per ulteriori informazioni sugli aiuti di Stato, consultare: http://ec. Europa. Eu/comm/competition/state_aid/reform/reform. Cfm .  
   
   
ACQUISIZIONE DI 198 SPORTELLI INTESA SANPAOLO DA PARTE DEL RAGGRUPPAMENTO FORMATO DA BANCA CARIGE, CREDITO VALTELLINESE, VENETO BANCA E BANCA POPOLARE DI BARI  
 
Genova/Sondrio/Montebelluna/Bari, 18 settembre 2007 – Banca Carige, Credito Valtellinese, Veneto Banca e Banca Popolare di Bari (congiuntamente, le “Banche”) confermano di avere in corso negoziazioni in esclusiva per l’acquisizione di 198 sportelli oggetto di cessione da parte di Intesa Sanpaolo (il “Network”) come stabilito dall’Antitrust con provvedimento n. 16249 emanato in data 20 dicembre 2006 a seguito della fusione tra Banca Intesa e Sanpaolo Imi. La sottoscrizione degli accordi di cessione è prevista entro il corrente mese di settembre. Il Network include 198 sportelli in Italia (quota di mercato dello 0,6%), distribuiti su 11 regioni e 16 province. La suddivisione degli sportelli avverrà secondo la seguente ripartizione: 78 sportelli a Banca Carige nelle province di Torino (14), Aosta (1), Como (19), Pavia (6), Venezia (18), Padova (15), Rovigo (1) e Sassari (4); 35 sportelli a Credito Valtellinese, nelle province di Torino (19), Alessandria (4) e Pavia (12); 42 sportelli a Veneto Banca nelle province di Imperia (5), Venezia (18), Padova (7), Udine (9) e Rovigo (3); 43 sportelli a Banca Popolare di Bari nelle province di Pesaro (2), Terni (11), Napoli (15), Caserta (10) e Brindisi (5). Il corrispettivo per la cessione dei 198 sportelli, a titolo di avviamento, ammonta a Euro 1,9 miliardi, così ripartiti: Banca Carige: Euro 996 milioni; Credito Valtellinese: Euro 395 milioni; Veneto Banca: Euro 328 milioni; Banca Popolare di Bari: Euro 181 milioni. Tale importo, che include il beneficio finanziario riveniente dalla deducibilità fiscale dell’avviamento, è soggetto ad un possibile meccanismo di aggiustamento prezzo in funzione all’ammontare delle masse di raccolta diretta ed indiretta effettive alla data di cessione. Le Banche porranno in essere, ove necessario, le misure opportune per il rispetto dei requisiti patrimoniali di vigilanza. Al 31 dicembre 2006 i crediti verso clientela del Network ammontavano a Euro 3,5 miliardi, la raccolta totale a Euro 11,6 miliardi, di cui raccolta diretta per Euro 3,4 miliardi. Nel 2006 erano ascrivibili al Network proventi operativi netti per circa 290 milioni e un risultato ante imposte di circa Euro 170 milioni. Nell’operazione le Banche sono assistite da Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S. P. A. E Rothschild S. P. A. In qualità di advisor finanziari e da Carnelutti – Studio Legale Associato in qualità di advisor legale. .  
   
   
GRUPPO CARIGE: +20,7% L’UTILE NETTO CONSOLIDATO (A 100,5 MILIONI) E +18,2% L’UTILE NETTO DELLA CAPOGRUPPO (A 114 MILIONI)  
 
 Genova, 18 settembre 2007 – Il Consiglio di Amministrazione della Banca Carige Spa, presieduto dal Dott. Giovanni Berneschi, ha approvato il 10 settembre la relazione dei primi sei mesi 2007, illustrata dal Direttore Generale Alfredo Sanguinetto. I risultati consolidati del Gruppo Carige nel primo semestre 2007 Al 30 giugno 2007 il margine di interesse cresce del 18,9% su giugno 2006, a 315,6 milioni beneficiando dell’espansione dei volumi intermediati e, in minor misura, della crescita dei tassi d’interesse. I ricavi netti da servizi aumentano del 26,9%, a 164,1 milioni grazie alla crescita delle componenti delle commissioni nette, dei dividendi e proventi simili e della gestione finanziaria. Il margine di intermediazione risulta quindi pari a 479,7 milioni (+21,6%). Al netto delle rettifiche di valore per il deterioramento di crediti e di altre poste finanziarie, pari a 39,9 milioni (+70,5% nei dodici mesi, a miglioramento dell’indice di copertura dei crediti deteriorati) e tenuto conto del risultato della gestione assicurativa, il risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa si attesta a 437,4 milioni (+15,8%). I costi operativi presentano una crescita del 6,2% (a 258,6 milioni) collegata all’apertura dei nuovi sportelli e al proseguimento dei progetti strategici di sviluppo. Il cost income ratio è diminuito su base annua da 60,5% a 54%. L’utile della operatività corrente al lordo delle imposte si attesta così a 181,6 milioni (+32,2%) e l’utile netto a 100,5 milioni, evidenziando una crescita del 20,7% rispetto ai primi sei mesi del 2006 (83,3 milioni). Il risparmio complessivamente raccolto dalla clientela (Afi) si attesta a 36. 987,1 milioni, in aumento del 3,3% nei primi sei mesi del 2007 e del 7,1% su giugno 2006. L’incremento deriva dalla crescita della raccolta diretta (16. 684,2 milioni; +2,3% nei sei mesi e +5,6% nei dodici mesi) e della raccolta indiretta (20. 302,9 milioni; +4,2% nei sei mesi; +8,4% nei dodici mesi), nell’ambito della quale il risparmio amministrato mostra una dinamica più vivace (+8% nei sei mesi; + 10,8% nei dodici mesi) rispetto a quello gestito, invariato nei sei mesi e in espansione del 6,2% su base annua. I crediti verso clientela (al lordo delle presunte perdite) raggiungono i 16. 653 milioni, in crescita del 3,7% nel semestre e del 12,3% nei dodici mesi. Negli stessi periodi si confermano particolarmente positive le dinamiche dei mutui, con crescite rispettivamente del 5,9% e del 16,1%, a 8. 889,3 milioni, e dei prestiti personali che, pur rappresentando ancora una quota contenuta degli impieghi (2,4% del totale, per un importo di 404,3 milioni), evidenziano una forte espansione (+ 11,8% da dicembre 2006 e +31,7% da giugno 2006). A fine giugno la rete di vendita del Gruppo conta 514 filiali bancarie, 14 in più rispetto a giugno 2006, e 383 agenzie assicurative. Il personale è pari a 5. 028 unità, in diminuzione rispetto alle 5. 086 di giugno 2006 e praticamente invariato rispetto a dicembre 2006. I risultati dei primo semestre 2007 della Banca Carige Al 30 giugno 2007 il margine di interesse cresce del 17% a 230,3 milioni (per l’effetto congiunto dell’espansione delle quantità intermediate specie con riferimento alla clientela ordinaria e della crescita dei tassi d’interesse), i ricavi netti da servizi aumentano del 29,3%, a 172,1 milioni grazie alla crescita delle componenti delle commissioni nette, dei dividendi e proventi simili e della gestione finanziaria; il margine di intermediazione risulta quindi in crescita del 22% a 402,4 milioni; al netto delle rettifiche di valore nette per il deterioramento di crediti e di altre poste finanziarie, il risultato netto della gestione finanziaria sale a 365,4 milioni (+ 18,7%). I costi operativi sono pari a 196,5 milioni, in incremento rispetto a giugno 2006 (+ 13,3%). Il cost income ratio è diminuito da 51,5% di giugno 2006 a 49,2% di giugno 2007. L’utile della operatività corrente al lordo delle imposte si attesta così a 169,6 milioni (+26,3%). Al netto delle imposte l’utile di periodo manifesta una crescita del 18,2% (a 114 milioni) sull’utile dei primi sei mesi del 2006 (96,5 milioni). Quanto alle principali grandezze patrimoniali, le Afi sono pari a 30. 990,5 milioni, in crescita del del 3,8% da inizio anno e del 7,5% nei dodici mesi. All´interno delle Afi, la raccolta diretta (14. 175,5 milioni) presenta un incremento del 3,4% nei sei mesi e del 6,6% nei dodici mesi; la raccolta indiretta (16. 814,9 milioni) rappresenta il 54,3% del totale e registra uno sviluppo del 4,1% e dell’ 8,3%, grazie al risparmio gestito (8. 809,5 milioni; +1,4% nei sei mesi; +7,9% nei dodici mesi) e al risparmio amministrato (8. 005,4 milioni; +7,2% nei sei mesi; +8,8% nei dodici mesi). I crediti verso clientela (13. 759,7 milioni al lordo delle presunte perdite) confermano la propria espansione, del 4,1% nel semestre e del 12,2% nei dodici mesi. A fine giugno la rete di vendita della Banca conta 405 filiali (+11 unità rispetto al dato di giugno 2006). Il personale è pari a 3. 698 unità, in diminuzione rispetto alle 3. 713 di giugno 2006 e alle 3. 670 di dicembre 2006. Relativamente all’ispezione sulla Capogruppo, in data 25 giugno 2007 la Banca d’Italia ha fatto pervenire alla Banca rilievi ai sensi dell’art. 145 e dell’art. 53, 1° comma, lett. D) e 3° comma, lett. D) del D. Lgs. 385/1993 (il Testo Unico Bancario) e del Titolo Iv, capitolo 11 e 12, delle Istruzioni di Vigilanza, rilievi ai quali la Banca, i Consiglieri di Amministrazione e i Sindaci hanno risposto in data 25 luglio 2007 inviando le proprie controdeduzioni. In particolare, con riferimento alla governance la Banca d’Italia ha formulato rilievi con riguardo alla struttura delle deleghe; la Banca, pur avendo sempre operato in linea con le norme di legge, regolamentari e statutarie, ha approvato alcune modifiche alla governance societaria rafforzando il ruolo del Consiglio di Amministrazione, anche in linea con le raccomandazioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate. Inoltre, la Banca d’Italia ha formulato rilievi in materia di affidamento e controllo del rischio di credito. In relazione a tali punti, la Banca, che era già dotata di un apposito regolamento di gestione del credito, ha recentemente approvato il progetto di un nuovo modello di monitoraggio del credito. In merito alle posizioni oggetto di rilevo sotto il profilo del rischio creditizio, la Banca ha in larga parte recepito le indicazioni dell’Organo di Vigilanza nel bilancio 2006 e nella relazione semestrale al 30 giugno 2007, effettuando le necessarie riclassificazioni e svalutazioni. In relazione alle posizioni per le quali la Banca ha rilevato un andamento in linea con le proprie attese, ha mantenuto le originarie appostazioni e valutazioni. In relazione ai rilievi effettuati dalla Banca d’Italia circa il coordinamento e controllo delle Compagnie assicurative controllate, la Carige, fermi restando i miglioramenti registrati, in particolare dal 2002 ad oggi, e il relativo incremento del valore economico (attestato anche dalle perizie rilasciate di recente da tre esperti indipendenti, che confermano la congruità dei valori iscritti nella relazione semestrale al 30 giugno 2007), ha ulteriormente migliorato il proprio modello organizzativo attraverso la costituzione, da un lato, di un nuovo ufficio nell’ambito della Capogruppo che si occupa specificatamente di pianificazione e controllo delle compagnie assicurative e dall’altro lato, di un’apposita commissione tecnica interna istituita per monitorare trimestralmente gli andamenti tecnici delle riserve sinistri del ramo R. C. Auto e Natanti. Nel corso del primo semestre sono proseguite e si sono concluse le visite ispettive dell’ Isvap sulle Compagnie assicurative, per le quali si è in attesa di conoscere gli specifici contenuti e gli esiti formali. Nel marzo 2007, l’Isvap ha formulato a Carige Assicurazioni osservazioni circa la presunta carenza delle riserve sinistri del ramo R. C. Auto e Natanti. La Compagnia, pur non condividendo le conclusioni dell’Istituto ma comunque tenendo conto delle osservazioni dello stesso, ha provveduto ad effettuare, nel Bilancio 2006, un’integrazione straordinaria della riserva sinistri del ramo R. C. Auto e Natanti di 48 milioni (84,6 milioni gli accantonamenti complessivi). Tale intervento straordinario ha determinato, per la Compagnia, la chiusura dell’esercizio 2006 con un risultato negativo di 27,5 milioni, sulla base dei principi contabili internazionali Ias/ifrs. L’attuario incaricato, in data 22 marzo 2007, e l’attuario revisore, in data 10 aprile 2007, hanno attestato la corretta determinazione al 31 dicembre 2006 della suddetta stima della riserva sinistri del ramo R. C. Auto e Natanti della Carige Assicurazioni. Tale determinazione è stata confermata dalle valutazioni effettuate dai consulenti incaricati dalla Compagnia e dagli Organi di Amministrazione (Consiglio di Amministrazione) e di controllo (Collegio Sindacale) della stessa. Inoltre sia la Società di Revisione della Carige Assicurazioni sia la Società di Revisione della Capogruppo Banca Carige hanno, con riferimento rispettivamente al bilancio di esercizio di Carige Assicurazioni e al bilancio di esercizio e consolidato di Banca Carige al 31 dicembre 2006 emesso relazioni di revisione senza rilievi, né emergono rilievi dalla relazione del Collegio Sindacale della Banca. In linea con la valutazione delle riserve tecniche effettuata dall’attuario incaricato e dall’attuario revisore, la Compagnia, proseguendo nella politica di rafforzamento delle riserve sinistri del ramo R. C. Auto e Natanti, ha effettuato nel primo semestre 2007 un’ulteriore rivalutazione di circa 18 milioni (35 milioni l’importo complessivo previsto per fine anno) e ha inoltre istituito, con il coinvolgimento degli stessi professionisti e la Società di Revisione, la citata commissione tecnica interna per ottimizzare il monitoraggio periodico degli andamenti tecnici delle riserve sinistri del ramo R. C. Auto e Natanti. Un ulteriore obiettivo di tale presidio è di verificare precocemente gli effetti dei fenomeni gestionali e gli scostamenti rispetto a quanto pianificato, anche con l’ausilio di appositi modelli statistico-attuariali. Con lettera del marzo 2007, l’Istituto di Vigilanza ha ritenuto di portare in deduzione ai fini del calcolo del margine di solvibilità della Compagnia, alla data del 31 dicembre 2006, minusvalenze latenti generate dall’andamento dei mercati su titoli immobilizzati – per i quali la Compagnia ritiene non durevole la perdita di valore – e ad un presunto minor valore di una partecipazione immobiliare, per la quale è stata richiesta una nuova valutazione peritale da parte degli organi competenti, che ha sostanzialmente confermato la congruità del valore di detta partecipazione; nonostante le deduzioni citate il margine di solvibilità della Compagnia rimane superiore al minimo richiesto. Inoltre la Compagnia, in relazione ad un’altra operazione immobiliare, intende richiedere una revisione della perizia effettuata dagli organi competenti, atteso il minore valore stimato dai predetti organi. Infine, con riferimento alle altre osservazioni dell’Istituto di Vigilanza in tema di governance e risk management, la Compagnia ha fornito le relative controdeduzioni e ha posto in essere o ha in corso di realizzazione gli opportuni adeguamenti. Con lettera del marzo 2007, l’Istituto di Vigilanza ha ritenuto di portare in deduzione ai fini del calcolo del margine di solvibilità della Compagnia del ramo vita Carige Vita Nuova, alla data del 31 dicembre 2006, minusvalenze latenti generate dall’andamento dei mercati su titoli immobilizzati. La Compagnia ritiene che tali minusvalenze non siano durevoli, quanto meno nel medio e lungo periodo, considerato, tra l’altro, che le stesse si presentavano in riduzione del 64% rispetto al loro valore al 31 dicembre 2002. Nonostante la decurtazione di tali minusvalenze dal calcolo del margine di solvibilità, lo stesso presenta comunque un’eccedenza positiva, anche grazie all’aumento di capitale effettuato nel 2006. Si segnala inoltre che il portafoglio titoli della Compagnia, al 31 dicembre 2006, presentava plusvalenze latenti non utilizzabili ai fini del calcolo del margine di solvibilità. Infine la Compagnia, in relazione ad una operazione immobiliare, ha richiesto una revisione della perizia effettuata dagli organi competenti, atteso il minore valore stimato dai predetti organi. .  
   
   
AZIMUT HOLDING. RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2007 RICAVI CONSOLIDATI: 190,1 MILIONI DI EURO (+30%) UTILE NETTO CONSOLIDATO: 66,1 MILIONI DI EURO (+109,7%) PATRIMONIO GESTITO: 14,7 MILIARDI (+21,6%)  
 
Milano, 18 settembre 2007 Il Consiglio di Amministrazione di Azimut Holding Spa (Azm. Im) ha approvato il 12 settembre la Relazione Semestrale al 30 Giugno 2007 che mostra i seguenti dati salienti: Ricavi consolidati per 190,1 milioni (+30% sullo stesso periodo 2006); Utile operativo consolidato a 83,7 milioni (+75,2% rispetto ai 47,8 milioni del primo semestre 2006); Utile netto consolidato a 66,1 milioni (+109,7% sullo stesso periodo 2006) Il patrimonio gestito al 30 Giugno 2007 ha raggiunto i 14,7 miliardi (+10,6% rispetto ai 13,3 mld di fine 2006) e +21% rispetto al 30 giugno 2006. La raccolta netta nel risparmio gestito, ininterrottamente positiva su base mensile dall’ottobre 2002, è stata nel primo semestre 2007 pari a circa 860 milioni di euro, concentrata per lo più sui fondi flessibili e hedge. Alla fine di Giugno il numero di promotori finanziari ammontava a 1. 170 unità, di cui 1. 030 in Azimut Consulenza Sim (1. 000 a fine 2006) e 140 in Az Investimenti Sim (118 a fine 2006). La Posizione Finanziaria Netta consolidata a fine Giugno risultava positiva per 27,4 milioni, incrementata rispetto ai 23,4 milioni del 31 dicembre 2006. Pietro Giuliani, presidente del Gruppo, a proposito dei dati della semestrale, rileva che nel triennio dalla quotazione (7 luglio 2004) la crescita è stata costante e ha consolidato il ruolo di Azimut come principale operatore italiano del risparmio gestito del tutto indipendente da gruppi bancari, assicurativi o industriali. “L’indipendenza di Azimut e la sua specializzazione hanno generato risultati molto positivi per i clienti (+19% la performance media ponderata del patrimonio nel triennio) e per gli azionisti (significativa la crescita del titolo dai 4 € dell’Ipo)”. Prosegue Giuliani : “Le nuove iniziative - quali il lancio delle gestioni hedge e quantitative – le nuove alleanze, tra cui l’accordo con In Alternative nei fondi di fondi hedge e con Tamburi Investment Partners nei servizi di private banking e family office, confermano il dinamismo e la capacità di Azimut nel valorizzare le migliori expertise gestionali sul mercato. Ll successo della compagnia di assicurazione costituita da Azimut in Irlanda e della società di gestione in Lussemburgo, sono le basi per gli ambiziosi progetti di sviluppo internazionale e rappresentano, insieme al rafforzamento delle reti distributive in Italia, le principali linee strategiche di crescita del Gruppo” .  
   
   
CAMFIN SPA APPROVA LA RELAZIONE AL 30 GIUGNO 2007: UTILE NETTO CONSOLIDATO: 9,1 MLN DI EURO (16,1 MLN DI EURO NEL PRIMO SEMESTRE 2006)  
 
 Milano, 18 settembre 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Camfin S. P. A. , riunitosi il 12 settembre, ha approvato la relazione semestrale al 30 giugno 2007. Andamento della gestione del Gruppo nel primo semestre 2007 - I risultati economico-finanziari del Gruppo Camfin al 30 giugno 2007 e dei relativi periodi di confronto sono stati redatti secondo i principi contabili Ifrs e, in aggiunta agli schemi previsti dal Decreto Legislativo 127/91 e ai regolamenti Consob, il bilancio consolidato presentato nella sua forma sintetica, in cui le "Holding finanziarie sono consolidate con il metodo integrale e le società operative sono valutate con il metodo del patrimonio netto, cos come avviene gi per le collegate. I proventi netti da partecipazioni al 30 giugno 2007 ammontano a 26,7 milioni di euro, da raffrontare ai 30,8 milioni di euro del primo semestre 2006. La variazione sostanzialmente riconducibile alla partecipata Pirelli & C. S. P. A. , il cui contributo passa infatti a 26,9 milioni di euro dai 31,6 milioni di euro del primo semestre 2006. Il risultato netto consolidato positivo per 9,1 milioni di euro, rispetto ai 16,1 milioni di euro al 30 giugno 2006, anche per effetto dell´incremento degli oneri finanziari netti che passano da 10,6 milioni di euro a 14,6 milioni di euro. Con riferimento alla struttura patrimoniale, il dato relativo alle immobilizzazioni finanziarie al 30 giugno 2007 pari a 1. 164 milioni di euro, sostanzialmente invariato rispetto a fine 2006. Alla data del 30 giugno 2007, la partecipazione detenuta dal Gruppo Camfin in Pirelli & C. S. P. A. Risultava pari a n. 1. 334. 816. 673 azioni, circa il 25,51% del capitale ordinario. In aggiunta a tale partecipazione va considerata una struttura di opzioni Put & Call tale da consentire al Gruppo l´acquisto di un ulteriore 0,85% del capitale ordinario di Pirelli & C. Il patrimonio netto di pertinenza del Gruppo ammonta a 551,2 milioni di euro (584,7 milioni di euro a fine 2006). Il decremento sostanzialmente riconducibile alla distribuzione dei dividendi, al risultato della capogruppo e alla variazione delle riserve nella collegata Pirelli & C. S. P. A. La posizione finanziaria netta passiva per 618,2 milioni di euro, rispetto ai -590,8 milioni di euro al 31 marzo 2007 e ai -583,2 milioni di euro al 31 dicembre 2006. La variazione nel trimestre dovuta principalmente alla distribuzione di 11 milioni di euro di dividendi e all´acquisto di 10 milioni di azioni Pirelli & C. S. P. A, avvenuto nello scorso mese di aprile. Con riferimento alla società capogruppo Camfin S. P. A. , il risultato netto evidenzia una perdita di 10,0 milioni di euro (rispetto a un dato positivo per 13,4 milioni di euro nel primo semestre 2006), sostanzialmente riconducibile alla mancata distribuzione del dividendo da parte della collegata Pirelli & C. S. P. A. Per l´esercizio 2006. Il patrimonio netto ammonta a 617,6 milioni di euro (638,6 milioni di euro a fine 2006). La posizione finanziaria netta passiva per 528,9 milioni di euro rispetto ai -500,8 milioni di euro al 31 marzo 2007 (-495,4 milioni di euro al 31 dicembre 2006). Progetto di semplificazione societaria Con l´obiettivo di concentrare le risorse del Gruppo nelle attività ritenute strategiche (partecipazione in Pirelli & C. S. P. A. E Settori Gas e Ambiente) e di ottimizzare la struttura partecipativa delle controllate, stato avviato un progetto di semplificazione societaria. Tale progetto prevede che l´investimento in Pirelli & C. S. P. A. E le attività finanziarie facciano direttamente capo a Camfin S. P. A. , con la contestuale concentrazione dei business gas e ambiente sotto la controllata Cam Partecipazioni. Nell´ambito del predetto processo, il Consiglio di Amministrazione ha pertanto conferito mandato esplorativo al direttore generale per presentare nel breve periodo un´ipotesi di dismissione delle partecipazioni, ritenute non pi strategiche, nel settore Immobiliare e Petrolifero. Eventi successivi alla chiusura del semestre In data 25 luglio, Energie Investimenti, joint-venture tra Camfin e Gaz de France nel settore del gas naturale, ha perfezionato l´accordo, siglato lo scorso 20 giugno, relativo all´acquisizione del ramo di azienda di Gaz de France specializzato nella vendita di gas a grandi clienti in Italia. L´accordo consente a Energie Investimenti di ampliare la propria clientela ed essere pi dinamica dal punto di vista commerciale, aggiungendo i grandi clienti industriali all´attuale portafoglio composto da 850mila clienti residenziali e piccole imprese. Per effetto dell´operazione, Energie Investimenti raddoppier i volumi di vendita con forniture annue per oltre 3 miliardi di metri cubi, proponendosi come uno dei principali operatori italiani del settore. Grazie a questa operazione, dunque, Energie Investimenti accresce le dimensioni e il perimetro del proprio business. In data 2 agosto, Camfin ha esercitato un´opzione per l´acquisto da Centrobanca Sviluppo Impresa del 3,7% di Pirelli &. C. Ambiente S. P. A. Per un importo predefinito negli originari accordi parasociali pari a 2,9 milioni di curo, portando la propria partecipazione complessiva al 49% della societàà. Prospettive per l´esercizio in corso - Il bilancio consolidato dell´esercizio in corso potrà beneficiare dei risultati positivi della collegata Pirelli & C. , oltre che del contributo derivante dalle societàà operative. Per quanto riguarda la capogruppo, il 2007 risentir della mancata distribuzione del dividendo da parte di Pirelli & C. Per l´esercizio 2006, che potrà essere parzialmente compensata dalla dismissione delle attività non strategiche.  
   
   
PIRELLI & C.: PUBBLICAZIONE DOCUMENTO INFORMATIVO SUI PIANI DI STOCK OPTION  
 
Milano, 17 settembre 2007 – Pirelli & C. Ha diffuso un Documento Informativo relativo ai piani di stock option di Pirelli & C. Spa, denominati “Pirelli to People” e “Group Senior Executive”, avviati nel 2001, redatto ai sensi dell’articolo 84-bis del regolamento emittenti approvato da Consob con delibera 11971 del 14 maggio 1999. .  
   
   
GRUPPO BEGHELLI RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2007. L’UTILE NETTO DI PERIODO A 3,7 MILIONI DI EURO (+15,4% RISPETTO AI 3,2 MILIONI DI EURO AL 30 GIUGNO 2006)  
 
Monteveglio (Bo), 18 settembre 2007 - Utile netto di Gruppo di 3,7 milioni di euro (+15,4% rispetto a 3,2 milionI del 2006), margine operativo lordo a quota 11,7 milioni (+33,9% rispetto a 8,7 milioni), ricavi netti consolidati pari a 80,9 milioni di euro (+20,3% rispetto ai 67,3 milioni dello scorso periodo, +16,9% a parità di perimetro). Questi, in sintesi, i dati approvati dal Cda al 30 giugno 2007 del Gruppo Beghelli, Il perimetro di consolidamento è variato sia rispetto al 30 giugno 2006, sia rispetto al 31 dicembre 2006 per effetto dell’acquisizione del residuo 40% delle quote possedute dal socio di minoranza della società cinese Jangsu Shifute Lighting Equipment, ora Yanghzou Bgi Lighting Equipment Co. E del consolidamento integrale della società Beghelli Polska. L’incremento del fatturato ha beneficiato del buon andamento delle vendite nel settore della illuminazione (+23,2% di cui il 3,7% per effetto dell’ampliamento di perimetro), in particolare per effetto del buon andamento delle vendite delle lampade fluorescenti compatte ed incandescenti e del positivo trend di crescita registrato nei ricavi derivanti dal progetto di illuminazione a risparmio energetico “Un mondo di luce a costo zero”. Migliora la redditività: il margine operativo lordo consolidato (Ebitda) si attesta a 11,7 milioni di Euro (+33,9% rispetto a 8,7 milioni nel primo semestre 2006) con un’incidenza del 14,5% sul fatturato di periodo; a parità di perimetro il M. O. L. Si attesta a 12,6 milioni di Euro (+43,6% rispetto al 1^ semestre 2006); il risultato operativo (Ebit) consolidato risulta pari a 7,8 milioni di Euro (+55,6% rispetto a 5 milioni al 30 giugno 2006) ed un’incidenza del 9,6%. La redditività operativa lorda beneficia sia della rivalutazione ai valori di mercato (c. D. “fair value”) delle azioni di minoranza detenute dalla capogruppo nella società Byd Company Ltd. (3,9 milioni di Euro) sia dell’ottimizzazione del mix di prodotti che compongono il fatturato. La marginalità operativa lorda risente invece degli elevati costi pubblicitari di periodo (complessivamente circa 5,1 milioni di Euro), delle perdite per circa 0,9 milioni di Euro della società cinese prevalentemente attribuibili alla precedente gestione del socio di minoranza e delle perdite per 1,1 milioni della controllata tedesca Praezisa, la quale si appresta peraltro a proporre nuove iniziative commerciali, a fronte delle quali é attesa una ripresa del fatturato. Il semestre si chiude con un utile netto di gruppo di 3,7 milioni di Euro, con un incremento del 15,4% rispetto ai 3,2 milioni al 30 giugno 2006 e dei margini. La posizione finanziaria netta alla fine del periodo (-74,9 milioni di Euro) è variata rispetto al 30 dicembre 2006 (-48,5 milioni) in particolare per effetto del completamento dell’acquisizione delle quote della società cinese e per effetto di alcuni fatti gestionali specifici, tra i quali il pagamento dei premi ai clienti maturati nell’esercizio precedente ed il pagamento dei dividendi. La capogruppo Beghelli S. P. A. Ha realizzato, nei primi sei mesi del corrente esercizio, ricavi netti per 60,5 milioni di Euro (+20,9% rispetto al 30 giugno 2006). La società ha registrato un margine operativo lordo di 9,9 milioni, in aumento del 15,4% rispetto al 1^ semestre 2006 ed un utile netto di 3,9 milioni di Euro (5,4 milioni nel 2006), in riduzione essenzialmente per effetto dell’incremento delle imposte di competenza. Analizzando i ricavi per settore di attività, si segnala in particolare il sensibile incremento del settore illuminazione, che ha realizzato un fatturato di 74,6 milioni di euro registrando una crescita del 23,2% rispetto al 30 giugno 2006; a parità di perimetro il fatturato cresce del 19,5%. Alla buona performance del comparto hanno contribuito sia le vendite della nuova gamma di lampade di illuminazione fluorescenti compatte ed incandescenti sia quelle del progetto “Un Mondo di Luce a costo zero”. Il settore Altre attività ha registrato ricavi per 6,3 milioni di euro (6,8 milioni alla fine del primo semestre 2006). La leggera flessione è prevalentemente da attribuire alla stabilizzazione delle vendite dei prodotti “consumer” dopo il lancio di alcuni prodotti avvenuto nel corso dell’esercizio precedente. A livello geografico, il fatturato estero consolidato del primo semestre 2007 è stato pari a 26,3 milioni di euro (+0,5% rispetto al corrispondete periodo del 2006). A parità di perimetro di consolidamento il fatturato estero risulta in flessione dell’8,2%. Il Cda, infine, ha approvato la versione aggiornata del “Modello Organizzativo Gestionale e di Controllo ex D. Lgs. 231/2001 del Gruppo Beghelli”, anche in relazione ai recenti provvedimenti legislativa(Legge n° 123 del 3 Agosto 2007). .  
   
   
GIOVANNI CRESPI S.P.A. APPROVATA LA SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2007 ANCHE NEL PRIMO SEMESTRE 2007 SI EVIDENZIA UN MIGLIORAMENTO DEI PRINCIPALI INDICATORI  
 
30/06/2007 30/06/2006 Var %
Fatturato 118,8 114,2 + 4%
Ebitda 8,1 7,2 + 12,6%
Ebit Dati in milioni di euro 3,1 2,3 + 34,8%
Legnano, 18 settembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione della Giovanni Crespi S. P. A. Si è riunito il 13 settembre per esaminare i dati consolidati del primo semestre 2007. Il fatturato, a parità di perimetro di consolidamento, è cresciuto del 6,2% rispetto all’analogo periodo dell’ anno precedente; per quanto riguarda le aree geografiche in crescita Nord e Sud America + 15,7%, i paesi europei +7,4%, mentre in Italia l’incremento è stato del 5,5%. L’ebitda consolidato (utile prima di interessi, tasse ed ammortamenti) è migliorato del 12,6% ed è stato pari a 8,1 milioni di euro (6,8% del fatturato) contro 7,2 milioni di euro al 30. 06. 2006. L’ebit (utile prima di interessi e tasse) netto è cresciuto del 34,8% attestandosi a 3,1 milioni di euro contro 2,3 milioni di euro del 30 giugno 2006. Il Risultato ante imposte è ritornato positivo, dopo due anni, attestandosi a 0,7 milioni di euro contro un risultato negativo di 0,6 milioni di euro al 30. 06. 2006. Il Risultato netto è negativo di 1,4 milioni di euro (1,4 milioni di euro al 30. 06. 2006). L’indebitamento finanziario netto, si è attestato a 126,5 milioni di euro rispetto a 117,7 milioni di euro al 31. 12. 2006 Il patrimonio netto consolidato, inclusa la quota degli azionisti terzi, al termine del semestre in esame era pari a 81,7 milioni di euro. L’organico del gruppo al 30. 06. 2007 era costituito da 1. 420 addetti, da raffrontare con 1. 388 addetti al 31. 12. 06 Prevedibile Evoluzione Della Gestione I risultati conseguiti dal gruppo Crespi nel primo semestre mantengono positive le aspettative di un esercizio 2007 in incremento rispetto all’esercizio 2006. Il Gruppo Crespi produce in Italia, Polonia, Cina e Brasile materiali speciali, che commercializza in 80 paesi, destinandoli sia come semilavorati, per la stragrande maggioranza, sia come prodotti finiti, a differenti mercati (arredamento, costruzioni, automotive, calzatura, pelletteria, abbigliamento, medicale e sanitario, cleaning). .
 
   
   
GALAN E BONINO FIRMANO A VENEZIA ACCORDO PER INTERNAZIONALIZZAZIONE ECONOMIA VENETA. IL MINISTRO IN VISITA AI CANTIERI DEL MOSE.  
 
Venezia, 18 settembre 2007 - Nel 2006, il Veneto ha esportato nel mondo beni per 43,8 miliardi di euro, a fronte di importazioni per 36,1 miliardi, con un saldo positivo di 7,7 miliardi. L’export veneto rappresenta il 13,4% del totale nazionale e contribuisce largamente alla bilancia commerciale nazionale, che presenta un saldo negativo di circa 21,5 miliardi di euro. E’ questo il quadro nel quale s’innesta un nuovo Accordo di Programma tra Regione del Veneto e Stato, siglato oggi a Palazzo Balbi a Venezia dal Presidente Giancarlo Galan e dal Ministro del Commercio Internazionale Emma Bonino, che prevede l’impegno congiunto di promuovere l’internazionalizzazione delle imprese e di individuare nuove modalità di sostegno alla realtà produttiva regionale, raccordando strategie, programmi e fondi del Ministero e della Regione. “Quando 8 anni fa presentai la mia bozza di Statuto regionale – ha ricordato Galan – vi prevedevo anche la possibilità per la Regione di agire all’estero su questi fronti senza dover ottenere l’autorizzazione preventiva da parte dello Stato e l’allora Ministro Agazio Loiero gridò allo scandalo. Oggi fortunatamente le cose sono cambiate: la promozione dell’economia è divenuta materia concorrente tra Stato e Regioni con la riforma costituzionale, e così possiamo firmare accordi come questo, nel quale opportunamente si uniscono le forze, si collabora e si costituisce una strategia di affermazione delle nostre produzioni all’estero in forma coordinata, mettendo anche in comune le risorse che, come tutti sanno, non sono molte. Questo è il classico caso in cui lo Stato coordina positivamente e, così facendo, premia la ricchezza delle diversità. Senza coordinamento – ha aggiunto Galan – non si va da nessuna parte e spero che lo capiscano anche quei tanti Enti che ancora pensano di poter fare da soli, disperdendo energie e fondi”. Il Presidente del Veneto ha poi annunciato che a giorni verranno firmati i decreti di nomina dei dirigenti della nuova Società Consortile “Veneto Internazionalizzazione”, che quindi a brevissimo inizierà ad operare come vera Agenzia di promozione del “made in Veneto” all’estero. Sottolineando che “la ripresa italiana è trainata dall’export, e che in questo settore il Veneto sta andando molto bene con un più 7,8%”, il Ministro Bonino ha anche detto che “il mondo si trova in una fase di competizione globale e non è quindi il momento della concorrenza tra di noi. Se vince il sistema Italia vinciamo tutti – ha aggiunto Bonino – e in questo senso la Regione del Veneto, anche con la sottoscrizione dell’Accordo di oggi, sta lavorando molto proficuamente”. Il Ministro ha poi annunciato che in dicembre verrà organizzata una importante missione italiana in India, “nella quale lo Stato e le Regioni, quelle che vorranno ed il Veneto è tra queste, si presenteranno in quel gigantesco mercato emergente. Ci saranno momenti comuni – ha aggiunto – ma il nostro scopo è anche favorire il contatto delle nostre Regioni con i Governatori delle regioni indiane”. L’accordo siglato oggi prevede azioni centrate su progetti diretti a razionalizzare la rete informativa, ad assicurare seguiti operativi ed impegni istituzionali cogliendo le opportunità del partenariato, a raccordare le attività degli Enti Pubblici nazionali e dei soggetti economici regionali a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese, e a favorire la proiezione all’estero del sistema produttivo regionale con iniziative di marketing territoriale. Il tutto utilizzando strumenti specifici, come la convenzione operativa annuale con l’Istituto per il Commercio Estero (Ice), accordi operativi interregionali per progetti condivisi da più Regioni, intese specifiche Ministero-regione per progetti finanziati con risorse aggiuntive e ulteriori intese Regione-ministero per individuare obbiettivi, strumenti e risultati attesi dell’attività. Il tutto con il sistema del cofinanziamento paritario delle iniziative e la possibilità che altri Enti pubblici territoriali possano partecipare e contribuire agli eventi. Nel corso di un incontro con le categorie economiche venete, seguito alla sigla dell’Accordo, il responsabile delle sede regionale di Bruxelles Gianlorenzo Martini ha anche illustrato due nuove iniziative venete in campo internazionale come la Convenzione “Progetta!”, volta a migliorare e incentivare la corretta predisposizione e realizzazione di progetti da presentare all’Unione Europea per il finanziamento; e l’iniziativa “Il Veneto per l’Eccellenza”, che prevede la messa a disposizione di 4 borse di studio per studenti veneti volte promuovere la creazione di una classe di futuri “eurotecnocrati”, formati in una scuola d’eccellenza come il College d’Europe di Bruges, in Belgio. Prima di giungere a Palazzo Balbi provenendo di Vicenza, il Ministro Bonino ha anche voluto visitare i cantieri del Mose, che ha sorvolato in elicottero accompagnata dal presidente Galan . “Quello del Mose – ha detto la Bonino – è un dossier che seguo da tempo nella mia veste istituzionale, e per il quale nutro molto interesse”. Sollecitata dai giornalisti su questo tema, la Bonino ha anche detto che “la Commissione Europea non ha aperto una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia sul Mose, ma ha avanzato la richiesta di inserire misure complementari rispetto alla mitigazione dell’impatto sull’habitat, alla quale ci apprestiamo a rispondere positivamente”. .  
   
   
IL PRESIDENTE MARRAZZO INCONTRA IL GOVERNATORE DELLO STATO DI RIO DE JANEIRO CABRAL  
 
Roma, 18 settembre 2007 - Si è trattato di un incontro ufficiale di presentazione durante il quale sia il Presidente Marrazzo che il Governatore Cabral hanno sottolineato le somiglianze delle due realtà territoriali. Entrambe hanno il secondo Pil nei rispettivi paesi. Hanno numerosissime università e centri di ricerca che puntano sull’innovazione e sviluppo. Sia lo Stato di Rio de Janeiro che il Lazio sono leader del settore televisivo e sono le mete preferite dei rispettivi turisti. Nelle prossime settimane l’assessore allo sviluppo economico, ricerca, innovazione e Turismo Claudio Mancini e l’assessore alla piccola e media impresa, commercio e Artigianato Francesco De Angelis, assistiti per la Presidenza dall’ambasciatore Giancarlo Riccio, lavoreranno alla stesura di un protocollo insieme ai loro corrispettivi del Governo di Rio de Jainero su ogni tema per lo scambio di informazioni e lo sviluppo dei propri punti di eccellenza, nel quadro delle relazioni nazionali fra Italia e Brasile. .  
   
   
CONVEGNO SULLA TERZA ECONOMIA  
 
Trieste, 18 settembre 2007 - Fissare i 65 anni come punto di ingresso in quella che si definisce la "Terza età" non è corretto perché i 65 anni di oggi non corrispondono, come quantità di popolazione e qualità della vita, a quelli di qualche decennio fa. Occorre abbandonare il concetto delle fasce di età rigide, che non sono adeguate né per i giovani né per gli anziani, e trovare degli indici diversi e flessibili. E´ la "provocazione" lanciata ieri dal presidente della Regione, Riccardo Illy, alla conclusione del convegno su "Terza economia - Sempre più valore dalla terza età", organizzato nella sede della Camera di Commercio di Trieste dalla Fondazione Socialità e Ricerche e dall´Itis. Illy ha riconosciuto al convegno un approccio innovativo, per aver messo alla base degli interventi un concetto di terza età volto a valorizzare le opportunità personali e sociali, pur senza disconoscerne le problematicità. La diminuzione della natalità, l´allungamento della vita scolastica, il ritardato ingresso nel mondo del lavoro, oltre alla accresciuta attesa e alla migliore qualità della vita, sono - ha rilevato il presidente della Regione - elementi che portano conseguenze anche sull´età del pensionamento: "va anch´essa indicizzata" e non fissata su un preciso anno di età. Illy ha parlato di flessibilità anche in questo campo, consentendo alla persona la possibilità di fare le proprie scelte e di continuare a dare il proprio apporto alla società, organizzando forme di impiego, ad esempio, per il trasferimento di conoscenze nelle aziende, per consentire alle imprese o al settore agricolo di far fronte a temporanei aumenti di lavoro, per potenziare il terzo settore che non è solo servizio ma anche produttore di ricchezza. Per far questo, ha notato il presidente Illy, incontriamo oggi aspetti problematici sul piano fiscale e su quello previdenziale: "le normative vanno cambiate", per adeguarle a queste prospettive. Il presidente ha toccato anche l´altra faccia della medaglia: l´attesa di età aumenta e fa registrare malattie degenerative che un tempo avevano minore presenza. Sono fatti che incidono sulla singola persona, sulle famiglie e sulla società in generale. Nel Friuli Venezia Giulia - ha ricordato il presidente - si è dato vita al Fondo per l´autonomia possibile con una dotazione finanziaria che oggi è solo un inizio ma che dovrà essere adeguata nei prossimi anni. Dopo aver accennato all´importanza delle iniziative di carattere culturale e sportivo, Illy si è soffermato sui servizi che possono essere erogati attraverso Internet, soprattutto da parte della Pubblica amministrazione e con particolare riguardo al settore sanitario. Da qui le due iniziative della Regione, ha ricordato il presidente, per portare la rete a larga banda in tutto il territorio regionale, partendo dalle aree meno servite dagli operatori privati, con l´istituzione della Società Mercurio; e per l´alfabetizzazione informatica in modo che nessuna fascia di popolazione resti esclusa dalla possibilità di utilizzare i servizi che passano attraverso la rete. Il presidente Illy, ha sottolineato anche la necessità di confronto e collaborazione su questi temi con le Regioni contermini, che si potenzieranno con la realizzazione dell´Euroregione, alla quale "spero che la Slovenia aderirà firmando il protocollo già sottoscritto dalle Regioni a Villa Manin". Moderato dalla professoressa Renata Kodilja, dell´Università di Udine, il convegno ha proposto riflessioni e spunti di Carlo Ferri, presidente della Fondazione Socialità e Ricerche; Elio Palmieri, presidente dell´Itis di Trieste; Giorgio Ros, direttore della Salute e Protezione sociale della Regione; Robert Drobnic direttore generale per il lavoro del Ministero per gli Affari sociali della Repubblica di Slovenia; Marija Perkovic, membro del Consiglio di Stato sloveno; Marco Trabucchi, professore all´Università di Roma Tor Vergata; Josep Ejarque, direttore generale di Turismo Fvg; Camillo Candia, Direttore centrale di Bancassurance; Andrea Valloni di Microsoft Italia. .  
   
   
UN TOUR PER LANCIARE LA NUOVA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE TOSCANA INCONTRI NELLE 10 PROVINCE, OBIETTIVO PUNTATO SULLA SEMPLIFICAZIONE  
 
Firenze, 18 settembre 2007 - Rinnovare profondamente la pubblica amministrazione, dimostrando che si può migliorarne l’efficienza senza ulteriori aggravi in bilancio; utilizzare tutte le opportunità delle nuove tecnologie per snellire e semplificare le relazioni tra gli uffici pubblici, i cittadini, le imprese, il mondo delle professioni e delle associazioni. Sono questi gli ambiziosi obiettivi che si ripropone il Programma regionale per la promozione e lo sviluppo dell’amministrazione elettronica e della società dell’informazione e della conoscenza, recentemente approvato: ed è questo programma, il primo di questo tipo nella storia della Regione Toscana, che ora sarà al centro di un confronto ampio e diffuso su tutto il territorio, con la volontà di coinvolgere tutte le realtà della pubblica amministrazione, dell’economia, della società civile, del mondo della scienza, della ricerca, della formazione. Un “tour” in dieci tappe, tante quante le amministrazioni provinciali toscane, che consentirà di definire ancora meglio le criticità, le attese, le possibilità di innovazione e di sviluppo che emergono nell’intera regione. «Questo programma – spiega il vicepresidente Federico Gelli – rappresenta un passaggio cruciale nelle politiche per l’innovazione nella nostra regione e inciderà fortemente sulla efficienza della pubblica amministrazione, sui rapporti tra istituzioni, cittadini e imprese, sulle opportunità economiche delle famiglie e dei territori e sulla stessa qualità di vita, perché è su tutto questo che si muoveranno i progetti e le azioni per la diffusione e l’utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione in Toscana. Con la consapevolezza che questo programma non è solo una dichiarazione di intenti, e gli oltre 200 milioni di investimenti che potremo attivare grazie a esso, ne sono un eloquente dimostrazione, Ma anche con la consapevolezza che questa è una sfida da sostenere e vincere alla svelta, non fosse che per il fatto che è sempre più rapido e impegnativo il ritmo dell’innovazione che la globalizzazione dell’economia sta imponendo ai sistemi locali». Scheda Pubblica amministrazione, la sfida della semplificazione. Riorganizzare la legislazione regionale, riducendo notevolmente le leggi in vigore e limitando la produzione di nuove; ridurre gli oneri amministrativi, snellire le procedure, migliorare l’efficienza degli uffici pubblici grazie all’innovazione tecnologica e organizzativa; introdurre sistemi di valutazione in grado di misurare la qualità del lavoro pubblico e delle relazioni con le imprese e i cittadini. È tutto questo che si propone di raggiungere il governo regionale sul terreno della semplificazione normativa e amministrativa, nel quadro di un impegno che oggi può contare anche su un’indagine che riassume criticità e opportunità del sistema regionale. Indagine che consente di fare il punto sui rapporti tra pubblica amministrazione e imprese e che, grazie al lavoro svolto con l’Osservatorio sulla semplificazione – costituito da Regione e Unioncamere – analizza gli adempimenti necessari per l’avvio di un’attività di impresa in 15 casi concreti per diversi settori produttivi. “Ne emerge un quadro tutt’altro che positivo – sottolinea il vicepresidente Federico Gelli – per il rilevante numero degli adempimenti e per la pluralità delle amministrazioni coinvolte, ma anche per la disomogeneità delle modalità di presentazione delle istanze, per l’insoddisfacente utilizzo di servizi digitali, per la carenza di adeguate spiegazioni delle procedure, cosa quest’ultima che ostacola anche il ricorso alle autocertificazioni. Ovviamente è una situazione che le imprese pagano in costi e in tempi. Una situazione che è una nostra priorità affrontare, con la consapevolezza che questa è una sfida decisiva anche per la competitività della nostra regione”. Alcuni dati. In Italia per fare una nuova impresa c’è bisogno di 9 diversi adempimenti amministrativi e fiscali iniziali, con un impiego di almeno 13 giorni e un costo complessivo di circa 3. 600 euro. Solo in Grecia si spende di più, ma ci sono anche paesi come la Danimarca in cui non si tira fuori un euro, o come l’Irlanda dove si spendono meno di 100 euro. In un rapporto 2007 della Banca Mondiale che prende in considerazione 10 criteri per valutare la facilità di impresa l’Italia è scivolata in un anno dalla sessantanovesima all’ottantaduesima posizione. In base a un Rapporto Formez, invece, in questo contesto la Toscana si attesta comunque sopra alla media nazionale: seconda solo all’Emilia Romagna, raggiunge un indice di competitività a favore delle imprese del 7,9 contro il valore medio di 6. Non mancano ovviamente gli spazi di miglioramento: solo per quanto riguarda i Suap, cioè gli sportelli unici, funzionano ancora solo nel 39 per cento de comuni e risultano sostanzialmente inutilizzati da settori strategici quali l’industria (che costituisce solo il 10% dei clienti) Semplificazione normativa. È un impegno che la Regione in questi anni ha già significativamente avviato in settori quali il commercio, il turismo, l’urbanistica-edilizia, l’igiene per le imprese alimentari, raggruppando numerose leggi e regolamenti in testi unici, introducendo, compatibilmente con la normativa nazionale e comunitaria, l’istituto del silenzio-assenso e la Dia per l’esercizio delle attività private, rinviando esplicitamente tutti i procedimenti amministrativi allo Sportello unico per le attività produttive. Semplificazione amministrativa. Va premesso che le difficoltà lamentate dalle imprese non riguardano solo la quantità degli adempimenti me le loro modalità operative, con quello che esso comporta in termini di code, costi, attese, incertezze. Per questo, per esempio, un aspetto prioritario dell’impegno regionale riguarda la presentazione e la gestione delle domande e della relativa documentazione, con la possibilità di conoscere lo stato di avanzamento delle pratiche. E ancora: la riduzione dei tempi di comunicazione tra edifici e una più efficace interazione con i servizi delle associazioni di categoria. Anche qui diversi progetti sono stati già avviati: per esempio sono disponibili moduli elettronici per le autorizzazioni commerciali (la stessa pratica è inoltrata al comune e alla camera di commercio); sono state messe in condivisione banche dati di diversi enti per evitare che siano richieste informazioni già in possesso degli uffici pubblici. Sono state attivate iniziative di qualificazione e professionalizzazione del personale agli sportelli. .  
   
   
PARTITI DIECI CAMPER PER DIFFONDERE LA CARTA GIOVANI  
 
Roma, 18 settembre 2007 - Sono partiti dalla sede della Giunta regionale i dieci camper attrezzati per diffondere e distribuire nelle cinque province del Lazio la ´carta giovani´ e rendere note le attività di promozione dell´elezione dei consigli dei giovani previste per il prossimo autunno in 38 tra comuni e municipi del Comune di Roma. Le dieci unità mobili nei prossimi giorni rilasceranno gratuitamente in molti comuni della Regione la ´carta giovani´ per tutti i ragazzi dai 14 ai 25 anni residenti o domiciliati nel territorio regionale. Il Lazio è la prima e unica Regione in Italia ad avere previsto il rilascio gratuito di una "Carta giovani" per tutti i ragazzi dai 14 ai 25 anni residenti o domiciliati nel territorio regionale. La Carta Giovani della Regione Lazio è una delle azioni di sistema del Piano Triennale ed è riconosciuta e utilizzabile anche in 40 paesi in Europa( sono attualmente più di 4 milioni i giovani che la utilizzano in 200mila punti convenzionati per accedere a servizi, sconti e agevolazioni). "Attraverso questa iniziativa - ha spiegato il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, partecipando alla partenza dei dieci camper - vogliamo mostrare una regione che da due anni lavora per dare risposte a quei giovani cittadini che nelle istituzioni non le trovano. Dobbiamo andare verso i giovani e non solo facendo politiche per loro: credo molto - ha concluso Marrazzo - in una alleanza generazionale, ma deve essere fatta di cose concrete". "Questa è anche una Carta dei diritti - ha affermato l´assessore al Lavoro, Alessandra Tibaldi - il viaggio che affronteranno questi camper deve simbolicamente aprire finestre su tante questioni ancora irrisolte". Soddisfazione per l´avvio dell´iniziativa è stata espressa anche dall´assessore alla Scuola, Silvia Costa, che già pensa a come migliorare questo strumento: "Sarà sicuramente ampliato con singoli target da scegliere in base alle fasce di età - ha detto - Penseremo inoltre a progetti di mobilità nei 25 Paesi europei". .  
   
   
I SARDI APPROVANO LA PROPOSTA DI STANDARDIZZAZIONE DELLA LINGUA  
 
Cagliari, 18 settembre 2007 - In merito all´articolo a firma del signor Ivo Murgia pubblicato sull´ultimo numero di "La Patrie dal Friûl" (n. 9, settembre 2007), è stato precisato quanto segue. È completamente inesatto quanto riportato dal signor Murgia in merito ai risultati della ricerca sociolinguistica commissionata dalla Regione Autonoma della Sardegna alle due Università di Sassari e Cagliari, quando afferma che ". Le proposte di standardizzazione invece non hanno avuto il successo sperato e sono state sostanzialmente rigettate dalla comunità. Fondamentalmente perché non rispettose della storia letteraria isolana, che si presenta in due grandi tradizioni, campidanese e logudorese, e tendenti a privilegiare una variante piuttosto che un´altra, acuendo le divisioni invece di appianarle. ". Se il riferimento era alla proposte adottate recentemente dalla Regione Autonoma della Sardegna a titolo sperimentale, come è facile evincere dalla consultazione dei dati della ricerca a pag. 63 del documento disponibile anche on line all´indirizzo http://www. Sardegnacultura. It/documenti/7_88_20070514130939. Pdf;, è necessario chiarire che proprio lo studio a campione rivela una realtà dei fatti ben diversa. Alla domanda precisa sull´opinione dell´introduzione di un´unica forma scritta del sardo (Limba sarda comuna) per gli atti della Regione, ha risposto di essere del tutto contrari solo un numero di intervistati pari al 31,4% del campione. Il 57,7% dei circa 2. 400 intervistati, invece, dichiara di essere favorevole (37,8% del tutto, mentre il 19,9% è parzialmente favorevole). Un restante 7,8% dichiara di essere contrario (ma solo parzialmente), gli altri non rispondono. Pertanto è veramente difficoltoso capire a quali dati si riferisca il signor Murgia per giustificare le sue affermazioni. Ovviamente l´autore dell´articolo può affermare e scrivere liberamente tutto ciò che ritiene opportuno, ma da qui a scambiare le sue opinioni per la realtà rappresentata nella ricerca ufficiale del Governo regionale sardo e dei due atenei, ce ne passa. Ancora di più sorprende che tale interpretazione sia pubblicata su una rivista autorevole, la cui difesa delle minoranze linguistiche di tutta l´Italia non è mai stata messa in discussione. Per non pregiudicare il delicato processo di standardizzazione della lingua sarda e anche per l´importanza della Vostra pubblicazione nel settore delle lingue minoritarie, Vi invitiamo a precisare in un prossimo numero tali questioni, e ci mettiamo a Vostra disposizione per fornire ulteriori dati e analisi della Ricerca sociolinguistica sarda che, siamo sicuri, interesseranno la Vostra redazione. .  
   
   
LAZIO,NIERI: IN ARRIVO RISORSE COMUNITARIE PER L´AMBIENTE, LA MOBILITÀ E LA RICERCA  
 
Roma, 18 settembre 2007 - Si è chiuso il negoziato con la Commissione Europea sul Por (Programma Operativo Regionale Competitività e Occupazione) cofinanziato dal Fesr (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale). Il documento è stato approvato dai servizi della Direzione Generale per le Regioni della Commissione europea e a breve sarà oggetto di decisione formale da parte dell’Ue, prevista entro la fine di settembre. Il Programma Operativo prevede, per il Lazio, un contributo complessivo di 743. 512. 676 euro, di cui 371. 756. 338 cofinanziati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Alla ricerca, l’innovazione e il rafforzamento della base produttiva sono destinati 125 mln di euro; 94,5 mln di euro saranno utilizzati per la tutela dell’ambiente e la prevenzione dei rischi. Una parte di questi, circa 74 mln di euro, per la promozione dell’efficienza energetica e della produzioni di energie rinnovabili. Infine 136,5 mln di euro andranno ai progetti per la mobilità sostenibile integrata e il potenziamento delle infrastrutture regionali. “Gli esiti del negoziato con l’Unione europea sono molto positivi”, commenta Luigi Nieri, assessore al Bilancio, programmazione economico-finanziaria e partecipazione della Regione Lazio. “Un risultato ottenuto – ricorda - grazie al prezioso lavoro svolto dal consiglio regionale e dalla direzione programmazione economica. E’ la prima volta che l’approvazione e l’attuazione del Por avvengono nell’anno stesso dell’avvio del programma. Questo può essere il fondamento per avviare nuove politiche ambientali nella Regione Lazio”. .  
   
   
NUOVA COOPERAZIONE INTERREGIONALE, LA CALABRIA AL FORUM UE 2007 DI LISBONA "INTERREG IV-C".  
 
 Reggio Calabria, 18 settembre 2007 - Il 20 e 21 settembre si terrà a Lisbona, in Portogallo, il Forum 2007 dell´Ue sulla Cooperazione interregionale che costituirà l´occasione per lanciare la nuova cooperazione territoriale europea a cui è stata data la denominazione provvisoria di "Interreg Iv-c". Questo programma, seguendo l´impostazione del precedente "Interreg Iii-c", persegue l´obiettivo di aiutare le regioni dei 27 Paesi dell´Unione, più quelle di Norvegia e Svizzera, oltre a quelle di livello "Nuts Iii" appartenenti a nazioni adiacenti all´area Ue, a condividere le esperienze maturate e a lavorare insieme per lo sviluppo regionale. Alle assise lusitane è prevista la presenza del commissario europeo per la Politica regionale, Danuta Hübner, e di circa ottocento rappresentanti di autorità regionali e locali dell´Ue. La Calabria sarà rappresentata da una delegazione di dirigenti ed esperti di politica comunitaria guidata da Claudio D´aroma, responsabile dell´Unità organizzativa autonoma "Politiche comunitarie" della Regione con ufficio a Bruxelles. Il nuovo programma di iniziativa comunitaria, secondo il responsabile calabrese dell´Unbità organizzativa autonoma Affari della Presidenza, Vincenzo Falcone, nella veste anche di presidente nazionale del Coordinamento "Interreg I .  
   
   
PALERMO SCELTA PER LA DECIMA CONFERENZA DI CHIMICA FIGIPAS NEL LUGLIO 2009 IL MEETING IN SICILIA  
 
 Firenze e Palermo, 18 settembre. 2007 - Il capoluogo della Sicilia, Palermo, è stato scelto come sede della nuova conferenza internazionale di chimica Figipas la cui ultima edizione si è chiusa a Vienna lo scorso luglio con 340 partecipanti provenienti da 40 Paesi. " La scelta della Sicilia -- dice Maurizio Peruzzini, membro italiano nell´Advisory Board della conferenza -- rafforzerà l´anima mediterranea che ha ispirato i fondatori di questa serie di incontri internazionali ". "Sono sicuro -- dice ancora Ernesto Carmona dell´Università di Siviglia -- che la scelta di Palermo sarà un grande successo e che il meeting sarà ricordato a lungo". La conferenza si terrà nel luglio 2009 organizzata localmente da un team guidato congiuntamente dal ricercatore del Cnr Mario Pagliaro e dal professore di chimica dell´Università di Palermo Leonardo Palmisano. "A nome della comunità chimica italiana -- aggiungono Pagliaro e Palmisano -- siamo grati all´Advisory Board per la scelta di Palermo e diamo appuntamento agli scienziati che fra 2 anni saranno con noi in Sicilia per una grande conferenza scientifica con un analogo programma culturale ". La serie di conferenze Figipas in chimica inorganica si è aperta nel 1990 in Spagna. Ogni due anni un Paese fra quelli rappresentati nell´Advisory Board (Francia, Italia, Grecia, Israele, Portogallo, Austria e Spagna) organizza la conferenza. Il decimo meeting si terrà a Palermo nel luglio 2009. Il comitato organizzatore locale è guidato da Mario Pagliaro del Cnr e da Leonardo Palmisano dell´Università degli studi. .  
   
   
DAL DIRE AL FARE IL PRIMO MARKETPLACE ITALIANO DELLA RESPONSABILITÀ SOCIALE PRESENTATA A PALAZZO ISIMBARDI LA TERZA EDIZIONE  
 
Milano, 18 settembre 2007 - Condividere con imprese, pubbliche amministrazioni, enti locali, organizzazioni non profit, cittadini e studenti l’impegno sociale e avviare insieme progetti per uno sviluppo sostenibile del territorio. E’ questo l’obiettivo dell’edizione 2007 di Dal Dire Al Fare, il Salone della Responsabilità Sociale d’Impresa (Rsi), in programma allo Iulm di Milano i prossimi 27 e 28 settembre. Forte del successo ottenuto negli scorsi anni, la terza edizione del Salone è stata riconosciuta da Csr Europe, la rete delle imprese che promuovono la Responsabilità Sociale a livello europeo, come la tappa italiana dell’European Marketplace on Corporate Social Responsibility (Piazza europea della Rsi). Il Salone si caratterizza infatti per essere una “piazza” dove imprenditori e operatori del terzo settore si confrontano, scambiano idee con gli enti locali e la pubblica amministrazione, fanno conoscere ai cittadini le iniziative sociali realizzate e hanno l’occasione di avviare nuovi contatti per futuri progetti di Rsi. Promossa da Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo, Bic La Fucina, Sodalitas, Università Iulm, Provincia di Milano, Regione Lombardia e sponsorizzata da Atm, Autogrill, Bureau Veritas Italia, Coop Lombardia, Edison, Provincia di Milano-settore Attività economiche e innovazione, l’edizione 2007 si aprirà giovedì 27 settembre alle ore 9. 30 con il convegno internazionale “Dal fare al dire: come agire e come comunicare la Responsabilità Sociale”. Temi principali di quest’anno saranno infatti lo sviluppo sostenibile del territorio e la comunicazione trasparente, approfonditi attraverso il confronto con le più innovative realtà imprenditoriali europee. Nei due giorni della rassegna il dibattito verterà inoltre su ipotesi e idee per future azioni responsabili. All’interno dei numerosi laboratori tematici saranno affrontati argomenti quali l’attenzione verso l’ambiente e la comunità locale, l’integrazione sociale e il supporto all’imprenditoria etnica, la diffusione di una cultura imprenditoriale attenta alle risorse umane, l’educazione al consumo consapevole. Tra le novità di quest’anno figurano lo Spazio giovani, un appuntamento dedicato agli studenti universitari che si confronteranno con le imprese in vista di un futuro impiego in questo settore; il meglio del Sodalitas Social Award, dove saranno presentati i progetti finalisti dell’edizione 2007 di questo premio che valorizza l’impegno sociale delle imprese; lo Schermo della Responsabilità, con alcuni filmati storici dell’Archivio Nazionale del Cinema d’Impresa di Ivrea che raccontano le origini della Rsi. In linea con l’intento di promuovere un territorio socialmente responsabile attraverso comportamenti concreti da parte di aziende, enti e istituzioni, i promotori di Dal Dire Al Fare si sono impegnati a ridurre al minimo l’impatto dell’evento sull’ambiente, aderendo al progetto Impatto Zero e scegliendo fornitori socialmente responsabili per la realizzazione dei materiali. Www. Daldirealfare. Eu .  
   
   
VERSO LA GRANDE FIERA DEI DIRITTI E DELLE PARI OPPORTUNITA’ PER TUTTI DAL 19 SETTEMBRE AL 20 OTTOBRE: UN INTENSO PROGRAMMA DI EVENTI CULTURALI  
 
Torino, 18 settembre 2007 - Inclusione sociale e confronto interreligioso, discriminazione sul lavoro e differente abilità, sono alcuni dei temi proposti a Torino e in Piemonte dal 19 settembre al 20 ottobre 2007 nel programma di convegni, spettacoli e mostre Verso Melting Box per accompagnare il pubblico nel percorso di avvicinamento ai temi chiave della “Fiera Internazionale dei Diritti e delle Pari Opportunità per Tutti”, che si terrà a Torino il 22-23-24 ottobre 2007 presso il Centro Congressi del Lingotto. «Con il programma Verso Melting Box – spiega l’Assessore alle Pari Opportunità della Regione Piemonte Giuliana Manica - la “Fiera Internazionale dei Diritti e delle Pari Opportunità per tutti” entra nel vivo. Ogni settimana conferenze, dibattiti, mostre di rilievo ci avvicineranno all’evento proponendo stimoli e approfondimenti, intensificando un confronto costruttivo sui diritti e sui benefici di una società che valorizzi le diversità, offrendo le stesse opportunità a tutte le persone senza discriminazioni di genere, razza e origine etnica, religione e convinzioni personali, condizioni di disabilità, età, orientamento sessuale». Proposto dalla Regione Piemonte in collaborazione con istituzioni, enti e associazioni piemontesi e non, il calendario degli appuntamenti anticipatori della Fiera vedrà passare il testimone di “centro del dialogo” in luoghi significativi della storia sociale e culturale del Piemonte individuati in un abbinamento ideale, storico, tematico con gli eventi e gli argomenti chiave del 2007 “Anno Europeo delle Pari Opportunità per tutti”. Saranno coinvolte la Fondazione Sandretto con due importanti convegni: il 3 ottobre sul tema “La persecuzione dei cristiani nel mondo” e, l’8 ottobre, su “Pari Opportunità, sviluppo rurale, inclusione sociale”. Le Fonderie Teatrali Limone di Moncalieri ospiteranno, il 13 ottobre, il convegno “Uguaglianza sul lavoro: affrontare le sfide” con la presentazione del Rapporto Ilo 2007. Il 6 ottobre, presso l’Archivio di Stato, troverà spazio l’iniziativa “Ieri, oggi e domani……i diritti delle donne” proposta dalla Commissione Regionale per la realizzazione delle Pari Opportunità Uomo-donna del Piemonte. Il 19 ottobre al Sermig Arsenale della Pace sarà inaugurata la mostra della Lega del Filo d’Oro “Io dentro il mondo”. Un panorama di iniziative che da Torino coinvolgerà l’intero territorio regionale, in particolare Alessandria, Biella e Novara. La partenza il 19 settembre, presso il Centro congressi della Regione Piemonte a Torino, con il convegno “Disabili visivi e inserimento al lavoro” organizzato dal Consiglio regionale del Piemonte dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (Uici) – Onlus e dalla Regione Piemonte. Il 27 settembre la Sala del Consiglio della Provincia di Torino sarà sede della Rete di Parità nello Sviluppo Locale della Provincia di Torino per il convegno “Integrare le pari opportunità nella responsabilità sociale delle imprese e nella rendicontazione sociale degli enti pubblici: obiettivo della nuova programmazione dei fondi strutturali 2007-2013”. A Novara il 29 settembre inaugurazione della Mostra fotografica “La donna…. La risaia …. E il suo vissuto”, con immagini di J. Vodoz, proposta da Idea Vita in collaborazione con la Provincia di Novara e la Commissione Regionale Pari Opportunità della Regione Piemonte. Da ottobre un gruppo di studenti e studentesse della Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino parteciperanno al “Laboratorio sperimentale mappe visivo-tattili per la comunicazione multisensoriale” organizzato da a. Res e Tactile Vision Onlus per la realizzazione della mappa visivo-tattile del Centro Congressi Lingotto. La mappa sarà presentata nei giorni della Fiera per favorire l’orientamento e la mobilità delle persone con disabilità visive. Gli appuntamenti proseguiranno il mese di ottobre fino all’apertura della Fiera Internazionale dei Diritti e delle Pari Opportunità presso il Centro Congressi Lingotto il 22-23-24 ottobre. .  
   
   
"VALORE DONNA", SALONE INTERNAZIONALE DELL``IMPRENDITORIA FEMMINILE  
 
Pesaro, 18 settembre 2007 - L´imprenditoria femminile rappresenta un valore aggiunto per l´economia marchigiana. Un ´patrimonio´ di 37. 610 imprese, cresciute dell´1,6% rispetto al 2003. Una realta` importante che la Regione Marche e i partener del progetto comunitario Equal: ´Il valore della differenza´ intendono valorizzare attraverso un Salone internazionale, a Pesaro, e una tavola rotonda, in Ancona, su agricoltura, agriturismo e turismo, sevizi, moda, mobile e design. Il Salone rappresenta l´evento finale del progetto, promosso dall´Universita` di Camerino e che ha coinvolto anche enti belgi, danesi, finlandesi, francesi e spagnoli, oltre alle Camere di commercio marchigiane, l´Universita` di Urbino e l´Istituto Venvitelli-stracca-angelini di Ancona. ´Scopo del Salone ´ sottolinea l´assessore regionale alle Pari Opportunita`, Loredana Pistelli ´ e` quello di riflettere sulla specificita` femminile nell´imprenditoria locale, promuovendone la visibilita` sia sul territorio regionale, che a livello internazionale. L´iniziativa rappresenta un´occasione unica per favorire l´incontro tra le aziende di tutta Europa. L´obiettivo e` richiamare l´attenzione delle istituzioni, del mondo economico e dell´opinione pubblica sull´imprenditoria femminile nei vari settori produttivi´. Rappresentera` anche l´occasione, evidenzia Patrizia David (Universita` di Camerino), per ´stilare le conclusioni di questi due anni di lavoro, avviando una riflessione sul futuro delle imprese promosse dalle donne, in un mercato sempre piu` globale´. Le giornate del 22 e del 23 settembre (Quartiere fieristico Campanara di Pesaro) sono dedicate alla Mostra mercato che vedra` protagoniste piu` di cento imprese femminili italiane ed europee. Nella prima gioranta sono previsti quattro workshop (agricoltura e agriturismo; turismo e servizi; moda; mobile e design), ai quali parteciperanno personalita` del mondo politico e dell´imprenditoria, oltre a esponenti delle principali associazioni di categoria. Nella seconda giornata il Comitato per la promozione dell´imprenditorialita` femminile della Provincia di Pesaro e Urbino, in concomitanza con la premiazione del concorso ´Fedelta` al Lavoro 2007´ della Camera di commercio di Pesaro e Urbino, consegnera` il riconoscimento ´Valore Donna International´ alle imprese femminili che si sono distinte fuori dai confini nazionali. Il Salone terminera` nella citta` di Ancona il 24 Settembre con un Forum ospitato sulla nave ´Costa Marina´, che avra` lo scopo di proporre un´analisi dettagliata e un resoconto complessivo sul Progetto Equal ´Il Valore della Differenza´. Interverranno esponenti politici e i responsabili del Progetto Equal di Belgio, Finlandia e Spagna. Delle 37. 610 imprese femminili marchigiane, il 27,3% ha sede nella provincia di Ancona, il 25,7% in quella di Ascoli Piceno, mentre Macerata ne ospita il 23,6% e Pesaro e Urbino il 23,3%. Ascoli Piceno rappresenta la provincia piu` dinamica, con un incremento di 64 imprese rispetto al 2005. .  
   
   
“DAL DIRE AL FARE”: TERZA EDIZIONE DELL’INCONTRO TRA I COMITATI PARI OPPORTUNITÀ DELLA REGIONE VALLE D’AOSTA  
 
Aosta, 18 settembre 2007 - L’assessorato delle Attività produttive e Politiche del Lavoro comunica che mercoledì prossimo 19 settembre, alle ore 9. 30, nella sala conferenze della Biblioteca regionale, ad Aosta, si terrà la terza edizione dell’incontro pubblico “Dal dire al fare”, organizzato dalla Consigliera regionale di Parità, nell’ambito della propria attività di supporto tecnico ai Comitati Pari Opportunità contrattuali della Valle d’Aosta e di promozione delle Azioni Positive nella Pubblica Amministrazione. Nel corso dell’evento, al quale parteciperà Maria Giulia Catemario, esperta del Ministero per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, sarà presentata la Direttiva emanata dai Ministeri per le Riforme e delle Pari Opportunità, tesa a promuovere il principio delle pari opportunità nella Pubblica Amministrazione. L’iniziativa si pone in continuità con quelle attuate negli anni precedenti e consolida il progetto di costituire una rete tra le principali realtà pubbliche locali, nell’ottica di promuovere la realizzazione di politiche di pari opportunità nella Pubblica Amministrazione. Nel corso della mattinata di lavoro saranno inoltre presentati i primi Piani di azioni positive approvati dalla Regione e dall’Azienda Sanitaria Locale della Valle d’Aosta. La Consigliera regionale di Parità, nello scorso anno, ha realizzato, finanziandolo con il proprio fondo, un corso di formazione per la redazione dei Piani di azioni positive nella Pubblica Amministrazione, riservato alle/ai componenti dei Comitati Pari Opportunità contrattuali e promosso un progetto di ricerca sui differenziali salariali, che è stato assunto e attuato dal Comitato Pari Opportunità della Regione Valle d’Aosta. Per ulteriori informazioni rivolgersi all’Ufficio della Consigliera di Parità, tel. 0165 275612/14, fax 0165 275560 - a. Barilla@regione. Vda. It e f. Tognetti@regione. Vda. It. .  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ: AL VIA CENTRI ANTI-VIOLENZA IN OGNI PROVINCIA LIGURE STANZIATI CINQUECENTOMILA EURO  
 
 Genova, 18 settembre 2007 - Dopo l´approvazione della legge regionale contro la violenza alle donne, la Giunta ha stanziato il 14 settembre su proposta dell´assessore alle Pari Opportunità 500 mila euro per il 2007 da destinare alla costituzione di centri anti-violenza per ogni provincia, a sostegno delle donne e dei minori vittime di maltrattamenti e abusi di programmi locali anti-violenza. Una somma che verrà suddivisa tra le quattro province in quote di uguale importo pari a 125 mila euro. "Gli interventi - spiega l´assessore regionale, Maria Bianca Berruti - potranno tendere alla costituzione di centri anti-violenza e concretizzarsi anche nella realizzazione di strutture alloggiative di secondo livello quali case rifugio e strutture temporanee per mettere in sicurezza la donna e offrirle l´opportunità di superare la situazione di difficoltà". La selezione degli interventi verrà effettuata dalle Province che dovranno individuare i progetti specifici, o anche da altri enti pubblici, dalle aziende sanitarie locali, associazioni femminili, cooperative sociali. I progetti dovranno essere presentati entro il 20 novembre 2007. "Di fronte all´aumento della violenza contro le donne -sottolinea l´assessore Berruti - che si colloca all´interno del più generale concetto di discriminazione di genere non è più possibile demandare le iniziative alla sensibilità individuale di enti e associazioni, per questo ho voluto con forza proporre una legge per affrontare in modo sistematico il problema dei maltrattamenti e degli abusi dentro e fuori alla famiglia per dare vita ad un vero e proprio sistema in grado di prevenire la violenza e aiutare le donne". I centri anti-violenza si inseriranno dunque all´interno della rete delle strutture pubbliche a cui compete l´assistenza alla donne e ai minori maltrattati e la prevenzione, insieme ai pronto soccorso, carabinieri, commissariati, distretti socio-sanitari, consultori. "I centri - spiega ancora Berruti - svolgeranno attività di prima accoglienza con servizi di ascolto e di sostegno alle vittime, attraverso colloqui preliminari, percorsi personalizzati di uscita dalla situazione violenta, affiancamento della donna nella fruizione dei servizi pubblici e privati con la totale garanzia dell´anonimato". Oltre a queste attività principali i centri anti-violenza potranno svolgere altre attività complementari quali la diffusione dei dati elaborati, analisi delle risposte dei servizi pubblici e privati contattati, messa a punto di progetti di formazione e aggiornamento e di collaborazione delle operatrici dei centri e delle case di accoglienza con altri operatori sociali istituzionali, oltre a iniziative culturali di prevenzione, pubblicizzazione e di denuncia della violenza. "L´impegno della Regione per contrastare il fenomeno della violenza - rimarca l´assessore alle Pari Opportunità - tiene conto naturalmente dell´esperienza decennale avviata dalle associazioni femminili sul territorio e dell´indagine svolta dall´Istat nel 2006 che rileva che il 35,9% delle donne liguri ha subito almeno una volta violenza nella vita (contro una media italiana del 31%) collocandole al terzo posto in Italia in quanto a soprusi e dell´analisi dei casi pervenuti ai quattro Pronto soccorso della Asl 2 savonese che nel corso del triennio 2004/2006 hanno assistito 1373 donne per forme di violenza subite per l´87% dal partner". .  
   
   
TUTORE MINORI: AL VIA LA SCUOLA PER TUTORI LEGALI VOLONTARI  
 
Trieste, 18 settembre 2007 - Ha preso il via sabato scorso a Udine, presso il centro culturale Paolino d´Aquileia, la Scuola per Tutori legali volontari, promossa dal Tutore pubblico dei minori della Regione, Francesco Milanese. All´inaugurazione, cui ha fatto seguito la prima lezione tenuta da Fabia Mellina Bares, docente di diritto minorile presso le università di Udine e di Trieste, hanno portato il saluto il vicepresidente del Consiglio regionale Carlo Monai, l´assessore regionale Ezio Beltrame e l´assessore ai Servizi sociali e socio sanitari e Condizione giovanile del Comune di Udine Daniele Cortolezzis. Il percorso formativo vedrà i volontari impegnati in un ciclo di lezioni teoriche e pratiche per un totale di 200 ore, durante le quali visiteranno anche le realtà educative e assistenziali regionali. Il Tutore pubblico dei minori, Francesco Milanese, il 18 settembre, interverrà a Gorizia sul tema del bullismo nelle scuole. L´incontro è stato organizzato dal liceo pedagogico e delle scienze sociali con insegnamento in lingua slovena S. Gregorcic nell´ambito del progetto di ricerca avviato dall´istituto in occasione della Giornata europea della ricerca. L´istituto quest´anno si è occupato di una ricerca sul tema del bullismo e quindi dei maltrattamenti e degli abusi nei confronti di minori da parte dei loro stessi coetanei. Sempre in relazione alle problematiche legate al fenomeno del bullismo, Francesco Milanese sarà impegnato nel pomeriggio in un incontro/seminario voluto dai docenti dell´istituto Dante Alighieri di Staranzano. .  
   
   
CONFERENZA SULLA PRESENZA DELLE DONNE NELLA RICERCA IN INGEGNERIA E TECNOLOGIA  
 
Parigi (Francia), 18 settembre 2007 - Il 26 e 27 ottobre si terrà una conferenza internazionale sulla presenza delle donne nella ricerca in ingegneria e tecnologia. La manifestazione è organizzata nell´ambito de progetto Promotea (Empowering Women Engineers in Industrial and Academic Research). Lo scopo della conferenza è riunire esperti per uno scambio di opinioni sulle questioni di genere connesse alle carriere nell´ambito della ricerca in ingegneria e tecnologia. Nelle cinque sessioni plenarie saranno affrontati i seguenti argomenti: dinamiche di genere nella carriera femminile e maschile; effetti differenti delle varie culture organizzative sulla carriera femminile e maschile; riconoscimento dell´eccellenza nella ricerca in ingegneria e tecnologia; individuazione e valutazione di buone prassi; problemi trasversali sollevati dalla ricerca nell´ambito di Prometea. Oltre a queste cinque sessioni sarà organizzata una tavola rotonda alla quale parteciperanno uomini e donne impegnati nella ricerca in ingegneria e tecnologia, studenti che intendono dedicarsi alla ricerca, responsabili di politiche legate alla ricerca e ricercatori che si occupano di questioni di genere e ricerca. Sono previste inoltre sessioni per lo sviluppo di reti. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Prometea. Info/conference2007/ .  
   
   
ROMA AVRÀ IL SUO PIANO REGOLATORE GENERALE  
 
Roma, 18 settembre 2007 - Presto il nuovo Piano regolatore generale della Capitale diventerà operativo. Ultimo passo è la conferenza di copianificazione che verrà avviata il 24 settembre e varerà in via definitiva le regole che governeranno lo sviluppo della Capitale. L´avvio della conferenza è stato annunciato in Campidoglio dai Presidenti di Regione e Provincia, Marrazzo e Gasbarra e dal sindaco Veltroni. "Questo metodo previsto per l´urbanistica lo replicheremo in tutte le province - ha detto Marrazzo - "E´ un obiettivo politico che abbiamo seguito con Veltroni e Gasbarra. E´ un diritto del Comune di Roma poter governare il proprio territorio. La collaborazione istituzionale - ha aggiunto - ha fatto sì che questo accadesse. Non era facile". “Abbiamo scelto i pilastri in grado di sorreggere questa operazione: il primo è la semplificazione e la sussidiarietà verticale – ha concluso Marrazzo - Il secondo consiste nel varo della riforma della legge regionale sull´urbanistica dello scorso anno e nella conseguente accelerazione che questa ha fornito ai piani paesaggistici territoriali. Chi parteciperà alla conferenza avrà 60 giorni di tempo per predisporre uno schema di accordo di pianificazione che nei 30 giorni successivi deve essere sottoscritto da Veltroni e Marrazzo. Quattro mesi per un iter che prevede, in via definitiva, l’approvazione da parte della Giunta e del consiglio comunale. “Il grosso del lavoro è stato fatto - ha detto l´assessore regionale all´urbanistica Massimo Pompili durante la conferenza stampa - E con sicurezza entro gennaio 2008 il Piano regolatore generale di Roma sarà approvato". .  
   
   
BURLANDO SUGLI INVESTIMENTI REGIONALI: TRA LE PRIORITÀ IIT, ALLOGGI PER STUDENTI E TURISMO  
 
 Genova, 18 Settembre 2007 - Il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando ha presentato oggi il Fir - fondo regionale per l´investimento - approvato dalla giunta. Lo stanziamento complessivo del fondo è di 39 milioni di euro ed è suddiviso in aree di intervento che dovranno essere approvate dal consiglio regionale e divenire operative entro il 2007. All´area che comprende Ricerca, istruzione e Formazione andrà la quota più cospicua, 11 milioni di euro. Seguono: Edilizia pubblica e scolastica, 4 milioni e 300 mila euro, Turismo, 4 milioni di euro, Ambiente e Parchi, 3 milioni e 500 mila euro, Sanità, 3 milioni e 200 mila euro, Cultura e Sport, 3 milioni di euro, Viabilità e trasporti, 3 milioni di euro, Urbanistica, 2 milioni di euro, Agricoltura e Pesca, 2 milioni di euro, Sviluppo Economico, 2 milioni di euro, Società dell´informazione, 1 milione di euro. Il presidente Burlando ha presentato i principali progetti contenuti nelle aree di intervento. Sei milioni di euro saranno destinati alla prima delle due quote di acquisizione dell´edificio di Morego che ospita l´Iit (Istituto Italiano di Tecnologia), con la seconda quota del 2008 si concluderà l´operazione. Con 4,5 milioni di euro continuano le politiche della giunta regionale ligure per la residenzialità degli studenti: il risanamento degli immobili di Salita Neve e San Nicola a Genova consentirà di destinare residenze anche a studenti della fascia successiva a quella protetta per altri 300 posti letto. Entro il 2008 con la riapertura della residenza di corso Gastaldi e le aperture di quelle di Vico Monachette, ex Hotel Milano Terminus si raggiungerà invece la richiesta di domande per gli studenti della fascia protetta. Ad un fondo rotativoVilla Regina Margherita a Bordighera che ospiterà una parte significativa della collezione di opere d´arte della Fondazione Teruzzi. Un altro milione di euro verrà destinato al depuratore di che attiverà un investimento del Ministero dell´Ambiente di 5 milioni di euro per 3 anni (15 milioni). Alla tecnologia e la sicurezza verrà attribuito un milione di euro, la cui destinazione verrà concordata al tavolo della sicurezza della Prefettura. Anche il parco dell´Aveto sarà destinatario dei fondi per l´acquisto della miniera di Gambatesa in Val Graveglia, tra le maggiori miniere di manganese d´Europa e meta turistica in quanto visitabile con un trenino. . .  
   
   
EDILIZIA PUBBLICA, ASSESSORE BERRUTI: "TRE MILIONI E MEZZO DI EURO DAL FIR 2007 PER INTERVENTI NEI CENTRI STORICI"  
 
Genova, 18 settembre 2007 - Tre milioni e mezzo di euro a favore dell’edilizia pubblica e scolastica nei centri storici dell’entroterra ligure. Sono stati stanziati dal Fir, il fondo di investimenti regionale, per il 2007 su proposta dell’assessore all’Edilizia e alle Politiche abitative, Maria Bianca Berruti. In particolare sono stati finanziati 30 diversi interventi relativi sia alla riqualificazione dell’edilizia scolastica, sia all’adeguamento delle sedi comunali e di centri sociali polifunzionali per un intervento complessivo di 5,1 milioni di euro, di cui 3,5 regionali che rappresentano il 68,6% di cofinanziamento e i restanti stanziati dagli Enti locali. "Si tratta di interventi di edilizia pubblica – spiega l’assessore Berruti – o comunque attinenti gli spazi pubblici urbani che maggiormente contribuiscono a promuovere la conservazione dell’assetto storicamente equilibrato del sistema territoriale dei centri storici, funzionali a perseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile della Liguria". Sul totale dei finanziamenti attivati 220. 947 euro sono stati destinati ad interventi nella Provincia di Imperia, 950. 333 euro nella provincia di Savona, 2. 212. 270 euro nella provincia di Genova e 1. 718. 235 nella provincia della Spezia. "La scelta degli interventi – conclude Berruti – è parte di quella strategia complessiva portata avanti in Liguria dai Poi, i programmi organici di intervento, per potenziare l’armatura urbana dei centri storici attraverso il rafforzamento delle funzioni pubbliche nei piccoli centri diffusi sul territorio". .  
   
   
IMPREGILO: NON HA ESAMINATO ALCUNA OPERAZIONE DI FINANZA STRAORDINARIA  
 
 Sesto San Giovanni, 17 Settembre 2007 Su richiesta della Consob, ed a seguito dei rumors apparsi ieri in relazione all’emissione di un bond convertibile, Impregilo comunica che il Consiglio di Amministrazione della Società non ha esaminato alcuna operazione di finanza straordinaria. Sono allo studio soluzioni per finanziare lo sviluppo e la crescita dell’azienda, come già comunicato dalla Società il 6 agosto scorso. Si precisa che ogni eventuale ipotesi potrà essere compiutamente valutata solo quando saranno definite le modalità di esecuzione del sequestro preventivo disposto dal Gip di Napoli il 26 giugno scorso nell’ambito del noto procedimento relativo alle indagini sul ciclo di smaltimento dei rifiuti in Campania. .  
   
   
INDAGINE TECNOBORSA 2007: LE FAMIGLIE ITALIANE E IL MERCATO IMMOBILIARE NELLE SEI GRANDI CITTÀ TRANSAZIONI EFFETTUATE E MUTUI  
 
Roma, 18 settembre 2007 - A distanza di due anni il Centro Studi – Csei di Tecnoborsa analizza nuovamente il mercato - nel biennio 2005-2006 - nei sei grandi Comuni italiani con oltre 500. 000 persone residenti: Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo e Genova. Il dato più rilevante, a fronte di un 7,2% nazionale, è una crescita delle transazioni nel mercato residenziale, del 2,4% nelle sei grandi città del biennio in esame, rispetto a quello precedente 2003-2004. Questo ha fatto si che anche se le transazioni medie annue sono passate da 104. 142 a 106. 620, i maggiori Comuni italiani rappresentano, nel biennio 2005-2006, il 12,7% del numero delle transazioni, contro il 13,3% registrato nel biennio precedente; quindi, la crescita delle compravendite in Italia è dipesa essenzialmente dalle città di medie dimensioni e dalle località a vocazione turistica. Per quanto riguarda la sua composizione lo stock abitativo nelle grandi città è caratterizzato da prezzi più elevati rispetto alla media nazionale e da una cospicua componente di immobili di pregio; proprio questi ultimi hanno registrano nel confronto tra il biennio 2003-2004 e quello successivo una notevole crescita del 33,5%, rispetto al 12,8% rilevato nel totale Italia. Invece, per l’edilizia ordinaria la crescita c’è stata ma è inferiore a quella nazionale: 1,5% contro il 6,9% 1. Il fenomeno è da mettere in stretta relazione con l’elevato livello dei prezzi raggiunti nelle grandi città e il raddoppio dei tassi di interesse verificatosi in tutta Europa da dicembre 2005 a giugno 2007 che hanno riportato i tassi ai valori di sei anni fa. Tuttavia, la Banca d’Italia denuncia che “a marzo 2007 il tasso d’interesse sui nuovi prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni in Italia è risultato pari al 5,2%, a fronte del 4,7% registrato in media nell’area euro”, malgrado ciò, nel nostro Paese i mutui non accennano a fermarsi anche se con crescita in rallentamento. Infine, nel mercato delle locazioni, sia a livello nazionale che nelle grandi città, i canoni sono cresciuti meno dei prezzi, il che ha portato ad un calo dei rendimenti locativi, anche se nelle grandi città l’acquisto di immobili per investimento non accenna a diminuire, come evidenzia la presente Indagine. Dal confronto dell’Indagine 2007 di Tecnoborsa con quella 2005 emerge chiaramente che l’andamento del mercato immobiliare nelle grandi città sta iniziando a rallentare. Questo risultato era emerso anche dal confronto delle ultime due Indagini 2006 e 2004 effettuate su tutto il territorio nazionale, quindi, il fenomeno non è legato alla dimensione del Comune, ma è trasversale su tutto il territorio nazionale. Tuttavia, per quanto riguarda il totale Italia, il calo è dipeso essenzialmente da una diminuzione negli acquisti effettuati e nell’offerta di locazioni; viceversa, per quanto concerne le grandi città, il calo si è registrato in tutte e quattro le tipologie di transazioni, anche se è più forte nella domanda che nell’offerta. Quest’ultimo fenomeno ha fatto si che vi sia stata un riduzione del gap tra domanda e offerta sia nelle compravendite (è di 1,8 punti nel 2007, era di 3 punti nel 2005), sia nelle locazioni (attualmente è di 1 punto, mentre nel 2005 era di 3,2). Questo avvicinamento ad un punto di equilibrio è stata una delle cause, anche se non l’unica, che ha determinato il rallentamento della crescita dei prezzi degli immobili e dei canoni di locazione. Dall’indagine 2007 è emerso che Roma è stata la città più attiva sotto il profilo degli acquisti immobiliari, mentre Milano lo è stata per gli immobili venduti. Per quanto riguarda la domanda e l’offerta di locazioni le città più vivaci sono state Torino e Palermo. Dal confronto delle Indagini 2005 e 2007 rispetto al totale delle transazioni, troviamo che il calo a Torino, Milano e Napoli è stato più sensibile specialmente per gli immobili acquistati, mentre a Palermo il trend appare sostanzialmente invariato. In particolare, per quanto riguarda il venduto sono Palermo e Torino le città che registrano la flessione maggiore. Sul fronte della domanda delle locazioni Roma registra il picco più elevato nel calo, invece Palermo è rimasta sostanzialmente stabile anche dal lato dell’offerta, versante nel quale Milano, Genova e Napoli indicano flessioni maggiori del doppio o del triplo rispetto alla media delle sei grandi città La causa principale del mancato acquisto di un bene rimane, come nelle Indagini precedenti, il prezzo; infatti, gli intervistati ritengono che i prezzi degli immobili siano troppo alti rispetto alla qualità dei beni offerti e anche rispetto alle proprie disponibilità. La domanda è sostenuta principalmente dalla richiesta di abitazioni principali, anche se, rispetto al 2005, vi è stato un calo considerevole di oltre il 25%. Viceversa, le altre motivazioni come l’acquisto di seconde case e di case per investimento, sono salite. Per quanto concerne le caratteristiche che hanno pesato maggiormente nella scelta di un immobile, ai primi due posti troviamo la dimensione e il prezzo. E’ interessante evidenziare il fatto che nel 2005 al primo posto vi era il prezzo, mentre nell’Indagine attuale vi è la dimensione e che la dimensione media dei beni acquistati è passata da 83,5 mq a 91,34 mq. C’è da notare inoltre che, rispetto al 2005, si è quasi invertita la tendenza tra la richiesta delle case in periferia che è aumentata del 5,4%, rispetto a quella in centro, diminuita del 6,8%: il fenomeno è stato dettato inizialmente dalla maggior offerta abitativa dei quartieri periferici, per giunta a prezzi più contenuti ma, ormai, i prezzi - per la legge della domanda e dell’offerta - si sono avvicinati sensibilmente. Spostandoci sulle motivazioni che hanno spinto una famiglia a vendere un’abitazione troviamo che è scesa la quota di chi ha venduto per acquistare un’abitazione principale, per liquidità e per fare altri investimenti finanziari; al contrario, è salita la quota di coloro che hanno venduto per acquistare una seconda casa per parenti prossimi e per le vacanze. Per quanto riguarda i mutui continua a salire la quota di chi accende un mutuo per acquistare un’abitazione, in particolare la percentuale sale di circa 2 punti se si confronta al dato rilevato nel 2005. Tra coloro che hanno acquistato una casa nel biennio in esame, più del 60% ha dichiarato di aver fatto ricorso ad un finanziamento o mutuo. Salgono specialmente quelli compresi tra il 41% e il 60% del prezzo pagato per l’immobile, mentre stanno sparendo i piccoli prestiti. In primo luogo, ricorre ad un prestito chi acquista la casa principale, preferendo pagare un mutuo piuttosto che un canone di locazione quasi insostenibile; infatti, questi ultimi sono in sensibile calo. .  
   
   
BASTOGI SPA: SEMESTRALE AL 30.06.07 UTILE/(PERDITA) NETTO CONSOLIDATO 4.876 13.372 INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 72.121 32.010  
 
 Milano, 18 settembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Bastogi spa, tenutosi il 13 settembre , ha esaminato ed approvato la relazione sull’andamento della gestione al 30 giugno 2007. La situazione semestrale consolidata del gruppo Bastogi presenta un utile del periodo, al netto dell’effetto fiscale, di 4. 876 migliaia di euro (di cui di pertinenza del Gruppo 4. 283 migliaia di euro) rispetto ad un utile di 13. 372 migliaia di euro (di cui di pertinenza del Gruppo di 6. 907 migliaia di euro) del corrispondente periodo del 2006. L’utile conseguito beneficia della plusvalenza dovuta alla cessione dell’immobile in Milano via Piranesi 9 e alla cessione della partecipazione in Far Oer e sue controllate. Si ricorda che il risultato della situazione al 30 giugno 2006 era stato determinato in gran parte dalla plusvalenza realizzata da Brioschi Sviluppo Immobiliare (già Brioschi Finanziaria) con la cessione della partecipazione in Quadrante e dall’operazione di cessione da parte della controllata Immobiliare Latinafiori del complesso immobiliare in Monza. Il capitale investito netto del gruppo Bastogi è aumentato di circa 47 milioni di euro, passando da 270 milioni di euro a 317 milioni di euro. L’incremento è attribuibile principalmente agli investimenti sostenuti per lo sviluppo del progetto di Milano Fiori Nord, alla patrimonializzazione di Camabo e in minor misura agli investimenti nel settore alberghiero. Il valore di carico del patrimonio immobiliare ammonta a 252 milioni. Il patrimonio netto consolidato è di 245 milioni di euro e l’indebitamento finanziario netto verso istituti finanziari ammonta a 72 milioni di euro. Secondo le stime effettuate dalla società Cb Richard Ellis in sede di redazione di bilancio, il valore di mercato del patrimonio immobiliare del gruppo Bastogi comprensivo delle Immobilizzazioni Materiali, degli Investimenti Immobiliari e delle Rimanenze, al lordo degli effetti fiscali sui plusvalori intrinseci, ammontava, al 30 dicembre 2006, a 520 milioni di euro rispetto ad un valore di carico, alla stessa data, di 216 milioni. Si ricorda che nel portafoglio immobiliare non sono inclusi gli asset delle partecipazioni nelle joint venture e nelle collegate non consolidate con il metodo integrale (Camabo Bologna, Infrafin e Generali di Costruzioni) proprietarie di aree da sviluppare a Castel Maggiore (Bologna), Rozzano Milanofiori Sud e Binasco (Milano). Di seguito si riportato i principali elementi del conto economico, dello stato patrimoniale e del rendiconto finanziario. Nel seguito si riportato i principali elementi del conto economico e dello stato patrimoniale. Si segnala che i dati comparativi di conto economico al 30 giugno 2006 sono stati rielaborati riclassificando tutti i costi ed i ricavi di Step, ceduta il 28 marzo 2007, nella voce “Utile (perdita) da attività cessate”. Attività immobiliare Il gruppo Bastogi opera nel settore immobiliare tramite diverse società tra cui la principale è Brioschi Sviluppo Immobiliare (già Brioschi Finanziaria), quotata alla Borsa Valori di Milano. L´attività è orientata allo sviluppo integrato di grandi aree urbane mediante la progettazione e realizzazione di grandi complessi innovativi, che integrano qualità, eco sostenibilità e design. Insieme ai progetti di sviluppo, che generano flussi rilevanti a medio - lungo termine, la società investe in immobili a reddito, nella compravendita di complessi immobiliari e nell’acquisizione di crediti ipotecari dal sistema bancario. Servizi per l’arte Nata nel 2003 nella sede dello storico palazzo dei Frigoriferi Milanesi, Open Care propone unica in Europa servizi integrati per la gestione, la valorizzazione e la conservazione del patrimonio artistico pubblico e privato, attraverso i cinque dipartimenti di art consulting, conservazione e restauro, analisi scientifiche, caveau e trasporti per l’arte. Accanto ai tradizionali servizi di custodia e manutenzione di pellicce e tappeti, Open Care ha infatti sviluppato un´offerta altamente specializzata nei confronti dei possessori di un patrimonio artistico da preservare, siano essi clienti privati, istituzionali o Enti Pubblici. Formazione Naba – Nuova Accademia di Belle Arti propone un’offerta formativa strutturata in corsi triennali in Arti Visive, Graphic Design e Art Direction, Media Design, Design, Fashion e Textile Design, Scenografia, master di primo livello in Digital Environment Design, Action Marketing e Visual Communication, Photography e Visual Design e un biennio specialistico in Visual Arts e Curatorial Studies. L’accademia, legalmente riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, rilascia diplomi equiparati alle lauree di primo livello e propone inoltre corsi serali, Summer Programs e Semester Abroad Programs, rivolti in particolar modo agli studenti delle università americane. Attività alberghiera Il 28 giugno 2007 Bastogi, nell´ambito di una strategia di diversificazione delle proprie attività di business, ha sottoscritto un accordo quadro con Tremagi, società attiva nel settore alberghiero, per la realizzazione di un progetto imprenditoriale avente ad oggetto lo sviluppo di strutture alberghiere e delle relative attività di gestione amministrativa, nonché la gestione di alberghi di terzi, con l’obiettivo di creare e sviluppare un gruppo alberghiero con strutture a 4 stelle in prevalenza di proprietà e specializzato nel settore della clientela “business”. Eventi successivi al 30 giugno 2007 Bastogi spa Il 4 settembre 2007 i Consigli di amministrazione di Bastogi e di Brioschi Sviluppo Immobiliare, società attualmente controllata da Bastogi, hanno comunicato di aver dato impulso ad una serie di adempimenti preliminari finalizzati a valutare la possibilità di realizzare un’operazione di scissione parziale e proporzionale inversa di Bastogi a favore di Brioschi. In particolare, tale operazione straordinaria avrebbe la finalità di: focalizzare il core business di Bastogi nel settore dei servizi ad alto valore aggiunto rappresentati, nello specifico, da quelli afferenti la valorizzazione e la custodia dei beni artistici, l’educazione ed il settore alberghiero; focalizzare ed incrementare il core business di Brioschi nel settore dello sviluppo immobiliare tramite l’aumento della partecipazione già detenuta in Milanofiori 2000, l’investimento in ulteriori opportunità di sviluppo in Sardegna e l’incremento del proprio patrimonio immobiliare a reddito; semplificare la catena societaria. La prospettata operazione, attualmente in fase di studio, verrebbe realizzata mediante una scissione inversa di Bastogi in forza della quale verrebbero tra l’altro assegnate a Brioschi, oltre alla partecipazione detenuta nella stessa da Bastogi (pari al 53,31% del capitale sociale di Brioschi), le partecipazioni detenute da Bastogi in Milanofiori 2000, in Maimai, in Generale di Costruzioni e in S’isca Manna, società attive nel settore immobiliare, un immobile di proprietà di Bastogi a Monza adibito ad uso commerciale ed alcune attività e passività direttamente o indirettamente afferenti delle quali, tuttavia, non è ancora stato compiutamente determinato il valore. Le azioni Brioschi assegnate a Brioschi medesima con la scissione verrebbero a loro volta assegnate da Brioschi in via proporzionale ai soci di Bastogi. A fronte degli ulteriori cespiti assegnati a Brioschi e distinti dalla partecipazione detenuta da Bastogi in Brioschi medesima, verrebbero emesse nuove azioni da attribuirsi, sempre in via proporzionale, ai soci di Bastogi. Nel dare impulso all’operazione, il Consiglio di Amministrazione di Bastogi e il Consiglio di Amministrazione di Brioschi hanno deliberato (i) di procedere a richiedere la nomina di un esperto ex art. 2501-sexies del codice civile e (ii) di nominare i rispettivi advisor nell’ambito della prospettata scissione inversa. In data 11 settembre il Tribunale di Milano ha designato la Pricewaterhouse, quale perito congiunto, per la redazione della relazione di congruità tra il rapporto di cambio delle azioni di Brioschi e Bastogi. Nel settembre 2007, Bastogi ha partecipato, per una quota rappresentativa del 25% del capitale sociale di complessivi 2 milioni di euro, alla costituzione della società “Property Finance & Partners Società di Gestione del Risparmio S. P. A. ” con sede in Firenze. H2c Nel luglio 2007 è stato stipulato un contratto di compravendita relativo ad un’area edificabile sita in Silea (Tv) sulla quale è prevista la realizzazione di un albergo. Il prezzo di acquisto è stato determinato in 2. 580 migliaia di euro, oltre ad Iva. Nel luglio 2007, dopo essere subentrata in un contratto di locazione finanziaria relativo ad un immobile in Milano, via Gallarate, H2c ha risolto anticipatamente tale contratto acquistando così la piena proprietà dell’immobile. Il prezzo di acquisto (comprensivo di quanto pagato per l’acquisto del diritto al subentro e per il subentro nel contratto di leasing, nonchè per il riscatto del bene oggetto di leasing) è stato determinato in 6. 155. 305 euro, oltre ad Iva. Successivamente è stato stipulato un contratto di cessione relativo ad una porzione di 900 metri quadrati, al piano interrato, ad uso posti auto, al prezzo di 550. 000 euro, più Iva. Brioschi Trading Immobiliare Nel luglio 2007, sono stati acquistati da Unicredit Banca un pacchetto di crediti ipotecari afferenti immobili al prezzo di 1. 745. 000 euro rispetto ad un valore nominale di 2. 254. 525 euro. Milanofiori 2000 Nell’agosto 2007 è stato firmato un contratto di locazione con una società specializzata nel settore della distribuzione dell’elettronica di consumo ed elettrodomestici per un immobile, per una superficie complessiva di circa 4. 700 metri quadrati, da destinare a vendita di generi non alimentari. L’immobile è in fase di realizzazione all’interno del comparto Milanofiori Nord. Questo contratto si aggiunge a quelli già stipulati in precedenza con primari operatori commerciali, quali: Uci Italia spa (6. 000 metri quadri), Mondadori Retail (800 metri quadrati); Leroy Merlin (14. 000 metri quadrati) e Virgin (5. 000 metri quadrati). Sono inoltre in avanzata fase di trattativa ulteriori contratti di locazione. Evoluzione prevedibile della gestione Bastogi è una holding di partecipazioni il cui risultato è principalmente dovuto a quelli delle società controllate. Brioschi Sviluppo Immobiliare svolge principalmente la funzione di holding di un gruppo di società operanti nello sviluppo immobiliare. Nel corso del 2007, in linea con quanto programmato, continueranno i lavori di sviluppo del progetto Milanofiori Nord la cui copertura finanziaria sarà garantita sia dalla liquidità esistente nella capogruppo Brioschi Sviluppo Immobiliare che tramite l’utilizzo della linea di credito di 40 milioni di euro già concessa dalla Banca Popolare di Novara a Milanofiori 2000. Si attende inoltre l’avvio della seconda fase di sviluppo del complesso di via Darwin a Milano e il completamento della fase progettuale del comparto Milanofiori Sud nell’area di Rozzano al Confine Sud di Milano. Open Care offre un insieme completo e qualificato di servizi per la gestione, valorizzazione e conservazione del patrimonio artistico. Il mercato italiano può offrire interessanti opportunità e Open care è il primo operatore in grado di offrire tali servizi in modo qualificato, organico e continuativo. Nel settore della formazione ci si attende un ulteriore incremento del numero di iscritti ai corsi proposti da Naba, Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Nel settore alberghiero, entro la fine dell’esercizio, si prevede l’apertura di due nuove strutture alberghiere nella città di Napoli e Caserta, che si affiancheranno all’hotel di Pisa-pontedera. Nel contempo prosegue lo sviluppo per la realizzazione di due alberghi di proprietà a Milano e a Treviso, coerentemente con l’obiettivo di creare un gruppo alberghiero di alta qualità specializzato nel settore della clientela “business”. .  
   
   
IGD S.P.A. RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2007. VALORE DELLA PRODUZIONE IN CRESCITA A 36,23 MILIONI DI EURO MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) IN CRESCITA A 22,94 MILIONI DI EURO UTILE NETTO PARI A 24,00 MILIONI DI EURO.  
 
Bologna, 13 settembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Igd S. P. A. , Blue Chip attiva nel settore immobiliare della grande distribuzione le cui azioni sono quotate nel segmento Midex di Borsa Italiana, ha esaminato, oggi, i dati relativi al primo semestre dell’esercizio 2007. Il primo semestre 2007 si è chiuso con un valore della produzione pari a 36,23 milioni di Euro, in crescita del 26,01% rispetto ai 28,75 milioni di Euro del primo semestre 2006. Il margine operativo lordo (Ebitda) è stato pari a 22,94 milioni di Euro, in crescita del 25,39% rispetto ai 18,29milioni di Euro del 30 giugno 2006. Continua la crescita del valore del patrimonio immobiliare a dimostrazione del fatto che nel settore dei centri commerciali la creazione di valore è principalmente legata alla capacità di reddito degli assets immobiliari. Infatti la crescita dei ricavi per affitto a perimetro costante è stata superiore all’adeguamento dei contratti per l’inflazione. La variazione del Fair Value ammonta così a 24,5 superiore a quella del secondo semestre del 2006 pari 17,52 milioni di Euro e inferiore alle performances eccezionali del primo semestre dello scorso anno pari a 39,9 milioni di Euro. Pertanto nel confronto primo semestre 07 vs primo semestre 06 l’Ebit, pari a 47,29 milioni di Euro, e il l’Utile Netto, pari a 24,00 milioni di Euro risultano inferiori di 10,4 e 8,8 milioni di Euro rispettivamente. Prosegue l’attività di sviluppo anche anticipando quasi tutti gli investimenti che il nuovo Piano Industriale prevedeva per il 2008. Coerentemente alla crescita e alla relativa raccolta di capitale finalizzata al finanziamento dello stesso, la posizione finanziaria netta si è attestata a 237,64 milioni di Euro rispetto ai 338,06 milioni di Euro di dicembre 2006. L’attuale gearing è quindi pari a 0. 33. Il costo del denaro della posizione debitoria è particolarmente vantaggioso perché inferiore al 4% e per il 90% immune da rischio. “I buoni risultati della semestrale in termini di ricavi e di reddito operativo – commenta Filippo Carbonari, Amministratore Delegato di Igd – confermano la validità del modello di business di Igd grazie anche alla sua focalizzazione nel settore dei Centri Commerciali, notoriamente meno ciclico degli altri settori del Real Estate. In una fase di consolidamento dell’andamento dei rendimenti di mercato, la creazione di valore passa, infatti, soprattutto attraverso la gestione attiva dei centri. Grazie a ciò, infatti, Igd rende i propri centri centri di successo – continua Carbonari - riuscendo così ad avere incrementi importanti, ma sostenibili, degli affitti degli operatori. In questo semestre, rispetto a quello del precedente periodo di riferimento, gli stessi sono aumentati più dell’inflazione a perimetro costante. ” .  
   
   
LA NUOVA AGENZIA REGIONALE DELLE ACQUE ILLUSTRATA AI COSTRUTTORI EDILI DEL VENETO  
 
Verona, 18 settembre 2007 - “Agenzia regionale delle acque e per la difesa del suolo” è il tema di un convegno tenutosi ieria Verona per iniziativa dell’Associazione regionale dei Costruttori Edili, al quale è intervenuto l’assessore regionale all’ambiente Giancarlo Conta. L’argomento è considerato estremamente attuale dai costruttori edili, che hanno inteso con l’incontro conoscere i contenuti del disegno di legge approvato dalla Giunta regionale e finalizzato a costituire l’Agenzia delle acque. Conta ha ricordato che l’obiettivo che la Giunta si è posta con questo disegno di legge, ora all’esame della competente Commissione Consiliare, è quello di riorganizzare e razionalizzare le strutture e gli uffici che a livello regionale operano nel settore della difesa del suolo e del demanio idrico attraverso l’accorpamento degli uffici periferici regionali del Genio Civile e dei Servizi Forestali in un unico soggetto, avente natura e veste di agenzia con funzioni prettamente di tipo tecnico ed operativo. “Vi è l’esigenza – ha precisato Conta nel suo intervento – di superare l’attuale frammentazione di competenze che rende lungo e problematico ogni intervento sul territorio. Con l’agenzia, mutuando dall’esperienza fatta in altri settori come quella con l’Agenzia Interregionale per il fiume Po, avremo la possibilità di intervenire più celermente, non solo nelle situazioni di pericolo, ma in tutte le esigenze del territorio. Sfruttando le professionalità presenti, con un loro utilizzo sinergico, avremo anche la possibilità di sviluppare maggior progettualità ambientale e accedere più agevolmente ai finanziamenti europei”. Per quanto riguarda le funzione dell’Agenzia, Conta ha precisato che queste saranno strettamente operative e gestionali. Per quanto riguarda gli interventi essa porrà in essere tutte le attività, dalla progettazione all’assistenza, al collaudo. In relazione al demanio idrico, invece, la stessa provvederà, oltre che all’istruttoria delle istanze, anche all’emanazione del provvedimento concessorio finale. Previsto, altresì, che l’Agenzia possa svolgere attività di consulenza ed assistenza ad altre amministrazione pubbliche nonché esercitare specifiche funzioni ad essa demandate dalla Giunta regionale. “Con questa legge – ha aggiunto Conta – non intendiamo creare il solito carrozzone burocratico, ma contrariamente dar vita ad una realtà prettamente tecnica ed operativa, per creare sinergia e dare risposte complessive in modo molto più concreto e celere, facendo una programmazione che superi i confini provinciali e s’inserisca in un contesto regionale”. Nel concludere il suo intervento Conta si è rivolto alla platea per chiedere la collaborazione dei costruttori, che con la loro professionalità ed esperienza potrebbero dare un grosso contributo, non solo di idee, alla costruzione della nuova Agenzia. Da parte sua il presidente dell’Ance regionale, Stefano Pelliciari, ha detto che è con grande soddisfazione che l’Associazione valuta la decisione della Regione di dar vita alla nuova Agenzia regionale. “I costruttori del Veneto - ha sottolineato Pelliciari – si aspettano, con la nascita di questa nuova società, che cresca il coordinamento degli interventi nelle diverse province, scompaia la sperequazione delle dotazioni provinciali ed aumentino decisamente le risorse finanziarie a disposizione del settore. In questo modo – ha concluso – verrebbero rilanciate un insieme di opere essenziali per la stabilità e la buona conservazione del territorio ed utili al comparto delle nostre numerose piccole imprese, che operano esclusivamente nel settore delle manutenzioni idrauliche e delle bonifiche”. .  
   
   
PIASTRELLE CERAMICHE: SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 18 settembre 2007 - Il sistema produttivo italiano chiude il 2006 con un lieve aumento delle vendite in termini reali (1,1%) attribuibile soprattutto alla crescita registrata sui mercati esteri e, in minor misura, alle dinamiche attenuate del mercato interno. In termini produttivi il settore si stabilizza, sostanzialmente sui livelli dell’anno precedente con incrementi nell’area del gres porcellanato e flessioni nelle altre tipologie produttive. La produzione realizzata all’estero dagli operatori italiani ammonta a circa 110 milioni di metri quadrati, vale a dire circa il 17% della produzione complessiva (nazionale ed estera) degli operatori italiani. Nel 2006 l’esportazione di piastrelle recupera in parte le flessioni degli anni precedenti: aumenta in termini quantitativi dell’1,8% a fronte di una crescita dei prezzi di vendita dell’8%. Le attese dei maggiori operatori del settore delle piastrelle ceramiche per il 2007 sono orientate verso una buona dinamica delle vendite di prodotto italiano sui mercati dell’Europa dell’Est, del Medio Oriente e del Bacino del Mediterraneo, oltre che in alcuni paesi come Francia, Gran Bretagna o Grecia, mentre gli Stati Uniti mostrano dinamiche recessive e il mercato asiatico, pur crescendo a tassi sostenuti, risulta difficilmente aggredibile da parte delle imprese italiane. Il mercato nazionale conferma la tendenza all’assestamento su valori fisiologici. Nel complesso le dinamiche attese mostrano una flessione delle vendite in quantità con un miglioramento delle vendite all’estero in termini di valore, grazie alla crescita dei prezzi medi. Dati Di Sintesi, 2006
Valore della produzione, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 5. 740
Variazione media annua della produzione venduta 2006/2002 (%):
· in quantità -1,8
· in valore 1,9
Quota di produzione prime 4 imprese/gruppi (%)(a) 33,3
Export/produzione venduta (%)(a) 60,2
Import/consumo (%)(a) 8,2
Valore del mercato a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 2. 282,5
Quota di mercato prime 4 imprese/gruppi (%)(a) 33,9
. .
 
   
   
MERCATO ENERGIA: ISTRUZIONI DEL GARANTE PER TUTELARE PRIVACY UTENTI  
 
Roma, 18 settembre 2007 - Informare gli utenti in maniera semplice e sintetica, no a intrusioni telefoniche, dati conservati a tempo. Sono queste, in sintesi, le indicazioni contenute nella delibera n. 39 (file in formato . Pdf) adottata dal Garante per la protezione dei dati personali al termine di una procedura di cooperazione con l´Autorità per l´energia elettrica e il gas, per una corretta informazione degli utenti e per un corretto utilizzo dei loro dati. La recente disciplina sulla liberalizzazione dell´energia prevede che, a partire dal 1° luglio di quest´anno, i clienti domestici possano recedere dal contratto di fornitura di energia stipulato prima di tale data con il distributore operante nel proprio ambito territoriale e scegliere un fornitore diverso. Perché questo possa avvenire le società che vendono energia devono poter acquisire dalle banche dati dei distributori alcune informazioni di base relative agli utenti del mercato energetico per poter entrare in contatto con questi ultimi e formulare proposte commerciali. Proprio riguardo agli aspetti legati al trattamento dei dati personali degli utenti è stato chiamato ad intervenire il Garante. La deliberazione si articola in due parti: la prima contiene le indicazioni fornite all´Autorità per l´energia elettrica e il gas al termine di una fruttuosa collaborazione prevista per legge; la seconda detta prescrizioni direttamente agli operatori del settore. Le società distributrici dovranno, dunque, informare i clienti in maniera colloquiale e sintetica della possibilità di recedere dal contratto e di fornire alle aziende venditrici di energia alcuni dati (generalità, consumi, potenza impegnata etc. ) affinché possano far conoscere le loro migliori offerte formulate sulla base della conoscenza di un profilo "minimo" del medesimo cliente. A tale proposito il Garante ha predisposto un modello di informativa che potrà eventualmente essere adottato dalle società. L´informativa dovrà essere recapitata insieme all´invio della corrispondenza ordinaria che le aziende intrattengono con i clienti per la gestione del vigente contratto di fornitura o di distribuzione (per esempio, l´invio della bolletta), ma dovrà essere messa a disposizione anche sul sito Internet e attraverso i servizi di assistenza e informazione al pubblico. Per quanto riguarda le proposte commerciali dei venditori, queste dovranno essere rigorosamente cartacee: non è quindi consentito il marketing telefonico o per via telematica. I dati dei clienti non possono essere comunicati a terzi. Per quanto riguarda i tempi di conservazione dei dati, il Garante ha stabilito che i dati personali dei clienti che non rispondono alle offerte commerciali dovranno essere cancellati non più tardi di sei mesi dall´invio della proposta. Sulla base delle indicazioni fornite dal Garante della privacy, l´Autorità per l´energia elettrica e il gas avvierà prossimamente una consultazione per completare la disciplina dell´accesso ai dati personali. .  
   
   
TERNA: ACQUISIZIONE IN BRASILE FIRMATO L’ACCORDO PER L’ACQUISTO DI ETEO PER 562,2 MILIONI DI REAIS (CIRCA 216,8 MILIONI DI EURO)  
 
Roma, 18 settembre 2007 – Terna Participações S. A. (“Terna Part”), holding brasiliana quotata alla Borsa di San Paolo controllata da Terna S. P. A. (“Terna”), ha firmato ieri -attraverso una sua societá controllata - con Topaz Group Sarl e con Earth Tech Brasil Ltda - controllate entrambe da Tyco International Ltd - l’accordo per l’acquisto dell’intero capitale sociale della società Empresa de Transmissão de Energia do Oeste Ltda, (“Eteo”), concessionaria di 502 km di linee di trasmissione a 440Kv nello Stato di San Paolo. Il corrispettivo dell’operazione (Enterprise Value) è pari a 562,2 milioni di Reais, circa 216,8 milioni di euro. L’operazione sarà finanziata attraverso la liquidità disponibile di Terna Part e con il ricorso ad ulteriore debito finanziario da parte di Terna Part o di una delle sue controllate. Eteo, titolare di una concessione trentennale, nel corso del 2006 ha registrato ricavi pari a 92,1 milioni di Reais (circa 35 milioni di euro) con un Ebitda pari a 71,3 milioni di Reais (circa 27,5 milioni di euro) e un utile netto di 45,8 milioni di Reais (circa 17,7 milioni di euro). Al 31 dicembre 2006 Eteo contava assets complessivi pari a 198,1 milioni di Reais (circa 76,4 milioni di euro) e debiti finanziari netti per 129,7 milioni di Reais (circa 50 milioni di euro). L’acquisizione consente al Gruppo Terna di consolidare ulteriormente la propria presenza in Brasile e accresce in maniera significativa le attività di Terna Part. La controllata brasiliana di Terna, infatti, mette a segno un incremento del 28% in termini di km di linee gestite per effetto delle acquisizioni di Gtesa e Patesa (186 km di linee) ed Eteo (502 km di linee). I ricavi crescono del 20% circa. Il closing dell’operazione, previsto entro il 2007, è soggetto all’approvazione da parte dell’Autorità di regolazione locale (Aneel, Agência Nacional de Energia Elétrica). .  
   
   
AEM S.P.A RISULTATI SEMESTRALI AL 30 GIUGNO 2007 RICAVI PARI A 3.421 MILIONI DI EURO IN LIEVE RIDUZIONE RISPETTO AL PRIMO SEMESTRE 2006  
 
 Milano, 18 settembre 2007 – Si è riunito il 12 settembre, sotto la presidenza dell’ing. Giuliano Zuccoli, il Consiglio di Amministrazione di Aem S. P. A. Che ha esaminato la relazione semestrale consolidata del Gruppo Aem al 30 giugno 2007. Risultati economici patrimoniali e finanziari Nel primo semestre dell’anno il Gruppo Aem ha mantenuto livelli di redditività in linea con quelli del primo semestre 2006, nonostante il risultato del primo semestre dell’anno precedente sia stato favorito dai proventi straordinari connessi al fenomeno dell’ ”emergenza gas” e pur in un contesto di contrazione della domanda di energia elettrica e di gas dovuta al clima eccezionalmente mite della stagione invernale 2007. In particolare, rispetto al primo semestre 2006, la domanda di energia elettrica in Italia ha evidenziato una contrazione nei primi tre mesi dell’anno e una dinamica crescente per ciascuno dei successivi tre mesi. La domanda nazionale di gas è stata inferiore del 7,7% rispetto al primo semestre del 2006. Nel corso del periodo si è inoltre registrata una contrazione dei prezzi dell’energia elettrica in Borsa, che hanno registrato una riduzione dell’11% rispetto al primo semestre del 2006. Nel periodo in esame i ricavi hanno raggiunto i 3. 421 milioni di euro mentre il risultato operativo lordo è stato pari a 753 milioni di euro, superiore del 4,4% rispetto al primo semestre 2006. La diminuzione dei ricavi è da attribuirsi prevalentemente ai minori volumi di gas e calore venduti, nonché alla diminuzione delle quantità di gas distribuito a causa dell’andamento climatico sfavorevole che ha caratterizzato la prima parte dell’anno. L’efficace gestione del portafoglio energetico, l’aumento delle vendite di energia elettrica ed effetti positivi non ricorrenti, hanno permesso di attenuare l’impatto negativo sul risultato operativo lordo del Gruppo dovuto alla contrazione della domanda di gas e alla riduzione dei prezzi dell’energia elettrica in Borsa. Il Risultato Operativo Netto è stato pari a 453 milioni di euro in crescita dell’8,9% rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente, per effetto di maggiori ammortamenti stanziati nel periodo in esame più che compensati dai minori accantonamenti al fondo rischi. Le imposte sui redditi sono state pari a 151 milioni di euro (positive per 6 milioni di euro al 30 giugno 2006). L’incremento significativo del carico fiscale è prevalentemente attribuibile al rilascio da parte del Gruppo Delmi, nel primo semestre 2006, del fondo imposte differite a seguito del riallineamento, mediante il pagamento di un’imposta sostitutiva, dei valori fiscali di parte delle immobilizzazioni ai relativi valori civilistici. Per effetto delle dinamiche sopra esposte e dedotti l’utile di pertinenza di terzi azionisti del Gruppo Delmi e del Gruppo Ecodeco per 91 milioni di euro, il Risultato netto del Gruppo è stato pari a 116 milioni di euro. L’indebitamento netto del Gruppo è risultato in diminuzione di 659 milioni di euro, passando da 4. 915 milioni di euro al 31 dicembre 2006 a 4. 256 milioni di euro al 30 giugno 2007. Rispetto al dato al 30 giugno 2006 il miglioramento è pari a circa 1,3 miliardi di euro. Ricavi e volumi I ricavi del Gruppo Aem sono risultati pari a 3. 421 milioni di euro, di cui 2. 127 milioni di euro attribuibili al consolidamento proporzionale al 50% del Gruppo Delmi (Tde/edison) e 76 milioni di euro attribuibili al consolidamento integrale dei risultati economici del Gruppo Ecodeco (consolidati nel primo trimestre 2006 secondo il metodo del patrimonio netto). I ricavi consolidati hanno subito una riduzione del 2,2%. A tale riduzione ha contribuito significativamente il clima particolarmente mite dei mesi invernali. Infatti, a causa degli effetti climatici citati il gas distribuito è stato inferiore del 21% rispetto al primo semestre 2006 raggiungendo i 653 milioni di metri cubi nel semestre in esame. Anche le vendite di gas ai clienti finali effettuate dal Gruppo, pari a 1. 67 1 milioni di metri cubi, risultano in diminuzione rispetto all’anno precedente (-24%) mentre i volumi di calore venduto sono stati pari a 235 Gwh termici (280 Gwh termici nel primo semestre 2006). L’energia elettrica distribuita è risultata pari a 3. 740 Gwh, sostanzialmente in linea rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. Per le ragioni sopra esposte, il settore gas calore ha evidenziato una riduzione dei ricavi dell’8,7% mentre per il settore reti e mercati regolamentati i ricavi sono stati inferiori del 10,5%. La produzione degli impianti del Gruppo, al netto del contributo della società Serene, è risultata superiore del 2,9% rispetto a quella del primo semestre 2006. In particolare, la produzione di energia termoelettrica ed idroelettrica delle centrali Aem, rispettivamente pari a 1. 604 Gwh e 740 Gwh, è risultata in lieve calo rispetto al primo semestre 2006, mentre la produzione di energia elettrica delle centrali Edison, principalmente grazie all’entrata in funzione della centrale di Torviscosa e alla piena disponibilità della centrale di Altomonte, è cresciuta del 14,5%. La produzione degli impianti Edipower si è ridotta mediamente del 11,7% rispetto al primo semestre 2006 in quanto, a seguito dell’”emergenza gas”, nei primi mesi dell’esercizio precedente era stata massimizzata la produzione degli impianti alimentati ad olio combustibile. Nonostante la flessione, registrata nei primi mesi dell’anno, della domanda di energia elettrica a livello nazionale, l’energia elettrica complessivamente commercializzata dal Gruppo è risultata superiore dell’11,7% rispetto al primo semestre 2006. Nel semestre in esame l’energia elettrica commercializzata da Aem è stata pari a 8. 087 Gwh, in crescita del 36,6% rispetto al primo semestre dell’esercizio precedente. In particolare, sono state maggiori sia le vendite ai clienti finali idonei e grossisti (+77,6%) sia l’energia commercializzata sulla Borsa elettrica (+1,1%). Il Gruppo Delmi (Tde/edison) ha evidenziato una crescita dell’energia commercializzata del 2,1%: l’aumento dei volumi venduti sui mercati non regolamentati ha più che compensato la riduzione delle vendite in regime Cip6/92. Per effetto delle dinamiche sopra esposte, i ricavi del settore elettrico sono risultati in crescita del 5%. Risultato Operativo Lordo Nel primo semestre dell’esercizio il risultato operativo lordo è stato pari a 753 milioni di euro, in crescita del 4,4% rispetto al medesimo periodo del 2006. Nel settore energia elettrica la riduzione del risultato operativo lordo è da attribuirsi essenzialmente al venir meno dei ricavi registrati nel primo semestre 2006 connessi all’“emergenza gas”, che hanno visto un incremento significativo dei proventi sui mercati secondari della Borsa dell’energia delle centrali idroelettriche di Aem. Nel 2006 erano inoltre stati registrati i ricavi della vendita delle eccedenze di certificati di emission trading, di competenza dell’esercizio 2005. Nel semestre in esame è inoltre risultata minore la marginalità sui mercati a programma dell’Ipex, a causa della dinamica decrescente della domanda di energia elettrica e come risultato della maggiore competizione registrata sulla piattaforma Ipex, i prezzi orari dell’energia elettrica in Borsa sono risultati inferiori mediamente di circa l’11% rispetto al semestre 2006. Tale riduzione è stata in parte compensata dall’effetto economico positivo delle maggiori quantità vendute grazie alla piena disponibilità delle centrali di Torviscosa e di Altomonte di Edison e all’efficace politica di ottimizzazione del portafoglio fonti/impieghi sui mercati non regolamentati. Il risultato operativo lordo della filiera gas calore risulta in crescita rispetto al primo semestre 2006. In particolare, la minore marginalità determinata dalla contrazione delle vendite di gas e calore, conseguenza dell’inverno eccezionalmente mite, e dal mancato contributo derivante dall’effetto “una tantum” della rinegoziazione di alcuni contratti di approvvigionamento del gas (presente nei primi sei mesi del 2006 in capo al Gruppo Delmi), è stata più che compensata dal rilascio della quota parte relativa all’esercizio 2005 del fondo rischi specifico accantonato a seguito dell’applicazione delle delibere n. 248/04 e n. 298/05 dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas e dal miglioramento dei margini delle attività operative del Gruppo Delmi e di Plurigas S. P. A. Il risultato operativo lordo del settore reti e mercati regolamentati registra un calo rispetto al primo semestre del 2006 per effetto dei minori volumi di gas distribuito. Il settore Waste & Power ha contribuito all’incremento del risultato operativo lordo del Gruppo, grazie all’attività del Gruppo Ecodeco, per 17 milioni di euro. Nel primo trimestre 2006 i risultati di Ecodeco erano stati consolidati con il metodo del patrimonio netto. Il Risultato operativo lordo del medesimo periodo era stato pari a 12 milioni di euro. Risultato Operativonetto Il risultato operativo netto nel primo semestre 2007 ammonta a 453 milioni di euro rispetto ai 416 milioni di euro dei primi sei mesi del 2006 per effetto dei maggiori ammortamenti stanziati nel periodo al netto di minori accantonamenti al fondo rischi principalmente del “perimetro Aem”. Gestione Finanziaria I costi finanziari netti sono stati pari a 101 milioni di euro (115 milioni di euro al 30 giugno 2006). La riduzione deriva principalmente dall’aumento dei proventi per la valutazione a fair value dei derivati finanziari per 21 milioni di euro, dai maggiori proventi finanziari per 3 milioni di euro in parte compensati dai maggiori oneri finanziari per 6 milioni di euro, comprensivi degli interessi sulle imposte relative agli anni 1996-1997-1998-1999 per 2 milioni di euro, dalla variazione negativa delle attività finanziarie possedute per essere negoziate attribuibile alla svalutazione di società partecipate del Gruppo Delmi (Tde/edison) per 2 milioni di euro, nonché dalla variazione negativa degli oneri per eliminazioni di attività disponibili per la vendita del Gruppo Delmi per 2 milioni di euro. Altri proventi / Oneri non operativi L’importo degli “altri proventi/oneri non operativi” e delle “plusvalenze su dismissioni” è risultato positivo per 7 milioni di euro (negativo per 2 milioni nel primo semestre 2006) al netto degli oneri, per 3 milioni di euro, per il recupero delle imposte relative agli anni dal 1996 al 1999. Imposte sui redditi Le imposte di competenza sono pari a 151 milioni di euro mentre contribuivano positivamente all’utile netto per 6 milioni di euro nel primo semestre 2006. Tra le principali cause del significativo aumento del carico fiscale si segnala che il conto economico del primo semestre 2006 recepiva un effetto positivo del Gruppo Delmi dovuto al rilascio del fondo imposte differite in seguito al riallineamento, mediante il pagamento di un’imposta sostitutiva, dei valori fiscali di parte delle immobilizzazioni di Edison S. P. A. Ai relativi valori civilistici. Inoltre nel presente periodo hanno inciso l’indeducibilità di alcuni oneri e, per 3 milioni di euro, il reversal, secondo quanto stabilito dall’Ifrs 3 paragrafo 65, della posta “Avviamento” a seguito della realizzazione di benefici fiscali relativi al Gruppo Delmi non iscrivibili al momento dell’acquisizione. Risultatonetto del Gruppo L’utile consolidato delle attività in funzionamento, al netto delle imposte di competenza, risulta quindi pari a 208 milioni di euro (306 milioni di euro nel primo semestre 2006). Il risultato netto delle attività non correnti cedute o destinate alla vendita è negativo per 1 milione di euro nel primo semestre 2007 (positivo per 1 milione di euro nel primo semestre 2006) e si riferisce ad alcuni rami d’azienda del Gruppo Ecodeco destinati alla vendita. L’utile netto consolidato del periodo di pertinenza del Gruppo, dedotti l’utile di pertinenza di terzi azionisti del Gruppo Delmi (Tde/edison) e Gruppo Ecodeco, complessivamente pari a 91 milioni di euro, è di 116 milioni di euro (189 milioni di euro nel primo semestre 2006). Capitale investito ed indebitamento finanziario netto2 Al 30 giugno 2007 il capitale investito netto consolidato è pari a 8. 534 milioni di euro, alla cui copertura contribuiscono il patrimonio netto per 4. 278 milioni di euro (di cui 2. 286 milioni di euro riferiti alle quote di terzi azionisti) e l’indebitamento finanziario netto per 4. 256 milioni di euro (4. 915 milioni di euro al 31 dicembre 2006). L’ammontare del capitale investito netto si è decrementato di 353 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2006 principalmente a seguito di una riduzione dei crediti a breve e dell’aumento degli altri debiti, parzialmente compensati dalla riduzione dei debiti verso fornitori e dall’aumento delle immobilizzazioni immateriali. La posizione finanziaria netta consolidata, pari a 4. 256 milioni di euro al 30 giugno 2007, presenta, rispetto alla chiusura dell’esercizio precedente, un miglioramento di 659 milioni di euro a cui hanno contribuito per 976 milioni di euro il cashflow generato dalla gestione corrente, per 211 milioni di euro il cash flow generato dalle variazioni del patrimonio netto, parzialmente compensati dagli investimenti che hanno assorbito risorse per 529 milioni di euro. Il cash flow generato dalla gestione corrente è pari a 976 milioni di euro, più del doppio rispetto al 30 giugno 2006 principalmente per il miglioramento del capitale circolante. Le attività di investimento, al netto della cessione di Serene S. P. A. Effettuata dal Gruppo Delmi (con effetto positivo per 58 milioni di euro), hanno assorbito risorse per 529 milioni di euro (319 milioni di euro al 30 giugno 2006). Tali investimenti si riferiscono principalmente agli investimenti netti in immobilizzazioni materiali ed immateriali. Ilfree cashflow è pari a 447 milioni di euro (89 milioni di euro al 30 giugno 2006). Le variazioni di patrimonio netto hanno generato risorse per 211 milioni di euro (94 milioni di euro al 30 giugno 2006), principalmente per effetto dei seguenti fattori: 260 milioni di euro derivanti dalla conversione di Warrant Edison da parte di azionisti terzi, 105 milioni di euro per aver considerato come esercitati i Warrant Edison posseduti da Transalpina di Energia S. R. L. , 91 milioni di euro per la quota di risultato di spettanza di terzi, in parte compensati dal pagamento dei dividendi per 125 milioni di euro da parte della capogruppo Aem S. P. A. E dalla riduzione del patrimonio netto di terzi in seguito alla comunicazione della volontà di esercitare l’opzione di acquisto del 70% di Ecodeco S. R. L. Per 93 milioni di euro. Per effetto delle dinamiche sopra esposte, la posizione finanziaria netta è migliorata di circa 0,7 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2006 e di quasi 1,3 miliardi di euro rispetto al 30 giugno 2006. Prevedibile evoluzione della gestione Nei prossimi mesi il Gruppo beneficerà della prevista entrata in produzione delle nuove centrali di Simeri Crichi e Turbigo, nonché dell’entrata in funzione della nuova centrale di cogenerazione a pompe di calore di Canavese in Milano. A partire dal mese di giugno si prevede un miglioramento della marginalità dell’energia elettrica sui mercati all’ingrosso e proseguirà nel corso dell’anno la politica di ottimizzazione del portafoglio fonti/impieghi. E’ prevista inoltre entro l’anno la determinazione dell’ammontare della pere quazione specifica aziendale connessa all’attività di distribuzione di energia elettrica di Aem. Tali prospettive consentono di prevedere risultati industriali in linea rispetto ai risultati dell’esercizio precedente, nonostante le incertezze legate al contesto normativo tuttora in evoluzione e alle dinamiche dei prezzi internazionali delle materie prime. Eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2007 Nell’ambito del procedimento relativo ai progetti di aggregazione tra Aem S. P. A. , Amsa S. P. A. Ed Asm S. P. A. Si da atto che il Consiglio Comunale di Milano, in data 23 luglio 2007, ha approvato la fusione per incorporazione di Amsa S. P. A. In Aem S. P. A. E tutte le operazioni propedeutiche connesse, come indicato dal Progetto di Fusione approvato dal Consiglio di Amministrazione il 25 giugno 2007. Il Consiglio Comunale di Brescia e il Consiglio Comunale di Milano hanno inoltre approvato il progetto di fusione per incorporazione di Asm S. P. A. In Aem S. P. A. Rispettivamente in data 27 giugno 2007 e in data 23 luglio 2007. Il 16 luglio 2007 Aem S. P. A. Ed Edison S. P. A. Hanno esercitato le opzioni call sulle azioni Edipower S. P. A. Nei confronti dei soci finanziari Interbanca S. P. A. E Albojo Limited (100% The Royal Bank of Scotland) pari al 7% del capitale sociale. Il trasferimento delle azioni è stato effettuato il 31luglio 2007. Aem S. P. A. Ed Edison S. P. A. Hanno inoltre ricevuto comunicazione dell’esercizio da parte di Unicredit S. P. A. Dell’opzione put avente ad oggetto la vendita ad Aem S. P. A. Ed a Edison S. P. A. Di azioni Edipower S. P. A. Pari al 7% del capitale sociale. Il trasferimento delle azioni è previsto a fine gennaio 2008. In seguito al trasferimento delle azioni, Aem S. P. A. Salirà dal 16% al 20% del capitale sociale di Edipower S. P. A. Ed Edison S. P. A. Dal 40% al 50% del capitale sociale di Edipower. L’esborso totale dell’operazione sarà pari a 105 milioni di euro per Aem S. P. A. E 265 milioni di euro per Edison S. P. A. (quota consolidata pari a 132,5 milioni di euro). Il 24 luglio 2007, Aem S. P. A. , a seguito dell’esercizio dell’opzione call avente ad oggetto Ecodeco S. R. L. Comunicata al mercato in data 15 maggio 2007, ha acquistato il 64% del capitale sociale di Ecodeco S. R. L. A fronte del pagamento di un prezzo pari a Euro 223,6 milioni di euro. Per effetto ditale acquisto, Aem S. P. A. Detiene complessivamente il 94% del capitale sociale di Ecodeco S. R. L. La rimanente quota del 6% del capitale sociale di Ecodeco S. R. L. È oggetto di una opzione call e di una opzione put, rispettivamente a favore e a carico di Aem S. P. A. , esercitabili entro il 2008 a parità di condizioni. E’ previsto un aggiustamento prezzo calcolato con riferimento al 50% della variazione del margine operativo lordo 2007 rispetto a quello 2006. Risultato della Capogruppo Al 30 giugno 2007 la Capogruppo Aem S. P. A. Presenta un utile netto di periodo di 110 milioni di euro mentre al 30 giugno 2006 presentava un utile pari a 146 milioni di euro. La riduzione, rispetto al primo semestre 2006, è da attribuire principalmente ai minori dividendi incassati dalle controllate. .  
   
   
ACSM S.P.A. SEMESTRALI DEL GRUPPO AL 30 GIUGNO 2007 RICAVI CONSOLIDATI +5,3 % RISPETTO AL 30.06.2006 E PARI A 72,7 ML. €  
 
 Como, 18 settembre 2007 — Si riunito il 12 settembre, sotto la presidenza di Giorgio Pozzi, il Consiglio di Amministrazione di Acsm S. P. A. Che ha esaminato ed approvato i risultati consolidati del Gruppo Acsm per il primo semestre 2007. Il semestre beneficia appieno del contributo legato all´ampliamento dell´area di consolidamento che, con effetto contabile 1° ottobre 2006, risulta ampliata con l´inclusione delle società Serenissima Gas S. P. A. E Serenissima Energia S. R. L. La crescita delle quote di mercato, unitamente al miglioramento della redditività in settori quali il teleriscaldamento e la termovalorizzazione dei rifiuti, ha sostanzialmente compensato gli effetti dell´andamento climatico sfavorevole che ha caratterizzato l´ultimo anno termico e, nel complesso, ha dato impulso al netto miglioramento del margine operativo lordo rilevato al 30 giugno 2007. L´ammontare complessivo dei ricavi delle vendite consolidati risulta pari a €/000 72,7 milioni di €uro, in incremento del 5,3% circa rispetto al corrispondente periodo del 2006 (pari a 69,0 milioni di €uro). Per quanto concerne I´attivit di distribuzione e vendita di gas, il primo semestre dell´esercizio 2007 mostra un incremento del valore delle vendite derivante principalmente dall´aumento della base clienti generato dall´inclusione del bacino di Serenissima Gas ed Energia. L´ampliamento dell´area di consolidamento, unitamente alla politica commerciale di fidelizzazione della clientela e di sviluppo ed acquisizione di quote di mercato al di fuori delle aree storicamente servite dalle proprie reti di distribuzione, ha parzialmente compensato l´andamento particolarmente sfavorevole della stagionalità climatica che ha proseguito ed accentuato il trend negativo degli ultimi mesi dell´esercizio 2006. Nel complesso, il sostanziale mantenimento della base clienti sviluppata sulle proprie reti ed all´infuori delle stesse - soprattutto in un contesto di mercato fortemente rivolto alla liberalizzazione e particolarmente attento alla necessità di contenere i costi di approvvigionamento - può considerarsi per il Gruppo un fattore critico di successo determinante. I ricavi complessivi del settore passano da 57,6 milioni di €uro al 30 giugno 2006 a circa 62,1 milioni di €uro al 30 giugno 2007. I ricavi dell´acquedotto civile continuano ad essere fortemente condizionati dal sostanziale blocco del sistema tariffario (l´ultimo aggiornamento risale al 2003). La conferenza dei sindaci dell´Ambito Territoriale Ottimale (A. T. O. ) di Como ha recentemente licenziato un piano tariffario e degli investimenti al quale seguir la scelta del modello gestionale destinato a governare l´intero settore idrico. Questa recente evoluzione apre prospettive di sicuro interesse per il ruolo di Acsm ed il 2007 potrebbe diventare l´anno di una svolta sia sotto il profilo della redditività che del contributo del settore idrico alle prestazioni economico-finanziarie dell´intero Gruppo. Tuttavia, in mancanza di sviluppi certi, e perdurando il blocco delle tariffe di vendita, all´azienda viene preclusa la possibilità di recuperare i costi sostenuti e gli oneri generati dai forti investimenti necessari per garantire la sicurezza, la qualità e l´efficienza degli impianti asserviti al processo di captazione, potabilizzazione e distribuzione dell´acqua. I ricavi dell´ acquedotto civile si attestano a 3,0 milioni di €uro, quelli dell´acquedotto industriale ammontano a 0,2 milioni di €uro e nel complesso risultano invariati rispetto al corrispondente periodo dell´esercizio precedente (rispettivamente 3,0 milioni e 0,2 milioni di €uro al 30 giugno 2006). Il contributo ai ricavi complessivi delle vendite dell´attività di termovalorizzazione dei rifiuti (smaltimento e cogenerazione) risulta in crescita rispetto al corrispondente periodo del 2006 e pari a 7,7 milioni di €uro (7,3 milioni di €uro al 30 giugno 2006). Nel corso del 2007, le prospettive del settore ambiente saranno ulteriormente rafforzate dall´avvio di significativi interventi destinati a migliorare sia l´efficienza che la sicurezza del sistema di alimentazione, della griglia di combustione e della zona forno. I primi benefici economico-finanziari degli interventi programmati sono attesi fin dal quarto trimestre del 2008. L´attivitá di teleriscaldamento, svolta dalla controllata Comocalor S. P. A. , ha generato ricavi per 2,5 milioni di €uro nel corso del semestre ed sostanzialmente in linea con quanto rilevato al 30 giugno 2006. Pur in presenza di ricavi stabili, il netto miglioramento conseguito a livello di Margine Operativo Lordo (0,3 milioni di €uro al 30 giugno 2007 verso –0,2 milioni di €uro al 30 giugno 2006) il primo importante risultato della complessa attività di ristrutturazione del processo produttivo, organizzativo e gestionale che ha interessato l´azienda negli ultimi 18 mesi e che consentirà a Comocalor la piena valorizzazione delle sinergie di scopo con il termovalorizzatore di Acsm. Oltre al drastico abbattimento dei costi di produzione storicamente sostenuti, al miglioramento dell´efficienza energetica ed alla progressiva e continua riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, il completamento del programma di ristrutturazione prevede, fin dal quarto trimestre 2008, un´ulteriore e marcata crescita dei principali parametri di redditività economico-finanziaria. I ricavi dell´attività di gestione calore risultano in lieve incremento rispetto al 30 giugno 2006 e pari a 3,8 milioni di €uro (3,6 milioni di €uro al 30 giugno 2006). La crescita delle quote di mercato e lo sviluppo delle attività di progettazione e realizzazione di nuovi impianti ha ampiamente compensato la riduzione dei consumi indotta dalle anomalie climatiche registrate nel semestre. Le attività di raccolta dei rifiuti solidi urbani e di pulizia delle strade, svolte dalla società collegata Acsm Ambiente S. R. L. Per conto di Acsm S. P. A. E da questa rifatturate al Comune di Como, fanno rilevare una riduzione dei ricavi. Questi ultimi si attestano a 2,6 milioni di €uro al 30 giugno 2007 (3,7 milioni di €uro al 30 giugno 2006). Il decremento legato al fatto che, con decorrenza 1 maggio 2007, il servizio non pi affidato ad Acsm S. P. A. Tuttavia, in considerazione delle modalità di gestione delle attività , la cessazione del servizio non ha determinato conseguenze sulla marginalità netta del Gruppo. La gestione operativa consolidata al termine del primo semestre 2007 evidenzia quindi un margine operativo lordo pari a 10,9 milioni di €uro, in incremento del 16% circa rispetto al corrispondente periodo dell´esercizio precedente (9,4 milioni di €uro). L´apporto delle società Serenissima Gas ed Energia al margine operativo lordo consolidato del primo semestre 2007 significativo e pari a 1,8 milioni di €uro. La marginalità operativa lorda si rafforza nel teleriscaldamento, nella gestione calore, nel settore della termovalorizzazione e nella distribuzione di acqua ad usi civili ed industriali. Risulta sostanzialmente stabile nel settore della distribuzione e vendita di gas, principalmente per effetto dell´ampliamento del perimetro di consolidamento che, di fatto, ha sostanzialmente compensato la penalizzazione derivante dall´andamento marcatamente sfavorevole della stagionalità climatica nel primo semestre dell´anno. Il margine operativo netto si attesta a 5,3 milioni di €uro, in incremento del 2% circa rispetto al dato del precedente esercizio che ammontava a 5,2 milioni di €uro. L´incremento del valore degli ammortamenti ascrivibile principalmente agli ammortamenti relativi ai cespiti ed all´avviamento allocato sui cespiti della società Serenissima Gas. Comunicato acsm s,,. " in rete www. Acsm. It La gestione finanziaria risulta appesantita dall´incremento dei tassi di interesse di riferimento e dall´esposizione debitoria media del periodo considerato. Il saldo netto, negativo e pari a -1,4 milioni di €uro, risulta in aumento del 68% circa rispetto al dato del corrispondente periodo del 2006. Il risultato ante imposte ammonta a 3,9 milioni di €uro e segna un decremento del 11% circa rispetto al dato del corrispondente periodo dell´esercizio precedente (4,4 milioni di €uro). L´utile netto aggregato pari a 1,8 milioni di €uro, in decremento del 15% circa rispetto allo stesso periodo dell´esercizio precedente (2,1 milioni di €uro). L´utile netto del Gruppo al 30 giugno 2007, dopo le detrazioni relative alla quota di utile degli azionisti di minoranza, risulta pari ad 1,7 milioni di €uro in decremento del 24% rispetto al 30 giugno 2006 (2,2 milioni di €uro). .  
   
   
ACEGASAPS SCEGLIE ASCOPIAVE PER LA CESSIONE DEL 49% DI ESTENERGY VALUTATO L’ENTERPRISE VALUE DI ESTENERGY 86 MILIONI DI EURO SI COMPIE UN PRIMO PASSO IMPORTANTE NELLA DIREZIONE DEL CONSOLIDAMENTO INDUSTRIALE DEL NORD-EST  
 
Trieste, 18 settembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Acegasaps riunitosi il 13 settembre ha affrontato il tema della scelta del partner industriale per lo sviluppo della gestione delle attività di vendita di gas ed energia elettrica e, in tarda serata, ha deliberato di scegliere la proposta formulata da Ascopiave. L’operazione deliberata dal Consiglio di Amministrazione di Acegasaps consiste nella cessione del 49% della partecipazione di Estenergy, società interamente controllata da Acegasaps, per un Enterprise Value di 86 milioni di euro. Ci si attende che il closing dell’operazione, fatte salve le consuete approvazioni dell’antitrust, possa avere luogo entro il corrente esercizio. Al termine del Consiglio di Amministrazione il Presidente di Acegasaps Massimo Paniccia, l’Amministratore Delegato di Acegasaps, Cesare Pillon, e l’Amministratore Delegato e Presidente di Ascopiave, Gildo Salton, si sono incontrati per la formalizzazione delle intese. “Con la delibera assunta oggi – ha detto Paniccia – si viene a stabilire un accordo che consentirà ad Acegasaps e Ascopiave di consolidare il settore della vendita di gas e energia elettrica in tutta l’area triveneta e di mettere a fattore comune le competenze di due gruppi industriali esperti nel campo energetico e fortemente radicati su di un territorio che si presenta ricco di opportunità per ulteriori sviluppi in termini di cross selling. ” “L’accordo raggiunto oggi – ha commentato Salton – non rappresenta solo una buona operazione industriale per Ascopiave ma un primo e importante passo verso un auspicato processo di aggregazione per la realizzazione di una grande multiutility del Nord Est. “ Tra Acegasaps e Ascopiave, che sono state assistite rispettivamente da Unicredit Mib e Finanziaria Internazionale in qualità di advisor finanziari, dallo studio Gusso e dallo studio Bonelli Erede Pappalardo in qualità di advisor legali, verranno sottoscritti patti parasociali che prevedono il controllo congiunto di Estenergy, società con oltre 240. 000 clienti e che nei primi sei mesi del 2007 ha realizzato ricavi per 119 milioni di euro. .  
   
   
ASCOPIAVE: APPROVATA DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE LA RELAZIONE SEMESTRALE DI GRUPPO AL 30 GIUGNO 2007. FATTURATO CONSOLIDATO DEL PRIMO SEMESTRE 2007 PARI AD EURO 183,8 MILIONI (EURO 188,3 MILIONI NEL I SEMESTRE 2006), DELIBERATA LA DISTRIBUZIONE DI UN ACCONTO SUL DIVIDENDO PARI A 0,025 EURO PER AZIONE.  
 
 Pieve di Soligo, 18 settembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S. P. A. , riunitosi in data 13 settembre sotto la presidenza di Gildo Salton, ha approvato i risultati semestrali consolidati del Gruppo al 30 giugno 2007, redatti in applicazione dei principi contabili internazionali Ias/ifrs. Nel I semestre 2007 il Gruppo Ascopiave ha registrato un fatturato consolidato di Euro 183,8 milioni, (188,3 milioni di Euro nel I semestre 2006), un Ebitda di Euro 22,0 milioni (31,8 milioni di Euro nel I semestre 2006), un Ebit di Euro 16,3 milioni (26,2 milioni di Euro nel I semestre 2006) e un risultato netto di Euro 10,4 milioni (15,3 milioni di Euro nel 2006). La flessione dei risultati, rispetto ai primi sei mesi dell’anno precedente, è stata determinata principalmente dal calo dei volumi di gas erogato, dovuto all’eccezionale mitezza delle condizioni climatiche registrate soprattutto nei primi tre mesi dell’anno ma protrattesi anche nel secondo trimestre. La riduzione dei consumi ha infatti comportato un calo del Margine Operativo Lordo stimabile in 8,9 milioni di Euro. La termica sfavorevole nei primi sei mesi del 2007 ha influito sui volumi di gas distribuito, diminuiti da 492,3 milioni di metri cubi a 389,6 milioni di metri cubi, valore inferiore di oltre il 16,5% rispetto alla media, riferita allo stesso periodo, degli ultimi cinque anni. Il gas venduto, passato da 481,5 milioni di metri cubi nel 2006 a 422,8 milioni nel 2007, è diminuito in misura inferiore, in quanto il dato del 2007 tiene conto dei consumi dei clienti conferiti da Bimetano Servizi alla società di vendita Ascotrade dal 1° gennaio 2007 (40,3 milioni di metri cubi). Lo scostamento dei risultati semestre su semestre è inoltre spiegato da una contrazione della tariffa di vendita derivante principalmente dall’applicazione nel I semestre 2007 della Del. N. 134/06 rispetto alla Del. N. 195/02 nel I trimestre 2006 e alla Del. N. 248/04 nel Ii trimestre 2006 per un impatto sul Margine Operativo Lordo stimabile in 3,1 milioni di Euro. La riduzione del Margine Operativo Lordo, determinata dal fattore climatico e tariffario, è stata parzialmente compensata dal provento straordinario, pari a 3,9 milioni di Euro, derivante dall’applicazione delle disposizioni della Del. N. 79/07 dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas che ha risolto definitivamente la querelle relativa all’applicazione della Del. 248/04 e seguenti per gli anni 2005 e 2006. Nel semestre in oggetto è inoltre proseguita positivamente l’attività di acquisizione di nuovi clienti che, per quanto riguarda l’attività di vendita del gas, sono cresciuti da 313. 355 a fine anno a 347. 602, con un saldo positivo di 34. 247 unità, di cui 29. 453 derivanti dal conferimento del ramo gas di Bimetano Servizi e 4. 794 da acquisizioni commerciali di clienti ex novo, che confermano le tendenze di crescita del recente passato (+1,5% su base semestrale, +3,0% su base annua). Buoni risultati nel periodo di riferimento anche dalla vendita di energia elettrica. Sono stati infatti venduti 52,2 Gwh per un totale di 313 clienti, mentre i ricavi hanno registrato una crescita, rispetto al I semestre 2006, del 53,7%. La posizione finanziaria netta del Gruppo, positiva per 58,8 milioni di Euro a fine semestre, è diminuita di 28,8 milioni di Euro rispetto a fine 2006. Il cash flow del periodo (utile + ammortamenti) è stato positivo per 16,1 milioni di Euro, l’attività di investimento ha assorbito risorse finanziarie per 8,0 milioni di euro, la gestione del capitale circolante ha determinato un fabbisogno di cassa di 17,1 milioni di Euro, mentre la distribuzione dei dividendi 2006 ha comportato una uscita di cassa per 19,8 milioni di Euro. Infine, come annunciato al mercato in sede di Initial Public Offering ed in linea con la best practice internazionale, il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave ha deliberato la distribuzione agli azionisti di un acconto sul dividendo di 0,025 euro per azione da mettere in pagamento a partire dal 15 novembre 2007 con stacco cedola il 12 novembre 2007. La Società di Revisione ha emesso il previsto parere sui documenti richiesti dall´art. 2433-bis del codice civile per la distribuzione di acconti sui dividendi. .  
   
   
APER CAMBIA DIREZIONE: MARCO PIGNI A CAPO DELLA STRUTTURA OPERATIVA DA LUNEDÌ 24 SETTEMBRE L’ING. MARCO PIGNI RIVESTIRÀ LA CARICA DI DIRETTORE DELL’ASSOCIAZIONE  
 
Milano, 18 settembre 2007– Aper annuncia l’ingresso in Associazione del nuovo Direttore Generale. L’ing. Marco Pigni succederà all’ing. Alessandro Brusa a partire da lunedì 24 settembre 2007. Un cambiamento al vertice che guiderà l’Associazione in una nuova fase di crescita: dal consolidamento degli importanti risultati raggiunti e il loro costante perfezionamento, alla massima valorizzazione della realtà associativa. Pigni, nato nel 1966 a Legnano in provincia di Milano e laureato in Ingegneria Elettronica nel 1996 presso il Politecnico di Milano, vanta una lunga esperienza professionale in ambito associativo, iniziata in Confartigianato nel dicembre 1998 come rappresentante degli interesse del settore meccanico e chimico-plastico e proseguita poi dal 2001 nella Confederazione Generale Italiana dell’Artigianato e delle Pmi come responsabile del Settore Energia e Utilities. Pigni è inoltre autore di numerose pubblicazioni in ambito energetico, ultima delle quali la “Guida alle incentivazioni statali per lo sviluppo dell’efficienza energetica negli usi finali e per la promozione delle fonti rinnovabili di piccola taglia”(Dossier 2007 – 07 – Convention Servizi Villasimius maggio 2007). "Inizio con entusiasmo una nuova avventura professionale – dichiara Pigni - Intendo mettermi a servizio dell´ Associazione con umiltà, concretezza e determinazione e con la stessa determinazione spero di contribuire a promuovere lo sviluppo di una vera e propria filiera industriale delle rinnovabili made in Italy, mai come oggi necessaria alla crescita sostenibile del nostro Paese". .  
   
   
LA REGIONE FINANZIA IL PROGETTO LIBERIAMO LE COMPETENZE ALLE VALLETTE RISPARMIO ENERGETICO E FORMAZIONE LAVORO  
 
Torino, 18 settembre 2007 - L’assessorato all’Ambiente ed Energia ha destinato circa 350. 000 euro per sostenere finanziariamente il progetto “Liberiamo le competenze” a favore di obiettivi di carattere energetico e di finalità formative dei detenuti. “Si tratta di un intervento di riqualificazione energetica - dice l’assessore Nicola de Ruggiero - che rappresenta un esempio significativo di utilizzo di tecnologie innovative in campo energetico applicate a struttura edilizie ed integrate con l’ambiente circostante”. Il progetto è stato elaborato dalla Casa Circondariale di Torino “Lorusso e Cutugno”, in collaborazione con la Cfpp Casa di Carità Onlus e l’Agenzia Energia e Ambiente di Torino. Gli obiettivi dell’iniziativa sono: l’utilizzo degli edifici dell’Istituto penitenziario come parte integrante di un programma di formazione e avviamento al lavoro esterno dei detenuti, incentrato sulle qualifiche professionali legate all’efficienza energetica; la riduzione significativa dei consumi energetici della Casa circondariale; il miglioramento delle prestazioni energetiche invernali e delle condizioni di comfort all’interno degli edifici. L’iniziativa, articolata in tre fasi, prevede: l’utilizzo della palazzina uffici come sede su cui effettuare esercitazioni pratiche dei corsi e come luogo di applicazione delle borse lavoro; l’estensione delle esercitazioni su altri edifici della Casa Circondariale; la riqualificazione energetica (interventi di coibentazioni, sostituzione dei serramenti; installazione valvole termostatiche sui radiatori…) degli edifici della Casa Circondariale. “La realizzazione di tali interventi - aggiunge de Ruggiero - se da un lato assume valenza dimostrativa sull’azione divulgativa di azioni analoghe in altri istituti penitenziari piemontesi, dall’altro risponde agli obiettivi perseguiti dalla l. R. 22 maggio 2007, n. 13 che, nel recepire la direttiva 2002/91/Ce in materia di rendimento energetico nell’edilizia, mira a migliorare le prestazioni energetiche degli edifici”. Dal canto suo Piero Buffa, direttore della Casa Circondariale, ritiene che “sia un progetto fortemente innovativo per diversi motivi: la Pubblica Amministrazione si pone in un’ottica di risparmio energetico; viene confermata l’attenzione e l’impegno della Regione nei confronti dell’istituto di pena in un clima di collaborazione efficace; si costruisce l’opportunità di una prospettiva di professionalità; si contribuisce alla riduzione dei costi globali dell’istituzione carcere”. .  
   
   
FTSE CONFERMA TERNA NELL’INDICE DI SOSTENIBILITÀ FTSE4GOOD  
 
Roma, 118 settembre 2007 - Ftse Group ha confermato l’inserimento di Terna nel Ftse4good Index, l’indice borsistico del Financial Times Stock Exchange di Londra che raggruppa le migliori aziende europee distintesi in tema di sviluppo economico sostenibile. La Società guidata dall’Ad Flavio Cattaneo riceve l’importante riconoscimento per la quarta volta consecutiva dal 2005, anno in cui ha assunto in modo completo e indipendente il ruolo di Gestore della Rete Elettrica Nazionale. Sono 292 le Società inserite nell’indice borsistico e di queste solo 14 sono italiane. Il riconoscimento dell’impegno di Terna da parte della comunità finanziaria internazionale trova riscontro anche nella partecipazione al capitale sociale detenuta da Social Responsible Investors, cd investitori etici, o da investitori che tengono conto di tematiche ambientali e sociali nelle proprie scelte di investimento. Nell’ultima rilevazione di agosto 2007 tale percentuale risulta essere salita oltre il 13% rispetto al 4% dell’anno precedente. La sensibilità nei confronti dei temi della responsabilità sociale e dello sviluppo sostenibile è alla base delle scelte strategiche di Terna e del delicato processo di sviluppo delle infrastrutture elettriche. Il senso di responsabilità per le ricadute sociali e ambientali del suo operato influenzano gli aspetti gestionali e si traducono in programmi e azioni concrete volte a generare e mantenere un clima di fiducia con gli stakeholder. Il costante dialogo con Regioni ed Enti Locali, tutela dell’ambiente e della biodiversità, riduzione delle emissioni di Co2: è lungo queste linee di azione che la Società individua le soluzioni migliori per far coincidere lo sviluppo della rete elettrica con le richieste di tutela ambientale e culturale del territorio. .  
   
   
LAUREA HONORIS CAUSA ALL’INVENTORE DEL PRIMO MICROPROCESSORE FEDERICO FAGGIN E AL PADRE DEL SOFTWARE LIBERO, L’AMERICANO RICHARD STALLMAN.  
 
Pavia, 18 settembre 2007 - Si aprono con il conferimento di quattro lauree honoris causa a eminenti personalità internazionali i convegni e gli appuntamenti con cui dal 24 al 26 settembre la facoltà di Ingegneria dell´Università di Pavia festeggia i 40 anni di attività. Il 24 settembre (ore 9) in Aula Magna, riceveranno la laurea honoris causa in Ingegneria Federico Faggin progettista del primo microprocessore, Thomas J. R. Hughes, vincitore della Gauss -Newton Medal, il notissimo architetto portoghese Alvaro Siza Vieira e Richard Stallman l´informatico statunitense che ha introdotto il software libero. Quindi convegni, incontri scientifici e mostre, in un percorso che da Alessandro Volta giunge ai giorni nostri. Molti gli ospiti illustri, dal Ministro Luigi Nicolais a Guido Bertolaso, ai presidenti, amministratori delegati e massimi rappresentanti delle maggiori aziende italiane (da Cisco ad Edison, Engineering/bip, Finmeccanica, Ibm, Snam, Stm, Telecom oltre all’Ance), invitati a fare il punto sui principali aspetti dell´Ingegneria di oggi. Le Lauree Honoris Causa - Aula Magna dell’Università, 24 settembre 2007, ore 9. 00: In Ingegneria Elettronica Al Dott. Federico Faggin Italiano, nato a Vicenza il 1 dicembre 1941, Federico Faggin si laurea in Fisica nel 1965 presso l’Università di Padova e inizia la sua attività di ricercatore presso la Sgs, oggi parte di Stmicroelectronics, ma all’epoca una collegata della Fairchild, azienda leader del settore dei semiconduttori. Faggin si reca per un periodo di aggiornamento presso la sede della Fairchild a Palo Alto, California, decidendo poi di stabilirsi negli Stati Uniti. Qui si dedica allo sviluppo della neonata tecnologia Mos (metallo-ossido-semiconduttore), dando essenziali contributi innovativi, quali l’introduzione del gate in silicio, usando come conduttore di gate il silicio policristallino drogato al posto del convenzionale alluminio. Nel 1970 passa all’Intel, dove, assieme a due colleghi, Ted Hoff e Stanley Mazor, sviluppa il concetto di microprocessore, ossia un singolo chip destinato a svolgere diverse funzioni precedentemente assegnate a numerosi chip, e ne progetta il primo esemplare (Intel 4004). Rimane in Intel fino al 1974 come responsabile della ricerca e sviluppo, progettando il primo microprocessore a 8 bit (Intel 8008), e il successivo Intel 8080, progenitori della famosa famiglia di microprocessori Intel 8086, ancora oggi presenti sul mercato. Successivamente Federico Faggin fonda la Zilog, che progetta e produce lo Zilog Z80, il popolare microprocessore che rimase in produzione per oltre venti anni. Dopo l’acquisizione di Zilog da parte di Exxon Enterprises nel 1981, Faggin è uno dei fondatori di Cygnet Technologies, che si dedica alla produzione di periferiche intelligenti per personal computer. Nel 1986 contribuisce alla nascita di un’altra società, la Synaptics Inc. , specializzata nelle tecnologie basate sulle reti neurali e in interfacce tra uomo e computer. In questo periodo studia il “Touchpad”, il dispositivo di puntamento che sostituisce il mouse su pressoché tutti i computer portatili, introdotto sul mercato nel 1994. Al momento Federico Faggin è presidente della Foveon, una compagnia che produce innovativi sensori di immagini per fotocamere digitali. Tra i riconoscimenti attribuiti a Federico Faggin si ricordano: il premio Marconi Fellowship Award (1988); la medaglia d´oro per la Scienza e la Tecnologia della Presidenza del Consiglio Italiana (1988); il W. Wallace Mcdowell Award della Ieee Computer Society per lo sviluppo della tecnologia Silicon Gate e per la realizzazione del primo microprocessore commerciale (1994); l’inclusione nella National Inventors Hall of Fame (1996). In tutta la sua lunga attività Federico Faggin è riuscito a coniugare attitudine alla ricerca con capacità manageriale, riuscendo sempre a trasformare innovative intuizioni scientifiche in prodotti industriali di successo. In Ingegneria Informatica Al Prof. Richard Matthew Stallman - Statunitense, nato a Manhattan, New York, il 16 marzo 1953 Richard Mathhew Stallman è padre e leader del movimento che ha introdotto il paradigma del free software e ha prodotto fra l’altro lo Gnu/linux. Il free software apre lo sviluppo e l’innovazione alle comunità virtuali globali di tecnici e offre alla comunità globale degli utenti software eguale o superiore ai tradizionali software proprietari, oltre a ridefinire i diritti di proprietà sul concetto copyleft, che è finalizzato all’utilizzo gratuito e senza restrizioni spazio-temporali. Come architetto del software Richard Mathhew Stallman ha concepito e attuato il sistema operativo compatibile Unix detto Gnu (Gnu not Unix) da cui è derivato lo sviluppo di Linux; ha sviluppato inoltre nuovi paradigmi come emacs. Come imprenditore del software ha fondato e sviluppato la Free Software Foundation, di cui è presidente, che finanzia lo sviluppo di software libero; ha concepito, in contrapposizione al copyright, lo schema copyleft , che rappresenta il meccanismo legale per proteggere la copia e la modifica di software libero. Nella sua azione di cittadino del mondo globale ha promosso lo sviluppo della Gnu-pedia, una enciclopedia libera e gratuita su Internet e aperta ai contributi di tutti. Ha ricevuto molti riconoscimenti internazionali (Macarthur Fellowship, The Association for Computing Machinery´s Grace Murray Hopper Award "For pioneering work in the development of the extensible editor Emacs (Editing Macros). ", Electronic Frontier Foundation´s Pioneer award, Yuri Rubinsky Memorial Award, The Takeda Techno-entrepreneurship Award for Social/economic Well-being). Ha ricevuto numerosi titoli Honoris Causa (Honorary doctorate Sweden´s Royal Institute of Technology, Honorary doctorate University of Glasgow, Honorary the Vrije Universiteit Brussel, Fourth honorary doctorate, from the Universidad Nacional de Salta, Honorary professorship, from the Universidad Nacional de Ingeniería del Perú). In Ingegneria Edile-architettura Al Prof. Álvaro Joaquim De Meio Siza Vieira - Portoghese, nato a Matosinhos, il 25 giugno 1933, architetto di fama internazionale, Alvaro Siza Vieira è uno dei membri della cosiddetta “scuola di Porto” che ha influenzato il dibattito internazionale di architettura nelle ultime decadi del Ventesimo secolo, con Fernando Tavora, Alexandre Alves Costa ed Eduardo Souto de Moura. Si è laureato all’Escola Superior de Belas Artes di Porto (Esbap), dove ha insegnato dal 1966 al 1969, e dal 1976 è professore presso la Facoltà di Architettura di Porto (Faup). È stato visiting professor presso le più prestigiose università internazionali tra cui la Harvard University, la Ecole Poytechnique di Lausanne, e Los Andes University di Bogotà, e ha ricevuto diverse Lauree honoris causa: dall’Università di Valencia, dall’ Ecole Poliytechnique Fédéral di Losanna, dall’Università degli Studi di Palermo, dall’Università Mendez Pelayo di Santander, dell’Università Nazionale di Engenharia di Lima, dell’Università di Coimbra, dell’Università Federale da Paraiba, Joao Pessoa. Siza ha svolto con continuità dalla metà degli anni Cinquanta la sua attività in campo internazionale attraverso progetti di altissima qualità in tutte le scale dell’architettura, affrontando i temi della residenza, degli edifici collettivi e del recupero dei centri storici, con particolare attenzione al contesto fisico e culturale e al paesaggio. La sua personale interpretazione degli elementi propri dell’architettura e l’attenzione per le relazioni tra progetto e contesto sono stati insegnamento fondamentale per lo sviluppo della più importanti teorie dell’architettura. Tra le sue opere più significative le Piscine delle maree a Leca da Palmeira, il Complesso residenziale “Bonjour Tristesse” a Berlino, la Biblioteca dell’Università di Aveiro, il Centro Gallego di Arte Comtemporanea a Santiago di Compostela, gli interventi di ricostruzione del Chado a Lisbona, la Scuola Superiore di Satubal, il Padiglione dell’Expo 1998 a Lisbona. Il riconoscimento del valore delle sue opere e dei suoi insegnamenti è testimoniato con il conferimento nel 1992 del più prestigioso premio di Architettura, il Premio Pritzker per l’Architettura della Hyatt Foundation di Chicago, e dagli altri riconoscimenti ottenuti durante la sua lunga carriera come il Premio per l’Architettura dell’Anno da parte del Dipartimento Portoghese dell’Associazione Internazionale di Critici d’Arte, il Premio di Architettura dell’Associazione Architetti Portoghesi, la Medaglia d’oro d’architettura del Consiglio Superiore del Collegio degli Architetti di Madrid, la Medaglia d’oro Fondazione Alvar Aalto, il Premio Prince of Wales della Harvard University, il Premio Europeo di Architettura della Commissione della Comunità Europea/fondazione Mies van der Rohe, il Premio Gubbio/associazione Nazionale Centri Storico-artistici, il Premio Internazionale per le Architetture di Pietra della Fiera di Verona, il Premio Arnold W. Brunner Memorial dell’Accademia Americana di Arti e Lettere di New York, il Premio Imperiale della Japan Art Association di Tokio, la Medaglia d’Oro del circolo di Belle Arti di Madrid, il Premio Internazionale di Architettura Sacra della fondazione Frate Sole di Pavia, il Premio per le Arti della Wolf Foundation di Israele. È membro delle più importanti istituzioni di architettura come l’American Academy of Arts and Science, la Royal Institute of British Architects, l’American Institute of Architects, l’Academie d’Architecture de France e l’European Academy of Science and Arts. È autore di importanti saggi di architettura tra cui Immaginare l’evidenza, Dentro la città, La strategia della memoria, Scritti di architettura, Professione poetica. A lui hanno dedicato articoli e monografie i più importanti critici e studiosi di architettura tra cui Kenneth Frampton, Vittorio Gregotti, Rafael Moneo, Francesco Venezia, Peter Testa e Marc Dubois. In Ingegneria Civile Al Prof. Thomas J. R. Hughes - Il professor Thomas J. R. Hughes, statunitense nato a Brooklyn, New York, il 3 agosto 1943,è attualmente professore di Ingegneria Aero-spaziale e di Ingegneria Meccanica presso l’Istituto di Scienze ed Ingegneria Computazionale dell’Università del Texas a Austin e, in particolare, occupa la Cattedra di Matematica Computazionale e Applicata presso la suddetta Università. Precedentemente, T. J. R. Hughes è stato Professore al California Institute of Technology di Pasadena (California) per poi essere professore per molti anni all’Università di Stanford (California), dove ha diretto la Divisione di Meccanica Applicata, il Dipartimento di Ingegneria Meccanica, la Divisione di Meccanica e Calcolo. Nell’ambito della Meccanica Computazionale mondiale il professore T. J. R. Hughes è personaggio di elevato spicco, avendo pubblicato più di 300 lavori, alcuni dei quali citati centinaia di volte. Il nome di Thomas J. R Hughes compare infatti anche nell’ Isi-highly cited, ovvero nel database nel quale sono riportati “individuals are the most highly cited within each category for the period 1981-1999, and comprise less than one-half of one percent of all publishing researchers--truly an extraordinary accomplishment”. Tra l’altro nel 1993 è stato citato dalla rivista Industry Week Magazine tra i “50 Individualls Whose Achievements are Shaping the Future of our Industrial Culture and America´s Technology Policy”. E’ stato fondatore e editore ab-initio della rivista “Computer Methods in Applied Mechanics in Engineering”. Per le sue attività scientifiche il professor T. J. R. Hughes ha ottenuto ambiti premi e riconoscimenti tra i quali il Walter L. Huber Civil Engineering Research Prize nel 1978 dall’ Asce, la Melville Medal nel 1979 dal’Asme, il Computational Mechanics Award della Japan Society of Mechanical Engineers nel 1993, la Von Neumann Medal – il premio più prestigioso del Usacm – nel 1997, la Gauss-newton Medal – premio più alto della Iacm – nel 1998. E’ stato il primo ingegnere ad occupare la Cattedra Galileiana della Scuola Normale Superiore, Pisa, nel 1999 e nel 2003 è stato insignito del titolo di dottore honoris causa dalla Università cattolica de Louvain nel Belgio. I suoi lavori più recenti includono la determinazione delle sorgenti di disturbo idrodinamico nei flussi turbolenti, simulazione di disturbi cardiovascolari, sviluppo di tecniche di supporto nell’ottica di chirurgia predittiva, studio e l’applicazione di metodi del tipo Large-eddy Simulations (Les), metodi multiscala; infine, recentemente ha aperto un settore di ricerca – tecniche numeriche basate sull’analisi isogeometrica – che sta mostrando di avere implicazioni e ricadute molto significative in molteplici ambiti della meccanica computazionale. I Convegni 1) Reengineering Engineering:la Formazione Dell’ingegnere Globale Martedì 25 settembre - Aula Magna dell’Università degli Studi di Pavia - Il convegno al quale partecipano il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella P. A Luigi Nicolais, Guido Bertolaso, Capo del dipartimento della Protezione Civile, oltre a presidenti, amministratori delegati e massimi rappresentanti delle principali aziende italiane (da Cisco ad Edison, Engineering/bip, Finmeccanica, Ibm, Snam, Stm, Telecom oltre all’Ance) è finalizzato alla definizione della formazione di un ingegnere che possa avere efficacia e successo in un contesto caratterizzato da: ritmo di innovazione sempre più sostenuto e con accelerazioni improvvise; schemi di formazione e di utilizzo della tecnologia globali e indipendenti da differenze culturali; soggetti coinvolti e/o condizionati dalla tecnologia sempre più multidisciplinari e diversificati; un contesto sociale, culturale, politico ed economico che modella e condiziona il successo della innovazione tecnologica; infine la presenza continua, trasparente, e sempre più essenziale della tecnologia nella vita di ogni giorno. 2) Storia Della Tecnica Elettrica Mercoledì 26 settembre - Aula Volta e Museo della Tecnica Elettrica - La Commissione per la Storia dell’Ingegneria della Conferenza dei Presidi ha deciso di avviare una serie di incontri monotematici di Storia dell’Ingegneria con lo scopo di produrre un’opera esaustiva sulla storia della tecnologia italiana. Questo primo incontro, che si aprirà con la replica dell’esperimento della pila di Alessandro Volta (alle ore 9. 00 in Aula Volta), è dedicato alla Storia della Tecnica elettrica, presentata da ingegneri e storici di varie università italiane. La storia della tecnica elettrica degli ultimi due secoli è trattata nei diversi aspetti: storia delle idee, la nascita e la crescita dell’industria elettrica, l’impatto nella formazione universitaria, i riflessi socio-economici fino ad arrivare alla realtà di oggi. 3) L’architetto Giancarlo De Carlo E La Sede Della Facoltà Di Ingegneria Di Pavia - Mercoledì 26 settembre -Aula 4 Polo di Ingegneria - L’architetto Giancarlo De Carlo, che si è imposto come uno tra i pensatori più acuti dell’architettura italiana per la sua capacità di instaurare sempre delle relazioni forti tra teoria e pratica costruttiva dell’architettura, ha progettato l’attuale sede della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pavia, contribuendo in modo virtuoso alla trasformazione di una parte importante del territorio pavese. Questa corrispondenza tra sviluppo dell’Università e trasformazione della città, e soprattutto, tra progetto di architettura e sapienza del costruire, sarà celebrata attraverso una giornata di dibattito confrontando il caso di Pavia con esperienze di produzione corrente a livello internazionale. All’incontro parteciperanno soggetti che hanno contribuito allo sviluppo della città negli ultimi decenni e progettisti di livello internazionale coinvolti in esperienze analoghe. Mostre E Inaugurazioni - 1) Lunedì 24 settembre, ore 17,30, visita al Museo per la Storia dell’università di Pavia, in particolare agli strumenti elettrici di Alessandro Volta e dell’Ottocento. La visita è guidata da Alberto Calligaro, Direttore del Museo e Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia. 2) Lunedì 24 settembre - ore 18. 00, Biblioteca Universitaria di Pavia Visita alla mostra “La cultura tecnica all’Università di Pavia. Matematici, ingegneri e architetti”, aperta dal 18 al 30 settembre 2007. Esposizione di materiali, per lo più di carattere bibliografico, ma anche disegni e manoscritti dei professori: Gerolamo Cardano, Francesco Maria Pecchio, Gerolamo Saccheri, Lorenzo Mascheroni, Alessandro Volta, Vincenzo Brunacci, Antonio Bordoni, Francesco Brioschi, Felice Casorati, Giuseppe Marchesi, Sebastiano Giuseppe Locati. La visita è guidata da Luisa Erba, Facoltà di Ingegneria. 3) Martedì 25 settembre, ore 12. 00, Museo della Tecnica Elettrica Inaugurazione del generatore eolico donato da Edison. Interventi di Umberto Quadrino, Presidente e Ad di Edison e di Antonio Savini, Direttore del Museo della Tecnica Elettrica. 4) Mercoledì 26 settembre, ore 17. 00, Museo della Tecnica Elettrica Un percorso storico all’interno della tecnologia elettrica dalle origini ad oggi, visita guidata da Antonio Savini, Direttore del Museo, Facoltà di Ingegneria. .  
   
   
CREDITO AGEVOLATO A GIOVANI STUDENTI  
 
Roma, 18 settembre 2007 - E’ stato firmato il 13 settembre scorso dai ministri per le Politiche giovanili Giovanna Melandri, dell’Università e Ricerca Fabio Mussi, per le Riforme e Innovazioni nella Pubblica Amministrazione Luigi Nicolais, un protocollo d’intesa volto ad agevolare l’accesso al credito dei giovani. La collaborazione tra i ministri, si propone di promuovere tutte quelle iniziative che, con l’intento di favorire l’accesso alla cultura e alla formazione, si vogliono attivare per agevolare il credito per il pagamento delle tasse universitarie, delle spese di iscrizione ai corsi master post laurea e per la partecipazione al programma Erasmus. La leva del credito agevolato sarà finalizzata anche all’acquisto di personal computer con connettività Wifi e per consentire ai giovani studenti universitari una maggiore mobilità sul territorio, anche in questo caso mediante finanziamenti garantiti per il pagamento delle spese di intermediazione immobiliare per i fuori sede. Per garantire gli obiettivi dell’intesa il Ministero per le Politiche giovanili si impegna a destinare l’intera somma del “Fondo per il credito ai giovani” di 10 Milioni di euro per gli anni 2007 e 2008. Per finanziare lo stesso fondo il ministero per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione garantirà l’incremento di 3 milioni di euro per gli anni 2007 e 2008 per promuovere l’acquisto di Pc portatili con connettività Wifi. Il Ministero dell’Università e della Ricerca, in collaborazione con gli atenei italiani, si impegna a mettere a disposizione un sistema informativo di accreditamento degli studenti aventi diritto ai finanziamenti. Al finanziamento delle iniziative promosse dal protocollo, potranno essere ammessi contributi esterni di soggetti privati anche mediante sponsorizzazioni. .  
   
   
«WELCOME», DALLA REGIONE IL BENVENUTO AGLI STUDENTI USA UNIVERSITÀ AMERICANE A FIRENZE, UN PATRIMONIO DA VALORIZZARE  
 
 Firenze, 18 settembre 2007 - «Firenze e la Toscana ospitano ogni anno migliaia di studenti provenienti dagli Stati Uniti grazie alla presenza di numerose sedi distaccate di Università americane, E’ una presenza importante, un patrimonio prezioso non soltanto per questi giovani ma anche per la città e per la Toscana, che ricevono a loro volta una forte spinta all’internazionalità dei rapporti sociali e un proficuo scambio culturale. Per questo siano, anche quest’anno, i benvenuti. Welcome». Con queste parole l’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Gianfrtanco Simoncini ha dato il benvenuto, oggi in Palazzo Vecchio, agli studenti americani che iniziano in questi giorni i loro corsi di studio nelle sedi delle università statunitensi presenti a Firenze. L’assessore Simoncini, facendo a tutti gli auguri di un piacevole soggiorno in Toscana, ha sottolineato in particolare il ruolo centrale nella crescita e nella formazione dei giovani del confronto fra culture diverse, un confronto che può e deve essere favorito dagli interventi e dalle politiche formative. «La Toscana sostiene fortemente la mobilità studentesca – ha ricordato Simoncini – per assicurare agli studenti toscani la possibilità, come oggi sta avvenendo per voi, di compiere esperienze formative e di vita in paesi stranieri, sia all’interno che fuori dall’Unione Europea. Spero che presto sia possibile annoverare anche gli Stati Uniti fra i paesi con i quali abbiamo in atto convenzioni specifiche per l’accoglienza e lo scambio di studenti o apprendisti». Quella delle università americane a Firenze è una realtà decisamente rilevante. Non a caso l’assessorato all’istruzione della Regione ha commissionato all’Università di Firenze, dipartimento studi sociali, la ricerca “Firenze forma” sulle istituzioni formative operanti a Firenze. Anticipandone in parte i risultati l’assessore ha rilevato che a Firenze sono 24 le sedi distaccate di 24 università nord americane con circa 800 corsi attivati negli ultimi anni. Ciascuna università ospita fra i 50 e i 200 studenti l’anno. Con due eccezioni, la Syracuse, con circa 900 studenti e la New York University, con circa 1000. Uno degli obiettivi della ricerca è capire come attrezzare al meglio la città per accogliere questi giovani e permetterne una partecipazione più attiva alla vita culturale. .  
   
   
MASTER DI II LIVELLO IN INGEGNERIA DELLE INFRASTRUTTURE E DEI SISTEMI FERROVIARI  
 
 Roma, 18 settembre 2007 - Per l’Anno Accademico 2007-2008 il Gruppo Ferrovie dello Stato, in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” promuove il Master universitario di Ii livello in Ingegneria delle infrastrutture e dei sistemi ferroviari. Il Master si propone di sviluppare risorse di alto livello su competenze ferroviarie ed è destinato a Laureati in Ingegneria - vecchio ordinamento o laurea specialistica - preferibilmente con specializzazione civile, elettronica, elettrotecnica, meccanica e trasporti. E’ previsto un corso di studi annuale di 60 crediti articolato in 12 moduli didattici, comprendenti 480 ore tra lezioni, seminari, esercitazioni e visite, stage per 150 ore e dissertazione finale. Per incentivare l’occupazione femminile, il Gruppo Ferrovie dello Stato riserverà 6 borse di studio ai primi 6 candidati donne della graduatoria finale, residenti fuori dalla regione Lazio da almeno 6 mesi antecedenti la data di scadenza del bando. Il termine per la presentazione delle domande scade il 5 ottobre 2007. Il bando è nella sezione "Lavora con noi" di questo sito e su www. Uniroma1. It .  
   
   
A TERRAGNOLO UN CORSO DI INGEGNERIA SENZA FRONTIERE  
 
 Trento, 18 settembre 2007 – La solidarietà internazionale inizia a volte da un mattone in terra cruda, quello che serve per autocostruire una casa, una scuola o un centro di assistenza in Paesi, per lo più del mondo impoverito, dove da sempre si costruisce con materiali naturali. L’architettura in terra non appartiene però solo alla storia, è anche realtà, innovazione, progresso, oltre che risparmio ed efficienza energetica e rispetto delle tradizioni costruttive locali. Per questo l’Assessorato alla solidarietà internazionale della Provincia autonoma di Trento (che spende ogni anno circa 10 milioni di euro in interventi di aiuto e solidarietà internazionale decentrata attraverso 150 associazioni di volontariato trentine) intende aprire una collaborazione con la sezione trentina di Ingegneria Senza Frontiere (20 sezioni in Italia e diffusa in 15 Paesi nel mondo). È quanto ha annunciato stamane a Terragnolo l’assessore Iva Berasi intervenendo all’apertura del corso “Costruzioni civili e cooperazione allo sviluppo: progettazione, edilizia sostenibile, autocostruzione” organizzato da Ingegneria senza frontiere trentina. Isf è un’associazione di studenti, professori universitari e professionisti uniti dal sogno di un’ingegneria “vicina all’uomo e alle sue esigenze” e che credono nella tecnologia come mezzo per ridurre la povertà e la fame. L’intento del corso – che si concluderà domenica e che si tiene a Geroli, piccola frazione di Terragnolo, sopra Rovereto - è quello di dare risposta all’esigenza di conoscenze specifiche, nel campo delle costruzioni civili, rivolta a volontari che operano sul territorio ed in progetti di cooperazione allo sviluppo, con particolare attenzione ai temi dell’autocostruzione e dell’edilizia a basso costo. Gli scopi in particolare sono di riuscire a consolidare ed allargare gli strumenti e le conoscenze tecnico-scientifiche dei partecipanti interessati nella progettazione di opere civili nei Paesi in via di sviluppo e di migliorare la capacità di progettazione partecipata. I partecipanti, una cinquantina, sono studenti, professionisti e volontari di associazioni che operano in Africa, America Latina, Asia. Il corso, che ha preso l’avvio affrontando il tema della cooperazione decentrata e della gestione dei territori, prenderà in esame vari argomenti: buone pratiche nella progettazione delle costruzioni nei Paesi in via di sviluppo, pianificazione e inserimento del progetto nel territorio, progettazione sulla base di esigenze e risorse, tecniche e tecnologie di costruzione a basso costo (in terra cruda e bambù) con al seguito un laboratorio finalizzato all’applicazione delle tecniche apprese. Domenica il corso si concluderà con un progetto di formazione ed una panoramica su esempi e realtà di costruzione e progettazione a basso costo in Italia. “Il corso – ha detto l’assessore Berasi, ringraziando Isf trentina per quanto sta facendo – ha un significato importante anche per quanto riguarda la valorizzazione dell’ambiente e dell’identità locale dei luoghi in cui si effettuano interventi di cooperazione, e perché presuppone un approccio filosofico che privilegia il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei destinatari degli interventi”. . .  
   
   
LA REGIONE CAMPANIA ATTIVA IL MASTER IN GESTIONE DEI BENI CONFISCATI  
 
Napoli, 17 settembre 2007 - La Giunta regionale della Campania, su proposta degli Assessori alla Sicurezza delle città Andrea Abbamonte e alle Attività produttive Andrea Cozzolino, ha approvato lo stanziamento di 120mila euro per l’attivazione del "Master in gestione dei beni confiscati". L’inedito percorso formativo post laurea, specialistico e sperimentale, sarà finanziato con complessivi 120mila euro, tra fondi del Por Campania 2000-2006 del Piano d’azione per lo sviluppo economico regionale (Paser). “Il progetto - spiega l’Assessore Abbamonte - ci permetterà di professionalizzare laureati in grado di dare una ulteriore risposta all’esigenza di qualificazione delle attività concernenti i beni confiscati alle organizzazioni criminali, dal loro riuso strutturale alla vera e propria gestione degli stessi. “Il riuso a scopo sociale di beni confiscati riveste tanto un valore simbolico, in quanto determina da parte dei cittadini un senso di riappropriazione della legalità, quanto un valore di investimento istituzionale e produttivo, e si innesta nel più ampio processo regionale di riordino e di rilancio delle progettazioni sui temi dello sviluppo, della legalità e dell’aumento della percezione della sicurezza quale volano per la crescita socio-economica del nostro territorio, come emerso dai lavori della Conferenza regionale per la sicurezza urbana Polis 2006”, conclude Abbamonte. "L´obiettivo – aggiunge l’Assessore Cozzolino - è formare manager per la legalità: giovani laureati che siano in grado con le loro capacità, competenze, entusiasmo, di gestire i beni e, soprattutto, le società sequestrate alla criminalità organizzata. Un’opportunità per i nostri talenti e per la società. Grazie al contributo di questi giovani manager e alla formazione post-laurea che le nostre Università sapranno fornire loro, potremo fare dei beni confiscati degli strumenti di sviluppo per il nostro territorio, assicurando il “mantenimento in vita” di quelle realtà aziendali che hanno prospettive di mercato e che oggi, dopo il sequestro, troppo spesso finiscono per non tenere il passo, con centinaia di dipendenti che si ritrovano fuori dal ciclo economico perché occupati in aziende colluse. Ogni anno, nel Sud Italia, 180mila posti di lavoro si perdono a causa della criminalità organizzata nelle sole aziende sotto i 250 dipendenti. "L’intenzione è quella di far crescere e sviluppare l’economia del bene confiscato, fare in modo che l’azienda sottratta alla camorra continui a produrre e sviluppare business secondo le regole della legalità .  
   
   
FORMAZIONE:A OTTOBRE I MASTER SU BENI CULTURALI E AMBIENTALI  
 
Pescara, 18 settembre 2007 - Saranno avviati entro la prima decade di ottobre i master universitari di I e Ii livello sui Beni culturali e ambientali, promossi dalla Regione Abruzzo in collaborazione con il Ciapi, l´Università degli Studi "d´Annunzio", la Provincia di Pescara, i Comuni di Città Sant´angelo e Penne e la cooperativa Cogecstre-oasi naturale di Penne. L´iniziativa è stata presentata stamane dall´assessore al Lavoro, Fernando Fabbiani, con il commissario straordinario del Ciapi, Angelo Di Rosa, il professore Pino Mauro, docente dell´Università "d´Annunzio" e i sindaci di Città Sant´angelo, Graziano Gabriele e Penne, Donato Di Marcoberardino. I master di I livello riguardano l´economia, gestione e valorizzazione dei Beni culturali e ambientali, quelli di Ii livello la direzione e management dei Beni culturali e ambientali. I posti disponibili per l´accesso ai corsi sono settanta e saranno riservati a coloro che sono in possesso di titolo di laurea triennale o quadriennale, con conoscenze di informatica di base e di almeno una lingua straniera. Tutti i corsi hanno una durata di 600 euro con una fase di stage di 150 ore. I corsi si terranno a Chieti, Città Sant´angelo e Penne. Al termine di ciascun master saranno rilasciati diplomi dall´Università "d´Annunzio". I master saranno finanziati dalla Regione e dal Fondo sociale europeo con la somma di 280. 000 euro. "E´ importante che la Regione voglia sfruttare anche la nicchia dei beni culturali ed ambientali per arricchire il bagaglio formativo delle giovani generazioni e per valorizzare questi beni al fine di incentivare e potenziare lo sviluppo turistico regionale - ha sottolineato l´assessore Fabbiani - infatti i beni culturali e ambientali rappresentano un patrimonio essenziale per il turismo nella nostra regione. Sono certo che questa operazione porterà valore aggiunto all´occupazione in Abruzzo, in piena sintonia con la nostra programmazione". Il termine di scadenza delle iscrizioni ai corsi, da presentare al Ciapi, è stato fissato al prossimo 29 settembre. .  
   
   
SISTEMA DELLA FORMAZIONE: SAURER INCONTRA LA COLLEGA DELLA STIRIA  
 
 Bolzano, 18 settembre 2007 - Bettina Vollath, assessora alla Scuola del Land austriaco della Stiria, ha visitato alcune strutture scolastiche altoatesine e si è incontrata con l´assessore provinciale Otto Saurer. In primo piano il sistema scolastico e della formazione professionale sviluppati in Alto Adige. La scuola media e la sua funzione di collegamento nel sistema formativo: questo l´argomento che la delegazione austriaca, composta dall´assessora Bettina Vollath e da funzionari scolastici, ha voluto approfondire durante la visita in Alto Adige. L´assessore Saurer ha fatto il punto con la responsabile politica della Stiria sulla pluriennale esperienza dell´Alto Adige e ha illustrato alcuni dei progetti riusciti, come la collaborazione quotidiana tra scuola elementare e media nel circolo Renon a Collalbo, visitato dagli ospiti austriaci. Grande interesse ha suscitato inoltre nell´assessora della Stiria il sistema di formazione del personale pedagogico per le scuole di infanzia, secondo il modello offerto dalla Libera università di Bolzano con la facoltà di Scienze della formazione a Bressanone. Il viaggio di informazione siè concluso con la visita all´asilo "Kunterbunt" e alla nuova scuola professionale di via Roma a Bolzano, dove si è discusso del modello di formazione professionale locale. .  
   
   
BORSE PER TIROCINI FORMATIVI PER GIOVANI AVVOCATI  
 
Roma, 18 settembre 2007 - - Nel corso di una conferenza stampa presso l’Istituto regionale di studi giuridici A. C. Jemolo, è stato presentato il bando per “55 borse per tirocini formativi per giovani avvocati” che sarà pubblicato sul Burl il prossimo 20 settembre. Il progetto è stato illustrato dall’assessore regionale, Silvia Costa e dal Commissario Straordinario dell’Istituto, Avv. Aldo Rivela, alla presenza del Presidente dell’Ordine degli Avvocati, Avv. Alessandro Cassiani e i professori Paolo Stella Richter, Cesare Mirabelli, Romano Vaccarella. Primo nel suo genere in Italia il piano vuole fornire ai giovani avvocati abilitati alla professione dal primo gennaio 2003, le competenze professionali, l’approfondimento nel campo della professione forense e la specializzazione necessaria in quei settori del diritto di recente introduzione nell’Ordinamento italiano, attraverso la realizzazione di attività formative “post lauream” presso studi legali della nostra regioneo presso le strutture dell’Avvocatura della Regione Lazio. La Regione ha affidato la gestione del progetto all’Istituto Jemolo. L’avv. Rivela conferma l’impegno della Giunta Marrazzo di rilanciare ed incrementare l’attività di questo Ente, nel quadro della riorganizzazione di tutta la rete delle società ed agenzie regionali, rendendolo al tempo stesso più snello ed aderente alle necessità sociali ed occupazionali dei giovani giuristi della nostra regione”. “A tal fine – ha aggiunto- stiamo ridando attualità al collegamento con il sistema universitario laziale, in particolare con le Università La Sapienza, Tor Vergata, Cattolica e Lumsa, e ai legami collaborativi con l’Ordine degli Avvocati di Roma e del Lazio”. Il progetto, che sarà portato a termine entro il 2008, gode di un finanziamento complessivo di € 360. 000 del Fondo Sociale Europeo. La dotazione per ogni tirocinante è pari a € 600,00 mensili per un massimo di dieci mesi. Lo stesso richiedente, nella domanda di ammissione, indicherà lo studio professionale presso il quale effettuare il tirocinio; l’Istituto Jemolo garantirà attraverso un tutor l’effettivo svolgimento dei tirocini ed il corretto apprendimento dei contenuti formativi. Una apposita Commissione tecnica, sarà designata dalla Regione Lazio per la selezione delle domande e la formazione della graduatoria. “Il giovane avvocato avrà acquisito sia la pratica che la metodologia professionale di intervento, ponendosi sul mercato del lavoro con un bagaglio di esperienze notevoli, certificate e spendibili professionalmente. Nel bando – ha evidenziato la Costa – sono state previste una riserva di 10 posti per motivi di reddito ed una di almeno 15 posti per le candidate donne, come previsto dagli indirizzi dell’Unione Europea in merito”. .  
   
   
INCONTRO DI SAURER CON IL NEO RETTORE DI INNSBRUCK, KARLHEINZ TöCHTERLE  
 
Bolzano, 18 settembre 2007 - Il riconoscimento dei titoli di studio, la collaborazione nel campo dell’insegnamento e della ricerca, il nuovo corso in economia, questi alcuni dei temi al centro del recente colloquio dell’assessore provinciale all’università, Otto Saurer, con il nuovo rettore dell’Università di Innsbruck, Karlheinz Töchterle. Nei gironi scorsi l’assessore provinciale Otto Saurer è stato ricevuto ad Innsbruck dal neo rettore della locale università, Karlheinz Töchterle e nel corso del cordiale colloquio sono stati toccati alcuni dei temi di maggiore attualità riguardanti il rapporto tra la Libera Università di Bolzano ed il vicino ateneo austriaco. È stato toccato in primo luogo il tema del riconoscimento dei titoli di studio ed in questo ambito l’assessore Saurer ha sottolineato l’importante ruolo che l’ateneo di Innsbruck riveste per i numerosi altoatesini che studiano in Austria. In relazione con la riorganizzazione dei corsi di laurea in atto in Austria l’assessore ha posto l’accento sulla necessità per gli studenti altoatesini di vedere quindi riconosciuto il loro iter di studi in Italia. A tale riguardo il dott. Albert Plitzner, direttore della Ripartizione allo studio, università e ricerca scientifica, ha illustrato al neo rettore le ulteriori offerte formative necessarie per il riconoscimento del titolo di studio in Italia. È stata quindi sottolineata l’importanza di proseguire la proficua collaborazione tra i due atenei e la complementarietà tra le due strutture. Sono state quindi identificate ulteriori opportunità di cooperazione nei settori della ricerca e della didattica ed il neo rettore ha inoltre informato la delegazione altoatesina sullo stato di avanzamento della riforma universitaria austriaca. Nel corso dell’incontro è stato preso in esame anche il nuovo corso di studi in “Scienze economiche, management ed economics” che inizierà il prossimo 1° ottobre. Il nuovo corso sarà articolato in tre anni nel corso dei quali gli studenti acquisiranno un’ampia conoscenza di base della materia. Per gli studenti altoatesini è stata ideata una specifica offerta formativa nel campo del diritto italiano e finalizzata a consentire il loro successivo inserimento nel mondo del lavoro italiano. Sono previsti inoltre moduli riguardanti il sistema fiscale italiano, aspetti del diritto pubblico e di diritto economico e civile italiano aperti non solamente a coloro che intendono iscriversi al corso triennale in Scienze economiche. È stata quindi fissata la data per la prossima seduta del Comitato di contatto tra la Provincia di Bolzano, l’Università di Innsbruck, la Libera Università di Bolzano ed un incontro al vertice con rappresentanti del Ministero austriaco, dell’Università di Innsbruck e della Provincia per definire ulteriori sviluppi nel campo della cooperazione a livello universitario. .  
   
   
SECONDO ALCUNI RICERCATORI NELL´ARTICO SONO IN CORSO «DRASTICI CAMBIAMENTI»  
 
Bruxelles, 18 settembre 2007 - Gli ultimi risultati di un´indagine scientifica sulle condizioni di ghiacciai e oceano sul tetto del mondo rivelano che l´Artico sta attraversando una «fase di drastico cambiamento». L´équipe internazionale di ricercatori si trova a bordo del Polarstern, una nave di ricerca dell´Istituto Alfred Wegener per la ricerca polare e marina (Awi). Lo studio contribuirà all´Anno polare internazionale (Ipy), nonché ad alcuni progetti finanziati dall´Unione europea. «Il ghiaccio che ricopre il Mar Glaciale Artico si sta riducendo, l´oceano e l´atmosfera diventano sempre più caldi, le correnti oceaniche stanno cambiando», ha commentato la dottoressa Ursula Schauer capo ricercatrice dell´Awi, nonché membro della spedizione nell´Artico. «Ci troviamo nel corso di una fase di drastico cambiamento nell´Artico e l´Anno polare internazionale 2007/08 ci offre un´opportunità unica per studiare la riduzione dei ghiacciai in collaborazione con ricercatori internazionali. » L´assottigliamento del ghiacciaio è di particolare interesse per i ricercatori: in vaste zone dell´Artico, il ghiacciaio è dello spessore di solo un metro, misura che equivale al 50% della riduzione dei ghiacciai dal 2001. I modelli attuali suggeriscono che i ghiacciai nell´Artico potrebbero esaurirsi nel giro di soli 50 anni. A bordo del Polarstern i ricercatori stanno studiando la flora e la fauna che vivono sopra e sotto i ghiacciai; quando questi scompariranno, molti di tali organismi si estingueranno. Altri scienziati a bordo della nave sono impegnati nell´osservazione delle correnti oceaniche e del cambiamento della temperatura. In oltre 100 siti di interesse, i ricercatori hanno rilevato la temperatura, la salinità e le attuali misure. Dalle misurazioni registrate in una precedente spedizione emerge che la corrente che arriva nell´Artico dall´Atlantico sta diventando più calda. I ricercatori stanno inoltre studiando gli impatti di grandi quantità di acqua dolce portate nell´Artico dai grandi fiumi di Siberia e Nord America. L´acqua dolce sembra agire come strato isolante che controlla il trasferimento di calore tra gli oceani, i ghiacciai e l´atmosfera. A ottobre la Polarstern deve tornare alla propria base al porto di Bremerhaven (Germania), ma ciò non significa che le attività dei ricercatori nell´Artico termineranno. Nel Mar Glaciale Artico sono stati collocati alcuni galleggianti che nei prossimi mesi raccoglieranno regolarmente dati relativi alle correnti, alla temperatura e alla salinità per trasmetterli via satellite agli scienziati. Intanto il blog della spedizione fornisce maggiori prove sul surriscaldamento del clima artico, come dimostrato dalla registrazione effettuata quando la nave si trovava nel punto più a nord, 88° 40´ N. «Naturalmente ci eravamo aspettati che anche qui il ghiaccio fosse stato eroso e sciolto come nelle altre regioni che abbiamo visitato nelle settimane precedenti e che ci ha consentito di mantenere una velocità superiore ai 6 [nodi]», scrive la dottoressa Schauer. «Ma ci ha sorpreso un´intera giornata di pioggia a 150 km dal Polo Nord! Nelle ultime settimane, un sistema di bassa pressione dopo l´altro ha portato costante aria calda dal nord della Siberia (addirittura 15 °C all´estuario del fiume Lena) verso l´area centrale del Mar Glaciale Artico. Questo è il modo in cui i ghiacciai continuano a disintegrarsi sotto i nostri occhi. » Per ulteriori informazioni consultare: Istituto Alfred Wegener: http://www. Awi. De Anno polare internazionale: http://www. Ipy. Org/ .  
   
   
DALLA TOSCANA UN CONTRIBUTO ORIGINALE PER DIFENDERE IL CLIMA MARTINI: «A FIRENZE UN CENTRO MONDIALE PER CONIUGARE SAPERI TRADIZIONALI E TECNOLOGIA »  
 
Firenze, 18 Settembre 2007 - Gli Etruschi erano maestri nel raccogliere l’acqua con gallerie drenanti e cisterne. Una tecnica antica, ben conosciuta anche da Arabi e Cinesi, per dissetarsi e irrigare senza depauperare le falde. E’ solo un esempio, molti altri se ne possono fare. Esperienze tradizionali che sono un patrimonio importante da non perdere, che anzi devono essere recuperate e, con l’aiuto della ricerca e della tecnologia, applicate per ridurre e compensare gli effetti dei cambiamenti climatici e avviare così un nuovo modello di sviluppo sostenibile. Il giorno dopo la “Conferenza sul clima” di Roma, che ha rilanciato l’allarme desertificazione, il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, ritorna sulla proposta di creare a Firenze un centro mondiale sulle ‘conoscenze tradizionali’ e fare del capoluogo toscano la capitale di una nuova politica di sostenibilità ambientale. La sede è la Villa medicea di Careggi, dove nacque Lorenzo Il Magnifico e dove i Medici trovavano rifugio all’afa estiva. Il progetto - nato a Firenze nel giugno scorso in occasione della firma di una convenzione con l’Unccd, agenzia Onu per la lotta alla desertificazione, e il Ministero dell’ambiente - è stato presentato oggi a Madrid dal Martini, unico italiano ad intervenire in assemblea plenaria della 8° Conferenza Internazionale dell’Onu sulla lotta alla desertificazione, appuntamento che vede la presenza di oltre 2 mila esperti provenienti da 191 paesi. Illustrando la proposta Martini ha precisato: “Non si tratta di applicare direttamente le tecniche del passato, ma di cogliere la logica di questo modello e applicarlo con modalità innovative”. In altre parole: il sapere antico, tramandato da generazioni, reinterperato in chiave moderna e coniugato alle più innovative tecnologie per un nuovo modello di sviluppo sostenibile. Martini ha proseguito illustrando le finalità del Centro, che è promosso dal Governo italiano e dalla Regione Toscana e la cui realizzazione è affidata a Ipogea, società specializzata nel settore e guidata dal professor Pietro Laureano. “Si tratta – ha spiegato il presidente – di creare una banca dati mondiale che recuperi le tecniche tradizionali per la raccolta delle acque, per la semina in territori aridi, per contenere le frane grazie ai terrazzamenti, per la difesa dall’erosione costiera, ma anche per prevenire lo scioglimento dei ghiacciai o difendere dal caldo le case grazie a giardini pensili e antiche tecniche di aerazione. Soluzioni usate con successo, per secoli, in Toscana e in tutto il mondo, e reinterpretate e riproposte a Firenze nella costruzione del nuovo ospedale pediatrico Meyer. “Raccogliere queste esperienze – ha proseguito Martini – permetterà di mettere a disposizione di tutti un patrimonio che rischia di andare perduto, ma anche di creare una nuova economia della sostenibilità. ” E fra gli obiettivi c’è non solo quello di prevenire e ridurre i danni all’ecosistema e all’economia causati dai cambiamenti climatici (5 miliardi di euro solo in Italia i danni causati all’agricoltura dalla siccità del 2003 secondo i dati Coldiretti) ma anche quello di dare impulso alla ricerca di nuove tecnologie da abbinare alle pratiche tradizionali in modo da renderle più efficienti. Il presidente della Toscana si è poi incontrato con i ministri e i rappresentanti dei paesi di Africa e Sud America coinvolti nel progetto (Etiopia, Algeria, Malì, Burkina, Niger, Senegal, Sudafrica, Egitto, Brasile, Argentina, Cile, Guatemala, Cuba e Perù). .  
   
   
A BOLZANO PRIMA RIUNIONE DEL TAVOLO TECNICO PER LA QUALITÀ DELL´ARIA PER IL PROSSIMO AUTUNNO  
 
Bolzano,18 settembre 2007 - In vista dell´autunno e della nuova introduzione delle limitazioni di traffico per il contenimento dell´inquinamento atmosferico, nella mattinata di giovedì 13 settembre, sotto la guida del direttore dell´Agenzia provinciale per l´ambiente, Luigi Minach, si è svolta la prima riunione dell´apposito Tavolo tecnico di coordinamento. Scambio di informazioni e approntamento di progetti da attuare. A novembre torneranno i provvedimenti di limitazione a traffico in 16 comuni altoatesini dove negli anni scorsi si sono verificati superamenti dei limiti di legge per le polveri sottili e gli ossidi di azoto. I comuni interessati sono Bolzano, Merano, Bressanone, Brunico (questi due esclusi però dai provvedimenti del piano d´azione), Laives, Appiano, Lana, Lagundo, Varna, S. Lorenzo, Tirolo, Bronzolo, Marlengo, Postal, Cermes e Vadena. I Comuni partecipano al Piano pluriennale per la qualità dell´aria predisposto dall´Agenzia provinciale per l´ambiente che come obiettivo si pone il raggiungimento del rispetto dei valori limite previsti dalla normativa europea entro il 2010. A partire dal 1. Novembre 2007 (con scadenza al 31 marzo 2008) scatta la seconda fase del piano: le limitazioni al traffico saranno estese anche ai mezzi Euro 1 e a tutte le moto a due tempi. Come è stato concordato nella riunione del tavolo tecnico di questa mattina, le Amministrazioni comunali sono chiamate ad aggiornate in tal senso le relative ordinanze, la cartellonistica stradale e le informazioni a riguardo in Internet (con cartine che visualizzino le zone interessate dai provvedimenti) cercando di operare in modo unitario. Anche per questa stagione via sarà a disposizione un servizio di Call Center (tel. 848 881122), attivo dal 22 ottobre 2007 fino al 31 marzo 2008, ed il servizio di informazione via Sms (info alla pagina della Rete civica www. Provincia. Bz. It/ariapulita). Per facilitare i controlli da parte delle polizie urbane dei veicoli ammessi alla circolazione in base alle limitazioni del piano aria pulita saranno inviati agli automobilisti altoatesini delle apposite "card" che individuano i veicoli a seconda della classe Euro, tipologia di motore, con appositi colori (rosso, giallo, verde e blu) specificano la possibilità di transito a seconda delle tappe del Programma pluriennale per la qualità dell´aria. Il progetto del Dipartimento mobilità e del Dipartimento ambiente della Provincia sarà presentato a fine ottobre e le "card" saranno inviate agli automobilisti altoatesini (circa 240. 000 veicoli) nei primi giorni di novembre. Non riceveranno i contrassegni i possessori di veicoli Euro 0 ed Euro 1 (circa 62. 000 veicoli). Per quanto attiene i finanziamenti previsti con decreto del Ministero dell´ambiente per le iniziative volte alla limitazione delle polveri sottili e di anidiride carbonica Co2 riferite agli anni 2006-2007-2008, che per la Provincia di Bolzano dovrebbe comportare un contributo di circa 10 milioni di Euro, come ha annunciato il direttore dell´Appa, Minach, entro fine settembre dovrebbe pervenire una risposta definitiva da Roma. Entro fine settembre si giungerà anche ad una definizione di un pacchetto di misure unico concordato fra Provincia di Bolzano e di Trento, attulamente in fase di valutazione, per quanto attiene le limitazioni per i mezzi pesanti che transitano sull´autostrada del Brennero A22 e sulla statale del Brennero Ss12 che non hanno origine nella regione. Il blocco dei Tir Euro 0 e Euro 1, come ha sottolineato Minach, non ha influito in modo significativo sulle concentrazioni di biossido di azoto N02 (gas irritante e cancerogeno), che sono un fattore precursore delle Pm10. Per verificare quali esiti si potrebbe ottenere con una limitazione della velocità, eventualmente da introdurre anche lungo l´autostrada, il direttore dell´Agenzia provinciale per l´ambiente ipotizza la possibilità di avviare un progetto pilota lungo la superstrada Merano-bolzano Mebo. Avvalendosi di una dozzina di pannelli informativi posizionati ad una trentina di metri dalle rampe di accesso, in caso di situazioni di criticità per la qualità dell´aria, si potrebbe segnalare modifiche ai limiti di velocità per i mezzi in transito e monitorare i valori delle emissioni. Un settore dove nel corso della prossima stagione invernale si intende agire capillarmente è quello della combustione domestica. L´errata comustione, infatti, genera una quantità notevole di fumo e polveri sottili, come hanno certificato rilevamenti svolti nella passata stagione nella zona di Laces in Venosta. I fumisti e gli spazzacamini associati nell´Associazione provinciale dell´Atigianato Lvh/apa in collaborazione con l´Agenzia provinciale per l´ambiente sostengono una campagna di informazione per favorire un riscaldamento corretto con la legna che si svilupperà con serate informative nei comuni altoatesini della periferia maggiormente interessati, la diffusione di un opuscolo con suggerimenti utili, la realizzazione di filmati e la partecipazione con stand informativi a fiere e manifestazioni. La campagna informativa sarà illustrata nel dettaglio nell´ambito di una conferenza stampa il prossimo 27 settembre. Tra le altre iniziative previste per la prossima stagione invernale, come ha annunciato Minach, vi è il monitoraggio della produzione di polveri sottili nei grandi cantieri; l´Agenzia provinciale per l´ambiente si sta dotando di quattro ulteriori stazioni di misura mobili oltre alle due attualmente disponibili. .  
   
   
BUSSERO E GORGONZOLA, INTESA CONTRO PIENE MOLGORA  
 
Milano, 18 settembre 2007 - L´assessore al Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia, Davide Boni, ha siglato ieri un protocollo d´intesa per la realizzazione di una vasca di laminazione sul torrente Molgora, da utilizzare in caso di piena a salvaguardia dei territori dei comuni di Bussero e Gorgonzola, in provincia di Milano. Tre milioni e 331 mila euro il costo complessivo dell´opera. L´intervento interessa aree di proprietà comunale messe a disposizione dai due enti locali; il comune di Bussero assume il ruolo di ente attuatore del progetto, promosso da Regione Lombardia con il coinvolgimento dell´Aipo (Agenzia interrregionale per il fiume Po). "Questa vasca - spiega l´assessore Boni - sarà in grado, una volta a regime, di soddisfare la metà circa del fabbisogno di laminazione delle portate del torrente Molgora, oltre a rappresentare un intervento di notevole rilevanza ambientale a tutela dell´equilibrio complessivo del corso d´acqua e dei centri abitati interessati". .  
   
   
PREVENZIONE INCENDI, AL VIA IL CORSO SU "FUOCO CONTROLLATO E PRESCRITTO"  
 
Potenza, 18 settembre 2007 - E’ iniziato ieri il corso di formazione riguardante l’uso della tecnica del “fuoco controllato e prescritto” promosso dal Dipartimento regionale all’Ambiente e organizzato dal Dipartimento dei Sistemi colturali, forestali e dell’Ambiente della Facoltà di Agraria dell’Università degli studi della Basilicata. Al corso, che si concluderà il 20 settembre, partecipano docenti di fama internazionale come il dr. Cornelis De Ronde, proveniente dal Sud Africa. “La tecnica del fuoco prescritto – spiega l’assessore regionale all’Ambiente, Vincenzo Santochirico – consente di ridurre notevolmente il rischio incendi soprattutto in presenza di impianti con specie conifere. Infatti, il passaggio di fronte di fiamma a bassa intensità, opportunamente programmato e controllato, ridurrebbe la biomassa presente sul terreno impedendo il verificarsi di incendi controllati ad elevata dannosità. Queste tecniche, inoltre, non solo consentono di prevenire i rischi di incendi, ma puntano anche alla prevenzione del dissesto idrogeologico. Considerato che l’adozione del fuoco prescritto e del controfuoco richiedono approfondite conoscenze di comportamento del fuoco da approfondire attraverso attività formative teorico pratiche, la Regione Basilicata, di concerto con un partner d’eccezione come l’Università degli studi della Basilicata, ha avviato questo corso peraltro già previsto dal programma triennale di forestazione 2006 – 2008 nell’abito della prima annualità”. Il corso si articola in interventi teorici e pratici ed è rivolto ad addetti ai cantieri forestali nonchè a personale degli enti delegati, tecnici regionali impegnati nella lotta agli incendi boschivi ed al personale del Corpo Forestale dello Stato. Oggi, domani mercoledì il corso si svolgerà a Potenza per quel che riguarda la parte teorica. Fra i temi oggetto di analisi la previsione del comportamento del fuoco, la previsione del pericolo incendi, le tecniche di controfuoco. L’esercitazione pratica si svolgerà giovedì 20 settembre al lido di Metaponto con una programmazione di attività sul terreno. In particolare, lo studio si soffermerà sulla classificazione dei combustibili e la valutazione del grado di copertura delle chiome, osservazioni meteo e previsione di comportamento del fuoco, applicazione del fuoco prescritto e misurazione dei parametri di comportamento. .  
   
   
NEL 2006 RACCOLTA DIFFERENZIATA PIEMONTESE AL 40%, 213 KG. PER ABITANTE  
 
Torino, 18 settembre 2007 - Cresce la raccolta differenziata ed il recupero di materiale, diminuiscono i rifiuti avviati allo smaltimento finale. In estrema sintesi è l’istantanea che emerge dall’analisi dei dati relativi al 2006, approvati ieri dalla Giunta regionale. Dai dati si desume il quadro di un Piemonte fortemente impegnato ad aumentare la valorizzazione dei rifiuti: rispetto al 2005 il recupero di materia è passato infatti dal 37,2% al 40%. “Grazie alle amministrazioni provinciali e comunali, ai consorzi, alle aziende del settore - dice Nicola de Ruggiero, assessore all’Ambiente - ma soprattutto grazie ai cittadini piemontesi, che con il loro lavoro quotidiano contribuiscono in maniera decisiva, siamo arrivati a tale risultato. Anche se i rifiuti avviati allo smaltimento finale sono ancora troppi, possiamo dire con grande soddisfazione che circa il 70% dei Comuni, più o meno la stessa percentuale di piemontesi, hanno superato la soglia del 35% di raccolta differenziata. Non solo: di questi quasi l’11% hanno addirittura superato quota 65%”. Nel corso del 2006 sono state prodotte circa 2,3 milioni di tonnellate di rifiuti urbani di cui quasi 930. 000 tonnellate raccolte in modo differenziato e destinate al riutilizzo, al riciclaggio e al recupero. Analizzando le produzioni pro-capite si è passati da una raccolta differenziata annua nel 2005 di 191 kg. Per ogni abitante piemontese, a 213 kg. Del 2006, mentre i rifiuti avviati a smaltimento sono scesi da 322 kg. Annui per abitante a 309 kg. Esaminando in dettaglio le province piemontesi, nel 2006 si confermano con un trend ormai positivo sia la provincia di Novara, che supera il 60% di raccolta differenziata, sia il Vco ed Asti, attestate intorno al 52%. La provincia di Torino, con tutte le difficoltà legate alla grande città, aumenta di ben cinque punti percentuali passando dal 36,3% del 2005 al 41,2% del 2006. Cuneo è sostanzialmente ferma al 37,5%, Alessandria e Biella sono di poco sopra il 30%, mentre Vercelli rimane ancora all’ultimo posto con un pessimo 23% di raccolta differenziata. “I dati del 2006 - continua de Ruggiero - confermano che è possibile recuperare il materiale in maniera differenziata e avviarlo a recupero. I risultati delle province più virtuose, insieme all’ottimo risultato della Provincia di Torino, su cui incide in maniera significativa il capoluogo, dimostrano che il recupero del materiale si può fare non solo nelle piccole e medie città, ma anche nei grandi centri. Non si capisce, anche se lo si può intuire, il motivo per cui alcune Province non hanno ancora iniziato a cambiare le modalità di raccolta dei rifiuti. La Regione continuerà a premiare con la riduzione dell’ecotassa, come ha fatto quest’anno, i Comuni virtuosi, ma sarà più incisiva nel denunciare e punire chi, volontariamente, non metterà in campo azioni ed iniziative a favore del recupero di materia”. Analizzando il trend dei rifiuti avviati in discarica è ancora più evidente il vantaggio ambientale che deriva da scelte legate al recupero di materia: oltre ad utilizzare sempre meno risorse naturali e materie prime che, come sappiamo, non tutte si riprodurranno all’infinito, registriamo una fortissima riduzione di rifiuti avviati in discarica. “Basta analizzare i dati della provincia di Novara - osserva de Ruggiero - che, in sette anni, dal 2000 al 2006, ha ridotto del 40% tale quantità. Solo con scelte coraggiose possiamo evitare emergenze ambientali come quelle che si registrano periodicamente in molte parti del Sud dell’Italia. Oltre ad insistere sul recupero di materia e, soprattutto, sulla riduzione dei rifiuti, non dobbiamo dimenticare che il Piemonte è carente nell’ultimo anello della valorizzazione energetica dei rifiuti. Tra le frazioni di rifiuti che in maggior misura vengono intercettate dalla raccolta differenziata troviamo sicuramente la carta e il cartone. Con oltre 303mila tonnellate raccolte rappresenta un terzo del materiale avviato al recupero, ma la frazione che maggiormente preoccupa il sistema degli enti pubblici perché ulteriormente dotata di ampi margini di miglioramento è quella organica, nonostante in questi anni si siano fatti dei notevoli passi avanti. Si è passati, anche qui nell’arco di sei anni, da circa 30. 000 tonnellate raccolte alle oltre 170mila del 2006. “Sono numeri importanti - continua il responsabile regionale dell’Ambiente - dietro cui si è sviluppata, in questi anni, una vera e propria attività industriale. Occorre sostenere quest’economia del riciclo, un sistema di imprese che oltre a far bene all’ambiente può far bene anche ad una buona e sana occupazione. La Regione Piemonte è impegnata anche in un’importante azione di comunicazione ai cittadini per certificare e dimostrare l’effettivo recupero dei rifiuti raccolti in modo differenziato sul nostro territorio. E’ un progetto, molto apprezzato dal Ministero per l’Ambiente e dalle associazioni ambientaliste, per sconfiggere lo scetticismo residuo nei confronti della raccolta differenziata”. I dati sui rifiuti 2006 sono disponibili sul sito della Regione Piemonte all’indirizzo: http://extranet. Regione. Piemonte. It/ambiente/rifiuti/rif_urbani/index. Htm Ripartizione Raccolta Differenziata Pro Capite Anno 2006 : Organico: 39,2 Kg/ab/anno; Verde: 25 Kg/ab/anno; Carta: 70,6 Kg/ab/anno; Vetro: 29,8 Kg/ab/anno; Metallo: 6,2 Kg/ab/anno; Plastica: 15,4 Kg/ab/anno; Legno: 20 Kg/ab/anno; Tessili: 1,4 Kg/ab/anno; Ingombranti Raee (elettrici ed elettronici): 5,4 Kg/ab/anno. Percentuale Raccolta Differenziata Nei Capoluoghi – Anno 2006: Alessandria: 36,8%; Asti: 62,1%; Biella: 35,3%; Cuneo: 40,8%; Novara: 68,5%; Torino: 36,9%; Verbania: 66,3%; Vercelli: 22,7%. .  
   
   
AMA, TORNA RACCOLTA STRAORDINARIA DOMENICALE DI RIFIUTI  
 
Roma, 18 settembre 2007 - - Dopo la pausa estiva è ripresa con successo la raccolta straordinaria domenicale di rifiuti ingombranti organizzata da Ama in collaborazione con il Tgr Lazio. La campagna ‘Il tuo quartiere non è una discarica’, giunta quest’ anno all’ottava edizione, ha permesso solo nei primi 3 appuntamenti del 2007 di raccogliere un totale di 660 tonnellate di rifiuti, oltre il 70% dei quali avviato al recupero. Ieri, in occasione del quarto appuntamento dell’anno, nei 10 municipi dispari, sono state messe a disposizione dei cittadini 15 postazioni di raccolta. Sono complessivamente oltre 200 le tonnellate di rifiuti ingombranti tradizionali (sedie, letti, divani, scaffalature, materassi, ecc) e di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (i cosiddetti ‘Raee’: computer, stampanti, televisori, telefonini, lavatrici, condizionatori) raccolti grazie all’iniziativa. L’ama provvederà a differenziare secondo la categoria merceologica (legno, vetro, plastica, metalli ecc) tutti i rifiuti riciclabili raccolti. I rifiuti speciali ‘Raee’, con la collaborazione di Nike (l’unica azienda romana che si occupa del riciclo di questi materiali), saranno avviati al recupero per diventare nuovi oggetti (appendiabiti, giocattoli, vassoi, tegole per tetti, sedie e altro arredamento per esterni). Per il mese di ottobre la campagna ‘Il tuo quartiere non è una discarica’ tornerà con due appuntamenti: domenica 7 ottobre nei nove Municipi pari e domenica 28 ottobre di nuovo nei dispari. Per informazioni sull’iniziativa, sul calendario e sui siti coinvolti i cittadini possono contattare il numero verde Ama 800867035, attivo dal lunedì al giovedì dalle ore 08:00 alle ore 17:00 e il venerdì dalle ore 08:00 alle ore 14:00. .