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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Settembre 2007
FORMIGONI AI GIOVANI IMPRENDITORI: PROMUOVERE MADE IN ITALY AGROALIMENTARE: PUNTARE SU QUALITA´ E CAPACITA´ DI FARE SISTEMA DALL´ESPERIENZA LOMBARDA (MADE IN LOMBARDY) INDICAZIONI PER RILANCIO COMPETITIVITA´  
 
Rilanciare una forte e innovativa azione strategica per promuovere e difendere il made in Italy nel mondo. Il marchio made in Italy da solo non basta per affermare la produzione italiana all´estero. "Dobbiamo dimostrare che quel marchio ha ancora il sapore tipico italiano di qualità, creatività e innovazione". Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, esorta i giovani imprenditori di Federalimentare, che l´hanno invitato al palco del loro congresso nazionale a Lecce, ad alzare il livello della risposta alle sfide contemporanee e a "fare sistema". L´esperienza lombarda, anche in questo settore, (quella che ha permesso di "vendere il riso ai cinesi") può fornire utili suggerimenti: "Garantire prodotti genuini, senza temere le scorciatoie dei prodotti non di qualità o insicuri", è il primo suggerimento di Formigoni. E poi: "Riposizionarsi sui segmenti di fascia alta del mercato, dove solo una lunga tradizione imprenditoriale può arrivare". E, terzo ma strategicamente decisivo, "favorire il più possibile aggregazioni di filiera per una competizione di sistema, associazioni, consorzi che permettano di penetrare anche in mercati complessi". Non si tratta affatto, per Formigoni, di snaturare le nostre imprese e di puntare a multinazionali sul modello americano, ma di attuare sinergie a tutto campo, coinvolgendo imprese, associazioni, istituzioni, imparando così a combattere in una competizione crescente. Con un occhio di riguardo a Expo 2015, cui Milano è candidata. "Su questo obiettivo tutto il sistema Italia e tutti gli ambiti devono sentirsi impegnati". Il Made In Lombardy - Nelle sue azioni per la competitività e per l´internazionalizzazione, Regione Lombardia ha sempre considerato i prodotti alimentari di qualità ("made in Lombardy") una punta avanzata. "Sono ambasciatori e simboli - ha spiegato Formigoni - di uno stile di vita che suscita un interesse sempre maggiore". Del resto la Lombardia è la prima Regione agricola d´Italia: il valore della produzione è di 6,2 miliardi di euro (13,4% del totale nazionale) e la prima regione nel settore agro-alimentare (11 miliardi di euro, pari al 15%); vi sono impegnate 70. 000 aziende con 200. 000 lavoratori. Non solo. Con 22 prodotti Dop e Igp, 15 vini Doc, 3 vini Docg e 221 prodotti tradizionali certificati, la Lombardia fornisce un anello importantissimo del sistema gusto italiano. Sono numerosi gli interventi che Regione Lombardia ha attuato per promuovere il made in Italy nel mondo. Formigoni li ha ripercorsi davanti alla platea dei giovani imprenditori: "Abbiamo abbinato le risorse eno-gastronomiche all´offerta turistica; aumentato le garanzie di qualità attraverso la tracciabilità; combattuto la contraffazione (fino a stringere specifici accordi con la capitale economica della Cina, Shangaj); stanziato ingenti risorse finanziarie (2,5 milioni di euro solo con il piano di azione secondo semestre 2007-primo semestre 2008); coinvolto come co-protagonista il settore agro-alimentare nelle 50 missioni internazionali della Regione svoltesi negli ultimi 7 anni; sviluppato programmi specifici di internazionalizzazone con uno stanziamento di 900 milioni; attivato, infine, collaborazioni con il Ministero per le Attività produttive e con il sistema camerale". Formigoni ha sottolineato anche la forte azione di semplificazione burocratica attuata in Lombardia a favore delle imprese, ricordando che "alla efficienza e snellezza delle Istituzioni si deve sempre unire la capacità di innovazione delle imprese, la loro volontà di investire sulla creatività, la loro attitudine a fare sistema". .  
   
   
AGRICOLTURA FIRENZE TAPPA DELLA CAMPAGNA ´COALIZIONE ITALIAEUROPA - LIBERI DA OGM´ MARTINI PORTA L’ADESIONE CONVINTA DELLA TOSCANA ALL’INIZIATIVA  
 
L’adesione convinta della Toscana alla campagna «Liberi da Ogm» è stata portata il 15 settembre, in un affollato Auditorium del Consiglio regionale, dal presidente della Regione Claudio Martini che, per primo, ha infilato la sua scheda nell’urna predisposta dagli organizzatori per l’avvio della tappa fiorentina della consultazione nazionale «Un sì per il futuro». Il presidente ha sottolineato la «forte e totale sintonia fra le politiche della Regione e la battaglia per un territorio libero da organismi geneticamente modificati». «Prima ancora che una battaglia per la salute – ha detto Martini –questa è per la Toscana una battaglia a difesa della varietà delle sue produzioni agricole che deve essere in tutti i modi tutelata. Non posso immaginare un futuro dove tutti, in tutto il mondo, mangiano le stesse cose. Un futuro così sarebbe esiziale per la Toscana, che fonda la sua identità proprio sulla valorizzazione delle diversità dei suoi territori «. Anche l’assessore all’agricoltura Susanna Cenni, intervenuta a chiusura del dibattito, ha lanciato un appello a tutti i cittadini toscani a presentarsi nelle varie piazze a partire oggi (fino al 15 novembre) per aderire con la propria firma alla campagna ‘Liberi da Ogm’. All’iniziativa nazionale hanno aderito in Toscana 31 organizzazioni della società civile tra cui le Acli, il mondo cooperativo, Slow Food e le associazioni della piccola e media impresa. La campagna punta a raccogliere tre milioni di firme per ergersi a protezione delle produzioni agro-alimentari italiane ed europee e ad aprire un dialogo con le istituzioni nazionali e comunitarie per quanto riguarda il modello di sviluppo italiano ed europeo nell´ambito dei rapporti internazionali. «È una mobilitazione – ha dichiarato l’assessore Cenni - che ha già raggiunto un grande risultato: mettere insieme tanti soggetti, anche molto diversi tra loro. Un’occasione per informare i cittadini, senza però creare allarmismi o paure ingiustificate. Per cercare di far comprendere i pericoli cui andiamo incontro se davvero decidessimo di privarci di tutta la straordinaria varietà e diversità di produzioni, sementi, razze animali, gusti e sapori». Grazie all’impegno della Regione in questi anni, in Toscana è stato preparato un terreno favorevole per il successo della campagna anti-Ogm. «Primi in Italia abbiamo varato una legge in materia nel 2000. Poi nel 2003 ci siamo messi alla guida della Rete delle Regioni d’Europa Ogm-free. E nel 2004 abbiamo fatto un’altra legge, appositamente per proteggere e diffondere le varietà e le razze animali caratteristiche della nostra tradizione. Mi auguro che la risposta della Toscana a questa iniziativa sia positiva e che le piazze si riempiano di persone pronte a combattere questa battaglia a difesa della nostra biodiversità». .  
   
   
CONVEGNO INTERNAZIONALE SU SVILUPPO AGRICOLO  
 
 Mercoledì 19 e giovedì 20 settembre presso il Palace Hotel di Bari si terrà il convegno internazionale “I Servizi Di Sviluppo Agricolo In Italia: Le Sfide Per Il Futuro”. Nel corso del convegno saranno presentati i risultati raggiunti nel corso delle attività del Programma interregionale “Sviluppo Rurale” azione “Servizi di Sviluppo”. Al convegno parteciperanno: Paolo De Castro, Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; Giuseppe Serino, Direttore Generale Politiche strumentali e Sviluppo Rurale del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; Enzo Russo, Assessore Risorse Agroalimentari Regione Puglia; Luigi Trotta, Dirigente Servizi Sviluppo Agricolo Regione Puglia. .  
   
   
BENEVENTO: PRESENTATA LA COALIZIONE “LIBERI DA OGM”  
 
Dopo aver presentato, il 14 settembre, al prefetto di Benevento, Giuseppe Urbano il manifesto “L’agroalimentare cuore strategico dello sviluppo” e la dichiarazione della Coalizione Italiaeuropa liberi da Ogm (Organismi geneticamente modificati), i rappresentanti provinciali delle Organizzazioni e Associazioni firmatarie hanno presentato l’iniziativa, nel corso di un incontro tenutosi presso il palazzo della Camera di Commercio di Benevento. “Coalizione è una parola forte, che supera il significato di ogni protocollo di intesa e di consorteria. Coalizione è l’espressione felice che mette assieme gli interessi, le aspettative e prospettive future dei produttori e dei consumatori in una campagna/battaglia di civiltà al servizio della qualità della vita”. Così Gennaro Masiello, presidente dell’Ente camerale sannita, ha accolto e salutato i convenuti, sottolineando altresì l’importanza dell’iniziativa per il sistema economico e produttivo. All’incontro hanno preso parte e dato un loro autorevole contributo: Aurelio Grasso, presidente provinciale Cia; Luigi Auriemma, direttore provinciale Coldiretti; Donato Sangregorio della giunta provinciale Coldiretti; Luigi De Lucia, presidente Panificatori Confartigianato Campania; Lorenzo Urbano, responsabile zootecnia Coldiretti; Costantino Caturano, Adiconsum; Gaetano Pascale, Slow Food Campania; Erasmo Timoteo, Slow Food Benevento; Salvatore Basile, presidente Aiab (Associazione Italiana Agricoltura Biologica) Campania; Antonio Ciabrelli, presidente Strada del Vino. All’iniziativa ha dato l’adesione anche il Wwf Sannio. Di seguito il testo integrale della Dichiarazione della Coalizione provinciale: “Noi sottoscritti rappresentanti delle rispettive Organizzazioni, riuniti a Benevento il giorno 7 settembre 2007, alle ore 10. 00, presso la sede della Coldiretti, in via M. Vetrone snc, deliberiamo di costituire la Coalizione provinciale Italiaeuropa liberi da Ogm, all’insegna del principio: l’agroalimentare cuore strategico dello sviluppo, fatto di persone e territori, salute e qualità, sostenibile e innovativo. Finalità dell’iniziativa sono: -coinvolgere l’intera comunità provinciale in un processo di elevamento delle conoscenze scientifiche e della consapevolezza culturale, di ricoesione sociale, di democrazia partecipata, ampia e reale, su tematiche di così decisiva portata per la nostra provincia, l’Italia, l’Europa e il mondo; -aprire una interlocuzione diretta con le istituzioni circa il modello di sviluppo territoriale. Il mondo, per la salvaguardia del suo futuro, richiede che la globalizzazione non sia unipolare e omologante, ma multipolare, multiproduttiva, multiculturale, democratica e condivisa, e perciò fondata sul protagonismo cosciente dei cittadini. In questa prospettiva è essenziale lo sviluppo delle migliori specificità territoriali e di qualità, ed è necessario che la globalizzazione sia animata dalle molteplici forze sociali, culturali, produttive, scientifiche, per essere orientata dall’assunzione di responsabilità dei popoli, oltre quelle degli amministratori locali, dei Parlamentari e dei Governi. Costituendo la Coalizione provinciale Italiaeuropa liberi da Ogm, che è sorretta da un imponente schieramento rappresentativo di migliaia di donne e uomini, noi intendiamo dare impulso alle grandi energie di rinnovamento che vediamo presenti nel profondo della società, nel cuore e nella mente di ogni cittadino. Compito del presente è mettere in moto il futuro. In data 7 settembre 2007 hanno sottoscritto la dichiarazione: Coldiretti, Cna, Cia, Confartigianato, Legambiente, Slow Food, Federconsumatori, Codacons, Coop, Aiab”. .  
   
   
PTR, BONI: SERVE PIANIFICAZIONE E TUTELA AMBIENTE A BRESCIA IL IV° INCONTRO DEDICATO ALLA SISTEMA PIANURA IRRIGUA  
 
 Milano - "Solo attraverso precise politiche di gestione e tutela del territorio è possibile valorizzare l´area della pianura irrigua, area che riveste un´importanza elevata e rappresenta una risorsa ambientale, naturalistica e turistica. Per questo è necessaria un´attenta pianificazione territoriale, che tuteli la naturalità dei corsi d´acqua e prevenga il rischio idraulico, garantendo anche un collegamento infrastrutturale adeguato con il resto della Regione". Lo ha affermato l´assessore al Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia, Davide Boni, in merito all´incontro pubblico tenutosi il 14 settembre presso la Sede Territoriale Regionale di Brescia dedicato al Piano territoriale Regionale (Ptr), con riferimento alle caratteristiche e alle potenzialità del sistema Pianura Irrigua. I numerosi interventi hanno sottolineato l´opportunità di un metodo di confronto tra l´Ente pianificatore e le realtà locali per raggiungere obiettivi comuni e condivisi. La complessità del territorio bresciano è stata inoltre al centro della riflessione che ha riconosciuto anche alla suddivisone in sottosistemi del Ptr una razionalità innovativa. Il Ptr, attualmente in fase di stesura, ha diversi obiettivi: la necessità di garantire un equilibrio tra la salvaguardia delle risorse naturali, ambientali e paesaggistiche e le esigenze derivanti dall´attività agricola e zootecnica; le risposte all´erosione di aree di pregio agricolo a scopo insediativo con conseguente frammentazione territoriale e funzionale; la valorizzazione turistica dei centri urbani e del sistema di manufatti diffuso nelle aree rurali con possibilità di attivare filiere turistiche integrate cultura-arte-enogastronomia-agriturismo; la necessità di miglioramento dei collegamenti infrastrutturali con controllo dei relativi impatti; la riduzione delle difficoltà di accesso delle aree più lontane dai centri urbani ad alcune tipologie di servizi; le risposte all´invecchiamento della popolazione e all´abbandono delle aree rurali da parte dei giovani, anche a fronte di una scarsa offerta di occupazione al di fuori del settore agricolo. Quello di Brescia è uno dei sei appuntamenti di confronto sul Ptr che hanno già interessato Lecco (per il sistema Montagna), Bergamo (sistema Pedemontano) e Varese (per il sistema dei Laghi) e che faranno prossimamente tappa a Pavia (sistema dei Grandi fiumi, 21 settembre) e a Mantova (sistema della Pianura irrigua, 5 ottobre). .  
   
   
ORGANIZZAZIONE DI PRODUTTORI CEREALICOLA, COSTITUITO IL GRUPPO DI LAVORO  
 
Procede a ritmi serrati la nascita della prima Organizzazione di produttori cerealicola della Sardegna. L’ 11 settembre a Cagliari, nella sede dell´assessorato regionale dell´Agricoltura, è stato formalizzato il tavolo di lavoro e si è costituito il gruppo tecnico che dovrà supportare l’avvio della Op. Oltre all´assessore Francesco Foddis, erano presenti i rappresentanti delle cinque cooperative che andranno a costituire l´Organizzazione (Cosacer, Consorzio agrario, Cooperativa Madonna d´Itria di Villamar, Cooperativa A. P. O. Di Serramanna, cooperativa ortofrutticola di Villasor), delle organizzazioni agricole e centrali cooperative. Durante la riunione è stato raggiunto l’accordo sulla forma e sugli assetti societari della Op, che sarà una società consortile a responsabilità limitata. Inoltre, si è convenuto di "eleggere" quale soggetto capofila il Consorzio agrario e di riconoscerne la leadership nella governance della costituenda Op, considerata la sua maggiore strutturazione e presenza sul territorio. Al centro dell´incontro anche la strategia complessiva di filiera da intraprendere che dovrà necessariamente andare oltre la raccolta e la commercializzazione del grano per abbracciare l´intero comparto e consentire l’apertura di un tavolo negoziale tra tutti gli attori della filiera stessa (produttori, trasformatori, imprenditori, consumatori). Soddisfatto dell´esito della riunione di ieri l´assessore Foddis: "Passo dopo passo stiamo mettendo al loro posto i tasselli per la creazione di un valido processo di aggregazione del comparto. Auspico tempi rapidi per la costituzione della Op cerealicola, in modo tale che la Giunta regionale possa valutare attentamente tutte le opportunità da mettere in atto sia in rapporto alle misure e azioni del nuovo Psr sia rispetto a eventuali provvedimenti da predisporre con la prossima legge Finanziaria". Foddis ha anche ricordato la grande valenza che la filiera cerealicola potrà assumere nei confronti del comparto zootecnico della Sardegna: "Anche in questo senso, la Op potrà sicuramente aprire diverse possibilità all´interno del sistema dei produttori organizzati del settore zootecnico creando quelle sinergie utili a concorrere all’abbattimento di uno dei maggiori costi di produzione delle aziende sarde, quello riguardante gli alimenti zootecnici". Durante la fase di avvio della Op, anche per consentire ai futuri soci di inoltrare nel più breve tempo possibile la domanda di riconoscimento, la struttura dell’assessorato, l’Agenzia Laore e le organizzazioni agricole garantiranno l’assistenza tecnica. Proprio le organizzazioni agricole e le centrali cooperative presenti hanno condiviso il progetto chiedendo tempi rapidi per la nascita della Op. L´assessore ha ringraziato per la loro collaborazione e il ruolo propositivo in questa fase i rappresentanti di Coldiretti, Confagricoltra, Cia, Agci, Confcooperative e ha rimarcato come quello di ieri sia un ulteriore, determinante, passo in avanti per procedere alla fase del tavolo di filiera che dovrà comprendere anche Confindustria, Apisarda e le altre sigle sindacali. Infine, già venerdì 14 settembre , sempre nella sede dell’assessorato, è stata fissata la prima riunione dell’organismo che ha lavorato lavorare alla predisposizione dello statuto, dei regolamenti e agli accordi di per la gestione della futura Op. .  
   
   
ECONOMIA DEL MARE  
 
 Trieste - Il Distretto del Mare nascerà ufficialmente tra una decina di giorni ma, di fatto, esso esiste già perché esistono le condizioni fondamentali per il suo sviluppo, a partire dall´esistenza di un´imprenditoria di settore - e in regione ci sono aziende che operano nella navalmeccanica, nella nautica da diporto, nei servizi - disposta ad integrarsi sistemicamente con ricerca e formazione. L´ha dichiarato l´assessore regionale al Lavoro, Formazione Università e Ricerca, Roberto Cosolini, nel suo intervento il 14 settembre al Convegno "Economia del Mare". Organizzato dall´Acb Group (gruppo di 800 professionisti tra commercialisti, legali, docenti universitari ed esperti aziendali che hanno dato vita in Italia ad un modello integrato di assistenza all´impresa) nella nuova Stazione Passeggeri del Molo Iv a Trieste, il convegno ha fornito l´opportunità per focalizzare l´attenzione su un settore che potrebbe diventare un volano in particolare per l´economia triestina, tradizionalmente legata al mare. "Il Distretto del Mare sarà il punto di incontro tra domanda e offerta di conoscenza, e servirà a sua volta a diffondere le capacità di questa regione in un settore dove il maestro d´ascia va a braccetto con l´information tecnology, come dimostrano alcuni esempi concreti di sviluppo imprenditoriale partiti da un´antica professione per proporre in chiave innovativa tecnologie e materiali" ha detto Cosolini, sottolineando l´importanza del capitale umano anche in questo processo di innovazione. Parlando di Trieste in rapporto alle strategie di crescita del regno monegasco illustrate da Gian Marco Albani, responsabile dell´Ente Governativo del Turismo del Principato di Monaco (uno Stato di 32 mila abitanti che offre 42. 630 posti di lavoro), Cosolini ha concordato sull´opportunità di accogliere ogni stimolo per il capoluogo regionale ma ha anche detto che la città deve puntare a diventare il più grande possibile partendo dalle sue potenzialità effettive, che non sono poche. Aperti dall´avvocato Maurizio Cohen, un socio dell´ Acb Group che vive a Monaco e ha indicato nella nautica e nel turismo due grandi temi dello sviluppo economico, i lavori del pomeriggio sono stati chiusi da un altro socio del gruppo, Fulvio Degrassi, il quale ha definito centrale il ruolo dell´Economia del mare in particolare per i suoi risvolti sulla portualità, sullo shipping e sul turismo a livello cittadino, regionale e nazionale. .  
   
   
INAUGURAZIONE DELLA 43A MOSTRA MICOLOGICA AL MUSEO DI SCIENZE NATURALI DI BOLZANO (21 SETTEMBRE)  
 
Venerdì 21 settembre 2007, alle ore 17, al Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige s’inaugura la 43a Mostra micologica. Per quattro giorni, dal 22 al 25 settembre) gli esperti dell’Associazione Micologica Bresadola esporranno esemplari freschi della maggior parte dei funghi noti in Alto Adige e saranno a disposizione dei visitatori per informazioni e consigli. I funghi sono un alimento prelibato e ogni anno in autunno i nostri boschi si riempiono di cercatori più o meno esperti che vogliono raccogliere le specie migliori per preparare piatti delicati. Ma ci sono anche circa 50 specie velenose, la più conosciuta è sicuramente l’ovolaccio (amanita muscaria) dal tipico cappello rosso a macchie bianche, e purtroppo non è raro che si verifichino pericolosi errori di identificazione. In questo senso, la 43a Mostra micologica organizzata al Museo di Scienze Naturali di Bolzano dal 22 al 25 settembre 2007 sarà l’occasione ideale per chiedere informazioni e consigli agli esperti del gruppo bolzanino dell’Associazione Micologica Bresadola (www. Ambbresadola. It) e per vedere da vicino le specie presenti sul territorio locale. Come ormai consuetudine, l’Associazione Bresadola espone la maggior parte delle specie tipiche per l’Alto Adige, sostituendo quotidianamente i funghi con esemplari freschi, appena raccolti. I visitatori possono farsi un quadro completo del panorama micologico nostrano e dell’ambiente naturale in cui prosperano i funghi. La mostra sarà aperta al pubblico sabato 22 settembre ( ore 10 – 19), domenica 23 settembre (ore 10 – 20), lunedì 24 (ore 10 – 18) e martedì 25 (ore 10 – 13). Visite guidate per scolaresche: sabato (in lingua italiana), lunedì e martedì (in lingua ital. E ted. ) per prenotazioni telefonare al numero 0471 412975, da martedì a venerdì ore 9 – 15. L’ingresso è libero. .  
   
   
SUINI, DA REGIONE LOMBARDIA 5 MLN PER EMERGENZA VESCICOLARE BECCALOSSI: GRANDE ATTENZIONE PER UN SETTORE CHE CI VEDE LEADER  
 
 "Con questo piano di intervento Regione Lombardia conferma l´efficienza del suo modello di governance. Da un lato ha chiesto al ministro delle Politiche Agricole, Paolo De Castro, l´istituzione di un Fondo nazionale per le epizoozie da quarantena, data l´insufficienza delle sole risorse regionali per questo tipo di necessità; dall´altro, oggi, mette a disposizione risorse proprie, 5 milioni di euro, per far fronte ad un´emergenza che non può attendere". Così Viviana Beccalossi, vicepresidente e assessore all´Agricoltura, annuncia l´approvazione da parte della Giunta regionale di un provvedimento, da lei proposto, di sostegno finanziario agli allevamenti colpiti dal virus della malattia vescicolare suina. "Con questi 5 milioni - continua Viviana Beccalossi - si intende, in particolare, consentire alle aziende suinicole lombarde di rimanere sul mercato in modo competitivo, come prima della comparsa della malattia, riconoscendo un aiuto differenziato a secondo che si tratti di focolaio o che le aziende ricadano in zona di protezione". "In tal senso - aggiunge Viviana Beccalossi - mi preme evidenziare che è la prima volta che le aziende ricadenti in zona di protezione, fino ad ora escluse da qualsiasi tipo di indennizzo per i danni subiti dal fermo aziendale e numericamente molto superiori a quelle colpite da focolaio, riceveranno un aiuto finanziario". Verrà indennizzato il danno subito dagli allevamenti relativamente al periodo di "fermo aziendale" imposto dalle autorità sanitarie, a seguito di emanazione di misure straordinarie per prevenire la diffusione della malattia vescicolare dei suini, con la concessione di un indennizzo per mancato reddito una tantum per il periodo che va da novembre 2006 ad oggi. Il contributo erogabile ai soggetti beneficiari coinvolti nel "Piano di eradicazione e di sorveglianza della malattia vescicolare del suino sul territorio della Regione Lombardia" è calcolato in base ai dati strutturali ed indicatori economici della rete Rica, pubblicati da Inea (Istituto Nazionale di Economia Agraria) e in base ai prezzi medi nazionali validi ai fini dei rimborsi per gli animali abbattuti ai sensi della legge 02/06/1988, n. 218, relativi alla settimana riferita all´ordinanza dell´Autorità Sanitaria di riferimento. "Desidero ringraziare - prosegue Viviana Beccalossi - le direzioni generali regionali dell´Agricoltura e della Sanità, le Asl di pertinenza, con particolare riferimento al direttore sanitario di quella di Brescia, Annamaria Indelicato, e all´Istituto Zooprofilattico, con il direttore Cesare Bonacina, per lo spirito di collaborazione che hanno dimostrato in questi mesi di studio e lavoro, permettendoci di presentare alle Organizzazioni professionali ed alle rappresentanze del mondo degli allevatori suinicoli un provvedimento serio e concreto, che ha raccolto unanime consenso". "L´intero sistema lombardo - conclude Viviana Beccalossi - non può abbassare la guardia. Dobbiamo, in uno sforzo comune, guardare al futuro con la ferma intenzione di essere irreprensibili nell´applicazione delle norme di biosicurezza. Deve essere chiaro a tutti che la vita dell´allevamento, e dell´intero sistema, dipende dal rispetto di tali norme e che chi rispetta le regole può sempre contare su Regione Lombardia". .  
   
   
SPESA CONVENIENTE, BUONI RISULTATI PER MILANO  
 
A Milano la spesa è più conveniente: il capoluogo lombardo é meno caro di Francoforte, Bruxelles e Lione mentre meglio fanno Barcellona ed Amsterdam. La dieta mediterranea è quella più premiata a Milano: riso, spaghetti, olio di oliva e acqua minerale sono in assoluto i meno cari rispetto alle altre città (la pasta del 55%; il riso del 42%; l’olio d’oliva del 23%; l’acqua del 65%). Milano conviene anche sulle carni (pollo –41%, agnello –49%, vitello –41%, maiale – 24%) e per alcuni tipi di frutta e verdura (mele –31%, arance –32%, limoni –43%, pomodori –20%). Costa invece di più la colazione: acquistare lo yogurt naturale (in media l’88% in più), il latte pastorizzato (il 29%), il caffè (dell’81%). Più care anche alcune verdure fresche (lattuga +47%, carote +21%) e i prodotti in scatola (pelati +16%). Per acquisti in Europa, conviene andare a Amsterdam per formaggi, latte e yogurt, succo d´arancia e bastoncini di pesce, a Barcellona per olio d´oliva, pollo, pesce fresco, a Bruxelles bacon (pancetta), a Francoforte carne di maiale e ananas in scatola. Mentre acquistare a Lione, la più cara, conviene poco. Emerge da una elaborazione della Camera di commercio sui dati provenienti dall’Economist Intelligence Unit – Economist (2006). “La Camera di commercio è impegnata in un monitoraggio sugli indicatori di mercato, a partire dai prezzi, a vantaggio delle imprese e dei consumatori e su elementi quotidiani come la spesa – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di coercio di Milano -. Si tratta di un fattore di competitività e di confronto internazionale per la qualità della vita. Milano, secondo questa rilevazione si pone in una situazione in media rispetto alle città europee. Ma occorre, ora più di prima, che il costo della vita trovi corrispondenza nella qualità della vita intesa come qualità dei servizi offerti e la promozione di un benessere diffuso alle varie categorie: è questa la sfida su cui dobbiamo impegnarci tutti nell’interesse della collettività ed in una logica di sistema”. Lucia Moreschi, consigliere della Camera di commercio di Milano in rappresentanza dei consumatori, ha dichiarato: “La Camera di commercio di Milano opera per un mercato trasparente e agisce su due fronti: quello della sicurezza e della tutela dei consumatori, quello della valorizzazione e del supporto alle imprese che si impegnano per il rafforzamento della qualità e della vicinanza al consumatore. Siamo impegnati a costruire un ponte tra un mercato sempre più trasparente e imprese sempre più al servizio dei cittadini“. .  
   
   
FIRMATA LA CARTA DELLA QUALITÀ DELLE FATTORIE DIDATTICHE PERCORSI FORMATIVI PER CONOSCERE IL MONDO RURALE  
 
E’ stata firmata 14 settembre, presso l’Assessorato Agricoltura della Regione Piemonte, la Carta degli Impegni e della Qualità delle Fattorie didattiche, che fissa precisi requisiti relativi alla sicurezza e all’idoneità formativa delle aziende agricole che praticano attività di divulgazione e formazione rivolte alle scuole, alle famiglie e al pubblico in genere. La Carta è stata firmata dall’assessore all’Agricoltura Mino Taricco per la Regione e dai componenti del Tavolo Verde: Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Federazione Cooperative Agricole e Agroalimentari del Piemonte, Lega Coop Agroalimentare del Nord Ovest. Le Fattorie Didattiche o Pedagogiche costituiscono un circuito di aziende agricole di elezione, opportunamente attrezzate, che svolgono attività di formazione rivolte a tutti coloro che sono interessati ad approfondire la conoscenza del mondo rurale, prevalentemente scolaresche e gruppi organizzati: l’azienda diventa dunque un luogo di pedagogia attiva, ispirata a una visione pratica dell’apprendimento, all’osservazione e alla scoperta, che permette al visitatore di conoscere l’agricoltura nei suoi molteplici aspetti, come attività economica, tecnologica, culturale, ambientale. La Carta degli Impegni e della Qualità firmata oggi consente di fornire precise garanzie affinché le aziende che si aprono a questa attività rispettino norme igienico-sanitarie, vincoli di sicurezza, criteri omogenei di formazione e aggiornamento degli operatori, e che le attività di accoglienza e informazione dei visitatori rispondano a standard di qualità e idoneità. “Il circuito delle Fattorie didattiche piemontesi – afferma l’assessore Taricco - è un canale molto interessante per avvicinare i ragazzi e i giovani al mondo dell’agricoltura, ma anche al ciclo degli alimenti e alla stagionalità, al lavoro e al ruolo sociale dell’agricoltore, al consumo consapevole, alla tutela della biodiversità, temi che come Regione stiamo portando avanti con grande impegno. L’obiettivo a lungo termine è quello di costruire un rapporto più diretto e trasparente con i consumatori e di valorizzare le risorse, anche umane, del nostro territorio, con una particolare attenzione educativa per i giovani. “ .  
   
   
LA “GUIDA AI SAPORI DI ERZEGOVINA” CONTRIBUTO ALLA PACE UN PROGETTO DI COOPERAZIONE PER VALORIZZARE LE RISORSE TIPICHE DEI TERRITORI  
 
Firenze - Costruire e consolidare la pace e la riconciliazione attraverso lo sviluppo locale, grazie alla valorizzazione delle risorse del territorio. Si inquadra in questo contesto la Guida ai sapori d’Erzegovina che verrà presentata martedì 18 settembre, alle 12,15 durante una conferenza stampa che si terrà nella sala Foresteria della Regione Toscana, in via Cavour 18 a Firenze. Alla presentazione della Guida parteciperà l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana, Susanna Cenni, insieme ai partner del progetto “Sapori d’Erzegovina”. Fra questi il coordinatore per il sudest Europa dell’Ucodep, Sorinel Ghetau, rappresentanti della Provincia di Arezzo e del Comune di Prato e di Slow Food. Durante la conferenza stampa saranno mostrati contributi video sull’attività realizzata in Bosnia Erzegovina e saranno presentate le tappe principali del percorso di valorizzazione dei prodotti tipici illustrati nella guida. Saranno inoltre effettuati piccoli assaggi di alcuni prodotti tipici: formaggi, come il particolarissimo “formaggio nel sacco”, che è anche Presidio Slow Food, miele e vino. .  
   
   
ASSEGNATE LE TRE GOCCE D´ORO AI MIGLIORI MIELI D´ITALIA. OTTO GLI APICOLTORI PREMIATI. LA CONSEGNA DEI PREMI A CASTEL SAN PIETRO TERME (BO).  
 
 Sono otto i mieli italiani premiati con le “Tre gocce d’oro”. I migliori tra i 476 diversi mieli partecipanti al Concorso sono: il miele di bosco prodotto da Sergio Zipoli di Romanengo (Cremona); il miele millefiori prodotto da La Mieleria di San Lorenzo, di San Lorenzo in Campo (Pesaro-urbino), sulle colline marchigiane; il miele millefiori di alta montagna prodotto dall’Apicoltura Sergio Volcan, di Fontainemore (Aosta), nei pascoli alpini di Mont Mars (Aosta); il miele di acacia prodotto dall’Apicoltura Lissi Salussoglia, di Cerrione (Biella); il miele di rododendro prodotto dall’Apicoltura Vaglio, di Biella, nelle alpi di Piedicavallo (Biella); il miele di sulla prodotto dall’Apicoltura Luca Finocchio, di Tornareccio (Chieti); il miele di tarassaco prodotto da Mieli Thun, di Vigo di Ton (Trento) e il miele di tiglio prodotto dall’Apicoltura Valle Ossola di Molina e Marini, di Domodossola (Verbania), nei boschi di Pinez, a Bognaco (Verbania). La giuria del Concorso Grandi mieli d´Italia, dedicato a Giulio Piana, riunita in occasione della 55° Fiera del miele di Castel San Pietro Terme (Bo), ha attribuito ad altri 58 mieli le Due gocce d´oro e a 168 Una goccia d´oro, evidenziando l’altissima qualità dei mieli a concorso. Al concorso hanno partecipato 227 apicoltori con 476 diversi mieli. Tutte le regioni italiane sono state rappresentate, anche se la parte del leone l´hanno fatta l´Emilia-romagna (75 mieli in concorso), la Lombardia (59), il Piemonte (45), il Lazio (39), il Trentino Alto-adige (21) e l’Abruzzo (20). I mieli più numerosi in concorso - di 40 varietà diverse - sono stati il millefiori (121), l´acacia (65), il castagno (49), l’eucalipto (35) e l’agrumi (26). I più rari: timo, borragine, lavanda, ciliegio e marasca. Le tre "Gocce d´oro" sono state assegnate ai mieli che, oltre ad essere perfetti dal punto di vista qualitativo, si sono distinti per aver raggiunto il punteggio pieno all´esame organolettico. L´altissima qualità dei mieli italiani, rigorosamente vergini e integrali (non miscelati o sottoposti a filtrazione e trattamenti termici), unita alla grandissima varietà di mieli uniflorali (oltre 50), cioè mieli prodotti dalle api col nettare di un´unica specie botanica, rendono la produzione italiana tra le migliori al mondo. L´elenco completo dei premiati è disponibile alla pagina: http://www. Osservatoriomiele. Org/3goccedoro2007. Htm .  
   
   
DOLCISSIMA PIETRA INCORONA PIETRA LIGURE LA CITTÀ DEL DOLCE PER ECCELLENZA UN ALTRO SUCCESSO PER DOLCISSIMA PIETRA ED UN RECORD DI PRESENZE CON OLTRE 40.000 PRESENZE IN DUE GIORNATE  
 
 Domenica 16 settembre si è conclusa con enorme successo la terza edizione di Dolcissima Pietra. La manifestazione dedicata ai dolci ed ai vini da dessert, unica nel suo genere in Liguria, ha raggiunto la terza edizione con un notevole riscontro di pubblico e la soddisfazione degli espositori. I numeri di Dolcissima Pietra 2007 sono i seguenti: Oltre 60 espositori, oltre 40. 000 visitatori, più di 2. 000 mq. Di spazi espositivi, oltre 20 eventi collaterali alla mostra espositiva (tra questi segnaliamo i laboratori di degustazione -seguitissimi da un pubblico di appassionati di enogastronomia-). Il pubblico ha potuto seguire, attraverso il percorso segnalato da un tappeto arancione che richiamava i colori ed i profumi dell’autunno, gli spazi espositivi con produzioni provenienti da diverse regioni italiane e le decine di eventi collaterali che tra Piazza Castellino, con i laboratori di degustazione, Piazza La Pietra con l’abbinamento dolci e vino, Piazza Rosselli, con il Chokobimbo che ha radunato centinaia di bambini golosi dediti a giochi e disegni con il cioccolato con un sottofondo di musica jazz e Piazza San Nicolò con l’arte dei pacchetti per confezionare, nelle occasioni di festa, deliziosi cadeau, e, infine, Piazza Martiri della Libertà con l’esposizione delle piéce artistiche e delle torte confezionate da maestri pasticceri per la Gara di Arte Dolciaria “Dolcissima Pietra” nel Palazzo Comunale. La Gara di Arte Dolciaria sezione pièce artistica è stata vinta da: al primo posto Enrico Zaniboni dell’Hotel Acqua Novella di Spotorno (Sv), al secondo posto Luca Lavoratti dell’Azienda Lavoratti Parigino di Varazze (Sv) ed al terzo posto Claudio Giorcelli della Pasticceria Giorcelli di Torino. Per quanto riguarda la sezione torte “Premio speciale Marzio Strobino” la gara è stata vinta da: al primo posto Francesco Crocco della Pasticceria Poldo di Genova, al secondo posto Riccardo Cassullo del Panificio Fratelli Cassullo di Finale Ligure (Sv) e al terzo posto Simone Trotta del ristorante Peccati di Gola di Pietra Ligure (Sv). Ricordiamo che il tema della gara 2007 era dedicato all’autunno. Si sta già lavorando al potenziamento della prossima edizione. .  
   
   
AGRICOLTURA: MARSILIO A PREMIAZIONE "COMUNI FIORITI"  
 
Le potenzialità di valorizzazione del territorio attraverso i giardini artistici e l´arredo urbano corredato da un allestimento floreale curato e gradevole, sono state evidenziate alla Villa Manin di Passariano dall´assessore regionale alle Risorse Agricole Naturali Forestali e Montagna, Enzo Marsilio, intervenuto alla premiazione della prima edizione del concorso "Comuni fioriti del Friuli Venezia Giulia". L´evento si è svolto in concomitanza con l´inaugurazione dell´Autunno Floreal fest, settima mostra mercato di piante e fiori, di villa dei Dogi. "Si tratta di un´iniziativa importante - ha affermato Marsilio - che consente di mettere in luce un settore il quale anche nel Friuli Venezia Giulia conta una lunga tradizione". "Il concorso è un evento - ha soggiunto l´assessore - al quale l´Amministrazione assicurerà il sostegno anche per la prossima edizione, affinché esso possa essere potenziato ulteriormente e funga da stimolo alla diffusione sul territorio della cultura floricola, favorendo così l´abbellimento delle nostre città e dei nostri paesi". Infatti, come era stato affermato nel corso della cerimonia da Laura Schiff rappresentante dell´associazione orticola "Tra fiori e piante" per l´Emilia Romagna, ogni anno milioni di turisti si muovono nel mondo per visitare le località ove si svolgono manifestazioni dedicate alla floricoltura, oppure per ammirare i grandi giardini situati nelle dimore storiche o nei parchi urbani. Anche il Friuli Venezia Giulia, regione che aderisce al progetto interregionale "Interpretare i borghi" del quale l´Emilia Romagna è capofila, presenta numerose realtà per il settore floricolo e orticolo, mentre sono numerosi pure i Comuni che hanno aderito al concorso "Comuni fioriti". Concorso che era organizzato dall´Associazione nazionale pubblici giardini, dall´Associazione floricoltori e dall´Associazione orticola del Friuli Venezia Giulia. Secondo l´assessore Marsilio, nella nostra Regione tale iniziativa potrà trovare un´ulteriore affermazione sul territorio con il coinvolgimento dei borghi delle nostre località a vocazione turistica, nonchè di realtà di accoglienza ricettiva, in particolare di quelle nelle quali sono state realizzate strutture del tipo albergo diffuso. Il concorso infatti, ha aggiunto l´assessore, "favorisce l´ottimizzazione delle aree abbellite con proposte floreali, e concorre a migliorare la qualità dei nostri centri abitati; si allinea dunque con quanto l´Amministrazione sta già facendo per l´arredo urbano di città e paesi". Prima di Marsilio sono intervenuti l´assessore comunale Giorgio Turcati, per portare agli intervenuti il saluto della città di Codroipo, Mariangela Barbiera, presidente dell´associazione "Tra fiori e piante" del Friuli Venezia Giulia, Giuliana Bourbon, la quale ha presentato i vincitori del premio, e Valentino Filippin, animatore della manifestazione. I riconoscimenti sono andati ai Comuni di Gradisca d´Isonzo, Latisana, Medea, Pasian di Prato, Pradamano, San Vito al Tagliamento, Barcis, Grado, Lignano Sabbiadoro, Trieste e Udine, nonché ad aziende e tecnici del settore. .  
   
   
TORINO, III COMMISSIONE AGRICOLTURA: APPROVATO IL PIANO IRRIGUO TARICCO INFORMA SULL’ITER DEL PSR 2007-2013  
 
 La Iii Commissione Agricoltura ha approvato 17 settembre, su proposta dell’assessore Mino Taricco, il piano triennale finalizzato a migliorare le infrastrutture irrigue sul territorio regionale e a ottimizzarne la gestione. Il provvedimento, che prevede uno stanziamento complessivo di 27 milioni di euro, di cui 7 milioni per il 2007, 10 milioni per il 2008 e altrettanti per il 2009, dovrà ora passare al vaglio del Consiglio Regionale. Il piano si inserisce nel quadro delle azioni che la Giunta Regionale sta definendo per affrontare il fabbisogno idrico e le anomalie climatiche; con approccio innovativo, intende non solo finanziare nuove opere, ma monitorare e gestire, secondo criteri di economicità ed efficienza, le modalità di utilizzo delle risorse e seguire nel tempo gli interventi di manutenzione sulla rete irrigua. Gli interventi riguarderanno i canali demaniali e misure a favore dei Consorzi gestori dei comprensori irrigui per lavori urgenti di manutenzione straordinaria e per progetti mirati di importanza strategica. “Il significato di questo piano triennale – afferma l’assessore Taricco - è quello di superare le logiche di interventi a pioggia per le grandi opere, e di passare a una gestione diversa delle infrastrutture, ottimizzandole dove possibile; avviare nuovi interventi di cui sia possibile valutare l’efficienza gestionale e la sostenibilità ambientale. Vorremmo riuscire a cementificare meno e a gestire meglio. Ci auguriamo che l’iter del provvedimento ora sia rapido, per arrivare ad aprire i bandi e a varare i progetti entro fine anno. ” L’assessore Taricco ha inoltre informato la Commissione sull’andamento della negoziazione con l’Unione Europea per portare a termine l’iter di approvazione del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013. Dopo la formalizzazione delle osservazioni da parte dell’Unione Europea, la Regione si sta adoperando in questa fase per definire le integrazioni e le modifiche necessarie, che dovrebbero essere presentate entro fine mese. “In questo modo – precisa Taricco – contiamo di sottoporre alla deliberazione della Giunta il documento finale ai primi di ottobre, augurandoci di ottenerne l’approvazione entro l’autunno e di poter aprire i primi bandi tra fine 2007 e inizio 2008. ” .  
   
   
BOSCAIOLO PER HOBBY MA CON LA SICUREZZA DI UN PROFESSIONISTA: UNA GUIDA PER NON FARSI MALE OGNI ANNO NEI BOSCHI TRENTINI CINQUE INCIDENTI CON ESITO MORTALE E DECINE DI INFORTUNI  
 
In occasione dell´assegnazione ai cittadini delle "sorti" di legna da ardere, nei comuni trentini verrà distribuito in 40. 000 copie il nuovo manuale "Boscaiolo per hobby, sicurezza da professionista", rivolto a quanti si recano nel bosco per il taglio del legname senza una formazione professionale specifica. La pubblicazione, edita dall´assessorato provinciale alle Politiche per la salute nella collana “Strumenti per la formazione Salute e Sicurezza Lavoro”, è stata realizzata con la collaborazione della Suva Ente svizzero per l´assicurazione e la prevenzione degli incidenti sul lavoro, del Servizio Foreste e Fauna, dell´Azienda provinciale per i servizi sanitari e del Consorzio dei Comuni del Trentino. In Trentino il lavoro non professionale nel bosco è particolarmente diffuso e rappresenta un’antica e radicata tradizione. Secondo dati forniti dal Servizio Foreste e fauna vengono prodotti in questo modo dai 35 ai 40mila metri cubi di legname da opera (10-13% del totale) e dai 900mila al milione e trecentomila quintali di legna da ardere (dall’80 al 94% del totale). Le consegne di sorti ai censiti che ne hanno diritto ammontano a circa 24. 500. Interessano quindi un abitante su 20, ma nei comprensori montani la media raggiunta è quella di un abitante su dodici, fino ad arrivare a uno su otto. E’ un’attività utile e importante che produce valore e apporta benefici all’ambiente (per l’utilizzo di combustibile e di materia prima rinnovabili) e alla comunità, ma la scarsa conoscenza delle tecniche di lavoro e delle principali norme di sicurezza espone i “boscaioli per hobby” a un maggior rischio di infortuni, anche gravi. Nei boschi trentini perdono la vita, per infortuni legati alle attività di taglio del legname, cinque persone all’anno. Ma decine sono gli infortuni “minori”, che minori non sono perché spesso comportano invalidità permanenti. Un rischio che è di molto maggiore quando la raccolta del legname viene eseguita da persone sprovviste di conoscenze tecniche. L’intento del manuale – presentato stamane dall’assessore alle politiche per la salute Remo Andreolli - è quello di promuovere una conoscenza dei rischi specifici e prevenire gli infortuni fornendo regole, consigli, raccomandazioni da applicare durante lo svolgimento di questa attività. Con il supporto visivo di molte illustrazioni, vengono elencati e descritti i rischi più comuni nonché l’attrezzatura e l’equipaggiamento necessari. Inoltre vengono date alcune linee guida sull’utilizzo e sulla manutenzione delle macchine (per esempio la motosega e il decespugliatore), e di comportamento durante ogni operazione e in caso di emergenza. “E’ una guida pratica, chiara e sintetica – ha spiegato Andreolli (affiancato nell’occasione da Giovanni Delladio, responsabile per il Consorzio dei Comuni del settore legno, dall’assessore alle foreste del Comune di Tenna, Luca Betti, il direttore della direzione per la promozione e l’educazione alla salute dell’Azienda sanitaria Alberto Betta, Francesco Dellagiacoma del Servizio Foreste, Vittorio Curzel del Servizio Innovazione e formazione per la salute e Monica Pisetta del Servizio Economia e programmazione sanitaria della Provincia) - per la autoresponsabilizzazione e la salvaguardia della salute e della sicurezza durante il taglio del legname. Cinque infortuni mortali all’anno sono troppi, è una piccola strage che va assolutamente fermata. Gli infortuni nei boschi sono particolarmente invalidanti, la motosega non fa sconti. Con l’educazione e l’informazione si possono ottenere buoni risultati, ma c’è bisogno che cresca una cultura della sicurezza che sappia guardare oltre le norme e le leggi”. .  
   
   
I COMPORTAMENTI E LA GENETICA DEL CERVO CONVEGNO INTERNAZIONALE AL CENTRO DELLA DISCUSSIONE LO STUDIO DELL’UNIVERSITÀ DI SIENA  
 
Si è svolto a Tonadico, il convegno internazionale organizzato interamente dedicato al Cervo. Organizzato dal Parco Paneveggio Pale di San Martino in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento, l’Università di Siena, e la Federazione provinciale Cacciatori, il “1° Congresso Internazionale sul genere Cervus”, questo il titolo del convegno, si è concluso lunedì 17 settembre presso l’Auditorium Intercomunale di Primiero. Una tre giorni ricca di dibattiti scientifici e confronto di esperienze raccolti in diversi stati, con particolare riferimento allo studio, commissionato dalla Provincia, all’Università di Siena, nell’ambito del “Progetto Cervo”. Lo scopo di questa convention è stato quello di riunire esperti provenienti da tutto il mondo per presentare e discutere i numerosi lavori proposti in questi ultimi anni nel campo della genetica, della biologia, dell’ecologia e degli aspetti comportamentali sul cervo. Tra i relatori spiccavano nomi importanti come Tim Coulson, Rory Putman, Valerius Geist, Suzana Gonzalez e Günther Hartl che hanno introdotto i temi del convegno. Al Comitato scientifico del congresso appartengono nomi di rilievo del panorama italiano (S. Lovari, S. Mattioli, L. Pedrotti, G. Tosi e S. Toso) e di quello internazionale (J. Carranza, T. H. Clutton-brock, N. Othaishi, R. Putman). Quattro anni fa, il Parco di Paneveggio-pale di San Martino (con il contributo della Provincia Autonoma di Trento - Servizio Foreste e Fauna - e dell’Associazione Cacciatori Trentini) ha incaricato l’Università di Siena di dare avvio al “Progetto Cervo”. Da allora sono stati raccolti numerosi dati per una corretta gestione del maestoso ungulato, in particolare sul comportamento spaziale di maschi e femmine. È stato scoperto che alcuni cervi non solo si spostano stagionalmente, ma che sono capaci di coprire distanze fino a 30-35 km in linea d’aria. Le femmine migratrici occupano due sole aree, una estiva e una invernale. I maschi, invece, durante un intero ciclo annuale, arrivano a occupare fino a tre aree diverse: una estiva, una riproduttiva e una invernale. Ci sono anche individui residenti (soprattutto femmine), maggiormente colpiti durante gli inverni rigidi (come tra il 2003 e il 2004). Tra gli individui marcati, un giovane maschio in dispersione si è allontanato dall’area di cattura (la foresta di Paneveggio), percorrendo una distanza di ben 80 km prima di stabilizzarsi nella zona di Folgaria (e Rovereto). Ricercatori e studenti hanno trascorso intere giornate (e nottate) a seguire, localizzare e studiare i cervi marcati con radiocollare per trovare risposte a interrogativi ancora aperti riguardo il loro comportamento spaziale in ambiente alpino. Durante questi quattro anni i ricercatori dell’Università di Siena non si sono fermati alla raccolta e all’analisi di dati, ma hanno divulgato le informazioni ottenute partecipando a convegni, a serate a tema e scrivendo articoli pubblicati sia sulla rivista del Parco sia sui quotidiani locali. È anche in quest’ottica che è nata l’idea di organizzare un congresso internazionale sui cervi, perché esperti di tutto il mondo possano presentare e discutere le loro ricerche più recenti. Negli ultimi anni, infatti, sono stati condotti numerosi studi di genetica, ecologia e comportamento nel genere Cervus: alcuni di questi lavori non sono ancora stati pubblicati e i loro risultati potrebbero stimolare interessanti discussioni. Inoltre, la corretta gestione per la conservazione o/e la caccia di alcune specie di Cervus richiede informazioni sulla loro biologia. In particolare, quindi, questo convegno vuole incoraggiare i partecipanti a presentare relazioni su temi che colleghino la gestione alla biologia di queste specie. Il 1° Congresso Internazionale sul genere Cervus includeva nel programma varie conferenze tenute da esperti nella biologia del cervo, alcune comunicazioni a invito, comunicazioni libere e una sessione di poster. Durante il convegno, si è tenuto anche il 1° Simposio per la Gestione del Cervo Rosso. Il suo scopo era quello di riunire delegati di tutti gli Enti coinvolti nella gestione del cervo, in particolar modo dell’arco alpino, per presentare e discutere risultati, tecniche, idee e obiettivi importanti per la conservazione e la caccia del cervo rosso. E’ stato auspicato che questo incontro possa dare avvio a un approccio più uniforme per la gestione del cervo, rispetto a quella attuale. Maggiori informazioni ed il programma dettagliato del Convegno sono disponibili sul sito www. Cervus2007. Parcopan. Org .  
   
   
CENTRO EDUCAZIONE ALIMENTARE IN BASILICATA, E’ L’OBIETTIVO DI UNA PDL DI FIERRO (UDEUR)  
 
 Il vicepresidente della comissione consiliare Agricoltura, Gaetano Fierro, ha illustrato in occasione del Premio Nazionale “Dieta Mediterranea”, tenutosi a Pioppi (Sa), la proposta di legge regionale “Istituzione in ogni comune della Basilicata di un Centro di Educazione Alimentare e Benessere alla Salute” (Progetto Keys). “La proposta – ha spiegato Fierro - parte dalla considerazione che i disturbi dell’apparato fisico e cardiocircolatorio (prima causa di morte in Italia) sono strettamente correlati ad un’alimentazione scorretta, in particolare troppo ricca di grassi e povera di fibre. E’ noto, inoltre, che diverse forme tumorali sono correlate al tipo di alimentazione, e, quindi, possono essere prevenute con un’alimentazione mirata. In questo contesto si inserisce il “Progetto Keys” con la precisa finalità di comunicare l’alimentazione ai giovani, nell’ottica di un’educazione sistemica con una comunicazione integrata tra educazione alimentare e valorizzazione storica delle tradizioni”. “Questa proposta di legge – ha affermato - nasce dalla constatazione dell’alto numero di persone obese soprattutto giovani ed adolescenti, abbienti o meno abbienti. L’obesità, non a caso, è stata definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità un’epidemia planetaria dilagante anche nelle nazioni emergenti che si affacciano per la prima volta al benessere: paesi dell’Europa dell’Est e Nord Africa; le statistiche più aggiornate affermano che in Europa l’Italia, alla pari dell’Inghilterra, è seconda solo alla Germania per numero di persone grasse. Gli Italiani mangiano, secondo aggiornate statistiche, meno di 10 anni fa ma continuano ad ingrassare . Infatti è in sovrappeso: il 47% degli uomini, il 32% delle donne, il 12% degli alunni frequentanti la scuola media e il 16% dei giovani delle Superiori. In Basilicata: la percentuale di obesi è pari al 12,4 ,%, percentuale superiore pertanto alla corrispondente media nazionale, pari al 10,8%. La percentuale di coloro che consumano frutta e verdura, come da linee guida nutrizionali (5 volte al giorno), è bassa, pari all´11,2%, inferiore pertanto alla corrispondente media nazionale, pari al 13,3% (comunque bassa); la percentuale di sedentari, vale a dire di coloro che non praticano alcuna attività fisica, è del 31,9%, decisamente superiore alla corrispondente media nazionale, pari al 23,3%”. “Alla luce di questi dati statistici – ha aggiunto Fierro - rileviamo che oggi che le politiche del consumismo sono diventate normalmente invasive nell´alimentazione familiare, anche in Basilicata, si avverte la necessità di rivitalizzare e promuovere un collaudato modello alimentare, lo stile di vita mediterraneo, il recupero di tradizione e cultura che la moderna medicina nutrizionistica indica come esemplare al mondo intero. In Basilicata, a tal riguardo, molto si sta facendo anche nel settore dell’agriturismo e delle emergenti fattorie didattiche che, attraverso il rispetto di specifici disciplinari alimentari, dettati e controllati dalla Regione, recuperano e sperimentano con i propri utenti le tradizioni della cucina locale. Si ritiene, pertanto, opportuno proporre l’istituzione di Centri di educazione alimentare e benessere alla salute presso i Comuni di Basilicata, con l’assistenza tecnica delle Asl territoriali, con il coordinamento del dipartimento alla Sicurezza Sociale della Regione, al fine di promuovere, permanentemente, programmi annuali informativi/educativi che sappiano misurarsi con la complessità culturale del fenomeno/cibo, che mirino a farlo conoscere e apprezzare e che aiutino i giovani a diventare consumatori consapevoli e critici, ma anche aperti al piacere e alla scoperta delle diverse esperienze gastronomiche meridionali”. “Per la discussione e la definizione delle azioni necessarie per la costituzione e la gestione dei Centri di educazione alimentare – ha concluso Fierro - concorreranno la Regione, con le sue strutture fisiche e sanitarie competenti (Asl), i Comuni, i Presidi scolastici di vario livello, le Associazioni di categoria agricole, le Associazioni di consumatori e quanti intendano sostenere l’iniziativa che si ritiene utile per la crescita e il benessere dei giovani della Basilicata”. .  
   
   
TAVOLO LATTE: TARICCO AVVIA LA MEDIAZIONE PER UN ACCORDO UNITARIO SI SCRIVERÀ UN DOCUMENTO CONDIVISO DA INVIARE AL GOVERNO  
 
Torino - La necessità di un approfondimento per arrivare a un aumento condiviso del prezzo del latte, valido per l’intero settore, e l’impegno a scrivere un documento unitario da inviare al Ministero sono i principali esiti del Tavolo regionale sul latte, riunitosi il 14 settembre presso l’Assessorato Agricoltura, con il coordinamento dall’assessore regionale Mino Taricco, alla presenza di Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Confcooperative Fedagri, Confindustria Cuneo e Assolatte sezione Piemonte. Dopo un lungo confronto sulla situazione complessiva del settore lattiero caseario piemontese, nazionale ed internazionale, il Tavolo ha affrontato la questione dell’aumento di richiesta di latte in Italia e della possibilità di un adeguamento del prezzo, alla luce dell’andamento di mercato, possibilità peraltro già prevista nell’accordo per la campagna 2007/2008 siglato a maggio. Al termine della discussione, si è dovuto prendere atto che era necessario un approfondimento, soprattutto della parte industriale, per valutare la possibilità di addivenire ad un aumento del latte unico e condiviso, o quanto meno all’interno di un quadro di riferimento unico per tutte le aziende. Per questo, l’incontro è stato aggiornato al pomeriggio del 24 settembre 2007, per permettere alle parti di verificare al loro interno le condizioni per l’accordo. L’assessore all’Agricoltura, Mino Taricco, che ha moderato l’incontro, si è assunto l’onere di predisporre una bozza di documento - che sarà sottoposto alle parti il 24 settembre, per essere poi inviato al Ministero per le Risorse Agricole - che chiede al Governo Italiano di esercitare tutta la propria influenza a livello comunitario per ottenere un aumento di quote latte, intorno al 15% della quota produttiva attuale, agendo in particolare rispetto ai paesi maggiormente deficitari di prodotto. Questa maggiorazione dovrebbe andare a coprire tutta la “quota B” tagliata e per l’eccedenza potrebbe venire assegnata linearmente ai titolari di quota A. Inoltre, si chiederà al Governo di verificare la possibilità di evitare i prelievi della quota B tagliata per l’annata 2006/2007, e di mettere a punto meccanismi di rateizzazione per chi intenda mettersi in regola, che riguardino tutto il debito, ripartendolo sulle rate in modo da renderlo sostenibile. “Data la tensione che in questo momento caratterizza il settore lattiero-caseario – sottolinea Taricco - penso che il lavoro di oggi sia stato importante per cercare posizioni condivise. Il settore ha bisogno di uscire dall’emergenza e di parlare di strategie di filiera in modo utile e concreto. Spero che nel prossimo incontro del 24 potremo chiudere anche un accordo sul prezzo, che prenda atto del quadro generale per ridare fiducia a tutti gli operatori del comparto. ” . .  
   
   
AGROALIMENTARE: ILLY VISITA LATTERIE FRIULANE A CAMPOFORMIDO  
 
 La Regione condivide e appoggia la richiesta dei produttori caseari del Friuli Venezia Giulia presso il ministero dell´Agricoltura per la modifica del disciplinare e l´ottenimento della definizione del territorio di produzione sulle forme di Montasio, al fine di rendere immediatamente visibile ai consumatori l´identità regionale territoriale, distinguendo così la specificità del Montasio Friuli da quello prodotto in Veneto. La questione è stata posta all´attenzione del presidente della Regione, Riccardo Illy, nel corso dell´incontro con il Comitato esecutivo di Latterie Friulane, al termine della visita allo stabilimento di Campoformido. Latterie Friulane è leader del settore, con il 70 per cento della produzione di Montasio Friuli (sul milione di forme in totale, il Friuli Venezia Giulia ne produce 722 mila). Nato nel 1933 a Cervignano come piccolo consorzio cooperativo, dopo più di settant´anni, le Latterie Friulane sono diventate infatti il più grande e moderno complesso caseario del Friuli-venezia Giulia, che fattura 75 milioni di euro, trasporta 100 milioni di litri di latte, produce il 40 per cento del latte di tutta la regione (7 per cento di export). Conta 236 dipendenti nei due stabilimenti di Campoformido e Spilimbergo, 120 collaboratori per il trasporto e 6500 clienti serviti. Il presidente Roberto Rossi e il direttore generale, Franco Pancera, hanno chiesto al presidente Illy, accompagnato dagli assessori regionali Roberto Cosolini, Michela Del Piero e Enzo Marsilio, di condividere "un percorso che porti all´esaltazione e promozione del territorio nella sua specificità di produzione", essendo il Montasio l´unica Dop del settore lattiero caseario. "Riteniamo che il Montasio Friuli abbia una tipicità distinta da quello veneto e non vogliamo che sia banalizzato e confuso", hanno ribadito i vertici di Latterie friulane. Alla fine della riunione, alla quale erano presenti anche il presidente regionale di Confcooperative, Ivano Benvenuti e il sindaco di Campoformido, Andrea Zuliani, il presidente ha visitato il reparto di stagionatura. .  
   
   
PESCA E ACQUACOLTURA; GIUNTA REGIONALE UMBRA PREADOTTA NUOVO DISEGNO DI LEGGE  
 
Conservare e valorizzare la fauna ittica dell’Umbria attraverso la salvaguardia degli ecosistemi acquatici, il miglioramento e la tutela delle acque e la disciplina della pesca e degli altri sport acquatici. Sono le principali finalità del disegno di legge per la tutela del patrimonio ittico, l’esercizio della pesca professionale e sportiva e l’acquacoltura preadottato dalla Giunta regionale dell’Umbria su proposta dell’assessore competente Carlo Liviantoni. “Il disegno di legge, che si compone di 54 articoli suddivisi in otto Titoli – ha spiegato Liviantoni, unifica in una unica disciplina regionale le diverse norme di settore. L’impianto del provvedimento – ha aggiunto l’assessore – tiene conto delle nuove competenze assegnate dallo Stato alle Regioni e delle recenti direttive emanate in materia dell’Unione europea. Il tutto nell’ambito di un quadro normativo che si presenta in continua evoluzione e che soffre della mancanza di una legge quadro nazionale”. Rispetto alla normativa in vigore, il disegno di legge si caratterizza per una più razionale attribuzione delle competenze tra i vari enti interessati (Regione, Province, Asl ed Arpa), per la presenza di un’unica Commissione consultiva per la pesca e l’acquacoltura (al posto dei due attuali organismi), per precise norme a difesa del patrimonio ittico e dei corsi d’acqua, per lo snellimento delle procedure e per la semplificazione delle pratiche riguardanti il rilascio della licenza di pesca sportiva, che viene sostituita dall’attestato del versamento della tassa di concessione regionale. Vengono inoltre regolamentati gli sport fluviali, la pesca sportiva e professionale ed estesi i compiti di vigilanza e controllo anche ai Corpi di Polizia. In Umbria – ricordano all’assessorato regionale – circa 26 mila persone praticano la pesca sportiva e 115 sono invece i pescatori di professione. La pesca professionale, che ha una antica tradizione, è concentrata prevalentemente sul lago Trasimeno. In misura minore nei laghi di Corbara e Piediluco, con la gran parte dei pescatori professionali riunita in cooperative. Il settore soffre di un limitato ricambio generazionale e di una diminuita pescosità dovuta a mutamenti ambientali ed all’ingresso di specie ittiche infestanti in competizione con quelle di maggior pregio locale. Il pescato è caratterizzato da una elevata qualità e viene consumato prevalentemente fresco, con una quota destinata alla surgelazione ed alla trasformazione. Il settore dell’acquacoltura è invece localizzato quasi esclusivamente in Valnerina con una produzione di circa 2mila 200 tonnellate di trote, circa il 10 per cento della produzione nazionale. Si caratterizza per il controllo dell’intero ciclo produttivo tanto da essere una vera e propria “zootecnia acquatica”. Negli ultimi anni la sensibilità ambientale degli allevatori ittici umbri ha fatto conseguire alla piscicoltura della Valnerina la certificazione comunitaria ambientale Emas Ii. .  
   
   
AGRICOLTURA. TAVOLO VERDE: ZAIA HA INCONTRATO LE ORGANIZZAZIONI PROFESSIONALI  
 
Agricole Il Vicepresidente della Giunta Regionale del Veneto, Luca Zaia, ha presiedutoli 17 settembre , alla scuola enologica Itas Cerletti di Conegliano, al Tavolo verde per la concertazione in agricoltura, presenti oltre a Zaia, il presidente della Quarta Commissione consiliare Clodovaldo Ruffato, il presidente della Coldiretti del Veneto Giorgio Piazza, della Cia Alessandro Ghiro, della Confagricoltura Veneto Guidalberto di Canossa. Si è discusso di approvazione da parte della Commissione europea del Piano di Sviluppo Rurale, dell’iter per la predisposizione dei bandi, dell’illustrazione del ruolo e del funzionamento del Comitato di Sorveglianza. Inoltre si è parlato delle problematiche relative al Pat, dell’applicazione della Direttiva Nitrati e di agroenergie. .  
   
   
RICONOSCIUTA L’IGP CASTAGNA CUNEO TARICCO: “TRAGUARDO IMPORTANTE PER LA CERTIFICAZIONE E LA VALORIZZAZIONE”  
 
 E’ stata approvata dall’Unione Europea l’Indicazione Geografica Protetta (Igp) per la Castagna Cuneo, la più importante certificazione di valore europeo a protezione e valorizzazione dei prodotti tipici agroalimentari. Il provvedimento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Unione Europea come regolamento Ce n. 1050/2007, garantisce che l’intero processo produttivo - nel caso della castagna la coltivazione e il confezionamento - avviene esclusivamente in un territorio delimitato e riconosciuto ufficialmente. “Sono particolarmente soddisfatto per questo prestigioso riconoscimento europeo che riguarda una produzione del Piemonte”- dichiara l’assessore all’agricoltura Mino Taricco - “Un risultato che corona un lungo e difficile lavoro per il quale ringrazio tutti coloro che, assieme alla Regione, si sono impegnati, dai produttori, ai comuni, alla Provincia di Cuneo, alle Organizzazioni Agricole e al Consorzio di Valorizzazione e Tutela della Castagna Cuneo Igp, quale soggetto referente nell’iter di riconoscimento; e un ringraziamento particolare va al Ministero per le Politiche Agricole per aver sostenuto il provvedimento. Questa nuova Igp rappresenta il riconoscimento del grande valore aggiunto della castagna dei nostri territori, che potrà essere apprezzata dai consumatori, un ulteriore tassello che si aggiunge al ricco mosaico del nostro Piemonte agroalimentare”. Sono 108 i comuni che compongono la zona delimitata per l’Igp Castagna Cuneo ed esprimono circa 8. 000 ettari di superficie coltivata a castagneto da frutto, per una produzione di 40. 000 quintali, situati nella provincia di Cuneo dalla valle Po alla valle Tanaro, dove i castagneti si trovano a quote non troppo elevate (da 200 a 1000 m s. L. M. ). Il comparto castanicolo piemontese rappresenta circa 7000 aziende e 9. 200 ettari di superficie dove si producono 50. 000 quintali di castagne, il 10% della produzione italiana; un comparto che ha in sé forti valori ambientali paesaggistici e in cui sono permessi esclusivamente sistemi di coltivazione biologica. Le castagne e i marroni hanno dato origine a una gamma di piatti e specialità che hanno reso celebre in particolare la pasticceria piemontese. Oltre al consumo del prodotto fresco, la castagna è impiegata in numerosissimi piatti, dai più semplici della tradizione contadina fino alle ricette più elaborate. Accanto alle castagne bollite o arrostite o ai «mundaj», simbolo di festa ed allegria durante le veglie, trovano posto i «marron glace», il rotolo di cioccolato con i marroni, le preparazioni salate. .  
   
   
CASTAGNA DEL VULTURE, RIUNIONE PER LA VALORIZZAZIONE DEL "MARRONCINO"  
 
 Spingere per la promozione commerciale e per il riconoscimento della Ipg alla castagna del Vulture, il cosìdetto Marroncino. E’ stato questo lo scopo dell’assemblea dei soci dell’Associazione dei produttori e trasformatori per la tutela e la valorizzazione del Marroncino che si sono riuniti al Comune di Melfi alla presenza della Cia e di alcuni rappresentanti istituzionali dei comuni di Melfi, Barile e Rapolla. “L’associazione ricorda – si legge in una nota – che l’istanza per il riconoscimento della Igp e stata presentata nei primi giorni di agosto al Ministero dell’Agricoltura e alla Regione Basilicata e per conoscenza ai comuni del Vulture. Si auspica che il Marroncino raggiunga al più presto il riconoscimento della Igp e contestualmente possa essere valorizzata e commercializzata nel suo giusto valore, per allinearsi agli altri prodotti di pregio della zona come l’Aglianico, l’olio exstravergine e altri prodotti, per completare così il paniere dei prodotti tipici locali. L’associazione si augura, quindi, che con la compartecipazione delle Istituzioni locali e regionali e con l’ausilio dei parlamentari lucani di tutte le forze politiche si possa intercedere al Ministero per accelerare quanto possibile la data dell’audizione nella Commissione giudicatrice”. .  
   
   
ENTRO IL 2008 PRONTA TUTTA LA STRADA DEI VIVAI  
 
Entro il 2008 sarà interamente percorribile l’ultimo tratto della strada dei Vivai, da Lietoli, in comune di Campolongo Maggiore, sino alla strada provinciale dei Pescatori; ma già prima della prossima estate sarà pronto il tratto da via Leopardi, che taglierà fuori l’incrocio di Piove di Sacco che oggi provoca molti rallentamenti, e che potrà essere evitato dai vacanzieri dell’estate 2008. Lo hanno assicurato i tecnici dell’Anas nel corso del sopralluogo effettuato questa mattina ai cantieri da parte dell’assessore regionale alle politiche della mobilità Renato Chisso, accompagnato dal consigliere Regina Bertipaglia e dal capo del compartimento Anas per il Veneto Ugo di Bennardo. I lavori sono in corso lungo l’intero tratto di 5,6 chilometri e i rilevati sono stati realizzati per la quasi totalità mentre mancano ancora le opere d’arte. Lo svincolo sulla strada dei Pescatori sarà aperto all’inizio del 2008, ma non servirà ancora a spostare il traffico all’esterno dell’area urbanizzata, che invece comincerà a respirare presumibilmente a giugno e sarà liberata dagli attuali mezzi leggeri e pesanti, che attualmente la attraversano, negli ultimi mesi del prossimo anno. “Sta proseguendo la stagione del fare nel Veneto – ha sottolineato Chisso – iniziata dalla giunta Galan e che sta portando innumerevoli benefici alle comunità locali e all’economia regionale e nazionale. In questo caso si tratta di un’opera attesa da decenni, finora agibile solo in parte con la conseguenza di riversare sulla vecchia viabilità e su Piove di Sacco tutto il traffico di collegamento con l’area di Chioggia. Quando sarà completata, la strada dei vivai consentirà invece un rapporto più sicuro e veloce con la zona industriale di Padova, utile al traffico merci e funzionale allo sviluppo del traffico marittimo clodiense, anche in previsione dell’attivazione della autostrada del mare, ma funzionale anche al traffico turistico verso le spiagge di Sottomarina, Rosolina e il Delta del Po”. Dal canto suo, Regina Bertipaglia ha messo in evidenza come l’intera nuova struttura stradale sarà inserita al meglio nel territorio e nell’ambiente dal momento che i terrapieni e le rotatorie, ma anche le stesse opere d’arte completate da strutture cellulari, saranno arricchite da piante ed essenze arboree che richiederanno tra l’altro una minima manutenzione”. .  
   
   
"I PROFESSIONISTI DEL GUSTO A RISTORA 2007" DALLA SFIDA FRA CAMPIONI DELLA RISTORAZIONE ALLE DELIZIE DEL CIRCOLO DEI BUONGUSTAI: 4 GIORNATE TUTTE DA GUSTARE!  
 
L´appuntamento è alla Fiera di Roma, dal 26 al 29 ottobre 2007 in occasione della 43a edizione della Sevicol -Settimana della vita collettiva La ristorazione è un´attività per professionisti, e la ristorazione collettiva, a torto spesso considerata di serie b, è in realtà una delle attività più complesse e di maggiore responsabilità in questo settore, ed anche per questi motivi può essere una delle più gratificanti. Una attività basata sulla freschezza e la qualità dei prodotti, sul gusto, sulla professionalità di coloro che vi lavorano, sulla capacità di ottenere risultati eccellenti con budget limitati (il prezzo medio di un pasto è di qualche euro) sull´efficienza e la sicurezza delle tecniche di lavorazione. Queste le tesi di Fabio Campoli, volto di Rai Unomattina e chef designer cinematografico (ha lavorato anche per Mission Impossible Iii e per la serie "Roma"), che anche quest´anno è presente alla Sevicol - Settimana della Vita Collettiva - che si terrà alla Fiera di Roma dal 26 al 29 ottobre p. V. Con "Il circolo dei buongustai" ed il Campionato della Ristorazione Collettiva. Lo chef Campoli ha rilasciato due interviste: una sull´importanza che oggi ha assunto il mondo della ristorazione collettiva anche come opportunità di lavoro per i giovani, la seconda sull´importanza di una buona formazione professionale per chi vuole lavorare in questo appassionante settore. .  
   
   
ANGEM PARTNER DI SCUOLA DEI SAPORI, PER UNA RISTORAZIONE SCOLASTICA DI QUALITÀ SCUOLA DEI SAPORI, L’APPUNTAMENTO TORNA DAL 29 AL 31 OTTOBRE ALLA FIERA DI GENOVA  
 
Scuola dei Sapori, primo progetto fieristico dedicato alla ristorazione scolastica di qualità, in programma alla Fiera di Genova dal 29 al 31 ottobre 2007, dopo aver siglato una partnership con Federalimentare, ha stretto in questi giorni una collaborazione con Angem – Associazione nazionale delle aziende di ristorazione collettiva e servizi, che rappresenta il settore a livello nazionale ed europeo. Fondata nel 1973, Angem fa parte della Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe), che aderisce alla Confederazione Italiana del Commercio del Turismo e dei servizi (Confcommercio); 26 le imprese associate, 36. 500 gli addetti complessivi e un fatturato globale di 1. 800 milioni di euro. Le aziende di Angem operano principalmente in scuole, ospedali, cliniche, case di riposo, industria e commercio, forze armate e corpi militarizzati, case albergo, catering aeroportuale, campi di lavoro e piattaforme petrolifere. Dal 1990 Angem è membro fondatore della Federazione Europea della Ristorazione Collettiva (Ferco) e, in collaborazione con quest’ultima, realizza manuali di corretta prassi igienica e di formazione sull’igiene. Le rilevazioni trimestrali dell’osservatorio Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercenti sulla vasta realtà della ristorazione collettiva, mostrano un bilancio 2006 sostanzialmente positivo. Le imprese hanno indicato in generale un incremento medio dei ricavi pari, a prezzi correnti, al 4. 1%. Per quanto riguarda invece il fatturato, la valutazione sul I trimestre 2007 presenta un quadro della dinamica congiunturale così suddiviso: in aumento per il 66. 7% delle aziende, stabile per il 22,2% e in flessione per il rimanente 11. 1%. Nella scomposizione per canale la situazione non cambia, con riscontri generalmente positivi. Per quanto riguarda, ad esempio, la ristorazione scolastica l’andamento del fatturato per segmento di attività e committenza – rispetto al Iv trimestre 2006 – è aumentato o invariato nel 42. 9% dei casi e diminuito solo nel 14. 3%. Una leggera variazione, invece, emerge dalle rilevazioni sul trend dei punti di servizio. Nelle refezione scolastica sono aumentati nel 14. 3% dei casi, invariati nel 57,1% e diminuiti nel 28. 6%. Proprio la grande attenzione al settore della scuola ha convinto Angem a collaborare con Fiera di Genova S. P. A. “Quello della ristorazione scolastica è uno dei segmenti che stanno crescendo in questi ultimi anni, insieme all’ospedaliero, mentre altri come l’industria sono fermi” – spiega il presidente Ilario Perotto. “Da qui la nostra scelta di collaborare con ‘Scuola dei sapori’ per la quale stiamo preparando varie iniziative in collaborazione con altri partner di livello”. Punto cardine della filosofia Angem è la qualità. Il discorso avviato in sede europea sul concetto di “offerta economicamente più vantaggiosa” nelle gare di appalto della ristorazione collettiva non vuole dire “massimo ribasso” ma “va legato anche a considerazioni di tipo qualitativo” prosegue Perotto. Per questo Angem, in collaborazione con Ferco, ha pubblicato e distribuito a livello nazionale le “Linee guida” della ristorazione collettiva. La sfida per le aziende è garantire un’alimentazione di qualità anche a scuola “educando anche i genitori. Sono loro che danno il primo e il terzo pasto ai propri figli e vanno aiutati a scegliere, deve essere un’azione coordinata. Anche con le aziende appaltatrici c’è un confronto continuo per analizzare e modificare i menu, inserendo per esempio delle merende sane, per convincere i bambini anche attraverso il gioco o momenti formativi a mangiare quegli alimenti che solitamente fanno più fatica ad accettare, come frutta o verdure. Problemi come l’obesità infantile si risolvono solo collaborando tutti insieme”. Sono temi delicati e di grande attualità: un evento come Scuola dei Sapori sarà utile anche per approfondire tali tematiche. La lotta allo spreco e l’utilizzo dei prodotti biologici nella ristorazione scolastica saranno i temi principali di dibattito nella sezione congressuale. Collaborazioni Oltre al patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione, Scuola dei Sapori conta sulla collaborazione di nomi importanti quali il Ministero delle Politiche Agricole, il Ministero della Sanità, Confindustria, Federalimentare, Alitalia, Enit, Ferrovie dello Stato, Federparchi, Unicef, Anp - Associazione Nazionale Dirigenti e Alte professionalità della Scuola. .  
   
   
AL VIA LA XII EDIZIONE DI FRANCIACORTA IN BIANCO IL 5, 6, 7 OTTOBRE 2007 A CASTEGNATO (BS) TORNA LA KERMESSE DEDICATA A FORMAGGI E DERIVATI  
 
Compie 12 anni la Rassegna lattiero-casearia più nota d’Italia. Castegnato (Bs) sarà la cornice di Franciacorta in Bianco, ricca e golosa mostra mercato rivolta agli amanti del latte e dei suoi derivati. La Rassegna sarà l’occasione per esplorare e scoprire le svariate forme che può assumere il latte attraverso antiche ricette ma anche un momento di approfondimento sulle valenze storiche, culturali e scientifiche del formaggio. L’obiettivo della Kermesse è quello di avvicinare il visitatore alla qualità di prodotti che nascono dalla passione e dalla perizia di artigiani che cercano di trasmetterci le peculiarità e le tradizioni che rischiamo di perdere. L’italia sarà rappresentata da circa 70 espositori provenienti da diverse regioni, ognuno dei quali darà la possibilità di degustare ed acquistare il proprio prodotto anche grazie all’aiuto dei Maestri assaggiatori dell’Onaf (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi) che orienteranno il pubblico nel meraviglioso panorama caseario attraverso un vero e proprio viaggio del gusto. L’elenco dei prodotti è lungo e variegato e comprende formaggi dalle caratteristiche uniche e con storie curiose. La varietà dei formaggi in mostra include specialità di latte vaccino, caprino e ovino, e di latte crudo. Come ogni anno, interverranno a dibattiti e talk-show personaggi di spicco del mondo enogastronomico, tra cui il giornalista Paolo Massobrio - fondatore e Presidente del Club di Papillon, Corrado Barberis, Presidente dell’Istituto Nazionale Sociologia Rurale, Marco Gatti – noto giornalista e sommelier. Anche i bambini, come di consueto, saranno attivi protagonisti di Franciacorta in bianco: Sono previsti, durante tutta la manifestazione, incontri con le scuole, laboratori didattici e degustazioni guidate. . .  
   
   
A FANO SEDICI RISTORANTI ITALIANI IN GARA PER IL MIGLIOR BRODETTO DELL’ANNO  
 
Canocchie, seppie, calamari, scorfani, triglie, e tutti gli altri pesci da brodetto attenzione! Sono infatti già pronti i 16 ristoranti italiani che parteciperanno alla V° edizione del Festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce, che si terrà a Fano, dal 18 al 23 settembre. La disfida del mare coinvolgerà in appassionanti gare a colpi di “brodetto” ben sedici delegazioni di chef che arriveranno da tutta Italia in rappresentanza delle regioni bagnate dal mare (le Marche avrà due partecipanti: uno fanese come città ospitante ed uno selezionato tra le altre città marchigiane): ogni cuoco porterà a Fano la propria zuppa di pesce preparata seguendo la ricetta tradizionale del proprio territorio. Ecco dunque l’elenco completo dei ristoranti in gara: Ristorante Andrea, Genova – Liguria; Tavernetta all’Androna, Grado (Go) - Friuli Venezia Giulia; La Tavernetta di Eraclea, Eraclea (Ve) – Veneto; Boca Chica, Torre del Lago Puccini (Lu) – Toscana; Il Mago del Pesce, Sant’alberto (Ra) – Emilia Romagna; Ristorante Elisio, Nettuno (Rm) – Lazio; Esperia, San Vito Chetino (Ch) – Abruzzo; Taverna dell’Orco, Termoli – Molise; Taverna Rovita, Maratea (Pz) – Basilicata; Country Club La Rosa nel Bicchiere, Soveria Mannelli (Cz) – Calabria; Sea Garden, Salerno – Campania; Santa Lucia, Bari – Puglia; Villa Cocuzza, Belvedere (Sr) – Sicilia; Sa Cardiga e Su Schironi, Capoterra (Ca) – Sardegna. Per le Marche i due ristoranti che parteciperanno sono il Fortino Napoleonico, sulla Riviera del Conero, e La Perla per la città di Fano. Ma il Festival, oltre alla buona cucina marinara, sarà anche un momento per giochi, incontri, convegni e tanti eventi gustosi che faranno da piacevole contorno ai piatti di brodetto serviti dagli chef. Uno tra i tanti eventi sarà quello previsto durante la serata inaugurale del Festival, il 18 settembre al ristorante Symposium di Cartoceto, quando due noti chef italiani, Lucio Pompili del ristorante ospitante e Marco Bistarelli, Presidente dei Giovani Ristoratori d’Europa, si lanceranno in una originale avventura culinaria: la realizzazione della “Zuppa di Pesce del Futuro”, una ricetta che avrà lo scopo di traghettare la cucina marinara del passato verso mari ancora da scoprire. Il programma della manifestazione sarà ricco di tanti altri appuntamenti da non perdere, come convegni, laboratori e come il “2° Campionato dei Vini da Zuppa di Pesce”, una sfida che decreterà, tra cinque prestigiose etichette di vino, quella che si abbina meglio al brodetto. Di gastronomia e tradizione si continuerà a parlare con il convegno “Zuppe di pesce: una Regione, una Nazione”, che svilupperà i temi legati alla cultura gastronomica di Sicilia e Spagna. L’incontro di culture diverse proseguirà a tavola quando sarà possibile degustare una interpretazione delle due cucine, quella spagnola e quella sicula, a confronto. Oltre a questo, dal 15 settembre al 15 ottobre il piatto della tradizione marinara sarà protagonista nei ristoranti della provincia di Pesaro e Urbino che aderiranno al “Mese del Brodetto”, trenta giorni durante i quali sarà possibile gustare questa saporita pietanza al prezzo calmierato di 15 euro (lo scorso anno sono stati serviti oltre 30. 000 brodetti a settembre). Sempre nello stesso periodo si potrà acquistare pesce da brodetto pulito e calmierato in tutte le pescherie che aderiranno all’iniziativa “Le Pescherie del Brodetto”. Per gli irriducibili della cucina marinara, da non dimenticare, sarà l’evento “A scuola di Brodetto” per imparare trucchi e consigli della nota ristoratrice e chef Teresa Lani del ristorante pesarese “Da Teresa”, la quale sfodererà le nozioni di una vita passata dietro ai fornelli davanti ad un gruppo di studenti che avranno la possibilità di imparare i segreti per cucinare il miglior brodetto. Il Presidente Ais Marche Otello Renzi completerà la lezione di cucina offrendo la sua professionalità nell’arte di abbinare il giusto vino alla zuppa di pesce. Il Festival sarà concluso dalla “Festa Popolare della Cucina di Mare”, due intere giornate in cui si potranno mangiare piatti tipici marinari godendo della scenografia offerta dalle Mura Romane e dall’Arco d’Augusto, uno dei monumenti più belli della città di Fano, oltre ad assistere alla premiazione del miglior Brodetto 2007. La manifestazione è promossa da Confesercenti di Pesaro e Urbino, dalla Federazione Ristoratori della Provincia di Pesaro e Urbino, assieme alla Camera di Commercio di Pesaro e Urbino, Regione Marche, Provincia di Pesaro e Urbino e Comune di Fano, in collaborazione con Fondazione Carifano, Istituto Alberghiero Santa Marta di Pesaro, Circoscrizioni di Fano. Per gli aggiornamenti in tempo reale sul Festival consultare il sito www. Festivalbrodetto. It Giuria al voto con pane e forchetta Il miglior modo per gustare la famosa zuppa di pesce sarà quello di sedere in giuria e vedere sfilare davanti ai propri occhi piatti fumanti di brodetto che non aspettano altro che essere assaggiati e giudicati. Infatti, come nelle precedenti edizioni, anche nel 2007 a decretare il vincitore della Disfida del Brodetto sarà una doppia giuria. Una tecnica formata da gastronomi esperti ed una popolare aperta a tutti coloro che vorranno partecipare prenotandosi in anticipo e pagando solamente 20 euro (bevande e coperto inclusi) per gustarsi le zuppe in gara e vino Doc. Le sfide tra cuochi si svolgeranno all’interno di 11 ristoranti fanesi (Locanda 100 Role, El Cruchel, Alla Lanterna, Barone Rosso, Osteria Baci da Fano, Metauro, Osteria del Gallo Nero, Il Galeone, Casa Nolfi, Borgo del Faro, Hotel Ristorante Elisabeth 1), i quali metteranno a disposizione la propria cucina e il proprio locale per ospitare le ricette tradizionali marinare delle 15 regioni Italiane in gara. La competizione coinvolgerà di volta in volta due chef ed i giurati non conosceranno la provenienza del piatto se non dopo aver votato. Al termine della cena saranno presentati i cuochi che hanno gareggiato i quali illustreranno le caratteristiche dei loro brodetti. Si potrà votare anche durante la serata dedicata al “Campionato dei vini da zuppa di pesce”, momento in cui si potrà scegliere secondo il proprio gusto, quale sia l’abbinamento migliore tra cinque etichette di vini nazionali e un piatto di zuppa di pesce. Per prenotare il proprio posto in giuria è bene affrettarsi e chiamare il numero 0721. 831382. Vini da brodetto: in gara cinque etichette della guida Ais Un vino per brindare al brodetto, perché anche i marinai che uscivano in mare aperto per trovare il pesce più fresco non partivano mai senza una fiaschetta di buon vino al seguito per celebrare il pescato. E’ per questa ragione che ad accompagnare il ritorno del Festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce ci sarà anche la seconda edizione del Campionato dei Vini da Zuppa di Pesce. Il gioco, perché di gioco si tratterà, dal titolo “Il mio vino da brodetto: cinque grandi etichette a confronto”, porterà sulle tavole cinque pregiate bottiglie di vino provenienti da varie regioni dello stivale affinché si giudichi quale sia la migliore in abbinamento ad un gustoso piatto di zuppa di pesce cucinato dallo chef Marco Vegliò del Ristorante Il Galeone. Rosso, bianco o rosato, magari anche con qualche bollicina, i vini consigliati dalla guida Ais “Duemila Vini 2007” si sfideranno a tavola nella cornice offerta da Villa Giulia . A contendersi il titolo saranno: Colli di Conegliano Bianco “Vigneto Rizzardo” dell’Azienda La Masottina (Tv); Trebbiano Bianco “Ad Armando” dell’Azienda Tabarrini (Pg); Oltrepò Pavese Riesling “Campo della Fojada” dell’Azienda Travaglino (Pv); Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore “Massaccio” dell’Azienda Fazi Battaglia (An); Frascati Superiore “Epos” dell’Azienda Poggio le Volpi (Rm). Un brodetto dal sapore internazionale La giornata di venerdì 21 settembre sarà un momento per parlare di cultura e di gastronomia all’interno del Festival, grazie al convegno curato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, in collaborazione con l’Istituto Alberghiero Santa Marta di Pesaro. In questa edizione 2007 si parlerà di “Zuppe di pesce: una regione, una nazione”: le due protagoniste assolute saranno rispettivamente la Sicilia e la Spagna. Presieduto da Fiorenzo Giammattei, Delegato per la Provincia di Pesaro e Urbino dell’Accademia Italiana della Cucina, il convegno ospiterà gli interventi di Fabio Tombari, Presidente della Fondazione Carifano e Alfredo Mietti, Presidente Provinciale Confesercenti. In qualità di relatore parteciperà Oretta Zanini De Vita, Presidente del Centro Studi Gastronomici “Archestrato”, consulente di cultura gastronomica italiana del “Baicr”, autrice di libri di settore la quale relazionerà sull’argomento “Aspetti della cultura gastronomica legati alla zuppa di pesce visti dalla Sicilia”. Il secondo ospite del convegno sarà invece Ettore Franca, Docente all’Università di Urbino di “Tecnologia, legislazione e marketing degli alimenti”, collaboratore di diverse riviste del settore e di Rai Sat, nonché Presidente di Olea. Il professore proporrà una relazione dal titolo “Aspetti della cultura gastronomica legati alla zuppa di pesce visti dalla Spagna”. Infine, Alissa Mattei, Presidente dell’Istituto Nutrizionale Carapelli, assaggiatrice professionista e capo panel per gli oli extra vergini di oliva, la quale porterà davanti agli intervenuti una relazione dal titolo “Gli aspetti nutrizionali della zuppa di pesce”. Al termine del convegno ci si sposterà tutti quanti a cena per onorare al meglio la multiculturalità a tavola. Quale migliore occasione, infatti, per incontrare il meglio di una regione, la Sicilia, e di una nazione, la Spagna, se non quella offerta grazie alla Cena Mediterranea, apparecchiata al Ristorante Alla Lanterna, con la collaborazione di Scirocco 36 e Istituto Alberghiero Santa Marta di Pesaro. Il menù offrirà ai presenti un assaggio dei piatti più caratteristici di queste due culture geograficamente lontane ma unite immaginariamente dalle acque del Mediterraneo. Il tutto sarà condito da uno spettacolo di musiche e danze di flamenco, che accompagneranno a ritmo di musica l’entrata dei piatti sulla scena. “Dalla Collina al Mare”, iniziativa che metterà in gioco i palati più curiosi, è una delle novità inserite nel programma del Festival Internazionale del Brodetto di questa quinta edizione, novità che avrà lo scopo principale di coinvolgere nella manifestazione marinara per eccellenza della provincia anche i prodotti tipici delle colline del nostro entroterra. I prodotti enogastronomici delle vallate del Metauro e del Cesano della Cooperativa Altamarca, incontreranno dunque i prodotti ittici della marineria adriatica nell’ambito della Festa Popolare della Cucina di Mare che avrà luogo ai Giardini del Pincio a Fano, dalle ore 12, nei giorni 22 e 23 settembre. I sapori tipici della collina sfideranno con un gioco-degustazione il mare e i suoi frutti: il farro, l’olio extra vergine di oliva, formaggi di ogni tipo, tartufo proposto in mille salse, miele, confetture, da un lato, i prodotti ittici dall’altro, con un posto d’onore per il piatto principe, il brodetto. I vini del territorio, che verranno scelti dalla produzione delle Cantine aderenti alla Cooperativa Altamarca, potranno essere degustati grazie ad un bicchiere a disposizione dei concorrenti per abbinarlo ai vari prodotti di collina e di mare. Vincerà chi avrà indovinato esattamente il maggior numero di abbinamenti cibo-vino, mettendo in gioco vista, olfatto e in primis il gusto, per indovinare l’esatto connubio tra i due prodotti. Nelle due giornate, tra gusto e gioco, sarà anche possibile visitare la splendida collezione di cultura rurale del Museo delle Terre Marchigiane della famiglia Straccini. I premi per i vincitori del gioco di degustazione consisteranno in confezioni di prodotti tipici della Cooperativa Altamarca. Il brodetto, un pesce futuristico Il brodetto non è solo un piatto della tradizione legato alle storie di marinai, di reti piene di pesce, ma è anche una ricetta che, grazie all’apporto di chef di grande talento e fantasia, e soprattutto attenti a quelle che sono le esigenze dei palati più moderni, può diventare una zuppa dalle velleità futuristiche. La “Zuppa di Pesce del Futuro”, evento d’eccezione che aprirà questa quinta edizione del Festival Internazionale del Brodetto, si cucinerà per gli ospiti della serata inaugurale di martedì 18 settembre, al Ristorante Symposium Quattro Stagioni di Serrungarina, quando verranno presentate le 16 delegazioni in gara. Alla serata non mancheranno i professionisti della ristorazione, i quali grazie alla loro preziosa presenza contribuiranno offrendo la loro esperienza e professionalità: Marco Vegliò chef del Ristorante Il Galeone e Gabriele Orazi, vincitore nel 2006 del titolo di “Miglior Zuppa di Pesce”, assieme ad una classe dell’Istituto Alberghiero si cimenteranno nel preparare gli antipasti. Dulcis in fundo, il Caffè del Pasticcere proporrà un nuovo dolce tutto dedicato al Festival. Alla tavola d’onore, alla presenza di autorità e organi di stampa, due grandi cuochi della cucina nazionale ed internazionale creeranno in anteprima il brodetto del futuro: Lucio Pompili, chef del ristorante che ospiterà la serata, e Marco Bistarelli, presidente di Jeunes Restaurateurs d’Europe (Giovani Ristoratori d’Europa) avranno il compito di realizzare la ricetta di domani preparata con ingredienti inaspettati, colori sapori e forme alla ricerca di una nuova armonia. Tra tradizione e tecnologia, ai due chef sarà chiesto di interpretare l’antica ricetta dei pescatori e gettare la rete per traghettarci nella cucina di domani. Una iniziativa tutta da assaporare, che avrà sicuramente il merito di mettere d’accordo gli amanti della tradizione, nostalgici degli antichi sapori, con i palati sopraffini di quanti vogliono essere stupiti da una cucina che si re-inventa di volta in volta e alla continua ricerca di nuove soluzioni. Una festa per celebrare il brodetto Due giornate dedicate ai sapori, quelli particolari che si incontrano solo entrando nella cucina della massaia; due giornate dedicate alla musica e al divertimento in grado di attirare migliaia di persone; due giornate da vivere in uno dei luoghi più suggestivi della città di Fano. Tutto questo è racchiuso nella grande Festa Popolare della Cucina di Mare che si svolgerà al Pincio, sabato 22 e domenica 23 settembre a conclusione della V° edizione del Festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce. In una manifestazione interamente dedicata al piatto della tradizione non poteva di certo mancare un appuntamento per il “popolo”, e quale luogo migliore del Pincio, con la sua splendida scenografia romana per ospitare una simile iniziativa dove si daranno appuntamento musica e spettacoli con degustazioni di menù marinari ad un prezzo promozionale e stand gastronomici aperti dalle ore 12 fino a tarda sera. La festa sarà anche il momento per incoronare “il vicino di casa” che ogni fanese desidera avere, ovvero il vincitore del titolo di “Miglior Brodetto Casalingo” che andrà a premiare il miglior cuoco tra le circoscrizioni fanesi: Rodolfo Francolini (1° Circoscrizione), Giordano Balestrini (3° Circoscrizione), Luca Travaglini (4°Circoscrizione), Palmerino Brocchini (5° Circoscrizione) e Gastone Gasperi (6° Circoscrizione). Sarà divertente potere assistere ad una gara che quest’anno sarà tutta al maschile , per la gioia delle signore, mogli e casalinghe, che sicuramente non mancheranno di riverire la buona volontà dei loro consorti e tifare affinché vinca il migliore. La Festa Popolare della Cucina di Mare sarà anche il teatro perfetto per incoronare la “Miglior Zuppa di Pesce 2007” che sarà invece consegnata al vincitore della sfida tra le 16 delegazioni di chef nazionali. .  
   
   
ASSOCIAZIONE DEI SAPORI: IL PROGRAMMA DEI CORSI E DELLE DEGUSTAZIONI DELL’AUTUNNO.  
 
Lunedì 24 settembre, dalle 21 Cena con menù degustazione: I Funghi Porcini presso ristorante San Fruttuoso di Camogli, viale Corsica 3, tel. 02 76110558 Costo: 48,00 euro a persona, prenotazione obbligatoria, direttamente al numero del ristorante lunedì 8 ottobre, dalle 21 alle 23 Corso: Cucinare I Funghi lunedì 15 ottobre, dalle 21 alle 23 Corso: Cucinare La Selvaggina Di Piccola Taglia lunedì 22 ottobre, dalle 21 alle 23 Corso: Cucinare La Selvaggina Di Grossa Taglia lunedì 29 ottobre, dalle 21 alle 23 Corso: Cucinare Il Riso E I Primi Piatti In Brodo Costo della singola serata: 40,00 euro a persona; dell’intero corso: 140,00 euro a persona mercoledì 10, 17, 24 e martedì 30 ottobre, dalle 21 alle 23 Corso: Conoscenza Del Vino Costo: 140,00 euro a persona lunedì 5 novembre, dalle 21 alle 23 Degustazione: Azienda Agricola Travaglini, Gattinara, Vc lunedì 19 novembre, dalle 21 alle 23 Degustazione: Azienda Agricola Caminella, Cenate Sotto, Bg lunedì 26 novembre, dalle 21 alle 23 Degustazione: Cantina Mesa, S. Anna Arresi, Ci Costo della singola serata: 20,00 euro a persona mercoledì 7, 14, 21 e 28 novembre, dalle 21 alle 23 Corso: Tecniche Di Abbinamento Vino - Cibo con cena finale presso il Ristorante San Fruttuoso di Camogli Costo: 170,00 euro a persona lunedì 3 e 10 dicembre, dalle 21 alle 23 Corso: La Cucina Delle Feste Costo della singola serata: 40,00 euro a persona; dell’intero corso: 70,00 euro a persona Il programma potrebbe subire modifiche. Vi preghiamo di consultare il nostro sito www. Associazionedeisapori. It per eventuali aggiornamenti. Dove: Associazione dei Sapori c/o Context Wine Lounge, viale Corsica 12, Milano, tel. 02 7380392 Iscrizioni: Per le iscrizioni vi preghiamo di visitare il nostro sito: www. Associazionedeisapori. It. La disponibilità dei posti è limitata e le domande verranno accettate in base alla data d’iscrizione telematica. Le attività sono riservate ai soci dell’Associazione dei Sapori. I pagamenti possono essere fatti contestualmente all’inizio del corso, in contanti o tramite assegno, così come l’eventuale iscrizione all’Associazione (10,00 euro annuali). Informazioni: Anna 340 3476208 anna@associazionedeisapori. It www. Associazionedeisapori. It .  
   
   
LOVEAMARETTO LA STORICA “FESTA DELL’AMARETTO”, 22-23 SETTEMBRE 2007 CENTRO STORICO DI SASSELLO(SV)  
 
Nella terra dell’Amaretto a Sassello, in provincia di Savona, sabato 22 e domenica 23 settembre si svolgerà la manifestazione che prende spunto dalla storica “Festa dell’Amaretto”, evento tradizionale di Sassello che è stato organizzato per diversi anni. Lo spunto storico dell’evento è dato dalla volontà del Comune di Sassello di realizzare un evento che valorizzi lo storico dolce sassellese e, allo stesso tempo, unisca arte e cultura alla degustazione del famoso biscotto secco, che ha reso celebre in tutto il mondo la cittadina dell’entroterra ligure. Loveamaretto è una manifestazione, quindi, che tende a valorizzare tanto l’Amaretto quanto la cittadina di Sassello e il suo splendido centro storico. Si tratta di due giornate di eventi dove il “Re” è appunto l’Amaretto, dolce famoso in tutto il mondo. Durante le due giornate di manifestazione, nel centro storico di Sassello, si svolgerà l’esposizione e degustazione di Amaretti, di vini e liquori ad essi abbinati; si potrà visitare la mostra dedicata all’Amaretto ed ai suoi ingredienti; si potrà partecipare a corsi di cucina a base di Amaretti; ascoltare musica dedicata a Loveamaretto, vedere l’area dedicata alle fasciatrici e arrotolatrici di amaretti (una professione della tradizione sassellese svolta sia storicamente che ai giorni nostri solamente dalle donne, che negli anni si sono tramandate la professionalità gestita dalle donne sassellesi. Si racconta che ogni donna di Sassello sia in grado di fasciare e arrotolare gli amaretti, un’eredità tramandata da madre in figlia); partecipare agli incontri sugli amaretti organizzati presso “Il Salotto degli Amaretti”. Inoltre verrà allestita una piazzetta a misura di bambino, dove gli animatori organizzeranno giochi per i più piccoli a base di “Amaretto” e dei suoi ingredienti. Ma a proposito degli ingredienti, quali sono gli ingredienti degli Amaretti? Una delle più grosse sorprese è data dal fatto che tanta bontà sia data da pochi e semplici ingredienti. La tradizione della ricetta base è secolare. La produzione di Amaretti a Sassello ebbe origine nell’800 e da allora la ricetta è rimasta immutata. Ovviamente ogni azienda ha la sua ricetta “segreta”, ma la base è rimasta la seguente: Ingredienti: 1500 g di zucchero, 1Kg di mandorle dolci pelate, 500 g di albume d’uovo, 200 g di armelline amare. Lavorazione: pulire le mandorle immergerle in acqua calda e strofinarle con un panno. Macinare le mandorle e le armelline, aggiungere lo zucchero e le chiare d’uovo montate a neve sino ad ottenere un impasto morbido e pastoso. In caso l’impasto risultasse troppo consistente aggiungere altro albume montato. Con un “sacco a poche” colare sulla teglia da forno il composto in tanti medaglioni dal diametro di 5-6 cm, cospargere di zucchero vanigliato e cuocere in forno a 170° per circa 30 minuti. Nota: la ricetta è tratta dall’Atlante Regionale dei Prodotti Tradizionali, curato dalla Regione Liguria –Assessorato all’Agricoltura. La manifestazione è organizzata da Comune di Sassello con la collaborazione di: Provincia di Savona, Fondazione Carige, Enel, Az. Baratti&milano e Biscottificio Sassello, Az. Giacobbe, Az. Amaretti Virginia, Az. Isaia e Sassellese, Az. Panarello e l’Associazione Amici del Sassello. La manifestazione è a ingresso libero, inoltre verranno dati in omaggio dolci della tradizione sassellese Per info: Tel. 019 6898607 – Fax 019 5293112 - info@loveamaretto. Org www. Loveamaretto. Org .  
   
   
COLLEZIONI GASTRONOMICHE FA TAPPA IN SICILIA DAL 12 AL 14 OTTOBRE I MIGLIORI CHEF SICILIANI SI ESIBISCONO IN UN FESTIVAL GASTRONOMICO DI ALTISSIMO LIVELLO  
 
Nel week end da venerdì 12 a domenica 14 ottobre 2007 un evento gastronomico straordinario avrà luogo al Kempinski Hotel Giardino di Costanza a Mazara del Vallo: i migliori chef di Sicilia si esibiranno nella creazione di piatti per i vari momenti della giornata – breakfast, lunch e dinner - tra stili, gusti, ricordi suggestivi in un intreccio di culture e tradizioni di mare e di terra, un viaggio sotto forma di frammenti per comprendere la verità di personaggi e valutare sapori, luoghi, prospettive. Sono chef del calibro di Corrado Assenza (Caffé Sicilia, Noto), Carmelo Chiaramente (Il Cuciniere Katane Palace Hotel, Catania), Accursio Craparo (La Gazza Ladra, Modica), Pino Cuttaia (La Madia, Licata), Ciccio Sultano (Duomo, Ragusa Ibla), Andreas Zangerl (Casa Grugno, Taormina), affiancati dallo chef del Kempinski stesso, Salvatore Barbara. L’iniziativa è voluta dal Kempinski Hotel Giardino di Costanza ed è organizzata in collaborazione con Enzo Caldarelli che ne ha ideato il concept per smartEvents. L’evento rappresenta una tappa delle “Collezioni Gastronomiche” curate da smartEvents, un raffinato progetto culturale che comprende una serie di viaggi focalizzati sull’arte culinaria. All’esclusiva collana appartengono sezioni dedicate alla Spagna con Paesi Baschi e Catalogna, Francia con Parigi e Bretagna, Regno Unito con Londra. Affascinanti località con una forte e variegata concentrazione di attività incentrate sulla cucina al di fuori degli schemi abituali. Da quest’anno per l’Italia si aggiungono anche la Campania, la Sicilia e l’Emilia Romagna. Il Kempinski Hotel Giardino di Costanza, grande e lussuosa struttura nata da poco e gioiello della Sicilia Occidentale, è lo scenario ideale per questa eccezionale iniziativa. Il resort sorge tra distese di olivi e vigneti e si ispira al concetto architettonico dell’antico baglio trapanese, riflettendo la cultura e l’architettura locale con gusto raffinato. Di grande livello la cucina proposta dal ristorante gourmet “Dubbesi”, guidato dallo chef Salvatore Barbara. Il Kempinski Hotel Giardino di Costanza si trova in provincia di Trapani, a poca distanza da Mazara del Vallo, facilmente raggiungibile dall’aeroporto di Palermo con meno di un’ora di autostrada. In conseguenza della sua posizione geografica e della sua storia, in Sicilia confluiscono esperienze culinarie provenienti da dominazioni diverse, ognuna delle quali ha lasciato un proprio retaggio non solo di idee ma anche di gastronomia. Per fare degli esempi si deve ai Greci l’uso dell’origano, dell’aglio e delle olive. Gli Arabi hanno donato il cous cous, gli agrumi, le melanzane e la frutta secca, ma soprattutto i dolci, di cui cassata, cannoli e marzapane sono l’esempio più caratteristico. Ai Francesi va riconosciuta la raffinatezza di ricette a base di salse, o di sofisticati gateaux, mentre agli Spagnoli, i più recenti invasori, si deve il gusto barocco e opulento nella preparazione dei piatti. L’esperienza della tappa siciliana delle Collezioni Gastronomiche promette quindi di essere veramente straordinaria. E-mail info. Mazara@kempinski. Com www. Kempinski-sicily. Com .  
   
   
PORCOLONGA D’AUTUNNO: DOMENICA 23 SETTEMBRE - VISITANDO CANTINE E CASEIFICI SI POSSONO ACQUISTARE I PRODOTTI TIPICI (CULATELLO DI ZIBELLO DOP ED ALTRI SALUMI, PARMIGIANO REGGIANO, VINI, ECC) -  
 
La Strada del Culatello di Zibello propone a ciclisti “slow”, per domenica 23 settembre la Porcolonga d’Autunno. Gruppi di 25 persone, in bicicletta e con l’assistenza di guide professionali della Uisp, attraversano la zona della Strada del Culatello di Zibello in nove itinerari di circa 35-50 chilometri. Ogni gruppo partirà da uno dei 9 Comuni della Strada del Culatello di Zibello: Zibello, Soragna, Busseto, San Secondo, Sissa, Colorno, Roccabianca, Polesine e Fontanellato (raduno entro le ore 9. 00, inizio ore 9. 15). In ognuno dei tracciati si effettuerà una visita guidata ad un monumento: dalla Reggia di Colorno alla Rocca di Fontanellato, dal Castello di San Secondo al Teatro Verdi. La novità 2007 è rivolta ai ragazzini, anzi, alle famiglie con bambini. E’ stato organizzato un itinerario specifico per dei bambini di età compresa dai 7/8 ai 10/11 anni. Il tracciato, di circa 10 km, è sulla Bici Parmapo. In questo modo si realizza un percorso modulabile, adatto ai giovani partecipanti e molto sicuro in quanto è interamente su piste ciclabili, chiuse al traffico veicolare. I nove percorsi per gli adulti (contrassegnati da un diverso colore) comprendono anche un tratto di navigazione sul Po, a bordo di imbarcazioni che porteranno i partecipanti dal porto di Polesine Parmense a quello di Torricella di Sissa (o viceversa a seconda dell’itinerario). Inoltre, vi saranno almeno due “soste golose” in Aziende o ristoranti che fanno parte della “Strada del Culatello di Zibello” per degustare piatti tipici, salumi (Culatello, Strolghino, Spalla) Parmigiano Reggiano, dolci e vini. I partecipanti potranno acquistare prodotti e vini, e sarà l’organizzazione ad incaricarsi di consegnarli all’arrivo, per evitare pesi sulla bici durante il viaggio. E’ obbligatorio iscriversi (Uisp di Parma - tel. 0521-707411), scegliendo il percorso. La Porcolonga è organizzata dalla Strada del Culatello di Zibello, in collaborazione con Apt dell’Emilia Romagna, Uisp, Provincia di Parma, Parma Turismi, Camera di Commercio di Parma e i Comuni di Zibello, Soragna, Busseto, San Secondo, Sissa, Colorno, Roccabianca, Polesine Parmense e Fontanellato. Per ogni informazione: Strada del Culatello di Zibello tel. 0524 939081.  
   
   
CONGUSTO: SCUOLA DI CUCINA E FISIOLOGIA DEL GUSTO  
 
La scuola Congusto festeggia i primi 5 anni con una rosa di corsi nuovi pensati per soddisfare gusti ed esigenze specifiche, stupire gli ospiti e far felici le persone più care! Con l’apertura di nuove sedi in 4 città italiane: Torino, Roma, Treviso e Catania, l’arte del buon ricevere e della buona cucina guarda oltre i confini della capitale lombarda per andare incontro alle esigenze dei gourmet di tutta Italia. Cibo materia, Cibo linguaggio I corsi La nuova stagione di corsi porterà una ventata di novità “à la carte” per chiarire i dubbi, deliziare i palati, scoprire sapori nuovi e magari carpire una passione o un talento nascosti per l’arte culinaria. Le lezioni, che si tengono nelle nostre moderne cucine, si basano su format new generation in cui l’apprendimento risulta immediato grazie alle dimostrazioni, ovvero delle introduzioni ai corsi veri e propri. Per la prima volta da quest’anno sarà possibile avere una formazione più completa grazie ai nuovi corsi di tre o sei mesi. Frequentando queste classi otterrete un diploma di cucina: il Diplôme “Cucina Congusto” per il corso di tre mesi e il Grand Diplôme“la cucina di Congusto”, per quello di sei. Inutile dire che una volta diplomati la cucina non avrà quasi più segreti per voi, ma potrete comunque perfezionare ulteriormente la vostra arte con i corsi a tema o con i Master in Pasticceria, Wedding, e Banqueting Design full immersion. Primi piatti d’autore, Sud Est Nord Ovest “contaminazioni aromatiche”, Abc cucina completa, Gusto divino, La cucina con la birra, Ricevere facile, Gli gnocchi e le patate delizia a tutto tondo… Corsi pomeridiani per chi non lavora tutta la giornata mentre per chi può regalarsi del tempo solo la sera, sarà piacevole rilassarsi imparando i segreti dello chef e degustando meravigliosi portate dopo le 19. 00; infine per chi ha poco tempo durante la settimana, anche il week-end può diventare un momento di golosità con i corsi del fine settimana, dove anche l’aperitivo diventa un momento di alta cucina! In ogni incontro i docenti, maestri e artisti, faranno degustare le leccornie preparate a tutti gli allievi; la meraviglia verrà dallo scoprire l’armonia che si sprigiona da inediti accostamenti di sapori, dal profumo del “vero” cibo, dai piatti della tradizione preparati a regola d’arte, dalle torte, i dolci al cucchiaio, la pasticceria fine ecc. Luxury Glass Save the date Imperdibili gli appuntamenti con le degustazioni più esclusive della stagione autunno-inverno 2007. Il salotto del vino (tra il 19 e il 25, ottobre in contemporanea con Host fiera Milano) protagonista il vino di Sicilia e di Lombardia, seguirà il Salotto del cioccolato (il 7 novembre e il 12 dicembre), dove sarà possibile sperimentare l’inedito connubio tra cioccolato, prodotto con le migliore fave di cacao, e vino siciliano. Altro incontro in programma è Congusto drinking (11 novembre), appuntamento gourmand dedicato agli iscritti al club Congusto che desiderano scoprire gli abbinamenti enogastronomici più tipici e inusuali. .  
   
   
5F: CUCINA PRET A PORTER ALLE TAMERICI DI SAN BIAGIO DI MANTOVA, UN CORSO PER SANCIRE IL MATRIMONIO TRA MODA E CUCINA, CON LA COLLEZIONE CHIC & SWEET DI BALLARINI  
 
Quando la cucina incontra la moda, quando il gusto incontra lo stile, il risultato non può che essere una sfilata di piccoli gioielli che da sapore e forma traggono la propria inconfondibile identità. Sabato 17 novembre 2007, Le Tamerici, prestigiosa azienda di San Biagio di Mantova specializzata nella produzione di mostarde e confetture, festeggia a modo suo il lancio della nuova collezione Chic & Sweet di Ballarini, una serie di esclusivi utensili per dolci ispirata al mondo della moda corredata da raffinate confezioni regalo e da accessori studiati per ricreare un’atmosfera di festa ed eleganza. All’interno della Scuola di cucina nell’ampio e luminoso loft ricavato in una corte agricola del 1900, Gianfranco Allari ricoprirà per un giorno il ruolo ibrido di cuoco-stilista, guida esperta e paziente, capace di condurre per mano i propri allievi alla scoperta del mondo della moda applicata alla tavola. A partire dalle 9. 30, con 5F, il corso di cucina dedicato a Chic & Sweet, i dolci diventano protagonisti di un esperimento di contaminazione tra due pratiche antiche e spesso considerate tra loro estranee. Ad ogni ‘F’ corrisponde un’occasione e quindi una diversa natura del piatto in questione: se in Fun, protagonista è la torta di compleanno, in Family è la crostata di fragole o frutti di bosco ad essere al centro della scena. Friends si concentra sui momenti da trascorrere con gli amici, quando, ad esempio nell’ora del tè, un plum cake può diventare simbolico elemento di condivisione. Feeling Good, focalizzato sulla raffinata crostata di pesche e lavanda, mette l’accento sul carattere più leggero e sperimentale della cucina. Mentre Fashion, con i biscotti ‘Guardaroba in frolla’, sottolinea in modo divertito l’aspetto elegante del matrimonio con la moda. I partecipanti al corso, che vedranno manifestarsi davanti ai propri occhi l’infinità dei modi di utilizzo degli accessori Chic & Sweet, riceveranno un attestato e, in omaggio, il cappello da gran chef, il grembiule a pois e gli stampi per i biscotti fashion offerti da Ballarini. .  
   
   
LA QUALITÀ DI UN FRESCO E GENUINO BICCHIERE DI BIRRA MORETTI, AL MILANO FILM FESTIVAL  
 
Per il quinto anno consecutivo, Birra Moretti è Sponsor Ufficiale del Concorso Internazionale di Cinema Milano Film Festival giunto ormai alla sua Xii edizione, in programma fino al 23 settembre 2007. Il festival - che quest’anno si svolgerà tra Teatro Strehler, piazza del Cannone, Spazio Oberdan e altri luoghi della città - vedrà in gara cortometraggi e lungometraggi di ogni genere, lingua, durata e formato, e nel contempo offrirà concerti, live performance e tanti altri stimoli per vivere e scoprire l’autenticità della città. E sarà presso le aree bar-ristorante della manifestazione, situate in piazza del Cannone e all’interno del Piccolo Teatro Strehler, che si potrà gustare la qualità di un fresco e genuino bicchiere di Birra Moretti, presente al festival con l’intera famiglia dei suoi prodotti: Birra Moretti, Birra Moretti La Rossa, Birra Moretti Doppio Malto, Birra Moretti Baffo d’Oro e Birra Moretti Zero. Sono vari i motivi che spingono Birra Moretti ad accompagnare anche quest’anno quello che è considerato uno tra i più interessanti concorsi della giovane cinematografia internazionale. In particolare, Birra Moretti si riconosce con piacere nei sentimenti di sincerità e spontaneità che accompagnano gli appuntamenti della manifestazione. Birra Moretti, infatti, condivide con il Milano Film Festival l’obiettivo di creare occasioni di scambio di conoscenze e di intensificazione dei rapporti sociali, in modo semplice, cordiale e autentico. Il legame con il mondo del cinema coinvolge Birra Moretti già da diversi anni. Si pensi, ad esempio, alla campagna pubblicitaria lanciata nel 2003 e intitolata “Birra Moretti: un piacere da raccontare” di taglio spiccatamente cinematografico e di ambientazione storica, in cui Baffo Moretti narrava ad un gruppo di amici vicissitudini dei suoi avi, amanti anch’essi della birra. E inoltre, alle felici collaborazioni avviate con importanti esponenti della cinematografia internazionale: da Gabriele Salvatores regista degli spot “Giostra” e “Catapulta” (2004), allo scenografo Dante Ferretti, ben sette volte candidato all’Oscar e stretto collaboratore di Scorsese, di Fellini e Pasolini, alla costumista Milena Canonero, vincitrice di due premi Oscar, già collaboratrice di Kubrick e Coppola, che ne ha realizzato i magnifici costumi. E ancora, nel 2005, Birra Moretti si avvale di note firme del cinema italiano. Luca Miniero e Paolo Genovese hanno diretto gli spot intitolati “Coppa” e “Brasil”, prodotti da Filmmaster, che vedono la partecipazione di “Baffo Moretti” interpretato da Orso Maria Guerrini e che giocano sul mondo delle chiacchiere e sulla naturale esagerazione dei racconti tra amici, sancite alla fine da un sincero brindisi collettivo. Una collaborazione consolidata, quella con il Milano Film Festival, ogni anno sempre più forte grazie alla totale condivisione dei principali valori del brand tutto italiano: grande qualità, sincerità e genuinità. .  
   
   
“LA SALUTE BUONA DA MANGIARE” AL VIA LA NUOVA CAMPAGNA GALBUSERA IN CUI LA SALUTE ABBRACCIA LA BONTÀ  
 
Con il claim “Ho sposato la bontà senza tradire la salute”, riparte oggi la campagna pubblicitaria Galbusera “La salute buona da mangiare”, firmata da la Scuola di Emanuele Pirella. Una campagna focalizzata sulle persone che, seguendo uno stile di vita orientato al benessere, scelgono Galbusera in un abbraccio coinvolgente con i biscotti e i cracker della linea Speciali Salute. Allegra e frizzante, ambientata in un contesto che richiama la natura nella sua semplicità, la campagna esprime in maniera incisiva il binomio “Bontà e Salute” alla base della missione aziendale Galbusera: coniugare gusto e salute per rispondere alle esigenze di un consumatore sempre più informato e attento all’alimentazione. Dal 13 settembre fino a tutto il mese di novembre, la campagna è pianificata su quotidiani, sulla stampa periodica consumer e trade declinata in 8 soggetti diversi. Ognuno presenta l’immagine del consumatore che abbraccia soddisfatto un biscotto o un cracker Galbusera a cui è affiancata la confezione del prodotto con una descrizione che ne evidenzia i plus. “Abbiamo chiesto a La Scuola di Emanuele Pirella di ideare, per la nuova stagione, una campagna che, mantenendo il concept della bontà unita alla salute, fosse più orientata al consumatore ed evidenziasse maggiormente il valore della sua scelta”- ha dichiarato Lorenzo Galbusera, Responsabile Comunicazione e Relazioni Esterne dell’azienda - “La stampa è il mezzo che abbiamo privilegiato perché ci permette di comunicare con il nostro consumatore in maniera più diretta e approfondita, ma seguirà un pianificazione anche su altri media”. Con una crescita del 9% rispetto al 2006, Galbusera , leader nel mercato salutistico dei prodotti da forno con una quota superiore al 40%, ha stabilito un investimento di 5 milioni di Euro per la comunicazione 2007. .  
   
   
MÜLLER PRESENTA … UN AUTUNNO PER TUTTI I GUSTI!  
 
Settembre è arrivato e le vacanze estive con le lunghe e riposanti giornate di relax sono ormai un dolce ricordo. Per affrontare l’autunno con il sorriso e il buon umore ecco le accattivanti proposte firmate Müller! Ideali per iniziare la giornata con una piacevole coccola o per finire in dolcezza una serata tra amici, per continuare mantenersi in forma con un pranzo leggero o per regalarsi una pausa golosa durante la ritrovata quotidianità. Tutto da spalmare … Crème de Crème Cremoso, denso, gustoso, saporito, soffice, fresco e morbido, aggettivi accattivanti che invitano a una conoscenza ravvicinata di Crème de Crème, formaggio fresco spalmabile con yogurt magro, da assaporare solo oppure con colorate e fresche verdure o, ancora, su una fetta di profumato e croccante prodotto da forno. E per chi ha estro e creatività in cucina in mille altri modi originali e sorprendenti. Formaggio Fresco spalmabile con l’aggiunta del 10% di yogurt magro. 150 grammi di spalmabilità in confezione richiudibile e protetta da un doppio coperchio che ne garantisce la freschezza e la salubrità. La campagna Tv Un vero piacere tutto naturale … Crema di Yogurt Magro 0. 1% Crema di Yogurt magro 0. 1% Müller, bianco o con frutta in pezzi: lo yogurt gustoso ma leggero con lo 0,1% di grassi, senza aspartame, senza conservanti e senza coloranti artificiali per regalarsi tutto il gusto naturale della frutta. Il nuovo Crema di Yogurt Magro 0,1% con frutta in pezzi è disponibile nelle varianti Fragola, Frutti di bosco, Mirtillo, e in inediti ed attraenti mix di frutta come Ananas & Pesca, Limone & Menta, Arancia & Lampone. Non manca infine lo Yogurt Magro 0,1% Bianco. Bianco, 500 e 125 grammi di leggerissima cremosità Cremosità leggera e naturale … 2 vasetti da 125 grammi per una fresca pausa di sapore, benessere e naturalità! Lampone e arancia Limone e menta Il formato multipack La campagna Tv Cremosità inconfondibile … Crema di Yogurt Bianco Müller Crema di Yogurt Bianco Müller è una specialità dal piacere irrinunciabile, tutto da gustare. 500 grammi di cremosità in confezione richiudibile e protetta da un doppio coperchio che ne garantisce la freschezza e la salubrità. Oppure la stessa cremosità in vasetti da 150 grammi o da 125 grammi La campagna Tv Per i più golosi … Crema di Yogurt al cioccolato bianco Della linea Gusti Golosi … la Crema di Yogurt al cioccolato bianco. La delicatezza del cioccolato bianco si fonde con la Crema di Yogurt per dar vita ad un prodotto nuovo e sfizioso che soddisfa la voglia di dolcezza. Una preparazione leggera e cremosa per regalare momenti di gusto unici. Crema di Yogurt al cioccolato bianco Müller: vasetti da 150 grammi di insuperabile cremosità. Una sorpresa sfiziosa e inedita … Mix Divertente, unico e goloso: il piacere unico della crema di yogurt incontra la frutta e i cereali. All’insegna della morbidezza, la linea Mix alla frutta: il gusto delicato della Crema di yogurt bianco si arricchisce della freschezza di fragole in pezzi o della preziosità di more & lamponi. Golosità, coccole di cioccolata e sorprese da sgranocchiare, nella linea Mix dedicata ai cereali. La Crema di yogurt bianco è pronta ad incontri speciali con la golosità degli anelli o dei fiocchi di cioccolato, la croccantezza del mix di cereali o l’irresistibile granella di nocciole e cioccolato. Profumata ed avvolgente, la Crema di yogurt al gusto nocciola è proposta nell’inedita combinazione con le mandorle, la Crema di yogurt al gusto cocco incontra deliziosamente il cioccolato e, per finire in dolcezza, la Crema di yogurt al cacao è accompagnata da biscottini al cacao. .  
   
   
BALLARINI PRESENTA IL NUOVO SET ILOVECOOKINGPANE CUCINARE CON PASSIONE, REGALARE CON GUSTO  
 
Il pane è l’alimento semplice per eccellenza: fatto di farina, acqua, lievito e sale, è anche molto facile e veloce da preparare. Ma questa sua semplicità è solo apparente, poiché il risultato dipende dall’eccellenza dei pochi ingredienti, da una sapiente manipolazione ed un’attenta cottura. Il nuovo set iLovecookingpane è un’ottima partenza, grazie alla farina macinata a pietra di altissima qualità Molino di Vigevano, le ricette originali de La Cucina Italiana e lo stampo a forma di cuore Ballarini, dotato di un sistema di apertura laterale a cerniera e adatto anche per dolci ad alta lievitazione e per sformati dolci e salati. Ilovecooking è un progetto Ballarini dedicato a chi cerca stimoli, conoscenze e suggestioni per cucinare con passione. Una linea di set gastronomici a tema, racchiusi in prestigiose scatole regalo, realizzati con la collaborazione delle più importanti aziende della tradizione culinaria italiana. 1 teglia a cuore antiaderente Ballarini 1 canovaccio iLovecooking 1 caraffa graduata in vetro 1 confezione da 500 g di farina per pane casereccio Molino di Vigevano 1 confezione da 500 g di farina per pane ai cereali Molino di Vigevano 1 edizione i Lovecookingpane La confezione iLovecookingpane contiene Pasta: la grande protagonista della tavola italiana. Un piatto sempre apprezzato, anche se cucinato all’ultimo minuto. Per questo motivo è indispensabile avere sempre a portata di mano gli ingredienti base per cucinarla, come la pasta Voiello, della migliore tradizione napoletana, le sapienti e fantasiose ricette de La Cucina Italiana e il saltapasta Ballarini, lo strumento progettato per la preparazione dei condimenti e per la lavorazione finale della pasta prima del servizio in tavola. Il risotto, piatto tipico della cucina nostrana, è, contrariamente a quanto spesso si crede, un piatto facile da preparare. Sono sufficienti ingredienti di prima qualità, come il riso genuino accuratamente selezionato da Riso Gallo, le ricette - tradizionali o più creative - de La Cucina Italiana e la casseruola Ballarini, che mantiene un calore uniforme su tutte le pareti per non bruciare i grassi, consente un facile accesso per mescolare il risotto ed è dotata di un coperchio in vetro per l’indispensabile mantecatura prima di portarlo in tavola. 1 casseruola Ballarini in alluminio antiaderente 1 cucchiaio per riso in legno naturale 1 tazza dosariso in porcellana bianca 1 canovaccio iLovecooking 1 confezione di riso Carnaroli da 1 Kg 1 confezione di riso Arborio da 1 Kg 1 edizione iLovecooking Risotto 1 saltapasta Ballarini in alluminio antiaderente 1 servispaghetti 1 confezione di Spaghetti da 500 g 1 confezione di Paccheri da 500 g 1 edizione iLovecooking Pasta La pizza, alimento italiano per eccellenza, ha origini antichissime. Apprezzata sia dal popolo che dai re (è il 1889 quando la pizza Margherita debutta sulla tavola dell’omonima Regina, da cui ha preso il nome) oggi è diventata un incontenibile successo in tutto il mondo. Ballarini ne ha colto le qualità festose ed aggreganti, riunendo un originale stampo antiaderente a forma di cuore, la polpa di pomodoro della migliore tradizione italiana proposta da Mutti e le classiche ricette de La Cucina Italiana. Il nome francese, altisonante con il suo accento circonflesso, si può tradurre in italiano nel più ruspante “crespelle” o “sottili frittatine”, piatti tipici di alcune delle nostre tradizioni regionali. La preparazione delle crêpes non è riservata solo ai grandi cuochi. Ognuno vi si può cimentare: basta la crêpière Ballarini - una particolare padella antiaderente dai bordi bassi in alluminio puro -, le istruzioni per la preparazione accuratamente illustrate da La Cucina Italiana e l’ingrediente che per eccellenza si sposa con la crêpe, decretandone il successo: la mitica Nutella Ferrero 1 crêpière Ballarini in alluminio antiaderente 1 spalma crema 1 stendi-crêpe 1 vaso da 750 g di Crema Nutella 1 edizione iLovecooking Crêpes 1 stampo/teglia a forma di cuore Ballarini in alluminio antiaderente 1 confezione di origano da 25 g 1 tubetto di Doppio Concentrato di pomodoro 2 confezioni di Polpa di pomodoro 1 edizione iLovecooking Pizza strumenti pentole Ballarini e altri utili strumenti di cottura ingredienti prodotti di qualità delle migliori marche italiane sapere ricette, informazioni, trucchi, storie di prodotti e tradizioni. Ballarini 1889 Riso Gallo 1856 Voiello 1879 Mutti 1899 La Cucina Italiana 1929 Ferrero 1946 Molino di Vigevano 1936: insieme offrono i 715 anni della loro esperienza per un prodotto che racconta una importante storia per la cucina e la mette nelle mani di tutti, affinché tutti ne siano protagonisti. .  
   
   
SET DI UNA STRAORDINARIA “TASTE EXPERIENCE”. PROTAGONISTA IL MIGLIOR FORMAGGIO SVIZZERO: KALTBACH EMMENTALER E KALTBACH LE GRUYÈRE  
 
Kaltbach Emmentaler e Kaltbach Gruyère, i due formaggi di qualità Premium dell’azienda svizzera Emmi, sono protagonisti di una straordinaria degustazione per il pubbico in programma questa settimana all’Ipercoop Aquilone di Genova e la prossima all’Ipercoop Grandemilia di Modena. Il set è una riproduzione di 40 mq per 3,5 metri di altezza delle grotte di Kaltbach, il luogo nel cantone di Lucerna dove questi formaggi vengono stagionati. Qui tagliatori professionisti, maestri di un’arte imprescindibile dalla degustazione di formaggi di alto livello, preparano vassoi scenografici di Kaltbach Emmentaler e Kaltbach Le Gruyère pronti da assaporare, che le hostess offrono al pubblico insieme a un buono acquisto del valore di 0,50 euro (da utilizzare all’interno dell‘ipermercato). Kaltbach Emmentaler e Kaltbach Gruyère sono veri e propri formaggi di culto (esiste addiritura una community dei cultori di Kalbach in Svizzera, i “Friends of Kaltbach”) che nascono dalla selezione delle migliori forme di Emmentaler e Gruyére che Emmi fa stagionare nelle grotte omonime di pietra arenaria. Qui grazie al clima favorevole (temperatura costante di 12,5° e umidità del 94%) i maestri casari di Emmi si prendono cura del loro formaggio per un anno attendendo che sviluppino l’inconfondibile aroma speziato, la caratteristica crosta nera, i cristalli bianchi e le gocce rugiadose, le cosiddette “lacrime di gioia”, sinonimo di qualità ed esclusività. Kaltbach Emmentaler e Kaltbach Gruyère sono formaggi a pasta semi-dura caratterizzati da un gusto deciso e da un inconfondibile aroma, dovuto alla speciale maturazione. Questa specialità si presenta ai consumatori con un packaging semplice nel contempo elegante e soddisfa l’esigenza di un formaggio gustoso e particolare. Kaltbach “stagionato in grotta” è disponibile: in porzioni da 150 gr. (prezzo al pubblico € 2,99 per l’Emmentaler e € 3,69 per Le Gruyère) in fette da 125 gr. (prezzo al pubblico € 2,80 per l’Emmentaler e € 3,20 per Le Gruyère), e al banco gastronomia dei migliori Ipermercati italiani. Www. Emmi-kaltbach. Ch .  
   
   
FORNO A VAPORE MIELE: INDISCUSSO PROTAGONISTA DELLE LEZIONI DI CUCINA AUTUNNALI A MIELE GALLERY  
 
Inizia il 4 ottobre la nuova stagione delle lezioni di cucina al Miele gallery - show room di Miele Italia in corso Garibaldi a Milano - stagione che sarà per la prima volta interamente dedicata alla cottura con l’esclusivo forno a vapore Miele. In particolare durante le lezioni di cucina attiva serale, dove una delle portate del menu verrà cucinata dagli ospiti sapientemente orchestrati dallo chef, sia con il forno a vapore Miele sia con i metodi di cottura più tradizionali. Si può cucinare il dolce morbido al cioccolato nel forno a vapore Miele? Che sapore ha la carne bianca cotta nel forno a vapore rispetto ad una cottura nel forno tradizionale? Come si può preparare la paella nel forno a vapore? Dopo una serata a Miele gallery sarà possibile darsi una risposta a tutte queste domande, ma anche divertirsi a sperimentare sapori insoliti come quelli che solo la cottura con il forno a vapore Miele sa garantire. Grazie al fatto che durante la cottura gli alimenti non sono immersi in acqua, le vitamine e i sali minerali sono preservati al meglio e il colore e il sapore del cibo vengono esaltati in modo da garantire contemporaneamente gusto e delicatezza. Inoltre, grazie alla possibilità di impostare la temperatura scegliendo tra un range che va dai 40 ai 100°C, il forno a vapore Miele consente la cottura ottimale di tutti i tipi di cibi, dalla carne al pesce, dalla verdura alla frutta, dai cereali ai legumi, anche contemporaneamente. E proprio questi saranno gli alimenti che verranno testati durante le lezioni a dimostrazione che la tecnologia all’avanguardia di Miele può trasformare la cottura in una vera e propria arte! Accanto a questa novità, proseguono le serate dedicate alla degustazione dei vini in abbinamento ai piatti regionali tipici, i corsi per i più piccoli e le lezioni diurne di tipo dimostrativo. Infine, per tutti coloro che decideranno di acquistare un elettrodomestico Miele, una lezione a scelta tra i corsi autunnali 2007 sarà gratuita e un eventuale accompagnatore avrà uno sconto del 50%. Il calendario completo può essere consultato sul sito www. Mieleitalia. It nella sezione Miele gallery. .  
   
   
NELLA TERRA DEL FUOCO PER UN CONVEGNO VOLTO ALLA SCOPERTA DELLA NUOVA FRONTIERA DELL’ENOLOGIA INTERNAZIONALE: IL “VINO DA COLATA”  
 
In un paesaggio in continua mutazione, quello dell’Etna, sorprendente per varietà di colori, profumi e geometrie, la sperimentazione enologica esplora nuovi sentieri per la produzione di vini legata alle colate del “gigante del fuoco”. Gli antichi lo definivano “Colonna del cielo”, per gli Arabi invece era la “montagna somma della Sicilia”. Nel corso dei millenni l’Etna ha incantato con la sua natura difficile e potente, ma sempre fertile e generosa. Per celebrare ed evocare un mito si è recentemente tenuto un Convegno per scoprire il vulcano, la sua viticoltura e le qualità specifiche del territorio circostante, strettamente connesse alla produzione dei vini ed alle loro caratteristiche organolettiche. L’organizzazione del Convegno è stata curata dalla casa vinicola Duca di Salaparuta, una delle realtà enologiche più all’avanguardia dell’isola e che, proprio nei territori etnei, nei pressi di Castiglione di Sicilia, possiede una delle tenute che meglio rappresentano l’azienda, la nobile Tenuta Vajasindi. Diversi gli esperti che hanno preso parte al convegno: dal Direttore dell’Ente Parco dell´Etna, Giuseppe Spina, al Vulcanologo dell’Ente, Salvatore Caffo, per finire con l’intervento del Direttore Generale della Duca di Salaparuta, l’enologo Carlo Casavecchia. Ciò che emerge è un panorama completo di un territorio che, quasi come un piccolo continente, vanta diversi microclimi oltre a circa 40 tipologie di terreno, tutte assolutamente condizionate dalle colate che nel corso dei millenni si sono ripetute nei quattro versanti del vulcano. Di conseguenza anche la produzione vinicola è influenzata dalle colate che si sono susseguite nel tempo e che hanno modificato i terreni apportando elementi chimici capaci di modificare la struttura organolettica dei vini. In questo ambiente, ogni vigna nei diversi versanti e nelle diverse altitudini, caratterizza il vino che produce e tutto il territorio etneo si presenta come una delle più rare regioni vinicole con espressività territoriale così poliedrica. Come conferma lo stesso Giuseppe Spina, il territorio di Castiglione di Sicilia, viste le caratteristiche dei terreni, è in assoluto il più vocato per la coltivazione dei vitigni a bacca nera. Ed è lì che, tra terre brune coltivate a terrazze, situate a nord del Vulcano a più di 700 metri di altezza, si estendono i vigneti della Duca di Salaparuta, che nella Tenuta Vajasindi porta avanti un progetto volto alla sperimentazione e all’innovazione enologica, tenendo sempre conto della tradizione storica dell’azienda. .  
   
   
AGRICOLTURA: MONTEPULCIANO CAMPIONE DI QUALITA´  
 
"Siamo orgogliosi di essere la regione più protetta d´Europa, soprattutto perchè questa elevata qualità ambientale che l´Abruzzo può offrire è parte integrante della storia della nostra cultura. Il campione della nostra produzione è il Montepulciano d´Abruzzo, uno dei nostri migliori biglietti da visita in un mercato che è tra i più globalizzati". L´assessore alle Politiche agricole, Marco Verticelli, ha aperto così, nei locali della Badia di Corropoli (Te), la Convention Internazionale sull´immagine del vino italiano nel mondo. Un evento che per tre giorni vede la presenza in Abruzzo di un centinaio tra giornalisti, esperti ed analisti di mercato del settore alimentare e vitivinicolo in particolare, provenienti da ben tre continenti. "Si tratta di un´occasione importante - ha rimarcato Verticelli - per comprendere come viene percepito all´estero il vino italiano e da qui individuare politiche e strategie che ci portino a migliorare il rapporto tra la nostra produzione, i consumatori ed i nostri competitors. La logica - ha continuato l´assessore - è anche quella di andare ad intercettare gusti nuovi e nuovi consumatori in una fase delicata come questa nella quale, a livello comunitario, si discutono le nuove regole per la vitivinicoltura". A seguire ha fatto gli onori di casa il sindaco di Corropoli, Paolo D´aristotile. Poi è iniziata la tavola rotonda moderata dal giornalista del "Gambero rosso", Daniele Cernilli ed animata dai giornalisti di Corea, Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada, Germania e Giappone e da operatori economici di Brasile, Svezia e Russia. In apertura di giornata è stato proiettato un filmato sulla realtà vitivinicola regionale e sul suo suggestivo contesto paesaggistico. Nel pomeriggio, ad iniziare dalle 14. 30, presso i locali del Palazzo Ducale della Montagnola, sempre a Corropoli, avrà luogo una degustazione di oltre duecento vini abruzzesi. .  
   
   
GRAPPA DAY: IL PUNTO SULLO STATO DELL’ARTE DEL DISTILLATO DI BANDIERA  
 
Si è svolta sabato 15 settembre a Greve in Chianti la decima edizione del Grappa Day, il momento di confronto più atteso per il settore italiano della distillazione, ideato dal Centro Documentazione Grappa Luigi Bonollo e dalle Distillerie Bonollo Spa di Formigine (Mo). L’evento non ha deluso le aspettative di quanti, giornalisti, operatori ed esperti del settore, si sono trovati al teatro Boito per assistere alla presentazione dei dati ufficiali della ricerca “Grappa & Consumatore” condotta da Nomisma e Astra Ricerche. Dall’indagine, il comparto produttivo della grappa e degli altri distillati –che poggia su circa 135 distillerie e più di 500 imbottigliatori concentrati nel nord, ma anche nel centro-sud del Paese– è emerso complessivamente in buona salute e si conferma una produzione di punta del made in Italy. Rispetto al contesto stazionario dei consumi interni, infatti, l’export di grappa fa registrare un netto avanzamento nel corso del 2006, con circa il + 9,2% nelle quantità complessive vendute all’estero. Se si osservano inoltre i primi dati tendenziali relativi all’annata in corso, si evince un ulteriore consolidamento: nei primi quattro mesi del 2007, infatti, le esportazioni di grappa in quantità hanno registrato un incremento complessivo pari al 13,4%. Contestualmente, il distillato di bandiera ha subito una vera e propria rivoluzione nell’immagine: la grappa è passata ad essere, da bevanda “povera” e dal gusto secco, un prodotto morbido e aromatico, ha allargato la platea degli intenditori al gentil sesso e ai giovani e, pur mantenendo un’immagine di semplicità e di genuinità, si è rinnovata nell’immagine e nelle modalità di consumo. Il decimo appuntamento con il Grappa Day ha visto anche la prestigiosa nomina di Claudia Mazzetti a socia d’onore del Centro Documentazione Grappa Luigi Bonollo. L’investitura della già Presidente dell’associazione “Donne della Grappa” si è inserita perfettamente in quel clima vivace che sta caratterizzando il mondo della grappa e dove – come testimoniato dalla stessa ricerca “Grappa e Consumatore” – la donna riveste un ruolo da protagonista, come imprenditrice, produttrice, consumatrice ed intenditrice. Il programma “sociale”, pensato come sempre per dare nuove idee per apprezzare la grappa e tutto il mondo di sapori e sentimenti che le ruota intorno, è stato incentrato sull’inaugurazione della mostra fotografica "Obiettivo Grappa" realizzata da Francesco Bedini . .