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Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Settembre 2007
“PREVENIRE E GESTIRE LE CONTROVERSIE COMMERCIALI NEL MEDITERRANEO” ROMA 28/29 SETTEMBRE 2007 INCREMENTARE DEL 65% IL COMMERCIO NELL’AREA EURO-MEDITERRANEA TRAMITE UNA RETE DI ORGANISMI DI CONCILIAZIONE E ARBITRATO  
 
Roma, 27 settembre 2007 - Finanziata dalla Commissione Europea, l’Italia ospiterà il 28 e 29 settembre 2007 la Conferenza Internazionale “Prevenire e gestire le controversie commerciali internazionali nel Mediterraneo”. Oltre 400 persone, tra esperti di conciliazione e arbitrato da tutto il mondo, avvocati, giudici, uomini d’affari e rappresentanti di governo, stanno ponendo le basi per firmare la “Euro-mediterranean Charter on Appropriate Dispute Resolution” denominata informalmente “La dichiarazione di Roma sull’Adr”, un impegno formale per ridurre fortemente la barriere giudiziarie al commercio internazionale nell’area Euro-mediterranea. La differenza di sistemi giuridici tra l’Europa e i paesi del Mediterraneo comporta costi notevoli alle aziende esportatrici derivanti dalla cosiddetta “incertezza legale”. Uno studio presentato a luglio 2007 in sede Uncitral (Commissione dell’Onu sul commercio internazionale) rileva come il commercio internazionale sia in media maggiore, dal 47% al 65%, tra paesi che condividono principi legali simili, rispetto a quelli con sistemi giuridici differenti. Se si considera che il solo interscambio commerciale tra l’Italia e i paesi del sud del Mediterraneo ammonta a oltre 36 miliardi di euro, la creazione di un’infrastruttura efficiente per la gestione della “incertezza legale”, tramite conciliazione e arbitrato, produrrebbe un aumento degli scambi pari 23 miliardi di euro solo per l’Italia. Nell’ambito del processo di integrazione dell’area euro-mediterranea scaturito dalla Dichiarazione di Barcellona, la Commissione Europea ha affidato a un consorzio guidato dalla società italiana Adr Center - uno dei maggiori organismi di risoluzione delle controversie in Europa – la realizzazione di un ambizioso progetto triennale. Il progetto denominato “Promotion of International Commercial Arbitration and Other Alternative Dispute Resolution Techniques in Meda Countries “ è volto ad incrementare il commercio tra le sponde del Mediterraneo tramite l’abbassamento delle barriere giudiziarie e dei costi per le imprese derivanti dall’incertezza legale, grazie al ricorso a una rete di organismi internazionali di conciliazione e arbitrato che condividono procedure e standard qualitativi. Al tavolo della conferenza siederanno rappresentanti dei 27 Paesi della Ue e dei dieci Paesi Meda (Algeria, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Marocco, Palestina, Siria, Tunisia e Turchia). L’importanza della conferenza ha però attratto anche personalità da ogni parte del mondo, come Cina, Giappone, India, Mongolia, Pakistan, Nuova Zelanda, Australia, Russia, Nigeria e Stati Uniti. La sola Banca Mondiale partecipa con una delegazione di oltre dieci persone. Tra le tante sessioni di lavoro, consultabili on line su www. Adrmeda. Org/romeconference07, spiccano per importanza quelle che vedono seduti allo stesso tavolo avvocati israeliani e palestinesi, e giudici dello stato di Israele e del mondo arabo, per discutere forme alternative per la risoluzione delle controversie commerciali. Sono attesi interventi al vertice da parte dei Ministeri di Esteri, Giustizia e Commercio internazionale in rappresentanza del Governo italiano. Alti rappresentanti della Commissione europea apriranno e chiuderanno i lavori, a testimoniare l’importanza dell’evento. Molto atteso, oltre a quello del Vice Ministro egiziaino della Giustizia Borhan Amrallah, l’intervento del collega turco Fahri Kasirga, politico molto influente di uno stato che gioca un ruolo fondamentale nelle relazioni euro-mediterranee. Kasirga si soffermerà, in particolare, sulle riforme della giustizia in Turchia, con particolare riferimento al progetto comunitario “Miglior Accesso alla Giustizia in Turchia”, del valore di 1,2 milioni di Euro, la cui gestione è stata nuovamente affidata dalla Ue ad Adr Center. Il progetto ha già portato alla creazione di un’unità presso il Ministero della Giustizia ad Ankara per fornire assistenza tecnica in tre settori: 1) risoluzione alternativa delle controversie, 2) patrocinio dei non abbienti, e 3) raccolta delle statistiche giudiziali. Il successo del consorzio di Adr Center, attivo in Asia, Stati Uniti, Africa ed Europa, è testimoniato dalle oltre 12. 000 cause risolte ogni anno in tutto il mondo, grazie a trecento professionisti e uno staff di quasi duecento persone che parlano più di venti lingue e provengono da una quarantina di paesi. Adr Center, attivo in Italia dal 1998, è un organismo di risoluzione delle controversie totalmente indipendente e neutrale fondato da Giuseppe De Palo, Professore Ordinario di Adr negli Stati Uniti e da Leonardo D’urso. L’organismo è stato accreditato dal Ministero di Giustizia nel gennaio del 2007. La conferenza si terrà presso il Centro congressi Roma Eventi – in Piazza di Spagna – e per via delle folte delegazioni il centro di Roma sarà presidiato dalle forze dell’Ordine. Il programma completo delle due giornate di lavori è disponibile su http://www. Adrmeda. Org/romeconference07/index_ita. Html . .  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA LANCIA UN ANGOLO “DITE LA VOSTRA” E UNA CONSULTAZIONE ON-LINE SUL MULTILINGUISMO  
 
 Bruxelles, 26 settembre 2007 - Il processo di consultazione sul multilinguismo è entrato in una fase nuova, quella della consultazione con le parti interessate e il grande pubblico. È stata aperta una consultazione on-line, e sul sito Internet del Commissario Leonard Orban c’è ora anche un angolo “Dite la vostra” per esprimere la propria opinione. Finora, la consultazione ha comportato un dialogo con governi e autorità degli Stati membri, esperti in materia di multilinguismo, intellettuali e imprese. Con gli allargamenti degli ultimi tre anni, il numero di lingue parlate nell’Ue è più che raddoppiato: 23 sono riconosciute oggi in qualità di lingue ufficiali, e ci sono più di altre 40 lingue parlate da minoranze regionali o etniche. La diversità linguistica è senza dubbio una delle caratteristiche distintive dell’Unione, e interessa le vite sociali, culturali e professionali dei cittadini europei e le attività economiche e politiche degli Stati membri. La Commissione europea sta cercando di adeguare le proprie politiche e azioni in campo linguistico in modo da riflettere la nuova realtà di un’Ue con 450 milioni di cittadini e più di 60 lingue materne diverse, per cui i pareri dei singoli, delle parti interessate, delle imprese e dei responsabili decisionali sono benvenuti. “La Commissione europea ha un ruolo chiaro di promozione del multilinguismo”, ha dichiarato il Commissario responsabile Leonard Orban, il quale ha aggiunto che “per definire il modo migliore di continuare la nostra politica in materia di multilinguismo, dobbiamo conoscere le necessità e le aspettative dei cittadini, delle parti interessate, delle imprese e degli Stati membri. I risultati di questi processi di consultazione paralleli entreranno a far parte di un’enunciazione programmatica che la Commissione formulerà nel 2008 sotto forma di Comunicazione sul multilinguismo”. La consultazione on-line comprende 16 domande e rimarrà aperta fino al 15 novembre 2007; i suoi risultati saranno pubblicati nella prima metà del 2008. La consultazione tratterà temi quali: Come garantire uno spazio alle lingue meno diffuse a fronte della tendenza generale a usare una lingua franca? Che ruolo possono svolgere le lingue per integrare gli immigrati nella società? Vale la pena di sostenere i costi che richiede il funzionamento multilingue dell’Ue? In occasione della Giornata europea delle lingue, il Commissario Orban ha anche aperto un angolo “Dite la vostra” sul proprio sito Internet, in modo che i cittadini europei possano inviare il proprio parere alla Commissione e discutere delle questioni relative alle lingue. Il più ampio processo di consultazione sul multilinguismo comprende anche altre attività: dibattiti con le autorità degli Stati membri; dibattiti con gli esperti di multilinguismo - in occasione della Giornata europea delle lingue (26. 09. 2007), il Gruppo ad alto livello sul multilinguismo ha presentato le proprie raccomandazioni al Commissario; si è istituito un gruppo di intellettuali ed esperti per analizzare come il multilinguismo possa contribuire al dialogo interculturale; si è iniziato a consultare le imprese - il 21 settembre a Bruxelles si è tenuta una conferenza con le aziende, cui in novembre seguirà un Business Forum a Lisbona. La consultazione on-line si trova all’indirizzo http://ec. Europa. Eu/education/multiling/ L’angolo “Dite la vostra” si trova all’indirizzo http://forums. Ec. Europa. Eu/multilingualism/it .  
   
   
“PROMUOVERE LA MOTIVAZIONE PER L’APPRENDIMENTO DELLE LINGUE” - LE RACCOMANDAZIONI DEL GRUPPO AD ALTO LIVELLO SUL MULTILINGUISMO  
 
 Brussels, 26 settembre 2007 - Il Gruppo ad livello sul multilinguismo ha presentato ieri al Commissario Orban la propria relazione finale, con raccomandazioni alla Commissione a favore di azioni nel campo del multilinguismo. Il Gruppo, composto da 11 esperti di vari paesi europei, è stato istituito in risposta alla comunicazione del 2005 “Un nuovo quadro strategico per il multilinguismo”[1], col compito di offrire sostegno e consulenza per mettere a punto iniziative, dare nuovi impulsi e fornire idee nuove per un approccio globale al multilinguismo nell’Unione europea. “Le raccomandazioni del Gruppo sono preziose, e la relazione può ispirare progetti concreti”, ha dichiarato il Commissario Orban. “Ad esempio, una ricerca sugli aspetti del multilinguismo in cui dobbiamo ancora colmare delle lacune. Come promuovere l’apprendimento delle lingue al di fuori dell’istruzione formale, come incoraggiare l’apprendimento linguistico in età matura, come utilizzare il multilinguismo per integrare le minoranze linguistiche?”. La relazione del Gruppo prende in esame diversi settori: sensibilizzazione e promozione della motivazione per l’apprendimento delle lingue, potenziale dei mezzi di comunicazione nel risvegliare, promuovere e sostenere la motivazione per l’apprendimento delle lingue, le lingue e l’impresa, interpretazione e traduzione - nuove esigenze e nuovi sviluppi, lingue regionali o minoritarie, ricerca in materia di multilinguismo. Alcune conclusioni del Gruppo: Lanciare campagne d’informazione rivolte ai genitori, ai giovani, alle organizzazioni attive nei campi dell’istruzione e della cultura, ai responsabili decisionali ecc. , al fine di sensibilizzarli in merito all’apprendimento delle lingue. Per promuovere la motivazione, il Gruppo raccomanda di inserire tale apprendimento nel quadro delle attività del tempo libero, come lo sport, e nelle attività extrascolastiche degli studenti giovani, e di riservargli un posto nei programmi educativo-ricreativi trasmessi in televisione. I sottotitoli sono considerati un buon modo di insegnare le lingue. Il Gruppo ad alto livello sul multilinguismo attira l’attenzione sul potenziale offerto dagli immigrati in quanto fonte di conoscenze linguistiche e opportunità per le imprese di dotarsi di competenze linguistiche e culturali al fine di entrare nei mercati dei paesi d’origine degli immigrati. Per rafforzare la concorrenzialità, è importante professionalizzare la formazione in materia di lingue dei paesi terzi, come l’arabo, il cinese, l’hindi, il giapponese e il russo, creando parametri di riferimento paneuropei. Il Gruppo ad alto livello sul multilinguismo raccomanda anche di istituire master in traduzione e interpretazione e di elaborare programmi d’istruzione superiore nei settori della traduzione e dell’interpretazione giuridica, giudiziaria e comunitaria. La relazione completa del Gruppo si può consultare al seguente indirizzo: http://ec. Europa. Eu/education/policies/lang/doc/multireport_en. Pdf Per maggiori informazioni sulle lingue nell’Ue: http://europa. Eu/languages/ .  
   
   
IL COMMISSARIO ORBAN: “SONO AUMENTATI I GIOVANI EUROPEI CHE STUDIANO LE LINGUE STRANIERE, E CHE INIZIANO A FARLO MOLTO PRIMA DEI LORO GENITORI”  
 
Bruxelles, 27 settembre 2007 - Il 25 settembre, la Commissione europea ha adottato una relazione sullo svolgimento del piano d’azione “Promuovere l´apprendimento delle lingue e la diversità linguistica: 2004-2006”. La relazione afferma che quasi tutti gli Stati membri hanno migliorato l´insegnamento delle lingue, in particolare per le fasce d´età più giovani. Al livello secondario, un numero sempre maggiore di studenti può imparare due lingue straniere, anche se non in tutti i paesi. La relazione poi rileva delle lacune nell’insegnamento delle lingue agli adulti. “Sono aumentati i giovani europei che studiano le lingue straniere, e che iniziano a farlo molto prima dei loro genitori”, ha commentato il Commissario responsabile per il Multilinguismo, Leonard Orban: “Negli ultimi tre anni, le politiche nazionali in campo linguistico si sono fatte più coerenti, c’è un consenso diffuso sulle questioni fondamentali, come l’importanza cruciale delle competenze linguistiche in una prospettiva di apprendimento permanente e la necessità di insegnare due lingue straniere fin dalla fase dell’istruzione formale. In alcuni settori occorrono maggiori interventi: estendere l’insegnamento delle lingue a tutti i percorsi educativi, aumentare la varietà delle lingue insegnate, promuovere un atteggiamento favorevole alle lingue nelle scuole”. Il Consiglio europeo di Barcellona del 2002 ha sollecitato ulteriori azioni “per migliorare la padronanza delle conoscenze di base, in particolare tramite l´insegnamento di almeno due lingue straniere fin dalla prima infanzia”. La prima risposta della Commissione è venuta col piano d’azione “Promuovere l´apprendimento delle lingue e la diversità linguistica 2004-2006”, il quale stabilisce tre settori strategici d’intervento: promuovere l’apprendimento linguistico permanente, migliorare l’insegnamento delle lingue, creare un ambiente favorevole alle lingue. La relazione ora adottata fa riferimento sia alle attività della Commissione sia a quelle degli Stati membri. La grande sfida aperta è dovuta al fatto che quanti non sono più inquadrati nell’istruzione formale, in genere gli adulti, hanno ancora bisogno di migliorare le proprie competenze linguistiche. Risultano insufficienti anche il numero e la mobilità degli insegnanti di lingue. La relazione fornisce numerosi esempi di buone pratiche: è indicato ad es. Che Belgio, Repubblica ceca, Estonia, Francia, Germania, Lituania, Romania, Slovenia e Spagna hanno introdotto formule di istruzione bilingue, con l’insegnamento di una materia in una lingua diversa. Austria, Francia, Germania, Grecia, Italia, Slovenia, Slovacchia, Finlandia, Norvegia e Svezia incoraggiano l’insegnamento delle lingue dei vicini, a volte mediante classi bilingui. Per stimolare l’apprendimento delle lingue in età adulta, alcuni paesi, come il Belgio e la Repubblica ceca, hanno introdotto un sistema di voucher cofinanziato dallo Stato, dai datori di lavoro e dagli utilizzatori. L’estonia, la Polonia e altri paesi dell´Europa orientale hanno proceduto alla riqualificazione degli insegnanti, in particolare dal russo all’inglese. La Romania poi ha introdotto una formazione a distanza di livello post-laurea in francese e inglese per gli insegnanti nelle aree rurali. La relazione può essere consultata al seguente indirizzo: http://ec. Europa. Eu/dgs/education_culture/publ/pdf/lingua/br2007_it. Pdf .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, GIOCATTOLI CINESI: INDICAZIONE DELL´ORIGINE E MARCHIO DI SICUREZZA  
 
Bruxelles, 27 settembre 2007 - Il Parlamento europeo sollecita la rapida indicazione del paese d´origine sui prodotti importati, la revisione della direttiva sulla sicurezza dei giocattoli e la creazione di un marchio europeo per la sicurezza dei consumatori. Occorre poi rendere più credibile il marchio Ce e chiarire le responsabilità di produttori e importatori in caso di abusi, anche con sanzioni. E´ poi necessario aumentare l´efficacia del sistema Rapex, rafforzare la cooperazione con i paesi terzi, in particolare con la Cina. Approvando con 660 voti favorevoli, 18 contrari e 7 astensioni una risoluzione comune sulla sicurezza dei giocattoli sostenuta da tutti i gruppi politici (eccetto Ind/dem e Its), il Parlamento europeo sottolinea che la responsabilità di un elevato livello di protezione dei consumatori «è una priorità politica e sociale che spetta al legislatore». Nota poi che, nel 2006, il 48% dei prodotti non sicuri individuati provenivano dalla Cina, il 21% dall´Ue e il 17% non aveva un´origine precisa. Il 24% di tutti i prodotti non sicuri individuati, inoltre, è costituito da giocattoli per bambini, di cui una parte assai elevata proviene dalla Cina. Nel ritenere che i consumatori «abbiano diritto a conoscere l´origine dei prodotti importati nell´Ue» e che le autorità di sorveglianza debbano disporre di idonee informazioni con le quali rintracciare l´origine dei prodotti, il Parlamento invita il Consiglio a adottare «senza indugio» l´attuale proposta della Commissione relativa ad un regolamento del Consiglio sull´indicazione del paese di origine di taluni prodotti importati da paesi terzi. Esorta poi il Consiglio e la Commissione ad incrementare gli scambi di informazione e la cooperazione transfrontaliera al fine di controllare e distruggere le importazioni di prodotti contraffatti. Il Parlamento invita inoltre la Commissione a presentare la prevista revisione della direttiva sulla sicurezza dei giocattoli (88/378/Ce) entro la fine di quest´anno, garantendo che essa comprenda efficaci ed efficienti requisiti in materia di sicurezza dei prodotti. In proposito, sottolinea la necessità di disposizioni molto più dettagliate per garantire la sicurezza dei prodotti e far sì che i consumatori «siano convinti che tali prodotti possano essere usati in modo sicuro». In tale ambito chiede che sia posto un divieto incondizionato di talune sostanze chimiche pericolose che siano cancerogene, mutagene e tossiche. Invita poi la Commissione a migliorare le misure di applicazione della direttiva, «comprese efficaci sanzioni per il mancato rispetto». Per i deputati, la Commissione deve anche assicurare che il marchio Ce «sia garanzia di rispetto della normativa tecnica Ue» e, al riguardo, sottolineano che il marchio Ce «non è mai stato concepito come un marchio di sicurezza a livello Ue». Pertanto, esortano la Commissione a valutare il valore aggiunto connesso alla creazione di un Marchio europeo per la sicurezza del consumatore (a complemento del marchio Ce) per tutti gli operatori economici, al fine di aiutare il consumatore «a compiere una scelta informata dei prodotti». Questo marchio, è peraltro precisato, deve essere volontario e, quando adottato da un produttore, dovrebbe sostituire tutti i marchi di sicurezza nazionali. Il Parlamento sollecita inoltre la Commissione e gli Stati membri a creare una forte credibilità per il marchio Ce attraverso la tempestiva adozione delle proposte legislative presentate per un «controllo obbligatorio e una sorveglianza del mercato più rigorosi» nonché mediante un adeguato controllo doganale e consoni meccanismi di applicazione. Ma la Commissione deve anche intervenire «fermamente», insieme agli Stati membri, «per tutelare i diritti dei consumatori ogniqualvolta vi sia la prova di un comportamento e/o di un utilizzo doloso di marchi di origine fraudolenti o fuorvianti da parte di produttori e importatori stranieri». Occorre quindi chiarire la responsabilità dei produttori e importatori in caso di uso improprio del marchio Ce e infliggere «adeguate sanzioni» per gli abusi e per l´uso improprio di altri marchi volontari. I deputati invitano poi la Commissione ad aumentare l´efficacia del sistema Rapex per garantire che gli Stati membri individuino il maggior numero di prodotti non sicuri, per farli ritirare o richiamare dal mercato. Dovrebbe inoltre includere il monitoraggio e la notifica al sistema Rapex, per consentire di misurare l´efficacia delle azioni di richiamo dei prodotti. Occorre poi chiarire, caso per caso, la procedura sui divieti di importazione, qualora gli standard in materia di sicurezza siano regolarmente elusi, mentre la Commissione dovrebbe poter bandire i beni di consumo dal mercato Ue se questi prodotti si rivelano non essere sicuri. Il Parlamento sottolinea poi la necessità di rafforzare la cooperazione con i paesi terzi che sono grandi esportatori di beni di consumo verso l´Ue e, in particolare, con la Cina, fornendo assistenza tecnica per applicare le norme in materia di salute e sicurezza lungo l´intera filiera nonché di migliorare la cooperazione doganale». Chiede poi alla Commissione di chiarire la sua attuale politica commerciale contemplando i prodotti potenzialmente pericolosi in generale, nonché tessili e giocattoli, in particolare. La Commissione è anche invitata ad includere standard comuni in materia di salute e sicurezza nei negoziati della prossima generazione di accordi di partenariato e cooperazione e di accordi di libero scambio nonché ad istituire meccanismi per monitorare le modalità in cui tali standard vengono rispettati. Agli Stati membri, il Parlamento chiede di garantire una rigorosa applicazione delle leggi sui prodotti, e in particolare delle leggi sulla sicurezza dei giocattoli, e di incrementare gli sforzi per migliorare la sorveglianza dei mercati e, soprattutto, le ispezioni a livello nazionale. Dovrebbero anche predisporre risorse sufficienti per essere in grado di effettuare controlli completi ed efficaci. .  
   
   
EUROPA E GRAN BRETAGNA NEGLI ANNI OTTANTA: TRA EST E OVEST PAVIA, COLLEGIO GHISLIERI, 1- 2 OTTOBRE 2007  
 
Pavia, 27 settembre 2007 - L’inedita associazione dell’analisi del ruolo che la Gran Bretagna ha avuto nelle due Europe (Est & Ovest) negli anni ’80 è il filo conduttore del convegno internazionale che si svolge a Pavia, nelle sale del prestigioso collegio Ghislieri, il prossimo 1-2 ottobre 2007, promosso dall’Università di Pavia in collaborazione con alcuni tra i maggiori centri di ricerca storica italiani e internazionali. Sfidando la concezione stereotipica che ha riprodotto un’immagine totalmente negativa della Gran Bretagna sul continente, il convegno intende offrire una nuova lettura storico-politica della fine del bipolarismo nell’Europa divisa dalla guerra fredda. Questa lettura rivelerà l’esistenza di un filo rosso che collega la politica britannica verso la Comunità all’interesse dei governi Thatcher per le relazioni con il blocco orientale e per la figura di Gorbachev, sia come leader dell’Unione Sovietica, sia come partner nella relazione triangolare con gli Stati Uniti. Il convegno si concluderà con la forte sottolineatura dell’esistenza di iniziative non-governative rese possibili dall’impegno di gruppi e istituzioni in Gran Bretagna dedicate alla causa della liberalizzazione sociale e culturale, ancora prima che economica, dell’Europa orientale. Parte integrante del patrimonio di informazioni che il convegno porterà alla luce - come risultato di un triennio di ricerca e di interviste a cura del gruppo di studio di Pavia, condotto da Ilaria Poggiolini, docente di Storia dell’integrazione europea e curatrice del convegno - sarà la testimonianza diretta di alcuni tra i maggiori protagonisti sia della diplomazia europea della Gran Bretagna negli ultimi trent’anni, come gli ambasciatori David Hannay, Stephen Wall e Rodric Braithwaite, sia della vita politico-accademica, come gli studiosi Archie Brown, Alex Pravda, Jan Zielonka, Anne Deighton, o Andrei Grachev che porteranno alla discussione la loro esperienza di “esperti” consultati dai governi. Significativa è inoltre la presenza dei rappresentanti delle istituzioni che co-sponsorizzano il convegno e che rappresentano l’avanguardia della ricerca storica internazionale sulla guerra fredda e la sua conclusione. I lavori si concluderanno con una tavola rotonda che è parte integrante di questa lettura innovativa in quanto propone una riflessione sui tentativi perseguiti in Occidente negli anni ’80 a favore della rinascita della società civile nell’Europa dell’Est, alcuni dei quali ebbero origine proprio in Gran Bretagna: a Oxford, con il progetto “Freedom for Publishing, Publishing for Freedom” di Ralf Dahrendorf e Timothy Garton-ash; ma anche attraverso i Media, particolarmente la Bbc, o il mondo dell’editoria. .  
   
   
VENERDÌ 28 ALLA CAMERA CONFRONTO SU SPINELLI E LA COSTITUZIONE EUROPEA: NE DISCUTONO FOLENA, PANNELLA, GUARINI E DASTOLI  
 
Roma, 27 settembre 2007 - “Altiero Spinelli: una Costituzione per l´Europa”: questo il tema del dibattito organizzato per venerdì 28 settembre a partire dalle 9 e 30 nella Sala delle Colonne della Camera dei Deputati dal Movimento federalista europeo, dalla Commissione cultura, scienza e istruzione della Camera e dal Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Altiero Spinelli. L’incontro sarà presieduto e coordinato dal presidente della Commissione cultura, scienza e istruzione della Camera Pietro Folena e sarà introdotto dal rettore dell´Università La Sapienza nonché presidente del Comitato Renato Guarini e dal presidente del Movimento Federalista Europeo Guido Montani. Seguirà poi un primo panel su “Altiero Spinelli nella politica italiana ed europea”, al quale parteciperanno il parlamentare europeo e leader dei radicali Marco Pannella, il direttore della rappresentanza della Commissione europea Pier Virgilio Dastoli ed il presidente del Comitato dei garanti dello Iai Cesare Merlini. Al secondo panel su “Il pensiero politico di Altiero Spinelli” parteciperanno poi John Pinder, del Collegio d’Europa di Bruges, Lucio Levi, dell’Università di Torino, Piero Graglia, dell´Università di Milano, e Gianfranco Pasquino, docente dell´Università di Bologna e della Johns Hopkins University. "Altiero Spinelli- sottolinea il presidente del Movimento Federalista Europeo Guido Montani- deve essere ricordato non solo per la sua opera instancabile per l´unità europea – che si è tradotta in due tentativi di dare una Costituzione all´Europa, prima in occasione della Ced a poi con il Trattato di Unione europea del 1984 – ma soprattutto per rivendicare l´attualità del progetto federalista, dopo che i governi nazionali hanno deciso di abbandonare la Costituzione europea per il timore che potesse rappresentare un passo verso uno Stato federale europeo. I federalisti chiedono che il Parlamento italiano, quando il nuovo Trattato verrà sottoposto al suo giudizio per la ratifica, approvi un ordine del giorno che impegni il Governo e il Parlamento europeo ad avviare al più presto una procedura democratica per riprendere il cammino costituente europeo. " “Nell´attuale fase di stanchezza e disincanto rispetto alla vita democratica- aggiunge il Rettore della Sapienza Renato Guarini- la figura di Altiero Spinelli rappresenta sempre più, per la cultura del nostro paese, un punto di riferimento di primaria grandezza, sia dal punto di vista etico che della lungimiranza della visione politica. La costruzione della democrazia europea sovranazionale costituisce un impegno primario e insostituibile per la nostra società, che da tale obiettivo è stimolata, da una parte, a migliorare continuamente se stessa, emendando le proprie inadeguatezze, e, dall´altra, a trarre forza e motivazione per progettare una nuova civiltà, una forma più elevata di convivenza fra i popoli, impiegando creativamente le proprie risorse intellettuali, morali e materiali. ” .  
   
   
STUDIO SULLA DIFFUSIONE DELL´INNOVAZIONE NEL MERCATO INTERNO: BANDO DI GARA  
 
Bruxelles, 27 settembre 2007 - La Commissione europea, direzione generale degli Affari economici e finanziari ha pubblicato un bando di gara per uno studio sulla diffusione dell´innovazione nel mercato interno. L´obiettivo dello studio è l´analisi dei principali motori di diffusione dell´innovazione nel mercato interno. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Commissione europea, Direzione generale degli affari economici e finanziari, All´attenzione di F. Ilzkovitz, Ecfin E/2, Bu1-02/174, B-1049 Bruxelles, Fax +32 -2 299 3502. .  
   
   
FEDERAZIONE RUSSA: NEL SECONDO TRIMESTRE IL PIL RUSSO È CRESCIUTO DEL 7,8%  
 
Mosca, 27 settembre 2007 - L’economia della Federazione Russa è cresciuta del 7,8% a/a nel secondo trimestre del 2007, dopo il più 7,9% raggiunto nel periodo gennaio-marzo. I dati diffusi dal Rosstat, il Servizio statistico federale, sono più alti rispetto a quelli elaborati dal Ministero dello sviluppo economico e del commercio, che indicato un aumento del Pil pari al 7,6% nel secondo trimestre ed al 7,8% nel primo. Da gennaio a giugno dello scorso anno il prodotto interno lordo ha segnato un aumento del 6% (7% nel secondo trimestre e 5% nel primo). Il Pil del periodo aprile-giugno 2007 ammonta a 7,648 trilioni di rubli. Le previsioni ufficiali del governo parlano di un incremento del Pil del 6,5% riferito all’intero 2007. Tuttavia, secondo il Ministro German Gref tali previsioni possono essere riviste al 7,2%-7,4%. Nel 2006 il Pil russo ha segnato un più 6,7%. .  
   
   
SLOVENIA, CONDIZIONI DI LAVORO NELLA MEDIA UE  
 
Lubiana, 27 settembre 2007 - Uno studio recente afferma che le condizioni di lavoro in Slovenia sono alla pari con quelle dell´Ue15. La notizia è ripresa dal sito web del governo sloveno. Lo studio è stato condotto da Eurofund, il Fondo Europeo per il Miglioramento delle Condizioni di Vita e Lavoro. Gli sloveni, secondo lo studio, lavorano più a lungo (41,6 ore) rispetto al resto dell´Ue15, ma ancora meno che negli altri nuovi Stati membri (42,9 ore). Il 58 percento dei lavoratori sloveni ha orari fissi di lavoro (la percentuale è del 60,7 percento nel resto dell´Ue). .  
   
   
QUESTIONE NOME DIVIDE ANCORA MACEDONIA E GRECIA  
 
Skopje, 27 settembre 2007 - -La Macedonia abbandonerà i negoziati sulle differenze di nome se la Grecia porrà il veto alla sua entrata nella Nato. Lo ha affermato il Presidente macedone Crvenkovski commentando una precedente dichiarazione del Premier greco Karamanlis riguardo l´utilizzo del diritto di veto all´ammissione alla Nato della Macedonia da parte di Atene finché non sarà trovata una soluzione comune alla questione del nome. Lo afferma Seeurope. Net. Il Presidente macedone ha dichiarato che se tale affermazione venisse messa in pratica, la Grecia violerebbe ed invaliderebbe apertamente l´Accordo ad Interim tra i due Paesi. Di conseguenza, tutti gli obblighi della Macedonia verrebbero sospesi, compreso quello della ripresa dei negoziati sul nome sotto l´egida delle Nazioni Unite. .  
   
   
BANCA ETRURIA SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2007 IN CRESCITA I PRINCIPALI AGGREGATI ECONOMICI E PATRIMONIALI DEL GRUPPO ETRURIA UTILE LORDO A 40,1 MILIONI DI EURO (44,5 IL 30 GIUGNO 2006)  
 
Arezzo, 27 settembre 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Etruria riunitosi ieri sotto la Presidenza di Elio Faralli ha approvato la Relazione Semestrale al 30 giugno 2007. I risultati del Gruppo Etruria Conto Economico riclassificato. Positiva la crescita complessiva dei principali indici economici. Il margine d’intermediazione sale a 154,4 mln di euro (+8,1%), il margine di interesse cresce a 107,4 mln di euro (+21,4%) e le commissioni nette si attestano a 39,2 mln di euro (-20,8%), questo ultimo dato risente del mancato apporto della Rete dei Promotori finanziari e dell’ex controllata G. E. T. Spa, Gestione Esattorie e Tesorerie (cedute nel 2006). Cresce il contributo dell’attività di negoziazione con un incremento di 2,5 mln di euro sullo stesso periodo dello scorso anno. Il risultato netto della gestione finanziaria è pari a 131,9 mln, superiore di 3,9 mln di euro rispetto al primo semestre del 2006 (+3%), dato al netto di rettifiche su crediti per 22,5 mln di euro (14,8 mln al 30 giugno 2006). Il risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa raggiunge quota 127,9 mln di euro in crescita di 2,2 mln rispetto allo stesso periodo del 2006 e registra l’incremento dei premi netti incassati di 2,9 mln di euro mentre si riduce il saldo tra altri proventi e oneri (-4,6 mln). I costi operativi netti scendono a 87,9 mln di euro (-3,2%) anche per effetto dell’adempimento al D. Lgs. 252/2005 relativo al calcolo del Tfr (circa 5 mln di euro) con effetti sull’indice Cost/income che passa al 56,1% dal 62,1% di fine 2006. Si attesta a 40,1 mln di euro l’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte contro i 44,5 mln di euro di giugno 2006 che però contabilizzava i proventi (9,5 mln di euro) derivanti dalla citata cessione della rete dei promotori finanziari e della Get Spa. Al netto delle componenti non ricorrenti l’incremento dell’utile è del 14,9%. Il primo semestre del 2007 si chiude pertanto con un risultato di periodo netto pari a 21 mln di euro (24,1 mln al 30 giugno 2006). Stato Patrimoniale. Nel confronto tra i dati patrimoniali al 30 giugno 2007 e quelli al 31 dicembre 2006 vanno considerati gli effetti derivanti dall’operazione di cartolarizzazione realizzata da Banca Etruria alla fine del primo trimestre 2007 con il trasferimento pro soluto alla società Mecenate S. R. L. Di mutui residenziali in bonis per circa 633 mln di euro. Questa operazione ha permesso alla Banca di finanziare con fonti interne la crescita degli impieghi riducendo così il ricorso al mercato interbancario a breve che nel semestre registra un calo del 50% della posizione interbancaria netta (353,8 mln di euro). Crescono i crediti con la clientela a 5. 952,1 mln di euro (+7,9%) e la raccolta diretta a 6. 095,2 mln di euro (+14,2%) incluse le passività contabilizzate a fronte dell’attività di cartolarizzazione. La raccolta indiretta si attesta a 3. 570,7 mln di euro (-0,7%), mentre la raccolta assicurativa fa registrare un buona performance raggiungendo i 427,8 mln di euro (+10,1%). Migliora il rapporto tra la raccolta gestita ed assicurativa sul totale dell’indiretta passando a 55,4% contro il 54,6% del 2006. I dati di Banca Etruria Conto Economico riclassificato. Cresce del 16,7% il margine d’interesse a 93,5 mln di euro con il contributo significativo del margine da clientela (+26,3%) che compensa l’andamento del margine da titoli (-11,0%) e del margine da banche, legato al prolungato posizionamento sul mercato interbancario venuto meno con l’operazione di cartolarizzazione. Il margine di intermediazione, in crescita (+10,50%) rispetto al primo semestre del 2006, è pari a 143,3 mln di euro e contabilizza sia gli effetti del risultato netto dell’attività di negoziazione (+56,6%) sia il minor contributo della ceduta rete dei promotori finanziari sulle commissioni nette che si attestano a 39,4 mln di euro (-1,6%). Il risultato netto della gestione finanziaria raggiunge i 121,4 mln di euro (+5,3%) incluse le rettifiche realizzate a fronte del portafoglio crediti per 21,9 mln di euro. I costi operativi netti ammontano a 83,4 mln di euro (+1,75%). In miglioramento il rapporto Cost/income che passa al 57,4% dal 64,3% di fine 2006 anche per l’effetto connesso al calcolo del Tfr (circa 5 mln di euro). L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte è pari a 38 mln di euro contro i 42,9 mln di giugno 2006. Per Banca Etruria il confronto dei risultati deve considerare per il 2006 i proventi (9,5 mln di euro) derivanti dalla citata cessione della rete dei promotori finanziari e della partecipazione in Get Spa. Alla fine del primo semestre 2007 il risultato di periodo al netto del carico fiscale attribuito alla frazione di anno trascorsa è pari a 21,1 mln di euro (26,1 mln di euro a giugno 2006). Stato Patrimoniale I crediti alla clientela crescono a 5. 569 mln di euro (+6,7%). Nel corso del primo semestre è proseguito il rafforzamento delle coperture a fronte dei crediti verso clientela con l’indice di copertura delle sofferenze che sale al 61,9% contro il 60,2% di fine 2006. Il dato riflette la politica della Banca fortemente orientata al monitoraggio di posizioni non performing ed al rafforzamento della copertura patrimoniale. Il totale della raccolta è pari a 8. 692,4 mln di euro e contabilizza l’incremento della raccolta diretta in crescita a 5. 239,9 mln di euro (+4,6%), mentre la raccolta indiretta si attesta a 3. 452,5 mln di euro (-0,5%). Il rapporto tra la raccolta gestita ed assicurativa ed il totale dell’indiretta passa al 57,3% dal 56,6% di fine 2006. Il Patrimonio di Bilancio al netto degli utili di periodo raggiunge i 477,8 mln di euro registrando un incremento rispetto alla fine dell’anno precedente del 5,7%. Mutui Subprime Come richiesto da Consob in seguito alla crisi del comparto dei mutui “subprime”, si precisa che la Banca non ha alcuna esposizione o impegno relativo all’erogazione dei mutui in oggetto. Relativamente agli investimenti in prodotti finanziari aventi come attività sottostanti tali mutui o ad essi facenti riferimento ed alla prestazione di garanzie connesse a tali prodotti, nonché all’ammontare di prodotti finanziari aventi come attività sottostanti i predetti mutui detenuti dal Gruppo in gestione o deposito per conto terzi, i rispettivi importi non sono da considerarsi significativi nell’ambito delle grandezze patrimoniali, finanziarie ed economiche del Gruppo stesso. .  
   
   
BANCA PROFILO CONSEGNA AI VERTICI DI MELIORBANCA UN DOCUMENTO DENOMINATO “PROGETTO DI AGGREGAZIONE”  
 
Milano, 26 settembre 2007 – A richiesta della Consob, si comunica che nella giornata di lunedì 24 settembre i vertici di Banca Profilo hanno consegnato ai vertici di Meliorbanca un documento denominato “Progetto di aggregazione”, elaborato unilateralmente da Banca Profilo. Tale documento sarà oggetto di analisi da parte degli organi di gestione della banca nelle prossime sedute. Si precisa che, ad oggi, non vi è alcuna trattativa in corso tra le due banche. .  
   
   
GEMINA: APPROVATA LA FUSIONE DI LEONARDO IN GEMINA  
 
Milano, 27 settembre 2007 - I Consigli di Amministrazione di Gemina S. P. A. (Gemina) e Leonardo S. R. L. (Leonardo), al fine di semplificare la struttura societaria del Gruppo, hanno approvato la fusione per incorporazione di Leonardo in Gemina sulla base della situazione patrimoniale di Gemina al 30 giugno 2007 e del bilancio di Leonardo dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2007. Detenendo Gemina direttamente ed interamente il capitale sociale di Leonardo, la fusione avverrà mediante annullamento, senza concambio, della quota rappresentante l´intero capitale sociale dell´incorporanda e, di conseguenza, senza alcun aumento di capitale di Gemina a servizio della fusione. La fusione è stata approvata dai Consigli di Amministrazione di Gemina e Leonardo in conformità al disposto dell’art. 2505, secondo comma del codice civile, dell’art. 17, secondo comma dello statuto sociale di Gemina e dell’art. 17. 2 dello statuto sociale di Leonardo. Si prevede di stipulare l’atto di fusione nel corso del mese di ottobre; la fusione acquisterà efficacia con l’iscrizione dell’atto nel Registro delle Imprese. Da tale data Gemina verrà a detenere direttamente la partecipazione pari al 95,76% del capitale di Aeroporti di Roma S. P. A. ; l’attuazione della fusione non produrrà alcun effetto economico, patrimoniale e finanziario sul bilancio consolidato del Gruppo Gemina. Non sono previste modifiche dell’ammontare dei compensi dei componenti degli organi di amministrazione di Gemina e delle società da questa controllate in conseguenza della fusione. Si dà atto che il presente comunicato è redatto anche ai sensi dell’art. 71-bis del Regolamento approvato dalla Consob con delibera 11971 del 14 maggio 1999 e successive modificazioni ed integrazioni. .  
   
   
OGGI L’INDIA A VICENZA NEL SEGNO DEL BUSINESS UNA FOLTA DELEGAZIONE MULTISETTORIALE DI RAPPRESENTANTI ISTITUZIONALI, OPERATORI ECONOMICI E SPECIALISTI INCONTRERÀ LA BUSINESS COMMUNITY PER PRESENTARE LE STRAORDINARIE OPPORTUNITÀ OFFERTE DAL SUBCONTINENTE.  
 
 Vicenza, 27 Settembre 2007 - Una folta delegazione multisettoriale di imprenditori e specialisti indiani sarà da oggi a Vicenza e a Venezia per presentare alla business community veneta programmi economici e opportunità di investimenti nel subcontinente. Guidata da Narinder Nayar, presidente della Indo Italian Chamber of Commerce (Iicci) di Bombay, la delegazione rappresenta in particolare il mondo economico del Maharastra e del Karnataka, due degli stati tecnologicamente più avanzati. Ne fa parte, tra gli altri, Chikkanna Manohar, rettore della International Business School di Bangalore. L’iniziativa, alla quale collaborano attivamente il Centro Estero delle Camere di Commercio del Veneto e Vicenza Qualità (l’azienda speciale della locale Camera di Commercio), si svolge nel quadro di Namaste India, il più importante degli eventi organizzati in Italia dalla Iicci. Il programma della delegazione comprende visite e business meeting anche a Milano, Firenze, Bologna, Torino, Udine e Napoli. La missione è interessata in particolare ai settori di eccellenza del nostro Paese: agroalimentare e ambiente, It e biotecnologie, meccanica strumentale e infrastrutture, auto e design industriale, settori in cui Nuova Delhi sta concentrando massicci investimenti. Il calendario veneto inizia domani mattina a Vicenza con un seminario dedicato alle opportunità di collaborazione per le imprese della regione in India. Partecipano, oltre a vari specialisti, il vice ministro dell’Ambiente del Maharastra, Sharwaree Gokhale, il presidente Nayar, Giancarlo Bretoni della Simest, e Fabio Gava, assessore regionale all’Economia e all´Innovazione, delle politiche istituzionali. I lavori continueranno successivamente con una lunga serie di incontri personalizzati tra operatori veneti e indiani. Venerdì la delegazione si trasferirà a Venezia per una visita al parco scientificio tecnologico Vega Park di Marghera e una serie di incontri con le autorità portuali. Come noto, nei mesi scorsi il porto di Venezia ha aperto un proprio sportello promozionale presso la Indo Italian Chamber of Commerce di Bombay. .  
   
   
INTERIOR CONTRACT, PRESENTATO IL MARCHIO ‘TOSCANA INTERIORS’ DA UN’IDEA DI REGIONE E ARTEX PER UN MERCATO DA 1.300 MILIONI DI EURO. L’ASSESSORE BRENNA: «RENDIAMO PIÙ COMPETITIVE LE IMPRESE TOSCANE»  
 
Firenze, 27 settembre 2007 - Il solo mercato nazionale dell’interior contract, ovvero la ristrutturazione e qualificazione delle strutture ricettive esistenti (alberghi, ristoranti, bar), che nel 2006 ha registrato uno dei migliori risultati degli ultimi dieci anni, si aggira attorno ai 1. 300 milioni di euro annui, ed interessa circa 33. 500 alberghi, 74. 000 ristoranti e 131. 000 bar. Da questi dati è nata l’idea della Regione Toscana e di Artex, Centro per l’Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana, insieme ad un pool di imprenditori di dare vita al Gruppo Toscana Interiors (www. Toscanainteriors. It), un nuovo soggetto commerciale che si presenta come un’articolata rete di imprese toscane che possono operare come soggetto unico nel settore degli arredi contract. Il Gruppo Toscana Interiors è concepito come una catena di fornitura completa e specializzata nel settore contract, in grado di offrire a committenti e progettisti una pluralità di competenze, professionalità e servizi altamente qualificati. «Un progetto innovativo, unico in Italia nel suo genere – afferma l’assessore all’innovazione e alle attività produttive della Regione Toscana, Ambrogio Brenna – che rappresenta una concreta applicazione delle politiche di sviluppo della competitività attraverso l’aggregazione e la costituzione di poli di imprese. La sfida di Toscana Interiors, una delle tante facce del Distretto Integrato Toscano, è quella di individuare nuovi modelli di aggregazione tra le imprese per aggredire meglio i mercati internazionali e penetrare così un settore dove le grandi commesse sono all’ordine del giorno, spesso anche per produzioni di lusso e di alta qualità». Il Gruppo Toscana Interiors, costituito da un nucleo iniziale di sei aziende (Casprini Gruppo Industriale, Del Tongo Industrie, Gaggiolini Contract, Glass Design, Keramikè, Pugi-rg) tre delle quali svolgono il ruolo di capo-commessa, si pone l’obiettivo di aumentare le opportunità di business per tutte le aziende che entrano a far parte del marchio, offrendo una concreta opportunità per un accesso facilitato al mercato attraverso un gruppo organizzato a quelle imprese che pur avendo il prodotto e le competenze necessarie, non operano in modo sistematico e continuativo in questo nuovo settore in continua espansione. L’organizzazione del marchio Toscana Interiors è articolata su due diversi livelli di aziende: ‘aziende partner’ riunite nel gruppo principale che include i settori di fornitura primari del settore Ic , ‘aziende alleate’ riunite nel gruppo complementare che raccoglie le produzioni dei settori di fornitura accessori delle commesse Ic e le lavorazioni artigianali del ‘su misura’. «Questo progetto – afferma Marco Baldi (Presidente Cna) in rappresentanza di Cna e Confartigianato Toscana – rappresenta un concreto contributo per la valorizzazione dell’imprenditoria artigiana toscana non solo sul mercato nazionale, ma anche su quello internazionale. L’aggregazione in rete di più soggetti permette di superare il vincolo dimensionale e mantenere quelle doti di specializzazione, flessibilità e capacità di adattamento proprie delle nostre imprese, che ne aumentano la massa critica e la forza di penetrazione sui nuovi mercati valorizzando le sinergie del sistema. E’ stato fondamentale in questo progetto il ruolo di Artex come catalizzatore del processo di aggregazione attorno ad obiettivi comuni e condivisi, attraverso un’azione di stimolo e mediazione. Quello delle commesse contract è un mercato che offre opportunità di penetrazione in un vasta gamma di settori che oltre al comparto alberghiero e ricettivo, riguardano anche quello delle sale di attesa di stazioni ed aeroporti, dei centri direzionali, commerciali e congressuali, degli showroom, degli outlet e dei cinema». Regione Toscana ed Artex, che hanno contribuito ai costi di progettazione, sviluppo e lancio del marchio ‘Toscana Interiors’ hanno già programmato una serie di iniziative commerciali in Italia e all’estero per il periodo 2007-’08 per misurarsi con il mercato ed verificare il potenziale di nuovi canali commerciali oggi inesplorati. «L’obiettivo è quello – afferma Gian Luca Colombo di Del Tongo Industrie in rappresentanza del gruppo - di raggiungere, a regime, 30-35 ‘aziende partner’ suddivise tra i vari settori di fornitura, mediante il progressivo ingresso di nuove imprese che saranno selezionate sulla base di precisi criteri di prodotti/servizi, competenze ed esperienza. La costituzione del marchio Ic ha impegnato per il periodo di un anno un gruppo di lavoro coordinato da Artex e formato da imprenditori ed aziende, le cui specifiche competenze di settore hanno permesso di delineare con chiarezza gli obiettivi e le esigenze del nuovo soggetto commerciale in relazione ai requisiti del mercato Ic, così come la definizione degli strumenti operativi e delle linee guida del ‘protocollo di intesa’ che regolano il funzionamento del gruppo». L’evoluzione della domanda e le crescenti esigenze della committenza spingono il mercato verso la presenza di operatori di grandi dimensioni, capaci di coprire l’intera gamma di settori di fornitura, stili di arredo e servizi personalizzati richiesti nella realizzazione di commesse contract. Il mercato Ic si caratterizza sempre più per una costante riduzione dei tempi di esecuzione delle commesse, fattore che impone agli operatori una grande flessibilità ed estrema velocità di risposta, così come la capacità di coniugare efficacemente le logiche industriali della committenza con una dimensione artigianale ed un alto grado di personalizzazione richiesti all’offerta. Scheda Toscana Interiors - Soluzioni competitive per il Contract - Un nuovo gruppo nel settore ‘chiavi in mano’ per bar ristoranti e alberghi - La forte ripresa del settore hospitality in Italia che nel 2006 ha registrato i migliori risultati degli ultimi dieci anni e dato un forte impulso tanto alla realizzazione ex-novo di nuovi alberghi quanto alla ristrutturazione di un crescente numero di strutture alberghiere già esistenti, costituisce uno dei fattori principali della progressiva e costante crescita degli ultimi anni del mercato ‘Interior Contract’ (Ic). Con tale definizione si indica nel complesso il settore delle soluzioni ‘chiavi-in-mano’ per gli arredi di interni di strutture ricettive e spazi collettivi in genere - comparto che non riguarda quindi il solo settore alberghiero e ricettivo in generale come sale di attesa di stazioni ed aeroporti, ma comprende più in generale anche i settori business con uffici, centri congressi e commerciale con bar, ristoranti, negozi, showroom, outlet e cinema. L’evoluzione della domanda e le crescenti esigenze della committenza spingono il mercato verso la presenza di operatori di grandi dimensioni, capaci di coprire l’intera gamma di settori di fornitura, stili di arredo e servizi personalizzati richiesti nella realizzazione di commesse contract. La sfida raccolta da ‘Toscana Interiors - Soluzioni per il Contract’ (www. Toscanainteriors. It) è quella di coniugare efficacemente le logiche industriali della committenza - tipicamente produzioni per strutture alberghiere con centinaia di camere - con una dimensione fortemente artigianale che è la sola in grado di garantire quell’alto grado di personalizzazione delle forniture come la realizzazione di pezzi su misura di altissima fattura in materiali pregiati. Il mercato Ic richiede quindi una forte integrazione delle catene di fornitura, formate sia da aziende industriali per la produzione di forniture di serie e/o su misura che dalle piccole imprese artigianali per le lavorazioni particolari di pezzi esclusivi. Il gruppo si presenta nella forma di un sistema organizzato specializzato nel settore Ic, in grado di affiancare committenza ed architetti nella consulenza di progetto, progettazione esecutiva, produzione, logistica, installazione, controllo budget per l’esecuzione di commesse chiavi-in-mano nei settori hospitality, spa, centri congressi, showroom etc. Il marchio - che costituisce una piattaforma integrata di aziende in grado di operare come interlocutore unico con la committenza - raggruppa diverse tipologie di operatori per coprire l’intera gamma di prodotti/servizi del settore Ic: contractor (o capo-commessa) qualificati per la gestione del servizio di commesse ‘chiavi-in-mano’; produttori/fornitori selezionati di arredi ‘a catalogo’ e forniture ‘su misura’; imprese artigiane/maestri artigiani per la realizzazione di esclusivi ‘pezzi unici’ di arredamento. Punti di forza di Toscana Interiors sono la pluralità di competenze, professionalità e servizi altamente qualificati, una dimensione e capacità di offerta di prodotti/servizi notevolmente superiori a quelle tipiche degli operatori oggi presenti sul mercato. .  
   
   
INDIA CHIAMA NAPOLI IL 27 SETTEMBRE UN’IMPORTANTE DELEGAZIONE DI ESPERTI INDIANI INCONTRERÀ LA BUSINESS COMMUNITY CAMPANA  
 
Napoli, 27 settembre 2007 – Per presentare al mondo economico campano le opportunità dello sconfinato mercato indiano, una delegazione di esperti settoriali del subcontinente visiterà Napoli giovedì 27 settembre, nel quadro di Namaste India, il maggiore degli eventi organizzati in Italia dalla Indo-italian Chamber of Commerce and Industry per promuovere e consolidare le relazioni tra i due Paesi. L’iniziativa nasce in collaborazione con la Camera di Commercio di Napoli (attraverso Eurosportello, la sua azienda speciale per le attività internazionali) e con Sprint Campania, l’agenzia regionale per l’internazionalizzazione delle imprese. Obiettivo della missione, in particolare, il tessile-abbigliamento e l’oreficeria-gioielleria, settori in cui le imprese campane vantano una tradizione di eccellenza. Si tratta peraltro di settori importanti anche per l’economia indiana alle prese, come noto, con un tasso di crescita tumultuoso che sta calamitando ingenti investimenti. Il programma (info www. Eurosportello. Napoli. It) prevede incontri personalizzati tra operatori (B2b), visite a imprese e centri di eccellenza, oltre a un seminario alla Camera di Commercio (Piazza Borsa, Via S. Aspreno 2) che ha appunto come tema le Opportunità di sviluppo in India per i comparti Gioielleria/oreficeria e Tessile/abbigliamento. Con inizio alle ore 9,30, interverranno tra gli altri i presidenti della Camera Gaetano Cola e di Eurosportello Mario de Mirando, ed Edoardo Imperiale, direttore di Sprint Campania . Il direttore di Eurosportello Riccardo de Falco presenterà peraltro una relazione sul Programma di internazionalizzazione per i comparti gioielleria/oreficeria e tessile/abbigliamento, mentre Claudio Maffioletti, General Manager della Camera di Commercio Indo-italiana a Mumbai, parlerà del Mercato indiano e delle opportunità d’investimento per le aziende italiane. Pankaj Parek’s è invece il responsabile per la Regione Est del Consiglio Indiano per l’export e la promozione di gemme e gioielli, nonché presidente dell’ufficio di Kolkatta della dalla Indo-italian Chamber of Commerce. La sua relazione avrà dunque come tema Il mercato dei gioielli in India e sarà seguita da quella di Bela Gupta, amministratore Delegato della Kiran Clothing Ltd, sul mercato dei prodotti di alta gamma. Ultimo intervento previsto quello di Namaste India è la 4° quarta edizione di una manifestazione che quest’anno si presenta in formula rivoluzionata. Da stanziale (prima a Roma, poi a Milano) è diventata itinerante, con una delegazione composta da tre gruppi specializzati, ognuno dei quali opererà nei settori di competenza, visitando, oltre a Napoli, Bologna, Cesena e Ravenna, Milano, Venezia e Vicenza, e Torino e Firenze. L’evento torna così a proporsi come appuntamento top nelle relazioni indo-italiane. Per l’India, l’Italia è il quarto maggior partner economico nell’Unione Europea. I commerci bilaterali sono cresciuti del 20% nel corso dell’anno passato, ma la bilancia pende tuttora a favore di New Delhi. Tra gennaio 2006 e marzo 2007 il valore dell’import italiano è infatti salito a $ 5,4 miliardi, mentre l’export si è attestato su $ 3,8 miliardi. .  
   
   
A TUTTO BUSINESS: L’INDIA SBARCA A VENEZIA  
 
 Venezia, 27 settembre 2007 – Con l’obiettivo di sviluppare i rapporti economici nel settore delle tecnologie dell’informazione e in quello delle infrastrutture, un’importante delegazione di rappresentanti istituzionali e operatori indiani visiterà domani Venezia e incontrerà imprenditori, specialisti e le autorità portuali. Guidata da Narinder Nayar, presidente della Indo Italian Chamber of Commerce (Iicci) di Bombay, la delegazione rappresenta, in particolare, il mondo economico del Maharastra e del Karnataka, due degli stati tecnologicamente più avanzati. Della missione fanno parte, tra gli altri, il vice ministro dell’Ambiente del Maharastra, Sharwaree Gokhale, e Chikkanna Manohar, rettore della International Business School di Bangalore. L’iniziativa, alla quale collabora attivamente il Centro Estero delle Camere di Commercio del Veneto, si svolge nel quadro di Namaste India, il più importante degli eventi organizzati in Italia dalla Iicci. La delegazione visiterà, in particolare, il parco scientifico tecnologico Vega Park di Marghera con il nuovissimo distretto delle nanotecnologie Nanofab. Faranno gli onori di casa il direttore operativo marketing del Centro Estero Fabrizio Alvisi e Antonella Piva, responsabile dell’area Asia. Il programma di domani mattina prevede un seminario sulle opportunità attualmente offerte dall’India e dal suo tumultuoso processo di crescita. Nel pomeriggio la delegazione si trasferirà al Porto di Venezia per un incontro con il direttore commerciale Antonio Revedin e con rappresentanti dei terminalisti e delle agenzie marittime. Come noto, il Porto di Venezia ha aperto recentemente un desk presso la Indo Italian Chamber of Commerce di Bombay e sta conducendo una serrata campagna per accreditarsi come terminale ideale di accesso all’Europa. Un’escursione in motoscafo concluderà la visita in Veneto, iniziata ieri a Vicenza. La missione di Namaste India comprende eventi e business meeting anche a Milano, Firenze, Bologna, Torino, Udine e Napoli, tutti realizzati o in corso di realizzazione in questi giorni. Domenica rientro as Bombay. .  
   
   
CONVEGNO SULL’IMPRENDITORIA STRANIERA IN TOSCANA SPORTELLI POLIFUNZIONALI, ACCESSO AL CREDITO, OSSERVATORIO REGIONALE  
 
 Firenze, 27 settembre 2007 - Sono tante e aumentano ogni anno le imprese gestite da cittadini stranieri in Toscana. Gli ultimi dati elaborati dall’Irpet parlano chiaro: le imprese straniere toscane sono il 10,4% di tutte quelle attualmente operanti in Italia, le imprese individuali in 7 anni, dal 2000 al 2006, sono più che raddoppiate. Del fenomeno se n’è parlato oggi pomeriggio al Convitto della Calza a Firenze, al convegno organizzato da Confcommercio Toscana, Regione e Banca Toscana. «Il fenomeno è ormai sotto gli occhi di tutti – ha dichiarato l’assessore alle politiche sociali Gianni Salvadori - ed è fisiologico. L’incremento della popolazione straniera è accompagnato da quello delle imprese gestite da migranti. Persone che hanno voglia di rischiare in proprio, di uscire dalla marginalità, di intraprendere la strada dell’integrazione sociale. Ormai le imprese gestite da stranieri sono una componente stabile ed importante del tessuto economico e sociale toscano: creano opportunità di lavoro e in tanti casi collaborano per eliminare situazioni di abusivismo. Noi – ha aggiunto Salvadori - vogliamo sostenere queste persone desiderose di integrarsi cercando però di incoraggiarle ad aderire alle associazioni già consolidate e con una forte tradizione e non a fare gruppo tra loro. Il nostro sostegno non deve limitarsi soltanto ad aiuti di tipo economico, ma cercare di creare iniziative che consentano a queste persone di avere un rapporto diretto con strutture ed istituzioni«. La possibilità di realizzare sportelli polifunzionali per fornire servizi agli imprenditori stranieri, un osservatorio dell’imprenditoria straniera, l’agevolazione dell’accesso al credito o l’utilizzo di altri strumenti già esistenti (canali telematici, associazioni) per creare reti di supporto sono state alcune delle proposte avanzate al convegno e recepite dall’assessore al commercio e turismo Paolo Cocchi. «La Regione deve insistere nelle politiche di integrazione dei migranti – ha spiegato l’assessore – perché l’aumento del loro numero è inevitabile e perché gli ultimi segnali provenienti dalla nostra società non sono proprio incoraggianti. Non possiamo limitarci a governare l’emergenza, creare barriere o alimentare paure nella gente. L’idea di creare sportelli polifunzionali, magari sfruttando strutture già esistenti, o di facilitare l’accesso al credito grazie alle intese che la Regione già ha col sistema creditizio toscano sono interventi che vanno nella direzione di considerare queste persone come una risorsa e che meritano di essere sviluppati». .  
   
   
EXPORT MANTOVANO POSITIVO NEL I SEMESTRE 2007  
 
 Mantova, 27 settembre 2007 - I dati Istat sull’import - export relativi ai primi sei mesi del 2007 confermano ancora una volta l’andamento positivo delle esportazioni, proseguendo il trend evidenziato nelle precedenti rilevazioni periodiche esaminate dal Centro Studi di Confindustria Mantova con il Servizio Studi di Camera di Commercio e la collaborazione del Consorzio Mantova Export. Complessivamente, nel periodo gennaio-giugno 2007 (con più giornate di lavoro rispetto all’anno precedente) le esportazioni della nostra provincia sono state di oltre 2. 614 milioni di Euro, con un incremento del 20% rispetto allo stesso semestre del 2006. Su base trimestrale il periodo aprile-giugno 2007 ha incrementato i valori dell’1,5% rispetto al primo trimestre dell’anno. Le importazioni mantovane, nella prima metà dell’anno, hanno toccato quota 1. 690 milioni di Euro, con una diminuzione del 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La dinamica trimestrale ha invece registrato un incremento primaverile del 14,2% rispetto al primo trimestre del 2007. A livello regionale e nazionale i valori import/export hanno sostanzialmente mantenuto l’andamento registrato nella rilevazione di primi tre mesi del 2007, con esportazioni cresciute del 12% a livello Italia e dell’11% per la Lombardia, ed importazioni a più 7% (sia per Italia che Lombardia). Considerando i saldi commerciali, come già accaduto in passato, emerge il dato positivo della provincia di Mantova, pari ad circa 925 milioni di Euro, mentre i dati regionali e nazionali si mantengono di segno negativo. Se si valutano gli andamenti a livello settoriale del nostro export provinciale, si rilevano buone performance per tutti i principali comparti esportatori dell’industria mantovana specie per gli autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (+30%); le macchine ed apparecchi meccanici (+8%); i prodotti della metallurgia (+42%); i prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali (+17%); i prodotti tessili (+11%); i prodotti alimentari e bevande (+15%). Unico settore in stallo quello dell’abbigliamento (-0,5%). Dal lato dell’import, i principali settori, sempre a livello provinciale, hanno fatto rilevare i seguenti aumenti: prodotti della metallurgia (+4%); prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali (+2%); prodotti alimentari e bevande (+7%); macchine ed apparecchi meccanici (+38%); prodotti tessili (+6%); autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (+16%). Mentre sono calate le importazioni di articoli di abbigliamento, pellicce (-15%) e quelle di cuoio, articoli da viaggio, borse (-21%). Sul fronte geografico, sono cresciute notevolmente le esportazioni dei prodotti mantovani verso i principali paesi partner: Germania (+28%), Francia (+14%), Spagna (+29%), Regno Unito (+22%), Austria (+50%), Romania (+43%), Paesi Bassi (+16%). Invece, gli effetti del cambio forte dell’Euro, si sono fatti sentire su Stati Uniti (export a -18%) e Giappone (export a -9%). Dal lato delle importazioni, si segnala un aumento consistente dell’import da India (+74%); Ungheria (+71%); Giappone (+47%); Spagna (+44%); Olanda (+34%). Sono calate invece le importazioni soprattutto da Romania (-23%) Cina (-6%), Turchia (-51%) e Stati Uniti (- 32%) Complessivamente il ritmo di esportazione dell’economia mantovana, notevolmente superiore rispetto a quello regionale e nazionale, spiega la vivacità della congiuntura produttiva nel primo semestre 2007 del territorio mantovano. Le proiezioni del prossimo semestre non sembrano essere peraltro altrettanto brillanti. .  
   
   
IN ITALIA NASCE LA PRIMA FIERA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI E DELLE PARI OPPORTUNITÀ PER TUTTI MELTING BOX: DOVE LA DIFFERENZA HA UN VALORE DAL 22 AL 24 OTTOBRE AL CENTRO CONGRESSI LINGOTTO DI TORINO  
 
 Torino, 27 settembre 2007 - Appuntamento in Piemonte per Melting Box, la prima “Fiera Internazionale dei Diritti e delle Pari Opportunità per Tutti”, in programma il 22-23-24 ottobre al Centro Congressi Lingotto di Torino. L’invito è della Regione Piemonte che con l’evento afferma il suo ruolo di primo piano nell’organizzazione di iniziative di valore nazionale e internazionale nell’ambito dell’innovazione sociale. La Fiera, è stata inserita dal Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità per Tutti nel calendario nazionale degli eventi organizzati per il 2007 Anno Europeo delle Pari Opportunità per Tutti, con il patrocinio e la collaborazione del Segretariato Sociale della Rai, il patrocinio della Città di Torino. Giovedì mattina, nella sede Rai di via Asiago, il vernissage ufficiale, presente la Ministra per i Diritti e le Pari Opportunità, Barbara Pollastrini, la Presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, l’Assessore alle Pari Opportunità della Regione Piemonte, Giuliana Manica, il Capo Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità, Consigliera Silvia Della Monica. Per tre giorni Melting Box concentrerà in Italia il dibattito internazionale sui Diritti per il superamento di tutte le forme di discriminazione basate sul genere, l’orientamento sessuale, l’origine etnica, la religione e le convinzioni personali, l’età e le condizioni di disabilità. In primo piano sarà il dialogo. Sei, in particolare, gli appuntamenti con grandi personaggi della cultura e della società civile, per declinare il tema della discriminazione negli ambiti del diritto, dell’economia, del lavoro, della convivenza, dell’etica, della comunicazione. Oltre un centinaio gli appuntamenti tra seminari e workshop, ma anche spettacoli teatrali, rassegne di documentari, mostre per sottolineare il valore della diversità e laboratori che permetteranno di “vivere” gli stereotipi sulla propria pelle. Il tutto in una vetrina di oltre 1000 mq che ospiterà oltre cinquanta espositori da tutta Italia. Una “fiera” proprio perché rivolta a un pubblico ampio, non solo agli addetti ai lavori, quale luogo d’incontro e confronto per le esperienze che vivono la diversità ed educano alla differenza come valore. «L’evento – ha spiegato la Presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso – ha molte affinità con l’identità e il pluralismo sociale del Piemonte dove la tradizione industriale incontra da sempre la vocazione all’impegno per i diritti. Oggi le Pari Opportunità sono entrate a far parte dell’agenda politica con azioni specifiche a livello normativo e istituzionale. Con Melting Box desideriamo porre le basi per la nascita di un laboratorio permanente, vera e propria “fabbrica del pensiero sociale” in Italia». Tra i numerosi personaggi che prenderanno parte all’importante momento di riflessione Asha Rose Migiro, Vice Segretario Generale dell’Onu, massima autorità Onu dopo il Segretario Generale Ban Ki-moon che sarà ospite di Melting Box per un’intervista pubblica il 23 ottobre in occasione della sua presenza a Torino per le celebrazioni della Giornata Mondiale Onu. In quell’occasione presso l’Auditorium di Torino l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, diretta dal maestro Gerd Albrecht, si svolgerà il “Concerto per l’affermazione dei diritti e delle pari opportunità”. «Melting Box - ha spiegato la Ministra Barbara Pollastrini - risponde pienamente all’obiettivo di costruire una palestra delle idee che continui a produrre i suoi effetti anche dopo la chiusura dell’Anno europeo. E’ un evento di grande valore culturale e non solo politico, che mette al centro il dialogo, la necessità, cioè, di non seguire tutte le tendenze presenti nella società, ma di produrre con la cultura scelte avanzate. La sfida della Fiera dei Diritti e delle Pari Opportunità che si svolgerà in Piemonte e della Presidente della Regione Mercedes Bresso è quella di inviare un messaggio nazionale. Da Torino si parlerà a tutto il Paese». Presenti in sala Rai molti tra i dieci “Testimoni del dialogo”: personalità dello spettacolo, della cultura, dello sport, della comunicazione che, nell’ambito della propria professione, si sono spesi a favore del dialogo in tutte le sue forme: Lorena Bianchetti conduttrice e giornalista, Cinzia Coluzzi e Giovanna Troldi atlete, Maria Mussi Bollini Capostruttura bambini/ragazzi e coordinamento cartoni Raitre, Carlo Romeo Responsabile del Segretariato Sociale della Rai, Paolo Ruffini Direttore Rai Tre. La Fiera è stata proposta da Expo 2000 per veicolare un messaggio di eccellenza nei confronti della richiesta internazionale, in linea con le politiche che le Istituzioni stanno perseguendo, ancor più dopo la grande notorietà che le Olimpiadi e le Paralimpiadi hanno portato al territorio. «Può sembrare strano - spiega Fabrizio Gatti, Presidente e Amministratore Delegato di Expo 2000 - abbinare una “fiera” a parole come “diritti” e “pari opportunità”. Ma la solidarietà sociale è un argomento verso il quale Expo 2000 ripone particolare attenzione, così come verso l’innovazione e la cultura. Seguiamo la vocazione di questo territorio, dove il cosiddetto terzo settore ha una fortissima tradizione, confermata dal numero di Associazioni e attività che qui si concentrano». In programma a Melting Box numerose occasioni che renderanno le visitatrici e i visitatori partecipi di esperienze concrete: la living library per consultare e “sfogliare” un catalogo di “libri viventi” e “Lo scaffale di Parità” una biblioteca di oltre 250 titoli a disposizione di coloro che vogliano approfondire la conoscenza delle idee, il progresso dei pensieri, l’evoluzione del dibattito sui Diritti umani. Ma anche una cena al buio per assaporare la diversità riscoprendo il valore di ascoltare e il fascino di conoscere la realtà con approcci sensoriali differenti; o la mappa visivo-tattile che permetterà di muoversi all’interno della Fiera. E poi ancora un Campus Giovani per sperimentare con grandi personaggi un modello di “democrazia partecipata”, attraverso la discussione collettiva. Melting Box è anche il contenitore delle iniziative che la Regione Piemonte e l’Assessorato alle Pari Opportunità hanno proposto per l’Anno Europeo delle Pari Opportunità per Tutti, con oltre cento iniziative promosse a favore di Enti Locali e Associazioni, la prima edizione delle “Notti Rosa”, i Dialoghi proposti nell’ambito della Fiera del Libro di Torino, la pubblicazione della Lectio magistralis di Norberto Bobbio “La natura del Pregiudizio”. Con l’inizio dell’anno scolastico, inoltre, la Regione Piemonte ha iniziato a distribuire nelle scuole un kit didattico informativo multimediale destinato agli insegnanti e presenterà, a metà ottobre, una campagna di comunicazione istituzionale pluriennale sul tema dell’educazione alle differenze. “La Fiera accenderà i riflettori sul dibattito internazionale legato ai Diritti e alle Pari Opportunità – afferma l’Assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte Giuliana Manica - proponendo un momento di confronto originale e dall’elevato contenuto culturale. E’ un progetto in cui crediamo molto e che ha alle spalle il lavoro di un anno coordinato da un prestigioso Comitato d’Indirizzo Scientifico, con il coinvolgimento di oltre 500 esperte/i, alti Rappresentanti delle Istituzioni e numerosissime associazioni attive sul campo. Melting Box è il contenitore simbolico di tutto questo, un laboratorio dove le diversità danno vita a qualcosa di unico e originale nel quale osservare questo processo di scambio, con più attenzione e meno pregiudizi, per capirne le dinamiche e coglierne le infinite possibilità». Per raggiungere in modo efficace pubblici differenti per sensibilità, conoscenza, interesse rispetto ai temi dell’Anno Europeo delle Pari Opportunità per tutti, Melting Box è anche un sito internet per aggiornare su contenuti e appuntamenti, una newsletter periodica per promuovere personaggi e iniziative, una web radio e web Tv che nei tre giorni della fiera realizzerà servizi, interviste e sondaggi a personaggi e partecipanti. .  
   
   
BORSA DI STUDIO PER LAUREATI E LAUREANDI  
 
Bologna, 27 settembre 2007 – Su proposta del Comitato per la Promozione dell’Imprenditorialità Femminile di Bologna, la Camera di Commercio di Bologna bandisce una borsa di studio del valore di 3. 000 euro, per la realizzazione di una guida, di facile consultazione, rivolta alle donne extracomunitarie che intendono avviare un´attività imprenditoriale. Il vademecum realizzato dovrà essere uno strumento di primo orientamento che fornisca un supporto alle donne immigrate nel complesso delle procedure e delle conoscenze necessarie per mettersi in proprio. La ricerca dovrà avere una connotazione di genere e contenere inoltre l’elenco dei vari servizi di Bologna e provincia con relative modalità di accesso, che possano essere di aiuto alle donne nel conciliare il tempo di vita con quello di lavoro ( es. Servizi per l’infanzia, sanitari ecc. ), comprese le strutture che possano facilitare l’integrazione sociale delle cittadine extracomunitarie. Possono partecipare al bando tutti i giovani uomini e donne laureati e laureandi italiani e straneri, dottori di ricerca e dottorandi di tutte le discipline delle Università Italiane. La relazione, scritta in lingua italiana, deve essere inviata alla Camera di Commercio entro il 31 ottobre 2007. Per informazioni visitare il link: http://www. Bo. Camcom. It/intranet/altri-serv/albi/albo- .  
   
   
BARRIERE ARCHITETTONICHE: DALLA REGIONE 7,8 MILIONI DI EURO PER ABBATTERLE NELLE ABITAZIONI. GILLI: INTERVENTI RILEVANTI SUL PIANO SOCIALE.  
 
Bologna, 27 settembre 2007 - Oltre 7,8 milioni di euro per abbattere le barriere architettoniche nelle abitazione private. Le risorse - a favore dei cittadini emiliano romagnoli con diversi gradi di invalidità - sono contenute in un provvedimento varato dalla Giunta regionale su proposta di Luigi Gilli, assessore alla programmazione e sviluppo territoriale della Regione Emilia Romagna. L´intervento consente di erogare quasi il 60% dei 13,8 milioni di contribuiti richiesti dalle 3. 138 famiglie che hanno diritto ad un contributo in base alle legge 13 del 1989, norma che dispone la concessione di contributi per abbattere le barriere architettoniche in edifici privati. In Emilia Romagna su un totale di 341 Comuni sono ben 264 a concorrere a determinare il fabbisogno per gli interventi. Rispetto alle singole province, le richieste di contributo arrivano: 183 da Piacenza, 332 da Parma, 406 da Reggio Emilia, 555 da Modena, 661 da Bologna, 238 da Ferrara, 308 da Ravenna, 226 da Forlì-cesena e 228 da Rimini. «Per i cittadini affetti da invalidità - ha sottolineato Gilli - che vivono in case in cui occorre realizzare lavori per abbattere le barriere architettoniche, gli interventi acquistano una rilevanza sociale non trascurabile. Purtroppo alla rilevanza del fenomeno non corrisponde un adeguato impegno finanziario dello Stato». Infatti la legge finanziaria 2007 non ha previsto alcuno stanziamento e l´ultimo risale al 2004 ma con risorse insufficienti per far fronte alle esigenze. «Per fronteggiare questi interventi la Regione, che ha stanziato negli ultimi cinque anni oltre 10 milioni di euro in aggiunta a quelli stanziati dallo Stato, ha deciso - aggiunge Gilli - di intervenire robustamente con risorse proprie». Ben 2. 353 domande sono state presentate da soggetti che presentano un´invalidità totale mentre i restanti 785 hanno un´invalidità parziale. Quasi i tre quarti delle domande riguardano soggetti anziani. Infatti, il 71,4% del totale delle domande è volta ad abbattere le barriere architettoniche in abitazioni di persone che hanno più di 60 anni di età, quelli con più di 70 anni costituiscono il 58,2% del totale e gli ultra settantacinquenni ben il 46,8%. Quasi 64% delle famiglie ha richiesto il contributo per eliminare esclusivamente barriere che impediscono o ostacolano l´accesso all´alloggio: questa percentuale cresce al 72,6% per i soggetti affetti da invalidità parziale e si riduce al 61% per quelli che presentano, invece, un´invalidità totale. Le domande per superare gli ostacoli interni all´alloggio, costituiscono un quarto del totale: il 27% sono quelle presentate da soggetti con invalidità totale ed il 21% di quelle relative soggetti con invalidità parziale. Nel 10,6% dell´insieme dei casi, la domanda di contributo riguarda contemporaneamente interventi interne ed esterni all´abitazione. Dalla provincia di Bologna è pervenuto il 21% delle domande (percentuale che si eleva il 27% se si considera soggetti con invalidità parziale) seguita dalla provincia di Modena che si attesta attorno al 20%. Tipologia Degli Interventi E Costi Quasi un terzo del totale delle domande relative al fabbisogno finanziario 2007 ha riguardato la sola installazione di meccanismi di servo scala. Oltre 700 richieste sono state presentate per installare un elevatore o un ascensore. In particolare, l´installazione di una piattaforma o di un elevatore è stata oggetto di 473 casi, pari al 15% del totale delle domande: questa percentuale supera il 20% per i soggetti con invalidità parziale. Anche l´installazione di ascensori è una tipologia di interventi più ricorrente nelle domande di soggetti con invalidità parziale. Un intervento su cinque (650 domande) riguarda progetti finalizzati ad adeguare spazi interni agli alloggi con l´allargamento di accesso ai bagni, alle camere da letto o con l´adattamento alle esigenze dell´invalido di bagni o altri ambienti dell´appartamento. Gli interventi interni all´alloggio richiedono un investimento medio di 9. 111 euro, mentre quelli esterni hanno un valore medio di 16. 377 euro. Gli interventi che comportano la maggiore spesa sono quelli che prevedono l´installazione di nuovi ascensori (costo attorno ai 40 mila euro complessivi) e gli interventi per rendere fruibili gli ascensori esistenti (in media attorno ai 30 mila euro complessivi). A fronte di un importo medio regionale dei lavori per domanda di poco più di 15. 200 euro, si raggiunge la punta massima di 17. 741 per le domande provenienti dalla provincia di Bologna e la punta minima di 13. 270 euro per quelle provenienti dalla provincia di Reggio Emilia. .  
   
   
SERVITÙ MILITARI, ALLA SARDEGNA 13 MILIONI DI EURO PER OPERE PUBBLICHE  
 
 Cagliari, 27 settembre 2007 - La Giunta regionale ha deliberato la ripartizione dei fondi (pari a 13 milioni 433mila euro) previsti dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 ottobre 2004, per il quinquennio 2000/2004, riguardante le regioni maggiormente oberate dai vincoli e dalle attività militari. Alla Sardegna è stata attribuita una quota pari al 59,67% delle risorse complessivamente stanziate; al Friuli Venezia Giulia il 31,53%, al Trentino Alto Adige il 6,8%, alla Valle d´Aosta ed alla Sicilia una quota pari all´1%. Gli oltre 13 milioni di euro attribuiti alla Sardegna andranno destinati alla "realizzazione di opere pubbliche e di servizi sociali nei Comuni nei quali le esigenze militari, compresi particolari tipi di insediamenti, incidono maggiormente sull´uso del territorio e sui programmi di sviluppo economico e sociale". La Giunta, così come è accaduto in passato, ha stabilito che le risorse siano assegnate ai Comuni dove maggiore risulta essere il peso delle servitù militari, sulla base di specifici criteri di quantificazione dell´incidenza dei gravami. Il territorio regionale, pertanto, è stato suddiviso in quattro "poli", tenendo conto delle zone dove risulta più massiccia la presenza militare e dove vengono svolte attività che condizionano costantemente le normali attività civili, l´uso del territorio e gli stessi programmi di sviluppo economico e sociale. Le quattro aree vengono così individuate: La Maddalena, dove risulta interessato il solo Comune di La Maddalena, riceverà un contributo pari al 16% della somma totale; Poligono Capo Frasca/aeroporto Decimomannu (Comuni di Arbus, Villasor e Decimomannu), contributo del 25%; Poligono Salto di Quirra/capo San Lorenzo (Comuni di Villaputzu, Perdasdefogu, Villagrande Strisaili e Ulassai), 40%; Poligono Capo Teulada (Comuni di Teulada e di Sant´anna Arresi), 19%. Escludendo l´area di La Maddalena, a ciascun Comune saranno distribuite le seguenti quote: Arbus 40%, Villasor 40%, Decimomannu 20%; Villaputzu 40%, Perdasdefogu 25%, Villagrande Strisaili 20%, Ulassai 15%. Teulada 84%, Sant´anna Arresi 16%. Il contributo statale deve essere destinato alla realizzazione di opere pubbliche e di servizi sociali. I Comuni dovranno utilizzarlo prioritariamente per opere inserite nel piano triennale delle opere pubbliche, con preferenza per il completamento delle opere già iniziate. .  
   
   
ARTICOLI IN PLASTICA PER LA CASA: SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
 Milano, 27 settembre 2007 - La produzione in valore nel 2006 è in calo del 3% per effetto di una significativa riduzione dell’area dei casalinghi in plastica (-7%), per l’aumento dei prodotti di importazione e la contrazione della domanda e di una crescita limitata dell’area dei monouso (+1,2%), dopo la buona performance 2005. La domanda interna in valore nel 2006 è in lieve diminuzione (-1,0%): gli articoli per la casa, la cucina e la tavola sono in diminuzione (-2,4%), in particolare nel segmento di fascia alta, mentre per gli articoli monouso, dopo il forte incremento del 2005, sostenuto in larga parte dagli aumenti di prezzo, il mercato è stagnante (+0,3%). Si prevede che il mercato Italia 2007 in valore sia stabile, le prospettive più interessanti sono per i contenitori per lo storage (alimentare e non), i manodomestici con contenuti di design ed elementi di multimaterialità (principalmente legno e acciaio) e gli stampi per il forno in silicone, che è il materiale più innovativo ed in crescita. Per i monouso si segnalano interessanti prospettive di crescita del canale Hard Discount (soprattutto) e del Diy, in associazione a prodotti per il tempo libero, in particolare per i piatti dalle grammature elevate. Dati di sintesi, 2006
Numero di imprese 330
Valore della produzione, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 815,0
Variazione della produzione in valore (%)
- 2006/2005 -3,0
- m. A. 2006/2002 -0,4
Quota di fatturato specifico (%)
- prime 4 imprese 25,5
- prime 8 imprese 41,2
Valore del mercato a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 622,0
· articoli per tavola e cucina e casa 286,0
· prodotti monouso 336,0
Variazione del mercato in valore (%)
- 2006/2005 -1,0
- m. A. 2006/2002(a) (%) 0,4
Quota di mercato in valore (%)
- prime 4 imprese 25,0
- prime 8 imprese 39,8
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ENEL E ACCIONA ANNUNCIANO IL PERFEZIONAMENTO DI UNA DELLE CONDIZIONI DELL’OPA SU ENDESA  
 
Roma e Madrid, 27 settembre 2007 – Enel S. P. A. (Enel), tramite la controllata Enel Energy Europe S. R. L. (Eee), e Acciona S. A. (Acciona) annunciano che oggi sono state iscritte presso il “Registro Mercantil” di Madrid le deliberazioni con cui l’Assemblea straordinaria di Endesa S. A. (Endesa), tenutasi ieri, ha adottato alcune modifiche statutarie in materia di limiti ai diritti di voto degli azionisti e alla composizione del consiglio di amministrazione. Si è quindi verificata una delle due condizioni cui è subordinata l’efficacia dell’offerta pubblica di acquisto (Opa) promossa da Eee a Acciona sull’intero capitale di Endesa. L’ulteriore condizione per l’efficacia dell’Opa stessa è l’accettazione da parte di una percentuale del capitale sociale di Endesa che, sommata alle azioni già possedute direttamente e indirettamente da Enel e Acciona, sia superiore al 50%. .  
   
   
TERNA: RINNOVO DEL PROGRAMMA DI EMISSIONI OBBLIGAZIONARIE DA 2 MILIARDI DI EURO  
 
Roma, 27 settembre 2007 – Terna S. P. A. Ha rinnovato il proprio programma quadro di emissioni obbligazionarie denominato “Euro Medium Term Notes” (Emtn). L’importo è rimasto invariato in 2 miliardi di euro. Gli arrangers del programma quadro sono Citigroup e Deutsche Bank. Al programma è stato confermato il rating pari ad Aa- da parte di Standard and Poors, ad Aa3 da parte di Moody’s e ad Aa da parte di Fitch. .  
   
   
GAZ DE FRANCE ACQUISTA DA CAMFIN IL 20% DI ENERGIE INVESTIMENTI PER 40 MILIONI DI EURO  
 
Milano, Parigi, 27 settembre 2007 – Gaz de France ha esercitato l’opzione per l’acquisto da Camfin di una quota del 20% di Energie Investimenti per un corrispettivo di 40 milioni di euro. A seguito di tale operazione, Gaz de France possiede il 60% di Energie Investimenti, mentre Camfin detiene il restante 40%. Energie Investimenti è una joint-venture attiva nel settore del gas naturale in Italia e dispone di un portafoglio di 850mila clienti residenziali e piccole imprese. La società vende gas anche a clienti industriali utilizzando il marchio commerciale energY di Gaz de France. Con volumi di vendita annui di 3 miliardi di metri cubi, Energie Investimenti è uno dei principali operatori italiani del settore. .  
   
   
APER, ASSOELETTRICA ED ANEV CONTRO I RECENTI PROVVEDIMENTI CHE OSTACOLANO L’EOLICO  
 
 Roma, 27 settembre 2007 – Si annunciano nuove restrizioni sulla diffusione dell’eolico che risulta pesantemente penalizzato dal decreto, proposto dal Ministero dell’Ambiente e approvato dalla Conferenza Stato Regioni, che stabilisce norme assai limitanti per l’inserimento di parchi eolici nei Siti di importanza comunitaria (Sic) e Zone a protezione speciale (Zps). Nuove restrizioni che impediscono di fatto la realizzazione di nuovi impianti eolici ed il potenziamento di quelli esistenti su aree che coprono oltre il 19% del territorio nazionale. Una norma molto restrittiva, che andrebbe ad aggiungersi al decreto legislativo, approvato in via preliminare dal Governo, che stabilisce l’obbligo di Valutazione di impatto ambientale nazionale per gli impianti con potenza superiore ai 20 Mw. “Un decreto – dichiara Roberto Longo, presidente di Aper - chiaramente in controtendenza rispetto agli obiettivi fissati dall’Unione Europea al 2020 che prevederebbero il massimo impegno di tutte le amministrazioni per favorire la diffusione della produzione di energia da fonti rinnovabili. Ancora una volta la necessità di regolare in maniera costruttiva l’inserimento nel territorio dei nuovi impianti a fonti rinnovabili viene interpretata come l’occasione per limitarne lo sviluppo, confermando la contraddizione espressa da alcune fasce dell’ambientalismo che a parole ne promuove la diffusione e nei fatti si oppone a qualsiasi intervento sul territorio. “ Per Enzo Gatta, presidente di Assoelettrica, “la crescita delle rinnovabili richiede decisioni politiche forti, per risolvere i problemi che continuano a condizionare le iniziative e la progettualità degli operatori elettrici. Servono obiettivi regionali coerenti con quelli nazionali, misure per semplificare gli iter autorizzativi e un miglior coordinamento delle politiche di sviluppo a livello locale. Certo non servono nuovi vincoli e nuovi divieti, che renderebbero impossibile il conseguimento degli obiettivi di sviluppo delle rinnovabili che lo stesso Governo ha portato do recente all’attenzione della Commissione Europea”. “Il Governo Italiano ha preso impegni chiari in sede Comunitaria assumendosi la responsabilità di raggiungere entro il 2020 almeno un terzo di energia elettrica da fonti rinnovabili e indicando come obiettivo 15. 000 Mw di potenza eolica”, conclude Oreste Vigorito, Presidente dell’Anev. “Coerenza e serietà impongono ora al Governo di coordinare le azioni promosse dai vari Enti, al fine di evitare che tali impegni non vengano mantenuti. Le forti restrizioni previste contro l’eolico dai recenti provvedimenti normativi, , nonché in alcuni documenti dell’Aeeg in tema di accesso alle reti, rischiano seriamente di compromettere gli obiettivi assunti a livello centrale. ” .  
   
   
LA NANOTECNOLOGIA POTREBBE FAR DIMINUIRE I COSTI DELLA CATTURA DELLA CO2  
 
 Bruxelles, 27 settembre 2007 - Un progetto europeo dal titolo «Nanomembranes against Global Warming» (Nanoglowa, ossia Nanomembrane contro il riscaldamento globale) sta tentando di individuare nuove modalità di cattura emissioni di Co2 dalle centrali nucleari con l´aiuto della nanotecnologia. Le membrane nanostrutturate potrebbero ridurre il consumo di energia e i costi correlati alla cattura del carbonio, rendendoli più interessanti della tecnologia attuale. L´europa produce una gigatonnellata l´anno di biossido di carbonio, che viene emesso nell´atmosfera. Circa un terzo proviene da centrali elettriche alimentate a combustibili fossili. La cattura e l´immagazzinamento del carbonio (Ccs) potrebbe ridurre tali emissioni fino al 90%. L´idea consiste nell´immagazzinare sottoterra il carbonio sinora catturato, ad esempio in giacimenti vuoti di gas e in falde acquifere. Gli attuali metodi di cattura prevedono l´assorbimento e il raffreddamento non selettivo. Nel corso del processo di assorbimento, i gas di combustione (rappresentati principalmente da azoto, acqua, particelle di polvere e, naturalmente, Co2) passano attraverso diverse vasche in cui il biossido di carbonio si lega alle ammine. Tuttavia, tale tecnologia di «lavaggio» è lungi dall´essere efficace in termini energetici o di costi, in quanto può arrivare a consumare fino al 25% dell´energia effettivamente prodotta e richiede impianti di grandi dimensioni e notevoli quantità di prodotti chimici, afferma l´équipe di Nanoglowa. La separazione della Co2 tramite le membrane consumerebbe invece soltanto fino all´8% dell´energia prodotta, e ridurrebbe i costi di installazione. Prima di tutto occorre tuttavia sviluppare le membrane adatte allo scopo. Al momento sono in fase di progettazione parallelamente cinque diversi tipi di nanomembrane nell´ambito del progetto: membrane polimeriche: membrane per il trasporto di diffusione, copolimeri in blocco; membrane fisse di tipo portante, acetato di cellulosa o poliammidi; membrane ionomeriche a voltaggio elevato, materiali elettricamente modificati; membrane di carbonio: membrane di carbonio a setaccio molecolare; membrane di ceramica. Le membrane polimeriche sono economiche, ma sembrano dilatarsi quando entrano in contatto con la Co2 a pressioni elevate, tanto da compromettere notevolmente la loro selettività e di conseguenza la loro efficacia. Le membrane di carbonio, per contro, sono ben sviluppate e presentano una buona selettività, afferma il gruppo di Nanoglowa, ma potrebbero essere soggette alla contaminazione dei gas di combustione delle centrali elettriche. Infine, le membrane di ceramica sono molto stabili e hanno una durata notevole, in quanto rispondono adeguatamente a condizioni estreme quali le temperature elevate. Dopo la fase di sviluppo nei laboratori accademici, nel quinto e ultimo anno del progetto (2011) le membrane verranno collaudate in centrali pilota. Il progetto Nanoglowa riunisce 26 organizzazioni, tra cui sei università e cinque operatori di centrali elettriche, nonché l´industria e piccole e medie imprese (Pmi) di 14 paesi europei. Il progetto riceve 7 Mio Eur di finanziamento dalla Commissione europea nell´ambito del Sesto programma quadro. I costi complessivi ammontano a 12,5 Mio Eur. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Nanoglowa. Com .  
   
   
SCIENZIATI SCOPRONO BATTERI CHE SI NUTRONO DI GAS  
 
Bruxelles, 27 settembre 2007 - Un´équipe di scienziati tedeschi e statunitensi ha scoperto batteri che vivono nei fondali marini e si nutrono di gas per sopravvivere. Non è facile vivere alla profondità del fondale marino: anche a pochi millimetri sotto la sua superficie, spesso manca l´ossigeno. Inoltre, l´approvvigionamento di cibo è scarso, in quanto le proteine nutritive e i carboidrati che si trovano nel plancton fresco vengono consumati all´inizio della colonna d´acqua. Quello che rimane e raggiunge il fondale è costituito da parti difficili da digerire. Nondimeno, i sedimenti del fondale marino ospitano la vita, sotto forma di microrganismi come i batteri. Ora gli scienziati hanno scoperto un gruppo di batteri che si nutrono di una breve catena di idrocarburi di etano, propano e butano. Nonostante siano già stati scoperti batteri aerobici (che respirano ossigeno) che si nutrono in modo simile, questa è la prima volta che si individuano batteri anaerobici, che si nutrono di gas. I ricercatori hanno isolato i batteri dal fango privo di ossigeno prelevato da zone ad infiltrazione di gas nel Golfo del Messico. Li hanno poi chiusi in bottiglie con i gas di idrocarburi oggetto di studio, ma in assenza di ossigeno. Hanno osservato che i batteri utilizzano il solfato dell´acqua marina per convertire l´etano, il propano o il butano in biossido di carbonio; durante tale processo il solfato stesso viene trasformato in solfuro di idrogeno. I nuovi organismi scoperti hanno una crescita estremamente lenta, infatti impiegano tre giorni per dividersi (mentre, per esempio,i batteri utilizzati per produrre lo yogurt impiegano 30 minuti). I risultati di questa ricerca risolvono una serie di misteri, come la scomparsa di etano, propano e butano, nonché metano, dai vulcani di fango. Tali batteri possono inoltre essere utili nella biochimica industriale; devono presentare uno speciale enzima digestivo in grado di demolire sostanze chimiche stabili come l´etano senza l´aiuto di calore o prodotti chimici come l´ossigeno. Se fosse possibile produrre artificialmente un enzima analogo, il metodo sarebbe di sicuro interesse per i processi chimici sintetici, precisano gli autori. Lo studio è stato pubblicato on line sulla rivista «Nature». Per ulteriori informazioni consultare: Max Planck Society: http://www. Mpg. De Nature: http://www. Nature. Com/nature .  
   
   
SOSPESA LA COSTRUZIONE DEL PARCO EOLICO NEI COMUNI DI TURSI E COLOBRARO  
 
Potenza, 27 settembre 2007 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Attività produttive, Vincenzo Folino, ha disposto l’immediata sospensione dei lavori di costruzione del parco eolico intrapresi dal Gruppo D’amato Holding W. W. E. H. 1 srl sui territori di Tursi e Colobraro, in provincia di Matera, senza la prescritta autorizzazione unica regionale. I Comuni di Tursi e Colobraro dovranno procedere ad annullare in via d’autotutela il permesso di costruire concesso al Gruppo D’amato in quanto lo stesso non è stato reso nell’ambito del procedimento previsto per il rilascio della medesima autorizzazione unica. .  
   
   
OLTRE 6.000 FAMIGLIE SPENDERANNO MENO IN ELETTRICITÀ GRAZIE A INCENTIVAZIONE ELETTRODOMESTICI ´VIRTUOSI´  
 
Roma, 27 settembre 2007 - “L’incentivazione degli elettrodomestici virtuosi di classe A, A+ e A++ ha avuto un grande successo. Nel giro di dieci giorni sono stati erogati tutti i fondi, circa un milione di euro, che l’assessorato all’Ambiente ha destinato ai cittadini del Lazio, per l’acquisto di elettrodomestici efficienti sotto al profilo energetico”. Lo ha affermato l’assessore Filiberto Zaratti commentando la notizia del raggiungimento del tetto dei fondi. “Sono ben 6. 694 le famiglie della regione che grazie a questa iniziativa - ha ricordato - spenderanno meno denaro in elettricità, tutelando al tempo stesso l’ambiente. Ogni elettrodomestico è stato incentivato in media con 140 euro mentre il giro d’affari totale che questa azione ha sviluppato è di circa tre milioni e mezzo di euro. Ma il dato più importante è quello relativo all’ambiente. In dieci anni di utilizzo ognuno di questi nuovi elettrodomestici ad alta efficienza energetica avrà prodotto in media una tonnellata in meno di emissioni di Co2, mentre tutta l’operazione avrà come bilancio ben 6. 328 tonnellate di gas serra meno”. “Un altro dato interessante - ha proseguito Zaratti - è quello che emerge dall’osservazione dei dati scorporati per tipologia di elettrodomestico Su 6. 694 incentivi erogati ben 5. 184 riguardano le lavatrici e le lavastoviglie, apparecchi nei quali l’efficienza energetica ha, fino ad ora, la penetrazione più bassa sul mercato, al contrario dei frigoriferi sui quali la comunicazione relativa all’efficienza energetica avviene da più tempo. Ciò significa che l’azione di incentivazione ha colto nel segno e che i cittadini hanno utilizzato i fondi per sostituire gli elettrodomestici meno efficienti”. “Continueremo su questa strada - ha concluso Zaratti - già nei prossimi giorni, infatti, entreranno in funzione i meccanismi di incentivazione per il solare termico che permetteranno ai cittadini del Lazio di accedere a questa fonte energetica pulita e rinnovabile”. .  
   
   
PRYSMIAN SI AGGIUDICA CONTRATTO DEL VALORE DI 118.7 MIO EURO DA PARTE DI REE (RED ELECTRICA DE ESPAñA). PER CONTO DEL GESTORE DI RETE SPAGNOLO, VERRA’ REALIZZATA UNA INTERCONNESSIONE SOTTOMARINA DI OLTRE 240 KM CHE COLLEGHERA’ LE RETI DI TRASMISSIONE ELETTRICA DELLA PENISOLA IBERICA E DELLE ISOLE BALEARI.  
 
Milano, 26 settembre 2007 – Prysmian Cables & Systems, attiva nel settore dei cavi e sistemi per l’energia e le telecomunicazioni, si è aggiudicata un contratto per la progettazione, fornitura e realizzazione di un collegamento sottomarino ad alta tensione in corrente continua fra le reti di trasmissione elettrica della Penisola Iberica e dell’isola di Mallorca (arcipelago delle Baleari) per conto di Red Electrica de España (Ree). L’intero progetto, denominato Cometa (Conección Mediterránea Transporte Alta tensión), è stato aggiudicato a un consorzio composto da Prysmian e da Nexans. Il valore della commessa per Prysmian è di 118. 7 milioni di euro. Prysmian fornirà, in consorzio con Nexans, un sistema “chiavi in mano” comprensivo di ingegneria, produzione e posa di due linee in cavo sottomarino a 250 kV in corrente continua, per un totale di oltre 240 km di linea, oltre a circa 7 km in cavo terrestre, con una capacità di trasmissione totale di 400 Mw. Prysmian produrrà e installerà 1 dei 2 cavi ad alta tensione isolati in carta impregnata ed il cavo di media tensione per la trasmissione della corrente di ritorno che, unitamente ai cavi prodotti ed installati da Nexans, andranno a comporre l’intero sistema di interconnessione fra le sottostazioni di Sagunto (sulla terraferma) e Santa Ponza (isola di Mallorca). Il progetto Cometa, di grande importanza strategica ai fini dello sviluppo della rete di trasmissione nazionale spagnola, andrà a collegare la più grande delle isole dell’arcipelago delle Baleari (Mallorca) con la terra ferma, permettendo così l’accesso alla capacità generativa disponibile sulla terraferma. Questo consentirà di far fronte alla crescente domanda di energia elettrica dell’isola. Prysmian installerà con la propria nave posacavi Giulio Verne il cavo sottomarino ad alta tensione, il cavo di ritorno ed il cavo a fibra ottica per la trasmissione di dati. Considerata l’elevata lunghezza del collegamento, le operazioni di installazione saranno suddivise in due campagne nel corso delle quali saranno posati, in prima battuta, il cavo di ritorno ed il cavo ottico in configurazione “bundle” e successivamente il cavo ad alta tensione. I cavi sottomarini e terrestri che compongono il collegamento saranno prodotti nell’impianto italiano di Arco Felice (Napoli). Il completamento del progetto è previsto entro la primavera del 2011. .  
   
   
FORLENER, IL LEGNO PROTAGONISTA NELLA PRODUZIONE DI ENERGIA A BIELLA LA QUARTA EDIZIONE DELLA PRINCIPALE FIERA ITALIANA DELLE FILIERA  
 
Torino, 27 settembre 2007 – Da oggi al 30 settembre 2007 a Gaglianico (Biella), ritorna nella sua quarta edizione commerciale l´appuntamento biennale con Forlener (acronimo di foresta – legno – energia), la principale fiera italiana della filiera del legno. Una manifestazione per mettere in contatto il grande pubblico, i tecnici e gli amministratori con l´innovazione tecnologica che sta cambiando il modo di pensare al legno come fonte energetica. Forlener rientra nel programma di fiere internazionali organizzate dall´Itebe (Istituto tecnico europeo del legno-energia) in collaborazione con vari partner locali, una rete di 5 fiere internazionali: 4 in Europa (Francia, Italia, Germania) e una in Canada. .  
   
   
OGGI INCONTRO SU MOBILITA´´ LAVORATORI IN EUROPA  
 
Trieste, 27 settembre 2007 - La libera circolazione delle persone è una delle libertà fondamentali garantite dal diritto comunitario, tanto che l´Unione Europea, al fine di sensibilizzare i cittadini sulle opportunità che questa comporta, ha dichiarato il 2006 "Anno europeo della Mobilità dei Lavoratori", promuovendo al contempo numerose iniziative. In questo contesto rientrano gli oltre 500 European Job Days, programmati dalla Ue per richiamare l´attenzione sulle opportunità professionali offerte ai giovani. La Regione Friuli Venezia Giulia ha organizzato quindi, assieme alla rete regionale dei consiglieri Eures (struttura con più di 700 consulenti che offrono servizi di informazione, raccordo e di incontro domanda/offerta di lavoro in ambito europeo) un incontro intitolato "Vivere e lavorare in Europa" che avrà luogo venerdì 28 settembre nell´aula magna dell´Istituto Tecnico Industriale Alessandro Volta, in via Monte Grappa 1 a Trieste, a partire dalle ore 10. 30. A livello europeo, obiettivo dell´iniziativa è incrementare la creazione di nuovi posti di lavoro, favorendo la mobilità dei lavoratori in ambito transnazionale. L´iniziativa di Trieste è quindi rivolta ai giovani che stanno concludendo il ciclo degli studi e sarà incentrata sul ruolo dei centri per l´impiego, sulla mobilità ed il riconoscimento dei titoli e delle professioni nell´ambito della Ue, sui programmi per l´apprendimento linguistico, sull´attività che l´Eures svolge, anche attraverso il suo portale, a favore della mobilità. La rete Eures è stata creata nel 1993 con lo scopo di fornire servizi ai lavoratori e ai datori di lavoro per l´incontro tra domanda ed offerta e collega la Commissione europea, i servizi pubblici per l´impiego dei Paesi appartenenti allo Spazio economico europeo (i Paesi dell´Ue più la Norvegia, Islanda e Lichtenstein) e della Svizzera, ed altre organizzazioni partner. .  
   
   
GIORNATA DELLE LINGUE: GLI ASSESSORI ALLA SCUOLA SUL VALORE DELL´APPRENDIMENTO LINGUISTICO  
 
Bolzano, 27 settembre 2007 - L´importanza dell´apprendimento linguistico in una società plurilingue viene sottolineata dagli assessori provinciali alla Scuola Luisa Gnecchi, Otto Saurer e Florian Mussner in occasione della Giornata europea delle lingua, celebrata ieri 26 settembre. Negli ultimi decenni gli organismi Ue hanno dedicato sempre maggiore attenzione all´apprendimento linguistico e sviluppato specifici programmi di promozione. "La strada verso il plurilinguismo è segnata e costituisce un imperativo molto attuale", sottolineano i tre assessori provinciali. Secondo Gnecchi, Saurer e Mussner, "proprio per queste ragioni va fatto quanto possibile affinché bambini e giovani acquisiscano le necessarie competenze linguistiche, che per il futuro garantiscano loro una presenza stabile sul mercato del lavoro e dell´istruzione e che ne accompagnino il successo". La conoscenza di più lingue, così gli assessori, è un arricchimento personale che apre lo sguardo su altre culture e rafforza la tolleranza verso persone di diversa provenienza. "Con l´elaborazione del portfolio europeo e con le numerose misure di promozione nel settore delle lingue, gli istituti pedagogici dei tre gruppi linguistici e le tre intendenze scolastiche danno, su incarico della Giunta provinciale, segnali chiari e precisi", affermano gli assessori provinciali. Le scuole materne e quelle autonome si dedicano con grande successo alla promozione linguistica e all´insegnamento delle lingue. Per questo, nella Giornata europea, un grazie particolare va espresso al personale docente e pedagogico per l´apprezzato e competente apporto che assicura. "Perchè le lingue - conclusono Gnecchi, Saurer e Mussner - aprono la porta sul mondo. " .  
   
   
ORIENTAMENTO: SUCCESSO FORMATIVO E OCCUPABILITA’  
 
Torino, 27 settembre 2007 - Quale evoluzione ha avuto in questi anni l’orientamento in Piemonte e quale impatto ha prodotto sui giovani in obbligo formativo? Quali sono le prospettive e le attività future di orientamento previste nella nostra regione? Se ne è discusso oggi, al convegno “Orientamento: successo formativo e occupabilità”, organizzato dalla Regione Piemonte e dall’Agenzia Piemonte Lavoro, presso il centro Incontri della Regione Piemonte di corso Stati Uniti a Torino. Il convegno è stato occasione per presentare il nuovo Atto di indirizzo delle azioni di orientamento dei giovani in obbligo formativo, conseguente alla nuova programmazione 2007-2013, e la ricerca sul successo formativo condotta dall’Agenzia Piemonte Lavoro “Successo formativo: tre sistemi per un unico obiettivo”. Lo studio rivela la trasversalità dell’orientamento su importanti sistemi: la scuola, la formazione e il lavoro, sistemi che condividono il raggiungimento dell’obiettivo comune del successo formativo e nel contempo combattono il fenomeno della dispersione scolastica. La sperimentazione e la realizzazione di interventi in questi tre settori, si sta infatti concretizzando: la Giunta regionale, in accordo con le province e l’Ufficio Scolastico Regionale, ha individuato le azioni di orientamento finalizzate all’assolvimento dell’obbligo di istruzione e all’occupabilità da realizzarsi nel triennio 2007-2009. “Tra le finalità della programmazione regionale - ha puntualizzato l’assessore all’Istruzione e Formazione professionale Giovanna Pentenero - c’è il rafforzamento del concetto di successo formativo quale condizione fondamentale per favorire l’occupabilità dei giovani in una logica più ampia di qualificazione della popolazione e della forza lavoro piemontese”. “Attraverso l’adozione di un quadro unitario delle competenze degli operatori - ha aggiunto l’assessore al Welfare e al Lavoro Teresa Angela Migliasso - e l’attivazione di percorsi formativi orientati sia ad integrare le competenze di base, sia a fornire le competenze specialistiche necessarie alla gestione dei ‘casi’ più difficili, puntiamo ad una maggiore attenzione alla professionalizzazione degli operatori pubblici di servizio. Una quota di risorse viene inoltre destinata alla consulenza e all’orientamento a favore delle imprese, a cui si aggiungono gli investimenti sul sistema informativo lavoro”. Le azioni previste dall’atto di indirizzo, focalizzano l’attenzione sulle fasi “tipiche” di transizione che vanno dall’istruzione alla formazione fino ad accompagnare i giovani all’inserimento nel mercato del lavoro. Tre sono gli ambiti in cui si distingueranno le azioni di orientamento: Informazione orientativa (sportello informativo, colloqui intervista, seminari e/o incontri orientativi di sensibilizzazione). Formazione orientativa (percorsi di orientamento alla professionalità, percorsi integrati Provincia-scuole secondarie di primo e secondo grado - agenzie di formazione professionale, tutoraggio all´inserimento formativo con percorsi di sostegno sulle competenze di base e trasversali, tutoraggio formativo individuale, moduli di orientamento rivolti a persone con disabilità intellettiva e/o psichica, inserimento orientativo attraverso lo stage/tirocinio e laboratori orientativi). Consulenza orientativa (colloqui orientativi, bilancio motivazionale attitudinale, bilancio di competenze). Dal 2002 al 2006 in Piemonte, 163. 537 ragazzi hanno partecipato a 62. 745 azioni di orientamento, il cui risultato è stato un ridimensionamento della dispersione scolastica, diminuita del 6,6% nella nostra regione tra il 2000 e il 2005 grazie alla partecipazione ai percorsi di orientamento della Direttiva Mercato del Lavoro, ai Laboratori di recupero e sviluppo degli apprendimenti e ai Sostegni individuali e/o di gruppo previsti dalla Direttiva sull’Obbligo di istruzione, e alle attività del Master Plan dei Servizi per l’Impiego. Sono 228 le sedi di orientamento accreditate in Piemonte (giugno 2006). Le azioni di informazione sono realizzate nella quasi totalità dei centri (220 su 228), quelle di formazione orientativa in 215 sedi. La consulenza è svolta in 193 centri mentre quella più legata all’inserimento lavorativo in 178 sedi. Le attività di orientamento sviluppate sono: stage, elaborazione di un progetto personale e raccolta/diffusione delle informazioni. Lo strumento più utilizzato è il colloquio individuale, seguono la somministrazione di questionari e le dinamiche di gruppo. Per l’anno 2007/2008 le risorse impiegate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Fondo Sociale Europeo ammontano a 3. 400. 000,00 euro (1. 700. 000,00 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; 1. 700. 000,00 euro P. O. R. Fse 2007-2013). Per le annualità 2008/09 e 2009/10 sono previste risorse a carico rispettivamente del bilancio regionale e del Programma Operativo Regionale Fse “Competitività regionale e occupazione” 2007 – 2013, per un totale di 6. 800. 000,00 euro. . .  
   
   
SERVIZIO MONITOR PER PROGRAMMARE LE ATTIVITÀ FORMATIVE  
 
Bolzano, 27 settembre 2007 - Dal seminario dedicato al Servizio Monitor nella nuova programmazione provinciale, che ha visto la partecipazione delle Ripartizioni provinciali della formazione professionale, della sovrintendenza scolastica italiana e dell’intendenza tedesca, delle organizzazioni imprenditoriali e sindacali, è emersa l´intenzione di far diventare Monitor una struttura tecnica permanente per la programmazione delle attività formative, collegata alla Commissione provinciale per l’impiego e a quella per la Formazione professionale. “È necessario coordinare l’offerta di formazione professionale e dell’istruzione per renderla sempre più rispondente alle esigenze del sistema economico e delle comunità locali”: così la direttrice di Dipartimento Barbara Repetto ha aperto il seminario. Il servizio Monitor, promosso dalla Provincia, ha realizzato negli ultimi anni un’attività di studio sull’evoluzione del mercato del lavoro e dei singoli settori per individuarne, anticipandoli, i bisogni di professionalità e di competenze necessarie ad assicurare la competitività delle imprese e l’occupabilità dei lavoratori. In questi anni, ha proseguito Barbara Repetto, Monitor ha messo a disposizione dei responsabili politici, dell’istruzione, della formazione e dell’università e delle parti sociali strumenti utili a migliorare l’offerta di istruzione e formazione. Insieme a istituzioni e associazioni coinvolte nelle indagini ora è stato possibile trarre un bilancio positivo dell´iniziativa. Il servizio Monitor è stato gestito in collaborazione con le parti sociali, con la partecipazione dell’Afi-ipl e di Ctm-ztm che si sono avvalsi della collaborazione rispettivamente degli istituti di ricerca Cesos di Roma e Rso di Milano. Enrico Gastaldelli di Rso ha presentato le attività realizzate dal servizio e Domenico Paparella del Cesos ha illustrato possibili soluzioni per la collocazione istituzionale e nuovi compiti di Monitor. L proposta prevede che Monitor diventi una struttura tecnica permanente per la programmazione delle attività formative, strettamente collegata alla Commissione provinciale per l’Impiego ed alla Commissione provinciale per la Formazione professionale. Günther Andergassen, Direttore di Dipartimento della Formazione professionale in lingua tedesca, si è dichiarato favorevola alla realizzazione di questa proposta, sottolineando l’importanza di suffragare la programmazione della formazione con solide basi scientifiche e di orientarla ai reali fabbisogni delle imprese e del mondo produttivo. Per le parti sociali il segretario provinciale della Sgb/cisl Anton v. Hartungen ha sottolineato come nell’ambito del progetto Monitor si sia trovato una intesa efficace tra le istituzioni e le parti sociali su questi importanti aspetti del mercato del lavoro. Fatto confermato da Ulrich Höllrigl dell´Unione agricoltori: il contributo dato dalla sua organizzazione alla ricerca di Monitor sull’agricoltura ha permesso di ottenere indicazioni preziose per la programmazione della formazione che in questo momento si stanno implementando. .  
   
   
PROTEZIONE CIVILE: GINOBLE ALLA CONSEGNA DELLA MEDAGLIA D´ORO NAPOLITANO RICORDA IL SISMA DEL 1997. L´IMPEGNO DELL´ABRUZZO  
 
 Colfiorito (Perugia), 27 settembre 2007 - Il conferimento della medaglia d´oro del Presidente della Repubblica al valor civile alla bandiera del Dipartimento nazionale della Protezione civile ha rappresentato il momento culminante della cerimonia di rievocazione a dieci anni dal terremoto che sconvolse il territorio al confine tra le regioni Umbria e Marche, epicentro Colfiorito. Alla cerimonia ha partecipato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, i presidenti delle Regioni Marche, Giammario Spacca, e Umbria, Maria Pia Lorenzetti, il sindaco di Roma, Walter Veltroni, il responsabile nazionale della Protezione civile, Guido Bertolaso,e le rappresentanze regionali di alcune Regioni italiane, tra cui l´assessore alla Protezione civile della Regione Abruzzo,tommaso Ginoble. "Quello di oggi - ha dichiarato a Regflash l´assessore Ginoble - rappresenta un momento importante per ripercorrere le tappe che hanno segnato questi dieci anni di ricostruzione e che hanno visto crescere in termini di efficacia e di comportamento il sistema nazionale di Protezione civile". Il 26 settembre 1997 una violentissima scossa di terremoto, che i sismografi collocarono tra l´ottavo e nono grado della scala Mercalli, sconvolse questo territorio, causando la morte di 12 persone, il danneggiamento di 22 mila edifici privati e di 341 tra scuole, ospedali, strutture pubbliche e monumentali. Per effetto del sisma andò parzialmente distrutta la basilica superiore di San Francesco ad Assisi. "In quella triste occasione - ha ricordato Ginoble - la Protezione civile della Regione Abruzzo fu tra le prime ad intervenire ed a portare il proprio contributo in termini di risorse umane, apporto tecnico e logistico". .  
   
   
DECENNALE TERREMOTO - RADUNO DELLE DELEGAZIONI REGIONALI DI PROTEZIONE CIVILE DAL 27 AL 29 SETTEMBRE A SERRAVALLE E MUCCIA  
 
Ancona, 27 settembre 2007 - Circa mille volontari di Protezione civile, da molte regioni italiane, si ritroveranno dieci anni dopo a Serravalle, Muccia e Colfiorito a ricordare quei drammatici momenti segnati dalla paura e dalla fatica, in mezzo alla miriade di scosse che sono seguite a quella del 26 settembre 1997. Tantissimi volontari che prestarono 24 ore su 24 la loro indispensabile opera, senza guardare orari o ruoli, non solo in termini di montaggio di attrezzature, di campi base, mense e tendopoli, ma anche di assistenza molto spesso psicologica alle popolazioni colpite. Sara` una tre giorni all´insegna dei ricordi e degli incontri, questa volta festosi. Le delegazioni regionali arriveranno il 27 settembre a Colfiorito per registrarsi presso il centro servizi e dove e` stata allestita anche la mensa comune. Poi 500 volontari si trasferiranno nelle Marche ( altri resteranno in Umbria) per raggiungere Serravalle di Chienti e Muccia dove sono state montate le tendopoli per il pernottamento e dove si terranno anche iniziative di animazione e musica da parte degli stessi volontari. Molte le iniziative nel pomeriggio della prima giornata di raduno: concentramento di tutti i volontari a Serravalle per una sfilata in divisa lungo le vie del capoluogo per salutare i cittadini, poi nel pomeriggio ritrovo a quella che era la sede del Com ( Centro Operativo Misto) per scoprire una lapide che commemora l´opera del volontariato in quella triste occasione. Infine l´incontro al Palazzetto di Serravalle con l´ex sindaco Venanzo Ronchetti e con l´attuale sindaco Rinaldo Rocchi , oltre ad alcuni amministratori della Regione Marche. Il giorno successivo, 28 settembre, i 500 volontari ospiti nelle Marche, saranno divisi in cinque gruppi ed effettueranno, accompagnati dai tecnici della Regione Marche, le visite ai luoghi dove hanno operato e che ora sono stati ricostruiti: Visso, Ussita, Pievetorina, Pievebovigliana e Camerino. Poi trasferimento a Foligno per visitare la mostra sui terremoti, organizzata dal Dipartimento nazionale di Protezione civile. La giornata conclusiva del 29 settembre non sara` meno intensa e vedra` la partecipazione dei volontari al seminario organizzato dalla Regione Marche ´ Dipartimento di Protezione civile sotto il tendone di Colfiorito su ´ La responsabilita` del volontario di protezione civile- Aspetti civili e contabili´. Quindi la Santa Messa celebrata dai vescovi di Macerata e Foligno. A meta` mattinata e` prevista la cerimonia di consegna degli attestati , con la probabile presenza del Direttore del Dipartimento, Guido Bertolaso. Quindi tutti insieme a pranzo sotto il tendone, come dieci anni fa. Ma tutti piu` sereni. .  
   
   
PROTEZIONE CIVILE, : MORETTON E VOLONTARI A CERIMONIA COLFIORITO  
 
 Trieste, 27 settembre 2007 - Il vicepresidente della Regione e assessore alla Protezione civile, Gianfranco Moretton, accompagnato dal direttore centrale della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Guglielmo Berlasso, e da una delegazione di 50 volontari di Protezione civile in rappresentanza degli oltre 11. 000 presenti in Regione, ha partecipato, a Colfiorito (Perugia), alla cerimonia di commemorazione per i 10 anni del terremoto umbro-marchigiano. Nel corso della cerimonia, che si è svolta alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano, a fare gli onori di casa sono stati i presidenti della Regione Marche, Gian Mario Spacca e della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, i quali, dopo aver salutato i numerosi rappresentanti delle Regioni, hanno accolto il Presidente Napolitano e il Capo Dipartimento della Protezione civile Nazionale, Guido Bertolaso. Il momento culminante dell´evento è stato il conferimento della "Medaglia d´oro al merito" al sistema nazionale di Protezione civile e per rappresentare la realtà del sistema regionale di volontariato di Protezione civile sono orgogliosamente saliti sul palco i 50 volontari della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, quale Regione capofila in materia di Protezione civile nell´ambito della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. I numerosi presenti, riconoscendo ancora una volta il valore della Protezione civile, l´efficacia e efficienza della sua azione che consente a tutti i cittadini - come ricorda l´assessore Moretton - di vivere con maggior tranquillità, hanno applaudito salutando con calore il conferimento del riconoscimento. .  
   
   
A BARILE IL 1° CORSO BASE PER VOLONTARI DEL PRIMO SOCCORSO  
 
 Potenza, 27 settembre 2007 - Sabato 22 settembre ha avuto inizio a Barile il 1° Corso Base per Volontari del Primo Soccorso, organizzato dalla Croce Rossa Italiana in collaborazione con l’Amministrazione Comunale. Il corso si pone l’obiettivo di giungere, in tempi rapidi, alla costituzione di un Comitato locale della Croce Rossa capace di svolgere sul territorio una efficace azione di soccorso e di assistenza rivolta alla popolazione. La nascita della Croce Rossa Italiana a Barile spiega l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Barile Tommaso David Incamicia rappresenta un successo storico che va a colmare una grave mancanza a livello di associazionismo, soprattutto se si pensa che, per troppo tempo, i cittadini barilesi desiderosi di impegnarsi come volontari nella Croce Rossa erano stati costretti a rivolgersi ai Comitati di Atella, Ginestra, Melfi, Ripacandida e Rionero. Con la Croce Rossa, ha aggiunto l’Assessore Incamicia, va ad arricchirsi ulteriormente il mosaico dei presidii socio-assistenziali posti in essere da questa Amministrazione a Barile, dopo che nei mesi scorsi si era già provveduto al rafforzamento del Centro Diurno per l’Infanzia e l’Adolescenza, alla creazione del Punto Salute Comunale e alla costituzione del nuovo gruppo della Protezione Civile, che sarà presto inaugurato. .  
   
   
DALLA SCUOLA DI POLIZIA LOCALE DELL´EMILIA-ROMAGNA A UNA SCUOLA INTERREGIONALE CON TOSCANA E LIGURIA: VIA LIBERA DALL´ASSEMBLEA LEGISLATIVA ALLE MODIFICHE DELLA LEGGE 24 DEL 2003 IN TEMA DI SICUREZZA.  
 
Bologna, 27 settembre 2007 - Dalla Scuola di polizia locale dell´Emilia-romagna alla Scuola interregionale di Emilia-romagna, Toscana e Liguria. E´ questa la principale novità che scaturisce dall´approvazione, avvenuta ieri in sede di Assemblea legislativa dell´Emilia-romagna, delle modifiche alla legge 24 del 2003, con cui sono state definite le politiche regionali per il miglioramento della sicurezza e la qualificazione delle strutture di polizia locale. La prima di queste modifiche riguarda proprio la trasformazione della Scuola di polizia locale dell´Emilia-romagna in Scuola interregionale - la prima in Italia nel suo genere - di Emilia-romagna, Toscana e Liguria, passando da una Srl avente come socio di maggioranza il Comune di Modena (dove ha sede la Scuola) a una Fondazione di partecipazione con soci fondatori le tre Regioni e lo stesso Comune. "La Regione Emilia-romagna - ha ricordato Alfredo Bertelli, sottosegretario alla presidenza della giunta - fa un ulteriore passo avanti per consolidare, attraverso l´ingresso della Fondazione con altre due Regioni, l´esperienza della Scuola. Una Scuola che diventa quindi interregionale, con l´obiettivo di aumentare le capacità professionali degli operatori della sicurezza. Un esempio unico, nel suo genere, in Italia". Il primo passo verso la costituzione della Scuola interregionale risale allo scorso mese di luglio, con la sottoscrizione di un´intesa tra le tre Regioni e il Comune di Modena. La Scuola verrà costituita formalmente entro la fine dell´anno e avrà un bacino di utenza di circa 10mila operatori. Si occuperà, nello specifico, della preparazione degli agenti e dei quadri della polizia locale sviluppando le proprie attività direttamente nei territori interessati. Il programma di attività verrà definito e finanziato annualmente dalle tre Regioni, come previsto dalle rispettive legislazioni, e includerà anche iniziative di aggiornamento comune tra i comandanti e i quadri di polizia locale. . .  
   
   
APPA: LE NUOVE PROPOSTE DI EDUCAZIONE AMBIENTALE PER L’ANNO 2007/2008 E’ PRONTA LA NUOVA GUIDA REALIZZATA DAL SETTORE INFORMAZIONE E QUALITÀ ELABORATO UNO STRUMENTO PER SOSTENERE IL SISTEMA EDUCATIVO NELLA DIFFUSIONE DI INFORMAZIONI E CONOSCENZE  
 
Trento, 27 settembre 2007 - E’ in fase di distribuzione presso le varie strutture della Provincia e presso i comuni, le scuole e le biblioteche del Trentino, la nuova guida di educazione ambientale per l’anno 2007/2008 dell’Appa; il manuale, contenente le numerose proposte formative dell’Agenzia per l’Ambiente dedicate alle scuole del Trentino, mette in evidenza la possibilità di integrare il sistema scolastico tradizionale con molteplici attività di grande attualità, riguardanti il clima, la tutela dell’acqua e la tutela dell’aria. L’ attività di educazione ambientale per le scuole del Trentino, si inserisce negli orientamenti dettati dall’Unesco in occasione del decennio 2005-2014 sull’Educazione per lo Sviluppo sostenibile. In particolare il sistema di Informazione Formazione Educazione Ambientale nazionale (Infea), accogliendo l’invito della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco , sta realizzando un’ampia rete di persone ed organismi, istituzioni e società civile, come sede di coordinamento permanente delle iniziative volte a promuovere l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile. L’idea alla base del progetto è quella di un futuro più “consapevole”, in cui la sensibilità della popolazione verso le tematiche ambientali sia un valore primario, concepito come uno dei parametri fondamentali per la qualità della vita, per il rapporto tra gli individui e soprattutto per un corretto rapporto tra l’uomo e il pianeta. Perché questo programma possa risultare davvero realistico e realizzabile, sarà sempre più necessario un diverso approccio al modo di pensare e concepire l’ambiente e quindi in ultima analisi una diversa sensibilità educativa. Ed è proprio in questo delicato contesto che si inserisce il Settore Informazione e Qualità dell’Ambiente di Appa, il quale, tramite la Rete Trentina di Educazione ambientale, propone al sistema educativo del Trentino (scuole materne, elementari, medie e formazione professionale) alcune attività di educazione finalizzate a questo scopo, attraverso numerosi percorsi didattici. Tutte le attività proposte sono rivolte a sensibilizzare maggiormente i giovani verso le tematiche ambientali: stimolando nei comportamenti cambiamenti tali da rendere il futuro più sostenibile in termini di salvaguardia ambientale, progresso economico ed equità della società per le generazioni presenti e future; elaborando un approccio sistemico e non settoriale delle conoscenze ambientali che possa avvicinare maggiormente gli studenti ad un principio di sostenibilità; valorizzando il “senso di appartenenza” al proprio ambiente di vita, per arrivare alla capacità di “pensare globalmente”, partecipando alle cose del mondo per il tramite del proprio territorio; attivando processi di integrazione culturale e sociale con il territorio; valorizzando la tradizione storica e culturale, ponendola in relazione con la contemporaneità; integrando i principi, i valori e le pratiche dello sviluppo sostenibile in tutti gli aspetti dell’educazione e dell’apprendimento. I percorsi gratuiti proposti da Appa, si configureranno come progetti modulari, quindi costruiti assieme tra il docente e l’educatore ambientale; saranno inoltre organizzati secondo molteplici attività: particolare importanza sarà poi rappresentata dalle mostre e dalle iniziative sviluppate nei vari centri di esperienza che potranno sostenere la Programmazione congiunta. I progetti, di durata annuale, terranno conto sia degli obiettivi principali dell’Agenzia, sia delle specificità territoriali dei diversi comprensori. In particolare questi progetti si svilupperanno secondo le seguenti fasi programmate: la presentazione dei percorsi (con la centralità delle esposizioni didattiche); lo sviluppo del percorso/progetto in quattro-cinque incontri; la messa in rete delle scuole aderenti, per favorire scambi di materiali, metodologie, risultati e per creare le condizioni di maggiore socializzazione fra alunni di scuole e di età diverse; coordinamento del progetto, segreteria organizzativa e supporto didattico; valutazione dei risultati e divulgazione degli stessi tramite forum, mostre, pubblicazioni. Come già specificato, per ottimizzare al meglio ogni singola parte del percorso formativo, durante l’incontro iniziale di “programmazione partecipata”, l’educatore ambientale dell’Appa e l’insegnante della scuola, individueranno tra le varie tematiche proposte, quelle più funzionali al Progetto d’Istituto (Pi) e alla programmazione del Consiglio di Classe, non mancando di scegliere gli strumenti più adeguati per svolgere al meglio le varie attività disponibili. Per quanto riguarda i contenuti, i temi che verranno affrontati e messi a disposizione delle scuole faranno parte delle seguenti macro aree: Aria e mobilità, Acqua, Suolo e Rifiuti, Energia, Natura e Biodiversità, Educazione Agro- Alimentare, Rapporto Uomo-territorio. Analizziamo per ogni area sopra indicata alcuni insegnamenti esemplificativi previsti per l’anno 2007/2008, per comprendere al meglio le potenzialità offerte da questi progetti gratuiti, messi a disposizione dall’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente. Aria: sappiamo tutti come la qualità dell’aria che respiriamo sia di fondamentale importanza per una vita salutare; proprio come elemento essenziale, richiede dunque da parte di tutti i cittadini, un forte senso di responsabilità. Il percorso organizzato “Risorsa Aria” si occupa di insegnare le principali caratteristiche dell’aria e dell’atmosfera, dei gas che la compongono e di quelli estranei, di stimolare l’osservazione critica dei fenomeni naturali, di favorire la messa in pratica di iniziative concrete che possano portare ad un miglioramento della qualità dell’aria, di far riflettere sulle conseguenze del progresso e dello sviluppo della nostra società. Un altro argomento di grande attualità, trattato all’interno del percorso “Aria”, riguarda quello relativo alla “Mobilità”. Strettamente collegato al grave problema dell’inquinamento, questo percorso riservato alle scuole elementari, prevede di coinvolgere le scuole, gli abitanti, i bambini con l’obiettivo di sviluppare e incentivare la “pedonalizzazione” dei percorsi casa–scuola in una situazione di maggior sicurezza e “controllo sociale” dei tragitti. Acqua: il progetto propone anche grazie all’aiuto di dati scientifici aggiornati, la conoscenza della molecola più preziosa per la vita; in particolare l’obiettivo è quello di fornire alcuni approfondimenti sull’acqua elencando i diversi ambiti di utilizzo di questa risorsa: come sorgente di vita e indispensabile apportatrice di nutrimento, preziosa depuratrice dei materiali di rifiuto, animatrice del paesaggio e fonte di energia rinnovabile. Nel resto dei percorsi previsti si fa inoltre riferimento all’origine dell’acqua e alle sue caratteristiche; all’acqua nel mito e nella storia; al mantenimento degli ecosistemi; al ciclo dell’acqua in natura e nelle città tanto per citare solo alcuni dei numerosi approfondimenti previsti. Suolo e rifiuti: questo progetto è specificatamente dedicato alla realtà locale, poiché ha come scopo principale lo studio del ciclo integrato dei rifiuti, riferito alla situazione attuale del Trentino. Obiettivi principali sono sensibilizzare gli studenti e le loro famiglie circa l’importanza della raccolta differenziata, mettere in luce la gravità del problema rifiuti e del loro smaltimento, insegnare agli alunni le diverse tipologie di rifiuto per istruirli circa l’importanza dei centri di raccolta. Energia: l’energia è un elemento di cui l’uomo avrà sempre più bisogno nel futuro; il percorso proposto evidenzia l’importanza di un utilizzo sostenibile dell’energia con lo scopo di preservare e distribuire equamente le risorse vitali. Si vuole inoltre far conoscere agli alunni le fonti energetiche alternative e rinnovabili, coinvolgerli nel risparmio energetico all’interno dell’edificio scolastico per evitare inutili sprechi, cercare di diffondere la cultura del risparmio energetico anche all’interno delle famiglie, far conoscere nei vari ambiti comprensoriali le molteplici esperienze di Enti e Società che operano nel settore della produzione di energia da fonti alternative e rinnovabili. Natura e biodiversità: il concetto di biodiversità viene esplicato tramite interessanti mostre che mettono in risalto l’importanza dell’ambiente di appartenenza con il quale siamo interdipendenti; si vuole stimolare inoltre la curiosità dei ragazzi tramite il contatto con ambienti di particolare bellezza e fascino. Educazione agro-alimentare: questo progetto mette in luce un problema che gli effetti della globalizzazione stanno enfatizzando sempre maggiormente: il complesso rapporto tra ambiente ed alimentazione. Lo scopo del percorso è quello di insegnare agli studenti a riconoscere i legami esistenti tra prodotti agro-alimentari, il territorio e la tradizione, con particolare riguardo al valore culturale ed economico dei prodotti tipici del Trentino; a sapere distinguere tra le principali proprietà nutrizionali dei prodotti; a correggere le scelte e le abitudini alimentari inadeguate per acquisire una maggiore consapevolezza e autonomia nei consumi; Rapporto Uomo-territorio: uno degli aspetti principali che viene trattato in questo percorso è il diverso rapporto che si è oggi venuto a creare fra il Nord e il Sud del mondo. E’ proprio in questo delicato rapporto tra Nord e Sud che nasce la sfida dello sviluppo sostenibile, un obiettivo che non può essere ignorato soprattutto dalle nuove generazioni. L’obiettivo principale del percorso è quello di sensibilizzare gli studenti alle problematiche legate allo sviluppo sostenibile; far conoscere e sperimentare progetti di cooperazione allo sviluppo, introdurre il concetto di solidarietà sociale, di confronto e collaborazione tra culture diverse; valorizzare la biodiversità. Sempre all’interno del settore “Uomo-territorio” viene preso in considerazione un altro argomento di grande attualità: la certificazione Emas. Quest’ ultimo si può considerare come uno degli strumenti tecnici più utili per sostenere una politica di sviluppo sostenibile. Attraverso l’adesione al regolamento Emas gli istituti scolastici potranno migliorare le prestazioni ambientali all’interno degli edifici scolastici stessi, favorendo nel contempo la diffusione di una cultura attenta alle problematiche ambientali. Altro argomento di grande attualità è quello riguardante il Turismo sostenibile ed Ecolabel. L’obiettivo del percorso è in questo caso quello di favorire la conoscenza dei principi del turismo sostenibile; sensibilizzare la popolazione scolastica alle problematiche ambientali e socio-culturali connesse al settore turistico; progettare e realizzare progetti di turismo sostenibile attuabili nel proprio territorio. All’interno delle varie attività proposte dall’Agenzia per l’Ambiente della Provincia di Trento, un ruolo di primissimo ordine viene anche rivestito dalle mostre itineranti, che con l’utilizzo degli strumenti espositivi stimolano ancora maggiormente la curiosità e l’interesse degli studenti. Le mostre itineranti disponibili per l’anno 2007/2008 sono: “Orchidee dell’Alto Garda”, “Una finestra sul clima”(mostra interattiva), “Più o meno rifiuti”(mostra interattiva), “La montagna, fonte d’acqua dolce”, “Energia per noi”, “L’ambiente certificato”, “Cartografia per informare, certificare e pianificare”, “Arboreto Fantastico”(mostra didattica), “L’olivo nel mondo e nel Garda”(mostra temporanea), “Villino Campi, luogo dell’ambiente e del benessere”(mostra temporanea), “Acqua e paesaggio del fiume Sarca”(mostra itinerante in preparazione). Un altro strumento su cui può contare Appa, sono i numerosi laboratori della Rete trentina di educazione ambientale; svolgono un fondamentale servizio di informazione al pubblico e alle scuole e rappresentano la volontà di promuovere e coordinare nel territorio di competenza il dialogo tra soggetti che si occupano di ambiente, educazione e sviluppo sostenibile. Ecco dove sono dislocati i vari laboratori di educazione ambientale, con la sigla dei vari comprensori: Valle di Fiemme (C1), Primiero(c2), Bassa Valsugana(c3), Alta Valsugana(c4), Valle dell’Adige(c5), Valle di Non(c6), Valle di Sole(c7), Valli Giudicarie(c8), Alto Garda e Ledro(c9), Vallagarina(c10), Val di Fassa(c11). Un ulteriore risorsa educativa è rappresentata dai Centri di Esperienza della Rete trentina di educazione ambientale. Questi edifici sono collocati in luoghi di particolare interesse naturalistico e sono dotati di spazi appositamente dedicati ad attività ambientali di vario genere. I Centri di Esperienza sono specializzati nella conoscenza di un particolare ambiente, offrendo la possibilità di sviluppare e approfondire la formazione, soprattutto dei giovani; sono dunque una preziosa risorsa educativa sul territorio che di anno in anno sta venendo sempre più valorizzata dalla rete provinciale. Ecco i nomi e la dislocazione dei vari centri di esperienza: - “Villa Welsperg” nel Parco Naturale di Paneveggio e Pale di San Martino - “Palazzo Gallo” a Castello Tesino - “La casa degli spaventapasseri” a Marter di Roncegno - “Parco delle Terme” di Levico - “Rotta Sauch” in Valle di Cembra (comuni Cembra e Giovo) - “Centro Sudi Natura delle Maddalene”, a Bresimo - “Villino Campi”, centro di valorizzazione scientifica del Garda a Riva del Garda - “Parco Vivo” presso Palazzo Baisi a Brentonico - “La natura a portata di mano” a Ronzo-chienis Affianco alla Guida alle attività di Educazione ambientale per le scuole, è stata redatta anche una guida denominata “Pagine Gialle”; in questo opuscolo si trovano le associazioni presenti sul territorio che si occupano di educazione ambientale. Le iniziative proposte dalle varie associazioni vanno ad aggiungersi e a integrare le attività programmate da Appa. .  
   
   
BACINI MONTANI: MESSA IN SICUREZZA NELLA ZONA DI APPIANO  
 
Bolzano, 27 settembre 2007 - Per assicurare adeguate misure di protezione all´abitato di San Michele di Appiano, la Ripartizione provinciale Opere idrauliche è attualmente al lavoro nel corso superiore del rio Forcolana, che viene messo in sicurezza con nuove barriere in cemento. Il direttore di Dipartimento Heinrich Holzer ha ispezionato oggi (26 settembre) i lavori visitando su incarico del presidente Luis Durnwalder uno dei grandi cantieri con i tecnici per la sistemazione dei bacini montani. Con il sindaco Franz Lintner e il direttore della Ripartizione Opere idrauliche Rudolf Pollinger, il direttore di Dipartimento Holzer ha constatato nel corso del sopralluogo la potenzialità di rischio che il rio Forcolana nasconde nei casi di smottamenti nel corso superiore: "Il materiale franoso rischia di raggiungere sino all´abitato di San Michele". Già in passato il torrente ha mostrato tutta la sua pericolosità e di quali danni è capace: "Proprio per questo ormai quasi tutto il corso del rio è stato messo in sicurezza", conferma il direttore di Ripartizione Pollinger. Ma gli interventi condotti nel corso superiore del rio Forcolana risalgono agli anni Cinquanta e Sessanta e richiedono pertanto un rifacimento, "che è necessario se non vogliamo rischiare la tracimazione del materiale franoso verso San Michele, contro cui le vecchie barriere più di tanto non possono", aggiunge Pollinger. Nel 2006 il progetto è stato avviato, reso più difficili dalle condizioni non facili in cui i tecnici si trovano a lavorare. Attualmente le vecchie barriere in cemento, ormai danneggiate, vengono rimpiazzate da nove moderne infrastrutture. "Puntiamo inoltre a un rapido rinverdimento e un rinfoltimento della boscaglia per stabilizzare il terreno e contenere in limiti accettabili l´intervento sul paesaggio", sottolinea Pollinger. L´intervento nel 2007 prevede costi complessivi per 600mila €, il prossimo anno seguirà la messa in sicurezza, dal punto di vista biologico-ingegneristico, dei punti critici nella parte superiore del torrente Forcolana. L´intera operazione di tutela dell´abitato di San Michele di Appiano comporta per la Provincia una spesa di 1,2 milioni €. .  
   
   
LA GIUNTA LIGURE STANZIA 1,4 MILIONI DI EURO CONTRO IL RISCHIO IDROGEOLOGICO  
 
Genova, 27 settembre 2007 - La Regione investe ancora per mettere al riparo nuove porzioni di territorio dai rischi di frana ed alluvione. Il nuovo programma di finanziamento riguarda sette interventi e mette a disposizione 1 milione e 400 mila euro. "La disponibilità delle nuove risorse – spiega l’assessore regionale all’Ambiente, Franco Zunino - è merito della corretta e razionale gestione regionale dei fondi per la difesa del suolo, in quanto le somme investite derivano dal recupero di economie accertate su precedenti finanziamenti". Su sette finanziamenti concessi, quattro mirano all’ampliamento ed al miglioramento di opere già realizzate, con relativo completamento della messa in sicurezza dei territori interessati, due consentono l’esecuzione di interventi ex novo, uno riguarda la progettazione di opere in area a rischio molto elevato. In particolare, e’ stato integrato con 268 mila euro il finanziamento già previsto per la sistemazione idraulica ed idrogeologica del rio Buraxe ad Albisola Superiore, mentre con 413 mila euro di investimento sarà possibile completare con un nuovo lotto di lavori la messa in sicurezza dell’abitato di Bonassola dalle esondazioni dei torrenti San Giorgio e Rossola. Nuovi lotti di intervento saranno realizzati anche a Deiva Marina per consolidare il versante franoso in località Case Maestri (74 mila e 500 euro), e a Noli, per assicurare le corrette condizioni di deflusso del rio Mazzeno (101 mila euro). Sono previsti cantieri anche a Masone per la messa in sicurezza del nodo critico del torrente Stura in località Piana del Comune (240 mila euro) ed a Riccò del Golfo per ridurre il rischio idraulico in località Capoluogo (280 mila). Finanziata infine, con poco meno di 23 mila euro, la progettazione, con relativo studio geotecnico, degli interventi di messa in sicurezza delle pendici del Monte Crocetta, a Moneglia, zona classificata a rischio molto elevato dal vigente piano di bacino. Tutti gli interventi prevedono il cofinanziamento da parte degli Enti attuatori. .  
   
   
ASSESSORE ZUNINO: "LA GIUNTA APPROVA INTESA SUL DEPURATORE DI PUNTA VAGNO"  
 
Genova, 27 settembre 2007 - Passi avanti verso la soluzione del problema del depuratore di Punta Vagno. La Giunta Regionale ha infatti approvato uno schema di protocollo di intesa che verrà a breve sottoscritto con Ministero dell´Ambiente, Provincia e Comune di Genova. In base all´accordo sottoscritto, verrà ora avviato uno studio propedeutico alla ristrutturazione ed al potenziamento dell´impianto di Punta Vagno. "Sulla base dei risultati dell´indagine - ha spiegato l´assessore all´Ambiente della Regione Liguria, Franco Zunino - verrà integrato l´accordo di programma in materia di risorse idriche stipulato dalla Regione con i Ministeri dell´Ambiente, delle Infrastrutture, dell´Economia e dell´Agricoltura, liberando i finanziamenti necessari per avviare l´intervento di potenziamento di Punta Vagno". La Regione si è impegnata ad investire nell´opera 3 milioni di euro in tre anni, a cui farà riscontro un parallelo finanziamento ministeriale da 15 milioni. Ulteriori risorse saranno messe a disposizione dall´Ato formato dai comuni della Provincia di Genova. Il nuovo depuratore potrà trattare maggiori volumi d´acqua, producendo nello stesso tempo una minore quantità di fanghi, grazie al più evoluto processo di trattamento. Grazie al miglioramento funzionale, l´acqua trattata potrà essere riutilizzata per uso irriguo o industriale, mentre gli scarichi a mare meno carichi di sostanze nutrienti per alghe e microrganismi favoriranno la riqualificazione ambientale dell´area compresa tra Punta Vagno e Boccadasse. L´impianto così potenziato sarà in grado di smaltire le acque conferite dalle reti fognarie di sponda destra del Bisagno e da quelle che servono i comuni montani della Val Bisagno. "Obiettivo dello studio, avviato grazie al protocollo di intesa approvato dalla Regione - ha concluso l´assessore Zunino - sarà definire soluzioni progettuali mirati al raggiungimento di questi risultati e nello stesso tempo proporre un riassetto urbanistico dell´area compresa tra Punta Vagno e Piazzale Kennedy". .