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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Ottobre 2007
Politica
VERTICE DI LISBONA: L´EUROPA PUÒ GUARDARE AL FUTURO  
 
 Bruxelles, 24 ottobre 2007 - Il Primo Ministro portoghese ha presentato all´Aula i risultati del Vertice sulla riforma dei trattati. Molti gruppi hanno salutato il successo della riunione che permetterà all´Ue di essere più democratica, più trasparente e più efficiente. Ma non hanno nascosto che avrebbero auspicato maggiore ambizione. Altri sono stati meno compiacenti o hanno chiesto di procedere a dei referendum per l´approvazione del nuovo Trattato. Diversi i commenti sul seggio supplementare attribuito all´Italia. Hans-gert Pöttering ha aperto il dibattito ringraziando la Presidenza portoghese per il grande impegno e il successo ottenuto a Lisbona con l´approvazione del nuovo trattato. Un grande successo «per tutti noi», ha precisato, che non sarebbe stato possibile senza il contributo del Parlamento europeo, che ha sempre posto tale argomento tra le sue priorità. E´ per questo, ha insistito, che «siamo noi i grandi vincitori». Ha poi ribadito «in maniera molto ufficiale» che il diritto di voto del Presidente «non è stato discusso dal Consiglio europeo», pertanto il Presidente del Parlamento europeo, durante il voto, eserciterà il suo diritto. Nessuno, ha concluso, potrà privarlo di questo diritto e il Consiglio europeo non lo ha fatto. Dichiarazione della Presidenza José Sócrates ha sottolineato che si è trattato della più rapida Cig della storia europea, dal 23 luglio al 18 settembre. Ha quindi affermato che l´Europa «aveva bisogno di un accordo rapido e l´ha avuto, aveva bisogno di segnale di fiducia e l´ha avuto, aveva bisogno di rivolgersi verso il futuro e vi è riuscita». Il segnale che l´Europa è capace di decidere rapidamente, anche quando si tratta di decisioni difficili. Ha quindi descritto come sono stati risolti i nodi che persistevano all´inizio del Vertice: la clausola di Ioannina, il numero di avvocati generali alla Corte di giustizia, la nomina dell´Alto Rappresentante per la politica estera, la delimitazione delle competenze tra Ue e Stati e membri e la questione legata alla composizione del Parlamento europeo. A questo proposito, ha spiegato che si è proceduto a un emendamento dell´articolo 9A del Trattato Ue prevedendo che il numero di deputati non possa essere superiore a 750, «più il Presidente», mantenendo la degressività proporzionale della sua rappresentazione. Questo emendamento, ha aggiunto, è corredato da due dichiarazioni. Una precisa che il seggio addizionale è attribuito all´Italia e l´altra garantisce che il Consiglio europeo darà il proprio accordo sulla composizione del Parlamento europeo, in funzione della proposta del Parlamento stesso. Il Consiglio, ha proseguito, ha così accettato i criteri proposti dal Parlamento e ha proceduto a un adattamento giudicato accettabile, «nell´ottica di adattare l´attuale quadro durante il periodo 2009-2014». Il trattato, ha poi affermato il Primo ministro, risolve la crisi del passato e «permette all´Europa di guardare al futuro»: ampliamento delle competenze legislative del Parlamento, ricorso alla maggioranza qualificata, nuova base giuridica per lo sviluppo della politica dell´immigrazione, migliore ripartizione delle competenze e rafforzamento del ruolo di controllo dei parlamenti nazionali. Particolarmente importante, ha sottolineato, è l´attribuzione di valenza giuridica vincolante alla Carta dei diritti fondamentali, che sarà proclamata dalle tre istituzioni il 12 dicembre. L´europa uscita dal Vertice, ha proseguito, «è più forte» per affrontare le sfide mondiali e svolgere un ruolo in ambito internazionale. Lancia inoltre «un segnale di fiducia alla nostra economia e a tutti i cittadini». Dichiarazione della Commissione José Manuel Barroso, sottolineando la cooperazione costruttiva del Presidente e dei rappresentanti del Parlamento europeo con la Commissione, ha enfatizzato il fatto che si tratta della prima volta in cui l´Europa, «non più divisa dalla cortina di ferro totalitaria», si accorda su un nuovo trattato. Con il consenso ottenuto a Lisbona, ha proseguito, «abbiamo sconfitto lo scetticismo e raggiunto gli obiettivi». Barroso ha in particolare apprezzato che le due condizioni non negoziabili poste dalla Commissione siano state rispettate: un progresso rispetto alla situazione attuale e il mantenimento delle competenze dell´Esecutivo comunitario e del metodo comunitario. Augurandosi un processo di ratificazione coronato di successo, ha concluso affermando che l´Unione ha bisogno di un nuovo trattato. Interventi in nome dei gruppi politici Dopo aver espresso la soddisfazione del suo gruppo per i risultati ottenuti, Joseph Daul (Ppe/de, Fr) ha affermato che finalmente l´Europa si è dotata degli «strumenti indispensabili per il suo funzionamento» e che l´accordo raggiunto a Lisbona «fornisce il segnale di una nuova dinamica europea». Ha quindi sottolineato l´importanza che questo trattato «sia la base di un progetto europeo fondato su una vera adesione dei cittadini». Le Istituzioni e gli Stati membri devono quindi impegnarsi «a dare corpo alle disposizioni del trattato che riguardano la via democratica dell´Unione» e fornire ai cittadini informazioni sul contenuto della Carta dei diritti fondamentali, che ne consacra i diritti essenziali. Devono inoltre spiegare loro chi sono gli eletti del Parlamento - che saranno 751 nel 2009 - e come lavorano. Ma anche cosa significa il voto a maggioranza qualificata, che diventerà la regola e che permetterà all´Europa di agire in nuovi campi quali la cooperazione giudiziaria e di polizia, la protezione dell´ambiente, la politica economica o l´immigrazione. A suo parere occorre poi spiegare ai partner internazionali che dal 1° gennaio 2009 il «loro interlocutore principale» sarà l´Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune e vicepresidente della Commissione europea così come il Presidente del Consiglio, eletto per due anni e mezzo, che faciliterà la coesione e il consenso in seno all´Unione europea. Plaudendo al nuovo trattato che permetterà all´Europa di passare dai dibattiti all´azione, ha chiesto di impegnarsi in riforme «profonde e necessarie» per lottare efficacemente contro la criminalità, le minacce terroristiche ed i cambiamenti climatici ed ha infine invitato i suoi colleghi ad essere all´altezza delle attese dei cittadini europei. Per Martin Schulz (Pse, De), l´Europa è di fronte a grandi sfide: il divario tra ricchi e poveri all´interno della Comunità e su scala mondiale ma anche la lotta ai cambiamenti climatici. Non si tratta di problematiche nuove, ma richiedono un´azione da parte dell´Unione europea. Si è quindi rallegrato per l´iniziativa della Presidenza portoghese di dare priorità alla situazione in Africa. Ha quindi sottolineato che, invece di scontrarsi dal 2001 sui temi costituzionali, il Parlamento avrebbe dovuto occuparsi di queste problematiche e che, mentre il Presidente Usa accenna a una potenziale terza guerra mondiale, al Parlamento si discute sul diritto di voto del suo Presidente. Si è pertanto chiesto «dov´è finito il nostro senso della proporzione». Rivolgendosi poi a quanti si lamentano che si tratta sempre della vecchia Costituzione, ha ricordato loro che il nuovo trattato è semplificato, ma rappresenta un progresso se comparato a quello di Nizza. In termini di democrazia e standard sociali ci permette di raccogliere le sfide future. Ha quindi concluso ricordando che il trattato «rende l´Europa più democratica, più efficiente e dotata delle Istituzioni che volevamo». Graham Watson (Alde/adle, Uk) si è rallegrato per i cambiamenti quali la normalizzazione della codecisione, che impedirà i veti al Consiglio e che, sottoponendo l´energia e la giustizia e gli affari interni allo scrutinio democratico, darà all´Unione la capacità di confrontarsi con le sfide della globalizzazione. Ha però affermato che «è un peccato che il trattato non sia più semplice da digerire» e che «la vera tragedia consiste nel fatto che non si è visto un solo leader nazionale tornare a casa sventolando la bandiera europea ma tutti inneggiavano agli opt-out, alle deroghe e alle eccezioni che deturpano il testo». Ha poi chiesto se è possibile convincere i cittadini senza essere entusiasti del risultato Trattato. Il leader liberaldemocratico ha quindi concluso che la trasparenza democratica della Convenzione era di gran lunga preferibile agli incontri segreti e agli accordi sottobanco di giovedì scorso, in quanto argomenti così sensibili non dovrebbero essere decisi con «comportamenti suicidi». Ha quindi brindato al trattato di Lisbona precisando che vedeva il bicchiere «mezzo vuoto» e augurandosi che «la rinnovata fiducia possa prendere il posto del cinismo». Brian Crowley (Uen, Ie) si è detto convinto che i rappresentanti eletti e i governi hanno il diritto di difendere i diritti dei loro popoli all´interno dell´Unione. A suo parere il Vertice di Lisbona è stato positivo in quanto prevede nuove aree d´intervento per l´Unione europea, specialmente in quei settori - quali l´ambiente, la globalizzazione, la ricerca e l´istruzione - cui si applicherà la codecisione. Permetterà inoltre alle istituzioni europee di reagire più rapidamente ai mutamenti mondiali. Monica Frassoni (Verdi/ale, It) ha anzitutto ricordato che il suo gruppo è sempre stato un convinto sostenitore della necessità impellente di una Costituzione europea, «di un testo breve, forte, espressione della democrazia europea e della coesione dei suoi popoli»; pur «con i suoi enormi difetti», il suo gruppo ha anche sostenuto il trattato costituzionale. Si è quindi augurata che «questa cosa confusa che oggi voi ci presentate, non chiamiamola trattato semplificato perché francamente fa un po´ ridere», venga ratificata «per poi poter passare alla fase successiva». Ha quindi sostenuto che il suo gruppo non parteciperà «alla glorificazione di questo risultato, che contiene soltanto dei passi indietro rispetto al trattato costituzionale!». Per fortuna «la Cig è stata breve», ha aggiunto, esprimendo dubbi su «quali altri capolavori di chiarezza . Ci avrebbero propinato» se fosse durata più a lungo. Ha quindi voluto «denunciare i responsabili di questa situazione», ritenuta «altamente insoddisfacente». Prima di tutto la Convenzione europea e il suo presidente, «che ha rifiutato sistematicamente di mettere per tempo all´ordine del giorno la rottura del dogma del veto sulle modifiche del trattato e oggi ne paga il prezzo con lo smantellamento sistematico del suo lavoro e l´oblio». In proposito ha anche rilevato che nessuno ha ricordato il lavoro della Convenzione. Poi i sostenitori proeuropei del non referendum, «che si ritrovano oggi con un pugno di mosche in mano: meno democrazia, più nazionalismo, più confusione». Il governo e il sistema mediatico britannico, «che con tutte le sue arie di pragmatismo e affidabilità, si sono in realtà piegati vergognosamente alle urla dei tabloid di Murdoch e – dopo aver contribuito a rendere la Carta dei diritti e il trattato costituzionale molto, ma molto peggio di quello che sarebbe potuto essere – sono riusciti oggi a far credere alla loro opinione pubblica che avere meno diritti, meno protezione, meno trasparenza, meno democrazia è una grande vittoria». Inoltre, lo stesso Parlamento e la Commissione, «che hanno deciso di tacere per due anni in attesa dell´iniziativa miracolosa della signora Merkel» e il Consiglio europeo e i governi «che hanno scelto di scippare il processo di riforma dei trattati all´opinione pubblica e ai parlamenti e di giocare la carta dell´ingarbugliamento e della confusione per salvare il salvabile». Nella fase delle ratifiche, ha ammonito, «i Verdi non mentiranno all´opinione pubblica»: il testo contiene degli elementi positivi, «ma è pieno di trappole e di bastoni fra le ruote». Ha quindi concluso sostenendo che il suo gruppo lavorerà affinché la ratifica e l´applicazione del nuovo trattato «non dimentichino che la strada verso un´Europa veramente libera, aperta e democratica non è finita e che questa è soltanto una piccola tappa neanche tanto gloriosa». Francis Wurtz (Gue/ngl, Fr) ha sottolineato che nella revisione del Trattato solo pochi argomenti sono sembrati «intoccabili», come l´economia di mercato aperta dove vi è la libera concorrenza, le emissioni della Banca centrale europea, gli orientamenti del Patto di stabilità, il rispetto della libertà di movimento dei capitali, la progressiva soppressione di tutto ciò che viene considerato una barriera agli scambi, la concentrazione del potere in seno alle Istituzioni, «inaccessibili ai cittadini». A suo parere, invece, è proprio su questi temi e sul rifiuto di dibatterne apertamente che si è sviluppata la crisi di fiducia dei cittadini verso l´Europa. Ha quindi lamentato il fatto che nella comunicazione della Commissione sulla Strategia di Lisbona è indicato che la sfida più grande dell´Unione è quella di spiegare ai cittadini cosa rappresenta l´Unione europea, escludendo a priori «il dibattito contraddittorio» e, a maggior ragione, il ricorso a referendum. Il problema del Consiglio europeo, ha spiegato, «è il popolo», ma senza il popolo non c´è un avvenire per una grande ambizione europea. Ha quindi concluso auspicando che un giorno si possa discutere francamente di questo tema. Nigel Paul Farage (Ind/dem, Uk) ha invitato a non essere troppo compiaciuti del vertice di Lisbona in quanto, per una volta, i parlamenti nazionali avranno la possibilità di pronunciarsi e vi è una vera probabilità che vi saranno più referendum. A suo parere, dopo aver trattato con disprezzo i referendum in Francia e Paesi Bassi, la Commissione e il Consiglio sono Euronazionalisti, «gente pericolosa che non di fermerà dinnanzi a niente». Il vertice di Lisbona, ha aggiunto, si è rivelato un enorme inganno, un tentativo di imporre agli europei una costituzione solamente cambiandole il nome ma con lo stesso contenuto. Ha quindi concluso affermando che è giunto il momento di ascoltare quello che la gente ha da dire e che non si può proseguire con questo progetto senza il sostegno dei cittadini. Interventi dei deputati italiani Luca Romagnoli (Its, It) ha notato come, sulla riforma del trattato, che comunque respinge, vi siano «vincitori e vinti». In merito alla nuova ripartizione dei seggi del nuovo Parlamento, ha poi osservato che sono cadute le riserve della Polonia e dell´Italia, ma la prima «vince altre e più importanti battaglie: ottiene l´opt-out dalla Carta dei diritti fondamentali, avrà un avvocato generale alla Corte di giustizia, vince sul meccanismo di Ioannina». Anche l´Austria, per il deputato, ottiene un successo con l´introduzione della possibilità di limitare l´accesso degli studenti stranieri alle università del paese. Ha poi sottolineato che «Romano Prodi, prima di entrare alla riunione, proclama che combatterà per non perdere la parità di sempre, ne esce con la perdita della parità con la Francia ma sventola, come vittoria, la riconquista di quella con l´Inghilterra e l´impegno di riconsiderare, dal 2014, la spartizione dei seggi tenendo conto della cittadinanza». Ma questo, osserva, «noi l´avevamo già ottenuto nell´ultima plenaria a Bruxelles». Quanto accettato «dall´ignavo governo Prodi», ha affermato, è un «tozzo di pane lanciato al cane sotto al tavolo, ritenendo che per il primo ministro italiano «circa tre milioni di europei con cittadinanza italiana sono meno europei dei pakistani, degli indiani, dei kenioti, che hanno la fortuna di lavorare e risiedere in Gran Bretagna o dei camerunensi in Francia, che come tali, pure extraeuropei, sono conteggiati per la ripartizione dei seggi». Ha quindi concluso che «nulla potevamo attenderci di meglio dal governo italiano, sostenuto da una sinistra beceramente comunista e da un sinistra-centro subdolo e ipocrita», vi sono così altri buoni motivi «per considerare non nostra l´Europa di questi trattati e per sperare di poter presto celebrare il De profundis sul ridicolo governo Prodi». Lapo Pistelli (Alde/adle, It) ha affermato che su un muro della metropolitana di Milano «c´era una scritta molto umoristica e amara, che diceva: "il futuro non è più quello di una volta", un po´ come le stagioni o il cibo». Ha quindi osservato che viviamo «in un tempo nel quale le giovani generazioni non sono più convinte che il futuro sia migliore come pensavano i loro genitori», così come spesso si sente dire che "l´Europa non è più quella di una volta". A suo parere, in Europa, sta crescendo «un pensiero sovranista, nazionalista, antieuropeo». Il risultato di Lisbona è invece «importante»: «più per la rapidità con la quale si è deciso, che è un bel segnale all´opinione pubblica, piuttosto che per il contenuto, troppi "opt-out", troppe clausole, ancora troppa complicazione». Adesso, ha aggiunto, Parlamento, Commissione e Consiglio hanno diciotto mesi «per recuperare davanti all´opinione pubblica la stagione di crisi che avevamo alle spalle». Ha quindi sottolineato che per la maggioranza del Parlamento l´Europa è «la soluzione alle paure della globalizzazione, non la causa», e «che siamo più forti» se insieme affrontiamo l´immigrazione, i cambiamenti climatici, l´innovazione e la ricerca. Adesso, ha concluso, «abbiamo diciotto mesi per convincere, prima delle elezioni europee, i 500 milioni di cittadini che vivono fuori da qui». Per Mario Borghezio (Uen, It), il vertice di Lisbona ha ottenuto un solo risultato: «quello di allontanare ancora di più i cittadini dell´Europa dall´Unione europea». Ha infatti «aumentato ulteriormente lo spazio per le lobby dei poteri tecnocratici, allontanando sempre di più la prospettiva per la quale noi combattiamo: quella dell´Europa dei popoli, delle regioni». Si è quindi chiesto dove sono in Parlamento i Corsi, i Valdostani, i Baschi, gli autonomisti Bretoni e gli Alsaziani. Sulla distribuzione dei seggi, il deputato ha affermato che «il nostro Paese - rappresentato da un premier bollito, Prodi - ha ceduto vergognosamente nei confronti della Francia». Ha poi sottolineato «l´evanescenza di questo premier» che a Lisbona «è sembrato "Alice nel paese delle meraviglie", totalmente spaesato e disinformato», e che «è stato escluso dalla dichiarazione congiunta di Francia, Germania e Regno Unito». Dichiarazione, ha precisato, con la quale «chiedono giustamente» all´Europa di agire «per evitare il ripetersi di turbolenze finanziarie». In proposito, ha ricordato che Prodi ha dichiarato di non avere idea di cosa fosse e a cosa servisse questa presa di posizione sul disordine finanziario. Forse, ha concluso, «l´ex consulente di Goldman Sachs e ex presidente della Commissione che si comporta spesso da ex consulente delle banche mondialiste, non intende occuparsi delle conseguenze molto gravi per le famiglie italiane e padane che non riescono a far fronte a fine mese». Alain Lamassoure (Ppe/de, Fr), come relatore sulla nuova composizione del Parlamento europeo, si è rallegrato dell´accordo al Consiglio sulla proposta votata dall´Assemblea. Il Consiglio, ha precisato, ha fatto propri la definizione di proporzionalità degressiva, la traduzione di questo principio in cifre, il ricorso ai dati Eurostat per valutare la popolazione da prendere in considerazione e la volontà di trovare un sistema più stabile nel 2009. Questo accordo al Consiglio è un accordo al «101%», ha aggiunto, visto che ha deciso di attribuire un seggio supplementare all´Italia «senza precisare peraltro la ragione». Ha quindi affermato che ciò lo ha portato a due considerazioni: in primo luogo che tutti i membri del Parlamento conserveranno il diritto di voto, «anche il Presidente e il 73° italiano», contrariamente a voci diffuse dalla stampa. Inoltre, ha osservato che il seggio aggiuntivo concesso all´Italia «deroga al principio della proporzionalità degressiva iscritto nel trattato e, pertanto, si dovrà vigilare affinché la decisione di applicazione dell´´articolo 9A sia inattaccabile davanti alla Corte di giustizia. Per tale ragione, ha concluso, i due relatori proporranno al Parlamento un progetto rivisto, tenendo conto della volontà del Consiglio europeo. .  
   
   
LOTTA CONTRO LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E IL TERRORISMO: LA COMMISSIONE EUROPEA INTENDE RAFFORZARE IL RUOLO DI EUROJUST  
 
Bruxelles, 24 ottobre 2007 - La Commissione europea ha adottato una comunicazione sul ruolo di Eurojust e della Rete giudiziaria europea nella lotta contro la criminalità organizzata e il terrorismo, in cui presenta alcune possibilità di miglioramento. La comunicazione sarà discussa con gli Stati membri a un seminario che si terrà a Lisbona il 29 e 30 ottobre 2007. Il vicepresidente Franco Frattini, Commissario responsabile del portafoglio "Giustizia, libertà e sicurezza", ha sottolineato: "Gli Stati membri non possono lottare individualmente contro la criminalità organizzata transnazionale e il terrorismo. La cooperazione è una necessità assoluta e i dati mostrano che gli Stati membri si affidano sempre di più ad Eurojust nel lavoro di indagine e di repressione di questi tipi di grave criminalità. Occorre fare passi avanti e dotare Eurojust dei poteri necessari per svolgere i suoi compiti e per intervenire in maniera più efficace nella lotta contro la criminalità organizzata e il terrorismo: nella comunicazione adottata oggi ho indicato diverse possibilità di sviluppo per questa agenzia". Eurojust è stato creato per incoraggiare e rafforzare il coordinamento e la cooperazione fra le autorità giudiziarie degli Stati membri nella lotta contro la criminalità organizzata transnazionale e il terrorismo. Le attività di Eurojust sono iniziate nel 2002, e il numero dei casi trattati va crescendo in maniera esponenziale. Nel 2006 i casi registrati sono stati 771, il che rappresenta un aumento del 31% rispetto al 2005; quest´anno sono già più di 800 e potrebbero diventare addirittura 1000 entro la fine dell´anno. La comunicazione passa in rassegna lo stato di attuazione della decisione su Eurojust del 2002 nei vari Stati membri. Il vicepresidente Frattini ha dichiarato: "Gli Stati membri hanno attuato la decisione in modi molto diversi. Ho notato differenze sostanziali nei poteri che hanno conferito ai loro membri nazionali e, ad esempio, nella durata del loro mandato. Ritengo necessaria un´armonizzazione di questi poteri per garantire una continuità e far sì che Eurojust possa lavorare il più efficientemente possibile nella lotta contro la criminalità organizzata e il terrorismo". La comunicazione presenta diverse opzioni affinché Eurojust disponga di tutte le informazioni necessarie per svolgere i suoi compiti. Gli Stati membri potrebbero ad esempio comunicare spontaneamente i dati in casi di gravi crimini che vedono interessati due o più paesi. Una maggiore partecipazione dell´agenzia alle squadre investigative comuni potrebbe inoltre contribuire al loro successo. La Commissione ritiene anche che vadano rafforzati i legami fra Eurojust e la Rete giudiziaria europea, dato che hanno obiettivi simili. La comunicazione sarà discussa con gli Stati membri in occasione di un seminario che si terrà a Lisbona il 29 e il 30 ottobre, organizzato dalla Presidenza portoghese e da Eurojust. In base all´esito del seminario sarà presentata, nel 2008, una proposta legislativa che modifichi la decisione su Eurojust .  
   
   
ASSEMBLEA DELLE REGIONI D’EUROPA (ARE) (UDINE, 7-9 NOVEMBRE 2007)  
 
 Udine, 24 ottobre 2007 - La prossima Assemblea Generale dell’Assemblea delle Regioni d’Europa (Are) si svolgerà a Udine, dal 7 al 9 novembre 2007. Quest’anno saranno organizzati per l’occasione gli “Stati Generali delle Regioni Europee”, durante i quali Regioni da tutta Europa, siano esse partner o non partner dell’Are, affronteranno il tema de “L’identità – le Regioni come pietre miliari dell’Europa”. Ai lavori, presieduti dal presidente dell’Are e del Friuli Venezia Giulia Riccardo Illy, interverrà anche – nella giornata di venerdì 9 novembre - il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso. E’ prevista la partecipazione di circa 600 delegati, provenienti da oltre 250 Regioni europee, che cercheranno di fornire risposta alle seguenti domande: come possono le Regioni pianificare e governare il loro territorio, rafforzando al tempo stesso il senso di appartenenza dei loro cittadini?, come possono le Regioni sviluppare una “solidarietà politica”?, Come possono le Regioni identificare e comunicare valori-chiave per migliorare la coesione interna? Un’identità forte e radicata, da intendere sempre come possibilità di lavorare insieme ed opportunità per dialogare, e mai come prevaricazione sulle altre identità, costituisce – sottolinea l’Are - senza dubbio la migliore garanzia per la conservazione della diversità. Solo coltivando e promuovendo le innumerevoli identità che esistono in Europa saremo in grado di preservare la diversità che ci contraddistingue, quella non “standardizzazione” che rappresenta il nostro vero vantaggio competitivo. La diversità, che deriva dalla preservazione e dall’integrazione delle nostre identità, rappresenta il migliore strumento per la crescita economica, sociale e culturale dell’Europa. I lavori assembleari dell’Are sono in programma nel comprensorio di “Udine Fiere”, a Torreano di Martignacco (Udine), via Cotonificio 96, dove sarà allestita anche la Sala stampa. Nel corso dell’Assemblea generale dell’Are (di cui alleghiamo il programma preliminare) sono previste alcune conferenze stampa. La traduzione in lingua italiana sarà garantita per l’Assemblea Generale e per le conferenze stampa. Tra queste, Mercoledì 7 novembre, alle ore 16. 00, Udine Fiere, con il Presidente Riccardo Illy ed il Segretario generale Are, Klaus Klipp, di presentazione dell’evento; Giovedì 8 novembre, alle ore 16. 30, Udine Fiere, con il Presidente Riccardo Illy ed il Presidente della Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento europeo, Paolo Costa; Venerdì 9 novembre, alle ore 13. 45, Udine Fiere, con i Presidenti Riccardo Illy e José Manuel Barroso. .  
   
   
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE NELL´AMBITO DEL 7°PQ: PROGRAMMA «CAPACITÀ»  
 
Bruxelles, 23 ottobre 2007 - La Commissione europea ha indetto un invito a presentare proposte nell´ambito del programma «Capacità» del Settimo programma quadro (7°Pq). L’invito riguarda l?attività 6-2-2 che intende fornire sostegno alle iniziative di coordinamento delle politiche di base intraprese da diversi paesi e regioni. Le proposte dovranno contemplare le seguenti aree politiche: sviluppo di un insieme di politiche adeguato in materia di ricerca e sviluppo (R&s); creazione di condizioni generali adeguate per promuovere gli investimenti privati nella ricerca e sviluppo (R&s); miglioramento della cooperazione e del trasferimento delle tecnologie tra gli istituti pubblici di ricerca e le imprese private, anche attraverso la creazione di partenariati tra settore pubblico e privato; - sviluppo e migliore impiego degli incentivi per i finanziamenti in R&s del settore privato; ammodernamento della gestione degli istituti di ricerca e delle università; rafforzamento dello sviluppo delle carriere e della mobilità europea, internazionale e intersettoriale del personale di R&s. Il bilancio totale dell?invito è di 7,5 Mio Eur. Per ulteriori indicazioni sull?invito consultare il seguente indirizzo web: http://cordis. Europa. Eu/fp7/dc/index. Cfm?fuseaction=usersite. Capacitiesdetailscallpage&call_id=76 .  
   
   
AVVIATA SECONDA SERIE DI LIVING LAB  
 
Bruxelles, 24 ottobre 2007 - La seconda serie della Rete europea dei Living Lab (Enoll) è stata lanciata in occasione di un´iniziativa della Presidenza portoghese tenutasi a Bruxelles, in seguito al quale il numero complessivo dei membri di Enoll è salito 51. Il concetto di Living Lab è stato studiato allo scopo di promuovere l´innovazione garantendo la partecipazione di tutte le parti interessate, compresi gli utenti finali, all´intero processo di ricerca e sviluppo. Come ha spiegato al Notiziario Cordis uno dei partecipanti alla conferenza, il coinvolgimento degli utenti finali rende più impegnative le fasi iniziali dello sviluppo di un prodotto o servizio, in quanto gli utenti esprimono i propri desideri e i ricercatori ne chiariscono le possibilità di realizzazione tecnica o logistica. Tuttavia, il coinvolgimento degli utenti finali nelle prime fasi del processo fa risparmiare tempo negli stadi successivi del medesimo, in quanto i ricercatori acquisiscono una maggiore comprensione di quello che gli utenti vogliono o si aspettano. Quest´ultimo punto è fondamentale. Come ha precisato Kari Mikkel di Enoll Nordic, una quota tra il 70% e l´80% dei nuovi prodotti e servizi non raggiunge i risultati sperati non per una carenza di tecnologie avanzate, bensì per una mancata comprensione delle esigenze degli utenti. La prima tornata di Living Lab era stata lanciata un anno fa dalla presidenza finlandese del Consiglio dell´Ue. La Finlandia ospita sette Living Lab europei, più di qualsiasi altro paese, e le sue aziende, organizzazioni di ricerca, autorità pubbliche e cittadini sembrano aver abbracciato senza alcuna esitazione il concetto dei Living Lab. Secondo Kari Mikkel, alle società piace testare i propri prodotti nei paesi nordici, «perché i cittadini sono ben disposti a provare e sperimentare nuovi prodotti e servizi». Il gigante della telefonia mobile Nokia collabora con i Living Lab dai primi anni duemila. Veli-pekka Niitamo è il direttore della ricerca operativa nonché presidente dell´équipe che si occupa del portafoglio prodotti dei Living Lab europei. Invitato a esprimere un parere riguardo a nuovi progetti di Living Lab, ha risposto che i primi tentativi della Nokia in tal senso sono stati troppo orientati alla logica aziendale, mentre i progetti dovrebbero concentrarsi principalmente sull´utente. «Ci siamo resi conto che ci dev´essere una piattaforma totalmente aperta per la creazione di nuovi servizi e che i grandi attori industriali non dovrebbero essere il motore di tali piattaforme né investire in esse, in quanto volevamo veramente ottenere una visione incentrata sull´utente per la creazione di prodotti e servizi», ha riferito al Notiziario Cordis. Uno dei Living Lab recentemente approvato è il Laurea Living Lab, incentrato sull´Università Laurea di scienze applicate con sede in Finlandia. Sari Sarlio-siintola è una dei partecipanti a tale iniziativa e ha le idee chiare sugli obiettivi del progetto. «In primo luogo, è un modo per imparare le migliori prassi in termini di metodi, strumenti e modelli imprenditoriali dei living lab», ha fatto presente al Notiziario Cordis. «In secondo luogo, è un´opportunità per trovare possibili cooperazioni europee per i nostri progetti e infine è un canale per consentire alla nostra impresa di penetrare nel mercato europeo. » Per quanto riguarda il futuro, c´è la speranza diffusa che la presidenza slovena dell´Ue lanci la terza serie di Living Lab europei nella prima metà del prossimo anno. Il paese è un sostenitore entusiasta del concetto e ha più Living Lab di qualsiasi altro nuovo Stato membro. Nel frattempo, cresce l´interesse internazionale per il concetto, in particolare nelle economie asiatiche in rapida crescita. Veli-pekka Niitamo ritiene in particolare che la Cina disponga dei mezzi per investire in tali piattaforme e tradurle in realtà. «Il potenziale giro di affari da conquistare nel mercato cinese e le opportunità di cooperazione con il settore pubblico sono così vaste che andrebbero sfruttate non solo da Nokia, ma da tutti gli attori dei Living Lab europei», ha osservato. Per maggiori informazioni consultare: http://www. Openlivinglabs. Eu http://www. Ami-communities. Eu/wiki/living_labs_open_innovation_community .  
   
   
UNA GIORNATA DEDICATA ALLA DIRETTIVA 2006 SUL MERCATO INTERNO DEI SERVIZI IN EUROPA  
 
Roma, 24 ottobre 2007 - La creazione di un vero mercato interno dei servizi entro il 2010. Questo l’obiettivo della Direttiva europea 2006 alla quale la Regione Lazio ha dedicato una giornata di approfondimento con l’obiettivo di analizzare le principali novità introdotte. La Regione quest’anno presiede il Coordinamento di turno delle attività delle regioni italiane rappresentate a Bruxelles. “Noi ci riteniamo Regione d’Europa – ha detto l’assessore agli Affari Istituzionali Daniele Fichera - Possiamo affrontare a viso aperto le sfide che ci pone il futuro dell’Europa. La direttiva offre straordinarie opportunità per le nostre imprese in un mercato dalle dimensioni paragonabili a quello statunitense. Credo di poter dire che per quanto riguarda la Regione Lazio la volontà di recepimento della direttiva sarà attiva e positiva”. Quattro le finalità principali della direttiva in vista della realizzazione di un mercato interno dei servizi: facilitare la libertà di prestazione dei servizi nell’Ue, rafforzare i diritti dei destinatari dei servizi, promuovere la qualità dei servizi e stabilire una cooperazione amministrativa effettiva tra gli Stati membri. Gli stati membri avranno tempo fino al 28 dicembre 2009 per recepire la direttiva. Per semplificare le procedure verranno istituiti degli sportelli unici e tutte le procedure potranno essere fatte anche per via elettronica. .  
   
   
CROAZIA E EX REPUBBLICA IUGOSLAVA DI MACEDONIA ADERISCONO AL PROGRAMMA PER LA COMPETITIVITÀ E L´INNOVAZIONE  
 
Bruxelles, 24 ottobre 2007 - La Croazia e l´ex Repubblica iugoslava di Macedonia hanno aderito al Programma per la competitività e l´innovazione (Cip) dell´Ue, nell´ambito del quale la Commissione europea promuove l´innovazione, l´imprenditorialità e la crescita delle piccole e medie imprese (Pmi). Il vicepresidente della Commissione europea, Günter Verheugen, ha siglato il 18 ottobre un protocollo d´intesa con Vera Rafajlovska, ministro dell´Economia dell´ex Repubblica iugoslava di Macedonia, formalizzando l´adesione del paese al programma. Un accordo analogo è stato sottoscritto all´inizio del mese con l´ambasciatore croato presso l´Ue, Branko Baricevic. «Entrambi i paesi hanno compiuto straordinari progressi in molti settori della politica dell´imprenditorialità e dell´innovazione », ha dichiarato il commissario Verheugen. «La loro partecipazione al Cip consoliderà ulteriormente i loro sforzi di riforma e li aiuterà ad allineare le loro politiche a quelle dell´Unione europea, alla quale intendono aderire entro breve. » Entrambi i paesi presentano un tasso elevato di piccole imprese e i loro governi hanno compiuto passi da gigante verso lo sviluppo di un quadro regolamentare favorevole per le Pmi. Su tali basi i due paesi devono ora attuare politiche che promuovano l´innovazione nelle Pmi, onde rafforzare la loro competitività a livello nazionale, regionale ed europeo. Partecipando a progetti e reti che riuniscono partner di tutta l´Ue, i due paesi saranno esposti alle migliori prassi in materia di imprenditorialità, politica sulle Pmi, competitività e innovazione. La Croazia e l´ex Repubblica iugoslava di Macedonia sono i primi paesi non membri dell´Ue/see (Spazio economico europeo) ad aderire al Cip. Sono tuttavia in corso negoziati per l´adesione al programma di Turchia e di altri paesi candidati potenziali dei Balcani occidentali. Il Cip, dotato di un bilancio totale di 3,6 Mrd Eur, sarà operativo dal 2007 al 2013. Il programma è articolato su tre pilastri: il programma quadro per l´imprenditoria e l´innovazione, il programma di sostegno alla politica Tic e il programma Europa per l´energia intelligente. Un tema trasversale dell´intero programma è l´ecoinnovazione. Per ulteriori informazioni visitare: http://ec. Europa. Eu/cip/index_en. Htm .  
   
   
CENSIMENTO DEL PATRIMONIO DELLO STATO GESTITO DALL’AGENZIA DEL DEMANIO  
 
 Roma, 24 ottobre 2007 - In occasione della conclusione del Censimento del Patrimonio Immobiliare dello Stato, l´Agenzia del Demanio ha organizzato un Convegno dal titolo "Conoscere Per Riconoscere" che si è tenuto giovedì 18 ottobre a Palazzo Colonna, in Roma. Al convegno, era presente il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. "Presenteremo il Censimento del Patrimonio dello Stato: siamo il primo Paese a farlo ed è un segnale importante". Lo ha annunciato a Venezia, in occasione della presentazione del progetto per il recupero di Punta della Dogana, il Direttore dell´Agenzia del Demanio, Elisabetta Spitz. "Il patrimonio - ha proseguito Spitz - deve essere messo a disposizione delle città e delle collettività, perché deve favorire lo sviluppo del territorio, attraverso un’offerta culturale ma non solo". Con questo appuntamento, l´Agenzia avrà concluso la realizzazione del censimento tecnico-fisico del Patrimonio Immobiliare dello Stato. Questo ambizioso obiettivo è stato perseguito attraverso un lungo percorso durato circa 4 anni ed è stato il frutto di una sinergia che ha visto impegnati in tutta Italia, oltre alla Cabina di regia, al personale delle Filiali e delle altre Amministrazioni Pubbliche, più di 1. 400 operatori che hanno raccolto e classificato i dati. I risultati ottenuti sono riepilogati nei numeri del Censimento, che saranno presentati in occasione del convegno internazionale, e rappresentano una base di solida conoscenza e competenza; punto di partenza per intraprendere un percorso di crescente valorizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato. Il Censimento è stato affidato all´Agenzia del Demanio dal Ministero dell´Economia e delle Finanze come compito istituzionale con l’obiettivo di sviluppare uno strumento moderno e flessibile con cui individuare soluzioni gestionali in un´ottica di redditività e in grado di supportare la valorizzazione dei beni del Patrimonio dello Stato. Il lavoro determinato e dinamico che l´Agenzia del Demanio ha svolto, a beneficio della collettività, consentirà anche la diffusione della conoscenza dei dati raccolti al fine di illustrare le caratteristiche della consistenza e della ricchezza del patrimonio immobiliare dello Stato. Quattro anni di lavoro, 1. 600 persone impegnate, 150 mila rilievi tecnici per un totale di 70. 000 planimetrie, 700 mila immagini realizzate e archiviate, 400 informazioni raccolte per ogni singolo bene. Un’operazione imponente e complessa, la prima di queste proporzioni mai realizzata in Italia. Il Censimento del patrimonio dello Stato, gestito dall’Agenzia del Demanio, è stato portato a termine e viene presentato a Roma, il 18 e 19 ottobre, in un Convegno internazionale dal titolo “Conoscere Per Riconoscere”, alla presenza del Presidente della Repubblica. Partecipano al Convegno anche le delegazioni di 23 Paesi dell’Unione Europea. Trentamila beni di cui ventimila edifici e diecimila terreni. In realtà, però, i numeri non riescono a descrivere in alcun modo un insieme di beni vasto, eterogeneo e geograficamente differenziato come quello in questione. Il Censimento consente invece all’Agenzia del Demanio una conoscenza del patrimonio dello Stato tale da garantirne la buona amministrazione. Conoscere - si tratta d’altronde di buon senso - per poter agire correttamente. L’obiettivo del Censimento è stato, quindi, quello di riordinare, ampliare e approfondire la conoscenza dei beni dello Stato, consentendo la creazione di una griglia conoscitiva moderna con cui supportare una gestione efficace e razionale del patrimonio. Le informazioni raccolte, e trattate in modo da poter essere facilmente aggiornate ed evitarne il precoce “invecchiamento”, sono il necessario substrato di una gestione dinamica del patrimonio orientata alla valorizzazione dei beni e, laddove è possibile, alla loro messa a reddito. Un patrimonio immobiliare come quello dello Stato italiano - enorme, eterogeneo, sparso su tutto il territorio nazionale e di grande pregio - non può essere solo un capitolo del bilancio: proprio per le sue caratteristiche, esso è un elemento fondamentale della cultura e dell’identità nazionale e quindi va consegnato ad una conoscenza diffusa da parte dell’opinione pubblica. Il patrimonio dello Stato è, insomma, un bene di tutti e un merito del Censimento è quindi anche aver consentito una puntuale conoscenza di questa ricchezza. Dai monumenti più famosi, come il Colosseo o la Reggia di Caserta, ai tesori nascosti come la rinascimentale Villa Tolomei fino a gioielli meno noti ma altrettanto preziosi sparsi per tutto il Paese. La raccolta sistematica di informazioni sul patrimonio gestito è una delle missioni fondamentali dell’Agenzia del Demanio, tanto da essere stata inserita nel decreto legislativo del 1999 che la istituì. Nel 2003 si è partiti quindi, dopo un attento lavoro preparatorio, con la raccolta delle informazioni sui beni appartenenti alle categorie “Patrimonio disponibile”, “Usi governativi” e “Demanio storico artistico” sparsi su tutto il territorio nazionale, avvalendosi sul campo del lavoro di società esterne particolarmente esperte. Il lavoro è stato coordinato da una Cabina di Regia dell’Agenzia anche grazie al rapporto con le Filiali regionali, “memoria storica” del patrimonio immobiliare sul territorio. Quattro anni di lavoro, come si è detto, che hanno portato alla costruzione di una grande Banca dati unica, un contenitore informatico in cui i soggetti interessati possono acquisire tutte le informazioni utili su ogni singolo bene dello Stato. Una piccola rivoluzione per il nostro Paese, che consentirà, attraverso il Fascicolo immobiliare elettronico, di sostituire integralmente la gestione cartacea. Questo governo informatico dei beni ha anche consentito, all’interno del vasto patrimonio italiano, di creare insiemi di beni affini razionalizzandone la gestione. Si è proceduto cioè ad una segmentazione del patrimonio – tenendo conto delle caratteristiche tecnico-fisiche degli immobili, ma anche del contesto in cui si trovano e delle possibili scelte strategiche – individuando una rete di beni ad alto potenziale di valorizzazione. Si tratta di 2. 500 edifici sparsi in 153 comuni, concentrati per l’80% in otto regioni: Lombardia, Toscana, Lazio, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Campania e Sicilia. Con il Convegno internazionale di Roma si apre un nuovo capitolo nel percorso di innovazione e dinamicità che l’Agenzia del Demanio sta dando al governo dei beni dello Stato. Definita la conoscenza del patrimonio, affinate le capacità di gestione, anche grazie a nuovi strumenti operativi come la concessione dei beni per 50 anni e i Programmi Unitari di Valorizzazione (entrambi previsti dalla Finanziaria 2007), occorre rivolgere lo sguardo all’esterno. Con la partecipazione al Convegno delle 23 delegazioni estere, che rappresentano gli organismi, analoghi all’Agenzia del Demanio, dell’Unione Europea, si crea un network professionale ed istituzionale con cui condividere e definire un modello europeo di gestione dei patrimoni pubblici. .  
   
   
EMISSIONE BOT  
 
Roma, 24 ottobre 2007 - Il Mef ha disposto per il giorno 26 ottobre 2007, con regolamento 31 ottobre 2007, un´asta di Bot:
importo (in milioni di euro) scadenza giorni
Semestrali 9. 500 30. 04. 2008 182
Ha disposto, inoltre, per il medesimo giorno e con regolamento 31 ottobre 2007, l´emissione di una terza tranche di Bot (durata residua 57 giorni) con godimento 30 marzo 2007 e scadenza 27 dicembre 2007, di cui al decreto 22 marzo 2007 n. 29804, per un importo di 2. 500 milioni di euro. Si ricorda che, ai sensi del D. M. 12 febbraio 2004, sugli importi massimi delle commissioni applicabili alla clientela da parte degli intermediari, per i Bot a 57 giorni la commissione massima è fissata nella misura dello 0,05%. E´ da tener presente che il 31 ottobre 2007 vengono a scadere Bot per 9. 500 milioni di euro. I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva e senza l´indicazione del prezzo base da parte del Tesoro. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. I prezzi indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare, per tutte le tipologie di titoli, di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione di prezzo. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro. Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nei decreti di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez. Ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre - per ogni singolo titolo - dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 26 ottobre 2007, con l´osservanza delle modalità stabilite nei decreti di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dai decreti di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella a prezzo più alto, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nei decreti di emissione. Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare al collocamento supplementare dei Bot semestrali previsto in via automatica per il giorno 29 ottobre 2007. L´offerta della tranche supplementare è stabilita nella misura del 10% dell´ammontare nominale offerto nell´asta ordinaria. Il Tesoro, comunque, si riserva di aumentare detta percentuale dopo la chiusura dell´asta medesima. In tale evenienza sarà emesso un comunicato stampa al riguardo. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta ordinaria non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione avrà luogo al prezzo medio ponderato determinato nell´asta ordinaria. La procedura di collocamento supplementare seguirà le disposizioni contenute nel decreto di emissione. In particolare, le richieste di acquisto dovranno pervenire entro e non oltre le ore 15. 30 del 29 ottobre 2007. La circolazione dei Bot al 15 ottobre 2007 era pari a 149. 150 milioni di euro, di cui 2. 000 milioni di euro a 272 giorni, 2. 500 milioni di euro a 90 giorni, 9. 000 milioni di euro trimestrali, 55. 150 milioni di euro semestrali e 80. 500 milioni di euro annuali. .
 
   
   
EMISSIONE DI CCT E BTP  
 
 Roma, 24 ottobre 2007 - Il Mef dispone, per il giorno 30 ottobre 2007, con regolamento 1º novembre 2007, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: - Certificati di Credito del Tesoro: - settennali decorrenza : 1º marzo 2007; tredicesima tranche, scadenza : 1º marzo 2014 tasso d´interesse semestrale lordo : pari al tasso di rendimento semestrale dei Bot a sei mesi relativo all´asta tenutasi alla fine del mese precedente la decorrenza della semestralità, maggiorato di uno spread di 0,15 punti percentuali; la cedola in corso, di scadenza 1º marzo 2008, è risultata pari a 2,16%. - Buoni del Tesoro Poliennali: - triennali decorrenza : 1º agosto 2007; settima tranche, scadenza : 1º agosto 2010 tasso d´interesse annuo lordo : 4,50% - decennali decorrenza : 1º agosto 2007; quinta tranche, scadenza : 1º febbraio 2018, tasso d´interesse annuo lordo : 4,50% Tutti i titoli suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell´asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest´ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nei relativi decreti di emissione. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. L´assegnazione dei titoli verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d´asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i titoli assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei titoli assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d´interesse dal giorno successivo alla data di godimento dei titoli al giorno del regolamento. In particolare, per i Cct settennali, per i quali il 1º settembre u. S. È pervenuta a scadenza la prima cedola, i sottoscrittori dovranno corrispondere dietimi d´interesse per 61 giorni. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei titoli assegnati - pari allo: - 0,30% per i Cct settennali - 0,20% per i Btp triennali - 0,40% per i Btp decennali. Il pubblico potrà prenotare i titoli presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai titoli assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d´interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Cct Btp triennali Btp decennali
Prenotazione da parte del pubblico entro il 29 ottobre 2007 29 ottobre 2007 29 ottobre 2007
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 30 ottobre 2007 30 ottobre 2007 30 ottobre 2007
Regolamento sottoscrizioni 1º novembre 2007 1º novembre 2007 1º novembre 2007
Dietimi d´interesse da corrispondere 61 giorni 92 giorni 92 giorni
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti dei titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´offerta della tranche supplementare è stabilita, per ogni emissione, per un importo massimo non superiore al 10% dell´ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta della presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l´emissione dei titoli suddetti. Con successivo comunicato stampa verrà reso noto l´ammontare nominale dei titoli in emissione. .
 
   
   
EMISSIONE DI CTZ  
 
Roma, 24 ottobre 2007 - Il Mef dispone, per il giorno 26 ottobre 2007, con regolamento 31 ottobre 2007, l´emissione dei seguenti certificati di credito del Tesoro "zero coupon": - Ctz 24 mesi: decorrenza : 29 giugno 2007; nona tranche scadenza : 30 giugno 2009 importo nominale dell´emissione : 2. 000 milioni di euro I certificati suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell´asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest´ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nel decreto di emissione. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extra comunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno dell´importo minimo di un millesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - entro le ore 11 del giorno sottoindicato - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. L´assegnazione dei certificati verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d´asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i certificati assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei certificati assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei certificati assegnati - pari allo 0,20%. Il pubblico potrà prenotare i certificati presso le suddette categorie di operatori nel giorno sottoindicato; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai certificati assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente: - prenotazione da parte del pubblico: entro il giorno 25 ottobre 2007; - presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del giorno 26 ottobre 2007; - regolamento sottoscrizione: il giorno 31 ottobre 2007. Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´importo della tranche supplementare è stabilito nella misura massima del 10% dell´ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta relativa alla presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" all´assegnazione supplementare vengono indicate nel decreto recante l´emissione dei relativi titoli. .  
   
   
COLLOCAMENTO TRAMITE ASTA DEL BTP€I 2017 INDICIZZATO ALL´INFLAZIONE DELL´AREA EURO  
 
Roma, 24 ottobre 2007 - Il Mef dispone, per il giorno 29 ottobre 2007 , con regolamento 31 ottobre 2007, l´emissione dei seguenti Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all´Inflazione dell´Area Euro: - Btp€i decennali: decorrenza : 15 marzo 2006; dodicesima tranche, scadenza : 15 settembre 2017, tasso d´interesse reale : 2,10% annuo, pagabile semestralmente, ammontare nominale massimo dell´emissione : 1. 000 milioni di euro. Il meccanismo di collocamento utilizzato sarà quello dell´asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa. L´ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. Per il resto, la procedura di collocamento si svolgerà seguendo le modalità tecniche e le convenzioni utilizzate nel collocamento dei Btp nominali. Il pubblico potrà prenotare i buoni entro il 26 ottobre 2007. Ogni operatore, entro le ore 11,00 del 29 ottobre 2007, potrà sottoporre attraverso la Rete Nazionale Interbancaria, fino ad un massimo di tre offerte, ciascuna di importo reale (non rivalutato sulla base del Coefficiente di Indicizzazione) non inferiore a 500. 000 euro. I prezzi offerti, anche essi formulati in termini reali, dovranno differire tra loro per almeno un centesimo di euro. La Banca d´Italia, sulla base del Coefficiente di Indicizzazione riferito al giorno di regolamento, provvederà ad effettuare il calcolo dei controvalori relativi al capitale sottoscritto e ai dietimi da versare per il regolamento dei buoni sottoscritti in asta. Il regolamento avverrà due giorni lavorativi successivi al giorno di svolgimento dell´asta (T+2), il 31 ottobre 2007. Per i suddetti Btp€i, per i quali il 15 settembre u. S. È pervenuta a scadenza la terza cedola, i sottoscrittori dovranno corrispondere dietimi di interesse per 46 giorni. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo 0,40%. Gli operatori Specialisti in titoli di Stato avranno la facoltà di partecipare al collocamento supplementare, il cui importo massimo sarà pari al 10% del quantitativo offerto in asta, facendo pervenire le domande di sottoscrizione entro le ore 15,30 del giorno 30 ottobre 2007. Le modalità e condizioni per la partecipazione degli Specialisti alle assegnazioni supplementari vengono indicate nel decreto recante l´emissione dei titoli suddetti. .  
   
   
MELIORBANCA NOMINATO QUALE PROPRIO ADVISOR FINANZIARIO LAZARD & CO  
 
Milano, 24 ottobre 2007 – Meliorbanca Spa comunica di avere nominato quale proprio advisor finanziario Lazard & Co, per analizzare e valutare il progetto di aggregazione inoltrato da Banca Profilo e le alternative ipotizzabili, anche alla luce del Piano strategico a suo tempo presentato al mercato. .  
   
   
SOPAF S.P.A. APPROVATO UN PROGRAMMA DI ACQUISTO AZIONI PROPRIE; CONVOCATA L’ASSEMBLEA DEI SOCI.  
 
Milano, 24 ottobre 2007 – Ieri, il Consiglio di Amministrazione di Sopaf S. P. A. Ha approvato un programma di acquisto di azioni proprie da proporre all’Assemblea dei Soci. Il piano di acquisto azioni proprie (“il Programma”), finalizzato all’investimento di liquidità, prevede: che gli acquisti siano effettuati in una o più volte per un periodo di diciotto mesi dalla data della deliberazione assembleare; che gli acquisti vengano effettuati esclusivamente sui mercati regolamentati secondo modalità operative, stabilite da Borsa Italiana S. P. A. , che non consentano l’abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita (ai sensi dell’art. 144-bis del Regolamento n. 11971 del 14 maggio 1999); un importo massimo di Euro 2,7 milioni, fermo restando il rispetto dei limiti di cui agli artt. 2357 ss. C. C. , corrispondente ad un numero massimo di 5. 200. 000 azioni proprie; che ciascun acquisto venga effettuato ad un corrispettivo unitario non superiore al 5% rispetto alla media dei prezzi di riferimento registrati al sistema telematico della Borsa Italiana nelle tre sedute precedenti ogni singola operazione; che non siano acquistate, volta per volta, azioni per un quantitativo superiore al 25% del volume medio giornaliero di azioni negoziato sul mercato regolamentato in cui l’operazione viene effettuata, calcolato sulla base del volume medio giornaliero degli scambi del mese precedente al mese nel corso del quale il Programma viene comunicato al pubblico e fissato, su tale base, per tutta la durata del Programma; che tutte le operazioni di acquisto vengano effettuate nel rispetto di ogni disposizione di legge e di vigilanza applicabile; che, al termine del periodo per il quale sarà accordata l’autorizzazione dell’Assemblea, siano comunicate al pubblico informazioni sull’esito del Programma e sulla sua realizzazione; che le risorse finanziarie necessarie per l’acquisto di azioni proprie siano rivenienti da operazioni di smobilizzo di partecipazioni non core detenute da Sopaf; che, ai fini dell’esecuzione del Programma, Sopaf conferisca ad un intermediario del mercato mobiliare di primario standing un mandato di negoziazione di strumenti finanziari per conto terzi specificando limiti, modalità e tempistiche delle operazioni di acquisto di azioni proprie. Alla data odierna Sopaf non detiene azioni proprie e le società controllate non detengono azioni della capogruppo. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì provveduto a convocare l’Assemblea ordinaria e straordinaria dei Soci, in prima convocazione per il giorno 24 novembre 2007 alle ore 11. 00 presso la sede sociale in Foro Buonaparte 24, in seconda convocazione per il giorno 27 novembre 2007 ore 11. 00 presso Residenza Liberty, Corso Vercelli 57, nonchè il giorno 28 novembre presso la sede sociale alle ore 11. 00. In sede ordinaria i Soci saranno chiamati a deliberare in merito al programma di acquisto di azioni proprie sopra descritto ed all’integrazione del Consiglio di Amministrazione di massimo 2 membri. In sede straordinaria saranno proposte ai Soci l’approvazione della fusione per incorporazione di Lm Real Estate S. P. A. , Acal S. P. A. E Ida S. R. L. In Sopaf S. P. A. E l’approvazione di alcune modifiche allo statuto sociale, finalizzate al recepimento delle nuove disposizioni introdotte dal d. Lgs. 29 dicembre 2006, n. 303. .  
   
   
PACCHETTI “APERTI”: LE ALTERNATIVE NASCOSTE DAL MATTONE PER INVESTIRE IN TUTTA SICUREZZA SEBBENE L’ACQUISTO DI UNA CASA RAPPRESENTI LA TRANQUILLITÀ FINANZIARIA, ESSA NON È L’UNICA FONTE DI RENDITA POSSIBILE.  
 
Milano, 24 ottobre 2007 - E’ opinione diffusa tra la gente che la casa sia l’unica forma di investimento sicuro e redditizio. In seguito ai crack finanziari degli ultimi anni (Parmalat, Cirio in casa nostra, bond argentini ed Enron oltre oceano) la diffidenza verso queste forme di investimento è a livelli altissimi. Lo scetticismo, alimentato dai crack, ha costretto i piccoli risparmiatori a ricercare alternative sicure e più affidabili. L’investimento immobiliare ha i suoi numerosi svantaggi: esborso di un elevato capitale iniziale, elevato regime fiscale per immobili diversi dalla prima casa, iter di smobilizzo del bene non immediato e farraginoso, oneri accessori e costi di gestione non sempre prevedibili e non facilmente quantificabili. Pensiamo a quanti non desiderano speculare od ottenere elevate rendite dal proprio capitale, a quanti ad esempio non sono disposti ad investire ingenti somme, per questi e non solo, esistono soluzioni sicure e flessibili. Da tempo Istituti bancari e assicurativi hanno studiato pacchetti finanziari attraverso i quali è possibile ottenere, dietro piccolo esborso iniziale, un rendimento certo annuale. Tali pacchetti vengono in gergo chiamati “aperti”, è possibile cioè integrarli e liquidarli in qualsiasi momento. A garantire l’affidabilità dell’investimento, oltre all’esperienza e alla elevata competenza dei consulenti finanziari e assicurativi italiani, viene in soccorso la diversificazione del rischio. Questi pacchetti racchiudono di fatto diversi prodotti finanziari presenti nei mercati finanziari internazionali minimizzando il rischio. .  
   
   
FINMECCANICA: INTEGRAZIONE COMITATI  
 
Roma, 24 ottobre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica, riunitosi il 18 ottobre, ha proceduto alla nomina del dott. Francesco Parlato (subentrato nella carica di Amministratore, con decorrenza dal 12 settembre u. S. , al dimissionario dott. Dario Scannapieco) a componente del Comitato per la Remunerazione nonché del Comitato per le Strategie. La nomina del dott. Parlato, Amministratore non-esecutivo e non-indipendente, è conforme al principio di corporate governance che raccomanda che il Comitato per la Remunerazione sia composto da Amministratori non esecutivi, la maggioranza dei quali non indipendenti. Il Comitato per la Remunerazione risulta pertanto così composto: Riccardo Varaldo – Presidente (indipendente); Piergiorgio Alberti (indipendente); Franco Bonferroni (indipendente); Francesco Parlato (non indipendente). Il Comitato per le Strategie risulta così composto: Pier Francesco Guarguaglini – Presidente; Filippo Andreatta; Giovanni Castellaneta; Francesco Parlato; Roberto Petri; Guido Venturoni Paolo Vigevano. .  
   
   
BILANCIO,SU EVENTUALI RISPARMI DECIDERA´ LA GIUNTA LOMBARDA  
 
 Milano, 24 ottobre 2007 - "Nella Giunta di ieri mattina si è fatto brevemente il punto, tra l´altro, sul lavoro di predisposizione del bilancio di Regione Lombardia". E´ quanto si legge in una Nota diffusa oggi da Regione Lombardia. "Il presidente Roberto Formigoni e gli assessori competenti - prosegue la Nota - hanno ragguagliato i colleghi sul fatto che il bilancio della sanità presenta, come già da alcuni semestri, un andamento positivo. Il presidente Formigoni ha, ad esempio, ricordato che sei mesi fa, proprio la maggiore efficienza raggiunta dal sistema sanitario lombardo aveva permesso di utilizzare risparmi per 80 milioni di euro, destinandoli alle cure dei malati terminali, degli esiti da coma, dei malati oncologici". "L´utilizzo di eventuali nuovi risparmi - conclude la Nota - sarà deciso dalla Giunta. Voci di stampa diverse sono dunque infondate". .  
   
   
REFERENDUM COMUNI BELLUNESI GAVA, “SE LE RAGIONI SONO STORICHE PUNTIAMO A RIFARE LA REPUBBLICA VENETA”  
 
 Belluno, 24 ottobre 2007 - Se la mettiamo sul piano della storia, allora non vedo niente di meglio che puntare ad una macroregione che ricalchi la storia luminosa della Repubblica Veneta: Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trento e Bolzano unite, forti, naturalmente a statuto speciale” lo ha detto l’assessore alle politiche istituzionali della Regione del Veneto Fabio Gava, ieri a Belluno per illustrare la nuova programmazione europea 2007-2013, sollecitato dai giornalisti sul tema del referendum per il passaggio alla Provincia di Bolzano dei comuni bellunesi di Cortina, Livinallongo e Colle Santa Lucia. “Sappiamo però tutti – ha aggiunto Gava – che le ragioni storiche ed etniche sono solo di facciata e che invece a contare sono gli aspetti economici. Il referendum, qui come altrove, ha posto in maniera prepotente la questione della sperequazione oramai inaccettabile tra territori a statuto speciale e non, ma la soluzione non è andarsene in un’altra Regione. La soluzione è, e a livello nazionale può essere deciso subito, cominciare da un riequilibrio dei trasferimenti agli enti locali, passando dal conteggio sulla spesa storica a quello sul reale fabbisogno; avviare, come stiamo facendo, una contrattazione diretta con lo Stato per nuove competenze e relativi fondi sulla base dell’articolo 116 della Costituzione; continuare la battaglia (ancora lunga) verso il federalismo orizzontale, con regole uguali su tutto il territorio nazionale sulla base dell’articolo 119 della Carta Costituzionale”. Sempre in relazione al referendum, Gava ha quindi espresso una preoccupazione: “Cortina, prima esclusa dalla zonizzazione dei fondi europei 2000-2006, oggi potrebbe invece partecipare a pieno titolo alla programmazione europea 2007-2013, che mette in campo 450 milioni di euro dal Fondo di Sviluppo regionale e 80 milioni di euro sulla base del nuovo programma Interreg Iv°. Ma con quale spirito e quali certezze – si è chiesto – si può andar a realizzare una programmazione pluriennale su un territorio che, nello stesso periodo, potrebbe passare ad altra Regione? E’ un problema – ha concluso – che bisogna porsi”. .  
   
   
INTERNATIONAL DESK: COLLABORAZIONE TRA L´ITALIA E I BALCANI.  
 
Trieste, 23 ott - Le Camere di commercio di Pordenone, Gorizia, Trieste e Udine ospiteranno,rispettivamente il 24, 29, 30 e 31 ottobre, l´"International Desk", occasione di incontro e riflessione finalizzata alla collaborazione tra l´Italia e i Balcani. Promossa dalla Regione (direzione centrale Relazioni Internazionali, Comunitarie ed Autonomie Locali, servizio Rapporti Internazionali e Partenariato Territoriale), in collaborazione con altri enti ed organismi nazionali e regionali, l´iniziativa è "un contributo al rafforzamento della politica e della presenza italiana nel Sud-est Europa - rileva l´assessore regionale Franco Iacop - attraverso cui valorizzare il ruolo delle Regioni italiane e costruire sinergie, verificando al contempo le condizioni migliori per fare sistema in un ambito, quello della cooperazione internazionale, di grande rilievo per lo sviluppo ed il progresso comune". "International Desk" si articola in otto tavoli tecnici che si confronteranno sulla competitività (agricoltura, industria, servizi, ambiente) a Pordenone, sulla valorizzazione del territorio a Gorizia, su reti logistiche e trasporti a Trieste, sugli aspetti istituzionali della cooperazione a Udine in vista della conferenza finale cui prenderanno parte esperti del Sud-est Europa. Destinatari dell´iniziativa, che fornisce l´occasione di testimoniare i risultati delle loro esperienze, di esprimere eventuali esigenze e fornire i suggerimenti utili al rafforzamento delle sinergie tra pubblico e privato, sono tutti coloro che fruiscono degli accordi istituzionali di cooperazione siglati da Stato e Regioni. .  
   
   
COLLABORAZIONE ITALIA-INDIA NEI SETTORI BIOTECH E ICT OGGI 51 INCONTRI BILATERALI TRA OTTO IMPRESE INDIANE E DICIANNOVE IMPRESE E CENTRI DI RICERCA ITALIANI  
 
Trieste, 24 ottobre 2007 - Una delegazione di imprenditori indiani dei settori biotecnologico e informatico è attesa mercoledì 24 ottobre, in Area Science Park. Non si tratta di una semplice visita al parco scientifico, ma di una vera e propria occasione per intessere relazioni tecnologiche e commerciali con partner del territorio. Sono previsti infatti nel pomeriggio 51 incontri bilaterali tra i rappresentanti delle 8 imprese indiane e diciannove imprese e centri di ricerca italiani, quattordici dei quali dell’Area Science Park. La giornata, che si apre con una presentazione del sistema Area e una visita al Laboratorio di luce di sincrotrone Elettra e all’Icgeb, rientra nell’ambito del programma Business Partnership Action Italia-india, promosso dall’Ice (Istituto per il Commercio Estero). L’obiettivo dell’iniziativa è quello di valorizzare le competenze tecnologiche territoriali attraverso incontri mirati che possano facilitare lo scambio di informazioni e lo sviluppo di collaborazioni sia a livello commerciale che a livello tecnologico. .  
   
   
INCONTRI: DEL TURCO E SROUR, IN GIORDANIA IL NOSTRO KNOW-HOW CON LA PRINCIPESSA WIJDAN INTESE PER ACQUA, SCUOLE ED ARTE  
 
 L´aquila, 24 ottobre 2007 - Trasferire il nostro know-how in Giordania, intensificare gli scambi culturali e commerciali; esaltare le eccellenze esistenti e progettarne delle nuove. Di questo si è parlato ieri, a palazzo Centi, nel corso della visita all´Aquila che la principessa Wijdan Bint Fawwaz Muhana, ambasciatrice in Italia del Regno Hashemita di Giordania, ha reso al presidente della Giunta regionale, Ottaviano Del Turco. Presenti all´incontro anche l´assessore regionale con delega ai Rapporti con i Paesi del Mediterraneo, Mimmo Srour, ed il vice prefetto dell´Aquila, Graziella Patrizi. "Una delegazione abruzzese dell´Assessorato - ha detto Srour - è già stata in Giordania e in dicembre vi tornerà di nuovo. E´ un Paese pacifico, un po´ simile al nostro, interessato ad abbattere le barriere che tuttora persistono tra le due sponde del Mediterraneo ed a costruire un futuro multiculturale, multietnico e multireligioso. Con la principessa Wijdan stiamo cercando di concretizzare delle iniziative importanti che vedano Abruzzo e Giordania partner". Il presidente Del Turco e l´assessore Srour hanno affrontato uno dei temi più delicati del Paese orientale: quello dell´acqua. Essendo una zona prevalentemente desertica, la Giordania ha bisogno di acqua, in abbondanza e potabile. "Noi - ha affermato Del Turco - ne abbiamo tanta e buonissima. Ma abbiamo anche Università all´avanguardia che fanno ricerca sulla sua depurazione e distribuzione". A proposito di fiori all´occhiello dell´Abruzzo, in termini di formazione e sperimentazione, il Presidente ha indicato il polo oculistico di Chieti ma anche quello sulla metereologia dell´Aquila. La principessa ha mostrato grande interesse per l´attività della facoltà di Ingegneria ed ha proposto scambi tra gli studenti abruzzesi e quelli dell´Università di Hamman. Del Turco ha ricordato che l´Abruzzo è stata la prima Regione italiana ad aver istituito delle borse di studio per ragazzi orientali. Sul fronte più squisitamente culturale, il Presidente ha sottolineato "la grandezza della civiltà mediterranea, il cui dominio è stato oscurato dalla successiva scoperta dell´America". "Ma oggi - ha fatto notare - anche Paesi come America e Cina stanno riscoprendo il valore del mare nostrum ed è un dovere della classe politica moderna cogliere questi segnali ed educare i giovani". La principessa Wijdan è storica dell´arte, pittrice e curatrice d´arte. Nel presidente Del Turco ha trovato un valido interlocutore. Del Turco le ha donato delle pubblicazioni sui più importanti esponenti dell´arte contemporanea ed ha invitato la sua ospite ad ammirare il Forte spagnolo (dove si è recata subito dopo), indicandolo come cornice ideale di una grande mostra internazionale d´arte contemporanea. A lei ha anche regalato un prezioso gioiello dell´artigianato abruzzese, quello stesso che i nostri pastori, in partenza verso i lontani pascoli, lasciavano alle loro donne come pegno d´amore ma anche come simbolo di appartenenza. L´ambasciatrice di Giordania ha curato diverse pubblicazioni per le quali ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti ed ha fondato nel 2001 la facoltà di arte e design presso l´Università di Giordania, di cui è attualmente preside. Ma è anche una valida politica essendo stata la prima donna ad entrare al ministero degli esteri e a rappresentare la Giordania all´assemblea delle Nazioni Unite a Ginevra e New York. .  
   
   
FORMAZIONE AI COMUNI SU PRODOTTI FINANZIARI  
 
Udine, 24 ottobre 2007 - Ristrutturazione del debito, investimento della liquidità e, in particolare, utilizzo dei prodotti derivati sono stati gli argomenti al centro di un progetto formativo promosso dalla direzione centrale Relazioni internazionali, comunitarie ed Autonomie locali a favore degli Enti locali. I corsi, che si sono svolti tra febbraio e giugno scorsi, sono stati curati da esperti appartenenti ad una società indipendente ed hanno riguardato soprattutto l´analisi di casi pratici. In particolare, sono stati analizzati due Comuni campione, che sono stati poi supportati nell´ottimizzazione delle operazioni finanziarie. Articolato in due sessioni formative, sviluppate attraverso dieci incontri, il corso a cui hanno partecipato cinquanta funzionari comunali nel programma base e una quarantina a quello avanzato, ha permesso di fornire strumenti per poter calibrare al meglio la pianificazione e lo sviluppo di attività legate all´utilizzo di strumenti finanziari. "La Regione Friuli Venezia Giulia ha affrontato per tempo il problema dei sofisticati prodotti derivati che vengono proposti da molti operatori finanziari ai Comuni", commenta l´assessore regionale alle Autonomie locali, Franco Iacop. "La formazione offerta dall´Amministrazione regionale ha permesso loro di acquisire maggiori competenze per poter poi negoziare l´attività confrontandosi adeguatamente con l´interlocutore finanziario, ma soprattutto di conseguire una maggiore consapevolezza nell´assunzione di un rischio accettabile in linea con la natura pubblica delle Amministrazioni comunali". .  
   
   
DERIVATI, LETTERA DEL PRESIDENTE BURLANDO A NOMURA INTERNATIONAL  
 
Genova, 24 ottobre 2007 - ” Prot. N. 690/segr, Mr. Y Ishida, President & Ceo, Nomura International plc, 1 St Martins Le Grand, London, Ec1a 4Np. Gentile Mister Ishida, come Ella avrà visto, in Italia è all´attenzione dei media l´uso e l´eventuale abuso che Regioni ed Enti locali hanno fatto di prodotti derivati. Al centro di questa campagna mediatica si trova spesso, per motivi noti, la Regione da me presieduta. Si accredita anche l´idea che la Liguria non voglia mettere a disposizione dell´opinione pubblica i contratti di derivati sottoscritti. Lo scorso 17 settembre, con lettera al dr. Giordani, l´Assessore Pittaluga ha chiesto alla Vostra Banca l´autorizzazione a rendere pubblici questi contratti. Nella risposta a questa lettera ci fu rappresentata la Vostra contrarietà alla pubblicizzazione dei contratti a causa di un contenzioso di lavoro in corso. Poiché tale contenzioso si è concluso a Vostro favore, sembra a noi che possa essere venuta meno ogni preclusione a rendere pubblici i contratti. Nel chiederVi conferma di ciò, porgo i miei più distinti saluti". Claudio Burlando .  
   
   
CLASSIFICA DELLE IMPRESE 2006 - SPACCA: ´IL SISTEMA-MARCHE SI CONFERMA IN BUONA SALUTE´.  
 
Ancona, 24 ottobre 2007 - ´Il sistema-Marche si conferma in buona salute e rafforza la sua apertura internazionale´: cosi` il Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca ha commentato i dati della classifica delle principali imprese marchigiane diffusi ieri a cura della Fondazione Aristide Merloni, che ha inaugurato anche la nuova sede. ´Il 2006 - ha proseguito Spacca - e` stato un anno di consolidamento della crescita e redditivita` del sistema produttivo regionale. La strategia di apertura internazionale su cui puntiamo con decisione nella politica industriale regionale continua a dimostrarsi vincente, sul piano economico e sociale. Si sviluppa l´internazionalizzazione attiva, basata non tanto sulla delocalizzazione, bensi` sull´espansione delle attivita` all´estero per reinvestire i flussi di cassa nel territorio regionale: lo testimoniano i gruppi di imprese, che nelle Marche nascono sempre piu` proprio per allacciare rapporti stabili e strutturati su scala internazionale. L´internazionalizzazione attiva, comunque, si esprime ´senza fratture´, ovvero senza perdite occupazionali: si rafforza il lavoro di qualita`, legato alla conoscenza ed alle funzioni a maggiore valore aggiunto, potenziate attraverso il reinvestimento del reddito prodotto all´estero. Le criticita` da affrontare sono molte. Le minacce competitive sono reali. Tuttavia, anche i dati del 2006 testimoniano l´originalita` e la flessibilita` del sistema-Marche nell´affrontare le sfide della globalizzazione, perseguendo risultatiti significativi di sviluppo e coesione sociale della comunita`´. .  
   
   
PRESENTATA ALLE POSTE LA LEGGE SUI SERVIZI NEI PICCOLI COMUNI NEL 2007 PRONTI 300.000 EURO PER LA REALIZZAZIONE DI UFFICI POLIFUNZIONALI  
 
 Firenze, 24 ottobre 2007 - L’assessore regionale alle riforme istituzionali Agostino Fragai ha presentato stamattina a Poste Italiane le linee guida della proposta di legge sui servizi pubblici per i piccoli comuni. Una legge che per il solo 2007 dispone già di 300. 000 euro, utile a sostenere e migliorare i servizi, tra questi i servizi postali, che si rivolgono ai cittadini dei comuni disagiati. «La legge è ora in Consiglio regionale in attesa di approvazione», ha commentato al termine Agostino Fragai, «credo però sia doveroso definire già da subito un protocollo di intesa tra Regione Toscana, Poste ed Enti Locali utile a semplificare le relazioni tra questi soggetti e a perseguire l’obiettivo di monitorare e facilitare l’applicazione della legge. Una collaborazione necessaria anche al fine di promuovere sperimentazioni innovative nell’erogazione dei servizi per i cittadini; penso ad esempio - ha concluso Fragai - alla creazione di uffici e locali polifunzionali in cui organizzare la presenza di servizi di prossimità per i cittadini». Al termine dell’incontro, in cui è emerso un apprezzamento da parte dei rappresentanti istituzionali per il lavoro portato avanti dalla Regione Toscana, Poste Italiane ha sottolineato come la proposta di legge costituisca un passo in avanti verso una più stretta collaborazione tra Poste Italiane e Amministrazioni Locali, tendendo a migliorare la qualità e la varietà dell’offerta di servizi ai cittadini e valorizzando il ruolo di Poste quale facilitatore del rapporto tra questi e la Pubblica Amministrazione. All’incontro erano presenti, oltre all’assessore e ai rappresentanti di Anci, Uncem, Upi, oltrechè della Regione Toscana, Armando Candido, public affairs e relazioni con le amministrazioni locali di Poste spa; Valdemaro Nutini, operational support al country manager: Alessandro Quintin, top account manager commerciale business e pubblica amministrazione; Maria Teresa Lilliu, country manager per la Toscana e l’Umbria; Alessandro Galassi, responsabile ufficio di comunicazione territoriale. .  
   
   
PARTE LABORLAB: NUOVE OPPORTUNITA´ PER DISOCCUPATI ROSSONI: STRUMENTI ANCHE PER ATIPICI, AL CENTRO LA PERSONA  
 
 Milano, 24 ottobre 2007 - Disoccupati e lavoratori atipici hanno ora uno strumento in più per reinserirsi nel mondo del lavoro. Ha infatti preso il via il programma regionale "Laborlab - Linee di sviluppo per valorizzare il Capitale Umano", un´iniziativa di Regione Lombardia che sperimenta servizi innovativi di politiche attive per il lavoro a favore di disoccupati e lavoratori atipici. "Laborlab - spiega l´assessore regionale all´Istruzione, formazione e Lavoro Gianni Rossoni - segna un ulteriore, significativo passo sulla strada della piena attuazione della riforma del mercato del lavoro in Lombardia e poggia le sue basi sulla rete degli operatori dei servizi al lavoro che fino ad oggi hanno scelto di accreditarsi, secondo quanto previsto dalla legge 22". Ieri mattina, nell´Auditorium Gaber del Palazzo Pirelli, oltre 300 operatori di servizi al lavoro di Milano e Provincia hanno assistito alla presentazione del programma regionale. Ogni operatore pubblico o privato, purché accreditato, potrà offrire una serie di strumenti messi a disposizione da Laborlab per l´inserimento o il reinserimento nel mondo del lavoro di circa 2. 000 disoccupati e lavoratori atipici, in totale. Il primo di questi strumenti è la "dote economica", che finanzia un percorso formativo che deve concludersi con un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato della durata di almeno un anno. Per i disoccupati la dote ha un valore massimo di 7. 000 euro, per i lavoratori atipici arriva fino a 5. 000 euro. A questo strumento se ne aggiunge un secondo: il Pip, cioè Piano di Intervento Personalizzato, che prevede di realizzare servizi personalizzati di orientamento, formazione e inserimento nel mondo del lavoro, costruiti su misura per ogni beneficiario del programma, sulla base delle sue esigenze e potenzialità. "Il programma Laborlab - aggiunge l´assessore Rossoni - ha il merito di far convergere le proprie azioni sul reale bisogno dell´utente. Tutti gli elementi cardine che ne costituiscono la realizzazione, infatti, hanno come punto di origine e di arrivo la persona, alla quale non solo è consegnata una dotazione di risorse, finalizzate al proprio impiego e reimpiego, ma è pure attribuito il ruolo di titolare di un Patto di servizio e di un Piano di intervento personalizzato (quindi studiato ad hoc) che il soggetto erogatore del servizio è chiamato a rispettare". Possono partecipare a Laborlab uomini over 50 e donne, che siano disoccupati o inoccupati e non percepiscano alcuna indennità diversa dalla disoccupazione ordinaria. I lavoratori atipici beneficiari della "dote" devono essere compresi in queste categorie: lavoratori con contratto di somministrazione (interinali) che negli ultimi due anni abbiano compiuto almeno 8 missioni; lavoratori che abbiano sottoscritto almeno 5 contratti a tempo determinato negli ultimi 24 mesi; -lavoratori con contratti di tipo co. Co. Co. E co. Co. Pro. Con un reddito pari o inferiore a 20mila euro lordi nell´ultimo anno. Per aderire a Laborlab i cittadini che rientrano nelle categorie indicate dovranno recarsi presso i Centri per l´Impiego o gli altri operatori pubblici e privati che fanno parte della rete degli accreditati per i servizi per il lavoro in Lombardia. "La partecipazione oggi così numerosa degli enti e degli operatori pubblici e privati destinati a diventare i protagonisti del nuovo sistema regionale - conclude Rossoni - ci induce a ritenere che stiamo facendo un passo decisivo verso l´attuazione di un sistema innovativo, al servizio della persona e del suo sviluppo e per il bene comune della società". .  
   
   
“IL MERCATO DEL FACILITY MANAGEMENT PUBBLICO IN ITALIA”  
 
 Roma, 24 ottobre 2007 - Favorire la diffusione di una cultura comune tra gli operatori del settore, analizzare l´evoluzione dei modelli d´intervento, promuovere forme di elevata integrazione dei servizi esternalizzati, ottimizzare le attività core d´impresa. Con questi obiettivi nasce l’Osservatorio Nazionale del Facility Management, promosso da Unioncamere, Camera di Commercio di Roma e Consip, realizzato e gestito da Aet, Ambiente e Territorio (Azienda Speciale della Camera di Commercio diRoma) e dal Cresme, in collaborazione con il Salone dell´Outsourcing. Alla presentazione del Primo dossier dell’Osservatorio Roma, che si terrà il prossimo 25 Ottobre 2007 ore 11,00 presso la Sala Longhi di Unioncamere, in Piazza Sallustio 21, interverranno Andrea Mondello, Presidente dell’Unioncamere e della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Bellicini, Direttore del Cresme, Danilo Broggi, Amministratore Delegato di Consip, Roberto Bosi, Presidente di Fiera Roma Srl. .  
   
   
ASSOCIAZIONISMO COMUNALE: PRESENTATO IL SISTEMA DI MONITORAGGIO SULL´USO DELLE RISORSE  
 
Napoli, 24 ottobre 2007 - L´assessore ai Rapporti con il sistema delle autonomie e dei piccoli comuni della Regione Campania Andrea Abbamonte, ha presentato, il 22 ottobre nella Sala Giunta di Palazzo Santa Lucia, il "Sistema di monitoraggio sull´uso delle risorse a sostegno dell´associazionismo dei piccoli comuni". "Il progetto, unico nel suo genere in Italia - spiega l´Assessore Abbamonte - instaura un rapporto di natura collaborativa tra l´amministrazione regionale e le amministrazioni associate per perseguire i quattro seguenti obiettivi: l´ottimizzazione delle risorse organizzative, il rispetto delle proposte progettuali dichiarate dai soggetti associati, la stabilità nel tempo delle gestioni associate e l´incremento dell´efficacia dell´azione amministrativa sul territorio dei comuni interessati. Allo stato attuale il controllo è attivato per 6,5 milioni di euro di contributi e, a regime, si estenderà su tutti i finanziamenti dei bandi futuri, rispetto ai quali i controlli periodici, le ispezioni in loco e l´aggiornamento e l´adeguamento dei progetti in itinere ci permetteranno di controllare la ´spesa´ ed evitare sprechi economici", conclude Abbamonte. Il progetto parte dalla firma degli accordi di collaborazione ex articolo 15 della Legge del 7 agosto 1990 numero 241. Vi hanno aderito: il presidente dell´Anci Campania Bartolo D´antonio, il presidente dell´Uncem Campania Donato Cufari, il segretario regionale della Lega delle autonomie locali Nando Morra e i rappresentanti legali delle Comunità montana Alto Tammaro, Partenio, Titerno, Monte S. Croce, Lambro e Mingardo, Bussento, Zona del Fortore, Terminio Cervialto e Zona del Tanagro e delle Unioni dei Comuni Alto Calore, Alto Cilento, Antico Clanis, S. Arsenio - San Rufo - San Pietro al Tanagro. .  
   
   
SICUREZZA SUL LAVORO NELLE MARCHE: IN UN CONVEGNO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE  
 
Ancona, 24 ottobre 2007 - In coincidenza con la Settimana europea sulla sicurezza, si svolge oggi , all´Auditorium del quartiere fieristico di Ancona, un convegno in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, dal titolo ´La situazione nella regione Marche a dieci anni dall´applicazione del decreto legislativo 494/96 e le proposte di miglioramento´. I lavori, che saranno aperti dall´assessore regionale alla Salute, Almerino Mezzolani, e dal direttore regionale dell´Inail, Sandro Passamonti, cominceranno alle ore 9 e termineranno alle 18. Con questa iniziativa si vuole, in particolare, fare il punto sulla situazione nella Marche, con tutti i soggetti pubblici e privati interessati e attivi in materia. L´unione Europea, tra l`altro, ha recentemente ritenuto pubblicamente inaccettabile il livello di sicurezza nei luoghi di lavoro sinora raggiunto in ambito comunitario e si e` posta come obiettivo la riduzione del 25% degli infortuni e delle malattie professionali nel periodo 2007-2012, attraverso ogni ulteriore azione che i vari Stati membri dovranno mettere in campo per raggiungerlo. Tra i vari comparti produttivi, quello delle costruzioni e` sotto tale profilo uno tra i piu` sofferenti e lento a mettere a regime le regole comunitarie stabilite dalla direttiva 92/57/Cee, recepite in Italia con il D. Lgs. 494/96. L´andamento infortunistico, soprattutto nel settore delle costruzioni risulta tuttora particolarmente elevato in relazione all´incidenza e alla gravita` delle lesioni sia nelle Marche che nel resto dell´Italia. Per poter conseguire concreti risultati in termini di salute e sicurezza in questo delicato settore, il 7 febbraio 2006 e` stato siglato un Protocollo di intesa tra Inail Marche, Regione Marche, Comitati Paritetici Territoriali ed Edilart - Marche che ha permesso la realizzazione di significative iniziative, soprattutto in termini di formazione e informazione alle varie figure previste dalle normative in questione. Il convegno, organizzato dai soggetti firmatari del Protocollo, si pone il duplice obiettivo di analizzare il fenomeno a livello regionale e proporre miglioramenti immediatamente applicabili. La sessione antimeridiana fornira` un quadro informativo sull´andamento infortunistico e infrazionistico nei cantieri marchigiani e sulle iniziative attuate e allo studio da parte degli enti promotori del convegno per la diffusione della cultura della sicurezza. La sessione pomeridiana concentrera` l´attenzione prevalentemente sui cantieri di lavori pubblici, trattando gli argomenti delle grandi infrastrutture, la recente legge regionale sulla preventivazione e contabilita` dei costi della sicurezza e i relativi prezzari, l´offerta economicamente piu` vantaggiosa come ulteriore strumento per il miglioramento della sicurezza. .  
   
   
MELTING BOX FIERA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI E DELLE PARI OPPORTUNITÀ PER TUTTI: NUOVI VOLTI DELLA DISCRIMINAZIONE: I DATI DEL PIEMONTE  
 
 Torino, 24 ottobre 2007 - Lavoro e Pari Opportunità sono stati al centro ieri del convengo “Uguaglianza nel lavoro: affrontare le sfide”, promosso dal Centro Ilo di Torino e dalle Consigliere di Parità Regionali del Piemonte, il penultimo degli appuntamenti che anticipano Melting box “Fiera Internazionale dei Diritti e delle Pari Opportunità per tutti” in programma il 22-23-24 ottobre. Il rapporto Ilo 2007 sulla discriminazione, introdotto da Francois Eyraud – Direttore Centro Ilo di Torino e illustrato da Manuela Tomei, Ilo, ha introdotto molti degli interrogativi e dei temi su cui, per tre giorni, 500 relatrici/ori, un centinaio di Enti, Istituzioni, Associazioni e Reti si confronteranno nel laboratorio allestito presso il Centro Congressi Lingotto di Torino. In quell’occasione i pensieri e le politiche che favoriscono il superamento delle discriminazioni saranno al centro di un confronto originale e dall’elevato contenuto culturale voluto dalla Regione Piemonte nel 2007 “Anno Europeo delle Pari Opportunità per tutti”. I dati internazionali - Passi avanti per quanto riguarda la tutela nel mondo del lavoro, almeno sul piano legislativo, ma non sufficienti per impedire l’emergere di nuove forme di discriminazione. Il rapporto Ilo evidenzia come accanto alle tradizionali discriminazioni legate al sesso, all´appartenenza etnica e religiosa, si diffondono, infatti, nuovi fenomeni che fanno riferimento sempre più alla sfera privata degli individui. A compromettere la possibilità di trovare un lavoro sono sempre più spesso l´età, l´orientamento sessuale e lo stato di salute. Non solo quello attuale ma anche quello potenziale. Secondo l´Ilo infatti si stanno diffondendo pratiche che penalizzano persone con "una predisposizione genetica a sviluppare determinate malattie o coloro che hanno uno stile di vita considerato non sano". La fotografia internazionale accanto alle nuove pratiche di discriminazione, segnala il persistere di significativi divari retributivi tra il lavoro delle donne e quello degli uomini (in Italia il 15% in linea con la media europea), della segregazione lavorativa di genere con una scarsa presenza delle donne in posizioni mangeriali (appena il 30% in Europa e in Italia), della differenza sensibile tra ore giornaliere dedicate al lavoro non remunerato tra donne e uomini (a questo proposito l’Italia segna il divario più alto in Europa), nonché il persistere della discriminazione razziale (il caso del popolo Rom il più numeroso gruppo etnico minoritario con 10 milioni di persone) ed etnica (i lavoratori migranti sono il 10% della forza lavoro in Europa Occidentale). Sul tema specifico del lavoro delle donne sono intervenute, tra gli altri, l’Assessore al Lavoro e Welfare della Regione Piemonte, Teresa Angela Migliasso, la Consigliera di Parità della Regione Piemonte, Alida Vitale, che ha presentato il rapporto “L’occupazione Femminile In Piemonte”, Marina Capponi, Consigliera di Parità della Regione Toscana, Lucia Basso, Consigliera di Parità della Regione Veneto, Antonella Barillà, Consigliera di Parità della Regione Valle d’Aosta. A loro il compito di delineare un profilo della discriminazione di genere nel lavoro attraverso i dati delle aziende al di sopra dei 100 dipendenti. Nelle quattro regioni permangono evidenti fattori di segregazione e la maternità è un aspetto piuttosto problematico nella gestione del posto di lavoro. L’italia è però il paese, come ha rilevato Manuela Tomei Ilo, dove alla più basa partecipazione delle donne al mercato del lavoro non corrisponde, come potrebbe sembrare, un alto tasso di natalità. La situazione in Piemonte - Il rapporto L’occupazione Femminile In Piemonte, presentato in anteprima al convegno, propone un’analisi di genere dei dati Istat 2006 circa le forze di lavoro e la ricognizione statistica sulle imprese con più di 100 dipendenti nel biennio 2004-05 (art. 46 D. Lgs 198/06, ex art. 9 L. 125/91). Una situazione a luci e ombre che rivela un miglioramento progressivo della presenza femminile nel mondo del lavoro, sia in termini quantitativi che qualitativi. La condizione femminile sul lavoro risulta, però, connotata da elementi di fragilità e da una maggiore esposizione rispetto agli uomini ai fenomeni di precarietà e di marginalità lavorativa; La progressione di carriera è lenta e faticosa, e raramente le donne raggiungono il gradino superiore della scala gerarchica, mentre permane un’elevata segregazione di genere, orizzontale e verticale. La crescita della presenza femminile è data soprattutto dal terziario e dall’espansione del part-time. Ad un aumento del numero di “teste” occupate si associa una riduzione delle ore medie di lavoro e una presenza più che proporzionale delle donne in impieghi temporanei o di tipo stagionale, fattori che di fatto ridimensionano, pur senza invalidarli, gli elementi statistici positivi di tipo meramente quantitativo. Le donne sembrano avere un più agevole accesso a percorsi di carriera nel ramo pubblico (ma sempre con una certa resistenza a passare alla qualifica dirigenziale) dove i meccanismi di selezione sono meno discrezionali e sono meno accentuati carichi di lavoro e di stress che mal si conciliano con gli impegni familiari rispetto all’impiego privato, Permane per le donne la difficoltà a raggiungere posizioni apicali ed è palese il rischio di una insufficiente valorizzazione delle competenze possedute, anche se un processo generazionale dovrebbe portare ad un progressivo rialzo della presenza femminile tra i dirigenti. In Piemonte è ancora evidente l’insufficiente valorizzazione delle donne sul lavoro cui è necessario agire per infrangere pregiudizi e stereotipi consolidati: “interventi di natura indiretta e che presuppongono tempi lunghi – spiega il rapporto - ma che appaiono determinanti per liberare forza lavoro femminile in una situazione in cui l’offerta di lavoro si va assottigliando e la ripresa, seppur ancora timida ed incerta, sembra prendere piede e portare con sé una crescita della domanda di lavoro che rischia di restare parzialmente inevasa. I dati Istat 2006 segnalano, in specie, un aumento davvero consistente della richiesta di lavoratori e lavoratrici qualificati, indicando un orientamento delle verso personale in possesso di livelli medio-alti di istruzione, un target di popolazione dove la presenza femminile è prevalente e sottoutilizzata: una rottura degli steccati che sembrano ancora dividere lungo precise linee di segregazione le carriere di uomini e donne e una maggiore apertura alle esigenze di realizzazione professionale che le ragazze esprimono sembrano oggi fattori necessari e imprescindibili per garantire un armonico e performante sviluppo del sistema Piemonte”. Appuntamenti di Melting Box - Melting Box sarà il contenitore simbolico del dialogo, attraverso un confronto costruttivo sulle politiche di inclusione sociale ma anche dello sviluppo economico e culturale per valorizzare i benefici di una società più solidale, basata sul rispetto e sul riconoscimento della diversità come valore. In particolare saranno due i momenti specifici dedicati al tema dei Diritti e delle Pari Opportunità nel lavoro. Un dialogo su economia e diversità in programma martedì 23 sala Londra 10. 00 – 12. 30 introdotto e moderato da Daniela Del Boca, Direttrice di Child Center for research on Household Income, Labour and Demographic economics, Università degli Studi di Torino e Irene Tinagli, Ricercatrice, Carnegie Mellon University of Pittsburgh, Usa. A seguire, sempre il 23 ottobre, il dialogo sul lavoro introdotto e moderato da Bianca Beccalli, Professoressa ordinaria di Sociologia del lavoro, Università degli Studi di Milano. Il programma dell’iniziativa su www. Meltingbox. It .  
   
   
LA SCIENZA? NON È UN MESTIERE PER DONNE.  
 
 Napoli, 24 ottobre 2007 - La scienza? Non è un mestiere per donne. Questo quanto emerge dai dati presentati ieri a Napoli nel corso del workshop Open Space “Come stimolare le ragazze e i ragazzi alla scelta di carriere scientifiche e tecnologiche?”, organizzato dalla Fondazione Idis-città della Scienza presieduta dallo scienziato Vittorio Silvestini. La ricerca è stata illustrata da Rossella Palomba dell’Istituto per le ricerche sulla popolazione e le politiche sociali (Irpps) del Cnr e Ambasciatrice per le Pari Opportunità nella scienza presso la Commissione Europea. Dall’indagine, realizzata su di un campione di duemila studentesse dell’ultimo anno in Italia - di cui cento napoletane dell’Itis “Alessandro Volta” e del Liceo Mercalli - solo il 18% delle studentesse italiane è convinto che le ricercatrici siano portate per questo lavoro, poiché hanno una mentalità flessibile e sono abituate a fare più cose contemporaneamente, considerazione che gli studenti invece non contemplano. Il dato diventa ancora più emblematico tra le studentesse napoletane dove la percentuale scende al 5 %. Dall’indagine svolta, emerge che se per le ragazze italiane ricerca vuol dire soprattutto libertà al 18% e possibilità di viaggiare al 70 %, per le ragazze napoletane entrambe i dati scendono al 4 %. La ricerca si poi soffermata sulle altre percezioni della scienza da parte delle ragazze napoletane che sono rimaste colpite soprattutto dall´idea che la ricerca sia appassionante e divertente il 16%, che soddisfi al gusto di scoprire cose nuove il 10% e che sia un modo per contribuire all´avanzamento della società. Infatti il 12% ritiene che la conoscenza sia un bene incalcolabile. Tra le qualità necessarie per diventare un buon ricercatore le ragazze napoletane individuano soprattutto la fantasia, la curiosità e la pazienza (10%) e la capacità di lavorare in gruppo 12%. L’evento, che ha visto la relazione di apertura del direttore della Fondazione Idis–città della Scienza Luigi Amodio, rappresenta una delle attività programmate per la realizzazione del progetto europeo di ricerca-azione Gapp (Gender Awareness Participatory Process- www. Gendergapp. Eu) coordinato dalla Fondazione Idis-città della Scienza e finanziato dal 6° Programma Quadro, settore Scienza e Società. Il progetto ha la finalità di coinvolgere più soggetti in un processo di ricerca-azione e sperimentazione di nuove pratiche in campo educativo e di comunicazione della scienza, con l’obiettivo di comprendere la realtà di oggi e sviluppare azioni che possano avvicinare i giovani, specialmente le ragazze, allo studio di materie scientifiche e incentivare la scelta di carriere scientifiche. L’open Space rappresenta una modalità di discussione innovativa, che offre a tutti i partecipanti la possibilità di intervenire al dibattito, per progettare nuove attività pilota da sperimentare nelle scuole secondarie. “La modalità di discussione innovativa e stimolante che proponiamo- dichiara il direttore della Fondazione Idis–città della Scienza Luigi Amodio- rappresenta l’occasione per coinvolgere attivamente le principali realtà scientifiche, scolastiche, sociali, economiche del territorio nel processo di definizione di attività innovative in campo scientifico e tecnologico che stimolino e invoglino i giovani, particolarmente le ragazze, alla scelta di carriere scientifiche e tecnologiche. ” “Nella società contemporanea - continua Amodio - persiste una forte differenza tra uomini e donne nella scelta delle carriere scientifiche. Sulla base di recenti studi si osserva che questo divario aumenta con l’avanzare del percorso formativo. Se infatti, nel periodo scolastico i ragazzi e le ragazze presentano interessi e risultati pressoché simili, man mano che si procede nel percorso formativo si viene a creare un gap di genere che diviene del tutto evidente al termine degli studi universitari, ovvero quando i giovani devo effettuare scelte nell’ambito lavorativo. A conferma di ciò, la percentuale di donne impegnata in campo scientifico e tecnologico, risulta molto bassa. ” . .  
   
   
CONVEGNO SULLE “IMPRESE AL FEMMINILE”  
 
 Cuneo, 24 ottobre 2007 - Lunedì 29 ottobre 2007, a partire dalle ore 15. 30, presso il salone d’Onore della Camera di commercio di Cuneo si svolgerà il convegno “Imprese al femminile nell’anno europeo delle pari opportunità”. In tale occasione, saranno presentati e distribuiti ai partecipanti il terzo volume dell’Osservatorio sull’Imprenditoria femminile in provincia di Cuneo ed il secondo Manuale dell’Imprenditrice. La partecipazione all’evento è gratuita. .  
   
   
AGRICOLTURA "AL FEMMINILE" IN SLOVENIA  
 
Lubiana, 24 ottobre 2007 - Le donne impegnate in agricoltura in Slovenia hanno in media 54 anni, un´istruzione elementare e dedicano mediamente 40 ore la settimana al lavoro nei campi. Lo rivela l´Ufficio di statistica sloveno. Secondo gli ultimi dati raccolti, coltivano in media 6,3 ettari e si occupano assieme alla famiglia di 5,5 animali a cui dedicano 40 ore settimanali. Più dei due terzi lavora gratuitamente e i due quinti per lo più nella fattoria di famiglia. Dieci anni fa la situazione era leggermente diversa: l´età media era di 50 anni e le ore lavorative settimanali erano 50. .  
   
   
MELTING BOX: GIORNATA INTERNAZIONALE CON ASHA ROSE MIGIRO E SEMIHA BOROVAC IN VISITA ALLA FIERA DAL MINISTRO GENTILONI LA PROPOSTA A MELTING BOX DI ISTITUIRE UN PREMIO PER LA COMUNICAZIONE ECCELLENTE  
 
Torino, 24 ottobre 2007 - 500 bambini a seguire in diretta Melevisione, 1. 300 studenti iscritti ai laboratori e alle attività proposte dal programma scuole, oltre 2. 000 visitatori e partecipanti a convegni, seminari, dialoghi: sono questi i numeri della seconda giornata di Melting Box, la Fiera Internazionale dei Diritti e delle Pari Opportunità, al Lingotto Fiere di Torino. “Sono estremamente soddisfatta – commenta Giuliana Manica, Assessore alle Pari Opportunità della Regione Piemonte - perché Melting Box e i temi proposti hanno dimostrato di esercitare una fortissima attrazione non solo sugli addetti ai lavori ma anche e soprattutto sui giovani. Lusinghieri apprezzamenti sono arrivati da molte personalità del mondo istituzionale e politico, segno che gli sforzi compiuti per la promozione del dialogo e per il superamento di pregiudizi e discriminazioni non sono vani”. Riflettori puntati sulla visita di Asha Rose Migiro, vice presidente generale del Consiglio delle Nazioni Unite. Ha potuto dialogare con i “libri” della Living Library, visitare gli stand della Regione Piemonte e del Segretariato Sociale della Rai accompagnata dall’assessore Manica e, in un inatteso “fuori protocollo” ha incontrato e salutato in Fiera il sindaco di Sarajevo, Semiha Borovic, sottolineando l’importanza dell’attribuzione della carica di primo cittadino proprio ad una donna. Apprezzamenti anche dal Ministro delle Comunicazioni Gentiloni: «Melting Box ci fa capire - ha detto - quanto sia ricco il panorama delle differenze. Spero si possa ripetere». Dal Ministro anche un suggerimento all’Assessora Manica: l’istituzione, nelle prossime edizioni di un meccanismo preminate, un premio per i media che si distinguono nelle buone prassi atti a smontare stereotipi e pregiudizio che proprio nei mezzi di comunicazione trovano un “potente strumento di diffusione e consolidamento». Sul tema della comunicazione il Ministro - Paolo Gentiloni è intervenuto nell’ambito del convegno “Media e disabilità: la Convenzione delle Nazioni Unite” con Carlo Romeo, Direttore Segretariato Sociale Rai, Stefano Rolando, Segretario Generale Fondazione Università Iulm Istituto Universitario di Lingue Moderne, Pietro Vittorio Barbieri, Presidente Fish Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap. Dell’importanza del contributo che le diversità (di genere, età, etnìa) possono dare allo sviluppo competitivo delle imprese e della Società ci si è soffermati in mattinata, nell’ambito del Dialogo “Economia e Diversità”. Moderatrice, Daniela Del Boca, economista, direttrice di Child Center for Research on Housebold Incombe Labour and Demographic economics. Dati alla mano si è declinato il tema della disparità, si sono prospettati scenari possibili (“se l’occupazione femminile, oggi in media al 45%, pareggiasse quella maschile il Pil italiano crescerebbe del 13%” ha affermato la Del Boca) si sono indicate vie percorribili e prassi già in atto in alcune grandi aziende piemontesi e italiane che hanno deciso di “fare della differenza un valore”. .  
   
   
PARITA’ NELLE ISTITUZIONI “50E50”, MANIFESTAZIONE OGGI A PERUGIA  
 
Perugia, 24 ottobre 2007 – L’ufficio della Consigliera di parità della Regione dell’Umbria, dott. Essa Marina Toschi, ha reso noto un comunicato per invitare il pubblico femminile e maschile a partecipare il 24 ottobre, a Perugia, alla manifestazione “Sona, fischia e canta per il 50e50”, indetta a sostegno della raccolta di firme in calce alla proposta di legge dell’Udi (Unione Donne Italiane) “Norme di democrazia paritaria nelle assemblee elettive”. La manifestazione è organizzata dalla stessa Udi in collaborazione con l’Ufficio della Consigliera di parità, con il Comune di Perugia ed un gruppo di altre associazioni, “Comitato internazionale otto Marzo”, “Pair opportunità system”, “Tarantarci”, “Ossigeno”. La manifestazione, che si definisce “giornata di autofinanziamento godereccio”, a partire dalle ore 15, in Piazza Iv Novembre e alla Sala della Vaccara avrà il carattere della festa popolare, canti, balli e ristoro e prevede inoltre un dibattito tra esponenti del mondo politico e culturale (coordinato dalla giornalista Ida Gentile) e un recital di poesie lette da Nicoletta Sofrini e Silvia Nannini. Si esibirà inoltre il gruppo di spettacolo dell’associazione Tarantarci. .  
   
   
L’EMILIA ROMAGNA ESEMPIO DI VALORIZZAZIONE DELLA CAPACITA’ IMPRENDITORIALE DELLE DONNE  
 
 Bologna, 24 ottobre 2007 - Una giornata tutta in rosa, protagoniste le imprenditrici eccellenti della regione. Il meglio della piccola e media imprenditoria femminile dell’Emilia Romagna sarà, infatti, premiato venerdì 26 ottobre, alle ore 18. 00, nel corso di una cerimonia che si terrà al Forum Guido Monzani di Modena. Si tratta delle “Magnifiche Cinque”, che nel 2006 hanno raggiunto il top dell’eccellenza, investendo in pratiche manageriali e gestionali innovative e trasformando le risorse e le competenze acquisite, in valore. Le cinque top imprenditrici e manager sono state scelte tra 23 imprese femminili selezionate su oltre 760 imprese regionali da un team di esperti accreditati dal Politecnico e dall’Università Statale di Milano, per aver ottenuto i risultati più rilevanti sul piano della competitività. Cinque storie di successo di donne che, ciascuna con la propria intraprendenza, capacità innovativa e creatività, hanno saputo dare alle loro aziende, un tocco di originalità e tanta competenza, caratteristiche che ne fanno, nei rispettivi settori, precisi punti di riferimento e in alcuni casi veri e propri leader sui mercati nazionale ed esteri. Cinque donne che rappresentano la punta di diamante di un’imprenditoria femminile che in Emilia Romagna sta crescendo, tanto che a fine 2006, le aziende a titolarità femminile sono quasi 90mila sul totale delle oltre 425mila unità attive (1 impresa su quattro è diretta da donne), costituendo uno dei fattori distintivi, sia in termini quantitativi che qualitativi, del sistema imprenditoriale emiliano romagnolo. Ma non aumentano solo i numeri. Sta cambiando il modo di fare impresa da parte delle donne, che per conseguire risultati in termini di qualità e competitività, utilizzano metodologie organizzative, sempre meno tradizionali e sempre più innovative. “Oggi più che mai - spiega Lalla Golfarelli, responsabile regionale di Cna per le politiche sociali - per mantenere e migliorare la propria posizione nei mercati, le imprese femminili devono sapersi misurare con la concorrenza. Per farlo oltre a tecnologie e competenze devono dotarsi anche di pratiche avanzate di management. Col Repertorio Regionale delle Imprese Femminili, Cna si prefigge proprio questo: valorizzare la qualità del lavoro delle donne e la loro capacità di intraprendere, fornendo un sistema di rilevazione e diffusione costante di prassi manageriali avanzate attraverso cui effettuare un’analisi comparativa delle proprie performance in termini di redditività, efficienza, qualità. In sostanza – continua Lalla Golfarelli - imparare dai migliori ad essere leader nel proprio settore, arrivare al successo investendo in una forte posizione di mercato. E’ questa la filosofia d’impresa per vincere una concorrenza sempre più serrata e globale e trasferire modelli di eccellenza per favorire la nascita di nuove imprese da parte di donne che intendono avviare un proprio percorso autonomo”. Il Repertorio Regionale Imprese Femminili Eccellenti - realizzato da Ecipar e Cna Emilia Romagna nell’ambito del progetto “Women In: un sistema di eccellenza”, co-finanziato dall’Unione Europea col patrocinio della Regione Emilia-romagna - con l’obiettivo di valorizzare il lavoro femminile in tutte le sue forme, presenta nell’edizione 2006 un’importante novità: oltre alle cinque imprenditrici e manager, vuole premiare con una “menzione speciale” i percorsi di eccellenza femminili nell’ambito del lavoro autonomo e professionale. “Ciascuna delle sei donne che saranno premiate – sottolinea Paola Sansoni, presidente regionale di Cna Impresa Donna - costituisce un esempio, significativo e concreto, di capacità manageriale in grado di dare vita a business innovativi e di successo, trasformando progetti e idee in realtà imprenditoriali consolidate”. Alla cerimonia di premiazione, interverranno l’assessore regionale al lavoro, scuola formazione e pari opportunità, Paola Manzini, il sindaco di Modena, Giorgio Pighi e l’assessore agli inteventi economici e pari opportunità del Comune di Modena, Palma Costi. Queste le “Top Five” premiate: Sezione imprenditrici: Irene Tagliani di Iaselab S. R. L. , ubicata a Ferrara, ha 3 addetti ed opera in un mercato internazionale. Azienda innovativa, offre servizi di consulenza, in fase di progettazione e produzione, a supporto del processo di certificazione di prodotto, di marcatura Ce e di verifica della qualità del sistema interno ad imprese operanti principalmente nella produzione di dispositivi elettrici ed elettronici. Il laboratorio è in grado inoltre di effettuare lo svolgimento di test di sicurezza elettrica ed ambientale per i settori più diversificati: industriale, ferroviario, biomedicale, automotive, ascensoristico, domestico, edile. Irene Tagliani ed il socio, già tecnici di laboratorio presso la stessa azienda dedicata allo svolgimento di prove di compatibilità elettromagnetica, nel 2004 decidono di avviare insieme una propria attività, motivati dalla volontà di creare un’impresa in grado di offrire servizi non standardizzati, in grado di combinare esigenze di sviluppo professionale ed esigenze di mercato. Irene Tagliani svolge in azienda il duplice ruolo di responsabile amministrativa e di tecnico professionista in laboratorio; non appena verrà completato il processo di certificazione Iso 9000, già in atto, sarà inoltre referente per la gestione del percorso di Qualità. Ylenia Betti, di Rob-car S. A. S. , azienda di Lugo (Ra), 15 addetti , opera in una mercato nazionale ed offre una vasta gamma di apparecchiature per la movimentazione delle merci in particolare transpallet, carrelli elevatori e prodotti per il trasporto di prodotti e persone nel rispetto dell’ambiente. In quest’ottica nasce il progetto per la costruzione di speciali veicoli elettrici destinati all’isola di Capri e ad altre prestigiose località turistiche-oltre ai principali parchi di divertimento ed aeroporti, stazioni ferroviarie ospedali, strutture sportive- prodotti all’esterno dell’organizzazione. Entrata in azienda dopo il conseguimento della laurea in giurisprudenza, Ylenia Betti inizia a lavorare ricoprendo il ruolo di responsabile acquisti per poi diventare referente del processo di Certificazione Qualità. Tramite tale percorso ha appreso nozioni e modalità di gestione che le hanno permesso di riorganizzare e dirigere efficientemente l’azienda paterna, affermando la sua posizione nella struttura. Susanna Baraldi di Time Advertising Network S. R. L. , agenzia pubblicitaria di Mirandola (Mo), dispone di 3 addetti ed opera su un mercato interregionale. L’azienda nasce nel 2004 dall’esperienza maturata dall’imprenditrice nel settore pubblicitario. L’impresa si occupa di comunicazione visiva provvedendo alla realizzazione di tutti i materiali e i supporti relativi l’immagine coordinata di prodotto/servizio e delle singole attività. In azienda Susanna Baraldi svolge il ruolo di art director, supervisionando inoltre tutti gli aspetti della produzione e coordinando le diverse collaboratrici freelance, grafiche e copywriter, verso la realizzazione di un prodotto di qualità tagliato su misura del cliente; per le funzioni amministrative è affiancata da una socia, Annalisa Mascherini, da lei coinvolta nella gestione d’impresa. Iolanda Zirondelli dell’impresa edile Zirondelli S. A. S. Di Bologna. Nata nel 2000, 10 addetti. Si occupa prevalentemente di ristrutturazioni, recuperi di prestigiosi edifici storici, restauri di interni ed esterni e risanamenti conservativi nel settore dell’edilizia privata. L’impresa si dedica in piccola parte anche alla realizzazione di nuove costruzioni. Entrata nell’azienda paterna 22 anni fa, la signora Zirondelli affianca all’esperienza pratica in azienda una formazione mirata alla copertura del ruolo imprenditoriale (master in gestione d’impresa e tecniche di vendita) e contribuisce nel corso degli anni a conferire all’azienda un’immagine nuova, caratterizzata da una disponibilità sempre maggiore nei confronti dei clienti, verso la ricerca di soluzioni mirate alla loro piena soddisfazione. Sezione manager Elsa Angela Cangini della Canginibenne S. R. L. Di Sarsina (Fc). L’azienda che ha 51 addetti, è leader nella produzione di attrezzature per macchine a movimento terra ed opera su un’area di mercato europea. Elsa Angela Cangini è entrata in azienda nel 2000, con l’idea di completare un’operazione di export che la Canginibenne aveva già cominciato, offrendo la sua lunga esperienza maturata nel settore della nautica e la sua notevole conoscenza delle lingue e dei mercati stranieri. La crescita professionale è stata molto repentina; da tre anni la signora Cangini è la responsabile commerciale dell’azienda. La Menzione Speciale come percorso femminile di successo nel lavoro autonomo è andata a Francesca Sassi, di Reggio Emilia per la sua attività professionale di traduzione di testi di letteratura per ragazzi e per l’infanzia. .  
   
   
FINANZIARIA, MOIGE: “BONUS MAMME LAVORATRICI E’ UN NUOVO COLPO AI NUCLEI MONOREDDITO. COSI’ E’ DISCRIMINATA LA MADRE CHE NON LAVORA FUORI CASA”.  
 
Roma 24 ottobre 2997 - “Dalle promesse di 2. 500 euro annue per ogni figlio il Governo è arrivato a dare 150 euro alle sole donne lavoratrici, escludendo dal bonus le madri che per scelta, o per mancanza di concrete possibilità lavorative, si dedicano al lavoro di cura ed educazione dei figli. Questo bonus, così concepito, è un nuovo colpo alle famiglie monoreddito – dove a lavorare è pressoché sempre il padre – e si afferma un concetto inaccettabile: il lavoro domestico e di cura dei figli per questa società non vale nulla. Ci sarebbero, dunque, madri di serie A, che lavorano, affidando i figli ad altri, e che per questo sono incoraggiate e sostenute, e mamme di serie B, che non lavorano fuori casa, per scelta o per necessità, e che non meritano sostegni” Così la presidente del Moige – Movimento Italiano Genitori, Maria Rita Munizzi commenta l’emendamento alla Finanziaria, approvato, ieri che introdurrebbe una detrazione di 150 euro per le madri lavoratrici. “Accogliendo questo emendamento – prosegue la Munizzi - il Governo dimostra di voler proseguire su una strada tracciata da oltre 30 anni, quella di un fisco iniquo nei confronti delle famiglie, e in particolare di quelle numerose e monoreddito; un fisco che già 3 volte, a partire dal 1975, è stato tacciato di incostituzionalità dalla Corte Costituzionale”. “Bisogna dire ‘no’ a questo nuovo atto di discriminazione – conclude la Munizzi –; non si può accettare che un nucleo genitoriale venga discriminato nel suo diritto – costituzionalmente garantito – di ricevere aiuto e promozione in base al fatto che la madre lavori fuori oppure che lavori in casa. Bisogna finalmente affermare che la madre che cresce i suoi figli è una lavoratrice a tutti gli effetti, almeno al pari di una baby sitter che cresce i figli degli altri. Bisogna dire basta a questa abitudine di sminuire il lavoro di crescita dei figli, e con questo anche l’importanza sociale della maternità e della donna in quanto madre. Ci appelliamo a tutte le donne, in particolare alle parlamentari, affinché facciano tutto quanto in loro potere per fermare questa misura discriminatoria”. .  
   
   
LA CASA IN LEGNO DI SETTE PIANI RESISTE A UN SISMA DEVASTANTE GLI SCIENZIATI GIAPPONESI: “UN GIORNO MEMORABILE, CAMBIA LA TECNICA DI COSTRUZIONE DELLE ABITAZIONI”  
 
Roma-kobe, 23 ottobre 2007 - “Ottimo lavoro, è un giorno memorabile, questo progetto italiano è destinato a cambiare il modo di costruire le case in tutto il mondo”. Yoshimitsu Okada, tra i maggiori studiosi al mondo nel campo dei terremoti, è stato il primo a complimentarsi con il professor Ario Ceccotti, direttore dell’Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree del Consiglio nazionale delle ricerche (Ivalsa-cnr), nonché ‘papà’ di Sofie. La casa di legno di sette piani e alta 23,5 metri, realizzata nei laboratori Ivalsa-cnr di San Michele all’Adige (Trento) grazie ad un progetto di ricerca finanziato dalla Provincia autonoma di Trento, ha resistito con successo al test antisismico considerato dai giapponesi il più distruttivo per le opere civili: la simulazione del terremoto di Kobe. Mai prima d’ora al mondo una struttura interamente di legno aveva resistito ad una simile forza d’urto, se si fa eccezione per la ‘sorella minore’ di Sofie a tre piani, che nel luglio 2006 aveva già superato i severi test giapponesi. L’esperimento ha avuto luogo alle 14. 30 ora locale (7. 30 italiane), presso l’Istituto nazionale di ricerca di scienze terrestri e prevenzione disastri di Miki in Giappone. “Abbiamo lavorato in Italia”, spiega Ario Ceccotti, “tenendo presente gli standard giapponesi per un prodotto globale, perché siamo convinti che la ricerca applicata non possa che essere apertura verso il mondo, così come una buona idea non conosce confini”. Il test è il risultato finale di studi e ricerche durate cinque anni, che hanno individuato nella combinazione di materiali e connessioni meccaniche del prodotto la tecnica costruttiva ideale contro i terremoti. Un’ipotesi inconcepibile fino a qualche tempo fa, se si pensa che le normative internazionali vietano le costruzioni di legno in zona sismica sopra i 7,5 metri di altezza. Almeno fino ad oggi. Commenta l’assessore alla ricerca, programmazione e innovazione della Provincia di Trento, Gianluca Salvatori: “Il risultato ottenuto rappresenta per noi un punto di arrivo e allo stesso tempo di partenza. E’ un punto di arrivo in quanto brillante conclusione di un progetto di ricerca avanzata su un bene materiale, la casa, che tutti consideriamo tra i più importanti. Siamo stati in grado di invertire l’idea secondo cui non è possibile costruire case di legno in zone sismiche, con una tecnologia e un livello di sicurezza molto alti. In questo senso consideriamo i test di Miki il punto di partenza perché le persone possano beneficiare di questa innovazione”. La tecnologia della casa Sofie (Sistema Costruttivo Fiemme: questo il nome del progetto) nasce da un forte legame con il territorio del Trentino ed è il prodotto di una filiera - dal bosco alla casa di legno – che sta incontrando l’interesse di molte aziende. E che dimostra definitivamente l’assoluta affidabilità e sicurezza del legno come materiale per l’edilizia, oltre al valore aggiunto in termini di comfort abitativo, economicità, risparmio energetico e rispetto per l’ambiente. Un nuovo modello di abitazione con standard certificati e in grado di garantire sicurezza: la casa di legno Ivalsa-cnr infatti è anche anti-incendio e il modello di tre piani, dopo oltre un’ora di test del fuoco, ha conservato ancora intatte le sue proprietà meccaniche e inalterata la sua struttura. A Miki, dopo la tragedia di Kobe (nel 1995 la terrà tremò per quasi 30 secondi, provocando quasi 6 mila morti), il governo giapponese ha realizzato il principale centro di sperimentazione antisismico del mondo, dove dal 2004 vengono testati centinaia di prototipi di abitazioni, ponti, palazzine e opere civili e industriali. La lista d’attesa per accedere all’E-defence (questo il nome del laboratorio) e ottenere l’unica certificazione antisismica riconosciuta in tutto il mondo, dura anni: il prossimo anno la Colorado State University testerà una casa di legno di sei piani, ma questa volta gli italiani hanno battuto sul tempo e in altezza gli americani. E oggi, il professor John van de Lindt (capofila del progetto Usa) e Steve Pryor, dirigente di una multinazionale del settore edilizio, erano seduti in prima fila ad assistere al test della palazzina di legno italiana insieme con ricercatori e imprenditori di tutto il mondo: Stati Uniti, Canada, Colombia, India, Nuova Zelanda, Germania, Vietnam, Korea e Slovenia. Www. Progettosofie. It.  
   
   
ITCLAB, IL NUOVO CENTRO RICERCA E INNOVAZIONE DI ITALCEMENTI, SARÀ IL TESTIMONIAL DEL RUOLO DI TX ACTIVE NELL’ARCHITETTURA ECOSOSTENIBILE  
 
 Bologna, 24 - ottobre 2007 – Italcementi è presente al Saie, il più importante Salone dell’Edilizia, in programma a Bologna dal 24 al 28 ottobre 2007. L’architettura ecosostenibile dell’Itclab e Tx Active sono il cuore della partecipazione della multinazionale, fra i leader mondiali nella produzione e distribuzione di cemento e primo produttore in Italia. Nello stand Italcementi (Padiglione 26 stand A140 B93) è possibile vedere in anteprima il plastico dell’Itclab, il nuovo Centro Ricerca e Innovazione di Italcementi - progettato dall’architetto americano Richard Meier - che sta sorgendo alle porte di Bergamo. L’itclab sarà un punto di riferimento per l’Architettura ecosostenibile in Europa e un benchmark dell’innovazione per gli architetti e per il mondo della progettazione. Il team di progettazione è impegnato in un processo con cui massimizzare la prestazione ambientale e il ritorno economico. L’obiettivo è la “Leadership in Energy and Enviromental Design” (Leed), la più importante e rigorosa certificazione americana in materia energetica e ambientale per lo sviluppo di edifici “verdi e sostenibili”. Oltre alle scelte impiantistiche – utilizzo di pannelli fotovoltaici, pannelli solari, pozzi geotermici, con lo scopo di ridurre il consumo delle energie tradizionali e quindi l’emissione di Co2 in atmosfera - particolare attenzione è stata data alla scelta dei materiali. Leed infatti richiede l’impiego di materiali con contenuto riciclato, materiali locali, materiali rinnovabili, materiali provenienti da processi di riciclo, materiali a bassa emissione di sostanze organiche, legno certificato. Da qui la scelta, per parte della struttura in calcestruzzo armato, di utilizzare cementi alla loppa (che possono raggiungere il 38% in peso di materiale riciclato), oltre ad acciai provenienti al 100% da scarti di lavorazione industriale. Si sta anche studiando l’utilizzo di inerti da riciclo nei calcestruzzi. Per tutte le strutture a vista dell’Itclab sarà utilizzato il Tx Active proprio per la sua caratteristica di abbattere il livello di inquinamento atmosferico (e mantenere nel tempo il colore bianco caratteristico dell’edificio). L’impiego di questo prodotto costituirà un sicuro valore aggiunto per ottenere la certificazione Leed. La presenza al Saie 2007 è inoltre un passo importante per informare gli operatori del settore, la committenza pubblica e in generale tutti i visitatori sui risultati del “Progetto Innovazione” di Italcementi. Uno dei primi risultati portati all’attenzione della building community è il principio attivo fotocatalitico Tx Active, lanciato sul mercato lo scorso anno dopo 10 anni di studi e ricerche. Tx Active nei prodotti cementizi è in grado di abbattere gli inquinanti presenti nell’aria. I ricercatori di Italcementi hanno calcolato che in una città come Bologna, se applicato al 15% delle grandi superfici potrebbe dimezzare gli agenti inquinanti. Presso lo stand Italcementi sarà possibile vedere come funziona Tx Active grazie al processo di attivazione della fotocatalisi. In una campana di vetro in cui è inserito un modello in scala di un´area residenziale, verranno insufflati ossidi di azoto (Nox) fino a ricreare condizioni di inquinamento tipiche delle nostre città. Una lampada attiverà la fotocatalisi e un analizzatore collegato ad un monitor mostrerà l´andamento delle concentrazioni. All´accensione della lampada l´effetto è immediato: la concentrazione scende velocemente dimostrando quindi l’abbattimento degli agenti inquinanti. Già tre Regioni – la Lombardia, le Marche e la Puglia – e numerosi Comuni hanno adottato provvedimenti legislativi e normative per incentivare l’uso di prodotti fotocalitici nelle nuove realizzazioni urbane. Città straniere come Ginevra, Parigi, Malaga. … stanno utilizzando cementi fotocatalitici contenenti Tx Active su diverse aree, dimostrando sensibilità al problema dell’inquinamento urbano. Dopo le conferme avute da misurazioni scientifiche su una strada a Bergamo e un tunnel a Roma sotto il Quirinale, entrambi restituiti ai cittadini a “prova di smog”, con un abbattimento degli agenti inquinanti intorno al 30%, è fortemente cresciuto l’interesse anche da parte dei costruttori di opere stradali e autostradali. In Italia dal lancio del prodotto ad oggi sono state realizzate superfici fotocatalitiche per 400. 000 mq equivalenti a 56 campi da calcio. Oggi e sempre più in futuro si utilizzeranno materiali ecocompatibili avanzati come Tx Active, sia per il miglioramento della qualità della vita (riduzione degli inquinanti atmosferici contenuti nell’aria che respiriamo) sia per la costruzione di edifici in cui saranno utilizzati manufatti con proprietà estetiche elevate come l’Itclab (calcestruzzi, vetri, pitture e ceramiche, per il mantenimento del colore iniziale, o con proprietà autopulenti), sia con altre specifiche proprietà funzionali anche per gli ambienti interni di edifici (ad esempio, antibatteriche). Sul sito internet www. Italcementi. It potete trovare una speciale sezione dedicata a Tx Active con le più importanti realizzazioni nel campo dell’architettura e dell’ambiente. . .  
   
   
CASA: 32 MILIONI DI EURO PER IL FONDO SOCIALE PER L´AFFITTO. QUASI 50 MILA LE FAMIGLIE CHE RICEVERANNO IL CONTRIBUTO. I DATI PER PROVINCIA.  
 
Bologna, 24 ottobre 2007 - Oltre 32 milioni di euro per il sostegno all´affitto delle famiglie economicamente disagiate, che in Emilia Romagna continuano a crescere attestandosi attorno ai 50 mila nuclei. Si tratta del contributo per sostenere il pagamento del canone alle famiglie che vivono in un alloggio preso in affitto sul mercato. Le risorse del Fondo nazionale per l´affitto saranno ripartite tra i Comuni emiliano romagnoli che a loro volta le erogheranno, in base ad una apposita graduatoria, ai cittadini che ne hanno fatto richiesta. Le risorse complessivamente messe a disposizione ammontano a 32. 854. 196 euro, dei quali tre milioni provenienti dal bilancio della Regione ed i quasi restanti trenta milioni trasferiti dallo Stato. Con i circa 10 milioni che si prevede saranno aggiunti dai Comuni, la cifra complessiva che sarà erogata alle 48. 167 famiglie che sono risultate idonee a ricevere il contributo si attesterà su circa 42,5 milioni di euro. Del numero totale delle famiglie, 29. 323 appartengono alla fascia più povera (due anni fa nel 2005 erano 26. 863), la cosiddetta fascia A ovvero quelle cioè che hanno un valore Ise non superiore a 11. 340 euro ed un´incidenza del canone pagato sull´Ise non inferiore al 14%. Mentre i restanti 18. 844 beneficiari (erano 17. 881 nel 2005) sono composti da nuclei familiari (fascia B) con Ise compreso tra 11. 340,01 e 30. 000 euro, Isee non superiore a 15. 000 euro e incidenza del canone sull´Ise non inferiore al 24%. Il fabbisogno complessivo delle richieste si attesta attorno a 118 milioni. «Il fondo per l´affitto si conferma uno strumento in grado di fornire un aiuto ad un elevato di famiglie che vivono in affitto a canone di mercato. Però - spiegano all´Assessorato regionale alle politiche abitative - questo non è più sufficiente a fronteggiare con adeguatezza il disagio abitativo di origine economica. Fenomeno che riguarda un numero sempre più elevato di famiglie. Affinché il fondo possa svolgere efficacemente il proprio compito occorrono al contempo risorse finanziarie adeguate e politiche nuove che tengono conto dei cambiamenti socio economico intervenuti». Sul tema delle nuove politiche abitative il prossimo 6 novembre a Bologna - all´interno del salone della Comunicazione pubblica - si svolgerà l´incontro "Casa, l´edilizia sociale in Emilia-romagna. Lo stato dell´arte" finalizzato a valutare linee di intervento e nuove opportunità sul problema casa. Inoltre nelle prossime settimane, la Regione Emilia Romagna - insieme ai Comuni, che cofinanziano il Fondo, alle Province e ai sindacati degli inquilini - approfondirà i criteri di selezione delle famiglie da ammettere a contributo per mantenere efficace lo strumento. .  
   
   
OLTRE 61 MILIONI DI EURO PER RIFARE IL LOOK A 157 SCUOLE LAZIALI DI OGNI ORDINE E GRADO  
 
Roma, 24 ottobre 2007 - Avviati interventi strutturali in 157 siti scolastici del Lazio con un contributo regionale di oltre 27 milioni di euro. Con la delibera, proposta dall’assessore ai Lavori Pubblici e Politica della Casa Bruno Astorre, approvata oggi dalla Giunta, è stato infatti dato il via libera al Piano triennale 2007/2009. Sostanzialmente si tratta di interventi volti all’adeguamento a norma e alla messa in sicurezza degli edifici, alla cui spesa concorrono Stato, Regione ed Enti locali. Il 21% della somma complessiva e pari dunque a circa 13 milioni di euro è destinato alle Amministrazioni provinciali, in proporzione al numero degli edifici di propria competenza, il restante 79% pari a 48 milioni andrà ai Comuni. Per quanto riguarda questi ultimi, nel limite delle domande presentate, verrà ammessa a finanziamento una sola domanda per Comune, così da soddisfare il maggior numero di richieste tra quelle che hanno i criteri dell’ammissibilità. Nel caso dei piccoli comuni il finanziamento complessivo copre anche buona parte del quota a carico delle amministrazioni locali e questo perché in moltissimi casi questi comuni hanno una minore capacità di compartecipazione, e senza la concorrenza di Regione e Stato non sarebbero in grado di mettere in sicurezza i propri edifici scolastici in particolare medie ed elementari. Con l’approvazione di oggi la Regione ha deliberato questa ripartizione di spesa: per il 2007 5. 326. 002,13 €, per il 2008 10. 968. 912,14 e per il 2009 10. 946. 143,94 €. “Questo importante impegno economico in favore di province e comuni – ha detto l’assessore Astorre – testimonia quanto la Giunta di Piero Marrazzo metta al primo posto le esigenze dell’intero territorio regionale, con particolare attenzione ai piccoli comuni. Per ogni comunità, una scuola in sicurezza è un’assicurazione di civiltà, di crescita, per generazioni chiamate a costruire il futuro del nostro Paese. ” .  
   
   
OTTO MILIONI E MEZZO PER IL RECUPERO DI 44 EDIFICI DI CULTO DEL LAZIO  
 
 Roma, 24 ottobre 2007 - Via libera al finanziamento di 44 interventi di recupero di edifici di culto nel Lazio con l’approvazione, nella sua ultima seduta, da parte della Giunta Regionale di una delibera proposta dall’assessore ai Lavori Pubblici e Politica della Casa Bruno Astorre. Lo stanziamento annuo ventennale è di 684. 851,61 € e consentirà, complessivamente, la ripartizione di finanziamenti per oltre € 8. 630. 000. La Regione concorrerà (sostenendo tra il 70 e il 95% dell’intero costo) alla realizzazione di interventi di restauro, ristrutturazione, manutenzione straordinaria e dotazione di impianti di chiese ed edifici pertinenti aventi valore artistico, storico e archeologico, di proprietà di Comuni ed enti ecclesiastici. Per ogni progetto di recupero il contributo massimo annuale sarà di 18. 250 euro. “Voglio sottolineare la buona scelta operata dalla Giunta – ha dichiarato l’assessore Astorre – Una dimostrazione di grande attenzione e rispetto per gran parte della popolazione, per la sua storia, per tutte quelle chiese che, nei territori della Regione, costituiscono il punto di riferimento spirituale, di aggregazione, di aiuto per ogni comunità”. .  
   
   
EMERGENZA ABITATIVA, INTERVENTI PER 31 MILIONI E MEZZO ECCO LE PRIORITÀ DEL PACCHETTO CASA IN TOSCANA. NASCE ANCHE UN OSSERVATORIO  
 
Firenze, 24 ottobre 2007 - Un pacchetto di interventi per circa 31 milioni e 458 mila euro. Ammontano a tanto i finanziamenti attribuiti alla Toscana sul “piano casa” varato dal Governo per fronteggiare l’emergenza abitativa. Il decreto governativo, approvato il 1 ottobre, prevede una procedura semplificata per garantire tempestivamente interventi che vanno dall’offerta di appartamenti a canone sociale, al recupero e adattamento di alloggi degli ex Iacp o dei Comuni, all’acquisto o locazione ed anche all’eventuale costruzione di alloggi. Le Regioni hanno avuto 20 giorni per trasmettere ai Ministeri di Infrastrutture e Solidarietà sociale le richieste. La Toscana ha risposto a tempo e ieri proposte e priorità sono stato consegnato a Roma. Un successivo decreto consentirà di passare alla fase attuativa. Una quota di circa 317 mila euro, pari all’1% della somma attribuita alla Toscana, è destinata inoltre alla creazione di un Osservatorio per agevolare la programmazione degli interventi di edilizia sociale. “La casa è un diritto fondamentale in un paese civile – commenta l’assessore Eugenio Baronti – e questo intervento segna finalmente il ritorno delle politiche abitative al centro dell’agenda politica e il fatto che si siano bruciati i tempi dimostra la consapevolezza della gravità della situazione. Certo, questo intervento da solo non basta, ma è un passo nella direzione giusta. ” Nella tabella allegata è il quadro delle necessità emerse sulla base delle proposte dei Comuni, delle famiglie nelle graduatorie delle case popolari e degli interventi finanziabili con la dotazione assegnata alla Toscana (il 5. 78% dei 550 milioni complessivi stanziati dal Governo). Attualmente sono 459 in Toscana gli alloggi Erp non occupati e da ristrutturare. “Grazie – ha precisato Baronti – a questa misura straordinaria per le famiglie sotto sfratto dopo la scadenza della proroga (15 ottobre) sarà possibile mettere a disposizione in tempi brevissimi 538 alloggi, più di quelli oggi disponibili e da ristrutturare. E’ un numero inferiore ai bisogni ma che si aggiunge alle altre misure previste dalla politica regionale e che hanno consentito di investire 350 milioni, fra edilizia sovvenzionata e agevolata, nel biennio ‘03-‘05. Stiamo lavorando ad una nuova legge sulla casa – ha annunciato l’assessore – nella quale oltre agli interventi di edilizia sovvenzionata e a canone agevolato, riceveranno impulso anche autocostruzione e edilizia sostenibile”. Dalle richieste inviate dai Comuni emerge che i nuclei familiari presenti nelle graduatorie delle case popolari sono in totale 17. 466 e che il picco più alto di emergenza è a Firenze con 4985 famiglie. Seguono Livorno con 2353 e Lucca con 2078, mentre a Pisa sono 1899. Le risorse che sarebbero necessarie per dare risposte a tutte le richieste dei Comuni ammontano a 109 milioni e 259 mila euro. In base al numero di famiglie presenti nelle graduatorie di ciascun Lode, la Regione ha attribuito una scala di priorità con due livelli. Al primo posto, con priorità 1, e se disponibili entro il 2008, sono stati inseriti: a) il recupero di alloggi Erp degradati non assegnati e non assegnabili; b) la ristrutturazione di immobili già nella disponibilità di Comuni o delle società di gestione, da destinare ad edilizia residenziale pubblica. In priorità 2 sono stati invece inseriti, con una previsione di disponibilità per il 2009: c) l’acquisizione di immobili in costruzione e con data certa di consegna, anch’essi da destinare ad Erp; d) costruzione o ricostruzione di alloggi Erp su aree di proprietà comunale o delle società di gestione, che siano immediatamente cantierabili. La locazione temporanea di alloggi è stata inserita in priorità 1 solo in Comuni, come Arezzo, dove non sono al momento possibili soluzioni diverse. In questo caso è stato preso come parametro un canone mensile di 600 euro per 12 mensilità. Nel pacchetto che la Regione ha inviato a Roma le risorse sono state attribuite nei Lode fino ad esaurimento del budget. Laddove le risorse siano risultate insufficienti a coprire specifici interventi saranno i Comuni a decidere in base alle necessità più urgenti di ogni zona. “La Regione – ha concluso Baronti – sarà molto rigorosa. Effettuerà controlli e se risulterà, da qualche parte, che gli interventi previsti non sono realizzati, le risorse saranno recuperate per essere destinate ad altri interventi in altre zone”. .  
   
   
ALLOGGI SFITTI A FIRENZE, LA RESPONSABILITÀ NON È DELLA REGIONE BARONTI: “TROPPE DISCORDANZE NEI RENDICONTI, DOVE SONO FINITI I SOLDI?”  
 
Firenze, 24 ottobre 2007 - “La Regione non tiene ferme le risorse destinate alle case popolari, la situazione che si è determinata a Firenze non dipende da noi. Al contrario, la Regione è la prima a ribadire con forza che la situazione determinatasi a Firenze deve essere sbloccata, ma non è addossando alla Regione la responsabilità che si risolvono le questioni dell’emergenza abitativa”. Eugenio Baronti, assessore regionale con delega alla casa, non ci sta e replica alle accuse lanciate in questi giorni sugli organi di informazione a proposito delle case popolari vuote e da ristrutturare nel capoluogo. “Questa situazione viene da lontano – ricorda Baronti – risale al 2003. Da un primo rendiconto relativo a quell’anno, che la società di gestione del Lode fiorentino invia alle Regione nell’aprile 2005 emerge un primo dato: dai canoni di locazione degli alloggi popolari sono stati raccolti 11 mlioni e 537 mila euro. La legge dice chiaramente che quei soldi devono servire per la gestione e la manutenzione degli alloggi. Risulta invece che sono stati spesi solo in parte per questo ed in particolare alla manutenzione sono stati destinati 2 milioni e 253 mila euro. Da quel primo rendiconto emerge che “avanzano” 3 milioni e 523 mila euro. Ma nel 2006, sempre relativamente all’anno 2003, Casa spa, la società di gestione del Lode, invia un altro rendiconto. La somma derivante dai canoni è invariata, così come la somma indicata per la manutenzione degli alloggi. Però c’è una sorpresa: il residuo non è più di 3 milioni e mezzo, ma solo di 987 mila euro. La sorpresa si fa ancora più grande nel luglio 2007, quando arriva un altro rendiconto, sempre relativo al 2003. La somma derivante dai canoni diminuisce e diventa di 10 milioni e 932 mila euro, quella destinata a manutenzione è sempre la stessa, ma gli “avanzi” diventano solo 582 mila euro. E’ evidente che le cose non tornano – prosegue Baronti – ed è altrettanto evidente che la Regione non può accettare questo. Ma c’è ancora dell’altro – continua l’assessore – basta guardare i rendiconti degli anni successivi. Prendiamo il 2004: come è possibile che l’ammontare dei canoni diventi improvvisamente di 16 milioni di euro? Come è possibile che da un anno all’altro vi sia una differenza di 5 milioni di euro?. Sulla vicenda – ricorda ancora Baronti – c’è stata anche una decisione del Consiglio regionale, che ha confermato la bontà delle nostre posizioni. E’ evidente pertanto che chi ha la responsabilità di questa situazione deve fare chiarezza una volta per tutte senza scaricare su altri colpe che non hanno. In tempi di emergenza abitativa non è morale tenere le case vuote, e non si può affermare che la Regione non dà l’autorizzazione ai lavori delle case da ristrutturare. I soldi c’erano e l’autorizzazione non serviva. Dove sono finite le risorse? Certo non sono nelle casse regionali. In ogni caso – conclude l’assessore – è la legge 96/96 che disciplina l’uso di queste risorse e la legge non può essere derogata dal contratto di servizio fra i Comuni e il Gestore del Lode. ” .  
   
   
MILANO: AFFITTI, SCOTTI A SINDACATI: RIMEDIARE A INIQUITA´  
 
Milano, 24 ottobre 2007 "Il progetto di legge regionale sui canoni e vendite ha un solo obiettivo: rimediare a una situazione di larga iniquità". E´ secca la risposta dell´assessore regionale alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, ai sindacati degli inquilini. "L´impianto del progetto di legge - spiega l´assessore - è stato condiviso con Cisl ed Uil e tutelerà soprattutto le famiglie meno abbienti, riequilibrando allo stesso tempo le situazioni di ingiusto privilegio che fino ad ora sono state garantite dall´attuale sistema". "Tutte le famiglie saranno tutelate - aggiunge Scotti - e pagheranno un canone calcolato sul reddito netto tolte le tasse e le spese mediche, proporzionato al nucleo famigliare, che non potrà superare comunque il tetto fissato ad un livello molto inferiore a quello proposto dal governo nazionale. Le famiglie meno abbienti continueranno ad essere assistite dal Fondo di solidarietà delle Aler e dei Comuni". .  
   
   
MILANO,CASA, SCOTTI: 1300 ALLOGGI CONTRO EMERGENZA SFRATTI  
 
Milano, 24 ottobre 2007 - Per far fronte all´emergenza sfratti nei comuni capoluogo e ad alta tensione abitativa, la Giunta regionale lombarda, su proposta dell´assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, ha approvato un elenco di 34 interventi prioritari e cantierabili entro il 2008. Il Programma straordinario, che prevede opere per oltre 92 milioni di euro, permetterà di mettere sul mercato dell´affitto a canone sociale oltre 1300 alloggi. Gli interventi sono stati selezionati, d´intesa con Anci e Aler, a partire dalle proposte inviate dai Comuni e dalle Aler stesse. Il programma viene ora inviato ai Ministeri competenti. "Regione Lombardia in un tempo breve - spiega Scotti - è riuscita a dare una risposta immediata e soprattutto concreta ad un fenomeno che assume sempre più le sembianze dell´urgenza. Sono convinto che come Governo regionale abbiamo imboccato la strada giusta per tentare di risolvere il problema casa che oggi nella nostra Regione è molto sentito soprattutto da quella fascia di popolazione che fatica a reggere i prezzi imposti dal mercato immobiliare". .  
   
   
EDISON AVVIA UNA STRETTA COLLABORAZIONE CON INTESA SANPAOLO PRIMO PASSO: ENERGIA A PREZZO FISSO PER 24 MESI E BONUS DI 40 EURO PER I CLIENTI DEL “CONTO PROFESSIONISTI” DI INTESA SANPAOLO  
 
Milano, 24 ottobre 2007 – Edison e Intesa Sanpaolo hanno avviato una collaborazione destinata ad offrire a professionisti e piccole imprese la consulenza e gli strumenti necessari a cogliere al meglio le opportunità del mercato in termini di approvvigionamento energetico. Il primo atto di questa collaborazione è stato la nascita di “Idea Professional”, un’offerta Edison per l’acquisto di energia elettrica a condizioni particolarmente favorevoli destinata ai clienti di Intesa Sanpaolo che sottoscriveranno il “Conto Professionisti”, il nuovo conto corrente del quale è in corso la campagna pubblicitaria di lancio, dedicato a liberi professionisti e studi professionali associati. “Conto Professionisti” è stato profilato su misura delle specifiche esigenze di un target che predilige l’utilizzo di canali remoti quali internet, bancomat o telefono. “Idea Professional” prevede un’offerta di energia elettrica a prezzo fisso per 24 mesi, che garantisce quindi il cliente dalle oscillazioni del prezzo della componente energetica in uno scenario di tariffe in costante crescita (+17% solo nell’ultimo anno). Caratteristica distintiva ed esclusiva di questa offerta è inoltre un “welcome bonus” di 40 euro che sarà riconosciuto all’impresa nella prima fattura di energia elettrica. Grazie all’accordo sottoscritto, a partire da oggi gli studi professionali potranno quindi cogliere le opportunità legate alla liberalizzazione dei mercati dell’energia attraverso il loro partner bancario. La banca diventa così canale preferenziale per individuare opportunità convenienti di approvvigionamento di energia. L’accordo consente a Edison di raggiungere il cliente finale attraverso un’innovativa strategia di marketing basata sulla capacità di relazione e radicamento sul territorio degli oltre 6. 200 sportelli di Intesa Sanpaolo. A sua volta, Intesa Sanpaolo consolida il suo ruolo di partner dei professionisti, offrendo soluzioni mirate alle necessità della propria clientela. “La sfida che stiamo affrontando oggi sul mercato dell’energia è rendere sempre più facile e conveniente la scelta di un nuovo fornitore da parte delle imprese, attraverso offerte trasparenti e un processo di acquisto semplice ed intuitivo. ” ha dichiarato Alessandro Zunino, direttore commerciale di Edison. “Sul territorio siamo già capillarmente presenti con una articolata rete di agenzie e società di vendita. Questa collaborazione con Intesa Sanpaolo ci offre una marcia in più, dandoci l’opportunità di proporre la nostra offerta commerciale nel luogo in cui spesso l’imprenditore prende le decisioni che riguardano il futuro della sua azienda”. “La nostra banca” ha invece dichiarato Andrea Crovetto, direttore commerciale della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo “intende dimostrare con la propria offerta rivolta al mondo della libera professione, di saper proporre soluzioni concrete ed efficienti: con l’impegno di costruire un legame a tutto tondo con il cliente, dando soddisfazione sia alle esigenze professionali che personali. Credo che il ricorso a partner d’eccellenza come Edison sia un’ottima testimonianza di questa volontà. ” .  
   
   
IL MINISTERO DELL’INDUSTRIA SPAGNOLO HA ACCOLTO IN PARTE IL RICORSO DI ENEL E ACCIONA CONTRO ALCUNE CONDIZIONI IMPOSTE DALLA CNE ALL’OPA SU ENDESA  
 
 Roma, 24 Ottobre 2007 – Il Ministero dell’Industria, Turismo e Commercio spagnolo ha notificato ieri l’accoglimento parziale del ricorso amministrativo presentato da Enel Energy Europe S. R. L. (Eee) e Acciona S. A. (Acciona) il 3 Agosto 2007. Tale ricorso era stato presentato contro alcune delle 12 condizioni poste da una deliberazione approvata il 4 luglio 2007 dal consiglio di amministrazione della Commissione Nazionale per l’Energia spagnola (Cne) in merito all’acquisizione del capitale di Endesa per mezzo dell’offerta pubblica di acquisto (Opa) di recente completata dai ricorrenti. A seguito della decisione del Ministero dell’Industria, Turismo e Commercio, l’autorizzazione amministrativa all’Opa su Endesa lanciata da Eee e Acciona rimane soggetta alle seguenti condizioni: “Uno. Enel e Acciona manterranno Endesa come impresa autonoma con piena responsabilità operativa nel perseguire il proprio piano industriale, e, in qualità di capofila del proprio gruppo, ne garantiranno il mantenimento in Spagna del marchio, della sede sociale, del consiglio di amministrazione e del top management, nonché, più in generale, dei centri decisionali. Due. I ricorrenti devono mantenere Endesa adeguatamente capitalizzata. A tal fine, il Gruppo Endesa deve mantenere un rapporto tra indebitamento finanziario netto e Ebitda inferiore a 5,25 per un periodo di tre anni dopo l’acquisto del controllo di Endesa da parte dei ricorrenti. I ricorrenti devono comprovare il rispetto del suddetto rapporto alla Cne con cadenza trimestrale. Tre. Enel e Acciona adotteranno e realizzeranno, attraverso il controllo di Endesa, tutti gli investimenti nelle attività regolate nei settori del trasporto e della distribuzione di gas e di energia elettrica, previste: (1) negli ultimi piani di investimento resi pubblici da Endesa per il periodo 2007-2011, cui si riferisce la presente decisione; (2) nel documento denominato “Piani per i settori del gas e dell’energia elettrica. Sviluppo delle reti di trasporto nel periodo 2002-2012” (“Planificaciòn de los sectores de gas y de electricidad. Desarrollo de las redes de transporte 2002-2012”), approvato dal Consiglio dei Ministri e presentato al Parlamento; nonché (3) nel “Rapporto generale sulla domanda di energia elettrica e di gas naturale e su come soddisfarla” (“Informe Marco sobre la demanda de energia elèctrica y gas natural y su copertura”) della Cne. Tali impegni non precludono peraltro l’eventuale adeguamento, opportunamente motivato, dei piani di investimento di Endesa alle condizioni regolatorie, nei termini previsti dalla normativa applicabile. 2/2 Durante il periodo 2007-2011, le società del Gruppo Endesa impegnate in attività regolate potranno pagare dividendi solo quando le risorse generate dalle stesse (definite come flussi di cassa o utile netto annuale incrementato degli oneri di ammortamento) risultino sufficienti a soddisfare sia gli impegni di investimento sia i rimborsi di debito previsti nel periodo considerato. Quattro. Date le speciali caratteristiche che rivestono gli asset nucleari sotto il profilo della sicurezza pubblica, Enel e Acciona, nell’esercizio del controllo di Endesa, devono impegnarsi ad osservare e a mantenere invariati gli obblighi e i regolamenti in vigore in materia di produzione da fonte nucleare, garantendo in particolare il rispetto di codici e accordi con gli altri partner per la gestione in sicurezza delle centrali nucleari e per la fornitura di uranio. A tal fine, Enel e Acciona devono comunicare con cadenza annuale alla Cne ogni tipo di incidente verificatosi durante la fase della produzione. Cinque. Enel e Acciona devono assicurare che, per un periodo di cinque anni dall’acquisizione di Endesa, il consumo annuale complessivo di carbone nazionale da parte di ogni centrale elettrica di Endesa che attualmente è alimentata con tale tipo di carbone non sia inferiore ai volumi annuali aggregati il cui consumo da parte di tali impianti è previsto dal Piano Nazionale dell’Industria Mineraria per il periodo 2006-2012, nella misura in cui le condizioni e le circostanze attuali rimangono invariate. Sei. Enel e Acciona manterranno nel Gruppo Endesa, per un periodo di cinque anni dal conseguimento del controllo di Endesa, le società che attualmente gestiscono gli asset di generazione, trasporto e distribuzione di elettricità nelle isole e nelle aree extra-peninsulari. Sette. La Cne può chiedere che il Governo, in applicazione di quanto previsto dall’articolo 10 della Legge n. 54 del 27 Novembre 1997 e dall’articolo 101 della Legge n. 34 del 7 Ottobre 1998, adotti le misure previste da tali provvedimenti volte ad assicurare la fornitura di energia elettrica in situazioni di emergenza dovute ad una carenza di elettricità o al rischio che tale carenza si verifichi, o in caso di insufficiente approvvigionamento di una o più fonti di energia”. .  
   
   
GRUPPO SORGENIA (CIR): IN CRESCITA EBITDA E UTILE NETTO RICAVI € 1.321,5 MILIONI (1.327,4 MILIONI AL 30 SETTEMBRE 2006)  
 
Milano, 24 ottobre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Sorgenia Spa, società controllata dal gruppo Cir e partecipata dall’austriaca Verbund, si è riunito il 22 ottobre sotto la presidenza del Dr. Rodolfo De Benedetti per esaminare i risultati al 30 settembre 2007. Nei primi nove mesi dell’anno, il Gruppo Sorgenia ha registrato un fatturato consolidato di 1. 321,5 milioni di euro, sostanzialmente in linea con quello realizzato nello stesso periodo dell’esercizio precedente (1. 327,4 milioni). Anche i volumi venduti di energia elettrica e di gas naturale non si sono discostati sensibilmente rispetto ai primi nove mesi del 2006. Il margine operativo lordo consolidato (Ebitda) ha registrato un forte aumento, pari al 30,5%, passando da 96,5 milioni di euro nei primi nove mesi del 2006 a 125,9 milioni. L’ebitda ha beneficiato per l’intero periodo della produzione della centrale di Termoli, entrata in funzione nella seconda parte del 2006, e dei migliori margini di commercializzazione sia dell’energia elettrica che del gas naturale. Anche l’utile netto consolidato é cresciuto significativamente, passando da 47,9 milioni di euro nei primi nove mesi del 2006 a 57,8 milioni (+20,7%). La posizione finanziaria netta consolidata del Gruppo Sorgenia al 30 settembre 2007 presentava un indebitamento di 607,6 milioni di euro, in leggero aumento rispetto a 601,9 milioni al 31 dicembre 2006. La variazione, pari a 5,7 milioni, è determinata dalle uscite di cassa dovute agli investimenti industriali sostenuti per 194,2 milioni di euro, all’acquisto del 16% di Energia Italiana per 59,5 milioni di euro ed al pagamento di 15,7 milioni di dividendi, quasi interamente controbilanciate dalla positiva evoluzione del capitale circolante per 74,6 milioni di euro, dal parziale rimborso dei crediti finanziari vantati dal Gruppo nei confronti di Tirreno Power per 131 milioni di euro (la posizione finanziaria netta consolidata non include l’indebitamento della società essendo Tirreno Power consolidata in Sorgenia ad equity) e dall’autofinanziamento generato dal Gruppo per complessivi 51,5 milioni di euro. La capogruppo Sorgenia Spa, che ha redatto il bilancio al 30 settembre 2007 secondo i principi contabili nazionali, ha registrato nei primi nove mesi del 2007 un fatturato di 1. 343,5 milioni di euro, contro 1. 327,8 milioni del corrispondente periodo del 2006 (+1,2%). Il margine operativo lordo è risultato di 43,9 milioni di euro, rispetto a 30,3 milioni (+44,9%). L’utile netto è stato di 24,4 milioni di euro, contro 6,3 milioni nei primi nove mesi del 2006. Tale incremento è stato influenzato dall’incasso di dividendi per 11,2 milioni di euro. Nel terzo trimestre dell’anno, Sorgenia ha aumentato il controllo in Energia Italiana, acquisendo il 16% delle azioni detenute dai soci finanziari Banca Monte dei Paschi di Siena e Bnl International Investments per un prezzo complessivo di 59,5 milioni di euro. A seguito dell’operazione, Sorgenia ha portato al 78% la sua partecipazione in Energia Italiana (il restante 22% è detenuto in parti uguali da Iride ed Hera). Energia Italiana controlla Tirreno Power congiuntamente e in modo paritetico con Eblacea (70% Electrabel e 30% Acea) . A fine settembre la Banca Monte dei Paschi di Siena ha sottoscritto un aumento di capitale in Sorgenia per un importo di circa 33 milioni di euro, acquisendo una partecipazione pari all’1,21%. Per quanto riguarda la realizzazione del piano industriale 2007-2010 del Gruppo Sorgenia, nei primi nove mesi dell’anno sono avanzati i lavori per la costruzione della centrale a ciclo combinato da 770 Mw di Modugno (Puglia). Nel terzo trimestre dell’anno sono inoltre state attivate le connessioni alla rete elettrica locale di tre nuovi impianti fotovoltaici da 1 Mw ciascuno, realizzati da Soluxia, di cui due localizzati presso il Consorzio Asi di Villacidro, in Sardegna, e uno presso il Consorzio Asi di Benevento, in Campania. La produzione attesa è di 4. 200 Mwh all’anno, con un taglio all’immissione in atmosfera di anidride carbonica di 2. 550 tonnellate annue. Questi impianti sono il primo risultato della decisione del Gruppo Sorgenia di investire nelle fonti rinnovabili e nelle tecnologie di produzione a maggior compatibilità ambientale, per produrre energia privilegiando l’efficienza e la tutela dell’ambiente. Il piano di repowering degli impianti di Tirreno Power avanza secondo i programmi stabiliti, in particolare con la riconversione di una sezione della centrale di Vado Ligure in un impianto a ciclo combinato da 760 Mw, la cui entrata in esercizio è prevista a breve, e con la costruzione a Napoli Levante di un nuovo modulo a ciclo combinato da 380 Mw, che entrerà in funzione nel 2008. Per finanziare il completamento del repowering, nel mese di giugno la società ha sottoscritto una nuova linea di credito di 1,2 miliardi di euro della durata di 7 anni. Il finanziamento ha permesso il rimborso della preesistente linea da 900 milioni di euro e il parziale ripagamento dei debiti verso soci. .  
   
   
TERNA: CHIUSA CON PIENO SUCCESSO L’EMISSIONE OBBLIGAZIONARIA INDICIZZATA ALL’INFLAZIONE ITALIANA PER COMPLESSIVI 500 MILIONI DI EURO  
 
 Roma, 24 ottobre 2007 – Terna S. P. A. Ha lanciato ieri un’emissione obbligazionaria indicizzata all’inflazione italiana (cd Inflation-linked bond) per totali 500 milioni di euro, nell’ambito del proprio programma Emtn a cui è stato attribuito un rating Aa- per Standard and Poor’s, Aa3 per Moody’s e Aa per Fitch. L’operazione, collocata da un sindacato di banche composto da Banca Imi, Bnp Paribas, Citigroup, Dexia Capital Markets, Lehman Brothers, Mediobanca, Ubs e Unicredit (Hvb) in qualità di joint-lead managers e joint-bookrunners, si è chiusa con pieno successo nel corso della giornata, dopo aver raccolto adesioni pari a circa 2,5 volte l’importo richiesto. Il bond avrà scadenza il 15 settembre 2023 e cedola pari al 2,731% indicizzata all’inflazione italiana (indice di riferimento: Indice Foi, equivalente all’indice dei prezzi al consumo senza tabacchi per Famiglie di Operai e Impiegati). Il titolo è stato prezzato con uno spread di 36 punti base rispetto al titolo di riferimento del Tesoro Italiano di analoga scadenza, indicizzato all’inflazione europea (Btpei 2023). I titoli, che pagheranno una cedola semestrale, saranno quotati presso la Borsa del Lussemburgo. I proventi dell’emissione saranno utilizzati per finanziare il programma di investimenti previsto dal Piano di Sviluppo della Rete di Trasmissione Nazionale. Terna è la prima società italiana quotata ad effettuare un’emissione corporate indicizzata all’inflazione italiana. Il ricorso a tale strumento consente di allineare l’andamento di parte degli oneri finanziari della Società all’inflazione italiana, rispecchiando così l’aggiornamento annuale dei ricavi derivanti dalle attività regolate, anch’essi legati all’inflazione. .  
   
   
L’IMPIANTO SU TETTO A THIN FILM PIÙ GRANDE AL MONDO SARÀ REALIZZATO DA GREEN UTILITY SPA, PARTECIPATA AL 30% DAL GRUPPO UMBRO GESENU SPA  
 
Roma, 24 ottobre 2007 - Sarà realizzato a Roma l’impianto fotovoltaico su tetto a thin film più grande al mondo. E’ questo l’oggetto dell’accordo siglato da Fiera di Roma e da Green Utility, joint venture tra Secit Spa (società del gruppo Gesenu), Solon Ag (società tedesca leader nel fotovoltaico) e un team di giovani imprenditori esperti di energia, per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico a Thin Film (cosiddetto film sottile) più grande al mondo. 2,8 milioni di Kwh/anno, pari al consumo elettrico annuo di oltre 900 famiglie, per un investimento di circa 12 milioni di euro. Sono queste le cifre che identificano l’impianto. L’operazione consentirà di ridurre il consumo energetico, ma soprattutto di evitare le emissioni in atmosfera di circa 2. 000 tonnellate/anno di anidride carbonica, pari ai benefici ambientali derivanti da circa 2 milioni di metri quadri di bosco. L’impianto, che sarà completato nel 2008, avrà una potenza di 1. 800 Kwp (Kilowatt di picco) di Thin Film che saranno istallati su circa 38. 000 metri quadri dei tetti dei padiglioni espositivi, cui si aggiungeranno altri 500 Kwp di sistemi ad inseguimento solare sulle aree del polo fieristico. L’investimento sarà interamente sostenuto da Green Utility attraverso un’operazione di Project Financing. Il Thin Film, grazie al suo peso limitato e alla sua flessibilità (in confronto ai tradizionali pannelli utilizzati per il fotovoltaico), consentirà una perfetta integrazione dell’impianto con l’innovativa architettura del Polo Fieristico romano. “La partnership con il comune di Roma”, dichiara Carlo Noto La Diega, Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Green Utility e Presidente del Cda di Secit Spa (società del gruppo Gesenu), “costituisce un modello di sviluppo che coniuga innovazione e sostenibilità, in linea con quanto sancito lo scorso marzo dalla Commissione europea che ha fissato l’obiettivo vincolante del 20% della produzione totale di energia da fonti rinnovabili entro il 2020”. Fiera di Roma beneficerà gratuitamente del 20% dell’energia verde così prodotta, mentre la restante parte sarà acquistata a un prezzo particolarmente vantaggioso rispetto a quello già pagato da Fiera di Roma, consentendo in tal modo di soddisfare circa il 20% del proprio fabbisogno energetico. .  
   
   
SNAM RETE GAS OUTDOOR INVESTOR DAYS: GLI INVESTITORI ISTITUZIONALI VISITANO LA CENTRALE DI COMPRESSIONE DI MESSINA E IL METANODOTTO MONTALBANO - MESSINA  
 
 San Donato Milanese, 24 ottobre 2007 – Un gruppo di investitori istituzionali italiani e internazionali di Snam Rete Gas* per l’Outdoor Investor Days ha incontrato nel pomeriggio di ieri l’Amministratore Delegato Carlo Malacarne, presso la sede di San Donato Milanese e, nella giornata di oggi, visita la rinnovata centrale di compressione di Messina e il metanodotto Montalbano - Messina. Si tratta di nuove opere nell’ambito delle iniziative di potenziamento delle infrastrutture di importazione dal Nord Africa. Nel corso dei due giorni di incontro il top management illustra agli investitori i programmi di sviluppo della Società e della rete, l’attività di gestione della rete nazionale di gasdotti, con particolare riferimento alle nuove tecnologie utilizzate per le centrali di compressione studiate pensando alla sicurezza, all’ambiente e alla sostenibilità. “In tutte le sue attività e con l’obiettivo di accrescere costantemente il proprio impegno per lo sviluppo sostenibile, Snam Rete Gas incoraggia la ricerca e l’innovazione, finalizzate all’eccellenza tecnologica utile alla sicurezza, alla salvaguardia dell’ambiente e all’efficienza della rete di trasporto” ha affermato l’Amministratore Delegato Carlo Malacarne. Il sistema di trasporto di Snam Rete Gas, costituito da una rete nazionale di 8. 500 km, da oltre 22. 400 km di rete regionale e da 10 centrali di compressione, è costantemente monitorato in remoto ed adattato in tempo reale dal Centro di Dispacciamento, il “cervello della rete”, al fine di rendere disponibili le quantità di gas necessarie in qualsiasi momento ed in qualsiasi punto della rete. L’amministratore Delegato Carlo Malacarne ha sottolineato la crescita degli investimenti dall’ Ipo (3 miliardi di euro nel periodo 2001-2006) fino ai 4,2 miliardi di euro programmati dal Piano 2007-2010 e la necessità di mantenere un elevato livello di investimenti oltre il 2010 al fine di soddisfare una capacità di trasporto in continua crescita. Oggi la rete primaria di grandi dorsali movimenta 88 miliardi di metri cubi di gas all’anno con una capacità giornaliera di 290 milioni di metri cubi; fra quattro anni la capacità sarà superiore a 340 milioni di metri cubi al giorno per raggiungere gli oltre 400 milioni di metri cubi al giorno nel 2015. Il numero degli shipper che operano sulla rete è salito dai circa venti nel 2001 agli attuali cinquantasei. Snam Rete Gas effettua una programmazione delle proprie infrastrutture volta a garantire nel tempo la disponibilità delle capacità di trasporto necessarie agli shipper per soddisfare i crescenti fabbisogni di gas naturale nei prossimi anni, con consumi stimati al 2010 di 95 miliardi di metri cubi che diventeranno 106 miliardi nel 2015. L’amministratore Delegato Carlo Malacarne ha evidenziato come la capacità di creare valore della Società si realizzi tramite: lo sviluppo delle infrastrutture di trasporto; la crescita dei volumi trasportati; l’efficienza operativa; l’efficienza finanziaria. .  
   
   
“IL CONVEGNO GIUSTO” APPUNTAMENTO FINALE CON IC EQUAL “L’IMPRESA GIUSTA. LE RESPONSABILITÀ DELL’IMPRESA SOCIALE”. E’ GIUSTO ESSERCI  
 
Pescara, 24 ottobre 2007 - Giovedi 25 ottobre, alle ore 15. 00, presso la Sala Camplone della Camera di Commercio di Pescara, si terrà il convegno “I Risultati di una Sperimentazione nel campo della Responsabilità Sociale d’Impresa”. Dopo i saluti di apertura del Presidente Ezio Ardizzi, interverranno il Prof. Fabrizio Berti dell’Università degli Studi dell’Aquila, il Prof. Luciano Hinna ed il Prof. Mario Primo Salani dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma e l’Assessore Antonio Castricone della Provincia di Pescara. Il Convegno è l’ultimo degli appuntamenti previsti dall’iniziativa comunitaria di Ic Equal “L’impresa giusta. Le responsabilità dell’impresa sociale”. La realizzazione del progetto ha consentito di: stimolare il senso di responsabilità sociale delle imprese, dare adeguata diffusione alla funzione ed ai contenuti del bilancio sociale, diffonderne l’utilizzo da parte della Pubblica Amministrazione e delle aziende private, in ambito profit e non profit. Partner del progetto, oltre la Camera di Commercio di Pescara, anche Abruzzo Sviluppo Spa, Legacoop Servizi s. C. A. R. L. Ed Abruzzo Incoming Srl. Compito specifico della Camera di Commercio di Pescara è stato quello di sensibilizzare il pubblico di riferimento, promuovendo iniziative ad hoc ed informando sui molteplici vantaggi della responsabilità sociale di impresa. A tal fine sono stati organizzati: un convegno iniziale di presentazione del progetto e quattro workshop operativi, ciascuno rivolto ad una specifica categoria tra enti pubblici locali, forme associazionistiche e cooperativistiche e mondo dell’imprenditoria. Le esperienze raccolte ed i risultati raggiunti hanno dato vita ad un volume “L’orientamento Responsabile” che sarà distribuito gratuitamente a tutti i partecipanti a fine convegno. .  
   
   
PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI UN CONVEGNO IN BOCCONI PER LE AZIENDE E I PROFESSIONISTI  
 
 Milano, 24 ottobre 2007 – Oggi alle ore 17. 00, presso l’Università Bocconi (Aula Perego), si terrà il convegno Principi contabili internazionali: leva di sviluppo per le aziende. Intervengono Franco Amigoni (Università Bocconi), Giovanni Andrea Toselli (Pricewaterhousecoopers), Gaetano Arnò (Tls, Associazione Professionale di Avvocati e Commercialisti), Paolo Ciccarelli (Cfo Borsa Italiana), Alberto Piantoni (Ad Bialetti Industrie), Roberto Trotta (Cfo Riquadro). Introduce e modera Mauro Bini (Università Bocconi). L’incontro prende spunto dalla pubblicazione dell’opera in 6 volumi Ifrs Principi contabili internazionali, edita da Egea in collaborazione con Price Waterhousecoopers. Ingresso libero con adesione allo 02 5836 2032 egea. Press@unibocconi. It .  
   
   
MINORI. ASSESSORE VALDEGAMBERI: “REGIONE BANDISCE UN CONCORSO PER I BIENNI SCUOLE SUPERIORI DEL VENETO PER SENSIBILIZZARE STUDENTI SU DIRITTI BAMBINI/E E RAGAZZI/E”  
 
 Verona, 24 ottobre 2007 - Entro il 31 ottobre gli studenti delle classi del biennio delle scuole superiori del Veneto potranno inviare alla Regione progetti ed elaborati sul tema dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Infatti, la Giunta veneta - tramite l’Osservatorio regionale sull’infanzia e l’adolescenza - ha promosso un bando di concorso regionale, dal titolo: “Il diritto di sapere Il diritto di comunicare Il diritto di agire e partecipare”. Il concorso è stato presentato stamani a Verona, nella sede dell’Azienda Ulss n. 20, dall’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi e dal Direttore scientifico dell’Osservatorio regionale dell’infanzia e adolescenza Alessandro Pigatto. “Lo scopo di quest’iniziativa - ha detto l’Assessore veneto - è di sensibilizzare e far conoscere agli adolescenti questi importanti temi, secondo quanto prevede la Convenzione dell’Onu del 1989. I contenuti e le modalità del concorso - che ha trovato l’accordo dell’Ufficio del Pubblico Tutore dei Minori, del Tribunale per i minorenni e della Procura della Repubblica e la disponibilità dell’Ufficio Scolastico Regionale - prevedono che possano partecipare singole classi, gruppi di classi, singoli istituti. Ogni partecipante potrà presentare un progetto per ogni ambito tematico seguente: i diritti dei ragazzi e delle ragazze nella testa dei ragazzi e delle ragazze (opuscolo, racconto a fumetti, narrazione di storie); ideazione e realizzazione di progettualità ‘operative per l’applicazione dei diritti dei minori nel mondo della scuola, nella vita quotidiana (volumetti o produzioni multimediali); realizzazione di una campagna di comunicazione per la diffusione della conoscenza dei diritti (spot radiotelevisivi, pieghevoli informativi, locandine); il rispetto dei diritti (realizzazione di materiali didattici da distribuire nelle scuole e agli insegnanti che identifichino i diversi modi attraverso cui, nei gruppi di pari, ci possa essere una sorta di ‘abuso e maltrattamento’ (insulti, denigrazione, non rispetto della diversità), o di ‘promozione e rispetto’, i materiali dovranno identificare i percorsi da svolgere in classe”. Le modalità di adesione al concorso regionale chiedono di: comunicare l’adesione con l’indicazione dell’ambito entro il 31 ottobre inviando una specifica scheda di adesione dell’opuscolo che è in corso di distribuzione da parte della Regione; inviare il progetto realizzato entro il 15 marzo 2008. I progetti vanno inviati all’Osservatorio regionale per l’infanzia e l’adolescenza (Ulss n. 3 di Bassano del Grappa (Vi), via dei Lotti, 40 - 36061 Bassano del Grappa; telefono 0424 526 134; mail: osservatorio. Minori@minori. Veneto. It; www. Minori. Veneto. It. I progetti saranno valutati da un’apposita commissione formata dal responsabile e due componenti dell’Osservatorio regionale; dal dirigente e due funzionari della direzione regionale per i servizi sociali; da tre esperti d’area. La premiazione dei primi tre progetti classificati sarà organizzata nell’ambito dell’annuale manifestazione Civitas che si tiene a Padova all’inizio del mese di maggio. Al primo classificato se singola classe (massimo 20 studenti e due insegnanti) viaggio premio di 4 giorni a Bruxelles; se gruppi di classi assegno di 10 mila euro; al secondo classificato, assegno di 5 mila euro; al terzo classificato, assegno di 2,5 mila euro. .  
   
   
PRESENTATO IN REGIONE IL PROGETTO "EDUCATIONAL" PER LA FORMAZIONE MUSICALE DEI RAGAZZI DELLE SCUOLE ELEMENTARI, MEDIE E SUPERIORI  
 
Bologna 24 ottobre 2007 - Sarà allargato a molti comuni della regione il progetto Educational per la formazione musicale, sperimentato nel Parmense lo scorso anno e realizzato dalla Fondazione Arturo Toscanini, in collaborazione con la Regione Emilia-romagna, grazie al sostegno di Enti locali e sponsor privati. Il progetto sperimentale è stato creato per avvicinare i più giovani ad una nuova comunicazione musicale, attraverso laboratori didattici sonori, culturali ed emozionali. Laboratori che si sono perfettamente integrati con le normali attività delle scuole ed in particolare con alcune materie quali educazione musicale, storia, geografia ed italiano. L´assessore alla cultura della Regione Emilia-romagna Alberto Ronchi ha tracciato un bilancio sull´attività della Fondazione Arturo Toscanini: "Noi ci siamo impegnati ad aprire un ragionamento innovativo sulla qualità della spesa e sulla diversificazione dell´offerta musicale, in un´ottica di servizio al territorio". I risultati prefissati sono stati raggiunti sia dal punto di vista economico che della programmazione e questo progetto è la dimostrazione di un rapporto nuovo con il territorio. L´assessore ha inoltre sottolineato l´importanza di valorizzare le due orchestre nelle loro differenti attività, con l´obiettivo di costruire un grande progetto regionale "anche senza faraoniche presenze, ma dando spazio ai tanti giovani di valore, con una programmazione che tocchi anche i piccoli centri e non solo le grandi città". Ronchi ha riferito infine che "attualmente esiste una grande sintonia tra le linee di indirizzo della Regione e il lavoro della Fondazione Toscanini". "Si tratta di un´iniziativa a cui teniamo molto - ha sottolineato il presidente della Fondazione Toscanini Maurizio Roi - e che intende promuovere la musica nel mondo giovanile, in quell´ottica di servizio al territorio regionale che fa parte delle nostre priorità a cui accennava l´assessore". Roi ha inoltre presentato le funzioni delle due orchestre della Fondazione. Esse, pur partendo da una base comune di professori stabili hanno compiti diversi: l´Orchestra Regionale dell´Emilia-romagna è dedicata alle attività di servizio al territorio e alla promozione della musica. La Filarmonica Arturo Toscanini è il grande strumento sinfonico di valore internazionale che intende rappresentare l´eccellenza esecutiva e la tradizione musicale emiliano-romagnola. Rosetta Cucchi, consulente artistico per le attività sinfoniche della Fondazione Toscanini, ha illustrato la metodologia di coinvolgimento delle scuole per far partecipare attivamente i ragazzi ai corsi, con audizioni tipo "Chorus line" per giungere alla selezione finale di coloro che si esibiranno negli spettacoli. "Sono 15mila i ragazzi coinvolti in questa edizione - ha aggiunto Rosetta Cucchi - che si svolge in 6 province della regione, con più di 35 concerti, con nuove suggestioni culturali e musicali, quali "Music Quiz" e " Fantasmi fra le note" oltre a due progetti speciali denominati rispettivamente "Menù rossiniani" e "Luoghi verdiani e. Giochi d´orchestra". "Un risultato - ha concluso - che ha moltiplicato i numeri della passata edizione". .  
   
   
SERVIZI PER L’ORIENTAMENTO IN UMBRIA ASSESSORE PRODI: “PRIORITARIO LAVORARE PER LO SVILUPPO DEL SISTEMA REGIONALE”  
 
Perugia, 24 ottobre 2007 – “La Regione Umbria intende lavorare per un’effettiva collaborazione e il coordinamento tra i diversi soggetti che erogano orientamento, così come indicato dal Consiglio dell’Unione Europea con la risoluzione in cui ha ribadito la necessità di sviluppare servizi di orientamento di buona qualità, accessibili a tutti i cittadini e in ogni stadio della loro vita”. Lo ha sottolineato l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro Maria Prodi nel seminario nel quale sono stati illustrati gli obiettivi e il programma operativo della proposta regionale agli operatori e ai rappresentanti istituzionali dell’orientamento negli ambiti di istruzione, formazione e lavoro. “Manca ancora una cornice di riferimento chiara e unitaria in termini di legislazione nazionale - ha detto l’assessore Prodi – ma va sottolineata, come una novità importante, l´intenzione del Governo italiano di introdurre per la prima volta un riferimento esplicito all´orientamento lungo l´intero arco della vita e un richiamo al ruolo attivo che a tal fine i diversi soggetti istituzionali sono chiamati ad esprimere. Con il seminario – ha proseguito – diamo avvio al percorso per lo sviluppo di un sistema di servizi di orientamento sufficientemente diversificato ed integrato. Con la collaborazione e la partecipazione di tutti, attraverso le ‘azioni di sistema per l’orientamento’ e la partecipazione alla ‘Comunità virtuale dell’orientamento’, pensiamo sia possibile un consistente avvicinamento rispetto ai risultati attesi a livello europeo”. “La Regione Umbria – ha rilevato l’assessore – ritiene sia necessario investire risorse e impegno per irrobustire il sistema di relazioni e la cornice entro cui possa crescere l’offerta di servizi, ma non intende sovrapporre la sua azione a quella di quanti finora si sono impegnati per assicurare servizi di qualità, né indicare nuove strade da percorrere. La nostra funzione è quella di assicurare un quadro di regole minime e condivise in termini di standard di riferimento, criteri di valutazione e finanziamento, priorità attese. Funzione della Regione è inoltre quella di promuovere comunicazione e scambio fra i soggetti socio-istituzionali impegnati sul terreno dell´orientamento, così da favorire la crescita di una cultura comune e l´integrazione dell´offerta di servizi sul territorio, e promuovere interventi per assicurare visibilità ed accessibilità dell´offerta”. “Il primo risultato finale verso cui convergere – ha detto ancora l’assessore regionale - sarà quello della definizione del repertorio dei servizi di orientamento da erogarsi in ambito regionale, con riferimento in particolare ai bisogni connessi alla fase dell´apprendimento e a quella dell’ingresso nel mondo del lavoro”. Attualmente, l’offerta in Umbria nel campo dell’orientamento si concentra sui servizi erogati dai Centri per l’impiego, su quelli predisposti nell’ambito di progetti volti a intervenire sul rischio di dispersione scolastica e su quelli erogati nell’ambito dei percorsi d’istruzione. “Nostro intento è che, a partire da tali nuclei forti, possano svilupparsi ulteriori servizi in grado di rispondere alle diverse tipologie di bisogni – ha sottolineato l’assessore Prodi – Occorrerà lavorare perché tale offerta sia accessibile a ogni categoria di cittadini e a questo contribuirà il sito dedicato alla ‘Comunità virtuale dell´orientamento’ (www. Comorientamento. It), con i suoi vari servizi”. “Altra questione cruciale – ha concluso l’assessore Prodi - è quella della continuità dei servizi. Finora, nella stragrande maggioranza dei casi, si è trattato di progetti finanziati dal Fondo Sociale Europeo. Lavorare per lo sviluppo del sistema regionale di orientamento significa lavorare per creare condizioni tali che favoriscano la continuità dei progetti e la loro trasformazione in servizi erogati in modo continuativo. In preparazione di questo passaggio occorrerà in particolare impiegare quell´ultima significativa riserva di risorse finanziarie che la fase di programmazione dei Fondi Comunitari appena avviata ci metterà a disposizione”. .  
   
   
SORRENTO DAL 25 AL 26 OTTOBRE GLI STATI GENERALI DEL TURISMO  
 
 Sorrento, 24 ottobre 2007 - Il 25 e il 26 ottobre prossimi, presso il teatro Tasso, si terrà a Sorrento la Iii edizione degli Stati Generali del Turismo. Al centro della discussione, i cambiamenti dell´offerta turistica regionale, attraverso l´utilizzo dei fondi europei, il riposizionamento del "prodotto Campania", l’ organizzazione dei sistemi di promozione e di comunicazione. Due giorni di confronto con il sistema turistico regionale e nazionale, con la partecipazione dei vertici delle associazioni di categoria che si confronteranno con il mondo dell´Università e della ricerca applicata alla promozione del turismo. L´apertura dei lavori, in programma alle 15,30 di giovedì prossimo, prevede, dopo i saluti del sindaco di Sorrento Marco Fiorentino, dell’assessore al Turismo della Provincia di Napoli Giovanna Martano e del Presidente della Commissione Turismo del Consiglio regionale della Campania Francesco Casillo, la relazione introduttiva di Marco Di Lello, assessore al Turismo ed ai Beni Culturali della Regione Campania. Nel pomeriggio, la prima sessione di lavoro su "Ii programma operativo interregionale" dedicata ai fondi europei e quelli previsti per le aree sottoutilizzate, con gli interventi, di Alessandro Porzio, coordinatore del Pon Ambiente Cultura e Turismo, Costanzo Iaccarino, responsabile Mezzogiorno di Confturismo, Vincenzo Lombardi, responsabile Mezzogiorno di Federturismo e le conclusioni di Enrico Paolini, coordinatore nazionale degli assessori regionali al Turismo e vicepresidente dell´Agenzia Enit. La seconda giornata invece è dedicata al "ruolo della comunicazione nel rilancio dell´offerta turistica campana", con la partecipazione di Pietro Dotti, presidente Jw Thompson Italia, di Domenico De Masi, preside della facoltà della Comunicazione dell´Università ´La Sapienza´ di Roma, Angelo Rizzoli, produttore cinematografico, Pascal Vicedomini, giornalista e produttore di eventi internazionali, David Zard, produttore ed esperto di promozione di grandi eventi internazionali. La sessione conclusiva, sul " riposizionamento del prodotto Campania", vedrà il contributo di Giuseppe Carannante, coordinatore dell´Area generale Sviluppo Attività settore Terziario della Regione Campania, Emilio Becheri, responsabile scientifico dell´Osservatorio Turismo della Regione Campania, Sergio Sciarelli, ordinario di Economia e Gestione delle Imprese dell´Università Federico Ii di Napoli e Tullio D´aponte, ordinario di Pianificazione e Organizzazione territoriale dello stesso ateneo. Le conclusioni della due giorni sono affidate la Presidente della Regione Campania Antonio Bassolino. "Il terzo appuntamento degli Stati Generali del Turismo – dichiara l´Assessore regionale al Turismo ed ai Beni Culturali, Marco Di Lello – rinnova la scelta di una riflessione aperta al contributo delle altre istituzioni e degli operatori del settore e del mondo della ricerca su progetti in corso e su quelli da attuare alla luce delle sfide del mercato nazionale ed internazionale. Dopo l´esperienza di Castelvolturno nel 2005 in provincia di Caserta, e Paestum nel 2006, in provincia di Salerno, ci riuniamo a Sorrento, in provincia di Napoli, per proseguire il percorso all´interno dei diversi territori campani". .  
   
   
SCIENZIATI ESEGUONO PERFORAZIONI ALLA RICERCA DI DATI SUL CLIMA DEL PASSATO  
 
Bruxelles, 24 ottobre 2007 - La ricostruzione del clima dell´Antartico negli ultimi 20 milioni di anni è l´obiettivo di un´équipe internazionale di scienziati che sta effettuando delle perforazioni attraverso 1 000 metri di sedimento sul fondale marino dell´Antartico. I 50 ricercatori, provenienti da Germania, Italia, Usa e Nuova Zelanda, partecipano al progetto Andrill (Antarctic Geological Drilling), che studia in che modo il clima dell´Antartico si è modificato nel corso del tempo e qual è stato l´impatto di questi cambiamenti sulle piattaforme di ghiaccio galleggianti della regione polare. Scoprendo in che modo i banchi di ghiaccio hanno reagito ai periodi caldi in passato, gli scienziati sperano di essere in grado di prevedere gli effetti del cambiamento climatico sui banchi di ghiaccio attuali. Si tratta di una questione importante; quando le piattaforme di ghiaccio galleggianti si sciolgono, i ghiacciai terrestri scorrono più rapidamente nel mare e sciogliendosi fanno aumentare il livello delle acque. «L´anno scorso abbiamo recuperato una carota di sedimenti lunga 1 285 metri sotto la piattaforma di ghiaccio di Ross,» ha spiegato un partecipante al progetto, Gerhard Kuhn dell´Istituto Alfred Wegener per la ricerca polare e marina. «Adesso vogliamo tornare indietro di altri cinque milioni di anni e scoprire nuovi dati su un periodo durante il quale il clima era ancora più caldo. » La perforazione in banchi di ghiaccio che galleggiano sul mare comporta una serie di difficoltà. Poiché il ghiaccio, dello spessore di otto metri, non può sostenere il peso dei macchinari di perforazione, alcuni sommozzatori hanno dovuto posizionare galleggianti sotto la lastra di ghiaccio per sostenerla. Inoltre, con l´avvicinarsi dell´estate antartica, il ghiaccio diventa sempre più sottile perciò entro l´inizio di dicembre il campo di trivellazione dovrà essere smantellato. Tuttavia, vale la pena affrontare queste difficoltà in vista dei possibili risultati. Gli strati sedimentari del fondale marino contengono enormi quantità di informazioni sul clima della regione, risalenti a milioni di anni fa. Le carote di sedimenti dovrebbero anche fornire informazioni sull´estensione dei ghiacci marini nel passato. Eventuali pietre individuate nel sedimento devono essere state trasportate nel ghiaccio dal continente antartico, che in tal caso a quell´epoca doveva essere ricoperto di ghiaccio. Il progetto Andrill presenta anche una forte componente educativa. Un gruppo di nove insegnanti dei paesi partecipanti lavoreranno con gli scienziati presso il sito di perforazione. «Nel lungo termine vorrei incoraggiare gli insegnanti a dedicare una maggiore attenzione alle regioni polari nelle loro lezioni», ha affermato il dott. Rainer Lehmann, un professore tedesco di geologia che partecipa al progetto. «La calotte glaciali della Terra sono habitat unici e archivi climatici che attualmente stanno vivendo importanti cambiamenti. In futuro, i piani di studio dovrebbero dedicare più spazio al loro significato per la nostra vita in Europa. » Per maggiori informazioni, consultare: http://www. Andrill. Org http://www. Awi. De . .  
   
   
“VALDIGNE 2007”: CONCLUSA L’ESERCITAZIONE DI PROTEZIONE CIVILE  
 
 Aosta, 24 ottobre 2007 - Domenica 21 ottobre si è conclusa con la “Giornata di Protezione civile” l’esercitazione “Valdigne 2007”, durante la quale, al Forum Sport Center di Courmayeur, sono stati consegnati i diplomi agli oltre 300 corsisti che hanno preso parte alle varie attività formative promosse dalla Protezione Civile regionale nel corso dell’anno. “La logica del gioco di squadra – ha detto il Presidente della Regione, on. Luciano Caveri, durante la presentazione delle attività 2006 e 2007 – è alla base del sistema di Protezione civile. La Valle d’Aosta non avrà mai un vero esercito, ma ha un suo esercito che è quello della protezione civile, che ha dimostrato in varie occasioni di essere vivo e ben attrezzato per far fronte con efficacia e prontezza ai fatti reali. Credo sia giunta l’ora per la nostra Regione di dotarsi di un Dipartimento della sicurezza – anche in considerazione delle funzioni prefettizie attribuite al Presidente della Regione – che consenta una gestione ottimale di tutte le risorse in ogni situazione. ” All’evento è intervenuto anche il Direttore dell’Ufficio emergenze del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Giorgio Chimenti, che ha presentato “la Valle d’Aosta come una realtà molto avanzata – un fiore all’occhiello – nel settore della Protezione civile, dove vi è un’indubbia e grossa attività di coordinamento fra le componenti di professionisti e di volontari e dove vi è una vocazione all’internazionalizzazione con punte di specializzazione che dovrebbero essere trasferite in altre regioni. ” Nei quattro giorni di esercitazione, che ha visto coinvolti oltre 200 operatori, si sono alternate esercitazioni pratiche e simulazioni di eventi calamitosi a momenti di formazione rivolti al personale dell’Amministrazione regionale, ai volontari, alle Forze dell’ordine e all’Esercito. Presso il Forum Sport Center di Courmayeur è stato ubicato il Campo, dove sono stati attivati vari moduli della Colonna Mobile Regionale: segreteria, logistica, cucina, oltre al modulo di prima accoglienza dell’Associazione Psicologi dei popoli e il Posto Medico Avanzato di Ii livello dell’Azienda Usl, attrezzato per l’accoglienza di 50 feriti per 72 ore. E’ stata anche installata, in località Liarey (Val Ferret), la Colonna Mobile di Soccorso Tecnico dei Vigili del fuoco, composta da moduli abitativi, cucina, servizi igienici, gruppi elettrogeni, officina e tende pneumatiche. L’esercitazione si è articolata in varie zone della Valdigne (Pré-saint-didier, Morgex, La Thuile, Courmayeur) dove sono state compiute operazioni di diverso tipo: dalla pulizia di un tratto della Dora di Ferret, al monitoraggio del lago di Verney e di alcuni alvei fluviali e al montaggio di un modulo abitativo di pronto intervento (Mapi Aosta) – una struttura polivalente che è stata installata con l’ausilio dell’elicottero e che, nello specifico, è stata impiegata per l’accoglienza degli evacuati dal rifugio Bonatti durante la simulazione avvenuta nella serata di sabato 20 ottobre. Un’altra simulazione di particolare rilievo è stata quella presso la galleria di Dolonne che prevedeva come scenario un incidente automobilistico in cui venivano coinvolti un mezzo pesante e varie autovetture con una decina di feriti coinvolti. “Valdigne 2007” è stata anche l’occasione per procedere alla bonifica di un versante roccioso in precarie condizioni di equilibrio alla Tour Jetoula e per il puntellamento e il recupero di edifici di particolare interesse artistico e socio-culturale, come l’edificio “Lascito Proment” ed il campanile della Chiesa di San Pantaleone di Courmayeur. .  
   
   
“VALDIGNE 2007”: EFFETTUATA UN’OPERAZIONE DI BONIFICA ELITRASPORTATA  
 
Aosta, 24 ottobre 2007 - Sabato 20 ottobre nell’ambito dell’esercitazione di protezione civile “Valdigne 2007”, organizzata dalla Protezione civile regionale e dal Comando dei Vigili del fuoco, è stato presentato, oggi, al Direttore dell’Ufficio emergenze della Protezione civile nazionale, Giorgio Chimenti, il Nucleo di Bonifica Elitrasportato. Gli operatori della Protezione civile regionale hanno illustrato all’ing. Chimenti l’operazione di bonifica del sito Tour de Jetoula – svoltasi nella mattinata di oggi – interessato la scorsa estate da un movimento franoso e caratterizzato dalla presenza di una massa rocciosa in precarie condizioni di equilibrio. Per la realizzazione di questa dimostrazione pratica sono stati impiegati circa 100 kg di esplosivo di tre tipi differenti al fine di mobilitare verso valle una notevole massa rocciosa. La carica è stata trasferita e posizionata tramite elicottero, tenuta sospesa con una fune al gancio baricentrico e collocata in sito dalle guide – con licenza da fochino – del Soccorso Alpino valdostano, calatesi contemporaneamente al verricello. L’esplosione della carica, avvenuta alle ore 12 circa, ha determinato la frantumazione e la spinta a valle di circa 100 metri cubi di massa rocciosa. E’ stato inoltre presentato un equipaggiamento di nuova ideazione per la bonifica dei siti a rischio valanghe. Questo sistema consente di dislocare in piena sicurezza su un manto nevoso una carica esplosiva opportunamente dimensionata sia per tipo di esplosivo sia per la quantità in funzione dell’esigenza. Lo studio e la realizzazione di questo dispositivo sono stati originati da un’esigenza della società Monterosa Ski che si è avvalsa dell’Ammiraglio Roberto Vassale quale specialista di esplosivi. Le attività dell’esercitazione sono proseguite con attività di particolare rilievo, quali il monitoraggio di situazioni glaciali ed endoglaciali con il supporto dell’elicottero della Guardia di Finanza e con la collaborazione della Fondazione Montagna Sicura; simulazioni di verifiche statiche e del patrimonio architettonico sulla Chiesa di San Pantaleone di Courmayeur, con i Vigili del Fuoco valdostani, francesi e della Provincia autonoma di Bolzano e la Sovrintendenza ai Beni culturali. Nella serata di oggi, è in programma la simulazione di un’evacuazione e messa in sicurezza del rifugio alpino Bonatti, con il concorso dei Vigili del fuoco, del Soccorso alpino valdostano, della Guardia di finanza, dell’Esercito e dei Volontari. Domani, domenica 21 ottobre alle ore 11, al Forum Sport Center di Courmayeur, il Presidente della Regione, on. Luciano Caveri, presenterà, con gli operatori di Protezione civile, il bilancio delle attività degli anni 2006 e 2007 cui farà seguito la consegna degli Attestati agli oltre 300 corsisti che, nel corso dell’anno, hanno partecipato alle attività formative promosse dalla Protezione Civile. .  
   
   
INNOVAZIONE: CONVEGNO SU GEOMATICA  
 
Pescara, 24 ottobre 2007 - "La geomatica come fattore di competitività del territorio" è il tema di un convegno interregionale, promosso dalla direzione Agricoltura dell´Assessorato, che si svolge mercoledì 24 ottobre 2007, a partire dalle ore 9. 30, all´Hotel Serena Majestic di Montesilvano. "Con la geomatica - ha spiegato l´assessore Verticelli - si individuano le varie discipline per lo studio del territorio e dell´ambiente, alla luce del ruolo determinante che oggi ha l´informatica negli sviluppi delle relative attività". Il convegno rientra nell´ambito del Grisi (Geomatic regional information society initiative), un progetto Interreg che, oltre alla Regione Abruzzo, coinvolge il Governo della Lettonia, la Regione dei Medi Pirenei e il Governo di Navarra. I progetti Interreg, iniziativa comunitaria del Fondo europeo di sviluppo regionale, sono nati per rafforzare la coesione economica e sociale nell´Unione Europea, promuovendo da un lato la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale e, dall´altro lato, lo sviluppo equilibrato del territorio. Grisi intende sviluppare un polo d´eccellenza nel campo dell´applicazione della geomatica allo sviluppo territoriale. In particolare persegue gli obiettivi di realizzare quattro piattaforme geomatiche, una per ogni regione partner; di creare sistemi informatici di dati spaziali (Sdi), interoperabili tra di loro; di realizzare quattro Geoportali relativi ai dati regionali e un prototipo di Geoportale europeo, svolgendo nel contempo azioni di sensibilizzazione a livello regionale, nazionale e nello "spazio Interreg", mediante workshop dimostrativi. I lavori del convegno saranno aperti dall´assessore Marco Verticelli e proseguiranno con gli interventi dei massimi esperti del settore, provenienti dalle regioni partner del progetto. .  
   
   
CONFERENZA INTERNAZIONALE SUGLI ECOSISTEMI DIGITALI  
 
Bruxelles (Belgio), 24 ottobre 2007 - Il 7 novembre si terrà a una conferenza sugli ecosistemi digitali. La manifestazione è organizzata dalla Commissione europea per celebrare i risultati dei primi tre anni di attività di ricerca e sviluppo collaborative dell´Ue nel campo degli ecosistemi digitali e per offrire un forum dove discutere le prospettive future di tali ecosistemi europei. La conferenza sarà inaugurata da Viviane Reding, commissario Ue della Società dell´informazione e dei media. Ogni sessione sarà aperta da oratori di spicco che daranno un quadro del futuro e delle sfide poste alle piccole e medie imprese (Pmi) in un´economia basata sulla rete. Completano il programma tre tavole rotonde con membri del Parlamento europeo, decisori politici regionali e ricercatori universitari. La manifestazione sarà diffusa via web. Per ulteriori informazioni visitare: http://de-2007. Eu/ .  
   
   
INDIRIZZI OPERATIVI PER LA PREVENZIONE DI EMERGENZE METEOCLIMATICHE  
 
 Milano, 24 ottobre 2007 - È stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 15 ottobre la direttiva del presidente del Consiglio dei ministri sugli "Indirizzi operativi per prevedere, prevenire e fronteggiare eventuali situazioni di emergenza connesse a fenomeni idrogeologici e idraulici". Come più volte sottolineato anche dal Gruppo tecnico scientifico per le previsioni meteorologiche istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, è in atto la tendenza al manifestarsi, negli ultimi anni, di eventi meteoclimatici per diversi aspetti anomali rispetto alla norma comunemente percepita, e le previsioni per la prossima stagione autunnale sembrano confermare tale andamento. Il prolungarsi del fenomeno degli incendi boschivi, l´accentuarsi della crisi nel settore idropotabile, gli intensi fenomeni temporaleschi accompagnati da repentini allagamenti e frane - si legge nella direttiva - sono stati arginati grazie alla tempestività e all´efficacia della Protezione civile. Ma ora occorre cambiare rotta e attuare alcune necessarie misure di prevenzione che "possono essere davvero efficaci se condivise, conosciute, comprese e applicate in un contesto di generale coordinamento, e se le diverse raccomandazioni che vengono formulate dalla Presidenza del Consiglio sono davvero interpretate come necessari adempimenti di Protezione civile da parte di quegli enti locali". Per esempio "la puntuale attuazione di tutte le indicazioni contenute nella direttiva per la lotta agli incendi boschivi del primo giugno scorso avrebbe consentito di limitare i danni materiali, forse evitare vittime e certamente mitigare al massimo i disagi subiti da migliaia di cittadini". Occorre dunque maggiore sinergia da parte di tutte le istituzioni e, continua la direttiva, "in tale spirito di collaborazione, le regioni, le province e le prefetture, ciascuno per le proprie competenze" dovranno in maniera sbrigativa "favorire la realizzazione di una pianificazione di emergenza a livello comunale" nei "modi ritenuti piu´ opportuni, secondo le linee guida gia´ adottate in ambito regionale, oppure predisponendone di nuove, dedicando in ogni caso particolare cura a favorire e sostenere i comuni nell´aggregazione sovracomunale e nel reperimento delle conoscenze e delle risorse necessarie". L´attenzione maggiore dovrà andare ai territori esposti a situazioni di rischio elevato e molto elevato, "con particolare riguardo alle aree recentemente percorse dal fuoco, nella consapevolezza che non si potrà tener conto esclusivamente delle sole indicazioni contenute nei Piani stralcio di bacino per l´assetto idrogeologico (Pai), in quanto non sufficienti alla pianificazione di Protezione civile, anche per l´assenza di riferimento agli scenari di pericolosità, e quindi di criticità, più frequenti e localizzati". L´attenzione maggiore, spiega Palazzo Chigi "dovrà essere dedicata al completo recepimento del sistema di allertamento nazionale, non solo per gli aspetti previsionali, ma soprattutto per le attività di monitoraggio e sorveglianza ai fini della valutazione dell´evoluzione, spesso repentina, degli scenari di rischio". Misure necessarie per garantire ai sindaci, responsabili della Protezione civile a livello locale, "la pronta attuazione della pianificazione d´emergenza adottata che, tra l´altro, dovrà prevedere una tempestiva ed adeguata informazione della popolazione". Fondamentale anche, conclude la direttiva, che siano precisare le modalita´ di contatto con tutti gli organi che si occupano di emergenza, vale a dire sale operative regionali, prefetture e la Sala situazioni Italia del dipartimento della protezione civile per garantire "costanti informazioni sull´evolversi della situazione e sulle azioni intraprese". .  
   
   
ACQUA: QUALI STRATEGIE PER RISPARMIARLA? LE ESPERIENZE EUROPEE A CONFRONTO NEL CONVEGNO "WATER SCARCITY AND DROUGHT" - A BOLOGNA IL 25 E IL 26 OTTOBRE.  
 
Bologna, 24 ottobre 2007 - Negli ultimi trent´anni i fenomeni di siccità sono aumentati drasticamente in frequenza e intensità anche nell´Unione Europea, tanto che tra il 1976 e il 2006 il numero di zone e persone colpite da siccità è aumentato di quasi il 20%, con un costo totale pari a circa 100 miliardi di euro. "Fronteggiare la scarsità d´acqua" è dunque la sfida del Xxi secolo e significa individuare le modalità e le strategie più efficaci per conservare, usare e proteggere le risorse idriche che in tutto il mondo sono sempre più a rischio. Sono questi i temi al centro del convegno internazionale "Water scarcity and drought" che si svolgerà a Bologna a partire dalle ore 9, il 25 e il 26 ottobre (Auditorium Regione Emilia-romagna, viale Aldo Moro, 18) . Organizzata dalle Regioni Emilia-romagna, Aragona (Spagna) e Assia (Germania), con la partecipazione della Commissione Europea e del Ministero dell´Ambiente italiano, l´iniziativa si propone di analizzare cosa possono fare le Regioni europee per contrastare la scarsità d´acqua e la siccità e promuovere un sistema interregionale di politiche e azioni integrate. Interverranno tra gli altri, l´assessore regionale all´ambiente e sviluppo sostenibile Lino Zanichelli, il ministro dell´ambiente della Regione Aragona Alfredo Bonè Pueyo, il ministro per le politiche europee della Regione Assia Volker Hoff, Stephanie Croguennec della Direzione Generale Ambiente della Commissione europea, Giorgio Pineschi del Mninistero dell´ambiente . .  
   
   
IL FUTURO DEI RIFIUTI PASSA SOTTOTERRA  
 
Milano, 24 ottobre 2007 - Stop a sporcizia, rumore, traffico e fatica: Oppent rivoluziona il tradizionale sistema di raccolta rifiuti In molte città del mondo i rifiuti non sono più un problema. Cassonetti, odori sgradevoli, traffico e smog (dovuti al passaggio di mezzi pesanti per il ritiro della spazzatura) sono ormai un vecchio ricordo, grazie all’introduzione di tecnologie automatizzate per la raccolta dei rifiuti. E in Italia? I cittadini sono ancora costretti a convivere con le criticità di un sistema di raccolta tradizionale, oppressi da condizioni igienico - estetiche scarse e da tariffe eccessive rispetto alla qualità del servizio. Dall’altra parte le pubbliche amministrazioni sono alla ricerca di soluzioni innovative che coniughino efficienza e sostenibilità ambientale. Oppent, azienda leader nei servizi di automazione, va incontro a queste nuove esigenze con Automatic Waste System, un sistema rivoluzionario di raccolta rifiuti che fa leva sul trasporto pneumatico e che porta letteralmente i rifiuti sottoterra. Un impianto all’avanguardia, in grado di contribuire alla riqualifica di centri storici e di vecchie aree residenziali, valorizzando i nuovi progetti insediativi nelle realtà urbane. Automatic Waste System è la soluzione semplice ed efficiente per ridurre al minimo i disagi legati alla tradizionale raccolta dei rifiuti. L’utente getta la spazzatura attraverso un apposito portello; i rifiuti si depositano sopra una valvola e, una volta raggiunta una determinata quantità, passano, attraverso un’apertura, in una rete di tubazioni, all’interno delle quali sono trasportati, mediante aspirazione, fino alla centrale di raccolta. Qui i rifiuti sono compressi e stoccati in un contenitore ermeticamente chiuso che, periodicamente, viene prelevato da un automezzo. L’intero processo è controllato da sistemi elettronici che regolano le operazioni. Il sistema deve il suo funzionamento ad alcune componenti fondamentali: Le Stazioni di Raccolta, poste all’interno o all’esterno di un edificio, permettono l’introduzione dei rifiuti nell’impianto. Le Valvole di Intercettazione favoriscono il passaggio dei rifiuti nelle tubazioni orizzontali sottostanti. Le Tubazioni collegano le stazioni di raccolta al container terminale. La Centrale genera il flusso d’aria necessario al trasporto. Il Container raccoglie i rifiuti al termine del ciclo di trasporto. I Filtri depurano l’aria usata prima di immetterla nuovamente nell’atmosfera. Automatic Waste System risponde perfettamente a criteri di eco-compatibilità ambientale, ponendosi come valido strumento di sviluppo urbano sostenibile. Esso offre notevoli vantaggi rispetto ai sistemi di raccolta tradizionali: eliminazione del lavoro manuale; minimizzazione spazi di stoccaggio e ottimizzazione della logistica; riduzione costi di raccolta; semplicità d’uso; eccellenza del servizio; diminuzione inquinamento (atmosferico e acustico); riduzione odori sgradevoli; Miglioramento della qualità della vita. Automatic Waste System può essere installato in centri storici, nuovi centri urbani, parchi urbani e di divertimento, villaggi turistici, quartieri residenziali, poli d’interscambio, con un evidente guadagno in termini di igiene, efficienza ed estetica. Anche la raccolta differenziata viene garantita, attraverso l’installazione di più portelli, corrispondenti alle diverse tipologie di rifiuto, e allo svuotamento ad intervalli delle valvole. Da qui, la rete di tubazioni convoglia il materiale raccolto verso i container preposti. Attualmente più di 50 nuovi quartieri stanno nascendo in Spagna, Corea, Danimarca e Francia con un sistema di raccolta rifiuti automatizzata, che permetterà loro di rendere ‘invisibile’ la spazzatura, trasportandola nel sottosuolo. E con Oppent questa opportunità può concretizzarsi anche in Italia. I responsabili di Citylife, progetto edilizio per la riqualifica della vecchia zona fieristica milanese, hanno già manifestato il loro interesse e sembrano pronti ad investire su questa tecnologia innovativa. .