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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Novembre 2007
IL LUSSEMBURGO ADERISCE ALL´EMBL  
 
Bruxelles, 15 novembre 2007 - Il Lussemburgo è diventato il 20° paese membro del Laboratorio europeo di biologia molecolare (Embl), in seguito all´approvazione della sua adesione da parte del consiglio dell´Embl e della relativa ratifica da parte del parlamento lussemburghese. L´adesione all´Embl ora permetterà al Lussemburgo di beneficiare dei servizi e dei programmi di formazione dell´Embl. I suoi scienziati avranno inoltre accesso alle strutture di ricerca presso le cinque stazioni del Laboratorio. Il Lussemburgo, a sua volta, contribuirà alle attività dell´Embl, conducendo ricerche di base, fornendo servizi e formazione, sviluppando nuovi strumenti e metodi e promuovendo attività di trasferimento delle tecnologie. «L´embl è un attore chiave nel campo della biologia molecolare europea», ha affermato François Biltgen, ministro lussemburghese della Cultura, dell´istruzione superiore e della ricerca. «La partecipazione alla sua rete internazionale darà un forte slancio alla ricerca lussemburghese nel settore in crescita della biologia molecolare e consentirà ai suoi ricercatori di integrarsi ancora meglio nella comunità scientifica europea. Da parte sua il Lussemburgo contribuirà alle varie attività dell´Embl apportando forze e competenze tecniche complementari. » Il Lussemburgo ha esperienza in una serie di campi correlati alle scienze della vita, compresa la genetica, la biologia molecolare, la biomedicina, la ricerca sul cancro e lo sviluppo delle tecnologie della salute. «Siamo molto lieti di dare il benvenuto al Lussemburgo in qualità di nuovo paese membro», ha affermato il direttore generale dell´Embl, Iain Mattaj. «Negli ultimi anni questo paese ha contribuito in modo sostanziale al progresso della ricerca nelle scienze della vita. I suoi interessi interconnessi di ricerca e le sue competenze complementari ne fanno un membro ad alto valore aggiunto per l´Embl. » Il Lussemburgo sarà rappresentato in seno al consiglio dell´Embl da Josiane Entringer del dipartimento per la ricerca e l´innovazione del ministero della Cultura, dell´istruzione superiore e della ricerca. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Embl. Org .  
   
   
CELLULE STAMINALI IN CHIRURGIA: REVISIONE CRITICA DELLE APPLICAZIONI SPERIMENTALI E CLINICHE  
 
 Pavia, 14 novembre 2007 - Le nuove frontiere e le applicazioni sperimentali e cliniche delle cellule staminali sono al centro della Ii riunione annuale “Cellule staminali in chirurgia. Revisione critica delle applicazioni sperimentali e cliniche” che si terrà sabato 1 dicembre presso l’aula Volta dell’Università di Pavia. L’appuntamento, organizzato dal Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Rianimatorie-riabilitative e dei Trapianti D’organo dell’Università degli Studi di Pavia, dalla Fondazione I. R. C. C. S. Policlinico San Matteo di Pavia e dalla Fondazione Internazionale Menarini è presieduto dal prof. Maro Viganò, con la segreteria scientifica del prof. Paolo Dionigi. La Riunione che avrà luogo presso l’ Aula Volta, Università degli Studi di Pavia sabato 1 dicembre 2007- ore 9,00, sarà aperta dalla Lettura Magistrale del prof. Carlo Alberto Redi “La riprogrammazione genetica”; quindi seguiranno le due sessioni dedicate alle applicazioni sperimentali e cliniche in ambito cardiaco, nelle malattie dell’apparato visivo, nei trapianti, in ambito neurologico, in otorinolaringoiatria. La comunità scientifica attende molte risposte dalla ricerca nel campo delle cellule staminali. La disponibilità di cellule capaci di sostituire quelle perse a seguito di lesioni o malattia e la possibilità di intervenire direttamente nella sede della lesione, possono permettere di ripristinare le funzionalità dell’organo colpito in modo da migliorare la qualità di vita del paziente. Cellule staminali ottenute da organi dell’adulto hanno già assicurato alcuni risultati importanti nel trattamento di malattie ematologiche, ustioni, degenerazioni della cornea e della retina. Studi sperimentali sono in corso per valutare l’impiego delle cellule staminali per la correzione del diabete mellito, del Parkinson, dell’infarto miocardico, dei difetti muscolari e ossei e nel campo dei trapianti d’organo. Molti altri studi sono in corso sull’animale da esperimento. Tutto questo fervore scientifico promette risultati di enorme interesse in pochi anni. Per accelerare il processo rivolto all’applicazione clinica è indispensabile incentivare la nascita di nuovi protocolli, non solo per la differenziazione delle cellule staminali nei tessuti desiderati, ma anche per la produzione di un numero sufficiente di Cellule. La Riunione del Dipartimento di Scienze Chirurgiche “Cellule staminali in chirurgia. Revisione critica delle applicazioni sperimentali e cliniche” ha proprio lo scopo di valutare lo stato dell’arte e di permettere un utile scambio di esperienze in modo da favorire una più efficace collaborazione. .  
   
   
SE I FARMACI ANTICANCRO DISTRUGGONO LA BOCCA A LUNGO EQUIVOCATO, IL FENOMENO OSTEONECROSI DELLA MANDIBOLA STA ORA ALLARMANDO GLI OPERATORI SANITARI.  
 
 Firenze 15 Novembre 2007 – In Toscana i centri oncologici ne segnalano per ora una quarantina di casi a Firenze, altrettanti a Pisa, 20 a Siena. Ma anche in Piemonte gli episodi acclarati sono un centinaio, almeno 20 a Roma nel solo l’ospedale Regina Elena, 50 a Milano e a Napoli. Cifre analoghe sono peraltro segnalate in Europa, Australia, Stati Uniti. Per vari aspetti ancora incompreso e solo da poco noto agli stessi specialisti, il fenomeno necrosi della mandibola legato all’uso oncologico dei farmaci Bifosfonati è adesso di pubblico dominio. Riuniti a Firenze per il 7° congresso nazionale Siommms, gli esperti italiani di malattie delle ossa ne hanno dato notizia e discusso oggi in uno specifico simposio coordinato dai professori Silvano Adami e Giorgio Perfetti, due tra i massimi nomi in tema di osteoporosi (il primo) e di odontoiatria (l’altro). Benché al momento sembri coinvolgere solo una minima parte dei malati oncologici (il 3 / 4% di quelli trattati con Bifosfonati), la vicenda è giudicata assai grave, sia perché provoca nei pazienti danni collaterali dolorosi e a volte invalidanti, sia perché numericamente se ne ignorano i confini. Non solo: la maggior parte degli stessi operatori sanitari è tuttora all’oscuro del problema. Si tratta dunque di un fenomeno tanto allarmante che la Regione Toscana, attraverso l’Istituto Toscano Tumori (Itt), ha deciso di creare una particolare task force coordinata da Francesco Di Costanzo, direttore del reparti di Oncologia dell’ospedale fiorentino di Careggi. “Si chiama Gruppo per lo studio sull’osteonecrosi della mandibola nel paziente oncologico, coinvolge tutte le Asl della regione ed è composto da oncologi, odontoiatri, chirurghi maxillofacciali, specialisti di metabolismo osseo”, ha spiegato Di Costanzo al simposio Siommms, “Il nostro compito è analizzare quanto sta accadendo, capirne bene le cause e individuare i rimedi, cominciando col dare al personale sanitario tutte le informazioni del caso. La fase operativa è appena cominciata”. La Toscana si è mossa per prima. Una task force analoga sta nascendo in Piemonte. Dalle altre regioni emergono notizie frammentarie sia come epidemiologia che come sforzo organizzativo. Manca peraltro la possibilità di stabilire una vera casistica. E non solo in Italia. In Olanda su 4000 pazienti sono stati registrati appena 33 episodi. In Inghilterra, l’ultimo numero della rivista scientifica Journal Clinic of Onchology cita invece ben 22 casi su 90 pazienti. Inferiori rispetto all’Italia le cifre degli Stati Uniti dove, suggerisce Di Costanzo, forse curano di più i denti e c’è più igiene orale. Il fatto accertato è che i Bifosfonati di ultima generazione, farmaci importanti nel trattamento delle metastasi ossee possono provocare l’osteonecrosi della mandibola, che può successivamente infettarsi e infiltrare la cute di guance e mento con fistole esterne. Non si ha notizia di casi mortali, ma si è dovuto spesso ricostruire la mandibola con protesi Attribuito inizialmente solo a problemi odontoiatrici, il fenomeno è stato poi collegato alle terapie a base di Bifosfonati. In molti casi si manifesta invece spontaneamente, ma per la maggior parte si tratta di pazienti neoplastici reduci da estrazione di denti o comunque con patologie dentali. Tuttavia i meccanismi patogeni non sono ancora del tutto noti. Nel 70 / 80% dei casi l’osteonecrosi comincia a manifestarsi appunto con una mancata guarigione dopo un’estrazione di denti o in seguito a un qualsiasi altro intervento di chirurgia orale, senza però alcun sintomo particolare. “Adesso”, ha detto Di Costanzo, “il nostro primo obiettivo è di evitare che i pazienti oncologici affrontino il trattamento con Bifosfonati senza esser prima passati attraverso una accurata valutazione del cavo orale da parte dei dentisti o degli specialisti maxillo facciali. Si tratta dunque di creare una rete educativa che coinvolga tanto i pazienti quanto gli operatori sanitari”. .  
   
   
TERAPIA DEL DOLORE: IN ITALIA SOTTOTRATTATI OLTRE 8 PAZIENTI ONCOLOGICI SU 10  
 
 Milano, 15 Novembre 2007 – Migliaia di pazienti con tumore continuano a soffrire inutilmente nel nostro Paese, a causa di trattamenti analgesici inadeguati. Nonostante le Linee Guida internazionali Oms ed Eapc raccomandino gli oppioidi forti come farmaci di prima scelta nel trattamento del dolore moderato-severo, l’Italia si colloca agli ultimi posti in Europa per il consumo di questa opzione terapeutica, che resta un tabù per molti nostri medici, anche a causa dell’eccessiva burocrazia che ne ostacola la prescrizione. Questo lo sconcertante scenario emerso dal simposio “Quali evidenze nelle strategie terapeutiche per il controllo del dolore cronico ed al bisogno?”, tenutosi oggi in occasione della prima giornata di lavori del Xiv Congresso Nazionale Sicp – Società Italiana di Cure Palliative e promosso, tra gli altri, da Mundipharma. Durante il suo intervento, Furio Zucco, Presidente Sicp, ha preso spunto dai risultati della recente ricerca Epic (European Pain in Cancer) sul dolore da cancro, condotta in 11 Paesi europei e in Israele su 4. 824 pazienti affetti da tumore, 457 dei quali italiani, per riflettere sulla situazione di arretratezza in cui versa il nostro Paese. Secondo la ricerca, il 95% dei pazienti oncologici italiani lamenta un dolore associato alla malattia (contro il 73% della media europea); il 98% di chi prova una sofferenza di grado moderato-severo riceve un trattamento, ma solo il 16% dei nostri connazionali (e il 24% degli europei) giudica realmente efficace la terapia prescritta per il proprio dolore. Ciò significa che più di 8 pazienti italiani su 10 risultano sottotrattati: il Bel Paese si trova, dunque, primo in classifica per incidenza del dolore ma tra gli ultimi per l’efficacia delle cure volte a sconfiggerlo, nonostante la disponibilità di trattamenti. Secondo i pazienti italiani, inoltre, lo specialista di riferimento è l’oncologo medico (a cui fa riferimento il 74% di loro), seguito dal terapista del dolore (12%): per un malato su 5, però, il medico curante si dedica esclusivamente al trattamento del tumore, disinteressandosi del dolore ad esso connesso. Il quadro delineato dalla ricerca Epic è confermato anche da una meta-analisi pubblicata nel 2007 su Annals of Oncology, che dimostra come la situazione non sia cambiata molto, nel corso degli ultimi decenni[1]. La review affronta la prevalenza del dolore oncologico, esaminando 52 studi apparsi negli ultimi 40 anni, dai quali risulta che circa un terzo dei pazienti lamentava una sofferenza di grado moderato-severo. Ciononostante, nel 57-76% dei casi, l’oncologo medico non ha chiesto al malato se provava dolore. Un’ulteriore testimonianza di questo preoccupante scenario è giunta dai dati presentati nel corso della giornata da Marco Filippini, Direttore Generale di Mundipharma. Tra la fine del 2006 e il 2007, in collaborazione con alcune associazioni che forniscono in Italia assistenza domiciliare integrata ai malati di tumore, Mundipharma ha promosso 3 diverse rilevazioni territoriali, per valutare la prevalenza del dolore da cancro. Degli 898 pazienti oncologici coinvolti, una percentuale compresa tra il 34 e il 43% ha giudicato poco o per nulla efficace il trattamento ricevuto per lenire la sofferenza. Al 16% del campione, inoltre, non era stata prescritta alcuna terapia in proposito, mentre al 9% erano stati somministrati solo farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans), in palese contraddizione con quanto indicato dalle Linee Guida Oms ed Eapc. Gli stessi dati di consumo degli analgesici oppiacei illustrati da Filippini, dimostrano come, in Italia, si continui a combattere il dolore utilizzando soprattutto Fans e Coxib, sebbene le Linee Guida siano molto chiare nel limitare l’utilizzo di queste due classi farmaceutiche al dolore lieve-moderato. Nel periodo da Settembre 2005 ad Agosto 2006, Fans e Coxib hanno rappresentato circa il 2,2% del fatturato farmaceutico globale del mercato etico, mentre gli oppiacei deboli hanno pesato solo per lo 0,27% e quelli forti per lo 0,22%[2]. Una migliore cura del dolore non può prescindere dalla diffusione dei farmaci analgesici oppiacei, efficaci alleati nel lenire la sofferenza inutile. Il loro utilizzo, e quindi la possibilità di migliorare la qualità di vita dei pazienti, non deve più trovare ostacoli di natura legislativa, burocratica e culturale. .  
   
   
RICERCATORI SVILUPPANO UN KIT HIGH-TECH PER AFFRONTARE LE EPIDEMIE DI AVVELENAMENTO ALIMENTARE  
 
Aberdeen (Scozia), 15 novembre 2007 - Alcuni ricercatori britannici hanno sviluppato una nuova tecnologia che potrebbe permettere di individuare molto più rapidamente una serie di contaminanti potenzialmente letali. L´équipe del progetto, con sede al Macaulay Institute di Aberdeen (Scozia), sostiene che il suo kit diagnostico potrebbe ridurre il tempo necessario per rilevare i microbi di listeria e salmonella da sei giorni a solo un paio di ore. I ricercatori sperano di riuscire a produrre in serie questa tecnologia entro il 2010. «I metodi convenzionali utilizzati da industrie e agenzie di regolamentazione per rilevare la contaminazione degli alimenti sono impegnativi in termini di manodopera, nonché dispendiosi in termini di tempo e di risorse finanziarie. La tecnologia da noi proposta consente per la prima volta, a un basso costo, di rilevare simultaneamente vari contaminanti in un arco temporale compreso fra le cinque e le otto ore e ha la potenzialità di rivoluzionare l´industria della sicurezza alimentare e di salvare vite attraverso la prevenzione delle epidemie di avvelenamento alimentare», ha commentato il dott. Brajesh Singh, capo del progetto. Il kit analizza un campione alimentare per rilevare agenti patogeni specifici ed è in grado di individuare contaminanti microbici multipli in campioni alimentari, di acqua e ambientali. Questo metodo consente un rilevamento doppio degli agenti patogeni e stabilisce se questi sono in grado di produrre tossine o se presentano una resistenza agli antibiotici. Per questo motivo, esso offre un potenziale diagnostico migliore per identificare la fonte della contaminazione e salvare quindi vite umane. Anche se questa tecnologia si è inizialmente concentrata sul rilevamento di contaminanti negli alimenti e nell´ambiente, l´équipe è del parere che essa possa essere estesa in futuro ai campi della medicina legale e dell´assistenza sanitaria. Il dott. Singh ha inoltre dichiarato che questa tecnologia sarà in grado, in futuro, di rilevare rapidamente i supermicrobi presenti negli ospedali come gli Mrsa. «Se riusciamo a provare l´ipotesi entro due anni, il progetto avrà sviluppato una tecnologia che potrà essere concessa in licenza a una serie di industrie o di prestatori di servizi operanti nel campo della diagnostica microbica. La tecnologia sarà inoltre commercializzata attraverso una spin-out che fabbricherà i kit necessari e creerà un centro servizi per il Regno Unito, creando nuove opportunità di lavoro in Scozia. Questi posti di lavoro nasceranno nell´industria alimentare, ambientale e clinica», ha aggiunto. Il progetto è stato finanziato dal «Proof of Concept Programme» della Scottish Enterprise, il cui obiettivo è vendere prodotti in tutto il mondo entro il 2010 attraverso una spin-out. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Macaulay. Ac. Uk/index. Php .  
   
   
ROMA: WORKSHOP COST  
 
 Roma, 15 novembre 2007 - Il 4 e il 5 dicembre si terrà a Roma un workshop Cost dal titolo: «Neuromath: metodi avanzati per la valutazione dell´attività e della connettività cerebrale». L´obiettivo del workshop è esaminare i livelli raggiunti nell´utilizzo di metodi matematici avanzati per la valutazione dell´attività e della connettività corticale umana mediante indagini non invasive neuroelettriche ed emodinamiche. Nell´ambito delle conferenze e delle sessioni poster previste, scienziati provenienti da 21 paesi europei, dal Giappone e della Cina discuteranno di strumenti computazionali allo scopo di offrire un approccio esaustivo al problema della valutazione dell´attività e della connettività cerebrale connesse a compiti cognitivi e sensoriali. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Neuromath. Eu .  
   
   
SERVIZIO DI MONITORAGGIO TELEMATICO PER ANZIANI E SOGGETTI FRAGILI  
 
Torino, 15 novembre 2007 - Popolare la rete regionale di servizi alla persona ad elevato contenuto tecnologico, a partire da quelli per le fasce più deboli e disagiate della società: questo l’obiettivo della Regione Piemonte che, nell’ambito dell’accordo siglato nel giugno 2006 fra Regione e Telecom Italia, attiverà nuove iniziative a favore dei Servizi Sociali territoriali. Il progressivo innalzamento dell´età media della popolazione, infatti, ha comportato l´aumento delle problematiche tipiche dell´età senile e le conseguenze che queste hanno nei confronti di soggetti anziani o affetti da disabilità fisiche o psichiche risultano oggi essere decisamente significative. Consapevole di questo fenomeno, l’amministrazione regionale ha avviato alcune iniziative coerenti con i servizi di teleassistenza e monitoraggio e ne promuoverà la diffusione su tutto il territorio, con particolare attenzione per le aree geograficamente svantaggiate e più soggette a fenomeni di “digital divide”. Per l’acquisizione di un servizio di “Monitoraggio telematico di soggetti fragili” è stato indetto un bando di gara, in collaborazione con il Csi-piemonte. Compito della società aggiudicataria sarà quello di rendere disponibili sul territorio regionale, gratuitamente e per un triennio, servizi telematici di soccorso, monitoraggio, audio/video assistenza e servizi complementari. Beneficiari dell’iniziativa saranno gli enti gestori dei servizi socio-assistenziali interessati ad aderire (26 fino a oggi, su 58), che individueranno autonomamente i soggetti “socialmente fragili” a cui erogare i servizi. La fase di sperimentazione del servizio verrà attivata entro l’estate 2008 e coinvolgerà da un minimo di 400 a un massimo di circa 1. 000 utenti nel triennio di operatività. Caratteristiche e particolari dell’iniziativa sono stati illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa dagli assessori al Welfare e alle Politiche per l’Innovazione, Teresa Angela Migliasso e Andrea Bairati. “Questo progetto – ha dichiarato l’assessore al Welfare, Teresa Angela Migliasso - rappresenta una grande opportunità per gli Enti gestori, sia perché consente di implementare e sperimentare modalità di assistenza innovative a favore di anziani e persone non autosufficienti, ampliando così il bacino di utenza, sia perché permette di raggiungere quelle zone che presentano caratteristiche di frammentazione territoriale e bassa densità di popolazione. All’iniziativa hanno manifestato interesse 26 enti gestori, rappresentativi delle realtà territoriali di tutte le province, dai centri urbani alle comunità montane, alcuni con già al loro attivo servizi di telesoccorso e telemonitoraggio. Il periodo di sperimentazione consentirà di disporre di dati utili per valutare l’evoluzione e l’ulteriore potenziamento dei servizi ”. “Fin dall’avvio del programma Wi-pie– ha aggiunto l’assessore alle Politiche per l’Innovazione, Andrea Bairati – il nostro obiettivo è sempre stato duplice: da un lato portare i collegamenti ad alta velocità a tutti i piemontesi, dall’altro favorire l’utilizzo della rete e dei servizi innovativi che essa rende possibili anche dove il tasso di penetrazione della banda larga oggi è minore. Come nelle zone montane o fra le fasce più anziane della popolazione. Quello che presentiamo è un progetto pilota che ci permetterà, fra l’altro, di fornire nel medio periodo un servizio di qualità a costi ridotti. ” Monitoraggio Telematico Di Soggetti Fragili Caratteristiche del bando di gara - Con uno studio preliminare la Regione Piemonte ha analizzato le informazioni sull’attuale diffusione dei servizi di telesoccorso e teleassitenza e sui volumi di utenza serviti in tutto il territorio regionale. Sono stati inoltre intervistati sei soggetti gestori, con caratteristiche territoriali differenti, per rilevare le specifiche situazioni locali e le relative esigenze. Tutto questo ha portato ad alcune considerazioni: i trend demografici e i fenomeni sociali degli ultimi anni portano a prevedere un incremento della domanda di servizi alla persona e una necessità di individuare modalità di assistenza innovative; da alcuni anni una parte degli enti gestori dei servizi socio-assistenziali del territorio piemontese si fa carico di attivare, appoggiandosi a fornitori esterni, servizi di telesoccorso e telemonitoraggio rivolti ad alcuni soggetti fragili (soprattutto anziani, autosufficienti e non); l’erogazione di tali servizi non è ancora standardizzata: si presenta infatti in modo non uniforme per distribuzione sul territorio, contenuti e livelli di servizio; l’evoluzione delle tecnologie impiegate sembra essere un fattore determinante per ridurre la “barriera” tra soggetto utente e strumentazione e quindi favorire la qualità e la diffusione di tipologie di “tele” servizi. Iniziative di sperimentazione concreta di apparati e servizi innovativi rappresentano occasioni importanti per favorire la selezione di strumenti tecnologici realmente efficaci. Obiettivi del Servizio regionale di “Monitoraggio telematico di soggetti fragili” L’attivazione sperimentale del servizio ha i seguenti obiettivi: garantire una maggior uniformità nell’opportunità di accesso al servizio da parte dei cittadini, indipendentemente dalla loro residenza; introdurre alcuni elementi innovativi di servizio, unitamente a quelli già in parte diffusi di teleassistenza e telemonitoraggio; verificare la possibilità di aumentare il numero degli utenti seguiti riducendo i costi complessivi del servizio; verificare le modalità applicative e, al termine del periodo di sperimentazione, disporre di dati e informazioni utili per analizzarne gli esiti e prendere decisioni sull’opportunità di evoluzione dei servizi stessi. Coinvolgimento degli enti gestori - Gli enti gestori dei servizi socio–assistenziali sono i beneficiari dell’iniziativa regionale. Gli utenti finali dei servizi sono i soggetti “socialmente fragili” seguiti dagli enti stessi. Il finanziamento dell’iniziativa è interamente regionale. L´adesione non comporta oneri economici e non sostituisce i servizi, le collaborazioni e le modalità con cui sono attualmente proposti da ogni ente servizi con finalità analoghe. L’adesione e/o l’utilizzo dei nuovi servizi è a discrezione di ciascun ente gestore, in funzione delle specifiche esigenze, nel pieno rispetto della propria autonomia organizzativa e operativa. L’ente gestore manterrà l’assoluta priorità nella relazione con i propri assistiti: nessun contatto potrà avvenire tra assistito e operatori del call center senza che questo sia stato preventivamente autorizzato dall’ente gestore di riferimento. Oggetto dell’appalto - Oggetto della gara è l’affidamento di un servizio complessivo con le seguenti funzionalità per l’utente finale: Telesoccorso: sistema di gestione delle richieste di aiuto da parte degli utenti seguiti; Telemonitoraggio: sistema in grado di garantire un monitoraggio dell’utente mediante il rilevamento di alcuni parametri fisici (con l’invio di una segnalazione di allarme a seguito di caduta dell’utente o di mancanza di movimenti da parte dell’utente); Audio/video assistenza: sistema in grado di garantire comunicazioni in audio e video tra gli operatori e gli utenti. Sono inclusi nel servizio l’insieme dei dispositivi che abilitano i servizi sopraelencati, da installare presso gli utenti fruitori del servizio, e l’attivazione delle necessarie linee telefoniche. Per garantire il servizio l’appaltatore dovrà poi rendere disponibile: un’interfaccia di front-office per la consultazione dei dati e delle informazioni per gli enti gestori; un servizio di ricezione chiamate telefoniche su numero verde dedicato per gli enti gestori per ottenere informazioni e dati relativi agli utenti seguiti; un servizio di addestramento per gli utenti relativamente all´utilizzo degli apparati; un call/contact center abilitato a gestire le chiamate di emergenza provenienti dai dispositivi di telesoccorso. Inoltre l’appaltatore dovrà gestire gli allarmi provenienti dai sistemi di telemonitoraggio ed effettuare e ricevere le chiamate audio e video da e verso gli utenti fruitori del servizio. Importi economici - L’importo di riferimento per la gara è di circa 2. 800. 000 euro Iva compresa (importo massimo spendibile), per un canone mensile a base di gara di circa 87 euro al mese per utente Iva compresa. Modalità e tempistiche di gestione del bando Per la realizzazione e la gestione del bando di gara la Regione Piemonte si è affidata al Csi-piemonte, già ente attuatore del Programma Wi-pie. La fase di sperimentazione del servizio verrà attivata entro l’estate 2008 e coinvolgerà da un minimo di 400 a un massimo di circa 1. 000 utenti nel triennio di operatività. .  
   
   
OSTEOPOROSI, GEMELLAGGIO SCIENTIFICO ITALIA-USA LE ASSOCIAZIONI SIOMMMS E ASBMR (AMERICAN SOCIETY FOR BONE AND MINERAL RESEARCH) SI ALLEANO E DAL CONGRESSO DI FIRENZE LANCIANO UN PIANO DI PROGETTI E COLLABORAZIONI COMUNI  
 
Firenze 15 Novembre 2007– Prestigioso gemellaggio scientifico tra Stati Uniti e Italia. L’american Society for Bone and Mineral Research (Asbmr), la più importante associazione mondiale nel settore delle malattie delle ossa, si allea con Siommms, la Società cui fanno capo gli specialisti italiani di osteoporosi, malattie del metabolismo minerale e dello scheletro. Ne hanno dato notizia ieri i presidenti delle due associazioni, Steven Goldring e Maria Luisa Brandi, a Firenze in occasione del 7° simposio nazionale Siommms (www. Siommms. It) al quale partecipano oltre 1500 esperti di endocrinologia, epidemiologia, medicina interna, metabolismo, genetica molecolare, nefrologia, ostetricia e ginecologia, ortopedia, farmacologia, fisiologia, reumatologia biomeccanica, biologia cellulare e molecolare, odontoiatria, biologia dello sviluppo e altre aree di ricerca clinica. “Sono estremamente compiaciuto”, commenta il professor Goldring, “di poter iniziare una collaborazione con una Società scientifica così qualificata come la Siommms che opera in Italia per la promozione della ricerca nel settore delle malattie dello sviluppo osseo, così come noi facciamo negli Stati Uniti”. “Per la Siommms”, aggiunge la professoressa Brandi, “il gemellaggio con i colleghi americani è motivo di orgoglio, corona tanti anni di attività ai massimi livelli e ci stimola a proseguire nel nostro lavoro con sempre maggior impegno, in contatto con una comunità scientifica di straordinario valore”. Il gemellaggio si attuerà con la partecipazione ad eventi scientifici comuni, collaborazioni e scambi di visite. La prima reale conseguenza pratica è che tutti i soci Siommms sono associati ipso facto alla Asbmr e possono dunque partecipare alle sue attività. Genetista, direttrice a Firenze del Centro per lo Studio della Biologia dei Tessuti Calcificati nelle Patologie Osteoarticolari, la professoressa Brandi è stata peraltro recentemente eletta nel consiglio direttivo della Asbmr. Siommms 2007 è in corso al Palacongressi di Firenze fino a sabato 17 novembre. .  
   
   
SIGLATA CONVENZIONE TRIENNALE PER SERVIZIO ELISOCCORSO,LIGURIA PRIMA REGIONE IN ITALIA AD AVER FORMALIZZATO RAPPORTO DI COLLABORAZIONE CON I VIGILI DEL FUOCO ASSESSORE MONTALDO: "STIAMO LAVORANDO PER ACQUISIRE UN NUOVO ELICOTTERO DA COLLOCARE STABILMENTE NELLA BASE DI VILLANOVA D´ALBENGA"  
 
Genova, 15 Novembre 2007 - E´ stata presentata ieri la convenzione triennale 2008-2010 che rinnova il rapporto di collaborazione tra la Regione Liguria, il comando regionale dei Vigili del Fuoco e il Ministero degli Interni, attraverso il Prefetto, per il servizio pubblico gratuito di elisoccorso. Alla presentazione hanno partecipato oltre al Prefetto di Genova, Giuseppe Romano, l´assessore regionale alla Salute e alla Sicurezza, Claudio Montaldo, il comandante regionale e provinciale dei Vigili del Fuoco, Fabrizio Ceccherini e Davide Meta e il direttore generale dell´ospedale San Martino di Genova, Gaetano Cosenza. La nuova convenzione prevede che il servizio venga svolto in collaborazione tra il coordinamento dei servizi 118 liguri e il nucleo di elisoccorso dei vigili del fuoco. Il servizio è finalizzato al soccorso primario per interventi di estrema urgenza, legati alle condizioni sanitarie o ambientali per cui si rende necessario portare il primo soccorso alla persona in modo rapido per tutelare le funzioni vitali e al soccorso secondario che contempla il trasporto dei pazienti da un ospedale all´altro. Il soccorso primario può avvenire sia in zone di atterraggio regolamentate, sia in zone impervie, facendo uso del verricello, quando non è possibile sbarcare o recuperare direttamente il paziente e il personale di soccorso. Per questo motivo la convenzione prevede periodi di formazione per il personale sanitario per renderlo idoneo all´intervento in zone impervie ad opera del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco. E contemporaneamente la Regione Liguria curerà la formazione del personale dei Vigili del Fuoco addetto al servizio di elisoccorso per gli aspetti connessi alla protezione individuale e nei confronti di malattie trasmissibili per via aerea o ematica e per una specifica qualificazione professionale. "Questa convenzione - ha ribadito l´assessore Montaldo - rappresenta una ricchezza per la nostra regione perché ci consente di proseguire un´attività importante ed inoltre è una collaborazione che ci garantisce l´appropriatezza ed un elemento di garanzia per il soccorso in Liguria". La base di partenza del servizio di elisoccorso è collocata presso l´aeroporto Cristoforo Colombo di Genova e il servizio viene effettuato durante le ore diurne con elicotteri Ab 412. Durante la stagione estiva viene attivata una seconda base presso l´aeroporto di Villanova d´Albenga con un secondo elicottero, sempre Ab 412 di proprietà dei Vigili del Fuoco, operante durante i giorni festivi e prefestivi sempre in orario diurno. Presso la base è garantita la presenza di un medico e di un infermiere professionale, qualificati per il soccorso sanitario urgente, messi a disposizione dal servizio sanitario regionale attraverso il servizio di emergenza 118. L´equipaggio di volo è composto da personale dei Vigili del Fuoco e personale sanitario: due piloti, uno specialista di volo, due aerosoccorritori, specialisti in operazioni di recupero e salvataggio sia in montagna che in mare e su imbarcazioni, un medico e un infermiere professionale che appartengono ad un gruppo che svolge turni di guardia nel servizio di elisoccorso per un totale di 7 persone. Tutto il personale staziona infatti presso la base ed è pronto al decollo non appena viene richiesto l´intervento. Sul fronte del potenziamento del servizio questa mattina l´assessore regionale alla Salute, Montaldo ha comunicato il proposito della Regione di acquisire un nuovo elicottero per i Vigili del Fuoco da collocare stabilmente, e non solo durante l´estate, presso la base di Villanova d´Albenga. .  
   
   
600 MILIONI IN ARRIVO PER LA SANITÀ VENETA  
 
Venezia, 15 novembre 2007 - Dopo una lunga trattativa in sede di Conferenza delle Regioni si è chiuso il 13 novembre a Roma il difficile accordo per il riparto del fondo sanitario 2006 secondo quanto previsto dal decreto legislativo 56/2000. “La risorsa resa disponibile dallo Stato è assolutamente insufficiente rispetto al fabbisogno reale – ha commentato l’assessore al bilancio del Veneto Isi Coppola, che ha preso parte all’incontro - e, purtroppo, il riparto non è certo rispettoso di un reale e corretto federalismo fiscale. Tuttavia rivendico il risultato che, grazie principalmente al nostro intervento, almeno questa volta le Regioni virtuose (tra le quali il Veneto) non abbiano subito un’ulteriore decurtazione delle risorse a favore di altre che, pure nel recente passato, vedasi i casi di Campania e Lazio, hanno goduto di interventi da Paperon de Paperoni a sostegno da parte del Governo. Anzi, siamo riusciti a spuntare la non disprezzabile cifra di 5,2 milioni in più, rispetto alla spesa storica. E’ stato così scongiurato il rischio che il mancato accordo tra le Regioni facesse sì che il Ministero decidesse l’autonoma gestione della risorsa”. L’assessore ricorda che, nel periodo 2002/2006, il Veneto ha versato al fondo di solidarietà interregionale tra gli 890 e i 1. 100 milioni di euro all’anno e che vanta un credito nei confronti dello Stato di circa 1. 800 milioni in materia di sanità, interamente anticipati alle Asl dalle casse regionali. “L’erogazione entro l’anno di questa risorsa, pari a circa 600 milioni, sperando nella celerità del Ministero – conclude l’assessore Coppola - consentirà di evitare il ricorso ad ulteriore indebitamento, portando un evidente sollievo al bilancio regionale”. .  
   
   
SAPONARO SU DEFICIT SANITARIO: "BUONE NOTIZIE PER LA PUGLIA" SALDO POSITIVO DI 1 MILIONE (ABRUZZO: -2.773; MOLISE: -547.182; CAMPANIA: -8,279; BASILICATA: - 1.732; CALABRIA: - 4,546)”  
 
 Bari, 15 Novembre 2007 - L’assessore al Bilancio e Programmazione, Francesco Saponaro, ha partecipato ieri alla riunione della Conferenza Stato Regioni. Per Saponaro i risultati sono positivi, infatti dichiara che “in sede di conguaglio del Fondo Sanitario per il 2006 la Puglia è l’unica regione con un saldo positivo di 1 milione (Abruzzo :-2. 773; Molise : -547. 182; Campania : -8,279; Basilicata : - 1. 732; Calabria : - 4,546)”. “E’ il secondo anno – spiega Saponaro - che questo accade. Uno dei motivi principali è il buon andamento delle entrate fiscali nel nostro territorio”. “Quest’anno – annuncia Saponaro - la notizia clamorosa è la seguente: se nel periodo 2002-2006 fossero stati applicati i criteri e i parametri del famoso Decreto Legislativo n. 56/2000, contro cui l’ex Presidente Fitto propose ricorso, la Puglia avrebbe complessivamente ottenuto circa 30 milioni in più”. “Come a dire – prosegue Saponaro - che la demagogia, cioè aver voluto colpire una legge proposta da un governo di centro-sinistra invece di migliorarla, non paga mai. Ovviamente questi conguagli non spostano i problemi di fondo dell’equilibrio finanziario e della copertura del fabbisogno sanitario”. Per Saponaro “su questo c’è però una buona notizia: il piano di rientro adottato dal Presidente Vendola per il deficit 2006 è stato definitivamente approvato alla scadenza del 31 ottobre. Quindi niente nuove tasse, come forse speravano gli scomposti oppositori del centrodestra”. Saponaro precisa che “per l’andamento della spesa sanitaria 2007, dopo le chiusure delle verifiche tecniche da parte dell’Ares, la Giunta riferirà alle competenti Commissioni consiliari i dati previsti. Resta enorme il problema della sottodotazione del Fondo sanitario pugliese, questione che si trascina da circa un decennio. Basti pensare che la quota pro-capite della Puglia è di 1. 402 Euro a fronte di una media di 1. 470 Euro. Siamo quindi in presenza di un differenziale rispetto alla media di ben 276 milioni di euro, una cifra superiore al deficit su base annua. La Giunta Vendola, con l’accorpamento delle Asl e i provvedimenti sulla farmaceutica, ha conseguito importanti risultati nella lotta agli sprechi e nella riduzione dei consumi sanitari non appropriati. Un grande lavoro resta ancora da compiere. Ma è difficile raggiungere un perfetto equilibrio nel breve periodo poiché occorre investire risorse significative per potenziare le risorse umane, aumentare le dotazioni tecnologiche, fornire una alternativa ai viaggi della speranza (che non a caso nel 2006 hanno fatto registrare un blocco della crescita in termini percentuali). Per questo torniamo a chiedere all’opposizione di abbandonare i toni isterici e ingiustamente denigratori e contribuire in maniera costruttiva a dotare la Puglia di un Piano Sanitario moderno, efficace e finanziariamente sostenibile”. .  
   
   
RAPPORTO LIGURE AIDS, NEL 2006 LA LIGURIA PRIMA IN ITALIA PER CASI DI AIDS INSIEME AL COORDINAMENTO REGIONALE PERSONE SIEROPOSITIVE SARÀ AVVIATA OPERA DI INFORMAZIONE NELLE SCUOLE LIGURI  
 
Genova, 15 Novembre 2007 - La Liguria è al primo posto in Italia in quanto a numero di nuovi casi di Aids per 100. 000 abitanti. Sono queste alcune indicazioni provenienti dal report annuale 2006/2007 sull´Aids redatto dal Dipartimento Salute e servizi sociali della Regione Liguria e presentate ieri mattina dall´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo, dal prof. Giancarlo Icardi del Dipartimento di Scienze della Salute, sezione Igiene e medicina preventiva dell´Università di Genova, dal prof. Claudio Viscoli, responsabile della Clinica Malattie Infettive dell´Università di Genova e da Marco Bussadori, presidente del coordinamento ligure persone sieropositive, per monitorare l´andamento e la diffusione del virus, come raccomandano le organizzazioni internazionali e come indica il Piano sanitario nazionale, con l´obiettivo primario di ridurre l´incidenza della mortalità e delle conseguenze negative delle infezioni da Hiv. Dopo il minimo storico raggiunto nel 2005 con 3,2 casi per 100mila abitanti, l´incidenza di Aids ha cominciato a salire fino ad arrivare nel 2006 a 4,8 casi che hanno collocato la Liguria al primo posto in Italia, come risulta dal confronto con il Coa, il comitato operativo dell´Aids presso l´Istituto superiore di sanità a cui confluiscono i dati di tutte le regioni italiane. Tra le donne affette da Aids, la metà ha dichiarato di avere un partner tossicodipendente e circa il 47% di aver avuto "un partner non determinato". Invece tra gli uomini affetti da Aids la frequenza maggiore si è osservata per partner omosessuale (30,2%) e bisessuale (25,9%), seguita da partner non determinato (25,4%) e rapporti con prostitute (13. 7%). Tra i casi di Aids notificati in Liguria sono inoltre pressoché scomparsi quelli derivati da esposizione a emoderivati e trasfusioni o la trasmissione verticale da madre sieropositiva a neonato. In questi anni sono aumentati invece i soggetti con Aids viventi: se infatti la quasi totalità di persone colpite da Aids prima del 1993 è deceduta, dopo il 1996, a seguito dell´introduzione dei farmaci inibitori della proteasi, si è potuto osservare come sugli 844 casi notificati fino al giugno 2007, i soggetti ancora in vita siano oltre il 78% (661/844). Per quanto concerne l´infezione da Hiv, presso i centri clinici della regione si presentano mediamente 2-3 persone alla settimana a cui è stata diagnostica per la prima volta una positività al test. Le fasce di età più interessate dal fenomeno delle nuove diagnosi risultano quelle tra i 25 e i 34 anni e tra i 35 e i 44 anni, con percentuali rispettivamente del 34,9 e del 28,1; seguono poi le classi di età tra 45 e 54 anni (18,2%) e gli over 55 (10,9%). Si conferma inoltre come il contagio per via sessuale sia diventato preponderante sia nelle donne che negli uomini, costituendo circa il 75% del totale delle nuove diagnosi per i maschi e l´80% delle femmine. Per quanto riguarda le caratteristiche dell´epidemia si conferma quanto già rilevato negli anni scorsi: il contagio da Hiv interessa sempre di più le donne; se nel 2002 infatti le nuove diagnosi riguardavano circa 1 donna ogni 4 uomini, dal 2005 in poi il rapporto è diventato circa 1 a 2, anche se nei primi mesi del 2007 i casi tra le donne sono nuovamente scesi intorno al 25%. Considerata la sopravvivenza media di un soggetto sieropositivo dal momento del contagio, alla luce delle attuali conoscenze, si può stimare che i sieropositivi liguri siano circa 2000. Aggiungendo a questi i pazienti viventi con Aids e coloro che sono contagiati senza esserne ancora consapevoli, si stima che il serbatoio dei soggetti Hiv/aids nella nostra regione si aggiri intorno a 4000- 4500 persone. Per favorire una maggiore informazione e consapevolezza soprattutto tra i giovani l´Assessorato alla Salute della Regione insieme al coordinamento ligure persone sieropositive ha fatto stampare oltre 60. 000 opuscoli che verranno distribuiti ai 56. 672 studenti delle scuole medie superiori della Liguria con tutte le informazioni sulla malattia e i comportamenti corretti da tenere per proteggersi. .  
   
   
ARTESIO SULLE LISTE D’ATTESA: «GRAZIE AL SOVRACUP ABBATTUTI I TEMPI PER LE PRINCIPALI PRESTAZIONI A TORINO» L’ASSESSORATO STA LAVORANDO PER LA CREAZIONE DI CENTRI UNICI DI PRENOTAZIONE IN TUTTA LA REGIONE  
 
Torino, 15 novembre 2007 - «Alleanza nazionale gioca con i numeri, evidenziando ad arte quelli che più fanno “sensazione”, ma la realtà è un’altra: le azioni condotte dalla Regione, in particolare sui sistemi di prenotazione, stanno producendo risultati soddisfacenti che i cittadini hanno già cominciato ad apprezzare». Lo ha dichiarato l’assessore alla tutela della salute e sanità, Eleonora Artesio, in risposta alle dichiarazioni odierne di An sul tema delle liste d’attesa. «Andare a vedere i tempi di prenotazione di singole specialità in singoli ospedali - continua Artesio - non ha alcun significato in termini di valutazione dell’andamento e della qualità del servizio erogato. Ciò che conta è l’offerta complessiva di prestazioni in ciascun ambito territoriale e in questo senso gli esiti della sperimentazione del Sovracup di Torino ci stanno mostrando la bontà della strada che abbiamo intrapreso, che punta, tra le altre cose, alla messa in rete delle prenotazioni nelle diverse aree del Piemonte». Il sistema Sovracup, introdotto nel capoluogo nel marzo di quest’anno, prevede che, telefonando al numero unico 840-705007, si possa fissare l’appuntamento per un esame o una visita direttamente presso la struttura cittadina in cui il tempo di attesa è minore. «Con questo progetto, messo a punto al termine di un percorso organizzativo lungo e complesso, fortemente voluto dall’Assessorato - continua Artesio - a Torino è oggi possibile ottenere una visita nelle specialità più richieste, come cardiologia, endocrinologia, ortopedia, ginecologia, otorinolaringoiatria, oculistica o neurologia, nel giro di pochi giorni, a volte addirittura uno solo. E lo stesso vale per gli esami diagnostici più comuni: radiografia, mammografia, tac, risonanza magnetica». Il modello torinese verrà presto esteso anche al resto del Piemonte: «A dicembre verrà avviato il lavoro di messa in rete con le strutture del capoluogo di tutti gli ambulatori e gli ospedali della provincia di Torino. Per quanto riguarda le altre province, invece, abbiamo iniziato a lavorare alla creazione di tre centri di prenotazione unificati, coincidenti con i territori degli ex quadranti: Cuneo; Asti e Alessandria; Novara, Vco, Biella e Vercelli». Infine, per quanto riguarda l’accusa di occultare i dati “scomodi”, l’assessore aggiunge: «Se gli esponenti di Alleanza nazionale si informassero sui meccanismi che regolano il monitoraggio, eviterebbero di fare affermazioni che mi limito a definire inesatte. Nel luglio 2006, infatti, la Giunta Bresso ha approvato un piano di contenimento delle liste d’attesa, che prevede la raccolta e la pubblicazione sul sito delle attese di una gamma di visite ed esami molto più ampia di quanto prescritto dal Ministero della salute. Nel complesso, quindi, oggi noi teniamo sotto controllo e rendiamo noti i tempi di decine di prestazioni in più di quanto facesse la precedente amministrazione. Non credo quindi ci si possa rimproverare il fatto di non essere trasparenti. Nel caso di Torino, ovviamente, dove il sistema di prenotazione è unico, il dato che conta per il cittadino e che quindi noi gli forniamo è quello del Sovracup e non quello delle singole strutture». .  
   
   
FVG: PIÙ RISORSE PER ODONTOSTOMATOLOGIA OSPEDALIERA  
 
Trieste, 15 novembre 2007 - "Mancano soldi e personale per il servizio di odontostomatologia ospedaliera e in particolare per i pazienti disabili, e i lunghi tempi di attesa costringono le famiglie a recarsi in altre strutture extra regione. Inoltre, vi è una rilevante differenza tra la dotazione dei medici specialisti nell´area vasta udinese e in quella giuliano isontina in rapporto alla popolazione servita". E´ quanto denunciano i consiglieri regionali Roberto Molinaro (Udc), Roberto Asquini (Fi), Paolo Ciani (An) e Maurizio Franz (Ln) che, in proposito, hanno presentato un´interrogazione al presidente della Regione. I consiglieri ricordano che un accordo tra l´Azienda sanitaria 4 Medio Friuli e l´Azienda ospedaliero universitaria di Udine per il 2007 - per contenere i tempi di attesa e per garantire il potenziamento dell´offerta per le patologie oro-dentarie e di chirurgia orale in favore dei pazienti disabili che necessitano di anestesia generale o sedazione - prevede che l´azienda territoriale metta a disposizione 50 mila euro per aumentare le prestazioni da effettuare anche in regime di libera professione a causa della carenza di personale medico, infermieristico e di supporto. Con le risorse a disposizione - sottolineano i consiglieri - a Udine si possono effettuare al massimo 18 sedute operatorie per un totale di 60 pazienti, mentre anche la crescente domanda di questo tipo di prestazioni all´ospedale di San Daniele, non è più fronteggiata. Tutto questo anche perché esiste la palese disparità nella dotazione organica dei medici tra l´area vasta udinese, dove operano 11 operatori per circa 500 mila abitanti, e quella giuliano- isontina dove invece ce ne sono 18 per 400 mila abitanti. Visti i lunghi tempi di attesa alla struttura ospedaliero universitaria di Udine - proseguono i consiglieri del centro destra - riferiti ad alcune prestazioni, le famiglie di pazienti affetti da importanti disabilità sono costrette a recarsi in altre strutture extraregionali. In vista dell´approvazione, entro il 31 dicembre, delle linee annuali per la gestione del servizio sanitario del 2008 e considerato che l´accordo citato non è in grado di rispondere alle necessità, i consiglieri Molinaro, Asquini, Ciani e Franz chiedono al presidente della Regione se si intenda aumentare l´offerta di odontostomatologia nell´area vasta udinese potenziando la dotazione organica dei medici in modo da utilizzare le risorse economiche con modalità istituzionali anziché in libera professione per corrispondere prontamente alle esigenze delle persone disabili. Inoltre, i consiglieri chiedono di sapere se si ritenga opportuno riorganizzare l´offerta odontostomatologica con maggior attenzione all´appropriatezza delle cure, erogando le prestazioni semplici nelle strutture territoriali e quelle definite urgenti e complesse nelle strutture ospedaliere. .  
   
   
I MERCOLEDÌ DELLA SALUTE DISAGIO GIOVANILE, DAL BULLISMO ALLA DEPRESSIONE  
 
Roma, 15 novembre 2007 - “Disagio giovanile, dal bullismo alla depressione”, è questo il titolo del secondo incontro de I mercoledì della Salute, che si terrà, in via eccezionale, giovedì 15 novembre 2007 alle ore 18,00, a Palazzo Pignatelli, Via Iv novembre 152 (secondo piano), Roma. Voluti dal Gruppo Ini, Istituto Neurotraumatologico Italiano, e dall’Accademia romana di Scienze mediche e biologiche, I mercoledì della Salute trattano argomenti di carattere medico scientifico più dal punto di vista divulgativo che prettamente tecnico. L’iniziativa rientra nella filosofia operativa del Gruppo Ini sempre attento alla prevenzione e alla cura dei cittadini. Aver scelto come secondo appuntamento il tema del disagio giovanile dopo gli ultimi fatti di cronaca ha infatti lo scopo di richiamare l’attenzione su un argomento, quello del disagio giovanile appunto, che produce fatti di bullismo e di violenza, talvolta enfatizzati eccessivamente dai media, che interessano le nostre scuole. Un fenomeno che, stando ai dati presentati al 13° congresso della Società europea di psichiatria infantile e adolescenziale, coinvolge in Italia il 25% dei ragazzi in età scolare, mentre in alcuni paesi del mondo raggiunge persino punte del 40-50%. Dalle indagini di Telefono Azzurro e Eurispes emerge poi che il 43,2% dei bambini tra i 7 e gli 11 anni subisce brutti scherzi da parte dei coetanei. Il 39,6% afferma di subire provocazioni e prese in giro reiterate nel tempo, mentre il 33,6% viene offeso ripetutamente e senza motivo. Esistono però anche casi più gravi: il 20,2% dei ragazzi dichiara di essere minacciato dai coetanei o ragazzi più grandi, il 12,6% di subire furti di oggetti o cibo, mentre il 12,1% sostiene di essere stato vittima di maltrattamenti ripetuti da parte di coetanei. All’incontro del 15 novembre 2007 interverranno: prof. Ssa Anna Oliverio Ferraris (psicologa, psicoterapeuta, docente di psicologia dello sviluppo, Università di Roma “La Sapienza”); dott. Ssa Maria Nicoletta Aliberti (neuropsichiatria infantile del Gruppo Ini); prof. Ssa Laura Volpini (docente di psicologia giuridica, Università di Roma “La Sapienza”); dott. Domenico Mazzullo (psichiatra, psicoterapeuta); prof. Ssa Gabriella de Angelis (preside Liceo classico statale “Socrate”). La partecipazione è libera. E’ comunque opportuno farsi accreditare dalla Segreteria organizzativa ai numeri: 06 6784964, 06 4821464. .  
   
   
PUBBLICATI NUOVI DATI RELATIVI ALLE SPERIMENTAZIONI SUGLI ANIMALI  
 
Bruxelles, 15 novembre 2007 - La prima relazione che riunisce i dati relativi alle sperimentazioni sugli animali di 25 Stati membri dell´Unione europea rivela che, nel corso del 2005, sono stati impiegati 12,1 milioni di animali a fini sperimentali o ad altri fini scientifici. Se si osservano i dati relativi alla sola Ue-15 si nota un aumento del 3,1% nel numero di animali utilizzati tra il 2002 e il 2005 (la Francia è stata l´unico paese a non fornire statistiche del 2005, che sono state sostituite con quelle del 2004). Il numero degli animali impiegati nei 10 Stati membri che hanno aderito all´Unione europea nel 2004 (Ue-10) rappresenta l´8,6% del totale usato nell´Ue-25. Come rilevato nelle relazioni precedenti, i roditori e i conigli hanno rappresentato la maggior parte degli animali da laboratorio (78%). I topi sono di gran lunga la specie più utilizzata, con una percentuale del 53%, seguiti dai ratti con il 19%. Al pari degli anni precedenti, il secondo gruppo di animali più utilizzato è stato quello degli animali a sangue freddo, che rappresentano il 15% del totale. La terza categoria più grande è costituita dagli uccelli, con una percentuale appena superiore al 5% degli esperimenti. Nel 2005, come è accaduto nel 2002, nessuna scimmia antropomorfa è stata utilizzata a fini sperimentali, tuttavia sono stati impiegati oltre 10 000 primati, cifra leggermente superiore rispetto al 2002. Il cambiamento importante in termini di specie utilizzate è stato un aumento di circa 579 000 topi (10,6%). Tuttavia, questo incremento è stato accompagnato da una diminuzione nel numero di ratti, criceti e altri roditori (36%). La Francia impiega il numero più alto di animali (2 325 398), seguita dal Regno Unito (1 874 207) e dalla Germania (1 822 424). Subito dopo si colloca la Grecia con circa 900 000 animali, e quindi l´Italia. Le sperimentazioni in Francia e nel Regno Unito sono aumentate rispettivamente del 5% e del 3%, mentre la Germania ha ridotto i suoi esperimenti del 12%. Il numero di animali impiegati per test cosmetici è aumentato del 50% per arrivare a 5 571, nonostante esista una direttiva comunitaria che vieta le sperimentazioni sugli animali a fini cosmetici, cui tutti gli Stati membri devono conformarsi entro il 2009. La quasi totalità dei test cosmetici ha avuto luogo in Francia. La maggior parte delle sperimentazioni sugli animali rientra nella categoria degli studi biologici di base (33%), cui seguono la ricerca in campo medico, veterinario e odontoiatrico (31%) e quindi la produzione e il controllo di qualità in campo medico e odontoiatrico (11,8%). Il cambiamento più significativo osservato rispetto alla relazione del 2002 è la riduzione nell´utilizzo di animali per studi «tossicologici e altre prove di innocuità», passato da circa il 9,9% all´8%. Dato che la nuova relazione comprende anche cifre relative all´Ue-10, può essere individuata una significativa tendenza complessiva al ribasso. La relazione sarà presentata al Consiglio e al Parlamento europeo. Per consultare la relazione in versione integrale http://ec. Europa. Eu/environment/chemicals/lab_animals/pdf/staff_work_doc_sec1455. Pdf .  
   
   
BIMEC: APRE LA FIERA DEDICATA ALLE NUOVE TECNOLOGIE PER LA PRODUZIONE INDUSTRIALE  
 
 Milano, 15 novembre 2007 - Si è aperta ieri Bimec, la mostra biennale per la meccatronica e l’automazione. In scena fino a sabato 17 novembre, la mostra è ospitata nel padiglione 1 del quartiere espositivo di fieramilanocity. Incentrata su assemblaggio, manipolazione, movimentazione, robotica e visione industriale, la seconda edizione di Bimec si propone come rassegna dedicata alle nuove tecnologie per la produzione industriale. A inaugurare la manifestazione, tra gli altri, Alberto Tacchella, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre, Gianluigi Viscardi, presidente Aida, associazione italiana assemblaggio, e Paolo Galassi, presidente Confapi. Promossa da Ucimu-sistemi Per Produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, Bimec è patrocinata da Aida, associazione italiana di assemblaggio, Imvg, Italian Machine Vision Group, Cis, Comitato Interassociativo Subfornitura, e Siri, associazione italiana di robotica e automazione. Protagoniste della seconda edizione di Bimec sono 176 imprese provenienti da diciassette paesi: Belgio, Canada, Corea del Sud, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Israele, Italia, Olanda, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, e Taiwan e Venezuela. Linee e macchine per l’assemblaggio, robot industriali, sistemi di visione, misura e controllo, software e hardware per lo sviluppo di sistemi e prodotti (Plm), logistica, impiantistica, dispositivi di sicurezza, subfornitura rappresentano il contenuto tecnologico della seconda edizione di Bimec. La variegata offerta in mostra, disposta su una superficie espositiva netta di oltre 3. 500 metri quadrati, sarà in grado di richiamare operatori afferenti alla quasi totalità dei settori industriali: dall’automotive a quello produttore di macchine e impianti per la lavorazione dei metalli, dall’elettrotecnica-elettronica alla farmaceutica, dalla cosmetica al medicale, dall’alimentare a quello per il confezionamento, dalla chimica a quello delle materie plastiche, dall’ottica a quello produttore di componenti per arredamento, dal trasporto alle telecomunicazioni, alla sensoristica. A compendio della manifestazione fieristica, Ucimu-sistemi Per Produrre propone una serie di iniziative e attività volte a valorizzare la presenza degli operatori presenti alla mostra, dai convegni agli incontri mirati, dai servizi di promozione a quelli finanziari. In occasione della mostra Ucimu-sistemi Per Produrre, ha organizzato in collaborazione con Ice, l’Istituto nazionale per il commercio estero, incontri mirati tra espositori italiani e una ventina tra i più qualificati intermediari commerciali e utilizzatori di sistemi di assemblaggio, manipolazione e movimentazione provenienti da Austria, Germania, Gran Bretagna, Svezia, Polonia e Turchia. Il fitto programma convegnistico che accompagna la manifestazione è volto all’analisi delle tematiche di attualità di interesse per gli operatori del settore. E’ il caso dell’incontro sul tema “Metalli e energia: impatto delle dinamiche di costo sul settore delle lavorazioni meccaniche”, in programma venerdì 16 novembre (con inizio alle 14. 30). Il convegno, moderato da Franco Vergnano de Il Sole 24 Ore, vedrà gli interventi di: Alfredo Mariotti, direttore generale Ucimu-sistemi Per Produrre, Pier Luigi Streparava, presidente Cis, Glauco Cavassini, presidente Comitato Network Subfornitura, Gian Maria Gros-pietro, direttore dipartimento economia università Luiss ‘Guido Carli’, Achille Fornasini, amministratore delegato Isfor 2000, Michael Palatiello, presidente Cda Wings Partners, Franco Audino, Centro Studi Federacciai, Giuseppe D’ambrosio, Banca Imi, e Ezio Colombo, presidente Ficep. Specificatamente dedicato agli studenti, l’incontro Orientagiovani che, organizzato nell’ambito della giornata di orientamento indetta da Confindustria venerdì 16 novembre (con inizio alle 9. 30), richiamerà ragazzi degli istituti tecnici professionali invitati a verificare direttamente le opportunità professionali offerte dal settore. .  
   
   
"PUNTO ITALIA" ALLA ALL PACK DI BUCAREST  
 
 Bucarest, 15 novembre 2007 - Si è chiusa a Bucarest la Ix edizione della Fiera "All Pack", manifestazione specializzata a cadenza annuale che interessa i settori collegati all´imballaggio, dai costruttori di macchine ai produttori di materiali per confezionamento e imballaggio, alla quale l´Ice ha partecipato con un "Punto Italia". Lo comunica lo stesso Ice. L´economia della Romania ha fatto registrare nel 2006 una forte crescita del Pil (+7,7 per cento). Il tasso di disoccupazione si è attestato al 5,5 per cento. Il consumo interno è aumentato del 10 per cento rispetto all´anno precedente e gli investimenti hanno fatto registrare una crescita del 14,1 per cento. È da sottolineare la forte crescita della Grande Distribuzione con l´apertura di numerosi supermercati, ipermercati, centri commerciali. Le importazioni rumene di macchine per confezionamento e imballaggio dal 2001 a oggi sono pressoché triplicate: alla fine del 2006 si sono attestate a 174 milioni di dollari. Anche le importazioni dall´Italia, che è da sempre il secondo Paese fornitore della Romania dopo la Germania, sono cresciute costantemente, passando dai 17 milioni di dollari del 2001 ai 46 milioni del 2006, con una quota del 26,4 per cento. Al Punto Italia organizzato dall´Ice hanno aderito 13 aziende. .  
   
   
COLLOQUI INTERNAZIONALI SUL FUTURO DELLA BIENNALE DI VENEZIA  
 
Venezia, 15 novembre 2007 -La Regione del Veneto, in accordo con il comune di Venezia e Confindustria, ha organizzato per il 27 e 28 novembre due giornate di colloqui internazionali per iniziare un dialogo sulla rifondazione della Biennale di Venezia. La manifestazione, che si svolgerà a Venezia nella Scuola Grande di S. Giovanni Evangelista, è stata chiamata “Una nave pirata per immaginare la Biennale del terzo secolo. 1985-2007” e ha già ricevuto l’adesione di esperti internazionali di arte e uomini di cultura. Saranno presenti il presidente della Regione Giancarlo Galan e il sindaco di Venezia Massimo Cacciari ed è stato invitato il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e Vicepresidente del Consiglio Francesco Rutelli. Per la sessione plenaria la relazione introduttiva è stata affidata ad Aldo Schiavone a cui seguiranno interventi programmati per far decollare il dibattito sul futuro della Biennale, che proseguirà anche nella seconda giornata. .  
   
   
PRESENTATA LA COLLEZIONE FRAC DELLA REGIONE PIEMONTE UNDICI LE OPERE ACQUISITE AD ARTISSIMA  
 
 Torino, 15 novembre 2007 - Sono undici le opere di arte contemporanea acquistate dalla Regione Piemonte alla quattordicesima edizione di Artissima, conclusa da pochi giorni, utilizzando il Frac, il nuovo Fondo Regionale dell’Arte Contemporanea. L’assessore regionale alla cultura Gianni Oliva e il direttore di Artissima, Andrea Bellini hanno illustrato ieri mattina ai giornalisti, intervenuti alla conferenza stampa a Palazzo Barolo, come è stata avviata e come procederà nel tempo l’operazione di acquisizione di opere destinate alla collezione di arte contemporanea che troverà periodicamente nuove sedi espositive. “L’arte contemporanea è una carta sulla quale abbiamo investito molto- ha detto l’assessore Gianni Oliva- I Fondi regionali per l’arte contemporanea sono stati istituiti in Francia per regolare l’intervento dello Stato nell’arte contemporanea e per stimolare il processo di democratizzazione delle arti visive. Attraverso questi Fondi la Francia si è dotata di un notevolissimo patrimonio che comprende attualmente più di 17. 000 opere realizzate da circa 3. 700 artisti. E proprio dalla Francia arriva la richiesta alla quale abbiamo già aderito, d’istituire un Fondo Regionale Misto per far circuitare le opere in modo transfrontaliero. La Regione Piemonte è la prima e unica regione in Italia a compiere un’operazione di questo tipo per l’arte contemporanea”. Le finalità della collezione di arte contemporanea della Regione Piemonte sono in primo luogo didattiche e culturali. In questo modo il pubblico, ed in particolar modo le giovani generazioni, entreranno in contatto con le nuove tendenze e le ultime ricerche nel campo della cultura visuale contemporanea. Le opere acquisite ogni anno in collezione, saranno di unica ed esclusiva proprietà della Regione Piemonte. Con il sostegno di strutture già esistenti, ma anche di nuovi eventuali spazi espositivi messi a disposizione dai vari capoluoghi di provincia, la collezione sarà itinerante e ramificata su tutto il territorio regionale. Le opere potrebbero convergere alla fine di ogni anno in una struttura espositiva di proprietà della Regione e lì divenire nucleo di un nuovo potenziale museo d’arte contemporanea. “ Delle undici opere acquisite, sei si trovano attualmente alla Gam, in attesa di esporle quando faremo una prima mostra in Regione nei primi mesi del 2008. - ha sottolineato il direttore di Artissima, Andrea Bellini- La Regione Piemonte, attraverso una politica degli acquisti mirata e di alta qualità, si dota così di un patrimonio artistico di primo piano. In questo modo vogliamo entrare in contatto con il territorio e con gli studenti. La Regione Piemonte stanzierà ogni anno un fondo di 150. 000 euro per l’acquisizione di opere destinate allacCollezione all´interno di Artissima. Saranno nominati ogni anno tre diversi curatori internazionali, il cui compito sarà quello di visitare sistematicamente tutti gli stand della fiera, la collezione sarà itinerante e ramificata su tutto il territorio regionale. ” Il Comitato per le acquisizioni è costituito da : Francesco Bonami, Direttore Artistico della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Manilow Senior Curator Mca Museum of Contemporary Art, di Chicago, Christine Macel, Curatore del Centre National d´Art et de Culture Georges Pompidou di Parigi, Augustin Pérez Rubio Chief Curator, Musac Museo de Arte Contemporaneo Castilla y Léon di Léon. L’istituzione della collezione Frac pone la Regione Piemonte all’avanguardia in Italia nelle politiche culturali di sostegno all’arte contemporanea. Opere Acquisite 2007: Rosa Barba, It’s gonna happen, 2005, Film 16 mm, suono, voci Joel Ryan, Michel Waisuisz, ed. 5+2; Keren Cytter, Repulsion, 2006/2007, Dvd, 3 di 4 + Prove d’artista; Sam Durant, Hand to Eye to Mouth, 2006, installazione, tecnica mista, dimensioni variabili; Jimmie Durham, Radio Vacuum Tube and Bones from Several Animals along with Bright Plastic and Glass Elements, 2006, material vari, 42X30x25 cm. Ca; Cyprien Gaillard, Real Remnants of Fictive Wars Iii, 2004, Film 35 mm trasferito su Dvd; Vidya Gastaldon, Sha-it (Baba), 2007, scultura di lana e acciaio, 200 cm. Alt. / cm. 80 diam; Ian Kiaer, Endlesss House Project; Disco-coppertone, 2007. Installazione, tessuto “survival”, foglia d’oro, perspex, dimensioni variabili; Josephine Meckseper, March for Peace, Justice and Democracy, New York City, 2007, Film 16 mm, 2 di 3 + Prove d’artista; Tom Molloy, Declaration, 2005, carta ritagliata a mano, edizione 4 di 6, 63,50X47,5 cm; Evariste Richer, Le Grêlon, 2006, Struttura in acciaio e motore, 200 cm. Alt. Con base a corce; Ignacio Uriarte, Single Line Labyrinth 3, 2007, stampa a getto d’inchiostro di foglio Excel, 2 di 3 Black and White Squared Monocrome, 2007, Video + Prove d’Artista; .  
   
   
L’ALTRA ISTANBULI UN OMAGGIO AD ARA GüLER E IMPRESSIONI SULLA CITTÀ DI ERCAN ARSLAN, COSKUN ASAR, KUTUP DALGAKIRAN E ERDAL YAZICI MUSEO DELL’ARA PACIS DI ROMA, 16 NOVEMBRE – 16 DICEMBRE 2007  
 
Roma 15 novembre 2007 – Oggi nel suggestivo scenario del Museo dell’Ara Pacis, si inaugura la mostra fotografica “L’altra Istanbul”, ideata e organizzata da Intesa & C. P. S. R. L. In collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, con l´Ufficio per l´Italia del Parlamento europeo, con l’Ambasciata della Repubblica di Turchia in Italia e in collaborazione con il Medfilm Festival, con l’Ufficio Cultura e Informazioni dell’Ambasciata di Turchia, con l’Unione di Amicizia Italia-turchia e con la società Fotografevi di Istanbul. La mostra intende promuovere, attraverso la fotografia, l’immagine attuale e contemporanea della città turca, pur mantenendo intatta la forza della sua tradizione, e sottolineare il suo importante ruolo nella cultura mediterranea. Per la prima volta in Italia saranno esposte 30 fotografie di Ara Güler, il più grande fotografo turco vivente, che blocca nelle sue immagini in bianco e nero una Istanbul sofferente, da “cronista”, come lui stesso ama definirsi. Nato nel 1928, inizia infatti la sua carriera come giornalista nel 1950 e solo sei anni più tardi incontra due straordinari fotografi della Magnum come Marc Riboud e Henri Cartier-bresson. A seguito di questo incontro, comincia a lavorare come fotografo per le più importanti riviste internazionali come Paris Match e Life, puntando l’obiettivo della sua Leica in particolar modo sui volti della gente. Spingendo la fotografia ad essere una scansione che cattura un momento da consegnare alle future generazioni, Ara Güler dichiara il suo amore per la Turchia: “Poiché non hanno mai conosciuto la città del passato e non possono immaginarla, le nuove generazioni pensano che questa di oggi sia Istanbul e che sia sempre stata così. Quando guardano una vecchia fotografia rimangono attoniti”. Le immagini di Ara Güler ci mostrano una Istanbul a cavallo tra gli anni 50 e 60, ancora legata alle sue tradizioni ma già in veloce sviluppo. Una città bella e malinconica come nei libri di Orhan Pamuk. Accanto ad esse, in un percorso artistico e generazionale, l’esposizione presenta le immagini di Ercan Arslan, Coskun Asar, Kutup Dalgakiran e Erdal Yazici, quattro autori che per età e per stile possiamo accomunare al maestro, in cui ritroviamo l’ Istanbul moderna, esplosione di vita e di progetti. Una città che pur conservando le sue forti tradizioni guarda alla contemporaneità, completando quindi il tracciato fotografico di questo straordinario Paese. Le minoranze etniche che esprimono, nei loro vivaci costumi, stralci gioiosi di vita quotidiana, si mescolano al malessere di una gioventù che ancora non ha trovato una sua giusta collocazione, gli antichi mestieri e la tradizione che non devono essere dimenticati, fanno da contraltare alla luce e i colori di una città che pulsa e che corre verso il futuro. Contemporaneamente alla mostra fotografica, il progetto prevede un’articolata rassegna dedicata al cinema turco (8 -18 novembre) e curata dal Medfilm Festival nell’ambito della Xiii edizione della manifestazione. Il Medfilm, da sempre impegnato a sostenere la diffusione della cinematografia turca, propone la proiezione di lungometraggi, cortometraggi e documentari, per un totale di 14 opere, presso il Cinema Europa, il Cinema Savoy e la Sala Trevi per raccontare la Turchia di oggi attraverso il cinema. Per la sezione dei lungometraggi saranno proiettati il bellissimo “Bliss” di Abdullah Oguz, che attraverso le immagini mozzafiato di una natura potente racconta l’incontro tra le due anime del Paese: le tradizioni rurali e l’assoluta modernità; “Waiting for Heaven” di Dervis Zaim, film in costume che narra le avventure di un famoso miniaturista nella Turchia del Xvii secolo; “Anlat Istanbul – Istanbul Tales” di Umit Unal, vincitore dell’edizione 2005 del Medfilm, film ad episodi ambientato tra strade e passioni, della Istanbul dei giorni nostri e il bellissimo documentario “Crossing the Bridge – The sound of Istanbul” di Fatih Akin, tra i registi più applauditi dell’ultima edizione del festival di Cannes. Terra di conquista e di passaggio, di svariate culture e di antiche tradizioni, di forti contrasti, di arte e di tesori nascosti, la Turchia è una terra misteriosa ed affascinante che questa mostra vuole far scoprire, utilizzando le arti visive come mezzo privilegiato di approccio al pubblico, alla luce del suo ruolo strategico nel dialogo con il Medio Oriente e del suo prossimo ingresso nell’Unione Europea. Fin dal 1959 la Turchia ha guardato all’Unione europea facendo domanda di adesione e firmando nel 1963 un accordo finalizzato alla progressiva realizzazione di un’unione doganale con l’Ue. Nel 1990 l’Ue ha confermato lo status di Paese potenzialmente candidabile all’adesione e nel 1999 la Turchia diviene ufficialmente un candidato ad entrare nell’Ue. Questa data segna l’inizio di una strategia di pre-adesione in cui la Turchia si impegna a realizzare un processo di importanti riforme per adeguarsi agli standard europei in materia di diritti fondamentali ed armonizzare le proprie legislazioni e norme industriali con l’acquis comunitario. Nel dicembre del 2004 il Consiglio europeo ha stabilito all’unanimità che la Turchia presentava un grado di rispetto dei criteri politici sufficiente per poter aprire i negoziati che sono iniziati il 3 ottobre del 2005. I tempi dei negoziati prima dell’adesione sono probabilmente ancora lunghi e, malgrado importanti riforme che hanno toccato la stessa Costituzione e il codice penale, vi sono, per l’Ue, ancora punti sensibili riguardanti diritti fondamentali per cui la Turchia è chiamata ad ulteriori cambiamenti. Ma la volontà e gli sforzi dimostrati finora costituiscono un fatto importantissimo per l’Unione, nella prospettiva di una futura adesione. La mostra è accompagnata da un catalogo in italiano e inglese, edito dalla Gangemi Editore. .  
   
   
A COMO DAL 1° AL 30 DICEMBRE 2007 LA PERSONALE DI BARBARA RODRIGUEZ-NEUSCH  
 
Como, 15 novembre 2007 - Sarà Como, in uno dei suoi spazi espositivi più affascinanti e carichi di storia, la ex chiesa di San Pietro in atrio, ad accogliere la prima personale italiana di uno dei talenti giovani più luminosi del Sud America: l’argentina Barbara Rodriguez-neusch. Patrocinata dal Consolato della Repubblica Argentina di Milano, la mostra, curata da Simona Vigo, è promossa dal Comune di Como – Assessorato alla Cultura e da Agorarte, una società del Gruppo Camuzzi, che opera da cinque anni nel mondo dell’arte con una spiccata propensione nella valorizzazione di artisti giovani. Sponsor: Baglietto e Cantieri di Pisa. Il percorso espositivo presenta 20 dipinti che appartengono alla sua recente produzione e si caratterizzano per una scelta monotematica nel soggetto rappresentato: gli animali sono i protagonisti indiscussi delle sue opere. L’ultima produzione di opere, che la mostra rivela, mette in scena proprio questo aspetto della sua pittura con interessanti varianti monotematiche dal punto di vista compositivo e iconografico rispetto alla produzione precedente. Attratta dal modo in cui alcuni racconti mitologici delegano la descrizione degli istinti umani agli animali, l’artista decide di rappresentare sulla tela soltanto animali come se gli uomini non fossero ancora comparsi o si fossero estinti. Si tratta di monumentali opere monocromatiche da cui irrompono creature quasi primordiali: cuccioli indifesi, o animali feroci, primitivi, irreali o evolute forme ancestrali che divengono metafora di istinto, violenza, lotta perenne tra vita e morte. Tigri dalle lunghe zanne preistoriche, aquile che si contorcono in battaglie con cigni lupi che emergono come fantasmi, tutti che con un tratto selvaggio e malinconico insieme, tormentati dal loro istinto aggressivo. “L’intento dell’artista – sottolinea la curatrice - è quello di trovare una modalità di rappresentazione della vita prima dell’intervento degli uomini e parallelamente indagare nell’istinto umano usando immagini ferine. Così strane creature fiabesche sembrano prendere forma sulla tela, come se ci trovassimo in un universo parallelo a quello razionale, tra l’irreale fantastico e il primordiale violento di cui gli esseri umani preservano una memoria poco organizzata e intuitiva”. Ed è proprio con questa intenzione che l’artista vuole applicare alla sua pittura la teoria psicanalitica della memoria selettiva per cui noi tratteniamo immagini lacunose, deformate e spesso apparentemente incomprensibili dei sogni o dei fatti traumatici che turbano la nostra esistenza interiore, perchè una parte della nostra attività psichica non permette a contenuti spiacevoli per il nostro Io di emergere a coscienza. Applicando questa teoria alle sue opere ne derivano immagini a tratti frammentate, con parti delle figure cancellate o omesse. Oppure figure che emergono da spazi bui senza che se ne possa realmente comprendere la provenienza e che non appartengono più a un singolo soggetto ma diventano patrimonio immaginativo comune attingendo ai miti e alle fiabe più magiche e terrificanti. . . .  
   
   
INAUGURATA MOSTRA DEDICATA A PINO FERFOGLIA  
 
Trieste, 15 novembre 2007 - Il senso della vita, la bellezza del mondo, la capacità di cogliere lo spirito dei luoghi sono l´energia nascosta nelle incisioni e nei disegni di Pino Ferfoglia che da ieri il pubblico potrà ammirare negli spazi espositivi del Consiglio regionale, in Piazza Oberdan, 6, a Trieste. Un omaggio purtroppo postumo all´artista triestino che da tempo aveva programmato e definito in ogni dettaglio i contenuti di questa mostra e che la malattia ha invece stroncato. La rassegna "Nel segno di Pino Ferfoglia", inaugurata alla presenza della moglie Fiora dalla consigliera Bruna Zorzini, membro dell´Ufficio di presidenza, diventa così un omaggio ancor più affettuoso e significativo a questo artista autodidatta che ha dedicato la sua grande abilità tecnica e la sua attenzione al paesaggio, ritraendo soprattutto scorci della sua terra, le case rustiche dei dintorni di Trieste come Roiano e Scala Santa dov´era nato nel 1924, e di Muggia e dell´altipiano, i paesi del Carso, dell´Istria e della Dalmazia, ma anche angoli di Parigi. Scorci che costituiscono un diario visivo prolungato nel tempo, è stato sottolineato negli interventi della moglie Fiora, dell´ex sovrintendente Luigi Pavan e del critico d´arte Sergio Brossi che, ricordando molti passaggi e aneddoti della sua vita, hanno definito l´opera di Ferfoglia la pittura di un poeta. Il poeta del Carso e dei sentimenti, che dipinge con naturalezza ciò che sente prima ancora di ciò che vede. La luce e l´atmosfera delle contrade e dei luoghi amati e del tempo della sua infanzia e giovinezza costituiranno una sorta di imprinting nella sua produzione artistica. Dedicando "questa mostra alla mia terra e alla mia gente" come ha personalmente scritto, Ferfoglia lascia soprattutto un testamento spirituale. "E´ un piacere e un onore aprire questa mostra" - ha detto Bruna Zorzini - sottolineando con commozione di ritrovarsi "nei paesaggi delineati da un concittadino che amava intensamente Trieste, il Carso e tante terre a noi vicine" e ricordando "l´impegno di Ferfoglia nella vita politica della città, l´attenzione riservata, da consigliere comunale e provinciale, alle istanze culturali". Aspetti sottolineati anche dal presidente del Consiglio Tesini che presentando il catalogo della mostra ricorda l´entusiasmo con cui Ferfoglia ha lavorato a questo appuntamento, considerando l´esposizione nella sede dell´Assemblea regionale il coronamento prestigioso di un percorso ricco di soddisfazioni. La mostra ospitata in Consiglio regionale fa infatti seguito, arricchita di opere, a quella realizzata a Trieste a Palazzo Costanzi nell´estate del 2006, e la moglie Fiora . Disegnatore provetto, esperto di calcografia, Ferfoglia - che, dopo il diploma all´Istituto Nautico di Trieste e gli studi universitari alla facoltà di scienze economico-marittime di Napoli, è stato ispettore di dogana nel capoluogo giuliano. Dal 1973 si è dedicato totalmente all´impegno artistico. Un impegno artistico arricchito nell´amicizia e nella frequentazione con altri artisti, (Rosignano, Perizi, Sormani, Daneo, Grubissa, Bergagna, solo per citare alcuni), in un approccio mai provinciale, come è stato ancora sottolineato, bensì capace di dare dignità di lingua letteraria alle parlate pittoriche locali, di sviluppare, ad esempio con il suo andare e tornare da Parigi, una sorta di bilinguismo pittorico, di pervadere le sue opere di un formicolio vitale anche se nei borghi e nelle radure rappresentante non appaiano creature umane, né animali. La mostra sarà visitabile fino al 26 gennaio 2008, dal lunedì al venerdì dalle 9. 00 alle 18. 30 e il sabato dalle 9. 00 alle 12. 00 Gli spazi espositivi del Consiglio saranno inoltre aperti al pubblico anche domenica 25 novembre, dalle 9. 30 alle 13. 00. . .  
   
   
LABORATORIO DI RECITAZIONE  
 
Milano, 15 novembre 2007 - La Corte Dei Pari organizza al Cral Comune Di Milano via Bezzecca n. 24, Laboratorio Teatrali. “Laboratorio di Recitazione” . Recitazione - Lavoro sul corpo, Studio della voce, Tecniche di recitazione, Breve Storia del Teatro. Il laboratorio teatrale di Recitazione è anche per bambini e si terrà il sabato dalle ore 15 alle ore 16,30. Il laboratorio teatrale di Recitazione per adulti si terrà il sabato dalle ore 16,30 alle ore 19. Scrittura Teatrale - Dall´idea al Soggetto, la suddivisione del Soggetto in Scene, la costruzione del Testo. Il laboratorio di Scrittura si terrà dalle ore 10 alle ore 12 tutti i sabati. I laboratori si terranno di sabato e saranno condotti da Maria Dilucia, fondatrice della Scuola di Teatro La Corte dei Pari, regista e insegnante al Teatro delle Erbe in via Mercato 3 e al Crt Teatro dell´Arte in viale Alemagna 6,insegnante di teatro nelle scuole: Virgilio, Educandato delle Fanciulle, Quintino di Vona. Costi dei laboratori: Euro 40 per l´iscrizione Euro 50 quota mensile per adulti, Euro 35 per i bambini. I laboratori avranno primariamente la finalità di lavorare su se stessi. Sia la Scrittura sia la Recitazione daranno modo di analizzare i personaggi che ne fanno parte. I personaggi sono uomini e donne e per costruirli dobbiamo studiare le modalità comportamentali degli uomini e delle donne: cioè noi! I laboratori diventano dunque sì un mezzo per acquisire strumenti ma anche un potente mezzo per conoscerci meglio. Mariadilucia@libero. It . .  
   
   
GOLF - EUROPEAN TOUR: FRANCESCO MOLINARI E CANONICA ALL´HONG KONG OPEN IN SPAGNA SETTE GIOCATORI ITALIANI A CACCIA DELLA "CARTA"  
 
 Roma, 16 novembre 2007 - Seconda tappa dell´European Tour 2008, iniziato come ormai tradizione in Asia in una prima parte quasi tutta extra continentale. Si disputa all´Hong Kong Golf Club di Fanling l´Ubs Hong Kong Open (15-18 novembre) nel quale fanno il debutto stagionale Francesco Molinari ed Emanuele Canonica. Buono il field con la presenza di alcuni giocatori dell´Us Pga Tour quali Mike Weir, Stuart Appleby, Daniel Chopra e K. J. Choi che sono tra i favoriti insieme a Retief Goosen, Simon Dyson, Miguel Angel Jimenez e Charlie Wi. Il montepremi è di 2. 250. 000 dollari. Finale Qualifying School Europea Con Sette Italiani - Sette giocatori italiani sono impegnati nella finale della Qualifying School europea (15-20 novembre) che si disputa sui due percorsi del San Roque Club (Old Course e New Course), a Sotogrande in Spagna. Sono in palio le "carte" per l´European Tour 2008 che verranno assegnate ai primi trenta classificati e ai pari merito al 30° posto. In campo 156 giocatori (82 ammessi direttamente e 74 reduci dallo Stage 2) tra i quali Alessandro Tadini, che non riuscito a rimanere tra i primi 117 giocatori dell´ordine di merito 2007, Massimo Scarpa, avente diritto quale "tournament winner", Paolo Terreni, Marco Soffietti, Lorenzo Gagli, Alessio Bruschi e Stefano Reale, che hanno superato lo Stage 2. Si gioca sulla distanza di 108 buche. Dopo i primi quattro giri, nei quali i concorrenti si alterneranno sui due tracciati, rimarranno in gara i primi 70 classificati e i pari merito al 70° posto che si contenderanno le "carte". Coloro che la otterranno avranno la categoria 7 e potranno giocare con una certa continuità nel circuito maggiore. I rimanenti avranno la categoria 14 per il tour continentale e la categoria 7 per il Challenge Tour: in altri termini parteciperanno a molti tornei nel secondo circuito europeo e a pochi nel primo. Qs Seniors Tour: Lo Stage 1 In Algarve Con Tre Italiani - Filippo Barbè, Adriano Mori e Vittorio Mori prendono parte allo Stage 1 della Qualifying School del Seniors Tour (15-16 novembre) in programma sui percorsi portoghesi del Pinheiros Altos Golf Club, ad Almancil, e del Quinta de Cima Golf Club, a Villa Nova de Cacela, in Algarve. Si gioca sulla distanza di 36 buche e in ognuno dei due percorsi supereranno il turno circa 27 giocatori (il numero preciso verrà comunicato in corso d´opera). I tre pro italiani scenderanno in campo al Pinheiros Altos. La finale si svolgerà dal 19 al 22 novembre sul tracciato del Pinta Course del Pestana Golf Resort, sempre in Algarve, dove saranno in palio 14 "carte". Lpga Tour: La Conclusione Con L´adt Championship - Ultimo impegno stagionale per le proettes del circuito statunitense con la disputa dell´Adt Championship (15-18 novembre) al Trump International Golf Club di West Palm Beach in Florida. Ricco il montepremi, 1. 550. 000 dollari, ma assolutamente insolita la prima moneta, ben un milione di dollari che lo scorso anno furono appannaggio della paraguaiana Julieta Granada. Non ci sarà lotta per il primo posto nella money list, perché la messicana Lorena Ochoa, prima giocatrice a superare i tre milioni di dollari guadagnati in una stagione, è irraggiungibile. E, vincendo, potrebbe superare i quattro milioni. Dovrà invece salvaguardare la seconda posizione Suzann Pettersen, dal presumibile attacco di Paula Creamer. Oltre alle proettes citate godono dei favori del pronostico Annika Sorenstam, apparsa in ripresa dopo il noto infortunio, Angela Park, Stacy Prammanasudh e Karrie Webb. Si gioca con una formula particolare: il primo taglio, dopo 36 buche, lascerà in gara 16 delle 32 concorrenti, e il secondo dopo 54 le ridurrà ad otto, che si contenderanno il milione di dollari nel giro finale partendo alla pari, perché verranno azzerati gli score. Trenta partecipanti sono state selezionate nel corso della stagione, in due fasi, e due sono state invitate dagli sponsor (Catriona Matthew e Meaghan Francella). .  
   
   
GOLF - FINALE QS ALPS TOUR: NICOLA MAESTRONI IN VETTA  
 
 Roma, 15 novembre 2007 - Nicola Maestroni ha chiuso al comando con i 71 colpi del par, insieme con il francese Julien Xanthopoulos e con lo spagnolo Manuel Perez Moya, la prima giornata della Qualifying School dell´Alps Tour, che si sta disputando sui due percorsi del Golf de St. Thomas e del Golf du Cap d´Agde, a Cap d´Agde, nei pressi di Beziers in Francia. Il trio, sul primo tracciato, ha un colpo di vantaggio su Nicolas Allain, Ilya Goroneskoul e su Kenny Le Sager (am). All´8° posto con 74 il dilettante Alberto Campanile, al 33° con 78 Alessio Mastriforti, al 50° con 81 Marco Guerisoli (am) e Simone Brizzolari, al 58° con 82 Angelo Regno, al 64° con 85 Oscar Cazzaniga. Al Golf du Cap d´Agde in vetta con 73, uno sopra par, il ceco Petr Skopovy, il transalpino Alan Bihan e lo svizzero Jann Schmid. Al 7° posto con 76 Andrea Signor (am), al 21° con 79 Lorenzo Magini e Luca Beneduce (am), al 34° con 81 Michele Zanini, al 43° con 82 Marco Cidonio, al 51° con 84 Luca Beneduce (am), al 58° con 85 Daniele Bellacci, al 61° con 86 Federico Malossini (am), al 71° con 91 Luca Galliano. Il torneo si disputa sulla distanza di 54 buche con i partecipanti che nei primi due turni si alternano sui due percorsi, poi i primi 65 classificati e i pari merito al 65° posto disputeranno il giro conclusivo al Golf du Cap d´Agde. I primi 35 riceveranno una "carta" categoria 6, gli altri una "carta" categoria 8 e saranno soggetti, nel corso dell´anno, al re-rank. .  
   
   
BOXE, A MILANO I MONDIALI DILETTANTI DEL 2009 PROSPERINI: TRAGUARDO CHE PREMIA 100 ANNI DI TRADIZIONE LOMBARDA  
 
Milano, 15 novembre 2007 - Con l´assegnazione dei Campionati mondiali di boxe per il 2009, Milano rinnova i fasti della sua tradizione pugilistica, lunga quasi 100 anni. Milano, prima sede di un boxing club in Italia e teatro di fondazione della prima Federazione pugilistica nel 1916, dopo aver vinto (il 21 ottobre scorso) la concorrenza asiatica di Pusan, città della Corea del Sud, sarà infatti sede tra due anni del massimo circus pugilistico dilettantistico. L´evento è stato illustrato oggi al Castello Sforzesco, dall´assessore allo Sport, Giovani e Turismo, Pier Gianni Prosperini, insieme agli assessori Giovanni Terzi e Irma Dioli, per Comune e Provincia di Milano, e al comitato organizzatore presieduto da Andrea Locatelli. Centoventi le nazioni in gara, con circa 700 atleti che si sfideranno nel torneo individuale a eliminazione diretta nel corso di 13 giornate di gara( più una di riposo tra le semifinali e le finali) dal 24 agosto al 6 settembre 2009. "Un traguardo che inizialmente pensavamo irraggiungibile - ha detto oggi l´assessore Prosperini - e che abbiamo ottenuto con la collaborazione di tutti, a partire dalle istituzioni. E da appassionato, prima ancora che da assessore, non ho potuto che aderire al progetto pur avendo ben chiare le difficoltà che si sarebbero prospettate". L´evento si inserisce in un momento particolare per la boxe italiana, reduce dai successi dei recenti mondiali 2007 di Chicago, dove l´Italia ha conquistato due titoli, un secondo e un terzo posto. "Oggi celebriamo entrambe le imprese - ha detto Prosperini, rivolgendosi agli atleti vincitori di medaglie Cammarelle, Russo, Valentini e Picardi, presenti in sala - perché Milano sarà sede dei Mondiali del 2009 mentre l´Italia ha conquistato due ori, un bronzo e un argento. Una doppia vittoria, importante, che segna il rilancio di questa nobile disciplina, che coniuga audacia e prudenza, forza e autocontrollo e trasmette valori come spirito di sacrificio, modestia e correttezza in un contesto fatto di sudore, fatica ma anche tanta passione". Milano si appresta, dunque, a celebrare nuovamente i fasti della "noble art" in forza di un passato e di una tradizione radicata per organizzazione, campioni espressi e attrattività sul pubblico. Nel palmares della città spicca, infatti, la memorabile sfida per il titolo mondiale tra Duilio Loi e il portoricano Carlos Ortiz, che nel settembre 1960 infiammarono i 66. 100 spettatori allo stadio di S. Siro (record assoluto di pubblico nel nostro paese). Poi vennero Benvenuti, Mazzinghi, Parlov e Loris Stecca, che nel 1984 portò in Italia il Mondiale Wba supergallo. L´ultima performance olimpica per un italiano risale, invece, al 1988, quando a Seul Giovanni Parisi, oggi nei panni di organizzatore e testimonial dell´evento mondiale, conquistò la medaglia d´oro. .