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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Gennaio 2008
UE: PROGRAMMA DELLA PRESIDENZA SLOVENA  
 
 Strasburgo, 21 gennaio 2008 - Il Primo Ministro Janez Jansa ha illustrato all´Aula i principali punti del programma della Presidenza slovena per il prossimo semestre. Come ha sottolineato il Presidente Pöttering, questa è la prima volta che la guida dell´Unione europea spetta a uno degli ex paesi comunisti che hanno aderito nel 2004. Ratifica del trattato di Lisbona, pacchetto energia, Kosovo e gli ulteriori ampliamenti dell´Ue, sono stati i principali temi trattati. Dichiarazione del Consiglio - Janez JanŠa ha esordito ricordando che nel 1988 fu arrestato per aver criticato il regime iugoslavo e che le proteste popolari che seguirono misero in moto il cambiamento. Ha poi sottolineato che vent´anni fa, in prigione, non avrebbe creduto a chi gli avesse detto che oggi si sarebbe rivolto al Parlamento europeo in qualità di Primo Ministro sloveno e Presidente del Consiglio Ue. Passando poi alla priorità per il prossimo semestre, ha anzitutto sottolineato l´importanza della ratifica del trattato di Lisbona, auspicando che alla fine della Presidenza la maggioranza degli Stati membri avrà seguito l´esempio ungherese. Il parlamento sloveno si pronuncerà entro la fine del mese e l´obiettivo è di completare il processo di ratifica entro l´inizio del 2009. Il Primo Ministro ha poi posto l´accento sulle riforme economiche enfatizzando il prossimo ciclo di tre anni per l´implementazione della strategia di Lisbona. In proposito, ha affermato che occorre investire sulle persone, modernizzare il mercato del lavoro, aumentare il potenziale imprenditoriale, assicurare un approvvigionamento energetico sicuro, mettendo la protezione ambientale al primo posto delle priorità. A suo parere occorre inoltre assicurare che «non vi siano ostacoli alla libera circolazione delle idee e della conoscenza» e, pertanto, ha auspicato che il Consiglio di Primavera aggiunga questa libertà alle quattro esistenti. E´ inoltre necessario realizzare progressi nel mercato interno dei servizi e delle innovazioni, nonché in quello dell´energia. Riguardo alla politica estera, la presidenza proseguirà i negoziati di adesione con Croazia e Turchia. Ma il Primo Ministro, ponendo l´accento sull´importanza dei Balcani Occidentali, ha affermato che l´attuale status quo «è insostenibile» e che la questione del Kosovo «richiede una soluzione speciale». Si è quindi impegnato a cercare soluzioni che riscuotano il più ampio consenso possibile in seno all´Ue, garantendo al contempo una stabilità a lungo termine nella regione. Serbia, Macedonia, Albania, Montenegro e Bosnia-erzegovina, ha sottolineato, devono contare su un´assistenza e un´attenzione speciale. Occorre inoltre intensificare la politica di vicinato e il processo di Barcellona con i paesi Euromed. La Presidenza, ha poi ricordato, organizzerà quattro vertici con Stati Uniti, Russia, Giappone e i paesi dell´America latina e dei Caraibi. Interventi in nome di gruppi politici Ricordando come la Slovenia sia «all´avanguardia nel far sentire alla gente che appartiene all´Europa» Joseph Daul (Ppe/de, Fr) ha poi ricordato l´impegno del suo gruppo nel sostenere la presidenza. Sin dal 2004, ha proseguito, la Slovenia ha registrato «successo dopo successo», riuscendo a portare a termine in dieci anni «ciò che noi non abbiamo fatto in cinquanta», come ad esempio la rapida transizione verso una forte economia di mercato e il tasso relativamente basso di disoccupazione che le ha permesso l´adozione dell´euro e, nel 2007, l´ingresso nella zona Schengen. A suo parere, essendo il primo nuovo Stato membro a detenere la presidenza, probabilmente sarà in testa ai paesi nella ratifica del Trattato di riforma di Lisbona, introducendo misure per la crescita e la competitività e promuovendo il dialogo interculturale. Ha quindi ricordato che il gruppo Ppe/de sosterrà gli sforzi della presidenza volti ad una rapida ratifica del Trattato di Lisbona in modo da rendere operativa l´Europa prima delle elezioni europee del 2009, permetterle di prosperare proteggendo l´ambiente, promuovere la conoscenza e l´innovazione per essere competitiva su scala mondiale, soddisfare gli obiettivi di efficienza energetica, appoggiare la stabilità e la cooperazione nei Balcani e promuovere il dialogo interreligioso. Sottolineando che il suo gruppo «sosterrà la presidenza con ogni mezzo a sua disposizione» in quanto si merita il sostegno di tutti i democratici, Martin Schulz (Pse, De) ha poi ricordato che la nascita della Slovenia dopo la dittatura comunista ha ancora una volta dimostrato come libertà e democrazia alla fine siano sempre vincitrici. Nel rilevare inoltre come «si stia già parlando di politica», ha sottolineato la competenza e l´abilità riscontrate nella dichiarazione della presidenza. L´ampliamento dell´Ue non si è ancora concluso, ha proseguito, notando che «stiamo trattando con la Macedonia, la Croazia e la Turchia» e chiedendo un chiarimento circa il punto di vista della presidenza su quest´ultimo paese. Schulz ha poi accolto con favore la valutazione della presidenza secondo cui le istituzioni europee sono abbastanza forti per organizzare la politica di vicinato, nonostante possibili divisioni in seno al Consiglio, e ha elogiato la dimostrazione di fiducia nella libertà di movimento delle persone dimostrata dall´ingresso della Slovenia nell´area Schengen. In conclusione ha rilevato che l´Unione è ancora lontana dalla visione del primo presidente della Commissione, Walter Hallstein, che aveva sostenuto l´ingresso della Turchia. Graham Watson (Alde/adle, Uk) ha esordito affermando che l´Europa si aspetta che il 2008 sia l´anno del progresso e che tale progresso inizi ora». Ha quindi esortato la presidenza a cogliere la sfida». Rilevando come i progressi nei Balcani occidentali costituiscano giustamente una delle priorità, ha sottolineato che la conoscenza dell´area sarà un vantaggio per l´Unione. Ha però aggiunto che se, come sostenuto dalla presidenza, la situazione in Bosnia-erzegovina è peggiore di quella del Kosovo, ciò non riflette il parere maggioritario dell´Unione. Dubitando che questa sia la maniera giusta per motivare il popolo della Bosnia-erzegovina, ha ammonito che se si tratta di un progetto per pacificare la Serbia, non funzionerà. Addolcire la pillola per l´indipendenza del Kosovo con un accordo di stabilizzazione e di associazione potrebbe essere la via da seguire. Mentre Djelic si prepara a venire a Bruxelles, ha voluto ribadire con forza che non ci può essere un accordo di stabilizzazione e di associazione senza la piena cooperazione della Serbia con il Tribunale Penale Internazionale per l´ex-Jugoslavia. Tanto più che Serge Brallertz, il nuovo procuratore capo, non ha ancora avuto prova di questa cooperazione. A suo parere, nessuno vuole la Serbia ai margini dell´Europa e l´atteggiamento cortese e costruttivo della presidenza slovena potrà riportarla dal freddo e consegnare Radla Mladic alla giustizia. Per Brian Crowley (Uen, Ie), la Slovenia ha preso la presidenza dell´Unione in un «tempo di sfida». Le sfide principali includono la ratifica del Trattato di riforma Ue, i fari puntati sui Balcani, un nuovo pacchetto energetico e il rinnovato impegno per risolvere il conflitto israelo-palestinese. Ha quindi fatto notare che, come già rilevato da altri colleghi, l´elenco di ciò di cui l´Europa ha bisogno è senza fine. La gamma degli argomenti e delle decisioni e le aree di interesse e di conflitto da trattare è enorme. Ha poi fatto riferimento all´esperienza del Primo ministro sloveno, un intellettuale e, cosa più importante, un democratico, «la voce della ragione che ha potuto portare il Paese dal periodo nero del comunismo alla luce brillante del futuro dell´Unione europea». Un´immagine che rappresenta la cosa più importante per i popoli di Bosnia, Serbia, Kosovo e Turchia. Concludendo ha sottolineato che quello di cui l´Unione ha bisogno oggi sono nuovi eroi, «eroi che sanno cosa vuol dire essere liberi; eroi che sanno cosa significa non avere la libertà di parola, libertà e democrazia». Monica Frassoni (Verdi/ale, It) ha sottolineato che i deputati del suo gruppo sono «abbastanza sentimentali per quanto riguarda l´Europa, il valore che questa ha avuto come elemento di pace e democrazia, per quello che potrebbe avere nel rafforzamento della libertà e del benessere delle persone e nel rappresentare un polo di innovazione e coerenza nel governo delle sfide ambientali globali». Si è quindi detta felice di accogliere il Primo Ministro sloveno, osservando che l´esperienza potrebbe rimanere unica, visto che la riforma del trattato prevede un Presidente Ue fisso. Ha peraltro espresso preoccupazione poiché «tra i candidati che sono stati nominati ce ne sono alcuni che non mi pare porterebbero molto avanti la causa dell´Europa». In merito al cosiddetto "pacchetto energia", ha esortato la presidenza a resistere alle «pressioni dei grandi e dei piccoli tese a limitare e indebolire l´impatto di queste normative». Il suo gruppo, ha ammonito, continuerà «la battaglia sul merito». A suo parere, una low carbon economy «non è un´economia nucleare», e non è quindi opportuno «finanziare e perdere tempo per un nuovo nucleare che ancora non esiste o per delle tecniche costose di incerta applicazione» che, per giunta, sono in diretta competizione «con le vere energie rinnovabili» (il sole e il vento) e «con il più promettente cantiere per l´innovazione e l´occupazione che è rappresentato dal risparmio energetico». Riguardo al coordinamento fra lo sviluppo territoriale ed urbano, la copresidente dei verdi ha sostenuto che «la difesa della qualità delle nostre città e il rafforzamento della coesione territoriale sono forse degli elementi meno di moda che altri, ma noi li riteniamo assolutamente cruciali per la battaglia contro i cambiamenti climatici». Sui rifiuti, si è detta preoccupata, non solo per quanto accade a Napoli, ma anche perché si insiste troppo sul ruolo degli inceneritori, mentre la priorità debba essere data a prevenzione e riutilizzo. La deputata ha poi sollevato le questioni della firma degli accordi di partenariato economico con i paesi Acp, sui quali il Parlamento deve dare il parere conforme, e della libertà di accesso ai documenti di negoziato per gli accordi di partenariato e cooperazione con paesi come la Cina. A quest´ultimo proposito ha stigmatizzato il fatto che il Parlamento europeo «non ha ancora ricevuto assolutamente niente che ci dica come stanno andando questi negoziati» e che «tutto si fa nel massimo segreto». In merito alla questione della protezione dai dati, ha esortato «un atto di coraggio», ossia rimandare l´applicazione della decisione quadro a dopo l´entrata in vigore del trattato di Lisbona, permettendo così al Parlamento di partecipare direttamente alla riforma. Ha poi concluso rivolgendo un appello alla presidenza affinché organizzi una prima conferenza sui Rom, come «un contributo importante per il dialogo interculturale». Francis Wurtz (Gue/ngl, Fr) ha sottolineato l´esigenza di un dibattito sul dumping sociale e di affrontare l´erosione del potere d´acquisto in parallelo con la crescita dei guadagni. Passando poi al Kosovo, ha chiesto come si può spiegare che 2 miliardi di euro di aiuto alla comunità internazionale non abbia portato ad alcuna crescita, con un tasso di disoccupazione pari al 50%, corruzione e gruppi mafiosi con radici profonde. A suo parere questa domanda deve avere una risposta prima di prendere qualsiasi decisione. Jens-peter Bonde (Ind/dem, Dk) ha criticato il Presidente del Consiglio in merito alla ratifica del Trattato di riforma sostenendo che egli ha preso parte «ad un accordo politico tra i Primi ministri per evitare i referendum». Tale accordo, ha insistito, «rappresenta una violazione del trattato e la Commissione avrebbe dovuto contestarlo invece di sostenere il tentativo di eludere i popoli d´Europa». A suo parere, solo l´Irlanda può salvare la nostra democrazia europea. Interventi dei deputati italiani Per Roberto Musacchio (Gue/ngl, It), la Presidenza slovena «rappresenta in sé un fatto storico» e ciò « consente di riflettere sul rapporto tra l´Europa e l´area dei Balcani». A suo parere non vi è dubbio che esso «non sia immune da critiche anche per gli elementi di disgregazione che ha comportato», quando invece l´Europa deve favorire processi di pacificazione e riavvicinamento. Per tale motivo, ha aggiunto, «bisogna evitare atti unilaterali sul Kovoso, su cui ci deve essere una politica comune europea». Occorre anche affrontare i problemi posti dalle nuove frontiere e una politica attiva per l´integrazione sociale, economica e ambientale che guardi a tutta l´area. Il nucleare, ha precisato, non appare una soluzione ai problemi energetici. Da ultimo, ha esortato la presidenza a risolvere «il problema dei cosiddetti cancellati», ossia «coloro che, ex cittadini iugoslavi, hanno ora problemi di cittadinanza in Slovenia». Marco Pannella (Alde/adle, It) ha rivolto il benvenuto al Presidente sloveno, «in nome di quel partito radicale e di quei compagni che accorsero per la sua liberazione, con i compagni e gli amici della rivista Mladina, alla fine del 1988». Ha poi ricordato che il Primo Ministro era in carcere per due nomi: «democrazia ed Europa». Oggi, si è rammaricato, si trova a presiedere «un´Unione europea che cassa e abolisce l´inno e la bandiera, e falsifica con l´eurogruppo perfino i confini geopolitici tradizionali sulle nostre monete». Lei, ha aggiunto, «è per l´allargamento», tuttavia «questa è la stessa Europa che era insensibile al dramma iugoslavo e che oggi lo è nei confronti della Turchia e di tutti gli allargamenti che auspichiamo». Ha poi ricordato che in passato «lottavate per un´Europa diversa da quella che vi tradiva e che voleva una Iugoslavia neutrale perché gli faceva comodo». Come italiano, ha esordito Claudio Fava (Pse, It), «voglio salutare con particolare piacere il fatto che la Slovenia abbia la Presidenza del Consiglio». Ha quindi sottolineato che avrà il compito fondamentale di «dare un impulso forte al processo di ratifica del trattato di Lisbona». È una trattato, ha spiegato, «che permetterà a questo Parlamento di avere maggiori poteri di codecisione, che permetterà di poter decidere a maggioranza qualificata su alcuni temi assolutamente strategici e tutto questo in settori in cui i diritti fondamentali dei cittadini avranno maggiore attenzione e maggiore tutela», come la cooperazione giudiziaria e l´immigrazione legale. Occorre quindi trovare nei prossimi mesi lo spazio per un accordo interistituzionale che possa governare la fase di transizione su alcuni dossier, come Europol. Sulla politica comune di immigrazione, il deputato ha auspicato un impegno a favore di «un quadro certo», poiché «la lotta all´immigrazione illegale si può fare soltanto dentro il rispetto tenace, convinto e puntuale dei diritti fondamentali, anche per evitare che accada ciò che è accaduto pochi mesi fa e cioè che centinaia di esseri umani restino appesi alle reti dei tonni tentando vanamente di attraversare il Mediterraneo per arrivare in Europa». .  
   
   
UN CREDITO AL CONSUMO PIÙ EUROPEO E TRASPARENTE  
 
 Strasburgo, 21 gennaio 2008 - Il Parlamento europeo ha approvato definitivamente la direttiva volta a promuovere il mercato unico del credito al consumo. E´ così sancita una serie di obblighi per gli istituti di credito sull´informazione ai consumatori, nella pubblicità e nella fase precontrattuale, per agevolare la ricerca dell´offerta più conveniente. Chi ricorre al credito avrà il diritto di recedere dal contratto entro due settimane senza giustificazioni, e di rimborsare in anticipo gli importi dovuti versando un indennizzo. Dopo i negoziati condotti dal relatore Kurt Lechner (Ppe/de, De), il Parlamento ha confermato il compromesso raggiunto tra i gruppi politici, e tra questi e i rappresentanti del Consiglio, sul testo della direttiva relativa ai contratti di credito ai consumatori. La direttiva sarà quindi pubblicata presto sulla Gazzetta Ufficiale e, a partire da allora, gli Stati membri avranno due anni per recepire e applicare le sue disposizioni. L´obiettivo del testo legislativo è di istituire un vero mercato unico del credito ai consumatori. Ad oggi infatti tale mercato è frammentato nei 27 mercati nazionali degli Stati membri, impedendo ai consumatori e ai creditori europei di effettuare offerte e contratti transfrontalieri e quindi di beneficiare dei vantaggi di un mercato unico. I crediti al consumo transfrontalieri, inoltre, rappresentano solo l´1% del volume totale. La direttiva assicura un alto livello di protezione e una corretta informazione dei consumatori, e migliora la chiarezza della legislazione comunitaria fondendo insieme le tre direttive esistenti in materia di credito ai consumatori Il mercato del credito al consumo riveste un ruolo importante nell´economia dell´Ue, e il suo volume è particolarmente importante nel Regno Unito, in Irlanda, in Germania e in Austria. Mediamente, il credito al consumo rappresenta il 18% dei ricavi lordi delle banche (al dettaglio) e il mercato ammonta a più di 800 miliardi di euro, con una crescita annua media dell´8%. Secondo dati della Bce citati dalla Commissione il tasso medio dei tassi di interessi della zona euro varia da un minimo del 6% in Finlandia al 12% del Portogallo. In Italia è stato del 9,4%. Campo d´applicazione: crediti da 200 a 75. 000 euro - La direttiva dovrà applicarsi ai contratti di credito che contemplano generalmente il pagamento di interessi, ma non a quelli garantiti da un´ipoteca sui beni immobili e terreni. Il compromesso ha stabilito inoltre che sono esclusi i crediti per un importo totale inferiore a 200 euro o superiore a 75. 000 euro (contro la soglia di 100. 000 euro proposta inizialmente dal Consiglio e i 50. 000 della controproposta dei deputati). Non è stato necessario negoziare, invece, sull´esclusione di altri contratti di credito, fra i quali figurano quelli di locazione o di leasing che non prevedono obbligo di acquisto, la concessione di scoperto da rimborsarsi entro un mese e i crediti che non prevedono il pagamento di interessi o altre spese. Sono anche esclusi i crediti concessi dal datore di lavoro ai dipendenti senza interessi o a tassi preferenziali, quelli relativi alla dilazione, senza spese, del pagamento di un debito esistente e quelli concessi, senza interessi o a tassi di favore, a un pubblico ristretto con finalità di interesse generale. Se le classiche carte di credito rientrano nel campo d´applicazione della direttiva, ne sono invece escluse le carte di debito differito, che prevedono il rimborso del credito entro tre mesi e le cui spese sono irrilevanti (carte ricaricabili). Consumatori sempre bene informati - La direttiva prevede disposizioni dettagliate riguardo all´informazione di base che deve essere fornita ai consumatori prima della conclusione di un contratto di credito. Nel caso della pubblicità, tra le informazioni che devono essere presentate «in forma chiara, concisa e graficamente evidenziata con l´impiego di un esempio», figura il tasso debitore (fisso o variabile, corredato delle spese addebitate), l´importo totale del credito, il tasso annuo effettivo globale, la durata del contratto e, se del caso, l´importo totale che il consumatore è tenuto a pagare e l´importo delle rate. Per quanto riguarda la fase precontrattuale, invece, il creditore deve fornire al consumatore, prima che questo sia vincolato dal contratto o da un´offerta, le informazioni necessarie per raffrontare le varie offerte, così da permettergli di prendere una decisione con cognizione di causa. Tali informazioni, devono essere fornite mediante un modulo standard uguale per tutta l´Ue (modulo relativo alle "Informazioni europee di base relative al credito ai consumatori"), il cui contenuto è definito dalla direttiva stessa. Le informazioni riguardano il tipo di credito, l´identità e l´indirizzo del creditore, l´importo totale del credito e le condizioni di prelievo e la durata del contratto di credito. Devono comprendere, inoltre, il tasso debitore, le condizioni che ne disciplinano l´applicazione nonché i periodi, le condizioni e la procedura per la sua modifica, il tasso annuo effettivo globale e l´importo totale che il consumatore è tenuto a pagare, (illustrati mediante un esempio rappresentativo che deve riportare tutte le ipotesi utilizzate per il calcolo di tale tasso) e, infine, l´importo, il numero e la periodicità dei pagamenti che il consumatore deve effettuare. Ma anche, se del caso, l´esistenza di spese che il consumatore è tenuto a pagare al notaio all´atto della conclusione del contratto, l´eventuale obbligo di ricorrere a una polizza assicurativa, il tasso degli interessi in caso di ritardi di pagamento e le modalità di modifica dello stesso. Le informazioni devono inoltre contemplare un avvertimento circa le conseguenze dei mancati pagamenti, le informazioni sulle garanzie richieste, sull´esistenza o l´assenza del diritto di recesso e del diritto al rimborso anticipato. I consumatori hanno anche il diritto di ricevere gratuitamente, su richiesta, copia della bozza del contratto di credito, nonché del diritto del creditore a ottenere un indennizzo e le relative modalità di calcolo. Delle disposizioni specifiche riguardano gli obblighi di informazione precontrattuale relativi ad alcuni contratti di credito sotto forma di concessione di scoperto e ad alcuni contratti di credito specifici. Sul creditore, d´altra parte, incombe l´obbligo di verifica del merito creditizio del consumatore. Prima della conclusione del contratto di credito, il creditore dovrà valutare il merito creditizio del consumatore sulla base di informazioni adeguate, se del caso fornite dal consumatore stesso e ove necessario, ottenute consultando la banca dati pertinente. Gli Stati membri la cui normativa prevede già una tale valutazione tramite la consultazione di una banca dati possono mantenere tale obbligo. Diritti di recesso e di rimborso anticipato - La direttiva prevede che una serie di informazioni analoghe a quelle succitate debbano figurare sul contratto. Inoltre, stabilisce che Il consumatore dispone di un periodo di quattordici giorni di calendario per recedere dal contratto di credito «senza dare alcuna motivazione». Per avvalersi di tale diritto, il consumatore deve informare il creditore e pagare il capitale e gli interessi dovuti su tale capitale dalla data di prelievo del credito fino alla data di rimborso del capitale, non oltre 30 giorni dall´invio della notifica del recesso. Il creditore non ha diritto a nessun altro indennizzo. Uno dei punti più controversi della direttiva riguardava il diritto di rimborso anticipato, in base al quale il consumatore ha il diritto di adempiere in qualsiasi momento, in tutto o in parte, agli obblighi che gli derivano dal contratto di credito. In tal caso, egli ha diritto ad una riduzione del costo totale del credito, che comprende gli interessi e i costi dovuti per la restante durata del contratto. Tra Parlamento e Consiglio è stato infine trovato un compromesso che, in caso di rimborso anticipato, attribuisce al creditore il diritto a un indennizzo. Tale indennizzo, dovrà essere «equo e oggettivamente giustificato» per eventuali costi direttamente collegati al rimborso anticipato, «sempre che il rimborso anticipato abbia luogo in un periodo per il quale il tasso debitore è fisso». L´indennizzo, inoltre, non potrà superare l´1% dell´importo del credito rimborsato in anticipo, se il periodo che intercorre tra il rimborso anticipato e lo scioglimento previsto dal contratto di credito è superiore a un anno. Se il periodo non è superiore a un anno, l´indennizzo non può superare lo 0,5% dell´importo del credito rimborsato in anticipo. .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: PIÙ DONNE NEI CONSIGLI D´AMMINISTRAZIONE DELLE IMPRESE  
 
Strasburgo, 21 gennaio 2008 - Il Parlamento europeo chiede all´Ue e agli Stati membri di promuovere una presenza equilibrata di donne e uomini nei consigli d´amministrazione delle imprese ma, per due soli voti, non chiede l´imposizione di "quote rosa" come in Norvegia. Sollecita inoltre l´introduzione obbligatoria di programmi di parità nelle imprese e il rispetto dei criteri di responsabilità sociale. Occorre poi garantire servizi sociali affidabili, incoraggiare la formazione delle donne e prevedere tutele per il settore tessile. Approvando con 508 voti favorevoli, 41 contrari e 16 astensioni la relazione di Ilda Figueiredo (Gue/ngl, Pt), il Parlamento sottolinea anzitutto il ruolo svolto dalle donne nell´industria e incoraggia la loro promozione nel rispetto della parità di salario, delle condizioni di lavoro, delle prospettive di carriera e di formazione professionale e nel rispetto della maternità «in quanto valori sociali fondamentali». Incoraggia poi gli Stati membri a promuovere programmi di imprenditoria femminile nel settore industriale e a sostenere finanziariamente la creazione di imprese femminili. Il Parlamento chiede poi alla Commissione e agli Stati membri di promuovere una presenza equilibrata di donne e uomini nei consigli di amministrazione delle imprese, in particolare nel caso in cui gli Stati membri siano azionari. Accogliendo con 2 soli voti di scarto un emendamento proposto dal Ppe, l´Aula ha però soppresso il paragrafo che invitava gli Stati membri «a seguire l´esempio norvegese» adottando misure volte a garantire una quota di almeno il 40% di donne presenti nei consigli di amministrazione delle imprese pubbliche e nelle società per azioni. I deputati, peraltro, deplorano la scarsa partecipazione femminile nelle organizzazioni delle parti sociali e invitano quindi queste ultime a potenziare la partecipazione delle donne nei loro organi decisionali. Richiamano poi l´attenzione sul «clima inospitale per le donne nell´industria», dovuto a pratiche di reclutamento e assunzione che ostacolano le donne, a norme diversificate per donne e uomini, alla disparità nell’attribuzione di posti altamente qualificati e al divario retributivo tra donne e uomini. Vanno quindi messe a punto strategie specifiche per affrontare queste discriminazioni. La Commissione e gli Stati membri dovrebbero inoltre sollecitare le grandi imprese affinché introducano, su base obbligatoria, propri programmi negoziati in materia di parità, promuovendone anche l´applicazione nelle Pmi. E´ anche importante creare una metodologia di analisi delle mansioni «capace di garantire i diritti in materia di parità di retribuzione tra donne e uomini». Dovrebbero anche «intervenire più attivamente» nella sensibilizzazione e nel controllo delle imprese per quanto concerne il rispetto dei codici di condotta e dei criteri di responsabilità sociale delle imprese. Così come per garantire migliori condizioni di lavoro, riservando attenzione agli orari di lavoro, all´osservanza dei diritti alla maternità e alla paternità (reinserimento professionale dopo il congedo), alla conciliazione tra lavoro e vita familiare. Tali diritti, per i deputati devono essere sanciti in una legislazione. D´altro canto, gli Stati membri sono invitati a premiare le imprese che si adoperano a favore della parità tra uomini e donne e favoriscono la conciliazione tra vita professionale e vita familiare al fine di contribuire alla diffusione di buone pratiche in materia. Il Parlamento sottolinea poi la necessità di una rete di servizi sociali affidabili e di flessibilità nelle strutture prescolastiche e della scuola primaria, al fine di sostenere le donne che lavorano durante la fase della vita in cui si occupano dell´educazione dei figli. Sollecita quindi gli Stati membri a garantire un accesso universale a servizi sociali a costi sostenibili - quali asili nido, doposcuola, strutture di ricreazione per bambini e servizi di sostegno agli anziani -che altrimenti sono tendenzialmente garantiti da donne. Chiede inoltre un sostegno effettivo a livello tecnico e, ove possibile, aiuti finanziari o incentivi per i datori di lavoro delle Pmi affinché possano attuare tali politiche e pratiche. I deputati sottolineano la necessità di incoraggiare le donne che lavorano nell´industria a costantemente acquisire le competenze di cui necessitano per riuscire nella propria carriera. Sollecitano poi la Commissione a intensificare il sostegno ai programmi di formazione professionale per le donne nelle Pmi industriali e il sostegno alla ricerca e all´innovazione, ma anche a sostenere l´istruzione e l´istruzione superiore, poiché questa «costituisce uno strumento essenziale per le donne ai fini del superamento della segmentazione di genere del mercato del lavoro». E´ poi sottolineata la necessità di procedere ad una nuova formazione delle donne che hanno dovuto interrompere la loro carriera, al fine di migliorare la loro “occupabilità”. Nel riconoscere che alcune regioni si distinguono per l´elevata concentrazione di imprese del settore del tessile e dell´abbigliamento, dal quale dipende notevolmente l´occupazione delle donne, il Parlamento chiede che venga prestata particolare attenzione all´importazione di prodotti provenienti da paesi terzi e che non vengano concessi aiuti comunitari alle imprese che, dopo aver beneficiato di tali finanziamenti in uno Stato membro, trasferiscono la loro produzione in un altro paese. Stati membri e Commissione dovrebbero poi tener conto della dimensione di genere all´atto della distribuzione degli aiuti a titolo del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, affinché questi possano giungere anche ai settori a forte intensità di manodopera femminile. I deputati sottolineano inoltre l´importanza di programmi comunitari che incentivino la creazione di marche, la difesa dell´indicazione di origine della produzione e la promozione esterna dei prodotti comunitari di settori industriali in cui predomina la presenza femminile. Infine, il Parlamento chiede a Commissione e Stati membri di adottare tutte le misure necessarie a garantire la tutela dalle molestie sessuali e basate sul genere. .  
   
   
IL COMMISSARIO FERRERO-WALDNER A RABAT PER UNA SERIE DI RIUNIONI CON I PAESI DEL MAGHREB  
 
 Bruxelles, 21 gennaio 2008 - Benita Ferrero-waldner, commissario europeo per le relazioni esterne e la politica europea di vicinato, è a Rabat dal 21 al 22 gennaio per partecipare a diverse riunioni con i paesi del Maghreb (Algeria, Libia, Marocco, Mauritania e Tunisia). Lunedì 21 gennaio, il commissario parteciperà alla riunione dei ministri degli Esteri del gruppo 5+5 e al seminario ad alto livello sullo "status avanzato" chiesto dal Marocco nell´ambito delle sue relazioni con l´Unione europea. Martedì 22 gennaio, Benita Ferrero-waldner parteciperà alla riunione della Troika dell’Unione europea con i ministri degli Esteri dell’Unione del Maghreb arabo (Uma), in presenza del segretario generale di questa organizzazione. La riunione del gruppo 5+5, a cui partecipano cinque paesi dell’Europa meridionale (Spagna, Francia, Italia, Malta e Portogallo) e cinque paesi del Maghreb (Algeria, Libia, Marocco, Mauritania e Tunisia), verterà sul tema “L’integrazione subregionale e la cooperazione rafforzata come vettori di stabilità e di benessere”. Oltre alle riunioni periodiche fra i ministri degli Esteri, il dialogo 5+5 ha instaurato numerose cooperazioni settoriali, segnatamente in materia di difesa, trasporti o lotta contro il terrorismo e i traffici. La Commissione partecipa regolarmente, in veste di osservatore, a determinate riunioni settoriali, in particolare a quelle riguardanti i trasporti e l´immigrazione. Benita Ferrero-waldner ha dichiarato: "L´unione europea è convinta dei vantaggi che comporta l´integrazione regionale come mezzo per contribuire alla stabilità e al dialogo e per accelerare il ritmo dello sviluppo economico. L´unione europea è disposta ad aiutare i paesi del Maghreb, che fanno parte dei nostri vicini più stretti, per sostenere le iniziative volte a intensificare il dialogo e la cooperazione regionale. Le cooperazioni rafforzate instaurate dal gruppo 5+5 possono fungere da laboratori di idee e di ispirazione per gli altri partner della cooperazione euromediterranea. La riunione della Troika dell’Ue con l’Unione del Maghreb arabo (che comprende lo stesso gruppo di paesi magrebini del 5+5) fa seguito a una prima riunione informale svoltasi a novembre 2007, a margine della riunione dei ministri degli Esteri del processo di Barcellona. Scopo di queste riunioni è definire un programma di lavoro comune onde sostenere l´integrazione regionale nel Maghreb, segnatamente in materia di agevolazione e liberalizzazione del commercio, di interconnessione delle reti energetiche, ecc. Il commissario Ferrero-waldner ha dichiarato: "Le sfide che condividiamo con i paesi del Maghreb riguardano, fra l´altro, il riscaldamento climatico, la concorrenza delle nuove economie emergenti, l´immigrazione clandestina, la tutela del Mediterraneo e la lotta contro estremismo e terrorismo. Ritengo pertanto indispensabile instaurare un dialogo politico regolare e ad alto livello con i nostri vicini del Maghreb. È in tale ottica che, durante la riunione in programma, si esamineranno le possibilità di rafforzamento delle nostre relazioni. " Il commissario Ferrero-waldner pronuncerà infine un discorso in apertura del seminario ad alto livello sullo "status avanzato" organizzato sotto l´egida del governo marocchino, che riunirà numerose personalità marocchine degli ambienti politico, economico, sindacale, universitario e associativo. Il seminario rientra nel mandato del consiglio di associazione Ue-marocco del 23 luglio scorso, che ha chiesto a entrambe le parti di avviare una riflessione sui modi di intensificare le relazioni bilaterali. Per ulteriori informazioni, si consulti il seguente sito: http://ec. Europa. Eu/external_relations/med_mideast/intro/index. Htm .  
   
   
UE, MULTILINGUISMO: LA COMMISSIONE EUROPEA RENDE PIÙ FACILE E ACCESSIBILE LA TRADUZIONE ASSISTITA DA COMPUTER  
 
Bruxelles, 18 gennaio 2008 - La Commissione europea ha compiuto un altro passo nel suo sforzo di promozione del multilinguismo come parte essenziale dell´unità dell´Europa nella diversità. La sua raccolta di circa 1 milione di frasi, associate ad una traduzione di qualità delle stesse in 22 delle 23 lingue ufficiali dell´Ue – incluse quelle dei nuovi Stati membri – è la più grande mai realizzata in un numero così elevato di lingue ed è ora disponibile gratuitamente. Questo tipo di dati è estremamente ricercato da quanti si dedicano all´elaborazione di sistemi di traduzione automatica in cui il programma di traduzione "impara" a tradurre correttamente e nel loro contesto parole e frasi a partire da testi tradotti da professionisti. I dati possono inoltre contribuire allo sviluppo di altri strumenti linguistici informatizzati come i controllori grammaticali e ortografici, i dizionari on-line e i sistemi di classificazione di testi multilingui. Leonard Orban, commissario responsabile per il multilinguismo, ha dichiarato: "Con questa iniziativa la Commissione europea intende dare impulso alle tecnologie del linguaggio, sostenere il multilinguismo e rendere la traduzione assistita da computer più semplice, economica e accessibile. I cittadini appartenenti a comunità linguistiche di ridotte dimensioni potranno accedere con maggiore facilità a documenti e pagine web disponibili unicamente nelle lingue più utilizzate. " Janez Potočnik, commissario europeo per la scienza e la ricerca, ha dichiarato: "Questa eccezionale raccolta di dati linguistici contribuisce alla creazione di una nuova generazione di programmi informatici per il trattamento del linguaggio umano e contribuisce ad incentivare la competitività dell´industria linguistica, che già risulta tra quelle in più rapida crescita nell´Unione europea. " Le istituzioni dell´Ue possiedono più testi multilingui di ogni altra istituzione a causa della necessità di rendere disponibile la normativa comunitaria in ciascuna delle 23 lingue ufficiali. I loro servizi di traduzione lavorano con 253 coppie di combinazioni linguistiche possibili e producono all´incirca 1,5 milioni di pagine tradotte all´anno. Benché su Internet sia possibile reperire numerose traduzioni di testi inglesi o francesi, tale materiale risulta scarso per lingue come il lettone o il rumeno e praticamente inesistente per combinazioni di lingue che dispongono di risorse limitate. La Commissione, grazie a una stretta collaborazione fra i suoi traduttori e i suoi esperti scientifici interni, sta dunque rendendo pubbliche vaste raccolte di frasi provenienti da testi giuridici che coprono ambiti tecnici, politici e sociali e sono disponibili in 22 lingue. In questo fondo di traduzione è possibile reperire frasi con il loro equivalente in tutte le lingue ufficiali. Solo le traduzioni in gaelico restano per il momento ancora indisponibili. La pubblicazione di questi dati linguistici costituisce un buon esempio della politica trasparente della Commissione in materia di riutilizzo delle proprie informazioni e fa seguito all´apertura al pubblico delle basi di dati documentarie e terminologiche dell´Ue, Eur-lex e Iate. La Commissione possiede una vasta esperienza nello sviluppo di strumenti di trattamento di testi multilingui e figura all´avanguardia del multilinguismo, offrendo siti web di ricerca di notizie accessibili al pubblico che arrivano a coprire fino a 35 lingue tramite lo strumento European Media Monitoring. Il capitolo "Tecnologie dell´informazione e della comunicazione" del Settimo programma quadro di ricerca e sviluppo sostiene la ricerca nel campo della traduzione automatica e di altre tecnologie legate al linguaggio. Per ottenere maggiori informazioni sui dati di traduzione si veda il sito: http://langtech. Jrc. It/dgt-tm. Html Lo European Media Monitor è disponibile al seguente indirizzo:http://emm. Jrc. It/overview. Html Leonard .  
   
   
MALTA SI CONVERTE ALL´EURO  
 
Strasburgo, 21 gennaio 2008 - Malta, Paese membro della Unione europea dal maggio 2004, adempie ai criteri di convergenza economica stabiliti a Maastricht e, assieme a Cipro, dal 1° gennaio 2008 entra a far parte della zona euro, composta ora da 15 Stati membri su 27. Le celebrazioni per l´ingresso di Malta nella zona euro si sono concluse a La Valletta il 12 gennaio scorso. Imponenti i festeggiamenti che hanno accompagnato il percorso del "giovane" Paese europeo verso l´euro, che sono culminati con una conferenza alla quale erano presenti oltre alle più alte cariche della Repubblica Maltese, il Vice Presidente del Parlamento europeo Mario Mauro, il Presidente della Commissione Manuel Barroso, il Presidente della Banca centrale Jean Claude Trichet e il Presidente di turno del Consiglio europeo Janes Jansa. «Il Parlamento europeo - ha ricordato il Vice Presidente Mauro nel corso del suo intervento - ha appoggiato con grande entusiasmo e approvato con ampia maggioranza l´adozione dell´Euro a Malta». In termini pratici, ha sottolineato, «il cambio di moneta nell´isola non ha creato problemi, grazie all´esemplare preparazione eseguita da tutte le persone interessate». «Malta entra con successo nel cuore dell´Europa», ha aggiunto, «e sono sicuro che la sua partecipazione all´Unione monetaria europea porterà ulteriori benefici sia ai nuovi che ai vecchi Stati Membri e contribuirà ad un rafforzamento dell´area dell´Euro nella sua totalità». Gli sforzi e la determinazione di Malta per adottare l´Euro hanno confermato la sua capacità di essere in prima linea nello sviluppo della Unione europea. .  
   
   
GIORNATA INFORMATIVA SUL 7°PQ A MILANO, ITALIA  
 
Milano, 21 gennaio 2008 - Il 29 gennaio a Milano (Italia) si svolgerà una giornata informativa sulle aree tematiche «Infrastrutture di ricerca» e «Regioni della conoscenza» del 7°Pq. Organizzato dall´Agenzia italiana per la promozione della ricerca europea (Apre), l´evento offrirà ai partecipanti l´opportunità di presentare le proprie proposte di progetti ad esperti della Commissione europea, Punti di contatto nazionali ed esperti nazionali, per un parere preliminare. Gli interessati possono registrare le proposte di progetto fino al 21 gennaio. Per maggiori informazioni, consultare: http://www. Apre. It/eventi/giornata. Asp?id=833 .  
   
   
UE: ILLY, SERIE MANCANZE DELLA POLITICA DI COESIONE E´ STATO SPRECATO IL CONTRIBUTO DELLE REGIONI  
 
 Bruxelles, 21 gennaio 2008 - Sino ad oggi "è stato chiaramente sprecato il potenziale contributo delle Regioni per un approccio radicale, ´dal basso´, allo sviluppo di una vera politica di coesione sociale ed economica a livello europeo". E´ quanto ha affermato il 17 gennaio a Bruxelles il presidente del Friuli Venezia Giulia e dell´Assemblea delle Regioni d´Europa Riccardo Illy, presentando nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sede della Regione, lo studio della stessa Are dedicato alla "Politica regionale 2014+", cioè dopo l´attuale periodo di programmazione Ue 2007-2013. Uno studio, è stato sottolineato anche dal segretario generale Are Klaus Klipp e dagli autori della ricerca, Diane Tiefenbacher e Agnes Ciccarone, che ha interessato ben 60 Regioni di 22 Nazioni europee (comunitarie e non), tra cui - per l´Italia - Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Veneto. Il dossier "2014+", come è stato spiegato, identifica (proprio sulla base delle esperienze sin qui maturate dalle Regioni) numerose mancanze nello sviluppo e nell´implementazione delle politiche di coesione europea, per ridurre "le disparità tra le differenti regioni ed il ritardo di quelle meno favorite". Le Regioni sono totalmente escluse dal processo di coesione e di distribuzione delle risorse (oltre 1/3 delle Regioni esaminate nello studio non vengono coinvolte nella gestione di fondi comunitari) o si considerano "schiacciate" dall´enorme carico amministrativo e dalle spesso confuse linee guida diramate da Bruxelles, viene tra l´altro segnalato nel documento. Anche in considerazione del fatto, "come ho sempre sostenuto - ha ricordato il presidente Illy - che il livello istituzionale meglio attrezzato per implementare le politiche regionali è quello delle stesse Regioni", lo studio chiede uno sviluppo più integrato e collaborativo della politica di coesione "post 2013", maggiormente trilaterale, nel cui ambito le Regioni possano giocare veramente un ruolo chiave assieme ai "decision maker" nazionali ed europeo. Le Regioni pertanto chiedono - ha sottolineato il presidente Illy, che ha già consegnato il dossier al presidente Ue Josè Manuel Barroso ed al commissario europeo per le Politiche regionali Danuta Huebner - un incremento della cooperazione territoriale, un maggior sinergia tra la politica regionale e le altre politiche comunitarie (in particolare Fondo sociale europeo e per lo Sviluppo rurale), nonché la creazione di un Osservatorio (guidato dall´Are) per la diffusione delle best practices delle Regioni nei campi della gestione delle politiche e della diffusione delle eccellenze. In pratica, ha segnalato Illy, per favorire l´ulteriore sviluppo socioeconomico dell´intera Europa, e soprattutto dei Paesi di recente adesione, deve essere riconosciuto il ruolo fondamentale delle Regioni nell´attuazione delle politiche di coesione: dunque, che le Regioni abbiano più poteri e che questi vengano estesi in modo omogeneo a tutte le realtà regionali europee. Ed ancora l´esigenza, ha indicato Illy, di favorire la semplificazione delle procedure da parte della Ue (spesso estremamente complesse) e la formazione professionale dei funzionari delle Regioni, in modo che siano in grado di gestire queste procedure e gli stessi fondi comunitari. Un´attività di formazione, ha concluso il presidente, nella quale coinvolgere anche gli Enti locali, soprattutto i più piccoli - "una richiesta che arriva da molti Comuni del Friuli Venezia Giulia e non solo" - molto spesso coinvolti nell´utilizzo di risorse dell´Unione e nei complessi iter burocratici richiesti da Bruxelles. .  
   
   
UE: ILLY; RIDURRE PESO BUROCRAZIA SU CITTADINI E IMPRESE  
 
Bruxelles, 21 gennaio 2008 - "Una riunione che è servita soprattutto a comprendere la metodologia, capire qual è il ruolo del gruppo di lavoro, che è quello di validare il lavoro dei tre consulenti dell´organismo, ma anche di indirizzarli e di fornire loro gli stimoli per migliorare il loro intervento, al fine di ridurre entro il 2012 del 25 per cento il peso della burocrazia europea sulle attività delle imprese, dei cittadini e della pubblica amministrazione. E´ un obiettivo ambizioso ma perseguibile con un programma che è già iniziato e che viene progressivamente recepito da tutti i Paesi membri dell´Unione europea". Così si è espresso il presidente del Friuli Venezia Giulia e dell´Are, l´Assemblea delle Regioni d´Europa, Riccardo Illy, al termine della prima riunione del Gruppo di lavoro voluto dalla Ue per lo snellimento dell´euroburocrazia, svoltasi il 17 gennaio a Bruxelles, a Palazzo Berlaymont (sede dei vertici della Commissione europea). Illy ha quindi confermato che il prossimo incontro del gruppo di lavoro è stato già fissato al 26 febbraio, "in tempi ristretti dunque, per validare la seconda tranche di interventi immediati, che sono già stati individuati e che saranno presentati già nel corso dei prossimi giorni e per i quali faremo già un primo commento nell´ambito della seconda seduta del gruppo di lavoro". Il presidente della Regione e dell´Are, nominato direttamente dal presidente della Commissione Josè Manuel Barroso e dal neo presidente del Gruppo di lavoro, Edmund Stoiber (ex presidente del Land tedesco della Baviera), ed unico italiano presente nell´organismo, fa parte del Gruppo Ue assieme ad altri 13 esperti di diversi Paesi europei - Francia, Gran Bretagna, Spagna, Svezia, Germania, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Portogallo ed Irlanda - in rappresentanza, tra gli altri, della Confederazione europea delle organizzazioni sindacali, del Bureau europeo per l´Ambiente, dell´Organizzazione europea dei Consumatori, delle maggiori organizzazioni agricole Ue e dell´European Policy Centre, uno tra i più "ascoltati" laboratori in materia di politiche comunitarie. L´obiettivo confermato del Gruppo è quello di ridurre i costi amministrativi derivanti dall´applicazione delle normative europee del 25 per cento entro il 2012, dunque in tempo per la prossima programmazione finanziaria Ue 2014-2021. Come già indicato dalla Commissione europea, infatti, semplificando le norme comunitarie e riducendo i requisiti superflui, le imprese ad esempio - soprattutto le più piccole - potranno dedicare più tempo e più attenzione alle loro attività fondamentali. Nel Programma d´azione presentato dalla Commissione europea all´inizio dello scorso anno si indica così che ridurre di un quarto i carichi amministrativi a carico delle aziende porterebbe a generare rilevanti benefici economici, dell´ordine dei 150 miliardi di euro, o ad una potenziale crescita del Pil europeo tra l´1 ed il 2 per cento, ha sottolineato il presidente Illy, anche se le cifre sono difficilmente controllabili, conferma. E sempre la Commissione ha comunicato nei mesi scorsi di aver individuato nella legislazione di base in vigore 222 testi (1. 400 con i testi ausiliari) che potrebbero essere abrogati, codificati, rifusi o modificati. Le priorità del neonato Gruppo di lavoro, selezionate sulla base di uno studio pilota del 2006, riguarderanno in particolare le materie dell´agricoltura, dell´ambiente, dei servizi finanziari, della sicurezza alimentare, della legislazione sui farmaci, delle normative fiscali, dei trasporti e dell´occupazione e si affiancheranno a quelle delineate dal Gruppo di esperti che stanno elaborando il programma Ue "Legiferare meglio", di cui fa parte, per il nostro Paese, il consigliere di Stato Luigi Carbone, con il quale Illy ha già avviato una stretta collaborazione. Secondo la Ue il Gruppo di Stoiber ed Illy potrebbe andare a metter mano a circa l´80 per cento dei fardelli burocratici che si sono sovrapposti nel tempo dalla costituzione dell´Unione europea. Anche l´Italia comunque, ha infine ricordato il presidente Illy, ha già la sua attività in questo campo, "mi pare con risultati significativi" sottolinea, essendo state impostate - ad esempio - le comunicazioni obbligatorie per il lavoro e quelle uniche per l´attività d´impresa e del cittadino. Il nostro Paese, rispetto al 25 per cento di riduzione indicato dalla Ue al 2012, si è posto un obiettivo inferiore, quello di una riduzione del 10 per cento dei tempi medi dei procedimenti amministrativi: "forse occorrerebbero traguardi più ambiziosi - segnala infine Illy - anche a fronte di procedure talvolta insostenibili" per il cittadino, l´impresa e le istituzioni locali. .  
   
   
OCCUPAZIONE FVG: APPROVATA PIANIFICAZIONE ´08 FONDO SOCIALE UE  
 
Lestizza, 21 gennaio 2008 - La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, su proposta dell´assessore regionale al Lavoro e Formazione, Roberto Cosolini, ha approvato la "Pianificazione periodica delle operazioni", il cosiddetto Ppo, con il quale vengono stabilite per l´annualità 2008 le operazioni finanziabili nell´ambito del Fondo sociale europeo dell´Obiettivo 2 - "Competitività regionale e occupazione" 2007-2013. Quattro gli assi che sono stati pianificati nel dettaglio, quali strumenti di attuazione di priorità strategiche del Por: adattabilità, occupabilità, inclusione sociale e capitale umano. Tra gli obiettivi specifici individuati per attuare l´asse 1, i cui principali destinatari sono i lavoratori occupati e le imprese, vi sono azioni a favore di personale con livelli d´istruzione e competenze più basse ovvero nei riguardi di settori produttivi in cui i vantaggi competitivi sono più esposti a rischi di delocalizzazione ed alla concorrenza internazionale. Tra le azioni concrete figurano interventi formativi a favore degli apprendisti e tutori aziendali, l´attuazione di un piano formativo in tema di sostegno alla diffusione delle energie rinnovabili, di sicurezza sui luoghi di lavoro, piani formativi all´interno dei distretti industriali, un piano d´azione a favore dei lavoratori colpiti da crisi aziendali, settoriali e territoriali. Per mezzo delle azioni concrete dell´asse 2, invece, l´obiettivo è di perseguire una sostanziale crescita dei tassi di attività e di occupazione, in particolare delle donne e dei lavoratori ultracinquantenni e contrastare la disoccupazione dei giovani e di lavoratrici/lavoratori che rischiano la deriva verso la disoccupazione di lunga durata o che già si trovano in tale situazione. Tra le azioni figurano lo sviluppo e l´innovazione dei servizi per l´impiego, l´alfabetizzazione italiana e l´orientamento professionale a favore degli immigrati, il sostegno ai processi di conciliazione fra vita lavorativa e familiare. L´obiettivo specifico che deriva invece dall´asse 3 riguarda lo sviluppo di percorsi di integrazione e il miglioramento del reinserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati per combattere ogni forma di discriminazione nel mercato del lavoro. Tra le azioni concrete, formazione di supporto a favore di immigrati di età tra i 16 e i 28 anni, formazione per sostenere il collocamento mirato dei disabili da parte delle Province. Infine, all´interno dell´asse 4, sono state individuate, tra le altre, le seguenti azioni operative: il supporto al processo di accreditamento degli enti di formazione, la costituzione del Sistema regionale standard di competenze condiviso, l´attuazione del catalogo regionale della formazione permanente, voucher formativi a sostegno della partecipazione a master post universitari, tirocini estivi per studenti della scuola secondaria di secondo grado, rafforzamento e diffusione dei poli formativi di eccellenza dell´economia del mare e del turismo, promozione degli studi tecnico-scientifici. .  
   
   
CROAZIA, AUMENTO PATRIMONIO FONDI INVESTIMENTO  
 
Zagabria, 21 gennaio 2008 - Secondo i dati diffusi dall´Agenzia croata per il controllo dei servizi finanziari (Hanfa), il patrimonio complessivo dei fondi d´investimento aperti operanti in Croazia è aumentato di oltre 14 miliardi di kune (circa 1,9 miliardi di euro) nel 2007, raggiungendo 30,05 miliardi di kune (circa 4,1 miliardi di euro). La notizia è ripresa dall´Ice. Il numero dei fondi d´investimento presenti nel Paese è salito da 72 alla fine del 2006 a 103 alla fine dello scorso anno. Tra le 32 aziende per la gestione dei fondi d´investimento registrate in Croazia, la prima per patrimonio gestito alla fine del 2007 è la Zb Invest, appartenente al gruppo bancario Zagrebacka Banka (Gruppo Unicredit). Il patrimonio complessivo della Zb Invest ha superato i 7 miliardi di kune (circa 960 milioni di euro). Seguono la Pbz Invest della Privredna Banka Zagreb (Gruppo Intesa Sanpaolo) con un patrimonio totale di 6,33 miliardi di kune (circa 867 milioni di euro), alla fine del 2007, e la Raiffeisen Invest. .  
   
   
ITALIA E GERMANIA MAGGIORI PARTNER ROMANIA  
 
Bucarestg, 21 gennaio 2008 - Italia e Germania restano i principali partner commerciali della Romania, sia per quanto riguarda le importazioni che per le esportazioni: lo scrive "Seeurope. Net", riprendendo i dati pubblicati dall´Istituto Nazionale di Statistica Romeno (Ins). Nei primi nove mesi del 2007 la Romania ha importato dalla Germania beni e servizi per più di 6,3 miliardi di euro, pari a oltre 5 volte le importazioni dalla Cina. Per quanto concerne le esportazioni, l´Italia è prima con 3,77 miliardi di euro, seguita dalla Germania con 3,66 miliardi. Nei primi tre quarti del 2007 hanno raggiunto un valore considerevole anche gli scambi commerciali con Francia, Turchia, Austria e Polonia. La Romania ha importato reattori nucleari, container e congegni meccanici per un valore di 5,1 miliardi di euro, e automobili, trattori e biciclette per oltre 4,7 miliardi. Dal lato delle esportazioni, materiali e congegni elettrici si collocano al primo posto con 2,6 miliardi di euro. Considerevoli anche le esportazioni di materiali ferrosi e acciaio (1,7 miliardi di euro) e, per un analogo valore, indumenti e accessori. .  
   
   
A SEGRATE SIGLATO UN ACCORDO PROGRAMMATICO TRA FI, AN, PD IL SINDACO: “SÌ AL SUPERAMENTO DELLE BARRIERE IDEOLOGICHE PER IL FUTURO DELLA CITTÀ”  
 
Segrate, 21 gennaio 2008 - Nei giorni scorsi i rappresentanti locali di Forza Italia, Alleanza Nazionale e Partito Democratico hanno consegnato al sindaco Adriano Alessandrini il testo di un accordo in cui hanno dichiarato di essere concordi nel voler superare le logiche di schieramento e nel condividere il programma elettorale per collaborare in modo pragmatico al governo della città. Constatato che non esistono rilevanti differenze per quanto riguarda le impostazioni programmatiche relative alle grandi tematiche che riguardano la città – hanno scritto nel documento - considerato che il quadro politico risulta in profonda evoluzione e rilevato che per portare a soluzione i problemi e le sfide della città occorre il formarsi di una collaborazione pragmatica e non ideologica fra le forze politiche responsabili presenti in Consiglio comunale, Fi, An e Pd concordano di superare le logiche di schieramento e di condividere il programma del Sindaco. Alessandrini esprime apprezzamento per questo accordo che ribadisce “è esclusivamente programmatico e non politico, sancisce la bontà del lavoro svolto finora e raccoglie i frutti di una collaborazione portata avanti con tutte le forze politiche già dall’inizio del mio mandato. Il documento contiene una sintesi di programma i cui contenuti non differiscono sostanzialmente rispetto alle linee indicate all’inizio del mandato. Sul futuro della città le forze politiche ancora una volta hanno deciso per la collaborazione costruttiva, condividendo una linea che continua a non tradire la fiducia degli elettori. Da sempre – aggiunge il sindaco - il Consiglio comunale ha operato compatto sui grandi temi che riguardano la città, in particolare in materia di viabilità, superando gli schieramenti ideologici, nella volontà comune e condivisa di fare il meglio per Segrate”. “Questo è un accordo tra forze politiche responsabili - tiene a sottolineare Alessandrini – fatto per aggregare e non per escludere qualcuno”. .  
   
   
VENEZIA: NANOTEC2008  
 
Venezia, 21 gennaio 2008 - Dal 10 al 13 marzo si svolgerà a Venezia la conferenza internazionale Nanotec2008. La manifestazione intende fornire un quadro completo circa le attività del settore delle nanotecnologie a livello nazionale in confronto con quanto accade negli altri paesi. Saranno inoltre illustrati gli sviluppi più recenti e le tendenze di R&s, le applicazioni e la governance. I partecipanti avranno l´opportunità di discutere con rappresentanti del mondo industriale, della ricerca pubblica e di organismi statali. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Nanotec2008. It .  
   
   
PHILOGEN S.P.A. POSTICIPATO IL PERIODO DI ADESIONE DELL´OFFERTA PUBBLICA  
 
 Milano, 21 gennaio 2008 – Philogen S. P. A. , società che opera nel settore delle biotecnologie, che ha ottenuto da Consob in data 8 gennaio 2008 il Nulla Osta alla pubblicazione del Prospetto Informativo relativo all’Offerta Pubblica di Sottoscrizione e all’Ammissione sul Mercato Telematico Azionario (Mta) organizzato e gestito da Borsa Italiana S. P. A. , d’intesa con Unicredit, in qualità di responsabile del collocamento per l’offerta pubblica in Italia e coordinatore globale dell’offerta (unitamente a Société Générale Sa), rende noto che l’inizio del periodo di adesione dell’Offerta Pubblica di Sottoscrizione (Ops) delle azioni ordinarie è stato posticipato, di una settimana, dal 21 gennaio 2008 al 28 gennaio 2008. Philogen è assistita da Unicredit e Société Générale in qualità di Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners e da Banknord Ge. Pa. Fi. S. I. M. S. P. A. In qualità di advisor finanziario. Unicredit agisce anche come responsabile del Collocamento per l’Offerta Pubblica e Sponsor. Philogen è assistita da Chiomenti Studio Legale, mentre i Joint Global Coordinators sono assistiti dallo studio Shearman & Sterling Llp. .  
   
   
GRUPPO PROMETEO ACCOGLIE POSITIVAMENTE LA NUOVA DIRETTIVA EUROPEA SUL CREDITO AL CONSUMO. ADESSO CI SONO TUTTE LE PREMESSE PER UNA VELOCE APPROVAZIONE DEL DISEGNO DI LEGGE ITALIANO PROPOSTO DAL VICEMINISTRO DELL’ECONOMIA ROBERTO PINZA.  
 
Milano, 21 gennaio 2008 - Gruppo Prometeo Spa, principale società di mediazione creditizia in Italia, ha accolto positivamente la nuova direttiva europea sul credito al consumo. Un passo fondamentale, e atteso da tempo, per una migliore regolamentazione del settore e una maggiore tutela dei consumatori. Adesso sembrano esserci tutte le premesse necessarie per una più veloce approvazione del disegno di legge del viceministro Roberto Pinza, al vaglio della commissione finanze della Camera dei deputati, che già lo scorso anno aveva anticipato alcune linee guida della direttiva votata ieri dal Parlamento europeo. Il disegno di legge italiano integrerebbe quello europeo, in particolare sull’aspetto della distribuzione dei prodotti del credito e della mediazione creditizia. Giancarlo Cupane, presidente di Gruppo Prometeo ha dichiarato: “Quella di Strasburgo è un’ottima notizia. Noi abbiamo sempre sostenuto che una riforma del credito al consumo fosse necessaria e urgente sia per i clienti sia per le aziende che operano in questo settore”. Sottolineando che: “Adesso il nostro desiderio è quello che il Parlamento italiano acceleri i tempi per una veloce adozione della direttiva europea. Un’operazione che potrebbe essere agevolata dalla presenza del disegno di legge del Viceministro dell’economia On. Roberto Pinza, il quale già lo scorso anno aveva di fatto anticipato in larga parte i punti votati a Strasburgo. Ne beneficerebbero i consumatori così come l’intero settore del credito al consumo. In particolare l’attenzione verso i distributori dei prodotti del credito, compresi i mediatori creditizi ai quali sarà richiesto un notevole innalzamento dei parametri professionali, sottolinea il valore che il terzo polo rappresenta oggi per l’intera filiera del credito”. .  
   
   
COMMERCIO ESTERO: ASSOAMERESTERO, LA SPAGNA SUBENTRA AGLI STATI UNITI AL TERZO POSTO TRA I PRINCIPALI MERCATI DELL’EXPORT ITALIANO TESTA A TESTA TRA ITALIA E REGNO UNITO PER VALORE DELL’EXPORT PRO-CAPITE (4.479 CONTRO 4.376 EURO)  
 
Roma, 21 gennaio 2008 - Prosegue nei primi undici mesi del 2007 il trend positivo delle esportazioni italiane sia nei paesi europei (+10,4% rispetto all’analogo periodo 2006) che in termini complessivi (+11,1%), portando sia ad una riduzione di oltre due terzi del deficit nei confronti del resto del mondo (passato da -20,5 miliardi di euro a -7,3 miliardi) che ad un incremento di circa 7,6 miliardi dell’interscambio con l’Europa. “Dato che rappresenta un segnale molto incoraggiante - commenta Gaetano Fausto Esposito, direttore di Assocamerestero - che, se confermato anche nei prossimi mesi, potrebbe rappresentare un elemento di maggiore ottimismo mitigando i previsti effetti di rallentamento della dinamica di crescita del Pil nell’anno in corso”. Secondo l’analisi di Assocamerestero si modifica la graduatoria dei principali mercati di sbocco delle esportazioni italiane nei primi undici mesi del 2007 rispetto allo stesso periodo del 2006: se Germania e Francia restano saldamente al primo ed al secondo posto (con un valore, rispettivamente, di 43 e 38 miliardi circa), nel 2007 la Spagna, con i suoi 24,5 miliardi di euro di beni acquistati dall’Italia, subentra al terzo posto agli Stati Uniti, fermi a 22,5 miliardi. È l’export pro-capite a confermare la crescita della capacità esportativa italiana, con un valore che porta il Paese molto vicino ai suoi principali competitor europei: se il primato va ancora alla Germania, con 87,36 euro esportati ogni 100 abitanti, il dato relativo all’Italia (44,79 euro) segue solo a quello francese (61,22 euro) mentre supera di ben 13 volte l’export pro-capite spagnolo (3,35 euro) e, seppur in misura minore, il Regno Unito (43,76 euro). .  
   
   
NORD EST: GLOBALIZZAZIONE, AULE (LAUREATI ECONOMIA UNIV UDINE), CONVEGNO IL 25 GENNAIO PALAZZO MUNICIPALE UDINE.  
 
Udine, 21 gennaio 2008 - Aule, Associazione dei Laureati in Economia dell´Università degli Studi di Udine, organizza per venerdì 25 gennaio 2008 nella Sala Ajace del Palazzo Municipale di Udine, un convegno teso ad approfondire i problemi finanziari e industriali dell´economia nell’era della globalizzazione. Come banche e finanza possano meglio valorizzare le loro funzioni di supporto ai vantaggi competitivi delle imprese sui mercati internazionali? Quale il ruolo che in questo quadro giocano le attuali condizioni di mercato, sia per il credito che per le principali specializzazioni del Paese? A questi importanti interrogativi risponderanno le relazioni scientifiche della prima parte del convegno cui seguirà, nel pomeriggio, una tavola rotonda dedicata a risultati e prospettive dell´internazionalizzazione delle imprese, con particolare attenzione all´esperienza maturata dalla Regione Friuli Venezia Giulia. L’iniziativa, patrocinata dal Ministero del Commercio Internazionale e del Comune di Udine, è realizzata in con il sostegno di Mediocredito del Friuli Venezia Giulia, Capp&value, Informest e Banca Popolare Friuladria. L´incontro (inizio ore 10) prevede nella mattinata – dopo i saluti del Rettore dell’Università di Udine, Furio Honsell e, per l’Aule del Presidente Federico Barcherini e del Consigliere Braida, le relazioni scientifiche dei professori Gian Nereo Mazzocco (Uniniversità di Udine), Giangiacomo Nardozzi (Politecnico Milano), Marcello Messori (Roma Tor Vergata) Ferruccio Bresolin (Ca’ Foscari, Venezia), Roberto Cappelletto (Università Udine), con le conclusioni affidate a Patrizia Tiberi Vipraio (Università di Udine). Nel pomeriggio (inizio ore 14. 30) è prevista una tavola rotonda, moderata da Fabrizio Onida dell’Università Bocconi, alla quale prenderanno parte Flavio Pressacco (Mediocredito Fvg), Silvano Chiappo (Friuladria), Ugo Poli (Informest), Luigi De Puppi (Toro Assicurazioni), Alessandro Mulas (Friulia), Roberto Siagri (Eurotech), Walter Bosco (Sisu Capital Ltd). Le conclusioni saranno affidate a Stefano Miani del Dipartimento di Finanza dell´Impresa e dei Mercati Finanziari dell´Università di Udine. L’ingresso è libero. Iscrizioni su www. Aule. It entro lunedì 21 gennaio. .  
   
   
NASCE INNOV-HUB: PER L’INNOVAZIONE DELLE IMPRESE  
 
Milano, 21 gennaio 2008 - Nasce Innov-hub, la nuova azienda speciale per l’innovazione della Camera di commercio di Milano: snodo per i servizi a supporto dell’innovazione per le imprese di Milano e della Lombardia. Luogo fisico e virtuale di incontro tra sistema imprenditoriale milanese e lombardo e mondo della ricerca nazionale e internazionale. Si occuperà di assistere imprese, centri di ricerca, parchi tecnologici e università per favorire la partecipazione a progetti, iniziative e finanziamenti disponibili, promuovere il trasferimento tecnologico e la stipula di accordi transnazionali, rafforzare il trasferimento di conoscenze dal mondo della ricerca al sistema imprenditoriale. Dal 14 gennaio 2008 l’azienda speciale della Camera di commercio di Milano Euro Info Centre ha ceduto struttura ed attività alla nuova azienda Innov-hub. Nove i consiglieri: quattro nominati dalla Camera di commercio in rappresentanza dell’industria, del commercio, dei trasporti, dei servizi, dell’artigianato e cinque gli esperti. Tre i revisori dei conti. L’azienda Speciale per l’Innovazione, Innov-hub, si occuperà di promuovere la progettazione e lo sviluppo di servizi di supporto all’innovazione nelle imprese, da realizzarsi in collaborazione con istituzioni competenti e partner di livello nazionale e internazionale. L’obiettivo è la creazione di un ambiente favorevole allo sviluppo di processi e di una cultura d’impresa innovativi. Innov-hub informerà e sensibilizzerà sui temi dell’innovazione e sulle relative opportunità di finanziamento, organizzerà eventi di comunicazione e animazione culturale, monitorerà domanda e offerta di innovazione, aiuterà nella ricerca di partner e nel trasferimento di tecnologia, conoscenza e know-how, creerà dei “laboratori delle idee” tramite i quali, con l’apporto di professionisti, offrire soluzioni alle esigenze di innovazione delle imprese. "Innov-hub, la nuova azienda speciale per l’innovazione della Camera di commercio di Milano, - ha dichiarato Alessandro Spada, il suo presidente - è nata per cogliere e soddisfare i bisogni e le dinamiche delle imprese di un’area avanzata come quella di Milano e della Lombardia. In un sistema produttivo complesso e frammentato come quello italiano è necessario che le istituzioni creino luoghi di incontro fra le eccellenze della ricerca nazionale e internazionale e la capacità produttiva, la flessibilità, il dinamismo della piccola e media impresa. La nuova azienda speciale - ha continuato il presidente Spada - aiuterà a stimolare la nascita delle idee innovative, favorendo l’apertura verso nuove tecnologie e l’investimento nella ricerca. La capacità di innovare a livello tecnologico, organizzativo, di prodotto e di processo è fondamentale per costruire solide basi per il vantaggio competitivo territoriale. Per questo la nuova azienda speciale sull’Innovazione della Camera di commercio di Milano è una grande opportunità per l’intera regione”. Il Presidente: Alessandro Spada. I consiglieri: Antonio Intiglietta, consigliere camerale; Giorgio Balzaretti, consigliere camerale; Giovanna Mavellia, consigliere camerale; Giorgio Basile, esperto; Giampio Bracchi, esperto; Maurizio Calzolai, esperto; Marco Nardi, esperto; Ignazio Rusconi Clerici, esperto. I revisori dei conti: Maria Raffaela Croci, presidente, nominata dal Ministero Sviluppo Economico; Renato Tucci, membro effettivo, nominato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze; Mauro Capitanio, membro effettivo, nominato dalla Regione Lombardia. .  
   
   
FRIULI VENEZIA GIULIA, ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2008: GIUNTA INDICA 8-9 GIUGNO  
 
Trieste, 21 gennaio 2008 - La Giunta regionale ha indicato i giorni 8 e 9 giugno per le consultazioni elettorali che nel 2008 interessano la stessa Regione, la Provincia di Udine, il Comune di Udine ed altri sette Comuni con popolazione inferiore a 15. 000 abitanti (San Giorgio della Richinvelda, Spilimbergo e Zoppola, in provincia di Pordenone; Martignacco, Forgaria nel Friuli, San Giorgio di Nogaro e Teor, in provincia di Udine). Ne ha dato notizia l´assessore alle Autonomie locali, Franco Iacop, precisando che l´indicazione sarà sottoposta al Ministero dell´ Interno e ai capigruppo in Consiglio regionale. .  
   
   
DELEGAZIONE SVIZZERA IN UMBRIA PER CONOSCERE POLITICHE REGIONALI  
 
Perugia, 21 gennaio 2008 – Approfondire le strategie di sviluppo e di innovazione messe in atto in Umbria e verificarne la possibile attuazione in Svizzera: è l’obiettivo che ha portato in Umbria una delegazione della Regional Innovation Strategy della Svizzera occidentale. La delegazione, composta da otto membri del Dipartimento affari economici del Governo federale e del Cantone di Valais, è stata ricevuta dal vice presidente della Giunta regionale, Carlo Liviantoni. Nel corso dell’incontro Liviantoni ha sottolineato come “l’Umbria è una regione che ha fondato la propria azione nelle politiche per l’innovazione avvalendosi delle risorse messe a disposizione dalla Comunità europea e della collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia, uno dei primi Atenei italiani. Mi auguro – ha detto Liviantoni - che dalla visita al nostro sistema produttivo possano scaturire politiche di interscambio e possa nascere una proficua collaborazione”. Umbria e Svizzera – è stato detto nel corso dell’incontro - hanno territori simili. In Umbria sono tuttavia maturate numerose esperienze nel campo dell’innovazione, un settore che in Svizzera sta invece cominciando a muovere i primi passi. Ad accogliere la delegazione anche il Direttore per la programmazione della Regione Umbria, Lucio Caporizzi. “Ho illustrato alla delegazione – ha spiegato Caporizzi – ciò che si è fatto, si pensa di fare e si sta facendo in Umbria nell’ambito delle politiche per la promozione dell’innovazione del sistema produttivo: dalla costituzione delle reti di imprese, per ovviare all’handicap della piccole dimensioni aziendali, alla sperimentazione dei bandi integrati, alla promozione di network orientati all’innovazione”. Dopo Sviluppumbria la delegazione visiterà il “Polo della meccatronica” di Città di Castello. .  
   
   
LOMBARDIA, URBANISTICA: APPROVATO PIANO TERRITORIALE REGIONALE  
 
Milano, 21 Gennaio 2008 - "Un importante riferimento per il futuro del territorio lombardo". L´assessore regionale al Territorio e Urbanistica, Davide Boni, definisce così il provvedimento con il quale la Giunta Regionale ha approvato la proposta del nuovo Piano territoriale regionale (Ptr) della Lombardia. Il Piano lombardo definisce le linee di sviluppo del territorio regionale per i prossimi anni, individuando obiettivi di competitività, di valorizzazione delle risorse naturali, storiche e culturali della regione, di sostenibilità ambientale nelle scelte di programmazione territoriale. Il Piano territoriale regionale si inserisce - come previsto dalla legge n. 12 del 2005 sul governo del territorio - nel generale disegno di aggiornamento della pianificazione urbanistico-territoriale in Lombardia, per fornire riferimento alle scelte locali secondo una prospettiva coordinata e armonica. Il documento contiene, infatti: obiettivi e orientamenti per lo sviluppo territoriale come quadro di riferimento per gli enti locali; obiettivi e indirizzi prioritari per le infrastrutture, la salvaguardia ambientale, il riassetto idrogeologico, la programmazione di Comuni e province, e delle principali aree urbane. "Si tratta del primo progetto unitario e coordinato - ha detto Boni - che viene definito in Lombardia dalla costituzione delle Regioni: un progetto innovativo ed aperto al contributo di tutti, per rendere la nostra Regione la prima, non solo in Italia, per qualità del suo territorio e per capacità di rispondere alle esigenze dei cittadini, recuperando un´inerzia durata decenni e voltando pagina rispetto a pesanti manomissioni avvenute in un passato neppure molto lontano". Particolare attenzione sarà posta alla tutela dei paesaggi lombardi: il Piano territoriale contiene, infatti, l´aggiornamento del Piano paesistico regionale, vigente in Lombardia dal 2001, ed è in linea con quanto prevede il decreto legislativo n. 42 del 2004 ("Codice dei beni culturali"). Alcune disposizioni in materia diventano operative, già a seguito dell´approvazione, avvenuta a dicembre 2007, del provvedimento da parte della Giunta regionale riguardante i criteri di indirizzo relativi ai contenuti paesaggistici dei Piani territoriali di coordinamento provinciali (Ptcp). Declinando tre grandi obiettivi (rafforzare la competitività dei territori, riequilibrare il territorio regionale, proteggere e valorizzare le risorse della regione), il Ptr si mette in relazione, senza prevalere gerarchicamente, con piani e programmi settoriali (agricoltura, turismo, industria e ambiente) che hanno effetti sensibili sul territorio; si rapporta e si raccorda, inoltre, con gli altri piani territoriali e urbanistici (Piani territoriali dei parchi, Piani territoriali di coordinamento provinciale e Piani di governo del territorio) e formula indicazioni per l´elaborazione dei Piani territoriali regionali d´Area (Malpensa, aeroporto di Montichiari, Navigli Lombardi, Valtellina, grandi laghi lombardi, fiume Po e grandi infrastrutture), intesi come progetti di sviluppo condivisi tra Regione, enti locali e territoriali. La proposta di Piano è accompagnata, infine, dalla Valutazione Ambientale Strategica, che ne ha orientato i contenuti verso la coerenza e la sostenibilità ambientale, nelle forme previste dalla normativa comunitaria e regionale. Risale al 13 marzo 2007, infatti, l´approvazione da parte del Consiglio regionale degli "Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi" (Valutazione Ambientale Strategica), come previsto dall´articolo n. 4 della legge 12 sul governo del territorio, documento che rappresenta l´attuazione concreta della direttiva comunitaria 2001/42 relativa alla valutazione degli effetti sull´ambiente di piani e programmi urbanistici che determinano significative trasformazioni territoriali. La proposta di Piano territoriale regionale passa ora alla competente Commissione del Consiglio regionale e, quindi, al Consiglio stesso, per la sua formale adozione e approvazione. "Il passaggio in Commissione - sottolinea Boni - dà la possibilità alle altre forze politiche di presentare ulteriori proposte al fine di migliorare un documento che comunque si presenta già innovativo e all´avanguardia. Un atto importante, considerando anche che un Piano di questa entità mancava dal 1975. Concretamente, dopo più di trent´anni questa Giunta è riuscita ad attuare un provvedimento davvero fondamentale per il futuro del territorio". "Mi auguro - conclude l´assessore Boni - che anche la successiva azione in Consiglio regionale possa essere tempestiva, così da garantire la disponibilità di questo importante provvedimento per i cittadini, i Comuni, le Province e tutti coloro che operano nel territorio lombardo". Per una prima informazione sui contenuti proposti per il nuovo Piano territoriale lombardo, è possibile consultare il sito w ww. Ptr. Regione. Lombardia. It. .  
   
   
IN TOSCANA MENO PRECARIATO E NUOVI CONCORSI NEL 2008  
 
Firenze, 21 gennaio 2008 - La trasformazione di circa 30 rapporti di lavoro a tempo determinato in assunzioni a tempo indeterminato, sulla base delle possibilità previste dalla nuova Finanziaria; l’ulteriore scorrimento delle graduatorie ancora aperte, così come già fatto nel 2007, e l’indizione di nuovi concorsi; la conferma della linea di rigore che si è consolidata nel 2007 in relazione al ricorso alle tipologie contrattuali con minori garanzie e prospettive. Tutto questo prevede il governo regionale sul terreno delle politiche per il personale in questo 2008, così come annunciato questa mattina dal vicepresidente Federico Gelli, al seminario organizzato dalla Regione Toscana sul lavoro pubblico nella Regione e negli enti locali, occasione per fare il punto sulle novità introdotte dalla Finanziaria 2008. Credo che il percorso che abbiamo avviato nel 2007 possa es! sere un& rsquo;esperienza utile da condividere con le altre realtà dell’amministrazione toscana, chiamate al difficile compito di garantire qualità dei servizi, livelli occupazionali, diritti dei lavoratori pur in un quadro di difficoltà di bilancio – ha spiegato il vicepresidente – Ritengo che il nostro lavoro serva a dimostrare che, sulla base di un confronto serrato con tutti gli interessati, si può arrivare a rinnovare in profondità la pubblica amministrazione, dare risposte forti per stabilizzare il lavoro e addirittura risparmiare». Così alla fine di questo percorso saranno ben 142 i lavoratori il cui contratto sarà trasformato da tempo determinato a indeterminato (di questi 98, cioè i due terzi, sono stati già stabilizzati nel 2007), sulla base di quanto previsto dalla Finanziaria 2007. La Finanziaria 2008 ha prorogato il termine entro il quale un lavoratore deve avere sottoscritto un c! ontratto di durata triennale per avere possibilità di essere stabilizzato. Per il 2008 questo consentirà nel 2008 l’assunzione a tempo indeterminato di circa 30 lavoratori. Entro la fine della legislatura i tempi determinati dovranno diminuire ulteriormente ed essere inferiori a cento unità e pari quindi a circa il 4 per cento del personale a tempo indeterminato (la Regione ha in tutto circa 2. 500 dipendenti). Verranno impiegati solo per maternità, malattie lunghe e progetti europei. Gelli ha inoltre confermato che anche nel 2008 sarà fortemente limitato il ricorso a contratti co. Co. Co. «Contratti – ha spiegato – che appartengono a un’altra fase della pubblica amministrazione, quella in cui si doveva far fronte al blocco nazionale delle assunzioni. Sono convinto che il lavoro debba essere quanto più possibile stabile, per il bene dei lavoratori e delle loro famiglie, ovviamente, ma anche delle ste! sse amministrazioni, che sui suoi giovani lavoratori deve inve! stire&ra quo;. Quanto alle nuove assunzioni, anche nel 2008 continueranno a scorrere le graduatorie ancora aperte (nel 2007 si sono registrati 83 scorrimenti e 38 assunzioni da graduatorie) e dopo i due concorsi del 2007 (per ingegnere e geometra) saranno banditi nuovi concorsi, in cui saranno assegnati particolari punteggi ai lavoratori a tempo determinato non stabilizzati e a coloro che hanno avito contratti co. Co. Co. Con la Regione. «Tutto questo – conclude Gelli – consentirà di mantenere sostanzialmente gli stessi livelli occupazionali di inizio 2007, nonostante i pensionamenti, con una qualità e una stabilità dei rapporti complessivamente molto superiore al passato». .  
   
   
NUOVE OPPORTUNITÀ PER GLI IMPRENDITORI BELLUNESI IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, SERGIO REOLON, HA SIGLATO VENERDÌ 11 GENNAIO UN ACCORDO ECONOMICO CON IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA SRPSKA  
 
 Belluno, 21 gennaio 2008 - Le piccole e medie imprese bellunesi hanno ora uno sbocco privilegiato nella Repubblica Srpska, federata con la Bosnia Herzegovina. Momento politico di particolare importanza per l´amministrazione provinciale si è svolto durante la visita di una delegazione provinciale nella repubblica di Srpska Lo scorso fine settimana il presidente della Provincia, Sergio Reolon e il primo Ministro della Repubblica di Srpska Sig Milorad Dodik hanno sottoscritto un protocollo di collaborazione sui temi dell´agricoltura, del turismo, dell´ambiente, dei giovani, dei servizi sociali, delle piccole e medie imprese. La visita della delegazione bellunese è stata anche l’occasione per avviare i primi progetti di cooperazione e collaborazione fra la Provincia di Belluno e la municipalità di Teslic. Qui, circa 30 produttori di latte bovino - dislocati in un’area di particolare valore ambientale - hanno espresso la volontà di associarsi per creare un formaggio di elevata qualità da commercializzare nelle stazioni termali dell´area di Teslic. L´amministrazione provinciale si è impegnata a preparare un progetto di massima da presentare alla municipalità e al governo della Repubblica Srpska per il finanziamento dell´opera. Il secondo filone da sviluppare riguarda la produzione in serra delle piante da orto. Molti piccoli produttori - oggi - non sono in grado di approvvigionarsi del materiale vivaistico per le produzioni vegetali da commercializzare direttamente. In collaborazione con la facoltà di Agraria di Banja Luka e con i tecnici esperti di settore individuati dalla Provincia di Belluno, verrà realizzata una serra pilota per la produzione di piantine da verdura. Trasversalmente a questi progetti, è allo studio un programma di formazione tecnica delle persone che saranno impiegate nella gestione di queste strutture attraverso stage professionale in Istituti o imprese del territorio bellunese. Nel settore del legno gli approcci fra i rappresentanti bellunesi del mondo delle imprese e la Camera di Commercio della repubblica di Srpska hanno posto le basi per potenziali future collaborazioni economiche. La signora Ristic Dragica, direttore dalla locale Camera di Commercio, ha esposto alcune interessanti agevolazioni, entrate in vigore per agevolare gli investimenti di imprese straniere. In particolare sono stati eliminati i dazi all´importazione di macchine e utensili, la tassazione sui profitti delle imprese è fissata al 10 per cento con la possibilità di reinvestire gli utili a discrezione dell´imprenditore. Infine per gli investimenti stranieri saranno disponibili linee di credito agevolate attraverso una banca di credito individuata dal Governo della Repubblica Srpska. I contenuti del protocollo sono destinati a tutti gli enti e le associazioni che vogliano anche direttamente realizzare progetti di cooperazione con la repubblica di Srpska. La firma è avvenuta nella sede del Governo della Srpska l’11 gennaio alla presenza dei ministri dell´economia Jasna Brcik e della scienza e tecnologia Bakir Ajanovic. Nella delegazione bellunese, oltre al presidente Reolon, era rappresentato il mondo delle imprese con la Camera di Commercio e l´Associazione industriali, il mondo rurale con il Gal Prealpi Feltrine, l´Istituto professionale di stato per l´agricoltura di Feltre, la Federlegno regionale e nazionale, il Comune di Valle di Cadore nonché un folto gruppo di imprenditori del legno insieme con alcuni esperti nel settore delle foreste e dell´agricoltura. .  
   
   
PMITALIA INCONTRA L’OSSERVATORIO PMI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO  
 
Roma, 21 gennaio 2008 - Una delegazione di Pmitalia - composta dal Presidente Massimo Tabacchiera, dal Segretario generale Giovanni Quintieri e dal Responsabile Ufficio Studi Roberto Battisti - ha incontrato il 17 gennaio il Presidente dell’Osservatorio per la piccola e media impresa istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, prof. Andrea Paci. L’incontro è stato l’occasione per presentare la neonata Associazione di rappresentanza delle piccole e medie imprese ad un organismo che ha come finalità quello di approfondire la conoscenza di questo importante segmento produttivo, al fine di contribuire all’individuazione di politiche capaci di rimuovere i vincoli che ne frenano lo sviluppo. Il Presidente dell’Osservatorio e i rappresentanti di Pmitalia hanno convenuto sulla necessità di individuare strategie per valorizzare la piccola impresa e metterla nelle condizioni di affrontare adeguatamente le sfide che l’odierno scenario competitivo impone. .  
   
   
MILANO, BANDO NUOVE IMPRESE CREATIVE E INNOVATIVE (2008)  
 
Milano, 21 gennaio 2008 - La Provincia di Milano, la Camera di Commercio di Milano e la Camera di Commercio di Monza e Brianza stanziano € 1. 500. 000,00 per favorire la nascita e lo sviluppo di nuove imprese creative a forte contenuto innovativo attraverso la Terza Edizione del Bando per il sostegno alla creazione di nuove imprese creative e innovative. A chi si rivolge - Aspiranti imprenditori e Micro, Piccole e Medie Imprese di recente creazione (non anteriore al 1/1/2007) della provincia di Milano o di Monza e Brianza. Settori di interesse - Ricerca e Sviluppo, Risparmio Energetico, Editoria, Radio e Tv, Cinema, Musica, Spettacolo, Design e Architettura, Pubblicità, Moda, Arte, Giochi e Videogames. Le agevolazioni - Il bando prevede contributi in conto capitale fino ad un massimo di 35. 000,00 Euro destinati a coprire il 60% delle spese riconosciute ammissibili. I tempi Le domande possono essere inoltrate dal 15 febbraio al 15 aprile 2008. .  
   
   
ENI E GAZPROM COSTITUISCONO LA SOCIETÀ SOUTH STREAM AG CHE PORTERÀ DALLA RUSSIA ALL’UNIONE EUROPEA 30 MILIARDI DI METRI CUBI DI GAS ALL’ANNO  
 
San Donato Milanese (Mi), 21 gennaio 2008 – Eni e Gazprom hanno costituito il 18 gennaio la società South Stream Ag (50% Eni, 50% Gazprom), che avrà l’obiettivo di completare entro la fine del 2008 lo studio di fattibilità tecnico, economico e politico per la realizzazione del gasdotto South Stream. Il South Stream porterà dalla Russia all’Unione Europea 30 miliardi di metri cubi di gas all’anno. Eni e Gazprom potranno decidere di accogliere congiuntamente la partecipazione al progetto di partner terzi. Nel corso del primo trimestre 2008, il Governo italiano e il Governo russo, Eni e Gazprom si incontreranno per definire il percorso per il raggiungimento degli accordi intergovernativi con i diversi Paesi di transito del gasdotto. Il progetto sarà presentato alla Commissione Europea e discusso con le altre istituzioni dell’Unione Europea. .  
   
   
PROGETTO “VICINI ALLE IMPRESE”, CARLINO: UN SUPPORTO TECNICO E CULTURALE ALLE IMPRESE CHE FORNISCONO BENI E SERVIZI ALLA PROVINCIA  
 
Milano, 21 Gennaio 2008 - Presso la Sala Affreschi della Provincia di Milano, il 17 gennaio si è tenuta la presentazione ufficiale del progetto “Vicini alle Imprese”, promosso dall’Assessorato alla Responsabilità Sociale d’Impresa e Pubblica Amministrazione con il supporto di Bureau Veritas, società internazionale leader nella certificazione negli ambiti Qualità, Ambiente, Sicurezza, Responsabilità Sociale. L’iniziativa è un esempio concreto dell’impegno che l’amministrazione provinciale sta conducendo in questo settore, e rappresenta la continuazione dell’esperimento dell’Albo Fornitori, avviato nel 2006 con l’obiettivo di sensibilizzare le ditte fornitrici dell’ente al perseguimento di comportamenti etici. “Con l’Albo Fornitori – ha esordito l’assessore Giuliana Carlino – abbiamo gettato le basi per far emergere una cultura d’impresa che consideri valori come la trasparenza e la correttezza pilastri strategici della propria attività. Ora, con l’attivazione del progetto “Vicini alle Imprese” vogliamo che questa cultura si diffonda e si alimenti”. La responsabilità sociale d’impresa è un concetto che può trovare terreno fertile soprattutto tra le piccole e medie imprese. “Il nostro progetto – ha proseguito l’assessore – vuole essere proprio questo: un supporto tecnico e culturale alle imprese che forniscono beni e servizi alla Provincia, nell’assoluta convinzione che la responsabilità sociale possa rappresentare un vero vantaggio competitivo per chi fa impresa”. L’incontro di presentazione è stato coordinato da Valerio Gallinella, Vice Direttore Generale della Provincia di Milano e Direttore Centrale del Patrimonio e Servizi Generali, che ha sottolineato l’importanza del ruolo dell’ente pubblico nel prendere coscienza dei risvolti etici e nel diffonderli. “La qualità di un prodotto – ha sintetizzato – non è più tale se viene meno l’etica. Per noi questo è il punto centrale di ogni attività”. Nel corso della mattinata, sono stati illustrati da Gigliola Mariani, responsabile del Servizio Albo Fornitori dell’ente, i risultati di un’indagine conoscitiva effettuata tra le imprese fornitrici. “Il 28% delle ditte contattate ha risposto al sondaggio, e questo è già di per sé un grande risultato – ha sottolineato la Mariani -; in particolare, il 60% delle imprese dichiara di non conoscere il tema della responsabilità sociale, mentre l’84% si mostra interessato. Tutti numeri che fanno presupporre ottimi margini d’azione ed intervento”. Il Direttore del Settore Provveditorato dell’ente, Valerio Bendinelli, ha illustrato concretamente l’impatto che il progetto “Vicini alle Imprese” avrà sui bandi e le gare d’appalto. “Non è nostra intenzione escludere alcun fornitore – ha specificato – quanto piuttosto premiare coloro che si mostreranno più virtuosi in tema di responsabilità sociale. Le gare verranno svolte secondo il principio dell’offerta economicamente più vantaggiosa; per cui, a fianco del prezzo e della valutazione tecnica, inseriremo un punteggio consistente per le attività in ambito sociale”. Rossella Ravagli, responsabile del Settore Etica di Bureau Veritas Italia, ha spiegato come concretamente si svolgerà il progetto, mentre Maria Rosa Cutillo, responsabile delle Relazione Esterne e Istituzionali di Mani Tese, ha portato il punto di vista di una ong impegnata da anni nel settore della responsabilità sociale. Il prossimo passo di “Vicini alle Imprese” è previsto per martedì 29 gennaio con il primo incontro di Provincia di Milano e Bureau Veritas con le imprese interessate ad intraprendere questo percorso: l’appuntamento si terrà presso la Sala Barozzi dell’Istituto dei Ciechi, in via Vivaio, 7. Entro la fine di febbraio, inoltre, prenderà il via un tavolo permanente di confronto che coinvolgerà diversi stakeholder, come associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, esponenti del mondo dell’università e del no profit, a testimonianza della volontà politica della Provincia di Milano di legare il più possibile l’iniziativa alle realtà economiche e sociali del territorio. .  
   
   
PASSAGGI GENERAZIONALI, PROGETTI DI ESPANSIONE NELLE MARCHE  
 
Ancona, 21 gennaio 2008 - ´Quello del passaggio generazionale d´impresa e` un tema su cui la Regione Marche e` impegnata da tempo ´ ha detto l´assessore a Lavoro e Formazione Ugo Ascoli in apertura del convegno organizzato all´Assindustria Ancona da Banca Generali, Banca di Roma e Sida Group dal titolo ´Continuita` dell´impresa di famiglia. Scenari di sviluppo e competitivita` per le pmi marchigiane´. Una delle chiavi di crescita per la qualita` della vita e il benessere di cui godono le Marche ´ ha detto Ascoli ´ e` proprio quella incessante voglia di intraprendere che non viene mai meno e si rinnova di continuo. E´ il segreto di quel modello marchigiano di impresa che ha consentito sviluppo economico e coesione sociale e che la Regione vuol sostenere. Abbiamo per esempio promosso a tal scopo il ´Prestito d´Onore´ che favorisce le idee e le finanzia in modo da creare una corsia finanziaria preferenziale presso le banche, a favore dei giovani imprenditori. Cosi` sono nate in un anno 500 nuove imprese con ottime speranze di sviluppo, poiche` e` il buon progetto che viene valutato. Parimenti, la Regione intende richiamare anche le aziende al concetto di Responsabilita` d´Impresa, varando azioni di sostenibilita` per arrivare a creare un marchio etico delle Marche riconosciuto dal Ministero e che ancora una volta ci caratterizzi fra le prime regioni italiane. Sul tema del passaggio generazionale l´Assessorato regionale all´Industria, dopo aver formato quindici Animatori del ricambio generazionale, ha attivato un importante progetto di consulenza che verra` offerto agli imprenditori presso strutture pubbliche. Il 25 gennaio prossimo ci sara` ad Ancona il convegno ´Il futuro nelle sue mani´ che lancia la nuova proposta di ´consulenze a sportello´ della durata di 280 giorni. L´assessorato al Lavoro e alla Formazione invece ha finanziato Progetti sul ricambio generazionale che prevedono percorsi di sensibilizzazione e informazione sul territorio; percorsi propriamente formativi per formare gli ´Orientatori del ricambio generazionale´ dedicati agli operatori della associazioni imprenditoriali; percorsi di formazione in aula, nonche` voucher formativi, per imprenditori junior e senior. Tali interventi saranno realizzati insieme agli imprenditori. Il progetto regionale inoltre prevede misure di accompagnamento, ovvero attivita` di assistenza tecnica per l´effettiva stabilizzazione dell´impresa durante e dopo la transizione dovuta al passaggio generazionale: in questa attivita` e` previsto l´intervento di ´Temporary Managers´, ovvero imprenditori e/o manager esterni con esperienza pluriennale e indicati dal mondo produttivo. ´Il processo di passaggio generazionale ´ ha concluso Ascoli ´ e` tanto delicato e complesso quanto fondamentale, per mantenere il trend di sviluppo della nostra economia; occorre percio` pensare alla transizione generazionale come ad un progetto di espansione e non solo come un fattore di criticita`´. Come e` stato ricordato anche negli interventi successivi, nella mattinata, del presidente della Unioncamere Marche Giuliano Bianchi e dell´esperto internazionale Toni Brunello, non va dimenticato che ogni azienda ha un marchio e un know how che costituisce ricchezza primaria, bene prezioso per il nostro territorio. E come tale va sostenuto e conservato anche nei suoi passaggi piu` delicati, onde garantirne forza, continuita`, caratteristiche. .  
   
   
CONVEGNO A MILANO (23.01.08) SULL´AGGREGAZIONE FRA IMPRESE ARTIGIANE V.IN.CO. VINCERE INSIEME LA CONCORRENZA. IL NETWORK DELLA COMPONENTISTICA ARTIGIANA AVANZATA.  
 
 Milano, 21 gennaio 2008 - Grazie al contributo di Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, Politecnico Innovazione e le Associazioni regionali dell’artigianato hanno realizzato il progetto “V. In. Co. - Vincere insieme la concorrenza”: quattro gruppi di imprese artigiane sono stati aiutati a sviluppare e migliorare la propria competitività attraverso la collaborazione tra aziende. Aiutare le imprese artigiane a operare in gruppo e presentarsi insieme sul mercato per essere più competitive è l’obiettivo del progetto “V. In. Co. - Vincere insieme la concorrenza” che ha coinvolto quattro gruppi di imprese milanesi dei settori metalmeccanico, servizi e tessile per un totale di 45 imprese. Promosso e finanziato da Regione Lombardia - Direzione generale Artigianato e Servizi - e Unioncamere Lombardia nell’ambito della Convenzione Artigianato, il progetto è stato realizzato da Politecnico Innovazione in collaborazione con le Associazioni regionali dell’artigianato (Confartigianato, Cna, Casartigiani e Claai). All’iniziativa hanno partecipato il Consorzio milanese artigiani di produzione - Comarp (Senago), il Consorzio Export Multisettoriale - Cometar (Monza), il Consorzio servizi di assistenza - Csa (Melegnano), l’Associazione temporanea d’imprese Network Moda & Design (Milano). I gruppi coinvolti hanno potuto avvalersi di esperti di gestione e organizzazione aziendale, innovazione tecnologica, marketing e comunicazione per realizzare interventi volti a migliorare efficienza e competitività in un’ottica di gruppo. Nello specifico, per ogni gruppo di aziende - gruppi già attivi o di recente costituzione - sono stati analizzati i punti di forza delle diverse aggregazioni, il percorso di sviluppo, le criticità incontrate e le aspettative per il futuro. Sono state così individuate delle strategie di crescita basate sull’aggregazione fra le imprese del gruppo e sono state definite le modalità per rendere più efficiente la condivisione di attività fra le aziende di ogni network. In alcuni casi è stato predisposto un business plan e sono state affrontate tematiche commerciali e di marketing per il migliore posizionamento dei network di imprese sul mercato di riferimento; in altri sono state analizzate le possibilità di sviluppo tecnologico di prodotti e processi industriali e in altri ancora sono state studiate le opportunità delle tecnologie informatiche per la gestione della comunicazione e dei rapporti fra le imprese. L’obiettivo per le singole aziende era di definire e sperimentare le opportunità offerte da un modello organizzativo e di business che vede il piccolo artigiano come parte di un network di dimensioni maggiori e proprio per questo più forte e vincente. Il progetto - avviato sotto il nome di “Il network della componentistica artigiana avanzata” - verrà presentato nel corso del convegno “V. In. Co. ” in programma a Milano il prossimo mercoledì 23 gennaio presso Unioncamere Lombardia (Via Oldofredi, 23). Gli esponenti degli enti coinvolti illustreranno gli interventi a favore dell’artigianato e il progetto V. In. Co. Quale esempio di “collaborazione estesa” fra enti pubblici, università, associazioni imprenditoriali uniti nell’intento di supportare lo sviluppo delle imprese artigiane. Saranno invece i referenti degli stessi gruppi aderenti all’iniziativa a portare la propria esperienza di collaborazione, spiegando difficoltà e vantaggi dei sistemi di rapporti fra artigiani. Milano, mercoledì 23 gennaio 2008, Unioncamere Lombardia. Via E. Oldofredi, 23 - ore 9. 30 Per registrarsi: http://www. Alintec. It/pagine/pagina. Aspx?id=registrazion002&l=it .  
   
   
STANZIATI 10 MILIONI DI EURO PER IMPRESE CIOCIARE IN DIFFICOLTÀ  
 
Roma, 21 gennaio 2008 - Dieci milioni di euro stanziati dalla regione Lazio nel triennio 2008-2010 da destinare non solo alle imprese dell’indotto Fiat, ma anche alle altre imprese della Ciociaria che si trovano in difficoltà, oltre che per interventi infrastrutturali a supporto delle industrie. Questa la decisione della riunione del tavolo permanente per discutere dei fondi previsti dalla legge regionale 46/2002, da destinare alle imprese dell’indotto Fiat di Piedimonte San Germano. A fare gli onori di casa l’abate di Montecassino don Pietro Vittorelli che si è detto subito preoccupato per la situazione occupazionale che sta vivendo la provincia di Frosinone. L’assessore regionale alla Piccola e media impresa Francesco De Angelis ha annunciato che nel 2008 saranno disponibili sei milioni di euro non solo per le aziende dell’indotto Fiat, ma che potranno essere utilizzati anche dalle imprese che si trovano in difficoltà, mentre altri quattro milioni di euro saranno disponili fino al 2010. .  
   
   
PROGETTO LAGO MAGGIORE CASALINGHI  
 
Verbano Cusio Ossola, 21 gennaio 2008 – Ammesso al finanziamento regionale il progetto “Lago Maggiore Casalinghi”, inoltrato nell’ottobre scorso dalla Camera di commercio del Verbano Cusio Ossola alla Regione Piemonte nell´ambito di un bando volto alla promozione di iniziative e manifestazioni tese alla conservazione, alla conoscenza e alla diffusione delle peculiarità del territorio, collegando opportunamente cultura, tradizione, attività produttive specifiche. Il progetto, promosso con la partecipazione della Provincia e delle Associazioni di categoria, ha ottenuto il punteggio più alto tra quelli presentati ed è stato ammesso a finanziamento con determina dirigenziale della regione in data 19 dicembre 2007. L´obiettivo generale del progetto “Lago Maggiore Casalinghi” è quello di favorire la promozione sui mercati internazionali e nazionali del distretto del casalingo del Lago Maggiore ed il rafforzamento del marchio “Lago Maggiore Casalinghi”, nato per fronteggiare la concorrenza straniera valorizzando le caratteristiche di cultura, tradizioni, creatività, lavoro e design delle imprese e della filiera produttiva locale. La produzione locale di articoli casalinghi, infatti, ha tradizioni molto antiche e sul territorio hanno ancora sede imprese storiche del settore; tuttavia, pur vantando punti di forza quali la presenza di marchi conosciuti in tutto il mondo, di un elevatissimo livello di qualità della produzione, di una struttura industriale solida e di stretti rapporti di collaborazione con l´indotto locale altamente specializzato e qualificatoche, il distretto dei casalinghi subisce la forte concorrenza da parte dei produttori dei nuovi mercati. Il progetto prevede cinque azioni principali, che saranno realizzate entro il mese di giugno 2008: 1) la partecipazione a “Fiera Ambiente di Francoforte” dall’8 al 12 febbraio 2008, che costituisce la più importante manifestazione fieristica internazionale dei prodotti per la tavola, la cucina e la casa. In quest´ambito la Camera di commercio promuove le produzioni locali attraverso uno stand collettivo di 220 mq che ospita alcune imprese locali (Cerutti Inox, Forever, Calder, B&b Casalinghi, Spezie e Co. , Eppicotispai, Legnoart, Maco Creazioni) e che rappresenta un´occasione di promozione e comunicazione del brand Lago Maggiore Casalinghi. Inoltre, anche quest´anno, alle piccole medie imprese locali che parteciperanno con stand individuali a Fiera Ambiente 2008, la Camera di commercio offre un contributo per il rimborso del 30% delle spese sostenute per la partecipazione stessa, aumentato al 40% per le spese certificate “Lago Maggiore Casalinghi”; 2) la realizzazione, in occasione di Fiera Ambiente 2008, di un evento che coniughi qualità e design dei casalinghi del Lago Maggiore con le altre eccellenze, simbolo dell´ospitalità locale e del well being che caratterizza il territorio anche come meta turistica. I prodotti tipici della tradizione agroalimentare del Verbano Cusio Ossola saranno protagonisti di una degustazione offerta a un gruppo selezionato di giornalisti e buyer, che valorizzerà la qualità e funzionalità d´uso dei prodotti per la cucina e la casa del Lago Maggiore. Faranno da sfondo immagini, video e materiale promozionale sull´offerta turistica della destinazione; 3) l’implementazione dell´utilizzo del web come strumento di marketing e promozione, oltre che di collaborazione fra imprese locali. Già da alcuni anni un piccolo gruppo di imprese ha sviluppato un sito internet comune, registrato al dominio www. Articolicasalinghi. It. Tale strumento necessita di un aggiornamento, l´obiettivo è quindi quello di operare un restyling che evidenzi il brand “Lago Maggiore Casalinghi”, ma anche di inserire nuove funzionalità come ad esempio la versione multilingue; 4) la promozione del marchio “Lago Maggiore Casalinghi” con una campagna di comunicazione attraverso l´acquisto di spazi pubblicitari su riviste specializzate, così da capitalizzare l´investimento in comunicazione effettuato in occasione della manifestazione fieristica; 5) il supporto all’adesione da parte delle pmi locali al marchio “Lago Maggiore Casalinghi” come strumento di marketing, ma anche occasione di ulteriore crescita qualitativa delle produzioni; un gruppo di cinque aziende ha già ottenuto la certificazione, e una è in fase di audit. Si tratta quindi di proseguire con le azioni di sensibilizzazione e contemporaneamente supportare le imprese locali nelle necessarie attività di rinnovo annuale della certificazione. .  
   
   
FORLÌ CESENA_ ACCORDO SIGLATO IN INDIA DALLA CAMERA DI COMMERCIO  
 
Forlì Cesena, 21 gennaio 2008 - Mercoledì 16 gennaio 2008, nella sede della Federation of Indian Chambers of Commerce and Industry (Ficci) a New Delhi in India, è stato firmato un accordo tra il gruppo d’affari indiano Field Fresh, nella persona dell’amministratore delegato, Sanjay Nandrajog, la Camera di Commercio di Forlì-cesena e Unioncamere Emilia-romagna, rappresentate da Sergio Sgambato, Segretario della Camera di Commercio Indo-italiana e responsabile del desk a Mumbai dell’Ente Camerale di Forlì-cesena, il Consorzio Cermac (Consorzio Export per l’Agricoltura, la Zootecnia e l’Industria con sede a Bologna), rappresentato dal Presidente Enrico Turoni. L’accordo, che prosegue la collaborazione avviata nel febbraio 2007, ed è sostenuto anche questa volta dalla Regione Emilia-romagna, può considerarsi la piattaforma da cui partiranno una serie di iniziative congiunte, riguardanti il consolidamento dei rapporti tra il gruppo indiano e il sistema produttivo emiliano-romagnolo della filiera ortofrutticola. “ L’accordo – dichiara il Presidente della Camera di Commercio di Forlì-cesena, Dr. Sergio Mazzi,- si pone in continuità con l’attività intrapresa negli ultimi anni dall’Ente, volta ad instaurare rapporti continuativi e proficui con uno dei Paesi, l’India, dalle molteplici potenzialità e risorse. L’ultima iniziativa in ordine di tempo è la realizzazione di un “campo prova” nello stato del Punjab con il coinvolgimento delle imprese emiliano-romagnole attive nel campo delle attrezzature e macchinari agricoli. ” A sottolineare l’importanza dell’accordo, il fatto che la firma è stata posta alla presenza del Ministro delle Politiche Agricole Paolo De Castro e del Ministro Indiano del Food Processing Shri Subodh Kant Sahai che partecipavano ad un workshop organizzato da Confindustria e Ficci Le imprese della provincia interessate al mercato indiano possono contattare l’ufficio estero della Camera di Commercio (Tel. 0543/713476) .  
   
   
APPROVATE LE MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE SUGLI INTERVENTI PER LO SVILUPPO DELLE IMPRESE INDUSTRIALI E ARTIGIANE VALDOSTANE.  
 
Aosta, 21 gennaio 2008 – “E’ una delibera che accoglie le istanze e le richieste avanzate dalle associazioni artigiane”. Con queste parole l’Assessore alle Attività produttive e Politiche del Lavoro, Leonardo la Torre, inquadra le modifiche relative alla legge regionale 6/2003 “Interventi regionali per lo sviluppo delle imprese industriali e artigiane”, approvate questa mattina dalla Giunta regionale. “In primo luogo – spiega La Torre – è nuovamente prevista la possibilità di concedere contributi in conto capitale alle imprese che effettuino investimenti relativi l’acquisizione di veicoli, tranne che per il settore autotrasporti. ” “Rispetto a quanto previsto in precedenza – sottolinea l’Assessore – sono stati estesi i tempi per le domande di contributo, prendendo in considerazione anche le spese sostenute nei dodici mesi antecedenti la presentazione della domanda. Le imprese potranno, infatti, concretizzare gli interventi preventivati in sede di presentazione delle istanze entro 12 mesi dalla concessione dell’agevolazione per i beni mobili, mentre per i beni immobili, il periodo è elevato a 36 mesi dalla data della relativa autorizzazione edilizia. ” “Inoltre – continua l’Assessore –, entrano in campo anche le nuove intensità di aiuto previste dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2007-2013, e in particolare per le imprese situate nelle aree soggette alla deroga di cui all’art. 87, 3-c, per le quali sono previsti aiuti pari al 30% per le piccole imprese e al 20% per le medie. ” “Anche se non direttamente inerente la normativa approvata – conclude La Torre – mi preme far rilevare che le aziende artigiane e industriali ottengono attualmente un abbattimento del tasso applicato dai Confidi pari al 75% del tasso di riferimento, a fronte del 50% applicato ad altri settori, quali commercio e turismo. ”. .  
   
   
PORDENONE: SI CREA IMPRESA  
 
Pordenone, 21 gennaio 2008 - Sono state 290 le nuove imprese iscrittesi tra giugno e agosto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Pordenone. Bis pressoché preciso si è registrato tra ottobre e dicembre 2007, con l’immatricolazione di 289 nuove imprese. La maggior parte della imprese nate si confermano essere, nella loro forma giuridica, ditte individuali, il 51,9% la media del trimestre, ma anche le società a responsabilità limitata non sono poche, il 25,9% circa del totale. Rispetto al trimestre estivo è di crescita il trend delle srl rispetto alle imprese individuali. I comuni dove più viva è stata la vocazione a fare impresa risultano essere Cordenons, San Vito al T. , Sacile, Casarsa e Azzano Decimo. Tra le attività particolari che le nuove imprese sviluppano troviamo la riparazione di natanti da riporto e l’apertura di un’attività di luna park. Significativo e in aumento è l’apporto che i cittadini stranieri forniscono allo sviluppo di nuove imprese, il 15,2% del totale la media trimestrale (11,4% era il dato giugno-agosto 2007); i settori ove più forte è al loro presenza si confermano, il comparto edile in genere e il commercio al dettaglio, ma anche la ristorazione, perlopiù a carattere etnico, le pulizie il volantinaggio e i servizi di telefonia. Ma c’è anche chi si occupa di lavorazione di barbatelle, chi di rifinitura di prodotti in gomma, chi vende coltelli e chi noleggia maxi schermi. .  
   
   
INCONTRO “COME COMPRENDERE LA CINA”  
 
Pordenone , 21 gennaio 2008 – La Cina è un paese plurale e in continuo cambiamento. Proprio per questo le Camere di Commercio di Pordenone e Udine hanno deciso di proporre ad inizio 2008, anno delle celebrazioni dei 30 anni di riforme che sotto il segno della “politica delle porte aperte” di Deng Xiaoping hanno portato il paese dall’arretratezza post maoista ai primati di crescita di oggi, un incontro di approfondimento su opportunità e sviluppo di questo mercato. L’incontro “Comprendere la Cina: suggerimenti pratici per avvicinarsi al mercato cinese” si terrà il 22 gennaio dalle ore 10. 00 alle ore 12. 30 in Camera di Commercio a Pordenone. I lavori saranno aperti da rappresentanti delle Cciaa di Pordenone e Udine, mentre, con l’intento di trasferire all’imprenditore e alla sua organizzazione qualche suggerimento utile per avvicinare il mercato cinese in modo più consapevole, all’incontro interverranno relatori che vivono in prima persona il paese: il direttore dell’ufficio Ice di Pechino, Antonino Laspina, la consulente del progetto Cina, Patrizia Tambosso, lo studio legale Santini Covre, Gianluca Vigo. La partecipazione è gratuita. Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Internazionalizzazione, internazionalizzazione@pn. Camcom. It, tel. 0434/381609. .  
   
   
EMILIA-ROMAGNA-CINA: IL CENTRO DELLA REGIONE SI INSEDIA NEL CAMPUS PER LA RICERCA INDUSTRIALE E TECNOLOGICA DELL´UNIVERSITA´ TONGJI A SHANGHAI. BOLOGNAFIERE TIENE COSMOPROF SHANGHAI E INAUGURA LA SUA NUOVA SEDE: E´ IL PRIMO OPERATORE FIERISTICO ITALIANO IN CINA  
 
 Bologna, 21 gennaio 2008 - L’esperienza di oltre 5 anni di lavoro della Regione a Shanghai con le imprese, le fiere, i tour operator dell’Emilia-romagna raggiunge un nuovo risultato. L’assessore regionale alle Attività produttive Duccio Campagnoli ha firmato l’accordo con la prestigiosa Università Tongji a Shanghai per collocare nel Campus universitario sino-italiano la nuova sede del Centro servizi, promosso dalla Regione, che opera a Shanghai e che diviene così centro per la cooperazione industriale. Al Campus, inaugurato nel settembre scorso dal presidente Prodi, partecipano i Politecnici di Milano e Torino e l’Università di Bologna. Il Centro sarà dedicato a sviluppare in modo permanente il rapporto delle imprese dell’Emilia-romagna presenti nell’area di Shanghai e in Cina con l’Università Tongji, per sviluppare attività di ricerca tecnologica, di acquisizione e formazione di risorse umane tra i giovani laureati della Tongji, in particolare a sostegno del progetto di creazione di reti e partenariati produttivi recentemente definito dalla Regione con Unindustria Bologna. Mentre si sta svolgendo in questi giorni nel quartiere fieristico di Shanghai la seconda edizione di Cosmoprof, l’assessore Campagnoli e il presidente di Bologna Fiere China, Mauro Malfatti, hanno inaugurato la nuova e più grande sede che Bolognafiere, in collaborazione con la Regione, ha aperto a Shagnahi. "Bolognafiere è ormai divenuto con l’attività svolta in questi ultimi anni dal Centro servizi creato in comune il principale operatore fieristico italiano in Cina", hanno ricordato Campagnoli e Malfatti. "Se è interessante la notizia giunta in questi giorni della joint venture di Fiera Milano (al 49%) con le fiere tedesche, è ancor più importante questa diretta presenza fieristica italiana assicurata da Bolognafiere in Cina". Presso la nuova sede di Bolognafiere saranno presenti anche Fiere Rimini e Fiere Parma, assieme ai tour operator emiliano-romagnoli (anch’essi i primi operatori turistici italiani in Cina) e continuerà a operare un punto di informazione e assistenza per le imprese emiliano-romagnole interessate e impegnate nei rapporti con la Cina. Con questa missione, la Regione ha anche concluso un accordo di partenariato con la Provincia dello Zhejiang, l’area attorno a Shanghai divenuta la più sviluppata della Cina, dove sono insediate oltre 50 aziende dell’Emilia-romagna, che rappresentano una parte molto significativa della presenza italiana. .  
   
   
ACIMAC: DELEGAZIONE CINESE A VILLA MARCHETTI DI MODENA  
 
Modena, 21 gennaio 2008 - La splendida cornice di Villa Marchetti – nuova sede di Acimac, a Baggiovara (Modena) – ha ospitato il 18 gennaio la conclusione del progetto “Speciale Meccanica”, promosso da Ice (Istituto nazionale per il Commercio Estero) e da Federmacchine (la Federazione di Confindustria che riunisce i produttori italiani di beni strumentali, della quale Acimac fa parte). Si tratta di una missione che coinvolge numerosi opinion leader cinesi e che, partendo da Milano per concludersi proprio a Modena, ha toccato le principali eccellenze industriali italiane, con particolare attenzione agli aspetti produttivi e impiantistici in diversi settori. Dopo il convegno d’apertura svolto lunedì 14 gennaio a Milano dal titolo “L’italia della meccanica e della tecnologia” – tra i relatori anche Luca Baraldi, responsabile dell’ufficio promozionale di Acimac – la delegazione ha visitato lo stabilimento Brembo di Stezzano (Bergamo). Nella giornata di martedì, si sono tenuti incontri bilaterali tra i delegati cinesi e le associazioni di Federmacchine, i rappresentanti aziendali, centri di ricerca, università. Mercoledì la delegazione ha poi visitato la Prima Industrie di Collegno (Torino), la Officine Meccaniche Giovanni Cerutti di Casale Monferrato (Alessandria) e la Ermenegildo Zegna di Trivero (Biella). Oggi è stata la volta di Imf Impianti Macchine Fonderia di Luino (Varese) e, nel pomeriggio, di Sacmi Imola, azienda leader negli impianti per la ceramica. Il tour si concluderà domani, sempre in terra emiliana, con la visita alla G. D di Bologna e alla Ducati, azienda campione del mondo in carica nella classe regina del Motomondiale. Per il gran finale, Federmacchine ha scelto la prestigiosa sede di Acimac: alla cena di gala presso Villa Marchetti, insieme al direttore Paolo Gambuli, sarà presente il presidente di Acimac Pierluigi Ponzoni, che oltre ad essere il padrone di casa ha ricevuto la delega da parte di Alberto Sacchi (presidente di Federmacchine) per rappresentare l’intero mondo dei beni strumentali italiani. La delegazione della Repubblica Popolare cinese comprende rappresentanti di agenzie statali quali il Trade Development Bureau (istituto di promozione che fa riferimento al Ministero del Commercio cinese), l’agenzia per lo sviluppo economico e sociale National Development and Reform Commission, il China Council for the Promotion of International Trade (organizzazione per la promozione internazionale e la cooperazione tecnologica ed economica); China Machinery Industry Federation; mezzi di informazione quali il portale web statale www. China. Com. Cn (che offre una vasta gamma di informazioni non solo economiche sulla Cina) e Beijing Tv (importante emittente televisiva); professori universitari e imprenditori nel campo dell’editoria, dell’automobile, del packaging e della carta, del tessile, del legno e della ceramica. . .  
   
   
SONDRIO: LA GESTIONE INNOVATIVA DELLA CATENA DI FORNITURA NELLE PMI  
 
Sondrio, 21 gennaio 2008 – In un contesto economico caratterizzato da costante dinamismo, internazionalizzazione crescente, necessità di ampia flessibilità organizzativa e gestionale, la capacità di innovare diventa sempre più fattore critico per acquisire un significativo vantaggio competitivo, specie per chi, come le piccole e medie imprese, si trova a dover gestire questi processi senza poter disporre di tutte le risorse tecniche, organizzative e finanziarie tipiche delle aziende di maggiori dimensioni. La gestione efficiente dei rapporti di fornitura costituisce pertanto una priorità, al fine di affrontare adeguatamente la crescente competitività a livello nazionale ed internazionale. Il peso rilevante degli acquisti e, quindi, della fornitura nella formazione del costo di un prodotto si traduce, inoltre, nell’esigenza di coinvolgere i fornitori nei processi di innovazione. Al fine di approfondire queste tematiche, la Camera di Commercio di Sondrio organizza, per il giorno mercoledì 30 gennaio, dalle ore 10. 00-13. 00 e dalle 14. 00-17. 00, presso la sede di Via Piazzi, un seminario dal titolo “Efficienza o innovazione: la gestione innovativa della catena di fornitura nelle Pmi”. “Quest’iniziativa formativa – spiega il Presidente dell’Ente camerale Emanuele Bertolini – è realizzata nell’ambito delle azioni previste dalla Rete Innovazione, un progetto di grande respiro, nato dall’impegno delle Camere di Commercio lombarde con il supporto di Unioncamere Lombardia, che costituisce un vero e proprio ‘network di conoscenza’ al servizio delle imprese, finalizzato a sensibilizzare ed accompagnare il tessuto imprenditoriale regionale verso l’innovazione e la competitività”. “Il seminario – continua Bertolini – rappresenta un’ulteriore opportunità di approfondimento del concetto di innovazione, sottolineandone l’importanza strategica per il nostro sistema produttivo. Nel corso del seminario, al quale si è voluto dare un taglio operativo, saranno prese in esame le modalità di valutazione dei fornitori di innovazione ed analizzati i requisiti su cui un’azienda di piccole dimensioni dovrebbe fare leva, al fine di rendersi idonea a candidarsi al ruolo di fornitore partner del processo di innovazione”. La partecipazione al seminario è gratuita. Per informazioni ed iscrizioni, rivolgersi all’ufficio Promozione della Camera di Commercio (tel. 0342/527. 236 - Fax 0342/512. 866 E-mail: promozione@so. Camcom. It). .  
   
   
PARI OPPORTUNITA´´: A TRIESTE CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE  
 
Trieste, 21 gennaio 2008 - Nascerà nel capoluogo giuliano, in uno stabile di proprietà della Provincia di Trieste in via Pisoni 3, la Casa internazionale delle donne. Lo hanno comunicato questa mattina l´assessore regionale alle Finanze e Pari Opportunità, Michela del Piero, e la presidente della Provincia di Trieste, Maria Teresa Bassa Poropat, nel corso di un incontro a Palazzo Galatti. La prima fase di avvio e realizzazione del progetto, che si attua sulla falsariga dell´omonima struttura romana fondata nel 1983, è stata resa possibile grazie alla firma di una Convenzione sottoscritta da Regione e Provincia nel 2007, "un anno importante - ha ricordato Del Piero, - perché dedicato alle pari opportunità e perché in dicembre sono caduti definitivamente i confini tra Slovenia ed Italia". "Come Amministrazione regionale riteniamo che la donna possa essere soggetto attuatore di una forte integrazione sociale tra popoli" ha detto Del Piero, la quale ha confermato di aver accolto con entusiasmo il progetto della Provincia di Trieste anche per il momento storico, così importante per Trieste e per l´intera regione. Un contesto stimolante, in cui la nuova struttura si propone, ha notato l´assessore, come "luogo d´incontro per le donne anche nell´ottica dell´Euroregione", e promette di diventare lo spazio utile "al raffronto tra le nostre politiche di genere e quelle di Paesi come Slovenia, Ungheria, Croazia, Austria", un ambito in cui "le donne possano confrontarsi e far crescere, con reciproca soddisfazione, rapporti di relazione e collaborazione dal punto di vista sociale ed economico". Quattrocento metri quadri di spazi che saranno affidati in gestione ad una o più associazioni femminili selezionate attraverso un apposito bando "che predisporremo al più presto" ha assicurato la Bassa Popopat, la "Casa" sarà supportata economicamente dalla Regione attraverso la direzione per le Pari Opportunità con un contributo di 25 mila euro. Altri 50 mila euro saranno messi a disposizione dalla Provincia per completare le opere necessarie. .  
   
   
FRA GLI APPUNTAMENTI IN PROGRAMMA PRESSO L´UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO – BICOCCA: LE DONNE: VITTIME O PROTAGONISTE? INCONTRO PUBBLICO CON ALAIN TOURAIN  
 
Milano, 21 Gennaio 2008 – Oggi alle ore 14:30 presso l’ Edificio U7, aula 5 – piano interrato, via Bicocca degli Arcimboldi, 8 si terrà un Incontro pubblico con Alain Tourain sul tema: “Le donne: vittime o protagoniste?” Alain Touraine, è una delle più significative figure della sociologia francese e mondiale. Nella sua produzione culturale si possono individuare tre fasi fondamentali: gli studi sulla coscienza operaia, la riflessione sui nuovi movimenti sociali, la ricerca sul soggetto. Tra le sue numerose pubblicazioni si segnala "Le monde des femmes" (Fayard - 2006) i cui temi saranno al centro dell´incontro. Il professor Touraine è attualmente Directeur d´Etudes presso l´Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi. Programma: Introduzione all´incontro Carmen Leccardi Dipartimento di Sociologia e ricerca sociale; Saluto delle autorità accademiche Enzo Mingione Preside della Facoltà di Sociologia; Giorgio Grossi Direttore del Dipartimento di Sociologia e ricerca sociale; Traduzione dal francese di Isabella Negri. Martedì 22 gennaio, alle ore 21. 00, Alain Tourain sarà presso la Casa della Cultura per un incontro promosso in collaborazione col dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale e la facoltà di Sociologia dell’Università di Milano Bicocca. “Mutamenti del pensiero contemporaneo” Presentano: Ferruccio Capelli e Carmen Leccardi. Martedì 22 Gennaio 2008, ore 15. 00 (Aula U6-4 – piano interrato, P. Zza dell´Ateneo Nuovo 1, Milano) Film e dibattito: Il processo per magia. Da Apuleio di Madaura L´opera "De Magia" di Apuleio di Madaura (Ii sec. D. C) è l´unico testo pervenutoci dell´antichità classica in cui si racconta di un processo criminale romano, riportando le accuse e le orazioni difensive. Francesco della Corte ha tradotto con rigore i dialoghi e Renzo Giovampietro, attore e regista di grande passione nella trasposizione teatrale dell´antichità classica, li ha messi in scena nell´opera "Il processo per magia. Da Apuleio di Madaura". La proiezione sarà preceduta da un intervento del prof. Giovanni Negri e dalla relazione del prof. Bernardo Santalucia dell´Università di Firenze, massimo esperto mondiale di diritto criminale romano. Partecipa Luigi Diberti, l´attore che nel film recita il ruolo del cancelliere narratore. Il film, recentemente recuperato dagli archivi Rai e restaurato, è messo a gentile disposizione dal prof. Giovanni Negri dell´Università Cattolica. Gli incontri sono aperti al pubblico e l´accesso sarà consentito fino a esaurimento dei posti disponibili. .  
   
   
AUDIT FAMIGLIA-LAVORO, ALLA PROVINCIA DI TRENTO LA LICENZA EUROPEA IL DOCUMENTO INDICA I PASSAGGI DA COMPIERE PER CERTIFICARE LE POLITICHE DI CONCILIAZIONE  
 
Trento, 21 gennaio 2008 – Passare da una “politica del lavoro” a una “politica del lavoro per la famiglia” è il passaggio culturale che il governo provinciale si propone di favorire con le azioni, previste nel Piano degli interventi in materia di politiche familiari 2007-2008, volte alla conciliazione tra famiglia e lavoro. Fa parte di tale percorso l’introduzione sul territorio provinciale dell’Audit Famiglia & Lavoro secondo uno standard europeo (European Work & Family Audit) che certifica il concreto impegno di aziende ed enti, pubblici e privati, per far sì che i propri dipendenti, uomini e donne, possano armonizzare i tempi della propria vita familiare con quelli del lavoro. E dell’Audit la Giunta provinciale è tornata stamane ad occuparsi - dopo aver costituito due mesi fa il Consiglio dell’Audit, comitato locale per la tutela del processo di certificazione, e dopo aver ottenuto nel dicembre scorso dalla Beruf & Famiglie gGmbh di Francoforte la licenza e l’autorizzazione all’utilizzo del marchio Audit europeo – approvando, su proposta dell’assessore alle politiche sociali Marta Dalmaso, le Linee Guida locali per l’attuazione del processo Audit. L’atto della Giunta si completa con l’istituzione del marchio – un’articolazione del logo Family in Trentino - che distinguerà le iniziative che, su base volontaria, aziende, enti ed organizzazioni vorranno mettere in campo a favore della conciliazione. L’audit Famiglia & Lavoro è un processo di valutazione sistematica, documentata ed obiettiva delle politiche di gestione del personale di aziende e organizzazioni di ogni tipo, che intendono certificare il proprio impegno per il miglioramento della conciliazione di famiglia e lavoro al proprio interno. Per le aziende, l’Audit sta diventando sempre più uno strumento di management strategico per la realizzazione di una politica occupazionale incentrata sull’importanza della famiglia, che aiuta le organizzazioni a realizzare un’efficace, attrattiva ed economicamente sostenibile bilancia tra gli interessi dell’organizzazione e quelli dei suoi collaboratori/dipendenti. Le Linee Guida locali dell’Audit approvate stamane dalla Giunta, in particolare, specificano i ruoli e i compiti della Provincia autonoma di Trento in quanto ente licenziatario del marchio sul territorio provinciale, del Consiglio dell’Audit, degli “auditori”, dei valutatori e delle organizzazioni che applicheranno il processo. Le Linee Guida sono pertanto lo strumento per garantire al processo un elevato livello di qualità e la conformità allo standard europeo European Work & Family Audit. Il prossimo passo sarà il bando per la selezione degli aspiranti auditori e valutatori, figure consulenziali che avranno il compito, rispettivamente, di accompagnare l’attuazione del processo nelle organizzazioni e di esaminare se e come le stesse organizzazioni hanno attuato le azioni. Una volta selezionati e formati, auditori e valutatori potranno iniziare, a partire dalla prossima primavera, il proprio lavoro a fianco delle imprese e organizzazioni che aderiranno al progetto. Già lunga è la “lista d’attesa” delle organizzazioni, pubbliche e private, pronte ad attivare misure di conciliazione: tra esse, il Servizio per il personale della Provincia, i Comuni di Trento (limitatamente al comparto biblioteche) e di Riva del Garda, il Comprensorio della Valle di Non, la Federazione della cooperazione trentina, Itea Spa, l’Autobrennero, il Liceo Classico “Prati”, l’Istituto comprensivo di Levico, l’Istituto comprensivo di Mezzolombardo, il Centro professionale “Veronesi” di Rovereto, la Cassa Rurale di Aldeno e Cadine, la ditta Glacier Vandervell Italy srl, l’Associazione Artigiani, il Consorzio Ceii Trentino, l’azienda Gpi Spa, le cooperative Sad e Progetto 92. A fianco di queste aziende altri enti stanno manifestando interesse verso questa iniziativa. Dieci sono i campi di azione sui quali imprese ed organizzazioni pubbliche e private potranno lavorare per rendere concreta la conciliazione: orario di lavoro (turnazioni, flessibilità, congedi parentali…), contenuti e processi di lavoro (distribuzione delle competenze, lavoro di team, promozione della salute, sistema di delega…), luogo di lavoro (telelavoro, lavoro decentrato, mobilità…), informazione e comunicazione interna ed esterna, competenza dirigenziale, sviluppo del personale (pari opportunità, sistemi di valutazioni non discriminanti, competenze, qualifiche…), sistemi premianti e prestazioni per la famiglia (cure, mensa, colonie, uso di attrezzature aziendali…), servizi di supporto alla famiglia (asili aziendali, servizi e strutture interne, assistenza ferie…), altre iniziative e azioni di conciliazione, rilevazione dei dati per la gestione del personale (quote assenteismo, part-time, maternità, malattie, clima aziendale, congedi parentali,,,). Le Linee Guida indicano altresì alle organizzazioni che intendono realizzare l’Audit i passi da compiere (dalla definizione degli obiettivi al certificato Audit F&l base ed a quello finale, i tempi per la realizzazione del processo, la preparazione della valutazione, i documenti, cosa fare per il mantenimento della certificazione, l’utilizzo dei loghi, i rapporti con l’Ufficio europeo di coordinamento. Di Audit si parlerà, tra l’altro, anche domani al Mart di Rovereto alla conferenza "L´imprenditrice volante. La donna artigiana tra impresa e famiglia. I primi risultati del progetto Iride" in occasione della quale saranno presentati i primi risultati del progetto Iride voluto dall´Assessorato provinciale all’Artigianato, Cooperazione e Trasporti d´intesa con le organizzazioni di categoria artigiane. Alla conferenza, che avrà luogo nella sala conferenze del Mart di Rovereto alle ore 9. 30, interverranno anche gli assessori Marta Dalmaso, Iva Berasi e Franco Panizza. .  
   
   
CONCILIARE TEMPI DI VITA E DI LAVORO – L’INTESA PIÙ COINVOLTI SINDACATI E ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA MODENESI  
 
Modena, 21 gennaio 2008 - Sindacati e associazioni imprenditoriali per la prima volta coinvolti nel promuovere direttamente tra i loro associati le opportunità proposte dalla legge 53/2000 che prevede il finanziamento di progetti in materia di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro. È questa la maggiore novità introdotta dal Protocollo d’intesa per la promozione di politiche integrate per la conciliazione sottoscritto giovedì 17 gennaio dalla Provincia di Modena, dalle Consigliere di parità provinciali, dalle organizzazioni sindacali e dalle associazioni di categoria. «Finora sindacati e imprenditori sono stati destinatari di azioni di informazione, formazione e promozione sulle possibilità della legge 53 messe in atto dalla Provincia. Ora invece, con la loro collaborazione, il dialogo si trasferirà sui luoghi di lavoro dove il confronto tra gli interessati può facilitare la sperimentazione di nuove forme organizzative per conciliare tempi di vita e di lavoro» spiegano i promotori dell’iniziativa tra i quali gli assessori provinciali Gianni Cavicchioli (Lavoro), Palma Costi (Pari opportunità) e Silvia Facchini (Formazione). Per il 2008 il ministero della Famiglia, titolare dell’attuazione della legge 53 e in particolare dell’articolo 9, che prevede appunto la possibilità di finanziare le aziende che sperimentano e attuano progetti per facilitare la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro, ha messo a disposizione 40 milioni di euro sull’intero territorio nazionale, con un limite massimo di 1 milione di euro a progetto. «Un’opportunità importante, visto che la spesa media per progetti di questo tipo nelle aziende modenesi – spiegano i promotori – si aggira sui 200 mila euro. E ancora più importante per il fatto che la sottoscrizione di protocolli d’intesa come il nostro costituisce criterio di priorità nella valutazione dei progetti presentati». Le azioni finanziabili riguardano in particolare la flessibilità dell’orario e dell’organizzazione del lavoro; la formazioni dei lavoratori al rientro da periodi di congedo; la sostituzione dell’imprenditore e del lavoratore autonomo; interventi per favorire il reinserimento e la formazione di lavoratrici e lavoratori con incarichi di cura (comunicato n. 58). Tre all’anno i termini di presentazione dei progetti: entro il 10 dei mesi di febbraio, giugno e ottobre. Fin dal 2003 la Provincia di Modena ha attivato un servizio di consulenza e formazione sui temi della conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro che ha coinvolto in prevalenza le parti sociali. A oggi sono 15 i progetti presentati dalle aziende modenesi. I primi sono stati approvati nel 2004 dal ministero del Lavoro (ma dal 2007 la competenza è passata al ministero della Famiglia) e sono diverse per tipologia e dimensione le aziende che hanno sperimentato una nuova organizzazione aziendale per andare incontro alle esigenze dei propri dipendenti. Tra queste ci sono la Zadi, azienda meccanica carpigiana, che per prima ha introdotto l’orario flessibile personalizzato coinvolgendo l’intero organico di 190 dipendenti, e ha attivato un progetto di telelavoro per un neopadre. Orari di lavoro personalizzati, come ingresso e uscita ritardati o anticipati e orario continuato o spezzato, sono stati adottati anche dalle cooperative Domus assistenza, per cinquanta dipendenti donna, e Aliante, e dalla Sincretech, piccola impresa del settore informatico che, su un totale di dieci dipendenti, ne ha coinvolti cinque sperimentando anche la sostituzione della titolare per maternità. .  
   
   
LA CONCILIAZIONE DEI TEMPI PER IL LAVORO E PER LA FAMIGLIA AL CENTRO DI UNA RICERCA A ROVERETO SULLE DONNE ARTIGIANE  
 
Trento, 21 gennaio 2008 – La Sala conferenze del Mart di Rovereto il 19 gennaio si è tinta di rosa per fare spazio a un convegno su un tema di stretta attualità: “Iride - L’imprenditrice volante: la donna artigiana tra impresa e famiglia”, promosso dal Ceii (Centro Europeo per l’impresa e l’innovazione), dall’Assessorato provinciale all’artigianato, alla cooperazione e ai trasporti, da Donne Impresa Confartigianato dell’Associazione Artigiani e piccole imprese della Provincia di Trento e dal Comune i Rovereto nei panni di ospite. L’importanza del convegno, nel corso del quale sono stati resi noti i primi, parziali risultati di una ricerca condotta sulle imprenditrici artigiane trentine dai ricercatori del Ceii e del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento è stata testimoniata dall’adesione di numerose autorità. Al tavolo dei relatori, infatti, accanto a Rosa Gentile, presidente nazionale di Donne Impresa Confartigianato, erano seduti Marta Dalmaso (assessore provinciale alle politiche sociali), Iva Berasi (assessore alle pari opportunità) e Franco Panizza (assessore all’artigianato). In sala erano seduti in prima fila Ilos Parisi e Renata Diazzi (presidente e direttrice del Ceii), Mariarosaria D’agostino (presidente di Donne Impresa del Trentino), Andrea Benoni (presidente comprensoriale dell’Associazione artigiani), Paolo Farinati (assessore all’artigianato del comune di Rovereto). «La presenza di tre assessori della giunta provinciale – ha esordito Marta Dalmaso prendendo la parola davanti a una sala affollata di imprenditrici artigiane trentine – sta a significare la sensibilità e l’attenzione con cui l’esecutivo provinciale ha guardato e guarda ai problemi della donna che lavora, delle pari opportunità e della necessaria ma difficile conciliazione tra i tempi da dedicare al lavoro e quelli da riservare alla famiglia. Mi piace, poi, che il senso di questa giornata sia non tanto quello del “Voglio ed esigo delle risposte”, bensì del “Costruiamo assieme le risposte più idonee per risolvere i problemi che tutte noi viviamo e conosciamo”. In tema di conciliazione dei tempi da dividere tra lavoro e famiglia, la giunta provinciale ha decisamente puntato sul potenziamento dei servizi dell’infanzia, aumentando le dotazioni di asili nido soprattutto laddove queste strutture ancora non esistevano, favorendo iniziative di integrazione negli asili nido, fornendo buoni di accompagnamento, distribuendo un catalogo delle iniziative, specie quelle estive, per offrire momenti di sollievo alle donne che lavorano e che, al contempo, debbono accudire ai propri figli. Ma siamo anche intenzionati a battere la strada delle imprese, specie quelle private e quelle medio-piccole, perché rileggano la loro organizzazione interna e prendano seriamente in mano il problema della conciliazione dei tempi per le lavoratrici donne. Gli strumenti non mancano (flessibilità, part time, telelavoro. ), così come non manca la disponibilità delle donne lavoratrici a essere flessibili e creative. E allora, tutti assieme facciamo leva sulla nostra creatività per individuare le soluzioni più idonee, perché a volte le leggi da sole non bastano: è necessaria la consapevolezza dei propri diritti e dell’importanza del proprio ruolo da parte di tutte le donne!» Molto accalorato è stato l’intervento dell’assessore Iva Berasi: «Finché raccontiamo in giro come fosse un evento eccezionale che i nostri uomini ci aiutano in casa nelle faccende domestiche, sottolineiamo il fatto che si tratta, appunto, di casi eccezionali, mentre gli uomini single sono lì a dimostrare che anche i maschi, se vogliono o se vi sono costretti, possono benissimo farsi carico di incombenze casalinghe. Questo per dire che spesso è proprio la mentalità delle stesse donne, a perpetuare le disuguaglianze. E invece, leggendo i primi dati della ricerca “Iride”, vediamo che le imprenditrici donne trentine, rispetto ai maschi, sono più scolarizzate, hanno quindi più formazione, mentre le aziende tenute da donne hanno una vita media più lunga rispetto a quelle in mano ai maschi. Malgrado ciò e a dimostrazione della grande capacità lavorativa al femminile, la stragrande maggioranza delle donne artigiane hanno un’età che va dai 30 ai 49 anni, che è l’età oggi feconda e, quindi, quella che crea i maggiori problemi di conciliabilità dei tempi! Certo, bisogna puntare sui servizi, migliorandone la quantità e la qualità; certo, bisogna mettere la famiglia al centro della vita sociale; certo, è giusto chiedere che nascano più figli, ma poi tutto cade davanti al doppio lavoro a cui costringiamo le donne! Ecco perché si parla di pari opportunità, e non di pari possibilità: perché tutti, uomini e donne, hanno la possibilità di rivolgersi a un’impresa per essere assunti, ma poi le pari opportunità fanno la fine che sappiamo, quando la donna viene esclusa in quanto ha in sé la possibilità di assentarsi dal lavoro per mettere al mondo i propri figli! Che cosa si può fare per le imprenditrici donne? Per quelle lavoratrici che spesso portano avanti da sole la propria attività artigiana? Si potrebbero sperimentare anche da noi le liste di sostituzione, elenchi di donne disponibili a sostituire per qualche ora, per qualche giornata, per qualche mese le imprenditrici che per qualsiasi motivo devono assentarsi dalla loro azienda». «Mi compiaccio con il Ceii e con l’Associazione artigiani – ha detto invece l’assessore all’artigianato Franco Panizza, che del progetto “Iride” è in qualche modo artefice e promotore istituzionale, – per l’attenzione con cui ha affrontato il tema della imprenditrice artigiana in Trentino. Quella che oggi in parte ci viene consegnata, in attesa di avere i risultati completi nel prossimo mese di giugno, è una fotografia per certi aspetti confortante – le donne artigiane sono molte, hanno una scolarità più alta dei colleghi maschi, hanno maggiore flessibilità – mentre per altri aspetti mette in luce i non pochi problemi di natura organizzativa, legislativa e anche economica. Io oggi, come prima risposta istituzionale, posso dire che la giunta provinciale continuerà lungo la strada intrapresa, che vede nel potenziamento dei servizi e nella concertazione con la base artigiana i cardini di un progetto ampio, diversificato e che sta cominciando a dare i primi frutti. Vorrei poi spendere alcune parole sugli incentivi anche finanziari da mettere a disposizione delle donne, ma anche ai giovani e a chi fa innovazione, per intraprendere un lavoro in proprio, sulla semplificazione delle norme di accesso alla professione artigiana, sui supporti necessario per far fronte a tutte le incombenze di carattere amministrativo e fiscale. Oggi siamo venuti qui a Rovereto a parlare della “donna artigiana”, mentre in realtà è dell’intero settore artigiano che si sente l’urgenza di parlare, per approfondirne le potenzialità, per smussarne le spigolosità, per aiutare a crescere un settore strategico dell’economia trentina”. I Primi Dati Della Ricerca - È toccato ai ricercatori del Ceii e del Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università di Trento far luce sui primi, parziali risultati di una ricerca che ha interessato più di 14mila imprese, per un totale di circa 10mila imprenditori e imprenditrici, di cui il 13,17% è rappresentato da titolari donne. Delle donne-artigiane prese in esame, il 49% ha il ruolo di socia all’interno dell’azienda, il 31% è titolare, il 20% è collaboratrice (gli uomini, invece, sono rispettivamente 43% soci, 52% titolari, 5% collaboratori). Nel settore specifico dei servizi, però, le imprenditrici titolari salgono al 50%, mentre in quello artistico raggiungono il 45,8%). Come si suddividono, le donne artigiane, rispetto ai tipi di aziende? Le attività in cui le imprenditrici sono più presenti sono gli alimentari (6,9%), i servizi e altre attività (10,9%) e l’estetica della persona (23,9%). La maggior parte delle donne artigiane ha un’età tra i 30 e i 49 anni (il 60% delle collaboratrici, il 58% delle socie, il 60,7% delle titolari), mentre il 73,2 delle giovani imprenditrici artigiane abbracciano una delle professioni legate all’estetica della persona. Interessante in dato del titolo di studio. Se solamente l’1% degli artigiani (uomini e donne) possiede una laurea, la licenza superiore è appannaggio del 16% dei maschi e del 19% delle femmine; hanno una qualifica professionale il 20% degli artigiani maschi e il 31% del,le artigiane donne; la licenza media va per il 50% ai maschi e per il 40% alle donne; la licenza elementare è per il 13% dei maschi e per il 9% delle donne. Il progetto “Iride” si occupa anche delle imprenditrici extracomunitarie, per la maggior parte impegnate nel settore dei servizi (49%), della produzione (46%) e solo per il 5% in quello artistico. Il 48% hanno la qualifica di socia, il 33% sono titolari e solo il 19% sono collaboratrici familiari. Concludendo, il quadro emerso – e che questa mattina ha dato vita a una piccola tavola rotonda alla quale hanno partecipato Rosa Gentile di Confartigianato, Maurizia Pettinati di Biomat, Paola Signorati di Omas Serramenti e Silvia Gherardi dell’Università di Trento – conferma quello che è il dato nazionale sulla situazione delle imprenditrici artigiane. Le donne imprenditrici trentine ricoprono maggiormente la carica di socia, hanno un’età prevalentemente dai 30 ai 49 anni, sono mediamente più istruite dei colleghi maschi, vengono maggiormente rappresentate nel settore dei servizi, e in modo particolare in quello della cura della persona. Le imprese artigiane gestite da donne hanno una dimensione mediamente più piccola di quelle gestite da imprenditori. Per quel che concerne il rapporto col credito, si è osservato come le imprenditrici richiedano garanzia per importi inferiori a quelli richiesti dagli imprenditori, con una forte concentrazione su importi al di sotto dei 10mila euro. .  
   
   
SI ALLARGA IL CLUB DEGLI AMICI DELLA FAMIGLIA, ARCO PRIMO COMUNE TRENTINO “AMICO DELLA FAMIGLIA” IL MARCHIO “FAMILY IN TRENTINO” AD ALTRE OTTO REALTá  
 
Trento, 21 gennaio 2008 – Il Comune di Arco è il primo comune del Trentino “a misura di famiglia”. Per i servizi offerti dall’amministrazione comunale – asilo nido, micronido, Tagesmutter, programma estivo insieme, spazi per l’aggregazione giovanile, le tariffe familiari per i servizi, i piani comunali dei tempi, l’ambiente e la qualità della vita dei suoi abitanti – Arco ha infatti ottenuto il marchio “Family in Trentino”, qualificandosi come “Comune che pone al centro delle proprie politiche sociali la famiglia”, riconoscendone il ruolo di soggetto attivo e propositivo in diversi settori, dalla casa all’assistenza, dai servizi al tempo libero, dal lavoro ai trasporti alle politiche tariffarie. Stamane nella sala stampa della Provincia la consegna, da parte della vicepresidente e assessore alla cultura Margherita Cogo e dell’assessore alle politiche sociali Marta Dalmaso ed, al vicesindaco e assessore alle politiche sociali della città arcense, Josef Jörg, dell’attestato e del marchio “Family”. Assieme al Comune di Arco, con il quale si è complimentata la vice presidente del Consiglio delle Autonomie Paola Furlan, una folta pattuglia di altri enti, servizi, associazioni e imprese sono da oggi entrate ufficialmente nell’elenco delle organizzazioni pubbliche e private che, sviluppando iniziative ed erogando servizi specificatamente rivolti alla promozione della famiglia, concorrono a dar corpo ad uno tra i più innovativi e avanzati progetti promossi dal governo provinciale in questa tredicesima legislatura: qualificare il Trentino come territorio “amico della famiglia”, dove le politiche sociali non sono più soltanto sinonimo di assistenza ma elemento fondante e propulsivo di una nuova idea di sviluppo. Un percorso, quello avviato dal Trentino, che già ha trovato interessati imitatori in altre realtà territoriali (ad esempio la Provincia di Verona e il Comune di Lamezia Terme) ed al quale guarda con grande interesse lo stesso Ministero della Famiglia, in rappresentanza del quale è intervenuto oggi a Trento il capo di Gabinetto Daniele Cabras. Nel corso di una affollata conferenza stampa che ha occupato buona parte della mattinata e convocata per presentare le ultime iniziative che rientrano nel progetto del “Distretto Famiglia”, gli assessori Dalmaso e Cogo hanno assegnato il marchio “Family in Trentino” anche alla Consulta delle Famiglie della Valle di Fassa, alla Trentino Trasporti Spa e al Servizio Comunicazioni e trasporti della Provincia, al Servizio Conservazione natura e valorizzazione ambientale, alla Gelateria Serafini di Lavis (“Esercizio amico dei bambini”), al Museo Castello del Buonconsiglio ed alla sezione Sat di Riva del Garda. Le motivazioni (vedi l’allegato con le schede delle iniziative alle quali è stato assegnato il marchio) fanno tutte riferimento ad interventi mirati appunto a favorire le famiglie. Vuoi attraverso la sensibilizzazione di territori ed istituzioni nei confronti dei problemi e delle esigenze delle famiglie, vuoi per tariffe agevolate di trasporto e articolazioni del servizio pensate per genitori e figli, una particolare attenzione all’aspetto della sicurezza ed a quello dello svago sulle piste ciclabili, la predisposizione di spazi dedicati alle famiglie con bambini in taluni esercizi pubblici, oppure ancora per standard di servizio e dotazioni a misura di bambino nei musei o per l’individuazione – cosa alla quale ha ad esempio pensato la Sat di Riva del Garda – di percorsi escursionistici in montagna con caratteristiche idonee ai bambini. Istituzioni, imprese, associazioni ed organizzazioni che costituiscono ora il “Family Club”, nato per riunire tra loro alcuni dei soggetti aderenti al marchio “Family in Trentino” e creare una rete di promozione delle organizzazioni che hanno una particolare attenzione alla famiglia quale soggetto attivo della società. Le famiglie o i singoli che utilizzeranno i servizi offerti dai soggetti marchiati aderenti al “Family Club” potranno ricevere un timbro sull’apposita tesserina raccolta punti. Quando tutti gli otto tasselli della tessera saranno stati timbrati da otto diversi soggetti del “Family Club”, il proprietario della tessera potrà rivolgersi allo Sportello Famiglia per ricevere un simpatico omaggio. La tessera è nominale e viene rilasciata al singolo o presso lo Sportello Famiglia o presso tutti i punti Family aderenti al progetto. “Fin dall’inizio della legislatura – ha ricordato l’assessore alle politiche sociali Dalmaso – si è partiti affermando che le politiche per la famiglia non potevano più essere solamente di carattere socio-assistenziale ma che dovevano prestare attenzione a tutto tondo ai temi della famiglia e coinvolgere, trasversalmente, tutti gli assessorati. Da qui nasce il Piano degli interventi in materia di politiche familiari varato nel 2004 e poi aggiornato lo scorso anno che vede nella famiglia il soggetto destinatario di una serie di misure in tutti i campi, dall’economia alla cultura, dagli asili nido alle tariffe”. Al problema delle tariffe ha fatto riferimento, in particolare per quelle dei servizi culturali, la vicepresidente e assessore alla cultura Margherita Cogo: “Le istituzioni pubbliche e culturali stanno un po’ alla volta adeguandosi, così come forte è l’impegno per i servizi alla prima infanzia, che si concretizza in un taglio del 30 per cento delle tariffe per la frequenza all’asilo nido e per il finanziamento di tutte le richieste avanzate dai Comuni per la realizzazione di asili nido nelle valli con la previsione di 13 nuove strutture”. Ma se la logica del “distretto”, concetto richiamato nella seconda edizione del Piano, è rinvenibile - come ha spiegato il dirigente del Servizio Politiche sociali, Luciano Malfer, nella interrelazione tra strumenti e settori, è proprio sul carattere trasversale che le politiche per la famiglia attivate in Trentino hanno assunto che si è soffermato Daniele Cabras, capo Gabinetto del Ministro della Famiglia: “Abbiamo il dovere di aiutare gli uomini e le donne di questo paese a diventare, ad essere ed a rimanere famiglia. Il benessere dei singoli è legato al benessere delle famiglie, ecco perché c’è un interesse pubblico a sostenere le famiglie e l’associazionismo familiare”. Evidenziando come esistano però profondi divari tra le regioni su questa materia, Cabras ha invitato il Trentino a condividere con altri territori il proprio modello. Un esempio di come tale modello possa tradursi in buona pratica anche in altri contesti (per l’”esportazione” del progetto Family in altre realtà territoriali, la Provincia autonoma di Trento ha ideato un marchio apposito, il Fit Family), è la collaborazione che si è da tempo instaurata con la Provincia di Verona (così come si è avviata una collaborazione anche con la Provincia di Udine e con Lamezia Terme) per l’implementazione, nella provincia scaligera, di un Piano famiglia. Testimone dei frutti a cui tale collaborazione ha portato è l’assessore alla famiglia e alle politiche sociali della Provincia di Verona, Maria Luisa Tezza: “Per noi il Trentino è un faro, è una delle pochissime se non l’unica realtà in Italia che abbia iniziato a lavorare in un’ottica di vera promozione della famiglia in quanto tale. La Convenzione che abbiamo stipulato ci ha portato ad adottare un Piano triennale, a coinvolgere una serie di Comuni, ad attivare il servizio Tagesmutter coinvolgendo 80 mamme che vivono in zone montane dove i servizi per l’infanzia 0-3 anni mancano. E’ però necessario che simili iniziative e politiche siano messe in rete e che i territori che le attuano promuovano un’azione di lobby a livello nazionale”. Scheda: Le Organizzazioni A Cui È Stato Assegnato Il Marchio - comune di arco - Caratteristiche dell’Organizzazione: il Comune pone la famiglia al centro delle proprie politiche sociali, sia nell’ambito della programmazione delle politiche (indirizzi generali di governo, piano esecutivo di gestione, programma delle politiche sociali), sia nei diversi settori specifici di intervento, quali ad esempio i servizi, le tariffe, i tempi famiglia – lavoro – svago, l’ambiente e la qualità della vita. Motivazioni dell’assegnazione: si ritiene che tale Comune operi in coerenza con quanto previsto dal Piano provinciale in materia di politiche familiari. Il Comune infatti pone al centro delle proprie politiche sociali la famiglia, riconoscendone una propria soggettività nei diversi settori di intervento (casa, assistenza, servizi, tempo libero, lavoro, trasporti, politiche tariffarie) in cui la famiglia diventa soggetto attivo e propositivo. Le attività previste e attuate nei diversi ambiti di intervento da parte dell’amministrazione comunale, sottolineano l’importanza di una collaborazione interassessorile e interdisciplinare, e tendono a valorizzare le potenzialità della famiglia. Consulta delle famiglie della valle di fassa - Caratteristiche dell’iniziativa: La Consulta delle famiglie della Valle di Fassa è un organismo propositivo e consultivo in materia di politiche familiari, istituito e riconosciuto dai Comuni della Valle di Fassa, che si propone anche come centro di aggregazione, partecipazione, di analisi e di confronto con le realtà sociali ed economiche presenti nel territorio della Valle di Fassa. Fra i suoi principali obiettivi anche quello di orientare le amministrazioni comunali nell’attuazione di politiche e di servizi che promuovano e sostengano il nucleo familiare nello svolgimento delle proprie funzioni sociali. Motivazioni dell’assegnazione: La Consulta intende impegnarsi affinché le amministrazioni comunali della Valle di Fassa possano indirizzare le loro politiche sociali, economiche e culturali a favore della famiglia, promuovendo iniziative che sostengano la stessa come istituzione sociale fondamentale. La Consulta intende inoltre sensibilizzare il territorio verso i problemi che riguardano la famiglia, favorendo la collaborazione tra soggetti pubblici e privati per migliorare concretamente la qualità della vita della famiglie della Valle di Fassa. Trentino trasporti spa per le iniziative promozionali ed informative a favore delle famiglie - Caratteristiche dell’iniziativa: Trentino Trasporti spa sostiene un uso dei mezzi pubblici il più possibile agevole e conveniente per le famiglie. Sono previste infatti particolari agevolazioni tariffarie come il “Biglietto famiglia”, che dà diritto al viaggio di un massimo di due adulti con quattro minori fino a diciotto anni; inoltre i bambini trasportati sugli autobus urbani in passeggini e carrozzelle aperte, purché accompagnati da un adulto con valido documento di viaggio, hanno diritto a viaggiare gratis nella fascia oraria successiva alle ore 9. 00 nei giorni feriali e senza limiti d’orario nei giorni festivi. E’ possibile inoltre, al costo di € 1,00 oltre a biglietto di viaggio, trasportare la bicicletta su tutti i mezzi extraurbani e sui treni della Trento – Malè. Da evidenziare anche le iniziative didattiche rivolte a ragazzi delle scuole elementari e medie, finalizzate ad incentivare l’uso corretto del mezzo pubblico. Motivazioni dell’assegnazione: La filosofia aziendale di Trentino Trasporti spa tiene conto principalmente delle esigenze della famiglia quale risorsa fondamentale della società. L’utilizzo del mezzo di trasporto pubblico, flessibile in base alle esigenze della famiglia, in alternativa o in abbinamento con quello privato, può contribuire a sostenere la conciliazione dei tempi della famiglia con quelli del lavoro o della scuola (es. Orari dei mezzi pubblici che consentano il raggiungimento del posto di lavoro da parte dei genitori compatibilmente con il raggiungimento della scuola da parte dei figli; occasioni di raggiungere i luoghi di vacanza o di svago nei giorni festivi da parte della famiglia con possibilità di agevolazioni tariffarie). Trentino Trasporti spa inoltre, nell’ottica di promozione del distretto della famiglia e di costruzione sul territorio di una rete di servizi certificati per le famiglie, si impegna a contribuire nella promozione del marchio “Family in Trentino” e a sostenere gli obiettivi che ispirano tale progetto. “tariffa famiglia per il trasporto alunni 2007/2008” “biglietto famiglia per il trasporto extraurbano 2007/2008” provincia autonoma di trento – servizio comunicazioni e trasporti - Caratteristiche dell’iniziativa: la “Tariffa famiglia per il trasporto alunni” prevede che le famiglie con figli frequentanti le scuole materne, elementari, medie inferiori e medie superiori (fino alla 5^ classe) nonché centri socio-educativi possono usufruire di una tariffa agevolata sull’acquisto di ticket annuali, calcolata in base alla condizione economico-patrimoniale della famiglia richiedente, secondo il modello provinciale Icef (Indicatore della Condizione Economica Familiare). Il trasporto per il terzo figlio (e più) è gratuito così come per le famiglie che beneficiano del minimo vitale. Il “Biglietto famiglia per il trasporto extraurbano” consiste in un biglietto di corsa semplice extraurbano riservato ai nuclei familiari con due adulti fino a quattro minorenni, al costo di due biglietti di corsa semplice. Motivazioni dell’assegnazione: le iniziative risultano coerenti con quanto previsto dal Piano provinciale in materia di politiche familiari che prevede per gli interventi di politica tariffaria particolari agevolazioni per la famiglia in rapporto alla sua dimensione e alla sua capacità economico patrimoniale. Piste ciclopedonabili del trentino servizio conservazione della natura e valorizzazione ambientale della provincia autonoma di trento - Caratteristiche dell’organizzazione: Il Servizio Conservazione della Natura e Valorizzazione Ambientale della Provincia autonoma di Trento è impegnato nella realizzazione di una articolata rete di piste ciclopedonali che ha raggiunto uno sviluppo di circa 400 km. Il sistema dei percorsi attraversa quasi tutte le valli, valorizzando il territorio a totale vantaggio dell’ambiente e del patrimonio naturalistico, offrendo al viaggiatore la possibilità di conoscere gli aspetti culturali, storici ed artistici che caratterizzano il Trentino e che non possono essere apprezzati percorrendolo secondo i ritmi della motorizzazione. I percorsi sono realizzati in sede propria con alcuni brevi tratti promiscui con traffico veicolare e garantiscono quindi i migliori standard di qualità e sicurezza. I punti che potrebbero essere potenzialmente pericolosi, come per esempio gli attraversamenti, sono adeguatamente segnalati nel rispetto della specifica normativa. Lungo tutti i percorsi sono allestite delle aree di sosta attrezzate con tavolini, panchine, fontanelle, parcheggi per l’interscambio auto/bicicletta. Gli attraversamenti della viabilità stradale, ferroviaria o dei corsi d’acqua sono realizzati mediante sottopassi o passerelle provvisti di impianti di illuminazione. Lungo ogni pista è stata posizionata una specifica segnaletica, che integra quella prevista dal Codice Stradale, per informare l’utente sulla valenza storica, culturale e ambientale dei luoghi attraversati. Al fine di assicurare agli utenti delle piste ciclopedonali un’adeguata dotazione di servizi, sono state realizzate delle strutture, denominate Bicigrill, che fungono da punto informativo, assistenza e ristoro. Il Bicigrill, gestito da operatori qualificati, offre gratuitamente un’area di sosta con tavoli e panchine, un locale di ristoro, una piccola officina e un servizio igienico. Al fine di facilitare la percorribilità della rete alle famiglie, le piste saranno classificate con diversi gradi di difficoltà in modo da consentire la scelta preventiva dei tratti da percorrere, tenendo conto delle diverse capacità dei singoli e delle prestazioni richieste. All’inizio di ogni percorso e nei tratti intermedi più significativi, potrà essere consultata un’idonea segnaletica, recante le informazioni sulle difficoltà dei diversi tratti che caratterizzano ogni singolo tracciato, per valutare la possibilità di percorrere il tracciato anche da bambini che usano la bicicletta. Motivazioni dell’assegnazione: Il reticolo dei percorsi ciclopedonali presenti sul territorio della Provincia autonoma di Trento ha le caratteristiche per supportare una potente rete di mobilità alternativa, piacevole da usarsi ed a dimensione d’uomo, una rete messa a disposizione delle famiglie in cui venga assicurato un alto grado di sicurezza, per la tranquillità dei genitori, da percorrere con la giusta fatica e con la garanzia di una pedalata in libertà. Le piste ciclopedonabili costituiscono un’opportunità importante attraverso la quale anche i più piccoli assieme ai loro genitori possono trascorrere serenamente il tempo libero, a contatto con la natura, riscoprendo l’importanza dell’uso della bicicletta come mezzo per una migliore qualità della vita nel rispetto della natura e dell’ambiente esercizio amico dei bambini “bar gelateria serafini” - lavis con riferimento all’attività di somministrazione di alimenti e bevande - Caratteristiche dell’iniziativa: allo scopo di promuovere e sostenere gli esercizi pubblici di somministrazione che riservano alla famiglia con bambini, ospite o residente in Trentino, un’attenzione particolare ed un elevato e specifico livello di ospitalità, è stato creato un apposito marchio di prodotto denominato “Esercizio Amico dei Bambini” il quale aderisce al più ampio progetto “Family in Trentino”. Gli esercizi amici dei bambini offrono prodotti, servizi, prezzi, ambiente a misura di famiglia, diventano luogo di incontro e condivisione, dove i genitori e i bambini ritrovano spazi, tempi e oggetti di casa. Gli stessi esercenti si impegnano nella realizzazione del progetto del quale dichiarano di condividere la filosofia. Le famiglie, dal canto loro, sono clienti attivi: al fine di migliorare sempre più il servizio, sono chiamati ad esprimere suggerimenti, osservazioni, proposte, sia all’esercente che ai Servizi provinciali che hanno creato questo marchio e che garantiscono il livello offerto. Motivazioni dell’assegnazione: l’esercizio possiede i requisiti previsti dal disciplinare per l’attribuzione del marchio di prodotto. Museo Castello del Buonconsiglio, monumenti e collezioni provinciali sede di Trento - Caratteristiche dell’organizzazione: il Museo propone periodicamente attività di visita e laboratori rivolti alla famiglia, attraverso “esplorazioni” guidate da educatori museali; il museo inoltre propone, in collaborazione con enti e istituzioni del territorio, attività e appuntamenti rivolti alle famiglie nelle diverse sedi museali. E’ in corso di realizzazione anche un depliant rivolto alle famiglie, che propone un percorso operativo e tematico al castello. Nel periodo estivo inoltre è presente un apposito spazio destinato alle famiglie, dotato di un adiacente ampio cortile interno protetto, dotato di poltrona per l’allattamento, tavolini e seggiolini per i bambini, materiali di gioco e cuscini per il riposo, un seggiolone per il consumo di pasti per i più piccoli. , Inoltre il Museo ha attuato specifiche iniziative a sostegno della famiglia tra le quali l’individuazione di una tariffa familiare che prevede la possibilità di seguire gratuitamente la visita guidata da parte dei minori di 18 anni accompagnati da un adulto, e una tariffa agevolata per nucleo familiare che prevede la partecipazione ad attività didattiche tematiche e laboratori rivolti alle famiglie. Inoltre, per ovviare a problematiche legate alla sicurezza della struttura, che presente vincoli di carattere architettonico, il museo ha predisposto un depliant da distribuire a tutte le famiglie in visita dove, oltre ad essere indicati servizi e possibili percorsi di visita adatti ai bambini, sono evidenziati i punti critici della sede e richiesto ai genitori di vigilare e tenere per mano i più piccoli. Motivazioni dell’assegnazione: si ritiene che il Museo operi in coerenza con quanto previsto dal Piano provinciale in materia di politiche familiari. Il Museo offre infatti ai nuclei familiari degli standard di servizio indirizzati anche alle famiglie con bambini, e pone al centro dell’attenzione le aspettative e le esigenze di questa categoria d’utenza, con l’obiettivo di rendere gli spazi culturali, solitamente adibiti e riservati agli adulti, in spazi “a misura di bambino”. Il Museo offre inoltre ai nuclei familiari una nuova opportunità di trascorrere il tempo libero in quanto, oltre ad iniziative, eventi e proposte educative pensati per il target delle famiglie con bambini, consente loro una fruizione più agevole degli spazi museali, e permette di avvicinarsi in modo semplice e con linguaggi appropriati al patrimonio artistico e culturale del Trentino. “In montagna con le famiglie” Organizzazione: S. A. T. – Sezione di Riva del Garda - Caratteristiche dell’iniziativa: Si tratta di una serie di iniziative rivolte alle famiglie con bambini e ragazzi di età compresa tra 5 e 13 anni e ai giovani, nell’ottica di promuovere, sostenere e valorizzare il ruolo della famiglia attraverso momenti di aggregazione e socializzazione con altre famiglie, a contatto con il territorio. Il progetto prevede principalmente un programma di escursioni, dedicate alle famiglie con bambini, con la presenza obbligatoria di almeno uno dei genitori. Vengono individuati percorsi con caratteristiche idonee alle esigenze dei bambini, che possano stimolare elementi di osservazione e di riflessione anche da parte dei più piccoli, con l’intento di promuovere la conoscenza e la pratica della montagna e di stimolare la vita di relazione. Motivazioni dell’assegnazione: Si tratta di un’iniziativa di promozione e valorizzazione della famiglia, sia in termini di attenzione e sostegno alla genitorialità che di creazione di momenti aggregativi ed educativi per i bambini e le loro famiglie. Da sottolineare anche l’attenzione posta al contenimento dei costi del progetto, grazie all’apporto prezioso del volontariato, agevolando in tal modo la partecipazione di tutte le famiglie. Il progetto vuole quindi dare una risposta concreta per le famiglie che ricercano una valida opportunità per trascorrere assieme il tempo libero, attraverso il divertimento e la socializzazione, unitamente alla scoperta del proprio territorio. A tale proposito si evidenzia la volontà da parte della S. A. T. Società degli alpinisti tridentini – Sezione di Riva del Garda di contribuire ad estendere tale processo di certificazione anche ai rifugi escursionistici presenti sul proprio territorio di riferimento. .  
   
   
STUDIO CONTATTO: MEDIAZIONE FAMILIARE AD ALTOPASCIO (LU)  
 
Altopascio, 21 gennaio 2008 - Con l’anno 2008 nasce ad Altopascio lo “Studio Contatto” della Dott. Ssa Elena Silvano Sociologa e Mediatore Familiare che darà ascolto alle problematiche legate ai conflitti familiari svolgendo specifiche attività di: Relazione di Aiuto, Ascolto del disagio di singoli, coppie e famiglie, Mediazione dei conflitti familiari, Mediazione di Separazione e Divorzio. <<L’idea di aprire uno studio di mediazione dei conflitti familiari nasce dal contatto con le persone, dalle richieste di aiuto che molti mi hanno rivolto per meglio affrontare le proprie problematiche familiari. L’esigenza di avere dialogo e confronto con una persona imparziale ma competente in ambito relazionale è sempre più sentita>>–spiega la Dott. Ssa Silvano. Il nome scelto per lo studio indica un metodo: studio “Con…tatto”: <<incontro singole persone ma anche coppie e famiglie che attraversano un periodo di difficoltà emotiva o di disagio per fornire loro sostegno e aiutarli a comprendere possibili alternative a partire dalla situazione attuale, dando un terzo punto di vista esterno ed imparziale. Tutto con la massima riservatezza sui contenuti, naturalmente. In una società frenetica e anonima è sempre più difficile per le persone aprirsi con un interlocutore senza doverne temere il giudizio, il disinteresse o il rifiuto. Il Mediatore risponde a questa necessità di incontro autentico. >> - commenta la Dott. Ssa Silvano. << Il mediatore guarda più al futuro che al passato, al come poter far fronte a determinate situazioni a partire dalle risorse del cliente e potenziando queste. Cerco la chiave, unica e personalizzata, che ognuno ha dentro di sé per poter risolvere un determinato problema >> Area di intervento più tecnica è quella relativa alla Mediazione di Separazione e Divorzio. << La separazione e il divorzio sono a mio parere la sfida sociale emergente del nuovo millennio. La cronaca evidenzia che negli ultimi 10 anni la cifra di separazioni e divorzi è raddoppiata e nel solo comune di Lucca ben il 25% dei matrimoni celebrati fra il 1991 e il 2001 è sfociato in una separazione. E’ dunque doverosa una riflessione su modalità meno competitive e non distruttive di risoluzione del conflitto nell’interesse primario dei figli coinvolti che spesso ne divengono vittime. >> Il servizio di Mediazione Familiare è uno spazio di incontro in un ambiente neutrale, nel quale la coppia/famiglia ha la possibilità di negoziare le questioni che causano tensioni, dissidi e conflitti, soprattutto in caso di separazione. Il Mediatore è un punto di osservazione esterno che attraverso una serie di incontri (in genere una decina) aiuta la coppia/famiglia a instaurare un dialogo “mediato”; egli svolge il ruolo di facilitatore della comunicazione e della relazione. << Alcuni incontri di Mediazione Familiare durante il procedimento di separazione e divorzio possono aiutare la coppia ad attenuare i conflitti. Molte battaglie legali vengono intraprese senza considerare i significati emotivi nascosti dietro alle posizioni sostenute e per questo i tempi sono spesso molto lunghi e di conseguenza anche i costi sono alti; senza contare che sono soprattutto i bambini a soffrire di situazioni di litigio aperto tra i genitori. >> - commenta la Dott. Ssa Silvano. La Mediazione si pone l´obiettivo di rendere la coppia/famiglia, protagonista e responsabile nella gestione del conflitto. << La separazione è ancora da molti sentita come la fine di qualche cosa di cui qualcuno deve essere il colpevole. Il percorso di Mediazione mira a far valutare la separazione anche come un nuovo inizio, una possibilità per ricominciare. >> - conclude la Dott. Ssa Silvano. A fianco della mediazione di separazione e divorzio si collocano le attività di consulenza per il singolo genitore separato o in via di separazione che sta attraversando un difficile momento familiare e che desidera essere aiutato a sostenere il proprio ruolo, e anche la consulenza alla famiglia allargata e ricostruita (nuove coppie, nuovi partner, nuovi figli) e alla famiglia allargata (nonni, zii…): per confrontarsi sui nuovi compiti affettivi ed educativi che le famiglie complesse impongono. << per permettere tutti di potersi avvicinare liberamente a questo tipo di servizio e prendere informazioni, il primo colloquio informativo è gratuito. Inoltre ho intenzione di mettere a disposizione di persone segnalatemi dalle Parrocchie 5 appuntamenti settimanali gratuiti in modo da potermi rendere utile, nel mio piccolo, sul territorio in maniera concreta>> La Dott. Ssa Silvano fa riferimento al codice di deontologia professionale dell’Aimef (Associazione Italiana Mediatori Familiari) Presto sarà online il sito web: www. Mediazionecontatto. It elena. Silvano@yahoo. It Cell 338/7600335 Tel 0583 25837 . . . .  
   
   
PARI OPPORTUNITA´ NASCE L’ASSOCIAZIONE DI COORDINAMENTO DELLE BANCHE DEL TEMPO  
 
 Torino, 21 gennaio 2008 - E’ stata costituita nei giorni scorsi, con sede a Torino presso la Cascina Roccafranca in via Rubino 45, l´associazione di promozione sociale "Coordinamento banche del tempo della provincia di Torino". Vi hanno aderito quattro Banche del tempo di Torino (Abc dei bimbi, Ii Circoscrizione, Iv Circoscrizione e Viii Circoscrizione) e le banche di Chieri, Ciriè, Moncalieri, Nichelino, Settimo Torinese e della Val Pellice. La nascita dell’associazione è il primo traguardo di un cammino, durato undici anni, che si è giovato di una fertile collaborazione tra le banche del tempo e la Provincia di Torino. Il coordinamento provinciale prendeva forma nel 1996, su iniziativa della Commissione consiliare Pari opportunità della Provincia di Torino, e comprendeva cinque banche. Oggi partecipano alle sue attività ventidue banche, tra cui le dieci che hanno deciso di aderire fin da subito alla neonata associazione. La decisione di dar vita a un´associazione indipendente di coordinamento è stata presa anche per seguire gli orientamenti che le banche del tempo italiane - attraverso la costituzione dell’Associazione nazionale banche del tempo - si sono date in ambito nazionale verso una progressiva indipendenza dagli enti locali, pur mantenendo e rafforzando le collaborazioni in atto. .  
   
   
ISCRIZIONE ANTICIPATA NELLE SCUOLE DELL’INFANZIA PARTE LA SPERIMENTAZIONE IN 21 SCUOLE DEL TRENTINO POSSONO ISCRIVERSI ANCHE I BAMBINI NATI NEI MESI DI FEBBRAIO E MARZO 2006  
 
Trento, 21 gennaio 2008 – Nella seduta del 18 gennaio la Giunta provinciale ha approvato la delibera proposta dal presidente Lorenzo Dellai con l´individuazione delle ventuno scuole dell´infanzia nelle quali partirà la sperimentazione con l´iscrizione anticipata e l´ammissione per l’anno scolastico 2008/2009 anche dei bambini nati nei mesi di febbraio e marzo 2006 residenti o domiciliati nell’area di utenza di ogni singola scuola. Il 28 dicembre 2007 la Giunta aveva approvato la delibera con le disposizioni generali per l’iscrizione e l’ammissione alle scuole dell’infanzia e al servizio di orario prolungato per l’anno scolastico 2008/2009, che consentono l´ingresso dal primo settembre 2009 ai soli bambini che abbiano compiuto o compiano entro il 31 gennaio 2009 il terzo anno di età e fino all’età dell’obbligo scolastico (i bambini nati dal 1/9/2002 al 31/01/2006). Nella seduta odierna la Giunta ha dato attuazione a quanto già anticipato nel medesimo provvedimento e cioè l’avvio graduale della norma relativa all’ammissione alla scuola dell’infanzia dei bambini che compiono il terzo anno d’età entro il 31 marzo dell’anno scolastico di riferimento, attraverso l´attivazione di progetti di sperimentazione in un numero contenuto di scuole ripartite tra scuole provinciali e scuole equiparate. Solo presso tali scuole dell’infanzia, che la Giunta s´era impegnata ad individuare entro la metà del mese di gennaio 2008, potranno essere iscritti bambini nati entro il 31 marzo 2006 residenti o domiciliati nell’area di utenza della singola scuola. Per l’individuazione delle scuole, come stabilito dalla precedente delibera, la Giunta ha tenuto conto: - della rappresentatività territoriale, con riguardo ad una loro distribuzione nelle diverse zone del Trentino, - delle dimensioni strutturali mediamente presenti nel sistema delle scuole dell’infanzia, cioè del numero delle sezioni attivate e della capienza complessiva della struttura scolastica con riguardo alle scuole che rientrano nelle dimensioni strutturali maggiormente presenti nel sistema scolastico (prevalenza delle scuole a due o tre sezioni), - di situazioni di complessità contenuta, con l’attuazione della sperimentazione in scuole dove non siano già presenti altre problematiche, - della possibilità di realizzare percorsi di continuità con il nido d’infanzia, continuando un percorso già avviato sperimentalmente in alcune scuole in accordo con le locali amministrazioni comunali. Queste le 21 scuole dell´infanzia individuate
Comune Scuola Dell’infanzia
Avio Equiparata di Sabbionara
Cembra Equiparata di Cembra
Commezzadura Provinciale di Mestriago
Condino Equiparata di Condino
Fondo Equiparata di Fondo
Mezzocorona Equiparata di Mezzocorona
Novaledo Provinciale di Novaledo
Pergine Valsugana Equiparata di Roncogno di Pergine
Pomarolo Provinciale “Don Rainoldi”
Pozza Di Fassa Equiparata di Vigo di Fassa
Rovereto Provinciale di Fucine Equiparata di Lizzanella
San Michele All’adige Provinciale di S. Michele a/Adige
Tenno Equiparata di Tenno
Tione Di Trento Equiparata di Tione
Trento Provinciale di Piedicastello
Trento Equiparata “Pedrotti”
Trento Equiparata di Martignano
Trento Provinciale “G. Rodari”
Unione Valle Di Ledro Provinciale di Tiarno di Sopra
Volano Equiparata di Volano
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ARRIVA A SADURANO (FC) UNA DELEGAZIONE DAL MOZAMBICO E DALLE NAZIONI UNITE PER RAFFORZARE LA GIUSTIZIA MINORILE IN MOZAMBICO  
 
Sadurano, (Fc), 21 gennaio 2008 - Da sabato 19 gennaio alcuni esperti dal Mozambico e un rappresentante dell’Unicri, (l’Istituto Internazionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia) sono ospiti della Comunità sulle colline forlivesi per una settimana. L’obiettivo è alto e impegnativo: conoscere il “modello” Sadurano per porre le basi per un impianto giuridico relativo alla criminalità minorile in Mozambico, dove è praticamente inesistente. Gli ospiti africani, provenienti da Maputo, capitale del Mozambico, sono professionisti qualificati operanti da anni nel settore: un giurista esperto in diritto minorile, uno psicologo che opera nei quartieri disagiati, una rappresentante del Ministero degli Affari Esteri del Mozambico. La comunità di Sadurano è stata scelta come partner del progetto perché rappresenta un esempio di eccellenza livello nazionale di comunità educativa, in grado di offrire servizi alternativi al carcere minorile. Sadurano costituisce infatti, da oltre 30 anni, un luogo di comunione e solidarietà, un filo diretto col mondo del carcere, della malattia psichiatrica, della devianza e dell´abbandono, dove persone in difficoltà possono essere reintegrate nella società attraverso un percorso di “riabilitazione alla vita", fatto di lavoro ma anche di aggregazione culturale, sociale, sportiva. E proprio questo percorso può essere “importato” in un paese come il Mozambico, che dopo la fine della guerra si è trovato ad affrontare gravi problemi sociali come l’ingresso dei minori nel mercato del lavoro informale che spesso sconfina nella illegalità. Una delle strategie del programma di giustizia minorile in Mozambico è proprio quella di creare una rete di servizi sociali per i minori in conflitto con la legge, utilizzando misure alternative per la soluzione dei conflitti a livello della comunità. Già nell’aprile 2007 alcuni delegati dal Mozambico erano venuti a visitare Sadurano ed erano rimasti positivamente impressionati dai servizi offerti e dalle attività svolte. Per questo Sadurano è stata inserita all’interno del “Progetto di rafforzamento della giustizia minorile in Mozambico”, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri in Italia, affidato in gestione all’Unicri e co-finanziato in in alcune parti (come questo soggiorno di delegati a Sadurano) anche dalla Regione Emilia Romagna e dal Comune di Forlì. Nel corso della settimana gli ospiti stranieri seguiranno un percorso formativo che prevede l’incontro con gli operatori di Sadurano (tra cui Don Dario Ciani, il fondatore, i presidenti delle cooperative sociali San Giuseppe e Sadurano Salus, Stefano Uguzzoni e Stefano Rambelli), la visita al Carcere Minorile del Pratello di Bologna e la conoscenza di alcune strutture che si occupano di devianza minorile in provincia di Forlì Cesena. .  
   
   
LIVORNO - CAMERA DI COMMERCIO ED ISTITUTI DI CREDITO PER LE IMPRESE AL FEMMINILE  
 
Livorno, 21 giugno 2008 - Il 17 gennaio scorso, nella sala Biblioteca della Camera di Commercio di Livorno, il Presidente Roberto Nardi e Giulia Massini, Presidente del Comitato imprenditoria femminile della Camera di Commercio livornese, hanno presentato un´importante iniziativa che riguarda le imprenditrici livornesi. Si tratta della stipula di una convenzione tra la Camera di Commercio ed alcuni Istituti di credito operanti nella provincia di Livorno, che permetterà alle piccole e medie imprese femminili di accedere al credito a condizioni vantaggiose, di ottenere supporto e assistenza in materia di pianificazione strategica, ristrutturazioni finanziarie, analisi di progetti di investimento, finanza innovativa ecc. La firma del protocollo tra i soggetti che hanno aderito è avvenuta contestualmente alla presentazione dell´iniziativa alla stampa, alle Associazioni di categoria ed alle imprenditrici. Il protocollo impegna le parti a promuovere e diffondere la convenzione stessa. L´evento si colloca nel più ampio quadro delle iniziative messe in campo dalla Regione Toscana per lo sviluppo del tessuto economico provinciale. E´ del 2006 infatti la sottoscrizione di un´altra intesa tra la Regione e i principali Istituti del sistema bancario, finalizzata al consolidamento del tessuto produttivo toscano, che ha incluso anche una precedente convenzione dal titolo "Investire in rosa". Le opportunità offerte da questi accordi non hanno però trovato nella provincia di Livorno un largo riscontro, forse anche per carenza di informazione. Una carenza che il Comitato per l´imprenditoria femminile della Camera di Commercio locale è intenzionato invece a colmare. .  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ TRA UOMINI E DONNE ECCO LE REGOLE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI  
 
 Trento, 21 gennaio 2008 – Su proposta dell’assessore alle pari opportunità Iva Berasi, la giunta provinciale ha oggi approvato i criteri e le modalità per la concessione di contributi nell’ambito delle pari opportunità tra uomo e donna. Potranno essere finanziate, quindi, iniziative, interventi e azioni che agiscono per il raggiungimento di uno o più dei seguenti scopi: diffondere la cultura di genere e delle pari opportunità fra uomini e donne a livello locale; promuovere la consapevolezza e il superamento degli stereotipi di genere; sostenere la presenza equilibrata di uomini e donne negli ambiti in cui sono sottorappresentati; approfondire e migliorare la conoscenza delle situazioni e condizioni di vita di uomini e donne; ridurre eventuali disparità di genere; rafforzamento, attraverso azioni specifiche, delle condizioni e delle competenze delle donne. Le azioni finanziabili potranno riguardare tutti i settori in cui può trovare applicazione il principio delle pari opportunità, come ad esempio l’istruzione e la formazione, l’economia e il lavoro, la partecipazione politica, la conciliazione tra famiglia e lavoro, la cultura, la salute, e non dovranno perseguire scopi di lucro. Avranno la possibilità di accedere ai contributi enti pubblici (quali Comuni o loro forme associative, Comprensori ecc. ), nonché soggetti privati quali associazioni, fondazioni, enti di formazione, imprese e società, ad esclusione delle persone fisiche, che abbiano la loro sede legale o operativa in provincia di Trento. Avranno la precedenza quelle iniziative che prevedono la collaborazione di due o più soggetti sopra elencati e ciascuno soggetto può presentare un solo progetto. Gli interessati dovranno presentare domanda di contributo entro le ore 16 di lunedì 17 marzo 2008 (farà fede il timbro dell’ufficio postale accettante), consegnandola a mano oppure a mezzo posta o corriere al seguente indirizzo: “Provincia autonoma di Trento, Ufficio per le politiche di pari opportunità, Via Jacopo Aconcio, 5, 38100 Trento”. Il contributo concesso, che in termini assoluto non potrà superare la soglia dei cinquemila euro per ciascuna iniziativa, coprirà le spese ammissibili fino a un tetto massimo dell’80%. Spetterà all’Ufficio per le politiche di pari opportunità valutare i progetti presentati, sulla base di una serie di criteri e di indicatori che riguardano il contenuto dell’iniziativa (coerenza del progetto con gli obiettivi fissati dalla giunta provinciale; rispondenza dell’iniziativa ai bisogni reali del territorio; ricaduta, efficacia e qualità delle azioni previste, persistenza degli effetti, approccio innovativo e originale), il partenariato e il territorio (collaborazione tra più soggetti finanziabili, coinvolgimento delle zone periferiche, rafforzamento delle reti sul territorio) e, infine, l’impostazione dell’iniziativa (chiarezza descrittiva delle azioni e loro articolazioni, coerenza interna tra obiettivi e azioni, continuità dell’iniziativa. Per ulteriori informazioni, telefonare all’Ufficio per le politiche di pari opportunità (0461 493146), oppure scrivere a pariopportunita@provincia. Tn. It. Il bando e i moduli per la domanda sono scaricabili dal sito www. Pariopportunita. Provincia. Tn. It .  
   
   
UE: PRESENTAZIONE PACCHETTO SU ENERGIA E CAMBIAMENTI CLIMATICI  
 
Bruxelles, 21 gennaio 2008 - il Presidente della Commissione europea Jose´ Manuel Barroso; il Commissario europeo Stavros Dimas, responsabile per l´Ambiente; il Commissario europeo Andris Piebalgs, responsabile per l´Energia Mercoledì 23 gennaio 2008 terranno a Bruxelles una conferenza stampa di presentazione dell´ultimo pacchetto su energia e cambiamenti climatici, relativo alla decisione sulla ripartizione dello sforzo di riduzione globale del 20%, la revisione della direttiva sugli scambi di quote, la direttiva sulle energie rinnovabili che riguarda anche l´utilizzo dei biocarburanti, la direttiva sui pozzi di carbonio per la cattura e lo stoccaggio geologico del carbonio e le nuove linee guide sugli aiuti di Stato per la protezione dell´ambiente. Queste proposte costituiscono una tappa fondamentale per l´attuazione della strategia europea per una nuova politica energetica e di lotta ai cambiamenti climatici elaborata dalla Commissione europea all´inizio del 2007 e confermata dal Consiglio europeo di Berlino nel Marzo del 2007. . .  
   
   
CONVEGNO DI PRESENTAZIONE "INTELLIGENZE PER L´ENERGIA" DEL PROGETTO COMUNITARIO E-QUEM  
 
 Roma, 21 gennaio 2008 - Il 31 gennaio si terrà a Roma presso la sede Enea in via Giulio Romano 41, il convegno di presentazione del progetto e-Quem “Intelligenze per l’energia” riguardante le opportunità formative del progetto; verranno inoltre approfondite le tematiche riguardanti i ruoli che la figura dell’ Energy Manager è chiamato a coprire e le possibilità occupazionali offerte dallo scenario energetico in rapida evoluzione. Scarica il programma del convegno. Durante il convegno sarà inoltre possibile presentare la propria candidatura come sostenitore del progetto. Riferimenti Sergio Grande Enea - Ente Per Le Nuove Tecnologie, L´energia E L´ambiente Roma Italia sergio. Grande@casaccia. Enea. It http://www. E-quem. Enea. It/convegno. Asp .  
   
   
GAS: LIBERALIZZAZIONE TRA MERCATI E REGOLE  
 
Roma 21 gennaio 2008 – Di seguito il programma della Tavola Rotonda che Anigas organizza il 22 gennaio a Roma, in occasione dei suoi 60 anni, che avrà come argomento gli stati genarali del gas: risultati e prospettive del comparto Tra i partecipanti: Pier Luigi Bersani, Ministro dello Sviluppo Economico, Linda Lanzillotta, Ministro per gli Affari Regionali e Autonomie Locali, Antonio Catricalà, Presidente dell’Autorità Garante Concorrenza e Mercato, Alessandro Ortis, Presidente dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, Fulvio Conti, Amministratore Delegato Enel, Umberto Quadrino, Amministratore delegato Edison, Paolo Scaroni, Amministratore Delegato Eni. Programma: Ore 10. 00: Registrazione partecipanti; Welcome Coffee; Apertura dei lavori; Bruno Tani Presidente, Anigas “Dal mercato nazionale al mercato europeo: risultati e prospettive”; Tavola Rotonda coordina Roberto Napoletano Direttore, Il Messaggero Partecipano: Pier Luigi Bersani Ministro dello Sviluppo Economico; Antonio Catricalà Presidente, Autorità Garante Concorrenza e Mercato; Alessandro Ortis Presidente, Autorità per l’energia elettrica e il gas; Fulvio Conti Amministratore Delegato, Enel; Angelo Ferrari Rappresentante del Gruppo Gaz de France in Italia; Umberto Quadrino Amministratore Delegato, Edison; Paolo Scaroni Amministratore Delegato, Eni; Klaus Schäfer Presidente e Amministratore Delegato, E. On Italia Lunch; “L’affidamento della distribuzione gas: obiettivi e regole”. Tavola Rotonda coordina Myrta Merlino Giornalista, Rai, partecipano: Linda Lanzillotta Ministro per gli Affari Regionali e Autonomie Locali; Tullio Fanelli Commissario, Autorità per l’energia elettrica e il gas; Giancarlo D’alessandro Assessore Lavori Pubblici Comune di Roma, Delegato Anci; Livio Gallo Presidente, Enel Rete Gas; Giovanni Locanto Presidente, Italgas; Erminio Angelo Quartiani Commissione Attività Produttive, Camera dei Deputati; Stefano Saglia Vicepresidente Commissione Attività Produttive, Camera dei Deputati; Tomaso Tommasi di Vignano Presidente, Hera. Chiusura dei lavori Maurizio Beretta Direttore Generale, Confindustria. Complesso Monumentale di Santo Spirito in Saxia Borgo Santo Spirito 1-2-3 00193, Roma www. Anigaseventi. It .  
   
   
NOMINE ALL´ENEA: VICE-PRESIDENTE E DIRETTORE GENERALE  
 
Roma, 21 gennaio 2008 - Il Consiglio di Amministrazione ha nominato oggi la Dott. Ssa Cristina Battaglia Vice Presidente e l’Ing. Maurizio Urbani Direttore Generale dell’Enea. La Dott. Ssa Cristina Battaglia, 34 anni, laureata in Fisica, svolge la sua attività di ricerca presso l´Istituto Nazionale di Fisica della Materia ed è Presidente di Sviluppo Italia - Liguria. L’ing. Maurizio Urbani, 49 anni, laureato in ingegneria nucleare, ha ricoperto incarichi in Enel, Ministero dell’Ambiente, Anpa (ora Apat) e Erg S. P. A. Con queste nomine l’Enea intende dare ulteriore impulso al rinnovamento e al rilancio del suo ruolo di Ente di ricerca per l’innovazione tecnologica nel settore energetico e ambientale, a supporto dello sviluppo e della competitività del Paese. .  
   
   
MILANO: PROGRAMMA DEGLI EVENTI FAST  
 
Milano, 21 gennaio 2008 - Di seguito Segnaliamo gli eventi Fast già in programma 29 gennaio: Opportunità di finanziamento per lo sviluppo di imprese ad alta tecnologia; 5 febbraio: Forum dei fornitori 2008; incontri di affari con operatori tedeschi sulle fonti energetiche rinnovabili (per appuntamento www. Rinnovabili-germania. It/home. Htm); 7 febbraio: Riqualificazione energetica degli edifici con utilizzo di ecotecnologie presso Made Expo, Fiera Milano Rho; 22 febbraio: Seminario sulla policogenerazione per il progetto europeo Proecopolynet (in preparazione); 11-17 maggio: Impianti biologici di depurazione; 27-30 maggio: Bias-biennale internazionale dell’automazione, strumentazione, microelettronica e Ict per l’industria. Parte il 29 gennaio la 1a edizione del corso di 40 ore con voucher formativo della regione Lombardia Efficienza energetica degli edifici. Sono aperte le iscrizioni per la 2a edizione. Per gli studenti e i genitori che credono nel futuro dei loro figli: 25 febbraio: I giovani e le scienze 2008, termine per la presentazione dei progetti; 1° gennaio–1° aprile: 2° concorso europeo delle fotografie scientifiche; 24 aprile: 4a giornata europea della scienza per i giovani. Principali progetti della Fast con il cofinanziamento dell’Unione europea: Proecopolynet: ricerca europea nei settori della poligenerazione, ecobuilding e tecnologie rinnovabili; Irc Lombardia: rete per il trasferimento di tecnologie; Hychain: realizzazione e omologazione di veicoli a idrogeno; H2training: definizione dei curricula e dei contenuti formativi per tecnici dell’idrogeno; Seedt: trasformatori elettrici ad elevata efficienza: Procura: modello per l’acquisto collettivo di mezzi di trasporto alimentati da combustibili alternativi; Biodienet: promozione di biodiesel ottenuto da olio di cottura. Infine: 1. Ci sono ancora spazi uso ufficio disponibili in p. Le Morandi 2 a Milano (tel. 02. 77790304) 2. Sono aperte le prenotazioni per le sale e i servizi del Centro congressi Fast. Http://www. Fast. Mi. It per gli aggiornamenti). .  
   
   
IL COMUNE DI ISTRANA ADERISCE AL PROGETTO 100 COMUNI - UNA GUIDA E UN CONVEGNO - CASTELFRANCO  
 
Veneto, 21 giugno 2008 - “Energia termica: come risparmiare energia e denaro e rispettare l’ambiente” è il titolo della guida con la quale il Comune di Istrana aderisce al Progetto 100 Comuni, ideato dall’agenzia A&dwea con la collaborazione tecnica di Cremonesi Consulenze nell’ambito di Verdeoro, un progetto nazionale di comunicazione che ha già ottenuto i patrocini di numerosi comuni in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Sicilia e che ha trovato visibilità nazionale grazie ad iniziative innovative che interesseranno presto altre regioni italiane. Il Progettoverdeoro coinvolge diffusamente, e in modo coordinato e concreto, Amministrazioni Comunali, enti, associazioni di categoria, istituti di credito, tessuto imprenditoriale e realtà locali operanti nel settore energetico per promuovere un dialogo utile e vantaggioso tra i diversi attori, sensibilizzando e informando innanzitutto i cittadini/consumatori. Con la guida Verdeoro, che gode anche del patrocinio della Provincia di Treviso e a livello nazionale ha ottenuto gli importanti patrocini di Adiconsum e Kyoto Club, il Comune di Istrana invia a tutte le famiglie residenti uno strumento informativo agile e di semplice comprensione per avvicinarsi alle tematiche del risparmio energetico. “Con questa iniziativa” spiega il Sindaco di Istrana Marco Fighera “si esprime la voglia di fare informazione utile, mettendo a disposizione delle famiglie le informazioni necessarie per scelte ragionate. L’uso consapevole di energia dev’essere vissuto come un impegno collettivo cui tutti dobbiamo contribuire per il futuro dei nostri figli”. “Solo riducendo gli sprechi d’energia, installando nuove tecnologie e sfruttando al meglio le fonti rinnovabili - aggiunge l’Assessore all’Ecologia e Ambiente Arturo Pizzolon - possiamo riuscire, in prima persona, a dare una mano ai bilanci familiari e alla qualità dell’ambiente che ci circonda. Soluzioni possibili esistono e vanno comunicate”. L’iniziativa, grazie al contributo di Cassa Rurale ed Artigiana di Treviso, Boscarato Costruzioni, Gasparini Luigi & C. , Open e Termoidraulica Filippetto, risulta del tutto gratuita sia per i cittadini che per l’Amministrazione Comunale di Istrana. Il Comune di Istrana intende ulteriormente coinvolgere e sensibilizzare tutta la cittadinanza alle tematiche dell’efficienza energetica con il convegno “Energie alternative: risparmio energetico e rispetto ambientale” che si terrà il giorno 31 gennaio alle ore 20. 30 presso Ca’ Celsi di Piazzale Roma a Istrana, a cui è invitata tutta la cittadinanza. Nel corso del convegno - introdotto dal Sindaco Fighera insieme all’Assessore Pizzolon del Comune di Istrana e a cui interverrà anche l’Assessore provinciale alle Politiche Ambientali Ubaldo Fanton-verranno trattati argomenti di grande attualità da esperti e tecnici di diversi settori: Laura Viola, Direttore Generale A&dwea, illustrerà le tematiche della comunicazione; Marco Tronchin di Cassa Rurale ed Artigiana di Treviso parlerà del nuovissimo eco-mutuo; l’Ing. Marco Filippi di Boscarato Costruzioni e l’Arch. Diego Speranza presenteranno l’interessante esempio del primo edificio certificato dall’agenzia Casaclima/klimahaus nella Provincia di Treviso che si trova proprio a Istrana; il Geometra Luca Gobbetta di Finstral proporrà una panoramica sulle prestazioni energetiche dei serramenti. Www. Verde-oro. It . .  
   
   
FESTIVAL DELLE SCIENZE: PROTAGONISTI INNOVAZIONE TECNOLOGICA: COME LA SCIENZA E LA TECNOLOGIA POSSONO CONTRIBUIRE A SALVAGUARDARE L’AMBIENTE E A GARANTIRE UNO SVILUPPO ECOSOSTENIBILE DELLA SOCIETÀ.  
 
Roma, 21 gennaio 2008 - Questo il tema del convegno ‘Obiettivi 2020: Scienza e tecnologia per l’ambiente. Il ruolo dell’innovazione nelle sfide ambientali. Le nuove frontiere dell’energia solare’ promosso dall’assessorato all’Ambiente e cooperazione tra i popoli della regione Lazio e da Sviluppo Lazio. Il convegno si è svolto all´interno della terza edizione del Festival delle Scienze, intitolato ‘coScienza Globale. Ambiente, risorse, energia, povertà, dallo sviluppo sostenibile all´interdipendenza planetaria’ in corso fino al 20 gennaio. Tra i temi trattati: le nuove politiche ambientali per le tecnologie rinnovabili, le nanostrutture per le celle solari ibride, l’innovazione tecnologica nel fotovoltaico e il Polo Solare Organico del Lazio, i nuovi materiali per l’energia e l’ambiente e le nuove frontiere dello sviluppo ecosostenibile. “Quando abbiamo iniziato a governare questa regione - spiega l’assessore regionale all’Ambiente Filiberto Zaratti - ci siamo guardati intorno e la situazione regionale e italiana era all’anno zero per ciò che riguarda le rinnovabili Eravamo gli ultimi nella produzione di energia da fonti rinnovabili, i primi con una mobilità quasi esclusivamente privata e un patrimonio edilizio definibile come un colabrodo energetico. In più se volevamo invertire questa tendenza potevamo solo ricorrere a brevetti provenienti da altri paesi e non esisteva industria ma solo qualche artigiano installatore”. “Abbiamo stanziato quasi il 40% del nostro bilancio in ricerca, formazione ed informazione- ha continuato Zaratti - abbiamo deciso di giocare le stesse scommesse che l’Unione europea e la Germania avevano considerato come strategiche nella agenda dei paesi sviluppati: idrogeno, solare organico e mobilità sostenibile. Anzi, permettetemi con orgoglio di dire che, seppure con cifre minori della Germania, la scommessa sul solare di terza generazione è partita prima nel Lazio e poi in Germania. Tanto che oggi possiamo essere protagonisti con pari dignità e con pari opportunità”. Il professor Di Carlo ha illustrato l’attività del Polo Solare Organico della Regione Lazio (Chose), istituito nel dicembre 2006 dalla Regione Lazio, attraverso il Dipartimento di Ingegneria Elettronica dell´Università degli Studi di Roma Tor Vergata. “Gli obiettivi – ha detto De Carlo - sono molteplici, da un lato il Polo si caratterizza per lo sviluppo di tecnologie di produzione di celle fotovoltaiche basate su materiali organici e su processi di fabbricazione innovativi, e dall’altro tende a promuovere il trasferimento di questa tecnologia verso una attività industriale incentrata sul fotovoltaico di tipo innovativo”. Il professor Lukas Schmidt-mende, della Ludwig Maximilliams University di Monaco, ha evidenziato i vantaggi dell’utilizzo delle nanostrutture per le celle solari ibride, mentre Giuseppe Pezzotti ricercatore del Kyoto Institute of Technology (Kit) ha raccontato l’esperienza di un gruppo di scienziati e tecnologi italiani, ormai da molti anni completamente inseriti nell´ambito tecnologico giapponese. Il gruppo collabora attivamente allo sviluppo di tecniche avanzate nei campi più svariati della scienza dei materiali e dei dispositivi: dalle biomediche, all´elettronica, alla scienza ambientale. “Nuovi dispositivi analitici sono stati inventati e brevettati – ha spiegato Pezzotti - con lo scopo principale di migliorare i processi di produzione industriale e di contribuire ad una maggiore efficienza sia nel controllo di qualità sia nella minimizzazione dell´impatto delle tecnologie avanzate sull´ambiente”. Per Claudia Bettiol del Cda di Enea “la possibilità di raggiungere gli obiettivi europei al 2020 (20% energie rinnovabili, 20% aumento efficienza energetica e 20% riduzione emissioni climalteranti in atmosfera) si fonda su due condizioni legate alla capacità di accettare una visione dinamica, ma sostenibile, del rapporto fra uomo e natura e alla capacità di tornare a provare l’emozione “dell’azione” abbassando la soglia in cui la paura dell’ignoto paralizza l’azione. Accanto alle questioni tecniche relative a nuovi modi di produrre, accumulare ed utilizzare energia, infatti, occorre considerare il modo in cui queste nuove tecnologie vengono realmente percepite e utilizzate dall’uomo. Da una parte innovazione scientifica, dall’altra le nuove tecnologie che utilizzano le scoperte scientifiche e le rendono fruibili ad un grande numero di persone. In questo senso anche gli interventi di risparmio e di efficienza energetica implicano un’azione del singolo individuo che modifica abitudini e comportamenti usuali introducendo nuovi stili di vita”. Durante il Festival delle Scienze è esposta, nello spazio antistante l´Auditorium, una Casa Ecologica, costruita con le più innovative tecnologie per il risparmio energetico. Si tratta di una struttura innovativa realizzata dall´assessorato all´Ambiente della Regione Lazio, da Sviluppo Lazio, con il patrocinio del Ministero per l’Ambiente. Il prototipo della Casa ecologica è visitabile all’ingresso dell’Auditorium e accoglie i visitatori del Festival delle scienze. Successivamente sarà esposta nelle province del Lazio. La Casa ecologica consuma un quarto dell´energia, emette il 20 per cento in meno di anidride carbonica di una casa tradizionale e permette risparmi rispetto alle normali abitazioni per oltre 3. 000 euro all’anno. .  
   
   
BERGAMO: 14 MILIONI PER 258 ALLOGGI, FIRMATI ACCORDI  
 
Bergamo, 21 gennaio 2008 - Oltre 14 milioni di euro a Bergamo e provincia per realizzare 258 nuovi alloggi di edilizia popolare: 7,1 milioni destinati a un nuovo Accordo quadro di sviluppo territoriale (Aqst) con i comuni di Almenno San Bartolomeo, Romano di Lombardia, Torre Boldone, Trescore Balneario, Verdello e l´Aler di Bergamo (5 interventi); 6,9 milioni destinati a integrare l´Aqst con i comuni di Bergamo, Ciserano e Dalmine (altri 5 interventi). I due documenti sono stati firmati oggi, nella sede territoriale della Regione di Bergamo, dall´assessore regionale alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, dal presidente dell´Aler di Bergamo, Narno Poli, e dai sindaci dei Comuni coinvolti nei progetti. "Gli accordi quadro di sviluppo territoriale - ha spiegato l´assessore Scotti - rappresentano uno strumento con il quale è possibile concordare con i Comuni azioni che garantiscano una pluralità di tipologie edilizie in grado di assicurare fattibilità finanziaria e mix sociale". Lo stanziamento, approvato in dicembre dalla Giunta regionale, mette a disposizione complessivamente 181 milioni di euro per incrementare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica in Lombardia per un totale di 2. 738 alloggi, di cui 567 ristrutturati, 2. 021 costruiti ex novo e 150 acquisiti. 1. 814 alloggi saranno assegnati a canone sociale (e cioè a coloro che hanno un reddito Isee fino a 14. 000 euro e che, dunque, pagheranno un canone calcolato in base alla nuova legge regionale) e i rimanenti 924 a canone moderato (circa 350 euro al mese per un alloggio di 80 mq). "Il nuovo programma di edilizia residenziale pubblica - ha aggiunto l´assessore Scotti - fissa un´ulteriore tappa nella ricerca di soluzioni adeguate alle problematiche sociali emergenti. Numerose e significative sono state finora le politiche promosse e gli interventi attuati in questi anni da Regione Lombardia per rispondere alle varie tipologie di bisogni e ancora più mirato sarà ora il nostro impegno perché le iniziative in tema di casa e di opere pubbliche possano tradursi il prima e il meglio possibile in azioni di sviluppo delle città e di miglioramento della qualità della vita dei cittadini". Gli Interventi In Dettaglio - Nuovo Aqst Per La Provincia Di Bergamo 111 Alloggi, 7,1 Mil. 1) Almenno S. Salvatore - Costruzione di un villaggio di 20 minialloggi a canone moderato per anziani. Finanziamento regionale: 584. 335 euro. 2) Romano Di Lombardia - Una nuova costruzione permetterà di realizzare 12 alloggi a canone sociale e 30 a canone moderato. Finanziamento regionale: 2. 838. 178 euro. 3) Torre Boldone - In via Caniana verrà realizzata una nuova palazzina di 12 unità abitative a canone sociale. Finanziamento regionale: 981. 328 euro. 4) Trescore Balneario - In via Aldo Moro, in una nuova costruzione saranno ricavati 8 alloggi a canone sociale e 12 a canone moderato. Finanziamento regionale: 1. 429. 859 euro. 5) Verdello - La riqualificazione di un edificio in via Magenta, permetterà di dare in locazione a canone sociale 17 alloggi. Finanziamento regionale: 1. 329. 195 euro. - Integrazione Aqst Esistente 147 Alloggi - 6,9 Mil. 1) Bergamo - La costruzione di una struttura sperimentale di housing sociale in via Grumello porterà alla realizzazione di 10 alloggi a canone moderato e di 11 posti letto di locazione temporanea. Finanziamento regionale: 553. 978 euro. 2) Bergamo - La realizzazione di una palazzina in via Borgo Palazzo permetterà di avere 14 appartamenti da affittare a canone moderato. Finanziamento regionale: 585. 682 euro. 3) Bergamo - Un doppio intervento di costruzione ex novo e di ristrutturazione in via Quarenghi permetterà di affittare a canone moderato 48 alloggi. Finanziamento regionale: 1. 683. 687 euro. 4) Ciserano - In via Strada Francesca Vecchia, verrà realizzato, un palazzo dove saranno affittati a canone moderato 33 appartamenti. Finanziamento regionale: 1. 392. 465 euro. 5) Dalmine - Realizzazione di 44 alloggi in via Segantini, di cui 26 a canone sociale e 18 a canone moderato. Finanziamento regionale: 2. 707. 752 euro. .  
   
   
BRESCIA: 24 MILIONI PER 388 ALLOGGI. FIRMATI ACCORDI  
 
Brescia, 21 gennaio 2008 - "Parte il conto alla rovescia per la realizzazione di nuovi alloggi di edilizia pubblica e questa volta la data di consegna è certa: 31 dicembre 2009". Mario Scotti, assessore alla Casa e Opere Pubbliche della Regione Lombardia, ha così commentato la firma, avvenuta oggi nella sede territoriale della Regione di Brescia, degli accordi per costruire 388 appartamenti nel capoluogo e in altri 19 Comuni della provincia, rimarcando un elemento fondamentale in questi interventi: la cooperazione tra Regione, Aler ed Enti Locali, cioè tra i soggetti che partecipano in qualche parte alla vicenda. "In questo modo - ha proseguito Scotti - fissare un traguardo non aleatorio è veramente possibile, perché abbiamo eliminato in anticipo i fattori che potevano intervenire negativamente sull´attuazione del piano. La Regione ha stanziato fondi che ci sono, i Comuni hanno messo a disposizione aree che ci sono". I tempi tecnici per la costruzione degli alloggi diventano quindi più che ragionevoli e l´inizio dei lavori è previsto per la primavera, comunque non oltre l´inizio dell´estate per gli interventi di maggior complessità. La firma degli Accordi, che ha visto la presenza di tutti i comuni interessati, primo fra tutti Brescia, rappresentato dall´assessore alla Casa Claudio Bagaglio, consente di far partire un piano per 388 alloggi di edilizia pubblica per 41 milioni di euro complessivi, 24 dei quali finanziati dalla Regione: 20,7 milioni destinati a un nuovo Accordo quadro di sviluppo territoriale (Aqst) per 20 interventi in altrettanti comuni (274 alloggi), e 3,7 milioni destinati a integrare l´Aqst esistente con il comune di Brescia (5 interventi, 114 alloggi). Presente anche il presidente dell´Aler, Ettore Isacchini, che ha sottolineato un altro importante aspetto del nuovo corso in tema di edilizia residenziale pubblica: l´adeguamento dei canoni, "misura - ha detto - che consentirà di far finalmente fronte alle esigenze di manutenzione e adeguamento del patrimonio pubblico". Patrimonio che, su scala regionale, subirà un incremento significativo con la delibera approvata lo scorso dicembre: 2. 738 alloggi, dei quali 567 ristrutturati, 2. 021 costruiti ex novo e 150 acquisiti. 1. 814 alloggi saranno assegnati a canone sociale (e cioè a coloro che hanno un reddito Isee fino a 14 mila euro e che, dunque, pagheranno un canone calcolato in base alla nuova legge regionale) e i rimanenti 924 a canone moderato (circa 350 euro al mese per un alloggio di 80 mq). Gli Interventi In Dettaglio - Nuovo Aqst Per La Provincia Di Brescia 274 Alloggi, 20,7 Milioni 1) Bagnolo Mella - Acquisizione di 28 alloggi a canone sociale. Finanziamento regionale: 3. 170. 000 euro. 2) Borgosatollo - Realizzazione di 12 alloggi a canone sociale in località Santissima. Finanziamento regionale: 1. 053. 000 euro. 3) Botticino - Nuova costruzione di 10 alloggi a canone sociale in via Tito Speri. Finanziamento regionale: 503. 586 euro. 4) Castenedolo - Realizzazione di 10 alloggi a canone sociale in via Piave. Finanziamento regionale: 582. 475 euro. 5) Dello - Realizzazione di 13 alloggi a canone sociale in via Piave. Finanziamento regionale: 708. 308 euro. 6) Fiesse - Sull´area Madella sorgeranno 10 alloggi a canone sociale. Finanziamento regionale: 511. 241 euro. 7) Ghedi - In via Curvane 12 alloggi a canone sociale. Finanziamento regionale: 1. 078. 820 euro. 8) Gottolengo - Recupero edilizio per la realizzazione di 7 alloggi a canone sociale in via Xxiv Maggio. Finanziamento regionale: 596. 000 euro. 9) Iseo - Due interventi per un totale di 18 alloggi a canone sociale, 12 in località Cremignane con un finanziamento regionale di 1. 213. 000 euro e 6 in Traversa Iii di via Bonomelli, con un finanziamento regionale di 515. 000 euro. 10) Lonato - Tre interventi per complessivi 44 alloggi a canone sociale, 18 in via Fenil Nuovo Molini con un finanziamento regionale di 1. 545. 207 euro, 10 che verranno ricostruiti dopo la demolizione dell´attuale costruzione (finanziamento regionale: 755. 000 euro) e 16 previsti nel Piano di zona 167 (finanziamento regionale: 1. 375. 000 euro). 11) Marcheno E Marmentino - Dal recupero dell´ex scuola, verranno realizzati 18 alloggi a canone sociale. Finanziamento regionale: 1. 740. 000 euro. 12) Montirone - In via Stazione vecchia, come previsto dal piano di zona, verranno realizzati 31 alloggi a canone moderato. Finanziamento regionale: 1. 422. 200 euro. 13) Ospitaletto - Realizzazione di 14 appartamenti a canone moderato in via Martiri delle Foibe. Finanziamento regionale: 517. 000 euro. 14) San Zeno Naviglio - Realizzazione di 10 alloggi a canone sociale in via Pertini. Finanziamento regionale: 705. 655 euro. 15) Temu´ - Nuova costruzione di 10 alloggi ecosostenibili per l´Alta Valle Camuna, a canone sociale. Finanziamento regionale: 745. 320 euro. 16) Travagliato - Nuova costruzione di 10 alloggi a canone sociale in via Pertini e D´azeglio. Finanziamento regionale: 849. 521 euro. 17) Verolanuova - Recupero dell´ex ospedale di via Grimani e realizzazione di 17 alloggi a canone sociale. Finanziamento regionale: 1. 162. 000 euro. - Integrazione Aqst Esistente 114 Alloggi - 3,7 Mil. 1) Brescia (via Monti), recupero edilizio, 2 alloggi. Finanziamento regionale: 51. 000 euro. 2) Brescia (via Mazzucchelli 1 e 2), recupero edilizio, 40 alloggi. Finanziamento regionale: 1. 161. 900 euro. 3) Brescia (via Mazzucchelli 3 e 4), recupero edilizio, 40 alloggi. Finanziamento regionale: 1. 157. 700, euro. 4) Brescia (località Sanpolino pdz a/21 comparto 18), nuova costruzione, 20 alloggi. Finanziamento regionale: 987. 266 euro. 5) Brescia (via Rose di sotto) nuova costruzione, 12 alloggi. Finanziamento regionale: 384. 143 euro. .  
   
   
EDILIZIA: SCUOLE, 4 ML./ANNO A PROVINCE FVG PER 15 ANNI  
 
Lestizza, 21 gennaio 2008 - E´ stato approvato il 18 gennaio lo schema per il riparto quindicennale di 4 milioni di euro l´anno alle Province con lo scopo di finanziare interventi di ristrutturazione, adeguamento e messa a norma del patrimonio edilizio scolastico provinciale e comunale. In questo modo la Giunta regionale ha accolto oggi, su proposta dell´assessore alle Autonomie Locali, Franco Iacop, la richiesta dell´Unione delle Province (Upi) che, in accordo con l´Anci del Friuli Venezia Giulia, proponeva di prevedere una norma che destini, a decorrere dal 2008, un limite di 1,4 milioni di euro alla Provincia di Udine, 1 milione di euro alla Provincia di Pordenone e 800 mila euro ciascuna alle province di Gorizia e Trieste. .