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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Maggio 2008
“PROCESSO DI BARCELLONA: UNIONE PER IL MEDITERRANEO”. LA COMMISSIONE EUROPEA ADOTTA UNA SERIE DI PROPOSTE PER RAFFORZARE IL PARTENARIATO FRA L´UE E I SUOI VICINI MEDITERRANEI  
 
Bruxelles, 22 maggio 2008 - Il 20 maggio, la Commissione europea ha adottato le sue proposte per intensificare le relazioni con i partner mediterranei attraverso il processo di Barcellona: Unione per il Mediterraneo. In seguito alla decisione del Consiglio europeo di primavera, il commissario Ferrero-waldner ha presentato schematicamente le strutture del processo di Barcellona: Unione per il Mediterraneo, volte a rilanciare e a rendere più visibili le relazioni dell´Ue con i partner della regione mediterranea. Queste strutture comprendono la creazione di un segretariato e l´istituzione di un comitato permanente di rappresentanti euromediterranei. Il documento di strategia contiene inoltre indicazioni su progetti visibili e concreti atti a migliorare le condizioni di vita e i mezzi di sussistenza dei cittadini della regione. Quest´ultima iniziativa ribadisce l´impegno costante dell´Ue nei confronti della regione mediterranea, una zona di importanza strategica fondamentale sul piano politico ed economico. Le proposte contenute nella comunicazione saranno presentate in occasione del vertice inaugurale del processo di Barcellona: Unione per il Mediterraneo, che si terrà a Parigi il 13 luglio 2008. Il presidente Barroso ha dichiarato: "Questa è una svolta fondamentale per l´Ue e i nostri partner mediterranei. Il processo di Barcellona si è rivelato prezioso per gettare ponti fra i partner mediterranei. L´impulso impresso dalla prossima presidenza francese dell´Ue permetterà di potenziare e integrare questo strumento fondamentale di cooperazione, a condizione però che su entrambe le sponde del Mediterraneo si manifesti una volontà politica più forte, in modo da cogliere questa opportunità di rafforzare l´intesa, la pace e la prosperità fra tutte le nostre nazioni, culture e religioni, a vantaggio dei nostri cittadini. " Il commissario per le relazioni esterne e la politica europea di vicinato Benita Ferrero-waldner ha aggiunto: "C´è chi sostiene il processo di Barcellona e chi invece lo critica. Pur riconoscendo che si è fatto molto in quasi 13 anni di partenariato, sappiamo bene che occorrerà compiere altri notevoli progressi affinché i futuri sviluppi siano all´altezza delle aspettative. Il nostro impegno nella regione mediterranea è considerevole. Le proposte odierne sottolineano tale impegno, come pure il nostro auspicio che si arrivi a un partenariato più coerente, basato sulla cotitolarità del processo. " La comunicazione odierna valuta i risultati del processo di Barcellona su cui la nuova iniziativa si baserà, rafforzandoli, e individua al tempo stesso le carenze che hanno impedito di progredire con maggiore rapidità. L´impostazione differenziata che la politica europea di vicinato applica alle esigenze della regione nell´ambito delle relazioni bilaterali con i partner mediterranei sarà integrata dal processo di Barcellona: Unione per il Mediterraneo facendo leva sui suoi punti di forza e sull´espressione dell´impegno politico regionale. Il documento di strategia risponde alla richiesta del Consiglio europeo del 13-14 marzo, che approvava il principio di un´Unione per il Mediterraneo e invitava la Commissione a presentare proposte per definirne le modalità. La dichiarazione di Barcellona e il relativo acquis rimangono i cardini della nuova iniziativa, che ne conserva immutati gli obiettivi e i settori di cooperazione. L´intensificarsi delle relazioni politiche comporta tuttavia un innalzamento del livello politico e un ampliamento del quadro di cooperazione. Si prevede di organizzare vertici biennali fra i capi di governo e di istituire una copresidenza incaricata di gestire i vertici stessi, le riunioni annuali tra i ministri degli Esteri, le riunioni ministeriali settoriali, le riunioni fra alti funzionari e le riunioni del comitato Euromed. La Commissione propone inoltre di creare un segretariato congiunto per la promozione e il monitoraggio dei progetti nonché un comitato permanente di rappresentanti euromediterranei. I progetti sono un aspetto fondamentale della nuova iniziativa. La Commissione individua diversi progetti volti a promuovere crescita, occupazione, coesione regionale e integrazione economica in settori come l´energia e la sicurezza energetica, l´ambiente, la protezione civile e i trasporti. Per l´attuazione di questi progetti occorrerà mobilitare finanziamenti supplementari, diversi dagli stanziamenti di bilancio tradizionali. Le risorse finanziarie dovrebbero provenire dal settore privato, dalle istituzioni finanziarie internazionali, dalla cooperazione bilaterale e dai contributi degli Stati membri dell´Ue e dei partner mediterranei. .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: LA TURCHIA PROSEGUA SULLA STRADA DELLE RIFORME  
 
Strasburgo, 22 maggio 2008 - La Turchia deve realizzare le riforme promesse per avanzare nei negoziati d’adesione all’Ue. E’ quanto afferma il Parlamento sollecitando il governo a garantire la libertà di espressione, di associazione e di culto e a difendere le minoranze religiose. Deve anche assicurare il controllo civile sull’esercito, l’indipendenza dei giudici e la tutela delle donne dalle violenze, migliorare la gestione dei migranti, cessare le azioni militari in Iraq e riconciliarsi con l´Armenia. Approvando con 467 voti favorevoli, 62 contrari e 61 astensioni la relazione interlocutoria di Ria Oomen-ruijten (Ppe/de, Nl), il Parlamento ricorda anzitutto che i negoziati di adesione con la Turchia sono stati avviati il 3 ottobre 2005 e che l´apertura di tali negoziati «costituisce il punto di partenza di un processo di lunga durata e senza limiti di tempo». Sottolinea poi «la piena osservanza di tutti i criteri di Copenaghen, al pari della capacità di integrazione all´Unione, rimangono la base per l´adesione all´Ue». In proposito, osserva che il “progress report” della Commissione conclude che, nel 2007, «si sono registrati progressi limitati nel campo delle riforme politiche», ma d’altra parte nota che «la democrazia si è consolidata . Ed è stato formato un governo con un mandato forte». I deputati esortano quindi il governo turco a mantenere le sue promesse «per proseguire con fermezza lungo la strada delle riforme», «tenendo presente che ulteriori ritardi influiranno negativamente sul progresso dei negoziati». Ribadiscono peraltro che soltanto una società guidata dal rispetto dei diritti dell´uomo e delle libertà fondamentali, fondata sui principi di democrazia e dello Stato di diritto e con un´economia di mercato attenta alle problematiche sociali, «può evolvere in una società pacifica, stabile e prospera». Sottolineano inoltre l´importanza che la Turchia lotti contro tutte le forme di discriminazione, come previsto dal Trattato che invoca l´uguaglianza per tutti indipendentemente dal sesso, la razza o l´origine etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, l´età o le tendenze sessuali. Nel prendere poi atto del processo in corso per la redazione di una nuova costituzione, invitano il governo turco a rispettare «il pluralismo e la diversità in una Turchia laica e democratica», creando un sistema di verifiche e di equilibrio, a garanzia della democrazia, dello stato di diritto, della coesione sociale e della separazione fra religione e Stato. Il Parlamento ritiene che la modifica dell´articolo 301 del codice penale, adottata lo scoro aprile, «costituisca un primo passo verso una riforma radicale di questo e di altri articoli del codice penale». Tuttavia, attende ulteriori iniziative al riguardo e sottolinea che occorre compiere progressi per quanto riguarda la libertà di espressione, «sia sul piano teorico che sul piano pratico». D´altra parte, deplora il fatto che sia ulteriormente aumentato nel 2007 il numero di persone sottoposte a procedimento penale a norma di disposizioni giuridiche che consentono la restrizione arbitraria dell´espressione di opinioni non violente. E´ pertanto dell´avviso che la migliore soluzione per assicurare che la Turchia tuteli pienamente la libertà di espressione e di stampa «sarebbe l´abrogazione dell´articolo 301 e di altre disposizioni giuridiche che costituiscono una restrizione arbitraria della libertà di espressione garantita dal diritto internazionale». I deputati, inoltre, si dicono preoccupati per le conseguenze della dissoluzione dell´Akp e chiedono alla Corte istituzionale turca di rispettare i principi dello stato di diritto, le norme europee e gli orientamenti della Commissione di Venezia sul divieto dei partiti politici. Esortano quindi il governo turco a adeguare la Costituzione a tali norme per quanto riguarda i partiti politici. Lo esortano inoltre ad applicare pienamente le convenzioni dell´Organizzazione internazionale del lavoro e sottolineano la necessità di eliminare le attuali restrizioni alla libertà di associazione e ai diritti di sciopero e di negoziazione collettiva. In proposito, sottolineano «l´eccessivo uso della forza» da parte della polizia turca nei confronti dei partecipanti alla manifestazione del primo maggio a Istambul. Il Parlamento invita il governo turco a rispettare i propri impegni in tema di libertà di religione, definendo un quadro legislativo che consenta a tutte le comunità religiose di agire «senza costrizioni indebite», in particolare per quanto riguarda il loro status giuridico, la formazione del clero, l´elezione della gerarchia ecclesiastica, l´istruzione religiosa e la costruzione di luoghi di culto. Chiede inoltre la tutela del patrimonio religioso e culturale e reitera l´invito a riaprire «immediatamente» il seminario greco-ortodosso di Halki. Auspica poi che la recente decisione adottata dalla Corte di cassazione turca sul Patriarcato ecumenico non continui ad impedire alle comunità religiose non musulmane l´esercizio dei propri diritti. D’altro canto, nota che una parte della popolazione è «delusa e preoccupata» per il fatto che la revoca del divieto di portare il velo nelle scuole e nelle università turche non abbia fatto parte di un insieme più ampio di riforme, basato su una larga consultazione della società civile. I deputati si dicono peraltro preoccupati «dell´ostilità, manifestata con forza in taluni settori della società, nei confronti delle minoranze e degli atti di violenza motivati da considerazioni politiche e religiose». Chiedono quindi al governo turco di intervenire nei confronti degli organismi e degli ambienti che fomentano le ostilità e di proteggere quanti sono oggetto di minaccia. Invitano inoltre le autorità a condurre indagini in merito agli omicidi di Hrant Dink e di tre cristiani a Malatya, nonché su altri atti di violenza legati a motivi politici, razziali o religiosi. In proposito, deplorano la lentezza dei relativi processi, i sospetti di parzialità e l´impressione di impunità che se ne deriva, e chiedono di far piena luce sulle accuse di negligenza da parte delle autorità competenti, assicurando i responsabili alla giustizia. D’altra parte, si compiacciono che Istanbul sia stata designata Capitale europea della cultura 2010, «in quanto ciò rappresenta un´opportunità per rafforzare il dialogo interculturale e la cooperazione fra l´Ue e la Turchia». Il Parlamento sottolinea che la nuova costituzione deve garantire la parità fra i generi, astenersi dal considerare le donne in primo luogo come membri della famiglia o della comunità e riaffermare i diritti umani delle donne, compresi di diritti sessuali e riproduttivi, come loro diritti individuali. Nel frattempo, pur plaudendo ai progressi compiuti nella protezione delle donne contro la violenza, invita le autorità turche a proseguire gli sforzi per l´eliminazione della violenza domestica, dei cosiddetti "delitti d´onore" e dei matrimoni forzati, con continue campagne di informazione, offrendo più rifugi alle vittime e migliorando la formazione degli organismi preposti all´applicazione della legge. Esorta poi ulteriori azioni concrete da parte del governo per accrescere la presenza delle donne nella forza lavoro, rafforzare la loro inclusione nei sistemi di sicurezza sociale e sanitaria e aumentare la loro partecipazione attiva alla vita politica. Il Parlamento si compiace del fatto che, nel 2007, «la democrazia abbia prevalso sui tentativi di ingerenza dell´esercito nel processo politico». Invita tuttavia il governo turco a compiere «ulteriori sforzi sistematici per assicurare che la leadership politica, democraticamente eletta, si assuma la piena responsabilità» in materia di affari interni, esteri e di sicurezza, e affinché le forze armate riconoscano «pienamente e senza ambiguità il controllo civile». Sottolinea in particolare la necessità di instaurare un pieno controllo parlamentare sull´esercito, sulla politica di difesa e sulle relative spese. Prendendo atto dei progressi compiuti relativamente all´efficienza del sistema giudiziario, i deputati accolgono con favore l´intenzione del governo turco di attuare riforme volte a rafforzare l´indipendenza e l´imparzialità della magistratura e ad aumentare la fiducia dell´opinione pubblica nei suoi confronti. Precisano tuttavia che ciò deve comprendere la riqualificazione professionale e il riciclaggio del personale giudiziario, nonché la garanzia di una corretta interpretazione della legislazione sui diritti dell´uomo e sulle libertà fondamentali. Nell’osservare poi la continua diminuzione dei casi di tortura e maltrattamento, invitano il governo turco a rafforzare la lotta contro le torture compiute all´interno e al di fuori dei centri di detenzione e contro l´impunità dei pubblici ufficiali. Lo invitano inoltre a elaborare una strategia globale volta a combattere efficacemente la corruzione. Ricordando che una delle principali rotte di immigrazione verso l´Europa attraversa il territorio turco, il Parlamento rileva «gli scarsi progressi compiuti nell´ambito della gestione dei flussi migratori». Invita poi la Commissione e la Turchia ad intensificare i negoziati per un accordo in materia di riammissione, «nel rispetto dei diritti umani fondamentali», al fine di concludere tale accordo senza indugi. Nel frattempo, esorta il governo turco ad applicare in modo adeguato gli attuali accordi bilaterali in materia di riammissione nonché i protocolli con gli Stati membri dell´Ue. Commissione e governo turco dovrebbero inoltre avviare negoziati per un accordo Ue-turchia in materia di agevolazioni per i visti. Riguardo alla lotta contro il terrorismo, i deputati condannano fermamente le violenze perpetrate dal Pkk e da altri gruppi terroristi in territorio e reiterano l´appello al partito dei laburisti del Kurdistan (Pkk) affinché «dichiari e rispetti una tregua immediata e incondizionata». D’altro canto, chiedono alla Turchia di astenersi dall´effettuare «operazioni militari sproporzionate che violino la sovranità territoriale dell´Iraq» e la esortano «a rispettare l´integrità territoriale dell´Iraq, i diritti umani e lo Stato di diritto, e a fare in modo che non vi siano vittime fra i civili». Inoltre sollecitano il governo iracheno e il governo regionale curdo dell´Iraq «a non consentire che il territorio iracheno venga utilizzato quale base per azioni terroristiche contro la Turchia». Quest’ultima, peraltro, dovrebbe avviare un´iniziativa politica che favorisca una soluzione duratura della questione curda, basata su miglioramenti concreti delle opportunità della vita sociale, economica e culturale, disponibili per i cittadini di origine curda, «ivi inclusa la possibilità reale di imparare la lingua curda nelle scuole pubbliche e private e di utilizzarlo nelle trasmissioni radiotelevisive, nella vita pubblica e per l´accesso ai servizi pubblici». In tale contesto, un eventuale divieto nei confronti del Partito della società democratica (Dtp) «sarebbe controproducente ai fini di una soluzione politica», ma questo deve «prendere chiaramente le distanze» dal Pkk e ad agire in modo costruttivo per cercare una soluzione alla questione curda, nel quadro di uno Stato turco democratico. I deputati deplorano comunque i numerosi processi intentati nei confronti di politici - compreso il Premio Sacharov Leyla Zana - che avevano usato la lingua curda o avevano espresso la propria opinione sulla questione curda. Il Parlamento rammenta poi l´impegno assunto dalla Turchia di intrattenere buone relazioni di vicinato e evidenzia che il paese deve quindi astenersi da qualsiasi minaccia nei confronti dei paesi vicini e risolvere tutte le contese in sospeso in modo pacifico, in particolare con la Grecia (delimitazione della piattaforma continentale del Mar Egeo) e con la Bulgaria (diritti di proprietà dei rifugiati bulgari di Tracia). D´altra parte, esprimendo soddisfazione per il migliormento delle relazioni con la Grecia, sottolinea la necessità di arrivare a una soluzione globale della questione di Cipro ed esorta ambedue le parti affinché sfruttino l´attuale apertura per trovare, nel quadro dell´Onu, una soluzione globale. Infine, il Parlamento invita il governo turco «a riaprire le frontiere» con l´Armenia ripristinando «piene relazioni economiche e politiche con tale paese» e ribadisce il proprio appello ai governi di entrambi i paesi affinché avviino «un processo di riconciliazione concernente il presente e il passato, che consenta una discussione franca sugli eventi passati». .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: NORME ARMONIZZATE PER ASSEGNARE LE FREQUENZE SATELLITARI  
 
Strasburgo, 22 maggio 2008 - Il Parlamento europeo ha adottato una decisione che armonizza i criteri di selezione degli operatori di sistemi mobili via satellite e le disposizioni sull´autorizzazione a utilizzare le radiofrequenze. Come richiesto dei deputati, i servizi dovranno essere forniti come minimo al 50% della popolazione e su almeno il 60% della superficie dell´Ue e, in caso di grandi catastrofi, potranno essere messi a disposizione dei servizi di soccorso d´emergenza. I sistemi mobili via satellite (Mss) rappresentano una piattaforma alternativa innovativa, in grado di fornire vari tipi di servizi di telecomunicazione e radiodiffusione/multicasting paneuropei - come l´accesso internet/intranet ad alta velocità, la Tv mobile, la protezione civile e i soccorsi in caso di calamità - indipendentemente dal luogo in cui si trovano gli utenti finali. Attualmente, gli operatori di sistemi che forniscono servizi mobili via satellite sono selezionati ed autorizzati a livello nazionale nell´ambito del quadro normativo dell´Ue per le comunicazioni elettroniche. Ciò può determinare che gli Stati membri prendano decisioni che inducono una frammentazione del mercato interno ma anche interferenze dannose. Taluni operatori potrebbero inoltre essere esclusi dal fornitura di un servizio paneuropeo qualora si vedessero assegnate radiofrequenze diverse in diversi Stati membri. Approvando un maxiemendamento di compromesso negoziato dalla relatrice Fiona Hall (Alde/adle, Uk) con il Consiglio, il Parlamento ha adottato definitivamente - con 652 voti favorevoli, 16 contrari e 10 astensioni - una decisione che crea una procedura Ue per la selezione comune degli operatori di sistemi mobili via satellite che utilizzano la banda di frequenze 2 Ghz (che comprende le radiofrequenze 1980-2010 Mhz per le comunicazioni terra-spazio e 2170-2200 Mhz per le comunicazioni spazio-terra). Stabilisce inoltre le disposizioni relative all´autorizzazione coordinata, da parte degli Stati membri, degli operatori selezionati per utilizzare le radiofrequenze assegnate all´interno di tale banda e che sono necessarie alla gestione dei sistemi mobili via satellite. La finalità della decisione - che potrà entrare in vigore tre giorni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell´Ue - è di favorire lo sviluppo di un mercato interno concorrenziale degli Mss nell´Ue e di garantire la copertura graduale in tutti gli Stati membri. I diritti d´uso e le autorizzazioni che risultano necessari saranno concessi per una durata di diciotto anni dalla data di adozione della decisione di selezione. E´ anche precisato che gli Stati membri, per tale periodo, potranno concedere diritti d´uso delle radiofrequenze ad altri operatori «purché restino al di fuori della zona dei richiedenti selezionati». Come richiesto dai deputati, inoltre, gli Stati membri potranno imporre «obblighi oggettivamente giustificati, non discriminatori, proporzionati e trasparenti» per assicurare le comunicazioni tra i servizi di emergenza e le autorità in caso di grandi catastrofi. La procedura di selezione e d autorizzazione - In forza alla decisione, per la selezione degli operatori Mss, la Commissione - assistita dal comitato per le comunicazioni - dovrà organizzare una procedura di selezione comparativa «in condizioni eque e non discriminatorie» e che dovrà essere «trasparente». L´invito a presentare domande - indirizzato a richiedenti stabiliti nell´Ue - sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell´Unione europea. Per l´esame e/o la valutazione delle domande, la Commissione potrà chiedere la consulenza e l´assistenza di esperti esterni «scelti in funzione della loro esperienza e del loro grado elevato di indipendenza e di imparzialità». Le domande dovranno precisare il numero di radiofrequenze richieste, che non potranno superare i 15 Mhz per le comunicazioni terra-spazio e i 15 Mhz per le comunicazioni spazio-terra, e includere le dichiarazioni e i giustificativi riguardanti le radiofrequenze richieste, le tappe necessarie ed i criteri di selezione. Come richiesto dai deputati, dovranno inoltre comprendere un impegno del richiedente a coprire con il sistema mobile via satellite proposto almeno il 60% della superficie terrestre aggregata degli Stati membri a partire dal momento in cui il servizio mobile via satellite entrerà in funzione. Entro sette anni dalla data di pubblicazione della decisione della Commissione sulla selezione degli operatori e l´assegnazione delle frequenze, il richiedente deve impegnarsi a fornire il servizio in tutti gli Stati membri, e come minimo al 50% della popolazione e su almeno il 60% della superficie terrestre aggregata di ciascuno Stato membro. L´ammissibilità delle domande dovrà essere decisa dalla Commissione che, oltre a motivare gli eventuali dinieghi, dovrà informare i richiedenti sull´esito delle domande e pubblicare l´elenco di quelle accolte. Nel corso della prima fase di selezione, la Commissione dovrà valutare se i richiedenti abbiano dimostrato che i loro sistemi satellitari corrispondono «al grado di sviluppo tecnico e commerciale» richiesto da un allegato della decisione stessa. In pratica, si tratta di cinque tappe che prevedono la presentazione di una domanda di coordinamento presso l´Unione internazionale delle telecomunicazioni, la dimostrazione di un accordo vincolante per la fabbricazione dei satelliti necessari al servizio, la dimostrazione dell´esistenza di un contratto vincolante per il lancio di un numero minimo di satelliti e di un accordo per la costruzione delle stazioni terrestri gateway e, infine, la chiara dimostrazione del completamento della fase di concezione e sviluppo. Nel corso di questa fase di selezione dovranno inoltre essere esaminate «la credibilità dei richiedenti e la sostenibilità dei sistemi mobili via satellite proposti». Se il numero complessivo delle radiofrequenze richieste dai richiedenti ammissibili che hanno superato la prima selezione non supera il numero delle radiofrequenze disponibili, la Commissione potrà decidere, giustificandosi, «che tutti i richiedenti ammissibili sono selezionati» e dovrà stabilire le frequenze che ogni richiedente selezionato è autorizzato ad utilizzare in ogni Stato membro. Si entra in una seconda fase se, invece, il numero complessivo delle radiofrequenze richieste dai richiedenti ammissibili che hanno superato la prima fase di selezione supera il numero delle radiofrequenze disponibili. La Commissione dovrà selezionare i richiedenti ammissibili valutando in quale misura le proposte ammissibili rispondono a una serie di criteri di selezione. Come richiesto dai deputati, tali criteri sono stati ponderati. Essi riguardano anzitutto i vantaggi concorrenziali e per i consumatori offerti (ponderazione del 20%), inclusi il numero di utenti finali e la gamma dei servizi forniti alla data d´inizio del servizio commerciale permanente. Il secondo criterio concerne invece l´efficienza dello spettro (ponderazione del 20%), ossia il numero totale delle radiofrequenze richieste e la capacità complessiva di flusso di dati. Va poi valutata la copertura geografica di tutta l´Ue (ponderazione del 40%), che comprende il numero di Stati membri nei quali almeno il 50% della popolazione si trova all´interno della zona di servizio alla data d´inizio del servizio commerciale permanente e la data fissata dal richiedente perché il servizio mobile via satellite sia disponibile in tutti gli Stati membri almeno per il 50% della popolazione e in almeno il 60% della superficie terrestre aggregata di ciascuno Stato membro. Infine, andrà esaminato il grado di realizzazione degli obiettivi di ordine pubblico (ponderazione del 20%), come la prestazione di servizi d´interesse pubblico che contribuiscono alla tutela della salute o della sicurezza dei cittadini in generale o di gruppi specifici di cittadini, l´integrità e la sicurezza dei servizi e la gamma dei servizi forniti ai consumatori nelle zone rurali o ultraperiferiche. Entro 80 giorni la Commissione dovrà adottare una decisione motivata relativa alla selezione dei richiedenti che identifica quelli prescelti classificati in funzione del soddisfacimento dei criteri e le frequenze che ciascuno di essi è autorizzato, dallo Stato membro, a utilizzare. La decisione precisa che il numero limitato delle radiofrequenze può significare che la fusione di un operatore che fornisce servizi mobili via satellite con un altro o l´acquisizione di un operatore da parte di un altro «potrebbe ridurre significativamente la concorrenza» e sarebbe pertanto oggetto di «un controllo in virtù del diritto della concorrenza». Dato che l´autorizzazione degli operatori di sistemi mobili via satellite selezionati deve essere subordinata al rispetto di condizioni, con la conseguente necessità di tenere conto dell´ampia gamma di disposizioni nazionali applicabili alle comunicazioni elettroniche, le questioni inerenti all´autorizzazione saranno trattate dalle autorità competenti degli Stati membri. Tuttavia, per garantire la coerenza dei vari approcci nazionali in materia di autorizzazione, sono stabilite, a livello comunitario, disposizioni sull´assegnazione sincronizzata dello spettro e condizioni di autorizzazione armonizzate, fatte salve le condizioni nazionali specifiche compatibili con il diritto comunitario. Di conseguenza, gli Stati membri dovranno provvedere che gli operatori selezionati, conformemente al calendario e alla zona di servizio per i quali si sono impegnati, e alla legislazione nazionale e comunitaria, abbiano il diritto di utilizzare le radiofrequenze specifiche indicate nella decisione della Commissione e il diritto di gestire un sistema mobile via satellite. Tali diritti sono soggetti a condizioni comuni. I richiedenti dovranno infatti utilizzare le radiofrequenze assegnate e dimostrare che, entro due anni dalla decisione, si è svolto l´esame di carattere operativo dell´abbinamento dei moduli di comunicazione (Cm) e di servizio (Sm), si è realizzato con successo il lancio e la messa in orbita dei satelliti necessari al servizio commerciale e si forniscono effettivamente i servizi via satellite su base permanente nel territorio degli Stati membri dell´Ue. Dovranno inoltre rispettare tutti gli impegni assunti nelle rispettive domande e presentare una relazione annuale sullo sviluppo del proprio sistema mobile via satellite. . .  
   
   
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA AGGIORNA LE NORME SULLE GARANZIE E PREVEDE POSSIBILITÀ SEMPLIFICATE PER LE PMI  
 
Bruxelles, 22 maggio 2008 - La Commissione europea ha adottato una nuova comunicazione sugli aiuti di Stato concessi sotto forma di garanzie. La comunicazione stabilisce metodologie chiare e trasparenti per calcolare l´elemento di aiuto nelle garanzie e prevede regole semplificate per le Pmi, quali i premi "esenti" predefiniti e i premi unici per le garanzie di importo limitato. La nuova comunicazione era prevista dal piano di azione nel settore degli aiuti di Stato (vedi Ip/05/680 e Memo/05/195) nell´ambito delle iniziative della Commissione volte a chiarire e semplificare le norme in materia. Il Commissario responsabile della concorrenza Neelie Kroes ha dichiarato: "Questa nuova comunicazione rappresenta un passo significativo per permettere un uso più trasparente delle garanzie, soprattutto per favorire il sostegno finanziario alle Pmi". Le garanzie statali costituiscono uno strumento importante per sostenere lo sviluppo delle imprese e facilitare il loro accesso al finanziamento, aspetto particolarmente importante per le Pmi. Le garanzie statali sono apprezzate anche dagli Stati membri per aumentare gli effetti dei loro bilanci statali. Possono aumentare i prestiti privati, in particolare per le Pmi, senza richiedere un contributo immediato da parte dello Stato, in quanto il pagamento della garanzia è necessario solo in caso di inadempimento. Il principale scopo della revisione della comunicazione sulle garanzie attualmente in vigore è fornire ulteriori indicazioni e maggiore certezza del diritto agli Stati membri e agli operatori nel valutare se una garanzia contiene o meno elementi di aiuto di Stato. Metodologie più trasparenti - La nuova comunicazione conferma che l´analisi dovrebbe basarsi sul principio dell´investitore operante in un´economia di mercato. In base a tale principio, gli investimenti o altri finanziamenti effettuati in imprese da parte delle autorità pubbliche possono essere considerati compatibili con le norme Ue in materia di aiuti di Stato se avvengono a condizioni che verrebbero accettate da un investitore privato operante sul mercato. Di conseguenza, le metodologie impiegate si basano principalmente su una corretta valutazione del rischio attraverso il rating. Tale rating non deve essere necessariamente fornito da una agenzia internazionale di rating; si può trattare anche del rating interno della banca che concede il prestito e che deve solitamente valutare le imprese prima della concessione di un prestito. Possibilità semplificate per le Pmi - Le garanzie sono particolarmente importanti per le Pmi in quanto queste imprese hanno spesso un capitale sociale scarso e presentano carenza di risorse stabili. La nuova comunicazione prevede pertanto norme particolari per le Pmi che consentono loro di valutare in maniera semplice l´elemento di aiuto di una garanzia: i premi predefiniti "esenti" (ossia di entità ritenuta "sicura") basati su classi di rating sono ritenuti conformi al mercato e dunque privi di elementi di aiuto. Possono essere usati anche come riferimento per calcolare l´equivalente sovvenzione in caso di premi di importo inferiore. La griglia di premi "esenti" è uno strumento di semplificazione. Gli Stati membri possono evitare di usarla se ritengono di poter dimostrare che premi di entità inferiore sono conformi al mercato; è applicabile un premio pari al 3,8% annuo, anche in mancanza di rating, ad esempio per le imprese start-up; è possibile applicare un premio unico generalizzato per i regimi di aiuto, qualora l´importo garantito rimanga inferiore a 2,5 milioni di euro per impresa. Questo permette un effetto di messa in comune del rischio ("risk pooling") a vantaggio delle garanzie di importo limitato per le Pmi. Per ulteriori informazioni, vedasi Memo/08/313. Il testo completo della comunicazione verrà pubblicato all´indirizzo Internet: http://ec. Europa. Eu/comm/competition/state_aid/reform/reform. Cfm . .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: STOP ALL´ESPORTAZIONE DI MERCURIO PER RIDURRE L´OFFERTA  
 
Strasburgo, 22 maggio 2008 - Il Parlamento ha adottato definitivamente un regolamento che stabilisce il divieto di esportazione di mercurio e dei suoi composti a partire dal marzo 2011 per ridurre l´offerta mondiale e contrastare così la minaccia che rappresenta per la salute e l´ambiente. Il regolamento definisce anche le condizioni di stoccaggio del mercurio e prevede che, nel 2010, sarà valutata l´opportunità di bandirne anche l´importazione nell´Ue. I Pvs saranno assistiti nel passaggio a tecnologie alternative. Il Parlamento ha adottato un pacchetto di emendamenti di compromesso negoziato con il Consiglio del relatore Dimitrios Papadimoulis (Gue/ngl, El) sul regolamento relativo al divieto di esportazione del mercurio metallico (e di alcuni suoi composti e miscele di mercurio) e al suo stoccaggio in sicurezza. Il regolamento potrà quindi entrare presto in vigore e il divieto di esportazione scatterà il 15 marzo 2011. L´obiettivo è di «ridurre considerevolmente l´offerta mondiale di mercurio». Le emissioni di mercurio, infatti, rappresentano una minaccia tale per il pianeta da giustificare un´azione a livello locale, nazionale, regionale e internazionale. E´ quindi necessario ridurre i rischi di esposizione al mercurio per gli esseri umani e per l´ambiente. Più precisamente, a partire da questa data sarà vietata l´esportazione di mercurio metallico, di cinabro, il cloruro e ossido di mercurio e delle miscele di mercurio metallico con altre sostanze, incluse le leghe di mercurio, con un tenore di mercurio metallico pari almeno al 95% in peso. Il divieto, tuttavia, non si applica alle esportazioni dei composti destinati alla ricerca e a usi medici o di analisi. E´ peraltro precisato che è vietata la miscelazione di mercurio metallico con altre sostanze «finalizzata unicamente all´esportazione» del primo. Fino al 15 marzo 2011, d´altra parte, gli Stati membri potranno mantenere le misure nazionali che limitano l´esportazione o l´importazione di mercurio metallico (e delle altre sostanze citate) adottate in conformità alla legislazione comunitaria prima dell´adozione del regolamento in esame. Miniere di sale per lo smaltimento e stoccaggio del mercurio Inoltre, a decorrere dal 15 marzo 2011, il mercurio metallico non più utilizzato dall´industria dei cloro-alcali, quello proveniente dalla purificazione del gas naturale e dalle operazioni di estrazione e di fusione di metalli non ferrosi e quello estratto dal cinabro dopo quella data, dovrà essere considerato un rifiuto e smaltito conformemente alle disposizioni della pertinente direttiva europea (2006/12/Ce) «secondo modalità sicure per la salute umana e per l´ambiente». In proposito, il mercurio metallico considerato rifiuto potrà, «in condizioni di adeguato contenimento», essere stoccato temporaneamente per più di un anno o essere stoccato permanentemente in miniere di sale adatte o in formazioni di roccia dura profonde e sotterranee che offrano un livello di sicurezza e confinamento equivalente a quello delle miniere di sale. Oppure potrà essere stoccato temporaneamente per più di un anno in impianti in superficie «attrezzati allo scopo», ma «in condizioni che permettano il recupero». Gli Stati membri dovranno inoltre trasmettere alla Commissione copia delle autorizzazioni rilasciate per impianti destinati allo stoccaggio temporaneo o permanente corredata della corrispondente valutazione di sicurezza. Tale valutazione deve in particolare garantire la copertura dei rischi particolari derivanti dalla natura e dalle proprietà a lungo termine del mercurio metallico e dalle condizioni del suo contenimento. Come richiesto dai deputati, entro un anno dall´entrata in vigore del regolamento, le industrie del settore dei cloro-alcali e quelle attive nell´estrazione di mercurio dalla purificazione del gas naturale e dalle operazioni di estrazione e di fusione di metalli non ferrosi dovranno comunicare alla Commissione e alle competenti autorità nazionali tutta una serie di dati sulla disattivazione delle cellule mercurio nei propri impianti, sulle quantità di mercurio ancora in uso, ottenute o stoccate ogni anno. La Commissione dovrebbe rendere pubbliche tali informazioni. Inoltre, gli importatori, gli esportatori e l´industria interessata dovranno comunicare volumi, prezzi, paese di origine e paese di destinazione e previsto utilizzo del mercurio metallico in entrata nella Comunità, nonché volumi, paese di origine e paese di destinazione del mercurio metallico considerato rifiuto oggetto di scambi transfrontalieri nella Comunità. Sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive Gli Stati membri, entro un anno dall´entrata in vigore de regolamento, dovranno stabilire le norme relative alle sanzioni da applicare in caso di violazione delle disposizioni contenute nel provvedimento. Dovranno inoltre adottare le misure necessarie ad assicurarne l´applicazione. Tali sanzioni, è precisato, dovranno essere «effettive, proporzionate e dissuasive». Verso un divieto di importazione? La richiesta avanzata dal Parlamento in prima lettura di vietare l´importazione di mercurio metallico e dei suoi composti o miscele nell´Ue non è stata accolta dal Consiglio. Tuttavia, un emendamento di compromesso prevede che la Commissione dovrà organizzare, entro il 1° gennaio 2010, uno «scambio di informazioni» tra gli Stati membri e i soggetti interessati volto a valutare la necessità di un divieto di importare mercurio metallico, composti di mercurio e prodotti contenenti mercurio. Tale scambio di informazioni avrà inoltre lo scopo esaminare l´esigenza di estendere il divieto di esportazione ad altri composti del mercurio, alle miscele con una concentrazione inferiore di mercurio e ai prodotti che lo contengono (in particolare termometri, barometri e sfigmomanometri). Si dovrà valutare poi l´opportunità di estendere l´obbligo di stoccaggio al mercurio metallico proveniente da altre fonti e di fissare termini per lo stoccaggio temporaneo del mercurio metallico. Inoltre, come richiesto dai deputati, la Commissione è chiamata a seguire l´evoluzione delle attività di ricerca sulle opzioni per uno smaltimento sicuro, «inclusa la solidificazione del mercurio metallico», e dovrà presentare una relazione entro il 1° gennaio 2010. Sulla base di questa relazione, se del caso, la Commissione presenterà quanto prima - e al più tardi il 15 marzo 2013 - una proposta di revisione del regolamento. Tale questione sarà peraltro affrontata nel corso dello scambio di vedute. La Commissione dovrà inoltre presentare una relazione generale sull´applicazione del regolamento proponendo, se necessario, adeguamenti. Assistere i paesi in via di sviluppo Il compromesso accoglie la richiesta dei deputati di invitare la Commissione e gli Stati membri a fornire assistenza tecnica diretta ai paesi in via di sviluppo e con economie in transizione, in particolare per facilitare il passaggio a tecnologie alternative senza mercurio e giungere così gradualmente all´eliminazione definitiva degli impieghi e dei rilasci di mercurio e composti del mercurio. Background - Il mercurio: origine, effetti e domanda Il mercurio è emesso da fonti naturali come i vulcani, ma emissioni aggiuntive provengono da fonti antropiche, come la combustione del carbone e l’utilizzo di mercurio nei prodotti. Questo metallo ha molteplici applicazioni: amalgami dentali, apparecchi di misura di controllo (termometri, dai quali dovrà presto essere eliminato) e nelle lampade fluorescenti a basso consumo (cui permette migliori rendimenti). Il mercurio può quindi essere anche prodotto dal riciclaggio di rifiuti dei prodotti succitati e talvolta è il sottoprodotto della produzione di altre materie, come lo zinco o lo stagno. A livello mondiale il mercurio è ancora utilizzato nell’estrazione dell’oro, nelle batterie e nell’industria dei cloro-alcali che, complessivamente, corrispondono al 75% del consumo totale. Oggi solo l’uso nell’industria cloro-soda è significativo nell’Ue che, peraltro, comporta emissioni di mercurio nell´atmosfera. Emissioni che possono anche derivare dagli impianti siderurgici. Il mercurio e i suoi componenti sono estremamente tossici per gli esseri umani, gli ecosistemi e la fauna selvatica. Elevate dosi di mercurio possono essere mortali per gli esseri umani, ma persino dosi relativamente ridotte possono avere gravi effetti negativi sullo sviluppo neurologico, sul sistema cardiovascolare, sul sistema immunitario e sull’apparato riproduttivo. Il mercurio inoltre ritarda l’attività microbiologica dei suoli. Il mercurio è persistente e, nell´ambiente, può trasformarsi nella forma più tossica di questa sostanza: il metilmercurio. Il metilmercurio supera rapidamente la barriera placentare e quella cerebrale inibendo lo sviluppo mentale potenziale anche prima della nascita. La più importante fonte di esposizione al mercurio è l’inalazione dei vapori di mercurio provenienti dagli amalgami dentali. Ma l´esposizione al metilmercurio avviene perlopiù attraverso l´alimentazione. Esso si deposita e si concentra soprattutto nella catena alimentare acquatica ponendo a rischio in particolare le popolazioni che consumano grandi quantità di pesce e di molluschi. La maggior parte della popolazione delle aree costiere del Mediterraneo e dall’1 al 5% circa della popolazione dell’Europa centrale e settentrionale si situano intorno ai livelli massimi, mentre in gran parte delle comunità di pescatori del Mediterraneo e della popolazione artica questi livelli sono notevolmente superati. Nel 2003, la domanda mondiale di mercurio ammontava a circa 3. 600 tonnellate l’anno, e nei 15 Stati membri dell’Ue era pari a 300 tonnellate. L´attività di estrazione dell´oro in Africa, Asia e America latina utilizza circa 1. 000 tonnellate di mercurio l´anno, la maggior parte delle quali sono smaltite nell´ambiente. Fino al 2003 il più importante sito europeo di estrazione di mercurio (circa 650 tonnellate) si trovava in Spagna (Almaden), ma la miniera ha cessato le sue attività. Nel 2005 la Commissione ha adottato una strategia comunitaria sul mercurio che persegue gli obiettivi seguenti: riduzione delle emissioni di mercurio; riduzione dell’entrata in circolazione del mercurio diminuendo l’offerta e la domanda; soluzione della situazione a lungo termine delle eccedenze di mercurio e delle riserve della società (in prodotti ancora in uso o immagazzinati); protezione contro l’esposizione al mercurio; approfondimento della comprensione della problematica del mercurio e delle sue soluzioni; sostegno e promozione dell’azione internazionale sul mercurio. .  
   
   
OGGI GIORNATA MONDIALE SULLA BIODIVERSITÀ  
 
Roma, 22 maggio 2008 - Giovedì 22 maggio si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale per la Biodiversità, dedicata quest´anno al tema dell´agricoltura. Le Nazioni Unite hanno proclamato il 22 maggio la giornata internazionale per la diversità biologica (Ibd) per aumentare la comprensione e la consapevolezza delle problematiche della biodiversità. L’agricoltura è un chiaro esempio di come le attività umane influiscono profondamente sull’ecosistema del nostro pianeta. La diversità biologica (biodiversità) è essenziale per conservare la vita sulla terra e ha un importante valore a livello sociale, economico, scientifico, educativo, culturale, ricreativo ed estetico. Oltre a questo suo valore intrinseco, la biodiversità determina la capacità degli esseri viventi di adattarsi e resistere al cambiamento. Il tema di quest´anno mira a sottolineare l´importanza di un´agricoltura sostenibile, non solo per preservare la biodiversità, ma anche per garantire che saremo in grado di nutrire il mondo, mantenere i mezzi di sussistenza agricola, e migliorare il benessere umano. . .  
   
   
CONFERENZA ESF SUI SISTEMI STATALI EUROPEI E LA LORO RIFORMA  
 
 Vadstena, 22 maggio 2008 - Dal 10 al 14 settembre si terrà a Vadstena (Svezia) una conferenza intitolata "Riforma del sistema statale europeo nel lungo diciottesimo secolo". Organizzata dalla Fondazione europea della scienza (Esf) in partneriarato con l´università di Linköping, la conferenza affronterà l´annoso dibattito sui "piccoli stati" e sull´integrazione europea, e risponderà a domande sulla politica della globalizzazione. Rifacendosi ad un passato politico che affonda le proprie radici nel diciottesimo secolo, gli oratori cercheranno di far rivivere percezioni tradizionali per cercare di meglio capire le sfide della politica estera e dello sviluppo economico dell´Europa contemporanea. Le sedute affronteranno i seguenti temi: stati e imperi piccoli nel lungo diciottesimo secolo; economia politica del nord e futuro dell´Europa; giustizia, diritto e guerra e l´idea di un "Jus publicum europaeum"; Vattel e le fondamenta del diritto internazionale ascesa della diplomazia moderna 1714-1814. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Esf. Org/index. Php?id=4543 .  
   
   
ENERGIA, TECNOLOGIE DELL’AMBIENTE E DELL’INFORMAZIONE NEL PROGRAMMA DEL FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE DEL TRENTINO ALTO ADIGE  
 
Trento, 22 maggio 2008 – Oltre 64 milioni di euro: a tanto ammontano le risorse finanziarie complessivamente messe a disposizione da Unione Europea, Stato e Provincia, per sostenere le azioni del Programma operativo del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) per gli anni 2007-2013. Come verranno spesi questi soldi? Lo si è spiegato ieri al convegno di lancio del programma, ospitato presso la Sala Rosa del palazzo sede della Regione. Il convegno, al quale sono intervenuti rappresentanti della Commissione europea, dei ministeri per lo Sviluppo economico e delle Finanze, del Distretto tecnologico trentino “Habitech”, del Comitato E-society e di Trentino Sviluppo Spa, è stato aperto dall’assessore alla programmazione, ricerca e innovazione della Provincia autonoma di Trento, Gianluca Salvatori. “Le risorse - ha spiegato Salvatori - saranno destinate ad interventi rivolti a sostenere la competitività del sistema economico trentino, attraverso la promozione ed il rafforzamento di settori chiave quali l’energia e la sostenibilità ambientale, le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, l’avvio di nuove attività imprenditoriali, la valorizzazione del patrimonio storico culturale e naturale del territorio provinciale in prospettiva di uno sviluppo sostenibile”. Il Programma Operativo 2007-2013 ha mutuato pertanto alcuni temi di primario rilievo per la Provincia, in linea con quanto definito dal Programma di sviluppo provinciale per la tredicesima Legislatura. La struttura portante della strategia sottesa al programma è suddivisa in quattro “assi prioritari”, che rappresentano altrettante macro-aree di intervento: Energia/ambiente e Distretto Tecnologico, Filiera delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Tic), Nuova imprenditorialità, Sviluppo locale sostenibile. A questi assi tematici prioritari se ne aggiunge un quinto di carattere strumentale per l’assistenza tecnica, destinato ad assicurare la sorveglianza e il controllo delle operazioni, il monitoraggio, l’informazione e la pubblicità, la valutazione, nonché ulteriori attività utili all’attuazione delle iniziative programmate. Linee d’intervento che testimoniano il cambio di rotta che si è registrato a livello europeo sulla destinazione delle risorse messe a disposizione dal Fesr. “Oggi, di fronte al sostanziale ritardo di vari paesi europei rispetto agli obiettivi di Lisbona – ha affermato l’assessore Salvatori – non si tratta più di far correre i territori rimasti indietro, ma di redistribuire le opportunità sull’intero territorio. Siamo tutti in difficoltà, anche le aree di punta, i centri di ricerca, le università, i sistemi industriali, le società europee sono impaurite di fronte all’impetuosa crescita di altre zone geografiche del pianeta. Gli elementi dello sviluppo vanno cercati oggi ovunque essi si trovino, occorre sfruttare le vocazioni nascoste, cercare elementi originali”. L’accento, dunque, si sposta dall’attenzione verso i settori occupati da fenomeni di marginalità ai campi della ricerca e dell’innovazione. Nascono da qui, da questo nuovo quadro, le priorità d’investimento messe sul tappeto dal Trentino nell’ambito del programma Fesr per i prossimi sette anni: la ricerca e l’innovazione in campo ambientale, le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, le nuove imprenditorialità, lo sviluppo sostenibile. Priorità che “fotocopiano” gli assi individuati, all’inizio della tredicesima legislatura, dal Piano di sviluppo provinciale: conoscenza, competitività, solidarietà nel lavoro, identità e territorio. Interessanti alcuni dati, riguardanti la realtà trentina, forniti al convegno: i redditi nella nostra provincia tendono a decrescere ma sono pur sempre superiori del 25 per cento a quelli della media Ue a 25 paesi, la spesa pro capite per investimenti pubblici è 3,5 volte superiore a quella media nazionale, la percentuale di laureati è maggiore di quella nazionale ma minore di quella del Nord Est, la spesa in ricerca è cresciuta negli ultimi anni dallo 0,7 all’1 per cento ma è ancora inferiore a quella dell’Europa a 15, ma ben il 77 per cento delle risorse impiegate in ricerca arrivano dall’ente pubblico. Il 40 per cento delle imprese trentine con meno di 10 addetti sono imprese innovatrici (35 per cento nel Nord Est, 30 per cento in Italia), laddove l’innovazione riguarda più i processi di produzione che non il prodotto. Un Trentino, dunque, dove si realizza in pieno il paradosso italiano di un paese che è leader nell’innovazione non basata su ricerca e sviluppo e che incontra grandi difficoltà a generare e difendere i processi d’innovazione basati appunto su ricerca e sviluppo, un paese dove cala il numero di brevetti e cresce quello delle pubblicazioni scientifiche, dove c’è innovazione che non si traduce in maggiore competitività. Ma vediamo da vicino gli obiettivi dei singoli assi e la tipologia d’interventi prevista dal Programma operativo del Fesr 2007-2013. Asse 1: Energia/ambiente e Distretto Tecnologico L’asse si propone di promuovere la ricerca industriale e la competitività su prodotti e sistemi a valenza energetico-ambientale, rafforzando così l’immagine di un territorio orientato alla sostenibilità. Nello specifico, gli interventi sono indirizzati all’incentivazione della ricerca industriale nei settori del risparmio energetico, delle fonti energetiche alternative, della tutela ambientale e dei sistemi tecnologici applicati, anche attraverso le potenzialità offerte dal Distretto Tecnologico promosso dalla Provincia. Interventi di rilievo saranno indirizzati alla promozione della sostenibilità ambientale, in particolare nei settori dell’edilizia e della gestione del territorio. Asse 2: La Filiera delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (Tic) L’obiettivo è quello di contribuire a colmare il “digital divide”, sostenendo il territorio ed il mercato nell’adozione e nell’utilizzo efficace delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Le azioni sono dunque volte in una triplice direzione: promuovere la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale nel settore delle Tic; incrementare la competitività del mercato locale di settore e favorire l’utilizzo delle Tic da parte dei cittadini, piccole e medie imprese e pubblica amministrazione. Asse 3: Nuova Imprenditorialità Si tratta di un asse finalizzato a rafforzare la competitività del sistema imprenditoriale trentino, promuovendo in particolar modo la creazione e lo sviluppo di nuove iniziative economiche, l’aggregazione di imprese attraverso reti e filiere che ne consolidino la posizione sul mercato, il ricambio generazionale nella gestione al fine di assicurare la continuità delle realtà economiche esistenti. Asse 4: Sviluppo locale sostenibile L’asse è indirizzato a sostenere l’attrattività e la competitività del territorio, valorizzandone il patrimonio ambientale, naturale e storico-culturale. Gli interventi sono rivolti in particolar modo a favorire iniziative per lo sviluppo del turismo sostenibile e la capacità competitiva degli operatori di settore, con particolare riferimento alle aree non caratterizzate da una consolidata vocazione turistica. Le iniziative previste dal Programma operativo sono rivolte a imprese, in particolare piccole e medie imprese singole o associate, ad organismi di ricerca, enti pubblici locali, altre istituzioni pubbliche o private quali enti parco e gestori di aree protette, enti museali e soggetti operanti nel settore culturale e/o turistico. Quale modalità attuativa degli interventi co-finanziati dal Programma operativo Fesr 2007-2013 è previsto, analogamente a quanto avvenuto per il precedente ciclo di programmazione 2000-2006, il ricorso a sistemi di selezione attraverso bandi per le specifiche iniziative in programma. Particolare attenzione è prestata alla sinergia ed al coordinamento con gli ulteriori programmi cofinanziati dall’Unione europea quali il Fondo Sociale Europeo ed il Programma di Sviluppo Rurale (Psr) per le iniziative a valere sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr). Informazioni dettagliate sugli interventi a valere sul P. O. Fesr 2007-2013 sono pubblicate nel sito http://www. Provincia. Tn. It al link “Europa”-“iniziative con l’Unione Europea”, voce “P. O. Fesr 2007-2013”, ove sono disponibili il testo integrale del Programma ed i documenti ad esso correlati. .  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER L’UNGHERIA (CCIU), ALESSANDRO STRICCA, INCONTRA IL PRESIDENTE DELL’ALLEANZA DEI LIBERI DEMOCRATICI (SZDSZ), JáNOS KóKA  
 
Budapest, 22 maggio 2008 - Nell’ambito dell’organizzazione del cordinamento delle Camere Bilaterali Europee la Cciu ha organizzato un incontro con il presidente dell’Szdsz, dr. János Kóka, per discutere delle prospettive future dell’economia ungherese e delle proposte che l’Szdsz ha presentato in Parlamento. Come noto di recente il partito liberale ha ritirato i suoi ministri dal governo di coalizione, è passato così tra le file dell’opposizione pur mantenendo un dialogo costruttivo con il Partito Socialista Ungherese che dal 1 maggio guida il paese con un governo di minoranza. Il presidente Kóka nell’esporre il suo programma ha sostenuto che l’Ungheria ha bisogno di una riforma fiscale molto restrittiva accompagnata da una riduzione delle spese statali mirata e costante. Il programma dell’Szdsz prevede la semplificazione della burocrazia, l’introduzione della flat tax al 20% e l’allargamento della base delle persone tassabili. Il presidente Stricca, condividendo molte delle proposte avanzate dai liberi democratici in Parlamento, ha sottolineato l’assoluta esigenza di una classe politica credibile e non chiusa al dialogo sociale e politico. È necessario rivedere la legislazione sul finanziamento dei partiti politici e sulla corruzione per poter garantire le condizioni di una crescita economica diffusa e competitiva. Il dr. Stricca ha espresso l’augurio, a nome della business community europea presente in Ungheria, che l’attuale crisi politica non si trasformi in una campagna elettorale lunga e dannosa per il paese, in quanto non permeterebbe l’adozione e l’implementazione delle necessarie riforme strutturali. .  
   
   
NUOVI PASSAPORTI IN MONTENEGRO  
 
Podgorica, 22 maggio 2008 - 33 studenti dell´Università Statale di Podgorica sono stati i primi a ricevere passaporti montenegrini, due anni dopo la separazione del Paese dalla Federazione con la Serbia. Lo rivela Setimes. Com. I nuovi documenti hanno sostituito i passaporti jugoslavi, che i montenegrini hanno utilizzato dalla metà degli anni ´90 del secolo scorso. . .  
   
   
ASSICURAZIONI, ACCORDO TRA SLOVENIA E BOSNIA  
 
Lubiana, 22 maggio 2008 - In luglio entrerà in vigore un nuovo accordo tra Slovenia e Bosnia per le assicurazioni sociali. Lo rende noto il sito internet del governo sloveno. Il Segretario di Stato per il Ministero degli Esteri Sloveno, Andrej Ster, e l´Ambasciatore bosniaco in Slovenia, Izmir Talic, hanno presentato i documenti per la ratifica dell´accordo sulle assicurazioni sociali tra Slovenia e Bosnia-herzegovina. L´accordo copre le assicurazioni pensionistiche, di inabilità, le maternità, gli infortuni e malattie dovute al lavoro e i sussidi per la disoccupazione. In base all´accordo, i lavoratori assicurati di ciascun Paese che hanno una residenza permanente nell´altro, potranno usufruire dei servizi sanitari del Paese in cui lavorano. L´accordo, inoltre, stipula l´adattamento delle pensioni e dei periodi di assicurazione secondo la legislazione della ex Jugoslavia sulle pensioni di anzianità e invalidità dei soldati. Accordi simili sono stati stipulati dalla Slovenia con la Croazia e la Macedonia. .  
   
   
SERBIA, PRESTITI ALLE PMI  
 
Belgrado, 22 maggio 2008 - Il governo serbo ha annunciato che spenderà circa 240 milioni di euro in prestiti per chi vuole avviare una piccola o media impresa entro l´anno in corso. La notizia è stata pubblicata su B92. Net. Parte del finanziamento sarà spesa attraverso sussidi. Il 40 percento delle importazioni totali della Serbia, e circa i due terzi del commercio, sono condotti attraverso le Pmi esistenti. Le aziende impiegano circa 10. 000 nuovi lavoratori ogni anno, secondo le statistiche ufficiali. . .  
   
   
IL PREMIO WORLD FINANCE ALLA SLOVENA JAPTI  
 
Lubiana, 22 maggio 2008 - L´agenzia pubblica slovena per l´imprenditoria e gli investimenti stranieri (Japti) è stata premiata dalla rivista World Finance come destinazione fra le più promettenti dell´Europa centrale ed orientale per gli investimenti esteri diretti del biennio 2008-2009. Lo comunica Informest sulla base dei dati rilasciati dal Governo sloveno. La Japti ha espresso soddisfazione per il riconoscimento degli sforzi per semplificare le comunicazioni con gli investitori stranieri. World Finance, pubblicato da World News Media, è un bimestrale finanziario a distribuzione mondiale. Gli altri vincitori di quest´anno sono stati il ministero slovacco dell´Economia (migliore ambiente fiscale 2008), Invest in Romania (miglior ambiente legale 2008), Itd Hungary (miglior ambiente per lo sviluppo degli affari 2008) e l´Agenzia montenegrina per la ristrutturazione economica e gli investimenti stranieri (miglior agenzia per le privatizzazioni 2008). .  
   
   
RISULTATI DEL COLLOCAMENTO DELL´EMISSIONE DEL NUOVO BPT€I A 10 ANNI  
 
Roma, 22 maggio 2008 - Il Ministero dell´Economia e delle Finanze comunica i risultati dell´emissione della prima tranche del nuovo Btp€i a 10 anni indicizzato all´inflazione dell´area euro - con esclusione dei prodotti a base di tabacco. Il nuovo titolo ha scadenza 15 settembre 2019, godimento 15 marzo 2008 e cedola reale annua pari al 2,35 % pagata in due rate semestrali. Il regolamento dell´operazione è fissato per il 28 maggio 2008. L´importo emesso è stato pari 4 miliardi di euro. Il titolo è stato collocato al prezzo di 99,786, corrispondente ad un rendimento reale annuo lordo all´emissione del 2. 385%. Il collocamento è stato effettuato mediante sindacato, costituito da cinque Lead Manager: Barclays, Bnp Paribas, Morgan Stanley, Ubs e Unicredit (Hvb). I restanti Specialisti in titoli di Stato hanno partecipato in qualità di Co-lead Manager. .  
   
   
DETTAGLI DEL COLLOCAMENTO DEL NUOVO BTP€I A 10 ANNI  
 
Roma, 22 maggio 2008 - Il Ministero dell´Economia e delle Finanze comunica i dettagli dell´emissione del nuovo Btp€i a 10 anni, con scadenza 15 settembre 2019 e cedola reale annua del 2,35%. Hanno partecipato all´operazione oltre 100 investitori per una domanda complessiva superiore a 6 miliardi di euro. Le banche si sono aggiudicate circa il 44% dell´emissione, i fondi di investimento hanno sottoscritto circa il 25%, mentre assicurazioni e fondi pensione si sono aggiudicati circa l´11% dell´emissione. Alle banche centrali è stata assegnata una quota superiore al 4% dell´importo collocato. La quota sottoscritta dagli hedge funds è stata pari a circa il 16%. Dal punto di vista della distribuzione geografica, oltre alla partecipazione degli investitori italiani, che hanno sottoscritto oltre il 17% dell´importo emesso, il collocamento è stato caratterizzato da una buona diversificazione: Gran Bretagna e Irlanda (45%), Francia (10%), Paesi Scandinavi (7%), Germania, Austria e Svizzera (7%), Spagna (5%). Buono anche l´interesse da parte di investitori non europei, con una quota superiore al 4% sottoscritta da investitori del Nord America e al 2% da investitori asiatici. .  
   
   
ABI-ANIA: NOMINATO IL DIRETTIVO, CERCHIAI DESIGNATO PRESIDENTE IL 30 MAGGIO A ROMA LA COSTITUZIONE DELLA FEDERAZIONE  
 
Roma, 22 maggio 2008 - Il Presidente dell’Ania, Fabio Cerchiai, è stato unanimemente designato come il primo Presidente della Federazione Abi-ania. Secondo il principio dell’alternanza Abi-ania, resterà in carica per un anno e gli succederà il Presidente dell’Abi, Corrado Faissola. Il Direttore Generale di Abi, Giuseppe Zadra, sarà quest’anno il Segretario Generale e gli succederà Giampaolo Galli in qualità di Direttore Generale di Ania. L’atto formale di nascita della Federazione Abi-ania sarà firmato il 30 maggio a Roma. Inoltre, i Comitati esecutivi di Abi e Ania hanno indicato rispettivamente i nominativi degli otto banchieri e degli otto assicuratori che, unitamente ai Presidenti delle due Associazioni, costituiranno il primo Consiglio Direttivo della Federazione Abi-ania. In particolare, per Abi sono stati indicati: Enrico Salza, Presidente del Consiglio di Gestione di Intesa Sanpaolo; Gianfranco Gutty, Vice Presidente Vicario di Unicredito Italiano; Giuseppe Mussari, Presidente della Banca Monte dei Paschi di Siena; Alessandro Azzi, Presidente di Federcasse; Roberto Mazzotta, Presidente della Banca Popolare di Milano; Maurizio Sella, Presidente della Banca Sella Holding; Antonio Patuelli, Presidente della Cassa di Risparmio di Ravenna; Camillo Venesio, Amministratore Delegato e Direttore Generale della Banca del Piemonte per Ania: Giovanni Perissinotto, Amministratore Delegato e Direttore Generale Assicurazioni Generali; Fausto Marchionni, Amministratore Delegato e Direttore Generale Fondiaria-sai; Enrico Tommaso Cucchiani, Amministratore Delegato Allianz; Carlo Salvatori, Amministratore Delegato Compagnia Assicuratrice Unipol; Massimo Michaud, Amministratore Delegato Aviva Italia Holding; Silvano Andriani, Presidente Axa Monte Paschi Vita, Gruppo Axa; Luigi Lana, Direttore Generale Società Reale Mutua; Carlo Acutis, Vice Presidente Vittoria Assicurazioni. .  
   
   
MUTUI: FIRMATA CONVENZIONE ABI-ECONOMIA PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ FAISSOLA: PRIMA CONFERMA IMPEGNO BANCHE PER RIPRESA  
 
Roma, 22 maggio 2008 - Il Comitato Esecutivo dell’Abi che si è riunito ieri a Milano ha approvato all’unanimità la bozza di accordo tra il Ministero dell’Economia e l’Associazione Bancaria per la rinegoziazione dei mutui a tasso variabile per la prima casa stipulati prima del 1° gennaio 2007. Lo rende noto il Presidente dell’Abi, Corrado Faissola. “L’iniziativa – ha dichiarato Faissola – viene incontro a quelle famiglie che si sono trovate in difficoltà con il pagamento delle rate del mutuo dopo i rialzi dei tassi di interesse decisi dalla Bce dalla fine del 2005. Le banche – ha sottolineato il Presidente dell’Abi – già dal 2007 hanno avviato un’attività molto consistente di rinegoziazione dei mutui. Con questo intervento innovativo sarà possibile estendere ad una più ampia platea di famiglie l’opportunità di ricorrere alla rinegoziazione con un’unica procedura, semplice e trasparente. La Convenzione è la prima conferma – ha concluso Faissola – dell’impegno fattivo che abbiamo annunciato al Governo per contribuire alla ripresa del Paese e della sua economia”. La Convenzione potrebbe riguardare circa 1. 250. 000 famiglie. Considerando un mutuo ventennale di 80. 000 euro, il minor esborso previsto ammonterebbe a circa 850 euro su base annua. La Convenzione individua le modalità di rinegoziazione dei mutui a tasso variabile, stipulati prima del 1° gennaio 2007, che consentiranno di ridurre e stabilizzare l’importo delle rate da corrispondere fino alla data di originaria scadenza del prestito. La Convenzione sarà stipulata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dall’Abi entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del Decreto Legge varato oggi dal Governo. Ecco i punti principali della Convenzione: La rinegoziazione comporta la riduzione dell’importo delle rate del mutuo a cominciare da quelle che andranno a scadere dopo 90 giorni decorrenti dalla data della rinegoziazione. La nuova rata sarà calcolata applicando all’importo originario del mutuo il tasso di interesse contrattuale medio del 2006. La differenza tra l’importo della rata dovuta secondo il piano di ammortamento originariamente previsto e quello risultante dall’atto di rinegoziazione è addebitata su di un conto di finanziamento accessorio regolato al tasso Irs a dieci anni, riferito alla data di rinegoziazione, maggiorato di uno spread dello 0,50 (dunque tasso fisso). Non ci sarà bisogno di ulteriori garanzie da parte del cliente oltre quelle già previste per il mutuo oggetto di rinegoziazione. Per chi accede alla rinegoziazione, dunque: il mutuo diventa a rata fissa; l’importo della rata (fissa) è quello pagato in media nel 2006; la durata resta inizialmente invariata e il suo eventuale allungamento dipenderà all’andamento dei tassi di interesse. Durante la vita del mutuo il cliente si troverà quindi in una delle seguenti condizioni: se nel tempo che va dal momento della rinegoziazione alla scadenza i tassi di interesse sono mediamente saliti o non sufficientemente diminuiti, la durata del mutuo verrà automaticamente estesa – sempre con la medesima rata fissa – per il periodo sufficiente a rimborsare l’eventuale finanziamento accessorio; se durante la vita del mutuo così rinegoziato i tassi di interesse scendono in misura superiore al beneficio già acquisito con il passaggio alla rata fissa, il beneficio legato al nuovo tasso verrà riconosciuto attraverso il ritorno ad una inferiore rata variabile come prevista dal mutuo originario. .  
   
   
UNICREDIT: LO SQUEEZE-OUT DI BANK AUSTRIA ISCRITTO OGGI PRESSO IL REGISTRO DELLE IMPRESE DEL TRIBUNALE DI VIENNA  
 
 Milano, 21 maggio 2008 - Unicredit annuncia che lo squeeze-out delle azioni ordinarie di Bank Austria in possesso degli azionisti di minoranza è stato iscritto ieri presso il Registro delle Imprese del Tribunale di Vienna dopo che è stata raggiunta una transazione relativamente a tutte le azioni legali pendenti in Austria a questo riguardo. L’ammontare complessivo da riconoscere a fronte dello squeeze-out è pari a circa 1. 045 milioni di Euro e include i relativi interessi nonché quanto riconosciuto a titolo di transazione a favore di coloro che hanno impugnato le delibere assunte durante l’assemblea dei soci di Bank Austria in data 3 maggio 2007. Il corrispettivo dello squeeze-out e i relativi interessi verranno riconosciuti agli azionisti di minoranza entro i termini di legge successivamente alla pubblicazione della notizia dell’avvenuta iscrizione dello squeeze-out: il pagamento è, pertanto, atteso avvenga entro la fine di luglio. . .  
   
   
INTESA SANPAOLO: CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA  
 
 Torino, Milano, 22 maggio 2008 – Si è riunito il 20 maggio sotto la presidenza di Giovanni Bazoli il Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo, che - anche sulla base delle dichiarazioni rese dagli interessati - ha verificato la sussistenza dei requisiti di indipendenza, previsti dal Codice di Autodisciplina promosso da Borsa Italiana, per i Consiglieri di Sorveglianza Marco Ciabattoni e Riccardo Varaldo, nominati dall’Assemblea del 30 aprile 2008 in sostituzione dei dimissionari Pio Bussolotto e Fabrizio Gianni. Il Consiglio di Sorveglianza ha poi deliberato i seguenti interventi in merito ai Comitati costituiti al proprio interno: Riccardo Varaldo sostituisce Fabrizio Gianni nel Comitato Nomine; Giovanni Costa sostituisce Pio Bussolotto nel Comitato per le Strategie; Marco Ciabattoni sostituisce Giovanni Costa nel Comitato per il Bilancio. Nulla cambia con riferimento al Comitato per il Controllo e al Comitato Remunerazioni. Il Consiglio di Sorveglianza ha inoltre nominato Consigliere di Gestione Aureliano Benedetti - il cui curriculum vitae è disponibile sul sito internet di Intesa Sanpaolo, group. Intesasanpaolo. Com in sostituzione di Giovanni Battista Limonta, che ha rassegnato le dimissioni con decorrenza dal 13 maggio 2008. Aureliano Benedetti è Consigliere di Gestione non esecutivo. Il Consiglio di Gestione provvederà nei termini previsti ad accertare i requisiti di onorabilità, professionalità ed indipendenza di legge e di statuto. Quanto all’indipendenza, Aureliano Benedetti, quale Presidente della controllata Banca Cr Firenze, risulta “non indipendente” ai sensi dell’art. 148, terzo comma, del Testo Unico della Finanza. Nello Statuto sociale di Intesa Sanpaolo non viene richiesto ai componenti il Consiglio di Gestione il possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal Codice di Autodisciplina promosso da Borsa Italiana, anche alla luce della scelta effettuata dalla Società di costituire i Comitati previsti dal Codice - per cui tali requisiti sono richiesti - nell’ambito del Consiglio di Sorveglianza. .  
   
   
SI CHIUDE L’AUMENTO DI CAPITALE DI BANCA MONTE DEI PASCHI SOTTOSCRITTO IL 99,54% DELLE AZIONI ORDINARIE OFFERTE DAL 22 MAGGIO OFFERTI IN BORSA I DIRITTI NON ESERCITATI RELATIVI ALLE AZIONI ORDINARIE  
 
Siena, 22 maggio 2008 – Si è conclusa con successo l’offerta in opzione delle azioni ordinarie rivenienti dall’aumento di capitale a pagamento deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena S. P. A. (“Bmps”) in data 20 marzo 2008 e 24 aprile 2008, a valere sulla delega ad esso conferita ai sensi dell’art. 2443 cod. Civ. Dall’assemblea straordinaria dei soci del 6 marzo 2008. L’offerta si inquadra nell’ambito dell’aumento di capitale a pagamento di Bmps di complessivi Euro 4. 973. 786. 218,50 mediante emissione di n. 2. 740. 485. 580 azioni ordinarie, n. 9. 432. 170 azioni di risparmio e n. 565. 939. 729 azioni privilegiate offerte in opzione agli azionisti di Bmps. Durante il periodo di offerta in opzione, iniziato il 28 aprile 2008 e conclusosi il 19 maggio 2008, sono stati esercitati: n. 2. 727. 951. 776 diritti di opzione e quindi sottoscritte complessive n. 2. 727. 951. 776 azioni ordinarie Bmps di nuova emissione, pari a circa il 99,54% delle n. 2. 740. 485. 580 azioni ordinarie Bmps offerte, per un controvalore pari a Euro 4. 091. 927. 664; n. 9. 303. 164 diritti di opzione e quindi sottoscritte complessive n. 9. 303. 164 azioni di risparmio Bmps di nuova emissione, pari a circa il 98,63% delle n. 9. 432. 170 azioni di risparmio Bmps offerte, per un controvalore pari a Euro 13. 954. 746; n. 565. 939. 729 diritti di opzione e quindi sottoscritte tutte le n. 565. 939. 729 azioni privilegiate Bmps offerte, per un controvalore pari a Euro 848. 909. 593,50, dall’unico azionista possessore di azioni privilegiate, la Fondazione Monte dei Paschi di Siena. In particolare, l’azionista Fondazione Monte dei Paschi di Siena, in esecuzione dell’impegno assunto nei confronti di Bmps, ha esercitato per intero il proprio diritto di opzione e, conseguentemente, ha sottoscritto la quota di propria spettanza dell’aumento di capitale pari a n. 1. 344. 426. 704 azioni ordinarie, n. 9. 231. 530 azioni di risparmio e n. 565. 939. 729 azioni privilegiate, pari complessivamente al 57,891% dell’aumento di capitale. Al termine del periodo di offerta in opzione delle azioni ordinarie, risultano pertanto non esercitati n. 12. 533. 804 diritti di opzione, validi per sottoscrivere complessive n. 12. 533. 804 nuove azioni ordinarie Bmps, per un controvalore complessivo di Euro 18. 800. 706. I diritti di opzione relativi alle azioni ordinarie non esercitati saranno offerti in Borsa da Bmps ai sensi dell’art. 2441, terzo comma del codice civile, per il tramite di Mediobanca, nelle riunioni del 22 23, 26, 27 e 28 maggio 2008 (l’“Offerta in Borsa”). Nella prima riunione sarà offerto il totale dei diritti; nelle sedute successive alla prima sarà offerto il quantitativo eventualmente non collocato nei giorni precedenti. I suddetti diritti saranno messi a disposizione degli acquirenti presso Monte Titoli S. P. A. E potranno essere utilizzati per la sottoscrizione di nuove azioni ordinarie Bmps da nominali Euro 0,67 ciascuna, godimento 1° gennaio 2008, al prezzo di Euro 1,5 per azione, nel rapporto di una nuova azione ordinaria per ogni diritto. La sottoscrizione delle nuove azioni ordinarie dovrà essere effettuata presso gli intermediari autorizzati aderenti al sistema di gestione accentrata di Monte Titoli S. P. A. Entro e non oltre il 29 maggio 2008, a pena di decadenza. Citigroup, Credit Suisse, Goldman Sachs, Mediobanca e Merrill Lynch hanno stipulato con Bmps, in data 24 aprile 2008, un contratto di garanzia in base al quale si sono impegnate, disgiuntamente tra loro, a sottoscrivere le azioni ordinarie corrispondenti ai diritti di opzione eventualmente non esercitati all’esito dell´Offerta in Borsa. .  
   
   
CATTOLICA ASSICURAZIONI: SMENTITA A PRESUNTE INDISCREZIONI SU CAMBIAMENTI AL VERTICI  
 
Milano, 22 maggio 2008 - Cattolica Assicurazoni ha seccamente smentito presunte indiscrezioni su cambiamenti al vertice della società accreditate oggi da un giornale finanziario milanese. “La notizia di una crisi ai vertici di Cattolica è totalmentee priva di fondamento e frutto di fantasiae giornalistiche che non hanno alcun rapporto con la realta’” .  
   
   
CREDITO. IL PRESIDENTE DELLA SICILIA LOMBARDO INCONTRA L’ AD DI UNICREDIT ALESSANDRO PROFUMO  
 
Palermo, 22 maggio 2008 – Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, ha incontrato a palazzo d’Orleans, Alessandro Profumo, amministratore delegato di Unicredit, il gruppo bancario che ha incorporato il Banco di Sicilia. All’incontro ha partecipato Gianni Puglisi, presidente della Fondazione Banco di Sicilia, azionista Unicredit in misura paritaria con la Regione Siciliana. Tra gli argomenti affrontati, la necessità di rafforzare e consolidare la presenza del Bds nell’Isola. Sintonia tra il presidente ed il vertice Unicredit sulla necessità di garantire l’autonomia decisionale del Banco di Sicilia e riservare maggiore attenzione al sistema delle imprese siciliane. “L’obiettivo – ha detto il presidente della Regione – è rendere l’istituto bancario sempre più funzionale alla crescita dell’Isola”. “Ritengo necessario - ha sottolineato Lombardo - un ulteriore momento di verifica al quale siano presenti anche il presidente del Bds, Ivan Lo Bello e l’a. D. Roberto Bertola, per una precisa valutazione delle condizioni generali del nuovo assetto, con particolare riferimento al rapporto raccolta/investimenti, e alla valorizzazione delle professionalità presenti nell’istituto bancario siciliano”. .  
   
   
IFIL BILANCIO 2007, CHIUSO CON UN UTILE DI € 123,4 MILIONI (€ 625,3 MILIONI NEL 2006)  
 
Torino, 22 maggio 2008 - L’assemblea degli Azionisti dell’Ifil, riunitasi il 13 maggio a Torino sotto la Presidenza di Gianluigi Gabetti, ha approvato in sede ordinaria il bilancio al 31 dicembre 2007, che, come già comunicato in precedenza, si è chiuso con un utile di € 123,4 milioni (€ 625,3 milioni nel 2006). L’assemblea ha deliberato la distribuzione di un dividendo di € 0,10 per ogni azione ordinaria e di € 0,1207 per ogni azione di risparmio per un ammontare complessivo di € 106,3 milioni (sulla base delle azioni attualmente in circolazione). Lo stacco delle cedole avverrà in data 19 maggio 2008 e il dividendo sarà messo in pagamento a partire dal 22 maggio 2008. E’ stata inoltre rinnovata l’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie. La delibera concede al Consiglio di Amministrazione la facoltà di acquistare sul mercato, per 18 mesi dalla data odierna, fino a un massimo di 55 milioni di azioni ordinarie e/o di risparmio, per un esborso massimo di € 450 milioni, ad un prezzo non inferiore e non superiore del 15% rispetto al prezzo di riferimento registrato dal titolo nella seduta di Borsa del giorno precedente ogni singola operazione. L’ifil, anche attraverso la controllata Soiem, detiene attualmente n 20. 816. 460 azioni proprie ordinarie, pari al 2% della categoria e all’1,93% del capitale sociale e n 631. 000 azioni di risparmio pari all’1,68% della categoria e allo 0,06 % del capitale. L’assemblea ha quindi nominato il Consiglio d’Amministrazione, fissando in 11 il numero dei suoi componenti e definendo i relativi compensi. Dopo aver ringraziato i consiglieri uscenti Giancarlo Lombardi e Daniel John Winteler, l’Assemblea ha confermato per gli esercizi 2008- 2009-2010 gli altri amministratori attualmente già in carica ed ha nominato il nuovo consigliere Sandro Salvati, candidato della lista di minoranza. Il nuovo Consiglio risulta dunque così composto: Carlo Barel di Sant’albano, Tiberto Brandolini D’adda, John Elkann, Edoardo Ferrero Ventimiglia, Gianluigi Gabetti, Franzo Grande Stevens, Antonio Maria Marocco, Giuseppe Recchi, Sandro Salvati, Claudio Saracco e Pio Teodorani-fabbri. L’assemblea ha inoltre definito per i medesimi esercizi la composizione e i compensi dei membri del Collegio Sindacale, che risulta così formato: Eugenio Colucci (Presidente, candidato della lista di minoranza), Lionello Jona Celesia e Paolo Piccatti. Come sindaci supplenti sono stati nominati Francesco Facchini (candidato della lista di minoranza) e Ruggero Tabone. L’assemblea degli Azionisti ha anche approvato il piano di stock option proposto lo scorso 28 marzo dal Consiglio di Amministrazione, su iniziativa del Comitato Remunerazioni e Nomine, ai sensi dell’art. 114 bis del D. Lgs. 58/1998 (Tuf). Sono destinatari del Piano, della durata di oltre undici anni, l’Amministratore Delegato Carlo Barel di Sant’albano per n. 3. 000. 000 di stock option corrispondenti ad un pari numero di azioni ordinarie di compendio e dipendenti del Gruppo Ifil (Ifil S. P. A. E le società del “Sistema Holding”) che sono o saranno ritenuti nodali nell’organizzazione, in relazione alle posizioni ricoperte e all’attività svolta, per massime n. 12. 000. 000 di stock option. L’assemblea ha altresì approvato ai sensi dell’art. 114 bis del D. Lgs. 58/1998 il pagamento di parte della retribuzione variabile dei dipendenti (Mbo) con azioni proprie. In sede straordinaria, l’Assemblea ha approvato il rinnovo della delega quinquennale ai sensi degli articoli 2443 e 2420 ter del Codice Civile per aumentare il capitale sociale, in una o più volte, fino ad massimo di € 1. 500 milioni e di emettere, in una o più volte, obbligazioni convertibili fino allo stesso ammontare. Sono state inoltre modificate le norme statutarie concernenti il termine di convocazione e la presidenza dell’Assemblea (articoli 8 e 11) ed il limite al cumulo degli incarichi dei sindaci (articolo 21). Riunitosi al termine dell’Assemblea degli azionisti, il neoeletto Consiglio di Amministrazione dell’Ifil ha provveduto a nominare John Elkann Presidente, Gianluigi Gabetti Presidente d’Onore, Tiberto Brandolini d’Adda Vice Presidente e Carlo Barel di Sant’albano Amministratore Delegato. Sono stati inoltre nominati i componenti del Comitato Remunerazioni e Nomine (John Elkann, Presidente; Antonio Maria Marocco e Giuseppe Recchi) e del Comitato Audit (Antonio Maria Marocco, Presidente; Sandro Salvati; Claudio Saracco). Il Consiglio di Amministrazione ha anche verificato che i Consiglieri Antonio Maria Marocco, Giuseppe Recchi, Sandro Salvati e Claudio Saracco possiedono i requisiti di indipendenza richiesti dalle disposizioni vigenti e dal Codice di autodisciplina delle società quotate. Il C. D. A. , infine, ha deliberato di modificare il Programma di buyback annunciato lo scorso 18 febbraio prevedendo che tale programma sia ora finalizzato anche all’acquisto delle azioni proprie da porre al servizio dei piani di compensi ex art. 114 bis del D. Lgs. 58/1998 (Tuf) approvati in data odierna dall’Assemblea. .  
   
   
GEMINA RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2008: UTILE NETTO DI 1,1 MILIONI DI EURO E INDEBITAMENTO FINANZIARIO RIDOTTO A 1.386,9 MILIONI DI EURO DOPO LA VENDITA DI ELILARIO  
 
Milano, 22 maggio 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Gemina S. P. A. , riunitosi il 14 maggio , presieduto dal Dr. Guido Angiolini, ha esaminato ed approvato il Resoconto intermedio di Gestione (“Relazione Trimestrale”) del Gruppo al 31 marzo 2008. Dati Consolidati Di Sintesi
(in milioni di euro) Gen/mar 2008 Gen/mar 2007(*) 2007(**)
Dati Economici Ricavi 122,0 60,0 418,7
Margine operativo lordo 42,5 24,0 173,5
Ammortamenti e svalutazioni (33,8) (12,9) (94,0)
Risultato operativo 8,7 11,1 79,5
Risultato ante imposte (18,7) (1,0) (11,0)
Risultato netto delle attività cessate 19,3 0,3 3,4
Risultato netto 1,1 (3,7) (16,7)
Risultato netto di competenza 1,5 (3,8) (17,1)
Dati Patrimoniali Capitale investito netto (Cin) 31/03/08 31/12/07 (**)
3. 195,3 3. 247,4
Indebitamento finanziario netto 1. 386,9 1. 433,3
Patrimonio Netto 1. 808,4 1. 814,1
Patrimonio Netto di competenza del gruppo 1. 768,1 1. 773,6
Indebitamento finanziario netto pro-quota società consolidate a Patrimonio Netto 20,4 18,6
Il Gruppo Quadro Generale La vendita della partecipazione Elilario Italia S. P. A. (“Elilario”), con una plusvalenza netta consolidata di 19,3 milioni di euro, consente al Gruppo di chiudere il primo trimestre dell’esercizio con un utile netto di 1,5 milioni di euro. Aeroporti di Roma ha conseguito nel trimestre un aumento del traffico passeggeri pari al +4,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, aumento ancora superiore nel mese di aprile e nei primi giorni di maggio anche per effetto dell’avvenuto trasferimento, a partire dal mese di aprile, di 31 voli giornalieri Alitalia da Malpensa a Fiumicino. In forte aumento gli investimenti saliti a 45,2 milioni di euro contro i 10,6 milioni di euro dello scorso esercizio, pur in presenza di un quadro tariffario che comprime la redditività. Infatti, ad una sostanziale stabilità dei ricavi unitari (tariffe aeroportuali) fa riscontro un aumento dei costi dovuto all’effetto dell’inflazione, all’aumento del volume di attività, ai maggiori oneri posti per legge a carico dei gestori e non riflessi nelle tariffe (servizi antincendio, incremento del canone demaniale, potenziamento dei servizi di sicurezza). Resta pertanto prioritario definire un quadro tariffario che assicuri redditività ed autofinanziamento adeguati. Area di consolidamento A partire dall’esercizio 2008: la partecipazione core in Adr al 95,76% è consolidata integralmente; il gruppo Sde e Sitti sono consolidate con il metodo del Pn (precedentemente con il metodo proporzionale). L’effetto di tale variazione è riflesso, ai fini comparativi, retrospetticamente. I dati al 31 marzo 2007 posti a confronto comprendono pertanto: il consolidamento proporzionale di Adr al 51,08%; Sde e Sitti consolidate a Pn; la riclassifica di Cargo e del gruppo Elilario nel risultato netto delle attività cessate. Andamento Economico e patrimoniale - I ricavi netti del trimestre ammontano a 122,0 milioni di euro con un aumento superiore al 100% rispetto al primo trimestre 2007; tale significativa variazione è attribuibile alla diversa area di consolidamento. Il risultato operativo al 31 marzo 2008 è di 8,7 milioni di euro pari al 7,1% dei ricavi, rispetto a 11,1 milioni di euro pari al 18,5% dei ricavi al 31 marzo 2007. La diminuzione rispetto all’esercizio precedente, sia in termini assoluti che in percentuale sui ricavi, è dovuta alla diminuzione del risultato operativo di Adr e all’ammortamento della quota di concessione allocata a luglio 2007 quale differenza tra il pro-quota del Patrimonio Netto di Adr ed il prezzo pagato a Macquarie (8,0 milioni di euro). L’indebitamento finanziario netto migliora di 46,4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2007, principalmente a fronte dell’incasso derivante dalla cessione della partecipazione in Elilario, parzialmente assorbito dall’aumento dell’indebitamento del gruppo Adr. Andamento del Settore Infrastrutture Aeroportuali Gruppo Aeroporti di Roma Rispetto all’analogo periodo del 2007, il traffico del sistema aeroportuale romano nel primo trimestre del 2008 ha fatto registrare il seguente andamento: Dati al 31 marzo 2008 Il traffico passeggeri è risultato in aumento rispetto all’analogo periodo del 2007 (+4,6%), accompagnato anche da una crescita dei movimenti (+0,6%) e del tonnellaggio aeromobili (+2,8%): di conseguenza è aumentato il coefficiente di riempimento degli aeromobili che, nel complesso, si è attestato al 61,1% (con +1,1 punti rispetto al 2007). I ricavi conseguiti nel periodo in esame sono cresciuti complessivamente del 4,0%, per effetto di una variazione sia delle attività aviation (+3,5%) che di quelle non aviation (+2,7%), oltre che degli “altri ricavi”. Il margine operativo lordo, pari a 43,5 milioni di euro, registra una riduzione del 12,4% rispetto al primo trimestre 2007. In flessione anche il risultato operativo, che si è attestato a 19,1 milioni di euro anche per il maggiore onere di ammortamenti. L’innalzamento del costo del denaro ha determinato la crescita del costo del debito riflessa negli oneri finanziari netti che aumentano, rispetto al primo trimestre 2007 di complessivi 3,7 milioni di euro. Il gruppo Adr ha chiuso il primo trimestre dell’esercizio 2008 con un risultato netto di competenza negativo per 8,5 milioni di euro rispetto ad una perdita di 1,2 milioni di euro registrata nell’analogo periodo dell’anno precedente. Andamento patrimoniale
31 marzo 31 dicembre
Valori in milioni di euro 2008 2007
Capitale investito netto 2. 039,4 2. 038,9
Indebitamento finanziario netto 1. 343,6 1. 327,6
Patrimonio netto 695,8 711,2
Il capitale investito netto ammonta a 2. 039,4 milioni di euro sostanzialmente allineato rispetto al 31 dicembre 2007. Ciò deriva dall’effetto combinato di: diminuzione del capitale circolante netto di 18,2 milioni di euro; crescita dei Fondi rischi e Tfr di 1,7 milioni di euro; crescita del capitale immobilizzato (20,4 milioni di euro) determinata dal forte impulso dato all’attuazione del programma di investimenti infrastrutturali. L’indebitamento finanziario netto, pari a 1. 343,6 milioni di euro è aumentato di 16,0 milioni di euro, per effetto principalmente della variazione negativa del fair value dei derivati. Andamento delle società valutate con il Metodo del Patrimonio Netto Il gruppo Sistemi di Energia (detenuto al 45,55%), opera nel settore della produzione di energia elettrica e termica con centrali alimentate da fonti rinnovabili e di cogenerazione. I primi tre mesi del 2008 presentano ricavi (3,4 milioni di euro) e risultato operativo (-0,5 milioni di euro) in diminuzione rispetto all’analogo periodo del 2007 (che ammontano rispettivamente a 4,3 e -0,1 milioni di euro). Le variazioni negative risentono del venir meno di alcuni incentivi (Cip 6/92) e della minor produzione di energia legata all’attività dello stabilimento Legler. Continuano i lavori (investimenti di 2,3 milioni nel periodo) per la centrale di cogenerazione di Fiumicino destinata a fornire energia all’aeroporto romano che entrerà in funzione nel secondo semestre del 2008. Sitti S. P. A. (detenuta al 40%) è la società attiva nella fornitura di sistemi di comunicazione fra torri di controllo e aeromobili. Il portafoglio ordini al 31 marzo 2008 ammonta a 25,8 milioni di euro in linea con quello al 31 dicembre 2007. Si registra un incremento dei ricavi (5,8 milioni di euro al 31 marzo 2008 rispetto a 5,1 dell’analogo periodo del 2007) con un risultato operativo in lieve calo (1,0 milioni di euro rispetto a 1,2 milioni di euro dell’analogo periodo dell’esercizio precedente) per effetto di un diverso mix di commesse. La Capogruppo Gemina S. P. A. , al 31 marzo 2008 registra un utile di 19,3 milioni di euro (perdita di 2,3 milioni di euro nell’analogo periodo del 2007) conseguente alla plusvalenza netta realizzata con la cessione della partecipazione in Elilario avvenuta nel corso del mese di febbraio pari a 22 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto diminuisce a 43,4 milioni di euro al 31 marzo 2008 rispetto a 95,5 milioni di euro al 31 dicembre 2007 dopo la vendita della partecipazione in Elilario il cui incasso è stato utilizzato a parziale rimborso del Finanziamento Ponte, che al 31 marzo 2008 residua in 44,6 milioni di euro. Fatti Di Rilievo Avvenuti Dopo La Chiusura Del Periodo Il traffico sul sistema aeroportuale romano ha fatto registrare il seguente andamento nel periodo gennaio – aprile 2008 A Fiumicino si è registrato un incremento del traffico passeggeri (+8,4%), accompagnato anche da un aumento della capacità offerta (movimenti +5,4% e tonnellaggio +7,8%) e dal conseguente aumento del coefficiente di riempimento degli aeromobili. All’inizio del mese di aprile Alitalia ha trasferito da Malpensa n. 31 voli giornalieri dei quali n. 5 nazionali, n. 3 internazionali e n. 23 internazionali extra Ue che hanno contribuito all’ulteriore incremento del traffico nel mese di aprile (+6,2% nei passeggeri, + 12,9% nel tonnellaggio). Il 17 aprile 2008 l’Agenzia Standard & Poor’s ha confermato l’assegnazione del rating Bbb- “Stable” ad Adr. Evoluzione Prevedibile Della Gestione Il Gruppo ha intrapreso un programma di adeguamento delle strutture e dei servizi per assolvere adeguatamente il nuovo ruolo di “hub” nazionale sulle rotte del principale vettore italiano. L’impegno in termini di investimenti e strutture operative, non può tuttavia prescindere dal presupposto di un adeguamento dei livelli tariffari applicabili. E’ costantemente monitorata l’evoluzione del piano di risanamento di Alitalia che, in caso negativo, imporrebbe l’immediata attuazione di misure cautelative atte a mitigare gli effetti di breve periodo sugli equilibri finanziari del Gruppo. Entrambe le componenti citate, tariffe e risanamento di Alitalia, incidono sull’evoluzione dei risultati che il Gruppo potrà conseguire nell’esercizio in corso. .
 
   
   
IL BUSINESS DEI RIFIUTI: UN GIRO D’AFFARI CHE SFIORA I 4 MILARDI DI EURO IN LOMBARDIA IN ITALIA UN BUSINESS DI 20 MILIARDI DI EURO  
 
Monza, 22 maggio 2008 - Un giro d’affari che supera il miliardo a Milano, in Lombardia sfiora i 4 e in Brianza raggiunge 276 milioni di Euro. Con il 56% di raccolta differenziata e una produzione di rifiuti pro-capite di 450 kg all’anno, la provincia di Monza e Brianza si distingue nel panorama lombardo per l’attenzione all’ambiente risultando prima in classifica. Seguono, per capacità di differenziare, le province di Cremona (54,9%), Varese (53,8%) e Lecco (52%); ogni lombardo produce 1,4 kg di rifiuti al giorno, agli antipodi il brianzolo con 1,2 kg e il bresciano con 1,7 kg. Le imprese lombarde che operano nei settori della gestione dei rifiuti sono circa 1300, il maggior numero si concentra nella provincia di Milano (27,9%), seguono Bergamo (14,9%), Brescia (13,2%) e Varese (10,7%). E’ quanto emerge da un’indagine dell’Ufficio studi della Camera di commercio di Monza-brianza. “La gestione dei rifiuti – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza – è prima di tutto una questione di civiltà, a cui sono chiamati tutti, cittadini e imprese. Fino a pochi anni fa riguardava per lo più l’ambiente inteso come “entità esterna”, oggi è un fattore che incide in modo significativo nella competitività delle imprese e nella qualità della vita dei territori”.
Produzione di rifiuti urbani e raccolte differenziate
Tot rifiuti urbani (t) Raccolta differenziata (t) %differenziata su tot rifiuti Rifiuti pro-capite (kg)
Varese 419. 574 225. 862 53,8 490,5
Como 277. 861 120. 109 43,2 485,4
Sondrio 83. 127 33. 445 40,2 460,7
Monza e Brianza 348. 666 195. 125 56,0 450,0
Milano 1. 984. 575 884. 967 44,6 510,9
Bergamo 479. 187 238. 713 49,8 458,6
Brescia 738. 106 252. 455 34,2 617,3
Pavia 299. 690 74. 215 24,8 574,9
Cremona 179. 764 98. 719 54,9 513,1
Mantova 224. 795 93. 823 41,7 565,5
Lecco 157. 171 81. 730 52,0 479,9
Lodi 99. 662 50. 164 50,3 462,7
Lombardia 4. 943. 512 2. 154. 203 43,6 517,9
Italia 32. 522. 649 8. 377. 572 25,8 550,0
Fonte: Elaborazione Ufficio Studi Cciaa di Monza e Brianza su dati Apat e Provincia di Milano 2006 Le imprese che gestiscono rifiuti
Recupero e preparaz. Per il riciclaggio valori assoluti Smaltim. Rifiuti solidi, acque scarico e sim. Raccolta, depurazione e distribuzione d´acqua Totale imprese di gestione rifiuti Stima fatturato
Milano 145 200 18 363 1. 116. 000. 000
Bergamo 105 71 18 194 596. 000. 000
Brescia 92 73 7 172 528. 000. 000
Varese 50 74 15 139 428. 000. 000
Monza e Brianza 31 48 11 90 276. 000. 000
Como 27 41 15 83 256. 000. 000
Pavia 30 32 7 69 212. 000. 000
Mantova 21 22 6 49 152. 000. 000
Lecco 15 20 6 41 128. 000. 000
Sondrio 10 25 3 38 116. 000. 000
Cremona 13 14 9 36 112. 000. 000
Lodi 7 14 4 25 76. 000. 000
Totale Lomb 546 634 119 1299 4. 000. 000. 000
Tot. Italia 20. 000. 000. 000

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi Cciaa di Monza e Brianza su dati Registro Imprese, 2007

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LA TOSCANA SI IMPEGNA A NON AUMENTARE LA PRESSIONE FISCALE. ANZI A DIMINUIRLA PRESIDENTE MARTINI: "A GOVERNO COMPATTO SI RISPONDE IN MODO COMPATTO" AUSPICATA UN’ALLEANZA FRA REGIONI, COMUNI E PROVINCE SUL FEDERALISMO FISCALE  
 
Firenze, 22 maggio 2008 - “Fra qualche tempo non lo so, ma per adesso il governo Berlusconi dà l’idea di una vera squadra, decisa, sicura di sé, quasi militarizzata nel senso della compattezza. Sarà bene che Regioni, Province e Comuni facciano fronte unico evitando di presentarsi in ordine sparso”. Così Claudio Martini, presidente dellai Regione Toscana, intervenendo a un convegno di Irpet (Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana) e Anci sui temi della “selettività nella politica fiscale di regioni ed enti locali”. Ospitata nella Biblioteca delle Oblate, a Firenze, l’iniziativa è consistita in un confronto fra studiosi e politici sulla “selettività” come criterio guida nelle scelte di tassazione locale per massimizzarne i benefici. “Se bene usato – ha premesso Martini ! – il fisco può essere un potente fattore di svilu! ppo ed & egrave; importante che l’unica richiesta comune recentemente espressa da Regioni, Province e Comuni per le priorità nell’agenda della nuova legislatura sia quella di dare attuazione al federalismo fiscale. A maggior ragione deve proseguire questa compattezza, in una logica di ampio coordinamento istituzionale, perché senza intesa fra Regioni ed enti locali – ha concluso Martini – il governo, qualsiasi sia il suo colore politico, finisce per giocare sulle divisioni altrui e per fare ciò che vuole”. Al convegno è anche intervenuto Giuseppe Bertolucci, assessore regionale a bilancio, finanze e credito assicurando che “la Regione si impegna a non aumentare la pressione fiscale complessiva in Toscana e possibilmente a diminuirla”. Bertolucci ha anche sottolineato come sia fondamentale “garantire ai cittadini che l’esercizio di una maggiore autonomia impositiva non si tradurrà in pi&ugrav! e; tasse”. E’ già stato firmato – ha annunciato - un protocollo d’intesa fra Regione Toscana, Anci e Upi “per avviare un percorso capace di sviluppare un sistema informativo tributario integrato di dimensione regionale”. .  
   
   
DURNWALDER A VIENNA PARLA AL BUNDESRAT: ALTO ADIGE MODELLO ANCHE GRAZIE ALL´AUSTRIA  
 
Vienna, 22 maggio 2008 - Grazie agli sforzi diplomatici dell´Austria e alle forze democratiche dell´Italia oggi l´Alto Adige ha sviluppato un´autonomia che viene considerata un modello di soluzione dei problemi etnici in altre parti del mondo: è quanto ha sottolineato il presidente della Provincia Luis Durnwalder il 21 maggio nel suo discorso davanti al Bundesrat di Vienna, la seconda Camera del Parlamento austriaco. Durnwalder ha ripercorso la crescita dell´autonomia speciale e ha tratteggiato i suoi futuri sviluppi. Nell´aula del Parlamento il presidente del Bundesrat, Helmut Kritzinger, nativo della val Sarentina, ha salutato con particolare calore l´ospite Durnwalder e sottolineato la costante vicinanza al Sudtirolo. Nel suo intervento il Presidente della Provincia ha ripercorso sviluppo e aggiornamento dell´autonomia altoatesina e le trattative per la soluzione pacifica della convivenza tra i gruppi, "che se ha raggiunto oggi un carattere esemplare per molte altre minoranze, come in Tibet, lo deve anche all´impegno della diplomazia austriaca, delle forze democratiche italiane e dei rispettivi governi, dei partiti e dei cittadini responsabili. " Anche dopo il rilascio della quietanza liberatoria nel 1992, la funzione austriaca non ha perso il suo significato, ha aggiunto Durnwalder illustrando i rapporti con Roma, e i rappresentanti delle varie frazioni hanno confermato l´attenzione del Parlamento austriaco verso l´autonomia speciale. Durnwalder ha poi tratteggiato alcuni aspetti della realtà socioeconomica locale, dalla cooperazione transfrontaliera alla presenza in Europa, dagli standard di eccellenza nel settore dell´occupazione e del Pil nazionale, e ha definito nuovo compito delle regioni di confine nell´Ue quello "di favorire l´incontro di culture diverse e di risolvere problemi comuni ad un´intera area, come stanno facendo Alto Adige e Tirolo per ammodernare la rete della mobilità ancor prima della costruzione del tunnel del Brennero. " Durnwalder ha definito l´autonomia la base per lo sviluppo di tutti i tre gruppi linguistici, per la creazione di servizi e strutture all´avanguardia e per investire nei cervelli locali, come testimoniano scuola, cultura e università trilingue. Tra le priorità chieste al Governo italiano ha citato la ratifica dell´Accordo di Madrid (per la cooperazione tra Regioni Ue) e del protocollo sui trasporti nella Convenzione delle Alpi (per limitare nuove strade). Alla seduta ha partecipato anche l´ex ambasciatore austriaco Ludwig Steiner, che Durnwalder ha ringraziato al pari di quanti si sono adoperati negli anni per risolvere la questione altoatesina. A seguire il Governatore ha avuto un incontro con l´ex cancelliere Wolfgang Schüssel. .  
   
   
SINDACO DI BERLINO WOWEREIT IN ALTO ADIGE: INCONTRO CON DURNWALDER E BERGER, INAUGURAZIONE DEL MUSEION  
 
Bolzano, 22 maggio 2008 - Klaus Wowereit, attuale sindaco di Berlino, sarà ospite in Alto Adige da venerdì a domenica prossimi. La visita fa seguito all´incontro avuto alla fiera "Grüne Woche" a Berlino con l´assessore provinciale Hans Berger. Wowereit incontrerà il presidente Durnwalder e parteciperà sabato all´inaugurazione del Museion. "Siamo molto felici che il sindaco di Berlino abbia accolto il nostro invito e sia ospite in Alto Adige il prossimo fine settimana", sottolinea l´assessore Berger, che in occasione dell´ultimo incontro alla Settimana verde berlinese aveva espressamente invitato il borgomastro della capitale tedesca a visitare la provincia di Bolzano. Klaus Wowereit arriva a Bolzano nel tardo pomeriggio di venerdì 23 e incontra subito il presidente Luis Durnwalder: appuntamento al "Messner Mountain Museum" di Castel Firmiano con Reinhold Messner. Sabato 24 il sindaco di Berlino parteciperà all´inaugurazione del Museion di via Dante a Bolzano, il nuovo museo di arte moderna e contemporanea. Una presenza significativa che si collega idealmente al progetto della sede del Museion, che come noto è stato realizzato da uno studio di architettura di Berlino. .  
   
   
ALTO ADIGE E TRENTINO, PROMOZIONE ECONOMICA INTERNAZIONALE: FRICK E SALVATORI FIRMANO L´ACCORDO  
 
Bolzano, 22 maggio 2008 - Un primo importante risultato nel settore della promozione economica internazionale che vedrà impegnati nei prossimi anni Alto Adige e Trentino: questo il contenuto dell´accordo firmato il 21 maggio a Trento dall´assessore provinciale Werner Frick e dall’assessore trentino alla programmazione, ricerca e innovazione Gianluca Salvatori. "La riconoscibilità dell’offerta territoriale diviene una vera e propria sfida organizzativa e strategica, specie per sistemi territoriali dalle dimensioni limitate e con specializzazioni produttive di nicchia”, sottolinea Frick. La sfida comune per le due Province – analogamente ad altre regioni europee – è quella di adeguare costantemente i propri programmi e strategie di internazionalizzazione al nuovo quadro di governance a più livelli in cui si sviluppano internazionalmente i rapporti economici ed istituzionali tra territori. L’accordo fornisce l’opportunità per creare dei legami operativi tra alcune specifiche azioni e progetti di internazionalizzazione sviluppate dai due sistemi provinciali, promuovendo internazionalmente i rispettivi sistemi economici. Alla firma dell´accordo nel Palazzo della Provincia a Trento, l’assessore Frick ha ricordato come, sempre di più, il buon esito delle attività di promozione internazionale - specie nei mercati maturi a più alto potenziale di inserimento ma anche di competizione con altre imprese e territori – sia strettamente dipendente non soltanto dalla qualità della programmazione delle attività stesse ma anche dalla massa critica dell’intervento che si pone in campo. Nell’azione di sostegno all’internazionalizzazione quella della “riconoscibilità” dell’offerta territoriale diviene quindi una vera e propria sfida organizzativa e strategica, specie per sistemi territoriali dalle dimensioni limitate e con specializzazioni produttive “di nicchia”. L’assessore Salvatori ha ribadito come in materia di internazionalizzazione le complementarietà tra il Trentino e l’Alto Adige siano significative e riguardano sia le specializzazioni economiche che le specificità della propria collocazione geoeconomica e ambientale in campo internazionale. Lo sviluppo di una collaborazione strutturata tra i soggetti e programmi provinciali rivolti al sostegno dei processi di internazionalizzazione presenta quindi significative opportunità e - come evidenzia l’accordo - potrebbe tra l’altro consentire di valorizzare ed amplificare i vantaggi dell’autonomia speciale e la consolidata esperienza di governo acquisita nel campo della gestione della politica economica, industriale e delle relazioni internazionali da parte delle due amministrazioni provinciali. L´attività congiunta si svilupperà tra l´altro lungo i settori della promozione internazionale in occasione di manifestazioni e visite, strategie congiunte di promozione dei prodotti tipici dei due territori, scambio di esperienze e buone pratiche. .  
   
   
PRESTO IN FVG NUOVO AMBASCIATORE CINA IN ITALIA  
 
 Trieste, 22 maggio 2008 - Il nuovo ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia Sun Yuxi sarà presto in visita ufficiale in Friuli Venezia Giulia. Lo ha annunciato lo stesso ambasciatore all´assessore regionale alla Cultura Roberto Molinaro, che aveva allo stesso formulato l´invito a nome del presidente della Regione Renzo Tondo, in un incontro a Roma promosso dall´Associazione per la diffusione nel mondo della cultura del Friuli Venezia Giulia "Forum Iulii", presieduto da Pietra Paola Gavazzeni. Molinaro, dopo avere espresso la più viva partecipazione e vicinanza del Friuli Venezia Giulia per il disastroso terremoto che ha colpito la provincia cinese dello Sichuan, ha illustrato all´ambasciatore le iniziative di cooperazione culturali già in atto, tra le quali il festival cinematografico "Far East" di Udine, e le attività di formazione universitaria e superiore che vedono oggi impegnati numerosi studenti cinesi in regione: nelle due Università di Udine e Trieste, al Mib School of management di Trieste, all´Istituto professionale Stringher di Udine ed al convitto Paolo Diacono di Cividale del Friuli. E´ stato anche ricordato, nel corso del colloquio, l´andamento dell´interscambio commerciale tra Friuli Venezia Giulia e Cina, che ha visto nel 2007 un export di 287 milioni di euro (12. Ma posizione in Italia) ed un import pari a 394 milioni di euro, che pone il Friuli Venezia Giulia al terzo posto nella graduatoria tra le regioni italiane. Sono state altresì illustrate alcune iniziative relative alla produzione del lungometraggio su Odorico da Pordenone, "Ai confini del cielo", premiato al Festival cinese di Changchun, e l´ipotesi di realizzazione di ulteriori iniziative audiovisive riferite ad altri illustri cittadini del Friuli Venezia Giulia che nel corso dei secoli scorsi hanno costituito la presenza cristiana in Cina. Alla serata hanno partecipato, tra gli altri, il direttore della Sala stampa Vaticana, padre Federico Lombardi, il regista Leandro Castellani ed il sen. Ferruccio Saro. .  
   
   
IL PRESIDENTE LORENZO DELLAI A CONFRONTO CON IL GOVERNATORE DEL VENETO GIANCARLO GALAN IN OCCASIONE DELLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO “IL NORDEST SONO IO”  
 
Trento, 22 maggio 2008- Un faccia a faccia fra il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai e il governatore del Veneto Giancarlo Galan: è avvenuto ieri sera al Mart di Rovereto in occasione della presentazione del libro-intervista di Galan “Il Nordest sono io”, edito recentemente da Marsilio e realizzata dal giornalista Paolo Possamai. Nel libro Giancarlo Galan, da quattordici anni presidente della Regione Veneto, si racconta “a ruota libera”, soffermandosi anche su alcuni temi di particolare interesse per il Trentino: la costruzione di un nuovo partito territoriale, sul modello della Südtiroler Volkspartei, il Veneto come laboratorio per le riforme costituzionali e per il federalismo fiscale, i “privilegi” delle Regioni a statuto speciale, Trentino-alto Adige in testa e così via. Ma, nell’incontro di ieri sera, introdotto dal sindaco di Rovereto Guglielmo Valduga, Galan ha usato toni distensivi: “Per affrontare il mondo della globalizzazione è meglio essere uniti – ha detto – perché così si è più forti. Del resto quando io ero ragazzo le regioni del Nordest erano indicate come le Tre Venezie. E comunque ci accomuna il fatto che guardiamo tutti dalla stessa parte, in Nordest e il Nord”. Il governatore del Veneto non ha comunque nascosto il disagio della sua Regione nei confronti delle vicine Province autonome. “C’è un modo intelligente per affrontarlo – ha però precisato – ed è quello del presidente Dellai, il quale si adopera per una maggiore collaborazione. Peccato ci sia sempre qualcuno che si mette in mezzo, come ad esempio l’Alto Adige con i suoi atteggiamenti destabilizzanti nei confronti del Veneto, utilizzando anche la questione ladina”. Da Galan, comunque, una rassicurazione: “Non farò mai nulla contro chi l’autonomia ce l’ha già, e che anzi può rappresentare un modello”. A proposito di partiti territoriali, Galan infine ha detto che “non si può governare il Paese con le stesse norme e le stesse regole dal Brennero a Enna; per lo stesso motivo, non si può fare politica con una forza politica identica da un capo all’altro dell’Italia”. Il governatore del Veneto ha richiamato a questo proposito la forte tradizione politica esistente nella sua regione, che dal Dopoguerra in poi, richiamandosi anche alle antiche radici repubblicane di Venezia, ha elaborato l’idea del territorialismo. “E’ una tradizione – ha specificato – a cui ad esempio la sinistra cattolica ha dato molto. Essa si è conservata nel tempo e oggi essa può avere tra i suoi punti di riferimento anche persone come Illy e come Dellai”. Una chiara indicazione in direzione di una sempre maggiore cooperazione fra le Regioni del Nordest è venuta anche dal presidente Dellai: “Le Regioni, le Province, i Comuni hanno imparato a stare assieme – ha detto – e hanno anche capito che il colore politico di chi governa non deve ostacolare questa cooperazione. Certamente l’accordo di Castel Ivano sui comuni confinanti, che ho siglato con il governatore Galan, non risolve tutti i problemi del Veneto. La soluzione può venire solo da una grande riforma in senso federalista. Ciò che abbiamo fatto è iniziare a coltivare uno spirito più cooperativo fra i nostri comuni”. Dellai ha parlato inoltre di partito territoriale, argomento esaminato anche da Galan nel suo libro. “Le istituzioni e la politica si rimodellano secondo interessi territoriali – ha detto – e questo avviene oggi anche al di fuori dal Trentino. Una politica comune del Nordest può nascere non sulla base di categorie identitarie ma dal riconoscimento delle tante realtà che compongono quest’area e dei comuni interessi che legano tra loro queste realtà”. “Il federalismo – ha detto ancora il presidente della Provincia autonoma di Trento – aggiungerà autonomia alle regioni che non ce l’hanno ma certamente non toglierà nulla a quelle che già ce l’hanno. In quanto a Trento e Bolzano, sono legate da una comune matrice autonomistica, che però non rappresenta necessariamente un modello. Io penso infatti che non ci sono modelli validi per tutte le regioni. Noi abbiamo una concezione patrizia dell’autonomia, e pensiamo che ogni regione debba fare il suo percorso con Roma. Non abbiamo paura di questo, anzi facciamo il tifo per una riforma federalista dello Stato, che consentirà una crescita della cooperazione della quale beneficeremo anche noi”. .  
   
   
DELEGAZIONE COREANA IN VISITA AL PRESIDENTE DELLE MARCHE SPACCA  
 
Ancona, 22 Maggio 2008 - Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca e l´assessore all´Industria, Gianni Giaccaglia, hanno incontrato questa mattina una delegazione proveniente dal Distretto di Seoul della Repubblica di Corea, in visita nelle Marche per conoscere la realta` imprenditoriale regionale e stringere accordi di collaborazione. Dopo il colloquio con il presidente Spacca, la delegazione coreana e` stata ricevuta dall´assessore Giaccaglia, con cui sono state approfondite le conoscenze sulle aziende artigianali ed industriali marchigiane e sul funzionamento dei distretti. La Regione Marche, come ha detto Spacca, e` disponibile ad avviare una collaborazione, considerato che il 2008 e` l``anno dell``Italia in Corea e che questo Paese ha dimostrato un notevole tasso di crescita e rappresenta uno dei primi Stati al mondo per livello di benessere. La delegazione, composta da sei persone, e` arrivata domenica sera e ripartira` giovedi` mattina. Nei giorni scorsi ha incontrato alcune associazioni culturali come il Conservatorio di Fermo, quello di Pesaro, l´Accademia di Osimo, l´Associazione Sferisterio di Macerata, e ha visitato alcune aziende marchigiane. Particolare interesse, in questa prima missione, e` stato rivolto al settore agroalimentare, alle aziende di strumenti musicali e ai cantieri navali. Il presidente Spacca si e` detto interessato ad approfondire scambi, sia culturali che economici, tenuto conto che insieme con la Cina, la Corea ha da secoli rapporti con le Marche, favoriti dall´opera di Padre di Matteo Ricci, il gesuita di origini maceratesi, vissuto nel Xvi secolo, di cui nel 2010 sono previste le celebrazioni per i 400 anni della morte in Cina ma anche in Corea. La delegazione coreana tornera` nelle Marche il prossimo luglio. Sara` predisposto un fitto calendario di appuntamenti, incontri e visite con le associazioni di categoria e le aziende, espressione del ´made in Marche´ nel mondo. .  
   
   
SICILIA: IL PRESIDENTE LOMBARDO HA RICEVUTO L´AMBASCIATORE DI TUNISIA  
 
Palermo, 22 maggio 2008 – “Il grande tema del dialogo tra le civiltà e le identità culturali è quanto mai all’ordine del giorno. La nostra regione continua ad essere ambito di incontro e integrazione tra popoli, un terreno fertile per favorire lo sviluppo delle reciproche potenzialità a servizio di un comune progetto di serena convivenza e di solidarietà”. Lo ha detto il Presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, nel corso dell’incontro che si è svolto ieri a Palazzo d’Orleans, con l’ambasciatore di Tunisia in Italia, Montasser Ouali, e il console generale di Tunisia in Sicilia, Jalel Trabelsi. “Sono a noi molto vicini i valori che la cultura tunisina esprime nei vari settori: la scienza, la vocazione turistica, le testimonianze architettoniche e artistiche, l’interesse agli scambi e al confronto con altri popoli - ha sottolineato Lombardo - Questo tema, in particolare, favorisce, nel rispetto di storie e identità diverse, lo sviluppo economico delle nostre terre”. “Così come nel passato - ha detto l’ambasciatore tunisino - oggi è più che mai possibile avviare con la Sicilia un percorso comune, allo scopo di incrementare i fiorenti scambi tra le due opposte rive del Mediterraneo”. .  
   
   
"COOPERAZIONE SOCIALE TRA INNOVAZIONE E RISORSA PER IL TERRITORIO" LE COOPERATIVE SOCIALI A DEL FRIULI VENEZIA GIULIA A CONFRONTO CONVEGNO - CODROIPO 29 MAGGIO, VILLA MANIN DI PASSARIANO (UD)  
 
 Udine, 22 maggio 2008 - La Cooperazione sociale di tipo A rappresenta ormai un settore chiave per la creazione di salute e benessere tra i cittadini, ma anche per l’attuazione delle politiche di inclusione sociale. In Friuli Venezia Giulia la realtà sociale dei servizi alla persona è consolidata da decenni, forte dei suoi oltre 2 mila occupati e dei 43 milioni 381 mila 129 euro di fatturato, considerando esclusivamente i dati relativi alle sole aderenti a Legacoop. Sebbene non intenzionalmente, il periodo post-elettorale può divenire un nuovo punto di partenza per ri-aprire il dialogo con l’Amministrazione regionale ma anche con il territorio. Tra gli obiettivi portare a conclusione quel processo di riorganizzazione normativa introdotto a partire dalle ultime leggi regionali: la numero 20/2005, 6/2006 e 20/2006. Leggi di cui la Cooperazione sociale A del Friuli Venezia Giulia attende i provvedimenti attuativi, quali le procedure per l’accreditamento delle strutture e l’atto di indirizzo per gli affidamenti di servizi al Terzo Settore. In tali documenti infatti, insieme alla diffusione delle “buone pratiche” nell’azione degli Enti Locali e delle varie strutture della Pubblica Amministrazione Regionale, la Cooperazione sociale A vede la possibilità concreta di "uscire dalla necessità dell’appalto”, vero limite al dispiegamento delle possibilità del settore. Articolato il programma del convegno, previsto il 29 maggio a Codroipo (Ud) presso Villa Manin di Passariano, ed organizzato da Legacoopsiciali Fvg e Legacoop Fvg. La giornata inizierà alle 8. 30 con l´iscrizione e registrazione dei partecipanti, alle 9 il saluto delle autorità: interverranno Renzo Marinig - presidente Legacoop Fvg, Vittorino Boem - sindaco Comune di Codroipo, e Adriano Piuzzi - assessore Provincia di Udine alle Politiche sociali, Cooperazione sociale, Volontariato e Rapporti Enti Locali. Alle 9. 30 il primo blocco di interventi, moderati da Carlo Beraldo - direttore Irsses: Legacoopsociali presenterà la realtà del Friuli Venezia Giulia, Luca Fazzi – professore associato di sociologia presso la Facoltà di economia dell’Università di Trento - relazionerà su "L’evoluzione dei rapporti tra enti pubblici e no-profit", mentre Franco Dalla Mura – avvocato e professore a contratto di diritto amministrativo presso l’Università di Verona - interverrà su "Cooperazione sociale e Pubbliche Amministrazioni in Friuli Venezia Giulia, fra appalti e partnership, alla luce della legislazione nazionale e regionale e della giurisprudenza". La seconda tranche della mattinata vedrà le relazioni di Mario Novello - responsabile Dipartimento Salute Mentale A. S. S. N. 4 Medio Friuli - che tratterà "Servizi pubblici e Cooperazione Sociale nell’area della Salute Mentale"; Giovanni Zanolin - assessore Politiche sociali Comune di Pordenone - "Sussidiarietà e Cooperazione Sociale nell’esperienza dei Piani di Zona"; Daria Bristot - responsabile Servizio sociale dei Comuni dell’Ambito distrettuale di Cervignano del Friuli - "La gestione dei servizi in partnership nell’Ambito di Cervignano del Friuli"; Infine Maria Grazia Cogliatti Dezza – responsabile Distretto Sanitario n. 2 Servizio Regionale A. S. S. N. 1 Triestina - "La territorializzazione dei servizi". Concluderà i lavori della mattinata Vladimir Kosic - assessore regionale alla Salute e Protezione sociale. Dopo la pausa pranzo il convegno riprenderà alle 14. 30 con una serie di workshops condotti da Franco Dalla Mura - Il Sistema per l’affidamento dei servizi - e Luca Fazzi - Indicatori di qualità e affidabilità di una reale cooperazione sociale. Alle 16 sintesi dei workshops a cura di Carlo Beraldo e conclusioni a cura di Gian Luigi Bettoli – presidente Legacoopsociali Fvg. .  
   
   
FIERA MILANO IN NETTO PROGRESSO NEL PRIMO TRIMESTRE 2008 RICAVI CONSOLIDATI A € 109,7 MILIONI CONTRO € 103,2 MILIONI NEI PRIMI TRE MESI DEL 2007  
 
 Milano, 22 maggio 2008. Il Consiglio di Amministrazione di Fiera Milano Spa, riunitosi il 14 maggio sotto la presidenza di Michele Perini, ha approvato la Relazione Trimestrale Consolidata per il primo trimestre 2008. La relazione registra risultati nettamente superiori a quelli del corrispondente periodo dell’esercizio precedente ed evidenzia in particolare un Margine Operativo Lordo quasi doppio rispetto allo stesso periodo del 2007. Nel trimestre si sono svolte nei due Quartieri fieristici di fieramilano e fieramilanocity 19 manifestazioni e 4 eventi relativi a convegni con annessa area espositiva, per complessivi 669. 900 metri quadrati netti, contro i 524. 200 dell’analogo periodo dell’esercizio precedente, mentre il numero degli espositori passa da 8. 930 del 1° trimestre 2007 a 10. 195 nel primo trimestre 2008. Le manifestazioni organizzate dal Gruppo hanno occupato 210. 200 metri quadrati netti, pari al 31% del totale. Risultati Del Trimestre - Si ricorda che la Relazione Trimestrale Consolidata rappresenta i risultati gestionali per i tre settori di attività: “Spazi e Servizi Correlati” (che fanno capo alla capogruppo Fiera Milano Spa), “Servizi a Valore Aggiunto” (connessi all’attività fieristica e congressuale ed erogati dalle società specializzate del Gruppo) e “Organizzazione Manifestazioni e Congressi”. La stagionalità dell’attività espositiva e l’assenza di mostre nei mesi di luglio, agosto e nella seconda parte di dicembre rendono i risultati del singolo trimestre non rapportabili ad anno e variabili in misura anche rilevante da un trimestre all’altro. Il 1° trimestre 2008 registra un netto progresso rispetto al periodo di confronto 2007, grazie anche alla presenza della manifestazione biennale Mostra Convegno Expocomfort ed all’ottima performance della nuova manifestazione Made Expo nel settore dell’architettura, design ed edilizia. L’analisi dettagliata del quadro economico-gestionale evidenzia la seguente situazione: ricavi delle vendite e delle prestazioni pari a € 109,7 milioni e in crescita del 6,3% rispetto al dato del corrispondente trimestre 2007 (€ 103,2 milioni). L’incremento dei settori Spazi e Servizi Correlati e Servizi a Valore Aggiunto compensa la riduzione registrata dal settore Organizzazione Manifestazione e Congressi, in quanto nel trimestre in esame l’incidenza delle manifestazioni organizzate da terzi rispetto a quelle direttamente organizzate è stata superiore a quella registrata nel corrispondente trimestre del 2007; Mol (Margine Operativo Lordo) quasi raddoppiato, da € 17,8 milioni del primo trimestre 2007 a € 32,6 milioni. Il netto miglioramento è dovuto in larga misura alla Capogruppo grazie ai maggiori ricavi derivanti sia da spazi che da servizi agli organizzatori ed espositori, nonché al corrispettivo di € 7,65 milioni pagato dal Gruppo Reed, a fronte della scioglimento anticipato della joint venture con Fiera Milano Spa. Inoltre Fondazione Fiera Milano - in qualità di proprietario del marchio Macef - ha partecipato con un importo di € 1,5 milioni alle spese promozionali per il rafforzamento della manifestazione. Il Mol è attribuibile per € 22,9 milioni (contro € 9,1 milioni nel 2007) all’area Spazi e Servizi Correlati, miglioramento attribuibile per circa metà all’effetto dei maggiori margini conseguenti ai più elevati ricavi; per € 2,9 milioni (contro € 3,1 milioni) all’area Servizi a Valore Aggiunto; per € 6,9 milioni (contro € 5,6 milioni) all’area Organizzazione Manifestazioni e Congressi; • risultato operativo netto (Ebit) di € 29,4 milioni rispetto a € 13,5 milioni del 1° trimestre 2007 - la variazione è sostanzialmente allineata con quella registrata per il Mol; • risultato prima delle imposte di € 29,1 milioni contro € 13,5 milioni (relativi alle sole attività continuative) nel 1° trimestre 2007. Il risultato prima delle imposte è per € 27,8 milioni di competenza del Gruppo (€ 11,8 milioni nel 1° trimestre 2007) e per € 1,3 milioni di competenza di Terzi (€ 3,1 milioni nel 1° trimestre 2007); • cash flow totale (risultato prima delle imposte più ammortamenti ed accantonamenti) pari a € 32,4 milioni rispetto a € 19,1 milioni dello stesso trimestre dell’esercizio precedente. Posizione Finanziaria Netta - La posizione finanziaria netta al 31 marzo 2008 si presenta in sostanziale equilibrio (€ 250mila di disponibilità) rispetto ad un indebitamento di € 4,2 milioni al 31 dicembre 2007. Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti del Gruppo, pari ad € 20,7 milioni, sono in aumento di € 3,4 milioni rispetto alla fine del passato esercizio, di riflesso ai movimenti finanziari registrati per le più importanti manifestazioni che si sono chiuse nel trimestre e quelle che si sono svolte successivamente, in particolare Il Salone del Mobile. L’esborso di € 8,8 milioni relativo al prezzo a pronti per l’acquisto della partecipazione nell’ambito della joint venture con Deutsche Messe è stato in larga parte coperto con l’incasso di € 7,65 milioni del corrispettivo pagato dal Gruppo Reed. I crediti finanziari correnti, pari a € 63,0 milioni (€ 62,3 milioni al 31 dicembre 2007), si riferiscono agli impieghi di tesoreria a breve effettuati tramite l’impiego in polizze di primarie compagnie assicurative. L’indebitamento finanziario corrente è pari ad € 71,1 milioni (€ 71,9 milioni al 31 dicembre 2007). Altri Fatti Di Rilievo Del Trimestre - Il 31 marzo il Bureau International des Expositions (Bie) ha assegnato a Milano l’Expo 2015. Fiera Milano ha fatto parte della squadra che ha ottenuto questo importante risultato. L’expo 2015 potrà imprimere una significativa accelerazione ai processi di internazionalizzazione avviati dal Gruppo, contribuendo con l’accresciuta visibilità internazionale di Milano alla conoscenza all’estero delle mostre milanesi e alla loro attrattività per gli operatori internazionali. Nel periodo in esame è stato inoltre chiuso l’accordo di joint venture con Deutsche Messe Ag (proprietaria del quartiere fieristico di Hannover), che prevede lo sviluppo dell’attività fieristica dei due partner su quattro mercati extraeuropei, a cominciare dalla Cina. Fatti Di Rilievo Successivi Alla Chiusura Del Trimestre - Nell’ambito del progetto volto alla creazione di un riconosciuto polo editoriale di Fiera Milano, in data 9 maggio 2008, la Capogruppo ha sottoscritto un accordo per rilevare l’intero capitale di una “newco” che diverrà titolare dei rami d’azienda comprendenti primarie testate editoriali del gruppo E. S. , casa editrice italiana specializzata nella pubblicazione di periodici per il comparto Hotellerie- Ristorazione-catering. Le riviste oggetto dell’operazione sono Mixer, Beverage & Grocery, Night Life, nonché i contratti per l’edizione di Gbi - Grossisti Bevande Italia e di alcuni “House Organ” di primarie società, che hanno complessivamente realizzato nel 2007 un fatturato di circa € 4,9 milioni ed un Mol superiore ad € 1,4 milioni. Le attività editoriali oggetto dell’operazione sono funzionali in particolare a due importanti manifestazioni organizzate dal Gruppo: Host, nel settore dell’ospitalità professionale, e Tuttofood, nel settore agroalimentare. Quest’ultimo settore assume, inoltre, particolare rilevanza alla luce dell’Expo 2015 che ha come tema portante la nutrizione nel pianeta. Il corrispettivo per l’acquisizione della newco è stato suddiviso suddiviso in una quota a pronti di € 7,0 milioni (di cui € 700mila alla sottoscrizione del contratto e € 6,3 milioni al closing) ed in tre quote a termine, da calcolarsi sulla base del Mol conseguito negli anni 2008, 2009 e 2010 moltiplicato per un coefficiente di 0,733. Per l’applicazione del meccanismo di prezzo a termine è previsto che il Mol nei tre anni indicati non possa essere inferiore, rispettivamente, a € 1,4 milioni, € 1,5 milioni ed € 1,6 milioni. Qualora, invece, il Mol raggiunto risulti inferiore al relativo Mol minimo, nessuna somma sarà dovuta a titolo di prezzo a termine per tale esercizio. Si prevede che l’operazione possa essere finalizzata entro la prima metà del prossimo mese di luglio. Prevedibile Evoluzione Della Gestione - I risultati conseguiti nel 1° trimestre 2008 sono migliorativi rispetto alle attese e consentono di guardare con fiducia alla prevedibile evoluzione della gestione, tenuto conto che anche le manifestazioni che si sono svolte dopo la chiusura del trimestre hanno conseguito buoni risultati. Il Salone del Mobile, che è la mostra più importante al mondo nel settore dell’arredo e del design, ha registrato lo scorso aprile un’edizione record con il massimo storico di visitatori. Le buone risultanze del primo trimestre consentono, quindi, di confermare appieno gli obiettivi finanziari per l´intero esercizio, così come già comunicati al mercato, salvo il verificarsi di fatti straordinari al di fuori del controllo del Gruppo. Dichiara l’amministratore delegato di Fiera Milano Spa Claudio Artusi: “Il 2008 parte sotto i migliori auspici. In particolare registriamo con soddisfazione un forte incremento del Margine Operativo Lordo, nettamente superiore al dato del corrispondente periodo 2007, ed uno speculare miglioramento dell’Ebit. Sul fronte dell’attività espositiva, vale la pena di sottolineare il debutto di Made Expo, la nuova manifestazione professionale dedicata all’architettura ed edilizia, che ha avuto un successo davvero non comune per una mostra al suo esordio. Il primo trimestre conferma così la svolta che ha preso corpo nella seconda parte del 2007 e che ha via via accelerato il passo negli ultimi mesi del passato esercizio. Accanto al miglioramento del quadro gestionale vanno poi sottolineati gli importanti avanzamenti nell’attuazione del Piano Industriale, avvenuti sia nel corso del trimestre in esame sia subito dopo. Fiera Milano è presente oggi in Cina con una importante realtà fieristica che organizza affermate manifestazioni professionali (11 quest’anno) su un mercato come quello cinese particolarmente promettente. Abbiamo inoltre acquisito un gruppo di testate tecniche molto note nel settore dell’ospitalità professionale. Acquisizione - quest’ultima - che va nel senso della crescita di Fiera Milano come piattaforma integrata di comunicazione business, e quindi anche come editore tecnico. Alla luce di questi recenti sviluppi siamo ancora più fiduciosi nel ritorno del Gruppo ad una sostenuta redditività nell’esercizio in corso”. .  
   
   
SOFFICE LA MATERIA, FATALE L’ATTRAZIONE CHIARITO PER LA PRIMA VOLTA UN MECCANISMO UTILE ANCHE PER CAPIRE COME SI FORMANO GLI AGGREGATI DISORDINATI DI PROTEINE.  
 
Roma, 22 maggio 2008 - Sostanze dalle proprietà intermedie tra solidi e liquidi, i colloidi hanno comportamenti davvero sorprendenti perché possono solidificare del tutto all’improvviso. Le conseguenze sono a noi ben familiari: i dentifrici e molti prodotti per pulizia, ma anche alimenti come i formaggi, si ottengono grazie a questo processo. Eppure c´è ancora molto da comprendere circa il comportamento su scala microscopica di questi materiali soffici – così sono anche noti i colloidi. Per la prima volta una ricerca frutto dalla collaborazione tra Centro Soft (Infm-cnr) di Roma, Università Sapienza e Università di Harvard chiarisce il meccanismo che permette ai colloidi di diventare solidi. Lo studio, che sarà pubblicato su Nature*, è stato condotto esaminando una soluzione colloidale di palline di pmma (polimetilmetacrilato) con dimensione di qualche micrometro. Aggiungendo alla soluzione un polimero (il soluto) in quantità opportuna le palline di pmma cominciano ad aggregarsi tra loro e la soluzione colloidale si trasforma in un gel e acquista caratteristiche tipiche dei solidi. Esaminando la sostanza si scopre però che le zone dove si addensano le palline di ppma occupano una porzione piccolissima, appena il 2-3% dell’intero volume, ma tutto il campione è solido. I ricercatori hanno dimostrato che il passaggio dallo stato liquido allo stato di gel coincide in questi sistemi con l’inizio di una transizione di fase. Quest’ultima favorisce la formazione di strutture filamentose che successivamente vetrificano trasformando il gel in un solido. Il bizzarro comportamento dei colloidi è dunque un peculiare effetto della transizione di fase, spiega Emanuela Zaccarelli del Centro Soft, ma dalla sua comprensione possono nascere importanti sviluppi per applicazioni tecnologiche e biologiche. Francesco Sciortino, ricercatore del Centro Soft e docente all’Università Sapienza, aggiunge inoltre che “i risultati ottenuti per questo sistema possono aiutarci a comprendere come si formano gli aggregati disordinati di proteine, a loro volta sostanze colloidali. In particolare risulta di estremo interesse capire il meccanismo di formazione dei gel proteici per riuscire ad attivarlo o inibirlo a seconda della necessità”. .  
   
   
AUSTRIA, THONET FRAU APRE SHOWROOM A GRAZ E LINZ  
 
Vienna, 22 maggio 2008 - La Gebrueder Thonet Vienna, storica azienda austriaca di mobili di design, inaugurerà a Graz e a Linz due nuovi showroom. Lo rende noto l´Ice. Oltre alle tradizionali collezioni della ditta, famosa per le sue sedie, verranno esposte anche creazioni di Poltrona Frau e di altri prestigiosi produttori italiani, quali Cappellini, Gufram e Vita, con le quali Thonet collabora. Poltrona Frau ha acquisito la Thonet Austria nel 2006 per 12,35 milioni di euro e successivamente ha chiuso lo stabilimento di produzione di Friedberg in Stiria per aprirne altri in diversi Paesi dell´Europa dell´Est. .  
   
   
INCENTIVARE LA PRESENZA DI DONNE NELLA SCIENZA  
 
Strasburgo, 22 maggio 2008 - Nell´ue le donne sono una minoranza rispetto ai ricercatori impegnati nel settore pubblico e privato e dell´istruzione superiore. Il Parlamento chiede quindi di promuovere la scienza come settore d´interesse per i due generi, affrontando la questione dell´abbandono della carriera per motivi familiari e incoraggiando la carriera scientifica delle donne. Ricorda che la parità di genere implica una rappresentanza di donne di almeno il 40% nelle posizioni di responsabilità nella ricerca pubblica. La ricerca rappresenta un settore cruciale per lo sviluppo economico dell´Ue che dovrebbe assumere altri 700. 000 ricercatori nell´ambito della realizzazione della strategia di Lisbona per la crescita e lo sviluppo. Tuttavia, le ricercatrici rappresentano una minoranza corrispondente, in media, nell´Ue, al 35% dei ricercatori impegnati nel settore pubblico e dell´istruzione superiore e soltanto al 18% dei ricercatori occupati nel settore privato. Inoltre, la percentuale di donne che occupano incarichi accademici di massimo livello di rado supera il 20% e le probabilità per gli uomini di ottenere una cattedra o un posto equivalente sono tre volte maggiori rispetto a quelle delle donne. Approvando con 416 voti favorevoli, 75 contrari e 164 astensioni la relazione di Britta Thomsen (Pse, Dk), il Parlamento porta all´attenzione degli Stati membri il fatto che i sistemi di istruzione europei continuano ad «alimentare stereotipi di genere», in particolare in settori di ricerca come le scienze naturali. Ritiene quindi di massima importanza promuovere «quanto prima possibile» la scienza come settore di interesse per i due sessi e incoraggia le università e le facoltà ad analizzare i loro sistemi di selezione per individuare eventuali discriminazioni di genere e procedere alle necessarie correzioni. Dovrebbe inoltre essere incoraggiata una maggiore partecipazione delle donne in settori come le tecnologie, la fisica, l´ingegneria, l´informatica e altri campi e dovrebbero essere adottate politiche efficaci per eliminare il divario retributivo basato sul genere. Nel corso del dibattito in Aula, la relatrice ha infatti sottolineato che «la tematica delle donne e della scienza è connessa agli obiettivi della Strategia di Lisbona» e che «sono necessarie azioni positive per migliorare velocemente la situazione». Frenare l´abbandono della carriera per motivi familiari Il Parlamento rileva che una percentuale eccessivamente elevata di donne abbandona la carriera scientifica nel corso degli anni. Tale fenomeno dovrebbe essere analizzato e le autorità competenti dovrebbero proporre soluzioni tenendo conto di differenti fattori, come l´ambiente di lavoro, gli stereotipi professionali, la concorrenza, i requisiti di mobilità e le responsabilità familiari. Riconoscendo che la mobilità è un fattore fondamentale per lo sviluppo e la crescita personale nel settore della ricerca, sottolinea la difficoltà di conciliarvi la vita familiare e la necessità di politiche adeguate in questo campo. Il Parlamento deplora poi che le interruzioni dell’attività scientifica femminile legate a motivi familiari abbiano ricadute negative sulle opportunità di carriera delle donne, «dal momento che la maggior parte dei loro colleghi maschi non sono costretti a sospendere la loro attività e quindi raggiungono posizioni di livello simile in età più giovane», trovandosi avvantaggiati nelle future prospettive di carriera. Occorre quindi garantire orari di lavoro flessibili, migliori strutture per l’assistenza all’infanzia, nonché l’accessibilità delle prestazioni previdenziali a livello transnazionale. I deputati poi sostengono che i congedi parentali dovrebbero consentire davvero a uomini e donne la libertà di scelta e sottolineano che conciliare la vita familiare con l’attività lavorativa è una responsabilità che riguarda entrambi i generi. Il Parlamento invita inoltre a considerare l’età come un criterio di eccellenza insieme alla situazione familiare, compreso il numero di persone a carico del ricercatore. I limiti di età per l’assegnazione di borse di studio, infatti, si ripercuotono negativamente sui giovani che si prendono cura di persone a carico e che, nella maggior parte dei casi, sono donne. In tali circostanze, dovrebbero essere introdotte misure legislative che correggano tale anomalia, ad esempio aggiungendo un anno alla scadenza prevista per le domande per ogni anno di cura di una persona a carico. Quote rose non obbligatorie nei gruppi di esperti Uno dei settori prioritari dell’azione dell’Ue, nel quadro della tabella di marcia per la parità tra donne e uomini 2006-2010, è costituito dalla pari rappresentanza nel processo decisionale, con un obiettivo del 25% di donne in posizioni di responsabilità nel settore della ricerca pubblica, da raggiungere entro il 2010. Il Parlamento, tuttavia, critica tale obiettivo poco ambizioso e insufficiente, ricordando alla Commissione e agli Stati membri che «la parità di genere implica una rappresentanza femminile pari ad almeno il 40%». Invita quindi la Commissione e gli Stati membri a adottare procedure di selezione più trasparenti e a prevedere l´obbligo di garantire un equilibrio di genere nelle commissioni di valutazione e selezione nonché in tutte le altre commissioni e nei gruppi di esperti nominati attraverso quote non obbligatorie di almeno un 40% di donne e un 40% di uomini. A ciò poi dovrebbe accompagnarsi un cambiamento di mentalità nel campo della ricerca per migliorare l´equilibrio di genere a livello decisionale. Nonostante le donne rappresentino più del 50% degli studenti dell´Ue e conseguano il 43% dei diplomi di dottorato di ricerca, ricoprono, in media, soltanto il 15% degli incarichi accademici di alto livello e godono pertanto di un´influenza considerevolmente più limitata in termini di posizioni decisionali nel settore della ricerca. I deputati suggeriscono quindi agli Stati membri di promuovere iniziative di sensibilizzazione per informare e incoraggiare le ragazze a frequentare studi e corsi di laurea in campo scientifico e tecnologico e a stanziare fondi di ricerca mirati per le donne, contrastando il sottofinanziamento delle attività di ricerca svolte da queste ultime. Il Parlamento incoraggia poi le università, gli istituti di ricerca e le imprese private a adottare e attuare strategie di parità all’interno delle loro organizzazioni nonché a condurre valutazioni d’impatto di genere nell’ambito dei processi decisionali. La Commissione e gli Stati membri dovrebbero adottare misure positive al fine di incoraggiare le ricercatrici e sviluppare programmi di sostegno nell’orientamento alla carriera e tutoraggio, nonché politiche di promozione con obiettivi precisi. Le reti di ricercatrici a livello nazionale, regionale ed europeo, dovrebbero essere rafforzate in quanto strumento fondamentale per spingere un maggior numero di donne ad intraprendere la carriera scientifica e incoraggiare le attuali ricercatrici a partecipare al dibattito politico e a migliorare la loro crescita professionale. .  
   
   
RETE INTERNAZIONALE DELLE DONNE PER LA SOLIDARIETÀ RITA LEVI MONTALCINI A TRENTO PER IL LANCIO PRESENTATA L’INIZIATIVA CHE VIVE SUL WEB GRAZIE AD UN PORTALE DELLA PROVINCIA  
 
 Trento, 22 maggio 2008 - In Trentino nasce la Rete internazionale delle donne per la solidarietà: “Un’agorà – come ha sottolineato ieri l’assessore provinciale alla solidarietà internazionale Iva Berasi, nel corso della conferenza stampa di presentazione – dove si incontrano i bisogni reali delle persone, la domanda e l’offerta dei bisogni e della disponibilità a costruire un mondo migliore. La Rete internazionale delle donne per la solidarietà vivrà il suo spazio aggregativo su internet, grazie al portale www. Donneperlasolidarietà. It, a cui hanno aderito già 39 associazioni estere e 27 trentine. L´evento di lancio della Rete si svolgerà a Trento - all’interno del Festival dell’Economia - il 31 maggio 2008 presso la Facoltà di Giurisprudenza. Quel giorno, grazie all’assessorato alla solidarietà internazionale saranno a Trento Rita Levi Montalcini, Premio Nobel e senatrice, Malalai Joya, politica e attivista afgana e Benedetta Magri dell’Organizzazione internazionale del lavoro - Centro di formazione internazionale: le tre personalità presenteranno e discuteranno delle ragioni e degli obiettivi della Rete e di “Partnership globale per lo sviluppo. Il ruolo delle donne”. Da mercoledì 28 a venerdì 30 maggio, saranno organizzati a Mariapoli, Cadine, altri due seminari aperti al pubblico: il primo dal titolo “Strategie e approcci per l’equità di genere nella costruzione di partenariati territoriali” e il secondo “Lavorare in Rete: metodi strumenti e strategie”. Nei pomeriggi del 28 e 29 e il 30 maggio si svolgeranno dei laboratori di approfondimento con momenti di scambio di esperienze ed incontri per dialogare sul tema dell’approccio di genere nei progetti di sviluppo e sulle potenzialità dei partenariati e delle reti. In quei giorni sono previsti anche concerti (con l’Orchexra Terrestre a Palazzo delle Albere a Trento, alle ore 21 del 28 maggio 2008) e mostre fotografiche (“Donne di Vrindavan”, presso la Sala Wolkenstein di Palazzo Festi a Trento, dalle ore 18 di mercoledì 28 maggio). La Rete internazionale delle donne per la solidarietà è un progetto dell’assessorato alla solidarietà della Provincia autonoma di Trento con l’obiettivo di avviare una riflessione sulle potenzialità della partnership tra organizzazioni di donne che considerano l’equità di genere un elemento imprescindibile dei progetti di sviluppo. La rete mira a consolidare relazioni e scambi di buone pratiche per avviare progetti innovativi che incontrino il finanziamento di donatori pubblici e privati, a livello locale, nazionale e internazionale. La Provincia autonoma di Trento è impegnata nell’ambito della solidarietà internazionale, è infatti l’unica realtà italiana a destinare, per legge, almeno lo 0,25% del proprio bilancio ad interventi nei Paesi impoveriti. “Con questo impegno – ha spiegato oggi l’assessore provinciale alla solidarietà internazionale Iva Berasi - stiamo cercando di fare la nostra parte nel perseguire gli Obiettivi di sviluppo del Millennio. In questo contesto, uno dei progetti più ambiziosi è la Rete internazionale delle donne per la solidarietà, che userà tutti gli strumenti offerti da internet per comunicare, agire e cooperare, grazie al portale www. Donneperlasolidarieta. It. “L’obiettivo del progetto – ha aggiunto l’assessore Berasi - è di utilizzare il potente strumento di internet per mettere in contatto donne del Nord e del Sud del Mondo al fine di consolidare relazioni, scambiare buone pratiche e favorire il finanziamento di progetti promossi da gruppi di donne, da parte di donatori pubblici e privati, a livello locale, nazionale e internazionale”. La Rete gode del sostegno e della garanzia di numerose personalità pubbliche, in primo luogo di grandi donne che, con la loro testimonianza e il loro impegno, hanno fornito un grande contributo al miglioramento delle condizioni di vita di migliaia di donne in tutto il mondo e alla concreta attuazione del principio delle pari opportunità. “È sempre più evidente infatti – ha detto Berasi - che le donne, soprattutto nei cosiddetti Paesi in via di sviluppo, sono nel contempo le prime vittime delle situazioni di arretratezza e la migliore opportunità di riscatto. In ogni parte del pianeta, migliaia di gruppi spontanei di donne, più o meno organizzati, hanno dimostrato che, laddove le donne si mettono assieme, sono perfettamente in grado di prendere in mano il proprio destino e il destino delle loro comunità”. Investire sui progetti delle donne significa investire sullo sviluppo delle comunità, migliorando la situazione alimentare, sanitaria, educativa e sociale, in particolare delle fasce più esposte della popolazione: i bambini e le bambine. “Ciò accade – ha ribadito l’assessore - perché le donne, con il loro attaccamento alla terra e alla famiglia e con il loro senso di responsabilità sono una garanzia certa che anche un solo euro investito su una loro idea, un loro progetto, sarà un euro fruttuoso, che contribuirà a migliorare effettivamente le condizioni di vita della comunità e ad avviare il circolo virtuoso dello sviluppo locale”. Per questo mettere in relazioni gruppi di donne dei Paesi in via di sviluppo, con altre donne a livello mondiale, e con chi nel mondo occidentale vuole scommettere su di loro e sui loro progetti attraverso la Rete, è un´occasione importante sia per allargare e consolidare i legami di amicizia, sia per indirizzare risorse su obiettivi concreti e realizzabili. Obiettivo. L´obiettivo della rete è dare risposte alle necessità delle donne nei Paesi in via di sviluppo attraverso il sostegno dei loro progetti. La Rete vuole essere un luogo dove le richieste di supporto per i progetti possono incontrare le offerte di finanziamento da parte di Enti, organizzazioni o singoli donatori. Ma non solo. La Rete vuole mettere in contatto donne impegnate socialmente per sviluppare una collaborazione reciproca attraverso incontri, eventi e la diffusione di informazioni. Il sito web vuole essere la piattaforma di incontro per valorizzare le risorse umane, creative, finanziarie al fine di creare una Rete permanente di persone, solidale e di scambio a favore dello sviluppo delle donne nel mondo. “Nessuno come una donna – spiegano Valeria Liverini, tra le promotrici dell’iniziativa - che ogni giorno vive sulla propria pelle la fatica di far quadrare i conti, garantire il cibo ai propri figli, le medicine necessarie, una casa decente, mandarli a scuola, e rispondere ad ogni altra loro necessità, in un quadro di povertà e spesso di degrado, è capace, oltre che di analizzare i propri bisogni anche di individuarne le soluzioni. Per questo un progetto pensato e costruito da una donna è un progetto credibile, concreto e realizzabile, sul quale vale la pena di scommettere. Le donne dei Paesi in via di sviluppo sono perfettamente coscienti che solamente se uniranno i loro sforzi, le loro intelligenze e la loro caparbietà in uno sforzo comune potranno mettere in campo la forza e l´energia in grado di incidere realmente sulla condizione di povertà e garantire un futuro migliore per sé, per i propri figli e per le comunità a cui appartengono”. Come aderire Possono aderire alla Rete sia singole persone sia istituzioni e sono previste diverse forme di partecipazione: · I simpatizzanti possono chiedere la newsletter, segnalare riferimenti bibliografici o siti Web collegati alle finalità della Rete, suggerire aree per possibili progetti, segnalare bandi per il finanziamento di progetti collegati agli obiettivi della Rete; · I donatori possono finanziare la Rete oppure progetti specifici; · I gruppi di donne possono proporre un progetto per il finanziamento. Fotoservizio a cura dell’Ufficio Stampa e filmato Videoframe Il programma Mercoledì 28 maggio
9. 00 – 13. 00 · Centro Mariapoli – Cadine (Tn) · Benvenuto dell’Assessore · Seminario aperto al pubblico: “Strategie e approcci per l’equità di genere nella costruzione di partenariati territoriali” · Intervengono: · Barbara Poggio, Università degli studi di Trento, Italia · Carolina Marques, Ilo Itc Organizzazione Internazionale del Lavoro Centro di formazione internazionale, Italia · Maria Grazia Panunzi, Aidos Associazione Italiana Donne per lo Sviluppo, Italia · Jennifer Redloff, Apc Wnsp Africa, Association for Progressive Communications Women´s Networking Support Programme, Africa · Rada Zarkovic, Cooperativa “Insieme” di Bratuc, Bosnia Erzegovina
18. 00 · Sala Wolkenstein - Palazzo Festi, Trento · Visita alla mostra fotografica “Donne di Vrindavan” di Tamara Farnetani
21. 00 · Palazzo delle Albere, Trento · Concerto Orchextra Terrestre
Giovedì 29 maggio
9. 00 – 13. 00 · Centro Mariapoli – Cadine (Tn) · Seminario aperto al pubblico: “Lavorare in Rete: metodi strumenti e strategie” · Intervengono: · Gea Meijers, Wide Globalising Gender Equality and Social Justice, Bruxelles · Sol Pradelli, Fas Femmes Africa Solidarité , rappresentante sede di Ginevra · Adriana Marquisio, Cndav Comisiòn Nacional en Defensa del Agua y de la Vida, Uruguay · Valentina Pellizzer, One World South East Europe, Bosnia Erzegovina · Almeida Venete, Rede de Mulheres Rurais da America Latina e Caribe, Brasile
Sabato 31 maggio
17. 30 · Facoltà di Giurisprudenza, Trento · Presentazione della Rete Internazionale delle Donne per la Solidarietà. · Partnership globale per lo sviluppo. Il ruolo delle donne · Intervengono: · Rita Levi Montalcini, Premio Nobel e senatrice, Italia · Malalai Joya, politica e attivista, Afghanistan Benedetta Magri, Ilo Itc Unità di Genere
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TRENTINO ALTO ADIGE: VARATE LE MODIFICHE AL PACCHETTO FAMIGLIA DELLA REGIONE  
 
Trento, 22 maggio 2008 - Il Consiglio regionale ha approvato in seduta notturna del 21 maggio le modifiche al Pacchetto famiglia della Regione presentate dall´Assessora competente Martha Stocker. Accanto ad una serie di modifiche di natura tecnica gli interventi riguardano in particolare l’assegno regionale al nucleo familiare ed i contributi a sostegno della copertura previdenziale volontaria. Una modifica assai attesa dai neo-genitori è quella che prevede la concessione dell’assegno regionale al nucleo familiare a partire dal primo figlio, assegno che – a differenza di quello analogo previsto dalla Provincia di Bolzano – viene erogato per i primi sette anni di vita del bambino per un importo che varia in funzione del reddito del nucleo richiedente. Le fasce di reddito per l´assegno regionale al nucleo familiare sono state ritoccate in base all’aumento del costo della vita. La Giunta regionale nella prossima riunione delibererà l’adeguamento dell’assegno al nucleo familiare al tasso d’inflazione del 4,55% e ciò a partire dal 1° luglio 2008. Inoltre l´assegno è stato esteso anche ai nuclei in cui entrambi i coniugi sono liberi professionisti. Altre importanti modifiche riguardano i contributi per la copertura previdenziale di periodi di cura e assistenza. Per coloro che nei primi tre anni di vita del bambino effettuano versamenti volontari finalizzati alla costituzione di una pensione obbligatoria il contributo per la copertura previdenziale del relativo periodo di astensione dal lavoro passa infatti dagli attuali 3. 500 euro a 6. 000 euro. Se dunque l´importo annuo dovuto all’Inps supera i 3. 500 euro, aumenta di pari passo anche il contributo regionale, che arriva a coprire l´importo dovuto entro la misura massima di 6. 000 euro. Il contributo regionale resta invece confermato in 3. 500 euro per coloro che effettuano versamenti presso un fondo complementare. Due sono le novità per le persone – in prevalenza madri – che scelgono di svolgere a tempo parziale la propria attività lavorativa nei primi tre anni di vita del figlio: 1. Il contributo regionale, che finora copriva un periodo di 12 mesi entro i primi 3 anni di vita del bambino, viene ora erogato per 24 mesi, che diventano addirittura 27 se il padre usufruisce del congedo parentale per almeno 3 mesi. 2. In conseguenza del fatto che dal 2006 chi rientra al lavoro a tempo parziale può richiedere all’Inps l’integrazione della contribuzione a tempo pieno effettuando i relativi versamenti volontari, la Regione ha previsto a sostegno di tale opzione un contributo massimo di 3. 000 euro. Il contributo resta invece confermato in 1. 750 euro nel caso di astensione parziale e versamento in un fondo complementare. Ulteriori modifiche riguardano la copertura previdenziale dei periodi di assistenza a familiari non autosufficienti. In questo settore il contributo regionale resta confermato in 3. 500 euro o in 1. 750 euro se la persona che presta assistenza lavora a tempo parziale. Con regolamento si provvederà in un secondo momento a fare in modo che l’importo di 3. 500 euro spetti sempre, anche quando l’assistito (maggiorenne o minorenne che sia) frequenti la scuola od un’altra struttura. Un’ulteriore novità riguarda i genitori di bambini in situazione di handicap: nei primi 5 anni di vita del bambino, ovvero fino a che questi non possa frequentare una struttura educativa come la scuola materna, la scuola elementare o altro, il contributo a copertura dei versamenti previdenziali volontari - compresi quelli versati in un fondo complementare - effettuati dalla madre o dal padre è elevato a 6. 000 euro. Accanto a queste sostanziali innovazioni il disegno di legge approvato dal Consiglio regionale prevede anche una serie di aggiustamenti di natura tecnica o altre modifiche che, per il limitato numero di soggetti interessati, risultano complessivamente di minore impatto. È il caso, ad esempio, delle modifiche operate in materia di contributi per il riscatto ai fini pensionistici dell’attività lavorativa prestata in Paesi non legati all’Italia da alcun accordo in materia previdenziale. In seguito alla modifiche approvate il contributo regionale spetta, fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di anzianità o di vecchiaia, unicamente al soggetto espatriato e passa dal 90% al 75% dell´onere complessivo di riscatto. Per la provincia di Trento è stato inoltre previsto un nuovo intervento per il contributo a sostegno della copertura previdenziale per i cosiddetti "lavoratori atipici”, che per i versamenti in un fondo complementare si vedono riconoscere un contributo fino a 1. 000 euro per un massimo di 5 anni. A tutt’oggi in provincia di Trento non risulta applicata quella parte della legge regionale che riguarda la copertura previdenziale dei periodi di assistenza ai familiari non autosufficienti, mentre per i periodi di cura dei figli le norme regionali vengono applicate solo parzialmente. L’assessora regionale Martha Stocker, nell’esprimere la propria soddisfazione per l’insieme degli interventi previsti dal nuovo Pacchetto famiglia, ha voluto ringraziare tutti coloro che vi hanno contribuito, dall’intero staff dell’assessorato al gruppo di lavoro, senza dimenticare gli uffici provinciali ed i patronati. “Possiamo dire di aver lavorato come gli architetti incaricati di ristrutturare una casa: abbiamo posto ogni cura per conservare ciò che funzionava e correggere nel contempo storture e difetti, attenti al bene dei vecchi inquilini ma anche – visto che la casa è stata ampliata – al bene dei “nuovi”, ha affermato Martha Stocker. L’auspicio, ha aggiunto l’Assessora, è che la popolazione accolga positivamente i nuovi interventi e si informi compiutamente sull´ampio ventaglio di possibilità offerto dalla normativa regionale. Non appena varato il regolamento di esecuzione l’Assessorato provvederà, naturalmente, a darne ampia comunicazione. .  
   
   
ENI E LA REPUBBLICA DEL CONGO AVVIANO NUOVO MODELLO INTEGRATO DI COOPERAZIONE  
 
Point Noire, 22 maggio 2008 - Eni inaugura in Congo un nuovo modello di cooperazione. Il modello Eni integra al business tradizionale dell’esplorazione e produzione di idrocarburi attività di sostenibilità nel territorio e importanti iniziative nel settore degli oli non convenzionali e delle energie rinnovabili. Attraverso il programma condiviso con Eni, la Repubblica del Congo massimizzerà le proprie potenzialità di grande produttore di energia, diventando il Paese di riferimento in Africa nel campo delle sabbie bituminose e dei biocarburanti, come ulteriore beneficio del progetto di sviluppo agroalimentare. Eni nel quadriennio 2008-2011 investirà 3 miliardi di dollari nel Paese per una produzione equity pari a 150 milioni di barili di olio equivalente. Negli ultimi tre anni la società ha trasformato la propria attività in Congo valorizzando il proprio business tradizionale, grazie alla stretta collaborazione con le autorità congolesi che ha permesso la realizzazione degli accordi annunciati oggi. Accordo per la ricerca e lo sfruttamento di oli non convenzionali in sabbie bituminose a Tchikatanga e Tchikatanga-makola. Le due aree, estese su 1790 kmq, presentano enormi potenzialità. Gli studi preliminari effettuati per ora su un’area di soli 100 Km2, hanno portato a stimare riserve recuperabili di circa 2,5 miliardi di barili unrisked e 500 milioni di barili risked. L’accordo consentirà ad Eni di consolidare la sua competenza specifica nel settore delle sabbie bituminose, valorizzando la tecnologia proprietaria Eni Slurry Technology (Est) per il miglioramento della qualità degli oli pesanti. Il progetto beneficerà delle sinergie derivanti dalla vicinanza del campo di M’boundi, del quale potrà essere utilizzato il gas associato per la fornitura all’impianto Est e l’arricchimento dell’olio pesante, perseguendo gli obiettivi di riduzione delle emissioni in atmosfera nell’ambito del protocollo di Kyoto. Il protocollo d’intesa sul progetto Food Plus Biodiesel definisce un quadro di collaborazione per l’utilizzazione degli oli vegetali, provenienti da coltivazioni di palme su circa 70 000 ettari oggi non coltivati nella regione Niari, nel Nord-ovest del paese, dai quali si attendono 340 mila ton/anno di olio grezzo sufficiente per coprire il fabbisogno alimentare interno e produrre 250. 000 ton/anno di biodiesel. Il progetto prevede l’impiego di circa 10 mila persone e la costituzione di un Consorzio che collaborerà con i migliori organismi internazionali per l’ottimizzazione della produzione agricola e lo sviluppo delle comunità locali, operando secondo principi di tutela dell’ambiente e della biodiversità. La produzione di olio vegetale grezzo non utilizzata per il consumo alimentare, potrà essere destinata alla produzione di Bio-diesel attraverso la tecnologia proprietaria Eni Ultra-bio-diesel. Dopo una prima fase pilota sarà valutata la fattibilità di una bio-raffineria in Congo. Realizzazione di una nuova centrale elettrica da 450 Mw nei pressi del terminale petrolifero di Djeno, che entro il 2009 contribuirà attraverso la produzione di energia elettrica dal gas a coprire oltre l’80% del fabbisogno del Paese, riducendo contestualmente il gas flaring. La Centrale, di proprietà di una nuova società che sarà partecipata al 20% da Eni Congo e all’80% dalla Repubblica del Congo, verrà alimentata dal gas associato del campo di M’boundi e, successivamente, dalle scoperte offshore del Permesso Marine Xii. L’iniziativa consente la valorizzazione di 56 milioni di boe di riserve di gas e liquidi associati, con una produzione giornaliera di circa 22 mila barili di olio equivalente in quota Eni, e inoltre potrà beneficiare dei crediti dei Clean Development Mechanism previsti dal protocollo di Kyoto. Il piano industriale si accompagna ad importanti iniziative di solidarietà sociale di miglioramento dell´assistenza sanitaria all´infanzia nelle zone rurali del Congo, promossi e realizzati da Eni Foundation, a seguito dell’accordo firmato nel 2007 con il Ministero Congolese della Sanità, degli Affari Sociali e della Famiglia e con l’Ong locale Fondation Congo Assistance. L’investimento atteso per completare l’intero programma è di circa 8,5 milioni di euro. Il progetto prevede la realizzazione di programmi di vaccinazione volti a ridurre l´incidenza delle principali patologie infantili, coinvolgendo oltre 200. 000 bambini, pari a circa il 30% della popolazione infantile del Paese. L’iniziativa si propone, inoltre, di potenziare la capacità di intervento delle strutture sanitarie di base anche in zone periferiche del Paese, di sensibilizzare la popolazione in tema di prevenzione e di migliorare il livello di preparazione del personale sanitario locale. Il progetto riguarda i distretti rurali remoti delle regioni di Niari, Cuvette e Kouilou, dove è prevista la completa ristrutturazione e l’equipaggiamento di 30 Centri Sanitari Periferici funzionali all’iniziativa e l’impiego di unità mobili dedicate, che nella regione della Cuvette saranno anche fluviali, per il trasporto dei team sanitari Il modello integrato condiviso da Eni e la Repubblica del Congo crea le basi per un nuovo metodo di collaborazione con i paesi produttori che consente di promuoverne lo sviluppo industriale ed energetico nel rispetto dell’ambiente e della sostenibilità del business. . .  
   
   
ANSALDO ENERGIA VINCE CONTRATTO IN CILE PER 75 MILIONI DI EURO  
 
Roma, 22 maggio 2008 - Ansaldo Energia, la società del gruppo Finmeccanica ha firmato un contratto in Cile del valore di 75 milioni di euro. Aes, uno dei più grandi investitori e operatori di impianti energetici privati nel mondo, ha confermato la fiducia in Ansaldo Energia con un ordine per tre turbine a vapore da 270 Mw, con relativi generatori in aria, per i propri impianti di Campiche ed Angamos (Cile). L’ordine è stato firmato da Posco E&c, Epc Contractor dei due impianti e sussidiaria di Posco, che è la terza società siderurgica mondiale. Posco E&c sta consolidando sempre di più il proprio ruolo di principale Epc Contractor per impianti chiavi in mano in Sudamerica. L’utilizzo del generatore in aria di taglia 350 Mva, sviluppato interamente da Ansaldo Energia e di cui solo pochissimi costruttori al mondo dispongono, vanta indubbi vantaggi di costo e semplicità d’uso rispetto a quello ad idrogeno proposto dai concorrenti. .  
   
   
GAS PLUS S.P.A. GESTIONE DEL PRIMO TRIMESTRE 2008. IN FORTE CRESCITA TUTTI GLI INDICATORI ECONOMICO-FINANZIARI: FATTURATO CONSOLIDATO A 124,4 MILIONI DI EURO (+115,9%)  
 
Milano, 22 maggio 2008. Il Consiglio di Amministrazione di Gas Plus S. P. A riunitosi il 15 maggio ha approvato il resoconto intermedio sulla gestione del primo trimestre. Qui di seguito sono riportati i principali indicatori economico finanziari consolidati del Gruppo.
€ in migliaia (1) 1Q08 1Q07 Variazione %
Ricavi da vendite 124. 430 57. 628 115,9%
Ebitda 18. 454 15. 371 20,1%
Ebit 12. 385 5. 320 132,8%
Utile prima imposte delle 11. 468 5. 154 122,5%
Utile netto 7. 131 2. 849 150,3%
€ in migliaia (1) 31/03/2008 31/12/2007
Indebitamento netto -11. 537 8. 893
Adjustment e sensitività in relazione all’andamento temporale discontinuo degli investimenti esplorativi I risultati del periodo infrannuale, come tipico della attività petrolifera, risentono dell’andamento temporale discontinuo degli investimenti esplorativi che vengono interamente ammortizzati nel periodo in cui sono sostenuti (rispettivamente pari a 1,2 milioni di Euro nel 1Q 2008 e a 6 milioni di Euro nel 1Q 2007). Il Gruppo ritiene quindi opportuno evidenziare anche gli effetti virtuali sui risultati che sarebbero stati ottenuti in caso di ripartizione più uniforme tra i singoli trimestri di tali investimenti. Qualora gli investimenti esplorativi (consuntivati o attesi) fossero stati ripartiti in modo uniforme nei quattro trimestri dell’anno, l’Ebit e il Risultato netto avrebbero raggiunto i valori evidenziati nella seguente tabella:
€ in migliaia 1Q08 1Q07 Variazione %
Ebit Adjusted 9. 549 8. 330 14,6%
Risultato Netto Adjusted 5. 368 4. 513 18,9%
Aspetti significativi dell’attività nel primo trimestre 2008 L’amministratore Delegato, Davide Usberti, ha dichiarato: “E’ con soddisfazione che presentiamo i risultati del 1° trimestre 2008. Dopo un 4° trimestre 2007 anch’esso molto positivo, infatti, essi consolidano il trend di crescita del Gruppo, sospinto non solo da un favorevole andamento dei prezzi ma anche da una buona performance industriale e dimostrano la validità del suo business model. Traendo beneficio da una fase di elevati prezzi della commodity, fase che riteniamo ormai non solo congiunturale, Gas Plus sta perseguendo la sua mission, definita in sede di quotazione. Vogliamo conseguire, contemporaneamente: dei buoni e crescenti risultati economici, derivanti anche da una presenza integrata sul mercato italiano del gas; un forte apprezzamento dei contenuti patrimoniali del Gruppo, assicurato da riserve di gas non solo stabili ma ogni anno in leggera crescita grazie agli investimenti sulle concessioni di coltivazione, e da un portafoglio integrato di asset downstream di valore; un’ulteriore crescita nelle nuove attività dell’E&p internazionale, nel quale si stanno conseguendo i primi importanti successi con le scoperte in Romania, e negli stoccaggi, dove il Gruppo dovrebbe essere nelle condizioni di avviare la realizzazione della prima infrastruttura nel prossimo trimestre, ponendo le premesse per assumere il ruolo di terzo operatore nazionale in tale comparto. Con riferimento alle 5 business unit del Gruppo: L’attività di Esplorazione & Produzione: in Italia si è focalizzata sugli investimenti esplorativi e sviluppo idonei a garantire il conseguimento degli obiettivi aziendali di crescita o almeno di mantenimento delle riserve di gas effettuando in particolare attività preliminari a nuovi pozzi di prossima realizzazione per 663 migliaia di Euro nel periodo. Sul fronte della produzione lorda, la produzione totale di gas naturale del trimestre è risultata di 60,3 milioni di metri cubi, con un incremento di 3,3 milioni di metri cubi rispetto al medesimo periodo dello scorso anno grazie all’ottimizzazione di alcuni campi in previsione delle prossime fermate tecniche già programmate. A livello internazionale, per quanto riguarda i già annunciatiritrovamenti di gas in Romania, partecipati da Gas Plus al 15%, l’operatore ha comunicato la certificazione delle risorse superiori alle iniziali aspettative ed ammontanti a 5,8 miliardi di metri cubi, di cui 0,87 miliardi netti in quota Gas Plus. Nell’ambito dell’attività esplorativa estera il Gruppo ha sostenuto investimenti esplorativi per 3,3 milioni di Euro; L’attività di approvvigionamento e vendita all’ingrosso (Supply & Sales) ha conseguito un significativo incremento dei volumi venduti (368 Milioni di metri cubi, + 110%), tanto nei confronti delle società Retail del Gruppo (+23%) che delle società di vendita terze (+111%). A sua volta l’attività di vendita al dettaglio (Retail), ha conseguito favorevoli performances in particolare nei segmenti di vendita small business/terziario (+135%) e industriale (+24%) Grazie all’andamento climatico del periodo e all’incremento del numero di clienti finali, la business unit Network (attività di Distribuzione) ha registrato un incremento del 11,4% dei quantitativi di gas trasportati per conto delle società di vendita, che sono passati da 57,53 milioni di metri cubi del 2007 a 64,09 del 2008; Nello Stoccaggio, proseguono le attività relative ai campi di Sinarca (Campobasso) e Poggiofiorito (Chieti), detenuti rispettivamente al 60% e al 100% dal Gruppo. Per il progetto “Sinarca Stoccaggio”, dopo l’approvazione preliminare dal Ministero per lo Sviluppo Economico, è in corso la procedura di compatibilità ambientale a seguito della nomina della nuova sottocommissione Via. I negoziati con il gruppo Gazprom, al momento, sono sostanzialmente sospesi come conseguenza della mancata disponibilità a fornire gas nel breve termine a fronte dell’ingresso nei progetti di stoccaggio Gas Plus. Struttura Organizzativa Dal prossimo mese di giugno il Dott. Piero Cocco-ordini, direttore finanziario del Gruppo, e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, lascerà la propria posizione. Il Consiglio di Amministrazione, ed in particolare l’Amministratore Delegato, ringraziano il Dott. Piero Cocco-ordini esprimendo apprezzamento per il suo apporto alla crescita del Gruppo e gli augurano i migliori successi per la nuova attività. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì deliberato di: nominare dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, il Dott. Germano Rossi, responsabile amministrazione e bilancio del Gruppo, in quanto da giugno prossimo il Dott. Piero Cocco-ordini, direttore finanziario del Gruppo, e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, lascerà la propria posizione; istituire la nuova direzione “Corporate Business Development” affidata all’Ing. Giovanni Baroni. L’ing. Giovanni Baroni assume anche la carica di Investor Relations, responsabile dei rapporti con la comunità finanziaria. . .
 
   
   
GAS PLUS S.P.A.: BILANCIO 2007: FATTURATO CONSOLIDATO A EURO 244,4 MILIONI (+32,8%)  
 
Milano, 22 maggio 2008 Si è riunita il 15 maggio in l’ Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Gas Plus S. P. A. , che ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2007 e ha deliberato la distribuzione di un dividendo ordinario pari a Euro 0,17 per azione (cedola n. 2) e, ad integrazione del dividendo 2006, di un dividendo straordinario pari a Euro 0,07 per azione, in pagamento da giovedì 29 maggio 2008, con stacco della cedola da lunedì 26 maggio. Positivi i risultati in termini di ricavi 2007 con un fatturato consolidato pari a pari a Euro 244,4 milioni, in crescita del 32,8% rispetto all’esercizio 2006, grazie prevalentemente all’incremento dell’attività commerciale a seguito di una maggior presenza del Gruppo sul territorio italiano e consolidamento sui mercati internazionali. L’ebitda consolidato è stato pari a Euro 52,8 milioni (-4,1% rispetto al 2006), mentre l’Ebit consolidato è stato pari a Euro 23,6 milioni (-14,9% rispetto al 2006) a seguito di cospicui investimenti, particolarmente nel settore upstream, ammortizzati completamente nell’anno, oltre ad ammortamenti. L’utile netto consolidato è stato pari a Euro 13,7 milioni, rispetto a Euro 13,6 milioni dell’esercizio precedente. Al 31 Dicembre 2007, l’indebitamento finanziario netto del Gruppo Gas Plus è stato pari a Euro 8,9 milioni, rispetto ai 3,7 milioni del 31 dicembre 2006. La capogruppo Gas Plus S. P. A. Ha realizzato nell’esercizio 2007 un fatturato di Euro 5,5 milioni, per prestazioni di servizi verso le società controllate ed ha percepito dividendi per Euro 12,3 milioni, conseguendo un utile netto di Euro 12,2 milioni. L’assemblea ha autorizzato la stipulazione di una polizza assicurativa a copertura dei rischi manageriali degli Amministratori, dei Sindaci, dei dirigenti e dei membri dell’Organismo di Vigilanza. L’assemblea ha inoltre autorizzato, per 18 mesi a partire da oggi, all’acquisto e alla vendita di azioni proprie, fino ad un massimo pari al 10% del capitale sociale, tenendo conto delle azioni già in portafoglio alla data odierna e comunque nei limiti e per le finalità previste dalla legge e dalle prassi di mercato, in una o più volte. L’acquisto e la vendita di azioni proprie rispondono alle seguenti finalità: facilitare, qualora necessario, gli scambi sul Mercato Telematico Azionario in momenti di scarsa liquidità, favorendo l’andamento regolare delle contrattazioni realizzare eventuali operazioni connesse alla gestione corrente e/o a progetti industriali e/o ad investimenti strategici che la Società intende perseguire, le quali implichino l’assegnazione o disposizione di azioni proprie attuare i Piani di Incentivazione Azionaria deliberati dall’Assemblea degli azionisti Il prezzo unitario di acquisto non potrà essere inferiore al prezzo ufficiale di borsa del giorno precedente a quello in cui verrà effettuata l’operazione di acquisto diminuito del 15% e non superiore al prezzo ufficiale di borsa del giorno precedente a quello in cui verrà effettuata l’operazione di acquisto aumentato del 5% .  
   
   
HERA S.P.A. PRIMI TRE MESI DEL 2008:RICAVI A 1.001,3 MILIONI DI EURO (+34,1%)  
 
Bologna, 22 maggio 2008 - Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera ha approvato il 14 maggio all’unanimità i risultati economici consolidati dei primi tre mesi dell’anno redatti sulla base dei criteri Ias, che evidenziano una crescita significativa in tutti i settori di business. I Ricavi del Gruppo al 31 marzo 2008 sono passati da 746,7 milioni di euro a 1. 001,3 milioni di euro, con un aumento percentuale del 34% rispetto all’analogo periodo del 2007, realizzato principalmente grazie ai maggiori volumi distribuiti nell’Area Energia Elettrica e Gas, all’aumento delle attività di trading nel settore energetico, oltre che all’estensione del perimetro di consolidamento successivo alle due operazioni straordinarie operative dal 1° gennaio (incorporazione di Sat Sassuolo e partecipazione in Marche Multiservizi S. P. A). Il Margine Operativo Lordo aumenta del 14,7%, passando da 134,5 milioni di Euro a 154,3 milioni di Euro. Il Risultato Operativo cresce del 16,8% rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno e si attesta a 101,7 milioni di Euro e l’Utile Ante imposte passa da 70 milioni di euro del primo trimestre 2007 a 78,5 milioni di euro con un incremento del 12,2%, pur in presenza dei significativi investimenti effettuati. Nei primi tre mesi del 2008 gli investimenti materiali e immateriali del Gruppo ammontano a 88,4 milioni di Euro, mentre quelli in partecipazioni finanziarie a 1,7 milioni di Euro. La posizione finanziaria netta resta sostanzialmente stabile rispetto al 31 dicembre 2007 (1. 424,1 milioni di euro), a 1. 485,1 milioni di Euro. Per quanto riguarda le principali aree di business, che evidenziano tutte risultati positivi, va segnalata una crescita in termini di contributo al Margine Operativo Lordo dell’Area Gas ed Energia Elettrica, che hanno aumentato il loro peso rispettivamente di quattro punti percentuali e di un punto percentuale, rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. In particolare nel settore dell’Energia Elettrica la società ha proseguito con successo la strategia di espansione e si evidenziano Ricavi più che raddoppiati rispetto al primo trimestre del 2007, e un Mol in crescita del 32,1%, per effetto dei maggiori volumi intermediati, che beneficiano anche all’incrementata capacità commerciale di cui il Gruppo dispone, dopo l’avvio degli impianti di produzione elettrica di Teverola e Sparanise. La performance del settore del Gas ha garantito ricavi in crescita del 15,9% e un Mol in crescita del 29,4%, grazie alla stagione invernale migliore rispetto all’anno precedente e al contributo dell’allargamento del perimetro di Gruppo. Per quanto attiene ai servizi ambientali, nell’area Ambiente il Gruppo ha realizzato un aumento del 8,5% dei Ricavi e del 6,1% del Margine Operativo Lordo, confermando il ruolo di Hera quale primaria realtà a livello europeo, sia per la dotazione impiantistica che per i volumi di rifiuti trattati. Da evidenziare inoltre come tale crescita sia avvenuta parallelamente a ottimi risultati sul piano della raccolta differenziata che dall’analogo periodo dell’anno scorso è migliorata di cinque punti percentuali, superando la soglia del 40%. Nel Ciclo Idrico Integrato, la società ha realizzato Ricavi in crescita del 10,1% e un Mol in crescita del 7,4% ed ha in attivo convenzioni che confermano la previsione di giungere alla completa remunerazione del capitale investito con il prossimo anno. Nelle Altre Attività, che includono prevalentemente il Teleriscaldamento e l’Illuminazione Pubblica, la società ha realizzato un Margine Operativo Lordo sostanzialmente in linea con quello dei primi tre mesi dello scorso anno. “Sono soddisfatto - ha commentato il Presidente Tomaso Tommasi di Vignano – dei risultati di questo trimestre, che sono in linea con le attese e denotano un’importante ripresa delle attività del settore energia, il cui comparto elettrico vedrà un ulteriore rafforzamento con il completamento e l’avvio della centrale di cogenerazione di Imola. Proseguiamo il nostro percorso di crescita tracciato dal Piano Industriale, in attesa dei possibili prossimi passi in tema di consolidamento territoriale. ” L’amministratore Delegato Maurizio Chiarini ha aggiunto “Prosegue il forte impegno del Gruppo per gli investimenti infrastrutturali tesi a migliorare il profilo industriale e la qualità dei servizi ai cittadini, valorizzando al contempo il territorio sul quale la società opera. In questo contesto vorrei citare due fatti di grande importanza avvenuti in questi tre mesi, come il superamento della soglia del 40% di raccolta differenziata raggiunta a livello di Gruppo e la realizzazione di un polo regionale per il telecontrollo delle reti gas, acqua e teleriscaldamento, che ora controlla oltre 2. 000 impianti del territorio e circa 50. 000 km di rete. ” In seguito al rinnovo dell’organo amministrativo di Hera S. P. A. Avvenuto nel corso dell’Assemblea Ordinaria dei Soci del 29 aprile 2008, si rende noto che il consigliere Alberto Marri ha comunicato di detenere indirettamente n. 3. 810. 000 azioni Hera S. P. A .  
   
   
NUOVO MODELLO AIUTA A CALCOLARE L´ENERGIA PRODOTTA DALLE STELLE  
 
Bruxelles, 22 maggio 2008 - Un team internazionale di astronomi ha calcolato l´energia totale prodotta da tutte le stelle dell´universo. I ricercatori hanno anche scoperto che circa la metà dell´energia emessa dalle stelle viene assorbita dalle particelle di polvere che fluttuano nelle grandi distese dello spazio all´interno delle galassie. Le loro scoperte hanno delle implicazioni per la nostra comprensione di come nascono e si evolvono le galassie. Le scoperte si basano su un nuovo modello sviluppato dalla dott. Sa Cristina Popescu dell´Università del Central Lancashire (Regno Unito) e dal dott. Richard Tuffs del Max Planck Institute for Nuclear Physics a Heidelberg (Germania). Il modello descrive come le particelle di polvere sono distribuite in relazione alle stelle e ai dischi delle galassie e, calcolando l´effetto di offuscamento della polvere, rende possibile prevedere la differenza tra la luce totale emessa dalle stelle e la luce totale dedotta dalle osservazioni. Una stella media in una posizione casuale nell´universo genera circa 40 quadrilioni di kilowattora in un anno. Questo corrisponde a 300 volte le attuali esigenze di consumo energetico dell´umanità. In modo simile al fumo nell´atmosfera terrestre, le particelle di polvere assorbono una grande parte dell´energia emessa dalle stelle. Naturalmente l´energia non viene perduta, ma riscalda le particelle di polvere che, come risultato, emettono una radiazione termica. Questa radiazione termica può essere trovata nella parte infrarossa dello spettro elettromagnetico. La quantità di energia assorbita dalle particelle è determinata dalla loro posizione in relazione alle stelle ed è per questo motivo che il modello sviluppato dalla dott. Sa Popescu e dal dott. Tuffs ha aiutato moltissimo la comprensione del fenomeno. Nei calcoli precedenti le emissioni infrarosse della polvere a volte sembravano superare le stime relative alla luce stellare totale emessa. "Non si può avere più energia in uscita di quanta ne entra; sapevamo che qualcosa non andava bene," ha spiegato il capo del team, il dott. Simon Driver dell´Università di St Andrews (Regno Unito). Un paradosso che il nuovo modello ha risolto. "Il fatto che le osservazioni corrispondano così bene alle previsioni ci fa ritenere di avere ora realmente compreso la radiazione di energia dalle galassie e in questo modo dall´universo nel suo complesso in un´ampia gamma di lunghezze d´onda," ha detto la dott. Sa Popescu. "I risultati mostrano molto chiaramente che le particelle di polvere interstellare hanno un forte effetto sulla luce stellare osservata proveniente dalle galassie nell´universo locale," ha aggiunto il dott. Tuffs. I ricercatori sperano di ottenere presto un´immagine ancora più dettagliata delle singole galassie con l´aiuto di due nuove strutture che dovrebbero entrare in funzione nei prossimi mesi, ovvero il telescopio Vista in Cile e ´Herschel´, l´osservatorio spaziale infrarosso dell´Agenzia spaziale europea (Esa). "Vista ci permetterà di vedere più lontano attraverso la polvere, mentre Herschel rileverà direttamente le emissioni dalla polvere," ha detto il dott. Jochen Liske dell´Osservatorio europeo meridionale. Per ulteriori informazioni, visitare: Università del Central Lancashire: http://www. Uclan. Ac. Uk/ Max Planck Institute for Nuclear Physics: fare click qui Università di St Andrews: http://www. St-andrews. Ac. Uk/ Agenzia spaziale europea: http://www. Esa. Int/esacp/italy. Html .  
   
   
PARCO EOLICO SCANSANO, NECESSARIO ATTENDERE LE MOTIVAZIONI LA REGIONE NON MODIFICHERÀ COMUNQUE LE PREVISIONI DEL PIANO ENERGETICO  
 
 Firenze, 22 maggio 2008 - In merito alle indiscrezioni circa l’esito del dibattimento presso il Consiglio di Stato del ricorso presentato dalla Regione contro la sentenza del Tar della Toscana che il 27 giugno 2007 sul parco eolico di Scansano, la Regione afferma che è opportuno attendere la pubblicazione della sentenza. Il Tar della Toscana aveva accolto il ricorso di Iacopo Biondi Santi per ciò che riguarda “le censure di eccesso di potere per difetto di istruttoria e per carenza di motivazione”, mentre del ricorso presentato da Italia Nostra aveva accolto le censure di violazione dell’articolo 5 della Legge regionale 79 del 1998, e di eccesso di potere per difetto di istruttoria, errore nei presupposti e carenza di motivazione. Il Tar aveva così annullato il decreto dirigenziale regionale del 2005 che escludeva la procedura di Valutazione di impatto ambientale per il Progetto del Par! co Eolico Poggi Alti nel comune di Scansano (Gr). Questa la si! tuazione ad oggi. Tuttavia, anche se le indiscrezioni che parlano di un esito sfavorevole per Regione, Provincia di Grosseto, Comune di Scansano e Legambiente saranno confermate, la Regione non modificherà il suo Piano energetico che prevede un aumento del 46% dell’energia prodotta con fonti rinnovabili, di cui l’eolico rappresenta una buona quota. Sono infatti 27,8 i megawatt attualmente prodotti grazie all’energia eolica e la previsione da qui al 2020 è di portare questa quota a 300. Quanto al Parco eolico dei Poggi Alti di Scansano, si attende di leggere le motivazioni della sentenza del Consiglio di Stato, ma in ogni caso verrà fatto tutto ciò che la legge permette, e che sarà possibile fare, per scongiurarne lo smantellamento. .  
   
   
CALORE PULITO A MUSEO SCIENZA E TEATRO NOH´MA FIRMATA DALL´ASSESSORE BUSCEMI LA CONVENZIONE CON AEM GAS  
 
Milano, 22 maggio 2008 - E´ stata siglata la convenzione tra l´assessore regionale alle Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile, Massimo Buscemi, e Aem Gas per la realizzazione del progetto "Calore pulito e sicuro" in due stabili milanesi, il Museo della scienza e della tecnologia e il teatro Noh´ma, ospitato nella palazzina che fu del Consorzio Acqua Potabile. "Si tratta - ha spiegato l´assessore Buscemi - di una integrazione alla convenzione firmata col Comune di Milano nel settembre scorso". Il finanziamento complessivo della convenzione con Aem Gas, che prevede anche interventi di metanizzazione e messa in sicurezza degli impianti di riscaldamento già realizzati, è di 4,9 milioni di euro. "Regione Lombardia - ha continuato l´assessore Buscemi - è da tempo impegnata sul tema dell´efficienza energetica. Il settore edilizio, in particolare, è quello sul quale si concentra di più l´attenzione perché è considerato il più promettente in termini di possibilità di risparmio". Nel luglio dello scorso anno Regione Lombardia è stata la prima Regione in Italia ad aver approvato una delibera che anticipa di due anni (in Italia è prevista dall´1 gennaio 2010) l´applicazione della certificazione energetica degli edifici e recentemente ha deliberato il Piano d´azione per l´energia che prevede un risparmio energetico nel settore civile del 45%. "Il documento approvato dalla Giunta - ha detto ancora Buscemi - ha come obiettivo il miglioramento delle caratteristiche energetiche del patrimonio edilizio pubblico e privato, la riduzione delle emissioni inquinanti nell´atmosfera e il minor consumo di combustibili". Per quanto riguarda il Museo della scienza e della tecnonolgia, i lavori consistono nell´adeguamento degli impianti con una climatizzazione degli ambienti attraverso l´installazione di una pompa di calore e di pannelli solari. Gli impianti realizzati entreranno poi a far parte di un "Percorso dell´energia" destinato ad illustrare le tecnologie energetiche. Il teatro Noh´ma di via Orcagna, ospitato nella palazzina comunale precedentemente utilizzata dal Consorzio Acqua Potabile, ha le caratteristiche ideali per la realizzazione di un´unità dimostrativa di edilizia eco-compatibile. Anche in questo caso verranno adeguati gli impianti di climatizzazione. Aem Gas provvederà alla progettazione e alla realizzazione degli interventi. .  
   
   
ABOLOZIONE ICI PRIMA CASA. NOTA DEL COMUNE DI MILANO  
 
Milano, 22 maggio 2008 - A seguito dell’eliminazione dell’Ici sulla prima casa, decisa oggi dal Consiglio dei Ministri, il Comune di Milano precisa quanto segue. La spedizione dei bollettini postali per il pagamento dell’Ici viene effettuata da Equitalia Esatri Spa senza oneri per il Comune di Milano. Equitalia Esatri provvede infatti a riscuotere Ici e Tarsu per conto del Comune di Milano. Il plico contenente i bollettini precompilati con l’anagrafica del contribuente viene recapitato a tutti coloro che, nell’anno precedente, hanno eseguito il pagamento Ici con la stessa modalità. L’invio dei bollettini precompilati viene spesso sollecitato dai contribuenti e l’utilizzo degli stessi agevola le attività di rendicontazione che Equitalia deve garantire al Comune. Equitalia ha comunicato che la postalizzazione è avvenuta il 16 maggio. La scadenza della prima rata 2008 è il 16 giugno (lo scorso anno per il Comune di Milano era il 30 giugno). Si precisa inoltre che nel 2007 oltre i 2/3 del gettito complessivo Ici è stato generato da immobili diversi dalle abitazioni principali. L’ici è infatti dovuta per tutte le unità immobiliari (es. Abitazioni, uffici, box, negozi, aree edificabili, immobili industriali, terreni agricoli). Il pagamento Ici per tutti gli immobili posseduti nello stesso Comune deve avvenire con un unico modello di versamento, pertanto chi ha ricevuto il bollettino potrà utilizzarlo per pagare l’Ici dovuta sugli immobili diversi dall’abitazione principale. L’utilizzo del bollettino è in calo perché sempre più spesso il contribuente sceglie il pagamento tramite modello F24. Con questa modalità non ci sono costi di riscossione a carico del contribuente (il bollettino pagato presso gli uffici postali invece determina un costo aggiuntivo di 1 euro) ed è inoltre possibile compensare eventuali crediti maturati su altri tributi. Qualora il contribuente riceva il bollettino riportante un dato anagrafico errato (es. Codice fiscale) e volesse avvalersene per effettuare un pagamento Ici relativo a unità immobiliari diverse dall´abitazione principale può comunque utilizzarlo, variando il codice fiscale prestampato sul bollettino, assicurandosi tuttavia che rimanga leggibile ed avendo cura di annerire i codici presenti al termine della stringa "eseguito da". Il contribuente può in alternativa compilare ex novo un altro bollettino o utilizzare il modello F24. Equitalia in ogni caso ha attivato (operativo da domani mattina) un apposito numero di fax 199. 160. 771. 020, riservato ai contribuenti Ici del Comune di Milano che intendano comunicare le suddette variazione anagrafiche. .  
   
   
INNOVATIVI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE GEOTERMICA: INTERESSE DELLE IMPRESE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA LA TECNOLOGIA, PRESENTATA NELL’AMBITO DEL PROGETTO DOMOTICA FVG, CONSENTE RISPARMI DI ENERGIA FINO AL 46%  
 
Trieste, 22 maggio 2008 - Il caro petrolio spinge sempre di più verso le energie alternative, suscitando l’interesse del mondo imprenditoriale, alla ricerca di tagli di costi che aiutino la competitività. Un messaggio che sembra trovare crescente sensibilità anche in Friuli Venezia Giulia, a giudicare dal successo riscosso dal primo workshop dedicato alle tecnologie del risparmio energetico, organizzato nell’ambito del progetto Domotica Fvg. Il primo appuntamento, in programma questo pomeriggio nel centro congressi di Area Science Park, dedicato alla climatizzazione geotermica, ha in pochi giorni raccolto 98 iscritti tra imprese, progettisti e impiantisti. Protagonista dell’appuntamento odierno Gianfranco Pellegrini, progettista di impianti tecnologici innovativi dal 1991. Ha lavorato a singoli edifici, zone residenziali, quartieri e realtà industriali attraverso un approccio innovativo e creativo teso ad individuare soluzioni su misura che sfruttino tutte le risorse specifiche del sito di intervento, identificando il mix tecnologico più adatto a massimizzare i risparmi energetici, salvaguardare l’ambiente, ottimizzare e mantenere efficienti gli impianti minimizzando i costi d’investimento. Tra i suoi interventi più significativi: Sporting Novara - Impianto cogenerativo a servizio di una struttura polisportiva; F. Lli Vergnano - Stabilimento industriale a basso consumo energetico; Industria Tessile Rigo - Impianto rigenerativo; Snos - Impianto di teleriscaldamento geotermico rigenerativo. Verrà illustrato il caso dello stabilimento produttivo di Eidos spa di Chieri (To), esempio di come sia oggi possibile realizzare sistemi di produzione di energia termo-frigorifera di tipo geotermico, prelevando dal terreno mediante pompe di calore gran parte dell’energia necessaria durante la stagione invernale e restituendola quasi integralmente al terreno durante la stagione estiva. L’impianto, che garantisce le condizioni di comfort ambientale tutto l’anno in un edificio industriale vetrato di 5000 mq, non produce emissioni in ambiente, non richiede autorizzazioni e/o prescrizioni particolari ed è in grado di accumulare sia in inverno che in estate l’energia necessaria a soddisfare il fabbisogno di una giornata a medio carico. Grazie a due sistemi di accumulo crioscopico, uno invernale ed uno estivo, quasi tutta l’energia necessaria allo stabilimento viene prodotta durante la notte, limitando così l’uso dell’energia elettrica diurna nelle ore di picco di richiesta. Questo tipo di tecnologia può portare ad un risparmio energetico annuo del 46% rispetto ad un analogo impianto tradizionale. La pompa di calore geotermica è una specie di frigorifero alla rovescia: è una macchina capace di trasferire calore da un ambiente freddo, il sottosuolo o l´acqua di falda, ad un ambiente caldo, l´ambiente da riscaldare, utilizzando un processo inverso a quello che avviene spontaneamente in natura. Lo sfruttamento del calore geotermico attraverso le pompe di calore genera una riduzione considerevole nel consumo di combustibili, quindi una riduzione delle emissioni in atmosfera di sostanze a effetto serra e inquinanti, favorendo il raggiungimento degli obiettivi di Kyoto. Lo sfruttamento dell´energia geotermica rispetta l´ambiente perché usa bene l´energia elettrica che consuma e non inquina l´atmosfera e il sottosuolo. Domotica Fvg è un progetto che punta a far diventare il Friuli Venezia Giulia punto di riferimento internazionale per la ricerca, lo sviluppo, la produzione e la diffusione dei sistemi domotici, avvalendosi dell’integrazione fra il sistema regionale della ricerca e quello industriale. Promotori dell’iniziativa sono Area Science Park, Friuli Innovazione, Agemont, Polo Tecnologico di Pordenone, Rino Snaidero spa e in collaborazione con la Rino Snaidero Scientific Foundation. Il progetto è cofinanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. .  
   
   
ASSOEDILIZIA, ESENZIONE ICI : NON MIGLIORA DI UNA VIRGOLA IL PROBLEMA CASA, MA RISCHIA DI AGGRAVARLO  
 
Milano, 22 maggio 2008 - Il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici ha dichiarato: «L´esenzione Ici per la cosiddetta prima casa (rectius: per l´abitazione principale in proprieta´; moltissime prime case non occupate dal proprietario, ma ad esempio date in locazione, continueranno a pagare fior di Ici) non concorre minimamente a risolvere in qualche misura il problema casa. Anzi, rischia di complicarlo seriamente perche´ tra gli immobili che resteranno a pagare l´Ici, dopo l´entrata in vigore di questa misura,ci saranno,oltre che i negozi,gli uffici e gli studi professionali,le botteghe artigiane, anche tutte le abitazioni concesse in locazione per le quali si continua a dire che va alleggerita la pressione fiscale,facendo poi di tutto per aggravarla. L´aver poi confuso gli immobili di lusso con quelli appartenenti a certe categorie catastali crea ulteriori discriminazioni e genera iniquita´ fiscale . » .  
   
   
FOCUS MERCATO IMMOBILIARE - BARI  
 
Milano, 22 maggio 2008 - L’ufficio Studi Tecnocasa ha analizzato l’andamento del mercato immobiliare di Bari. Nel corso del 2007 le quotazioni immobiliari di Bari sono diminuite del 3. 3%, con una particolare flessione nella seconda parte dell’anno (-2. 9%). Nel capoluogo pugliese si prevedono una serie di lavori volti a rivisitare l’intera struttura dei trasporti con interventi sul porto; si prevede in particolare un intervento sul water front della città. Nel corso del 2007 le quotazioni immobiliari di Bari sono diminuite del 3. 3%, con una particolare flessione nella seconda parte dell’anno (-2. 9%).
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
+8. 6% +8. 5% +14. 3% +12. 4% +17% +12. 6% +7% -3. 3%
Nelle zone del Centro si registra una contrazione dei prezzi del 2. 6% con comportamenti difformi tra le diverse aree. Infatti si registra un aumento a Borgo Antico e Murat, nel cuore storico di Bari, nonostante ci siano state difficoltà nelle compravendite, in particolare nella fascia di spesa compresa tra 160 e 230 mila €. Infatti, la stretta creditizia in atto, ha penalizzato soprattutto coloro che facevano ampio ricorso al mutuo, in questo caso le coppie giovani e chi aveva deciso di abbandonare una situazione di affitto per acquistare casa. La conseguenza è stata che una parte di questi acquirenti ha indirizzato le sue richieste verso altre zone della città, più economiche. Non sembrano invece esserci difficoltà tra coloro che hanno una disponibilità di spesa superiore a 250 mila € soprattutto quando, parte della somma a disposizione è ricavata da operazioni di permute. Ancora positivo il mercato nelle zone più signorili del centro come via Sparano, corso Vittorio Emanuele e piazza Umberto dove per una soluzione ristrutturata di ottima qualità si arriva anche a 5000 € al mq. Tra gli acquirenti del Centro ci sono anche investitori che mettono a reddito l’immobile ed amanti dei Centri storici che nel Borgo Antico possono trovare case e palazzine indipendenti in edilizia popolare costruite nei primi anni del 1900 e nel quartiere murattiano soluzioni più recenti della fine degli anni ’70. Da segnalare negli ultimi tempi un incremento delle richieste di attici, la cui offerta sul mercato è molto bassa. In lieve rialzo anche i canoni di locazione, in particolare quelli stipulati con contratto transitorio (molti preferiscono aspettare prima di acquistare). In diminuzione le quotazioni immobiliari nella zona di Centro-c. So Cavour dove si cercano soprattutto tagli grandi, intorno ai 120 mq, possibilmente già in buono stato. Infatti uno dei timori degli acquirenti è di non riuscire a preventivare le spese di ristrutturazione. In corso Cavour sono disponibili soluzioni d’epoca di un certo valore (soprattutto nell’area adiacente al teatro Petruzzelli), gli immobili più richiesti sono quelli posizionati sul lungomare, risalenti ai primi anni del 1900 e che registrano quotazioni medie di 5000 € al mq. In diminuzione, ormai da mesi, la domanda abitativa per investimento. Tra coloro che vendono numerosi non residenti che hanno ricevuto l’immobile per successione. Quotazioni in contrazione anche nella zona di Manzoni-piazza Garibaldi dove si assiste ad un sensibile rallentamento delle compravendite. La tipologia più richiesta è il trilocale e buona parte delle compravendite coinvolge soprattutto le coppie giovani e le famiglie che cercano come prima casa. Il piccolo taglio, fino a 40 mq, interessa ancora l’investitore. Il quartiere presenta delle aree eterogenee e gli immobili di migliore qualità si concentrano in piazza Garibaldi dove sorgono soluzioni degli anni ’70, dotate di ascensore, elemento sempre più importante per la valorizzazione dell’immobile. Inoltre le abitazioni della zona sono apprezzate perché hanno il duplice affaccio. Per un buon usato si spendono mediamente 3000 € al mq. Il resto dell’offerta abitativa include soluzioni degli anni ’20-‘30. Per quanto riguarda il mercato della locazioni si stipulano soprattutto locazione con canale concordato. Per un bilocale si spendono cifre medie di 300 € al mese, per un trilocale 500 € al mese. Nella macroarea di Lungomare Perotti-polivalente si registra una diminuzione delle quotazioni del 3. 4%. Tra i quartieri che hanno segnalato una diminuzione c’è Madonnella pur essendo tra i più richiesti della città, soprattutto dalle famiglie e dalle giovani coppie, e negli ultimi anni sia stato sottoposto ad interventi di ristrutturazione. Non si registra domanda per investimento. Si cercano prevalentemente trilocali e il parco immobiliare della zona presenta un’edilizia molto eterogenea che spazia dalle soluzioni più signorili a quelle più popolari. Le prime si concentrano soprattutto sul lungomare ed infatti alcune (situate in zona Rai e Pane e Pomodoro) godono anche della vista mare. Le quotazioni medie per questa zona sono di 2400 € al mq. Si scende a 1600 € al mq per le tipologie più popolari, degli anni ’30-’40. Il quartiere è interessato dai lavori per il rifacimento del lungomare. In diminuzione del 3. 9% le quotazioni degli immobili nell’area di San Pasquale-carrassi dove si è registrato un sensibile calo nel quartiere di Carrassi-chiesa Russa. La presenza di prezzi bassi ha determinato che ci fosse comunque una tenuta della domanda abitativa in questi ultimi sei mesi dell’anno. Il mercato è decisamente eterogeneo e si va dalle tipologie degli anni ’50-’60, posizionate più vicine al centro e alla ferrovia con prezzi fino a 3500 € al mq, che scendono a 2500 € al mq nella zona più vicina a Carrassi Alta. Le soluzioni di qualità medio-alta sorgono nell’area a ridosso della ferrovia, dove hanno sede anche gli uffici della Regione. Il cuore dell’area è corso Benedetto Croce dove si concentrano molte attività commerciali. In diminuzione del 2. 6% le quotazioni degli immobili nella macroarea Aeroporto dove si registra una performance al ribasso nel quartiere di San Girolamo. Le abitazioni, prevalentemente condomini, sono sorte tutte dopo gli anni ’90. Sono poche le tipologie costruite negli anni ’70, prevalentemente soluzioni a schiera che in parte sono state abbattute per lasciar posto alle nuove edificazioni. A cercare casa nel quartiere non sono solo persone del luogo ma anche acquirenti che provengono da altri quartieri , dove i prezzi sono più alti e che apprezzano la vicinanza al mare. Tra questi numerose famiglie che acquistano tagli medio-grandi, facilmente reperibili in zona. Inoltre il quartiere sorge sul lungomare di Bari che, in futuro, dovrebbe essere oggetto di un programma di riqualificazione. Le quotazioni più basse si registrano per le tipologie popolari, spesso senza ascensore, situate a ridosso della zona dove si svolge un mercato che dovrebbe però essere trasferito in un’area più periferica. I prezzi medi sono di 1000-1200 € al mq. In diminuzione anche la macroarea di Libertà (-4. 6%), trascinata soprattutto dall’omonimo quartiere dove la quasi totalità delle compravendite avviene con l’accensione di un mutuo e questo ha comportato una riduzione della capacità di spesa e di conseguenza dei prezzi. Negli ultimi mesi si registrano più che altro permute perchè chi possiede già un immobile riesce ad acquistare. Si preferiscono bilocali e trilocali e il target medio della zona è costituito da famiglie. Il quartiere è caratterizzato da palazzi costruiti negli anni ’30-’40, il prezzo medio di un appartamento è compreso tra 1000 e 1800 € al mq. Molto richiesta l’area di via Brigata Regina, corso Mazzini, corso Della Carboneria e via Napoli, caratterizzate da strade ampie e da un’edilizia più recente risalente agli anni ’60-’65. I prezzi oscillano da 2200 a 3000 € al mq per tipologie mediamente ristrutturate. Dal 2000 in poi il quartiere è stato riqualificato con numerosi interventi di abbattimento di vecchie palazzine e costruzione di nuove. Il nuovo oscilla da 3000 a 3500 € al mq. Attualmente non ci sono interventi in corso. Si registra un lieve rialzo nella domanda di locazione. Per un bilocale si chiedono 350-400 € al mese, per un trilocale di 500-550 € al mese. Nei pressi del complesso edilizio City Center, in via Brigata Regina, nel 2007 è stata ultimata la costruzione di un nuovo parcheggio. L’acquisto di un posto auto scoperto costa circa 8000 €, il prezzo di un posto auto coperto oscilla tra i 13. 500 € ed i 14. 500 €. Queste tipologie sono acquistate anche per investimento dal momento che la zona è adiacente al centro storico che in futuro dovrebbe essere chiuso al traffico. Nel capoluogo pugliese si prevedono una serie di lavori volti a rivisitare l’intera struttura dei trasporti con interventi su porto (si prevede in particolare un intervento sul water front della città, che interesserà un parco acquatico, strutture per il tempo libero, un porticciolo turistico ed edilizia residenziale diffusa) e sulla ferrovia. Non ancora operativa la metropolitana di superficie che dovrebbe collegare Bari Centrale a San Paolo. Nel quartiere Japigia, dove ci saranno interventi su appartamenti in edilizia popolare, saranno ripristinati gli spazi verdi e riordinati i parcheggi. Domanda Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Gennaio ‘08 6. 3% 32. 0% 37. 0% 18. 7% 6. 0%
Luglio ‘07 6. 3% 33. 0% 37. 7% 17. 8% 5. 2%
Su Bari si registra una stabilità della domanda di monolocali, una diminuzione di quella relativa ai bilocali (-1%) e ai trilocali (-0. 7%). In aumento la domanda sui quattro locali (+0. 9%) e sui cinque locali (+0. 8%). Offerta Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Gennaio ‘08 7. 5% 28. 2% 34. 1% 20. 3% 9. 9%
Luglio ‘07 7. 3% 28. 5% 30. 6% 19. 8% 13. 8%
In aumento l’offerta di monolocali (+0. 2%), di trilocali (+3. 5%) e quattro locali (+0. 5%), in diminuzione su tutte le altre tipologie in particolare sui cinque locali (-3. 9%). .
 
   
   
CONTRATTI TIPO DEL SETTORE IMMOBILIARE  
 
Ancona , 22 maggio 2008 - La Commissione Contratti è stata istituita presso la Camera di Commercio di Ancona nel 1999, in conformità alle disposizioni delle legge di Riforma degli Enti camerali. L’organismo è composto da un dirigente camerale, dai rappresentanti designati dalle Associazioni di categoria e dagli Ordini professionali e da due rappresentanti nominati dalle Associazioni dei consumatori, scelti tra esperti in materie giuridiche. E´ presieduto da un Docente Universitario della Facoltà di Economia "Giorgio Fuà" dell´Università Politecnica delle Marche. La Commissione ha il compito predisporre contratti-tipo nei settori di maggiore interesse per le categorie economiche e per i consumatori ed utenti. Attraverso tale attività, la Commissione intende promuovere l´adozione di schemi contrattuali trasparenti ed equilibrati, a garanzia della correttezza delle pratiche negoziali. Inoltre la Commissione esercita, d´ufficio o su richiesta delle Associazioni di categoria o dei consumatori ed utenti, forme di controllo sulla presenza di clausole vessatorie inserite nelle condizioni generali di contratto tra imprenditori e consumatori. L’organismo offre anche pareri sulla interpretazione delle clausole contrattuali, su segnalazione dei consumatori e utenti o delle Associazione di categoria. In questi anni di attività sono stati redatti, oltre agli schemi negoziali presentati oggi, il contratto-tipo in materia di subfornitura nelle attività produttive, quello di collaborazione coordinata e continuativa e di collaborazione a progetto/programma, quello di agenzia, di multiproprietà, di associazione in partecipazione, di cessione e di licenza di marchio; è stato elaborato un modello di statuto a responsabilità limitata ed è stata condotta con successo una azione in materia di pubblicità ingannevole; stati formulati numerosi pareri in materia immobiliare, finanziaria, commerciale e in ordine a contratti di vigilanza. L’elaborazione di questa documentazione è stata accolta con grande favore poiché si è rivelata di grande ausilio agli operatori dei settori interessati che l’hanno concretamente applicata nello svolgimento delle loro attività economiche e che continuano a farne richiesta. Si ricorda inoltre che l’impegno profuso dalla Commissione su tali tematiche è stato riconosciuto anche a livello nazionale: la Commissione Contratti è stata infatti chiamata da Unioncamere a partecipare ad un Tavolo Nazionale dedicato alle iniziative intraprese in materia di contratti-tipo e di controllo sulla vessatorietà delle clausole inserite nei contratti, assieme ad un ristretto numero di Enti camerali che costituiscono punti d’eccellenza in tale attività; Gli interessati ai servizi offerti, a titolo gratuito, dalla Commissione Contratti o alla richiesta di parere in merito al carattere vessatorio di clausole inserite nelle condizioni generali di contratto può presentare domanda alla Segreteria della Commissione Contratti. Anche la predisposizione del formulario tipo per agenti immobiliari è stata avviata per soddisfare le richieste manifestate dalle imprese e dagli ordini professionali e le sollecitazioni in tal senso della Federazione Italiana Mediatori ed Agenti d’Affari. Il lavoro è stato realizzato da un gruppo costituito ad hoc a cui hanno preso parte rappresentanti della Commissione Contratti e rappresentanti della Commissione Ruolo Mediatori. .  
   
   
AUSTRIA, 3E SI ESPANDE ALL´ESTERO  
 
Vienna, 22 maggio 2008 - Il fatturato registrato dalla 3E, gruppo d´acquisto austriaco del settore di attrezzi per l´edilizia, per il 2007 ammonta a 517 milioni di euro (386 milioni dei quali generati in Austria), simile a quello per il 2006, ma solo grazie al mercato estero. Lo rende noto l´Ice. L´azienda, che in Austria conta 3. 020 addetti, ha deciso di espandere la sua attività verso nuovi mercati quali la Romania, l´Albania, il Kosovo e il Montenegro. .