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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 27 Maggio 2008 |
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PARLAMENTO EUROPEO: TUTELARE GLI ALLEVATORI DALLE IMPORTAZIONI A BASSO COSTO |
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Strasburgo - I rischi sanitari per gli animali sono cresciuti, ma la produzione Ue è più sicura che mai. E´ quanto sostiene il Parlamento europeo chiedendo la tutela degli allevatori Ue dalla produzione estera meno cara e sicura. Rileva l´utilità dei sistemi di tracciabilità e che la qualità del trasporto è più rilevante della sua durata, mentre la clonazione degli animali andrebbe vietata. Auspica una strategia di vaccinazione, il libero flusso dei prodotti di animali vaccinati e incentivi alla prevenzione. Benché la produzione animale europea sia «più sicura che mai» e sia soggetta a rigorosi controlli, la percezione che i cittadini hanno riguardo a tale settore è molto lontana dall´essere soddisfacente. I rischi sanitari per gli animali, d´altra parte, sono aumentati a causa della maggiore mobilità mondiale e dell´accresciuta richiesta alimentare, dell´intensificazione degli scambi commerciali internazionali e del cambiamento climatico. Approvando con 482 voti favorevoli, 9 contrarie 16 astensioni la relazione di Janusz Wojciechowski (Uen, Pl), il Parlamento accoglie quindi con favore lo sviluppo di un approccio strategico alla politica comunitaria in materia di salute degli animali e sostiene, inoltre, gli scopi, gli obiettivi e i principi complessivi stabiliti nella comunicazione sulla strategia per la salute degli animali, che consentiranno all´Ue di rafforzare i propri meccanismi di protezione e la sua preparazione dinanzi all´insorgere di nuove epizoozie. Il Parlamento chiede alla Commissione di presentare un piano d´azione, sollecitando una maggiore ambizione e una visione a più lungo termine nella presentazione delle sue proposte legislative, nonché la definizione chiara e trasparente dei finanziamenti delle singole azioni. L´attuale quadro normativo dell´Ue in materia di salute degli animali è, infatti, complesso e dispersivo e deve essere semplificato raccogliendo in un unico atto giuridico i principi fondamentali dell´intervento in materia di salute degli animali. La strategia per la salute degli animali dovrebbe anche includere le attività delle imprese di macellazione e di trasporto degli animali, dei produttori e dei fornitori di mangimi. Controlli sanitari accurati alle frontiere, protezione dei produttori Ue e tracciabilità - I deputati sono favorevoli ad un´eventuale adesione dell´Ue all´Oie (l´Organizzazione Internazionale per la salute animale) ed esortano l´Ue a difendere, a livello internazionale e in seno all´Omc, gli elevati standard in materia di salute e benessere degli animali applicati nell´Ue, che potrebbero essere messi in pericolo da importazioni provenienti da paesi terzi in cui gli allevatori non hanno gli stessi obblighi. Sostengono, infatti, che una migliore biosicurezza alle frontiere sia particolarmente rilevante e che, a causa del rischio derivante da importazioni di animali portatori di infezioni o malati, i controlli veterinari e sanitari alle frontiere debbano essere particolarmente «accurati e rigorosi». Il Parlamento, tuttavia, riconosce che i produttori dell´Ue sono soggetti a costi maggiori, poiché gli standard europei sono più elevati che altrove. Per questo, i produttori dovrebbero essere protetti dalle importazioni di prodotti di origine animale soggetti a standard minori. Chiede quindi, di valutare in che modo ci si possa proteggere da tale concorrenza, prendendo anche in considerazione di imporre gli stessi requisiti, validi per i prodotti europei, ai prodotti importati. Sollecita poi l´aumento delle risorse finanziarie dell´Ufficio alimentare e veterinario della Commissione. D´altra parte, il Parlamento sottolinea che il ritardo nell´adozione di misure atte a garantire che le importazioni di carne bovina dal Brasile provengano esclusivamente da bestiame non affetto da afta epizootica rischia di minare la fiducia dei cittadini nel regime Ue per la salute degli animali. I deputati suggeriscono inoltre che la nuova generazione di accordi di libero scambio conclusi con l´India, la Corea e i paesi del Sudest asiatico comprendano un capitolo sulle misure sanitarie e fitosanitarie e il benessere animale. Esortano, infine, la Commissione a concludere protocolli veterinari con potenziali mercati di esportazione, come quello cinese. Il Parlamento sostiene che la tracciabilità dei prodotti, sulla base dell´identificazione e della registrazione, sia di fondamentale importanza per il controllo della salute degli animali e la prevenzione delle malattie, nonché per la sicurezza alimentare. E´ quindi favorevole all´identificazione elettronica obbligatoria e genetica tramite Dna e al controllo degli spostamenti degli animali. Si dice, infine, preoccupato per il crescente collegamento fra scambi internazionali di uccelli vivi e di pollame e lo sviluppo e la diffusione di malattie quali l´influenza aviaria. Trasporti di qualità e no alla clonazione per fini economici - Il Parlamento sostiene che, in materia di trasporto di animali, l´Ue si sia dotata di norme rigorose che soddisfano l´esigenza di standard elevati di benessere degli animali e di misure di prevenzione e lotta contro le malattie. Il trasporto di animali vivi su lunga distanza, infatti, potrebbe provocare un aumento dei rischi, facilitando la diffusione delle malattie. Chiede quindi che queste norme siano pianamente applicate da tutti gli Stati membri e rispettate dai paesi che esportano prodotti animali nell´Ue. In questo modo, si potrebbero promuovere e assicurare, a livello mondiale, standard elevati di benessere e salute degli animali. Accogliendo un emendamento dell´Alde, peraltro, l´Aula ritiene che occorra sottoporre a un attento esame le norme relative al trasporto e, se giudicato necessario, renderle più rigorose. Osserva d´altra parte che la qualità del trasporto «è più importante della sua durata». D´altra parte, facendo proprio un emendamento avanzato dall´Uen, il Parlamento ritiene che la clonazione degli animali a fini economici «dovrebbe essere vietata». Garantire la libera circolazione di prodotti derivati da animali vaccinati - I deputati ricordano che non esiste alcuna differenza tra beni ottenuti da animali vaccinati e quelli ottenuti da animali non vaccinati. Sostengono, quindi, lo sviluppo di strategie di vaccinazione per tutte le specie e le malattie rilevanti e supportano con fermezza le azioni volte ad ampliare il ricorso alla vaccinazione di emergenza (sia soppressiva sia profilattica), che favorirebbe la prevenzione e il contenimento delle malattie. Richiamano, a tal proposito, l´attenzione sul fatto che l´introduzione di un sistema di vaccinazione efficace necessiti di sovvenzioni adeguate e della garanzia che i prodotti derivanti da animali vaccinati non siano soggetti a restrizioni. La Commissione e gli Stati membri dovrebbero prendere misure al fine di garantire la circolazione indiscriminata dei prodotti derivanti da animali vaccinati, la cui assenza ha rappresentato un freno importante per l´uso della vaccinazione quale mezzo per lottare contro il diffondersi delle malattie zootecniche contagiose. Suggeriscono, quindi, il bando della etichettatura di prodotti derivanti da animali vaccinati e strategie efficaci di comunicazione pubblica riguardanti l´innocuità di tali prodotti. Dovrebbero poi essere concluse le convenzioni sulla libera circolazione dei prodotti derivanti da animali vaccinati tra governi, organizzazioni di allevatori, organizzazioni di consumatori e operatori al dettaglio e commerciali. Il rafforzamento delle banche comunitarie di vaccini sarebbe altrettanto indispensabile e sarebbe necessario applicare tutte le misure utili alla riduzione del numero di abbattimenti di animali sani, quali test per provare che gli animali sono esenti da patogeni, permettendone, in tal modo, la macellazione normale. Tuttavia, secondo i deputati, in situazioni di crisi e ove sia inevitabile, sarebbe indispensabile garantire la disponibilità di conoscenze specialistiche e di strumenti affinché l´eliminazione degli animali sia eseguita con umanità, risparmiando sofferenze inutili e rispettandoli in qualità di esseri viventi senzienti. Incentivi per la prevenzione dei rischi - Il sistema di compensazione, secondo i deputati, non si dovrebbe limitare a assegnare compensazioni ai proprietari degli animali che sono eliminati a causa dell´insorgere di una malattia. Dovrebbe, invece, collegarsi a incentivi per la prevenzione del rischio, sulla base della diminuzione dei contributi da parte degli agricoltori ai fondi nazionali o regionali per la salute degli animali. Gli agricoltori, d´altra parte, dovrebbero adottare misure aggiuntive di riduzione del rischio come la promozione del ricorso alla vaccinazione (d´emergenza), piuttosto che all´abbattimento. Ciò rappresenterebbe una garanzia di reddito per il proprietario dei capi di bestiame vaccinati in stato di emergenza. . |
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GIORNATA MONDIALE DELLA BIODIVERSITÀ: LA COMMISSIONE METTE IN GUARDIA CONTRO LA PERDITA DELLA BIODIVERSITÀ |
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Bruxelles – Il 22 maggio 2008 è stata celebrata la giornata mondiale della biodiversità, eppure la biodiversità sta scomparendo ad un ritmo senza precedenti. L´ue ha messo in atto un pacchetto di misure per tentare di arrestare la perdita della biodiversità: un piano di azione ben avviato, una vasta rete di aree protette quasi completata e un´importante relazione di prossima pubblicazione sulle conseguenze economiche della perdita della biodiversità. Il commissario Ue per l´ambiente Stavros Dimas ha dichiarato in proposito: "La biodiversità costituisce la ricchezza naturale della terra, la base della vita e della prosperità del genere umano. Ma le risorse della vita si stanno assottigliando ad un ritmo allarmante. Il messaggio è chiaro: ci stiamo privando del nostro stesso futuro. È vitale ora intensificare le nostre azioni per salvaguardare la diversità della vita sulla terra. " La Convenzione sulla diversità biologica - I responsabili politici sono coscienti del problema e nel 2002 la Convenzione sulla diversità biologica e le sue 190 Parti contraenti si sono impegnate a ridurre in misura significativa la perdita della biodiversità entro il 2010. L´ue ha fatto un passo ulteriore, impegnandosi ad arrestare del tutto la perdita della biodiversità entro la stessa data. L´ue ha compiuto finora buoni progressi, tuttavia, per conseguire questo obiettivo, il mondo ha bisogno di altre alleanze nazionali e internazionali tra responsabili politici, scienziati, il vasto pubblico e le imprese. Bisogna continuare a sensibilizzare le coscienze. La Convenzione si riunisce attualmente a Bonn, in Germania, dove molte questioni interconnesse saranno al centro dell´attenzione, tra l´altro agricoltura e biodiversità forestale, deforestazione, aree protette (in particolare la necessità di aumentare i finanziamenti e le aree oceaniche protette), l´impatto della crescente domanda di biocarburanti sulla biodiversità, l´armonizzazione delle misure sulla biodiversità e delle misure di adattamento ai cambiamenti climatici e di attenuazione dei relativi effetti. La perdita della biodiversità: una questione economica - La natura è prodiga di benefici, che spesso sono dati per scontati. Moltissime medicine sono ricavate da prodotti naturali; le foreste, le praterie e le zone umide purificano l´acqua e l´aria; le foreste e le terre coltivate forniscono cibo, legna e altri materiali; gli alberi nelle aree montuose e intorno alle città contribuiscono a ridurre le inondazioni e a proteggere il suolo dalle erosioni; gli insetti impollinano le colture e le aree naturali offrono spazi per lo svago e il tempo libero. Gli argomenti economici a favore della tutela della natura cominciano a fare il loro ingresso nel pensiero prevalente, ma l´approccio è ancora nuovo e richiede maggiore impegno. Assieme al ministro tedesco per l´Ambiente, la Commissione ha pertanto varato un´iniziativa mirante a richiamare l´attenzione sui benefici economici della biodiversità a livello mondiale e a evidenziare i costi della perdita di biodiversità e del deterioramento degli ecosistemi. I primi risultati dello studio saranno presentati alla Convenzione sulla diversità biologica di Bonn la prossima settimana. Natura 2000 è ora più grande del bacino amazzonico - Uno dei maggiori contributi della Commissione alla lotta contro la perdita della biodiversità è la rete Natura 2000. Si tratta della più grande rete ecologica del mondo, costituita da circa 25 000 siti sparsi in 27 paesi che coprono un´area più grande del bacino del Rio delle Amazzoni. Le infrastrutture verdi che la rete fornisce contribuiscono a salvaguardare numerosi servizi ecosistemici e a preservare la salute e la resistenza dei sistemi naturali europei. La rete consente ad animali rari, quali la lontra, il castoro e il lupo, di ripopolare aree da cui erano scomparsi secoli fa. Essa consente inoltre di riavvicinare alla natura una società sempre più urbanizzata. La designazione delle aree Natura 2000 sta per essere ultimata. Il prossimo importante passo sarà l´estensione della rete alle aree marine, che verranno aggiunte tra alcuni anni. La rete completata fornirà una solida base per lottare contro la perdita di biodiversità e proteggere gli ecosistemi naturali: la nostra prosperità e il nostro futuro. L´indice del pianeta vivente - L´indice del pianeta vivente (Living Planet Index – Lpi), pubblicato dal World Wide Fund for Nature, segue l´andamento di circa 4 000 popolazioni di animali selvatici, tra cui mammiferi, uccelli, pesci, anfibi e rettili. L´ultimo indice indica una riduzione complessiva delle popolazioni del 27% tra il 1970 e il 2005. Le specie marine, quali pesce spada e pesce martello, hanno particolarmente sofferto, con un calo del 28% tra il 1995 e il 2005. Le popolazioni di uccelli marini hanno subito una rapida contrazione di circa il 30% a partire dalla metà degli anni ´90. Per saperne di più Maggiori informazioni sul premio "Capitale verde europea" sono disponibili sul sito: www. Europeangreencapital. Eu Sito Internet della Commissione sullo sviluppo urbano: http://ec. Europa. Eu/environment/urban/home_en. Htm . |
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BECCALOSSI: FIRMATO ACCORDO PER FORESTA VALGRIGNA ENTRO IL 2010 CONCLUSO UN INTERVENTO CHE RIGUARDA 2.847 ETTARI |
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Coordinamento unitario fra i soggetti che operano sul territorio; valorizzazione delle attività già presenti, come elemento di difesa e conservazione della biodiversità; nuove opportunità di reddito anche attraverso il rafforzamento dell´offerta turistica. Sono questi alcuni degli elementi più importanti che caratterizzano il "modello-Lombardia" nell´ambito della gestione delle foreste regionali e, più in generale, delle aree verdi. Ad illustrarli è stata il 23 maggio a Brescia Viviana Beccalossi, vicepresidente e assessore regionale all´Agricoltura, durante la firma dell´Accordo di valorizzazione della foresta della Valgrigna, 2. 847 ettari in cui verranno realizzate opere che riguardano il potenziamento e il miglioramento della viabilità, interventi di interesse silvo-pastorale, infrastrutture mirate alla crescita del patrimonio culturale e alla fruizione turistica. "Il tutto - ha ricordato la vicepresidente Beccalossi - con un´attenzione particolare al mondo delle associazioni e dei giovani". A firmare l´intesa, oltre alla Regione, anche la Provincia di Brescia, con il presidente Alberto Cavalli, l´Ersaf (Ente Regionale Servizi alle Foreste e all´Agricoltura), i Comuni e le Comunità montane interessate. Tra le opere previste anche la manutenzione delle malghe e degli acquedotti e la conservazione dell´habitat naturale per un crono-programma che prevede la conclusione dei lavori entro il 2010. Il finanziamento complessivo ammonta a 4,5 milioni di euro, Regione Lombardia metterà a disposizione 1,5 milioni mentre l´Ersaf parteciperà con 1,07 milioni. "Da parte nostra - ha concluso Viviana Beccalossi - possiamo già contare su esperienze rilevanti e positive come quelle che, negli ultimi anni, ci hanno consentito di realizzare, ad esempio, otto ´Grandi Foreste di Pianura´ e i ´Sistemi Verdi di Valtellina´, con investimenti regionali pari a circa 30 milioni di euro". . |
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AGRICOLTURA BIOLOGICA, AL VIA I CORSI DELL’ALSIA |
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Lunedì 26 maggio sono iniziati i corsi sull´agricoltura biologica promossi dall´Alsia. I programmi dettagliati si trovano sul sito dell’Alsia all’indirizzo www. Alsia. It. I seminari sono organizzati in due moduli, uno sulle opportunità (soprattutto commerciali) che il metodo di produzione può offrire e l´altro sugli obblighi (tecniche di produzione, registrazioni, comunicazioni obbligatorie, etichettatura dei prodotti, ecc. ) ai quali gli imprenditori si devono attenere per poter definire le proprie produzioni "da agricoltura biologica" e non incorrere in pesanti sanzioni amministrative e penali. Il 27 maggio, dopo l´incontro mattutino a Matera, alle ore 17,00 i lavori inizieranno a Policoro, nella sala convegni del Centro Giovanile Padre Minozzi. L´incontro del Metapontino riveste particolare importanza essendo questa l´area produttiva lucana ove maggiore sono i volumi commercializzati di prodotti certificati "da agricoltura biologica", dove anche le grandi catene distributive nazionali ed internazionali dell´agroalimentare stanno radicando la propria presenza. Parteciperanno esperti e tecnici del settore. . |
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AGRICOLTURA IN FVG: 2 MILIONI E 500 MILA EURO PER INNOVAZIONE |
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Udine - Un finanziamento regionale di due milioni e mezzo per il 2008 per innovare e accrescere la competitività dei comparti dell´agricoltura e della pesca. I fondi, stanziati dalla Giunta su proposta dell´assessore regionale alle Risorse agricole, Claudio Violino, sono stati ripartiti in quattro voci: un milione e 235 mila euro saranno rivolti a investimenti innovativi sulla base di progetti presentati nel 2007 dalle imprese agricole. Altri 265 mila euro saranno destinati ai progetti presentati nel 2008 dalle imprese del settore della pesca e dell´acquacoltura, mentre rimanenti 893 mila euro saranno erogati a Ersa, Università pubbliche, Istituti di ricerca pubblici e altri soggetti per attività di ricerca e sperimentazione nel settore agricolo. Infine, un contributo di circa 200 mila euro verrà attribuito a Ersa, Università pubbliche, Istituti di ricerca pubblici e altri soggetti per attività di ricerca e sperimentazione nel settore dell´itticoltura. "E´ di fondamentale importanza - commenta Violino - impiegare, in modo corretto, tutte le risorse messe a disposizione di comparti strategici per la nostra regione quali l´agricoltura e la pesca. Questi settori ricoprono un ruolo fondamentale per l´economia del Friuli Venezia- Giulia, e l´amministrazione regionale ne riconoscerà il peso garantendo un appoggio tangibile e costante". . |
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SEMPRE MENO CHIMICA IN FRUTTA E VERDURA DEL TRENTINO LA PRODUZIONE INTEGRATA DIVENTA CERTIFICATA I RISULTATI DEI CONTROLLI SULL’USO DEGLI AGROFARMACI: “PRODOTTI TRENTINI ASSOLUTAMENTE SICURI” UN MARCHIO DI QUALITÀ PER LE PRODUZIONI CERTIFICATE IN LINEA CON IL PROTOCOLLO |
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Provincia autonoma di Trento e Associazione Produttori Ortofrutticoli Trentini (Apot) hanno sottoscritto oggi un Protocollo per la produzione integrata per il settore ortofrutticolo che pone il Trentino all’avanguardia sul piano delle garanzie sulla qualità e salubrità dei prodotti offerte al consumatore: a garantire il rispetto dei protocolli di autodisciplina non saranno più direttamente i produttori ma un ente di certificazione terzo. Le principali linee del Protocollo sono state illustrate oggi, assieme ai risultati della campagna di controlli relativi all’utilizzo di agrofarmaci, nel corso di una conferenza stampa alla Sala Rombo del Centro Europa dall’assessore all’agricoltura Tiziano Mellarini, dal dirigente generale del Dipartimento Agricoltura ed Alimentazione Mauro Fezzi, e dai vertici dell’Apot, il presidente Ennio Magnani e il direttore Alessandro Dalpiaz. “La frutta e la verdura prodotta in Trentino e trattata con agrofarmaci nel rispetto delle leggi è assolutamente sicura per il consumatore”. Più attenzione, nel protocollo, anche per quanto riguarda gli obblighi in materia di sicurezza nei lavori agricoli. Un marchio provinciale di qualità contrassegnerà i settori e le produzioni certificate in linea con il protocollo. La certificazione riguarda, per ora, i settori frutticolo, orticolo, fragola, piccoli frutti e mais da polenta. Interessato a seguire lo stesso percorso anche il settore dell’acquacoltura. La “produzione integrata” è un sistema di coltivazione agricola che contribuisce a produrre alimenti di alta qualità attraverso l’uso di risorse naturali e di meccanismi regolatori per assicurare una produzione agricola sostenibile, in grado cioè di assicurare la protezione della salute umana, la conservazione e il miglioramento della fertilità del suolo e delle diversità degli habitat. Non esiste, attualmente, né a livello nazionale né comunitario una definizione univoca sul metodo di produzione integrata. La definizione alla quale si fa riferimento in Trentino, recepita nella legge provinciale 4/2003 sull’agricoltura, è quella stabilita dall’Organizzazione internazionale per la lotta biologica (Oilb), per la quale “la produzione integrata è un sistema di coltivazione agricola che produce alimenti e altri prodotti di alta qualità, attraverso l’uso di risorse naturali e di meccanismi regolatori per sostituire (diminuire) l’utilizzo di contaminanti (inquinanti) e per assicurare una produzione agricola sostenibile. I metodi biologici, tecnici e chimici sono accuratamente equilibrati e tengono in conto la protezione dell’ambiente, la redditività e le esigenze sociali”. La firma del Protocollo, giunge al termine di un percorso condiviso dalla Provincia autonoma di Trento e dal settore ortofrutticolo rappresentato da Apot - consorzio riconosciuto dalla Comunità Europea quale Associazione di Organizzazioni di Produttori (A. O. P. ) che raggruppa oggi i consorzi Melinda, La Trentina e Sant’orsola in rappresentanza di circa 10mila produttori, 10mila ettari coltivati a frutteto e 450mila tonnellate di prodotto - e finalizzato al rilancio della produzione integrata adeguandola alle nuove necessità e priorità. Il primo e significativo passo è avvenuto nel 2005, quando la Giunta provinciale individuò Apot come “soggetto deputato alla gestione del disciplinare di produzione integrata, compresi il coordinamento dei controlli e delle relative analisi nonché l’applicazione delle sanzioni”. Recentemente, con una delibera del 18 aprile scorso, sono stati formalizzati i rispettivi ruoli, la composizione e i compiti delle Commissioni di lavoro, le “linee guida” per la produzione integrata ed i “criteri” per realizzare il piano dei controlli. Sulla base delle “linee guida” sono stati riformulati i “disciplinari tecnici” delle diverse colture. Un impegno che trova riscontro nella formalizzazione del Protocollo sottoscritto oggi e che determina i criteri per l’adozione e l’applicazione del disciplinare per la produzione integrata, ivi compresi il coordinamento dei controlli e delle relative analisi nonché l’applicazione delle sanzioni. Il Protocollo prevede, tra l’altro, che Commissioni di gestione e vigilanza forniscano ogni anno una serie di elementi di applicazione puntuali, quali ad esempio l’elenco dei prodotti utilizzabili per la difesa fitosanitaria. Nel disciplinare sono stati inseriti anche alcuni aspetti che contribuiscono a qualificare il lavoro del produttore, tra i quali gli obblighi in materia di “sicurezza” come il controllo obbligatorio a scadenza quinquennale delle macchine per i trattamenti, le norme di comportamento da tenere nei pressi dei centri abitati e le sanzioni per i produttori inadempienti. Inoltre, è contemplata la possibilità che le produzioni trentine in linea con il Protocollo siano contrassegnate da un “marchio” di qualità predisposto dalla Provincia autonoma di Trento e che sarà assegnato solo ai settori ed alle produzioni “certificate” e verificate da una parte terza. Va sottolineato inoltre che, con il 2008, la Provincia Autonoma di Trento ha ammesso a finanziamento le attrezzature per la distribuzione degli agrofarmaci. Un provvedimento che può favorire una maggiore diffusione delle macchine per i trattamenti a “basso volume”, in grado cioè di ridurre in maniera significativa il quantitativo di fitofarmaci necessario per il controllo delle patologie vegetali. Un ulteriore tassello qualificante per migliorare il rapporto tra agricoltura e ambiente. Il Protocollo riguarda specificamente i settori frutticolo, orticolo, fragola, piccoli frutti e mais da polenta. Interessato allo stesso percorso di certificazione ad opera di un ente terzo (per i settori interessati dal Protocollo si tratta dell’ente Csqa, società accreditata dal ministero per le politiche agricole) è anche il settore dell’acquacoltura. “La produzione integrata – ha affermato l’assessore Mellarini – è una scelta lungimirante che accrescerà le potenzialità del nostro territorio e la credibilità dei nostri produttori nei confronti di un pubblico di consumatori che è oggi molto più attento agli aspetti della qualità e della salubrità dei prodotti alimentari. Il Trentino si mostra ancora una volta più avanti di altre realtà e laboratorio di buone pratiche”. Convinta adesione al processo di certificazione è stata espressa dai vertici di Apot. “Il Trentino – ha spiegato il presidente Ennio Magnani – è già oggi al 90 per cento accreditato, e l’aggregazione dei produttori è già una garanzia sul loro comportamento virtuoso. Ciò che vogliamo è dare le maggiori garanzie possibili ai consumatori: non possiamo dire di essere perfetti e sappiamo che fornire prodotti di alta qualità non è sufficiente e che dobbiamo garantire anche la salubrità dei prodotti. I soggetti per poterlo fare ci sono, spero che i nostri produttori continuino a comportarsi con la grande serietà che hanno dimostrato fino ad ora”. La firma del Protocollo giunge a conclusione di un percorso che i produttori ortofrutticoli trentini hanno avviato, non senza iniziali timori ma poi con piena convinzione ed adesione, già dieci anni fa. Novità del Protocollo è il fatto che la produzione integrata trova in esso una definizione compiuta, che prima non c’era. “La vigilanza sul rispetto dei disciplinari di produzione – ha detto il dirigente generale del Dipartimento Agricoltura, Mauro Fezzi – verrà d’ora in poi certificata e tale previsione sarà contenuta nei nuovi disciplinari di prossima adozione. Si vorrebbe estendere tale novità anche ad altri settori. Si tratta di un punto di partenza, non di arrivo, che conferma la strada imboccata in passato prima con l’Esat e poi con l’attività di assistenza tecnica trasferita alla Fondazione Mach. L’obiettivo finale è legato al modo di produrre ma soprattutto alle garanzie offerte al consumatore”. Il direttore di Apot, Alessandro Dalpiaz, sintetizza così la scelta dell’Associazione dei produttoriil ortofrutticoli trentini: “Vogliamo armonizzare l’agricoltura con la società civile”. “Abbiamo sentito l’esigenza di aumentare la trasparenza sui nostri prodotti – ha poi aggiunto – perché non abbiamo nulla da nascondere. Fino a dieci anni fa avevamo paura a dichiarare che facevamo la lotta integrata perché temevamo i contraccolpi sul piano dell’immagine derivanti dai controlli, ora siamo noi a chiedere che i controlli sulle nostre produzioni siano certificati da un ente di controllo esterno e terzo”. Nel corso della conferenza stampa che ha preceduto la firma del Protocollo si è parlato proprio di controlli, dell’uso degli agrofarmaci, del loro rapporto con la salute, ed anche dei futuri passi che Apot intende fare. Indagini e controlli sull’uso degli agrofarmaci - Nel corso della conferenza stampa è stata presentata l’indagine realizzata nel 2006/2007 da Apot in stretta collaborazione con l’Assessorato all’agricoltura e relativa ai risultati ottenuti nell’ultimo quinquennio di applicazione delle tecniche di produzione integrata, sia in termini di salubrità dei prodotti, sia di evoluzione del sistema agro-ambientale. Il principale dato risultante dall’indagine è quello di una riduzione, rispetto al 2000, di ben il 12% di miscela fitoiatrica distribuita per ogni trattamento (circa 30mila ettolitri). Un ottimo risultato favorito dal rinnovo degli impianti frutticoli che consentono l’impiego di macchine a “basso volume”. Secondo uno studio del Museo Tridentino di Scienze Naturali, “la razionalizzazione della difesa fitosanitaria, attraverso l’applicazione di disciplinari di difesa integrata e biologica, ha contribuito in maniera determinante ad arricchire l’ornitofauna degli ambienti agricoli”, con il risultato di “una crescente presenza di uccelli nidificanti nelle culture intensive del territorio regionale” (ad esempio poiana, astore, gufo reale, falco pellegrino, tordi, fringuelli, merlo, cesena). In base ai controlli effettuati da Apot (su un numero di campioni determinato sulla base di un algoritmo messo a punto in collaborazione con il Dipartimento di Statistica dell’Università di Modena e Reggio Emilia in modo da garantire una sicurezza statistica vicinissima al 100 per cento) i produttori di mele del Trentino risultano particolarmente virtuosi in Italia. Infatti, secondo i controlli coordinati dal Ministero della Salute nel 2006, sul territorio nazionale sono state riscontrate il 3,6% di irregolarità, mentre le mele del Trentino analizzate da Apot hanno superato l’esame per il 99,2% dei casi, avendo riscontrato solo 7 irregolarità (pari allo 0,8%). I controlli di Apot sono stati realizzati analizzando 789 Quaderni di Campagna e 281 campioni di foglie e frutticini nella fase “estiva” (per un totale di 17. 598 sostanze attive ricercate) e 594 campioni di frutti prelevati all’atto del conferimento nella fase “autunnale” (per un totale di 149. 455 sostanze attive cercate). Se si considera l’intero comparto ortofrutticolo trentino (comprensivo quindi anche di susine, kiwi, fragole, lamponi, mirtilli, more, ribes, uva spina, patate, mais da polenta e verdure varie per ulteriori 168 Quaderni di campagna verificati) le “non conformità” rilevate sono in linea con la media nazionale (1,3%) ma di gran lunga inferiori alla media europea dei campioni irregolari (3,1% secondo l’ultimo report comunitario del 2005). In sintesi, Apot ha verificato quasi 1. 000 Quaderni di campagna, e analizzato 1. 092 campioni, per un totale di 211. 170 sostanze attive ricercate confermando una drastica riduzione dell’incidenza di principi attivi rilevati: dal 9% del 1990 al 3% nel 1999 all’1,5% del 2007. Agrofarmaci e salute - Nel corso della conferenza stampa, Apot ha precisato alcuni elementi relativi al rapporto tra utilizzo degli agrofarmaci e sicurezza per la salute. L’impiego di agrofarmaci in agricoltura è stato oggetto, in questi ultimi anni, di una profonda revisione da parte della Commissione Europea e circa il 70 per cento delle molecole impiegate in passato non possono più essere oggi utilizzate. Per quanto riguarda il melo, molte delle molecole erano già state escluse dai disciplinari di produzione integrata fin dagli anni ’90. In Italia, le produzioni agroalimentari sottostanno ad una normativa molto rigida che regola i residui ammessi (ovvero la quota di sostanza che può eventualmente rimanere sul prodotto senza che vi sia alcun pericolo per la salute del consumatore) e nei casi in cui Apot ha riscontrato la presenza di residui di agrofarmaci, il livello registrato è stato ben 7 volte inferiore ai limiti di legge. Se poi si considera che i limiti di legge sono individuati utilizzando tra i parametri un valore che è un centesimo rispetto a quello definito come Noel (ovvero “no observed adverse effect level”, soglia al di sotto della quale non è stato osservato alcun effetto dannoso per la salute), si può concludere che la frutta e la verdura trattata con agrofarmaci nel rispetto delle leggi è assolutamente sicura per il consumatore. In questo senso, l’impegno dei produttori trentini per una produzione ortofrutticola rispettosa dell’ambiente e della salute dei cittadini, si sposa con l’indicazione che proviene da tutti gli ambienti medico-scientifici che evidenziano i grandi vantaggi per la salute derivanti dal consumo di frutta ed ortaggi: prevenzione contro il diabete, le disfunzioni renali, l’infarto, alcune forme di cancro e l’obesità, patologia che sta diventando una vera e propria emergenza internazionale. Gli obiettivi futuri - A conclusione dell’incontro, i produttori di ortofrutta rappresentati da Apot hanno dichiarato che proseguiranno nel loro impegno, non solo per garantire la sicurezza dei prodotti con margini ancor più rigidi, ma anche per migliorare gli equilibri che regolano la convivenza tra la componente “agricola” e quella “non agricola” della comunità locale. Per il prossimo futuro è stata inoltre dichiarata la volontà di attivare un progetto di monitoraggio dei parametri ambientali in grado di esprimere, nel tempo, quelli che saranno i risultati positivi in termini ambientali del lavoro dei produttori ortofrutticoli. . |
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3A RASSEGNA NAZIONALE “MANGIA BENE, CRESCI MEGLIO” |
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Dal 26 al 31 maggio 2008 si svolge a Vieste l´evento conclusivo della campagna “Mangia bene, cresci meglio”, promossa del ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Con l’obiettivo di scoprire e divulgare la pubblicità realizzata dai giovani sulla sana alimentazione, la campagna ha ottenuto negli anni passati importanti risultati, coinvolgendo, attraverso un concorso nazionale, centinaia di Istituti e migliaia di studenti ed insegnanti, che hanno raccolto l’invito a sperimentare il linguaggio pubblicitario. La Campagna “Mangia bene cresci meglio”, giunta alla sua terza edizione, è riservata agli alunni delle scuole medie inferiori e prevede un concorso per l´ideazione e la produzione di un annuncio pubblicitario sull´importanza per i giovani di essere consapevoli delle proprie scelte alimentari, fornendo loro strumenti critici per meglio difendersi da messaggi pubblicitari negativi sull´alimentazione. “La sede dell’evento,Vieste ed il territorio del Gargano, - così ha detto il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Luca Zaia - mi dà modo di sottolineare la qualità e varietà del nostro agroalimentare. È importante che i giovani siano sempre più informati ed educati al valore di questo patrimonio, che in ogni angolo d’Italia esprime la nostra cultura, riconosciuta ed apprezzata in tutto il mondo”. In primo piano, nella rassegna conclusiva di questa edizione, gli annunci pubblicitari finalisti del concorso 2008 ed i loro autori, ragazzi fra gli 11 e i 13 anni, che, con l’aiuto dei docenti, hanno rivolto ai coetanei messaggi pubblicitari per sensibilizzarli sulla importanza della consapevolezza alimentare. In anteprima assoluta, nel cuore di Vieste, “Mangia bene, cresci meglio” presenta una “campagna pubblicitaria” straordinariamente efficace, che mostra l’originalità e l’immediatezza della comunicazione giovanile. . |
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FORESTE: CARCERATI AL LAVORO NEI BOSCHI DEL FVG |
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Udine - Detenuti al lavoro nei boschi del Friuli Venezia Giulia. Il progetto, proposto dall´assessore regionale alle Risorse forestali, Claudio Violino, e approvato dalla Giunta, si avvierà a breve e prevede che i detenuti della casa circondariale di Tolmezzo siano impiegati nei settori della manutenzione ambientale e sistemazione idraulico-forestale. La prospettiva riguarda in particolare sei detenuti e ha come finalità il loro reinserimento socio-lavorativo e l´impegno in attività di pubblica utilità. "Con questo provvedimento - spiega Violino - i carcerati saranno messi nelle condizioni di erogare servizi alla comunità cui avevano arrecato danno. Ritengo - commenta l´assessore - sia un rilevante progetto per rendere produttiva la popolazione reclusa". Al progetto, coordinato dalla direzione centrale Risorse agricole, naturali, forestali e Montagna, tramite il Centro servizi per le Foreste e le Attività della montagna ed il servizio Territorio montano e Manutenzioni, partecipano la casa circondariale di Tolmezzo, l´Ufficio esecuzione penale esterna di Udine, Pordenone e Gorizia ed il Comune di Tolmezzo. Il piano prevede tre fasi di attuazione: il primo stadio, della durata di una settimana, contempla la formazione teorica e le esercitazioni da svolgere presso la sede del Centro servizi di Paluzza ed i suoi cantieri didattici nella foresta regionale di Pramosio. La fase successiva riguarderà uno stage formativo di tre settimane presso i cantieri del servizio Territorio montano e Manutenzioni, mentre il terzo passo si concretizzerà in un´esercitazione, della durata di una settimana, presso un cantiere dimostrativo dove gli allievi potranno dare prova delle competenze acquisite con un intervento di sistemazione ambientale. . |
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CREMONINI S.P.A: COMPLETATO L´INGRESSO DI JBS S.A. NEL CAPITALE DI INALCA S.P.A. SOTTOSCRITTO E VERSATO IL SECONDO AUMENTO DI CAPITALE PER 52,5 MILIONI DI EURO DA PARTE DI JBS S.A. |
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Cremonini S. P. A. E Jbs S. A. Hanno completato l´operazione di ingresso del gruppo brasiliano nel 50% dell´intero settore di produzione del Gruppo Cremonini (Inalca S. P. A. E Montana Alimentari S. P. A. ). L´operazione è stata realizzata prevalentemente con un aumento di capitale di Inalca S. P. A. , per complessivi 210,0 milioni di Euro, avvenuto in 2 fasi: un primo aumento di capitale, effettuato in data 3 marzo, per un valore complessivo di 150,0 milioni di Euro, oltre all´acquisto diretto di azioni Inalca S. P. A. Dalla Cremonini S. P. A per 16,4 milioni di Euro; il secondo aumento, realizzato oggi, per 60 milioni di Euro, di cui 52,5 milioni di Euro versati da parte di Jbs S. A. E 7,5 milioni di Euro versati da Cremonini S. P. A. Jbs S. A. E Cremonini S. P. A. Detengono oggi pariteticamente il 50% della società Inalca Jbs S. P. A. . |
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PIANO LATTIERO-CASEARIO |
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Udine - Istituire una struttura di riferimento in grado di aggregare e coordinare i caseifici. Definire gli strumenti per la sua gestione. Programmare le azioni che l´organismo dovrà seguire. Sono questi i tre punti attraverso cui si svilupperà il Piano di riconversione del settore lattiero-caseario dell´area montana elaborato dall´Agenzia per lo sviluppo economico per la montagna del Friuli Venezia Giulia - Agemont Spa. Il progetto si prefigge di aumentare il valore delle strutture associate, che potranno a loro volta retribuire le materie prime del territorio in modo adeguato e in linea con i costi di produzione, accrescere l´efficacia delle strategie e le capacità organizzative e garantire la massima trasparenza nelle fasi di gestione e relazione. Il Piano, approvato nell´ultima seduta della Giunta regionale su proposta dall´assessore alle Risorse agricole, naturali, forestali e Montagna, Claudio Violino, costituisce la fase finale di un percorso avviato nel 2005, con la stipula di una convenzione tra la Regione e l´Agemont, che ha portato alla redazione di un primo progetto di ristrutturazione del settore, cui ha altresì partecipato l´Ersa. L´ambizione è quella di dare risposta al quesito "cosa vuol rappresentare l´agricoltura montana del Friuli Venezia Giulia nel futuro e a quali obiettivi vuole tendere?". Lo scenario è quello della qualità d´origine e della valorizzazione delle specificità territoriali a salvaguardia delle aziende agricole di montagna, dove i consumatori possano contare e ricercare prodotti sani e genuini e riconoscano nella qualità dei prodotti acquistati una funzione di cultura, tradizione e territorio. Attraverso il piano di riconversione la Regione intende proporre una qualità che non sia da considerare come un bene privato, per il miglioramento esclusivo del reddito aziendale, ma diventi un bene pubblico, rintracciabile, verificabile e certificabile, che si identifichi con un unico sistema produttivo, in cui il caseificio non consideri il latte unicamente come semplice fattore di produzione e dove l´allevatore capisca di essere un tutt´uno con lo stesso caseificio. Il piano di riconversione intende quindi stabilizzare economicamente tale sistema che comprende caseifici ed aziende d´allevamento, che sono e restano i primi attori nel presidio e mantenimento del territorio. "Il progetto - commenta Violino - è strategico soprattutto nell´area montana, dove la marginalità del territorio crea notevoli difficoltà anche di natura economica nella gestione delle imprese. Puntare a un progetto comune che sia la base per il rilancio di un marchio di produzione dell´area montana sarà la chiave di volta per mantenere sul territorio allevamenti zootecnici, elemento base per garantire una costante presenza dell´uomo". . |
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CONGRESSO EUROPEO SULLE PALME AI GIARDINI DI CASTEL TRAUTTMANSDORFF |
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In concomitanza con la mostra temporanea “Tutto palme!” allestita nei Giardini di Castel Trauttmansdorff sino al 15 novembre prossimo lo splendido parco meranese ospiterà il 24 ed il 25 maggio, per la prima volta in Italia, il congresso annuale dell’Associazione europea degli scienziati che studiano le palme (Eunops – European Network of Palm Scientists). Nel corso del congresso sono previsti gli interventi di noti esperti del settore che illustreranno vari aspetti della vita di queste piante e delle ripercussioni del clima, dell’ambiente e dell’evoluzione sulla loro diffusione e sviluppo. La città termale di Merano, grazie al suo clima mite, già da 130 anni accoglie nei suoi Giardini questi favolosi vegetali che, in contrasto con lo sfondo innevato dei monti, costituiscono un richiamo inconfondibile. . |
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ANNATA AVICOLA 2007: L’ANNO DELLA RIPRESA |
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Roma - “La ripresa iniziata a metà del 2006 è proseguita per tutto il 2007, permettendo alle imprese del settore di ricominciare – sia pura con prudenza – a produrre ed a ben commercializzare i loro prodotti. Nel complesso dell’anno 2007, le produzioni ed i consumi di carni di pollame sono aumentati rispettivamente del 7,1% e del 5,7% mentre per le uova gli acquisti sono cresciuti del 2,3% a fronte di volumi di offerta stazionari. Così Aldo Muraro, presidente dell’Unione Nazionale dell’Avicoltura (Una), la più importante organizzazione italiana di produttori del settore, commenta i dati sull’andamento della produzione e dei consumi di carni avicole e uova. Il fatturato del settore – continua Muraro - ha raggiunto i 5. 300 milioni di euro (3. 900 milioni di euro per le carni e 1. 400 milioni di euro per le uova) ma, tenuto conto del tasso di inflazione, il pollame e le uova continuano a pesare sulla spesa alimentare degli italiani la stessa cifra dell’anno 2000 nonostante gli aumenti dei costi di produzione subiti a seguito dell’introduzione dell’euro e dei rincari dell’energia e delle materie prime cerealicole. Complessivamente, l’anno scorso la produzione di carni avicole è risultata pari a 1. 123. 000 tonnellate, +7,1% rispetto al 2006, mentre quella di uova è rimasta a 12 miliardi 836 milioni di pezzi. Un po’ più incoraggiante la dinamica dei consumi: gli italiani hanno acquistato, complessivamente, 1. 046. 200 tonnellate di carni avicole (+5,7% rispetto al 2006 e 13 miliardi 24 milioni di uova (+2,3% rispetto al 2006). In definitiva, i consumi si sono riavvicinati a quelli registrati nel 2004. Una crisi superata - E’ stata dunque superata la gravissima crisi del settore avicolo nazionale (l’unico, per inciso, della zootecnia italiana caratterizzato da autosufficienza produttiva) cominciata a fine estate 2005, con il progressivo diffondersi di una vera e propria psicosi, creata ed alimentata dai media, riguardo ad un’ipotetica pandemia fra la popolazione umana provocata dal virus dell’influenza aviare. “L’avicoltura nazionale - commenta Muraro – è riuscita a riconquistare gradualmente la fiducia dei consumatori, che hanno ricominciato a comperare e gustare tranquillamente le carni di pollame convinti finalmente del fatto che queste carni sono sane, sicure, nutrienti ed economiche. Una convinzione - aggiunge Muraro - rafforzata soprattutto grazie all’etichettatura obbligatoria di origine dei prodotti avicoli, introdotta dal Ministero della Salute e fortemente appoggiata dall’Una”. Le previsioni per il 2008 - La dinamica sopra descritta trova riscontro nell’andamento dei prezzi, che nella media dell’anno sono cresciuti del 14,2% pur risentendo fortemente dell’aumento dei costi di produzione . “ Il 2008 non si presenta altrettanto bene - prosegue Muraro. L’aumento dei costi di produzione e l’incremento delle produzioni nella gran parte dei Paesi comunitari lasciano temere che si registri (come è già avvenuto da gennaio a metà aprile) un appesantimento dei mercati. Ci auguriamo vivamente che i nostri consumatori continuino a manifestare il loro apprezzamento verso i prodotti avicoli riconoscendo loro pienamente il merito di essere sani, sicuri, gustosi, nutrienti ed economici”. . |
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SCUOLA; MARSILIO: «SOSPESI I MENU ETNICI» «RILEVATO UN RIFIUTO MEDIO DEL 55 PER CENTO CON PICCHI ANCHE DELL’80» «APRIRE UN TAVOLO DI CONCERTAZIONE CON INSEGNANTI, GENITORI, ASSOCIAZIONI E ENTI» |
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Roma - «Ho disposto una rilevazione a campione del gradimento dei menù etnici nelle scuole dei Municipi romani. I dati sono sconfortanti: un 50-80% dei menù dell’est europeo viene scartato così come un 30-40% di quelli peruviano e cinese». Lo ha affermato il 22 maggio, Laura Marsilio, assessore alla Scuola del Comune di Roma. «Questi dati confermano che l’iniziativa non raggiunge l’obiettivo del gradimento da parte dei più piccoli, considerato anche che quei risultati parzialmente sufficienti sono raggiunti solo grazie all’impegno profuso dai docenti. Per questo – prosegue l’assessore Marsilio – ho disposto la immediata sospensione dei menu etnici e l’apertura di una concertazione con insegnanti, genitori, associazioni e Enti (Ministero dell’Agricoltura, Confagricoltura, Università) per valutare e confrontarci sull’istituzione di piatti regionali nazionali e la conoscenza dei sapori della cucina mediterranea. Allo stesso tempo, vogliamo valutare le proposte, provenienti dalle scuole, di iniziative di integrazione anche rispetto alla conoscenza dei piatti e dei cibi delle diverse culture delle popolazioni immigrate presenti nella nostra città attraverso, ad esempio, l’istituzione di laboratori o di progetti speciali. In questo modo si impedirà anche lo spreco di importanti risorse pubbliche da utilizzare con più oculatezza per i problemi della scuola nonché il salto del pasto per tanti bimbi che seguono il tempo pieno. Infine – conclude l’assessore Marsilio – intendo fare uno studio degli scarti di tutti i menu quotidianamente proposti: il rifiuto del cibo può essere un indice importante di lettura non solo del mancato gradimento del cibo ma anche di segnalazione di un disagio emotivo e psicologico del bambino a cui va data la giusta attenzione». . |
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LE API MUOIONO E IL GOVERNO CANCELLA I FONDI PER L’APICOLTURA |
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Le dichiarazione del ministro dell’economia Giulio Tremonti di voler cancellare il finanziamento di 2 milioni di Euro a sostegno dell’apicoltura sono fonte di grande preoccupazioni per gli operatori del settore. Sulla crisi dell’apicoltura e i rischi di sopravvivenza del settore si sa praticamente tutto: oltre ai mali strutturali di cui soffre, determinati dalla frammentazione produttiva, dal permanere di aree di scarsa professionalità, dall’inquinamento atmosferico e dal cambiamento climatico, oggi le api muoiono determinando lo spopolamento degli alveari che, soprattutto nel Nord-italia, mette a rischio la produzione di miele e più in generale l’agricoltura e l’ecosistema. In tale contesto la definizione data dal ministro Tremonti di “interventi non seri”, riferendosi a quelli per l’apicoltura, e la conseguente decisione di cancellarli, rappresenta un errore grave. Non spetta a noi la valutazione politica, di pertinenza delle forze politiche e di quelle associative, ma come Osservatorio nazionale del miele possiamo rilevare che si tratta di un clamoroso errore perché: a) l’apicoltura vive un momento drammatico, che mette a rischio la sua stessa esistenza, il fenomeno è in uno stadio ancora più avanzato negli Stati Uniti e in altre aree europee; b) il danno vero non si limita alla perdita pur importante di reddito per gli apicoltori che spesso costituiscono anche aziende agricole, di quella agricoltura che per sopravvivere deve essere necessariamente multifunzionale; c) la produzione molto scarsa di mieli costituirà un danno anche al made in Italy del settore food; d) il danno maggiore, tuttavia già presente, è costituito dalla carenza di impollinazione per l’agricoltura, in particolare per la frutticoltura e il rischio che per un futuro molto prossimo la situazione sia ben più difficile. Sono già molti gli apicoltori che hanno spostato gli alveari superstiti agli spopolamenti dalla produzione di miele alla impollinazione su richiesta e pagamento dei frutticoltori; e) la legge dello Stato sull’apicoltura, che ha riconosciuto un ruolo importante al settore, varata nella legislatura in cui era insediato il precedente Governo Berlusconi, è importante perché accompagna l’innovazione normativa con una dotazione finanziaria, modesta ma essenziale per ottenere risultati concreti; f) l’importanza di tale innovazione è ancor più consistente perché organizza gli investimenti finanziari sia attraverso le Regioni sia attraverso azioni nazionali che tendono a perseguire obiettivi univoci su tutto il territorio del Paese; g) è grave quindi la definizione di sperpero data all’intervento, soprattutto oggi, nel momento in cui la crisi è ben più grave di quando l’intervento fu disposto e, come ultima considerazione, dispiace rilevare che sarà proprio l’apicoltura del Nord-italia a pagare questa decisione, come dimostra il report disponibile sul sito dell’Osservatorio alla pagina: http://www. Osservatoriomiele. Org/secondorapporto. Pdf . |
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PESCA: EMERGENZA GASOLIO, RICHIESTO INCONTRO A MINISTRO ZAIA FEDERCOOPESCA-CONFCOOERATIVE: “C’È BISOGNO DI PIANO ANTICRISI SU MODELLO FRANCESE” |
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La richiesta di un incontro urgente con il ministro Zaia e la convocazione straordinaria -mercoledì 28 maggio- del consiglio di presidenza della Federazione. Queste le prossime mosse con le quali la Federcoopesca-confcooperative cercherà di trovare risposte alla crisi che sta piegando il settore e al malessere che anima ormai da tempo le marinerie. “Siamo perfettamente consapevoli –commenta Massimo Coccia, presidente della Federcoopesca-confcooperative- che la situazione per operatori ed imprese è diventata insostenibile. Gli effetti del caro gasolio, che stanno riducendo sempre di più i margini di redditività delle imprese, acuiscono ancora di più problemi cronici del settore. Lo sfogo degli operatori ieri ad Ancona, nel corso dell’incontro con il commissario Ue Joe Borg, è solo la punta dell’iceberg di un malcontento che ha radici profonde”. Ma quali possono essere gli interventi per un’inversione di rotta? “Condividiamo –conclude Coccia- con il commissario Borg che per affrontare con efficacia un problema così articolato c’è bisogno di un piano anticrisi che faccia leva su più punti, come del resto sta avvenendo in Francia. Indispensabili, quindi, gli interventi a medio-lungo termine, perché senza programmazione non si va molto lontano, ma occorrono urgentemente anche interventi tampone per venire incontro alle esigenze quotidiane del settore e degli operatori che devono uscire in mare anche con costi del carburante ormai inaccessibili. Dobbiamo lavorare tutti insieme e con senso di responsabilità, a livello nazionale e comunitario, per raggiungere l’obiettivo ”. E intanto per fronteggiare la crisi in atto si sta cercando, anche nella definizione del fermo di pesca 2008, di prevedere un ristoro non solo per i marittimi, ma anche per le imprese. . |
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PROGETTI E INIZIATIVE COMUNI PER ESSERE PIÙ PUNTUALI NEL DARE RISPOSTE ALLE IMPRESE AGRICOLE: LO HANNO SOTTOLINEATO IN UN INCONTRO CONFAGRICOLTURA, CIA E COPAGRI DELL’EMILIA ROMAGNA |
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La nascita di Agrifarm , società consortile partecipata dalle tre organizzazioni e dai rispettivi Caa ( Centri Assistenza Agricola) , è un passo concreto in questa direzione. Tra gli obiettivi delle organizzazioni , Agrifarm, è lo strumento per gestire insieme attività del Catalogo Verde, Progetti di Filiera e servizi amministrativi dei Caa. E’ un traguardo importante che ci porta alla condivisione e realizzazione di un progetto comune. Così commentano Cia, Confagricoltura e Copagri dell’Emilia Romagna l’incontro svolto nei giorni scorsi dai rappresentanti regionali delle tre associazioni, appuntamento in cui hanno concordato un percorso che li porterà al raggiungimento di obiettivi “realizzabili”. Nell’incontro è stato infine sottolineato la volontà di rappresentare le imprese con una unità di intenti al fine di essere più incisivi in termini tecnici e sindacali come la semplificazione burocratica, la programmazione territoriale e lo sviluppo delle imprese agricole. . |
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I SACRIFICI E LE LOTTE CONTADINE A SESSANTA ANNI DALLA COSTITUZIONE A COLLECCHIO (PARMA) UNA GIORNATA DI FESTA PER I PENSIONATI DELL’ANP – CIA DELL’EMILIA ROMAGNA |
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Una giornata di festa, ma anche un’occasione per ripensare ai tanti sacrifici e alle tante battaglie per la piena applicazione della Costituzione italiana che quest’anno festeggia il sessantesimo anniversario. E’ stato il tema della sedicesima Festa regionale dell’Associazione pensionati Anp Cia che si è svolta il 24 maggio scorso a Collecchio di Parma, una iniziativa che coinvolto oltre 450 pensionati della Confederazione italiana agricoltori. L’anp ha voluto ricordare l’anniversario della Costituzione con una “lezione di storia” di Mario Pacelli, docente di diritto pubblico dell’Università La Sapienza di Roma, dal titolo: “La Costituzione repubblicana e il mondo contadino: una battaglia vinta”. Una battaglia vinta a prezzo di tanti sacrifici e sofferenze in un dopoguerra ancora ben vivo nella memoria di tutti i pensionati, all’epoca giovani agricoltori chiamati a dare un contributo essenziale per sfamare un Paese sfinito dalla lunga guerra. “Se l’Assemblea costituente affermava l’eguaglianza dei cittadini – ha ricordato Pacelli – la fine del ghetto nelle campagna ha richiesto tanti anni per arrivare a cambiamenti profondi sui contratti agrari o al superamento della mezzadria, oggi però – ha concluso Pacelli - possiamo dire che quella battaglia democratica è stata vinta”. Carlo Prudente, presidente dell’Anp Emilia Romagna, a conclusione dell’incontro, ha riassunto i prossimi impegni del Cupla, l’Associazione unitaria dei pensionati del lavoro autonomo, ovvero commercianti, artigiani e agricoltori. “A breve ci sarà un incontro in Regione su tre punti essenziali – ha detto – cioè sul rapporto tra anziani e il Servizio sanitario regionale, la questione badanti e il tema della sicurezza nelle città e nelle campagne. A seguire è in programma un’iniziativa nazionale – ha concluso Prudente - con un confronto tra Cupla e Governo sul tema dello scadimento delle pensioni rispetto al caro-vita”. . |
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AOSTA: APPROVATI I CRITERI DI APPLICAZIONE PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI RELATIVI ALLA GESTIONE E AL FUNZIONAMENTO DEI CONSORZI DI MIGLIORAMENTO FONDIARIO, DELLE CONSORTERIE E DEGLI ALTRI ENTI GESTORI DI OPERE IRRIGUE |
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L’assessorato dell’Agricoltura e Risorse naturali informa che la Giunta ha approvato i criteri di applicazione per la concessione dei contributi relativi alla gestione e al funzionamento dei Consorzi di Miglioramento Fondiario, delle Consorterie e degli altri enti gestori di opere irrigue. I contributi riguardano le spese amministrative per il funzionamento generale e quelle correlate alla gestione delle infrastrutture gestite dagli enti. Possono beneficiarne i Consorzi di Miglioramento Fondiario costituiti o riconosciuti ai sensi del regio decreto n. 215/1933 e della legge regionale n. 3/2001, le Consorterie riconosciute ai sensi della legge regionale n. 14/1973 che svolgono prevalente attività pastorale, nonché gli enti gestori di opere irrigue aventi personalità giuridica pubblica. Tra le principali novità rispetto al passato si segnala la possibilità di richiedere aiuti sulle prestazioni di lavoro dipendente dedito alla gestione e alla manutenzione degli impianti irrigui e dei canali e sulla manutenzione delle strade interpoderali. Altri elementi di innovazione sono l’aumento, dal 60 all’80%, degli aiuti sulla manutenzione e la gestione dei canali e degli impianti irrigui e l’aumento, dal 60 al 100%, su manutenzione, revisione e messa a norma delle teleferiche e delle monorotaie e sulle spese di funzionamento generale degli enti. I termini per la presentazione delle domande scadranno, rispettivamente, il 31 gennaio di ogni anno per quanto riguarda le domande di ammissibilità ai contributi e le richieste di erogazione degli anticipi e il 30 giugno di ogni anno per la presentazione della documentazione di rendicontazione delle spese e le erogazioni dei saldi. Per ottenere le informazioni sulle possibilità di aiuto e sulle procedure per farne richiesta gli interessati possono rivolgersi sin d’ora al Servizio miglioramenti fondiari e infrastrutture dell’Assessorato, in località Grande Charrière 66 a Saint-christophe (tel. 0165. 275228). Per prendere visione della deliberazione n. 1496 e della nuova modulistica è possibile, inoltre, consultare la sezione “modulistica” delle pagine dedicate ai Consorzi di Miglioramento Fondiario all’indirizzo internet www. Regione. Vda. It/agricoltura. . |
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68MA EDIZIONE FIERA DELLA PESCA - COSTO DEL GASOLIO. VA TROVATO UN EQUILIBRIO TRA REDDITO E DIFESA DEL MARE. NUOVI SCENARI CON LA PESCA-TURISMO.
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´La pesca e` parte vitale della nostra storia, del nostro processo di crescita, quindi e` con una certa commozione che partecipo a questa 68ima edizione´: il presidente Gian Spacca, il 23 maggio, ha aperto cosi` il suo intervento all´inaugurazione della Fiera della Pesca. Ha detto di condividere il taglio internazionalista e rivolto al Mediterraneo che l´edizione di quest´anno si e` data. ´Dobbiamo guardare all´Europa ´ ha sottolineato - perche` la sopravvivenza di questo settore dipende dall´Ue. E l´Europa se vuole essere sempre di piu` un riferimento per i suoi cittadini, deve guardare ai loro problemi e nella pesca ce ne sono molti. Sicuramente questi devono essere posti al commissario europeo alla Pesca e Affari Marittimi, Joe Borg, che interverra` domenica. ´ Spacca ha fatto riferimento al costo elevatissimo del gasolio: un problema che disincentiva l´attivita`, a cui bisogna trovare una soluzione in sede comunitaria: infatti se ci fossero iniziative di carattere nazionale, scatterebbero gli ´aiuti di Stato´. Il caro gasolio, l´esigenza di preservare la biodiversita`, la tutela ambientale, l´istituzione dei parchi marini, la regolamentazione del fermo pesca: e` tutto un pacchetto questo, che va considerato nel suo complesso, per trovare un giusto equilibrio. Il presidente ha fatto anche riferimento alla possibilita` per la pesca di guardare oltre, sviluppando il suo rapporto con il paesaggio ed il turismo: insomma la pesca-turismo, che puo` coinvolgere diversi momenti, dalla gita in barca per i turisti, alla cucina del pescato, alla gastronomia in genere, valorizzando tutte le eccellenze che da questo punto di vista ci sono nelle Marche. Se l´agricoltura ha saputo ricostruirsi un´immagine e un reddito anche con l´agriturismo, la pesca puo` fare una cosa analoga. ´E´ questo un impegno che e` parte del nostro secondo motore di sviluppo ´ ha sottolineato ´ dove il primo e` la difesa dei settori tradizionali del manifatturiero. ´ Il presidente ha poi partecipato alla tradizionale cerimonia di premiazione di ´Pavese Azzurro´, dove vengono premiati coloro che si sono distinti nella pesca, dai produttori, ai giornalisti, a figure emblematiche che si occupano del settore. . |
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AIIPA PRESENTA IL SITO WWW.INTEGRATORIEBENESSERE.IT
EDUCAZIONE AL CORRETTO UTILIZZO DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI E INFORMAZIONE AL SERVIZIO DEL CONSUMATORE
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Un altro passo verso un dialogo sempre più trasparente e informato con il consumatore in tema di corretto utilizzo degli integratori alimentari e loro ruolo per il mantenimento del benessere della persona: questo l’obiettivo che si pone il progetto di Aiipa – Associazione Imprese Italiane Prodotti Alimentari - Area Integratori con la recentissima messa on line del sito www. Integratoriebenessere. It. “Abbiamo il dovere di porci responsabilmente come voce autorevole ed equilibrata su un tema importante, quello dell’integrazione alimentare, perché oggi la domanda di benessere è sempre maggiore e sempre più investe trasversalmente tutti gli ambiti del vivere sociale” afferma Anna Paonessa, responsabile Area Integratori di Aiipa. Www. Integratoriebenessere. It è un sito di carattere scientifico-divulgativo, che mette a fuoco il tema del corretto utilizzo degli integratori alimentari, anche attraverso la voce di autorevoli opinion leader del mondo medico-scientifico. Tra di essi collaborano attivamente Alessandra Bordoni, docente presso Scienze e Tecnologie Alimentari della Facoltà di Agraria, Università di Bologna e membro del consiglio direttivo della Sinu; Mariuccia Bucci, specialista dermatologa tra i fondatori dell´Isplad (Internationa-italian Society of Plastic-aesthetic and Oncology Dermatology); Fabio Facchinetti, professore di medicina prenatale Università di Modena; Antonello Sannia, presidente della Società italiana di Medicina Naturale; Andrea Strata, professore di Nutrizione Clinica presso la Facoltà di Medicina dell´Università di Parma e Membro della Commissione Unica Dietetica e Nutrizione del Ministero della Salute; Paolo Vintani, segretario Federfarma Lombardia. I diversi argomenti spaziano in modo trasversale su stili di vita, corretta alimentazione e integrazione alimentare. In particolare vi sono aree dedicate all’approfondimento tecnico-scientifico finalizzate a dare una quadro chiaro e preciso sulle caratteristiche, composizione, qualità, sicurezza e quadro normativo di riferimento degli integratori alimentari; accanto vi sono aree di servizio al consumatore con i consigli degli esperti nei vari periodi dell’anno, una serie di test e questionari per valutare la correttezza del proprio stile di vita e il bilancio energetico, nonché ricette sane e salutari ogni mese e curiosità scientifiche legate al mondo degli integratori e dell’alimentazione. “La sana alimentazione, nell´ambito di un corretto stile di vita, è infatti uno degli elementi fondamentali per il mantenimento e la tutela del benessere - afferma Andrea Strata, nutrizionista. In modo particolare oggi, l´alimento è sempre più considerato come "promessa di miglior salute ". In questo scenario gli integratori alimentari giocano un ruolo preciso: non solo integrare la normale dieta ma anche sostenere i normali processi fisiologici, per mantenere un buono stato di salute dell´organismo”. “Una frontiera della ricerca scientifica tra le più interessanti in dermatologia è proprio relativa ai benefici degli integratori alimentari – afferma Mariuccia Bucci, dermatologa di spicco nel panorama internazionale e tra i fondatori dell’ (Isplad); ne è conferma la recente nascita della Nutridermatologia, una nuova branca della dermatologia plastica che studia e ricerca le possibili carenze dei principi nutritivi a livello cutaneo per poterli, poi, integrare dall’interno in modo mirato, con l’obiettivo di garantire il benessere dell’individuo”. Anna Paonessa di Aiipa conclude l’incontro con l’auspicio che il cammino di informazione intrapreso, che ha visto l’associazione impegnata da diversi anni, si traduca in un dialogo costruttivo e corretto con il consumatore, con gli operatori del settore e con le istituzioni a supporto di scelte sempre più consapevoli e responsabili. . |
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HORECA DISTECH 2008-2009: DIECI DI ANNI DI FORMAZIONE E CULTURA
PER IL SETTORE DELLA DISTRIBUZIONE DI BEVANDE NEL FUORICASA
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Al via le iscrizioni per l´esclusivo master proposto da Università di Parma, in collaborazione con Italgrob e i maggiori marchi italiani del beverage Presentazione ufficiale a Parma il 23 maggio Dieci candeline per l´Horeca Distech, l´esclusivo corso di perfezionamento post laurea proposto con successo dall´Università di Parma in collaborazione con Italgrob – Federazione Italiana Grossisti Distributori di Bevande – e alcuni dei maggiori marchi italiani ed internazionali del settore del beverage. Esperienza senza precedenti nel panorama universitario italiano e soprattutto unico corso di riferimento per il settore della distribuzione di bevande, l´Horeca Distech è un progetto di successo, che in dieci anni di attività ha contribuito alla formazione di oltre 180 giovani imprenditori, manager e tecnici ad alto profilo, fortemente specializzati, in grado di inserirsi immediatamente nelle funzioni trade, marketing e vendite delle maggiori aziende italiane della distribuzione e produzione di bevande. Nato da un’idea di Italgrob e Afdb – Associazione per la Formazione nella Distribuzione Beverage – di cui fanno parte marchi prestigiosi come Campari, Heineken, Sanpellegrino, San Benedetto, Pepsico, Peroni, Ferrarelle, Biscaldi, Gruppo Italiano Vini, Pago, Iri Infoscan e Conserveitalia - l’Horeca Distech punta fortemente al ringiovanimento delle risorse manageriali di un settore storico dell´economia italiana, come quello della distribuzione di bevande, fatto di oltre 2. 000 aziende di piccole medie dimensioni, fortemente radicate sul territorio nazionale, in grado di dare lavoro ad oltre 20. 000 persone, che ogni giorno servono gli oltre 170. 000 locali pubblici presenti in Italia e al fianco della quali operano numerosissime aziende nazionali e multinazionali di produzione. “Il nostro settore ha bisogno di nuovi talenti - sottolinea Giuseppe Cuzziol, presidente Italgrob – e oggi come non mai siamo alla ricerca di giovani intraprendenti, dinamici e fortemente specializzati, che sappiano ridare slancio ad un settore storico come il nostro. La distribuzione di bevande si basa da sempre sulle persone, sui rapporti, sulla capacità di mettersi in ascolto del consumatore: dobbiamo farci forti della tradizione che abbiamo alle spalle e della nostra storica capacità di innovare anche attraverso questo progetto di formazione”. Grazie ad uno strettissimo legame con il mondo delle imprese, che finanziano direttamente ed interamente il corso, il Distech offre realmente l’opportunità di “imparare una professione”, offrendo agli studenti gli strumenti per diventare un buon imprenditore nella distribuzione. Dalle conoscenze relative al settore e alla filiera, al mercato, alle tendenze, agli attori aziendali e ai loro bisogni, alle logiche più evolute di gestione di tutte le funzioni aziendali, fino alle conoscenze merceologiche sui prodotti, ma soprattutto offre la possibilità di entrare in un network di persone costituito da tutti i principali attori del settore: dai responsabili di aziende leader nel settore, ai direttori dei consorzi, ai principali concorrenti, a tutti i manager delle aziende industriali, ai referenti di Italgrob, ai futuri e attuali colleghi di lavoro. La proposta formativa, promossa dalla Facoltà di Economia dell’Università di Parma, si avvale inoltre del supporto accademico dell’Institut Commercial de Nancy – il primo istituto universitario ad aver introdotto il Distech – ed è di altissimo livello: 800 ore di lezione ripartite per aree tematiche intercalate da altrettante ore di stage – per un totale circa 5 mesi da effettuare in tre momenti differenti della preparazione – e visite formative presso le principali aziende sostenitrici dell’iniziativa, per imparare “sul campo” il linguaggio del beverage. La decima edizione dell´Horeca Distech si rivolge ad un massimo di 25 giovani laureati (laurea triennale o specialistica), laureandi o diplomati (con esperienza lavorativa almeno biennale nel food & beverage) che desiderino implementare le proprie competenze. Il corso, che rilascia un certificato di “licence d’etat” riconosciuto a livello internazionale e il diploma di frequenza all’Università di Parma, ha una durata di 11 mesi effettivi – da ottobre 2008 a settembre 2009 – ed è interamente sponsorizzato dai membri Afdb: a carico dei partecipanti rimane la tassa di iscrizione all’università, pari a 200 euro. Per prendere parte alle selezioni è necessario inviare un curriculum dettagliato a “Corso Horeca Distech, Università degli Studi di Parma – Dipartimento di Economia Area Marketing, Via Kennedy, 6 - 43100 Parma” o all’indirizzo e-mail: horeca@unipr. It entro l´11 luglio 2008. Maggiori informazioni sono disponibili anche on-line sul sito www. Corsohoreca. Com, sul sito ufficiale dell’Università degli studi di Parma www. Unipr. It, nella sezione dedicata ai corsi di perfezionamento attivati presso la Facoltà di Economia o telefonando allo 0521-032015 (dalle 9 alle 13). . |
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NUOVE NOMINE IN MCCAIN
BARBARA GALLI NOMINATA SALES & MARKETING DIRECTOR RETAIL
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Barbara Galli, in Mccain dal 2005 come Marketing Director Retail Italy, responsabile della gestione e sviluppo della gamma di prodotti Retail (Gdo), dal marzo scorso ha assunto la carica di Sales & Marketing Director Retail. Laureata con 110 e lode in Economia Aziendale con indirizzo Marketing all’Università Bocconi di Milano, Barbara Galli ha nel suo background professionale un’esperienza di tutto riguardo: dagli esordi come account presso l’agenzia pubblicitaria Leo Burnett, a Product Manager del mensile femminile Glamour in Conde’ Nast, fino alla settennale esperienza in Masterfoods (Mars Inc. ), che l’ha portata a ricoprire diversi ruoli nell’ambito del marketing e dello sviluppo prodotti anche a livello europeo. A partire dal 1 marzo 2008, oltre alle responsabilità di Marketing Director Italy per Mccain e membro del comitato di direzione dell’azienda, ha assunto anche la responsabilità delle vendite nel canale Retail (Gdo), ruolo che sta già assiduamente svolgendo. A lei riporteranno oltre alle 2 persone del Marketing anche le 9 delle vendite. . |
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LIDL: ANCORA UNA VOLTA IN PRIMA LINEA PER RISPONDERE AL CARO VITA
CON SIGNIFICATIVI SCONTI SU CIRCA 100 PRODOTTI DI LARGO CONSUMO
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Lidl Italia, azienda leader nel mondo della grande distribuzione con circa 500 punti vendita dislocati su tutto il territorio nazionale, si pone ancora una volta in prima linea per rispondere al caro vita. L’azienda, infatti, sta annunciando in questi giorni significative riduzioni di prezzo su circa 100 item proposti nei propri punti vendita, pari a circa il 10% dei prodotti venduti. Una politica che va assolutamente in controtendenza rispetto all’aumento dei prezzi della distribuzione che sta caratterizzando il mercato italiano negli ultimi mesi. Una strategia commerciale di rottura rispetto a quella degli altri player che puntano al consolidamento dei prezzi attuali. La riduzione dei prezzi è stata applicata già a partire dai primi mesi del 2008 su prodotti di largo consumo, attualmente contraddistinti da un rincaro generale. Tra le offerte Lidl, infatti, figurano il burro bavarese, il burro pastorizzato, il grana padano, la fesa di tacchino in trancio, la mozzarella e le patate fritte e molti altri prodotti che rientrano nel paniere quotidiano delle famiglie italiane. Su questi e su tutti gli item in offerta, Lidl garantisce dei prezzi davvero vantaggiosi con sconti fino al 24% rispetto al costo iniziale, senza rinunciare alla qualità. La Direzione di Lidl commenta la propria politica commerciale: “Noi abbiamo sempre fatto del low cost e della qualità i nostri punti di forza! In particolare, la qualità è fondamentale perché riteniamo che sia ancora più importante per la fidelizzazione della clientela. Non possiamo certo contare sul forte appeal delle marche, e siamo consapevoli che il consumatore, in mancanza di un brand forte, non esiti certamente a cambiare il prodotto qualora le sue aspettative rimangano disattese. Per questo motivo per noi, più che per altri, è di primaria importanza proporre prodotti di qualità, ovviamente sempre a prezzi concorrenziali”. Dalla Direzione fanno inoltre sapere: “Non abbiamo potuto ridurre i prezzi di tutti i nostri prodotti perché certamente anche noi siamo soggetti alla forte tensione sugli acquisti, ma laddove i fornitori lo hanno reso possibile abbiamo fatto sì che, come sempre, anche i nostri clienti potessero beneficiare dei minori costi di acquisto”. I prodotti protagonisti della campagna sconti annunciata da Lidl, inoltre, saranno presenti in tutti i punti vendita dislocati sul territorio nazionale, senza distinzioni di prezzo fra Nord e Sud Italia. L’azienda si contraddistingue rispetto al trend italiano, che mostra una vera e propria spaccatura tra le regioni del Nord e quelle del Sud, anche nei costi dei beni di prima necessità. Una precisazione che sembra dovuta in quanto si sta parlando molto di differenziazione delle politiche di prezzo per aree geografiche. La campagna sconti, così come i prezzi di tutti i prodotti Lidl, sono identici per tutti i clienti, indipendentemente dalla piazza economica a cui appartengono. L’attenzione di Lidl Italia in merito al problema del caro vita appare evidente se si considerano le numerose iniziative intraprese dall’azienda, che offre prodotti, ma anche servizi, tutti caratterizzati dal comune denominatore dell’approccio low cost. Ne è un esempio Lidl Card, la carta di credito privativa lanciata lo scorso autunno, che permette di entrare a far parte del “Club del Low Cost”. Oltre alla possibilità di acquistare numerosi item con sconti dedicati, la carta propone una raccolta punti con la quale è possibile accumulare buoni sconto del valore di 10 euro per ogni 500 euro di spesa effettuata. Un ulteriore risparmio del 2%, che va ad incrementare i vantaggi della campagna sconti attualmente in atto. La nuova campagna sconti viene applicata su circa 100 item. Ad oggi Lidl, presente in Italia dal 1991, propone un’offerta di ca. 1. 200 prodotti, che mirano al cuore del consumo. Una gamma selezionata che risponde alle esigenze reali delle famiglie che, secondo analisi di mercato, acquistano mediamente non più di 500 tipi di prodotti nel corso dell’anno. Il punto di forza dell’azienda è l’offerta di prodotti a marchio proprio. Per questi prodotti il differenziale di prezzo rispetto all’offerta di super ed iper è, secondo osservatori esterni, mediamente pari al 20%. Da alcuni anni, per essere sempre più vicino alle esigenze di tutti i consumatori, l’assortimento di Lidl è stato arricchito con prodotti di marca, tra cui alcuni dei principali brand “Made in Italy”, quali ad esempio Ferrero, Barilla, Riso Gallo e Aia, oltre che con importanti marchi multinazionali dell’alimentare e della cosmetica. . |
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“PRIMA LA COLAZIONE! 10 MINUTI MANGIANDO SANO”
CONTINUA CON SUCCESSO IL PROGETTO PROMOSSO DA KELLOGG’S IN COLLABORAZIONE CON SIO CHE,
IN OCCASIONE DEL IV CONGRESSO NAZIONALE, LANCIA LE 5 REGOLE DEL “BUON SENSO” A TAVOLA FIN DAL MATTINO E LE INIZIATIVE PER BAMBINI E GENITORI NEI MUSEI
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Abituare i propri figli a fare colazione spesso è una gran fatica. La mattina non si alzerebbero mai, il tempo sembra non bastare e la fretta fa da padrone. Sembra proprio difficile trovare il tempo da dedicare al primo pasto della giornata, che è il più importante per partire al meglio, come ci ricordano sempre i nutrizionisti. Sono proprio gli esperti della Società Italiana di Obesità, riuniti a Firenze dal 21 al 23 maggio in occasione del Iv Congresso Nazionale, a richiamare l’attenzione sull’importanza della prevenzione per arginare il fenomeno dell’obesità (ne soffrono circa 44 milioni di italiani). Da una ricerca Eurisko[1] emerge che nonostante la maggioranza degli italiani (83%) dichiari di fare colazione e di questi oltre la metà (52%) sia concorde nell’attribuirle grande importanza, oltre 8 milioni di persone (17%) la saltano del tutto. E, anche quando la si fa, non le si riserva il tempo necessario. Quasi la metà di coloro che fanno colazione (46%) dedica meno di 10 minuti. Il fenomeno diventa ancora più allarmante se si prendono in considerazione i risultati di uno studio relativi ai bambini in cui si conferma che 1 bambino su 3 presenta una condizione di sovrappeso corporeo, mentre 1 su 10 è obeso[2]”. “Ogni 5 anni questo allarmante dato aumenta del 25% – ricorda il Prof. Carlo Maria Rotella, Presidente Sio - Il primo passo si fa a tavola a partire dal mattino. Abitudini alimentari corrette sono fondamentali per prevenire disturbi quali sovrappeso e obesità, che interessano sempre più frequentemente anche i bambini e le patologie correlate (ipercolesterolemia, diabete e ipertensione arteriosa). Nella classica colazione italiana, soprattutto nell’età infantile e adolescenziale – continua Rotella - l’introduzione dei cereali pronti per la prima colazione può essere considerata corretta dal punto di vista nutrizionale. Tali prodotti associati al consumo di latte consentono un corretto apporto di carboidrati e di fibre, garantendo al tempo stesso l’introito di micronutrienti importanti come ferro, calcio, vitamina B6, B12 etc. ” “Le regole sono facili: una fonte di carboidrati - sottolinea Rotella - ad esempio cereali pronti per la prima colazione o pane e una fonte di proteine, come latte o yogurt. Se poi aggiungiamo un frutto, avremo anche arricchito il tutto con fibre, vitamine e minerali”. Le 5 Regole Del “Buon Senso”a Colazione Nell’ottica di sensibilizzare e rafforzare la famiglia verso un gesto mattutino di almeno 10 minuti, prosegue e si intensifica il progetto “Prima la colazione! 10 minuti mangiando sano” promosso da Kellogg’s, in partnership con Sio. Ecco le 5 regole del “buon senso” per fare colazione insieme al tuo bambino suggerite dagli esperti di Sio e dai nutrizionisti di Kellogg’s 1. Il tempo da dedicare alla colazione va guadagnato assieme fin dalla sera prima: fai capire a tuo figlio che è meglio non rimandare alla mattina tutte quelle operazioni che lo preparano ad affrontare la giornata. Fate assieme l’elenco delle cose da preparare prima di andare a dormire, ad esempio lo zaino con i libri e i quaderni, i vestiti che indosserà, la borsa della palestra. 2. La colazione è il momento in cui scrivere assieme l”agenda della giornata”: al mattino si può ripercorrere insieme il programma della giornata e mettere a punto tutti gli appuntamenti che li aspettano durante la giornata. 3. Approfitta della colazione per confrontarti e risolvere le questioni della sera prima: la notte porta consiglio e la mattina, una volta riposati, i problemi si possono affrontare più serenamente. Rimandare una discussione aiuta a prendere distanza dal problema e ad affrontarlo costruttivamente con i proprio figli. 4. Fai riscoprire il gusto di mangiare lentamente: il cibo ha un sapore e una consistenza tutta da imparare a riconoscere. Insegna al tuo bambino il piacere di assaporare e sgranocchiare bene quello che si sta mangiando. Questo migliorerà la masticazione del cibo e quindi la digestione e l’assorbimento dei nutrienti. 5. Divertitevi a comporre la colazione “su misura”: marmellata, yogurt, latte, frutta e cereali pronti sono alimenti sani, nutrienti e sempre vari. Provate composizioni diverse della colazione e giocate con il cibo: farete diventare la colazione un momento di divertimento. Le Iniziative Del Progetto “Prima la colazione! 10 minuti mangiando sano” Proseguono con successo le iniziative promosse da Kellogg’s in partnership con Sio che vedranno protagonisti bambini e genitori Domenica 18 Maggio a Napoli, presso la Città della Scienza, alle h. 10. 00. La formula sarà la stessa applicata recentemente a Roma e Milano (presso Explora e Muba): colazione con la famiglia, momenti di gioco e visita al museo. Pediatri, nutrizionisti e dietisti saranno a disposizione dei genitori per chiarire l’importanza della prima colazione da un punto di vista psicologico e nutrizionale. Ma non è finita qui… Le iniziative continueranno anche durante l’estate con altri appuntamenti. Per maggiori informazioni Città della Scienza (tel. : 081. 37. 23. 728) e www. Kellogg. It [1] Indagine sulla prima colazione nella popolazione italiana - Gfk Eurisko, per Kellogg’s, su un campione di 1000 persone – Novembre 2007 [2] New England Journal of Medicine. . |
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LA COMUNITÀ MONTANA PREMIA IL PENNAR DI ASIAGO
PER GLI 80 ANNI DI ATTIVITÀ
“BLITZ” INATTESO E GRADITO DI GIANCARLO BORTOLI, PRESIDENTE DELLA “SPETTABILE REGGENZA DEI 7 COMUNI”, AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
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Ottant’anni compiuti, e portati così bene da meritare la medaglia. Anzi, il vassoio d’argento: con un “blitz” inatteso martedì scorso il presidente della Comunità Montana “Spettabile Reggenza dei Sette Comuni”, Giancarlo Bortoli, ha fatto visita ai soci del Caseificio Pennar di Asiago, riuniti nella periodica assemblea del Consiglio di Amministrazione. Bortoli ha riconosciuto l’alto valore sociale ed economico per l’Altopiano dell’attività della società, di cui è recentemente ricorso l’ottuagenario, e durante la visita ha donato al caseificio un vassoio d’argento finemente lavorato con incisa la frase “Buon Compleanno Pennar”. Il Caseificio Pennar ha iniziato a collezionare medaglie e riconoscimenti sin dagli albori della propria storia. «Già nel 1930» spiega infatti il presidente Antonio Bortoli «il Pennar veniva premiato a Parigi con la medaglia d’oro all’esposizione internazionale “Du Bien Etre”, per il nostro Asiago Fresco. Allora era una produzione nuova, ma il nostro caseificio con una scelta coraggiosa impostò subito la propria produzione su di esso». Da allora, l’elenco dei premi e dei primi posti raggiunti nei concorsi internazionali dalla cooperativa agricola asiaghese è lunghissimo: gli ultimi, prestigiosi premi il Pennar li ha ottenuti appena pochi mesi fa, il 27 e 28 ottobre con la rassegna Caseus Veneti e con l’Olimpiade dei formaggi di montagna di Oberstdorf. Nella prima ha conseguito 4 medaglie d’oro e due d’argento con i propri formaggi, nella seconda ha conquistato l’oro olimpico con il “Gran Pennar” di montagna. Nelle precedenti olimpiadi il caseificio aveva ottenuto l’oro con l’Asiago Stravecchio Dop, l’Asiago Fresco Dop e con il Pennarone. Considerato tutto questo, il presidente della Comunità Montana ha deciso di dare un riconoscimento all’attività: «Un regalo inatteso, e molto gradito». «L’operosità del caseificio tiene alto il buon nome della produzione agroalimentare altopianese ed è elemento importante per l’economia delle aziende dei soci e per i posti di lavoro che rappresenta», ha sottolineato il presidente di Confcooperative Vicenza, Alberto Chiodi. Lo stesso Giancarlo Bortoli, che nella visita è stato accompagnato dall’assessore all’Agricoltura della Comunità Montana Giampaolo Rigoni (Camplan), ha spiegato che «Con questo dono abbiamo voluto ringraziare i soci per il loro lavoro, che esprime in tutto e per tutto i valori del territorio dei Sette Comuni. Essendo lavoro agricolo e nei prati, presenta continui risvolti positivi in termini di manutenzione e conservazione dell’ambiente naturale del territorio dell’Altopiano». Il Caseificio Pennar conta circa 60 soci e lavora ben 250 ettolitri di latte al giorno, interamente prodotto nell’Altopiano, a cui d’estate si aggiunge anche il latte di quindici malghe del comprensorio. Www. Caseificiopennar. It . |
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COMUNE DI ACQUALAGNA
24^ FIERA REGIONALE DEL TARTUFO NERO ESTIVO
2.3 AGOSTO 2008
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Acqualagna, capitale del tartufo tutto l´anno, propone un´estate all´insegna dei sapori, della natura e della storia. La cittadina in provincia di Pesaro e Urbino che vanta il primato italiano e mondiale nella commercializzazione del tartufo, ha una fiera per ogni tipologia del prelibato tubero e il 2 e 3 agosto celebrerà il tartufo nero estivo, che farà bella mostra di sé nella storica piazza Mattei, l´arena dove trova posto il tartufo di Acqualagna in ogni stagione dell´anno. Quest’anno sarà ancora più grande e ricca dato il crescente sviluppo e partecipazione che vede confermato annualmente. «Di facile impiego in cucina ed economicamente alla portata di tutti, il tartufo nero estivo è l´occasione per conoscere e vivere una delle zone più affascinanti dell´Appennino» dice il sindaco di Acqualagna Bruno Capanna. Il Comune di Acqualagna infatti, organizza una serie di momenti di eccezionale interesse: sarà infatti possibile vestire i panni di cercatore e mettersi sulle tracce del tartufo con tanto di ruscella, cane al seguito e con l’aiuto di un esperto cercatore locale. E ancora ci si potrà avventurare per i canyon dell´Appennino dove avviene un processo naturalistico incredibile: qui infatti il clima è rovesciato e le piante che dovrebbero localizzarsi in altura, come le querce o il carpino, si trovano in basso, mentre viceversa leccio e altre piante si trovano sulle cime dei monti. Questo fenomeno unico è dovuto alle basse temperature della notte che all´interno di queste gole mantengono il fresco, consentendo al passo del Furlo di essere una delle rare località dove si mescolano vegetazione mediterranea (corbezzolo, terebinto) e di tipo continentale come il carpino. Qui, dove i romani aprirono la storica galleria per accedere all´Adriatico, è possibile anche osservare il volo dell´ aquila, dalla suggestiva grotta del grano e ancora esplorare la riserva naturalistica del Furlo spingendosi sulle tracce di lupi, tassi, caprioli e daini, magari con una sosta nella baita di montagna del pastore che ancora lavora a mano un raro caprino da pascoli incontaminati. Sei rifugi montani consentono anche escursioni di più giorni. Vengono inoltre organizzate serate enogastronomiche a tema su tartufo, formaggi a latte crudo, vini come Bianchello e Sangiovese. Il vicino parco Le querce (www. Parcolequerce. It) si estende invece sulle rive azzurre del fiume Candigliano, dove si può praticare la pesca. Si tratta di un´area attrezzata per i camper, con camini, punti per il pic nic, parco giochi e servizi. I quindici ristoranti della zona propongono tutto l´anno piatti a base di tartufo di Acqualagna. . |
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TEMPO DI SAGRE IN LOMELLINA
IN PREPARAZIONE LA 25A SAGRA DELLA CIPOLLA ROSSA DI BREME: 8-11 GIUGNO 2008
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Come ogni anno, da ben 44 anni, Cilavegna festeggia le sue Punte di Diamante, con una Sagra che si svolge la seconda settimana di maggio. L´asparago bianco di Cilavegna è una varietà di particolare pregio e qualità coltivato tradizionalmente nelle campagne circostanti, chiamate aspargiate, da più di cinquecento anni. Il prelibato ortaggio è caratterizzato dal colore bianco, dalla particolare tenerezza, dal sapore delicato e raffinato. Secondo la tradizione, l´asparago ha poteri medicamentosi, aiuta a combattere il mal di denti e vale come antidoto contro il veleno, gode di proprietà diuretiche e, soprattutto, favorisce l´amore. Ci sarà una gara gastronomica per proporre nuove ricette e piatti tradizionali, musica e carri allegorici, e soprattutto la Mostra Mercato dell´Asparago doc che attira l´attenzione di turisti, commercianti e ristoratori. In preparazione la Sagra della Cipolla di Breme, organizzata dalla Polisportiva Bremese per festeggiare la famosa Cipolla Rossa. La Sagra sarà a Breme dall´8 all´11 giugno. La Cipolla Rossa di Breme, sigulla in dialetto, è la particolare varietà di cipolla che viene coltivata nei circa due ettari di terreni che circondano il comune di Breme, in provincia di Pavia. Il sapore della Cipolla di Breme, persistente ma pacato, assolutamente unico e irriproducibile altrove, è ben definito dall´affettuoso soprannome che i suoi concittadini le hanno dato: la Dolcissima. E-mail info@overlanditalia. It . |
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A GIUGNO RITORNA ARIA DI FESTA SOTTO IL SEGNO DEL PROSCIUTTO DI SAN DANIELE
NEL COMUNE FRIULANO IL CONSORZIO DEL PROSCIUTTO DI SAN DANIELE PREPARA LA MANIFESTAZIONE PIENA DI AVVENIMENTI GOLOSI
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Quattro giorni alla scoperta dei segreti di un prodotto inimitabile in uno dei più bei comuni del Friuli, quattro giorni per godere la qualità della vita, l’aria leggera di un paesaggio incontaminato e infine quattro giorni per ‘assaggiare’ le tradizioni enogastronomiche di un territorio ricco di storia e cultura. Tutto questo è Aria di Festa, in programma da venerdì 27 giugno a lunedì 30 giugno a San Daniele del Friuli, manifestazione organizzata dal Consorzio del Prosciutto di San Daniele che raccoglie al suo interno tantissimi eventi, tutti ‘golosi’ e tutti legati al famoso Prosciutto Dop, da più di 2. 000 anni bandiera di questo territorio. Per la 24ma edizione della manifestazione ci sarà solo l’imbarazzo della scelta su come gustare il prosciutto di San Daniele: negli stand del Consorzio o negli spazi che lo propongono in abbinamento a prodotti prestigiosi (come San Daniele e Champagne), o ancora nel corso di degustazioni guidate condotte da famosi chef che spiegano come ottimizzare in cucina questo gusto inimitabile (tutte ad ingresso gratuito). Anche i ristoranti della zona partecipano attivamente con menù creati per l’occasione. Aria di Festa permette anche di cogliere l’unica occasione dell’anno in cui è possibile visitare i prosciuttifici aderenti al Consorzio e scoprire così tutti i segreti della realizzazione di questo prodotto, approfittando del fatto che spesso ciascuna azienda offre ai propri ospiti spettacoli e intrattenimenti. E poi ancora convegni, dibattiti e conferenze dedicate all’enogastronomia locale. Assolutamente da non perdere l’inaugurazione, sempre con un grande spettacolo musicale serale e festa fino a tarda notte. Per tutti è a disposizione un bus navetta gratuito che consente di arrivare dai parcheggi al centro del paese e di compiere il tour dei prosciuttifici. Per informazioni Consorzio del Prosciutto di San Daniele tel. 0432 957515 . |
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PRESENTATO A CASTELVITTORIO
IL MARCHIO DI IDENTIFICAZIONE DELLE CASTAGNE COLTIVATE NELLE ALTE VALLI NERVIA ED ARGENTINA
E NASCE LA VIA DEL CASTAGNO
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E´ per valorizzare il castagno, albero diffuso nelle valli Intemelia e Argentina che durante la Vi edizione de I Tesori della Riviera dei Fiori è stato presentato un marchio di identificazione delle castagne coltivate in questa zona. L´obiettivo del progetto pilota volto alla valorizzazione e alla tutela della montagna ligure è quello di rilanciare il castagno, un tempo noto come albero del pane. Coltura importante nei secoli scorsi per l´economia rurale, ha subito interventi di potatura e ripulitura per facilitare una rinascita dell´attività produttiva. I frutti del castagno sono legati al metodo di produzione biologica e possono essere consumati freschi, secchi o in farina, mentre le foglie e la corteccia vengono utilizzate in campo erboristico. Per promuovere queste attività e valorizzare il territorio di riferimento, le Comunità Montane promuovono inoltre la nascita di un Consorzio e la creazione di una specifica etichetta di identificazione delle produzioni. Ma l´iniziativa prevede anche la creazione, con apposita segnaletica, di un "Sentiero del castagno" con la possibilità di effettuare escursioni guidate tra i castagneti secolari e, nel periodo autunnale, la raccolta di castagne. L´esito del percorso escursionistico, che prevede il recupero del tratto pedonale da Castelvittorio a Triora attraverso boschi di castagno, e di quello gastronomico che promuoverà ristoranti, agriturismi e botteghe in cui sarà possibile degustare la castagna nei suoi vari utilizzi, sarà la cosiddetta "Via del Castagno". Alla presentazione del progetto avvenuta a inizio maggio a Castelvittorio hanno partecipato il Presidene della Provincia Gianni Giuliano, il Presidente della Comunità Montana Intemelia Gianstefano Orengo, il Presidente della Comunità Montana Argentina Armea, Giorgio e Caterina Calabrese e i giornalisti Paolo Massobrio e Marco Gatti, che hanno parlato dello sviluppo della birra realizzata con farina di castagne da una ventina di microbirrifici italiani. Il progetto, finanziato dalla Regione Liguria e dalle Comunità Montane, ha visto anche l´uscita del marchio (nella foto) che contraddistinguerà tutte le attività sul territorio. . |
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IL GIROTONNO, LA KERMESSE DI CULTURA GASTRONOMICA DEDICATA AL TONNO BLUE FIN, L´ORO ROSSO DI CARLOFORTE
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Torna dal 29 maggio al 1 giugno sull´Isola di San Pietro [Sardegna] Il Girotonno, la kermesse di cultura gastronomica dedicata al tonno blue fin, l´oro rosso di Carloforte. Grazie alla partecipazione di otto paesi che presenzieranno per l´edizione 2008 con le rispettive delegazioni culinarie e alla folta partecipazione di giornalisti italiani e della stampa estera, Il Girotonno si conferma come il più importante festival incentrato sulla tuna & cooking culture dell´area mediterranea, giunto quest´anno alla sua sesta edizione. Molte saranno le novità dell´edizione 2008, compresa una nuova line-up nello staff responsabile della regia: il tonno nell´alta e nuova cucina di un mediterraneo rappresentato a 360° sarà il tema della competizione gastronomica internazionale che vedrà gli chef di Italia, Francia, Catalunya, Croazia, Libano e Marocco confrontarsi in una competizione serrata ma pacifica, all´insegna dello scambio e del confronto. Il giornalista "gastronomade" Vittorio Castellani [Chef Kumalé], curatore della sezione gastronomica dell´evento, animerà per il quinto anno consecutivo il momento della gara, presentando ai dodici membri della giuria internazionale presieduta dal "gastronauta" Davide Paolini, un "veterano" della manifestazione, gli chef ospiti e le loro creazioni culinarie a base di tonno rosso carlofortino. La Competizione Internazionale I cuochi e le loro elaborazioni culinarie saranno i veri protagonisti del Girotonno Catalunya - Da questa terra di grandi stellati Michelin, parteciperanno due giovani chef emergenti, selezionati da quel vivaio di creatività culinaria rappresentato dall´associazione Joves Cuiners: Martí Rosàs (ristorante Ca La Maria di Llagostera, Girona), Alex Rodriguez (ristorante Nono, Barcellona) che hanno già fatto parlare di sé all´ultima edizione del Forum Gastronomic di Girona Croazia - La Croazia partecipa per la prima volta a Girotonno in rappresentanza della nuova cucina balcanica, con uno dei suoi migliori esponenti: lo chef Zlato Marinovic (ristorante Nostromo, Spalato) già vincitore del premio Cuoco d´oro 2006 e protagonosta indiscusso alle scorse edizioni del Gloria 1001 Delicija il food festival di Spalato, che si svolge quest´anno in contemporanea con Il Girotonno Francia - Anche la Francia prende parte per la prima volta al Girotonno e lo fa con uno dei migliori rappresentanti della cucina creativa di Marsiglia, il bravo Arnaud Carton de Grammont chef propriétaire del ristorante Café des Epices, molto stimato dalle guide francesi Michelin e Gault et Millau e con una lunga esperienza professionale che lo ha portato a lavorare in importanti ristoranti a Londra, negli Usa, nel Caribe e in Sud America. Italia - Il compito di rappresentare l´Italia a Girotonno è stato affidato ad un giovane talento: Pier Giorgio Parini (Ristorante Il Povero Diavolo, Torriana-rn), romagnolo, debuttante cuoco a quattordici anni, formatosi professionalmente in alcuni prestigiosi ristoranti in Romagna fino a completare il suo curriculum alla cucina di Massimiliano Alaimo, con il quale ha collaborato negli ultimi anni. Libano - Torna la grande cucina libanese a Carloforte con Cynthia Bitar la prima donna chef in gara a Girotonno; bella, giovane e brava la Bitar vanta nel proprio curriculum una lunga serie di collaborazioni e partecipazioni in Francia (Fauchon a Parigi e Bocuse d´or) e all´estero (Brasile e Emirati Arabi) e l´allestimento di esclusivi banchetti per il re di Giordania e diversi principi dei Paesi del Golfo Marocco - Ennesima new entry a Girotonno il Marocco manda in campo la sua punta di diamante, il giovanissimo Nadi Louahbi già Executive Chef del Hyatt Regency (Casablanca). Nella splendida cornice del Café M, Nadi intrattiene la sua clientela cosmopolita con una raffinata cucina fusion, costruita su solide basi francesi e l´immancabile tocco orientale. World Tuna Cooking Class by Chef Kumalé Dimostrazioni di cucina con degustazione guidata Museo del Mare Sabato 31 maggio, ore 12,00 L´arte della preparazione del Couscous secondo Choumicha, Il volto più amato dai maghrebini. Quello della conduttrice televisiva della più popolare trasmissione televisiva di cucina in Marocco svela i segreti del suo couscous. Sabato 31 maggio, ore 17,30 Il tonno rosso nella cucina libanese creativa secondo Cynthia Bitar, la più raffinata cucina del vicino oriente si cimenta attraverso un talento culinario femminile con un prodotto d´eccellenza del mare Mediterraeo Domenica 1 giugno, ore 11,30 Empanadas: me gustas tu. Le empanadas rappresentano una delle specialità tradizionali più popolari e gustose della cucina galiziana, una specialità che i gallegos condividono con i sardi. Una cooking class per conoscere da una grande cuoca come Aurora Baranda Gonzalez le origini e le bontà di questa antica specialità di origine spagnola. Domenica 1 giugno, ore 17,30 Il tonno rosso nella cucina della tradizione franco-provenzale secondo lo chef Robert Eymony, del Conservatoire International des Cuisines Méditerranéennes La Piazza Dei Sapori Mediterranei Tutti I gusti del Mediterraneo in versione easy going La grande novità di questa sesta edizione è rappresentata dall´allestimento della Piazza dei Sapori Mediterranei, un esclusivo percorso gastronomico che si snoda nel centro di carloforte, pensato per le migliaia di visitatori che affluiranno sull´isola nell´isola da ogni parte del Continente per scoprire, insieme ai migliori ristoranti, prodotti e cibi carlofortini, le specialità di cibi easy going proposti dai chioschi che ospiteranno delegazioni culinarie internazionali con i loro piatti tradizionali, anche in questo caso non mancheranno le eccellenze. Mauritius - Frutto di un gemellaggio con la splendida isola di Mauritius, perla dell´Oceano indiano, il Girotonno ospita per la prima volta una delegazione culinaria mauriziana, grazie alla presenza del ristorante La Belle Kreole (Mahebourg, Mauritius), considerato il il tempio della cucina creola. Carloforte intende così ricambiare l´ospitalità di Mauritius che aveva invitato nel marzo scorso lo stellato Michelin Roberto Petza del ristorante S´apposentu di Cagliari per partecipare al prestigioso Festival Culinaire Bernard Loiseau organizzato al Belle Mare Plage in rappresentanza della Sardegna-italia. La brigata de La Belle Kreole proporrà in degustazione per il pubblico alcune delle migliori specialità della cucina creola Galizia - Il Girotonno è orgoglioso di presentare in esclusiva un´altra chicca, la pulpera galiziana Aurora Baranda Gonzalez, vincitrice nel febbraio scorso del primo concorso nazionale di pulperos che si è svolto a Santiago di Compostela (Galizia) in occasione del Forum Gastronomico. Il polpo alla gallega o pulpo a feira, rappresenta una delle specialità della cucina della barra (tapas) più apprezzate in Spagna e in tutto il mondo, il simbolo e l´icona della cucina tradizionale galiziana Tunisia - Gemellata con l´isola di Carloforte la Tunisia torna con uno dei suoi chef più amati: Rafik Tlati, volto televisivo dell´emittente di stato tunisina e partecipante in gara nelle scorse edizioni. Rafik proporrà in degustazione al pubblico i suoi brik di tonno, i deliziosi fagottini di pasta sottilissima farciti alla maniera mediterranea Francia - Robert Eymony, un grande studioso ed interprete dell´autentica cucina provenzale, membro e rappresentante della rete del Conservatoire International des Cuisines Méditerranéennes, proporrà i grandi classici della cucina marinera. Da passeggio! Croazia - Una cucina di confine quella croata, che ha saputo fare tesoro delle tradizioni turco-balcaniche che si sono sapientemente miscelate a quelle austro-ungariche e italiane. Per la prima volta a Carloforte Marocco - Non poteva mancare il couscous, né la raffinata pasticceria ed il té del deserto a Carloforte. Un tributo allo scambio di tradizioni e culture tra le due rive del Mare Nostrum, un´opportunità per gustare la versione maghrebina di quella semola così amata dai carlofortini di origine tabarkina, che cucinano ancora oggi il loro cascà. A cura del ristorante marocchino Walima di Torino. Libano - Falafel, shawarma & co. I cibi da passeggio della cucina più amata del mediterraneo orientale, proposti al grande pubblico nelle loro migliori ricette dal Kirkuk Kafé di Torino . |
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FRIULI VIA DEI SAPORI: CENA-SPETTACOLO CON I 20 BIG DELLA RISTORAZIONE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
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I 20 ristoranti di Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori si danno appuntamento il 9 luglio nella seicentesca Villa Riello-pera a Gaiarine (Tv), in Veneto. I ristoranti, portabandiera del livello di assoluta eccellenza della gastronomia di questa regione di confine, daranno vita a un percorso spettacolare attraverso la grande varietà di gusti del Friuli Venezia Giulia: dai monti della Carnia al mare di Muggia, Trieste e Grado, proporrano quanto di meglio offre questa splendida terra dove si incontrano e si fondono tre grandi tradizioni culinarie, quella mitteleuropea, quella slava e quella veneta. Nel Consorzio, i 20 ristoranti sono affiancati anche da grandi produttori di vino e di specialità regionali, coinvolgendo 28 aziende di qualità elevatissima, oltre ai 20 ristoranti, vere e proprie eccellenze a tavola. L’originalità della kermesse enogastronomica inventata dal gruppo di Friuli Via dei Sapori consiste nel far cucinare davanti all’ospite ognuno degli chef delle venti stelle del firmamento gastronomico friulano,con accanto un produttore di vino: ne risulta un mix di sapori e profumi, frutto di contaminazioni etniche e culturali, fatto di mille sapori che si intrecciano e si sovrappongono. Circondati dal parco e dalle corti interne della stupenda villa che risale al 1667, gli ospiti potranno gustare le prelibate pietanze che avranno come tema la cucina dell’estate e scoprire qualcosa di più di una terra e delle molte contaminazioni storiche e culturali che la rendono unica: un vero show di alta gastronomia con vini eccellenti. Per informazioni e prenotazioni: Friuli Via dei Sapori, Tel. 0432538752, info@friuliviadeisapori. It, www. Friuliviadeisapori. It. . |
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“LETTI IN UN SORSO”
AL VIA LA TERZA EDIZIONE
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È L’originale Concorso Letterario Dedicato Al Vino, Promosso Da Santa Margherita, In Collaborazione Con Librerie Feltrinelli, Che Nelle Precedenti edizioni ha riscosso un successo incredibile, con oltre 3. 500 racconti inviati. Frutto dell’entusiasmo dei tantissimi appassionati del bere bene, dei buoni libri o di tutti e due, che hanno risposto con entusiasmo all’iniziativa, mettendo alla prova la loro creatività, in quattromila battute, spazi compresi. I vincitori riceveranno in premio buoni per l’acquisto di libri, del valore rispettivamente di 1. 500, 1. 000 e 500 euro, per il primo, secondo e terzo classificato, assieme a prestigiose bottiglie Magnum della Casa Vinicola. Ma il premio più ambito e prestigioso sarà l’opportunità, per i racconti vincitori, di “viaggiare” in lungo e in largo per tutta l’Italia, come retro-etichette alle bottiglie di Pinot Grigio, Chardonnay Trentino e Müller Thurgau Frizzante, i best sellers di Santa Margherita. Diffusi come i libri più famosi, in centinaia di migliaia di “copie”, per essere letti (o sorseggiati) da un vasto pubblico non solo nelle abitazioni ma anche in enoteche e ristoranti. Un modo originale e divertente per diffondere la cultura del buon vino, la sua convivialità e stimolare fantasia e creatività, accostando tra loro due mondi per niente lontani. Un premio letterario a cui tutti possono partecipare, per scommessa, per passione, per divertimento; perché l´estate porta l´ispirazione … I racconti inediti dovranno essere inviati via e-mail o posta entro il 15 settembre prossimo. I testi saranno valutati da una commissione formata da scrittori, giornalisti e rappresentanti di Santa Margherita e Librerie Feltrinelli, che selezionerà gli scritti, proclamando i tre vincitori entro il 15 novembre 2008. Il contenuto integrale del bando di concorso è disponibile sul sito Internet www. Lettiinunsorso. It e pubblicizzato presso tutte le Librerie Feltrinelli. . |
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NUOVO IMPORTANTE FLIGHT PER “MINI BABYBEL ALLE OLIVE” |
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Dal 18 maggio on air un secondo importante flight per la divertente campagna Tv Mini Babybel Olive, firmata Young & Rubicam. Babybel raddoppia con un nuovo flight - on air dal 18 al 24 maggio - pianificato su tutte le reti Mediaset e sui canali satellitari per ragazzi: Cartoon Network, Boomerang, Nickelodeon, Boing, Jetix, Smash, Yo Yo, Toon Disney e Rai Gulp. Un investimento importante che prevede complessivamente circa 900 passaggi. Lo spot Tv da 15”, prodotto da Proximamilano e completamente realizzato in full 3D, racconta con un linguaggio innovativo, giovane e divertente le fasi dell’innamoramento tra il “classico” Babybel rosso e un’oliva verde. Una sequenza di scene che sono veri e propri “quadri” di una romantica storia d’amore, con la conclusione del matrimonio e un’allegra famiglia allargata con la nascita di Babybel alle Olive, il nuovo snack di casa Babybel che offre la qualità e la morbidezza di sempre arricchite di carnose olive in piccoli pezzettini. La creatività, firmata Young & Rubicam, è stata sviluppata da Sara Cappelli (art director) e Francesco Cellini (copy writer) sotto la direzione creativa di Nicola Barracchia. Direttori creativi esecutivi: Aldo Cernuto, Roberto Pizzigoni. Pianificazione a cura dell’agenzia Carat. . |
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PER CONCLUDERE IL PASTO CON DOLCEZZA TRE MARIE PRESENTA IL
TRANCETTO MASCARPONE CON ALBICOCCA |
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Cremoso gelato al mascarpone che racchiude un fresco cuore di sorbetto all’albicocca ricoperto di granella di nocciole caramellate e albicocche in pezzi. Tre Marie presenta Il Trancetto: un nuovo dessert gelato per concludere una cena speciale con una dolce ed intensa esperienza di gusto. Una ricetta delicata che unisce il gusto ricco e la golosità del gelato al mascarpone alla leggerezza del sorbetto all’albicocca. Un abbinamento insolito che delizia non solo il palato, ma anche la vista grazie al contrasto di colore bianco/arancione che ricorda la vivacità e la freschezza della stagione estiva. Un gelato da gustare a strati per apprezzare la croccantezza della granella di nocciola, la ricca cremosità del mascarpone e solo alla fine la freschezza del sorbetto: un mix di ingredienti ricercati che regalano un momento di dolce autogratificazione in perfetto stile Tre Marie. Il Trancetto è la nuova proposta Tre Marie, che trasforma il rito del dessert a fine pasto in un momento da degustazione dedicato a coloro che amano la ricercatezza culinaria e sono sempre alla ricerca di gusti inediti. Il Trancetto Mascarpone con Albicoccatre Marie è in vendita al bar in formato monoporzione al prezzo di 2,60 Euro. Tre Marie è il marchio con cui Granmilano S. P. A. È presente nel mercato dei prodotti dolciari da forno e della gelateria. Oltre a Tre Marie, Granmilano detiene il marchio Sanson, firma storica della gelateria industriale. . |
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PROSCIUTTI COTTI VILLANI: UNA DELIZIA PER I CINQUE SENSI
IL PRAGA SI AGGIUNGE ALLA LINEA COTTI INTERAMENTE RINNOVATA
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Profumo dolce, forte e aromatico è quanto colpisce all’olfatto e fa presagire un boccone sopraffino. È poi il turno degli occhi che vengono sedotti dal colore rosa delicato, a tratti intenso, della fetta. Infine, è la volta del palato che assapora la morbidezza e la friabilità del prosciutto cotto Villani. Ecco la nuova esplorazione del gusto per gli intenditori, la nuova linea di Prosciutti Cotti Villani, i fiori della salumeria italiana: Glicine, Giglio, Fiordaliso, Cinquefiori, Genziana, Dalia, Il Brace e da oggi Il Praga. Il nuovo cotto Il Praga, è prodotto recuperando e interpretando un’antica ricetta nata a Praga 200 anni fa. La coscia del suino con osso è particolarmente pesante e garantisce una texture morbida e vellutata. L’aromatizzazione si distingue per un equilibrio sapiente di profumi, erbe e verdure fresche che lasciano spazio ad un retrogusto leggermente affumicato. Il segreto della morbidezza e del sapore speciale e inconfondibile de Il Praga di Villani consiste nella “Tredicesima sorgente”, il liquore tipico della Repubblica Ceca, frutto della distillazione di 20 erbe medicinali locali invecchiate in botti di rovere secondo la ricetta tradizionale. Carni di alta qualità, innovazione nei metodi di produzione e nelle ricette, utilizzo di ingredienti e aromi naturali assicurano ai prosciutti cotti un sapore dolce ma deciso: scelta di suini medio/pesanti, provenienti da allevamenti controllati, cosce disossate a mano, sfilando l’osso in modo che la carne non venga intaccata, e arricchite con un mix di infusi, studiati da Villani, preparati appositamente con erbe e bacche aromatiche. Tra le caratteristiche distintive degna di particolare nota è l’assenza di derivati del latte, di fonti di glutine e di polifosfati aggiunti in tutti i prodotti della linea, a tutela e garanzia dei consumatori negli aspetti salutistici e nutrizionali. Villani offre, infatti, prosciutti cotti accessibili anche a persone affette da particolari intolleranze alimentari. Per comunicare la delicatezza, la leggerezza e la freschezza dei suoi prodotti, Villani ha scelto anche nell’immagine il colore non colore, il bianco, che accomunerà le confezioni dei diversi prodotti della gamma. Cinquefiori Maxi E Cinquefiori Eccellenza Questi due prosciutti di alta qualità derivano unicamente da cosce di suino italiano il cui peso varia tra i 12 e i 13 kg. Sono entrambi disossati a mano sfilando l’osso in modo tale da non toccare mai all’interno la carne stessa. Il Cinquefiori Maxi è dedicato ai veri intenditori di prosciutto cotto: è infatti prodotto con carni derivanti dal circuito del Prosciutto di Parma e si distingue per la morbidezza e la dolcezza delle carni. Il Cinquefiori Eccellenza rappresenta l’essenza del prosciutto cotto in versione moderna. È un prosciutto di alta qualità che si caratterizza per il grasso a spessore controllato. Le carni derivano dal circuito Prosciutto di Parma, e derivano da suini pesanti dal peso di macellazione di 160 kg, con un’età minima di 10 mesi e nutriti con alimentazione controllata. Il suino pesante garantisce una carne di particolare leggerezza, compatta, soda e sapida. Gli Speciali: Il Brace E Il Praga Il prosciutto cotto Il Brace presenta carni morbidissime grazie alla doppia cottura, sia a vapore che alla griglia. La stufatura iniziale ammorbidisce le carni mentre la rosticciatura alla griglia conferisce al prosciutto Il Brace la tradizionale doratura. L’aromatizzazione è fatta con erbe e aromi freschi, quali alloro, ginepro, pepe bianco e rosmarino, che regala al Brace un sapore unico tipico dell’arrosto fatto in casa. Per ottenere il Brace occorrono 9 giorni di lavorazione. Il risultato è un prodotto di altissimo livello. Il prosciutto cotto Il Praga è prodotto da cosce di suino pesanti con osso. L’equilibrio di profumi, le erbe e le verdure fresche usate per l’aromatizzazione conferiscono alla carne un leggero retrogusto affumicato. La ricetta esclusiva Villani prevede inoltre l’uso della “Tredicesima sorgente”, un liquore tipico della Repubblica Ceca, frutto della distillazione di 20 erbe medicinali locali invecchiate in botti di rovere. Fiordaliso Il Prosciutto cotto Fiordaliso deriva unicamente da cosce di suino il cui peso in osso varia tra i 12 e i 13 kg. La carne è disossata a mano. Questo processo garantisce l’integrità del prodotto. Si caratterizza per l’ottima marezzatura di grasso: le sue carni, infatti, sono prive di qualsiasi parte nervosa e sono arricchite con un’aromatizzazione di infusi preparati appositamente con erbe e bacche aromatiche. Genziana Il prosciutto cotto Genziana ha un delicato retrogusto di rosmarino e si caratterizza per la leggerezza. Come tutti i prodotti della linea Cotti, non contiene derivati del latte, fonti di glutine e polifosfati aggiunti Dalia Il prosciutto Dalia è stato pensato per chi preferisce la carne morbida e tenera. L’utilizzo di soli aromi naturali ne fa un prodotto dal sapore molto dolce. Glicine Il prosciutto cotto Glicine, così come il Giglio, deriva da cosce di suino medio/pesante, il cui peso in osso è di circa 11kg. Le carni del prosciutto Glicine, sono arricchite con un’aromatizzazione di infusi preparati su ricetta esclusiva di Villani con erbe e bacche aromatiche. Giglio Il prosciutto cotto Giglio è sgrassato e scotennato ai fianchi e grazie alla sua forma regolare, garantisce delle fette di dimensioni uguali dall’inizio alla fine del prodotto. Si caratterizza in particolar modo per la magrezza e dolcezza delle carni. . |
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LA MELA MELINDA SI VESTE DA SNACK
UN PROCESSO PRODUTTIVO BREVETTATO PER UN NUOVO MODO DI CONSUMARE LA FRUTTA
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Arriva la mela come non si era mai vista: alla fiera Cibus 2008 è stata presentata la nuova linea Melinda barretta, uno snack al cento per cento naturale per gustare la frutta in ogni momento della giornata senza più bisogno di lavarla, sbucciarla e farla a pezzetti. Ad Chini, azienda della Val di Non che dal 2004 si affianca al Consorzio Melinda quale partner nella produzione e commercializzazione di prodotti a marchio, conferma la volontà di proseguire con un’offerta di prodotti pret à manger a valenza salutistica ma con forte appeal in termini di gusto e praticità. Dopo il successo delle mousse, le nuove barrette attendono il gradimento di un’ampia fascia di mercato in quanto rivolte ad un target trasversale che spazia dai bambini agli adulti, dagli sportivi ai sedentari e a tutti coloro che vogliono concedersi uno spuntino gustoso e genuino all’insegna della leggerezza. Questo prodotto in fase di lancio è il risultato di un progetto di ricerca che Ad Chini, in partnership con Food & Project, ha avviato dal 2006 e che è stato portato a termine grazie ad importanti investimenti nelle tecnologie di lavorazione. La formula inedita è la novità che distingue queste barrette da quelle attualmente presenti sul mercato: Melinda barretta è l’unico prodotto in Italia a contenere frutta al 100% e mix di frutta e cereali uniti senza l’aggiunta di miele, zuccheri, dolcificante e addensante grazie ad un processo produttivo unico e brevettato. La scelta di frutta altamente selezionata e di cereali senza aggiunta di conservanti e grassi ne fa un rompi digiuno sano e appetitoso, perfetto anche per il consumo fuori casa: una soluzione piacevole per ricaricarsi durante lo sport, nella pausa a scuola, nelle lunghe giornate di lavoro e ogni qual volta si ha bisogno di fare il pieno di energia. La linea Melinda barretta prevede due versioni: 100% frutta e frutta più 5 cereali. Melinda barretta 100% frutta è disponibile in quattro referenze per una carica di vitalità in 75 calorie complessive: Mela Mela E Mirtillo Mela E Pera Mela E Pesca Con Melinda barretta frutta più 5 cereali la bontà della frutta (mai inferiore al 43% del contenuto totale) si unisce al nutrimento di riso, grano tenero, segale, avena e orzo per un ridotto apporto calorico. Sono solo 65 le calorie contenute nelle quattro proposte di gusto: Mela E 5 Cereali Mela, Albicocca E 5 Cereali Mela, Ciliegia E 5 Cereali Mela, Frutti Di Bosco E 5 Cereali La linea Melinda barretta sarà presto venduta nei canali della Grande Distribuzione, Ortofrutta e Vending. . |
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TUTTI I PRODOTTI LAZZARONI
DISPONIBILI MILANO: APERTO LO STORE IN
P.ZZA BORROMEO 5
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Da oggi a Milano, nella centralissima Piazza Borromeo, sono disponibili tutti i prodotti della Lazzaroni, noto marchio di pasticceria italiana riconosciuta per l’alta qualità da sempre apprezzata e riconosciuta in tutto il mondo. Il nuovo spazio interpreta con gusto e creatività la migliore tradizione della cucina Italiana di cui la Lazzaroni è simbolo e portavoce dal 1888. In Piazza Borromeo, oltre ai prodotti dolciari Lazzaroni, è possibile degustare l’ampia gamma di prodotti freschi e biologici realizzati dalla D. Lazzaroni & C con i marchi Antica Pasteria e Biorigin. Lazzaroni offre le sue tradizionali linee di prodotti di pasticceria, nelle belle e caratteristiche confezioni alle quali affianca i biscotti per la prima colazione, che comprendono anche i senza zucchero e senza grassi. Presso il nuovo punto vendita sono anche disponibili le esclusive confezioni “storiche” della Lazzaroni, tra cui le famose latte di pasticceria assortita e gli originali Amaretti di Saronno. Antica Pasteria ,con i suoi prodotti freschi, paste, sughi e piatti pronti, propone i piatti tipici della tradizione gastronomica italiana. L’assortimento di pasta fresca, sia liscia che ripiena, si integra con l’offerta di prodotti biologici, identificati dal marchio Biorigin. Con il marchio Saporitalia vengono invece proposti piatti pronti surgelati sempre nel rispetto della miglior tradizione italiana. In Piazza Borromeo 5, gli amanti dei migliori prodotti alimentari italiani hanno anche la possibilità, durante l’intervallo di mezzogiorno, di degustare i prodotti di Lazzaroni, Antica Pasteria e Biorigin grazie a un conveniente menù a prezzo fisso. Coloro che visiteranno il nuovo punto vendita di Piazza Borromeo 5, avranno diritto ad uno sconto 10% su tutti i prodotti in vendita, ad esclusione di quelli già in promozione. Milano- Piazza Borromeo 5 - telefono 02 72023543 Saronno – Viale Europa angolo P. Giuliani telefono 02 96703410 . |
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ICE FORMULA ZERO
NOVITÀ IN CASA SAN BENEDETTO: È NATA SAN BENEDETTO ICE FORMULA ZERO, IL PIACERE DI DISSETARSI CON LEGGEREZZA.
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San Benedetto Ice formula Zero è una bevanda a base di Acqua Minerale Naturale San Benedetto aromatizzata ai tre gusti agli agrumi lime, orange & mandarin e pompelmo, ancora più gustosa, ma completamente senza zucchero. Arricchita con sali minerali, senza alcun colorante o conservante, imbottigliata in ambiente protetto e con un bassissimo apporto calorico, San Benedetto Ice Formula Zero è un prodotto innovativo in grado di favorire la reidratazione dell’organismo, dando più gusto al nostro benessere per la presenza degli estratti naturali della frutta. I gusti, lime, orange & mandarin e la novità assoluta del pompelmo, insieme alla nuova ricetta zero zuccheri, fanno di San Benedetto Ice Formula Zero la bevanda non gassata, ideale per chi vuole bere in modo fresco e leggero senza rinunciare al piacere intenso degli agrumi e con un alto potere dissetante. Da bere in qualsiasi momento della giornata, a casa come in ufficio, in palestra o durante la classica corsetta giornaliera e perché no in spiaggia dopo una bella nuotata o una partita a beach volley, Ice Formula Zero si presenta nella nuovissima bottiglia squeezable dal design ergonomico, pratica e funzionale, facile da portare ovunque con sé e studiata per rendere ancora più semplice il gesto importantissimo del bere. Ice formula Zero è nuova anche nell’etichetta e nel packaging da 4 unità: l’etichetta da grande risalto ai plus funzionali del prodotto e, grazie all’indicazione della Gda, si danno informazioni più chiare per il consumatore in relazione alle calorie contenute nella bevanda; il nuovo fardello da 4 unità presenta un packaging con una maggiore superficie di comunicazione in cui vengono messi in evidenza i plus del prodotto, in modo da migliorare la visibilità sugli scaffali. San Benedetto, tradizionalmente attenta ad assecondare le esigenze di un consumatore giovane e costantemente attento alle mode e alle nuove tendenze, ha introdotto con successo in Italia, con la precedente linea Ice, il concetto di bevanda a base acqua arricchita con gli estratti naturali della frutta e sali minerali. Con Ice Formula Zero, San Benedetto si pone ancora una volta all’avanguardia nel mondo del beverage con una proposta innovativa in grado di rispondere all’esigenza di chi vuole dissetarsi con una bevanda gustosa e al contempo con un basso apporto calorico, in perfetta linea con i nuovi trend di consumo. Per ulteriori informazioni: www. Sanbenedetto. It . |
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MISTER MAGIC,
IL RINNOVAMENTO È DI CASA
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Mister Magic, esperto nella cura ed igiene di elettrodomestici e piccoli ambienti domestici, si presenta per il 2008 con una Linea di prodotti fresca e completamente rinnovata, grazie ad una grafica moderna e di grande impatto, a packaging innovativi dall’appeal ricercato e a grandi novità di prodotto uniche nel mercato di riferimento…come le due ultime nate: Novita’ 2008 – Mister Magic rilancia sul mercato Zero Odori con un nuovo pack e una grafica più colorata. Il prodotto, a base naturale, è specifico per neutralizzare i cattivi odori all’interno dei piccoli ambienti domestici; particolarmente adatto a pattumiere, scarpe e scarpiere, armadietti, sotto lavello e borse sportive, è ideale anche per gli aspirapolveri. Con la sua formulazione naturale lascia una piacevole profumazione negli ambienti trattati. Novita’ 2008 – Per ferri da stiro a vapore e con caldaia separata arriva il Trattamento Anticalcare Concentrato, una formula già miscelata pronta all’uso e dalla fragranza più fresca e delicata al profumo di bouquet fiorito. Un prodotto conveniente e pratico che facilita la stiratura e che previene la formazione di depositi calcarei all’interno del ferro da stiro. Tre trattamenti per 4,5 litri d’acqua e una maggiore facilità di utilizzo: si diluisce nelle normali bottilglie da 1,5 litri d’acqua. Completano la gamma Mister Magic i seguenti prodotti: Assorbiumidita’ Per Frigorifero grazie alle esclusive perle di silice assorbe l’umidità in eccesso presente nei cassetti del frigorifero. In tal modo prolunga significativamente la freschezza di frutta e verdura, ritardandone il deterioramento. La sua efficacia è visibile grazie al cambio di colore delle perle, che da gialle diventano azzurre, per una durata di due mesi. Con Sbrinafacile la buona manutenzione del freezer risulterà facile e veloce. La sua speciale formulazione, a base di alcool, aiuta a sciogliere le formazioni di brina che si accumulano nelle pareti del freezer e svolge un’azione detergente e igienizzante. Ovetto Assorbiodori è la punta di diamante della gamma Mister Magic: un ovetto di gel la cui formulazione naturale allontana i cattivi odori dal frigorifero senza alterare il gusto e l’aroma dei cibi. E’ disponibile nella profumazione alghe marine, agli estratti naturali di limone e, l’ultimo nato, l’Ovetto all’argento antibatterico. Il Lavafrigo detergente e sgrassante per il frigorifero con aceto naturale non richiede risciacquo e previene la formazione di cattivi odori. Non contiene ingredienti tossici e non danneggia le guarnizioni. Ideale per un uso quotidiano, risulta efficace nella prevenzione di condensa e muffa. Trattamento Anticalcare Per Lavastoviglie in pastiglie, grazie alla sua speciale formula naturale all’acido di frutta, svolge un’azione anticalcare ed igienizzante. Elimina anche i depositi di calcare all’interno della lavastoviglie, garantendo igiene, pulizia e brillantezza. Il Deodorante Antibatterico elimina gli odori sgradevoli e stagnanti dalla lavastoviglie, svolgendo anche un’importante azione antibatterica senza lasciare alcun alone sulle stoviglie. Si caratterizza per un packaging moderno e di grande impatto. E’ disponibile in tre differenti profumazioni: limone, menta e bergamotto. Supersgrassante Per Lavastoviglie fornisce un trattamento completo per la pulizia periodica della lavastoviglie. La sua specifica composizione concentrata e ricca di bicarbonato elimina grasso, unto e residuo di cibi presenti nei punti più nascosti quali cestello, filtro e scarichi, prolungando così la vita della lavastoviglie e migliorandone le prestazioni. . |
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RED BULL ENTRA NEL MERCATO DELLE COLE: NASCE RED BULL COLA
PARTE LA CAMPAGNA AFFISSIONI
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Dopo la creazione del mercato degli energy drink, Red Bull parte all´attacco della categoria dei soft drink, puntando su un prodotto premium realizzato completamente con ingredienti di origine naturale: Red Bull Cola. Red Bull Cola è una cola Strong & Natural, prodotta con ingredienti al 100% di origine naturale: senza acido fosforico, senza conservanti, coloranti ed aromi artificiali. Trae l´inconfondibile gusto dalla noce di Kola ed ha un effetto stimolante grazie alla presenza della caffeina, estratta direttamente dai chicchi di caffè. Red Bull Cola non è un energy drink, ed è consumabile da tutti, grazie alla sua formula naturale che non ha ´niente da nascondere´. Tutti gli ingredienti sono infatti riportati sul retro della lattina e sono disponibili on line, in un´area dedicata del sito redbull. It. Red Bull Cola sarà disponibile da maggio e verrà lanciata inizialmente in 7 paesi: Italia, Austria, Svizzera, Gran Bretagna, Irlanda, Russia e Las Vegas. Coming Soon. Red Bull Cola. Strong & Natural. . |
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COCKTAIL DA STAR,
ANCHE IN ITALIA ARRIVANO
DISARONNO COSMO E DISARONNO SOUR
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Disaronno, il liquore italiano più bevuto al mondo, emblema dell’high society e portavoce dell’Italian Style di successo, dopo aver sedotto i divi hollywoodiani, porta anche in Italia i suoi cocktail più esclusivi: Disaronno Cosmo e Disaronno Sour Da Eva Longoria, la famosa Gabrielle di Desperate Housewifes, a Reese Witherspoon premio oscar 2006 come migliore attrice. Dal party dell’ultima sfilata di Vivienne Westwood, al “Luxury Bar” degli “E! Academy Awards”. Ecco i personaggi e i contesti in cui si celebra il successo di Disaronno e dei suoi irresistibili cocktail, ora in arrivo anche in Italia per sedurre ed affascinare gusto e tendenze del pubblico. La straordinaria mixability, l’eleganza della bottiglia, il colore ambrato e la sua aura leggendaria hanno reso Disaronno il liquore delle celebrities. E proprio dall’esclusività dello star system internazionale traggono ispirazione Disaronno Sour e il Disaronno Cosmo, gli esclusivi cocktail di tendenza destinati a diventare i drink più cool dell’estate 2008. Dal gusto fresco e dolce, Disaronno Sour è frutto di un sapiente mix a base di Disaronno, succo di lime, zucchero e ghiaccio. Un drink unico, capace di coniugare in un matrimonio inedito sapori e aromi differenti. Shakerato va poi versato in un tumbler e guarnito con scorza di limone e una ciliegia. Una presentazione intrigante, che proietta chi lo beve nel mondo glamour della London Fashion Week, dove lo scorso febbraio Disaronno è stata la star più apprezzata ai party delle stiliste Vivienne Westwood, Julien Macdonald e Frost French. Disaronno, come la moda Italian Style, distingue chi lo sceglie e veicola nel mondo l’immagine di un’italianità vincente. Con questo plus nasce Disaronno Cosmo, irresistibile cocktail ottenuto miscelando Disaronno, Vodka Artic, succo di cranberry e succo di lime. Da questo mix si ottiene un drink dal gusto morbido e intenso, ideale per chi vuole affermare la propria personalità. Come riporta Glamour Uk, le star amano festeggiare occasioni importanti con i cocktail Disaronno. Così anche Mariah Carey al suo ultimo compleanno ha brindato con una coppa di Disaronno Cosmo guarnita da una fetta di lime. Disaronno Cosmo è bevuto nei club più esclusivi del mondo, da Londra a Berlino, da Los Angeles a Shanghai. Basta solo dire che nei The 40/40 Club, la catena di club di proprietà del notissimo rapper Jai-z, presente a New York, Atlantic City, Las Vegas, Tokio e Macau, Disaronno Cosmo e Disaronno Sour sono già un successo internazionale che approda anche in Italia per un’estate glamour e cool. . |
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MARTINI. THE WORLD’S MOST BEAUTIFUL DRINK.
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Martini, prodotto ricco di 150 anni di storia, oggi si vuole mostrare anche nella sua essenza. Il brand icona, si svela come il drink più bello del mondo, rivoluzionando completamente il suo look…e che look. Martini, sinonimo di stile, glamour e gioia di vivere, si mette a nudo intrigando il suo pubblico con una sfilata di immagini essenziali, e sensorialmente appealing. L’icona si svela e si lascia scoprire mostrando profondamente se stessa. Ma perché riscoprire Martini? Perché è l’icona celebre da sempre, della quale si crede di sapere tutto. In realtà, andando oltre al così noto marchio (“ball and bar logo”), e guardando dentro la bottiglia con occhi diversi, possiamo scoprire la bellezza del prodotto che vive dentro l’icona. Martini afferma di essere “The world’s most beautiful drink” per i suoi tanti ed unici dettagli, sebbene non tutti si possano rivelare. La ricetta, risalente al 1863 e da allora gelosamente custodita, nelle carte dei suoi creatori nei tempi più lontani, e oggi racchiusa nel caveau di una banca di Ginevra, è segreta, e lo sarà sempre. Il drink più bello del mondo, dunque, per tante ragioni. Perché è prodotto con la passione artigiana e fatto di soli elementi naturali, perché è servito alle celebrità di oggi nei luoghi più incantevoli, e perché l’armonia dei suoi drink è magnifica. Grazie a tutte queste caratteristiche, Martini nasce in Italia e affascina il mondo, ieri come oggi. Solo elementi naturali compongono Martini, che viene prodotto artigianalmente dall’unione di più di quarantadue ingredienti, principalmente vino e botaniche. Tra queste ultime, gli elementi che rendono unico il sapore dato dalla ricetta segreta ci sono fiori, frutti, radici, spezie ed erbe. Tante di esse hanno una propria storia da raccontare, per la provenienza dai luoghi più remoti del mondo, per la tecnica di raccolta o per i profumi che la contraddistinguono. Solo alcuni esempi: tra le erbe, la chiretta nepalese, raccolta alle pendici dell’Himalaya, tra i fiori, i boccioli di rosa del Marocco e la camomilla francese, tra i frutti, arance e limoni spagnoli, more italiane e rabarbaro cinese. E come non far cenno alla corteccia di cascarilla, raccolta esclusivamente alle Bahamas, lavata e lasciata riposare nelle acque dell’oceano per assorbirne la salinità, e asciugata al sole. Solo Martini è così: 100% naturale. Se è la naturalità l’aspetto intrigante che Martini oggi racconta, non dimentica di certo la sua vocazione ad essere da sempre nell’immaginario collettivo percepita come un’icona di stile, di qualità e di impegno. Con la sua capacità di mixare passato, presente e futuro, vuole entrare ancora nei sogni delle persone con storie nuove da raccontare. Un’icona cordiale, immersa nella vita di tutti i giorni, contemporanea, capace di parlare una lingua moderna, che afferma la sua desiderabilità esclamando di essere “The world’s most beautiful drink”. Una bellezza che è qui intesa come un insieme di artigianalità, di persone, di luoghi ma soprattutto di drink. Il drink per Martini è esperienza, emozione e momento. Ogni incontro ha il suo Martini: versatile, leggero e dinamico. Il look del drink è affidato ai tre bicchieri da cocktail che rappresentano tre diverse storie. Il tumbler alto da long drink è 100% adrenalina, quello basso è 100% personalità e la sinuosità della coppa Martini è 100% sensualità. Tre diverse esperienze di consumo da riscoprire come in un gioco, la sensualità della coppa per chi in un dato momento desidera uno stile raffinato e personale senza dimenticare la tradizione, il tumbler basso, sincero e intraprendente, per chi non ama i compromessi e va all’essenza delle cose, ed infine, il tumbler alto da long drink per chi, estroverso e rivolto al futuro, non si fa pregare e ama condividere le proprie emozioni con gli altri. Perché a guardare in ognuno dei tre diversi bicchieri, ci si vede molto più che un drink: vi è una storia lunga centocinquant’anni e un rito, come quello dell’aperitivo, che ha conquistato il mondo intero e siglato le abitudini d personaggi leggendari. A percepirne il profumo ci si può concentrare ad individuare le spezie preziose che ogni i botanici selezionano con cura nei tanti angoli remoti del globo che poi, tutti insieme, concorrono a rendere il sapore di Martini unico. E quando lo si sorseggia, il cuore aromatico del drink svela tutta la naturalità di una miscela che è il risultato di un segreto che si tramanda inalterato da generazioni. Il carattere di Martini è così intenso che appaga tutti i sensi. Il nuovo look per Martini è da oggi tutto da scoprire, video semplici ed essenziali raccontano le mosse per preparare un drink. A disposizione di tutti su youtube, la bellezza e la musica di un long drink, il Martini Fizz: Martini Rosato, soda, foglie di menta fresca e tanto ghiaccio. E in tutti i locali d’Italia si scoprirà che ogni bicchiere ha una sua bellezza e un suo mondo. . |
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DAL 31 MAGGIO AL 2 GIUGNO A SPOLETO LA IV EDIZIONE DI VINI NEL MONDO NEL LUNGO "PONTE DELLA REPUBBLICA" |
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Dal 31 maggio al 2 giugno Spoleto torna ad essere la capitale del Vino. Il punto d’incontro di prestigiose cantine che hanno contribuito al successo dell’agroalimentare Made in Italy nel mondo e della stessa cultura del vino. Incontri istituzionali, arte, gusto ,cultura , degustazioni guidate al consumo consapevole sono gli ingredienti del crescente successo di Vini nel Mondo che nell´edizione 2007 ha visto la presenza di 250 cantine ed oltre 150. 000 visitatori. Il ricco programma dell’attesa manifestazione realizzata in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali sarà presentato alla stampa martedì 27 Maggio, alle ore 12. 30 presso l´Hotel De Russie, in Via del Babuino 9. Alla conferenza stampa moderata da Antonio Paolini, enogastronomo de Il Messaggero interverranno: il Dr. Giuseppe Ambrosio, Capo Dipartimento delle politiche di sviluppo economico e rurale del Mipaaf; Massimo Brunini, Sindaco di Spoleto; Monsignor Eugenio Bartoli, Centro di Solidarietà don Guerrino Rota di Spoleto, al quale sarà dedicata l’Asta di beneficenza Vini nel Mondo 2008; Alessandro Casali, presidente gruppo Meet; Giampaolo Emili, presidente Associazione Arte, Gusto e Cultura; Elisa Isoardi, conduttrice Rai 1 e testimonial dell’evento e gli immancabili Fede & Tinto di Decanter -Radio Due, direttori artistici Vini nel Mondo 2008 che nella Notte Bianca del vino di sabato 31 Maggio tenteranno di annoverare la kermesse enologica nel Guinnes dei primati. . |
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PRIMAVERA ROMANA PER I VINI BIANCHI DELLA DOC FRIULI GRAVE
DAL 27 MAGGIO AL 5 GIUGNO, QUATTRO INCONTRI GUIDATI
DA IMPORTANTI FIRME DEL SETTORE
UNA FULL IMMERSION IN UNA DELLE REALTA’ VITIVINICOLE
PIU’ INTERESSANTI DEL NOSTRO PAESE
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Ancora un’occasione da non perdere per gli amanti del buon bere. Da martedì 27 maggio a giovedì 5 giugno saranno ben 4 le degustazioni che vedranno protagonisti i vini bianchi della Doc Friuli Grave. Quattro wine tasting nel corso dei quali, alcune delle più note firme del giornalismo enogastronomico capitolino, condurranno per mano gli appassionati romani attraverso un viaggio fatto di profumi, colori e sapori. “Il rapporto con il pubblico romano è ormai consolidato – sottolinea Piergiovanni Pistoni, Presidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Friuli Grave – e per noi è un piacere, ogni anno, confermare questo appuntamento con la Capitale che è diventato un classico”. E in questa primavera 2008 gli appuntamenti, come detto, saranno addirittura quattro. Si parte martedì 27 maggio con una suggestiva degustazione in battello (partenza puntuali alle 18. 15 dal Molo di Ponte Sant’angelo) a bordo della Motonave Agrippina Maggiore, a ribadire il successo di questo tipo di iniziativa che abbina i piaceri del palato a quelli della vista. Tra spettacolari scorci di Roma goduti da una prospettiva insolita, quella del Tevere, e una selezione di bianchi tra i quali ottimi etichette di Sauvignon e Friulano (per i nostalgici il sempre amato Tocai). Sarà poi la volta di una serata davvero speciale: mercoledì 28 maggio alle ore 19. 00, nello scenario incantato di Villa Torlonia, nel dehor del ristorante “La Limonaia”, spuntino all’aperto abbinato a Vini bianchi del territorio. Si torna poi martedì 3 giugno a solcare le onde del Tevere per una seconda degustazione in battello, sempre con partenza alle 18. 15. E alle 18. 30 di giovedì 5 giugno si concluderà questa settimana delle Grave nella Capitale con una degustazione proprio nel cuore di Roma. Sarà infatti l’enoteca Palombi di Testaccio, vero e proprio luogo cult per gli appassionati di vino e birra, l’ultimo appuntamento con le etichette delle Grave. Le degustazioni sono tutte gratuite e necessitano di prenotazione: Tel 06. 45491984 - 06. 45491985 . |
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