Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 MODA E TENDENZE ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 02 Ottobre 2008
BANDA LARGA: SOLUZIONE PER VALLE AURINA E SAN VIGILIO DI MAREBBE  
 
Bolzano, 2 ottobre 2008 - Si va componendo il mosaico dell’Alto Adige in digitale, superando anche le recenti difficoltà: la ditta „Linkem“ ha infatti assicurato l´esecuzione degli interventi necessari per garantire la copertura con la banda larga in quei Comuni dove nei giorni scorsi era venuta a mancare. Questo il risultato di un colloquio dell´Assessore provinciale all´Informatica con i rappresentanti della ditta. Mentre il comune di San Vigilio di Marebbe è nuovamente online, negli altri comuni - tra i quali Valle Aurina - l´accesso alla rete verrà riattivato nel corso della giornata. "Questa è la precondizione necessaria per proseguire nelle trattative con la ditta", sottolinea l´Assessore provinciale all´Informatica, ricordando che i mezzi finanziari pubblici potranno essere versati solo in presenza di adeguate prestazioni tecniche. "In ogni caso cercheremo di utilizzare ogni possibile spazio di manovra nell´interesse del cittadino", precisa l´assessore. .  
   
   
E-COMMERCE: CERCANSI PARTNERSHIP E PROGETTI  
 
“informazione commerciale” - Marketpress sta valutando l’apertura di un sito di e-commerce e quindi si rivolge a dei possibili partner che hanno già maturato esperienza nell’ambito del commercio elettronico oppure a coloro che hanno sviluppato dei progetti interessanti. L’invito a manifestare l’interesse è mirato esclusivamente alla ricerca di partnership su un progetto che Marketpress ha già sviluppato. I siti di e-commerce, le software house e le web agency interessate sono cortesemente invitate ad inviare un e-mail a redazione@marketpress. Info dichiarano il loro interesse, saranno quindi successivamente contattate dalla redazione. .  
   
   
BORDEAUX (11 - 12 DICEMBRE 2008) CAPITALE MONDIALE DELLA FOTONICA CON «INVEST IN PHOTONICS »  
 
 Bordeaux, 2 ottobre 2008 - Si avvicina il momento di «Invest in Photonics’», il primo incontro mondiale degli operatori del settore della Fotonica in programma a Bordeaux l’11 e il 12 dicembre 2008. A pochi giorni della chiusura dell’iscrizioni al Call For Presention, oltre 20 aziende che hanno progetti con forte potenziale di crescita hanno già depositato i loro dossier per trovare finanziamenti, partner per la creazione di joint venture e di spin-off. Questi progetti verranno esaminati da un Comitato tecnico prima di essere sottoposti alla valutazione dei partner finanziari. L’11 e 12 dicembre prossimo, Bordeaux diventerà quindi la capitale internazionale della Fotonica e ospiterà l’insieme degli operatori francesi ed europei del settore ed oltre 150 esperti mondiali. Saranno tre tematiche di mercato a tenere banco ad Invest in Photonics: la Salute, l’Energia e le Telecomunicazioni. «Invest in Photonics» è stato ideato per riunire a Bordeaux, i massimi esperti del settore, gli investitori (fondi di capital risk, di sviluppo, corporate venture e banche d’affari), gli analisti del mercato e le aziende che integrano nella loro attività applicativi multisettoriali : ambiente, sicurezza, biotecnologie, salute, produzione industriale… Per coniugare competenze, qualità e performance, gli organizzatori(1) hanno scelto di dotarsi di un Comitato Tecnico(2) costituito da esperti internazionali provenienti dal mondo dell’industria e della finanza. La loro missione : validare il contenuto tecnico e i dossier di presentazione delle aziende da finanziare. Un’altra tematica fortemente coinvolta dalla fotonica è l’Energia (fotovolvaica, per illuminazione. ). Le tecnologie fotoniche sono utilizzate per la produzione delle cellule fotovolvaiche destinate alla produzione di elettricità. Si tratta di un mercato in forte espansione (cresciuto di oltre il 30% dal 1999). Le applicazioni e le innovazioni si moltiplicano e le risorse sono quasi illimitate. Infine, il settore delle Telecomunicazioni (elettronica di consumo, schermi, It, sensori…) dove si concentrano le tecnologie destinate al grande pubblico, come i Led di cui sono dotati i fari di alcune auto o le tastiere virtuale luminose, i cellulari o i dispositivi di illuminazione per interni. Due giorni dedicati alle problematiche dello sviluppo Nel corso di due giorni, « Invest In Photonics’ » si articolerà intorno a tre importanti iniziative. La prima, Business Time, favorirà l’incontro tra Start-up, Pmi e investitori potenziali. La seconda iniziativa, il Market Time, fornirà l’occasione per informarsi sulle ultime tendenze del mercato, grazie alla presenza di opinion leader che illustreranno la loro visione prospettica. Infine, l’Innovation Time, consentirà di presentare il savoir-faire sotto forma di uno «Show Room Di Prodotti Innovativi» e la «Visita Del Laser Megajoule (Lmj)». .  
   
   
ABI, DODICI CONSIGLI PER L’HOME BANKING SICURO UN POSTER CON LE PRINCIPALI REGOLE PER FARE OPERAZIONI VIA INTERNET IN ASSOLUTA SICUREZZA DA SETTEMBRE IN TUTTE LE BANCHE  
 
 Roma, 2 ottobre 2008 - Dodici consigli per gestire il proprio conto corrente via internet in assoluta sicurezza. Abi Lab, il Consorzio per la ricerca e lo sviluppo delle tecnologie per la banca promosso dall’Abi, ha realizzato un poster, che da settembre sarà affisso nelle banche di tutta la penisola, con le principali regole per operare online in modo veloce, comodo e soprattutto sicuro. I conti correnti abilitati ad operare via internet sono oltre 12 milioni, il 65% dei quali (circa 8 milioni) sono effettivamente attivi ed utilizzati più di una volta a settimana. Ma cosa bisogna sapere e come ci si deve comportare per operare con la propria banca via internet e dormire sonni tranquilli? Ecco i consigli degli esperti di Abi Lab, contenuti nel poster che i clienti troveranno agli sportelli delle banche nelle prossime settimane e che sono stati diffusi nelle agenzie anche mediante opuscoli cartacei. Come difendere il proprio computer da “sguardi” indiscreti: Installa e mantieni aggiornati software di protezione (antivirus e antispyware), ed effettua delle scansioni periodiche. Aggiorna costantemente il sistema operativo e gli applicativi del computer, installando solo gli aggiornamenti ufficiali disponibili sui siti delle aziende produttrici. Proteggi il traffico in entrata e in uscita dal tuo computer con programmi di filtraggio del flusso di dati (firewall). Durante la navigazione in internet, non permettere attività da remoto non autorizzate e acconsenti solo all’installazione di programmi di cui puoi verificare la provenienza. Fai attenzione a qualsiasi modifica improvvisa delle impostazioni di sistema o ad eventuali peggioramenti delle prestazioni generali (rallentamenti, apertura di finestre non richieste, ecc. ) che possono indicare infezioni sospette. Verifica l’autenticità della connessione con la tua banca, controllando con attenzione il nome del sito nella barra di navigazione. Se è presente, “clicca” due volte sull’icona del lucchetto (o della chiave) in basso a destra nella finestra di navigazione e verifica la correttezza dei dati che vengono visualizzati. Come evitare le “trappole”: Diffida di qualunque richiesta di dati relativi a carte di pagamento, chiavi di accesso all’home banking o altre informazioni personali. La tua banca non ti chiederà mai queste informazioni via e-mail. Per connettersi al sito della tua banca, scrivi direttamente l’indirizzo nella barra di navigazione. Non cliccare su link presenti in e-mail sospette che potrebbero condurti a siti contraffatti, molto simili all’originale. Controlla regolarmente le movimentazioni del tuo conto corrente per assicurarti che le transazioni riportate siano quelle realmente effettuate. Diffida di qualsiasi messaggio (di posta elettronica, siti web, contatti di instant messaging, chat o peer-to-peer) ti inviti a scaricare programmi o documenti dei quali ignori la provenienza. Fai attenzione ad eventuali anomalie rispetto alle abituali modalità con cui ti viene richiesto l’inserimento dei dati personali sul tuo sito di home banking. Internet è un po’ come il mondo reale: come non daresti a uno sconosciuto il codice pin del tuo bancomat, allo stesso modo non consegnare i tuoi dati senza essere sicuro dell’identità di chi li sta chiedendo. In caso di dubbio, rivolgiti alla tua banca! .  
   
   
IL NUOVO NUMERO DELL´ALMANACCO DELLA SCIENZA DEDICA LA SUA PARTE MONOGRAFICA, LA RUBRICA TUTTO CNR  
 
Roma, 2 ottobre 2008 - Ogni periodo ha le sue, talora stravaganti ed eccessive. Eppure sottrarsi alle mode è davvero difficile. L´almanacco della Scienza ne ha esaminate alcune, evidenziandone pregi e difetti. Dall´iphone, adorato dai fan dell´hi tech, alla sempre più diffusa mania di bere acqua in bottiglia, dalla dilagante e pericolosa abitudine di assumere droga in rete alla più innocua mania di ricoprire il corpo di tatuaggi. “Con Magic mirror scarpe comode e! trendy” Lo ´specchio magico´, messo a punto dall´Itia-cnr, consente al cliente di ´provare´ le scarpe su misura prima che vengano fabbricate. “Iphone, oggetto cult che attenta alla privacy” Se il rivoluzionario telefono multimediale si rivela troppo invasivo, basta ricorrere alla tecnologia sviluppata nel progetto europeo S3ms. “Biologico, la moda che fa bene” Oltre a presentare maggiori qualità nutritive, le coltivazioni prive di sostanze chimiche hanno mostrato un´attività anticancerogena superiore. “Tatuaggi, uno stile. Indelebile” Eliminarli è davvero complicato. Per chi volesse liberarsene è in arrivo una crema, la cui effi! cacia, però, è ancora tutta da verificare. “Acqua, questione di gusto. E di pubblicità” Molti sono convinti che quella in bottiglia sia più sana, ma non è così: l´acqua di rubinetto è altrettanto sicura. E decisamente meno costosa. “Ora la droga corre sul web” Per ´viaggiare´ non si ricorre più solo a ecstasy, marijuana o cocaina: la novità è lo sballo ottenuto con gli infrasuoni. “I festival? Una tendenza di successo” Dedicati alla letteratura, alla musica, al cinema o alla scienza, queste kermesse agli italiani piacciono. Come dimostrano i dati sul pubblico. In Primo Piano si parla di: “La crisi dei mutui americani? Dipende dall´instabilità intrinseca dei mercati” Un nuovo modello elaborato nell´area dei Sistemi Complessi può spiegare quanto accaduto negli Usa con i mutui subprime. Ce ne parla Luciano Pietronero direttore dell´Isc-cnr. La rubrica Vetrina propone: “Tutti in piazza per vedere e ´toccare´ la scienza” “ Le altre proposte” Per la rubrica L´intervista abbiamo parlato con Gianni Borgna. Laureato in filosofia, docente di Sociologia della musica all´università di Roma Tor Vergata, Gianni Borgna è l´attuale presidente dell´Auditorium Parco della Musica di Roma “Genetica, disciplina di confine tra scienza e filosofia” L´almanacco, in Cinelab, ha visto: Nuovo episodio della saga, Star Wars: The Clone Wars è un film d´azione spettacolare realizzato in computer grafica “Realtà virtuale, un supporto prezioso per il cinema e la ricerca” E ancora le rubriche di Formazione: Premio per una tesi in glaciologia - Un master insegna a comunicare le scienze della vita - Conoscere il diritto internazionale aiuta a difendere l´ambiente - Assaggiatore d´olio: una nuova professione. Scaffali: Clima, tra catastrofismo e scetticismo - Tutela dei diritti umani, la parola alla Corte - Felici, malgrado la Sla - Il lavoro? Legato agli obiettivi, non all´orario - Enrico Viii, sovrano debole e crudele - Quando l´Alzheimer diventa letteratura - Cibo, non fidarsi è meglio - Un nuovo giallo della ricercatrice Fred Vargas - Giocando (con la casa) si impara - Acqua, ricchezza da tutelare - Il giornale? Ora si fa in casa - Tutto quello che avreste voluto sapere sui numeri - La Crusca diventa digitale - Le emozioni della lingua infine gioca con noi http://www. Almanacco. Rm. Cnr. It/ .  
   
   
IL CLUB PER LE TECNOLOGIE DELL´INFORMAZIONE EMILIA ROMAGNA CONCLUDE IL CICLO DI CONVEGNI DEDICATI ALLA ´GREEN ICT´ IL PROSSIMO 7 OTTOBRE A PARMA L´ATTO CONCLUSIVO DELL´INIZIATIVA DEL CLUB, CON UN INCONTRO DEDICATO ALLE PROBLEMATICHE ´VERDI´ DEI MODERNI DATA CENTER.  
 
Ferrara, 2 ottobre 2008 – Il prossimo 7 ottobre, presso lo Star Hotel du Parc di Parma, si svolgerà il terzo ed ultimo dei tre convegni organizzati dal Club per le Tecnologie dell´Informazione Emilia Romagna sul tema dell´Ict ecosostenibile, o Green Ict. L´evento, che avrà inizio alle ore 10:00, affronterà le problematiche ´verdi´ legate alla gestione dei moderni data center. Il convegno si inscrive in un iniziativa che Club Tier, l´associazione di professionisti e manager emiliano-romagnoli del settore, ha voluto dedicare a un argomento di grande attualità ed estremamente sentito da tutti i settori del mondo civile ed economico. Dopo le tappe di Bologna e Ferrara, il ciclo di convegni Green Ict approda dunque a Parma, con una giornata dedicata al tema “Tecnologie e Modelli per il Green Data Center”. Le analisi più accreditate prevedono infatti una crescita esponenziale delle risorse per alimentare e raffreddare gli apparati dei data center, con conseguenze tutt´altro che trascurabili sull´ambiente. Al fine di limitare questo fenomeno esistono strategie legate a tecnologie hardware più efficienti in termini di consumo energetico e dissipazione del calore, nonché nuove architetture It che limitano il proliferare degli apparati stessi, come ad esempio il consolidamento e la virtualizzazione. Nel corso del convegno, attraverso un inquadramento da parte di autorevoli voci accademiche, protagonisti del mercato e testimonianze di importanti aziende ´consumatrici´ di energia, saranno offerti ai partecipanti spunti di riflessione e di replicabilità delle esperienze presentate. L´obiettivo sarà quello di individuare i fattori critici in termini di eco-sostenibilità che caratterizzano i moderni data center, cercando di offrire esempi di soluzioni e best practices che consentono di minimizzare il loro costo energetico, e di conseguenza l´impatto ambientale. Come accaduto in occasione del convegno di Bologna, la giornata sarà condotta dalla sapiente regia di Maurizio Cuzari, amministratore delegato di Sirmi e riconosciuto ´guru´ dell´Ict nazionale. Attorno a Cuzari si alterneranno le voci di Eugenio Capra, docente presso il Dipartimento di Elettronica e Informazione del Politecnico di Milano, di Mario Costamagna, Alleanze Strategiche di Telecom Italia, e di Riccardo Bandoni, Senior Product Manager - Server Products di Sun Microsystems Italia. L´incontro si concluderà con una tavola rotonda che vedrà aggiungersi ai nomi sopra menzionati alcuni testimonial con pluriennale esperienza nella gestione di grandi data center: Antonio Calabrese, negli ultimi anni Responsabile dei Sistemi Informativi di un team leader di Formula 1, Gabriele Olizzi, Responsabile Informatica distribuita e Server farm di Cedacri e Roberto Vancini, Direttore di Acantho, una telco emiliana all´avanguardia nei servizi legati al data center. .  
   
   
GRUPPO CHL - SIGLATO ACCORDO CON AUTOSTRADE PER L´ITALIA S.P.A.  
 
Firenze, 2 ottobre 2008 - Chl ha reso noto il 26 settembre di aver siglato un accordo con la Società Autostrade per l´Italia S. P. A. , sulla base del quale i punti vendita Chl diventino anche Telepass Point, al fine di distribuire, tra gli altri, i prodotti di Autostrade per l´Italia. Questo accordo rappresenta la prima fase di una più ampia collaborazione. .  
   
   
GAETANO TEDESCHI NOMINATO AMMINISTRATORE DELEGATO DI KAITECH S.P.A. NOMINATO ALTRES UN NUOVO MEMBRO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO E DEL COMITATO PER LA REMUNERAZIONE  
 
 Milano, 2 ottobre 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Kaitech S. P. A. Ha nominato, in data 23 luglio, Gaetano Tedeschi in qualità di Amministratore Delegato e Daniele Discepolo quale terzo membro del Comitato per il Controllo Interno e del Comitato per la Remunerazione. La nomina di Gaetano Tedeschi si inserisce nel progetto di fusione per incorporazione di Eurinvest Energia S. R. L. In Kaitech S. P. A. , intrapreso in questi mesi, con l´obiettivo di rispondere al meglio alle esigenze della Società , in vista del prossimo ingresso in un settore, quale quello della produzione di energia da fonti rinnovabili, che presenta interessanti opportunità di crescita. Il Consiglio di Amministrazione, contestualmente alla nomina ad Amministratore Delegato, ha proceduto a conferire a Gaetano Tedeschi adeguate deleghe e poteri. Il Consiglio di Amministrazione di Kaitech S. P. A. Sarà pertanto costituito da: Daniele Discepolo - Presidente e Consigliere indipendente, non esecutivo; Riccardo Ciardullo – Amministratore Delegato; Gaetano Tedeschi – Amministratore Delegato; Salvatore Randazzo - Consigliere indipendente, non esecutivo; Chiara Castellani - Consigliere indipendente, non esecutivo. Il Comitato per il Controllo Interno, composto da 3 membri, sarà cos costituito: Salvatore Randazzo (Consigliere indipendente , non esecutivo e Coordinatore del Comitato); Daniele Discepolo (Consigliere indipendente, non esecutivo); Chiara Castellani (Consigliere indipendente, non esecutivo). Mentre il Comitato per la Remunerazione, composto da 3 membri, sarà composto da: Chiara Castellani (Consigliere indipendente, non esecutivo e Coordinatore del Comitato); Daniele Discepolo (Consigliere indipendente, non esecutivo); Salvatore Randazzo (Consigliere indipendente, non esecutivo). Gaetano Tedeschi, Presidente di S. I. Imm. Sviluppo Iniziative Immobiliari S. P. A. , ha ricoperto la carica di Direttore Generale di E. N. E. A. - Ente per le Nuove Tecnologie, l´Energia e l´Ambiente, dal 2000 al 2003, ed stato Dirigente Generale di R. F. I. – Rete Ferroviaria Italiana, fino al mese di luglio 2007. Tedeschi, 55 anni, vanta un´esperienza ultratrentennale maturata all´interno di Società italiane ed internazionali diventando, a soli ventisei anni, Dirigente e a ventotto Direttore Generale di un grande sistema industriale (Consorzio Co. Gltau). Nel 1986 Gaetano Tedeschi nominato Amministratore Delegato e Direttore Generale di Cosiac S. P. A. ; dal 1988 al 1997 Direttore Generale di Bonatti S. P. A. Di Parma, attiva nella realizzazione e gestione di impianti chiavi in mano, per poi assumere analogo incarico prima in Italstrade S. P. A. E successivamente in Astaldi S. P. A. Tra le cariche ricoperte dall´Ingegner Tedeschi si ricordano: Amministratore Delegato di Italstrade Uk (1999­2001), Consigliere di Amministrazione di Torno S. P. A. (2001-2002), Commissario presso il Ministero degli Interni per gli interventi urgenti relativi alla messa in sicurezza dell´area Enea-eurex e Ad di Agitec S. P. A. (2001-2004), Presidente e Ad di Logitalia Gestioni S. P. A. (2000-2006) e Consigliere Delegato di Baldassini-tognozzi-pontello (2004-2006), Presidente e Ad di Logitalia Gestioni S. P. A. Gaetano Tedeschi ha inoltre ricoperto cariche istituzionali in qualit di membro del Comitato Direttivo di Iefe, Istituto di Economia e Politica dell´Energia e dell´Ambiente dell´Universit Bocconi di Milano (2000-2004), membro del Comitato di Gestione dell´Accordo di Programma per il Ministero delle Attivit Produttive e del Comitato Internazionale di Gestione Nucleare - Euratom (2001-2004). .  
   
   
RETELIT: SI È CONCLUSA L’OFFERTA IN OPZIONE AI SOCI RELATIVA ALL’AUMENTO DI CAPITALE DI N. 75.058.224 AZIONI ORDINARIE CON ABBINATI WARRANT GRATUITI NEL RAPPORTO DI UN WARRANT OGNI DUE AZIONI.  
 
Milano, 2 ottobre 2008 - Si è conclusa venerdì 18 luglio scorso l’offerta in opzione agli azionisti di n. 75. 058. 224 azioni ordinarie cum warrant Retelit S. P. A. Rivenienti dall’aumento di capitale deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Retelit del 20 giugno, in esercizio della delega conferita dall’Assemblea degli azionisti in data 5 maggio 2008. Durante il periodo di opzione (30 giugno – 18 luglio 2008) sono stati esercitati n. 55. 577. 205 diritti di opzione, corrispondenti a n. 49. 401. 960 azioni ordinarie Retelit, con abbinati gratuitamente – nel rapporto di un warrant ogni due azioni - n. 24. 700. 980 Warrant “Retelit 2008-2011”, pari al 65,818% dell’offerta per un controvalore complessivo di Euro 20. 748. 823,20. Di tali diritti, n. 16. 182. 888, corrispondenti a n. 14. 384. 789 azioni ordinarie Retelit, con abbinati gratuitamente - nel rapporto di un warrant ogni due azioni - n. 7. 192. 394 Warrant “Retelit 2008-2011”, pari al 19,165% dell’offerta, per un controvalore di Euro 6. 041. 611,38, sono stati esercitati dai soci Selin S. P. A. , Sirti S. P. A. , Hbc S. P. A. (già S. I. T. E. S. P. A. ) e Sviluppo Italia S. P. A. In virtù dell’impegno da questi assunti. Al termine del periodo di opzione risultano pertanto non esercitati n. 28. 863. 297 diritti di opzione, validi per la sottoscrizione di n. 25. 656. 264 azioni ordinarie cum warrant di nuova emissione, per un controvalore complessivo di Euro 10. 775. 630,88. I diritti inoptati saranno offerti in Borsa, per conto di Retelit S. P. A, a cura di Centrobanca S. P. A. , ai sensi dell’art. 2441 terzo comma del codice civile, per cinque giorni di Borsa aperta, nelle sedute del 24, 25, 28, 29 e 30 luglio 2008. In ciascuna riunione verrà offerto un quinto del totale dei diritti di opzione non esercitati, maggiorato nelle riunioni successive alla prima dei quantitativi eventualmente non collocati nei giorni precedenti. I diritti di opzione saranno messi a disposizione degli acquirenti presso Monte Titoli S. P. A. E potranno essere utilizzati per la sottoscrizione di n. 8 azioni ordinarie, prive di valore nominale, con abbinati gratuitamente un warrant ogni due azioni sottoscritte per ogni 9 diritti consegnati, al prezzo di Euro 0,42 ciascuna. La sottoscrizione delle azioni cum warrant dovrà essere effettuata, a pena di decadenza, presso Monte Titoli S. P. A. , per il tramite degli intermediari autorizzati al sistema di gestione accentrata di Monte Titoli entro il 31 luglio. L’aumento di capitale con warrant è finalizzato al finanziamento dei progetti di sviluppo del Gruppo, di cui l’aggiudicazione delle licenze e lo sviluppo della rete e dei servizi Wimax rappresenta un importante fattore strategico. .  
   
   
LA FISICA DELLE ASTROPARTICELLE SVELA I SUOI "MAGNIFICI SETTE"  
 
 Bruxelles, 2 ottobre 2008 - La comunità della fisica delle astroparticelle in Europa ha diffuso i dettagli dei suoi "Magnifici sette": importanti infrastrutture di ricerca che si spera aiuteranno gli scienziati a trovare le risposte alle principali domande circa la natura dell´universo. Le sette infrastrutture sono elencate in una nuova "Strategia europea per la fisica delle astroparticelle" prodotta dal progetto Aspera (Spazio europeo della ricerca astroparticellare) finanziato dall´Ue. Aspera riunisce 18 agenzie di finanziamento nazionali responsabili per la fisica delle astroparticelle in 13 Paesi europei. Il campo emergente della fisica delle astroparticelle mira a individuare e studiare la natura delle particelle che formano il nostro universo, e le interazioni tra di loro. Si tratta di un´area di ricerca in cui astrofisica, cosmologia e fisica delle particelle si incontrano. Tra le altre cose, i fisici delle astroparticelle sono desiderosi di esaminare la natura della materia oscura, investigare le proprietà dei neutrini e il loro ruolo nell´evoluzione cosmica, identificare l´origine del raggi cosmici e scoprire di più sulle onde gravitazionali. Negli ultimi anni ci sono stati grandi progressi in questo campo, ma per rispondere alle domande veramente importanti saranno necessarie imponenti infrastrutture di ricerca, la cui costruzione è troppo onerosa per un singolo Paese. "Ci troviamo alla soglia di nuove scoperte," ha commentato Christian Spiering del Desy (il sincrotrone di elettroni tedesco), che ha guidato la commissione per la roadmap. In cima alla lista dei desideri dei fisici c´è una rete di telescopi Cherenkov (Cta), in grado di rilevare i raggi cosmici ad alta energia. I piani per questa infrastruttura sono già relativamente avanzati, e la costruzione potrebbe iniziare già nel 2012. Perché questo accada, è necessario un rapido progresso del progetto del Cta e che vengano selezionati i potenziali siti. Un altro progetto che si trova in una fase relativamente avanzata è Km3net, che è anche evidenziato nella roadmap europea per le infrastrutture di ricerca, prodotta due anni fa da Esfri (forum per la strategia europea in materia di infrastrutture di ricerca). Alla fine Km3net sarà costituito da una serie di sensori ottici distribuiti su un chilometro quadrato sul fondo del Mar Mediterraneo. La fase preparatoria di Km3net è già iniziata grazie a un finanziamento proveniente dal settimo Programma Quadro (7°Pq) dell´Ue. I sensori sono progettati per rilevare i neutrini, misteriose particelle che sono estremamente difficili da rilevare, ma che potrebbero essere responsabili della nostra stessa esistenza. Tra le altre cose, i neutrini giocano un ruolo importante nel causare l´esplosione delle stelle morenti, un processo che rilascia elementi pesanti nel cosmo; senza questi elementi pesanti noi non esisteremmo. I neutrini sono anche il soggetto di altre due infrastrutture proposte da Aspera. Uno è uno speciale rivelatore che permetterebbe lo studio della natura fondamentale e della massa dei neutrini; l´altro è un enorme osservatorio sotterraneo. Oltre a gettare nuova luce sui neutrini, questo osservatorio sotterraneo permetterà ai fisici di cercare le prove del decadimento del protone. Uno studio progettuale per questa infrastruttura è già iniziato nell´ambito del progetto Laguna (Large Apparatus for Grand Unification and Neutrino Astrophysics) finanziato dall´Ue. Un´altra infrastruttura presente sulla lista si concentra sulla materia oscura: sebbene questa costituisca il 95% dell´universo, su di essa si sa poco. Secondo i partner di Aspera, sono necessari nuovi rivelatori altamente sensibili per trovare e studiare la materia oscura. Infine, la strategia mette in evidenza l´importanza di costruire un grande rivelatore di onde gravitazionali sotterraneo. Einstein aveva previsto l´esistenza delle onde gravitazionali, e sebbene queste siano state successivamente rilevate indirettamente, nessuno si è ancora presentato con una dimostrazione sperimentale diretta della loro esistenza. Uno studio progettuale per il cosiddetto "Telescopio Einstein", finanziato dal 7°Pq, è già iniziato. Il costo totale stimato di queste infrastrutture è di almeno 1 Mld Eur, e questo significa che la cooperazione internazionale è fondamentale per la loro costruzione e manutenzione. Nel corso dei prossimi anni, i partner del progetto Aspera lavoreranno per costruire consorzi di agenzie di finanziamento, provenienti sia dall´interno che dall´esterno dell´Europa, per trasformare questi ambiziosi piani in realtà. "La tempestiva realizzazione dei Magnifici sette rappresenta una grande sfida," ha detto il prof. Stavros Katsanevas del Centro Nazionale per la Ricerca Scientifica (Cnrs) in Francia, il coordinatore di Aspera. "Ma siamo certi che nessuno verrà ucciso, al contrario di quanto accade nel film, poiché le agenzie europee e l´Appec [Astroparticle Physics European Coordination] supportano queste priorità e lo stesso accade negli altri continenti. Sono importanti la coordinazione e la condivisione dei costi non soltanto in Europa, ma su scala globale. " La costruzione dei progetti più avanzati potrebbe iniziare già tra quattro anni. Inoltre, molte delle infrastrutture elencate sono costituite da serie di sensori o rivelatori, e per questo possono iniziare a funzionare non appena un piccolo numero di strumenti viene installato. Con l´aggiunta di ulteriori sensori, la sensibilità della serie aumenterà. Il progetto Aspera è finanziato mediante la linea di bilancio "Coordinamento delle attività di ricerca" del Sesto programma quadro (6°Pq). Per ulteriori informazioni, visitare: Eranet Astroparticelle (Aspera): http://www. Aspera-eu. Org/ Forum per la strategia europea in materia di infrastrutture di ricerca (Esfri): http://cordis. Europa. Eu/esfri/home. Html Km3net: http://www. Km3net. Org/ .  
   
   
CONVEGNO INTERNAZIONALE A MERANO SULL’IMPORTANZA DELLO STUDIO DEL LATINO (24- 25 OTTOBRE)  
 
Bolzano, 2 settembre 2008 - Si svolgerà il 24 ed il 25 ottobre, dalle ore 9,00, nella sala delle conferenze dell’Accademia di Merano il convegno internazionale sul tema “Il latino per le future generazioni: strategie per l’insegnamento del latino per lo sviluppo culturale della gioventù europea”. Prenderanno parte ai lavori della conferenza oltre all’ex rettore dell’Università di Innsbruck, Christian Smekal, ed all’ambasciatore italiana e docente, Vittorio Luigi ferrarsi, numerosi docenti e ricercatori delle università di Bari, Roma, Firenze, Freiburg ed Oxford. La manifestazione viene organizzata dall’Accademia di studi italo tedeschi e sostenuta dalle Ripartizioni alla cultura di lingua italiana e tedesca. .  
   
   
PREVENZIONE E LOTTA AL DOPING UN CORSO DI FORMAZIONE REGIONALE PER GLI OPERATORI SCOLASTICI  
 
 Torino, 2 ottobre 2008 - E’ iniziato ieri a Torino per proseguire fino al 3 ottobre un corso di formazione regionale sulla prevenzione e la lotta al doping” promosso da Uisp Piemonte e rivolto a tutti gli operatori che lavorano nelle scuole e desiderano affrontare il problema in modo approfondito. Intervenendo all’apertura dei lavori, l’assessore alla Formazione della Regione Piemonte, Giovanna Pentenero, ha sottolineato che “il doping è un male perché incide sulla salute e sull’idea di primeggiare a tutti i costi sugli altri, violando le regole e il principio di legalità. Riconoscendo come un valore il superare in maniera artificiale i propri limiti. Il doping promuove e sostiene un commercio illegale che è fonte di attività e di reddito per le organizzazioni criminali e le mafie. Avere insegnanti preparati e qualificati è una risorsa per la scuola piemontese e per il comune impegno a costruire cittadini consapevoli, anche e soprattutto dei propri limiti”. Obiettivo del corso è quello di contribuire a contrastare tra coloro che praticano sport l’uso non giustificato di farmaci e anche di integratori alimentari per raggiungere risultati sportivi, riportando i ragazzi a una percezione di etica dello sport. Questo impegno contro il doping attuato a livello regionale risponde alle direttive previste a livello nazionale dal Ministero della Salute per mezzo della Commissione di vigilanza sul doping. La formazione piemontese si inserisce in un progetto più ampio di sensibilizzazione alla prevenzione del doping tra gli studenti delle scuole superiori nato dalla collaborazione tra Uisp, l’Ufficio scolastico regionale, medici sportivi, atleti testimonial di diversi sport, esperti dell’Università e rappresentatati delle organizzazioni sportive. .  
   
   
BOLZANO: MANAGEMENT E DIREZIONE AZIENDALE, CONSEGNATI I DIPLOMI DI FINE CORSO  
 
Bolzano, 2 ottobre 2008 - Si è concluso da poco il corso per "Management e direzione aziendale per gestori di piccole e medie imprese", organizzato dall´Assessorato provinciale all´innovazione nell´ambito del programma europeo Asm - Innovazione Alto Adige. I 18 partecipanti al terzo corso hanno ricevuto il proprio diploma nel corso di una cerimonia a Palazzo Widmann. Nel 2006 la giunta provinciale ha approvato il nuovo programma europeo "Asm – Innovazione Alto Adige" dell´Assessorato all´innovazione, sviluppo, ricerca e cooperative. Il progetto ha per obiettivo quello di rendere più dinamiche l´economia altoatesina e la locale cultura dell´innovazione. Alla luce del ruolo centrale svolto in questo senso da formazione e aggiornamento professionale, l´Assessorato all’innovazione, in cooperazione con l’Associazione provinciale artigiani Apa, Assoimprenditori, l´Eurac, il centro di formazione Kloster Neustift e l´Università di Salisburgo, ha dato vita al terzo corso di formazione Asm "Management e direzione aziendale per gestori di piccole e medie imprese locali". Oltre al raggiungimento di competenze gestionali e l´appropriazione di tecniche di lavoro riconosciute a livello internazionale, l’aspetto centrale della formazione si è concentrato sull´elaborazione di un concetto d´impresa. 18 gli imprenditori e i dirigenti (14 uomini e 4 donne), che hanno seguito le 54 giornate di lezione suddivise in tre semestri. "Dall´inizio di questo percorso formativo - ha sottolineato l´assessore provinciale all´innovazione - giunto alla sua terza edizione, sono state oltre 70 le persone che hanno ottenuto il diploma: due corsi si sono tenuti in lingua tedesca, e uno in lingua italiana". Nelle intenzioni degli organizzatori, il corso per "Management e direzione aziendale per gestori di piccole e medie imprese locali" dovrà diventare annuale, e si svolgerà sia a Bolzano, che a Bressanone. Al termine del primo semestre, che avrà luogo in Alto Adige, i partecipanti avranno la possibilità di frequentare un semestre a Londra (Westminster University) e a San Gallo. .  
   
   
INGLESE E TEDESCO PER BAMBINI DAI 4 AI 9 ANNI A BOLZANO E MERANO  
 
Bolzano, 2 ottobre 2008 - Lunedì 6 ottobre a Bolzano e mercoledì 8 ottobre a Merano saranno raccolte le icrizioni per partecipare alle attività di animazione linguistica in tedesco ed in inglese presso il Centro Teatro Cristallo a Bolzano e presso il Kids´ Corner della Mediateca Multilingue Merano che prendono il via a metà ottobre. Avvicinarsi il più presto possibile alle lingue è assai importante per i bambini, come è importante che essi lo facciano in modo divertente e coinvolgente in modo che si consegua successo nell´apprendimento. Da metà ottobre riprende presso il Centro Teatro Cristallo, in via Dalmazia 30 a Bolzano e presso il Kids´ Corner della Mediateca Multilingue Merano, in piazza della Rena 10 l´attività di animazione linguistica in tedesco e inglese con l’utilizzo di supporti multimediali rivolta ai bambini dai 4 ai 9 anni. Il progetto, curato da alpha beta piccadilly con il sostegno dell´Ufficio bilinguismo e lingue straniere della Ripartizione cultura italiana della Provincia, dura dieci settimane e prevede un incontro settimanale di 60 minuti per i più piccoli e di 75 minuti per i più grandi. Veranno proposte attività manuali, musicali e giocose anche con l´utilizzo della multimedialità per far fare ai bambini esperienze dirette con la varietà del mondo delle lingue. Le iscrizioni saranno raccolte lunedì prossimo 6 ottobre 2008, dalle ore 14. 30 alle 18. 30 presso il Centro Multilingue in via Cappuccini 28 a Bolzano e mercoledì prossimo 8 ottobre, ore 14. 30-18. 30, presso la Mediateca Multilingue Merano, in piazza della Rena 10 a Merano e successivamente presso alpha beta piccadilly. Quota di partecipazione: 40 Euro per bambini 4-6 anni, 50 Euro per bambini 7-9 anni. Per quanto riguarda il tedesco, gli incontri a Bolzano si terranno il venerdì tra il 17 ottobre 2008 ed il 6 marzo 2009, mentre a Merano si terranno il mercoledì tra il 15 ottobre 2008 ed il 4 marzo 2009. Per l´inglese a Bolzano gli incontri si svolgeranno il giovedì dal 16 ottobre 2008 al 5 marzo 2009, mentre a Merano il martedì dal 14 ottobre 2008 al 3 marzo 2009. L´orario sarà : 15. 30-16. 30 gruppi 4-6 anni e 16. 45-18. 00 gruppi 7-9 anni. Per ulteriori informazioni : Centro Multilingue Bolzano tel. 0471 303400 e-mail: centromultilingue@provincia. Bz. It Mediateca Multilingue Merano tel. 0473 252264 e-mail: mediatecamerano@provincia. Bz. It www. Provincia. Bz. It/centromultilingue .  
   
   
UN NUOVO RAPPORTO INVITA L´EUROPA AD AGIRE SUBITO PER ADATTARSI AI CAMBIAMENTI CLIMATICI  
 
Bruxelles, 2 ottobre 2008 - Un nuovo rapporto invita l´Europa ad agire urgentemente per adattarsi all´impatto dei cambiamenti climatici. Il rapporto, "Impatti dei cambiamenti climatici in Europa", viene pubblicato congiuntamente dal Centro comune di ricerca (Ccr) della Commissione Europea, dall´Agenzia europea dell´ambiente (Aea) e dall´Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Raccomanda un adattamento di ampio respiro e misure preventive nel campo dell´economia, della salute e dell´ambiente. Il rapporto mette in evidenza i punti deboli in tutte le regioni europee e si appella ai responsabili delle politiche perché sviluppino piani di adattamento adeguati. "Con l´accrescersi dell´impatto dei cambiamenti climatici, i costi di adattamento aumenteranno mentre le opzioni di intervento potrebbero diminuire", osserva il rapporto. L´assenza di una piena certezza scientifica, avverte, "non dovrebbe essere usata come un motivo per posporre le misure, quando esiste un rischio di danni gravi e irreversibili alla salute pubblica o all´ambiente". Il rapporto fornisce proiezioni di cambiamenti dell´ambiente fisico in diverse zone dell´Europa. Mostra come, secondo le previsioni, la gravità dei disastri naturali, come le inondazioni e le ondate di caldo, aumenterà stabilmente e che i maggiori cambiamenti avverranno nella seconda metà di questo secolo. A causa dell´aumento delle temperature, l´ozono troposferico non sta diminuendo tanto velocemente quanto si era previsto; le politiche aventi lo scopo di ridurre l´inquinamento dell´aria, sebbene efficaci, devono essere adattate al clima che cambia. A causa delle temperature in aumento e delle ondate di caldo più frequenti, il settore agricolo ha un maggiore bisogno di acqua, e questo lo metterà in competizione con altri settori. Inoltre, si prevede che le emissioni di biossido di carbonio (Co2) dal terreno aumenteranno con l´aumentare delle temperature e le precipitazioni estreme. La salute e la diversità dei boschi è già compromessa in tutta Europa: i cambiamenti del clima favoriscono alcune specie e ne minacciano altre, e la concomitanza di siccità e inverni caldi favorisce i parassiti. Per il futuro si prevedono incendi più frequenti e stagioni di incendi più lunghe. Si prevede che a causa dei cambiamenti climatici diminuirà la richiesta di riscaldamento nel nord dell´Europa e aumenterà la richiesta di aria condizionata nell´Europa del sud. Il flusso di acqua più energico avrà, secondo le previsioni, un impatto sulla sicurezza delle dighe, mentre la maggiore siccità estiva limiterà la disponibilità di acqua di raffreddamento, sufficiente ed adeguata, per le centrali termoelettriche. In termini di adattamento ad un ambiente fisico che cambia, il rapporto mette in guardia contro i "cattivi adattamenti" come la produzione di neve artificiale, il trasporto di acqua, l´aria condizionata e la desalinizzazione. Il rapporto mette in risalto l´esigenza di definire chiaramente ed evitare tali cattivi adattamenti, poiché essi potrebbero portare all´emissione di ulteriori gas serra che a loro volta annullerebbero gli interventi di mitigazione. I cambiamenti dell´ambiente fisico dovuti ai cambiamenti climatici sono ben documentati, ma i dati sugli specifici interventi di adattamento che favorirebbero sia la società che il mondo fisico non sono molto abbondanti. Il rapporto osserva che necessitano maggiori dati sui costi di adattamento, e sottolinea l´importanza di "coinvolgere la società, il mondo degli affari e il settore pubblico europei nella preparazione di strategie di adattamento coordinate e complete". Le strategie di adattamento comprendono piani di azione sulla salute/caldo, vaccinazioni, pianificazione del sistema sanitario, pianificazione per i rischi di inondazioni, gestione delle crisi di siccità e scarsità d´acqua, difesa delle coste e contro le inondazioni, diversificazione economica, rinsaldamento delle costruzioni (per es. Strade, ponti, cavi elettrici), gestione dell´uso della terra e l´aumento del verde nelle città. Si prevede che i cambiamenti climatici influenzeranno significativamente la salute pubblica; soltanto le inondazioni costiere e i relativi danni alle infrastrutture hanno già notevoli effetti. Il rapporto osserva che: "la maggior parte degli interventi di adattamento sembrano non avere un costo elevato (per es. Fornitura di informazioni), ma le vaccinazioni su larga scala o altri programmi di prevenzione contro le malattie trasmesse da vettori sono potenzialmente molto costose. " Il rapporto prevede che le economie del sud-est dell´Europa e del Mediterraneo saranno quelle più colpite dai cambiamenti climatici, in particolare in termini di "richiesta di energia, produttività agricola, disponibilità d´acqua, effetti sulla salute, turismo estivo ed ecosistemi". Fa presente che l´industria del turismo dovrà far fronte a significativi costi di adattamento, e che "gli interventi di adattamento come la diversificazione economica saranno fondamentali per limitare le perdite economiche". Il rapporto spiega che il settore finanziario è nella posizione di aumentare la resistenza dell´Europa nei confronti dei cambiamenti climatici in numerosi modi. Le compagnie di assicurazioni possono aumentare la consapevolezza dei rischi e fornire incentivi per la riduzione dei rischi attraverso le loro campagne di assicurazione, mentre il settore finanziario nel suo insieme influenza pesantemente le decisioni del mondo degli affari attraverso le politiche di investimento e di gestione delle risorse. Il rapporto riconosce il valore di adattamento degli schemi di assicurazione pubblico-privati, per esempio quelli introdotti in Belgio e proposti nei Paesi Bassi, che fanno fronte all´esigenza di assicurare le popolazioni più vulnerabili contro maggiori perdite future dovute ai cambiamenti climatici. In ogni caso, sottolinea che "le previsioni climatiche in tutta Europa mostrano che non esiste una soluzione che vada bene per tutti". Le lacune nei dati sui cambiamenti climatici richiedono, secondo quanto affermato nel rapporto, "un monitoraggio integrato continuo e un sistema di osservazione per l´Europa" e un "centro di raccolta" europeo, pubblicamente disponibile, sugli impatti dei cambiamenti climatici, la vulnerabilità e l´adattamento. "Un tale sistema può anche fornire in modo efficace importanti informazioni sull´Europa alle organizzazioni internazionali come l´Unfccc [Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici]," aggiunge. "È ormai chiaro che l´adattamento ai cambiamenti climatici è più necessario che mai," ha detto il prof. Leen Hordijk, Direttore dell´Istituto per l´ambiente e la sostenibilità del Ccr. "Abbiamo però anche bisogno di una maggiore comprensione degli impatti degli interventi di adattamento sull´ambiente, l´economia e la società in generale. " Nel suo comunicato stampa, il Ccr ha dichiarato che, "è necessaria una collaborazione tra le principali istituzioni per affrontare il problema dei cambiamenti climatici. Si può a ragione affermare che il problema è più istituzionale e meno scientifico, tecnologico o politico. " Per ulteriori informazioni, visitare: Centro comune di ricerca della Commissione Europea http://ec. Europa. Eu/dgs/jrc/ European Environment Agency http://www. Eea. Europa. Eu/ Organizzazione mondiale della sanità http://www. Who. Int/ .  
   
   
7 OTTOBRE – POLITECNICO DI TORINO GIORNATA DI STUDIO DEDICATA AI TEMI DELL’AMBIENTE E DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI PROTOCOLLO DI KYOTO: QUALI TECNOLOGIE INNOVATIVE?  
 
Torino, 2 ottobre 2008 - La Giornata di Studio è dedicata all’esame approfondito della “convenienza energetica ed economica” dello stoccaggio della Co2, un progetto ambizioso su cui l’Unione Europea ha investito molto allo scopo di rientrare nei parametri definiti dal protocollo di Kyoto per l’emissione in atmosfera di questo gas, considerato il principale responsabile delle variazioni osservate nell’effetto serra. La Giornata si propone anche di introdurre ipotesi alternative che possano conseguire il medesimo obiettivo (utilizzo dei gas refrigeranti di nuova generazione, utilizzo dell’idrogeno come vettore emergente ed attenzione alla fonte energetica nucleare), e di individuare nuovi percorsi fattibili di nuovi modelli di business. Programma 09. 30 Saluti di Benvenuto e Apertura dei Lavori Marco Gilli, Pro-rettore del Politecnico di Torino, Nicola De Ruggiero, Assessore all’ Ambiente, Promozione del Risparmio Energetico e Risorse Idriche della Regione Piemonte, Girolamo Mangano, Giornalista Rai. Presentazione del Premio Sapio per la Ricerca Italiana A cura di Piercarlo Cavenaghi – Amministratore Delegato Gruppo Sapio. Interventi : 10. 15 Guido Saracco, Direttore presso il Dipartimento di Scienza dei Materiali e Ingegneria Chimica - Politecnico di Torino “Sequestrazione della Co2. Una prospettiva realistica?”. 10. 30 Fedora Quattrocchi, Responsabile Uf Geochimica dei Fluidi, Stoccaggio Geologico e Geotermia - Ingv - Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia “Stato dell´arte del confinamento geologico della anidride carbonica industriale, in Italia ed all´Estero”. 10. 45 Gruppo Sapio. 11. 00 Christophe Maldeme, Business Manager Mac & Low Gwp Products, Arkema "R1234yf Contributo Arkema al regolamento F-gas/mac". 11. 15 Mario Marchionna, Eni spa E&p Division - Partner progetto Co2 Capture Project “Cattura e sequestrazione geologica della anidride carbonica: una rilevante opzione per la riduzione della Co2 da fonti fossili”. 11. 30 Giuseppe Girardi, Responsabile Sezione Impianti e Processi Energetici - Enea - Centro Ricerche Casaccia “Tecnologie Ccs: attività di R/s/d e prospettive tecnico-economiche”. 11. 45 Enrico Drioli, Direttore Itm Cnr - Partner progetto Nanoglowa “Membrane Engineering Progresses for Co2 Captures and Utilization”. 12. 00 Salvatore Lombardi, Docente presso l’ Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Dipartimento di Scienze della Terra “Metodi geochimici per la selezione dei siti di stoccaggio della Co2 e per il loro monitoraggio”. 12. 15 Vincenzo Ferrini, Direttore del Dipartimento di Scienze della Terra - Università degli Studi di Roma "La Sapienza" “Cattura e stoccaggio a lungo termine della Co2 via mineralizzazione”. 12. 30 Arturo Lorenzoni, Direttore di Ricerca Iefe, Istituto di Economia e Politica dell´Energia e dell´Ambiente - Università Bocconi “Cattura e stoccaggio della Co2: bilancio energetico ed economico e soluzioni alternative”. 12. 45 Conclusione dei lavori Prima sessione. Antonio Saitta, Presidente della Provincia di Torino Angela Massaglia, Assessore allo Sviluppo Sostenibile e Pianificazione Ambientale della Provincia di Torino Domenico Mangone, Assessore all’Ambiente del Comune di Torino. 14. 00 Giorgio Dodero, Chairman Ipg Industrial Project Group Srl “Evaluating the opportunities of Ccs in the framework of power generation”. 14. 15 Fabrizio Gherardi, Ricercatore presso il Cnr - Istituto di Geoscienze e Georisorse di Pisa “Sequestro geologico della Co2: simulazione numerica, metodi predittivi, problematiche”. 14. 30 Massimo Malavasi, Direttore Ricerca e Sviluppo di Itea “Ossicombustione senza fiamma: l’esperienza dell’impianto dimostrativo Isotherm Pwr, Itea spa - Gruppo Sofinter”. 14. 45 Nicola Rossi, Enel Spa – Gem Technical Area Research “La cattura post-combustione della Co2 – Il progetto dimostrativo di Enel”. 15. 00 Pietro Barbucci, Responsabile Combustibili Fossili, Politiche di Ricerca e Sviluppo, Enel - Divisione Ingegneria ed Innovazione “I progetti Ccs dell’Enel”. 15. 15 Marzio Domenico Galeotti, Docente presso la Facoltà di Scienze Politiche - Università degli Studi di Milano. Direttore di Ricerca presso lo Iefe - Università Bocconi “I costi della stabilizzazione delle emissioni di gas clima-alteranti e il ruolo della Ccs”. 15. 30 Bruno Panella, Direttore Dipartimento di Energetica “L´energia nucleare e l´effetto serra”. 15. 45 Bruno Stella, Docente presso il Dipartimento di Fisica - Università degli Studi Roma Tre "Alghe: piu´ biodiesel, meno Co2 (e in poco spazio)". 16. 00 Dibattito. 16. 30 Conclusione dei lavori. Corrado Clini, Direttore Generale per la Ricerca Ambientale e Sviluppo - Ministero dell´Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Politecnico di Torino - Salone d’Onore - Castello del Valentino, Viale Mattioli, 39 – Torino .  
   
   
PIANO TUTELA ACQUE: “STRUMENTO FONDAMENTALE PER TUTELA E VALORIZZAZIONE RISORSA UMBRIA  
 
Perugia, 2 ottobre 2008 – “Il Piano di tutela delle acque di cui la Regione Umbria sta per dotarsi rappresenta uno strumento fondamentale per la tutela della qualità e della quantità e la valorizzazione delle risorse idriche umbre”. Lo ha sottolineato l’assessore regionale all’Ambiente, Lamberto Bottini, illustrando contenuti ed obiettivi del Piano (“Pta”), la cui proposta è stata preadottata dalla Giunta regionale e sulla quale è aperta la fase di partecipazione. “Il Piano – ha detto - contiene le azioni strategiche e le misure che entro il 2015, come prevede la normativa nazionale che ha recepito la direttiva comunitaria in materia, dovranno consentire di raggiungere lo stato di qualità ‘buono’ in fiumi, laghi e sorgenti umbri, sotto il profilo ecologico e chimico. Attualmente, grazie alle azioni già effettuate e in corso per la riduzione e la prevenzione dell’inquinamento, l’Umbria si colloca a un livello di ‘sufficiente’, con punte di ‘buono’, ad eccezione dei due sottobacini critici del Marroggia e del Nestore, sui quali peraltro si sta già intervenendo”. Per conseguire gli obiettivi previsti dalla legge e attuare il Piano di tutela delle acque, ha aggiunto Bottini, sono previste risorse finanziarie per circa 520 milioni di euro, con interventi già attivati per oltre 103 milioni di euro e altri 164 milioni di euro in fase di attivazione, attingendo anche da stanziamenti per altri Piani e programmi, in particolare dal Programma di sviluppo rurale 2007/2013. “Il Piano di tutela delle acque – ha detto ancora Bottini – è frutto di un imponente lavoro conoscitivo e di monitoraggio sulla risorsa idrica regionale effettuato dall’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente). È un piano complesso, che si interseca con altri atti di pianificazione, e in parte è già stato realizzato, ad esempio con gli interventi per la riduzione delle perdite dalle reti acquedottistiche previsti dal Piano acquedotti regionali. Elemento centrale per garantire la quantità della risorsa acqua è il contenimento dei consumi idrici, che chiama in causa anche i comportamenti individuali”. “Il Piano di tutela delle acque – ha detto il direttore generale dell’”Arpa” Svedo Piccioni – rappresenta un atto di fondamentale importanza sia per i suoi contenuti, sia perché consente una strategia d’intervento integrato tra i vari settori di riferimento, dall’agricoltura all’ambiente, all’industria, facendo da cerniera delle azioni per lo sviluppo dell’Umbria”. “Con il Piano di tutela delle acque – ha rilevato Angelo Viterbo, dirigente del Servizio Risorse idriche e rischio idraulico della Regione Umbria – si compie un notevole passo avanti nelle politiche ambientali rispetto al Piano regionale di risanamento delle acque di cui l’Umbria si è dotata fin dal 1986. L’atto è predisposto, infatti, sulla base di un approccio integrato tra qualità e quantità delle risorse idriche al’interno di un bacino, tra acque superficiali e sotterranee”. Tra le misure quantitative individuate dal “Pta”, il dirigente regionale ha ricordato l’obbligo del rispetto del “Deflusso minimo vitale” (la portata del corso d’acque che deve garantire la salvaguardia delle caratteristiche fisiche e chimico-fisiche delle acque e il mantenimento delle specie viventi presenti), la drastica riduzione al 25% al 2015 delle perdite dalle reti acquedottistiche, il risparmio sulle utenze private e pubbliche, l’incentivazione al risparmio e alla riduzione dei consumi e prelievi nel settore industriale, il risparmio dell’acqua nei sistemi irrigui e il riutilizzo delle acque depurate provenienti dal settore civile in agricoltura. Quanto alla qualità, ha ricordato, le misure previste riguardano – tra l’altro - il miglioramento dell’efficienza del sistema fognario per gli agglomerati con più di duemila abitanti equivalenti (con il raggiungimento del 90% della copertura entro il 2015) e della depurazione civile, l’adeguamento degli scarichi industriali alle normative europee. Per la riduzione dell’inquinamento da fonti agricole, tra le azioni del “Pta” figurano l’utilizzo di tecniche di fertilizzazione ottimali, ammodernamenti degli allevamenti zootecnici e una forte riduzione degli impatti ambientali nelle aree critiche regionali. La Scheda - Il Piano di Tutela delle Acque (“Pta”) è uno specifico piano di settore di cui le Regioni si devono dotare per la protezione delle risorse idriche (in base al decreto legislativo 152/2006 che ha recepito la direttiva comunitaria e che costituisce, nella parte Iii, l’attuale “legge quadro” sulla tutela delle acque dell’inquinamento). Il Piano deve prevedere le misure per il raggiungimento dello stato ambientale buono entro il 31 dicembre 2015 in fiumi, laghi, falde e deve essere approvato entro il 31 dicembre 2008. Gli obiettivi generali del “Pta” sono quelli di prevenire e ridurre l’inquinamento e risanare i corpi idrici inquinati, migliorare lo stato delle acque e proteggere quelle destinate a particolari usi, perseguire usi sostenibili e durevoli delle risorse idriche con priorità per quelle potabili, mantenere la capacità di autodepurazione dei corpi idrici e la capacità di sostenere comunità animali e vegetali ampie e ben diversificate. La proposta di “Piano regionale di tutela delle acque”, predisposta dal Servizio Risorse idriche e rischio idraulico della Regione Umbria e da “Arpa” (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) Umbria è stata preadottata dalla Giunta regionale e pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Umbria e sul portale web della Direzione regionale Ambiente, territorio e infrastrutture per “assicurare la più ampia partecipazione del pubblico e degli altri soggetti interessati”. La preadozione della proposta è stata preceduta, nel giugno scorso, dall’approvazione del documento preliminare al “Pta” e dalla consultazione sulla Valutazione ambientale strategica (“Vas”). Durante questa fase, sono state raccolte osservazioni, suggerimenti e contributi per il completamento del rapporto preliminare ambientale che – a fine agosto – ha ottenuto il parere favorevole dell’Autorità competente. Contemporaneamente alla preadozione della proposta di Piano, il 23 settembre scorso, è stata avviata la fase di partecipazione che si concluderà il 21 novembre 2008. Il “Pta” della Regione Umbria si compone di tre parti. La Parte I contiene il quadro di riferimento normativo e i vincoli, indirizzi e obiettivi contenuti in altri atti di pianificazione di settore. La Ii presenta il quadro di riferimento ambientale, lo stato delle conoscenze e la valutazione delle pressioni e degli impatti dell’attività dell’uomo sulle acque superficiali e sotterranee. In particolare, nella sezione Ii, vengono valutati gli usi della risorsa idrica e i carichi inquinanti. Emerge, tra l’altro, che i prelievi autorizzati ammontano a circa 286 milioni di metri cubi all’anno (di cui circa 105 per uso irriguo e oltre 113 per uso civile). Nera e Topino-marroggia risultano i due sottobacini con prelievi maggiori calcolati attorno ai 70 milioni di metri cubi ciascuno. Quanto ai carichi inquinanti identificati, la “domanda biochimica di ossigeno” (Bod5, assunto come misura del carico organico inquinante) proviene per l’83% da fonti puntuali (civili e produttive). Diverso il discorso per i nutrienti: l’80% dell’azoto “sversato” è di origine diffusa, con il 64% di origine zootecnica e il 16% di origine agricola, mentre del 54% del fosforo sversato il 43% è di origine zootecnica e l’11 agricola. È stato, inoltre, valutato lo stato di qualità ambientale. Per i corsi d’acqua, la situazione è, nel complesso, “sufficiente”, con maggiori criticità nel Marroggia e nel Nestore (per i quali sono in corso progetti di riqualificazione). Relativamente alla quantità di acqua, le maggiori criticità sono localizzate nel settore centro occidentale del territorio regionale dove i corsi d’acqua non hanno flussi di base significativi in grado di sostenere portate abbondanti nel periodo estivo e di sopperire alle esigenze irrigue della stagione. A questo si aggiunge la particolare situazione idrologica del Lago Trasimeno. La Parte Iii contiene le azioni strategiche e gli interventi del Piano. La parte Iii del “Pta” contiene le misure e gli interventi del Piano. Nove le sezioni in cui è articolata in cui sono descritte le misure per la tutela quantitativa della risorsa e per il risparmio idrico (comprese le misure per adeguare il sistema delle concessioni e autorizzazioni ai prelievi) e quelle per la tutela qualitativa con la riduzione dell’inquinamento da fonti diffuse e puntuali. In particolare, per il sistema fognario si prevede l’obbligo di estendere la copertura delle reti fognarie a tutti gli agglomerati di consistenza superiore a 200 “Ae” (abitanti equivalenti) e la totale eliminazione dei casi in cui i reflui sono canalizzati, ma non depurati. Per il sistema depurativo sono previsti, tra gli altri, interventi di potenziamento della capacità depurativa di 59 impianti e adeguamenti. Tra le misure per le attività produttive, l’ottimizzazione degli impianti di itticoltura e del trattamento depurativo degli scarichi. La riduzione dell’inquinamento da fonti diffuse viene perseguita attraverso la corretta applicazione delle direttive tecniche regionali relative all’uso agronomico dei reflui zootecnici e delle acque di vegetazione e l’attuazione del Programma di azione per le zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola. Una sezione è dedicata al quadro economico finanziario, che tende a sviluppare e armonizzare le misure di Piano con gli strumenti attuativi della politica delle acque già operativi su scala regionale (Accordo di programma quadro Stato – Regione, Piani e programmi comunitari, Piano di emergenza idrica). Sono previste, inoltre, attività di informazione e sensibilizzazione sugli obiettivi del Piano e un programma di verifica dei risultati attesi. .  
   
   
RECUPERO PARCO FILIANI ESEMPIO PILOTA 650 ML EURO DA REGIONE ABRUZZO PER RILANCIO POLMONE VERDE DI PINETO  
 
 Pescara, 2 ottobre 2008 - Seicentocinquantamila euro dalla Regione per il rilancio e la valorizzazione di parco Filiani di Pineto, un polmone verde nel centro della cittadina adriatica che presto tornerà a nuova vita. Sono state, infatti, appena avviate le procedure per la gara d´appalto e per novembre è previsto l´inizio dei lavori che durerannno circa quattro mesi. Ieri mattina, a Pineto, nella sede di villa Filiani, c´è stata la presentazione del progetto illustrato dall´assessore all´Agricoltura ed all´Ambiente, Marco Verticelli, dal presidente della Provincia di Teramo, Ernino D´agostino, dal sindaco di Pineto, Luciano Monticelli, e dall´assessore comunale, Nerina Alonzo. "Un traguardo che si raggiunge al termine di un percorso lungo e sofferto soprattutto sotto il profilo burocratico - esordisce Verticelli - ma che va anche a dare concretezza ad una grande idea. Il mio auspicio - continua l´assessore - è ora che questo progetto del parco Filiani diventi un intervento pilota che possa essere riproposto da altre amministrazioni comunali". Verticelli ha poi ricordato l´impegno del Governo regionale per la salvaguardia del patrimonio ambientale. "Proprio nei giorni scorsi - afferma l´assesore - in Giunta abbiamo approvato il piano triennale di interventi in ambito forestale ed al tempo stesso, tra le altre cose, è stato potenziato il sostegno alle pinete litoranee". Parco Filiani è stato uno dei primi casi in Italia di ingegneria naturalistica, un bosco artificiale impiantato negli anni ´30 da Luigi Corrado Filiani per bonificare una cava d´argilla. Ora, grazie al finanziamento della Regione, tutta l´area del parco, situata tra la statale 16 e la strada provinciale per Mutignano, sarà oggetto di un intervento di sistemazione, di rinaturalizzazione e valorizzazione paesaggistica ed ambientale. Il progetto, commissionato dalla Provincia di Teramo, è stato realizzato da uno staff di architetti, ingegneri, agronomi e naturalisti e contempla la realizzazione di un giardino botanico di circa quattro ettari con lecci, cedri atlantici e pini. Tra l´altro, con questo progetto, si andranno anche a ridurre le cause del dissesto idrogeologico che interessano la collina alle cui pendici è situata l´area verde. Un ruolo determinante è stato, senza dubbio, giocato anche dall´associazione "Arcobaleno, città ideale" che nel 2005 che bandì un concorso di idee per il recupero del parco pinetese. .  
   
   
PRESENTATO A VICENZA IL PIANO D’AREA DEI MONTI BERICI  
 
Vicenza, 2 ottobre 2008 - Presentato ieri a Vicenza dall’Assessore regionale all’Urbanistica e Politiche del Territorio, Renzo Marangon e dall’Assessore provinciale ai Beni Ambientali e Risorse Idriche, Paolo Pellizzari, il Piano d’Area dei Monti Berici. Si tratta di un documento che Regione, Provincia e i Comuni interessati hanno elaborato per la gestione condivisa del territorio. In pratica un piano direttorio di medio e lungo periodo con funzioni di organizzazione e intervento, definendo, in una logica di sviluppo sostenibile, le zone da sottoporre a particolare disciplina per l’appropriato utilizzo delle risorse ambientali, per la tutela e valorizzazione delle risorse paesaggistiche, per la promozione delle attività di ricerca scientifica e per l’organizzazione delle attività antropiche. Il Piano d’Area dei Monti Berici prevede, tra i suoi obiettivi, la riqualificazione del canale Bigatto, antica via di navigazione e collegamento con Venezia e il recupero di quei manufatti legati alla cultura dell’acqua; la valorizzazione delle testimonianze storiche che caratterizzano la comunità dei Berici, nonché la salvaguardia di siti ed aree di pregio storico ed ambientale; la creazione di centri di ricerca e studio, in particolare a Nanto, area che forniva ad Andrea Palladio i suoi “masegni” e dove è previsto un centro di litotecnologia di valore mondiale, mentre Villa Pigafetta potrebbe diventare un centro della moda e del design; individuazione a Brendola e a Orgiano delle Porte dei Berici, aree attrezzate a servizi di scala territoriale per la fruizione turistica, della cultura e del tempo libero. Il Piano individua anche i “sistemi” per il rilancio dell’area: quello della Cultura, che a sua volta si suddivide nei circuiti delle ville palladiane e di scuola, della pietra, della rete del sapere, che mette assieme 41 fra musei, teatri, parchi e giardini, centri di formazione; il sistema dell’ospitalità, che include “la strada del vino Barbarano”, il “parco dei sapori”e che riunisce trattorie, cantine, dimore storiche, piazze, centri di ristoro, la “città del mercato e del vino di Lonigo e dei Berici di Ponente”; il sistema salute e il sistema dello sport. Nel presentare il Piano l’Assessore Marangon ha sottolineato che l’obiettivo è quello di “sostituire la politica dei vincoli con la politica dei progetti, per avviare forme di gestione territoriale attive”. E’ una logica, ha poi precisato, che si inserisce nella visione di uno sviluppo sostenibile per la creazione del Iii Veneto. “Il Piano d’area dei Monti Berici si configura come occasione unica di dialogo tra Regione, Provincia e i ventuno Comuni vicentini dell’area che hanno partecipato alla sua elaborazione, contribuendo a dar vita ad un percorso di riscoperta e valorizzazione di risorse ancora poco conosciute, ma, se inserite in un sistema organico e funzionale, in grado di competere con realtà più riconosciute ed affermate. In particolare – ha ribadito Marangon – l’aver certificato il sistema delle relazione e i vari elementi che concorrono a caratterizzare questo territorio, consente di delineare, come uno dei principali obiettivi del piano, la reinterpretazione del rapporto tra città e il suo contesto ambientale circostante, laddove questo non si configura come un’appendice di contorno senza un’identità precisa, ma concorre in modo concreto e attivo al riconoscimento di una realtà territoriale unica per cultura, tradizioni e valori. Ogni singolo Comune – ha concluso Marangon – avrà ora modo di presentare alla Comunità Europea progetti di sviluppo in linea con il Piano e ottenere i relativi finanziamento per la realizzazione”. Soddisfatto l’Assessore provinciale Pellizzari, il quale sottolinea che “il Piano d’Area dei Monti Berici è stato il primo nucleo attorno al quale i comuni dell’area si sono stretti per una programmazione ordinata e condivisa per lo sviluppo di una delle zone paesaggisticamente più belle del vicentino, le cui potenzialità economiche sono ancora tutte da esplorare, stante la vocazione agricola del territorio” .  
   
   
MACEDONIA IL MINISTERO DELL’AMBIENTE BANDISCE LE BORSE DI PLASTICA DAL 2009  
 
Skopje, 2 ottobre 2008 - Ogni anno vi sono 650mila tonnellate di rifiuti in Macedonia e il governo sta bandendo l’utilizzo di borse di plastica per migliorare l’ambiente: dal 1° gennnaio 2009 il Ministero dell’ambiente ha proibito l’utilizzo di qualsiasi tipo di sacchetto di plastica nei negozi al dettaglio ed alimentari, così come nei mercati. Saranno ancora legali le sporte per beni che superano i 5 kg, ma il cliente le dovrà pagare. Il divieto è in parte uno sforzo nazionale di affrontare il diffuso spettacolo di borse di plastica che inquinano la campagna. Il Ministero dell’ambiente Nexhati Jakupi ha dichiarato il governo intende ridurre l’uso improprio ed eccessivo delle borse, assieme all’eliminazione della minaccia della salute pubblica di emissioni cancerogene derivate dalla bruciatura della plastica. Il Ministro Jakupi spera di incrementare il senso di responsabilità sociale di produttori ed importatori e stimolare la distribuzione di borse di stoffa riutilizzabili. Jakupi ha dichiarato che, sebbene e borse di plastica siano economiche e pratiche, il loro svantaggi superano i vantaggi, basti pensare che per la loro produzione sono necessari solo pochi secondi ma per lo smaltimento ci vogliono 400 anni. La Macedonia produce 650mila on di rifiuti all’anno, pari a 300/350 kg pro capite annuali. Le cifre includono rifiuti delle famiglie, strade, imprese e istituzioni. Secondo il Ministero ci sono circa un migliaio di discariche illegali nelle aree rurali del Paese. Per città e villaggi lo smaltimento dei propri rifiuti è un problema: approssimativamente su 50 discariche urbane, solo una è in regola. Il tentativo del governo di aprire nuove discariche ha trovato l’opposizione degli abitanti. Uno dei progetti di maggiore successo per la riduzione dell’uso della plastica è stato appoggiato da Usaid. Il progetto, iniziato nel 2005, prevedeva punti convenienti di deposito (in 4 città finora) per bottiglie usate che possono essere riciclate. Il progresso è evidente nella mancanza di bottiglie di plastica sulle strade e nelle discariche. .