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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Ottobre 2008
WORKSHOP SUGLI ASPETTI ETICI NELLA RICERCA E LO SVILUPPO TIC  
 
 Amburgo, 8 ottobre 2008 - Il 22 ottobre si terrà ad Amburgo, in Germania, un workshop sugli "Aspetti etici nelle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic)". Il workshop è volto a fornire un´introduzione concisa al tema dell´etica per gli operatori Tic. È particolarmente indicato per coloro il cui lavoro sarà probabilmente sottoposto a controllo etico. Ciò include i ricercatori e gli amministratori della ricerca coinvolti nelle Tic. Dato che il tema riceve una più ampia attenzione dal pubblico, potrebbe anche essere utile per le piccole e medie imprese (Pim) che sviluppano applicazioni commerciali. Anche i consiglieri finanziari europei e nazionali possono trovare un´utile introduzione ad un argomento sul quale magari saranno chiamati a dare consiglio. Per ulteriori informazioni, visitare: http://tutech. De/euwork .  
   
   
BORDEAUX (11 - 12 DICEMBRE 2008) CAPITALE MONDIALE DELLA FOTONICA CON «INVEST IN PHOTONICS » TELECOMUNICAZIONI ED ENERGIA FOTOVOLTAICA  
 
Bordeaux, 6 ottobre 2008 - Si avvicina il momento di «Invest in Photonics’», il primo incontro mondiale degli operatori del settore della Fotonica in programma a Bordeaux l’11 e il 12 dicembre 2008. A pochi giorni della chiusura dell’iscrizioni al Call For Presention, oltre 20 aziende che hanno progetti con forte potenziale di crescita hanno già depositato i loro dossier per trovare finanziamenti, partner per la creazione di joint venture e di spin-off. Questi progetti verranno esaminati da un Comitato tecnico prima di essere sottoposti alla valutazione dei partner finanziari. L’11 e 12 dicembre prossimo, Bordeaux diventerà quindi la capitale internazionale della Fotonica e ospiterà l’insieme degli operatori francesi ed europei del settore ed oltre 150 esperti mondiali. Saranno tre tematiche di mercato a tenere banco ad Invest in Photonics: la Salute, l’Energia e le Telecomunicazioni. «Invest in Photonics» è stato ideato per riunire a Bordeaux, i massimi esperti del settore, gli investitori (fondi di capital risk, di sviluppo, corporate venture e banche d’affari), gli analisti del mercato e le aziende che integrano nella loro attività applicativi multisettoriali : ambiente, sicurezza, biotecnologie, salute, produzione industriale… Per coniugare competenze, qualità e performance, gli organizzatori(1) hanno scelto di dotarsi di un Comitato Tecnico(2) costituito da esperti internazionali provenienti dal mondo dell’industria e della finanza. La loro missione : validare il contenuto tecnico e i dossier di presentazione delle aziende da finanziare. Un’altra tematica fortemente coinvolta dalla fotonica è l’Energia (fotovolvaica, per illuminazione. ). Le tecnologie fotoniche sono utilizzate per la produzione delle cellule fotovolvaiche destinate alla produzione di elettricità. Si tratta di un mercato in forte espansione (cresciuto di oltre il 30% dal 1999). Le applicazioni e le innovazioni si moltiplicano e le risorse sono quasi illimitate. Infine, il settore delle Telecomunicazioni (elettronica di consumo, schermi, It, sensori…) dove si concentrano le tecnologie destinate al grande pubblico, come i Led di cui sono dotati i fari di alcune auto o le tastiere virtuale luminose, i cellulari o i dispositivi di illuminazione per interni. Nel corso di due giorni, « Invest In Photonics’ » si articolerà intorno a tre importanti iniziative. La prima, Business Time, favorirà l’incontro tra Start-up, Pmi e investitori potenziali. La seconda iniziativa, il Market Time, fornirà l’occasione per informarsi sulle ultime tendenze del mercato, grazie alla presenza di opinion leader che illustreranno la loro visione prospettica. Infine, l’Innovation Time, consentirà di presentare il savoir-faire sotto forma di uno «Show Room Di Prodotti Innovativi» e la «Visita Del Laser Megajoule (Lmj)». .  
   
   
MERCURIO E ALTRE CONNESSIONI PER LA MONTAGNA, AVVIATO IL SERVIZIO DI CONNESSIONE INTERNET TOOWAY, ATTRAVERSO IL SATELLITE DI EUTELSAT, CHE CONSENTE L´ACCESSO ALLA RETE INTERNET SUBITO IN TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE.  
 
Trieste, 8 ottobre 2008 -  "Quando l´Udc, nella scorsa legislatura, contestava le spese per il progetto Mercurio, non lo faceva perché era contraria all´accesso Internet nelle zone montane, bensì per il semplice fatto che altri soggetti più qualificati avrebbero realizzato - e soprattutto gestito - reti Internet satellitari con risultati uguali e perfino migliori, senza intaccare le finanze regionali". Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del Friuli Venezia Giuulia dell´Udc e vicepresidente dell´Assemblea Maurizio Salvador a margine della discussione di alcuni ordini del giorno presentati in alcuni enti pubblici (Comunità montane e Comuni) amministrati dal centrosinistra, con i quali viene chiesto alla Regione di non procedere alla modifica societaria della Mercurio Fvg. "Sono d´accordo sul fatto che la rete realizzata nella zona montana da Mercurio non rimanga inutilizzata o non completata, afferma Salvador, ma devo anche ricordare che in questi giorni è stato avviato il servizio di connessione Internet Tooway, attraverso il satellite di Eutelsat, che consente l´accesso alla rete Internet subito in tutto il territorio nazionale. E, da quanto si apprende, Tooway, non avendo bisogno di linea telefonica, è in grado, attraverso una semplice parabola, di fornire un segnale robusto e affidabile anche nelle zone di montagna, avendo alle spalle una grossa struttura di gestione e commercializzazione di cui il progetto Mercurio non dispone. La spesa iniziale di circa 5 milioni di euro, impegnata dalla Giunta Illy per questa finalità e poi sensibilmente lievitata - ribadisce l´esponente centrista - si poteva dunque evitare, destinando tale somma ad altre politiche a favore dell´area montana. Invece, la politica mediatica dell´allora governatore Illy puntava esclusivamente all´ennesimo scoop multimediale in vista delle elezioni regionali di quest´anno, per dare risalto alla natura innovativa della Giunta di centrosinistra, anche a costo di impegnare ingenti somme del bilancio regionale per doppioni rispetto ad altre reti in corso di realizzazione da parte di soggetti istituzionalmente preposti a tali compiti. La politica virtuale, conclude Salvador, come si nota anche dalle vicende finanziarie di questi giorni, rappresenta un percorso da non seguire perché ognuno deve fare il proprio mestiere, e l´ente pubblico non può di certo farsi carico spese che non gli competono, soprattutto quando altri soggetti pubblici o privati sono in grado di gestire servizi di migliore qualità". .  
   
   
PARTECIPAZIONE DI TELCO IN TELECOM ITALIA  
 
Milano, 8 ottobre 2008 - Con riferimento al recente andamento di borsa del titolo Telecom Italia e alle indiscrezioni di stampa, su richiesta della Consob Telco comunica quanto segue: alla data del 7 ottobre la partecipazione di Telco in Telecom Italia è costituita da n. 3. 278. 702. 623 azioni ordinarie pari al 24,5% circa del capitale di categoria, di cui n. 2. 866. 008. 849 (21,42%) in pegno al servizio dei finanziamenti in essere e n. 412. 693. 774 (3,08%) attualmente libere da vincoli; taluni dei contratti di finanziamento prevedono covenants finanziari per effetto dei quali, in funzione dell’evolversi della media delle quotazioni del titolo Telecom Italia, la società può essere chiamata al reintegro delle garanzie pignoratizie ovvero, a sua discrezione, ad un equivalente rimborso parziale dei finanziamenti i cui covenants non risultino rispettati; laddove si rendesse necessario, in funzione dell’evolversi della media delle quotazioni del titolo Telecom Italia, Telco intende dotarsi, anche con il sostegno dei propri azionisti, delle risorse finanziarie necessarie al ripristino dei covenants finanziari nei termini previsti contrattualmente. Telco, anche a nome dei suoi azionisti, ribadisce la valenza strategica della partecipazione in Telecom Italia. .  
   
   
SIMULARE PRIMA DI FARE: LE SOLUZIONI E LE ESPERIENZE DELLA “SIMULATION ECONOMY” A MILANO PREVEDERE IL RISULTATO DELLE POSSIBILI DECISIONI, SPERIMENTARE UN PRODOTTO PRIMA DI COSTRUIRLO  
 
Milano, 8 ottobre 2008 - Strano destino quello di certe parole. “Simulazione” ha per secoli avuto il significato di “fingere attivamente ciò che non si è”, e quindi negativo: rimane ancora oggi nei “falli di simulazione” sanzionati in diversi sport. Negli ultimi cento anni, simulazione ha assunto un altro significato: imitare un processo, stato d’essere o cosa reale dopo averne creato una rappresentazione che comprende alcune sue caratteristiche chiave (modello). Negli ultimi vent’anni la coniugazione tra simulazione e computer ha provocato una vera esplosione nell’uso di queste tecniche in diversi ambiti, tra cui quelli legati agli aspetti economici della società, per cui si può parlare di una “simulation economy”. Proprio questo, www. Simulation-economy. Com, è il nome scelto dagli organizzatori, Updating per conto del Forum della Neteconomy, per indicare il primo evento in Italia ad occuparsi delle tecniche e le tecnologie di modellazione e simulazione di sistemi complessi in modo trasversale a tutti i settori applicativi. L’evento si svolgerà a Milano presso la sede della Camera di Commercio in Via Meravigli il giorno 28 ottobre prossimo. In realtà l’umanità effettua simulazioni, anche se inconsciamente, dagli albori della sua esistenza. Buona parte dei giochi può essere visto come un comportamento simulativo ed è premiato dall’evoluzione perché consente al giocatore di prendere decisioni migliori nel mondo reale e quindi di migliorare le proprie possibilità di sopravvivenza. Con il tempo quello che veniva lasciato all’intuizione e all’esperienza individuale (del mercante, del generale, dell’artigiano, del marinaio) ha subito una sempre maggiore formalizzazione, con due conseguenze (e obiettivi): la possibilità di condivisione oggettiva tra più individui e l’applicazione delle tecniche matematiche. Senza risalire alla scienza ellenistica, che le ultime ricerche hanno dimostrato conoscere e usare i modelli di realtà per prevedere il comportamento dei fenomeni fisici, due tra i primi esempi di modelli di simulazione si incontrano tra la fine del ‘700 e il primo ventennio dell’800 (probabilmente la coincidenza non è causale) nel campo della teoria economica (il Tableau Economique di Quesnay) e dell’arte militare (i “Kriegsspiel” dello stato maggiore prussiano, qui a fianco). Il secondo caso è particolarmente interessante perché rappresenta il primo esempio completo conosciuto di simulazione operativa, ossia applicata non solo alla conoscenza di un fenomeno ma anche ad un’azione. Entrambi gli ambiti della modellistica e della simulazione hanno avuto una vera esplosione di applicazioni e di efficacia con l’arrivo dell’informatica. La caduta dei prezzi dell’hardware e la crescita impressionante della potenza di calcolo ha infine portato alla loro diffusione al di fuori della grandi organizzazioni e ormai si trovano strumenti di simulazione anche negli studi professionali e nelle piccole imprese. Oggi, tutti gli strumenti di simulazione contengono tre gruppi di funzioni: un modellatore, ossia un programma che permette di realizzare il modello della “cosa” che si vuole simulare; un motore di simulazione, che fa “girare” quel modello sulla base delle regole opportune (per esempio, leggi fisiche); un visualizzatore dei risultati, che sempre più spesso prevede un output grafico generato in tempo reale. I risultati sono impressionanti, anche come impatto visivo. Per esempio, è oggi possibile simulare il funzionamento di un motore a combustione interna in tutti i suoi aspetti: meccanici, termici, cinematica, dinamici e della chimica della combustione. Rimanendo nel campo dell’automobile, lo stesso avviene con organi meccanici complessi come il gruppo ruota-sospensione, che può essere “provato” nelle condizioni simulate più diverse e vederne gli effetti non solo cinematiche e dinamica ma, per esempio, di stress strutturale e di “affaticamento”. Uscendo dalla meccanica per passare al comportamento umano, ormai i grandi progetti edilizi prevedono una serie di simulazioni degli spostamenti degli occupanti, sia in condizioni normali che in emergenza (evacuazione). In questo settore specifico si è passato da strumenti statistico-prescrittivo (sapendo quante persone passano per una porta nell’unità di tempo, si calcola quante uscite di emergenza sono necessarie) a software di vera e propria simulazione, in cui si modellano i movimenti di individui virtuali e si vede cosa succede. Si riescono così a simulare fenomeni impossibili da prevedere se non facendo prove reali (impossibili se non si è ancora costruito l’edificio), per esempio assembramenti, code, eccetera. Strumenti simili vengono usati per la simulazione del traffico veicolare, sia urbano che extraurbano, e ancora per quello aereo e quello marittimo, soprattutto per quanto riguardo l’accesso e gli spostamenti interni alle aree portuali. Strumenti di simulazione esistono in campo economico-finanziario, dai modelli econometrici complessi a quelli utilizzati per simulare gli effetti di diverse possibili decisioni sullo stato di un’azienda (ormai integrate nei sistemi Erp) fino a quelli usati per il trading su prodotti strutturati come i derivati (oggi alla ribalta). La simulazione si usa infine per verificare il funzionamento di sistemi complessi come la linee di produzione e le catene logistiche, con strumenti che ormai tengono conto anche di fattori fisici come il tempo atmosferico, le condizioni del traffico, eccetera. Gli strumenti di modellazione di sistemi complessi e di simulazione del loro comportamento sono come si è detto l’argomento di Simulation Economy (www. Simulation-economy. Com ), che Updating ha elaborato per conto del Forum della Neteconomy (Comune, Provincia e Camera di Commercio di Milano) (www. Forumneteconomy. It). L’evento vede la partecipazione di alcune delle aziende più attive nel settore, tra cui, in qualità di platinum sponsor, il gigante del software di progettazione, visualizzazione e virtual prototyping Autodesk (www. Autodesk. It) e, come gold sponsor, gli specialisti Enginsoft (www. Enginsoft. It) e The Mathworks (www. Mathworks. It). Maggiori dettagli sull’evento sono disponibili all’indirizzo (www. Simulation-economy. Com), dove è anche reperibile una bozza degli argomenti d’agenda ed è possibile registrarsi gratuitamente per la partecipazione. .  
   
   
"SOFTWARE E SERVIZI IT": SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 8 ottobre 2008 - L’andamento del mercato sell in, inferiore a quello dei maggiori paesi europei con un differenziale in aumento rispetto al 2006, è da imputare principalmente a: vincoli strutturali (ridotte dimensione delle imprese e scarsa propensione all’innovazione nella Pa); vincoli congiunturali derivanti dal progressivo peggioramento del clima economico che ha condizionato la spesa sia delle imprese che dei consumatori. La dinamica positiva è da attribuire alla componente software che ha rafforzato la propria crescita (dal 2,5 al 3,0%). La componente servizi ha invece registrato un rallentamento della crescita. Nell’ultimo anno nel mercato del software e dei servizi It è proseguito il processo di concentrazione presso i grandi operatori, che ha impattato soprattutto sui competitors di fascia alta, ed è conseguenza delle operazioni di acquisizione e fusione effettuate prevalentemente a livello internazionale. Nella fascia bassa, costituita dalle imprese di piccola dimensione con una forte nati-mortalità, dove questo processo avviene invece a ritmi molto lenti, l’offerta risulta ancora molto frammentata Il mercato del software e dei servizi It risulta quindi sempre più saldamente nelle mani di pochi operatori con un aumento della concentrazione anche in considerazione della crescente difficoltà delle imprese di piccola dimensione a mantenere un presidio sul proprio mercato di riferimento. Dati di sintesi, 2007
Numero di imprese 4. 500
Numero di addetti 70. 300
Numero medio di addetti per impresa 15,6
Valore del mercato (Mn. Euro) 12. 505
· Servizi di gestione 3. 804
· Prodotti software 4. 335
· Servizi professionali 4. 366
Variazione media annua del mercato, 2007/2006 (%) 1,4
Variazione media annua del mercato, 2007/2003 (%): 0,3
· Servizi di gestione -
· Prodotti software 1,8
· Servizi professionali -0,8
Fatturato per addetto (‘000 euro) 177,9
Valore aggiunto (Mn. Euro) 4. 977
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 70,8
Quota di mercato 2007 delle prime 4 imprese e/o gruppi (%) 27,1
Quota di mercato 2007 delle prime 8 imprese e/o gruppi (%) 39,7
Previsioni di sviluppo:
· 2008/2007 (%) 1,9
· tendenza di breve-medio periodo contenuta crescita
Fonte: Databank .
 
   
   
CROTONE: LE OPPORTUNITÀ DELLA TELEMATICA PER LE AZIENDE  
 
Crotone, 8 ottobre 2008 - Si è svolto nella mattinata di oggi, presso la sede camerale, l’incontro “Un ‘impresa a portata di mouse”, organizzato dall’Ente camerale in collaborazione con Infocamere. L’incontro è stato aperto dal saluto del presidente dell’Ente Fortunato Roberto Salerno: “Una delle priorità della Camera di Commercio di Crotone è di contribuire alla diffusione delle innovazioni tecnologiche presso le aziende – sono le parole di Salerno – ciò favorisce una maggiore competitività per le imprese del territorio aprendole alle opportunità offerte dalle nuove tecnologie e semplifica il rapporto tra le imprese stesse e la Pa. La Pubblica amministrazione deve fare il possibile non solo per non risultare onerosa per le imprese, ma per consentire alle stesse di fruire di servizi utili senza neanche spostarsi dai propri uffici”. Alle parole di Salerno hanno fatto eco quelle del vicesegretario generale Sabrina Carvelli: “Questa è una delle iniziative che periodicamente organizziamo al fine di introdurre innovazioni che semplificano le procedure con risparmio di tempo e di costi o nuovi servizi. C’e un aspetto obbligatorio della telematica che coinvolge le imprese, ma ci sono anche tante opportunità e riteniamo sia importante per gli imprenditori conoscerle”. A seguire, Fausto Francioni della Direzione Camere di Commercio di Infocamere ha illustrato l´utilizzo del nuovo portale del registro delle imprese www. Registroimprese. It, indirizzo unico cui puntare per utilizzare tutti i servizi telematici nazionali delle Camere di Commercio e accedere ai dati pubblici su oltre 6 milioni di imprese: “Realizzato da Infocamere con l’obiettivo di mettere a disposizione di tutti, anche dei non addetti ai lavori, l’intero patrimonio informativo contenuto nelle principali banche dati delle Camere di Commercio – ha spiegato Fausto Francioni - con il nuovo portale Internet è possibile inviare anche pratiche telematiche verso le stesse Camere, tra cui la nuova Comunicazione Unica, ora in sperimentazione, per la nascita d’impresa valida anche per Agenzia delle Entrate, Inps, Inail”. Quindi è intervenuto Marco Vianello della direzione Marketing operativo di Infocamere che ha presentato i nuovi servizi tecnologici per le Pmi, ossia il sistema di backup dei dati via internet e il sistema Crm per la gestione dei rapporti con la clientela: “Il servizio Backup Automatico ha l’obiettivo di proteggere dati, informazioni, elaborati utilizzati dalle imprese nei loro processi produttivi o di servizio, proponendosi come soluzione tecnologica per le microimprese – ha spiegato Vianello - Offerto attraverso la rete, il servizio serve ad aumentare la sicurezza del business e quindi l’affidabilità delle imprese”. “Gestione Personalizzata della Relazione con il Cliente – ha aggiunto, infine, Vianello - è un servizio per la gestione dei rapporti con la propria clientela che permette di monitorare nel tempo l’andamento del proprio business attraverso lo studio dei comportamenti dei clienti (acquisti, richieste di preventivi, adesione a campagne promozionali, ecc. ). Le funzionalità disponibili vanno dalla gestione delle anagrafiche clienti, all’organizzazione di Campagne promozionali mirate, dal monitoraggio delle opportunità di business, alla possibilità di estrarre report periodici su fatturato, prodotti, clienti, ed altro”. .  
   
   
ACCESSO GRATUITO AI SERVIZI DIGITALI, MERCOLEDÌ 8 E GIOVEDÌ 9 OTTOBRE INCONTRI AD AVELLINO E BENEVENTO. ALLA REGIONE CAMPANIA IL PREMIO INTERNAZIONALE EUROMEDITERRANEO PER LA CAMPAGNA DI PROMOZIONE DEI CAPSDA  
 
Napoli 8 ottobre 2008 – Oggi ad Avellino, e dopodomani, giovedì 9 a Benevento, l’Assessorato alla Ricerca ed Innovazione della Regione Campania presenterà i centri per l’accesso ai servizi digitali avanzati (Capsda). L’incontro di oggi si svolgerà alle ore 14,30 presso la sala Penta del Complesso Culturale dell’ Amministrazione Provinciale in Corso Europa, 215. A seguire, alle ore 18,00 sarà inaugurato il Centro Capsda del Comune di San Martino Valle Caudina. Giovedì 9 ottobre, invece, l’incontro per far conoscere i Centri Capsda ai cittadini si svolgerà alle ore 14,30 in Villa Dei Papi, Contrada Pace Vecchia Via Perlingieri, Benevento. L’iniziativa si inserisce nell’ambito della campagna di promozione per la diffusione tra i cittadini dei servizi digitali avanzati, a partire da internet, disponibili gratuitamente in alcuni comuni della Campania. La campagna è risultata tra le migliori “best practice” a livello europeo. Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato alla Regione in occasione del Premio Internazionale “Euromediterraneo 2008”, patrocinato da Assafrica & Mediterraneo – Confindustria e dall’Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica ed Istituzionale. “Con l’apertura dei Capsda - ha dichiarato l’assessore alla Ricerca e Innovazione Nicola Mazzocca - diamo una risposta concreta alla domanda di innovazione in Campania consentendo a tutti i soggetti, dai giovani agli anziani ed ai diversamente abili di utilizzare i servizi resi possibili dall’utilizzo delle nuove tecnologie. “Con i Capsda non si costruiscono nuove strutture ma si contribuisce ad animarle grazie a dei servizi fondamentali che possono essere utilizzati con l’aiuto di un tutor. Il successo dell’iniziativa è legato alla partecipazione che hanno mostrato i sindaci al progetto mettendo a disposizione luoghi di prestigio del loro territorio per la fruizione dei servizi digitali avanzati ai cittadini”. Il Progetto Capsda è fortemente innovativo ed ha l’obbiettivo di diffondere in maniera capillare le tecnologie digitali sul territorio, consentire l’accesso alle opportunità della rete ad un numero maggiore di cittadini ed abbattere le distanze geografiche e culturali a livello regionale, nazionale ed internazionale. La Regione Campania ha stipulato una convenzione con 70 comuni sulla base della quale presso ogni biblioteca comunale degli enti locali firmatari sarà aperto un centro che scambierà informazioni con la Rete delle Biblioteche Digitali nella Regione Campania grazie all’interoperabilità dei sistemi. La realizzazione dei Centri per l’accesso ai servizi digitali avanzati rientra nel primo campo di azione previsto dalla Società dell’Informazione, cioè l’ “e-government”, ovvero il “governo elettronico” delle attività amministrative che offre a cittadini, istituzioni e imprese opportunità di accesso diretto alle informazioni e ai servizi, e alla P. A. La possibilità di cooperare in una “rete” a livello nazionale, regionale, locale. Le altre due leve di azione sono l’E-business e l’ E-learning. La Società dell’Informazione punta a garantire la possibilità a tutti i cittadini di accedere costantemente e liberamente allo scambio di risorse informative attraverso l’utilizzo dei nuovi mezzi di comunicazione. In questo modo sarà possibile: per le giovani generazioni, godere delle stesse opportunità per competere efficacemente nel mondo del lavoro in Italia ed Europa; per tutti i cittadini, allargare le proprie relazioni, interessi, hobbies e capacità di informarsi, in assenza di barriere geografiche e /o culturali, fruire efficacemente e senza ritardi dei servizi della P. A. , e cogliere le opportunità offerte dal nuovo mondo Web 2. 0 che vede gli utenti protagonisti e reali produttori di contenuti e quindi di informazioni dell’era digitale. Il progetto rientra all’interno dell’Accordo di Programma Quadro (Apq) che la Regione Campania ha sottoscritto con il Ministero dell’Innovazione Tecnologica (Mit) e con il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) nel dicembre del 2004. L’investimento è di circa otto milioni di euro. .  
   
   
DA MILANO “MIND IN ITALY”: NUOVE PROSPETTIVE PER I GIOVANI E PER LA RICERCA CNR E REGIONE LOMBARDIA INSIEME PER DARE UNA RISPOSTA ALLA “FUGA DEI CERVELLI”  
 
Milano, 8 ottobre 2008 - Rispondere concretamente al problema della “fuga dei cervelli”, sostenere la ricerca scientifica in Lombardia e offrire nuove prospettive di lavoro ai giovani, questi i principali obiettivi dell’iniziativa “Mind In Italy” presentata oggi a Milano da Roberto Formigoni, Presidente di Regione Lombardia e Luciano Maiani, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche. L’accordo Quadro, sottoscritto da Regione Lombardia e Cnr, prevede 4 progetti di ricerca finalizzati all’inserimento di giovani (laureati o diplomati di istituti tecnici o scientifici superiori) in programmi triennali di Ricerca e Sviluppo, attraverso il conferimento di 64 contratti a tempo determinato, 43 assegni di ricerca, 5 dottorati e 30 borse master in “Ricerca Industriale”, per un totale di 142 posizioni. Le quattro aree di riferimento sono: Nuove tecnologie e strumenti per l’efficienza energetica e l’utilizzo delle fonti rinnovabili negli usi finali civili (34 posti); Risorse biologiche e tecnologie innovative per lo sviluppo sostenibile del sistema agro-alimentare (21 posti); Processi high-tech e prodotti orientati al consumatore per la competitività del manifatturiero lombardo (59 posti); Nanoscienze per materiali e applicazioni biomediche (28 posti). L’iniziativa “Mind in Italy” intende dare ampia pubblicizzazione ai quattro Progetti di Ricerca mettendo in luce l’azione di contrasto alla “fuga dei cervelli” messa in atto con il lancio dei bandi di selezione di giovani laureati e diplomati. Per l’attuazione dei 4 Progetti di Ricerca sono stati impegnati complessivamente 40 milioni di euro (20 milioni dal Cnr e 20 milioni da Regione Lombardia). Per la selezione del nuovo personale previsto dai bandi sono destinati 12 dei 40 milioni di euro complessivi. Il Cnr Lombardo, nei cui istituti verranno realizzati i quattro Progetti, contribuisce alla formazione dei giovani e allo sviluppo della ricerca scientifica con 1. 094 ricercatori e oltre 4 milioni di Euro, cifra che costituisce il 17% della totalità degli investimenti in Ricerca scientifica nel territorio lombardo. Lo sforzo del Cnr assieme a quello di Regione Lombardia (prima regione in Italia nel sostegno alla ricerca) è un segnale positivo, soprattutto a fronte di una situazione nazionale non senza criticità. Infatti, nonostante la crescita registrata, l’Italia impiega in questo settore un numero di risorse umane ancora basso (110. 595 unità), con un rapporto, rispetto al totale della forza lavoro, di circa mezzo ricercatore ogni 1. 000 unità. Nel contesto internazionale significa che l’Italia occupa il penultimo posto dopo Finlandia (2,229 ricercatori ogni 1. 000 unità), Svezia (1,623), Danimarca (1,481) e Giappone (1,349). “I dati mostrano, d’altro canto, che le risorse pro-capite conquistate in Europa dai ricercatori italiani sono decisamente superiori a quelle della media europea – afferma Luciano Maiani - Presidente Cnr - e indicano quindi che il problema è nella consistenza numerica dei ricercatori in Italia piuttosto che nella qualità”. Il Cnr e Regione Lombardia con l’iniziativa “Mind In Italy” si inseriscono in questo contesto con l’intento di contrastare attivamente la “fuga dei cervelli” e di offrire nuove opportunità di lavoro ai giovani. Il sistema della Ricerca in Italia non può prescindere dall’incremento del numero dei ricercatori e dalla loro attrazione dall’estero. I bandi sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale da martedì 7 ottobre e sono rivolti a laureati e diplomati di Istituti tecnici o scientifici superiori . Per scaricare i moduli e inviare il proprio curriculum vitae www. Mindinitaly. Cnr. It; www. Urp. Cnr. It; www. Regione. Lombardia. It Segue schema dettagliato e obiettivi dei quattro progetti Seguono le cifre dell’Accordo, sia in generale sia riferite ai singoli Progetti.
Risorse finanziarie totali stanziate: 40. 000. 000 euro (€. 20. 000. 000 a carico del Cnr e €. 20. 000. 000 a carico di Regione Lombardia) Posti disponibili totali: 142
52 Ricercatori
1 Tecnologo
11 Cter Collaboratori Tecnici Enti di Ricerca
43 Assegni di ricerca
35 Borse dottorato/master
I Progetti
Titolo progetto Finanziamento Destinatari Posti Dettaglio posti
Nuove tecnologie e strumenti per l’efficienza energetica e l’utilizzo delle fonti rinnovabili negli usi finali civili 12. 000. 000,00 euro laureati e diplomati (istituti tecnici superiori) 34 25 ricercatori 2 assegni di ricerca 7 Cter
Risorse biologiche e tecnologie innovative per lo sviluppo sostenibile del sistema agro-alimentare 6. 000. 000, 00 euro laureati 21 6 ricercatori 15 assegni di ricerca
Processi high tech e prodotti orientati al consumatore per la competitività del manifatturiero lombardo 12. 000. 000,00 euro laureati e diplomati (istituti tecnici superiori) 59 11 ricercatori 15 assegni di ricerca 2 Cter 30 borse studio/dottorati/master 1 tecnologo
Nanoscienze per materiali e applicazioni biomediche 10. 000. 000, 00 euro laureati e diplomati (istituti tecnici o scientifici superiori) 28 10 ricercatori 11 assegni di ricerca 5 borse studio/dottorati/master 2 Cter
I quattro Progetti di ricerca: obiettivi
Di seguito, riassunti in specchietti schematici, gli obiettivi dei singoli Progetti.
1- Nuove tecnologie e strumenti per l’efficienza energetica e l’utilizzo delle fonti rinnovabili negli usi finali civili
· Sviluppare e sperimentare, assieme alle imprese e ad altre strutture di Ricerca e Università, nuove soluzioni tecnologiche nel campo del risparmio energetico e dell’uso di fonti alternative negli usi finali residenziali e per il terziario; · Dare strumenti e competenze a una rete di strutture lombarde che faccia capo al Cnr e che sia così in grado di supportare scientificamente la Regione Lombardia nella transizione verso uno scenario ecologicamente consapevole; · Favorire una riduzione del debito energetico regionale.
2- Risorse biologiche e tecnologie innovative per lo sviluppo sostenibile del sistema agro-alimentare
· Fornire nuovi strumenti per la caratterizzazione, il mantenimento e il miglioramento della qualità dei prodotti del settore agroalimentare, la salvaguardia della biodiversità e la gestione genetica di popolazioni zootecniche, la verifica della fattibilità di produzioni bioenergetiche sostenibili; · Garantire la maggiore valorizzazione delle produzioni alimentari tradizionali, la messa a punto di nuove produzioni ad alto valore aggiunto e per un’avanzata, affidabile e competitiva caratterizzazione di prodotti agroalimentari lombardi.
3- Processi high tech e prodotti orientati al consumatore per la competitività del manifatturiero lombardo
· Sviluppare tecnologie sostenibili per processi manifatturieri; · innovare i prodotti con particolare attenzione alla personalizzazione dell’offerta e al benessere fisico del consumatore finale; · Implementare un network Ricerca-imprese in Regione Lombardia in grado di competere nell’economia della conoscenza su scala globale attraverso processi e prodotti manifatturieri ad alto valore aggiunto; · Supportare la nascita di un centro dedicato alla “Knowledge based Sustainable Factory” in Lombardia di valenza Europea, capace di promuovere e supportare azioni di Ricerca e Sviluppo tecnologico ed innovazioni radicali e di formare ricercatori industriali per il tessuto regionale lombardo.
4- Nanoscienze per materiali e applicazioni biomediche
· Creare in Lombardia un Polo di Ricerca avanzata nei settori delle nanotecnologie applicate ai materiali funzionali, delle biotecnologie e dello sviluppo di nuovi farmaci antinfettivi; · Favorire pubblicazioni e brevetti in campo delle nanotecnologie, biotecnologie e sviluppo di nuovi farmaci antinfettivi, per una maggiore diffusione dei risultati in un contesto regionale, nazionale e internazionale.
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WIDE MINDS, TECNOLOGIE DIGITALI ALLA PORTATA DI TUTTI TOSCANA INSIEME A 13 REGIONI. L´INIZIATIVA CON INSEGNANTI E STUDENTI DALLA COMMISSIONE UE VIA LIBERA AL FINANZIAMENTO DEL PROGETTO  
 
 Firenze, 8 ottobre 2008 - L´altra faccia dell´informatica, ovvero le tecnologie digitali alla portata di tutti coloro che vogliono, a qualunque età, arricchire e aggiornare le proprie conoscenze. E´ questo il nuovo progetto di lifelong learning, ovvero apprendimento per tutta la vita, che porta il titolo Wide Minds, the human face of digital learning, cui la Toscana partecipa insieme ad altre regioni europee. A questo progetto - la notizia è freschissima - la Commissione Ue ha dato il suo ok, scegliendolo, insieme a soli altri due, fra centinaia di progetti presentati. Il progetto Wide Minds (Menti aperte) si propone di coinvolgere prima di tutto scuole, insegnanti e studenti per poi arrivare alla portata del cittadino comune, in un processo di capillare diffusione delle conoscenze digitali, che utilizza le stesse tecnologie informatiche come piattaforma permanente di scambio di esperienze senza frontiere e terreno comu! ne di dialogo a tutti i livelli. Wide Minds è un progetto che viene da lontano. E´ infatti dal 1995 che insegnanti e studenti di 14 regioni lavorano insieme per trovare linguaggi comuni, scambiarsi buone prassi (cioè, nel linguaggio comunitario, sperimentazioni che funzionano e possono essere estese ad altre realtà) su vari fronti, con l´obiettivo di favorire la dimensione internazionale dell´educazione, supportare scuole e insegnanti nell´attivazione di rapporti di partenariato internazionale, favorire la ricerca di innovazioni sotto il profilo pedagogico. Ll progetto pioniere, che ha visto la Regione Toscana come partner, si chiamava Roots and wings (radici e ali). E´ partito nel lontano 1995 nell´ambito del progetto europeo Socrates grazie all´impegno di tre regioni (Toscana, West Wales, Gran Bretagna e Contea di Vejjle in Danimarca) ed è cresciuto negli anni fino a comprendere una rete di partner più vasta (comprendente anche regioni dell´Austria (Steiermark), Irlanda (Dublino), Repub! blica Ceca (Olomuc), Svezia (Malmo). Nel corso del progetto sono stati coinvolti oltre 120 scuole europee per un totale di oltre 1000 insegnanti e 15. 000 studenti. E´ questa la base che ha consentito di costruire un nuovo e più impegnativo progetto che sta partendo proprio in queste settimane. I principali obiettivi della nuova iniziativa sono la realizzazione di una nuova piattaforma informatica che utilizzerà un software open source, un nuovo sito web multilingue con un notiziario on-line indirizzato a studenti, insegnanti, comunità, video conferenze che mettanno in collegamento le scuole partecipanti, conferenze annuali, aperte agli insegnanti. «Il fatto che un progetto di queste dimensioni - commenta l´assessore all´istruzione Gianfranco Simoncini - sia stato scelto e finanziato dalla comunità europea, dimostra che la Toscana insieme alle altre regioni partner, ha saputo muoversi in modo intelligente ed efficace, dando segui! to al lavoro già iniziato. Tutto questo è in pie! na sinto nia con le nostre politiche, che puntano a valorizzare la dimensione internazionale dell’istruzione e della formazione, per dare maggiori opportunità di crescita ai nostri ragazzi, a partire dalla scuola ma anche in un´ottica di apprendimento lungo tutto l´arco della vita». .  
   
   
NUOVA GOVERNANCE PER RICERCA E UNIVERSITA´ DI TRIESTE  
 
Trieste, 8 ottobre 2008 - L´ Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale compie cinquant´anni e l´assessore regionale al Lavoro, Università e Ricerca Alessia Rosolen, ricordando che l´Ogs è una delle bandiere di Trieste e dell´Italia nel mondo, chiede a questa struttura e alle altre importanti realtà internazionali presenti in Friuli Venezia Giulia, "un atto aggiuntivo di responsabilità, un sostegno per costruire assieme una regione realmente creativa e competitiva, capace di premiare il merito, di fare la buona ricerca di cui siamo capaci, di mettersi al servizio del territorio e della comunità facendo del territorio e di questa comunità il proprio laboratorio". Con il sottosegretario all´Ambiente Roberto Menia che dell´Ogs ha detto "siete i rappresentanti della capacità di far sì che dalle leve del pensiero e della conoscenza si creino le condizioni per un futuro migliore", Alessia Rosolen ha partecipato il 6 ottobre all´apertura del 27mo convegno annuale del Gruppo nazionale di geofisica della terra solida con oltre 400 scienziati a confronto. Ospitato per la prima volta a Trieste dopo essersi svolto sempre a Roma, il Convegno, che ha avuto luogo nel Centro congressi della Marittima, è stato la sede dell´ennesimo appello "alla collaborazione, al dialogo ed all´impegno" rivolto dall´assessore Rosolen alle istituzioni di ricerca della regione. "Ci servono - ha spiegato l´assessore Rosolen - nuove idee, una nuova governance per la ricerca e l´università, un po´ di coraggio per accettare il cambiamento e la forza di rinunciare ciascuno ad un pezzetto del proprio giardino per il bene comune". "Le città, le regioni, le nazioni che hanno compiuto questo passo dal Nord Europa alla Corea del Sud - ha dichiarato - hanno raccolto e stanno raccogliendo ottimi frutti anche dal punto di vista economico". "Da più parti proviene al mondo della ricerca l´invito ad accelerare sulla via della cooperazione transfrontaliera con Slovenia ed Austria - ha detto l´assessore - nulla in contrario, anzi, ma direi che prima di consolidare forme di questa legittima collaborazione, dovremmo impegnarci a superare le divisioni e le criticità di cui soffre il nostro territorio". "Sono onorata di esser qui a festeggiare questa tappa così importante per l´Ogs e rivolgo al presidente, Iginio Marson, e a tutto il suo eccellente staff un ringraziamento personale e a nome della Regione e dell´intera comunità del Friuli Venezia Giulia", ha detto Rosolen, spiegando che la struttura fa parte di quegli "istituti illuminati" che hanno tutti i requisiti per promuovere "la buona ricerca che sarebbe piaciuta a Pasteur anche a chi ne fa di meno buona". Secondo Rosolen "Trieste vanta un gruppo di istituti e di uomini capaci di fare buona e, a volte, ottima ricerca". "Un´élite - ha rilevato - che traina mediaticamente un altro e più ampio gruppo di uomini e istituti dove la ricerca è meno buona di ciò che appare". Per utilizzare al meglio le risorse disponibili, l´assessore ha invitato alla sintonia d´intenti con la Regione quelle realtà dotate delle migliori competenze, capacità, strumenti, idee, relazioni internazionali, in modo da venire incontro a chi è dotato solo in parte di tali capacità. .  
   
   
PER LA MUSICA A SCUOLA: UNA LETTERA DI CARLO SANGALLI  
 
 Milano, 8 ottobre 2008 - Carlo Sangalli, Presidente di Confcommercio, scrive al Ministro della Pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini. E spezza una lancia a favore della diffusione della pratica musicale nelle scuole italiane “Credo (…) che troppo spesso la scuola ignori la valenza formativa delle discipline a carattere operativo, ed in particolare della musica”, si legge tra l’altro nella lettera che il Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli invia al Ministro Gelmini, con la sollecitazione ad attuare sgravi fiscali, e addirittura in alcuni casi fornitura gratuita, per gli strumenti musicali adottati con finalità didattico-educative. È un’espressione molto incisiva, quella del Presidente di Confcommercio, che sottolinea una profonda convinzione del valore della pratica musicale come percorso di formazione irrinunciabile all’interno di una realtà scolastica chiamata attualmente a riconsiderare molti aspetti della propria organizzazione. La lettera di Carlo Sangalli prende l’avvio da una serie di iniziative che da anni Dismamusica mette in campo per sollecitare i ministri responsabili per l’Istruzione e la Cultura a considerare la musica nella sua piena dignità di materia essenziale alla formazione dell’individuo, propedeutica all’apprendimento dei “saperi” matematici, linguistici e scientifici, e “scuola di vita” per la valorizzazione dei rapporti interpersonali e per l’apprendimento dei fondamentali concetti di rispetto reciproco e disciplina. Antonio Monzino, Presidente di Dismamusica, ha più volte ribadito come l’apprendimento della musica, e soprattutto la pratica musicale d’insieme, rappresentino, oltre ad un fondamentale arricchimento personale, anche un potente argine contro i fenomeni del bullismo e dell’abbandono scolastico: temi che i responsabili della scuola sono invitati a monitorare attentamente allo scopo di gestire nel modo migliore il pieno reinserimento curricolare di questa materia nei percorsi formativi della scuola primaria e secondaria. “Per recuperare il gap della mancata percezione dell´importanza della pratica musicale amatoriale che divide il nostro paese dal resto del mondo” ha commentato Antonio Monzino, “ritengo che sia assolutamente necessario che Dismamusica venga invitata ad un tavolo con le Istituzioni per fornire il contributo necessario a modificare una situazione che penalizza l´intero sistema formativo, nonché l´economia della musica nel nostro paese”. .  
   
   
UNIVERSITÀ: È PARTITO QUESTA MATTINA A NAPOLI "TU DOVE SEI? NOI SIAMO QUI!" L´EVENTO DI ORIENTAMENTO PROMOSSO DA NETCAM, IL NETWORK DEGLI ATENEI CAMPANI E CITTÀ DELLA SCIENZA S.P.A.  
 
Napoli, 8 ottobre 2008 - Si è aperto questa mattina con la lettura del messaggio inviato dal Quirinale alle università campane e a Città della Scienza "Tu dove sei? Noi siamo qui!", l´evento per l´orientamento universitario in programma a Napoli a Città della Scienza da oggi 7 al 24 ottobre, organizzato nell´ambito del progetto Netcam (www. Netcam. It), network di orientamento universitario regionale, coordinato da Luciano De Menna, che vede coinvolte le Università Federico Ii, L´orientale, Salerno, Sannio e Suor Orsola Benincasa, in collaborazione con Città della Scienza S. P. A. "In occasione della prima edizione di Netcam,- è scritto nel messaggio di saluto inviato dal Quirinale- la rete di orientamento regionale fra le università della Campania, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano esprime apprezzamento per l´originalità del progetto, volto a favorire una consapevole ed informata scelta universitaria e professionale. " E sono i numeri a dare il segnale dell´importanza della manifestazione: diciotto giorni, venti dibattiti, più di cinquemila studenti già prenotati, quasi mille metri quadrati dedicati ai percorsi espositivi nei quali per la prima volta i cinque Atenei campani presentano insieme la propria offerta formativa. E non mancheranno incontri con personaggi come il velista e skipper di Coppa America Francesco de Angelis che discuterà di "Costanza e forza di volontà come comuni denominatori dello sport e dello studio" e con il direttore del Telethon Institute of Genetics and Medicine Andrea Ballabio che si confronterà con i ragazzi sulla fuga dei cervelli. "L´iniziativa, che è la più lunga e complessa fra le manifestazioni di orientamento organizzate in Italia, - dichiara il coordinatore del progetto Netcam Luciano De Menna - prevede percorsi espositivi, incontri e dibattiti ai quali sono già prenotati più di cinquemila di studenti. Un esperimento unico nel contesto nazionale, per le sue dimensioni e per la straordinaria collaborazione tra tutte le Università e Città della Scienza" "È sempre più necessario - dichiara il presiedente di Città della Scienza S. P. A Alberto Di Donato - rafforzare il rapporto tra scuola e università. Città della Scienza si pone in questo contesto, anche per l´esperienza pluriennale acquisita, come centro di raccordo per le attività che li riguardano e per le problematiche sia sul versante dello studio che sui processi di scelta". Oggi la manifestazione continua con i percorsi espositivi e alle 12 nella sala Newton con l´evento "Da grande! – il futuro dopo la scuola" nel corso del quale il film-maker e autore televisivo di Mtv Massimo Coppola si confronterà con i ragazzi delle scuole medie superiori su come immaginare il futuro dopo la scuola. . .  
   
   
"INVESTI 10 EURO SUL TUO FUTURO", PER GLI STUDENTI CHE VOGLIONO DIVENTARE COMUNICATORI PUBBLICI  
 
Bologna, 8 ottobre 2008 - E´ un´ottima opportunità per gli universitari che da grandi intendono fare i comunicatori pubblici: con "Investi 10 euro sul tuo futuro" gli studenti possono iscriversi all´Associazione della Comunicazione Pubblica ed entrare a far parte di un mondo che finora hanno conosciuto soprattutto attraverso i libri. Alla base di questa iniziativa c´è il radicato convincimento che le idee dei giovani vadano assolutamente confrontate con chi ha già esperienza di settore, professionisti che da anni affrontano il tema del riconoscimento giuridico del mestiere di comunicatore pubblico, uno dei punti fermi del processo di innovazione della Pa. Spiega Alessandro Rovinetti, segretario generale dell´Associazione e ideatore degli Stati generali della comunicazione pubblica in Italia e in Europa (Palazzo Re Enzo,bologna, 6,7,8, ottobre): "Il progetto rivolto agli studenti rappresenta la volontà di dialogare con tutti coloro che, a vario titolo, sono interessati agli sviluppi di questa materia. E chi può esserlo più degli universitari, comunicatori pubblici del futuro?". La campagna promozionale "Investi 10 euro sul tuo futuro" dà ai ragazzi la possibilità di partecipare alle attività italiane ed europee, nonché di intervenire ai convegni senza particolari sacrifici economici, "un elemento, questo, basilare" sottolinea Rovinetti. Nella definizione della disciplina della comunicazione pubblica L´associazione ritiene inoltre fondamentale il ruolo delle facoltà di Scienze della comunicazione. In questo senso l´occasione rivolta agili studenti è anche una modalità che l´Associazione ha fortemente voluto "per rinsaldare i legami con quelle università che prevedono percorsi formativi di comunicazione e discipline affini". Un dialogo fondamentale, che in Italia è ancora agli inizi, ma che per quanto riguarda l´Associazione "sarà sviluppato costantemente con i territori interessati e rinnovato con nuovi progetti". .  
   
   
UN ANNO SCOLASTICO ALL´INSEGNA DELL´APPRENDIMENTO LINGUISTICO  
 
 Bolzano, 8 ottobre 2008 - È stato presentato ieri mattina il calendario delle iniziative promosse per il prossimo anno scolastico da parte dell’Intendenza scolastica e dell’Istituto pedagogico di lingua tedesca nell’ambito della promozione della conoscenza delle lingue. Nel corso della presentazione odierna l’intendente scolastico tedesca, Peter Höllrigl, ha sottolineato l’attività portata avanti dalla Provincia autonoma in questi anni per la promozione della conoscenza delle lingue a vari livelli. La globalizzazione, ha sostenuto Höllrigl, richiede anche da parte della scuola un adeguamento dei programmi e delle iniziative per promuovere, tra l’altro, lo studio e la comprensione linguistica. In questo ambito negli anni scorsi sono state potenziate le iniziative per una migliore conoscenza della lingua seconda e delle lingue straniere anche allo scopo di preparare i giovani altoatesini alle sfide sempre più impegnative sia nel campo della scuola che del mondo del lavoro. L’anno scolastico appena iniziato vedrà un particolare impegno da parte delle scuole di lingua tedesca nell’incentivazione della conoscenza della lingua madre con una serie di iniziative organizzate in collaborazione con il Goethe-institut. Tra queste , in primo luogo, la mostra itinerante “Herzliche Grüße” che da venerdì 10 ottobre sarà allestita presso la scuola superiore per il settore sociale di Merano e si trasferirà quindi per u mese rispettivamente a Bolzano ed a Brunico. La mostra sarà inoltre sostenuta da un intenso programma di iniziative collaterali al quale prenderanno parte numerose strutture formative ed istituzioni scolastiche provinciali che operano nel settore dell’apprendimento linguistico. È stata inoltre annunciata l’organizzazione di un apposito premio nel campo della promozione linguistica che mira a sostenere l’apprendimento linguistico nei vari ordini di scuole, dall’asilo sino alle scuole superiori. Le modalità del concorso sono illustrate nel sito www. Schule. Suedtirol. It/lasis/documents/foe08. Pdf. . .  
   
   
IUSES: IL RISPARMIO ENERGETICO SI IMPARA A SCUOLA! AREA SCIENCE PARK E IMMAGINARIO SCIENTIFICO PARTNER DI UN PROGETTO DIDATTICO INTERNAZIONALE DEDICATO ALLE SCUOLE SUPERIORI  
 
Trieste, 8 ottobre 2008 - Iuses (Intelligent Use of Energy at School), ovvero promozione di un uso intelligente delle fonti di energia. Una priorità assoluta per la salvezza del pianeta, che richiede certo tecnologie nuove e più pulite, ma anche tanta sensibilizzazione ed educazione dei singoli. A cominciare dalle nuove generazioni e dunque dalla scuole, alle quali questo progetto è destinato all’interno del più vasto programma comunitario “Intelligent Energy Europe”. Iuses ha preso il via in 12 stati europei (Austria, Bulgaria, Francia, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Olanda, Repubblica Ceca, Romania, Slovenia e Spagna), coinvolgendo 13 partner tra istituzioni di ricerca, di formazione e di divulgazione scientifica. In Italia sono Area Science Park e lo Science Centre Immaginario Scientifico a lanciare il progetto, che già alle prime battute sta raccogliendo interesse e preadesioni dalle scuole superiori del Friuli Venezia Giulia. Ma altre scuole e regioni saranno coinvolte man mano che il progetto andrà avanti. Dalla sveglia che suona la mattina alla luce che spegniamo prima di andare a dormire, la nostra vita quotidiana è caratterizzata da piccoli gesti che comportano un uso costante di energia. In realtà per ridurre i consumi di energia esistono numerosi piccoli accorgimenti che possiamo mettere in pratica ogni giorno, senza troppa fatica: usare lampadine a basso consumo, non lasciare gli elettrodomestici in stand-by, togliere il caricabatteria dalla presa quando non serve, adottare uno stile di guida ecosostenibile e altro ancora. Insegnare questi comportamenti “virtuosi” è lo scopo di Iuses, che svilupperà, attingendo al know how di tutti i partner coinvolti, un kit didattico composto da manuali, dvd multimediali e un kit per esperimenti. La natura dell’argomento, inoltre, permetterà di utilizzare i materiali didattici in modo multidisciplinare. Il tema dell’energia, infatti, può essere trattato sia da insegnanti di scienza che di economia, nonché come argomento di lettura per lo studio delle lingue straniere, considerato che i testi di Iuses saranno disponibili in 12 lingue diverse. Una volta pronto il kit, saranno organizzati in ogni Paese corsi di aggiornamento per gli insegnati delle scuole superiori aderenti al progetto. Sarà inoltre lanciato lo “European Energy Saving Award”, un concorso che premierà la scuola e gli studenti che riusciranno a conseguire il maggiore risparmio energetico. Il premio si suddividerà in due fasi: la prima a livello nazionale, poi i primi tre classificati di ogni Paese saranno ammessi a partecipare alla competizione europea, che incoronerà la scuola più energeticamente efficiente d’Europa. .  
   
   
ASSISTENTI ALLA CLIENTELA NEI LOCALI PUBBLICI SERALI  
 
Firenze, 8 ottobre 2008 – E’ Partito ieri il corso di formazione gratuito con cui la Camera di Commercio di Firenze e le Associazioni di categoria Cna. Com, Confesercenti, Confcommercio e Sindacato Italiano Locali da Ballo hanno raccolto l’istanza del Prefetto di Firenze di realizzare azioni per sensibilizzare gestori e addetti dei pubblici esercizi su come gestire la clientela, prevenendo l’abuso di alcool e aiutando a limitare i problemi da esso derivanti. Rivolta ai titolari, soci, collaboratori e dipendenti dei locali pubblici, l’iniziativa si articola in otto incontri nei quali si illustrano aspetti legali, dinamiche psicologiche, tecniche di comunicazione interpersonale e modalità di primo soccorso rivolte ai clienti di un locale pubblico. “Veniamo incontro a una esigenza seria, di cui il Prefetto di Firenze si è fatto portavoce. ” – sostiene Gerri Martinuzzi, Dirigente dell’Area Sviluppo delle Imprese e del Mercato della Camera di Commercio di Firenze – “Contiamo di creare un’avanguardia di persone specializzate in grado di affrontare nel modo più costruttivo e, perché no, educativo, situazioni delicate. Quello della Camera di Commercio vuole essere un contributo alle azioni antidegrado portate avanti nella nostra città. ” Degli iscritti (il corso è limitato a 20 persone) 6 rappresentano le discoteche e i locali notturni, 4 i pub, mentre gli altri 10 sono dipendenti di ristoranti, bar e pasticcerie. Tra i docenti compaiono anche rappresentanti della Questura di Firenze e dell’Associazione Humanitas Firenze Nord. La partecipazione non implica il riconoscimento di alcuna qualifica professionale. Il corso potrà essere riproposto in base alle richieste: chi fosse interessato a partecipare può rivolgersi a Camera di Commercio di Firenze Ufficio Rapporti Scuola Impresa Volta dei Mercanti, 1 al 2° piano, tel. 055/2795553 o 055/2795565 fax 055/2795570 - elena. Brettoni@fi. Camcom. It. .  
   
   
PROTEZIONE CIVILE, MAULLU APRE CONVEGNO VARENNA L´ASSESSORE: 25 MILIONI DI EURO PER ASSOCIAZIONI VOLONTARIATO  
 
Varenna/lc, 8 ottobre 2008 - "L´eccellenza raggiunta dal sistema di Protezione Civile della Lombardia passa anche attraverso occasioni di approfondimento, condivisione, messa in rete delle conoscenze, come da anni accade a Varenna". Lo ha detto l´assessore regionale alla Protezione civile, Prevenzione e Polizia locale, Stefano Maullu, intervenendo all´apertura dei lavori dell´undicesimo Convegno di Varenna intitolato "Protezione Civile: dalla previsione al superamento dell´emergenza. Confronto e sinergie per affrontare le sfide del futuro". Il "modello lombardo" all´avanguardia in Italia e a livello internazionale Maullu ha sottolineato che il "modello lombardo" è guardato con grande attenzione dalle altre Regioni, che saranno invitate dal Ministero delle Infrastrutture ad implementare l´attività di monitoraggio del trasporto merci pericolose, da tempo operativo in Lombardia. Interesse e riconoscimento di efficienza viene tributato al sistema lombardo anche a anche a livello internazionale, come testimoniano le numerose missioni svolte all´estero dalla colonna mobile della Protezione Civile. Contributi alle associazione per un sistema sempre più efficace "Da sempre - ha aggiunto l´assessore Maullu - la Giunta regionale è al fianco delle associazioni di volontariato e di Protezione Civile e di tutti i soggetti che costituiscono la spina dorsale del nostro sistema. Per questo abbiamo stanziato cinque milioni di euro con il bando che scadrà a fine ottobre, per rendere ancora più efficace in termini di mezzi e risorse tecnologiche il sistema". Maullu ha anche anticipato che tra fine 2008 e inizio 2009 Regione Lombardia metterà a disposizione venti milioni di euro a favore delle associazioni di volontariato e di Protezione Civile, privilegiando quelle che sapranno aggregarsi per promuovere iniziative destinate a sviluppare ulteriormente la capacità di intervento in situazioni di crisi. Ai lavori di Varenna hanno preso parte oggi i prefetti di Lecco, Nicola Prete, e Sondrio, Chiara Marolla, il presidente della provincia di Lecco, Virginio Brivio, e il sindaco di Varenna, Carlo Molteni. L´assessore Maullu sarà nuovamente a Varenna venerdì 10 ottobre in occasione della giornata conclusiva del convegno. .  
   
   
QUASI UNA SU QUATTRO SPECIE DI MAMMIFERI A RISCHIO ESTINZIONE  
 
Bruxelles, 8 ottobre 2008 - Secondo un nuovo importante studio, quasi una su quattro specie di mammiferi terrestri e una su tre di mammiferi marini rischia l´estinzione. La ricerca, condotta da circa 1800 scienziati in 130 paesi, è stata presentata al Congresso mondiale per la natura dell´Iucn (Unione internazionale per la conservazione della natura) a Barcellona, in Spagna, e sarà pubblicato in una prossima edizione della rivista Science. Gli scienziati hanno raccolto informazioni dettagliate su tassonomia, distribuzione, habitat, tendenze della popolazione ed ecologia di ogni specie, insieme ad informazioni sull´uso umano delle specie e sulle misure di conservazione. Questa valutazione rappresenta la prima ricerca completa sulla salute dei mammiferi marini e terrestri in tutto il mondo. L´analisi rivela che almeno 1141 delle 5487 specie di mammiferi del mondo sono a rischio di estinzione, e 188 specie sono classificate come "in grave pericolo", la categoria di rischio più alta. Tra queste figurano la lince iberica europea (Lynx pardinus), la cui popolazione si è ridotta tra 84 e 143 esemplari. La lista comprende anche 29 specie classificate come "probabilmente estinte". "Nell´arco della nostra vita, centinaia di specie potrebbero perdersi a causa delle nostre azioni, un segno allarmante di ciò che sta avvenendo all´ecosistema nel quale vivono," ha detto Julia Marton-lefèvre, direttore generale dell´Iucn. "Adesso dobbiamo stabilire obiettivi chiari per il futuro in modo da invertire questa tendenza, affinché la nostra eredità permanente non sia quella di distruggere molti dei nostri parenti più stretti. " La perdita e la degradazione dell´habitat sono i maggiori responsabili della crisi, che colpisce il 40% dei mammiferi in tutto il mondo, più in particolare in America centrale e meridionale, Madagascar e sudest asiatico. Lo sfruttamento eccessivo costituisce anch´esso una grave minaccia per i grandi mammiferi, specialmente nel sudest asiatico, dove il 79% delle specie di primati sono a rischio estinzione. Nei nostri mari, i mammiferi marini sono prevalentemente minacciati da inquinamento, riscaldamento globale e sfruttamento eccessivo. Questa nuova lista rossa però non ha solo aspetti negativi, dimostra infatti che alcune specie possono allontanarsi dalla soglia dell´estinzione e a volte ci riescono. Tra gli esempi ricordiamo il cavallo selvatico (Equus ferus), che era classificato come estinto nel suo ambiente naturale solo 10 anni fa. In seguito ad un riuscito programma di reintroduzione in Mongolia, si trova adesso nella "categoria in grave pericolo". Allo stesso modo, l´elefante africano (Loxodonta africana) è passato dalla categoria "vulnerabile" a quella di "quasi a rischio" grazie ad un grande aumento di esemplari nell´Africa meridionale e orientale. Nonostante il loro impegno, gli scienziati hanno avuto difficoltà a raccogliere dati su oltre 800 specie di mammiferi, il che significa che il numero totale di specie in pericolo potrebbe essere ancora più alto. "La realtà è che il numero di mammiferi in pericolo potrebbe raggiungere il 36 percento," ha detto Jan Schipper dell´Unione internazionale per la conservazione e autore principale dell´articolo di prossima uscita su Science. "Ciò indica che un´attività di conservazione sostenuta dalla ricerca è un´indiscussa priorità per il futuro, non solo per migliorare i dati disponibili, in modo da valutare i rischi per le specie meno conosciute, ma per trovare i mezzi per recuperare le specie e le popolazioni a rischio. " Andrew Smith dell´Arizona State University, negli Usa, co-autore dello studio, ha spiegato perché è così importante mantenere in salute le popolazioni di mammiferi. "I mammiferi sono importanti perché hanno ruoli fondamentali negli ecosistemi e apportano importanti benefici agli esseri umani," ha spiegato. "Se si perde un mammifero, spesso si corre il rischio di perdere molte altre specie. " La lista rossa dell´Iucn adesso contiene oltre 44. 000 specie, di cui quasi 17. 000 (38%) sono a rischio estinzione. Per ulteriori informazioni, visitare: Unione internazionale per la conservazione della natura (Iunc): http://www. Iucn. Org Science: http://www. Sciencemag. Org .  
   
   
NUOVO PORTALE WEB DELLA REGIONE PARCHIVENETO.IT PER VALORIZZARE E FAR CONOSCERE PARCHI E AREE PROTETTE ”  
 
Venezia, 8 ottobre 2008 - www. Parchiveneto. It : è l’indirizzo web del nuovo portale regionale sui Parchi e le Aree protette del Veneto di cui la Giunta veneta, su proposta dell’Assessore regionale ai Parchi Flavio Silvestrin, ha deliberato l’attivazione in quanto innovativo strumento di informazione, promozione, comunicazione e valorizzazione di tutte le attività che vengono realizzate nell’ambito dei parchi e delle aree protette del Veneto, nonché ogni altra ulteriore informazione ad essi collegata. Il provvedimento è previsto dalla legge regionale n. 40 del 1984 che indica le attività e le iniziative di valorizzazione dei Parchi e delle Aree Protette. La volontà dell’Assessore è stata quella di costituire un coordinamento regionale del “sistema Parchi”. Con questo provvedimento, attraverso la nomina di un Comitato di Redazione - riferisce l’Assessore – si dettano gli aspetti organizzativi atti a garantire il funzionamento del portale, che dovrà essere aggiornato in tempo reale riportando le attività, gli eventi, le opportunità che si aprono, per ciascun parco, ai visitatori. Il portale è anche un importante strumento di collegamento con tutto il territorio Veneto e con i soggetti che nei vari ambiti hanno compiti di tutela e valorizzazione delle aree di elevato pregio naturalistico. La Giunta veneta –sottolinea Silvestrin – ha incaricato l’Ente Parco Naturale Regionale del Fiume Sile, in collaborazione con la direzione pianificazione territoriale e parchi, di costituire il Comitato di Redazione composto dai rappresentanti degli Enti Parco regionali e della Direzione stessa. Il Comitato dovrà curare la linea editoriale, le modalità di scrittura e la fruibilità dei contenuti on line”. .  
   
   
PADOVA: CONCORSO EUROPEO ‘OPEN DOOR”: ENTRO 28 XI/ POSSIBILE PRESENTARE IDEE PER MIGLIORARE PROPRIO AMBIENTE VITA”  
 
Padova, 8 ottobre 2008 - Ai giovani tra i 15 e i 25 anni residenti nel quartiere Arcella di Padova è riservato il bando di concorso di idee relativo al progetto europeo “Open Door” - finanziato dal programma “Gioventù in azione” della Commissione Europea e promosso dalla Regione Veneto, Assessorato regionale alle Politiche Sociali - che è stato presentato stamani dall’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi, nella sede dell’Onlus "Opera Casa Famiglia - Cnca" in via Nino Bixio 6. “Open door” è un progetto europeo che coinvolge giovani in Italia (Padova, quartiere Arcella), Spagna (Comune di Madrid), Grecia (Comune di Atene) e Svezia (Comune di Vaxio); valuterà i progetti presentati dai ragazzi padovani e dai loro coetanei europei l’Università di Edimburgo. Grazie al progetto “Open door” le idee vincenti che saranno presentate dai ragazzi padovani per migliorare il proprio quartiere nel settore dello sport, dell’ambiente, del tempo libero, della musica, dell’educazione, dello sviluppo urbano e/o di altri settori otterranno un contributo di 4,5 mila euro per realizzarle. Entro il 28 novembre i giovani riuniti in gruppi di non meno di 4 ragazzi/e potranno presentare alla sede dell’Associazione - che è il partner realizzatore del progetto - idee e proposte da loro ideate per migliorare il proprio ambiente di vita o inviandole via email a operacasafamiglia@hotmail. Com. “L’obiettivo - ha detto Valdegamberi - è di incoraggiare i giovani che vivono nelle aree svantaggiate delle periferie alla partecipazione della vita della loro comunità contribuendo al suo miglioramento, valorizzando il protagonismo giovanile che costituisce la linea d’azione principale della programmazione regionale in materia. Contiamo che questo bando abbia un buon risultato - ha continuato - in termini di continuità del percorso che oggi si intraprende e di effetto positivo moltiplicatore nei confronti di una realtà giovanile con la quale le istituzioni, le associazioni, gli adulti e gli operatori devono trovare un aggancio di dialogo e comunicazione nel senso di una partecipazione attiva dei giovani alla vita dei loro quartieri e dello loro città. Questa è una responsabilità di tutti”. Alla conferenza stampa sono intervenuti oltre all’assessore regionale alle politiche giovanili Valdegamberi, l’Assessore del Comune di Padova Piron, la responsabile dell’Osservatorio Nuove Generazioni e Famiglia Mariuccia Lorenzi, il responsabile del Cnca Luigi Nardetto, il dirigente della direzione regionale Famiglia Francesco Gallo. .  
   
   
MILANO E STOCCOLMA INSIEME PER L’AMBIENTE  
 
Milano, 8 ottobre 2008 - Milano e Stoccolma, due aree metropolitane impegnate nello sviluppo sostenibile e la tutela dell’ambiente, due “casi” internazionali di successo. E’ quanto emerso ieri, nel corso del convegno “Città Sostenibile”, organizzato a Palazzo Dugnani dall’Ambasciata di Svezia, con la collaborazione del Comune di Milano, dove sono state evidenziate le forti analogie tra le politiche ambientali del capoluogo lombardo e la capitale nordica. Presente anche l’ambasciatore svedese in Italia, Anders Bjurner. Il Comune di Stoccolma ha presentato i positivi risultati ottenuti dalle iniziative volte alla riduzione dell’inquinamento e del traffico urbano e nella fase sperimentale di applicazione della “congestion charge”, partita nel 2006: nei primi sei mesi si è avuta una riduzione del traffico all’interno del centro storico fra l’8% e il 14% e fra l’1% e il 3% nell’ area urbana (Grande Stoccolma). Il comune svedese ha inoltre stimato che la riduzione delle emissioni del gas di scarico - causa di malattie respiratorie e conseguenti decessi - ha portato ad una diminuzione tra il 20% e il 25% delle morti premature per i cittadini residenti all’interno del centro storico. Ai risultati di Stoccolma sono seguiti quelli milanesi: i primi mesi di applicazione di Ecopass confermano che ogni giorno nel centro lombardo circolano 20. 000 auto e 3. 000 veicoli commerciali in meno rispetto a prima, con una riduzione del traffico di circa il 20%. I dati mostrano un sostanziale miglioramento anche al di fuori della Cerchia dei Bastioni di circa il 5%. Non solo, ma all’interno delle classi paganti, riconducibili ai veicoli più inquinanti, si registra un continuo e progressivo calo di presenza, attestato intorno al 50% per i veicoli privati e a circa il 25% per quelli commerciali. Ecopass ha avuto un importante effetto anche sulla frequenza degli incidenti che, nei primi mesi di applicazione del provvedimento, si è ridotta del 20,6% all’interno della Cerchia dei Bastioni. Di contro, è aumentata del 10% la velocità dei mezzi di trasporto pubblici e c’è stato un aumento medio giornaliero di 20. 000 passeggeri che utilizzano la metropolitana. Effetti importanti si sono rilevati sulla riduzione delle polveri sottili: il 2008 si è infatti dimostrato finora l’anno migliore per la qualità dell’aria della nostra città: La stima delle riduzioni delle emissioni di Pm10 allo scarico nei primi sette mesi dell’anno nella fascia oraria di Ecopass è stata del 23,30%. Stoccolma prima dell’applicazione sperimentale della Congestion Charging aveva testato il gradimento dei cittadini con un sondaggio sulle misure per la mobilità sostenibile i cui risultati si dimostrarono negativi nei confronti dell’applicazione di un provvedimento di questo tipo: la consultazione avvenuta dopo la fase sperimentale, invece, ha registrato un gradimento positivo da parte della cittadinanza. Anche sul fronte dell’uso di energie pulite Milano e Stoccolma presentano forti analogie: Stoccolma ha presentato i positivi risultati ottenuti attraverso il proprio sistema di teleriscaldamento che produce annualmente 10. 200 Gwh (8. 565 termico e 1. 635 di produzione elettrica) con una riduzione di emissioni di C02 quantificabile in 400. 000 tonnellate. In parallelo con l’esperienza svedese, Milano ha sviluppato insieme ad A2a, un programma di teleriscaldamento (che oggi serve già circa 150. 000 abitanti) che nei prossimi anni sarà destinato a servire circa mezzo milione di milanesi, con una prospettiva di riduzione del 21% delle emissioni di Pm10 e dell’ 8% di anidride carbonica. “Le misure per la mobilità sostenibile adottate dal Comune di Milano si stanno dimostrando un successo grazie anche alla modifica dei comportamenti dei cittadini” – ha dichiarato Edoardo Croci, Assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente del Comune di Milano – “E’ importante far conoscere ai cittadini i risultati positivi di queste modifiche in modo che ci sia una maggiore consapevolezza nei comportamenti ed una condivisione dell’impegno messo in atto dall’amministrazione”. “Le forti analogie tra Milano e Stoccolma – ha continuato Croci – dimostrano l’importanza di adottare misure per la mobilità sostenibile e l’ambiente che, nella capitale svedese hanno ormai un largo consenso da parte della maggioranza dei cittadini”. Scheda Comparativa Milano-stoccolma Riduzione Del Traffico - Milano: Nel corso dei primi sette mesi dell’anno vi è stato un calo complessivo dei veicoli in ingresso del 19,46 % e un calo complessivo dei veicoli circolanti nella Città di Milano dell’8,36%. Le classi paganti dei veicoli più inquinanti, presentano un continuo e progressivo calo di presenza attestato intorno al 50% per i veicoli privati e a circa il 25% per quelli commerciali. Stoccolma: nei primi sei mesi si è avuta una riduzione del traffico all’interno del centro storico fra l’8% e il 14% e fra l’1% e il 3% nell’ area urbana (Grande Stoccolma). Effetti Sui Mezzi Di Trasporto Pubblico - Milano: progressivo aumento della velocità commerciale dei mezzi di trasporto pubblico con un incremento dall’11,2% del mese di gennaio, mese di prima applicazione di Ecopass, al 13,8% di luglio rispetto ai periodi precedenti ad ecopass. Incremento significativo di passeggeri trasportati in metropolitana, del 9% nei primi sei mesi (gennaio-giugno), cioè circa 20. 000 passeggeri in più al giorno. Stoccolma: Incremento significativo di passeggeri trasportati sui mezzi pubblici del 6% cioè circa 40. 000 passeggeri in più al giorno. Effetti Sull’incidentalità . Milano: Ecopass ha avuto un importante effetto anche sull’incidentalità che nei primi mesi di applicazione del provvedimento si è ridotta del 20,6% all’interno della Cerchia dei bastioni. Stoccolma: la riduzione dell’incidentalità nel periodo di applicazione della Congestion Charge è tra il 5 e il 10% Effetti Sulla Qualita’ Dell’aria - Milano: La stima delle riduzioni delle emissioni di Pm10 allo scarico nei primi sette mesi dell’anno nella fascia oraria di Ecopass è stata del 23,30%. La stima delle riduzioni delle emissioni per il mese di luglio, è del 22%. I dati relativi al superamento dei valori di soglia per il Pm10 al 31 luglio 2008 ammonta a n. 50 rispetto al dato di n. 69 dell’anno 2007 e di n. 94 dell’anno 2002. Stoccolma: la riduzione delle emissioni del gas di scarico causa di malattie respiratorie e conseguenti decessi ha portato ad una diminuzione tra il 20% e il 25% delle morti premature per i cittadini residenti all’interno del centro storico. La Congestion Charge ha portato ad una riduzione del 13% delle emissioni di Pm10 allo scarico. Effetti Del Teleriscaldamento - Milano ha svluppato insieme ad A2a, un programma di teleriscaldamento (che oggi serve già circa 150,000 abitanti) che nei prossimi anni servirà circa 500,000 cittadini con una prospettiva di riduzione del 21% delle emissioni di Pm10 e dell’ 8% di anidride carbonica. Stoccolma: sistema di teleriscaldamento che produce annualmente 10200 Gwh (8565 heating 1635 electricity) con una riduzione di emissioni di C02 di 400 kiloton. .  
   
   
AMBIENTE. PARCO DELLE MADONIE, BANDO PER L´AFFIDAMENTO DEL RIFUGIO"MARINI" DI PIANO BATTAGLIA  
 
 Palermo, 8 ottobre 2008 – Scadrà il prossimo 28 ottobre il bando per l´affidamento, mediante asta pubblica con il sistema delle offerte segrete, del “Rifugio C. A. I. G. Marini” di Piano Battaglia, di proprietà del Club Alpino Italiano, sezione Conca D’oro di Palermo. Nello stesso giorno, presso l´Ente Parco delle Madonie, si procederà all´apertura dei plichi per l´aggiudicazione alla migliore offerta in aumento rispetto al canone di affitto base indicato nel bando. L´immobile, che dovrà essere adibito per esercizio esclusivo di attività alberghiera avente servizi e requisiti minimi necessari ai fini della classificazione di “rifugio alpino”, si sviluppa su un piano seminterrato e tre elevazioni fuori terra, per un totale di 19 camere, per circa 68 posti letto, oltre a una sala conferenze da 50 posti, una sala bar, una tavernetta riservata agli ospiti dell´albergo, un locale cucina, e i servizi igienici. Il contratto avrà una durata di nove anni rinnovabili. Le offerte per partecipare alla gara dovranno pervenire all´Ente Parco delle Madonie entro le ore 9 del 28 ottobre 2008. Per ulteriori informazioni e per scaricare il bando di gara ci si può collegare al sito del Parco all´indirizzo www. Parcodellemadonie. It .  
   
   
L´ENTO PARCO MADONIE ATTIVA IL PIST (PIANO INTEGRATO DI SVILUPPO TERRITORIALE)  
 
Palermo, 8 ottobre 2008 - L’ente Parco delle Madonie in partnership con l’intero sistema istituzionale del territorio madonita, ha attivato la redazione del “Pist Madonie”, avente come obiettivo la costruzione della “Città a rete Madonita”. I soggetti coinvolti nel Piano Integrato di Sviluppo Territoriale, oltre all’Ente Parco sono: i Comuni di Gangi (Capofila), Alimena, Blufi, Bompietro, Caltavuturo, Campofelice di Roccella, Castelbuono, Castellana Sicula, Cefalù, Collesano, Geraci Siculo, Gratteri, Isnello, Lascari, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, San Mauro Castelverde, Scillato e Sclafani Bagni, Provincia Regionale di Palermo, So. Svi. Ma. Spa e Gal Isc Madonie. Nel corso di una riunione nella sede del Comune di Gangi si è deciso di partecipare al primo Avviso pubblico utile per la presentazione del Piano Integrato alla Regione Siciliana, previsto per la metà di novembre 2008, e di mettere a punto gli avvisi pubblici e gli schemi di convenzione che renderanno possibile la partecipazione dei privati alle misure programmate, che ammontano a 38. 252. 916 euro, con procedure di selezione di evidenza pubblica e mediante la presentazione di offerte per la concessione delle strutture pubbliche inserite nel Pist Madonie. Per l´assessore regionale al Territorio, Giuseppe Sorbello, “l´iniziativa dell´Ente Parco delle Madonie con il coinvolgimento di tanti soggetti pubblici tra cui il Comune di Gangi, capofila del Pist e che presto potrebbe entrare a far parte del Parco delle Madonie, è altamente positivo per lo sviluppo turistico ed economico di questa vasta area madonita”. Al fine di portare a compimento i progetti inseriti nelle tre aree di intervento in cui è suddiviso il Pist (servizi alla comunità, sistema socio sanitario e sistema museale) è necessaria la partecipazione (tramite manifestazione di interesse) dei privati, che verranno coinvolti attraverso l’istituto della concessione delle strutture inserite nel nuovo strumento di sviluppo territoriale. Il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse scade il 27 ottobre 2008 alle ore 11. 00 e la commissione, composta da cinque esperti, rispetto a ciascuna area di intervento per la valutazione delle offerte si riunirà presso il Comune di Gangi il 29 ottobre alle ore 10 in seduta pubblica. “Il Parco delle Madonie -dice il commissario del Parco, Angelo Aliquò- è per sua natura un forum, una occasione di incontro per gli amministratori locali che qui hanno l´opportunità di confrontarsi per sviluppare le progettualità madonite. Consapevole di questo ruolo l´ente interviene nel Pist come coordinatore territoriale, dando il proprio contributo nell´individuare le linee guida di un piano di sviluppo socio economico che riconosca l´equilibrio eco-ambientale come necessario punto di partenza di ogni percorso progettuale sostenibile”. Gli avvisi sono visionabili presso gli Albi Pretori di Comuni, Provincia, Ente Parco delle Madonie, Gal Isc Madonie e sul sito della So. Svi. Ma. Di seguito l´elenco delle strutture inserite nelle tre aree di intervento del Pist. Sistema Di Servizi Alla Comunita’ - (A) Comune di Alimena: Ampliamento della Villa Comunale comprensivo della realizzazione di un chiosco e del completamento dell’anfiteatro esistente. (B) Comune di Campofelice di Roccella: Centro polivalente sportivo, composto da campo regolamentare per pallavolo/pallacanestro coperto e con tribune per il pubblico (da realizzare); (C) Comune di Castellana Sicula: Realizzazione di Centro Policulturale composto da area di sosta per Camper (10 posti); parco naturale al cui interno è presente parco archeologico, percorso salute, piscina, campetti, anfiteatro e struttura di ristorazione (in parte realizzato). (D) Comune di Petralia Sottana: Impianti sportivi comprensivi di campetti di tennis e area di sosta per camper annessi alla Piscina Comunale in località S. Elia (da realizzare); (E) Comune di Petralia Sottana: Riconversione ex Mattatoio comunale in Centro Servizi per imprese culturali composto da circa mq 300 di locali ad uso uffici e servizi (da realizzare); (F) Comune di San Mauro Castelverde: Completamento arredo Convento Cappuccini da destinare a struttura centrale dell’Albergo Diffuso; (G) Comune di Scillato: Completamento e miglioramento del Parco urbano dotato di struttura ad uso ristorazione, strutture sportive, anfiteatro ed un contenitore polivalente (da realizzare); (H) Comune di Pollina: Completamento del parco urbano di Finale di Pollina dotato di anfiteatro, area parcheggio, bar-ristoro, piste pattinaggio e campetti polivalenti. Sistema Museale - - (A) Comune di Castelbuono: Convento di San Francesco da destinare a sede museale con servizi aggiuntivi quali sala polifunzionale, servizio caffetteria, book-shop e catering (da realizzare); - (B) Comune di Collesano: Completamento ex Convento Frati Minori da destinare ad attività di foresteria per complessivi 16 posti letto e servizio di caffetteria (da realizzare); - (C) Comune di Petralia Sottana: Riconversione della centrale idroelettrica Caterratti da destinare quale centro divulgativo per le Fonti Energetiche Rinnovabili (da realizzare). Servizi Socio-sanitari - (A) Comune di Bompietro: Casa protetta per anziani e relativo Centro diurno dotato di punto ristoro, ambulatorio, laboratori musicali ed artigianali ed auditorium (da completare). (B) Comune di Blufi: Centro comunità alloggio per minori, inabili ed anziani composto da due lotti funzionali dotati di ambienti e servizi per 12 ospiti già realizzati ed un secondo lotto avente pari capienza da realizzare; (C) Comune di Castelbuono: Casa di riposo per anziani con centro diurno (da realizzare); (D) Comune di Campofelice di Roccella: Casa di riposo e centro diurno per anziani con servizi di sala cinema, servizio mensa, sala attività paramediche, ambulatorio medico. (E) Comune di Geraci Siculo: Centro per accoglienza ed ospitalità disabili composto da n. 20 posti esistenti e da n. 20 posti in ampliamento oltre a servizi generali, locali ricreativi e sala conferenza per 100 posti (da realizzare); (F) Comune di Gratteri: Casa di riposo per anziani con servizi medici sala ricevimenti e soggiorno, servizio mensa, servizio lavanderia. (G) Comune di Isnello: Casa di riposo per anziani, dotata di servizi assistenza medica, servizio mensa, sala lettura (da realizzare). .  
   
   
PROGETTO SMILES FINANZIATO DALL´UE PUNTA SUL RISPARMIO DI ACQUA-ENERGIA NELL´INDUSTRIA  
 
 Bruxelles, 8 ottobre 2008 - L´unione europea è determinata nel suo obiettivo di indagare e promuovere misure per assicurare un futuro più verde. In questo è appoggiata dal progetto Smiles (Sustainable Measures for Industrial Laundry Expansion Strategies: Smart Laundry-2015), che mira allo sviluppo e al lancio di 16 nuove tecnologie sostenibili per ridurre le emissioni di gas serra e assicurare un risparmio di acqua e energia, in particolare nel settore delle lavanderie industriali. Il finanziamento dell´Ue per il progetto della durata di tre anni ammonta a 2,38 milioni di euro. I partner del progetto Smiles dicono che le piccole e medie imprese (Pmi) rappresentano il 90% del settore delle lavanderie industriali nell´Ue -27. Mentre procura lavoro a circa 170. 000 persone, il settore consuma 42 miliardi di metri cubi (m3) di acqua per i lavaggi e 60 petajoule (Pj) di energia ogni anno. Ma non è tutto. Il trattamento delle acque reflue (che ammonta a circa 40 milioni di m3) e il rilascio di 3,8 milioni di tonnellate di biossido di carbonio (Co2) danneggiano anch´essi l´ambiente. Smiles ritiene che l´introduzione di elementi ecologici e reciclabili potrebbe invertire l´andamento delle cose. Esponenti del mondo della ricerca e dell´industria di Belgio, Croazia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Polonia e Slovenia hanno unito le loro risorse per migliorare le tecnologie innovative assicurando una performance industriale migliore nel settore delle lavanderie industriali. Le tecnologie avranno applicazioni pratiche e combineranno l´uso per siti ecologici o per l´ampliamento di impianti esistenti. I partner di progetto progetteranno la "Smart Laundry-2015", uno strumento per risparmiare energia, ridurre i consumi di acqua e energia, limitare le emissioi di Co2 e migliorare l´igiene dei tessuti. Saranno valutate nuove tecnologie e pratiche a livello pilota, che saranno poi combinate in un progetto unificato, dicono i partner. La convalida del potenziale di risparmio energetico e la richiesta effettiva di energia sarà possibile attraverso il benchmarking parallelo e il monitoraggio dell´innovazione, hanno aggiunto. Il progetto si articoloa in una serie di sei pacchetti di lavoro (Wp - Work packages): Wp1 si concentra sulla riduzione dell´acqua; Wp2 sulla riduzione dell´energia/Co2; Wp3 sulla riduzione delle sostanze chimiche; Wp4 sul miglioramento della qualità; Wp5 sull´integrazione/trasferimento; e Wp6 sulla gestione del progetto. I partner dicono che, sulla base di una diffusione totale sul mercato di tutti gli Stati membri dell´Ue entro il 2015, il consumo annuale di acqua e energia dovrebbe scendere del 30 e 45% rispettivamente, mentre le emissioni di Co2 dovrebbero diminuire del 47%. Le nuove tecnologie del progetto creeranno servizi di lavanderia migliori, svilupperanno tessuti riusabili e ridurranno i prodotti usa e getta e monouso del 20%. Smiles creerà guadagni economici per circa 940 milioni di euro nei prossimi dieci anni. I partner sostengono che il progetto sarà efficace per l´istruzione e la formazione degli impiegati e degli operai chiave, che dovranno assistere l´introduzione del Smart Laundry-2015. Informazioni e risultati ottenuti nell´ambito del progetto saranno comunicati e divulgati alle Pmi, ai fornitori di strumenti commerciali e alle associazioni nazionali. Da parte sua, la Commissione europea si è espressa favorevolmente su Smiles, perché esso aiuterà la Comunità europea a raggiungere i suoi obiettivi di un futuro più verde, focalizza in modo chiaro e positivo su questioni scientifiche e tecnologiche ed è ben equilibrato nelle esperienze. Smiles è coordinato dalla Federazione belga per la cura del tessile. Il progetto è partito a settembre e si prevede che terminerà nel 2011. Per ulteriori informazioni, visitare: Per visualizzare la descrizione del progetto Smiles: http://www. Kreussler-chemie. De/download/presse/smiles%20project%20summary. Pdf .  
   
   
PUGLIA, DISSALATORI: L’ASSESSORE INTRONA REPLICA A ROCCO PALESE  
 
 Bari, 8 ottobre 2008 - L’assessore alle Opere Pubbliche, Onofrio Introna. Così replica alle dichiarazioni del Presidente del Gruppo di Forza Italia, Rocco Palese, dopo l’audizione di Ivo Monteforte, amministratore delegato dell’Acquedotto Pugliese, alla competente Commissione consiliare: “L’ insussistente quanto infondata esternazione del Presidente Palese, consente quantomeno, al di là di ogni altra valutazione sul modo discutibile di distorcere la realtà per finalità di schieramento di fare chiarezza sulla vicenda dei dissalatori con una puntuale informazione sui fatti. “Come certamente ricorderà il Presidente del Gruppo di Forza Italia, l’Accordo di Programma sottoscritto nel 2004 dal Governo Fitto con l’Acquedotto Pugliese, prevedeva, tra le varie opere, la realizzazione di tre dissalatori. Note le localizzazioni: Bari, Brindisi e , per la zona di Taranto, il fiume Chidro, nel territorio del Comune di Manduria. Spesa prevista: circa 170 milioni di euro, 84 dei quali derivanti dal Por. “Ma per concretizzare l’ Accordo di Programma era assolutamente necessario il pieno e convinto coinvolgimento delle Amministrazioni Comunali direttamente interessate. “ E così, grazie alla assoluta mancanza di qualsivoglia concertazione ( caratteristica per la quale si è distinto il Governo Fitto), sino ad oggi, nessuna delle tre opere è stata realizzata. “ Ciò premesso, vorrei rassicurare i Pugliesi tanto sulla validità strategica delle tre infrastrutture che sul fatto che nemmeno un centesimo andrà perso. Infatti: • Già nel 2006 ( come mai non ricorda, consigliere Palese?) questo Governo regionale preso atto della impossibilità di realizzare il dissalatore di Bari, provvide a riprogrammare le relative risorse per la realizzazione di opere di potabilizzazione. Recentemente con il Comune di Bari è stata raggiunta un’intesa relativa al sito dove realizzare l’opera; • Per quanto riguarda il dissalatore di Brindisi, preso atto che il suolo offerto per la realizzazione era sottoposto, per l’alto grado di inquinamento, al vincolo da parte del Ministero dell’Ambiente, si è provveduto a prendere contatti con la vicina Amministrazione di San Pietro Vernotico che si è dichiarata disponibile ad ospitare l’infrastruttura; • Difficoltà permangono invece per il dissalatore sul fiume Chidro, da realizzarsi nelle adiacenze del Parco. All’attenzione del Consiglio Regionale c’è un articolo unico di legge redatto d’intesa con il collega Losappio, che, consentirebbe, dopo l’approvazione da parte del Consiglio, la realizzazione - in deroga alle norme del Parco- dei dissalatore di San Pietro Vernotico e Chidro-manduria. Resta ovviamente valido e ribadito l’impegno del Governo Vendola a finanziare i 3 dissalatori con i fondi della nuova programmazione 2007-2013, mentre in sede di Comitato di Sorveglianza, nella seduta prevista nel prossimo novembre, si procederà alla necessaria riprogrammazione di tutto l’Asse 1, relativo alle Risorse Naturali, scongiurando così definitivamente il rischio di perdere anche il più piccolo finanziamento " .  
   
   
MARCHIO ECOLABEL EUROPEO 10 ANNI DI CERTIFICAZIONE AMBIENTALE, UN CONVEGNO A ROMA  
 
Torino, 8 ottobre 2008 - “10 anni di Ecolabel in Italia: stato dell’arte e prospettive” è il titolo del convegno sulla certificazione ambientale di prodotto che si tiene l’ 8 ottobre, a Roma, organizzato dal Comitato per l’Ecolabel e l’Ecoaudit, istituito nel 1995 per l’applicazione degli appositi regolamenti comunitari di certificazione. “Il Piemonte, fin da subito, ha fortemente creduto in questa strada e nei principi che ne supportano la certificazione” dice l’assessore all’Ambiente Nicola de Ruggiero, che terrà una relazione nell’ambito della giornata di lavoro. “Ecolabel nasce dall’idea e dall’ambizione di dare valore a prodotti e servizi - aggiunge de Ruggiero - che si fanno carico di rispettare l’ambiente; di dare fiducia a soggetti privati e istituzionali che investono, che si aprono a nuove prospettive, che cercano nei comportamenti ecocompatibili una strada per migliorare la qualità dei propri servizi e dei propri prodotti. E’ una strada per migliorare la qualità delle prestazioni verso i propri clienti. Un modo, a nostro modo di vedere, sano, perché offre più motivi di interesse, anche di natura economica, per chi decide di inaugurare un nuovo modo di concepire la propria impresa. Il fatto che questa certificazione sia condivisa a livello europeo, rappresenta un valore aggiunto e un potenziale che ci permette di confrontarci con altri paesi e di uscire da prospettive esclusivamente nazionali”. Per Ecolabel il Piemonte è tra le prime Regioni italiane (in collaborazione con il Centro Studi Ambientali e con i Parchi regionali). Questi le peculiarità: · 23 licenze assegnate a prodotti e servizi, in gran parte frutto dell’eredità olimpica; · il Piemonte si colloca al 4° posto, a ruota di Emilia Romagna e Toscana; · su 23 licenze sono ben 16 le strutture turistiche, (primi in Italia) con due nuove in via di certificazione, una delle quali è una residenza universitaria (in stretta collaborazione con l’ Ente per il Diritto allo Studio Universitario, Edisu) per 391 posti letto; · sono prevalentemente 3 le province con strutture certificate: Cuneo, Asti e Torino. “In parte - dice ancora de Ruggiero - questi risultati dipendono dal ruolo propulsivo dei nostri parchi, 12 strutture su 16 sono localizzate al loro interno, e dallo stimolo alla certificazione, in coerenza con la loro ambizione verso le buone pratiche ambientali. L’ultima struttura, inaugurata a settembre scorso, rappresenta un fiore all’occhiello sul piano della collaborazione pubblico - privata: è la prima nell’Alta Langa, e deriva da un progetto integrato di recupero architettonico di edifici tradizionali, che ha consentito ai proprietari di realizzare sia la ristrutturazione, sia gli eco-interventi grazie ai fondi comunitari, nazionali e regionali”. Ecolabel in Piemonte significa anche licenze sui prodotti, un capitolo importante che si traduce nei cosiddetti “acquisti verdi” con risorse non indifferenti: soltanto Torino e la sua provincia hanno generato un volume di ben 15 milioni di euro in acquisti . “Da sottolineare - sostiene l’assessore - la collaborazione con Arpa, che ha supportato gli enti nella definizione dei capitolati di appalto per acquisti pubblici ecosostenibili”. .  
   
   
SMALTIMENTO RIFIUTI, LOSAPPIO SCRIVE A VENTRICELLI: PRESTO IN GIUNTA PUGLIESE 5 MILIONI DI EURO  
 
Bari, 8 Ottobre 2008 - Ecco il testo della nota inviata dall’assessore all’ambiente, Michele Losappio, al presidente della competente Commissione consiliare, Michele Venticelli, relativamente all’integrazione finanziaria a favore dei Comuni del bacino Ba4 per lo smaltimento dei rifiuti: “Caro Consigliere, ho il piacere di informarTi che nella rimodulazione del Piano Triennale dell’Ambiente, l’Assessorato ha disposto una nuova misura di intervento e di finanziamento nell’ambito delle iniziative dell’Asse 3 relative alla gestione dei rifiuti urbani. La delibera, depositata presso gli Uffici della Presidenza e quindi in prossimità di approvazione con i consueti tempi tecnici, prevede una nuova linea di intervento volta a sostenere gli Ambiti Territoriali Ottimali nella definizione delle iniziative finalizzate alla piena attuazione di quanto previsto dalla normativa ambientale. La posta finanziaria complessiva è di 5 milioni di euro di cui 500. 000 finalizzati all’Ato Ba/4 a copertura dei maggiori costi di trasporto dei rifiuti nella attuali discariche. L’intervento è a regia regionale ed avverrà con il consenso della Provincia di Bari che è stata già informata e coinvolta nella persona dell’Assessore all’Ambiente. Di tutto questo è stata data comunicazione ai Sindaci ed al Commissario dell’Ato in un incontro svoltosi lo scorso 30 settembre. Nella stessa occasione i Sindaci hanno dichiarato la propria intenzione di ritirare le dimissioni dall‘Ato nella prima e prossima riunione di tale organismo e a darne notizia alla pubblica opinione. Si tornerà così ad un regime di ordinarietà, cosa che è nell’auspicio della Regione per meglio garantire l’efficienza e la funzionalità del sistema di raccolta, ivi compreso quello (non brillante) della raccolta differenziata nella consapevolezza che solo lo sforzo unitario di tutti, istituzioni in primis, potrà garantire al bacino ed alla Puglia soglie di sicurezza e risultati positivi. Quanto alle modalità di utilizzo di tale finanziamento esse saranno esaminate successivamente al verificarsi degli avvenimenti su indicati. Consapevole della sensibilità e dell’attenzione con cui, come sempre, segui la vicenda sono certo che non mancherai di apprezzare questo sforzo che è frutto anche delle sollecitazioni del territorio e di chi lo rappresenta in Consiglio Regionale. ” .  
   
   
RIFIUTI GIUNTA REGIONALE DELL’ UMBRIA PREADOTTA NUOVO PIANO DI GESTIONE  
 
Perugia, 8 ottobre 2008 – “Il nuovo Piano regionale dei rifiuti garantirà all’Umbria una gestione che eviterà qualsiasi situazione di emergenza, assicurerà l’autosufficienza regionale e un’elevata qualità ambientale perseguendo obiettivi ancora più ambiziosi delle più recenti normative europee”. È quanto afferma l’assessore all’Ambiente e sviluppo sostenibile della Regione Umbria Lamberto Bottini, dopo che – su sua proposta – la Giunta regionale ha preadottato all’unanimità il nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti. “Il Piano – sottolinea - poggia su tre punti cardine che sono gli obiettivi di qualità attorno ai quali si indirizzano le politiche regionali per la gestione dei rifiuti. Innanzitutto, la diminuzione della quantità di rifiuti complessivamente prodotti con l’azzeramento delle attuali dinamiche di crescita e proponendo nel quinquennio l’’incremento zero’ nella produzione procapite dei rifiuti. Viene, inoltre, ribadita la priorità del recupero di materia quale scelta ambientalmente più compatibile e perciò da perseguire con decisione: il Piano prevede un forte incremento della percentuale di raccolta differenziata, con l’obiettivo di raggiungere il 50 per cento della raccolta differenziata entro il 2010 e il 65 per cento entro il 2013. Terzo punto cardine – prosegue Bottini - è il superamento della centralità delle discariche e la chiusura del ciclo dei rifiuti, da raggiungere perseguendo l’autosufficienza impiantistica. Lo smaltimento in discarica deve assumere sempre più un ruolo residuale rispetto al recupero di materia e di energia; ma il dimensionamento degli impianti di trattamento termico si limiterà alla frazione secca della parte indifferenziata dopo il raggiungimento del 65 per cento della raccolta differenziata”. I risultati, rileva l’assessore all’Ambiente, sono “da ricercare con un sempre più efficace coinvolgimento della comunità regionale in tutto il ciclo dei rifiuti, dalla produzione alla raccolta, al riciclaggio e riutilizzo. I cittadini umbri vanno sensibilizzati ad adottare comportamenti responsabili, già all’interno delle proprie abitazioni, che non devono essere percepiti semplicemente come ‘ausilio’ ai gestori del servizio e alle istituzioni, ma come forme di partecipazione civica i cui positivi effetti ricadono in primis sugli stessi cittadini”. Il sistema di raccolta e di sviluppo della raccolta differenziata “deve vedere gli ‘Ati’ (Ambiti territoriali integrati) rifiuti – dice ancora Bottini - le amministrazioni comunali e i gestori impegnati in una importante e innovativa capacità progettuale e di azione, oltre che nell’attivazione di politiche volte alla corretta informazione”. Il nuovo Piano individua varie azioni per raggiungere i suoi obiettivi. Ecco quali sono. Predisposizione di un Programma regionale per la riduzione della produzione dei rifiuti, proseguendo con decisione nelle azioni già intraprese quali il progetto “Percorsi innovativi di riduzione dei rifiuti” che prevede la vendita di detersivi alla “spina” (già avviata con successo), latte sfuso ed erogazione di acqua frizzante dalle fontanelle pubbliche. Individuazione del sistema di raccolta caratterizzato da una forte vicinanza all’utenza (estensione massima possibile della raccolta porta a porta) funzionale al raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata. Una politica tariffaria unitaria e puntuale che favorisca comportamenti virtuosi dell’utenza. Il conferimento agli Ambiti Territoriali Integrati (“Ati”) delle funzioni previste nel D. Leg. 152/06 in materia di rifiuti ed in particolare dell’attribuzione dell’Autorità d’Ambito. La definizione di un sistema impiantistico che delinei una autosufficienza di Ambito nella gestione dei rifiuti prima dello smaltimento finale e la integrazione regionale per lo smaltimento in discarica e il trattamento termico esercitato attraverso l’approvazione dei Piani di Ambito e un Comitato di Coordinamento. L’avviamento a chiusura delle discariche di Pietramelina, Colognola e Sant’orsola con un sistema a regime basato sulle discariche di Belladanza, Borgo Giglione e Le Crete. Costruzione di un impianto di trattamento termico per il recupero di energia dai rifiuti nel territorio dell’Ati n. 2 (Perugino) e utilizzo per lo stesso scopo dell’impiantistica esistente nell’Ati n. 4. (Ternano) La definizione dei criteri di localizzazione degli impianti individuando le are non idonee. L’integrazione tra la gestione dei rifiuti urbani e i rifiuti speciali prodotti in regione, tendendo all’autosufficienza e individuando i siti di smaltimento per i rifiuti contenenti amianto e il trattamento termico dei rifiuti sanitari. Incentivazione e penalizzazione delle amministrazioni per il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata. Misure di mitigazione ambientale a beneficio delle aree che ospitano gli impianti di trattamento e smaltimento rifiuti che trarranno i fondi dall’investimento sull’impianto e dallo smaltimento. Promozione e sostegno dell’imprenditoria ecosostenibile e dell’attività imprenditoriale legata alla filiera del recupero. Individuazione di un sistema di sorveglianza degli effetti ambientali e sanitari per la presenza di impianti di trattamento e smaltimento. Attività di formazione, informazione, educazione e comunicazione ambientale rivolta a cittadini, le loro associazioni, Comuni e gestori, scuole e imprese per un’ampia sensibilizzazione verso comportamenti sostenibili. Individuazione delle risorse di accompagnamento per la realizzazione degli obiettivi. Il nuovo Piano regionale aggiorna, inoltre, altri strumenti della gestione dei rifiuti come il Piano delle bonifiche dei siti contaminati, individuando tempistica e risorse necessarie. Riallinea il piano di gestione dei rifiuti speciali, prevedendo l’integrazione con la gestione dei rifiuti urbani, aggiorna il piano di gestione degli imballaggi. Dopo l´adozione da parte della Giunta regionale, si avvia la fase finale di Valutazione Ambientale Strategica (“Vas”) che ha già accompagnato la redazione del Piano, e che assicura al Piano stesso “una rigorosa valutazione delle implicazioni sull’ambiente – sottolinea l’assessore regionale Bottini - novità assoluta nei piani di gestione dei rifiuti”. .  
   
   
CONFERENZA FEAD: IL SETTORE DEI RIFIUTI IN EUROPA  
 
Roma, 8 ottobre 2008 - Lo scorso 19 settembre, si è tenuta a Parigi la Conferenza annuale della Fead - Federazione Europea per la gestione dei rifiuti e dei servizi ambientali, alla quale Assoambiente (l’Associazione che in Fise – Federazione Imprese di Servizi rappresenta le imprese private del settore ambientale) aderisce, sul tema "Le sfide future per le imprese che si occupano di gestione rifiuti". L’evento, tenutosi presso la suggestiva cornice della Torre Eiffel, ha rappresentato un momento importante di aggiornamento e sintesi delle principali attività legislative in corso in ambito europeo, tra cui la revisione della direttiva quadro sui rifiuti, la proposta di direttiva sulle emissioni industriali (che include la revisione anche della direttiva Ippc e quella sull’incenerimento), la revisione della direttiva sulle fonti rinnovabili. L’iniziativa ha favorito anche il confronto e la discussione su temi cruciali per il settore dei rifiuti, quali la competizione tra pubblico e privato e la gestione sostenibile dell’intero ciclo. La presenza di diversi rappresentanti della Commissione e del Parlamento europeo, di valenza cruciale nel processo di definizione delle norme, ha contribuito a rendere chiaro il background, le diverse posizioni e gli intenti delle istituzioni europee. In merito alla proposta di direttiva sulle emissioni industriali, presentata dalla Commissione lo scorso 21 dicembre, è stato evidenziato come essa miri a semplificare (unificando in un unico corpo normativo) le numerose e spesso non coordinate direttive presenti oggi in materia di emissioni (direttiva Ippc, direttiva incenerimento, direttiva sui grandi impianti di combustione, direttive sul Tio2 e Cov). La necessità per la Commissione di intraprendere un tale percorso legislativo è scaturita dalla necessità di rimediare a due aspetti particolarmente critici: la scarsa implementazione delle migliori tecniche (Bat) nelle autorizzazioni e gli eccessivi carichi amministrativi per le aziende, dovuti alla moltitudine delle norme (la proposta consentirà una riduzione 105-225 milioni di euro l’anno). Seppur condivisibili, tali presupposti si sono però trasformati in disposizioni normative che potrebbero creare non poche problematiche per le aziende, come ha evidenziato nella sua relazione il Presidente Fise Carlo Noto La Diega, vice Presidente Fead. In particolare il nuovo ruolo vincolante delle Bat, non solo per quanto riguarda le autorizzazioni, ma anche i limiti da imporre agli impianti rischiano di ingessare il sistema aperto di collaborazione tra istituzioni e aziende in corso a Siviglia e minare la stabilità e la certezza nel tempo. Un tentativo di mediazione tra la proposta della Commissione e queste preoccupazioni del settore industriale è venuto dal Relatore del Parlamento, Mr Krahmer, che, nell’ottica di soddisfare le esigenze di maggiore attuazione in ambito europeo delle Bat, sta cercando di rendere attuabile e concreta la proposta della Commissione. Prossima alla chiusura dell’iter di codecisione è invece la revisione della direttiva quadro sui rifiuti. Il lungo iter è iniziato dalla Commissione Ue nel maggio 2003 con la comunicazione “Verso una strategia tematica di prevenzione e riciclo dei rifiuti” nella quale si ponevano le basi della nuova direttiva; a questa è seguito il processo legislativo conclusosi lo scorso 17 giugno con l’approvazione di un testo concordato tra Parlamento e Consiglio. Il Commissario europeo per l’ambiente ha già evidenziato che la nuova direttiva produrrà un cambiamento di mentalità nel modo di considerare i rifiuti – da peso indesiderato a risorsa preziosa – e contribuirà a trasformare l’Europa in una società che ricicla. Il Commissario ha, inoltre, aggiunto che la maggiore chiarezza delle definizioni ridurrà i contenziosi e istituirà una solida base giuridica per il funzionamento del settore di trattamento dei rifiuti. Tali concetti sono stati ripresi anche dalla rappresentante della Commissione, Mrs Fras, che nel corso della Conferenza ha illustrato gli elementi principali di questa nuova direttiva che costituirà il riferimento principale per il settore dei rifiuti almeno per i prossimi dieci anni. I due anni previsti per il recepimento della direttiva da parte dei Paesi Ue, rappresenteranno un periodo importante per la Commissione non solo per valutare eventuali problemi di recepimento ma anche per definire i criteri per l’esclusione di alcune tipologie di rifiuti da tale definizione ed elaborare le modalità di calcolo per i nuovi obiettivi fissati di raccolta differenziata. Oltre all’illustrazione delle direttive in corso di revisione, la presenza delle Istituzioni europee è risultata fondamentale per evidenziare due aspetti che interessano, anche se su fronti diversi, il settore privato delle imprese che gestiscono i rifiuti. Da un lato, è infatti emersa la problematica relativa alla concorrenza tra pubblico e privato, connessa alla mancanza di regole di mercato capaci di garantire una competizione leale. Gli esempi presentati dal mondo imprenditoriale tedesco, austriaco e belga hanno evidenziato l’esistenza di un monopolio pubblico, favorito anche da un sistema di tassazione che penalizza il privato e che mette a rischio la sopravvivenza stessa del settore. Dall’altro lato, invece, si è evidenziato come il settore dei rifiuti si sia indirizzato verso la riduzione delle emissioni e la sostenibilità del sistema industriale stesso. Attraverso il riciclo infatti si è potuto e sta ovviando al consumo di materia prima, chiudendo virtualmente, e non solo, il ciclo industriale. Solo in Francia, infatti, il settore nel suo insieme, considerata la raccolta, il riciclo, il recupero energetico e il conferimento in discarica, ha registrato 10,6 milioni di Teq di Co2 evitate. Per maggiori informazioni sulla manifestazione e sul programma degli interventi previsti è possibile visitare il sito della Federazione: www. Fead. Be .  
   
   
POTENZA: SU PROGETTO COMPOSTAGGIO DOMESTICO  
 
 Potenza, 8 ottobre 2008 - L’esponente regionale del gruppo misto - “La Destra”, Michele Napoli, consigliere anche al Comune del capoluogo, è intervenuto in merito al “Progetto compostaggio domestico del Comune di Potenza”. “ Parte così a Potenza il Progetto Compostaggio Domestico – ha dichiarato Napoli - rivolto alle famiglie e finalizzato al recupero del rifiuto “umido”. Ventitre nuclei familiari si sono visti recapitare, gratuitamente, il kit necessario dalla ditta fornitrice, la Crtec Srl. Di Potenza e così, da oggi, potranno “nutrire” il loro giardino senza usare fertilizzanti chimici perché il Comune di Potenza ha pensato bene di “regalare” a questi “eletti” tutto l’occorrente, acquistandolo con contributi dell’Ato ( Autorità di Ambito Ottimale)”. “Chi non è rientrato nella graduatoria e volesse acquistare il kit – precisa il consigliere della Destra - deve sborsare quattrocentocinquanta euro. Alcune riflessioni – a parere di Napoli - sono necessarie sulla questione e viene naturale porsi delle domande. Perché parlare di progetto compostaggio domestico nel quartiere Poggio Tre Galli visto che dalla graduatoria finale degli aventi diritto soltanto cinque famiglie risultano residenti nel quartiere? Come mai una buona parte degli aventi diritto risultano essere dipendenti comunali o, comunque, legati da parentela con essi? Forse in corso d’opera sono stati cambiati i criteri di assegnazione? Del resto il bando risale al maggio 2008 e, si sa, l’estate porta consiglio”. “Siamo ancora una volta in presenza di un’operazione con molti punti interrogativi e a vantaggio di pochi, con la solita mancanza di chiarezza da parte di un’Amministrazione che butta fumo negli occhi per nascondere la propria incoerenza e incompetenza e che, se da un lato dimostra uno spirito ecologico, dall’altro una totale inefficienza. O forse in questo caso conclude Napoli - con un atto di grande “generosità” ha voluto sperimentare in prima persona i risultati di un progetto del quale da qui a qualche giorno non si sentirà più parlare?”. .