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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Gennaio 2009
MONITORARE L´IMPATTO DELLA LEGISLAZIONE UE A LIVELLO LOCALE: FINI E VAN DEN BRANDE SI IMPEGNANO A COOPERARE  
 
Bruxelles, 26 gennaio 2009 - La Camera dei deputati del Parlamento italiano ha accettato di cooperare con il Comitato delle regioni nella valutazione dell´impatto a livello locale e regionale della legislazione comunitaria. Il Presidente del Comitato delle regioni Luc Van den Brande, che giovedì a Roma ha incontrato i rappresentanti della Camera e del Senato del Parlamento italiano, ha accolto con soddisfazione l´accordo. "Grazie alla cooperazione con la Camera dei deputati italiana, avremo un forte alleato nella nostra battaglia per costruire un´Europa dove la responsabilità sia condivisa tra tutti i livelli di governo", ha affermato Van den Brande. Dal canto suo, Gianfranco Fini, Presidente della Camera dei deputati, ha osservato che la cooperazione con il Cdr e il regolare scambio di documenti tra le due istituzioni aiuterà la Camera a svolgere con maggiore efficacia l´azione di monitoraggio dell´impatto locale della legislazione Ue e a garantire il rispetto del principio di sussidiarietà". Il Trattato di Lisbona, ratificato all´unanimità dal Parlamento italiano lo scorso anno, introduce un "meccanismo di allerta precoce", che autorizza i parlamenti nazionali e il Cdr ad opporsi alle norme Ue che a loro avviso violino il principio di sussidiarietà. Benché il Trattato non sia ancora entrato in vigore, Van den Brande ha invitato tutti i parlamenti nazionali a lavorare in coordinamento con il Cdr. In linea con il mandato, conferitogli dall´Ufficio di presidenza del Cdr, di rafforzare le relazioni tra il Comitato e i parlamenti nazionali dei 27 Stati membri in vista dell´entrata in vigore del Trattato di Lisbona, nel corso degli ultimi mesi Van den Brande ha già incontrato rappresentanti del parlamento spagnolo, sloveno, inglese, francese, greco, belga e ungherese. Il Senato francese e il Parlamento greco sono inoltre partner ufficiali della Rete di controllo della sussidiarietà del Cdr. A Roma Luc Van den Brande ha incontrato anche il ministro italiano degli Affari esteri, Franco Frattini: al centro del colloquio vi è stata l´Unione per il Mediterraneo, e in particolare la creazione della prima Assemblea regionale e locale euromediterranea, proposta recentemente dal Cdr e accolta con favore dai partner del processo di Barcellona. .  
   
   
IL VICEPRESIDENTE ANTONIO TAJANI, RESPONSABILE PER I TRASPORTI, ANNUNCIA UN´AZIONE A LIVELLO COMUNITARIO PER PROMUOVERE UNA MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILE  
 
 Bruxelles, 26 gennaio 2009 - Per affrontare i problemi quotidiani generati dal trasporto nelle città e nei paesi europei, parlando al congresso "Civitas Ii", svoltosi a Tolosa dal 21 al 23 gennaio 2009, Tajani ha sottolineato come solo un´azione di concerto fra cittá, Stati membri e Ue potrà permettere di raggiungere all´Europa il massimo risultato in tema di cambiamento climatico, sicurezza energetica e inquinamento ambientale . Solo lavorando assieme, si potranno trovare le soluzioni ai problemi ambientali che affliggono le nostre città. Il Vicepresidente ha citato Civitas Ii come un buon esempio di come l´Ue può sostenere le città attraverso un´azione di finanziamento delle azioni dimostrative delle tecnologie innovative e delle misure politica volte a promuovere veicoli più puliti, il trasporto pubblico ed altri modi più sostenibili come il camminare e il riciclaggio. Più del 70% dei cittadini europei vive nelle città e l´85% del Pil europeo è ivi prodotto. Inoltre circa il 40% delle emissioni di Co2 in Europa proviene dal traffico stradale mentre il 70% delle altre sostanze inquinanti è da imputare al traffico urbano. Per Tajani "Oggi l´Europa sta affrontando una seria recessione economica – ma dobbiamo cerare di trasformarla in un´opportunità. Dobbiamo investire nelle nuove politiche e nelle tecnologie innovatrici per permettere alle nostre città di lavorare meglio – e questo significa ridurre i mezzi di congestione, promuovere il trasporto pubblico e forme di trasporto più sane come andare in bicicletta e camminare. Ecco perché quest´anno lanceremo una serie di azioni concrete che seguiranno un metodo integrato sulla mobilità urbana sostenibile. E per realizzare tutto ciò vogliamo lavorare assieme alle città e ai governi nazionali". Il Vicepresidente Tajani ha inoltre ricordato il suo forte impegno per l´approvazione di un piano d´azione completo che segue la vasta consultazione del "Libro Verde: Verso una nuova cultura della mobilità urbana", che la Commissione ha pubblicato nel 2007. Il Vicepresidente ha descritto più dettagliatamente le azioni che saranno lanciate dalla Commissione europea durante il 2009, come quelle per aiutare le autorità pubbliche grazie a una nuova direttiva per la promozione di veicoli puliti e di miglior rendimento, come pure il contributo al finanziamento ai progetti pilota e agli studi sui vari aspetti della mobilità urbana sostenibile. Circa 300 politici ed esperti da oltre 20 paesi si sono riuniti a Tolosa per discutere l´individuazione di 50M€ che la Commissione Europea ha costituito per il programma Civitas Ii. Civitas Ii è il secondo delle tre fasi di Civitas che sta beneficiando complessivamente di un supporto di 180M€ dalla Commissione. Il Civitas Forum è una rete di politici ed esperti nel settore del trasporto da oltre 130 città di quasi 30 paesi europei. .  
   
   
BORGHEZIO : L´UE TUTELI GLI EUROPEI TRUFFATI DEL CRACK MADOFF BANCHE E GESTORI FINANZIARI, CHE PERCEPISCONO LUCROSE COMMISSIONI DEVONO ESSERE INCHIODATI ALLE LORO PESANTI RESPONSABILITÀ PER L´OGGI E PER L´AVVENIRE.  
 
 Bruxelles, 26 gennaio 2009 - Con un´interrogazione alla Commissione, l´On. Borghezio rileva che nel crack Madoff è stato coinvolto un numero ancora imprecisato di risparmiatori europei, che pure erano dotati del "passaporto europeo ´Ucits Iii´, ivi compresi grandi investitori che vi hanno perduto varie centinaia di milioni di euro. Borghezio sottolinea inoltre che questi investimenti sono stati effettuati attraverso l´intermediazione di gestori europei, ivi compresi istituti bancari, operanti in particolare in Lussemburgo e in Irlanda. Borghezio chiede alla Commissione "se non ritenga che il sistema di protezione dei diritti degli investitori europei, secondo varie direttive che fissano la responsabilità dei gestori di Opcvm, in realtà non abbia realizzato, nel caso Madoff, tali finalità". Infine Borghezio chiede che la Commissione verifichi quali ne siano le cause e quali i responsabili e inoltre che la Commissione dichiari quali siano le misure che si intenda attuare per assicurare oggi i risarcimenti dovuti e in futuro adeguata tutela agli investitori europei, così facilmente derubati dei denari da loro investiti. "La libera circolazione dei capitali - osserva infine Borghezio - deve essere ben controbilanciata da un sistema efficace ed efficiente di tutela dei diritti degli investitori. Banche e gestori finanziari, che percepiscono, attraverso le loro intermediazioni, lucrose commissioni, devono essere inchiodati alle loro pesanti responsabilità per l´oggi e per l´avvenire in consimili casi. .  
   
   
FONDO EUROPEO PER L´INTEGRAZIONE - PROGRAMMA PLURIENNALE 2007/ 2013 PER L´ITALIA UN CONTRIBUTO COMUNITARIO STIMATO A 96 MILIONI DI EURO, INSIEME AI DUE PRIMI PROGRAMMI ANNUALI 2007-2008.  
 
Bruxelles, 26 gennaio 2009 - Il vicepresidente Jacques Barrot, responsabile del portafoglio Giustizia, Libertà e Sicurezza, ha così espresso la sua soddisfazione per l´adozione del primo programma pluriennale di attuazione del Fondo europeo per l´integrazione:"Con il lancio di questo programma pluriennale l´Italia ha dato prova di impegno per l´integrazione dei cittadini dei paesi terzi". L´italia ha scelto di attuare tutte e quattro le priorità strategiche del Fondo: A. Mettere in pratica i "principi fondamentali comuni della politica di integrazione degli immigrati nell´Unione europea"; B. Sviluppare indicatori e metodi per misurare i progressi, adeguare politiche e misure e agevolare il coordinamento dell’apprendimento comparativo; C. Consolidare le capacità politiche e il coordinamento e migliorare le competenze interculturali negli Stati membri, ai vari livelli e nei vari settori dell’amministrazione; D. Scambiare con gli altri Stati membri esperienze, buone pratiche e informazioni sull´integrazione. Fra i progetti finanziati dai programmi annuali 2007 e 2008 in Italia figurano: programmi innovativi di integrazione, anche per i giovani; un portale multilingue sull´immigrazione; misure per migliorare l´accesso dei migranti al mercato del lavoro del paese di origine. . .  
   
   
FONDO EUROPEO PER I RIMPATRI - PROGRAMMA PLURIENNALE 2008/2013 PER L´ITALIA  
 
Bruxelles, 26 gennaio 2009 - La Commissione europea ha adottato il programma per l’Italia per un importo stimato di 71 milioni di euro, insieme con il primo programma annuale (2008). Il vicepresidente Jacques Barrot, responsabile del portafoglio Giustizia, Libertà e Sicurezza, ha espresso soddisfazione per l´adozione del primo programma pluriennale di attuazione del Fondo europeo per i rimpatri. "Con l´approvazione di questo programma pluriennale l´Italia ha dato prova di impegno per una gestione equilibrata dei rimpatri, che renda più efficaci le operazioni di rimpatrio e al tempo stesso incentivi e promuova i rimpatri volontari assistiti, e che garantisca la sostenibilità dei programmi di rimpatrio e reinserimento. L´italia si sta impegnando per una stretta collaborazione con le rappresentanze diplomatico-consolari e con altri Stati membri per una migliore gestione dei rimpatri". L’italia ha scelto di attuare tutte e quattro le priorità strategiche del Fondo: A. Sviluppo di un approccio strategico per la gestione dei rimpatri; B. Cooperazione tra gli Stati membri nella gestione dei rimpatri; C. Strumenti innovativi specifici (inter)nazionali per la gestione dei rimpatri; D. Sostegno alle norme e alle migliori pratiche comunitarie sulla gestione dei rimpatri. Fra i progetti finanziati dal programma annuale 2008 in Italia figurano: la mappatura delle principali comunità di migranti in Italia, volta a identificare gli eventuali immigrati irregolari che potrebbero optare per un rimpatrio volontario; programmi di rimpatrio volontario assistito e di reinserimento per gruppi vulnerabili; l´organizzazione di voli charter di rimpatrio in cooperazione con altri Stati membri e con l´agenzia Frontex. . .  
   
   
STRATEGICA LA PARTNERSHIP TRA ITALIA E SERBIA  
 
Roma, 26 gennaio 2009 - La Serbia può diventare la piattaforma produttiva delle imprese italiane nei Balcani. È quanto ha dichiarato Adolfo Urso, sottosegretario allo Sviluppo economico con delega al Commercio estero, nel corso della conferenza sui 130 anni di rapporti diplomatici tra Serbia e Italia, tenutasi a Roma presso l´Ambasciata della Repubblica di Serbia. Lo rende noto l´Aise. Hanno partecipato al convegno il ministro del Commercio della Repubblica di Serbia, Slobodan Milosavljevic, il vice presidente della Camera di commercio serba, Sojan Jetvic, e, tra gli altri, i presidenti di Fiat Serbia, Giovanni de Filippis, e di Golden Lady, Nerino Grassi. Vogliamo rafforzare la nostra cooperazione commerciale, produttiva, culturale e politica con la Serbia, ha detto Urso, perché quel Paese può rappresentare una grande opportunità per l´Italia, in quanto dispone di una rete di relazioni importanti, tra cui il rapporto storico con la Russia, nostro grande cliente, e con i Balcani. Ancora una volta la Fiat ha aperto la strada nel Paese con lo storico accordo sulla produzione firmato lo scorso anno con Zastava per la realizzazione di un polo automobilistico a Kragujevac, ha ricordato il sottosegretario, per il quale ora è il momento di favorire la realizzazione di un vero e proprio distretto automobilistico italiano, con l´intera filiera dell´indotto, e di sviluppare un vero e proprio partenariato strategico produttivo che potrà svilupparsi anche nei settori energetico, infrastrutturale, agricolo, agroalimentare, tessile e delle calzature. .  
   
   
SLOVENIA, FORSE NEL 2011 LE NUOVE REGIONI  
 
Lubiana, 26 gennaio 2009 - L´ufficio del Governo per le Politiche regionali e di autogoverno della Slovenia si dedicherà quest´anno al progetto delle nuove Province, in modo da organizzare le elezioni e costituirle tra il 2010 e il 2011. Le date sono già state indicate dal Governo precedente alle elezioni del 2004 ma il progetto non aveva ottenuto il supporto necessario in Parlamento. La devoluzione richiede riforme costituzionali che devono avere la maggioranza dei due terzi per essere approvate. .  
   
   
EUROPA: CHIODI, SU FESR MASSIMA TRASPARENZA E INFORMAZIONE  
 
L´aquila, 26 gennaio 2009 - "Ci muoveremo all´insegna della trasparenza e della massima informazione". Le parole del presidente della Regione, Gianni Chiodi, ai rappresentanti delle istituzioni regionali e delle associazioni di categoria, danno il segno della nuova fase che la Regione Abruzzo vuole avviare nella gestione dei fondi comunitari Por-fesr, destinati alle imprese e agli investimenti pubblici. Sul piatto dei finanziamenti, da qui fino al 2013, ci sono circa 350 milioni di euro che la Giunta intende utilizzare "fino all´ultimno euro". "Il nostro principale obiettivo - ha detto Chiodi agli imprenditori riuniti a Palazzo Centi - è dare la massima diffusione del valore e della ricchezza dei fondi strutturali. Lo vogliamo fare tenendo a mente che i nostri interlocutori principali dovranno necessariamente essere le imprese, i cittadini e tutti quelli che in questa regione vorranno creare sviluppo". Il lancio ufficiale dell´intero programma comunitario è previsto il prossimo 5 febbario, a Pescara. "In quell´occasione - ha chiarito il presidente della Regione - spiegheremo a tutti gli abruzzesi quali progetti potranno essere finanziati con il Por-fesr e tutte le vie della comunicazione che attiveremo per rendere questi progetti aperti a tutti. Vogliamo - ha concluso Chiodi - che nessuno rimanga fuori da un processo di sviluppo decisivo per la crescita dell´Abruzzo". Alla riunione del lancio del piano di comunicazione del programma c´erano anche gli assessori Alfredo Castiglione (Sviluppo economico), Mauro Di Dalmazio (Turismo e Cultura) e Federica Carpineta (Risorse umane e strumentali), i cui assessorati saranno chiamati a gestire gran parte dei progetti. "Il programma Por-fesr - hanno detto i tre assessori - offre le giuste opportunità alla classe imprenditoriale e sociale dell´Abruzzo; per questo dobbiamo mettere in condizione tutti di accedere a questi programmi, eliminando quanto più burocrazia possibile e rendere più snelle le procedure". .  
   
   
UE: TESTIMONIANZE DA GAZA  
 
 Bruxelles, 26 gennaio 2009 - Bambini si radunano felici intorno agli 8 eurodeputati arrivati in un luogo di raccolta dell´Unrwa vicino al valico di Rafah, nella striscia di Gaza l´11 Gennaio 2009. La foto è stata fatta dalla deputata Véronique De Keyser. Dopo tre settimane di bombardamenti e oltre 1300 morti, la Striscia di Gaza è stata riaperta al passaggio di giornalisti e visitatori. L´11 gennaio, approfittando di un momento di tregua nei combattimenti, un gruppo di otto deputati ha potuto raggiungere la frontiera egiziana ed attraversare il valico di Rafah. Ospitati dall´Unrwa, associazione umanitaria che distribuisce aiuti alimentari, i deputati hanno vissuto e condiviso per qualche ora il dramma della popolazione palestinese. Gaza, una terra fantasma. Non c´è luce, non c´è più acqua e tutti gli edifici pubblici sono stati completamenti distrutti dai bombardamenti. "Siamo in presenza di una vera e propria crisi umanitaria, ci ha confidato il deputato spagnolo David Hammerstein dei Verdi, che ha vissuto in prima persona la paura e l´angoscia di vivere sotto i bombardamenti. "Ad un certo punto ho sentito un´esplosione, a pochi metri da noi. Istintivamente ho cercato di rifugiarmi da qualche parte ma mi hanno detto che sarebbe stato inutile, non esiste un rifugio sicuro". Bambini impauriti e madri disperate, immagini difficili da dimenticare: "Riesco ancora a vedere gli occhi enormi e pieni di tristezza di tutti quei bambini che abbiamo incontrato nei rifugi e le grida di madri disperate per la sorte dei loro familiari". Scortati da un convoglio delle Nazioni Unite, gli otto deputati, approfittando di due ore di tregua nei combattimenti, sono riusciti ad entrare nella Striscia di Gaza. Nel suo blog, il deputato Chris Davies (Alde), racconta il suo viaggio in questa terra insanguinata. "All´improvviso c´é stato un grande boato e tutto intorno a noi si è messo a tremare: un attacco israeliano nel bel mezzo del cessate il fuoco. Noi eravamo a 6-700 metri dall´esplosione ma ci è sembrato talmente vicino. Immagino allora in quale inferno si sono trovate le persone che erano davvero nelle vicinanze in quel momento". I deputati sono riusciti a visitare dei rifugi e ad incontrare la popolazione: "Abbiamo incontrato tante persone, soprattutto giovani e bambini che nonostante tutto avevano ancora voglia di sorridere", scrive Davies sul suo blog. "Israele crede davvero che bombardando e terrorizzando la popolazione, instaurerà la sicurezza?". Alla stampa italiana, la deputata e Vice-presidente del Parlamento Europeo, Luisa Morgantini (Gue / Ngl), ha dichiarato: "Abbiamo visto edifici distrutti, auto bruciate e macerie ovunque, anche vicino alla scuola delle Nazioni Unite che è stata gravemente danneggiata. C´è bisogno di un cessate il fuoco immediato. Presto la popolazione non avrà più nulla da mangiare". Véronique De Keyser (Pse) deputata belga, non nasconde la sua costernazione e il sentimento di non poter fare nulla. "Quello che sta succedendo a Gaza è un vero massacro, un dramma senza precedenti. La cosa più terribile è stata quella di dover lasciare una popolazione in trappola, bersaglio di bombardamenti incessanti". Luisa Morgantini (Gue/ngl), David Hammerstein Mintz (Verdi), Hélène Flautre (Verdi), Véronique de Keyser (Pse), Miguel Portas (Gue/ngl), Feleknas Uca (Gue/ngl,), Chris Davies (Alde), Kyriacos Triantaphyllides (Gue/ngl), sono gli otto eurodeputati che sono riusciti ad entrare nella Striscia di Gaza l´11 gennaio. Gli appelli dell´Europa In una risoluzione adottata il 15 gennaio scorso a larga maggioranza, il Parlamento europeo ha ribadito il suo sostegno alla risoluzione delle Nazioni Unite che chiede il cessate il fuoco immediato, il ritiro delle truppe israeliane, la riapertura dei valichi e la prevenzione del traffico illecito di armi e munizioni. Condannando gli attacchi sui civili, ha inoltre chiesto a Israele di riaprire i valichi di frontiera per garantire il flusso di aiuti umanitari. I deputati europei hanno chiesto a Israele di rispettare i suoi obblighi a norma del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario e hanno esortato Hamas ad assumersi le proprie responsabilità, impegnandosi in un processo politico volto a ripristinare il dialogo inter-palestinese Dopo l´adozione di questa risoluzione, una fragile tregua si è instaurata. Gli appelli dell´Europa non sono stati lanciati invano. .  
   
   
PRESIDENZA: TONDO, FVG PRONTO AD ACCOGLIERE BIMBI DA GAZA  
 
Udine, 26 gennaio 2009 - - "Il Sistema sanitario regionale è pronto e disponibile ad accogliere i bambini palestinesi malati e gravemente feriti che sono arrivati in Italia in questi giorni al seguito del ministro degli Esteri Franco Frattini, in rientro dalla missione umanitaria in Medio Oriente". Lo ha dichiarato il 24 gennaio il presidente della Regione, Renzo Tondo, annunciando che "nella giornata di lunedì formalizzerò questa disponibilità mettendo a disposizione i nostri ospedali pediatrici per le cure richieste dalle specifiche patologie di alcuni fra i dieci bimbi sottratti alle macerie di Gaza con grande sensibilità da parte del ministro Frattini". Lo stesso titolare della Farnesina in rientro dalla missione in Medio Oriente, ove ha intrattenuto contatti diretti con i principali attori della crisi in atto a Gaza, ha riferito a Tondo delle tragiche condizioni in cui versano i bambini coinvolti nel conflitto". "Si tratta di un atto umanitario che ritengo dovuto - ha commentato il presidente del Friuli Venezia Giulia - e che prosegue un programma di accoglimento a cui hanno già aderito anche altre Giunte regionali". .  
   
   
CROAZIA, MESIC: 2009 ANNO CRUCIALE PER UE E NATO  
 
Zagabria, 26 gennaio 2009 - Nel 2009 la Croazia vorrebbe entrare nella Nato e concludere le trattative per l´adesione Ue. Rimangono le incertezze economiche e le dispute di confine con la Slovenia a frenare le aspettative del Paese. Setimes. Com, riprendendo le parole del presidente croato Stipe Mesic, afferma che la Croazia "deve creare seriamente ed urgentemente le condizioni per il ristabilimento dell´industria, della produzione e delle esportazioni. Il Governo croato ha già fatto un passo cruciale per ristabilire la fiducia dei consumatori, bloccando un piano delle banche di aumentare i tassi di interesse". L´inizio del 2009 ha anche portato alcuni cambiamenti alla vita pratica di ogni giorno: in base alla revisione della legge sul commercio, in essere dall´1 gennaio, tutti i negozi devono essere chiusi di domenica, con eccezione dei forni, delle stazioni di servizio e dei piccoli negozi accanto alle principali fermate dei bus, alle stazioni ferroviarie o agli aeroporti. Durante la stagione estiva, i negozi potranno aprire anche la domenica. .  
   
   
"CONFLITTI, DIRITTO ED ESIGENZE UMANITARIE"  
 
Milano, 26 gennaio 2009 - il prossimo 5 febbraio, alle ore 17. 30, l´Ispi - in collaborazione con l´Istituto Internazionale di Diritto Umanitario di Sanremo - promuove una Tavola Rotonda dal titolo: "Conflitti, diritto ed esigenze umanitarie" Grazie alla presenza di esperti di livello internazionale, l’incontro affronterà il delicato tema della tutela dei diritti umani nei conflitti armati, anche alla luce della recente crisi nella striscia di Gaza e del dibattito in corso su Guantanamo e i prigionieri di guerra. Www. Ispionline. It .  
   
   
MONTENEGRO, PROTOCOLLO INTESA PER IMPRESE ITALIANE  
 
Podgorica, 26 gennaio 2009 - Il sottosegretario di Stato con delega al Turismo, Michela Vittoria Brambilla, e quello al Commercio estero, Adolfo Urso, si sono recati in Montenegro per una missione istituzionale mirata a impostare le basi per una politica di scambi tra i due Paesi. L´inocntro si è svolto con il primo ministro montenegrino Milo Djukanovic. Lo rende noto l´Aise. Nel corso della visita a Podgorica, i sottosegretari, insieme a una delegazione composta da oltre sessanta tra i più importanti imprenditori italiani, hanno incontrato il premier e tutti i rappresentanti del Governo montenegrino a Villa Gorica. Djukanovic lo scorso luglio aveva incontrato nel nostro Paese il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. In quell´occasione era stato confermato l´interesse dell´Italia nei confronti della potenzialità energetica del Montenegro, soprattutto in termini di energia alternativa rinnovabile, idroelettrico ed eolico. Da allora le relazioni diplomatiche del nostro Paese con il Montenegro non si sono mai interrotte, sino a definire l´opportunità di creare l´Associazione Italia-montenegro, un primo passo per la trasformazione della stessa in Camera di commercio. All´associazione hanno aderito i più grandi imprenditori montenegrini e sessanta tra i più importanti imprenditori italiani, legati principalmente ai settori dell´energia, delle infrastrutture, del turismo e dell´agricoltura. .  
   
   
SLOVENIA, CALANO A DICEMBRE 2008 PREZZI INGROSSO  
 
Lubiana, 26 gennaio 2009 - Nel dicembre 2008 i prezzi industriali all´ingrosso in Slovenia sono calati dello 0,9 per cento; a livello annuale sono, invece, saliti del 2 per cento, secondo l´Ufficio di statistica nazionale sloveno. In dicembre sono diminuiti i prezzi dei prodotti per l´esportazione (-1,3 per cento), ma anche quelli per il mercato domestico hanno visto una flessione, sebbene più ridotta, dello 0,4 per cento in meno rispetto a novembre 2008. In dicembre sono calati i prezzi del riciclo (8,1 per cento), della produzione di metalli (6,3 p. C. ), dei prodotti in metallo, eccetto i macchinari (1,6 p. C. ), macchinari elettrici, prodotti chimici, fibre artificiali (1,3 p. C. ). Sono saliti, invece, i prezzi della raccolta, purificazione e distribuzione d i acqua (1,1 per cento), nella produzione di veicoli a motore e rimorchi e nella produzione di altri macchinari per i trasporti (0,4 p. C. ). .  
   
   
BANCHE-IMPRESE: LA COLLABORAZIONE ABI-CONFINDUSTRIA CONTRO LA CRISI TOCCHERÀ TUTTE LE PROVINCE ITALIANE ALL’ORDINE DEL GIORNO IL SISTEMA DEI CONFIDI, IL FONDO DI GARANZIA PER LE PMI CHE HA EROGATO SINO AD OGGI 11 MILIARDI DI EURO, IL RITARDO DEI PAGAMENTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE CHE AMMONTANO A 50/60 MILIARDI DI EURO  
 
Roma, 26 gennaio 2009 - Hanno già fatto tappa in 7 regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Piemonte e Umbria) e 23 province gli incontri locali tra le delegazioni provinciali di Abi e Confindustria. L’obiettivo è lanciare una serie di proposte per rafforzare ulteriormente la collaborazione reciproca e fronteggiare efficacemente la crisi economica. Si tratta di un’iniziativa in linea con il tavolo di lavoro avviato nei mesi scorsi a livello nazionale da Abi e Confindustria. All’ordine del giorno: i rapporti banche-imprese per affrontare la sfida dei mercati nazionali ed internazionali, il processo di consolidamento del sistema dei Confidi, una nuova iniezione di risorse per i Fondi pubblici di garanzia, il rafforzamento del Fondo di garanzia per le Pmi, i ritardi dei pagamenti della Pubblica amministrazione. Banche-imprese Il rapporto banca-impresa ricopre un ruolo centrale nella definizione dei piani strategici delle banche. Ciò non si limita alla sola concessione del credito, ma tende a configurarsi come un’assistenza finanziaria globale. I numeri dicono che le banche italiane svolgono quotidianamente il proprio ruolo al fianco delle imprese, sia sul versante del credito, sia su quello dei servizi e della consulenza. Nel corso degli ultimi anni il rapporto tra impieghi bancari e Pil ha registrato un continuo trend crescente. Alla fine del 2008 è di circa il 100%, con un incremento di oltre 30 punti percentuali rispetto al livello del 1995. In particolare, a fine anno il rapporto tra impieghi bancari alle imprese non finanziarie e Pil in Italia ha raggiunto circa il 56%, più dell’area euro (49,1% nel 2007). Nonostante la crisi in corso non diminuisce la disponibilità di credito per le imprese ma è prevedibile un inevitabile calo degli investimenti e della domanda di finanziamenti. Infatti, le banche italiane destinano alle imprese il 65% dei prestiti complessivi, contro una media europea del 49,5%. Solo a novembre 2008 il tasso di crescita dei finanziamenti alle imprese non finanziarie è stato pari al +6%, un dato nettamente superiore al livello del Pil e degli investimenti complessivi. I Confidi Nella collaborazione quotidiana sul territorio tra banche e imprese rientra a pieno titolo il supporto del sistema dei Confidi in quanto “cinghia di trasmissione” tra i due settori per ciò che riguarda, ad esempio, la necessità di garanzie o la realizzazione di operazioni di finanza strutturata (come i bond di distretto). In questo senso, è in atto un profondo e positivo processo di consolidamento e ristrutturazione dei Confidi per continuare ad operare con più efficienza, grazie a una maggiore patrimonializzazione e a una loro minore frammentazione. Questo percorso va sostenuto perché da una razionalizzazione di tali strumenti può derivarne un’adeguata massa critica per il rafforzamento del loro ruolo di “facilitatori” del rapporto Pagina 2 di 2 banche-imprese. Per questo obiettivo sarebbe anche importante prevedere specifici contributi statali ad integrazione della dotazione patrimoniale dei Confidi stessi. Il Fondo di garanzia per le Pmi Accanto al rafforzamento del sistema dei Confidi, è stata accolta la richiesta di Abi e Confindustria di un congruo rifinanziamento di 450 milioni di euro del Fondo di garanzia per le Pmi per facilitare ulteriormente l’accesso al credito da parte delle imprese. In 9 anni di operatività, il Fondo ha ammesso a garanzia complessivamente oltre 56. 000 Pmi (di cui oltre 13. 000 solo nell’arco degli ultimi 12 mesi) per un totale di finanziamenti garantiti pari a 11 miliardi di euro. Fino allo scorso novembre, le operazioni ammesse a garanzie che si riferiscono alle imprese a prevalente partecipazione femminile ammontano a 7. 580 per un totale di finanziamenti garantiti pari quasi 600 milioni di euro. Attraverso il Fondo sarà possibile beneficiare di procedure snelle e semplificate, attualmente il 90% delle richieste viene presentato on line ed i tempi medi di istruttoria e delibera delle richieste di garanzia sono pari, al massimo, a 15/20 giorni lavorativi; della garanzia per qualsiasi operazione finanziaria, purché finalizzata all’attività di impresa; della cumulabilità dello stesso investimento con altri regimi di aiuto. Pubblica Amministrazione L’esposizione delle imprese nei confronti della Pa è stimabile in 50/60 miliardi di euro. La stessa Corte dei Conti ha quantificato in oltre 33 miliardi il credito vantato dai fornitori, a fine 2006, nei confronti delle sole aziende sanitarie ed ospedaliere. I ritardi di pagamento della Pa costituiscono un fattore di forte indebolimento dell’equilibrio finanziario delle imprese italiane e della loro capacità competitiva e d’investimento, oltre a rappresentare un costo aggiuntivo per la stessa Pa Per imporre a tutte le Pa il rispetto degli obblighi e dei termini di pagamento occorrerebbe, intanto, favorire la possibilità per i creditori di ottenere anticipazioni bancarie o lo sconto di tali crediti a condizioni favorevoli, a fronte di crediti certi, liquidi ed esigibili. .  
   
   
OPA ANIMA SGR: RISULTATI PROVVISORI DELL’OFFERTA  
 
Milano, 23 gennaio 2009 - E’ stato reso noto che il 23 gennaio si è chiuso il Periodo di Adesione dell’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria promossa dalla Bipiemme sulle azioni ordinarie di Anima Sgr Spa. In base ai dati provvisori ad oggi forniti da Banca Akros Spa, Intermediario incaricato del coordinamento della raccolta delle adesioni, risultano apportate all’Offerta n. 67. 361. 087 azioni di Anima Sgr, pari al 91,52% delle azioni oggetto di Offerta. Tali azioni - se confermate dal suddetto Intermediario incaricato – rappresenterebbero, unitamente a quelle già possedute da Bipiemme, circa il 94% del capitale sociale della suddetta Sgr. Quanto sopra - comunicato ai sensi del Paragrafo A. 1. 3. Del Documento d’Offerta (disponibile, fra l’altro, sul sito internet di Bipiemme www. Bpm. It) - non costituisce, in ogni caso, formale dichiarazione circa l’avveramento o meno della Condizione sul Quantitativo Minimo o di qualsiasi altra condizione cui è subordinata l’Offerta, che verrà acclarato e reso noto dopo che Banca Akros Spa comunicherà il numero definitivo di Adesioni, e comunque entro il 29 gennaio p. V. .  
   
   
DERIVATI. MORATTI: “AVVIATA AZIONE CIVILE CONTRO BANCHE PER TUTELARE COMUNE MILANO”  
 
Milano, 26 gennaio 2009 - Il Sindaco Letizia Moratti comunica che il 23 gennaio con una delibera della Giunta e con il patrocinio degli Avvocati Giuseppe Lombardi, Carlo Federico Grosso, Lotario Dittrich e Maria Rita Surano (per l’Avvocatura comunale), il Comune di Milano ha avviato un’azione giudiziaria civile presso il Tribunale di Milano nei confronti di J. P. Morgan Securities Ltd. , Jpmorgan Chase Bank N. A. , Depfa Bank Plc. , Ubs Ltd. , Ubs Italia Sim S. P. A. E Deutsche Bank A. G. , per riconoscerne le responsabilità contrattuali ed extracontrattuali in riferimento alle operazioni in strumenti derivati collegate all’emissione del prestito obbligazionario (del giugno 2005) per 1. 685. 347. 000 euro. L’azione mira ad ottenere il risarcimento di tutti i danni patiti e che ancora verranno al Comune per effetto dell’emissione dei predetti contratti derivati. Questo atto è l’ultima tappa di un percorso durato mesi che ha impegnato le strutture del Comune e il Consiglio comunale, grazie anche alla collaborazione di consulenti e advisor esterni. .  
   
   
LA RUSSA A BARCELLONA PER I 4 MOTORI D´EUROPA  
 
Milano, 26 gennaio 23009 - L´assessore regionale all´Industria, Pmi e Cooperazione, Romano La Russa parteciperà lunedì 26 gennaio a Sitges, vicino a Barcellona (Catalogna), alla seconda conferenza dei Ministri responsabili per le attività produttive dei "Quattro Motori per l´Europa e Regioni associate". Alla conferenza in terra catalana saranno presenti oltre a Catalogna, Regione Lombardia, Baden Wuerttemberg e Rhone-alpes (i cosiddetti "Quattro Motori") anche Galles e Fiandre. La conferenza di Sitges servirà a presentare i progetti di cooperazione regionale e ad analizzare la situazione economica attuale per studiare strategie comuni di intervento. Nello specifico, l´assessore La Russa illustrerà il pacchetto anticrisi già varato da Regione Lombardia, il Fondo rotazione per l´imprenditorialità (Frim), gli interventi a sostegno dell´innovazione (Metadistretti) e gli aiuti all´internazionalizzazione (progetto "Micro-macro"). In terra catalana si definiranno i ruoli delle Regioni nelle politiche comunitarie, si studieranno ulteriori misure per la lotta alla contraffazione e si valuteranno proposte per stimolare la realizzazione di progetti europei con partenariato variabile tra i membri dei "Quattro Motori e Regioni associate". .  
   
   
FEDERALISMO FISCALE E DIFFERENZIATO. BOCCIATO IN AULA L EMENDAMENTO A FAVORE DELLA LOMBARDIA: SILENZIO DI FORMIGONI  
 
Roma, 22 gennaio 2009 – In una nota diffusa il 22 gennaio da Marilena Adamo – Senatrice gruppo Pd affermava: “Ci saremmo aspettati le proteste vibrate di Formigoni quando in Commissione non è stato recepito il nostro emendamento per introdurre la norma sul federalismo differenziato e rendere così subito percorribile la strada intrapresa dalla Regione Lombardia. La Lombardia aveva infatti attivato quanto prevede la Costituzione, che dà la possibilità alle regioni di estendere le loro competenze fino a quelle delle attuali Regioni a Statuto Speciale, secondo lo slogan caro alla Lega che tutte le regioni, con il federalismo fiscale, potranno essere “a statuto speciale”. Invece in questo testo non solo resta intatta la specialità delle attuali regioni, ma si fotografa l’esistente senza una parola sulla possibile evoluzione delle competenze delle Regioni che pensano di farcela. Ci saremmo aspettati oggi, quando in aula abbiamo presentato di nuovo il nostro emendamento, che almeno i leghisti lombardi votassero con noi. Invece niente. Anzi si sono votate garanzie ulteriori per la regione Sicilia. Sono prevalsi i patti politici interni al centrodestra e lo scambio con la Lega. Con buona pace di Formigoni, tanto loquace con Prodi, quanto silenzioso con Berlusconi. ”. . .  
   
   
CRISI. REGIONI E GOVERNO. BURLANDO: "INCONTRO TARDIVO MA ALMENO IL CONFRONTO È INIZIATO GIOVEDÌ 29 PROSSIMO URGENTE DECIDERE ANCHE SUI FONDI FAS"  
 
 Genova, 26 Gennaio 2009 - "L´incontro delle Regioni con il governo e le parti sociali è stato utile ma tardivo, la crisi ormai morde e ancora una strategia di intervento non è definita". Questo il commento del presidente della Regione Liguria Claudio Burlando al termine dell´incontro svoltosi questo pomeriggio a Palazzo Chigi. "Tuttavia - ha aggiunto Burlando - le Regioni hanno deciso di entrare nel merito del tema che ci ha proposto il governo, cioè l´utilizzo di una parte dei fondi europei del Fes (Fondo sociale europeo), naturalmente se l´Unione Europea lo consentirà, per finanziare la cassa integrazione. Non abbiamo potuto però ancora entrare nel merito, né confrontarci sulle cifre. Lo si farà nell´incontro fissato per giovedì prossimo. Noi presidente delle Regioni abbiamo detto che si tratta di definire non solo interventi "passivi", per assistere i lavoratori colpiti dalla crisi, ma anche politiche "attive". Quindi decisiva è la partita dello sblocco dei fondi Fas (Fondi aree sottoutilizzate): giovedì prossimo deve essere la giornata in cui si decide anche di questo, perché poi la pratica possa passare al Cipe. Ricordo che la Liguria, con la Toscana, ha pronti i piani di investimento che quindi potrebbero partire immediatamente". .  
   
   
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. SARTOR: “IL CITTADINO VENETO NON E’ SOLAMENTE IL DESTINATARIO FINALE DELLE POLITICHE REGIONALI, BENSI’ UN PROTAGONISTA ATTIVO  
 
 ” Rovigo, 26 gennaio 2009 - La conoscenza dei fenomeni economici e sociali del territorio in cui viviamo è un elemento imprescindibile per l’attivazione di politiche mirate al miglioramento della qualità della vita e dei servizi offerti. Oggi c’è una straordinaria necessità di semplificazione, di razionalizzazione e di riorganizzazione della gestione della cosa pubblica: ai cittadini e agli amministratori servono cioè forme più moderne di operare. La Regione del Veneto si sta impegnando in tal senso nella consapevolezza che l’associazionismo tra gli enti locali non costituisce solamente un’opportunità, ma una scelta obbligata, se si vuol perseguire con successo una politica di ottimizzazione delle risorse e se si desidera garantire qualità nei servizi offerti alla popolazione e nella loro efficiente gestione. Per questo la Giunta veneta ha impegnato 1,4 milioni di euro a sostegno delle spese per l’esercizio associato di funzioni: sono risorse che serviranno a realizzare economie di scala e a meglio erogare servizi e funzioni a favore dei cittadini veneti da parte delle loro amministrazioni comunali. Di autonomie locali, di innovazione, di competitività si è parlato stamattina al Teatro Sociale di Rovigo durante un dibattito a cui ha preso parte anche l’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor. “Desidero sottolineare - ha ricordato l’assessore - che la Regione del Veneto si è fatta promotrice, con il protocollo d’intesa recentemente firmato con il ministero per la Pubblica amministrazione e l’Innovazione, di un’ulteriore spinta sul fronte dello sviluppo di servizi informatici finalizzati a fornire moderni, efficienti e rapidi servizi alle persone e alle imprese e soprattutto a semplificare i rapporti tra i cittadini e la pubblica amministrazione, puntando sull’integrazione di competenze e risorse per la cooperazione e l’interoperabilità tra le istituzioni su temi chiave di sviluppo dell’e-governement. ” Sempre l’assessore ha evidenziato una recente iniziativa nata nello spirito di contribuire all’indispensabile processo di interrelazione tra i veneti e il governo della regione: l’attivazione dell’osservatorio delle politiche pubbliche per monitorare i giudizi dei cittadini sulle politiche regionali. “La scelta di valutare la soddisfazione della popolazione verso le attività e le politiche messe in opera dalla Regione del Veneto - ha specificato l’assessore - discende dalla visione del cittadino non solo come destinatario finale delle politiche, ma anche come soggetto attivo nel percorso di definizione, di valutazione e di miglioramento delle politiche stesse. ” Le indicazioni raccolte costituiscono, pertanto, una fonte informativa di primaria importanza per una verifica dei punti di forza e delle criticità nell’azione della pubblica amministrazione regionale, oltre che il necessario punto di riferimento per la missione di miglioramento qualitativo e di definizione degli obiettivi dell’azione amministrativa. “Nell’attuale situazione socio economica in cui le risorse a disposizione sono, davvero, esigue - ha concluso l’assessore - è necessario investire maggiormente sulla strutturazione degli archi gestionali amministrativi per ridurre sia i costi che la burocrazia. ” .  
   
   
FVG: LA RIFORMA ELETTORALE NON FERMA RICAMBIO CLASSE POLITICA  
 
 Trieste, 26 gennaio 2009 -"E´ opportuno aprire un confronto serio sul ricambio della classe politica e sul rinnovamento della stessa che ne dovrebbe essere la naturale conseguenza. Con questo processo nulla ha a che fare la riforma della forma di governo della Regione voluta da tutto il gruppo Pdl in Consiglio regionale". Ad affermarlo è il consigliere regionale del Pdl, segretario della V Commissione (Affari istituzionali) e vicepresidente del Comitato per la legislazione il controllo e la valutazione, Antonio Pedicini che in una sua nota ribadisce come la riforma elettorale contenuta nella proposta legislativa firmata da tutto il gruppo del Pdl sia in linea con quanto previsto per le assemblee parlamentari e non rappresenti un freno al rinnovamento della classe politica. "Entrando nel merito della questione - precisa Pedicini - il freno al mancato rinnovamento della classe politica è determinato dal fatto che le istituzioni continuano e vedere protagonisti sempre gli stessi soggetti che dopo aver ricoperto incarichi da sindaco si ripropongono, ad esempio, come consiglieri regionali o presidenti di Provincia e viceversa. "L´obiettivo è quello di ricercare la buona politica ed essere nuovi o vecchi non è garanzia di capacità e di risultato. Nel nostro sistema i partiti propongono e gli elettori scelgono; possono votare un simbolo ed esprimere la preferenza per un candidato consigliere. La riforma elettorale non farà venire meno questa scelta. La ratio della riforma è da ricercare nel fatto che, come per il Parlamento, l´Assemblea consiliare ha esclusive funzioni legislative a differenza, ad esempio, dei sindaci che hanno funzioni amministrative ed esecutive e per i quali è giustamente previsto un limite di mandati, visto che possono incidere direttamente con le proprie scelte sulla vita dei cittadini, senza passare attraverso il confronto assembleare come avviene tra consiglieri regionali. "L´uso, a volte ossessivo e spesso per facile propaganda, dell´espressione "la casta" per definire tutto il corpo politico dei vari livelli istituzionali finisce per diventare una semplificazione verbale incapace di produrre alcun effetto. Mischia cose buone con le cattive e non contribuisce a elevare il livello dell´informazione e a far comprendere quali siano i percorsi che portano a un effettivo rinnovamento della classe politica". .  
   
   
IL PRESIDENTE DELLE MARCHE SPACCA RICEVE LA DELEGAZIONE DELLA PROVINCIA DI DMITROV DELLA REGIONE DI MOSCA .  
 
 Ancona, 26 Gennaio 2009 - I rapporti economici tra la Regione Marche e la Federazione russa proseguono sulla via del consolidamento e della collaborazione reciproca. Il 23 gennaio una delegazione della provincia di Dmitrov, della Regione di Mosca, e` stata ricevuta dal presidente, Gian Mario Spacca, una visita di cortesia nel corso della quale sono stati confermati gli ottimi rapporti avviati ed entrati, ormai, nella fase operativa con il parco logistico industriale alle porte di Mosca. I delegati, Nikolay Bubnov, vice presidente della Provincia di Dmitrov della Regione di Mosca, Valeriy Logachev, direttore generale della Camera di Commercio della Provincia di Dmitrov, Petr Charyshkin, direttore generale della societa` di investimenti finanziari Zao ´Dmitrovskiy, stroitelniy kompleks´ (Complesso edilizio di Dmitrov), Andrey Bogachev, direttore della Rappresentanza dell´Amr a Mosca, accompagnati dal Console Onorario della Federazione Russa di Ancona, Armando Ginesi, insieme con il Presidente dell´Associazione Marche-russia, Franco Guercio, sono stati ricevuti da Spacca, in un clima di grande cortesia e amicizia, sulle linee di quel percorso ormai avviato da tempo. ´Questa visita dimostra che stiamo avanzando concretamente nella realizzazione del progetto del parco logistico industriale a Dmitrov ´ ha sottolineato Spacca ´ Lo sosteniamo fortemente e, tenendo conto della grave situazione internazionale non favorevole ad investimenti, faremo tutto il possibile per accompagnare i nostri imprenditori delle Pmi e dare operativita` ad iniziative concrete. Questa collaborazione e` molto importante per il sistema produttivo marchigiano e rappresenta un´iniezione di fiducia alla comunita`´. Con il polo logistico industriale, infatti, si offre una piattaforma di servizi logistici e distributivi funzionale alle esigenze operative di tante piccole e medie imprese marchigiane che vogliono sviluppare rapporti diretti con il mercato russo. La delegazione ha confermato l´impegno dell´amministrazione provinciale di Dmitrov al pieno sviluppo del progetto, a partire dal supporto concreto alle imprese marchigiane come l´affiancamento nello svolgimento delle pratiche, sconti sull´affitto o la contrattazione dei prezzi di energia e gas. Il vicepresidente Nikolay Bubnov si e` poi impegnato ad inserire il progetto nell´agenda degli incontri governativi che si terranno in primavera nell´ambito della missione istituzionale di Confindustria, Abi ed Ice guidata dal Presidente del Consiglio. Bubnov ha aggiunto che il governo centrale russo ´e` molto interessato al modello di sviluppo delle pmi e il polo logistico di Dmitrov e` attualmente l´unico esempio reale per la penetrazione delle imprese italiane sul mercato russo´. La Provincia di Dmitrov, caratteristiche: La Provincia di Dmitrov, nella Regione di Mosca, e` importante per le sue industrie in diversi settori, frutto anche di joint venture costruite con altri Paesi del mondo. I principali settori dell``economia sono legati alla metalmeccanica (lavorazione dei metalli non ferrosi, produzione delle macchine per la lavorazione del legno, scavatrici e altre macchine industriali), all``industria leggera (produzione tessile e abbigliamento), a quella agroalimentare (latticini, carne e verdura), all``industria chimica, alla produzione dei materiali edili, alla produzione del vetro e della porcellana, ai giacimento di torba. La Provincia di Dmitrov, strategico nodo ferroviario e stradale, inoltre, e` interessante per la penetrazione commerciale sull``intera regione di Mosca. .  
   
   
BALCANI E ARTIGIANATO, AD ANCONA UN MEETING INTERNAZIONALE PER POTENZIARE LE RELAZIONI ECONOMICHE.  
 
 Ancona, 26 Gennaio 2009 - Si e` svolto il 23 gennaio ad Ancona, nella sede della Regione Marche (Palazzo Li Madou) il meeting internazionale ´I Balcani e l´artigianato. Produrre locale ed agire globale per nuove vie di sviluppo´, organizzato dalla Regione Marche in collaborazione con l´Agenzia regionale di sviluppo Svim e le organizzazioni di categoria Cna e Confartigianato. Iniziativa finanziata da fondi europei. ´Do il benvenuto alle delegazioni dei paesi balcanici, ai rappresentanti del governo centrale, ai numerosi artigiani e alle loro associazioni di categoria ´ ha detto il presidente delle Marche, Gian Mario Spacca, durante il suo intervento ´ oggi siamo qui per mettere ulteriormente a punto una strategia che ci vede impegnati da tempo. Il fine e` rendere l´Adriatico un mare di pace e promuovere l´ingresso dei Balcani nell´Unione Europea. Obiettivo ambizioso per il quale abbiamo una strategia altrettanto ambiziosa. Si tratta di costruire una vera e propria comunita` adriatica europea, che nasca dalla partecipazione della societa` civile. Per questo e` importante la collaborazione tra istituzioni, camere di commercio, imprese. E per questo oggi siamo qui a parlare di artigianato e piccole imprese, di un modello di sviluppo basato sui distretti e di capacita` progettuale utile allo sviluppo delle due sponde del mare che ci unisce. Le imprese artigiane incontrano maggiori difficolta` a confrontarsi con l´estero, per questo e` necessario agire insieme, mediante consorzi, reti, associazioni, in ottica settoriale e tenendo ben presenti gli interessi reciproci da soddisfare. Su questa linea abbiamo realizzato il progetto Clas e siamo protagonisti nel 50 per cento dei progetti di cooperazione Interreg lanciati dall´Unione europea. Partendo da qui, la Regione Marche, attraverso azioni di internazionalizzazione e cooperazione allo sviluppo, in piena condivisione con il governo centrale, lavora alla realizzazione della comunita` adriatica. Una realta` il cui collante e` dato da economia, cultura, turismo, urbanistica e processi democratici´. I lavori sono stati aperti dall´assessore all´Industria e Artigianato, Fabio Badiali, mentre ha coordinato l´amministratore unico di Svim ´ Sviluppo Marche, Roberto Tontini. ´Nelle Marche ´ ha detto Badiali ´ un terzo del totale delle imprese e` artigiano, cosi` come i due terzi delle aziende manifatturiere. Siamo la regione piu` artigiana d´Italia, l´economia regionale deve molto a questo settore. Un´economia la nostra che guarda tradizionalmente ad est: verso i balcani esportiamo molto e i trend sono in crescita, anche se la crisi internazionale ha il suo peso´. Sono intervenuti, oltre a rappresentanti dell´Istituto per il commercio estero, del Ministero per gli Affari esteri e del Ministero dello Sviluppo economico, membri di istituzioni, agenzie di sviluppo, organizzazioni di categoria di Marche, Slovenia, Croazia, Albania e Serbia. Nel pomeriggio workshop tematici sul settore legno-mobile, meccanica e nautica; coordinati dai centri servizi Cosmob e Meccano e dalle organizzazioni di categoria. Hanno partecipato circa 70 aziende, sia marchigiane che provenienti dai paesi balcanici. Il Meeting e` rientrato nel ´Progetto Balcani´ che la Regione ha predisposto per cogliere appieno le opportunita` legate a relazioni con un´area sempre piu` strategica nello scenario europeo, nazionale e locale. L´italia e` al primo posto per interscambi commerciali con i Balcani occidentali e le Marche, che dall´anno scorso ospitano la sede nazionale del Segretariato dell´Iniziativa Adriatico Ionica ´ dal prossimo giugno sono attese iniziative internazionali ad Ancona per l´assunzione della presidenza da parte dell´Italia - sono al centro di un processo aggregante che tocca temi cruciali per lo sviluppo socio-economico, tra cui quelli legati alla piccola e media impresa. Molte aziende artigiane delle Marche, caratterizzate da un alto livello di qualita` e know how tecnologico, praticano l´internazionalizzazione con risultati significativi, ma spesso con grande dispendio di energie, nella ricerca e sperimentazione di soluzioni vincenti. L´iniziativa di oggi, che si richiama al Tavolo Balcani convocato in settembre dal Ministero dello Sviluppo economico, rappresenta cosi` l´avvio di un ciclo di incontri per supportare le imprese a piu` livelli: dalla descrizione di contesti economici e di buone pratiche per l´accesso al credito e la strutturazione di reti tecnologicamente avanzate, alla delineazione del quadro domanda-offerta. Un vero e proprio ´Laboratorio sui Balcani´ per mettere a punto attivita` integrate per la crescita delle imprese artigiane. L´incontro ha avuto anche il fine di aumentare la conoscenza del sistema Marche e delle sue eccellenze oltre che intensificare i contatti tra istituzioni e imprese delle due sponde. Negli ultimi anni l´export dalle Marche verso i Balcani occidentali tende ad aumentare. Analizzando i dati Istat (primi tre trimestri dell´anno), a parte il caso della Croazia, dove il valore delle esportazioni dalle Marche e` calato dai 65. 309. 352 euro del 2007 ai 59. 869. 814 del 2008, Slovenia, Serbia e Albania fanno registrare segno positivo. Nell´ultimo anno le Marche hanno esportato in Slovenia merce per 49. 176. 656 euro (erano 48. 135. 691 nel 2007 e 39. 644. 335 nel 2006), in Serbia per 53. 363. 222 euro (44. 637. 655 nel 2007 e 31. 775. 697 nel 2006) e in Albania per 69. 842. 236 euro (63. 772. 924 nel 2007, 40. 356. 326 nel 2006). .  
   
   
MOLDAVIA VERSO UNIONE EUROPEA – INCONTRO A VENEZIA  
 
 Venezia, 26 gennaio 2009 - Il Veneto guarda con favore alle possibilità di intensificare la collaborazione con la Moldavia, Paese con il quale ha già in corso progetti nel campo della formazione professionale e della vitivinicoltura, che potrebbero essere allargati ad altri importanti settori economici, anche sostenuti da finanziamenti comunitari. Dal canto suo la Moldavia intende entrare nell’Unione Europea e sta muovendo i primi passi di un percorso che dovrebbe concludersi in parallelo con quello avviato dalla Croazia. Le potenzialità che possono derivare dall’intensificazione di rapporti transfrontalieri tra Veneto e Moldavia sono state al centro dell’incontro svoltosi stamani a Palazzo Balbi tra l’assessore alle politiche della mobilità Renato Chisso, il capo di gabinetto del presidente Giancarlo Galan, Valeriu Beril presidente della Regione moldava Stefan Voda ai confini con l’Ucraina e Victoria Cusmir Federiuc coordinatrice delle relazioni internazionali del partito Cristiano Democratico moldavo. La delegazione, che ha visitato Chioggia, il 23 gennaio è a Venezia il 24 è stata a Comacchio, era accompagnata dall’arch. Umberto Carraro, già vicepresidente del Veneto e presidente del Consiglio Regionale, e da Alessandro Musolino, presidente onorario dei giovani del Partito Popolare Europeo. Nel suo percorso verso l’Ue, la Moldavia è appoggiata dall’Italia, che il 29 gennaio prossimo aprirà la propria sede diplomatica a Chişinău, capitale della giovane Repubblica, affidata all’ambasciatore Stefano De Leo. La Moldavia, dove il 5 aprile prossimo si voterà per il rinnovo del Parlamento, ha anche una sorta di sbocco a mare, un tratto di circa 500 metri sul Danubio a pochi chilometri dal Mar Nero, dove intende realizzare un porto ed è in cerca di partner economici, tecnici e commerciali. In proposito l’assessore Chisso ha prospettato le potenzialità del “Progetto Sonora – South Nord Axis”, programma di cooperazione europea del quale il Veneto è coordinatore, che punta allo sviluppo di una rete multimodale efficiente di connessione tra il mare Adriatico e il mar Baltico, coinvolgendo i Paesi dell’Est. . .  
   
   
MICHELE IORIO RICONFERMATO VICEPRESIDENTE DELLA CONFERENZA DEI PRESIDENTI DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME D´ITALIA  
 
 Campobasso, 26 gennaio 2009 - I Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome hanno rieletto il 22 gennaio, a Roma, all´unanimità, il Presidente della Regione Molise, Michele Iorio, Vicepresidente della loro Conferenza. Un´attestazione del lavoro fatto in questi anni, in seno alla Conferenza dei Presidenti, nelle tante e molteplici attività che essa svolge per far valere le ragioni delle Autonomie regionali rispetto alle determinazioni dello Stato centrale e degli altri Enti territoriali. .  
   
   
AL VIA IN LIGURIA PRIMA SCUOLA INTERREGIONALE DI POLIZIA LOCALE  
 
 Genova, 29 Gennaio 2009 - Prenderà il via quest´anno il piano formativo della scuola interregionale di polizia locale per la formazione e l´aggiornamento degli operatori costituita da Liguria, Emilia Romagna, Toscana e Comune di Modena. Si tratta della prima scuola interregionale a livello nazionale, costituita dalle tre regioni e da loro finanziata per un ammontare complessivo di 600mila euro, di cui 200mila stanziati dalla Regione Liguria, nell´ambito del progetto formativo per le polizie locali che si rivolge ad un bacino di 10. 000 operatori, tra agenti, quadri e comandanti, di cui circa 2000 in Liguria. La nuova scuola interregionale è nata a seguito della trasformazione della scuola regionale di polizia locale dell´Emilia Romagna. La sua natura giuridica sarà quella della Fondazione di partecipazione e svilupperà le proprie attività didattiche nei singoli ambiti territoriali. Non saranno cioè gli operatori a spostarsi, ma i docenti rendendo così possibile una formazione omogenea, coordinata, ma soprattutto continuativa e conforme alle caratteristiche delle realtà locali. Con l´avvio della scuola partirà anche il bando per la selezione dei docenti individuati tra operatori di polizia locale e forze dell´ordine. I progetti formativi saranno realizzati sulla base delle esigenze dei singole territori, con i comandanti delle forze dell´ordine delle quattro Province. "Si tratta di un´esperienza innovativa - spiega l´assessore regionale alla sicurezza urbana, Claudio Montaldo - tesa a garantire la formazione della polizia locale in forma non episodica, ma continuativa secondo le nuove politiche di sicurezza urbana, secondo un modello formativo in grado di integrare la formazione tecnica con le nuove esigenze di sicurezza della società". Come primo atto infatti il consiglio di amministrazione della scuola, d´intesa con le tre regioni, ha scelto tre documenti di riferimento: la polizia locale oggi, il codice europeo di etica per la polizia, la gestione dell´ordine pubblico in una società multietnica. Su queste basi nel 2009 saranno realizzati due laboratori residenziali di ricerca e formazione. Un primo corso di formazione per neo-assunti nella polizia locale dedicato al codice della strada e all´infortunistica stradale ha già preso il via e si concluderà alla fine di marzo. Ma è già allo studio un ulteriore corso per operatori stagionali trimestrali che saranno in servizio da metà giugno a metà settembre nei comuni della riviera. Previsti per quest´anno anche due laboratori per agenti in Emilia Romagna e in Liguria e un aggiornamento degli addetti al coordinamento e al controllo in Toscana. L´intesa raggiunta tra le tre regioni e il comune di Modena rappresenta il punto di approdo di un´intensa collaborazione che si è sviluppata nel corso degli anni e che si è rafforzata nel tempo. Le tre regioni collaborano infatti da alcuni anni, anche a livello nazionale, nella promozione di nuove politiche di sicurezza urbana di cui è parte integrante la qualificazione degli operatori e delle strutture di polizia locale. .  
   
   
TRENTO: 850 MILIONI DI EURO PER SUPERARE LA CONGIUNTURA DIFFICILE E RILANCIARE L´ECONOMIA ECCO IL BILANCIO E LA MANOVRA ANTICRISI  
 
Trento, 27 gennaio 2009 – Sono pari a 4. 465 milioni di euro le entrate della finanza provinciale per l´esercizio 2009 (+0,8% rispetto al 2008), presentato oggi dalla Giunta alle parti economiche e sociali. La vera novità di quest´anno è il corposo pacchetto anticrisi messo in campo dall´amministrazione provinciale, per una cifra complessiva di 850 milioni di euro, pari a oltre il 5% del Pil. Di questi, 92 milioni vanno alle fasce sociali in difficoltà e 141 ad interventi per il sostegno delle imprese. Previsti anche investimenti straordinari per 482 milioni di euro. Fra le novità che la manovra introduce il reddito minimo di garanzia, per una spesa complessiva di 18 milioni di euro. Previsto anche il congelamento delle tariffe dei servizi pubblici per tutto il 2009. È un intervento articolato e complesso quello messo a punto dall´amministrazione provinciale per fronteggiare la crisi economica, che farà sentire i suoi effetti per tutto il 2009 e parte del 2010. Le entrate disponibili per l’esercizio 2009 sono quantificate in 4. 465 milioni di euro, in crescita dello 0,8% rispetto al 2008, livello comunque compatibile con i vincoli fissati dal patto di stabilità interno 2009 (riduzione della spesa dello 0,6% rispetto al 2008), in quanto sono previste componenti di spesa (in prevalenza sanità e concessione di crediti) non rilevanti ai fini del rispetto della predetta disciplina. La parte più interessante del Bilancio 2009 è rappresentata dalla manovra anticongiunturale, pari a 850 milioni di euro. In totale la manovra "vale" oltre il 5% del Pil provinciale; quella dell´Unione europea è pari all´1,5%, quella dello Stato italiano allo 0,3-0,4%. Bastano queste percentuali per fare capire qual è la portata dell´intervento, che può essere confrontato (fatte ovviamente le debite proporzioni) solo con quello del Usa, che a loro volta stanziano per la manovra anticrisi di quest´anno il 5% del Pil. Com´è noto fra settembre e dicembre 2008 la Provincia aveva già varato una serie di misure di emergenza, comprendenti gli aiuti alle famiglie più in difficoltà e il sostegno all´accesso al credito da parte delle imprese. Con la strategia di bilancio 2009 la Giunta Dellai propone ora un vero e proprio Piano provinciale di sostegno all’occupazione e per la ripresa economica. Esso si articola in: a) interventi di sostegno al reddito, misure di contrasto alla povertà e per promuovere l’occupazione; b) interventi a sostegno delle imprese; c) azioni strutturali per la produttività e la competitività del sistema; d) una manovra straordinaria sugli investimenti a sostegno della domanda interna con elevate ricadute sul territorio. Come abbiamo detto, la spesa in favore delle fasce sociali in difficoltà ammonta a 92 milioni di euro. Di questi, 18 vanno al reddito minimo di garanzia, introducendo di fatto una nuova concezione di welfare, vicina a quella del Nord Europa: in pratica la Provincia garantirà il raggiungimento della soglia minima - fissata in 6. 500 euro annui per il singolo (che diventano 13. 000-13. 500 circa per una coppia con figlio minore, conformemente al metodo di calcolo adottato) - a tutti gli aventi diritto, ovvero cittadini residenti da almeno 3 anni e che abbiano avuto entrate da attività lavorative negli ultimi anni (per i nuclei con persone in età da lavoro). Le condizioni economiche - calcolate con riferimento al nucleo familiare in base alla scala di equivalenza - saranno valutate attraverso l´Icef e gli indicatori di consumo per particolari situazioni di reddito nullo o marginale. Per fronteggiare l´emergenza occupazionale - con il sostegno al reddito dei lavoratori che perdono l´impiego e il varo di attività formative - sono previsti invece 22 milioni di euro per sussidi e 17 per attività formative, più altri 24 milioni veicolati attraverso progetti dell´Agenzia del lavoro. Sempre fra le novità introdotte dalla manovra nel campo del welfare abbiamo le misure per favorire l´occupazione femminile, fra cui la messa a disposizione di voucher per l´acquisto di servizi di cura privati per chi non può accedere all’offerta pubblica di servizi, per un totale di 5 milioni di euro. Ed ancora: la Provincia conferma con la manovra di bilancio l’invarianza per l’anno 2009 delle tariffe per l’accesso ai servizi pubblici (rette delle case di case di riposo, trasporti, mense scolastiche ecc. ) assumendo a proprio carico l’onere aggiuntivo per la crescita dei costi di produzione, per oltre 6 milioni di euro. Veniamo alle misure a sostegno delle imprese, per un totale di 141 milioni di euro. Fra le voci più importanti quella relativa all´accesso al credito, tramite gli enti di garanzia, per un totale di 39 milioni di euro messi a disposizione dalla Provincia nel 2009. Abbiamo poi le agevolazioni a valere sul Fondo unico per nuovi investimenti, progetti di ristrutturazione e integrazione produttiva e così via, per un totale di 90 milioni di euro (+ 22% rispetto al 2008). 45 milioni sono previsti anche per il sostegno alle imprese agricole. Ed ancora: 88 milioni sono stati previsti per azioni volte a favorire una maggiore produttività e competitività del sistema, con riguardo sia alla parte pubblica sia ai soggetti privati: rientrano in questa definizione le misure per l´accesso alle tecnologie informatiche e alla banda larga e per favorire l´efficienza energetica e la riduzione delle emissioni. A ciò, per avere un quadro completo, vanno aggiunte le risorse per gli investimenti nelle cosiddette "risorse umane", ovvero per il sostegno alla ricerca (63 milioni sul Bilancio provinciale più 30 attraverso Cassa del trentino) e all´istruzione (755 milioni sul Bilancio 2009). Per il sostegno della domanda interna è programmata inoltre una manovra straordinaria sugli investimenti - per un totale di 482 milioni di euro - con caratteristiche di rapida realizzabilità, efficacia per le imprese del territorio, selettività degli investimenti, (privilegiando quelli che garantiscono un contributo significativo al Pil provinciale) e loro temporaneità. Viene data priorità agli interventi in possesso dei seguenti requisiti: al completamento delle opere i cui cantieri sono già aperti; ai programmi di messa a norma e manutenzione del patrimonio pubblico; ai programmi di riqualificazione e miglioramento funzionale di strutture private (alberghi, strutture zootecniche, opere di miglioramento fondiario, ecc. ); agli investimenti per la casa e per l’edilizia pubblica; ad altre opere ed interventi la cui realizzazione potrà essere avviata con l’apertura dei cantieri ancora nel 2009, con particolare rilievo agli interventi per l’efficienza energetica e per la green economy. Come verrà finanziata la manovra anticrisi? Le risorse messe direttamente a disposizione della Provincia saranno pari a 617 milioni di euro; quelle della Patrimonio del Trentino spa 20 milioni; quelle dell´Itea spa 40 milioni; quelle a carico di Trentino Sviluppo spa 50 milioni; quelle dei Comuni o di altri soggetti con risorse acquisite da Cassa del Trentino spa 123 milioni di euro. I tempi di attuazione; entro gennaio la Giunta adotterà i disegni di legge relativi e approverà gli interventi per il sostegno al reddito dei lavoratori coinvolti dall´emergenza occupazionale; entro marzo il Consiglio approverà i provvedimenti legislativi; successivamente (ed entro un mese massimo) la Giunta approverà gli atti di programmazione della spesa, come piani, bandi, delibere di criteri ecc. Dando infine uno sguardo alla manovra ordinaria di Bilancio, infine, la spesa corrente è pari al 62% del totale (tolti gli interventi anticongiunturali è pari al 60,8%); la spesa in conto capitale è pari al 38%. .  
   
   
REGIONE ED ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI COLLABORAZIONI IN EMERGENZA E ATTIVITA´ DI PROTEZIONE CIVILE  
 
Torino, 26 gennaio 2009 - L’associazione nazionale carabinieri collaborerà con la Regione Piemonte per la gestione e il superamento delle emergenze e in diverse attività di Protezione civile. Lo prevede una convenzione - firmata questa mattina, presso la Caserma Cernaia di Torino, alla presenza dell’assessore alla Protezione civile, Luigi Sergio Ricca - che impegna l’Associazione a mettere a disposizione volontari, mezzi, attrezzature e strutture sulla base delle direttive di coordinamento della direzione regionale Opere pubbliche. In particolare, sarà garantito l’intervento dei carabinieri in congedo e in pensione in attività specialistiche di monitoraggio ambientale, sopralluoghi tecnici anche con l’ausilio di unità cinofile, supporto e concorso nella tutela del patrimonio storico, artistico ed ambientale del Piemonte. Sono anche stabilite collaborazioni per regolamentare i flussi di persone e mezzi nel corso di manifestazioni promosse e gestite dalla Protezione civile, per l’assistenza alla movimentazione dei mezzi e dei materiali nel sistema regionale. Inoltre, l’Associazione parteciperà, se richiesto, ad attività internazionali nell’Unione Europea e ad attività promosse dal Dipartimento nazionale. “La collaborazione con l’Associazione nazionale carabinieri rafforza la capacità d’intervento della Protezione civile piemontese nella tutela del territorio e nella gestione operativa di criticità ed emergenze. - commenta l’assessore Ricca - E’ la dimostrazione che la Protezione civile non è un ‘esercito’ che si muove in modo autonomo, ma un sistema integrato che mette in campo in modo coordinato le capacità di intervento delle varie articolazioni istituzionali dello Stato e del volontariato, di cui l’Associazione è qualificata componente”. “La firma della convenzione - dichiara il generale Franco Cardarelli, Ispettore regionale per il Piemonte e la Valle d’Aosta - costituisce per noi un momento molto importante, perché è il riconoscimento dell’impegno profuso dai nostri volontari a favore della collettività. L’arma in congedo, che in Piemonte annovera circa 20. 000 iscritti, depositari dei valori che i carabinieri in servizio continuano sempre ad esprimere in patria ed all’estero, farà di tutto per onorare la fiducia e l’apprezzamento che gli derivano da tale accordo, che prevede una qualificata collaborazione in molti settori della Protezione civile regionale. Apriamo questa nuova pagina con la consapevolezza che ci attendono prove impegnative, ma anche la gioia e la soddisfazione di poter ancora servire le nostre comunità con quello spirito di servizio che ci ha animato per tanti anni”. .  
   
   
SICUREZZA, MARRAZZO: "COMBATTERE LE MAFIE CON LA TRASPARENZA DELLA SPESA PUBBLICA"  
 
 Roma, 26 gennaio 2009 - Nessuna emergenza criminalità nel Lazio: "Diminuiscono i reati e nel Lazio, non c´è emergenza mafie e non c´è un loro controllo del territorio”, ha detto il presidente Piero Marrazzo commentando i dati dell´Osservatorio per la legalità, durante il suo intervento al consiglio regionale straordinario sulla sicurezza. “Eppure c’è un pericolo reale, reso ancora più insidioso dalla profonda crisi che stiamo attraversando. Sappiamo - spiega il presidente Marrazzo - che anche nel Lazio le organizzazioni criminali vorrebbero mettere le mani su alcune grandi opere. La risposta delle istituzioni può essere una sola: occorre rendere del tutto trasparenti e impermeabili i sistemi di spesa delle Pubbliche amministrazioni. E su questo credo che la Regione abbia fatto già grandi passi, come riconosciuto anche dal ministro Brunetta: il Lazio è la Regione con il più alto coefficiente di trasparenza in Italia". Per rendere ancora più efficace la lotta alle Mafie, Marrazzo ha poi annunciato di voler chiedere una collaborazione alla magistratura "consapevole della distinzione e dell´autonomia dei ruoli" per "costituire al più presto un comitato che valuti e proponga modifiche dei sistemi di spesa dell´amministrazione regionale. La Regione Lazio – conclude Marrazzo - sarà impermeabile a qualsiasi tipo di aggressione da parte della criminalità organizzata e non". .  
   
   
IN PUGLIA MISURE PER FACILITARE L´ACCESSO AL CREDITO PER I PIÙ SVANTAGGIATI  
 
Bari, 26 gennaio 2009 - Ottenere un prestito bancario nonostante bassi salari, poche garanzie e mancanza di una storia di credito. È la possibilità nuova che la Regione Puglia si propone di procurare a chi, già in una condizione di debolezza, si trova di fronte a barriere insormontabili per poter accedere al credito. Il modo è assolutamente innovativo: consiste nella possibilità di certificare l’affidabilità creditizia di un cittadino attraverso il puntuale pagamento delle bollette, a cominciare da quelle dell’Acquedotto Pugliese, ma anche del gas, dell’elettricità, del telefono. Molto spesso infatti la difficoltà di accesso al credito è dovuta alla mancanza di “informazioni certificate” che le banche o le finanziarie possano utilizzare per valutare l’affidabilità del cliente. Una condizione che accomuna in Puglia un numero molto elevato di persone: ad esempio i giovani di età inferiore ai trent’anni che formano un “esercito” di 700mila persone, gli immigrati adulti, in Italia da almeno un anno, che secondo i dati Inail sfiorano le 68mila unità. A questi si aggiungono i giovani imprenditori e tutti i pugliesi che pur avendo già contratto prestiti desiderano incrementare l’accesso al credito. In tutto, almeno un milione di persone, rese oggi ancora più deboli dall’attuale congiuntura economica. Da qui l’idea di uno studio di fattibilità per trovare approcci innovativi alla costruzione del curriculum del buon pagatore per chi, altro non ha, se non le bollette regolarmente saldate. I protagonisti di questo progetto, che si intitola “Credito e inclusione sociale”, sono la Regione Puglia, principale sponsor dell’iniziativa attraverso gli Assessorati allo “Sviluppo economico” e alla “Solidarietà”, l’Acquedotto Pugliese (Aqp) società di proprietà regionale, che fornendo i servizi idrici alla Puglia detiene i dati sulla storia dei pagamenti delle utenze da parte dei cittadini, Crif S. P. A, società bolognese specializzata nella gestione di informazioni e modelli di valutazione del merito di credito, utilizzati dalle principali banche e finanziarie italiane. Hanno firmato oggi il protocollo d’intesa dal quale prende il via lo studio di fattibilità del progetto, studio che dovrà avere una durata complessiva compresa tra i 3 e i 6 mesi e che porterà alla definizione delle risorse umane e finanziarie necessarie per realizzare l’iniziativa, dei ruoli che ciascuna istituzione o società ricoprirà nel progetto e degli investimenti necessari, di ulteriori istituzioni o società da coinvolgere, della pianificazione di massima nella realizzazione del progetto stesso. Il progetto “Credito e inclusione sociale” - Se lo studio di fattibilità avrà esito positivo, la Regione e Crif daranno il via al progetto. Funzionerà così: il cittadino intenzionato a chiedere un finanziamento o che si è già visto respingere una richiesta, si rivolge a Crif per il Servizio Attestazione. L’azienda bolognese chiede alle società che erogano acqua, elettricità, gas, servizi telefonici i dati relativi ai pagamenti: in particolare la data in cui è stata attivata l’utenza, la storia dei pagamenti negli ultimi tre anni e gli importi pagati, la data in cui si sono verificati eventuali ritardi nei pagamenti e quando il ritardo è stato sanato. Crif verificherà anche la presenza di informazioni di rilievo sulle banche dati pubbliche e sul sistema di informazioni creditizie per includerle nella valutazione. L’esito della valutazione di affidabilità viene fornita al cittadino che può presentarla all’istituto di Credito al quale richiede il finanziamento. I protagonisti - Hanno siglato l’intesa il Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo economico Sandro Frisullo, l’Assessore alla Solidarietà Elena Gentile, il Direttore generale dell’Acquedotto Pugliese Massimiliano Bianco e Piero Crivellaro, Responsabile Relazioni istituzionali di Crif. “Dopo l’attivazione di buona parte degli interventi della manovra anticrisi – ha commentato Sandro Frisullo – questo protocollo potrebbe dare il via ad una rivoluzione nel sistema creditizio condotta dal basso perché coinvolge i soggetti più deboli, che risentiranno più degli altri dell’atteggiamento selettivo e prudenziale previsto per il 2009 da parte degli istituti di credito. Mi riferisco in particolare agli stranieri, ai giovani, alle famiglie monoreddito e ai lavoratori con contratto a tempo determinato. Sono persone spesso invisibili secondo le metodologie ordinarie di valutazione creditizia, eppure capaci di contribuire in modo significativo alla nostra economia. Basti pensare che le imprese individuali che hanno titolari extracomunitari oggi superano in Puglia le 7. 500 unità ed è un dato che cresce ogni anno a ritmi del 5%. Accedere al credito mette in moto l’economia. In Puglia il danaro concesso alle famiglie, tra mutui e finanziamenti vari ha superato nel 2007 i 19 miliardi di euro. Lo dice la Banca d’Italia rilevando una crescita a ritmi sostenuti dei prestiti di +12,2% rispetto al 2006 erogati da banche e società finanziarie. Chissà di quanto potrebbe aumentare questa cifra grazie ai crediti di chi fino ad oggi è stato invisibile”. Per l’Assessore alla Solidarietà Elena Gentile “l’esclusione dal mercato del credito per questo segmento della popolazione oltre a condurre i soggetti deboli nei circuiti dell’usura costituisce un freno allo sviluppo familiare e professionale, che accentua l’emarginazione per soggetti già svantaggiati. In questo senso la Regione facilitando l’accesso al credito, può contribuire concretamente ad una maggiore coesione e integrazione sociale oltre che alla crescita del territorio”. .  
   
   
10 MILIONI A COMUNE DI PALERMO PER LAVORATORI "PIANO DI OCCUPABILITÀ"  
 
Palermo, 26 gennaio 2009 - Dieci milioni di euro al Comune di Palermo per consentire la prosecuzione dei lavori effettuati dai soggetti inseriti nel “Piano per l’occupabilità dei soggetti svantaggiati dell’area metropolitana di Palermo” (ex Emergenza Palermo). Lo stabilisce il decreto firmato dall’assessore per la Famiglia, le Politiche sociali e le Autonomie locali, Francesco Scoma. “Si tratta di risorse anticipate attingendo al Fondo delle autonomie locali – spiega l’assessore – utili per sostenere la spesa per i primi tre mesi del 2009 e prelevate, così come prevede la legge, in seguito all’accordo preso in sede di conferenza Regione-autonomie locali. Questo finanziamento consentirà al Comune del capoluogo di proseguire il rapporto con i 3476 lavoratori inseriti negli elenchi speciali previsti dalla legge regionale n° 4 del 1 febbraio 2006, articolo 2, comma 6”. Il comune di Palermo l’anno scorso ha ricevuto circa 36 milioni di euro per finanziare la prosecuzione del Piano. Il prelievo, sotto forma di anticipazione, è stato effettuato con l’accordo dei componenti della Conferenza Regione autonomie locali i quali hanno richiesto che lo stesso fondo venga rimpinguato per andare incontro alle spese, sempre crescenti, sostenute dagli Enti locali. “In questo momento era necessario agire in questo modo – sostiene Scoma – poiché la Regione non ha ancora approvato la Finanziaria e il bilancio dunque è ripartito in dodicesimi. Ma mi sono impegnato per garantire un rimpiguamento del Fondo delle Autonomie locali, non appena verrà varato il documento finanziario per il 2009. Al presidente dell’Anci e sindaco di Palermo, Diego Cammarata ho inoltre annunciato che abbiamo chiesto allo Stato di potere utilizzare una parte dei fondi Fas anche e per finanziare alcuni progetti rivolti alle classe sociali più deboli. Se il Governo centrale accoglierà le nostre richieste provvederemo anche attraverso queste risorse a rimpinguare il Fondo delle autonomie locali”. .  
   
   
2009: IL 41% DEI COMUNI VENETI NON RISPETTERA´ IL PATTO DI STABILITA´ SONO I DATI DIVULGATI AL CONSIGLIO STRAORDINARIO DI ANCIVENETO. MENGOTTO: “NON ESCLUDIAMO UN RICORSO AL TAR CONTRO IL PROVVEDIMENTO CHE PERMETTE A ROMA DI SFORARE IL TETTO DI SPESA”  
 
Rubano, (Pd), 26 gennaio 2009 - “Non occorre nemmeno lanciare la disobbedienza civile. E´ già realtà. Secondo un nostro sondaggio nel 2009 il 41% dei Comuni veneti non rispetterà il patto di stabilità”. Così si è espresso il 22 gennaio Vanni Mengotto, presidente Anciveneto, in occasione del consiglio straordinario al quale hanno preso parte più di cento primi cittadini provenienti da tutta la Regione. “L´anno scorso i municipi veneti che non sono rientrati nei limiti di spesa imposti dalla legge sono stati il 12% dei 581 presenti nella nostra Regione; purtroppo registriamo un notevole aumento di questa tendenza. E per il 2010 e il 2011 le previsioni sono ancora più fosche. In futuro i sindaci dovranno forse licenziare i dipendenti comunali per far quadrare i conti?”. Le prossime mosse di Anciveneto vanno verso due direzioni, come spiega lo stesso presidente: “Chiederemo che nel decreto anticrisi, in voto in questi giorni al Senato, sia inserita una norma che prevede l´esclusione delle spese degli investimenti dal patto di stabilità: i nostri municipi hanno urgenza di portare avanti miriadi di opere pubbliche attese da anni. Come Associazione stiamo studiando la possibilità di ricorrere al Tar contro il provvedimento che permette al Comune di Roma, unico in tutta Italia, di sforare il patto di stabilità. Se fosse necessario, siamo pronti a segnalare la questione alla Commissione Europea. Chiediamo che vengano ristabilite condizioni di equità: i municipi veneti non sono di serie B”. Al consiglio straordinario ha partecipato anche una troupe della trasmissione televisiva “Annozero”; è annunciata (ma la data è ancora da definire) una puntata speciale sul mancato rispetto del patto di stabilità dei Comuni e sul movimento dei sindaci del 20% dell´Irpef. .  
   
   
RICERCA: OK UNANIME DA COMMISSIONE LAZIALE PER SOSTENERE GLI INVENTORI  
 
Roma, 26 gennaio 2009 - Aiutare gli inventori, titolari di brevetti, a realizzare le loro idee. E’ questo lo scopo della proposta di legge che ha ricevuto il 22 gennaio all’unanimità il parere favorevole dalla commissione sviluppo economico, ricerca e Innovazione e Turismo del consiglio regionale. Brevetti che giacciono negli archivi delle Camere di commercio; innovazioni che non vengono registrate per i costi da sopportare; invenzioni che non si trasformano in attività di impresa. A fronte di questo fenomeno, la Regione corre in aiuto degli inventori del Lazio con la proposta di legge approvata il 22 gennaio a firma di Angelo D´ovidio (Fcp), Giuseppe Parroncini (Pd) e Eder Mazzocchi (An-pdl). Tra gli obiettivi della normativa la diffusione della conoscenza dei prodotti dell´ingegno, contributi spese per registrazione e mantenimento dei brevetti nonché la loro commercializzazione. Per favorire poi l´utilizzo delle invenzioni da parte delle imprese, con ricadute sull´occupazione, il testo prevede, tra le iniziative della Regione, anche l´organizzazione di appositi eventi. Nella lista degli interventi figurano contributi, materiale informativo, prodotti editoriali ed uno sportello di assistenza sull´iter da seguire per chi vuol brevettare una scoperta. Previsti premi annuali, una struttura presso l´assessorato, una commissione tecnica ed un fondo regionale per la valorizzazione dei brevetti. Il testo passa ora all´esame delle altre commissioni della consigli regionale. . .  
   
   
POTENZA, APPROVATO ODG SU ABOLIZIONE BOLLO AUTO E IRAP  
 
Potenza, 26 gennaio 2009 - E’ stato approvato all’unanimità, dal Consiglio provinciale di Potenza, l’ordine del giorno presentato dalla consigliera Rosaria Vicino (Pd) sull’abolizione del bollo auto e dell’Irap. Il provvedimento è stato trasmesso ai Governi nazionale e regionale, al presidente dell’Anci Basilicata e ai Comuni della Provincia di Potenza. Lo rende noto la consigliera Vicino. “Ormai la pressione fiscale ha raggiunto limiti di intollerabilità. Le famiglie lucane, in gravi difficoltà economiche – afferma - non riescono da tempo ad arrivare alla fine del mese. L’eliminazione del bollo auto e dell’Irap consentirebbe di alleviare, almeno in parte, il carico fiscale delle famiglie e delle imprese. In particolare, la riduzione dell’Irap potrebbe incentivare anche nuove iniziative imprenditoriali sul nostro territorio”. Secondo la consigliera, “la Regione Basilicata potrebbe fronteggiare la riduzione delle entrate con le accise provenienti dalla estrazione di prodotti energetici, sull’esempio della Regione Toscana. Questo ordine del giorno – conclude – si aggiunge alle tante altre iniziative realizzate dalla Provincia di Potenza e dalla Regione, a favore delle fasce più deboli”. .  
   
   
ABRUZZO: GATTI, PIENA DISPONIBILITA´ PER VERTENZA MICRON AD AVEZZANO INCONTRO SOLLECITATO DA CONSIGLIERE DEL CORVO  
 
Pescara, 26 gennaio 2009 - L´assessore al Lavoro, Paolo Gatti, parteciperà, entro fine mese , ad Avezzano ad un incontro informale di carattere conoscitivo nel corso del quale verrà valutata, nel dettaglio, la vertenza relativa alla Micron di Avezzano ed al quale prenderanno parte rappresentanti politici, sindacali e esponenti del management dell´azienda a capitale statunitense. L´emergenza riguarda i circa 1600 lavoratori dell´importante sito produttivo marsicano che sono stati messi per tre mesi in cassa integrazione alla luce della crisi mondiale che ha colpito anche il settore dell´alta tecnologia. A sollecitare un intervento della Regione e dell´assessore Gatti, in particolare, è stato il consigliere regionale Antonio del Corvo che, questa mattina, a Pescara, negli uffici dell´assessorato, si è fatto portavoce della preoccupazione che stanno suscitando in questi giorni le notizie provenienti da Avezzano e dagli Stati Uniti. Piena disponibilità, dunque, da parte della Regione a seguire la vertenza ed a divenire parte attiva. Nei giorni scorsi, l´assessore Paolo Gatti ha avuto modo di salutare e di augurare un buon lavoro al personale in servizio nelle direzioni Lavoro, Istruzione, Formazione e Politiche sociali dopo che, ieri l´altro, all´atto del suo insediamento, aveva fatto un primo punto della situazione con i direttori ed i dirigenti dei vari settori sulle principali iniziative ed attività da porre in essere. .  
   
   
LA REGIONE SARDEGNA RIBADISCE LA VOLONTÀ DI ACQUISIRE L´INSAR  
 
Cagliari, 26 Gennaio 2009 - Il Vicepresidente della Regione, Carlo Mannoni, ha scritto una lettera al Ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, richiedendo un suo intervento per la sospensione di ogni iniziativa da parte della società Italia Lavoro, che ha deciso di convocare domani i soci della Insar Spa per trasferire la sede sociale a Roma e procedere alla sua messa in liquidazione. Mannoni ha sottolineato la contrarietà alla richiesta di liquidazione della società anche perché la Regione ha manifestato ripetutamente, e da diversi anni, il proprio intendimento ad acquisire al patrimonio regionale le partecipazioni detenute nell’Insar da soggetti terzi e da Italia Lavoro, ma ancora attende una risposta. Il Vicepresidente Mannoni il 20 gennaio ha inviato una lettera a Natale Forlani, Presidente di Italia Lavoro (e, per conoscenza, a Maurizio Prato, presidente di Fintecna), dicendosi meravigliato dell’iniziativa assunta da Italia Lavoro, soprattutto alla luce dei noti intendimenti da parte della Regione. Mannoni ha precisato che "ostano alla liquidazione sostanziali motivazioni giuridiche connesse al vigente sistema normativo". "Lo scioglimento anticipato della Società – si legge ancora nella nota – per volontà dei soci e la sua messa in liquidazione è in contrasto con lo Statuto della medesima". Al punto che il notaio verbalizzante ha rifiutato l’omologazione della deliberazione di messa in liquidazione adottata il 24 aprile 2008. Il Vicepresidente della Regione ha poi confermato la richiesta di trasferimento all’Amministrazione regionale, al prezzo simbolico di un euro, della partecipazione di Italia Lavoro in Insar "al fine di evitare la liquidazione della società, il licenziamento dei dipendenti e la perdita di professionalità dei dipendenti stessi". Qualora la decisione venga comunque assunta, la Regione si riserva di adottare tutte le azioni consentite per annullarne gli effetti e valutare l’eventuale inosservanza di provvedimenti di legge. .  
   
   
INTERNAZIONALIZZAZIONE, OPPORTUNITÀ PER IMPRESE MATERANO  
 
Matera, 26 gennaio 2008 - La Camera di commercio di Matera lavorerà, con l´apporto delle proprie strutture di internazionalizzazione, al programma di missioni congiunte del sistema camerale per sostenere la ripresa dell´economia locale. E´ una delle opportunità a sostegno dell´imprenditoria emerse il 22 gennaio al termine di incontri, che hanno visto in mattinata, il dottor Sandro Pettinati, dirigente nazionale dell’Area Finanza- Esternazionalizzazione di Unioncamere illustrare le diverse opportunità offerte dai mercati esteri . Numerosa, in questo caso, è stata la partecipazione di rappresentanti di 30 imprese di diversi settori (agroalimentare, servizi, manifatturiero, mobile) e delle associazioni di categoria. Proficuo e´ stata anche la riunione del coordinamento tra rappresentanti delle aree di internazionalizzazione delle Camere di commercio di Matera, Potenza, Foggia, Crotone, Bari, Chieti e Reggio Calabria, per un esame di problematiche comuni legate al ruolo e alle opportunità di collaborazione, anche in relazione al calendario 2009 delle missioni all´estero. Si comincia ad Aprile con le fiere di Budapest (Ungheria), a maggio a Chicago (Usa) e Montreal (Canada) per toccare Mumbai (India) a settembre, Emirati Arabi Uniti e Qatar a novembre per finire a Tokyo (Giappone) a dicembre. “ La partecipazione numerosa e attenta -ha detto il presidente della Camera di commercio, Angelo Tortorelli- di imprenditori all´´incontro ha confermato interesse e attenzione sulle opportunità di ripresa del sistema produttivo locale. Ritengo che sia lo spirito giusto per lavorare con serietà e concretezza a progetti, che possono stimolare e aiutare le aziende a superare problemi vecchi e nuovi. E, per farlo, occorre che il territorio, gli imprenditori, gli enti locali facciano sistema. La Camera di commercio sosterrà questo processo con una azione di sostegno, mettendo in campo tutto quanto è nelle proprie possibilità sul piano organizzativo, delle risorse e dei servizi. Il sistema di internazionalizzazione è una opportunità che va colta, attraverso una collaborazione più stretta con il sistema camerale e con gli imprenditori. La struttura organizzativa del nostro Ente si è attivata per una azione efficace a sostegno delle esigenze delle imprese e per individuare sugli strumenti più idonei per affrontare le sfide dei mercati’’. .  
   
   
PROROGATO IN SARDEGNA IL CONTRATTO AI LAVORATORI DEI CESIL E DELLE AGENZIE DI SVILUPPO  
 
Cagliari, 26 Gennaio 2009 - La Giunta regionale ha deliberato la proroga di due mesi del contratto dei lavoratori che operano presso i Cesil, i Centri servizi per il lavoro, e nelle Agenzie di Sviluppo. Il provvedimento è stato adottato in anticipo rispetto alla scadenza naturale del contratto (previsto per il prossimo mese di marzo), con lo scopo di scongiurare il rischio che, proprio a causa della data di scadenza, potesse verificarsi un ritardo legato all´insediamento nel nuovo Esecutivo. Spetterà ora alla nuova Giunta predisporre, entro il prossimo mese di maggio, un disegno di legge che assicuri la stabilizzazione dei dipendenti, così come previsto dalla legge finanziaria regionale del 2008. . .  
   
   
ANCHE A LECCE LE BOTTEGHE ARTIGIANE IN VIA D’ESTINZIONE, STRITOLATE DA IMPOSTE E TASSE E DAL CARO AFFITTI UN FENOMENO SILENZIOSO, QUASI STRISCIANTE.  
 
 Lecce, 26 gennaio 2009 - Anche a Lecce le botteghe artigiane sono in via d’estinzione. In pochi mesi, per fare un esempio, nel capoluogo hanno chiuso i battenti diversi esercizi dei barbieri, anche quelli che resistevano da decenni. Colpa della crisi globale, certamente, ma anche del caro – affitti e di un sistema bancario ormai chiuso e sempre meno flessibile. Per non parlare poi del costo del lavoro, della difficoltà ad assumere apprendisti ed in genere personale e del proporzionale aumento della tassazione negli ultimi anni, sia centrale che degli enti locali, ma, soprattutto, di un sistema economico ultra- consumeristico che ha favorito la grande distribuzione e produzione, a discapito della piccola impresa, e che ha progressivamente allontanato la piccola produzione ed il piccolo commercio al di fuori dei centri urbani sino a quasi cancellarlo. Una serie di concause che, dovrebbero essere arginate con interventi mirati del Governo centrale ma anche delle Amministrazioni locali che dovrebbero, in questo momento di grave crisi, detassare le attività di quegli artigiani che hanno scelto o che sceglieranno i centri urbani quale loro sede e che contribuiscono, in questo modo a ravvivare il tessuto economico e sociale dei Comuni spogliati dalle antiche tradizioni. Per queste ragioni il componente nazionale del dipartimento tematico “Tutela Del Consumatore” di Italia dei Valori, Giovanni D’agata che in primo luogo chiede interventi mirati ed urgenti del Governo a sostegno delle imprese artigiane, propone ai Comuni una generale riduzione o sospensione della tassazione locale nei confronti di quelle aziende che abbiano individuato nel centro urbano la sede della propria attività. .  
   
   
MILANO, NASCE IL PROGETTO DELLA “CASA DELLA MEMORIA”. “MANTENUTA LA PROMESSA”  
 
Milano, 26 gennaio 2009 - Il Sindaco Letizia Moratti e l’assessore alla Casa Gianni Verga, hanno presentato infatti il progetto alle associazioni che hanno conquistato la libertà e la democrazia per il Paese e a quelle che ricordano le vittime del terrorismo. Insieme ad A. N. P. I. (Associazione Nazionale Partigiani Italiani), Aned (Associazione Nazionale Ex Deportati), Aiviter (Associazione Italiana Vittime del Terrorismo) e all’associazione dei parenti delle vittime della strage di Piazza Fontana il Sindaco Moratti e l’Assessore Verga hanno condiviso il progetto elaborato dall’architetto Stefano Boeri, che permetterà alle associazioni di avere una sede definitiva e che sarà illustrato in modo completo il prossimo 29 gennaio in occasione del trentennale dell’assassinio del giudice Alessandrini. “Quello che abbiamo individuato - ha spiegato il Sindaco Letizia Moratti - è uno dei luoghi più appropriati per ricordare la storia della Resistenza di Milano e per la coscienza civica della nostra Città, data la storia particolare del quartiere isola. Insieme alle associazioni abbiamo così avviato una collaborazione intensa, perché vogliamo che la Casa della Memoria sia situata in un edificio di pregio, che resti nella storia della città e che oltre a custodire la memoria della nostra storia sia un luogo aperto alla partecipazione dei cittadini. Un luogo di stimolo anche per il dibattito e la vita culturale della Città, in grado di offrire spunti interessanti anche per chi viene a Milano da altre Città e da altri Paesi”. La Casa della Memoria sarà collocata nel quartiere Isola, in una zona ancora popolata di edifici e opere che richiamano la Milano artigianale e quella industriale – e a contatto con il grande progetto Garibaldi-repubblica esemplifica lo spirito del progetto promosso dal Sindaco e dall’assessore alla Casa che è quello di fare di un patrimonio di storie individuali una risorsa per il presente e il futuro della città. “C’è di più” - ha concluso Verga. “Già un piccolo monumento che sorge vicino al palazzo degli uffici tecnici del Comune di Milano ricorda la Resistenza. Figura significativa della Resistenza nel quartiere fu don Eugenio Bussa, arrestato nel ’44 e che è ricordato ancora oggi per le sue doti di educatore e di partigiano. Esiste anche un’associazione a lui dedicata che ne tiene viva la memoria. Sarà bello vivere la crescita e la trasformazione del quartiere Isola e della zona Garibaldi-repubblica costruendo contemporaneamente un’indelebile testimonianza della storia di Milano”. Questo della Casa della Memoria è anche un primo esempio di “Casa delle Associazioni”, che rientra nel programma della Giunta comunale e che costituirà una significativa sperimentazione da estendere, poi, ad altre situazioni. Con le associazioni (a cui è stata illustrata anche la soluzione transitoria in uso fino alla realizzazione di Boeri, individuata in una palazzina comunale in via San Marco 49) prosegue in questo modo un percorso di collaborazione, dialogo e valorizzazione del patrimonio di storia e memoria viva della Città di Milano. .  
   
   
AREZZO: 2° TAPPA DEGLI STATI GENERALI DELLE PARI OPPORTUNITÀ POLITICHE, OCCUPAZIONE, PARTECIPAZIONE, VIOLENZE AL CENTRO DEL DIBATTITO  
 
Firenze, 26 gennaio 2009 - «La Regione Toscana ha adottato come strategia di governo il principio dell´assunzione di un´ottica di genere in tutte le politiche regionali ed ha sviluppato in questi anni un impegno costante alla promozione delle Pari opportunità. Il tour sugli Stati generali delle Pari Opportunità è l´occasione per far conoscere le azioni attivate in questo ambito con il cinvolgimento attivo delle Province e dei comuni capoluogo. » Così il vicepresidente della regione Toscana, Federico Gelli, annuncia la seconda tappa del tour che vedrà protagonisti tutti i capoluoghi di provincia per i prossimi tre mesi. Il percorso, partito da Pisa, è stato il 23 gennaio, ad Arezzo presso la sede della Borsa Merci, nella centrale piazza Risorgimento. «Con un logo esemplificativo, un uomo e una donna che si abbracciano creando così un’unica forza (scelto tra i ta nti giovani partecipanti al concorso tra scuole dello scorso anno), - ha proseguito il vicepresidente – facciamo un ampio viaggio in tutta la Toscana per informare, sensibilizzare e coinvolgere cittadini ed istituzioni su temi fondamentali della vita odierna. Dopo il primo appuntamento pisano concentrato sul tema della violenza sulle donne, domani, nel secondo appuntamento, l´attenzione ed il dibattito sono concentrati sulla discriminazione femminile nel mondo del lavoro, sulle imprese al femminili, sulle associazioni di donne per le donne. » Le tappe successive toccheranno poi Siena, Grosseto, Firenze, Prato, Pistoia, Livorno, Lucca e Massa Carrara. In ogni realtà il tema assumerà una specifica declinazione e contestualizzazione e chiamerà in causa il vicepresidente Gelli, l´assessore alla formazione e lavoro Granfranco Simoncini, la Presidente della Commissione regionale per le pari opportunità Chiara Grassi, la consiglie ra regionale Marina Capponi e rappresentanti delle realtà locali coinvolte. Federico Gelli ha inoltre rinnovato l’impegno della Regione Toscana, «che già dal 2005 ha recepito, come nuova politica regionale di genere in attuazione di una precisa scelta di governo, il principio dell’assunzione di un’ottica di genere in tutte le politiche e le azioni regionali». Il Piano regionale di sviluppo 2006-2010 lo dice a chiare lettere: “non c’è sfida sul futuro senza attenzione alla componente femminile”. .  
   
   
BOLZANO: NUOVO COMITATO PROVINCIALE PARI OPPORTUNITÀ: CANDIDATURE ANCORA POSSIBILI  
 
Bolzano, 26 gennaio 2009 - Con l´avvio della nuova Legislatura la Giunta provinciale nominerà anche il nuovo Comitato provinciale Pari opportunità. Associazioni e organizzazioni che si occupano di tematiche specifiche hanno la possibilità di presentare proposte per il rinnovo dell´organismo entro gennaio 2009. Il Comitato provinciale per le pari opportunità tra donna e uomo è stato istituito nel 1989 quale organo consultivo della Giunta provinciale. Si compone di 15 membri e con l´avvio del nuovo periodo di legislatura questi vanno rinominati, in maniera rappresentativa dei vari settori della società e sulla base di conoscenze delle specifiche tematiche femminili. Associazioni, movimenti, organizzazioni economiche, sociali e politiche hanno la possibilità di segnalare proposte in tal senso alla Giunta provinciale. Tali proposte vanno presentate all´Ufficio Donna della Provincia, in via Crispi 3 a Bolzano, entro gennaio 2009. Documentazione e informazioni sono disponibili allo stesso ufficio, tel. 0471 411 180. .