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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 08 Giugno 2009 |
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EUROPARLTV: SPECIALE ELETTORALE |
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Bruxelles, 8 giugno 2009 - Il Parlamento europeo su Twitter In occasione delle elezioni del 4-7 giugno il Parlamento europeo ha creato un profilo "twitter-elezioni" nelle 22 lingue ufficiali dell´Ue per tenere aggiornati i cittadini sui preparativi relativi al voto europeo. Questi speciali tweets elettorali daranno risalto alle notizie e al dietro le quinte dell´informazione sul periodo che precede le votazioni del 4-7giugno. Offriranno inoltre regolari aggiornamenti sulle ultime notizie relative a quelli che in molti chiamano i "risultati della domenica" 7 giugno. Nato appena tre anni fa, il servizio di micro blogging offerto da twitter vi permette di scrivere e condividere opinioni, notizie ed esperienze con i vostri amici. Volete seguire le elezioni su Twitter? Venite a trovarci su "Eu_election. It" ( http://twitter. Com/eu_elections_it ) . Http://www. Elections2009-results. Eu/it/index_it. Html . : http://www. Elections2009-results. Eu/it/new_parliament_it. Html . |
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PROGRAMMA INTERREG IV. APPROVATI 19 PROGETTI CON IN PALIO 9 MILIONI DI EURO. RINNOVATA LA SINERGIA TRA VENETO E AUSTRIA CON BELLUNO IN PRIMA LINEA |
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Venezia, 8 giugno 2009 - Il comitato di pilotaggio italo austriaco del programma Interreg Iv ha approvato la graduatoria definitiva dei progetti. Dopo attente valutazioni sono risultate finanziabili 19 pianificazioni su 54 proposte pervenute al segretariato tecnico congiunto per un totale di 9 milioni di euro: il Veneto avrà il coordinamento di undici iniziative. Le due proposte più importanti sono quelle gestite direttamente dal Comune di Livinallongo, Belluno, e dall’Azienda Ulss di Belluno: si tratta di due progettualità che porteranno alla realizzazione di “transmuseo”, la rete museale transfrontaliera per la promozione e per lo sviluppo sostenibile, e all’istituzione di “veit”, il sistema transfrontaliero per lo studio e la cura delle malattie associate a vettori nelle vallate alpine. Da segnalare per la loro originalità altri due piani di lavoro a leadership veneta: “explore” presentato da Unioncamere del Veneto e “network per lo sviluppo e la promozione dell’ospitalità rurale transfrontaliera” con partner la provincia di Treviso. Grande soddisfazione ha espresso l’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor, che ha ricevuto proprio stamattina la comunicazione ufficiale dell’assegnazione alla nostra regione del coordinamento di così tanti programmi. “Il comitato di pilotaggio italo austriaco - ha evidenziato Vendemiano Sartor - ha posto particolare attenzione all’aspetto transfrontaliero di concreta e di durevole collaborazione per cui sono stati privilegiati i progetti dove c’era un vero lavoro comune fra i partner e non il semplice scambio di esperienze. ” L’auspicio per l’assessore è che il Veneto sappia ancora “farsi valere” in sede europea per qualità, per professionalità, per capacità di innovare e di fare gioco di squadra. . |
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CONGRESSO EBN E WORKSHOP MEDIBTIKAR, FEZ, MAROCCO |
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Bruxelles, 8 giugno 2009 - Dal 24 al 27 giugno la Ebn (European Business and Innovation Centre Network) terrà il suo diciottesimo congresso a Fez, in Marocco. Con il titolo "Creative ideas & tools for smart entrepreneurs" (Idee creative e strumenti per imprenditori intelligenti), l´evento presenterà una serie di workshop e sessioni plenarie incentrati sulle aziende creative e l´innovazione, nonché sulle tecniche di gestione creative. Da parte sua, il progetto Medibtikar, finanziato dall´Ue, organizza un workshop dedicato alla "Fostering Euromed business incubation collaboration", che mira al miglioramento della qualità dei servizi e al monitoraggio delle capacità degli incubatori nella regione. Per ulteriori informazioni, visitare: Congresso annuale Ebn: http://www. Ebnfez2009. Com/ Medibtikar: http://www. Medibtikar. Eu/ . |
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BOSNIA-ERZEGOVINA: + 4,7% A/A AD APRILE PER I SALARI NETTI MEDI IN RS |
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Sarajevo, 8 giugno 2009 - I salari netti medi in Repubblica Srpska sono saliti di un nominale 4,7% a/a a 786 Km (401,9 Eur) ad aprile, segnando un’ulteriore moderazione di 2,2 p. P. M/m dopo il rallentamento del 5,5% m/m registrato nel mese precedente. I dati sono stati diffusi dall’Ufficio statistico dell’entità. La crescita salariale nell’entità è scesa dall’inizio dell’anno per l’eliminazione dell’effetto eccezionale dai salari più alti nel settore pubblico a partire da gennaio 2008. Quasi tutte le industrie hanno contribuito alla moderazione della crescita salariale nel mese, eccetto per i settori dei trasporti e delle comunicazioni, così come dell’immobiliare, segmento in cui è stata registrata una leggera accelerazione. I lavoratori nel settore delle utilità hanno beneficiato della maggiore crescita (17,6% a/a) a marzo, sebbene sia lentamente ridotta del 3,9 p. P m/m. Nel frattempo, i salari netti medi sono saliti del 5,1% a/a in termini reali, scendendo di 1,4 p. P. M/m, anche se è stata riportata una deflazione nel mese (dello 0,4% a/a) seguendo l’incremento dello 0,3% a/a dei prezzi al consumo a marzo. Le retribuzioni reali dei lavoratori in Repubblica Srpska hanno segnato un andamento in positivo per già 38 mesi consecutivi,dopo il calo registrato a inizio 2006. . |
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SLOVENIA, PREZZI AL CONSUMO MAGGIO 09 |
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Lubiana, 8 giugno 2009 - In Slovenia l´inflazione di maggio, secondo l´Ufficio di Statistica sloveno, è stata dello 0,6 per cento mensile. In maggio i prezzi al consumo sono saliti leggermente meno (0,6 per cento) rispetto agli ultimi tre anni. Nei primi cinque mesi dell´anno i prezzi sono aumentati dell´1,8 per cento (nello stesso periodo del 2008 erano aumentati del 3,2 per cento). In media, i prezzi dei beni sono aumentati dello 0,7 per cento e i prezzi dei servizi dello 0,6 per cento. I beni semi-durevoli sono aumentati dell´1,6 per cento, quelli non durevoli dello 0,9 per cento, mentre i prezzi dei beni durevoli sono calati dello 0,9 per cento. Sono aumentati i prezzi delle bevande alcoliche e tabacco (4,7 per cento), abbigliamento e calzature (2,4 per cento), ricreazione e cultura (1,6 per cento), trasporti (0,2 per cento), alimentari e bevande non alcoliche, salute, ristoranti e hotel (0,1 per cento). La frutta è aumentata del 6,6 per cento, i servizi postali del 3,1 per cento e il pesce del 2,6 per cento. Sono diminuiti invece i prezzi delle auto di seconda mano. . |
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FEDERAZIONE RUSSA: DIMINUZIONE DEL PIL DEL 10,5% A/A AD APRILE |
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Mosca, 8 giugno 2009 - Secondo il vice Ministro per l’economia Andrei Klepach, il Pil ad aprile 2009 è sceso del 10,5% a/a e del 9,8% a/a da gennaio ad aprile. Questo è calo più significativo registrato quest’anno (-8,8% a gennaio, -7,3% a febbraio, 9,5% a marzo). Il Ministero dell’economia ha attribuito la riduzione del Pil più acuta del previsto al calo del 16% a/a degli investimenti, a quello del 5,4% del commercio al dettaglio, a quello dei volumi di produzione nell’industria e nelle costruzioni (-16,9% e 16,3%, rispettivamente). In precedenza il Ministero dell’economia ha rivisto le previsioni sul calo del Pil per il 2009 dal 2,2% al 6% - 8%. Secondo le stime di Rosstat, il Pil nel 1° trimestre 2009 è sceso del 9,5% a/a e del 23,2% su base trimestrale. . |
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SLOVENIA CHIEDE A CROAZIA DI RITIRARE I DOCUMENTI |
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Lubiana, 8 giugno 2009 - Il primo ministro Borut Pahor ha ribadito nei giorni scorsi che la Croazia deve ritirare i documenti controversi sulla disputa territoriale, che Zagabria ha presentato alla Commissione Europea, se vuole che il processo di adesione all´Ue prosegua. Lo rende noto "Setimes. Com". Il premier sloveno ha anche chiesto alla Croazia di discutere gli emendamenti che la Slovenia ha offerto alla proposta del Commissario per l´Allargamento dell´Ue, Olli Rehn. Pahor ha detto che l´offerta finale deve riflettere gli interessi degli sloveni. I ministri degli esteri di Croazia e Slovenia hanno riportato a Rehn le risposte all´ultima proposta avanzata dal Commissario, che prevede la creazione di un team di 5 membri per arbitrare la questione. La Croazia rifiuta i cambiamenti proposti dalla Slovenia. . |
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UCRAINA: GLI ESPERTI PREVEDONO UN CALO DEL PIL DELL’8% NEL 2009 |
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Kiev, 8 giugno 2009 - Il direttore della Fondazione Internazionale Bleyzer, Oleh Ustenko, prevede che il Pil calerà dell’8% a/a nel 2009. Ustenko ha spiegato che questo è direttamente collegato ad una riduzione dei volumi dell’esportazione, alla restrizione dei crediti al consumatore, ed al calo del reddito della popolazione, così come dei profitti delle imprese. Ha evidenziato che come risultato della riduzione del Pil, il tasso di inflazione scenderà al 15% a/a. Gli esperti della Fondazione Bleyzer prevedono che il debito esterno del governo inciderà sul 28% del Pil nel 2009 e il debito estero del settore privato del 58%. Inoltre, il deficit del bilancio statale è previsto al 4% del Pil. Il Presidente Viktor Yushchenko prevede un calo del Pil del 20% nel 1° trimestre 2009. Il Presidente ha notato che un indice dei settori base dell’economia è sceso del 29,9% nei primi tre mesi del 2009. . |
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EMISSIONE BOT GIUGNO 2009 |
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Roma, 8 giugno 2009 - Il Mef ha disposto un´emissione, con regolamento 15 giugno 2009, da effettuarsi tramite asta il giorno 10 giugno 2009, di 10. 000 milioni di euro di Bot così ripartiti:
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Importo (in mln. Di euro) |
Scadenza |
Giorni |
Trimestrali |
4. 000 |
15. 09. 2009 |
92 |
Annuali |
6. 000 |
15. 06. 2010 |
365 | È da tener presente che il 15 giugno 2009 vengono a scadere Bot per 10. 000 milioni di euro (4. 500 milioni di euro trimestrali e 5. 500 milioni di euro annuali). I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva, con offerte degli operatori espresse in termini di rendimento. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. Per ciascuna emissione di Bot, il prezzo fiscale di riferimento è il prezzo medio ponderato della prima tranche, calcolato sulla base del corrispondente rendimento medio ponderato. I rendimenti indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare, per tutte le tipologie di titoli, di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione del rendimento. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro (1. 500. 000€). Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nei decreti di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez. Ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre per ciascuna tranche - dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 10 giugno 2009, con l´osservanza delle modalità stabilite nei decreti di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature, che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dai decreti di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella con il rendimento più basso, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nei decreti di emissione. Gli operatori "Specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare al collocamento supplementare dei Bot annuali, previsto in via automatica per il giorno 11 giugno 2009. L´offerta della tranche supplementare è stabilita nella misura del 10% dell´ammontare nominale offerto nell´asta ordinaria. Tale percentuale rappresenta l´importo minimo offerto nel collocamento supplementare, che il Tesoro si riserva di aumentare dopo la chiusura dell´asta ordinaria, per soddisfare le esigenze di domanda espresse dagli operatori. In tale evenienza sarà emesso un comunicato stampa al riguardo. Gli "Specialisti" che non hanno partecipato all´asta ordinaria non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione avrà luogo al rendimento medio ponderato determinato nell´asta ordinaria. La procedura di collocamento supplementare seguirà le disposizioni contenute nel decreto di emissione. In particolare, le richieste di acquisto dovranno pervenire entro e non oltre le ore 15. 30 del 11 giugno 2009. La circolazione dei Bot al 29 maggio 2009 era pari a 174. 850 milioni di euro, di cui 2. 500 milioni di euro a 94 giorni, 3. 500 milioni di euro a 106 giorni, 3. 500 milioni di euro a 214 giorni, 3. 500 milioni di euro a 276 giorni, 14. 000 milioni di euro trimestrali, 64. 900 milioni di euro semestrali e 82. 950 milioni di euro annuali. . |
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EMISSIONE DI BTP GIUGNO 2009 |
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Roma, 8 giugno 2009 - Il Mef comunica che verrà disposta, per il giorno 11 giugno 2009, con regolamento 15 giugno 2009, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: - Buoni del Tesoro Poliennali: decorrenza : 1º giugno 2009; prima tranche scadenza : 1º giugno 2014 tasso d´interesse annuo lordo : 3,50% Isin : da attribuire decorrenza : 1º febbraio 2008; dodicesima tranche scadenza : 1º agosto 2023; tasso d´interesse annuo lordo : 4,75% Isin : It0004356843 Inoltre il Mef comunica che verrà disposta, sempre per il giorno 11 giugno 2009, con regolamento 15 giugno 2009, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dal seguente prestito non più in corso di emissione: - Buoni del Tesoro Poliennali: decorrenza : 1º febbraio 2006; sedicesima tranche scadenza : 1º agosto 2021; tasso d´interesse annuo lordo : 3,75% Isin : It0004009673 Il meccanismo di collocamento utilizzato per tutti i titoli di cui sopra sarà quello dell´asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa all´interno di un intervallo di emissione che sarà annunciato con successivo comunicato stampa. L´ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. L´importo minimo sottoscrivibile è di mille euro. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione sarà reso noto mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i titoli assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei titoli assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d´interesse dal giorno successivo alla data di decorrenza della cedola in corso al giorno di regolamento. Agli operatori medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo: - 0,30% per i Btp 3,50% 1º. 6. 2009/2014 - 0,40% per i Btp 4,75% 1º. 2. 2008/1º. 8. 2023 - 0,40% per i Btp 3,75% 1º. 2. 2006/1º. 8. 2021. Il pubblico potrà prenotare i titoli presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai titoli assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d´interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
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Btp scad. 1º. 6. 2014 |
Btp scad. 1º. 8. 2023 |
Btp scad. 1º. 8. 2021 |
Prenotazione da parte del pubblico entro il |
10 giugno 2009 |
10 giugno 2009 |
10 giugno 2009 |
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del |
11 giugno 2009 |
11 giugno 2009 |
11 giugno 2009 |
Regolamento sottoscrizioni |
15 giugno 2009 |
15 giugno 2009 |
15 giugno 2009 |
Dietimi d´interesse da corrispondere |
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134 | Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti dei titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´offerta della tranche supplementare è stabilita per ogni emissione, per un importo non superiore: al 25% dell´ammontare nominale massimo offerto per i Btp 1º. 6. 2014, - al 10% dell´ammontare nominale massimo offerto per i Btp 1º. 8. 2023, - al 10% dell´ammontare nominale massimo offerto per i Btp 1º. 8. 2021. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta della presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l´emissione dei titoli suddetti. . |
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EURODOLLAR, UNITED FUTURE WORLD CURRENCY. I BAMBINI INVENTANO LA MONETA DEL FUTURO PRESENTATO IL PRIMO CAMPIONE. I GIOVANI VERI PROTAGONISTI DELL’INIZIATIVA CHE PARTE DALL’ITALIA, DA MILANO, CAPITALE DELL’EXPO |
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Milano, 8 giugno 2009 - “Accogliamo con grande entusiasmo questa iniziativa, che conferma la vocazione internazionale di Milano e la sua apertura costante verso ciò che è innovativo”. Lo ha detto, il 5 giugno, l’assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali Mariolina Moioli che ha portato il saluto del Sindaco Letizia Moratti alla presentazione della Nuova Moneta Universale. Al progetto si sono dedicati gli allievi della American School of Milan, che riunisce studenti di 42 nazionalità, dal Giappone all’Indonesia, dall’America alla Russia. Seicentoquaranta giovani, di cui 325 ragazzi e 315 ragazze dai 7 ai 18 anni, si sono cimentati in una competizione per trovare il nome della nuova moneta e il simbolo identificativo. Questi studenti sono i precursori di un progetto internazionale per una nuova virtuale moneta globale, dal titolo “United Future World Currency “ - Eurodollar in attesa di quello che verrà definito per concorso. Alla presentazione, nella Sala dell’Orologio di Palazzo Marino, accanto all’assessore Moioli, sono intervenuti il curatore del progetto Sandro Sassoli del Museo del Tempo; Lucio Stanca, amministratore delegato Soge Expo; Luc Luycx, autore della Zecca Reale del Belgio, a cui è stata affidata la realizzazione di un lato della moneta; Alfred Beck, presidente della Fiera Mondiale della Moneta, che ha fornito assistenza e supporto al progetto; Guido Crapanzano della Banca d’Italia, che ha fornito la consulenza tecnica; i 10 finalisti e i 3 vincitori della competizione per il disegno della nuova moneta che hanno ricevuto il premio da Luc Luycx e dall’assessore Moioli. “Vogliamo dare vita ad un progetto per una cittadinanza attiva del tutto nuova dei nostri ragazzi e per la costruzione di una cultura che sia sempre più inclusiva, nel rispetto dei diritti di tutti" – ha proseguito Moioli -. “Milano è orgogliosa di ospitare questo progetto e offre la sua disponibilità ad essere partner in iniziative in grado di creare una cultura davvero internazionale, che passi attraverso le scuole e la capacità creativa dei giovani”. “Questa moneta sarà un vero gioiello tecnologico: un prototipo anti falsificazioni che conterrà le più recenti tecnologie in materia di sicurezza monetaria – ha spiegato Sassoli -. Una vera ‘moneta intelligente’ che nasce qui, oggi, a Milano”. “I giovani hanno meno difficoltà di noi a pensare il mondo futuro come più unito e integrato – ha detto Stanca-. Cinquanta anni fa l’ euro era un sogno. Ci abbiamo messo decenni ma siamo riusciti a realizzarlo, ora la moneta unica pare ugualmente un sogno, ma voi giovani riuscirete a realizzarlo. Una moneta unica mondiale permetterebbe a tutti voi di sentirvi a casa dovunque, come succede ora in Europa”. “Sono molto felice di premiare questi ragazzi– ha sottolineato Luycx - perché i migliori risultati arrivano sempre dai giovani che possiedono una sensibilità ancora incontaminata”. . |
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BANCHE: ABI, CRISI IMPONE GESTIONE PRUDENTE DEL CREDITO |
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Roma, 8 giugno 2009 - Zadra: “La crisi ci ha insegnato che è necessaria un’attenta valutazione del rischio di mercato. Banche italiane robuste, nonostante la crisi, continuano a finanziare le imprese. Per Basilea2 ampi margini di miglioramento, ma attualmente nessun altro sistema permette di misurare e gestire i rischi. E’ fondamentale in un mercato sempre più integrato e senza frontiere”. Il principio di “sana e prudente gestione” è più che mai attuale alla luce dell’odierna congiuntura economica. Le banche italiane si piazzano meglio delle “cugine” europee nell’utilizzo della raccolta con il 63% dell’attività (nel 2008) rappresentato dagli impieghi ai clienti (di cui il 40% alle imprese) e con solo il 18% di attività finanziarie contro una media del 47% dell’area euro. La crisi economico-finanziaria impone una riflessione sui principi di Basilea2, la normativa europea sull’adeguatezza patrimoniale delle banche, entrata pienamente in vigore dal 1° gennaio 2008. L’abi mette in cantiere due giorni di dibattito e confronto con le autorità di vigilanza italiane ed europee e gli esperti del settore sui temi della gestione del rischio di mercato e del rischio di credito, degli effetti prociclici della normativa, della riforma delle agenzie di rating e dell’impatto di Basilea2 sul rapporto banca-impresa anche alla luce della crisi finanziaria. Di questo, infatti, si parlerà nel corso del convegno annuale, organizzato dall’Associazione bancaria, dedicato a “Basilea2 e la crisi finanziaria” in programma oggi e domani al Palazzo dei Congressi dell’Eur a Roma. “Se il settore bancario italiano ha potuto assorbire meglio i colpi della crisi è grazie alla preminente attenzione data al finanziamento delle imprese rispetto a quella adottata nel resto del mondo”, ha così commentato oggi il Direttore generale dell’Abi, Giuseppe Zadra, aprendo i lavori del convegno. “E’ un errore annoverare Basilea2 tra le cause delle difficoltà economico-finanziarie che stiamo attraversando – ha concluso Zadra - la crisi impone prudenza e attenzione alla qualità del credito e Basilea2 ha contribuito a mantenere le nostre banche lontane dal credito “facile” che ha, invece, provocato il fallimento di decine di istituti negli Stati Uniti e in Europa”. Nel corso del convegno non sono state trascurate questioni ancora aperte relative agli accordi di Basilea2, con particolare riferimento al calcolo dei requisiti minimi patrimoniali imposti dai regulators per il rischio di credito e il rischio operativo. Sono stati, inoltre, esaminati gli impatti di Basilea2 sul rapporto bancaimpresa ed è stata annunciata la diffusione, a breve, di una “Guida sul Rating” messa a punto dall’Abi in collaborazione con le associazioni di categoria delle imprese riunite nell’Osservatorio permanente sui rapporti banche-imprese. L’iniziativa “Guida sul Rating” è finalizzata a far capire e conoscere meglio, soprattutto agli imprenditori, questo importante strumento di valutazione del rischio creditizio. Il completamento di Basilea2, sia per le banche che per le imprese, rappresenta un’opportunità in quanto permetterà di coniugare la necessità preservare la stabilità del sistema bancario con l’esigenza di incentivare una più attenta gestione degli aspetti finanziari delle attività delle imprese. Inoltre, faciliterà lo sviluppo di una cultura della “disclosure” che consentirà alle imprese di fornire alle banche informazioni trasparenti sulla propria situazione finanziaria e ottenere una valutazione quanto più possibile oggettiva e puntuale. . |
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BANCHE: ABI, DA “FONDIR” 10 MLN DI EURO NEL 2009 PER LA FORMAZIONE DEI DIRIGENTI DEL CREDITO |
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Roma, 8 giugno 2009 - Ammonta a circa 10 milioni di euro nel 2009 lo stanziamento di “Fondir”, il Fondo paritetico interprofessionale per la formazione degli oltre 7. 700 dirigenti bancari. “Fondir” fornisce, appunto, alle imprese creditizie i finanziamenti per i piani formativi e per tutto il mese di giugno si svolgeranno quattro seminari, coordinati dall’Abi, per scoprire come accedere e gestire efficacemente le risorse del Fondo. Gli incontri si terranno a Torino, Milano, Roma e Bari. Un tour da Nord a Sud rivolto a Direttori del Personale, Responsabili Formazione e Hr Manager di tutte le aziende bancarie, assicurative e finanziarie. L’iniziativa risponde all’esigenza di valorizzare al meglio i finanziamenti per la formazione e si propone come una occasione per sviluppare modelli innovativi di formazione manageriale e per utilizzare nel modo migliore quest’importante risorsa a disposizione delle aziende. I seminari si basano su una formula che integra teoria e pratica, e sono pensati per fornire tutte le informazioni necessarie a realizzare concretamente un percorso formativo finanziato, dall’ideazione all’iter burocratico/amministrativo, dall’uso dei voucher alla rendicontazione finale. Questa iniziativa, oltre ai suoi obiettivi didattici, evidenzia che sono sempre più rilevanti le risorse a disposizione della formazione dei dirigenti: “Sono importanti opportunità da cogliere e utilizzare pienamente a favore delle imprese e della dirigenza bancaria – ha dichiarato Giancarlo Durante, Direttore Centrale Abi dell’Area Sindacale e del Lavoro. In tale ottica Abi è sempre più impegnata in attività finalizzate a sostenere la diffusione della formazione finanziata nel settore bancario, con l’obiettivo di migliorare costantemente i livelli di qualità e di efficienza del sistema formativo”. Le caratteristiche di “Fondir” e i dirigenti in Italia - “Fondir” è il Fondo Paritetico Interprofessionale per la Formazione Continua, riconosciuto dal Ministero del Lavoro. Il Fondo è costituito da Confcommercio, Abi, Ania, Confetra, Manageritalia, Federdirigenti, Sinfub, Fidia. Promuove e finanzia Piani, concordati tra le Parti sociali, per la formazione continua dei dirigenti delle imprese del terziario con lo scopo di qualificare la presenza sul mercato delle aziende e valorizzare la professionalità dei dirigenti. Dal Rapporto “Fondir” sul 2008 emerge che oltre al settore del credito, considerando una media 2007, i lavoratori inquadrati come dirigenti delle imprese private più la Pubblica Amministrazione sono 484. 736 di cui 123. 306 sono donne. Tra le Regioni con una presenza maggiore di queste figure lavorative troviamo la Lombardia con 98. 040, il Lazio a quota 57. 090, l’Emilia Romagna con 48. 525, il Veneto con 44. 698, il Piemonte con 33. 727, la Campania con 31. 707 e la Sicilia con 31. 415. Tra i settori con più dirigenti spiccano: istruzione, sanità e servizi sociali con 165. 456, pubblica amministrazione, difesa, assicurazioni sociali obbligatorie 81. 933, industria della trasformazione 71. 086, intermediazione monetaria e finanziaria, attività immobiliari 41. 163, per ultimo industria dell’energia, estrazione materiali energetici con 1. 758 unità. Le imprese che aderiscono a “Fondir” sono in costante crescita: dal 2004 ad oggi sono passate da 2. 501 a quasi 4. 000 con un incremento, in termini percentuali, di quasi il 57%. Anche rispetto all’anno scorso, il numero delle iscrizioni è cresciuto del 7,5%. Fino ad oggi, “Fondir” ha finanziato 523 piani formativi a fronte di 598 piani presentati per un totale di 15. 5 milioni di euro di contributi erogati. Le risorse complessivamente impegnate per i comparti economici riguardano il settore commercio, turismo e servizi con 8. 5 milioni di euro, creditizio-finanziario con 5. 5 milioni, logistica, spedizioni e trasporto con oltre 936 mila euro e l’assicurativo con più di 475 mila euro. . |
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CON VENETO SVILUPPO COSTITUITO UN FONDO PER LE PICCOLE MEDIE IMPRESE. LA REGIONE METTE A DISPOSIZIONE 10 MILIONI DI EURO PER PARTECIPARE AL CAPITALE DELLE AZIENDE |
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Venezia, 8 giugno 2009 - La Regione del Veneto e Veneto Sviluppo hanno costituito il 5 giugno un fondo per le piccole e medie imprese che sarà utilizzato per acquisire, per detenere e per gestire le partecipazioni nel capitale delle società con sede legale o con stabilimento principale in una delle nostre sette province. Il patrimonio è stato dotato da Veneto Sviluppo di 10 milioni di euro ai quali, in linea con la Legge regionale n. 19 del 2004 che prevede interventi di ingegneria finanziaria per il sostegno e per lo sviluppo delle aziende, si sommano ulteriori 10 milioni di euro stanziati dalla Regione del Veneto e altre risorse ancora conferite da investitori privati quali banche, associazioni di categoria, fondazioni. “L’istituzione del fondo - spiega l’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor - è in linea con le scelte regionali adottate in questi anni a sostegno e a supporto del mondo produttivo. La logica è andare verso sistemi di intervento innovativi rispetto alle forme tradizionali. La decisione è stata presa proprio perché si ritiene strategico nell’attuale difficile congiuntura economica e finanziaria agire in maniera strutturale: dopo la crisi la competizione sarà, infatti, ancora più agguerrita e richiederà un sistema molto più forte. ” L’indirizzo che la Regione del Veneto vuole dare alle piccole e medie imprese è utilizzare il nuovo fondo per stimolare le aggregazioni così da avere economie di scale e potenzialità superiori per affrontare con più possibilità di successo i processi di internazionalizzazione. Stamattina peraltro si è chiusa anche la gara per gestire il fondo regionale di capitale di rischio per le piccole e medie imprese con altissimo potenziale di crescita e con processi altamente innovativi con 15 milioni di euro stanziati dalla Regione del Veneto e altrettanti messi a disposizione dal gestore. “Il fondo creato con Veneto Sviluppo - ha concluso Vendemiano Sartor - farà in modo che le aziende venete guardino con più fiducia al futuro e soprattutto lo affrontino con maggiore sicurezza. ” . |
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LIGURIA: RIQUALIFICAZIONE TERRITORIALE, DODICI MILIONI DI NUOVI INVESTIMENTI |
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Genova, 8 Giugno 2009 - Ammontano a 11 milioni 905. 792 euro per un totale di 62 nuovi interventi i finanziamenti della Regione per l´edilizia scolastica, la riqualificazione ambientale e le infrastrutture. Sono stati illustrati il 5 giugno dal presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando e dagli assessori all´Urbanistica e alle Politiche abitative, Carlo Ruggeri e Maria Bianca Berruti. Si tratta di risorse, messe a disposizione degli Enti locali o utilizzate per investimenti diretti, provenienti dal condono edilizio, da fondi regionali del 2009 derivanti dall´operazione di definanziamento di altre opere pubbliche mai realizzate e fondi Arte, frutto dell´assestamento di bilancio approvato dal consiglio regionale nella seduta dello scorso 28 maggio. Il 26% del totale delle risorse sarà investito nei piccoli Comuni liguri con popolazione inferiore ai 5. 000 abitanti. Fondi condono 1. 555. 792 euro. Saranno utilizzati per 12 interventi distribuiti su tutta la regione, di cui 5 in Provincia di Imperia, 2 in Provincia di Savona, 2 in Provincia della Spezia e 3 in Provincia di Genova. Tra questi è previsto l´acquisto, tra gli altri, delle aree retrostanti la spiaggia di Guvano, patrimonio naturalistico delle Cinqueterre nel Comune di Vernazza, del castello della Lucertola ad Apricale, la riqualificazione degli spazi della porta d´ingresso della vecchia dogana a Ponte S. Ludovico a Ventimiglia, il recupero della Casa del Pastore in provincia di Imperia. Interventi che si propongono di risarcire il territorio utilizzando le risorse provenienti dalle sanzioni amministrative originate dagli abusi edilizi. Fondi Arte 1. 350. 000 euro. Destinati all´ edilizia scolastica e utilizzati per la realizzazione di tre nuove scuole primarie a Varese Ligure (Sp), a Badalucco (Im) e a Cipressa (Im). Nel contempo verranno accantonati altri 200mila euro per cofinanziare, insieme a Provincia e Comune di Genova e alla scuola musicale "Conte", l´acquisto della sede nella torre Elah a Pegli. Fondi regionali 2009 - 9 milioni di euro che saranno utilizzati per infrastrutture viarie e sportive, edilizia sociale, riqualificazione urbana e ambientale. In particolare 5 milioni saranno destinati alle infrastrutture viarie e sportive, 1,7 milioni ad interventi di edilizia sociale (manutenzione del quartiere Diamante a Begato e superamento delle barriere architettoniche), 1,2 milioni a interventi in campo ambientale (rinascimento spiaggia di Levanto, messa in sicurezza del fiume Magra e opere a protezione della mitilicoltura di Lerici) e 1,1 milione di euro al settore sport e cultura per la realizzazione di palestre, impianti sportivi e per l´adeguamento alle norme Uefa dello stadio di Marassi. Si tratta di un totale di 47 interventi in tutta la Liguria di cui 25 in Provincia di Genova, 6 in Provincia di Savona, 11 in provincia della Spezia e 3 in Provincia di Imperia, oltre a due interventi riguardanti il piano colore e le barriere architettoniche non riconducibili ad un territorio specifico. . |
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LAZIO: CON RISORSE POR RIMETTERE IN MOTO L´ECONOMIA REGIONALE |
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Roma, 8 giugno 2009 - "Vogliamo rimettere in moto l´economia regionale impegnando il più possibile le risorse disponibili a livello europeo". Così il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, ha presentato a Roma le nuove attività del Por 2007-2013. Promuovere uno sviluppo ecologicamente compatibile, inclusivo e rispettoso dei diritti delle persona e delle pari opportunità finalizzato a rafforzare la competività del sistema Lazio. Questo l´obiettivo del Programma Operativo (Por) del Lazio che rende disponibili circa 744 milioni per il per 2007-2013 e di cui si è discusso il 5 giugno a Roma, nel corso del convegno ´Opportunità dall´Europa. La Regione Lazio per lo sviluppo, le nuove misure del Por Fesr Lazio 2007-2013 e i bandi per i distretti industriali e le filiere produttive´ , in cui sono stati presentati i primi bandi per l´accesso ai finanziamenti pari a 318,5 milioni di euro. In particolare, 211,5 milioni sono resi disponibili dal Por Fesr, 49,5 dal Fas e 50 dai Fondi Rotativi per le Pmi e dalla Legge regionale 46/02. Altri 7,5 milioni sono disponibili grazie al contributo del Fse che prevede attività per rafforzare le capacità di innovazione tecnologica delle Pmi. Per assicurare un adeguato sostegno agli investimenti delle imprese, la Regione prevede di avviare tre attivita´ del Por Fesr attraverso specifici Avvisi per la presentazione di progetti esecutivi. Per tali interventi, relativi a servizi avanzati alle Pmi, prodotti e processi rispettosi dell´ambiente, efficienza energetica ed energie rinnovabili in alcuni settori, la Regione mette a disposizione 30 milioni di euro. Per la programmazione operativa di queste attività. , Regione Lazio di avvale del servizio di assistenza e programmazione economica di Sviluppo Lazio, per l´implementazione delle attività, si avvale di altri servizi di Sviluppo Lazio e di Filas. "Faremo in modo - ha auspicato nel suo intervento Piero Marrazzo - che la garanzia del credito sia supportata. Il Por, nel Lazio, rappresenta una forte identità del territorio con il processo industriale. La priorità, in un periodo di grave crisi industriale come quello che stiamo attraversando, deve essere quella dell´utilizza dei fondi Por. Non e´ mai accaduto prima di ora che i fondi ´accompagnassero´ le imprese; siamo inoltre partiti con una velocità mai avuta prima dalla regione". "Questo - ha rimarcato Marrazzo - riguarda la cultura del rapporto Italia-europa. Dalla politica dei fondi bisogna passare alla politica delle loro utilizzazione. La produzione è in picchiata - ha ammesso - e il richio è che a pagare di piu´ sia chi innova di meno, come le pmi, E proprio l´innovazione e l´internazionalizzazione di queste poggiano le basi sull´utilizzo dei fondi europei. Fondamentale anche la dotazione infrastrutturale per il tessuto produttivo locale. Le aziende - ha osservato - devono sì usare fondi europei, ma devono anche essere supportate a livello infrastrutturale. Un´azione questa - ha concluso - già ampiamente attivata dalla regione, basti pensare alla Roma Civitavecchia o al terzo scalo aeroportuale del Lazio". "Il nostro obiettivo - ha spiegato il presidente di Sviluppo Lazio, Giancarlo Elia Valori - è quello di essere accanto all´economia reale. Per questo intendiamo operare con le imprese, con i cittadini e con tutti gli attori sociali, per fare rete. Ognuno per la propria parte deve sentirsi impegnato per rilanciare il sistema Lazio". ´´La Regione - ha ricordato l´assessore regionale al bilancio, Luigi Nieri - ha individuato tre assi di intervento: ricerca e innovazione e rafforzamento della base produttiva; aziende e prevenzione rischi; accessibilità ovvero promozione di una mobilità integrata e sostenibile e di una società della conoscenza inclusiva. I distretti interessati dagli interventi sono quelli tecnologici avanzati (aerospazio, bioscienze, cultura), ceramica, nautica, carta, audiovisivo, innovazione e meccanica. Per sostenere tutte queste attività sono appunto previsti dei bandi. La procedura negoziale si concretizza in accordi di programma per lo sviluppo e la produttività, sottoscritti tra Regione e imprese, in forma singola o associata, enti locali e altri soggetti pubblici coinvolti nel progetto di investimento. Il nostro programma - ha ribadito - è all´insegna della partecipazione, anche perché gli interventi spot non servono a nulla; un bando deve essere correlato all´altro per creare una filiera produttiva". Dello stesso avviso il direttore generale di Sviluppo Lazio, Gianluca Lo Presti. "Dobbiamo evitare -ha precisato presentando gli aspetti tecnici di accesso ai bandi - che i progetti non siano conclusi. Al contrario devono portare risultati effettivi sul territorio. Si tratta di interventi utili e interessanti soprattutto in questo periodo di crisi´´. L´assessore regionale allo Sviluppo, Innovazione e Turismo, Claudio Mancini, ha poi ricordato ´´i 36 milioni di euro stanziati per il bando relativo all´innovazione tecnologica´´. ´´Abbiamo meno risorse - ha concluso - ma saranno meglio utilizzate nell´ottica di un riequilibrio tra la capitale e il territorio in generale". . |
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FVG FIRMA MEMORANDUM CON KALININGRAD |
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Trieste, 8 giugno 2009 - Il Friuli Venezia Giulia e la Regione di Kaliningrad (Federazione Russa) hanno sottoscritto il 4 giugno pomeriggio a Trieste un memorandum per rafforzare la reciproca collaborazione, già avviata alcuni anni fa con un Protocollo d´intesa. A firmare il documento sono stati il presidente della Regione Renzo Tondo e il governatore di Kaliningrad Georgij Boos. Nel memorandum i due presidenti si dichiarano "convinti della necessità di consolidare i rapporti reciproci" e di "proseguire le azioni volte a rafforzare i rapporti bilaterali tra le parti". Per questo è stato deciso di riunire almeno due volte l´anno un Gruppo di lavoro misto formato da tre rappresentanti per parte. Sono stati indicati anche i settori nei quali sviluppare iniziative congiunte: cooperazione istituzionale, legno-arredo, turismo sostenibile, logistica, nautica da diporto, design, agricoltura, edilizia, università e ricerca, scambi culturali. La dichiarazione congiunta, ha sottolineato Tondo, permette di dare continuità a un accordo siglato dalla precedente Amministrazione regionale, traducendolo in una serie di progetti concreti che coinvolgono le imprese del Friuli Venezia Giulia. Per il governatore Boos, la Regione di Kaliningrad, una enclave russa circondata da Paesi dell´Unione europea, rappresenta una ideale porta d´accesso per il grande mercato della Federazione. I due presidenti hanno sottolineato le affinità storiche delle due Regioni, nella cui cultura convergono diverse esperienze europee, ma anche l´apertura ai rapporti internazionali e il dinamismo delle imprese. Della delegazione istituzionale russa facevano parte anche i ministri dell´Industria Michail Karapish e dell´Economia Aleksandra Smirnova, assieme a un rappresentante del Consolato generale della Federazione Russa a Milano, oltre ad imprenditori del settore legno arredo che già oggi sono stati in visita ad aziende del Friuli. In mattinata si era svolto un incontro operativo tra gli ospiti di Kaliningrad e rappresentanti delle Camere di commercio, delle Associazioni industriali e di aziende del settore legno-arredamento, uno dei più promettenti per sviluppare i rapporti di collaborazione tra il Friuli Venezia Giulia e la Regione russa. A questo incontro erano presenti anche il presidente di Finest Michele Degrassi e la vicepresidente di Informest Silvia Acerbi, che hanno illustrato gli strumenti che le imprese regionali hanno a disposizione per rafforzare i loro processi di internazionalizzazione, con particolare riferimento alla Federazione russa. Informest è fra l´altro già presente a Kaliningrad con iniziative nel campo della formazione proprio nel settore legno-arredo. Proprio in questo settore, come ha rilevato il presidente Tondo, si può giocare una scommessa assieme. Le imprese regionali dispongono infatti di capacità tecnica all´avanguardia e soprattutto di eccellente design. Le imprese di Kaliningrad sono già presenti sul mercato russo e sue quello degli ex Paesi dell´Urss e del blocco sovietico, hanno manodopera e quadri preparati e, infine, accesso a una materia prima abbondante e a costi contenuti. Nell´incontro tecnico, al quale ha partecipato anche l´assessore regionale alle Infrastrutture di trasporto Riccardo Riccardi, si è parlato di logistica e collegamenti stradali e ferroviari. All´interno del Gruppo di lavoro misto si è deciso di approfondire il tema del corridoio Adriatico-baltico, che permetterebbe un collegamento Nord-sud tra il Friuli Venezia Giulia e la Regione di Kaliningrad. . |
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IL VICE PRESIDENTE DELLA CATALOGNA RICEVUTO IN REGIONE VENETO |
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Venezia, 8 giugno 2009 - Il Vice Presidente della Regione spagnola della Catalogna, Josep Lluis Carod Rovira, è stato ricevuto il 5 giugno a Venezia, nella sede della Giunta regionale di Palazzo Balbi, dall’Assessore ai Flussi Migratori, Osca De Bona. Con il 25% della produzione nazionale, la Catalogna è la regione più industrializzata della Spagna, con punte di eccellenza nei settori automobilistico, elettronico, chimico, tessile, alimentare e agricolo. La regione produce quasi ¼ del reddito nazionale, dove turismo e attività bancarie svolgono un ruolo di primaria importanza. Con la Catalogno il Veneto ha avviato da tempo rapporti di collaborazione, culminati nel settembre del 2008 con la firma di un protocollo d’intesa in campo sanitario, con l’obiettivo di partecipare congiuntamente ai programmi europeo e all’attività di ricerca e per favorire i rapporti di collaborazione per la formazione professionale. Tra i vari argomenti affrontati nel corso dell’incontro, quello dei flussi migratori e della loro gestione. Entrambe le regioni, infatti, sono interessate da una notevole presenza straniera, in particolare di Romeni e di origine nord africana. L’assessore De Bona ha anche ricordato la numerosa presenza in Catalogna di artigiani gelatieri di origine bellunese, che hanno dato vita, in particolare lungo la costa della regione spagnola, ad una florida attività economica. . |
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LA REGIONE CAMPANIA INCONTRA EGITTO, ISRAELE, MAROCCO, TUNISIA E TURCHIA. PRESENTATO IL NETWORK CAMPANIAMED. VALIANTE: "A SETTEMBRE A NAPOLI BILANCIO SUL PRIMO ANNO DI ATTIVITÀ DELL´UNIONE PER IL MEDITERRANEO" |
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Napoli, 8 giugno 2009 - Si è svolta il 4 giugno presso la stazione marittima di Napoli la seconda edizione del Forum internazionale "La Campania per la cooperazione nel Mediterraneo". All´incontro, nel corso del quale è stato presentato il network "Campaniamed", hanno preso parte il vicepresidente della Regione Campania con delega ai Rapporti con i Paesi del Mediterraneo Antonio Valiante e le delegazioni economiche e istituzionali di Egitto, Israele, Marocco, Tunisia e Turchia. Il network "Campaniamed" completa il programma realizzato dalla Campania con i "Progetti Paese", attraverso il quale sono state aperte 5 antenne nei 5 Paesi della riva sud per la creazione di reti di partenariato territoriali ed economico-sociali con gli attori pubblici ed il settore privato delle sei realtà interessate. Per la realizzazione del programma, la Campania ha investito 8 milioni di euro. Attraverso il network, la Regione e i 5 Paesi mediterranei definiranno e presenteranno i progetti comuni sullo sviluppo sostenibile nel Bacino, nei settori agroalimentare e agroindustriale, tessile e abbigliamento, information e communication tecnology, innovazione applicata alla ricerca, energia, ambiente, aeronautica. "Altri impegni - ha detto il vicepresidente Valiante - ci aspettano nel Mediterraneo, soprattutto sul fronte di un´azione comune progettuale sulla gestione delle risorse idriche, dell´energia e delle fonti rinnovabili, del disinquinamento del Mediterraneo, delle autostrade del mare, dell’istruzione, a partire dalla formazione dei giovani, della ricerca e dell´internazionalizzazione delle piccole e medie imprese. "Su questo, e per tracciare un bilancio del primo anno di vita dell´Unione per il Mediterraneo, costituita a Parigi lo scorso anno tra i capi di Stato e di Governo dei Paesi dell´Ue e del Mediterraneo, terremo una grande iniziativa a Napoli in autunno, a cui interverranno tutte le regioni euro-mediterranee, per definire il percorso comune da sviluppare in futuro", ha concluso Valiante. . |
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PRESENTATO ALL’APPROVAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE CALABRESE, IL DOCUMENTO PRELIMINARE DEL QTR PAESAGGISTICO |
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Reggio Calabria, 8 giugno 2009 - “Il Quadro Territoriale Regionale a valenza paesaggistica rappresenta lo strumento principale di coordinamento e di indirizzo per un buon governo del territorio”. Così l’assessore regionale all’Urbanistica Michelangelo Tripodi definisce il documento preliminare che è stato depositato alla segreteria di Giunta per l’approvazione e che è stato elaborato a conclusione di una serie di incontri istituzionali con le Province, le città capoluogo, le associazioni ambientaliste e protezioniste, le Università, le Sovrintendenze, i parchi nazionali, le organizzazioni sindacali dei lavoratori, gli Ordini professionali. “Quello della concertazione è un metodo – ci tiene a sottolineare Tripodi – già messo in atto per la redazione delle Linee Guida della pianificazione regionale approvate dal Consiglio nel 2006. Ma, in questo caso, si è voluto fare di più attivando la partecipazione allargata, mettendo on line la bozza di lavoro del documento preliminare. Documento aperto, quindi, rispetto al quale l’intera comunità calabrese ha potuto fare osservazioni, dare suggerimenti e fare proposte sulle scelte strategiche del piano e sulle visioni future e condividere il quadro conoscitivo”. Inoltre, il documento, redatto dal gruppo tecnico di lavoro dell’Ufficio del Piano coordinato da Alberto Clementi, prima del passaggio in Giunta, è stato illustrato agli assessori e ai dirigenti dei dipartimenti regionali, ai presidenti e agli assessori competenti delle Province calabresi appartenenti al Comitato Interistituzionale di consultazione, ai componenti del Forum regionale istituito per la redazione del Qtr, ai componenti del Nucleo di valutazione Urbanistico-territoriale. In linea con quanto previsto dalla legge regionale sull’urbanistica, la n. 19/02, il Qtr/p preliminare definisce gli indirizzi strategici e le scelte di fondo per lo sviluppo del territorio calabrese, attraverso la prefigurazione di una immagine di insieme, l’impostazione delle strategie di organizzazione del territorio e del paesaggio, nonché la programmazione dei principali interventi. “Le scelte della pianificazione contenute nel documento – prosegue l’assessore all’Urbanistica - delineano un disegno per lo sviluppo del territorio calabrese nel quale la pianificazione del paesaggio e del territorio è stata assunta come laboratorio per la sperimentazione di una nuova forma di sviluppo ecosostenibile, in grado di dimostrare la praticabilità e la convenienza di un modello diverso da quello praticato finora”. Secondo Tripodi “con il Qtr/p la Regione non si limitata a garantire la sopravvivenza dei valori paesaggistici ereditati dal passato, ma anche ad indurre processi virtuosi di sviluppo che combinano iniziative centrali e azioni a carattere endogeno, con ricadute significative sull’economia e sulle condizioni di benessere e di qualità di vita delle popolazioni”. La bozza della relazione del documento preliminare è disponibile sul sito dell’assessorato www. Urbanistica. Regione. Calabria. It, nel portale dedicato al Qtr, sezione “elaborazioni”. . |
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PELILLO E MINERVINI SU PATTO DI STABILITÀ E BILANCIO REGIONALE PUGLIESE |
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Bari, 8 giugno 2009 - Il presidente Vendola ha scritto il 3 giugno al Ministero delle Finanze chiedendo una serie di emendamenti al decreto sul Patto di stabilità che sarà presto emanato dal Governo. “La norma – scrive Vendola - così come interpretata nell’attuale schema del decreto risulta lesiva delle strategie e degli interventi già da tempo programmati e messi in atto non solo dalla Regione Puglia ma anche da tutte le altre Regioni ai fini del rispetto del Patto di stabilità interno”. La lettera di Vendola si è resa necessaria alla luce del fatto che nonostante la Puglia sia una regione virtuosa per molti indicatori, come la spesa sul personale, per una errata interpretazione delle norme sul patto di stabilità potrebbe essere messa nelle condizioni di fermare spesa, investimenti e assunzioni di personale già vincitore di concorso. “La Regione Puglia potrebbe esssere punita dal Governo per aver speso, in funzione anticrisi, troppi fondi comunitari nel 2008. E adesso corre il rischio di rimanere ferma e legata”. Lo ha spiegato oggi in conferenza stampa l’assessore al Bilancio Michele Pelillo commentando la cosiddetta nettizzazione delle spese comunitarie, che riveste una fondamentale importanza per il rispetto del Patto di stabilità per l’anno 2008 e che sarà oggetto di un imminente decreto del presidente del consiglio dei ministri. “Il Governo infatti – continua Pelillo – starebbe per approvare un decreto che in maniera incongrua e inapplicabile, interverrebbe oltre ogni ragionevole termine di intervento su bilanci e spese ormai realizzate da tempo. La Puglia verrebbe punita per aver speso troppo nel 2008. Questa sarebbe la migliore risposta a chi ci accusa di immobilismo nel contrastare la crisi con l’impiego dei fondi europei, ma non ci basta. Perché un decreto siffatto ci fermerebbe in una fase in cui occorrono più investimenti e più spesa. Saremmo ‘bastonati’ nonostante la virtuosità nella spesa per il personale, che risulta essere più bassa del 16% nel 2008, un decremento superiore a quello di tutte le altre regioni. Invece di essere premiati, ci bloccherebbero”. Il presunto non rispetto del patto di stabilità così come è stato prospettato dal Governo imporrebbe alla Puglia alcune limitazioni nella spesa del 2009, il divieto di indebitamento per investimenti e anche il blocco delle assunzioni a qualunque titolo. “Nei fatti – spiega l’assessore al Personale Guglielmo Minervini – si tratta di un sistema per far saltare i concorsi pubblici già avviati, con gravi ripercussioni per la funzionalità dell’ente e con l’apertura di contenziosi dagli esiti imprevedibili. E’ strano, nel 2007 spendevamo 214 milioni per il personale, nel 2008 180. Ancor più drastica la diminuzione delle collaborazioni, da 2,5 milioni a 1,5 milioni, con l’effetto paradossale del blocco delle assunzioni a un metro dal traguardo dei primi, storici concorsi della Regione. Di quel personale abbiamo bisogno per riavviare e svecchiare la macchina”. Il presidente Vendola ha già scritto al presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani una nota per chiedere la modifica del decreto in via di emanazione, anche con una riunione dell’apposita segreteria tecnica della Conferenza Stato- Regioni. “Come già avvenuto in passato – conclude Pelillo - i tempi per intervenire a tutela di regioni ‘virtuose’ come la Puglia ci sono tutti e speriamo che a tutti i livelli si voglia risolvere il problema per evitare una punizione ingiusta. Adesso speriamo che anche il centrodestra rafforzi la nostra richiesta , cercando di assecondare le esigenze della nostra Regione”. . |
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INNOVAZIONE FVG: ROSOLEN, TANTI INVESTIMENTI MA POCHE RICADUTE |
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Trieste, 8 giugno 2009 - Se è vero che in Friuli Venezia Giulia esistono realtà che fanno ricerca a livello d´eccellenza, è altrettanto vero che la competitività da esercitare nell´ambito di un´area vasta, nazionale ed internazionale è stata sinora troppo spesso giocata all´interno del territorio regionale. Anche per questo poche sono state le ricadute effettive sulla comunità di Trieste e della sua provincia dei circa 300 milioni di contributi europei, nazionali e regionali destinati allo sviluppo di ricerca ed innovazione ed annualmente erogati in questa parte della regione. Lo ha confermato oggi l´assessore regionale al Lavoro, Università e Ricerca, Alessia Rosolen, partecipando al convegno "Focus innovazione - L´innovazione vale il rischio: una sfida culturale", organizzato nella sede di Friulia dall´Assindustria giuliana. Introdotto dal vicepresidente degli industriali triestini Nicola Pangher e dal presidente di Friulia, Federico Marescotti, il convegno, di cui ha tratto le conclusioni Diana Bracco, presidente del progetto speciale "Ricerca ed innovazione" e "Expo 2015" di Confindustria, è culminato nella tavola rotonda moderata dal direttore de Il Piccolo, Paolo Possamai, che con l´assessore si è confrontato appunto sulle politiche regionali a favore dell´innovazione. Riferendosi alle ricadute dei fondi per la ricerca, l´assessore ha spiegato che esse sono state scarse dal punto di vista della sanità, della pubblica amministrazione, della lotta all´inquinamento e per l´energia, ma non per cattiva volontà o per la carenza di investimenti. Hanno invece pesato la mancanza di una regia superiore, l´atteggiamento non sempre corretto del sistema Paese su questo tema, l´ineluttabilità dello scontro contro le sedimentazioni politico-amministrative, le divisioni in ambito universitario, le duplicazioni. Ricordando di aver puntato, sin dall´inizio della legislatura, non solo alla razionalizzazione del sistema ma anche e soprattutto alla creazione di reti e sinergie, l´assessore ha dichiarato che cambiare l´attuale stato delle cose è la sfida più importante per l´amministrazione regionale. Un percorso già avviato attraverso interventi che sono mirati all´eliminazione del gap determinato dalle conflittualità interne ed hanno l´obiettivo di premiare chi, in questo momento di crisi, ha il coraggio di investire in innovazione e porta tali strategie nella partecipazione ai bandi regionali che, come indicato nel decreto anticrisi, premieranno le imprese che sapranno proporre innovazione tecnologica nella realizzazione delle opere pubbliche. Alle domande di Possamai hanno risposto, oltre all´assessore regionale, il rettore dell´ateneo triestino Francesco Peroni, il presidente di Area Science Park, Giancarlo Michellone, il presidente di Trieste Coffee Cluster, Furio Suggi Liverani, lo stesso Pangher e Livio Marchesini, presidente di Ditenave. "In un momento di crisi come quello che stiamo attraversando è necessario credere nelle nostre aziende investendo in esse con determinazione", ha dichiarato nelle sue conclusioni Diana Bracco, confermando che il sistema confindustriale intende essere un punto di riferimento nel processo di sviluppo delle imprese e del Paese. Secondo Bracco, "l´esperienza realizzata a Trieste in questi anni è una conferma chiara della forza di quest´impegno". Il convegno era stato aperto dalla presidente della Provincia, Maria Teresa Bassa Poropat, e dal sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, che aveva a sua volta esortato a mantenere alta l´attenzione di tutti gli attori del sistema economico giuliano sul tema dell´innovazione. . |
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IL PRESIDENTE DELLA REGIONE TOSCANA ALLA PRESENTAZIONE DELLO STUDIO DEL S.ANNA GROSSETO, HIGH TECH E DISCONTINUITÀ PER L´ECONOMIA DI DOMANI |
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Firenze, 8 giugno 2009 - Alla ricerca dei ´segnali deboli´ e dei piccoli numeri della provincia grossetana, quei segnali di un´economia che non ancora non c´è - o forse c´è, ma solo in fase embrionale - e che servono ad individuare le possibili strade di una discontinuità su cui costruire invece l´economia di domani. Un´economia capace di crescere sullo sviluppo locale a detta degli studiosi, spiega il presidente della Toscana - ed è una grande riscoperta, che non vale solo per Grosseto - uno sviluppo locale (e non localistico) che non vuol dire rinchiudersi in se stessi ma utilizzare le risorse di ciascun territorio per connettersi all´economia globale. Un´economia dove è importante che ci sia spazio per l´high tech e il terziario avanzato, sottolineano gli esperti, ma che valorizzi anche vocazioni particolari, senza dimenticare l´agricoltura. E dove la periferia, se ´connessa´, può diventare un´opportunità. Lo studio del S. Anna - Se ne è parlato stamani nel palazzo della Provincia a Grosseto, dove è stato presentato uno studio sul futuro del territorio maremmano. Quale sviluppo ci attende? Da qui è partita la ricerca multidisciplinare che la Provincia ha affidato alla scuola superiore Sant´anna di Pisa. La risposta è che occorre rompere con il passato e puntare sulle nuove tecnologie. Non con l´obiettivo di creare un Ombrone Valley sia chiaro, ma utilizzando l´high tech per far crescere le vocazioni naturali del territorio. Occorre però farlo velocemente, è stato detto, rimboccandosi tutti le maniche: con una prospettiva di lungo respiro e puntando a far crescere anche il sistema scolastico ed universitario. Perché non c´è sviluppo senza conoscenza. E non c´è sviluppo, si legge ne lla ricerca, senza innovazione e interconnessioni. Periferia come opportunità - Grosseto è una provincia nata nel 1861 quasi per caso, ha sottolineato nel corso della presentazione il professor Gian Franco Elia. E´ cresciuta senza conoscere una vera rivoluzione industriale, basandosi su “un´agricoltura spesso ottusa”. Ora c´è bisogno di cambiare. Grosseto è stata a lungo considerata la Cenerentola della province toscane. Ma è una provincia dove i germi dell´high tech già esistono, ha sottolineato ottimista il professor Nicola Bellini. Ed è una delle aree della Toscana, ha sottolineato il presidente della Regione intervenuto a Grosseto, dove più ampi sono gli spazi di crescita, non solo fisici e dove, per stare alla viabilità, si concentrano due delle tre priorità regionali – la Tirrenica e la Due Mari – attorno a cui può nasc ere nuovo sviluppo. Non si tratta di iscriversi al derby tra pessimisti ed ottimisti, ma valorizzare le potenzialità. Per il governatore toscano è un elemento cruciale in questo momento di crisi. Come è importante connettere insieme le grandi filiere. L´importanza dell´agricoltura - Prendiamo il caso dell´agricoltura. Il forte impegno sulla competitività rurale del territorio di Grosseto non può venire meno, spiega il presidente la mattina in Provincia e lo ripete nel tardo pomeriggio nel nuovo centro fiera Madonnino di Braccagni, finanziato dalla Regione e dove si parla specificatamente di agro-alimentare. Il presidente utilizza una metafora: l´agricoltura è come un un piccolo partito che pesa per il 3-4 % ma senza cui non si costituisce una giunta o un governo. Perché agricoltura vuol dire salute, vuol dire ambiente, vuol dire salvaguardia del paesaggio. Certo l´agricolt ura grossetana, c´è scritto nello studio del Sant´anna, deve risolvere i suoi nodi. Non cresce a sufficienza, è frammentata, non si riducono abbastanza i costi e troppo basso è il livello di imprenditorialità. Così non può affrontare le sfide che l´attendono ed aiutare l´economia. . |
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SARDEGNA: URBANISTICA QUINTA CONFERENZA TERRITORIALE ALLA RICERCA DI UNA STRATEGIA CONDIVISA |
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Pula, 8 Giugno 2009 - Dopo lo svolgimento delle programmate quattro Conferenze territoriali, ad Alghero ed Arzachena il 18 maggio, e Lanusei e Muravera il giorno 22, il 4 giugno a Pula, presso l´hotel Baia di Nora, l´assessore regionale dell´Urbanistica, Gabriele Asunis, ha introdotto i lavori della quinta conferenza "di stimolo ed ascolto dei territori dell´isola" sul tema riguardante la riforma del Piano paesaggistico. La Regione, infatti, attraverso il coinvolgimento di Amministratori locali, tecnici, esponenti del mondo sociale ed economico, ma anche associazioni ambientaliste, prosegue il percorso mirato alla individuazione di una strategia condivisa per la valorizzazione del paesaggio della Sardegna. L´incontro di Pula interessa l´Amministrazione provinciale di Cagliari e i 34 Comuni dell’area metropolitana del capoluogo dell’isola. Ogni Conferenza territoriale viene preceduta da un tavolo preliminare di lavoro, propedeutico all’assemblea regionale conclusiva, nel corso del quale si realizza una prima messa a fuoco delle questioni locali. Della road map predisposta dalla Regione restano ancora da visitare, nel mese di giugno, i centri di Oristano e San Gavino, in calendario per i giorni 8 e 9, Carbonia per il 16, e Nuoro per il 23. La Conferenza regionale, programmata per il giorno 30 alla Fiera Campionaria di Cagliari, sancirà la conclusione di questa serie di incontri. Il risultato di questo lavoro, attraverso le questioni emerse nei paesi visitati, consentirà la definizione delle linee guida per un sistema partecipato di governo della regione. In apertura dei lavori, il sindaco di Pula, Walter Cabasino, ha manifestato apprezzamento per il nuovo corso intrapreso dalla Regione, che concede alle amministrazioni locali l´opportunità di esporre le necessità ma anche le criticità dei territori da loro rappresentati, in merito alla applicazione del Ppr, auspicando la possibilità di apportare i giusti correttivi e dargli gambe attraverso la realizzazione dei Puc. "Sono stati buttati al vento 5 anni - ha detto - e ricordo con enfasi le conferenze di co-pianificazione a cui tutti noi siamo stati invitati a partecipare, salvo constatare che delle proposte da noi formulate, e prontamente inserite nel sito istituzionali della regione, nessuna mai è stata recepita, nonostante avessero un denominatore comune e rappresentassero le stesse necessità". "La volontà dell’amministrazione regionale riguardo a queste tematiche - ha detto l´assessore Asunis - è finalizzata a cogliere, attraverso il contributo degli attori che operano sul territorio, le difficoltà e le criticità, forse di natura normativa, che allo stato attuale hanno impedito a tutti i comuni della Sardegna, ad eccezione di due amministrazioni ogliastrine, di poter completare il processo di pianificazione". "Siamo consapevoli che l’articolazione del Piano è complessa - ha aggiunto - ma sia ben chiaro che non abbiamo nessuna intenzione di azzerare il Ppr. Se dovessimo rilevare, in previsione della conferenza regionale programmata per il 30 giugno p. V. , una forte convergenza da parte delle amministrazioni locali, in ordine ad alcuni punti di criticità del Piano, e se questi possono in qualche modo essere trasfusi in 3 - 4 articoli da collocare all’interno del ddl di recepimento del "Piano Casa", credo che questa operazione possa concludersi positivamente entro il 15 luglio prossimo". A conclusione del suo intervento, l´assessore ha voluto precisare che "all´interno del quadro normativo regionale non è presente, in quanto mai è stato istituito, il fantomatico "Ufficio del Piano" di cui sovente si sente parlare, e che si è rivelato motivo di sviamento nell’approccio verso la regione per diversi comuni che hanno giustamente chiesto, per liberare il campo da dubbi, un nostro intervento mirato a fare chiarezza". . |
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BUSTE PAGA PIÙ PESANTI PER I LAVORATORI DI REGIONI ED ENTI LOCALI |
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Firenze, 8 giugno 2009 - Un accordo che, grazie anche alla capacità di mediazione delle Regioni, ha raggiunto significativi obiettivi per la salvaguardia del potere di acquisto dei lavoratori in un momento comunque difficile, guardando anche alla qualità e all´efficienza delle amministrazioni pubbliche. È questo il significato dell´accordo siglato il 4 giugno per il rinnovo del contratto dei dipendenti di regioni, province e comuni, che prevede un aumento medio a regime di circa 63 euro (più 3,2%) che per le amministrazioni più virtuose, quelle cioè che hanno rispettato il patto di stabilità, potrà superare i 90 euro. Un rinnovo a cui è stato possibile arrivare grazie alla pressione esercitata dalle Regioni e dalle autonomie locali, sottolinea il vicepresidente della Regione Toscana, che è anche vicepresidente del comitato di settore dell´Aran, richiamando anche il particolare impegno della Toscana. Un accordo, aggiunge, che serve a rendere un po´ più pesanti le buste paga di tanti lavoratori ma che ha anche un importante significato politico, perché malgrado tutta la demagogia che in questi mesi si è sentita contro i costi della pubblica amministrazione e contro i dipendenti pubblici, con questo contratto si dimostra che è possibile riconoscere diritti e poteri di acquisto facendo pure l´interesse della pubblica amministrazione e quindi dei cittadini. Questo è infatti un contratto che, allo stesso tempo, individua un percorso per i lavoratori precari, premia le amministrazioni più virtuose, riconosce un´importante autonomia alle regioni consentendo loro di incrementare, dove possibile, le risorse per la contrattazione decentrata, prova a indicare anche dei principi per la produttività in caso di assenza per malattia e quindi comincia a rimettere in discussione la normativa Brunetta. Tutto questo, conclude il vicepresidente, arriva in ritardo di almeno un anno e mezzo, ma è comunque un risultato da accogliere con soddisfazione, senza dimenticare che per alcuni aspetti previsti dal nuovo contratto, vedi il monitoraggio sui precari, il governo regionale della Toscana ha già avviato da tempo questo percorso. . |
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FIRMATA A ROMA DA MINISTERO DEL LAVORO, INPS E REGIONE CALABRIA LA CONVENZIONE SUGLI ARMONIZZATORI SOCIALI |
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Reggio Calabria, 8 giugno 2009 - E’ stata firmata a Roma, da Ministero del Lavoro, Regione Calabria e Inps una convenzione che regola per quest’anno le modalità attuative, gestionali ed i flussi informativi relativi agli ammortizzatori sociali, in deroga con la finalità di garantire l’erogazione del sostegno al reddito del lavoratore. Grazie a questo accordo siglato dal direttore centrale “Prestazioni a sostegno del reddito” di Inps, Ruggero Golino, e dalla dirigente generale del Dipartimento Lavoro e Formazione della Regione Calabria, Marinella Marino, si completa l’iter procedurale per l’erogazione immediata ai lavoratori dei trattamenti in deroga di cassa integrazione guadagni, di mobilità e di disoccupazione speciale. In particolare, la convenzione garantirà l’erogazione dei trattamenti in deroga ai lavoratori, la rendicontazione e il monitoraggio della relativa spesa, a valere sulle singole fonti di finanziamento, nonché l’accesso alla banca dati Inps dei percettori di trattamento di sostegno al reddito. La convenzione con l’Inps è prevista dall’accordo politico siglato il ventidue aprile scorso dall’assessore regionale al Lavoro Mario Maiolo e dal Sottosegretario al Lavoro Pasquale Viespoli, finalizzato ad individuare le risorse finanziarie necessarie per assicurare l’ampliamento degli strumenti di sostegno al reddito, previsto dalla Legge finanziaria per il 2009 per contrastare gli effetti negativi della crisi economica. Tali risorse sono imputate per il 70% sui fondi nazionali e per il 30% su risorse regionali, prevalentemente risorse del Por Calabria Fse 2007-2013. Ciò significa che per la prima volta i fondi strutturali, e nello specifico il Fondo sociale europeo, intervengono a sostenere direttamente i lavoratori sospesi o in mobilità a causa della congiuntura economica sfavorevole. Ma non è tutto: la peculiarità del ruolo del Fse consiste nell’obbligo di garantire a ciascun lavoratore cui questo Fondo strutturale assicura una parte del sostegno al reddito, un pacchetto di politiche attive per disegnare nuove opportunità di rientro nel mondo del lavoro. . |
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RESTITUZIONE BUSTA PESANTE: PRESIDENTE REGIONE UMBRIA, SITUAZIONE PARADOSSALE, UNICA SOLUZIONE PROROGA TERMINI |
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Perugia, 8 giugno 2009 – È davvero incredibile e paradossale la situazione che si è creata in Umbria e nelle Marche per l’avvio della restituzione della “busta pesante”. Lo rileva la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti. A fronte di autorevolissimi pareri che provengono dalla stessa amministrazione centrale del Dicastero dell’Economia e del Tesoro circa le procedure burocratiche e le difficoltà per la definizione dell’ammontare della restituzione di contributi e tributi, non si è però in grado di trovare una modalità amministrativa che consenta al cittadino di compiere il proprio dovere. Permanendo così le cose, la presidente ribadisce che l’unica strada percorribile è quella della proroga del termine per la restituzione, indicato attualmente al 16 giugno prossimo, data entro la quale dovrebbe essere versata la prima rata. Come abbiamo più volte detto, e ho scritto allo stesso Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri competenti, ricorda la presidente, le procedure di restituzione della “busta pesante” previste nei giorni scorsi dall’Amministrazione finanziaria dello Stato sono complesse e difficilmente applicabili per cittadini, imprese e professionisti. E se prima si paventava il rischio di grande confusione e incertezza, ora questa condizione è drammaticamente sotto gli occhi di tutti. La presidente Lorenzetti tranquillizza tutti i cittadini interessati alla restituzione della “busta pesante” e li invita a non angustiarsi più di tanto. Facciano il loro dovere di onesti contribuenti e, nel caso in cui a causa delle insormontabili difficoltà burocratiche e di ricerca dei dati necessari non fossero in grado di rispettare il termine stabilito, la Regione si impegna a tutelarli in ogni sede, anche legale. Infine, la presidente esprime il personale plauso e ringraziamento a tutto il personale sia dei “Caf” che della Agenzia delle Entrate che sta operando nei servizi locali in una situazione di grande confusione, mancanza di certezze e chiarezza delle procedure, ma comunque con estrema professionalità, abnegazione e spirito di servizio verso i cittadini. . |
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SARDEGNA: INCONTRI POSITIVI PER GIUNGERE A VALUTAZIONI COMUNI E COMBATTERE LA CRISI |
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Cagliari, 8 Giugno 2009 - "Un confronto importante e costruttivo per condividere gli strumenti più adatti a combattere la crisi". E´ quanto ha sottolineato l´Assessore Regionale della Programmazione e del Bilancio, Giorgio La Spisa, che in questi giorni ha incontrato le parti sociali, i sindacati, le associazioni di categoria e autonomie locali, per presentare e valutare la bozza del Disegno di legge di accompagnamento e integrazione della manovra Finanziaria 2009. "Avevamo l´urgenza di approvare la Finanziaria in tempi strettissimi e così abbiamo fatto – ha spiegato l´Assessore – anche perché erano state tolte diverse norme intruse che invece possiamo riproporre nel collegato. Si tratta di interventi importanti in materia di personale, con la stabilizzazione dei lavoratori precari, interventi in materia di servizio idrico integrato, (A. T. O. ), interventi vari per circa 100 milioni di euro per il 2009, provvedimenti che riguardano i diversi settori produttivi dell’isola, dall’artigianato al turismo, il campo socio sanitario con disposizioni in materia di edilizia abitativa anche a canone moderato, borse di studio per laureati e reti di emergenza-urgenza. Per quanto concerne il governo e la difesa del territorio si punta a incrementare le dotazioni per le aree colpite dall’alluvione, per le energie rinnovabili e, ancora, alla pianificazione territoriale e informatizzazione". "Tra le proposte emerse nel corso degli incontri – ha concluso l´assessore Giorgio La Spisa – oltre alle istanze per il lavoro, è stato posto l’accento sull´utilizzo dei fondi comunitari per nuovi piani di sviluppo e proposto un "patto" da stabilire con la Regione per le prossime scelte che riguarderanno il Programma Regionale di Sviluppo e la Manovra Finanziaria 2010". . |
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PRESIDENTE REGIONE LORENZETTI A PRESIDENTE BERLUSCONI BASTA FARNETICAZIONI SU RICOSTRUZIONE IN UMBRIA |
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Perugia, 8 giugno 2009 - Forse per confondere gli italiani su ritardi, disagi e incertezze finanziarie per la ricostruzione in Abruzzo il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, continua nelle sue farneticanti affermazioni. Dire che in Umbria dopo dodici anni ci sarebbero ancora persone in baracche e tende è, lo ripeto, una bugia talmente grossolana che non merita nemmeno di essere smentita. Così la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, ha replicato alle dichiarazioni del presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi, rese il 5 giugno nel corso della trasmissione radiofonica “Radio anch’io”. Il presidente del Consiglio, prosegue la presidente, pensi piuttosto all’Abruzzo e agli abruzzesi e dimostri, con modestia e umiltà, rispetto e attenzione per le migliaia di abruzzesi costretti a stare nelle tende non si sa per quanto ancora. In ogni caso si faccia dire dal suo sottosegretario alla Protezione civile, Guido Bertolaso, qual è la situazione in Umbria e nelle Marche: qui nessuno vive più in baracche da anni. E quelle che lui definisce baracche, le stesse che in Molise aveva chiamato invece ‘chalet’, sono ora di pubblica proprietà dei Comuni che le utilizzano, appunto perché confortevoli ed eleganti, sia per scopi sociali che turistici. Una calamità deve poter imparare dall’altra, conclude, e sarei la prima ad essere felice, soprattutto per i cittadini terremotati conoscendone sulla nostra pelle dolore e angosce, se Berlusconi e il suo Governo operassero meglio di quanto abbiamo fatto noi per la ricostruzione. Lo attendiamo alla prova dei fatti, ma smetta di farneticare. . |
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TERREMOTO, LA GIUNTA DELLA CAMPANIA STANZIA 550 MILA EURO PER POGGIO PICENZE, FONDI PER RICOSTRUIRE SCUOLE E VIABILITÀ |
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Napoli, 8 giugno 2009 - La Giunta regionale della Campania, su proposta del presidente Antonio Bassolino, ha deliberato, il 5 giugno, lo stanziamento di 550 mila euro per interventi di contrasto all´emergenza nel comune di Poggio Picenze, in provincia de L´aquila. Le somme stanziate - che si aggiungono ai 600 mila euro messi a disposizione subito dopo il sisma per la realizzazione delle strutture di prima accoglienza e il trasporto delle attrezzature d´emergenza della protezione civile campana - saranno impiegate sia per interventi di natura strutturale che per iniziative di carattere sociale e culturale a favore della comunità locale. Si tratta di iniziative tese ad affiancare l´attività di ricostruzione portata avanti dal governo e dalla Protezione civile nazionale. Nel dettaglio, d´intesa col comune di Poggio Picenze e con l´amministrazione provinciale de L´aquila, sono previsti: sostegno agli interventi strutturali per la ricostruzione della scuola ed alle attività didattiche per la ripresa delle lezioni; messa in sicurezza dello svincolo della strada regionale 261 al fine di facilitare la viabilità tra i comuni di Poggio Picenze, Barisciano e Fossa; realizzazione sul territorio comunale di Poggio Picenze di eventi artistici, cinematografici, teatrali e musicali, di laboratori, di attività di animazione territoriale con l’obiettivo di far rinascere i poli culturali ed aggregativi del posto; ospitalità e partecipazione dei cittadini di Poggio Picenze alle principali iniziative di carattere artistico, culturale, ricreativo e sportivo che si realizzano sul territorio campano, a cominciare dal Giffoni Film Festival. "Portiamo avanti - ha detto il presidente Bassolino - il nostro impegno per sostenere la comunità di Poggio Picenze duramente colpita dal terremoto". "Dopo i primi importanti interventi della Protezione Civile della Campania, investiamo ulteriori risorse per accelerare la ricostruzione delle scuole e la ripresa delle attività didattiche. Vogliamo contribuire alla rinascita civile e sociale di Poggio Picenze. Sappiamo bene quanto sia difficile tornare alla normalità dopo un terremoto, continueremo a fare la nostra parte fino in fondo", ha concluso il presidente Bassolino. . |
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RICOSTRUZIONE MARCHE. IL PRESIDENTE DELLA REGIONE MARCHE REPLICA A BERLUSCONI. |
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Ancona, 8 Giugno 2009 - ´Errare humanum est, sed perseverare diabolicum´. Il Presidente Berlusconi - nonostante abbia ricevuto una lettera aperta e la monografia ´Dieci Anni Spesi Bene. Il Coraggio Di Ricominciare´ (Electa Mondatori), che racconta di una ricostruzione veloce, trasparente, di qualita` e sicurezza ´ insiste. Se non crede alle mie parole o a quelle del suo sottosegretario Bertolaso, venga lui stesso a verificare. Ribadisco che nelle Marche le ´tende´ erano scomparse tre mesi dopo la prima scossa. Dopo 5 anni, il 70% della popolazione era rientrato nella propria abitazione. Tutti, proprio tutti, hanno potuto celebrare il decennale in una situazione di ritrovata completa normalita` e serenita`, perche` erano nelle proprie case, ricostruite esattamente laddove il terremoto le aveva distrutte. . |
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SICUREZZA LAVORO, FORMIGONI: E´ NOSTRA PRIORITA´ SECONDO LE PRIME STIME NEL 2008 MENO 37% DI MORTI BIANCHE |
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Milano, 8 giugno 2009 - La sicurezza sul lavoro in Lombardia "è una priorità nell´agenda politica da molti anni" e ha trovato nel Piano 2008-2010, adottato d´intesa con tutte le parti sociali (imprenditori e sindacati) e l´Inail, una sua espressione matura e ambiziosa: l´obiettivo ("che è alla nostra portata") è ridurre del 15% gli infortuni sul lavoro denunciati (- 23. 700 in termini assoluti) e del 10% le morti bianche. Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenendo oggi alla giornata di studio promossa da Confindustria (in collaborazione con Inail e Fondo Dirigenti Pmi) dedicata a "Sviluppo imprese in sicurezza", ha tracciato un bilancio positivo di quanto già realizzato sul fronte della prevenzione degli incidenti sul lavoro, rilanciando allo stesso tempo l´impegno fondato sui tre pilastri scritti nel Piano 2008-2010: la centralità del ruolo delle aziende; le strategie di prevenzione; la partecipazione di tutti gli attori. Insieme a Formigoni, hanno partecipato alla tavola rotonda - conclusa da un intervento del presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia - Diana Bracco (presidente Assolombarda) e Marco Fabio Sartori (presidente Inail). I Dati - Dopo aver ricordato come l´impegno per la sicurezza sul lavoro nasca dal riconoscimento della "centralità dell´uomo", Formigoni ha menzionato alcuni dati, che parlano di una generale diminuzione degli infortuni e delle malattie professionali denunciati in Italia (-5% nel 2008 rispetto al 2007). Dati ancora migliori si sono registrati in Lombardia: come attesta la Direzione regionale lombarda di Inail l´andamento degli infortuni sul lavoro nei primi 11 mesi del 2008 (139. 245) fa segnalare un deciso miglioramento rispetto all´anno precedente, sia per quanto riguardo gli eventi denunciati (-7,3% nell´agricoltura, -4,2% nell´industria-commercio-servizi) sia per i casi mortali. Da gennaio a novembre del 2008 gli infortuni mortali sono diminuiti del 37% rispetto al 2007, contro una diminuzione registrata in Italia del 16% (fonte Inail): confrontando i dati dei primi 5 mesi del 2009 con quelli del 2008, si nota come si siano verificati 19 infortuni mortali contro i 28 dell´anno passato. "Il fatto che la frequenza infortunistica in Lombardia si attesti nettamente al di sotto della media nazionale (17ma regione prima di Sicilia, Campania e Lazio) - ha aggiunto Formigoni - non ci può tuttavia far dormire tranquilli: ogni decesso e ogni singolo infortunio rappresentano ferite profonde, a partire dalle quali costruire una nuova cultura della sicurezza sul lavoro". Ruolo Degli Imprenditori - Nel Piano triennale per la sicurezza 2008-2010 Regione Lombardia ha voluto promuovere il principio secondo cui la sicurezza è certamente un vincolo che tutti devono rispettare, ma può diventare fonte di opportunità: i costi del ´non fare sicurezza´ rappresentano una perdita economica, oltre che sociale, per l´intero sistema". "Da questo punto di vista - ha detto ancora il presidente - il primo pilastro del nostro Piano per la sicurezza è la centralità dell´azienda e del suo sistema di gestione della sicurezza sul lavoro. I datori di lavoro sono i veri protagonisti del sistema". Regione Lombardia è partner attivo dell´impegno delle aziende, avendo tra l´altra siglato con Inail un accordo che prevede sconti premiali sulle tariffe assicurative del 5% per le aziende grandi e del 10% per le piccole medie imprese che volontariamente adottano i criteri contenuti nelle linee guida e nei documenti prodotti a livello regionale. La Strategia Della Prevenzione - Il secondo pilastro del Piano triennale per la sicurezza è l´approccio globale alle politiche di prevenzione e tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. In primo piano, in questo ambito, la formazione e l´istruzione, tanto più importante ad esempio per i lavoratori stranieri. Nel 2008, ha ricordato Formigoni, per il comparto edile tutte le Asl hanno curato direttamente, o partecipato attivamente, alla realizzazione di corsi di formazione per capocantiere; sono stati organizzati anche momenti di formazione per i coordinatori alla sicurezza sulle "regole minime" di comportamento da tenere nei cantieri, concordato con ordini e collegi professionali; in 158 Comuni (pari al 10% dei Comuni della Lombardia) sono stati anche realizzati seminari per agenti di Polizia Locale. Sui controlli il Piano regionale 2008-2010 ha previsto un incremento del numero delle verifiche nelle aziende effettuate dai servizi di vigilanza delle Asl. A consuntivo risultano già effettuate oltre 52. 000 ispezioni e verificati più di 44. 000 documenti inerenti la programmazione e la valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute delle aziende. La Partecipazione Di Tutti Gli Attori - Il terzo pilastro del Piano triennale per la sicurezza 2008-2010 è la sinergia tra tutti gli attori della prevenzione dei rischi professionali. "La cultura della sicurezza - ha sottolineato Formigoni - deve basarsi sulla compartecipazione e sul dialogo: istituzioni, datori di lavoro, lavoratori, parti sociali e rappresentanti del partenariato economico-sociale devono operare assieme, all´interno di un quadro chiaro di diritti, doveri e responsabilità". È la cosiddetta "partecipazione attiva" che ha caratterizzato l´elaborazione dello stesso Piano regionale che, dopo essere stato presentato l´11 dicembre 2007 a tutti i soggetti interessati, è stato sottoscritto il 13 febbraio 2008. In un´indagine, condotta nel 2008 a Lecco dall´Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro, è emerso che l´83% delle piccole e medie imprese intervistate considera la sicurezza un elemento di primaria importanza. "Facciamo in modo, tutti assieme - ha concluso Formigoni - che la sicurezza diventi una priorità per il 100% delle imprese italiane: Regione Lombardia è pronta a studiare nuovi interventi che incentivino sul territorio le attività di prevenzione". . |
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LAVORATORI SOMMINISTRATI: LA PUGLIA PRIMA REGIONE A PREVEDERNE UN SOSTEGNO |
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Bari, 8 giugno 2009 - Sottoscritta il 4 giugno dall’Assessore al Lavoro, prof. Marco Barbieri- con Assolavoro (associazione delle agenzie di lavoro interinale) e i sindacati di categoria Nidil Cgil, Alai Cisl e Cpo Uil- la prima intesa in Italia con cui una Regione fornisce aiuto e sostegno ai lavoratori somministrati (cioè dipendenti delle Agenzie, ma che lavorano presso altre imprese committenti) che perdono il posto a seguito della crisi. È previsto fra l’altro l’intervento della cassa integrazione in deroga per tutti i lavoratori la cui missione sia stata interrotta a seguito della crisi, nonché, per tutti i lavoratori per i quali la crisi abbia determinato il mancato rinnovo del contratto, e che abbiano almeno 78 giornate di lavoro nell’anno, un voucher formativo a carico della Regione Puglia, per svolgere corsi di formazione professionalizzante di 260 ore, comprensivi di un’indennità di frequenza di 1300 euro per i partecipanti. La Regione Puglia ha stanziato, per questo, 5,2 milioni di euro, che saranno disponibili con un apposito bando. L’assessore ha espresso la sua viva soddisfazione per l’accordo, che mette la Puglia ancora una volta all’avanguardia in Italia nelle politiche di difesa del lavoro, aggredito dalla crisi e dalla politiche del Governo Berlusconi, il quale ha finora impedito senza motivo il pagamento da parte dell’Inps di quanto dovuto in base all’accordo Stato Regioni sugli ammortizzatori sociali in deroga, danneggiando migliaia di lavoratori e lavoratrici pugliesi. . |
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DA G.R. OLTRE 2 MILIONI 550MILA EURO A PROVINCE DI PERUGIA E TERNI |
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Perugia, 6 giugno 2009 - Sono pari a 2 milioni 558mila euro le risorse che per l’annualità 2010-2011 la Giunta regionale, su iniziativa dell’assessore alle Politiche attive per il lavoro, ha messo a disposizione per il funzionamento dei Servizi pubblici per l’impiego delle Province di Perugia e Terni, come previsto dall’Asse Occupabilità dell’Ob. 2 Por Umbria Fse 2007-2013 e in attuazione dell’Accordo Governo, Regioni e Province autonome. I contributi, di cui 1 milione 748mila euro a favore della Provincia di Perugia e 810mila per quella di Terni, saranno assegnati per finanziare progetti relativi a servizi specialistici per l’orientamento dei disabili, di soggetti svantaggiati o migranti, per favorire l’occupazione femminile e per tutelare soggetti colpiti dalla crisi economica. Secondo l’assessore regionale, sostenere i Servizi pubblici per l’impiego, soprattutto in uno scenario di crisi economica come l’attuale che richiede risposte tempestive ed urgenti, significa rafforzare una componente fondamentale nel sistema delle politiche di formazione e lavoro e per mantenere i lavoratori nel sistema produttivo. . |
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AVVIATE DAL DIRIGENTE DEL DIPARTIMENTO PRESIDENZA CALABRESE GIUSEPPE FRAGOMENI LE CONSULTAZIONI SU LEGALITÀ E SICUREZZA |
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Reggio Calabria, 8 giugno 2009 - “La Regione Calabria intende sostenere la crescita del capitale sociale della comunità calabrese, soprattutto attraverso la valorizzazione del tessuto dell’associazionismo e del volontariato, al fine di contrastare e ridurre i livelli di illegalità e insicurezza”. Lo ha detto il dirigente generale del dipartimento Presidenza, Giuseppe Fragomeni, che questa mattina, a Catanzaro, in due diversi incontri con i responsabili degli organismi più rappresentativi dell’associazionismo calabrese e con l’amministrazione penitenziaria e di giustizia minorile, con le comunità terapeutiche per tossicodipendenti e con i consorzi di cooperative sociali, ha, di fatto, avviato le consultazione sui temi della legalità e sicurezza, posti dal presidente della Giunta regionale Agazio Loiero come obiettivi strategici primari da realizzare con la nuova programmazione. Nella prima riunione sono intervenuti i responsabili di Acli, Agesci, Arci, Caritas, Comunità Libere, Coordinamento regionale dei Csv, Libera, Movi. Ai partecipanti è stato chiesto di avanzare idee e proposte per la realizzazione di una iniziativa regionale legata alla promozione della cultura della legalità, capace di attivare cento gruppi locali e giungere alla istituzione di “Case della legalità” diffuse sul territorio regionale. Al secondo incontro hanno preso parte i rappresentanti dell’amministrazione penitenziaria, della giustizia minorile, delle comunità terapeutiche per tossicodipendenti e dei consorzi di cooperative sociali. In questo caso sono state esaminate alcune proposte per la realizzazione di percorsi di inclusione lavorativa di soggetti a rischio, al fine di ridurre il ricorso alla scelta criminale. In entrambi i casi i tavoli partenariali hanno espresso disponibilità a collaborare con la Regione Calabria e hanno manifestato apprezzamento per la modalità con cui si è inteso valorizzare il ruolo degli attori territoriali. In sostanza, con questa iniziativa la Regione ha concretamente intrapreso il processo di concertazione socio-istituzionale per la realizzazione di progetti di sistema, da realizzare mediante il ricorso alle risorse comunitarie. Un primo passo per la realizzazione degli organismi partenariali e tecnici previsti dalla normativa. . |
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PIEMONTE IN CIFRE 2009: PROGETTUALITá PER IL FUTURO |
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Torino, 8 giugno 2009 - È stata presentata venerdì 5 giugno, presso il Centro Congressi del Lingotto, la diciassettesima edizione di “Piemonte in Cifre”, frutto del lavoro congiunto di Unioncamere Piemonte, Regione Piemonte e Istat nell’ambito del Sistema statistico nazionale. L’annuario raccoglie, come da tradizione, le principali statistiche socio-economiche a livello regionale e provinciale, ponendosi l’obiettivo di far conoscere il territorio piemontese sotto diversi e complementari punti di vista. Dopo i saluti del Vice Presidente di Unioncamere Piemonte Giovanni Carlo Verri, intervenuto a nome del Presidente di Unioncamere Piemonte Ferruccio Dardanello; dell’Assessore alle Politiche territoriali, Programmazione e Statistica della Regione Piemonte Sergio Conti; e del Direttore Centrale per il Coordinamento degli Uffici regionali Istat Saverio Gazzelloni; è seguita la relazione di Roberto Strocco, a nome del Gruppo di lavoro Piemonte in cifre 2009, su “Il Piemonte attraverso le sue cifre”. All’interno della tavola rotonda moderata dal Responsabile de Il Sole 24 Ore Nord Ovest Francesco Antonioli, hanno affrontato il tema “Progetti per il Piemonte del futuro” il Vice Presidente di Torino Internazionale Giuseppe Berta, il Vice Direttore Generale di Bottega Verde Stefano Filipazzi, il Direttore della Fondazione Giovanni Agnelli Andrea Gavosto, il Vice Presidente del Gruppo Mossi & Ghisolfi Guido Ghisolfi, il Direttore del Comitato Italia 150 Paolo Verri e il Commissario straordinario del Governo per l’asse ferroviario Torino-lione Mario Virano. Ha concluso il programma della mattinata Sergio Conti, Assessore alle Politiche territoriali, Programmazione e Statistica della Regione Piemonte. “La Regione cura da diversi anni un sistema che fornisce con precisione e imparzialità i dati sul Piemonte. ‘Piemonte in Cifre’ è infatti lo strumento che consente di mettere a disposizione di cittadini, policy maker, ricercatori, studenti, operatori sociali, economici e culturali le informazioni necessarie per capire il Piemonte di oggi, scoprirne le tendenze di domani, valutare le possibilità per migliorare i nostri interventi e quelli di chi opera sul territorio - ha dichiarato Sergio Conti, Assessore alle Politiche territoriali della Regione Piemonte -. Naturalmente la collaudata ed efficace collaborazione tra il nostro ente, Unioncamere Piemonte e Istat ci consente a ogni nuova edizione di potenziare e perfezionare questo prezioso strumento, venendo sempre più incontro alle esigenze conoscitive di chi è chiamato a lavorare sul territorio piemontese”. “Uno dei compiti istituzionali delle Camere di commercio è quello di essere un punto di osservazione privilegiato dell’economia locale - sottolinea il Presidente di Unioncamere Piemonte Ferruccio Dardanello -. Con la convinzione che solo attraverso informazioni precise si possono prendere decisioni politiche ed imprenditoriali efficienti, Unioncamere Piemonte ha pubblicato per la diciassettesima volta l’edizione annuale di ‘Piemonte in Cifre’ in collaborazione con Regione Piemonte e Istat, i principali interlocutori nella produzione statistica locale. Le difficoltà economiche che hanno caratterizzato il contesto internazionale nel corso dell’anno hanno avuto profonde ripercussioni sull’economia reale della nostra regione: ne sono la dimostrazione la brusca frenata delle esportazioni, il rallentamento della produzione industriale, l’incremento della disoccupazione e del ricorso, da parte delle imprese, agli ammortizzatori sociali. Se, infatti, nei primi tre trimestri del 2008 l’export piemontese ha mantenuto una dinamica sostanzialmente positiva, nel periodo ottobre-dicembre ha registrato una pesante flessione. Tuttavia il nostro ruolo ci impone di essere ottimisti e le previsioni ci confortano: nella seconda metà del 2009, grazie ad una ripresa della domanda internazionale, la situazione potrebbe migliorare per tutte quelle regioni che, come il Piemonte, hanno una forte propensione all’export e la grande capacità di sfruttare tutte le opportunità di una prossima ripresa del commercio mondiale”. “Anche, quest’anno è stato realizzato il Quadro Statistico Complementare a cura di Unioncamere Piemonte e Regione Piemonte in cui trovano spazio tutte quelle informazioni statistiche di fonte non ufficiale: l’obiettivo è comprendere sempre più le trasformazioni che attraversano la nostra regione e rispondere così ai bisogni del territorio - ha affermato il Vice Presidente di Unioncamere Piemonte Giovanni Carlo Verri -. Si tratta di un importante strumento, pensato in un’ottica di complementarietà rispetto all’Annuario, che ha portato a pubblicare sul web e su cd-rom oltre 700 tabelle. Una caratteristica importante del Quadro Statistico Complementare è la ‘freschezza’ del dato: sono state inserite, infatti, solo le informazioni statistiche successive all’anno 2007, ed è previsto un aggiornamento del sito internet più cadenzato nel tempo”. “L’appuntamento con ‘Piemonte in Cifre’, una delle prime esperienze di sistema di dati statistici a livello regionale, costituisce ormai un momento di confronto sempre molto partecipato, come testimonia la costante presenza di tanti utilizzatori, spesso rappresentanti del mondo economico e produttivo - ha dichiarato Saverio Gazzelloni, Direttore Centrale per il Coordinamento degli Uffici regionali Istat -. La possibilità di disporre di un’ampia gamma di informazioni raccolte da tutte le fonti reperibili, integrate e rese fruibili dalla loro collocazione in un unico supporto, si è rivelata un prezioso strumento di ricerca e di interpretazione della realtà locale. Ciò è stato reso possibile dalle sinergie derivanti dall’impegno e dalla compartecipazione di importanti enti rappresentativi a livello locale quali la Regione e Unioncamere Piemonte che, unitamente all’Istat, hanno contribuito al processo di integrazione delle informazioni. Va inoltre sottolineato che il sistema informativo qui presentato, affinatosi sempre più nelle sue 17 edizioni, si caratterizza per l’ufficialità dei dati in esso contenuti assicurando non solo la piena compatibilità con le altre fonti, ma il rispetto di criteri qualitativi e metodologici in linea con gli standard europei”. Popolazione - Al 31 dicembre 2007 la popolazione piemontese risulta pari a 4. 401. 266 abitanti, con una crescita di 48. 438 unità rispetto all’anno precedente, determinata da un saldo positivo del movimento migratorio pari a 57. 347 persone. Il saldo naturale, cioè la differenza tra nascite (38. 565) e decessi (47. 474), è invece negativo: -9. 109 unità. La popolazione residente straniera al 1° gennaio 2008 è di 310. 543 unità, pari al 7,5% della popolazione complessiva; sul totale degli stranieri, uno su cinque ha un’età compresa tra 0 e 15 anni, mentre sull’insieme della popolazione residente della stessa fascia d’età i giovani stranieri risultano pari al 10,9%. Si segnala inoltre come la percentuale dei matrimoni misti (il 16,8% in Piemonte) sia sopra la media nazionale (13,8%). Mercato Del Lavoro - In base ai dati della “Rilevazione continua sulle forze lavoro” dell’Istat, nel 2008 l’occupazione in Piemonte ha continuato a crescere: a fine 2008, gli occupati ammontano a 1. 885 mila, 22mila unità in più rispetto a fine 2007 (+1,2%). L’incremento dell’occupazione ha riguardato in misura maggiore la componente femminile (+2,07%) rispetto a quella maschile (+0,54%). Il tasso di occupazione supera i 65 punti percentuale (65,2%), risultando di poco superiore a quello dell’anno precedente (64,9%). Il tasso di occupazione femminile ha superato nel 2008 i 57 punti percentuale (57,1%), mentre quello maschile è sceso al 73,3% (dal 73,4% del 2007): si conferma, quindi, la tendenza ad una progressiva riduzione della differenza tra i tassi di occupazione maschili e femminili. Il lieve incremento dell’occupazione trae origine da un deciso aumento delle unità lavorative nei servizi e nell’agricoltura, a cui si contrappongono contrazioni occupazionali nel comparto dell’industria. Si riscontra, invece, una crescita del tasso di disoccupazione, sia totale (5%) che femminile (6,3%). Nel 2008, al contrario di quanto rilevato nel biennio precedente, aumenta il ricorso agli ammortizzatori sociali: la cassa integrazione concessa in Piemonte ammonta ad oltre 35milioni di ore, circa il 27% in più rispetto al 2007. Il numero di lavoratori iscritti nelle liste di mobilità è infine aumentato del 4,9%, in controtendenza rispetto al 2007. Istruzione - Per l’anno scolastico 2007-2008 in Piemonte si registrano 574. 650 alunni (scuole materne, elementari, medie inferiori e medie superiori), di cui 505. 858 iscritti nelle scuole statali e 68. 792 in quelle non statali. Dai dati sugli indirizzi scolastici delle scuole superiori emerge che il 34% degli alunni frequenta istituti tecnici, il 23% licei scientifici, il 21% istituti professionali, mentre i restanti scelgono licei e istituti a indirizzo umanistico. Gli allievi stranieri sono 55. 543 e rappresentano l’11% degli studenti piemontesi, quota in netto aumento rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda l’Università, nell’anno accademico 2007-2008 gli iscritti totali ai quattro Atenei piemontesi sono 99. 762 (+2,0% rispetto al precedente anno accademico), di cui 53. 735 donne (+2,4%). Indicatori Economici - È continuata anche nel 2007 la ripresa del Prodotto interno lordo che ha fatto registrare, rispetto al 2006, un +1,032% (variazione a prezzi dell´anno precedente) a livello nazionale e un +1,027% per il Piemonte. Il Pil piemontese nel 2007 ha raggiunto i 124. 158 milioni di euro, mantenendo una quota pressoché stabile rispetto al valore nazionale (8,09%). Dal confronto con le altre regioni, effettuato considerando il Pil per unità di lavoro, emerge che il Piemonte, con 60. 217,6 euro per unità di lavoro, supera il dato italiano (59. 892,5 euro), e si posiziona al 9° posto in una classifica che vede sul podio rispettivamente la Lombardia (67. 515,4 euro), la Valle d’Aosta (66. 566,5 euro) e il Lazio (66. 038,4 euro). Dal punto di vista settoriale, sono i servizi a creare nel 2007 oltre il 68% del valore aggiunto regionale; l’industria contribuisce con una quota del 30%, mentre è pari al 1,6% il contributo dell’agricoltura. Interscambio Commerciale - Nel 2008, le esportazioni piemontesi sfiorano quota 38 miliardi di euro, realizzando una variazione del +1,5% rispetto al 2007, a fronte di uno sviluppo nazionale di 0,3 punti percentuale: il Piemonte si conferma la quarta regione esportatrice in Italia, con una quota del 10,3% sull’export nazionale. Cresce l’export di alcuni comparti, come i mezzi di trasporto e l’alimentare, che guadagnano rispettivamente il 7,6% e il 9,1% circa rispetto al 2007; la meccanica incrementa le vendite oltre confine del 4,3%, mentre il settore dei metalli e prodotti in metallo registra un +1,1% rispetto all’anno passato. Quanto alle destinazioni, crescono, seppure ad un ritmo più lento rispetto al 2007, le vendite dirette nei Paesi extra-Ue (+6,6%), mentre quelle destinate ai Paesi Ue 27 diminuiscono dell’1,0%. Tra i partner comunitari si segnala comunque la crescita dell’export verso la Romania e la Polonia (+12% circa), mentre al di fuori dell’Ue 27 spiccano le performance ottenute sui mercati indiano e brasiliano. Il Piemonte mantiene la seconda posizione tra le regioni italiane per flusso di Ide in entrata, pari, nel 2007, a 13,7 miliardi di euro. Al netto dei disinvestimenti si registra però un saldo negativo di 107 milioni di euro. Il Piemonte si colloca tra le aree più attive anche per quanto riguarda gli Ide in uscita, occupando il terzo posto per importanza degli investimenti netti (7,5 miliardi di euro). L’area più interessata dai flussi di investimenti e disinvestimenti all’estero piemontesi è l’Europa. Anagrafe Delle Imprese - A fine 2008 sono 469. 506 le imprese registrate presso il Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi. A fronte di 32. 461 cessazioni, si contano 33. 105 nuove iscrizioni, con un saldo positivo pari a 644 unità. Il tasso di crescita del 2008 è risultato pari al +0,4%, inferiore a quello registrato nel 2007 (+0,7%). A livello settoriale, quasi un’impresa su quattro opera nel settore del commercio, mentre una su cinque nel comparto dei servizi alle imprese. Le imprese individuali costituiscono il 58,0% circa delle imprese registrate, seguite dalle società di persone (26,4%) e dalle società di capitale (13,5%). Infine, così come nell’anno precedente, si segnala il trend espansivo della componente straniera dell’imprenditoria piemontese. Credito - A fine 2008 operano sul territorio piemontese 31 banche, per un totale di 2. 716 sportelli diffusi su tutto il territorio regionale, 51 in più rispetto a fine 2007. I finanziamenti erogati alla clientela residente dalle imprese bancarie hanno mantenuto una dinamica positiva. A fine dicembre 2008, gli impieghi complessivi erogati alle Amministrazioni pubbliche, alle società finanziarie, alle società non finanziarie e alle famiglie ammontano a 103. 139 milioni di euro, contro i 99. 880 milioni di fine 2007, per un incremento complessivo del +3,3%. I depositi bancari di tipo tradizionale ammontano a 62. 011 milioni di euro, manifestando un incremento del +9,4% rispetto a dicembre 2007. I finanziamenti oltre il breve termine vengono destinati per il 31% all’acquisto di immobili, per il 13% alle costruzioni, per il 10% a macchine, attrezzature, mezzi di trasporto e prodotti vari, mentre il restante 46% è riservato ad altre destinazioni. Turismo - Nel 2008 le presenze nelle strutture turistiche piemontesi hanno superato la quota degli 11 milioni, per una crescita del +12,1% rispetto all’anno precedente. Tra queste, 7. 473. 297 sono da attribuire a turisti italiani, in aumento del 25,1% rispetto all’anno 2007; al contrario, appaiono in calo del 5,9% le presenze di turisti stranieri. Anche tra gli arrivi si registra un trend di crescita positivo che, nel 2008, tocca quota +3,7% rispetto all’anno precedente, sfiorando i 3,5 milioni. Tra il 2007 e il 2008 il numero di esercizi turistici in Piemonte è cresciuto del +2,2%, mentre il numero di letti ha registrato un lieve incremento (+0,1%). Tra le otto province del Piemonte, è Torino ad assicurarsi la quota maggiore di presenze di turisti italiani, mentre le preferenze dei turisti stranieri si concentrano soprattutto nella zona dei laghi del Verbano Cusio Ossola. Quadro Statistico Complementare - L’edizione 2009 dell’Annuario Statistico Regionale, curato tradizionalmente da Unioncamere Piemonte, Regione Piemonte e Istat, viene affiancata per il terzo anno consecutivo dal Quadro Statistico Complementare, a cura di Unioncamere Piemonte e Regione Piemonte, strumento che raccoglie informazioni provenienti da fonti autorevoli della statistica non ufficiale: vi trovano spazio informazioni tratte da indagini congiunturali e da rilevazioni ad hoc, insieme a previsioni macroeconomiche. Quest’anno il Quadro Statistico Complementare, accanto alle tradizionali sezioni dedicate ad ambiente e territorio e popolazione, formazione e lavoro, imprese, società e salute, sport, cultura e tempo libero, congiuntura, economia e previsioni, si arricchisce di una sezione dedicata all’edilizia. . |
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