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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Ottobre 2009
Politica
ACCORDO DI COPENAGHEN SUL CLIMA: POSIZIONE DELL´UE E STATO DI AVANZAMENTO DEI NEGOZIATI  
 
Bruxelles, 14 ottobre 2009 - Nel dicembre 2007 sono stati avviati negoziati a livello internazionale per un accordo delle Nazioni Unite inteso ad affrontare i cambiamenti climatici nel periodo successivo al 2012, anno in cui giungeranno a termine le disposizioni del Protocollo di Kyoto. I negoziati dovrebbero concludersi in occasione della Conferenza sul clima che si terrà a Copenaghen il 7-18 dicembre 2009. Ad oggi, tre sessioni negoziali ufficiali si sono svolte a Bonn, in Germania. La penultima sessione preparatoria in vista della conferenza di Copenaghen si è tenuta a Bangkok dal 28 settembre al 9 ottobre e l’ultima a Barcellona dal 2 al 6 novembre. La posizione dell’Unione europea - L’ue sta puntando ad un patto ambizioso e di ampia portata per evitare che il surriscaldamento planetario raggiunga i livelli pericolosi prospettati dalla comunità scientifica, vale a dire un aumento della temperatura di oltre 2°C rispetto alla situazione preindustriale. I dati scientifici rivelano che, per rimanere entro questa soglia, i Paesi industrializzati dovranno ridurre le proprie emissioni di gas serra del 25-40% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2020, mentre entro lo stesso anno i Paesi in via di sviluppo si vedranno costretti a limitare la rapida crescita delle proprie emissioni a circa il 15-30% rispetto alla situazione attuale. È necessario che le emissioni a livello mondiale raggiungano il picco massimo prima del 2020 e che si riducano poi di almeno il 50% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2050. L’ue ha dimostrato di essere all’avanguardia in questa battaglia impegnandosi unilateralmente a ridurre entro il 2020 di almeno il 20% le proprie emissioni rispetto ai livelli del 1990 e, per raggiungere l’obiettivo fissato, sta attuando il pacchetto legislativo su clima e energia (cfr. Ip/09/628) accompagnato da un programma di misure per l’efficienza energetica. Si è inoltre impegnata ad abbattere le emissioni del 30% se altri Paesi industrializzati accetteranno di realizzare riduzioni comparabili e se i Paesi in via di sviluppo più avanzati economicamente daranno un contributo adeguato all’accordo. Tuttavia gli obiettivi proposti finora dai Paesi industrializzati equivalgono ad una riduzione pari a solo il 9-16,5% delle emissioni entro il 2020 al di sotto dei livelli del 1990, mentre le economie emergenti non hanno offerto molto in termini di azioni concrete per il controllo delle rispettive emissioni. Il 10 settembre la Commissione ha presentato una proposta europea per incrementare i finanziamenti internazionali destinati ai Paesi in via di sviluppo per azioni di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici (cfr. Ip/09/1297). Questo sarà il documento di partenza per il Consiglio europeo che, entro la fine di ottobre, dovrà decidere sulla posizione dell’Ue in merito al finanziamento. La situazione attuale - Sebbene alla conferenza Onu sui cambiamenti climatici svoltasi nel dicembre scorso a Poznań (Polonia) sia emerso un consenso circa la necessità di accelerare i negoziati internazionali, le tre sessioni negoziali di quest’anno hanno fatto registrare pochi passi avanti. I negoziati si stanno svolgendo su due binari paralleli: da un canto, le 192 Parti della convenzione quadro dell’Onu sui cambiamenti climatici, che includono gli Stati Uniti, discutono dell’azione cooperativa a lungo termine per lottare contro i cambiamenti climatici; dall’altro, le 184 Parti del protocollo di Kyoto, che non includono gli Stati Uniti, discutono degli impegni di riduzione delle emissioni che i Paesi industrializzati dovranno assumere per il periodo successivo al 2012. Questo procedere su binari paralleli è un fattore di complicazione e sarebbe dunque auspicabile che i due negoziati vengano unificati quanto prima in modo da preparare la strada per un accordo unico a Copenaghen. In effetti, è già chiaro che il negoziato sulla convenzione quadro è quello che più catalizza l’attenzione, mentre il negoziato sul protocollo di Kyoto è praticamente in fase di stallo. Tuttavia, l’Ue vuole garantire che, quando i due negoziati verranno unificati, rimangano sul tavolo tutti gli elementi sostanziali delle discussioni relative al protocollo di Kyoto, vale a dire quelle riguardanti le ulteriori riduzioni delle emissioni dei Paesi industrializzati e altri punti chiave, come la riforma del mercato internazionale del carbonio e le regole di contabilizzazione delle emissioni dovute alla silvicoltura. Riunione di Bangkok - La sessione informale di Bonn svoltasi ad agosto ha prodotto un documento, relativo al negoziato sulla convenzione quadro, di oltre 250 pagine, scarsamente strutturato e incompleto. All’ultima riunione tenutasi a Bangkok le Parti sono riuscite a snellire, razionalizzare e ristrutturare gran parte del testo e hanno reso più comprensibili diverse proposte oggetto di discussione. Tuttavia, i negoziati non hanno condotto a nessun compromesso sostanziale e a nessuna convergenza. Il lavoro tecnico e politico che rimane da fare nelle otto settimane prima dell’inizio della conferenza di Copenaghen rappresenta una sfida formidabile. Per l’Ue gli elementi essenziali sono: riduzioni vincolanti delle emissioni di tutti i Paesi industrializzati sulla base di sforzi comparabili; misure adeguate dei Paesi in via di sviluppo per contenere le emissioni; istituzione di un quadro d’azione sull’adattamento ai cambiamenti climatici; interventi volti a ridurre la deforestazione e il degrado forestale e a promuovere una gestione sostenibile delle foreste nelle regioni tropicali; aggiornamento delle regole di contabilizzazione per le emissioni dovute all’utilizzo del suolo, ai cambiamenti di tale utilizzo e alla silvicoltura; espansione del mercato internazionale del carbonio per creare il sostegno finanziario di cui necessitano i Paesi in via di sviluppo e promuovere un abbattimento delle emissioni economicamente efficiente; finanziamenti pubblici internazionali ai Paesi in via di sviluppo per integrare i flussi finanziari provenienti dal mercato del carbonio e dagli investimenti nazionali; approvazione di un pacchetto completo di misure in materia di cooperazione e finanziamenti in campo tecnologico per accelerare lo sviluppo di un’economia mondiale a basse emissioni di carbonio. L’ue vuole che l’accordo di Copenaghen sia uno strumento unico giuridicamente vincolante che costituisca lo sviluppo del protocollo di Kyoto. L’accordo deve essere ratificato dai governi in tempo per poter entrare in vigore il 1° gennaio 2013. Va da sé che l’Ue onorerà tutti gli impegni e obblighi assunti in base al protocollo di Kyoto, qualunque sia l’esito della conferenza di Copenaghen. L’importanza di Copenaghen - Rimane poco tempo per impedire che il riscaldamento della Terra raggiunga livelli pericolosi, vale a dire quei 2°C o più al disopra della temperatura preindustriale che potrebbero causare cambiamenti irreversibili e catastrofici nell’ambiente del nostro pianeta. La temperatura mondiale media è già di quasi 0,8°C superiore a quella dell’epoca preindustriale e, secondo alcune ricerche, è possibile che le emissioni passate e presenti abbiano già reso inevitabile un ulteriore aumento di 1°C. Ciò significa che la conferenza di Copenaghen è quasi certamente l’ultima occasione per ridurre progressivamente le emissioni di carbonio in tutto il mondo così da evitare che l’aumento della temperatura raggiunga i 2°C. Sono passati 12 anni da quando fu concluso il protocollo di Kyoto, e la conferenza di Copenaghen rappresenta un’occasione più unica che rara per agire a livello globale: dato che le emissioni mondiali continuano ad aumentare costantemente, se si aspettasse un altro decennio si arriverebbe troppo tardi per impedire cambiamenti climatici pericolosi. .  
   
   
UE: AFFARI INTERNI: COSA CI ASPETTA?  
 
 Bruxelles, 14 ottobre 2009 - Regole comuni su asilo e accoglienza dei rifugiati, estensione del congedo di maternità, cambiamenti nel funzionamento delle istituzioni con l´entrata in vigore del Trattato di Lisbona. Sono alcuni dei temi che terranno occupati i deputati delle commissioni parlamentari che hanno a che fare con gli ´affari interni´: commissione libertà civili e giustizia, commissione affari costituzionali, affari giuridici, diritti delle donne e petizioni. Libertà, giustizia e affari interni: asilo e criminalità trans-frontaliera- Pacchetto asilo - Una serie di misure per rafforzare la cooperazione europea nel trattamento dei richiedenti asilo e garantire loro uguali diritti in tutta Europa. Il pacchetto, composto da cinque proposte legislative, torna al Parlamento per la seconda lettura. Al cuore del dibattito, il sistema di distribuzione del carico della gestione dei rifugiati fra Paesi Ue (´burden sharing´), un problema fortemente sentito dall´Italia. Le proposte prevedono fra l´altro la creazione di un Ufficio europeo per l´Asilo, che aiuterebbe gli Stati membri soggetti a particolare pressione migratoria. In cantiere anche la revisione del data-base ´Eurodac´ che permette di comparare le impronte digitali dei richiedenti asilo in tutta Europa. Il Parlamento ha ripreso a discutere ma la posizione comune del Consiglio non è ancora pubblica. Programma di Stoccolma -Concludere un quadro quinquennale nel campo degli affari interni e della giustizia: é uno degli obiettivi principali della presidenza svedese dell´Ue. Il Parlamento si è già messo al lavoro, con l´obiettivo di adottare una risoluzione a fine novembre. Il programma dovrebbe essere approvato definitivamente dal Consiglio europeo di dicembre. Affari costituzionali: mettere in marcia il Trattato di Lisbona - Questa commissione ha l´importante compito di adattare il funzionamento della macchina parlamentare alle nuove regole previste dal Trattato di Lisbona. Il Trattato, infatti, aumenta i poteri dell´assemblea comunitaria, ma anche quelli dei parlamenti nazionali e dei cittadini, che avranno la possibilità di presentare un´ "iniziativa popolare" alle istituzioni Ue. Affari giuridici: Copyright e successioni oltre frontiera - Diritti sulla proprietà intellettuale: Il Parlamento vorrebbe rafforzare il copyright, prevedendo sanzioni criminali per proteggere i diritti d´autore e il design industriale a livello europeo. In cantiere anche una decisione sull´estensione dei diritti musicali da 50 a 70 anni e un rafforzamento delle misure sull´audiovisivo. Diritti di successione e testamenti: La Commissione pubblicherà il 14 ottobre una proposta di legge su testamenti e diritti di successione all´interno dell´Ue, per evitare le complicazioni legate ad eredità ed eredi all´estero. Non si tratterà di un´armonizzazione delle regole testamentarie, ma di un sistema di cooperazione transfrontaliera attraverso un ´certificato europeo di successione´. Il Parlamento ne discuterà nei prossimi mesi. Diritti delle donne: estendere il congedo di maternità? La commissione ´donne´ del Parlamento ha già appoggiato l´estensione del congedo di maternità a un minimo di 20 settimane obbligatorie e la creazione di un congedo di paternità di almeno due settimane. Ma siccome sussistono opinioni ancora molto distanti fra loro, il Parlamento ha deciso di ri-esaminare il testo legislativo. Petizioni: all´ascolto dei cittadini - Questa commissione si occupa di esaminare tutte le denunce dei cittadini sulle questioni di competenza europea. Che si tratti della mancata applicazione delle direttive europee in campo ambientale o di altre infrazioni alla legge comunitaria, tocca a questa commissione investigare e proteggere i cittadini. Nel 2008 il Parlamento ha ricevuto 1886 petizioni, e il numero è in aumento costante. Mediatore: la commissione petizioni è anche chiamata ad eleggere il nuovo mediatore europeo. L´audizione dei candidati avrà luogo a fine novembre, e la plenaria voterà all´inizio del 2010. Tutte le commissioni elencate saranno anche impegnate nelle audizioni dei nuovi commissari europei, che si terranno fra fine novembre e dicembre. .  
   
   
NOBEL A OBAMA  
 
Milano, 14 ottobre 2009 - Il 30 ottobre prossimo, alle ore 16. 00, l´Ispi e la Fondazione Italianieuropei promuovono una Conferenza dal titolo: "Obama: one year after" L´incontro, si terrà a Palazzo Clerici (Via Clerici, 5 - Milano). Per informazioni www. Ispionline. It anche: www. Italianieuropei. It .  
   
   
ISTUD: INVESTIRE ALL´EST  
 
Milano, 14 ottobre 2009 - Vent’anni dalla caduta del Muro di Berlino. E’ impossibile dettagliare l’approdo dei Paesi dell’Europa centrale, orientale e balcanica. I paesi ex-comunisti per intenderci. Così come è arduo indicare il modello di sviluppo vincente che è prevalso. Nostro compito, oggi, è quello di registrare i mutamenti avvenuti in queste economie concentrando l’attenzione sulle opportunità di collaborazione con gli investitori occidentali. Parte del convegno Instud è dedicato all’analisi di singoli paesi, per osservare, con la collaborazione di consulenti internazionali, operativamente come muoversi senza incorrere in errori e valutare le aree geografiche e i settori dove conviene investire. Saranno analizzati tutti i supporti finanziari, legislativi e fiscali attivi a favore delle nostre imprese. Inoltre attraverso le case history di alcune aziende italiane che ce l’hanno fatta all’Est evidenzieremo i limiti e le eccellenze che offrono quei mercati. Mercoledì 21 Ottobre a Milano presso il Centro Svizzero in Via Palestro 2, dalle ore 9. 45. La partecipazione è gratuita e i posti sono limitati. Info@istud. It .  
   
   
UNGHERIA,CRESCONO RISERVE VALUTARIE INTERNAZIONALI  
 
Budapest, 14 ottobre 2009 - - Stando a quanto sostiene la Banca Nazionale d´Ungheria, nel Paese europeo le riserve valutarie internazionali sono cresciute a 30. 603 miliardi di euro alla fine del mese di settembre, in incremento di 250 milioni di euro rispetto al mese di agosto, quando - a loro volta - le riserve registrarono un aumento di oltre 940 milioni. Rispetto alla fine del 2008, invece, le riserve valutarie denotano un incremento di ben 6. 463 miliardi di euro; la crescita è infine stata di 13. 194 miliardi di euro se confrontata con lo stesso mese di settembre dello scorso anno, afferma il "Budapest Business Journal". In dollari, le riserve internazionali dell´Ungheria hanno invece raggiunto quota 44. 774 miliardi, 10,9 miliardi di dollari in più rispetto alla fine del 2008. .  
   
   
AUSTRIA, DIMINUZIONE PREZZI MERCI INGROSSO  
 
Vienna, 14 ottobre 2009 - In settembre l´Indice dei prezzi all´ingrosso in Austria (Ghpi) è diminuito dell´8,2 per cento su base annua e dello 0,4 per cento rispetto al precedente mese di agosto. Secondo quanto riporta l´Ice in questi ultimi giorni, i ribassi maggiori, confrontati con i prezzi di agosto, hanno riguardato le apparecchiature elettroniche (-5 per cento), la benzina (-3,6), i cereali, le sementi e i foraggi (-3,4). Hanno registrato invece un aumento del prezzo soprattutto i materiali usati e di scarto (+10,4 per cento), alcuni prodotti chimici (+9,3), le resine sintetiche e le materie plastiche grezze (+5,6). .  
   
   
SERBIA, SCARSO UTILIZZO FONDI BANCA MONDIALE  
 
Belgrado, 14 ottobre 2009 - La Serbia sta utilizzando solo il 10 per cento dei fondi della Banca Mondiale a sua disposizione, ha afferma Simon Gray, direttore della missione della Banca in Serbia, ripreso da B92. Net. Secondo Gray, il bilancio della Banca Mondiale per la Serbia è di 900 milioni di dollari Usa, di cui è in fase di utilizzo solo il 10 per cento. Ciò significa che progetti quadriennali in Serbia durano due volte il tempo comunemente necessario. .  
   
   
REP. CECA, PREZZI AL CONSUMO INVARIATI A SETTEMBRE  
 
Bratislava, 14 ottobre 2009 - L´istituto nazionale di Statistica di Praga ha dichiarato che i prezzi al consumo nella Repubblica Ceca sono rimasti pressoché invariati durante il mese di settembre rispetto al livello registrato nello stesso periodo dello scorso anno. Il tasso annuale di incremento dei prezzi è stato pertanto pari a zero, contro un incremento dello 0,2 per cento rilevato durante il mese di agosto, e contro un decremento dello 0,4 su base mensile. Il tasso di disoccupazione del Paese è invece cresciuto all´8,6 per cento, il livello più elevato dal marzo del 2006. Le previsioni della Banca Centrale sostengono inoltre che la produzione interna lorda della nazione si contrarrà del 3,8 per cento. .  
   
   
DALLA DELEGA ALL´ATTUAZIONE: LA RIFORMA BRUNETTA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE  
 
 Roma, 14 ottobre 2009 - Il Consiglio dei Ministri ha definitivamente approvato il decreto legislativo di attuazione della legge di riforma della pubblica amministrazione. La riforma ha l´obiettivo di migliorare l´organizzazione del lavoro pubblico e la qualità delle prestazioni erogate, adeguare i livelli di produttività e riconoscere finalmente i meriti e i demeriti dei dipendenti e dei dirigenti pubblici. Una “riforma positiva” l’ha definita il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, oggi nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri. “Perfettibile ma non perfetta e se qualcosa non va siamo aperti a cambiare in corso d´opera” ha aggiunto il ministro della pubblica amministrazione e l´innovazione, Renato Brunetta. Una riforma che coinvolge tutto l’apparato pubblico e che nei prossimi mesi sarà sperimentata nei comuni sulla base di una intesa (link esterno a sito) che il ministro ha firmato con l’Anci. L´obiettivo è aumentare la produttività del lavoro pubblico dal 20 al 50 per cento. “Una rivoluzione nel funzionamento della pubblica amministrazione che è una grande spinta per la modernità del Paese - ha dichiarato il premier che ha voluto ribadire i principi della riforma: maggiore trasparenza, risposte più rapide, meno assenteismo e più cortesia e qualità dei servizi, una amministrazione realmente al servizio dei cittadini. Il ministro Brunetta, autore della riforma l’ha definito un “provvedimento all´insegna del segno più: più trasparenza, più rapide risposte alle esigenze dei cittadini, più qualità, più lotta alla corruzione, più merito, più dignità e reputazione per i lavoratori, più responsabilità per i dirigenti, più produttività. Una riforma organica, dunque, non per tagliare risorse ai dipendenti pubblici - ha detto ancora Brunetta - ma per farli lavorare meglio. Una riforma fatta per 60 milioni di cittadini e anche per i 3 milioni e 600mila dipendenti. La grande novità del provvedimento è l’istituzione dell’agenzia di valutazione. "Una grande novità – ha affermato Brunetta - che ci porta a livello europeo per standard, controlli e valutazioni. La realizzeremo nelle prossime settimane al più alto livello possibile". E’ la prima volta nella storia della Repubblica che una legge così articolata e rilevante per il rilancio dell’efficienza e della produttività economica nel Paese viene approvata in poco più di 15 mesi. .  
   
   
MISURE ANTIMAFIA ADOTTATE DA GOVERNO  
 
Roma, 13 ottobre 2009 - Il Ministro dell´Interno Maroni ha illustrato al Consiglio dei ministri i risultati della lotta alla criminalità organizzata. Più di 5 miliardi di euro è la somma sequestrata. Con queste risorse sarà creato un Fondo a disposizione e ripartito tra le Forze dell´ordine. Il Ministro ha poi illustrato alcuni dei risultati più significativi nel contrasto alla criminalità che il Governo ha ottenuto in questo suo primo periodo di lavoro: sono stati arrestati 270 latitanti, il 91% in più rispetto ai 17 mesi precedenti. Le operazioni di polizia giudiziaria effettuate sono state 335 (+40%), gli arresti complessivi 3. 479 (+26%). Dei 270 latitanti arrestati, tredici (+62%) sono quelli inclusi nell´elenco dei 30 più pericolosi e 35 (+119%) quelli inseriti nell´elenco dei cento più pericolosi. "Nell´azione di contrasto alla mafia - ha detto il ministro dell´Interno - ci siamo concentrati, oltre che nella cattura dei latitanti, sui patrimoni: ben 5 miliardi e 372 milioni di euro di beni sono stati sottratti alle cosche mafiose, che potremo utilizzare ora contro la mafia stessa". Maroni ricordando che " è stato creato il fondo unico di giustizia dove affluisce il denaro sequestrato alla mafia, finora rimasto nei forzieri della banche" ha sottolineato come il governo metterà a disposizione delle forze dell´ordine l´intera dotazione del Fondo unico giustizia che, al 30 settembre, ha raggiunto i 676 milioni di euro. "Nel Fondo - ha spiegato Maroni - c´è il denaro liquido sequestrato alla mafia che sarà messo a disposizione e ripartito tra le forze dell´ordine, da gennaio del prossimo anno, sulla base del consuntivo". .  
   
   
LOMBARDIA: COMITATO LEGALITA´, APPALTI SOTTO LA LENTE PRIMO MESE DI LAVORO DEI 4 SUPER-SAGGI VOLUTI DA FORMIGONI RUOLI DISTINTI, MA PRONTI A DARE APPORTI A FORZE DELLO STATO  
 
 Milano, 14 ottobre 2009 - Avvio del monitoraggio su tutte le attività di affidamento e gestione degli appalti esercitate dalla Regione e dagli enti del sistema regionale. E primo esame analitico delle procedure esistenti di controllo e prevenzione. A un mese dalla riunione di insediamento, il "Comitato per la legalità e la trasparenza delle procedure regionali" - istituito direttamente dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni nell´ambito delle sue competenze - sta sviluppando a pieno ritmo il suo lavoro, che è quello di rafforzare ulteriormente il presidio di legalità oggi esistente. La squadra dei 4 super-saggi (i magistrati Salvatore Boemi e Giuseppe Grechi, il generale Mario Mori, il colonnello Giuseppe De Donno) presto sarà in grado di fornire al presidente e alla Giunta le prime indicazioni su come migliorare ulteriormente la trasparenza e la sicurezza delle modalità di erogazione dei finanziamenti regionali. In tutti c´è piena consapevolezza che l´insidiosità e la spregiudicatezza delle organizzazioni criminose richiede una forte collaborazione tra tutte le Istituzioni operanti sul territorio. "Siamo convinti - spiega il presidente Formigoni - che la potenzialità delle organizzazioni malavitose, la loro capacità di insediarsi nelle pieghe di gare e appalti, nelle forniture di servizi e manodopera, cioè nella grande rete di investimenti connessi alle opere di modernizzazione, richiedano un concorso coeso e integrato di tutte le Istituzioni che operano sul territorio. Esse sono chiamate a una sfida decisiva per far prevalere l´autorità dello Stato e i principi della legalità sopra ogni interesse criminale". Facendo ognuno la propria parte, attenendosi scrupolosamente alle proprie competenze, ma in un´ottica di sinergia e di collaborazione per lo scopo comune. L´iniziativa di Regione Lombardia infatti non si sovrappone per nulla all´azione delle Istituzioni dello Stato deputate al contrasto alla criminalità. E´ altrettanto vero che tali Istituzioni potranno anche giovarsi dell´apporto integrativo di Regione Lombardia, specificamente mirato alla supervisione delle grandi opere che ad esse direttamente o indirettamente fanno capo. Nel frattempo il Comitato sta sviluppando la sua azione rispetto alle strutture amministrative del sistema regionale: la Regione e i soggetti giuridici (aziende e enti) che da essa dipendono, preparandosi a fornire indirizzi specifici per la gestione del cosiddetto rischio ambientale nei subappalti, nella elaborazione di percorsi di alta formazione dedicati, e nella elaborazione di strumenti innovativi quali protocolli e obblighi di trasparenza di nuovo conio per i beneficiari di contributi destinati alle opere pubbliche. . .  
   
   
FORMIGONI: IN REGIONE 55% INVESTIMENTI ESTERI 2500 IMPRESE STRANIERE GENERANO QUI FATTURATO DA 216 MILIARDI  
 
Milano, 14 ottobre 2009 - La Lombardia, con 2500 imprese straniere che investono sul proprio territorio generando un fatturato di quasi 217 miliardi di euro, pari a circa il 55% del dato nazionale, è la regione italiana che ha la maggior capacità di attrarre investimenti dall´estero. Lo ha sottolineato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni che, questa mattina, ha partecipato alla 2^ Conferenza mondiale, la prima in Italia, della Waipa (World Association Investment Promotion Agencies), associazione non governativa, nata a Ginevra nel 1995, che raggruppa tutte le principali agenzie di attrazione di investimenti a livello mondiale (oggi sono 228 di 156 Paesi). "Come Governo regionale - ha spiegato Formigoni - non miriamo ad attirare a tutti i costi. Il nostro obiettivo è creare opportunità e favorire quei contesti eccellenti e meritevoli, come i distretti e i meta distretti, in cui si genera reale valore ed esistono stimoli per ottenere risultati validi ed concreti". "Milano e la Lombardia - ha sottolineato Formigoni - rappresentano un terreno molto fertile. Le eccellenze da sempre espresse e i risultati raggiunti in campi come la moda, il design industriale, i beni capitali, l´agro-business, le biotecnologie, la salute, lo confermano". Gli Interventi - Diversi sono stati gli interventi realizzati dal Governo regionale affinché la Lombardia potesse affermarsi sullo scenario mondiale come una regione competitiva, su cui puntare e scommettere. L´internazionalizzazione, in questo senso, è sempre stata ritenuta un volano imprescindibile. Per questo sono state attivate politiche sviluppate mettendo in parallelo la rete dei soggetti, che all´estero supportano le imprese, e le missioni istituzionali realizzate in partnership con il sistema economico. Missioni che hanno rafforzato e reso stabile le relazioni istituzionali e favorito la collaborazione per lo sviluppo. Parallelamente sono stati varati provvedimenti che hanno un riscontro diretto sull´economia interna del proprio territorio. Vanno in questa direzione il Fondo Next da 19 milioni di euro, voluto per sviluppare sul territorio lombardo un mercato di venture capital orientato all´innovazione e allo sviluppo, e l´Accordo di programma con il sistema camerale lombardo finanziato dal 2006 ad oggi con 295 milioni di euro. Anche l´intesa recentemente raggiunta con la Banca europea per gli investimenti (Bei), una volta sottoscritta, definirà una linea di finanziamento per le imprese e una per l´amministrazione regionale che potrà favorire investimenti soprattutto nel campo delle infrastrutture. Quella della promozione territoriale, quindi, secondo Formigoni, " è sì un´azione complessa saldamente legata a pianificazione, analisi e valorizzazione dell´identità, ma fondamentale per migliorare la capacità dell´intero sistema economico di un Paese mettendolo in grado di competere a livello mondiale". A partire da questa esigenza, "ogni territorio deve dunque diventare più forte degli altri, deve raggiungere risultati sempre migliori". Contemporaneamente, però, deve puntare a valorizzare a promuovere alcuni punti di forza su cui far leva per attirare nuovi investimenti. La Strategia: Unire Le Forze E Fare Sistema - "Se gli investimenti, l´attrattività e l´internazionalizzazione - ha concluso Formigoni - possono contribuire a delineare una strategia innovativa per uscire dalla crisi economica, la strada migliore per raggiungere quest´obiettivo è quella di unire le forze e fare sistema. Solo così, un territorio come Milano e la Lombardia può continuare a rimanere al centro di un costante flusso di investimenti. Al pensiero debole del soggetto unico si deve sostituire il pensiero forte delle alleanze. In questa direzione le Agenzie di investimento rappresentano uno dei nostri più importanti e migliori alleati". .  
   
   
MILANO TRA LE PIÙ ATTRATTIVE AL MONDO SI LAVORA BENE MA TRA GLI OSTACOLI MALPENSA, VIVIBILITÀ, INQUINAMENTO INVESTIMENTI ESTERI IN CALO DAL 2001: -2%, MA MILANO CONCENTRA IL 42% EFFETTO MALPENSA: 100 MULTINAZIONALI NE SOFFRONO  
 
 Milano, 14 ottobre 2009. Centro multinazionale, economia stabile, favorevole al business con una forza lavoro e flussi finanziari. Sono i punti di forza di Milano nell’attrattività internazionale che compare in quasi tutte le classifiche accanto ai principali centri mondiali come New York, Londra e Parigi. Proprio grazie alla riconosciuta capacità di lavorare. Ma nella percezione estera ci sono ostacoli ad investire: la qualità della vita, i collegamenti - soprattutto dopo Malpensa -, l’offerta immobiliare e l’inquinamento. Emerge dal rapporto della Camera di commercio Milano Produttiva, a cura dell’ufficio studi. Milano multinazionale. Il ruolo di Milano in ambito nazionale appare rilevante sul versante degli investimenti dall’estero. Le imprese a partecipazione estera con sede in provincia di Milano sono infatti 3. 035, con oltre 331 mila dipendenti e un fatturato di 201,8 miliardi di euro; l’incidenza sul totale nazionale risulta pari al 41,7% delle imprese partecipate, al 34,8% dei dipendenti e al 40,8% del fatturato. Riguardo alle multinazionali presenti a Milano, il loro numero è diminuito del 2,1% rispetto al 2001, con un numero di dipendenti in leggera crescita (+0,7%) e con una forte espansione del fatturato (+44,7%). Emerge dal Rapporto Milano produttiva 2009 a cura del Servizio Studi della Camera di commercio di Milano (tra le indagini internazionali esaminate: Cushman & Wakefield 2006, 2007, Mastercard 2008, Ernst & Young 2008). Multinazionali soffrono, effetto Malpensa. Oltre una impresa su tre ritiene che con Malpensa ridimensionata nel lungo periodo e senza una ripresa dei collegamenti come principale conseguenza Milano perderà attrattività. Potrebbe influire sulla scelta di sede per 100 imprese estere (10 mila posti di lavoro). Emerge da un’indagine della Camera di commercio di Milano su 531 imprese tra dicembre 2008 e gennaio 2009. "Milano - ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano - grazie alla sua capacità di essere città laboratorio, città di frontiera, si conferma un nodo importante per l´Italia e per l´Europa. L´attuale periodo di crisi rende tuttavia ancora più difficile rispondere con efficacia alla sfida della globalizzazione. Una sfida in cui Milano può essere vincente solo se agisce in modo dinamico, non statico, capace di essere innovativa e progettare il futuro. In questo contesto, la Camera di Commercio di Milano è da tempo concretamente impegnata nel consolidamento dell´attrattività del sistema milanese e lombardo attraverso il sostegno alle imprese e la valorizzazione del territorio".
Posizione di Milano in classifica Numero città esaminate
Possibile luogo per localizzazione di filiali 5 33
Presenza di filiali di imprese estere 5 33
Notorietà come business location 7 33
Importanza dei flussi finanziari 6 25
Centro favorevole al business 6 25
Presenza di forza lavoro qualificata 8 33
Stabilità economica 7 25
Vivibilità 15 25
Collegamenti 21 33
Offerta immobiliare di spazi per uffici 23 33
21 25
Qualità dell’aria 31 33
L’internazionalizzazione delle imprese lombarde e milanesi al 1° gennaio 2008
Lombardia Milano
N. % su Italia N. % su Italia
Partecipazioni all´estero (in uscita)
Imprese partecipate 7347 33,8 4011 18,4
Dipendenti 445053 33,6 262208 19,8
Fatturato (Mln. Euro) 115000 23,8 68350 14,2
Partecipazioni estere (in entrata)
Imprese partecipate 3848 52,2 3035 41,7
Dipendenti 422012 44,4 331106 34,8
Fatturato (Mln. Euro) 233482 47,2 201821 40,8
Fonte: Rapporto Milano Produttiva 2009 della Camera di commercio di Milano Evoluzione delle partecipazioni estere delle imprese milanesi
Var. % 2001/2008
Italia Lombardia Milano
Partecipazioni all´estero (in uscita)
Imprese partecipate 30,7 21,0 17,6
Dipendenti 12,4 0,8 -0,7
Fatturato (Mln. Euro) 69,3 22,2 18,6
Partecipazioni estere (in entrata)
Imprese partecipate 3,6 -0,3 -2,1
Dipendenti 4,6 1,5 0,7
Fatturato (Mln. Euro) 44,5 45,1 44,7
Fonte: Rapporto Milano Produttiva 2009 della Camera di commercio di Milano Imprese estere partecipate da imprese milanesi, per area geografica al 1° gennaio 2008
Ripartizione % dei dipendenti delle imprese estere partecipate
Milano Italia
Unione Europea 41,3 37,1
Europa centro-orientale 8,9 22,3
Altri paesi europei 4,0 3,8
Africa settentrionale 5,2 4,9
Altri paesi africani 1,7 1,9
America settentrionale 6,3 6,9
America centrale e meridionale 13,2 10,6
Medio Oriente 1,4 0,6
Asia centrale 2,3 2,3
Asia orientale 15,2 9,1
Oceania 0,5 0,7
Totale 100,0 100,0
Fonte: Rapporto Milano Produttiva 2009 della Camera di commercio di Milano Grado di multinazionalizzazione passiva e specializzazione per settore in provincia di Milano
Grado di multinazionalizzazione passiva
Settori Milano Italia
Industria estrattiva 11,7 4,1
Industria manifatturiera 29,2 12,5
Prodotti alimentari, bevande e tabacco 66,6 10,5
Industria del tabacco 0 14
Tessili e maglieria 3,4 1,7
Abbigliamento 1,8 2,1
Pelli, cuoio, calzature e pelletteria 3,8 2,8
Legno e prodotti in legno 0,9 0,3
Carta e prodotti in carta 55,3 18,7
Editoria e stampa 18,6 6,2
Derivati del petrolio e altri combustibili 54,2 27,1
Prodotti chimici, fibre sintetiche e artificiali 45,2 39
Articoli in gomma e materie plastiche 14,1 17
Prodotti dei minerali non metalliferi 45,1 10,4
Produzione di metalli e loro leghe 9,3 15,8
Prodotti in metallo 5,7 4,8
Macchine e apparecchi meccanici 25,3 18
Macchine per ufficio e sistemi informatici 3,8 2,6
Macchine e apparecchi elettrici 49,8 20,7
Elettronica e telecomunicazioni 45,1 30,5
Strumentazione e ottica 28,4 22,4
Autoveicoli 41,5 22,4
Altri mezzi di trasporto 10,6 17,2
Mobili e altre industrie manifatturiere 4,9 3,1
Energia, gas e acqua 47,8 9
Costruzioni 8,9 1
Commercio all´ingrosso 43,8 15,1
Logistica e trasporti 20,5 5,4
Servizi di telecomunicazione e di informatica 35,7 43,3
Altri servizi professionali 14,6 8,2
Totale 27,1 11,6
Fonte: Rapporto Milano Produttiva 2009 della Camera di commercio di Milano . .
 
   
   
LOMBARDIA/UGANDA. VICEPRESIDENTE BUKENIA DA FORMIGONI RILANCIATA LA COLLABORAZIONE SU SANITA´ E ISTRUZIONE PRONTI A FORNIRE CONOSCENZE E TECNICHE DELL´ALLEVAMENTO  
 
 Milano, 14 ottobre 2009 - Il presidente Roberto Formigoni ha ricevuto ieri, al Palazzo della Regione, insieme al delegato per le Relazioni internazionali Robi Ronza, il vice presidente dell´Uganda, Gilbert Bukenia, accompagnato dall´ambasciatore d´Italia a Kampala, Pietro Ballero. "Il vice presidente Bekenia - ha dichiarato Formigoni - si è detto molto interessato ad avviare un progetto di collaborazione sul fronte dell´allevamento dei suini, sul trattamento delle loro carni e sulle ricadute occupazionali di questa attività. Ho assicurato la disponibilità di Regione Lombardia a studiare i passaggi per condividere il know-how regionale in tema di allevamento dei suini, animali che si possono far crescere in grandi quantità assicurando lavoro a molte persone e strumenti per battere povertà e fame". L´incontro tra Regione Lombardia e Uganda è servito anche a parlare della cooperazione internazionale e del volontariato. "Bukenia - ha concluso il Presidente Roberto Formigoni - ha ringraziato gli italiani e le realtà di volontariato che hanno fatto nascere in Uganda ospedali e scuole. Il vice presidente ugandese ha citato alcune associazioni che vedono la presenza di diversi cittadini e cittadine lombardi a testimonianza della propensione al volontariato della nostra Regione. Ho garantito al vice presidente Bukenia che Regione Lombardia come già fa da tempo, continuerà a sostenere le realtà di volontariato con un programma di sviluppo e cooperazione internazionale". .  
   
   
PROVE TECNICHE DI FEDERALISMO, ACCORDO CON MOLISE E´ CRESCITA PER ABRUZZO INTESA SU SANITA´, INFRASTRUTTURE, FONDI UE E UNIVERSITA´  
 
Campobasso, 14 ottobre 2009 - A Campobasso il presidente della Regione, Gianni Chiodi, e il presidente del Molise, Michele Iorio, hanno firmato un´intesa di collaborazione istituzionale che di fatto anticipa quelli che saranno gli scenari futuri tra regioni a seguito dell´entrata in vigore del federalismo fiscale. Dalla sanità alle infrastrutture, dalla politica di prossimità nelle aree di confine, tema particolarmente sentito in Abruzzo, alla gestione dei progetti di sviluppo europeo. L´accordo istituzionale, che il presidente Iorio ha definito "storico perché rinsalda un legame forte con l´Abruzzo proiettandolo nel futuro degli scenari del federalismo", evidenza alcune questioni di grande urgenza "che verranno affrontate insieme". "In primis ? ha spiegato il presidente Gianni Chiodi ? c´è il problema comune della sanità, con due regioni che da anni devono fare i conti con un sistema sanitario che genera debiti. In questo senso, stiamo pensando anche ad iniziative comuni nel settore con ipotesi di forte collaborazione in grado di dare risposte univoche alla domanda sanitaria. Stiamo poi lavorando ? ha continuato il presidente della Regione ? insieme con le Marche alla realizzazione della dorsale appenninica, che dovrà soddisfare le richieste di mobilità lungo la fascia centrale del Paese; e poi ancora le questioni legate alle politiche comunitarie e a quelle di cooperazione". Il presidente Chiodi ha poi voluto ringraziare la Regione Molise per "il rilevante l´apporto fornito in occasione del terremoto dell´Aquila, gestendo in prima persona fasi difficili dell´emergenza con l´organizzazione e gestione del campo di Arischia". Sul fronte dello sviluppo, invece, il presidente Chiodi ha parlato espressamente di opportunità comuni: "Siamo di fronte ad un mercato, quello del Nord Africa, che per noi potrebbe rappresentare una piccola Cina e che potrebbe fornire alle piccole e medie imprese delle due regioni una importante possibilità di crescita". Ma i due presidenti hanno convenuto anche sulla necessità di trovare ipotesi di collaborazioni in grado di aprire nuovi mercati. In questo senso, viene ritenuto indispensabile "puntare sull´economia della conoscenza" con un sistema di collaborazione in grado di "produrre innovazione, ricerca e conoscenza, settori nei quali le due regioni possono creare prodotti nuovi da collocare sul mercato della conoscenza". L´intesa istituzionale passa dunque attraverso il coinvolgimento delle Università per valorizzare le produzioni locali anche in un´ottica di distretto e anche attraverso la valorizzazione del ruolo dell´Istituto Zooprofilattico Abruzzo e Molise nello scenario nazionale. Dal punto di vista tecnico, le due regioni per assicurare la realizzazione delle attività previste nell´accordo hanno costituito un Comitato di indirizzo congiunto, composto dai presidenti o loro delegati e dai dirigenti delle rispettive presidenze. Il Comitato fornisce gli indirizzi politico-strategici necessari alla realizzazione del´accordo e si avvale di una segreteria tecnica. . .  
   
   
CON 38 MLN LA REGIONE APPROVA PIANO INVESTIMENTI SVILUPPO LAZIO PER PMI  
 
Roma, 14 ottobre 2009 - Trentotto milioni di euro in tre anni: a tanto ammontano gli investimenti per lo sviluppo del tessuto produttivo laziale approvati ieri dalla Commissione Bilancio, programmazione economico finanziaria e partecipazione. Nel corso della seduta, la commissione presieduta da Carlo Umberto Ponzo (Pd) ha infatti dato parere favorevole al piano triennale 2009-2011 di Sviluppo Lazio Spa, la società strumentale della Regione Lazio (80% del capitale, 20% della Camera di Commercio di Roma), che ha l´obbiettivo, spiega la nota, di promuovere imprenditorialità e occupazione, soprattutto attraverso l´erogazione di contributi pubblici. Soddisfatto dei risultati raggiunti, l´assessore al Bilancio, Luigi Nieri, il quale ha sottolineato che, nel corso degli anni, "siamo riusciti a ridurre il budget di Sviluppo Lazio, che nel 2007 era di 21 milioni, aumentando le commesse. Inoltre abbiamo proceduto a una riorganizzazione di Sviluppo Lazio, attraverso fusioni, liquidazioni e cessioni di società. Ma non c´e´ stata solo una morsa dell´assessorato, bensì anche un lavoro sinergico con i vertici della società che ha dato i suoi risultati". "A fronte di richieste per 200 milioni di euro sui bandi Por, nel 2009 abbiamo erogato alle imprese 45 milioni di euro- ha detto in commissione il direttore generale di Sviluppo Lazio, Gianluca Lo Presti- entro la fine dell´anno contiamo di erogare 70 milioni sul territorio". Per queste attività di volano dell´economia, la Regione Lazio conferisce un fondo di dotazione a Sviluppo Lazio. Con la delibera di Giunta approvata oggi in commissione Bilancio si autorizza l´erogazione di 16 milioni per il 2009 e si approva il piano triennale 2009-2011 che ammonta a 38 milioni e mezzo di euro. .  
   
   
NANOTECNOLOGIE: INNOVAZIONE E RAZIONALIZZAZIONE ELEMENTI DI COMPETITITVITA’ PER IL SISTEMA IMPRENDITORIALE VENETO  
 
Venezia, 14 ottobre 2009 - Se l’innovazione è essenziale al nostro sistema imprenditoriale, importante in questi processo lo è anche il razionalizzare il sistema, mettendo in comunicazione la domanda con l’offerta, ovvero mettere in contatto le imprese con le università, i parchi scientifici e i centri tecnologici. Lo ha ribadito l’Assessore alle Politiche dell’Economia, lo Sviluppo, la Ricerca e l’Innovazione della Regione del Veneto, Vendemiano Sartor, intervenuto ieri presso la sede Unindustria di Treviso alla presentazione dei Bandi di finanziamento del 7° programma quadro dell’Unione Europea – Nanotecnologie, Materiali e Produzione. “Questo incrocio però – ha precisato Sartor – avviene solo se c’è una regia, regia che la Regione ha deciso di svolgere attraverso Veneto Innovazione, dove appunto domanda ed offerta si incontreranno e dove sarà possibile sapere chi fa cosa. Razionalizzare – ha poi precisato - significa anche scegliere alcuni punti di eccellenza e soprattutto capire cosa manca al nostro sistema”. L’incontro di Treviso è stata anche l’occasione per presentare agli imprenditori “Progetta”, iniziativa nata due anni fa su proposta della Regione del Veneto che, in sinergia con Unioncamere del Veneto, con l’Eurosportello del Veneto e con Veneto Innovazione, ma soprattutto con il sostegno del dipartimento per gli affari regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, intendeva potenziare e migliorare la progettazione internazionale. Obiettivo di “Progetta” è quello di realizzare azioni di supporto ed informazione sul tema dei “fondi comunitari a gestione diretta”, quei fondi cioè che bisogna conquistarsi a Bruxelles per favorire lo sviluppo e la crescita del proprio territorio. L’ingente sistema di finanziamenti presenti a Bruxelles rappresenta, infatti, una significativa opportunità per le Regioni, le Autonomie Locali ed i diversi attori dei sistemi produttivi territoriali europei nei loro diversi settori d’azione (dalla ricerca all’ambiente, dalla cultura all’innovazione). L’accesso a tali finanziamenti, però, è per il nostro sistema imprenditoriale ancora troppo complesso, date le numerose competenze specifiche richieste dalla progettazione internazionale, non sempre presenti o sufficientemente sviluppate nel nostro territorio. L’iniziativa “Progetta” nasce proprio per rispondere in modo concreto a tutte le criticità e le prospettive in precedenza evidenziate, con l’obiettivo di promuovere la partecipazione dei soggetti pubblici e privati aventi sede legale nel territorio della Regione Veneto ai programmi comunitari. La volontà è quella di porre in essere uno strumento che possa parzialmente coprire i costi della preparazione e della presentazione di un progetto europeo. “La Regione del Veneto è stata la prima amministrazione pubblica - ha spiegato l’assessore Sartor - in Italia e in Europa a lanciare l’edizione pilota nel 2008, perché vincere più progetti europei, significa nei fatti portare nel Veneto più fondi da investire sul territorio. ” Nel 2008 i soggetti iscritti sul data base on line di “Progetta!” sono stati 152 con 74 soggetti finanziabili e un budget di 135 mila euro indirizzati in particolare alle province di Padova (29,7 per cento), Venezia ( 22,9 per cento) e Vicenza (19,4 per cento). Per il 2008 ci sono già 110 soggetti partecipanti, 205 progettualità inserite sul sito in materia di ambiente, energie rinnovabili, formazione e cooperazione, con un budget medio complessivo di un milione di euro. Riferendosi, poi, alle nanotecnologie Sartor ha ribadito che, assieme alle biotecnologie, rappresentano un punto di forza per l’innovazione del nostro sistema imprenditoriale, al servizio non solo del territorio veneto. “Nella rinegoziazione degli accordi tra Ministero e Regione – ha poi informato concludendo l’Assessore – so esserci l’intenzione, da parte del Ministro, di limitare i soggetti che sono stati creati in questo settore e abbiamo un autorevole ottimismo perché all’interno della razionalizzazione ci sia la valorizzazione proprio delle nanotecnologie del nostro territorio” .  
   
   
OCCUPAZIONE: AMMORTIZZATORI SOCIALI, IN UMBRIA CRESCITA CONTENUTA RISPETTO A MEDIA NAZIONALE”  
 
Perugia, 14 ottobre 2009 - “A settembre 2009 le ore di cassa integrazione ordinaria (Cigo) sono state in Umbria 542 mila 045, 436mila 173 in più dello stesso mese del 2008. Una crescita (+412%) più contenuta della media nazionale (+639,1%) e tra le meno elevate del Paese, così come notevolmente più contenuta della media nazionale è l’incidenza in Umbria delle ore autorizzate di Cigo sull’ipotetico monte ore lavorative”. Lo afferma l’assessore regionale alle politiche del lavoro Maria Prodi, analizzando alcuni aspetti del ricorso alla cassa integrazione ordinaria e straordinaria in Umbria, anche in raffronto alla situazione nazionale. I dati – secondo l’assessore – evidenziano anche la crescita del ricorso alla cassa integrazione straordinaria. Le ore autorizzate a settembre 2009 sono state infatti 448 mila 310, il secondo valore più elevato del 2009 (dopo quello di aprile). Rispetto al corrispondente mese del 2008 le ore autorizzate sono 412 mila 178 in più, la crescita registrata dalla Cigs in Umbria (+1161%) risulta così la più elevata del Paese sensibilmente superiore alla media nazionale (+251,5%). In termini di incidenza sul monte ore complessivo, individuato come sopra indicato, le ore di cassa integrazione straordinaria in Umbria hanno inciso per l’1% (a fronte dello 0,1% del 2008), un dato che però risulta più contenuto di quello medio del Paese (1,2%). “L’andamento della Cigs fa sì che l’aumento del ricorso ai due ammortizzatori nel mese di settembre in Umbria – prosegue Prodi - risulti superiore a quello medio del paese (+600,3% a fronte di +437%); tuttavia più contenuta resta l’incidenza complessiva dei due ammortizzatori sul monte ore lavorabile (2,1% a fronte del 3,4%). In base a tale stima in Umbria nel mese di settembre sono 5. 826 le unità di lavoro coinvolte (3. 189 nella Cigo e 2. 637 nella Cigs), un dato che risulta il terzo più elevato del 2009 – dopo quelli di aprile e maggio - e che ovviamente sottostima il numero di lavoratori effettivamente coinvolti”. Nel periodo gennaio – settembre 2009, il ricorso sia alla cassa integrazione ordinaria (4. 062. 879 ore complessive, ben 3. 171. 143 ore in più dei primi nove mesi del 2008) sia alla straordinaria (2. 940. 604 ore complessive, 1. 899. 747 in più del 2008) risulta molto più ampio che nel corrispondente periodo del 2008. In media – sostiene Prodi, se si distribuissero le ore complessive per ipotetici lavoratori a tempo pieno che siano completamente in cassa integrazione, si avrebbero da gennaio a settembre 4. 577 unità ogni mese. In raffronto all’andamento medio del Paese la crescita complessiva del ricorso ai due ammortizzatori in Umbria prosegue l’assessore - risulta sensibilmente più contenuta (262,4% a fronte del 331,1% medio del Paese), così come inferiore è l’incidenza dei due strumenti sul totale del monte ore ipoteticamente lavorabili (170 ore mensili): 1,7% a fronte del 2,3% nazionale. Diverso il confronto se si analizzano i singoli ammortizzatori. Nel caso delle ore di Cigo in Umbria – conclude Prodi - risulta inferiore alla media nazionale sia la crescita (+355,6% a fronte di +546,4% a livello nazionale) sia l’incidenza che le stesse hanno sull’ipotetico monte ore lavorabili (1% a fronte dell’1,5%); superiore alla media del Paese risulta, invece, l’incremento registrato dal numero di ore di Cigs autorizzate (+182,5% a fronte di +154,2% medio) con una incidenza di questo ammortizzatore sostanzialmente in linea con la media nazionale (0,7%). .  
   
   
RAPPORTO ISAE-OBI-ESRM: MOLISE E PUGLIA PRIME REGIONI DEL MEZZOGIORNO AD AGGANCIARE LA RIPRESA IORIO: SCONFITTE LE "CASSANDRE" CHE ANNUNCIAVANO DISASTRI SOCIALI, ORA DOBBIAMO TRASMETTERE POSITIVITÀ AI CONSUMATORI PER AFFIANCARE LE IMPRESE NEL PERCORSO DI CRESCITA  
 
Campobaasso, 14 ottobre 2009 - Molise e Puglia sono le prime regioni del Mezzogiorno a mostrare chiari segni di ripresa dopo la difficile congiuntura che ha interessato l´Italia, l´Europa e il Sistema Economico globale. È quanto emerge dallo studio pubblicato ieri da Isae (Istituto di Studi e Analisi Economica del Ministero del Tesoro), Obi (Osservatorio Regionale Banche-imprese di Economia e Finanza), Esrm (Ente Studi e Ricerche per il Mezzogiorno) dal titolo "Congiuntura Mezzogiorno – rapporto sulle regioni meridionali" relativo al terzo trimestre 2009. Lo studio, oltre a fotografare la situazione congiunturale europea e nazionale, fa una attenta disamina delle problematiche del Mezzogiorno e valuta con occhi scientifici gli elementi di novità che emergono sul territorio, testimoniando una ripresa e, quindi, una positiva reazione alla crisi. L´analisi scientifica evidenzia come "le regioni del Molise e della Puglia" sono lo prime nel Mezzogiorno in cui "il Clima Economico sale sui valori più elevati dalla metà del 2008". "In Molise – dice ancora il rapporto Isae Obi Esrm – il miglioramento è dovuto al buon andamento delle imprese manifatturiere dato che quella dei consumatori registra invece segni di flessione rispetto al trimestre precedente". "Se da un lato – ha detto il Presidente della Regione, Michele Iorio- dobbiamo lavorare per includere fiducia ai nostri consumatori, dall´altro non possiamo non vedere con soddisfazione e positività che il nostro Sistema delle imprese ha fatto registrare dati statistici e assoluti decisamente positivi, mostrando capacità di reazione alla crisi e una strategia, dilazionata nel tempo, di crescita e di sviluppo. I dati del rapporto di questi tre importanti Istituti di ricerca evidenziano una ripresa strutturale del nostro Sistema Economico che, pur appesantito da alcune problematiche, è riuscito a guardare al futuro con positività. La stessa positività che tutti, Istituzioni e forze sociali, dobbiamo trasmettere ai consumatori, attori questi, insieme alle imprese, di una crescita socio–economica stabilmente protratta nel tempo. Evidentemente, al di là delle tante "Cassandre" che preannunciavano sciagure e disastri sociali, questa Regione ha saputo reagire alla crisi sfruttando con intelligenza le tante iniziative poste in essere dal nostro Governo regionale. Iniziative funzionali non solo a superare la congiuntura ma a creare una crescita strategica armonica su tutto il territorio e compatibile con il nostro tessuto sociale". .  
   
   
IL PRESIDENTE LOIERO È INTERVENUTO AL “POLONIA IMPRENDITORIALE, MODERNA, DINAMICA E OSPITALE”  
 
Catanzaro, 14 ottobre 2009 “In Polonia ci sono ottime possibilità di investimento per le nostre imprese ed è opportuno verificarne subito le condizioni attraverso una cooperazione seria”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, intervenendo ieri al workshop sul tema “Polonia imprenditoriale, moderna, dinamica e ospitale: la cooperazione con le imprese calabresi”, organizzato nella sede di Catanzaro di Confindustria Calabria. All’incontro – informa una nota dell’ufficio del portavoce del presidente Loiero - hanno preso parte tra gli altri Agneszka Turek, consigliera economica dell’ambasciata polacca, Janusz Pietrkievicz, vicepresidente di Confindustria Polonia, Fabio Bini del gruppo Unicredit e Umberto De Rose, presidente di Confindustria Calabria. “La nostra regione – ha aggiunto Loiero – può entrare nei mercati dell’economia polacca soprattutto nel settore dell’agroalimentare e della ristorazione. Esistono davvero grandi opportunità. Anche per questo ho proposto al presidente di Confindustria Calabria, di inviare una delegazione ristretta di industriali calabresi in Polonia. La Regione Calabria sarà al fianco degli industriali perché si tratta di un’iniziativa estremamente interessante”. Loiero ha anche ricordato che la Calabria viene oggi considerata dall’Unione Europea una regione virtuosa, che ha saputo riacquistare credibilità nella spesa, così come le regioni polacche, ma che ha ancora necessità di rilanciarsi sul piano dello sviluppo attraverso opere strutturali e infrastrutturali. “E’ pur vero che abbiamo speso tutte le risorse a nostra disposizione del precedente Por 2000-2006 – ha concluso Loiero – che nella passata legislatura non erano state spese. Eppure, con quei fondi non si sono potute fare opere di ampio respiro e dalle ricadute importanti. Ora, invece, con la nuova programmazione possiamo pensare allo sviluppo, soprattutto per uscire dallo stallo infrastrutturale, puntando su progetti strategici e di grande impatto modernizzante”. .  
   
   
CONTRIBUTI AI COMUNI DELLA SARDEGNA PER I PROGETTI INSERITI NEI PIANI STRATEGICI  
 
Cagliari, 14 Ottobre 2009 - In attuazione dell´art. 5. 3 della legge regionale n. 3 del 7 agosto 2009, la Giunta regionale ha definito, con la delibera 45/5 del 6 ottobre 2009, i criteri e le modalità di assegnazione di contributi per la redazione di studi di fattibilità e per la progettazione preliminare delle opere di maggior impatto economico-sociale previste nei piani strategici. Possono beneficiare del contributo i Comuni che, nel corso della programmazione 2000-2006, sono stati destinatari di un finanziamento per la redazione del piano strategico e che hanno provveduto alla sua approvazione, o vi provvedano entro l´imminente data di pubblicazione dell’invito a presentare proposte. La pianificazione strategica, strumento innovativo di "governance urbana", si inquadra come un processo partecipativo per la definizione di strategie di sviluppo e di trasformazione del territorio ed è caratterizzata proprio dalla loro condivisione con i partners istituzionali, socio-economici e con le comunità locali. Ii processo è stato avviato nel marzo del 2005 ed ha inizialmente coinvolto i comuni delle aree metropolitane di Cagliari e Sassari, i comuni di Oristano, Nuoro, Carbonia, Iglesias e Olbia, per un totale di 28 centri urbani dell’isola. A partire dal novembre 2007, sono stati coinvolti nel processo i capoluoghi delle nuove province sarde, non finanziati precedentemente, ovvero i comuni di Sanluri, Villacidro, Tempio, Lanusei e Tortolì, nonché il comune di La Maddalena, quest’ultimo in virtù del Protocollo di Intesa stipulato tra lo stesso Comune e la Regione Sardegna. Complessivamente, le risorse programmate a favore del processo di pianificazione strategica ammontano a quasi 10 milioni di euro. Per l’annualità 2009 l´ammontare complessivo dei finanziamenti attribuibili è pari a € 2. 350. 000. I Comuni che nella programmazione 2000-2006 hanno avuto il finanziamento per i Piani Strategici e che perciò, nel rispetto di tutti i requisiti previsti, possono presentare istanza sono i seguenti: Alghero, Assemini, Cagliari, Capoterra, Carbonia, Castelsardo, Decimomannu, Elmas, Iglesias, La Maddalena, Lanusei, Maracalagonis, Monserrato, Nuoro, Olbia, Oristano, Porto Torres, Pula, Quartu Sant´elena, Quartucciu, Sanluri, Sarroch, Sassari, Selargius, Sennori, Sestu, Settimo San Pietro, Sinnai, Sorso, Stintino, Tempio Pausania, Tortolì, Villa San Pietro, Villacidro. I contributi saranno assegnati sulla base dei seguenti criteri: impatto economico-sociale dell’opera da valutare con riferimento al fatto che l’intervento proposto è giustificato in relazione ai problemi socioeconomici del contesto di riferimento; è complementare o sinergico rispetto ad altre iniziative in corso; è efficace con riferimento agli obiettivi che intende perseguire; significatività del contributo finanziario apportato dal soggetto proponente; significatività e livello di coerenza del progetto con le strategie regionali; coerenza delle operazioni con gli strumenti della programmazione unitaria; rilievo sovralocale dell’opera rispetto alla visione sistemica del territorio/città evidenziata nel piano strategico. Modalità di accesso ai finanziamenti - Con un successivo invito a presentare proposte saranno ulteriormente precisati i tempi e le modalità di presentazione delle proposte: i Comuni interessati ad accedere alle risorse dovranno presentare domanda di ammissione ai contributi, sottoscritta dal legale rappresentante, corredata di una scheda progetto che descrive l´opera e ne specifica l´impatto socio-economico e del relativo quadro economico. .  
   
   
FONDI FAS: L´APPELLO DELLA PUGLIA ECONOMICA E SOCIALE AL GOVERNO  
 
Bari, 14 Ottobre. 2009 - Questo il testo dell’appello al Governo per lo sblocco immediato dei Fondi Fas destinati alla Puglia, firmato ieri al termine della riunione del partenariato economico e sociale con il Presidente della Giunta Regionale Nichi Vendola e i capigruppo della maggioranza del Consiglio Regionale della Puglia: "Il ritardo inspiegabile della presa d’atto da parte del Cipe del programma Fas Puglia (già prevista per il luglio scorso) e dei conseguenti provvedimenti utili all’effettivo sblocco dei fondi, è inaccettabile per le forze economiche e sociali della Regione. E’ l’intera Puglia a richiedere al governo l’immediata attivazione delle risorse, e quindi degli interventi previsti dal Fas. Si fa appello al Governo nazionale affinché si dia immediata risposta alle attese dei cittadini pugliesi" . Il Presidente della Regione Puglia Nichivendola Il Partenariato economico e sociale della Puglia I Capigruppo del Consiglio Regionale della Puglia .  
   
   
ABRUZZO: BANDO CENTRI COMMERCIALI NATURALI PREVISTE RISORSE COMPLESSIVE PER QUASI 4 MLN 700 MILA EURO  
 
Pescara, 14 ottobre 2009 - Ammontano a 4 milioni 685 mila euro i finanziamenti complessivi previsti all´interno del bando sui "centri commerciali naturali" che, ieri mattina, a Pescara, nella sede viale Bovio, è stato presentato dal vice presidente della Regione ed assessore allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione. "Il progetto in questione - ha spiegato Castiglione - intende riqualificare il sistema distributivo di quelle zone marginali e più esposte al rischio di degrado come i centri storici ed urbani dei centri montani attraverso risorse che puntino a rivitalizzare il tessuto economico nei settori del commercio, dei pubblici esercizi e del turismo ma il bando è aperto all´intero territorio abruzzese". L´intento è quello di far comprendere che tali iniziative sono rivolte alla valorizzazione del territorio ed al tempo stesso rappresentano un aiuto all´imprenditoria commerciale per contribuire all´uscita dalla crisi. Il bando è finanziato per metà dalla Stato attraverso una delibera Cipe del 2007 e per l´altra metà da fondi regionali. Sono tre le tipologie di intervento. La prima, che prevede una destinazione di risorse pari al 25% del finanziamento complessivo, riguarda interventi proposti da Comuni, Enti Parco, associazioni di commercianti e di operatori turistici che abbiano come finalità la realizzazione di progetti di riqualificazione urbana. Il finanziamento regionale non puo´ superare il 40% della copertura del costo dell´intervento con una quota massima entro il limite di 100 mila euro. La seconda tipologia di intervento, che prevede una destinazione di risorse sempre pari al 25% del finanziamento complessivo, è relativo ad interventi proposti da associazioni di imprese, consorzi, enti locali ed enti pubblici per la realizzazione di strutture destinate a potenziare i servizi alle imprese associate, per la riqualificazione e l´ammodernamento degli esercizi esistenti e l´organizzazione di spazi urbani per attività commerciali. Anche in questo caso, il finanziamento regionale non puo´ superare il 40% della copertura del costo dell´intervento con una quota massima entro il limite di 100 mila euro. La terza tipologia riguarda interventi, finanziabili per il 50% del finanziamento complessivo, proposti da Comuni, Comunità montane ed Enti parco che contemplino iniziative di rivitalizzazione e di riqualificazione dei centri storici di piccoli paesi e di comuni montani. In questo caso, invece, il finanziamento regionale verrà concesso per una quota non superiore al 60%, sempre entro il limite di 100 mila euro. Possono essere finanziate solo le spese per interventi di carattere strutturale per ammodernamento, ristrutturazione di facciate, realizzazione di impianti e per la realizzazione di centri finalizzati alla gestione di servizi e spazi pubblici per attività commerciali. Alla conferenza stampa era presente anche il dirigente del settore Commercio, Mario Di Nizio, che ha assicurato che il bando in questione verrà pubblicato sul Bura entro una decina di giorni. .  
   
   
LA SPISA SU INPS: "ADATTARE LA RAZIONALIZZAZIONE DEGLI UFFICI ALLA REALTÀ DEL TERRITORIO SARDO"  
 
 Cagliari, 14 Ottobre 2009 - "E´ possibile chiedere al Ministero del Lavoro di adattare le azioni di razionalizzazione degli uffici territoriali Inps, in base alle esigenze e alla realtà della Sardegna. Possiamo provare ad agire insieme al Governo nazionale e portare avanti un progetto comune che tenga conto dei particolari aspetti territoriali che gravano sull´insularità". E´ quanto ha affermato l´assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, intervenendo all´incontro con il Comitato Regionale Inps. L´assessore ha risposto alle domande del direttore, del presidente, dei rappresentanti territoriali dell´Istituto previdenziale e di quelli sindacali che lamentavano una serie di problematiche relative al programma di razionalizzazione cha sta portando avanti il Ministero del Lavoro. "Ci faremo carico di rappresentare queste esigenze al Ministero - ha sottolineato l´assessore della Programmazione - ci sono problemi reali legati alla specificità del territorio sardo. A seconda degli accorpamenti che verranno portati avanti, infatti, si potrebbero creare scompensi sia ai paesi più piccoli che ai nostri anziani. "E´ anche vero però – ha concluso l´assessore della Programmazione – che in un grave periodo di crisi come questo, ognuno deve fare la sua parte e l´esigenza di rivedere la dislocazione degli uffici territoriali è una realtà. Chiederemo di essere coinvolti per poter dare il nostro contributo a razionalizzare nel modo giusto senza tagli unilaterali". .  
   
   
LA REGIONE MARCHE ADERISCE ALLA PRIMA MANIFESTAZIONE NAZIONALE "NO AL RAZZISMO". AMAGLIANI: "DARE VOCE ALL``ITALIA DEI DIRITTI PER CONTRASTARE LA XENOFOBIA".  
 
Ancona, 14 ottobre 2009 - La Regione Marche aderisce alla Prima manifestazione nazionale ´No al Razzismo´. L´assessore regionale Marco Amagliani partecipera`, sabato 17 ottobre, alla mobilitazione in programma a Roma. La manifestazione e` promossa da numerosi soggetti dell´associazionismo, del sindacato e della politica. E` stata indetta per ricordare l´omicidio, di matrice razzista, del rifugiato sudamericano Jerry Essan Masslo, avvenuto, a Villa Literno, il 24 agosto 1989. ´A vent´anni di distanza ´ afferma Amagliani ´ il razzismo non e` stato sconfitto. Anzi e` stato alimentato e legittimato con un´operazione culturale di cui tutti abbiamo sottovalutato la portata. La legge 94 e il pacchetto sicurezza, promossi e approvati dalla maggioranza che sostiene il Governo Berlusconi, rappresentano un salto di qualita` verso la criminalizzazione generalizzata di tutti i migranti. Gravissima e`, inoltre, l´attuale politica di respingimenti che, oltreche` sconcertante sotto il profilo etico, si pone in contrasto con il diritto d´asilo, costituzionalmente garantito, e con numerose normative internazionali e comunitarie´. Secondo Amagliani, ´occorre dar voce all´Italia dei diritti e del diritto, per impedire la deriva non solo razzista e xenofoba, ma anche antidemocratica di questo Paese. La manifestazione del 17 ottobre rappresenta un importantissimo appuntamento per imprimere una svolta a questa deriva´. Numerose associazioni e organizzazioni presenti nelle Marche (tra gli altri, Anpi, Arci, Cgil, Consiglio italiano rifugiati) hanno sollecitato l´adesione della Regione, ´per sostenere e favorire la piu` ampia partecipazione dei cittadini marchigiani´. .  
   
   
UMBRIA: GIUNTA REGIONALE FINANZIA PROGETTI ASSOCIAZIONI PER 150 MILA EURO  
 
Perugia, 14 ottobre 2009 – “Il Terzo settore svolge un ruolo di sempre maggiore rilevanza nella società umbra, per questo abbiamo pensato ad uno strumento che possa sostenerlo soprattutto sul versante delle associazioni”. Lo ha detto l’assessore alle politiche sociali, Damiano Stufara, annunciando l’approvazione da parte della Giunta regionale di un bando finalizzato a promuovere e sostenere le iniziative delle associazioni di promozione sociale. “Con la legge regionale ‘22/2004’ – ha detto l’assessore Stufara – sono state dettate norme sull’associazionismo di promozione sociale e norme per disciplinarne il riconoscimento. Con la stessa legge regionale è stato istituito il registro regionale delle associazioni di promozione sociale presso la Giunta, al quale possono iscriversi le associazioni di promozione sociali. L’art. 6 della legge promuove e sostiene le associazioni attraverso la concessione di contributi a fondo perduto per specifici progetti previsti dalle normative regionali”. Per accedere ai contributi per gli anni 2009/2010, che ammontano a 150 mila euro, le associazioni dovranno presentare progetti che hanno come obiettivo iniziative finalizzate a rafforzare e potenziare la propria struttura organizzativa. Il Bando sarà verrà pubblicato nel Supplemento Ordinario al Bollettino Ufficiale della Regione Umbria n. 47 del 21 ottobre. Ci saranno poi 15 giorni per la presentazione delle domande di contributo (entro il 5 novembre 2009). Dal documento approvato dalla Giunta emerge che le associazioni iscritte nell’elenco regionale sono 110, di cui 3 a carattere regionale, 63 locali, 4 nazionali, 40 sono associazioni e circoli affiliati ad associazioni a carattere nazionale e presenti sul territorio regionale. .  
   
   
GIUNTA ABRUZZESE: 633MILA EURO PER ASILI NIDO NASCE COORDINAMENTO PEDAGOCICO REGIONALE  
 
L´aquila, 14 ottobre 2009 - La Giunta Regionale su proposta dell´assessore alle Politiche Sociali, Paolo Gatti, ha approvato una delibera per lo stanziamento di una prima tranche di risorse, pari a 663mila euro, in favore dei Comuni e degli Ambiti Sociali per ampliare l´offerta di servizi educativi per la prima infanzia. In particolare la delibera vuole agevolare le giovani famiglie abruzzesi a potere utilizzare servizi di prima infanzia sia nei Comuni dove essi vengono già svolti, sia nei Comuni di minori dimensioni e montani dove i servizi non sono ancora presenti. I fondi saranno utilizzati, infatti, per l´aumento dei posti e l´abbattimento delle liste di attesa nei Comuni già dotati di nidi di infanzia e per l´istituzione di nuovi servizi integrativi ai nidi di infanzia nei Comuni ora sprovvisti. Infine la Giunta Regionale ha istituito il "Nucleo di Coordinamento Pedagogico Regionale" con l´obiettivo di promuovere la cultura pedagogica e costituire un luogo di confronto dei modelli e delle esperienze educative fra i Comuni e i soggetti attivi nel settore. Per accedere ai fondi a breve sul Bura sara´ pubblicato il relativo avviso. "Il tema dei servizi alla prima infanzia è particolarmente caro a questa Giunta - commenta l´assessore Gatti - desideriamo promuovere la diffusione sul territorio di queste iniziative sociali che da un lato agevolano il sereno svolgimento della vita familiare e consentono una reale promozione del ruolo della donna nella società e dall´altro offrono occasioni di socializzazione e crescita educativa ai più piccoli. Altri fondi saranno destinati al settore per proseguire sulla strada tracciata, puntando a rendere il modello abruzzese degli asili nido uno più avanzati in Italia". .