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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Gennaio 2010
COMUNICAZIONI: NASCE IN LIGURIA LA RETE REGIONALE SATELLITARE GNSS  
 
 Genova, 20 Gennaio 2010 - Realizzato dalla Regione Liguria un nuovo servizio di posizionamento satellitare regionale. Si tratta di una rete di sei stazioni Gnss (Global Navigation Satellite System) da utilizzare per attività topografiche e per l´aggiornamento di basi cartografiche e catastali. Le stazioni permanenti sono ricevitori di segnali satellitare collegati tra loro in grado di fornire una rete di appoggio per il lavoro degli operatori in possesso di strumenti portatili. La nuova tecnologia satellitare rappresenta un´innovazione per gli enti del territorio regionale che si occupano di rilievi cartografici e controlli sul territorio, un´opportunità e una semplificazione per il lavoro di geometri, ingegneri, architetti, progettisti. Il progetto ha coinvolto diversi enti sul territorio che hanno collaborato mettendo a disposizione la loro attività e le strutture logistiche. Fra i partner della Regione Liguria, l´Istituto Geografico Militare, le Province di Genova e Savona, i comuni di Bajardo, in provincia di Imperia e Beverino, nello Spezzino, l´Istituto Tecnico Superiore in memoria dei morti per la Patria di Chiavari, gli Istituti Secondari Superiori "Giovanni Falcone" di Loano e quello di Cairo Montenotte, Datasiel Spa, la Facoltà di Ingegneria dell´Università di Genova, il Dipartimento di Ingegneria delle Costruzioni dell´Ambiente e del territorio Dicat, Geotop srl. La nuova rete regionale Gnss sarà presentata in un convegno in programma giovedì 21 gennaio, al palazzo della Borsa , in via Xx Settembre a Genova, con inizio alle 10. Interverranno l´assessore alle Finanze e all´Informatica Giovanni Battista Pittaluga, il dirigente dei Servizi informativi e telematici della Regione liguria Lucia Pasetti, i partner , la responsabile del sistema informativo regionale Anna Cerrato. .  
   
   
AL VIA SUL SITO DELLA PROVINCIA DI MILANO LA PIATTAFORMA MULTIMEDIALE “GIUNTAPERTA”CHE CONSENTE LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI  
 
 Milano, 20 gennaio 2010 - E’ attivo dall’ 11 gennaio un nuovo strumento on line: la piattaforma multimediale “Giuntaperta” che consente ai cittadini di esprimere pareri, valutazioni ed opinioni, e anche di esaminare le delibere e i progetti in corso. Un servizio disponibile 24 ore su 24 e di supporto alle “Giunte aperte itineranti”, che si svolgeranno in ognuno dei 45 collegi elettorali, utile sia ai cittadini sia agli amministratori dei Comuni del milanese, che possono così concorrere alle decisioni dell’Ente e alla costruzione di soluzioni che tengano conto delle esigenze di tutti. L’iniziativa fa parte del più ampio progetto dell’Amministrazione, guidata dall’On. Guido Podestà per avviare un confronto costante che si rivela un’occasione importante sia per chi vuole partecipare al Governo di questa Amministrazione sia per l’Esecutivo che può raccogliere proposte e suggerimenti. Per partecipare è sufficiente registrarsi sul sito della Provincia di Milano http://giuntaperta. Provinciadimilano. Partecipami. It e accedere, quindi, alla piattaforma multimediale “Giuntaperta” che, grazie all’intervento di un moderatore, assicura l’anonimato e certifica la validità delle consultazioni on line. Sono a disposizione tre aree: uno spazio informativo, dove trovare le ultime news e inserire pareri e proposte, un forum per le discussioni e un luogo per la consultazione certificata, che garantisce l’autenticità delle espressioni di voto. Ulteriori informazioni sulla piattaforma “Giuntaperta” e sulle “Giunte aperte itineranti” si trovano sul sito istituzionale della Provincia in home page. .  
   
   
LA REGIONE MARCHE REALIZZA LA PRIMA ´RETE METROPOLITANA´ DI CONNESSIONE AD ALTA VELOCITA`  
 
Ancona, 20 Gennaio 2010 - Dopo gli esempi di Pisa, Venezia e Firenze e` Ancona che sale alla ribalta per la costituzione di una rete metropolitana di connessione ad alta velocita` (Man). ´Avere una fibra ottica nostra in comproprieta` fra enti locali e Universita`, a disposizione dei cittadini, e` un vantaggio importante ´ ha detto il Presidente Gian Mario Spacca ´ per la semplificazione e la trasparenza ai pubblici uffici e per la veicolazione di ogni genere di informazione e servizi. Questo dell´area metropolitana di Ancona e` un progetto complementare che rafforza e integra il progetto regionale di Banda Larga per tutte le Marche´. ´Una rete di proprieta` ´ ha aggiunto il Rettore Marco Pacetti dopo la relazione tecnica del prof. Ennio Gambi ´ ci permette un gran risparmio in termini di costi di connessione, inserendoci nei circuiti di tutte le Universita` italiane con molte altre opportunita`´. Il lavoro svolto dall´Assessore Gianluca Carrabs ha dunque raggiunto un gran risultato portando Ancona e le Marche a livello nazionale. La Regione Marche, rilevata l´importanza che le reti rivestono nella connettivita` metropolitana per favorire collegamenti agevolati e consentire l´accesso a servizi avanzati, ha deciso di costituire in modo progressivo una Man (rete metropolitana) con l´obiettivo di interconnettere in primis le sedi delle pubbliche amministrazioni. A tale scopo ha gia` siglato un primo accordo con Comune e Provincia di Ancona per la gestione e l´utilizzo di una rete metropolitana di circa 11 km nell´area del centro di Ancona che fornisce il servizio di connettivita` ad alcune sedi di Comune, Provincia e Regione. Per dare continuita` a questa azione e` stato oggi firmato un protocollo con Comune, Provincia e Universita` Politecnica delle Marche (presenti il sindaco Gramillano, il vicepresidente Sagramola e il rettore Pacetti), che da` vita ad una ulteriore iniziativa sinergica per realizzare una autonoma infrastruttura in fibra ottica volta a garantire agli utenti affidabilita` e larghezza di banda utile allo sviluppo di nuovi servizi, anche attraverso la connessione alla rete Garr che gestisce la rete dell´Universita` e della ricerca scientifica italiana. Tale infrastruttura pubblica potra` essere utilizzata sia per migliorare l´efficienza nella fornitura di pubblici servizi che per offrire all´utenza nuovi servizi avanzati. Oltre a P. A. E universita`, potranno essere collegati anche centri circoscrizionali, scuole, parcheggi, musei e ospedali, consentendo cosi` il passaggio di informazioni in modo piu` rapido e completo rispetto a una tradizionale connessione internet. Con una rete di questo tipo possono essere veicolate le informazioni di servizi diversi, dai varchi elettronici per il controllo della viabilita` ai totem per le informazioni turistiche, da access point per una copertura wireless del territorio a eventuali punti di accesso ad alta velocita` per particolari manifestazioni. .  
   
   
PROVINCIA DI POTENZA: ATTIVATA POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA  
 
Potenza, 20 gennaio 2010 - Il Presidente del Consiglio Provinciale di Potenza Palmiro Sacco, nella seduta del 18 gennaio 2010, ha comunicato ai consiglieri l’attivazione delle caselle di posta elettronica certificata che saranno utilizzate, già dalle prossime settimane, per la convocazione dei consigli, producendo un risparmio di spese postali. “Investire sull’innovazione tecnologica – si legge in un comunicato stampa - è stata una precisa scelta del Presidente della Provincia Piero Lacorazza e della Giunta che, nonostante il momento di particolare restrizione economica, ha offerto un concreto segnale di attenzione con l’approvazione del bilancio di previsione 2010, che sarà portato in Consiglio provinciale il prossimo 27 gennaio 2010 e che prevede per tale settore 200. 000,00 euro e ulteriori risorse per investimenti in attrezzature ed infrastrutture da realizzarsi con l’accensione di specifici mutui”. “Il ricorso alla Pec per le convocazioni delle sedute rientra – ha affermato Sacco – in un piano più complessivo di informatizzazione dell’Ente, ispirato dal principio del contenimento e della razionalizzazione della spesa. L’amministrazione ha dunque puntato sull’innovazione tecnologica, per rendere più organica ed efficiente la macchina amministrativa, ma anche per riqualificare la spesa pubblica. Obiettivo, quest’ultimo, che si sta perseguendo, oltre che con la Posta Elettronica Certificata (nel 2010 saranno attivate 100 caselle), anche con la riduzione dei costi della politica, legata alla minore indennità di carica e alla riduzione dei componenti della Giunta provinciale e alla riorganizzazione e ottimizzazione del lavoro delle Commissioni e del Consiglio”. Tra le altre azioni programmate per il 2010: la procedura di protocollo unico informatico presso tutti gli Uffici dell’Ente (al 31 dicembre 2009 è stata già attivata, a livello sperimentale, la protocollazione decentrata presso gli Uffici Ambiente e Biblioteca) e l’attivazione della nuova procedura informatica “Gestione Bilancio Finanziario” che consentirà ad ogni singolo Ufficio di poter avere direttamente informazioni sempre aggiornate sul bilancio e sui capitoli attestati dal Piano Esecutivo di Gestione (Peg). .  
   
   
INTERNET, BELTRANDI E NICOTRA, (RADICALI). LE FORZE DELL´ORDINE AIUTANO LE INDUSTRIE DELL´AUDIOVISIVO A SPIARE ILLEGALMENTE GLI UTENTI? SI RIFERISCA IN PARLAMENTO.  
 
Roma, 20 gennaio 2010 – Di seguito una dichiarazione di Marco Beltrandi, deputato radicale e Luca Nicotra, segretario dell´associazione radicale Agorà Digitale:” Gli utenti della rete italiani sono costantemente sorvegliati e monitorati dalle industrie dell´audiovisivo. Si tratta di un fenomeno intollerabile che le cronache degli ultimi giorni suggeriscono avere una diffusione maggiore di quella che ci si poteva immaginare e su cui è certament! e urgente che la magistratura indaghi, avendo già condannato pratiche analoghe in occasione del famoso caso Peppermint. Ma c´è un´altro punto ancora più inquietante che a molti sembra essere sfuggito. La Federazione antipirateria televisiva (Fapav), l´ente che ha effettuato il monitoraggio per conto delle industrie dell´audiovisivo, collabora costantemente con referenti istituzionali e che con le Forze dell´Ordine operative sull´intero territorio, per creare un costante flusso di scambi informativi. Temiamo che proprio da tale collaborazione la Fapav possa ricavare parte delle sue informazioni sugli utenti e che le forze dell´ordine e le istituzioni siano in qualche modo informate delle attività di monitoraggio illecito compiuto dalla Fapav. Si tratterebbe di un fatto molto grave, relativamente al quale prosegue l’azione congiunta dell’associazione radicale Agorà Digitale con i deputati radicali. Infatti oggi abbiamo depositato una interrogazione a prima firma Marco Beltrandi, deputato radicale eletto nelle liste del Pd, affinchè il Governo faccia chiarezza al più presto sui fatti denunciati”. .  
   
   
TELEVORO PER I DISABILI: ALLA PROVINCIA DI VICENZA 90 MILA EURO PER ORGANIZZARE LA FORMAZIONE  
 
Vicenza, 20 gennaio 2010 - Il telelavoro come modalità su cui puntare per inserire nelle aziende persone disabili: è l’obiettivo del progetto, finanziato dalla Giunta regionale del Veneto con un contributo di 90. 000, presentato stamani a Vicenza dall’assessore regionale alle Politiche del Lavoro Elena Donazzan. Il progetto proposto dalla Provincia di Vicenza fornirà a 8 disabili la necessaria formazione per inserirli, con un contratto di almeno 12 mesi, nel mondo del lavoro attraverso la modalità del telelavoro. “Per i disabili - spiega l’assessore Donazzan - soprattutto per quelli che hanno problemi di deambulazione, la possibilità di svolgere un’occupazione in telelavoro rappresenta una valida soluzione alle esigenze di integrazione sociale e indipendenza economica”. In generale le imprese che potrebbero dall’utilizzo del telelavoro ricavare vantaggi in flessibilità, aumento della produttività dei dipendenti e riduzione dei costi, hanno ancora difficoltà ad adottare questa diversa forma di organizzazione aziendale. “Nonostante gli incentivi - rileva l’assessore al Lavoro - previsti per le imprese che assumono personale disabile iscritto negli elenchi della legge 68/99 in telelavoro, la diffusione di questa modalità organizzativa rimane molto scarsa. Per questo la Regione ha deciso di sostenere con un finanziamento di 91. 526 euro il progetto della Provincia di Vicenza per la formazione, attraverso organismi accreditati, e l’avviamento con un contratto di almeno 12 mesi di 8 disabili con problemi di deambulazione. Siamo convinti che questa strada oltre che un vantaggio per le aziende possa rappresentare una valida soluzione alle esigenze realizzazione personale e di indipendenza economica delle persone disabili”. “Una volta che ne sarà verificata la funzionalità, speriamo che progetto della Provincia di Vicenza - conclude l’assessore Donazzan - possa costituire un modello di intervento da estendere nel territorio regionale coinvolgimento numerosi soggetti” .  
   
   
LA NUOVA GOVERNANCE DI INFORMATICA TRENTINA LA DIRETTRICE FANTONI: "LA NOSTRA MISSION È FORNIRE SERVIZI EFFICACI, DI QUALITÀ E IN TEMPI RAPIDI"  
 
 Trento, 20 gennaio 2010 - "La mission di Informatica Trentina è di fornire al territorio trentino e ai 120 enti associati dei servizi tecnologici efficaci, di qualità elevata, in tempi rapidi e con costi contenuti nei confronti degli utenti delle amministrazioni pubbliche, ovvero i cittadini e le imprese". La direttrice generale di Informatica Trentina, Clara Fresca Fantoni, ha aperto così l’Assemblea di coordinamento, costituita dalla Provincia e da oltre 120 enti locali sottoscrittori della nuova convenzione per la governance di Informatica Trentina Spa. L´assemblea, aperta agli oltre 120 soci (in maggioranza Comuni trentini), si è tenuta nel pomeriggio di ieri presso il Palazzo della Regione di piazza Dante a Trento. Il nuovo organo è chiamato a “guidare” l’evoluzione della società di via Gilli, per far sì che questa contribuisca sempre più e sempre meglio all’innovazione dei sistemi informativi e alla modernizzazione del settore pubblico provinciale. L’assemblea di Coordinamento ha eletto, quali membri all’interno del Comitato di indirizzo, ingegner Claudio Covelli, delegato del Comune di Trento, e Raffaele Armani, delegato della Comunità di valle delle Giudicarie. Ne faranno parte anche il presidente del Consiglio delle Autonomie locali, Marino Simoni, con i rappresentanti della Provincia autonoma di Trento, Giovanni Gardelli (Dirigente del Servizio Autonomie Locali) e Maurizio Dal Rì (Direttore dell’Ufficio per gli affari amministrativi e contabili del Sistema Informativo Elettronico Provinciale), oltre al presidente Lorenzo Dellai. "E’ un compito sfidante - ha spiegato il direttore generale Clara Fresca Fantoni - quello assegnato ad Informatica Trentina Spa di guidare il processo di innovazione e modernizzazione del sistema pubblico trentino, cui ripongono rilevanti aspettative i due soggetti istituzionali promotori del nuovo assetto della società di via Gilli: la Provincia autonoma di Trento e il Consiglio delle Autonomie locali". Dal canto suo, Marino Simoni ha ribadito l´importanza della presenza degli enti locali: "La nostra presenza è necessaria, anzi auspico un ruolo più attivo anche in campo politco della periferia all´interno di un sistema condiviso e unico, in grado di offrire risposte concrete alle esigenze del territorio trentino". Sergio Bettotti, dirigente generale del Dipartimento Innovazione Ricerca e Ict della Provincia autonoma di Trento ha ripreso la necessità di apertura verso il territorio: "La Provincia di Trento persegue da tempo l´obiettivo di un maggior coinvolgimento dell´intero sistema pubblico trentino che porterà benefici tangibili a cittadini ed imprese. Da parte nostra c´è la volontà di sostenere il processo avviato da Informatica Trentina". Una piccola realtà quella del Trentino - come spiega la nota di Informatica Trentina -, ma con un gran numero di Enti locali (oltre 350), con una fortissima esigenza di “fare sistema” per fare fronte alle sfide dell’evoluzione sempre più veloce delle tecnologie e alle esigenze di un’amministrazione pubblica che possa interoperare, innovarsi, perseguire efficienza e tempestività, semplificando i procedimenti amministrativi a beneficio dei servizi offerti a cittadini e imprese mediante un uso intensivo dell’Ict (Information and Communication Technology). Ciò sarà possibile quanto più le amministrazioni trentine, per il tramite delle società di sistema (Informatica Trentino) saranno capaci di approntare progetti innovativi condivisi fra tutti gli enti, favorendo l’erogazione dei servizi da offrire ai cittadini e alle imprese, mediante, da un lato, il perseguimento di economie di scala e, dall’altro, diffondendo tecnologie d’avanguardia per facilitare e rendere più tempestivo il colloquio pubblico-privato. In questo aspetto strategico può risultare importante il ruolo delle Comunità di Valle quale soggetto di riferimento per l’organizzazione dei servizi a livello di ambito territoriale. Per favorire questo processo, la Giunta provinciale, con delibera n. 468 del 29 febbraio 2008, ha avviato il processo di apertura della società di via Gilli agli enti locali, prevedendo la distribuzione gratuita di azioni agli stessi enti, in proporzione al numero di abitanti, per una quota pari al 10% del capitale sociale. Questo - spiega ancora Informatica Trentina - a fronte della sottoscrizione da parte degli Enti aderenti di una convenzione per la governance della società che impegna ciascun Ente a partecipare alle funzioni di indirizzo e controllo di Informatica Trentina e contestualmente alla fruizione dei servizi offerti dalla società. Ecco allora come i nuovi organismi di governance, Assemblea di Coordinamento e Comitato di Indirizzo (espresso pariteticamente da Provincia e dagli Enti locali), assolvono non solo alle prescrizioni normative in materia di affidamento “in house”, ma costituiscono anche occasione per cogliere quegli obiettivi di razionalizzazione e qualificazione della spesa informatica in ambito pubblico che possono concorrere a migliorare i servizi per i cittadini e le imprese. Ad ottobre 2008 si è costituito il Comitato di indirizzo che, in regime transitorio per il primo anno, ha adottato i provvedimenti necessari per qualificare progetti e servizi trasversali di interesse degli Enti locali, ha approvato il sistema tariffario, ha avviato le azioni di comunicazione sul territorio all’indirizzo dei Sindaci e Segretari ed ha promosso, tramite la società, la presentazione dei “servizi di sistema” ai funzionari referenti degli Enti locali. Nel periodo maggio – giugno dello scorso anno l’Assessore all’urbanistica e Enti locali, dott. Mauro Gilmozzi, ed il Presidente del Consiglio delle Autonomie Locali, dott. Marino Simoni, hanno presentato il nuovo ruolo di Informatica Trentina, i contenuti della nuova convenzione di governance, i nuovi progetti e servizi, nell’ambito di quattro incontri sul territorio che hanno visto la presenza di oltre 100 funzionari di 70 Enti locali. Durante l’estate si sono poi svolti cinque “Open Days” presso la sede di Informatica Trentina a Trento, seminari di presentazione operativa dei quattro “servizi minimi” di sistema: 1) servizio di protocollo federato e di gestione documentale elettronica, quale servizio ritenuto essenziale per la dematerializzazione degli atti amministrativi in ambito pubblico; 2) servizi di posta elettronica, Pec e rubrica generalizzata degli Enti, finalizzata quest’ultima a facilitare ai cittadini, alle imprese ed alla stessa Pubblica Amministrazione la ricerca nominativa e per funzioni/ruoli degli Enti trentini attraverso interrogazioni in linguaggio naturale rese possibili da tecnologie innovative di tipo semantico, effettuabili sia via web, sia tramite dispositivi mobili (cellulari, palmari, ecc. ); 3) servizio di telefonia Voip (Voice over Internet Protocol), finalizzato a consentire la comunicazione di tipo digitale tra gli Enti, nell’ambito della piattaforma di intercomunicazione pubblica provinciale, beneficiando di economie dei consumi rispetto al traffico telefonico tradizionale; 4) servizio di videocomunicazione, collaborazione e comunicazione, per il miglioramento del colloquio interamministrativo tra il centro e la periferia con un conseguente contenimento dei costi di trasferta. Notevole l’afflusso a questi eventi che hanno visto la partecipazione di circa 150 Enti sul territorio, con oltre 350 presenze alle sessioni di presentazione. Il significativo sforzo di comunicazione e di promozione è stato coronato da un risultato positivo: al 31 dicembre 2009 infatti 124 Enti avevano avviato la sottoscrizione della convenzione e perfezionato ben 255 adesioni ai “servizi minimi”. Per agevolare questa nuova fase di apertura della società al sistema pubblico e di governance condivisa con gli enti locali la Giunta provinciale ha deciso a fine dicembre un nuovo assetto al Dipartimento che si occupa della gestione dell’innovazione, della ricerca e dell’Ict. Nel contempo anche il consiglio di amministrazione di Informatica Trentina ha varato a fine dicembre una nuova organizzazione della società per consentire alla stessa di assolvere al meglio le diverse missioni di “strumento di sistema” a favore degli enti trentini, coinvolgendo sempre più le imprese locali Ict ed i centri di ricerca ed alta formazione locali. Nell’ambito della nuova organizzazione societaria è prevista una nuova struttura dedicata agli enti locali, che, in stretta sinergia con il Consiglio delle Autonomie locali, curerà l’orientamento, il raccordo e l’integrazione delle esigenze della pubblica amministrazione trentina, garantendo la miglior evoluzione dei servizi in ambito pubblico. Informatica Trentina darà corso inoltre ad una organizzazzione stabile di presidi sul territorio tenuto conto degli esiti delle sperimentazioni già condotte nel Primiero e nelle Giudicarie. I presidi, in stretto raccordo con le strutture di Informatica Trentina, saranno deputati a raccogliere le specifiche istanze dei singoli enti, proporre progetti e servizi con il necessario livello di personalizzazione, seguirne l’attivazione presso l’Ente, garantendo efficacia e qualità del servizio. E’ da sottolineare come l’organizzazione dei presidi vedrà il coinvolgimento per la gestione dei servizi di imprese locali Ict con un duplice effetto positivo: saranno da un lato garantiti servizi da parte di operatori del territorio in grado di conoscere le peculiarità e le specifici esigenze degli enti localizzati nell’area, dall’altro trova convalida il ruolo di collaborazione e di apertura di Informatica Trentina al sistema delle imprese locali Ict. "Il 2010 - ha concluso la direttrice Fantoni - si apre quindi in un clima di grande consapevolezza che solo condividendo queste sfide e guidando assieme l’evoluzione, si possa fare del sistema pubblico trentino un ´sistema di eccellenza´ sempre più attento alle esigenze ed alle aspettative di cittadini ed imprese". .  
   
   
GLI SCIENZIATI CONTROLLANO IL "CAOS" DEL COMPORTAMENTO DEI ROBOT  
 
 Bruxelles, 20 gennaio 2010 - Scienziati tedeschi hanno sviluppato un modo più semplice per far eseguire ad un robot una serie di funzioni. Il robot a sei gambe mima il comportamento umano e animale, ed è ora in grado di eseguire lo stesso compito con minore sforzo e maggiore flessibilità. Pubblicati sulla rivista Nature Physics, i risultati dello studio sono parte del progetto Paco- Plus ("Perception, Action and cognition through learning of object-action complexes"), finanziato con quasi 7 milioni di euro dal tema "Tecnologie della società dell´informazione" del Sesto programma quadro (6° Pq). Nell´uomo e negli animali, piccoli circuiti neurali - chiamati generatori di modello centrale (Cpg, ovvero Central Pattern Generators) - controllano alcune attività, tra le quali la capacità di camminare e di respirare. Gli scienziati usano questo principo per lo sviluppo di robot in grado di camminare, con di solito un Cpg necessario per ciascun passo (ossia, la modalità di deambulazione o di movimento). Le informazioni relative all´ambiente circostante sono in genere inviate al robot da sensori. Le informazioni ricevute possono, ad esempio, dare indicazioni su un ostacolo presente sulla traiettoria o su una salita ripida. Sulla base di queste informazioni, il robot sceglie il Cpg che dovrà controllare il movimento. Il gruppo di studio, formato da membri di diversi istituti delle università di Gottinga e di Hannover, ha sviluppato un modo per far eseguire al robot lo stesso compito ricorrendo ad un Cgp in grado di produrre una serie di movimenti, oltre a poter unire tra loro i diversi movimenti. Più in particolare, lo strumette permette a 18 sensori di attivare 18 motori, in grado di generare 11 modeli comportamentali di base (ad esempio, orientamento, spostamento e autodifesa) e di integrarli tra loro. Nel documento pubblicato, gli scienziati spiegano che il segnale di controllo si adatta velocemente e reversibilmente alle nuove situazioni e permette anche l´apprendimento e la memorizzazione a lungo termine di risposte motorie comportamentali. "Quindi, il controllo neurale fornisce un modo potente ma comunque semplice di autorganizzare comportamenti versatili in agenti autonomi, conferendeo loro un buon grado di indipendenza". Il Cpg sviluppato dal gruppo di lavoro consiste di una piccola rete composta da sue elementi a circuito. Il segreto è proprio il "controllo del caos". Se il Cpg non fosse controllato, il modello comportamentale sarebbe caotico. Ma questa attività può essere controllata dagli imput sensoriali inviati a modelli periodici in grado di decidere sul movimento successivo da eseguire. Modelli diversi - e dunque movimenti diversi - possono essere generati a seconda del segnale sensoriale in entrata. Il risultato è che il robot può adattarsi rapidamente ai cambiamenti - ad esempio il camminare sulla salita di una collina o su un terreno accidentato - ed evitare contemporaneamente gli eventuali ostacoli. Poiché le funzioni neurali circuitali hanno un comportamento caotico, il robot è anche in grado di liberarsi se intrappolato - ad esempio - in una buca. Inoltre, se il robot dovesse eseguire lo stesso compito una seconda volta, adotterebbe il movimento più opportuno ricordando l´esperienza precedente. Per il futuro gli scienziati pensano di dotare il robot di una memoria che ne migliorerà la capacità di risposta ai cambiamenti nell´ambiente a lui familiare. Ad esempio, se l´ostacolo presente in una esperienza precedente è stato rimosso, il robot non saprebbe più quale movimento eseguire. Marc Timme, dell´Istituto Max Planck per la dinamica e l´auto-organizzazione, di Gottinga, spiega che quando il robot sarà dotato di una memoria per il motore, sarà in grado di elaborare prima i movimenti successivi. Per maggiori informazioni, visitare: Nature Physics: http://www. Nature. Com/nphys/index. Html Istituto Max Planck per la dinamica e l´auto-organizzazione: http://www. Mpg. De/ .  
   
   
VALLE D’AOSTA: COMPUTER IN FAMIGLIA: 127 RICHIESTE DI CONTRIBUTO DAL 7 AL 15 GENNAIO 2010  
 
 Aosta, 20 gennaio 2010 - Sono già 127 le richieste di contributo ricevute dall’Amministrazione regionale per l’iniziativa Un computer in famiglia, attivata giovedì 7 gennaio scorso, per un importo complessivo di circa 88 mila euro. In particolare, 96 computer sono di tipo portatile mentre i restanti 31 sono i cosiddetti computer desktop. La fascia economica maggiormente richiesta varia tra i 651 e gli 800 euro (89 richieste) mentre solo pochi contributi integrano spese superiori ai mille euro. Infine, solo una richiesta è stata presentata per l’acquisto di un computer fuori Valle. Questa la fotografia a poco più di una settimana dall’avvio dell’iniziativa che mette a disposizione di ogni famiglia residente in Valle d´Aosta con un figlio nato fra il 1° gennaio 1998 e il 31 dicembre 1998 (anch´egli residente in Valle d´Aosta), la somma di 700 euro per l´acquisto di un personal computer nuovo, completo di dispositivo per l´accesso a Internet (con qualsiasi tecnologia), una casella di posta elettronica e la possibilità di seguire un corso di formazione direttamente sul personal computer per un uso consapevole e sicuro delle tecnologie informatiche. «Non possiamo che dirci soddisfatti di questo dato. – dichiara il Presidente della Regione Augusto Rollandin – Più del 10% degli aventi diritto ha già usufruito del contributo, confermandoci la validità dell’operazione. Nel mondo sempre più informatizzato e globalizzato sapere utilizzare bene il computer e internet non è solo importante: da qui passa già ora e passerà sempre di più in futuro la prospettiva di uno sviluppo competitivo, in termini di aziende e mercato ma anche di scuola e ricerca, di democrazia e di partecipazione. L’iniziativa Computer in famiglia offre un’opportunità che, a guardare i primi risultati, i valdostani stanno accogliendo positivamente. » .  
   
   
RAPPORTO IMMIGRAZIONE 2009: MANTOVA CAPITALE DELLE SECONDE GENERAZIONI CON IL 17,5% DI STUDENTI STRANIERI ISCRITTI ALLA SCUOLA DELL’OBBLIGO È LA PRIMA IN LOMBARDIA.  
 
Mantova, 20 gennaio 2010 - Con cinque punti percentuali sopra la media regionale, Mantova si conferma la provincia lombarda con il più alto tasso di ragazzi immigrati iscritti alla scuola dell´obbligo. Parliamo di un 17,5% dell´intera popolazione studentesca, cifra che porta con se tutta una serie di riflessioni sull´identikit dell´immigrato residente in territorio virgiliano. Il dato emerge dal Rapporto sull´Immigrazione redatto dall´Osservatorio Provinciale, in collaborazione con la Fondazione Ismu e l´Osservatorio Regionale per Integrazione e la Multietnicità, presentato lo scorso 21 dicembre all´interno della consulta per l´immigrazione della Provincia. Certo, Mantova vanta un tasso di immigrazione proporzionalmente tra i più elevati a livello nazionale, che al 31 dicembre 2008 si assestava intorno al 12% della popolazione, cifra praticamente quadruplicata negli ultimi cinque anni, a conferma di un trend in crescita esponenziale. Quando, però, si parla di ragazzi in età scolare, s´intende figli di immigrati, giovani di seconda generazione, sinonimo di un alto numero di ricongiungimenti familiari, di stabilità sul territorio e, quindi, di una effettiva integrazione nel tessuto sociale. Se, a questo si aggiunge che su 1828 bambini iscritti alla scuola d´infanzia, figli di genitori immigrati, quelli nati nel nostro paese sono 1407, appare chiaro come sempre più cittadini stranieri scelgano Mantova come loro approdo definitivo e vi si stabiliscano in pianta stabile. L´altro dato di grande interesse emerso dallo studio, che conferma quanto affermato, riguarda la percentuale di immigrati in possesso di case di proprietà, che a Mantova raggiunge il 20 % del totale. Chi acquista una casa lo fa perché ha raggiunto una situazione occupazionale che autorizza ad una certa tranquillità, probabilmente vive con il coniuge e, se ha figli, intende stabilire la propria famiglia sul territorio in modo duraturo. Quanto detto ci conduce a due tipi distinti di riflessioni, come ha spiegato Iacopo Caropreso dell´Osservatorio Provinciale: "Da un lato è necessario valutare la portata di un fenomeno migratorio che da 24 mila soggetti censiti a fine 2003, l´allora 6,75% della popolazione residente, è passato a quota 47 mila, al 31 dicembre 2008, attestandosi all´11,44%, dall´altro dobbiamo chiederci quali politiche si dovranno mettere in campo per supportare le seconde generazioni nel loro processo di integrazione". "Ciò che emerge da questo rapporto -ha spiegato l´assessore provinciale alle politiche sociali e sanitarie Fausto Banzi- è la necessità di proseguire con sempre maggior forza nel cammino intrapreso, rafforzando la collaborazione con le associazioni di immigrati, sviluppando politiche mirate all´inclusione sociale e alla convivenza tra le diverse culture, supportando i giovani delle seconde generazioni, così come i lavoratori in difficoltà". "Nella convinzione che il confronto tra le varie realtà coinvolte nel nostro territorio sia condizione necessaria per una società che fa proprio il valore dell´integrazione e che progetta un futuro in grado di affrontare le sfide della modernità -ha proseguito- sono convinto che sia doveroso l´ampliamento del diritto di voto ai cittadini immigrati". .  
   
   
SCUOLA IN LOMBARDIA, 7233 DOTI MERITO DA OGGI PRESSO I COMUNI  
 
Milano, 20 gennaio 2010 - All´indomani della grande festa "Merito al talento", voluta dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni e vissuta con entusiasmo da 15. 000 "studenti eccellenti", al Forum di Assago, sono in distribuzione presso i Comuni della Lombardia le "doti merito", destinate dalla Regione a 7. 233 studenti capaci e meritevoli, le cui famiglie hanno un reddito limitato. Sono ragazzi che hanno concluso le scuole medie inferiori con una media tra il 9 e il 10 o hanno ottenuto una media almeno dell´8 nei primi quattro anni delle medie superiori e 100 e lode all´esame di maturità. Le loro famiglie inoltre devono avere un reddito Isee non superiore a 20. 000 euro, pari ad esempio ad un imponibile di 50. 000 euro per una famiglia di quattro persone. Il limite di reddito non vale per i ragazzi che hanno ottenuto 100 e lode alla maturità. "I 7. 233 ragazzi che hanno ottenuto la ´dote merito´ - spiega l´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni - avranno un contributo dai 300 ai 1. 000 euro a seconda della valutazione ottenuta e dell´ordine di scuola frequentato. La Regione per finanziare la ´dote merito´ ha stanziato quest´anno 3. 271. 000 euro". Nel dettaglio riceveranno: Terza Media - 300 euro i 1. 723 studenti che, nell´ultimo anno scolastico, hanno superato l´esame di terza media con un voto uguale o superiore a 9 - 1. 000 euro i 1. 169 studenti che hanno ottenuto 10 all´esame di terza media. Scuola Secondaria Superiore - 300 euro i 3. 845 studenti, dal primo al quarto anno delle scuole superiori, che hanno avuto una media finale tre l´8 e il 9 - 500 euro i 284 studenti, dal primo al quarto anno delle scuole superiori, che hanno invece avuto una media finale superiore a 9 - 1. 000 euro i 212 studenti che hanno concluso il V anno di scuola superiore con 100 e lode all´esame di maturità. Questi 7. 233 ragazzi potranno quindi da oggi ritirare il voucher nominativo che potrà essere speso per acquistare materiale didattico, libri, dizionari, supporti multimediali (dvd e accessori) e servizi quali: mense, trasporto scolastico, viaggi studio e accesso ai musei. La "dote merito" è una delle varie forme di "dote scuola", un sistema che comprende anche "dote sostegno al reddito", "buono scuola", "dote disabili" e "dote formazione". Per finanziare questo sistema la Regione ha stanziato nel 2009 200 milioni. Per il 2010 la somma sarà di 225 milioni con un incremento di oltre il 10%. Le Doti Merito Per Provincia - Bergamo: 1. 224 - Brescia: 1. 739 - Como: 268 - Cremona: 387 - Lecco: 201 - Lodi: 149 - Mantova: 302 - Milano: 1. 485 - Monza e Brianza: 391 - Pavia: 341 - Sondrio: 207 - Varese: 539. .  
   
   
LABORATORI DI ITALIANO PER L’ INTEGRAZIONE DEGLI STUDENTI STRANIERI: VICENZA LANCIA UN PROGETTO PILOTA IN ITALIA  
 
Vicenza, 20 gennaio 2010 - Tre giorni a settimana a scuola di lingua con insegnanti specializzati nell’insegnamento dell’italiano come seconda lingua, tre a far lezione con i compagni di istituto o di liceo. E’ il grande progetto finanziato con 195 mila euro dalla Regione del Veneto che prenderà il via nei prossimi giorni, in via sperimentale nella provincia di Vicenza. Il progetto di “classi di accesso” è stato presentato ieri dall’assessore regionale alle Politiche per l’Istruzione Elena Donazzan con la collega della Provincia di Vicenza Morena Martini e segue la proposta delle “quote”, anche quella partita dal Veneto e già recepita a livello nazionale. “La peculiarità - ha spiegato l’assessore Donazzan - del Veneto, che nella scuola ha una presenza di studenti stranieri in percentuale quasi doppia rispetto alla media nazionale, ci permette ancora una volta di essere laboratorio per l’Italia. Puntiamo a risolvere il problema dell’integrazione degli studenti che non parlano l’italiano con strumenti innovativi che speriamo facciano scuola. D’altronde la Giunta regionale ha fatto negli ultimi anni dell’Istruzione uno dei temi cardine della propria politica”. Il progetto si rivolge prima di tutto agli studenti stranieri che, secondo quanto previsto dalla legge, quando giungono in Italia (quasi sempre per ricongiungimento con i genitori) vengono inseriti nel gruppo classe adatto alla loro età anche a metà dell’anno scolastico e indipendentemente dalla conoscenza dell’italiano. Potrà inoltre essere aperto anche a quanti, pur frequentando da tempo la scuola italiana, hanno una conoscenza insufficiente dell’italiano sia come lingua di comunicazione sia come lingua di studio. L’insegnamento - impartito da insegnanti specialisti del dipartimento di Scienze del Linguaggio dell’Università Ca’ Foscari di Venezia - si baserà su una didattica esperienziale e ludica che favorisca l’apprendimento cooperativo. Inoltre sarà predisposta per i docenti e per i facilitatori linguistico-culturali un’attività di consulenza. In ciascuno dei cinque istituti dislocati in ambiti territoriali diversi (“Da Schio” di Vicenza, “Remondini” di Bassano del Grappa, “Montecchio Maggiore” di Montecchio, “Garbin” di Schio, “Lonigo” di Lonigo) verranno organizzati due laboratori linguistici che potranno essere frequentati anche dagli allievi di scuole non direttamente coinvolte nel progetto. Ogni gruppo laboratorio avrà tra i 6 i 16 studenti stranieri. Il progetto coinvolgerà quindi un massimo di 160 studenti. I laboratori saranno attivi da febbraio fino a giugno e i ragazzi stranieri potranno frequentarli, in modalità flessibile a seconda delle necessità, per un massimo di tre giorni alla settimana. Dopo la pausa estiva, verrà proposto un ulteriore laboratorio nel quale gli studenti saranno accolti durante l’ultima settimana di agosto e le prime due di settembre 2010 per un sostegno nell’avvio del prossimo anno scolastico. Il progetto servirà per l’elaborazione di un modello didattico che, se darà risultati positivi, potrà rappresentare una “buona pratica” da replicare in altre realtà scolastiche del Veneto. Secondo l’ultima rilevazione dell’aprile del 2009 nel Veneto gli alunni stranieri sono l‘11,7% del totale degli alunni, una percentuale quasi doppia a quella della media nazionale. Le percentuali maggiori sono, nell’ordine, nelle province di Treviso, Vicenza e Verona. In più di cento istituti scolastici gli stranieri superano il 20% di presenze di alunni stranieri, mentre una ventina si colloca tra il 30 e il 40 per cento. Nel Veneto sono presenti alunni di oltre 150 diverse cittadinanze. Le prime cinque per percentuale sono la rumena (15,3 per cento) la marocchina (14,7 per cento), l’albanese (11,3 per cento), la serba (7,7 per cento) e la cinese (6,6 per cento). La normativa vigente prevede che l’alunno venga inserito nella classe corrispondente all’età anangrafica, in relazione al titolo di studio posseduto e al corso di studi seguito. Agli studenti stranieri che giungono in Italia, nella maggior parte dei casi per ricongiungersi ai genitori, è consentito di cominciare a frequentare la scuola in qualsiasi periodo dell’anno scolastico. .  
   
   
SCUOLA: TAVOLO REGIONALE DELL’UMBRIA PREOCCUPATO PER RITARDI INDIRIZZI GOVERNO  
 
 Perugia, 20 gennaio 2010 - La Regione non procederà a dimensionamenti, avendo compiuto un buon lavoro l´anno scorso che non richiede ulteriori manutenzioni urgenti. Non produrrà un piano dell´offerta formativa riguardante i vecchi indirizzi, ovviamente, essendo superati da quelli in arrivo. Non potrà produrre un piano sui nuovi indirizzi, fino a che il governo non emanerà i regolamenti su cui ha accumulato ritardi su ritardi, e sperando che il governo non arrivi fuori tempo massimo. In sintesi sono le considerazioni condivise da Regione, Province, Ufficio scolastico regionale, sindacati, rappresentanti delle scuole che hanno partecipato al tavolo indetto dall´assessore Maria Prodi per affrontare la complicata situazione in cui si trova la scuola umbra, in attesa di un definitivo varo della riforma delle scuole superiori, ma avendo già da troppo oltrepassato i tempi ragionevolmente necessari per la sua attuazione. Nel corso dell´incontro si è constatato che le scuole si stanno muovendo per attirare iscrizioni nel momento in cui nessuno, neppure gli uffici decentrati del Ministero della Istruzione, sanno prevedere come e quando verranno approvati dal governo i regolamenti sui nuovi indirizzi e quindi quale saranno realmente i percorsi disponibili in ogni scuola. Le tabelle di confluenza fra vecchi indirizzi e nuovi sembrano essere ancora in discussione presso il ministero, ma se restassero quelle che sono circolate in bozza nell´ultimo mese sarebbe necessario un intervento di ripianificazione regionale per evitare l´impoverimento dell´offerta formativa in certi territori, e inutili doppioni in altri. Per fare un esempio, la meccanica applicazione delle tabelle potrebbe portare alla quasi totale scomparsa degli indirizzi turistici, e viceversa ad avere nella sola città di Perugia quattro licei scientifici. Moltissime scuole stanno chiedendo alla Regione di intervenire, e in collaborazione con l´Ufficio scolastico regionale e le province si sta procedendo a uno studio tecnico. Ma finché il governo non ci dice come è fatto questo riordino degli indirizzi, e quali scuole confluiranno in quali indirizzi riformati non si può procedere. L´assessore Prodi ha poi informato che domande relative al bando per i precari sono state valutate e che quasi tutte le scuole sono state finanziate. Inoltre ha comunicato che 140000 euro sono stati dalla Regione destinati a progetti specifici per l´inserimento di ragazzi portatori di disabilità o di bisogni educativi speciali. Anche questa misura va incontro alle esigenze delle scuole che si fanno più critiche man mano che i tagli finanziari e la sottrazione di personale si aggrava soprattutto a spese degli alunni più deboli. .  
   
   
SARDEGNA, ASSEGNI DI MERITO: NESSUNA VIOLAZIONE DEI REQUISITI DEL BANDO  
 
Cagliari, 20 Gennaio 2010 - "Nella predisposizione della graduatoria definitiva del bando per l´attribuzione degli assegni di merito per studenti diplomati nell´a. S. 2007/2008 e quelli iscritti all’Università nell´a. A. 2008/2009, l’assessorato si è attenuto strettamente ai criteri previsti nello stesso bando, formulato in osservanza della legge regionale 3 del 2008 che, promulgata dalla precedente Giunta regionale, prima delle modifiche introdotte dal Consiglio regionale con la legge 3 del 2009, riconoscevano priorità assoluta agli studenti di facoltà tecnico-scientifiche rispetto agli iscritti in facoltà di altre aree accademiche". Lo ha precisato l’assessore della Pubblica Istruzione, Maria Lucia Baire, puntualizzando che "non vi è stata violazione dei requisiti" così come denunciato, in un comunicato stampa, dai consiglieri regionali del Partito Democratico. "Una norma non può avere valore retroattivo - ha ricordato l’esponente della Giunta regionale - e anche nel caso in cui si fosse potuta utilizzare una legge, emanata a distanza di oltre un anno, per la pubblicazione di una graduatoria definitiva, sulla base di un bando pubblicato ai sensi della norma allora vigente, avremmo comunque dovuto garantire gli assegni di merito". "Non solo le risorse disponibili, pari a circa 6 milioni di euro, hanno dato pieno soddisfacimento a tutte le richieste del beneficio degli iscritti nelle facoltà scientifiche - ha puntualizzato l´assessore Baire - ma hanno coperto anche quelle presentate dagli studenti delle facoltà non scientifiche". Dell´assegno di merito hanno beneficiato 1. 226 studenti, di cui 698 iscritti alle facoltà scientifiche e 528 a quelle non scientifiche. "Per i 391 soggetti esclusi dalla graduatoria definitiva - ha rimarcato l’assessore - non risulta in alcun caso che la non appartenenza a facoltà scientifiche sia stata considerata causa di esclusione proprio perché tale motivazione non è contemplata nel bando, a differenza di vizi di legittimità (esempio la mancanza di firma o di allegati richiesti dal bando) e di merito (voto di diploma inferiore a quello richiesto nel bando)". .  
   
   
ANCORA TAGLI PER LA SCUOLA PIEMONTESE: MENO VIGILANZA E MENO PULIZIA  
 
Torino, 20 gennaio 2010 - Tagliare le spese scolastiche per pulizie e vigilanza. È quanto prevede la circolare ministeriale inviata a tutti i dirigenti scolastici in cui si chiede di ridurre del 25 per cento la spesa per contratti e convenzioni per i servizi di pulizia e vigilanza nelle scuole. Il provvedimento riguarda tutte le scuole della regione che abbiano contratti d’appalto per le pulizie. Nel 2010 dovranno essere assegnate agli appalti per le pulizie risorse «nella misura massima del 75 per cento della spesa sostenuta”, la somma rimanente sarà destinata alle spese per supplenza, funzionamento ed esami di Stato. L’affidamento a cooperative sociali nella regione Piemonte ha una lunga e complessa storia e i contratti in essere hanno origine dal 1997 e hanno fino ad oggi permesso di favorire l’inserimento lavorativo di persone a rischio marginalità e di fornire servizi qualificati alle istituzioni scolastiche. Una scelta che ha permesso di fatto di realizzare in ogni scuola l’inserimento lavorativo di persone disabili, provenienti da situazioni di disagio sociale e di altre fasce deboli del mercato del lavoro (donne sole con figli, persone con bassa scolarità, over 50 disoccupati) producendo e consolidando negli anni buoni risultati. “La riduzione del 25% delle prestazioni di servizio disposto dal provvedimento ministeriale -sottolinea l’assessore all´istruzione Gianna Pentenero che lo scorso 18 gennaio ha incontrato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e rappresentanti di Legacoop e Confcooperative Piemonte, Anci Piemonte, Asapi, Andis e Ufficio Scolastico Regionale - provocherebbe un aumento della disoccupazione e un peggioramento dei servizi essenziali nelle scuole, come la vigilanza, la sicurezza, l’igiene e il supporto alle Direzioni Didattiche, tanto che in alcuni casi sarebbero compromessi i livelli minimi di sicurezza e di igiene. Questa riduzione di fondi - continua l’assessore - si aggiunge al progressivo taglio di risorse umane e finanziare previsto dal piano programmatico del governo. Questa è un’ulteriore penalizzazione che verrebbero a subire gli istituti scolastici, che già hanno subito pesanti interventi di taglio. Alla luce di questa grave situazione che si delineerebbe nelle scuole della Regione Piemonte, chiederemo al governo la revoca delle disposizioni inerenti alla spesa per i contratti di fornitura per i servizi di pulizia ed altre attività ausiliarie, e il contestuale suo rifinanziamento a tutela del diritto allo studio. Ringrazio il direttore dell’ufficio scolastico regionale Francesco de Sanctis, per aver tempestivamente provveduto ad inviare alle scuole del piemonte una circolare in cui si chiede di posticipare l’approvazione del bilancio al 1 febbraio 2010, facendo quindi slittare l’eventuale entrata in vigore del decreto ministeriale”. .  
   
   
EDUCAZIONE AMBIENTALE, DUE PROTOCOLLI D’INTESA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE E COMUNITÀ MONTANA DEL MUGELLO COINVOLTE NELLA PIANIFICAZIONE DI PROGETTI “VERDI”  
 
Firenze, 20 gennaio 2010 - Sempre più forte l’impegno di Palazzo Medici Riccardi per l’educazione ambientale. L’assessorato provinciale all’Ambiente stringerà nei prossimi giorni due accordi per dare avvio a specifici percorsi di educazione ambientale per ragazzi e, fatto assai inusuale, per studenti dell’Ateneo fiorentino. Il primo protocollo d’intesa è stato firmato dall’Assessore all’Ambiente Renzo Crescioli insieme a Simonetta Ulivieri, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione – martedì 19 gennaio, Presidenza della Facoltà di Scienze della Formazione in via Laura a Firenze -. L’accordo nasce per realizzare laboratori di educazione ambientale e alla sostenibilità per gli studenti del Corso di laurea in Formazione primaria. Secondo il protocollo, di durata triennale, 70 studenti per ogni anno accademico potranno partecipare ad una serie di laboratori ideati per far loro acquisire competenze di progettazione e conduzione didattica di attività afferenti al capitolo “verde”. Gli studenti impareranno ad ideare laboratori da svolgere nelle scuole, si faranno portavoce dell’educazione ambientale negli istituti di istruzione e approfondiranno anche la conoscenza del Sistema provinciale e regionale di educazione ambientale, nell’ottica di diventare educatori a tutto tondo. I ragazzi coinvolti in questo progetto, oltre ad una nuova esperienza, matureranno anche tre crediti formativi universitari. Sulla base di questi primi laboratori, saranno poi pianificati anche altri percorsi da destinare a studenti di altri Corsi di laurea o di specializzazione, nonché a ideare programmi di tirocinio presso il Laboratorio Didattico Ambientale di Villa Demidoff. Per organizzare queste attività, Provincia e Università di Firenze convocheranno nei prossimi giorni un gruppo di lavoro, che coordinerà anche la realizzazione di una pubblicazione. Mercoledì 20 gennaio, alle 12, presso la sede della Comunità Montana del Mugello, in via Togliatti a Borgo san Lorenzo, (Sala della Giunta), l’Assessore Crescioli firmerà un secondo protocollo d’intesa con la Comunità Montana del Mugello e le scuole del sistema formativo integrato del Mugello, per proseguire un percorso di educazione ambientale ed alla sostenibilità già avviato negli anni passati. Il protocollo coinvolge in questo caso l’Associazione Scuole del Mugello, che riunisce scuole dell’infanzia, scuole primaria, secondaria di primo e secondo grado. Tutti istituti che, dal 2004, svolgono attività di educazione ambientale. Scopo del protocollo d’intesa che sarà firmato il 20 gennaio è quello di proseguire con attività laboratoriali nelle scuole del territorio, nonché di costituire un gruppo tecnico-operativo permanente, composto da personale della Provincia, delle Scuole e della Comunità Montana, per monitorare e valutare l’andamento del progetto. Il gruppo tecnico-operativo, che si riunirà presso il Centro Risorse Educative della Comunità Montana, alla fine di ciascun anno scolastico elaborerà una relazione sul lavoro svolto e sui risultati conseguiti, per informare enti e cittadini. .  
   
   
BOLZANO: PROMOZIONE DELLA MOBILITÀ E DELLO SCAMBIO DI RICERCATORI  
 
Bolzano, 20 gennio 2010 - La Giunta provinciale al fine di promuovere la mobilità e lo scambio di ricercatori scientifici ha approvato un bando concorso che istituisce borse di ricerca rivolte a ricercatori altoatesini che svolgono la loro attività all’estero vogliono rientrare in provincia di Bolzano ed anche a ricercatori stranieri che vogliono venire in Alto Adige per svolgervi la loro attività. Le domande devono essere presentate entro il mercoledì, 31 marzo 2010. Il bando di concorso si prefigge di sostenere ricercatori e ricercatrici che esplicano attività di ricerca scientifica sul territorio provinciale, denominati “outgoing researchers”, e che sono all’inizio della loro carriera, che intendono svolgere ricerche a tempo determinato presso riconosciuti organismi di ricerca scientifica fuori dal territorio provinciale. Queste borse di ricerca perseguono l’obiettivo di offrire ai ricercatori e alle ricercatrici l’occasione di acquisire competenze di ricerca fuori dal territorio provinciale, Il bando di concorso si prefigge anche lo scopo, come detto, di incentivare la mobilità verso l’Alto Adige di riconosciuti ed esperti ricercatori e ricercatrici operanti fuori il territorio provinciale, “incoming researchers”, che intendono svolgere ricerche a tempo determinato presso organismi di ricerca scientifica altoatesini. Con questo strumento si vuole contribuire in maniera concreta allo sviluppo e all’internazionalizzazione del panorama scientifico in Alto Adige e all’aumento delle competenze di ricerca in Alto Adige. Le borse di ricerca possono essere richieste per ogni disciplina. Quale luogo di ricerca vengono riconosciuti i seguenti organismi di ricerca: università o enti di ricerca pubblici o privati, con personalità giuridica, indipendentemente dalla fonte di finanziamento, la cui finalità principale consiste nello svolgere attività di ricerca fondamentale e di ricerca applicata e nella diffusione dei risultati mediante l’insegnamento, la pubblicazione o il trasferimento di tecnologie; l’organismo di ricerca scientifica reinveste di regola tutti i suoi proventi in attività di ricerca scientifica, nella diffusione dei relativi risultati o nell’insegnamento. Il richiedente deve presentare un progetto di ricerca motivando la permanenza nel luogo di ricerca previsto. Le borse di ricerca vengono concesse per un minimo di 6 e fino a un massimo di 24 mesi e non possono essere concesse retroattivamente. Ogni ricercatore può inoltrare nell’ambito di questo bando solamente una richiesta di borsa di ricerca. I beneficiari sono: “Outgoing researchers” che soddisfano i seguenti presupposti: conclusione di un dottorato di ricerca (Phd) ossia conclusione di un corso di dottorato equipollente; al momento della presentazione della domanda la dimora negli ultimi 10 anni per almeno 5 anni in Alto Adige e tornerà nel panorama scientifico altoatesino. “Incoming researchers” che soddisfano i seguenti presupposti: conclusione di un dottorato di ricerca (Phd) ossia conclusione di un corso di dottorato equipollente; deve aver lavorato scientificamente per al meno 2 anni dopo conclusione del dottorato nel campo della ricerca ed aver pubblicato il proprio lavoro in riviste scientifiche internazionali. Sono stati messi a disposizione per questa iniziativa di promozione della ricerca in Alto Adige complessivamente 500. 000 euro. L’ammontare delle singole borse di ricerca per “outgoing researchers” ammonta a 39. 600,00 euro lordi annuali ossia 3. 300,00 euro lordi mensili. L’ammontare delle borse di ricerca per “incoming researchers”, è pari a: per ricercatori con esperienza di almeno 2 anni come postdoc: 56. 400,00 euro lordi annui ossia 4. 700,00 euro lordi mensili; per ricercatori con esperienza di almeno 4 anni come postdoc: 64. 800,00 euro lordi annui ossia 5. 400,00 euro lordi mensili. I richiedenti possono presentare domanda per un forfait annuale per i propri figli che vivono con loro presso il luogo della permanenza di ricerca. Questo ammonta a 3. 000,00 euro annui ossia 250,00 Euro mensili. Le domande devono essere presentate entro il mercoledì, 31 marzo 2010. E consegnate all’Ufficio per il Diritto allo studio universitario, l’università e la ricerca scientifica, personalmente o tramite lettera raccomandata. Per ulteriori informazioni gli interessati possono consultare il sito http://www. Egov. Bz. It/service_detail_it. Aspx?q=mobilitã¤t&servid=1015366/ o contattare presso l’Ufficio per il diritto allo studio universitario, l’università e la ricerca scientifica la dott. Ssa Daniela Ferraro, Tel. 0471 412955; E-mail: aaniela. Ferraro@provincia. Bz. It). .  
   
   
UNIVERSITá: INCONTRO PER POLO UNIVERSITARIO DI PORDENONE  
 
Pordenone, 21 gennaio 2010 - Un incontro sul futuro del Polo universitario di Pordenone - dove operano con diversi corsi le Università di Trieste e di Udine - si è tenuto ieri nella sede della Provincia alla presenza del vicepresidente della Regione, Luca Ciriani, dell´assessore regionale al Lavoro e Università, Alessia Rosolen, del presidente della Provincia, Alessandro Ciriani, del sindaco di Pordenone, Sergio Bolzonello, del presidente e del direttore del Consorzio universitario, Giovanni Pavan e Enrico Sartor. Analizzati problemi e prospettive del Polo, da parte della Regione è stato assicurato "pur nelle difficoltà oggi esistenti - ha ribadito l´assessore Rosolen - il mantenimento dei livelli attuali di contribuzione sia attraverso i fondi ordinari sia attraverso i fondi per l´edilizia universitaria, al fine di garantire al Consorzio gestore del Polo la possibilità di mantenere i corsi universitari oggi esistenti". Tuttavia è stato chiesto che anche le Università di Trieste e di Udine "facciano la loro parte - ha sottolineato il vicepresidente Ciriani - perché la didattica possa contare su corsi di eccellenza. In particolare ci attendiamo una maggiore collaborazione dall´Università di Udine che deve svolgere appieno il suo ruolo di ´Università del Friuli´: desideriamo lavorare assieme per venire incontro alle esigenze della sede universitaria decentrata di Pordenone". .  
   
   
FIRENZE, QUESTA TERRA È IL MIO AVVENIRE DA FIESOLE A SCANDICCI, I SETTE COMUNI DEL NORD-OVEST PROTAGONISTI DELLA NUOVA EDIZIONE DI 100 ITINERARI+1. OLTRE 1.000 STUDENTI E 26 DIVERSE SCUOLE PROTAGONISTI DI UN PROGETTO DESTINATO A COMBATTERE GLI EFFETTI PERVERSI DELLA SOCIETÀ GLOBALE ALL’ITALIANA  
 
Firenze, 20 gennaio 2010 – In controtendenza con il pessimismo corrente di quanti suggeriscono di emigrare per aggirare gli effetti perversi della società globale all’italiana, ecco un progetto concepito apposta per aiutare i giovani a farsi spazio nel proprio habitat, a conoscerlo e a scoprirvi motivazioni e concrete opportunità di vita. Con questi saldi obiettivi e un equipaggio di circa 1. 098 studenti di 26 diverse scuole, decolla oggi da Firenze la quinta avventurosa edizione di 100 Itinerari + 1 (www. 100itineraripiuuno. It). Dopo i territori di Empoli-valdelsa, Chianti, Valdarno, Mugello e Val di Sieve, stavolta l’Ente Cassa di Risparmio manda in scena la cintura nord-ovest della city, i sette comuni che abbracciano Firenze da Fiesole a Scandicci, passando per Sesto, Calenzano, Campi Bisenzio, Signa e Lastra a Signa. 100 Itinerari + 1 è appunto un progetto speciale, e a suo modo epocale, sostenuto da Regione, Provincia, con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale, del Ministero dei Beni Cultural e del Ministro della Gioventù. Coinvolge istituti scolastici e insegnanti, amministrazioni pubbliche e promoter privati in una battaglia probabilmente eroica, certamente difficile, assolutamente necessaria. L’idea di fondo è genuina e bella: sollecitare in una vasta popolazione studentesca la curiosità per il proprio territorio e la voglia di restare. Gli argomenti non mancano: storia, arte, monumenti, ambiente, economia, mestieri, leggende, tradizioni. Ovvero l’identikit dell’area di Firenze. In questo serbatoio secolare e sconfinato di fatti ed eventi, i ragazzi sono chiamati a indagare per produrre idee e sintesi creative adeguate alle diverse classi: una mini guida turistica e un book fotografico per le elementari, analoga guida e un audiovisivo per le medie, un articolato documentario per le superiori sotto la guida del regista David Becheri. Questi materiali daranno vita a un concorso a premi e tra aprile e giugno del 2010 saranno oggetto di una mostra multimediale. Il bilancio delle edizioni passate apre all’ottimismo: 50 i comuni coinvolti, 2. 685 gli studenti, circa 20 mila i visitatori delle esposizioni. In più, 70 diplomati che hanno partecipato ai corsi Tevalt per la formazione di esperti in valorizzazione delle risorse territoriali. Realizzata con finanziamenti del Fondo sociale europeo, l’esperienza sarà ripetuta nel 2010 (gennaio - ottobre) in collaborazione con la Provincia. “Ciò che più importa”, spiegano gli organizzatori, “è che questa iniziativa contribuisca a far nascere conferme identitarie e desiderio di agire in generazioni di giovani sconcertati, emarginati dal mondo del lavoro, spesso sfiduciati nei confronti di un domani che appare senza spiragli”. 100 Itinerari + 1 spinge dunque i ragazzi a scoprire il valore del proprio ambiente. A mettere a fuoco idee e prospettive. A disegnare e promuovere sentieri, reali e metaforici, che assicurino ricambio generazionale e sviluppo di nuove imprenditorialità. Sangue giovane per una nobile terra. Questo vasto impianto concettuale e organizzativo ha negli insegnanti il cardine essenziale. Ad essi saranno dunque dedicati seminari di addestramento con qualificati supporti, che assisteranno anche i ragazzi: il geografo Leonardo Rombai, lo storico Renato Stopani, l’antropologo Paolo De Simonis (tutti dell’Università di Firenze) e l’associazione culturale Sconfinando in Toscana formata da un gruppo di ex corsisti Tevalt. Un secondo regista, Giammarco D’agostino, produrrà una serie di video tematici sul territorio e una breve fiction sulla storia di due giovani, con sceneggiatura dello scrittore Marco Vichi. Il tutto confluirà nella mostra. 100 Itinerari + 1 edizione 2010 è stata presentata dal presidente dell’Ente Cassa di Risparmio Michele Gremigni con il direttore Antonio Gherdovich, l’assessore al Lavoro e Formazione della Provincia Elisa Simoni, il dirigente Politiche Giovanili Regione Toscana Giovanni Pasqualetti e il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Cesare Angotti. .  
   
   
TRENTO: ELEZIONI DEL CONSIGLIO DEL SISTEMA EDUCATIVO PROVINCIALE SINO A MERCOLEDÌ 27 GENNAIO 2010 SI POSSONO ANCORA PRESENTARE LE LISTE DEI CANDIDATI  
 
Trento, 20 gennaio 2010 - Si svolgeranno nella giornata del 24 febbraio 2010 le elezioni per eleggere i componenti del nuovo Consiglio del sistema educativo provinciale, previsto dalla legge di riforma nr. 2/2006 e disciplinato poi da una successiva delibera della Giunta provinciale del 25 settembre 2009. Fino a mercoledì prossimo, 27 gennaio 2010, si possono presentare le liste dei candidati. Le elezioni, per il rinnovo delle componenti elettive del consiglio, si svolgeranno nella giornata di mercoledì 24 febbraio 2010 dalle ore 7. 30 alle ore 19. 30. Si voterà nelle sezioni elettorali individuate presso le istituzioni scolastiche e formative provinciali e paritarie della provincia di Trento. La componente genitori deve presentarsi a votare nella scuola frequentata dal figlio minore. Sul sito “www. Vivoscuola. It” si trovano tutte le circolari diramate dal Servizio scuola infanzia, istruzione e formazione professionale relative al procedimento elettorale. Il consiglio del sistema educativo provinciale è un importante organo di partecipazione e di rappresentanza delle componenti di tutta la comunità scolastica, sia provinciale che paritaria, che andrà ha sostituire l’attuale consiglio provinciale dell’istruzione. L’organo collegiale esprime parere sugli atti provinciali di indirizzo e di programmazione in materia di: autonomia delle istituzioni scolastiche e formative, attuazione delle innovazioni ordinamentali, piano provinciale per il sistema educativo e distribuzione dell’offerta formativa, anche in relazione a percorsi d’integrazione tra istruzione e formazione professionale, educazione permanente svolta delle istituzioni scolastiche e formative, criteri per la definizione degli organici delle istituzioni scolastiche e formative provinciali. Il consiglio provvede agli adempimenti per lo stato giuridico del personale della scuola previsti dalle norma d’attuazione (Dpr. N. 405/1988); svolge attività consultiva e di supporto su altri temi legati alle materie di competenza della Provincia autonoma di Trento, esprime inoltre parere sui disegni di legge provinciale attinenti il sistema educativo provinciale. La presentazione delle liste - Fino a mercoledì 27 gennaio 2010 è possibile ancora presentare liste dei candidati dalle 9. 00 alle 12. 00. Le liste devono essere distinte per ciascuna delle componenti elettive. La presentazione deve avvenire da parte di uno dei candidati alla commissione elettorale provinciale e nello specifico presso la stanza 6. 16 (alla segretaria della commissione elettorale provinciale Teresa Decarli) al Vi piano del palazzo istruzione Via Gilli 3 a Trento. Ciascuna lista deve essere contraddistinta da un motto, i candidati devono essere elencati con l’indicazione del cognome, nome, luogo e data di nascita nonché della scuola dell’infanzia o istituzione di riferimento. I candidati devono inoltre essere contrassegnati da numeri arabi progressivi; inoltre le liste devono essere corredate dalla dichiarazione di accettazione dei candidati i quali dichiarano di non far parte di altre liste della stessa componente. E’ indispensabile altresì che per ogni candidato e per ogni presentatore di lista, ad esclusione delle liste relative al personale dirigente delle istituzioni scolastiche e formative provinciali, sia allegata una dichiarazione rilasciata dal presidente della commissione elettorale competente che attesti la qualità di elettore titolare del diritto di elettorato attivo e passivo per la componente a cui la lista si riferisce. Per ogni candidato deve essere altresì rilasciata dal presidente della commissione elettorale competente una attestazione che indichi che il candidato non è membro della commissione stessa. Si ricorda che ciascuna lista può comprendere un numero di candidati non superiore al triplo dei rappresentanti da eleggere per ciascuna delle componenti di cui trattasi. La disciplina delle modalità di costituzione, di elezione e di funzionamento del consiglio è stata approvata con delibera della Giunta provinciale n. 2306 del 25 settembre 2009 disponibile sempre sul sito www. Vivoscuola. It. .  
   
   
ISTRUZIONE E RICERCA IN TOSCANA: CONTRIBUTI A STUDENTESSE DI FACOLTÀ SCIENTIFICHE, PROROGATO IL BANDO IL TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE POSTICIPATO AL 29 GENNAIO 2010  
 
 Firenze, 20 gennaio 2010 - È stato prorogato alle ore 13. 00 del 29 gennaio 2010 il termine per la presentazione delle domande per partecipare al bando per l´assegnazione delle borse di studio dedicate alle studentesse iscritte al primo anno dei corsi di laurea scientifici e ingegneristici per l´a. A. 2009/2010. La Regione Toscana ripropone, quindi, per il terzo anno consecutivo, la sperimentazione di un intervento di sostegno economico, con l´obiettivo di incentivare le iscrizioni alle facoltà scientifiche, nelle quali la componente femminile spesso è molto bassa. La propensione delle studentesse verso materie umanistiche e sociali, infatti, fa sì che le donne si trovino più facilmente escluse a priori da professioni prestigiose e ben remunerate, importanti per lo sviluppo economico, scientifico e tecnologico del nostro Paese. Per tale motivo, l´assessorato regionale all´Istruzione, offre dei voucher, per un massimo di 1. 100 euro, alle studentesse più meritevoli tra le neo-immatricolate a facoltà come chimica, medicina, fisica, matematica, ingegneria, per un totale di 350 mila euro. Lo scorso anno i contributi andarono a 183 studentesse e l´anno precedente a 252. Anche quest´anno si prevedono simili risultati, con lo scopo di far leva sulla preziosa riserva di energia e intelligenza della componente femminile della nostra società. - scarica il bando in formato . Pdf »» - accedi alla pagina dei bandi per il lavoro e la formazione (vedi voce "Bandi settore formazione", Voucher per studentesse delle "lauree scientifiche e ingegneristiche" a. A. 2009/2010 - Por Ob 2 Asse Iv) »» .  
   
   
CONSORZIO DI BONIFICA, GLI IMPEGNI DELLA REGIONE BASILICATA  
 
Potenza, 20 gennaio 2010 - I lavoratori del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto riceveranno, nei prossimi giorni, le spettanze dei mesi di dicembre e gennaio. E’ quanto stabilito in un incontro tenuto ieri negli Uffici del Dipartimento regionale agricoltura di Matera al quale hanno preso parte il dirigente generale del Dipartimento, Pietro Quinto, il presidente dell’Ente Consortile, Angelo Carriero, e i rappresentati sindacali dei dipendenti di Fai Cisl, Flai Cgil e Filbi Uil. L’operazione di pagamento sarà possibile a seguito del recupero di circa 1,3 milioni di crediti che Alsia e Aato dovevano al Consorzio, sbloccati a seguito dell’intervento dell’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti. In merito agli stanziamenti ordinari che il Consorzio (come gli altri Enti consortili) riceve per far fronte alla manutenzione delle opere e dei pagamenti ai fornitori di beni e servizi, Quinto ha comunicato che ieri, su proposta dell’assessore Viti, la Giunta regionale ha approvato una delibera che anticipa le somme. Nell’incontro le tre sigle sindacali hanno evidenziato la necessità di procedere ad un rilancio delle attività dell’Ente pur nella consapevolezza che esso avrebbe potuto migliorare i servizi resi con la nuova legge di riordino degli enti agricoli che l’assessore Viti ha più volte sollecitato affinché venga approvata nel corso dell’attuale legislatura. Sulla condizione di proroga degli attuali organi di gestione Quinto ha evidenziato la volontà, già esplicitata dall’assessore Viti, di non interferire nelle vicende democratiche di un ente amministrato e gestito dagli agricoltori per cui dopo l’approvazione della normativa di riordino degli Enti sarà possibile indire le elezioni dei nuovi organi consortili. Il dirigente ha comunque fatto presente che, anche di Governance agricola, si discuterà sabato 30 gennaio a Metaponto nel corso del “Rapporto sull’agricoltura lucana”. Le organizzazioni sindacali hanno dato atto dell’attenzione posta dall’assessore Viti nei confronti del Consorzio di Bonifica ed hanno auspicato che si continui a supportare l’attività dell’Ente attraverso il finanziamento di interventi anche nell’ambito delle energie rinnovabili. I rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil hanno quindi espresso soddisfazione per l’esito dell’incontro e per la tempestività ed efficacia con le quali la Regione Basilicata ha messo in campo i provvedimenti, e per le garanzie assicurate sulla redistribuzione delle risorse svolta con puntualità. E’ stato infine concordato un incontro tra l’assessore Viti, i vertici del Dipartimento e i lavoratori per affrontare le tematiche dell’Ente in una visione di prospettive e di rilancio dello storico Consorzio. .  
   
   
FIRENZE: LO SCIOPERO DEI LAVORATORI DELLE PULIZIE NELLE SCUOLE  
 
 Firenze, 20 gennaio 2010 - Sullo sciopero delle ditte di pulizia nelle strutture scolastiche l’assessore alla Pubblica Istruzione Giovanni Di Fede ha risposto ad una domanda d’attualità di Andrea Calò e Lorenzo Verdi (Prc/pdci/sc). “Il prossimo 21 gennaio scioperano gli addetti alla pulizia e alla vigilanza nelle scuole, sono circa mille in Toscana e la maggior parte di loro si trovano a Firenze. E’ quasi esclusivamente manodopera femminile con contratti part-time. Il motivo dell’agitazione – ha spiegato l’assessore Di Fede – è il taglio del 25% dei contratti in corso nell’ambito del progetto dell’efficienza deciso dal Ministero. La vertenza – ha spiegato l’assessore Di Fede – ha carattere regionale e l’ultimo incontro tra i sindacati e Morelli Service, società per azioni di Trento, che è l’azienda capofila delle ditte interessate è terminata con un verbale di mancato accordo. Per ora la trattativa si è incentrata sulla riduzione del 25% dell’orario di lavoro con il rischio che ci si confronti invece su esuberi occupazionali. L’obiettivo sindacale è il ritiro della decisione assunta in modo da fare giungere gli appalti alla scadenza con i contratti in essere. Fra l’altro, sostengono le organizzazioni sindacali, le funzioni svolte non sono previste nel mansionario dei dipendenti pubblici e dunque quel lavoro non può essere ripartito tra soggetti interni all’Amministrazione come invece l’iniziava del Ministero lascia intravedere. Gli appalti in questione scadono il 30 giugno 2010 e per ora le aziende interessate si sono impegnate a non parlare di esuberi. E’ implicita la solidarietà a tutte le lavoratrici impegnate in questa difficile vertenza. Le organizzazioni sindacali sottolineano che 3 anni fa il personale interessato aveva già subito una variazione degli orari di lavoro ed anche la Regione Toscana ha preso posizione sulla vertenza”. Calò ha ricordato come: “L’altro giorno c’è stato un incontro tra le organizzazioni sindacali e l’Assessore Regionale Simoncini e la stessa Regione sostengono, con le forme istituzionali possibili, le ragioni e i motivi di un conflitto sindacale. La modalità del Governo colpisce i settori più deboli di una produzione e la Provincia, anche se non ha competenze dirette, avrebbe potuto esprimersi a riguardo. Tra le competenze della Provincia non c’è solamente quella di istituire tavoli aziendali di crisi ma anche quella di manifestare il proprio disappunto quando c’è la negazione dei diritti. E se è vero che questi tagli portano ad una diminuzione dei servizi di pulizia e di vigilanza e che questi tagli, se perseguiti, potrebbero portare a degli effetti preoccupanti sulla situazione occupazionale, è chiaro che ci deve essere una presa di posizione corale da parte delle istituzioni. Ci deve essere anche una sollevazione della società civile e della società politica. Mi piacerebbe capire quello che si può fare se il Governo nazionale non rimuove queste modalità e se non è possibile fare qualcosa per drenare questo provvedimento iniquo. E mi piacerebbe capire cosa possono fare le autorità scolastiche, che subiscono questa situazione. Questa non è la prima prepotenza che la scuola subisce: da una parte c’è la Gelmini, dall’altra altri pezzi del Governo che stanno lavorando ai fianchi questa scuola”. .  
   
   
TURISMO, RISORSE E SCENARI, FORUM CON UNIVERSITÀ SAPIENZA, LUISS, ISNART E SLOW FOOD A PALAZZO DUCALE DI GENOVA  
 
Genova, 20 Gennaio 2010 - Forum su "Turismo in Liguria, risorse, scenari e prospettive", mercoledì 20 gennaio, a Palazzo Ducale (Sala Minor Consiglio), con inizio alle 10, promosso dalla Regione Liguria. Parteciperanno il presidente Claudio Burlando, l´assessore al Turismo Margherita Bozzano, Flavia Coccia di Isnart - Istituto Nazionale Ricerche Turistiche, Matteo Caroli dell´Università Luiss "Guido Carli", Domenico De Masi dell´Università La Sapienza, Andrea Granelli (Domus Academy) e Carlin Petrini, presidente di Slow Food International, in collaborazione con Unioncamere Liguria. Il lavori termineranno alle 13. .  
   
   
VARESE: INAUGURATO A GORIANO SICOLI. IL ‘MODELLO PROVINCIA DI VARESE’ FA SCUOLA  
 
 Varese, 20 gennaio 2010 - Il Presidente della Provincia di Varese, Dario Galli ha voluto incontrare la stampa il 12 gennaio per descrivere l’ultima missione in Abruzzo: “Il 7 gennaio abbiamo inaugurato a Goriano Sicoli una struttura all’esterno uguale a quella di Pizzoli (consegnata lo scorso ottobre n. D. R. ) e all’interno diversa in quanto nido – materna con una cucina allestita, tra l’altro, per servire anche la vicina scuola elementare, anch’essa distrutta durante il terremoto. Abbiamo chiuso la missione stabilita e partita quando, subito dopo il sisma, ci siamo attivati, in maniera operativa, già dal mese di giugno e, seppur con qualche difficoltà, siamo riusciti a portar a termine i due progetti”. La Provincia infatti si era data l’obiettivo di ricostruire, a tempo di record, due edifici scolastici il primo a Pizzoli, una scuola materna all’avanguardia nel rispetto dei più moderni parametri dell’edilizia antisismica ed ecosostenibile e il nido - materna di Goriano, con le stesse caratteristiche e consegnato la scorsa settimana. “Le spese sono state ridotte al minimo e molte delle imprese hanno lavorato sottocosto in una gara di solidarietà che ha visto coinvolti 49 comuni, 2 comunità montane e moltissimi altri enti ed aziende pubbliche e private – ha voluto sottolineare il Presidente Galli –, molti dei materiali sono stati regalati anche da privati cittadini del varesotto”. Il Presidente Galli ha inoltre voluto ringraziare “la Giunta e il Consiglio provinciale, che hanno subito aderito alla proposta ed in particolare gli Ingegneri Capogna e Magni, oltre a tutti i singoli, che hanno contribuito alla realizzazione del progetto, che ha ridato speranza al piccolo paese di 650 abitanti e soprattutto ai bambini”. A chiosa del suo intervento il numero uno di Villa Recalcati ha ribadito: “Siamo l’unica Provincia d’Italia, che è riuscita a realizzare due opere e se tutti avessero seguito il nostro esempio ne sarebbero state realizzate almeno 200. Abbiamo stanziato soldi, abbiamo realizzato progetti, concretizzato cantieri e, con l’inaugurazione del nido – materna di Goriano, consegnato due scuole per circa 120 bambini. Gli altri stanno ancora decidendo come destinare i fondi stanziati. Siamo un esempio amministrativo di primissimo livello. Operazioni di questo tipo sono il risultato delle nostra buona amministrazione, ma anche della capacità tecnica dei dipendenti di Villa Recalcati che hanno lavorato con competenza, passione e particolare attenzione ai dettagli”. Visibilmente soddisfatto per questo ennesimo successo, il Presidente Galli ha salutato i presenti ribadendo “da semplice cittadino della nostra provincia, sono orgoglioso, perché anche in questa situazione abbiamo dimostrato il valore, la capacità di fare solidarietà concreta e le cose per bene. Tutte caratteristiche che caratterizzano la nostra provincia e pochi saranno veramente capaci di eguagliarci”. Tra i rappresentanti della Provincia, in missione in Abruzzo, anche l’Assessore all’Ecologia, Luca Marsico, che nella sua breve testimonianza ha descritto “lo stupore e la gioia stampata sul volto dei bimbi al momento di entrare nella loro nuova scuola: un’emozione davvero unica, che ha trasmesso la riconoscenza dei bambini che vale più di qualsiasi altro riconoscimento”. Ad ulteriore conferma della valenza del ‘modello Provincia di Varese’ le parole dell’Ingegner Capogna, dirigente provinciale che si è occupata di seguire entrambe i progetti in Abruzzo ed ha descritto quanto emerso dalla visita alla B>scuola di Pizzoli inaugurata qualche mese fa, dove “la riconoscenza nei nostri confronti è ancora viva, anche perché sono molte le delegazioni dei Comuni colpiti dal terremoto e non solo, che visitano l’edificio con l’intenzione di realizzarne uno uguale”. Con la bella stagione i bambini di Pizzoli e Goriano potranno godere anche degli spazi gioco allestiti all’esterno degli edifici ed in particolare delle due piste per l’educazione stradale, che saranno terminate con la bella stagione. .  
   
   
UNIVERSITA’ E PROVINCIA DI FIRENZE INSIEME PER LA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE FIRMATO IERI IL PRIMO DI UNA SERIE DI PROTOCOLLI D’INTESA IDEATI PER LA PIANIFICAZIONE DI PROGETTI “VERDI”. OGGI ACCORDO CON LA COMUNITÀ MONTANA DEL MUGELLO  
 
Firenze, 20 gennaio 2010 - Palazzo Medici si conferma capofila nelle politiche e nelle iniziative volte a sensibilizzare alla sostenibilità e all’educazione ambientale. L’assessorato provinciale all’Ambiente sta avviando in questi giorni due percorsi di educazione ambientale, pensati per bambini e ragazzi e, fatto inusuale, per gli studenti dell’Ateneo fiorentino. Il primo protocollo d’intesa è stato firmato ieri dall’Assessore all’Ambiente Renzo Crescioli insieme a Simonetta Ulivieri, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione. L’accordo nasce per dare avvio a laboratori di educazione ambientale e alla sostenibilità per gli studenti del Corso di laurea in Formazione primaria. Secondo il protocollo, di durata triennale, 70 studenti, ogni anno accademico, potranno partecipare ad una serie di laboratori ideati per far loro acquisire competenze di progettazione e conduzione didattica di attività afferenti al capitolo “verde”. Gli studenti impareranno ad ideare laboratori da svolgere nelle scuole, si faranno portavoce dell’educazione ambientale negli istituti di istruzione e approfondiranno anche la conoscenza del Sistema provinciale e regionale di educazione ambientale, nell’ottica di diventare educatori a tutto tondo. I ragazzi coinvolti in questo progetto, oltre ad una nuova esperienza, matureranno anche tre crediti formativi universitari. Sulla base di questi primi laboratori, saranno poi pianificati anche altri percorsi da destinare a studenti di altri Corsi di laurea o di specializzazione, nonché a ideare programmi di tirocinio presso il Laboratorio Didattico Ambientale di Villa Demidoff. Per organizzare queste attività, Provincia e Università di Firenze convocheranno nei prossimi giorni un gruppo di lavoro, che coordinerà anche la realizzazione di una pubblicazione. Mercoledì 20 gennaio, alle 12, presso la sede della Comunità Montana del Mugello, in via Togliatti a Borgo san Lorenzo, (Sala della Giunta), l’Assessore Crescioli firmerà un secondo protocollo d’intesa con la Comunità Montana del Mugello e le scuole del sistema formativo integrato del Mugello, per proseguire un percorso di educazione ambientale ed alla sostenibilità già avviato negli anni passati. Il protocollo coinvolge in questo caso l’Associazione Scuole del Mugello, che riunisce scuole dell’infanzia, scuole primaria, secondaria di primo e secondo grado. Tutti istituti che, dal 2004, svolgono attività di educazione ambientale. Scopo del protocollo d’intesa che sarà firmato domani è quello di proseguire con attività laboratoriali nelle scuole del territorio, nonché di costituire un gruppo tecnico-operativo permanente, composto da personale della Provincia, delle Scuole e della Comunità Montana, per monitorare e valutare l’andamento del progetto. Il gruppo si riunirà presso il Centro Risorse Educative della Comunità Montana alla fine di ciascun anno scolastico per elaborare una relazione sul lavoro svolto e sui risultati conseguiti, nell’ottica di sensibilizzare i cittadini ai temi della sostenibilità ambientale. .  
   
   
"LA SOSTANZA DELLA VITA" PERCORSO ARTISTICO TEATRALE E MULTIMEDIALE RIVOLTO A RAGAZZI E RAGAZZE  
 
Bologna, 20 gennaio 2010 - Ieri nella sede del Tpo di via Casarini è stato presentato il progetto "La sostanza della vita", che prevede la realizzazione di laboratori artistico teatrali e multimediali rivolti a ragazzi e ragazze. Il progetto rappresenta il secondo step del percorso che coinvolge educatori e ragazzi delle comunità socio-educative del territorio provinciale in attività teatrali e di in/formazione e prevenzione sui temi dell´uso/abuso di sostanze psicoattive. "Abbiamo così voluto rispondere – ha dichiarato l´assessore provinciale alla Sanità Servizi sociali e Volontariato Giuliano Barigazzi - ad una precisa richiesta di formazione degli educatori delle comunità che nel loro delicato lavoro si trovano spesso ad affrontare queste ed altre problematiche legate all´adolescenza". Il linguaggio teatrale è stato scelto come strumento di riflessione e comunicazione capace di catturare l´attenzione di giovani e giovanissimi e di aprirli all´ascolto. Per l´adolescente infatti, la pratica teatrale, dato il suo carattere ludico e simbolico, costituisce un formidabile strumento per una piena presa di coscienza della propria persona, in quanto capace di chiamare in causa la sfera affettiva e quella delle emozioni. Consente infine di sperimentare forti fenomeni di aggregazione e socializzazione fra individui, impegnandoli a dividere tempo, spazio e progetto in comune e stimolandoli alla comunicazione, allo scambio e alla contaminazione reciproca. L´iniziativa è promossa e gestita dalla Provincia di Bologna e dall´Istituzione Gian Franco Minguzzi ed è realizzata in collaborazione con il Teatro Nucleo e il Gruppo Elettrogeno. Per Informazioni: Ufficio Politiche Sociali e per la Salute Tel. 051 6598100 coordinamentoaccoglienza@provincia. Bologna. It Tel. 051 6598626 rita. Paradisi@provincia. Bologna. It Istituzione Gian Franco Minguzzi - Area Formazione Tel. 051 5288525 annalina. Marsili@provincia. Bologna. It .  
   
   
AULLA: “NEL NOSTRO INTERESSE” PARTE IL PERCORSO DI “RISPARMIO RAGIONATO” PROMOSSO DA A.GE. “ALICE E FLAVIO”  
 
Aula, 20 gennaio 2010 - Parte nel mese di gennaio 2010 “Nel nostro interesse”, il percorso di “risparmio ragionato” promosso dall’Associazione Genitori A. Ge. “Alice e Flavio” e patrocinato dall’Amministrazione comunale di Aulla. < Un corso- spiega la presidente dell’A. Ge. Aullese Marina Pratici- completamente gratuito ed aperto a tutti, che si prefigge l’intento di illustrare, con l’ausilio di esperti, strategie di risparmio quotidiano, imperativo di questi tempi >. La serie d’incontri, che si svolgerà con cadenza quindicinale presso la sede A. Ge in Palazzo Centurione ad Aulla, vedrà l’alternarsi di differenti figure professionali che -con esempi pratici- mostreranno l’importanza dei piccoli gesti individuali finalizzati alla riduzione dei costi, con indubbi benefici per il bilancio familiare. Nell’ambito del percorso sarà dato ampio risalto alle giornate proposte a livello mondiale sul tema con iniziative locali mirate. Il tutto sarà raccolto e sintetizzato in un prontuario che sarà distribuito gratuitamente alle famiglie del comprensorio aullese. Per consentire agli adulti una più agevole partecipazione agli incontri, gli “Animatori col Sorriso” dell’A. Ge. “Alice e Flavio”, guidati dall’attore Leonardo Fiorentini, intratterranno i bambini con laboratori tematici e giochi di gruppo. Per imparare, fin da piccoli, che risparmiare si può e si deve. Per informazioni ed iscrizioni è possibile contattare numero 0187 490136. .  
   
   
SCIENZIATI SCOPRONO IL PROGENITORE DEL T. REX  
 
Bruxelles, 20 gennaio 2010 - Alcuni ricercatori tedeschi e britannici hanno riscoperto, tra i reperti di proprietà delle collezioni del Museo di storia naturale di Londra, un teschio fossile che ha risolto il mistero dell´evoluzione dei dinosauri appartenenti alla famiglia dei tirannosauridi. La ricerca è stata in parte finanziata dal progetto Synthesys ("Synthesis of systematic resources"), che ha ricevuto 13 milioni di euro in riferimento all´area tematica dedicata alle infrastrutture di ricerca del Sesto programma quadro (6° Pq). Le scoperte sono state pubblicate sulla rivista Zoological Journal of the Linnean Society. I ricercatori della Ludwig-maximilians-universität München (Lmu München) e del Museo di Storia naturale di Londra hanno utilizzato tecniche di imaging innovative per dimostrare che il campione Proceratosaurus, che presenta molte analogie con il suo discendente Tyrannosaurus rex (T. Rex), è l´esponente conosciuto più antico dei tirannosauridi. Il teschio, che ha una lunghezza di 30 cm, ha 165 milioni di anni. Le immagini elaborate dimostrano che la struttura della cavità cranica delle due specie, così come la dentatura e le mandibole, presentano numerose peculiarità comuni. Il dottor Oliver Rauhut, dell´Università di Monaco, ha spiegato che "Il peso del Proceratosaurus raggiungeva appena i 40 kg". I ricercatori suppongono che sia il Proceratosaurus che il T. Rex dipendessero dal proprio potente apparato dentale e che entrambi utilizzassero il proprio cranio come arma durante la caccia. "È probabile che questa strategia di caccia sia stata sviluppata prima dal Proceratosaurus", ha affermato il dottor Ruth. "Gli ´strumenti´ sono stati perfezionati negli esemplari più tardi di questa specie. Il cranio è diventato più robusto, i muscoli delle mascelle sono diventati più grandi e - in generale - le dimensioni del corpo sono cresciute in modo esponenziale. Il Proceratosaurus rappresenta la conferma che i tirannosauridi si sono sviluppati durante un arco di tempo molto lungo, anche in forme molto diverse. Vi sono sicuramente altri esemplari appartenenti alla stessa famiglia ancora da scoprire. Sebbene il fossile in questione fosse stato inserito in una classificazione errata, è poi risultato appartenere a una specie ancora sconosciuta, poi definita Proceratosaurus. I ricercatori hanno scoperto il cranio durante alcuni scavi per la costruzione di un lago artificiale nei pressi di Minchinhampton (Gloucestershire), circa un secolo fa. Tuttavia, i paleontologi si sono dedicati allo studio del cranio solo negli ultimi anni. Il lavoro è stato coordinato dal dottor Rauhut e dalla dottoressa Angela Milner del Museo di Storia naturale di Londra. Secondo i ricercatori, il teschio potrebbe fornire informazione sulla vita del Proceratosaurus, il più antico progenitore, tra quelli conosciuti, della famiglia dei tirannosauri. Sappiamo che sia il Proceratosaurus che il T. Erano due carnivori bipedi di grandi dimensioni, dotati di denti aguzzi e zampe anteriori tarchiate. Grazie all´attività di studio approfondita, i ricercatori hanno scoperto peculiarità simili tra le due specie nonostante i 100 milioni di anni di differenza. Il cranio del Proceratosaurus era però cinque volte più piccolo di quello del T. Rex. "È sorprendente che a questo fossile sia stata dedicata così poca attenzione considerato che è tra i teschi di dinosauro meglio conservati tra quelli presenti in Europa", ha detto il dottor Rauhut. Scott Moore-fay, del Museo di Storia naturale di Londra, è riuscito a riportare alla luce le porzioni di teschio ancora incastrate nella matrice della roccia. "È un teschio estremamente fragile e la rimozione della roccia - soprattutto nell´area vicino ai denti - è stato un lavoro che ha richiesto grande attenzione e molto tempo. È stato necessario farlo utilizzando un microscopio e impiegando strumenti molto sofisticati", ha affermato. Il dottor Milner, esperto in questo campo ha affermato: "La tomografia computerizzata è un metodo grandioso perché offre mezzi non invasivi per la visualizzazione delle strutture interne dei fossili. Siamo rimasti sorpresi quando i risultati dell´analisi hanno dimostrato che eravamo di fronte al più antico ´parente´ del T. Rex". "Qui al Museo ci occupiamo di più di 9 milioni di fossili e questa scoperta mette in evidenza l´importanza delle collezioni museali per le ricerche attuali e future. È ora possibile studiare i fossili raccolti cento anni fa, avendo a disposizione maggiori conoscenze sui dinosauri di tutto il mondo". Per maggiori informazioni, visitare: Zoological Journal of the Linnean Society: http://www. Wiley. Com/bw/journal. Asp?ref=0024-4082 Lmu München: http://www. En. Uni-muenchen. De/index. Html Natural History Museum: http://www. Nhm. Ac. Uk/ .  
   
   
BOLZANO: CERCASI ASSISTENTI ALLE AREE PROTETTE PER L’ESTATE 2010  
 
Bolzano, 20 gennaio 2010 - Anche quest’anno nei mesi di luglio, agosto e settembre saranno impiegati nei parchi naturali altoatesini complessivamente 20 assistenti alle aree protette. L’ufficio provinciale Parchi naturali della Provincia di Bolzano organizza in primavera il relativo corso di addestramento, al quale gli interessati potranno iscriversi entro il 5 marzo 2010. Gli assistenti alle aree protette, dislocati soprattutto agli accessi principali, danno informazioni riguardanti il patrimonio naturalistico del parco, gli obiettivi di queste grandi aree protette e sulle attività ammesse o non ammesse all’interno di un parco naturale. Questo servizio di informazione ha l’obiettivo di aumentare la coscienza dei visitatori per la natura e l’ambiente. “Gli assistenti alle aree protette sono ben visti dai visitatori dei parchi naturali – sicuramente anche grazie al fatto che aiutano ad evitare ognitanto sanzioni per attività vietate, divieti di sosta non rispettate etc. ”, riferisce Artur Kammerer, direttore dell’Ufficio Parchi naturali. Al servizio sono ammesse persone maggiorenni (minimo 18 anni) con approfondite conoscenze naturalistiche ed una buona cultura nel settore della protezione della natura e del paesaggio, con spiccate capacità comunicative e pedagogiche. Devono possedere l’attestato di bilinguismo C e abitare nelle vicinanze del possibile luogo di servizio. Tutti i candidati in possesso dei requisiti richiesti dovranno presentarsi alla prova orale, dove le caratteristiche necessarie verranno esaminate. Tutti i candidati che presentino questi requisiti, saranno sottoposti ad un test orale, dove verranno esaminate le capacità richieste e scelte le 20 persone più adatte per il servizio di assistenti alle aree protette. Presupposto per l’assunzione al servizio è la partecipazione al relativo corso di formazione professionale, che avrà luogo presumibilmente la quarta settimana di maggio e la seconda settimana di giugno. Le domande dovranno essere redatte per iscritto e dovranno pervenire entro le ore 12. 00 del 5 marzo 2010 presso l’Ufficio Parchi naturali, Via Renon 4, 39100 Bolzano. Per ulteriori informazioni e per ricevere lo schema di domanda basta rivolgersi all’Uffico Parchi naturali a Bolzano (tel. 0471 417770), alla sede distaccata di Merano „Esplanade“, piazza della Rena 10 (tel. 0473 252255, solo mercoledì mattina), alla sede distaccata di Brunico, piazza Municipio 10 (tel. 0474 582330, solo lunedì e mercoledì mattina), alla sede distaccata a San Vigilio di Marebbe, Via Catarina Lanz 96 (tel. 0474 506120, solo lunedì e mercoledì mattina) oppure alla sede distaccata di Monguelfo, Santa Maria 10/A (tel. 0474 947360, solo lunedì e mercoledì mattina). Per ulteriori informazioni Ulrike Lanthaler Ripartizione Natura e paesaggio tel. 0471 417722 - Fax 0471 417729 e-mail: ulrike. Lanthaler@provincia. Bz. It .  
   
   
LA PROVINCIA DI MANTOVA PREMIATA PER LE POLITICHE AMBIENTALISTE  
 
Mantova, 20 gennaio 2010 - La commissione del Premio Internazionale "Un Bosco per Kyoto 2010", ha deciso all´unanimità di assegnare alla Provincia uno speciale riconoscimento per essersi distinta nella lotta alla mitigazione climatica. A partire dal 2007, infatti, l´amministrazione provinciale ha promosso una serie di azioni volte all´incremento del patrimonio boschivo, tra cui la forestazione a scopo ecologico delle aree pubbliche demaniali poste all´interno delle golene del Po. Il primo intervento denominato "Isola Rodi" si è concluso con l´impianto di 60. 000 piante distribuite su circa 50 ettari di superficie. I restanti interventi sono in corso di realizzazione e prevedono un incremento del patrimonio boschivo stimabile in ulteriori 180. 000 esemplari, per dare vita ad un bosco stabile e fruibile. A ritirare il premio in Campidoglio, a Roma, è stato l´assessore Giorgio Rebuschi. Nell´ambito di "Un Bosco per Kyoto 2010" sono stati premiati anche il Centro Servizi per il Florovivaismo e il Cnr, per lo studio promosso sulle specie vegetali che concorrono a mitigare l´inquinamento. In questo caso si tratta di un riconoscimento che indirettamente premia anche la Provincia per aver creduto e finanziato il progetto fin dall´inizio. .  
   
   
BOLZANO: PROFICUA "CLAUSURA" DELL´ASSESSORE LAIMER CON I VERTICI DEL SUO DIPARTIMENTO  
 
 Bolzano, 20 gennaio 2010 - Il Piano provinciale di sviluppo e coordinamento territoriale (Lerop), la realizzazione del pacchetto di misure per la tutela del clima e le Dolomiti dichiarate dall’Unesco Patrimonio Universale dell’Umanità, questi alcuni dei temi al centro della recente “clausura” organizzata dall’assessore all’urbanistica, ambiente ed energia, Michl Laimer, alla quale hanno preso parte circa 30 dirigenti del suo Dipartimento. Le competenze dell’assessore Michl Laimer riguardano l’urbanistica, l’ambiente e l’energia e l’attività del suo Dipartimento è articolata complessivamente in 21 uffici. “Tutti i settori di competenza del Dipartimento” sottolinea l’assessore Laimer “ saranno caratterizzati nel corso del 2010 da tematiche di notevole rilievo. Per questa ragione abbiamo deciso di organizzare un incontro per un confronto trasversale tra le varie Ripartizioni dal quale trarre utili sinergie per raggiungere importanti obiettivi comuni”. A questo proposito l’assessore Laimer cita appunto l’elaborazione del Piano provinciale di sviluppo e coordinamento territoriale, un documento fondamentale per la programmazione provinciale nel medio e lungo periodo, alla stesura del quale devono prendere parte tutti i settori coinvolti. Un altro tema importante che sarà al centro dell’attività del Dipartimento dell’assessore Michl Laimer sarà senz’altro rappresentato dalla concreta realizzazione del pacchetto di misure a favore dell’ambiente deliberate dalla Giunta provinciale. “Questo pacchetto contiene una serie di misure che dovranno essere realizzate dalle varie Ripartizioni, ma che dovranno comunque essere mirate all’obiettivo comune della tutela del clima”. Infine l’assessore pone l’accento sul recente inserimento delle Dolomiti nella ristretta cerchia dei siti dichiarati dall’Unesco “Patrimonio Universale dell’Umanità”. Questo ambìto riconoscimento richiederà un ulteriore impegno da parte del Dipartimento nel suo complesso al fine di proteggere e tutelare le Dolomiti. .  
   
   
OGGI INCONTRO A BARI SU DEPURATORE DI GALATINA (LE)  
 
Bari, 20 gennaio 2010 - La difficile situazione relativa all’impianto di depurazione di Galatina, che ha portato al licenziamento di sei lavoratori e ha conseguentemente messo a rischio la corretta e regolare depurazione delle acque, sarà al centro dell’incontro convocato per mercoledì 20 gennaio, alle ore 10,30, presso la sede del Consiglio Regionale della Puglia (in via Capruzzi, 212), dall’assessore regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati e aperto agli organi di informazione. L’incontro nasce dall’esigenza di esaminare con attenzione le problematiche che stanno preoccupando in queste ore i lavoratori dell’impianto di depurazione Asi al servizio dell’area industriale Galatina-soleto che sono stati licenziati dopo la fine dell’appalto concesso alla società Emes, nonché i riflessi ambientali che possono derivare da questa situazione. Il consorzio Asi, infatti, aveva dato in gestione l’impianto ad una società privata, la Emes, ma l’appalto è scaduto il 31/12/ 2009 e, da questa data, l’impianto non risulta avere un gestore ed è costantemente presidiato dai lavoratori licenziati che stanno comunque vigilando affinché tutto funzioni con regolarità. Per cercare dunque di rendere la riunione proficua, l’assessore Amati ha convocato tutte le parti in causa e quanti potranno intervenire a vario titolo nella vicenda. All’incontro infatti sono stati invitati a partecipare il Prefetto di Lecce Mario Tafaro, la Vice Presidente della Regione Puglia Loredana Capone, gli assessori regionali all’Agricoltura e al Lavoro Dario Stefano e Michele Losappio, il Presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, il Direttore dell’Aqp Massimiliano Bianco, oltre a dirigenti dell’assessorato alle Opere pubbliche, rappresentanti delle due società coinvolte nella vicenda, Asi e Emes, nonché i lavoratori. “Siamo di fronte ad una vicenda che porta con sé un duplice rischio: uno occupazionale e uno ambientale – ha detto l’assessore Amati - Il rischio di inquinamento non va sottovalutato; se la situazione non viene risolta definitivamente infatti le conseguenze potrebbero essere disastrose dal punto di vista ambientale; è importante che l’impianto continui a funzionare regolarmente. Il futuro poi di queste persone che hanno perso il proprio posto di lavoro non può non indurci ad intervenire. Per questo ho voluto un incontro con quanti potrebbero dare un significativo contributo per la risoluzione dell’intera vicenda e per ascoltare anche la viva voce di quanti da anni si occupano dell’impianto e che vorrebbero che ci fosse una gestione stabile. La risoluzione – ha concluso l’assessore regionale - della vicenda comporterebbe non soltanto un beneficio per ben sei famiglie, cosa che già di per sé giustifica un intervento, ma sarebbe utile per la tutela della salute dell’intera collettività e del territorio della zona”. .  
   
   
CORSO PER LA CORRETTA GESTIONE DEGLI ECOCENTRI RISERVATO A TECNICI E AMMINISTRATORI COMUNALI: ISCRIZIONI FINO AL 15 GENNAIO.  
 
 Vicenza, 20 gennaio 2010 - Un corso per la corretta gestione degli ecocentri Riservato a tecnici e amministratori comunali: iscrizioni fino al 15 gennaio. Un conferimento adeguato dei rifiuti è garanzia di salvaguardia dell´ambiente. Parte da questa convinzione l´accordo sottoscritto da Provincia di Vicenza e Ato Rifiuti che, in collaborazione con Arpav e Cinsa (Consorzio Interuniversitario Nazionale per le Scienze Ambientali) hanno elaborato un "Progetto di ottimizzazione gestionale degli ecocentri della Provincia di Vicenza attraverso attività di formazione e condivisione di buone pratiche". "Il nostro territorio -sottolinea l´Assessore Provinciale all´Ambiente Antonio Mondardo- raggiunge già ottimi risultati nella raccolta differenziata, superando anche i target fissati dalla normativa. Tuttavia ci si muove in un campo delicato, in continua evoluzione. È recente il decreto ministeriale che assegna ai Comuni la funzione, già della Provincia, di approvazione/autorizzazione degli ecocentri. Una modifica importante, perché interessa i centri di raccolta a cui quotidianamente i cittadini conferiscono i rifiuti, quindi un momento strategico nella catena del trattamento rifiuti. Di qui l´esigenza di prevedere adeguata formazione degli amministratori e dei tecnici comunali. " "Ogni anno -commenta Marco Benedetti, professore del Cinsa- una famiglia di 4 persone acquista 3 tonnellate di beni. Di questi, già 200 kg rappresentano imballaggio. Una percentuale di organico verrà scartata senza essere utilizzata, mentre la maggior parte verrà gettata una volta terminato l´utilizzo. Il nostro obiettivo è che di queste 3 tonnellate di beni, la maggior parte torni in circolo per essere riciclata, riutilizzata. " Fondamentale, in questo senso, la sensibilità del singolo, che può e deve essere stimolata dalle istituzioni e dagli enti che si occupano di gestione dei rifiuti. Una sinergia necessaria, riconosciuta dallo stesso Assessore Mondardo che questa mattina, alla presentazione ufficiale del corso, ha voluto al suo fianco Mario Cecchetto, direttore Arpav di Vicenza, e Maria Pia Ferretti, direttore Ato Rifiuti. Il corso di formazione: Il primo passo è stato di riunire attorno allo stesso tavolo, oltre ad Arpav, Provincia e Cinsa, i gestori degli ecocentri, al fine di armonizzare un programma formativo sulle effettive esigenze dei destinatari. Il risultato è un corso di 24 ore diviso in tre giornate: la prima è il 26 gennaio 2010ad Arzignano: un incontro tecnico per approfondire la normativa relativa alla realizzazione e alla gestione di un ecocentro; la seconda è il 3 febbraio 2010a Bassano del Grappa: indicazioni specifiche sulla raccolta differenziata e sul conferimento dei Rae, rifiuti derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche la terza è il 17 febbraio a Lonigo: un laboratorio per trasformare le conoscenze acquisite nei primi due incontri in azioni concrete, con l´obiettivo di individuare migliori forme di gestione degli ecocentri A conclusione del corso, è previsto un esame e l´eventuale attribuzione dei crediti formativi. L´attestato di frequenza verrà consegnato a Villa Cordellina in giugno, in occasione della Giornata Mondiale dell´Ambiente. In quell´occasione sarà presente Tatiana Guderzo, campionessa del mondo di ciclismo su strada che ha sposato questo progetto ed ha accettato di esserne testimonial. Docenti del corso, completamente gratuito, saranno tecnici Arpav e della Provincia, oltre a professori universitari. Le iscrizioni sono aperte fino al 15 gennaio ai seguenti recapiti: segreteria@cinsa. It tel. 041-2402517 fax 041-2402512 .  
   
   
TRENTO: DISCARICA MAZA, DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA  
 
Trento, 20 gennaio 2010 - "Stato di emergenza" per la discarica della Maza ad Arco. Il presidente della Provincia autonoma Lorenzo Dellai ha firmato ieri , su richiesta dell´assessore all´ambiente Alberto Pacher, il decreto con il quale si dichiara lo stato di emergenza relativo all´eccezionale fuoriuscita di percolato dalla discarica comprensoriale e si dispongono interventi urgenti per la messa in sicurezza del sito. A coordinare gli interventi sulla discarica comprensoriale sarà il Dipartimento Protezione civile e infrastrutture per il tramite del Servizio Prevenzione Rischi e Servizio per le Politiche di risanamento dei siti inquinati e di gestione dei rifiuti e con il supporto del Servizio geologico e dell´Agenzia per la depurazione. Il provvedimento è stato comunicato nelle scorse ore, oltre che al Commissariato del governo, al Comune di Arco (dove stasera l´argomento sarà discusso in consiglio comunale), al Comprensorio Alto Garda e Ledro ed al gestore della discarica. Nel decreto, la Provincia dispone, tra l´altro, la riserva di rivalsa per le spese che saranno sostenute dalla Provincia nei confronti di eventuali responsabili dei danni. .  
   
   
RIFIUTI: REGIONE SICILIA VARA PIANO PER FRONTEGGIARE CRISI FINANZIARIA COMUNI  
 
Palermo, 20 gennaio 2010 - La Regione vara un piano per fronteggiare la situazione di crisi finanziaria dei Comuni siciliani nel sistema di gestione integrata dei rifiuti. Il programma è stato messo a punto dopo una riunione alla quale hanno partecipato l’assessore regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità, Pier Carmelo Russo e i dirigenti generali dei dipartimenti regionali delle Autonomie locali e della Funzione pubblica, Luciana Giammanco, dell’Economia, Vincenzo Emanuele e dell’Acqua e dei rifiuti, Ferdinando Dalle Nogare. Le misure urgenti sono state decise in attuazione dell’articolo 11 della legge finanziaria regionale del 2009 che prevede la possibilità per la Regione, in caso di esigenze di ordine pubblico o di particolari situazioni di emergenza, di concedere anticipazioni ai Comuni, nel limite del 30 per cento del Fondo per le autonomie locali. Il rimborso delle somme andrà fatto entro i 3 anni successivi. In una lettera, a firma dei 3 dirigenti generali, inviata ai sindaci e alle Autorità d’ambito per la gestione dei rifiuti, vengono concessi 3 giorni di tempo affinché gli enti locali provvedano a presentare la richiesta di anticipazione. Le autorità d’ambito dovranno supportare le amministrazioni comunali nell’elaborazione e quantificazione delle richieste. In questo modo, l’amministrazione regionale potrà provvedere all’elaborazione del piano finanziario di riparto delle somme. Se, a causa della mancata presentazione della richiesta di anticipazione, dovesse verificarsi l’interruzione o la sospensione del sistema di gestione integrata dei rifiuti, l’assessorato regionale delle Autonomie locali e della Funzione pubblica potrà procedere al commissariamento del Comune, soprattutto in caso di emergenza igienico-sanitaria. .  
   
   
CCIAA POTENZA: TRACCIABILITA´ RIFIUTI, ISTITUITO IL SISTRI  
 
Potenza, 20 gennaio 2010 - Con l’obiettivo di rendere trasparente il flusso dei rifiuti, il Ministero dell’Ambiente ha messo a punto il Sistri, sistema informatico per la tracciabilità dei rifiuti. Andranno dunque in soffitta il registro di carico e scarico e il formulario, così come verrà eliminato il Mud (Modello unico di dichiarazione). A tutti gli operatori sarà consegnata una chiavetta Usb contenente un programma di identificazione, carico e scarico, per la gestione dei rifiuti in tutte le fasi della filiera. L’intero sistema, collegato in rete, consentirà di monitorare in tempo reale il percorso dei rifiuti speciali. “Contrastare i traffici illeciti dei rifiuti è ormai una priorità non più procrastinabile – dichiara il presidente della Camera di Commercio di Potenza, Pasquale Lamorte -. Occorrerà valutare con attenzione, tuttavia, anche le ripercussioni che questo decreto avrà a carico di produttori, trasportatori e smaltitori, in termini di aggravio di costi che potrebbe incidere sul prezzo finale. C’è anche da valutare se nei tempi indicati dal Ministero, le piccole imprese del nostro territorio saranno in grado di svolgere una formazione adeguata per attrezzarsi e far fronte correttamente ai nuovi obblighi”. Il sistema di tracciabilità sarà operativo dalla prossima estate. I soggetti obbligati sono stati divisi in due gruppi. Del primo, tenuto ad effettuare l’iscrizione entro il prossimo 28 febbraio, fanno parte i produttori iniziali di rifiuti pericolosi, incluse le imprese che effettuano il trasporto dei propri rifiuti pericolosi, con oltre 50 dipendenti; le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti da attività artigianali, industriali e di trattamento rifiuti con oltre 50 dipendenti; i commercianti e gli intermediari di rifiuti; i consorzi per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti; le imprese che raccolgono e trasportano rifiuti speciali e quelle che effettuano il recupero o lo smaltimento dei rifiuti; i soggetti coinvolti nel trasporto intermodale dei rifiuti. Per questi operatori, l’operatività scatterà il 13 luglio. Successivamente all’adesione, saranno consegnati i dispositivi previsti: Usb ed eventuale “scatola nera”, black box, da installare sul veicolo. Le stesse modalità interesseranno il secondo gruppo, che dovrà iscriversi al Sistri dal 13 febbraio al 30 marzo. A questo appartengono i produttori iniziali di rifiuti pericolosi, compresi coloro che effettuano il trasporto dei propri rifiuti pericolosi, fino a 50 dipendenti; le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti da attività artigianali, industriali e di trattamento rifiuti tra i 50 e gli 11 dipendenti. L’avvio del sistema è fissato per il 12 agosto; dopo tale data potranno aderire, volontariamente, le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi da attività artigianali, industriali e di trattamento rifiuti con meno di 10 dipendenti; le imprese che effettuano il trasporto dei propri rifiuti non pericolosi; gli imprenditori agricoli che producono rifiuti non pericolosi; le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti da attività diverse da quelle artigianali, industriali e di trattamento rifiuti. Per qualsiasi informazione consultare il sito www. Sistri. It e/o contattare il n. Verde 800 050863 – attivo 24 ore su 24. .  
   
   
CAMPANIA: RIFIUTI, UN´ISOLA ECOLOGICA SUI TERRENI CONFISCATI ALLA CAMORRA UN ULTERIORE PASSO AVANTI PER LA FILIERA DEL CICLO INTEGRATO  
 
Napoli, 20 gennaio 2010 - L’assessore all’Ambiente della Regione Campania Walter Ganapini ha partecipato, ieri mattina, insieme con il sindaco di Afragola, sen. Enzo Nespoli, alla cerimonia per la posa in opera della prima pietra dell’isola ecologica del comune a nord di Napoli. La stazione di raccolta rifiuti sarà realizzata entro la primavera prossima, grazie ad uno stanziamento regionale di 400mila euro del Por Campania 2007-2013 e sorgerà su un’area sequestrata alla camorra in contrada Salice. "L’isola ecologica di Afragola - ha dichiarato l’assessore Ganapini - rappresenta un ulteriore passo avanti per la filiera regionale del ciclo integrato dei rifiuti. Con questa sono 90 le stazioni di raccolta rifiuti attivate dalla Regione Campania. L’impiantistica - ha proseguito Ganapini – è fondamentale per l’incremento della raccolta differenziata e quale supporto logistico per la provincializzazione del ciclo integrato dei rifiuti". .