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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 21 Gennaio 2010 |
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LA COMMISSIONE EUROPEA INVITA IL PUBBLICO A VOTARE AL CONCORSO DI POSTER PER LA FESTA DELL´EUROPA |
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Bruxelles, 21 gennaio 2010 - La Commissione europea ha indetto recentemente un concorso per giovani grafici per la realizzazione del poster della Festa dell´Europa 2010. Un gruppo di esperti europei di design e di comunicazione ha scelto dieci finalisti tra i più di 1 700 partecipanti. La rosa dei dieci migliori poster verrà sottoposta a una votazione pubblica sul sito web del concorso. "Questo concorso ha offerto alla Commissione una preziosa opportunità per attirare l´attenzione sull´Europa e sul modo in cui essa è vista dai giovani" ha affermato Margot Wallström, Vicepresidente della Commissione europea responsabile della comunicazione. Il disegno vincente diventerà il poster ufficiale della Festa dell´Europa del 9 maggio 2010 e anche dopo tale data e verrà distribuito in tutti e 27 i paesi dell´Ue. Il vincitore e le due persone che si saranno classificate subito dopo riceveranno un viaggio tutto compreso a Bruxelles per presenziare a una cerimonia di premiazione che si terrà nel maggio 2010 nonché un premio in contanti del valore di 2 000 euro per il vincitore e di 1 000 euro ciascuno per i secondi classificati. Ispirati alla tematica scelta per il concorso di poster per la Festa dell´Europa, "I ♥ Europe", i contributi dei dieci finalisti potranno anche essere usati in eventi organizzati dalla Commissione europea o da rappresentanti dell´Ue negli Stati membri nonché per materiale promozionale. È possibile votare sul sito web del concorso fino al 31 gennaio 2010: http://www. Designeurope2010. Eu/ Per ricevere aggiornamenti regolari sui progressi della votazione potete aderire al gruppo Facebook su: http://www. Facebook. Com/group. Php?gid=131496902480 . |
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CULTURA FVG: TONDO, VERSO NUOVI CRITERI PER SOSTEGNO INIZIATIVE |
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Trieste, 21 gennaio 2010 - "In Giunta e con l´assessore alla Cultura è in atto una riflessione sul tema degli interventi regionali nella promozione della cultura. Si sente la necessità di programmare gli interventi in base alla valenza delle iniziative, premiando il valore dei progetti più che la storicità dei promotori o delle località che le ospitano". Il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo interviene così in merito alle istanze che in questi giorni sollecitano precisazioni sulla politica regionale in questo settore. "Con la legge Finanziaria - ricorda Tondo - lo stesso Consiglio regionale ha praticamente stabilito i criteri per l´assegnazione dei fondi destinati alla cultura per il 2010, ai quali la Giunta e l´assessore competente devono attenersi". "Siamo quindi in una fase di transizione anche in questo settore, ma è comunque chiaro - conclude Tondo - che la decisione del Consiglio regionale non ha conseguenze dirette sui contributi che ogni Provincia deciderà di destinare a progetti e iniziative culturali del proprio territorio. Le Province possono liberamente ed autonomamente ripartire i propri finanziamenti tra i diversi settori di attività, dato che il finanziamento regionale a Province e Comuni non ha vincoli di destinazione". . |
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BARI - GIORNALISTI CINESI IN VISITA ALLA CDC |
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Bari, 21 gennaio 2010 Quattro giornalisti cinesi delle più importanti testate della regione del Guangdong che stanno realizzando in questi giorni servizi giornalistici sulla Puglia hanno incontreato ieri alla Camera di Commercio di Bari, il presidente dell´ente, Luigi Farace, gli imprenditori Giampiero Lippolis, vice presidente della Giovanna Sbiroli (abiti da sposa) e Antonio Pallotta, presidente del Gruppo Gedi e della Confapi Edilizia, da anni impegnati sul mercato cinese, nonchè Francesco Maffei, rappresentante della Confapi a Shangai, Riccardo Figliolia, segretario generale della Confapi di Bari e Giovanni Ferri, delegato dell’Università di Bari per i rapporti internazionali, docente di economia politica all’Università e fra i massimi esperti in Italia di economia cinese. L´incontro è organizzato dal Comune di Bari, gemellato con la città di Canton. . |
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ANTEPRIMA NAZIONALE SPOT ´MARCHE. LE SCOPRIRAI ALL´INFINITO´ ´ MILANO INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE MARCHE, GIAN MARIO SPACCA . |
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Ancona, 21 Gennaio 2010 - ´Quella che abbiamo voluto mettere in atto e` una strategia di comunicazione che punta a un riposizionamento della nostra regione su tre fronti: sul sentimento dei marchigiani verso se stessi, sulla percezione del resto del Paese verso le Marche e sul mercato turistico internazionale. Le Marche sono una grande regione, con una straordinaria qualita` della vita testimoniata da diversi indicatori. La crescita del Pil negli ultimi dieci anni e` la piu` alta tra le regioni italiane, tutte le cinque province marchigiane sono tra i primi dieci posti in Italia per Bil, la classifica sulla qualita` della vita che si basa sugli indicatori del rapporto Stiglitz. E ancora, deteniamo il record per speranza di vita, per numero di bandiere blu, verdi e arancioni, abbiamo il maggior numero di teatri storici al mondo e non e` un caso che lo spot si concluda proprio all´interno di uno di questi teatri, siamo al primo posto insieme alla Toscana per quantita` di beni culturali. I marchigiani, pero`, hanno il piacere della ritrosia, della minimizzazione, dell´umilta`: sono virtu` che, in un sistema globale, narcisistico e fortemente competitivo, rischiano di impoverire le nostre opportunita`. Questo spot e` un salto di paradigma. E´ una sfida prima di tutto a noi stessi rispetto al futuro che ci attende. Con questo spot intendiamo modificare il nostro profilo: e` il ritrovato orgoglio per la nostra storia, i nostri padri, la bellezza e l´armonia della nostra regione, per il nostro lavoro. Siamo la regione piu` manifatturiera d´Italia e il made in Italy all´estero e` per lo piu` made in Marche: penso alla calzatura, all´abbigliamento, all´industrial design. Viene davvero da sorridere, c´e` quasi sconcerto a pensare che una grande cantante si sia meravigliata che dopo tanti anni di silenzio si levi una voce creativa che richiami provocatoriamente l´attenzione su una comunita` che vuol essere protagonista non solo del proprio futuro, ma anche di quello di un Paese alla disperata ricerca di modelli virtuosi. Lo spot e` una metafora della difficolta` che ha una persona nel comprendere la nostra regione, anche se quando ci riesce prova una grande soddisfazione: l´applauso finale dello spot. Siamo invece davvero felici che numerosi poeti e letterati, tra loro il presidente dell´Accademia della Crusca Francesco Sabatini, abbiano apprezzato questo sforzo di affidare la promozione di un territorio e di una comunita` a una poesia. Non a corpi scolpiti, a seni o glutei, ma ai versi del piu` grande poeta di questo Paese, che si chiama Giacomo Leopardi e che non tutti sanno essere marchigiano. Ma che presto, anche grazie alla professionalita` straordinaria di Dustin Hoffman, molti impareranno a conoscere. Fa piacere che questi versi oggi narrino la visione piu` qualificata della nostra regione. E´ un invito a venire nelle Marche, a scoprirle, superando le difficolta` che esistono per arrivarci, per comprendere la loro storia e la loro cultura, il suo modello policentrico opposto a quello metropolitano oggi dominante´. . |
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BOLZANO. “L’ITALIA CHE LEGGE”: SEMINARIO PROMOSSO DALL’INTENDENZA SCOLASTICA E DALL’ISTITUTO PEDAGOGICO ITALIANO |
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Bolzano, 21 gennaio 2010 - Si svolgerà sabato 23 gennaio, dalle ore dalle ore 15 alle 17,30, presso la Lub, in Piazza Università,1 (aula 1. 01) a Bolzano. È incentrato sull’importanza della lettura per piccoli ed adolescenti il seminario sul tema “L’italia che legge. Scuole biblioteche, librerie per la lettura” organizzato dalla Facoltà di Scienze della Formazione della Libera Università di Bolzano in collaborazione con la Sovrintendenza scolastica e l’Istituto pedagogico di lingua italiana che si svolgerà sabato 23 gennaio, dalle ore 15 alle 17,30, presso la Lub, in Piazza Università,1 (aula 1. 01) a Bolzano. Il seminario si propone di fare formazione e fare sistema tra differenti istituzioni e soggetti impegnati nei terreni della lettura: la Facoltà di Scienze della Formazione della Libera Università di Bolzano, la Ripartizione Cultura italiana della Provincia di Bolzano Biblioteche pubbliche e scolastiche, l’Istituto Pedagogico per il gruppo linguistico italiano, le librerie della città, la Sovrintendenza scolastica per la scuola di lingua italiana , il Comitato di Valutazione per la qualità della scuola di lingua italiana. Prenderanno parte ai lavori del seminario il vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, la sovrintendente scolastica, Nicoletta Minnei, e la direttrice dell’Istituto pedagogico di lingua italiana, Laura Portesi. . |
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BIBLIOTECHE: DUE NUOVI SISTEMI, CAPOFILA UDINE E CASARSA UDINE |
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Trieste, 21 gennaio 2010 - Il sistema bibliotecario di Udine si amplia aggregando gli istituti di 11 Comuni limitrofi: Manzano, Martignacco, Pasian di Prato, Pavia di Udine, Pozzuolo del Friuli, Pradamano, San Giovanni al Natisone, Santa Maria la Longa, Tarcento, Tavagnacco e Tricesimo. Il progetto "Hinterland udinese", che farà della "Vincenzo Joppi" di Udine la biblioteca centro di un sistema urbano e territoriale, ha infatti ricevuto il via libera il 19 gennaio dalla Conferenza dei sistemi bibliotecari, presieduta dall´assessore regionale alla Cultura Roberto Molinaro. Un ulteriore progetto approvato dalla Conferenza riguarda il comune di Casarsa della Delizia, che ha proposto la sua biblioteca come centro del sistema "Pianura pordenonese" che raggrupperà 14 biblioteche comunali (Zoppola, Valvasone, Sesto al Reghena, San Vito al Tagliamento, San Martino al Tagliamento, Pravisdomini, Prata di Pordenone, Pasiano di Pordenone, Morsano al Tagliamento, Fiume Veneto, Cordovado, Chions, Azzano Decimo, Arzene) e due biblioteche private (Centro studi Pier Paolo Pasolini e Associazione Il Noce). In merito alle istanze di due biblioteche che hanno fatto domanda di riconoscimento per diventare istituti di interesse regionale - Craf, Centro di ricerca e archiviazione della fotografia di Lestans (Pn), ed Accri, Associazione di cooperazione cristiana internazionale di Trieste - la Conferenza ha ritenuto di non esprimere un parere favorevole intendendo dare nel 2010 la priorità del consolidamento dei sistemi già attivi. "In questo anno di crisi - ha spiegato Molinaro - nel quale a causa dei tagli di bilancio regionale le cifre a disposizione del settore bibliotecario sono scese dagli 880 mila euro del 2009 ai 700 mila del 2010, la Conferenza ha ritenuto di indirizzarsi verso il consolidamento dell´esistente, riservandosi l´apertura ad ulteriori riconoscimenti il prossimo anno". . |
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SCIENZA E MEDIA AI TEMPI DELLA GLOBALIZZAZIONE DI PIETRO GRECO E NICO PITRELLI, LA COMUNICAZIONE DELLA SCIENZA È UNA COSA COMPLESSA E SEMPRE PIÙ INTERCONNESSA COL FUTURO DELLA SOCIETÀ, DELL’INNOVAZIONE E DELLA SCIENZA STESSA |
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Trieste, 21 gennaio 2010 – Venerdì 22 gennaio alle ore 19. 00 presso la libreria Minerva (in via San Nicolò 20) sarà presentato il libro scritto a quattro mani da Pietro Greco e Nico Pitrelli Scienza e media ai tempi della globalizzazione (Codice Edizione 2009). Il giornalista scientifico Pietro Greco e il condirettore del Master in comunicazione della scienza della Sissa Nico Pitrelli analizzano il ruolo che i mass media hanno e hanno avuto nei processi di circolazione della conoscenza scientifica. “Oggi i mezzi di informazione e i divulgatori che si occupano di scienza vivono un momento molto delicato – commenta Pitrelli, che alla Sissa di Trieste coordina il gruppo di ricerca Ics (Innovazioni nella Comunicazione della Scienza) -. Sicurezza alimentare, fecondazione assistita, problematiche ambientali, Ogm, la privacy legata a internet: sono solo alcuni esempi degli ambiti in cui la ricerca scientifica e lo sviluppo tecnologico hanno implicazioni profonde, politiche e sociali, permeando ogni spazio della nostra vita pubblica e privata”. Per questo motivo, mai come oggi i media svolgono il ruolo fondamentale di snodo tra la scienza e le sue rappresentazioni sociali. “In particolare crediamo – sottolinea Pietro Greco, autore, tra gli altri, del saggio dedicato al padre del Sistema Trieste, Buongiorno prof. Budinich. La storia eccezionale di un fisico italiano – che senza comunicazione pubblica della scienza non ci sia una vera società democratica della conoscenza”. Ma ai cittadini interessa la scienza? E agli scienziati piace comunicare? Piace interagire con radio, televisioni, giornali? E in che modo il sistema dei media soddisfa la richiesta di conoscenza scientifica? Nel saggio, ripercorrendo una storia fatta di buone intenzioni, episodi felici, fraintendimenti e accuse reciproche di inefficienza, Pietro Greco e Nico Pitrelli analizzano lo stato di salute del rapporto tra ricerca scientifica e mezzi di informazione e comunicazione; e dedicano un’attenzione particolare al ruolo svolto oggi dal web, che attraverso blog e social netwroks, sembra rispondere meglio dei media tradizionali alle richieste di partecipazione pubblica sulle questioni di scienza. . |
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WORKSHOP ARCHIVI, BIBLIOTECHE, MUSEI: OVVERO LA MEMORIA AL TEMPO DELL´OBLIO |
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Firenze, 21 gennaio 2010 - Nasce sotto il segno di Mnemosine, la dea greca della memoria, e attraverso Facebook, Twitter e gli altri social network intende raggiungere un pubblico assai più vasto rispetto ai soliti esperti che possono farsi affascinare da un titolo complesso (“Essere stati èancora una condizione per essere?”) che richiama, riformulandolo con l´aggettivo di tempo e con il punto interrogativo, il noto concetto dello storico Fernand Braudel. E´ il workshop voluto da Regione Toscana, Gabinetto Vieusseux, associazione Museo dei Ragazzi (Saloncino Teatro della Pergola, venerdì 22 gennaio 2010 con sessioni mattutina e pomeridiana) per riflettere “sul patrimonio culturale nella contemporaneità” ovvero sul ruolo di tre grandi istituzioni culturali (archivi, biblioteche, musei) in uno scenario di fortissimi cambiamenti anche tecnologici. Come i “templi della conservazione”, sacri a Mnemosine, possono progettare un loro comune e nuovo racconto? E come questa nuova narrazione, in una società da tempo schiacciata solo sul presente, può connettere il passato direttamente al futuro? Di questo, coordinati dal giornalista Luca De Biase (direttore di “Nova”, inserto e sito del “Sole24ore”dedicato a innovazione, ricerca e creatività) parleranno amministratori pubblici, politici, intellettuali e su questo ci sarà anche una condivisione in rete attraverso le dinamiche partecipative del web 2. 0 e dei social networking (in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana). Diretta in streaming su www. Regione. Toscana. It e www. Intoscana. It: gli interessati potranno interagire con osservazioni, commenti, proposte. Preparato da un comitato scientifico (Cristina Acidini, Antonia Ida Fontana, Paolo Ga lluzzi, Maria Gregorio, Neil Harris, Gloria Manghetti, Paola Pacetti, Maria Stella Rasetti, Claudio Rosati, Salvatore Settis, Chiara Silla, Diana Toccafondi) l´incontro vedrà, tra gli altri, gli interventi di Paolo Cocchi e Giuliano Da Empoli, assessori alla Cultura di Regione Toscana e Comune di Firenze. La riflessione verte su non poche domande: il patrimonio conservato nei musei ha ancora un valore nella dimensione dell´Essere, e dunque della Memoria, oppure vale solo per quanto reddito riesce a produrre secondo le logiche di puro mercato? Come la spettacolarizzazione mediatica dei beni artistici e il conseguente consumo acritico possono conciliarsi con le logiche della qualità? Quadri e statue, reperti archeologici e oggetti di arte sacra possono essere tranquillamente affittati perseguendo il massimo dello sfruttamento economico? Archivi e biblioteche, che stanno radicalmente mutando in seguito al raffinarsi delle nuove tecnologie, sono destinati alla marginalità? Oppure la Memoria, e i suoi “templi”, possono ancora progettare un futuro di qualità e di eccellenza? . |
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MOSTRA FOTOGRAFICA SGUARDI/POGLEDI/CJALADIS |
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Udine, 21 gennaio 2010 – Oggi alle 17. 30 nella Chiesa di Sant’antonio Abate in piazza Patriarcato a Udine, viene inaugurata la mostra fotografica “Sguardi/pogledi/cjaladis-la fotografia del Novecento in Friuli e nella Venezia Giulia”. L’iniziativa, frutto di molteplici sinergie, è organizzata dalla Provincia e dal Craf sotto la curatela di Gianfranco Ellero e di Walter Liva. Attraverso le stampe originali dei più significativi autori locali del secolo scorso, la mostra ripercorre la storia della fotografia nel Friuli e nella Venezia Giulia nel corso del Novecento, con uno sguardo fugace, ma importante alla fotografia sperimentalista contemporanea. Tina Modotti, Silvio Maria Bujatti, Mario Magaja, Leonardo Bront, Francesco Krivec, Riccardo Toffoletti, Pierluigi Praturlon: sono alcuni degli autori degli scatti. L’iniziativa è un omaggio a chi ha saputo, attraverso le immagini, rendere “viva” la nostra provincia e regione nonché un riconoscimento alla nostra terra ed alle sue molteplici sfaccettature. La mostra, già presentata a Lubiana nel giugno del 2009, è stata pure occasione per stringere nuovi rapporti con i vicini sloveni. Come ha sottolineato l’assessore alla cultura Elena Lizzi, «il confine che ha duramente segnato la nostra storia è, oggi, poco più di un breve rallentamento nel viaggio attraverso la comune Casa dei popoli europei. Questa mostra documenta – aggiunge Lizzi –, attraverso gli indizi offerti dall’arte, la straordinaria evoluzione avvenuta in pochi decenni; possiamo anche augurarci che sia uno stimolo offerto ai più giovani per immaginarsi e costruire un futuro desiderabile». La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 21 febbraio con i seguenti orari: dal martedì alla domenica dalle ore 10. 00 alle 12. 30 e dalle ore 16. 30 alle 19. 00. Rimane chiusa il lunedì. . |
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TEATRO REGIO DI PARMA: CON UN GIORNO DI REGNO IL GIOVANE VERDI RIDE ANNA CATERINA ANTONACCI PROTAGONISTA DELL’OPERA BUFFA CHE INAUGURA LA STAGIONE LIRICA 2010 NEL FORTUNATISSIMO ALLESTIMENTO CREATO DA PIER LUIGI PIZZI E AFFIDATO ALLA DIREZIONE DI DONATO RENZETTI |
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Parma, 21 gennaoi 2010 - Nel nome di Verdi si inaugura, venerdì 29 gennaio, la stagione Lirica 2010 del Teatro Regio di Parma, che offre un’ideale prosecuzione del Festival Verdi 2009 conclusosi nel segno di un rinnovato sforzo produttivo e accolto da uno straordinario successo di pubblico. Con l’opera buffa Un giorno di regno prosegue il grande progetto intrapreso dal Teatro Regio, volto a rappresentare e riprendere in alta definizione, a Parma e nelle terre di Verdi, tutte le opere verdiane in vista delle celebrazioni del bicentenario. Secondo titolo del catalogo verdiano e unica incursione nell’opera buffa, Un giorno di regno sarà presentato nel fortunatissimo spettacolo che il regista Pier Luigi Pizzi creò per il Teatro Regio di Parma in un allestimento che coincide con la più importante ripresa moderna dell’opera, che si avvale delle luci di Vincenzo Raponi e delle coreografie di Luca Veggetti. Per il secondo titolo del catalogo verdiano in scena una grande diva quale Anna Caterina Antonacci, in compagnia di un cast di giovani cantanti affidati alla bacchetta di un maestro esperto come Donato Renzetti. Il Coro del Teatro Regio di Parma è diretto da Martino Faggiani. Accanto alla carismatica Anna Caterina Antonacci nelle vesti della Marchesa del Poggio cantano Alessandra Marianelli (Giuletta di Kelbar), Paolo Bordogna (Il signor La Rocca), Guido Loconsolo (Stanislao re di Polonia), Ivan Magrì (Edoardo di Sanval), Andrea Porta (Il barone di Kelbar), Ricardo Mirabelli (Il conte d’Ivrea) e Seung Hwa Paek (Delmonte e Un servo). Nelle recite del 2, 6 e 9 febbraio il ruolo della Marchesa sarà sostenuto da Davinia Rodriguez e quello di Giuletta, da Arianna Donadelli. “In quest’aria padana o forse più precisamente parmigiana – dichiara Pier Luigi Pizzi, che firma anche scene e costumi dell’allestimento del Teatro Regio di Parma e del Teatro Comunale di Bologna – ho cercato un aspetto più riconoscibile, più legato al pubblico cui quest’opera è destinata. Questo appare in talune caratterizzazioni, nel gusto per l’abbondanza, nel culto del cibo, in alcune citazioni architettoniche e cromatiche, nel senso della stagione autunnale fredda e nebbiosa. Collocando questa vicenda ‘in situazione’ e scegliendo Parma come luogo d’azione ho pensato ad un dispositivo scenico che consenta cambiamenti a vista, per sottolineare il ritmo, il dinamismo dello spettacolo, il senso del gioco. I costumi li ho immaginati nel tempo indicato dal libretto, ma senza connotarli storicamente, anzi interpretandoli, come la scenografia, più liberamente e filtrandoli attraverso un’estetica che mi appartiene, e sempre nell’intento di costruire il clima di una musical comedy”. Un giorno di regno è basato sulla commedia Le faux Stanislas scritta dal drammaturgo francese Alexandre-vincent Pineux-duval. Lo Stanislao del titolo è Stanislao Leczinski, che fu a intervalli re di Polonia durante la prima metà del diciottesimo secolo. La sua ultima elezione al trono avvenne nel 1733, quando si recò a Varsavia travestito da cocchiere scegliendo il caveliere francese Beaufleur, per impersonarlo agli occhi dei suoi avversari. La commedia, da cui prese spunto Felice Romani, riguarda un episodio incentrato sulla controfigura di Stanislao e sugli equivoci scatenati dalla sua presenza come ospite d’onore in una casa dove si prepara un doppio matrimonio. Precedentemente musicato da Adalbert Gyrowetz, il libretto del Giorno di regno fu offerto al giovane Verdi, obbligato a portare a termine la partitura in brevissimo tempo, per il debutto sul palcoscenico della Scala, il 5 settembre 1840. Gli interpreti inadeguati non furono estranei all’insuccesso dell’opera. Amareggiato, il musicista avrà la sua rivincita di lì a breve con la trionfale accoglienza riscossa, nello stesso teatro, da Nabucco. Dopo il debutto Un giorno di regno replicherà il 31 gennaio e il 2, 6, 9 febbraio. Sabato 23 gennaio ore 17. 00 alla vigilia dell’inaugurazione della Stagione Lirica 2010 primo appuntamento per il ciclo Prima che si alzi il sipario. All’incontro di presentazione dell’opera, condotto da Alessandro Taverna, è attesa la presenza di alcuni artisti del cast. Come consuetudine, il seguitissimo ciclo di presentazioni delle opere in cartellone al Teatro Regio, realizzato in collaborazione con il Conservatorio di Musica “A. Boito” di Parma, prevede una alcuni interventi musicali dal vivo con gli allievi delle classi di canto preparati da Donatella Saccardi, a proporre arie e duetti dall’opera buffa verdiana, accompagnati al pianoforte. L’ingresso è libero. Proseguendo nella volontà di favorire l’incontro con la musica e di stimolare la passione al bel canto, il Teatro Regio di Parma rinnova inoltre a tutti gli appassionati l’invito ad assistere alle prove del Coro, per scoprire come il complesso artistico del Regio affronta la preparazione di un’opera prossima al debutto. Appuntamento per tutti gli appassionati domenica 24 gennaio alle ore 18. 00 presso la sede dell’Associazione musicale “Parma Lirica” (Parma, via Gorizia, 2, tel. 0521 231184 / 206144); nel corso della prova, l’appassionata direzione del Maestro del coro Martino Faggiani ripercorrerà l’opera, svelandone gli aspetti salienti, le arie più amate, con l’accompagnamento al pianoforte di Claudio Cirelli. L’ingresso è libero. . |
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ALLIEVO DI MIRELLA FRENI ALL’ACCADEMIA DI ALTA FORMAZIONE LIRICA CUBEC HA DEBUTTATO AL TEATRO PETRUZZELLI DI BARI NELLA BOHÈME |
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Modena 21 gennaio, 2010 - Ha debuttato al Teatro Petruzzelli di Bari, Giuseppe Talamo, uno dei “ragazzi” di Mirella Freni, nel ruolo di Rodolfo nella Bohème di Puccini, uno degli spettacoli della Stagione 2009-2010 della prestigiosa Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari, che ha anche curato la produzione. La regia è di Boris Stetka. È un’importante evento che ha visto anche il debutto della nuova orchestra della Fondazione: nuovi talenti e vecchi professori insieme aldilà delle polemiche. Ha diretto l’Orchestra Sinfonica della Fondazione Petruzzelli il maestro Antonino Fogliani, mentre maestro del Coro di Voci Bianche del Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari era Emanuela Aymone. A firmare le scene e i costumi Tommaso Lagattolla, il disegno luci è stato curato da Valerio Alfieri. Talamo ha portato in scena un Rodolfo coinvolto e sicuro. I tanti applausi a scena aperta hanno testimoniato il gradimento della sala ancora una volta tutta esaurita. La storia personale di Giuseppe Talamo - Il tenore è nato a Napoli nel 1980. Si è diplomato a Salerno nel 2003 col massimo dei voti, sotto la guida di Giuliana Valente. Ha vinto nel 2003 il premio Enrico Caruso al concorso Sanremo lirico ed è stato nel 2004 testimonial Italiano al Columbus Day di New York con concerti e apparizioni televisive per Bbc e Cnn. Nel 2006 è risultato idoneo al concorso Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto ed ha preso parte alla stagione lirica della città umbra nell’opera Lucia di Lammermoor; sempre nel 2006 è stato interprete di Rodolfo in una selezione di “Boheme” per il Festival Pucciniano di Torre del Lago. Ha cantato per prestigiose istituzioni in Italia e all’estero, esibendosi nei teatri di Ginevra, Francoforte, Bucarest, Parigi, Carlo Felice di Genova, con gli archi della Scala, Politeama di Lecce, Goldoni di Livorno, Massimo di Palermo, Morlacchi di Perugia, Grande di Brescia. Nel Dicembre 2006 è stato chiamato a cantare in onore di Luciano Pavarotti e di Mirella Freni in occasione dell’attribuzione del 24°Premio Puccini ai due Maestri. Nel 2007 ha vinto il 1° premio assoluto all’Xi concorso lirico Lanza. Nel 2008 il 2° premio al concorso Albanese e il 1° premio nel Concorso Voci del Mediterraneo. Ha inciso per l’Universal Film il brano Panis Angelicus per il film documentario sulla vita di Papa Giovanni Paolo Ii. Nel frattempo continua ad impegnarsi con determinazione negli studi di perfezionamento sotto la guida di Mirella Freni presso l’Accademia di alta formazione lirica Cubec a Modena. . |
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RAVENNA: RASSEGNE TEATRALI PER RAGAZZI IN 15 DIVERSI TEATRI DELLA PROVINCIA |
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Ravenna, 21 gennaio 2010 - Per il “Progetto provinciale di teatro ragazzi”, approvato dalla giunta provinciale, è stato stanziato stanziato un finanziamento di 30mila euro. Al progetto hanno aderito i Comuni di Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Brisighella, Castel Bolognese, Casola Valsenio, Cervia, Conselice, Cotignola, Faenza, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda, Riolo Terme, Russi e Solarolo con altrettante proposte di attività teatrali che si andranno a realizzare nell’arco dell’anno scolastico in corso. Le 15 rassegne in programma saranno ospitate in 15 diversi teatri della provincia, per un totale di 99 spettacoli, appositamente scelti tra le più qualificate e originali compagnie ravennati e nazionali. Dieci sono i laboratori proposti nelle scuole di primo e secondo grado, per un totale di 403 ore di didattica teatrale, 366 studenti partecipanti. . |
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CONVEGNO INTERNAZIONALE DI STUDI SU “IL FUTURISMO NELLE AVANGUARDIE” MILANO - PALAZZO REALE DAL 4 AL 6 FEBBRAIO 2010 IN CONTEMPORANEA, DAL 4 AL 21 FEBBRAIO, UNA MOSTRA PRESENTERÀ DOCUMENTI ORIGINALI PER LA STORIA DEL FUTURISMO, COME MANIFESTI, LIBRI, CARTOLINE, FOTOGRAFIE, RIVISTE. |
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Milano, 21 gennaio 2010 - Da giovedì 4 a sabato 6 febbraio 2010, Palazzo Reale di Milano ospiterà un importante evento culturale. Nella sala delle Otto colonne, infatti, si terrà il Convegno internazionale di Studi su Il Futurismo Nelle Avanguardie, organizzato dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario della Pubblicazione del Manifesto del Futurismo, in collaborazione col Comune di Milano - Palazzo Reale. Il convegno si inserisce tra le iniziative per le Celebrazioni del Centenario della Pubblicazione del Manifesto del Futurismo, il cui Comitato Nazionale, presieduto da Walter Pedullà, è stato istituito, sotto l’egida del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con la finalità di diffondere, anche a fini di coordinamento e di valorizzazione, la conoscenza di mostre, convegni, pubblicazioni, eventi musicali, filmografia e audiovisivi, eventi spettacolari annunciati o in corso in Italia e all´estero e riguardanti il Movimento. “Il Futurismo è qui a Milano, in Italia, non solo per quanto attiene al punto di vista storico, scientifico, artistico ma soprattutto per la passione e l’energia della ricerca poetica al centro della quale si agitano i temi cari al nostro Movimento: la metropoli, la simultaneità, l’individuo, gli stati d’animo, la contemporaneità - spiega l´assessore alla Cultura del Comune di Milano Massimiliano Finazzer Flory -. Perché, occorre dirlo, Milano e l’Italia sono ancora la patria del Futurismo, non soltanto un’avanguardia storica ma una vitalissima esigenza umana, capace di esprimere fino in fondo i valori della creatività e della continuità. Proprio là dove una società come la nostra, stanca della “falsa profondità” e della “serietà filistea”, invoca nuovamente una svolta di pensiero e di azione. Proprio là dove il Futurismo rappresenta un fluorescente e corrosivo antidoto all’ipocrisia, al passatismo, all’indifferenza, al conformismo”. Per tre giorni, Palazzo Reale vedrà alternarsi i maggiori esperti italiani e internazionali di Futurismo che analizzeranno l’importanza del Movimento nella storia culturale, artistica e sociale del Novecento. Saranno esaminati i rapporti e le reciproche influenze con le altre avanguardie europee quali il Surrealismo (François Livi: Futurismo e Surrealismo), il Dada (Guenther Berghaus: Futurism adn Dada: contacts, conflicts and collisions) e correnti espressive come l’Espressionismo (Giovanni Lista: Futurismo ed Espressionismo). Nelle varie sessioni, le comunicazioni approfondiranno le tematiche futuriste nei diversi campi, dal teatro (Franca Angelini: Il teatro futurista) al cinema (Augusto Sainati: Forme futuriste nel cinema), dalla poesia (Andrea Cortellessa: Aspetti della poesia futurista) alla letteratura (Matteo D’ambrosio: La guerra nella letteratura futurista; Gianni Eugenio Viola: L’ “ossessione lirica della materia”), alla musica (Daniele Lombardi: La musica futurista). Saranno inoltre indagate le influenze futuriste nella filosofia (Remo Bodei: Lo slancio verso il futuro: Futurismo e filosofia europea), nella religione (Emilio Gentile: Futurismo: la rivoluzione per un disumanesimo anticristiano), oltre che nell’arte (Antonello Negri: Pittura e scultura di guerra) e nell’architettura (Ezio Godoli: Problematiche d’attualità nell’architettura del Futurismo). Al termine della seconda giornata di studi, venerdì 5 febbraio, verrà proiettato il film La metropoli im-possibile di Vincenzo Capalbo ed Ezio Godoli. Una speciale sezione didattica, presenterà pannelli esplicativi sulla storia del Futurismo, e la proiezione del documentario il documentario Futurismo che passione! di Silvana Palumbieri, prodotto da Rai Teche. In contemporanea, dal 4 al 21 febbraio, Palazzo Reale ospiterà una mostra di documenti originali per la storia del Futurismo. L’esposizione, curata da Luigi Sansone, proporrà i più importanti manifesti futuristi, numerosi libri pubblicati dalle Edizioni Futuriste di ´Poesia´, lettere (di Balla, Boccioni, Cangiullo, Marinetti, Mazza, Papini, Russolo, Sant´elia, Severini) cartoline, fotografie, cataloghi di mostre e riviste (´Poesia´, ´Lacerba´, ´Vela Latina´, ´Gli Avvenimenti´) che permetteranno di comprendere al meglio alcuni aspetti del Futurismo attraverso relazioni di amicizia, scambi di idee, commenti e critiche fra gli aderenti al movimento. . |
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PRESENTATI TRE NUOVI BANDI PER VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PIEMONTE LA SPESA COMPLESSIVA DESTINATA DALLA REGIONE E´ DI 850 MILA EURO |
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Torino, 21 gennaio 2010 - I tre nuovi bandi per progetti di valorizzazione, emanati dalla Regione Piemonte alla fine del 2009, per una spesa complessiva di 850 mila euro, sono stati presentati nel workshop che si è svolto oggi presso la sede dell’Assessorato regionale allo Sport a Torino. “Questa iniziativa – spiega l’Assessore alla Cultura della Regione Piemonte Gianni Oliva - fa seguito ad alcune esperienze pilota che sono state avviate sul territorio piemontese come elemento di sviluppo partecipato e responsabile in grado di migliorare la fruizione e la gestione del patrimonio culturale, integrandolo sia con gli elementi naturali e ambientali costituenti il paesaggio, sia con gli operatori economici del sistema dell’accoglienza, dell’artigianato e della produzione enogastronomica. Un ulteriore elemento innovativo contenuto in questi bandi - prosegue l’Assessore – consiste nella possibilità di creare sistemi urbani per una migliore fruizione del patrimonio diffuso delle città d’arte piemontesi. La cultura è una materia viva e non può esistere senza la produzione di nuove forme di esperienza e sperimentazione e senza uno stretto rapporto con le persone che abitano quotidianamente sul territorio. Anche in chiave turistica, la domanda oggi crescente è quella di poter visitare luoghi organizzati che offrano servizi di qualità, ma che al contempo garantiscano caratteristiche di autenticità e di specificità offrendo possibilità di visita anche non omologate”. Fino ad oggi la Regione Piemonte ha sostenuto il processo di costruzione di reti territoriali riconoscendo un contributo per le spese organizzative generali e attivando servizi di accompagnamento sul territorio e percorsi di formazione e di aggiornamento per i referenti territoriali. Con il primo bando si svilupperanno nuovi piani di valorizzazione territoriale e si rafforzeranno quelli esistenti con un contributo massimo di 25 e 35 mila euro. Le domande dovranno essere presentate rispettivamente entro il 30 aprile e il 28 febbraio 2010. Un’apposita linea di finanziamento (secondo bando) è rivolta ai sistemi urbani, vale a dire ai Comuni del Piemonte con popolazione superiore ai 15 mila abitanti, che intendono avviare un processo di messa in rete del loro patrimonio e incrementare il radicamento sul territorio e il dialogo con gli operatori sociali ed economici. Le domande di contributo per questo bando dovranno essere presentate entro il 31 marzo 2010 e potranno ricevere un contributo massimo di 30 mila euro. L’ultimo finanziamento infine (terzo bando) intende promuovere e sostenere progetti di didattica museale realizzati dai musei piemontesi stessi o da associazioni culturali, da avviare nell’anno scolastico 2010-2011. Le domande dovranno essere presentate entro il 28 febbraio 2010 e l’importo massimo ammesso a finanziamento non potrà superarare i 10 mila euro. Il testo dei bandi, le linee guida per la compilazione e la relativa modulistica sono scaricabili dal sito della Regione Piemonte (http://www. Regione. Piemonte. It/cultura/index. Htm) e da quello del Centro Risorse per i Beni Culturali (www. Risorsebeniculturali. It). . |
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ROMA, FAI – FONDO AMBIENTE ITALIANO: “LA FORMAZIONE DELLE CORTI OTTOCENTESCHE DAI BORBONE AI SAVOIA” |
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Roma, 21 gennaio 2010 - Continuano gli Appuntamenti con l’Arte del corso “Regge Italiane. Arte, Storia, Potere”, organizzati dalla Delegazione romana del Fai – Fondo Ambiente Italiano. “La formazione delle corti ottocentesche dai Borbone ai Savoia” è il titolo della lezione che sarà illustrata dalla professoressa Irene Fosi (Università degli Studi di Chieti - Pescara) giovedì 21 gennaio 2010, , ore 18. 00, presso il Teatro Eliseo. Il corso Regge Italiane, Arte Storia, Potere è dedicato alle grandi dimore italiane e alle vicende artistiche e culturali ad esse correlate, in un viaggio attraverso l’Italia alla scoperta degli splendori del mecenatismo e del collezionismo, ma anche dell’uso dell’arte come propaganda, strumento e simbolo di potere. Un viaggio, intrapreso lo scorso anno con grande successo, dall’antichità al Medioevo, che prosegue in questo Ii anno con le dimore rinascimentali, barocche, neoclassiche e novecentesche, per concludersi con un incontro dedicato a Villa Torlonia, simbolo del potere di epoca fascista. Il comitato scientifico, composto da Giovanni Agosti, Carlo Bertelli, Sergio Bertelli, Franco Cardini, Enrico Colle, Fernando Mazzocca, Giovanni Romano ed Alessandro Viscogliosi, ha curato gli argomenti di questo magnifico corso ideato dal Fai e promosso a Roma dalla Delegazione romana della Fondazione, con il patrocinio del Comune di Roma Assessorato alle Politiche Culturali e della Provincia di Roma, in collaborazione con Skira e Teatro Eliseo ed il sostegno della Tipolitografia P&l – Roma per la realizzazione del materiale illustrativo. Eccellenze dell’archeologia, della storia, dell’architettura e della storia dell’arte si alterneranno al Teatro Eliseo di Roma per 25 lezioni: da Silvia Ginzburg a Marco Carminati che illustrerà “La Reggia di Caserta e le cacce dei Borboni”, da Fernando Mazzocca che terrà una lezione su “Il Palazzo reale di Milano e la Villa reale di Monza” ad Alessandro Cecchi che presenterà “Palazzo Pitti al tempo di Ferdinando Ii”, da Enrico Colle con “Il palazzo ducale di Lucca e le corti di Elisa Baiocchi e Maria Luisa di Borbone” ad Andrea Giardina. Le lezioni si tengono di giovedì alle ore 18. 00 presso il Teatro Eliseo in Via Nazionale, 183 Roma. Informazioni E Prenotazioni Delegazione Fai di Roma, Via della Botteghe Oscure, 32 – 00186 Roma Telefono: 06. 6879376 Email: delegazionefai. Roma@fondoambiente. It www. Failazio. It . |
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I REPERTI DEL RELITTO DELLA BAIA DI SCAURI DI PANTELLERIA IN ESPOSIZIONE AL MASCHIO ANGIOINO DI NAPOLI |
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Palermo, 21 gennaio 2010 – Venerdi 22 gennaio 2010, alle 9. 30, presso la sala Carlo V del Museo Civico di Castelnuovo – Maschio Angioino – a Napoli, si terrà la tavola rotonda inaugurale della Mostra sul Relitto sommerso della Baia di Scauri di Pantelleria sul lavoro di recupero dei reperti fino alla musealizzazione degli stessi. L’esposizione si protrarrà fino al 24 febbraio 2010, lasciando ai molti interessati la possibilità di visionare i risultati di un lavoro che, per la prima volta, si è svolto in maniera sinergica e integrata tra due regioni storicamente affini, la Sicilia – che ha consentito l’invio e lo studio dei suoi reperti, e la Campania, con Napoli, che li ha restaurati e messi in mostra. L’evento espositivo è stato fortemente voluto dall’Archeoservice di Napoli e dalla sua direttrice tecnica Paola Filardi, che ha ideato, promosso e sviluppato, il Corso di Aggiornamento in Diagnostica, Restauro e Musealizzazione dei reperti archeologici, in collaborazione con la Soprintendenza del Mare e con il Patrocinio della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università “Parthenope” e del C. I. M. C. F. (Centro Interdipartimentale di Metodologie Chimico-fisiche) dell’Università Federico Ii di Napoli. La preziosa collaborazione della Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana ha consentito, nell’ambito del progetto, lo studio su parte dei reperti provenienti dal Relitto di Scauri di Pantelleria, consentendone il trasporto a Napoli per le ulteriori indagini diagnostiche necessarie ai successivi interventi di restauro. Si è poi deciso di far convergere la ricerca canonica nell’innovazione tecnologica, scegliendo tra le tantissime alternative quella sull’applicazione dei Sistemi Integrati di Salvaguardia e Valorizzazione in contesti subacquei (Uws – Underwater System Control), il cui progetto – nonostante l’ideazione e la realizzazione sia frutto del team partenopeo della Westend - ha però trovato applicazione, in prima istanza, proprio in Sicilia. Pertanto, si è scelto di fornire ai corsisti anche il know how necessario per valutare le potenzialità di un bene artistico, architettonico e archeologico, consentendogli di acquisire le conoscenze di base utili alla gestione economica, strategica e operativa del sistema museale. Seguendo tutte quelle che sono le direttive del nuovo Codice dei Beni Culturali, introdotto dal Decreto Legislativo n. 42 del 22 Gennaio 2004, che spiega la necessità di una giusta promozione dei tesori artistici, architettonici e ambientali, del nostro Paese. Il momento conclusivo dell’esperienza maturata dai giovani corsisti, è la mostra presso la Sala Carlo V del Maschio Angioino di Napoli, dal carattere sì spiccatamente scientifico, ma fruibile e interessante anche per i neofiti e i semplici appassionati di archeologia. Difatti, sempre seguendo la scia di innovazione tecnologica che caratterizza questa mostra, verrà attivato il sistema Bluzz, attraverso il quale sarà possibile ricevere sul proprio telefono cellulare, via sms o via bluetooth, una guida multimediale della mostra, contenente informazioni generali sull’evento, sugli orari di visita, sul percorso museale e sulla collezione esposta, con foto, schede descrittive, e videoclip. “L’entusiasmo dei corsisti – dichiara la direttrice di Archeoservice Paola Filardi – e la loro collaborazione attiva nell’allestimento della Mostra, è stata la risposta migliore ai molteplici obiettivi di questo laboratorio, che, ponendosi come vero e proprio “cantiere di sperimentazione”, si è fatto promotore di una nuova cultura del lavoro, basata esclusivamente sulle “collaborazioni integrate” scientifiche, tecnologiche e istituzionali, le uniche in grado di consentire al nostro inestimabile patrimonio culturale di diventare il volano della tanto attesa rinascita economica del nostro Paese”. “Sono ben lieto di ospitare presso gli spazi espositivi del Maschio Angioino la mostra ‘Il Relitto della Baia di Scauri di Pantelleria’ – conclude l’Assessore alla Cultura del Comune di Napoli Nicola Oddati – Questa iniziativa, infatti, è un incontro tra la tradizione e la società contemporanea, grazie alla collaborazione sinergica e multidisciplinare tra Enti e Istituzioni pubbliche e private. Un incontro reso senza dubbio possibile grazie alla figura dall’archeologo: una figura che, contrariamente a quanto l’immaginario collettivo identifica come un “mero scavatore”, si rivela essere un professionista altamente qualificato, in grado di istruire e guidare i “non addetti ai lavori” nei meandri della storia, alla scoperta del nostro passato e alla sua più corretta interpretazione. Una storia non più fatta di libri e vocaboli, ma di solide - anche se frammentarie - realtà”. La Mostra ha avuto il patrocinio della Sopraintendenza del Mare, dell’Università Parthenope, dell’Università Federico Ii, dell’Università Suor Orsola Benincasa, dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli, della Regione Siciliana, del Comune di Pantelleria, del Museo Civico “Biagio Greco”, dell’Ana – l’Associazione Nazionale Archeologi. . |
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"ROMAGNA NOSTRA": I CLASSICI DEL LISCIO REINTERPRETATI IN UN ALBUM DI SEI BRANI DA UN MAESTRO DELLA CANZONE POPOLARE ITALIANA COME MASSIMO BUBOLA. DA "CIAO MARE" A "POLVERE", LA MUSICA DA BALLO DIVENTA ROCK-FOLK CONTEMPORANEO |
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Bologna, 21 gennaio 2010 – Classici del liscio riveduti e “corretti” da Massimo Bubola & Circolo sociale del liscio. E’ “Romagna nostra”, un progetto culturale e discografico prodotto dal Mei (Meeting degli indipendenti) e sostenuto dall’assessorato alla Cultura della Regione Emilia-romagna guidato da Alberto Ronchi. Il lavoro, attualmente in fase di ultimazione, è stato concepito nella primavera del 2009 da Giordano Sangiorgi, organizzatore del Mei, che l´ha condiviso con le principali case discografiche del liscio romagnolo, insieme alle realtà di recupero della tradizione della "musica delle aie" e con il cantautore Massimo Bubola. Massimo Bubola, autore e compositore di tanti brani popolari e di successo che ha sempre dimostrato una grande attenzione alle letterature e alle musiche tradizionali di area italiana ed europea, ha quindi deciso la rivisitazione di alcuni classici del liscio tra cui "Romagna mia", "Ciao mare", "Un bès in biciclèta" e il tango "Polvere". Completano il disco una versione da ballo della sua famosa "Il cielo d´Irlanda" e un nuovo brano composto sempre dallo stesso Bubola e dedicato alla figura epica del bandito romagnolo Stefano Pelloni, dal titolo "Son Passator Cortese". L´intenzione di Massimo Bubola fin dall´inizio è stata quella di miscelare questa musica da ballo ad altri generi anche internazionali sperimentati in 34 anni di carriera, riavvicinando il liscio alle sonorità più vicine al rock-folk contemporaneo . Il disco di 6 brani, vedrà la partecipazione di alcuni rappresentativi artisti romagnoli di varie estrazioni, tra cui il leggendario Moreno Conficconi, Elena Cammarone della storica orchestra Castellina Pasi, Marco Bartolini, musicista e coordinatore della Scuola di musica popolare di Forlimpopoli, Luigi Tartaull, Stefano De Vecchi ed infine Pietro "Quinzan" Bandini, musicista, cantante e organizzatore de “La musica nelle aie”. Il cd è prodotto dal Mei e distribuito in tutta Italia e all´estero da Materiali Sonori, etichetta indipendente italiana che ha tra i suoi artisti Ginevra di Marco. Sarà poi inserito su tutte le principali piattaforme digitali da Odd, che realizzerà una pagina on line per rinnovare la tradizione delle musiche regionali dell’Emilia-romagna presso le più giovani generazioni. Il Mei 2009, insieme alla Scuola di musica popolare di Forlimpopoli e “La musica nelle aie”, ha lavorato quest´anno in particolar modo sul rinnovato slancio delle musiche tradizionali da parte di una nuova generazione di musicisti, prima di tutto lavorando al cd doppio "Aie d´Italia", compilation ufficiale del Mei 2009, con al suo interno ben 33 brani provenienti da tutte le regioni d´Italia e a un padiglione aggiuntivo alla kermesse faentina della musica indipendente denominato “Terra di Musiche”. Ll Mei terrà la sua quattordicesima edizione dal 26 al 28 novembre 2010 a Faenza presso la Fiera, il Palazzo delle Esposizioni, il Teatro Masini, la Piazza del Popolo, l´Auditorium di Sant´umiltà e in altri 30 spazi cittadini. L’edizione 2009 del Mei ha registrato, su oltre 15 mila metri quadrati di spazi espositivi, più di 30 mila presenze, oltre 400 artisti dal vivo, 350 espositori, 350 videoclip, 200 media presenti, 150 convegni, presentazioni e incontri e 100 operatori dall´estero. . |
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PRESENTAZIONE DEL CD DI DARIO ZAMPA VOE DI IDENTITâT |
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Udine, 21 gennaio 2010 – Oggi alle 12. 00 nella Sala Giunta di palazzo Belgrado sarà presentato il nuovo Cd del celebre cantautore friulano Dario Zampa. All’evento prenderanno parte, oltre all’autore, il presidente della Provincia on. Pietro Fontanini nonché il giornalista e critico musicale Nicola Cossar. Dopo 10 anni di silenzio discografico, il popolare cantautore friulano presenta il suo ultimo Cd, l’undicesima sua produzione, dal titolo “Voe di identitât” assemblato magistralmente nello studio Artesuono di Stefano Amerio. Con il suo inconfondibile stile, Dario Zampa presenta una decina di brani registrati dal vivo, nel piccolo teatro di Fauglis (Gonars). Il cantautore friulano, con il supporto musicale di un eccellente Sebastiano Zorza alla fisarmonica ed Ennio Zampa, ottimo chitarrista nonché fratello del cantautore, presenta un Friuli che si trova ad un crocevia, un momento storico che ha bisogno di ritrovare, più che di non perdere, la sua nuova identità. Nello “spettacolo” l’autore presenta quattro sue composizioni: O sin furlans, Il cjariesâr, Furlan di doman e Crosere, che evidenziano il carattere e il bisogno d’identità del Friulano. Ci sono poi due canzoni italiane tradotte dallo stesso cantautore in friulano, Generale di De Gregori e Lo straniero del francese Moustaki (le parole italiane sono di Lauzi), e due canzoni su testi di Pasolini, Il luzour e Biel zuvinìn, che presentano una realtà attuale anche se scritti dal grande poeta negli anni ’40. Oltre alle canzoni c’è un momento “ricreativo” con la scherzosa filastrocca dei paesi friulani, Carlino e Maria la Longa, e un stravagante interpretazione di O ce biel cjistiel a Udin. Un Cd che non rievoca il passato o presenta un catastrofico futuro per l’identità friulana, ma una riflessione sul presente con una chiara speranza per il domani. Trequarti d’ora di buona musica con un’autentica impronta popolare, tipica di Dario Zampa. . |
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