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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Marzo 2010
Politica
UN´EUROPA SENZA CONFINI ANCHE PER I CITTADINI EXTRA-EUROPEI  
 
Bruxelles, 17 marzo 2010 - Un regolamento approvato settimana scorsa dal Parlamento europeo permetterà a chi possiede un visto a lungo termine in uno dei paesi europei di spostarsi liberamente all´interno dell´Ue a partire dal prossimo 5 aprile. Questo regolamento pone fine a una situazione paradossale e "semplicemente inaccettabile", come ci spiega il relatore Carlos Coelho. "Parliamo di situazioni assurde, come studenti a cui è concesso un visto in Belgio ma che non possono andare in Olanda per ricercare materiale sulla propria tesi, o semplicemente trascorrere un weekend turistico a Barcellona" spiega Coelho, deputato portoghese del Ppe. "Solo l´anno scorso, oltre un milione di persone hanno subito gli effetti di queste restrizioni". Una circolazione non così libera - Oggi ai possessori di un visto a lungo termine - ad esempio studenti, ricercatori o accademici - non è permesso visitare altri Paesi membri per alcun motivo. Questa situazione, che è contraria al principio fondamentale della libera circolazione delle persone nell´Ue, rende l´Europa meno attraente per scienziati e studiosi. Ma le ragioni non sono solamente professionali, il divieto tocca le persone anche sul piano personale. Per esempio, anche per tornare a casa è obbligatorio prendere un volo diretto, non potendo attraversare i confini degli altri Paesi membri. La fine di un paradosso - L´eurodeputata francese, Nathalie Griesbeck, (Alde), è soddisfatta della nuova legislazione che "pone una nuova pietra nella costruzione dell´Europa, dentro uno spazio più libero e più sicuro". Il regolamento correggerà il paradosso di non poter attraversare i confini interni di un continente che non ne ha più. Un visto a lunga scadenza, di più di tre mesi, avrà quindi la stessa valenza di un certificato di residenza e permetterà di muoversi liberamente nel territorio dell´Unione. Questo visto rimarrà comunque provvisorio, durata massima di un anno, e al suo scadere dovrà essere sostituito con il permesso di residenza. Sicurezza - Vilija Blinkevičiūt, dei Socialisti e Democratici, sostiene che la situazione attuale è contraria alle "legittime aspettative dei cittadini extracomunitari che vengono a lavorare o a studiare nell´Ue", ma nel contempo chiede di tenere in debita considerazione il problema della sicurezza. Su questo punto Coelho non ha dubbi: "Non ci sarà nessun rischio extra" nell´area Schengen, perché gli allarmi e i controlli rimarranno in funzione, e la maggior parte degli Stati europei avrà accesso al Sistema Informativo Shenghen, che contiene le liste degli individui potenzialmente pericolosi.  
   
   
UE: CONFLITTO IN MEDIO ORIENTE, APEM: COSTRUIRE LA FIDUCIA E SOSPENDERE GLI INSEDIAMENTI  
 
Bruxelles, 17 maro 2010 - La questione dello stallo del processo di pace in Medio oriente ha dominato la sesta sessione plenaria dell´Assemblea parlamentare euromediterranea (Apem), in Giordania (12-14 marzo). E´ stato anche condannato il via libera a nuovi insediamenti a Gerusalemme Est, sostenendo che ciò mette a rischio la soluzione "dei due Stati". L´apem ha inoltre adottato il suo primo bilancio di esercizio e ha deciso di istituire un segretariato permanente. In una raccomandazione, i deputati chiedono all´Unione dei paesi del Mediterraneo di proporre un calendario per l´istituzione di uno Stato palestinese, "possibilmente entro 2 anni", "che includa Gaza e la Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est". Inoltre, Israele dovrebbe sospendere gli insediamenti: "La continua espansione degli insediamenti sta distruggendo la fiducia tra le parti, minando l´autorità dei negoziatori palestinesi e pregiudicando l´esito dei negoziati sullo status finale". In proposito, la delegazione israeliana ha espresso pubblicamente le sue riserve. Nel corso del dibattito sul processo di pace, il presidente della delegazione del Parlamento europeo per le relazioni con il Consiglio legislativo palestinese, Pronsias De Rossa, ha affermato che "la fiducia reciproca è la chiave di questo conflitto". "Costruire la fiducia - ha aggiunto - implica porre fine all´assedio di Gaza e trovare una soluzione per i prigionieri palestinesi detenuti al di fuori dei vincoli della Convenzione di Ginevra". L´eurodeputato, sostenuto da Hélène Flautre (Verdi / Ale, Fr), ha inoltre sottolineato l´importanza delle raccomandazioni della relazione Goldstone. Se attuate, ha spiegato, tali raccomandazioni potrebbero infatti "essere il punto di partenza per costruire la fiducia di cui questa regione ha bisogno" Rodi Kratsa (Ppe, El) ha sostenuto che "non dobbiamo concentrare la nostra attività politica solo sui vantaggi della pace, ma anche sui rischi e i costi della non-pace per l´intera regione, per Israele, i palestinesi e l´Unione europea", ha detto. "Il conflitto israelo-palestinese sta gettando un´ombra sulle nostre riunioni", ha detto Ivo Vajgl (Alde, Sl), compiacendosi per la presenza della delegazione israeliana. "Non dovete sentirvi accerchiati - ha spiegato - il nostro obiettivo è di garantire la sicurezza a uno Stato israeliano prospero, e lo stesso vale per la costruzione di uno Stato palestinese. Vi prego di informare Israele del perché siamo preoccupati per la popolazione di Gaza", ha aggiunto. I parlamentari euromediterranei si dicono anche preoccupati della recente decisione di Israele di inserire i luoghi sacri di Hebron, Betlemme e Gerusalemme in un piano di restauro del patrimonio nazionale. Hanno quindi deciso di discutere l´argomento in profondità durante la riunione congiunta delle commissioni Politica e Cultura che si terrà a Istanbul nel maggio 2010. Il valore aggiunto dell´Unione per il Mediterraneo - In una raccomandazione sul valore aggiunto dell´Unione per il Mediterraneo (Upm) per lo sviluppo della regione, i deputati affermano che questa ha dato "nuovo impulso" e "maggiore significato politico ed efficacia economica" al processo di Barcellona grazie al suo approccio fondato sui progetti (relatori Raimon Obiols e Ivo Vajgl per il Pe). L´upm, è spiegato, rappresenta anche "uno strumento per realizzare le riforme istituzionali nei paesi del Mediterraneo" e per affrontare questioni come l´acqua, l´energia e l´immigrazione ". Secondo Raimon Obiols (S&d, Es), "il primo passo dovrebbe essere quello di cambiare il nome dell´Assemblea da Apem a Assemblea parlamentare dell´Upm conferendo così una reale dimensione parlamentare all´Unione". In nome della Presidenza spagnola dell´Unione europea, l´ambasciatore Jose Riera Siquier ha assicurato l´Assemblea che "le raccomandazioni Apem saranno prese in considerazione in vista del prossimo vertice di giugno 2010 eurmediterraneo di Barcellona". "L´apem è un ponte politico sul Mediterraneo, una forma unica di cooperazione. Ha bisogno, più che mai, di dare impulso al processo di pace e alle economie della regione", ha detto il presidente del Parlamento europeo Jerzy Buzek, che ha guidato la delegazione del Pe e che di recente ha incontrato il ministro degli Esteri israeliano e il presidente dell´Autorità palestinese a Bruxelles. Nessun accordo sulla Banca del Mediterraneo - L´assemblea non ha raggiunto un accordo sulla proposta della Tunisia di trasformare il Femip (Facility for Euro-mediterranean Investment and Partnership) in un´agenzia per il Mediterraneo della Banca europea per gli investimenti (Bei). Alcune delegazioni di parlamenti nazionali dell´Ue (incluse Svezia, Finlandia e Germania) si sono opposte alla creazione di una tale banca, affermando che le infrastrutture esistenti funzionano meglio e che i prestiti, se una tale agenzia fosse operativa, sarebbero più costosi di ora. L´assemblea ha comunque chiesto che sia studiato "il meccanismo più efficace per finanziare i progetti dell´Unione per il Mediterraneo", uno dei quali è "una Banca euromediterranea". Cherles Henri, della missione Upm, ha presentato all´assemblea il mandato del gruppo di lavoro, stabilito da Nicholas Sarkozy, sulla fattibilità di uno strumento finanziario per l´Unione, che non dovrebbe interferire con le istituzioni e le infrastrutture esistenti (la Banca africana per lo sviluppo, gli strumenti della politica di vicinato e di pre-adesione, il Fondo di sviluppo europeo per la Mauritania, ...). Il gruppo di lavoro, composto di 10 personalità, pubblicherà le proprie raccomandazioni il 27 maggio, poco prima del vertice di Barcellona di giugno. L´assemblea ha anche adottato raccomandazioni sulla libertà d´espressione e il rispetto per il credo religioso (relatrice Hélène Flautre) e sulla conservazione e sostenibilità del Mare comune, incluso il Mar Morto (relatore Ioannis Kasoulides, Ppe, Cy). La Croazia e il Montenegro nuovi membri dell´Assemblea - L´apem ha dato il suo consenso all´ingresso di due nuovi membri dell´Assemblea: la Croazia e il Montenegro, che sono anche parte dell´Unione per il Mediterraneo. L´apem è composta di 280 parlamentari. Di questi, 130 rappresentano gli Stati membri dell´Ue (81 dai 27 parlamenti nazionali e 49 deputati europei), 10 sono deputati dei parlamenti dei paesi europei del Mediterraneo associati (due membri per ogni delegazione di Albania, Bosnia e Erzegovina, Croazia, Monaco e Montenegro), e 130 sono i deputati dei dieci paesi mediterranei fondatori ed altri 10 del Parlamento della Mauritania. Presidenza italiana dell´Apem fino al marzo 2011 - Gianfranco Fini, Presidente della Camera dei deputati, ha presentato le priorità della Presidenza italiana: la promozione della democrazia e dei diritti dell´Uomo ("la partecipazione democratica non si esaurisce nella fase elettorale, ma deve accompagnare quotidianamente l’esercizio della rappresentanza parlamentare" ha detto), la sfida ambientale del mar Mediterraneo e "i flussi migratori e dall’integrazione degli immigrati nel tessuto sociale dei Paesi che li accolgono". Il Parlamento italiano avrà la presidenza di turno dell´Apem fino al marzo 2011, dopo il mandato, appena terminato, della Camera dei deputati della Giordania. Pittella: l´Apem è diventata istituzione matura - L´assemblea ha approvato una proposta per dotarsi di un proprio bilancio finanziario e di un segretariato permanente. Commentando la sua proposta di bilancio, Gianni Pittella (S&d, It) ha detto: "L´apem è diventata un´istituzione matura ed è ora uno dei protagonisti della politica della regione del Mediterraneo; i parlamentari delle due sponde avranno la possibilità di fare la loro parte nell´affrontare questioni d´interesse comune come la pace, l´energia e i flussi migratori". Jerzy Busek si è complimentato con Pittella per aver presieduto il gruppo di lavoro che ha poi presentato alla sessione plenaria questa "proposta importante per l´Assemblea". "L´apem ha ora gli strumenti finanziari adatti per andare avanti e fare la sua parte come istituzione parlamentare dell´Unione per il Mediterraneo", ha detto il Presidente Buzek.  
   
   
CONSULTAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA SULLA POLITICA COMMERCIALE NEI CONFRONTI DEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO  
 
 Bruxelles, 17 marzo 2010 - Il commissario europeo al commercio Karel de Gucht ha inaugurato ieri una conferenza dedicata alla politica commerciale dell´Unione europea nei confronti dei paesi in via di sviluppo. La conferenza intende aprire un dibattito pubblico sulle modalità per mantenere l´efficacia dello Schema di preferenze generalizzate (Spg) attuato dall´Ue per la promozione dello sviluppo, ottimizzare gli accordi di scambi regionali e incoraggiare lo sviluppo sostenibile. Il commissario de Gucht ha anche annunciato l´avvio di una consultazione pubblica i cui risultati saranno presi in considerazione nell´esercizio di revisione dell´Spg che avrà luogo il mese prossimo. "Nella formulazione della sua politica commerciale verso i paesi in via di sviluppo, l´Ue deve tenere conto dei recenti cambiamenti nel paesaggio economico mondiale e in particolare del ruolo crescente svolto dalle economie emergenti. Tuttavia, i paesi in via di sviluppo più vulnerabili faticano ad individuare gli strumenti per sfruttare appieno il loro potenziale commerciale. Ma gli scambi commerciali dovrebbero portare benefici a tutti gli abitanti del pianeta. Abbiamo cinque anni di tempo per realizzare in concreto le nostre buone intenzioni" ha dichiarato il commissario de Gucht. Non tutti i paesi in via di sviluppo hanno lo stesso ritmo di progresso sui mercati mondiali. La conferenza odierna è aperta a un´ampia gamma di operatori, perché la discussione sia arricchita dal maggior numero possibile di punti di vista ed esperienze; tra gli atri vi partecipano rappresentanti della presidenza spagnola e del Parlamento europeo, teorici dello sviluppo ed economisti, esperti di commercio e sviluppo, rappresentanti della società civile. I risultati del dibattito alimenteranno la riflessione sull´orientamento futuro della politica commerciale dell´Ue con preciso riferimento al suo contributo allo sviluppo. Un altro aspetto importante della conferenza è l´avvio di una consultazione pubblica sulla revisione dello Schema di preferenze generalizzate (Spg) in base al quale l´Unione accorda preferenze tariffarie ai paesi in via di sviluppo. I risultati della consultazione saranno presi in esame al fine della redazione della futura proposta della Commissione al Parlamento europeo ed al Consiglio su un regolamento Spg aggiornato. Tutte le parti interessate sono invitate a partecipare. La consultazione sarà accessibile prossimamente nel sito Internet della Direzione generale del Commercio.  
   
   
UE: GLI STATI MEMBRI DOVRANNO RIMBORSARE 346,5 MILIONI DI EURO DI SPESE DELLA PAC  
 
Bruxelles, 17 marzo 2010 - Con decisione adottata nel quadro della procedura di verifica di conformità, la Commissione chiede agli Stati membri di rimborsare un totale di 346,5 milioni di euro, corrispondente a fondi agricoli dell’Ue indebitamente versati. Quasi tutti gli Stati membri dell´Ue sono interessati dalle rettifiche finanziarie. Per l´Italia la cifra si aggira sui 1,9 milioni di euro, dovuti principalmente per inosservanza dei termini di pagamento. La decisione della Commissione stabilisce l´esclusione dal finanziamento dell’Unione europea alcune spese effettuate dagli Stati membri nell’ambito del Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia (Feaog), sezione Garanzia, del Fondo europeo agricolo di garanzia (Feaga) e del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr). Una parte delle spese dichiarate dagli Stati membri risultano pertanto contrarie alle norme dell´Unione europea e devono essere recuperate. L´importo riconfluirà nelle casse dell’Ue in seguito al riscontro della mancata osservanza della normativa comunitaria o di inadempienze nelle procedure di controllo della spesa agricola. Se infatti gli Stati membri sono responsabili del pagamento e della verifica delle spese della politica agricola comune (Pac), spetta alla Commissione controllare che essi abbiano fatto un uso corretto dei fondi. Commentando la decisione, il commissario per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale Dacian Cioloș ha dichiarato: «Ci troviamo davanti a uno strumento importantissimo per assicurare che gli Stati membri predispongano i necessari controlli affinché si garantisca l’uso corretto del denaro dei contribuenti». Principali rettifiche finanziarie In virtù di quest’ultima decisione i recuperi riguardano il Belgio, la Bulgaria, Cipro, la Danimarca, l’Estonia, la Germania, la Spagna, la Finlandia, la Francia, la Gran Bretagna, la Grecia, l’Ungheria, l’Irlanda, l’Italia, il Lussemburgo, i Paesi Bassi, la Polonia, il Portogallo, la Slovacchia e la Svezia. Le principali rettifiche per paese sono: 47,5 milioni di euro a carico della Spagna per spese non ammissibili e carenze nel sistema di controllo nel settore ortofrutticolo; 92 milioni di euro a carico della Polonia per carenze varie negli aiuti per superficie negli anni 2006-2007; 105,5 milioni di euro a carico della Grecia per carenze nel sistema di controllo nel settore del cotone e 18,5milioni di euro per gravi e persistenti lacune nel sistema Sigc in relazione alle misure di sviluppo rurale; 14,2 milioni di euro a carico del Regno Unito per inosservanza dei termini regolamentari per l’erogazione dei pagamenti diretti; 10,4 milioni di euro (per gli esercizi finanziari 2003-2005) a carico dei Paesi Bassi per il numero insufficiente di controlli di sostituzione eseguiti negli anni civili 2003 e 2004 nel settore delle restituzioni all’esportazione.  
   
   
UE, NUOVA PUBBLICAZIONE: GUIDA INTELLIGENTE PER GLI INCUBATORI DI IMPRESE ORIENTATE ALL’INNOVAZIONE  
 

Bruxelles, 17 marzo 2010 - La Commissione europea, in collaborazione con la Rete europea di centri di impresa e innovazione (Ebn, European Business and Innovation Centre Network) ha pubblicato una nuova guida per quanti operano nel punto di interfaccia fra innovazione e mondo imprenditoriale. Il manuale destinato a questi cosiddetti incubatori di imprese orientate all’innovazione è stato presentato all’inizio di questa settimana in occasione della conferenza ‘Settimana delle Regioni innovative in Europa’ di Granada. Oltre a illustrare numerosi studi su casi specifici, la guida presenta molti preziosi suggerimenti e consigli in materia di obiettivi strategici, networking e valutazione. Rappresenterà pertanto un utilissimo strumenti per tutti i soggetti interessati, quali le autorità di gestione e le imprese volte a stimolare l’innovazione nella propria regione. I soggetti interessati che intendono sfruttare al massimo le sinergie di finanziamento dell’Ue possono altresì scaricare la
Guida pratica dei finanziamenti dell´UE per la ricerca, lo sviluppo e l´innovazione, pubblicata nel 2008. Smart Guide on Innovation-Based Incubators

 
   
   
LAVORARE NELLE ISTITUZIONI EUROPEE: NUOVE REGOLE PER I CONCORSI  
 
Roma, 17 marzo 2010 - Dal 2010 l´Ufficio europeo di selezione del personale (Epso) ha introdotto una nuova procedura di selezione del personale permanente delle istituzioni europee. Le nuove regole saranno applicate nei bandi di prossima pubblicazione, previsti per il mese di marzo, mentre i concorsi già avviati nel 2008-09 continueranno a svolgersi secondo la procedura precedente. Tre le novità più importanti: maggiore rapidità della procedura concorsuale, che comporterà meno fasi; concorsi a cadenza annuale per i profili professionali più comuni; valutazione delle competenze, oltre che delle conoscenze e capacità professionali. I candidati che desiderano partecipare ad una procedura di selezione devono compilare un atto di candidatura on-line e inviarlo all´Epso prima della scadenza prevista per l´iscrizione. Successivamente, e con scadenze diverse a seconda del concorso, dovranno anche stampare e inviare l’atto insieme ai documenti giustificativi, relativi ai requisiti richiesti. La nuova procedura di selezione comporterà due fasi: una preselezione mediante prove al computer che si svolgerà nei paesi membri e una valutazione mediante prove pratiche che avrà luogo a Bruxelles. Informazioni particolareggiate su ciascun concorso saranno pubblicate sul sito dell’Epso e nella Gazzetta ufficiale dell´Unione europea. Requisiti generali sono la cittadinanza in uno stato membro dell’Unione Europea, essere in regola con il servizio militare e avere una buona conoscenza di almeno due lingue comunitarie. Quando viene richiesta la laurea, è possibile iscriversi ad alcuni concorsi anche prima di conseguire il titolo, purché il corso di studi si concluda prima della fine della procedura concorsuale. In caso contrario l’assunzione non avrà luogo. Il concorso può essere svolto in inglese, francese o tedesco (in funzione della “seconda lingua” scelta dal candidato).  
   
   
BANCA AUSTRIACA IN TURCHIA  
 
Vienna, 17 marzo 2010 - La banca austriaca Erste Bank ha acquistato dalla società d´affari Lehman Brothers una licenza per prodotti finanziari in Turchia. Secondo quanto riporta l´Ice, la Erste Bank intende istituire in Turchia una piattaforma commerciale.  
   
   
PROPRIETÀ INDUSTRIALE, IN VIGORE IL DECRETO CHE SEMPLIFICA LE PROCEDURE  
 
Roma, 17 marzo 2010 - E’ entrato in vigore il 10 marzo 2010 il decreto del ministero dello Sviluppo Economico contenente il Regolamento di attuazione del Codice della proprietà industriale (G.u. N.56 del 9 marzo 2010). Obiettivo, offrire agli utenti procedure agevolate nell´ottenimento e nella gestione dei titoli della proprietà industriale, garantendo maggiore tutela e semplificazione delle procedure, nel rispetto della normativa comunitaria e internazionale. Il Codice della proprietà industriale è stato introdotto nell´ordinamento giuridico italiano dal decreto legislativo n. 30 del 10 febbraio 2005. Riguarda brevetti per invenzione, marchi e altri segni distintivi, regolando l´oggetto del diritto di proprietà industriale, i requisiti per ottenerlo, gli effetti della tutela, la durata, i diritti e gli oneri ad essa connessi. Favorisce, pertanto, il contrasto del fenomeno della contraffazione a tutela dei cittadini e potenzia la competitività del sistema. Il Regolamento recepisce le esigenze di disciplina del deposito delle domande, delle istanze, delle modalità di applicazione delle norme sul procedimento di opposizione, nonché dell´attività svolta dai consulenti in proprietà industriale. Introduce novità e modalità semplificate riguardo alle domande di brevettazione nazionale, ai brevetti europei ed internazionali, ai marchi. Domande nazionali di brevetto - il deposito può avvenire presso le Camere di commercio, industria, agricoltura e artigianato oppure, tramite servizio postale, presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi; è prevista la possibilità di depositare direttamente presso la sede dell’Ufficio italiano brevetti e marchi le risposte ai rilievi formulati dall’Ufficio stesso secondo modalità che saranno stabilite con decreto del Direttore Generale per la lotta alla contraffazione – Ufficio italiano brevetti e marchi; l’integrazione spontanea della domanda può essere fatta dal richiedente prima di ricevere dall’Ufficio italiano brevetti e marchi la comunicazione della necessità di provvedere all’integrazione; la traduzione in lingua italiana degli atti allegati alle domande di deposito, alle istanze e ai ricorsi notificati può essere dichiarata conforme dal richiedente o dal suo mandatario, facendo salva, però, la facoltà dell’Ufficio di chiedere che sia prodotta una traduzione asseverata mediante giuramento di fronte al Tribunale; per agevolare le richieste dell’utenza, sono specificati gli elementi che devono essere presenti nelle domande e negli allegati.  
   
   
DA SHANGHAI 2010 ALL´EXPO DI MILANO DEL 2015  
 
Roma, 17 marzo 2010 - Com´è noto, la città di Milano è stata designata dal Bureau International des Expositions di Parigi come sede per l´esposizione universale del 2015. Tema centrale dell´Expo di Milano sarà "Nutrire il pianeta, energie per la vita". L’alimentazione dunque al centro di questo straordinario evento universale declinata come energia vitale del Pianeta, necessaria per uno sviluppo sostenibile basato su un corretto e costante nutrimento del corpo, sul rispetto delle pratiche fondamentali di vita di ogni essere umano, sulla salute. Il settore dell’alimentazione con tutta la filiera economica sarà rappresentato attraverso la varietà dei prodotti agro-alimentari, il loro legame con il territorio, in quanto la qualità e la genuinità del cibo vanno di pari passo con la tradizione consolidata nelle attività di coltivazione e di allevamento dei popoli e delle comunità locali, frutto d’esperienze millenarie sulle quali oggi si innestano forti innovazioni scientifiche e tecnologiche. L´esposizione rimarrà aperta dal primo maggio al 31 ottobre 2015. Sei mesi per attirare visitatori da tutto il mondo. 29 milioni di visite attese. Saranno presenti 130 Paesi, 10 organizzazioni internazionali e 10 maxi regioni. Expo come strumento di sviluppo attraverso la creazione di posti di lavoro (circa 77mila, è la ricaduta in termini occupazionali attesi) e di infrastrutture da realizzare. Expo come strumento al servizio del sistema Paese per la capacità di attrarre investimenti e di creare relazioni internazionali. In vista della presentazione del dossier di registrazione al Bie di Parigi, previsto entro il 30 aprile prossimo, si è svolta il 12 marzo a Palazzo Chigi la prima riunione della Commissione di coordinamento (Coem). Pieno supporto dell´esecutivo a questo evento straordinario è stato confermato dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che - nel corso di una conferenza stampa tenuta insieme con il sindaco di Milano, Letizia Moratti, e l’amministratore delegato, Lucio Stanca - ha tenuto a ribadire che "è importante che tutti collaborino per il successo dell´Expo 2015, perchè si tratta di un evento importante, una vetrina che porterà l´Italia al centro dell´attenzione internazionale con importanti ripercussioni sulle aziende´´.  
   
   
DIRITTO AL REDDITO DI BASE PER TUTTE E TUTTI: UN IMPORTANTE PASSAGGIO PER LA TRASFORMAZIONE DEL LAZIO IN UNA REGIONE D´EUROPA  
 
Roma, 17 marzo 2010 - "Con la pubblicazione delle graduatorie dei primi beneficiari del reddito minimo garantito nella Provincia di Roma questo innovativa legge regionale si materializza in un nuovo e concreto diritto di cittadinanza per 1000 donne e uomini disoccupati, inoccupati o precariamente occupati. E´ un importante passaggio per la trasformazione del Lazio in una regione d´Europa, con un modello di welfare incentrato sulle sicurezze sociali a partire dal diritto al reddito di base per tutte e tutti. Di questo risultato sono molto soddisfatta". Con queste parole l´assessora al Lavoro, Pari opportunità e Politiche giovanili della regione Lazio Alessandra Tibaldi comunica l´avvenuta pubblicazione, sul sito della Provincia di Roma, delle prime 996 domande dei soggetti ammessi al sussidio previsto dalla L.r. 4/2009. L´assessora Tibaldi conclude affermando che "dalle direzioni al lavoro delle altre province del Lazio mi è stato comunicato che nei prossimi giorni saranno disponibili le graduatorie per gli altri territori della Regione".  
   
   
FORMIGONI LOAN, SOTTOSCRITTI PRIMI CONTRATTI IL PRESIDENTE: RISPOSTO A BISOGNO DI CREDITO DELLE NOSTRE PMI  
 
Milano, 17 marzo 2010 - Sono Sinvest s.C, Confidi Province Lombarde, Artfidi Lombardia, Confapi Lombardia Fidi e Confidi Lombardia s.C. I primi 5 beneficiari dei Formigoni Loan. Da ieri cominciano infatti a essere sottoscritti i contratti di finanziamento per un totale di 14,5 milioni di euro sui 30 inizialmente messi a disposizione. I Formigoni Loan sono lo strumento finanziario che la Giunta regionale ha voluto per ricapitalizzare e riorganizzare i Confidi. In pratica l´iniziativa si propone di sostenere i Confidi operanti nel rilascio di garanzie di primo grado (attraverso la concessione di prestiti subordinati che ne consentano il rafforzamento patrimoniale) e di assicurare alle imprese di poter disporre di un sistema di rilascio delle garanzie più efficiente. I Confidi, in questo modo, rafforzano la loro posizione di collegamento strategico con il sistema del credito. "Essere riusciti a sottoscrivere contratti di questa importanza in soli 100 giorni - commenta il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni - significa aver colto nel segno. Abbiamo centrato in pieno l´obiettivo di favorire una risposta al bisogno di credito delle nostre aziende, micro, piccole e medie, che cercano garanzie da presentare alle banche". I Formigoni Loan prevedono l´erogazione di prestiti subordinati in tranche da 1 a 5 milioni (in funzione delle garanzie impiegate e degli impegni che i Confidi intendono assumersi) e con durate comprese tra i 6 ed i 10 anni (secondo le richieste), da restituirsi "bullet", ovvero in un´unica soluzione. "E´ l´ennesima dimostrazione - conclude Formigoni - dell´impegno di Regione Lombardia a favore del sistema di garanzie, attraverso il loro rafforzamento e la partnership con il sistema imprenditoriale del credito". Un lavoro che solo nell´ultimo anno ha portato all´attivazione di nuove misure per oltre 100 milioni di euro. Vale a dire Confiducia (20 milioni di euro già assegnati a Federfidi); Fondo Jeremie Fesr (20 milioni di euro, già assegnate le prime tranche a Confidi Province Lombarde, Confapi Lombarda Fidi e Confidi Lombardia); Fondo Made in Lombardy (33 milioni che garantiscono a titolo gratuito il portafoglio di finanziamenti di 500 milioni di euro a favore delle imprese manifatturiere lombarde e cofinanziato da Bnl e Finlombarda) e, appunto, i Formigoni Loan da 30 milioni.  
   
   
MILANO, IRLANDA: SINERGIA IN VISTA DI EXPO SU AGROFOOD E GREEN ECONOMY”  
 
Milano, 17 marzo 2010 - Turismo, scambi commerciali, investimenti e progetti in vista di Expo 2015. Sono i temi dell’incontro, che si è tenuto ieri mattina a Palazzo Marino, tra il Sindaco Letizia Moratti e il Ministro Irlandese dell’Agricoltura, Pesca e Alimentazione Brendan Smith, in visita a Milano per promuovere l’Irlanda in occasione della Festa Nazionale irlandese di San Patrizio che si celebra il 17 marzo. “Quella tra Italia e Irlanda – ha sottolineato il Sindaco – è una relazione molto importante. Una relazione che vorremmo rendere ancora più sinergica lavorando su due temi: quello dell’agrofood e quello della green economy. Uno scambio di esperienze, particolarmente pertinente al tema di Expo 2015”. “L’italia – ha dichiarato Brendan Smith – è un mercato in crescita per l’Irlanda sia in termini di interscambi commerciali, pari a 11 miliardi di euro nel 2008, sia per quanto riguarda il settore del turismo aumentato del 19% nel 2009. Basti pensare che l’Italia è il primo paese dell’Unione Europea per numero di studenti che si recano in Irlanda a studiare l’inglese, 30mila circa ogni anno”. Il Ministro ha poi sottolineato il ruolo di Milano, centro economico e finanziario del Paese, sede delle agenzie irlandesi per la promozione degli scambi con l’Italia: Enterprise Ireland, The Irish Food Board e Tourism Ireland. In occasione dell’incontro, a cui erano presenti anche l’Ambasciatore d’Irlanda in Italia Patrick Hennessy e il Console Generale Onorario dell’Irlanda a Milano Antonia Marsaglia, il Ministro Brendan Smith ha consegnato al Sindaco una coppa di cristallo contenente il Trifoglio, pianta simbolo della tradizione nazionale irlandese. È la prima volta che la consegna tradizionale del Trifoglio ha luogo a Milano.  
   
   
FVG: SEGANTI IN EGITTO RAPPRESENTA REGIONI ITALIANE  
 
Trieste, 17 marzo 2010 - In rappresentanza delle Regioni italiane, l´assessore regionale alle Relazioni internazionali e comunitarie Federica Seganti è in Egitto, dove assieme agli esponenti dell´Autorità portuale di Trieste ed al presidente dell´Ersa, Mirko Bellini, sta partecipando al Cairo alla Conferenza internazionale "Fta 2010: Italy - Egypt Opportunities Import-export System Integration", evento lancio di Italmed e Spiie, progetti di cooperazione internazionale a cui ha partecipato il Friuli Venezia Giulia e che hanno avuto quali Regioni leader Campania e Puglia. "L´egitto lavora al nostro fianco nel rimpatrio dei clandestini ed è già un buon partner della nostra regione nel favorire la sicurezza dei suoi cittadini" ha rilevato l´assessore Seganti, ricordando che "attraverso il porto di Trieste sono numerosi i contatti con quel Paese anche perché, dal 1992, qui arrivano ogni anno 100 mila tonnellate di patate che vengono assorbite per oltre il 90 per cento dai mercati del Nord Europa". Federica Seganti ha sottolineato il ruolo dell´Ersa e dell´Autorità portale di Trieste "che da tempo hanno proficui rapporti con i partner egiziani e sono gli enti attuatori designati dal Friuli Venezia Giulia per i progetti di cooperazione nell´area mediterranea". In particolare, ha notato l´assessore, l´Ersa, che svolge un compito di primo piano nella gestione dei controlli fitosanitari sui prodotti agricoli provenienti dall´Egitto, condividerà con i colleghi egiziani il sistema informatico utilizzato per l´analisi e lo screening dei prodotti, consentendo così l´avvio dei controlli già nella terra del Nilo, mentre il Porto di Trieste è direttamente impegnato negli scambi commerciali e nello sviluppo delle linee marittime, inclusa la realizzazione della cosiddetta "Autostrada del Mare". L´implementazione dei contatti con l´Egitto e l´attuazione dei due progetti, varati nell´ambito del "Programma di sostegno della cooperazione internazionale", che si realizza attraverso l´assegnazione di 28 milioni di euro al ministero degli Esteri italiano da parte del Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe), sono stati al centro dell´intervento fatto questa mattina dall´assessore nel seminario d´apertura della Conferenza, introdotta dall´ambasciatore italiano Claudio Pacifico, dal sottosegretario di Stato del ministero dell´Agricoltura Fania Dossier e da Hania Barakat, viceministro allo Sviluppo economico. Assieme ai Balcani, la sponda Sud del Mediterraneo è stata indicata come area strategica per la politica internazionale del Friuli Venezia Giulia, che al progetto Italmed ha partecipato "con la consapevolezza di contribuire così al miglioramento ed al potenziamento delle relazioni tra la popolazione italiana e quella egiziana attraverso l´attivazione di sistemi produttivi integrati e lo sviluppo logistico e trasportistico" ha concluso Federica Seganti. L´assessore Seganti ha quindi ringraziato l´Autorità portuale del Levante e l´Istituto per l´agricoltura di Bari per l´impegno con cui hanno coordinato i tavoli di lavoro in qualità di Enti attuatori di Italmed e Spiie.  
   
   
SI RIUNIRANNO GIOVEDÌ PROSSIMO A CATANZARO LE AUTORITÀ DI “AUDIT” DELLE REGIONI ITALIANE  
 
 Catanzaro, 1 7 marzo 2010 - In occasione del Coordinamento Nazionale delle Ada (Autorità di Audit), tenutosi a Roma il quattro febbraio scorso, è stato deciso che sarà la Regione Calabria ad ospitare la riunione di tutte le Audit delle regioni italiane. L’incontro è fissato per giovedì prossimo, diciotto marzo, al Grand hotel “Paradiso” di Catanzaro. All’importante riunione parteciperanno anche rappresentanti dell’Igrue, Uver, Mef, Ministero del Lavoro e della Commissione Europea. La riunione servirà per fare il punto sulle problematiche tecniche connesse alla chiusura della programmazione europea 2000-2006. Argomento principale della discussione, però, sarà l’avvio ed i primi risultati della programmazione 2007-2013, rispetto ai quali l’Autorità di “Audit” della nostra Regione si è distinta, come “best practice”, “avendo già ottenuto – ha detto il Direttore generale Domenico Carnevale - l’approvazione da parte della Commissione Europea del Parere e del Rapporto annuale di controllo”.  
   
   
EUROPA CAPPELLACCI A SINDACATI: PORTIAMO A BRUXELLES VERTENZA SARDEGNA  
 
Cagliari, 17 Marzo 2010 - E´ un´occasione importante per rimarcare unità d´intenti e coesione tra l’Istituzione regionale e i principali attori del territorio per portare all’attenzione della Comunità Europea i temi dello sviluppo, del lavoro e delle riforme che interessano la Sardegna. Si apre così una lettera aperta che il Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha inviato alle organizzazioni sindacali in vista dei due giorni di incontri in programma a Bruxelles con le rappresentanze delle diverse istituzioni europee. Incontri ai quali parteciperanno, oltre ai rappresentanti delle forze sociali e istituzionali, anche gli esponenti del sistema delle Autonomie locali. "Confermo il più ampio sostegno e impegno a partecipare personalmente alle iniziative promosse dalle organizzazioni sindacali regionali, scrive il Governatore – in programma a Bruxelles nei giorni 22 e 23 marzo. Anche a seguito della recente nomina ai massimi vertici del Comitato delle Regioni in sede europea, ho condiviso la necessità di attivare un dialogo con le istituzioni europee preposte ai diversi livelli per definire un percorso che consenta di affrontare e risolvere celermente le diverse questioni aperte nei rapporti Sardegna-unione Europea. Temi che avremo modo di affrontare con i rappresentanti del Parlamento e di diverse Commissioni europee, nonché con il Commissario per l’industria e vice-presidente della Commissione europea, on. Antonio Tajani. Nel corso degli incontri verranno affrontati in particolare i temi del riconoscimento della insularità, del recupero dei ritardi infrastrutturali e della fiscalità di sviluppo sui quali vi è stata ampia condivisione nella impostazione dei documenti che verranno portati all’attenzione dei rappresentanti delle Istituzioni europee. L’aspetto più qualificante del confronto con le istituzioni Comunitarie è dato dalle novità recentemente introdotte dal trattato di Lisbona che consentono di affrontare il tema della insularità da una prospettiva diversa e più favorevole per la Sardegna. Con i massimi vertici europei si tratta di individuare concretamente gli strumenti che possano consentire alla Sardegna, proprio per la sua natura di Isola, di poter contare su meccanismi o misure di salvaguardia di tipo permanente tali da non pregiudicare i fondamentali principi della coesione territoriale sui quali trova fondamento la nuova politica regionale europea. Sta a tutti noi far sì che questo confronto non si esaurisca in un semplice scambio di idee ma consenta di cominciare a riempire di contenuti le proposte per ridurre gli attuali gap infrastrutturali e di servizi, presupposto per il reale superamento dell’insularità".  
   
   
ELEZIONI REGIONALI: NELLE MARCHE SIMULAZIONE DELLA RACCOLTA DEI DATI .  
 
Ancona, 17 marzo 2010 - Rispettare i tempi e garantire procedure veloci e a prova di errore. A questo scopo e` stata effettuata ieri da parte della Regione Marche la simulazione delle operazioni di raccolta dei dati relativi alle prossime elezioni. A differenza del passato, in questa occasione sara` la Regione responsabile della loro gestione. In precedenza il compito era affidato al Ministero dell´Interno, tramite le Prefetture. Si applica cosi` il nuovo sistema elettorale come previsto dall´apposita legge regionale. All´interno della Sala Verde di Palazzo Leopardi sono state allestite le postazioni, suddivise in base alle varie Province marchigiane, per la ricezione via telematica e via fax dei risultati di voto. In particolare, ai Comuni con piu` di 3000 abitanti e` stato richiesto l´obbligo di invio telematico attraverso il Sistema informativo elettorale regionale (Sier), mentre per i Comuni con popolazione inferiore ai 3000 abitanti e` stata data la possibilita` di scelta tra la via telematica o fax. A gestire e coordinare l´attivita` della macchina elettorale sara` un team tutto al femminile, composto da Elisa Moroni, responsabile dell´Ufficio elettorale regionale, Stefania Baldassari, dirigente del Sistema informativo statistico, e Serenella Carota, dirigente dei Sistemi informativi e telematici. Al loro fianco, vi saranno dipendenti regionali che si turneranno nel corso delle giornate di voto. Sabato 27 marzo saranno raccolti i dati relativi all´insediamento dei seggi; il 28 marzo saranno comunicati quelli sull´affluenza alle urne, mentre il 29 marzo, alle ore 15, sara` comunicato il dato definitivo sull´affluenza e, a completamento, i dati dello scrutinio.  
   
   
INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE ASSISTENTI FAMILIARI, RICERCA NEL SETTORE TESSILE E REALIZZAZIONE DELLA CORONA VERDE SONO I PRINCIPALI ARGOMENTI AFFRONTATI DALLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE DURANTE LA RIUNIONE DI IERI MATTINA.  
 
 Torino, 17 marzo 2010 - Per facilitare l’inserimento lavorativo delle assistenti familiari verranno strutturati, su proposta dell’assessore al Welfare, una serie di servizi e di processi di incontro tra domanda e offerta per dare risposta da una parte alle difficoltà delle famiglie ad attivare e gestire l’assistenza a domicilio, dall’altra alla qualificazione dell’attività svolta da queste persone, spesso donne straniere. In particolare, si sosterrà la creazione e, ove già esistenti, il raccordo e l’organizzazione dei servizi pubblici e privati attivi sul territorio nel settore dell’assistenza familiare, si favoriranno attenti processi di selezione delle assistenti in relazione alla famiglia che necessita di servizi di cura, si offriranno consulenze qualificate per l’attivazione e la gestione del rapporto di lavoro. Per favorire il raggiungimenti di questi obiettivi, verranno attivati sportelli provinciali o sub-provinciali, con sede preferibilmente nei Centri per l’impiego, che dovranno coordinare l’intera rete. L’iniziativa, inserita nelle misure del Fondo sociale europeo, viene finanziata con 2.100.000 euro. L’agenzia Piemonte Lavoro riceverà, su proposta dell’assessore al Welfare, 130.000 euro da assegnare ai datori di lavoro pubblici e privati come rimborso delle spese necessarie per l’installazione di strumenti adeguati a permettere alle persone con disabilità sensoriale visiva di svolgere le mansioni di centralinista telefonico. Continuano le attività per presentare all’Unesco il progetto di candidatura dei paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato. Su proposta dell’assessore alla Pianificazione territoriale, sono state approvate la relazione di sintesi, contenente l’elenco dei siti e le motivazioni della candidatura, la planimetria delle zone di eccellenza e di quelle tampone, gli indirizzi normativi da applicare nelle zone di eccellenza (formulati sulla base delle deliberazioni assunte dai rispettivi Consigli comunali). Inoltre, la Regione finanzierà il processo di adeguamento dei piani regolatori, che i Comuni potranno richiedere fino al 30 aprile 2010 (invece che fino al 31 marzo). Nell’ambito di Crosstexnet, iniziativa europea volta a stimolare la ricerca nel settore tessile, verranno finanziati con due milioni di euro, su proposta dell’assessore all’Innovazione, i progetti di partenariato proposti da almeno due pmi, di cui una proveniente dalle Regioni aderenti, appartenenti a Francia, Svezia, Slovenia, Estonia, Belgio, Olanda, Croazia, Turchia, Romania, Germania e Italia. Il testo del protocollo d’intesa per la realizzazione del progetto strategico della Corona verde, proposto dagli assessori all’Ambiente, alla Pianificazione territoriale e all’Innovazione, definisce gli impegni degli enti sottoscrittori (Regione, Provincia di Torino, Comuni di Torino, Chieri, Nichelino, Rivoli, Settimo Torinese, Venaria Reale, i parchi interessati e diverse altre organizzazioni) per configurare un sistema di aree verdi collegate tra di esse e con le Regge sabaude, inteso come una grande “infrastruttura” ecologica e ambientale capace di salvaguardare e valorizzare le aree naturalistiche e fluviali, compresa la tutela degli spazi aperti agricoli e periurbani. Sono stati inoltre approvati: su proposta della presidente e degli assessori al Bilancio e all’Agricoltura, l’accordo di programma per la realizzazione di un impianto per la stagionatura dei formaggi ad Armeno (No); su proposta della presidente e degli assessori al Bilancio e al Turismo, l’accordo di programma con il Provincia e il Comune di Biella per gli impianti di risalita e la valorizzazione della conca di Oropa; su proposta della presidente e dell’assessore al Turismo, la proroga al 30 giugno 2011 della validità del progetto “Mulino di Riva-porta del Pinerolese”, per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari piemontesi e del paniere dei prodotti tipici della Provincia di Torino; su proposta della presidente e degli assessori al Bilancio e al Lavoro, l’accordo di programma con il Comune di Bra per ristrutturare una porzione dell’ex caserma Trevisan e farne la sede del consorzio In.te.sa; su proposta dell’assessore alla Sanità, l’istituzione di un sistema per la valutazione e l’acquisizione delle tecnologie sanitarie innovative ed il progetto di informatizzazione della prenotazione dei ricoveri nei reparti di acuzie, riabilitazione e lungodegenza delle case di cura private ad indirizzo neuropsichiatrico, la cui gestione viene affidata all’Asl Cn1; su proposta dell’assessore ai Trasporti e alle Opere pubbliche, l’edizione 2010 del prezzario ufficiale di riferimento da applicare per le opere ed i lavori pubblici da eseguire in Piemonte, nonché l’impegno a promuovere e sostenere nel procedimento finalizzato all’approvazione del progetto preliminare della Pedemontana piemontese le problematiche evidenziate dai Comuni di Roasio, Candelo, Cossato e Benna ; su proposta dell’assessore all’Edilizia residenziale, l’assegnazione all’Atc di Cuneo di 1.000.000 di euro per l’acquisto di otto alloggi a Monasterolo di Savigliano e di 400.000 euro al Comune di Alba per acquistare tre alloggi in via Masera 47, tutti da destinare all’edilizia residenziale pubblica; su proposta dell’assessore all’Agricoltura, nuove risorse per il settore della pesca e dell’acquacoltura (133.000 euro per sostenere i progetti in graduatoria sul bando emanato l’anno scorso e che non era stato possibile finanziare) e l’apertura di un nuovo bando per lo sviluppo di mercati e campagne destinate ai consumatori.  
   
   
ENTI LOCALI VENETI. DELIBERATO CONTRIBUTO 2010 PER ANCI-VENETO, UNCEM E URPV  
 
Venezia, 17 marzo 2010 - La Giunta veneta ha deliberato, per il 2010, un contributo complessivo di 150 mila euro a favore dell’Associazione Regionale Comuni del Veneto (Anci-veneto) per 66 mila euro, della delegazione regionale dell’Uncem (Unione Nazionale Comuni Comunità ed enti montani) per 54 mila euro e dell’Urpv (Unione Regionale delle Province del Veneto) per 30 mila euro. Il provvedimento regionale è stato proposto dell’Assessore alle Politiche degli Enti Locali Flavio Silvestrin e si riferisce alla legge regionale n.43 del 1980, e alle successive modificazioni, con cui si prevede che la Regione Veneto, per potenziare l’autonomia degli Enti Locali, conceda contributi annuali a questi organismi che li rappresentano, subordinando l’erogazione dei contributi stessi alla presentazione di apposita domanda alla giunta regionale corredata da una relazione sull’attività svolta.  
   
   
MISURE ANTICRISI, QUATTRO NUOVE AZIONI DI SOSTEGNO E INCENTIVO ALL´OCCUPAZIONE NELL MARCHE , 2 MILIONI E 550 MILA EURO.  
 
Ancona, 17 marzo 2010 - Proseguono le azioni di sostegno anticrisi avviate dalla Regione Marche nel 2009 con alcuni nuovi interventi. Si mettono in campo ´ spiegano gli assessori al Lavoro, Fabio Badiali e alla Formazione, Stefania Benatti ´ quattro nuovi strumenti per tutto il 2010, con una dotazione complessiva di 2 milioni e 550 mila euro destinati da una parte a difendere il lavoro e dall´altra a promuovere le politiche attive incentivando le assunzioni. In continuita` con il Piano dello scorso anno, stiamo attuando quindi il ´Piano anticrisi 2010´, caratterizzato non solo per azioni mirate alla tutela del reddito delle famiglie, ma anche per una serie di misure che incentivano nuova occupazione e nuovi posti di lavoro, attraverso azioni integrate di tutela e politiche attive. Dei quattro bandi - contratti di solidarieta` per imprese escluse dalla Cigs, stabilizzazione dei contratti a termine, incentivazione del part time finalizzato alla creazione di nuovi posti di lavoro e conciliazione dei tempi di vita/lavoro, incentivi per l´assunzione di giovani laureati- i primi tre hanno scadenza alla fine dell´anno (31.12.2010) e comunque fino all´esaurimento delle risorse disponibili, mentre per l´ultimo la scadenza e` il 9 giugno 2010. Con una disponibilita` di 500 mila euro, il Bando per la concessione di contributi rivolti al sostegno dei contratti di solidarieta` difensivi per imprese escluse dalla Cigs prevede la concessione di un contributo regionale per imprese che non rientrano nel campo di applicazione della Cigs e per quelle con meno di 15 addetti che stipulano o hanno stipulato contratti di solidarieta`, a partire dal 1 settembre 2009. Il contributo regionale consiste nell´ integrazione di un quarto del monte retributivo non dovuto a seguito della riduzione dell´orario di lavoro. Degli incentivi a favore delle Microimprese e Piccole e Media Imprese con sede operativa nelle Marche che stabilizzino, anche part-time, soggetti con contratto a termine in essere al 1 ottobre 2009 e comunque in vigore da almeno tre mesi, si occupa il Bando per la concessione di contributi alle imprese per la stabilizzazione dei contratti a termine che ha una dotazione finanziaria di 1 milione di euro. Con l´obiettivo di incentivare il ricorso al part-time nel settore manifatturiero, favorire la conciliazione dei tempi di vita/lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori interessati il bando ´Agevolazioni finanziarie per l´incentivazione del Part-time per la conciliazione e creazione di nuovi posti di lavoro´ mira anche a collegare per ogni rapporto trasformato in part-time, l´assunzione di un´ ulteriore unita` lavorativa, contribuendo cosi` anche ad un positivo effetto ´redistributivo´ del lavoro. La dotazione complessiva e` 300 mila euro. Infine, il bando sugli gli ´Incentivi alle imprese per assunzioni a tempo indeterminato di giovani laureati´ con uno stanziamento di 750 mila euro in totale, si articola in due linee di azioni: 1) Assegnazione di borse di studio per esperienze lavorative finalizzate alla occupabilita`, a favore di 100 giovani laureati, da realizzarsi presso le imprese marchigiane per un periodo di sei mesi e con un importo mensile di euro 750,00 - La dotazione e` di ´ 450.000,00; 2) Aiuti alle imprese che trasformano la borsa di studio in un contratto a tempo indeterminato ed assumono i borsisti. E´ previsto un incentivo pari a 3 mila euro per ogni assunzione realizzata. Gli avvisi pubblici sono consultabili sul sito www.Istruzioneformazionelavoro.marche.it/    
   
   
RICERCA DI CONTRIBUTI, ARRIVA IL SERVIZIO DEDICATO DI ANCIVENETO  
 
Rubano (Pd), 17 marzo 2010 - L´anci regionale indirizzerà i Comuni associati nell´individuazione dei possibili finanziamenti regionali, nazionali ed europei. Attraverso un proprio coordinamento interno I contributi delle istituzioni superiori fanno comodo agli enti locali, specie in questi tempi di vacche magre e di scarse entrate. Il problema in molti casi è individuarli e farne domanda in misura adeguata. Con la delibera del proprio Direttivo del 15 marzo, Anciveneto verrà incontro a tutti i comuni associati, cercando per loro i fondi disponibili e assistendoli nella formulazione delle domande. <Un sindaco, o qualsiasi altro amministratore comunale, non può avere né tutte le competenze né il tempo necessari per cercare possibili contributi -spiega il presidente di Anciveneto Giorgio Dal Negro- Come Associazione dei Comuni Veneti, metteremo a disposizione degli associati un coordinamento competente in grado di individuare le opportunità a disposizione. Una volta trovate e valutate caso per caso, il personale del coordinamento le farà presenti ai Comuni, assistendoli nella compilazione delle diverse richieste>. Il coordinamento sarà composto da un amministratore pubblico e da tre dipendenti della società collegata Ancisa, uno per ciascuna delle possibili fonti di reperimento dei fondi: regionali, nazionali ed europee.  
   
   
BOLZANO: INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO (FOI) - FEBBRAIO 2010 - ASTAT  
 
Bolzano, 17 marzo 2010 - Usp - Nel mese di febbraio l’Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati (Foi) nel Comune di Bolzano presenta una variazione del +0,1% rispetto al mese precedente e del +2,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. A livello nazionale la variazione è del +0,1% rispetto al mese precedente e del +1,3% rispetto allo stesso mese del 2009.  
   
   
ELEZIONI IN UMBRIA: APPELLO DELLA RETE DELLE DONNE ANTIVIOLENZA A CANDIDATI/E PER ADOZIONE “LINGUAGGIO DI GENERE”  
 
Perugia, 17 marzo 2010 - La prossima tornata elettorale può rappresentare l’occasione per adottare un nuovo comportamento linguistico che tenga conto delle differenze di genere: ne è convinta l’Associazione “Rete delle donne Antiviolenza onlus” di Perugia che ha rivolto un appello ai candidati e alle candidate dell’Umbria perché “riflettano sugli slogan e sul linguaggio da utilizzare in campagna elettorale” e “rinnovino il modo di rivolgervi all’elettorato, riferendovi esplicitamente anche alle donne e non solo agli uomini. Cominciate a parlare a elettori ed elettrici, a scrivere a cittadini e cittadine, a invitare persone e non più solo uomini - scrive l’Associazione facendo propria l’iniziativa del gruppo “Genere lingua e politiche linguistiche”, da tempo impegnato a rendere visibile la presenza delle donne in tutti gli ambiti della società italiana e a promuovere l’adozione dell’uso del genere femminile per le cariche istituzionali e per tutti i ruoli e professioni ricoperte da donne. “Le donne – è scritto nella lettera aperta - non stanno più fuori della porta del seggio elettorale, anzi partecipano sempre più alla vita pubblica e proprio per questo la loro presenza deve essere resa visibile anche attraverso il linguaggio”. La sfida proposta “è culturale e politica perché - per l’Associazione - occorre “andare oltre un linguaggio allusivo e impreciso in cui l’’uomo’ rappresenta sia il genere maschile sia tutta la specie umana, per arrivare ad un linguaggio che indichi in modo non univoco le persone cui fa riferimento”. Il nuovo comportamento linguistico che si chiede di adottare “può diventare una grande occasione per modificare, attraverso la consapevolezza individuale, l’attuale modello di società e sperimentare possibili soluzioni a beneficio di tutte e tutti. Confidiamo – conclude l’appello - che la vostra campagna elettorale possa coinvolgere e promuovere le tante intelligenze femminili attive da anni in diversi settori e in grado di essere protagoniste di percorsi innovativi per costruire una città migliore ed una cittadinanza attiva".  
   
   
GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA 2010  
 
Bologna, 17 marzo 2010 - Il Centro Italiano Femminile Emilia - Romagna, in occasione della Giornata Internazionale della Donna 2010, promuove un convegno con il Patrocinio dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Bologna e del Comune di Bologna sul tema: “Le donne e la cultura…perché la differenza sia un valore” sabato 20 marzo 2010 dalle 9.45 alle 13 nell’Auditorium Santa Clelia Barbieri in Via Altabella, 6 Bologna. In apertura il saluto di Laura Serantoni - Presidente Reg.le Cif. Intervengono all’incontro: Carla Cacciari – Astronoma dell’Inaf (Istituto nazionale di Astrofisica); Clara Maioli, docente di storia dell’arte; Maria Rosina Girotti, docente di letteratura africana anglorofona; Sandra Ammendola, scrittrice italo - argentina. Presiede Ada Poli - Vicepresidente del Movimento Cristiano Lavoratori di Bologna Conclude l’incontro la musica del flautista Fabrizio Nardini diplomato al Conservatorio di Bologna. Info: Segreteria organizzativa C.i.f. Via del Monte, 5 - 40126 Bologna Tel / fax 051-233103 - Cell. 338-4820968 - E-mail: cif.Bologna@gmail.com    
   
   
RAPPORTO ANCI 2009, MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI  
 
Roma, 17 marzo 2010 - Crescono i Comuni che accolgono i minori stranieri non accompagnati. Alla fine del 2008 sono stati 93 i Comuni che hanno preso in carico l´85% dei minori stranieri non accompagnati arrivati in Italia; una cifra in crescita rispetto al 2006, quando il 75% del totale dei minori contattati o presi in carico era distribuito in 39 realtà comunali. E´ quanto emerge dal "Terzo Rapporto Anci sui Minori stranieri non accompagnati", con un´indagine rivolta a tutti i Comuni italiani, a cui hanno risposto 5.784 amministrazioni, il 71,4% del totale. Il rapporto è stato presentato l ´11 marzo scorso nella sede nazionale dell´associazione durante una conferenza stampa alla presenza di Flavio Zanonato, Sindaco di Padova e Vice Presidente dell´Anci con delega all´immigrazione, Giuseppe Maurizio Silveri, Direttore Generale Immigrazione del Ministero del lavoro e politiche sociali e Presidente del Comitato Minori Stranieri e Mario Morcone, Capo Dipartimento per le Libertà Civili e l´Immigrazione del Ministero dell´Interno. Secondo i dati, sono in aumento sia i comuni che offrono prima accoglienza in strutture di pronto intervento con permanenza breve (da 30 a 51 amministrazioni nel 2008), sia i comuni che gestiscono i servizi nella fase di seconda accoglienza in comunità, case famiglia, ecc. (da 30 a 46, per un totale di 3.841 minori assistiti). Tra il 2006 e il 2008 la presenza dei minori stranieri non accompagnati è rimasta sostanzialmente stabile in Italia, con un lieve calo dell´8,3%: da 7870 nel 2006, si è passati a 7216 nel 2008. Questo nonostante la flessione tra il 2006 e il 2007, legata al fatto che i minori rumeni e bulgari sono nel frattempo divenuti comunitari. A prendere in carico i minori non accompagnati sono principalmente le città con più di 100 mila abitanti (47,5%), ma anche i Comuni medi che ne hanno accolti il 23,2%, e quelli medi e piccoli (13,7%). Il Rapporto evidenzia anche che nel 2008 è diminuito il numero di minori non accompagnati nelle quattro grandi città in cui la presenza è più numerosa (Roma, Milano, Torino e Trieste). Riduzione analoga a Napoli, ed anche nelle città medie quali Modena, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Trento, Cremona e Caltagirone. Il numero dei minori aumenta, invece, a Venezia, Ancona e Bologna, così come in altre città medie quali Ravenna, Pesaro, Macerata e Cividale del Friuli. L´aumento maggiore ha riguardato i minori originari dell´Afganistan che dal 2006 al 2008 sono quasi triplicati (+170%). Consistenti anche gli incrementi di minori che giungono da Paesi africani instabili o in conflitto (Nigeria, Somalia, Eritrea, ecc.) e dunque potenziali richiedenti asilo, ai quali si aggiungono coloro che provengono dall´Egitto. Questo fatto determina un aumento dei minori non accompagnati nelle zone di frontiera o nelle aree di primo arrivo: Veneto, Marche, Friuli Venezia Giulia, Puglia e Sicilia. Queste cinque regioni nel 2008 risultano di fatto interessate dal 50,5% dei minori contattati presi in carico. Dal punto di vista della ripartizione regionale, il Rapporto rileva come nel 2008 più della metà dei minori, pari al 58% del totale, si è concentrata in Sicilia, Emilia-romagna, Lazio e Friuli Venezia Giulia. I minori non accompagnati presi in carico dai Comuni italiani nel 2008 sono perlopiù di minori di genere maschile (89,7%) poco sotto la maggiore età (il 51,9% ha 17 anni), provenienti soprattutto da Afghanistan, Albania, Egitto, Marocco, e Kosovo. I dati raccolti ed analizzati hanno confermato l´esigenza di arrivare ad una standardizzazione degli interventi e di passare, sia a livello nazionale sia in particolare in alcune aree critiche del Paese, da una fase emergenziale ad una più strutturata. A queste esigenze ha dato una prima, importante risposta il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, promuovendo il Programma nazionale di protezione dei minori stranieri non accompagnati, realizzato dall´Anci in stretto coordinamento con il Comitato Minori Stranieri e avviato nei primi mesi del 2008. Grazie al programma, è stato possibile sperimentare un sistema coordinato a livello centrale e diffuso su tutto il territorio nazionale che, sostenendo una rete di Comuni nelle attività di pronta accoglienza, ha favorito una migliore gestione del fenomeno e quindi un´accresciuta tutela dei minori stessi, in un´ottica di condivisione di responsabilità e oneri tra amministrazione centrale e autonomie locali. Lo studio è stato realizzato dall´Anci con i fondi dell´otto per mille della Presidenza del Consiglio dei ministri a diretta gestione statale.  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ: DOMANI A PERUGIA TORNA “A PROPOSITO DI DONNE ...”  
 
 Perugia, 17 marzo 2010 - “L’uomo che verrà” di Giorgio Diritti è la seconda pellicola che verrà proiettata al Cinema Zenith di Perugia nell’ambito della rassegna cinematografica “A proposito di donne …”. La manifestazione, giunta alla seconda edizione, è organizzata dal Centro per le pari opportunità della Regione Umbria nell’ambito delle iniziative per la Giornata Internazionale della donna. L’appuntamento è fissato per giovedì 18 marzo, alle ore 21. La serata sarà aperta da una videoconferenza con il regista del fim e con la sceneggiatrice Tania Pedroni. La rassegna realizzata in collaborazione con il Cinema Zenith, propone cinque serate dedicate a tematiche di forte attualità che identificano nodi complessi, attraverso i quali viene declinata la relazione tra uomo e donna nella società contemporanea: dall’evoluzione dell’identità femminile all’integrazione degli stranieri alla discriminazione sessuale. Tutte le serate prevedono la partecipazione di autori ed autrici che suggeriscono, a partire dalle proprie esperienze di vita, di guardare la complessità del mondo con uno sguardo di genere, che aiuti a rendere visibili e a mettere in comunicazione le differenze.  
   
   
PUBBLICO TUTORE MINORI. GIUNTA REGIONALE VENETA APPROVA PIANO ATTIVITA’ 2010  
 
Venezia, 17 marzo 2010 - La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore regionale alle politiche sociali, ha approvato il piano di attività per il 2010 presentato dall’Ufficio di Protezione e Pubblica Tutela dei Minori, nel campo della tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, valido dal 1° maggio al 31 dicembre 2010. Le attività proposte quest’anno puntano alla chiusura dei percorsi intrapresi in questa legislatura e alla restituzione alle autorità competenti e alla comunità di dati e informazioni su quanto svolto dall’Ufficio in questi cinque anni. Il provvedimento ha confermato la collaborazione scientifica e tecnica con il Centro Interdipartimentale di ricerca e servizi sui diritti della persona e dei popoli dell’Università di Padova nella realizzazione di progettualità mirate (formazione insegnanti e responsabili servizi territoriali, gestione sito web, progetto tutori). Con il centro universitario padovano sarà firmato un apposito protocollo d’intesa. L’osservatorio regionale Nuove generazioni e Famiglia gestirà i progetti, in particolare (l’ascolto e i tutori legali). Il finanziamento del Piano di Attività per il 2010 è di 230 mila euro di cui 80 mila al Centro Interdipartimentale di ricerca e servizi sui diritti della persona e dei popoli dell’Università di Padova e 150 mila all’Osservatorio regionale. L’assessore ha evidenziato come l’attività di questi anni da parte dell’Ufficio del Pubblico Tutore del Veneto sia stata costantemente diretta al radicamento di una cultura di salvaguardia e valorizzazione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e a rafforzare la sinergia tra la Regione e le tante istituzioni direttamente coinvolte in questo campo: è stata così creata una rete capillare sul territorio regionale che può essere considerata all’avanguardia nel Paese. La legge regionale istitutiva del Pubblico Tutore dei Minori nel Veneto è la n.42 del 1988.