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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 16 Settembre 2010 |
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UN PROGETTO UE METTE A DISPOSIZIONE DEI RICERCATORI EUROPEI LA POTENZA DI ELABORAZIONE DI 200 000 COMPUTER DA TAVOLO. |
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Bruxelles, 16 settembre 2010 - Grazie al progetto Egi (European Grid Infrastructure) lanciato ieri e finanziato dalla Commissione europea, i ricercatori dell’Ue avranno accesso continuo e duraturo alla potenza di elaborazione combinata di più di 200 000 computer da tavolo disseminati in oltre 30 paesi europei. Per i prossimi quattro anni la Commissione contribuirà con 25 milioni di euro alla realizzazione del progetto Egi-inspire, cui scopo è fondere la capacità di elaborazione dei computer da tavolo che rimarrebbe altrimenti inutilizzata, mettendo così a disposizione dei ricercatori la potenza di calcolo di cui necessitano per risolvere problemi complessi in campo ambientale, energetico o sanitario. Egi, la più grande infrastruttura di calcolo collaborativo per l’e-Science mai creata finora, permetterà a team di ricercatori geograficamente distanti di lavorare ad un problema come se si trovassero nello stesso laboratorio. Il potenziamento dei centri di ricerca come Egi rientra nell’Agenda digitale europea, la strategia messa a punto dalla Commissione per massimizzare il potenziale sociale ed economico offerto dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (vedi Ip/10/581, Memo/10/199 e Memo/10/200). Neelie Kroes, Commissaria europea per l’agenda digitale e vicepresidente della Commissione ha dichiarato: “La possibilità di avere accesso ad una maggiore potenza di calcolo consentirà ai ricercatori europei di far fronte a sfide importanti per la ricerca in ambiti quali i cambiamenti climatici e l’assistenza sanitaria. Egi contribuirà a rafforzare la capacità dell’Europa di fare ricerca e fornirà agli scienziati il sostegno di cui hanno bisogno, permettendo al tempo stesso di risparmiare energia e ridurre i costi”. L’enorme capacità di elaborazione necessaria per la ricerca in ambiti quali i cambiamenti climatici e l’assistenza sanitaria può essere fornita da grossi “super computer” come quelli dell’iniziativa Prace (Partnership for Advanced Computing in Europe. Vedi Ip/10/706), oppure sfruttando la potenza di elaborazione, altrimenti inerte, di migliaia di computer connessi attraverso reti di comunicazione ad alta velocità. Un Pc da tavolo resta inattivo in media per circa il 60-85% del tempo. Reti come Egi distribuiscono i compiti di calcolo che coinvolgono grandi quantità di dati tra le capacità di elaborazione di diverse migliaia di computer da tavolo distanti l’uno dall’altro, facendo sì che il loro processore passi dal ciclo inattivo a quello produttivo. Egi-inspire darà accesso ai ricercatori europei alla potenza combinata di elaborazione di 200 000 computer da tavolo presenti in oltre 300 centri sparsi per il mondo. Per i prossimi quattro anni, la Commissione europea contribuirà con 25 milioni di euro al progetto, che riceve finanziamenti anche da fonti nazionali quali le Ngi (National Grid Initiatives) e il cui costo complessivo ammonta a 73 milioni di euro. Il progetto che ha preceduto Egi, l’Enabling Grid for eScience, ha ottenuto in 8 anni più di 100 milioni di euro di fondi dall’Unione europea, ed è oggi utilizzato da 13 000 ricercatori per aiutare, ad esempio, i fisici del Large Hadron Collider, in Svizzera, a studiare le particelle più piccole conosciute al mondo, o i biologi e gli scienziati a sviluppare nuovi farmaci contro malattie come l’influenza aviaria e la malaria. Consentendo a diverse comunità di ricerca di collegarsi alla capacità di elaborazione di computer già esistenti si riuscirebbe inoltre a ridurre considerevolmente i costi e a risparmiare energia. Nei prossimi anni l’Europa dovrebbe investire più di 2 miliardi di euro in nuove infrastrutture di ricerca nel campo delle Tic destinate ai centri di fisica e d’ingegneria, d’energia, delle scienze ambientali, biologiche e mediche, sociali e umanistiche, dei materiali e d’analisi, in cui sarebbe possibile realizzare consistenti risparmi se i ricercatori, invece di mettere a punto i loro propri supercalcolatori o reti, utilizzassero la capacità di elaborazione messa a disposizione tramite Egi. Quest’ultimo può inoltre servire a collaudare vari servizi e tecnologie basati sul “cloud-computing”, ovvero distribuiti in remoto. Contesto - Egi sarà coordinato dall’organizzazione Egi.eu, con sede ad Amsterdam, creata nel febbraio 2010 per gestire e dirigere l’infrastruttura di rete pan-europea. Assieme, Egi.eu e i rappresentanti delle National Grid Initiatives dirigeranno e svilupperanno ulteriormente l’infrastruttura Egi per garantirne la disponibilità a lungo termine. Per ulteriori approfondimenti su Egi vedi: www.Egi.eu/ Per maggiori informazioni sulle infrastrutture elettroniche si rimanda a: http://cordis.Europa.eu/fp7/ict/e-infrastructure/home_en.html |
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3ª CONFERENZA INTERNAZIONALE SUI PROCESSI AZIENDALI E I SERVIZI COMPUTAZIONALI |
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Lipsia, 16 settembre 2010 - La 3ª Conferenza internazionale sui processi aziendali e i servizi computazionali si terrà dal 27 al 28 settembre a Lipsia, in Germania. Il Business process management (Bpm) si basa sulla premessa che le applicazioni e i processi aziendali possono evolversi indipendentemente sia dai processi che dalla gestione dei dati. Mentre la tecnologia dei database è alla base dell´indipendenza dei dati, la tecnologia dei servizi web e dell´architettura orientata ai servizi (service-oriented architecture o Soa) è in prima linea per permettere l´indipendenza dei processi. In definitiva, una nuova categoria di software di sistema, i sistemi di buisiness process management (Bpms), potrebbero diventare una tecnologia simile a quella dei database ma studiata per i processi. In un certo senso, l´incontro di Soa e Bpm sta avendo come risultato un nuovo paradigma centrato sul processo che sembra molto promettente per le imprese e per la computazione business-to-business. Una delle principali difficoltà per il Bpm è far fronte al costante bisogno di adattare i processi implementati alle esigenze aziendali in continuo cambiamento. Visto che il grado di automazione nel Bpm è attualmente piuttosto limitato, c´è la possibilità di automatizzare il Bpm attraverso l´uso di servizi e tecnologie di web semantico. L´evento cercherà di evidenziare le soluzioni della ricerca e dell´industria per l´automazione dei moderni processi aziendali che si basa (molto probabilmente) sul services computing. Esaminerà anche la gestione dei processi come un nuovo paradigma con semantica e meta-modelli completamente differenti dalle applicazioni che implementano semplicemente i processi aziendali. Per ulteriori informazioni, visitare http://www.Bpsc-conf.org/ |
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INTERNET VELOCE PER 29 COMUNI DEL PAVESE IN ARRIVO NUOVE RISORSE PER CONTRASTARE IL DIGITAL DIVIDE |
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Pavia, 16 settembre 2010 - Adsl, la linea veloce pronta a raggiungere 29 comuni pavesi. I lavori per la posa della fibra ottica sono iniziati a settembre 2009 e avrebbero dovuto concludersi nella primavera 2011. Termineranno invece nei primi giorni di ottobre portando Internet veloce in una vasta zona della provincia di Pavia. Dei 23 impianti previsti nel piano, 17, infatti, sono già completati e gli altri sei sono in stato avanzato di lavorazione. L’attivazione del servizio potrebbe dunque avvenire entro la fine dell’anno. Interessati alla linea veloce sono circa 57mila abitanti residenti in 35 comuni pavesi: Arena Po, Badia Pavese, Bascapè, Bornasco, Bosnasco, Chignolo Po, Cilavegna, Galliavola, Lomello, Miradolo, Montescano, Montù Beccaria, Ottobiano, Palestro, Parona, Pieve Albignola, Pieve del Cairo, Pieve Porto Morone, Roncaro, San Damiano al Colle, Santa Maria della Versa, Sant´alessio, Torrevecchia Pia, Valeggio, Valle Lomellina, Vellezzo Bellini, Zavattarello, Zenevredo, Zinasco, Albuzzano, Canneto, Cura Carpigano, Lardirago, Romagnese, Zeccone. Per i primi 29 Comuni la copertura Adsl dovrebbe essere garantita attorno al 90%, mentre per i restanti 6 dovrebbe essere compresa tra l´80% e il 90%. I lavori sono stati realizzati grazie a un finanziamento regionale di poco più di 5 milioni di euro che ha permesso la costruzione di una tratta in fibra ottica di circa 139 Km. A realizzare il progetto è stata la società Infratel, società di scopo del ministero dell’Economia, nata per attuare il programma “Banda larga”, contro il digital divide, attraverso la realizzazione e l’integrazione di infrastrutture di rete di telecomunicazioni abilitanti alla banda larga. Il progetto per il superamento del digital divide in Provincia di Pavia non si ferma comunque qui, come spiega il Presidente della Provincia di Pavia, Vittorio Poma: “Regione Lombardia assegnerà a breve risorse comunitarie per 35milioni di euro con le quali conta di riuscire a coprire il 99,6 del territorio lombardo. Con questo nuovo intervento dovrebbero essere coperti altre decine di comuni della provincia di Pavia”. Un’azione, questa, che potrebbe permettere a zone oggi svantaggiate in questo senso, come la Valle Staffora, di allinearsi a comuni già serviti da connessione veloci colmando quel gap tecnologico che potrebbe ridurre le opportunità di sviluppo e crescita. |
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RIMBORSO WINDOWS PREINSTALLATO SUL PC. LE RAGIONI DELLA VITTORIA DELL´ADUC. VERSO LA CLASS ACTION |
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Firenze, 16 Settembre 2010 - Con la sentenza 2526/2010 dello scorso 24 luglio la Corte d´Appello di Firenze ha confermato le ragioni dell´Aduc contro Hp per il rimborso del sistema Windows preinstallato (Eula) sul pc. Avevamo gia´ divulgato la notizia pur in assenza delle motivazioni della sentenza, motivazioni che ora sono giunte e che l´avv. Annamaria Fasulo, legale Aduc nella causa insieme a Claudia Moretti, ha ampiamente commentato in un articolo pubblicato sul sito web. Di seguito le sintetiche conclusioni dell´analisi dell´avv. Fasulo, su una sentenza che, confermando quella di primo grado, puo´ anch´essa essere considerata storica e “rivoluzionaria” contro quegli abusi di potere delle multinazionali di hardware e software che quotidianamente i consumatori devono subire: “In conclusione, questi i principi salienti: 1) scindibilità dell´acquisto dell´hardware e del software, sia pure effettuato in unica operazione trattandosi di software Oem cioè preinstallato; 2) diversa natura e tipologia dei due contratti: il primo è di acquisto perfezionato secondi i dettami degli artt. 1510 e ss. C.c. ; il secondo è di locazione di bene immateriale non perfezionato se al momento della prima accensione del Pc l´acquirente digita il rifiuto; 3) il secondo contratto si riporta alle norme sulla licenza d´uso e alle norme sul copyright cioè al diritto d´autore; 4) chiara e inequivocabile la natura giuridica di clausola di rimborso dell´Eula con conseguente diritto al rimborso medesimo; 5) piena libertà di scelta al consumatore di un Pc con software Oem anche in presenza di Pc vuoti sul mercato.”. |
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ADUC: PIANO BANDA LARGA. SIAMO ALL´IMMOBILISMO CRONICO, GRAZIE AL GOVERNO E AGCOM. SUBITO LO SCORPORO DELLA RETE DA TELECOM ITALIA |
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Firenze, 16 settembre 2010 - Alla politica degli annunci ha fatto seguito la tattica del ri-annuncio. Ora siamo oltre, all´immobilismo cronico animato da comunicati stampa, studi, rapporti, superconsulenti, mega presidenti, riunioni tecniche o d´alto bordo. Secondo l’ Aduc , tutto fumo negli occhi, visto che il nodo principale della soap opera del piano per cablare in fibra ottica non viene sciolto. Il nodo è il ruolo ´conservativo dello status quo´ di Telecom Italia, gestore che rimane centrale nel nostro sistema, grazie all´inerzia di Autorita´ di Garanzia nelle Comunicazioni e ministero dello Sviluppo economico e nello specifico del vice ministro alle Comunicazioni Paolo Romani, evidentemente più interessato alle proprie competenze ´televisive´. L´ultima notizia della soap opera degli annunci, prosegue nel suo comunicato l’Aduc, è che il comitato Ngn (Rete di nuova generazione), costituito dall´Agcom circa un anno e mezzo fa a cui partecipavano tutti i gestori telefonici (con l´obiettivo di ´trovare la quadra´ da suggerire all´Autorità), di fatto non serve più, dopo la fuoriuscita degli operatori alternativi, Telecom Italia è rimasta sola. Oggi o domani o dopodomani, il Governo annuncerà nuovi provvedimenti e tavoli e sicuramente non mancheranno suggerimenti e delibere del presidente dell´Agcom Corrado Calabrò. Così come avviene da tre anni ed oltre. L’ Aduc dubita che sarà annunciato l´unico provvedimento risolutivo: Telecom Italia in modo coattivo dovrà far confluire la propria rete in un nuovo soggetto giuridico di cui non detenga più il controllo. Il chiavistello giuridico c´è: basterebbe imporre al gestore del servizio universale (Telecom Italia) l´obbligo di fornire la banda larga a tutti e dappertutto . |
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DALL’1 AL 3 DICEMBRE TORNA A BARI LA SECONDA EDIZIONE DEL “FESTIVAL DELL’INNOVAZIONE” |
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Bari, 16 settembre 2010 - “Nuove idee per grandi imprese” è lo slogan del Festival dell’Innovazione che si terrà a Bari alla Fiera del Levante, dall’1 al 3 dicembre prossimi. Giunto alla sua seconda edizione, il Festival è una manifestazione multiregionale dedicata all’innovazione praticata e a quella possibile. Promossa dalla Regione Puglia, dall’Arti, l’Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, dalle cinque università pugliesi, dal Cnr, dall’Enea e in collaborazione con la Fiera del Levante, la manifestazione rientra nell’ambito delle attività del progetto “Creare impresa e diffondere tecnologia a partire dalla ricerca - Ilo2”, finanziato dal Programma Operativo Fesr 2007-2013. Creare occasioni di confronto e contatto tra ricerca e impresa, facilitare il dialogo tra scienza e società e creare una vetrina/laboratorio per giovani e studenti sono solo alcuni degli obiettivi della manifestazione, che si presenta come un evento complesso in cui si fondono, senza soluzione di continuità, esposizioni, mostre ed eventi. Il Festival è stato presentato ieri mattina nel Giardino delle Idee del padiglione della Regione Puglia alla Fiera del Levante. Alla conferenza stampa, introdotta dalla Presidente dell´Arti Giuliana Trisorio Liuzzi, sono intervenuti il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, la Vicepresidente e Assessore regionale allo Sviluppo economico Loredana Capone, l’Assessore regionale alle Politiche giovanili, Nicola Fratoianni e il Presidente della Fiera Cosimo Lacirignola. “Il Piano Europa 2020 – ha detto la Presidente dell’Arti Giuliana Trisorio Liuzzi - lanciato dalla Commissione Europea lo scorso mese di marzo individua chiaramente le priorità e le prospettive di crescita come legate basilarmente alla diffusione di processi innovativi a tutti gli stadi della produzione. La Puglia ha già sposato questa prospettiva: il Festival dell’Innovazione è la dimostrazione concreta dell’importanza che questo territorio attribuisce all’innovazione come fattore di sviluppo economico”. Per l’Assessore regionale alle Politiche giovanili Nicola Fratoianni “innovazione significa capacità di costruire delle politiche che sostengano iniziative imprenditoriali mirate alla ricerca e allo sviluppo”. “Il ruolo della politica – ha detto – è investire nel futuro, soprattutto in una fase delicata come quella di oggi. La Puglia, in questo senso, è proiettata in avanti. Questa Regione sta scommettendo sulla creatività in modo da creare un vero e proprio circuito industriale. Noi proviamo a costruire in modo originale e autonomo un’esperienza d’avanguardia e anche da questo punto di vista ci candidiamo ad essere l’alternativa all’attuale sistema produttivo”. “Rilanciamo la strategia Europa 2020”, ha dichiarato la Vice Presidente della Regione Puglia e Assessore allo sviluppo economico Loredana Capone. “Questa strategia diventa strumento e programma di innovazione della Regione Puglia a sostegno dei giovani e dell’innovazione. Ma perché i giovani possano trasformare la ricerca in prodotto occorre aiutarli negli investimenti. La Regione l’ha fatto con due bandi che insieme mettono a disposizione risorse pari a 15milioni di euro finanziando persino le spese di esercizio”. “Nel Festival dell’Innovazione – ha aggiunto - vedrete come la ricerca possa diventare impresa e prodotto. Perché si compia questa trasformazione, il talento è necessario, ma da solo non basta: deve essere accompagnato dal business plan. Solo così il talento diventa lavoro. Questa è la vera sfida se vogliamo salvaguardare la dignità della persona”. “La Puglia – ha ricordato il Presidente Nichi Vendola - nel 2005 era tra le Regioni più arretrate in Europa nell’innovazione. Era al posto 167. Noi abbiamo capovolto questa condizione con un’azione di sistema, insieme alle Università, al Cnr, all’Enea e all’Arti. Noi abbiamo scelto di investire sul talento e sull’innovazione perché sono la forza che potrà abbattere barriere architettoniche, sociali e culturali”. “L’innovazione – ha continuato il presidente - è qualità dei prodotti che immettiamo sul mercato. L’innovazione è il presente consapevole del passato e curioso del futuro. Innovazione è ciò che vedete qui. È la creatività che annuncia il futuro”. “Noi – ha concluso – non vogliamo essere il Sud che arranca, ma il Sud che immagina di vivere alla grande. Abbiamo bisogno di un grande disegno innovatore. Al centro di questo disegno c’è la parola magica che è l’abracadabra che ci schiude le porte del futuro. Questa parola è “innovazione”. Quattro le macro aree tematiche nelle quali si snoderà il Festival: Innovention, che racchiude i temi dedicati alla meccatronica, all’aeronautica, all’Ict e ai nuovi materiali; Land, dedicata alle biotecnologie, alle scienze della vita, all’agroindustria, all’energia e all’ambiente, Imagination, in cui trovano spazio le innovazioni legate all’industria della creatività, al turismo, ai beni culturali, alla formazione, alla comunicazione, alla pubblica amministrazione e Innovabilia, dedicata alle innovazioni per la qualità della vita, in continuità con “Innovabilia – Festival delle innovazioni per le diverse abilità” che si è svolto a Foggia nel dicembre 2009. Per coinvolgere in modo trasversale pubblici differenti e attori dell’innovazione, il Festival dell’Innovazione declinerà questi temi in aree espositive, workshop, conferenze, seminari internazionali, demo ed eventi spettacolari: tutti accomunati dal denominatore dell’innovazione. Tra le iniziative da segnalare: il “Puglia Innovation Jam”, evento di grande mobilitazione riservato a studenti e giovani sotto i 29 anni, che ha l’obiettivo di suscitare e raccogliere idee di prodotti e servizi innovativi; e l’Investment Forum, in cui saranno presentati a potenziali investitori nuovi progetti imprenditoriali di spin off e nuove imprese innovative pugliesi. Inoltre il Festival ospiterà al padiglione 10 la terza edizione del Public Camp, il Meeting nazionale dei comunicatori pubblici realizzato dalla Regione Puglia, con un programma scientifico interamente dedicato al tema “Le isole nelle reti”. Due le mostre che accompagneranno il visitatore nel suo percorso d’innovazione: la prima dedicata alle attività degli uffici per il trasferimento tecnologico (gli Ilo) delle Università e degli Enti pubblici di ricerca; la seconda ai brevetti e ai risultati della ricerca delle imprese. Innovazione vuol dire anche interazione: per questo la manifestazione si avvale di un sito dedicato www.Festivalinnovazione.puglia.it, che permette la partecipazione attiva della innovation community del Festival. |
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INNOVAZIONE.VENDOLA: È LA QUALITÀ DEI PRODOTTI CHE IMMETTIAMO SUL MERCATO |
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Bari, 16 settembre 2010 - Festival dell’innovazione. “La Puglia nel 2005 era tra le Regioni più arretrate in Europa nell’innovazione. Era al posto 167. Noi abbiamo capovolto questa condizione con un’azione di sistema, insieme all’Università, al Politecnico, al Cnr, all’Enea e all’Arti, l’Agenzia regionale per la tecnologia e l’innovazione”. Ha esordito così il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, presentando nel padiglione istituzionale della Regione Puglia alla Fiera del Levante, il Festival dell’Innovazione, in programma nella stessa Fiera dall’1 al 3 dicembre. “L’innovazione – ha detto Vendola - salva la vita. Noi siamo la Regione d’Europa in cui si muore di meno di infarto grazie alla telecardiologia. L’innovazione non è un convegno teoretico. È il modo in cui è organizzata la nostra vita. Investiamo sul talento e sull’innovazione perché è la forza che potrà abbattere barriere architettoniche, sociali e culturali”. Vendola ha voluto ricordare nel suo intervento i quattro distretti tecnologici istituiti in Puglia nel corso del suo Governo, in particolare il distretto della Meccatronica. “Questo distretto – ha spiegato – vanta la presenza di grandi imprese e di piccole aziende di nicchia note in tutte il mondo per le loro eccellenze. Questi protagonisti tra di loro non si erano mai parlati: metterli insieme con il mondo della ricerca vuol dire produrre altri risultati”. “L’innovazione – ha continuato il presidente - è qualità dei prodotti che immettiamo sul mercato. L’innovazione è il presente consapevole del passato e curioso del futuro. Innovazione è ciò che vedete qui. È la creatività che annuncia il futuro”. “Noi – ha concluso - non vogliamo essere il Sud che arranca, ma il Sud che immagina di vivere alla grande. Abbiamo bisogno di un grande disegno innovatore. Al centro di questo disegno c’è la parola magica che è l’abracadabra che ci schiude le porte del futuro. Questa parola è “innovazione”. |
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SCUOLA IN LOMBARDIA, FIRMATA INTESA PER FORMAZIONE DOCENTI |
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Milano, 16 settembre 2010 - Migliorare le competenze dei docenti e dei dirigenti scolastici, per accrescere la qualità della scuola e gli apprendimenti degli allievi. È questo l´obiettivo che si prefigge il Protocollo d´Intesa per "l´innovazione attraverso la formazione dei docenti, dei dirigenti, del personale scolastico e la valutazione dei sistemi educativi", sottoscritto da Ufficio Scolastico Regionale, Università Cattolica del Sacro Cuore, Politecnico di Milano e Assessorato all´Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia. La collaborazione tra gli enti firmatari si svilupperà su questi temi: formazione dei docenti e dei dirigenti; formazione del personale tecnico e amministrativo; progetti di ricerca e sperimentazione; valutazione degli apprendimenti, del personale e dell´organizzazione scolastica. "La trasmissione dei saperi avviene se la scuola offre professionalità preparate, aperte al cambiamento, disponibili a mettersi in discussione e a riqualificarsi - sottolinea l´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni - La formazione in itinere di tutto il personale scolastico, a cominciare dai dirigenti scolastici cui è demandata la responsabilità della gestione delle risorse umane, è un tassello fondamentale per la qualità del sistema d´istruzione e, di conseguenza, l´innalzamento della preparazione dei nostri studenti". La firma del protocollo "dimostra anche - dice ancora Rossoni - la forte partnership tra le istituzioni che nella nostra regione condividono una mission educativa forte, focalizzata sui valori della centralità della persona, dell´innovazione dei metodi e degli strumenti con i quali si trasmettono i saperi". Il protocollo avrà durata triennale e non comporta nessun onere finanziario a carico dei firmatari. |
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FORMAZIONE PERMANENTE ORIENTATA ALLA SOSTENIBILITÀ DEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE PUGLIESE |
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Bari, 16 settembre 2010 - In questo delicato momento in cui versa la sanità pugliese e in un contesto sociale in cui è cambiata la sensibilità individuale del diritto alla salute ed alla qualità dell’assistenza sanitaria, la Giunta Vendola e l’Assessore alle Politiche della Salute, prof. Tommaso Fiore, rilanciano un pezzo importante del sistema sanitario: la formazione permanente. E’ oramai ineludibile ridefinire criticamente i modelli organizzativi delle aziende sanitarie, rivalutandone il ruolo in termini sistemici e sottolineando l’importanza del capitale umano e della formazione del personale quale ‘leva’ per promuovere la crescita della professionalità per modificare modelli assistenziali obsoleti e affrontare la sfida del cambiamento. La formazione oggi assume la caratteristica di formazione – intervento, in grado di contestualizzare e trasferire le conoscenze e l’apprendimento sul campo attraverso adeguate metodologie formative tali da sollecitare la riflessione sul lavoro quotidiano, cambiamento indispensabile per il cambiamento gestionale-organizzativo. A tal proposito l’Organismo Regionale per la Formazione in Sanità, diretto dal dr. Felice Ungaro, al fine di garantire le esigenze formative delle diverse figure professionali del Servizio Sanitario Regionale e in linea con il programma nazionale di Educazione Continua in Medicina, ha avviato, con il supporto della Commissione Regionale per l’Educazione Continua in Medicina (E.c.m.), e della Consulta Regionale per la Formazione in Sanità, la prima iniziativa di formazione in ambito sanitario su tutto il territorio regionale, attraverso un modello di formazione orientato alla sostenibilità del sistema. Il Piano di Formazione Regionale, meglio definito come ‘Laboratorio di Formazione’, prevede, oltre ai piani formativi delle singole aziende sanitarie destinati a circa 58.000 figure professionali, 28 progetti formativi specifici, elaborati dalle Asl, dalle Aziende Ospedaliero - Universitarie, dagli Irccs, dagli Enti Ecclesiastici, dagli Ordini, Collegi e Associazioni professionali ed, anche, dalle Facoltà di Medicina, rispondendo in maniera specifica agli obiettivi indicati dal Piano Regionale della Salute e oggi anche dal Piano di Rientro. I progetti, visionabili sul sito ufficiale della Regione Puglia sezione Organismo regionale per la formazione in sanità ( http://formazioneinsanita.Regione.puglia.it/ ), sono destinati a circa 13.000 figure professionali e affrontano globalmente i bisogni del personale, da quelli tipo economico-finanziario a quelli cognitivo – comportamentale. |
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UNIVERSITÀ DI UDINE, SÌ A UN IMPEGNO DELLA REGIONE PER L’ATENEO FRIULANO VOTATO ALL’UNANIMITÀ L’ODG PRESENTATO DAL CONSIGLIERE BASSI IN VISTA DELLA STESURA DELLA LEGGE REGIONALE |
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Udine, 16 settembre 2010 - Sollecitare i consiglieri regionali affinché inseriscano nella legge sui “Finanziamenti al Sistema Universitario Regionale” criteri per la ripartizione dei fondi che tengano conto del cronico sottofinanziamento dell’Università di Udine. È l’impegno assunto dal Consiglio provinciale che ha votato all’unanimità l’ordine del giorno presentato dal vicecapogruppo vicario del Pdl Sandro Bassi. «Un impegno – ha commentato il presidente della Provincia on. Pietro Fontanini – a favore dell’ateneo friulano considerato cos’ha significato e cosa significa per il tessuto sociale, economico e culturale del Friuli. Non dobbiamo dimenticare cosa ha rappresentato l’Università di Udine per la rinascita di questa terra dopo il sisma del 1976 e quali siano oggi gli importanti traguardi tagliati dall’Ateneo friulano sia dal punto di vista numerico – oggi gli studenti sono circa 17 mila e 500 – sia dal punto di vista della qualità della didattica. Oggi – ha chiosato Fontanini – moltissimi dei laureati dell’Università di Udine si inseriscono nei canali più importanti a livello nazionale e internazionale per quanto riguarda la ricerca e trovano un’occupazione in tempi brevi». Nell’ordine del giorno, in particolare, viene ribadito il ruolo fondamentale e insostituibile che riveste il Sistema universitario regionale quale strumento di crescita dell’intera comunità del Friuli Venezia Giulia nonché gli importanti risultati conseguiti dal punto di vista della didattica e della ricerca di entrambi gli atenei. «Il problema del sottofinanziamento – ha proseguito Fontanini – sta nel fatto che il sistema nazionale è ancorato a parametri storici di riferimento e non tiene oggettivamente conto dei cambiamenti avvenuti nelle Università della nostra regione. Da qui il pesante sottofinanziamento per Udine. Quanto mai doveroso – ha concluso – l’intervento sostitutivo della Regione al fine di ridurre nel tempo le attuali sperequazioni». |
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SCUOLA: MANIFESTANTI RIFIUTANO INCONTRO IN REGIONE SARDEGNA |
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Cagliari, 16 Settembre 2010 - "Dispiace constatare la mancata volontà di confrontarsi delle sigle sindacali, in particolar modo della Cgil, che invitate dal capo di gabinetto della Presidenza della Regione, per altro sollecitato qualche minuto prima dagli stessi rappresentanti sindacali, hanno rifiutato di interloquire con l’assessore della Pubblica Istruzione, Maria Lucia Baire, delegata dal Presidente Cappellacci, impegnato nella riunione di Giunta, tutt´ora in corso". Lo precisa l’assessore Baire che, pur resasi disponibile a incontrare i manifestanti, si appella, ancora una volta, alla necessità di non disperdere le energie, ma utilizzarle al meglio per far fronte con serietà e impegno alle problematiche della scuola in Sardegna. "Solo con la sinergia di tutte le parti - ha concluso l’esponente dell’Esecutivo - si può sperare nella riuscita di quest’anno scolastico appena iniziato". |
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AL VIA IN CALABRIA LA CONCERTAZIONE SUL “LIBRO VERDE DELLA SCUOLA” |
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Reggio Calabria, 16 settembre 2010 - Il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e l’assessore alla Cultura Mario Caligiuri hanno avviato la fase di concertazione sul “Libro verde sulla scuola in Calabria”. “La Regione – ha detto Scopelliti - ha avviato un dibattito fra tutti i soggetti che operano nel mondo della scuola per individuare le politiche di sviluppo dell’istruzione regionale fino al 2015”. Si tratta del primo esperimento di “Libro verde” sulle tematiche dell’istruzione e della formazione in Calabria e fra i primi realizzati in Italia. La finalità del documento è quella di avviare un dialogo dinamico con tutte le componenti sociali e istituzionali e di stimolare i contributi di tutti i portatori di interesse. Per assicurare la più ampia diffusione del “Libro verde” il documento è stato pubblicato sul sito www.Regione.calabria.it/istruzione ed è stato attivato uno specifico indirizzo di posta elettronica per la raccolta di suggerimenti e proposte. Tutti i soggetti interessati a partecipare alla concertazione potranno inviare il loro contributo entro il 31 dicembre 2010 all’indirizzo e-mail libroverdescuola@gmail.Com.indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo Entro i primi mesi del 2011 il documento condiviso sarà presentato durante una conferenza stampa che coinvolgerà tutto il mondo della scuola. |
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FIRMA DEL PROTOCOLLO D’INTESA CON UNIVERSITÀ, PROVINCIA DI CHIETI, COMUNE DI PESCARA E CHIETI PER PROMUOVERE LE ATTIVITÀ CULTURALI E VALORIZZARE IL PATRIMONIO ARTISTICO LOCALE |
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Pescara, 16 settembre 2010 - Dipartimento di studi classici dall’Antico al Contemporaneo dell’Università degli studi “D’annunzio” di Chieti-pescara, la Soprintendenza regionale per i Beni culturali e paesaggistici, le Province e i Comuni di Pescara e Chieti, hanno siglato il 15 settembre un protocollo d’intesa per instaurare un rapporto di collaborazione al fine di promuovere e valorizzare il patrimonio artistico, culturale, archivistico del territorio. Soddisfazione, per la firma odierna, è stata espressa dal vicepresidente e assessore alla Cultura della Provincia di Pescara, Fabrizio Rapposelli. “L’obiettivo principale del protocollo – dichiara l’assessore - è di favorire l’attività di ricerca, studio, formazione e valorizzazione del patrimonio archeologico, storico, artistico, archivistico e culturale del territorio delle due Province e dei due Comuni al fine di inserirli in un circuito culturale, economico e produttivo, favorendo in particolare la formazione scientifica e professionale”. In sostanza si lavorerà per sviluppare progetti condivisi relativi a formazione, educazione al patrimonio rivolti a docenti e studenti delle scuole di ogni ordine e grado del territorio, si farà una ricognizione e uno studio del patrimonio archivistico sia pubblico che privato, verranno inoltre individuate le emergenze archeologiche e dei monumenti storico-artistici importanti dal punto di vista turistico-commerciale. Obiettivo del protocollo è anche l’implementazione della rete museale delle due province, la progettazione e realizzazione di itinerari di alto profilo culturale. “Sono molto soddisfatto del protocollo odierno – conclude Rapposelli – perché è la prima volta che enti così importanti avviano una collaborazione in materia di beni e attività culturali nel nostro territorio”. |
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SCUOLA: GIUNTA SARDEGNA STANZIA OLTRE 7,5 MILIONI PER BORSE A STUDENTI IN DISAGIATE CONDIZIONI ECONOMICHE |
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Cagliari, 16 Settembre 2010 - La Giunta Regionale, su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione Maria Lucia Baire, ha approvato il piano di riparto, in favore dei Comuni della Sardegna, per l’assegnazione di borse di studio agli studenti che, nell’anno scolastico 2009/2010, hanno frequentato le scuole pubbliche primarie e secondarie di I° e Ii° grado, comprese le paritarie, appartenenti a famiglie in condizioni economiche svantaggiate. Le somme stanziate, superiori ai 7,5 milioni di euro, saranno suddivise tra tutti i comuni della Sardegna in base alla popolazione residente in età scolare (dati Istat aggiornati al I° gennaio 2009) prevedendo una quota minima di 500 euro in favore di tutti i comuni per garantire risorse sufficienti anche per quelli di piccole dimensioni. Le amministrazioni comunali, nell’ambito della loro autonomia decisionale e tenuto conto della realtà socio-economica dei rispettivi territori, potranno graduare l’entità delle borse da assegnare in base alle fasce Isee delle famiglie, prevedendo, inoltre, l’attribuzione di importi superiori per gli alunni delle scuole secondarie di Ii grado, con particolare riguardo agli iscritti al primo anno. |
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BOLZANO: ENTRO IL 28 DI OTTOBRE LE DOMANDE PER LE BORSE DI STUDIO PER ALUNNI ELEMENTARI E MEDI ALLOGGIATI IN STUDENTATI |
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Bolzano, 16 settembre 2010 - Il termine ultimo per la presentazione delle domande di concessione delle borse di studio ad alunni delle scuole elementari e medie inferiori che sono alloggiati a tempo pieno o a tempo parziale presso case dello studente è stato fissato al 28 ottobre 2010. Per quanto riguarda l’assegnazione delle borse di studio a studenti delle scuole elementari e medie inferiori che sono alloggiati a tempo pieno o a tempo parziale presso case dello studente anche per l’anno scolastico 2010/2011 valgono i criteri adottati nell’anno scolastico appena concluso. Il termine ultimo per la presentazione delle domande è stato fissato al 28 ottobre 2010. Il reddito massimo annuo depurato è fissato, come l´anno scorso, a 23.000 euro. Nel corso dell´anno scolastico 2009/10 sono state assegnate complessivamente 252 borse di studio per un ammontare complessivo di circa 435.000 euro. L´importo delle borse di studio è scaglionato a seconda del reddito famigliare e varia dai 1200 ai 2800 euro per gli alunni ospitati a tempo pieno, per gli altri alunni ospitati a tempo parziale gli importi vengono ridotti del 30%. Le domande per la concessione della borse di studio a studenti delle scuole elementari e medie inferiori devono essere presentate entro il 28 di ottobre all’Ufficio Assistenza scolastica, palazzo 7, via Andreas Hofer 18, Bolzano, Tel. 0471 413305/44 0471 412924/25; E-mail: assistenza.Scolastica@provincia.bz.it dove sono disponibili anche i moduli da compilare. Per ulteriori informazioni gli interessati possono inoltre consultare il sito: www.Provincia.bz.it/diritto-allo-studio/default.asp |
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SI È SVOLTA IN ALTO ADIGE LA PRIMA SCUOLA ESTIVA DELL’UNIONE GEOLOGICA EUROPEA (EGU) |
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Bolzano, 16 settembre 2010 - Sono numerosi gli esperti ed i ricercatori provenienti da tutto il mondo che hanno preso parte recentemente in Alto Adige alla prima Scuola estiva internazionale di formazione avanzata in geologia strutturale, patrocinata dall’Unione Europea di Geologia (Egu – European Geological Union). Il corso estivo ha visto la partecipazione di 34 studenti di geologia, laureandi, dottorandi e post-doc, accuratamente selezionati e provenienti da tutto il mondo: Australia, Austria, Canada, Francia, Germania, Grecia, Inghilterra, Italia, Norvegia, Nuova Zelanda, Portogallo, Spagna, Slovenia, Sudafrica, Svezia e Svizzera. Il periodo di formazione si è incentrato sull’analisi della deformazione dei graniti e di altre rocce cristalline e si è articolato in due momenti: un’escursione di 2 giorni nell’area del Lago di Neves, nell’Alta Valle della Selva dei Mulini (Mühlwaldertal) alla base del ghiacciaio delle Mesule, e una serie di lezioni specialistiche sui diversi metodi moderni di analisi delle rocce deformate. La scuola è stata organizzata da Giorgio Pennacchioni (Professore al Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova) e da Neil Mancktelow (Professore al Geologische Intitut dell’ Ethz, Zürich) e si è avvalsa della collaborazione di numerosi docenti di fama internazionale: Prof. Alfredo Camacho (Department of Geological Sciences, University of Manitoba, Canada), Prof. Georg Dresen (Deutsches Geoforschungszentrum Gfz, Potsdam, Germany), Stephen F. Cox (Australian National University, Canberra, Australia), Bernd Leiss (Geowissenschaftlichen Zentrum der Universität Göttingen, Germania), Luca Menegon (Institutt for geologi, Universitetet Tromsø, Norvegia), Dani Schmid (Physics of Geological Processes, University of Oslo, Norvegia). Riguardo a questo corso di livello internazionale nel campo della geologia l’assessore provinciale alla scuola e cultura italiana, Christian Tommasini, sottolinea l’importanza del nostro territorio sotto il profilo geologico e scientifico ed il fatto che ricercatori ed esperti provenienti da tutto il mondo abbiano avuto l’opportunità di conoscere da vicino l’Alto Adige e le sue peculiarità geologiche. Secondo l’assessore “Da queste esperienze potranno senz’altro nascere proficue collaborazioni ed utili esperienze per far conoscere l’Alto Adige a livello internazionale anche nel campo della geologia e delle scienze naturali”. |
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ISTRUZIONE FVG: ITS MECCANICA È CERNIERA SCUOLA-LAVORO |
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Udine, 16 settembre 2010 - "E´ il primo esempio di istruzione superiore in Italia che unisce giovani e mondo del lavoro, prevedendo percorsi formativi altamente specializzati e in grado di rispondere ai fabbisogni professionali segnalati dal territorio e dal sistema delle imprese". Così l´assessore regionale all´Istruzione, Roberto Molinaro, ha descritto la costituzione, avvenuta ieri a Udine, presso lo studio del notaio Rubini, della Fondazione Its Meccanica - Istituto tecnico superiore nuove tecnologie per il made in Italy, indirizzo per l´industria meccanica. Della fondazione fanno parte, assieme alla Regione, l´Istituto di istruzione superiore Isis Arturo Malignani di Udine, la Provincia di Udine, le strutture per l´alta formazione accreditate dalla Regione che sono operative nella provincia di Udine (Consorzio Friuli Formazione, Enfap Fvg, Ial Fvg, Ires Fvg, Enaip Fvg ed Officina Pittini), imprese del settore produttivo e associazioni di categoria (Danieli Officine Meccaniche di Buttrio, Ferriere Nord di Osoppo, Superjet di Marcon, Almatec di Tavagnacco, Keymec di San Vito al Tagliamento, Confindustria Udine ed Api Udine) e, prossimamente, le Università di Trieste e di Udine. "L´obiettivo dell´Its Meccanica - ha specificato Molinaro - sarà quello di offrire ai giovani diplomati un´opportunità di specializzazione di alto livello che si colloca a metà strada tra il diploma e la laurea breve, per potersi proporre alle aziende con un livello formativo immediatamente spendibile nel mondo produttivo". Per Molinaro, infatti, assume sempre maggiore rilevanza il forte collegamento che sussiste tra la formazione e la professionalità nei settori tecnici e tecnologici perché, è stato detto, può contribuire allo sviluppo delle imprese dei settori come quello riguardante l´Its Meccanica. In sostanza, la nuova istituzione scolastica che sarà generata dalla Fondazione costituitasi oggi rappresenta il rilancio della funzione degli istituti tecnici superiori, realizzando quel tassello formativo che mancava al sistema della scuola pubblica. La Fondazione di partecipazione, come lo è quella costitutiva dell´Its Meccanica, è un istituto giuridico previsto dal Ministero e costituisce il nuovo modello italiano di gestione pubblico-privata di iniziative no profit. Tra i presenti alla stipula dell´accordo, anche il direttore scolastico regionale, Daniela Beltrame, che ha espresso il compiacimento del Ministero per la nuova istituzione scolastica che, ha affermato, coniuga in sé tutte le esperienze formative già compiute sul territorio regionale in collaborazione con il tessuto economico-produttivo del Friuli Venezia Giulia. "L´its Meccanica - ha aggiunto Beltrame - rafforza quello che dev´essere un proficuo e sempre costruttivo, ancorché sinergico, rapporto tra la scuola e l´economia del territorio e - ha concluso la direttrice scolastica - rappresenterà un modello efficace per la valorizzazione del capitale umano che viene formato dall´istruzione della nostra regione". |
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BOLZANO: CORSI DI FORMAZIONE SUL LAVORO ALLA SCUOLA PER LE PROFESSIONI SOCIALI |
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Bolzano, 16 settembre 2010 - La Scuola provinciale per le professioni sociali in lingua italiana di Bolzano svolge un ruolo fondamentale nel campo della formazione del personale che opera sia nelle strutture pubbliche che a livello privato. Un settore particolarmente importante dell’attività della Scuola, diretta da Giorgio Bissolo, è quello della formazione continua sul lavoro nell’ambito della quale la struttura fornisce una serie di corsi molto interessanti e seguiti. Presso la Scuola Provinciale per le Professioni Sociali di Bolzano sono aperte le iscrizioni ai seguenti corsi di formazione continua che avranno inizio nel mese di ottobre: La musica nello sviluppo normale e patologico del bambino - Alla musica è stato riconosciuto un ruolo fondamentale nell’accompagnamento dello sviluppo del bambino sano e del bambino con patologie. Con la musica è possibile esprimersi, comunicare, lavorare sugli aspetti della coordinazione motoria, ecc … Durante il corso verranno presentate le potenzialità della musica nell’ambito della relazione educativa. Il corso è aperto ad assistenti all’infanzia, insegnanti, educatori e tutti gli interessati. Il corso si terrà l’08/10/2010 con orario 9.00-13.00 e 14.00-18.00. Il silenzio della vita I parte - Ogni operatore ha una propria modalità reattiva sia a livello comportamentale, sia a livello di pensiero e di vissuto affettivo nei confronti di tale avvenimento. Il corso mira ad aiutare coloro che si trovano ad assistere persone alla fine della loro vita ad acquisire consapevolezza e padronanza delle dinamiche emotive implicate nella relazione con il morente. Il corso è aperto ad assistenti geriatrici, educatori, operatori socio sanitari, operatori socio assistenziali e tutti gli interessati e si terrà l’11 e il 12 ottobre 2010 con orario 9.00-13.00 e 14.00-18.00. Sono stati richiesti crediti Ecm. Riflessologia del piede e rilassamento corso base - Conoscere ed applicare i principi base della riflessologia plantare (una scienza che ha le proprie origini nella medicina cinese) può rivelarsi un valido e collaudato strumento di supporto nell’alleviare i dolori, le tensioni o squilibri delle funzioni organiche. Se usata adeguatamente, tale tecnica può avere ottimi effetti nel rilassamento generale in soggetti affetti da turbe mentali e psichiche. Il corso si propone di introdurre i partecipanti a tale pratica. Il corso si terrà nel periodo dal 15/10/2010 al 06/11/2010. Come proteggersi la schiena accompagnando un minore nella sua evoluzione motoria - L’ottanta per cento della popolazione soffre di mal di schiena. Per il quaranta per cento delle persone poi il problema si cronicizza ripercuotendosi gravemente sull’attività lavorativa e sociale. Durante il corso chi lavora con bambini da 0 a5 anni potrà acquisire alcune tecniche utili proteggere la colonna vertebrale. Il corso si terrà di lunedì e di martedì a partire dal 18/10/2010 al 09/11/2010 con orario 17.30-19.30 Il gruppo come risorsa nei contesti di cura - L’appartenenza ad una organizzazione e, in senso più circoscritto, ad una équipe di lavoro, può rappresentare una risorsa nel sostenere, accompagnare, contenere le ansie, i timori, le difficoltà nel vivere una quotidianità professionale costantemente in contatto con la sofferenza dell’essere umano malato. Il corso si propone di sviluppare le competenze relazionali e comunicative fondamentali per la costituzione di team di lavoro efficienti, in modo da favorire l’incremento della motivazione dei partecipanti e le performance del gruppo. Il corso si terrà il 22 e il 23 ottobre 2010 dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 Metodi e strategia per migliorare le relazioni interpersonali - Il corso mira a migliorare le relazioni interpersonali e la comunicazione, la gestione dei propri atteggiamenti e comportamenti nell’incontro con l’altro nella dimensione interpersonale e organizzativa, favorendo l’acquisizione degli elementi di lettura delle situazioni problematiche tipiche dei gruppi formali/informali. Il corso si terrà il 27, 28, 29 ottobre con orario 9.00-13.00 e 14.00-18.00 Ginnastica posturale in acqua - Il corso, che ha come principio fondamentale il riequilibrio muscolare del corpo, si propone di fornire un mezzo per la prevenzione dei dolori connessi ad atteggiamenti posturali errati, sfruttando l’ambiente acquatico che, grazie alle sue caratteristiche, permette di svolgere attività motorie altrimenti non possibili. Il corso si terrà presso la piscina don Bosco ogni martedì dal 9/11/2010 al 01/03/2011con orario 18.30-19.30 Yoga base Merano - Più che una ginnastica o una filosofia, è un modo di vivere. Alcuni lo praticano per sport, perché rinforza e tonifica i muscoli, altri come terapia, perché aiuta a far passare il mal di schiena, ad abbattere lo stress, a perdere peso, a smettere di fumare, a dormire meglio... Il corso, che mira a guidare i partecipanti, attraverso la sperimentazione di appositi esercizi, ad acquisire le tecniche per rilassare, calmare e pacificare il corpo e la mente, si terrà presso la Scuola Provinciale delle Professioni Sociali con sede in Merano in via Verdi, 34 ogni martedì a partire dal 05/10/2010 fino al l’11/01/2011 con orario 16.00-17.30. Per ulteriori informazioni gli interessati possono rivolgersi direttamente alla Scuola Provinciale per le professioni sociali Ufficio Formazione continua, Tel. 0471 414418 – Fax: 0471 414455; fp.Sociale@scuola.alto-adige.it |
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POLITICHE GIOVANILI: LABORATORI PARTECIPATIVI TERRITORIALI, OGGI APPUNTAMENTO AD ALGHERO |
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Cagliari, 16 Settembre 2010 - Dopo la pausa estiva riprendono domani, giovedì 16 settembre, ad Alghero, i laboratori partecipativi territoriali delle Politiche Giovanili, promossi dall’Assessorato della Pubblica Istruzione, in collaborazione con l’Anci Sardegna, nell’ambito del Piano della Gioventù “Sardegna Under 30”. Alle 16, nella sala consiliare del Comune, è previsto il nono dei sedici incontri con i ragazzi, di età compresa tra i 14 e i 30 anni, per delineare un percorso che, in maniera innovativa, coinvolgerà direttamente la popolazione giovanile dell’isola, chiamata a formulare proposte, esporre bisogni e problematiche. I laboratori, che andranno avanti per tutto il mese di settembre, con tappe già programmate a Bosa, Gavoi e Pattada, saranno articolati per tavoli tematici che toccheranno diversi argomenti: giovani soggetti attivi, l’associazionismo giovanile, la polis e la politica, la scuola, la formazione e il lavoro, la legalità e la cultura civica, i luoghi e la gestione, la multiculturalità e gli scambi, la creatività, i talenti e le diverse capacità. Ogni partecipante potrà scegliere uno o più tavoli tematici, i cui lavori saranno coordinati da un rappresentante/tutor che farà sintesi dell’attività svolta. I risultati degli incontri diventeranno così la base di partenza per la predisposizione di un documento unico, da presentare e discutere pubblicamente nella 1^ Conferenza Regionale dei Giovani che si terrà a Cagliari a ottobre. |
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COMPLETATI I LAVORI PER 600MILA EURO ALL´I.T.C. "PARETO" DI PALERMO INTERVENTI NECESSARI PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA ALL´INTERNO DELLA SCUOLA |
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Palermo, 16 settembre 2010 – Quasi seicento mila euro per la manutenzione straordinaria dell´Itc “Pareto” di Palermo. Completati i lavori per il risanamento e il recupero funzionale di parti della scuola rovinate dalle infiltrazioni d´acqua. Il 14 settembre il presidente della Provincia, Giovanni Avanti, insieme all´assessore al Patrimonio Salvatore Cerra, ha fatto visita alla scuola e incontrato il nuovo dirigente scolastico, Salvatore Ferraro. “Questa scuola – sottolinea il Presidente Avanti – è strutturalmente una delle migliori a Palermo. Con questi lavori si realizza una buona parte della manutenzione necessaria per migliorare la qualità della vita all´interno dell´istituto, obiettivo prioritario della nostra Amministrazione”. La scuola aveva subito danni da numerose infiltrazioni d´acqua. Il progetto, finanziato dalla Regione e cofinanziato dalla Provincia, ha permesso innanzitutto il totale rifacimento della pavimentazione del campo sportivo esterno che si estende per 900 metri quadrati sopra la palestra coperta. Nella stessa parte di edificio è stato rifatto il sistema di deflusso delle acque piovane mentre anche nella palestra è stato recuperato il pavimento. Si è proceduto anche al recupero di alcune porzioni della pavimentazione degli spazi esterni e di parte del prospetto. Parzialmente recuperate anche le coperture e i cosiddetti “muretti d´attico”. Interamente rifatti i servizi in tutti i nove piani dell´istituto. Nel corso della visita il Presidente Avanti ha annunciato l´impegno dell´amministrazione per nuovi interventi: “compatibilmente con le risorse disponibili, programmeremo ulteriori lavori necessari, a cominciare da quelli per l´auditorium”. |
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PESCARA: “ITINERARI FORMATIVI PER L’AUTONOMIA”. LA PROVINCIA AVVIA AL LAVORO GLI ALUNNI DISABILI DELL´ IPSSAR "DE CECCO" |
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Pescara, 16 settembre 2010 - L’assessorato al Lavoro e Formazione della Provincia di Pescara attraverso il servizio Silus ha collaborato alla realizzazione del progetto ideato dall´Ipssar "De Cecco" denominato “Itinerari formativi per l’autonomia" che prevede, quale strumento di innovazione didattica, l´alternanza scuola-lavoro attraverso brevi periodi di formazione in azienda. Oggi, all´Istituto Tecnico “Manthonè” di Pescara nel corso del convegno “Work experience per le buone prassi di inclusione” sono stati presentati i primi risultati del progetto finalizzato all’avviamento al lavoro degli alunni diversamente abili sempre dell´Istituto "De Cecco. “Grazie ad un proficuo lavoro di rete territoriale che ha visto coinvolte, oltre alla scuola e alla Provincia, anche il reparto di neuropsichiatria infantile della Asl di Pescara, sono stati attivati otto tirocini formativi per altrettanti alunni diversamente abili – spiega l’assessore al Lavoro e Formazione, Antonio Martorella -. Due dei tirocini formativi si stanno trasformando in contratto. Aver declinato concretamente il concetto di transizione scuola-lavoro è per noi motivo di soddisfazione”. |
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SERVIZIO CIVILE, SCUOLA DI VITA A PARMA E PROVINCIA 131 POSTI TRA BANDO NAZIONALE E REGIONALE. SCADENZE FISSATE AL 4 E ALL’8 OTTOBRE |
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Parma, 16 settembre 2010 – “Un’esperienza meravigliosa, che ti apre la mente. È bello sentirsi utili a chi ne ha bisogno”. “È un anno che ti mette alla prova e che ti apre nuovi orizzonti”. “Lo slogan del servizio civile è “Un anno che cambia le cose, soprattutto dentro di te”: in questi mesi ho scoperto che non è uno slogan, è la verità. Cambia il tuo modo di vedere la vita, diventi un ingranaggio di qualcosa che è estremamente importante”. Parole di Davide, Valeria e Stefania, tre ragazzi che in questi mesi stanno completando la loro esperienza di servizio civile in alcune realtà di Parma. Tre testimoni veri di ciò che il servizio civile è e può rappresentare per un giovane: un’occasione di impegno diretto che propone esperienze improntate ai valori della solidarietà sociale e della partecipazione civica, con forte valenza educativa e formativa. Nei nuovi bandi di servizio civile sono 131 i posti disponibili a Parma e nel Parmense: 119 per il servizio civile nazionale, riservato ai ragazzi italiani, e 12 per il servizio civile regionale, riservato invece agli immigrati e gestito dalla Regione Emilia Romagna. Per il servizio civile nazionale le domande si possono presentare fino al 4 ottobre, e devono essere presentate agli enti attuatori dei progetti; per quello regionale la scadenza è invece fissata all’8 ottobre, e le domande devono essere presentate allo Sportello azione 18-28 della Provincia. Lo sportello Azione 18-28 è punto di riferimento per ogni informazione relativa a entrambi i bandi. “Il servizio civile è un’esperienza importante che costituisce una grande opportunità per i giovani: un’opportunità di crescita, la possibilità di imparare tante cose e di mettersi al servizio degli altri. Di essere utili a chi ne ha bisogno”, ha detto oggi in Provincia l’assessore al Personale Roberto Zannoni, che ha aperto la conferenza stampa di presentazione dei bandi 2010. “Parma ha sempre avuto una tradizione forte nella solidarietà: un forte impegno sociale, con organizzazioni che in questo campo hanno fatto scuola”, ha osservato l’assessore alle Politiche sociali Marcella Saccani, che del servizio civile ha detto: “È un’occasione da spendere perché tanti giovani possano misurarsi con la prospettiva di conoscere, di fare esperienze e di vederci più chiaro anche per il futuro. Ed è un modo per mettersi a disposizione del fare concreto: non si sta a guardare, si fa”. Il bando per il servizio civile nazionale è stato illustrato da Paola Valinotti, presidente del Coordinamento provinciale degli enti di servizio civile, che ha parlato di “vera opportunità di cittadinanza attiva sul territorio”, mentre del bando regionale del servizio civile destinato ai migranti ha parlato Fabio Faccini di Forum Solidarietà. Tra i presenti all’incontro anche il presidente del coordinamento provinciale delle Pubbliche assistenze di Parma e provincia Giovanni Capece e il sindaco di Sorbolo Angela Zanichelli. “Il servizio civile – ha osservato la Zanichelli - è un’opportunità da cogliere. Va fatto bene: se fatto bene, è un’esperienza che ti segna per la vita”. Per informazioni è possibile rivolgersi allo “Sportello Azione 18-28” della Provincia, in Piazzale Barezzi 3 (al secondo piano), aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13,30 e lunedì e giovedì pomeriggio dalle 14,30 alle 17,30 (tel 0521.931.333, fax 0521.931.318, e-mail azione1828@provincia.Parma.it sito web www.Sociale.parma.it/ ). Per ulteriori chiarimenti e per incontrare tutti i referenti degli enti e delle associazioni che ospiteranno volontari nell’ambito del bando 2010, si terranno due incontri informativi all’Assessorato Politiche sociali e sanitarie della Provincia (P.le Barezzi 3, Parma – 2° piano, Sala Barezzi): - per il servizio civile nazionale martedì 21 settembre alle 17 - per il servizio civile regionale venerdì 24 settembre alle 17. Servizio civile nazionale: scadenza bando il 4 ottobre - Il Servizio civile volontario è un’esperienza di volontariato e formazione per i giovani di cittadinanza italiana dai 18 ai 28 anni, dura 12 mesi e prevede un rimborso spesa mensile. I volontari saranno impegnati per circa 30 ore la settimana per 12 mesi e riceveranno un contributo mensile di € 433,82; è previsto un accompagnamento formativo per l’intera durata del progetto. A Parma e provincia sono disponibili 119 posti - (57 a Parma e 62 in provincia) in 20 diversi progetti: 98 posti nelle attività di assistenza (disabili, minori, adulti in disagio, detenuti, tossicodipendenti, donne con minori in difficoltà, anziani, pazienti affetti da patologie invalidanti), e 21 posti nel campo dell’educazione e promozione culturale (animazione sul territorio, animazione verso i giovani e verso i minori, tutoraggio scolastico). Il bando 2010, uscito il 3 settembre, si chiuderà alle 14 di lunedì 4 ottobre. Il Servizio Civile si può svolgere anche all’estero, in progetti a favore del sostegno dei Paesi in via di sviluppo. In questo caso non c’è alcun progetto gestito da realtà parmigiane o parmensi: i ragazzi del nostro territorio che volessero fare questa esperienza dovrebbero fare domanda n altre province, aspirando ad aggiudicarsi uno dei 456 posti di servizio civile all’estero (nell’ambito di 28 diversi progetti) messi a disposizione a livello nazionale. Servizio civile regionale: scadenza bando l’8 ottobre - Il Servizio civile regionale è un’opportunità offerta ai migranti. La Regione Emilia – Romagna (grazie alle legge 20/2003) permette di svolgere il servizio civile ai ragazzi stranieri, in regola con il permesso di soggiorno, che abbiano tra i 18 e i 28 anni. Il progetto di servizio civile regionale dura 11 mesi, impegna circa 20 ore la settimana e dà diritto a riceve un contributo di € 288. A Parma e provincia sono disponibili 12 posti nel progetto Nuovi Cittadini Crescono 2010: 11 sono a Parma e 1 a Salsomaggiore. Le attività si svolgeranno nel campo della mediazione culturale. Sono coinvolte associazioni di volontariato, cooperative sociali e l’Assessorato Provinciale ai Servizi Sociali. È possibile presentare la domanda per svolgere il servizio civile regionale entro venerdì 8 ottobre. |
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SCIENZIATI DICHIARANO CHE DIFFICILMENTE LA GEOINGEGNERIA RIUSCIRÀ A FRENARE L´INNALZAMENTO DEL MARE |
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Bruxelles, 16 settembre 2010 - Ricercatori provenienti da Europa e Cina avvisano che si può fare poco per fermare pericolosi innalzamenti del livello globale del mare, poiché, anche se verranno adottati tutti gli schemi della geoingegneria, tranne quelli più aggressivi, per mitigare gli effetti del riscaldamento globale oltre a un controllo rigoroso delle emissioni di gas serra, entro il 2100 l´incremento sarà tra i 30 e i 70 centimetri (cm). Tali cambiamenti probabilmente provocheranno devastazioni per i 150 milioni di persone che vivono nelle aree costiere più basse, compresi gli abitanti di alcune delle più grandi città del mondo. Le conclusioni dello studio sono state pubblicate nella rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas). Alcuni scienziati hanno proposto di applicare in vari modi la geoingegneria alla terra per affrontare il riscaldamento globale, riducendo così il suo impatto su entrambi i principali contributori all´innalzamento del livello del mare: l´espansione termica dell´acqua degli oceani e lo scioglimento di ghiacciai e calotte polari. Tuttavia, la dott.Ssa Svetlana Jevrejeva del Centro oceanografico nazionale nel Regno Unito, il professor John Moore dell´Università Normale di Pechino in Cina e il dott. Aslak Grinsted dell´Università di Copenaghen in Danimarca, ritengono che soltanto i più ambiziosi di questi schemi potrebbero avere qualche effetto sui livelli del mare, schemi che potrebbero però creare altri problemi. I ricercatori hanno creato modelli dei livelli del mare per tutto il 21° secolo applicando vari schemi di geoingegneria e possibili scenari di emissioni di biossido di carbonio (Co2). "Abbiamo utilizzato 300 anni di misurazioni delle maree per ricostruire il modo in cui il livello del mare ha reagito nella storia a cambiamenti nella quantità del calore prodotto dal sole che raggiunge la terra, gli effetti di raffreddamento delle eruzioni vulcaniche e le attività umane del passato," ha spiegato la dott.Ssa Jevrejeva. "In seguito, abbiamo usato queste informazioni per simulare il livello del mare nei prossimi 100 anni applicando schemi di geoingegneria." I cambiamenti della temperatura previsti come conseguenza dell´aumento di Co2 atmosferico o della geoingegneria sono grandi se confrontati con quelli causati dall´attività vulcanica negli ultimi 100.000 anni o dai cambiamenti durante gli ultimi 8000 anni nella quantità di energia solare che raggiunge la terra. Le simulazioni della dott.Ssa Jevrejeva mostrano che i progetti di geoingegneria estremi potrebbero avere qualche effetto sulla stabilizzazione dei livelli del mare, ma lei stessa si è interrogata sugli effetti che potrebbero avere sul pianeta. Ad esempio, ha suggerito che iniezioni di particelle di anidride solforosa (So2) nell´atmosfera superiore ogni 18 mesi, il corrispettivo di una grande eruzione vulcanica come quella del monte Pinatubo nelle Filippine, ridurrebbero la temperatura e ritarderebbero l´aumento del livello del mare di 40-80 anni. "Mantenere un tale mantello di aerosol potrebbe tenere il livello del mare a valori pari a quelli del 1990," hanno detto i ricercatori. Tuttavia, l´uso di iniezioni di So2 sarebbe costoso e rischioso poiché i suoi effetti sugli ecosistemi e sul sistema climatico sono poco conosciuti. In modo simile, grandi specchi in orbita attorno alla terra potrebbero rimandare una grande quantità dell´energia solare di nuovo nello spazio, riducendo le temperature e aiutando a controllare il livello del mare, ma la logistica e le sfide a livello ingegneristico di un tale schema sono scoraggianti. "Noi semplicemente non sappiamo come il sistema terrestre affronterebbe una tale azione di geoingegneria su grande scala," ha ammonito la dott.Ssa Jevrejeva. I ricercatori hanno sostenuto che forse il modo meno rischioso e maggiormente auspicabile di limitare l´aumento del livello del mare è mediante le bioenergie con lo stoccaggio del carbonio (Becs). Secondo loro, le colture per biocarburanti potrebbero essere coltivate su larga scala, la Co2 rilasciata durante la combustione o fermentazione potrebbe essere catturata e il carbonio stoccato come biochar nel suolo o in siti geologici di stoccaggio. "Il Becs presenta alcuni vantaggi rispetto alla cattura chimica della Co2 dall´atmosfera, che richiede una fonte di energia, anche se, secondo le nuove simulazioni, entrambi gli approcci potrebbero alla fine ridurre i livelli di Co2 atmosferica al livello pre-industriale," hanno detto gli scienziati. Ma la dott.Ssa Jevrejeva ha avvisato che qualsiasi schema estremo di geoingegneria potrebbe presentare dei seri problemi. "Sostituire la geoingegneria al controllo delle emissioni di gas serra significherebbe caricare enormi rischi sulle generazioni future," ha concluso. Per maggiori informazioni, visitare: National Oceanography Centre: http://noc.Ac.uk/ Pnas: http://www.Pnas.org/ |
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LOMBARDIA: DIFESA DEL SUOLO, PRONTO ACCORDO DA 225 MLN. MAXI-PIANO PER INTERVENTI CONTRO IL RISCHIO IDROGEOLOGICO PRESTO LA FIRMA DELL´INTESA CON IL MINISTERO DELL´AMBIENTE |
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Milano, 16 settembre 2010 - La Giunta regionale ha approvato, su proposta del presidente Roberto Formigoni, di concerto con l´assessore al Territorio e Urbanistica, Daniele Belotti, lo schema dell´Accordo di Programma con il Ministero dell´Ambiente per la pianificazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico. Il documento prevede un programma complessivo di interventi urgenti di difesa del suolo per 224.893.000 euro, finanziati in parte da Regione Lombardia e dal Ministero dell´Ambiente. "Regione Lombardia - spiega Formigoni - ha messo in atto un piano da 147 milioni di euro, la cui efficacia e tempestività è stata la carta vincente per questo accordo con il Ministero dell´Ambiente, che stanzia 77 milioni aggiuntivi. Possiamo proseguire in questo modo - prosegue Formigoni - nonostante il momento di stretta per le finanze degli enti pubblici, una vasta e capillare azione di messa in sicurezza del nostro territorio". "Con l´approvazione oggi in Giunta di questo Accordo di Programma - ha commentato l´assessore Belotti - Regione Lombardia dà il via ad un´importante e strutturale azione di difesa del Territorio. I cospicui finanziamenti messi a disposizione dalla Regione sono destinati alla salvaguardia idraulica e alla riqualificazione dei corsi d´acqua, per la messa in sicurezza e la difesa del suolo. Quanto prima mi recherò, insieme al presidente Formigoni, presso il Ministero dell´Ambiente per la sottoscrizione dell´Accordo e per il perfezionamento dei dettagli operativi degli interventi; successivamente organizzeremo una serie di incontri nelle Province, coinvolgendo gli Enti locali interessati e gli Ster, per la predisposizione dei protocolli d´intesa, così da poter iniziare subito con i lavori". "Gli ingenti fondi stanziati grazie a questo accordo - conclude Belotti - consentiranno ai nostri Comuni e alle nostre Province di intervenire per prevenire i dissesti idrogeologici e per mettere in sicurezza aree colpite dai fenomeni alluvionali che si sono abbattuti con violenza sulla nostra Regione, garantendo così maggior sicurezza a tutti i cittadini lombardi". L´impegno Regionale - La quota di cofinanziamento regionale, pari a 147.370.000 euro, è stata determinata sulla base di programmazioni già approvate e di fondi previsti nel bilancio regionale per il prossimo biennio: di questi, 46.605.000 euro sono previsti nel Piano attuativo regionale del Fondo aree sottoutilizzate 2007-2013 per gli interventi di messa in sicurezza e difesa idraulica (con priorità alla messa in sicurezza delle aree Expo 2015), 51.300.000 euro per progetti di sicurezza idraulica del lago d´Idro, 44.464.800 euro di fondi ministeriali vincolati, già disponibili nel bilancio regionale, per gli interventi previsti nell´Accordo di Programma per la salvaguardia idraulica e la riqualificazione dei corsi d´acqua dell´area metropolitana milanese (oltre all´intervento di protezione dai crolli della strada della Val Masino, sulla base di economie di fondi riprogrammati) e i restanti 5.000.000 euro per interventi di manutenzione in programma nel 2011 e 2012. L´impegno Del Ministero - Il Ministero dell´Ambiente, una volta perfezionato l´Accordo, contribuirà mettendo a disposizione di Regione Lombardia 77.523.000 euro per interventi urgenti programmati dall´assessorato al Territorio e Urbanistica sulla base delle numerose segnalazioni di dissesto ricevute dagli Enti locali e dalle Sedi territoriali regionali, scelti in funzione delle priorità definite dal Ministero stesso in accordo con l´Autorità di bacino del fiume Po. Gli Interventi Strutturali - La firma di questo importante accordo tra Regione e Ministero consentirà la realizzazione di 73 interventi strutturali nelle diverse province lombarde (compreso quello relativo alle opere per la messa in sicurezza del lago d´Idro) e 70 interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria (8 in provincia di Bergamo, 5 in provincia di Brescia, 6 in provincia di Como, 2 in provincia di Cremona, 6 in provincia di Lecco, 3 in provincia di Lodi, 9 in provincia di Mantova, 10 in provincia di Pavia, 17 in provincia di Sondrio e 4 in provincia di Varese). A questi si aggiungono 23 interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria di fiumi, torrenti e sponde (5 in provincia di Como, 4 in provincia di Brescia, 3 ciascuno nelle province di Lodi e Bergamo, 2 ciascuno nelle province di Varese e Lecco, e uno ciascuno per le province di Pavia, Sondrio, Mantova e Monza Brianza) finanziati direttamente con fondi regionali. Tra gli interventi strutturali di difesa del suolo più significativi figurano: le opere di regimazione idraulica per la salvaguardia dalle piene periodiche dei fiumi Seveso, Bozzente, Lura e Lambro nell´area milanese e della Brianza; la soluzione del problema dell´esondazione del Fontanile di Tradate, in Comune di Gorla Minore e la sistemazione idraulica del fiume Olona in Varese; la realizzazione di opere di difesa dalle valanghe in Provincia di Bergamo (Foppolo, Carona, Branzi, Isola di Fondra e Valleve); la sistemazione di frane di versante in Valle Camonica; la sistemazione della strada di accesso della Val Masino (Sondrio), interessata da crolli di massi; la sistemazione delle aree soggette a crolli nell´abitato di Menaggio e ad Asso (Como); la regimazione idraulica di alcuni torrenti ad elevato rischio in provincia di Lecco (Comuni di Valmadrera e Civate); gli interventi di ripristino a seguito dei dissesti verificatisi nell´aprile 2009 nell´Oltrepo Pavese, in particolare nei bacini dei torrenti Versa e Scuropasso; la sistemazione di alcuni sistemi idraulici e dei colatori nelle province di Lodi e Mantova. |
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IN VENETO NEL 2012 IL “G20” DEI PARCHI |
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Treviso, 16 settembre 2010 - “Stiamo lavorando a livello internazionale per ospitare nel Veneto quello che chiamo il “G20” dei Parchi: un confronto tra le rappresentanze delle aree protette più importanti del mondo, con l’obiettivo di far sì che queste strutture siano sempre più sentite e più vissute della gente”. L’annuncio a sorpresa è stato dato questa mattina dall’assessore ai parchi del Veneto Franco Manzato, in occasione della presentazione delle “Giornate dell’ambiente”, progetto pilota che il Parco regionale del fiume Sile realizzerà da venerdì 17 a domenica 19 settembre prossimi alla Darsena Portegrandi, nel Comune veneziano di Quarto d’Altino. “Speriamo di poter organizzare l’appuntamento internazionale nel 2012 – ha aggiunto Manzato – mentre la sede sarà certamente nell’ambito delle Dolomiti, territorio che esprime in questo settore il brand più conosciuto del Veneto”. “I parchi – ha affermato l’assessore – sono aree che vanno protette ma anche partecipate. La politica della Giunta veneta nel comparto sarà proprio questa: far vivere i parchi, renderli dinamici e attrattivi, non aree statiche e sottovetro. Per questo intendo promuovere i parchi del Veneto, con le loro iniziative, anche a livello nazionale e internazionale, sostenendo operazioni come il progetto pilota del Parco del Sile. In base all’esito, alla sua quantità e qualità, ne trasferiremo i risultati anche ad altri parchi della regione”. Le giornate dell’ambiente alla Darsena Portegrandi – ha spiegato dal canto suo il presidente del Parco del Sile Alberto Magaton – si inseriscono nella settimana europea della mobilità sostenibile. Sono previste escursioni in bicicletta e in motonave, mostre storiche sul Sile e il suo artigianato, a partire da quello navale, spettacoli folcloristici, artistici e di cabaret, la presentazione di progetti didattici, una mostra mercato delle produzioni biologiche (da sabato pomeriggio a domenica 19), degustazioni delle tipicità del territorio con la golosa conclusione, domenica a partire dalle 19,30, con toro allo spiedo e sopressa gigante. “Il successo è già annunciato – ha annunciato Magaton – e ad esempio i posti per le escursioni in motonave sono già pressoché esauriti. Ci auguriamo di avere con noi molti visitatori vecchi e nuovi, alla scoperta di un territorio eccezionale e alla ricerca delle radici della nostra identità”. |
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RISANAMENTO DELLE LAGUNE GARGANICHE. AVVIATO IL PROCESSO DI VALUTAZIONE |
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Bari, 16 settembre 2010 - E’ stato avviato ieri il procedimento di valutazione delle modalità di utilizzo dei fondi per il risanamento di parte delle lagune dei Comuni di Lesina e Cagnano Varano. (Foggia). La somma, già stanziata dal Ministero dell’Ambiente in base all’Accordo di programma quadro “Tutela delle acque e gestione integrata delle risorse idriche”, ammonta a € 7.176.023. Lo rende noto l’assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile, Fabiano Amati, che ha convocato questa mattina tutti i soggetti interessati per un incontro al termine del quale si è deciso che i Comuni di Lesina e Cagano Varano dovranno presentare agli uffici regionali, entro la fine del mese del settembre, tutti i progetti già redatti per la realizzazione di opere di risanamento. Entro il mese di ottobre poi, la Regione Puglia, in accordo con l’Autorità di Bacino ed i Servizi Tutela delle acque e Lavori pubblici valuterà la validità dei progetti e le modalità di distribuzione delle risorse tra i due Comuni interessati. “La riunione – ha detto Amati - è stata utile per tracciare un preciso crono-programma che necessario ad evitare che questi fondi già disponibili vadano persi e, contestualmente, perché siano utilizzati nel migliore dei modi per superare le criticità di queste zone, causate dall’inquinamento delle due lagune. “Valuteremo con attenzione- ha detto Amati- le ipotesi progettuali che i Comuni di Lesina e Cagnano Varano provvederanno a presentarci entro 15 giorni e cercheremo la migliore soluzione affinchè questi 7 milioni di euro siano investiti in opere funzionali, congruenti con il Piano di tutela delle Acque della Puglia e condivise con l’Autorità di Bacino, poiché si tratta di aree ad elevata criticità geomorfologia. “Ad oggi- ha continuato L’assessore- non possiamo escludere che il risanamento delle lagune potrebbe essere attuato a prescindere dai confini amministrativi; il nostro compito primario sarà quello di individuare le priorità che potrebbero portare ad una divisione equa delle risorse tra le due realtà amministrative, così come potrebbero indurci a destinare somme diverse per riuscire a realizzare lavori utili a risolvere i problemi. Sprecare soldi e manodopera – ha concluso l’assessore - in opere “fatte a metà” non ha alcun senso”. |
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SARDEGNA, GREEN FUTURE: ISCRIZIONI AL CORSO DI GUIDA AMBIENTALE ESCURSIONISTICA |
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Cagliari, 16 Settembre 2010 - L´assessorato competente in materia di formazione professionale informa che fino all´8 ottobre 2010 è possibile iscriversi al corso per guida ambientale escursionistica. Il corso è indirizzato a 20 allievi: disoccupati, inoccupati, lavoratori in cassa integrazione, in mobilità, lavoratori autonomi, migranti, sottoposti a minacce di espulsione dal mercato del lavoro, in possesso del diploma di scuola secondaria superiore e motivati alla creazione d´impresa nell´ambito delle attività del turismo ambientale. Le attività formative saranno articolate nei seguenti moduli didattici: 1. Comunicazione nella lingua straniera - inglese (50 ore), 2. Competenze digitali (50 ore), 3. Legislazione e organizzazione turistica nazionale e regionale (40 ore), 4. Il patrimonio naturale della Sardegna (120 ore), 5. Il patrimonio culturale della Sardegna (80 ore), 6. Francese (50 ore), 7. Tedesco (50 ore) , 8. Sicurezza e primo soccorso (50 ore), 9. Tecniche di organizzazione e pianificazione di itinerari integrati (170 ore di cui 120 di stage), 10. Tecniche di comunicazione, relazione e gestione di gruppi (40 ore), 11. Analisi della domanda e studio della concorrenza: metodologie e strumenti di marketing (80 ore), 12. La dimensione economico-finanziaria nelle scelte imprenditoriali: elementi di economia aziendale, programmazione e controllo (70 ore), 13. Pianificazione strategica e business planning: dall’idea al progetto di impresa (130 ore), 14. Studiare, costruire e gestire l’offerta: il management del servizio (110 ore), 15. Relazionarsi con la domanda: strategie e tecniche di comunicazione aziendale e vendita (110 ore). Il corso di 1200 ore, finanziato coi fondi del bando Green Future nell´ambito dell´operazione Passos, è organizzato dall´Ifold e si svolgerà a Oristano. Per chiarimenti è possibile telefonare ai numeri: 070/5489144-121, tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 14, inviare una mail all´indirizzo: ilaria.Mattana@ifold.it o consultare il sito www.Ifold.it/ |
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MESSA IN SICUREZZA DELLO STURLA, BURLANDO: FASE CONCLUSIVA, TERMINE DEI LAVORI IN PRIMAVERA |
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Genova, 16 Settembre 2010 - “Due inverni molto piovosi hanno rallentato il loro svolgimento, ma i lavori per la messa in sicurezza dello Sturla sono in fase conclusiva e termineranno in primavera”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando in occasione del sopralluogo di ieri a cui hanno partecipato anche Carlo Isola, incaricato soggetto attuatore dei lavori, Stefano Pinasco, direttore dei lavori del Comune di Genova, tecnici di Regione e Comune e rappresentanti delle imprese esecutrici. I lavori, iniziati nel 2008 e per cui Burlando è commissario di Protezione Civile, hanno comportato un investimento complessivo di 11 milioni di euro, finanziato perlopiù dalla Protezione Civile Nazionale. Partiti dalla foce, i lavori sono risaliti verso monte e il cantiere è attualmente antistante la facoltà di Chimica, all’altezza della strozzatura del torrente, causa principale delle esondazioni del passato che negli anni novanta causarono anche due vittime. “Per allargare l’alveo sarà utilizzato un pezzo della strada adiacente. Dopo la successiva copertura del torrente verranno ripristinate le dimensioni del tratto stradale. In più ci sarà un tratto di copertura a disposizione del quartiere, che verrà destinato secondo le scelte del Comune, in accordo con Provincia e Municipio, al termine dei lavori di nostra competenza” ha continuato il presidente. “I lavori sullo Sturla sono eseguiti in parallelo con quelli per la messa in sicurezza del Fereggiano: entrambi termineranno il prossimo anno per un totale di circa venti milioni di euro” ha concluso Burlando |
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CONCLUSO L´INTERVENTO DI MESSA IN SICUREZZA DELLA FRANA DI VADO A MONZUNO NEL BOLOGNESE. |
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Bologna, 16 settembre 2010 – Sono terminati i lavori di messa in sicurezza del territorio di Vado, nel Comune di Monzuno (Bologna), colpito nel maggio scorso da un vasto movimento franoso. L’importante intervento di protezione civile ha permesso di mettere in sicurezza le abitazioni, la strada provinciale e i territori limitrofi. Per valutarne i risultati oggi alle ore 15 l’assessore regionale alla protezione civile Paola Gazzolo e il direttore dell’Agenzia regionale di protezione civile Demetrio Egidi, insieme alla consigliera regionale Silvia Noè, incontreranno il sindaco di Monzuno Marco Mastacchi e i rappresentanti della Provincia di Bologna e del Servizio tecnico di bacino. Il 4 maggio scorso la frana aveva completamente distrutto un edificio, gravemente danneggiati altri 3 e portato all’evacuazione di 45 persone. La strada, inoltre, era stata ostruita, bloccando completamente la circolazione. Grazie al lavoro svolto da Comune, Servizio tecnico di bacino, Autorità di bacino e Provincia, coordinato dalla Protezione civile regionale, e al rapido finanziamento regionale di 130 mila euro è stato possibile realizzare la messa in sicurezza della scarpata attraverso il disgaggio e la rimozione delle masse pericolanti che incombevano sulle abitazioni e sulla strada. Sono quindi rientrare in casa le persone evacuate e la strada provinciale 325 “Val di Setta” è stata riaperta alla circolazione. |
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CONTO ALLA ROVESCIA PER NUOVO MODELLO SISTEMA IDRICO LUCANO DE FILIPPO INSEDIA IL COMITATO TECNICO INTERISTITUZIONALE: “GARANTIRE NATURA E GESTIONE PUBBLICA DELL’ACQUA E TARIFFE SOCIALI”. SEI MESI PER PRODURRE UNA PROPOSTA DI LEGGE |
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Potenza, 16 settembre 2010 - Sei mesi di tempo per ridisegnare il sistema idrico lucano, inquadrando nel contesto normativo nazionale le volontà politiche regionali di garantire la natura pubblica dell’acqua, e salvaguardare anche la gestione pubblica della stessa con un modello che continui a perseguire, come è stato fino ad oggi, efficienza ed economicità, ma partendo dalla constatazione che “in una Regione grande come la Basilicata ma con i suoi bassi indici democratici, non è pensabile coprire tutti i i costi del servizio con le sole tariffe riscosse dagli utenti”. E’ questo il mandato che il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha consegnato questa mattina ai componenti del Comitato tecnico interistituzionale che dovrà formulare la proposta della nuova legge regionale in materia di risorse idriche ed ha al suo interno, oltre ai dipartimenti regionali, Autorità di Bacino idrico, Aato, Acquedotto Lucano, Acqua Spa e Consorzi di Bonifica. “Per noi – ha detto De Filippo – la natura pubblica sia della risorsa idrica che della sua gestione non è in discussione per svariati motivi. Innanzitutto gestire bene la risorsa idrica vuol dire utilizzare meno e meglio l’acqua e questo confligge con gli interessi di un gestore privato che, perseguendo il profitto, sa bene che più utilizzo vuol dire più ricavi. Ancora – ha continuato il presidente – dobbiamo assicurare l’equilibrio economico al sistema anche attraverso la previsione dell’eventuale riconoscimento di risorse pubbliche laddove gli introiti non siano sufficienti a coprire i costi operativi. Portare l’acqua anche in zone poco densamente popolate sarebbe un’operazione non conveniente dal punto di vista economico per un privato e noi siamo una regione con un territorio grande il doppio di quello della Liguria, ma con appena 600mila abitanti”. In Basilicata c’è l’esigenza di portare avanti quello che il presidente ha definito “un sistema virtuoso, con Acquedotto Lucano che ha avviato iniziative consistenti, ottenendo risultati apprezzabili” ma di adeguare il modello di funzionamento alle nuove norme nazionali che impongono, ad esempio, il superamento delle Autorità di ambito territoriale ottimale (Aato). “Dobbiamo valorizzare la positiva esperienza avviata – ha detto il presidente – che fino ad oggi, ad esempio, ci ha consentito di ottenere fondi aggiuntivi per oltre 20 milioni sul Por 2000/2006, quasi 32 milioni extra con l’accordo di Programma Governo-regioni sull’acqua, e altri 37 milioni di euro come premialità del Cipe per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle perdite idriche e aumento di acque depurate, ma dobbiamo andare anche oltre, come si sta facendo, ad esempio, con il positivo accordo tra Società energetica Lucana e Acquedotto Lucano per lavorare sulle energie rinnovabili al fine di ridurre i costi delle spese di sollevamento idrico, rendendo la gestione sempre più efficace ed efficiente. E il disegno sulla gestione idrica ”. Un’attenzione particolare il presidente l’ha poi riservata all’Eipli (Ente irrigazione Puglia, Lucania Irpinia) che gestisce alcuni impianti di accumulo in Basilicata “una realtà commissariata dal governo – ha detto – che non abbiamo potuto convocare, e sulla quale a livello centrale non sembrano esserci idee chiare. Ma dobbiamo prepararci anche a definire un modello di funzionamento del sistema che si interfacci con questa realtà nella quale aspettiamo di capire come la Regione sarà rappresentata. Perché mentre si discute di federalismo - ha concluso – è impensabile che in un soggetto che gestisce sistemi di accumulo sul nostro territorio la Regione non sia adeguatamente rappresentata”. Quanto al modello di funzionamento del Comitato insediato, De Filippo ha chiesto uno stretto raccordo “con report anche settimanali sull’attività svolta” per contemperare meglio le scelte tecniche con gli indirizzi politici. |
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ARPAC CAMPANIA, ASSESSORE ROMANO: "STIAMO LAVORANDO PER GARANTIRE PAGAMENTO DELLE SPETTANZE DI SETTEMBRE" |
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Napoli, 16 settembre 2010 - "Apprendo che il direttore generale dell´Arpac Gennaro Volpicelli ha inviato alle organizzazioni sindacali dell´Agenzia stessa e della Multiservizi una missiva in cui annuncia di non essere in grado di ´far fronte alla liquidazione delle normali spese obbligatorie´ a causa di una pesante situazione di cassa dovuta ai tempi con i quali vengono erogati i fondi ordinari". L´assessore all´Ambiente della Regione Campania, Giovanni Romano interviene sulla questione, e precisa: "Siamo consapevoli delle criticità e ci stiamo già adoperando per scongiurare il paventato mancato pagamento delle spettanze. Per questo, nell´interesse di tutti, auspico un atteggiamento responsabile da parte dei lavoratori stessi: è chiaro che un clima sereno agevola un compito arduo. Ho già parlato con Volpicelli e con il presidente di Arpac Multiservizi, Raffaele Busiello, ricordando che le pressioni non contribuiscono a risolvere la questione. Mi auguro che le preoccupazioni del personale rientrino, anche perché la fine del mese non è ancora arrivata. Avrei preferito che il professor Volpicelli rappresentasse le sue preoccupazioni prima alla Regione e poi a terzi, onde evitare il sospetto che si volesse ingenerare una situazione di procurato allarme".. |
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ROM, MILANO: DUE ROMENI SCARICANO 15 TONNELLATE DI AMIANTO IN CAMPO ABUSIVO E CI FANNO SCORRAZZARE I BAMBINI: POLIZIA LOCALE LI DENUNCIA. COMPORTAMENTO CRIMINALE |
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Milano, 16 settembre 2010 - “La Polizia Locale in servizio di controllo del territorio al quartiere Rogoredo, ha smantellato un insediamento abusivo sorto su un’area comunale in via Toledo, dove è stata scoperta anche una discarica abusiva di amianto. Sul posto gli agenti hanno trovato un nucleo familiare di 8 rom romeni, tra cui 2 bambini, che occupavano due baracche, poi abbattute, e circa 15 tonnellate di eternit sgretolato misto a macerie e materiale di risulta, che due componenti del nucleo avevano appena scaricato da un autocarro. A seguito di accertamenti la Polizia Locale ha scoperto che i due romeni, erano stati pagati 20 euro per ogni singolo trasporto del materiale che hanno dichiarato provenire dalla zona Bovisa. I nomadi sono stati denunciati per trasporto di rifiuti pericolosi senza autorizzazione e formulari di identificazione, smaltimento illecito, occupazione abusiva di suolo pubblico. L’autocarro è stato sequestrato. L’area è stata messa in sicurezza. Sono in corso le indagini per risalire ai diretti responsabili del reato ambientale”. Lo comunica il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. Una pattuglia della Polizia Locale, in particolare, ha notato l’andirivieni di un autocarro guidato da rom che continuava a scaricare materiale. Gli agenti si sono insospettiti e hanno chiamato in ausilio i colleghi del Nucleo Ambiente, per accertare la composizione dei rifiuti trasportati con i quali i rom stavano creando un manto stradale, come hanno detto, su cui costruire abusivamente le baracche. “Non solo i rom trasformano le aree occupate abusivamente in discariche a cielo aperto, abbandonando tonnellate di rifiuti – commenta De Corato -. Ora, in queste aree ci smaltiscono pure l’amianto, su cui poi fanno scorrazzare i bambini. Un comportamento criminale. Un motivo in più che ci spinge a smantellare necessariamente questi insediamenti che sono un pericolo per la salute dei minori e degli stessi occupanti. E rivela come siano fuori luogo e irresponsabili i piagnistei della sinistra e di certi buonisti del volontariato allorché Comune e Prefettura intervengono per smantellare pericolose baraccopoli”. Due clandestini, comunica inoltre il vice Sindaco, sono finiti in manette grazie all’intervento della Polizia Locale. Un senegalese di 29 anni, fermato per un controllo alla stazione di Lambrate è risultato privo di permesso di soggiorno e non aveva rispettato un ordine di espulsione della Questura di Forlì-cesena. In passato era già stato fermato 16 volte, di cui 3 per contraffazione. Arrestato anche un egiziano di 21 anni trovato sulla linea 15 del tram senza documenti. Non aveva ottemperato a un foglio di via emesso dalla Questura di Milano”. |
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FIRMATO ACCORDO TRA REGIONE SARDEGNA E CONSORZIO RECUPERO VETRO |
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Cagliari, 16 Settembre 2010 - L´assessore della Difesa dell´Ambiente, Giuliano Uras, e il Presidente del Consorzio Recupero del Vetro, Enzo Cavalli, hanno stipulato a Cagliari il nuovo accordo di programma finalizzato a migliorare le prestazioni del servizio di raccolta e recupero degli imballaggi in vetro in Sardegna. Il precedente accordo di programma era stato stipulato nel luglio del 2003. L´accordo mira a rafforzare il sistema di piattaforme centralizzate per la ricezione degli imballaggi in vetro da raccolta differenziata ed il loro invio ad impianti di recupero sia regionali che extra-regionali. Obiettivo dell’azione è quello di garantire la certezza dell´avvio a riciclo dei materiali e dare reale applicazione in Sardegna all’accordo nazionale Anci - Conai 2009-2013 relativo all’erogazione dei corrispettivi ai Comuni per le attività di raccolta differenziata effettuate. In particolare, con la stipula dell’accordo di programma, la Regione Sardegna si è adeguata a quanto avviene nelle altre Regioni in relazione alla gestione degli imballaggi in vetro a seguito dell’entrata in vigore dell´Allegato Tecnico Vetro di cui all’accordo di programma Anci-conai. Il nuovo Accordo di Programma garantirà inoltre il consolidamento delle percentuali di raccolta differenziata degli imballaggi in vetro nel territorio regionale che, grazie al vecchio accordo con il Coreve e all´impegno dei cittadini, ha fatto registrare tassi di raccolta pro capite fra i più alti in assoluto in Italia. "Il nuovo accordo di programma consentirà di potenziare ulteriormente e in maniera sinergica lo smaltimento del vetro e permetterà inoltre di perseguire l’obiettivo di una raccolta differenziata ed ecosostenibile", ha spiegato l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Giuliano Uras. Il rinnovo dell’Accordo si inserisce nella complessiva strategia regionale di consolidamento delle raccolte differenziate dei rifiuti urbani, che ha comportato nel corso degli ultimi 6 anni il raggiungimento di un tasso complessivo del 40% partendo dal 4% del 2004. |
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PROGETTO DIFFERENTEMENTE UNA DOPPIA VALENZA |
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Bari, 16 settembre 2010 - “Si tratta della concretizzazione di un’idea. Finalmente oggi questo progetto, già avviato nel 2008, compie un primo passo operativo”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale all’Ecologia, Lorenzo Nicastro, intervenendo presso lo spazio conferenze del Pad. 152 della Fiera del Levante alla presentazione del Progetto “Differentemente point”. “Questo progetto – ha proseguito Nicastro – ha una doppia valenza. Da un lato diciamo ai pugliesi che il rifiuto, che normalmente conferiamo in discarica può essere una risorsa. Dall’altro attraverso la realizzazione di circa 80 eco-point garantiremo a circa 250 persone un lavoro, attivando in questo modo un esempio virtuoso di politiche di sviluppo coniugate con il rispetto dell’ambiente”. Per questo progetto sono stati stanziati circa quattro milioni di euro che permetteranno l’avvio su tutto il territorio regionale di 80 eco-point, delle vere e proprie strutture dove il cittadino potrà conferire quei rifiuti (carta, rifiuti ingombranti, cartone, vetro, materiale di risulta e altro) che normalmente lascia davanti ai cassonetti. In questo modo, avrà diritto ad una “scheda punti” che gli permetterà di ritirare dei premi sulla base della virtuosità con cui ha praticato la raccolta differenziata. “In questo modo – ha concluso Nicastro – anche attraverso la divulgazione e la sensibilizzazione di questo progetto si potrà attivare una filiera virtuosa che speriamo contribuisca in modo considerevole alla riduzione dei rifiuti da conferire in discarica”. |
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