Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 MODA E TENDENZE ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 28 Ottobre 2010
GREEN ECONOMY. PRIMATO LOMBARDO PER ENERGIA DA RINNOVABILI INCONTRO RAIMONDI-AL GORE,BENE PROVVEDIMENTI A LUNGA SCADENZA NON C´E´ COMPETITIVITA´ SENZA SOSTENIBILITA´ AMBIENTALE  
 
Milano, 28 ottobre 2010 - Con il 17,4% del totale nazionale, Regione Lombardia, seguita dal Trentino che si ferma al 14,6, detiene il primato per l´energia prodotta da fonti rinnovabili nel corso del 2009. Anche in termini di potenza di stessa derivazione, la Lombardia fa registrare un altro record: 20,9%. Segue sempre il Trentino Alto Adige con il 12,1. E´ partito da queste considerazioni l´intervento dell´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Reti, Marcello Raimondi, al convegno "Green Economy e Corporate Social Responsability" che ha chiuso la Tavola Rotonda aperta dal Premio Nobel, Al Gore. "Questi dati - ha detto Raimondi - dimostrano che qualcosa di significativo sta cambiando. Sta cambiando la cultura diffusa e questo è un dato che spesso è troppo trascurato. Stiamo infatti assistendo a un rinascimento della cultura della difesa dell´ambiente". Tutto ciò spiega anche come mai la Lombardia abbia superato il Trentino Alto Adige, che gode di regimi fiscali indubbiamente più favorevoli, anche nel numero dei pannelli fotovoltaici installati. Sicuramente i bandi che da anni Regione Lombardia ha messo in campo stanno favorendo quel cambio di mentalità che è necessario alla "rivoluzione verde". E in questo senso non è trascurabile la risposta che arriva anzitutto dalle nostre aziende, che sembrano proprio aver riscoperto l´importanza dello sviluppo sostenibile e della tutela ambientale. "Non c´è competitività senza sostenibilità - ha chiosato Raimondi -. In questo senso, le nostre aziende hanno imboccato la strada giusta accettando la sfida dei provvedimenti regionali a lunga scadenza". Sfida che è anche quella lodata da Al Gore secondo il quale, per investire nell´ambiente e nella sostenibilità, bisogna cambiare la mentalità che va per la maggiore e cioè quella che guarda a un tornaconto immediato. Lungimirante allo stesso modo è anche il Piano integrato di durata quinquennale per lo sviluppo sostenibile approvato qualche mese fa dalla Giunta regionale per coordinare gli sforzi e vincere la sfida della sostenibilità. "Abbiamo messo a punto interventi per oltre 1 miliardo di euro - ha concluso Raimondi - che ci aspettiamo ingeneri un giro di affari 3 volte superiore. L´expo del 2015 sarà quindi l´occasione per fare il check alle nostre iniziative. Siamo sicuri che riusciremo a far apprezzare le eccellenze da noi raggiunte".  
   
   
ECONOMIA VERDE, ONLINE IL SITO DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA DEDICATO A PRODUZIONE E CONSUMO SOSTENIBILE  
 
 Bologna, 28 ottobre 2010 – È online il sito per promuovere una maggiore sostenibilità nei consumi dei cittadini e per orientare le imprese verso produzioni eco-compatibili. Il sito lo si può trovare all’indirizzo www.Regione.emilia-romagna.it/pcs/  ed è gestito da Ervet, nell’ambito della convenzione triennale con la Regione Emilia-romagna: l´obiettivo quello di diffondere modalità di consumo più consapevoli ed anche prodotti e servizi sostenibili. «Soddisfare i bisogni del presente con un occhio di riguardo al futuro: è questa l’essenza sia della produzione che del consumo sostenibile. Con questo sito - ha sottolineato l’assessore ad Attività produttive ed Economia verde, Gian Carlo Muzzarelli - la Regione Emilia-romagna vuole rafforzare ancor di più il suo impegno per promuovere la sostenibilità ambientale del territorio attraverso un’azione coordinata tra produttori e cittadini/consumatori. La coesione nasce dalla partecipazione, e quella dei cittadini/consumatori è fondamentale per avere una comunità protagonista del proprio sviluppo. Del resto, la diffusione delle informazioni è fondamentale, tanto per l’utilizzo delle migliori tecnologie per produzioni di qualità e senza impatto sul territorio, quanto per un consumo consapevole, a tutela della salute e dell’ambiente». Il sito vuole da un lato sensibilizzare i consumatori fornendo informazioni che permettono di fare acquisti con consapevolezza e responsabilità, dall’altro si rivolge al mercato promuovendo strumenti (certificazioni e tecnologie ambientali), per far si che le produzioni corrispondano sempre più ai criteri dello sviluppo sostenibile. Ciò avviene attraverso due macro-sezioni, facce della stessa medaglia: una dedicata alla produzione e una al consumo sostenibile. Come ridurre l’impatto dei propri processi produttivi? Quali sono le principali tecnologie innovative in campo ambientale? Come gestire al meglio gli aspetti ambientali in azienda? Le imprese trovano risposta a queste domande nell’area “Produzione” del sito: produrre beni e sviluppare economie con minori risorse, per esempio riducendo i consumi di energia, di materie prime o di produzione di rifiuti, innesca un circolo virtuoso di eco-efficienza e promuove modelli di produzione sempre più ecocompatibili. All’interno di quest’area, l’utente può consultare oltre 300 schede relative a tecniche tecnologie e pulite raccolte per settore produttivo e problematica ambientale, consultare alcuni casi studio aziendali ed essere sempre informati su eventi, finanziamenti e novità legislative. È possibile inoltre scaricare gratuitamente un software (Microsga) per sviluppare un sistema di gestione ambientale in forma semplificata, nonché verificare la propria posizione in riferimento ai principali adempimenti ambientali. Nella sezione “Consumo”, invece, sono disponibili e consultabili, tramite una mappa, oltre 1400 iniziative legate alla sostenibilità dei consumi suddivisi tra distributori di latte fresco, di acqua non imbottigliata, di prodotti sfusi, di detersivi alla spina ma anche punti di vendita diretta di prodotti agricoli, “mercati del contadino”, botteghe del mercato equo solidale, Gruppi di Acquisto Solidali e ristorazione a Km 0. Una vera e propria mappa della sostenibilità dell’Emilia Romagna in cui tutti i consumatore possono misurarsi. Fare scelte di consumo consapevoli, infatti, vuol dire acquistare prodotti che rispondano ai nostri veri bisogni e che, al tempo stesso, possano salvaguardare e valorizzare l´ambiente; significa acquistare prodotti privi di sostanze tossiche, che migliorano le condizioni di vita.  
   
   
E’ TUTTO ITALIANO IL CUORE DEL REATTORE ITER UNA COLLABORAZIONE TRA INDUSTRIA E ENEA  
 
Roma, 28 ottobre 2010 - Un consorzio italiano formato da Ansaldo Nucleare, Mangiarotti e Walter Tosto spa si è aggiudicato il 28 settembre il contratto per la fornitura della “camera da vuoto” del reattore sperimentale a fusione nucleare Iter. Si tratta di un contratto del valore di circa 300 milioni di euro per la realizzazione del componente nucleare più importante in termini di dimensioni (7 settori di circa 500 tonnellate ciascuno) e di contenuto tecnologico. L’acquisizione di questa commessa dimostra come la nostra industria sia pronta per affrontare la ripartenza del nucleare da fissione. L’industria italiana si è così dimostrata in grado di partecipare a pieno titolo alla costruzione di Iter in corso a Cadarache, in Francia, nell’ambito di una collaborazione mondiale. Tale successo è stato ottenuto anche grazie ad una stretta collaborazione con i laboratori dell’Associazione Enea–euratom sulla Fusione durante tutta la fase di progettazione di Iter, per lo sviluppo di nuove tecnologie con importanti ricadute per la fissione nucleare. Enea ha anche assunto, attraverso la figura dell’Industry Liaison Officer, il compito di raccordo tra il programma Iter e l’industria italiana al fine di promuoverne la partecipazione alla costruzione e di sfruttare al meglio, in termini di ritorno economico e di crescita in competizione, la partecipazione italiana all’impresa internazionale Iter. Questo successo dell’industria italiana, che si è trovata a competere con le imprese europee più qualificate nel settore, si va a sommare ad altri già acquisiti per la costruzione dei superconduttori (Enea, Tratos Cavi e Criotec), delle grandi bobine dei magneti toroidali superconduttori (Asg Superconductors Genova), degli alimentatori per il sistema di iniezione di neutri (Ocem) e del prototipo della struttura meccanica dei magneti (Simic). L’italia ha acquisito, a oggi, un totale di oltre venti contratti per un valore di oltre 500 milioni di euro, ponendosi così all’avanguardia nello sviluppo della fusione, avendo in questo momento la responsabilità della realizzazione dei componenti più importanti che costituiscono il nucleo principale del reattore.  
   
   
LA CONDIVISIONE DELLA CULTURA DELLA SOSTENIBILITÀ PER UNIRE L’EUROPA DI DOMANI I RISULTATI DELL’INCONTRO SULL’ECOBUILDING TENUTOSI ALL’INTERNO DI SASO FAIR A SPLIT IN CROAZIA  
 
 Spalato, 28 ottobre 2010 - Ridurre le emissioni di gas serra in un settore, quello edilizio, che da solo contribuisce alla produzione del 40% di emissioni totali, trasformando in modo sostenibile il patrimonio edilizio dei Paesi del centro ed est Europa. È l’obiettivo ribadito nell’intervento che Stefania Romano, dell’Italian Trust Fund, ha proposto durante l’incontro organizzato dal Rec – Regional Environmental Center a Split in Croazia al quale hanno partecipato anche Veronika Czako (Central Euopean University), Ivica Dijanić (Saint-gobain Isover Hrvatska Ltd), Alessandro Liberatori (Italian Institute for Foreign Trade), Bojan Milovanovic (Civil Engineering Faculty of Zagreb), Federico Zaggia (Favero-milan Ingegneria Spa) e Adriano Ruchini (Italian Trade Commission). «L’abbinata decisiva per raggiungere questo obiettivo – ha dichiarato Stefania Romano – è ridurre i consumi e limitare le emissioni di gas serra, puntando al raggiungimento degli obiettivi di Kyoto. Ma soprattutto sono i modelli comportamentali quotidiani che favoriscono una nuova etica della sostenibilità universalmente condivisa». Per quanto riguarda la situazione croata Alessandro Liberatori, dell’ufficio Ice di Zagabria, ha ricordato che «l’Italia è uno dei primi investitori in questo Paese, e nei colloqui intercorsi fra il nostro ministro degli esteri e Franco Frattini e l’omologo croato Gordan Jandroković, la politica energetica è stata uno dei punti principali sui quali ci potranno essere future intese». Rispondendo a queste indicazioni l’idea del Rec, ha confermato Romano, è quella di promuovere connessioni tra imprese italiane, croate e di altri Paesi limitrofi per portare a termine questo obiettivo. «L’attenzione all’uso dell’energia nel settore edilizio – ha confermato Federico Zaggia di Favero&milan Spa – è decisivo per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità. L’ecobuilding è un processo complesso, ma ha il supporto della lunga esperienza dell’edilizia tradizionale, amplificata dai risultati delle nuove tecnologie applicate alle costruzioni moderne». Fra gli altri esempi Zaggia ha illustrato il palazzo del Ministero dell’Ambiente costruito in Cina seguendo i più rigorosi dettami dell’ecobuilding e che rappresenta un modello compiuto per il palazzo del Ministero dell’Ambiente del Montenegro che sta per essere edificato a Podgorica. Mirata a far conoscere le potenzialità di alcuni materiali isolanti la relazione di Ivica Dijanic della Saint Gobain Isover Hrvatska Ltd, mentre Bojan Milovanovic della Facoltà di Ingegneria Civile di Zagabria, ha fatto il punto sulla realtà della certificazione energetica delle nuove costruzioni in Croazia. Un esempio concreto di come il conto delle emissioni possa essere decisamente migliorato è stato portato dall’ungherese Veronica Czako della Central Europe University. I programmi nazionali varati nel 2009, che hanno modificato la prima legislazione in materia, stanno restituendo significativi miglioramenti, con una sempre più vasta adesione in campo nazionale a queste indicazioni. Significativo l’intervento conclusivo dell’imprenditore Adriano Ruchini per il quale: «la Croazia è un paese importante per incrementare l’esperienza dell’ecobuilding, anche in vista della sua prossima entrata nell’Unione Europea». Ruchini, impegnato in Ungheria nella Camera di Commercio italiana a Budapest, ha ricordato come l’esperienza di quel paese abbia saputo incrementare la cultura della sostenibilità. «C’è una lingua comune che dobbiamo imparare – ha concluso Ruchini – ed è proprio quella della sostenibilità: mettere insieme le esperienze lavorando per obiettivi comuni è la strada che può far crescere i nostri Paesi». Osservazioni immediatamente colte da Stefania Romano: «sarà decisiva per il futuro la cultura della connessione: l’individualismo non porta da nessuna parte. Occorre riscoprire il valore sacro della natura, delle risorse del pianeta, e mettere in atto azioni che sappiano salvaguardarle in modo concreto».  
   
   
BOLZANO: DIRETTIVE PER L´EDILIZIA SCOLASTICA RACCOLTE IN PUBBLICAZIONE  
 
Bolzano, 28 ottobre 2010 - Le direttive per l´edilizia scolastica, che comprendono 111 articoli, sono state raccolte in una pubblicazione, ora a disposizione per progettisti e committenti, ma anche per i citttadini. Un utile strumento per la progettazione, come ribadiscono il presidente della Provincia Luis Durnwalder e l´assessore provinciale ai lavori pubblici. Le nuove direttive per l´edilizia scolastica, in vigore dall´aprile 2009, forniscono i presupposti per progettare e realizzare edifici funzionali, riusciti dal punto di vista architettonico ed urbanistico, adatti per le esigenze scolastiche ed extrascolastiche. Come sottolinea il direttore del Dipartimento lavori pubblici, Josef March, il volume intende essere uno strumento di stimolo per i progettisti al fine di realizzare architettura scolatica di buona qualità. Edifici scolastici di buona qualità, come pongono in evidenza il presidente della Provincia, Luis Durnwalder e l´assessore provinciale ai lavori pubblici, Florian Mussner, sono un investimento proiettato verso il futuro perché favoriscono lo sviluppo della personalità dei ragazzi preparandoli alle sfide della vita. Gli edifici scolastici devono soprattutto essere luoghi d´incontro e di comunicazione fra le persone ed edifici di alta qualità architetonica possono sostenere e favorire queste relazioni, hanno proseguito Durnwalder e Mussner. La pubblicazione "Direttive per l´edilizia scolastica" Edizione 2010 è bilingue e può essere ottenuta gratuitamente persso la Ripartizione edilizia e Servizio tecnico, presso l´Ufficio Edilizia Est, Palazzo proviniciale 2, via Crispi 2 a Bolzano.  
   
   
LA QUALITÀ ENERGETICA DEI MATERIALI DA COSTRUZIONE: TECNOLOGIE ENEA PER L’EFFICIENZA ENERGETICA  
 
Roma, 28 ottobre 2010 - I criteri di rendimento energetico in edilizia sono cambiati in modo significativo a partire dal 2005, con l’entrata in vigore dei decreti attuativi della direttiva europea 2002/91: la qualità energetica dell’involucro edilizio è divenuta fondamentale nel determinare le scelte di progettisti, costruttori e acquirenti finali e nello stimolare i produttori dei materiali a innovare prodotti e processi per ottenere prestazioni più elevate. Il workshop “La qualità energetica dell’involucro edilizio”, che si è tenuto a Imola, è stato un occasione per illustrare prospettive e opportunità di innovazione attraverso la collaborazione ricerca-industria, e ha offerto un approfondimento tecnico su una delle sfide più importanti che il comparto dei laterizi sta affrontando: le prestazioni energetiche e la sostenibilità dei materiali. Nel corso del convegno, l’Enea ha presentato le principali metodologie di analisi disponibili, evidenziando i parametri che maggiormente influenzano le prestazioni finali del prodotto. Dal 2008 la Divisione Sperimentale per l´Efficienza Energetica dell´Involucro Edilizio, gestita dalla controllata Enea Certimac, in partnership con il Laboratorio Ricerche Enea di Faenza, opera a supporto delle attività di ricerca e sviluppo dei produttori di laterizi, offrendo competenze e strumenti per la corretta qualificazione e per l’innalzamento delle proprietà termoisolanti dell’involucro in laterizio. Le metodologie sviluppate hanno consentito di determinare i valori termici di progetto per i componenti dell’involucro edilizio opaco (elementi per muratura, malte, intonaci, ecc.). L’enea ha avviato fin dal 1998 un’intensa attività di ricerca e qualificazione nell’ambito dei materiali da costruzione. La prima tappa è stata la realizzazione di un laboratorio per la qualificazione dei materiali prevalentemente in laterizio e l’accordo con Agenzia Polo Ceramico di Faenza per sostenere il trasferimento tecnologico e gestire la certificazione dei prodotti per le imprese nazionali. Dal 2005, grazie all’iniziativa degli operatori del polo tecnologico faentino dedicato ai materiali innovativi (Enea, Agenzia Polo Ceramico e Cnr-istec) ed al contributo della Regione Emilia-romagna, è nato il Laboratorio Certimac che, in stretta collaborazione con Enea, continua nell’opera di sviluppo e qualificazione dei prodotti in laterizio.  
   
   
CREDIT SUISSE LANCIA IL NUOVO FONDO SUI MEGATREND: EVOLUZIONE DEMOGRAFICA, SOSTENIBILITÀ E IL MONDO ‘MULTIPOLARE’.  
 
Milano, 28 ottobre 2010 – Dal 26 ottobre è aperto alle sottoscrizioni il nuovo fondo Credit Suisse Solutions (Lux) Megatrends. Il fondo long-only è gestito attivamente ed è focalizzato sui megatrend individuati dal team di ricerca di Credit Suisse. I megatrend sono sviluppi globali di lungo periodo, indipendenti dagli eventi dei mercati finanziari, come ad esempio l’evoluzione demografica, la sostenibilità e il mondo ‘multipolare’. Il Credit Suisse Solutions (Lux) Megatrends è pensato per quegli investitori che hanno un approccio di lungo termine riguardo ai propri investimenti e che cercano quindi alcuni trend solidi legati allo sviluppo globale e non correlati all’andamento dei mercati finanziari. Si tratta di una soluzione che permette di investire in modo sistematico in un portafoglio diversificato di azioni, exchange traded fund (Etf) e prodotti tematici legati ai megatrend individuati. Oggi Credit Suisse identifica principalmente tre megatrend: Mondo multipolare: il mondo sta diventando sempre più multipolare, anche nelle economie emergenti il tenore di vita è in aumento, questo contribuisce alla formazione di una classe media globale. Demografia: la popolazione mondiale continua a crescere. Le condizioni di salute sono migliori e l’aspettativa di vita è più lunga. Sostenibilità: una crescita economica sostenibile che non pregiudichi le esigenze delle future generazioni sta diventando sempre più importante. Il fondo, al fine di costruire un portafoglio efficiente, può investire su scala mondiale senza alcuna limitazione in termini di paesi e valute. Il team di gestione può avvalersi, grazie alla divisone Private Banking Research di Credit Suisse che monitora costantemente le tendenze in corso, di una visione ad ampio raggio dei trend globali, di un processo d’investimento strutturato e di rigorose metodologie di valutazione. Markus Mächler, alla guida del team che gestisce il fondo, ha dichiarato: "Credit Suisse offre per la prima volta una soluzione d’investimento completa che permette di partecipare agli sviluppi e alle innovazioni globali del futuro". Markus Mächler, che vanta un’esperienza di oltre vent’anni nella gestione con un track record eccellente, sarà affiancato da un team di gestione con sede a Zurigo che si avvale della ricerca all’avanguardia del Gruppo ed è costantemente impegnato nel controllo del rischio indipendente e sistematico. Andrea Sanguinetto, responsabile della distribuzione e del marketing dei fondi di Credit Suisse in Italia ha Comunicato stampa dichiarato: “Penso che il comparto rappresenti un approccio innovativo per l´investimento nei mercati azionari globali: investendo nel comparto si delega agli esperti che fanno parte del dipartimento di ricerca di Credit Suisse l´individuazione dei megatrend che maggiormente influenzeranno le dinamiche future dei mercati finanziari. I megatrend scelti determinano la selezione dei temi di investimento che verranno rappresentati nel portafoglio del fondo. Il comparto potrà beneficiare inoltre del solido processo di investimento e del rigoroso controllo del rischio sviluppato da Credit Suisse”.  
   
   
CONVEGNO : "TRASFERIMENTI DI QUOTE E DI AZIENDE:STATO DELL´ARTE E PROSPETTIVE FUTURE".  
 
Mestre, 28 ottobre 2010 – Oggi a Mestre (Ve), presso la Sala Convegni della Cassa di Risparmio di Venezia, Via Torino 164, ore 15.00 si terrà il convegno : "Trasferimenti di quote e di aziende:stato dell´arte e prospettive future". L’incontro, organizzato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Venezia, prevede nella prima parte un approfondimento sul tema partendo dalla presentazione dei risultati di una ricerca realizzata dal suo centro studi, Cesdoc, relativa agli atti di cessione di quote srl dall’agosto 2008 ed a seguire una tavola rotonda di approfondimento. Interverranno all’incontro, tra gli altri: Claudio Siciliotti, Presidente Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili; Massimo Miani, Presidente Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Venezia; Franco Gallia, Direttore Generale della Cassa di Risparmio di Venezia; Luigi Brugnaro, Presidente Confindustria di Venezia.  
   
   
CON REGOLAMENTO “MADE IN” GRANDI BENEFICI PER LA MECCANICA ITALIANA  
 
Milano, 28 ottobre 2010 - Il Parlamento Europeo ha approvato il 26 ottobre a Strasburgo, con 525 voti a favore, 44 contrari e 49 astenuti, la proposta di Regolamento sull’etichettatura di origine obbligatoria dei prodotti importati da paesi terzi (noto come Regolamento “Made In”). Il 29 settembre scorso la proposta aveva già superato la prima prova, con l’approvazione a larga maggioranza da parte della Commissione Commercio Internazionale. Rientrano, nella proposta approvata a Strasburgo, anche i prodotti valvole/rubinetteria e ruote, due importanti settori rappresentati dalle associazioni Avr (Associazione costruttori di valvole e rubinetteria) e Ucir (Unione costruttori italiani ruote) che fanno parte del sistema Anima. “Accolgo con immenso piacere la notizia dell’approvazione del Regolamento “Made In” a Strasburgo. – afferma Sandro Bonomi, Presidente Anima - L’occasione mi è gradita per ringraziare vivamente tutti i nostri deputati italiani al Parlamento Europeo e, in particolare, la relatrice del dossier Onorevole Cristiana Muscardini e gli Onorevoli Gianluca Susta e Niccolò Rinaldi per l’ottimo lavoro svolto. Il voto di Strasburgo e´ tanto più importante perché, recependo l’istanza tenace dell’industria, rappresenta un segnale forte che il Parlamento Europeo ha manifestato su questo fondamentale tema di interesse comunitario, proposto dalla Commissione Eu sin dal 2005. La Federazione Anima – conclude il Presidente Bonomi - continuerà a seguire il futuro iter legislativo del Regolamento, certa che l’approvazione dell’etichettatura di origine obbligatoria rappresenti una garanzia di trasparenza informativa per il consumatore e contribuisca alla competitività dell’industria manifatturiera europea.”  
   
   
MACCHINE PER IL LEGNO: RALLENTA LA RIPRESA  
 
 Assago, 28 ottobre 2010 - Il terzo trimestre 2010, purtroppo, evidenzia segnali di rallentamento dopo due periodi caratterizzati da una ripresa piuttosto decisa, una dinamica che pare evidenziare una stabilizzazione del mercato su livelli ancora ben lontani da quelli pre-crisi. Oltreconfine particolarmente interessanti i mercati asiatici e sudamericani, anche in una prospettiva di lungo periodo; nel contesto domestico la mancata proroga della Tremonti-ter ha contribuito a frenare la ripresa registrata nel primo semestre. La consueta indagine, svolta sulla base di un campione statistico che rappresenta l’industria italiana delle macchine e degli utensili per la lavorazione del legno, rivela un aumento del 32,1 per cento sull’analogo periodo dell’anno precedente. Gli ordini esteri sono cresciuti del 25,9 per cento, mentre per il mercato interno la crescita è del 39,1 per cento, dati significativi, ma decisamente più contenuti rispetto a quelli registrati nei primi sei mesi dell’anno. Nel periodo in esame i prezzi hanno registrato un rialzo dello 0,6 per cento, mentre i mesi di produzione assicurata al termine del terzo trimestre 2010 sono attorno a 1,8. L’indagine qualitativa: per il periodo luglio-settembre 2010 il 30 per cento degli intervistati indica un trend di produzione positivo, il 39 per cento stabile, mentre il 31 per cento dichiara un livello produttivo in calo. L’occupazione viene considerata stazionaria dal 78 per cento del campione, in diminuzione dal restante 22 per cento. Le giacenze risultano stabili nel 52 per cento dei casi, in diminuzione nel 31 per cento e in crescita nel rimanente 17 per cento. L’indagine previsionale delinea le dinamiche di breve periodo del comparto: sia sul mercato estero che per quello domestico la sensazione preponderante è la sostanziale stabilizzazione del livello degli ordinativi anche per gli ultimi mesi dell’anno. Secondo il 26 per cento degli intervistati nel prossimo periodo gli ordini esteri registreranno un aumento, mentre per il 65 per cento rimarranno stazionari. Il restante 9 per cento prevede invece un calo degli ordini da oltre confine (il saldo è pari a 17). Per quanto riguarda il mercato interno il 17 per cento del campione si attende un calo, a fronte della stabilità prevista dal 61 per cento degli intervistati e della crescita in cui crede il 22 per cento (il saldo positivo è pari a 5).  
   
   
NUOVA EDIZIONE DEL CORSO BASE PROMO_LEGNO A BARI  
 
Milano, 28 ottobre 2010 - Giovedì 25 e venerdì 26 novembre 2010 si terrà a Bari, presso l’Hotel Mercure Villa Romanazzi Carducci, il “Corso sull’uso del legno nelle costruzioni” organizzato da promo_legno e dedicato a ingegneri, architetti e progettisti interessati a scoprire le meravigliose potenzialità di questo materiale naturale. Scopo del corso è fornire ai partecipanti le basi della progettazione e del calcolo delle strutture in legno, oltre alla capacità di eseguire il predimensionamento di una semplice struttura portante in legno. Il Corso è organizzato in collaborazione con le Università di Graz (Austria) e Trento e si articola su due giornate, per 16 ore complessive di lezione, tenute da docenti altamente qualificati (Prof. Ing. Andrea Bernasconi, Prof. Ing. Maurizio Piazza, Ing. Gűnther Gantioler, Ing. Roberto Tomasi). Il programma comprende i seguenti argomenti: Il materiale legno: caratteristiche fisiche e meccaniche - Panoramica dei prodotti di legno per la costruzione - Protezione del legno, metodi e principi della protezione costruttiva - Costruzione di edifici in legno: le principali tipologie di costruzioni in legno - Costruire in zona sismica: comportamento delle strutture di legno in caso di sisma - Aspetti della fisica tecnica (protezione contro il freddo, il caldo, il rumore..) - Il calcolo delle strutture in legno - Legno e fuoco: comportamento, reazione, resistenza delle strutture di legno - Sistemi di connessioni: tipologie, giunzioni di carpenteria e connessioni con elementi a gambo cilindrico. Alcune aziende hanno offerto il proprio contributo per la realizzazione del corso e saranno presenti con uno stand a disposizione dei partecipanti: Celenit (Onara di Tombolo Pd), Damiani Legnami/balken (Bressanone Bz), Heco Italia (Bassano Vi), Ka Konstrukt (Quarto d’Altino Ve), Rasom Wood Technology (Pozza di Fassa Tn), Rubner Haus (Chienes Bz). La quota di iscrizione è di 300 Euro (Iva esclusa). Per informazioni ed iscrizioni: www.Promolegno.com/  
   
   
REGGIO EMILIA - ANCORA AIUTI ALLE IMPRESE  
 
Reggio Emilia, 28 ottobre 2010 Ulteriore sostegno di 500.000,00 euro per il credito e per promuovere la partecipazione delle imprese locali alle fiere all’estero. È con questi numeri che la Camera di commercio risponde alla crisi economica che dà timidi segnali di voler allentare la presa sulla economia reggiana. “Continua l’impegno dell’ente camerale reggiano per il sostegno ed il recupero di competitività delle imprese provinciali” dichiara il Presidente della Camera di commercio Enrico Bini “che ha approvato nel corso della seduta della Giunta del 26 ottobre scorso due misure specifiche per un aiuto concreto alle imprese: - Un nuovo bando, ulteriormente semplificato rispetto alla precedente edizione dell’aprile scorso, che stanzia 200.000,00 euro per le imprese che partecipano a fiere in paesi Ue ed extra Ue, portando così a 600.000,00 l’ammontare dei contributi diretti erogati alle imprese per la promozione export nell’anno in corso; - Un rifinanziamento per 300.00,00 ai Consorzi fidi per esigenze di liquidità e ad ampliamento fondo rischi; Accanto al dato tecnico relativo agli stanziamenti mi preme sottolineare – prosegue Bini – come questo risultato sia il frutto di un lavoro di squadra portato avanti con gli altri Componenti di Giunta che hanno gli incarichi funzionali per l’internazionalizzazione, Rodolfo Manotti, e per il credito, Ivan Bertolini, e con gli Uffici. Prosegue con questo nuovo bando il potenziamento dei nostri interventi per l’internazionalizzazione che ha visto nel 2010, oltre alla assegnazione di contributi, già 17 iniziative camerali realizzate per l’export che hanno visto il coinvolgimento e l’interesse di oltre 170 imprese, e questo percorso sarà ulteriormente potenziato nel 2011” sottolinea Rodolfo Manotti per l’internazionalizzazione. Ivan Bertolini per il credito sottolinea “Come il 2010 sia stato un anno importante di lavoro a favore dei Consorzi fidi, in quanto gli stanziamenti camerali dall’inizio dell’anno sono stati di 3.300.000,00 euro complessivamente, ed inoltre è stato siglato un nuovo importante accordo con i Consorzi fidi e l’ente camerale per la finalizzazione e per l’assegnazione dei fondi camerali che permette di massimizzare l’efficacia degli aiuti stanziati”.  
   
   
KELLER: REGIONE SICILIA: NESSUN PIANO INDUSTRIALE DA AZIENDA DURANTE INCONTRI UFFICIALI  
 
Palermo, 28 ottobre 2010 - In merito alla vicenda della Keller l´assessore regionale alle Attivita´ produttive, Marco Venturi, precisa quanto segue: "La Regione siciliana non ha ricevuto formalmente nessun piano industriale dai vertici della Keller. Ne´ questo piano e´ stato illustrato al sottoscritto o ad altri rappresentanti del governo regionale. Mi sembra che in questa vicenda i vertici di Keller abbiano assunto un ruolo da irresponsabili e che vogliano farlo tirando in ballo la Regione siciliana: ma questo non lo possiamo consentire a nessuno, men che meno a Gianfranco Borghini". Il presidente di Keller, Gianfranco Borghini, nei giorni scorsi e precisamente il 21 ottobre nell´Ufficio provinciale del lavoro di Palermo, aveva fatto mettere a verbale di "avere illustrato il piano di riconversione alla Regione siciliana, nella sede di Roma". Sul punto Venturi ribadisce: "occorre stabilire con certezza il limite oltre cui non bisogna abusare della cortesia istituzionale, oltre che dell´educazione, su cui non mi esprimo. Di certo c´e´ che il 23 settembre ero a Roma per partecipare al tavolo tecnico sull´emergenza Fiat di Termini Imerese nella sede del ministero dello Sviluppo economico. Dietro richiesta ho accettato, assieme agli onorevoli Caputo e Apprendi, rispettivamente presidente e vice presidente della commissione Attivita´ produttive dell´Ars, di incontrare informalmente Borghini nella sede romana della Regione. E´ stato un incontro rapido, informale, non piu´ di 20 minuti, durante il quale Borghini ha anticipato le intenzioni di Keller e cioe´ di avviare un fantomatica riconversione industriale del sito di Carini, mostrando non un piano industriale ma un fascicoletto di una decina di pagine, privo di contenuti sostanziali che oserei definire non piu´ di una brochure. Invito quindi Borghini ad assumersi le sue responsabilita´. E´ nelle sue prerogative di amministratore quello di chiudere o riconvertire ma lo faccia nei modi consoni - conclude Venturi - e previsti dalla legge. Questo tuttavia non gli consente di utilizzare la Regione siciliana per i suoi scopi. Nei molteplici incontri, ufficiali e dinanzi ai sindacati, Keller non ha mai presentato un piano di riconversione vero, supportato da numeri e risorse finanziarie. Su questo punto, l´unico su cui la Regione ha chiesto e chiede riscontri per intervenire, Keller ha fatto e continua a fare orecchie da mercante, speculando sul futuro dei 204 lavoratori". Interviene anche l´onorevole Salvino Caputo, presidente della commissione parlamentare Attivita´ produttive dell´Assemblea regionale siciliana: "Quello di Roma, a settembre, e´ stato un incontro di naturale informale, preliminare, al termine del quale Borghini si era impegnato a presentare il piano industriale per il rilancio del sito di Carini. Questo non e´ mai avvenuto".  
   
   
ROBERT HALF: PER STARE BENE AL LAVORO, LA FLESSIBILITÀ È PIÙ IMPORTANTE DEL DENARO PER MOTIVARE I DIPENDENTI LE AZIENDE PUNTANO SU ORARI FLESSIBILI E PART TIME, MENTRE CROLLA IL RICORSO AI BONUS.  
 
 Milano, 27 ottobre 2010 – Cresce il numero delle aziende italiane che danno priorità ai bisogni personali dei lavoratori e al clima lavorativo. Una ricerca condotta da Robert Half, società di ricerca di personale qualificato, su 205 manager italiani rileva che il 58% delle imprese italiane ha adottato, o adotterà nei prossimi mesi, politiche specifiche per sviluppare la qualità dell’ambiente di lavoro e l’apprezzamento dell’azienda presso i dipendenti, le cosiddette politiche di “employer branding”. In questo contesto, le iniziative più efficaci per motivare i dipendenti riguardano la sfera dell’organizzazione personale, come per esempio la flessibilità dell’orario di lavoro (48%) e il part time per i lavoratori con figli (40%). Mentre gli incentivi economici sono soltanto al quinto posto (25%) e scompaiono i bonus. «Si fa strada l´idea che un dipendente soddisfatto lavora meglio e che per un´azienda è strategico attivare quei benefit che ne migliorano la vita quotidiana», spiega Carlo Caporale, associate director di Robert Half. «Benefit che vanno dagli orari flessibili, in particolare per le giovani madri, alla condivisione tra direzione e dipendenti di obiettivi e progetti di carriera interna, sino alla presenza di palestre, nidi, aree relax. Investire in questi aspetti si rivela decisivo per trattenere le persone di talento e alla lunga è meno dispendioso del rischio di perdere le persone chiave, attratte da condizioni economiche migliori». I dati della ricerca Robert Half. La sua azienda ha una strategia di valorizzazione dell’immagine e della qualità aziendale? Sì, ha già adottato politiche ad hoc 31% * Sì, è in fase di sviluppo 27% * No, ma è in programma entro i prossimi 2 anni 15% * No, non abbiamo in programma iniziative di questo tipo 27% . Quali sono i benefit più utilizzati nella sua azienda per trattenere le risorse chiave? Flessibilità d’orario 48% * Part time per genitori che lavorano 40% * Piani di carriera personalizzati 40% * Piani di formazione personalizzati 36% * Incentivi economici 25% * Affiancamento nello sviluppo di carriera (mentoring) 24% * Trasmettere ai dipendenti l’orgoglio di far parte dell’azienda 23% * Contributi pensionistici integrativi 0 * Bonus 0.  
   
   
GELOSIA D’UFFICIO: CONSIGLI PER GLI UOMINI CHE TEMONO IL RAPPORTO TRA COLLEGHI  
 
Roma, 28 ottobre 2010 - Ore di interminabili riunioni, settimane, gomito a gomito, condividendo stress e soddisfazioni professionali, pause pranzo trascorse tra confidenze e pettegolezzi. In ufficio nascono rapporti che vanno al di là della sfera lavorativa, vere e proprie amicizie, momenti di complicità tra colleghi che rendono gelosi il 65% degli uomini. A rivelarlo è il club per single di Eliana Monti che ha stilato una lista di consigli per sopravvivere al fianco di una donna in carriera. In primo luogo per combattere la gelosia è importante, secondo gli esperti del Club per Single, conoscere l’ambiente, la professione e soprattutto i colleghi della propria anima gemella. Interagire e cercare di capire il contesto in cui nascono e si sviluppano certe amicizie può, infatti, essere utile a comprenderne le dinamiche ed affievolire così i sospetti circa presunte relazioni tra compagni di lavoro. “La gelosia, sentimento irrazionale, può acuirsi nel momento in cui non si ha il pieno controllo, la percezione reale di quello che è l’ambiente lavorativo della propria compagna, spiega Eliana Monti, fondatrice dell’omonimo Club per Single. Spesso gli uomini tendono ad ingigantire situazioni di ordinaria routine, quale una pausa caffè o un paio di minuti di break dall’attività lavorativa, trascorsi con un collega di sesso maschile, perché semplicemente non conoscono la natura del loro rapporto che, per lo più, è di sincera amicizia e reciproca solidarietà.” Per evitare di alimentare possibili discussioni e pettegolezzi, quando il sospetto attanaglia è preferibile condividere il problema con la propria compagna e non cercare l’approvazione degli altri colleghi di ufficio che potrebbero inizialmente mostrarsi solidali, ma col tempo, alle spalle, sottolineare con battute o frasi equivoche la morbosità nei confronti della partner. Nonostante possa essere una strategia pericolosa, per fugare qualsiasi dubbio di un possibile tradimento, gli esperti del club per single consigliano di sorprendere la partner con improvvisi inviti a pranzo che oltre ad essere un piccolo espediente per “controllare”, possono rivelarsi anche piacevoli momenti da trascorrere insieme. In ultima analisi è meglio evitare di palesare la propria possessività, tempestando di chiamate, sms o e-mail la propria lei durante le ore di ufficio, in modo da non farla sentire una sorvegliata speciale. “Molto spesso più che di gelosia nei confronti dei colleghi, gli uomini soffrono di invidia verso quei compagni di lavoro che condividono molto più tempo con la partner rispetto a quanto loro stessi vorrebbero poter fare” spiega Eliana Monti. “Spesso l’insicurezza nasce dalla paura che la propria lei possa essere attratta da un altro solo perché presente nella sua vita per un numero superiore di ore. La realtà che bisognerebbe sempre tenere in mente è però una sola: il collega è un compagno di lavoro, il proprio uomo è la scelta per la vita intera.”  
   
   
IN ITALIA QUASI 7 AZIENDE SU 10 HANNO A CUORE IL RISPETTO DELL’AMBIENTE, PIÙ DELLA METÀ NON RITIENE CHE ESISTANO CERTIFICAZIONI ADEGUATE. MANCA UN’EFFICACE COMUNICAZIONE DELLE AZIONI GREEN  
 
 Roma, 28 ottobre 2010 - Cresce in Italia la sensibilità delle aziende verso le tematiche legate alla sostenibilità ambientale: il 66,7%, quasi 7 aziende su 10, adotta politiche e pratiche rispettose dell’ambiente. È il dato presentato ieri alla Camera dei Deputati dall’associazione Low Impact, emerso dalla ricerca condotta da Popai Italia Associazione Internazionale di Retail Marketing su un campione di 180 aziende. Nelle aziende eco-friendly, l’attenzione è rivolta principalmente verso politiche virtuose di risparmio energetico e l’utilizzo di materiali ecocompatibili (60% del totale), oltre alla gestione differenziata della raccolta dei rifiuti (56,7% del totale). Il 41,2% delle aziende “green” ha acquisito certificazioni ambientali . Una considerevole parte (il 58%) non lo ha fatto perché non ritiene che esistano certificazioni adatte per la propria azienda. Le motivazioni sono varie: il 21,4% ritiene che siano troppo impegnative, il 14,3% troppo costose. Il 26,5% delle aziende che ha adottato pratiche virtuose e rispettose dell’ambiente lo ha fatto per strategie di branding, il 17,6% invece per adeguamento al mercato e alla concorrenza. Tra le aziende che hanno comunicato le azioni green intraprese (54,8%), la totalità di esse è convinta dei risultati positivi generati. Lo scopo principale di Low Impact, associazione senza fini di lucro, è quello di costituire un punto di riferimento autorevole capace di valutare e comunicare le azioni green svolte da aziende e istituzioni. Per entrare in Low Impact bisogna rispettare i codici di autoregolamentazione elaborati dall’Associazione. Si tratta di disciplinari, validati da un comitato scientifico di alto prestigio, formato da accademici, tecnici ed esperti in materia ambientale. Nei disciplinari sono contenute indicazioni concrete di azioni da intraprendere in relazione ad un’ampia gamma di settori : produzione e/o risparmio di energia, risparmio idrico, corretta gestione dei rifiuti, utilizzo di materiali ecocompatibili, gestione della mobilità, sensibilizzazione al risparmio ambientale, riduzione e ottimizzazione dei trasporti, ottimizzazione in fase di produzione. L’etichetta Low Impact simboleggia per aziende e istituzioni associate, la sensibilità sul tema del risparmio e della promozione ambientale, l’impegno a contribuire alla diffusione di tali principi, la partecipazione ad una grande community. Low Impact, infatti, assocerà i tantissimi cittadini che si sentono impegnati per la difesa ambientale nella loro vita quotidiana e che saranno definiti Vlip, Very Low Impact People. “L’ambiente – afferma Letizia Palmisano portavoce di Low Impact - è un valore per tutti noi. Per questa ragione un corretto approccio a tale tematica deve essere completamente indipendente e non deve basarsi su idealismi o ideologismi. Low Impact si impegnerà in questa direzione a garanzia di tutti i soggetti coinvolti”. “I servizi turistici low cost – afferma Fabio Cannavale, fondatore di Bravofly - sono basati sull´efficienza che riduce l´impatto ambientale, Bravofly è pioniere nel diffondere questa cultura. Eliminare la carta ed inutili cataloghi, eliminare spostamenti per andare a prenotare servizi turistici e cercare l’efficienza nei servizi di acquisto e pagamento sono tutte ottimizzazioni che riducono l’impatto sull’ambiente in termini di risparmi per riscaldamento, spostamento e produzione documenti cartacei. Inoltre, gli stessi prodotti low cost venduti sono esempi di riduzione dell’impatto in quanto grazie all’utilizzo di aerei efficienti è possibile risparmiare nel rapporto tra carburante e passeggeri trasportati, grazie all’eliminazione del bagaglio inutile è possibile ridurre i consumi di carburante ed ancora l’ambiente viene risparmiato con la scelta di hotel minimalisti con concezione e design low cost”. “Vi era necessità di un´associazione che riunisse le imprese con una visione sostenibile del futuro, capace di dare dei protocolli sfidanti ma raggiungibili, ha affermato Andrea Baracco Director Communication & Public Affairs di Renault Italia”. “Low Impact, afferma Luisa Piazza Responsabile Pubblic Affair di Seat Pagine Gialle, è un’associazione che si basa su un concept nuovo caratterizzato da obiettivi di collaborazione e coinvolgimento di tutti gli stakeholders interessati ai temi di sostenibilità (aziende+consumatori+istituzioni). Tale impostazione, unita ad un Comitato scientifico di alto profilo che garantisce qualità e impegno dell’associazione, hanno indotto Seat Pg a partecipare tra i soci fondatori di Low Impact. L’adesione a Low Impact è in piena sintonia con gli impegni che già da tempo Seatpg esprime verso la sostenibilità ambientale, tra i quali, a titolo esemplificativo : la scelta delle materie prime per realizzare gli elenchi e la selezione delle cartiere da cui rifornirsi; l’adesione a codici di autodisciplina Europei; la partecipazione al progetto europeo Printpower volto a dimostrare, con dati oggettivi, la sostenibilità dei mezzi su carta stampata; l’attenzione nell’evitare sprechi di energia anche nel quotidiano, attraverso la scelta di lampadine a basso consumo, l’installazione, nelle sedi principali, di sistemi di illuminazione con spegnimento automatico, l’acquisto di elettrodomestici di classe A e di dotazioni tecnologiche a spegnimento automatico.” “Essere soci fondatori di Low Impact è per noi motivo di grande orgoglio, un modo per rafforzare il nostro impegno concreto a tutela dell’ambiente” - afferma Fabrizio Brogi, Presidente Nau!, la prima marca di occhiali di qualità e design a prezzi ragionevoli. “Infatti in Nau! crediamo e lavoriamo nel rispetto dell’ambiente. Per questo motivo abbiamo ottimizzato ogni processo, eliminando il superfluo. A testimonianza di questa anima verde, ad esempio, abbiamo affidato il processo di taglio e colorazione delle lenti da vista, abitualmente realizzato all’interno dei negozi di ottica, a laboratori specializzati che assicurano uno smaltimento corretto e responsabile dei residui. Per quanto riguarda l’innovazione di prodotto, nel 2007 Nau! ha creato la prima collezione di occhiali in plastica riciclata, indossati ogni anno anche dal team di Goletta Verde”. “Sviluppare e promuovere un turismo a basso impatto è, da sempre, la nostra missione - afferma Luigi Vedovato Amministratore unico di Cts Viaggi. “Il turismo, industria fra le più importanti del Pianeta e leva strategica dell’economia, ha l’imperativo di limitare gli impatti negativi sull’ecosistema. Adottare comportamenti virtuosi in campo ambientale significa non solo tutelare le comunità locali, ma soprattutto preservare la biodiversità, grande risorsa per il comparto turistico, contribuendo positivamente allo sviluppo di quest’ultimo. Perciò, oggi più che mai il turismo dovrebbe essere capace di produrre effetti e interrelazioni positive. Il turismo rappresenta dunque per Cts Viaggi uno strumento che, nella speciale declinazione sostenibile, può arricchire il patrimonio immateriale del viaggiatore, apportando nel contempo concreti benefici ai luoghi visitati". “Appoggiare le tematiche ambientali - afferma Anna Tuteur, Responsabile Relazioni Esterne e Affari Istituzionali Auchan Spa - conviene. Lo fanno tutti perché è facile. Mi sento di affermare con forza, però, che noi siamo anche qualcos’altro. La prerogativa ambientale noi la sentiamo, ogni giorno, sulla nostra pelle. Per questo abbiamo deciso di progettare strutture che siano armoniche con l’ambiente e non solo sotto il profilo estetico. Siamo stati i primi della Gdo.