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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 29 Giugno 2011 |
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UE, POLITICA AGRICOLA DOPO IL 2013: PIÙ VERDE, PIÙ EQUA E PIÙ COMPETITIVA |
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I deputati desiderano mantenere invariato fino al 2020 il bilancio Ue per il settore agricolo, per far sì che agli agricoltori siano garantiti gli incentivi per fornire scorte di prodotti alimentari sicuri, per la protezione dell´ambiente, per creare nuovi posti di lavoro e per assicurare la competitività del settore agricolo comunitario. In vista delle proposte della Commissione sul futuro della politica agricola comune, il Parlamento presenta la sua posizione per il prossimo bilancio a lungo termine per il periodo 2014-2020. In reazione a voci sul taglio degli aiuti al secondo pilastro della Pac, i deputati hanno ripetuto il loro sostegno per assicurare adeguate risorse finanziarie anche per lo sviluppo rurale. "Il voto invia un segnale chiaro e forte al commissario (Dacian Cioloþ) e spero che la Commissione terrà presente il contenuto della relazione e lo incorporerà nella proposta legislativa finale", ha dichiarato Albert Dess (Ppe, De), relatore della risoluzione. Rendere la Pac più verde - Se la politica agricola dell´Ue mira a fornire prodotti alimentari sicuri e di alta qualità e contribuire alla protezione dell´ambiente e alle energie rinnovabili, tale politica deve essere finanziata adeguatamente, secondo gli eurodeputati, in modo da fornire agli agricoltori un incentivo all´utilizzo di tecniche moderne e ecocompatibili. I pagamenti diretti agli agricoltori dovrebbero essere più chiaramente legati alle "misure verdi" (basse emissioni di carbonio, basso consumo energetico). Un ampio sistema europeo di incentivi, finanziato dall´Ue al 100%, dovrebbe essere istituito per sostenere gli agricoltori che appoggiano lo sviluppo sostenibile. Più equa distribuzione dei finanziamenti Ue - I finanziamenti agricoli dovrebbero essere distribuiti più equamente tra gli Stati membri e tra le diverse categorie di agricoltori. Il Parlamento propone che ogni paese dell´Unione Europea dovrebbe in futuro ricevere una percentuale minima della media Ue dei pagamenti diretti. I deputati sono d´accordo con l´introduzione di un massimale per i pagamenti diretti per agricoltore, ma sottolineano che le nuove regole devono tener conto delle dimensioni delle aziende agricole e dei criteri oggettivi di occupazione nonché delle pratiche sostenibili. Per evitare un uso improprio del denaro pubblico, i pagamenti diretti dovrebbero essere riservati agli "agricoltori attivi", cioè a coloro che effettivamente utilizzano la loro terra per la produzione. Stabilità: speculazione, gestione delle crisi e potere contrattuale degli agricoltori ´ - La lotta alla speculazione per le materie prime agricole e l´estrema volatilità dei prezzi richiedono una soluzione a livello globale, secondo gli eurodeputati, in modo da garantire una maggiore stabilità per gli agricoltori e le forniture su larga scala di prodotti alimentari sicuri. Il Parlamento propone un sistema mondiale di notifica dello stato attuale delle scorte, per contrastare la speculazione selvaggia delle materie prime agricole. Situazione dei prodotti lattiero-caseari - Per garantire la sicurezza dell´approvvigionamento di prodotti lattiero-caseari, i deputati hanno chiesto alla Commissione di monitorare il mercato lattiero-caseario per il periodo successivo al 2015. Il sistema attuale delle quote sarà soppresso nel 2014. I prossimi passi - La risoluzione non legislativa è stata approvata per alzata di mano. La Commissione presenterà il suo progetto di pacchetto legislativo alla fine dell´autunno e Parlamento e Consiglio saranno chiamati a decidere insieme sul contenuto definitivo della legislazione. |
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LIQUAME DI MAIALI E SOTTOPRODOTTI AGRICOLI (USANDO PEPERONI, POMODORI E PESCHE), UN´ACCOPPIATA PERFETTA PER LA PRODUZIONE DI BIOGAS |
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Un team di ricercatori spagnoli ha sviluppato un nuovo modo di ottimizzare la produzione di biogas unendo liquame di maiali e sottoprodotti agricoli. Gli scienziati, dell´Istituto di scienze e tecnologie animali della Universitat Politécnica de Valéncia in Spagna, sperano che la loro ricerca faccia in modo che i liquami in eccesso provenienti dalle fattorie abbiano ora un valore aggiunto e che i sottoprodotti di frutta e verdura dell´industria alimentare possano avere una fine sostenibile. Il team di esperti di agronomia, scienziati specializzati nella scienza della produzione e dell´utilizzo di piante come cibo, carburante, foraggio, fibre e bonifica, voleva studiare attentamente le grandi quantità di liquami in eccesso, composte principalmente da escrementi animali, acqua usata per la pulizia e resti di mangime, generate negli allevamenti di maiali. La pratica comune per questo materiale eccedente è quella di conservarlo in vasche prima di usarlo come fertilizzante. Tuttavia, questa pratica pone alcuni gravi problemi ambientali. A causa degli alti livelli di azoto e fosforo nel concime ricco di nutrienti, il terreno, l´acqua e l´atmosfera possono diventare inquinati in conseguenza di un eccessivo accumulo di questi nutrienti e dell´emissione di gas serra e ammoniaca. María Cambra-lópez, uno dei principali ricercatori nel progetto, spiega come alcune aree della Spagna con alte concentrazioni di allevamenti di maiali non hanno sufficienti terreni agricoli per assorbire i livelli di liquame prodotti. E trasportarlo altrove può essere costoso sia per l´allevatore che per l´ambiente. Ora il team di Valencia spera che la sua ricerca su come combinare questo eccesso di sottoprodotti per produrre biogas si dimostri una soluzione sostenibile ed efficace in termini di costi per questo difficile problema. Da solo il liquame non produce molta energia, e quindi un impianto per la produzione di biogas non è un´attività redditizia per gli allevatori. Tuttavia, se lo si combina con alcuni frutti e verdure provenienti dall´area locale che non sono abbastanza buoni per la vendita, i livelli di metano possono essere aumentati e così il biogas può essere prodotto in modo più efficace in termini di costo. I ricercatori hanno testato in vitro la combinazione di liquame di maiale con peperoni, pomodori, pesche e kaki per studiare il loro potenziale per produrre biogas e la combinazione ottimale di entrambi i substrati. I risultati hanno mostrato che i peperoni aumentavano la produzione di metano del 44% in confronto al solo liquame, i pomodori del 41%, le pesche del 28% e i kaki non alteravano la produzione di metano. Basandosi su queste scoperte il team effettuerà ora delle prove in digestori su vasta scala e simulerà il reale processo di produzione del biogas usando peperoni, pomodori e pesche. L´obbiettivo a lungo termine è quello di usare questa tecnologia in veri impianti per la produzione di biogas . Il team ora osserverà anche gli effetti che l´aggiunta al mangime dei maiali di sottoprodotti agricoli come olio di colza, polpa di arancia o bucce di riso produce sulle emissioni di metano dal concime, che potrebbe a sua volta aumentare la produzione di biogas. Se questa soluzione venisse alla fine implementata su vasta scala, essa ridurrebbe le emissioni di gas metano altamente inquinante durante lo stoccaggio del liquame e fornirebbe agli allevatori un uso alternativo dei liquami dei maiali efficace in termini di costi e redditizio. Per maggiori informazioni, visitare: Universitat Politécnica de Valéncia: http://www.Upv.es/index-en.html |
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PUBBLICATO BANDO PER LA GESTIONE FLOTTA DA PESCA COMUNITARIA |
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Palermo - Il dipartimento degli Interventi per la pesca dell´assessorato regionale delle Risorse agricole e alimentari, ha emanato il bando pubblico della misura 1.5 su "Compensazione socio economica per la gestione della flotta da pesca comunitaria". La misura consente di erogare dei pagamenti compensativi e premi a favore dei pescatori, al fine di compensare gli effetti derivanti dalle azioni di contenimento dello sforzo di pesca. Tra gli interventi ammissibili vi sono alcune tipologie di intervento: diversificare le attivita´ allo scopo di promuovere la pluriattivita´ per i pescatori, aggiornare le competenze professionali, in particolare dei giovani, instaurare un regime di riconversione professionale in ambiti diversi dalla pesca marittima e premi individuali a pescatori, di eta´ inferiore ai 40 anni, che esercitano la pesca professionale da almeno cinque anni o che posseggono una formazione professionale equivalente e che acquisiscono per la prima volta la proprieta´ o parte di essa di un peschereccio di lunghezza inferiore a 24 m e di eta´compresa tra 5 e 30 anni. La domanda, completa della relativa documentazione, deve essere inoltrata, in plico chiuso, esclusivamente a mezzo raccomandata o presentata direttamente dall´interessato alla Regione Siciliana - Assessorato delle Risorse Agricole e Alimentari - Dipartimento degli Interventi per la Pesca - Via degli Emiri, 45 Cap 90135 Palermo, entro il termine perentorio tra i 30 giorni e i 60 giorni, secondo le tipologie di intervento, a decorrere dal giorno successivo alla data di pubblicazione del bando sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana. Le risorse finanziarie disponibili per l´intero periodo di programmazione ammontano a 17 milioni e 500 mila euro. Disposizioni e altre informazioni sono consultabili anche sul sito istituzionale www.Regione.sicilia.it/agricolturaeforeste/assessorato |
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VESPA CINESE DEL CASTAGNO, EMILIA-ROMAGNA, TOSCANA E MARCHE INSIEME PER UNA PIÙ EFFICACE AZIONE DI CONTRASTO. |
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Un Convegno A Bologna Il 29 Giugno. Bologna - Regioni Emilia-romagna, Toscana e Marche insieme per una più efficace azione di contrasto della vespa cinese del castagno, il cinipide originario della Cina, che, in assenza di nemici naturali, sta causando gravi danni ai castagneti di tutta la Penisola. E’ questo l’obiettivo del convegno “Emergenza Cinipide: uniti si vince” organizzato dalla Regione Emilia-romagna in collaborazione con i Servizi Fitosanitari di Toscana e Marche che si svolgerà mercoledì 29 giugno presso la Direzione generale Agricoltura (Sala A, Terza Torre), in viale della Fiera 8 a Bologna, a partire dalle ore 9,30. Al centro del convegno il nuovo Piano nazionale di lotta biologica che prevede la diffusione, nelle zone colpite, di un particolare antagonista naturale: il Torymus sinesis, un piccolo insetto di origine asiatica che attacca le larve della vespa cinese e ne arresta lo sviluppo. Tale tipo di intervento, che allo stato rappresenta l’unico strumento di lotta contro la vespa cinese, è già partito anche in Emilia-romagna, con 12 lanci del Torymus sinesis realizzati nel 2011, dopo i 4 realizzati nel 2010. Ma per un intervento particolarmente efficace e mirato è essenziale il coordinamento e la sinergia con le Regioni confinati, quali appunto Toscana e Marche. La vespa del castagno ha iniziato la sua diffusione dal Piemonte nel 2002, i primi avvistamenti Emilia-romagna sono avvenuti nel 2008 ed ormai la sua presenza è segnalata in tutta la Penisola. L’insetto non è pericoloso per l’uomo e causa danni esclusivamente ai castagni colpendo sia gli ibridi euro-giapponesi, sia il castagno europeo, selvatico o innestato. Le piante, anche quelle più attaccate, non muoiono, ma subiscono una riduzione dello sviluppo vegetativo ed una drastica riduzione della fruttificazione con relativo grave danno economico. |
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AGRICOLTURA FVG: "IDENTITÀ" PAROLA CHIAVE PER IL FUTURO DEL SETTORE SEMPRE PIU´ STRETTI I RAPPORTI CON LA BAVIERA |
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Trieste - In occasione della giornata conclusiva di "Aria di Festa", San Daniele del Friuli ha ospitato il 27 giugno il convegno sulla Nuova Politica agricola comunitaria dopo il 2013, con la partecipazione, tra gli altri, di Pierluigi Londero, della Commissione europea, Sandro Sillani e Francesco Marangon dell´Università di Udine, Federica Cisilino dell´Inea, l´Istituto nazionale di Economia agraria, e Vasco Boatto dell´ateneo di Padova. Molti spunti interessanti sono emersi dal pomeriggio di lavori, che si sono tenuti nell´auditorium alla Fratta: l´ospite d´onore è stato il dirigente bavarese del ministero dell´Agricoltura, Theodor Weber, che, invitato in Friuli Venezia Giulia, ha esposto il suo punto di vista sulle innovazioni della nuova Pac, la Politica agraria comunitaria, ed ha portato all´attenzione alcuni punti su cui lavorare per una nuova e migliore politica agricola. "Il contatto con la Baviera è per noi e per la nostra politica agricola importantissimo, oserei dire fondamentale - commenta l´assessore regionale alle Risorse rurali, agroalimentari e forestale Claudio Violino - in un ottica futura di collaborazione non solo politica ma anche promozionale". I contatti con il ministero bavarese dell´Agricoltura sono coltivati da tempo e si rinsalderanno in occasione di una prossima visita che si ritiene di effettuare entro l´estate, mentre prossimamente verranno gettate le basi per alcuni progetti comuni e per proseguire il discorso in merito alle politiche europee di settore, in cui la Baviera riveste un ruolo decisionale importante. La collaborazione con la Baviera si concretizza dunque soprattutto in ottica europea: la nuova Pac presenta diverse sfide, nuove tematiche da affrontare: la strategia che la Regione sta perseguendo, ha detto Violino, è quella di "assicurare all´agricoltura quanto meno gli stessi fondi avuti tra 2007 e 2013 e per ottenere una politica comunitaria più snella ed efficace, mettendo una particolare attenzione nella politica agricola per la montagna, perché questo tipo di attività non è solo agricoltura ma è una vera e propria gestione del territorio". Politica agricola più verde, ridiscussione dei finanziamenti diretti e partecipazione pubblica maggiore: queste sono le tematiche che la Ue sta affrontando per la nuova Pac. Gli Stati membri, e le Regioni di conseguenza, hanno presentato le loro proposte ed ora l´attesa è nel vivo per la prossima comunicazione in merito della Commissione. "Al di là della nuova Pac - rileva infine l´assessore Violino - la sfida maggiore che ci attende è quella di trovare un nuovo modello di sviluppo economico tout-court, per dare sviluppo al nostro territorio e alle nostre aziende, puntanto il più possibile su un approccio programmatico integrato. Va ridato ruolo alla capacità di intervento della politica agricola e dell´agricoltura - conclude Violino - e la parola chiave per i prossimi anni è senz´altro ´identità´, culturale e agricola". |
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AGRICOLTURA IN ABRUZZO: RIAPERTI TERMINI PER CONTRIBUTI AD AZIENDE |
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Pescara - Sono stati riaperti i termini per beneficiare dei contributi in regime "de minimis", in conto interessi, sui prestiti a breve termine contratti dalle imprese agricole per le necessità legate all´anticipazione delle spese per la conduzione aziendale fino alla vendita dei prodotti. Lo ha deciso la Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo. "La Direzione Politiche agricole dopo aver ascoltato e recepito le richieste delle organizzazioni di categoria ? sottolinea l´assessore ? per l´anno 2011 ha deciso di riaprire i termini di presentazione delle domande. Con tale provvedimento alle imprese agricole viene concesso un contributo sul pagamento degli interessi su prestiti contratti con le banche convenzionate. In particolare le attività agricole colpite dalla crisi finanziaria ? ha aggiunto Febbo ? potranno beneficiare, nell´arco di tre esercizi, di finanziamenti fino a 7.500 euro per le imprese attive nella produzione di prodotti agricoli e di 200 mila euro per le imprese nel settore della trasformazione e commercializzazione. La proroga è concessa a condizione che le domande di aiuto siano presentate entro il 29 Luglio 2011 e la somma messa a disposizione dalla Regione Abruzzo è di un milione di euro. Questa azione ? continua l´assessore - è finalizzata ad agevolare l´accesso delle imprese agricole ai finanziamenti con l´obbiettivo di incoraggiarle a continuare ad investire anche in circostanze caratterizzate da una crisi economica e finanziaria di tutto il sistema produttivo e commerciale. Si tratta quindi ? conclude Mauro Febbo ‘ di un provvedimento che punta ad offrire un supporto alle esigenze delle imprese agricole, all´avvio di una fase di sostegno alla loro riorganizzazione e riconversione produttiva". |
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AGRICOLTURA FVG: RIUNITO COMITATO SORVEGLIANZA PROGRAMMA SVILUPPO RURALE |
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Trieste - Si è tenuta il 27 giugno a San Daniele del Friuli, nella cornice di "Aria di Festa", la riunione annuale del Comitato di sorveglianza del Programma di Sviluppo rurale (Psr) 2007-2013 del Friuli Venezia Giulia. Alla presenza dell´assessore regionale alle Risorse rurali, agroalimentari e forestali Claudio Violino, che ha aperto i lavori presieduti dal direttore centrale Luca Bulfone, si è svolta un´intensa giornata di attività, che ha visto coinvolti, tra gli altri, funzionari del ministero per le Politiche agricole alimentari e forestali e della Commissione europea, oltre ai rappresentanti delle Associazioni di categoria e delle parti sociali. La riunione ha rivestito un particolare rilievo non solo per la consueta illustrazione del Rapporto annuale di Esecuzione ma anche per la presentazione del Rapporto di valutazione intermedia, strumento essenziale per una valutazione dell´impatto del Psr a metà del periodo di programmazione. Nell´occasione, l´assessore Violino ha sottolineato alcuni aspetti importanti relativi lo stato di avanzamento del Programma al 2010, per poi passare alla valutazione di alcune proposte di modifica del Programma. In particolare, l´Autorità di gestione (Serena Cutrano) ha presentato le proposte di modifica di alcune misure: la misura 121 relativa all´ammodernamento delle aziende agricole, la misura 214 (Pagamenti agroambientali, azione 1.5 razze in via di estinzione), la misura 216 (Investimenti non produttivi), la misura 323 (Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale, azione 1 sugli investimenti per la riqualificazione del patrimonio rurale) e sull´Asse 4. Sono stati quindi illustrati i rapporti di valutazione intermedia e in itinere del Programma di Sviluppo rurale, che hanno fatto emergere alcuni punti di forza e alcune debolezze del Psr: soddisfazione è stata espressa infatti per i dati relativi ai progetti integrati (Pit e Pif) e dell´importante ruolo assunto nel Psr del Friuli Venezia Giulia dell´"approccio integrato", che, se da un lato pone la Regione all´avanguardia nel panorama nazionale, dall´altro ha comportato una gestione meno celere di molte misure e ha impegnato l´Autorità di gestione nell´organizzazione e nella messa in atto di procedure che hanno ora permesso di superare la maggior parte delle problematiche iniziali. Tra gli aspetti da migliorare è stata citata la mancata informatizzazione dell´iter per la presentazione delle domande relative ad alcune misure molto significative (in termini di risorse e di domande presentate), l´insufficiente risposta del territorio ad alcune delle misure erogate ed un diffuso ritardo da parte dei soggetti destinatari delle risorse nella presentazione degli stati di avanzamento lavori (Sal), che - naturalmente - comporta uno slittamento complessivo dei tempi per l´erogazione degli anticipi e, più in generale, una scarsa capacità di spesa del Psr. I lavori si sono conclusi con un momento di riflessione e confronto (grazie anche al contributo dei rappresentanti del ministero e della Ue) sulle azioni da intraprendere per migliorare la gestione finanziaria e la performance complessiva del Programma, alla luce dello stato di attuazione e delle raccomandazioni espresse dal valutatore indipendente. |
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ECCELLENTE RISULTATO PER L’EXPORT DI SALUMI ITALIANI NEL 2010: +13,2% IN QUANTITÀ E VALORE |
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Parma - Secondo i primi dati Assica (Associazione Industriale delle Carni aderente a Confindustria) , durante lo scorso anno le nostre spedizioni di salumi hanno superato le 124.500 tonnellate (+13,2%) e raggiunto i 972,4 milioni di euro (+13,2%). L’attivo commerciale è salito a 811,6 milioni di euro dai 700,9 del 2009 (+15,8%). Una crescita sorprendente, frutto dell’ottimo andamento delle esportazioni verso i Paesi dell’Unione europea, nostri tradizionali mercati di riferimento, ma che ha beneficiato anche dell’eccezionale aumento di quelle verso i Paesi extra Ue (+17,3% in quantità e + 17% in valore). “Un risultato straordinario - ha commentato Lisa Ferrarini, Presidente di Assica - che conferma come l’export rappresenti una risorsa essenziale per il nostro settore su cui continuare a puntare e investire. Le esportazioni, infatti, rimangono la via maestra per perseguire la crescita del comparto assicurando al contempo la valorizzazione dell’unicità delle nostre produzioni e dei nostri territori. Il boom delle nostre esportazioni, in particolare verso i Paesi terzi, premia il grande lavoro svolto da Assica in collaborazione con le Autorità pubbliche competenti per ampliare la gamma di prodotti esportabili e il numero di mercati accessibili. I positivi risultati già raggiunti su alcuni mercati sono un esempio vincente che ci spinge costantemente a chiedere ai nostri interlocutori istituzionali, in particolare Ambasciate e Ice, il massimo impegno per raggiungere gli stessi successi anche su altri importanti Paesi target. I notevoli sforzi sostenuti dalle aziende per posizionare i prodotti all’estero hanno consentito al settore di chiudere positivamente anche il difficile 2009 e di porre le basi per questo brillante 2010. Il solo impegno delle imprese, però, non può bastare, per questo ci aspettiamo dalle Istituzioni quel contributo capace di fare la differenza e metterci in grado di fare sempre meglio il nostro lavoro”. |
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AGRICOLTURA. MANZATO: BENE ROMANO PER RICHIESTA CLAUSOLA SALVAGUARDIA CONTRO OGM |
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Venezia - “Desidero ringraziare il ministro Saverio Romano, per aver correttamente interpretato il ruolo che gli è proprio: non quello di un ministero che fa da contraltare alle Regioni, bensì una parte del governo che si occupa di settore primario e che ha per questo nelle Regioni l’interlocutore privilegiato che fornisce la linea nazionale a sostegno dell’economia agricola italiana”. Lo ha affermato ieri l’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato, plaudendo alla decisione del ministro delle politiche agricole che in tema di ogm ha annunciato il ricorso dell’Italia alla clausola di salvaguardia. “E’ esattamente quello che ancora mesi fa all’unanimità avevano chiesto le Regioni al Governo – ha fatto presente Manzato – decidendo che i parametri di coesistenza con gli organismi geneticamente modificati fossero racchiusi semplicemente in un ‘no’ alle colture ogm sull’intero territorio nazionale. |
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PESCHE E NETTARINE - IN CALO LA DOMANDA INTERNA ED INTERNAZIONALE, PARTE IN SALITA LA CAMPAGNA 2011 |
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Bologna - Inserire pesche e nettarine tra le specie ortofrutticole che possono accedere ai contributi straordinari stanziati dalla Ue per far fronte ai danni provocati dall’allarme Escherichia coli, ma anche la convocazione della grande distribuzione organizzata per sollecitarla a superare il diniego alla firma dell´accordo con i produttori di pesche e nettarine per evitare l´immissione sul mercato di prodotti di bassa qualità e pratiche commerciali scorrette. Infine la richiesta di un coordinamento nazionale delle azioni di ritiro di prodotto invenduto già previste e finanziate dall´Unione europea con l´organizzazione comune di mercato ortofrutticola. Sono queste le richieste che l’Emilia-romagna rivolge al Governo, di fronte alle difficoltà che sta registrando il mercato della frutta estiva, caratterizzato da un forte calo della domanda e da prezzi che non riescono nemmeno a coprire i costi di produzione sostenuti dagli agricoltori. A questo proposito l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni - che ieri a Bologna ha incontrato le organizzazioni agricole, cooperative e i rappresentanti dei produttori - ha scritto oggi al Ministro delle politiche agricole Saverio Romano chiedendo un incontro urgente. Per l´assessore Rabboni “si rischia il paradosso: buona produzione e prezzi non remunerativi”. “Le difficoltà – prosegue l’assessore - nascono soprattutto dal calo della domanda che è determinato da tre concause: psicosi da batterio, calo dei redditi e brutta stagione nei paesi d´esportazione. In più il ritardo di maturazione del prodotto spagnolo lo sovrappone a quello italiano, “ingolfando” e sovraccaricando il mercato europeo". "Se vogliamo strappare qualche risultato utile per i produttori - ha aggiunto Rabboni -dobbiamo utilizzare in modo sinergico tutte le possibilità di intervento in grado di ridurre l’immissione sul mercato di prodotto eccedente e soprattutto di bassa qualità. Per questo chiediamo al Ministro di intervenire direttamente in tre direzioni: verso la grande distribuzione perchè si responsabilizzi sulle conseguenze irreversibili che questa situazione può avere sul comparto e sottoscriva senza ulteriori indugi l´accordo interprofessionale per la qualità del prodotto commercializzabile; verso le organizzazioni di prodotto di tutte le Regioni italiane perchè utilizzino tutte le risorse europee disponibili per ritirare dal mercato il prodotto destinabile agli indigenti o alle produzioni agroenergetiche; verso il Commissario europeo all´Agricoltura, Dacian Ciolos, perché includa le pesche e le nettarine tra le produzioni indennizzabili attraverso lo stanziamento europeo dei 210 milioni per l´Escherichia Coli.". |
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BRILLANTI LE PERFORMANCE DI TUTTE LE PRINCIPALI CATEGORIE DI SALUMI ESPORTATI |
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Volano delle esportazioni di salumi nel 2010 sono state senza dubbio le spedizioni di Prosciutti Crudi Stagionati arrivate, assieme a quelle di coppe culatelli e speck, a superare le 53.900 tonn. E 504,5 milioni di euro (+10,3% in quantità e +11,6% in valore). Un risultato notevole, soprattutto se si considera che la categoria rappresenta il 43,3% del totale delle nostre esportazioni in quantità e il 51,9% in valore, che non ha beneficiato di alcun effetto rimbalzo avendo registrato un incremento nel difficile 2009 e che è la più esposta alla concorrenza di prodotti analoghi di Paesi come Francia e Spagna. Nella Ue, con riferimento alle quantità esportate, hanno evidenziato un ottimo trend le spedizioni verso la Francia (+14,2%), trainate dalla ripresa della domanda di prodotti in osso (+41,9%), quelle verso la Germania (+10,5%) quelle verso il Belgio (+6,3%) e quelle verso il Regno Unito (+19,7%). Fra i Paesi extra Ue straordinario aumento delle esportazioni verso gli Usa (+21,6%) che, con oltre 3.800 tonn., si sono attestate ben al disopra dei già buoni livelli precisi del 2008. Molto buono anche il trend evidenziato dalle spedizioni verso la Croazia (+12,5%), Svizzera (+3,2%), Giappone (+6,8%) e Argentina (+11,3%). Aumento a due cifre importante, per il secondo anno consecutivo, per Mortadelle E Würstel, le cui esportazioni sono arrivate a sfiorare le 27.200 tonnellate (+15,9%) per un valore di 93,9 milioni di euro (+16,1%). All’interno della Ue da sottolineare le importanti conferme di Francia (+17,2% in quantità e +18,5% in valore), Regno Unito (+73,3 e +57,1%) che nel corso dell’anno ha assistito a un importante consolidamento della domanda e del gradimento dei wurstel oltre che della mortadella, Austria (+13,2% in quantità e +18,8% in valore) e Spagna (+3,1% e +6,8%). Fra i Paesi terzi, sono risultati molto interessanti gli incrementi di Croazia (+14,3% in quantità +6,2% in valore), Svizzera (+12% e +25,8%) e Usa (+18,7% e +14,0%). Ottimo anche l’andamento delle esportazioni di Salami. Trainate soprattutto dalla domanda comunitaria, le spedizioni di questi prodotti hanno raggiunto la soglia delle 22.600 tonnellate (+14,2%) per un valore di 209,7 milioni euro (+14,6%). Con riguardo ai mercati di destinazione da sottolineare l’ottimo risultato degli scambi intracomunitari cresciuti del 15,2% in quantità e del 15% in valore. Nel mercato unico brillante recupero, dopo la contrazione del 2009, delle spedizioni verso la Germania, nostro principale partner commerciale (+18,7% per 7.700 tonn. E +24% per circa 67 milioni di euro). Bene le esportazioni verso il Regno Unito, arrivate a 3.534 tonn. (+6,0%) per 34,8 milioni di euro (+2,5%) e quelle verso l’Austria (+5,8% per 1.700 tonn. E +5,4% in valore) saldamente al quarto posto. Nel corso dell’anno, con 1.558 tonn. (+16,2%) è risalita al quinto posto nella classifica dei destinatari la Francia, che ha scavalcato il Belgio (1.462 tonn. +4,0% e 13,6 milioni di euro +11,3%). Molto positivo anche il risultato di mercati extra Ue (+8,3% in quantità e +12,8% in valore), nonostante l’esistenza di limitazioni di tipo igienico sanitario che impediscono l’accesso di questi prodotti a diversi importanti mercati. Molto buone in particolare le performance verso Svizzera (+5,6% per oltre 2.300 tonn. E +11,3 % in valore) e Giappone (+11,6%). Molto soddisfacente l’export di Prosciutti Cotti. Nel complesso dei dodici mesi le spedizioni di questi prodotti hanno raggiunto quota 10.740 tonn. (+10%) per un valore di 72,6 milioni di euro (+10,4%). Fondamentale per il raggiungimento di questo risultato è stata ancora una volta la domanda dei partner comunitari cresciuta dell’8,2% in quantità e del 7,8% in valore. Un contributo molto positivo è arrivato, però, anche dagli ordini dei Paesi terzi che con 943 tonn. (+34,3%) per 7,4 milioni di euro (+39,4%) hanno più che recuperato la flessione del 2009. All’interno della Ue hanno mostrato un andamento positivo tutte le principali piazze di riferimento: Francia (+7,6% in quantità +9,8% in valore), Germania (+2,6% e +16,7%), Austria (+6,4% ma -3,7%), Regno Unito (+8,9% ma – 4,9%) e Spagna (+4,7% e +8,8%). Fra i Paesi terzi spicca l’incremento delle esportazioni verso gli Usa arrivate a 335 tonn. (+68,6%) per 1,9 milioni di euro (+63,2%), un risultato che premia gli sforzi fatti dalle aziende per rilanciare i consumi di questo prodotto oltreoceano. Sono tornate, infine, a segnare un ottimo +9,2% in quantità e +27,7% in valore le esportazioni verso la Svizzera. Importante performance nel 2010 delle esportazioni di Bresaole, che con un +10,9% hanno raggiunto il traguardo delle 2.440 tonn. Per un valore di 40,5 milioni di euro (+8,5%). Nel corso del 2010 hanno evidenziato un trend decisamente positivo le esportazioni verso i principali mercati comunitari arrivate complessivamente a sfiorare le 1.900 tonnellate (+25,1%) e i 30,5 milioni di euro (+19%). Fra questi notevoli le performance di Francia (+37,7% in quantità e +33,1% in valore) divenuta primo mercato di destinazione, Germania (+11,1% e +18 %), e Regno Unito (+18,5% e +11,9%) rispettivamente al terzo e quarto posto. |
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RISO: PER ASSOSEMENTI NECESSARIO PROGREDIRE NELLA RICERCA PER DIFENDERE LA LEADERSHIP |
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Si è svolto presso il Parco Tecnologico Padano con sede a Lodi il convegno di presentazione del progetto di ricerca denominato Risinnova, un progetto interamente italiano finanziato nell’ambito dell’iniziativa “Ager – agroalimentare e ricerca” sostenuta dalle fondazioni bancarie e che vede la partecipazione di ben 14 strutture di ricerca, coordinate dal Cra, il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura. Elisabetta Lupotto, Direttore del dipartimento di biologia e produzioni vegetali del Cra e responsabile del progetto, ha sottolineato che “la filiera del riso in Italia ed il settore sementiero hanno urgente bisogno di innovazione varietale per continuare a reggere la competizione con il mercato globale. Il nostro paese è oggi leader indiscusso del settore in Europa, ma questa posizione non potrà essere difesa a lungo in un mondo dove il miglioramento genetico delle specie coltivate si avvale, ovunque, delle più innovative tecnologie offerte dalla genetica e dalla genomica moderne”. Coordinando i lavori del convegno, Paolo Marchesini, presidente di Assosementi – Associazione italiana sementi, ha avuto modo di evidenziare che “per mantenere la posizione di principale produttore di riso in Europa, con oltre il 50% della produzione totale e soprattutto con tipologie di riso riconosciute di eccellente qualità dal consumatore, è indispensabile non arrestare il processo di rinnovo varietale, l’unico strumento che consente di affrontare le nuove insidie colturali o di mercato. E’ pertanto necessario puntare sulle nuove conoscenze e tecnologie genetiche per migliorare la produttività, la resistenza delle varietà ai patogeni e la tolleranza ai nuovi stress ambientali, senza il timore di perdere i legami con il patrimonio delle varietà tradizionali che ancora caratterizzano la risicoltura italiana. Senza innovazione, il vero rischio è che scada l’intera filiera, incapace di reggere la concorrenza”. I risultati attesi da Risinnova riguardano lo sviluppo di un network integrato pubblico-privato di ricerca sul riso in Italia, l’applicazione di nuove strategie di costituzione varietale grazie ai mezzi offerti dalla ricerca più avanzata, nonché la creazione delle basi per arrivare ad avere una nuova generazione di varietà commerciali di riso italiano, in grado di assicurare competitività al settore e rispondere ancora di più alle esigenze dell’industria. |
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BATTERIO KILLER. ASSOSEMENTI: LA PRODUZIONE DI SEMENTI E’ TRACCIATA E CONTROLLATA |
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“Non può essere esclusa nessuna causa per l’infezione batterica che sta allarmando l’intera Europa, ma riteniamo davvero molto remota la possibilità di una responsabilità diretta dei semi utilizzati per ottenere i germogli. Anzi, analoghi casi precedenti portano decisamente ad escludere tale ipotesi”. E’ quanto sottolinea Assosementi, l’Associazione italiana delle aziende sementiere, in relazione alle notizie di stampa che insinuano un possibile coinvolgimento di sementi di provenienza italiana ed annunciano una circolare del Ministro della salute sulla tracciabilità delle sementi. “Siamo a conoscenza di approfonditi controlli svolti dai Nas in queste ultime settimane presso alcune aziende sementiere, tutti risoltisi negativamente, senza riscontrare il tipo di batterio sotto accusa” – precisa Marco Nardi, direttore di Assosementi. “Nel ciclo che porta ai germogli per consumo alimentare è comunque necessario distinguere la fase di produzione delle sementi, le quali debbono avere i requisiti per potere essere conservate a lungo e poi germinare perfettamente, e la fase di messa in germogliazione, che diventa un processo di produzione alimentare vero a proprio”. Riguardo l’intenzione della Salute di emanare disposizioni sulla tracciabilità delle sementi, Assosementi tiene a puntualizzare che “la produzione delle sementi destinate alla commercializzazione è già perfettamente tracciata sulla base di quanto disposto dalla legge sementiera 1096/71, la quale prescrive non solo che gli stabilimenti di lavorazione delle sementi debbano essere autorizzati dalle Autorità fitosanitarie regionali, ma che ogni azienda debba tenere un apposito registro di carico e scarico delle sementi che transitano in stabilimento. Va inoltre sottolineato che le sementi di molte specie sono soggette a controlli ufficiali anche durante le fasi di moltiplicazione in campo, in funzione della loro certificazione ufficiale o per i requisiti fitosanitari”. “Senza conoscere con precisione la causa del problema – è il parere di Assosementi - appare prematuro introdurre nuovi vincoli”. |
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LA SCIENZA A SERVIZIO DELLA QUALITÀ DEI FORMAGGI TIPICI VENETI. INCONTRO A THIENE |
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Thiene (Vicenza) - La scienza aumenta il reddito. Lo ha ribadito una volta di più il confronto tra ricerca e produzione organizzato il 27 giugno da Veneto Agricoltura nella sede dell’Istituto per la Qualità di Thiene, dedicato ai prodotti caseari tra dieta e nutrizione e introdotto dall’Amministratore Unico Paolo Pizzolato e da Luigino Disegna Direttore della Sezione Innovazione e Sviluppo dell’Azienda regionale. Lo scenario attuale è quello delineato da emergenze internazionali quali la variante assassina dell’escherichia coli, mentre il settore ancora paga gli effetti delle mozzarelle blu. Insomma le produzioni naturali sono ancora una volta nell’occhio del ciclone e a pagarne le spese sono proprio i prodotti più sani e salutari, che pagano un forte costo economico rispetto ai cibi artificiali della mondializzazione. Scienza e medicina hanno riconosciuto da tempo il valore nutrizionale del latte e dei prodotti caseari in una dieta sana e l’iniziativa di Veneto Agricoltura permette di presentare alcune attività di ricerca finalizzate alla valorizzazione e allo sviluppo di nuovi prodotti lattiero caseari, capaci di dare maggiori garanzie al consumatore, rispondendo alle esigenze di una clientela sempre più attenta alla qualità e alle proprietà salutistiche del prodotto che acquista. “Latteria di Soligo sta collaborando, in diversi progetti di ricerca con l’Istituto di Biotecnologie Agrarie di Veneto Agricoltura, ha ricordato il presidente della società Lorenzo Brugnera – e si è ad esempio lavorato sulla vita commerciale dei formaggi freschi come Casatella Trevigiana Dop, sulla Mozzarella Stg e sull’attitudine casearia del latte Veneto. Sono inoltre in corso interventi finanziati nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale per verificare la possibilità di proporre nuovi prodotti e alimenti naturali, con particolare sottolineatura del valore funzionale del latte e dei suoi componenti”. “L’incontro di oggi – ha commentato dal canto suo l’assessore Franco Manzato – nasce proprio da queste sinergie e dalla volontà di confrontarci a tutto campo sull’attualità del latte nella dieta e sul futuro dei prodotti tipici nei consumi alimentari anche a scopo salutistico”. |
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IL PARADISO DEL TIRAMISU’: A MILANO DELIZIA DEL PALATO IN VERSIONE TAKE AWAY
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Per la gioia di golosi di ogni età, ha aperto i battenti da qualche settimana Il Paradiso Del Tiramisu’, il primo esercizio in Italia dedicato esclusivamente al dolce italiano più amato e diffuso al mondo. Un dolce dal successo senza confini: da New York a Tokyo, da Capetown a Rio de Janeiro, il tiramisù è presente nei menu di moltissimi ristoranti di tutto il globo. Una ghiottoneria di origine italiana, apprezzata da grandi e piccini, che nella sua versione classica è – come da un recente sondaggio condotto da una nota rivista "per golosi" – il dessert più richiesto nella categoria "dolci al cucchiaio". Ecco il perché dell’idea imprenditoriale di Matteo Maggiolina: aprire un piccolo laboratorio in via Vela 8 (a pochi passi dal cinema Plinius), tel. 380.6975846) dove il tiramisù viene prodotto artigianalmente, con i migliori ingredienti, nella sua versione classica e nelle tante varianti come quello alla nutella, alle noci, alla fragola, all’ananas, alla cannella, al melone, al cocco, al kiwi e, seguendo le stagioni, con ogni altro fresco frutto tipico del periodo. E a breve, promette Matteo anche in versione adatta a chi soffre di intolleranze alimentari. Il Paradiso Del Tiramisu’ è un take away dove si possono acquistare sia monoporzioni a 3,50€, il classico, e a 4€ gli altri gusti, sia confezioni particolari da 500 gr, teglie da 700/800 gr o personalizzate (1 kg tiramisù classico 28€ - altri gusti a 32€). Il gusto classico è sempre disponibile in tutte le versioni mentre per gli altri gusti è consigliabile la prenotazione. Un’offerta ricca e golosa adatta per ogni occasione: per un ghiotto break dolce, per una cena tra amici, per una gustosa e inebriante festa in casa. Il tiramisù è senza dubbio un dessert che conquista ogni palato, dal primo all’ultimo cucchiaio. Il Paradiso Del Tiramisu’ è aperto: il lunedì dalle 16.00 alle 20.00; da martedì a sabato dalle 16.00 all’1.00, la domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00 |
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CON MAMAPETRA SI RINNOVA IL LAVORO DEL PANIFICATORE LA NUOVA BAKERYHOUSE PRESENTATA AL COMUNIPANE DI VIGHIZZOLO D´ESTE
PANETTIERE PROTAGONISTA DEL NEGOZIO CON LAVORAZIONE A VISTA E PANE VENDUTO A UN PREZZO DIVERSO A SECONDA DEL GIORNO DI PRODUZIONE
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E´ entrata in funzione Mamapetra la nuova bakeryhouse ideata dal Molino Quaglia. Quaranta panettieri provenienti da tutta Italia hanno sfornato e venduto al pubblico per beneficenza la prima produzione della nuova panetteria di moderna concezione: pani di grande pezzatura, pizze, focacce, crostate e mega biscotti. Comun denominatore della produzione il lievito madre e Petra, farina macinata a pietra in grado, per le sue peculiarità, di conferire ai prodotti gusti e profumi di un tempo. Ciò che rende unici i prodotti di Mamapetra è però la loro durata, grazie a grani unici dai quali nasce Petra. Prodotti che conservano fragranza e gusto anche il giorno successivo e, nel caso del pane, anche molto più a lungo. Mamapetra è un innovativo progetto presentato nell´ambito del terzo Comunipane in corso fino al 22 giugno nella sede del Molino Quaglia a Vighizzolo d´Este (Pd). Il concetto è semplice: riqualificare il mestiere del panettiere per renderlo attraente anche ai giovani, alle donne e a quanti hanno voglia di imparare un nuovo lavoro rendendola un´attività da svolgere durante il giorno. Bandito il lavoro notturno, il panettiere che lavorerà in questa bakeryhouse seguirà orari diurni e avrà la possibilità di alternarsi nelle mansioni anche con altri colleghi: un modo per rinnovare la modalità con cui il panettiere si approccia al mercato. Il lavoro interscambiabile è infatti una delle peculiarità di questo progetto che prevede una vera e propria rivoluzione per il mondo della panificazione. A parire dall´ambientazione con materiale di recupero (che segue la filosofia secondo la quale anche il pane non va mai buttato), in cui il panettiere è chiamato a lavorare in primo piano. Il locale è infatti unico e la lavorazione affianca la vendita: il panettiere è presente nel panificio perché ne è il protagonista. E´ lui che va riconosciuto, è di lui che ci si deve fidare come nella ristorazione. Come lo è il pane del resto, di qualità e per tutte le tasche. Cibo povero ma nobile è venduto ad un costo commisurato al servizio: più caro appena sfornato, diminuisce di prezzo man mano che è stato prodotto. Si va dai 7 euro del fresco, ai 4 euro delle 12 ore e all´euro al kg delle 48 ore. Ma il panificio Mamapetra è pensato per essere anche un luogo di incontro e degustazione in cui mangiare sul posto i cibi venduti non solo per asporto, dove socializzare, consultare i social network, consumare bevande calde. Per maggiori informazioni www.Molinoquaglia.com |
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ESTATE AL PERBACCO:
IL PROFUMO DEL MARE, IL SAPORE DELLA QUALITÀ!
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Venerdì 15 luglio una serata interamente dedicata agli abbinamenti più esclusivi Ristorante Perbacco, Via Moglianese 37 - 30037 Scorzé (Ve) Immaginate un calice di preziose bollicine francesi, accompagnato ad un piatto di freschissimo pesce dall´inconfondibile profumo di mare. Immaginate un mulino del Settecento con una splendida terrazza sul fiume ed un ambiente confortevole ed accogliente dove trascorrere piacevoli serate tra amici. Immaginate una cena dedicata al sapore del mare, un appuntamento che sia l´ideale anticipo delle vacanze estive, e che tutto questo sia a pochi passi da Venezia e Treviso. E´ questa la proposta del Perbacco, ristorante di Scorzè (Ve), luogo ideale per concedersi una meritata pausa in attesa delle ferie. Venerdì 15 luglio il Perbacco festeggerà infatti l´arrivo dell´estate con l’abbinamento perfetto: si tratta del "C&c", ovvero Crudo di mare e Champagne, binomio che da sempre richiama alla mente immagini di cene estive e piatti prelibati. Protagonisti della serata saranno gli eleganti champagne di Alain Thiénot, azienda da intenditori che nell’arco di 25 anni ha saputo creare una maison e portarla all’affermazione in tutto il mondo. Un successo dovuto alla combinazione di due elementi: il forte legame della famiglia con la tradizione dello Champagne unito allo slancio verso la modernità, la ricerca, la sperimentazione, rappresentate perfettamente dalla nota unica che contraddistingue ogni champagne Thiénot. Il Perbacco proporrà dunque tre esclusivi champagne della maison: Magnum Champagne Brut Thienot, Champagne Cuvée Stanislas Thienot Riserva 2004, Champagne Cuvée Garance Thienot Riserva 2002; tre champagne d´eccellenza, di cui vengono prodotte pochissime bottiglie, che saranno accompagnati da tre portate di pesce crudo, per una cena tutta da ricordare. Si comincerà con il più classico degli aperitivi, Ostriche e Brut serviti in terrazza, momento in cui avverrà il sabrage dello champagne, ovvero le bottiglie saranno aperte a colpi di sciabola! Si continuerà quindi con gli antipasti, in cui trionferanno seppie, gallinella di mare, ricciola e branzino in versione carpaccio o tartare. Protagonisti del primo e del secondo piatto saranno invece gli immancabili scampi e il tonno; "Dulcis in fundo" non mancherà il dessert, rigorosamente fatto in casa e che ben si abbinerà ai sapori che l´hanno preceduto. E al Perbacco la qualità del prodotto è garantita: il locale, infatti, utilizza da sempre la tecnica dell´abbattimento di temperatura, assicurando così che tutto il pescato servito ai tavoli sia rigorosamente "anisakis free". Un´occasione straordinaria, una serata di puro piacere da gustare in buona compagnia. I posti sono limitati - prenotazioni e informazioni: Osteria Perbacco - Tel. 041 5840991 |
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BALCONI, STORICA AZIENDA MILANESE PRODUTTRICE DI TORTE E MERENDINE A BASE DI PAN DI SPAGNA. COLORE E DINAMISMO PER IL NUOVO SITO
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Grafica rinnovata per il sito internet Balconi, storica azienda milanese produttrice di torte e merendine a base di pan di Spagna. E´ da pochi giorni online infatti www.Balconidolciaria.com, una piattaforma web allegra e dinamica, in continuo sviluppo. Leit motiv è la bontà che trasmette allegria, “una bontà sulla bocca di tutti” come recitano in coro i piccoli protagonisti dell´ultimo spot Balconi “Previsioni straordinarie”. La grafica leggera e i colori brillanti caratterizzano l´intero restyling; l´arancione, colore principe del progetto fa infatti da sfondo alle varie sezioni, arricchite da immagini di bambini, ragazzi e famiglie, pieni di vitalità ed energia, in linea con i valori dell´azienda. Nella parte istituzionale, l´area denominata “il nostro Metodo” (dalla produzione alla logistica) viene rappresentata dalle illustrazioni di Federico Vallarino, che attraverso il tratto deciso e stilizzato trasmettono un percorso fatto di innovazione tecnologica, qualità, attenzione e controlli meticolosi in ogni fase produttiva. Il restyling del sito è stato curato da Del Monte & Partner Comunicazione. Balconi, una bontà sulla bocca di tutti, anche online. Www.balconidolciaria.com |
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I CREMOSI DI HAUSBRANDT PER UN’ESTATE FRESCA, GOLOSA E LEGGERA
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Hausbrandt promette di dare sollievo al caldo estivo con le dolci note racchiuse nella linea I Cremosi: la quotidianità del caffè espresso rinnovata con la delicatezza di una mousse leggera e invitante, ideale per un break sfizioso in ogni momento della giornata. Irrinunciabile new entry del gusto per quest’estate è Cremoso Tiramisù, la versione Hausbrandt del dolce italiano più tipico. Ingredienti semplici - savoiardi, caffè espresso, crema fredda al caffè, raffinata polvere di cacao - per un tiramisù goloso, veloce e leggero, servito monoporzione in un invitante bicchiere di vetro. Un vero e proprio superamento del concetto di dessert, un prodotto qualitativamente superiore, fresco e subito pronto per essere assaporato: a metà mattina, nel pomeriggio o dopo cena, sotto l’ombrellone e nelle vie del centro I Cremosi regalano, con i loro cristalli di bontà, momenti unici di relax. Le altre proposte della linea I Cremosi di Hausbrandt, sono quattro piccoli capolavori dell’equilibrio: • Cremoso: puro e semplice, interamente a base di caffè: • Delizia: con una squisita “aureola” di crema di latte; • Goloso: uno strato di panna si unisce alla crema con topping al cioccolato; • Goloso Espresso, alchimia perfetta tra la qualità Hausbrandt e la morbidezza della panna montata. Un ventaglio di alternative sfiziose alla “solita” tazzina di caffè, che prendono piede nei locali più trendy e alla moda grazie alla loro bontà e alla loro accattivante estetica. Una irresistibile idea estiva che si prepara a diventare un evergreen della “cremosità” anche per le altre stagioni |
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TEDESCHI “LUCCHINE”
VALPOLICELLA DOC CLASSICO: IL ROSSO VERSATILE PER L’ESTATE
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Perché non bere il rosso anche d’estate? Quando arriva il caldo, sulle nostre tavole i vini rossi e più corposi di solito lasciano spazio ai bianchi, più leggeri, che ben si abbinano alle ricette estive. Ma, per gli amanti dei rossi, ecco che Tedeschi propone “Lucchine”, un Valpolicella Doc Classico che si presenta fresco e fruttato, adatto anche ad essere servito più fresco e perfetto con insalate, paste fredde, pizza e, perché no, anche con il pesce. Il Lucchine è dunque un vino versatile, dal colore rosso rubino intenso, limpido e trasparente e sembra incredibile che le stesse uve che compongono il ricco bouquet del nobile Amarone ( Corvina, Corvinone e Rondinella con Rosseleta, Oseleta, Negrara e Dindarella) possano dar vita a questo vino rosso leggero e profumato con una gradazione di circa 12 gradi. La differenza è tutta nella vinificazione: per il Lucchine le uve vengono raccolte a mano ad inizio ottobre e la fermentazione alcolica si svolge contemporaneamente ad una breve macerazione di otto giorni ad una temperatura di 25°C,il vino poi matura per qualche mese prima di essere imbottigliato e si affina in bottiglia per un mese. Per l’Amarone invece, dopo la raccolta e l’appassimento delle uve in fruttaio per quattro mesi, la fase di macerazione prosegue per altri due, poi il vino viene messo a maturare per due/tre anni in botte e, una volta imbottigliato, prosegue l’affinamento per sei mesi circa. Ecco perchè il Lucchine è un vino giovane, piacevole ed elegante, con un caratteristico aroma di ciliegie, tanto che questo tipico frutto estivo è rappresentato anche sull’etichetta. Il suo nome deriva dal vigneto dal quale provengono le uve, situato ai piedi delle colline di Pedemonte, nel cuore della Valpolicella storica, dove l’azienda dei fratelli Tedeschi si tramanda da più generazioni l’arte della coltivazione e della vinificazione delle uve, retaggio della passione e dell’attaccamento al territorio di questa famiglia che produce, da sempre, vini di altissima qualità e adatti a tutte le stagioni. Profilo Aziendale In Breve Agricola Fratelli Tedeschi, con sede a Pedemonte(vr), annovera 4 secoli di produzione di vini tipici della Valpolicella, utilizzando uve tipiche della zona, in particolare: Corvina, Corvinone, Rondinella, Oseleta, Terodola, Dindarella e Negrara. Tra i prodotti più noti si menzionano: Amarone della Valpolicella, Amarone la Fabriseria, Capitel Monte Olmi Amarone della Valpolicella Classico, La Fabriseria Valpolicella Classico Superiore, Capitel San Rocco Valpolicella Superiore Ripasso, Capitel dei Nicalò Valpolicella Classico Superiore Leggero appassimento, Capitel Tenda Soave Classico. La produzione annua è pari a 500.000 bottiglie, circa 150.000 di vino Amarone, 300.000 Valpolicella, circa 50.000 di vini Classici del veronese |
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