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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Luglio 2012
LE POLITICHE ENERGETICHE COME VOLANO PER LA CRESCITA  
 
 Roma, 18 luglio 2012 - Il 16 luglio il Commissario per l´energia Gunther Oettinger si è recato in visita a Roma per partecipare al workshop "The path towards an integrated european energy market by 2014", organizzato dal Forum sull´energia europea e la politica ambientale dell´Università Bocconi che si è tenuto a Palazzo Carpegna. Nel suo intervento il Commissario Oettinger ha sottolineato come le opportunità di ripresa economica duratura passino anche attraverso la crescita del ramo energetico, dal quale possono derivare nuove opportunità di sviluppo per i Paesi membri dell´Unione europea. In seguito, il Commissario Oettinger ha partecipato a una colazione di lavoro con gli esponenti dell´industria energetica italiana, che ha costituito un´occasione di dialogo e di confronto sulle attuali priorità di politica energetica e industriale del Paese, tra cui il nuovo Piano Energetico Nazionale, il ruolo dell´Italia come hub europeo del gas, nonchè gli ostacoli alla rete di trasporto nazionale dell´elettricità. Le priorità italiane nel campo energetico sono state inoltre approfondite negli incontri bilaterali che si sono tenuti durante la giornata, con il presidente di Enel Paolo Andrea Colombo, il Presidente del Consiglio Mario Monti, il Ministro Corrado Passera, il Presidente della Camera di commercio Italo-germanica Mario Zucchino, e infine il Ministro per gli Affari europei Enzo Moavero Milanesi.  
   
   
L´IMPATTO DELLE RINNOVABILI SULL´AMBIENTE MARINO  
 
Bruxelles, 18 luglio 2012 - Man mano che l´Europa si avvicina ai suoi obiettivi per quanto riguarda le fonti di energia rinnovabili, si presta sempre più attenzione all´energia del moto ondoso e all´energia maremotrice come fonti di energia rinnovabile. L´energia del moto ondoso é infatti un´abbondante fonte di energia rinnovabile e sta cominciando a essere sfruttata in diversi paesi europei. La cosa più interessante delle onde del mare è la loro alta densità energetica, che secondo le stime è tra le più potenti fonti di energia rinnovabile. Anche se ne conosciamo i benefici, si sa ancora poco in generale sull´impatto che esse hanno sull´ambiente marino. Un team scientifico ha riunito i principali esperti di tutto l´Arcipelago britannico per studiare l´impatto di queste risorse di energia rinnovabile sull´ambiente marino. La loro importantissima ricerca sarà condotta in tre località marine nelle quali si stanno testando le energie rinnovabili, il Centro europeo per l´energia marina (Emec), Wavehub (una stuttura in alto mare collegata a una rete nel sud-ovest dell´Inghilterra) e Strangford Lough. La loro ricerca rientra nel progetto Flowbec (Flow and Benthic Ecology 4D), che avrà una durata triennale e costerà 1,2 milioni di Gbp. Flowbec é coordinato dal Centro oceanografico nazionale (Noc) ed è finanziato dal Consiglio per la ricerca sull´ambiente naturale e dal Defra (il Dipartimento dell´ambiente, l´alimentazione e gli affari rurali). Tra le istituzioni coinvolte ci sono anche le Università di Aberdeen, Bath, Edimburgo, Exeter, Plymouth, la Queens University Belfast, il Laboratorio marino di Plymouth, il Marine Scotland Science, il Centro dati oceanografici britannico, l´Emec e uno dei maggiori produttori di turbine maremotrici, Openhydro Ltd. Il dott. Paul Bell, un fisico marino del Noc che coordina il progetto, ha sottolineato la diversità dei background di coloro che partecipano al progetto. "É uno studio veramente multidisciplinare che riunisce ricercatori di tutto il Regno Unito per far luce su come estrarre energia del moto ondoso e maremotrice dai nostri mari potrebbe influenzare l´ambiente," ha detto. "Gli effetti potrebbero essere benefici per la fauna selvatica, ma se ce ne sono anche di negativi, la nostra ricerca potrebbe suggerire modi di evitarli in futuro." In tutte queste località, saranno usati una serie di misurazioni e di sistemi di modellazione per capire meglio l´interazione dell´idrodinamica con la fauna selvatica che si trova intorno a esse. In particolare, la ricerca si occuperà di come le varie specie scelgono di usare zone della colonna d´acqua con diverse caratteristiche fisiche e di come l´ambiente circostante viene influenzato dalla presenza delle strutture di energia rinnovabile e di identificare la loro interazione con la tecnologia maremotrice. Il dott. Philippe Blondel, Docente di Fisica e Vice-direttore del Centro di scienze spaziali, atmosferiche e oceaniche dell´Unversità di Bath, ha osservato che: "L´uso delle onde e delle maree come fonte di energia rinnovabile é più prevedibile rispetto all´energia solare o eolica e ovviamente non c´é lo stesso impatto visivo. I dispositivi di energia maremotrice alterano il flusso locale dell´acqua e questo progetto ha lo scopo di misurare e valutare se questo abbia un effetto sulla fauna selvatica che la circonda." "Condivideremo le conoscenze acquisite con altri utenti e forniremo dati nella forma di una risorsa accessibile agli scienziati dell´ambiente alla fine del progetto. La presentazione dei primi risultati in occasione della Conferenza europea di acustica subacquea, un paio di giorni dopo il recupero, è stata molto bene accolta dagli operatori e dai ricercatori che lavorano con le energie marine rinnovabili." I ricercatori hanno collegato due sistemi sonar all´avanguardia su una struttura sul fondo marino situata a 25 metri da una struttura di Openhydro. La struttura é una turbina marina molto simile a un piccolo ventilatore chiuso o una ventola del motore di un jet, silenziosa e invisibile dalla superficie e posizionata a una profondità tale da non rappresentare un rischio per la navigazione. I sistemi sonar monitoreranno i pesci e gli uccelli marini che passano attraverso o si nutrono vicino alla posizione. Saranno inoltre in grado di valutare finalmente come i pesci e gli uccelli marini interagiscono con l´installazione. Tradizionalmente questi sonar sono stati montati su una nave come unità separate per osservare il fondo marino. In questo progetto sono state adattate specificamente per funzionare in modo autonomo per diverse settimane dal fondo marino verso l´alto. Raccogliere i dati in questo modo permette di visualizzare una cosiddetta tenda acustica completa durante il flusso delle maree e intorno alla turbina in un ambiente che comporta grandi difficoltà. Il dott. Beth Scott, Docente di Ecologia marina presso l´Università di Aberdeen, ha parlato della tecnologia e del partenariato in questione: "É una straordinaria impresa di collaborazione, che comporta una gamma di competenze molto ampia e che ci ha permesso di produrre e usare con successo il tipo di strumenti che finalmente cominceranno a fornire le informazioni ecologiche di cui si ha così tanto bisogno nel settore delle rinnovabili marine." "Dopo un´analisi dettagliata, questi dati determineranno come gli animali che migrano, come gli uccelli marini e i pesci che costituiscono le loro prede, si comportano vicino ai dispositivi di energie rinnovabili marine nel corso di un ciclo di marea completo di due settimane, gli strumenti infatti hanno raccolto dati per ogni secondo di questo periodo di due settimane. Questa ricerca contribuirà a verificare il rischio reale di collisione tra gli animali marini e le turbine e permetterà ai responsabili della progettazione degli spazi marini di determinare con maggiore sicurezza le località dove autorizzare l´istallazione di dispositivi per le energie rinnovabili." Per maggiori informazioni, visitare: Flowbec: http://noc.Ac.uk/project/flowbec  Consiglio per la ricerca sull´ambiente naturale: http://www.Nerc.ac.uk/    
   
   
RIMINI: RIPRENDE A CRESCERE, TRA DUBBI E CAUTELE, LA PRODUZIONE DI FOTOVOLTAICO.  
 
 Rimini, 18 luglio 2012 - Il trimestre tra aprile a giugno, fa segnare, seppure in maniera cauta e certamente inferiore rispetto al 2011, un incremento della produzione di energia da fotovoltaico. In sostanza esaminando i dati forniti dal Gse (Gestore Servizi Energetici) i kW immessi in rete nell’ultimo trimestre (aprile/giugno) registrano un aumento del 20,1%, che vuol dire una ripresa rispetto al modesto 5,9% del periodo precedente.Comunque in un anno l’incremento della produzione complessiva è stato del 90,4%, infatti si è passati da 31125,6 kW a 59248,5 kW. In particolare si deve segnalare l’incremento di Bellaria Igea Marina (fotovoltaico sull’area ex discarica), Montefiore, Novafeltria, Rimini. Va ricordato che molti di questi nuovi impianti sono integrati e quindi non occupano superficie a terra. Peraltro va detto che ormai gli impianti a terra su suolo agricolo non sono più incentivati, mentre rimangono attivi gli incentivi per le aree produttive. Ora occorre capire cosa succederà ora con il V conto energia che entrerà in vigore tra 45 giorni, il 27 agosto, poiché è stata raggiunta la soglia dei 6 miliardi di euro, che costituiva il limite raggiunto il quale entra in vigore il nuovo provvedimento. I cui effetti dovranno essere attentamente esaminati, sia per quanto concerne l’ammontare degli incentivi, sia per quanto riguarda le procedure per l´ammissione, nel senso che è obbligatoria l’iscrizione ad un registro che finora non era previsto. E’ evidente che non può essere persa di vista l’importanza di far crescere un settore fondamentale sia per l’economia che per l’ambiente. Del resto sarebbe miope e controproducente pensare di non raggiungere gli obiettivi del Pacchetto Energia dell’Unione Europa, il famoso meno 20% di consumi, il più 20% di fonti rinnovabili e il meno 20% di produzione di gas clima alteranti. Certo è che continua a mancare un Piano Strategico Nazionale dell’energia, e nonostante gli sforzi locali, (la Provincia ha adottato recentemente il proprio Piano dell’Energia), questa è una lacuna dell’intero Paese. L’assessore Stefania Sabba fa notare che l’emanazione del bando regionale per l’adesione al Patto dei Sindaci è in questo caso un ulteriore tentativo di spronare le pubbliche amministrazioni, in particolare in questo caso i Comuni, a fare di più per avvicinarci all’Europa che della sostenibilità fa un punto di eccellenza nello sviluppo dell’economia e non solo. Infine va notato come in questa fase l’interesse per le energie rinnovabili, in funzione dei cambiamenti normativi e dei contributi economici, si stia progressivamente spostando verso il biogas e il mini e micro eolico.  
   
   
I COMUNI POSSONO COMPENSARE I COSTI DEI PENDOLARI RIMODULANDO I TRIBUTI SUGLI IMMOBILI COMMERCIALI LA PROPOSTA, GIÀ UTILIZZATA ALL’ESTERO, ARRIVA DA UNO STUDIO DELL’UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA CHE AVANZA LA RIMODULAZIONE DELLA TASSAZIONE IMMOBILIARE PER FRONTEGGIARE I MANCATI CONTRIBUTI DEI PENDOLARI CHE USANO LE CITTÀ.  
 
Milano, 18 luglio 2012 – I pendolari rappresentano un costo importante per i bilanci dei Comuni, usano le infrastrutture ma non pagano le tasse. È stato calcolato che nel bilancio del Comune di Milano la spesa per la popolazione non residente incide per il 10 per cento circa, con un valore assoluto di oltre 600 euro per pendolare l’anno. Oltre 14.000 arrivano da Sesto San Giovanni e più di 12.000 da Monza, il censimento Istat 2001 ha quantificato che l’incidenza sulla popolazione residente degli spostamenti in entrata a Milano è pari al 34,71 per cento. Partendo da questi dati, esperti e rappresentanti istituzionali, il 15 luglio hanno discusso del depotenziamento del ruolo delle Province e delle prossime possibilità di governance. Nel corso del convegno “Da Provincia "declassata" a Città Metropolitana. Un´opportunità per Milano”, organizzato all’interno del ciclo di eventi “Incontra 2012” del Criet, è stata presentata la ricerca di Vittorio Ferri e Giancarlo Pola della Facoltà di Economia dell’Università di Milano-bicocca che propone come soluzione per il capoluogo lombardo la tassazione delle grandi superfici di vendita. La ricerca si sofferma sulle dimensioni finanziarie della futura Città Metropolitana di Milano e propone appunto alcune soluzioni per sopportare il costo dei servizi di cui i migliaia di pendolari usufruiscono. Per compensarlo viene preso in considerazione come l’area metropolitana di Milano si caratterizzi anche per una forte concentrazione di grandi e medie strutture di vendita. Al 30 giugno 2011 sul territorio della Provincia di Milano ne insistono infatti 1.261.452 mq (alimentari e non) ovvero il 34.07 per cento del totale regionale. La proposta è dunque quella che queste strutture, come già succede all’estero, possano costituire la base imponibile di un tributo proprio per la Città Metropolitana di Milano. «La polarizzazione delle grandi superfici di vendita - dice Vittorio Ferri, docente a contratto di Programmazione economico-territoriale - genera esternalità negative non internalizzate dagli oneri di urbanizzazione che sono per i comuni una fonte di entrata una tantum» «In un momento di crisi economica diffusa - aggiungono i ricercatori che hanno coordinato la ricerca - viene proposta una rimodulazione della tassazione immobiliare locale verso i promotori dello sviluppo immobiliare rispetto ai proprietari.»  
   
   
FIRENZE: BIOARCHITETTURA IN TOUR, UNA MOSTRA ITINERANTE IN PALAZZO MEDICI RICCARDI A FIRENZE DAL 26 LUGLIO AL 5 AGOSTO 2012 SU INIZIATIVA DELL´UNIVERSITÀ DELLA PROVINCIA E DEL COMUNE DI CALENZANO  
 
 Firenze, 18 luglio 2012 - Il Dipartimento di Tecnologie dell´Architettura e Design "Pierluigi Spadolini" dell´Università di Firenze, la Provincia di Firenze e il Comune di Calenzano hanno organizzato la tappa fiorentina della Mostra itinerante "Bioarchitettura In Tour", che celebra i vent´anni della rivista Bioarchitettura. La Mostra sarà a Firenze dal 26 Luglio al 5 Agosto 2012. Bioarchitettura In Tour Inaugurazione : Giovedì 26 Luglio 2012 ore 11.00, Palazzo Medici Riccardi, Galleria delle Carrozze, Via de Ginori 12. Firenze. Programma dell´Inaugurazione Interverranno: Andrea Barducci - Presidente Provincia Firenze; Alessio Biagioli - Sindaco Comune di Calenzano; Prof. Alberto Di Cintio - Dip. T.a.d. Università di Firenze; Witti Mitterer - Direttore Bioarchitettura; Arch. Elisabetta Vannini - Inbar Firenze; Dott. Giannozzo Pucci - Direttore Casa Editrice Lef; Arch. Stefano Bruni - Cooperativa Unica; Ing. Ennio Passaniti - Provincia Firenze. Con la partecipazione di Rob Krier - Architetto, Studio Kk - Berlino, Germania. Durante la Mostra sarà proiettato, in continuo, il video "Bio-architettura A Calenzano" per la regia di Alberto Di Cintio e prodotto dal Dipartimento Tad dell´Università di Firenze, che mostra e documenta l´attività del Laboratorio Progettuale in Bioarchitettura diretto da Ugo Sasso, padre della bioarchitettura in Italia, impegnato nello studio e nella progettazione di recupero di un´area produttiva in dismissione, nel Comune di Calenzano, per trasformarla in un vero pezzo di città ecologica, ovvero per ricomporre un disegno complessivo capace di porsi, con qualità, in armonia con il genius loci del paese. Vent´anni fa, nel 1992 veniva fondata la rivista Bioarchitettura. Il titolo accattivante, il formato stretto e allungato di sicuro impatto, la grafica in bianco e nero e la scelta della carta completamente riciclata, la rendevano particolarmente ricercata ed elegante. Ma c´era dell´altro che rendeva Bioarchitettura diversa da tutte le altre riviste di settore: in maniera assolutamente nuova si parlava non solo di ecologia, di attenzione all´ambiente, di tecniche e tecnologie "verdi", ma anche e soprattutto di un nuovo modo di guardare all´ambiente costruito, di un nuovo approccio al progetto di architettura. Oggi, a vent´anni dalla fondazione, una mostra itinerante ne celebra la storia, raccontandone i momenti più significativi, ripercorrendone le tappe e ripresentandone le pubblicazioni più significative. La mostra ha toccato e toccherà le principali città italiane, tra cui Roma, Napoli, Salerno, Bari, Catania, Bologna, Firenze, Pesaro, Trieste, Verona e Milano. In ogni tappa, oltre alla presenza di personalità nazionali e internazionali esperte di architettura ecologica che hanno contribuito al prestigio di Bioarchitettura, sarà possibile ripercorrere - attraverso la mostra - i 20 anni che hanno cambiato il concetto di architettura in Italia e sensibilizzato addetti ai lavori e gente comune. L´inaugurazione della Mostra itinerante con start up a Roma l´11 aprile è stata insignita della Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica. Con il patrocinio di: Ministero dell´Ambiente e della tutela del territorio e del mare; Provincia di Firenze; Comune di Calenzano; Consiglio Nazionale degli Architetti; Consiglio Nazionale degli Ingegneri; Università degli Studi di Firenze - Dipartimento T.a.d. Università Lumsa; Inarcassa; In/arch; Greenaccord con il sostegno di: Publiacqua - www.Publiacqua.it  Costruzioni Robilotta snc - www.Costruzionirobilotta.com  Bigmat - www.Costruire.bigmat.it  Elicona sas - www.Eliconasas.com  Liberarte - www.Liberartesesto.net  Holzbau Sud - www.Holzbausud.it  Keim Farben - www.Keim.it  Legno Finestra Italia - www.Legnofinestraitalia.it  Röfix - www.Roefix.com  Celenit - www.Celenit.com  Enel - www.Enel.it  Abakus Solar Italia - www.Abakus-solar.it  Vimar - www.Vimar.it  Sabox - www.Sabox.it  Formedil - www.Formedil.it  La mostra sarà aperta gratuitamente a tutti, dal 26 Luglio al 5 Agosto 2012, con orario 10.00 - 18.00.  
   
   
PAESAGGIO, FORMIGONI PER UNA TUTELA PIÙ CONDIVISA  
 
Milano, 18 luglio 2012 - La tutela del territorio è una priorità per la Regione Lombardia: la pianificazione paesaggistica richiede, tuttavia, la sburocratizzazione delle procedure e lo stanziamento di ulteriori fondi da parte del Ministero per i Beni e le Attività culturali. È questo il messaggio lanciato il 16 luglio a Palazzo Pirelli in occasione del seminario a porte chiuse riservato alla gestione del paesaggio: al tavolo, accanto al ministro Lorenzo Ornaghi e al presidente della Lombardia Roberto Formigoni, l´assessore ai Sistemi verdi ePaesaggio Alessandro Colucci e i rappresentanti delle Regioni Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Puglia. Presente anche l´assessore regionale a Istruzione, Formazione e Cultura Valentina Aprea. Lombardia Player Del Confronto Nazionale - La corresponsabilità tra Stato e Regioni, prevista in materia di pianificazione paesaggistica, deve tradursi nei fatti. Per questo, a 48 ore dall´insediamento a Roma del gruppo di lavoro (atteso, appunto, per mercoledì 18 luglio) per la semplificazione del procedimento di autorizzazione paesaggistica, la Lombardia ha avviato un confronto nazionale, invitando al tavolo Ornaghi e le altre Regioni: "Vogliamo che ci sia una collaborazione migliore con il Governo - ha spiegato Formigoni -, perché la pianificazione paesaggistica è una materia concorrente sulla quale lo Stato e le Regioni devono collaborare. Anche il Governo deve fare la sua parte". Necessario Sburocratizzare - Nel 2010 il Consiglio regionale lombardo ha approvato il piano paesaggistico e ora è in attesa - al pari delle altre Regioni - di siglare l´intesa con il Ministero per i Beni e le Attività culturali. Le questioni da risolvere sono, tuttavia, molteplici. C´è anzitutto la lentezza con cui procede l´attuazione del codice Urbani, che affida alle Regioni il compito di redigere piani paesaggistici e sul quale grava un´eccessiva burocrazia: "È necessario - ha puntualizzato Formigoni - che la direzione di tutte le istituzioni sia concorde verso una maggiore semplificazione, sburocratizzazione e riduzione dei tempi nei procedimenti di rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche". Il riferimento è, ad esempio, alla dilazione dei tempi di rilascio, con il raddoppio del termine da 45 a 90 giorni per l´espressione del parere da parte del sovrintendente. "Su questo fronte - ha ricordato Colucci - la Regione Lombardia è al lavoro con i rappresentanti delle soprintendenze per la definizione dei criteri di gestione dei 902 ambiti che sono soggetti a vincoli, di cui più di 800 apposti dal Ministero. Stesso discorso vale per la possibilità di individuare categorie di opere che, per il loro non rilevante impatto paesaggistico, non necessitino di autorizzazione". Fondi Dal Ministero - La seconda questione è di ordine finanziario: "L´attività di pianificazione paesaggistica - ha spiegato il presidente della Lombardia - non deve gravare totalmente sui bilanci regionali". I mezzi e le risorse utilizzate per le attività di ricognizione dei vincoli, così come per l´elaborazione delle prescrizioni d´uso, sono a carico delle Regioni, mentre al Ministero spetta l´attività di validazione o presa d´atto. Formigoni chiede che sia affermato, nei fatti, "il rapporto collaborativo paritario ed efficace tra Regioni e Ministero". Salvaguardia Come Opportunità - "Vogliamo dare certezza ai cittadini - ha rimarcato Colucci -, che troppo spesso sono portati a concepire le norme di salvaguardia paesaggistica come vincolo più che come opportunità. In Regione Lombardia, con una nuova delibera del 2011 sui criteri per l´esercizio delle funzioni paesaggistiche e con l´approvazione della nuova disciplina paesaggistica per la fascia del Naviglio Grande tra Abbiategrasso e Magenta, ci siamo mossi secondo questa prospettiva". La via da seguire è quella della co-pianificazione a livello regionale e ministeriale: "Il riconoscimento dell´integrazione virtuosa tra qualità delle città e del territorio, qualità della vita e attrattività dei luoghi - ha concluso Colucci - è la chiave di volta per attivare le condizioni perché progetti, piani e politiche vedano nella qualità e nella bellezza il fattore primo per uno sviluppo durevole".  
   
   
MILANO: IMMOBILI NEL 2012 CASA, IL MERCATO RALLENTA -0,6% I PREZZI, -10,7% LE COMPRAVENDITE ANCHE SE LA CITTÀ TIENE MEGLIO DELLA PROVINCIA (-13%) AFFITTI IN CALO IN CITTÀ: -3,2% IN SEI MESI  
 
Milano, 18 luglio 2012. La crisi rallenta il mercato milanese delle case: nei primi sei mesi del 2012 in città si registra una flessione media dei prezzi dello 0,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente anche per gli immobili residenziali nuovi, di classe energetica A-b-,c che arriva al -1% in provincia. Ma sono soprattutto le compravendite avvenute nel primo trimestre 2012 a diminuire rispetto allo stesso periodo del 2011: -10,7% a Milano città, -13% in provincia, sebbene il calo in Italia sia ancora più consistente (-19,6%). Un trend negativo legato anche all’andamento dei mutui in un anno: tra il 2010 e il 2011 in Lombardia quelli per acquisto di abitazioni da parte delle famiglie si sono ridotti infatti del 7,1%, (una diminuzione comunque più contenuta rispetto alla media italiana del -11,8%). Ancora più consistente la flessione dei nuovi mutui erogati per investimenti in edilizia: in Lombardia -17,2% per quella residenziale e –9% per quella non residenziale. Comprar casa oggi a Milano costa meno. Il prezzo medio di vendita per gli immobili residenziali nuovi/classe energetica A-b-c a Milano si attesta sui 5.148 euro al metro quadro, passando dai 13.400 euro al mq di Vittorio Emanuele – S. Babila ai 2.750 euro al mq di Musocco – Villapizzone, in provincia i prezzi oscillano tra i 2.344 euro al mq delle zone centrali ai 2.136 euro al mq delle zone periferiche. Stabili o in lieve flessione la maggior parte delle zone. In crescita solo nel Decentramento Forlanini – Mecenate (+3,2%) e Pellegrino Rossi – Affori – Bruzzano (+1,6%). Le diminuzioni maggiori? In Circonvallazione a Carbonari-maggiolina (-5,6%), ai Bastioni Mercalli – Quadronno (-3,7%) e nel Decentramento Corvetto e Axum - Ospedale S. Carlo (entrambe: -3,1%) e Santa Giulia – Rogoredo (-2,9%). Nel Centro storico flessioni intorno all’1% per Diaz-duomo-scala, Brera e Vittorio Emanuele -S.babila, pur registrando prezzi sempre superiori ai 10 mila euro al mq. Continuano a scendere i canoni d’affitto a Milano. Nel primo semestre 2012 i prezzi di locazione sono in calo del 3,2%, ma la diminuzione in cinque anni arriva al -18,5%. In sei mesi scendono in particolare gli affitti di appartamenti di medie dimensioni, bilocali o trilocali in periferia (rispettivamente -10,1% e -6,9%), in un anno invece in forte discesa gli affitti in centro sia per i monolocali (-8,6%) che per trilocali (-9,7%) e quadrilocali (-8,6%) e scendono tutte le tipologie in circonvallazione. Diminuzioni a due cifre per tutte le tipologie di appartamento in locazione in cinque anni, in particolare in media -21,3% i trilocali e -20,5% per i quattro locali e oltre. Sono questi alcuni dei dati che emergono dalla 41° edizione della “Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di Milano e Provincia” sul primo semestre 2012 realizzata dalla Camera di commercio di Milano attraverso l’azienda speciale Osmi Borsa Immobiliare, in collaborazione con gli agenti rilevatori di Fimaa Milano Monza & Brianza. In particolare questo listino, come nella scorsa edizione, prende in considerazione una nuova tipologia immobiliare: gli appartamenti nuovi / classe energetica A – B- C, che tiene conto e incorpora nei prezzi immobiliari un cambiamento ormai largamente recepito dal mercato e che risponde alle sempre più restringenti normative legate all’edilizia sostenibile. “Il mercato immobiliare milanese rispecchia la difficile situazione che sta attraversando il Paese - ha dichiarato Antonio Pastore, Presidente di Osmi Borsa Immobiliare, Azienda Speciale della Camera di commercio di Milano. Nei primi tre mesi dell’anno le compravendite sono diminuite significativamente e uno dei primi effetti è inevitabilmente il calo dei prezzi che stiamo iniziando a rilevare. Il quadro è abbastanza critico ovunque e la stretta creditizia delle banche che dura ormai da qualche anno è diventata sempre più stringente, impedendo l’innescarsi di un circolo virtuoso che permette di sbloccare il mercato. La domanda - che non è assolutamente sparita - e l’ offerta, molto abbondante, faticano ad incontrarsi”. “In questo momento si compra essenzialmente casa per necessità, per un’esigenza reale; non per motivazioni finanziarie – rileva Lionella Maggi, presidente di Fimaa Milano Monza e Brianza – e non è un mercato dove si riesce a comprare partendo da zero perché ci sono pochi risparmi e la quota di finanziamento erogata con il mutuo è ridotta. Fra le tipologie più richieste vi è il classico appartamento da 80 metri quadrati. A Milano le zone più appetibili sono quelle meglio servite dai mezzi pubblici e non “dormitorio”: quindi quartieri con negozi e servizi dove anche la sicurezza è maggiormente percepita”. “Certo – prosegue Lionella Maggi - stiamo scontando una fase difficile: pesa la grande incertezza per il futuro, per il lavoro. Ci si sposta verso gli affitti, ma a prezzi più bassi. Nelle locazioni è calata la quota di mercato generata dalla aziende che in questo periodo hanno minore necessità di dislocare personale”. Tutti i dati della ricerca - Rallenta il mercato immobiliare a Milano. Il mercato delle case per gli appartamenti nuovi/classe energetica A-b-c segna un -0,6% in un anno: 5.148 euro al mq il prezzo medio. È la circonvallazione a registrare la flessione maggiore, sfiorando il -1%. Stabili comunque la maggioranza delle zone. Le diminuzioni più consistenti in zona Circonvallazione con Carbonari – Maggiolina (-5,6%) e nel Decentramento con Corvetto e Axum – Ospedale San Carlo (entrambe: -3,1%). In calo anche i prezzi degli appartamenti recenti, ristrutturati, d’epoca e di pregio (in un anno: -0,8% in Centro, -0,1% nei Bastioni, -0,7% in Circonvallazione e -1,4% nel Decentramento) e gli appartamenti vecchi o da ristrutturare (-0,8% in Centro, -0,1% nei Bastioni, -0,2% in Circonvallazione e -0,9% nel Decentramento). Chi rallenta di più…e chi meno In un anno Aumentano. Le uniche due zone che registrano un segno positivo di crescita si trovano nel Decentramento e sono Forlanini – Mecenate (+3,2%) e Pellegrino Rossi – Affori – Bruzzano (+1,6%). Restano stabili. Nel Centro storico restano invariati o in lieve flessione i prezzi a Nirone - S. Ambrogio, Missori – Santa Sofia e Cairoli - Cordusio (-0,5%). Nella cerchia dei Bastioni: ferme le zone Solferino-corso Garibaldi, Leopardi-boccaccio-pagano, Parco Castello, San Vittore, Conca del Naviglio – Porta Genova e Venezia – Monforte. In lieve flessione (-0,7%) Tribunale – Cinque Giornate. In Circonvallazione: stabili Buenos Aires – Vitruvio, Gen. Govone – Cenisio, Lagosta - Staz. Garibaldi, Sarpi – Procaccini, Pisani - Gioia – Baiamonti, Bligny – Toscana, Navigli – Cassala, Solari – Napoli, Abruzzi – Romagna. In sensibile diminuzione: Fiera – Sempione (-0,8%), Libia – Cirene (-0,8%). Nel Decentramento: senza variazioni Bovisa – Dergano, Musocco – Villapizzone, Quarto Oggiaro, Brianza – Pasteur, Fulvio Testi – Bicocca, Fulvio Testi - Cà Granda, Greco, Niguarda, Padova – Palmanova, Turro - Precotto, Bande Nere – Giambellino, Selinunte – Rembrandt, Caprilli - S.siro, Quartiere Gallaretese – Trenno, Agrippa – Abbiategrasso, Gratosoglio – Missaglia, Ripamonti – Vigentino, Barona – Famagosta, Q.re S.ambrogio – Torretta, Ronchetto, Lambrate Pacini – Ponzio, Teodosio – Vallazze, Udine, Martini - Cuoco, Salomone – Bonfadini. Diminuzioni intorno all’1% per Cermenate – Ortles (-0,8%), Argonne – Corsica (-1,2%) e Accursio (-1,4). E diminuiscono di più. Nel Centro storico flessioni intorno all’1% per Diaz-duomo-scala, Brera e Vittorio Emanuele -S.babila, pur registrando prezzi sempre superiori ai 10 mila euro al mq. Nei Bastioni in calo del -3,7% la zona Mercalli - Quadronno. In Circonvallazione Carbonari-maggiolina registra la diminuzione maggiore in città: -5,6%; -2% per Fiera –Monterosa, -1,7% per Washington - Po – Vesuvio e -1,5% per Piceno – Indipendenza. Nel Decentramento in calo le zone di Corvetto e Axum - Ospedale S. Carlo (entrambe: -3,1%), Santa Giulia – Rogoredo (-2,9%), Baggio - Quinto Romano (-1,7%), Inganni - S. Cristoforo (-1,6%) e Istria – Maciachini (-1,4%). In dieci anni I velocisti. Nel Centro storico, Vittorio Emanuele -S.babila con +59,4%, nei Bastioni Solferino-corso Garibaldi con +84,9%, per la Circonvallazione Fiera - Monterosa (+57,6%), nel Decentramento Martini-cuoco (+76,1%). In coda. Nel Centro storico Missori-s.sofia (+47,9%), nei Bastioni Leopardi – Boccaccio – Pagano (+35,8%) e in Circonvallazione Pisani-gioia-baiamonti (-3,3%). Nel decentramento Musocco - Villapizzone (+19,8%). Le case più convenienti? Nel Centro storico Missori-s.sofia con 8.750 euro al mq, ai Bastioni Conca del Naviglio–porta Genova con 5.750 euro al mq, in Circonvallazione Bligny-toscana e Abruzzi-romagna con 4.500 euro al mq, nel decentramento Musocco-villapizzone con 2.750 euro al mq. Gli affitti in diminuzione. Nel primo semestre 2012 il prezzo di locazione di un appartamento a Milano è complessivamente in diminuzione (-3,2% in sei mesi, - 6,4% in un anno, -18,5% in cinque anni). In sei mesi scendono in particolare gli affitti di appartamenti di medie dimensioni, bilocali o trilocali in periferia (rispettivamente -10,1% e -6,9%), sostanzialmente stabili solo i canoni dei monolocali nelle zone bastioni e decentramento, dei bilocali in centro e dei quadrilocali e oltre in periferia. In un anno in forte discesa gli affitti in centro sia per i monolocali (-8,6%) che per trilocali (-9,7%) e quadrilocali (-8,6%); sempre in un anno -10% i monolocali in Circonvallazione, -10,1% i bilocali e -12,9% i trilocali nel Decentramento, tengono solo i monolocali in periferia. Diminuzioni a due cifre per tutte le tipologie di appartamento in locazione in cinque anni, in particolare in media -21,3% i trilocali e -20,5% per i quattro locali e oltre. Comuni della provincia di Milano: prezzi in diminuzione sia in centro che in periferia. Il prezzo medio degli appartamenti nuovi/classe energetica A-b-c (in zone centrali all’interno dei comuni) nel primo semestre 2012 oscilla tra i 2.344 €/mq delle zone centrali e i 2.136 €/mq delle zone periferiche, con una diminuzione in un anno che si aggira in entrambi i casi intorno all’1%. In flessione in particolare la zona Nord Milano (-3% sia in centro che in periferia). Sostanzialmente stabili o in lieve calo Castanese, Martesana, Legnanese. Magentino, Abbiatense e Sud Est Milano, pur se in diminuzione nell’ultimo anno, si mantengono comunque nettamente al di sopra dei prezzi registrati 5 anni fa. Prezzi appartamenti nuovi/classe energetica A-b-c a Milano città per zona
Zona di rilevazione I semestre 2012 Variazione % annuale Variazione % biennale Variazione % quinquennale Variazione % decennale
Augusto - - - - -
Brera 10900 -0,9 1,3 7,9 52,4
Cairoli - Cordusio 10450 -0,5 3,4 10,5 57,9
Diaz - Duomo - Scala 13350 -1,1 5,6 12,7 51,1
Missori - S.sofia 8750 0,0 2,2 6,8 47,9
Nirone - S.ambrogio 9250 0,0 4,1 9,3 53,9
Spiga - Montenapoleone - - - - -
Vetra - S.vito - - - - -
Vittorio Emanuele - S.babila 13400 -0,7 2,8 10,6 59,4
Centro 11.017 -0,6 2,8 9,7 54,1
Variazione % semestrale -0,6
Repubblica - Porta Nuova 9400 -1,1 4,9 7,3 41,9
Solferino - Corso Garibaldi 7750 0,0 13,4 19,5 84,9
Leopardi - Boccaccio - Pagano 7450 0,0 2,9 9,1 35,8
Parco Castello 10750 0,0 8,5 13,8 44,3
S. Vittore 6950 0,0 6,0 12,7 55,0
Conca del Naviglio - Porta genova 5750 0,0 4,4 19,2 61,6
Mercalli - Quadronno 6500 -3,7 -0,8 1,5 58,9
Tribunale - 5 Giornate 6700 -0,7 -0,7 0,1 39,0
Venezia - Monforte 9500 0,0 0,0 3,0 41,7
Bastioni 7.861 -0,6 4,1 9,0 49,7
Variazione % semestrale -0,6
Buenos Aires - Vitruvio 5150 0,0 2,4 4,9 30,8
Carbonari - Maggiolina 5100 -5,6 -3,3 -0,8 25,9
Gen. Govone - Cenisio 4700 0,0 1,4 6,0 34,0
Lagosta - Staz. Garibaldi 4850 0,0 -4,1 5,9 52,8
Sarpi - Procaccini 4700 0,0 3,3 6,8 16,4
Pisani - Gioia - Baiamonti 5250 0,0 0,0 -1,1 -3,3
Fiera - Monterosa 7350 -2,0 2,3 11,1 57,6
Fiera - Sempione 6100 -0,8 3,3 8,9 46,2
Washington - Po - Vesuvio 5900 -1,7 3,4 11,4 41,3
Bligny - Toscana 4500 0,0 5,3 7,5 27,4
Navigli - Cassala 5150 0,0 2,1 4,3 35,2
Solari - Napoli 5050 0,0 7,9 11,6 39,1
Abruzzi - Romagna 4500 0,0 1,1 6,0 50,4
Libia - Cirene 6450 -0,8 -0,8 4,9 43,0
Piceno - Indipendenza 6400 -1,5 -1,5 3,2 40,7
Circonvallazione 5.410 -0,9 1,4 6,0 35,0
Variazione % semestrale -0,9
Bovisa - Dergano 3250 0,0 0,0 1,6 53,7
Musocco - Villapizzone 2750 0,0 -0,9 -0,9 19,8
Pellegrino Rossi - Affori - Bruzzano 3200 1,6 5,0 5,0 26,0
Quarto Oggiaro 2950 0,0 -1,7 0,0 34,9
Brianza - Pasteur 3400 0,0 0,0 0,8 21,7
Fulvio Testi - Bicocca 3350 0,0 0,0 1,5 33,3
Fulvio Testi - Cà Granda 3200 0,0 -0,8 -0,8 26,5
Greco 3150 0,0 4,3 5,2 38,6
Istria - Maciachini 3400 -1,4 -0,7 1,6 32,1
Niguarda 3000 0,0 3,3 6,9 29,2
Padova - Palmanova 3050 0,0 1,7 1,7 20,0
Turro - Precotto 3200 0,0 1,7 -1,6 22,0
Axum - Ospedale S. Carlo 3150 -3,1 -3,1 -6,3 23,6
Bande Nere - Giambellino 4400 0,0 0,0 1,3 37,5
Baggio - Quinto Romano 2950 -1,7 -1,7 -3,2 35,5
Inganni - S.cristoforo 3150 -1,6 -1,6 -3,1 29,3
Selinunte - Rembrandt 4000 0,0 0,0 1,4 48,0
Accursio 3450 -1,4 1,6 1,6 46,8
Caprilli - S.siro 5100 0,0 2,4 2,4 47,0
Quartiere Gallaretese - Trenno 3350 0,0 -1,5 -2,9 57,1
Agrippa - Abbiategrasso 3250 0,0 3,3 3,3 43,2
Cermenate - Ortles 3125 -0,8 2,5 0,8 39,8
Corvetto 3150 -3,1 0,0 0,9 37,8
Gratosoglio - Missaglia 3150 0,0 0,0 1,7 39,5
Ripamonti - Vigentino 3500 0,0 3,1 3,9 40,4
Barona - Famagosta 3500 0,0 0,0 5,4 32,0
Q.re S.ambrogio - Torretta 3600 0,0 1,6 4,9 33,3
Ronchetto 3050 0,0 5,5 1,8 31,8
Lambrate 3400 0,0 0,0 -3,2 41,9
Pacini - Ponzio 4250 0,0 2,6 2,6 54,9
Teodosio - Vallazze 3900 0,0 0,0 12,5 61,8
Udine 3650 0,0 2,9 4,4 63,2
Argonne - Corsica 4050 -1,2 -1,2 5,7 53,2
Forlanini - Mecenate 3200 3,2 5,1 7,0 45,6
Martini - Cuoco 4400 0,0 2,5 3,8 76,1
Santa Giulia - Rogoredo 3350 -2,9 -4,4 -2,9 56,5
Salomone - Bonfadini 2950 0,0 -1,9 -1,9 28,5
Decentramento 3.430 -0,3 0,8 1,7 39,1
Variazione % semestrale -0,3
Media Milano 5.148 -0,6 2,6 5,8 43,4
Variazione % semestrale -0,6
*Prima del Ii semestre 2011 Appartamenti nuovi o ristrutturati Fonte: Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di Milano” sul primo semestre 2012 realizzata da Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di commercio di Milano, in collaborazione con Fimaa Milano Monza & Brianza
 
   
   
ABITARE SOCIALE: SICILIA, IN AUTUNNO SARA´ OPERATIVO FONDO IMMOBILIARE  
 
 Palermo, 18 luglio 2012 - Il Fondo immobiliare "Assi" (Abitare sociale in Sicilia) sara´ pienamente operativo e disponibile per i cittadini siciliani dal prossimo autunno. "Con l´invio in quarta commissione all´Ars del decreto di costituzione del fondo immobiliare regionale e dello schema di regolamento attuativo e´ come se oggi ne avessimo certificato il concepimento". Lo ha detto l´assessore per l´Economia, Gaetano Armao, intervenendo al convegno di villa Malfitano su "Abitare sociale in Sicilia". "Il Fondo - ha detto Armao - ha una dotazione di partenza di 30 milioni cui si aggiungeranno altri 20 della Cassa depositi e prestiti, ai quali potranno affiancarsi ulteriori capitali privati. Entro 15 giorni, sara´ pronto il bando per la scelta della societa´ che gestira´ il Fondo e a ottobre potremo partire". Tra risorse regionali, della Cassa e dei privati, il Fondo potrebbe raggiungere un ammontare di 70-80 milioni di euro, per 500-600 alloggi e i relativi servizi. "La Cassa depositi, prestiti e investimenti guarda con attenzione all´attivita´ della Regione siciliana e si dichiara fin da ora disponibile a sottoscrivere quote del Fondo". A dichiararlo, nel suo intervento al convegno, Paola Delmonte, responsabile gestione e sviluppo della Cassa Sgr, la Societa´ di gestione del risparmio che gestisce il "Fondo investimenti per l´abitare" (Fia). "L´esperienza dell´abitare sociale - ha concluso Armao - intende superare le difficolta´ di trovare casa, attraverso l´offerta di alloggi a prezzi calmierati con opportunita´ di riscatto. In Sicilia dobbiamo puntare alla riqualificazione urbana, mettendo insieme capitali pubblici e privati, senza costruire nuove abitazioni, che tolgono spazio utilizzabile, invece, per rendere piu´ vivibili le nostre citta´".  
   
   
COMMERCIO ESTERO: ASSOCAMERESTERO, CRESCONO LE ESPORTAZIONI MA NON DI MADE IN ITALY NEI PRIMI CINQUE MESI DEL 2012 +4% LE ESPORTAZIONI ITALIANE, TRAINATE DAI PRODOTTI ENERGETICI (+18,3%). IN FLESSIONE INVECE IL MADE IN ITALY TRADIZIONALE (-3% SU BASE ANNUA)  
 
Roma, 18 luglio 2012 – Crescono le esportazioni italiane nel periodo gennaio-maggio 2012 (+4% circa), grazie al forte incremento delle vendite nei mercati extra-europei (+9,3%), mentre in ambito europeo si registra una sostanziale stagnazione (-0,1%). In netto recupero rispetto allo stesso periodo 2011 il saldo al netto dell’energia, passato dai 7,4 agli attuali 25,5 miliardi di euro. “Il forte saldo positivo è attribuibile più ad una contrazione delle importazioni, che da ottobre 2011 sono in costante decremento, che ad un aumento sul versante dell’export. – sottolinea Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, commentando i dati Istat sul commercio estero diffusi oggi – Rispetto ad un anno fa, inoltre, appare meno dinamico il segmento del Made in Italy, con le esportazioni in calo del 3%, anche a causa della contrazione della domanda mondiale innescata dalla crisi. Oggi, infatti, è il comparto della raffinazione dei prodotti energetici a mostrare maggior dinamismo e a contribuire in maniera determinante all’incremento delle nostre vendite all’estero, soprattutto in realtà come Stati Uniti, Paesi Opec e Turchia”. La meccanica, pur mantenendo un attivo di circa 19 miliardi di euro e con una quota del 18% sul surplus del Made in Italy, non figura tra i comparti più dinamici alle esportazioni: mentre a maggio 2011 le vendite si muovevano su incrementi del 21,7% rispetto al 2010, ad un anno di distanza la percentuale si riduce drasticamente e raggiunge il 4,7%. “Al segnale di preoccupazione determinato dalla perdita di terreno del Made in Italy, si aggiunge il forte traino esercitato dall’export nei Paesi extra-europei che agisce in maniera selettiva sulle performance delle nostre imprese, senza dimenticare che è l’Unione Europea a rappresentare ancora il principale mercato di riferimento, su cui opera oltre il 70% dei 205mila operatori all’export”, conclude Esposito.  
   
   
OLTRE IL PIL: PER I CITTADINI DEL VENETO IL BENESSERE STA ALTROVE, ROVESCIATA LA MAPPA DELLA QUALITÀ DELLA VITA: QUARTO POSTO STATISTICO MA 12ESIMO PERCEPITO. POCA FIDUCIA NEL LAVORO E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, PREOCCUPANO FISCO E GIUSTIZIA  
 
Venezia, 18 luglio 2012 - Dal quarto posto nella classifica del benessere “oggettivo”, il Veneto sprofonda al 12esimo in quella del benessere percepito dai cittadini. Il drastico cambiamento nella geografia della qualità di vita in Italia emerge dall’ultima ricerca, presentata stamattina nella sede di Unioncamere del Veneto, del gruppo di lavoro “Oltre il Pil”. Il progetto “Oltre il Pil”, avviato nel 2009 da Unioncamere del Veneto e Camera di Commercio di Venezia in collaborazione con Università Ca’ Foscari di Venezia e contributo della Regione del Veneto, vuole revisionare la misurazione tradizionale del benessere attraverso nuovi indicatori secondo l’idea che il Pil, da solo, non dice nulla. Da qui la necessità di alternative per rilevare l’effettivo benessere della popolazione utilizzando un cruscotto di 8 macro-indicatori (benessere materiale, salute, istruzione, lavoro e tempo libero,pubblica amministrazione, relazioni personali e sociali, ambiente, insicurezza fisica ed economica). Basandosi su dati statistici aggiornati al 2011, il progetto ha stilato una classifica delle regioni italiane: il Veneto è quarto preceduto da Trentino Alto Adige, Lombardia ed Emilia Romagna. In una scala 0-1 (vicino allo 0 situazione di difficoltà) spiccano efficienza della pubblica amministrazione (0,92), benessere materiale (0,76) e sicurezza fisica ed economica (0,75). Indicatori negativi per istruzione (0,44), dettato dalla tendenza a favorire più il lavoro che lo studio, e ambiente (0,54) per l’assenza di verde pubblico. Fin qui i dati oggettivi. Ma “Oltre il Pil” ha voluto verificare se il benessere rilevato dagli indicatori statistici trovi effettiva corrispondenza col benessere percepito dai cittadini. Per le 8 aree tematiche sono stati considerati una serie di indicatori soggettivi provenienti dalle indagini multiscopo che periodicamente l’Istat realizza su un campione di 24mila famiglie italiane (circa 54mila individui) per rilevare il grado di soddisfazione legato ai problemi del territorio in cui vivono, ai servizi su cui possono contare e alle condizioni economiche. Il quadro del Veneto muta radicalmente: dal quarto posto il Veneto precipita al 12esimo. Il fenomeno non si propone però per tutte le regioni del Nord: il Trentino Alto Adige conserva una posizione di vertice, la Valle d’Aosta risale posizioni fino a raggiungere la vetta della classifica per benessere soggettivo. Insoddisfazione e preoccupazione dei cittadini veneti appaiono molto evidenti, con risultati analoghi a quelli ottenuti per la Campania che, nella graduatoria oggettiva, registrava però le performance peggiori dopo la Sicilia. Nella percezione veneta, giudizi positivi arrivano solo per la salute (quinto). Negative le valutazioni per l’istruzione (15esimo), mentre si ribalta la classifica della pubblica amministrazione: da secondo il Veneto si piazza terzultimo. Calano sensibilmente anche benessere materiale (settimo) e insicurezza fisica ed economica (17esimo). Il primato del Veneto per l’efficienza amministrativa (secondo) non trova quindi riscontro nella percezione delle famiglie che lamentano una situazione d’inefficienza per fisco e giustizia. Sul fronte insicurezza, la leadership del Veneto in termini di bassa criminalità e disoccupazione (terzo) viene ignorata dalle famiglie, la cui percezione del rischio è molto elevata (17esimo). Il benessere materiale in Veneto ha subito un netto calo per la minore soddisfazione economica e l’accentuarsi dell’impoverimento delle famiglie. A rendere più insicuri sono disoccupazione (dal 49,8% del 2006 al 74,2% del 2011) e grado di soddisfazione del proprio lavoro. Cresce la preoccupazione legata all’evasione fiscale: dal 19% del 2006 al 25,7% del 2011. L’analisi delle mappe del benessere soggettivo evidenzia in modo diverso il divario Nord-sud. La soddisfazione per il benessere materiale è maggiore nelle aree del Nord – malgrado siano state le regioni più colpite dalla crisi economica – e i cittadini settentrionali sono anche i più soddisfatti della loro salute e avvertono in misura minore il problema dell’inefficienza sanitaria. Situazione opposta per istruzione, in cui le performance migliori sono al Sud, e per pubblica amministrazione: nelle aree meridionali del Paese viene considerato meno prioritario il problema dell’evasione fiscale e anche l’inefficienza giudiziaria. «Camera di Commercio di Venezia e Unioncamere Veneto hanno investito e credono molto nel progetto “Oltre il Pil”: oggi, tanto più di fronte alla difficile congiuntura economica, è necessario ripensare a un nuovo modello di sviluppo che guardi oltre agli indicatori tradizionali, qual è appunto il Pil, puntando su benessere generale e qualità della vita. Questa ricerca va in tal senso e ci aiuta a comprendere i nuovi fattori di competitività sui quali investire – commenta Roberto Crosta, segretario generale dell’Ente camerale veneziano –. Il nuovo e più recente step dello studio ci propone risultati interessanti, a partire dal benessere percepito dai cittadini veneti. Il Veneto, anche nell’aggiornamento 2011, si colloca ai primi posti nella mappa del benessere tra le regioni italiane sulla base di indicatori oggettivi, ma precipita nelle ultime posizioni per quelli soggettivi. Chiaro segnale dell’insoddisfazione e preoccupazione con cui i veneti stanno vivendo la crisi». «Mettere a confronto le mappe del benessere soggettivo e oggettivo nelle regioni italiane è stato un interessante esercizio nell’ambito del progetto “Oltre il Pil”. Ciò che emerge è la dicotomia tra Nord e Sud, che contrappone da un lato regioni virtuose, come il Veneto, sempre più esigenti e più insoddisfatte, e dall’altro regioni meno virtuose, come quelle del Mezzogiorno, che di fronte alla difficile congiuntura economica hanno un atteggiamento più arrendevole e compiacente – commenta Gian Angelo Bellati, segretario generale di Unioncamere Veneto –. Questo diventa un chiaro segnale per il governo della nostra regione, che deve mettersi in ascolto delle famiglie che stanno vivendo la crisi e tentare di dare delle risposte concrete».  
   
   
RAPPORTO ASSOSIM PRIMO SEMESTRE 2012 FORTE CRESCITA DEI CONTROVALORI E DEGLI SCAMBI SUL MOT: VOLUMI SCAMBIATI (+69%) CONTRATTI CONCLUSI (+68%) IN CONTROTENDENZA IL MERCATO MTA ED ETFPLUS: DIMINUISCONO I VOLUMI SCAMBIATI E IL NUMERO DELLE OPERAZIONI CONCLUSE  
 
 Milano, 18 luglio 2012 – Assosim, l’Associazione Italiana degli Intermediari Mobiliari, ha presentato ieri i dati semestrali sui volumi negoziati sui mercati gestiti da Borsa Italiana S.p.a., da Eurotlx Sim S.p.a., dagli Internalizzatori Sistematici italiani associati e, per la prima volta, da Hi-mtf Sim S.p.a. Il controvalore totale degli scambi sul mercato azionario di Borsa Italiana è diminuito del 31,67% rispetto al medesimo periodo del 2011; in valore assoluto sono stati scambiati 278 miliardi di euro, mentre il numero dei contratti scambiati, pari a 33 milioni, è diminuito del 6,19%. Si è ridotto anche il valore medio dei contratti, che è passato da 11.476 euro del 2011 a 8.457 euro del 2012. Per quanto concerne l’andamento degli indici azionari, l’indice Ftse Italia Mib Storico ha fatto registrare, dall’inizio dell’anno, una diminuzione del 4,2%; l’indice Ftse Mib, sempre dall’inizio dell’anno, ha chiuso con una perdita del 5,4%, mentre ha chiuso il semestre in controtendenza l’indice Ftse Italia Star, aumentando del 5,7%. Gli scambi hanno continuato a essere concentrati sui titoli principali: le azioni Ftse Mib hanno rappresentato il 77% del numero di contratti scambiati sul mercato azionario di Borsa Italiana e oltre il 92% dei controvalori negoziati nel primo semestre 2012. Buona la performance del Mot nel primo semestre del 2012: i controvalori scambiati sono cresciuti del 69%, mentre l’aumento del numero di operazioni è stato del 68%: Complessivamente sono stati scambiati 160 miliardi di euro di controvalore e 3,2 milioni di contratti; il valore medio dei contratti scambiati è pertanto passato da 50.290 euro del 2011 a 51.298 euro del 2012. La crescita del Mot dimostra che i risparmiatori si stanno sempre più orientando sul reddito fisso per investire i propri risparmi. In costante crescita l’attività di internalizzazione sistematica su titoli a reddito fisso, quotati e non quotati, realizzata nel periodo da Banca Akros, Banca Imi, Mps Capital Services e Meliorbanca (vedi tabella a p. 10). Nel corso del primo semestre del 2012, il numero di contratti scambiati sul mercato Eurotlx è aumentato del 15% rispetto allo stesso periodo del 2011, mentre la crescita del controvalore totale degli scambi è stata pari al 16%. Come trend più marcati, rispetto al primo semestre del 2011 si segnalano la crescita dei controvalori sui corporate bond (+41%), sulle obbligazioni sovranazionali (+34%), sulle obbligazioni bancarie non eurobond (+23%), sui titoli di Stato italiani (+23%) ed americani (+165%) e il calo dei volumi sui titoli di Stato europei (-60%) e nel segmento delle azioni estere (-36%). Il numero degli strumenti finanziari negoziati su Eurotlx è aumentato del 24%, passando da 3.686 (30 giugno 2011) a 4.559 (29 giugno 2012). Nel primo semestre del 2012, il mercato Hi-mtf ha fatto registrare una crescita, sia del controvalore totale scambiato in conto terzi (+15,12%), sia del numero di operazioni concluse in conto terzi (+28,17%), rispetto al medesimo periodo del 2011. La crescita registrata su Hi-mtf è dovuta, in particolare, ai maggiori scambi sui titoli governativi. Nel primo semestre 2012, rallenta il Mercato Etfplus gestito da Borsa Italiana S.p.a. Complessivamente sono stati scambiati 32 miliardi di controvalore (-25% rispetto al primo semestre 2011), per 1,5 milioni di contratti (-19% rispetto al primo semestre 2011). Per quanto riguarda i contratti derivati, sul Mercato Idem sono stati scambiati complessivamente 22 milioni di contratti (-20% rispetto al primo semestre 2011). Nel dettaglio, si segnala la crescita dei contratti scambiati su: Futures su Indice (+4,66%), Mini Futures su Indice (+26,66%) e Idex (+8,71%). Dalle classifiche riferite ai volumi totali intermediati (conto proprio e conto terzi) nei vari mercati gestiti da Borsa Italiana S.p.a., si evidenzia la prima posizione di: Intermonte Sim su Mta con il 6,93%; Banca Imi su Domestic Mot con il 14,47%, su Etfplus con il 5,45%, su Opzioni su Azioni con il 9,49%; su Opzioni su Indice con il 7,87% e su Futures su Azioni con il 20,88%; Banca Sella Holding su Euromot con il 20,26%; Societe Generale su Sedex con il 21,57%; Finecobank su Tah con il 27,62%, su Futures su Indice con una quota del 4,45%, Mini Futures su Indice con il 16,21% e Banca Akros su Idex con il 20,25% del mercato. Tenendo conto anche della loro operatività di Internalizzatori Sistematici (si veda la tabella a pag. 10 del comunicato), i volumi totali intermediati sull’azionario da Finecobank passerebbero dal 5,93% al 10,15% e quelli di Banca Imi dal 5,57% al 5,93%. Dalle classifiche riferite ai volumi intermediati in conto terzi nei vari mercati gestiti da Borsa Italiana S.p.a., si evidenzia la prima posizione di: Intermonte Sim su Mta con una quota del 13,83%; Banca Imi su Domestic Mot con il 22,16%, su Euromot con il 26,14% e su Etfplus con il 12,93%; Finecobank su Tah con il 27,81%, su Futures su Indice con il 10,65% e su Mini Futures su Indice con il 43,18%; Nuovi Investimenti Sim su Sedex con il 36,82%; Banca Intermobiliare su Opzioni su Azioni con il 7,94%; Iwbank su Opzioni su Indice con il 16,17%; Banca Akros su Futures su Azioni con il 2,73% e su Idex con il 72,95% del mercato. Dalla classifica riferita ai volumi intermediati in conto terzi nel mercato gestito da Eurotlx Sim S.p.a. Si evidenzia la prima posizione Banca Imi con una quota di mercato del 31,51%, seguita da Banca Akros con una quota di mercato del 17,56% e da Unicredit Bank con una quota di mercato del 16,54%. Q Dalla classifica riferita ai volumi intermediati in conto terzi nel mercato gestito da Hi-mtf Sim S.p.a., si evidenzia la prima posizione di Banca Aletti & C con una quota di mercato del 40,48%, seguita da Iccrea Banca con una quota di mercato del 18,97% e da Icbpi con una quota di mercato del 14,78%. Di seguito sono riportate le tabelle con i dettagli relativi ai volumi negoziati dagli Associati. Borsa Italiana Spa Dati Negoziazione Primo Semestre 2012 Operativita´ In Conto Terzi Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel mercato "Mta"
Società 1° Sem. 2012 1° Sem. 2011 Variazione Assoluta Rank 1° Sem. 11
1 Intermonte Sim 13,83% 11,06% 2,77% 3
2 Iwbank 12,74% 11,97% 0,77% 2
3 Finecobank 11,58% 16,36% -4,78% 1
4 Banca Imi 7,53% 6,65% 0,88% 5
5 Banca Akros 6,70% 7,03% -0,33% 4
6 Morgan Stanley 3,77% 4,08% -0,31% 7
7 Banca Aletti & C 3,53% 2,99% 0,54% 9
8 Banca Sella Holding 3,50% 2,53% 0,97% 11
9 Unicredit Bank Ag 3,45% 2,48% 0,97% 12
10 Equita Sim 3,42% 4,32% -0,90% 6
Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte. Per il comparto azioni la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel comparto "Futures su Indice"
Società 1° Sem. 2012 1° Sem. 2011 Variazione Assoluta Rank 1° Sem. 11
1 Finecobank 10,65% 12,51% -1,86% 1
2 Iwbank 10,05% 7,48% 2,57% 3
3 Equita Sim 6,16% 8,01% -1,85% 2
4 Banca Imi 5,61% 5,18% 0,43% 5
5 Banca Akros 4,77% 5,73% -0,96% 4
6 Banca Sella Holding 4,22% 4,40% -0,18% 6
7 Morgan Stanley 3,67% 1,51% 2,16% 11
8 Ubs Limited 3,64% 3,74% -0,10% 7
9 Deutsche Bank Ag Lnd 2,29% 2,28% 0,01% 8
10 Merrill Lynch 2,14% 1,62% 0,52% 10
Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte. Per il comparto S&p/mib Futures la quota è calcolata in riferimento al numero di contratti stipulati. Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel segmento "Domestic Mot”
Società 1° Sem. 2012 1° Sem. 2011 Variazione Assoluta Rank 1° Sem. 11
1 Banca Imi 22,16% 22,78% -0,62% 1
2 Banca Akros 14,50% 20,75% -6,25% 2
3 Iwbank 11,46% 9,92% 1,54% 3
4 Iccrea Banca 8,98% 7,17% 1,81% 4
5 Intermonte Sim 6,07% 5,53% 0,54% 5
6 Unicredit Bank Ag 5,41% 4,92% 0,49% 7
7 Finecobank 4,62% 5,15% -0,53% 6
8 Banca Sella Holding 4,12% 3,84% 0,28% 8
9 Icbpi 4,05% 2,56% 1,49% 9
10 Nuovi Investimenti Sim 3,15% 2,53% 0,62% 10
Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte. Per il segmento Domestic Mot la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel segmento "Euro Mot”
Società 1° Sem. 2012 1° Sem. 2011 Variazione Assoluta Rank 1° Sem. 11
1 Banca Imi 26,14% 29,16% -3,02% 1
2 Banca Akros 15,81% 20,60% -4,79% 2
3 Unicredit Bank Ag 13,80% 5,72% 8,08% 5
4 Finecobank 5,48% 5,21% 0,27% 7
5 Iwbank 5,01% 7,65% -2,64% 3
6 Iccrea Banca 5,00% 5,44% -0,44% 6
7 Intermonte Sim 4,95% 6,72% -1,77% 4
8 Banca Sella Holding 4,44% 4,09% 0,35% 8
9 Nuovi Investimenti Sim 4,05% 0,09% 3,96% 18
10 Credito Emiliano 3,82% 3,42% 0,40% 9
Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte. Per il segmento Euro Mot la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel mercato "Etfplus”
Società 1° Sem. 2012 1° Sem. 2011 Variazione Assoluta Rank 1° Sem. 11
1 Banca Imi 12,93% 13,32% -0,39% 1
2 Finecobank 8,96% 9,41% -0,45% 2
3 Intermonte Sim 8,25% 5,80% 2,45% 5
4 Iwbank 6,88% 6,16% 0,72% 3
5 Banca Akros 6,35% 5,99% 0,36% 4
6 Unicredit Bank Ag 5,40% 5,49% -0,09% 6
7 Icbpi 5,32% 3,94% 1,38% 9
8 Banca Sella Holding 4,39% 5,12% -0,73% 7
9 Banca Aletti & C 3,29% 4,51% -1,22% 8
10 Ca Cheuvreux Sa 3,01% 2,18% 0,83% 10
Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte. Per il segmento Etfplus la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Operativita´ In Conto Proprio Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel mercato "Mta"
Società 1° Sem. 2012 1° Sem. 2011 Variazione Assoluta Rank 1° Sem. 11
1 Societe Generale 11,51% 10,10% 1,41% 1
2 Citadel Securities Europe 6,93% 4,68% 2,25% 3
3 Morgan Stanley 5,82% 3,34% 2,48% 6
4 Deutsche Bank Ag Lnd 5,56% 5,41% 0,15% 2
5 Merrill Lynch 4,75% 4,42% 0,33% 4
6 Banca Imi 3,72% 3,52% 0,20% 5
7 Ubs Limited 1,28% 1,49% -0,21% 7
8 Citigroup Global Ml 0,83% 0,94% -0,11% 10
9 Kepler Capital Markets 0,64% 0,15% 0,49% 18
10 Equita Sim 0,61% 1,23% -0,62% 8
Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte Per il segmento azioni la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel comparto "Futures su Indice"
Società 1° Sem. 2012 1° Sem. 2011 Variazione Assoluta Rank 1° Sem. 11
1 Banca Sella Holding 1,74% 1,34% 0,40% 3
2 Citadel Securities Europe 1,10% 8,84% -7,74% 1
3 Banca Imi 1,06% 0,57% 0,49% 5
4 Morgan Stanley 0,81% 1,45% -0,64% 2
5 Banca Aletti & C 0,50% 0,32% 0,18% 7
6 Unicredit Bank Ag 0,22% 0,67% -0,45% 4
7 Deutsche Bank Ag Lnd 0,20% 0,19% 0,01% 12
8 Citigroup Global Ml 0,18% 0,24% -0,06% 10
9 Equita Sim 0,14% 0,29% -0,15% 9
10 Banca Akros 0,13% 0,21% -0,08% 11
Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte. Per il comparto S&p/mib Futures la quota è calcolata in riferimento al numero di contratti stipulati. Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel segmento "Domestic Mot”"
Società 1° Sem. 2012 1° Sem. 2011 Variazione Assoluta Rank 1° Sem. 11
1 Banca Sella Holding 12,10% 18,57% -6,47% 1
2 Banca Imi 8,75% 3,69% 5,06% 4
3 Nuovi Investimenti Sim 5,22% 13,29% -8,07% 2
4 Mediobanca 5,10% 3,23% 1,87% 5
5 Unicredit Bank Ag 5,10% 4,87% 0,23% 3
6 Bnl 4,07% 1,28% 2,79% 9
7 Banca Aletti & C 2,29% 2,87% -0,58% 6
8 Societe Generale 1,93% 2,24% -0,31% 7
9 Banca Akros 1,31% 1,75% -0,44% 8
10 Iccrea Banca 1,01% 0,13% 0,88% 11
Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte Per il segmento Domestic Mot la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel segmento "Euromot Mot”"
Società 1° Sem. 2012 1° Sem. 2011 Variazione Assoluta Rank 1° Sem. 11
1 Banca Sella Holding 39,31% 45,59% -6,28% 1
2 Centrobanca 22,03% 6,98% 15,05% 4
3 Bnl 8,96% 8,75% 0,21% 3
4 Meliorbanca 5,38% 4,91% 0,47% 5
5 Gruppo Banca Leonardo 4,61% 12,57% -7,96% 2
6 Banca Imi 3,43% 3,60% -0,17% 7
7 Unicredit Bank Ag 3,20% 1,16% 2,04% 9
8 Nuovi Investimenti Sim 1,74% 2,08% -0,34% 8
9 Mediobanca 1,24% 3,83% -2,59% 6
10 Banca Akros 0,97% 0,03% 0,94% 14
Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte Per il segmento Euro Mot la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel mercato "Etfplus”"
Società 1° Sem. 2012 1° Sem. 2011 Variazione Assoluta Rank 1° Sem. 11
1 Societe Generale 4,12% 4,15% -0,03% 3
2 Deutsche Bank Ag Lnd 4,01% 5,52% -1,51% 1
3 Banca Imi 1,73% 1,55% 0,18% 4
4 Banca Sella Holding 1,54% 0,96% 0,58% 5
5 Merrill Lynch 0,51% 5,22% -4,71% 2
6 Ca Cheuvreux Sa 0,46% 0,55% -0,09% 6
7 Citigroup Global Ml 0,26% 0,14% 0,12% 10
8 Morgan Stanley 0,20% 0,26% -0,06% 8
9 Royal Bank Of Scotland 0,14% 0,38% -0,24% 7
10 Kepler Capital Markets 0,08% 0,06% 0,02% 11
Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte. Per il segmento Etfplus la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Operativita´ Totale Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nel mercato "Mta" e "Futures su Indice
Società Mta Società Futures su Indice
Intermonte Sim 6,93% 1 Finecobank 4,45%
Societe Generale 6,35% 2 Iwbank 4,20%
Iwbank 6,19% 3 Banca Imi 2,96%
Finecobank 5,93% 4 Banca Sella Holding 2,77%
Banca Imi 5,57% 5 Equita Sim 2,66%
Morgan Stanley 4,82% 6 Banca Akros 2,07%
Citadel Securities Europe 3,56% 7 Morgan Stanley 2,01%
Banca Akros 3,35% 8 Ubs Limited 1,53%
Deutsche Bank Ag Lnd 2,86% 9 Deutsche Bank Ag Lnd 1,07%
Merrill Lynch 2,44% 10 Merrill Lynch 0,95%
Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte. Per il comparto azioni la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Per il comparto S&p/mib Futures la quota è calcolata in riferimento al numero di contratti stipulati. Quote Di Mercato Per N° Di Transazioni Stipulate Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nei mercati "Mta" e "Futures su Indice"
Società Mta Società Futures su Indice
Finecobank 6,71% 1 Finecobank 5,49%
Intermonte Sim 6,28% 2 Iwbank 4,49%
Banca Imi 5,34% 3 Banca Sella Holding 3,57%
Iwbank 5,32% 4 Banca Imi 2,56%
Morgan Stanley 5,29% 5 Morgan Stanley 1,84%
Societe Generale 4,56% 6 Deutsche Bank Ag Lnd 0,95%
Citadel Securities Europe 3,97% 7 Ubs Limited 0,91%
Deutsche Bank Ag Lnd 3,94% 8 Citadel Securities Europe 0,69%
Unicredit Bank Ag 2,81% 9 Merrill Lynch 0,69%
Banca Akros 2,45% 10 Equita Sim 0,56%
Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte. La quota di mercato per entrambi i comparti è calcolata in riferimento al numero delle operazioni stipulate Classifica dei primi dieci “Gruppi” di intermediari Assosim nei mercati "Mta" e “Futures su Indice”
Societa’ Mta Societa’ Futures su Indice
Gruppo Unicredit Finecobank Unicredit Bank Ag 7,68% 5,93% 1,75% 1 Gruppo Unicredit Finecobank Unicredit Bank Ag 4,60% 4,45% 0,15%
Intermonte Sim 6,93% 2 Iwbank 4,20%
Societe Generale 6,35% 3 Banca Imi 2,96%
Gruppo Ubi Banca Iwbank Centrobanca 6,23% 6,19% 0,04% 4 Banca Sella Holding 2,77%
Banca Imi 5,57% 5 Equita Sim 2,66%
Morgan Stanley 4,82% 6 Gruppo Banca Popolare Milano Banca Akros Banca Popolare Milano 2,08% 2,07% 0,02%
Citadel Securities Europe 3,56% 7 Morgan Stanley 2,01%
Banca Akros 3,35% 8 Ubs Limited 1,53%
Deutsche Bank Ag Lnd 2,86% 9 Deutsche Bank Ag Lnd 1,07%
Merrill Lynch 2,44% 10 Merrill Lynch 0,95%
Fonte: elaborazione Assosim su dati Borsa Italiana S.p.a. Si prega di citare la fonte. Eurotlx Sim Spa Dati Negoziazione Primo Semestre 2012 Classifica Operativita’ C/terzi: volumi scambiati
Società 1° Sem. 2012 1° Sem. 2011 Variazione Assoluta Rank 1° Sem. 11
1 Banca Imi 31,51% 27,47% 4,04% 1
2 Banca Akros 17,56% 16,51% 1,05% 3
3 Unicredit Bank 16,54% 26,96% -10,42% 2
4 Iwbank 7,75% 9,44% -1,69% 4
5 Finecobank 4,45% 4,72% -0,27% 5
6 Mps Capital Services 3,66% 2,92% 0,74% 7
7 Nuovi Investimenti Sim 3,27% 0,00% 3,27% -
8 Banca Sella Holding 3,02% 3,51% -0,49% 6
9 Icbpi 2,91% 2,57% 0,34% 8
10 Bnl 2,50% 1,91% 0,59% 9
11 Iccrea Banca 1,68% 1,55% 0,13% 10
12 Intermonte Sim 1,29% 0,59% 0,70% 11
13 Banca Intermobiliare 0,59% 0,13% 0,46% 16
14 Banca Popolare Vicenza 0,52% 0,36% 0,16% 13
15 Ubs Limited 0,43% 0,00% 0,43% 18
16 Banca Generali 0,41% 0,38% 0,03% 12
17 Mediobanca 0,26% 0,00% 0,26% 17
18 Banco Desio-brianza 0,13% 0,14% -0,01% 15
19 Banca Finnat Euramerica 0,06% 0,18% -0,12% 14
Fonte: elaborazione Assosim su dati Euro Tlx Sim S.p.a. Si prega di citare la fonte. Classifica Operativita’ C/terzi: numero di operazioni
Società 1° Sem. 2012 1° Sem. 2011 Variazione Assoluta Rank 1° Sem. 11
1 Banca Imi 32,92% 30,28% 2,64% 1
2 Unicredit Bank 17,40% 23,85% -6,45% 2
3 Banca Akros 13,68% 13,03% 0,65% 3
4 Iwbank 9,61% 11,77% -2,16% 4
5 Finecobank 6,57% 6,69% -0,12% 5
6 Banca Sella Holding 3,57% 4,00% -0,43% 6
7 Mps Capital Services 3,00% 2,29% 0,71% 8
8 Icbpi 2,89% 2,55% 0,34% 7
9 Nuovi Investimenti Sim 2,46% 0,00% 2,46% -
10 Bnl 2,17% 1,40% 0,77% 10
11 Iccrea Banca 1,35% 1,60% -0,25% 9
12 Intermonte Sim 1,04% 0,49% 0,55% 12
13 Banca Popolare Vicenza 0,55% 0,42% 0,13% 13
14 Banca Generali 0,54% 0,51% 0,03% 11
15 Banca Intermobiliare 0,48% 0,12% 0,36% 16
16 Ubs Limited 0,24% 0,00% 0,24% 18
17 Mediobanca 0,16% 0,01% 0,15% 17
18 Banco Desio-brianza 0,16% 0,17% -0,01% 14
19 Banca Finnat Euramerica 0,04% 0,15% -0,11% 15
Fonte: elaborazione Assosim su dati Euro Tlx Sim S.p.a. Si prega di citare la fonte. Hi-mtf Sim Spa Dati Negoziazione Primo Semestre 2012 Classifica Operativita’ C/terzi: volumi scambiati
Società 1° Sem. 2012 1° Sem. 2011 Variazione Assoluta Rank 1° Sem. 11
1 Banca Aletti & C 40,48% 39,97% 0,51% 1
2 Iccrea Banca 18,97% 15,85% 3,12% 3
3 Icbpi 14,78% 16,85% -2,07% 2
4 Banca Akros 10,06% 13,22% -3,16% 4
5 Banca Sella Holding 8,26% 8,92% -0,66% 5
6 Invest Banca 3,72% 4,17% -0,45% 6
7 Iwbank 2,59% 1,03% 1,56% 7
8 Banca Intermobiliare 1,15% 0,00% 1,15% 8
Fonte: elaborazione Assosim su dati Hi-mtf Sim S.p.a. Si prega di citare la fonte. Classifica Operativita’ C/terzi: numero di operazioni
Società 1° Sem. 2012 1° Sem. 2011 Variazione Assoluta Rank 1° Sem. 11
1 Banca Aletti & C 42,58% 47,77% -5,19% 1
2 Iccrea Banca 19,59% 15,19% 4,40% 3
3 Icbpi 15,15% 15,46% -0,31% 2
4 Banca Akros 9,98% 10,59% -0,61% 4
5 Banca Sella Holding 8,94% 9,92% -0,97% 5
6 Iwbank 1,60% 0,66% 0,93% 6
7 Invest Banca 1,15% 0,41% 0,74% 7
8 Banca Intermobiliare 1,01% 0,00% 1,01% 8
Fonte: elaborazione Assosim su dati Hi-mtf Sim S.p.a. Si prega di citare la fonte. Internalizzatori Sistematici Dati Negoziazione Primo Semestre 2012 Internalizzatori Sistematici: volumi scambiati
Obbligazioni quotate Obbligazioni non quotate Titoli di Stato Strumenti Derivati Cartolarizzati Azioni
Banca Akros 11.910.216 355.208.127
Banca Imi 323.441.722 503.709.046 2.125.416.956
Finecobank 26.201.845.872
Meliorbanca 316.402.089
Mps Cs 5.247.185 2.679.623.656 10.178.630 8.733.000
Fonte: elaborazione Assosim su dati intermediari. Si prega di citare la fonte. Internalizzatori Sistematici: numero di operazioni
Obbligazioni quotate Obbligazioni non quotate Titoli di Stato Strumenti Derivati Cartolarizzati Azioni
Banca Akros 750 18.151
Banca Imi 13.936 22.699 281.518
Finecobank 2.141.655
Meliorbanca 12.371
Mps Cs 189 117.401 183 974
Fonte: elaborazione Assosim su dati intermediari. Si prega di citare la fonte.
A1) Borsa Italiana: Classifiche Intermediari per operatività in Conto Terzi A2) Borsa Italiana: Classifiche Intermediari per operatività in Conto Proprio B1) Borsa Italiana: Classifica Intermediari per volumi totali di negoziazione B2) Borsa Italiana: Classifica Intermediari per n° contratti totali eseguiti C) Borsa Italiana: Classifiche Intermediari per numero di transazioni D1) Borsa Italiana: Classifica Gruppi per volumi totali di negoziazione D2) Borsa Italiana: Classifica Gruppi per numero di contratti totali eseguiti E) Eurotlx: Classifica Intermediari operatività Conto Terzi F) Hi-mtf: Classifica Intermediari operatività Conto Terzi
dalla elaborazione dei dati acquisiti da Borsa Italiana S.p.a. Sui volumi di negoziazione delle proprie associate, il Rapporto Assosim per il Primo Semestre 2012 si compone delle seguenti classifiche: A1) Borsa Italiana - Classifiche Intermediari per operatività in Conto Terzi - Mta: Intermonte Sim è prima con il 13,83%, Iwbank è seconda con il 12,74%, Finecobank è terza con l’11,58%. Il comparto fa registrare una diminuzione del 36,17% nei volumi intermediati e del 12,03% del numero di operazioni. Il taglio medio delle operazioni passa da 11.155 euro del 2011 a 8.095 euro del 2012. Domestic Mot: prima Banca Imi con il 22,16%; seconda Banca Akros con il 14,50%; terza Iwbank con l’11,46%. Aumentano i volumi intermediati (+66,26%) e il numero di operazioni (+63,13%). Il taglio medio delle operazioni passa da 33.118 euro del 2011 a 33.760 euro del 2012. Euromot: Banca Imi è prima con il 26,14%; Banca Akros è seconda con il 15,81%; terza è Unicredit Bank Ag con il 13,80%. L’operatività del mercato mostra una aumento sia nei volumi (+35,63%) che nel numero di operazioni (+99,93%). Il taglio medio delle operazioni passa da 22.969 euro del 2011 a 15.582 euro del 2012. Mercato Sedex: Nuovi Investimenti Sim è prima con il 36,82%; Iwbank è seconda con il 12,92%; Intermonte Sim è terza con il 9,43%. Il mercato fa registrare una diminuzione del 19,75% dei volumi e dell’11,48% del numero di operazioni. Il taglio medio delle operazioni passa da 8.477 euro del 2011 a 7.685 euro del 2012. Trading After Hours: Finecobank è prima con il 27,81%; Iwbank è seconda con il 21,80%; Banca Imi è terza con il 10,50%. Il mercato fa registrare un -50,81% nei volumi intermediati e un -32,43% del numero di operazioni. Il taglio medio delle operazioni passa da 9.404 euro del 2011 a 6.846 euro del 2012. Etfplus: Banca Imi è prima con il 12,93%; Finecobank è seconda con l’8,96%; terza è Intermonte Sim con l’8,25%. L’operatività del mercato mostra una diminuzione sia nei volumi (-31,63%) che del numero di operazioni (-29,07%). Il taglio medio delle operazioni passa da 15.399 euro del 2011 a 14.844 euro del 2012. Futures su Indice: Finecobank è prima con il 10,65% del mercato; Iwbank è seconda con il 10,05%; Equita Sim è terza con il 6,16%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del -4,38%. Opzioni su Azioni: Banca Intermobiliare è prima con il 7,94%; Banca Sella Holding è seconda con il 7,77%; Banca Imi è terza con il 7,17%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del -10,31%. Mini Futures su Indice: Finecobank è prima con il 43,18%; Iwbank è seconda con il 14,00%; Banca Sella Holding è terza con il 10,69%. La variazione dei contratti scambiati è stata del -0,84%. Opzioni su Indice: Iwbank è prima con una quota di mercato del 16,17%; Banca Sella Holding è seconda con il 15,21%; Banca Imi è terza con l’8,68%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del -6,57%. Futures su Azioni: Banca Akros è prima con il 2,73% del mercato; Banca Imi è seconda con il 2,19%; Icbpi è terza con l’1,86%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del -62,04%. Idex: Banca Akros è prima con il 72,95% del mercato seguita da Deutsche Bank Ag Lnd e Banca Imi con una quota di mercato <0,01%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del +41,53%. A2) Borsa Italiana - Classifiche Intermediari per operatività in Conto Proprio - Mta: Societe Generale è prima con l’11,51%, Citadel Securities Europe è seconda con il 6,93%, Morgan Stanley è terza con il 5,82%. Il mercato fa registrare un -26,01% dei volumi intermediati ed un -0,71% di operazioni. Domestic Mot: Banca Sella Holding è prima con il 12,10%; Banca Imi è seconda con l’8,75%; Nuovi Investimenti Sim è terza con il 5,22%. Aumentano volumi intermediati (+75,03%) e il numero di operazioni (+77,26%). Euromot: Banca Sella Holding è prima con il 39,31%; Centrobanca è seconda con il 22,03%; Bnl è terza con l’8,96%. Il segmento fa registrare un +20,71% dei volumi intermediati ed un +34,57% di operazioni. Mercato Sedex: prima Societe Generale con il 46,02%; seconda Unicredit Bank Ag con il 34,27%; terza Bana Imi con il 4,35%. Il mercato fa registrare una diminuzione dei volumi intermediati (-24,15%) e del numero di operazioni (-7,19%). Trading After Hours: prima Societe Generale con il 76,13%; seconda Finecobank con il 17,09%; Equita Sim terza con il 6,47%. Il comparto fa registrare un -69,99% nei volumi intermediati e un -74,58% del numero di operazioni. Etfplus: Societe Generale è prima con il 4,12% del mercato; Deutsche Bank Ag è seconda con il 4,01%; Banca Imi è terza con l’1,73%. Sul mercato diminuiscono sia i volumi intermediati (-20,80%) che il numero di operazioni (-6,02%). Futures su Indice: Banca Sella Holding è prima con l’1,74%; Citadel Securities Europe è seconda con l’1,10%; Banca Imi è terza con l’1,06%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del +12,27%. Opzioni su Azioni: prima Banca Imi con l’11,17%; seconda Unicredit Bank Ag con il 6,58%; terza Mediobanca con il 5,77%. La variazione del numero dei contratti scambiati e stata del -7,85%. Mini Futures su Indice: Banca Sella Holding è prima con l’8,83%; Banca Aletti & C è seconda con lo 0,59%; Deutsche Bank Ag Lnd è terza con lo 0,11%. La variazione del numero dei contratti scambiati e stata del +52,00%. Opzioni su Indice: Banca Imi è prima con una quota del 7,32%; Morgan Stanley è seconda con il 2,86% del mercato; Intermonte Sim è terza con il 1,82%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del -4,63%. Futures su Azioni: Banca Imi è prima con il 26,37%; Morgan Stanley è seconda con il 19,66%; Ubs Limited è terza con il 17,47%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del -45,76%. Idex: Deutsche Bank Ag è prima con una quota del 5,04%, Banca Imi è seconda con una quota dello 0,95%, Banca Akros è terza con una quota <0,01%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del -0,19%. B1) Borsa Italiana - Classifica Intermediari per volumi totali di negoziazione - Mta: Intermonte Sim è prima con il 6,93%; Societe Generale è seconda con il 6,35%; Iwbank è terza con il 6,19%. L’operatività del mercato azionario fa registrare una diminuzione dei volumi intermediati del -31,32% e del numero di operazioni del -6,80%. Domestic Mot: Banca Imi è prima con il 14,47%; Banca Sella Holding è seconda con l’8,69%; Banca Akros è terza con il 6,94%. Aumentano i volumi intermediati (+71,17%) il numero delle operazioni (+67,81%). Euromot: Banca Sella Holding è prima con il 20,26%; Banca Imi è seconda con il 15,83%; Centrobanca è terza con il 10,00%. L’operatività del mercato mostra una crescita dei volumi (+28,42%) e del numero di operazioni (+79,22%). Mercato Sedex: Societe Generale è prima con il 21,57%; Nuovi Investimenti Sim è seconda con il 19,77%; Unicredit Bank Ag è terza con il 17,57%. Il mercato fa registrare un -21,88% dei volumi intermediati ed un -9,61% del numero delle operazioni. Trading After Hours: Finecobank è prima con il 27,62%; Iwbank è seconda con il 21,42%; Banca Imi è terza con il 10,31%. Il comparto fa registrare un -51,36% nei volumi intermediati e un -33,34% del numero di operazioni. Etfplus: Banca Imi è prima con il 5,45%; Finecobank è seconda con il 2,98%; Societe Generale è terza con il 2,95%. Il mercato fa registrare un -24,76% dei volumi intermediati ed un -18,60% del numero delle operazioni. B2) Borsa Italiana - Classifica Intermediari per n° di contratti totali eseguiti - Futures su Indice: Finecobank è prima con il 4,45% del mercato; Iwbank è seconda con il 4,20%; Banca Imi è terza con il 2,96%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del +4,66%. Opzioni su Azioni: Banca Imi prima con il 9,49%; Intermonte Sim è seconda con il 5,09%; Unicredit Bank Ag è terza con il 4,28%. La variazione del numero dei contratti scambiati è stata del -8,90%. Mini Futures su Indice: Finecobank è prima con il 16,21%; Banca Sella Holding è seconda con il 9,53%; Iwbank è terza con il 5,26%. La variazione del numero di contratti scambiati è stata del +26,66%. Opzioni su Indice: Banca Imi è prima con una quota del 7,87%; Iwbank è seconda con il 6,59%; Banca Sella Holding terza con il 6,20%. La variazione del numero di contratti scambiati è stata del -5,43%. Futures su Azioni: prima Banca Imi con il 20,88% del mercato; Morgan Stanley è seconda con il 15,20%; Ubs Limited è terza con il 13,57%. La variazione del numero di contratti scambiati è stata del -50,57%. Idex: Banca Akros è prima con il 20,25% del mercato, Deutsche Bank Ag è seconda con il 3,64%, Banca Imi è terza con un quota di mercato dello 0,68%. La variazione del numero di contratti scambiati è stata del +8,71%. C) Borsa Italiana - Classifiche Intermediari per Numero di Transazioni - Mta, Finecobank è prima con il 6,71%, Intermonte Sim è seconda con il 6,28%, Banca Imi è terza con il 5,34%. Futures su Indice prima Finecobank con il 5,49%; Iwbank è seconda con il 4,49%; Banca Sella Holding è terza con il 3,57%. D1) Borsa Italiana - Classifica Gruppi per volumi totali di negoziazione - Mta: primo il Gruppo Unicredit (Finecobank, Unicredit Bank Ag) con il 7,68% seguito da Intermonte Sim con il 6,93%; Societe Generale terza con il 6,35%. Domesticmot: prima Banca Imi con il 14,47%; seconda Banca Sella Holding con una quota dell’8,68%; terzo il Gruppo Unicredit (Finecobank, Unicredit Bank Ag) con il 7,20% del mercato. Euromot: prima Banca Sella Holding con il 20,26%; Banca Imi è seconda con il 15,83%; il Gruppo Ubi Banca (Iwbank, Centrobanca) è terzo con il 12,37%. Mercato Sedex: prima Societe Generale con una quota del 21,57%; seconda Nuovi Investimenti Sim con il 19,77%; terzo il Gruppo Unicredit (Finecobank, Unicredit Bank Ag) con il 19,25%. Trading After Hours: il Gruppo Unicredit (Finecobank, Unicredit Bank Ag) è primo con una quota del 31,37%; il Gruppo Ubi Banca (Iwbank, Centrobanca) è secondo con una quota del 21,42%; Banca Imi è terza con il 10,31% del mercato. Etfplus: Banca Imi è prima con una quota del 5,45%; il Gruppo Unicredit (Finecobank, Unicredit Bank Ag) è secondo con una quota del 4,77%; Societe Generale è terza con una quota del 2,95%. D2) Borsa Italiana - Classifica Gruppi per n° di contratti totali eseguiti - Futures su Indice: primo Gruppo Unicredit (Finecobank, Unicredit Bank Ag) con il 4,60%; Iwbank è seconda con una quota del 4,20%; Banca Imi è terza con il 2,96% del mercato. Opzioni su Azioni: prima Banca Imi con una quota del 9,49%; Intermonte Sim è seconda con il 5,09%; il Gruppo Unicredit (Finecobank, Unicredit Bank Ag) è terzo con una quota del 4,63%. Mini Futures su Indice: primo è il Gruppo Unicredit (Finecobank, Unicredit Bank Ag) con il 16,24% del mercato; Banca Sella Holding è seconda con il 9,53% del mercato; Iwbank è terza con il 5,26%. Opzioni su Indice: Banca Imi è prima con il 7,87%; Iwbank è seconda con il 6,59% del mercato; Banca Sella Holding è terza con il 6,20%. Futures su Azioni: Banca Imi è prima con una quota del 20,88%; Morgan Stanley è seconda con una quota del 15,20%; Ubs Limited è terza con il 13,57% del mercato. Dalla elaborazione dei dati forniti da Eurotlx Sim S.p.a. Sui volumi di negoziazione nel Mercato Eurotlx, il Rapporto Assosim per il Primo Semestre 2012 si compone anche delle seguenti classifiche: E) Eurotlx: Classifica intermediari operatività Conto Terzi. Volumi scambiati: Banca Imi è prima con il 31,51%, Banca Akros è seconda con il 17,
 
   
   
FVG: ALCUNI SETTORI INVESTONO MA BANCHE ASSENTI  
 
Trieste, 18 luglio 2012 - Stanno diminuendo le richieste di finanziamento per i consolidi finanziari ed aumentano quelle per gli investimenti, spesso associati positivamente al tema dell´occupazione, ma continua anche la scarsa partecipazione del sistema bancario al rilancio dell´economia regionale. E´ quanto emerge dall´incontro di ieri mattina a Trieste tra l´assessore regionale alle Attività produttive, Federica Seganti, e i vertici di Frie (Fondo di rotazione per le iniziative economiche), Fria (Fondo di rotazione per l´artigianato) e Fsricts (Fondo di rotazione per il commercio il turismo ed i servizi). I tre presidenti, Bruno Tellia (Frie), Silvano Pascolo (Fria) e Oscar Zorgniotti (Fsricts) si sono dichiarati concordi nel definire ottimo il lavoro di supplenza svolto dalla Regione al posto delle banche che di fatto, hanno osservato in pieno accordo con l´assessore, "si sono ritirate dal mercato". "Le imprese hanno presentato domande per 400 milioni, ma con l´assegnazione di risorse fresche per 150 milioni in assestamento di bilancio e grazie ai rientri, a settembre dovremmo ricominciare con le erogazioni" ha confermato oggi Seganti, ricordando che per il 2013 la scommessa è la fusione delle tre gestioni in un organismo unico ed in grado di garantire anche maggiore efficacia ed efficienza. Nel complesso, sono state 177 le domande presentate al Fsricts e 200 quelle al Fria, ha specificato l´assessore, mentre, per quanto riguarda il Frie, nei primi 6 mesi dell´anno ne sono state evase 90 e sono ancora 270 quelle in fase di istruttoria. Dall´analisi dei primi sei mesi di lavoro dei Fondi di rotazione emergono dunque la ripresa degli investimenti, con effetti positivi sull´occupazione, la riduzione dell´accesso ai fondi anticrisi e, soprattutto, la scarsa partecipazione del sistema bancario al rilancio di un tessuto economico che sta dando comunque cenni di ripresa. L´assessore ha ricordato che da parte del Frie sono state finanziate 6 grandi imprese, per un totale di 19 milioni, 21 medie per 37 milioni e 63 piccole imprese per 38 milioni "grazie alle modifiche apportate ai regolamenti, che hanno consentito a quest´ultime di accedere ad uno strumento riservato in precedenza a quelle di maggiori dimensioni". Sono comunque 4 i settori in cui, ha confermato Seganti, si è maggiormente investito: alimentare, metalmeccanico, costruzioni e turismo. I primi due, ha continuato l´assessore sono sempre stati forti in Friuli Venezia Giulia, ma è positivo che si aggiungano le costruzioni, settore per molto tempo in contrazione, ed il turismo, che a riprova di quanto indicato nel rapporto 2011 di Unioncamere è in crescita, con l´alberghiero impegnato nella riqualificazione dell´offerta. Tellia ha evidenziato l´incremento, rispetto al 2011, del 15,7 per cento dei finanziamenti concessi nel primo semestre, per un totale di 93 milioni, a fronte di un raddoppiamento delle domande presentate dalle imprese per investimenti in macchinari, capannoni e nuove iniziative, con oltre il 40 per cento dei fondi assegnati alle piccole imprese. Zorgniotti ha a sua volta confermato la ripresa degli investimenti nel commercio specialmente nelle province di Udine e Pordenone, mentre sul fronte dei consolidi le aziende hanno dimostrato di gradire la formula di restituzione in 5 anni. Infine il presidente del Fria ha rilevato che già nei primi mesi dell´anno il Fondo non ha più potuto accogliere nuove domande per investimenti e che al problema si è ovviato girando le richieste al Frie. "Resta ancora da evadere una fetta importante di richieste - ha concluso Pascolo - che contiamo di soddisfare con le prossime assegnazioni di fondi".  
   
   
LUCA TURRI ALLA GUIDA DI UCOMESA L’ASSEMBLEA DI UCOMESA RICONFERMA ALLA SUA PRESIDENZA LUCA TURRI  
 
 Milano, 18 luglio 2012 – Luca Turri resta alla guida di Ucomesa, Unione Costruttori macchine edili, stradali, minerarie ed affini, l’associazione, federata ad Anima/confindustria, che rappresenta l’industria del macchinario per le costruzioni. Per gli imprenditori del comparto la situazione rimane difficile. Oggi l’unica garanzia di sopravvivenza per le aziende è l’export, visto il deludente andamento del mercato domestico. Le aziende che dipendevano in misura prevalente da una domanda interna guardano ai recenti provvedimenti governativi del decreto sviluppo con la speranza di veder finalmente ripartire in Italia l’industria delle costruzioni. “In uno scenario dalle tante incertezze e dalle molte incognite - ha dichiarato Luca Turri, Presidente Ucomesa - le aziende associate hanno rinnovato l’incarico all’intero Consiglio nel segno della stabilità e di una continuità necessaria al raggiungimento di importanti obiettivi per il nostro settore. Sono contento – ha proseguito il Presidente Turri – che a livello governativo si punti sulle costruzioni per far ripartire l’economia italiana. La strada è ancora lunga, ma noi continueremo a lavorare per tutelare e far crescere il nostro settore e lo faremo insieme ad Anima, la nostra Federazione, e alle tante altre organizzazioni di Confindustria legate al mondo dell’edilizia con le quali ci siamo integrati per richiamare alle autorità il ruolo strategico e vitale dell’industria delle costruzioni. Noi continueremo a proseguire la strada degli accordi e delle sinergie, cioè della coesione, con chi persegue i nostri stessi obiettivi”. L’assemblea ha anche riconfermato i Consiglieri Paolo Galletti (Omg Off. Mecc.galletti), Marco Purro (Officine Piccini), Sabino Riefoli (Manitowoc Crane Group Italy), Vincenzo Sabatino (Bernardi Impianti Int’l), Simone Trevisani (Soilmec), Stefano Viello (Sermac).  
   
   
A MILANO IL FORUM NAZIONALE DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE  
 
Milano, 18 luglio 2012 - Milano ospiterà nei giorni 1-2 ottobre il Forum nazionale della Cooperazione, promosso dal Ministro per l’Integrazione e la Cooperazione internazionale Andrea Riccardi . Il Forum, che vede il Comune di Milano in qualità di ospite e di co-organizzatoreassieme all’Ispi, sarà l’occasione per un dibattito approfondito per rilanciare, alla presenza delle più alte cariche dello Stato, la centralità della cooperazione internazionale come elemento qualificante dell’azione dell’Italia in tutte le questioni e le emergenze globali. E’ prevista una folta partecipazione di numerose personalità italiane e internazionali. Al dibattito contribuiranno addetti ai lavori della cooperazione statale, regionale e locale, Confindustria e settore privato, mondo dell’impresa sociale e cooperative, associazioni filantropiche, Ong e società civile, e comunità migranti. Dieci gruppi di lavoro tematici, che già oggi si confrontano su tutti gli aspetti della cooperazione internazionale, daranno vita a idee, proposte e riflessioni che verranno recepite in un documento di sintesi che fungerà da base per il dibattito nelle giornate del Forum. Le due sedute plenarie del Forum, in apertura e chiusura, si svolgeranno al Teatro Strehler. L’ispi (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) ospiterà nelle sale di Palazzo Clerici i gruppi di lavoro tematici che daranno vita a raccomandazioni operative di prospettiva da adottare in chiusura del Forum. “Con questo Forum – ha spiegato il ministro Riccardi – vogliamo rimettere in moto un’Italia che da troppi anni ha un atteggiamento di introversione rispetto alle grandi sfide della globalizzazione, della cooperazione e dell’aiuto allo sviluppo. Il Forum di Milano vuole innanzitutto rappresentare una grande battaglia culturale: vogliamo spiegare agli italiani che la cooperazione non è solo un fatto di natura umanitaria, ma una grande opportunità per il nostro Paese. Inoltre,intendiamo mettere per la prima volta dopo tanti anni intorno allo stesso tavolo tutti gli attori della cooperazione: istituzioni pubbliche, enti locali, Ong, mondi dell’economia, della cultura e del sociale. Perché per la cooperazione del futuro servono idee, proposte e capacità di fare sistema. Chi fa cooperazione non è un eroe solitario, ma un costruttore del futuro italiano nell’era della globalizzazione” “Per Milano il Forum è un’occasione unica per riaffermare l’impegno della città sul fronte della cooperazione internazionale. Per la sua tradizione in materia di welfare e di innovazione Milano può e deve essere il cantiere ideale per dar vita, con le Ong e le sue imprese, a un dibattito nazionale sulle nuove forme di cooperazione internazionale che le sfide del mondo globale impongono. Un impegno che acquista ancor più significato in vista di Expo Milano 2015 dedicato a temi strategici, quali la sicurezza alimentare e lo sviluppo sostenibile, su cui vogliamo lavorare sulla base di una nuova cooperazione paritaria tra Nord e Sud del pianeta”, ha dichiarato il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia.  
   
   
LAMM, UN ACCORDO PER IL FUTURO, IMPORTANTI IL MANTENIMENTO DELLA PRODUZIONE E IL RADICAMENTO TERRITORIALE  
 
Parma, 18 luglio 2012 – Si è svolto il 16 luglio in Provincia il tavolo istituzionale sulla Lamm di San Secondo, per la quale si è arrivati all’accordo per il trasferimento d’azienda: dalla Lamm spa, oggi in liquidazione, alla Nuova Lamm srl. Firmato in mattinata all’Unione Parmense degli Industriali da dipendenti, rsu aziendali, organizzazioni sindacali, Upi e azienda, l’accordo sarà siglato nel pomeriggio anche dagli acquirenti, la famiglia Caruso. Per quanto riguarda il personale, l’intesa prevede che 24 unità siano assunte nella nuova azienda. Il resto fruirà degli ammortizzatori sociali, con l’impegno dell’acquirente ad attingere da quel bacino per eventuali nuove assunzioni. “È stato un percorso lungo, alcune volte un po’ travagliato, ma che ha avuto sempre un obiettivo e un ancoraggio chiari: il mantenimento della produzione e il radicamento territoriale. Ora la nuova proprietà affronta questa prima fase di avvio, in cui dovrebbero completarsi alcuni aspetti legati al personale”, ha detto al termine dell’incontro il vice presidente della Provincia Pier Luigi Ferrari. “Tutto nel convincimento di mantenere un’unità operativa importante e avere questo primo obiettivo: andare avanti con la produzione. È chiaro che l’auspicio che tutti facciamo è che il personale cresca, ma di questi tempi poter dire che un’attività che poteva avere un’evoluzione diversa continua – ha osservato Ferrari – è un fatto positivo per l’economia di questo territorio”. All’incontro in Provincia hanno partecipato, oltre al vice presidente Ferrari, l’assessore provinciale alla Formazione professionale e alle Politiche attive del lavoro Manuela Amoretti, il sindaco di San Secondo Antonio Dodi, Lucia De Cavalcanti della Fiom Cgil, Daniele Fippi della Fim Cisl, Giuseppe Negri in rappresentanza dell’acquirente, Andrea Margelli in rappresentanza della vecchia proprietà, Enea Bianchini dell’Unione Parmense degli Industriali.  
   
   
FERRIERA: PARI DIGNITÀ PER STABILIMENTI TRIESTE E PIOMBINO  
 
 Trieste, 18 luglio 2012 - "Il tavolo odierno era dedicato in primo luogo allo stabilimento siderurgico di Piombino. Per questo ho chiesto espressamente al sottosegretario allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, che il problema di Trieste fosse trattato con la stessa attenzione e la stessa dignità di quello di Piombino. In questo senso ho avuto l´assicurazione che ci sarà grande impegno da parte del Governo per il futuro dell´impianto di Servola, tant´è che la prossima settimana è prevista a Roma una nuova riunione alla presenza dei rappresentanti della Sertubi". L´assessore regionale al Lavoro, Angela Brandi, riassume in questo modo l´esito dell´incontro svoltosi al ministero per lo Sviluppo economico (Mise) e dedicato ai siti industriali della Lucchini. "Ho ricordato al sottosegretario - continua Brandi - che il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo ha inviato una comunicazione al ministro Passera nella quale viene riportato il testo dell´accordo del protocollo d´intesa sottoscritto da parti sociali, Regione ed enti locali, informandolo al contempo che in base a questa intesa sono previsti tutta una serie di incontri tra la stessa Regione, le associazioni datoriali e i rappresentanti di imprese interessate all´acciaio con l´obiettivo di riconvertire un´area strategica per lo sviluppo dell´economia non solo di Trieste, ma di tutta la Regione".  
   
   
LUCCHINI, REGIONE SOLLECITA UN INTERVENTO COMPLESSIVO DEL GOVERNO PER PIOMBINO  
 
Firenze, 18 luglio 2012 – “Un incontro interlocutorio che, se da un lato ha permesso di prendere atto delle comunicazioni del nuovo amministratore delegato di Lucchini Francesco Chindemi, non ha tuttavia permesso di fugare le preoccupazioni sulle prospettive dello stabilimento”. Così l’assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini commenta l’incontro svoltosi il 17 luglio a Roma, presso il ministero dello sviluppo economico. “Ad oggi – spiega l’assessore – non è ancora stato individuato nessun investitore pronto a rilevare l’azienda e le iniziative in corso da parte della società sembrano più finalizzate ad evitare un’erosione delle disponibilità finanziare che ad avviare un rilancio”. E’ per questo, prosegue l’assessore che, “ben sapendo delle difficoltà generali del mercato e dei problemi particolari della Lucchini, abbiamo chiesto al Governo, manifestando la disponibilità delle Regione, di accompagnare con forza l’azienda nella ricerca di soggetti industriali disponibili ad investire ed a realizzare un piano industriale credibile e sostenibile alla Lucchini di Piombino. Ciò con la consapevolezza di quanto Lucchini rappresenti non solo per gli addetti diretti, ma anche per un gran numero di aziende e lavoratori dell’indotto”. Al Governo, rappresentato dal Sottosegretario De Vincenti, l’assessore ha chiesto di aprire un tavolo specifico su Piombino in considerazione delle diverse vicende che si intrecciano e sono presenti in quel territorio: Lucchini, Magona, Sin (sito di interesse nazionale), ma anche Enel. “Un tavolo – conclude Simoncini – che dovrà permettere di portare a termine vicende da troppo tempo aperte come quelle del Sin, verificando le possibili interrelazioni tra le diverse vicende ma anche le opportunità che la posizione geografica, il legame col mare possono offrire per lo sviluppo delle diverse attività e quale contributo può venire dal Governo in tale direzione. Ho apprezzato la disponibilità subito manifestata dal sottosegretario Claudio De Vincenti.”  
   
   
A TREIA IL SEMINARIO ESTIVO DI SYMBOLA PER CONIUGARE CULTURA E GREEN ECONOMY.  
 
Ancona, 18 luglio 2012 - Con un’anteprima dedicata alle Marche del nuovo Made in Italy, portatrici di innovazione, qualità e sostenibilità, si apre giovedì prossimo a Treia (Mc) il decimo Seminario estivo di Symbola, la Fondazione per le qualità italiane, dal titolo “La bellezza è ecologica. Cultura e Green economy contro la crisi”. Un binomio azzardato, forse un nuovo modo di concepire il prossimo futuro o come sostiene l’assessore regionale alla Cultura, Pietro Marcolini, “una lente attraverso cui guardare anche a soluzioni nuove rispetto alla crisi”. “Symbola – continua Marcolini – si è mossa inizialmente sul terreno dell’ambiente e del risparmio energetico, poi allargato ai diritti civili e alla cultura. E le produzioni culturali sono una componente straordinaria per il turismo, per la valorizzazione ambientale, per l’attività ricettivo turistico alberghiera ma anche, fondamentalmente, per la modernizzazione dell’apparato produttivo. Art design, pubblicità, architettura: sono elementi cruciali e orizzontali che costituiscono un elemento dell’innovazione, un fattore competitivo, perché il grande apparato produttivo – manifatturiero delle Marche possa vincere la sfida della competizione internazionale. Non è quindi un lusso interrogarsi di cultura parlando di impresa né è un indebolimento della discussione sui temi della cultura parlare di industria e di artigianato. E’ proprio questa miscela che ci ha appassionato e che siamo contenti abbia registrato anche l’attenzione di Symbola che celebra il suo rapporto annuale proprio a Treia che è il cuore agricolo delle Marche ma anche sede di una moderna industria di successo”. “Le Marche – spiega Fabio Renzi, segretario generale della Fondazione Symbola - sono un territorio che punta fortemente sulla cultura e sull’integrazione tra manifattura e produzione culturale per riqualificare il proprio tessuto manifatturiero. Proprio per dare un riconoscimento al percorso avviato dalle Marche abbiamo scelto Treia per il nostro Seminario estivo. Convinti della validità di questa visione, inoltre, quest’anno abbiamo inserito anche la manifattura nella ricerca sull’industria culturale che presenteremo al seminario, riconoscendola quale motore di processi culturali al pari dei settori tradizionali di produzione della cultura”. “La sfida che ci porta in eredità la globalizzazione economica – dichiara Sara Giannini, assessore regionale alle Attività produttive e Innovazione - è quella di continuare a creare valore utilizzando una quantità inferiore di risorse naturali. Una sfida colta ormai da diversi anni dalla Regione Marche. Di questo si parlerà giovedì mattina nel corso della presentazione della ricerca ‘Marche 5A’ curata da Symbola e Legambiente Marche per l’Assessorato regionale da me guidato”. Nel pomeriggio di giovedì si parlerà di Marchefactory, con il forum sulle linee strategiche e progettuali per i Distretti Culturali Evoluti delle Marche. Ospiti di rilievo sono attesi nei due giorni successivi. Venerdì la prima sessione di lavoro “L’italia che verrà:industria culturale, made in Italy e territori” sarà presieduta da Ermete Realacci, presidente di Symbola; interverranno tra gli altri Stefano Boeri, assessore alla Cultura del Comune di Milano, Roberto Grossi, presidente di Federculture, Alberto Orioli, vicedirettore del Sole 24 Ore e Pierluigi Sacco, ordinario di Economia della cultura Iulm. La sessione pomeridiana “innovare, innovare, innovare” sarà introdotta da Domenico De Masi, presidente del Comitato scientifico Fondazione Symbola. La Giornata di sabato vedrà invece la partecipazione del ministro all’Ambiente, Corrado Clini, del presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, di Ivan Lo Bello, vicepresidente di Confindustria, di Sergio Marini, presidente nazionale Coldiretti, di Franco Bassanini, presidente Cassa depositi.