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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Aprile 2013
INSTALLATORE DI IMPIANTI DA FONTI RINNOVABILI, AL VIA LA FORMAZIONE PER LA QUALIFICA  
 
Firenze, 15 aprile 2013 – Caldaie, caminetti, pompe di calore e in generale impianti di riscaldamento e per la produzione di energia alimentati da fonti rinnovabili hanno una diffusione crescente anche in Toscana. La Regione si è posta il problema di formare personale qualificato per fare fronte alle necessità legate alle nuove tecnologie con una delibera, presentata dall’assessore alle attività produttive lavoro formazione Gianfranco Simoncini, che detta gli indirizzi per la realizzazione dei percorsi di formazione per l’attività di installazione e manutenzione straordinaria di impianti energetici alimentati da fonti rinnovabili. “Abbiamo voluto mettere una serie di punti fermi – spiega l’assessore Simoncini – per definire il percorso formativo di figure professionali nuove e molto specializzate, a garanzia dei cittadini e degli stessi operatori di un settore che si sta rivelando promettente anche per il rilancio dell’economia toscana. Così facendo, abbiamo adeguato la disciplina di queste professioni alle norme nazionali ed europee, che stabiliscono precisi requisiti per le attività tecniche legate all’installazione e manutenzione degli impianti da energie rinnovabili. Questa scelta si lega al disegno più generale di razionalizzazione del sistema della formazione professionale, che ci vede impegnati per valorizzare al massimo il lavoro, adeguandolo alle nuove tendenze del mercato e qualificando risorse professionali essenziali per uscire dalla crisi e riavviare lo sviluppo”. Gli indirizzi della Regione prevedono che la formazione venga demandata a corsi realizzati da agenzie formative accreditate. Il percorso formativo è articolato, secondo la diversa tipologia di impianto, in quattro standard specifici e da un modulo unico di base, propedeutico ai quattro indirizzi, che sono: biomasse per usi energetici; pompe di calore per riscaldamento, refrigerazione, produzione di Acs; sistemi solari termici; sistemi fotovoltaici e fototermoelettrici. Ciascun indirizzo prevede una parte teorica e una pratica (che consiste nelle attività inerenti l’installazione fisica degli impianti e della loro manutenzione). Il percorso formativo dura complessivamente 80 ore, di cui 20 per il modulo comune e 60 per i moduli specifici, con almeno 20 ore di pratica. La partecipazione al corso può comprendere il riconoscimento di crediti formativi che certificano eventuali competenze acquisite. Al termine del corso viene rilasciato un attestato di qualifica professionale. All’esame finale si può essere ammessi solo se si è frequentato almeno l’80% delle ore complessive del corso.  
   
   
BOLZANO: RIESAME DELLE CONCESSIONI IDROELETTRICHE  
 
Bolzano, 16 aprile 2013 - Proseguendo, in via straordinaria, la seduta nel tardo pomeriggio di ieri a Bolzano, la Giunta provinciale ha esaminato la relazione finale del professor Giuseppe Caia, incaricato dell´arbitrato sulle concessioni delle centrali idroelettriche. La Giunta ha deliberato i prossimi passi da intraprendere: riesame delle documentazioni originali presentate a suo tempo, trattative con tutte le parti per chiudere le vertenze aperte, negoziazione per cedere quote della Provincia in Sel. Come noto, nello scorso novembre Provincia e Consorzio dei Comuni avevano individuato il nome di un esperto a cui rivolgersi per trovare una soluzione nella questione dell´energia in Alto Adige: Giuseppe Caia, professore ordinario di diritto amministrativo all´Università di Bologna, si è messo al lavoro e ha ascoltato tutte le parti in causa nella vicenda delle concessioni di centrali idroelettriche. Il suo incarico ha riguardato un arbitrato sulla questione dell´energia per individuare un compromesso accettabile. A Palazzo Widmann la Giunta provinciale ha proseguito nel tardo pomeriggio di oggi (15 aprile) la seduta del lunedì e ha esaminato la relazione finale consegnata dall´esperto. In primo luogo la Giunta ha ribadito di distanziarsi nel modo più netto dalla manipolazione dei documenti per l´assegnazione delle concessioni idroelettriche emersa nel corso dell´indagine penale. Presidente e Assessori hanno quindi discusso, sulla base della relazione dell´esperto, i prossimi passi nella questione. La Giunta ha deliberato di incaricare gli uffici provinciali competenti di riesaminare le domande presentate in origine, allo stato precedente le manipolazioni accertate dalla Magistratura, per verificare la sussistenza o meno di un esito diverso da quello che fu alla base delle assegnazioni. "Questo riesame - spiega il presidente Luis Durnwalder - sarà quindi oggetto di una ulteriore valutazione di una commissione esterna di esperti, prima di arrivare alla nuova deliberazione della Giunta." Nel caso fossero riscontrate offerte migliori rispetto a quella degli aggiudicatari del primo bando di gara, la Giunta provvederà a revocare le concessioni emesse e a riassegnarle al candidato con l´offerta migliore. La Giunta ha inoltre ribadito l´intenzione di scendere sotto la quota di maggioranza attualmente detenuta in Sel e di avviare contestualmente con i Comuni la necessaria negoziazione. Viene confermata anche la possibilità di intraprendere la strada dell´azionariato popolare. Inoltre, come ha ricordato il presidente Durnwalder, "l´orientamento politico della Giunta punta a negoziare e raggiungere un accordo con tutte le parti interessate per quelle concessioni su cui è aperto un contenzioso." Infine la Giunta ha incaricato l´Avvocatura provinciale della tutela degli interessi dell´ente pubblico in sede civile.  
   
   
LA PUGLIA A ENERGY-HANNOVER: IL BILANCIO DELLA PARTECIPAZIONE  
 
Bari, 16 aprile 2013 - Energie rinnovabili e sostenibilità: sono questi gli “assi” dell’economia verde pugliese, protagonista a Hannover (Germania) dall’8 al 12 aprile, in occasione di Energy, evento leader nel settore della green economy, realizzato all’interno di “Hannover Messe”, prestigiosa manifestazione sulle tecnologie industriali. Hannover-messe, che quest’anno ha registrato oltre 6.500 espositori provenienti da 60 Paesi, è considerata la vetrina ideale per tutte le aziende che desiderano aggiornarsi in campo tecnologico e trovare i migliori partner per costruire una solida competitività sui mercati globali. Cinque i temi cardine della kermesse tedesca: automazione industriale e It, energia e tecnologie ambientali, energia dei liquidi e trasmissione di energia, esternalizzazione industriale, ricerca e sviluppo e tecnologia, e servizi di produzione. Nel corso dell’evento una delegazione di nove imprese pugliesi ha avuto l’opportunità di dialogare e confrontarsi con i più importanti competitor ed esperti mondiali nel campo della produzione di energie rinnovabili e convenzionali, della fornitura, trasmissione e distribuzione di energia. L’attenzione si è focalizzata sui potenziali risparmi e guadagni di efficienza ottenibili da soluzioni decentrate di fornitura energetica. Grazie alla collaborazione con la Camera di Commercio Italiana per la Germania, inoltre, gli operatori pugliesi presenti in fiera hanno partecipato a circa 200 incontri business-to-business finalizzati a verificare le opportunità di partnership e di rapporti d’affari. Agli incontri hanno aderito, oltre l’Italia, Bulgaria, Germania, Lussemburgo, Russia, Turchia, Cina, Grecia, Malesia, Polonia, Spazio, Regno Unito, Estonia, Ungheria, Lituania, Romania, Slovenia, Tailandia, Stati Uniti. Gli incontri si sono svolti dal 9 all’11 aprile e sono stati organizzati nell’ambito di due importanti eventi di networking: "B2fair” e “Technology Cooperation Days”. L’evento “B2fair” ha permesso alle imprese pugliesi di capitalizzare e sfruttare al meglio il viaggio d’affari prenotando online gli incontri con potenziali clienti, fornitori e partner commerciali internazionali. Gli appuntamenti “Technology Cooperation Days”, invece, hanno fornito, agli operatori in loco, l’opportunità di concentrarsi e confrontarsi sulle migliori tecnologie e soluzioni in materia di efficienza energetica nella produzione industriale. «La Puglia – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Loredana Capone – ha una posizione leader in Italia per le energie rinnovabili: è prima per il fotovoltaico, seconda per l’eolico, e terza per le biomasse. In quest’ottica Energy è stata, dunque, un’occasione di arricchimento e, al contempo, un importante trampolino di lancio». «Partecipare a Energy – ha proseguito l’assessore - ha rappresentato un’opportunità imperdibile per le nostre imprese che, in questi giorni, hanno avuto modo di promuovere prodotti e servizi all’interno di una delle più prestigiose vetrine del settore. Al vantaggio per l’acquisizione di nuovi contatti si sommano le occasioni di confronto e di scambio di esperienze, necessarie per le imprese pugliesi al fine di innovarsi e divenire ancora più competitive». La Regione Puglia - Servizio Internazionalizzazione, in collaborazione con il Distretto produttivo pugliese “La Nuova Energia”, e il supporto operativo dello Srint Puglia (lo Sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese), ha partecipato all’evento con uno spazio espositivo regionale accompagnando gli imprenditori locali nella ricerca e nello sviluppo di nuove opportunità di collaborazione con gli operatori internazionali. Le imprese partecipanti: Apulia Energia di Mesagne (Brindisi), Biomassa 3 di Spinazzola (Bat), Consorzio Quadrifoglio di Martina Franca (Taranto), Elettrolab Impianti di Barletta (Bat), Horus di Fasano (Brindisi), Macnil di Gravina di Puglia (Bari), Meccanica Rizzello di Taurisano (Lecce), Plasmapps di Modugno (Bari), e Telsec – Sinergye di Crispiano (Taranto).  
   
   
PESCARA, LA REGIONE MOLISE ALLA MANIFESTAZIONE CONTRO LE TRIVELLAZIONI NELL´ADRIATICO  
 
Campobasso, 16 aprile 2013 - «Leggiamo con stupore e con il profondo disappunto che ne deriva la notizia riportata da alcuni quotidiani telematici che la Regione Molise nicchierebbe su un tema tanto importante come le trivellazioni in mare. Non è così. Oggi, come deciso per tempo, saremo a Pescara per partecipare alla manifestazione di protesta contro gli impianti petroliferi off shore nel nostro Adriatico. La tutela dell´ambiente, del paesaggio e delle energie sostenibili è per noi un principio inviolabile». Con queste parole il presidente Paolo di Laura Frattura smentisce notizie diffuse su un presunto disinteressamento alla questione da parte delle Istituzioni molisane. Sarà infatti proprio l´assessore Vittorino Facciolla, titolare della delega all´Ambiente, a rappresentare la Regione Molise nel pomeriggio di oggi, sabato 13 aprile, a Pescara nel corteo "No Oil", la manifestazione di protesta contro le trivellazioni in mare. Con la presenza dell´assessore, la Regione Molise porta nella città abruzzese la sua netta contrarietà al progetto Ombrina mare, la piattaforma petrolifera con sei pozzi, 42 chilometri di condotte e una raffineria al largo della costa adriatica.  
   
   
CASA, NEL 2012 LA REGIONE TOSCANA IN AIUTO DI 462 INQUILINI MOROSI ‘INCOLPEVOLI’  
 
Firenze, 16 aprile 2013 – Sono stati 462 gli interventi effettuati dalla Regione nel 2102 a sostegno degli inquilini morosi ‘incolpevoli’, ovvero di quelle famiglie toscane che si sono trovate in difficoltà per il pagamento dell’affitto per vari motivi: perdita del lavoro, messa in mobilità o in cassa integrazione, chiusura dell’attività, malattia grave, infortunio o decesso di un familiare. Le risorse utilizzate, a fronte dei 4 milioni che la Regione ha messo a disposizione, sono state quasi 2 milioni e mezzo di euro, oltre il 60%. Il residuo, circa 1 milione e mezzo di euro, sarà sommato ai 4 milioni di euro che sono stati messi a disposizione anche per il 2013. “É un provvedimento – ha spiegato l’assessore al welfare Salvatore Allocca – che non ha riscontri nelle altre Regioni e che la Toscana ha deciso di adottare proprio per venire incontro a situazioni di difficoltà, spesso drammatiche, accentuate, oltre che da una condizione generale che ha aumentato il divario sociale, anche da un disimpegno progressivo del governo nazionale in materia di sostegno agli affitti. Nel 2012 la misura è stata di tipo sperimentale e ci ha permesso di scongiurare oltre 450 sfratti. Adesso, grazie ai suggerimenti e alle criticità riscontrate e segnalate dai soggetti gestori Erp dopo il primo anno di sperimentazione, abbiamo apportato alcune modifiche al regolamento per l’accesso e la gestione del fondo che garantiranno maggior efficienza e tempestività nell’erogazione alle risorse”. Il rendiconto 2012 evidenzia che le domande di accesso al contributo sono state in tutto 850, 462 quelle soddisfatte perchè in possesso dei requisiti. La provincia che ha fatto registrare il numero maggiore è stata quella di Pisa: 208 (73 quelle evase). Seguono Pistoia (132/103), Firenze (109/31) e Arezzo (102/71). Relativamente alla percentuale di utilizzo delle risorse assegnate, prevale ancora Pisa, con il 97%. A seguire Pistoia e Lucca (89%), quindi Arezzo (80%). Grosseto e Firenze hanno registrato il dato più basso, rispettivamente 18 e 21%. Infine, considerando le motivazioni che hanno spinto le famiglie e fare domanda, più di un quarto sono state causate da perdita del lavoro per licenziamento, il 17% dal mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipico e l’11% per malattia grave, infortunio o decesso di un familiare. Riguardo alle modifiche degli indirizzi operativi, criteri e modalità di accesso al fondo effettuate in seguito alle segnalazioni dei vari gestori Erp, si è cercato soprattutto di ampliare e razionalizzare le possibilità di intervento a sostegno delle famiglie attribuendo ai comuni la possibilità di erogare le somme (una volta constatata la sussistenza delle condizioni ed il possesso dei requisiti) con una modalità ‘a sportello’, proprio per semplificare e rendere più tempestivo l’intervento.  
   
   
BOLZANO: VIA LIBERA AL PROGETTO PER IL RISPARMIO CASA  
 
Bolzano, 16 aprile 2013 - È pronto il cosiddetto "Bausparen", il programma di risparmio per l´acquisto della prima casa studiato dalla Giunta provinciale in collaborazione con Pensplan. Il 15 aprile la Giunta ha approvato il relativo disegno di legge: prevede l´acquisto della casa grazie alla garanzia dei mezzi finanziari della previdenza integrativa nonché agevolazioni fiscali e aiuti dalla stessa Provincia. Passaggio fondamentale in Giunta provinciale per il progetto del "Bausparen", il nuovo modello di risparmio che può consentire l´acquisto di una casa a condizioni fiscali favorevoli e sostegni aggiuntivi della Provincia per il cittadino iscritto a un fondo pensione che ha investito i propri risparmi negli anni. "Attualmente il 75% degli altoatesini ha una casa di proprietà, vogliamo garantire anche alle future generazioni prospettive concrete per poter disporre di un elemento chiave per la sicurezza sociale", ha ribadito il presidente Luis Durnwalder dopo la seduta di Giunta. Il disegno di legge pensato per ceto medio e piccoli risparmiatori è stato approvato dall´Esecutivo e passa ora all´esame del Consiglio provinciale. Durnwalder ha illustrato il meccanismo del programma: a titolo di esempio, un iscritto a Pensplan che già oggi accumula nel fondo circa il 10% lordo del suo reddito di 34mila euro (tra conferimento del tfr, 1,5% versato dal datore di lavoro e altrettanto come contributo volontario del lavoratore), con l´adesione a una linea di investimento del programma risparmio-casa (Bausparen) accumulerebbe fino al 4% aggiuntivo che nel giro di 10 anni porterebbe a 40mila euro il capitale accumulato nel fondo pensione. Con questa garanzia di base il cittadino può ottenere un primo mutuo per il doppio della somma (80mila euro), mutuo erogato a tasso agevolato attraverso il fondo di rotazione provinciale per l´edilizia agevolata, con il vantaggio di non dover pagare il 23% di tasse (come invece avviene sul tfr). Parallelamente, il risparmiatore può ottenere dalla banca un secondo mutuo di altri 80mila euro secondo i normali calani di acquisizione. Aggiungendo il contributo provinciale aumentato dell´1% annuo per un periodo minimo di risparmio di 10 anni, il cittadino arriverebbe a 200mila euro di somma disponibile per l´acquisto della prima casa, che potrebbe essere integrata dall´eventuale coniuge, da altri risparmi o aiuti dei familiari. Alla banca restituisce il mutuo nelle tradizionali rate mensili, alla Provincia il capitale viene restituito solo al momento del pensionamento attingendo a parte della somma confluita nel fondo pensione. Per realizzare concretamente il progetto la Provincia interviene su più fronti: garantisce direttamente il finanziamento iniziale del fondo di rotazione per il primo mutuo (20 milioni di euro), le spese amministrative dello stesso mutuo (0,3% annui sul mutuo), le polizze assicurative in caso di morte, invalidità infortunio e perdita del lavoro del risparmiatore (4,5% una tantum sul mutuo). Sará sempre la Provincia a garantire che, nella fase transitoria, le persone che in Alto Adige hanno già accumulato almeno 15mila euro in un fondo pensione locale possano fin da subito aderire al mutuo agevolato del modello risparmio casa.  
   
   
TOSCANA, ROSSI: “VOGLIAMO ESSERE LA PRIMA REGIONE AD APPROVARE IL PIANO PAESAGGISTICO”  
 
Piombino (Li), 16 aprile 2013 – “Vorrei che la Toscana fosse la prima Regione ad approvare il Piano paesaggistico. Se non lo facciamo noi, chi dovrebbe farlo? Qui da noi esiste una rendita sana, costruita dal lavoro di secoli: è il nostro paesaggio. Si tratta di una rendita da non distruggere perché sarebbe impossibile ricostruirla”. Il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha commentato così, il 13 aprile, presso il Palazzo comunale di Piombino, la nuova presentazione dello stato di avanzamento del Piano paesaggistico regionale. “O esiste un cambiamento culturale – ha però ammonito Rossi – o il grande lavoro che abbiamo fatto, per il quale ringrazio gli assessori e gli uffici regionali, non sarà utilizzato adeguatamente. Deve essere invece l’occasione perché la Toscana rifletta su se stessa, sul suo sviluppo e sul suo destino”. Il presidente ha detto poi che non si deve contrapporre tutela, territorio, ambiente e sviluppo perché “se innerviamo il Piano paesaggistico con i Piani strutturali riusciremo a tenere insieme tutti questi aspetti”. “La Regione – ha concluso Rossi criticando i facili stereotipi – non vuole mettere vincoli e i Comuni non vogliono cementificare, ma insieme possiamo lavorare alla definizione delle scelte migliori in favore del nostro territorio”. “Il Piano – ha detto nel suo intervento l’assessore al governo del territorio Anna Marson – serve a mettere a fuoco la cornice dello sviluppo socio-economico dei territori. Con questo lavoro puntiamo a obiettivi di qualità e contiamo entro un paio di mesi di concludere la relazione tecnica e di andare incontro alla forte domanda di semplificazione che è emersa fin dall’inizio del nostro lavoro”. Gli amministratori locali presenti (dal sindaco di Piombino ai sindaci elbani e delle colline metallifere) hanno apprezzato il lavoro svolto e la presentazione svolta sia dagli uffici regionali che dall’assessore Marson. Il garante regionale per la comunicazione, Massimo Morisi, ha ricordato che alcuni materiali sono già disponibili sul sito http://www.paesaggiotoscana.it/  
   
   
PAESAGGIO: ADOTTATA VARIANTE AL PTRC. ZORZATO; E’ IL PIANO PER LO SVILUPPO FUTURO DEL VENETO  
 
Venezia, 16 aprile 2013 - La giunta veneta ha completato il processo di aggiornamento del Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (Ptrc), adottato nel 2009, che assumerà anche valenza paesaggistica. Il nuovo disegno territoriale del Veneto è giunto al termine di un articolato percorso che ha visto anche un ampio coinvolgimento dei soggetti pubblici e privati del territorio regionale. L’adozione è avvenuta su proposta del vicepresidente della giunta regionale e assessore al territorio Marino Zorzato. “Il Ptrc è il piano dello sviluppo futuro del Veneto – evidenzia Zorzato – ma è da sottolineare anche la volontà di semplificare la vita dei cittadini e delle amministrazioni locali, dando certezze su quello che si può fare e sui tempi in cui potrà essere fatto. Insieme al Ministero per i Beni e le attività culturali abbiamo sottoscritto infatti un Protocollo d’Intesa per l’elaborazione congiunta del piano paesaggistico regionale. Di qui è partita un’operazione di mappatura di tutti i vincoli di legge. Un terzo del territorio veneto risulta, infatti, coperto da vincoli. Il risultato a cui puntiamo è l’interpretazione univoca di tutti questi vincoli, condivisa con l’amministrazione dello Stato in modo che vengano meno i motivi dì contenzioso con le Sovrintendenze sugli interventi realizzabili”. Al rinnovo del Ptrc, nella sua duplice veste di piano dello sviluppo territoriale e di piano delle tutele grazie all’attribuzione della valenza paesaggistica, si è proceduto con una specifica variante parziale da inviare al consiglio regionale. “Il Ptrc è la madre di tutte le carte – conclude Zorzato – è da gli indirizzi a cui attenersi, con una maggiore attenzione rispetto al passato per l’ambiente, il paesaggio e l’uso e la salvaguardia del territorio, anche alla luce di eventi naturali (alluvione, terremoto) che si sono verificati in Veneto”.. Il piano paesaggistico inserito nel Ptrc suddivide, tra l’altro, il territorio regionale in 14 Ambiti di Paesaggio, per ciascuno dei quali è previsto uno specifico Piano Paesaggistico Regionale d’Ambito (Ppra). Dal momento della pubblicazione sul Bur ci saranno 60 giorni di tempo per presentare osservazioni.  
   
   
NEL 2012 CALA ULTERIORMENTE L’IMPORTO MEDIO DI TUTTE LE FORME DI CREDITO EROGATO ALLE FAMIGLIE: -3,7% PER I MUTUI, -4,1% PER I PRESTITI FINALIZZATI E -6,7% PER I PRESTITI PERSONALI  
 
Bologna, 16 aprile 2013 - Crif Decision Solutions – la società del Gruppo Crif specializzata nella realizzazione e gestione di sistemi di supporto decisionale all’erogazione del credito - ha analizzato i dati relativi all’importo medio erogato[1] alle famiglie italiane nel corso dell’anno 2012, distinto per le diverse forme tecniche del credito al dettaglio (mutui, prestiti personali e prestiti finalizzati). Le dinamiche a livello nazionale degli importi medi erogati seguono fondamentalmente lo stesso trend di contrazione sebbene con intensità diverse.
Importo medio erogato - tassi di crescita nazionali 2012/2011
mutui ipotecari -3,6%
prestiti finalizzati -4,1%
prestiti personali -6,7%

 

 

 

 

Fonte: Crif Decision Solutions “Il quadro congiunturale ancora fragile continua a riflettersi pesantemente sul credito alle famiglie, con il persistere di segnali negativi sul fronte occupazionale, soprattutto giovanile, della fiducia e dei consumi, specie quelli di beni durevoli o di importo più consistente. – commenta Daniela Bastianelli, Research & Innovation di Crif Decision Solutions -. Di conseguenza, il credito retail permane caratterizzato da una forte prudenza che caratterizza sia l’offerta, di nuovo influenzata dal fattore rischio, sia la domanda di finanziamenti da parte delle famiglie, che si riflette su rate più contenute e importi medi più ridotti rispetto al recente passato”. Alla luce di questo scenario, anche nel 2012 gli importi medi erogati alle famiglie sulle principali forme tecniche continuano a diminuire a fronte di una dinamica fortemente negativa anche dei flussi finanziati. Nel complesso, i mutui immobiliari hanno continuato a registrare sia una forte contrazione della domanda sia un’offerta ridotta, caratterizzata da tassi di interesse sulle nuove erogazioni ancora elevati che hanno scoraggiato eventuali richieste. Legati ad un mercato immobiliare in forte crisi, dove le compravendite hanno registrato cali significativi con una dinamica dei prezzi sicuramente più rigida ma in lieve riduzione, i mutui immobiliari erogati hanno infatti registrato un ulteriore contrazione del -3,6% dell’importo medio, che nel 2012 è stato pari a 146.316 euro. “Il 2012 ha rappresentato un altro anno di stasi per gli investimenti nel mattone da parte delle famiglie e nemmeno il fattore prezzo, divenuto più conveniente, e l’esubero di offerta sul mercato sono riusciti a stimolare la domanda di immobili residenziali – aggiunge Bastianelli -. Non meno importante è il ridimensionamento dei prestiti finalizzati soprattutto perché riflettono le dinamiche dei consumi durevoli, in particolare dell’auto dove le immatricolazioni hanno registrato una contrazione del -20% circa rispetto al 2011. In calo anche i consumi dedicati ai mobili, arredo ed elettrodomestici, tipicamente sostenuti dall’accensione di un finanziamento. Per questa forma tecnica l’importo medio si è contratto del -4,1% rispetto al 2011, assestandosi a 4.090 euro, indicando anche una riduzione della spesa dedicata a quei prodotti. Decisamente più significativa è la contrazione rispetto al 2009 (-22,3%) e, soprattutto, al 2008 (-29,1%), quando la crisi ancora non aveva fatto sentire tutti i suoi drammatici effetti sulle famiglie. Queste evidenze di riduzione dei consumi e della spesa da destinare agli acquisti si possono intravvedere anche nel trend dei prestiti personali, forma tecnica che ha assunto nel tempo un maggiore appeal presso la clientela per le sue caratteristiche di flessibilità nell’utilizzo, ma che risente anch’essa delle condizioni sfavorevoli per le famiglie. Nel 2012 l’importo medio è calato di un ulteriore -6,7% rispetto all’anno precedente e si è assestato a 12.666 euro, frutto di una contrazione sia degli importi complessivamente finanziati che del numero di contratti sottoscritti. “In questi ultimi anni caratterizzati dalla crisi le famiglie italiane hanno profondamente riorganizzato le proprie uscite, spesso rinviando gli acquisti a momenti più propizi, specie nel caso di beni non considerati strettamente indispensabili o per quelli di importo più elevato – commenta Bastianelli -. Coerentemente, i finanziamenti a sostegno di consumi e investimento per la casa si sono tendenzialmente orientati su soluzioni in grado di gravare meno pesantemente sul reddito disponibile, privilegiando di conseguenza importi più leggeri. Inoltre, dobbiamo tenere conto che la debole dinamica dei redditi e la crisi occupazionale espongono le famiglie anche a maggiori rischi e difficoltà nel rispettare i piani di rimborso dei debiti, tanto che nell’ultimo anno il rischio di credito ha invertito la sua tendenza ed è tornato a crescere, sia per i mutui che per i prestiti al consumo”. Tali considerazioni rappresentano una sintesi dei trend a livello nazionale di alcuni fattori che incidono sul mercato del credito. Evidentemente le dinamiche territoriali rispondono a fattori specifici non evidenziati nell’analisi e, quindi, possono discostarsi da quelle che sono le tendenze complessive. Analizzando i dati aggregati a livello regionale, per i mutui l’importo medio più elevato è quello riscontrato in Trentino Alto Adige, con oltre 211.000 euro, seguita a distanza dalla Lombardia, con circa 170.000 euro. Gli importi medi più contenuti, invece, si riscontrano nelle regioni del Sud e Isole, in particolare in Sardegna e in Calabria, entrambe con poco più di 110.000 euro. Relativamente ai prestiti finalizzati, l’analisi mette in evidenza come il più alto importo medio erogato riguardi nuovamente il Trentino Alto Adige, con più di 5.600 euro, mentre quello più contenuto sia quello della Campania, con 3.152 euro, seguita a ruota da Puglia e Sicilia. In merito ai prestiti personali, infine, il record assoluto spetta al Lazio con più di 13.500 euro di media; all’estremo opposto, la Liguria e il Friuli Venezia Giulia, con circa 11.800 euro.

Mutuo Ipotecario Prestito Finalizzato Prestito Personale
Regione Importo medio Importo medio Importo medio
Italia 146.316 4.090 12.666
Liguria 116.849 4.077 11.840
Lombardia 170.308 4.848 12.132
Piemonte 133.572 4.836 12.143
Valle D´aosta 140.639 5.136 13.485
Emilia-romagna 153.172 4.792 12.680
Friuli-venezia Giulia 137.223 4.418 11.874
Trentino-alto Adige 211.110 5.640 12.987
Veneto 152.883 4.724 13.029
Lazio 149.581 3.807 13.516
Marche 152.439 4.211 11.999
Toscana 152.246 4.727 12.750
Umbria 136.276 4.665 12.877
Abruzzo 136.134 3.792 13.430
Basilicata 123.513 3.870 12.352
Calabria 110.519 3.890 12.641
Campania 137.196 3.152 12.610
Molise 133.931 3.561 12.987
Puglia 116.311 3.214 12.306
Sardegna 110.454 3.621 12.724
Sicilia 119.702 3.238 13.365
Fonte: Crif Decision Solutions Entrando maggiormente nel dettaglio l’analisi degli importi medi per provincia mette in evidenza dinamiche estremamente eterogenee, influenzate da fattori locali. Per quanto riguarda i mutui, l’importo medio più consistente è risultato essere quello erogato nelle province di Trento e Bolzano, ben sopra la media nazionale con 211.110 euro, mentre all’estremo opposto della classifica si colloca la provincia del Medio Campidano con soli 84.821 euro. Relativamente ai prestiti finalizzati, invece, l’importo medio più rilevante è quello rilevato nuovamente nella provincia di Pavia con 5.753 euro. L’importo medio più contenuto è invece quello rilevato a Taranto, con 2.894 euro, seguita a ruota da Napoli con 2.909 euro. Riguardo i prestiti personali, infine, il più elevato importo medio erogato è stato quello della provincia di Frosinone, con 16.647 euro, mentre quello più contenuto è stato quello rilevato a Piacenza, con 10.363 euro. “Considerando la persistente fragilità del quadro macroeconomico e l’incertezza sui tempi di superamento della crisi, le prospettive di crescita del credito alle famiglie per l’anno in corso si confermano sostanzialmente deboli, condizionate dall’ulteriore aumento dei tassi di disoccupazione e della complessiva contrazione dei redditi disponibili che indurranno i consumatori ad adottare ancora un approccio improntato alla prudenza nelle decisioni di acquisto e di investimento – conclude Bastianelli -. Al contempo le politiche di offerta da parte degli Istituti continueranno a mantenersi selettive a fronte dell’ulteriore innalzamento dei livelli di rischiosità creditizia già evidenziato dai nostri modelli predittivi”.
 
   
   
NAPOLI: CREATIVE FACTORY E SMART LAB INCUBATOR, OGGI LA PRESENTAZIONE  
 
Napoli, 16 aprile 2013 -  Oggi alle ore 16.00, presso il Polo Tecnologico di Campania Innovazione, a Città della Scienza, si terrà l´incontro di presentazione della Creative Factory, dello Smart Lab Incubator e del programma di valorizzazione delle idee innovative e di impresa che punta al rilancio dell´economia creativa regionale e allo sviluppo di nuova occupazione. Dopo i risultati ottenuti dalle prime due edizioni di "Creative Clusters" (circa 150 idee presentate, 270 giovani proponenti, 60 idee selezionate), si è deciso di trasformare l´esperienza di progetto in una vera e propria "Factory", piattaforma stabile di servizi innovativi a sostegno della creazione di impresa. L´incontro è co-organizzato con la Fondazione Idis Città della Scienza, che presenterà in contemporanea i risultati del primo bando dello Smart Lab Incubator, programma di preincubazione di idee d´impresa focalizzate sulle Smart Cities e sul design, di cui Campania Innovazione è tra i partner. Nel corso dell´incontro saranno presentati i risultati dell´Avviso pubblico della Creative Factory per la selezione di idee d´impresa, di tecnologia, di prodotto e di servizio, scaduto il 28/12/2012. Sono pervenute 48 domande: una commissione esterna, formata da rappresentanti del mondo dell´università, dell´impresa e della Regione Campania, ha ritenuto ammissibili 3 progetti di start-up d´impresa e 9 idee di prodotto o servizio. A questi progetti si aggiungono, sempre come utenti della Creative Factory, ulteriori 7 compagini di giovani under 36 che, avendo portato a termine con successo il percorso laboratoriale di Creative Clusters Ii edizione, hanno manifestato l´interesse a proseguire nello sviluppo della propria idea di business con il supporto di Campania Innovazione. In totale, sono ai nastri di partenza circa 20 nuovi progetti che coinvolgono 60 proponenti. La Fondazione Idis-città della Scienza presenterà i risultati del Bando Smart Lab Incubator scaduto il 31.1.2013. Qui sono pervenute 36 domande, il 70% delle quali è di under 35, mentre è pressocchè identica la presenza dei due sessi. Tra le idee proposte c’è il bike sharing, lo sviluppo di app per servizi turistici, prodotti d´abbigliamento di design con materiali innovativi, la visual communication, le officine creative del fablab ed altro ancora. A sei di queste verrà offerta una sede fisica in uno spazio di co-working ed un´assistenza one to one volta a trasformare l´idea d’impresa in una vera compagine aziendale. Inoltre, sarà presentato il programma di lavoro congiunto Campania Innovazione-città della Scienza rivolto alla community di startupper e makers sulle idee di business, che verranno accompagnate, a seconda dei casi, verso un percorso imprenditoriale, di tutela della proprietà intellettuale, di trasferimento in contesti produttivi idonei, attraverso un processo collaborativo che incoraggia la contaminazione fra competenze multidisciplinari. Tale programma prevede innanzitutto degli incontri collettivi sia di formazione imprenditoriale, sia di approfondimento di alcuni temi ai fini della valorizzazione delle idee: dal marketing alla finanza agevolata, dai brevetti ai nuovi strumenti dell’industria creativa, dai programmi europei ai rapporti con le banche. Sarà un’occasione per fare del Polo Tecnologico una casa della cultura imprenditoriale e, nello stesso tempo, per favorire il networking, il co-working e più in generale la nascita di una community di creativi. Alla presentazione dei risultati della Creative Factory e al lancio del suo programma di servizi parteciperanno, fra gli altri, Guido Trombetti, assessore regionale all’Università e alla Ricerca Scientifica, Fulvio Martusciello, consigliere del presidente Caldoro alle Attività Produttive, Edoardo Imperiale, direttore generale di Campania Innovazione, Gianluca Dettori, presidente di Dpixel, Vincenzo Lipardi, consigliere delegato della Fondazione Idis Città della Scienza.  
   
   
SIDERURGIA E PIOMBINO, CHIESTO INCONTRO A COMMISSIONE EUROPEA  
 
Firenze, 16 aprile 2013 – “La siderurgia deve avere un futuro a livello nazionale e Piombino è e deve essere parte di questo futuro”. L’ha detto l’assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini sintetizzando il senso dell’incontro convocato ieri in Regione con le organizzazioni sindacali provinciali e di categoria, le Rsu della Lucchini, sindaco di Piombino Gianni Anselmi, l’assessore al lavoro della Provincia di Livorno Ringo Anselmi. “La Regione e le istituzioni locali – ha spiegato l’assessore – condividono le preoccupazioni manifestate dalle organizzazioni sindacali e dal territorio, soprattutto riguardo ai tempi sempre più stretti per una soluzione della vicenda, una vicenda che si conferma come uno snodo, fondamentale, di un problema nazionale e della possibilità di mantenere la siderurgia in Italia attraverso una forte sinergia che mette insieme, in un piano nazionale, i principali siti produttivi, oggi tutti in discussione”. Nel corso dell’incontro si è sottolineata l’imminenza del piano che sta elaborando la Commissione europea che prevede una ripartizione dei volumi produttivi siderurgici fra i vari paesi produttori a fronte del calo della domanda che si è verificato in questi anni. L’italia e Piombino sono pienamente dentro questa partita e per questo Regione e istituzioni, consapevoli dell’importanza di questa scadenza, chiederanno un incontro urgente con il vice presidente della Commissione europea Antonio Tajani. “E’ importante che il sottosegretario De Vincenti – ha ricordato l’assessore – abbia ribadito che l’Italia deve avere nella siderurgia uno dei settori strategici del proprio apparato produttivo. In questo quadro Piombino, secondo polo siderurgico e primo polo per i prodotti lunghi, è fondamentale. Il nuovo governo, qualunque esso sia, dovrà ripartire da qui: proseguire il confronto nazionale e garantire, in quello aperto a livello europeo, adeguati livelli produttivi al nostro paese”. Sul piano nazionale Regione e istituzioni hanno poi sottolineato il lavoro in corso per arrivare al decreto, ormai prossimo alla firma, su Piombino area di crisi complessa. Le organizzazioni sindacali hanno annunciato la volontà di organizzare per il prossimo 7 maggio una manifestazione nazionale su Piombino e la siderurgia. Regione e istituzioni si sono dette disponibili a sostenere e promuovere la manifestazione, assicurando fin da ora la loro presenza e l’impegno per chiedere al Parlamento di acquisire il tema della siderurgia come centrale per lo sviluppo.  
   
   
IL PRESIDENTE SCOPELLITI HA INCONTRATO IL FORUM DEL TERZO SETTORE DELLA CITTÀ DI REGGIO CALABRIA  
 
Catanzaro, 16 aprile 2013 - Ieri mattina il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha incontrato a Palazzo Campanella il coordinamento del terzo settore della città di Reggio Calabria ed i rappresentanti sindacali. All´incontro hanno preso parte anche i Consiglieri regionali Tilde Minasi, Fausto Orsomarso, Claudio Parente e Nazzareno Salerno, il Dirigente Generale del Dipartimento Lavoro, Formazione e Politiche Sociali Bruno Calvetta e l´ex sindaco di Reggio Calabria Demetrio Arena. "Sulle politiche sociali ci sono problemi in tutte le città - ha detto Scopelliti - e pare che a Reggio Calabria i Commissari taglieranno il 30% delle risorse. L´amministrazione di Cosenza ha ricevuto in eredità un ´buco´ di oltre 110 milioni per 70000 abitanti, quindi in proporzione il doppio rispetto a Reggio; Vibo, addirittura, è sull´orlo del dissesto con un debito di 34 milioni rapportati ad appena 33 mila abitanti, e si tratta soltanto di due esempi tra le centinaia di enti italiani costretti a fare i conti con la crisi finanziaria e che hanno enormi difficoltà a mantenere i servizi, eppure nei confronti di queste due realtà non c´è stato l´assalto mediatico che ha subito Reggio Calabria. Io conosco bene quanto sia importante tutelare il terzo settore e, ai tempi della mia amministrazione comunale, abbiamo addirittura aumentato le risorse a disposizione. Mentre dal 2008 al 2011 i governi tagliavano i trasferimenti statali, quindi, io ho mantenuto inalterati i servizi e la qualità degli stessi. Ad esempio il fondo nazionale per le politiche sociali ha subito una decurtazione da 929 milioni a 273 milioni, la manovra finanziaria per il 2011 ha abolito lo stanziamento del fondo per la non autosufficienza, che nel 2010 prevedeva 400 milioni di euro. Tra il 2011 e il 2010, inoltre, vi sono state riduzioni superiori al 70% anche sul fondo per le politiche della famiglia e sul fondo per le politiche giovanili. Oggi, purtroppo, ci sono ulteriori difficoltà ma con il portavoce del coordinamento Squillaci, avevamo assunto l´impegno di recuperare risorse che tutelassero il settore. In tal senso abbiamo presentato un disegno di legge che destinerà 5,5 milioni di euro in favore dei grandi agglomerati urbani, al fine di garantire i servizi per le famiglie bisognose e le fasce deboli. Dopo la sua approvazione, effettueremo immediatamente i trasferimenti ai Comuni e Reggio Calabria riceverà una cospicua fetta di questa somma. Avremmo voluto fare di più - ha aggiunto Scopelliti - ma ci siamo trovati, nonostante il nostro bilancio sia ´ingessato´, a dover mettere in campo circa 20 milioni per lo smaltimento dei rifiuti e sopperire ai Comuni che sono morosi. Grazie all´intervento dell´Amministrazione regionale, quindi, Reggio Calabria riceverà un supporto fondamentale per affrontare serenamente l´annualità 2013. La somma totale dovrebbe anche superare il fabbisogno quantificato dal coordinamento del terzo settore per cui si valuterà come gestire le risorse aggiuntive. È fondamentale ribadire, però, che appena si otterrà il pareggio del disavanzo nel settore sanitario, ed il percorso avviato ha già portato risultati incoraggianti, verranno sbloccati ben 119 milioni di euro: una gran parte di questa cifra potrà essere utilizzata per il sociale, al fine di superare numerose criticità. La vera svolta della nostra regione passa dalla razionalizzazione del sistema sanitario, riordinare questo comparto darà serenità alla Calabria e ai calabresi. Nei prossimi giorni, inoltre - ha concluso il Presidente Scopelliti - presenteremo nuove importanti risposte per la città di Reggio Calabria che oggi, finalmente, ha la stessa dignità degli altri capoluoghi calabresi".  
   
   
LA MILANO DI DOMANI TRA OPPORTUNITÀ E RISCHI  
 
Milano, 16 aprile 2013 - In quale settore investire per il futuro di Milano? Sia tra la popolazione sia tra le aziende sembrano esserci pochi dubbi, il lavoro è al primo posto. Gli investimenti preferenziali sono da attribuire a lavoro e formazione per 6 cittadini su 10 e quasi 7 aziende su 10. Tra i milanesi, molto alte le preferenze per investire in innovazione e ricerca (tot. Indicazioni 3,5 cittadini su 10) e welfare/sanità (tot. Indicazioni 3,6 cittadini su 10). Tra le aziende, molto alte le preferenze per creare un contesto favorevole allo sviluppo (per quasi 5 su 10 aziende), e poi – in modo simile ai cittadini – innovazione/ricerca e welfare (4 su 10). Emerge dal sondaggio su “Milano al futuro” a cura della Camera di commercio attraverso l’Ispo di Renato Mannheimer. Se ne è parlato oggi al convegno “Oltre Milano, Idee e proposte per la città di domani” in Camera di commercio, con la partecipazione, tra gli altri, del Sindaco Pisapia, del presidente della Provincia Podestà e del presidente della Regione Lombardia Maroni. “Bisogna tornare a progettare il futuro di Milano – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano - per individuare le azioni più efficaci da realizzare adesso. È necessario sviluppare un dibattito e coinvolgere i tanti protagonisti di questa città, a partire dalle imprese che giorno dopo giorno contribuiscono a questi risultati nella capitale economica del Paese. Per uscire dalla crisi dobbiamo costruire tutti insieme una città più attrattiva, una città intelligente – una smart city - con burocrazia zero, in grado di attirare sul nostro territorio talenti e investitori esteri.Come iniziativa immediata la Camera di commercio è disponibile a gestire lo Sportello unico per le imprese in piena collaborazione con le altre istituzioni del territorio. Con lo Sportello unico l’imprenditore ha il grande vantaggio di rivolgersi ad un solo ufficio di una pubblica amministrazione che fa da punto di riferimento per i vari adempimenti amministrativi previsti dalla legge”. Come cambierà Milano? Gli aspetti positivi. Per quasi 6 milanesi su 10 la qualità della vita in città migliorerà o resterà comunque alta (una quota simile tra gli imprenditori), per 9 aziende su 10 e per 8 cittadini su 10 Milano sarà sempre più città cosmopolita ed internazionale, con una vita notturna sempre più vivace (per oltre 8 cittadini su 10, una percentuale simile tra gli imprenditori), una città tollerante che unirà gruppi e persone diversi per provenienza sociale, etnia e stile di vita (per 8 milanesi su 10), mentre per 6 rispondenti su 10 (imprese e popolazione) la solidarietà verso gli immigrati aumenterà/resterà alta come ora. Più complicata la situazione per l’occupazione: se infatti circa 7 cittadini su 10 e 6 imprenditori su 10 ritiene che l’offerta di lavoro nel futuro diminuirà o rimarrà come ora, si intravede un barlume di ottimismo: infatti il 25% delle imprese considera che le opportunità di lavoro aumenteranno, rispetto al 22% che si aspetta al contrario un trend in discesa. Come cambierà Milano? Le criticità. Le percezioni di popolazione e imprese convergono con lievi differenze nell’immaginare con maggioranze larghe (tra l’80% e il 70%) una città che sarà sempre più disuguale (con un’accentuazione tra i più giovani), in cui sarà difficile trovare un’abitazione a prezzi accessibili (con un’accentuazione tra i 35-44enni), dove la presenza di mafia e ‘ndrangheta sarà alta (lo pensano soprattutto gli imprenditori del settore costruzioni). E ancora circa 7 cittadini su 10 e 6 imprenditori su 10 ritiene che l’offerta di lavoro nel futuro sarà bassa/diminuirà. I desideri per la Milano del futuro. I milanesi per la Milano del domani vorrebbero soprattutto una città internazionale e aperta al mondo (66%, soprattutto i più giovani (90%) e le aziende: 81%), che vive soprattutto di giorno (62%, anche se nella scelta conta molto l’età: i giovani sono per la città anche “notturna” (61%), viceversa i più anziani (76%). Le aziende si dividono circa a metà tra giorno e notte). Ma anche una città più solidale e dal volto umano (59%, un desiderio sentito in particolare dalle donne: 64%), anche se tra gli studenti prevale la voglia invece di una città più competitiva e meritocratica (69% rispetto al 41% complessivo dei milanesi e delle imprese). Una città della mescolanza (57%) dove fianco a fianco vivono persone diverse per provenienza e stili di vita (una percentuale che sale soprattutto tra le aziende (72%), gli operai (66%), gli studenti (66%) e i giovani (63%). C’è un sostanziale pareggio tra città orizzontale, diffusa ma con edifici di massimo 4/6 piani (53%), e una verticale, con sempre più grattacieli (47%) tra la popolazione. Le aziende preferiscono l’orizzontalità (60%). I giovani la verticalità (60%). Quale immagini per la città di Milano? Cinque le proposte su cui indicare le preferenze: Città sostenibile (accogliente, solidale, a misura di uomo/donna, di bambini e di ambiente); Smart-city (città digitalizzata, con tecnologie e informazioni al servizio della qualità della vita dei cittadini e delle imprese); Città dell’innovazione, della ricerca, della formazione superiore qualificata; Città della cultura, dell’arte e della creatività (moda, design, editoria); Centro economico-finanziario europeo di eccellenza. Sulla prima risposta, tra la popolazione non emerge un’anima vincitrice su tutte, la popolazione si divide in modo simile su 4 immagini-concetti (cultura, economia, innovazione, sostenibilità). Anche tra le aziende non emerge un’anima vincitrice su tutte. Rispetto alla popolazione, sono relativamente più basse le indicazioni (prima risposta) per innovazione e più alte quelle per la sostenibilità. Considerando il totale delle risposte (due preferenze esprimibili), la popolazione mette al primo posto l’immagine di Milano città della cultura (43%) e poi centro economico-finanziario (41%). Le aziende collocano al primo posto l’idea di città sostenibile, accogliente e solidale (47%), poi l’idea di città della cultura(43%). Le azioni prioritarie per ambito. Per la cultura, l’arte al primo posto troviamo “valorizzare le sue eccellenze (la Scala, Brera)”. Poi il rafforzamento delle biblioteche/la nuova biblioteca europea è una priorità per 4 su 10 cittadini, e i “Giovedì di Milano” per quasi 5 su 10, con una prevalenza di giovani. Più eventi come Salone del mobile e Book city sono indicati da circa 4 aziende su 10. E anche l’ultimo item classificato “valorizzare le risorse culturali delle popolazioni straniere residenti” è indicato da quasi 3 cittadini su 10 e da 2 aziende su 10. Per la mobilità vince la mobilità sostenibile (7 aziende su 10 e 6 cittadini su 10) e poi migliorare i collegamenti tra Milano e hinterland. Importanti le quote di preferenze anche per le altre azioni. Per la qualità della vita, la vivacità e la sicurezza risulta vincente il rilancio dei piccoli/medi negozi e, a seguire, la valorizzazione anche temporanea di spazi inutilizzati. Da notare che 5 cittadini su 10 gradirebbero l’aumento di cinema/teatri/gallerie anche nelle zone periferiche. Per il lavoro, le imprese e l’istruzione vince il desiderio di snellire la burocrazia (8 aziende su 10 e 7 cittadini su 10). Circa 6 rispondenti su 10 vorrebbe fossero promosse start-up, ad esempio, mettendo a disposizione spazi a costi contenuti e 5 su 10 vorrebbero il miglioramento delle università. Per il welfare 6 cittadini su 10 e quasi 7 aziende su 10 chiedono centri per l’impiego e la formazione più qualificati e in grado di offrire consulenza anche a chi un lavoro lo ha già. Importanti preferenze anche per gli altri item dall’assistenza domiciliare, al rilancio dell’edilizia popolare e ai servizi di sostegno per chi ha figli piccoli.  
   
   
SVILUPPO ECONOMICO, BANDO SUI PRESTITI RIMBORSABILI, LIGURIA: SUPERATO IL PLAFOND IL PRIMO GIORNO DI APERTURA  
 
Genova, 16 Aprile 2013 - Grande successo del bando Por sui prestiti rimborsabili destinato all´innovazione e allo sviluppo del tessuto produttivo ligure. Sono state 55 le domande presentate, di cui 50 solo il primo giorno di apertura lo scorso 2 aprile. Lo comunica l´assessore regionale allo sviluppo economico, Renzo Guccinelli. L´importo complessivo richiesto dalle aziende a Filse, la finanziaria regionale, ammonta a 33,5 milioni di euro, oltre 30 milioni di euro solo nel primo giorno di apertura del bando, su una disponibilità iniziale di 26 milioni, per una stima di investimenti complessivi che verranno attivati dalle aziende, da ora al prossimo anno, di oltre 46 milioni di euro. Il fondo opera mediante la concessione di prestiti rimborsabili a tasso agevolato: fino al 70% dell´investimento richiesto a Filse e per il 100% dell´investimento di cui una quota dell´80% richiesto a Filse e una quota, del 20%, messo a disposizione da una Banca convenzionata. Delle 55 domande arrivate, sono solo 13 quelle che hanno richiesto il co-finanziamento per un impegno di risorse bancarie pari a oltre 2 milioni di euro. "Sono particolarmente soddisfatto del risultato del bando – ha detto Guccinelli – in quanto finanzia investimenti produttivi ancora da realizzare che potranno produrre effetti benefici sul territorio. In questo momento di forte criticità la grande risposta delle aziende, unita alla capacità di investimento, fa ben sperare su una ripresa economica e rappresenta un segnale significativo da parte del tessuto imprenditoriale ligure. Ora ci impegneremo per una rapida istruttoria dei progetti perché chi sceglie di investire non può aspettare tempi lunghi".  
   
   
ROSSI: “A FINMECCANICA CHIEDO DI INVESTIRE SU BREDA, ATTENDIAMO 50 TRENI PER 250 MILIONI”  
 
Arezzo, 16 aprile 2013 - Il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha partecipato ieri insieme all’assessore regionale ai trasporti, Vincenzo Ceccarelli, al sindaco Giuseppe Fanfani, al consigliere regionale Lucia De Robertis, ai vertici di Tft spa, ed alle autorità civili e religiose della provincia, all’inaugurazione del nuovo treno Vivalto che entrerà in servizio sulla linea Stia-arezzo-sinalunga, gestita da Tft. Rossi ha ribadito l’importanza dell’investimento (7,5 milioni dei quali il 75% cofinanziati dalla Regione) e l’importanza di garantire un servizio migliore per i pendolari ed in generale per la mobilità su ferro. In proposito il presidente della Regione ha ricordato che la Regione ha investito 250 milioni di euro per l’acquisto di 50 treni Vivalto che dovranno entrare in servizio sulle linee regionali. “Dovevano consegnarceli – ha detto Rossi – entro il 2012, c’è un forte ritardo. Noi siamo impegnati su questo e l’assessore Ceccarelli incalzerà perché siano consegnati al più presto. Mi rivolgo a Finmeccanica perché si impegni sulla Breda e mostri più attenzione al trasporto pubblico su ferro. In Toscana ci sono 200 mila cittadini che ogni giorno si muovono sui treni, la nostra regione conta 3 milioni e 700 mila abitanti, come una città metropolitana, il trasporto pubblico sui ferro deve avere la qualità, il comfort e la rapidità necessari ad una città metropolitana, un’ora di tempo al massimo, non di più. Sbloccare questi 250 milioni serve a dare impulso anche agli investimenti e a rimettere in moto l’economia e su questi non ci sono i vincoli del patto di stabilità. Noi faremo di tutto per questo, dobbiamo riprendere la voglia di investire e di produrre. E voglio ricordare anche che la Regione in tema di trasporti su ferro non ha chiuso nessuna linea”. Rossi ha infine ricordato che nel 2014 ci sarà la gara per il trasporto pubblico su ferro. “Sarà una gara aperta e gareggiata – ha concluso Rossi – e si terrà conto anche di una realtà come Tft spa, che ha dimostrato qualità nel garantire il servizio”.  
   
   
DALL’ARTIGIANATO PIEMONTESE GRANDI OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI  
 
Torino, 16 aprile 2013 - In Piemonte negli ultimi 4 anni sono stati assunti oltre 227mila artigiani, il 30% dei quali a tempo indeterminato, ed offre grandi opportunità per i giovani. Il tema è stato affrontato il 13 aprile a Torino durante l´incontro “Mestieri per il futuro dei giovani”, organizzato da Regione Piemonte, Lions e Agenzia Piemonte Lavoro. “Il mondo del lavoro ha bisogno di una nuova generazione di artigiani, con capacità di ideazione e utilizzo dei nuovi strumenti di professionalità - ha sostenuto l’assessore regionale al Lavoro e Formazione professionale, Claudia Porchietto - L’artigianato, un tempo, è stato fonte di reddito e di autosufficienza per le comunità locali. Oggi si percepisce un’evoluzione nelle professioni artigiane all’interno dei nuovi settori di sviluppo: agroalimentare, energie rinnovabili, edilizia rurale urbana, reti intelligenti, ecomobilità come possibile sviluppo della relazione tra la capacità inventiva dell’artigianato abbinata alle potenzialità delle nuove tecnologie”. Porchietto ha aggiunto che “per il futuro delle nuove generazioni si evidenzia la necessità di professionalità intermedie che sappiano operare con un forte spirito imprenditoriale sulle reti, sui nuovi materiali e sulle energie rinnovabili, sulla meccatronica e che sappiano promuovere i loro prodotti web. Quindi, non solo architetti, ingegneri e informatici, ma anche una nuova generazione di artigiani con capacità di ideazione e utilizzo dei nuovi strumenti di professionalità”. Per approfondire questi argomenti si è preso spunto dall’indagine conoscitiva “Tra antichi e nuovi mestieri per il Piemonte”, realizzata dall´Agenzia Piemonte Lavoro. Inoltre, per sensibilizzare scuole e famiglie i Lions, in collaborazione con Regione, Apl e Ufficio scolastico regionale promuovono il concorso “Mestieri: una strada aperta per il futuro dei giovani”, rivolto agli studenti delle scuole medie inferiori del Piemonte.  
   
   
VARESE,AVVIATO TAVOLO FALLIMENTO AZIENDA MG SRL PRIMA RIUNIONE PRESSO LA SEDE TERRITORIALE DELLA REGIONE  
 
Milano, 16 aprile 2013 - Si è tenuta mercoledì 10, presso la Sede Territoriale di Varese di Regione Lombardia, la prima sessione del Tavolo Regionale previsto dal Dm 70750/2012 - che riguarda la verifica delle condizioni per la concessione della cassa integrazione straordinaria nei casi di fallimento - dedicata alla situazione della Ditta Mg srl di Cassano Magnago (Va). Il Curatore fallimentare ed i rappresentanti di Fim Cisl, Fiom Cgil, Confapi Varese, Provincia di Varese, Comune di Cassano Magnago e, per parte regionale, di Arifl (Agenzia Regionale per l´Istruzione, la Formazione e il Lavoro), delle direzioni generali Attività produttive, Ricerca, Innovazione e Istruzione, Formazione e Lavoro, nonché della direzione generale Presidenza, coordinati dal dirigente della Sede Territoriale, hanno esaminato lo stato di fatto e concordato alcuni approfondimenti per verificare la sussistenza di condizioni per la ripresa dell´attività aziendale. Il Tavolo, che ha riscosso l´unanime apprezzamento delle parti, si riunirà nuovamente prima della pausa estiva, per valutare l´esito delle verifiche concordate.  
   
   
BIELLA - ABOLIZIONI ALBI E RUOLI, REVISIONE POSIZIONI ENTRO IL 13 MAGGIO  
 
Biella, 16 aprile 2013 - Via i vecchi albi e ruoli, ora basta l´iscrizione al Registro imprese e al Rea. Ma questo aggiornamento deve essere effettuato entro il prossimo 13 maggio. La definitiva soppressione del ruolo agenti d´affari in mediazione, agenti e rappresentanti di commercio, mediatori marittimi e dell´elenco degli spedizionieri è stata sancita dal d.Lgs. 26/03/2010 n. 59, seguita dai decreti del Ministero dello Sviluppo Economico del 26/11/2011 entrati in vigore il 12 maggio 2012. Tale normativa prevede che tutte le imprese attive iscritte nel Registro delle Imprese e nei soppressi ruoli che alla data del 12 maggio 2012 risultavano esercitare l´attività, per continuare ad operare debbano presentare entro il 13 maggio prossimo al Registro delle imprese una pratica telematica di aggiornamento della propria posizione. Per quanto riguarda invece le persone fisiche iscritte agli stessi ruoli alla data del 12 maggio 2012, che non svolgono l’attività presso alcuna impresa, per mantenere i propri requisiti professionali possono richiedere, entro lo stesso termine del 13 maggio 2013, di essere iscritti nell’apposita sezione Rea presentando la specifica pratica telematica sempre al Registro imprese. Le istruzioni per la corretta esecuzione degli adempimenti sono disponibili sul sito della Camera di Commercio, sezione Registro Imprese / Le guide del Registro Imprese / Agenti e rappresentanti, mediatori e spedizionieri. L’ufficio è a disposizione per ogni ulteriore chiarimento (registro.Imprese@bi.camcom.it  e tel. 0153599372).  
   
   
RIETI - NOVITÀ ALBI E RUOLI: CONVEGNO-CORSO IN CDC IL 16  
 
Rieti, 16 aprile 2013 - E’ in programma per martedì 16 aprile a partire dalle ore 14,30 presso la Sala Conferenze della Camera di Commercio di Rieti (via Paolo Borsellino, 16) un Corso-convegno sulle modifiche normative ex Albi e Ruoli introdotte dal decreto legislativo 59/2010. Ad organizzarlo la Camera di Commercio di Rieti in collaborazione con la Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali). Il corso, che verrà aperto dal presidente della Camera di Commercio di Rieti, Vincenzo Regnini, prevede le relazioni di Giuseppe Sullutrone, presidente regionale Fiaip, che compirà un’analisi della normativa in materia di mediazione immobiliare ed illustrerà la proposta di modifica normativa relativa all’inasprimento della lotta all’abusivismo, e di Paolo Giovani, funzionario della Camera di Commercio de L’aquila, che, partendo da alcuni cenni normativi sul decreto legislativo 59/2010, entrerà nel merito dei Decreti Ministeriali del 26/10/2011, per poi trattare della compilazione Scia in modalità semplificata dall’interno di Comunica Starweb e del rilascio tesserini. Ampio spazio verrà lasciato alla discussione per approfondire i temi di maggiore interesse da parte dei partecipanti. La partecipazione è gratuita, è gradita la conferma di presenza per motivi organizzativi. Maggiori informazioni possono essere richieste al Registro Imprese della Camera di Commercio di Rieti  
   
   
ASTI - INCONTRI FORMATIVI SU NOVITÀ PER AGENTI E MEDIATORI  
 
Asti, 16 aprile 2013 - Si avvicina un´importante scadenza per il vasto comparto degli agenti e dei mediatori d´affari e per coloro che svolgono l´attività di spedizionieri. Solo in provincia di Asti sono interessati oltre 1600 soggetti. Entro il 13 maggio, infatti, tutte le imprese attive in forma singola o associata che alla data del 12 maggio 2012 risultavano esercitare l´attività di agente d´affari in mediazione, di agente e rappresentante di commercio, di mediatore marittimo e di spedizioniere devono aggiornare la propria posizione al Registro delle Imprese. La scadenza è fissata nei decreti del Ministro dello sviluppo economico del 26 ottobre 2011 che, in attuazione al d.Lgs 26 marzo 2010 n.59, hanno sancito la definitiva soppressione di quei ruoli e contestualmente hanno previsto nuove modalità di iscrizione al Registro Imprese e al Rea (Repertorio Economico Amministrativo). I nuovi obblighi riguardano anche le persone fisiche che alla data del 12 maggio 2012 risultavano iscritte nei soppressi ruoli agenti e mediatori e non svolgono attività presso alcuna impresa: per mantenere i propri requisiti professionali entro il 13 maggio dovranno richiedere di essere iscritti nell´apposita sezione del Rea. Tutte le novità e i vari adempimenti saranno illustrati in due incontri formativi: il 18 e il 19 aprile, dalle 15 alle 17.30 a Palazzo Borello. La partecipazione è gratuita ma per ragioni organizzative è richiesta l´adesione tramite la scheda di partecipazione, scaricabile dal sito camerale, da inviare entro il 17 aprile a info@at.Legalmail.camcom.it  oppure via fax al numero 0141535284. I posti disponibili sono 50 per ciascuna sessione e l´inserimento avverrà in base all´ordine di arrivo delle adesioni. Per informazioni e chiarimenti: 0141535105 - info.Ri@at.legalmail.camcom.it  – fax 0141535284.  
   
   
PIEMONTE: OCCASIONI LAVORATIVE CON GLI STAGE ALL´ESTERO  
 
Torino, 16 aprile 2013 - Quest’anno sono stati 102, rispetto ai 50 dell’edizione precedente, gli studenti piemontesi e liguri del settore alberghiero che hanno aderito al progetto di mobilità internazionale “Fante”. Un segno degli ottimi risultati ottenuti a soli due anni dall’avvio di questa iniziativa sperimentale realizzata dalla Regione Piemonte in collaborazione con l’agenzia di formazione professionale delle Colline astigiane e l’Università di Torino e sostenuta dall’ Unione Europea nell’ambito del programma Leonardo da Vinci. Un mese di tirocinio in Spagna, Germania e a Malta si è trasformato per i migliori nell’opportunità di un futuro lavorativo all’estero come cuochi, camerieri, receptionist d’hotel, agenti di viaggio e in generale come operatori del settore turistico. “Le esperienze all’estero - sostiene Claudia Porchietto, assessore regionale alla Formazione professionale - è ormai una parte integrante del profilo di qualsiasi lavoratore. La Regione ha creduto fermamente in questo percorso. Perché permette ai ragazzi di acquisire la padronanza di un mestiere e, se saranno bravi, anche di trovare un posto di lavoro. Quest’anno sono stati almeno otto i ragazzi che hanno ricevuto l’offerta di continuare il percorso lavorativo da parte delle aziende che li hanno ospitati durante il tirocinio. La politica si deve adoperare affinché, dopo questa esperienza, i ragazzi siano pronti anche a rientrare per contribuire alla crescita del nostro Paese”.  
   
   
ORDINI DI MACCHINE UTENSILI: NEGATIVO IL PRIMO TRIMESTRE (-9,8%) ORDINI INTERNI: (-35,9%); ORDINI ESTERI: (-4,6%)  
 
Cinisello Balsamo, 16 aprile 2013 - Luigi Galdabini Ucimu-sistemi Per Produrre:“la necessità di sostenere le piccole e medie imprese è determinata dal fatto che esse rappresentano gli interessi di tutte le componenti della società. Imprenditori, dipendenti lavoratori e famiglie sono tutti unite nel comune interesse aziendale: un’azienda sana, che lavora in un mercato sano, garantisce occupazione e reddito per tutti coloro i quali ne fanno parte”. Nel primo trimestre 2013 l’indice degli ordini di macchine utensili, elaborato dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-sistemi Per Produrre, segna un calo del 9,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per un valore assoluto pari a 112,5. In particolare, l’indice degli ordini interni registra una contrazione del 35,9%, rispetto al primo trimestre del 2012; il valore assoluto, pari a 44,4, risulta il più basso mai registrato prima a conferma della forte debolezza del mercato domestico. Sul fronte estero, l’indice ordinativi segna un calo del 4,6%. L’indice assoluto, pari a 151,6 è ancora sopra la media ma ciò non è sufficiente a rassicurare i costruttori italiani che registrano una progressiva diminuzione della raccolta ordinativi, in calo ormai da quattro trimestri consecutivi. Luigi Galdabini, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre, con grande preoccupazione ha affermato: “con questa ultima rilevazione appare evidente che il deficit di competitività cui la politica sta obbligando l´intero sistema paese, si stia abbattendo sull´industria. L’incertezza prolungata, cui stiamo assistendo da mesi, blocca ogni volontà di investimento da parte delle imprese italiane. Ci chiediamo - ha continuato Luigi Galdabini - se il mondo politico riesca a comprendere la deriva cui sta trascinando l´economia reale del paese”. “Il fermo degli investimenti in macchine utensili - ha aggiunto il presidente di Ucimu - è indice della progressiva e inesorabile perdita di competitività dell´intero paese. Senza l’acquisizione e sostituzione di nuovi macchinari di produzione, i settori utilizzatori non potranno sostenere la sfida dei competitori esteri, i cui continui investimenti in tecnologie avanzate, seppure in lieve rallentamento, porteranno, nel breve periodo, ad un allineamento della loro capacita produttiva e della qualità dei loro prodotti ai nostri.” “La contrazione del manifatturiero, fenomeno direttamente collegato alla riduzione del consumo interno e alla mancanza di aggiornamento degli impianti, acuirà l’intensità della recessione, e di conseguenza, il disagio del tessuto sociale del paese che ha da sempre nell’industria una delle principali fonti di occupazione”. “Finora abbiamo assistito ad una sostanziale tenuta delle esportazioni, frutto di lucida strategia ma anche di “sacrifici” organizzativi ed economici delle nostre piccole e medie imprese che non godono di alcun sostegno pubblico”. Tuttavia, la sopravvivenza delle imprese non può dipendere all’infinito dall’attività di export. E’ necessario che le aziende siano insediate in un mercato forte e ricettivo, sostenuto da un sistema paese adeguato, che le metta nelle condizioni di competere con i concorrenti stranieri.” “Occorre allora procedere verso un’immediata formazione di un governo a largo consenso che possa prendere, dopo un passato periodo di imposizioni recessive, decisioni e provvedimenti a favore dello sviluppo del tessuto industriale del paese”. “La necessità di sostenere le piccole e medie imprese, per lo più a conduzione familiare, è determinata dal fatto che esse rappresentano gli interessi di tutte le componenti della società. Imprenditori, dipendenti lavoratori e famiglie sono tutti unite nel comune interesse aziendale: un’azienda sana, che lavora in un mercato sano, garantisce occupazione e reddito per tutti coloro i quali ne fanno parte”. Per questo, Ucimu Sistemi Per Produrre chiede interventi che favoriscano gli investimenti. In particolare - ha affermato Galdabini - traendo insegnamento dal passato, penso alla revisione e reintroduzione della Legge Sabatini 1329/65, che permette all’acquirente di dilazionare il pagamento del bene fino a cinque anni a un tasso agevolato e che molto ha concorso all’industrializzazione del paese. Accanto a ciò sarebbe necessaria la liberalizzazione delle quote di ammortamento oltre a bonus fiscali per chi investe in innovazione di prodotto e processo, provvedimenti funzionali a rimettere in moto il manifatturiero del paese”. “Contestualmente - ha aggiunto il presidente di Ucimu - per ridare slancio al sistema economico italiano, sono necessari interventi che favoriscano i consumi, prevedendo una riduzione del cuneo fiscale che porti benefici con congrua ripartizione sia alle imprese che ai lavoratori”. “Accanto a ciò, essendo ancora la domanda straniera a garantire il fatturato delle imprese italiane del settore, occorre stimolare l’attività di internazionalizzazione attraverso la riduzione del pagamento dell’Irap sul personale per una percentuale pari alla quota di produzione che l’impresa destina ai mercati stranieri.” “Infine - ha concluso Galdabini - auspichiamo l’introduzione di incentivi volti a sostenere la struttura finanziaria delle imprese, come la possibilità che le aziende medio piccole possano emettere minibond. Tale strumento, se ben usato, permetterà agli istituti bancari di tornare alla loro naturale attività operando quali primi interlocutori del mondo delle imprese, e alle aziende di fruire di nuovi ‘generatori di liquidità’, in aggiunta agli affidamenti bancari oggi sempre più scarsi anche a causa del credit crunch”.  
   
   
VERTENZA SELEX, REGIONE CAMPANIA CONVOCA AZIENDA E OO.SS. SERVE TAVOLO COMUNE CON ALTRE REGIONI  
 
Napoli, 16 aprile 2013 - L´assessore al lavoro della Regione Campania Severino Nappi, coordinatore della Cabina di Regia per la gestione delle crisi industriali e dei processi di sviluppo, ha convocato per giovedì 18 aprile alle ore 16 a palazzo Santa Lucia la rappresentanza aziendale della Selex e le organizzazioni sindacali per fare il punto della situazione sulla vertenza. Nappi ha altresì scritto al coordinatore degli assessori al Lavoro della Conferenza Stato - Regioni Simoncini per chiedergli "di mettere in piedi un tavolo comune tra tutte le regioni sui cui territori opera l´azienda del gruppo Finmeccanica, al fine di affrontare in modo complessivo le problematiche legate alle prospettive della società".  
   
   
START CUP 2013: AL VIA L’UNDICESIMA EDIZIONE PRESENTAZIONE A PAVIA IL 16 APRILE A INGEGNERIA.  
 
Pavia, 16 aprile 2013 - Il 16 aprile Start Cup Milano Lombardia sarà presentata all´Università di Pavia. L´appuntamento è per le ore 11,10 a Ingegneria (via Ferrata, 9), presso l´aula Ef2 (piano E). Accanto al prof. Rino Cella e ai due vincitori pavesi della scorsa edizione della competizione, interverrà anche Fabio Lalli, startupper romano di successo e fondatore di Indigeni Digitali: la più grande community online di digital Start-up. Tra i promotori della presentazione anche il Polo Tecnologico di Pavia. Iscrizione gratuita on line entro il 16 aprile. Start Cup Milano Lombardia è la business plan competition che sostiene la ricerca e l’innovazione, valorizzando allo stesso tempo le potenzialità dell’integrazione tra sistema universitario e rete degli incubatori/acceleratori d’impresa. Studenti, laureati, dottorandi, ricercatori e docenti: la competizione si rivolge a chiunque riesca a tradurre in un business plan un´idea d’impresa originale ad alto contenuto innovativo. Quest’anno Start Cup si articola su 3 categorie settoriali: Ict & Servizi, Clean & Industrialtechnologies, Scienze della vita & Agro-food. Una menzione specialesarà assegnata al progetto che,indipendentemente dall’area in cui si colloca, dimostri la più significativa ricaduta di tipo sociale o ambientale. L’undicesima edizione è organizzata da una cordata particolarmente numerosa, coordinata come di consueto dall’Università degli Studi di Milano e promossa dal sistema delle università lombarde e dagli incubatori d’impresa*. Main sponsor di Start Cup 2013 è Fondazione Pasquinelli, che ha confermato il proprio impegno a favore di Start Cup anche quest’anno ed è impegnata in azioni di ambito culturale ed educativo a favore dei giovani. I progetti saranno selezionati da una giuria di esperti e rappresentanti di istituzioni finanziarie sulla base di originalità, innovatività, mercato, team, appeal per investitori, completezza e coerenza del progetto d’impresa. Per presentare una idea d’impresa ci sarà tempo fino al 29 Aprile, termine per la Call for Ideas: alcune delle idee di impresa verranno selezionate per un percorso di formazione frontale intensiva presso l’Università Bocconi e per uno specifico servizio di coaching in collaborazione con Microsoft Youthspark. Il 3 Settembre vedrà invece la scadenza per l’invio del business plan completo, che può essere presentato anche non avendo partecipato alla fase preliminare della Call for Ideas. Sono previsti premi in denaro e in servizi (2 vincitori per ciascuna area settoriale, una menzione speciale per il tema Social Innovation, oltre ai Premi Speciali). Inoltre, i progetti vincitori parteciperanno al Premio Nazionale per l’Innovazione con finale nazionale a fine ottobre 2013 a Genova. Tutte le informazioni per la partecipazione, gratuita e assistita, sono su http://www.startcupml.net/  
   
   
AGGIORNAMENTO: VICENDA MAGNETI MARELLI MODUGNO. RASSICURAZIONI DALL’AZIENDA SIA PER GLI INVESTIMENTI DA CONTRATTO DI PROGRAMMA REGIONALE CHE DA FONDI PROPRI  
 
Bari, 16 aprile 2013 - Trentatré milioni di investimenti agevolati da un Contratto di Programma regionale al quale si aggiunge un ulteriore investimento di 6 milioni affrontato esclusivamente con fondi aziendali. Così Magneti Marelli Spa ha rassicurato la Regione Puglia sull’interesse nei confronti dello stabilimento di Modugno, in provincia di Bari. Ne dà notizia l’assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone, che spiega: “Dopo le notizie apparse sulla stampa alcuni giorni fa, abbiamo voluto incontrare i vertici dell’ unità produttiva di Modugno, per monitorare l’investimento attuato dall’azienda grazie ai fondi erogati con il nostro incentivo”. “L’azienda ci ha assicurato che l’investimento agevolato con il Contratto di programma regionale, sottoscritto nel 2011, prosegue regolarmente ed ha raggiunto il 70% dello stato di attuazione”. “La Magneti Marelli, inoltre, ci ha rassicurato anche sull’interesse ad investire 6 milioni di fondi propri per la realizzazione del “Free Choice” di quarta generazione, cioè un kit elettroidraulico da applicare sul cambio, rendendolo in tal modo automatico e con ridotte emissioni di Co2. “Sarà tuttavia nostro preciso impegno – ha sottolineato l’assessore – continuare a monitorarne lo stato di attuazione dell’investimento attuato con fondi pubblici”. Il progetto finanziato con il Contratto di programma regionale vale in tutto 33,3 milioni di euro dei quali 9,8 milioni costituiscono l’agevolazione pubblica. L’investimento prevede la realizzazione, all’interno dello stabilimento di Modugno, di una camera bianca (ad ambiente controllato) in cui saranno effettuate le operazioni di montaggio dell’elettroiniettore per sistemi benzina ad alta pressione Gdi. Il progetto prevede, inoltre, il raddoppio della linea relativa al cambio Free Choice Meccatronico.  
   
   
PER MIULLI SÌ CONCORDATO PREVENTIVO, SOLUZIONI PER EVITARE AMM. STRAORD.  
 
Bari, 16 aprile 2013 - L´assessore alle Politiche della Salute, Elena Gentile, ha diffuso la seguente nota sulla situazione del l´Ente ecclesiatico “Miulli” di Acquaviva delle Fonti (Bari), che ha dichiarato di voler avviare la procedura di concordato preventivo. “Esprimo il mio apprezzamento – dichiara la Gentile – per una scelta di una modalità trasparente di affrontare la crisi. Da tempo la Regione ha un attenzione costante sulla vicenda e lo stesso Presidente Vendola ha esplicitato, davanti al Consiglio regionale e in altri interventi pubblici, vista la generale situazione di crisi degli ospedali ecclesiastici in tutta Italia, la la necessità di trovare una soluzione condivisa anche al livello di relazioni tra Stato e Chiesa”. Tuttavia, secondo la Gentile, sono necessarie alcune precisazioni: “il comunicato diffuso ieri dall´Ente non esplicita che c’è già stato un incontro lo scorso 8 aprile con i suoi vertici gestionali, in cui la Regione è stata messa al corrente delle modalità con cui il Miulli intendeva affrontare la crisi. La nota del Miulli fa comunque riferimento ad un fabbisogno di 30 milioni di euro per presunte previste prestazioni extratetto: una cifra che risulta essere senza nessun appiglio rendicontativo e che sembra essere più indice di un fabbisogno finanziario che di un serio approfondimento”. “La Regione – prosegue - non intende sottrarsi al confronto, ma auspica che esso si fondi su alcune condizioni. Nessuno pretenda di fare entrare dalla finestra della crisi finanziaria ciò che è uscito dalla porta del Consiglio di Stato. In altre parole, la Regione non intende ripianare né disavanzi storici, né sbilanci di conto economico”. “L’ospedale Miulli è privato – sostiene l´assessore - e spetta al suo proprietario - che non è la Regione - di mantenere una gestione economica sana, pena il fallimento. La Regione riconosce il pagamento di prestazioni sanitarie corrispondenti a standard di qualità e nel limite del tetto di spesa assegnato, con l’eccezione aggiuntiva di specifiche prestazioni cosiddette extratetto (per il Miulli, allo stato, l’emergenza-urgenza). E’ chiaro che il pagamento di tali servizi è subordinato alla loro effettiva erogazione. E dunque al mantenimento di un organico adeguato e preparato quale è quello oggi del Miulli. Sembra dunque irrealistico pensare che l’equilibrio finanziario possa essere automaticamente ottenuto e mantenuto in prospettiva con tagli di personale”. “E’ lecito dunque aspettarsi – continua - che il piano di risanamento in sede di concordato sia in grado di conciliare il mantenimento di prestazioni di qualità, il taglio consistente delle spese generali, un accordo sostenibile con i sindacati che non escluda un possibile contenimento se condiviso del costo del lavoro, un accordo con il sistema della fornitura che ridimensioni conciliativamente il debito storico. Questo quadro di regole può dare - a parere della Regione - una ragionevole speranza di futuro all’Ente”. “La Regione – conclude - valuterà con grandissima attenzione l’approccio anche comunicativo che l’Ente intenderà assumere su ciascuna di queste partite, sapendo che in mancanza di segnali chiari il concordato, che lascia nelle proprie responsabilità l’attuale management, potrebbe non rivelarsi sufficiente e diverrebbe indispensabile il ricorso ad altri strumenti più incisivi come l’amministrazione straordinaria”.  
   
   
COORDINAMENTO PRECARI FLC CGIL MOLISE, LA LETTERA DI RISPOSTA DEL PRESIDENTE FRATTURA  
 
Campobasso, 16 aprile 2013 - «Carissimi, le contestazioni, velate o esplicite che siano, non fanno mai troppo piacere e questo è naturale. Le contestazioni, come il confronto - anche acceso, serrato, duro - tra i diversi modi di intendere le cose davanti a noi, sono, però, fondamentali per crescere e migliorarsi. Lo sappiamo tutti. Per questo la vostra lettera così piena di passione ha per noi un significato importante: da una parte ci spinge a una scommessa alta, non sbagliare, dall´altra ci dà la forza per difendere le nostre scelte. Nelle vostre parole c´è un giudizio molto severo sui criteri di selezione della nuova giunta regionale. Con sincerità, però, ci appare una valutazione politica un tantino precipitosa e sostenuta più da un pregiudizio che da una constatazione dei fatti. Resta, senza nasconderlo, una certa amarezza per espressioni come «composizione che guarda agli schemi delle vecchie logiche». Non è una vecchia logica rispettare la volontà popolare, seguire, cioè, le indicazioni degli elettori molisani nella selezione di chi siede al governo della nostra regione. È, al contrario, il più alto principio di democrazia. Questo abbiamo provato a fare, senza la presunzione di aver imboccato l´unica strada possibile, quella perfetta, ma una strada, la più naturale, tra le tante che avevamo di fronte. Abbiamo cercato di mettere su un esecutivo nel rispetto di un principio meritocratico dettato appunto dalle indicazioni dei cittadini. Forse anche dalle vostre. Nella distribuzione delle deleghe abbiamo scelto di indirizzarci sulle competenze e sulle esperienze dei nostri assessori e questo, come crediamo, non può essere considerato un errore. Se sia stata una intuizione giusta, come ci auguriamo, o un grossolano sbaglio, come non vorremmo mai, ce lo diranno gli atti, i fatti e di sicuro il tempo. Che sarà un tempo immediato: i riscontri dovranno arrivare prima di subito. Ci siamo messi già al lavoro, tutti assieme, perché «il grido di speranza» di cui voi ci parlate è per noi una missione. Per tutti noi, assessori e consiglieri, l´obiettivo è chiaro e semplice: fare del nostro Molise la terra delle buone pratiche. Riuscire a rendere questa bellissima "cenerentola di Italia" una regione di esempio virtuoso, di riscatto morale e territoriale. Le scelte coraggiose non sono precluse a una giunta come la nostra. Assolutamente no. Ancora ci dispiace leggere il vostro disappunto per la mancanza di donne. Nel governo regionale non sono presenti, è vero, ma in tre - come non accadeva da tempo - siedono nella nostra assemblea legislativa. Le questioni di genere non vanno affrontate per caselle precostituite. La rappresentanza di genere va sostenuta con gli strumenti giusti, rendendo le donne meno sole e meno lontane dalla politica. A cominciare dalla loro partecipazione alle competizioni elettorali. Il nostro compito e la nostra sfida, non abbiamo voluto ridurli al brutto concetto di quota. Per noi le donne devono ritrovarsi libere dalle scelte obbligate tra famiglia, lavoro e carriera elettiva con le conseguenti rinunce che sempre registriamo. Solo così avremo una società di pari opportunità. Da voi ci piacerebbe, e sappiamo che succederà, ricevere contestazioni, indicazioni e magari plausi sul metodo di lavoro che stiamo mettendo in campo e ancora di più sulla qualità della risposta offerta che di qui a qualche giorno sarà davanti a tutti noi. Aperta al giudizio di tutti. Il Molise cresce per i suoi talenti migliori, per il bene dei suoi cittadini, se le valutazioni politiche si fanno sui fatti e non sui preconcetti. Ci aspettiamo sempre dalla vostra importante voce suggerimenti così pensati per dirvi grazie come stiamo facendo già ora. Paolo di Laura Frattura»  
   
   
COMMERCIO, TOSCANA: RISORSE E LEGGI A SOSTEGNO E TUTELA DI UN SETTORE STRATEGICO  
 
Firenze, 16 aprile 2013 – “La Regione ritiene prioritari settori come la cultura, il turismo e il commercio non solo per l’alto valore che essi rappresentano, ma anche per le ricadute economiche occupazionali e sociali ad essi collegati. E lo fa sia confermando le risorse economiche, sia con azioni legislative volte a tutelare questi settori nelle loro diverse espressioni” ha affermato l’assessore regionale al commercio Cristina Scaletti durante il suo intervento all’assemblea di Confesercenti . “Per quanto riguarda il commercio ci siamo spesi ripetutamente per sostenerne le prerogative regionali anche facendo ricorso di fronte alla Consulta. Questo non solo per ribadire una competenza, ma anche per tutelare la giusta armonia tra piccola, media e grande distribuzione, sapendo che il piccolo commercio è garanzia di identità, di occupazione, di economia e di socialità. Oltre a questo mandiamo avanti, credendoci profondamente iniziative come Vetrina Toscana e i centri commerciali naturali che difendono l’identità e la tipicità e mettono in rete importanti collaborazioni con le associazioni di categoria e le camere di commercio”. L’assessore ha concluso ringraziando il prezioso lavoro fatto con Confesercenti nella condivisione dell’obiettivo di valorizzare il turismo e il commercio in termini di specificità nella nostra regione.