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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 16 Aprile 2013 |
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INSTALLATORE DI IMPIANTI DA FONTI RINNOVABILI, AL VIA LA FORMAZIONE PER LA QUALIFICA |
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Firenze, 15 aprile 2013 – Caldaie, caminetti, pompe di calore e in generale
impianti di riscaldamento e per la produzione di energia alimentati da fonti
rinnovabili hanno una diffusione crescente anche in Toscana. La Regione si è
posta il problema di formare personale qualificato per fare fronte alle
necessità legate alle nuove tecnologie con una delibera, presentata
dall’assessore alle attività produttive lavoro formazione Gianfranco Simoncini,
che detta gli indirizzi per la realizzazione dei percorsi di formazione per
l’attività di installazione e manutenzione straordinaria di impianti energetici
alimentati da fonti rinnovabili.
“Abbiamo voluto mettere una serie di punti fermi – spiega l’assessore
Simoncini – per definire il percorso formativo di figure professionali nuove e
molto specializzate, a garanzia dei cittadini e degli stessi operatori di un
settore che si sta rivelando promettente anche per il rilancio dell’economia
toscana. Così facendo, abbiamo adeguato la disciplina di queste professioni
alle norme nazionali ed europee, che stabiliscono precisi requisiti per le
attività tecniche legate all’installazione e manutenzione degli impianti da
energie rinnovabili. Questa scelta si lega al disegno più generale di
razionalizzazione del sistema della formazione professionale, che ci vede
impegnati per valorizzare al massimo il lavoro, adeguandolo alle nuove tendenze
del mercato e qualificando risorse professionali essenziali per uscire dalla
crisi e riavviare lo sviluppo”.
Gli indirizzi della Regione prevedono che la formazione venga demandata
a corsi realizzati da agenzie formative accreditate. Il percorso formativo è
articolato, secondo la diversa tipologia di impianto, in quattro standard
specifici e da un modulo unico di base, propedeutico ai quattro indirizzi, che
sono: biomasse per usi energetici; pompe di calore per riscaldamento,
refrigerazione, produzione di Acs; sistemi solari termici; sistemi fotovoltaici
e fototermoelettrici. Ciascun indirizzo prevede una parte teorica e una pratica
(che consiste nelle attività inerenti l’installazione fisica degli impianti e della
loro manutenzione).
Il percorso formativo dura complessivamente 80 ore, di cui 20 per il
modulo comune e 60 per i moduli specifici, con almeno 20 ore di pratica.
La partecipazione al corso può comprendere il riconoscimento di crediti
formativi che certificano eventuali competenze acquisite. Al termine del corso
viene rilasciato un attestato di qualifica professionale. All’esame finale si
può essere ammessi solo se si è frequentato almeno l’80% delle ore complessive
del corso.
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BOLZANO: RIESAME DELLE CONCESSIONI IDROELETTRICHE |
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Bolzano, 16 aprile 2013 -
Proseguendo, in via straordinaria, la seduta nel tardo pomeriggio di ieri a
Bolzano, la Giunta provinciale ha esaminato la relazione finale del professor
Giuseppe Caia, incaricato dell´arbitrato sulle concessioni delle centrali
idroelettriche. La Giunta ha deliberato i prossimi passi da intraprendere:
riesame delle documentazioni originali presentate a suo tempo, trattative con
tutte le parti per chiudere le vertenze aperte, negoziazione per cedere quote
della Provincia in Sel.
Come noto, nello scorso novembre Provincia e Consorzio dei Comuni
avevano individuato il nome di un esperto a cui rivolgersi per trovare una
soluzione nella questione dell´energia in Alto Adige: Giuseppe Caia, professore
ordinario di diritto amministrativo all´Università di Bologna, si è messo al
lavoro e ha ascoltato tutte le parti in causa nella vicenda delle concessioni
di centrali idroelettriche. Il suo incarico ha riguardato un arbitrato sulla
questione dell´energia per individuare un compromesso accettabile.
A Palazzo Widmann la Giunta provinciale ha proseguito nel tardo
pomeriggio di oggi (15 aprile) la seduta del lunedì e ha esaminato la relazione
finale consegnata dall´esperto. In primo luogo la Giunta ha ribadito di
distanziarsi nel modo più netto dalla manipolazione dei documenti per
l´assegnazione delle concessioni idroelettriche emersa nel corso dell´indagine
penale. Presidente e Assessori hanno quindi discusso, sulla base della
relazione dell´esperto, i prossimi passi nella questione. La Giunta ha
deliberato di incaricare gli uffici provinciali competenti di riesaminare le
domande presentate in origine, allo stato precedente le manipolazioni accertate
dalla Magistratura, per verificare la sussistenza o meno di un esito diverso da
quello che fu alla base delle assegnazioni. "Questo riesame - spiega il
presidente Luis Durnwalder - sarà quindi oggetto di una ulteriore valutazione
di una commissione esterna di esperti, prima di arrivare alla nuova
deliberazione della Giunta." Nel caso fossero riscontrate offerte migliori
rispetto a quella degli aggiudicatari del primo bando di gara, la Giunta
provvederà a revocare le concessioni emesse e a riassegnarle al candidato con
l´offerta migliore.
La Giunta ha inoltre ribadito l´intenzione di scendere sotto la quota
di maggioranza attualmente detenuta in Sel e di avviare contestualmente con i
Comuni la necessaria negoziazione. Viene confermata anche la possibilità di
intraprendere la strada dell´azionariato popolare. Inoltre, come ha ricordato
il presidente Durnwalder, "l´orientamento politico della Giunta punta a
negoziare e raggiungere un accordo con tutte le parti interessate per quelle
concessioni su cui è aperto un contenzioso." Infine la Giunta ha
incaricato l´Avvocatura provinciale della tutela degli interessi dell´ente
pubblico in sede civile.
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LA PUGLIA A ENERGY-HANNOVER: IL BILANCIO DELLA PARTECIPAZIONE |
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Bari, 16 aprile 2013 - Energie
rinnovabili e sostenibilità: sono questi gli “assi” dell’economia verde
pugliese, protagonista a Hannover (Germania) dall’8 al 12 aprile, in occasione
di Energy, evento leader nel settore della green economy, realizzato all’interno
di “Hannover Messe”, prestigiosa manifestazione sulle tecnologie industriali.
Hannover-messe, che quest’anno ha registrato oltre 6.500 espositori provenienti
da 60 Paesi, è considerata la vetrina ideale per tutte le aziende che
desiderano aggiornarsi in campo tecnologico e trovare i migliori partner per
costruire una solida competitività sui mercati globali. Cinque i temi cardine
della kermesse tedesca: automazione industriale e It, energia e tecnologie
ambientali, energia dei liquidi e trasmissione di energia, esternalizzazione
industriale, ricerca e sviluppo e tecnologia, e servizi di produzione. Nel
corso dell’evento una delegazione di nove imprese pugliesi ha avuto
l’opportunità di dialogare e confrontarsi con i più importanti competitor ed
esperti mondiali nel campo della produzione di energie rinnovabili e
convenzionali, della fornitura, trasmissione e distribuzione di energia.
L’attenzione si è focalizzata sui potenziali risparmi e guadagni di efficienza
ottenibili da soluzioni decentrate di fornitura energetica. Grazie alla
collaborazione con la Camera di Commercio Italiana per la Germania, inoltre,
gli operatori pugliesi presenti in fiera hanno partecipato a circa 200 incontri
business-to-business finalizzati a verificare le opportunità di partnership e
di rapporti d’affari. Agli incontri hanno aderito, oltre l’Italia, Bulgaria,
Germania, Lussemburgo, Russia, Turchia, Cina, Grecia, Malesia, Polonia, Spazio,
Regno Unito, Estonia, Ungheria, Lituania, Romania, Slovenia, Tailandia, Stati
Uniti. Gli incontri si sono svolti dal 9 all’11 aprile e sono stati organizzati
nell’ambito di due importanti eventi di networking: "B2fair” e “Technology
Cooperation Days”. L’evento “B2fair” ha permesso alle imprese pugliesi di
capitalizzare e sfruttare al meglio il viaggio d’affari prenotando online gli
incontri con potenziali clienti, fornitori e partner commerciali
internazionali. Gli appuntamenti “Technology Cooperation Days”, invece, hanno
fornito, agli operatori in loco, l’opportunità di concentrarsi e confrontarsi sulle
migliori tecnologie e soluzioni in materia di efficienza energetica nella
produzione industriale. «La Puglia – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo
economico della Regione Puglia Loredana Capone – ha una posizione leader in
Italia per le energie rinnovabili: è prima per il fotovoltaico, seconda per
l’eolico, e terza per le biomasse. In quest’ottica Energy è stata, dunque,
un’occasione di arricchimento e, al contempo, un importante trampolino di
lancio». «Partecipare a Energy – ha proseguito l’assessore - ha rappresentato
un’opportunità imperdibile per le nostre imprese che, in questi giorni, hanno
avuto modo di promuovere prodotti e servizi all’interno di una delle più
prestigiose vetrine del settore. Al vantaggio per l’acquisizione di nuovi contatti
si sommano le occasioni di confronto e di scambio di esperienze, necessarie per
le imprese pugliesi al fine di innovarsi e divenire ancora più competitive». La
Regione Puglia - Servizio Internazionalizzazione, in collaborazione con il
Distretto produttivo pugliese “La Nuova Energia”, e il supporto operativo dello
Srint Puglia (lo Sportello regionale per l’internazionalizzazione delle
imprese), ha partecipato all’evento con uno spazio espositivo regionale
accompagnando gli imprenditori locali nella ricerca e nello sviluppo di nuove
opportunità di collaborazione con gli operatori internazionali. Le imprese partecipanti: Apulia Energia di
Mesagne (Brindisi), Biomassa 3 di Spinazzola (Bat), Consorzio Quadrifoglio di
Martina Franca (Taranto), Elettrolab Impianti di Barletta (Bat), Horus di
Fasano (Brindisi), Macnil di Gravina di Puglia (Bari), Meccanica Rizzello di
Taurisano (Lecce), Plasmapps di Modugno (Bari), e Telsec – Sinergye di
Crispiano (Taranto).
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PESCARA, LA REGIONE MOLISE ALLA MANIFESTAZIONE CONTRO LE TRIVELLAZIONI NELL´ADRIATICO |
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Campobasso, 16 aprile 2013 - «Leggiamo con stupore e con il profondo
disappunto che ne deriva la notizia riportata da alcuni quotidiani telematici
che la Regione Molise nicchierebbe su un tema tanto importante come le
trivellazioni in mare. Non è così. Oggi, come deciso per tempo, saremo a
Pescara per partecipare alla manifestazione di protesta contro gli impianti
petroliferi off shore nel nostro Adriatico. La tutela dell´ambiente, del
paesaggio e delle energie sostenibili è per noi un principio inviolabile».
Con queste parole il presidente Paolo di Laura Frattura smentisce
notizie diffuse su un presunto disinteressamento alla questione da parte delle
Istituzioni molisane.
Sarà infatti proprio l´assessore Vittorino Facciolla, titolare della
delega all´Ambiente, a rappresentare la Regione Molise nel pomeriggio di oggi,
sabato 13 aprile, a Pescara nel corteo "No Oil", la manifestazione di
protesta contro le trivellazioni in mare.
Con la presenza dell´assessore, la Regione Molise porta nella città
abruzzese la sua netta contrarietà al progetto Ombrina mare, la piattaforma
petrolifera con sei pozzi, 42 chilometri di condotte e una raffineria al largo
della costa adriatica.
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CASA, NEL 2012 LA REGIONE TOSCANA IN AIUTO DI 462 INQUILINI MOROSI ‘INCOLPEVOLI’ |
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Firenze, 16 aprile 2013 – Sono stati 462 gli interventi effettuati
dalla Regione nel 2102 a sostegno degli inquilini morosi ‘incolpevoli’, ovvero
di quelle famiglie toscane che si sono trovate in difficoltà per il pagamento
dell’affitto per vari motivi: perdita del lavoro, messa in mobilità o in cassa
integrazione, chiusura dell’attività, malattia grave, infortunio o decesso di
un familiare. Le risorse utilizzate, a fronte dei 4 milioni che la Regione ha
messo a disposizione, sono state quasi 2 milioni e mezzo di euro, oltre il 60%.
Il residuo, circa 1 milione e mezzo di euro, sarà sommato ai 4 milioni di euro
che sono stati messi a disposizione anche per il 2013.
“É un provvedimento – ha spiegato l’assessore al welfare Salvatore
Allocca – che non ha riscontri nelle altre Regioni e che la Toscana ha deciso
di adottare proprio per venire incontro a situazioni di difficoltà, spesso
drammatiche, accentuate, oltre che da una condizione generale che ha aumentato
il divario sociale, anche da un disimpegno progressivo del governo nazionale in
materia di sostegno agli affitti. Nel 2012 la misura è stata di tipo
sperimentale e ci ha permesso di scongiurare oltre 450 sfratti. Adesso, grazie
ai suggerimenti e alle criticità riscontrate e segnalate dai soggetti gestori
Erp dopo il primo anno di sperimentazione, abbiamo apportato alcune modifiche
al regolamento per l’accesso e la gestione del fondo che garantiranno maggior
efficienza e tempestività nell’erogazione alle risorse”.
Il rendiconto 2012 evidenzia che le domande di accesso al contributo
sono state in tutto 850, 462 quelle soddisfatte perchè in possesso dei
requisiti. La provincia che ha fatto registrare il numero maggiore è stata
quella di Pisa: 208 (73 quelle evase). Seguono Pistoia (132/103), Firenze
(109/31) e Arezzo (102/71). Relativamente alla percentuale di utilizzo delle
risorse assegnate, prevale ancora Pisa, con il 97%. A seguire Pistoia e Lucca
(89%), quindi Arezzo (80%). Grosseto e Firenze hanno registrato il dato più
basso, rispettivamente 18 e 21%. Infine, considerando le motivazioni che hanno
spinto le famiglie e fare domanda, più di un quarto sono state causate da
perdita del lavoro per licenziamento, il 17% dal mancato rinnovo di contratti a
termine o di lavoro atipico e l’11% per malattia grave, infortunio o decesso di
un familiare.
Riguardo alle modifiche degli indirizzi operativi, criteri e modalità
di accesso al fondo effettuate in seguito alle segnalazioni dei vari gestori
Erp, si è cercato soprattutto di ampliare e razionalizzare le possibilità di
intervento a sostegno delle famiglie attribuendo ai comuni la possibilità di
erogare le somme (una volta constatata la sussistenza delle condizioni ed il
possesso dei requisiti) con una modalità ‘a sportello’, proprio per
semplificare e rendere più tempestivo l’intervento.
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BOLZANO: VIA LIBERA AL PROGETTO PER IL RISPARMIO CASA |
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Bolzano, 16 aprile 2013 - È
pronto il cosiddetto "Bausparen", il programma di risparmio per
l´acquisto della prima casa studiato dalla Giunta provinciale in collaborazione
con Pensplan. Il 15 aprile la Giunta ha
approvato il relativo disegno di legge: prevede l´acquisto della casa grazie
alla garanzia dei mezzi finanziari della previdenza integrativa nonché
agevolazioni fiscali e aiuti dalla stessa Provincia.
Passaggio fondamentale in Giunta
provinciale per il progetto del "Bausparen", il nuovo modello di
risparmio che può consentire l´acquisto di una casa a condizioni fiscali
favorevoli e sostegni aggiuntivi della Provincia per il cittadino iscritto a un
fondo pensione che ha investito i propri risparmi negli anni. "Attualmente
il 75% degli altoatesini ha una casa di proprietà, vogliamo garantire anche
alle future generazioni prospettive concrete per poter disporre di un elemento
chiave per la sicurezza sociale", ha ribadito il presidente Luis
Durnwalder dopo la seduta di Giunta.
Il disegno di legge pensato per ceto medio e piccoli risparmiatori è
stato approvato dall´Esecutivo e passa ora all´esame del Consiglio provinciale.
Durnwalder ha illustrato il meccanismo del programma: a titolo di esempio, un
iscritto a Pensplan che già oggi accumula nel fondo circa il 10% lordo del suo
reddito di 34mila euro (tra conferimento del tfr, 1,5% versato dal datore di
lavoro e altrettanto come contributo volontario del lavoratore), con l´adesione
a una linea di investimento del programma risparmio-casa (Bausparen)
accumulerebbe fino al 4% aggiuntivo che nel giro di 10 anni porterebbe a 40mila
euro il capitale accumulato nel fondo pensione.
Con questa garanzia di base il cittadino può ottenere un primo mutuo
per il doppio della somma (80mila euro), mutuo erogato a tasso agevolato
attraverso il fondo di rotazione provinciale per l´edilizia agevolata, con il
vantaggio di non dover pagare il 23% di tasse (come invece avviene sul tfr).
Parallelamente, il risparmiatore può ottenere dalla banca un secondo mutuo di
altri 80mila euro secondo i normali calani di acquisizione. Aggiungendo il
contributo provinciale aumentato dell´1% annuo per un periodo minimo di
risparmio di 10 anni, il cittadino arriverebbe a 200mila euro di somma
disponibile per l´acquisto della prima casa, che potrebbe essere integrata
dall´eventuale coniuge, da altri risparmi o aiuti dei familiari. Alla banca
restituisce il mutuo nelle tradizionali rate mensili, alla Provincia il
capitale viene restituito solo al momento del pensionamento attingendo a parte
della somma confluita nel fondo pensione.
Per realizzare concretamente il progetto la Provincia interviene su più
fronti: garantisce direttamente il finanziamento iniziale del fondo di
rotazione per il primo mutuo (20 milioni di euro), le spese amministrative
dello stesso mutuo (0,3% annui sul mutuo), le polizze assicurative in caso di
morte, invalidità infortunio e perdita del lavoro del risparmiatore (4,5% una
tantum sul mutuo). Sará sempre la Provincia a garantire che, nella fase
transitoria, le persone che in Alto Adige hanno già accumulato almeno 15mila
euro in un fondo pensione locale possano fin da subito aderire al mutuo
agevolato del modello risparmio casa.
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TOSCANA, ROSSI: “VOGLIAMO ESSERE LA PRIMA REGIONE AD APPROVARE IL PIANO PAESAGGISTICO” |
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Piombino (Li), 16 aprile 2013 – “Vorrei che la Toscana fosse la prima
Regione ad approvare il Piano paesaggistico. Se non lo facciamo noi, chi
dovrebbe farlo? Qui da noi esiste una rendita sana, costruita dal lavoro di
secoli: è il nostro paesaggio. Si tratta di una rendita da non distruggere
perché sarebbe impossibile ricostruirla”.
Il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha commentato così, il 13
aprile, presso il Palazzo comunale di Piombino, la nuova presentazione dello
stato di avanzamento del Piano paesaggistico regionale.
“O esiste un cambiamento culturale – ha però ammonito Rossi – o il
grande lavoro che abbiamo fatto, per il quale ringrazio gli assessori e gli
uffici regionali, non sarà utilizzato adeguatamente. Deve essere invece
l’occasione perché la Toscana rifletta su se stessa, sul suo sviluppo e sul suo
destino”.
Il presidente ha detto poi che non si deve contrapporre tutela,
territorio, ambiente e sviluppo perché “se innerviamo il Piano paesaggistico
con i Piani strutturali riusciremo a tenere insieme tutti questi aspetti”.
“La Regione – ha concluso Rossi criticando i facili stereotipi – non
vuole mettere vincoli e i Comuni non vogliono cementificare, ma insieme
possiamo lavorare alla definizione delle scelte migliori in favore del nostro
territorio”.
“Il Piano – ha detto nel suo intervento l’assessore al governo del
territorio Anna Marson – serve a mettere a fuoco la cornice dello sviluppo
socio-economico dei territori. Con questo lavoro puntiamo a obiettivi di
qualità e contiamo entro un paio di mesi di concludere la relazione tecnica e
di andare incontro alla forte domanda di semplificazione che è emersa fin
dall’inizio del nostro lavoro”.
Gli amministratori locali presenti (dal sindaco di Piombino ai sindaci
elbani e delle colline metallifere) hanno apprezzato il lavoro svolto e la
presentazione svolta sia dagli uffici regionali che dall’assessore Marson.
Il garante regionale per la comunicazione, Massimo Morisi, ha ricordato
che alcuni materiali sono già disponibili sul sito http://www.paesaggiotoscana.it/
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PAESAGGIO: ADOTTATA VARIANTE AL PTRC. ZORZATO; E’ IL PIANO PER LO SVILUPPO FUTURO DEL VENETO |
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Venezia, 16 aprile 2013 - La giunta veneta ha completato il processo di
aggiornamento del Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (Ptrc),
adottato nel 2009, che assumerà anche valenza paesaggistica. Il nuovo disegno
territoriale del Veneto è giunto al termine di un articolato percorso che ha
visto anche un ampio coinvolgimento dei soggetti pubblici e privati del
territorio regionale. L’adozione è avvenuta su proposta del vicepresidente
della giunta regionale e assessore al territorio Marino Zorzato.
“Il Ptrc è il piano dello sviluppo futuro del Veneto – evidenzia
Zorzato – ma è da sottolineare anche la volontà di semplificare la vita dei
cittadini e delle amministrazioni locali, dando certezze su quello che si può
fare e sui tempi in cui potrà essere fatto. Insieme al Ministero per i Beni e
le attività culturali abbiamo sottoscritto infatti un Protocollo d’Intesa per
l’elaborazione congiunta del piano paesaggistico regionale. Di qui è partita
un’operazione di mappatura di tutti i vincoli di legge. Un terzo del territorio
veneto risulta, infatti, coperto da vincoli. Il risultato a cui puntiamo è
l’interpretazione univoca di tutti questi vincoli, condivisa con
l’amministrazione dello Stato in modo che vengano meno i motivi dì contenzioso
con le Sovrintendenze sugli interventi realizzabili”.
Al rinnovo del Ptrc, nella sua duplice veste di piano dello sviluppo
territoriale e di piano delle tutele grazie all’attribuzione della valenza
paesaggistica, si è proceduto con una specifica variante parziale da inviare al
consiglio regionale. “Il Ptrc è la madre di tutte le carte – conclude Zorzato –
è da gli indirizzi a cui attenersi, con una maggiore attenzione rispetto al
passato per l’ambiente, il paesaggio e l’uso e la salvaguardia del territorio,
anche alla luce di eventi naturali (alluvione, terremoto) che si sono
verificati in Veneto”.. Il piano paesaggistico inserito nel Ptrc suddivide, tra
l’altro, il territorio regionale in 14 Ambiti di Paesaggio, per ciascuno dei
quali è previsto uno specifico Piano Paesaggistico Regionale d’Ambito (Ppra).
Dal momento della pubblicazione sul Bur ci saranno 60 giorni di tempo per
presentare osservazioni.
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NEL 2012 CALA ULTERIORMENTE L’IMPORTO MEDIO DI TUTTE LE FORME DI CREDITO EROGATO ALLE FAMIGLIE: -3,7% PER I MUTUI, -4,1% PER I PRESTITI FINALIZZATI E -6,7% PER I PRESTITI PERSONALI |
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Bologna, 16 aprile 2013 - Crif
Decision Solutions – la società del Gruppo Crif specializzata nella
realizzazione e gestione di sistemi di supporto decisionale all’erogazione del
credito - ha analizzato i dati relativi all’importo medio erogato[1] alle famiglie italiane nel corso dell’anno 2012, distinto per le diverse forme tecniche
del credito al dettaglio (mutui, prestiti personali e prestiti finalizzati).
Le dinamiche a livello nazionale
degli importi medi erogati seguono fondamentalmente lo stesso trend di
contrazione sebbene con intensità diverse.
Importo medio erogato - tassi di
crescita nazionali
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2012/2011
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mutui
ipotecari
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-3,6%
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prestiti
finalizzati
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-4,1%
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prestiti
personali
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-6,7%
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Fonte:
Crif Decision Solutions
“Il quadro congiunturale ancora
fragile continua a riflettersi pesantemente sul credito alle famiglie, con il
persistere di segnali negativi sul fronte occupazionale, soprattutto giovanile,
della fiducia e dei consumi, specie quelli di beni durevoli o di importo più
consistente. – commenta Daniela
Bastianelli, Research & Innovation di Crif Decision Solutions -. Di
conseguenza, il credito retail permane caratterizzato da una forte prudenza che
caratterizza sia l’offerta, di nuovo influenzata dal fattore rischio, sia la
domanda
di finanziamenti da parte delle famiglie, che si riflette su rate più contenute
e importi medi più ridotti rispetto al recente passato”.
Alla luce di questo scenario, anche
nel 2012 gli importi medi erogati alle famiglie sulle principali forme tecniche
continuano a diminuire a fronte di una dinamica fortemente negativa anche dei
flussi finanziati.
Nel complesso, i mutui immobiliari hanno continuato a
registrare sia una forte contrazione della domanda sia un’offerta ridotta,
caratterizzata da tassi di interesse sulle nuove erogazioni ancora elevati che
hanno scoraggiato eventuali richieste.
Legati ad un mercato immobiliare in
forte crisi, dove le compravendite hanno registrato cali significativi con una
dinamica dei prezzi sicuramente più rigida ma in lieve riduzione, i mutui
immobiliari erogati hanno infatti registrato un ulteriore contrazione del -3,6% dell’importo medio, che nel 2012
è stato pari a 146.316 euro.
“Il 2012 ha rappresentato un
altro anno di stasi per gli investimenti nel mattone da parte delle famiglie e
nemmeno il fattore prezzo, divenuto più conveniente, e l’esubero di offerta sul
mercato sono riusciti a stimolare la domanda di immobili residenziali –
aggiunge Bastianelli -.
Non meno importante è il
ridimensionamento dei prestiti
finalizzati soprattutto perché riflettono le dinamiche dei consumi
durevoli, in particolare dell’auto dove le immatricolazioni hanno registrato
una contrazione del -20% circa rispetto al 2011. In calo anche i
consumi dedicati ai mobili, arredo ed elettrodomestici, tipicamente sostenuti
dall’accensione di un finanziamento.
Per questa forma tecnica l’importo
medio si è contratto del -4,1%
rispetto al 2011, assestandosi a 4.090
euro, indicando anche una riduzione della spesa dedicata a quei
prodotti.
Decisamente più significativa è la
contrazione rispetto al 2009 (-22,3%) e, soprattutto, al 2008 (-29,1%), quando la crisi ancora non
aveva fatto sentire tutti i suoi drammatici effetti sulle famiglie.
Queste evidenze di riduzione dei
consumi e della spesa da destinare agli acquisti si possono intravvedere anche
nel trend dei prestiti personali,
forma tecnica che ha assunto nel tempo un maggiore appeal presso la clientela
per le sue caratteristiche di flessibilità nell’utilizzo, ma che risente
anch’essa delle condizioni sfavorevoli per le famiglie.
Nel 2012 l’importo medio è calato di
un ulteriore -6,7% rispetto all’anno
precedente e si è assestato a 12.666
euro, frutto di una contrazione sia degli importi complessivamente
finanziati che del numero di contratti sottoscritti.
“In questi ultimi anni
caratterizzati dalla crisi le famiglie italiane hanno profondamente
riorganizzato le proprie uscite, spesso rinviando gli acquisti a momenti più
propizi, specie nel caso di beni non considerati strettamente indispensabili o
per quelli di importo più elevato – commenta Bastianelli -. Coerentemente, i
finanziamenti a sostegno di consumi e investimento per la casa si sono
tendenzialmente orientati su soluzioni in grado di gravare meno pesantemente
sul reddito disponibile, privilegiando di conseguenza importi più leggeri.
Inoltre, dobbiamo tenere conto che la debole dinamica dei redditi e la crisi
occupazionale espongono le famiglie anche a maggiori rischi e difficoltà nel
rispettare i piani di rimborso dei debiti, tanto che nell’ultimo anno il
rischio di credito ha invertito la sua tendenza ed è tornato a crescere, sia
per i mutui che per i prestiti al consumo”.
Tali considerazioni rappresentano
una sintesi dei trend a livello nazionale di alcuni fattori che incidono sul
mercato del credito. Evidentemente le dinamiche territoriali rispondono a
fattori specifici non evidenziati nell’analisi e, quindi, possono discostarsi
da quelle che sono le tendenze complessive.
Analizzando i dati aggregati a
livello regionale, per i mutui
l’importo medio più elevato è quello riscontrato in Trentino Alto Adige, con oltre 211.000
euro, seguita a distanza dalla Lombardia,
con circa 170.000 euro. Gli importi
medi più contenuti, invece, si riscontrano nelle regioni del Sud e Isole, in
particolare in Sardegna e in Calabria, entrambe con poco più di 110.000 euro.
Relativamente ai prestiti finalizzati, l’analisi mette
in evidenza come il più alto importo medio erogato riguardi nuovamente il Trentino Alto Adige, con più di 5.600 euro, mentre quello più contenuto
sia quello della Campania, con 3.152 euro, seguita a ruota da Puglia e
Sicilia.
In merito ai prestiti personali, infine, il record assoluto spetta al Lazio con più di 13.500 euro di media; all’estremo opposto, la Liguria e il Friuli Venezia
Giulia, con circa 11.800 euro.
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Mutuo Ipotecario
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Prestito Finalizzato
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Prestito Personale
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Regione
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Importo medio
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Importo medio
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Importo medio
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Italia
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146.316
|
4.090
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12.666
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Liguria
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116.849
|
4.077
|
11.840
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Lombardia
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170.308
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4.848
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12.132
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Piemonte
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133.572
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4.836
|
12.143
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Valle D´aosta
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140.639
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5.136
|
13.485
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Emilia-romagna
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153.172
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4.792
|
12.680
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Friuli-venezia Giulia
|
137.223
|
4.418
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11.874
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Trentino-alto Adige
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211.110
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5.640
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12.987
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Veneto
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152.883
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4.724
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13.029
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Lazio
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149.581
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3.807
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13.516
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Marche
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152.439
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4.211
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11.999
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Toscana
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152.246
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4.727
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12.750
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Umbria
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136.276
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4.665
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12.877
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Abruzzo
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136.134
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3.792
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13.430
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Basilicata
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123.513
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3.870
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12.352
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Calabria
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110.519
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3.890
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12.641
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Campania
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137.196
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3.152
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12.610
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Molise
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133.931
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3.561
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12.987
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Puglia
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116.311
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3.214
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12.306
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Sardegna
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110.454
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3.621
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12.724
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Sicilia
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119.702
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3.238
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13.365
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Fonte: Crif Decision Solutions
Entrando maggiormente nel dettaglio
l’analisi degli importi medi per
provincia mette in evidenza dinamiche estremamente eterogenee, influenzate
da fattori locali.
Per quanto riguarda i mutui, l’importo medio più consistente
è risultato essere quello erogato nelle province di Trento e Bolzano, ben sopra la media nazionale con 211.110 euro, mentre all’estremo
opposto della classifica si colloca la provincia del Medio Campidano con soli 84.821
euro.
Relativamente ai prestiti finalizzati, invece, l’importo
medio più rilevante è quello rilevato nuovamente nella provincia di Pavia con 5.753 euro. L’importo medio più contenuto è invece quello rilevato
a Taranto, con 2.894 euro, seguita a ruota da Napoli con 2.909 euro.
Riguardo i prestiti personali, infine, il più elevato importo medio erogato è
stato quello della provincia di Frosinone,
con 16.647 euro, mentre quello più
contenuto è stato quello rilevato a Piacenza,
con 10.363 euro.
“Considerando la persistente fragilità del quadro
macroeconomico e l’incertezza sui tempi di superamento della crisi, le prospettive
di crescita del credito alle famiglie per l’anno in corso si confermano
sostanzialmente deboli, condizionate dall’ulteriore aumento dei tassi di
disoccupazione e della complessiva contrazione dei redditi disponibili che
indurranno i consumatori ad adottare ancora un approccio improntato alla
prudenza nelle decisioni di acquisto e di investimento – conclude Bastianelli
-. Al contempo le politiche di offerta da parte degli Istituti continueranno a
mantenersi selettive a fronte dell’ulteriore innalzamento dei livelli di
rischiosità creditizia già evidenziato dai nostri modelli predittivi”.
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NAPOLI: CREATIVE FACTORY E SMART LAB INCUBATOR, OGGI LA PRESENTAZIONE |
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Napoli,
16 aprile 2013 - Oggi alle ore 16.00, presso il Polo Tecnologico di Campania
Innovazione, a Città della Scienza, si terrà l´incontro di presentazione della
Creative Factory, dello Smart Lab Incubator e del programma di valorizzazione
delle idee innovative e di impresa che punta al rilancio dell´economia creativa
regionale e allo sviluppo di nuova occupazione.
Dopo
i risultati ottenuti dalle prime due edizioni di "Creative Clusters"
(circa 150 idee presentate, 270 giovani proponenti, 60 idee selezionate), si è
deciso di trasformare l´esperienza di progetto in una vera e propria
"Factory", piattaforma stabile di servizi innovativi a sostegno della
creazione di impresa.
L´incontro
è co-organizzato con la Fondazione Idis Città della Scienza, che presenterà in
contemporanea i risultati del primo bando dello Smart Lab Incubator, programma
di preincubazione di idee d´impresa focalizzate sulle Smart Cities e sul
design, di cui Campania Innovazione è tra i partner.
Nel
corso dell´incontro saranno presentati i risultati dell´Avviso pubblico della
Creative Factory per la selezione di idee d´impresa, di tecnologia, di prodotto
e di servizio, scaduto il 28/12/2012. Sono pervenute 48 domande: una
commissione esterna, formata da rappresentanti del mondo dell´università,
dell´impresa e della Regione Campania, ha ritenuto ammissibili 3 progetti di
start-up d´impresa e 9 idee di prodotto o servizio.
A
questi progetti si aggiungono, sempre come utenti della Creative Factory,
ulteriori 7 compagini di giovani under 36 che, avendo portato a termine con
successo il percorso laboratoriale di Creative Clusters Ii edizione, hanno
manifestato l´interesse a proseguire nello sviluppo della propria idea di
business con il supporto di Campania Innovazione. In totale, sono ai nastri di
partenza circa 20 nuovi progetti che coinvolgono 60 proponenti.
La
Fondazione Idis-città della Scienza presenterà i risultati del Bando Smart Lab
Incubator scaduto il 31.1.2013. Qui sono pervenute 36 domande, il 70% delle
quali è di under 35, mentre è pressocchè identica la presenza dei due
sessi. Tra le idee proposte c’è il bike
sharing, lo sviluppo di app per servizi turistici, prodotti d´abbigliamento di
design con materiali innovativi, la visual communication, le officine creative
del fablab ed altro ancora. A sei di queste verrà offerta una sede fisica in
uno spazio di co-working ed un´assistenza one to one volta a trasformare l´idea
d’impresa in una vera compagine aziendale.
Inoltre,
sarà presentato il programma di lavoro congiunto Campania Innovazione-città
della Scienza rivolto alla community di startupper e makers sulle idee di
business, che verranno accompagnate, a seconda dei casi, verso un percorso
imprenditoriale, di tutela della proprietà intellettuale, di trasferimento in
contesti produttivi idonei, attraverso un processo collaborativo che incoraggia
la contaminazione fra competenze
multidisciplinari.
Tale
programma prevede innanzitutto degli incontri collettivi sia di formazione
imprenditoriale, sia di approfondimento di alcuni temi ai fini della valorizzazione delle idee: dal
marketing alla finanza agevolata, dai brevetti ai nuovi strumenti
dell’industria creativa, dai programmi europei ai rapporti con le banche. Sarà
un’occasione per fare del Polo Tecnologico una casa della cultura
imprenditoriale e, nello stesso tempo, per favorire il networking, il
co-working e più in generale la nascita di una community di creativi.
Alla
presentazione dei risultati della Creative Factory e al lancio del suo
programma di servizi parteciperanno, fra gli altri, Guido Trombetti, assessore
regionale all’Università e alla Ricerca Scientifica, Fulvio Martusciello,
consigliere del presidente Caldoro alle Attività Produttive, Edoardo Imperiale,
direttore generale di Campania Innovazione, Gianluca Dettori, presidente di Dpixel,
Vincenzo Lipardi, consigliere delegato della Fondazione Idis Città della
Scienza.
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SIDERURGIA E PIOMBINO, CHIESTO INCONTRO A COMMISSIONE EUROPEA |
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Firenze, 16 aprile 2013 – “La siderurgia deve avere un futuro a livello
nazionale e Piombino è e deve essere parte di questo futuro”. L’ha detto
l’assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini
sintetizzando il senso dell’incontro convocato
ieri in Regione con le organizzazioni sindacali provinciali e di
categoria, le Rsu della Lucchini, sindaco di Piombino Gianni Anselmi,
l’assessore al lavoro della Provincia di Livorno Ringo Anselmi.
“La Regione e le istituzioni locali – ha spiegato l’assessore –
condividono le preoccupazioni manifestate dalle organizzazioni sindacali e dal
territorio, soprattutto riguardo ai tempi sempre più stretti per una soluzione
della vicenda, una vicenda che si conferma come uno snodo, fondamentale, di un
problema nazionale e della possibilità di mantenere la siderurgia in Italia
attraverso una forte sinergia che mette insieme, in un piano nazionale, i
principali siti produttivi, oggi tutti in discussione”.
Nel corso dell’incontro si è sottolineata l’imminenza del piano che sta
elaborando la Commissione europea che prevede una ripartizione dei volumi
produttivi siderurgici fra i vari paesi produttori a fronte del calo della
domanda che si è verificato in questi anni.
L’italia e Piombino sono pienamente dentro questa partita e per questo
Regione e istituzioni, consapevoli dell’importanza di questa scadenza,
chiederanno un incontro urgente con il vice presidente della Commissione
europea Antonio Tajani.
“E’ importante che il sottosegretario De Vincenti – ha ricordato
l’assessore – abbia ribadito che l’Italia deve avere nella siderurgia uno dei
settori strategici del proprio apparato produttivo. In questo quadro Piombino,
secondo polo siderurgico e primo polo per i prodotti lunghi, è
fondamentale. Il nuovo governo,
qualunque esso sia, dovrà ripartire da qui: proseguire il confronto nazionale e
garantire, in quello aperto a livello europeo, adeguati livelli produttivi al
nostro paese”.
Sul piano nazionale Regione e istituzioni hanno poi sottolineato il lavoro in corso per arrivare
al decreto, ormai prossimo alla firma, su Piombino area di crisi complessa.
Le organizzazioni sindacali hanno annunciato la volontà di organizzare
per il prossimo 7 maggio una manifestazione nazionale su Piombino e la
siderurgia. Regione e istituzioni si sono dette disponibili a sostenere e
promuovere la manifestazione, assicurando fin da ora la loro presenza e
l’impegno per chiedere al Parlamento di acquisire il tema della siderurgia come
centrale per lo sviluppo.
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IL PRESIDENTE SCOPELLITI HA INCONTRATO IL FORUM DEL TERZO SETTORE DELLA CITTÀ DI REGGIO CALABRIA |
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Catanzaro, 16 aprile 2013 - Ieri
mattina il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha incontrato a Palazzo
Campanella il coordinamento del terzo settore della città di Reggio Calabria ed
i rappresentanti sindacali.
All´incontro hanno preso parte
anche i Consiglieri regionali Tilde Minasi, Fausto Orsomarso, Claudio Parente e
Nazzareno Salerno, il Dirigente Generale del Dipartimento Lavoro, Formazione e
Politiche Sociali Bruno Calvetta e l´ex sindaco di Reggio Calabria Demetrio
Arena.
"Sulle politiche sociali ci sono problemi in tutte le città - ha
detto Scopelliti - e pare che a Reggio Calabria i Commissari taglieranno il 30%
delle risorse. L´amministrazione di Cosenza ha ricevuto in eredità un ´buco´ di
oltre 110 milioni per 70000 abitanti, quindi in proporzione il doppio rispetto
a Reggio; Vibo, addirittura, è sull´orlo del dissesto con un debito di 34
milioni rapportati ad appena 33 mila abitanti, e si tratta soltanto di due
esempi tra le centinaia di enti italiani costretti a fare i conti con la crisi
finanziaria e che hanno enormi difficoltà a mantenere i servizi, eppure nei
confronti di queste due realtà non c´è stato l´assalto mediatico che ha subito
Reggio Calabria.
Io conosco bene quanto sia importante tutelare il terzo settore e, ai
tempi della mia amministrazione comunale, abbiamo addirittura aumentato le
risorse a disposizione. Mentre dal 2008 al 2011 i governi tagliavano i
trasferimenti statali, quindi, io ho mantenuto inalterati i servizi e la
qualità degli stessi. Ad esempio il fondo nazionale per le politiche sociali ha
subito una decurtazione da 929 milioni a 273 milioni, la manovra finanziaria
per il 2011 ha abolito lo stanziamento del fondo per la non autosufficienza,
che nel 2010 prevedeva 400 milioni di euro. Tra il 2011 e il 2010, inoltre, vi
sono state riduzioni superiori al 70% anche sul fondo per le politiche della
famiglia e sul fondo per le politiche giovanili. Oggi, purtroppo, ci sono
ulteriori difficoltà ma con il portavoce del coordinamento Squillaci, avevamo
assunto l´impegno di recuperare risorse che tutelassero il settore.
In tal senso abbiamo presentato un disegno di legge che destinerà 5,5
milioni di euro in favore dei grandi agglomerati urbani, al fine di garantire i
servizi per le famiglie bisognose e le fasce deboli. Dopo la sua approvazione,
effettueremo immediatamente i trasferimenti ai Comuni e Reggio Calabria
riceverà una cospicua fetta di questa somma.
Avremmo voluto fare di più - ha aggiunto Scopelliti - ma ci siamo
trovati, nonostante il nostro bilancio sia ´ingessato´, a dover mettere in
campo circa 20 milioni per lo smaltimento dei rifiuti e sopperire ai Comuni che
sono morosi.
Grazie all´intervento dell´Amministrazione regionale, quindi, Reggio
Calabria riceverà un supporto fondamentale per affrontare serenamente
l´annualità 2013. La somma totale dovrebbe anche superare il fabbisogno
quantificato dal coordinamento del terzo settore per cui si valuterà come
gestire le risorse aggiuntive.
È fondamentale ribadire, però, che appena si otterrà il pareggio del
disavanzo nel settore sanitario, ed il percorso avviato ha già portato
risultati incoraggianti, verranno sbloccati ben 119 milioni di euro: una gran
parte di questa cifra potrà essere utilizzata per il sociale, al fine di superare
numerose criticità. La vera svolta della nostra regione passa dalla
razionalizzazione del sistema sanitario, riordinare questo comparto darà
serenità alla Calabria e ai calabresi.
Nei prossimi giorni, inoltre - ha concluso il Presidente Scopelliti - presenteremo
nuove importanti risposte per la città di Reggio Calabria che oggi, finalmente,
ha la stessa dignità degli altri capoluoghi calabresi".
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LA MILANO DI DOMANI TRA OPPORTUNITÀ E RISCHI |
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Milano, 16 aprile 2013 - In
quale settore investire per il futuro di Milano? Sia tra la popolazione sia tra
le aziende sembrano esserci pochi dubbi, il lavoro è al primo posto. Gli
investimenti preferenziali sono da attribuire a lavoro e formazione per 6
cittadini su 10 e quasi 7 aziende su 10. Tra i milanesi, molto alte le
preferenze per investire in innovazione e ricerca (tot. Indicazioni 3,5
cittadini su 10) e welfare/sanità (tot. Indicazioni 3,6 cittadini su 10). Tra
le aziende, molto alte le preferenze per creare un contesto favorevole allo
sviluppo (per quasi 5 su 10 aziende), e poi – in modo simile ai cittadini –
innovazione/ricerca e welfare (4 su 10). Emerge dal sondaggio su “Milano al
futuro” a cura della Camera di commercio attraverso l’Ispo di Renato
Mannheimer. Se ne è parlato oggi al convegno “Oltre Milano, Idee e proposte per
la città di domani” in Camera di commercio, con la partecipazione, tra gli
altri, del Sindaco Pisapia, del presidente della Provincia Podestà e del
presidente della Regione Lombardia Maroni.
“Bisogna tornare a progettare il futuro di Milano – ha dichiarato Carlo
Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano - per individuare le
azioni più efficaci da realizzare adesso. È necessario sviluppare un dibattito
e coinvolgere i tanti protagonisti di questa città, a partire dalle imprese che
giorno dopo giorno contribuiscono a questi risultati nella capitale economica
del Paese.
Per uscire dalla crisi dobbiamo costruire tutti insieme una città più
attrattiva, una città intelligente – una smart city - con burocrazia zero, in
grado di attirare sul nostro territorio talenti e investitori esteri.Come iniziativa
immediata la Camera di commercio è disponibile a gestire lo Sportello unico per
le imprese in piena collaborazione con le altre istituzioni del territorio. Con
lo Sportello unico l’imprenditore ha il grande vantaggio di rivolgersi ad un
solo ufficio di una pubblica amministrazione che fa da punto di riferimento per
i vari adempimenti amministrativi previsti dalla legge”.
Come cambierà Milano? Gli aspetti positivi. Per quasi 6 milanesi su 10
la qualità della vita in città migliorerà o resterà comunque alta (una quota
simile tra gli imprenditori), per 9 aziende su 10 e per 8 cittadini su 10
Milano sarà sempre più città cosmopolita ed internazionale, con una vita
notturna sempre più vivace (per oltre 8 cittadini su 10, una percentuale simile
tra gli imprenditori), una città tollerante che unirà gruppi e persone diversi
per provenienza sociale, etnia e stile di vita (per 8 milanesi su 10), mentre
per 6 rispondenti su 10 (imprese e popolazione) la solidarietà verso gli
immigrati aumenterà/resterà alta come ora. Più complicata la situazione per
l’occupazione: se infatti circa 7 cittadini su 10 e 6 imprenditori su 10
ritiene che l’offerta di lavoro nel futuro diminuirà o rimarrà come ora, si
intravede un barlume di ottimismo: infatti il 25% delle imprese considera che
le opportunità di lavoro aumenteranno, rispetto al 22% che si aspetta al
contrario un trend in discesa.
Come cambierà Milano? Le criticità. Le percezioni di popolazione e
imprese convergono con lievi differenze nell’immaginare con maggioranze larghe
(tra l’80% e il 70%) una città che sarà sempre più disuguale (con
un’accentuazione tra i più giovani), in cui sarà difficile trovare
un’abitazione a prezzi accessibili (con un’accentuazione tra i 35-44enni), dove
la presenza di mafia e ‘ndrangheta sarà alta (lo pensano soprattutto gli
imprenditori del settore costruzioni). E ancora circa 7 cittadini su 10 e 6
imprenditori su 10 ritiene che l’offerta di lavoro nel futuro sarà
bassa/diminuirà.
I desideri per la Milano del futuro. I milanesi per la Milano del
domani vorrebbero soprattutto una città internazionale e aperta al mondo (66%,
soprattutto i più giovani (90%) e le aziende: 81%), che vive soprattutto di
giorno (62%, anche se nella scelta conta molto l’età: i giovani sono per la
città anche “notturna” (61%), viceversa i più anziani (76%). Le aziende si
dividono circa a metà tra giorno e notte). Ma anche una città più solidale e
dal volto umano (59%, un desiderio sentito in particolare dalle donne: 64%),
anche se tra gli studenti prevale la voglia invece di una città più competitiva
e meritocratica (69% rispetto al 41% complessivo dei milanesi e delle imprese).
Una città della mescolanza (57%) dove fianco a fianco vivono persone diverse
per provenienza e stili di vita (una percentuale che sale soprattutto tra le
aziende (72%), gli operai (66%), gli studenti (66%) e i giovani (63%). C’è un
sostanziale pareggio tra città orizzontale, diffusa ma con edifici di massimo
4/6 piani (53%), e una verticale, con sempre più grattacieli (47%) tra la
popolazione. Le aziende preferiscono l’orizzontalità (60%). I giovani la
verticalità (60%).
Quale immagini per la città di Milano? Cinque le proposte su cui
indicare le preferenze: Città sostenibile (accogliente, solidale, a misura di
uomo/donna, di bambini e di ambiente); Smart-city (città digitalizzata, con
tecnologie e informazioni al servizio della qualità della vita dei cittadini e
delle imprese); Città dell’innovazione, della ricerca, della formazione
superiore qualificata; Città della cultura, dell’arte e della creatività (moda,
design, editoria); Centro economico-finanziario europeo di eccellenza. Sulla
prima risposta, tra la popolazione non emerge un’anima vincitrice su tutte, la
popolazione si divide in modo simile su 4 immagini-concetti (cultura, economia,
innovazione, sostenibilità). Anche tra le aziende non emerge un’anima
vincitrice su tutte. Rispetto alla popolazione, sono relativamente più basse le
indicazioni (prima risposta) per innovazione e più alte quelle per la
sostenibilità. Considerando il totale delle risposte (due preferenze
esprimibili), la popolazione mette al primo posto l’immagine di Milano città
della cultura (43%) e poi centro economico-finanziario (41%). Le aziende
collocano al primo posto l’idea di città sostenibile, accogliente e solidale
(47%), poi l’idea di città della cultura(43%).
Le azioni prioritarie per ambito. Per la cultura, l’arte al primo posto
troviamo “valorizzare le sue eccellenze (la Scala, Brera)”. Poi il
rafforzamento delle biblioteche/la nuova biblioteca europea è una priorità per
4 su 10 cittadini, e i “Giovedì di Milano” per quasi 5 su 10, con una
prevalenza di giovani. Più eventi come Salone del mobile e Book city sono
indicati da circa 4 aziende su 10. E anche l’ultimo item classificato
“valorizzare le risorse culturali delle popolazioni straniere residenti” è
indicato da quasi 3 cittadini su 10 e da 2 aziende su 10. Per la mobilità vince
la mobilità sostenibile (7 aziende su 10 e 6 cittadini su 10) e poi migliorare
i collegamenti tra Milano e hinterland. Importanti le quote di preferenze anche
per le altre azioni. Per la qualità della vita, la vivacità e la sicurezza
risulta vincente il rilancio dei piccoli/medi negozi e, a seguire, la
valorizzazione anche temporanea di spazi inutilizzati. Da notare che 5 cittadini
su 10 gradirebbero l’aumento di cinema/teatri/gallerie anche nelle zone
periferiche. Per il lavoro, le imprese e l’istruzione vince il desiderio di
snellire la burocrazia (8 aziende su 10 e 7 cittadini su 10). Circa 6
rispondenti su 10 vorrebbe fossero promosse start-up, ad esempio, mettendo a
disposizione spazi a costi contenuti e 5 su 10 vorrebbero il miglioramento
delle università. Per il welfare 6 cittadini su 10 e quasi 7 aziende su 10
chiedono centri per l’impiego e la formazione più qualificati e in grado di
offrire consulenza anche a chi un lavoro lo ha già. Importanti preferenze anche
per gli altri item dall’assistenza domiciliare, al rilancio dell’edilizia
popolare e ai servizi di sostegno per chi ha figli piccoli.
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SVILUPPO ECONOMICO, BANDO SUI PRESTITI RIMBORSABILI, LIGURIA: SUPERATO IL PLAFOND IL PRIMO GIORNO DI APERTURA |
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Genova, 16 Aprile 2013 - Grande successo del bando Por sui prestiti
rimborsabili destinato all´innovazione e allo sviluppo del tessuto produttivo
ligure. Sono state 55 le domande presentate, di cui 50 solo il primo giorno di
apertura lo scorso 2 aprile. Lo comunica l´assessore regionale allo sviluppo
economico, Renzo Guccinelli. L´importo complessivo richiesto dalle aziende a
Filse, la finanziaria regionale, ammonta a 33,5 milioni di euro, oltre 30
milioni di euro solo nel primo giorno di apertura del bando, su una
disponibilità iniziale di 26 milioni, per una stima di investimenti complessivi
che verranno attivati dalle aziende, da ora al prossimo anno, di oltre 46
milioni di euro.
Il fondo opera mediante la concessione di prestiti rimborsabili a tasso
agevolato: fino al 70% dell´investimento richiesto a Filse e per il 100%
dell´investimento di cui una quota dell´80% richiesto a Filse e una quota, del
20%, messo a disposizione da una Banca convenzionata.
Delle 55 domande arrivate, sono solo 13 quelle che hanno richiesto il
co-finanziamento per un impegno di risorse bancarie pari a oltre 2 milioni di
euro. "Sono particolarmente soddisfatto del risultato del bando – ha detto
Guccinelli – in quanto finanzia investimenti produttivi ancora da realizzare
che potranno produrre effetti benefici sul territorio. In questo momento di
forte criticità la grande risposta delle aziende, unita alla capacità di
investimento, fa ben sperare su una ripresa economica e rappresenta un segnale
significativo da parte del tessuto imprenditoriale ligure. Ora ci impegneremo
per una rapida istruttoria dei progetti perché chi sceglie di investire non può
aspettare tempi lunghi".
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ROSSI: “A FINMECCANICA CHIEDO DI INVESTIRE SU BREDA, ATTENDIAMO 50 TRENI PER 250 MILIONI” |
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Arezzo, 16 aprile 2013 - Il Presidente della Regione Toscana, Enrico
Rossi, ha partecipato ieri insieme all’assessore regionale ai trasporti,
Vincenzo Ceccarelli, al sindaco Giuseppe Fanfani, al consigliere regionale
Lucia De Robertis, ai vertici di Tft spa, ed alle autorità civili e religiose
della provincia, all’inaugurazione del nuovo treno Vivalto che entrerà in
servizio sulla linea Stia-arezzo-sinalunga, gestita da Tft.
Rossi ha ribadito l’importanza dell’investimento (7,5 milioni dei quali
il 75% cofinanziati dalla Regione) e l’importanza di garantire un servizio
migliore per i pendolari ed in generale per la mobilità su ferro. In proposito il presidente della Regione ha
ricordato che la Regione ha investito 250 milioni di euro per l’acquisto di 50
treni Vivalto che dovranno entrare in servizio sulle linee regionali.
“Dovevano consegnarceli – ha detto Rossi – entro il 2012, c’è un forte
ritardo. Noi siamo impegnati su questo e l’assessore Ceccarelli incalzerà
perché siano consegnati al più presto. Mi rivolgo a Finmeccanica perché si
impegni sulla Breda e mostri più attenzione al trasporto pubblico su
ferro. In Toscana ci sono 200 mila
cittadini che ogni giorno si muovono sui treni, la nostra regione conta 3
milioni e 700 mila abitanti, come una città metropolitana, il trasporto
pubblico sui ferro deve avere la qualità, il comfort e la rapidità necessari ad
una città metropolitana, un’ora di tempo al massimo, non di più. Sbloccare
questi 250 milioni serve a dare impulso anche agli investimenti e a rimettere
in moto l’economia e su questi non ci sono i vincoli del patto di stabilità.
Noi faremo di tutto per questo, dobbiamo riprendere la voglia di investire e di
produrre. E voglio ricordare anche che la Regione in tema di trasporti su ferro
non ha chiuso nessuna linea”.
Rossi ha infine ricordato che nel 2014 ci sarà la gara per il trasporto
pubblico su ferro. “Sarà una gara aperta e gareggiata – ha concluso Rossi – e
si terrà conto anche di una realtà come Tft spa, che ha dimostrato qualità nel
garantire il servizio”.
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DALL’ARTIGIANATO PIEMONTESE GRANDI OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI |
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Torino, 16 aprile 2013 - In Piemonte negli ultimi 4 anni sono stati
assunti oltre 227mila artigiani, il 30% dei quali a tempo indeterminato, ed
offre grandi opportunità per i giovani.
Il tema è stato affrontato il 13 aprile a Torino durante l´incontro
“Mestieri per il futuro dei giovani”, organizzato da Regione Piemonte, Lions e
Agenzia Piemonte Lavoro.
“Il mondo del lavoro ha bisogno di una nuova generazione di artigiani,
con capacità di ideazione e utilizzo dei nuovi strumenti di professionalità -
ha sostenuto l’assessore regionale al Lavoro e Formazione professionale,
Claudia Porchietto - L’artigianato, un tempo, è stato fonte di reddito e di
autosufficienza per le comunità locali. Oggi si percepisce un’evoluzione nelle
professioni artigiane all’interno dei nuovi settori di sviluppo:
agroalimentare, energie rinnovabili, edilizia rurale urbana, reti intelligenti,
ecomobilità come possibile sviluppo della relazione tra la capacità inventiva
dell’artigianato abbinata alle potenzialità delle nuove tecnologie”.
Porchietto ha aggiunto che “per il futuro delle nuove generazioni si
evidenzia la necessità di professionalità intermedie che sappiano operare con
un forte spirito imprenditoriale sulle reti, sui nuovi materiali e sulle
energie rinnovabili, sulla meccatronica e che sappiano promuovere i loro
prodotti web. Quindi, non solo architetti, ingegneri e informatici, ma anche
una nuova generazione di artigiani con capacità di ideazione e utilizzo dei
nuovi strumenti di professionalità”.
Per approfondire questi argomenti si è preso spunto dall’indagine
conoscitiva “Tra antichi e nuovi mestieri per il Piemonte”, realizzata
dall´Agenzia Piemonte Lavoro. Inoltre, per sensibilizzare scuole e famiglie i
Lions, in collaborazione con Regione, Apl e Ufficio scolastico regionale
promuovono il concorso “Mestieri: una strada aperta per il futuro dei giovani”,
rivolto agli studenti delle scuole medie inferiori del Piemonte.
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VARESE,AVVIATO TAVOLO FALLIMENTO AZIENDA MG SRL PRIMA RIUNIONE PRESSO LA SEDE TERRITORIALE DELLA REGIONE |
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Milano, 16 aprile 2013 - Si è tenuta mercoledì 10, presso la Sede
Territoriale di Varese di Regione Lombardia, la prima sessione
del Tavolo Regionale previsto dal Dm 70750/2012 - che riguarda
la verifica delle condizioni per la concessione della cassa
integrazione straordinaria nei casi di fallimento - dedicata
alla situazione della Ditta Mg srl di Cassano Magnago (Va).
Il Curatore fallimentare ed i rappresentanti di Fim Cisl, Fiom
Cgil, Confapi Varese, Provincia di Varese, Comune di Cassano
Magnago e, per parte regionale, di Arifl (Agenzia Regionale per
l´Istruzione, la Formazione e il Lavoro), delle direzioni
generali Attività produttive, Ricerca, Innovazione e Istruzione,
Formazione e Lavoro, nonché della direzione generale Presidenza,
coordinati dal dirigente della Sede Territoriale, hanno
esaminato lo stato di fatto e concordato alcuni approfondimenti
per verificare la sussistenza di condizioni per la ripresa
dell´attività aziendale.
Il Tavolo, che ha riscosso l´unanime apprezzamento delle parti,
si riunirà nuovamente prima della pausa estiva, per valutare
l´esito delle verifiche concordate. |
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BIELLA - ABOLIZIONI ALBI E RUOLI, REVISIONE POSIZIONI ENTRO IL 13 MAGGIO |
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Biella, 16 aprile 2013 - Via i vecchi albi e ruoli, ora basta
l´iscrizione al Registro imprese e al Rea. Ma questo aggiornamento deve essere
effettuato entro il prossimo 13 maggio.
La definitiva soppressione del ruolo agenti d´affari in mediazione,
agenti e rappresentanti di commercio, mediatori marittimi e dell´elenco degli
spedizionieri è stata sancita dal d.Lgs. 26/03/2010 n. 59, seguita dai decreti
del Ministero dello Sviluppo Economico del 26/11/2011 entrati in vigore il 12
maggio 2012. Tale normativa prevede che tutte le imprese attive iscritte nel
Registro delle Imprese e nei soppressi ruoli che alla data del 12 maggio 2012
risultavano esercitare l´attività, per continuare ad operare debbano presentare
entro il 13 maggio prossimo al Registro delle imprese una pratica telematica di
aggiornamento della propria posizione.
Per quanto riguarda invece le persone fisiche iscritte agli stessi
ruoli alla data del 12 maggio 2012, che non svolgono l’attività presso alcuna
impresa, per mantenere i propri requisiti professionali possono richiedere,
entro lo stesso termine del 13 maggio 2013, di essere iscritti nell’apposita
sezione Rea presentando la specifica pratica telematica sempre al Registro
imprese.
Le istruzioni per la corretta esecuzione degli adempimenti sono
disponibili sul sito della Camera di Commercio, sezione Registro Imprese / Le
guide del Registro Imprese / Agenti e rappresentanti, mediatori e
spedizionieri. L’ufficio è a disposizione per ogni ulteriore chiarimento
(registro.Imprese@bi.camcom.it e tel. 0153599372).
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RIETI - NOVITÀ ALBI E RUOLI: CONVEGNO-CORSO IN CDC IL 16 |
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Rieti, 16 aprile 2013 - E’ in
programma per martedì 16 aprile a
partire dalle ore 14,30 presso la Sala Conferenze della Camera di Commercio di
Rieti (via Paolo Borsellino, 16) un Corso-convegno sulle modifiche normative ex
Albi e Ruoli introdotte dal decreto legislativo 59/2010.
Ad organizzarlo la Camera di Commercio di Rieti in collaborazione con
la Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali).
Il corso, che verrà aperto dal presidente della Camera di Commercio di
Rieti, Vincenzo Regnini, prevede le relazioni di Giuseppe Sullutrone,
presidente regionale Fiaip, che compirà un’analisi della normativa in materia
di mediazione immobiliare ed illustrerà la proposta di modifica normativa
relativa all’inasprimento della lotta all’abusivismo, e di Paolo Giovani,
funzionario della Camera di Commercio de L’aquila, che, partendo da alcuni
cenni normativi sul decreto legislativo 59/2010, entrerà nel merito dei Decreti
Ministeriali del 26/10/2011, per poi trattare della compilazione Scia in
modalità semplificata dall’interno di Comunica Starweb e del rilascio
tesserini.
Ampio spazio verrà lasciato alla discussione per approfondire i temi di
maggiore interesse da parte dei partecipanti.
La partecipazione è gratuita, è gradita la conferma di presenza per
motivi organizzativi.
Maggiori informazioni possono essere richieste al Registro Imprese
della Camera di Commercio di Rieti
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ASTI - INCONTRI FORMATIVI SU NOVITÀ PER AGENTI E MEDIATORI |
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Asti, 16 aprile 2013 - Si avvicina un´importante scadenza per il vasto
comparto degli agenti e dei mediatori d´affari e per coloro che svolgono
l´attività di spedizionieri. Solo in provincia di Asti sono interessati oltre
1600 soggetti.
Entro il 13 maggio, infatti, tutte le imprese attive in forma singola o
associata che alla data del 12 maggio 2012 risultavano esercitare l´attività di
agente d´affari in mediazione, di agente e rappresentante di commercio, di
mediatore marittimo e di spedizioniere devono aggiornare la propria posizione
al Registro delle Imprese.
La scadenza è fissata nei decreti del Ministro dello sviluppo economico
del 26 ottobre 2011 che, in attuazione al d.Lgs 26 marzo 2010 n.59, hanno
sancito la definitiva soppressione di quei ruoli e contestualmente hanno previsto
nuove modalità di iscrizione al Registro Imprese e al Rea (Repertorio Economico
Amministrativo).
I nuovi obblighi riguardano anche le persone fisiche che alla data del
12 maggio 2012 risultavano iscritte nei soppressi ruoli agenti e mediatori e
non svolgono attività presso alcuna impresa: per mantenere i propri requisiti
professionali entro il 13 maggio dovranno richiedere di essere iscritti
nell´apposita sezione del Rea.
Tutte le novità e i vari adempimenti saranno illustrati in due incontri
formativi: il 18 e il 19 aprile, dalle 15 alle 17.30 a Palazzo Borello.
La partecipazione è gratuita ma per ragioni organizzative è richiesta
l´adesione tramite la scheda di partecipazione, scaricabile dal sito camerale,
da inviare entro il 17 aprile a info@at.Legalmail.camcom.it oppure via fax al
numero 0141535284. I posti disponibili sono 50 per ciascuna sessione e
l´inserimento avverrà in base all´ordine di arrivo delle adesioni. Per
informazioni e chiarimenti: 0141535105 - info.Ri@at.legalmail.camcom.it – fax 0141535284.
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PIEMONTE: OCCASIONI LAVORATIVE CON GLI STAGE ALL´ESTERO |
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Torino, 16 aprile 2013 - Quest’anno
sono stati 102, rispetto ai 50 dell’edizione precedente, gli studenti
piemontesi e liguri del settore alberghiero che hanno aderito al progetto di
mobilità internazionale “Fante”. Un segno degli ottimi risultati ottenuti a
soli due anni dall’avvio di questa iniziativa sperimentale realizzata dalla
Regione Piemonte in collaborazione con l’agenzia di formazione professionale
delle Colline astigiane e l’Università di Torino e sostenuta dall’ Unione
Europea nell’ambito del programma Leonardo da Vinci.
Un mese di tirocinio in Spagna, Germania e a Malta si è trasformato per
i migliori nell’opportunità di un futuro lavorativo all’estero come cuochi,
camerieri, receptionist d’hotel, agenti di viaggio e in generale come operatori
del settore turistico.
“Le esperienze all’estero - sostiene Claudia Porchietto, assessore
regionale alla Formazione professionale - è ormai una parte integrante del
profilo di qualsiasi lavoratore. La Regione ha creduto fermamente in questo
percorso. Perché permette ai ragazzi di acquisire la padronanza di un mestiere
e, se saranno bravi, anche di trovare un posto di lavoro. Quest’anno sono stati
almeno otto i ragazzi che hanno ricevuto l’offerta di continuare il percorso
lavorativo da parte delle aziende che li hanno ospitati durante il tirocinio.
La politica si deve adoperare affinché, dopo questa esperienza, i ragazzi siano
pronti anche a rientrare per contribuire alla crescita del nostro Paese”.
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ORDINI DI MACCHINE UTENSILI: NEGATIVO IL PRIMO TRIMESTRE (-9,8%) ORDINI INTERNI: (-35,9%); ORDINI ESTERI: (-4,6%) |
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Cinisello Balsamo, 16 aprile 2013 - Luigi Galdabini Ucimu-sistemi Per
Produrre:“la necessità di sostenere le piccole e medie imprese è determinata
dal fatto che esse rappresentano gli interessi di tutte le componenti della
società. Imprenditori, dipendenti lavoratori e famiglie sono tutti unite nel
comune interesse aziendale: un’azienda sana, che lavora in un mercato sano,
garantisce occupazione e reddito per tutti coloro i quali ne fanno parte”.
Nel primo trimestre 2013 l’indice degli ordini di macchine utensili,
elaborato dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-sistemi Per
Produrre, segna un calo del 9,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno
precedente, per un valore assoluto pari a 112,5.
In particolare, l’indice degli ordini interni registra una contrazione
del 35,9%, rispetto al primo trimestre del 2012; il valore assoluto, pari a
44,4, risulta il più basso mai registrato prima a conferma della forte
debolezza del mercato domestico.
Sul fronte estero, l’indice ordinativi segna un calo del 4,6%. L’indice
assoluto, pari a 151,6 è ancora sopra la media ma ciò non è sufficiente a
rassicurare i costruttori italiani che registrano una progressiva diminuzione
della raccolta ordinativi, in calo ormai da quattro trimestri consecutivi.
Luigi Galdabini, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre, con grande
preoccupazione ha affermato: “con questa ultima rilevazione appare evidente che
il deficit di competitività cui la politica sta obbligando l´intero sistema
paese, si stia abbattendo sull´industria. L’incertezza prolungata, cui stiamo
assistendo da mesi, blocca ogni volontà di investimento da parte delle imprese
italiane. Ci chiediamo - ha continuato Luigi Galdabini - se il mondo politico
riesca a comprendere la deriva cui sta trascinando l´economia reale del paese”.
“Il fermo degli investimenti in macchine utensili - ha aggiunto il
presidente di Ucimu - è indice della progressiva e inesorabile perdita di
competitività dell´intero paese. Senza l’acquisizione e sostituzione di nuovi
macchinari di produzione, i settori
utilizzatori non potranno sostenere la sfida dei competitori esteri, i cui
continui investimenti in tecnologie avanzate, seppure in lieve rallentamento,
porteranno, nel breve periodo, ad un allineamento della loro capacita
produttiva e della qualità dei loro prodotti ai nostri.”
“La contrazione del manifatturiero, fenomeno direttamente collegato
alla riduzione del consumo interno e alla mancanza di aggiornamento degli
impianti, acuirà l’intensità della recessione, e di conseguenza, il disagio del
tessuto sociale del paese che ha da sempre nell’industria una delle principali
fonti di occupazione”.
“Finora abbiamo assistito ad una sostanziale tenuta delle esportazioni,
frutto di lucida strategia ma anche di “sacrifici” organizzativi ed economici
delle nostre piccole e medie imprese che non godono di alcun sostegno
pubblico”. Tuttavia, la sopravvivenza delle imprese non può dipendere
all’infinito dall’attività di export. E’ necessario che le aziende siano
insediate in un mercato forte e ricettivo, sostenuto da un sistema paese
adeguato, che le metta nelle condizioni di competere con i concorrenti
stranieri.”
“Occorre allora procedere verso un’immediata formazione di un governo a
largo consenso che possa prendere, dopo un passato periodo di imposizioni
recessive, decisioni e provvedimenti a favore dello sviluppo del tessuto
industriale del paese”.
“La necessità di sostenere le piccole e medie imprese, per lo più a conduzione
familiare, è determinata dal fatto che esse rappresentano gli interessi di
tutte le componenti della società. Imprenditori, dipendenti lavoratori e
famiglie sono tutti unite nel comune interesse aziendale: un’azienda sana, che
lavora in un mercato sano, garantisce occupazione e reddito per tutti coloro i
quali ne fanno parte”.
Per questo, Ucimu Sistemi Per Produrre chiede interventi che
favoriscano gli investimenti. In particolare - ha affermato Galdabini - traendo
insegnamento dal passato, penso alla revisione e reintroduzione della Legge
Sabatini 1329/65, che permette all’acquirente di dilazionare il pagamento del
bene fino a cinque anni a un tasso agevolato e che molto ha concorso
all’industrializzazione del paese. Accanto a ciò sarebbe necessaria la
liberalizzazione delle quote di ammortamento oltre a bonus fiscali per chi
investe in innovazione di prodotto e processo, provvedimenti funzionali a
rimettere in moto il manifatturiero del paese”.
“Contestualmente - ha aggiunto il presidente di Ucimu - per ridare
slancio al sistema economico italiano, sono necessari interventi che
favoriscano i consumi, prevedendo una riduzione del cuneo fiscale che porti
benefici con congrua ripartizione sia alle imprese che ai lavoratori”.
“Accanto a ciò, essendo ancora la domanda straniera a garantire il
fatturato delle imprese italiane del settore, occorre stimolare l’attività di
internazionalizzazione attraverso la riduzione del pagamento dell’Irap sul
personale per una percentuale pari alla quota di produzione che l’impresa
destina ai mercati stranieri.”
“Infine - ha concluso Galdabini - auspichiamo l’introduzione di
incentivi volti a sostenere la struttura finanziaria delle imprese, come la
possibilità che le aziende medio piccole possano emettere minibond. Tale
strumento, se ben usato, permetterà agli istituti bancari di tornare alla loro
naturale attività operando quali primi interlocutori del mondo delle imprese, e
alle aziende di fruire di nuovi ‘generatori di liquidità’, in aggiunta agli
affidamenti bancari oggi sempre più scarsi anche a causa del credit crunch”.
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VERTENZA SELEX, REGIONE CAMPANIA CONVOCA AZIENDA E OO.SS. SERVE TAVOLO COMUNE CON ALTRE REGIONI |
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Napoli, 16 aprile 2013 - L´assessore al lavoro della Regione Campania
Severino Nappi, coordinatore della Cabina di Regia per la gestione delle crisi
industriali e dei processi di sviluppo, ha convocato per giovedì 18 aprile alle
ore 16 a palazzo Santa Lucia la rappresentanza aziendale della Selex e le
organizzazioni sindacali per fare il punto della situazione sulla vertenza.
Nappi ha altresì scritto al coordinatore degli assessori al Lavoro
della Conferenza Stato - Regioni Simoncini per chiedergli "di mettere in
piedi un tavolo comune tra tutte le regioni sui cui territori opera l´azienda
del gruppo Finmeccanica, al fine di affrontare in modo complessivo le
problematiche legate alle prospettive della società".
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START CUP 2013: AL VIA L’UNDICESIMA EDIZIONE PRESENTAZIONE A PAVIA IL 16 APRILE A INGEGNERIA. |
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Pavia, 16 aprile 2013 - Il 16
aprile Start Cup Milano Lombardia sarà presentata
all´Università di Pavia. L´appuntamento è per le ore
11,10 a Ingegneria (via Ferrata, 9), presso l´aula Ef2
(piano E). Accanto al prof. Rino Cella e ai due vincitori pavesi della
scorsa edizione della competizione, interverrà anche Fabio
Lalli, startupper romano di successo e fondatore di Indigeni Digitali:
la più grande community online di digital Start-up. Tra i promotori della
presentazione anche il Polo
Tecnologico di Pavia. Iscrizione gratuita on line entro il 16
aprile.
Start Cup Milano Lombardia è la business plan
competition che sostiene la ricerca e
l’innovazione, valorizzando allo stesso tempo le potenzialità dell’integrazione
tra sistema universitario e rete degli
incubatori/acceleratori d’impresa. Studenti, laureati, dottorandi, ricercatori e
docenti: la competizione si rivolge a chiunque riesca a tradurre in un business
plan un´idea d’impresa originale ad alto contenuto
innovativo.
Quest’anno Start Cup si articola su 3 categorie settoriali: Ict & Servizi, Clean & Industrialtechnologies, Scienze
della vita & Agro-food. Una menzione specialesarà assegnata al progetto che,indipendentemente
dall’area in cui si colloca, dimostri la più significativa ricaduta di tipo
sociale o ambientale.
L’undicesima edizione è organizzata da una
cordata particolarmente numerosa, coordinata come di consueto dall’Università
degli Studi di Milano e promossa dal sistema delle università lombarde e dagli
incubatori d’impresa*.
Main sponsor di Start Cup 2013 è Fondazione
Pasquinelli, che ha confermato il proprio impegno a favore di Start Cup anche
quest’anno ed è impegnata in azioni di ambito culturale ed educativo a favore
dei giovani. I progetti saranno selezionati da una giuria di esperti e
rappresentanti di istituzioni finanziarie sulla base di originalità,
innovatività, mercato, team, appeal per investitori, completezza e coerenza del
progetto d’impresa.
Per presentare una idea d’impresa ci sarà
tempo fino al 29 Aprile, termine per la Call for Ideas: alcune delle idee di
impresa verranno selezionate per un percorso di formazione frontale intensiva
presso l’Università Bocconi e per uno specifico servizio di coaching in
collaborazione con Microsoft Youthspark.
Il 3 Settembre vedrà invece la scadenza per
l’invio del business plan completo, che può essere presentato anche non avendo
partecipato alla fase preliminare della Call for Ideas.
Sono previsti premi in denaro e in servizi (2
vincitori per ciascuna area settoriale, una menzione speciale per il tema Social
Innovation, oltre ai Premi Speciali). Inoltre, i progetti vincitori
parteciperanno al Premio Nazionale per l’Innovazione con finale nazionale a fine
ottobre 2013 a Genova. Tutte le informazioni per la partecipazione, gratuita e
assistita, sono su http://www.startcupml.net/ |
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AGGIORNAMENTO: VICENDA MAGNETI MARELLI MODUGNO. RASSICURAZIONI DALL’AZIENDA SIA PER GLI INVESTIMENTI DA CONTRATTO DI PROGRAMMA REGIONALE CHE DA FONDI PROPRI |
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Bari, 16 aprile 2013 - Trentatré milioni di investimenti agevolati da
un Contratto di Programma regionale al quale si aggiunge un ulteriore
investimento di 6 milioni affrontato esclusivamente con fondi aziendali. Così
Magneti Marelli Spa ha rassicurato la Regione Puglia sull’interesse nei
confronti dello stabilimento di Modugno, in provincia di Bari.
Ne dà notizia l’assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone, che
spiega: “Dopo le notizie apparse sulla stampa alcuni giorni fa, abbiamo voluto
incontrare i vertici dell’ unità produttiva di Modugno, per monitorare
l’investimento attuato dall’azienda grazie ai fondi erogati con il nostro
incentivo”.
“L’azienda ci ha assicurato che l’investimento agevolato con il
Contratto di programma regionale, sottoscritto nel 2011, prosegue regolarmente
ed ha raggiunto il 70% dello stato di attuazione”.
“La Magneti Marelli, inoltre, ci ha rassicurato anche sull’interesse ad
investire 6 milioni di fondi propri per la realizzazione del “Free Choice” di
quarta generazione, cioè un kit elettroidraulico da applicare sul cambio,
rendendolo in tal modo automatico e con ridotte emissioni di Co2.
“Sarà tuttavia nostro preciso impegno – ha sottolineato l’assessore –
continuare a monitorarne lo stato di attuazione dell’investimento attuato con
fondi pubblici”.
Il progetto finanziato con il Contratto di programma regionale vale in
tutto 33,3 milioni di euro dei quali 9,8 milioni costituiscono l’agevolazione
pubblica.
L’investimento prevede la realizzazione, all’interno dello stabilimento
di Modugno, di una camera bianca (ad ambiente controllato) in cui saranno
effettuate le operazioni di montaggio dell’elettroiniettore per sistemi benzina
ad alta pressione Gdi. Il progetto prevede, inoltre, il raddoppio della linea
relativa al cambio Free Choice Meccatronico.
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PER MIULLI SÌ CONCORDATO PREVENTIVO, SOLUZIONI PER EVITARE AMM. STRAORD. |
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Bari, 16 aprile 2013 - L´assessore
alle Politiche della Salute, Elena Gentile, ha diffuso la seguente nota sulla
situazione del l´Ente ecclesiatico “Miulli” di Acquaviva delle Fonti (Bari),
che ha dichiarato di voler avviare la procedura di concordato preventivo.
“Esprimo il mio apprezzamento – dichiara la Gentile – per una scelta di una
modalità trasparente di affrontare la crisi. Da tempo la Regione ha un attenzione
costante sulla vicenda e lo stesso Presidente Vendola ha esplicitato, davanti
al Consiglio regionale e in altri interventi pubblici, vista la generale
situazione di crisi degli ospedali ecclesiastici in tutta Italia, la la
necessità di trovare una soluzione condivisa anche al livello di relazioni tra
Stato e Chiesa”.
Tuttavia, secondo la Gentile, sono necessarie alcune precisazioni: “il
comunicato diffuso ieri dall´Ente non esplicita che c’è già stato un incontro
lo scorso 8 aprile con i suoi vertici gestionali, in cui la Regione è stata
messa al corrente delle modalità con cui il Miulli intendeva affrontare la
crisi. La nota del Miulli fa comunque riferimento ad un fabbisogno di 30
milioni di euro per presunte previste prestazioni extratetto: una cifra che
risulta essere senza nessun appiglio rendicontativo e che sembra essere più
indice di un fabbisogno finanziario che di un serio approfondimento”. “La
Regione – prosegue - non intende sottrarsi al confronto, ma auspica che esso si
fondi su alcune condizioni. Nessuno pretenda di fare entrare dalla finestra
della crisi finanziaria ciò che è uscito dalla porta del Consiglio di Stato.
In altre parole, la Regione non intende ripianare né disavanzi storici,
né sbilanci di conto economico”. “L’ospedale Miulli è privato – sostiene
l´assessore - e spetta al suo proprietario - che non è la Regione - di
mantenere una gestione economica sana, pena il fallimento. La Regione riconosce
il pagamento di prestazioni sanitarie corrispondenti a standard di qualità e
nel limite del tetto di spesa assegnato, con l’eccezione aggiuntiva di
specifiche prestazioni cosiddette extratetto (per il Miulli, allo stato,
l’emergenza-urgenza). E’ chiaro che il pagamento di tali servizi è subordinato
alla loro effettiva erogazione.
E dunque al mantenimento di un organico adeguato e preparato quale è
quello oggi del Miulli. Sembra dunque irrealistico pensare che l’equilibrio
finanziario possa essere automaticamente ottenuto e mantenuto in prospettiva
con tagli di personale”. “E’ lecito dunque aspettarsi – continua - che il piano
di risanamento in sede di concordato sia in grado di conciliare il mantenimento
di prestazioni di qualità, il taglio consistente delle spese generali, un
accordo sostenibile con i sindacati che non escluda un possibile contenimento
se condiviso del costo del lavoro, un accordo con il sistema della fornitura
che ridimensioni conciliativamente il debito storico. Questo quadro di regole
può dare - a parere della Regione - una ragionevole speranza di futuro
all’Ente”.
“La Regione – conclude - valuterà con grandissima attenzione
l’approccio anche comunicativo che l’Ente intenderà assumere su ciascuna di
queste partite, sapendo che in mancanza di segnali chiari il concordato, che
lascia nelle proprie responsabilità l’attuale management, potrebbe non
rivelarsi sufficiente e diverrebbe indispensabile il ricorso ad altri strumenti
più incisivi come l’amministrazione straordinaria”.
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COORDINAMENTO PRECARI FLC CGIL MOLISE, LA LETTERA DI RISPOSTA DEL PRESIDENTE FRATTURA |
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Campobasso, 16 aprile 2013 - «Carissimi,
le contestazioni, velate o esplicite che siano, non fanno mai troppo
piacere e questo è naturale. Le contestazioni, come il confronto - anche
acceso, serrato, duro - tra i diversi modi di intendere le cose davanti a noi,
sono, però, fondamentali per crescere e migliorarsi. Lo sappiamo tutti.
Per questo la vostra lettera così piena di passione ha per noi un
significato importante: da una parte ci spinge a una scommessa alta, non
sbagliare, dall´altra ci dà la forza per difendere le nostre scelte.
Nelle vostre parole c´è un giudizio molto severo sui criteri di
selezione della nuova giunta regionale. Con sincerità, però, ci appare una
valutazione politica un tantino precipitosa e sostenuta più da un pregiudizio
che da una constatazione dei fatti. Resta, senza nasconderlo, una certa
amarezza per espressioni come «composizione che guarda agli schemi delle
vecchie logiche».
Non è una vecchia logica rispettare la volontà popolare, seguire, cioè,
le indicazioni degli elettori molisani nella selezione di chi siede al governo
della nostra regione. È, al contrario, il più alto principio di democrazia.
Questo abbiamo provato a fare, senza la presunzione di aver imboccato l´unica
strada possibile, quella perfetta, ma una strada, la più naturale, tra le tante
che avevamo di fronte. Abbiamo cercato di mettere su un esecutivo nel rispetto
di un principio meritocratico dettato appunto dalle indicazioni dei cittadini.
Forse anche dalle vostre.
Nella distribuzione delle deleghe abbiamo scelto di indirizzarci sulle
competenze e sulle esperienze dei nostri assessori e questo, come crediamo, non
può essere considerato un errore.
Se sia stata una intuizione giusta, come ci auguriamo, o un grossolano
sbaglio, come non vorremmo mai, ce lo diranno gli atti, i fatti e di sicuro il
tempo. Che sarà un tempo immediato: i riscontri dovranno arrivare prima di
subito. Ci siamo messi già al lavoro, tutti assieme, perché «il grido di
speranza» di cui voi ci parlate è per noi una missione. Per tutti noi,
assessori e consiglieri, l´obiettivo è chiaro e semplice: fare del nostro
Molise la terra delle buone pratiche. Riuscire a rendere questa bellissima
"cenerentola di Italia" una regione di esempio virtuoso, di riscatto
morale e territoriale. Le scelte coraggiose non sono precluse a una giunta come
la nostra. Assolutamente no.
Ancora ci dispiace leggere il vostro disappunto per la mancanza di
donne. Nel governo regionale non sono presenti, è vero, ma in tre - come non
accadeva da tempo - siedono nella nostra assemblea legislativa. Le questioni di
genere non vanno affrontate per caselle precostituite. La rappresentanza di
genere va sostenuta con gli strumenti giusti, rendendo le donne meno sole e
meno lontane dalla politica. A cominciare dalla loro partecipazione alle
competizioni elettorali. Il nostro compito e la nostra sfida, non abbiamo
voluto ridurli al brutto concetto di quota. Per noi le donne devono ritrovarsi
libere dalle scelte obbligate tra famiglia, lavoro e carriera elettiva con le
conseguenti rinunce che sempre registriamo. Solo così avremo una società di
pari opportunità.
Da voi ci piacerebbe, e sappiamo che succederà, ricevere contestazioni,
indicazioni e magari plausi sul metodo di lavoro che stiamo mettendo in campo e
ancora di più sulla qualità della risposta offerta che di qui a qualche giorno
sarà davanti a tutti noi. Aperta al giudizio di tutti.
Il Molise cresce per i suoi talenti migliori, per il bene dei suoi
cittadini, se le valutazioni politiche si fanno sui fatti e non sui
preconcetti.
Ci aspettiamo sempre dalla vostra importante voce suggerimenti così
pensati per dirvi grazie come stiamo facendo già ora.
Paolo
di Laura Frattura»
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COMMERCIO, TOSCANA: RISORSE E LEGGI A SOSTEGNO E TUTELA DI UN SETTORE STRATEGICO |
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Firenze, 16 aprile 2013 – “La Regione ritiene prioritari settori come
la cultura, il turismo e il commercio non solo per l’alto valore che essi
rappresentano, ma anche per le ricadute economiche occupazionali e sociali ad
essi collegati. E lo fa sia confermando le risorse economiche, sia con azioni
legislative volte a tutelare questi settori nelle loro diverse espressioni” ha
affermato l’assessore regionale al commercio Cristina Scaletti durante il suo
intervento all’assemblea di Confesercenti .
“Per quanto riguarda il commercio ci siamo spesi ripetutamente per
sostenerne le prerogative regionali anche facendo ricorso di fronte alla Consulta.
Questo non solo per ribadire una competenza, ma anche per tutelare la giusta
armonia tra piccola, media e grande
distribuzione, sapendo che il piccolo commercio è garanzia di identità,
di occupazione, di economia e di socialità. Oltre a questo mandiamo avanti,
credendoci profondamente iniziative come Vetrina
Toscana e i centri commerciali naturali che difendono l’identità e la
tipicità e mettono in rete importanti collaborazioni con le associazioni di
categoria e le camere di commercio”.
L’assessore ha concluso ringraziando il prezioso lavoro fatto con
Confesercenti nella condivisione dell’obiettivo di valorizzare il turismo e il
commercio in termini di specificità nella nostra regione.
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