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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Maggio 2013
UE: LA MOBILITÀ ELETTRICA VERSO LA GLOBALIZZAZIONE: IL MODO PULITO E COMPETITIVO IN ANTICIPO PER IL TRASPORTO EUROPEO  
 
Berlino, 28 maggio 2013 – Di seguito l’intervento di ieri di Siim Kallas Vice-presidente della Commissione europea alla conferenza su: "La mobilità elettrica verso la globalizzazione": “ Ministro Ramsauer, signore e signori Molte grazie per avermi invitato a parlare alla manifestazione di oggi. L´europa ha bisogno di un sistema di trasporto che soddisfi le esigenze di base dei cittadini, le imprese e l´industria. Ci dovrebbe collegare non solo in modo efficace con i nostri vicini e il resto del mondo, ma deve anche essere sostenibile, affidabile e sicuro. Per raggiungere questo obiettivo significa modernizzare e trasformare il nostro sistema di trasporti, mentre ci muoviamo gradualmente verso un´economia efficiente delle risorse. Uno dei problemi principali è che l´Europa dipende troppo dal petrolio come fonte di combustibile, in particolare per il trasporto stradale. Lo sviluppo di carburanti alternativi innovativi e più pulito è un modo ovvio per ridurre questa dipendenza e per l´inquinamento. Si darà anche aziende europee una grande opportunità commerciale. Per i trasporti in generale, non vi è "un carburante fits all" risposta. Diversi mezzi di viaggio dovranno opzioni diverse e appropriate - forse l´elettricità, forse l´idrogeno, un biocarburante liquido o combustibile sintetico. O altre alternative che forse non esistono ancora. Ma per le nostre città, l´elettrificazione del trasporto su strada potrebbe cambiare radicalmente il modo di trasporto è organizzato. Le aree urbane sono dove un quarto delle emissioni dei trasporti dell´Ue proviene, per lo più da congestione stradale. Con la loro elevata efficienza energetica e zero emissioni di scarico, i veicoli elettrici sono l´ideale per i viaggi su strada nelle aree urbane. Si muovono in silenzio e senza intoppi, quindi creare meno rumore e vibrazioni. Bus ultra-puliti e silenziosi avrebbero migliorare l´immagine del trasporto pubblico, servizio pulito e silenzioso e veicoli di consegna potrebbero migliorare la qualità della vita urbana. Celle a combustibile a idrogeno potrebbero essere utilizzati per la produzione di energia elettrica di bordo per i veicoli a medio raggio. Essi potrebbero anche sostituire i motori diesel nei treni. Da alcuni anni, l´Ue ha aiutato a preparare il settore dei trasporti in Europa per un futuro a basse emissioni di carbonio, sostenendo tecnologie per veicoli puliti. Il finanziamento è stato fornito dal verde Iniziativa Car. Uno dei principali progetti è verde e-Motion, che mira ad accelerare il mercato roll-out dei veicoli elettrici. L´iniziativa Civitas sostiene le città di tutta Europa per aiutarli a introdurre misure ambiziose di trasporto e le politiche verso la mobilità urbana sostenibile. Quando ha iniziato, nel 2002, la tecnologia auto elettrica era nella sua infanzia. Da allora, Civitas ha fornito una piattaforma per numerose città europee a trasformare le loro visioni di elettromobilità in realtà. Tutto questo è un grande progresso. Ma va solo finora: a terra, dobbiamo ancora affrontare alcune sfide molto concrete. Sul lato tecnico, ci sono miglioramenti essenziali che devono essere fatte nella tecnologia delle batterie per amplificare mercato adozione dei veicoli elettrici. Riducendo il loro peso pesante, per esempio - questo davvero limita il campo pratica. Inoltre, la ricarica normale richiede diverse ore, ricarica in modo veloce o batteria scambio potrebbe contribuire a ridurre questo tempo. Ma il problema numero uno è quello delle infrastrutture. Distribuzione su vasta scala di veicoli elettrici è stata frenata dal loro alto costo di vendita al dettaglio e basso l´accettazione da parte dei consumatori. Ancor più significativo, non ci sono abbastanza punti di ricarica e rifornimento. Mentre una gran parte delle infrastrutture necessarie per ottenere questi veicoli sulle strade - reti elettriche nazionali - esiste, i punti di ricarica devono ancora essere sviluppati. Su numeri, questi variano ampiamente in tutta Europa e si concentrano sulla città chiave. La Germania è uno dei paesi leader. Ha politiche collaudate per promuovere l´elettromobilità, con obiettivi di espansione della rete nazionale di stazioni di rifornimento di idrogeno e l´aumento del numero di auto elettriche a un milione entro il 2020. Gli obiettivi sono sostenuti da programmi di finanziamento e incentivi economici sponsorizzate dal governo come l´imposizione fiscale più bassa. I consumatori potranno solo raggiungere questo mercato se possono acquistare ad un prezzo ragionevole, e se non vi è abbastanza accessibile infrastrutture per i veicoli a correre. Senza di essa, questo mercato non avrà successo, nonostante gli ingenti investimenti che sono stati fatti. I cittadini dell´Unione europea non si sentono ancora abbastanza sicuri di passare ad altre tecnologie. Ma se l´infrastruttura è stata più diffusa - non solo in poche città, ma in tutta l´Ue - che potevano essere convinti che con queste tecnologie mature, ma è il momento di investire in veicoli puliti. Per abilitare mercato adozione di combustibili alternativi, per creare le condizioni a livello europeo per aumentare l´accettazione del cliente, abbiamo bisogno di obiettivi nazionali per costruire le infrastrutture necessarie. Deve essere tecnicamente compatibile ovunque. Questo non significa solo l´interfaccia fisica reale al punto di ricarica o di rifornimento, dove ci sono numerose varianti in tutta Europa - significa anche modi standardizzati di pagare in tutti i paesi dell´Ue, per esempio. Questo per evitare una situazione in cui una macchina in viaggio, per esempio, dalla Francia alla Repubblica Ceca attraverso la Germania non può farlo semplicemente perché le prese di stazioni di ricarica nazionali non sono compatibili o perché non c´è nessuna macchina per la lavorazione di una particolare carta di pagamento. Se esistono norme differenti fianco a fianco, scoraggia i potenziali investitori, i costruttori di veicoli ei consumatori. I consumatori devono usare diversi adattatori, mentre gli investitori e produttori devono pagare i costi di modifica per adottare nuovi sistemi di ricarica e rifornimento. Per i punti di ricarica elettrica: al momento, sulla base di dichiarazioni pubbliche, la rete di punti pubblici e privati ​​dovrebbe aumentare in modo significativo solo in Francia, con 4,4 milioni di punti per il 2020. Nel resto dell´Ue, solo 600.000 punti sono suscettibili di essere messo in atto da allora. Per evitare di avere un mercato frammentato, proponiamo che un numero minimo di punti di ricarica elettrica dovrebbe essere disponibile in ogni paese dell´Ue entro il 2020. Di questi, almeno il 10% deve essere accessibile al pubblico. Per l´idrogeno, abbiamo bisogno di una rete per collegare stazioni di rifornimento esistenti e quelli previsti lungo i principali corridoi di trasporto su strada in modo che i veicoli a idrogeno possono muoversi l´Ue. Queste stazioni devono inoltre essere compatibili in tutti i paesi. L´obiettivo è di avere abbastanza carica e alimentando i punti in modo che gli investitori e le imprese avere interesse a produrre in serie le auto a un prezzo ragionevole per un mercato in crescita, dove i consumatori potranno avere abbastanza fiducia per comprarli. Signore e signori Abbiamo lavorato duramente negli ultimi 50 anni per costruire un vero mercato interno dei trasporti per l´Europa. Quindi è importante ora per evitare di frammentare il mercato con diverse norme tecniche in tutti gli Stati membri. Questa iniziativa promuove e rafforza il mercato interno ancora di più. Essa incoraggia la diversificazione dell´approvvigionamento energetico, come l´Europa si allontana dalla sua dipendenza dal petrolio. Ciò è stato confermato come priorità la scorsa settimana dai leader europei, insieme con l´importanza della costruzione di infrastrutture per i combustibili puliti. Essere forti dell´Europa è essenziale per l´industria europea rimanga un leader mondiale in questo settore emergente veloce e aumentare la sua competitività a livello mondiale. A sua volta, che stimoleranno la crescita economica in Europa e creare più posti di lavoro, in particolare nelle piccole e medie imprese. Tuttavia, abbiamo bisogno di sostegno degli Stati membri di procedere con questa iniziativa, e più prima che poi - perché i nostri avversari di tutto il mondo non sono ancora seduti. Alcuni Stati membri hanno già assunto un ruolo guida nella definizione della loro strategia nazionale, che mi viene spontaneo applaudire. Ma ci sono ancora grandi differenze in Europa, con alcuni paesi lenti a fare un inizio in questo emozionante e vibrante nuovo settore che tiene così tanto promessa. Per essere sicuri di avere le migliori possibilità di successo con la mobilità elettrica, abbiamo bisogno di un approccio dell´Ue adeguatamente coordinata. Sono sicuro di poter contare sul vostro sostegno a questa strategia a lungo termine che tiene così tanto promessa. Questo è il modo che tutti possano trarre beneficio - i consumatori europei, l´industria e le imprese, e naturalmente per l´ambiente. Grazie per la vostra attenzione.”  
   
   
AEROPORTO DI FIRENZE, DA GIUGNO NUOVE ROTTE VERSO NANTES E BORDEAUX  
 
Firenze, 28 maggio 2013 - Più voli per la Sicilia e via a due nuove rotte verso le città francesi di Nantes e Bordeaux: questo il piano Volotea a partire da giugno, dopo soli due mesi di permanenza all’aeroporto fiorentino Amerigo Vespucci. La compagnia aerea specializzata nei collegamenti fra città di medie e piccole dimensioni aveva, infatti, inaugurato il 27 marzo le sue prime rotte dallo scalo fiorentino verso Palermo e Catania. Con risultati così incoraggianti che nel giro di due mesi sono state raddoppiate le destinazioni con i voli per Nantes e Bordeaux, che saranno operativi dal 2 giugno dalla tariffa di 29,99 euro. “Quelli registrati a Firenze sono risultati estremamente positivi e incoraggianti – afferma Marco Comani, Chief Strategy Officer Volotea – In pochissimi mesi abbiamo già trasportato dallo scalo più di 10mila passeggeri, un dato significativo, se si considera che la nostra offerta voli nel capoluogo fiorentino non è ancora entrata a pieno regime. Durante l’estate, infatti, verranno incrementati i voli verso Catania, fino a raggiungere frequenza giornaliera, 7 giorni su 7. E, fra poche settimane, inaugureremo anche le nuove rotte verso la Francia, con Nantes e Bordeaux, due città splendide il cui patrimonio artistico e culturale è davvero di primordine”. E proprio sulle tratte internazionali, la compagnia manifesta grande soddisfazione “Abbiamo registrato un ottimo feedback in termini di prenotazioni per i collegamenti verso la Francia, con più di 6mila biglietti venduti – aggiunge Valeria Rebasti, Italian Commercial Country Manager Volotea -. Crediamo molto nel bouquet di proposte in partenza da Firenze e durante l’estate, l’offerta complessiva Volotea dal Peretola si articolerà in 614 voli e in 76.750 posti disponibili.”  
   
   
GLI AMBASCIATORI DELLA SICUREZZA STRADALE ACI ARRIVANO FINO A VIENNA  
 
 Roma, 28 maggio 2013 - Il progetto dell’Automobile Club d’Italia 3.000 automobilisti stranieri ‘Ambasciatori della Sicurezza Stradale’ è arrivato fino a Vienna in occasione dello Spring Meeting Fia Region I, l’annuale incontro tra i delegati degli Automobile e Touring Club di Europa, Africa e Medio Oriente che si confrontano sulle sfide per la mobilità sicura ed efficiente oltre che sulle migliori strategie per assistere i 36 milioni di soci rappresentati, svoltosi dal 13 al 17 maggio scorso. L’iniziativa dell’Aci – unico tra i Club Europei – è stata presentata nella sessione ‘Road Safety Projects across Region I’, grazie alla collaborazione di Shahbaz Hussain, Capo della Cancelleria del Pakistan in Italia, (uno dei Paesi che più ha contribuito al successo di questo progetto finalizzato alla sicurezza stradale e l’integrazione tra i popoli), anche con il supporto di un video realizzato appositamente per questo evento. Tra le oltre 150 persone presenti in sala che hanno manifestato il proprio apprezzamento anche Jean Todt, Presidente della Fia – Federazione Internazionale dell’Automobile ed ex Direttore Generale della Scuderia Ferrari, in compagnia della moglie, l’attrice Michelle Yeoh. Diversi rappresentanti internazionali si sono complimentati con l’Automobile Club d’Italia, per gli ottimi risultati raggiunti già nel primo anno di avvio del progetto, (sono oltre 1.800 gli automobilisti stranieri nominati Ambasciatori della Sicurezza Stradale) ed hanno, poi, espresso il serio interesse a replicare questa iniziativa, in maniera analoga, nel proprio Paese. Il video degli ‘Ambasciatori della Sicurezza Stradale’ è stato proiettato anche in occasione dell’Assemblea Plenaria della Federazione Internazionale dell’Automobile. Sempre in occasione dello Spring Meeting Fia Region I, l´Automobile Club d´Italia, con il progetto ‘Aci per il Sociale’, ha vinto il secondo premio ‘Innovation Award 2013’ della Fia Region I. Il progetto, della durata di tre anni, è stato giudicato ‘best practice’ da replicare a livello internazionale per l´innovatività del metodo multidimensionale d´intervento e per l´ambito d´azione relativo alle fasce deboli della mobilità: (anziani, disabili ed extracomunitari).‘Aci per il Sociale’, presentato all’Assemblea Plenaria della Fia – Federazione Internazionale dell’Automobile – da Lucia Vecere in qualità di capo-progetto, ha promosso e realizzato azioni e soluzioni a supporto dell´inclusione nella mobilità dei soggetti vulnerabili per ragioni fisiche o culturali, coinvolgendo tramite la Federazione Aci nel suo complesso, (sede centrale, uffici periferici ed Automobile Club provinciali), Istituzioni nazionali e locali, associazioni di categoria, stakeholders e altri operatori del settore. Il progetto ‘Aci per il Sociale’, realizzato seguendo approcci metodologici semplici e replicabili a basso costo, utilizza tecnologie digitali disponibili e forme di collaborazione volte a valorizzare i rapporti tra Amministrazioni pubbliche e soggetti privati operanti sul territorio. Per queste caratteristiche l´Innovation Award Council, Fia Region I ha ritenuto di attribuire il prestigioso riconoscimento al progetto dell’Aci.  
   
   
BOLZANO: SICUREZZA PER I PEDONI: AL VIA PROGETTI PILOTA  
 
Bolzano, 28 maggio 2013 - Come rendere più sicuri gli attraversamenti pedonali? Con lampeggiatori, migliore illuminazione o sistemi di allertamento? Grazie all´avvio di progetti pilota su tutto il territorio altoatesino, il Servizio strade provinciale raccoglie utili indicazioni per intervenire in tal senso. "Il pedone è l´anello debole nel sistema del traffico stradale e richiede quindi la massima attenzione in fatto di sicurezza", ribadisce l´assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner. Il tema è stato approfondito da Mussner in diversi incontri con un gruppo di lavoro incaricato di gestire attraversamenti e strisce pedonali in modo tale da aumentare la sicurezza per le persone. I risultati di tali incontri vengono ora testati sul campo dagli addetti alla segnaletica del Servizio strade provinciale: "Abbiamo selezionato una ventina di attraversamenti pedonali su tutto il territorio - spiega Mussner - e in questi punti vogliamo ora sperimentare il funzionamento e soprattutto gli effetti di una serie di misure per aumentare la sicurezza nella circolazione e sulle strisce pedonali." Verranno installati lampeggiatori che avvisano l´automobilista dell´attraversamento e nuovi strumenti di illuminazione che aumentano la visibilità stradale. I tecnici provinciali proveranno anche l´efficacia di nuovi sistemi di allertamento. "Grazie a questi progetti polta potremmo raccogliere dati e esperienze per capire quali tipologie di intervento si adattano meglio alle diverse situazioni del traffico", agginge l´assessore Mussner. I risultati si tradurranno quindi in misure concrete per attrezzare adeguatamente strisce e attraversamenti pedonali sulle strade altoatesine.  
   
   
TOSCANA: SICUREZZA STRADALE, NUOVO BANDO DA 5 MILIONI  
 
Firenze, 28 maggio 2013 - Costruire marciapiedi, migliorare la segnalatica e l’illuminazione, stendere asfalto drenante, creare rotatorie o posizionare rallentatori per il traffico: sono tanti gli interventi che saranno resi possibili grazie al nuovo bando aperto dalla Regione per diminuire il numero degli incidenti e migliorare la sicurezza stradale “Mettiamo a disposizione di Comuni e Province 5 milioni di euro per cofinanziare opere di sicurezza stradale – ha spiegato l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli – in un momento difficile per le risorse degli enti locali, la Toscana conferma la sua scelta di investire nel miglioramento della rete infrastrutturale ed in particolare nella promozione della sicurezza. Da anni sosteniamo gli enti locali con bandi mirati alla diminuzione del numero degli incidenti. Quest´anno lo facciamo anche aumentando la quota di finanziamento regionale per i singoli interventi. I dati recentemente presentati dall’Agenzia regionale di Sanità, che parlano di un calo del 9% del numero complessivo degli incidenti e di una diminuzione del 40% di quelli mortali ci dicono che stiamo procedendo nella giusta direzione, ma ci spingono anche a non abbassare la guardia portando avanti azioni concrete di investimento e di prevenzione per rendere più sicure le strade della Toscana”. Il nuovo bando ha un valore di 5.080.000 euro. Il decreto attuativo, redatto lo scorso 16 maggio, sarà presto pubblicato sul Burt. I termini per la presentazione delle domande da parte degli enti locali interessati scadranno il prossimo 19 luglio. Al bando potranno partecipare sia progetti per il miglioramento delle condizioni della viabilità e la riduzione del numero degli incidenti, sia iniziative per la promozione e la diffusione di una cultura della sicurezza stradale. Tra le novità del bando è la previsione di specifiche risorse riservate all’individuazione di progetti sperimentali per limitare gli incidenti causati dalla presenza sulle carreggiate di animali selvatici di grossa taglia.  
   
   
INCONTRO IN REGIONE MARCHE PER PREPARARE IL LABORATORIO SULLA MOBILITÀ SOSTENIBILE CHE SI TERRÀ A SENIGALLIA NEL MESE DI OTTOBRE.  
 
Ancona, 28 maggio 2013 - Presentare e condividere gli obiettivi del primo Laboratorio sulla mobilità sostenibile della Regione Marche che si terrà, dal 10 al 12 ottobre 2013, a Senigallia (Rotonda a Mare). Era l’argomento dell’incontro che si è svolto presso la Giunta regionale, al quale hanno partecipato istituzioni e associazioni: Enti locali (Province e Comuni), operatori del trasporto pubblico, associazioni di utenti, promotori di “buone pratiche” per una mobilità sostenibile (Legambiente, Piedibus di Ancona e Jesi, gruppi che promuovono l’uso della bicicletta come il Ciclostile di Macerata). Il laboratorio di Senigallia si svilupperà nell’ambito del progetto Poly-sump, cofinanziato dal programma europeo Intelligent Energy Europe e incentrato sulla condivisione di buone pratiche, fra sei Regioni europee, sul tema della Pianificazione urbana sostenibile della mobilità. L’iniziativa fa seguito a un evento già sperimentato lo scorso marzo 2013, in cui sei Regioni europee, ospiti della Regione Marche, si sono incontrate, a Portonovo di Ancona, per discutere e ripensare il futuro della mobilità sostenibile in Europa (2020), utilizzando, per la prima volta, la metodologia “Future Search”: le proposte emerse nel corso di tale evento sono state trasmesse alla Commissione europea che ne sta valutando i contenuti. Il Laboratorio Future Search è un processo di progettazione partecipata basato sull’idea che valorizzando ciò che accomuna un gruppo di portatori di interesse (stakeholder), è possibile costruire dei percorsi di cambiamento efficaci. Il processo accompagna i partecipanti a elaborare uno scenario futuro condiviso per una mobilità policentrica sostenibile e a progettare azioni per cominciare, da subito, a realizzarlo, partendo da una analisi della situazione attuale e passata del contesto su cui si sta lavorando. Dal funzionamento estremamente semplice, la Future Search Conference consente, in un tempo relativamente ridotto, di portare un gruppo medio-grande di persone ad affrontare questioni anche estremamente complesse. Questo perché i partecipanti, immaginando e cercando tutti insieme la realizzazione dello scenario futuro, tendono a valorizzare ciò che li accomuna e su cui sono d’accordo.  
   
   
TRASPORTI IN LIGURIA: CONSIGLIO DI STATO. RESPINTO RICORSO AZIENDE DI TRASPORTO DEL PONENTE  
 
 Genova, 28 Maggio 2013 - “Sono molto soddisfatto per la sentenza del Consiglio di Stato che ha riconosciuto la piena legittimità delle scelte regionali in merito al riparto dei finanziamenti regionali 2009-2010 e l’assenza di discriminazioni tra aziende di trasporto”. Lo ha detto il 24 maggio l’assessore regionale ai trasporti, Enrico Vesco a seguito della sentenza emessa dal Consiglio di Stato dopo l’appello dell’Avvocatura regionale per il ricorso al Tar nel 2010 di Riviera Trasporti e Tpl Linea, i due gestori del servizio di Tpl nei bacini di Imperia e Savona, per contestare i criteri di riparto dei contributi contenuti nel programma triennale 2009/201. Le due aziende lamentavano una discriminazione rispetto alla genovese Amt, accusata di fare la parte del leone nel riparto dei finanziamenti e contestavano le decisioni regionali di collegare i contributi ai maggiori costi del servizio urbano. “Dopo un primo round che ha visto la parziale vittoria al Tar delle due aziende di trasporto del ponente – aggiunge l’assessore - con la sentenza del Consiglio di Stato viene ribaltato il parere del tribunale amministrativo regionale e si conferma la legittimità delle scelte regionali che vengono definite dallo stesso giudice sostenute da un’istruttoria adeguata e da una motivazione logica e coerente”. “Non avevo dubbi – conclude Vesco – sulla regolarità del nostro provvedimento e spero che questa sentenza metta fine alle rivendicazioni dell’azienda di Imperia e ai tentativi di contrastare la nostra programmazione”.  
   
   
LOGISTICA PUGLIESE PRESENTATA A DELEGAZIONE CINESE.  
 
Bari, 28 maggio 2013 - La Puglia incanta i cinesi, che sperano di avere presto nuove occasioni di collaborazione. Si è conclusa con grande soddisfazione la missione incoming in Puglia di nove operatori economici del settore logistico provenienti da Enti e società cinesi “Nel corso della visita in Puglia la mia delegazione – scrive il vicepresidente del Consiglio cinese per la promozione del commercio internazionale della città di Suzhou, Lu Yizhong - ha avuto modo di conoscere più nel profondo la vostra regione: la piattaforma logistica, i paesaggi naturali, la storia che ciascun luogo conserva, l’urbanistica. Siamo rimasti profondamente colpiti dalla vostra serietà, dalla considerazione premurosa riservata nei nostri riguardi e dall’impeccabile organizzazione. Mi auguro, sinceramente, di poter trovare nel prossimo futuro nuove occasioni di collaborazione”. Si chiude così la lettera che Lu Yizhong, ha voluto lasciare alla Regione Puglia per rappresentare la grande soddisfazione per la professionalità e l’ospitalità dimostrate nei riguardi della sua delegazione nei giorni di missione. L’iniziativa di incoming in Puglia dei nove operatori economici cinesi è nata su impulso dell’Autorità Portuale di Taranto e di Confapi Bari-bat ed è stata realizzata dalla Regione Puglia –servizio Internazionalizzazione, in collaborazione con lo Sprint Puglia (Sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese), nell’ambito del programma di promozione dell’internazionalizzazione dei sistemi produttivi locali 2013-2014. Dal 12 al 16 maggio, gli operatori cinesi hanno visitato i porti di Bari, Taranto e Brindisi, gli aeroporti di Bari e Grottaglie, l’interporto di Bari, e hanno incontrato le imprese pugliesi attive nel settore. “Siamo davvero soddisfatti – ha detto l’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia Loredana Capone. Il sistema logistico pugliese ha riscosso grande interesse da parte degli operatori cinesi e ci sono concrete opportunità per intraprendere nuove e importanti relazioni commerciali. Un primo obiettivo è stato, dunque, raggiunto. Ora, è importante consolidare i rapporti avviati e irrobustire il sistema logistico pugliese affinché la Puglia si presenti ancora più accogliente e attrattiva, capace di evadere le esigenze del mercato globale e cogliere le opportunità che si presentano”. “La logistica per la Regione Puglia – ha proseguito – è necessaria allo sviluppo quanto ricerca e innovazione. Ancor più indispensabile, però, è fare sistema attorno al settore della logistica. Questa missione, anche da questo punto di vista, ha ottenuto un ottimo risultato: il suo successo, infatti, è tutto da attribuirsi alla grande sinergia tra gli attori locali”. Gli operatori cinesi hanno lasciato la Puglia fiduciosi di poter intraprendere al più presto relazioni commerciali con le aziende e le autorità locali così come è già avvenuto con l’Autorità portuale di Taranto con cui l’Autorità portale di Shenzhen, ha sottoscritto nel 2011 un protocollo d’intesa che sancisce il consolidamento dei rapporti commerciali e l’istituzione di un ponte d’oltremare, un canale privilegiato per lo sviluppo dei traffici marittimi finalizzato alla crescita dell’economia di entrambe le regioni attraverso l’import/export. Nel corso della visita al Porto di Taranto, il presidente dell’Autorità portuale Sergio Prete ha evidenziato la posizione strategica della struttura e come il suo utilizzo, rispetto ai porti di Anversa e Amburgo, possa consentire agli operatori cinesi un notevole risparmio di tempo e denaro per il trasporto delle loro merci a Monaco. "Ringrazio la Regione Puglia per l´organizzazione impeccabile messa in campo in occasione di questa importante missione di incoming - ha detto Sergio Prete, Presidente dell´Autorità Portuale di Taranto. L´autorità portuale di Taranto è pienamente soddisfatta dell´esito dell´iniziativa e ha potuto constatare, con grande piacere, la reazione positiva degli operatori cinesi dinanzi le potenzialità logistiche e turistiche del territorio". "Il nostro impegno - ha continuato - resterà dunque invariato, anzi, cercheremo, in accordo con la Regione Puglia e l´assessore allo Sviluppo Economico Loredana Capone, di dare seguito a quest´incontro affinché le imprese pugliesi possano avviare relazioni sempre più solide e durature con il mercato cinese, un mercato a cui oggi non si può guardare che con estremo interesse, soprattutto nell’ambito della logistica". La posizione geografica della Puglia è particolarmente favorevole se guardata in un’ottica “mediterranea”. In questo senso la regione rappresenta la naturale porta per l’Europa verso i Paesi dell’area del Mediterraneo e dei Balcani. Questo, considerati i riequilibri geopolitici, apre enormi opportunità alla Puglia a patto di riuscire a intraprendere la strada del continuo ammodernamento dell’impianto infrastrutturale e del miglioramento dei servizi integrati offerti. “Siamo molto soddisfatti dei risultati di questa missione – ha dichiarato Riccardo Figliolia, Segretario Generale Confapi Bari – Bat. L’obiettivo prefissato è stato raggiunto: presentare agli operatori cinesi il sistema integrato della logistica pugliese. Adesso, però, è già tempo di guardare avanti e preparare l’intero sistema, dalle infrastrutture ai servizi integrati, per essere sempre più competitivo e attraente agli occhi dei mercati globali”. “L’iniziativa di incoming – ha concluso - ha rappresentato, dunque, un ottimo punto di partenza. E’ importante, però, dare seguito a questo primo piacevole incontro lavorando nei prossimi mesi per irrobustire e migliorare l’offerta complessiva dei servizi pugliesi nel Far East, fino al prossimo appuntamento internazionale: la fiera internazionale della logistica di Shanghai in programma a giugno 2014”. La missione incoming Cina si proponeva di far conoscere agli operatori cinesi le eccellenze della piattaforma logistica pugliese e le opportunità di business risultanti dalla posizione strategica geografica della Puglia, e creare occasioni di incontro/confronto per le imprese pugliesi interessate ad approfondire le possibilità di sviluppo nel mercato cinese. Coerentemente con lo sviluppo del progetto di internazionalizzazione del settore logistico, la Regione Puglia – servizio internazionalizzazione, ha già programmato la partecipazione regionale a due nuovi e importanti appuntamenti internazionali: Transport Logistic in programma a Monaco nel giugno prossimo e, nel 2014, Transport Logistic a Shangai. Enti e società cinesi che hanno partecipato alla missione incoming Shanghai Jinjiang Shipping Co., Ltd., società logistica internazionale delegata dall’Autorità portuale di Shanghai Autorità Portuale di Shenzhen (Cina) Istituto internazionale di trasporto marittimo “Sisi - Shanghai International Shipping Institute” Camera di Commercio della Città di Suzhou Società di trasporto logistico “Datian Group” con sede a Hong Kong Associazione di categoria del settore logistico “The Chamber of Hk Logistics Industry” con sede a Hong Kong Associazione di categoria – settore logistico “Shippers Council di Hong Kong”  
   
   
TOSCANA: SICUREZZA STRADALE, NUOVO BANDO DA 5 MILIONI  
 
Firenze, 28 maggio 2013 -Costruire marciapiedi, migliorare la segnalatica e l’illuminazione, stendere asfalto drenante, creare rotatorie o posizionare rallentatori per il traffico: sono tanti gli interventi che saranno resi possibili grazie al nuovo bando aperto dalla Regione per diminuire il numero degli incidenti e migliorare la sicurezza stradale. “Mettiamo a disposizione di Comuni e Province 5 milioni di euro per cofinanziare opere di sicurezza stradale – ha spiegato l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli – in un momento difficile per le risorse degli enti locali, la Toscana conferma la sua scelta di investire nel miglioramento della rete infrastrutturale ed in particolare nella promozione della sicurezza. Da anni sosteniamo gli enti locali con bandi mirati alla diminuzione del numero degli incidenti. Quest’anno lo facciamo anche aumentando la quota di finanziamento regionale per i singoli interventi. I dati recentemente presentati dall’Agenzia regionale di Sanità, che parlano di un calo del 9% del numero complessivo degli incidenti e di una diminuzione del 40% di quelli mortali ci dicono che stiamo procedendo nella giusta direzione, ma ci spingono anche a non abbassare la guardia portando avanti azioni concrete di investimento e di prevenzione per rendere più sicure le strade della Toscana”. Il nuovo bando ha un valore di 5.080.000 euro. Il decreto attuativo, redatto lo scorso 16 maggio, sarà presto pubblicato sul Burt. I termini per la presentazione delle domande da parte degli enti locali interessati scadranno il prossimo 19 luglio. Al bando potranno partecipare sia progetti per il miglioramento delle condizioni della viabilità e la riduzione del numero degli incidenti, sia iniziative per la promozione e la diffusione di una cultura della sicurezza stradale. Tra le novità del bando è la previsione di specifiche risorse riservate all’individuazione di progetti sperimentali per limitare gli incidenti causati dalla presenza sulle carreggiate di animali selvatici di grossa taglia.  
   
   
ALTA CAPACITÀ ADRIATICA. VENDOLA: "SUBITO RADDOPPIO BINARIO TERMOLI LESINA"  
 
Bari, 28 maggio 2013 - “Credo che oggi noi abbiamo una emergenza assoluta, che è quella del raddoppio del binario lungo i 30 km del tragitto tra Termoli e Lesina, un collo di bottiglia che si riverbera su tutta la linea adriatica. La Puglia deve innanzitutto ottenere questo, e cioè il finanziamento di un’opera fondamentale. E poi vogliamo immaginare che, con l’Alta capacità, con il miglioramento della ferrovia e di tutto il sistema trasportistico, si possa passare, in tempi brevi, lungo il tragitto adriatico da una velocità media di 150 km all’ora ad una velocità di 220/250km orari. È un progetto necessario sia per il trasporto delle merci che per le persone. Questa è un’urgenza immediata. Il progetto di Alta velocità adriatica è invece un progetto che costa tra i 30 e i 50 miliardi di euro. Che si cominci dunque anche a studiare l’Alta velocità, ma intanto stringiamo un patto di sangue tra governatori delle regioni interessate e lavoriamo sulla realizzazione dell’Alta Capacità adriatica”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo il 24 maggio al Forum organizzato dalla Gazzetta del Mezzogiorno sull’Alta velocità e/o Alta capacità adriatica insieme con i governatori delle regioni interessate (Debora Serracchiani per il Friuli Venezia Giulia, Gianni Chiodi per l’Abruzzo, Paolo di Laura Frattura per il Molise e Mario Spacca per le Marche), con l’Ad delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti e con l’Ad di Ntv Giuseppe Sciarrone. Promotori e moderatori del dibattito, il direttore della Gazzetta del Mezzogiorno Giuseppe De Tomaso e il giornalista Franco Giuliano. “Il tema dell’Alta velocità è un tema di grande interesse e suggestione – ha continuato Vendola - io non sono ideologicamente contrario, penso però che debba inglobare, dentro di sé e fino in fondo, la concreta cognizione delle caratteristche geomorfologiche dei territori”. “Sul progetto Alta capacità Bari Napoli per esempio – ha spiegato Vendola – noi presidenti di Puglia e Campania (Bassolino prima e Caldoro dopo) abbiamo compiuto un lavoro sistematico, di consultazione e monitoraggio di tutta la tratta. Siamo andati a parlare con le comunità locali. Abbiamo avviato un confronto con le università e con l’ambientalismo. Abbiamo costretto a fare modifiche significative più volte a quel progetto. Crediamo che il consenso sociale e la valutazione dell’ecosostenibiltà e dell’ecocomcatibilità non siano elementi ornamentali, bensì siano elementi decisivi anche per la riuscita dlel’opera”. “E mentre mettiamo a fuoco la progettazione fondamentale lungo la via adriatica – ha concluso Vendola - rilanciamo tutte le progettazioni per l’Alta capacità da Bari a Napoli. L’adriatico e il tirreno sono due mari incomunicanti, c’è un muro invisibile che rende incredibilmente lontane, zone che invece sono chilometricamente vicine. Tutto questo per la Puglia significa modernità, significa inquinare di meno con i tir che intasano strade e autostrade, significa insomma diventare un po’ più Europa”.  
   
   
TRASPORTI. ZAIA E MORETTI FIRMANO PROTOCOLLO PER TRENI LOCALI CADENZATI E PER ALTA CAPACITÀ FERROVIARIA IN VENETO  
 
 Roma, 28 maggio 2013 - Il Veneto vuole lo sviluppo del trasporto ferroviario a tutti i livelli, in alternativa e in complementarità con le altre modalità di trasporto, e punta a razionalizzare la mobilità locale su ferro attivando un servizio cadenzato per i pendolari e a completare il sistema di alta capacità ferroviaria lungo la direttrice Est – Ovest. E’ questo l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato ieri a Roma tra il presidente della Regione Luca Zaia e l’amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti anche a nome e per conto della controllata Trenitalia S.p.a. Il documento sottoscritto da Zaia e Moretti, presente anche l’assessore regionale alla mobilità Renato Chisso, ha costituito la premessa per la successiva firma della conseguente modifica e integrazione dell’attuale contratto di servizio fra Regione e Trenitalia. Rispetto a questo aggiornamento, peraltro, Zaia e Moretti hanno ribadito l’interesse della Regione e di Ferrovie dello Stato Italiane ad individuare forme collaborative sia per la gestione del trasporto delle merci, sia per la gestione del trasporto passeggeri, anche mediante la costituzione di società miste dedicate, come peraltro già previsto da precedenti intese. L’intesa di oggi conferma la condivisione del progetto di orario “basato sulla regolarità e ricorsività dei servizi ferroviari di competenza regionale” e oggetto dello specifico accordo firmato poco dopo. Prevede inoltre la modifica del Piano Investimenti inserito nel contratto di servizio esistente, con l’impegno di Trenitalia a mettere in esercizio nuovo materiale rotabile “di cui, a partire dal 2014, 9 nuovi complessi del tipo Vivalto”, mentre la Regione si impegna ad immettere in esercizio 20 nuovi elettrotreni da essa acquistati nel corrente anno Regione e Trenitalia concordano inoltre di proseguire lo studio tecnico-economico finalizzato ad individuare interventi infrastrutturali leggeri capaci di efficientare o minimizzare sia i tempi di percorrenza lungo le linee ferroviarie, sia i “rendez-vous” tra servizi ferroviari regionali, nelle stazioni in cui è prevista la rottura di carico. Considerata infine l’importanza di realizzare le linee di alta capacità ferroviaria, è stato rinnovato l’impegno a considerare prioritario il completamento dell’asse ferroviario interessato dal Corridoio 5 e in particolare la realizzazione delle tratte Treviglio – Brescia (in realizzazione), Brescia – Verona, Verona - Padova e Venezia - Trieste.  
   
   
IN VENETO CORSE FERROVIARIE CADENZATE : PRIMA DEL VIA UN CONFRONTEREMO CON IL TERRITORIO  
 
Roma, 28 maggio 2013 - Regione del Veneto e Trenitalia hanno formalmente concordato di attivare il progetto di orario cadenzato del trasporto pubblico locale su ferro elaborato nei mesi scorsi a livello tecnico. Lo hanno fatto con una modifica e integrazione dell’attuale contratto di servizio in scadenza, firmata dopo l’intesa sottoscritta poco prima tra il presidente della Regione Luca Zaia e l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti. La decisione di attivare un’offerta a corse cadenzate, basato “sulla regolarità e ricorsività dei servizi”, nasce dalla constatazione delle criticità attualmente presenti e dal comune obiettivo di migliorare il servizio offerto. Il progetto di orario cadenzato sarà attuato per stralci successivi, in relazione al rilascio definitivo delle tracce da parte del gestore dell’infrastruttura (Rfi): a giugno 2013 la messa in esercizio dei primi materiali rotabili della Regione; a settembre l’avvio del progetto di orario cadenzato; a dicembre l’entrata a regime del cadenzamento e arrivo di tutti i convogli messi a disposizione dalla Regione. “In ogni caso – ha affermato l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso presenziando alla firma del documento – prima dell’attivazione dell’orario intendo confrontare la proposta tecnica elaborata assieme al territorio e alle associazioni del consumatori, per verificare la necessità di eventuali ulteriori perfezionamenti. Ricordo anche che il previsto servizio cadenzato ha un costo, ma che Trenitalia, interessata anch’essa a migliorare la situazione, ha concordato un prezzo inferiore di una decina di milioni a quello teorico di catalogo. In sostanza, il Veneto ha concordato un importo annuo di 140 milioni. L’accordo sancisce la previsione di anticipare l’entrata in servizio di 9 nuovi complessi del tipo Vivalto prevista nell’intesa Zaia – Moretti. Per noi è una scommessa, ma io sono convinto che la vinceremo”.  
   
   
ABRUZZO, ALTA VELOCITÀ: CHIODI, 4 ITALIE SPEREQUAZIONE INACCETTABILE STRATEGIA COMUNE REGIONI PER VELOCIZZARE LINEA ADRIATICA  
 
 Bari, 28 maggio 2013 - Uno studio di fattibilità per individuare le possibilità tecniche per velocizzare la linea ferroviaria lungo la dorsale adriatica ed un patto politico tra Regioni da sottoscrivere a Roma, entro metà giugno, presso il Ministero delle Insfrastrutture per sostenere tale studio e creare così le premesse per la successiva fase di progettazione dell´infrastruttura vera e propria. "Sul tema dell´Alta velocità non c´è dubbio che esistano non due ma almeno quattro Italie e questo non è accettabile se non nella misura in cui si pensi realmente di colmare il gap infrastrutturale e di prospettive di sviluppo economico con un atto di programmazione ed una visione unitaria che contribuisca a combattere questa grave sperequazione". Non ha usato mezzi termini, questa mattina, a Bari, il presidente della Regione, Gianni Chiodi nel corso del Forum organizzato dal quotidiano "La Gazzetta del Mezzogiorno". Al confronto, al quale hano partecipato anche i presidenti delle Regioni Puglia, Friuli e Molise, Nichi Vendola, Debora Serracchiani e Paolo di Laura Frattura sono intervenuti l´amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, e quello di Ntv, Giuseppe Sciarrone. "Noi Regioni del versante adriatico - ha proseguito Chiodi - abbiamo il dovere di cogliere l´occasione storica di stringere una fortissima alleanza e di sviluppare una importante azione politica che favorisca investimenti anche sulla direttrice ferroviaria adriatica. I benefici non si vedranno a breve ma non dobbiamo commettere l´errore di farci prendere dalla maledizione del mandato elettorale come è accaduto a molte delle classi dirigenti politiche che ci hanno preceduto. Del resto, - ha proseguito il Presidente - i tecnici della sopravvivenza del consenso elettorale hanno sempre avuto una visione strategica che non ha mai consentito loro di puntare su obiettivi ambiziosi ma solo su piccole cose, ritenute, però, visibili in termini di consenso politico. Invece, la strategia che ha portato l´Alta velocità nel nostro Paese è riuscita a cambiare completamente gli scenari economici delle aree interessate. Non solo ha ampliato il ventaglio dell´offerta con l´apertura ai privati e quindi ha portato più concorrenza ma ha favorito anche nuovi investimenti ed il miglioramento dei servizi. E´ per questo - ha rimarcato Chiodi - che occorre coinvolgere, al più presto, il Governo in una visione di lungo termine che individui le priorità infrastrutturali tenendo presenti costi e benefici ma soprattutto risorse e tempistica necessarie per far partire gli interventi. Che poi si tratti di portare da noi l´Altà capacità ferroviaria piuttosto che l´Alta velocità, per la quale ora non ci sono le condizioni econmico-finanziarie come hanno confermato gli stessi Moretti e Sciarrone , - ha concluso Chiodi - è un problema che discende dalle scelte effettuate in passato, anche a livello europeo, e che hanno penalizzato il versamente adriatico a vantaggio di quello tirrenico. Non è, tuttavia, da trascurare la possibilità concreta di portare la velocità media dei treni lungo l´asse adriatico dagli attuali 150 chilometri orari ai 200 kmh. Sarebbe un bel salto in avanti".  
   
   
FORUM BARI, L´ALTA VELOCITÀ LUNGO ADRIATICO CON IL CONTRIBUTO DI TUTTI  
 
Campobasso, 28 maggio 2013 - «Subito un impegno concreto di tutte le Regioni che si affacciano sull´Adriatico per rendere più veloci i collegamenti in treno nel tratto tra Bologna e Bari e subito la più ampia disponibilità al confronto per risolvere la questione del raddoppio del tratto ferroviario Termoli-lesina, oggi considerato un collo di bottiglia nei collegamenti tra il nord e il sud del Paese. Tutto questo richiederebbe investimenti e tempi compatibili». Lo ha detto il presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, intervenendo a Bari al Forum sulla realizzazione dell´alta velocità ferroviaria lungo la dorsale adriatica, iniziativa promossa dal quotidiano La Gazzetta del mezzogiorno che ha voluto riunire attorno allo stesso tavolo i governatori delle regioni interessate. Oltre al presidente del Molise c´erano infatti anche Gianni Chiodi (Abruzzo), Nichi Vendola (Puglia), Deborah Serracchiani (Friuli). Tutti si sono confrontati con l´amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti. Frattura, chiamato a fornire rassicurazioni in merito alla realizzazione del doppio binario tra Termoli e Lesina, intervento che consentirebbe una prima velocizzazione dei collegamenti tra nord e sud sul versante adriatico, ha ribadito la disponibilità della Regione Molise a dare il via libera in tempi brevi «a un approfondimento sulla questione con una attenta valutazione però per la parte dove è prevista la realizzazione di un viadotto». «Questo - ha spiegato il governatore -, perché ci rendiamo conto che sarebbe un´opera estremamente impattante. Comunque da parte nostra c´è la massima disponibilità a verificare il tracciato, entriamo nel merito della questione e vediamo cosa possiamo fare». Su questo argomento al termine del convegno Frattura ha avuto un primo incontro informale con i tecnici di Rfi, la società che gestisce la rete ferroviaria italiana. E´ stato deciso di fissare una nuova riunione ufficiale in tempi brevi. In merito a un primo possibile intervento per la velocizzazione di tutta la rete già esistente sul versante adriatico il governatore, nel corso del faccia a faccia con gli altri presidenti e l´Ad Moretti, ha invitato i vertici delle Ferrovie a rivedere la loro posizione in base alla quale su questa tratta non ci sarebbe un bacino di utenza tale da giustificare la realizzazione dell´opera. «E´ importante valutare il numero reale dei passeggeri interessati - ha ragionato Frattura -, e non soffermarsi invece solo sui numeri che fotografano la situazione attuale. Bisogna dunque considerare tutti quei viaggiatori che oggi per raggiungere Milano si muovono da Napoli e che invece con tempi di percorrenza più contenuti potrebbero in futuro fare scelte diverse e optare per il collegamento adriatico». «Insieme, le Regioni adriatiche - ha infine concluso il presidente -, possono ottenere risultati importanti. Anche perché sono convinto che, in termini di infrastrutture, per rendere compatibile l´esistente con la velocizzazione, non servono così tanti investimenti da rendere poi molto dubbiosi i termini della realizzazione».  
   
   
LOMBARDIA. TRENI, ACCORDO CON LIGURIA PER SERVIZIO MIGLIORE  
 
Milano, 29 maggio 2013 - Ieri mattina è stato siglato nella sede dell´Assessorato alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia un accordo con la Regione Liguria sui ´treni del mare´. All´incontro erano presenti l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, l´assessore ai Trasporti della Regione Liguria e i tecnici dei due Assessorati. Le due Regioni si sono accordate per mettere a disposizione congiuntamente le risorse economiche per mantenere attivi e migliorare i collegamenti tra la pianura e il mare in vista della stagione estiva. Dal 9 giugno, in concomitanza con il cambio orario dei servizi ferroviari regionali, prenderanno il via 8 corse dalla Lombardia alla Liguria, sia di Levante che di Ponente, con la denominazione di ´treni del mare´, che circoleranno in tutte le giornate festive, alcuni anche al sabato, della prossima stagione estiva. Le corse, dirette dalla Lombardia alle spiagge liguri, trasporteranno circa 10.000 persone ogni fine settimana, con tempi di percorrenza concorrenziali rispetto alle autostrade. I treni saranno accessibili con tutti i biglietti delle rispettive regioni oltre che con i consueti biglietti di Trenitalia a tariffa sovraregionale. Gli Orari - Gli 8 treni partiranno alle 6.48 da Porta Garibaldi, con arrivo alle 12.05 a Ventimiglia; alle 7.22 sempre da Porta Garibaldi e arrivo ad Albenga alle 11.33; alle 8.22 da Porta Garibaldi e arrivo alle 12.02 a Sestri Levante; alle 7.16 da Bergamo e arrivo a Ventimiglia alle 12.27. Al ritorno partiranno da Ventimiglia alle 15.54, con arrivo a Milano Porta Garibaldi alle 21.04; da Albenga alle 18.56, con arrivo a Porta Garibaldi alle 22.39; da Monterosso alle 17.22, con arrivo a Porta Garibaldi alle 21.38 e alle 18.16 da Ventimiglia, con arrivo a Bergamo alle 23.42. Stagione Estiva - ´Si tratta di un servizio molto importante, in vista della stagione estiva, che Regione Lombardia ha voluto mantenere e sostenere - ha spiegato l´assessore lombardo -. I treni di Trenord arriveranno fino al mare, garantendo un servizio aggiuntivo nel fine settimana per chi vuole raggiungere la Liguria, per l´estate. L´accordo è il primo passo di una più ampia collaborazione tra i due territori, per una mobilità che deve essere riorganizzata, non solo a livello locale, ma che deve coinvolgere tutte le regioni del Nord´. ´Il servizio - ha spiegato l´assessore ligure, - è fondamentale per implementare la mobilità tra le due Regioni e anche per gli indubbi vantaggi per l´utenza, oltre che per aumentare i flussi turistici verso la Liguria, soprattutto nei periodi dei ponti e nella stagione estiva alle porte´. ´Questo accordo - ha continuato l´assessore ligure - vuole migliorare il servizio già esistente, anche in vista di una riorganizzazione della mobilità tra le Regioni Liguria e Lombardia e per favorire gli interscambi interregionali e rafforzare un sistema di collaborazione del Nord Italia´. Expo - Nel corso della riunione di ieri non solo si è parlato di treni del mare, ma si sono poste le basi per dare vita a un tavolo di confronto sulla mobilità tra Lombardia e Liguria, in vista anche di Expo. Tra le questioni che verranno esaminate, anche in un successivo incontro che verrà richiesto dalle due Regioni ai vertici di Trenitalia, l´ipotesi di un collegamento veloce Genova-milano, in grado di produrre riflessi positivi sulla manifestazione del 2015.  
   
   
PRESENTATO IL BANDO DELLA METRO LEGGERA COSENZA - RENDE  
 
Cosenza, 28 maggio 2013 - E’ stato pubblicato il bando di gara relativo alla realizzazione della metro leggera che collegherà Cosenza a Rende. Lo ha annunciato, il 24 maggio nel corso di una conferenza stampa, il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti. All’incontro con i giornalisti - informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta regionale – hanno partecipato l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Gentile con il d.G. Del dipartimento Giovanni Laganà, l’assessore al bilancio Giacomo Mancini, ed il direttore generale della Stazione Unica Appaltante Antonio Rizzo. Con decreto del 21 maggio scorso, la S.u.a. Ha indetto la procedura aperta per l’affidamento del servizio di progettazione esecutiva per la fornitura del materiale rotabile e per la relativa esecuzione dei lavori. Il 23 maggio il decreto è stato trasmesso alla G.u.c.e. Per la relativa pubblicazione. Il termine ultimo per la ricezione delle offerte è il prossimo sedici luglio. L’aggiudicazione dell’appalto è prevista entro il mese di agosto 2013. Il costo complessivo dell’opera è di 160 milioni di euro. “Un impegno mantenuto – ha dichiarato il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti. La metro era un desiderio espresso da tempo la cui realizzazione si avvicina sempre più. E’ un bel segnale quello odierno per il territorio in un momento difficile quale quello attuale”. Sulle proposte avanzate dal sindaco di Cosenza, il Presidente della Regione ha sottolineato che “le proposte migliorative faranno parte del nostro piano, compatibilmente con gli indirizzi assunti, istanze che noi raccogliamo. La voce del sindaco è certamente autorevole, sperando che tutto ciò possa trovare la più ampia condivisione”.  
   
   
LIGURIA A TRENITALIA: NO A SMANTELLAMENTO SERVIZIO BIGLIETTERIE DI PRO LOCO E COOPERATIVE  
 
 Genova, 28 Maggio 2013. "Mantenere le convenzioni che Trenitalia ha con Pro loco e cooperative per il servizio di biglietteria nelle stazioni ferroviarie dei Comuni di Bogliasco, Camogli, Campo Ligure, Lavagna, Moneglia e Ronco Scrivia". Lo chiede in una lettera indirizzata ai vertici di Trenitalia nazionale e regionale, l´assessore ai trasporti della Regione Liguria, Enrico Vesco preoccupato che il recente affidamento del servizio di emissione dei biglietti regionali alla società "Servizi in rete 2001" possa causare rallentamenti e inefficienze. Nella lettera indirizzata all´amministratore delegato di Trenitalia, Vicenzo Soprano e al direttore regionale dell´azienda, Enrico Melloni l´assessore ai trasporti della Liguria ribadisce "l´importanza del servizio svolto da Pro loco e cooperative a favore delle comunità locali nelle cinque stazioni in questione". Il rischio secondo Vesco è che la riduzione delle provvigioni definite per la società Servizi in rete 2001 possa creare, come già sta avvenendo, disservizi agli utenti. "Già da qualche settimana infatti – scrive Vesco – le stazioni di Ronco Scrivia e Lavagna sono state chiuse con pesanti ripercussioni sulla collettività e conseguente degrado dei locali".  
   
   
NUOVA PERIMETRAZIONE DEL SITO DI BONIFICA DI INTERESSE NAZIONALE DI «VENEZIA - PORTO MARGHERA»: PUBBLICATO IL DECRETO DEL MINISTRO  
 
Venezia, 28 maggio 2013- La Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana ha pubblicato il 24 maggio il decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare con il quale viene ridefinito il perimetro del sito di bonifica di interesse nazionale di «Venezia - Porto Marghera». “Si tratta – spiega l’assessore veneto alla legge speciale per Venezia, Renato Chisso – della conclusione dell’iter avviato dalla Regione con l’approvazione di una delibera del 21 gennaio scorso, con la quale formalizzammo al Ministero una proposta di riperimetrazione del sito e che anticipammo personalmente all’allora Ministro Corrado Clini, in occasione di una sua visita a Venezia”. La precedente delimitazione era stata definita nel 2000, in un diverso contesto di conoscenze ambientali. “L’estensione di allora – ricorda l’assessore – ricomprendeva una variegata e complessa presenza di attività produttive, di servizi e commerciali, di aree verdi e residenziali. Il nuovo perimetro è invece circoscritto alle sole aree industriali, con l’esclusione di tutte le altre, comprese le zone lagunari e dei canali portuali”. “Ringrazio il Ministro Clini – ha concluso Chisso – per l’impegno che ha profuso al fine di raggiungere di questo obiettivo, che comporta di fatto una notevole semplificazione delle procedure amministrative”.  
   
   
SPAZZAMARE, AL VIA GARE PER UN MILIONE DI EURO PER LA PULIZIA DEL LITORALE CAMPANO  
 
Napoli, 28 maggio 2013 - "La Regione Campania ha avviato le gare per il servizio di pulizia del mare e la rimozione dei rifiuti galleggianti dal litorale campano." Così l´assessore all´Ambiente Giovanni Romano. "Il territorio - ha detto l´assessore Romano - è stato suddiviso in cinque ambiti di intervento, unità omogenee per caratteristiche geografiche e sono stati predisposti 5 bandi per il valore complessivo di 1 milione di euro. I lotti sono: fascia litoranea compresa tra i comuni che vanno da Sessa Aurunca a Bacoli; comuni da Bacoli a Punta Campanella; comuni da Punta Campanella ad Agropoli; comuni da Agropoli a Sapri; isole di Ischia, Capri e Procida. La finalità è quella di assicurare la pulizia degli specchi d´acqua del litorale campano attraverso un servizio di monitoraggio e rimozione dei rifiuti. Le attività, infatti, dovranno includere l´individuazione dei rifiuti a mare, la raccolta meccanica degli stessi ed il relativo stivaggio momentaneo a bordo, seguito dallo stivaggio in appositi contenitori posti a terra nelle vicinanze dell´ormeggio e il relativo smaltimento finale. In tal modo sarà possibile migliorare la balneazione in Campania. Il servizio partirà a luglio: fino alla fine della stagione estiva, 3 spazzamare per ciascun ambito territoriale, rastrelleranno i rifiuti tutti i giorni della settimana. Si risolve così un problema che si ripresenta ogni anno: l´inquinamento superficiale delle acque marino-costiere dovuto al notevole afflusso turistico, al consistente traffico di imbarcazioni che scaricano acque di sentina e rifiuti, nonché alla presenza di rifiuti e mucillagini trasportate dalle correnti. Grazie all´istituzione del servizio in tutta la fascia costiera regionale, totalmente gratuito per gli operatori balneari, il mare campano risulterà anche più attrattivo", ha concluso Romano.