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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 28 Aprile 2014 |
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RAGGIUNTO ACCORDO AZIENDA, MINISTERO, REGIONE PER MONITORAGGIO DELLA CONCESSIONE DI MIRANDOLA
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Roma, 28 aprile 2014 - Il Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, il Presidente della Regione Emilia - Romagna Vasco Errani, l’amministratore unico della Società Padana Energia Cinzia Triunfo, hanno raggiunto a Roma presso il Dicastero di via Veneto il seguente accordo relativo all’attività di monitoraggio e studio nella concessione denominata “Mirandola”. Accordo Di Collaborazione Relativo All’attivita’ Di Monitoraggio E Studio Nella Concessione Mirandola “ Laboratorio Cavone “ Il Ministero, la Regione Emilia Romagna, sentiti gli Enti territoriali, propongono alla Società Padana Energia S.p.a. (l’Azienda) di mettere a disposizione il sito per un arco temporale attualmente previsto in 90 giorni, al fine di sviluppare un’attività di monitoraggio e di ricerca pienamente coerente con le raccomandazioni contenute nel rapporto Ichese al fine di fornire una risposta esaustiva sul sito di Cavone. L´azienda, nella sua qualità di concessionaria, con il patrocinio di Assomineraria, pur dichiarando di non prestare acquiescenza alle risultanze del rapporto Ichese, in particolare in relazione al sito di Cavone, anche in considerazione del brevissimo tempo avuto a disposizione per la sua valutazione, non di meno accoglie fin d’ora la proposta del Ministero e della Regione di svolgere l´attività scientifica e di monitoraggio subordinando, in via esclusiva, l´attività oggetto della concessione allo svolgimento delle suddette attività. In virtù di tale Accordo di collaborazione, il Ministero, la Regione e l’Azienda in sede tecnica contestualmente concordano le modalità operative in piena coerenza con la scelta sopra indicata, con le “Raccomandazioni” del rapporto Ichese e nel rispetto delle prescrizioni di sicurezza disposte dall’Autorità di vigilanza. Le parti concordano sull’opportunità di rendere accessibili al pubblico i risultati delle attività di monitoraggio e ricerca assicurandone la diffusione e la conoscibilità. |
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SARDEGNA: QUESTIONE ACCISE, NON HA FONDAMENTO GIURIDICO |
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Cagliari, 28 Aprile 2014 - Respinta il 23 aprile in Consiglio Regionale la mozione presentata dalla minoranza di centrodestra per rilanciare la cosiddetta "questione accise", la richiesta di trasferimento di quote alla Sardegna che è stata impugnata dal Governo. La linea della Giunta, portata all´attenzione del Consiglio dall´Assessore della Programmazione e Bilancio Raffaele Paci, è quella della non opposizione all´impugnativa del Governo che considera incostituzionale la norma della finanziaria 2014 con cui la Sardegna rivendica entrate per un miliardo di euro dalle imposte su prodotti petroliferi fabbricati nell´isola, con riferimento alla raffineria Saras di Sarroch. Nel suo intervento a nome dell´Esecutivo Raffaele Paci ha sottolineato che nei rapporti con lo Stato non ha senso "aprire un conflitto solo per il gusto di aprirlo. Non esistono governi amici o nemici, esistono i diritti della Sardegna", ha proseguito. "Fino all´ultimo saremo impegnati a farli rispettare, e per riuscirci dobbiamo essere credibili. Rendere credibile l´Istituzione che rappresentiamo significa portare avanti questioni che partono da considerazioni di legittimità. Il problema prioritario in questo momento è avere la possibilità di spendere soldi che sono nostri, cioè ottenere l’adeguamento del patto di stabilità, cui leghiamo l’istituzione della nostra Agenzia delle Entrate. La campagna elettorale è finita e questa è una battaglia in cui dovremo essere tutti uniti. Domani saremo a Roma alla Ragioneria dello Stato, da cui non è mai stata ottenuta la quantificazione dell´anomalia riconosciuta alla Sardegna. Chiederemo questo con forza, e chiederemo in che modo possiamo ottenere gli allentamenti del patto cui avevamo diritto per gli anni precedenti." Rispondendo nel merito alla mozione portata in Aula, l´Assessore ha specificato: "La richiesta sulle accise non ha alcuna possibilità di avere successo in un eventuale vaglio della Consulta, perché lo strumento normativo utilizzato, cioè la norma che lo Stato ha impugnato, non è idoneo a raggiungere l´obiettivo, in quanto viziato da illegittimità." Evidenziando la complessità dell´argomento, Raffaele Paci ha spiegato che “la posizione della Giunta si basa sul motivato parere dei dirigenti e dell´ufficio legale della Regione, rafforzato da quello di esperti giuristi e costituzionalisti. È bene inoltre ricordare - ha proseguito - che le accise non sono una tassa di scopo, non servono ad abbattere l´inquinamento Battiamoci, invece, per averne una sulle industrie chimiche. Mischiare le cose non ci porta a nulla.". L´assessore Paci ha poi chiarito che l’impugnativa dello Stato non crea problemi al bilancio della Regione, dove non è prevista alcuna entrata per quanto riguarda le accise, "a riprova che anche il passato Governo regionale sapeva che questa norma non aveva fondamento giuridico". Dopo la chiusura dei lavori del Consiglio Regionale, il Presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha rilasciato una breve dichiarazione. "Le battaglie per i nostri diritti non possono essere ridotte a mosse pre-elettorali, per giunta impostate male", ha detto il Presidente Pigliaru. "Non è questo il modo di rappresentare i diritti della Sardegna, con richieste prive di qualunque fondamento giuridico e portate avanti in modo velleitario e demagogico. Nei rapporti con lo Stato si devono seguire le vie procedurali corrette, che sono quelle determinate dal nostro Statuto e che sono le uniche che ci permettono di raggiungere l’obiettivo e ottenere ciò che ci spetta. Esercitare la nostra autonomia in maniera responsabile significa anche questo." |
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INCONTRO TRA I RESPONSABILI DELLE CAMERE DELL´EUREGIO |
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Bolzano, 28 aprile 2014 – dopo il Consiglio dell’Unione regionale delle Camere di commercio di Trento e Bolzano – il 23 aprile si è svolto presso la Camera di Commercio di Bolzano un incontro tra il Presidente della Camera dell´economia del Tirolo, Jürgen Bodenseer, il Presidente della Camera di commercio di Trento, Adriano Dalpez, e il Presidente della Camera di commercio di Bolzano, Michl Ebner. L´obiettivo comune era approfondire la collaborazione tra le tre Camere dell´Euregio. Ai colloqui hanno partecipato anche i Vicepresidenti e Segretari generali delle tre organizzazioni. Le tre Camere hanno già avuto diverse occasioni di scambio in passato. Durante l´incontro a Bolzano è stato deciso di organizzare in futuro incontri periodici. Uno degli obiettivi dell´incontro di ieri era definire le tematiche importanti per le imprese dei tre territori. I tre Presidenti sono concordi sull´utilità dei colloqui e di un coordinamento delle attività che permettono di unire le forze e raggiungere così maggiori risultati. Le tre Camere punteranno in particolare su una collaborazione tra i settori formazione e economia. Iniziative come il Premio per giovani ricercatori possono fungere senz´altro da riferimento per il futuro, come è stato sottolineato ieri. Nel corso dell´incontro sono stati fissati diversi appuntamenti e eventi. Oltre ad una manifestazione informativa sulla Galleria di base del Brennero e un´iniziativa comune sulle imprese famigliari previste per l´anno prossimo, si è deciso di prendere insieme pubblicamente posizione su alcuni temi. "Soprattutto per l´economia del Tirolo del Nord è importante fare rete anche oltre confine", ha sottolineato il Presidente della Camera dell´economia del Tirolo, Jürgen Bodenseer, e ha aggiunto: "Per questo ci preme molto la collaborazione con l´Alto Adige e il Trentino." Il Presidente della Camera di commercio di Trento, Adriano Dalpez, ha sottolineato i vantaggi che comporta una collaborazione interregionale in vari settori: "La collaborazione con i nostri vicini del Nord ci facilita anche il collegamento con l´area di lingua tedesca, molto importante per la nostra economia", ha dichiarato Dalpez. L´importanza di una cooperazione tra i centri economici dell’Alto Adige, del Tirolo settentrionale e del Trentino è stata ribadita anche dal Presidente della Camera di commercio, Michl Ebner: "L´alto Adige, il centro geografico dell´Euregio, assume un ruolo fondamentale di collegamento tra l´area di lingua tedesca e quella di lingua italiana." Il prossimo incontro delle tre Camere si svolgerà in settembre. In una riunione dei Presidenti verranno trattati i temi principali per spianare la strada a una collaborazione rafforzata tra Alto Adige, Tirolo del Nord e Trentino. |
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IMPRESE: TRA GENNAIO E MARZO INVERSIONE DI TENDENZA NELLE CESSAZIONI D’IMPRESA
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Roma, 28 aprile 2014 – Chiude in rosso ma riprende un po’ di fiato, all’inizio del 2014, il sistema delle imprese italiane. In un trimestre che tradizionalmente consegna un bilancio negativo all’anagrafe delle Camere di commercio, il saldo del primo trimestre 2014 (-24.490 imprese) si segnala per una decisa inversione di tendenza rispetto al 2013, quando all’appello mancarono oltre 31mila imprese. Sul risultato ha influito, in particolare, il rallentamento delle cancellazioni (10mila in meno rispetto al primo trimestre dell’anno scorso, pari ad una contrazione del -6,7%), un dato che ha compensato fortemente il lieve calo delle iscrizioni (circa 3mila unità in meno rispetto al primo trimestre 2013, il 2,7%). In conseguenza di queste due dinamiche, lo stock delle imprese esistenti a fine marzo si attesta a 6.012.366 unità, di cui 1.390.064 (il 23,1%) artigiane. Dal punto di vista delle forme giuridiche, il contributo positivo più consistente al saldo è venuto dalle imprese costituite in forma di società di capitali (+9.387 unità nel trimestre, in lieve aumento rispetto al 2013). Saldo positivo (+557 unità) anche per le “altre forme” (sostanzialmente corrispondenti alle imprese cooperative). Guardando lo Stivale, tutte le regioni – con l’unica eccezione del Lazio, stabile - evidenziano saldi negativi, con in testa Friuli Venezia-giulia (-1,17%), Marche (-0,81%) e Piemonte (-0,78%). Tra i settori, saldi positivi si registrano unicamente nelle attività di noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese (+1.817 unità, per una crescita superiore all’1%), nell’assistenza sociale (+332) e nella fornitura di energia (+213). Rispetto al trimestre 2013, pur continuando a far registrare un segno “meno” davanti al proprio saldo, i tre settori più numericamente più consistenti dell’economia evidenziano tutti un’inversione di tendenza, con perdite dello stock più contenute rispetto a dodici mesi fa: le costruzioni (-0,98% contro -1,40%), il commercio (- 0,45% contro -0,59%) e le attività manifatturiere (-0,65% contro -0,88%). E’ questo il quadro di sintesi che emerge dai dati sulla nati-mortalità delle imprese italiane nel primo trimestre dell’anno fotografati attraverso Movimprese, la rilevazione trimestrale condotta per Unioncamere da Infocamere – la società di sistema delle Camere di Commercio italiane - e disponibile all’indirizzo www.Infocamere.it. “La riduzione delle chiusure è un segnale positivo, le imprese cominciano ad avvertire che il vento dell’economia sta cambiando e cercano di restare aggrappate al mercato per cogliere le opportunità di rilancio dei consumi” ha detto il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. “E evidente, però, che l’incertezza del quadro complessivo resta elevata e induce ancora tanti italiani a rimandare i loro progetti imprenditoriali. I provvedimenti economici in via di definizione devono sgombrare il campo da questa incertezza e restituire fiducia a chi vuole scommettere sull’impresa. Le riforme allo studio non solo devono essere fatte con urgenza, ma devono essere fatte bene e per durare. Agli imprenditori di oggi e di domani, più che gli incentivi, servono norme più stabili e più semplici. Solo così si torna ad avere fiducia e dunque a investire, a creare occupazione e a crescere”. Il Quadro Generale Come evidenzia la tabella 1, il primo trimestre dell’anno consegna tradizionalmente un bilancio negativo poiché riflette l’accumularsi di cessazioni contabilizzate a gennaio ma riferibili in realtà agli ultimi giorni dell’anno precedente, cosicché i registri camerali rilevano queste chiusure con il bilancio del primo trimestre dell’anno. Alle indicazioni in senso positivo suggerite dal sensibile calo delle cessazioni (come detto, circa 10mila unità in meno rispetto al primo trimestre del 2013), si associa una rinnovata attenzione ai freni che rallentano la vitalità imprenditoriale: il dato sulle iscrizioni del primo trimestre del 2014 è infatti il peggiore dell’ultimo decennio, segno che – nonostante i miglioramenti del quadro internazionale e le più solide prospettive di ripresa dell’economia italiana - le condizioni del mercato continuano a sugerire una certa cautela a chi nutre progetti imprenditoriali. Tab. 1 - Serie storica delle iscrizioni, delle cessazioni e dei relativi tassi nel I trimestre di ogni anno Totale imprese e imprese artigiane - Valori assoluti e percentuali
Totale imprese |
Anno |
Iscrizioni |
Cessazioni [1] |
Saldi |
Tasso di iscrizione |
Tasso di Cessazione |
Tasso di Crescita [2] |
2004 |
125.864 |
127.627 |
-1.763 |
2,13% |
2,16% |
-0,03% |
2005 |
126.849 |
119.373 |
7.476 |
2,11% |
1,99% |
0,12% |
2006 |
137.156 |
137.333 |
-177 |
2,26% |
2,26% |
-0,00% |
2007 |
142.416 |
156.624 |
-14.208 |
2,32% |
2,56% |
-0,23% |
2008 |
130.629 |
152.443 |
-21.814 |
2,15% |
2,51% |
-0,36% |
2009 |
118.407 |
149.113 |
-30.706 |
1,94% |
2,44% |
-0,50% |
2010 |
123.094 |
139.275 |
-16.181 |
2,02% |
2,29% |
-0,27% |
2011 |
125.271 |
134.909 |
-9.638 |
2,05% |
2,21% |
-0,16% |
2012 |
120.278 |
146.368 |
-26.090 |
1,97% |
2,40% |
-0,43% |
2013 |
118.618 |
149.969 |
-31.351 |
1,95% |
2,46% |
-0,51% |
2014 |
115.374 |
139.864 |
-24.490 |
1,90% |
2,31% |
-0,40% |
di cui imprese artigiane |
Anno |
Iscrizioni |
Cessazioni |
Saldi |
Tasso di iscrizione |
Tasso di cessazione |
Tasso di crescita |
2004 |
28.844 |
38.873 |
-10.029 |
2,00% |
2,69% |
-0,69% |
2005 |
29.728 |
37.725 |
-7.997 |
2,03% |
2,58% |
-0,55% |
2006 |
32.232 |
44.232 |
-12.000 |
2,18% |
3,00% |
-0,81% |
2007 |
34.680 |
46.453 |
-11.773 |
2,34% |
3,13% |
-0,79% |
2008 |
33.042 |
45.911 |
-12.869 |
2,21% |
3,07% |
-0,86% |
2009 |
31.744 |
47.308 |
-15.564 |
2,12% |
3,16% |
-1,04% |
2010 |
30.967 |
44.791 |
-13.824 |
2,09% |
3,03% |
-0,94% |
2011 |
32.550 |
44.042 |
-11.492 |
2,21% |
2,99% |
-0,78% |
2012 |
32.965 |
48.191 |
-15.226 |
2,26% |
3,30% |
-1,04% |
2013 |
29.214 |
50.399 |
-21.185 |
2,03% |
3,50% |
-1,47% |
2014 |
28.308 |
44.958 |
-16.650 |
2,01% |
3,19% |
-1,18% | Fonte: Unioncamere-infocamere, Movimprese (*) Al netto delle cancellazioni d’ufficio effettuate nel periodo Le Forme Giuridiche Escluse le società di persone, l’inversione di tendenza riportata nel trimestre ha riguardato, in diversa misura, tutte le altre forme giuridiche d’impresa. In termini assoluti, solo le società di capitali e le altre forme (cooperative e consorzi) hanno fatto segnare un bilancio positivo (per la precisione, 9mila in più per le prime e poco più di 500 unità per le seconde). Il miglioramento del quadro generale ha tuttavia toccato anche le imprese individuali (-28.798) il cui saldo, pur negativo, rileva un valore migliore rispetto a un anno fa (di ben 9.463 unità). La tabella 2 ribadisce come la crisi continui a farsi sentire soprattutto fra le ditte individuali e, da qualche periodo con durezza, fra le società di persone. In particolare, per le prime, il forte peso delle cessazioni sul totale delle chiusure del trimestre (il 73,6%) - unito al contributo più limitato delle iscrizioni (le ditte individuali hanno determinato solo il 63,5% di tutte le nuove aperture) - basta e avanza a spiegare da solo il saldo negativo dell’intero periodo. Come detto, il forte deficit determinato dalle piccole e piccolissime imprese è stato solo parzialmente bilanciato dalle società di capitali (la forma giuridica più dinamica da diversi anni a questa parte), cresciute dello 0,65% a fronte di un tasso nazionale pari a -0,40%. Questa buona performance si riflette solo in piccola parte anche nel mondo artigiano, in cui le società di capitali - malgrado rappresentino l’unica forma giuridica in aumento nell’intervallo di tempo in esame - sono decisamente una minoranza: costituiscono meno del 5% del totale dello stock, ma come forma societaria fanno registrare una crescita trimestrale dell’1% (a fronte di un arretramento complessivo del comparto dell’ordine dell’1,1%). Tab. 2 – Riepilogo della nati-mortalità per forme giuridiche – I trimestre 2014 Totale imprese e imprese artigiane
Forme giuridiche |
Iscrizioni |
Cessazioni |
Saldo I trim. 2014 |
Stock al 31.03.2014 |
Tasso di crescita I trim. 2014 |
Tasso di crescita I trim. 2013 |
|
|
Totale imprese |
|
|
|
Società di capitali |
27.126 |
17.739 |
9.387 |
1.451.806 |
0,65% |
0,64% |
Società di persone |
10.655 |
16.291 |
-5.636 |
1.101.889 |
-0,51% |
-0,29% |
Imprese individuali |
74.187 |
102.985 |
-28.798 |
3.253.494 |
-0,88% |
-1,15% |
Altre forme |
3.406 |
2.849 |
557 |
205.177 |
0,25% |
0,59% |
Totale |
115.374 |
139.864 |
-24.490 |
6.012.366 |
-0,40% |
-0,51% |
di cui imprese artigiane |
Società di capitali |
2.100 |
1.486 |
614 |
63.821 |
0,98% |
1,13% |
Società di persone |
2.741 |
5.119 |
-2.378 |
242.864 |
-0,97% |
-0,80% |
Imprese individuali |
23.339 |
38.188 |
-14.849 |
1.078.849 |
-1,36% |
-1,77% |
Altre forme |
128 |
165 |
-37 |
4.530 |
-0,80% |
0,35% |
Totale |
28.308 |
44.958 |
-16.650 |
1.390.064 |
-1,18% |
-1,47% | Fonte: Unioncamere-infocamere, Movimprese Le Dinamiche Territoriali I dati disaggregati in base alle quattro grandi circoscrizioni territoriali, mettono in luce saldi negativi fra iscrizioni e cessazioni per tutte le macroaree, sia per le imprese nel loro complesso, che per le sole imprese artigiane. Esaminando le singole circoscrizioni, il Centro fa registrare il migliore risultato del periodo: solo -2.960 imprese, pari a una variazione negativa dello stock dello 0,23%. Dall’analisi della composizione percentuale dei flussi delle aperture e chiusure, il Centro mostra una percentuale di iscrizioni (22,1%) superiore al proprio peso percentuale sul totale delle imprese italiane (21,6%) calcolato alla fine del trimestre precedente. E poiché, al contrario, il peso delle proprie cessazioni (20,3%), risulta inferiore a quello del proprio peso sul totale, la quota di saldo negativo di cui è responsabile è poco più del 12% del totale, segno di una significativa resistenza ai colpi della crisi. Il contributo maggiore al risultato negativo del trimestre arriva invece dal Mezzogiorno, dove le 8.570 imprese che a fine marzo sono mancate all’appello rappresentano il 35% di tutto il saldo, due punti percentuali in più del peso che il Sud ha in termini di imprese registrate (il 32,9%). A seguire troviamo il Nord-est, responsabile del 28,3% del bilancio del trimestre, una quota addirittura superiore di 9 punti rispetto al proprio peso in termini di imprese sul totale (pari al 19,4%). Chiude il Nord-ovest, che nonostante il suo peso in termini di imprese sul totale sia di poco superiore al 26%, ha contribuito al saldo negativo del periodo con una quota pari al 24,6%. Tab. 3 – Nati-mortalità delle imprese per grandi circoscrizioni territoriali – I trimestre 2014
Aree geografiche |
Valori Assoluti |
Iscrizioni |
di cui artigiane |
Cessazioni |
di cui artigiane |
Saldo |
di cui artigiane |
Registrate al 31.03.2014 |
di cui artigiane |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Nord-ovest |
30.720 |
9.706 |
36.747 |
13.986 |
-6.027 |
-4.280 |
1.569.185 |
434.021 |
Nord-est |
22.058 |
7.335 |
28.991 |
10.351 |
-6.933 |
-3.016 |
1.167.089 |
325.710 |
Centro |
25.469 |
5.889 |
28.429 |
9.203 |
-2.960 |
-3.314 |
1.299.211 |
280.988 |
Sud E Isole |
37.127 |
5.378 |
45.697 |
11.418 |
-8.570 |
-6.040 |
1.976.881 |
349.345 |
Italia |
115.374 |
28.308 |
139.864 |
44.958 |
-24.490 |
-16.650 |
6.012.366 |
1.390.064 | Fonte: Unioncamere-infocamere, Movimprese A livello regionale, l’unica regione che ha chiuso il trimestre con il segno positivo, seppur per sole 47 unità, è stata il Lazio. Sul fronte opposto, Piemonte (-3.564), Veneto (-3.044) e Puglia (-2.498) sono state le regioni che hanno accusato le riduzioni più consistenti della propria base imprenditoriale. Considerando le sole imprese artigiane, il segno meno accomuna tutte le regioni tra cui, comunque, spicca il Molise per il valore meno negativo di tutti (-54). In termini assoluti, i saldi più consistenti si registrano in Lombardia (-1.988), in Piemonte (-1.778) e in Emilia Romagna (-1.393). Insieme alle società di capitale, a chiudere il trimestre con il segno positivo sono state anche le imprese costituite in forma di cooperativa. Con riferimento a questo universo, tra la fine di dicembre e la fine di marzo le cooperative hanno fatto registrare complessivamente un saldo di 452 unità in più, pari allo 0,31% su base trimestrale. In termini assoluti meglio di tutte ha fatto la Sicilia, con 107 coop in più in tre mesi, il 23,7% di tutto il saldo nazionale. All’estremo opposto, in campo negativo, si colloca il Veneto, che chiude il trimestre con 58 unità in meno. Tab. 4 – Nati-mortalità delle imprese per regioni – I trimestre 2014 Totale imprese
Regioni |
Iscrizioni |
Cessazioni |
Saldo |
Stock al |
Tasso di crescita |
Tasso di crescita |
|
|
|
I trim 2014 |
31 marzo 2014 |
I trim 2014 |
I trim 2013 |
Piemonte |
8.786 |
12.350 |
-3.564 |
448.198 |
-0,78 |
-0,85% |
Valle D´aosta |
205 |
342 |
-137 |
13.365 |
-1,01 |
-1,27% |
Lombardia |
18.717 |
20.117 |
-1.400 |
944.272 |
-0,15 |
-0,28% |
Trentino A. A. |
1.978 |
2.135 |
-157 |
108.737 |
-0,14 |
-0,42% |
Veneto |
8.910 |
11.954 |
-3.044 |
488.646 |
-0,62 |
-0,66% |
Friuli V. G. |
1.895 |
3.152 |
-1.257 |
105.781 |
-1,17 |
-0,81% |
Liguria |
3.012 |
3.938 |
-926 |
163.350 |
-0,56 |
-0,69% |
Emilia Romagna |
9.275 |
11.750 |
-2.475 |
463.925 |
-0,53 |
-0,78% |
Toscana |
8.623 |
9.827 |
-1.204 |
410.918 |
-0,29 |
-0,57% |
Umbria |
1.782 |
2.159 |
-377 |
94.900 |
-0,39 |
-0,78% |
Marche |
3.259 |
4.685 |
-1.426 |
173.614 |
-0,81 |
-0,74% |
Lazio |
11.805 |
11.758 |
47 |
619.779 |
0,01 |
-0,07% |
Abruzzo |
2.972 |
4.028 |
-1.056 |
147.498 |
-0,71 |
-0,73% |
Molise |
658 |
811 |
-153 |
34.684 |
-0,44 |
-0,71% |
Campania |
10.811 |
12.713 |
-1.902 |
558.790 |
-0,34 |
-0,08% |
Puglia |
7.216 |
9.714 |
-2.498 |
375.821 |
-0,66 |
-0,68% |
Basilicata |
965 |
1.356 |
-391 |
59.542 |
-0,65 |
-0,91% |
Calabria |
3.018 |
3.661 |
-643 |
177.939 |
-0,36 |
-0,67% |
Sicilia |
8.700 |
9.733 |
-1.033 |
456.753 |
-0,22 |
-0,58% |
Sardegna |
2.787 |
3.681 |
-894 |
165.854 |
-0,53 |
-0,81% |
Italia |
115.374 |
139.864 |
-24.490 |
6.012.366 |
-0,40 |
-0,51% | Fonte: Unioncamere-infocamere, Movimprese Tab. 5 – Nati-mortalità delle imprese per regioni – I trimestre 2014 Imprese artigiane
Regioni |
Iscrizioni |
Cessazioni |
Saldo |
Stock al |
Tasso di crescita |
Tasso di crescita |
|
|
|
I trim 2014 |
31 marzo 2014 |
I trim 2014 |
I trim 2013 |
Piemonte |
2.852 |
4.630 |
-1.778 |
127.926 |
-1,37% |
-1,62% |
Valle D´aosta |
59 |
137 |
-78 |
3.966 |
-1,92% |
-1,02% |
Lombardia |
5.795 |
7.783 |
-1.988 |
256.581 |
-0,77% |
-1,43% |
Trentino A. A. |
583 |
688 |
-105 |
26.423 |
-0,40% |
-0,98% |
Veneto |
2.801 |
4.057 |
-1.256 |
134.512 |
-0,92% |
-1,28% |
Friuli V. G. |
685 |
947 |
-262 |
29.183 |
-0,89% |
-1,05% |
Liguria |
1.000 |
1.436 |
-436 |
45.548 |
-0,95% |
-1,36% |
Emilia Romagna |
3.266 |
4.659 |
-1.393 |
135.592 |
-1,02% |
-1,65% |
Toscana |
2.738 |
3.886 |
-1.148 |
109.874 |
-1,03% |
-1,84% |
Umbria |
465 |
752 |
-287 |
22.460 |
-1,26% |
-1,80% |
Marche |
1.105 |
1.693 |
-588 |
48.479 |
-1,20% |
-1,69% |
Lazio |
1.581 |
2.872 |
-1.291 |
100.175 |
-1,27% |
-1,29% |
Abruzzo |
660 |
1.275 |
-615 |
33.368 |
-1,80% |
-2,17% |
Molise |
119 |
173 |
-54 |
7.092 |
-0,75% |
-1,42% |
Campania |
1.093 |
2.291 |
-1.198 |
72.955 |
-1,62% |
-0,34% |
Puglia |
1.231 |
2.522 |
-1.291 |
73.404 |
-1,73% |
-1,62% |
Basilicata |
73 |
304 |
-231 |
11.139 |
-2,03% |
-1,78% |
Calabria |
549 |
1.131 |
-582 |
34.578 |
-1,66% |
-1,97% |
Sicilia |
1.196 |
2.547 |
-1.351 |
78.738 |
-1,69% |
-1,49% |
Sardegna |
457 |
1.175 |
-718 |
38.071 |
-1,85% |
-1,74% |
Italia |
28.308 |
44.958 |
-16.650 |
1.390.064 |
-1,18% |
-1,47% |
|
|
|
|
|
|
|
|
| Fonte: Unioncamere-infocamere, Movimprese Tab. 6 - Riepilogo regionale delle cooperative registrate al 31.03.2014 e al 31.12.2013 Valori assoluti, saldi e variazioni % dello stock
Regioni |
Coop registrate al 31 marzo 2014 |
Saldo I trim. 2014 |
Composizione % dello stock |
Composizione % del saldo |
Var % I trim. 2014 |
Piemonte |
5.680 |
10 |
3,99% |
2,21% |
0,17% |
Valle D´aosta |
282 |
-4 |
0,20% |
-0,88% |
-1,40% |
Lombardia |
19.132 |
31 |
13,44% |
6,86% |
0,16% |
Trentino-alto Adige |
1.644 |
7 |
1,16% |
1,55% |
0,43% |
Veneto |
5.548 |
-58 |
3,90% |
-12,83% |
-0,98% |
Friuli-venezia Giulia |
1.256 |
-2 |
0,88% |
-0,44% |
-0,16% |
Liguria |
2.832 |
-10 |
1,99% |
-2,21% |
-0,35% |
Emilia-romagna |
7.403 |
40 |
5,20% |
8,85% |
0,52% |
Toscana |
6.805 |
30 |
4,78% |
6,64% |
0,43% |
Umbria |
1.510 |
11 |
1,06% |
2,43% |
0,71% |
Marche |
2.536 |
-13 |
1,78% |
-2,88% |
-0,51% |
Lazio |
18.496 |
58 |
13,00% |
12,83% |
0,29% |
Abruzzo |
2.582 |
-2 |
1,81% |
-0,44% |
-0,08% |
Molise |
770 |
0 |
0,54% |
0,00% |
0,00% |
Campania |
15.475 |
44 |
10,87% |
9,73% |
0,28% |
Puglia |
12.832 |
93 |
9,02% |
20,58% |
0,70% |
Basilicata |
2.330 |
20 |
1,64% |
4,42% |
0,86% |
Calabria |
4.912 |
53 |
3,45% |
11,73% |
1,09% |
Sicilia |
25.879 |
107 |
18,18% |
23,67% |
0,41% |
Sardegna |
4.408 |
37 |
3,10% |
8,19% |
0,77% |
Italia |
142.312 |
452 |
100,00% |
100,00% |
0,31% | Fonte: Unioncamere-infocamere, Movimprese Le Dinamiche Settoriali Dall’analisi dei dati offerti dalla tavola 7, si può notare innanzitutto come la variazione negativa dello stock complessivo delle imprese si sia distribuita fra 11 delle 21 sezioni nelle quali è articolato il totale delle imprese italiane. In termini relativi, il saldo negativo del trimestre è spiegato per oltre il 50% dalla sola Agricoltura, settore stroricamente in contrazione che, tra gennaio e marzo di quest’anno, ha visto ridursi il proprio tessuto di imprese di 11.536 unità. Di segno negativo, ma con entità ridotte, anche i saldi degli altri tre grandi comparti delle Costruzioni, del Commercio e dell’industria manifatturiera (che chiudono il periodo, rispettivamente, con 8.624, 6.909 e 3.887 unità in meno). Tra le restanti 10 sezioni che hanno conosciuto una variazione positiva spiccano le attività di noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese (+1.817), la Sanità e assistenza sociale (+332) e la Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (+213 unità). Quanto alle imprese artigiane, come si è già avuto modo di accennare in precedenza, la fortissima prevalenza delle Ditte individuali che caratterizza il mondo artigiano, spiega in grande misura questi risultati. Le sezioni che hanno conosciuto una variazione negativa dello stock nel trimestre da poco concluso sono state ben 12. Più nel dettaglio, mentre le imprese artigiane determinano meno di un quarto delle imprese totali (23,1%) e hanno registrato una riduzione dello stock dell’ 1,18%, quattro soli comparti con 1.147.762 unità determinano l’82,6% delle imprese artigiane italiane. E queste quattro sezioni determinano il 96% della variazione negativa registrata complessivamente dalle imprese artigiane. Inoltre, per meglio capire la specificità del mondo artigiano, nelle Costruzioni (-9.359 unità), nella Manifattura (-3.866 unità), nelle attività di Trasporto (-1.035 unità) e nelle Altre attività di servizio (-1.717 unità), il saldo negativo delle imprese artigiane spiega per intero, e anzi lo supera, il saldo delle imprese registrate nelle quattro sezioni. Come dire che il bilancio negativo complessivo di queste tipologie di attività è spiegato completamente dal mondo artigiano. Tab. 7 - Stock, saldi e tassi di variazione degli stock rispetto al 31.12.2014 Totale imprese e imprese artigiane nei principali settori
Settori Di Attivita´ |
Stock al 31 marzo 2014 |
Saldo dello stock nel I trimestre |
Tasso di var. % trimestrale dello stock |
|
Totale imprese |
di cui artigiane |
Totale imprese |
di cui artigiane |
Totale imprese |
di cui artigiane |
Agricoltura, silvicoltura pesca |
772.224 |
10.003 |
-11.536 |
-90 |
-1,47% |
-0,89% |
Estrazione di minerali da cave e miniere |
4.551 |
771 |
-2 |
-6 |
-0,04% |
-0,77% |
Attività manifatturiere |
590.980 |
327.230 |
-3.887 |
-3.866 |
-0,65% |
-1,17% |
Fornitura di energia elettrica, gas, vapore |
9.999 |
84 |
213 |
1 |
2,17% |
1,20% |
Fornitura di acqua; reti fognarie |
10.978 |
2.454 |
42 |
7 |
0,38% |
0,29% |
Costruzioni |
864.771 |
542.546 |
-8.624 |
-9.359 |
-0,98% |
-1,69% |
Commercio |
1.537.920 |
86.771 |
-6.909 |
-490 |
-0,45% |
-0,56% |
Trasporto e magazzinaggio |
173.270 |
94.478 |
-795 |
-1.035 |
-0,45% |
-1,08% |
Attività dei servizi alloggio e ristorazione |
409.322 |
49.338 |
110 |
-357 |
0,03% |
-0,72% |
Servizi di informazione e comunicazione |
127.129 |
11.769 |
37 |
40 |
0,03% |
0,34% |
Attività finanziarie e assicurative |
118.311 |
117 |
-550 |
0 |
-0,46% |
0,00% |
Attività immobiliari |
282.074 |
252 |
-69 |
16 |
-0,02% |
6,78% |
Attività professionali, scientifiche e tecniche |
194.422 |
24.417 |
-1.000 |
-288 |
-0,51% |
-1,17% |
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi alle imprese |
168.772 |
45.555 |
1.817 |
454 |
1,08% |
1,01% |
Amministrazione pubblica e difesa; ass. Sociale |
134 |
1 |
-5 |
-1 |
-3,47% |
-50,00% |
Istruzione |
27.133 |
2.215 |
14 |
-5 |
0,05% |
-0,23% |
Sanità e assistenza sociale |
36.167 |
829 |
332 |
3 |
0,92% |
0,36% |
Attività artistiche, sportive, di intrattenimento |
68.775 |
5.989 |
-26 |
-90 |
-0,04% |
-1,48% |
Altre attività di servizi |
230.379 |
183.508 |
-1.328 |
-1.717 |
-0,57% |
-0,93% | Fonte: Unioncamere-infocamere, Movimprese L’andamento Delle Procedure Concorsuali I fallimenti Posto che l’apertura di una procedura concorsuale (fallimento o concordato) è il risultato di un lungo periodo di sofferenza dell’impresa e che, pertanto, ‘fotografa’ condizioni antecedenti al momento della rilevazione, nel primo trimestre del 2014 le aperture di procedure fallimenti hanno fatto registrare una sensibile crescita rispetto allo stesso periodo del 2013: tra gennaio e marzo, infatti, le nuove procedure sono state circa 3.600, il 22% in più rispetto al 2013. L’aumento riguarda sia le imprese costituite in forma di società di capitali (+22,6%), che le società di persone (+23,5%) e, soprattutto, le imprese individuali (+25%). In lieve controtendenza appaiono, invece, le aperture di procedimenti fallimentari per le imprese costituite come consorzi o cooperative, che hanno mostrato un calo di circa il 2%. Una procedura fallimentare su 4, aperta tra l´inizio di gennaio e la fine di marzo, ha riguardato aziende che operano nel commercio (+ 24% rispetto allo stesso periodo del 2013). In crescita anche i fallimenti nell’industria manifatturiera, un comparto in cui il fenomeno era in calo nel 2013: nel primo trimestre del 2014 si contano 763 fallimenti di imprese industriali, il 22,5% in più dell´anno precedente. Allo stesso modo, anche l´edilizia ha fatto registrare un incremento rispetto al dato 2013: +20,1% corrispondenti a 771 nuove procedure avviate. Dal punto di vista geografico, l´aumento dei default riguarda tutte le aree del Paese: in misura maggiore, rispetto alla media nazionale, nel Nord Ovest (+22,8%), nel Centro (+23,0%) e nel Mezzogiorno (+27,8%); sotto la media nel solo Nord-est (+12,5). Il dettaglio dei dati regionali ci consegna la Lombardia, in termini assoluti, come la regione con il maggior numero di procedure fallimentari aperte (808), seguita a distanza da Lazio (364) e Toscana (293). Le uniche regioni in cui i fallimenti appaiono in diminuzione sono la Basilicata (-17,6%), il Molise (-9,1%) e la Calabria (-2,4%). I concordati Nel primo trimestre del 2014 le domande di concordato risultano in aumento del 34,2% rispetto allo stesso periodo del 2013. Il rialzo, che ha portato il totale delle domande presentate nei primi tre mesi dell’anno a quota 577, è attribuibile ai forti incrementi osservati nell’industria manifatturiera (+53,8% rispetto al primo trimestre 2013), nel commercio (+44,8%) e nelle costruzioni (+28,9%). Insieme i tre settori costituiscono il 79,3% di tutti i concordati aperti nel periodo. Il Nord Ovest è l’area in cui nel primo trimestre 2014 si conta il maggior numero di domande di concordato preventivo (182), in aumento del 43,3% rispetto allo stesso periodo del 2013. Il ricorso al concordato preventivo è meno diffuso nel Mezzogiorno: nel primo trimestre si contano 111 domande, in aumento del 40,5% rispetto al primo trimestre 2013. I dati per natura giuridica indicano che tra il primo gennaio e il 31 marzo 2014, le domande sono aumentate senza distinzione per tutte le forme, con variazioni comprese tra il +2,1% delle società di persone e il 183,3% delle Altre forme. Tab. 8 - Imprese entrate in procedura fallimentare e in concordato per forma giuridica Primo trimestre 2014 e variazioni %
|
Fallimenti |
Concordati |
I trim. 2014 |
Var. % 14/13 |
Var. % 13/12 |
I trim. 2014 |
Var. % 14/13 |
Var. % 13/12 |
Societa´ di capitale |
2.756 |
22,6% |
-1,3% |
494 |
36,5% |
49,0% |
Societa´ di persone |
446 |
23,5% |
-5,0% |
48 |
2,1% |
20,5% |
Imprese individuali |
300 |
25,0% |
-17,5% |
18 |
20,0% |
25,0% |
Altre forme |
105 |
-1,9% |
59,7% |
17 |
183,3% |
0,0% |
Totale |
3.607 |
22,0% |
-2,0% |
577 |
34,2% |
43,3% | Fonte: Unioncamere-infocamere, Movimprese Tab. 9 - Imprese entrate in procedura fallimentare e in concordato per attività economica Primo trimestre 2014 e variazioni %
|
Fallimenti |
Concordati |
I trim. 2014 |
Var. % 14/13 |
Var. % 13/12 |
I trim. 2014 |
Var. % 14/13 |
Var. % 13/12 |
Agricoltura, silvicoltura pesca |
15 |
-31,8% |
69,2% |
2 |
-33,3% |
-25,0% |
Estrazione di minerali da cave e miniere |
8 |
0,0% |
100,0% |
2 |
100,0% |
0,0% |
Attività manifatturiere |
763 |
22,5% |
-5,3% |
203 |
53,8% |
22,2% |
Fornitura energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata |
5 |
25,0% |
300,0% |
1 |
-66,7% |
200,0% |
Fornitura acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti |
10 |
0,0% |
0,0% |
6 |
50,0% |
0,0% |
Costruzioni |
771 |
20,1% |
-0,6% |
116 |
28,9% |
32,4% |
Commercio all´ingrosso e al dettaglio |
844 |
23,9% |
1,5% |
139 |
44,8% |
45,5% |
Trasporto e magazzinaggio |
186 |
35,8% |
-6,8% |
13 |
44,4% |
125,0% |
Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione |
171 |
23,0% |
1,5% |
9 |
28,6% |
40,0% |
Servizi di informazione e comunicazione |
75 |
21,0% |
-21,5% |
4 |
100,0% |
100,0% |
Attività finanziarie e assicurative |
16 |
-5,9% |
6,3% |
3 |
0,0% |
-100,0% |
Attività immobiliari |
175 |
21,5% |
8,3% |
39 |
-4,9% |
156,3% |
Attività professionali, scientifiche e tecniche |
117 |
37,6% |
0,0% |
10 |
-16,7% |
200,0% |
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese |
111 |
26,1% |
-4,3% |
6 |
-25,0% |
166,7% |
Istruzione |
7 |
-30,0% |
42,9% |
0 |
0,0% |
0,0% |
Sanità e assistenza sociale |
16 |
60,0% |
-33,3% |
1 |
0,0% |
0,0% |
Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento |
32 |
18,5% |
-25,0% |
0 |
100,0% |
100,0% |
Altre attività di servizi |
26 |
36,8% |
-20,8% |
2 |
0,0% |
0,0% | Fonte: Unioncamere-infocamere, Movimprese Tab. 10 - Imprese entrate in procedura fallimentare e in concordato per regione Primo trimestre 2014 e variazioni %
|
Fallimenti |
Concordati |
|
I trim. 2014 |
Var. % 14/13 |
Var. % 13/12 |
I trim. 2014 |
Var. % 14/13 |
Var. % 13/12 |
Abruzzo |
80 |
77,8% |
-39,2% |
18 |
125,0% |
0,0% |
Basilicata |
14 |
-17,6% |
-22,7% |
1 |
0,0% |
0,0% |
Calabria |
81 |
-2,4% |
10,7% |
7 |
16,7% |
100,0% |
Campania |
288 |
25,8% |
-9,5% |
21 |
| |
|
|
|
 |
|
|
|
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 |
PIOMBINO, I PUNTI QUALIFICANTI DELL´ACCORDO: INVESTIMENTI PORTO, RIQUALIFICAZIONE LUCCHINI E POLITICHE LAVORO |
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Firenze 28 aprile 2014 – Ringrazio il Pontefice che ha risposto ai lavoratori e la sua risposta ha proiettato sul piano nazionale la vicenda di Piombino. Con queste parole il presidente della Regione Toscana commenta 24 aprile a Palazzo Chigi la firma dell´accordo di programma per la ricoversione ecologia della siderurgia. Il presidente ha poi proseguito ringraziando i lavoratori per la maturità, la passione e la competenza dimostrata in questa vicenda. Oggi a Piombino è un giorno triste, ha aggiunto ancora, si sono avviate le procedure per spegnere l´altoforno. Una vicenda che viene vissuta con la morte nel cuore, si chiudono 150 anni di storia. L´accordo di programma firmato oggi, ha proseguito il presidente, rappresenta la speranza e la determinazione delle istituzioni e dei lavoratori di ricostruire l´area a caldo, di fare di Piombino il centro italiano dove si continuerà a produrre acciaio in modo più ambientalmente sostenibile e con un maggior risparmio energetico. Insomma Piombino entro due o tre anni sarà un centro siderurgico all´avanguardia in Europa. Si chiude un vecchia e gloriosa storia industriale ma, ha concluso, con questa firma si riapre una nuova storia con l´obiettivo di continuare produrre acciaio a Piombino. Si chiama "Disciplina degli interventi per la riqualificazione e la riconversione del polo industriale di Piombino": è l´accordo di programma firmato a Roma dal presidente della Regione Toscana con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dello sviluppo economico, il Ministero della Difesa, il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, il Ministero dell´Ambiente, il Ministero del lavoro e politiche sociali. Gli altri firmatari sono la provincia di Livorno, il Comune di Piombino, l´Autorità Portuale di Piombino, l´Agenzia del Demanio e l´Agenzia Nazionale per l´attrazione degli investimenti e lo sviluppo d´impresa spa. Grazie a questo accordo a Piombino tra il polo siderurgico e il porto arrivano 252 milioni. 110 milioni dal Governo, 142 milioni dalla Regione • Dal Governo: 50 mln per le bonifiche e 20 mln per incentivi agli investimenti. • Dalla Regione 62 mln per incentivi e 10 mln per bonifiche delle aree portuali • Dal Governo per l´ammodernamento del porto 40 milioni e dalla Regione per il porto 70 milioni Mancano al momento le risorse per la viabilità di raccordo tra il porto e la superstrada, ma nell´accordo c´è nero su bianco l´impegno del governo a "ricercare le risorse per il completamento dell´autostrada tirrenica prevedendo anche un integrazione di risorse pubbliche". L´accodo sancisce l´impegno complessivo di tutti i soggetti a fare di Piombino un polo siderurgico fra i più competitivi ed ecologici d´Europa L´accordo ribadisce che "é interesse dei soggetti sottoscrittori del presente accordo di programma, in un arco temporale definito e concordato, il recupero ambientale e la riqualificazione delle attività produttive, la reindustrializzazione e la salvaguardia dei livelli occupazionali, previo risanamento ambientale delle aree interessate." Viene definito "Obiettivo comune" il "sostegno a processi di trasformazione industriale del ciclo produttivo di metallo liquido dello stabilimento Lucchini spa di Piombino" grazie a tecnologie che presentino "un miglioramento delle prestazioni ambientali ed energetiche del processo a caldo" e che "consentano maggiore flessibilità produttiva, ivi compreso l´uso della fusione elettrica". L´accordo ribadisce che "una delle potenziali direttrici di reindustrializzazione dell´area è costituita dal potenziamento delle attività portuali" attraverso "attività di smantellamento delle navi di manutenzione e refitting navale" anche grazie ad "un adeguato bacino di galleggiamento e/o carenaggio" . Il Governo si impegna "a rendere disponibili navi da smantellare del Ministero della Difesa" e lo stesso Ministero entro tre mesi da oggi definirà un "cronoprogramma" di dismissione "anche in termini di numerosità e tonnellaggio". Il ministro Pinotti ha confermato che sono già in lista di attesa per la rottamazione 38 navi. L´accordo definisce "una complessiva e unitaria manovra di intervento sull´area di crisi industriale complessa di Piombino" con un "progetto di messa in sicurezza, riconversione e riqualificazione dell´area industriale." Tre gli assi di intervento dell´accordo. • Il primo riguarda la riqualificazione ambientale e produttiva del sito produttivo con due azioni: a) la riconversione e l´efficientamento energetico e il miglioramento ambientale del ciclo dello stabilimento e b) il progetto integrato di messa in sicurezza e reindustrializzazione delle aree della Luccini (proprietà e concessione) nel comune di Piombino. • Il secondo riguarda la riconversione e riqualificazione produttiva dell´area di crisi industriale complessa di Piombino con 4 azioni: a) il potenziamento della viabilità dell´area portuale con il completamento della bretella con l´autostrada A12 – Lotto Gagno-montegemoli b) il potenziamento delle attività portuali per smantellamento, manutenzioni e refitting navale c) il rafforzamento produttivo dell´area di crisi industriale di Piombino d) la razionalizzazione delle infrastrutture energetiche del polo industriale di Piombino • Il terzo riguarda le politiche attive del lavoro e le misure di reimpiego anche in progetti di riconversione. Due le azioni: a) riqualificazione del personale b) misure per il reimpiego anche in progetti di riconversione Per quanto riguarda il progetto di riconversione dello stabilimento Lucchini (asse 1 azione 1) Ministero dell´economia e Regione valutano la possibilità di incentivare uno o più progetti rivolti a maggiore efficienza energetica e riduzione dell´impatto ambientale. Entro 6 mesi dall´acquisto del complesso industriale (tutto o in parte) l´acquirente deve chiedere le agevolazioni. Per quanto riguarda la bretella di collegamento all´Autostrada, il Governo si impegna a indire la conferenza dei servizi che approvi il progetto definitivo del tratto Geodetica – Gagno entro luglio 2014. Per il tratto da Gagno a Poggio Batteria, dove esiste da parte di Sat la sola progettazione, il Governo si impegna a individuare risorse aggiuntive. Regione, Provincia, Comune di Piombino e Autorità portuale costituiscono una Cabina di Regia, aperta ai sindacati, per coordinare gli interventi e i rapporti con i Ministeri firmatari dell´accordo. |
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PIEMONTE - LE IMPRESE FAMILIARI REGGONO ALLA CRISI |
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Torino, 28 aprile 2014 - Mercoledì 23 aprile 2014, presso il Centro Congressi Torino Incontra di Via Nino Costa 8 a Torino, Unioncamere Piemonte ha presentato i risultati della della ricerca “Le famiglie imprenditoriali piemontesi e le loro aziende”. Dopo i saluti del Presidente della Camera di commercio di Torino e Vice Presidente di Unioncamere Piemonte Alessandro Barberis, il Prof. Bernardo Bertoldi del Dipartimento di Management dell’Università di Torino ha presentato la ricerca “Le famiglie imprenditoriali piemontesi e le loro aziende”. Sono poi sono interventuti alla tavola rotonda moderata da Marco Ferrando, giornalista de Il Sole 24 Ore: Vincenzo Ilotte, Direttore Generale 2A Spa; Carlo Pavesio, Avvocato e Presidente Camera Arbitrale del Piemonte; Debora Paglieri, Presidente e Ad Gruppo Paglieri; Giovanna Vitelli, Consigliere di Amministrazione Gruppo Azimut-benetti. Ha concluso i lavori Paolo Bertolino, Segretario Generale Unioncamere Piemonte. “Il sistema delle imprese familiari rappresenta un elemento portante del sistema imprenditoriale piemontese e un fondamentale veicolo di quei valori tipici del nostro “Made in”, qualità delle produzioni e legame con il territorio. – ha commentato Alessandro Barberis, Presidente della Camera di commercio di Torino e Vice Presidente di Unioncamere Piemonte - Dalla ricerca presentata oggi emerge come queste aziende abbiano saputo affrontare la crisi meglio di altre, facendo leva su una forte cultura imprenditoriale e sulla voglia di continuare a investire e scommettere sul futuro, rivelandosi quanto mai preziose per la strategia di sviluppo del nostro territorio. Il sistema delle Camere di commercio mette a disposizione molteplici strumenti per sostenere le imprese familiari, ad esempio aiutandole a ri-orientare il proprio business sui mercati esteri attraverso il Piano Strategico per l’Internazionalizzazione o supportandole nei processi di innovazione”. Lo studio, realizzato per Unioncamere Piemonte dagli studiosi del Dipartimento di Management dell’Università di Torino e del Cambridge Institute for Family Enterprise dell’Harvard Business School, analizza la struttura, le dinamiche e le tendenze delle imprese familiari, una delle componenti più importanti del sistema economico della nostra regione. L’orientamento di lungo periodo, che spinge queste aziende ad investire avendo in mente le generazioni future, rappresenta un punto di forza non trascurabile: anche nell’ultimo periodo di crisi, le aziende familiari hanno infatti conseguito performance mediamente migliori, dimostrandosi un modello produttivo più resistente, capace di creare lavoro anche in anni difficili. |
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INNOVAT&MATCH 2014, LA RICERCA INCONTRA L´IMPRESA LE ISCRIZIONI ENTRO IL 14 MAGGIO. L’EVENTO SI TERRÀ A BOLOGNA IL 4 E 5 GIUGNO |
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Roma, 28 aprile 2014 - Il prossimo 4 e 5 giugno torna a Bologna "Innovat&match 2014", due giornate di incontri one to one tra imprenditori e ricercatori per fare rete, conoscere e sviluppare nuove tecnologie ed aprirsi a nuovi mercati. L’obiettivo dell’iniziativa è favorire la nascita di collaborazioni tra industria e ricerca, sia a livello nazionale che internazionale. Innovat&match si terrà presso Bologna Fiere, nel corso della manifestazione “Research to Business” (R2b), il 9° Salone Internazionale della Ricerca Industriale. L’evento è organizzato da Aster-simpler in collaborazione con Bic Lazio ed altri partner italiani e stranieri della Rete Een - Enterprise Europe Network, la più grande rete di servizi di assistenza gratuita a sostegno della competitività e dell’innovazione delle Pmi, nata nel 2008 per volontà della Direzione Generale Imprese e Industria della Commissione Europea. Possono partecipare imprese, università, centri di ricerca; visitatori ed espositori di Research to Business e coloro che sono interessati ad avviare collaborazioni tecnologiche o di ricerca nelle aree tematiche della manifestazione: aerospazio; alimentazione, benessere e stili di vita; connecting people, social media challenges; creatività e cultura; edilizia sostenibile e rigenerazione urbana; energia; manufactoring 2.0; materiali avanzati; nuovi sistemi digitali e big data; salute; sistemi di mobilità intelligenti; tecnologie innovative per la filiera agroalimentare; tecnologie per la riduzione degli impatti ambientali. Le iscrizioni devono essere effettuate entro il 14 maggio sul sito dell´evento www.B2match.eu/r2b2014 Scegliendo Bic Lazio come “Local Support Office”, verrete contattati dallo staff Een Bic Lazio che fornirà i seguenti servizi gratuiti: supporto nell’inserimento nel catalogo on-line del proprio profilo; assistenza nella selezione dei partner più idonei da incontrare e nella formulazione dell’agenda degli incontri; supporto logistico durante gli incontri. Per maggiori informazioni: een@biclazio.It
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LAVORO E GIOVANI. PROGETTO EUROPEO VENETO SMART COMPETITION E START-UP EMERGENTI: IL 29 APRILE A PORTOGRUARO 10 IMPRENDITORI FINALISTI PRESENTANO PROPRIE IDEE DI IMPRESA |
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Venezia, 28 Aprile 2014 - Un’opportunità formativa per giovani aspiranti imprenditori e di confronto con altre realtà internazionali: questo è il progetto europeo di cooperazione transnazionale i.E. Smart ( www.Iesmart.eu ), realizzato nel quadro del programma Central Europe, finalizzato a sostenere la formazione e lo sviluppo di impresa in settori “sostenibili” quali l’Ict (informazione e comunicazione tecnologie), l’industria creativa e la sostenibilità ambientale. Il prossimo 29 aprile a Portogruaro ci sarà la presentazione delle dieci idee di impresa finaliste sviluppate da altrettanti giovani imprenditori emergenti sostenuti dalla Regione del Veneto nell’ambito del progetto suddetto. L´italia è uno dei sei paesi partner del progetto e il Veneto una delle sette aree territoriali coinvolte. L’assessore regionale al lavoro e alla formazione informa che la Regione del Veneto, con la Direzione Lavoro, in qualità di partner di progetto ha promosso e avviato nei mesi scorsi la Veneto Smart competition, una competizione di idee d’impresa che ha portato alla selezione di dieci idee imprenditoriali nell’ambito dei settori indicati. I giovani imprenditori hanno partecipato ad un percorso di formazione e di coaching personalizzato svolto dagli analisti di Polins (centro di ricerca e formazione avanzata sulla strategia d’impresa) per prepararsi al round finale della competizione del 29 aprile durante la quale saranno selezionate le cinque idee finali che parteciperanno allo Smart Campus di Bratislava (Slovacchia 20 - 23 maggio 2014). In quella sede sarà presentata a una commissione internazionale di potenziali investitori e partner la propria start-up descrivendo l’azienda, la propria idea di business, le persone che la compongono e i piani che intendono perseguire con l’investimento cercato. |
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4MILA IMPRESE IN LOMBARDIA PER I DOLCI DI PASQUA |
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Milano. 28 aprile 2014 - Nel 2013 sono oltre 4mila le imprese nel settore relativo alla produzione e alla vendita di cioccolato e prodotti dolciari in Lombardia: prima Milano (1.419 imprese, il 34,8% del totale lombardo nel settore), poi seguono Brescia (534 imprese), Bergamo (397 imprese), Varese (375 imprese) e Monza (335 imprese). Nel capoluogo lombardo si concentra più della metà delle imprese straniere nel settore. Circa un’impresa su tre a Milano è un’impresa artigiana (551 su 1.419, oltre 2mila in Lombardia) o femminile (oltre 1400 in regione, 473 a Milano). A Monza 159 le imprese artigiane e 110 le femminili. Emerge da un’elaborazione delle Cdc di Milano e di Monza e Brianza su dati Infocamere, Istat e Aida. A Pasqua più richiesta la colomba di qualità. Le vendite di prodotti tipici legati alla Pasqua durano in media una decina di giorni. Rispetto a un giorno normale, in questo periodo, gli affari aumentano di quasi il 20%. Per la tavola della festa la preferita è la colomba per oltre la metà degli operatori ma per un terzo circa non mancherà né l’uovo né la colomba. L’importante è che siano di qualità: si scelgono artigianali per una festa importante. Il prezzo accessibile è infatti una scelta secondaria. Emerge da un’indagine ad aprile 2014 sugli operatori dei settori interessati dalla festa. In Italia nel 2013 Milano è terza nel settore per numero di imprese (1.419), dopo Roma (1.901) e Napoli (1.860). Addetti. 17mila in regione. Milano con 5.328 addetti è seconda in Italia dopo Cuneo con 8041. Seguono Varese (2.623), Brescia (2.195) e Bergamo (1.603). A Monza ci sono 1012 addetti nel settore. Valore della produzione. In Lombardia un miliardo e mezzo, a Milano è di 534milioni di euro il totale valore della produzione di cioccolato con un peso del 36,4% sulla Lombardia. Interscambio: Cioccolato italiano sulle tavole internazionali, soprattutto europee e asiatiche: l’export di circa 1,5 miliardi supera l’import, pari a 800 milioni. In crescita l’export verso Africa (+20%), Medio Oriente (+17,2%) e Asia (+8,6%). |
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CONFERENZA SU FINANZA ED ECONOMIA 2014" |
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Monaco di Baviera, 28 aprile 2014 - La "Conferenza su finanza ed economia 2014" (Finance and Economic Conference 2014) si terrà dal 13 al 15 agosto 2014 a Monaco di Baviera, in Germania. La conferenza offrirà a relatori da tutto il mondo l´opportunità di presentare i loro risultati di ricerca nel settore. Oltre a una serie di conferenze, l´evento di tre giorni prevede un certo numero di ricevimenti e altre opportunità di networking, che permetteranno ai partecipanti di incontrare altri soggetti interessati impegnati nel campo. L´iscrizione all´evento, che è organizzato dal Lupcon Center for Business Research, è aperta fino al 20 aprile e costerà 400 euro. Aggiungendo 35 euro, i partecipanti potranno partecipare al ricevimento serale del primo giorno. Per maggiori informazioni, visitare: http://www.Lcbr-fec.org/index.htm |
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FVG, ATTIVITÀ PRODUTTIVE: APPROVATO DDL SEMPLIFICAZIONE PROCEDURE |
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Trieste, 28 aprile 2014 - Ridare competitività al sistema delle imprese, in un contesto economico ancora difficile, attraverso la semplificazione e l´aggiornamento delle procedure, con particolare riferimento ai settori dell´artigianato, della cooperazione e dell´accesso al credito. È questo l´obiettivo del disegno di legge messo a punto dalla Giunta e approvato nella riunione, su proposta del vicepresidente e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello. Il disegno di legge "Disposizioni in materia di Attività produttive", che sarà ora trasmesso al Consiglio regionale, interviene anche in materia di finanziamenti ai Consorzi industriali, prevedendo fra l´altro un intervento dell´Amministrazione regionale nella ricapitalizzazione del Consorzio per lo sviluppo industriale di Tolmezzo, di cui la Regione è socia, in modo da rilanciare lo sviluppo economico nell´area montana. Tra le misure inserite nel ddl, le agevolazioni per le "start up" artigiane si estendono anche ai 24 mesi successivi all´iscrizione all´Albo, mentre si introduce la possibilità di iscrizione telematica per il settore cooperativo. Viene inoltre snellita la procedura delle istruttorie per i finanziamenti concessi alle iniziative di imprenditoria giovanile. |
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STAR CUP PERUGIA, VICEPRESIDENZA REGIONE UMBRIA A INCONTRO TRA I GIOVANI, LA BALLERINA SIMONA ATZORI E IL CARDINALE BASSETTI |
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Perugia, 28 aprile 2014 - È motivo di grande piacere ed entusiasmo intervenire alla Star Cup 2014 di Perugia, visto che si tratta di un appuntamento che racchiude in sé tante componenti importanti per le giovani generazioni e cioè lo sport, il divertimento, l´aggregazione e i momenti di riflessione con personaggi dal grande spessore umano: lo afferma la rappresentante della Vicepresidenza della Regione Umbria commentando la sua partecipazione nel pomeriggio dwl 25 aprile, alla manifestazione organizzata dalla Pastorale umbra, in corso fino a domenica a Perugia, e alla quale aderiscono centinaia di giovani che si sfideranno sui campi di calcio. La rappresentante della Vicepresidenza era presente all´incontro tra i giovani, la ballerina Simona Atzori e il cardinale Gualtiero Bassetti, che si è tenuto al Green Club di Perugia. I nostri giovani - è stato detto - hanno bisogno di essere ascoltati e di conoscere da vicino modelli positivi a cui ispirarsi. Simona Atzori è sicuramente uno di questi. Candido Cannavò la volle in copertina nel suo libro "E li chiamano disabili". Era il 2006 e si dedicava veramente poca attenzione all´esistenza delle persone con disabilità e alla loro pratica sportiva. E proprio uno dei più grandi giornalisti sportivi dei nostri tempi decise di rompere un tabù e presentò in un libro intervista il volto di atleti "diversi" e le loro storie di vite difficili, coraggiose e stupende. Da allora sono stati fatti passi importanti e le Paralimpiadi sono solo un esempio dei traguardi raggiunti. Dopo aver ricordato che, nel libro di Cannavò, il titolo del capitolo dedicato a Simona Atzori era la "libellula" è stato citato il giornalista: di lei Cannavò scriveva "le sue braccia sono rimaste in cielo, ma nessuno ne ha fatto una tragedia". In questa frase c´è tutto, c´è il coraggio, la volontà di non rassegnarsi, la forza d´animo per fare emergere il meglio che c´è in ognuno di noi. I nostri ragazzi hanno bisogno di questi esempi positivi, devono sapere che la diversità può diventare una ricchezza. Momenti come questo servono anche alla politica affinché non consideri i giovani solo come destinatari finali di scelte, ma soggetti attivi e sempre più coinvolti nella programmazione. |
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USURA NEL LAZIO: UNA NUOVA CASA E UN INDENNIZZO PER AIUTARE LE VITTIME E LE LORO FAMIGLIE |
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Roma, 28 aprile 2014 - La Giunta approva la proposta di legge per contrastare il fenomeno dell’usura e del sovraindebitamento. La Regione Lazio apre così una nuova fase nella lotta alla criminalità organizzata che colpisce l’economia sana e il tessuto sociale della nostra regione. “La prima novità introdotta – ha detto l’assessore alla Sicurezza Concettina Ciminiello – è l’istituzione della Casa regionale contro l’usura e il sovraindebitamento. Questa struttura gestirà il fondo antiusura e il fondo di solidarietà per individui e famiglie e rappresenterà il punto di riferimento per tutte le vittime e le associazioni che operano nel settore”. “Con questa legge la Regione Lazio diventa protagonista nella lotta al fenomeno dell’usura. Grazie al coordinamento centrale le politiche di intervento saranno più efficaci e si potrà verificare momento per momento le azioni intraprese e i risultati raggiunti”. “Un altro elemento positivo della normativa – ha continuato Ciminiello – è rappresentato dalla possibilità di erogare una somma d’indennizzo compresa tra i 5mila e i 50mila euro a chi ha subito danni rilevanti o lesioni personali in quanto vittime del reato d’usura”. “La nostra è una battaglia di civiltà per continuare a diffondere la cultura della legalità e per ricreare quel clima di fiducia perso da troppo tempo”. |
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SGL CARBON; REGIONE UMBRIA, PROVINCIA TERNI E COMUNE NARNI A MINISTRO SVILUPPO ECONOMICO: GARANTIRE CONTINUITÀ PRODUTTIVA STABILIMENTO NARNI |
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Perugia, 28 aprile 2014 – "Regione ed istituzioni locali ritengono necessario assicurare ogni sforzo utile a garantire continuità produttiva allo stabilimento Sgl Carbon di Narni, che ha da sempre rappresentato un´eccellenza nel settore, fortemente integrato con la produzione di acciaio che rappresenta l´elemento caratteristico, l´identità ed il futuro produttivo del nostro territorio". È quanto scrivono i rappresentanti di Regione Umbria, Provincia di Terni e Comune di Narni, in una lettera inviata al Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, con la quale si chiede la convocazione urgente del già istituito Tavolo nazionale "per definire, nel rispetto delle prerogative e del ruolo di ognuno e unitamente alle organizzazioni dei lavoratori, una strategia comune in grado di dare evidenze in relazione al futuro produttivo ed occupazionale del sito narnese". Nella lettera, inoltre, i rappresentanti di Regione Umbria, Provincia di Terni e Comune di Narni richiamano "la grave situazione di preoccupazione che si è determinata fra le forze sociali e le Istituzioni tutte, in esito alla decisione assunta dalla multinazionale tedesca, di avviare la liquidazione della Sgl Carbon S.p.a., cessando la produzione di elettrodi in grafite nello stabilimento di Narni, con l´avvio delle procedure di mobilità per tutti i 110 dipendenti attualmente occupati. La vicenda ha prodotto nelle nostre Comunità – aggiungono - allarme ed apprensione, nella consapevolezza che la chiusura di quella realtà produttiva determinerebbe un ulteriore impoverimento di un territorio già duramente provato dalla crisi". "Mantenere in funzione lo stabilimento – prosegue la lettera al Ministro - è essenziale anche al fine di poter esplorare potenziali interessamenti finalizzati a rilevare lo stabilimento, tema sul quale la multinazionale ha manifestato una disponibilità, che riteniamo debba essere esperita con tutti gli strumenti disponibili, ivi compresa l´opportunità della istituzione di una cabina di regia che veda il coinvolgimento diretto del Ministero e delle istituzioni locali. In questo contesto non si può non sottolineare la delicatezza delle questioni ambientali connesse alla eventuale cessazione delle attività produttive, che ai sensi delle norme vigenti – conclude la lettera - richiederebbero l´avvio di procedure ed attività volte alla bonifica dell´area". |
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BERGAMO - L’OFFERTA TURISTICA LOCALE PER EXPO 2015 |
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Bergamo, 28 aprile 2014 - Mercoledì 7 maggio 2014 alle ore 16:00 presso la Sala del Mosaico del Palazzo delle Contrattazioni in via Petrarca 10 a Bergamo si terrà un incontro organizzato dalla Camera di Commercio di Bergamo in collaborazione con “Explora”, società costituita tra Regione Lombardia e la Camera di Commercio di Milano, in coordinamento con le realtà istituzionali associative locali, per Expo Milano 2015. E’ la seconda edizione dell’incontro già tenuto il 6 febbraio 2014 ( http://www.Bg.camcom.gov.it/risorse/comunicati/lofferta-turistica-di-bergamo-per-expo-2015/ ). In questo incontro, Explora presenterà gli strumenti ideati per valorizzare e commercializzare l´offerta turistica del territorio lombardo per Expo Milano 2015. Explora ha compilato un manuale di vendita del territorio lombardo, da utilizzare in occasione di importanti appuntamenti internazionali, per la commercializzazione del prodotto turistico regionale. Accanto a questa iniziativa, Explora propone i “Club di prodotto” a cui possono aderire, dietro pagamento di una contenuta quota, gli operatori in possesso dei requisiti che vogliano incrementare la propria visibilità e aumentare quindi il proprio vantaggio competitivo. Sulla base dei prodotti turistici individuati nella regione Lombardia, sono stati selezionati diversi Club di prodotto destinati ad altrettanti mercati di riferimento. L´incontro è rivolto a: Agriturismi in zone rurali; Aziende agricole che offrono la possibilità di effettuare visite, percorsi di scoperta, degustazioni; Cantine vinicole che offrono la possibilità di effettuare visite guidate e degustazioni di prodotti propri; Centri benessere di qualità e centri termali; Fattorie didattiche; Golf club aperti al pubblico; Guide alpine; Operatori turistici; Produttori di prodotti tipici che offrono la possibilità di effettuare visite guidate e degustazioni di prodotti propri; Strutture alberghiere ed extra-alberghiere. Per partecipare all´incontro è necessario iscriversi compilando il modulo online sul sito della Camera di Commercio. Per informazioni: Ufficio promozione, Tel. 0354225270/223/213 mail promozione@bg.Camcom.it |
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SMA, 1 MILIONE E 605 MILA EURO PER LA SOCIETÀ SALVAGUARDIAMO I LAVORATORI IMPEGNATI NELLA TUTELA DEL TERRITORIO |
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Napoli, 28 aprile 2014 - “La Giunta regionale ha approvato la reiscrizione in bilancio di oltre 1 milione e 605mila euro per la Sma Campania.” Così Daniela Nugnes, assessore all’Agricoltura della Regione Campania, commenta la delibera sulla società. “Con questo provvedimento – spiega – procediamo con il saldo delle attività di antincendio boschivo svolte dalla Sma Campania fino al 28 febbraio del 2013. “E’ opportuno precisare – aggiunge – che con la delibera saniamo una situazione debitoria pregressa che risale a quando la Sma Campania era ancora una società mista e, contestualmente, garantiamo la sopravvivenza della stessa società che, oggi, è organo in house della Regione Campania. “Ancora una volta la Giunta regionale ha lavorato con responsabilità e impegno nell’interesse dell’amministrazione e dei cittadini e per salvaguardare i lavoratori della Sma, da sempre impegnati con efficacia nelle attività di tutela del nostro territorio”, conclude la Nugnes. |
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