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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Gennaio 2011
PREMIO PER IL GIORNALISMO DEL PARLAMENTO EUROPEO 2011  
 
Bruxelles, 25 gennaio 2011 - Se sei un giornalista e credi che il tuo lavoro contribuisca a spiegare, interpretare, far conoscere l´Europa, il Premio per il Giornalismo del Parlamento europeo potrebbe fare per te. Quattro le categorie in gara: carta stampata, video, radio e internet. I servizi devono essere pubblicati o trasmessi fra il 1 aprile 2010 e il 31 marzo 2011. Nel 2010 i vincitori sono stati: Witold Szabłowski del quotidiano polacco Gazeta Wyborcza con un articolo sull´immigrazione illegale. James Clive-matthews nella categoria internet per il suo blog "Eutopia - Quale percentuale delle leggi vengono dall´Ue?". Kajsa Norell and Nuri Kino della radio svedese Sveriges Radio Ekot con un´inchiesta sugli aiuti finanziari dell´Ue alla Turchia. Zsolt Németh di Mtv Ungheria per il suo programma "Euforia", che parlava della storia dell´Unione in modo leggero e divertente per i giovani. La scadenza per iscriversi al concorso è il 31 marzo 2011 .Il premio sarà attribuito in ottobre. Per più dettagli, aprite il link http://www.Eppj.eu/view/it/introduction.html    
   
   
IL LATO B DELLA CRONACA: TRA COMPLOTTI E INGANNI ALLA SISSA DI TRIESTE SI DISCUTE DI CREDENZE E TEORIE COSPIRAZIONISTE, CON IL FONDATORE DEL CICAP MASSIMO POLIDORO E LO PSICHIATRA E PSICOTERAPEUTA MATTEO RAMPIN  
 
Trieste, 25 gennaio 2011 – Lo sbarco sulla Luna, la morte del presidente Kennedy, gli attacchi dell´11 settembre: i fatti di cronaca più rilevanti e suggestivi spesso diventano materia di complicate dietrologie. Di teorie cospirazioniste si discute giovedì 27 gennaio a partire dalle 14.30 presso la nuova sede della Sissa (aula 005, via Bonomea, 265 a Trieste), in occasione dell´incontro Complotti. Il fascino discreto della cospirazione. Intervengono il giornalista Massimo Polidoro, socio fondatore del Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale (Cicap), e Matteo Rampin, psichiatra, psicoterapeuta, esperto di psicologia dell´inganno. Organizzato dal Master in comunicazione della scienza della Sissa, l´incontro affronta genesi, diffusione e fascino delle teorie del complotto: come si generano? Attraverso quali canali si diffondono? Con quali armi seducono la nostra immaginazione? Possibile che l´uomo sia riuscito ad andare sulla Luna con i computer lenti e limitati degli anni Sessanta? E che un aereo abbia potuto abbattere due grattacieli l´11 settembre? «Le teorie della cospirazione sono affascinanti e a prima vista sembrano assolutamente convincenti - spiega Massimo Polidoro -. Quando però si analizzano a fondo le ipotesi portate avanti da queste teorie, si scopre che un conto sono le opinioni, per quanto sembrino di buon senso, e altra cosa sono i fatti dimostrabili scientificamente». «Un caso particolare – continua il giornalista, tra i massimi esperti nel campo del mistero e della psicologia dell’insolito - è quello dell´assassino del presidente Kennedy: molte delle ipotesi che rendono questa vicenda ancora oggi piena di fascino e ambiguità crollano se analizzate alla fredda luce della scienza». A partire da alcuni casi celebri di complottismo e dal loro confronto con le evidenze scientifiche, «illustreremo i processi di induzione in errore (inganno e autoinganno) reclutati dalla complessa attività cognitiva ed emotiva che viene denominata ´costruzione delle credenze´» spiega Matteo Rampin. In particolare, durante l’incontro saranno esaminati alcuni esempi pratici di influenzamento degli esseri umani, attingendo a campi molto diversi: dalla propaganda politica agli stratagemmi militari, dal marketing alle relazioni interpersonali nella vita di tutti i giorni.  
   
   
BASILICATA, DE FILIPPO: COMUNICAZIONE SOCIALE COLLEGATA A CONSAPEVOLEZZA “POLITICA E ISTITUZIONI, OGGI, PARLANO TROPPO MA COMUNICANO POCO. IL MODELLO DI SPOT TV PER DETERSIVI E MERENDINE HA MINATO LA QUALITÀ DEL DIBATTITO NELLA NOSTRA DEMOCRAZIA”  
 
Potenza, 25 gennaio 2011 - “Le polemiche politiche degli ultimi giorni, o forse degli ultimi mesi se non anni, scoprono un delicatissimo nervo scoperto del nostra democrazia: il livello di consapevolezza dei cittadini per la qualità delle scelte e del Paese”. E’ la riflessione fatta dal presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo in occasione del convegno su “Comunicare il Sociale” organizzato a Muro Lucano in occasione della 45esima giornata delle comunicazioni sociali. “Politica e Istituzioni, in Italia, - ha spiegato De Filippo - spesso parlano troppo ma comunicano poco e, in questo modo, favoriscono la divisione dell’opinione pubblica non su tesi diverse, ma quasi per tifoserie. Di fronte a un qualsiasi tema, dalla moralità alla riforma della Giustizia, dal federalismo alla politica economica e finanziaria, si finisce col non affrontare le specifiche questioni, ma col demonizzare l’avversario, col coltivare la cultura del complotto e del sospetto, con difese e accuse che oltrepassano i limiti della ragionevolezza, con questioni collaterali che finiscono con l’oscurare quelle fondamentali. Lo scopo della comunicazione sociale – ha osservato De Filippo - è proprio quello di aumentare il livello di consapevolezza e conoscenza dei cittadini relativamente a problemi di interesse generale, e valutando i risultati dobbiamo dire che il sistema complessivo delle comunicazioni sociali non funziona. A volte si investe poco, e questa forse è una caratteristica delle nostre realtà, a volte ci si scontra con “baronie” restie a cedere un proprio interessato ruolo di intermediazione della comunicazione tra realtà pubbliche e cittadini, a volte, e questo credo sia il problema maggiore a livello nazionale, ci si attesta su una comunicazione sociale di tipo pubblicitario, in cui si mira ad affermare slogan per catturare i distratti e non ad affrontare questioni per dibatterne con gli interessati. Lo schema di vendita di dentifrici e merendine in Tv è diventato il modello di riferimento del nostro dibattito democratico, con un impoverimento rispetto al passato, ma anche un becero tentativo di frenare il futuro che avanza. Il futuro che avanza – ha proseguito De Filippo - risposta l’asse della comunicazione dal broadcast, uno che parla e milioni che ascoltano al one-to-one, con internet e l’interattività. Il rapporto tra istituzioni, politica e cittadini torna a farsi diretto. Ma se la comunicazione sociale non ha più bisogno di intermediari, si potenzia e si sviluppa il ruolo dei media che sono chiamati non più ad avere il compito e il “potere” di svelare o coprire notizie, ma il ruolo di analisi e dibattito, contribuendo tutti, comunicazioni dirette per la diffusione dell’informazione, medi per lo sviluppo del dibattito, a rendere più forte e migliore la nostra democrazia. Ma perché questo modello si affermi pienamente è necessario crederci e investire. Rendere il “palazzo” trasparente ma anche combattere chi alimenta la cultura del sospetto su tutto cercando di restare aggreppiato al “potere della comunicazione” di cui tenta di fare esercizio nel tentativo di beneficiare della rendita di posizioni del “posso e non posso dire”. Su questo devo però dire – ha concluso De Filippo – che mediamente il livello i consapevolezza della nostra Basilicata è sempre stato storicamente più alto che altrove. La nostra dimensione demografica e urbanistica hanno sempre consentito di mantenere un contatto diretto con le istituzioni, perché non è mai venuto meno il contatto tra gli uomini. Ma questo non è un buon motivo per non porsi obiettivi ancor più ambiziosi”.  
   
   
IL CINEMA ARGENTINO PROTAGONISTA DELLA SESTA EDIZIONE DELL´ASUNI FILM FESTIVAL. PROIEZIONI, INCONTRI, LABORATORI E ALTRI APPUNTAMENTI DAL 28 AL 30 GENNAIO AD ASUNI E LACONI (OR). OSPITI DI SPICCO I REGISTI MIGUEL PEREIRA, MARCO BECHIS E JUAN TARATUTO. DOPPIA ANTEPRIMA DEL FESTIVAL, GIOVEDÌ 27, A SASSARI E A ORISTANO.  
 
 Asuni e Laconi (Or), 25 gennaio 2011 - Tiene banco il cinema argentino nella sesta edizione dell´Asuni Film Festival, in programma dal 28 al 30 gennaio ad Asuni e a Laconi (in provincia di Oristano), dopo una doppia anteprima, giovedì 27, a Sassari e a Oristano. Per una volta, la rassegna si allontana dunque dalla sua consueta collocazione estiva, ma non cambia le coordinate del suo percorso, da sempre orientato al confronto-incontro tra realtà cinematografiche marginali, lontane, di confine. Una scelta di campo legata agli obiettivi di fondo dell´associazione culturale Su Disterru, ideatrice e curatrice del festival, da sempre sensibile ai temi dell’emigrazione (ad Asuni è impegnata nella costituzione di un Museo e di un centro di documentazione sui “sardi di fuori”) e in generale agli aspetti dell´esperienza migrante, come la marginalità e la lontananza. Così, dopo aver gettato uno sguardo nelle precedenti edizioni su Scandinavia, Cuba, Kurdistan, ex Jugoslavia e Africa, l´Asuni Film Festival esplora stavolta il panorama cinematografico dell´Argentina, un panorama perlopiù sconosciuto al grande pubblico, attraverso quattro giorni di proiezioni (quindici i film in cartellone), laboratori, incontri e altri appuntamenti. Tra gli ospiti, alcuni testimoni importanti del cinema argentino, come i registi Miguel Pereira, Marco Bechis, Juan Taratuto, che contribuiranno a raccontare l´Argentina e ad approfondire i temi dei film di volta in volta in programma attraverso una serie di incontri con il pubblico. Ad affiancarli nei loro dialoghi con gli spettatori sarà la direzione artistica del festival che, dopo il regista cagliaritano Enrico Pitzianti e dopo l´oristanese Antonello Carboni, in questa edizione si affida a un team composto da Carlos Cardini (documentarista, giornalista, operatore culturale dell´associazione Amerindia, massimo esperto di cinematografia argentina in Sardegna) e dalla redazione della rivista di cinema Teorema (Antonello Zanda, Elisabetta Randaccio e Tore Cubeddu) con il suo direttore, Bepi Vigna. Anteprima giovedì 27 a Sassari e a Oristano - L’asuni Film Festival accende dunque i riflettori giovedì 27 a Sassari e a Oristano con un’anteprima nel segno di Miguel Pereira. Il regista argentino, classe 1957, apre la sua intensa giornata nel capoluogo turritano alle 10.30 nella Sala Umanistica delle Facoltà di Lettere e Filosofia congiuntamente alla Facoltà di Lingue e letterature straniere con la proiezione del lungometraggio “La deuda interna”, storia di un´amicizia fra un giovane indigeno e un maestro di campagna che si interrompe con lo scoppio della guerra delle isole Falkland (o Malvinas), che ha valso a Pereira l’Orso d’Argento al Festival di Berlino nel 1988. Durante l’incontro con il regista saranno coinvolti gli studenti del corso di Storia del Cinema tenuto dalla professoressa Lucia Cardone. Sempre a Sassari, alle 16, nell’Aula Magna della Facoltà di Agraria, il regista incontra la locale Università della Terza Età, in un appuntamento arricchito dalla proiezione di “Sin palabras... Jujuy”, un documentario del 1994 dedicato alla provincia di Jujuy, nel nord dell’Argentina, che gli ha dato i natali. In serata l’anteprima dell’Asuni Film Festival si trasferisce a Oristano. Nella Sala Conferenze dell’Hospitalis Sancti Antoni (l´ex asilo Sant´antonio) si comincia alle 20.30 con un “Omaggio a Tiberio Murgia”, l’attore oristanese scomparso lo scorso agosto all’età di 81 anni, a cura di Sergio Naitza, giornalista e critico cinematografico del quotidiano L’unione Sarda. Il ricordo di Murgia, uno dei più grandi caratteristi del cinema italiano (ha partecipato a 155 film, sempre nei panni di personaggi siciliani, tranne in due sole occasioni), ben si inserisce nell’atmosfera dell’Asuni Film Festival. L’attore infatti era un emigrato: da Oristano (dove era nato nel 1929) si spostò in gioventù a Roma, dove fu scoperto per caso dal grande Mario Monicelli, quando faceva il lavapiatti in un ristorante. Naitza ricorderà la carriera e la rocambolesca vita privata di Tiberio Murgia, e proietterà alcuni frammenti di recentissime interviste da lui rilasciate poco prima della scomparsa. A seguire, un nuovo intervento di Miguel Pereira: il regista incontra il pubblico e presenzia alla proiezione del suo documentario “De la puna a la selva”, del 1998. A seguire “Valentin”, il fortunato film di Alejandro Agresti del 2002, apprezzato anche dai cinefili del nostro paese. Da venerdì 28 il festival pianta le tende ad Asuni e Laconi Da venerdì 28 l´epicentro del festival si trasferisce ad Asuni, che apre all´iniziativa le porte della sua Sala Comunale. Ma stavolta il piccolo paese dell´Alta Marmilla spartisce il cartellone con la vicina Laconi (da cui dista una quindicina di chilometri), già coinvolta in alcune tappe della passata edizione, e ora parte integrante del festival con gli spazi del cineteatro “Fabrizio De André” (l´ex cinema Ester, recentemente restaurato). Fra i due centri si distende dunque una tre giorni fitta di appuntamenti che si inaugura il pomeriggio di venerdì 28 (ore 15:30) ad Asuni con la proiezione di “Diario del saccheggio” (in replica il giorno dopo alla stessa ora a Laconi), un documentario (del 2003) di Fernando Solanas che esamina l´Argentina nel periodo 1976-2001 e ricostruisce cause e conseguenze della crisi economica, politica e sociale che ha colpito il paese all´inizio del nuovo millennio. Il pomeriggio prosegue alle 17:30 con “L´artista”, primo (e pluripremiato) lungometraggio di fiction di Mariano Cohn e Gastón Duprat, storia di un infermiere in una casa di riposo che scopre il grande talento pittorico di un anziano paziente. La prima proiezione a Laconi parte invece alle 16: sullo schermo del cineteatro intitolato a Fabrizio De André, “Cronaca di una fuga” (in visione anche ad Asuni l´indomani, sabato 29, alle 15:30), un “thriller carcerario con tanto di evasione” diretto nel 2006 da Israel Adrian Caetano e ambientato nei tragici tempi della dittatura militare che governò col terrore l´Argentina dal 1976 al 1983. Alle 18 tocca a “La presa”, un documentario diretto dal regista e produttore Avi Lewis con sua moglie Naomi Klein, che racconta l´occupazione di una fabbrica e la lotta per il lavoro di un gruppo di operai durante la grave crisi economica del 2001. Chiusura di serata nel segno di Juan Taratuto, giovane regista (classe 1971) autore di commedie di successo in Argentina: l´ultima, “Un novio para mi mujer”, del 2008, è quella in visione a Laconi alle 20:30. Poi spazio alle parole e alla testimonianza dello stesso Taratuto nell´incontro con il pubblico che lo vedrà in compagnia di Carlos Cardini, Bepi Vigna e del presidente dell´associazione Su Disterru, Nello Rubattu. Il programma di sabato 29 - Ritorna il cinema documentario di Fernando Solanas nel pomeriggio di sabato 29 a Laconi con la replica di “Diario del saccheggio” (alle 15:30) e con la successiva proiezione di “La dignità degli ultimi” (ore 17:30): storie di solidarietà e testimonianze della rivolta che al culmine della crisi economica argentina, nel dicembre 2001, portò alle dimissioni del presidente De La Rua. Ad Asuni, dopo “Cronaca di una fuga” (ore 15:30), spicca invece “Il segreto dei suoi occhi” (ore 17:30), premio Oscar nel 2010 come miglior film straniero e straordinario successo commerciale. Mescolando thriller, commedia e melò, la pellicola diretta da Juan José Campanella narra di un consulente legale in pensione che scrive un romanzo sperando di trovare la soluzione a due storie che da un lontano passato continuano a tormentarlo: un omicidio irrisolto e un amore non corrisposto. Già protagonista della lunga giornata di giovedì 27 a Sassari e Oristano, Miguel Pereira torna infine al centro della scena dell´Asuni Film Festival a suggello della serata di sabato 29: prima (ore 20:30) con la proiezione di “El destino” (2007), storia di un trafficante di droga spagnolo che atterra con il suo aereo da qualche parte sugli altopiani andini per comprare cocaina; poi in un incontro con il pubblico accompagnato dagli attori Tristàn Ulloa e Carolina Romàn, protagonisti del film. Domenica 30 ultima giornata - Girato in Patagonia, “Bombon, el perro”, il film diretto nel 2004 da Carlos Sorin che apre alle 11 ad Asuni l´ultima giornata del festival (domenica 30), è una commedia romantica e surreale che ruota intorno alla felicità di un´amicizia nata dall´incontro casuale fra un meccanico fresco di licenziamento e un cane (un dogo argentino). Sulla sponda di Laconi, la mattinata di domenica esce invece per una volta dall´ambito cinematografico per proporre un appuntamento letterario: l’incontro (alle 11:30) con lo scrittore Paolo Maccioni, autore del romanzo “Buenos Aires troppo tardi”, pubblicato pochi mesi fa dalla nuova casa editrice cagliaritana Arkadia. La presentazione del libro, quasi un viaggio nel recente passato della società argentina, dalla dittatura militare ai desaparecidos, sarà seguita da un aperitivo a base di prodotti tipici locali del consorzio Sa Perda ‘e Iddocca. Restando a Laconi, il pomeriggio comincia alle 15:30 con la proiezione di “Hermanas”, debutto nel lungometraggio della regista Julia Solomonoff. Ambientato nel 1984, racconta di due sorelle argentine, una reduce da un lungo esilio in Spagna, l´altra invece emigrata in cerca di fortuna negli U.s.a., che si ritrovano dopo essere state separate per otto anni ai tempi della dittatura militare. Poi, alle 17:30, “Il segreto dei suoi occhi” chiude la serie di proiezioni in programma nel paese del Sarcidano. Ad Asuni, invece, riflettori puntati su Marco Bechis, il regista di natali cileni (ma di padre italiano), classe 1957, cresciuto tra Brasile e Argentina. A Buenos Aires, da giovane, ha vissuto sulla propria pelle il dramma della persecuzione politica della dittatura militare: sequestrato e detenuto per quattro mesi in un carcere clandestino, nel 1977, poi espulso dal paese, ha raccontato quella tragedia personale e collettiva in due apprezzatissimi film, “Garage Olimpo” (del 1999) e “Figli/hijos” (2001). Il suo ultimo lungometraggio, “La terra degli uomini rossi – Birdwatchers”, in visione ad Asuni alle 15:30, è invece girato e ambientato nel Mato Grosso do Sul, nel Brasile dei giorni nostri, ma narrando una storia di ribellione di indios contro i ricchi fazendeiros, richiama un tema sensibile anche per gli argentini come il dualismo, la doppia radice, quella indigena e quella di origine europea, della loro identità. Tematiche da approfondire anche con la proiezione di un “dietro le quinte” del film e soprattutto attraverso l´incontro che lo stesso Bechis terrà nell´occasione con il pubblico. La sesta edizione dell’Asuni Film Festival si chiude in musica alle 21 con “Converstango”: un concerto in tre tempi che parte dal “soliloquio” di Daniele Di Bonaventura al bandonenon (lo strumento a mantice tipico del tango) sui temi più famosi della musica argentina (nel segno di Carlos Gardel), prosegue con un “dialogo” tra lo stesso Di Bonaventura e Marcello Peghin alla chitarra, che eseguiranno i brani del loro cd “Elegiaco”, e si conclude con l’aggiungersi di Gianluigi Dettori al basso e Carlo Sezzi alla batteria, per una jam session finale nel segno dell’improvvisazione. Un laboratorio didattico per gli studenti - Collegato al cartellone cinematografico, il festival ospita un laboratorio didattico sulla trasformazione non violenta dei conflitti attraverso l’arte cinematografica, promosso dall’Osvic (Organismo Sardo di Volontariato Internazionale Cristiano): l´obiettivo è quello di comprendere i meccanismi culturali e sociali che inducono al conflitto, analizzando le cause e le conseguenze che questo implica e utilizzando il cinema come strumento di mediazione. Curato dalle esperte Silvie Manca e Katia Luciani, il laboratorio coinvolgerà la mattina di venerdì 28 ad Asuni una cinquantina di alunni del Liceo Classico di Oristano, che alle 9:45 assisteranno alla proiezione del documentario di Fernando Solanas “Diario del saccheggio” e incontreranno poi il regista Miguel Pereira insieme a Bepi Vigna, Carlos Cardini e Nello Rubattu. L´indomani mattina (sabato 29) l´esperienza si ripete a Laconi con gli studenti del Liceo Scientifico locale e della Scuola Media Senis: alle 9:45 si proietta l´altro documentario di Solanas in programma al festival, “La dignità degli ultimi”, poi spazio all´incontro con un altro ospite illustre, il regista Marco Bechis, quindi (ore 11:30) via al laboratorio. Informazioni utili Nei giorni dell’Asuni Film Festival sarà attivo, da Oristano, un servizio gratuito di bus navetta, con partenza alle 19 dalle piazzole di fronte al Tribunale. Per informazioni si può contattare il numero 0782 86 70 13. Www.asunifilmfestival.it/    
   
   
LE DOMANDE DI CONTRIBUTO PER LE BIBLIOTECHE DELLA SARDEGNA  
 
Cagliari, 25 Gennaio 2011 - Stabiliti i termini per la richiesta dei contributi erogati dall´Assessorato regionale della Pubblica istruzione per il potenziamento delle biblioteche. Gli interventi previsti sono tre. Il primo è rivolto ai comuni, alle province, alle comunità montane e ai loro consorzi ed è finalizzato a garantire servizi bibliotecari adeguati ed efficienti a tutta la popolazione, in particolare alle categorie più svantaggiate. Il contributo può essere richiesto per: biblioteche regolarmente funzionanti; nuove biblioteche istituite nell´anno precedente; biblioteche riattivate, ovvero biblioteche che nell´anno precedente abbiano ripreso l´erogazione dei servizi, temporaneamente interrotti per cause documentate. Domande entro il 1° marzo 2011. Il secondo intervento è rivolto agli organismi privati proprietari di biblioteche. L´amministrazione regionale, infatti, riconosce alle biblioteche private, convenzionate con enti pubblici, una funzione di pubblico servizio e, di conseguenza, concede loro dei contributi affinché possano garantire servizi adeguati ed efficienti, in linea con i migliori standard nazionali e internazionali. La biblioteca deve possedere le seguenti caratteristiche: orario di apertura dei servizi agli utenti di minimo 6 ore settimanali dopo le ore 14; offerta dei servizi di consultazione, anche non assistita, e di prestito locale e interbibliotecario; presenza di personale qualificato; disponibilità di almeno una linea telefonica abilitata alla fonia e al collegamento con Internet; esistenza di una convenzione con un Ente o organismo pubblico. Domande entro il 1° marzo 2011. Il terzo intervento è rivolto agli enti locali e finanzia i sistemi di cooperazione bibliotecaria territoriale in quanto costituiscono uno strumento strategico per accrescere le risorse informative e migliorare i servizi al pubblico. Domande entro il 15 marzo 2011.  
   
   
LE DOMANDE DI CONTRIBUTO PER LE BIBLIOTECHE DELLA SARDEGNA  
 
Cagliari, 25 Gennaio 2011 - Stabiliti i termini per la richiesta dei contributi erogati dall´Assessorato regionale della Pubblica istruzione per il potenziamento delle biblioteche. Gli interventi previsti sono tre. Il primo è rivolto ai comuni, alle province, alle comunità montane e ai loro consorzi ed è finalizzato a garantire servizi bibliotecari adeguati ed efficienti a tutta la popolazione, in particolare alle categorie più svantaggiate. Il contributo può essere richiesto per: biblioteche regolarmente funzionanti; nuove biblioteche istituite nell´anno precedente; biblioteche riattivate, ovvero biblioteche che nell´anno precedente abbiano ripreso l´erogazione dei servizi, temporaneamente interrotti per cause documentate. Domande entro il 1° marzo 2011. Il secondo intervento è rivolto agli organismi privati proprietari di biblioteche. L´amministrazione regionale, infatti, riconosce alle biblioteche private, convenzionate con enti pubblici, una funzione di pubblico servizio e, di conseguenza, concede loro dei contributi affinché possano garantire servizi adeguati ed efficienti, in linea con i migliori standard nazionali e internazionali. La biblioteca deve possedere le seguenti caratteristiche: orario di apertura dei servizi agli utenti di minimo 6 ore settimanali dopo le ore 14; offerta dei servizi di consultazione, anche non assistita, e di prestito locale e interbibliotecario; presenza di personale qualificato; disponibilità di almeno una linea telefonica abilitata alla fonia e al collegamento con Internet; esistenza di una convenzione con un Ente o organismo pubblico. Domande entro il 1° marzo 2011. Il terzo intervento è rivolto agli enti locali e finanzia i sistemi di cooperazione bibliotecaria territoriale in quanto costituiscono uno strumento strategico per accrescere le risorse informative e migliorare i servizi al pubblico. Domande entro il 15 marzo 2011.  
   
   
"DALLA ZANUSSI ALL´ELECTROLUX. UN SECOLO DI LEZIONI PER IL FUTURO" DI ALDO BURELLO  
 
Pordenone, 25 gennaio 2011 - La presentazione- il 21 gennaio nella Sala Consiliare della Provincia di Pordenone - del libro "Dalla Zanussi all´Electrolux. Un secolo di lezioni per il futuro" di Aldo Burello (ex manager dell´azienda), Alberto Felice De Toni (docente universitario) e Michela Parussini (ingegnere e dottoranda di ricerca), ha offerto l´occasione al presidente della Regione, Renzo Tondo, e all´assessore regionale alle infrastrutture, Riccardo Riccardi (con loro erano presenti anche il vicepresidente Luca Ciriani e altri esponenti del Consiglio regionale) per alcune considerazioni sulle prospettive di sviluppo del friuli Venezia Giulia. Per Tondo "dalla storia di questa azienda emerge che alla fine a vincere non sono i modelli, ma la volontà e la passione delle persone". Ciò per dire che è stato ed è dall´esempio di quanti in Zanussi prima ed Electrolux poi hanno lavorato e lavorano "che ci vengono quelle indicazioni per il futuro che sono preziose per la nostra azione politica", anche se per l´immediato "ci preoccupano le prospettive dello stabilimento di Porcia: la Regione è disponibile pur di non perdere o vedere ridimensionata la presenza di una realtà così importante". Ma per il presidente della Regione è tempo che nel nostro Paese e quindi anche in regione venga superato l´approccio ideologico nei rapporti tra impresa e lavoro "abbattendo il muro che crea troppe contrapposizioni e che frena lo sviluppo, privilegiando solo la visione dei diritti e non anche quella dei doveri". "La Regione da parte sua sta operando - ha proseguito Tondo - per creare le condizioni favorevoli al sostegno delle aziende e del lavoro in questo momento così difficile. Ma per uno sviluppo vero le risorse pubbliche non bastano più: serve un forte apporto di capitali privati, servono scelte coraggiose anche se impopolari in tanti settori, fra cui quello dell´energia. Perchè tutte le posizioni sono rispettabili, purché non vi siano strumentalizzazioni". Una delle chiavi per rimettere in moto i settori produttivi del Friuli Venezia Giulia "ma in una visione più ampia e a servizio di tutto il Paese" viene - ha sostenuto l´assessore Riccardi - dalle infrastrutture. Per troppo tempo non sono state realizzate opere indispensabili, penalizzando così il sistema nel suo complesso: aziende e cittadini. "Per questo - ha continuato - stiamo lavorando perché vogliamo che il friuli Venezia Giulia da regione di confine divenga il cuore dell´Europa e su questo tema non ci dovrebbero essere contrapposizoni ma si dovrebbe lavorare assieme". Per questa proiezione europea della regione sono necessari i grandi corridoi paneuropei (Corridoio 5 e Asse Adriatico-baltico); serve un sistema portuale dell´Alto Adriatico che nel suo complesso diventi competitivo con i porti del Nord Europa e attrattivo dei nuovi mercati; il sistema aeroportuale deve integrarsi nel sistema del Nordest. Infine Riccardi ha ricordato le opere concluse o avviate in questi tre anni di amministrazione: la grande viabilità triestina, il Passante di Mestre, la A28, il finanziamento e l´avvio dei lavori per la terza corsia della A4, la finanza di progetto per l´ammodernamento del sistema portuale regionale. Alla presentazione del libro sono intervenuti anche il presidente della Provincia, Alessandro Ciriani, il sindaco di Pordenone, Sergio Bolzonello, e alla tavola rotonda moderata da Fabrizio Onida della Bocconi di Milano, gli autori Burello e De Toni, Mauzio Castro, parlamentare e già direttore delle Risorse Umane di Zanussi-electrolux, il già presidente dell´azienda, Gian Mario Rossignolo. In particolare Castro ha sostenuto che "si può sostenere, alla luce del dibattito di oggi, che Zanussi-electrolux è stata uno straordinario laboratorio di innovazione dei rapporti di lavoro già dagli anni Novanta"; per De Toni questa azienda "è stata una grande scuola di management"; per Rossignolo - che ha ricordato le ragioni della crisi della Zanussi - "gli svedesi hanno fatto un grande affare: con due lire - loro che avevano solo il 6 per ceto del mercato degli elettrodomestici - si sono trovati un´azienda davvero multinazionale con il 16 per cento del mercato e una grande capacità di innovazione e produttiva".  
   
   
MILANO, ARSENALE PREVIEW II  
 
Milano, 25 gennaio 2011 - Il Teatro Arsenale riapre le sue porte a spettatori, giornalisti, amici e curiosi per presentare gli spettacoli in programma fino a giugno 2011. Una preview per scoprire cosa sarà in scena, ma anche per visitare la sala, giocare con i gadget Arsenale e brindare insieme a questa seconda metà di stagione teatrale. In un suggestivo ambiente “anarchico - work in progress” sono previsti interventi di attori e registi impegnati nella programmazione e un sorprendente trailer dal vivo dello spettacolo Il Banchiere Anarchico di Fernando Pessoa (in scena dal 1° febbraio). L’evento vuole essere un’occasione di incontro informale tra l’Arsenale e il suo pubblico e quanti – attori, giornalisti, colleghi, ma anche semplici curiosi – sono desiderosi di scoprire “cosa bolle in pentola”. La formula scelta, per la preview così come per il cartellone, è quella di un teatro della comunicazione diretta, del rapporto vivo e presente da persona a persona. 28 gennaio 2011 – ore 18 Teatro Arsenale – Milano, via C. Correnti 11 Arsenale Preview Ii Gennaio - Giugno 2011 Ingresso Gratuito www.Teatroarsenale.it/    
   
   
APPROVATA L’IMPLEMENTAZIONE FINANZIARIA PER IL SISTEMA TEATRALE CALABRESE  
 
 Catanzaro, 25 gennaio 2011 - Su proposta dell’Assessore al Bilancio Giacomo Mancini, che ha fatto propria una richiesta del Dipartimento regionale “Istruzione, Ricerca e Cultura”, la Giunta ha approvato una delibera con cui viene incrementata la disponibilità finanziaria della Linea di intervento del Por Fesr Calabria 5.2.2.2 di due milioni di euro, per sostenere il sistema teatrale calabrese. L’incremento è stato ottenuto mediante una rimodulazione finanziaria della Linea di intervento 5.2.2.3. Sul “Portale Calabria Cultura”, che sostiene la progettazione e realizzazione del Portale al fine di migliorare l’accessibilità e la fruibilità del patrimonio culturale regionale e prevede una dotazione finanziaria di € 5.396.832,21 per l’intero periodo di programmazione. La dotazione finanziaria della linea di intervento 5.2.2.3 appare sovradimensionata alla luce dell’esistenza di portali tematici già operativi in ambito culturale. Infatti, con l’utilizzo dei fondi comunitari della passata programmazione, sono stati aperti portali tematici già inseriti nel portale regionale, come quello delle mediateche della Calabria, quello delle biblioteche calabresi (Opac), a seguito della realizzazione del Sistema Bibliotecario. Inoltre, nel settore dei Musei è stato realizzato il portale www.Iresudcalabria.it. In sostanza gran parte di quanto previsto dalla linea di intervento 5.2.2.3., relativamente al Portale “Calabria Cultura”, è già contenuto negli strumenti richiamati tanto da non rendere necessaria ed opportuna la necessità di mantenere la dotazione finanziaria attuale. Infine, occorre dire che la significativa contrazione delle risorse finanziarie ordinarie destinate al teatro da un lato e l’evoluzione del sistema teatrale regionale - che va sempre più caratterizzandosi quale uno dei volani dello sviluppo socio-economico della Calabria - dall’altro, richiede un necessario ed opportuno aumento della disponibilità finanziaria della Linea di Intervento 5.2.2.2 “Azioni per la qualificazione e la valorizzazione del Sistema dei Teatri Regionale” per sostenere il Teatro calabrese con progetti significativi e mirati. Pertanto,,al fine di sostenere il sistema teatrale calabrese viene deliberata l’implementazione della Linea di Intervento 5.2.2.2 “Azioni per la qualificazione e la valorizzazione del Sistema dei Teatri Regionale” di € 2.000.000,00 mediante lo spostamento di tale importo dalla Linea di Intervento 5.2.2.3 “Portale Calabria Cultura”, determinando così una dotazione finanziaria disponibile per il sistema teatrale calabrese di € 9.195.776,00.  
   
   
UNESCO: IN SICILIA COMITATO DI SAGGI PER ITINERARIO ARABO-NORMANNO  
 
 Palermo, 25 gennaio 2011 - "Dovranno essere eminenti personalita´ del mondo culturale, tecnico e scientifico ad elaborare i programmi di ricerca, studio e formazione per supportare la Regione nell´iter di iscrizione dell´itinerario arabo-normanno nella lista del patrimonio mondiale dell´Unesco". L´assessore regionale dei beni culturali e dell´Identita´ siciliana, Sebastiano Missineo, nei giorni scorsi ha inviato una lettera al presidente dell´Ars, Francesco Cascio; al cardinale di Palermo, Paolo Romeo; ai vescovi di Cefalu´ e di Monreale, Vincenzo Manzella e Salvatore di Cristina, e all´Eparca di Piana degli Albanesi, Sotir Ferrara, per chiedere di integrare il "comitato di saggi" a sostegno dell´inserimento dell´itinerario arabo-normanno nella World Heritage List dell´Unesco. Infatti l´insediamento del gruppo di lavoro che dovra´ supportare la candidatura siciliana e´ previsto per mercoledi´ prossimo, 26 gennaio alle 17, nel corso di una riunione alla sala Rossa dell´Assemblea Regionale Siciliana. L´iniziativa e´ promossa dall´Istituto Italiano Fernando Santi, in collaborazione con l´assessorato regionale dei Beni culturali e dell´Identita´ siciliana e con la Presidenza dell´Assemblea Regionale Siciliana. L´itinerario arabo-normanno comprende il duomo di Cefalu´ e di Monreale, Palazzo dei Normanni di Palermo, la Cappella Palatina, la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, di Santa Maria dell´Ammiraglio, di San Cataldo, la Cattedrale di Palermo, la Zisa e la Cuba. "L´italia con 41 siti - continua Missineo - e´ la nazione che vanta il piu´ alto numero di beni culturali iscritti nel patrimonio dell´Unesco. In Sicilia ne sono stati inclusi ben 5 e ci auguriamo che anche l´itinerario arabo-normanno della provincia di Palermo possa ricevere la giusta valorizzazione sia nel contesto nazionale che in quello internazionale. Da questo punto di vista il riconoscimento dell´Unesco rappresenterebbe un´altra eccellenza per una terra unica nel suo genere che puo´ lanciare un ponte virtuale tra l´Europa e i paesi del bacino del Mediterraneo. Ma oltre al dialogo interculturale e religioso - ha concluso l´assessore - che verrebbe rilanciato attraverso questa scelta, e´ anche importante sottolineare che aumenterebbero i flussi turistici e la ricaduta economica, cosi´ come e´ accaduto nelle altre aree del mondo tutelate dall´Unesco".  
   
   
MATTIA BIAGI BLACK TAR MILANO 27 GENNAIO - 6 MARZO 2011  
 
Milano, 25 gennaio 2011 - Il percorso espositivo raccoglierà 40 lavori che documentano la recente ricerca dell’artista ravennate, talento eclettico e raffinato, capace di elaborare un processo creativo innovativo e che lo ha portato, dopo gli inizi milanesi e la collaborazione con il designer Giulio Cappellini, a trasferirsi a Los Angeles e ad avvicinarsi al catrame come mezzo espressivo. Fu la visita al La Brea park di Los Angeles, un’area geologica caratterizzata da giacimenti di catrame, pieni di fossili perfettamente conservati, a guidarlo verso questa sua cifra stilistica. È qui che nasce il black tar, pratica creativa che Mattia Biagi trasforma in rito: rivestire di catrame, con una sofisticata tecnica, oggetti di uso comune, assunti quali icone rappresentative di un personale messaggio. L’artista viene così a creare una nuova forma estetica che cristallizza la struttura originaria, esaltandola attraverso uno strato denso di catrame; la luce naturale riflette le sfaccettature lucide e opache dell’opera stessa, come un diamante nero. Il contrasto tra oggetto riconoscibile e oggetto non fruibile è una delle chiavi di lettura di questa mostra, dove anche un tenero Teddy Bear non è più solo un ricordo dell’infanzia, ma diventa l’immagine di un’innocenza perduta. “Il catrame è il mio ‘mezzo espressivo’ – osserva lo stesso Mattia Biagi; mi piace perché rende solido il colore nero, permettendo di intravedere ancora la forma dell’oggetto”. Questo processo non risparmia gli strumenti musicali: un’arpa, una chitarra, una viola, oggetti destinati a non suonare più ma che, grazie al black tar, ottengono una nuova bellezza. E poi armi da guerra che, per mezzo del catrame, non potranno più arrecare danno, né distruzione in questo contesto artistico; oggetti di morte, cui il catrame ha tolto la loro funzione. L’artista compie così una riflessione intima sulla religione; il catrame applicato all´iconografia sacra perde qualsiasi connotazione blasfema, ed enfatizza il suo personale percorso di fede. Jesus save us, un crocifisso ligneo alto più di due metri, sarà il paradigma di questa sezione. Inaugurazione: giovedì 27 gennaio 2011, dalle ore 18.00 Officine Dell´immagine Via A. Vannucci 13, Milano.  
   
   
" LA FORMA DEL VALORE” STORIE DELLA MONETA NATURALE IN AFRICA  
 
Lugano, 25 gennaio 2011 - Banca Arner presenta nelle sue vetrine in Piazza Manzoni 8 a Lugano, da gennaio ad aprile 2011 un’importante mostra storica dal titolo “La forma del valore” storie della moneta naturale in Africa. La mostra è dedicata al denaro delle origini, oggetti nei materiali più vari dell’Africa nera, dalla Collezione Udo Horstmann, una delle raccolte più attente in questo settore, la cui varietà delle provenienze geografiche e la qualità dei pezzi le ha meritato grandi esposizioni internazionali in musei di prestigio da Berlino agli Usa, come pure a Mendrisio. Prima dell’epoca coloniale e dell’introduzione delle monete, gli oggetti presenti in questa mostra erano utilizzati come mezzo di scambio o di pagamento nei mercati e nel commercio africano. Nel presentare questi reperti straordinari di denaro pre-monetale che ha assunto nei secoli le forme e i materiali più sorprendenti, va sottolineato il fenomeno complesso del collezionismo degli oggetti e degli arnesi scaturiti dalla mano dell’Uomo che precedono la numismatica e le si affiancano come necessario complemento. Il denaro non conduce sempre e solo all’accumulo di ricchezza, ma come manufatto dell’antichità è il tema di una passione per testimonianze rare, spesso fragili, oltre che preziose e imprevedibili, che arricchiscono l’animo umano ben oltre il valore commerciale odierno. La riscoperta di popoli e civiltà primarie ormai evanescenti o dimenticate, specie dove, come in Africa, la cultura e la storia non erano basate su testimonianze scritte né monumentali, consente di assistere all’aprirsi di orizzonti improvvisi e di avventure avvincenti che superano la penna dello scrittore e costituiscono, spesso, sogni che il denaro non può comperare.  
   
   
NUOVA MUSICA IN TOSCANA CON NETWORK SONORO 2011  
 
 Firenze, 25 gennaio 2011 – Sesta edizione per Network Sonoro, il coordinamento di concerti e attività musicali che nasce dalla collaborazione tra Music Pool, Musicus Concentus, Tempo Reale, realizzato con il contributo della Regione Toscana, che continua ad offrire una fitta stagione di concerti. Network Sonoro si radica in Toscana, con attività e concerti che coprono l’intero arco dell’anno, articolate in differenti capitoli e progetti; un’offerta culturale che si rivolge a diverse fasce di pubblico, in un’alternanza costante di sonorità. Alla sesta edizione con la partecipazione di Comuni, Province, Associazioni ed Enti, in adesione crescente, Network Sonoro presenta un programma di oltre quaranta concerti (e il numero è destinato ad aumentare in corso d’opera) realizzato da Music Pool, Musicus Concentus, Tempo Reale in collaborazione con altre rassegne e festival: Metastasio Jazz a Prato, Fosfeni a Cascina, Giotto Jazz Festival nel Mugello, Grey Cat Festival a Grosseto, Jazz Cocktail a Poggibonsi, Primavera Jazz a Massa, Fabbrica Europa, Glorytellers e Crescendo a Firenze, Valdarno Jazz nel Valdarno. L’edizione 2011 di Network Sonoro, presentata stamani a Palazzo Strozzi Sacrati, conferma la presenza di istituzioni particolarmente prestigiose che operano in Toscana nell’ambito della documentazione delle arti contemporanee, delle arti visive, del teatro e della danza, sottolineando quanto l’attività del Network sia proposta culturale completa e interdisciplinare, pronta a cogliere gli stimoli e le collaborazioni più varie. Http://www.eventimusicpool.it/index.cfm?page=music%20pool%20network%20sonoro%202011