Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PRODOTTI E NOVITA´ ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 25 Settembre 2007
20 MILIONI EURO PER I RICERCATORI MARINI IRLANDESI  
 
Il governo irlandese ha assegnato sovvenzioni pari a 20 Mio Eur a nuovi progetti di ricerca marina. Come annunciato dal ministero delle Comunicazioni, dell´energia e delle risorse naturali, il Premio Beaufort, che prende il nome dall´idrografo irlandese Francis Beaufort, finanzierà 141 ricercatori e studenti che operano in cinque consorzi di ricerca. La parte più cospicua dei fondi, poco più di 7 Mio Eur, sarà destinata a un progetto che indaga sull´utilizzo degli organismi e dei materiali marini per la produzione di farmaci, biomateriali avanzati e neutraceutici. Al «Beaufort Marine Biodiscovery Consortium» (consorzio di bioscoperte marine Beaufort), che guiderà il programma di ricerca, parteciperanno gruppi di ricerca dell´University College Cork (Ucc), della National University of Ireland Galway (Nuig) e della Queen´s University Belfast (Qub). I fondi saranno stanziati a favore di quattro ulteriori progetti. Due di essi saranno dedicati a vari aspetti della ricerca sulla pesca e della gestione sostenibile delle attività di pesca. Un altro programma cercherà di valutare il valore economico, sociale e ambientale delle risorse marine. Infine, il National Centre for Sensor Research presso la Dublin City University si concentrerà sullo sviluppo di sistemi intesi a soddisfare i requisiti di monitoraggio prescritti da leggi quali la direttiva quadro dell´Ue in materia di acque. In occasione della presentazione del premio, Eamon Ryan, ministro irlandese delle Comunicazioni, dell´energia e delle risorse naturali, ha dichiarato che l´esistenza di numerose sfide per la società, riguardanti il mondo marino, è ormai un fatto ben noto. «I vincitori del premio dovranno fornirci le prove per agire», ha aggiunto, auspicando che la ricerca «ci consenta di utilizzare le nostre risorse marine nel rispetto dell´ambiente e in modo innovativo». Peter Heffernan, amministratore delegato dell´Istituto marino di Galway, ha affermato che il premio Beaufort rappresenta un salto di qualità nell´evoluzione del settore marino irlandese: «Il finanziamento permetterà di lanciare un chiaro segnale al resto del mondo sull´importante ruolo svolto dall´Irlanda in questo settore. » Dublino ha altresì annunciato l´intenzione di assegnare, il prossimo anno, un premio sulla ricerca marina nel quadro dell´iniziativa Beaufort. Il premio sarà conferito a uno scienziato, irlandese o internazionale, che collabora con l´Irlanda nel settore della ricerca. Il premio Beaufort sulla ricerca marina rientra nel quadro della strategia nazionale di ricerca e innovazione dell´Irlanda «Sea Change». Nell´ambito di tale strategia, il governo irlandese sta investendo oltre 365 Mio Eur al fine di sviluppare opportunità commerciali per il paese in settori quali l´energia sostenibile, i trasporti, la tecnologia e il monitoraggio ambientale, e di rafforzare il settore marino irlandese nei prossimi sette anni. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Dcmnr. Gov. Ie/ http://www. Marine. Ie/ .  
   
   
UE: APPROVATA UN´ULTERIORE SERIE DI PROGRAMMI DI SVILUPPO RURALE PER IL PERIODO 2007-2013: AUSTRIA, GERMANIA (3 LäNDER), UNGHERIA, ITALIA (3 REGIONI), LITUANIA E LUSSEMBURGO.  
 
Il comitato per lo sviluppo rurale (composto da rappresentanti dei 27 Stati membri) ha espresso un parere positivo sui programmi di sviluppo rurale presentati dall´Austria, dalla Germania (3 Länder), dall´Ungheria, dall´Italia (4 regioni), dalla Lituania e dal Lussemburgo per il periodo di programmazione finanziaria 2007-2013. Questi programmi sono intesi a garantire le infrastrutture, creare nuove fonti di reddito per le regioni rurali, promuovere la crescita e combattere la disoccupazione. La Commissione deve ancora procedere all´adozione formale dei programmi nelle prossime settimane. L´approvazione dei programmi degli altri paesi e regioni seguirà nei prossimi mesi. "Si tratta della quarta serie di programmi di sviluppo rurale che viene approvata dal comitato", ha dichiarato Mariann Fischer Boel, commissaria per l´agricoltura e lo sviluppo rurale. “Una politica di sviluppo rurale più forte è essenziale per il futuro delle nostre aree rurali. Questi fondi contribuiranno alla diversificazione del settore agricolo, ma andranno anche a finanziare importanti progetti ambientali e creeranno lavoro in settori diversi dall´agricoltura”. .  
   
   
CENTRALE DEL LATTE DI TORINO RISULTATI AL 30 GIUGNO 2007. UTILE NETTO PARI A 1,2 MILIONI DI EURO  
 
Centrale del Latte di Torino - chiude i risultati al 30 giugno 2007 con ricavi netti consolidati pari a 49,2 milioni di Euro, sostanzialmente in linea con i 49,4 milioni di Euro registrati nello stesso periodo dell’esercizio precedente. Migliora, grazie al contenimento dei costi e dei consumi di materie prime, il margine operativo lordo (Ebitda) che al 30/6/2007 risulta pari a 5,6 milioni di Euro evidenziando un incremento del 3,7% rispetto ai 5,4 milioni di Euro realizzati nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Il risultato operativo (Ebit) registrato al 30/6/2007 è pari a 3,2 milioni di Euro rispetto ai 3,3 milioni di Euro del primo semestre 2006. La lieve flessione del risultato operativo (Ebit) deriva da un accantonamento prudenziale dell’importo di 594 mila Euro che la Centrale del Latte di Vicenza - società controllata dalla Centrale del Latte di Torino - potrebbe dover corrispondere all’Erario per aver beneficiato, in virtù del D. Lgs 10/2007, della moratoria fiscale concessa alle Società Pubbliche nel periodo 1996-1999, quando la stessa era di proprietà del Comune di Vicenza. Senza tale accantonamento di natura extra gestionale il risultato operativo (Ebit) risulterebbe pari a 3,8 milioni di Euro in crescita del +15,1% rispetto ai 3,3 milioni di Euro registrati nel primo semestre 2006. L’utile netto registrato nel primo semestre 2007 risulta pari a 1,2 milioni di Euro rispetto ai 1,5 milioni di Euro realizzati nello stesso periodo dell’anno precedente. Tale diminuzione è da ricondurre al fatto che, al momento della redazione e dell’approvazione della semestrale al 30/6/2006, non erano ancora note le nuove disposizioni fiscali di allargamento della base imponibile emanate successivamente e che sono state applicate nella determinazione delle imposte al 31/12/2006 e al 30/6/2007. Per quanto riguarda la gestione finanziaria, l’indebitamento netto del Gruppo al 30 giugno 2007 è negativo per 6,3 milioni di Euro rispetto ai dati negativi di 4,3 milioni di Euro del 31 marzo 2007 e di 3,5 milioni di Euro del 30 giugno 2006. L’evoluzione della posizione finanziaria risulta strettamente correlata all’attività di costruzione del nuovo stabilimento di Vicenza. Per quanto riguarda la capogruppo Centrale del Latte di Torino, la società, al 30 giugno 2007, ha registrato ricavi netti pari a 30 milioni di Euro, rispetto ai 29,8 milioni di Euro del 30 giugno 2006, con un incremento del 0,7%. Il margine operativo lordo (Ebitda) è rimasto sostanzialmente stabile rispetto al primo semestre 2006 (4,3 milioni di Euro al 30/6/2007 vs 4,4 milioni di Euro al 30/6/2006); il risultato operativo (Ebit) passa dai 3,5 milioni di Euro del 30/6/2006 a 3,6 milioni di Euro al 30/6/2007 (+2,7%); infine l’utile netto passa dai 2,1 milioni di Euro al 30/6/2006 ai 1,9 milioni di Euro al 30/6/2007 registrando una diminuzione le cui motivazioni sono state esposte sopra a livello di Gruppo. Si ricorda che dallo scorso 4 luglio, la Centrale del Latte di Torino, all’esito di un aumento di capitale di complessivi 2 milioni di Euro, è passata da una partecipazione del 25% all’83,7% del capitale sociale della Salads & Fruits Srl, realtà operante a Casteggio (Pv) nel settore delle insalate pronte di Iv gamma e della frutta fresca. Tale partecipazione consentirà al Gruppo Centrale di Latte di Torino di consolidare la società Salads & Fruits nel proprio bilancio, a decorrere dal terzo trimestre 2007. Si rende noto che sono state notificate alla Centrale del Latte di Vicenza le cartelle di pagamento relative agli addebiti per i recuperi degli aiuti di stato per un ammontare, comprensivo di interessi, di 1,1 milioni di Euro contro i quali sono stati presentati i ricorsi che saranno oggetto di trattazione in Commissione Tributaria il prossimo 22 ottobre 2007. A livello previsionale si segnala che i risultati consolidati per l’esercizio 2007 saranno condizionati dagli oneri che, nella seconda parte dell’esercizio, dovranno essere sostenuti per il trasferimento e l’avvio della Centrale del Latte di Vicenza S. P. A. Nel nuovo insediamento produttivo e che anche a seguito delle tensioni a livello locale e mondiale sui prezzi della materia, che non paiono destinate ad esaurirsi nel breve periodo, dal mese di settembre si è verificato un significativo aumento del prezzo del latte alla stalla. Conseguentemente nei prossimi giorni troveranno applicazione nuovi listini con l’aggiornamento dei prezzi di vendita dei prodotti a base di latte. .  
   
   
AGGIORNATO A MERCOLEDÌ IL TAVOLO DEL LATTE TARICCO: “POTREMMO ESSERE VICINI ALL’ACCORDO”  
 
 Il tavolo regionale sul latte, riunitosi questo pomeriggio presso l’Assessorato Agricoltura a Torino, si è aggiornato a mercoledì 26 settembre: dopo una discussione approfondita, ormai sostanzialmente vicina a un accordo, le parti si sono date due giorni di tempo per verificare l’esistenza dei margini per sottoscrivere l’accordo stesso per i prossimi mesi. “Credo che l’accordo sia ormai a portata – commenta l’assessore Taricco – anche se potremo affermarlo con sicurezza solo nei prossimi giorni. Ritengo comunque positivo e proficuo il lavoro di ricerca condivisa di un punto di equilibrio svoltosi oggi tra parte agricola e parte industriale. ” .  
   
   
GRUPPO CREMONINI RISULTATI SEMESTRALI AL 30 GIUGNO 2007: NEL PRIMO SEMESTRE 2007 RICAVI TOTALI CONSOLIDATI A 1.178,4 MILIONI DI EURO (+7,6%). EBITDA A 65,3 MILIONI DI EURO (+10,5%). EBIT A 39,8 MILIONI DI EURO (+13,0%).  
 
Il Consiglio di Amministrazione di Cremonini S. P. A. (Crm. Mi) ha approvato il 24 settembre a Castelvetro di Modena la relazione semestrale al 30 giugno 2007. Principali risultati economici consolidati del 1° semestre 2007. Nel primo semestre del 2007 il Gruppo Cremonini ha realizzato ricavi totali consolidati per 1. 178,4 milioni di Euro, pari ad un incremento del 7,6% rispetto ai 1. 095,5 milioni di Euro dello stesso periodo del 2006. Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) si è attestato a 65,3 milioni di Euro (+10,5% rispetto ai 59,1 milioni di Euro del 2006), mentre il Risultato Operativo (Ebit) è stato pari a 39,8 milioni di Euro (+13,0% rispetto ai 35,2 milioni di Euro dello stesso periodo 2006). Il risultato della gestione caratteristica è stato pari a 22,0 milioni di Euro (+19,5% rispetto ai 18,4 milioni di Euro del 2006). L’utile ante imposte è stato pari a 22,0 milioni di Euro, in aumento del 17,3% rispetto ai 18,7 milioni di Euro del 2006, mentre l’utile netto di Gruppo nel semestre in esame è stato pari a 1,1 milioni di Euro rispetto ai 2,3 milioni di Euro del 2006. Risultati della Capogruppo Cremonini S. P. A. Nel 1° semestre 2007. Nel 1° semestre 2007 la capogruppo Cremonini S. P. A. Ha realizzato ricavi totali per 69,7 milioni di Euro rispetto ai 69,1 milioni di Euro del 2006, il margine operativo lordo (Ebitda) si è attestato a 6,8 milioni di Euro ( 6,5 milioni di Euro nel 2006), mentre il risultato operativo (Ebit) è stato pari a 3,4 milioni di Euro (3,6 milioni di Euro nel 2006). L’utile netto del semestre, comprensivo dei risultati da partecipazioni, è stato pari a 12,6 milioni di Euro rispetto alla perdita di 1,7 milioni di Euro del 1° semestre 2006. Risultati dei tre settori di attività nei primi sei mesi. Il settore della produzione ha registrato nel periodo ricavi totali per 505,2 milioni di Euro, rispetto ai 507,5 milioni di Euro del 2006. L’ebitda si è attestato a 21,6 milioni di Euro (20,8 milioni di Euro nel 2006) e l’Ebit è risultato pari a 6,7 milioni di Euro (6,4 milioni di Euro nel 2006). Prosegue la crescita nel settore della distribuzione* , dove i ricavi totali sono stati pari a 499,3 milioni di Euro, in aumento del 7,2% rispetto ai 465,7 milioni di Euro del 2006. L’ebitda ha raggiunto i 31,4 milioni di Euro (27,1 milioni di Euro nel 2006), mentre l’Ebit si è attestato a 27,1 milioni di Euro (23,0 milioni di Euro nel 2006). I ricavi del settore della ristorazione hanno registrato un incremento del 35,6%, raggiungendo i 207,3 milioni di Euro (152,9 milioni di Euro nel 2006). In aumento anche l’Ebitda che è stato pari a 13,5 milioni di Euro (12,7 milioni di Euro nel 2006), mentre l’Ebit si è attestato a 8,5 milioni di Euro (9,5 milioni di Euro nel 2006). Situazione finanziaria al 30 giugno 2007. La Posizione Finanziaria Netta al 30 giugno 2007 si è attestata a 621,3 milioni di Euro, in miglioramento rispetto ai 640,6 milioni di Euro del 31 marzo 2007, nonostante nel periodo siano stati distribuiti dividendi per 22,1 milioni di Euro ed effettuati investimenti per 51,6 milioni di Euro, di cui 22,6 milioni per acquisizioni. Eventi successivi alla chiusura del semestre. Nel mese di settembre Marr S. P. A. Ha finalizzato il contratto per l’acquisto del ramo di azienda di proprietà di Cater Roma S. P. A. , società con sede a Roma e attiva nella distribuzione di prodotti alimentari agli operatori del foodservice ed in particolare a quelli della Ristorazione Collettiva. Inoltre, Marr si è aggiudicata la gara indetta da Consip S. P. A. Per la fornitura di derrate alimentari destinate alle Pubbliche Amministrazioni delle regioni Emilia Romagna, Marche, Abruzzo e Sardegna. L’accordo ha una durata di 18 mesi e un valore di circa 10 milioni di Euro. Nel mese di luglio, Cremonini ha acquisito la proprietà e tutti i diritti connessi del marchio Roadhouse Grill per 50 paesi europei, dalla società americana Roadhouse Grill Inc. , per un controvalore di 1,12 milioni di Usd: l’operazione permetterà l’ampliamento della catena anche a livello europeo. Nel frattempo sono stati inaugurati due nuovi locali a Bergamo e a Forlì, portando a 11 il numero di locali della catena. Nell’ambito della ristorazione autostradale a marchio Chef Express, sono state inaugurate le nuove aree di servizio Santerno Ovest (A14 Bologna–taranto), Vallescrivia Ovest (A7 Milano-genova) e Masseria Est (A1). Infine, sempre col marchio Chef Express, è stato acquisito un nuovo punto vendita nell’Aeroporto di Parma ed è stato inaugurato il rinnovato buffet nella stazione ferroviaria di Ravenna. Evoluzione prevedibile della gestione Alla luce dei risultati raggiunti nel primo semestre, la Società prevede un miglioramento dei risultati operativi per l’esercizio 2007. .  
   
   
VIAREGGIO, L’ASSESSORE CENNI ALL’INAUGURAZIONE DEI BANCHI VENDITA DEL PESCATO «COSÌ LA RETE DELLA FILIERA CORTA SI ESTENDE AL MONDO ITTICO» LA STRUTTURA AVVICINA PESCATORI E ACQUIRENTI CON VANTAGGI PER TUTTI  
 
«La struttura che abbiamo inaugurato il 22 settembre traduce in maniera esemplare il concetto di filiera corta anche in ambito ittico: perché avvicina domanda e offerta offrendo ai pescatori nuovi sbocchi di mercato, e permettendo ai cittadini di avere a disposizione pesce fresco, sicuro, e a prezzi vantaggiosi». Lo ha detto l’assessore regionale all’agricoltura, caccia e pesca Susanna Cenni intervenendo al varo ufficiale dei nuovi banchi di vendita diretta del pescato a Viareggio, presso la Darsena Toscana. La struttura, realizzata con i contributi pubblici (lo Sfop, Strumenti finanziario di orientamento alla pesca), garantirà uno sbocco organizzato e regolarizzato in cui i pescatori potranno offrire la loro produzione di giornata a una platea di consumatori potenzialmente sempre più vasta. «I nuovi banchi – ha sottolineato - assolveranno per il pesce a una funzione analoga a quella che stanno svolgendo i mercatali o gli spacci aziendali per le produzioni agricole di stagione. Il concetto non cambia: la vicinanza tra produttori e consumatori aumenta gli spazi di mercato e consente di apprezzare meglio e di più le produzioni locali. E’ questo lo spirito della rete regionale di filiera corta che abbiamo lanciato in Toscana, con risultati davvero significativi e che, così, ottiene anche un nuovo sbocco verso il mare». In questo caso, inoltre, l’iniziativa permetterà di sostenere le potenzialità di un settore che vive una fase piuttosto delicata: «La Regione – ha detto Susanna Cenni - sta sostenendo gli sforzi di rilancio della pesca marittima: nei mesi scorsi abbiamo approvato un piano da 6 milioni di euro per il quadriennio 2007-2010 con interventi per l’ammodernamento delle infrastrutture di servizio come per la qualificazione dei prodotti o la formazione professionale. E’ un percorso, questo, nel quale iniziative come questa si inseriscono perfettamente». .  
   
   
TARICCO SODDISFATTO PER L’INTESA GOVERNO-PARTI SOCIALI SUL WELFARE IN AGRICOLTURA  
 
 A breve lo sblocco dei buoni vendemmia Grande soddisfazione viene espressa dall’assessore all’Agricoltura Mino Taricco per la firma del protocollo di intesa tra Governo e parti sociali sul mercato del lavoro agricolo, illustrata in questi giorni dai Ministri De Castro e Damiano. “Si tratta di un accordo molto atteso, che garantisce al mondo agricolo maggiore trasparenza nell’applicazione dei contratti di lavoro e la possibilità di regolarizzare il sommerso e il lavoro nero. Questi obiettivi non possono non raccogliere il nostro pieno apprezzamento, così come le norme che favoriscono l’investimento in formazione e riqualificazione delle risorse e la sicurezza del lavoro, norme che possono contribuire a fare del mondo agricolo un settore produttivo realmente moderno. E’ anche grazie al lavoro congiunto tra Ministero e Regioni e al costante stimolo da queste esercitato – prosegue Taricco - che si è arrivati all’approvazione di provvedimenti di grande importanza per il territorio. Tra questi, accogliamo con particolare soddisfazione la notizia che saranno autorizzati a breve, tramite decreto interministeriale, i voucher per il lavoro accessorio in agricoltura, i cosiddetti “buoni vendemmia”, sui quali da tempo Giunta e Consiglio Regionale si erano mobilitati rivolgendo solleciti al Governo. Purtroppo giungono solo ora, a vendemmia avviata per questa stagione, ma è importante che l’iter si sia comunque sbloccato per i prossimi anni . ” .  
   
   
BARI, 27 OTTOBRE: CONVEGNO TECNICO PROGETTO AGROKOVAR  
 
Informest è partner di Agrokovar progetto pilota per azioni congiunte italo-croate nell´ambito del supporto alle imprese, promosso da Finest, in collaborazione con la Regione Puglia, la Camera di Commercio di Bari, la Contea di Vukovar (Croazia), e l´Agenzia Nazionale Croata per gli investimenti e lo sviluppo. Nell´ambito del progetto, il 27 ottobre 2007 è previsto un convegno tecnico di presentazione a Bari, presso la sala convegni della Cciaa, alla presenza di imprenditori italiani appartenenti ai settori agro industriale e agro alimentare, per presentare opportunità di business e sviluppare opportunità di investimento in ambito agroindustriale e agroalimentare con le imprese locali. Il programma del convegno e la scheda di presentazione di proposte progettuali da compilare ed inviare si trovano sul sito di progetto http://www. Agrokovar. Net. .  
   
   
CONVEGNO SUL FISCO IN AGRICOLTURA  
 
 Imperia - Il convegno costituisce un’ottima occasione per illustrare agli operatori del settore gli interventi più incisivi nel settore agricolo, già presenti nella Finanziaria 2007. L’iniziativa avvicina gli imprenditori agricoli alle istituzioni nell’ottica di una sempre più stretta collaborazione tra mondo produttivo ed istituzioni. Si è parlato di fisco in agricoltura al convegno svoltosi lunedì 24 settembre, presso l’Aula Magna del Polo Universitario Imperiese, in via Nizza ad Imperia, organizzato dalla Camera di Commercio di Imperia e dall’Agenzia delle Entrate-direzione Liguria con il patrocinio del comune di Imperia e la collaborazione delle Associazioni provinciali di categoria (Cia. Coldiretti e Confagricoltura). E’ stata una giornata di approfondimenti sul tema «Fisco e Agricoltura: l’imposizione tributaria in un settore in trasformazione» a cui prenderanno parte relatori che sono tra i massimi esperti di fisco in agricoltura. Spiega il Presidente della Cciaa di Imperia dott. Ssa Beatrice Parodi: “L’idea di una giornata di approfondimenti dedicata alle novità tributarie del settore agricolo nasce dalla collaborazione instaurata sul territorio dall’Agenzia Entrate, molto attenta alla realtà delle imprese, che rappresentiamo. Una collaborazione che ha per noi importanti precedenti, quali il convegno della primavera scorsa sulla legislazione immobiliare. Per quanto riguarda l’iniziativa in programma, il settore agricolo costituisce il 25% delle attività produttive, con preminenza di aziende individuali. Da qui l’esigenza di rispondere alle inevitabili problematiche di accedere ad informazioni e comunicazione “L’agricoltura – commenta il dott. Adolfo Rampone, Direttore dell’Agenzia delle Entrate di Imperia - è un settore in trasformazione e le norme fiscali si sono adeguate a questa nuova realtà. Mi riferisco al nuovo concetto di ruralità, di fabbricati rurali, al nuovo assetto delle società agricole. L’agricoltura, inoltre, è un’attività fondamentale nel nostro Paese ed in particolare in questa provincia. E’ importante, quindi, per noi rinsaldare il dialogo con gli utenti attraverso la collaborazione degli Enti e delle Associazioni, al fine di illustrare e chiarire le norme fiscali”. Riccardo Giordano, Presidente Cia: “Il fisco è un argomento spinoso sempre d’attualità. Per questo ritengo utile questa iniziativa da parte della Camera di Commercio: è un’occasione di aprirsi alle istituzioni per un settore in profonda trasformazione. Per questo evento le Associazioni di Categoria hanno messo in campo i loro pezzi migliori a livello nazionale, come si può vedere dal programma, in cui tra i relatori, figurano i massimi esperti di fisco nel settore agricolo. E’ un’importante momento di confronto tra imprenditori del settore, consulenti e ‘controllori’. Da parte nostra metteremo tutto il nostro impegno a far partecipare gli Associati perché questo è anche un modo per far crescere la categoria”. Antonio Fasolo, Presidente Coldiretti: “Mai titolo di convegno è stato più veritiero. La legge 228/2001 ha rivoluzionato la figura dell’imprenditore agricolo, diventato vero e proprio attore del territorio, colui a cui sono demandati importanti servizi e competenze per il controllo e la manutenzione del territorio. Azioni importanti per la collettività, come purtroppo hanno messo in evidenza i disastrosi incendi di quest’estate che hanno procurato ingenti danni. Il feeling tra istituzione e imprese deve essere sempre più incentivato”. Andrea Mansuino, Presidente Unione Agricoltori: «Finalmente si è capito che l’azienda agricola è un impresa a tutti gli effetti e come tale ha l’esigenza di strutturarsi dal punto di vista previdenziale ma, soprattutto, fiscale. Con la nuova normativa le imprese agricole sono dotate di strumenti fiscali che rispondano alle mutate esigenze di mercato. Ad esempio, la possibilità di strutturarsi anche sotto la veste delle società, persino di capitali, con lo stesso trattamento tributario delle imprese singole, per rispondere a quelle esigenze di ampliamento, molto sentite soprattutto nella nostra provincia e nella nostra Regione, dove domina la piccola dimensione, per permetter loro di essere più competitive sul mercato». Coordina i lavori Alessandro Mastrantonio, giornalista de Il Sole 24 Ore. .  
   
   
SICCITA´: NUOVI INTERVENTI IMMEDIATAMENTE CANTIERABILI PER FAR FRONTE ALLA CRISI IDRICA DELLA ROMAGNA.  
 
Bologna - Un pacchetto di nuovi interventi - sia strutturali sia sul fronte del risparmio - per far fronte alla crisi idrica che ancora colpisce la Romagna e ridurre il prelievo dalla diga di Ridracoli . Li ha approvati oggi a Bologna il Comitato istituzionale, presieduto dall´assessore regionale alla difesa del suolo , della costa e protezione civile Marioluigi Bruschini , d´intesa con l´assessore regionale all´ambiente Lino Zanichelli e che è stato istituito in seguito all´ordinanza del Presidente del Consiglio del giugno scorso per l´emergenza siccità nelle Regioni del centro-nord. Si tratta di interventi urgenti e immediatamente cantierabili - integrativi rispetto al Piano straordinario antisiccità del luglio scorso - che metteranno a disposizione già dalla metà di ottobre 400 litri aggiuntivi di acqua al secondo nelle Province di Ravenna, Rimini e Forlì-cesena. A questi vanno aggiunti altri 300 litri al secondo, frutto di interventi urgenti già realizzati in queste settimane da Hera Rimini ed Hera Forlì-cesena e gli effetti positivi che si attendono dalle misure di risparmio e riduzione dei consumi previste da un´ordinanza del Presidente della Regione Vasco Errani, in corso di adozione, valutabili in complessivi ulteriori 100 litri al secondo, considerando sia il settore produttivo che quello civile. Il " pacchetto" prevede infine ulteriori realizzazioni che produrranno tuttavia i loro effetti nei primi mesi del 2008 e che per quella data metteranno a disposizione altri 180 litri al secondo comprensivi dei 70 l/s del terzo potabilizzatore mobile previsto dalla Protezione Civile regionale. L´insieme degli interventi messi in campo ( si tratta di connessioni tra acquedotti, adeguamento di pozzi, impianti di potabilizzazione ecc) prevede un costo complessivo di circa 13 milioni di euro, considerando anche le spese già sostenute da Hera ed Enia per il servizio di rifornimento tramite autobotti realizzato questa estate in diversi comuni montani e i due potabilizzatori mobili per circa 90 litri d´acqua al secondo, previsti inizialmente per novembre e che invece saranno a disposizione già nel mese di ottobre. "Presenteremo questo piano al Governo per il necessario finanziamento - ha spiegato Bruschini - mettendo da subito a disposizione come risorse regionali 1 milione di euro. Abbiamo le carte in regola, avendo fino ad ora realizzato tutto quanto previsto dall´ordinanza del Presidente del Consiglio. Il sistema Emilia-romagna, dalle Province alla Regione, da Hera ad Enia, a Romagna Acque, alle Bonifiche , agli Ato, ha fatto al meglio la sua parte, dimostrando coesione e capacità di fare squadra". L´assessore regionale all´ambiente Lino Zanichelli ha sottolineato come anche questi "interventi di emergenza si coordinino con la programmazione regionale di medio termine e si inseriscano in modo organico nelle politiche che la Regione sta portando avanti per una migliore qualità delle acque, per razionalizzare i consumi e preservare una risorsa che non è infinita". Bruschini ha ricordato che ben il 90 % degli interventi previsti dal Piano di luglio sono già stati realizzati o cantierati. Tuttavia in base alle previsioni meteorologiche , fino al prossimo mese di dicembre non sono attese precipitazioni significative, tali da far pensare a un significativo miglioramento della situazione. "Occorre dunque agire - ha sottolineato Bruschini - anche in previsione del prossimo anno, per non aggravare ulteriormente il debito in particolare nel settore idropotabile. " Proprio quello civile è l´ambito più in difficoltà. In campo irriguo - ha spiegato Demetrio Egidi Direttore dell´ Agenzia regionale di Protezione civile che ha messo a punto il pacchetto di interventi - grazie alla collaborazione delle Bonifiche nell´estate appena trascorsa si è ottenuto un risparmio del 31% di acqua . Il Comitato istituzionale per la crisi idrica è composto,oltre che dall´assessore Bruschini, dal Prefetto di Bologna, dagli Assessori regionali all´ambiente e agricoltura, dai Presidenti delle Province, dal Presidente dell´Anci, dal Presidente dell´Urber, dal Direttore generale ambiente della Regione e dal Direttore dell´Agenzia regionale di protezione civile. Le Misure Straordinarie Di Risparmio E Riduzione Dei Cosumi Previste Dall´ordinanza Del Presidente Errani. L´obiettivo è ridurre il prelievo dalla diga di Ridracoli fino a riportare il volume dell´invaso a una quota non inferiore a 5 milioni di metri cubi entro l´ultima decade di novembre. Per questo nel territorio delle Province di Ravenna, Forlì-cesena e Rimini entreranno in vigore anche diverse misure straordinarie di risparmio: la riduzione della pressione nella rete idrica nelle ore notturne, la riduzione dei consumi del 30%da parte delle aziende, concordata in modo da non danneggiare il ciclo produttivo e ed escludendo le utenze indispensabili come gli ospedali ; misure specifiche rivolte alla cittadinanza. Queste ultime prevedono: il divieto di prelievo dalla rete idrica di acqua per uso extradomestico (annaffiamento di orti e giardini, lavaggio di auto ecc. ); il divieto di annaffiamento di campi da calcio , da tennis , di giardini e parchi pubblici; il divieto di rinnovare anche parzialmente l´acqua di piscine private. In caso di violazioni sono previste sanzioni pecuniarie da 50 a 500 Euro. A vigilare sull´osservanza dei provvedimenti sarà il Corpo Forestale dello Stato . In caso di mutamenti significativi delle condizioni meteorologiche le ordinanze comunali potranno essere revocate anticipatamente. .  
   
   
CIA TARANTO: REPLICA L’ASSESSORATO ALLE RISORSE AGROALIMENTARI  
 
In riferimento alla nota della Cia Taranto e riportata dalla stampa il 21 settembre l´ Assessorato alle Risorse Agroalimentari, precisa : “ è opportuno, in via preliminare, al fine di evitare equivoci dovuti a carenze nella conoscenza della norma, fare chiarezza su quanto disposto dal D. M. 454/2001: a) l’articolo 2 di detto D. M. 454/2001 al comma 3 espressamente recita “ per usufruire delle agevolazioni, entro il trenta giugno di ciascun anno, i soggetti indicati al comma 1 lettera a) presentano, anche per il tramite delle organizzazioni di categoria, all’ufficio incaricato dalla regione……. Una richiesta contenente i seguenti dati…. ”; b) l’art. 3 del medesimo decreto, al comma 1 “ l’ufficio regionale, ricevute le richieste di cui all’art. 2, ne controlla la regolarità effettuando, anche con l’ausilio di collegamenti telematici, gli eventuali accertamenti sui dati esposti…. ”; c) lo stesso art. 3 al comma 4 “ con provvedimento del Dipartimento per le politiche fiscali……sono determinate le modalità di collegamento, tramite il Sistema Informativo Agricolo Nazionale ( Sian ), tra l’anagrafe delle aziende agricole e gli uffici regionali, anche ai fini dell’assolvimento degli obblighi di cui all’art. 6”; d) l’art. 6 comma 6 “ entro il trenta giugno dell’anno successivo, i soggetti titolari del libretto di controllo presentano all’ufficio regionale…. Una dichiarazione di avvenuto impiego di oli minerali negli usi agevolati per i quali erano stati richiesti in cui indicano, complessivamente, i quantitativi utilizzati nei suddetti impieghi e quelli non utilizzati…. ”. La norma innanzi riportata indica, con dovizia di particolari, il percorso da compiere per l’ottenimento del beneficio che, a scanso di equivoci, si sottolinea essere esclusivamente di natura fiscale. Il D. M. 454/2001, peraltro, è in vigore già da diversi anni e strumentale, appare oggi, far finta di non conoscerne l’applicazione. La Regione Puglia solo da quest’anno, ha disposto di adempiere in toto all’obbligo normativo attraverso la realizzazione e costituzione di una banca dati informatica, collegata con il Sian, per il riscontro di quanto richiesto con i fascicoli aziendali detenuti dall’Agea. In tal guisa si è passati da un’operatività cartacea, con tutti i rischi interpretativi che la stessa comportava, ad un’operatività informatizzata, asettica nelle interpretazioni ed identicamente applicata a tutti i beneficiari richiedenti. Ciò, sicuramente, è stato visto come un limitare delle prerogative che alcuni si attribuivano, ritenendo di essere al di sopra delle norme. Non è un caso che ad eccezione di “pochi”, da sempre adusi più a criticare che a costruire, anzi soliti a richieste di parte, la maggioranza degli operatori e delle organizzazioni sindacali e professionali agricole hanno salutato con grandi apprezzamenti l’opera svolta dagli uffici regionali tesa a far chiarezza di situazioni ambigue. Ve ne sono molte!!!. Consci dell’impegno e dei tempi che tale operazione richiedeva, il Settore competente, sin da data anteriore al 15 maggio 2007, ha sottoposto alla Giunta Regionale un provvedimento, approvato con il n. 566 con il quale, fermo restando l’obbligo per i beneficiari di rendicontare l’assegnato per l’anno 2006, al 30 giugno 2007, traslava al 30 settembre 2007 i termini per la richiesta dell’accredito d’imposta per il tramite del carburante ad accisa agevolata o in esenzione di accisa, senza decurtazione alcuna a carico dei soggetti beneficiari. La data del 30 settembre era stata individuata per permettere agli uffici regionali, entro il 31 ottobre, di emettere tutte le assegnazioni definitive, dando la possibilità ai beneficiari finali di utilizzare il carburante concesso, in linea con le normali pratiche agricole, evitando prelievi che non potevano trovare utilizzo nell’annata in corso ed evitando conseguenti problematiche in fase di controlli successivi anche da parte degli organi di controllo dello Stato. E’ appena il caso di ricordare che al fine di permettere alle aziende di svolgere i lavori ordinari, il Settore aveva, in deroga al più volte citato Dm 454/2001, concesso la possibilità di chieder anticipazioni fina al massimo del 90% di quanto attribuito per l’anno 2006. A seguito di vari incontri con le organizzazioni sindacali e professionali agricole convenzionate ai sensi della L. R. 30/82 era stato concordata, in applicazione della convenzione stipulata, la possibilità che le medesime organizzazioni potessero adire gli uffici regionali e collaborare con i medesimi funzionari nell’istruttoria delle istanze ed a tal fine erano state attribuite, su richiesta, password ad hoc per l’espletamento di tale funzione. La circolare prot. 28/9158 del 20 settembre 2007, è, per quanto innanzi, un memento della citata Dgr 566/2007, alla quale, giova ricordare, nessuna organizzazione aveva espresso posizioni ex adverso, anzi era stata richiesta dalle medesime. Lo stato dell’arte, poi, oltre ad essere continuamente monitorato, dimostra che alcuni soggetti, pur avendo in dotazione la password per fornire il servizio ai cittadini che lo richiedono, si limitano solo a porre falsi problemi e non ad offrire un servizio a coloro i quali a voce dicono di voler tutelare. Le problematiche sollevate, oltre ad esser offensive, pretestuose ed “utili solo a chi le propone”, evidenziano l’atavica volontà di pochi di operare in modo che tutto faccia finta di cambiare senza che nulla cambi realmente. Evocare “tensioni, malumori e seri problemi alle aziende agricole” appare strumentale e pretestuoso utile solo a goffi tentativi che cercano di bloccare l’attività della Pubblica Amministrazione la quale opera esclusivamente a servizio dei cittadini seri, onesti. Porre in essere quanto richiesto dal rappresentante della C. I. A. Di Taranto, significa esclusivamente arrecare seri danni alle aziende oltre che non applicare norme legislative che sono con tranquillità applicate in tutto il territorio nazionale”. .  
   
   
RAVENNA, ALLARME WEST NILE RIENTRATO. IL VIRUS RILEVATO SU UN POLLO E´ L´USUTU, INNOCUO PER L´UOMO.  
 
Bologna Il "pollo sentinella" di Ravenna, la cui positività al virus West Nile era stata resa nota nei giorni scorsi, in realtà è risultato positivo al virus Usutu, che non provoca malattie nell´uomo. La notizia viene resa nota dall´Assessorato regionale alle Politiche per la salute della Regione Emilia-romagna, a seguito degli accertamenti di laboratorio sviluppati dall´Istituto zooprofilattico sperimentale di Teramo. Le indagini sul "pollo sentinella", ospitato in una stazione di monitoraggio posta nel Comune di Ravenna, hanno evidenziato con chiarezza che il volatile era positivo al virus Usutu, malattia trasmessa dalla zanzara. Questo virus, a differenza del West Nile, non provoca malattie nell´uomo, mentre interessa le specie avicole selvatiche. .  
   
   
TONNO ROSSO: CAMPAGNA CHIUSA CON ECCESSO DI CATTURE FEDERCOOPESCA-CONFCOOPERATIVE: NON È PENSABILE RECUPERARE LO SFORZO ECCESSIVO NELLA CAMPAGNA DI PESCA 2008  
 
 “La chiusura ufficiale –commenta Massimo Coccia, Presidente Federcoopesca-confcooperative- della campagna di pesca al tonno rosso con un bilancio, che fa registrare un eccessivo sforzo di pesca per i Paesi dell’Unione europea, lascia intravedere scenari preoccupanti per gli operatori, soprattutto visto che il Commissario Joe Borg ha rilanciato l’allarme di una risorsa in crisi ”. Lo sforamento complessivo – prime stime riportano un 14 per cento- del contingente di cattura del tonno rosso assegnato all’Europa desta particolare preoccupazione tra gli operatori alla luce anche della dichiarazione del Commissario europeo. “Le affermazioni di Borg –conclude Coccia- su una possibile compensazione, da attuare nei prossimi anni, tra chi ha pescato troppo e chi ha pescato troppo poco, fanno presagire il peggio. L’europa rischia un’ulteriore riduzione della quota di cattura per il 2008 che è già drasticamente inferiore rispetto a quella del 2007? Si sceglierà di individuare i responsabili delle catture fuori quota? Sono interrogativi legittimi che si inseriscono in uno scenario non semplice di regole inique che siamo stati chiamati a rispettare ed in un sistema di controllo che, visti i risultati, non è perfettamente funzionante. La soluzione di penalizzare tutti per rientrare nelle quote assegnate è insostenibile. Vanno trovate altre vie e in questo il ministro De Castro dovrebbe aprire da subito un confronto con Bruxelles per evitare il peggio. Non vorremmo dover arrivare al paradosso che i nostri pescatori, per una questione di dare e avere, debbano immettere in mare esemplari di tonno anziché pescarli”. L’attenzione si sposta alla riunione Iccat in programma in Turchia e al negoziato di fine anno in ambito comunitario che assegnerà le quote per il 2008. .  
   
   
PESCA, NUOVO CONFRONTO TRA REGIONE E ORGANIZZAZIONI DI CATEGORIA  
 
 Prosegue a pieno ritmo il confronto tra la Regione e le organizzazioni di categoria sulla vertenza della pesca in Sardegna. Il 20 settembre a Cagliari, nella sede dell´assessorato regionale dell´Agricoltura, l´assessore Francesco Foddis ha ricevuto nuovamente i rappresentanti di Lega Pesca, Federcopesca, Agci-agrital, Unci Pesca e associazione Armatori sardi, dopo che ieri mattina era stata raggiunta l´intesa per liquidare gli aiuti per il fermo biologico del 2006 attraverso l´applicazione del regime "de minimis". Nell´incontro di stamattina la discussione è stata incentrata prevalentemente sull´applicazione della legge numero 3 del 2006 ("Disposizioni in materia di pesca"). Si è discusso in particolare della necessità di definire a breve le modalità tecniche di applicazione delle misure previste dal Piano triennale di protezione delle risorse acquatiche da sottoporre al parere del Comitato tecnico consultivo della pesca. "La Regione si è impegnata inoltre - ha sottolineato l´assessore Foddis - a trasmettere entro il 30 settembre alla Commissione europea le proposte regionali relative al Piano di riconversione della pesca a strascico, previsto dal Regolamento comunitario sullo sfruttamento sostenibile delle risorse ittiche nel Mediterraneo. I tempi, è evidente, sono strettissimi ma con l´ausilio e la proficua collaborazione delle organizzazioni lavoreremo per questo obiettivo e per proseguire il dialogo con l´Unione europea per la soluzione, nel più breve tempo possibile, delle problematiche ancora aperte sulla pesca in Sardegna". .  
   
   
LA RAZZA GRIGIO-ALPINA È PRESIDIO SLOWFOOD, SODDISFATTO L´ASSESSORE BERGER  
 
 Bolzano - L´assessore provinciale all´agricoltura Hans Berger ha appreso con soddisfazione la notizia dell´inserimento della razza bovina grigio-alpina tra i presidi di Slowfood, riconoscimento che punta a tutelare questa razza tipica delle nostre montagne considerata a rischio estinzione. "Si tratta di un´ulteriore passo avanti per la salvaguardia di un´animale importantissimo per la nostra agricoltura - ha commentato Berger - ci sono davvero pochissime razze bovine che possono considerarsi così strettamente legate alle tradizioni e alla storia altoatesina come la razza grigio-alpina. Negli ultimi anni siamo riusciti a farla riconoscere come razza in via di estinzione, e ad inserire il sostegno all´allevamento tra le misure previste nel piano di sviluppo rurale". Ma il solo intervento della mano pubblica non può bastare a mettere al sicuro la razza grigio-alpina, che deve invece riuscire ad acquisire più spazio e importanza sui mercati, in modo tale da generare un maggiore reddito a favore degli allevatori tramite le produzioni di carne, latte e prodotti caseari. "Da questo punto di vista - prosegue Berger - il fatto che Slowfood l´abbia inserita tra i cosiddetti presidi, rappresenta un´occasione davvero ghiotta per allargare il numero dei possibili destinatari dei prodotti della razza bovina grigio-alpina. Gli amanti della cucina tradizionale, infatti, sono in continuo aumento, e il riconoscimento Slowfood contribuirà ad ampliare il target di riferimento dei nostri agricoltori". .  
   
   
AL TERMINE DELLA STAGIONE IRRIGUA E CON L’APPROSSIMARSI DELL’AUTUNNO, VITO BUSILLO, PRESIDENTE DELL’UNIONE REGIONALE BONIFICHE E IRRIGAZIONI FA IL PUNTO SUL FUTURO PROSSIMO VENTURO PER IRRIGAZIONI E BONIFICHE IN CAMPANIA  
 
Busillo dichiara: ”La stagione irrigua, nonostante la siccità, è andata relativamente bene, certo si sono verificati dei punti di crisi, noti per altro, e concentrati largamente nelle zone interne e meno servite dagli impianti dei Consorzi. ” Busillo avverte: “La progettualità dei Consorzi della Campania esprime già oggi 250 milioni di euro di nuovi progetti per opere irrigue già cantierabili, ed è pronta a cogliere l’opportunità che verrà dal Piano Irriguo Nazionale e dal Piano di sviluppo rurale, al fine di migliorare la resa irrigua degli impianti, stante il cambiamento climatico in atto. ” Busillo sottolinea come: “Il Piano di sviluppo rurale della Campania già prevede i primi 80 milioni di euro da spendere entro il 2013, che si sommano ai 300 milioni in tre anni stanziati dal Piano irriguo Nazionale per la Campania, in pratica siamo già pronti ad investire il 65% delle risorse disponibili. ” Sul come spendere questa importante dote finanziaria Busillo tiene a precisare: ”Nelle aree montane occorre costruire piccoli invasi – molti sono già in progetto - che consentiranno la raccolta dell’acqua piovana, funzionali alle reali esigenze irrigue del territorio, e allo spegnimento degli incendi. ” L’acqua d’irrigazione dovrà essere distribuita in modo ottimale, per attuare politiche di risparmio idrico: ”I sistemi di telerilevamento satellitare sono il futuro – sottolinea Busillo, – solo in questo modo è possibile assicurare la prevedibilità delle esigenze idriche, che cambiano a seconda dei piani colturali, ed eventualmente programmare in futuro coltivazioni sempre più orientate al risparmio idrico: la rintracciabilità del prodotto e del territorio attraverso l’acqua. ” In arrivo novità anche sul terreno delle bonifiche e della messa in sicurezza delle aree fragili sul piano idrogeologico: “Il Por ambiente per il 2007 – 2013 prevede almeno 4 sottomisure delle quali i Consorzi potranno beneficiare, in modo da aumentare il livello di difesa idraulica delle popolazioni che vivono in aree sottoposte a rischio idrogeologico. ” .  
   
   
MONTAGNA: APPROVATO PIANO REGIONALE FVG SVILUPPO MONTANO  
 
Su proposta dell´assessore regionale alle Risorse Agricole, Naturali, Forestali e Montagna, Enzo Marsilio, la Giunta del Friuli Venezia Giulia ha approvato il Piano regionale per lo Sviluppo Montano 2007-2009. La Giunta ha altresì deliberato l´assegnazione alle Comunità montane, e alle Province di Gorizia e di Trieste, delle risorse disponibili nel Fondo regionale per lo sviluppo montano iscritte nello stato di previsione della spesa per il 2007, che ammontano complessivamente a quasi 10 milioni e 200 mila euro. Il Piano regionale per lo Sviluppo Montano è suddiviso in tre parti. Nella prima viene prospettata l´analisi della programmazione. La seconda tratta del territorio montano secondo gli ambiti delle Comunità montane della Carnia, del Gemonese, Canal del Ferro e Valcanale, del Friuli Occidentale; del Torre, Natisone e Collio, nonchè delle Province di Gorizia e di Trieste, mentre la terza parte presenta la programmazione per il triennio 2007-2009. Lo strumento programmatico suddivide il territorio montano in cinque zone omogenee, relativamente a Carnia, Gemonese- Canal del Ferro-valcanale, Pordenonese, Torre-natisone-collio e Carso; nelle prime quattro zone omogenee operano le Comunità montane, nella quinta agiscono le Province di Gorizia e di Trieste. Il Piano indica inoltre i centosette Comuni che rientrano totalmente o in parte nel territorio montano del Friuli Venezia Giulia, formulando gli obiettivi che dovranno essere perseguiti nel triennio considerato. Obiettivi che vanno dall´uso sostenibile delle risorse naturali, compreso quello energetico delle biomasse legnose, alla formazione e al consolidamento del patrimonio culturale, alla residenzialità distintiva e ai servizi di prossimità, al turismo, allo sviluppo delle attività produttive, industriali e artigianali, alle infrastrutture civili, alla difesa del suolo e recuperi ambientali. .  
   
   
FORLÌ-CESENA: NUOVI ORIZZONTI PER IL MERCATO DELLE CARNI AVICOLE MERCATO TELEMATICO E MODALITÀ DI ACCESSO ALLA BORSA MERCI TELEMATICA.  
 
 Venerdì 28 settembre, alle ore 11. 00, presso la Fiera Avicola di Forlì, si terrà una conferenza stampa dedicata alle nuove opportunità offerte dalla Borsa Merci Telematica Italiana, il sistema per la contrattazione telematica dei prodotti agricoli, agroalimentari ed ittici. Durante la conferenza verranno esposti i risultati finora raggiunti da Bmti nel mercato telematico delle carni avicole e le prospettive di evoluzione con l’apertura del mercato all’estero. Prenderanno parte il Segretario Generale della Camera di Commercio di Forlì-cesena, Antonio Nannini, il Vicedirettore della Bmti, Riccardo Cuomo, e il Presidente del Comitato di Filiera delle Carni Avicole e delle Uova, Luciano Santi. Seguirà alle ore 11. 30 un meeting rivolto agli operatori del settore avicolo, cunicolo e delle uova durante il quale verrà presentato il funzionamento del mercato telematico e le modalità di accesso alla Borsa Merci Telematica. .  
   
   
INNOVAZIONE: 645.000 EURO A FAVORE AGEMONT E CIRMONT  
 
La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia su proposta dell´assessore alle Risorse Agricole, Naturali, Forestali e Montagna Enzo Marsilio, ha approvato il 21 settembre il finanziamento dei progetti presentati da Agemont (Agenzia per lo Sviluppo Economico della Montagna, con sede ad Amaro) e Cirmont (Centro Internazionale di Ricerca per la Montagna, sempre con sede ad Amaro) per promuovere sinergie tra i vari soggetti che operano nel settore della ricerca e dello sviluppo tecnologico, con l´obiettivo di migliorare l´accesso alle nuove tecnologie da parte delle Pmi, fornendo alle realtà che operano nel territorio montano gli strumenti necessari per affermarsi nel mercato regionale, nazionale ed internazionale. L´intervento, che ammonta complessivamente a 645. 355,31 euro, rientra nella programmazione dell´Obiettivo 2 2000-2006 (Azione 1. 3. 2 "Realizzazione di strutture per l´insediamento di attività di ricerca indirizzate allo sviluppo di tecnologie innovative"). I progetti finanziati riguardano i seguenti interventi: il completamento del "Laboratorio Materiali Metallurgia -Sezione di grafica e design industriale" di Maniago e del "Polo Stampaggio plastici e tecnologie ottico-fotoniche. Sviluppo di tecnologie innovative per la realizzazione di dispositivi per l´illuminazione ad alta efficienza" di Amaro, entrambi presentati da Agemont, e l´acquisizione di "Strumentazione per il rilievo particolareggiato, costruzione di modelli digitali e monitoraggio del territorio montano mediante scansione laser terrestre tridimensionale", presentato da Cirmont. Il primo intervento si propone di realizzare a Maniago una nuova sezione indipendente del Laboratorio Materiali Metallurgia, che si occuperà di offrire servizi avanzati alle imprese regionali e di sviluppare e trasferire alle stesse tecnologie, conoscenze e metodologie anche nell´ambito del design industriale. Il Laboratorio Materiali Metallurgia si configura come ampliamento, nell´area pordenonese, del Centro di Innovazione Tecnologica di Amaro, costituisce il primo anello periferico della rete di laboratori Agemont ed opererà in sinergia con gli altri laboratori presenti, favorendo lo sviluppo di relazioni tra il sistema della ricerca e quello delle imprese, incentivando le iniziative di trasferimento tecnologico. Attualmente il laboratorio è in grado di eseguire prove di carattere fisico, meccanico, chimico, di corrosione e metallografiche, offrendo un´ampia gamma di servizi a supporto delle aziende nella valutazione di nuove tecnologie e nella ricerca di nuovi materiali da introdurre nei processi produttivi e sarà implementato attraverso la realizzazione di una nuova sezione tecnica di grafica e design industriale, modelleria e presentazione virtuale che si occuperà di offrire servizi avanzati alle imprese regionali conferendo al prodotto finale un elevato valore aggiunto dal punto di vista estetico e funzionale ma anche incidendo sui costi di produzione, migliorandone la competitività. Il secondo intervento si propone di sviluppare nuove tecnologie innovative per la realizzazione di dispositivi di illuminazione ad alta efficienza tramite l´acquisizione di nuova strumentazione di cui dotare il laboratorio "Polo Stampaggio plastici e tecnologie ottico-fotoniche", già cofinanziato dalla Regione, che attualmente si occupa di prototipazione e prove di processo di sistemi ottici per l´illuminazione, con contenuti innovativi sia tecnologici di prodotto, sia prestazionali che stilistici, dello sviluppo di processi produttivi innovativi nel settore dello stampaggio dei materiali plastici e dello sviluppo di nuovi materiali compositi. Le potenzialità del laboratorio attuale saranno implementate attraverso l´acquisizione di nuova strumentazione per lo sviluppo di tecnologie innovative per la realizzazione di dispositivi di illuminazione ad alta efficienza in modo da poter ampliare le possibili applicazioni di settore. Il terzo intervento consiste nella realizzazione di un´infrastruttura tecnologica e di competenze finalizzate alla valorizzazione del territorio montano grazie all´utilizzo di avanzate tecniche di rilievo 3D tramite laser scanner e di Realtà Virtuale. Si prevede l´acquisto di un laser scanner 3D (con relativo software per l´elaborazione di nuvole di punti) ad alte prestazioni in grado di acquisire con accuratezza la geometria di oggetti tridimensionali anche di grandi dimensioni. Gli esempi di potenziali scenari applicativi sono numerosi: rilievo topografico di dettaglio di opere architettoniche ed a supporto dell´attività di documentazione negli scavi archeologici, rilievo 3D di manufatti, ambienti e ritrovamenti a fini documentativi e museali, rilievo ad altissima produttività di intere aree edificate per scopi urbanistico-territoriali e per analisi di ingegneria sismica (analisi di vulnerabilità sismica), rilievi topografici in ambienti forestali ai fini della quantificazione e caratterizzazione della biomassa e della risorsa legno, monitoraggio di fenomeni naturali, frane, alvei di corsi d´acqua, cave e discariche, promozione turistica con visite 3D on line personalizzate di località tramite percorsi virtuali. .  
   
   
BIALETTI INDUSTRIE S.P.A.: JOINT VENTURE IN INDIA PER LA PRODUZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DI STRUMENTI DA COTTURA E ACCESSORI IN ALLUMINIO E ACCIAIO NUOVO IMPIANTO PRODUTTIVO A MUMBAI PER PENETRARE IL MERCATO INDIANO E ASIATICO  
 
Coccaglio - Bialetti Industrie S. P. A. Ha sottoscritto in data 20 settembre 2007 un importante accordo di joint venture volto alla costituzione di una società con sede a Mumbai (India) per l’avvio di un sito produttivo specializzato nella realizzazione di strumenti da cottura in alluminio antiaderente e in acciaio destinati principalmente al mercato indiano. La nuova società, denominata Triveni Bialetti Industries Private Limited, sarà partecipata al 70% da Bialetti Industrie S. P. A. O da società dalla stessa controllata e al 30% da un partner locale, la famiglia Gangar, già operante nel settore. L’accordo prevede la sottoscrizione di un capitale sociale iniziale di complessivi circa euro 1,8 milioni, di cui euro 1,26 milioni verranno versati dal Gruppo Bialetti. Tali somme saranno destinate alla costruzione dell’impianto produttivo sito in Mumbai che si prevede essere operativo nel corso del primo semestre 2008. Il piano di sviluppo delle attività potrà richiedere ulteriori investimenti per circa 5 milioni di euro nel biennio 2008-2009. La joint venture ha l’obiettivo di conquistare nuove quote sui mercati internazionali, e in particolare in quello indiano e asiatico in genere, oltre a quello di offrire tutta la gamma dei prodotti del Gruppo Bialetti in mercati ad alti tassi di crescita. Il perfezionamento dell’accordo è subordinato al rilascio delle prescritte autorizzazioni da parte delle autorità locali competenti. L’accordo prevede, tra l’altro, un vincolo al trasferimento delle azioni sino al 31 dicembre 2009 e un successivo diritto di prelazione a favore delle parti. “Questo accordo – ha commentato Alberto Piantoni, Amministratore Delegato di Bialetti Industrie S. P. A. – rappresenta un importante passo per lo sviluppo internazionale di Bialetti attraverso una produzione dedicata al mercato indiano. La forte competenza del nostro partner, unita alla nostra vasta esperienza nel settore e al nostro know how in produzione e design, è la migliore garanzia per il successo di questa iniziativa in mercati come quello indiano e asiatico, che offrono forti potenzialità di crescita”. .  
   
   
LA TRADIZIONE DEI SALUMI DOP PIACENTINI  
 
La scadenza si sta avvicinando. Le anticipazioni dei mesi scorsi del Presidente camerale Giuseppe Parenti si stanno concretizzando. L’otto Ottobre 2007 si terrà infatti, nello splendido salone di Palazzo Gotico di Piacenza l’iniziativa intitolata “Piacenza e la sua Coppa”. L’appuntamento è organizzato dalla Camera di Commercio di Piacenza con l’intento di promuovere e valorizzare i prodotti agro-alimentari piacentini di qualità. L’evento in particolare è dedicato alla promozione di uno dei fiori all’occhiello delle specialità gastronomiche locali: la Coppa Piacentina, il salume stagionato che può fregiarsi dal 1997 del marchio Dop. Il meeting si svolgerà nel pomeriggio e si articolerà in tre momenti. Dapprima un convegno che vedrà la partecipazione di esperti in campo alimentare e nutrizionale del calibro di Giorgio Calabrese, di Giovanni Ballarini , antropologo alimentare, e di Gianfranco Piva, preside ormai storico della Facoltà di Agraria di Piacenza con l’intervento conclusivo del Ministro per le politiche Agricole Alimentari e Forestali Paolo De Castro; a seguire si svolgerà una cerimonia di premiazione con la consegna del premio “Coppa d’oro” al Maestro Riccardo Muti, al Prof. Giorgio Calabrese e allo stesso Ministro. L’ultimo appuntamento della giornata (inizio alle ore 19. 15) sarà lo svolgimento di un concerto del Gruppo da Camera della Orchestra Giovanile “L. Cherubini”. Il quartetto eseguirà un programma musicale con musiche di Astor Piazzolla e testi di Jorge Luis Borges. La partecipazione è libera e gratuita. .  
   
   
“AMA IL TUO CUORE”:IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE PER IL CUORE, IL 29 E 30 SETTEMBRE PROSSIMI MINIDRINK PRO-ACTIV INVITANO A PRENDERSI CURA DELLA SALUTE DEL PROPRIO CUORE  
 
Per il terzo anno consecutivo Pro-activ è orgogliosa di sostenere la Giornata Mondiale per il Cuore, che si celebrerà domenica 30 settembre 2007 in oltre 100 Paesi del mondo, con una serie di iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione delle malattie cardiovascolari e della riduzione dei fattori di rischio. La Giornata Mondiale per il Cuore, ideata e promossa a livello internazionale dalla World Heart Federation e organizzata in Italia dalla Fondazione Italiana per il Cuore, quest’anno avrà per tema “La Salute nella Famiglia e nella Società”: un forte richiamo all’impegno collettivo nella diffusione della consapevolezza dell’importanza della prevenzione. Evento a Roma Nelle giornate di sabato 29 e domenica 30 settembre, Pro-activ sarà in piazza Garibaldi (Gianicolo) a Roma, dalle ore 10. 00 alle 20. 00, con sette postazioni dedicate ad altrettanti consigli per prendersi cura della salute del proprio cuore, sintetizzabili nel consiglio fondamentale “Ama il tuo cuore” promosso e ideato da Pro-activ. All’interno di quella che si presenterà come una piazzetta dedicata alla prevenzione e al benessere, sarà possibile seguire un percorso piacevole e formativo, incontrando medici, dietisti e allenatori, per avere una visione a 360° delle esigenze del nostro cuore, che ha bisogno non solo di allenamento e protezione, ma anche di attenzioni e sorrisi. Durante i due giorni di evento, saranno effettuate prove gratuite del colesterolo per ribadire l’importanza del controllo dell’ipercolesterolemia nella prevenzione cardiovascolare. I test permetteranno di rilevare in due minuti i livelli di colesterolo totale, colesterolo Ldl (cosiddetto “cattivo”), colesterolo Hdl (“buono”) e trigliceridi attraverso una piccola goccia di sangue prelevata da un polpastrello. Numero verde Anche quest’anno Pro-activ invita a chiamare il numero verde 800. 37. 47. 57. Il 29 e 30 settembre, dalle 10. 00 alle 13. 00 e dalle 16. 00 alle 19. 00, chiamando tale numero è possibile prenotare una consulenza telefonica gratuita con un cardiologo messo a disposizione e coordinato da Fondazione Italiana per il Cuore e da Inrca, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico - Irccs di Ancona. Forlì Pro-activ sarà presente per il 3° anno consecutivo anche a Forlì. Domenica 30 settembre nella mattinata si terrà una conferenza pubblica presso l’auditorium Cassa dei Risparmi di Forlì (via Flavio Biondo 7/n) sui temi della prevenzione cardiovascolare “La salute nella Famiglia e nella Società”, tra i relatori è confermata la presenza del Prof. Rodolfo Paoletti, Presidente della Fondazione Italiana per il Cuore. Il pomeriggio, in Piazza Saffi, un concerto gratuito dei Nomadi offerto da Pro-activ. Durante l’evento saranno effettuate prove gratuite del colesterolo o dei trigliceridi e verranno distribuiti gratuitamente frutta fresca, offerta dalla C. I. A (Confederazione Italiana Agricoltori), e minidrink Pro-activ. .  
   
   
NON RINUNCEREMO MAI ALLA PASTA: SVELATI I GUSTI DEGLI IMPRENDITORI A TAVOLA E DAL 27 AL 30 TUTTI AI PRIMI D’ITALIA A FOLIGNO (PG)  
 
Gli italiani si sa, sono grandi consumatori ed estimatori di pasta. Un’ulteriore conferma avviene da un sondaggio, promosso dal Club di Papillon di Paolo Massobrio, tra i manager italiani e diffuso in occasione de I Primi d’Italia, la nona edizione della manifestazione dedicata ai primi piatti nazionali che avrà luogo dal 27 al 30 settembre a Foligno (Pg). In una colazione di lavoro emerge infatti che gli intervistati rinuncerebbero nell´ordine: a dolce, carne, pesce, antipasto e solo all’ultimo posto, tra le preferenze, alla pasta. Scelta ben precisa confermata anche dal fatto che in una settimana la pasta è abitualmente mangiata tre volte dal 49% dei nostri interlocutori, tutti i giorni dal 39%, una volta la settimana dal 9% e meno di una volta o mai solo dal 3%. Idee chiare anche sulle tipologie preferite: l’85% sceglie la pasta secca e solo il 15% quella all’uovo. Il 52% predilige la pasta corta mentre il 48% quella lunga spaghetti in testa. Tra i condimenti il più apprezzato è l’olio, scelto dall’82% degli intervistati, mentre solo il 18% confessa di condire la pasta con il burro; in caso di sughi, il 57% preferisce il ragù di carne mentre il 43%, se potesse, sceglierebbe quello di pesce. E così, mentre questo alimento principe della dieta mediterranea viene consumato nel 71% dei casi durante il pranzo e solo il 29% a cena, un altro prodotto italiano, il riso, viene mangiato prevalentemente una volta la settimana (57%). Il 25% degli intervistati lo predilige due o tre volte la settimana, mentre solo l’1% lo consuma tutti i giorni. E se il 17% corrisponde alla percentuale di quanti lo mangiano raramente, è certo che il 78% preferisce gustarlo come primo piatto e solo il 22% in fresche insalate. Ma da un ulteriore sondaggio sulle preferenze delle categorie professionali indetto dall’Epta – Confcommercio di Perugia che organizza I Primi d’Italia si evince che il riso è anche il piatto principe degli impiegati (15,4%) e uno dei primi piatti, insieme agli gnocchi, preferiti dai commercianti (11,6%). Le casalinghe non sanno scegliere tra spaghetti e penne e assegnano ad entrambi i piatti la loro prima preferenza (17%), mentre i rappresentanti delle forze dell’ordine scelgono le tagliatelle (20%). E se gli artigiani edili prediligono le zuppe (23,1%), gli operai stravedono per le penne (15%), mentre ingegneri, commercialisti, geometri ed architetti amano tagliatelle (17,1%) e spaghetti (14,6%). I liberi professionisti e i manger scelgono gli gnocchi (18,9%) come i medici (11,1%), mentre tra i pensionati spopolano gli spaghetti (18,5%) preferiti anche dagli insegnanti (19,7%); gli studenti, infine, tifano per le gustose lasagne (21,1%) .  
   
   
IL RISO ITALIANO DI QUALITA’ AI PRIMI D’ITALIA FOLIGNO (PERUGIA) 27-30 SETTEMBRE 2007  
 
La tradizione continua per il riso italiano di qualita’ rappresentato dal Consorzio di tutela e valorizzazione delle varieta’ tipiche di riso italiano. Anche per quest’anno il Consorzio e’ presente alla manifestazione I Primi d’Italia 2007 che si svolgera’ a Foligno dal 27 al 30 settembre 2007. Il Consorzio nato nel 1997 con sede a Vercelli e’ una libera associazione di aziende che appartengono alla filiera del riso: produttori, trasformatori, produttori-trasformatori con l’obiettivo comune di una politica di qualita’ nella produzione delle varieta’ storiche di riso e precisamente Arborio, Balilla, Baldo, Carnaroli, Roma, Sant’andrea e Vialone nano, quelle varieta’ che per caratteristiche agronomiche, organolettiche e per tradizione vengono utilizzate in piatti e preparazioni della cucina regionale italiana. Il riso non e’ una commodity, ma un mondo da capire, apprezzare e valorizzare. Rilanciare l’immagine del riso collocandola sul proprio territorio, agganciandola a tradizioni dimenticate, fare riscoprire al consumatore le varieta’ storiche riproponendo anche le antiche ricette rivisitate sono alcune delle attivita’ promozionali del Consorzio. Non possiamo mancare a Foligno, perche’ abbiamo condiviso fino dalla prima edizione la filosofia del Festival – afferma il Presidente Piero Vercellone – proprio per l’importanza dell’appuntamento e, come sempre, affidiamo il compito di trasformare il nostro prodotto allo chef Beppe Sardi che ha fatto del riso una sua passione condividendo quella di noi produttori. Il riso sara’ protagonista in alcuni appuntamenti: I primi incontri con lo chef: sabato 29 settembre ore 18:00; domenica 30 settembre ore 16:00 Accademia del gusto show: domenica 30 settembre ore 13:00. .  
   
   
AL 31º COCOFUNGO SI RINNOVA IL CONNUBIO DI GUSTO TRA L’ENOGASTRONOMIA TREVIGIANA, S.PELLEGRINO E ACQUA PANNA  
 
Si rinnova alla trentunesima edizione della prestigiosa rassegna Cocofungo il sodalizio tra le migliori espressioni dell’enogastronomia trevigiana e S. Pellegrino e Acqua Panna, acque per eccellenza dell’alta ristorazione. La manifestazione itinerante, nata per celebrare una delle “glorie” della cucina veneta, il fungo “studiato” e lavorato nelle sue svariate tipologie, è assurta da tempo ad appuntamento di assoluto rilievo nelle agende dei gourmet grazie alla abilità di ristoratori trevigiani nell’interpretare il tema tra tradizione e sperimentazione. Proprio la capacità di combinare felicemente la valorizzazione della cultura del territorio e il talento individuale ha portato S. Pellegrino e Acqua Panna a confermare per il quarto anno consecutivo il loro sostegno a Cocofungo. L’edizione 2007 si presenta sotto auspici particolarmente felici e stimolanti proprio per il suo essere dedicata a due tra i personaggi più rappresentativi della storia artistica e culturale trevigiana: Antonio Canova e Giuseppe Mazzotti (cui la rassegna deve il nome). Gli chef dei sette ristoranti che hanno aderito alla rassegna saranno chiamati a preparare superbe rielaborazioni delle ricette tradizionali venete tanto amate dal Mazzotti difensore e cantore delle tradizioni popolari, ma anche i richiami alla levigata eleganza e all’armonia formale delle sculture canoviane. Le creazioni degli chef saranno naturalmente abbinate all’acqua minerale frizzante S. Pellegrino o all’oligominerale naturale Acqua Panna a seconda delle caratteristiche dominanti dei piatti per dare vita a quell’esperienza sensoriale particolarmente appagante che prende il nome di “Dining Experience”. Confermando la partnership con il Cocofungo, S. Pellegrino e Acqua Panna ribadiscono la loro vicinanza alle rassegne che valorizzano la tradizione culinaria locale e l’attenzione nei confronti del territorio e dei prodotti nazionali. .  
   
   
42^ FIERA NAZIONALE DEL TARTUFO BIANCO PREGIATO DI ACQUALAGNA 28 OTTOBRE 1.3.4.10.11. NOVEMBRE 2007  
 
Edizione boom per la 42^ Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato di Acqualagna ( 28 ottobre, 1-3-4-10-11 novembre 2007 ) alla quale è stato riconosciuto il patrocinio del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali; le sei giornate della manifestazione di cui protagonista indiscusso è il prelibato tartufo, saranno accompagnate da eventi di notevole rilevanza socioculturale, economica ed enogastronomica che renderanno questa edizione un appuntamento unico e imperdibile come non era mai successo prima. Per vocazione dei suoi pensatori, la Fiera non si è mai fermata ad essere mero luogo di commercio ma è sempre stata impostata su un piano strategico di sviluppo economico e sociale, punto di partenza delle strategie di marketing territoriale, volano di tutta l’economia territoriale, vetrina della cultura e tradizione della qualità di una Regione. Per questo, la Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato di Acqualagna è oggi in grado di accogliere eventi di respiro internazionale riconosciuti dalle attuali politiche di sviluppo economico, culturale e sociale affidate alla promozione dell’enogastronomia. Piazza Mattei sarà sempre il cuore pulsante dell’evento con gli stand dei commercianti di tartufo fresco e dei prodotti conservati . L’odore inebriante del superbo tubero vi accompagnerà tra i vicoli del centro storico perché solo qui si possono trovare quintali e quintali di tartufo fresco ( i due terzi della produzione nazionale di tartufo che si commercia ogni giorno in tutto il mondo passa per Acqualagna); sui banchi dei commercianti, avvolti nei tipici fazzolettoni a scacchi o, per i pezzi più grossi, conservati come gioielli sotto campane di vetro, si potranno fare gli affari più sicuri grazie alla qualità del prodotto marchiato con il bollino rosso di Acqualagna e la borsa del tartufo che ne vaglia i prezzi. La tensostruttura , ribattezzata Palatartufo vi farà addentrare tra le eccellenze enogastronomiche più rinomate del territorio marchigiano e delle regioni italiane, comprendendo norcineria, formaggi, dolciumi, vini e distillati. Quest’anno prende il via “Vivere in Campagna”, la Prima Fiera dell’Accoglienza di nuovi residenti e investimenti esogeni nei territori rurali e montani. Unica nel suo genere, la Fiera dell’Accoglienza metterà in collegamento e farà incontrare quelle persone che vivono nelle città ma desiderano trasferirsi in campagna e cercano quindi opportunità di lavoro, con i territori rurali e gli attori locali che offrono opportunità di creazione di impresa e di impiego. Tra le novità presentiamo anche il “Salotto del Gusto”, un’area espositiva che accoglierà piccole realtà enogastronomiche distintive di un territorio che non hanno ancora la forza economica e promozionale per farsi conoscere nel panorama nazionale. Alcune eccellenze italiane, marchiate Dop e Doc sono etichette indiscusse della qualità del cibo del Belpaese, altre, che meriterebbero la stessa attenzione, non sono ancora riuscite ad entrare nel circuito del grande pubblico; così un progetto acqualagnese, sostenuto da Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, ha avviato una ricerca di queste eccellenze italiane che saranno presenti nello spazio del Salotto del Gusto e troveranno l’occasione di presentarsi in una delle vetrine più rinomate al mondo quale la Fiera di Acqualagna. Il salotto sarà corredato anche da un ampia struttura per contest gastronomici, con cucina a vista e maxi schermo per la presentazione di prodotti, illustrazione di ricette, corsi e convegni a tema con la partecipazione di chef rinomati a livello mondiale. Adiacente al Salotto è il Palazzo del Gusto, un’antica dimora restaurata e inaugurata lo scorso anno nell’ottica di offrirsi come luogo dove il Cibo è Storia, Arte e Tradizione. Qui si possono effettuare eductor per le aziende e food and wine tasting per la certificazione e presentazione dei prodotti, si tengono serate a tema per le degustazioni guidate. Da qui partono gli Itinerari del Gusto che ridisegnano i confini del territorio in nome della Repubblica Gastronomica di Acqualagna , proponendo le tappe giuste per assaggiare le specialità enogastronomiche della Regione, rovesciando il concetto tipico del viaggio dove il cibo non è più accessorio ma diventa protagonista. Altra novità sarà “Rural Fairs” ovvero la partecipazione di numerosi espositori appartenenti ad un progetto di scambio e valorizzazione (Progetto Interreg-interadriatico) delle fiere rurali, saranno presenti stand delle regioni Croate e Bosniache come anche alcuni partner nazionali (Camerino,c. M. Sirentina, San Pietro Avellana, Campobasso, Isernia). L’offerta del 2007 è veramente ampia; tutta l’Italia, e non solo, sarà presente in queste 6 giornate di Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato e visitando l’intera area espositiva sarà come aver soggiornato in ogni Regione d’Italia e aver conosciuto anche i tasselli più nascosti della nostra nazione ricostruendone l’immagine più gustosa, quella che rende il Belpaese tra i più amati al mondo. .  
   
   
L´UNICITÀ DEL TERRITORIO SANMINIATESE XXXVII MOSTRA MERCATO DEL TARTUFO BIANCO DI SAN MINIATO  
 
Un patrimonio di bellezza e di bontà, quello della Città di San Miniato, legato al suo territorio ed alle sue ricchezze naturali con la passione che contraddistingue i toscani, capaci di proteggere e di valorizzare la terra, la storia e le tradizioni attraverso il tempo. Un sovrano democratico e lungimirante, il Tuber Magnatum Pico (nome scientifico per definire il famoso Tartufo Bianco) di San Miniato, conosciuto fin dall’antichità, quando veniva consumato cotto sotto la brace, il Tartufo Bianco è considerato la qualità più rara e pregiata e nel tempo ha saputo creare intorno a sé una corte di nobili amici, attorniandosi di profumi, di sapori e di colori eccellenti che sono ormai i protagonisti di un incontro da gourmet che anima le piazze di San Miniato nel mese di novembre. Soprannominato Cibo da Re, il Tartufo Bianco di San Miniato ha conquistato questo appellativo e viene festeggiato ogni anno con una Mostra Mercato giunta alla sua Xxxvii edizione che si svolge gli ultimi tre week end del mese di novembre a partire da sabato 10. Quest’anno la Xxxvii edizione della Mostra Mercato sarà come sempre una kermesse all’insegna dell’eccellenza di un prodotto che ha potuto conquistare nel tempo questo primato, grazie alla tipicità del territorio in cui cresce, che trova proprio nella città di San Miniato la sua capitale. Le Colline Sanminiatesi sono infatti un ambiente ideale per la crescita del Tuber Magnatum Pico (nome scientifico per definire il famoso Tartufo Bianco), è qui che proliferano vegetazione e alberi simbionti su un terreno marnoso e marnoso-sabbioso, un territorio dove persiste un clima ideale ed un eco-sistema tuttora incontaminato. E’ in questa area che si trova appunto una grande abbondanza di Tartufo Bianco, il più pregiato tra i tuberi raccolto tra settembre e dicembre in grande quantità, diverse decine di quintali. Per comprendere l´importanza che questa risorsa ha per il territorio, basta sapere che nel piano delle zone agricole, il Comune ha riservato oltre un terzo del territorio comunale alla produzione tartufigena, tutelandone la conservazione. Attenzione e tutela assoluta dunque per un bene così pregiato, tanto che ogni anno il tartufo ha delle vere e proprie quotazioni di mercato, che variano a seconda del periodo considerato. Per il Tartufo quindi è possibile stilare un vero e proprio “borsino” di mercato, che dipende inevitabilmente dalle condizione climatiche dell’annata di riferimento. Anche l’edizione di quest’anno sarà piena di novità e di eventi particolari per rendere come sempre la Mostra Nazionale del Tartufo Bianco di San Miniato un appuntamento irrinunciabile e impedibile. Scheda Tecnica Xxxvii Edizione Mostra Nazionale del Tartufo Bianco delle colline sanminiatesi Giorni della mostra 10/11, 17/18, 24/25 novembre 2007 www. Cittadisanminiato. It .  
   
   
DA OLTRE 50 ANNI MORGANTE È UN NOME AFFERMATO SUL MERCATO, GRAZIE ALLA QUALITÀ DEI SUOI SALUMI MORGANTE: UN’AZIENDA CHE CRESCE NEL RISPETTO DELLA TRADIZIONE DI FAMIGLIA.  
 
La passione per il prodotto, la competenza per la qualità, la capacità di struttura industriale e una reputazione di affidabilità guidano da generazioni l’attività imprenditoriale della famiglia Morgante. Da oltre 50 anni Morgante è un nome affermato sul mercato, grazie alla qualità dei suoi salumi. Una qualità che è andata migliorando di pari passo con il consolidamento della struttura aziendale: dalla bottega aperta da Luigi Morgante nella prima metà del Xix secolo, fino alla solida realtà industriale dei giorni nostri. Una storia, quella della famiglia Morgante, che si lega strettamente al territorio d’appartenenza. Il Friuli è una terra ricca di sapori, tradizioni e suggestioni: un repertorio di conoscenze dal valore inestimabile. Una terra che l’azienda Morgante contribuisce a rendere nota attraverso i suoi prodotti. Nei due impianti, storici di proprietà, vengono confezionati salumi con i marchi “Morgante” e “Salsamentaria Olvino Morgante”. Quest’ultima linea è il risultato di un processo che porta ad un indiscutibile valore intrinseco, infatti studiati secondo ricette tradizionali, con materie prime di origine nazionale, vengono garantiti dalla certificazione di prodotto che ne conferma la qualità. La Certificazione di Prodotto: un piacevole dovere. Da sempre la famiglia Morgante crede nella necessità di comunicare al consumatore che la qualità dei suoi prodotti è garantita. Per questo motivo si affida a istituti incaricati che certificano la rispondenza di prodotti e processi a requisiti organizzativi e qualitativi indicati. I salumi della linea Salsamentaria sono sottoposti ad una certificazione volontaria, secondo cui il Det Norske Veritas (Dnv) attesta, in base alla norma En 45011, che possiedano precise caratteristiche migliorative per il consumatore, come l’assenza di Ogm o di fonti di glutine. Il prosciutto di San Daniele: invece è un prodotto Dop sul quale vigila il Consorzio del Prosciutto di San Daniele. La marchiatura a fuoco avviene dopo il tredicesimo mese di stagionatura e solo a seguito di controlli ed accertamenti riportati dal regolamento consortile ed applicati dall’Istituto Nord Est Qualità (Ineq), organismo autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Che certifica la conformità del prodotto ai sensi dell´art. 10 del Reg. (Cee) n. 2081/92. L’attenzione verso la qualità ha fatto sì che il Prosciuttificio Morgante sia stato il primo stabilimento del comparto di San Daniele ad ottenere la certificazione del proprio Sistema Qualità, secondo la norma Uni En Iso 9001:2000. Inoltre, il Prosciuttificio e il Salumificio di Romans d’Isonzo, hanno ottenuto negli anni altre certificazioni, come quella ambientale secondo la norma Iso 14000 e quella di sicurezza secondo la Ohsas 18001, che consentono l’esportazione negli Stati Uniti e in Giappone, ma soprattutto rassicurano i consumatori italiani e il trade sulle perseveranti politiche di qualità dell’azienda. Il Salumificio di Romans d’Isonzo. Nasce negli anni ’50 in seguito al consolidamento della struttura aziendale. L’impianto, situato in provincia di Gorizia, è stato tra i primi in Italia ad avviare la produzione di wurstel senza pelle e prosciutti cotti. Oggi, lo stabilimento riesce a coniugare la produzione tradizionale di salumeria con la lavorazione dedicata all’industria per ricette e progetti specifici, attraverso impianti e sistemi all’avanguardia guidati con estrema competenza da un team di persone consolidato di alta professionalità supportati da un laboratorio interno dedicato. Il Prosciuttificio di San Daniele del Friuli. È con l’edificazione del Prosciuttificio negli anni ’80 che l’azienda Morgante acquisisce la sua vera anima, assumendo un preciso posizionamento sul mercato alimentare italiano. La località di San Daniele del Friuli è famosa in tutto il mondo per la qualità del suo prosciutto Dop. Tutelato e valorizzato dal Consorzio del Prosciutto di San Daniele – attraverso una serie di direttive e regolamenti normati dall’articolo 14, comma 15, della legge n. 526 del 1999. I saloni di stagionatura sono rivolti verso nord/est per sfruttare al meglio il movimento dell’aria che proviene dalle alpi ed ,attraverso quel climatizzatore naturale che è il fiume Tagliamento, viene mescolata a quella più mite proveniente dalle coste adriatiche. L’aria di San Daniele è un ingrediente irrinunciabile, esclusivo e decisivo per la buona riuscita del prosciuttoil Prosciutto di San Daniele affettato confezionato in atmosfera modificata è l’ultima vera innovazione…. Di una disarmante semplicità. Nel nome dell’incessante ricerca della qualità, l’azienda ha scelto la strada più impegnativa anche per la copertura di questo segmento di mercato: offrire ai consumatori un prodotto preparato quasi artigianalmente. L’affettato Morgante è infatti, ottenuto da prosciutti San Daniele Riserva lavorati tradizionalmente, senza interventi tecnologici invasivi e senza ricorrere a basse temperature. L’eccellenza del risultato per questo prodotto è indiscutibile: proprio come affettato dal salumiere, con interessanti vantaggi anche per il mantenimento del prodotto e la shelf-life. Genesi di un capolavoro. La materia prima per il San Daniele proviene da animali nati, allevati e macellati in Italia, per un minimo di 9 mesi, a regimi alimentari controllati. Le cosce all’arrivo in azienda vengono scrupolosamente esaminate e, se idonee, inviate ai reparti di produzione. Qui la carne viene lavorata attraverso un sapiente mix di tecnologia e tradizione: apparecchiature sofisticate permettono di monitorare il prodotto in tutte le sue fasi per per sorvegliarne scrupolosamente il processo, ma l’intervento umano si rivela indispensabile e decisivo, soprattutto nei due passaggi più delicati: la salatura e la stuccatura. È in queste fasi che si rivela prezioso il patrimonio di esperienza e conoscenza tramandato nei secoli. Un’azienda con i numeri giusti. Le cifre relative ai due stabilimenti dell’azienda sono considerevoli. Il Salumificio di Romans d’Isonzo si estende su un’area di 90. 000 mq, nella quale trovano spazio 5 reparti produttivi, 43 celle e 54 locali di stagionatura. Il Prosciuttificio di San Daniele del Friuli si sviluppa su una superficie di 20. 000 mq suddivisi in 8 reparti di lavorazione, 30 celle e 14 locali di stagionatura per una potenzialità produttiva di 250. 000 pezzi l’anno. Uno sguardo sul futuro. Il giusto connubio fra tradizione e modernità si concretizza oggi con Franco e Alberto Morgante, la nuova generazione a guida dell’azienda. I valori che hanno portato alla realizzazione di una solida realtà industriale appartengono a un patrimonio familiare che si lega strettamente al territorio d’origine. Valori che hanno permesso all’azienda di dotarsi di un’impostazione più moderna e strutturata per competenze, senza dover sacrificare la qualità e l’immagine di rispettabilità. L’evoluzione più recente è stata la fusione delle due strutture produttive in un’unica azienda, la Morgante Spa con sede a San Daniele del Friuli. È venuto a crearsi contemporaneamente un team giovane, determinato e affiatato, che guarda con ottimismo al futuro e contagia col proprio entusiasmo nuovi collaboratori e interlocutori. Un team che rappresenta egregiamente quella che è sempre stata l’essenza dell’azienda: una famiglia che trova nella sua storia la spinta per il cambiamento. .  
   
   
IL RISTORANTE ROMANI PROSSIMO ALL’APERTURA QUASI TERMINATI I LAVORI DI RINNOVAMENTO  
 
Siamo ormai alle rifiniture: lo storico ristorante Romani si prepara all’inaugurazione completamente rinnovato negli spazi e nei sapori. Grazie all’intraprendenza della propositiva padrona di casa Maria Ciaramella, il ristorante Romani riacquisterà a breve tutto il suo splendore di cui godeva un tempo. Nato nel 1937 come un antica Trattoria Toscana e gestito per anni dalla Famiglia Romani, negli anni difficili della guerra, è sempre stato molto amato dai milanesi e riconosciuto come uno dei ristoranti migliori della città. Il progetto di ristrutturazione seguito dall’architetto Bilo, ridisegna gli ambienti e gli spazi interni del ristorante: è previsto un rinnovamento completo dell’illuminazione, delle pavimentazioni e delle pareti, dei colori e dei materiali, al fine di creare un ambiente completamente rinnovato, molto luminoso, classicamente moderno. Maria Ciaramella, dopo aver analizzato le possibili soluzioni, ha fatto la scelta a lei più congeniale: mantenere il tono del locale negli spazi ma proporre, senza dubbi o esitazioni, colori più caldi e materiali più accoglienti che siano legati alle proposte culinarie di un menu mediterraneo. L’ambiente rimarrà di tono, vecchio stile, ma sarà caratterizzato da un design moderno ma allo stesso tempo accogliente e funzionale, le sale spiccheranno per le rifiniture in legno caldo articolato e contrappuntato da bordature più scure, le tovaglie chiare saranno impreziosite da eleganti coprimacchia di lino, comode sedie attorno a tavoli di legno negli spazi – afferma Maria Ciaramella. L’accoglienza e l’impeccabile servizio affidati a un giovane staff garbato, efficiente e preparato farà da cornice a tutto il resto. Il ristorante Romani si trova in Via Zebedia, nello splendido scenario del Centro Storico di Milano alle spalle di piazza Missori, molto centrale, di grande tono e di grande successo. .  
   
   
SAIWA CON KRAFT CONFERMA MINDSHARE ED EURO RSCG  
 
Rimarranno Euro Rscg, per quanto riguarda la creatività, e Mindshare, per il media, le agenzie di riferimento di Saiwa anche dopo il passaggio del marchio dal gruppo Danone a Kraft, che sarà formalizzato definitivamente entro la fine dell’anno. A luglio infatti era stato firmato un accordo preliminare che prevedeva la cessione della divisione Biscotti di Danone a Kraft. «Il passaggio non comporterà per il momento alcun tipo di cambiamento per quanto riguarda le agenzie con le quali collaboriamo - ha spiegato il direttore marketing e proximity di Saiwa Piergiorgio Burei - in quanto la divisione Biscotti, di cui Saiwa è uno dei marchi più importanti, continuerà a essere indipendente nei confronti di Kraft International». Nuovo logo e tutti i brand in comunicazione La strategia di comunicazione di Saiwa continuerà dunque a essere giocata sui valori e sulla mission aziendale differenziandosi in base alle due tipologie di prodotto: quelli da forno (a marchio Oro Saiwa, Premium Saiwa, Vitasnella) e la gamma di snack dolci e salati (Cipster, Fonzies, Tuc, Mikado, Oro Stelle). Nuovo logo e adv per i brand. Per la prima è stato rinnovato in chiave più moderna il logo Saiwa, è stato realizzato un nuovo sito web, concepito come strumento di informazione nutrizionale, e sono stati effettuati restyling delle confezioni e lanciate nuove linee prodotto. Per quanto riguarda gli snack dolci e salati, la strategia prevede che tutti i brand abbiano campagne dedicate. «Per questa linea abbiamo deciso di portare tutti i brand in comunicazione - spiega Burei -. Si tratta di prodotti rivolti a un target giovane e quindi abbiamo scelto di affiancare alla comunicazione televisiva forme non convenzionali come attività di guerrilla e sul web. Abbiamo aumentato gli investimenti sulle tv satellitari e musicali e utilizzato la stampa e la radio che per alcuni brand sono nuovi». Budget ’07 di 20 mln, +25% per il 2008 .  
   
   
L’ACQUA S.PELLEGRINO E IL CHIANTI REMOLE FRESCOBALDI INSIEME PER UNA PROMOZIONE CHE UNISCE GUSTO E PRESTIGIO  
 
Nasce all’insegna del gusto, del prestigio e della raffinatezza l’operazione di comarketing nella Gdo che vede per protagoniste due tra le etichette più rappresentative dell’enogastronomia italiana: l’acqua minerale frizzante S. Pellegrino e il chianti Igt Rèmole Frescobaldi. A partire dalla seconda settimana di Ottobre sino alla seconda metà di Dicembre, infatti, ogni fardello da 6 bottiglie da 75 cl Pet di S. Pellegrino conterrà un buono sconto di 1 Euro per l’acquisto di due bottiglie di Rèmole Frescobaldi. La nuova promozione che accosta S. Pellegrino, acqua per eccellenza dell’Alta Ristorazione mondiale, e il Chianti prodotto dalla prestigiosa Casa vinicola dei Marchesi Frescobaldi rappresenta un invito a sperimentare sulla tavola di casa quella piacevole e coinvolgente esperienza sensoriale che scaturisce dal perfetto abbinamento tra acqua, vino e pietanze. L’acqua S. Pellegrino ricca di freschezza, salinità e fragranza si armonizza perfettamente con Rèmole Frescobaldi, vino dal rosso rubino, dal corpo equilibrato e dalla lunga persistenza gustativa finale. Due bevande a tutto pasto pienamente complementari tra loro, che si prestano a nobilitare qualsiasi menù esaltando il sapore dei piatti e rendendo unico l’appuntamento con la “dining experience”. .  
   
   
L’EUROPA ELIMINA I PASSITI DALLA RIFORMA DELL’OCM VINO  
 
La Categoria Dei Passiti Non Entra Nella Proposta Di Riforma Della Commissione. In Italia Erano Stati Riconosciuti Appena 18 Mesi Fa Con Il Testo Unico Sul Vino. L’ocm Adesso Parla Di Vini Da “Uve Stramature”. Ma Non Sono La Stessa Cosa Città Del Vino: “Un Errore Lasciarli Fuori. Dobbiamo Tutelarli Dai Falsi Passiti” I vini passiti non si identificano con i vini da “uve stramature”. A sottolinearlo è l’Associazione Nazionale Città del Vino che lancia l’allarme contro il rischio di compromettere una nicchia produttiva molto importante, molto tradizionale e dal forte legame con il territorio. In Italia si è arrivati a distinguere i vini passiti e a definirli dal punto di vista normativo solo un anno e mezzo fa e dopo un duro lavoro delle Città del Vino e della Fondazione Centro Nazionale Vini Passiti, con sede a Montefalco (Perugia), con il nuovo Testo Unico sul vino. L’italia è il Paese maggiormente interessato alla produzione di vini Passiti, una tipologia che troviamo anche in altre aree del Mediterraneo, come la Grecia e la Spagna. La nuova Ocm però rischia di confondere ancora i consumatori e di esporre i passiti a concorrenza sleale. Questo perché nella proposta presentata dalla Commissione a fine luglio non sono riconosciuti tra le “Categorie di prodotti vitivinicoli” (Allegato Iv), prevedendo invece solo i “vini liquorosi” e il “vino da uve stranature”. Sembra pertanto corretto, sostiene Città del Vino, che venga aggiunta anche la categoria dei passiti, fra l’altro la legge italiana (vedi L. 82 del 20/2/2006 “Disposizioni di attuazione della normativa comunitaria concernente l’Ocm vino”) lo fa in maniera molto chiara. “E’ indispensabile che i passiti vengano riconosciuti e tutelati – ribadisce Valentino Valentini, presidente delle Città del Vino -. Purtroppo su questo tema e sul tema delle demoninazioni, cioè sulla classificazione della categoria dei vini, la nuova Ocm rischia di togliere quei punti fermi di riferimento che le Doc, le Docg e le Igt rappresentano per il consumatore”. La sovrammaturazione delle uve è tecnicamente un’altra cosa rispetto all’appassimento. Cioè è una categoria di vini, quelli prodotti con uve stramature, che non ricomprende i vini passiti; può essere vero invece il contrario intendendo l’azione della botrytis (muffa nobile) o del gelo come metodo di sottrazione dell’acqua contenuta nell’acino, come del resto lo è l’appassimento. .  
   
   
VENTI AZIENDE PIEMONTESI AL FORUM DEGLI SPUMANTI A VALDOBBIADENE  
 
 Venti aziende piemontesi hanno partecipato al Forum nazionale degli Spumanti, la più importante manifestazione del settore, svoltasi dal 7 al 10 settembre a Valdobbiadene, nel Trevigiano, cui la Regione Piemonte ha concesso il patrocinio in considerazione del rilievo che il settore spumantistico riveste per il nostro territorio. Il Forum è diventato negli anni un appuntamento classico con la “Mostra & Enoteca Spumanti d´Italia”, evento aperto al pubblico ed agli operatori della ristorazione e degli alberghi, che presenta centinaia di etichette nazionali in degustazione a Villa dei Cedri. La rassegna di settembre è preceduta, in primavera, da convegni tecnici, rivolti alla stampa specializzata e agli studiosi e in estate il Forum si sposta a Cortina Incontra con l´evento "Buongusto&buonsenso. Lo Stile degli Italiani a tavola". Nel corso del Forum 2007, sono stati presentati dati economici e produttivi sul settore spumantiero italiano con il Rapporto Annuale dell’Osservatorio Nazionale degli Spumanti, promosso dal Ministero delle Politiche Agricole con la collaborazione di Ismea. Le cifre degli Spumanti d’Italia nel 2006: • 277 milioni bottiglie vendute nel mondo • 151 milioni bottiglie consumate in Italia • 68% del consumo nazionale avviene in 24 giorni • 1,91 miliardi di euro il fatturato al consumo mondiale • 3. 400. 000 consumatori abituali di Spumanti in Italia • 2,6 bottiglie procapite consumate all’anno in Italia .  
   
   
FALANGHINA FELIX, LA RICERCA DELL’UNIVERSITÀ DI NAPOLI  
 
Benevento –I vini Falanghina aumentano sensibilmente la loro competitività nell’ultimo quinquennio. È quanto emerge dalla ricerca dell’Università di Napoli presentata nel corso della tavola rotonda che si è tenuta a Sant’agata de’ Goti in occasione di Falanghina Felix. La sesta edizione della rassegna regionale di vini da uva falanghina proponeva in apertura il convegno: “La politica vitivinicola prossima ventura e le prospettive di mercato dei vini Falanghina di qualità”. La ricerca, presentata da Eugenio Pomarici e Silvia Raia del Dipartimento di Economia e Politica Agraria dell’ateneo napoletano, dimostra come i vini falanghina siano saliti molto nella classifica dell’indice di competitività specifica (fascia “Popular Premium”). I vini falanghina avevano nel 2002 il quindicesimo posto, mentre nel 2006 hanno raggiunto il quarto posto dietro Verdicchio, Vermentino e Vernaccia, con punti di forza per quote di mercato rispetto al 50% della concorrenza. La ricerca mostra, inoltre, come oggi le superfici vitate a Falanghina siano in crescita in tutte le province e che con 1559,44 ettari di vigneti sia ormai il primo vitigno bianco in Campania. “La Falanghina - ha spiegato il professor Eugenio Pomarici – è un vitigno strategico per l’offerta vitivinicola campana. E’ il vitigno bianco storico di maggiore estensione e le sue potenzialità nel contribuire alla crescita di un offerta qualificata sono ben lungi dall’essere esaurite”. Molto apprezzati anche gli altri interventi della tavola rotonda campana moderata dal giornalista Luciano Pignataro. Il sindaco di Sant’agata de’ Goti, Alfonso Ciervo, ha spiegato, dopo i ringraziamenti, come si sia, nel corso degli anni, consolidata l’importanza dei vini falanghina dell’intera regione Campania. “Se sapremo creare una rete di offerta turistico- enogastronomica che utilizzi le risorse locali, per accrescere i flussi turistici sul territorio in una logica di integrazione sistemica – ha detto il sindaco - riusciremo a delineare concrete forme di sviluppo”. Dopo il sindaco ha preso la parola Gennaro Masiello, presidente della Camera di Commercio di Benevento. “Imperativo per questa filiera – ha detto Masiello - è fare sistema perché la riforma dell’Ocm e la nuova programmazione regionale diventino una grande opportunità di sviluppo del settore. Un’altra grande novità a cui tengo molto è il nuovo premio giornalistico ‘Falanghina Felix’, del quale presentiamo il regolamento”. Al convegno hanno inoltre partecipato: Antonio Irlando (Dirigente Ipa Regione Campania); Salvatore Cuoci (Funzionario Settore Ipa – Regione Campania); Stefano Raimondi (Dirigente Area Vini dell’ Ice – Roma). Gli atti del convegno si trovano on line sul sito di “Falanghina Felix” collegandosi al link http://www. Falanghinafelix. It/contenuti/convegno. Htm. .