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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Giugno 2014
LE REGIONI EUROPEE OGM-FREE SOSTENGONO LA PROPOSTA DI MODIFICA DELLA DIRETTIVA SUGLI OGM .  
 
L’assessore regionale all’Agricoltura delle Marche, Maura Malaspina, come attuale presidente della Rete delle Regioni e Autorità Locali d’Europa ”Libere da Organismi Geneticamente Modificati (Ogm)”, ha firmato il documento sulla posizione delle 62 Regioni, provenienti da nove Stati membri e aderenti alla Rete. Il documento è rivolto principalmente ai partecipanti del Consiglio Ambiente che si terrà il prossimo 12 giugno, e sottolinea che l’approccio della Rete sin dal 2003, si basa su quattro principi guida: 1)Principio di sussidiarietà; 2) Principio di precauzione; 3) Principio che chi inquina paga; 4) Principio di libertà di scelta per tutti. “La Rete prende atto del voto favorevole del Coreper del 28 maggio 2014 sulla proposta di compromesso della presidenza greca che modifica la direttiva 2001/18/Ce per quanto concerne la possibilità per gli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di Ogm sul loro territorio. La Rete resta d´accordo sulle conclusioni del Consiglio adottate il 4 dicembre 2008, e del Parlamento europeo del 5 luglio 2011, in particolare sui criteri socio-economici e su una più rigorosa valutazione del rischio da parte dell´Efsa (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare)”, afferma Malaspina. Il documento evidenzia la necessità che gli Stati membri confinanti collaborino nella condivisione delle informazioni per prevenire qualsiasi diffusione transfrontaliera. Viene quindi espressa preoccupazione sul versante della sufficiente certezza del diritto qualora gli atti degli Stati membri vengano poi impugnati dinanzi alla Corte di giustizia europea. “Il documento approvato – conclude Malaspina - testimonia il notevole impegno della Regione Marche a livello europeo per il contrasto degli Ogm, concertato in esito alle decisioni degli ultimi incontri tenuti a Bruxelles presso gli uffici della Regione Marche. Esso va ad aggiungersi all’azione svolta a livello nazionale con il coordinamento dalle Regioni italiane in materia di Ogm ed all’azione svolta a livello regionale di controllo preventivo delle sementi di mais e soia per la campagna 2014, già avviato in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato, che provvede al prelievo di campioni di sementi in precedenza non controllate a livello statale, e l’Istituto Zooprofilattico dell’Umbria e delle Marche, che effettua le necessarie analisi di laboratorio per verificare che non ci siano contaminazioni di Ogm”.  
   
   
MARONI: POTERI A CANTONE? FINCHÈ NON VEDO NON CREDO  
 
Milano - "Lo spero, ma a questo punto, finché non vedo non credo. Del resto, ne stiamo parlando da un mese". Così il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, al suo arrivo all´Assemblea generale 2014 di Assolombarda, ha risposto ai cronisti, che gli chiedevano se credesse all´impegno del Governo di emendare il decreto che conferisce maggiori poteri a Raffaele Cantone venerdì prossimo. "E´ incomprensibile - ha aggiunto - che fino ad ora il Governo non abbia fatto ancora nulla". "Sollecito nuovamente l´Esecutivo ad agire, perché - ha sottolineato - ogni giorno che passa è un giorno in meno e questo può mettere a rischio Expo".  
   
   
LATTE AFLATOSSINE: REGIONE FVG CONDANNA CON FORZA  
 
Trieste - "Siamo di fronte a un comportamento criminale che, se confermato, la Regione condanna con forza". Lo afferma il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello, commentando gli esiti dell´indagine dei Nas, che hanno portato alla scoperta della presenza di aflatossine in partite di latte trattato da Latterie Friulane. "Gli uffici tecnici della Regione sono a disposizione delle autorità giudiziarie - ha aggiunto Bolzonello - pronti a fornire il massimo supporto eventualmente richiesto. Siamo al contempo impegnati a cercare di garantire da un lato la salute dei cittadini e dall´altro le attività delle aziende del settore lattiero-caseario, e di conseguenza i posti di lavoro di un comparto già in grave difficoltà". "E´ per questo che già in queste ore siamo in contatto con le associazioni di categoria per monitorare la situazione ed elaborare una strategia sia per fronteggiare l´emergenza sia - ha concluso il vicepresidente - per il rilancio di questo fondamentale settore della nostra agricoltura".  
   
   
INCURSIONE IN CAMPO MAIS: FVG , ATTO DA CONDANNARE MA CONTINUANO ANALISI SU EVENTUALE PRESENZA OGM  
 
Trieste - L´incursione avvenuta la scorsa notte, compiuta da ignoti in un terreno di Giorgio Fidenato, a Vivaro (Pn), "è un atto di vandalismo da condannare con forza, in quanto si tratta di violazione e danneggiamento di proprietà privata". Lo ha detto il vicepresidente della Regione e assessore alle Risorse agricole, Sergio Bolzonello, commentando il fatto di cronaca. Rispetto al sospetto che Fidenato abbia coltivato nelle sue proprietà nelle province di Udine e Pordenone delle varietà di mais geneticamente modificato, Bolzonello ricorda che la Regione, con la collaborazione del Corpo Forestale regionale, di quello dello Stato e dell´Ersa, sta compiendo su quei terreni delle analisi. "Qualora dai controlli arrivasse la conferma che quelle sementi sono Ogm, ci dovremo rivolgere alla Procura della Repubblica di Udine e di Pordenone per evidenziare che quelle semine sono state fatte contravvenendo alle normative nazionali e a quelle regionali". "In quel caso - conclude - chiederemo al proprietario di estirpare quelle piante e alla legge di fare il suo corso".  
   
   
AGRICOLTURA IN LOMBARDIA, AGGIORNATE TABELLE SU RESE MASSIME ASSICURABILI  
 
Milano - La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell´assessore all´Agricoltura, un aggiornamento delle tabelle sulle rese unitarie massime assicurabili. Con questo provvedimento, in conformità al Piano assicurativo nazionale per il 2014, si vanno ad individuare le rispettive rese unitarie massime assicurabili per coltura, espresse in quintali o in piante per ettaro. Già nel 2013 sono stati stabiliti i principi e criteri di definizione delle rese massime unitarie assicurabili individuando, per la prima volta a livello regionale e provinciale, le produzioni colturali unitarie massime per il calcolo dei valori assicurabili in forma agevolata. Strumento Normativo Di Controllo - "Con questo nuovo provvedimento - ha specificato l´assessore all´Agricoltura della Lombardia - la Giunta regionale aggiorna le rese produttive e completa l´elenco delle colture non considerate in precedenza". Il provvedimento approvato oggi dalla Giunta regionale costituisce uno strumento normativo di riferimento per gli organi preposti al controllo della regolarità delle polizze agevolate (come appunto la Regione, l´Organismo pagatore regionale, Agea), nella fase di rendicontazione delle spese ammesse a contributo. La tabella con le rese produttive massime assicurabili è consultabile sul sito www.Agricoltura.regione.lombardia.it    
   
   
CONGRESSO MONDIALE POMODORO, LOMBARDIA: UNIRE QUALITÀ E PROVENIENZA  
 
Sirmione/bs - "Dobbiamo coniugare la qualità al tema dell´origine, perché il consumatore chiede trasparenza e ha mostrato, anche in tempo di crisi, di premiare la filiera in grado di garantire sicurezza. Ed è molto positivo che se ne discuta, nell´ambito del pomodoro, a livello mondiale qui in Lombardia. Non possiamo dimenticare infatti che qui in Pianura padana si produce il 50 per cento del totale nazionale del pomodoro da industria". L´ha detto l´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava, intervenendo al Congresso mondiale del pomodoro, in programma fino a mercoledì a Sirmione (Brescia). Consumatore Attento Chiede Qualità - "Guai a pensare - ha dichiarato Fava di fronte a una platea di operatori proveniente da tutto il mondo - di avere di fronte un consumatore distratto. In questo periodo di crisi economica ci saremmo aspettati una maggiore rincorsa al prezzo, invece abbiamo visto che la qualità rimane un punto fermo". E la chiave della qualità è stata condivisa anche dal ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina e da Costantino Vaia, direttore generale del Consorzio Casalasco del Pomodoro, organizzatore dell´evento internazionale dedicato all´oro rosso, insieme a Fiere di Parma. La Sfida Del Futuro - La sfida per il futuro, ha ricordato l´assessore lombardo Fava, sarà "garantire remuneratività ai produttori e un prezzo accessibile per i consumatori". Sostenuta Valenza Filiera - In ottica Pac, la linea della Lombardia è stata quella di "sostenere la valenza strategica di filiera agroalimentare a comparti in grado di esprimere forte competitività, come il pomodoro. E in questo senso devo ringraziare il ministro Martina, che ha difeso il ruolo delle Regioni dall´intromissione della Commissione Agricoltura della Camera su temi di nostra competenza. Nel 2016 faremo una verifica sull´efficacia delle scelte che abbiamo adottato nei giorni scorsi, anche in rapporto con gli altri Paesi europei. La nostra scelta è stata limpida, nella direzione di mettere in sicurezza il comparto sul versante della tracciabilità e della sicurezza del prodotto". Tema Origine Conduce In Europa - Temi, quelli dell´origine, che portano direttamente in Europa. "Per questo mi spiace che il presidente della Commissione Agricoltura a Strasburgo Paolo De Castro non sia presente - ha proseguito Fava -, perché il dibattito si sposta sul piano comunitario e indicare l´origine del prodotto significa tutelare il consumatore e dargli la libertà di scegliere fra una provenienza e un´altra piuttosto che fra una tipologia di lavorazione e un´altra". Nutrire Meglio Il Pianeta - Il Congresso mondiale del pomodoro rappresenta un´occasione di dibattito anche in vista di Expo 2015, che vede la Regione Lombardia impegnata sul tema dell´evento universale. "Non si tratta solo di nutrire il pianeta - ha detto Fava - ma di nutrire meglio il pianeta. Senza dimenticare che dobbiamo comprendere la necessità di portare il cibo laddove il suo accesso non è scontato. Tuttavia, ritengo che sia stato fatto troppo poco per garantire anche la qualità dei prodotti alimentari al pianeta, anche dando garanzie sulla provenienza e sulla qualità. E per questo servono delle regole, perché mercati senza regole sono mercati selvaggi". Dato - Lombardia ed Emilia-romagna nel 2013 hanno prodotto circa 2 milioni di tonnellate di pomodoro industriale.  
   
   
FRUTTO DI DISPOSIZIONI MINISTERIALI IL DIVIETO DI PESCA ALL’ANGUILLA NEI LAGHI E TORRENTI  
 
Genova. È frutto di disposizioni ministeriali il divieto di pesca all´anguilla nei fiumi, torrenti e laghi disposto recentemente dalla Regione Liguria. La Regione Liguria, dove la pesca all´anguilla è praticata a livello ricreativo, da due anni è in attesa di una risposta dal Ministero delle Politiche Agricole a Forestali per poter risolvere la questione. Tutto sembrava risolto con la nuova legge sulla pesca nelle acque interne approvata dal Consiglio Regionale nel marzo scorso, che dava la possibilità di pescare l´anguilla con particolari condizioni conservative. Invece, sempre il Ministero, ha contestato questa parte della legge e la Regione Liguria è stata così costretta a tutelare in maniera integrale la specie anguilla per non rischiare che la legge fosse considerata illegittima e inapplicabile. "La nostra scelta non è stata assolutamente influenzata da pressioni ambientaliste, come è stato detto, bensì da ferree indicazioni ministeriali", spiega l´assessore Renata Briano. La Regione Liguria sta proseguendo i contatti con il Mipaaf per chiarire questo problema, da tempo ritiene che le disposizioni contenute nel piano nazionale non prevedano il divieto totale della pesca ricreativa. Altre regioni come la Liguria, sono nella stessa situazione. Fra le prossime mosse, una delegazione al Ministero per avviare un confronto o portare la questione in sede di conferenza Stato-regioni.  
   
   
EMILIA ROMAGNA: ACQUACOLTURA, 460 MILA EURO PER MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI LAVORO, LA QUALITÀ DEI PRODOTTI E RIDURRE L´IMPATTO SUL TERRITORIO. LE DOMANDE ENTRO IL 25 AGOSTO  
 
Bologna - Nuove risorse dalla Regione per le imprese dell’acquacoltura. Si tratta di oltre 460 mila euro provenienti dal Fep, il Fondo europeo per la pesca, destinati alle piccole-medie imprese del settore per costruire nuovi impianti di produzione o ampliare quelli esistenti, comprese le imbarcazioni al servizio delle strutture di acquacoltura. “Con questo stanziamento - spiega l’assessore regionale all’agricoltura e pesca Tiberio Rabboni - la Regione punta a migliorare le condizioni di lavoro, d´igiene e sanitarie delle attività per la riproduzione e crescita di pesci e molluschi e a favorire la qualità dei prodotti.” In particolare, i finanziamenti sono destinati a progetti di ammodernamento per la diversificazione della produzione, all´applicazione di tecniche più rispettose dell´ambiente e al sostegno delle tradizionali attività dell´acquacoltura anche attraverso l’adozione di innovazioni tecnologiche. Le domande di contributo vanno presentate, entro lunedì 25 agosto 2014 al Servizio regionale Sviluppo dell’economia ittica e delle produzioni animali. Il contributo sarà nella misura massima del 40% della spesa ritenuta ammissibile. Info: http://agricoltura.Regione.emilia-romagna.it/    
   
   
BOLZANO: TRATTATIVE SU RIFORMA PAC E AGRICOLTORE ATTIVO: DA ROMA BUONE NOTIZIE  
 
La definizione di agricoltore attivo è stata precisata il 5 giugno a Roma nell’incontro tra i rappresentanti delle Regioni e il ministro alle politiche agricole Maurizio Martina. "Un risultato positivo anche per la situazione in Alto Adige", sottolinea dalla capitale l’assessore provinciale Arnold Schuler. La definizione di agricoltore attivo ai fini del percepimento degli aiuti diretti previsti dall´Ue è un tema che tocca molto da vicino il settore in Alto Adige, dove molti contadini riescono ad avere altre fonti di reddito extra-agricole diversificando l´attività. Proprio questo aspetto, però, è visto da più parti come argomento per ridurre i contributi europei. Nel vertice a Roma tra Stato e Regioni quest´ultima richiesta è stata però respinta e viene salutata favorevolmente dall´assessore Arnold Schuler, che ha rappresentato la Provincia nell´incontro. È stata invece prevista una disposizione tecnica a favore degli agricoltori di montagna che assicura in particolare i contributi collegati alle assicurazioni contro la grandine.  
   
   
SARDEGNA: RIAPERTI I TERMINI DEL BANDO PER LA MESSA IN SICUREZZA DELLE TRATTRICI AGRICOLE  
 
Cagliari - Pubblicata da Argea, l’Agenzia regionale per la gestione e l’erogazione degli aiuti in agricoltura, la graduatoria cronologica del primo bando per l´erogazione di un contributo per la messa in sicurezza delle trattrici agricole. Argea, inoltre, ha riaperto i termini per la presentazione delle domande di contributo. Le imprese agricole interessate dovranno compilare la domanda di partecipazione esclusivamente on-line dalle ore 9 del 16 giugno e fino alle ore 13 del 15 luglio attraverso l’applicativo dedicato all’intervento , all’indirizzo http://www.Sardegnaagricoltura.it/finanziamenti/gestione  La domanda cartacea dovrà essere presentata entro le ore 13 del 25 luglio al Servizio territoriale di Argea Sardegna che ha in carico l’azienda per la gestione del carburante agricolo agevolato (Uma). Le domande presentate a seguito la riapertura dei termini seguiranno nelle graduatoria cronologica alle domande già presentate. Possono presentare domanda le imprese agricole i cui terreni ricadono nel territorio regionale, regolarmente iscritte alla Camera di commercio nell’elenco speciale delle imprese agricole. I richiedenti devono essere iscritti all’Anagrafe delle aziende agricole. Le trattrici per le quali si richiede il finanziamento devono risultare di proprietà dell’impresa richiedente e in suo possesso ai fini dell’assegnazione del carburante agricolo agevolato (ex Uma) per l’anno fiscale in cui è presentata la domanda. Per qualsiasi informazione e chiarimenti potranno contattare l’ Ufficio relazioni con il pubblico dell’Agenzia Argea Sardegna.  
   
   
CONSUMI DI FRUTTA E VERDURA SOTTO I RIFLETTORI  
 
Bologna, Il calo progressivo dei consumi di frutta e verdura in Italia è un fenomeno in atto da oltre 10 anni, con una perdita di quantità acquistate per famiglia di circa 140 Kg annui dal 2000 al 2013. L’europarlamentare On. Paolo De Castro intervenendo all’assise ha dichiarato “In autunno avremo la riforma dell´ Ocm Ortofrutta con modifiche che fanno riferimento al libro bianco, dobbiamo quindi lavorare fin da subito sul nuovo regolamento, sul biologico e sui programmi di promozione che per le imprese significano circa 200 milioni euro l’anno. Per quanto riguarda le pere mi sono attivato anche per l’etossichina – ha proseguito De Castro – ma il problema è che l’Italia non ha chiesto la deroga come gli altri Paesi. Inoltre – ha concluso De Castro - per il settore ortofrutta l’imperativo è esportare”. L’assessore all’agricoltura Tiberio Rabboni ha ricordato gli sforzi che l’Emilia Romagna ha compiuto verso la qualità e l’innovazione, raggiungendo l’80% di produzione ortofrutticola integrata ed ha illustrato le nuove linee del Piano di Sviluppo Rurale che daranno priorità all’innovazione delle filiere, alla logistica ed alla formazione dei giovani anche attraverso il rifinanziato Progetto di Frutta nelle Scuole . “Dall’analisi dei dati – ha dichiarato Elisa Macchi Direttore di Cso - emergono delle evidenze importanti su cui è necessario riflettere: in primo luogo è palese che il prezzo non è l´unico fattore condizionante per l’acquisto, lo si vede dallo sviluppo del biologico o di referenze alte di gamma come il radicchio ( +61% di acquisti dal 2006 ad oggi) , o le fragole (+34% dal 2000 al 2013). I consumatori - ha continuato Elisa Macchi - stanno premiando l´innovazione di prodotto che negli ultimi anni ha reso disponibili sul mercato varietà più apprezzate anche dal punto di vista organolettico-gustativo. Mi riferisco, ad esempio alla crescita dei consumi di albicocche (+ 6% dal 2000) o anche delle pesche (+3% dal 2006) o dei meloni che hanno vissuto un profondo rinnovamento varietale e un ampliamento del calendario di commercializzazione. Soffrono i prodotti anonimi e indifferenziati su cui sara´ necessaria una profonda segmentazione e differenziazione. Penso alla pera, in primo luogo, ma anche alle arance e all´uva. Gli indicatori – ha concluso Macchi - stanno dando segnali di timida ripresa per il comparto e ci dovremo giocare bene le opportunita´ consapevoli del fatto che sara´ sempre piu ´ importante conoscere a fondo la dimensione delle produzioni italiane che e´ la base di partenza per ogni scelta strategica e di fatto oggi e´ ancora incompleta." L´analisi dei dati presentati al Convegno evidenzia un andamento dei consumi di ortofrutta a due velocità sul territorio nazionale. Mentre nelle aree del Nord e del Centro gli acquisti sono stabili o in crescita, nel Sud diminuiscono in misura importante, poiché la distribuzione moderna è ancora poco presente Commentando l’analisi del Cso, Francesco Pugliese Presidende di Adm, Associazione Distribuzione Moderna, ha sottolineato il fenomeno discount che aveva una politica iniziale di basso prezzo a fronte di un basso servizio ma che ora sta evolvendo verso un maggior servizio. Il Presidente di Adm ha inoltre evidenziato la negatività della pressione promozionale che finisce esclusivamente per togliere valore al prodotto. Sono intervenuti anche i rappresentati della produzione Renzo Piraccini (Apofruit) che ha sottolineato l’importanza della marca e dell’innovazione per conquistare quote di mercato; Cristian Moretti ( Agrintesa) ha ribadito la necessità di fare uno sforzo per ritrovare redditività per la produzione, mentre Marco Salvi (Fruitimprese) ha evidenziato la necessità di trovare sbocchi commerciali verso i Paesi esteri. Tutti infine hanno concordato che per migliorare i consumi occorre una stretta sinergia tra la Produzione e la Grande Distribuzione. "Dobbiamo prestare la massima attenzione alle esigenze dei consumatori – ha dichiarato Paolo Bruni , Presidente di Cso – sintetizzabili in 5 punti chiave : sicurezza, benessere, legame con la natura, facilita´ d´uso, stile di vita semplice , risparmio e lotta allo spreco. Da parte di Cso - ha rimarcato il Presidente Bruni - ci mettiamo a disposizione, come tavolo tecnico, per studiare a fondo i problemi e dare supporto alle Istituzioni e alle Organizzazioni dei Produttori per sollevare questioni importanti sul fronte consumi, come il riconoscimento dei requisiti salutistici della frutta e della verdura da parte di Efsa, l´armonizzazione europea dell´uso dei fitofarmaci, la creazione di un catasto nazionale delle principali specie frutticole. In chiave di comunicazione – ha concluso Bruni- il nostro impegno e´ oggi piu ´ che mai indirizzato verso la creazione di un rapporto stretto con la Grande Distribuzione per collaborare ad inventare spazi dedicati all´ortofrutta più vicini alle nuove esigenze del consumatore."  
   
   
LOMBARDIA, INDENNIZZI PER APPLICAZIONE MISURE FITOSANITARIE  
 
Milano - La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell´assessore all´Agricoltura, una delibera con cui si stabilisce un indennizzo per gli agricoltori, a compensazione dei danni derivanti dall´applicazione di misure fitosanitarie per combattere il Tarlo asiatico, il Cancro batterico del Kiwi e il Colpo batterico delle pomacee. Le risorse previste per l´attuazione del piano di eradicazione, trovano copertura su un apposito fondo del bilancio regionale e ammontano a 930.643 euro per l´anno 2014. Modalita´ Degli Aiuti - "Si tratta di un´azione concreta, un forte segnale di attenzione per le numerose produzioni agricole e florovivaistiche che rappresentano un´eccellenza in Lombardia" ha sottolineato l´assessore lombardo all´agricoltura. "Il contributo - precisa l´assessore - è concesso a parziale copertura della perdita subita a causa dell´applicazione delle misure fitosanitarie obbligatorie ed è commisurato al valore di mercato delle piante distrutte e alla conseguente diminuzione di reddito, dedotti i costi non sostenuti, a causa della fitopatie, che diversamente sarebbero stati affrontati". Entita´ Degli Aiuti - L´entità degli aiuti potrà raggiungere al massimo il 100% del valore commerciale delle partite/materiale vegetale oggetto di misura ufficiale oppure il 100% del costo sostenuto dall´impresa per l´esecuzione dei trattamenti imposti. Il valore minimo dell´aiuto erogabile a compensazione del danno è pari a 3.000 euro, in caso di interventi di distruzione di materiale vegetale, e di 1.500 euro in caso di imposizione di trattamenti adeguati. I Beneficiari - Possono beneficiare degli indennizzi le piccole medie imprese agricole titolari di partita Iva, iscritte presso le Camere di Commercio, che hanno subito perdite economiche derivanti dall´imposizione all´azienda di misure di controllo da parte del Servizio fitosanitario regionale relative a Tarlo asiatico, Cancro batterico del Kiwi e Colpo batterico delle pomacee; non hanno già beneficiato, per le stesse finalità e particelle, di contributi erogati, anche da altri enti pubblici, sulla base di altre disposizioni di copertura di regimi assicurativi agevolati; si impegnano ad eseguire, sulle particelle aziendali interessate dall´estirpazione, entro il termine di 12 mesi, il reimpianto delle stesse varietà e numero di piante oggetto del provvedimento fitosanitario; il contributo è ridotto al 70 % nel caso in cui, per disposizioni fitosanitarie, non sia possibile effettuare il reimpianto delle specie originarie.  
   
   
CAMPANIA: VIA ALLA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA IN AGRICOLTURA  
 
Napoli - "La Giunta regionale, in virtù della legge regionale 12/2012, che contiene disposizioni legislative per l´adempimento di semplificazioni amministrative in agricoltura ha individuato i procedimenti amministrativi già di competenza della Regione e degli enti locali la cui istruttoria intesa come verifica della completezza documentale può essere avviata dai Caa riconosciuti dalla Regione Campania", lo ha dichiarato Daniela Nugnes, assessore all´Agricoltura della Regione Campania. "Inoltre, sono stati identificati i requisiti aggiuntivi che i Caa devono possedere per effettuare le funzioni di istruttoria così come previsto dalla legge regionale 12/2012". "È da sottolineare che i Caa potranno affrontare non solo procedimenti di competenza della direzione generale dell´agricoltura, ma anche quelli di competenza della Sanità (ex autorizzazioni sanitarie sul pacchetto igiene) e dell´Ambiente (in particolare l´autorizzazione integrata ambientale). Si tratta di un importante atto di semplificazione amministrativa per gli imprenditori del comparto agricolo", conclude la Nugnes.  
   
   
VINO, LOMBARDIA: PUNTARE SU QUALITÀ ED EXPORT  
 
Moniga del Garda/bs - L´assessore all´Agricoltura della Lombardia ha inaugurato la settima edizione di ´Italia in rosa´, manifestazione dedicata ai vini chiaretto, rosati e rosé, con oltre 100 cantine e oltre 160 etichette. Teatro dell´evento, in programma da oggi a domenica, è Villa Bertanzi a Moniga del Garda, nella bresciana Valtenesi. "Va in scena una festa del territorio, che ha tanto lavoro alle spalle, molto volontariato e soprattutto molta economia - ha detto l´assessore all´Agricoltura della Lombardia -. Per il mondo del vino è necessario affrontare nuove sfide, che guardano di più all´internazionalizzazione, a fronte di un progressivo calo dei consumi interni". Massimo Sforzo Della Regione - Per favorire lo sviluppo del commercio internazionale, la Regione Lombardia ha pubblicato un bando sull´Ocm vino. "A fronte di un´assenza di misure nazionale - ha commentato l´assessore regionale - la Lombardia ha fatto il massimo sforzo per sostenere le aziende del territorio, con un impegno di 3,5 milioni di euro. Questo significa, essendo il meccanismo di finanziamento in compartecipazione, che si attiveranno nuovi investimenti per 7 milioni di euro". La Lombardia accende i riflettori sulla qualità. "Abbiamo optato per una scelta coraggiosa - ha aggiunto l´assessore - e cioè consentire la partecipazione al bando alle aziende che nell´annata produttiva precedente hanno imbottigliato almeno il 75% dei propri volumi. E questo perché la qualità si fa in bottiglia e la politica della Lombardia, prima regione agricola d´Italia, è quella di favorire la tipicità come sostegno del territorio". Consorzi Di Tutela E Territori - Un altro elemento prioritario per accedere ai fondi dell´Ocm vino promosso dalla Lombardia è legato al fatto che la domanda venga presentata attraverso i consorzi di tutela. "Significa intraprendere la strada di un passaggio culturale verso il sostegno del territorio e nella Valtenesi, così come in altre aree della Lombardia, c´è moltissimo da offrire - ha detto l´assessore -. In particolare, auspico che la Valtenesi, per la propria produzione vitivinicola, diventi la capitale italiana dei vini rosati". Un richiamo infine ad Expo 2015. "Non sarà un evento fieristico confinato a Rho Pero, ma un veicolo di promozione dell´agroalimentare e del territorio lombardo nel suo complesso".  
   
   
VINO: REGIONE LOMBARDIA PUNTA SU QUALITÀ CON 3,5 MILIONI DI EURO  
 
Ome/bs - "L´azienda agricola Majolini è un esempio di innovazione e imprenditorialità, che qualifica il territorio e che costituisce un modello per la vitivinicoltura lombarda". Lo ha detto Gianni Fava, assessore all´Agricoltura di Regione Lombardia, che ha visitato ieri pomeriggio la Cantina Majolini a Ome, in Franciacorta (Brescia), una realtà che commercializza ogni anno 140.000 bottiglie tra Franciacorta e Curtefranca Doc (rosso). Ad accompagnarlo, il deputato Gianluca Pini. Dote Di 3,5 Milioni - "Abbiamo recentemente pubblicato il bando sull´ocm vino, con una dote di 3,5 milioni di euro e uno stimolo agli investimenti pari a 7 milioni di euro - ha spiegato Fava -. La politica della Regione è di sostenere la qualità, tanto che, per accedere al bando, bisogna dimostrare di aver fatto nell´ultimo triennio medio almeno il 75 per cento di bottiglie". "Ed è - ha concluso l´assessore lombardo - proprio quello delle bottiglie, che guarda all´export, il modello di riferimento della Lombardia". Filosofia Improntata Alla Qualità - La produzione della cantina, guidata da Ezio e Simone Majolini, persegue una filosofia improntata alla qualità. Le bottiglie hanno una maturazione minima di tre anni e arrivano a dieci anni con le con le riserve. La quota export oscilla fra l´8 e il 12 per cento. Nei 22 ettari dell´azienda agricola viene prodotta anche l´uva maiolina, vitigno autoctono della Lombardia. Un ettaro è dedicato alla tartuficoltura.  
   
   
AGRICOLTURA: "QUALE FUTURO PER LA ZOOTECNIA IN UMBRIA?": UN CONVEGNO A TRESTINA SOTTOLINEA AMBIENTE E QUALITÀ  
 
Trestina (città di castello) – Presidio del territorio ed elemento insostituibile della preservazione dell´ambiente agricolo e collinare dell´Umbria, soprattutto per quanto riguarda le zone marginali, la zootecnica deve sempre più puntare a porsi in una relazione virtuosa con l´ambiente, sperimentando nuove tecnologie per lo smaltimento dei reflui, raccordandosi in modo trasversale, oltre che con la tutela ambientale, con la sanità e l´urbanistica, senza dimenticare la necessità di una forte azione d´informazione e di comunicazione, ai fini di una corretta e moderna educazione alimentare. È quanto è emerso il 4 giugno da un convegno dedicato al futuro della zootecnia ("Psr 2014/2020/ Il futuro della zootecnia in Umbria"), che si è tenuto a Trestina (Città di Castello), per iniziativa dell´assessorato regionale all´agricoltura, all´interno della 12esima Sagra della Bistecca e dei Prodotti Tipici. È stata un´occasione per fare il punto sulla nuova legislazione agricola, la "Pac" e soprattutto il Programma di Sviluppo Rurale, in fase di stesura da parte degli uffici regionali. "La zootecnia – ha detto Paolo Papa, responsabile del Settore Sistemi Naturalistici e della Zootecnia della Regione Umbria, sottolineando il ruolo di "presidio territoriale" dell´attività zootecnica – ha aggiunto – deve puntare sempre di più alla qualità ed alla tipicità delle produzioni". "L´umbria – ha ricordato la rappresentante dell´assessorato regionale all´agricoltura, concludendo i lavori del convegno all´interno di una iniziativa che, come ha detto il presidente della Pro Loco Valerio Rosadoni, è ormai diventato un appuntamento importante per valorizzare gli operatori e i prodotti locali – si è dotata di uno specifico Piano Zootecnico, che è stato approvato e adottato dalla giunta regionale, e che sarà attuato in stretta correlazione con il nuovo Piano di Sviluppo Rurale". "Il mestiere di allevatore si fa più per passione che per reddito", ha detto il presidente dell´Associazione Regionale Allevatori Luca Panichi, aggiungendo che "si è lavorato insieme per costruire prospettive, che unifichino i regolamenti e agiscano sul mercato". Lazzaro Bogliari, presidente di "Agriumbria", la Mostra-mercato Nazionale di Bastia Umbra, ha ricordato il ruolo svolto dalla Fiera, come "momento per parlare di tutti i problemi e le questioni aperte, dalla produzione alla commercializzazione, dall´informazione all´educazione alimentare". Stefano Mengoli, presidente del Consorzio di Tutela del Vitellone Bianco dell´Appennino Centrale, si è soffermato sul ruolo dei Consorzi di Tutela: che è "quello – ha detto – di far conoscere e organizzare il mercato, anche per quanto riguarda l´ingresso nella grande distribuzione e nella ristorazione. Chiediamo – ha detto – piena sinergia con il Piano di Sviluppo Rurale, per migliorare l´attività delle filiere di produzione". Franco Fedeli, allevatore, ha affrontato il tema del "benessere animale": "un tema importante e bisogna parlarne con cognizione di causa – ha detto -, un tema che noi allevatori, che viviamo tutti i giorni a stretto contatto con i nostri animali, conosciamo bene, a differenza di altri". A conclusione del dibattito, si è tenuta degustazione di Chianina, con piatti a cura dello chef dell´Università dei Sapori di Perugia Massimo Infarinati.  
   
   
ENOGASTRONOMIA: LA REGIONE AL VINOFORUM CON I VINI DEL LAZIO E I PRODOTTI ‘NATURA IN CAMPO’  
 
Anche quest’anno il Lazio conferma la sua presenza al Vinòforum, la manifestazione in cui 18 cantine faranno conoscere i loro migliori prodotti attraverso degustazioni, eventi e incontri teorici. “Vinòforum” – sottolinea l’assessore all’Agricoltura Sonia Ricci – “è una straordinaria occasione per far apprezzare la qualità delle etichette della nostra Regione ai grandi distributori, agli operatori commerciali e al pubblico degli appassionati del settore. La Giunta Zingaretti si impegna soprattutto a sostenere l’innovazione dei processi produttivi e a lanciare il prodotto parallelamente alle altre realtà regionali che rappresentano il made in Italy in tutto il mondo”. L’ assessore regionale alle Infrastrutture, Politiche Abitative e Ambiente, Fabio Refrigeri, spiega come le numerose imprese agricole e aziende di trasformazione alimentare che operano nel Lazio siano un patrimonio di straordinaria importanza su cui impegnarsi per creare lavoro qualificato e per valorizzare i territori, sviluppando un’agricoltura che tuteli gli habitat e gli ecosistemi. "Per sostenere l’agricoltura e valorizzare i prodotti locali - aggiunge Vito Consoli, direttore Dell’agenzia Regionale per i Parchi - abbiamo creato il marchio “ Natura in campo - I prodotti dei parchi”, una sorta di brand commerciale, concesso dall’Arp a prodotti certificati biologici, biodinamici e tradizionali con lo scopo di mettere in rete le numerose produzioni tipiche dei parchi della nostra regione” . “Vinòforum - commenta Antonio Rosati, commissario di Arsial - è un´ottima iniziativa per la promozione dei nostri vini e, oggi, si avverte la necessità di rafforzare una strategia che ponga attenzione al mercato interno, in particolare quello romano, e al mercato internazionale”.