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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 11 Luglio 2013
13° SIMPOSIO INTERNAZIONALE DI GINEVRA / SPRINGFIELD SUI PROGRESSI NELLA CURA DELL´ALZHEIMER  
 
Ginevra, 11 luglio 2013 - Dal 26 al 29 marzo si terrà a Ginevra, in Svizzera, il 13° Simposio internazionale di Ginevra / Springfield sui progressi nella cura dell´Alzheimer. Le malattie neurologiche come l´Alzheimer sono croniche e incurabili. Anche se siamo riusciti a capire meglio la malattia, è necessario continuare la ricerca per sviluppare terapie centrate sul paziente. Questa conferenza ha lo scopo di occuparsi di nuovi obiettivi per la cura del morbo di Alzheimer e nuovi approcci per le attuali terapie. Le aree di discussione comprenderanno la scoperta di farmaci, gli esperimenti clinici e le procedure diagnostiche. L´evento riunirà neurologi, psichiatri e farmacologi per esaminare la ricerca più recente nel trattamento terapeutico del morbo di Alzheimer. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Siumed.edu/cme/alzheimer/index.html  
   
   
"CAMBIARE ATTEGGIAMENTO VERSO IL CANCRO"  
 
Lancashire, 11 luglio 2013 - Il 10 settembre 2013 si terrà a Lancashire, nel Regno Unito, una conferenza intitolata "Cambiare atteggiamento verso il cancro" (Changing Attitudes to Cancer). Anche se i tassi di sopravvivenza al cancro sono migliorati negli anni grazie alla ricerca clinica, la malattia rimane una delle cause principali di morte in Europa. Questa conferenza ha lo scopo di mettere in risalto i più recenti progressi della ricerca per migliorare i tassi di sopravvivenza al cancro e la qualità della vita dopo una diagnosi di cancro. Le aree di discussione comprenderanno i metodi per la diagnosi precoce e l´assistenza al paziente. L´evento riunirà medici di tutto lo spettro della sanità per esaminare i progressi della ricerca e discutere le politiche future per la cura del cancro. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Uclan.ac.uk/conference_events/changing_attitudes_to_cancer.php  
   
   
ON LINE “LA MIA PELLE”, IL NUOVO SITO TEMATICO DEL MINISTERO DELLA SALUTE PER CONOSCERE E PROTEGGERSI DAL MELANOMA E DAGLI ALTRI TUMORI DELLA PELLE MINISTRO LORENZIN: “PREVENZIONE CARTA VINCENTE”  
 
Roma, 11 luglio 2013 - Il Ministero della Salute e gli Istituti Fisioterapici Ospitalieri – Ifo promuovono la conoscenza delle principali misure di prevenzione contro il melanoma e i tumori della pelle più diffusi attraverso la pubblicazione on line del nuovo sito tematico dedicato “La mia pelle” http://www.lamiapelle.salute.gov.it/ . La prevenzione è sicuramente una carta vincente – ha dichiarato il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin - che consente da un lato di diminuire i costi per il sistema sanitario derivanti dai ricoveri e dall’assistenza e dall’altro di salvare tante vite salvaguardando la salute delle persone. Non fare ammalare i sani, questa è la grande sfida della medicina e di una società avanzata e la prevenzione è la chiave di volta: costa poco e richiede sinergia ed azione di penetrazione nei territori. Nella lotta ai tumori della pelle la riduzione del rischio passa attraverso la corretta esposizione al sole fin dall’infanzia. E’ prioritario evitare le scottature e proteggere la propria pelle, anche per godere del proprio tempo libero e dell’estate in sicurezza. Inoltre la diagnosi precoce garantisce oggi nella maggior parte dei casi la riuscita dei trattamenti di cura, la diminuzione delle complicanze e in un’alta percentuale di casi consente di salvarsi la vita. L’informazione della popolazione in questo senso gioca un ruolo strategico insieme all’impegno e alla preparazione dei medici di famiglia e dei dermatologi. La collaborazione tra il Ministero e le eccellenze della sanità pubblica passa anche attraverso la comunicazione online ”. Il melanoma, considerato fino a pochi anni fa una neoplasia rara, presenta attualmente un’incidenza in continua crescita in tutto il mondo ed anche in Italia, dove si registrano circa 7500 nuovi casi l’anno e circa 1500 decessi. L’obiettivo del sito tematico è quello di diffondere in modo semplice e interattivo la conoscenza dei principali fattori di rischio, le corrette misure di prevenzione contro il melanoma e gli altri tumori della pelle, i controlli periodici nei soggetti a rischio per la diagnosi precoce e i corretti comportamenti relativi all’esposizione al sole e alle altre fonti di raggi Uv, come le lampade solari. “Oggi di melanoma si può guarire. – spiega la Prof.ssa Caterina Catricalà, Direttore del Dipartimento di Dermatologia Oncologica e della Melanoma Unit degli Ifo e responsabile scientifico del sito www.Lamiapelle.salute.gov.it. – Occorre conoscere la propria pelle e le macchie che essa presenta. Per i soggetti a rischio sarà il dermatologo ad indicare la cadenza dei controlli e gli eventuali esami strumentali da effettuare periodicamente. I carcinomi cutanei sono i tumori più frequenti in assoluto ma fortunatamente, nella maggior parte dei casi, non danno metastasi se correttamente trattati. La diagnosi precoce ed il trattamento corretto e tempestivo sono l’unica arma per abbattere la mortalità per il melanoma cutaneo. La ricerca di nuovi farmaci da utilizzare nelle fasi più avanzate della malattia, ci permette di essere fiduciosi nel miglioramento della prognosi di tale neoplasia.”  
   
   
PRESENTATE LINEE GUIDA DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IN UMBRIA GARANTITA LA QUALITÀ DEI SERVIZI DEL SISTEMA SANITARIO PUBBLICO  
 
Perugia, 11 luglio 2013 - "Con le nuove linee guida compiamo un importante passo in avanti per la qualità scientifica e l´appropriatezza nella cura dei disturbi dell´alimentazione. Ciò rappresenta l´ulteriore conferma della validità del ´modello umbro´ per la cura di una patologia, quella dei disturbi dell´alimentazione, che sta assumendo i caratteri di una vera e propria ´epidemia´". E´ quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta ieri  mattina a Perugia alla conferenza stampa di presentazione delle linee guida per la cura dei Dca (disturbi del comportamento alimentare). La presidente Marini ha definito "preoccupante" il diffondersi di questo tipo di patologia e, soprattutto, l´abbassamento dell´età di esordio della malattia: "Purtroppo - ha affermato - le statistiche ci dicono che già a partire dagli atto anni si registra l´insorgere di questa patologia. Dunque, dobbiamo assolutamente mettere in atto nuovo azioni sanitarie che siano in grado di intervenire e modificare stili di vita che, soprattutto tra bambini e adolescenti, provocano danni alla loro salute". La presidente Marini ha quindi sottolineato come ai rappresentanti delle istituzioni sia richiesto di operare affinché si possa garantire una maggiore qualità dei servizi da parte del sistema sanitario pubblico: "L´umbria - ha ricordato - è stata la prima Regione in Italia ad adottare un modello di cura del disturbo del comportamento alimentare che fosse residenziale e non ospedaliero, e con un approccio multidisciplinare. Ed è questo il valore della nostra esperienza, in quanto ha saputo trovare una formula che consentisse di offrire risposte ai pazienti all´interno del servizio sanitario pubblico". "A distanza di dieci anni dalle prime linee guida, e dall´avvio dell´esperienza di Palazzo Francisci a Todi e del centro di città della Pieve - dove vengono curati pazienti affetti da obesità - abbiamo volto aggiornare il ´protocollo di cura´, puntando ancor di più sulla prevenzione e su azioni orizzontali che possano coinvolgere l´intera rete dei servizi sanitari sul territorio affinché le stesse azioni di prevenzione, come quelle di cura ed assistenza siano più adeguate ed appropriate". Il direttore regionale della Sanità Emilio Duca - presente alla conferenza stampa insieme alla dirigente regionale Maria Donata Giaimo ed alla responsabile dei centri per la cura dei Dca, Laura Dalla Ragione - ha annunciato che entro l´anno la Giunta regionale adotterà un "atto di indirizzo" per consentire a tutti i cittadini umbri, superando impedimenti di carattere burocratico, la libertà di poter usufruire liberamente delle prestazioni dei diversi centri servizi territoriali per la cura del Dca che operano nella regione.  
   
   
PRESENTATE LINEE GUIDA DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IN UMBRIA GARANTITA LA QUALITÀ DEI SERVIZI DEL SISTEMA SANITARIO PUBBLICO  
 
Perugia, 11 luglio 2013 - "Con le nuove linee guida compiamo un importante passo in avanti per la qualità scientifica e l´appropriatezza nella cura dei disturbi dell´alimentazione. Ciò rappresenta l´ulteriore conferma della validità del ´modello umbro´ per la cura di una patologia, quella dei disturbi dell´alimentazione, che sta assumendo i caratteri di una vera e propria ´epidemia´". E´ quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta questa mattina a Perugia alla conferenza stampa di presentazione delle linee guida per la cura dei Dca (disturbi del comportamento alimentare). La presidente Marini ha definito "preoccupante" il diffondersi di questo tipo di patologia e, soprattutto, l´abbassamento dell´età di esordio della malattia: "Purtroppo - ha affermato - le statistiche ci dicono che già a partire dagli atto anni si registra l´insorgere di questa patologia. Dunque, dobbiamo assolutamente mettere in atto nuovo azioni sanitarie che siano in grado di intervenire e modificare stili di vita che, soprattutto tra bambini e adolescenti, provocano danni alla loro salute". La presidente Marini ha quindi sottolineato come ai rappresentanti delle istituzioni sia richiesto di operare affinché si possa garantire una maggiore qualità dei servizi da parte del sistema sanitario pubblico: "L´umbria - ha ricordato - è stata la prima Regione in Italia ad adottare un modello di cura del disturbo del comportamento alimentare che fosse residenziale e non ospedaliero, e con un approccio multidisciplinare. Ed è questo il valore della nostra esperienza, in quanto ha saputo trovare una formula che consentisse di offrire risposte ai pazienti all´interno del servizio sanitario pubblico". "A distanza di dieci anni dalle prime linee guida, e dall´avvio dell´esperienza di Palazzo Francisci a Todi e del centro di città della Pieve - dove vengono curati pazienti affetti da obesità - abbiamo volto aggiornare il ´protocollo di cura´, puntando ancor di più sulla prevenzione e su azioni orizzontali che possano coinvolgere l´intera rete dei servizi sanitari sul territorio affinché le stesse azioni di prevenzione, come quelle di cura ed assistenza siano più adeguate ed appropriate". Il direttore regionale della Sanità Emilio Duca - presente alla conferenza stampa insieme alla dirigente regionale Maria Donata Giaimo ed alla responsabile dei centri per la cura dei Dca, Laura Dalla Ragione - ha annunciato che entro l´anno la Giunta regionale adotterà un "atto di indirizzo" per consentire a tutti i cittadini umbri, superando impedimenti di carattere burocratico, la libertà di poter usufruire liberamente delle prestazioni dei diversi centri servizi territoriali per la cura del Dca che operano nella regione. Sanità: disturbi del comportamento alimentare, presentate linee guida - Garantire un supporto tecnico ai professionisti che operano nella rete dei servizi umbri dedicati alla prevenzione e alla cura dei disturbi del comportamento alimentare: è questo l´obiettivo delle linee guida approvate dalla giunta regionale dell´Umbria e illustrate stamani nel corso di un incontro formativo, il primo di una serie già programmata, che si è tenuto al Centro Congressi dell´Hotel Giò di Perugia e al quale hanno partecipato operatori, medici di famiglia e i pediatri di libera scelta. Nel corso dell´incontro, i professionisti che hanno collaborato alla stesura del documento ne hanno spiegato il senso e le finalità. I disturbi del comportamento alimentare ("Dca") - è stato detto - costituiscono, oggi, una vera e propria epidemia sociale e, accanto ai quadri cosiddetti puri come l´anoressia mentale, la bulimia nervosa, il disturbo da alimentazione incontrollata, sono comparsi disturbi alimentari maschili e i disturbi infantili con forme, purtroppo, estremamente severe e difficili da trattare. Di conseguenza, i professionisti del settore sono chiamati da un lato a dare una risposta rapida che eviti la cronicizzazione della patologia e quindi c´è l´esigenza di identificare il più precocemente possibile le persone affette dai ´Dca´ e, dall´altro, si deve favorire la presa in carico del paziente da parte di un servizio specializzato garantendo il passaggio ai vari livelli di trattamento per arrivare alla guarigione. "L´umbria - ha spiegato la dirigente della Direzione regionale Salute, Maria Donata Giaimo, introducendo i lavori - è all´avanguardia in Italia nel settore dei disturbi alimentari e presenta tutti i livelli di trattamento indicati dal Ministero della Salute e quindi il ricovero ospedaliero per acuzie, ambulatori dedicati distribuiti su tutto il territorio regionale, centri di riabilitazione residenziali e un centro diurno di nuova attivazione. I servizi nelle diverse Asl sono incardinati in dipartimenti diversi, ma hanno tutti la caratteristica dell´integrazione e della interdisciplinarietà che, per la cura di queste problematiche molto complesse, è fondamentale e non può essere affidata ad un unico professionista". "L´esigenza di agire in modo tempestivo con interventi multidisciplinari e condivisi su tutta la rete di servizi che sul territorio regionale rispondono ai diversi livelli di malattia - ha concluso Giaimo - ha fatto sì che la Direzione Salute, Coesione sociale e Società della conoscenza della Regione Umbria inserisse, nell´ambito del Piano regionale di prevenzione 2010-2012 uno specifico progetto all´interno del quale era prevista la stesura di linee guida, per definire l´approccio più appropriato sulla base delle evidenze scientifiche per ciascun quadro clinico". Il documento, suddiviso in 9 capitoli e 2 appendici, definisce in modo puntuale la classificazione dei disturbi e lo studio delle cause e dei meccanismi scatenanti, l´inquadramento diagnostico, i trattamenti terapeutici, i livelli di assistenza e i modelli organizzativi in Umbria, inoltre fotografa la realtà umbra sia sul fronte dell´incidenza (nuovi casi) e la prevalenza (numero totale di casi nella popolazione) dei disturbi del comportamento alimentare, sia relativamente ai livelli di assistenza. Attraverso la raccolta dei dati sull´utenza dei Servizi dedicati al trattamento dei disturbi in Umbria emerge che i pazienti in carico ai servizi presenti nella regione per il biennio 2008- 2009 sono complessivamente 2740 pazienti (1245 per il 2008 e 1495 nel 2009), di cui 769 nuovi casi nel 2008 e 986 nel 2009. Complessivamente il 94 per cento degli utenti sono donne, un dato in linea con quello nazionale e che conferma la difficoltà dei maschi a rivolgersi ai servizi. La distribuzione per età della popolazione censita dimostra che la fascia più ampia comprende gli individui tra 15 e 25 anni con un interessamento però significativo di pazienti sotto i 15 anni e sopra i 40. Ciò a conferma che la fascia interessata da tali disturbi si è decisamente ampliata. Dai dati raccolti emerge inoltre che il 46 per cento dei pazienti ha contattato autonomamente il servizio, mentre l´altra metà è stata inviata dai medici di base, da altri specialisti, dallo psichiatra o Dsm e da altri soggetti come la scuola e le agenzia sportive.  
   
   
FVG-SLOVENIA: SERRACCHIANI-GANTAR, INTESA SU INTEGRAZIONE SANITARIA  
 
Lubiana, 11 luglio 2013 - Intesa per una politica socio-sanitaria integrata in prospettiva della prossima attuazione della direttiva europea per la libera circolazione dei pazienti; avvio di una commissione mista per elaborare il progetto riguardante il punto nascita transfrontaliero a Gorizia e Nova Gorica; analisi dei progetti di cooperazione esistenti finalizzata all´individuazione dei settori da valorizzare nell´ambito della programmazione comunitaria 2014-20. Sono questi i principali punti emersi all´incontro, svoltosi ieri a Lubiana, tra la presidente della Regione, Debora Serracchiani, l´assessore alla Salute, Maria Sandra Telesca, e il ministro della Salute sloveno, Tomaž Gantar. Gli obiettivi socio-sanitari del Friuli Venezia Giulia e della vicina repubblica di Slovenia, quest´ultima impegnata a predisporre la riforma del proprio sistema sanitario, sono molto simili e vanno nella direzione della razionalizzazione e della specializzazione della rete ospedaliera. Gantar ha mostrato interesse per la conoscenza e lo scambio delle buone prassi finora attuate nella nostra regione. Così come nell´Isontino, anche negli ospedali di Postumia e di Isola non ci sono abbastanza nascite per garantire la sostenibilità del sistema: la soluzione va quindi ricercata in una maggiore collaborazione transfrontaliera. Nello specifico, Serracchiani ha proposto l´utilizzo del Gect (Gruppo europeo di cooperazione territoriale) per incrementare la cooperazione nell´area goriziana. Il ministro sloveno si è inoltre informato sull´esperienza maturata in merito alla trasparenza sulla libertà d´azione dei medici per l´acquisto dei medicinali. "La nostra Regione sta ragionando sulla predisposizione di un´unica centrale regionale per gli acquisti", ha spiegato Telesca. Molti progetti di cooperazione tra le due realtà nell´ambito socio-sanitario si stanno avviando alla conclusione e hanno bisogno di ricevere nuovo impulso, è stato messo in evidenza all´incontro. In conclusione è stata accolta con favore dall´interlocutore sloveno la proposta della presidente del Friuli Venezia Giulia di ampliare la collaborazione anche al settore della ricerca e dell´innovazione.  
   
   
SALUTE PUGLIESI. VENDOLA: "INVESTIRE SUL TERRITORIO PRODUCE EFFETTI BENEFICI"  
 
Bari, 11 luglio 2013 - “La rappresentazione della realtà della salute, della malattia in Puglia ci dice che investire sul territorio, ridurre e qualificare la rete ospedaliera, implementare quei servizi che possono consentire di drenare tanta parte di domanda salute che inappropriatamente è finita negli ospedali, produce effetti benefici”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo ieri mattina al Policlinico di Bari, insieme con l’assessore regionale alla Salute Elena Gentile, alla presentazione della Relazione sullo stato di salute della popolazione pugliese (2006/2011), redatta dall’Osservatorio epidemiologico della Regione Puglia e illustrata dal suo Direttore scientifico Cinzia Germinario. “Oggi i dati ci raccontano in maniera sorprendente e chiara - ha aggiunto Vendola - che se si organizza il sistema sanitario per poli di eccellenza e, attorno al sistema sanitario nel territorio, si distribuiscono luoghi capaci di offrire servizi che non contemplano il ricovero, otteniamo l’abbattimento della spesa e un miglioramento dell’offerta di salute”. Per il Presidente “la scoperta, forse banale ma necessaria, è che la prevenzione porta salute e risparmi e che la qualificazione del territorio, per quanto riguarda la lotta contro la povertà e la deprivazione, porta salute”. “Credo che la cultura epidemiologica moderna, come quella che riusciamo a guadagnare qui in Puglia - ha detto Vendola - ci dica oggi che non bisogna concentrarsi sulla malattia, che va comunque curata. Piuttosto bisogna concentrarsi su ciò che diffusamente sul territorio può migliorare le condizioni di vita, produrre benessere ed evitare la malattia”. Sulle basso tasso di natalità, Vendola ha sottolineato che questo dato riflette la paura e inquietudine che in questo momento attraversano la vita delle persone. “Si tratta di un dato che riguarda globalmente tanta parte dell’Europa e dell’Occidente. È facile dire accogliamo la vita – ha spiegato il Presidente - è difficile pensare di accogliere la vita se attorno le condizioni di contesto sono quelle della paura, paura del presente e paura del futuro. E’ difficile accogliere la vita in una situazione in cui il rischio è quello dell’infarto del welfare, della perdita dei servizi, in una società in cui il lavoro è scarso, Per fare più figli, occorre avere la certezza che possano nascere in ambienti accoglienti”. Per quanto riguarda poi la radiografia sugli stili di vita che per i pugliesi dovrebbero essere più corretti (i pugliesi sono i cittadini che fanno meno attività fisica, e hanno più obesità e più sovrappeso ndr), Vendola ha detto che questi indicatori, molto interessanti, “riguardano sia la cultura della nostra quotidianità sia l’organizzazione del lavoro medico. Penso che la lotta contro l’obesità - ha aggiunto - va considerata sempre di più strategica perché non è solo un problema di salute oggi, è un gigantesco problema economico e sociale domani. E’ un problema che merita sia un cambiamento degli stili quotidiani di tutti sia una maggiore attenzione da parte dei medici”. Vendola infine ha voluto sottolineare anche il dato negativo legato alla percentuale elevatissima di parti cesarei che fa della Puglia, la seconda regione d’Italia, dopo la Campania. “Il parto cesareo è una convenienza – ha detto Vendola – sia per l’organizzazione del lavoro dei medici sia per la remunerazione economica che questo lavoro comporta. Ma il problema è anche legato alla convivenza che si ha con la mitizzazione del dolore. Occorre fare una battaglia per tornare all’idea che il parto cesareo non è l’ordinarietà, ma l’eccezionalità”.  
   
   
NUOVO OSPEDALE LA SIMULAZIONE DEL TRASFERIMENTO DELLE DEGENZE. MASSIMA ALLERTA PER GLI OPERATORI E I VOLONTARI. IL 9 LUGLIO IL PRESIDIO OSPEDALIERO DI PISTOIA SI È SVOLTA LA SIMULAZIONE DELLE VARIE FASI PREVISTE DAL PROTOCOLLO DEL TRASFERIMENTO  
 
Pistoia, 11 luglio 2013 - Si parla di oltre 400 volontari, altrettanti operatori dell’Azienda sanitaria e di una cinquantina di mezzi tra autoambulanze e automediche allertati per trasferire i pazienti dal vecchio al Nuovo Ospedale la notte tra 20 e il 21 luglio prossimo. La Centrale Operativa del 118 attiverà il protocollo previsto per le Maxiemergenze e contemporaneamente sarà operativa anche la task force interistituzionale (massima allerta per Prefettura, Questura, Vigili del Fuoco, ecc…) . Il 9 luglio presso il presidio Ospedaliero di Pistoia si è svolta la simulazione delle varie fasi previste dal protocollo del trasferimento che vanno dalla identificazione dei pazienti con specifico braccialetto anche in relazione alla gravità, alla loro preparazione, orario di trasferimento dal reparto e assegnazione del mezzo e dell’equipaggio. Alla simulazione erano presenti oltre al dottor Piero Paolini, direttore del dipartimento di emergenza e urgenze, tutti i responsabili di area e i coordinatori infermieristici. E’ stato stabilito che saranno trasferiti per primi i pazienti dell’area medica in contemporanea a quelli ricoverati in area chirurgica ed a seguire quelli delle terapie intensive e per ultima l’area materno infantile. Il primo paziente sarà trasferito alle ore 20,00 del giorno 20 e si prevede di ricoverare tutti i pazienti nel Nuovo Ospedale entro la fine della mattinata del giorno successivo. Per testare i tempi e le percorrenze nella simulazione sono stati utilizzati dei manichini: il criterio temporale adottato sarà quello di svuotare l’attuale struttura iniziando dai piani alti verso quelli più bassi, rispettando la numerazione progressiva dei letti previa valutazione delle necessità assistenziali dei pazienti. Si stima che al momento del “passaggio” dal vecchio al Nuovo Ospedale siano circa 200 i pazienti ricoverati. Sarà il direttore sanitario Lucia Turco a dare l’Ok a tutta l’operazione dopo un’ulteriore simulazione che avverrà invece nel Nuovo Ospedale per verificarne la piena funzionalità di tutte le apparecchiature.  
   
   
MOLISE, SANITÀ: APPROVATO IL NUOVO TARIFFARIO REGIONALE PER I RICOVERI  
 
Campobasso, 11 luglio 2013 - Nuovo nomenclatore tariffario regionale per i ricoveri ospedalieri. Il commissario ad acta per l´attuazione del piano di rientro dal disavanzo sanitario, Paolo di Laura Frattura, e il subcommissario, Nicola Rosato, hanno firmato il decreto che aggiorna le tariffe per la remunerazione delle prestazioni di assistenza ospedaliera per acuti, di quelle di riabilitazione e di lungodegenza post acuzie, nonché delle prestazioni di assistenza ambulatoriale. Il provvedimento licenziato dalla struttura commissariale mette ordine in un sistema fermo al 2007. Le tariffe sono modulate in base all´applicazione delle tipologie di ricovero (alta complessità, normale complessità e ricoveri potenzialmente inappropriati per bassa complessità) della tariffa massima nazionale approvata con decreto ministeriale del 18 ottobre 2012. Le tariffe si applicano ai ricoveri erogati a pazienti sia regionali che extraregionali. "Andiamo avanti con la politica del risanamento dei conti del nostro servizio sanitario, con l´obiettivo principale di assicurare una sanità di altissima qualità per tutti i cittadini - dichiara il presidente Paolo Frattura -. Con il decreto che recepisce le indicazioni ministeriali per la rimodulazione delle tariffe per i ricoveri ospedalieri, oggi recuperiamo un ritardo protratto nel tempo: al nostro servizio sanitario regionale dopo anni applichiamo le tariffe aggiornate che contemplano le disposizioni nazionali per la revisione della spesa pubblica senza che i servizi ai cittadini subiscano variazioni, tenendo conto di tutte le misure alternative all´applicazione di quote fisse per gli assistiti". "L´approvazione del nuovo nomenclatore tariffario delle prestazioni di assistenza ospedaliera - così il presidente illustra nel dettaglio il decreto -, mette la nostra Regione al pari di tutte le altre. È un atto concreto con cui confermiamo ai Ministeri che ci affiancano nel piano di rientro il cambio di passo. Entriamo nel merito di una materia fondamentale per i nostri conti. Con le nuove tariffe contemperiamo - prosegue Frattura -, in un solo provvedimento molteplici esigenze. Ci avviciniamo a una remunerazione congrua per le strutture private accreditate, promuoviamo una appropriatezza e una qualità sempre maggiori delle prestazioni, sviluppiamo le procedure eseguibili in sicurezza in day hospitalmedico o chirurgico, di deospedalizzazione delle prestazioni eseguibili in ambiente ambulatoriale, dotato di tutti requisiti di sicurezza conformi alle regole di accreditamento, e garantiamo l´equilibrio economico della gestione del servizio sanitario regionale con gli ordinari stanziamenti provenienti dal fondo sanitario nazionale senza gravare ulteriormente su cittadini e imprese. Non ci sarà ricorso a terze economie, cioè ad addizionali fiscali a carico degli assistiti. Questo è il nostro metodo di lavoro - conclude il presidente -, questo è il percorso che seguiremo per centrare a breve il pareggio di bilancio senza sacrificare nulla in termini di prestazioni e servizi".  
   
   
SANITA´ IN ABRUZZO: 4MLN AL MATERNO INFANTILE.CHIODI,PIU´ QUALITA´ IL COMMISSARIO, RECUPERATE SOMME DORMIENTI DA 15 ANNI  
 
Pescara, 11 luglio 2013 - Il Ministero della Salute ha dato parere favorevole alla rimodulazione di quattro milioni di euro proposta dal commissario ad acta per la Sanità, Gianni Chiodi, per investimenti nel settore materno-infantile. La notizia è stata resa nota dallo stesso Commissario che "ha seguito personalmente l´iter burocratico avendo contatti diretti con il Dipartimento della programmazione, allo scopo di realizzare opere che possano migliorare l´accesso ai servizi nei presidi, attraverso un efficiente recupero di risorse dormienti". Ecco gli interventi che potranno essere realizzati grazie al recupero dei 4 milioni di euro: ristrutturazione di un edificio adibito a consultorio familiare e Dsb di L´aquila (1 milione e 300 mila euro), sala parto-blocco operatorio del presidio di Chieti (800 mila euro), esecuzione opere edili, impianti e acquisto attrezzature per il presidio di Ortona (300 mila euro), realizzazione delle nuove sale parto del presidio di Sant´omero (1 milione e 600 mila euro). "Con questa buona programmazione - ha approfondito Chiodi - utilizzando somme ferme da quindici anni, realizziamo opere che miglioreranno l´accesso ai servizi nei presidi a cui sono destinati". In particolare il Commissario evidenzia gli ottimi risultati effetto della valorizzazione dell´ospedale di sant´Omero. Afferma Chiodi: "Mi inorgoglisce vedere che i parti di analgesia nel 2012 hanno superato la soglia dei 700 e dai dati che mi hanno consegnato in questi giorni emerge anche che la produzione dell´ospedale è superiore per quasi un milione e 700 mila euro allo stesso periodo del 2008, con miglioramento per medicina, ortopedia, cardiologia e ostetricia. Questo è il frutto di una determinata volontà a sostenere le vocazioni del territorio". Il decreto commissariale di rimodulazione dei fondi è stato firmato a dicembre 2012 in accordo con le Asl. Una volta acquisita la progettazione esecutiva dei lavori dalle Aziende sanitarie, il Servizio Investimenti della Regione procederà ad erogare le somme riassegnate per la concreta realizzazione degli interventi indicati.  
   
   
PROTOCOLLO DI INTESA TRA LA REGIONE MARCHE E IL FORUM DEL TERZO SETTORE, LA GIUNTA APPROVA LO SCHEMA.  
 
Ancona, 11 luglio 2013 - Nasce dalla volontà di concertazione e partecipazione, elementi fondanti del Piano Socio Sanitario Regionale 2012-2014, lo schema di protocollo di intesa tra la Regione e il Forum del Terzo settore Marche approvato dalla Giunta nel corso dell’ultima seduta. “Un testo che vuole dare stabilità al confronto – specifica l’assessore alla Sanità, Almerino Mezzolani – nella consapevolezza di integrare le rispettive competenze ed esperienze per far fronte alle profonde trasformazioni del sistema del welfare”. Il terzo settore – aggiunge Mezzolani – rappresenta “un contributo importante per sviluppare un sistema sociale basato sul principio di solidarietà, eticità, democraticità e trasparenza. Per questo abbiamo ritenuto necessario impegnare le parti nella elaborazione di un testo di protocollo in cui rappresentare le relative volontà e gli impegni da assumere”. Il protocollo, che dovrà essere sottoscritto dalle parti, definisce gli impegni reciproci nella costruzione di un nuovo sistema di welfare e stabilisce le modalità stabili di confronto. La Regione dovrà pertanto organizzare i momenti di confronto e consultazione tra le strutture regionali di riferimento e il Forum Regionale del Terzo settore così da recepire le proposte e le istanze nella programmazione o nella realizzazione degli interventi stessi attraverso l’adozione degli strumenti più efficaci. La Regione deve poi favorire l’accesso delle rappresentanze delle organizzazioni del Terzo settore ai servizi informativi e di documentazione. Il Forum regionale del Terzo settore delle Marche, si impegna a sviluppare tra le organizzazioni – scandisce lo schema di Protocollo – ‘la consapevolezza della necessità di un’assunzione responsabile e costante del proprio ruolo politico e culturale quale via irrinunciabile per un’azione incisiva e trasformativa nelle comunità territoriali di riferimento’. Favorisce inoltre l’adozione di strategie comuni di partecipazione e intervento evitando i rischi di frammentazione anche attraverso l’implementazione di percorsi di rappresentanza.  
   
   
LOMBARDIA. MARONI: CON PRS LAVORO GIUNTA VIAGGIA AL 100%-PRESENTATI GLI OBIETTIVI PER LA LEGISLATURA 2013-2018  
 
  Milano, 11 luglio 2013 - ´L´approvazione del Piano Regionale di Sviluppo è un passaggio fondamentale, perché segna l´avvio al 100% dell´azione di governo della legislatura´. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, presentando ieri alla stampa una sintesi del Prs approvato ieri in Consiglio regionale. Soddisfatto Per Voto Assemblea - Il governatore ha voluto ricordare che il Prs ´fatto dalla Giunta è stato parzialmente modificato e arricchito dal contributo di tutta l´Assemblea regionale e approvato con il voto compatto della maggioranza´. Non era ´né facile, né scontato´, ha riconosciuto Maroni, sottolineando la sua soddisfazione. ´Da oggi - ha aggiunto l´azione di governo si articolerà su questi temi con il consenso compatto di tutta maggioranza´. Gli Obiettivi Strategici - Fanno da premessa al Prs alcuni obiettivi strategici che il presidente ha voluto evidenziare, ricordando che sono quelli che ´sostengono e ispirano, sia quanto abbiamo già fatto fino ad ora, sia quanto è stato fissato nel programma per la legislatura 2013-2018´. Ossia: il sostegno alle imprese e la riduzione della pressione fiscale, l´istituzione della Macroregione del Nord e l´attribuzione in ambito regionale di almeno il 75% del gettito fiscale, l´Expo e il Post Expo. Post Expo - Per ´post Expo´, ha spiegato Maroni, ´intendo tutto quanto succederà dopo Expo e che dovrà avere ricadute positive sul territorio lombardo negli anni e non solo nei mesi successivi´. ´Non mi riferisco - ha precisato - solo all´area dell´esposizione, ma a tutta la Regione Lombardia per quanto riguarda il turismo, il coinvolgimento delle imprese e i loro rapporti internazionali e la valorizzazione del territorio. Per questo, entro la fine del mese di luglio, verrà costituita una società fra Regione, Camera di commercio e società Expo per valorizzazione aspetti legati al turismo conseguenti all´evento del 2015´. World Expo Tour, Ottobre A Bruxelles - Sempre in tema Expo, Maroni ricordando l´evento di domenica alla Villa Reale di Monza, ha annunciato che la prossima tappa del ´Wolrd Expo tour´, ossia la presentazione di Expo e dei suoi contenuti nelle principali capitali del mondo, ´partirà ad ottobre con Bruxelles e con il Parlamento europeo´. Venerdi´ Novita´ Importanti Per Imprese - Anche per quanto riguarda il sostegno alle imprese e la riduzione della pressione fiscale, dopo numerosi interventi già adottati dalla Giunta nei primi 100 giorni, Maroni ha annunciato che ´venerdì, alla presenza delle parti sociali, verrà sottoscritto e presentato un accordo importante al quale lavoriamo da due mesi e che in questi giorni ha trovato una soddisfacente definizione´.  
   
   
ONLINE I BIGLIETTI PER VEDERE LA JUVENTUS IN VALLE D’AOSTA  
 
Aosta, 11 luglio 2013 - I biglietti per assistere agli allenamenti e alla partita amichevole della Juventus possono essere acquistati al botteghino della biglietteria al campo Brunod di Châtillon (orario: 9-12 / 15-17.30). Il giorno 17 luglio il botteghino dello stadio Perucca di Saint-vincent (sede dell‘amichevole) sarà aperto dal pomeriggio (ore 15-17). E’ anche possibile acquistare, a partire da oggi, i biglietti online, collegandosi al link: http://tmaster1.Artacom.it/biglietteria/listaeventipub.do?codice=juventus   oppure andando all’indirizzo http://www.lovevda.it/  alla pagina Juventus.
Tipologia bigliettoIngresso allenamenti Mezzo giornalieroIngresso allenamenti Giornaliero Dal lunedì al venerdiIngresso allenamenti Giornaliero Sabato e DomenicaPartita amichevole 17 luglio Saint-vincent TribunaPa rtita amichevole 17 luglio Saint-vincent Prato
Adulto€ 4,00€ 8,00€ 10,00€ 25,00€ 20,00
Junior ≤14 anni€ 4,00€ 5,00€ 6,00€ 15,00€ 10,00
Bimbi ≤ 6 anniGratisGratisGratisGratisGratis
I proventi dei biglietti degli allenamenti e della partita amichevole sono destinati al Comune di Châtillon.