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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Maggio 2009
“ATELIER FARNESE” AL 62° FESTIVAL DI CANNES LABORATORIO ITALO-FRANCESE DI SCRITTURA PER IL CINEMA SCAMBIO DI IDEE E LUOGO DI INCONTRO PER RICREARE LA CAPACITÀ DI LAVORARE INSIEME  
 
 Roma, 14 maggio 2009 - Sarà presentato al Festival di Cannes il prossimo 18 maggio “Atelier Farnese”, il primo laboratorio italo-francese di scrittura cinematografica nato da un’ idea dell’Ambasciata di Francia in Italia, curata da Francesco Ranieri Martinotti, Aldo Tassone con il coordinamento di Sviluppo Lazio Spa e realizzata grazie allo sforzo comune di Regione Lazio, Direzione Generale del Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali , Centre National de la Cinematographie, Region Ile-de France e Sacd. Da anni si tenta di riportare il cinema italiano e quello francese sui percorsi che li hanno visti in passato protagonisti della grande stagione delle co-produzioni, solo nel 1963 furono un centinaio, oggi sono meno di una decina. Se dal punto di vista normativo gli accordi per agevolare le coproduzioni stanno migliorando, mancano ancora iniziative che possano favorire "co-creazioni". Un tempo i rapporti tra i due paesi erano tali che sceneggiatori, produttori, registi erano portati naturalmente a collaborare, oggi “L´atelier Farnese”, primo laboratorio italo-francese di sceneggiatura, vuole essere il motore per ricreare quel clima di reciproca conoscenza e dialogo. Lo scopo di “Atelier Farnese” è in primo luogo quello di riportare le due cinematografie a confrontarsi a partire dalla scrittura, rappresenterà inoltre per gli autori l’opportunità di conoscersi e interagire partendo dallo scambio di idee, di luoghi, di suggestioni che appartengono ad un patrimonio comune. Per ricreare la capacità di lavorare insieme, stimolare la scrittura di storie calate nella realtà odierna, fornire agli autori partecipanti la possibilità di avere affianco maestri della sceneggiatura italiani e d’oltralpe, per avvicinare i produttori alle storie elaborate e contribuire alla stesura di norme che possano favorire le forme di co-produzione, si è immaginato di stabilire un luogo organizzato, ora in Italia, ora in Francia, dove allestire sessioni speciali semestrali. Località suggestive e ispiratrici, come Rocca di Papa nel Lazio, dove avverrà il primo workshop, e l’Abbaye de Royaumont in Ile-de France, diverranno lo scenario creativo di questo laboratorio. Atelier Farnese vede la collaborazione di Roma & Lazio Film Commission e Commission du Film d’Ile de France. La prima iniziativa dell’Atelier sarà il risultato di una ricerca sullo stato delle co-produzioni italo-francesi, di cui i primi dati saranno presentati alla conferenza stampa. Alla Conferenza Stampa, il giorno 18 maggio presso Le Club del Palais des Festivals saranno presenti tra gli altri Gaetano Blandini, Direttore Generale per il Cinema Mibac, Véronique Cayla, Directrice du Cnc, Francesco Gesualdi, Presidente Fondazione Lazio per l’Audiovisivo, Jean Gili, Professeur d’histoire du cinéma – Paris I, Roland Husson, Responsable des relations internationales du Cnc, Francesco Ranieri Martinotti, Direttore “Atelier Farnese”, S. E. M. L’ambassadeur de France en Italie Jean-marc de La Sablière, , Aldo Tassone, Coordinatore “Atelier Farnese”, Olivier-rené Veillon, direttore Film Commission Île-de-france. .  
   
   
MATERA, AL VIA FATEVI "I CORTI VOSTRI 3"  
 
Matera, 14 maggio 2009 - - Dopo il successo e i consensi riscontrati nella scorsa edizione partono le iscrizioni per "Fatevi i Corti Vostri 3", festival degli audiovisivi amatoriali e/o autoprodotti, organizzato dall´Associazione Culturale "I Basilischi" onlus e dalla Mediateca Provinciale di Matera "A. Ribecco". Il festival è rivolto a videomaker italiani e stranieri, istituti scolastici, associazioni. ,che hanno o intendono creare cortometraggi, videoclip, spot e qualsiasi altra forma espressiva di audiovisivo. Fatevi i Corti Vostri è una palestra di innovazione e di creatività che ogni anno, nella città dei Sassi, promuove agli appassionati e non, l´audiovisivo amatoriale e autoprodotto come forma espressiva efficace e attuale in grado di sviluppare i linguaggi artistici e dei nuovi media attraverso l´impiego delle nuove tecnologie digitali. L´evento, previsto a settembre 2009, è inserito nel circuito Basilicatacinema: il network lucano del cinema di qualità, il Festival che Ë tanti Festivals, un biglietto d´ingresso tra le pieghe del Mediterraneo, un affascinante viaggio nel segno del grande cinema che vedrà i cortometraggi selezionati protagonisti assoluti in un mutuo scambio di idee e di esperienze. Anche quest´anno la partecipazione a Fatevi i Corti Vostri Ë gratuita, non pone vincoli sul tema e i partecipanti potranno cimentarsi e concorrere inviando il proprio materiale, entro e non oltre il 17 agosto 2009, in cinque sezioni: Documentario: i lavori presentati in questa sezione verteranno su temi di importanza sociale e culturale. Durata max. 45 minuti. Libera: i lavori di questa sezione sono a tema libero. Durata max. 45 minuti. Video clip: la sezione Ë dedicata alla promozione di gruppi musicali emergenti che vogliono promuoversi attraverso l´audiovisivo. Durata max. 15 minuti. Videoarte: un mezzo di espressione prevalente alternativo rispetto alle tecniche tradizionali e manuali dell´arte. Durata max. 20 minuti. La scuola: sezionedi filmati realizzati dai ragazzi delle scuole. Durata max. 30 minuti. Modalità di partecipazione La partecipazione al concorso è gratuita e aperta a tutti. Non ci sono limiti di età, di residenza o di cittadinanza. La data di scadenza per la consegna dei lavori Ë fissata per il 17 agosto 2009. Per iscriversi al concorso Ë necessario compilare la scheda d´iscrizione pubblicata sul sito ufficiale del festival http://www. Fatevicortivostri. It. Una volta terminata la procedura di iscrizione on-line è necessario stampare e firmare la copia che dovrà essere spedita in busta chiusa a mezzo posta insieme al supporto all´indirizzo: Mediateca Provinciale di Matera "A. Ribecco" - Piazza Vittorio Veneto - 75100 Matera Per informazioni: www. Fatevicortivostri. It | info@fatevicortivostri. It Tel e Fax +390835. 240481 .  
   
   
FIERA LIBRO – TIENE L’EDITORIA LIBRARIA IN TEMPO DI CRISI E CRESCE LA LETTURA NEL 2008: DUE BUONE NOTIZIE PER DARE IL VIA DOMANI ALLA XXII EDIZIONE DELLA FIERA INTERNAZIONALE DEL LIBRO DI TORINO  
 
Milano, 14 maggio 2009 - L’editoria libraria in tempo di crisi? Tiene, evidenziando per il 2008 solo un lievissimo calo (pari allo 0,6% secondo l’indagine Nielsenbookscan). E registra un segnale ben più positivo sul fronte della lettura di libri: sono cresciuti infatti nel 2008 i lettori in Italia e raggiungono il 44% della popolazione, in base ai dati Istat (era il 43,1% nel 2007). Sono solo alcuni dei dati che emergono in apertura della Fiera Internazionale del Libro di Torino, da domani al Lingotto, e che saranno sviluppati nel convegno “Bambini e ragazzi: come leggono e comprano i ragazzi della libraria di domani” in programma venerdì, 15 maggio, alle 10 nella sala Blu del Lingotto, organizzato dall’Associazione Italiana Editori (Aie) e dalla Fiera Internazionale del Libro di Torino. Se il mercato “adulti” tra 2007 e 2008 rimane, nonostante la congiuntura economica e dei consumi delle famiglie, sostanzialmente stabile a valore (-0,6% secondo l’indagine di Nielsenbookscan che sarà presentata venerdì nel corso del convegno), il mercato bambini e ragazzi cresce ben del 10%. A conferma che i libri, Internet e le tecnologie si integrano perfettamente nella quotidianità dei ragazzi. Di qui l’idea in più per “far parlare” editori, biblioteche e ragazzi: sarà proprio la Fiera di Torino a tenere a battesimo www. Editorixragazzi. It, il sito ufficiale degli editori per ragazzi realizzato dall’Associazione Italiana Editori (Aie). Un ampio catalogo di titoli per ragazzi interrogabile con diverse chiavi di accesso: uno strumento unico per bibliotecari, genitori, insegnanti e ragazzi stessi, che sarà presentato lunedì, 18 maggio, alle 15. 30 nello Spazio Bookstock Village - Sala Stock del Lingotto. I dettagli degli appuntamenti su www. Aie. It .  
   
   
IL SISTEMA CAMERALE PIEMONTESE ALLA FIERA INTERNAZIONALE DEL LIBRO DAL 14 AL 18 MAGGIO  
 
Torino, 14 maggio 2009 - Unioncamere Piemonte, Camera di commercio di Torino e Unioncamere italiana saranno presenti alla Fiera Internazionale del Libro in programma dal 14 al 18 maggio al Lingotto Fiere di Torino. All’interno di uno stand condiviso nel padiglione 3, si potrà consultare l’ampia e diversificata produzione editoriale degli enti camerali e conoscere i principali servizi offerti. Uno spazio apposito sarà dedicato alla produzione editoriale delle singole Camere di commercio piemontesi, variegata nei temi e nelle soluzioni, in coerenza con le specificità dei diversi territori Venerdì 15 maggio alle ore 14. 30, presso lo Spazio Autori B del Padiglione 1, Unioncamere italiana presenterà il volume “Piatti reali e trionfi di zucchero. Carte di casa Bonaccorsi nella Macerata seicentesca”, curato da Ugo Bellesi, Tommaso Lucchetti e Angiola Maria Napolioni: un interessante corpus manoscritto seicentesco di ricette, liste di pranzi e cene, suggerimenti agronomici e dietetici, precetti di dispensa, accorgimenti per decorare le mense ufficiali delle cerimonie conviviali più esclusive. Dietro al titolo del volume si nasconde il prezioso ricettario dei Bonaccorsi, famiglia aristocratica maceratese. Ne parleranno Giuliano Bianchi, presidente della Camera di commercio di Macerata, e gli autori Ugo Bellesi e Tommaso Lucchetti. .  
   
   
IL CNR ALLA FIERA DEL LIBRO L’ENTE ESPONE LE PROPRIE PUBBLICAZIONI, TRA QUESTE ALCUNE DEDICATE AGLI STUDI SULL’EGITTO, PAESE OSPITE DEL SALONE.  
 
 Roma, 14 maggio 2009 - Il Consiglio Nazionale delle Ricerche sarà presente alla Fiera internazionale del libro, che si apre a Torino, (14-18 maggio), con uno stand di 110 metri quadrati (Padiglione 3, stand R10s9), nel quale verranno esposti alcuni volumi dell´Ufficio Pubblicazioni e Informazioni Scientifiche dell’Ente. Nell’ambito degli eventi dedicati dalla Fiera all’Egitto, Paese ospite di questa edizione, è prevista la Conferenza dal titolo “Faraoni senza pace. Ricerca scientifica e politica estera nei rapporti tra Italia ed Egitto dal periodo postunitario alla Grande Guerra” che sarà tenuta domani, alle ore 18. 00, presso la Terrazza Piemonte, da Massimo Cultraro, ricercatore e archeologo dell’Istituto per i beni archeologici e monumentali (Ibam) del Cnr con sede a Catania. Durante questo incontro si farà cenno ad alcuni dei volumi pubblicati sulla materia dal Cnr, tra cui: L’egitto in Italia, Archeologia Italiana nel Mediterraneo, in cui sono compresi due saggi sull’archeologia italiana in Egitto prima della Seconda Guerra Mondiale; Giza. Cretule dall’area delle Piramidi. “Sono a tutt’oggi poco noti i tempi e i contenuti degli interventi italiani in Egitto nella seconda metà dell’Ottocento, spesso relegati in modo semplicistico all’ambito dell’egittologia o delle esplorazioni geografiche”, spiega Massimo Cultraro. “Si tratta, in realtà, di un vasto e articolato sistema di attività che, a partire dal 1880, confluiscono all’interno di un quadro organico di strategie e di scelte in materia di politica internazionale e di promozione culturale. Il Consiglio Nazionale delle Ricerche nell’ultimo decennio ha mostrato una particolare attenzione alle ricerche italiane sull’Egitto antico”. Alla conferenza e allo stand saranno presenti il prof. Roberto de Mattei, vice Presidente del Cnr, il prof. Tullio Gregory, direttore del Dipartimento Identità Culturale del Cnr e Accademico dei Lincei e il prof. Andrea Di Porto, membro del Consiglio di Amministrazione dell’ Ente. Il Dipartimento Identità Culturale avrà un’area dedicata ad alcuni libri dei ricercatori degli Istituti afferenti. Il Dipartimento esporrà anche il suo manifesto, creato per l’occasione da Carlo Lorenzetti. “Attraverso postazioni informatiche appositamente allestite”, spiega Gregory, “sarà possibile accedere alle più importanti banche dati degli istituti che riguardano i settori di interesse del Dipartimento Ic, quali, ad esempio, diritto, filosofia, linguistica, economia, sociologia, ecc”. . .  
   
   
LA VALLE D’AOSTA ALLA XXII FIERA INTERNAZIONALE DEL LIBRO DI TORINO  
 
 Aosta, 14 maggio 2009 - Dal 14 al 18 maggio 2009, su una superficie di 90 mq, la Regione autonoma Valle d’Aosta sarà presente alla Xxii Fiera Internazionale del Libro di Torino con uno stand allestito dall’Assessorato Istruzione e Cultura. Il tema di questa edizione è Io, gli altri, l’ospite d’onore sarà l’Egitto. Verranno proposte le novità delle oltre venti Case editrici che diffondono gli usi, i costumi e la cultura della nostra Regione e i cataloghi d’arte realizzati in occasione delle esposizioni curate dall’Assessorato. Le cinque giornate saranno impreziosite dalla presenza di scrittori ed editori valdostani che presenteranno le loro ultime produzioni letterarie. Giovedì 14 maggio, alle ore 11, la Casa editrice Stylos presenterà il volume L’abbraccio di Morfeo. La giornata di venerdì 15 sarà dedicata alla Casa editrice Le Château che presenterà due volumi: il primo alle ore 11 Les quatres saisons de la cuisine valdôtaine e a seguire, nel pomeriggio alle ore 16, Sulle montagne scritti sull’alpinismo di Federico Chabod. Sabato 16 maggio, alle ore 11, la Consulta Regionale Femminile illustrerà i progetti Donne in opera I” e Donne in opera 2009. L’appuntamento pomeridiano sarà dedicato alla presentazione dei due appuntamenti espositivi dell’estate 2009: The art of Games e La valle dei fumetti, alle ore 16, alla presenza dell’Assessore all’Istruzione e Cultura, Laurent Viérin. In serata la Casa editrice Priuli e Verlucca delizierà i visitatori con il volume La vita negli alpeggi valdostani nella prima metà del ‘900. L’ultima, ma non per questo meno interessante proposta vedrà, domenica 17, alle ore 11, la presentazione di un progetto denominato Donne che scrivono in Valle d’Aosta curato da un gruppo di appartenenti a varie Associazioni (Aicc, Antea, Auser, Avas,…. ) . Il salone è un’importante occasione di promozione dei beni culturali della Valle d’Aosta e veicolo di informazione delle tematiche del turismo culturale, elemento determinante per il futuro andamento dello sviluppo economico della nostra regione. L’obiettivo, attraverso una vetrina internazionale quale è la Fiera del Libro di Torino, è quello di far conoscere ed apprezzare la Valle d’Aosta, le sue tradizioni e il suo particolarismo etnico, linguistico e culturale ma anche di presentare le mostre e gli eventi della prossima stagione estiva organizzati dall’Assessorato. Per ulteriori informazioni: Direzione promozione beni e attività culturali, tel. 0165. 273457 .  
   
   
BANDO 47.MA EDIZIONE DEL PREMIO LETTERARIO SETTEMBRINI  
 
Venezia, 14 maggio 2009 - E´ stato pubblicato il bando della 47. Ma edizione del premio letterario "Regione del Veneto - Leonilde e Arnaldo Settembrini - Mestre". Il termine fissato dalla giunta regionale per la presentazione delle candidature degli autori italiani di novelle o racconti, pubblicati in volume unico nel biennio precedente, che intendono concorrere all´assegnazione del premio per il 2009, è il 6 giugno prossimo. Dall’anno scorso la dotazione finanziaria del premio è stata portata a 7 mila euro. Nato nel 1959, il premio è dedicato al genere letterario del racconto-novella. Dopo un´interruzione durata un quinquennio, ha ripreso nel 1991 per iniziativa della Regione del Veneto che ne ha assunto l´organizzazione. E’ stata istituita anche una "Giuria dei giovani", composta da studenti delle scuole superiori di Mestre, che assegnerà un premio speciale di 2 mila euro. Il bando 2009 è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione n. 38 dell’8 maggio. .  
   
   
TRENTO: FRONTIERE-GRENZEN IN DIRITTURA D´ARRIVO IL CONCORSO LETTERARIO PER LE PROVINCE DI "FRONTIERA": RACCONTI ENTRO IL 31 MAGGIO  
 
Trento, 14 maggio 2009 - In dirittura d´arrivo la quinta edizione per “Frontiere Grenzen”, concorso letterario nato in Trentino, ma in pochi anni cresciuto al punto di rivolgersi, , a chi risiede in dodici province italiane appunto di “frontiera” (Trieste, Gorizia, Udine, Pordenone, Belluno, Trento, Bolzano, Sondrio, Lecco, Como, Varese, Verbania) ed anche a chi risiede in due regioni austriache: Carinzia e Tirolo. C´è infatti tempo fino al 31 maggio per concorrere. Già buona l´adesione, specie per i racconti in lingua tedesca. "Frontiere-grenzen" è un concorso letterario rivolto a chi vuole esplorare tutti i territori, reali e non, legati a frontiere e confini di qualsiasi genere. Proprio perché intende oltrepassare facili definizioni è aperto a tutti i generi della narrativa contemporanea. Diecimila battute la lunghezza massima dei racconti ammessi al concorso; due le categorie previste (una per i giovani nati dal 1991 al 1995); mille euro il primo premio per ciascuna; due le lingue – italiano e tedesco – con le quali è possibile partecipare. A scegliere i vincitori una giuria che comprende scrittori quali Lisa Ginzburg, Joseph Zoderer, Pietro De Marchi. In giuria anche Peter Oberdorfer, presidente della Sav, l’associazione trilingue degli scrittori altoatesini. Alla sua quinta edizione il concorso letterario "Frontiere - Grenzen" punta dunque ancora in alto e si ripropone come uno degli appuntamenti di maggior richiamo per chi crede nelle infinite possibilità della parola scritta. E nell’abbracciare idealmente una parte significativa delle terre di qua e al di là delle Alpi, conferma la sua vocazione di voler andare oltre le frontiere, nel segno della scrittura, della creatività, del pensiero e della fantasia. Il concorso - che prevede una sezione italiana ed una tedesca ed è biennale - ribadisce dunque l´intenzione di offrire non solo a chi vive nelle province di Trento, Bolzano e Belluno (alle quali si è rivolto nelle prime due edizioni) o nel Tirolo austriaco (protagonista dalla terza edizione) ) la possibilità di esprimere e descrivere le pulsioni profonde di queste terre. Dalla quarta edizione, infatti, “Frontiere – Grenzen” chiama a raccolta anche gli scrittori, giovani e meno giovani, delle province di Como, Gorizia, Lecco, Pordenone, Sondrio, Trieste, Udine, Varese, Verbania e della Carinzia (Austria). In tutto, appunto, dodici province italiane e due regioni austriache. Il premio letterario biennale Frontiere-grenzen è ideato e organizzato dall´Associazione culturale "La Bottega dell´Arte" di Fiera di Primiero in collaborazione con la Biblioteca Intercomunale di Primiero; la Biblioteca Comunale di Canal San Bovo, la Sav (Associazione degli Scrittori Sudtirolesi), una delle più importanti associazioni del panorama culturale altoatesino. E a dare ancora più il senso della rete, della collaborazione,della voglia di fare di questo concorso un "ponte" per superare ed abbattere davvero le frontiere - anche quelle culturali – ecco la partecipazione della Provincia autonoma di Trento, della Provincia autonoma di Bolzano, della Regione Autonoma Trentino – Alto Adige, del Comprensorio di Primiero, della Cassa Rurale Valli di Primiero e Vanoi, della Cassa Centrale delle Casse Rurali Trentine, dell’Azienda per il turismo San Martino di Castrozza – Primiero e Vanoi e di Primiero Energia S. P. A. Infine il patrocinio della Provincia di Belluno. Si può partecipare al concorso con un racconto in lingua italiana o tedesca. Ricordiamo però che i cittadini stranieri residenti nelle province interessate al concorso possono partecipare con un manoscritto nella loro lingua d´origine, purché con traduzione a fronte in italiano o in tedesco. Questa traduzione sarà il testo sottoposto alla Giuria. Tutte le informazioni e il bando di concorso (gli elaborati devono pervenire entro il 31 maggio 2009) si trovano comunque sul sito internet www. Frontiere-grenzen. Com .  
   
   
PRESENTATO A MILANO IL PROGETTO “ARTEPOLLINO UN ALTRO SUD”  
 
 Potenza, 14 maggio 2009 - Si è svolta ieri mattina a Milano nella sala “Tobagi” del Circolo della Stampa la conferenza di presentazione del progetto “Artepollino un altro sud” realizzato dalla Regione Basilicata, dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, nell’ambito del programma “Sensi Contemporanei”. Il Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha illustrato l’iniziativa alla quale parteciperanno Anish Kapoor, Carsten Holler e Giuseppe Penone, tre indiscussi protagonisti dell’arte contemporanea internazionale che realizzeranno tre opere permanenti nel territorio del Parco del Pollino. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche Alberto Versace, direttore generale del Ministero dello Sviluppo Economico e presidente del Comitato di Coordinamento “Sensi Contemporanei” e Mario Cristiani, presidente del Comitato Scientifico “Arte Pollino”. Del Comitato Scientifico fanno parte anche Vicente Todolì, Laura Barreca, Emanuele Montibeller, Gianpiero Perri, Catterina Seia, Giuseppe Cosenza, Nicola Ferri, Davide Rossi e Vincenzo Vitale. Il Progetto è curato dal Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici della Regione Basilicata, di cui fa parte l’architetto Valerio Giambersio animatore dell’iniziativa. Nel corso della conferenza stampa il presidente della Regione, Vito De Filippo, ha illustrato le azioni che la Regione Basilicata ha messo in campo per la valorizzazione dell’arte contemporanea,ormai con continuità, a partire dalla sottoscrizione dell’Accordo di Programma Quadro per la Promozione e la diffusione dell´arte contemporanea e la valorizzazione dei contesti architettonici ed urbani storici nelle regioni del Sud Italia, sottoscritto dalla Regione Basilicata nel maggio 2004. “Nell’ambito del progetto Sensi Contemporanei questo primo atto – ha detto il Presidente De Filippo - ha attivato una proficua sinergia tra la Regione Basilicata, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Ministero dello Sviluppo Economico e La Biennale di Venezia ed ha permesso di costruire una rete di relazioni e di progettare una serie di interventi che sono stati finalizzati allo sviluppo delle attività connesse alla fruizione del patrimonio culturale moderno nel contesto territoriale lucano. Da questa matrice nascono le iniziative regionali che considerano l’arte contemporanea come uno strumento utile a rendere esplicite le potenzialità di innovazione e di creatività che sono presenti nel nostro territorio. Infatti l’arte contemporanea di grande qualità, attingendo al potente e misterioso mondo dei simboli, è in grado indicare alcune soluzioni, di spingere in avanti alcune riflessioni, di farci intravedere un nuovo possibile modo di considerare come cambierà il nostro territorio nel prossimo futuro. Da tutte queste considerazioni e da queste esperienze già maturate – ha osservato ancora De Filippo - ha origine il progetto Artepollino promosso ancora nell’ambito di Sensi Contemporanei dalla Regione Basilicata e che è sostenuto nel territorio del Pollino da un’associazione locale costituita da giovani, da piccoli imprenditori turistici, da appassionati di arte e che è nata per sostenere questa iniziativa con azioni di formazione nelle scuole, con la costruzione di nuovi itinerari turistici, con la realizzazione di workshop e seminari divulgativi. Si sta insomma dimostrando che è possibile considerare il parco nazionale come un luogo moderno e vitale, capace di coniugare la bellezza ambientale e gli stimoli creativi dell’arte contemporanea e non più solo come una “riserva” da recintare, da vincolare da congelare in una specie di bolla di vetro staccata dalle dinamiche attuali della società. Questi interventi programmatici e progettuali – ha sottolineato il presidente della Regione Basilicata - hanno come obiettivo il sostegno sia all’ambito tangibile che a quello intangibile del settore culturale e tendono a considerare sempre più la cultura e l’arte contemporanea come una variabile determinate per lo sviluppo regionale realizzando nuovi strumenti ed opportunità affinché ciascuno, nella nostra regione, possa collegare le proprie peculiarità, la propria storia e la propria identità locale alle potenzialità offerte dal contesto globale sviluppando anche la capacità del nostro sistema produttivo di legare le reti corte che animano il nostro territorio, alle reti lunghe che determinano attualmente lo scenario globale”. Il Presidente De Filippo ha inoltre inquadrato l’iniziativa nel contesto storico attuale caratterizzato dalle grandi incertezze che agitano la società, la finanza ed il sistema del mercato globale. “Nella moderna società della comunicazione – ha aggiunto il Presidente della Regione Basilicata - la cultura, l’arte, la creatività sono sempre più elementi che determinano in modo sostanziale anche gli equilibri economici. Questi fattori appaiono determinanti nella competizione globale poiché la reputazione dei singoli paesi e dei territori, al pari di un qualsiasi marchio di prestigio per un’azienda, è molto importante per strutturare una immagine di affidabilità, di efficienza e di successo. Il nostro Paese, che appare in questo momento aver smarrito gli abituali punti di riferimento, deve ricercare e strutturare una propria forte “identità competitiva”. Per chi vive in Italia basta considerare la storia, non solo antica ma anche recente, per comprendere come la nostra “identità competitiva” non possa essere disgiunta da questi due fattori: il patrimonio storico artistico e la creatività. Oggi però questi due fattori devono essere coniugati non solo in campo culturale ma vanno messi in relazione in modo sempre più stretto anche al campo dell’economia e della produzione e non possono più essere tenuti separati, come troppo spesso è accaduto in passato. In questo ci deve servire come riferimento quanto siamo stati in grado di realizzare e siamo ancora capaci di fare nel campo del design, dell’architettura, della moda, delle produzioni multimediali. Non è un caso che negli ultimi anni si siano moltiplicati studi condotti a tutti i livelli che indagano le connessioni tra cultura e sviluppo economico che dimostrano la forza attuale e le notevoli potenzialità per lo sviluppo del settore culturale. Le dinamiche economiche globali infatti sempre più dipendono da variabili immateriali soprattutto nei paesi più sviluppati e dove la disponibilità di una tecnologia sempre più sofisticata e la capacità di usarla in modo creativo ed innovativo è un parametro importante per misurare il grado di benessere. Nel 2006 è stato pubblicato dalla Commissione Europea un rapporto sulla cultura noto come rapporto Figel che ha stimolato una riflessione sulla consistente dimensione finanziaria del settore e sulle potenzialità per lo sviluppo dell’Unione Europea del settore culturale. Anche in vista dell’applicazione della così detta strategia di Lisbona. Più recentemente, nel 2008, è stato pubblicato il “Rapporto creativo di Economia” che è il primo studio completo per presentare la prospettiva delle Nazioni Unite su questo soggetto nel quale si riconosce che la creatività ed il talento umano sono motori potenti e sempre più veloci per lo sviluppo economico. Anche in Italia nel 2008 è stato pubblicato il rapporto “La Valorizzazione della cultura tra stato e mercato” della Confindustria che, sulla base dei dati statistici disponibili al 2004, fornisce una stima complessiva del valore aggiunto attribuibile a questa nozione di settore culturale che ammonta a 113,7 miliardi di euro, cioè il 9,1% del valore aggiunto totale, mentre quella dell’occupazione risulta pari a quasi 2,4 milioni di addetti, cioè il 9,9% dell’occupazione totale e questi dati appaiono sostanzialmente confermati anche dai i risultati emersi dal “Libro Bianco della creatività italiana”. Le industrie culturali e creative in Italia, in base a quanto emerge da questi studi, hanno dunque un peso rilevante nell´economia italiana ed anche maggiore di altri importanti settori quali ad esempio quello dei trasporti (7,66% del Pil), delle Poste e Telecomunicazioni (2,31% del Pil) e dell´Energia (2,01% del Pil). Dunque è ormai chiaro che quando si parla di cultura e di creatività oggi, come dimostrano i dati citati, ci si riferisce ad un settore economico importante e sempre più trainante e non si tratta di un modo più o meno sofisticato di coltivare interessi personali. Né si può pensare solo alla tutela di un patrimonio che fino a pochi anni fa sembrava essere considerato più una trincea da difendere o quasi come un fardello da trascinarsi dietro piuttosto che una risorsa da mettere a valore. Per far questo – ha concluso il Presidente della Regione Basilicata - vi è la necessità di coltivare e far crescere idee ed attività nuove, capaci di esser in linea con il nostro tempo, di stimolare l’affermazione della capacità creativa delle nuove generazioni che non possono essere solo considerate come destinatari di una “rendita” culturale che discende dal passato ma che devono essere in grado di produrre nuovo valore e nuova cultura da proiettare nel futuro”. .  
   
   
ARTEPOLLINO: UN ALTRO SUD LA REGIONE BASILICATA, IL MINISTERO PER I BENI CULTURALI (PARC, IL MINISTERO DELL’ECONOMIA (DPS), LA FONDAZIONE LA BIENNALE DI VENEZIA, STANNO REALIZZANDO SUL VERSANTE LUCANO DEL POLLINO UN PROGETTO INNOVATIVO.  
 
 Potenza, 14 maggio 2009 - Dopo circa quindici anni dall’istituzione del Parco Nazionale alcuni abitanti del Pollino iniziano a chiedersi: “Stiamo meglio adesso? Cosa abbiamo guadagnato e cosa abbiamo perso?”. La stessa proposizione di simili domande segnala che non tutto è andato per il verso giusto, che molte attese sono state disilluse, che alcune potenzialità sono rimaste inespresse che non tutti i valori presenti sul territorio sono diventati risorse utili per lo sviluppo. I parchi dovrebbero essere dunque soprattutto luoghi di sperimentazione; non più fortezze assediate ai margini dal mondo "normale" ma laboratori di avanguardia dove proporre sistemi efficaci che possono essere riconosciuti come buone pratiche da applicare anche al di fuori dei confini del parco. L’arte, e specialmente l’arte contemporanea di grande qualità, negli ultimi decenni ha fatto propri questi temi e ricerca di per sé un equilibrio difficile tra il bello e la vita di tutti i giorni. Attingendo al potente e misterioso mondo dei simboli, l’arte è in grado di indicare alcune soluzioni, di spingere in avanti alcune riflessioni, di farci intravedere scampoli di questa nuova utopia. Con il progetto Artepollino si intende valorizzare il patrimonio ambientale del territorio lucano del Parco Nazionale del Pollino attraverso la realizzazione concreta di interventi artistici biocompatibili sul territorio al fine di rafforzare la motivazione ambientale per la visita del parco con l’introduzione del nuovo tematismo dell’arte contemporanea. L’obiettivo primario del progetto è quindi quello di trasformare il modo di considerare il parco sia da parte degli abitanti, sia da parte dei visitatori e rendendo evidente che proprio qui è possibile costruire “un altro Sud”. Partendo dalle migliori risorse umane che già operano su questo territorio e mettendole in contatto con realtà internazionali altamente qualificate è possibile infatti valorizzare le potenzialità che già esistono in questo magnifico territorio migliorando la qualità della vita di chi lo abita, creando una nuova “identità competitiva” capace di distinguere questo contesto di pregio in un panorama internazionale e trasformando la visita al Parco del Pollino nell’opportunità di poter “vivere un sogno” che non si limiti alla sola contemplazione passiva dei panorami e dell’ambiente naturale ma che prevede anche una partecipazione attiva resa possibile dalla fruizione delle opere contemporanee che saranno realizzate. Sulla base di queste prime verifiche è stato definito nel novembre 2007 il progetto definitivo che prevede la realizzazione di 6 azioni, che consistono in: • attività di accompagnamento alla realizzazione del progetto attivando collaborazioni tra istituzioni locali e operatori pubblici e privati nell’individuazione degli interventi; • realizzazione di opere d’arte di grande qualità secondo un programma cadenzato che, partendo da questa prima edizione sperimentale, si estenda su base pluriennale per realizzare itinerari tematici con istallazioni, interventi artistici ed opere puntuali permanenti e temporanee; • realizzazione di eventi artistici anche non strettamente legati alla produzione di opere di arte visiva ma anche rivolti al teatro, alla danza, alla musica; • divulgazione e diffusione a livello scolastico e di comunità locale; • realizzazione di un primo ciclo di attività formative per quanti sono coinvolti, sia a livello di organizzatori che di fruitori, nella realizzazione del progetto; • attività di documentazione di tutte le fasi del progetto e, negli anni successivi, l’attivazione di un centro di documentazione e formazione sull’arte contemporanea e di documentazione sull’Art in Nature. Ad oggi tutte le fasi del progetto sono state attivate e sono in via di progressiva realizzazione. Un primo importantissimo passo è stata la costituzione di una base locale del progetto che è stata conseguita favorendo l’aggregazione delle risorse umane che già operano sul territorio e che sono interessate alla realizzazione del progetto. Attualmente l’associazione è impegnata attivamente nella definizione di un programma di comunicazione, divulgazione e formazione per l’anno 2009 che accompagneranno le varie fasi del progetto. A testimoniare l’ampiezza delle ricadute già rilevabili in questa prima fase è da segnalare l’attivazione di due importanti momenti formativi che stanno per essere attivati: • un laboratorio progettuale sull’ecoturismo realizzando dall’ Associazione Cultura Turismo e Ambiente (Acta) con il sostegno della Regione Basilicata e dell’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata (Apt) e dell’Ente Parco Nazionale del Pollino e che ha visto il coinvolgimento di esperti sul turismo di livello internazionale; • la realizzazione nel corso del 2009 di un corso di formazione per “Esperti di turismo culturale in aree interne”. Si è inoltre iniziata a tessere una fitta rete di contatti e di relazioni dell’Associazione e del Progetto Artepollino sia a livello regionale, con gli enti locali e con il Parco Nazionale del Pollino sia a livello nazionale con prestigiose istituzioni pubbliche e private. E’ stata inoltre attivata la comunicazione istituzionale del progetto, che tra le altre cose ha realizzato la pubblicazione del sito web: www. Artepollinobasilicata. It Parallelamente, all’inizio di luglio 2008, si è insediato il Comitato Scientifico, costituito da personalità del mondo dell’arte contemporanea di primo piano, al quale la Regione ha demandato l’individuazione degli artisti che saranno coinvolti nel progetto. Il Comitato Scientifico, che garantisce la caratura internazionale e la qualità della manifestazione è presieduto da Mario Cristiani (presidente Associazione Arte Continua), ed è composto da Vincente Todolì (direttore della Tate Modern Gallery di Londra), Laura Barreca (Ministero per i Beni e le Attività Culturali), Emanuele Montibeller (direttore artistico di Artesella), Gianpiero Perri (Direttore Agenzia di Promozione Territoriale Basilicata), Catterina Seia (responsabile Unicredit & Art) e da Giuseppe Cosenza, Davide Rossi, Nicola Ferri e Vincenzo Vitale esperti del territorio e membri dell´Associazione Artepollino. La realizzazione delle opere dovrà dunque rappresentare un momento di crescita culturale ed uno scambio tra il contesto locale che ha ereditato i valori dell’ambiente e della comunità locale e gli artisti che portano con sé i valori, le tecniche e la cultura e della comunicazione globale. Gli artisti che interpreteranno la realtà del Pollino potranno diventare elementi di innovazione e, con la propria sensibilità e con la capacità peculiare di comunicare oltre le barriere culturali e temporali, potranno consentire a quanti vivono in questo magnifico territorio di collegare la propria esistenza agli eventi che si svolgono a scala globale. La finalità del progetto Artepollino è ambiziosa e complessa: si intende innescare un cambio di mentalità nel contesto locale per attivare un nuovo processo di sviluppo sociale ed economico per le comunità che abitano il Parco con il contributo di artisti contemporanei di grande prestigio. Per questo gli artisti selezionati dal Comitato scientifico sono personalità di primo piano nel campo dell’arte contemporanea quali Anish Kapoor, Carsten Holler e Giuseppe Penone. Questi artisti produrranno una prima serie di opere, collegate tra loro in un percorso che sarà inaugurato agli inizi di luglio 2009, e che guideranno il visitatore attraverso le fiumare, sui crinali, nei boschi e nei paesi, alla scoperta dei paesaggi incontaminati del Pollino. E’ stato inoltre avviato un progetto di didattica e di attivazione territoriale denominato “progetto comunità locali” che avrà il suo momento conclusivo a settembre e che prevede specifiche iniziative per le popolazioni locali in cui sono stati coinvolti altri artisti quali: Claudia Losi, Nils-udo, Anni Rapinoja, il violoncellista Mario Brunello per sviluppare workshop, incontri ed azioni complementari attivando anche un laboratorio teatrale per il racconto del territorio. La speranza è che possa nascere qui un modello che consideri l’arte un fattore determinante per qualificare il territorio. .  
   
   
IL TEATRO REGIO DI PARMA VOLA A WIESBADEN E PECHINO TRASFERTA SENZA PRECEDENTI TRA EUROPA E ASIA CON LE PRODUZIONI DEL FESTIVAL VERDI NABUCCO E RIGOLETTO  
 
 Parma, 14 maggio 2009 - Con Nabucco e Rigoletto trasferta senza precedenti nel nome di Giuseppe Verdi. Per il Teatro Regio di Parma chiamato a creare un ideale ponte fra Europa e Asia: rispettivamente il 19 e 20 maggio 2009 a Wiesbaden, per l’Internationale Maifestspiele (il Festival tedesco più antico dopo quello di Bayreuth) e il 18 19, 20 e 21 giugno al Nuovo Teatro Nazionale Cinese di Pechino, straordinario e imponente gioiello di vetro e titanio simbolo di tutte le novità della nuova Cina. Ecco l’attività del Regio di Parma a conclusione dell’intensa stagione 2008-2009, che segue i clamorosi successi raccolti a Città del Messico, Munbay, Nuova Delhi, Parigi, Bilbao e Hong Kong. Nel cuore della Mitteleuropa, a segnare l’evento più atteso di un Festival che vanta una tradizione secolare, nel prezioso scrigno dello Hessisches Staatstheater di Wiesbaden, Nabucco sarà proposto nell’allestimento di forte impatto emotivo creato per il Festival Verdi dal regista Daniele Abbado, con le scene e i costumi di Luigi Perego. Sul palcoscenico del Festival di Wiesbaden il cast di indiscusso valore, con il Nabucco di Giovanni Meoni, l’Abigaille di Dimitra Theodossiou e lo Zaccaria di Riccardo Zanellato, è affidato alla bacchetta di Daniele Callegari, sul podio dei complessi del Teatro Regio di Parma. Toccherà il centro dell’Asia la seconda tappa dell’intensa tournée musicale del Teatro Regio, per la prima volta a Pechino con un melodramma verdiano. Nella capitale cinese debutterà il Rigoletto del Festival Verdi con uno straordinario cast vocale, in cui spicca la presenza carismatica di Leo Nucci. Nella sala da oltre duemila posti del National Centre for the Performing Arts, capolavoro architettonico appena completato e subito assurto a simbolo della metropoli asiatica, si alterneranno Francesco Demuro e Valter Borin nel ruolo del Duca di Mantova mentre Désirée Rancatore e Maria Alejandres saranno le interpreti di Gilda. Con Leo Nucci, a vestire i panni di Rigoletto saranno Vladimir Stojanov e George Gagnidze. Donato Renzetti guiderà l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio di Parma – maestro del Coro Martino Faggiani. Firmato dal regista Stefano Vizioli, l’allestimento di Rigoletto trae ispirazione dalla storica produzione che Pier Luigi Samaritani nel 1984 firmò per il Regio di Parma, con uno spettacolo, immediatamente assurto ad esempio della più altra e pura tradizione teatrale italiana. Interamente sostenute dai partner internazionali, la presenza del Teatro Regio di Parma ai Festival di Wiesbaden e di Pechino coinvolge oltre centocinquanta persone, tutte impegnate a far rivivere la tradizione del melodramma italiano di cui Parma e il suo teatro sono riconosciuti ambasciatori in tutto il mondo. .  
   
   
ANNO DEL GIAPPONE A MILANO. OGGI ULTIMO APPUNTAMENTO PER CERIMONIA DEL TÈ A PALAZZO REALE  
 
Milano, 14 maggio 2009 - Dalle armature dei Samurai alle ninfee di Monet, dai tamburi di Kodò ai fotografi contemporanei. Proseguono a Milano le iniziative dedicate al Giappone: un anno di mostre, incontri, conferenze, proiezioni, concerti e spettacoli per scoprire l’arte e la millenaria cultura del Sol Levante. In previsione di Expo 2015, Milano promuove per tutto il 2009 una serie di eventi dedicati al Giappone in collaborazione con il Consolato Generale nipponico. Oggi, alle ore 19. 30, a Palazzo Reale l’ultima occasione per partecipare alla suggestiva Cerimonia del tè nella sala delle Otto Colonne. Per informazioni: www. Comune. Milano. It/giappone .