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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Maggio 2009
OFFERTA: UNA VALUTAZIONE QUANTITATIVA DEL RISCHIO MICROBIOLOGICO DEI CAMPILOBATTERI NELLA CATENA RELATIVA ALLA CARNE DI POLLO  
 
L´autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha pubblicato un bando di gara per una valutazione quantitativa del rischio microbiologico dei campilobatteri nella catena relativa alla carne di pollo. Lo scopo del contratto è eseguire una valutazione quantitativa del rischio microbiologico (Qmra) a livello comunitario e basata sui modelli esistenti, riguardanti le specie del campilobatterio nella catena relativa alla carne di pollo dalla produzione primaria fino al livello del consumatore. La campilobatteriosi è un´infezione provocata dal campilobatterio che provoca sintomi come infiammazione, diarrea a volte sanguinolenta, spesso anche crampi, febbre e dolore. Per ulteriori informazioni, contattare: Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) , largo Natale Palli 5/A, att. Ne Sig. Ra Rita De Bon, I-43100 Parma Pr , Tel. +39 521 036-436 , Fax +39 521 036-0436. .  
   
   
MANZATO CHIEDE A ZAIA DESECRETAZIONE FLUSSI IMPORT DEL LATTE  
 
Venezia - “Caro ministro ti chiedo di rendere pubblici i dati sui flussi di importazione di latte nel nostro paese, secretati dai tuoi predecessori”. E’ quanto ha chiesto formalmente il vicepresidente della giunta regionale del Veneto Franco Manzato al ministro delle politiche agricole Luca Zaia, facendosi interprete delle sollecitazioni e delle richieste del sistema produttivo del latte veneto manifestate ieri dalla Coldiretti, che è venuta a Palazzo Balbi per spiegare al presidente Galan, a Manzato e all’assessore Elena Donazzan i motivi di una situazione insostenibile e gli interventi possibili per fronteggiarla. In Italia sta arrivando da tempo da altri Paesi comunitari una grande quantità di latte e di cagliate ma il consumatore non è in grado di sapere l’origine del prodotto che acquista, ad esclusione del latte fresco pastorizzato. Nello stesso tempo i dati sui flussi di latte straniero nel nostro Paese sono stati secretati e non sono quindi conoscibili. Nella sua lettera Manzato ha inoltre prospettato una rapida approvazione dei provvedimenti nazionali annunciati e in corso che possano allentare le difficoltà in cui in questa fase si battono i produttori, favorendo anche le filiere corte che consentano di lasciare una maggiore percentuale di valore aggiunto agli allevatori e nel contempo possano far risparmiare i consumatori con la certezza di avere un prodotto di origine conosciuta. .  
   
   
BOLZANO: OGGI BERGER A ROMA PER INCONTRARE IL MINISTRO ZAIA  
 
L´assessore all´agricoltura Hans Berger, assieme ai colleghi delle altre Regioni e Province autonome, è a Roma il 14 maggio per incontrare il Ministro Luca Zaia. Due le questioni sul tavolo: la suddivisione dei fondi europei e la collaborazione tra Ministero ed enti locali, considerata insufficiente. "Domani - sottolinea Berger - sarò a Roma assieme agli altri assessori all´agricoltura per protestare contro la carenza di collaborazione tra Stato e Regioni nel settore dell´agricoltura. Gli enti locali dovrebbero essere i partner principali del Ministero per quanto riguarda l´elaborazione e l´attuazione della politica agraria, ma in realtà veniamo coinvolti in maniera del tutto marginale nei processi decisionali. Chiediamo al Ministro Zaia di essere ascoltati, altrimenti siamo pronti a negare completamente qualsiasi tipo di collaborazione". Al di là della protesta formale di Regioni e Province autonome, l´incontro di domani (14 maggio) a Roma sarà importante anche per un altro aspetto. In ballo, infatti, c´è la suddivisione dei fondi europei destinati all´agricoltura. "Nell´ambito delle iniziative di sostegno alle politiche di sviluppo agricolo - commenta l´assessore Berger - si sono liberati dei nuovi fondi provenienti da Bruxelles a disposizione dei singoli stati membri. La prima idea è quella di distribuirli in maniera uguale tra lo Stato e le Regioni, una proposta che non porterebbe alcun tipo di vantaggio per la Provincia di Bolzano". . .  
   
   
BURLANDO CON GLI STUDENTI DELL´ISTITUTO AGRARIO MARSANO: "C´È UN NUOVO FUTURO NELLA TERRA. UN LINK PERMANENTE TRA LA SCUOLA E SLOW FOOD"  
 
Genova - Vivace incontro ieri mattina tra il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando e gli studenti dell´Istituto agrario Marsano di S. Ilario a Genova. Aperto dal preside prof. Giobatta Figari,si è svolto un colloquio centrato su un dato registrato negli ultimi tempi: c´è un "ritorno" dei giovani alla campagna, e la Regione Liguria - come ha spiegato anche il funzionario responsabile dott. Luigi Campomenosi, che accompagnava il presidente - incoraggia questa tendenza con finanziamenti particolarmente vantaggiosi per i giovani che vogliono dare vita a aziende agricole (vedi il sito www. Agriligurianet. It). Nell´ultimo periodo ne hanno usufruito 1. 800 giovani. La Liguria inoltre è al quinto posto (dopo alcune regioni a statuto speciale) nella velocità di spesa dei finanziamenti europei (276 milioni del Piano di sviluppo rurale e 5 milioni per la pesca). "Sembrava che non ci fosse più futuro per l´agricoltura - ha detto tra l´altro Burlando - nel periodo di industrializzazione, ma poi le cose sono cambiate. Il ritorno nei campi deriva dall´esaurirsi di altri sbocchi ma è anche una grande rivoluzione culturale, che si accompagna al desiderio di una vita più sana, di mangiare cose genuine, e quindi anche all´impresa di coltivarle e venderle. La crisi acuta del modello economico che si è poi affermato negli ultimi decenni oggi spinge per rivalutare il lavoro, la produzione, la natura, rispetto all´arricchimento facile ma effimero della finanza che ha intossicato l´economia globale". In Liguria solo il 2 per cento lavora in agricoltura, ma gli ultimi incrementi parlano del 30% in più: circa 20 mila liguri. Il fenomeno si accompagna al ripopolamento dei paesi dell´entroterra. Molte le domande rivolte a Burlando da alunni e professori, tra cui anche la richiesta di una maggiore valorizzazione dell´istituto agrario, dove studiano oltre 300 giovani. Burlando si è impegnato a favorire un rapporto organico tra la scuola e Slow Food, in modo che l´istituto con le sue ricerche sia presente alle manifestazioni biennali di Slow Fish. Si è anche parlato dell´ipotesi di porsi l´obiettivo di realizzare un istituto tecnico superiore, per dare una alternativa all´Università (tra l´altro a Genova non esiste una facoltà di agraria) per il proseguimento degli studi. .  
   
   
"SEMENTI" SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Nel 2007 la domanda nazionale di sementi ha registrato un incremento del 6,6% in volume, attribuibile interamente al frumento e del 4,1% in valore. Complessivamente il mercato si è attestato sui 530 milioni di euro. Le aree d’affari più rilevanti in termini di business sono quella del mais e quella delle orticole. Per quanto riguarda l’andamento nelle singole aree d’affari nel 2007 si rilevano le seguenti tendenze: · mais: la domanda di sementi di mais ha subito un calo del 4,9% in volume e una stabilità in valore. Ciò è attribuibile alla sostenuta crescita delle superfici dedicate alla coltura del frumento; le buone condizioni climatiche nel periodo di semina dei cereali autunno-vernini, infatti, ha indotto molte aziende agricole a preferire le semine a frumento tenero, a discapito del mais; · orticole: complessivamente il mercato ha evidenziato una sostanziale stabilità a volume, mentre a valore vi è stato un modesto incremento, in relazione ad un ritocco dei prezzi, soprattutto per quanto riguarda le varietà ibride a maggiore valore aggiunto. La concorrenza tra gli operatori raggiunge livelli elevati soprattutto nell’area del mais e della soia, dove giocano un ruolo particolarmente rilevante l’innovazione tecnologica ed il servizio al cliente. Dati di sintesi, 2007
Numero di imprese(a) 190
Numero di addetti(a) 3. 200
Numero di addetti per impresa 16,8
Valore della produzione, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 407,3
Variazione media annua della produzione 2007/2003 (%) -2,4
Valore del mercato, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 530,3
Variazione media annua del mercato 2007/2003 (%) 0,7
Quota di mercato prime 4 imprese (%) 38,1
Quota di mercato prime 8 imprese (%) 49,7
Previsioni di sviluppo del mercato(b):
· preconsuntivi 2008/2007 aumento
· previsioni 2009/2008 calo
· tendenza di medio periodo lieve calo
a) - inclusi gli importatori b) - in volume Fonte: Databank .
 
   
   
BOLZANO: ASSEGNATO A DIECI AZIENDE ALTOATESINE IL CONTRASSEGNO "ESENTE DA OGM"  
 
Dieci aziende altoatesine mercoledì 13 maggio presso la sede della Federazione Latterie a Bolzano sono state insignite dagli assessori provinciali Hans Berger e Michl Laimer, con il contrassegno provinciale "esente da Ogm". Più opportunità per l´economia locale e più sicurezza per i consumatori. Sono ormai centinaia i prodotti altoatesini che si fregiano del contrassegno provinciale "non geneticamente modificato"; l´elenco completo dei prodotti e dei loro produttori è pubblicato e consultabile sulla pagina web dell´Agenzia provinciale per l´ambiente Appa (http://www. Provincia. Bz. It/agenzia-ambiente/alimenti. Asp ), dove sono reperibili ulteriori informazioni anche sui criteri ed i presupposti necessari per ottenere la certificazione. È dal 2001 che è possibile fare richiesta di contrassegnare i prodotti geneticamente non modificati con un apposito marchio introdotto con legge provinciale n. 1/2001, la prima del genere in Europa, come hanno posto in evidenza con orgoglio gli assessori provinciali Hans Berger (agricoltura) e Michl Laimer (ambiente) in occasione della premiazione odierna ricordando come il primo comparto ad attivarsi in questo ambito sia stato quello lattiero-caseario. La certificazione si riferisce ad alimenti, mangimi, sementi, piante e concimi esenti da organismi geneticamenti modificati. Le domande di rilascio del marchio vengono valutate dal Comitato per i prodotti geneticamente non modificati, che è stato rinominato all´avvio della nuova legislatura. Dalla sua nomina ha già esaminato ed accolto alcune richieste; oggi la consegna dei certificati, con validità di tre anni, alle prime dieci aziende. La Provincia di Bolzano è fra le 45 regioni che a livello comunitario si battono per non consentire l´utilizzo di organismi geneticamente modificati in agricoltura. In via transitoria la legge provinciale ne prevede il divieto, ma gli organismi europei non prevedono divieti. L´italia ha predisposto un documento che prevede la coesistenza di organismi biologici e geneticamente modificati; la normativa però, non è ancora stata inoltrata a Bruxelles. Come ha evidenziato l´assessore Berger, che segue la problematica sia a livello nazionale che comunitario, è importante per l´Alto Adige mantenere intatta la sua varietà naturalistica; con il contrassegno "non geneticamente modificato" per i prodotti agricoli oltre a garantire sicurezza ai consumatori si crea una nicchia di mercato di rilievo per l´economia locale. A tal riguardo l´assessore Laimer ha aggiunto che il futuro per l´economia locale sono proprio queste filiere controllabili a livello regionale. Come hanno evidenziato entrambi gli assessori sarà importante introdurre una forma unitaria per il contrassegno affinché sia più visibile e riconoscibile da parte dei consumatori. Attualmente sono in fase di trattazione alcune richieste di aziende produttrici di uova all´aperto e di mangimi come ha comunicato Luca D´ambrosio, direttore del Laboratorio analisi alimenti dell´Appa. Una novità per i requisiti previsti per il rilascio del contrassegno "non geneticamente modificato", come ha ricordato D´ambrosio, è che anche agli additivi e gli enzimi ecc. Impiegati dalle aziende richiedenti nella produzione dei prodotti devono essere certificati "non geneticamente modificati". .  
   
   
SVILUPPO RURALE IN SICILIA: PROROGATA SCADENZA BANDO SU PROMOZIONE PRODOTTI  
 
Palermo - Ci sono altri 20 giorni di tempo per aderire al bando sulla misura 133 del Psr, il Programma di sviluppo rurale 2007/2013 della Sicilia. L’assessorato regionale all’Agricoltura ha deciso, infatti, di prorogare al 3 giugno il termine di presentazione delle domande. A disposizione degli agricoltori siciliani ci sono risorse per 15 milioni di euro. Possono beneficiare dei contributi i Consorzi di tutela e valorizzazione e le associazioni di produttori. I prodotti per i quali sarà possibile avviare le azioni di informazione e promozione sono tutti quelli ottenuti con metodo biologico certificato e quelli a marchio comunitario Dop, Igp, Docg, Doc e Igt. La spesa massima ammissibile a finanziamento non potrà superare i 500 mila euro a progetto e comunque non potrà essere superiore al 50% del valore della produzione di qualità realizzata dai soci del consorzio o dell’associazione di produttori. La spesa massima ammissibile per beneficiario, per le attività promo-pubblicitarie che hanno una ricaduta diretta dal punto di vista commerciale non potrà, in ogni caso, essere superiore al 25% del valore della produzione di qualità realizzata dai soci del consorzio o dell’associazione di produttori. L’aiuto, concesso in conto capitale, coprirà il 70% della spesa ammissibile, mentre il rimanente 30% sarà a carico del beneficiario. I richiedenti dovranno presentare la domanda d’aiuto informatica sul Sistema agricolo informativo nazionale (Sian). Gli interventi sostenibili riguarderanno le spese per: fornitura di beni e servizi necessarie alle attività d’informazione, realizzazione di campagne promo-pubblicitarie e incontri con operatori, partecipazione a manifestazioni, fiere ed eventi. .  
   
   
MIELICOLTURA IN SICILIA: OK A GRADUATORIA, IN ARRIVO 530 MILA EURO  
 
Palermo - Sarà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della Regione di venerdì 15 maggio la graduatoria relativa ai finanziamenti per migliorare le condizioni di produzione e commercializzazione del miele in Sicilia. Il bando predisposto dall’assessorato regionale all’Agricoltura era stato pubblicato sulla Gurs lo scorso 9 gennaio. Quarantacinque i beneficiari, tra istituti di ricerca, enti specializzati del settore agricolo-sanitario e forme associate di apicoltori, sparsi tra le province di Agrigento, Catania, Palermo, Siracusa e Ragusa. Lo stanziamento complessivo, compreso del cofinanziamento privato, è di circa 530 mila euro. “Con queste risorse - spiega l’assessore Giovanni La Via - verranno realizzati interventi destinati alla riduzione dei costi di produzione, all’ottimizzazione della lotta alla varroa (il parassita che attacca le api) e all’incremento del livello professionale degli addetti del comparto”. La graduatoria è già disponibile sul sito dell’assessorato all’indirizzo www. Regione. Sicilia. It/agricolturaeforeste. .  
   
   
SARDEGNA: PRESENTAZIONE DEL PROGETTO "FORESTE MODELLO"  
 
Cagliari – Ieri mattina l´Assessore dell´Ambiente, Emilio Simeone, ha illustrato alla stampa il progetto “Foreste modello”. “Nell’ambito della risorsa foresta, la Regione sta definendo un progetto di tipo industriale e reddituale - ha detto l´Assessore Simeone – perché riteniamo che sulla foresta si possa intraprendere una politica di sviluppo del nostro territorio. In Sardegna abbiamo circa 1 milione e 200 mila ettari di patrimonio boschivo e, su questo versante, assieme alla Toscana siamo la Regione più importante d’Italia”. Queste tematiche verranno affrontate in un tavolo tecnico il 14 e 15 maggio, nella sala Anfiteatro in via Roma 54 a Cagliari. E’ prevista la presenza dei partner del progetto comunitario Med- Foreste Modello: la Francia con la Corsica (soggetto capofila) e la Provenza -Costa Azzurra; la Spagna con Castilla y Leon e Murcia; la Grecia con la Macedonia occidentale e la Prefettura di Magnesia; la Croazia con Istria. Altri quattro paesi (Marocco, Algeria, Tunisia e Turchia) parteciperanno al progetto in qualità di paesi gemelli (la Sardegna è gemellata con la Tunisia). A disposizione della Regione un badget di 180 mila euro che ha approvato, in linea tecnica, il protocollo d’ intesa di adesione alla Rete mediterranea di “Foreste Modello” nel marzo del 2008 in Spagna. Adesione poi ratificata nella prima riunione della nuova giunta (delibera 12/1/ del 17 marzo 2009). ”Il progetto si inserisce nel quadro delle linee dettate dal Piano forestale ambientale regionale - ha spiegato il Direttore del servizio Tutela del suolo e Politiche forestali, Antonino Liori -. “Riteniamo che sia un’occasione di sviluppo per i settori gravitanti attorno ai compendi forestali, con indubbi vantaggi per l’indotto produttivo locale. Nella riunione del 14 e 15 maggio, si procederà alla valutazione dei contesti regionali in cui si dovrà operare. La cura del bosco, oltre che fornire un contributo al reddito, porta anche ad aumentare il fattore di difesa del suolo”. In Sardegna quasi il 50% della copertura forestale è di proprietà privata: di 550 mila ettari di bosco, 220 mila sono gestiti dall’Ente Foreste, mentre la restante parte è in mano ai comuni ed ai privati. “Attualmente sono pochissime le imprese che traggono redditi dai prodotti del bosco-ha aggiunto Salvatore Angelo Todde responsabile del progetto Foreste Modello-. L’unico settore produttivo che trae reddito dal bosco in Sardegna è quello sughericolo, che costituisce una filiera cosiddetta corta (bosco, sughero, trasformazione e commercializzazione). Gli altri utilizzi, compresa la biomassa per la produzione di energia, hanno grandi potenzialità e potrebbero essere incentivati anche attraverso le misure del Piano di sviluppo rurale, per consentire di trarre un giusto reddito anche da parte dei privati”. Il progetto “Foreste modello” è rivolto sia ai soggetti pubblici che privati che potranno trarne benefici diretti o indotti, beneficiando del valore aggiunto sui loro territori e sui loro prodotti: difesa del suolo, certificazione dei prodotti derivanti dalle attività tradizionali. “La naturale evoluzione di questo progetto dovrebbe essere il riconoscimento a livello europeo del network internazionale delle Foreste modello - ha concluso l’Assessore Simeone - e possono avvantaggiarsi dall’appartenenza alla foresta modello anche altri comparti tradizionali dell’economia sarda, quali il sistema agro-pastorale, turistico, storico culturale e l’artigianato. Un’ulteriore occasione per lo sviluppo economico dell’isola coerente con le strategia di sostenibilità ambientale europee”. L’idea delle “Foreste modello” è nata nella Conferenza di Rio del 1992, ed è stata presentata per la prima volta dal Canada. Idea che è stata poi recepita da altre nazioni e che conta oggi 22 Paesi aderenti al progetto, e 49 siti di “Foreste modello” nel mondo. .  
   
   
CAMPARI CONSEGUE RISULTATI SODDISFACENTI NEL PRIMO TRIMESTRE 2009 VENDITE A € 190,1 MILIONI (-0,4%, CRESCITA ORGANICA -4,2%) UTILE NETTO PRIMA DELLE IMPOSTE A € 38,4 MILIONI (-4,1%)  
 
 Milano - Il Consiglio di Amministrazione di Davide Campari-milano S. P. A. Ha approvato 13 maggio il rendiconto intermedio di gestione al 31 marzo 2009. In un difficile contesto economico, i risultati di Campari nel primo trimestre 2009 sono soddisfacenti. In un trimestre caratterizzato da bassa stagionalità, la performance del business è stata negativamente influenzata, come previsto, da una continua riduzione dei livelli delle scorte attuata dai distributori in alcuni mercati. Contestualmente, è opportuno evidenziare che l’andamento dei consumi delle marche più importanti per il Gruppo è in continua accelerazione. Il Gruppo continua a mostrare una eccellente generazione di cassa: il debito finanziario netto ha registrato una diminuzione di € 23,9 milioni nel primo trimestre 2009, risultando pari a € 302,3 milioni a fine periodo. Bob Kunze-concewitz, Chief Executive Officer: “Per il futuro, riteniamo che il nostro business sia influenzato da fattori positivi quali l’accelerazione in atto dei consumi dei nostri principali brand, l’attenuazione del fenomeno di riduzione delle scorte nei canali distributivi e uno scenario più favorevole per quanto riguarda le valute e il costo delle materie prime. Tuttavia, le nostre previsioni rimangono orientate a una giusta cautela e si focalizzano per l’anno in corso su obiettivi di contenimento di costi, controllo del capitale circolante e generazione di cassa. ” Nel primo trimestre del 2009 le vendite del Gruppo sono state pari a € 190,1 milioni (-0,4%; -4,2% crescita organica, +2,1% effetto cambi e +1,7% effetto perimetro, quest’ultimo dovuto alle annunciate acquisizioni di Destiladora San Nicolas e Sabia e ai contratti distributivi di Licor 43 in Germania e Cointreau in Brasile). Il margine di contribuzione, ovvero il margine lordo dopo le spese per pubblicità e promozioni è stato di € 79,9 milioni (+4. 2%; +0,5% crescita organica), pari al 42,0% delle vendite. L’ebitda prima di proventi e oneri non ricorrenti è stato di € 48,2 milioni (+1. 9%; -1,7% a cambi costanti), pari al 25,3% delle vendite. L’ebit prima di oneri e proventi non ricorrenti è stato di € 43,1 milioni (+2,3%; -1,8% a cambi costanti), pari al 22,7% delle vendite. L’ebitda è stato di € 47,7 milioni (-5,0%; -8,4% a cambi costanti). L’ebit è stato di € 42,6 milioni (-5,4%; -9,2% a cambi costanti). L’utile del Gruppo prima delle imposte è stato di € 38,4 milioni, in calo del 4,1 (-7,9% a cambi costanti). La diminuzione di Ebitda, Ebit e utile del Gruppo prima delle imposte è da attribuire interamente alla non ripetitività dell’impatto positivo di proventi non ricorrenti del primo trimestre 2008 (€ 2,9 milioni). Al 31 marzo 2009 l’indebitamento finanziario netto è pari a € 302,3 milioni (€ 326,2 milioni al 31 dicembre 2008) dopo il pagamento dell’acquisizione di Odessa per € 14,2 milioni e accantonamenti per potenziali put option ed earn out su minoranze per € 27,6 milioni. Escludendo tali accantonamenti il debito è pari a € 274,7 milioni (€ 299,7 milioni al 31 dicembre 2008). Vendite Consolidate Del Primo Trimestre Del 2009 Gli spirit, che rappresentano il 70,5% del business, hanno registrato una variazione delle vendite del +3,8%, determinata da una variazione negativa del business organico del 1,7%, da un impatto positivo dei cambi del 3,2% e da un effetto perimetro positivo del 2,3%. Il brand Campari ha registrato una contrazione del 3,5% a cambi costanti (-3,3% a cambi effettivi), dovuta a una riduzione delle scorte attuata dai distributori in Brasile. Le vendite di Skyy sono cresciute del +8,2% a cambi costanti (+21,6% a cambi effettivi). Aperol ha confermato il proprio trend di eccellenza (+22,6% a cambi costanti). Campari Soda ha chiuso il primo trimestre in crescita del 5,3%. Hanno registrato una buona crescita Cynar (+18,2% a cambi costanti) e X-rated (+10,0% a cambi costanti). Nonostante un buon andamento dei consumi, le vendite dei brand brasiliani hanno segnato una forte contrazione (-66,1% a cambi costanti) a causa della riduzione delle scorte attuata dai distributori. Cabo Wabo (-70,0% a cambi costanti) ha subito il duplice impatto della riduzione delle scorte e del rallentamento dei consumi nel canale on trade. Glen Grant, pur in contrazione (-6,9% a cambi costanti), ha guadagnato quota di mercato nella categoria degli Scotch whisky in flessione in Italia. Gli wine, che rappresentano il 12,6% del fatturato, hanno registrato una contrazione del 9,4%, determinata da una variazione negativa del business organico del 10,5%, da un impatto dei cambi del -0,1% e da una variazione positiva del perimetro del 1,2%. L’andamento negativo del segmento è da attribuirsi principalmente ai vermouth Cinzano (-34,4% a cambi costanti) a causa della riduzione delle scorte attuata in Russia. Risultano in leggero calo anche gli spumanti Cinzano (-1,4% a cambi costanti) e, negli still wine, Sella & Mosca (-12,6% a cambi costanti). Riccadonna ha segnato una forte crescita (+114,6% a cambi costanti) grazie a una perfomance molto positiva sul mercato australiano, chiave per il brand. I soft drink, che rappresentano il 15,6% del fatturato, hanno registrato una variazione negativa del -6,6%, determinata principalmente dalla contrazione della linea, a bassa marginalità, Lemonsoda. Crodino ha registrato una leggera contrazione (-1,3% a cambi costanti), principalmente per effetto del confronto sfavorevole con il corrispondente periodo dell’anno precedente. Relativamente alla ripartizione geografica, le vendite del primo trimestre del 2009 sul mercato italiano, pari al 53,0% delle vendite, hanno registrato una crescita del 1,5%, determinata dal positivo contributo della crescita organica. Le vendite in Europa, pari al 19,4% delle vendite Pagina 3 di 5 consolidate, hanno segnato una contrazione del 5,6%, determinata da una variazione negativa del business organico del 6,2%, da un impatto negativo dei cambi del 0,4% e da una variazione positiva perimetro del 1,0%. Le vendite nell’area Americhe, pari al 22,8% del totale, hanno registrato una variazione organica del 18,4%, parzialmente compensata da un effetto cambi positivo del 8,6% e da un effetto perimetro positivo del 7,5%, quest’ultimo dovuto alle annunciate acquisizioni di Destiladora San Nicolas e Sabia. Nell’area Americhe, il business organico del mercato Usa ha registrato una contrazione del 12,7%, controbilanciato da un effetto cambi positivo del 12,9%. In Brasile, le vendite hanno registrato a livello organico una variazione negativa del 49,2%, un effetto perimetro positivo del 0,7% e un effetto cambi negativo del 7,0%. L’area resto del mondo (che include anche le vendite duty free), pari al 4,8% del fatturato totale, è cresciuta complessivamente del 10,2%, trainata da una crescita organica del 7,3%. .