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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Maggio 2013
IL VICE DIRETTORE GENERALE DELL’ENAC NOMINATO PRESIDENTE DEL COMITATO DIRETTIVO DEL FUNCTIONAL AIRSPACE BLOCK (FAB) BLUE MED  
 
Roma, 20 maggio 2013 - L’ente Nazionale per l’Aviazione Civile rende noto che, il Vice Direttore Generale dell’Enac, Benedetto Marasà, il 18 maggio è stato nominato Presidente del Governing Board (Comitato Direttivo) del Functional Airspace Block (Fab) del progetto Blue Med che ricomprende lo spazio aereo di competenza di Cipro, Grecia, Italia e Malta. Si tratta della Presidenza del Comitato Direttivo nel quale siedono i rappresentanti degli Stati partecipanti al progetto Blue Med, iniziativa europea finalizzata all’integrazione funzionale e operativa dello spazio aereo, il cosiddetto Blocco Funzionale, sul Mediterraneo Centro-orientale, nell’ambito del più ampio progetto del Cielo Unico Europeo. Il progetto Blue Med ha proprio l’obiettivo di definire i futuri scenari della gestione e del controllo dello spazio aereo nell’area mediterranea ed è stato riconosciuto essere uno dei progetti europei di riferimento nell’ambito della nuova legislazione comunitaria. Peculiarità unica del Fab Blue Med è la prevista integrazione nel progetto degli Stati limitrofi non appartenenti all’Unione Europea (Albania, Tunisia, Egitto, Giordania, Libano) in un’ottica di efficientamento del controllo del traffico aereo nell’area mediterranea. Il Commissario Straordinario Vito Riggio e il Direttore Generale Alessio Quaranta esprimono, anche a nome del Consiglio di Amministrazione, vivo compiacimento per la nomina del Vice Direttore Marasà a Presidente dell’organo di governo del progetto europeo, nomina che rappresenta un ulteriore riconoscimento del ruolo dell’Enac nell’ambito dell’aviazione civile internazionale.  
   
   
L’ENAC IN MERITO A VICENDA QATAR AIRWAYS  
 
Roma, 20 maggio 2013 - In merito alle notizie apparse in data 19 maggio su alcuni organi di informazione relativamente alla richiesta di autorizzazione pervenuta da parte della compagnia Qatar Airways per il volo All cargo Dhoa/milano/chicago, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile precisa che le proprie strutture tecniche stanno tutt’ora valutando tale richiesta, anche in considerazione del fatto che che si tratta di diritti di traffico aggiuntivi non previsti dalle vigenti intese bilaterali tra i due Paesi, dal cui esercizio potrebbe derivare un danno per i vettori nazionali, e il cui riscontro sarà fornito nei tempi e nei termini di legge. Peraltro, ferme restando le considerazioni tecniche dell’Enac, ogni decisione finale sarà assunta a seguito delle indicazioni che saranno impartite dal competente Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, alla luce delle valutazioni che saranno effettuate dalla nuova compagine governativa sulla politica nazionale nel settore del trasporto aereo.  
   
   
REGIONE TOSCANA: AEROPORTO E PARCO - IL TERRITORIO DICE ANCORA NO  
 
 Firenze, 20 maggio 2013 - Perplessità e contrarietà sono state di nuovo espresse dai rappresentanti delle amministrazioni comunali e provinciali del territorio della Piana alla pista parallela convergente dell’aeroporto di Firenze. Sul tavolo, il 16 maggio, in commissione congiunta Territorio, presieduta da Gianfranco Venturi (Pd) e Mobilità, presieduta da Fabrizio Mattei (Pd), la proposta di delibera per l’adozione dell’integrazione al Pit (Piano di indirizzo territoriale) per la definizione del Parco agricolo e per la qualificazione dell’aeroporto di Firenze. I rappresentanti dei territori di Firenze, Signa, Calenzano, Prato, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, chiamati in audizione, hanno espresso tutti i loro dubbi. “Siete stati chiamati – ha detto il presidente Mattei – per farci ascoltare le vostre opinioni sul tema della giacitura della pista, sulle questioni urbanistiche e sull’integrazione con il parco e per valutare l’eventuale necessità di approfondimenti a tutela della salute e dell’impatto ambientale”. “Si sta distruggendo una realtà storica dal punto di vista idraulico e ambientale – ha detto il presidente della Provincia di Prato, Lamberto Gestri – parlando delle conseguenze in seguito alla deviazione del Fosso reale”. Gestri ha elencato poi le problematiche per il polo scientifico, al quale si impedirebbe la possibilità di ampliamento e delle 20 mila persone coinvolte dall’impatto ambientale sul territorio. Un elenco di cosa si deve disfare per costruire la nuova pista aeroportuale è stato fatto dal sindaco di Sesto Gianni Gianassi: “Disfare la via dell’Osmannoro, il casello di Sesto, la prima e la seconda corsia autostradale, la cassa d’espansione del polo universitario e spostare le oasi. Cambierei il titolo alla delibera – ha detto – sostituirei ‘definizione’ del Parco della Piana con ‘distruzione’”. Gianassi ha ribadito la necessità di uno studio ex ante sull’impatto sanitario (Vis). Elisabetta Meucci, presidente della commissione urbanistica del Comune di Firenze si è soffermata sull’importanza del sistema infrastrutturale per la mobilità collettiva, ha parlato del proseguimento della linea due della tramvia fino a Campi e al polo scientifico. Paolo Pecile, assessore all’urbanistica del comune di Signa ha evidenziato l’inadeguatezza con cui si è affrontato un tema così importante e la mancanza di uno studio sui costi di realizzazione. “Un intervento che uccide il parco, che sparirà tagliato da una ferita” così il sindaco di Poggio a Caiano, Marco Martini, ha definito la pista parallela convergente. Di “imbroglio” ha parlato il sindaco di Campi, Adriano Chini che ha detto: “Si fa il parco e ci si mette dentro l’aeroporto, proprio nel cuore di sei città”. Chini ha chiesto anche uno studio sulle ricadute occupazionali attorno al nuovo aeroporto e su quelle attorno al parco. Di “incongruità della proposta del Pit con le previsioni urbanistiche del territorio” ha parlato il sindaco di Prato Maurizio Cenni che ha invitato a riflettere sullo “sviluppo sul risparmio e non solo sul consumo”. Cenni ha poi sottolineato la necessità di sviluppare Pisa come aeroporto di collegamento intercontinentale. Andrea Barducci, presidente della Provincia di Firenze ha posto l’attenzione sul silenzio sul possibile sorvolo della città di Firenze e sulla mancanza di uno studio sulle ricadute economiche del potenziamento dell’aeroporto. “Il Pit sarà una decisione pesante – ha detto - e non pensiate che possa passare come acqua sul vetro”. Mercoledì 22 maggio sempre in commissione congiunta saranno ascoltati alle 10 i rappresentanti delle categorie economiche, delle associazioni ambientali e agricole; alle 12 i comitati.  
   
   
PUGLIA: SOTTOSCRITTO PATTO SOCIALE DI GENERE "AEROPORTO SUI GENERIS"  
 
Bari, 20 maggio 2013 – Lo scorso 16 maggio è stato sottoscritto il Patto Sociale di Genere “Aeroporto sui generis “ dell’Aeroporto di Bari, che apre le porte ad ulteriori nuovi partners e approda alla sottoscrizione dell’Accordo territoriale istitutivo del primo Comitato di Pari Opportunità (Cpo) della cittadella aeroportuale. In quasi 2 anni di attività, il Psg coordinato da Aeroporti di Puglia s.P.a. Rilancia il tema della conciliazione vita/lavoro sul territorio con un’azione innovativa che varca i confini delle singole aziende che operano sull’aeroporto di Bari e investe l’insieme della filiera organizzativa della cittadella, traendo ispirazione dall’accostamento di quest’ultima al modello dei distretti produttivi, quei sistemi di imprese ubicate in ambiti territoriali circoscritti, specializzate in una o più fasi di un processo produttivo e integrate da una complessa rete di interrelazioni di carattere economico e sociale. “Rispetto, condivisione, crescita. Sono questi i temi su cui ci auguriamo possa costruire la propria azione il Cpo del sito aeroportuale - dichiara l’assessore al Welfare Elena Gentile- la cui costituzione rappresenta oggi un traguardo importante per tutta l’azione che la Regione Puglia sta portando avanti, da anni, in tema di parità, pari opportunità e conciliazione. “Una giornata importante per le donne e gli uomini della Cittadella aeroportuale impegnati nella sempre difficile conciliazione/condivisione fra vita professionale e familiare”, afferma con soddisfazione la consigliera regionale di parità Serenella Molendini che ha sostenuto costantemente l’intero percorso. “Ciò che presentiamo, oggi, prosegue Molendini, è una prassi innovativa di impegno che ha richiesto e richiederà in futuro uno sforzo maggiore di coordinamento ed integrazione tra parti datoriali e organizzazioni sindacali per la qualità della democrazia e dei processi partecipativi. L’accordo e la costituzione del Comitato Pari opportunità sono strumenti importanti per sostenere la contrattazione decentrata e il welfare aziendale su cui l’Ufficio della Consigliera di parità e l’Assessorato al Welfare stanno tanto investendo in termini di sensibilizzazione, formazione, e sperimentazione”. La “Carta delle donne” e la “Strategia per l’uguaglianza fra gli uomini e le donne 2010-2015”, approvate dalla Commissione Europea nel 2010, individuano quali settori di intervento per consolidare la strategia ‘Europa 2020’: pari indipendenza economica per donne e uomini, parità salariale, parità fra i generi nei processi decisionali, dignità e integrità delle donne, unitamente alla lotta alla violenza basata sul genere, infine promozione delle parità tra uomini e donne all’esterno dell’Ue. E’ su questo sfondo che ha lavorato in questi anni la Regione Puglia raccogliendo risultati concreti e incoraggianti che ci indicano un cammino ancora lungo da percorrere, ma che, allo stesso tempo, ci confermano che siamo sulla strada giusta. Proprio in questo momento storico così complesso, le posizioni faticosamente conquistate vanno difese e il miglioramento progressivo va accompagnato e perseguito con tenacia, attraverso l’attivazione di presidi importanti che lavorino sul fronte della condivisione di idee, prospettive, risultati e che riescano a sperimentare forme e modalità di lavoro “concilianti” nella convinzione che benessere individuale e benessere organizzativo non siano condizioni contrastanti e conflittuali ma elementi essenziali per la crescita di un contesto produttivo”. Si legge in premessa al testo dell’Accordo unitario intercategoriale sottoscritto tra le centrali provinciali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, le Federazioni di categoria dei trasporti e dei servizi/commercio delle quattro sigle sindacali, le tre Associazioni rappresentative dei datori di lavoro insediati sull’area aeroportuale, vale a dire Confindustria, Confcommercio e Confcooperative: “Non vi può essere sviluppo di un moderno sistema aeroportuale senza che nelle imprese vi sia sviluppo delle pari opportunità e un correlato innalzamento dei livelli di benessere organizzativo e delle risorse umane, in particolare della componente femminile verso la quale occorre sostenere misure di responsabilità sociale in direzione della conciliazione tra vita lavorativa e vita privata”. Afferma Barbara Neglia (Segretaria Generale Filcams Cgil Bari): “La costituzione del Comitato Pari Opportunità della Cittadella Aeroportuale di Bari è l´espressione della modernità, della democrazia e soprattutto del rispetto. Rispetto delle pari opportunità , della conciliazione vita-lavoro e della concertazione non rivolte in via esclusiva alla componente femminile, ma anche alla componente maschile, nell’ottica della Condivisione Delle Responsabilita’ Tra Uomo E Donne. Parità e Conciliazione nei luoghi di lavoro non passano attraverso la contrapposizione tra i sessi, ma si fondano sul concetto di genere come relazione dialettica tra donne e uomini e sulla valorizzazione delle differenze. L´obiettivo del Comitato sarà quello di non considerare la conciliazione un lusso riservato ai periodi di crescita delle aziende, ma proprio di fronte alla crisi e ai cambiamenti, occorre perseguire una politica di valorizzazione del contributo che le donne in primis possono dare allo sviluppo e all’innovazione, attingendo a quelle peculiarità che fanno della differenza il valore aggiunto” “Il Comitato di Pari Opportunità della cittadella aeroportuale rappresenta l’esito di un lungo lavoro svolto dal Patto Sociale di Genere “Aeroporto sui generis” - commenta Terri Carella, responsabile della Società cooperativa Ricerca e Sviluppo di Bari che con la collaborazione di V.bavaro, giuslavorista dell’Università di Bari, ha condotto per il Patto le attività di animazione e sostegno alla contrattazione territoriale. “Questo è un traguardo di grande interesse per la nostra Regione perché traccia un modello innovativo di costruzione di processi negoziali multilaterali riproducilbile in altre aree portuali/ aeroportuali o nei poli del terziario extra urbano. Certamente un traguardo importante volto a dare impulso alla concertazione sociale e alla contrattazione di genere nell’aeroporto di Bari”. Dichiara quindi Raffaella Calasso di “Aeroporti di Puglia”: “La costituzione del Cpo della Cittadella aeroportuale costituisce un traguardo di straordinario valore per quanti, lavoratrici, lavoratori e aziende operano in ambito aeroportuale. Un traguardo che ha le sue fondamenta nella positiva esperienza promossa da Aeroporti di Puglia nell’ambito delle concrete attività poste in essere sul piano della parità di genere e della conciliazione. La costituzione del Cpo dell’aeroporto di Bari ha segnato il primo passo di un percorso virtuoso fatto di un costante e impegnativo lavoro di sensibilizzazione di tutti gli attori sociali negoziali che favorisse la promozione di una distribuzione più equa tra i sessi del lavoro di cura. Il qualificato supporto di consulenza di esperti giuslavoristi nell’analisi delle compatibilità organizzative disciplinate dai contratti collettivi in materia di istituti rilevanti ai fini della conciliazione dei tempi nell’attività, l’organizzazione di workshop di accompagnamento delle imprese e delle organizzazioni sindacali nella fase di concertazione e contrattazione collettiva di sito, ma soprattutto il formarsi nell’ambito del Psg di un innovativo livello di confronto e di negoziato tra Organizzazioni datoriali e Rappresentanze dei lavoratori hanno reso possibile che si concretizzasse quello che alcuni anni fa poteva apparire solo un sogno.” La composizione delle imprese che operano nell’aeroporto di Bari è disomogenea: da un lato Aeroporti di Puglia s.P.a., da cui partono sperimentazioni aziendali di turni e orari di lavoro per la soddisfazione delle esigenze di conciliazione, realizzatrice dell’unica struttura aeroportuale italiana di servizi per l’infanzia ma, in particolare, la sola impresa della cittadella che si distingue per la presenza di contrattazione di Ii livello e che in tema di conciliazione vanta un accordo integrativo migliorativo rispetto al Ccnl di categoria; dall’altro, le diverse imprese di servizio all’aeroporto non localizzate sull’area ma che contribuiscono alla filiera dei servizi aeroportuali, per i quali lavorano uomini e soprattutto donne con maggiori difficoltà di conciliazione. La Uil confederale, che ha partecipato al tavolo per la costituzione del Comitato Pari Opportunità della cittadella Aeroportuale, esprime la propria soddisfazione per l’avvio di questo spazio di confronto, nell´interesse comune di attivare un modello di sinergia intelligente e costruttiva che si auspica venga applicato in altri luoghi di lavoro ove operano a contatto lavoratori i cui Contratti Collettivi di Lavoro sono diversi ma che hanno medesime necessità di conciliazione vita/lavoro. Modelli come quello che il 16 maggio andiamo a sottoscrivere portano una migliore condizione di vita ed un più alto livello di qualità produttiva, afferma Vera Guelfi Anche la Cisl di Bari e le sue federazioni dei Trasporti e del Commercio/turismo (Fit Cisl e Fisascat Cisl) salutano con soddisfazione e con un pizzico di orgoglio, soprattutto per la propria partecipazione attiva e convinta, finalizzata attraverso la valorizzazione di uno strumento quale un Patto Sociale di Genere (Psg), per la costituzione di un Comitato Pari Opportunità della Cittadella Aeroportuale di Bari, che sicuramente rappresenterà un elemento propulsivo di una concertazione collettiva di sito aeroportuale fra le parti sociali territoriali per adottare un quadro comune di strategie di conciliazione, come base di riferimento per eventuali contrattazioni aziendali di tipo organizzativo, atte a soddisfare al meglio e compatibilmente con le specificità di ognuna delle aziende di appartenenza, i bisogni espressi dalle lavoratrici e dai lavoratori che sono occupati nelle varie aziende dell´aeroporto di Bari-palese. Intento dell’Accordo territoriale istitutivo di un Comitato Pari Opportunità della cittadella aeroportuale è quello di promuovere, attraverso il nuovo organismo bilaterale deputato alle pari opportunità, la sperimentazione di processi innovativi di consultazione tra le parti sociali che, “superando i confini delle singole aziende, incorporino i fattori di contesto territoriale tendendo al loro miglioramento e diano luogo a livelli di concertazione collettiva di sito aeroportuale fra le parti sociali territoriali per adottare un quadro comune di strategie di conciliazione – come base di riferimento per eventuali contrattazioni aziendali di tipo organizzativo - atte a soddisfare al meglio e compatibilmente con le specificità di ognuna delle aziende di appartenenza, i bisogni espressi dalle donne e dagli uomini che lavorano in aeroporto”. I sottoscrittori dell’Accordo si dichiarano altresì pronti, attraverso il nuovo Cpo, a contribuire “allo sviluppo del confronto e alla condivisione di linee di indirizzo e percorsi di welfare che, pur nel rispetto dell’autonomia delle singole realtà imprenditoriali, convergano dentro un set negoziale multilaterale e più ampio” L’innovazione del nuovo istituto per il panorama regionale, e di assoluto rilievo nel panorama contrattuale nazionale, è rimarcata dalla Società cooperativa “Ricerca e Sviluppo”, partner del Psg che ha accompagnato i tavoli di progettazione e contrattazione del Regolamento del Cpo di sito aeroportuale. Grazie al Cpo potranno essere elaborate proposte di sperimentazione di misure di sostegno alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, valide per i dipendenti di tutte le imprese operanti sulla Cittadella.  
   
   
MARRADI: ELISUPERFICIE, TAGLIO DEL NASTRO CON DECOLLO ELICOTTERO DELLA POLIZIA OPERATIVA ANCHE PER VOLI NOTTURNI, REALIZZATA ACCANTO AL CENTRO DI PROTEZIONE CIVILE  
 
Firenze, 20 maggio 2013 - Operativa h24, la piazzola è stata realizzata in località Popolano accanto al distaccamento dei Vigili del Fuoco e centro operativo di Protezione civile, ha un diametro di 25 metri ed è provvista di sistemi di individuazione e segnalazione visiva, ottica e luminosa verticale e orizzontale. Un presidio sul territorio montano dell’Alto Mugello, al confine tra Toscana ed Emilia Romagna, per i servizi di elisoccorso Pegaso, con abilitazione per atterraggio e decollo sia diurno che notturno. Gli accordi per la realizzazione risalgono al 2008 e l’intervento, costo complessivo oltre 340.000 euro, è stato finanziato con fondi Variante Valico di Autostrade per l’Italia (195.000 euro), Asl e Regione Toscana (88.400 euro), Provincia di Firenze (60.000 euro). Al taglio del nastro, il 15 maggio, oltre al sindaco di Marradi, erano presenti, tra gli altri, il presidente dell’Unione montana dei Comuni del Mugello Bettarini, l’assessore provinciale e il responsabile provinciale della Protezione civile, Giorgetti e Masetti, il viceprefetto di Firenze con delega alla Protezione civile Santoro, la direttrice della Struttura di emergenza sanitaria 118 di Firenze De Vita e Arnetoli della Regione Toscana in rappresentanza dell’assessore regionale alla Sanità Marroni, l’assessore del Comune di Palazzuolo Marchi, il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Catarsi e il cap. Bigi del comando provinciale dei Carabinieri, il comandante della Polizia di Stato-8° Volo Trotti e il rappresentante di Autostrade Alvisi. E per una scolaresca marradese l’inaugurazione è stata l’occasione per vedere da vicino l’elicottero della Polizia di Stato che poco dopo è decollato. Per il sindaco di Marradi l’elisuperficie è un’opera strategica per il territorio montano perché copre una vasta area a cavallo tra Toscana ed Emilia-romagna assicurando le condizioni per interventi d’emergenza e soccorso rapidi. Sempre questa mattina, oltre 9.000 alunni e 450 tra personale docente e non docente hanno preso parte alla maxi esercitazione di protezione civile che ha coinvolto tutte le scuole mugellane, dagli asili nido fine alle superiori. L’ora X è scattata alle ore 9.42 con la simulazione di una scossa di terremoto: dopo l’allarme, l’esercitazione è iniziata con l’attivazione dei piani di evacuazione da aule e plessi scolastici con raduno nelle aree d’attesa sicure. Con il coordinamento del Centro intercomunale di Protezione civile del Mugello, hanno presidiato ogni singola scuola circa 60 volontari di Misericordia, Anpas, Vab e Carabinieri in congedo, oltre a personale della polizia municipale e degli uffici tecnici comunali, circa 30, col compito di redigere schede di valutazione sullo svolgimento dell’evacuazione che verranno successivamente confrontate con i responsabili della sicurezza dei vari plessi. L’obiettivo era di verificare lo svolgimento delle corrette procedure di evacuazione nelle scuole e la capacità di risposta di Protezione civile con le azioni da seguire immediatamente dopo la scossa sismica. E’ definita positiva la valutazione complessiva dell’esercitazione.  
   
   
FORD SVILUPPA I NUOVI MODELLI AVVALENDOSI ANCHE DI PROIEZIONI TRIDIMENSIONALI. IL SISTEMA FORD CAVE (COMPUTER AUTOMATED VIRTUAL ENVIRONMENT) PERMETTE DI INTERAGIRE CON LE INTERFACCE E EFFETTUARE TEST SUI VEICOLI PRIMA ANCORA DI REALIZZARNE DEI MODELLI FISICI COMPLETI  
 
 Colonia, Germania, 20 maggio 2013 – Il luogo in cui si lavora agli interni delle future auto Ford è senza dubbio un po’ particolare: ampie pareti bianche, un prototipo di auto posizionato al centro, e una serie di proiettori che producono immagini su ogni superficie. Salendo a bordo dell’auto e indossando speciali occhiali 3D con sensori di movimento, l’ambiente si trasforma in un mondo virtuale iperrealistico in cui viene simulata al computer l’esperienza all’interno di un nuovo modello. Ford ha chiamato questo sistema “3D Cave”, e ha cambiato il modo in cui le auto sono progettate e rifinite. Anziché realizzare un elevato numero di prototipi fisici completi, un processo che richiede tempo e risorse, Ford si avvale del 3D Cave per effettuare test su migliaia di elementi del design delle auto, come la posizione e la dimensione dei portaoggetti o la visibilità attraverso i vetri posteriori. “Oggi possiamo unire il mondo digitale e quello reale, ricreando in modo estremamente preciso l’esperienza a bordo delle auto,” ha spiegato Michael Wolf, supervisore realtà virtuale, di Ford Europa. “Ci affidiamo sempre alle conoscenze e all’immaginazione dei nostri designer, che per realizzare i nostri prototipi adesso hanno a loro disposizione anche uno strumento molto più sofisticato.” Gli ingegneri utilizzano il 3D Cave a Colonia, in Germania, sedendo all’interno del veicolo di prova mentre all’esterno vengono proiettate simulazioni tridimensionali. Grazie a speciali occhiali 3D polarizzati con sensori di movimento a infrarossi, possono interagire con il veicolo determinando, per esempio, la visibilità degli specchietti retrovisori, o l’accessibilità delle tasche portaoggetti delle porte. Nell’ambiente virtuale esterno sono presenti pedoni e ciclisti, per aiutare gli ingegneri a verificare la visibilità dal posto di guida. Il sistema permette anche di cambiare, alla semplice pressione di un pulsante, elementi dell’interfaccia all’interno del veicolo per mettere a punto l’ergonomia. L’impianto di Colonia ha un gemello a Dearborn, negli Usa, mentre altre versioni, più semplici e a parete singola, vengono utilizzate in diverse location in tutto il mondo. Gli ingegneri Ford hanno utilizzato il Cave per sviluppare il potenziale del nuovo sistema Easy Access Door della B-max, che si avvale di porte, anteriori incernierate e posteriori scorrevoli, che integrano il montante centrale al loro interno per garantire il maggiore spazio possibile di accesso all’abitacolo. E’ stato determinante per assicurare la migliore visibilità in città, e per sperimentare diversi design per i tergicristalli, come quello “a farfalla”, in cui le singole spazzole si muovono in direzioni opposte. Per la Focus, il Cave è stato utilizzato per definire la forma del parabrezza e massimizzare lo spazio a disposizione per i passeggeri, sperimentando diversi design per i sedili anteriori e i poggiatesta. E’ servito inoltre a capire l’impatto del design delle porte sulla visibilità, e ad eliminare eventuali riflessi che avrebbero potuto ridurre la visibilità dei display di bordo. Ford sta sviluppando ulteriormente il Cave per provare anche i sistemi di intrattenimento e rendere ancora più precise le simulazioni di guida. Specifici pattern di illuminazione permetteranno di studiare come riflessi e luminosità interna variano a seconda dell’ora del giorno e delle condizioni metereologiche. “Il Cave ci permette di analizzare i design con facilità e più rapidamente,” ha spiegato Michael Wolf. “Per esempio, sviluppare tre diverse forme di montanti e installarle sul prototipo può richiedere fino a 10 giorni. Con il simulatore virtuale abbiamo bisogno di non più di uno o due giorni, risparmiando tempo e risorse.” Nelle occasioni in cui la presenza fisica di un componente è necessaria, Ford si avvale di sofisticate stampanti 3D in grado di realizzare oggetti dalle forme complesse sovrapponendo migliaia di strati di materiale plastico. La stampa 3D permette di costruire componenti grandi fino a 700mm, miscelando tre tipi diversi di resina, sia dura che morbida. Ford ha utilizzato la stampa 3D per produrre i prototipi dei pannelli dei sedili e delle maniglie delle porte durante lo sviluppo della nuova B-max, nonché i rivestimenti dei montanti anteriori e alcuni elementi del paraurti della nuova Kuga. Ford sta al momento studiando la possibilità di integrare questa tecnologia nei processi di produzione industriale di componenti per le auto. “La stampa 3D ci permette di creare forme complesse e componenti che precedentemente avrebbero richiesto molte ore di lavoro per la produzione a mano, o in ogni caso in modo artigianale,” ha spiegato Sandro Piroddi, supervisore Rapid Technology, di Ford Europa. “Ha un enorme potenziale che potrà essere esplorato per la produzione delle future auto Ford.”  
   
   
APPROVATO IL BILANCIO DI TRENTINO TRASPORTI SPA  
 
Trento, 20 maggio 2013 - Si è tenuta il 16 maggio l´assemblea della società di infrastruttura del trasporto pubblico. Il Presidente della società Ezio Facchin ha dato lettura del documento contabile ai rappresentanti della Provincia autonoma di Trento e di alcuni comuni intervenuti, che hanno con voto unanime approvato il bilancio 2012 che chiude con 182.733 euro di utile. Come noto dopo l´unificazione Atesina-trento Malè del 2002 la Provincia ha proceduto ad una riorganizzazione della società Trentino Trasporti S.p.a., al fine di consentire modalità di affidamento dei servizi di trasporto pubblico nel rispetto di quanto previsto dalla disciplina di settore ed ha disposto la costituzione di una società interamente pubblica, “Trentino Trasporti Esercizio S.p.a.”, operativa a partire dal 1° gennaio 2009 per la Provincia e per i Comuni/comunità soci. La società Trentino Trasporti S.p.a. È ¨ diventata dunque società “di infrastruttura”, proprietaria dei vari beni strumentali all’esercizio del servizio pubblico di trasporto da mettere a disposizione dei gestori dei servizi, ed in particolare di Trentino Trasporti Esercizio S.p.a. Mediante un contratto di affitto di azienda. Trentino Trasporti S.p.a. Da quella data, con i 100 dipendenti di cui dispone, si occupa dunque della progettazione e realizzazione degli investimenti per la parte autoservizio relativi ai trasporti pubblici urbani ed extraurbani o funzionali al miglioramento dell’intermodalità e per la parte ferroviaria, oltre a curare la manutenzione dei treni in esercizio sulla Trento-malè e l´acquisizione del materiale rotabile (treni e autobus). Sono tanti i progetti in corso. Tra tutti i più rilevanti sono quello del prolungamento da Marilleva a Mezzana della linea ferroviaria e quello della realizzazione dell´officina ferroviaria a Trento in loc. Spini. Si tratta di interventi che sono spesso di grande complessità tecnica e gestionale, come ha ricordato Facchin, con procedure che inevitabilmente comportano tempi di conclusione diversi da quelli che nel secolo scorso hanno visto in soli due anni la realizzazione della Valsugana tra Trento e Tezze. Il progetto del prolungamento è stato perfezionato ed approvato in tre anni di intenso lavoro congiunto tra la società e la Provincia. E´ stato ricordato inoltre, nel corso della riunione, il processo che ha condotto alla enucleazione della società di infrastruttura. Oggi, è stato ricordato, vi è la sempre più marcata esigenza di un raccordo molto stretto con la società di gestione, in omaggio ad un principio di valutazione dell´impatto sui costi gestionali di ogni opera che deve caratterizzare la pianificazione di infrastrutture per i servizi pubblici. Proprio per l´esigenza di mantenere una visione unitaria del fenomeno trasporto è stato proposto all´assemblea di procedere a rinnovo degli organi societari (la scadenza dell´attuale Cda è avvenuta il 31 dicembre scorso) in un quadro di forte collegamento con gli organi di Trentino trasporti esercizio, non solo per andare verso una governance più snella ma anche per una più comune impostazione delle attività tra le due società, specie in un momento in cui occorre una presenza di sintesi per affrontare i delicati passaggi del rinnovo degli affidamenti del servizio extraurbano ed urbano (in scadenza a fine anno) e delle relazioni con le parti sindacali, al fine di un contenimento del costo del personale ed un incremento della produttività (nella tutela di posizioni di precariato) pena la riduzione dei servizi in danno dell´utenza e degli stessi lavoratori.  
   
   
ONERI DI INVESTIMENTO ANAS: ASSESSORE BASILICATA IN CONFERENZA STATO REGIONI - LE REGIONI RITENGONO DI DOVER APPROFONDIRE LA FONDATEZZA DELLE RICHIESTE DELL’AZIENDA NAZIONALE AUTONOMA DELLE STRADE  
 
Potenza, 20 maggio 2013 - La Conferenza Stato Regioni ha approvato il 16 maggio una relazione dell’assessore alle Infrastrutture della Regione Basilicata Luca Braia sulla corresponsione ad Anas degli oneri di investimento sugli interventi finanziati con Fondi europei e con il Fondo Sviluppo e Coesione. L’assessore ha partecipato al tavolo come rappresentante della Commissione Infrastrutture e Trasporti per l’assenza dell’Assessore alle Infrastrutture della Regione Campania, che presiede la commissione, e su delega del presidente De Filippo poiché la Basilicata è Regione vicaria. Braia ha evidenziato che la quota forfettaria del 15% per la corresponsione degli oneri di investimento è stata unilateralmente definita da Anas. “Tale formulazione – ha detto Braia- non è accolta dalle Regioni che ritengono di dover approfondire la fondatezza delle richieste”. Braia ha ricordato inoltre che già in sede di Commissione tutti gli assessori hanno evidenziato come tali dubbi siano ancor più evidenti a fronte di opere realizzate col cofinanziamento di fondi strutturali. “In tale contesto – ha detto l’assessore - le richieste di Anas sarebbero rimesse in discussione, sia sotto il profilo della legittimità, sia sotto quello delle modalità di calcolo”. Per tale motivo Braia ha sottolineato la necessità di chiedere l´avvio di un confronto con le Amministrazioni nazionali interessate alla gestione dei vari Fondi. Braia ha anche evidenziato la necessità di ottenere chiarimenti circa le questioni poste dalla Commissione europea sulla classificazione o meno di Anas quale public authotity e dal Mise sulla riformulazione dei quadri economici da parte di Anas. L’assessore Braia ha infine proposto di non riconoscere più nei Quadri Economici di Progetto gli oneri di investimento, fino alla risoluzione delle questioni. “La fermezza delle richieste – ha detto infine Braia - è finalizzata ad una urgente risoluzione della questione nelle sedi deputate”.  
   
   
LOMBARDIA.BLOCCO SS36, 5 MLN PER IMPRESE PROVINCIA SONDRIO  
 
Milano, 20 maggio 2013 - Una riserva di 5 milioni di euro sulla misura Credito Adesso per le aziende con sede operativa nella provincia di Sondrio e un abbattimento di 3 punti percentuali sul tasso di interesse che le stesse pagano agli istituti bancari. E´ quanto ha deciso la Giunta di Regione Lombardia, su proposta dell´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione, di concerto con l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità, per dare un sostegno alle attività produttive del territorio di Sondrio, interessate dal blocco della Ss36, con la possibilità di estensione della misura a imprese di altri territori interessate dagli stessi disagi. Misura Di Urgenza - Come è noto, da alcuni giorni, la Ss36 è stata chiusa da Anas in via precauzionale a causa delle lesioni nel rivestimento e delle irregolarità lungo la pavimentazione, dovute agli incrementi delle spinte gravanti sulla galleria di Monte Piazzo. Il traffico è deviato sulla Sp72. Questa situazione crea difficoltà al sistema economico della provincia di Sondrio, con importanti ricadute sulla produttività delle imprese. ´Con questa misura di urgenza - spiega l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione - abbiamo l´obiettivo di sostenere le imprese del territorio di Sondrio, che devono fronteggiare una situazione di ulteriore difficoltà causata dal blocco della Ss36´. Il Provvedimento - Sulla linea ´Generale´ della misura già attiva Credito Adesso, finalizzata a sostenere il capitale circolante delle imprese, sono previsti dunque: una riserva pari a 5 milioni di euro per le imprese con sede operativa nella provincia di Sondrio; un contributo in conto interessi, attraverso l´abbattimento di 3 punti percentuali rispetto al tasso che verrebbe accordato dall´istituto bancario convenzionato in base al rating dell´impresa. Segnale Per Il Territorio - ´La chiusura della Ss36 - dichiara l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità - sta creando disagi non solo viabilistici ma anche economici. Come Regione Lombardia stiamo seguendo l´evolversi della situazione, cercando di intervenire in maniera tempestiva per limitare il più possibile i disagi. In pochi giorni abbiamo ottenuto da Trenord quattro nuove corse di collegamento tra Milano e Tirano e oggi presentiamo un aiuto economico concreto. Un segnale importante di attenzione in un momento di forte difficoltà per il comparto produttivo della Valtellina´.  
   
   
PUGLIA, ANAS: AGGIUDICATO UN BANDO DI GARA PER OLTRE 1 MILIONE E 100 MILA EURO  
 
Bari, 20 maggio 2013 - L`anas ha pubblicato il 17 maggio in Gazzetta Ufficiale l`esito di una gara d`appalto relativa ad un intervento nella regione Puglia. La gara aggiudicata, per un investimento complessivo di oltre 1,1 milioni di euro, prevede l`esecuzione dei lavori di manutenzione straordinaria consistenti nell`adeguamento dello spartitraffico centrale della strada statale 7 `Appia` dal km 647,400 al km 666,500, tra Taranto e Brindisi. I lavori sono stati aggiudicati all`impresa Orlando Di Costanzo srl. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara: http://www.stradeanas.it/  
   
   
BRESCIA, UN MILIONE PER LA MANUTENZIONE STRADALE  
 
Brescia, 20 maggio 2013 - Regione Lombardia ha erogato alla Provincia di Brescia un milione di euro per la riqualificazione delle strade. Lo ha annunciato l´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità nel corso di un incontro con i rappresentanti di Enti locali e del mondo imprenditoriale, che si è svolto il 17 maggio a Brescia. Questa è stata la terza tappa di un tour che l´assessore intende compiere in tutti i capoluoghi di provincia entro il mese di giugno, per ascoltare dalla viva voce del territorio le reali necessità di chi ci vive e ci lavora. Strade Più Sicure - Il finanziamento fa parte di un fondo regionale di oltre 4 milioni di euro, destinato a interventi straordinari dovuti a calamità e situazioni di pronto intervento. ´Strade in ordine sono strade più sicure e più veloci sia per le persone che per le merci e sono un requisito indispensabile per rendere più competitiva questa parte di Lombardia´ ha evidenziato l´assessore, introducendo l´impegno della Regione per aiutare Brescia e la sua provincia a superare la crisi economica attraverso una migliore accessibilità.  
   
   
ELETTRIFICAZIONE DELLA TRATTA FERROVIARIA ASCOLI-PORTO D’ASCOLI.  
 
Ancona, 20 maggio 2013 - Finalmente completata l’elettrificazione della tratta ferroviaria Ascoli – Porto d’Ascoli, che sarà operativa, con un netto miglioramento per l’utenza, a partire dal 9 giugno, con l’entrata in vigore dell’orario estivo di Trenitalia. “Un impegno rispettato nei tempi e nei risultati – afferma il presidente della Regione Gian Mario Spacca – per il quale la Regione si è spesa molto, sia intermini di scelta politica, sia in termini di investimenti. Un impegno che conferma la costante attenzione della Regione per il Piceno. Non potevamo assolutamente permetterci di ritardare una infrastruttura così essenziale per il territorio. Sulla tratta in questione grazie all’elettrificazione della linea, potranno viaggiare treni più moderni e confortevoli, più veloci, senza alcun tipo di barriera architettonica e con enormi benefici per l’ambiente visto che l’elettrificazione comporta un notevole abbattimento delle emissioni inquinanti. Avremo 16 collegamenti in più al giorno tra l’entroterra e la costa e si risparmierà fino a mezz’ora di tempo nella percorrenza. Da oggi inoltre anche Ancona e Ascoli sono più vicine. Ci sarà un innesto diretto con la linea adriatica e questo permetterà di usufruire di più collegamenti sia di trasporto dei passeggeri che commerciali con ricadute economiche positive per tutto il territorio”. Il nuovo servizio è stato illustrato oggi nei locali della stazione ferroviaria di Ascoli Piceno, alla presenza dell’assessore regionale ai Trasporti, Luigi Viventi, dell’amministratore delegato di Trenitalia Vincenzo Soprano, dei vertici di Rete Ferroviaria Italiana (il direttore della direttrice adriatica Paolo Pallotta e il direttore territoriale Luciano Frittelli), del sindaco di Ascoli Guido Castelli, del presidente della Provincia Piero Celani e delle altre autorità locali e regionali. L’investimento complessivo per la realizzazione dell’opera è stato di oltre 11 milioni di euro, circa 10 dei quali da parte della Regione Marche. “Una cifra considerevole – sottolinea l’assessore Luigi Viventi – per un’opera dichiarata prioritaria a inizio legislatura, poiché ritenuta strategica sia per l’intero sistema del trasporto pubblico locale, sia per rispondere alle esigenze di miglioramento della mobilità del territorio ascolano”. Il tratto elettrificato è lungo 32 chilometri, di cui quasi 29 riguardano lo sviluppo della tratta ferroviaria e circa 3,3 i binari della stazione di Offida e Ascoli Piceno, compresi i deviatoi. L’elettrificazione, la cui presentazione, come ha ricordato l’assessore Viventi, coincide con i 150 dalla nascita della Linea ferroviaria Adriatica, avvenuta il 17 maggio 1863, consentirà il transito di convogli più veloci, oltre che qualitativamente migliori dei precedenti, dal ramo Ascoli Piceno - Porto d’Ascoli all’intera rete nazionale e viceversa, senza sostituzione di motrice e quindi con notevole risparmio di tempo. A partire dal 9 giugno, dunque, saranno operativi i collegamenti diretti tra Ascoli Piceno e Ancona, più volte richiesti dall’utenza e considerati strategici dalla Regione, a vantaggio di tutto il sistema della mobilità locale e, in particolare, dei numerosi pendolari che quotidianamente percorrono questo tragitto. Con l’ammodernamento dell’infrastruttura ferroviaria, inoltre, si ridurranno le emissioni inquinanti lungo la direttrice ascolana, sia in maniera diretta, con la eliminazione della trazione diesel, sia indiretta, con la auspicabile riduzione degli autoveicoli sulle strade.  
   
   
NUOVI SERVIZI FERROVIARI IN ALTO ADIGE: DURNWALDER A ROMA INCONTRA L´AD MORETTI  
 
Bolzano, 20 maggio 2013 - Lo stato di avanzamento del maxiprogetto dell’areale ferroviario di Bolzano, il passaggio della gestione della linea Merano-bolzano alla Provincia, la realizzazione di nuove fermate a San Giacomo e a Varna, l’ampliamento delle stazioni di Bressanone, Merano e San Candido: queste alcune questioni discusse il 16 maggio a Roma dal presidente della Provincia Luis Durnwalder con l´ad di Ferrovie italiane Mauro Moretti. Sono molti i temi in agenda nella collaborazione tra Provincia e Ferrovie italiane, sui quali periodicamente viene fatto il punto negli incontri tra il Presidente della Provincia e l´Amministratore delegato delle Ferrovie. Oggi a Roma Luis Durnwalder ha aggiornato Mauro Moretti sui problemi del trasporto pubblico regionale e le possibili nuove infrastrutture lungo le linee ferroviarie. Uno dei punti centrali del colloquio è stato il passaggio alla Provincia della gestione della linea Merano-bolzano "per consentire una gestione coordinata dell´intero tracciato da Malles al capoluogo, di stabilizzare il cadenzamento dell´orario su tutta la tratta", spiega Durnwalder. Moretti condivide l´impostazione e si dice disponibile a interpellare il Ministero, competente del rilascio della concessione di esercizio e quindi della subconcessione. Sulla linea del Brennero la Provincia punta a migliorare le perdite di tempo dovute a carenze infrastrutturali e ad intervenire con mirati miglioramenti strutturali: riqualificazione della stazione di Bressanone, nuove fermate a Bolzano sud (San Giacomo), a Varna, riqualificazione dei servizi per passeggeri alle stazioni di Fortezza e Brennero. Sulla linea della Pusteria si propone di realizzare una rimessa a San Candido con il passaggio in proprietà alla Provincia. Durnwalder ha insistito nuovamente sulla necessità di realizzare la variante di Riga, "che consentirebbe l´accesso dei treni dalla Pusteria direttamente a Bressanone e Bolzano senza interscambiare a Fortezza e guadagnando 15 minuti." Durnwalder ha chiesto a Rfi la collaborazione per avviare uno studio di fattibilità. La Provincia chiede inoltre l´ampliamento delle strutture per l´utenza alla stazione di Brunico con il cofinanziamento di Rfi. Su questi punti l´ad Moretti "ha segnalato la sua disponibilità, una volta effettuate le stime necessarie di infrastrutture e terreni e chiariti alcuni passaggi tecnici", riferisce Durnwalder. Oltre ad affrontare i temi del tracciato ferroviario attorno al capoluogo di Bolzano, agli interventi nella struttura di Le Cave e al coordinamento con Rtc per il trasporto merci, Durnwalder ha fatto il punto con Moretti sul maxiprogetto dell´areale ferroviario di Bolzano: individuazione di proposte valide per il raggio di curvatura della stazione, le esigenze di rimessaggio e manutenzione dei treni e l´accesso alla nuova autostazione sotterranea. Durnwalder ha ricordato che la seconda fase, partita nell´aprile 2013, comprende la redazione di un piano di attuazione e delle progettazioni architettoniche preliminari del nuovo centro mobilità e delle reti infrastrutturali. Il concetto definitivo del piano di attuazione e del progetto preliminare del centro mobilità sarà disponibile entro ottobre 2013. Con Moretti si è parlato della nuova stazione con centro intermodale (autobus urbani e extraurbani, biciclette, treni) e dell´impegno della Provincia a realizzare il nuovo scalo, con la contropartita di 24 ettari dell´areale. Si lavora già all´accordo per le prossime fasi, l´ad Moretti ha confermato di condividere la procedura finora seguita e preannunciato che a breve giungerà la proposta di Ferrovie italiane in merito.  
   
   
A BRESCIA. ASSESSORE: 10 MILIONI PER METROTRANVIA  
 
Brescia, 20 maggio 2013 - Regione Lombardia ha stanziato 10 milioni di euro per la metrotranvia di Brescia. Lo ha annunciato l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità, definendolo ´un´azione di start up, visto che si tratta di un´infrastruttura, che ci permette di entrare nel dettaglio dell´operatività e dei costi reali di gestione´. Regione Lombardia ha quindi ´lanciato´ un messaggio forte di vicinanza sia alla Provincia che al Comune per quanto riguarda questa infrastruttura.