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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Maggio 2013
MANTENERE UNA STRATEGIA DI SICUREZZA INFORMATICA PER PROTEGGERE UN EUROPA INTERCONNESSA  
 
Bruxelles, 20 maggio 2013 - Si seguito l’intervento di Cecilia Malmström Commissario Ue per gli Affari interni alla Conferenza europea Cyber ​​Security, "Protezione della Internet Economy": “ Buone giorno signore e Signori, Cyberspazio, e di Internet in particolare, sono diventati una parte integrante della nostra vita. E ´difficile immaginare come si sia mai esistito senza di essa, e il valore di un Internet aperto e libero è enorme. Tuttavia, l´anonimato che il cyberspazio offre la possibilità di connettersi con chiunque, ovunque, porta con sé anche un certo rischio. I criminali possono facilmente abusare di queste strutture per il loro guadagno. Oggi, semplicemente affittare una "botnet", una rete di computer infetti, in sostanza sfruttando la vostra e la potenza di elaborazione del computer per inviare milioni di messaggi di spam e attacchi di hacker, il targeting migliaia di computer in ore di rubare la nostra identità, informazioni e denaro. Le opportunità economiche che il cyberspazio offre non solo per i legali, ma sempre più anche per le attività illegali non sono passati inosservati dai criminali. I nostri cittadini sono sempre più preoccupati per la criminalità informatica; indagini Eurobarometro indicano crescente livelli di preoccupazione per la sicurezza informatica, con il 74% degli intervistati che dichiarano che il rischio di diventare una vittima del cybercrime è aumentato nel corso dell´anno passato. Uno su cinque utenti dice che la paura della criminalità informatica li rende meno propensi a fare acquisti online. In sostanza, l´economia digitale è inferiore al suo potenziale. L´unione europea non può rimanere inattivo di fronte a questa minaccia per il nostro benessere economico e sociale. Così abbiamo preso ispirazione da diversi Stati membri dell´Ue che avevano prodotto le strategie di sicurezza informatica, e ha adottato una comunicazione su una strategia di sicurezza informatica dell´Ue questo febbraio. Quando dico "noi", intendo i miei colleghi vicepresidente Neelie Kroes e Alto rappresentante Catherine Ashton, che ha guidato il lavoro su questa strategia insieme a me. La strategia ha due scopi generali. Esso fornisce una base per una maggiore cooperazione tra i diversi attori e - soprattutto - indica la direzione per il lavoro futuro. In termini di contenuti, la strategia afferma chiaramente che non vi è alcun trade-off tra sicurezza e libertà online. Tuttavia, la libertà nel cyberspazio non deve essere identificata con impunità. Per il cyberspazio di rimanere aperti e liberi, le stesse norme, principi e valori che l´Unione europea sostiene offline dovrebbe valere anche on-line. Ci auguriamo che la strategia dell´Unione europea consentirà un cambiamento radicale nel modo in cui garantiamo la sicurezza informatica. Esso si basa su tre elementi principali: 1. Riducendo drasticamente la criminalità informatica, mi si espanderà su questo punto poco; 2. Migliorare la nostra capacità di recupero della sicurezza informatica e capacità di risposta. Ciò richiederà una nuova normativa sulle società di reporting attacchi informatici. Una delle caratteristiche principali di questa proposta legislativa dalla vicepresidente Kroes è l´obbligo per le autorità che ricevono le notifiche di incidenti informatici, di segnalare agli incidenti delle forze dell´ordine che sono sospettati di essere di una grave natura penale. Ci aspettiamo che tale obbligo - se e quando verrà adottata - di avere un forte impatto su uno dei più grandi ostacoli nella lotta contro la criminalità informatica: l´attuale livello di attività illegale che non è semplicemente segnalato alla polizia. 3. Sostenere l´uso di Internet come strumento di libertà e di potenziamento delle capacità di sicurezza informatica di tutto il mondo. Sarà inoltre sviluppato un componente di difesa cibernetica Ue. Mentre tutti e tre gli elementi della strategia sono ugualmente importanti mi concentrerò qui su come possiamo migliorare la capacità dell´Ue di combattere i crimini informatici. Un attore centrale per aiutare le forze dell´ordine in questa lotta è appena stato creato quattro mesi fa, quando ho inaugurato il Centro di criminalità informatica europea - Ec3 - nei Paesi Bassi. L´ec3, facendo parte di Europol, si sforzeranno di essere il punto di riferimento europeo per la lotta contro la criminalità informatica, dotata di tecnologia state-of-the-art e di un forte team di personale altamente qualificato. Il Centro sarà compiere la sua missione, aiutando gli Stati membri a smantellare e distruggere altre reti di criminalità informatica. - Si svilupperà rilevazione e strumenti forensi per gli investigatori la criminalità informatica; - Essa fornirà valutazioni delle minacce specializzati; - Esso offrirà una formazione più mirata per le forze dell´ordine, giudici e pubblici ministeri. Pur essendo ambizioso, dobbiamo anche essere realistici. Il Centro non può inizialmente concentrarsi su tutti i tipi di criminalità informatica. Frode, intrusioni e internet abuso su minori sono quindi tra i reati che saranno mirati nella fase iniziale. La chiave del successo del Ec3 è la cooperazione. Questo va oltre la cooperazione proprio nel Enforcement Comunità Legge come Ec3 funziona con una vasta gamma di partner come altre agenzie dell´Ue; squadre di pronto intervento informatico; aziende del settore privato, e membri della comunità di ricerca. La Commissione è inoltre concentrata sulla necessità di garantire la legislazione forte ed efficace per contrastare la criminalità informatica. Una nuova direttiva è in procinto di essere adottata relativa agli attacchi contro i sistemi di informazione, che criminalizzano una serie di reati informatici, tra cui vari tipi di pirateria informatica, nonché l´uso di botnet. L´ue ha già adottato una direttiva relativa alla lotta contro l´abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pedopornografia, che gli Stati membri sono attualmente in fase di incorporare nei rispettivi ordinamenti giuridici nazionali. Inoltre, abbiamo lanciato una iniziativa senza precedenti, insieme con gli Stati Uniti, una Global Alliance against Child Sexual Abuse online. Questa iniziativa, già uniti da 49 paesi in tutto il mondo, rappresenta un forte impegno da ministri. Essi si sono impegnati a migliorare l´identificazione delle vittime, per aumentare la quantità di procedimenti penali, per ridurre la quantità di immagini di abusi sessuali disponibili online e per aumentare la consapevolezza. La Commissione garantirà che i risultati Global Alliance in più di una semplice firma fino a principi generali. Attualmente stiamo raccogliendo gli impegni assunti dai ministri su quali azioni si avvieranno nel prossimo futuro. In autunno 2014, i partecipanti si riuniranno negli Stati Uniti per valutare i progressi e fissare nuovi obiettivi per il Global Alliance. Credo fermamente che la cooperazione fra i partecipanti impegnati in questa alleanza può portare a un salto di qualità nella lotta contro il bambino abusi sessuali online. Naturalmente, vi è la necessità di una cooperazione internazionale non solo su questi crimini informatici specifici e particolarmente orribile, ma anche sulla criminalità e la sicurezza informatica in generale. Mentre abbiamo bisogno di lavorare con molti paesi in tutto il mondo, partner principale sono gli Stati Uniti. Siamo di fronte a sfide simili. Vediamo che i gruppi criminali organizzati sono sempre più forti. Attacchi sponsorizzati dallo stato sono un problema crescente, così come la minaccia da attori non statali. E, per certi versi ancora più preoccupanti, sono pericolose discussioni che hanno luogo in cui alcuni paesi - Russia e Cina comprese - L´avvocato di regolazione internazionale che frenare la natura aperta e libera di internet. Due settimane fa ho visitato il Segretario Janet Napolitano e il procuratore generale Eric Holder, per discutere di come l´Ue e gli Usa possono approfondire ulteriormente la nostra cooperazione in materia di sicurezza informatica e la criminalità informatica. Dico approfondire la cooperazione, perché molto è già stato fatto. Ho grandi speranze che la prossima Ue Usa ministeriale a Dublino il prossimo mese sarà in grado di concordare nuovi obiettivi per la nostra cooperazione. Infine, la sicurezza informatica è chiaramente un problema nella mente di quasi tutti. Provoca un sacco di dibattito e tutti d´accordo che dobbiamo fare di più. Ma è nostro compito fare in modo che questi impegni vengano tradotti in azioni. E non ci sono soluzioni rapide. Invece abbiamo bisogno di continuare a concentrarsi sulla realizzazione di risultati tangibili. Anche se ognuno si sente solo come un piccolo passo, sono passi nella giusta direzione, ed è così che noi rafforziamo la sicurezza e garantire la libertà di Internet. Benjamin Franklin, una volta coniato la frase "ben fatto è meglio che ben detto". Quando si tratta di sicurezza informatica non potrei essere più d´accordo. E mentre abbiamo ancora una lunga strada da fare, credo che le azioni della Commissione europea, il Seae e gli Stati membri hanno assunto nel corso degli ultimi tre anni dimostrano che siamo sulla strada giusta.”  
   
   
UE: LA DIGITALIZZAZIONE DELLE NOSTRE ECONOMIE  
 
Bruxelles, 20 maggio 2013 – Di seguito l’intervento di Neelie Kroes Vice-presidente della Commissione europea responsabile per l´Agenda digitale, all’ 11 ° European Business Summit: “ Per aggiungere un commento a questo discorso, vedere la versione sociale del discorso qui Il nostro mondo sta andando in linea. Sempre più servizi, dal settore bancario a governo, dall´energia all´istruzione. E non c´è dubbio, che porta enormi vantaggi per la produttività, la competitività, e posti di lavoro. Online le piccole imprese a crescere ed esportare il doppio. Internet crea posti di lavoro due anni e mezzo per ogni uno perso. L´aumento della banda larga porta una spinta economica che vale miliardi. In questo settore, come in altri, non dimentichiamo il nostro fiore all´occhiello: il mercato unico. Significa che è possibile viaggi, il commercio, effettuare transazioni, ovunque tu sia. Senza confini, senza barriere. Il mondo on-line dovrebbe essere la nuova casa naturale per quel mercato unico. Online, non dovrebbe importare se un business si trova a Bruxelles e Bratislava. Ma siamo a rischio di creare nuovi confini in linea, anche quando abbiamo passato decenni portando giù nel mondo reale. Prendete il cloud computing. E ´un modo completamente nuovo di erogare It per le imprese. Si potrebbe dare una spinta economica di centinaia di miliardi. Ma standard incompatibili e rischio di "fortezze nazionale" distruggendo quei benefici. Oppure prendere l´eGovernment. Registrazione del vostro business, pagare le tasse, le offerte per i contratti - sono tutti facili online. Che la convenienza dovrebbe essere disponibile attraverso i confini troppo. Ma abbiamo bisogno di riunire i sistemi nazionali. Oppure prendere i servizi di telecomunicazioni. Ict permette di grandi nuovi servizi, tra cui business-to-business. Come immediata, videoconferenze a buon mercato. Ma attualmente il mercato europeo delle telecomunicazioni è in realtà solo 27 mercati nazionali distinti. Attualmente, i consumatori e le imprese hanno la loro scelta limitata a ciò che è in offerta a livello locale. Gli operatori non possono servire un mercato a livello europeo. Quindi non possono raggiungere le dimensioni e la scala di investire, innovare e competere a livello globale. Oggi molte aziende trovano tariffe di roaming un irritante costosa. Che sarà ancora peggio, in un mondo di macchine per le comunicazioni della macchina, dove tutto è connesso, dalla vostra auto per il vostro portafoglio. Ma immaginare una Europa in cui gli operatori possono fornire servizi digitali in tutta l´Ue, ovunque essi si trovino. Dove gli utenti di telecomunicazioni possano godere di tali servizi stessi, ovunque essi vivono o lavorano. Offrendo una spinta per l´intero ecosistema Internet - agli operatori per i produttori di apparecchiature per i progettisti di app. E per l´intera economia oltre. Perché abbiamo bisogno di aziende per le barriere smash, pensare europeo, e competere a livello globale: anche contro i giganti americani. Ci sarà presto la possibilità di presentare proposte su un mercato unico delle telecomunicazioni. Questa è una delle principali priorità per il resto del mio mandato. Le barriere al mercato unico digitale sono ostacoli alla crescita. Sono determinato a buttarle giù ovunque li trovo. In realtà, io sono la stessa età di Alex Ferguson. Ma non ho intenzione di andare in pensione fino a quando ho completato questo compito. Fino a quando ho aiutato tutti i nostri cittadini e le imprese colgono l´opportunità digitale. Allora possiamo realmente ottenere più giocatori europei della Champions League globali ".  
   
   
ROBOT CHE GIOCA A BADMINTON PER TESTARE LE PROGETTAZIONI SOFTWARE DEL FUTURO  
 
Bruxelles, 20 maggio 2013 - La spinta a diminuire l´impatto ambientale dei macchinari di produzione sta portando i costruttori a concentrarsi su nuovi modi per incorporare l´efficienza energetica nella progettazione dei nuovi prodotti. Una risposta è data dal primo robot che gioca a badminton, progettato per testare un´applicazione software che ottimizza l´efficienza energetica nella progettazione dei macchinari. Il robot è il risultato del progetto Estomad ("Energy Software Tools for Sustainable Machine Design"), guidato dal Centro di tecnologia meccatronica delle Fiandre (Fmtc) in Belgio, che ha studiato gli approcci alla progettazione all´interno di settori, come quello agricolo e quello tessile, che sono orientati alle prestazioni e capacità, piuttosto che all´efficienza energetica. L´obiettivo principale del progetto, che ha ricevuto finanziamenti Ue per quasi 2 milioni di euro, è stato quindi quello di sviluppare una metodologia e relativi strumenti Tic per modellare, simulare, analizzare e ottimizzare flussi e perdite di energia in ogni parte di un intero macchinario. Wim Symens, direttore tecnico del Fmtc ha detto: "Abbiamo deciso di costruire un robot che gioca a badminton per dimostrare le nuove tecnologie che stiamo sviluppando. La ragione per cui abbiamo optato per un robot che gioca a badminton è che abbiamo pensato sarebbe stato un dimostratore davvero convincente; un ottimo modo per attirare l´attenzione. Non c´è mai stato un robot che gioca a badminton contro il quale chiunque può giocare". Ha poi aggiunto: "Siamo riusciti a ridurre il consumo energetico del robot del 50 %". Ciò che il team ha scoperto dall´osservazione del robot è stato che il consumo energetico dei macchinari installati può essere ridotto in modo progressivo con modifiche immediate, come la sostituzione dei motori elettrici standard con motori alternativi ad alta efficienza. Con i nuovi schemi di progettazione sviluppati dal team Estomad, si prevede che i macchinari abbiano in media un risparmio energetico del 30 % durante la loro vita utile. Ci si aspetta che la tecnologia recentemente adattata aiuti anche l´industria automobilistica. Questo approccio è stato precedentemente impiegato per prodotti come frigoriferi e lavatrici. L´industria ha già espresso interesse verso l´esecuzione di questo tipo di analisi dell´efficienza energetica. Ad esempio, uno degli otto partner coinvolti nel progetto è Picanol, specializzato nella costruzione di macchinari di alta tecnologia per la tessitura. Secondo le dichiarazioni, esso ha ridotto il consumo energetico dei propri macchinari esistenti fino al 15 % integrando il software Estomad nella propria catena di produzione. Il team Estomad ritiene che in futuro gli ingegneri potrebbero usare questo software per i macchinari persino prima della loro costruzione. Effettuare un´analisi virtuale in una fase iniziale, essi dicono, potrebbe dare un vantaggio competitivo all´industria. Tom Boermans della società di consulenza per le soluzioni di ingegneria Lms International in Belgio, un altro partner nel progetto, dice: "Un approccio virtuale è sempre da preferire. Si possono simulare anche strane condizioni; grande velocità o temperature molto elevate. Nella vita reale questi test sono molto costosi". Si pensa che il robot che gioca a badminton e il software innovativo aiuteranno gli ingegneri di molti settori industriali diversi a ridurre il consumo energetico delle loro linee di produzione, rendendo la produzione più sostenibile e riducendo allo stesso tempo i costi dei loro prodotti finali. Per maggiori informazioni, visitare: Estomad http://www.Estomad.org/    
   
   
"CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA SCIENZA COMPUTAZIONALE"  
 
Barcellona, 20 maggio 2013 - Dal 5 al 7 giugno 2013 si terrà a Barcellona, in Spagna, la "Conferenza internazionale sulla scienza computazionale" (Iccs 2013). Il tema della conferenza è "Calcolo ai confini della scienza", per evidenziare la crescente importanza e il progresso della teoria e della pratica della scienza computazionale alle frontiere della scienza. La conferenza si concentrerà sui recenti sviluppi in materia di metodi computazionali per la modellazione di sistemi complessi in diverse aree della scienza, algoritmi scientifici scalabili, strumenti software avanzati, griglie computazionali e metodi numerici avanzati. Verterà sulle nuove aree di applicazione, quali i sistemi fisici, la biologia computazionale e dei sistemi, i sistemi ambientali, la finanza, ma anche studi umanistici e sistemi socio-economici, in cui i suddetti modelli, algoritmi e strumenti possono essere applicati in modo efficiente. La conferenza fornirà una piattaforma per docenti e ricercatori provenienti dai settori delle scienze biologiche e informatiche, per esplorare l´integrazione della bioinformatica in queste discipline, oltre alle strategie per presentare la bioinformatica come un interessante settore problematico per gli scienziati informatici. Interessanti sono anche i modi innovativi di presentare la bioinformatica come disciplina scientifica e percorso professionale agli studenti non ancora iscritti all´università e agli insegnanti. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Iccs-meeting.org/iccs2013/    
   
   
24ª CONFERENZA IRLANDESE SUI SEGNALI E I SISTEMI  
 
Letterkenny, 20 maggio 2013 - Il 20 e 21 giugno 2013 si svolgerà a Letterkenny, in Irlanda, la 24ª conferenza irlandese sui segnali e i sistemi (Issc 2013). In uno scenario digitale in continuo progresso, questa conferenza intende affrontare tutti gli aspetti dei segnali e dei sistemi. La conferenza si concentra su elaborazione del segnale digitale, controllo e comunicazioni, progettazione, algoritmi e modellazione di sistemi per un´ampia gamma di applicazioni. L´evento di quest´anno si concentrerà in particolare sulle sfide globali della sicurezza dei sistemi e dei dati. Essa coprirà aree come codificazione sicura, infrastrutture cloud e sicurezza della telefonia mobile. Questa conferenza è progettata per essere un importante forum per scienziati informatici, esperti di sicurezza e ingegneri di sistemi per scambiare conoscenze specialistiche sul futuro della moderna elaborazione sicura del segnale digitale. Il simposio si articolerà in conferenze plenarie e dibattiti. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Issc.ie/site/view/7/    
   
   
MILANO, LE TECNOLOGIE ALLUNGANO LA GIORNATA E LA VITA  
 
Milano, 20 maggio 2013 - Donne instancabili e tenaci per un milanese su due: se l’uso del tempo è la variabile più importante per descrivere le attività femminili, sono gli uomini ad approfittare di più dei risparmi di ore possibili grazie alle nuove tecnologie: circa 40 minuti al giorno. Infatti, per uso dei mezzi più diffusi, computer e telefonino, gli uomini superano le donne e passano ogni giorno due ore e mezzo al computer contro un’ora e mezzo delle donne e due ore al telefonino contro una delle donne. Rispetto agli uomini, per le donne le nuove tecnologie sono più utilizzate per stare in contatto con gli amici e per avere più tempo libero per sé, per gli uomini prevale rispetto alle donne l’aspetto del risparmio, grazie anche agli affari online. Crescono le imprese legate all’high tech a Milano, + 3,3% in tre anni, oggi superano le 12mila e danno lavoro a 170 mila addetti. Sono questi alcuni dei dati che emergono da una indagine della Camera di Commercio di Milano su oltre 200 imprenditori e lavoratori milanesi ad aprile 2013, da un sondaggio Camera di commercio – Digicamere ad aprile 2013 e Vfb e da un’elaborazione sui dati del registro delle imprese. Tecnologie e risparmio di tempo - Grazie alle nuove tecnologie, dallo smartphone, ad internet, il tempo a disposizione dei milanesi si moltiplica, e così in una giornata riescono a fare molte cose in più. Si “guadagnano” ogni anno 40 minuti in più al giorno, in quanto il tempo è utilizzato più intensamente. In dieci anni una vita più intensa (+25% di attività svolte giornalmente). Ma dove vengono investite queste “ore extra”? Principalmente nel lavoro (il 30,6% riesce a lavorare di più e con più rendimento; il 15,1% riesce a svolgere più attività contemporaneamente), ma anche per essere più informati (33,3%) e per risparmiare (10,8%: sulle telefonate, posta, fax, ecc.). Minori invece i vantaggi per la qualità della propria vita: solo per il 2,2% le nuove tecnologie hanno liberato più tempo libero per sé mentre per lo 0,5% è ora possibile viaggiare di più. E rispetto a 100 anni fa? Per i milanesi, oggi è come vivere l’intensità di 30 vite in una sola, per quantità di impegni e risultati che sembrano trenta volte tanti rispetto ad allora. Le imprese del settore hi-tech a Milano - Nel 2012 le imprese di alta tecnologia sono a Milano 12.537 in crescita del +0,6% dal 2011 e del +3,3% dal 2009. Due imprese su cinque si occupano di produzione di software, consulenza informatica e attività connesse (5.124, il 40,9%) mentre più di una su cinque di attività dei servizi d´informazione e altri servizi informatici (3.456, il 27,6%). Seguono le imprese di attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi, di registrazioni musicali e sonore (1.244, il 9,9%) e quelle di telecomunicazioni (998, l’8%). Le imprese hi-tech della provincia di Milano rappresentano la metà dell’intero settore in Lombardia (50,1%) e più di un decimo del settore su scala nazionale (11,1%). Gli addetti del settore hi-tech a Milano - A Milano e provincia gli addetti del settore hi-tech sono quasi 170 mila e crescono in un anno del +0,2%. Gli impiegati nei servizi hi-tech, l’86,9% del totale, crescono del +2,3%. Gli addetti nei servizi hi-tech a Milano crescono nella produzione di software, consulenza informatica e attività connesse (+8,4%, il 36,5% del totale). Emerge da un’elaborazione dell’Ufficio studi della Camera di Commercio di Milano su dati Infocamere 2011 e 2012.  
   
   
DIGITALDIVIDE.UMBRIA.IT È IL NUOVO PORTALE WEB PER SEGNALARE COPERTURA E LIVELLI DELLA RETE DIGITALE IN UMBRIA  
 
Perugia, 20 maggi 2013 - Un nuovo Portale Web voluto dalla Giunta regionale per offrire la possibilità di discussione e di segnalazione delle esigenze di connettività sul territorio umbro è stato presentato questa mattina, giovedì 16 maggio, nella sede regionale di Piazza Partigiani a Perugia. “Il progetto, ha affermato l’assessore regionale alle infrastrutture immateriali, Stefano Vinti, nasce dall’esigenza di monitorare lo stato del Digital Divide nel territorio regionale e si inserisce nell’ambito delle attività per l’Umbria Digitale legate all’Agenda Digitale Europea ed all’Agenda Digitale Italiana. L’obiettivo, secondo l’assessore, è quello di conoscere l’evoluzione dell’impegno che la Giunta Regionale ha avviato da tempo in Umbria per la costruzione di una rete digitale che possa coprire tutti i territori, soprattutto attraverso la banda larga. E’ un diritto quello di avere la possibilità di usufruire di una rete digitale adeguata ed accessibile, e tutti, cittadini ed imprese, dovrebbero avere lo stesso livello di copertura e di servizio. Il Portale, ha continuato Vinti, è stato realizzato da Centralcom in collaborazione con la Facoltà di Fisica dell’Università di Perugia e ci consentirà di mantenere un quadro accurato ed attuale della situazione di connettività regionale. L’aggiornamento sarà effettuato con il contributo dei cittadini, delle imprese, delle Pubbliche Amministrazioni e degli Operatori consentendo di evidenziare le aree regionali coperte e le criticità, o segnalando eventuali esigenze di integrazione e adeguamento delle infrastrutture causate dall’evoluzione della domanda di banda. Le informazioni acquisite, ha sottolineato l’assessore, potranno essere utili anche per orientare e supportare le scelte di investimenti pubblici e privati per lo sviluppo delle reti di ultima generazione nella nostra regione. Gli obiettivi del progetto, che si concretizza con la realizzazione di questo portale, sono da un lato il superamento di ogni forma di esclusione digitale assicurando l’accesso alla rete come diritto universale; dall’altro favorire lo sviluppo delle infrastrutture di nuova generazione per sostenere una crescita ad alto contenuto tecnologico e di conoscenza”. Il portale, digitaldivide.Umbria.it, è uno strumento con cui l´utente (cittadino, azienda, amministrazione) può segnalare situazioni di carenza di servizi a banda larga o esigenze di maggiori prestazioni; costituirà un supporto grazie al quale le amministrazioni potranno elaborare politiche di sviluppo e incentivo delle infrastrutture per telecomunicazioni ed infine sarà un mezzo a disposizione degli operatori per fornire informazioni circa la copertura dei propri servizi. “Accanto a questo, ha dichiarato l’Amministratore di Centralcom, Brunello Castellani, bisogna anche tener presente che il Portale non sarà il luogo ove segnalare disservizi e reclami verso uno specifico operatore (perchè in questo caso bisogna rivolgersi all’operatore stesso ed eventualmente alle associazioni dei consumatori); non sarà nemmeno uno strumento per effettuare denunce generiche e non documentate sulla mancanza di banda larga (si raccolgono solo segnalazioni puntuali e individuali)ed infine non sarà un mezzo di propaganda o pubblicità ove cercare adesioni alle proprie iniziative”. Il professor Luca Gammaitoni, della Facoltà di Fisica dell’ Università di Perugia, che ha collaborato alla realizzazione dell’iniziativa, ha anche aggiunto che l’Università “continuerà la collaborazione anche attraverso incontri periodici con gli studenti che così potranno diventare i primi operatori e segnalatori sul territorio”. “Il tutto, ha concluso l’assessore Vinti, avrà successo ovviamente se ci sarà grande collaborazione da parte dei cosiddetti ‘utenti’, cittadini, imprese e amministrazioni pubbliche che con le loro segnalazioni ci permetteranno di avere un quadro sempre più aggiornato e puntuale della copertura digitale dell’Umbria”. Per accedere al Portale basterà la registrazione di un account utente e attraverso l’App “Digital Divide” sarà possibile accedere anche da dispositivi mobili.  
   
   
UNA PROVINCIA TECNOLOGICA DA MEDAGLIA DI BRONZO L’APPLICATIVO INFORMATICO E-WORKS MESSO IN CAMPO DA TRENTINO NETWORK PREMIATO DAL FORUM UCC  
 
Trento, 20 maggio 2013 - Un sistema informatico intelligente che migliora la capacità di fare rete e i tempi di interazione tra i vari enti pubblici ottenendo anche una riduzione dei costi di trasferta con l’aumento del telelavoro e della formazione a distanza. È questa, in sintesi, la motivazione che sta alla base della medaglia di bronzo assegnata al sistema informatico e-works, elaborato dalla Provincia autonoma di Trento con il supporto della società di sistema Trentino Network, durante la terza edizione del “Forum Ucc Collaborazione e Comunicazione Unificata” organizzato a Milano dalla community Forum Ucc. “Si tratta di un premio nazionale rilevante – riporta l’amministratore delegato di Trentino Network, Alessandro Zorer - che testimonia gli sforzi fatti dalla Provincia per l’efficientamento nella Pubblica Amministrazione e consentire una maggiore sinergia delle amministrative territoriali in rete”. Il Premio “Forum Ucc Collaborazione e Comunicazione Unificata” è stato assegnato da una Commissione di esperti che ha valutato il valore del progetto presentato, il grado di diffusione, di utilizzo e di integrazione tra diversi sistemi di Unified Collaboration e Communication, vale a dire sistemi che consento di unire in un’unica semplice interfaccia diverse modalità di comunicazione. “E-works – ha spiegato l’ingegnere Paolo Bertolini di Trentino Network- è uno strumento che consente di realizzare comunicazioni via chat, via telefono e anche videoconferenze, permettendo anche di condividere con gli altri utenti le applicazioni presenti sul proprio computer. I punti di forza di questo sistema informatico sono costituiti dal fatto che è stato pensato per poter garantire continuità al servizio anche quando la quantità di banda a disposizione è bassa. E-works, infatti, va a modificare automaticamente la qualità dell’audio e del video a seconda della quantità di banda disponibile. Gli utenti sono profilati e questo garantisce maggiore sicurezza dei dati e il totale rispetto della privacy. Si possono realizzare delle videoconferenze anche con utenti esterni, vale a dire non profilati, ed è un sistema totalmente integrato sia con la telefonia aziendale che con le stazioni di videoconferenza da sala”. L’applicativo e-works è stato introdotto all’interno delle amministrazioni pubbliche locali a luglio del 2012 e in soli nove mesi ha raccolto ben 1.031 utenti. Dipendenti pubblici che, come dimostrano i dati d’utilizzo del sistema informatico, hanno subito apprezzato le potenzialità del sistema informatico: in meno di un anno si sono realizzate 788 ore di videoconferenze con un numero totale di partecipanti pari a 8.081 e con picchi di utilizzo che hanno raggiunto i 4.727 (78 ore) al mese. Di particolare interesse risultano inoltre i dati relativi al telelavoratoro: dopo la prima fase di sperimentazione per la quale si era previsto un numero di postazioni pari a 25, a gennaio si sono aggiunte altre 85 postazioni, raggiungendo così quota 110. Tutto ciò ha consentito e consente di razionalizzare i costi dal momento che vengono eliminati i costi di trasferta, rimborsi chilometrici, buoni pasto, ecc. I primi enti che hanno sperimentato con successo l’applicativo sono il Dipartimento Organizzazione Personale Affari Generali della Provincia, l’Agenzia Provinciale per la Famiglia, Natalità e le Politiche Giovanili e l’A.p.s.s che ne ha apprezzato i benefici tanto da inserirli pienamente all’interno del proprio piano di miglioramento. Inoltre, questi dati dimostrano che il sistema e-works può perfettamente essere adottato per attività di sportello: “In questo modo - ha aggiunto Paolo Bertolini - si consentirebbe agli utenti finali di svolgere le loro pratiche da remoto senza utilizzare l’automobile, risparmiando costi e tempo e specialmente riducendo lo stress”. Un premio, dunque, quello attribuito alla Provincia autonoma di Trento, meritato per un sistema che andrà a migliorare sempre di più le relazioni tra istituzioni pubbliche e a tendere anche le relazioni tra pubblico e privato.  
   
   
LOMBARDIA.ASS.SICUREZZA:VIGILI CONSULTINO BANCHE DATI INCONTRO DEL RESPONSABILE LOMBARDO CON L´OMOLOGO PIEMONTESE ANDREMO DAL MINISTRO ANGELINO ALFANO CON NOSTRE RICHIESTE´  
 
 Milano, 20 maggio 2013 - Possibilità di accedere al Servizio d´informazione Centrale da parte delle polizie locali, possibilità dell´extraterritorialità da parte degli agenti tra regioni diverse soprattutto in vista di Expo 2015 e possibilità, sempre per la polizia locale, di avere maggiore autonomia. Sono questi i tre temi su cui si è focalizzato l´incontro avvenuto il 16 maggio a Palazzo Lombardia tra l´assessore alla Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione della Regione Lombardia e assessore alla promozione della Sicurezza e della Polizia locale della Regione Piemonte, Riccardo Molinari. Gli Archivi - Temi questi su cui i due assessori si sono detti in perfetto accordo. ´ Chiederemo - ha detto il responsabile lombardo - di essere ricevuti dal Ministero dell´Interno Angelino Alfano perché vogliamo che il Servizio d´informazione che consente l´immediata visualizzazione della situazione giudiziaria di una persona, possa essere accessibile anche alle polizie locali e non solo alle forze dell´ordine come polizia e carabinieri´. ´E´ un meccanismo che consentirebbe - ha continuato l´assessore - maggiore efficacia ed efficienza nel controllo del territorio da parte dei nostri agenti, supportando in maniera concreta l´operato delle altre forze dell´ordine´. L´idea è di cominciare con una sperimentazione sui capoluoghi delle due regioni e poi, se l´iniziativa si rivelerà valida ed utile, chiederemo che possa essere estesa ad altre realtà territoriali. Extraterritorialita´ - ´C´è poi - hanno proseguito i due assessori - il tema dell´extraterritorialità. Si tratta di consentire agli agenti della polizia municipale di poter intervenire non solo da un comune all´altro, ma anche di poter andar a scavalco di diverse regioni. Ad esempio - hanno continuato - la vicinanza territoriale ed economica tra Piemonte e Lombardia consentirebbe un miglior controllo del territorio. Su queste iniziative intendiamo coinvolgere anche la Regione Veneto´. Piu´ Autonomia ´Rimane poi sempre sullo sfondo anche il grande capitolo - ha detto l´assessore lombardo - di una sempre maggiore autonomia e capacità di iniziativa da parte delle polizie locali. Anche di questo parleremo con il ministro Alfano. È indispensabile, infatti, attivare tutti gli strumenti possibili per conseguire maggiore efficacia ed efficienza nel controllo del territorio´.  
   
   
AOSTA: FIRMATO IL PRIMO CONTRATTO IN FORMATO ELETTRONICO  
 
Aosta, 20 maggio 2013 - L’amministrazione regionale ha stipulato, venerdì 17 maggio 2013, ha stipulato il suo primo contratto d’appalto con modalità elettronica. L’innovativa procedura informatica, introdotta dal decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179 (noto come decreto crescita-bis o decreto sviluppo-bis), convertito con modificazioni nella legge 17 dicembre 2012, n. 221, rappresenta un importante passo nell’applicazione delle misure di informatizzazione pubblica e per quanto attiene la progressiva dematerializzazione dei procedimenti amministrativi, che si inseriscono nel più ampio progetto di implementazione del codice dell’amministrazione digitale, al fine di rendere la pubblica amministrazione più efficiente e più facilmente “raggiungibile” dal cittadino. Attraverso la procedura informatica, i contratti d’appalto e le concessioni di lavori, servizi e forniture redatti in forma pubblica amministrativa sono firmati dalle parti, in presenza dell’Ufficiale rogante, con firme digitali con evidente semplificazione delle procedure e risparmio dei costi per il non utilizzo dei documenti cartacei. E’ inoltre da sottolineare, la possibilità di procedere così all’invio telematico del contratto all’Agenzia delle Entrate, ciò consente l’assolvimento dell’imposta di bollo in via forfettaria, con un notevole risparmio per le imprese. L’importo di 45 euro, infatti, comprende l’assolvimento dell’imposta di bollo (a prescindere dalle pagine) dell’originale, della copia per l’Agenzia delle Entrate e degli allegati, se questi ultimi non sono soggetti al bollo fin dall’origine.  
   
   
SEI NUOVI POLI SCIENTIFICI PER SOSTENERE LA STRATEGIA DEL DANUBIO  
 
Bruxelles, 20 maggio 2013 - La Commissione europea, gli scienziati e i responsabili politici dei 14 Stati della regione del Danubio hanno inaugurato sei poli scientifici che hanno lo scopo di sostenere lo sviluppo economico della regione. L´attività di questi sei poli riguarderà segnatamente: le risorse idriche, il territorio e il suolo, le bioenergie, l´aria, lo scambio e l´armonizzazione di dati e la specializzazione intelligente. I poli, presentati nel corso di una riunione ad alto livello che si è tenuta il 16 maggio a Bratislava, forniranno conoscenze scientifiche a sostegno della strategia per il Danubio e favoriranno inoltre la cooperazione scientifica in tutta la regione. All´odierna manifestazione d´inaugurazione hanno partecipato, tra gli altri, il primo ministro slovacco S.e. Robert Fico e il vicepresidente della Commissione europea Maroš Šefčovič (Memo/13/441). In questa occasione il vicepresidente Šefčovič ha dichiarato: "La strategia dell´Ue per la regione del Danubio ha lo scopo di stimolare la crescita e l´occupazione in quest´area, mediante miglioramenti nell´elaborazione delle politiche e nei finanziamenti. La scienza può dare un aiuto realmente efficace, fornendo ai responsabili politici dati basati su elementi concreti che li aiutano a operare scelte consapevoli per una regione in cui sussistono enormi differenze a livello geopolitico ed economico". Máire Geoghegan-quinn, commissaria europea per la ricerca, l´innovazione e la scienza, ha dichiarato: "Questi poli, che costituiscono un ottimo esempio di cooperazione transnazionale nel settore scientifico e politico e un punto di riferimento nell´Ue e al di fuori di essa, possono migliorare i risultati scientifici ed economici della regione". I poli concernenti le risorse idriche, il territorio e il suolo, le bioenergie e l´aria valuteranno queste risorse fondamentali in relazione alle esigenze individuate in materia di tutela dell´ambiente, irrigazione e sviluppo agricolo ed energia. Il polo relativo ai dati ha lo scopo di facilitare lo scambio e l´armonizzazione di dati chiari e comparabili in settori come la biodiversità, la morfologia del fiume, i rischi d´inondazione e di siccità, i suoli, le risorse e il potenziale delle colture e dell´energia. Esso offrirà inoltre un comune punto di accesso ai dati per l´intera regione, la cui prima versione operativa dovrebbe essere disponibile entro il mese di dicembre dell´anno in corso. Il polo sulla specializzazione intelligente valuterà come concentrare le risorse sulle principali priorità scientifiche in base al potenziale economico della regione del Danubio anziché suddividere iniziative e investimenti in modo troppo limitato. I poli riuniranno la comunità scientifica dei 14 Stati del Danubio, coinvolgendo la maggior parte delle accademie delle Scienze della regione, la Conferenza dei rettori del Danubio (alla quale partecipano 54 università) e numerosi altri organismi di ricerca. I partecipanti collaboreranno al polo o ai poli di loro scelta, in funzione delle rispettive priorità e competenze. La partecipazione resta aperta ad altre parti interessate. I poli favoriranno la cooperazione non soltanto tra gli scienziati, ma anche tra gli scienziati e i responsabili politici, e incoraggeranno a tener maggiormente conto dei risultati scientifici nell´elaborazione delle politiche. Per la comunità scientifica sono previste riunioni a scadenze regolari, mentre i responsabili politici verranno aggiornati su base annua. Contesto Tra le personalità politiche che hanno partecipato all´odierna manifestazione di Bratislava figuravano anche: il Ministro per la strategia economica dell´Ungheria, Zoltán Cséfalvay; il ministro federale per la scienza e la ricerca dell´Austria, Karlheinz Töchterle; il Ministro delegato per l´istruzione superiore, la ricerca scientifica e lo sviluppo tecnologico della Romania, Mihnea Costoiu, e il membro del Parlamento europeo, Edit Herczog. La strategia dell´Unione europea per la regione del Danubio è stata avviata nel 2011 (Ip/11/472), due anni dopo che i governi dell´Ue ne avevano fatto richiesta. Questa iniziativa verte su quattro priorità: collegare la regione del Danubio, proteggere l´ambiente, creare prosperità e rafforzare la regione. La Commissione europea ha recentemente pubblicato una relazione sullo stato d´avanzamento della strategia per la regione del Danubio (Ip/13/307) in cui chiede che, dopo un buon inizio, si proceda con maggiore celerità. Per restare competitiva, la regione ha bisogno di investimenti intelligenti e strategici, che permettano di sfruttare i punti di forza locali e di utilizzare più efficacemente e combinandoli meglio i fondi pubblici, europei, nazionali e regionali. Detta regione deve prevedere priorità strategiche per quanto concerne le spese ed eliminare gli ostacoli all´innovazione al fine di sfruttare pienamente il potenziale regionale e creare posti di lavoro di elevata qualità. Il Centro comune di ricerca (Ccr), che costituisce il servizio scientifico interno della Commissione europea, ha lanciato nel novembre 2011 un´iniziativa denominata "Sostegno scientifico alla strategia per il Danubio". Questa iniziativa verte su quattro priorità: protezione dell´ambiente, irrigazione e sviluppo agricolo, navigabilità e produzione di energia. I 14 Stati della regione danubiana sono: Germania, Austria, Ungheria, Repubblica ceca, Slovacchia, Slovenia, Bulgaria, Romania, Croazia, Serbia, Bosnia e Erzegovina, Montenegro, Ucraina e Moldova. Nella regione vivono oltre 100 milioni di persone. Link Seconda conferenza di alto livello della iniziativa "Sostegno scientifico alla strategia per il Danubio" (Bratislava, 16 maggio 2013) e ulteriori informazioni sui poli faro: http://ec.Europa.eu/dgs/jrc/index.cfm?id=2470&obj_id=4480&dt_code=evn&lang=en  Materiali per le riunioni scientifiche: partecipanti, verbali, presentazioni e relazioni (marzo 2013): http://ec.Europa.eu/dgs/jrc/index.cfm?id=1410&obj_id=16440&dt_code=nws&lang=en&ori=hln  Prima conferenza di alto livello della iniziativa "Sostegno scientifico alla strategia per il Danubio" (Bruxelles, 24 aprile 2012): http://ec.Europa.eu/dgs/jrc/index.cfm?id=3910&obj_id=4120&dt_code=evn&lang=en&ori=hln  Strategia dell´Ue per la regione del Danubio: http://ec.Europa.eu/regional_policy/cooperate/danube/index_en.cfm    
   
   
LA RICERCA TOSCANA SULLE ALI DI “PEGASO”: FINANZIATE ALTRE 70 BORSE PER DOTTORATI INTERNAZIONALI  
 
Firenze, 20 maggio 2013 – Hanno tempo fino a lunedì 3 giugno le Università toscane per presentare domande su dottorati internazionali di ricerca. Scade infatti quel giorno il termine, fissato dal bando della Regione Toscana, entro cui presentare domanda per accedere ai nuovi fondi (2,8 milioni di euro: di cui 2,4 su Fse e 0,4 dalla stessa Regione) che consentiranno di finanziare ulteriori 70 borse di dottorato per altrettanti giovani toscani di talento. “Giovani che con le loro ricerche – sottolinea Stella Targetti, vicepresidente – possono favorire lo sviluppo e l’innovazione della Toscana mettendo in rete le eccellenze del nostro sistema universitario e rafforzando le sinergie tra alta formazione, ricerca, professioni e mondo produttivo”. Nell’ultimo biennio (2011-2012) la Regione Toscana ha già finanziato questa linea di attività, collegata con il progetto “Giovanisì“, con un importo complessivo, tra fondi europei e fondi regionali, di 9 milioni con cui sono state finanziate 150 borse di dottorato (50 nel 2011 e 100 nel 2012), cui è stato dato il nome del cavallo alato, da sempre nello stemma della Regione Toscana . “Con un totale di 220 borse Pegaso e con quelle che ancora potranno venire – sintetizza Targetti – investiamo sulle nostre intelligenze e non è certo un caso che la Regione, in quest’ultimo triennio, abbia deciso di puntare e di dare continuità a un percorso così strategico per il nostro futuro”. L’obiettivo specifico del nuovo avviso riguarda il sostegno alla competitività del sistema toscano e all’occupazione. Destinatari saranno giovani laureati. Per ciascuna nuova borsa arriveranno 20 mila euro all’anno per un totale dunque di 40 mila euro a borsa nel biennio. Per richiedere il finanziamento sono necessarie alcune caratteristiche fra cui la presenza di una rete collaborativa con il sistema imprenditoriale e/o pubblico, l’utilizzo della lingua inglese, l’obbligatorietà di periodi di studio e ricerca all’estero. L’adozione della graduatoria è prevista entro il 26 luglio. Le domande dovranno essere presentate da specifiche “associazioni temporanee di scopo” costituite fra Università pubbliche statali con sede in Toscana, Università per stranieri di Siena, Istituti di istruzione universitaria a ordinamento speciale, Istituzioni di formazione e ricerca avanzata, Enti di ricerca pubblici nazionali operanti in Toscana.  
   
   
TERNI - PROGETTO INNOVAZIONE SCUOLE  
 
Terni, 20 maggio 2013 - La creatività dei giovani al servizio dell’innovazione. Con una iniziativa rivolta agli studenti degli ultimi anni degli scuole secondarie superiori della provincia la Camera di Commercio di Terni promuove la cultura dell’innovazione e della tutela della proprietà industriale. “I giovani sono i destinatari privilegiati di ogni azione volta a favorire il rinnovamento, la creatività e lo sviluppo – dice il Presidente della Camera di Commercio di Terni Enrico Cipiccia– e per questo la Camera di commercio ritiene necessario coinvolgere i ragazzi in un più ampio disegno di impulso alla innovazione tecnologica e alla tutela delle idee” L’attività, grazie ad una convenzione tra Ministero dello Sviluppo Economico ed Unioncamere, si situa all’interno di un programma finalizzato a promuovere e fornire assistenza sulla proprietà industriale dedicato sia alle Piccole e Medie Imprese della provincia di Terni che agli aspiranti imprenditori. Gli incontri si terranno lunedì 20 e martedì 21 maggio prossimi presso l’Istituto tecnico industriale, l’Istituto professionale Ipsia ed il Liceo scientifico Donatelli a Terni e presso l’Istituto tecnico Maitani ad Orvieto. “In ciascun incontro – continua Cipiccia - si porterà l’attenzione degli studenti in modo semplice e immediato, anche con il supporto di mezzi audiovisivi, sull’importanza di avere un’idea innovativa e sulla possibilità di considerarla una propria risorsa in termini professionali e lavorativi. Ai ragazzi verrà poi illustrata l’esistenza di strumenti, come il brevetto, che tutelano i diritti di chi ha un’idea economicamente remunerativa.” “Investire sulla creatività ha oggi un valore strategico per le imprese e per le persone. Per le imprese si tratta di attingere a nuove risorse, sfruttate finora in piccolissima parte – conclude il Presidente camerale - Per le persone significa lavorare in ambienti più stimolanti e dinamici, e soprattutto, aumentare la soddisfazione che deriva dall’essere protagonista.”  
   
   
A BRESCIA.REGIONE LANCIA PARTNERSHIP CON UNIVERSITÀ  
 
Brescia, 20 maggio 2013 - Dare il via a una collaborazione tra Regione Lombardia e Università di Brescia, per coinvolgere gli studenti in progetti che abbiano a che fare con la realizzazione di strutture, infrastrutture e servizi inerenti Expo 2015. La proposta, lanciata dal professor Sergio Pecorelli, rettore dell´ateneo bresciano, è stata annunciata e accolta dall´assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo, che oggi ha presentato un´informativa alla Giunta. ´Si tratta - ha spiegato l´assessore - di un´idea positiva e interessante, nell´ottica di valorizzare la preparazione dei giovani che studiano nelle scuole e università lombarde, che diventerebbero così protagonisti del grande evento che Milano e la Lombardia si apprestano a ospitare´. Fare Sistema Per Expo - L´università di Brescia ha già da tempo sottoscritto Protocolli d´intesa con altre istituzioni locali, come la Camera di Commercio, il Comune e la Provincia, l´Università Cattolica del Sacro Cuore e l´Associazione industriale bresciana, per fare sistema al fine di promuovere azioni e iniziative di valorizzazione del territorio bresciano in vista di Expo. Il percorso sarà dunque quello di coinvolgere gli studenti, (in particolare delle aree di ingegneria, architettura, economia e medicina) per fare in modo che, dalla provincia che vanta numerosi primati nazionali in campo economico, enogastronomico e culturale, si possa dare una formazione unitaria ai ragazzi.  
   
   
VANDANA SHIVA ALL’UNIVERSITÀ BICOCCA: “RITORNARE ALLA TERRA PER USCIRE DALLA CRISI”  
 
Milano, 20 maggio 2013 - Sostenibilità ambientale, economica e sociale. Sono le tematiche di cui si è discusso il 16 maggio all’Università di Milano-bicocca, in occasione della lecture di Vandana Shiva, l’attivista indiana inventrice di Navdanya, un’organizzazione per la protezione della biodiversità e la salvaguardia dei semi. All’appuntamento, organizzato nell’ambito degli Expo Days, hanno partecipato, fra gli altri, Filippo Del Corno, assessore alla cultura di Milano, Marialuisa Lavitrano, Prorettore per l’internazionalizzazione e componente del Comitato Scientifico Expo, Carla Facchini, direttore del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, Francesca Zajczyk, docente di Sociologia dell´Ambiente e del Territorio. Al centro della lecture, dal titolo “Il futuro della terra nelle mani di chi?”, le modalità di sfruttamento delle risorse naturali del nostro pianeta e il legame con la situazione economica e sociale dei contadini, oltre che le dinamiche di preservazione dell’ambiente. «Per uscire dalla crisi e per dare un nuovo futuro alle giovani generazioni – ha spiegato Vandana Shiva agli studenti che hanno riempito l’aula magna dell’Ateneo - è necessario un cambiamento di paradigma: dobbiamo abbandonare l´austerità per tornare alla semplicità. L´allontanamento dalla Terra è ciò che causa la crisi, solo il ritorno alla terra madre, organismo vivente che interconnette tutti noi, può quindi accordarsi con un modello di sviluppo alternativo, al cui centro si trova il benessere dell´umanità e dal quale nascono prodotti di qualità e nuovi posti di lavoro. Insomma, il futuro della Terrà è la terra stessa». Nel corso dell’incontro è stata anche annunciata la collaborazione tra l’Università di Milano-bicocca e la professoressa Shiva, in vista di Expo 2015. «Vandana Shiva - ha detto Marialuisa Lavitrano - collaborerà con la nostra Università nell’ambito del cluster che all’interno dello spazio espositivo di Expo 2015 sarà dedicato al riso. L’impegno di Vandana Shiva per la salvaguardia dei semi testimonia l’importanza delle risorse alimentari, il pericolo dell’ingegneria genetica e il dovere di garantire una equa distribuzione delle risorse in base ai bisogni. E queste sono anche le grandi tematiche di Expomilano 2015, l’importante sfida a cui Milano si sta preparando e alla cui realizzazione il nostro Ateneo ha attivamente collaborato. Siamo convinti che le Università debbano essere in prima linea nel creare e favorire opportunità di condivisione del sapere, per acquisire livelli sempre più elevate di consapevolezza, dialogo e comprensione per affrontare temi fondamentali che riguardano noi tutti. Lo sviluppo sostenibile, la sicurezza e la qualità delle risorse alimentari sono diritti universali a cui non si può rinunciare». L’incontro è stato organizzato dall’Università degli studi di Milano-bicocca, membro del Comitato Scientifico Internazionale per Expo 2015, con la collaborazione di Fondazione Culturale Responsabilità Etica e di Fondazione Roberto Franceschi Onlus.  
   
   
ELEZIONI RAPPRESENTANZE STUDENTESCHE UNIVERSITÀ DI PERUGIA: NESSUNA INGERENZA DELLA PRESIDENTE MARINI  
 
Perugia, 20 maggio 2013 - Una nota di Palazzo Donini informa che “la presidente della regione Catiuscia Marini non ha certo bisogno delle lezioncine del consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani per sapere quale è il suo ruolo istituzionale e quali le sue prerogative. Sono dunque davvero fuori luogo le preoccupazioni del consigliere Marchesani circa una supposta ingerenza della Presidente nella vicenda relativa alla esclusione di alcune liste di studenti per le prossime elezioni delle rappresentanze studentesche all´università degli studi di Perugia”. “Il consigliere Marchesani dovrebbe ormai sapere bene che non è nello stile della Presidente l´intromissione in vicende che riguardano altre istituzioni. Intromissione invece che lo stesso Marchesani effettua in maniera davvero imbarazzante, continua la nota, arrivando ad intimare addirittura l´Università degli Studi dal non concedere sanatorie e quant’altro, dimostrando, lui sì, una totale mancanza di rispetto dell´autonomia della istituzione universitaria. In ogni caso, precisa la nota, la presidente Marini - che nella giornata odierna è stata impegnata nei lavori della conferenza delle regioni ed in incontri con rappresentanti del governo - non ha avuto alcun contatto con i vertici dell´Ateneo, né tantomeno con i membri della Commissione deputata al controllo degli adempimenti elettorali, verso la quale la stessa presidente nutre profondo rispetto e stima, certa che il loro agire è e sarà assolutamente corretto. Anche perchè della stessa commissione fanno parte giuristi che appartengono a quella scuola di studi giuridici dell´Università di Perugia che vanta secoli di storia”. “La presidente Marini, conclude la nota di palazzo Donini, ha per contro avuto numerosi contatti e ricevuto diverse comunicazioni da parte di molti studenti universitari preoccupati di non poter partecipare democraticamente alla competizione elettorale. A loro ha manifestato comprensione e condivisione, ribadendo il concetto che ogni competizione elettorale debba potersi svolgere in condizioni di assoluta trasparenza e correttezza, al fine di garantire il libero e democratico confronto elettorale. Ciò ancor più per l’Università degli studi di Perugia che rappresenta uno dei più antichi, qualificati e prestigiosi Atenei del nostro paese”.  
   
   
LE SCUOLE RACCONTANO I MASCHI E LE FEMMINE TERZA EDIZIONE DELLA RASSEGNA TEATRALE PER LE SCUOLE “LA GABBIANELLA FORTUNATA” . IN SCENA I LAVORI DELLE CLASSI  
 
Parma, 20 maggio 2013 – Un bambino a cui piacerebbe fare la “principessa” e una bambina che sogna di essere “giocatore di calcio”. Gli stereotipi si combattono anche da piccoli, soprattutto quando si tratta della differenza fra maschi e femmine. Per questo la rassegna teatrale “La Gabbianella fortunata” è stata dedicata quest’anno al tema “Maschi – Femmine: tra pregiudizi, emozioni, rispetto”. Giunta alla terza edizione questa rassegna di laboratori teatrali promossa dalla Provincia, presenta oggi e domani al Teatro al Parco i lavori prodotti nel corso dell’anno scolastico. Percorsi a tema che bambini e ragazzi delle primarie (3°,4°,5°) e secondarie di primo grado hanno compiuto partendo dalle origini del problema della violenza sulle donne che ostacola fin dall’infanzia un naturale sviluppo di uguaglianza nei rispetto delle differenze dei generi. “Siamo soddisfatti di questa iniziativa che promuoviamo per la terza annualità - ha detto l’assessore provinciale Marcella Saccani nell’incontro con la stampa svoltosi prima dell’inizio degli spettacoli – Il teatro garantisce a bambini e ragazzi uno spazio di libertà e consapevolezza perché è uno degli strumenti per ragionare anche su temi come quello del rapporto uomo donna, di come si impara ad agire, e sulla violenza per capire non quando è avvenuta ma prima che si insedi”. “Questa rassegna rientra in un progetto complessivo dell’azienda Ausl e della Provincia finanziato dalla Regione il cui cuore è proprio una iniziativa di sensibilizzazione – ha sottolineato Massimo Fabi direttore generale dell’azienda sanitaria – un percorso rivolto agli operatori sociali per ciò che possono mettere in campo contro la violenza sulle donne, e anche per i cittadini fra cui i ragazzi sono un riferimento fondamentale”. “ Il lavoro del teatro è importante perché non è solo un sentire una lezioncina ma ti coinvolge in un rapporto che è molto di più, va più a fondo. I bambini imparano a padroneggiare se stessi, la relazione, a rispettare i ruoli reciproci” – ha spiegato Ermanno Mazza, pedagogista dell’università degli studi di Parma. “ Il teatro è un gioco serio – ha aggiunto Clementina Balocchi, insegnante e animatrice teatrale – in questa esperienza ho potuto rilevare la grande passione degli insegnanti, la voglia di credere che il teatro è uno strumento di crescita. La Gabbianella diventa un percorso per insegnanti e ragazzi e il teatro una forma di civiltà che indaga i comportamenti umani”. E la Gabbianella è una rassegna che promette anche grandi risultati. Los corso anno la media di Tizzano ha vinto un prestigioso premio nazionale: il Premio Gaber per il teatro per ragazzi. Come detto i lavori finali sono in scena oggi e domani al Teatro al Parco con inizio dalle 18 e in serata dalle 20.30. Queste le scuole e classi che hanno partecipato alla 3° edizione Scuola primaria Corazza – 4° C; Scuola primaria Corazza – 4° A; Scuola primaria A. Frank – 4°B (I.c. Ferrari); Scuola primaria A. Frank - 3° B (I.c. Ferrari); Scuola secondaria di 1° grado Ferrari – corso F (I.c. Ferrari); Scuola secondaria di 1° grado di Neviano – 3°A (I.c. Neviano e Lesignano); Scuola secondaria di 1° grado di Lesignano – 3°A (I.c. Neviano e Lesignano); Scuola primaria di Gaiano – 3° (I.c. Guatelli di Collecchio); Scuola primaria Guatelli di Collecchio – 3° D (I.c. Guatelli di Collecchio); Scuola primaria Adorni – 5° A (I.c. Micheli); Scuola secondaria di 1° grado Toscanini – gruppo misto 1°, 2°, 3°; Scuola secondaria di 1° grado di Tizzano – classi 1°, 2°, 3°; Scuola primaria Verdi di Corcagnano – 4°B; Scuola primaria Rodari – 4° B (I.c. Salvo d’Acquisto); Scuola primaria San Vitale – 4°C (I.c. San Vitale – Fra Salimbene); Scuola secondaria di primo grado San Benedetto. Il progetto: E’ rivolto agli insegnanti che nel loro programma scolastico prevedono l’attivazione di laboratori teatrali. Coordinato dalla Provincia, si avvale della consulenza di esperti in pedagogia e teatro. E’ aperto alla partecipazione delle scuole che aderendo si impegnano a trattare i temi indicati di anno in anno e a partecipare con la loro rappresentazione alla rassegna teatrale finale. L’adesione al progetto prevede: la partecipazione a alcuni incontri di carattere organizzativo, di approfondimento teatrale (linguaggio del corpo, regia…) psico-pedagogico sulle tematiche inerenti la rassegna, la cui articolazione pratica e temporale sarà prospettata nel primo incontro di ottobre.  
   
   
PAVIA: BORSE DI STUDIO EDISU 2012-2013  
 
Pavia, 20 maggio 2013 - La comunicazione della Regione Lombardia, pervenuta in questi giorni e relativa alle risorse assegnate all´Edisu di Pavia per l´ erogazione delle borse di studio del corrente a.A., evidenzia un cospicuo aumento del finanziamento rispetto alla previsione iniziale. Tali risorse, che risultano pari a quasi 6.4 milioni di €, sommate a quelle rese disponibili dall´Università di Pavia, consentirà il pagamento della borsa di studio a 1.654 studenti, con una copertura complessiva pari a poco più del 90% degli idonei. Sulla base di tali dati si prevede di procedere al pagamento entro il prossimo 30 giugno (e comunque non appena sarà completato il trasferimento dell´assegnazione da parte della Regione Lombardia) di tutti gli idonei della graduatoria relativa agli studenti iscritti ad anni successivi (1.117 studenti) e di 537 idonei della graduatoria relativa agli studenti iscritti al primo anno (su un totale di 712 idonei). Pertanto, nonostante le ben note difficoltà del momento, l´Edisu, grazie ai contributi della Regione Lombardia e dell´Università di Pavia, riuscirà a garantire un numero di borse ben superiore a quello inizialmente bandito (1.200 borse di cui 300 per studenti iscritti al primo anno e 900 per studenti iscritti ad anni successivi), tm risultato estremamente positivo che già oggi supera ampliamente quanto fatto nello scorso anno e che l ´Ente spera di migliorare ulteriormente nel prossimo futuro .  
   
   
LOMBARDIA. EDUCAZIONE, 2,6 MILIONI PER ´CLASSI PRIMAVERA´ ASSESSORE ALL´ISTRUZIONE: RISPOSTA CONCRETA ALLE FAMIGLIE  
 
Milano, 20 maggio 2013 - Uno stanziamento di 2,6 milioni di euro per finanziare le sezioni a favore di bambini dai due ai tre anni denominate ´Sezioni Primavera´, attraverso strutture educative di scuole dell´infanzia o di asili nido. In particolare, 1,6 milioni derivano dai contributi statali assegnati dal Ministero per l´Istruzione, Università e Ricerca e il restante milione di euro dal cofinanziamento di Regione Lombardia. Servizi Prima Infanzia - E´ quanto prevede la delibera approvata dalla Giunta regionale della Lombardia su proposta dell´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro di concerto con l´assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale e Volontariato e condivisa con l´Ufficio Scolastico Regionale, sentita l´Anci regionale. ´Con questa offerta di servizi educativi - ha commentato l´assessore all´Istruzione - intendiamo fornire una concreta risposta alle famiglie per i servizi della prima infanzia e contribuire alla diffusione di una cultura attenta ai bisogni ed alle potenzialità dei bambini da zero a sei anni´. 300 Sezioni - La delibera consentirà di finanziare, nonostante i rilevanti tagli del contributo statale di circa il 50% nell´ultimo biennio, oltre 300 sezioni nel territorio lombardo che saranno frequentate da circa 4.500 bambini. L´attivazione del servizio è stata resa possibile nelle precedenti annualità da specifici Accordi sottoscritti in sede di Conferenza Unificata negli anni 2007 e 2010 con i quali sono stati determinati criteri e modalità per assicurare qualità pedagogica, flessibilità e originalità delle soluzioni organizzative, nel rispetto della particolare fascia di età cui questo servizio educativo si rivolge. Domanda Crescente - ´Le sezioni primavera - ha spiegato l´assessore - continuano ad essere oggetto nel territorio lombardo di una crescente domanda da parte delle famiglie e di apprezzamento da parte degli amministratori locali, soprattutto nei territori privi o gravemente carenti di strutture di servizio per la primissima infanzia, in quanto esse consentono di ottimizzare le risorse strutturali già disponibili, riducendo i costi del servizio educativo e il correlato contributo delle famiglie´. Ampliamento Offerta - L´obiettivo del provvedimento è consolidare la sperimentazione dei servizi educativi integrativi destinati ai bambini di età compresa tra i due e i tre anni (Sezioni primavera) - aggregati alle scuole dell´infanzia e agli asili nido - valorizzando gli esiti delle esperienze condotte nel territorio lombardo e a livello nazionale nei precedenti anni scolastici. ´Un altro elemento importante - ha aggiunto l´assessore - è garantire l´ampliamento qualificato dell´offerta formativa dei servizi socio-educativi, contribuendo a conseguire l´obiettivo fissato dall´Unione europea del 33% di bambini da 0-3 anni accolti nei servizi educativi per la primissima infanzia´.  
   
   
PAVIA - CONTRIBUTI PER PROGETTI DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO  
 
 Pavia, 20 maggio 2013 - La Camera di Commercio di Pavia, attraverso l’Azienda Speciale Paviasviluppo, nell’ambito dell’Iniziativa di Sistema 3/2013 per l’attuazione del Fondo di Perequazione 2012: “Sviluppo funzioni e attuazione accordi di cooperazione in materia di alternanza, formazione - lavoro, certificazione delle competenze, orientamento, diffusione della cultura tecnica e imprenditoriale” intende favorire la realizzazione di esperienze formative in contesti lavorativi internazionali, nei progetti di Alternanza Scuola-lavoro, mettendo a disposizione borse di studio rivolte a giovani studenti, per programmi di tirocinio/stage curriculari. Complessivamente le risorse disponibili sul presente bando ammontano a 14.400,00 Euro, di cui 12.000,00 per il rimborso delle spese di stage curriculari per gli studenti e 2.400,00 per le attività di tutoring. Sono beneficiari dell’iniziativa le fondazioni per l’Its, le scuole secondarie statali e parificate, gli enti formativi per l’Ifts, le Università, con sede in provincia di Pavia. Le domande di partecipazione, corredate della documentazione indicata nel bando, regolarmente datate, sottoscritte e timbrate, dovranno essere redatte utilizzando i format ad esso allegati e fatte pervenire a Paviasviluppo entro le ore 12.30 del giorno venerdì 31 maggio 2013, secondo le modalità indicate nel bando. Il bando e la modulistica sono disponibili sul sito della Camera di Commercio.  
   
   
31,5 MILIONI DI EUR DI FINANZIAMENTI DELLA COMMISSIONE EUROPEA DESTINATI ALLA COMMERCIALIZZAZIONE DI SOLUZIONI VERDI  
 
Bruxelles, 20 maggio 2013 - La Commissione europea vara un invito a presentare proposte per i migliori 45 progetti di ecoinnovazione con una dotazione di 31,5 milioni di Eur. Le imprese europee hanno tempo fino al 5 settembre 2013 per presentare proposte per la commercializzazione di soluzioni ambientali innovative in questi cinque settori: riciclaggio di materiali; acqua; prodotti sostenibili per l’edilizia; imprese verdi; settore alimentare e delle bevande. Il commissario europeo responsabile per l’ambiente Janez Potočnik ha dichiarato: “L’ecoinnovazione non è soltanto una nicchia di mercato per le imprese verdi. La competitività dell’Europa nei prossimi decenni dipenderà dalla sua capacità di superare la scarsa disponibilità di risorse. Le imprese verdi sono i motori della trasformazione di tutta l’economia. In particolare, invito le piccole e medie imprese a presentare una domanda di finanziamento, contribuendo così al primato dell’Europa in settori come la gestione dell’acqua e dei rifiuti”. 45 progetti da finanziare - L’invito è rivolto in primo luogo alle imprese private, soprattutto alle Pmi che hanno sviluppato un prodotto, un processo o un servizio ecologico innovativo, ma che hanno difficoltà a collocarlo sul mercato. L’invito a presentare proposte offre un cofinanziamento fino al 50% del costo del progetto e quest’anno sosterrà circa 45 nuovi progetti. 185 progetti attualmente in corso - Sono pronti al varo circa 50 progetti scaturiti dall’invito a presentare proposte dell’anno scorso, mentre ne sono già stati avviati oltre 185. Tra gli esempi di progetti in corso si annoverano una tecnologia per ottimizzare il riutilizzo di vecchi mattoni nell’edilizia, la produzione di calzature in pelle prive di sostanze chimiche nocive, l’impiego dell’anidride carbonica per sfruttare una fonte naturale di omega-3 e una nuova tecnica di fabbricazione di tappeti e moquette. Contesto - L’ecoinnovazione è finanziata nell’ambito del programma quadro per la competitività e l’innovazione (Cip) e ha una dotazione di circa 200 milioni di euro per il periodo 2008-2013. Il Cip sostiene prodotti tecnologicamente collaudati che contribuiscono a fare un uso migliore delle risorse naturali europee. L’ecoinnovazione è un elemento verde del Cip che contribuisce al piano d’azione per l’ecoinnovazione (Ecoap). Il programma è gestito dall’Agenzia esecutiva per la competitività e l’innovazione (Eaci). Il termine ultimo per la presentazione delle proposte scade il 5 settembre 2013. Il 27 maggio, a Bruxelles (Belgio), nell’edificio Charlemagne, si terrà una giornata informativa sull’ecoinnovazione europea durante la quale saranno fornite informazioni dettagliate sulle priorità e suggerimenti sulle modalità di presentazione delle domande di finanziamento. Link connessi Maggiori informazioni Iniziativa ecoinnovazione del Cip: http://ec.Europa.eu/environment/eco-innovation/ Invito a presentare proposte di ecoinnovazione 2013: http://ec.Europa.eu/environment/eco-innovation/apply-funds/call-proposal/index_en.htm  
   
   
ALLUVIONE IN VENETO. ZAIA: UNA CATASTROFE COME NEL 2010  
 
Venezia, 20 maggio 2010 - “L’alluvione di questi giorni è una calamità; un’altra catastrofe come quella del 2010, forse non delle medesime dimensioni per quanto riguarda la superficie colpita, ma dal punto di vista dell’avversità atmosferica assolutamente sì e anche peggio”. Non ha dubbi il presidente del Veneto Luca Zaia, nel tracciare i contorni della nuova tragedia che si è abbattuta sul Veneto ieri e che non è ancora terminata, con precipitazioni eccezionali e anomale per la stagione. “Un morto e un ferito, disintegrate le spiagge, agricoltura in ginocchio – ha sintetizzato Zaia – 30 metri d’argine scomparsi, famiglie sfollate, e stiamo ancora monitorando le frane, mentre attendiamo di vedere cosa accadrà oggi pomeriggio nel padovano, dove sta arrivando la piena del Bacchiglione in contemporanea, diversamente dal 2010, con un Brenta anch’esso in piena e incapace di riceverne parte delle acque. La provincia più colpita questa volta è stata Verona, con l’esondazione a san Bonifacio, ma anche Vicenza ha subito danni molto alti. Abbiamo dovuto scegliere di abbattere un argine per allagare campi invece che un centro abitato”. “Questa mattina abbiamo stanziato un milione di euro per i primi interventi indifferibili e urgenti”, ha annunciato Zaia, ma “è una goccia d’acqua in un mare in tempesta. Non abbiamo formalmente firmato la richiesta di stato calamità, ma la Regione lo dichiara: date la cosa per formalizzata, si tratta solo di censire i Comuni colpiti non appena i sindaci potranno togliersi un momento gli stivali e preparare le carte. Scriverò anche a tutti parlamentari, al Presidente del Consiglio, ai portatori di interessi, per sensibilizzarli sulla situazione”. “Ci servono poteri speciali – ha detto ancora Zaia – e ci servono soldi. C’è necessità di un intervento dall’alto, noi non ce la facciamo; e non ho intenzione di mettere nuove tasse che peraltro abbiamo già pagato a Roma per 18 miliardi: che ce le restituisca. Siamo sicuramente sopra il mezzo miliardo di euro di danni”. Anche il turismo rischia di subire effetti pesantissimi: le mareggiate hanno portato via spiagge e dai fiumi stanno arrivando detriti “che sono considerati rifiuti speciali”. I bacini di laminazione che metteranno in sicurezza parte del Veneto, e soprattutto Vicenza, sono in fase di appalto; “ma dobbiamo dare corso al piano di interventi di salvaguardia di tutto il territorio per 2,7 miliardi”, mentre “Roma scartoffia non riesce a ragionare a compartimenti in osmosi. Vi sembra normale che opere che salvano la vita dei cittadini siano vincolate patto di stabilità e non seguano procedura d’urgenza e ma iter che durano anni e anni, quando va bene? Il commissario c’è già – ha concluso Zaia – basta dargli i poteri che servono; ci sta bene la Corte dei Conti, ma dopo basta, ci lascino via libera”.  
   
   
RIFIUTI: IN ABRUZZO PARTITA LA CAROVANA DELL´AUTOCOMPOSTAGGIO CIRCA 40 MLN PER RENDERE IL CICLO PIU´VIRTUOSO  
 
Pescara, 20 maggio 2013 - E´ stato presentato, il 16 maggio, a Pescara, dall´assessore con delega ai Rifiuti, Mauro Di Dalmazio, il progetto Mondocompost che si prefigge di promuovere il compostaggio domestico su tutto il territorio regionale abruzzese. Tale progetto, avviato grazie alla stipula di un protocollo d´intesa tra Ecoistituto Abruzzo e Regione Abruzzo, è alla sua seconda edizione e si articola in attività diffuse sul territorio. La novità di questa edizione risiede soprattutto nell´aspetto comunicativo. Mentre nella precedente edizione del progetto sono stati svolti otto seminari informativi articolati per ambito provinciale, questa volta saranno organizzati sedici eventi, attraverso la formula della carovana, ovvero un punto informativo itinerante che si fermerà in altrettanti Comuni abruzzesi che hanno aderito all´iniziativa. Si tratta di Civitella del Tronto, Miglianico, Morro d´Oro, Giulianova, Paglieta, Manoppello, Celenza sul Trigno, Fossacesia, Celano, Castellalto, Torre de´ Passeri, Campli, Guardiagrele, Carsoli, Filetto ed Alanno. "E´ un´iniziativa dal taglio estremamente concreto - ha affermato l´assessore Di Dalmazio - che trova spazio proprio nel momento in cui stiamo riuscendo a rendere il ciclo dei rifiuti il più virtuoso possibile grazie a degli investimenti corposi (circa 40 milioni di euro, d´intesa con le Province) che vanno nella direzione di incentivare la raccolta differenziata, di incrementare i centri di raccolta e di favorire il completamento dell´impiantistica. In sostanza, - ha rimarcato l´assessore - c´è la necessità di far capire al cittadino-utente come ogni fase del ciclo dei rifiuti, ogni azione posta in essere, possa contribuire a rendere il ciclo più virtuoso ed a costi più bassi oltre a determinare ritorni migliori sia sotto il profilo ambientale che economico. Per questo, - ha concluso Di Dalmazio - spingere all´autocompostaggio domestico per trasformare un rifiuto in un materiale che può essere riutilizzato è assolutamente essenziale". Gli eventi in programma costituiranno le cosiddette "giornate dell´autocompostaggio", articolate nella formula di incontri pubblici di piazza della durata indicativa di quattro ore ciascuna, durante le quali saranno presentate le migliori pratiche, sia amministrative che organizzative di autocompostaggio, i vari metodi e le nuove opportunità, aprendo finestre informative anche su nuovi fronti di approccio a detta pratica come il compostaggio collettivo e in loco, già diffusi in diversi Paesi europei.  
   
   
RIFIUTI: TANTI VANTAGGI DALLA TARIFFAZIONE PUNTUALE. PRESENTATO IL PROGETTO COORDINATO DALLA PROVINCIA DI PARMAE IN CORSO A FELINO, ORA AL VIA A COLORNO. INIZIATIVA REALIZZATA CON REGIONE, ATO2 E IREN  
 
Parma, 20 maggio 2013 – Più si differenzia, più si riduce l’indifferenziato, e più si risparmia. È l’abc della tariffazione puntuale, al centro di un progetto di Regione e Provincia di Parma che ha avuto come apripista il comune di Felino, ora tocca a Colorno e a seguire Sorbolo, Mezzani e Medesano. Un progetto con Iren in qualità di ente gestore che punta al potenziamento della raccolta differenziata e alla riduzione dei rifiuti indifferenziati, con il coinvolgimento diretto dell’utenza: che, se virtuosa, è premiata da tariffe più vantaggiose. Con la tariffa puntuale infatti si stabilisce il collegamento diretto fra quanti rifiuti si producono e quanto si deve pagare per lo smaltimento di questi rifiuti, incidendo in particolare sul minor numero di ritiri dei contenitori di indifferenziato. Il risultato è evidente: la riduzione dei rifiuti a monte permette un risparmio netto sullo smaltimento oltre a assicurare benefici ambientali, sociali e economici come è stato spiegato oggi in Provincia nel corso di un incontro con i comuni e i soggetti coinvolti. “Il sistema è semplice meno rifiuti, più differenziata, meno costi per il cittadino. Compiamo questo passo in più nella gestione dei rifiuti in un contesto virtuoso, in cui tutto il territorio si è impegnato fortemente per raggiungere obiettivi di differenziata molto alta” – ha detto l’assessore provinciale all’Ambiente Giancarlo Castellani sottolineando che nel Parmense la progressiva estensione del sistema di raccolta porta a porta dei rifiuti differenziati che ha dato risultati ragguardevoli. Ben 21 Comuni superano a livello provinciale la soglia del 70%, e di questi 11 guidano la classifica dei primi 20 nella Regione. A Felino, dove l’esperienza è in corso da 4 mesi, gli amministratori sono soddisfatti della scommessa fatta. “Abbiamo accompagnato i cittadini in questo percorso e possiamo dire di aver ottenuto un buon risultato considerando che la differenziata si è alzata di qualche punto in percentuale, dall’80 al 83%” ha evidenziato la sindaca di Felino Barbara Lori. “La fase sperimentazione è superata e questo sistema di raccolta sarà confermato, i cittadini hanno ben compreso qual è il progetto” ha aggiunto Elisa Elisa assessore all’Ambiente del comune. Questo “passo in più” ora dovrà compierlo Colorno. “Ci siamo accorti che la differenziata, pur a livelli alti, non cresceva più e in più i cittadini ci chiedevano di essere premiati. Quindi adottare questa scelta che cambierà in piccola misura il sistema di raccolta è stato per noi naturale”. Ha detto la sindaca Michela Canova. Colorno si appresta a avviare una fase di prova di sei mesi, per tarare il modello, “Offriamo in partenza uno sconto – ha spiegato l’assessore all’ambiente Mirko Reggiani - a fronte di meno svuotamenti dei contenitori. E’ un sistema rigoroso non rigido che consente di intervenire in situazioni particolari legate a determinate condizioni.” “C’è stata programmazione del gestore ma anche determinazione dei Comuni e della Provincia e i risultati sono venuti” ha concluso Luigi Zoni ingegnere di Iren. Come detto l’esperienza è già partita, a inizio anno, nel Comune di Felino, e sta per partire a Colorno. Seguiranno i Comuni di Sorbolo, Mezzani e Medesano, per completare questa prima fase del progetto. La tariffazione puntuale a Felino a pochi mesi dal via - A Felino il progetto di tariffazione puntuale s’inserisce in una più ampia progettualità ambientale, con risultati già lusinghieri: dal 2009 al 2012 il passaggio dal servizio di raccolta stradale al servizio di raccolta rifiuti porta porta ha infatti portato la percentuale di differenziata dal 54% a oltre l’80%. Da questo buon risultato il comune è partito per chiedere alla popolazione di fare un passo avanti, scegliendo la tariffazione puntuale. Con l’avvento della raccolta puntuale si riesce a perfezionare la qualità del rifiuto raccolta e a diminuire il peso del rifiuto che va a smaltimento, premiando con uno sconto chi riesce a esporre sempre meno i contenitori dell’indifferenziato. Questo è stato verificato già dai primi mesi di sperimentazione, in cui è stata raggiunta la percentuale dell’83% di differenziata. Il progetto, nato nel 2011, è un primo passo verso l’invito “chi più produce più paga” del decreto Ronchi. Con l’aiuto della Provincia, che ha coordinato l´attività, e del gestore Iren, nel 2012 si sono gettate le basi per dare avvio all’iniziativa. Si è deciso di fornire tutte le utenze di un proprio bidone per la vuotatura del rifiuto residuo. Dopo aver organizzato due incontri pubblici, da gennaio 2013 la fase sperimentale del progetto è partita, e il buon andamento della raccolta fa già pensare che questo metodo diventerà definitivo. Colorno: pronti per partire - Anche a Colorno si parte da alte percentuali di raccolta differenziata, e da una sensibilità diffusa nella cittadinanza. Grazie alla collaborazione di cittadini e imprese, il sistema di raccolta dei rifiuti “porta a porta” ha consentito di passare dal 32% al 70% di raccolta differenziata dal 2005 al 2012. Da qui la decisione di fare un ulteriore passo avanti, con la tariffazione puntuale: sarà utilizzato un nuovo sistema di calcolo più preciso e più equo, che premierà le utenze più virtuose; una separazione dei rifiuti riciclabili sempre più puntuale consentirà di ridurre i rifiuti residui destinati allo smaltimento permettendo di risparmiare sulle tariffe. A famiglie e attività del territorio di Colorno sarà assegnato in dotazione un contenitore grigio per il rifiuto residuo, che grazie a un microchip potrà essere “letto” dall’operatore ogni volta che viene esposto e vuotato. Quindi: più si differenza, meno rifiuto residuo resta da smaltire, e più si risparmia. Grazie alla nuova tecnologia informatizzata di rilevazione della raccolta dei rifiuti, anche a Colorno la tariffa diventa dunque in parte puntuale e consentirà di risparmiare. Se invece il comportamento è poco virtuoso (se ad esempio il contenitore grigio è esposto dagli utenti e vuotato dagli operatori molto spesso) ci saranno aggravi sulla fatturazione.  
   
   
AOSTA, INCONTRO PER PROMUOVERE LE LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI DERIVANTI DA COSTRUZIONE E SCAVO  
 
Aosta, 20 maggio 2013 - La Presidenza della Regione e l’Assessorato del territorio e ambiente informano che è stato convocato per lunedì 20 maggio 2013, alle ore 10 nel salone del Centro Polifunzionale Grand Place di Pollein, un incontro per illustrare le linee guida per la gestione dei materiali e dei rigiuti inerti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione e scavo, comprese le costruzioni stradali, con particolare riferimento alla gestione dei materiali costituiti da terre e rocce conseguenza a scavi. Le linee guida sono state approvate dalla Giunta regionale il 10 maggio scorso e il documento è a disposizione sul sito della Regione al link: http://www.Regione.vda.it/territorio/rifiuti/inerti/default_i.asp  In occasione dell’incontro verrà istituito il Tavolo tecnico, che sarà composto da rappresentati delle associazioni di categoria, degli Ordini, Albi e Collegi professionali, degli enti locali e della Regione, la cui costituzione è stata sollecitata ai fini di consentire un’azione di confronto costante sulla problematica della gestione dei materiali/rifiuti inerti.