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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Maggio 2013
UN´IDEA DIVENTA REALTÀ NELLO SVILUPPO DI RETI ELETTRICHE  
 
Bruxelles, 20 maggio 2013 - La visione dell´Europa per quanto riguarda lo sviluppo di reti elettriche in grado di ridurre significativamente l´impatto ambientale e permettere ai consumatori di partecipare alla regolazione del sistema, si è trasformata in realtà, anche grazie al progetto Address, che sta per "Active Distribution Network with Full Integration of Demand and Distributed Energy Resources". Il progetto quinquennale ha risposto all´invito del Settimo programma quadro dell´Unione europea nel settore dell´Energia, per lo "Sviluppo di reti di distribuzione di energia interattive". L´obiettivo dell´invito era integrare meglio le energie rinnovabili e la generazione distribuita nelle reti di distribuzione e allo stesso tempo usare appieno le flessibilità della richiesta dei clienti attraverso segnali economici appropriati, come la determinazione del prezzo in tempo reale sviluppata per sfruttare tali flessibilità. Il progetto Address si è concentrato sulle reti elettriche del futuro con il fine di renderle flessibili, accessibili, affidabili ed economiche, secondo la visione della piattaforma tecnologica europea Smartgrids. Per fare ciò ha sviluppato soluzioni tecniche presso la residenza dei consumatori e a livello del sistema dell´energia, che permettono alle abitazioni e alle piccole aziende di partecipare ai programmi di Active Demand. In questo modo i consumatori possono cambiare la propria domanda di elettricità su richiesta di un aggregatore, attraverso incentivi economici, per offrire servizi sul mercato dell´energia e agli operatori del sistema energetico. Il team del progetto Address crede che l´Active Demand sia un modo per liberarsi dai vincoli e sostenere lo sviluppo di "risorse energetiche rinnovabili" tramite la flessibilità che può offrire benefici economici ai consumatori. Un quadro commerciale e tecnico completo è già stato sviluppato per la domanda attiva ed è stato completato uno studio pilota in Italia, mentre sono in corso altri studi in Francia e Spagna. Gli studi sono fatti istallando il sistema Address nelle abitazioni, in centri di medio voltaggio e sulla rete. All´interno delle abitazioni sono istallati elettrodomestici intelligenti, prese intelligenti per controllare gli elettrodomestici tradizionali e una centralina di gestione dell´energia che riceve segnali dall´aggregatore e gestisce gli elettrodomestici di conseguenza. Il Consorzio Address, formato da 25 partner provenienti da 11 paesi europei, ha selezionato i siti di prova sulla base di climi diversi - ad esempio, il caldo in Spagna rispetto al freddo in Francia - che comportano l´impiego di attrezzature e schemi d´utilizzo diversi. Grazie alle diverse topologie della rete e alle diverse condizioni di consenso si prevede che questi test convalidino l´intero concetto. Marina Lombardi, assistente del coordinatore del progetto presso Enel Distribuzione, dice: "Avendo completato i test in Italia, stiamo ora testando il sistema in circa 300 case in Spagna e circa 30 in Francia. I proprietari delle case accettano di testare il sistema insieme a noi, incoraggiati dall´incentivo di risparmiare il 20 % della bolletta della luce in Spagna e di 50 euro al momento dell´iscrizione e di altri 0,50 euro per ogni richiesta di Active Demand (in buoni regalo) in Francia". Le attrezzature istallate nelle case permettono ai proprietari di ricevere segnali dell´aggregatore e di vedere la propria richiesta regolata dalla centralina di gestione dell´energia. Il metodo di valutazione dello studio pilota funziona così: "Ci baseremo su questionari, interviste personali e diari per valutare l´esperienza dei nostri consumatori e come la loro vita si sta adattando a questo nuovo sistema". Il bilancio totale del progetto ammontava a 16 milioni di euro, di cui 9 milioni di euro stanziati dall´Ue. I risultati del progetto saranno presentati in occasione del workshop finale internazionale che si terrà a Roma il 23 maggio 2013, presso l´Auditorium Enel. Per maggiori informazioni, visitare: http://www.Addressfp7.org/    
   
   
UE: SCAMBIO DI QUOTE DI EMISSIONE: ULTERIORE CALO DELLE EMISSIONI NEL 2012 ACCOMPAGNATO PERÒ DALL’AUMENTO DELLE QUOTE ECCEDENTI  
 
Bruxelles, 20 maggio 2013 - Dal registro dell’Unione emerge che l’anno scorso le emissioni di gas serra provenienti da impianti che aderiscono al sistema di scambio delle quote di emissione dell’Unione europea (sistema Ets dell’Eu) sono diminuite del 2%. Connie Hedegaard, Commissaria responsabile dell’Azione per il clima, ha dichiarato: “Sebbene la notizia dell’ulteriore riduzione delle emissioni nel 2012 sia positiva, va tuttavia registrata anche quella negativa che riguarda l’aumento dello squilibrio tra offerta e domanda, soprattutto a causa di un ricorso eccessivo ai crediti internazionali. All’inizio della fase 3 abbiamo un’eccedenza di quasi due miliardi di quote. Questi dati evidenziano la necessità per il Parlamento europeo e il Consiglio di agire rapidamente sul piano del posticipo dell’assegnazione di quote.” Dati sulle emissioni del 2012 - Al sistema Ets dell’Ue aderiscono più di 12 000 centrali e impianti di produzione nei 27 Stati membri, in Norvegia e nel Liechtenstein; dal 2012 vi rientrano inoltre le emissioni provenienti dalle compagnie aeree che operano da e verso aeroporti in questi paesi e nelle aree strettamente collegate. L’anno scorso le emissioni verificate di gas serra degli impianti fissi sono scese ulteriormente, arrivando a 1 867 milioni di tonnellate di Co2 equivalente, con un calo del 2% circa rispetto ai valori registrati nel 2011 per gli impianti. Le emissioni verificate comunicate dalle compagnie aeree ammontano a circa 84 milioni di tonnellate. Elevato rispetto delle regole negli impianti - Ancora una volta, le imprese hanno in larghissima misura rispettato le norme stabilite dal sistema Ets dell’Ue. Solo una percentuale esigua, inferiore all’1%, degli impianti aderenti non ha restituito le quote relative al totale delle loro emissioni del 2012 entro il termine ultimo del 30 aprile 2013. Si tratta per lo più di piccoli impianti che nell’insieme rappresentano meno dell’1% delle emissioni rientranti nel sistema Ets dell’Ue. Primo anno di responsabilità per gli operatori aerei in merito alle emissioni - Gli operatori aerei responsabili di oltre il 98% delle emissioni imputabili al trasporto aereo nel 2012 e rientranti nel sistema Ets dell’Ue hanno adottato le misure necessarie per conformarsi alla normativa vigente. Conformemente alle disposizioni della decisione di “sospensione dei termini” , gli operatori aerei possono limitare la propria responsabilità per il 2012 ai voli all’interno dell’Europa, nel qual caso possono compiere un ulteriore passo e restituire entro il 27 maggio le quote assegnate a titolo gratuito per i voli al di fuori dell’Europa. Tutti i casi di inadempienza saranno esaminati dalle autorità competenti degli Stati membri interessati nel rispetto delle procedure stabilite. Eccedenza di quote raddoppiata nel 2012 - Alla fine del 2011 le quote in eccedenza erano pari a circa 950 milioni. Alla fine del 2012 è stata registrata un’eccedenza cumulata di quote pari a quasi due miliardi, risultante da una combinazione di fattori: ricorso a crediti internazionali, vendita all’asta di quote della fase 2 e di quote restanti nella riserva per i nuovi entranti, vendita di quote della fase 3 al fine di generare fondi destinati al programma Ner300 e aste anticipate per le quote della fase 3. Contesto Nel quadro del sistema Ets dell’Ue, gli impianti sono tenuti a comunicare i rispettivi dati annuali sulle emissioni verificate ai registri degli Stati membri. I dati relativi al 2012 sono stati pubblicati nel catalogo delle operazioni dell’Unione europea (Eutl) il 2 aprile. Dal 15 maggio l’Eutl ha reso noti anche i dati sullo stato di adempimento, fornendo informazioni sul rispetto da parte degli impianti dell’obbligo di restituire un quantitativo di quote pari alle emissioni verificate dell’anno precedente. Il secondo periodo di scambio del sistema Ets dell’Ue, che ha avuto inizio il 1° gennaio 2008 e si è protratto per cinque anni, fino al 31 dicembre 2012, ha coinciso con il periodo in cui i paesi industrializzati dovevano raggiungere gli obiettivi fissati dal protocollo di Kyoto in materia di emissioni. Il sistema Ets è stato radicalmente riformato per il terzo periodo di scambio, che è iniziato il 1° gennaio 2013 e si protrarrà fino al 2020. La legislazione che modifica la direttiva sullo scambio delle quote di emissione è stata adottata il 23 aprile 2009, nel quadro del pacchetto Clima ed energia (Ip/09/628) che introduce norme rivedute per il sistema dopo il 2012, fino al 2020 e oltre.  
   
   
215 MILIONI DI EURO PER L´ENERGIA IN GRECIA  
 
Lussemburgo, 20 maggio 2013 - La Banca europea per gli investimenti (Bei) fornisce 215 milioni di euro per l´energia ecologica in Grecia con due prestiti per l´energia elettrica e il gas naturale. 190 milioni di euro vanno al greca Public Power Corporation Sa (Ppc) per promuovere la sicurezza e l´efficienza energetica in Grecia. L´investimento aggiunge reti di state-of-the-art, di trasmissione di energia elettrica estesa ed efficiente e la distribuzione in tutto il paese, consentendo tra l´altro lo sfruttamento efficiente di fonti di generazione rinnovabili. Essa riguarda l´intera gamma di attività di alta tensione di 400 kV, fino a bassa tensione e comprende diversi sistemi che rientrano nelle reti transeuropee dell´energia (Ten-e). Il progetto ha quindi beneficiato del totale dei prestiti della Bei per un importo di euro 950 milioni (approvato dalla Bei nel 2009 e sottoscritto in quote negli ultimi anni), di cui questo regalo da Bei 190 milioni rappresenta la tranche finale. Inoltre, a seguito di un primo finanziamento Bei di 30 milioni di euro sottoscritti nel 2012, un 25 milioni di euro supplementari andare alla Hellenic Nazionale Gas System Operator Sa (Desfa) per l´introduzione del gas naturale nel Peloponneso attualmente non-servite, attraverso un nuovo gasdotto ad alta pressione Aghioi Theodoroi a Megalopoli. Il gasdotto fornirà un nuovo, grande impianto a gas naturale a ciclo combinato di Megalopoli, anch´esso finanziato dalla Bei (totale prestiti della Bei di 280 milioni di euro sottoscritto nel 2011-12). Allargando il sistema di distribuzione del gas naturale e alimentando nel gas sparato produzione di energia elettrica, spiazza progetto meno efficienti e più inquinanti fonti di energia. Con questa seconda (e ultima) tranche, il sostegno totale della Bei per questo progetto ammonta quindi a 55 milioni di euro. Vicepresidente della Bei Mihai Tanasescu, le cui responsabilità comprendono le attività della Bei prestito in Grecia, indicati in questa occasione: "S ignatures a sostegno di azione per il clima e l´energia sono un passo in avanti decisivo non solo per lo sviluppo, ma anche la crescita sostenibile. Il nostro finanziamenti per la sicurezza energetica rispettosa dell´ambiente e di efficienza in Grecia è pienamente in linea con la Commissione europea "Energia Sicurezza e Piano di Azione Solidale", così come la priorità del Consiglio Ecofin ". Nel settore dell´energia in Grecia, il finanziamento della Bei è stato diretto verso la sicurezza degli approvvigionamenti energetici sostenibili, riducendo l´onere per l´ambiente e promuovere lo sviluppo di nuove fonti di energia sostenibili. Progetti significativi in questo settore includono il supporto per (i) la modernizzazione della rete di Public Power Corporation, che coinvolge diversi schemi di rafforzare ed estendere reti di trasmissione e distribuzione in tutto il paese, (ii) priorità schemi della rete transeuropea la società greca del gas naturale di, in particolare gli investimenti nella (Gnl) terminale di gas naturale liquefatto a Revithoussa, che ha aumentato la capacità e maggiore sicurezza globale dell´approvvigionamento, e (iii) la costruzione del gasdotto ad alta pressione collega Komotini con Alexandroupolis e la rete turca di gas naturale al confine greco-turco . Nel settore privato, il progetto di energia rinnovabile Terna prevede la realizzazione di impianti eolici per la produzione di energia rinnovabile, favorendo in tal modo obiettivi di politica nazionale in materia di energia rinnovabile e il cambiamento climatico e dell´Ue.  
   
   
RINVIO IMU PRIMA CASA, ULTERIORE FINANZIAMENTO DELLO STRUMENTO DELLA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA, PROROGA AL 31 DICEMBRE PER I PRECARI DELLA PA  
 
Roma, 20 maggio 2013 - Il comunicato del Consiglio dei Ministri La Presidenza del Consiglio comunica che: Il Consiglio dei ministri si è riunito oggi alle ore 11,15 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Enrico Letta. Segretario il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Filippo Patroni Griffi. Il Consiglio dei ministri ha espresso, in apertura, solidarietà al ministro per l’Integrazione, Cécile Kyenge Kashetu, per le iniziative ingiuriose e minacciose di un movimento politico nei suoi confronti in varie località italiane. Il Consiglio dei ministri ha poi approvato il decreto che prevede l’eliminazione degli stipendi del Presidente del consiglio, dei ministri, viceministri e sottosegretari che siano membri del Parlamento e che contiene interventi di emergenza in materia di casa e lavoro. I destinatari di questo intervento d’urgenza sono: famiglie; imprese; lavoratori disagiati. È il primo provvedimento che attua quanto annunciato dal Presidente del Consiglio nelle dichiarazioni programmatiche rese alle Camere e sulle quali l’esecutivo ha ottenuto il voto di fiducia. Inoltre, queste misure fanno seguito all’importante intervento a favore delle imprese rappresentato dallo sblocco dei pagamenti da parte delle Pubbliche amministrazioni, deciso dal precedente governo e appena approvato dal Parlamento. Imu - Il governo procederà a una riforma complessiva della disciplina dell’imposizione fiscale sul patrimonio immobiliare che innoverà anche la tassazione sul reddito d’impresa, prevedendo forme di deducibilità dell’Imu su capannoni o fabbricati industriali. Nella nuova disciplina sarà ricompreso anche il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi. Il governo ha stabilito la sospensione del pagamento della prima rata Imu sulla prima casa, sulle unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari, nonché alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti autonomi per le case popolari (Iacp) o dagli enti di edilizia residenziale pubblica, comunque denominati, aventi le stesse finalità degli Iacp, i terreni e i fabbricati rurali. Sono escluse dalla sospensione del versamento le abitazioni di tipo signorile, le ville, i castelli o i palazzi di pregio storico o artistico. Clausola di salvaguardia. La riforma dovrà essere attuata nel rispetto degli obiettivi programmatici indicati nel Documento di economia e finanza 2013 come risultante dalle relative risoluzioni parlamentari e, in ogni caso, in coerenza con gli impegni assunti dall’Italia in ambito europeo, entro la data del 31 agosto 2013. Il Consiglio dei ministri ha dato mandato al Ministro dell’economia e delle finanze di illustrare alla Commissione europea le misure adottate dall’Italia per assicurare il pieno rispetto degli obiettivi programmatici contenuti nel Documento di economia e finanza approvato dal Parlamento. Ammortizzatori sociali in deroga - Il Consiglio dei ministri ha deciso l’ulteriore finanziamento dello strumento della Cassa integrazione in deroga. La Cig, infatti, è già stata finanziata dalla legge 92 del 2012 per 990 milioni di euro. Per far fronte all’emergenza occupazionale il governo ha stanziato una cifra di 1 miliardo di euro. Inoltre, con questo intervento si sbloccano le risorse per i contratti di solidarietà. Monitoraggio. Il decreto avvia un monitoraggio volto ad assicurare un uso ottimale delle risorse disponibili e finalizzato alla revisione strumentale del sistema degli ammortizzatori sociali da realizzare attraverso il dialogo con le parti sociali e con le autonomie. Precari della Pubblica amministrazione - Sono prorogati al 31 dicembre 2013 gli strumenti giuridici per consentire alle Pubbliche amministrazioni, nell’ambito della legislazione vigente, di avvalersi di lavoratori a tempo determinato per garantire servizi essenziali. Il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, Gianpiero D’alia, ha illustrato lo stato di attuazione del decreto legge n. 95 del 2012 (il cosiddetto spending review). Completata per gran parte delle amministrazioni centrali la prima fase di riduzione delle dotazioni organiche, è ora necessario procedere con i successivi provvedimenti di attuazione del programma normativo. Il Ministro D’alia ha precisato che in questa prospettiva è innanzitutto fondamentale intervenire rapidamente sugli assetti organizzativi per uniformare il numero delle strutture dirigenziali al numero dei posti ridotti in dotazione organica. Con questo intervento sugli apparati amministrativi si renderanno effettivi gli obiettivi di riduzione e contenimento dei costi della macchina amministrativa che si andranno ad aggiungere a quelli di riduzione della spesa di personale scaturenti dal taglio dei posti in pianta organica.  
   
   
LAZIO, URBANISTICA: ENTRO L’ANNO IL NUOVO TESTO UNICO. VIA 72 LEGGI VECCHIE DI 40 ANNI  
 
Roma, 20 maggio 2013 - Entro l´anno via 72 leggi sull´urbanistica vecchie di 40 anni. La Regione Lazio abrogherà norme spesso ridondanti e concorrenti per sostituirle con un Testo Unico per riorganizzare, semplificare e innovare il settore, anche per rendere più snelle e trasparenti le procedure per la formazione e l´attuazione dei Piani urbanistici dei Comuni. Una legge che si affiancherà al Piano Territoriale Paesistico Regionale. "Questo testo è un fatto rivoluzionario - ha spiegato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti - perché non è l´ennesimo atto legislativo che si somma agli altri, ma vuole modernizzare la Regione. Il nostro obiettivo è quello di indirizzare lo sviluppo verso una nuova urbanistica, che non si fondi più solo sul consumo del territorio extraurbano ma sulla riqualificazione urbana di cui Roma e non solo hanno bisogno". "Provate a immaginare un ufficio legale di qualsiasi azienda che invece di fare i conti con 72 leggi regionali li fa con un testo unico. Probabilmente è dentro questa Babele di leggi, regolamenti attuativi e piani che si insidiano i rischi della corruzione o della burocrazia", ha aggiunto Zingaretti. Oltre alla semplificazione, la riforma prevede nuovi strumenti e competenze di Regione, Roma Capitale ed enti locali. In particolare, la salvaguardia dei beni comuni e delle aree sensibili, livelli di equità del piano urbanistico, la partecipazione e trasparenza delle decisioni, la rigenerazione urbana e la disciplina del patrimonio edilizio esistente. Sulle competenze urbanistiche il futuro testo unico sull´urbanistica della Regione Lazio potrebbe anticipare la riforma di Roma Capitale. "Vogliamo devolvere le competenze a Roma Capitale e in prospettiva alla futura Città Metropolitana - ha detto l´assessore al Territorio Michele Civita - mantenendo alla Regione la funzione legislativa, la pianificazione paesistica e il ruolo di controllo".  
   
   
CASA, LA TOSCANA FIRMA PETIZIONE IN FAVORE DELL’EDILIZIA ABITATIVA SOCIALE  
 
Firenze, 20 maggio 2013 – C’è anche la firma della Toscana alla petizione lanciata dal Gruppo del Partito dei Socialisti Europei (Pes Group) al Comitato delle Regioni con l’obiettivo di ottenere un quadro europeo a favore dell’edilizia abitativa sociale. L’iniziativa è stata promossa lo scorso 6 maggio dal relatore del Comitato delle Regioni, Alain Hutchinson. Anche la Toscana, attraverso il presidente Enrico Rossi, è un membro del Gruppo del Partito dei Socialisti Europei dal 2010. Il Gruppo è il secondo, per numero di membri, all’interno del Comitato delle Regioni, organo consultivo creato per dar voce agli enti regionali e locali dell’Unione Europea. Trattandosi di petizione che riguarda il settore della casa la firma in rappresentanza della Regione è dell’assessore competente, Salvatore Allocca. Queste le richieste contenute: definire un quadro di azione europea a favore dell’edilizia abitativa sociale per garantire coerenza tra diritti fondamentali e politiche dell’Ue aventi un impatto sull’edilizia; piena applicazione del Trattato Ue, dando libertà alle autorità pubbliche di determinare l’organizzazione dell’edilizia abitativa sociale e di definire quali soggetti siano eleggibili; rappresentando, l’edilizia abitativa sociale, un fattore decisivo per assicurare la coesione, non andrebbe limitata ai gruppi più svantaggiati, bensì allargata ad altri soggetti per assicurare coesione sociale; garanzia, da parte delle autorità pubbliche, di canoni di affitto equi a livello di legge e di una proporzione minima di soluzioni abitative sociali in aree a forte densità di popolazione e alti tassi di immigrati; viene sottolineato il ruolo economico anticiclico dell’edilizia abitativa sociale, in particolare rispetto alla riduzione della dipendenza energetica e a favore dell’occupazione locale; gli investimenti a favore dell’edilizia abitativa pubblica vanno considerati come investimenti produttivi da esonerare dall’obiettivo del 3% del deficit di bilancio.  
   
   
TERREMOTO - ACCORDO TRA LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA, LE ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI E SINDACALI DEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI EMILIANO-ROMAGNOLE, INAIL, INPS, ANCI E UPI PER REALIZZARE SERVIZI DI COOPERAZIONE APPLICATIVA SUL DURC A SUPPORTO DEI COMUNI COLPITI DAGLI EVENTI SISMICI DEL MAGGIO 2012.  
 
Bologna, 20 maggio 2013 - La verifica dei Durc, il documento unico di regolarità contributiva, sarà realizzato in ‘tempo reale’. Questa opportunità, che sarà sperimentata nei comuni colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012, renderà più celeri le procedure per effettuare i pagamenti alle imprese che realizzano i lavori nell’ambito della ricostruzione. La novità scaturisce da un accordo – siglato il 16 maggio in viale Aldo Moro - tra la Regione Emilia-romagna e le associazioni imprenditoriali e sindacali del settore delle costruzioni dell’Emilia-romagna, Inail, Inps, Anci e Upi. Il servizio, tramite cooperazione applicativa, permetterà ai Comuni colpiti dagli eventi sismici dello scorso anno di verificare l´esistenza di un Durc regolare e in corso di validità per le imprese in edilizia privata evitando, in caso affermativo, di richiederlo nuovamente. Questo servizio agevolerà sia i tempi di pagamento dei Comuni, sia un risparmio consistente di costi e di risorse umane. Inoltre, nel caso in cui non risulti un Durc già emesso e in corso di validità (tre mesi), sarà facilitata l’operazione di richiesta dello stesso documento permettendo l’utilizzo dei dati già inseriti nei software gestionali dell’ente. «Anche la tecnologia e gli strumenti informatici – ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli – possono dare un contributo per migliorare i tempi e la qualità della ricostruzione. Il Durc è il rispetto delle parti in campo, un modo per assicurare la correttezza dei percorsi, del rispetto delle regole e delle responsabilità di ciascuno. Ricostruzione, che con le oltre 400 imprese e i quasi 600 professionisti già impegnati, consentirà al comparto dell’edilizia e delle costruzioni di uscire dalla crisi. Ma nel rispetto della legalità e delle regole». Dopo la fase sperimentale il servizio di cooperazione applicativa verrà in seguito esteso anche agli enti pubblici del territorio emiliano-romagnolo. Inoltre, in un secondo tempo, sarà possibile anche verificare l’esistenza di Durc in corso di validità relativi a servizi e forniture. Che cos’è il Durc Il Durc è il certificato che attesta la regolarità di un´impresa per gli adempimenti Inps, Inail e Cassa Edile. La normativa di riferimento prevede che la Pubblica Amministrazione richieda il Durc delle imprese in diverse circostanze: in occasione di pagamenti dei proprio fornitori, come verifica dei requisiti per la partecipazione ad una gara d’appalto pubblico, per il rilascio del titolo abilitativo in edilizia ed in altri casi. Il Durc, infatti, è un documento indispensabile per qualificare un’impresa nei confronti della pubblica amministrazione e per controllarne il suo corretto comportamento. La Regione ha promosso, fin dal 2010 il progetto ‘La dematerializzazione degli atti amministrativi: primo obiettivo il Durc’ realizzato con Cnce (Commissione nazionale paritetica per le Casse edili) e con le associazioni datoriali e sindacali dell’edilizia dell’Emilia-romagna. La prima fase del progetto, che prevede la dematerializzazione del Durc in fase di richiesta e di ricezione tramite l’utilizzo della posta elettronica certificata è già stata completata (dematerializzando di media quasi 500 mila Durc all’anno). L’accordo nel dettaglio. L’intesa prevede la realizzazione di un sistema informativo di supporto per le verifiche dei Durc in capo alle amministrazioni pubbliche in grado di ridurre i tempi di richiesta e di verifica, attraverso i servizi di cooperazione applicativa che verranno sperimentati nei Comuni colpiti dagli eventi sismici del maggio 2012. Il sistema consentirà di verificare l´esistenza di un Durc regolare e in corso di validità per le imprese in edilizia privata e in caso affermativo evitare di richiederlo nuovamente. Ma anche di facilitare, nel caso il Durc non esista, l’operazione di richiesta utilizzando i dati già inseriti nei software gestionali dell’ente. Il progetto sperimentale utilizza il servizio di verifica ‘Durc attivo’ nei lavori privati, già funzionante tramite le porte di dominio di Inail e Cnce.  
   
   
BRESCIA: IDRO, ASSESSORE ESORTA A FARE IN FRETTA  
 
Brescia, 20 maggio 2013 -   Un´esortazione a tutti gli Enti coinvolti a non perdere ulteriore tempo e a rimanere compatti. E´ questo il senso della Comunicazione sottoposta alla Giunta regionale dall´assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del Suolo. Parere Favorevole Dei Ministeri Sulla Via - Nei giorni scorsi, infatti, i Ministeri dell´Ambiente e dei Beni Culturali hanno espresso parere favorevole, con prescrizioni, sulla Valutazione di impatto ambientale del progetto definitivo per la messa in sicurezza del Lago d´Idro, da lungo tempo al centro di un dibattito che si accompagna alle procedure autorizzative in corso. Il Progetto - Il progetto prevede la realizzazione di diverse opere, destinate a sostituire alcune infrastrutture, lesionate da una frana incombente sulla sinistra del fiume, nel punto in cui il lago si trasforma nell´emissario. L´evoluzione della frana ha infatti, nel corso degli anni, compromesso la piena funzionalità delle opere di regolazione del lago. In particolare, di una galleria (detta ´degli agricoltori´) utile per far defluire le acque in occasione delle piene. Una nuova galleria di scarico di fondo rappresenta infatti il principale intervento per la messa in sicurezza idraulica del lago. ´Le opere riguardanti il Lago d´Idro sono una priorità per garantire la sicurezza dei nostri cittadini - ha detto l´assessore -. Si tratta di un intervento atteso da anni e Regione Lombardia metterà in campo ogni sforzo, perché si possa procedere nel più breve tempo possibile e con la massima condivisione delle Amministrazioni locali´. Necessaria Una Conclusione Condivisa - Nei prossimi giorni, su richiesta dei sindaci, verrà organizzato un sopralluogo tecnico per visionare lo stato di gravità delle lesioni. Ai sindaci è stata ribadita la necessità di giungere a una conclusione condivisa del percorso, poiché interventi di questo tipo suscitano preoccupazione e anche polemiche. Regione Lombardia, ha puntualizzato l´assessore ´pur nel più assoluto rispetto per le opinioni di tutti, ha però il dovere di tutelare la vita dei cittadini, il territorio, le proprietà pubbliche e private´. Il progetto, infatti, oggi assume un´importanza fondamentale, in conseguenza dell´aggravarsi delle condizioni delle attuali infrastrutture. La Regione ha inoltre dato il proprio consenso alla costituzione di un gruppo di lavoro, composto dai rappresentanti delle istituzioni che si affacciano sul Lago d´Idro e sul fiume Chiese, con il compito di condividere le proposte in merito alla nuova Regola di gestione a seguito delle nuove opere. L´accordo Di Programma - Annunciate le ultime novità sull´Accordo di programma per la valorizzazione del Lago, che a oggi interessa i Comuni di Bagolino e Lavenone. In questa fase, Regione Lombardia ha ridefinito un finanziamento di circa un milione di euro per due progetti che, a Bagolino, permetteranno i lavori per la messa in sicurezza dei percorsi naturalistici ciclopedonali lungo i fiumi Caffaro e Chiese, del restauro della Chiesa medioevale in località San Giacomo e di un percorso ciclopedonale attrezzato. Anche il Comune di Anfo ha formalizzato la sua richiesta per partecipare all´Accordo, con particolare interessa agli interventi di recupero della Rocca d´Anfo.  
   
   
AOSTA: APPROVATA LA TERZA INTEGRAZIONE DEL PIANO PLURIENNALE PER LA DIFESA DEL SUOLO  
 
Aosta, 20 maggio 2013 - Nella seduta della Giunta di, venerdì 17 maggio, il Governo regionale ha approvato la terza integrazione del Piano pluriennale per la difesa del suolo (deliberazione della Giunta regionale, in data 19 agosto 2011, n. 1934), con riferimento ai finanziamenti del triennio 2013-2015 pari a 24 milioni 423 mila 916,52 euro. Il Piano aggiorna e integra l’individuazione degli interventi da finanziare nel settore della difesa dai rischi idrogeologici, tenendo immutato il quadro degli obiettivi, le strategie d’azione generale per la difesa dai rischi idrogeologici e le modalità per il monitoraggio definiti nel Piano Pluriennale, aggiornato con le deliberazioni della Giunta regionale n. 913 del 27 aprile 2012 e n. 2270 del 30 novembre 2012. Si provvede quindi a rimodulare la distribuzione dei finanziamenti disponibili, in base alla valutazione delle priorità di intervento, per 5 milioni 523 mila 916,52 euro sull’annualità 2013, euro 15 milioni sull’annualità 2014 e euro 3,9 milioni sull’annualità 2015. L’assessore alle opere pubbliche ha spiegato che questo aggiornamento si è reso necessario per finanziare una serie di interventi prioritari e urgenti a protezione di strade regionali e per fare fronte a specifiche esigenze urgenti di intervento e all’evoluzione del movimento franoso di Mont La Saxe in Comune di Courmayeur. Il Piano si conferma il più importante strumento di finanziamento di interventi diretti della Regione nell’ambito della difesa dei rischi idrogeologici e dal 2011 e ha consentito di risolvere diverse situazioni di criticità, quali quelle che si sono verificate sulla strada regionale per Valpelline, per Oyace e per Valgrisenche o sulla strada statale in località la Saxe di Courmayeur. La nuova integrazione del Piano: conferma i finanziamenti per la realizzazione dei due interventi di sistemazione idraulica torrente Valdobbiola in comune di Gressoney-saint-jean e della realizzazione opere di protezione dalle frane della Sr della valle del Lys in loc. Rovineti in comune di Gaby le cui procedure di affidamento sono terminate e a breve verranno iniziati i lavori; consente la realizzazione di alcuni interventi derivanti da emergenze puntuali che hanno interessato recentemente la viabilità regionale a Chatillon, Valsavarenche, Arvier e il completamento degli interventi sulla strada regionale a Oyace e sulla statale 26 a La Saxe. Il Piano è anche lo strumento con il quale sono programmati e finanziati gli interventi relativi al movimento franoso di Mont de La Saxe a Entreves in Comune di Courmayeur per il quale i tecnici regionali stanno supportando il Comune per quanto riguarda le valutazioni geologiche e il monitoraggio del fenomeno. Le condizioni di instabilità di una porzione di circa 635 mila metri cubi della frana sono però andate rapidamente aggravandosi dal 20 aprile, determinando da parte del Comune di Courmayeur l’adozione di misure di protezione civile. L’assessore alle opere pubbliche ha inoltre sottolineato che attraverso le risorse previste dal Piano per il movimento franoso di Mont de La Saxe si intende rafforzare l’impegno della Regione nella realizzazione di quanto necessario per garantire, non solo la tutela degli abitanti delle frazioni interessate, ma anche la continuità delle attività economiche della Val Ferret in vista dell’ormai prossima stagione estiva. Si sta quindi operando perché la situazione strettamente emergenziale di questi giorni possa evolversi in una fase più normale di gestione della grave criticità in cui, accanto alla stretta sorveglianza del movimento franoso, possa coesistere anche la normale attività sociale ed economica del comprensorio. L’assessore alle opere pubbliche ha infine sottolineato che le norme e le regole imposte dalla legislazione nazionale ed europea hanno introdotto incombenze che, di fatto, stanno portando oggi a rendere impossibile la vita in montagna. È impossibile intervenire dovunque e comunque per realizzare opere di protezione che, spesso, possono solo migliorare il livello di sicurezza. Vivere con rischio zero in montagna è impossibile. L’amministrazione interviene per ridurre il pericolo quando esso supera valori comunemente accettati o accettabili dalle comunità locali. Accanto agli interventi di mitigazione del rischio bisogna poi provvedere a limitazioni di uso del territorio, all’educazione alla montagna dei giovani,a un’’informazione puntuale e diffusa dei rischi, all’imposizione di regole di comportamento individuali nelle situazioni a maggior pericolo che devono portare a creare in ogni individuo la consapevolezza dei pericoli e a sviluppare la massima vigilanza di fronte ad essi.  
   
   
IMU: SOSPENSIONE SUGLI IMMOBILI DI EDILIZIA PUBBLICA LIBERA RISORSE PER DUE MILIONI E MEZZO DI EURO IN UMBRIA.  
 
Perugia, 21 maggio 2013 -La sospensione del pagamento dell’Imu, decisa dal Governo Letta nella seduta del Consiglio dei Ministri del 17 maggio, che riguarderà la prima casa con le relative pertinenze (garage, cantine, ecc.) escluse le ville, i castelli, e gli immobili signorili e di pregio e comprenderà invece gli immobili residenziali concessi a famiglie a basso reddito utilizzati come abitazioni principali, gli alloggi regolarmente assegnati dagli istituti autonomi per le case popolari o dagli enti di edilizia residenziale pubblica che hanno le stesse finalità, viene giudicata molto positivamente dall’assessore regionale alle politiche abitative Stefano Vinti. “Credo di poter affermare ‘con viva e vibrante soddisfazione’ che questo provvedimento è anche il risultato del lavoro compiuto dalla Regione Umbria nei confronti del Governo perchè fosse eliminato questo balzello che pesava enormemente sull’edilizia residenziale pubblica. Soltanto nella nostra regione, l’eventuale cancellazione dell’Imu sugli alloggi di edilizia residenziale pubblica libererà risorse per circa due milioni e mezzo di euro ogni anno, che l’Ater Umbria potrà destinare ad interventi di manutenzione del patrimonio edilizio pubblico. Ovviamente l’auspicio, conclude Vinti, è che questa sospensione si tramuti nell’abolizione definitive entro il prossimo mese di agosto,così come dichiarato dallo stesso Governo. Questo provvedimento inizia però soltanto un percorso di riduzione dei danni che si sono susseguiti negli ultimi anni con i continui tagli alle risorse destinate alle politiche abitative. Bisognerà continuare con il ripristino dei fondi nazionali dedicati ai programmi atti a soddisfare il diritto alla casa per la classi sociali meno abbienti. E su questo versante continuerà incessante l’impegno della Regione Umbria”.  
   
   
CONSUMATORI PIÙ SICURI GRAZIE A UNA MAGGIORE COOPERAZIONE NELL’UE  
 
 Bruxelles, 20 maggio 2013 - Nel 2012 gli Stati membri hanno adottato un totale di 2.278 misure contro i prodotti pericolosi diversi dagli alimenti e le hanno notificate tramite il sistema di informazione rapida (Rapex) dell’Ue. Un aumento del 26% rispetto alle notifiche del 2011 che può essere attribuito a un´intensificazione degli interventi da parte del Consumatori più sicuri grazie a una maggiore cooperazione nell’Ue Nel 2012 gli Stati membri hanno adottato un totale di 2.278 misure contro i prodotti pericolosi diversi dagli alimenti e le hanno notificate tramite il sistema di informazione rapida (Rapex) dell’Ue. Un aumento del 26% rispetto alle notifiche del 2011 che può essere attribuito a un´intensificazione degli interventi da parte delle autorità dei paesi dell´Ue. Rapex è il sistema d´informazione rapida tra gli Stati membri e la Commissione europea per i prodotti diversi da quelli alimentari. Il suo ruolo consiste nel diffondere rapidamente informazioni sui prodotti di consumo potenzialmente pericolosi, in modo da permettere di identificarli e ritirarli tempestivamente dal mercato europeo (ad esempio vestiti per bambini, prodotti tessili o apparecchiature elettriche che non soddisfano le norme di sicurezza). Tonio Borg, Commissario responsabile per la Salute e i consumatori, ha affermato: "Grazie a una cooperazione rafforzata all´interno dell´Ue il mercato interno è più sicuro per i consumatori. L´europa dimostra di saper tutelare sempre meglio i cittadini dai prodotti pericolosi non alimentari e il sistema Rapex è un elemento chiave di tutte le iniziative in questo settore. A giudicare dai risultati degli interventi della forza pubblica nel 2012 il grado di vigilanza è aumentato, ma si può migliorare ancora. Per questo motivo all´inizio dell’anno la Commissione ha presentato nuove proposte legislative sulla sicurezza dei prodotti e la vigilanza del mercato". Quali prodotti presentano rischi? Nel 2012 gli indumenti, i prodotti tessili e gli articoli di moda (34%), seguiti dai giocattoli (19%), sono state le principali categorie merceologiche interessate da interventi correttivi. Tra i rischi notificati più spesso vi erano il rischio chimico, il rischio di strangolamento e il rischio di lesioni. I rischi di lesioni e di strangolamento sono spesso riscontrati negli indumenti per bambini per via di tiranti e cordini, ad esempio nei costumi da bagno. Tra i prodotti che nel 2012 sono stati vietati nell´Ue: uno sbiancante per la pelle contenente idrochinone (il cui uso è vietato nei cosmetici e nei prodotti per l´igiene personale) e una bambola di plastica contenente dietilesilftalato (Dehp) a una concentrazione del 38,5% in peso, tanto da configurare un rischio chimico. Le imprese dovrebbero fare in modo che questi rischi, ormai noti, vengano evitati prima di iniziare la produzione. Da dove vengono i prodotti pericolosi? La Cina è ancora in testa ai paesi d´origine dei prodotti pericolosi segnalati nel sistema d´informazione Rapex: l´anno scorso ben il 58% delle notifiche di prodotti che presentavano un grave rischio riguardava prodotti provenienti da questo paese. Per arginare il problema, l´Ue ha avviato una collaborazione bilaterale con la Cina finalizzata allo scambio di informazioni tra le autorità e a migliorare la comunicazione. L´ue e la Cina produrranno tra breve una serie di video destinati ai fabbricanti cinesi e agli importatori europei, contenenti informazioni sulla sicurezza dei prodotti. Rapex 2012 in cifre: 2 278 notifiche; 30 paesi partecipanti (Ue+norvegia, Islanda e Liechtenstein); 5 categorie di prodotti più frequentemente notificati nel 2012: 34% abbigliamento, prodotti tessili e articoli di moda; 19% giocattoli; 11% apparecchi e strumenti elettrici; 8% veicoli a motore; 4% cosmetici Notifiche in base al paese d´origine del prodotto: 58% Cina, Hong Kong compresa; 17% Ue-27 e paesi del See; 11% origine non nota; 14% altro. Nel 2012 l’Italia ha presentato 54 notifiche, il doppio rispetto all’anno precedente. Il nostro paese è risultato invece paese di origine di prodotti notificati in 49 casi, pari al 3% del totale.Le autorità dei paesi dell´Ue.  
   
   
UE : TAVOLA ROTONDA AD ALTO LIVELLO SULL´ACCIAIO  
 
Berlaymont / Bruxelles, 20 Maggio 2013 – Di seguito l’intervento del 16 maggio di Antonio Tajani Vicepresidente della Commissione Europea, Responsabile per l´Industria e l´Imprenditoria, alla Tavola Rotonda ad Alto Livello sull´acciaio:’’ Cari Ministri, Colleghi, Amici, Grazie per Essere qui. L´acciaio e Una Questione Europea, il Che ci coinvolge Tutti e il Che va affrontata Insieme: Il Vostro Contributo E Essenziale per Guidare l´azione La mia e della Commissione. Non Sono Anni Facili per la Siderurgia. Ed E al lontano Fronte un this situazione Molto delicata Che la Commissione vuole tariffa la Sua altera parte e presentera Un Piano di Azione sull´acciaio un Inizio giugno. Energia e Politica sul clima Problematica di Fondamentale Importanza E Quella del Costo dell´Energia e del Costo Delle Politiche Ambientali, il Che Pesano seriamente Silla Competitività dell´Industria Europea, ed in Particolare di Quella ad alto consumo energetico, venuto appunto il Comparto siderurgico. I Prezzi dell´Elettricità in Europa Sono Doppi Rispetto uno Quelli degli statisti Uniti e Superiori comunque alla Media dei Paesi Più industrializzati. L´europa di posta alla testa della Rivoluzione Verde e della lotta al Cambiamento Climatico. Questo Prestigioso ruolo e dai Globale Deve Essere Mantenuto, ma non un detrimento dell´Industria del continente. Possiamo continuare a Restare Paladini della Protezione dell´Ambiente, solo se non costringiamo le Nostre industrie a fuggire, verso paesi colomba le Regole Ambientali Sono Meno stringenti il ​​Che in Europa. A Questo Un monitoraggio continuo, una Partire dal 2013, dei Prezzi dell´Elettricità e in Particolare dell´impatto della Legislazione anti-Emissioni sull´incremento dei Prezzi energetici sarebbe Molto Utile. Dobbiamo rendere Menone ostiche le Condizioni operativa per il Settore siderurgico in Europa. Ad Esempio, le Entrate derivanti Dalla borsa delle quote di Emissioni (Ets), Soprattutto Quando Sara un regime pieno, potrebbero Essere in altera parte utilizzate per progetti di Ricerca e Sviluppo mirati a migliorare l´Efficienza energetica delle industrie ad alto consumo energetico. Intendo proporre l´utilizzo di Fondi in Orizzonte 2020, per favorire lo Sviluppo di Nuove Tecnologie per tariffa acciaio pulito. Il Sostegno Finanziario Pubblico puo tariffa da apripista un Finanziamenti di Pari Portata da altera parte del Settore Privato. I Costi dell´Energia devono Essere Ridotti, ndr Essere prevedibili in Modo da consentire Investimenti Nel Lungo Termine. A Questo Credo Sia il Che Necessario Riflettere sull´inquadramento Giuridico Dei contratti a Lungo Termine per a la Fornitura d´elettricita, necessari ad alcune industrie Che utilizzano Energia nel Volumi Superiori alla media. Materie prime e commercio L´europa puo Vantare Il Mercato Più Aperto di Tutti Quelli dei Paesi industrializzati. E ´Giunto Il Momento di esigere Onu Trattamento Più equo da altera parte dei Nostri Principali partner. Questo Si Deve Tradurre in dell´Onu accessori Giusto alle Materie prime Essenziali per la Produzione di acciaio e per la Nostra industria in Generale. Limitazioni all´export venire Quelle Imposte Dalla Cina Non Sono accettabili. Attenzione al tema dell´accesso alle Materie prime Deve Essere posta nell´ambito di ciascun negoziato bilaterale e Multilatérale per Accordi di libero scambio. Il rottame E L´unica materia prima prodotta in Europa. Il 40% della Produzione Europea dipende dal rottame Per Produrre acciaio, in Modo sostenibile. A mio Avviso this situazione Richiede Onu monitoraggio dell´accessibilità di Questo prodotto di Base per l´acciaio. Dobbiamo garantire il Che also Le Nostre industrie Possano trovare sbocco nda Mercati Terzi, specialmente nelle Nazioni Unite Settore venire quello siderurgico colomba Misure protezionistiche di varia natura riguardano il 65% del Commercio Globale. A Questo E Necessario lottare Per Una Maggiore liberalizzazione dei Mercati Più Chiusi, con Interventi Nel Quadro del Wto. Auspico inoltre il Che Onu Accordo con il parlamento Europeo e con il Consiglio Sia raggiunto un Breve Silla Proposta della Commissione di modernizzazione dei Regolamenti antidumping e antisussidi in Modo da consentire Misure Più grave Contro i paesi il Che esercitano Una Concorrenza sleale Soprattutto in materia di accessori Materie alle Prime. Meno burocrazia, piu Solidarietà Il Sostegno all´industria siderurgica Europea Passa Anche Attraverso la semplificazione delle Normative Europee in Modo da ridurre al Minimo il peso della burocrazia. Oltre all´applicazione Sistematica di Onu prova di Competitività per le Nostre iniziativa legislativa, stiamo conducendo Una Vasta Operazione per Verificare il Che l´impianto Normativo Che Regola Ora il Settore non Sia inutilmente gravoso. I Primi risultati Saranno Disponibili gia un giugno e la verifica Sarà, completa Entro La fine del 2013. Le Ristrutturazioni Il Settore siderurgico Vive Una congiuntura Complessa il Che in alcuni Casi impone penose Ristrutturazioni. Compito delle Autorità di posta di accompagnare e coordinare Questo Processo sostenendo al meglio la Riqualificazione dei lavoratori in esubero. I lavoratori costretti a lasciare Gli impianti, dovranno Essere supportati Attraverso Fondi Europei, incluso il Fondo per l´Adattamento alla Globalizzazione, per cui E Necessario prevedere Una Dotazione Finanziaria adeguata. Il Fondo Sociale Europeo dovra Essere usato in Modo Più Efficace per la Formazione e la Riqualificazione dei lavoratori. L´aiuto ai Dipendenti delle Aziende in difficolta dovrebbe inoltre Essere Messo a Disposizione anticipatamente, ben prima della chiusura di Cioè Una Fabbrica. Questo ridurrebbe l´Impatto Sociale dell´inevitabile Processo di Ristrutturazione. Conclusioni su Settori connessi (auto e costruzioni) Per concludere, Vorrei sottolineare il Che lo Sforzo Che intendiamo mettere in campo per il Settore siderurgico Deve Andare Ben Oltre Il Comparto in Questione. Il 40% della Domanda di acciaio derivato dal Settore automobilistico e da quello delle costruzioni. Il Sostegno al Settore siderurgico non puo quindi esimersi da Onu supporto parallelo un Questi, comparti. Puntiamo quindi, Tra L´altro, a favorire tramite Incentivi Il Rinnovo Del Parco Automobili nell´Ue Accelerando a la Transizione verso a le auto Verdi il Che dovrebbero Contare per Il 7% del Mercato Europeo abitabilita Il 2020. Aldilà di Queste Iniziative settoriali, E Necessario Onu Intervento Più generalizzato un Sostegno dell´intera economia Europea, di cui Si gioverebbe also il Comparto siderurgico. Misure pro-Crescita annuncio Ampio Respiro Sono La migliore risposta per risolvere i Problemi immediati. E ´Una Necessita sentita da tempo e il Che Adesso non e Piu rimandabile.”  
   
   
EXPORT: CALENDA: COMPONENTE FONDAMENTALE PER RIPRESA ECONOMICA RAFFORZARE MISURE A FAVORE DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE  
 
 Roma, 20 maggio 2013 - “I dati diffusi oggi dall’Istat confermano che l’export continua a essere una delle componenti fondamentali cui ancorare la ripresa dell’economia del nostro Paese. Inoltre, pur in un quadro congiunturale ancora difficile, l’andamento positivo delle esportazioni registrato a marzo ci porta ad affermare, sempre con maggiore convinzione, che è necessario aumentare gli strumenti a favore delle nostre imprese esportatrici, con un’attenzione particolare alle circa 70 mila aziende che possono essere definite esportatrici occasionali, allo scopo di rendere più stabile la loro presenza nei mercati internazionali. E’ inoltre necessario concentrare l’azione di sviluppo sui mercati che presentano maggiori tassi di crescita e quindi più potenzialità di espansione e rafforzare sia l’attività di assistenza all’estero sia le risorse destinate all’internazionalizzazione, il cui utilizzo va supportato con un migliore coordinamento di tutti gli attori coinvolti”. Così il Vice Ministro allo Sviluppo Economico, Carlo Calenda, il 16 maggio commenta i dati Istat sull’andamento del commercio estero a marzo.  
   
   
LOMBARDIA.REGIONE SOSTIENE AZIENDE DEL TERRITORIO  
 
 Pieve Emanuele/mi, 20 maggio 2013 - L´assessore alle Attività Produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia è intervenuto il 16 maggio all´inaugurazione della nuova linea produttiva per la lavorazione a colata continua e il riciclo dell´alluminio della Novelis, azienda americana leader nel settore. Regione Sostiene Aziende Del Territorio - ´Regione Lombardia, motore italiano dell´economia, - ha detto l´assessore - guarda con interesse e sostiene tutte le realtà produttive localizzate nel proprio territorio che hanno un forte indice di attrattività all´estero, come Novelis. La scelta prioritaria del Governo lombardo - ha proseguito - è quella di affiancare queste imprese, che adottano uno sviluppo improntato alla sostenibilità ambientale, all´innovazione tecnologica e alla piena occupazione, investendo risorse e attuando politiche che ne favoriscono il processo di internazionalizzazione, fattore che crediamo determinante per continuare ad essere competitivi´. L´azienda, nel 2011, con l´obiettivo di aumentare il contenuto di materiale riciclato utilizzato in tutte le sue consociate mondiali dall´attuale 34% all´80% del 2020, ha annunciato, con politiche orientate alla sostenibilità ambientale, un investimento di 15,8 milioni di dollari per la costruzione della nuova linea di colata continua, quella cioè inaugurata oggi. Sostenibilita´ Ambientale - ´Regione Lombardia - ha continuato l´assessore - ha, tra le sue priorità di Governo, quella della sostenibilità ambientale con posizioni sempre all´avanguardia, considerando cioè l´ambiente come banco di prova di uno sviluppo che sappia proiettarsi in avanti offrendo una prospettiva di reale miglioramento della nostra vita quotidiana´. L´avanzata tecnologia incorporata nella nuova linea permetterà all´azienda di produrre laminati in alluminio anche attraverso il riciclo di rottami. L´alluminio è riciclabile all´infinito ed il processo di riciclo impiega solo il 5% dell´energia necessaria per produrre il metallo a partire dalle materie prime. Oltre a questo, il processo di riciclo evita ben il 95% delle emissioni di gas serra associate alla produzione di alluminio primario. Incentivare Sempre La Ricerca - ´Sono quindi certo - ha sottolineato l´assessore - che le politiche fin qui attivate dal Governo regionale, finalizzate a sostenere la competitività e la qualità delle aziende operanti sul territorio e a favorire il progresso tecnologico del proprio sistema economico abbiano sortito l´effetto atteso creando un contesto d´eccellenza. ´Regione Lombardia - ha concluso l´assessore - continuerà ad incentivare le attività di ricerca e di trasferimento di nuove tecnologie per vincere le sfide dell´economia globalizzata´.  
   
   
PMITALIA: DELETERIO ESCLUDERE CAPANNONI INDUSTRIALI DA SOSPENSIONE IMU  
 
Roma 20 maggio 2013 “La decisione del Governo di escludere i capannoni industriali dalla sospensione dell’Imu di giugno non è propriamente il modo migliore per dimostrare al sistema di imprese la dovuta attenzione. Quella attenzione senza la quale qualsiasi ipotesi di superamento della crisi diventa velleitaria”. Questo dichiara Giovanni Quintieri, Segretario Generale di Pmitalia, l’Associazione delle piccole e medie imprese italiane. “A giugno – prosegue Quintieri – le imprese si troveranno a far fronte alla rata dell’Imu con un esborso molto alto (peraltro in concomitanza ad altri adempimenti, quali ad esempio la corresponsione della 14^ mensilità ai dipendenti), oltretutto per capannoni che in questo momento, proprio a causa della crisi, vengono evidentemente sottoutilizzati. Poteva essere questa l’occasione per il Governo di dare alle imprese un segnale importante, una piccola boccata di ossigeno utile ad allentare lievemente quell’ “assedio fiscale” che le sta letteralmente annientando. E invece c’è sempre una buona ragione per dover rinviare tutte quelle decisioni che vanno a beneficio del mondo produttivo. Basti vedere anche al cosiddetto sblocco (peraltro parziale) dei debiti della Pa verso i fornitori, che guarda caso procede non con la speditezza che sarebbe necessaria. Sembra come se le imprese, in fondo, dovessero sempre avere qualcosa da espiare, come se non si volesse capire che se vi è una possibilità di fuoriuscire dalla recessione, questa è legata esclusivamente all’azione delle imprese, alla loro capacità di produrre e vendere e alla possibilità di farlo a costi competitivi rispetto ai concorrenti. E certamente – conclude Quintieri – la mancata sospensione dell’Imu sui capannoni industriali non va in questa direzione”.  
   
   
“UMBRIA CONTRO L’USURA”, ASSEMBLEA FONDAZIONE: GRAVE CARENZA DI RISORSE MENTRE CON CRISI AUMENTANO RICHIESTE AIUTI  
 
Perugia, 20 maggio 2013 - La Fondazione Umbria contro l´usura rischia di chiudere i battenti per il mancato versamento dei contributi da parte di molti soci. Ciò accade, in un momento in cui aumentano pesantemente le richieste di aiuto, in particolare da parte di piccoli commercianti, imprenditori, artigiani e donne con figli a carico: a lanciare l´allarme stamani è stato il presidente della Fondazione, Alberto Bellocchi, nel corso dell´Assemblea annuale dei soci in programma a Palazzo Donini e rinviata perché non è stato raggiunto il numero legale. All´incontro sono intervenuti 9 soci su 22: presenti i rappresentanti della Regione Umbria con l´assessore allo Sviluppo economico, Vincenzo Riommi, del Comune di Perugia per il quale è intervenuto l´assessore al Bilancio, Livia Mercati, della Cisl, Uil e Cgil, Camera di Commercio, Confindustria, Cna, Confcommercio, all´ordine del giorno era prevista l´approvazione del bilancio consuntivo per l´anno 2013. "Bisogna discutere se c´è un reale interesse da parte dei soci continuare a sostenere la Fondazione, visto che non hanno versato il loro contributo - ha affermato il presidente Bellocchi - A causa del prolungarsi della crisi economica, nel corso del 2012 c´è stato un ´pesante aumento´ delle richieste di aiuti e siamo stati costretti a mettere a disposizione una linea telefonica dedicata dalle 11 alle 13 di tutti i giorni e, nel giro di 7-8 mesi, abbiamo ricevuto circa 300 richieste di persone in gravissime difficoltà finanziarie. Con una novità assoluta - ha aggiunto - circa il 38 per cento sono donne, spesso con figli a carico, prima non era mai successo. Per il resto prevalentemente si tratta di artigiani e piccoli imprenditori". Bellocchi ha quindi ricordato che "la Fondazione ha impegnato oltre 16 milioni di euro e che attraverso il rientro dei mutui onorati può ancora contare su una certa liquidità. Poca cosa - ha detto - perchè senza le risorse statali e dei soci, la situazione rischia di diventare drammatica". "In questi momenti di grande difficoltà strumenti di sostegno, come appunto la Fondazione Umbria contro l´usura´, devono essere più forti perché svolgono un ruolo importante - ha affermato l´assessore regionale allo sviluppo economico, Vincenzo Riommi - Proprio in questo momento alcuni soggetti hanno fatto venire meno il loro contributo, sbagliando - ha aggiunto - Certo i Comuni attraversano una fase delicatissima, ma se le risorse sono in ogni caso importanti, va detto che per la Fondazione la mancanza di liquidità ne impedisce proprio l´operatività" "L´esistenza della Fondazione per la Regione Umbria - ha precisato l´assessore - nella situazione attuale assume un senso più profondo e tutti dobbiamo fare la nostra parte per garantirne l´attività, con grande determinazione". Riommi ha quindi precisato che il più grande interlocutore che spicca per assenza, in questa fase è lo Stato, "che non ha più erogato risorse", di seguito ha poi citato le banche. "C´è bisogno di impegno per sostenere la Fondazione - ha concluso - perchè c´è la fila di cittadini che richiedono aiuto e non possono essere lasciati soli con il rischio di finire nelle grinfie di organizzazioni che sfruttano proprio queste situazioni". Normalmente - riferisce la relazione del presidente Bellocchi - a richiedere aiuto sono le famiglie di piccoli commercianti, artigiani e piccoli imprenditori, ma sono sempre più frequenti i nuclei familiari con reddito da impiego fisso, in difficoltà per la perdita del posto di lavoro. Entrando nel dettaglio dell´attività del 2012, sono stati operati interventi per oltre 613 mila euro, che hanno portato la somma globale dell´inizio dell´attività a oltre 16 milioni di euro, per un totale di 509 pratiche portate a termine; di queste, 207 sono quelle attualmente in corso per un impegno di circa 4 milioni e 860mila euro. Da una prima scrematura degli oltre trecento contatti avvenuti nel corso dell´anno, sono state svolte 150 audizioni che hanno portato a istruire 72 pratiche, alcune delle quali ancora in corso. Rispetto al 2011, il numero degli interventi a favore di dipendenti o pensionati è rimasto pressoché uguale, mentre circa il 10 per cento degli aiuti è stato a favore di artigiani, un "dato assolutamente nuovo". Altro indice indicativo della grave situazione attuale, "il massiccio ingresso tra i richiedenti di persone che hanno perso il proprio posto di lavoro o di persone che denunciano gravi difficoltà per la perdita del posto di lavoro di uno dei componenti della famiglia". Come nel 2011, la quasi totalità lamenta una situazione economica negativa per rapporti con banche o società finanziarie, a causa di interessi "tanto gravosi da rendere quasi impossibile onorare il debito". Moltissimi denunciano pesanti pendenze con Equitalia: artigiani, commercianti e piccoli imprenditori quasi sempre rappresentano l´impossibilità a onorare mutui, prestiti di finanziarie e debiti contratti in passato a causa soprattutto della contrazione del mercato che in alcuni settori sfiora il 50 per cento. Le richieste, altro dato interessante, sono spalmate su tutto il territorio dell´Umbria, con la crisi che colpisce tutti i settori. È sempre più frequente inoltre che siano le donne a presentare la richiesta di aiuto: dal 25 per cento del 2011 si è passati al 38 per cento delle pratiche trattate. "Se il problema delle risorse economiche e quello dei rapporti con le banche venisse affrontato rapidamente produrrebbe esiti operativi" ha concluso Bellocchi, che ha sottolineato come la Fondazione sia stato intanto oggetto di una "riorganizzazione significativa, che la rende capace di operare in modo efficiente ed efficace e assolvere al meglio le proprie finalità".  
   
   
NANOWEEKS 2013: DAL 20 MAGGIO AL 29 GIUGNO I RICERCATORI TORNANO A INCONTRARE GRATUITAMENTE LE AZIENDE A DOMICILIO UN’INIZIATIVA RIVOLTA A TUTTE LE IMPRESE DELLA TOSCANA, CON L’OBIETTIVO DI SVILUPPARE CONOSCENZA E OPPORTUNITÀ SULLE NANOTECNOLOGIE  
 
Firenze, 20 maggio 2013 - Far conoscere le nanotecnologie alle aziende tramite incontri gratuiti con esperti del settore, dal 20 maggio al 29 giugno 2013 è possibile grazie alla seconda edizione di Nanoweeks. Sei settimane dedicate alle nanotecnologie, con visite in azienda da parte dei ricercatori del Polo “Nanoxm” e visite presso laboratori o strutture di ricerca aderenti al Polo. Dopo il successo della scorsa edizione dal 29 ottobre al 7 dicembre 2012, torna l’iniziativa promossa dall’Asev che coinvolgerà nuovamente tecnici e ricercatori provenienti dall’Università di Firenze, di Siena, dalla Scuola Normale e dal Cnr di Pisa, disponibili gratuitamente per le aziende del territorio toscano, desiderose di approfondire e accrescere le conoscenze sui processi produttivi e sui nuovi scenari che si aprono sul mercato, mediante l’aiuto diretto di professionisti delle nanotecnologie. Il Polo Regionale di Innovazione per le Nanotecnologie “Nanoxm” mette a disposizione delle proprie imprese aderenti, ma anche quelle non iscritte al Polo che desiderino approfondire il tema, il proprio know-how e le proprie strutture di ricerca allo scopo di favorire il confronto diretto sui diversi filoni tematici di applicazione delle nanotecnologie, una delle “tecnologie chiave ed abilitanti” individuate dalla Commissione Europea quale motore principale dello sviluppo economico nel prossimo periodo di programmazione di finanziamento alla ricerca europea. Le nanotecnologie costituiscono la nuova frontiera della scienza moderna con applicazioni in settori come l´edilizia, la medicina, l´ambiente, l´agroalimentare, l´industria tessile, le energie alternative, la meccanica, l´elettronica, il legno, tra cui anche applicazioni nel restauro dei beni culturali. Nanoxm è il Polo di Innovazione Regionale per le Nanotecnologie ed ha avviato la propria attività attraverso un cofinanziamento regionale nel luglio 2011 grazie all’iniziativa di un partenariato composto da 3 centri servizi per le imprese e 4 centri di ricerca, che ne rappresentano oggi il soggetto gestore, ed alla adesione di circa 50 imprese che sin dalla fase di presentazione della proposta ne hanno appoggiato l’iniziativa. L’adesione al Polo Nanoxm per le aziende è gratuita. Le aziende interessate come già detto possono richiedere visite gratuite da parte dei ricercatori del Polo (tecnici delle Università di Firenze, Siena, Pisa, della Scuola Normale e del Cnr) su temi di proprio interesse, oppure visite presso laboratori o strutture di ricerca aderenti al Polo per l´avvio di collaborazioni su determinati ambiti di ricerca. Per riservare una visita è sufficiente visitare il sito del Polo www.Nanoxm.it  scaricare e riempire l´apposito form di richiesta, e inviarlo all´indirizzo mail info@nanoxm.It  Sarà cura del Polo individuare la struttura di ricerca e i ricercatori idonei, organizzando l´incontro nei giorni più appropriati.  
   
   
MATERIALI INDISTRUTTIBILI ALL’ORIZZONTE  
 
Roma, 20 maggio 2013 - Da Leonardo da Vinci in poi scienziati e ingegneri hanno studiato il modo in cui le cose si rompono o si deformano irreversibilmente, cercando di scoprire materiali indistruttibili. Di questo si occupa la ricerca condotta da Stefano Zapperi, che nel 2011 ha ricevuto una sovvenzione per ricercatori esperti del Cer (Erc Advanced grant) per studiare la risposta dei materiali esposti a una forza esterna. I risultati a lungo termine della ricerca contribuiranno ad aumentare la sicurezza di materiali e prodotti di uso quotidiano. La frattura, problema centrale dell’ingegneria - Il dottor Zapperi, esperto di spicco in fisica statistica e teoretica presso il Cnr, si trova in una posizione ideale per studiare la dinamica dei materiali complessi e l’influenza delle dimensioni sulla frattura e la plasticità. “Sono sempre stato affascinato dal modo in cui le cose si rompono in modo diverso a scale di grandezza diverse. Del resto, questo è un problema cruciale dell´ingegneria”, ha dichiarato il dottor Zapperi. “Una lastra in grafene dello spessore di un atomo, le pellicole che si usano in laboratorio oppure le strutture architettoniche, come i ponti, non si rompono allo stesso modo. Gli effetti delle dimensioni sono un fenomeno estremamente complesso e il nostro obiettivo è comprendere in che modo gli effetti collettivi, ossia i difetti atomici e le fratture nei materiali, influiscono sul loro comportamento fisico al variare delle dimensioni”. Un settore in cui regna ancora il pragmatismo - Le conoscenze empiriche in materia di frattura e plasticità sono già piuttosto estese. “Ad esempio, gli ingegneri sanno bene come evitare che gli ascensori cadano, costruendoli molto più robusti del necessario. Questioni come queste fanno già parte del loro lavoro quotidiano, ma non ci possiamo attendere a breve termine una teoria esaustiva sulla frattura e la plasticità dei materiali” osserva il dottor Zapperi. Con il progetto finanziato dal Cer Zapperi intende individuare una legge universale che regola le statistiche sulla rottura e che sia applicabile a un´ampia gamma di materiali diversi, compresi metalli, vetro, materiali cristallini, materiali amorfi come i gel, e così via. Prendendo ad esempio l’acqua, che bolle quando sottoposta a una quantità di calore proporzionale al suo volume, il dottor Zapperi spiega che le teorie della frattura e della plasticità non seguono lo stesso principio di proporzionalità. Non esiste un modo semplice per stimare il carico al quale un elemento di grandi dimensioni si romperà conoscendo il carico che causa la rottura di un elemento di dimensioni più piccole. Facendo riferimento alle corde di Leonardo da Vinci esposte al Museo della Scienza di Milano, Zapperi spiega che in media è probabile che corde più lunghe posseggano parti deboli e cedano a carichi inferiori. Ad esempio, una catena si romperà nel suo anello più debole. Per farla breve, dice il ricercatore, “più grande significa più debole e più piccolo significa più forte”. Per contro, lo stress richiesto per deformare le materie plastiche (la cosiddetta forza di flessione) non dipende molto dalle dimensioni dell’oggetto. Campioni di dimensioni microscopiche, però, sono molto più forti di quelli grandi ed è anche meno facile predire il modo in cui si deformeranno. Applicando un metodo standard chiamato “gruppo di rinormalizzazione” (Rg), che consente di studiare il comportamento di un sistema a seconda delle sue dimensioni, il gruppo di ricerca prevede di comprendere meglio gli effetti delle dimensioni sulla frattura e la plasticità. Il dottor Zapperi è convinto della rilevanza di questa ricerca proprio oggi che si producono dispositivi di dimensioni sempre più piccole: “Conoscere gli effetti delle dimensioni su materiali duttili di dimensioni microscopiche, come i metalli, potrebbe servire a controllare meglio le fluttuazioni nella loro deformazione, importante quando si producono, ad esempio, componenti di microelettronica”. Libertà della ricerca - In merito alla sovvenzione Cer, il dottor Zapperi commenta: “Una grossa parte del nostro lavoro ha a che fare con l’informatica. La sovvenzione Cer è stata davvero determinante per l’avanzamento di questa ricerca perché mi ha permesso di assumere cinque collaboratori e acquistare un cluster di computer dedicati per fare le simulazioni, anziché usare computer tradizionali estremamente più lenti.” Per quanto riguarda le collaborazioni, Zapperi conclude “La sovvenzione Cer ci permette di fare ricerca ad altissimo livello e di collaborare con colleghi in altri paesi, come gli Stati Uniti o la Finlandia. Trovo straordinario poter fare ricerca in modo così libero, senza dover limitare il mio lavoro in base a priorità prestabilite”.  
   
   
CROWDFUNDING E START UP INNOVATIVE  
 
Firenze, 20 maggio 2013 – E’ la nuova frontiera del finanziamento alle piccole e medie imprese più dinamiche e innovative. Il crowdfunding è una forma di finanziamento collettivo: bastano una piattaforma on-line, un’idea innovativa ed un gruppo di piccoli finanziatori pronti a sostenere economicamente la realizzazione del progetto. Esistono varie tipologie di Crowdfunding e l’Italia sarà il primo paese in Europa a regolamentare “l’equity crowdfunding”, ossia la raccolta da parte di imprese (generalmente neo-costituite) di capitali di rischio per il tramite della rete internet, svolgendo quindi un appello al pubblico risparmio, anche se limitatamente alle start up innovative così come definite dal decreto crescita-bis (legge n. 221/2012). Il 22 maggio 2013 Ore 9:00 a Firenze Opera del Duomo, P.zza San Giovanni, 7si parlerà di "Crowdfunding e start up innovative”; il seminario sarà un’occasione di confronto sulla legge 221/2012 e sulle novità introdotte con una particolare attenzione a questo nuovo strumento di finanziamento: il crowdfunding. Dal diritto societario, al diritto del lavoro e fallimentare sono diverse le agevolazioni che vengono introdotte a favore delle imprese qualificabili come start up innovative. Tra le novità l’art 30 che interviene sulla “Raccolta di capitali di rischio tramite portali on-line […]” disciplinando quindi il fenomeno noto anche come “equity crowdfunding” La nuova normativa dedica una sezione alle “Misure per la nascita e lo sviluppo di imprese start-up” (artt. 25-32) finalizzata, come si specifica nel Decreto, “a fare del nostro Paese un luogo nel quale l’innovazione rappresenti un fattore strutturale di crescita sostenibile e di rafforzamento della competitività delle imprese”. All’iniziativa, che rientra tra l’altro nel progetto “Valorizzazione e tutela di titoli di proprietà industriale” di Unioncamere Toscana, prenderanno parte vari esperti della materia tra cui la Consob a cui è stato dato il compito di definire le relative disposizioni attuative sulla raccolta di capitali di rischio da parte di start-up innovative tramite portali on-line. Per maggiori informazioni sull’evento consultare il sito www.Tos.camcom.it    
   
   
LUCCHINI: SERRACCHIANI, FERRIERA AVVIATA VERSO CRISI COMPLESSA  
 
Trieste, 20 maggio 2013 - "Con il sottosegretario De Vincenti abbiamo affrontato la parte operativa di quel processo che deve portare al riconoscimento della Ferriera di Servola come area industriale di crisi complessa, a seguito degli impegni presi a Trieste dal ministro Zanonato". Lo ha affermato il 16 maggio a Roma la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, al termine dell´incontro con il sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico, Claudio De Vincenti. Riferendosi alle parole del vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani, il quale ha assicurato che ´il nuovo Piano Ue per l´acciaio riguarderà sicuramente anche Trieste´, Serracchiani ha sostenuto che "soluzioni per la Ferriera di Servola sono possibili solo con l´impegno congiunto a livello europeo, nazionale e locale". "In una risoluzione dello scorso dicembre - ha ricordato Serracchiani - il Parlamento europeo si è pronunciato sulla crisi dell´industria siderurgica Ue invitando la Commissione a monitorare da vicino gli sviluppi futuri in alcuni stabilimenti, tra i quali anche Trieste, la cui integrità è a rischio, per assicurare la competitività del settore siderurgico europeo e i livelli occupazionali. Accolgo dunque con speranza l´annuncio del Commissario Tajani, che - ha concluso - ho già invitato a Trieste per un sopralluogo alla Ferriera e un incontro con i portatori d´interesse".  
   
   
VARESE - NUOVO APPUNTAMENTO CON "I VENTI DELL´INNOVAZIONE"  
 
Varese, 20 maggio 2013 - Si parlerà della Pedemontana e del progetto svizzero Alptransit, ma anche di come fronteggiare il problema dell’umidità da risalita negli edifici storici. Il ciclo “I Venti dell’Innovazione”, promosso ormai da due anni dalla Camera di Commercio di Varese, si ripropone martedì 21 maggio con un appuntamento dedicato al tema “Nuove Infrastrutture e Nuove Tecniche del Costruire”. Basta uno sguardo al nostro territorio e a quelli limitrofi, anche oltreconfine, per cogliere come siano diversi i cantieri operativi volti alla realizzazione delle strade e delle ferrovie programmate. Qual è il ruolo dell’innovazione in questi cantieri? Quali le competenze e le tecniche del costruire dei professionisti e delle imprese del settore? Che cos’è il sempre più necessario accompagnamento ambientale delle opere in corso? Sono queste le domande cui si darà risposta durante l’incontro che prenderà il via alle 17.00 alle Ville Ponti e che vede la sinergia nell’organizzazione, oltre che della Camera di Commercio, di diversi attori della nostra provincia che, nei rispettivi ruoli, lavorano per favorirne lo sviluppo. Attori che vanno dalle associazioni di categoria dell’agricoltura, dell’artigianato, del commercio, dell’industria e del mondo delle cooperative fino al Centro Tessile Cotoniero e dell’Abbigliamento. Così, dopo l’introduzione del segretario generale Mauro Temperelli ci sarà un intervento del presidente provinciale dell’Ordine degli Ingegneri Roberta Besozzi su “La figura del professionista nel realizzare un’infrastruttura”. Sarà poi Andrea Monguzzi della società “Autostrada Pedemontana Lombarda” a spiegare come l’innovazione entri in gioco nella costruzione di questa nuova infrastruttura. Toccherà quindi a Marco Corradini di Alptransit San Gottardo entrare nel merito della costruzione di un manufatto ferroviario che porterà l’alta velocità europea a Lugano e quindi a due passi dalla provincia di Varese. Alle Ville Ponti si parlerà anche dell’accompagnamento ambientale alla costruzione di Alptransit grazie ad Anna Frabetti. Si passerà quindi alle testimonianze aziendali con Valerio Valiani di Ecodry Italia, che parlerà sul tema “Umidità da risalita negli edifici storici: risoluzione mediante la tecnologia”. La partecipazione a questo, come a tutti gli incontri del ciclo “I Venti dell’Innovazione”, è gratuita. Occorre però prenotarsi iscrivendosi con procedura telematica direttamente dal sito della Camera di Commercio www.Va.camcom.it    
   
   
BEI CAIXABANK 300 MILIONI DI EURO PER FINANZIARE PROGETTI DI PMI E MIDCAPS  
 
Lussemburgo, 20 maggio 2013 - La Banca europea per gli investimenti (Bei) ha firmato un contratto di finanziamento di 300 milioni di euro con Caixabank per finanziare progetti di piccole e medie dimensioni di investimento promossi da piccole e medie imprese (con meno di 250 dipendenti) e Midcaps (imprese con un massimo di 3 000 dipendenti), insieme a bisogno del loro capitale circolante. Caixabank sta abbinando questo prestito Bei con la stessa quantità, il che significa che un totale di 600 milioni di euro sarà messo a disposizione per il finanziamento di tali progetti. Il prestito servirà principalmente per finanziare investimenti nei settori industriali e dei servizi. I progetti ammissibili al finanziamento saranno principalmente situati in Spagna e in circa il 40% dell´importo del prestito è destinato a progetti nelle regioni di convergenza. Il prestito è stato concesso nel quadro della politica della Banca di sostenere lo sviluppo economico delle Pmi e Midcaps fornendo credito a condizioni preferenziali tra cui scadenze più lunghe, orari di erogazione flessibili e tassi di interesse più bassi. Questi termini migliorate saranno comunicati ai mutuatari finali. Sostegno alle Pmi per favorire la crescita e l´occupazione nell´Unione europea è una priorità della Bei. Nel 2012, la Banca ha fornito Eur 2 680 milioni di dollari di nuove linee di credito per finanziare 24 280 progetti di investimento montati da piccole imprese in Spagna solo.  
   
   
UNA PIÙ INTENSA COOPERAZIONE NELL´UE ACCRESCE LA SICUREZZA DEI CONSUMATORI  
 
Bruxelles, 20 maggio 2013 - Nel 2012 gli Stati membri hanno adottato un totale di 2.278 misure contro i prodotti pericolosi diversi dagli alimenti e le hanno notificate per il tramite del sistema unionale di informazione rapida (Rapex). Ciò corrisponde a un aumento del 26% delle notifiche rispetto alle cifre del 2011, un aumento che può essere attribuito ad un´intensificazione degli interventi da parte delle autorità dei paesi dell´Ue. Rapex è il sistema d´informazione rapida tra gli Stati membri e la Commissione per i prodotti diversi da quelli alimentari. Il suo ruolo consiste nel diffondere rapidamente informazioni sui prodotti di consumo potenzialmente pericolosi. Ciò consente un´identificazione tempestiva e un rapido ritiro dal mercato unionale dei prodotti che potrebbero presentare un rischio per i consumatori, come ad esempio gli indumenti per l´infanzia, i prodotti tessili e le apparecchiature elettriche che non soddisfano le norme di sicurezza. Tonio Borg, Commissario responsabile per la Salute e i consumatori, ha affermato: "Grazie a una cooperazione rafforzata all´interno dell´Ue i consumatori possono godere di maggiore sicurezza sul mercato interno. L´europa continua a dimostrare di essere sempre più capace di tutelare tutti i cittadini europei dai prodotti pericolosi non alimentari. Il sistema Rapex è un elemento chiave delle iniziative unionali a tutela dei consumatori. Dai risultati degli interventi della forza pubblica nel 2012 si deduce un aumento del grado di vigilanza, ma c´è sempre spazio per migliorare ulteriormente la situazione. Questo è il motivo per cui all´inizio di quest´anno la Commissione ha presentato nuove proposte legislative sulla sicurezza dei prodotti e la vigilanza del mercato". Quali prodotti presentano rischi? Nel 2012 gli indumenti, i prodotti tessili e gli articoli di moda (34%), seguiti dai giocattoli (19%), erano le principali categorie di prodotti che hanno richiesto interventi correttivi. Tra i rischi notificati più spesso in relazione a questi prodotti vi erano il rischio chimico, il rischio di strangolamento e il rischio di lesioni. I rischi di lesioni e di strangolamento sono spesso riscontrati negli indumenti per l´infanzia a motivo della presenza di tiranti e cordini, ad esempio nei costumi da bagno. Tra i prodotti vietati nell´Ue nel 2012 vi erano uno sbiancante per la pelle contenente idrochinone (il cui uso è vietato nei cosmetici e nei prodotti per l´igiene personale) e una bambola di plastica contenente dietilesilftalato (Dehp) a una concentrazione del 38,5% in peso che configurava un rischio chimico. Le imprese dovrebbero provvedere affinché questi rischi ormai noti vengano eliminati già prima di iniziare la produzione. Da dove vengono questi prodotti pericolosi? La Cina è ancora in testa ai paesi d´origine dei prodotti pericolosi segnalati nel sistema d´informazione Rapex. L´anno scorso il 58% del totale delle notifiche di prodotti che presentavano un grave rischio si riferiva a prodotti provenienti dalla Cina. Per migliorare la situazione l´Ue lavora a livello bilaterale con la Cina per lo scambio di informazioni tra le autorità e per assicurare una comunicazione adeguata. L´ue e la Cina produrranno in breve una serie di video destinati ai fabbricanti cinesi e agli importatori europei e contenenti informazioni sulla sicurezza dei prodotti. Rapex 2012 in cifre, 2 278 notifiche, 30 paesi partecipanti (Ue+norvegia, Islanda e Liechtenstein). 5 categorie di prodotti più frequentemente notificati nel 2012: 34% abbigliamento, prodotti tessili e articoli di moda; 19% giocattoli; 11% apparecchi e attrezzi elettrici; 8% veicoli a motore; 4% cosmetici, Notifiche in base al paese d´origine del prodotto: 58% Cina, Hong Kong compresa; 17% Ue-27 e paesi del See; 11% origine non nota; 14% altro.  
   
   
CASSA DEL TRENTINO: PRESENTATO IL BILANCIO 2012 GENERATO UN UTILE NETTO PARI A 6 MILIONI DI EURO  
 
 Trento, 20 maggio 2013 - L’assemblea dei soci di Cassa del Trentino S.p.a. Ha approvato lo scorso 23 aprile il bilancio del 2012. Nel corso dell’esercizio la Società ha proseguito nell’attività di erogazione dei contributi per conto della Provincia ed è stata in grado di generare un utile netto pari a 6 milioni di euro, frutto della capacità di porsi come interlocutore di primo piano dei mercati finanziari anche extra provinciali ed extra nazionali. Tale ruolo ha permesso di poter effettuare sia una raccolta di risorse finanziarie a costi contenuti sia di poter impiegare i temporanei surplus di liquidità in maniera remunerativa, a supporto del credito e dell’economia locale. A conferma della capacità della società di creare valore aggiunto nell’ambito della propria mission di gestione e valorizzazione delle masse finanziarie il 2012 si chiude con un margine di interesse di oltre 14 milioni di euro. Alla conferenza stampa, stamani, sono intervenuti il presidente di Cassa del Trentino Gianfranco cerea, il direttore Lorenzo Bertoli e il presidente della Provincia autonoma di Trento Albero Pacher. "Cassa del Trentino - ha detto Pacher - è un esempio molto riuscito di come dovrebbe essere una società in house. Una società che produce reddito, che genera entrate fiscali, e che nel suo caso soprattutto garantisce il buon funzionamento degli enti locali sotto il profilo delle spese per investimento e anche delle spese correnti. Con evidente ricadute positive per tutto il sistema-Trentino, che puà continuare a realizzare opere pubbliche importanti e dare garanzie precise per quanto riguarda i tempi di pagamento dell´amministrazione.Sotto questo profilo, la Provincia ha effettuato nell´ultimo ani il 91% dei propri pagamenti entro 10 giorni, ben sotto i 30 giorni della stessa media provinciale che avevamo fissato a suo tempo per legge e molto al di sotto del valore medio nazionale. Questo fa sì fra le altre cose che, specie in un momento come questo, il territorio risulti attrattivo nei confronti dei soggetti esterni". Vediamo i dati. Cassa del Trentino ha contribuito con il suo operato alla difficile operazione di contrasto della crisi messa in atto dalla Provincia autonoma di Trento. L’attività di erogazione dei contributi ha registrato nel solo 2012 erogazioni complessive per 726,4 milioni di euro, ripartiti in 359,2 milioni per investimenti (conto capitale 144,9 milioni e 214,4 milioni in conto annualità) e 367,2 milioni di parte corrente. Dall’inizio dell’operatività della Società (primavera del 2007) fino al 31 dicembre 2012, sono stati erogati contributi agli enti pubblici per complessivi 2.949 milioni di euro, di cui 1.895 milioni per investimenti (788 milioni in conto capitale e 1.107 milioni in conto annualità) e 1.054 milioni di parte corrente, che Cassa del Trentino è stata chiamata a gestire dal 2010 per ottimizzare i flussi in base agli effettivi fabbisogni finanziari degli enti. Dall’autunno 2011 le erogazioni riferite ai canoni aggiuntivi delle derivazioni idroelettriche sono state complessivamente di 36 milioni di euro. All’attività di erogazione dei contributi la Società ha affiancato una serie di operazioni finanziarie che hanno permesso, in una logica comunque volta alla salvaguardia degli equilibri economici e finanziari di Cassa del Trentino, di dare un sostegno concreto all’economia locale, con la collaborazione anche degli istituti di credito operanti sul territorio. L’intervento di Cassa del Trentino è avvenuto attraverso modalità diversificate: • la garanzia della tempestività dei pagamenti; • la riproposizione dell’intervento già attuato nella prima fase della manovra anticrisi (2008) per il sostegno alla liquidità ed ai fabbisogni di cassa a breve termine delle banche locali, per incrementare le risorse da finalizzare al credito delle imprese operanti nel territorio provinciale (circa 100 milioni); • l’impiego della liquidità vincolata al rimborso dei bond bullet nell’acquisto di titoli quotati emessi dalle banche che operano sul territorio provinciale, con impegno delle medesime ad iniettare ulteriori risorse proprie di pari importo, innescando un “effetto leva” sul sistema economico provinciale di oltre 150 milioni di Euro; Ø con ritorni finanziari da tali operazioni stimati, per il periodo 2012-2017, in circa 11 milioni di Euro aggiuntivi rispetto alle forme tecniche di investimento precedenti. • il coinvolgimento del sistema del credito cooperativo trentino avvenuto tramite: Ø la concessione di un finanziamento di 80 milioni di Euro al tasso pari al tasso rifinanziamento Bce maggiorato dello 0,75% ottenuto grazie all’offerta in garanzia dei titoli acquistati in precedenza ed alla garanzia fideiussoria Pat; Ø la concessione di un finanziamento di 75 milioni di Euro al tasso pari al tasso rifinanziamento Bce maggiorato dell’1,95% con garanzia fideiussoria della Provincia ; • l’estinzione di depositi vincolati presso banche estere, pari ad oltre 43 milioni di Euro, finalizzata al reimpiego presso le banche locali. L’operazione ha permesso di mantenere il profilo dei piani di accumulo originari, incrementandone inoltre il profilo di rendimento con un maggior vantaggio assoluto stimato in circa 11,4 milioni di Euro. Con tali operazioni, Cassa del Trentino ha dimostrato di essere lo strumento più efficace per promuovere la cooperazione con il sistema finanziario locale, non operando sul mercato in una logica concorrenziale rispetto agli altri intermediari finanziari, con i quali invece sono stati attivati spazi di collaborazione per la crescita del sistema economico trentino. Da segnalare poi l’apertura in corso d’anno del conveniente canale dei finanziamenti della Banca Europea per gli Investimenti (Bei) il cui primo prestito a dieci anni ha beneficiato di un tasso fisso inferiore al 2%. Nel 2012 è inoltre proseguito il coordinamento delle attività di investimento strategico della Provincia, svolto da Cassa del Trentino, che ha riguardato nel 2012 gli importanti progetti quali il Nuovo Polo Ospedaliero del Trentino, la verifica di fattibilità economico-finanziaria dell’impianto di trattamento dei rifiuti, il progetto “Nuova sede Pat in Via Romagnosi”, la riqualificazione degli edifici pubblici mediante coinvolgimento di capitali privati. Nel corso dell’esercizio è stato rafforzato il ruolo di Advisor del sistema pubblico provinciale riconosciuto in capo a Cassa del Trentino. In particolare, è stato previsto un coinvolgimento della Società nell’ambito dell’attività di monitoraggio del livello d’indebitamento del settore pubblico provinciale e nell’ambito della procedura finalizzata al rilascio, da parte della Provincia, delle autorizzazioni alle operazioni di indebitamento attuabili dagli enti strumentali provinciali. Cassa ha poi fornito il proprio supporto nell’ambito delle strategie finanziarie della Provincia e delle società partecipate dalla stessa, con particolare riferimento alla valutazione di efficacia delle soluzioni finanziarie ed all’individuazione di adeguati modelli di finanziamento degli investimenti. I principali interventi hanno riguardato: Fondo social housing, “Progetto Risparmio Casa”, Fondo Strategico del Trentino, coordinamento del Tavolo Tecnico del Credito. Va rilevato che i risultati conseguiti dalla Società sono stati ottenuti con una struttura molto snella, solo 13 dipendenti (di cui 4 a comando dalla Provincia), i cui livelli retributivi sono in linea con quelli dei dipendenti provinciali. L’assemblea ha infine deliberato di distribuire ai soci (Provincia e Tecnofin Trentina S.p.a.), posto che la riserva legale ha già raggiunto il quinto del capitale sociale, un dividendo di 0,45 euro per azione (pari a 3.420.000 euro) e di accantonare prudenzialmente a riserva straordinaria la quota rimanente dell’utile (pari a 2.589.320 euro). Si conferma così il ruolo strategico svolto dalla Società non solo a sostegno del sistema economico locale, ma anche a supporto della Provincia ai fini del rispetto dei vincoli posti dal patto di stabilità interno. Scheda. I dati del bilancio 2012. Il margine d’interesse è passato da 8,8 a 14,3 milioni di euro, con un aumento di 5,5 milioni (+62,17%). Tale risultato è riconducibile all’aumento degli interessi attivi e proventi assimilati per 13,4 milioni di euro (+30,83%), cui ha contribuito anche la maggiore redditività derivante da una gestione dinamica della liquidità (+4,4 milioni), che ha più che compensato l’aumento degli interessi passivi per 7,9 milioni di euro (+22,86%), dovuto principalmente ai prestiti obbligazionari emessi (+4,8 milioni) e alle aperture di credito bancarie (+2,8 milioni). La crescita del margine di interesse ha compensato quasi totalmente l’azzeramento del risultato netto dell’attività di negoziazione (- 6,7 milioni di euro) a seguito dello smobilizzo di tutti i derivati di trading che la Società aveva in essere fino al 2011. Il margine di intermediazione pertanto risulta formalmente in diminuzione rispetto all’anno precedente di 1,3 milioni di euro, pari a circa l’8%. Peraltro, senza il risultato netto dell’attività di negoziazione il margine di intermediazione del 2011 sarebbe stato di circa 8,8 milioni di euro e quindi nettamente inferiore ai 14,2 milioni del 2012. I risultati conseguiti dalla Società sono stati ottenuti con una struttura molto snella, solo 13 dipendenti (di cui 4 a comando dalla Provincia), i cui livelli retributivi sono in linea con quelli dei dipendenti provinciali. Le spese amministrative sono state di poco superiori ai 2 milioni di euro, in diminuzione del 3,12% rispetto al 2011. L’utile lordo è pari a 12,4 milioni di euro. Il rapporto costi netti struttura/utile lordo è stato nel 2012 del 14,45%. Tenuto conto delle imposte di esercizio pari a 6,4 ml di Euro (+8,02% rispetto al 2011, per effetto dell’aumento degli interessi passivi indeducibili), l’utile netto risulta pertanto pari ad Euro 6.009.320. Relativamente ai dati dello stato patrimoniale, che pareggia su di un dato del capitale complessivamente investito nella Società pari a 1.643 milioni di euro, si segnala un attivo patrimoniale rappresentato per il 98,7% da crediti, di cui l’81% sono crediti verso la clientela (1.320,69 milioni di euro), e il 19% da crediti verso gli enti creditizi (301,47 milioni di euro). Fra i crediti verso la clientela, sono inclusi crediti nei confronti della Provincia per un importo pari a 1.259,56 milioni di euro, di cui 1.222,22 milioni per contributi. Le passività patrimoniali sono rappresentate per circa il 60% (962 milioni di euro) da prestiti obbligazionari parte dei quali, 341 milioni di euro, sottoscritti da Cassa Depositi e Prestiti. Circa il 39% (626 milioni di euro) delle passività è, invece, rappresentato da debiti verso la clientela, cioè da contributi assegnati dalla Provincia, ma non ancora erogati ai beneficiari, e da debiti verso banche, costituiti dalle nuove aperture di credito semplice, per 155 milioni di euro, e dalla prima quota, per 50 milioni di euro, del contratto stipulato con la Bei. Il Patrimonio Netto si attesta al valore di 42,4 milioni di euro, ivi compreso l’utile di esercizio pari a circa 6,0 milioni di euro. Le altre poste concernono il capitale sociale per 7,6 milioni di euro e le riserve per 28,8 milioni di euro.  
   
   
GIUNTA A BRESCIA. MORATORIA SUI CENTRI COMMERCIALI IL PRESIDENTE: VOGLIAMO RIALZARE LE SARACINESCHE NELLE CITTÀ  
 
Brescia, 20 maggio 2013 - Il Governo lombardo in prima linea per rilanciare il commercio. Molte le iniziative assunte dalla Giunta regionale lombarda, che il 17 maggio è tornata a riunirsi a Brescia, nell´antico palazzo Loggia. Il governatore, che ha confermato l´intenzione di proseguire con l´esperienza delle ´Giunte itineranti´, (´andremo - ha detto - almeno una volta all´anno in ogni provincia della Lombardia e ovunque serva, per poter ascoltare i problemi e studiare le soluzioni con le istituzioni locali´), ha ribadito l´importanza dei provvedimenti assunti oggi, che rispondono anche a uno dei punti qualificanti del programma di Governo della Regione: la moratoria sulle autorizzazioni per aprire nuovi grandi centri commerciali. ´Con questa proposta di legge - ha spiegato il presidente - si sospendono le autorizzazioni e nel contempo si verificheranno le reali esigenze del territorio´. ´Il nostro obiettivo - ha sottolineato - è di promuovere i ´centri commerciali naturali´. Vogliamo rialzare le saracinesche nei centri storici delle nostre città´. A Brescia Portando Risposte - ´Continueremo a prestare attenzione ai territori´ ha aggiunto il governatore, ricordando che un mese fa, sempre a Brescia, si era tenuta un´altra riunione di Giunta, servita per ascoltare le necessità del territorio. ´Torniamo oggi - ha sottolineato -, portando risposte e interventi concreti, come i 10 milioni per la metropolitana, gli interventi sull´area Caffaro, e quelle relative al commercio, molto sentite anche in questa città´. Monitoraggio Su Grande Distribuzione - Il contenuto della delibera sulla moratoria per le autorizzazioni ai nuovi grandi centri commerciali è stato illustrato dall´assessore al Commercio, Turismo e Terziario, che ha spiegato come il documento varato oggi ´dia il via all´iter amministrativo per la definizione di un progetto di legge, che potrà essere esaminato dal Consiglio regionale fin dalle prossime settimane´. L´obiettivo è di arrivare a una approvazione da parte dell´Assemblea di Palazzo Pirelli entro la fine dell´anno. Una Nuova Programmazione - ´Quando la legge sarà approvata, dopo un puntuale monitoraggio della situazione, unitamente alle associazioni di categoria e dei consumatori, ai rappresentanti degli Enti locali - ha spiegato ancora l´assessore - sarà possibile definire un aggiornamento della programmazione commerciale e promuovere nuovi indirizzi e criteri, che garantiscano un armonico equilibrio delle diverse modalità distributive del commercio, con l´obiettivo di restituire ai centri urbani quell´ingrediente fondamentale della vita quotidiana che sono i negozi di vicinato´. Più Fondi Per I Distretti - La Giunta di oggi ha deciso anche di aumentare i fondi a disposizione dei distretti commerciali, attraverso l´istituzione di un bando. Così Regione Lombardia si pone l´obiettivo di sviluppare azioni concrete per sostenere l´intera rete commerciale del territorio nel suo complesso. Inizialmente al bando era destinato solo 1 milione di euro, portato poi a 4 milioni su iniziativa dell´assessore al Commercio, Turismo e Terziario, che ha proposto di incrementare il fondo con 3 milioni aggiuntivi. Un Premio Alle Eccellenze - ´Con il quinto bando per i distretti del commercio abbiamo voluto dare un chiaro segnale all´intero sistema del Commercio, del Turismo e del Terziario della nostra regione - ha illustrato -. I 4 milioni di euro stanziati, infatti, verranno messi a disposizione dei distretti che meglio hanno dimostrato fino a oggi di costituire una risorsa per il rilancio e lo sviluppo del territorio. Incarnando al meglio quella capacità di impegno tutta lombarda che da sempre contraddistingue le realtà più solide di tutti i settori d´impresa. Le eccellenze attive in questi comparti potranno ricevere un contributo concreto da investire nell´innovazione di processo e di prodotto, nella creazione di nuovi posti di lavoro, nel rafforzamento della competitività´. Risorse Speciali Per Mitigare I ´Danni Da Cantiere´ - Infine, la Giunta ha trovato risorse speciali, per l´esattezza 500.000 euro, da destinare a un progetto sperimentale, con il quale intende offrire possibili soluzioni a uno dei problemi oggi più sentiti dai negozi e pubblici esercizi che soffrono i disagi provocati dalla cantierizzazione di lunga durata. ´Quando grandi cantieri - ha osservato l´assessore - vengono insediati nei centri urbani per consentire di portare a termine necessari lavori pubblici, provocano quasi sempre fortissimi disagi ai negozi e alla comunità, disagi che non possiamo più permetterci di dimenticare. Per superare i limiti manifestati da precedenti esperienze dunque, lavoreremo fianco a fianco dei principali Comuni interessati dal problema, così da studiare soluzioni nel pieno rispetto delle specificità di ciascuno´.  
   
   
LOMBARDIA.ASSESSORE ECONOMIA:NO GALLERIA COMMERCIALE CERRO  
 
Milano, 20 maggio 2013 - ´Esprimo la mia piena soddisfazione per la delibera della Giunta regionale lombarda approvata ieri a Brescia sulla moratoria dei centri commerciali´. E´ quanto Affermava il 17 maggio l´assessore regionale all´Economia, Crescita e Semplificazione. ´Detto questo - prosegue l´assessore - rimangono delle partite ancora aperte relative agli Accordi di programma e in particolare nel territorio del Ticino c´è la questione del centro commerciale Ikea di Cerro Maggiore. E su questa vicenda vorrei essere molto chiaro, ribadendo una posizione che il sottoscritto aveva già espresso pubblicamente a Legnano nel corso di una conferenza stampa nello scorso dicembre, dunque ben prima della campagna elettorale per la Regione Lombardia´. ´In questo caso - aggiunge l´esponente della Giunta lombarda - si tratta di un insediamento di circa 130mila metri quadrati su terreno agricolo, di cui appena 40mila metri quadrati riguardano l´insediamento dell´Ikea, mentre lo spazio rimanente prevede altre destinazioni commerciali e in particolare una galleria commerciale di circa 60mila metri quadrati. Il sottoscritto è assolutamente contrario alla realizzazione della galleria commerciale e farà di tutto perché salti, in quanto una galleria commerciale di quelle dimensioni farebbe perdere decine e decine di posti di lavoro nei comuni limitrofi rivelandosi un´operazione insensata´. ´Diversa - dice ancora l´assessore - è la questione dell´Ikea che si profila neutra da un punto di vista commerciale in quanto non farebbe concorrenza diretta agli esercizi del territorio ma resta molto critica per la questione viabilità, in particolare per la città di Legnano´. ´In ogni caso - conclude l´assessore - potremmo anche discutere, nelle sedi opportune e con mille dubbi, dell´insediamento Ikea in quanto tale, ma per tutto il resto, galleria commerciale inclusa, non se ne parla neppure!´.  
   
   
IMPRESE, IN BASILICATA PROROGATI TERMINI SCADENZA PER ACCESSO AI FINANZIAMENTI  
 
Potenza, 20 maggio 2013 - Sono stati prorogati al 31 dicembre 2013 i termini di scadenza per la partecipazione al bando per la concessione di agevolazioni per “Interventi a favore della creazione di imprese delle piccole e medie imprese esistenti per la rivitalizzazione dei centri storici” sia nell’ambito del Programma Operativo Senisese che per il Programma Operativo Val d’Agri. Lo ha approvato la Giunta regionale della Basilicata per consentire alle Pmi lucane di avere maggior tempo a disposizione per presentare tutta la documentazione utile alla richiesta delle agevolazioni. In particolare la proroga del termine per le imprese del Senisese, sollecitato da Sviluppo Basilicata che gestisce il bando, fa seguito ad un’altra proroga che aveva stabilito il termine ultimo per la presentazione delle domande al prossimo 30 giugno. Il bando, finanziato con un importo complessivo di 2 milioni di euro, rientra nella Linea di intervento n. 2 del Progetto integrato del sistema produttivo locale del Senisese che mira al consolidamento e al rafforzamento del sistema produttivo del Comprensorio e per aumentare il livello occupazionale dell’area. Per quanto riguarda il bando del Programma Operativo Val d’Agri-melandro-sauro-camastra si è deciso di prorogare i termini di scadenza al 31 dicembre e di stabilire in 400 giorni, a partire dalla data di notifica del provvedimento di concessione del finanziamento, il termine perentorio per l’ultimazione del programma di investimento. Entrambi i provvedimenti saranno pubblicati sul Bollettino ufficiale della Regione Basilicata e sul sito internet www.Regione.basilicata.it    
   
   
ASSESSORE TRENTINO INCONTRA LA SMITH INTERNATIONAL: RIDOTTO IL NUMERO DEGLI ESUBERI INTERESSAMENTO DELL´IMPRESA PER IL NUOVO STRUMENTO FINALIZZATO AL RADICAMENTO E ALLA SALVAGUARDIA DELL´OCCUPAZIONE  
 
Trento, 20 maggio 2013 - L’assessore Alessandro Olivi ha voluto incontrare il 16 maggio i rappresentanti della Smith International, la multinazionale americana che ad inizio aprile aveva annunciato per lo stabilimento di Scurelle 30 esuberi sui 79 lavoratori in carico. L’impresa ha espresso interesse per le nuove agevolazioni tese al radicamento e alla salvaguardia dell’occupazione a favore delle aziende che, avendo esaurito tutti gli ammortizzatori sociali, pongono in essere previo accordo sindacale contratti di solidarietà volontari. Questo strumento ha spinto la Smith International a riconsiderare l’entità degli esuberi riducendola significativamente da 30 a 18. All’interno della nuova batteria di strumenti previsti dalla legge recentemente approvata dal Consiglio provinciale ("Ulteriori interventi a sostegno del sistema economico e delle famiglie") per contrastare la perdurante crisi economico e finanziaria, vi sono anche misure per rafforzare il radicamento delle imprese in Trentino e la salvaguardia dell’occupazione. La Provincia, infatti, può concedere contributi per agevolare i costi derivanti da progetti di riorganizzazione aziendale, commisurati al numero di lavoratori coinvolti, qualora, non risultando attivabili gli ammortizzatori sociali previsti dalla normativa nazionale, compresi i contratti di solidarietà difensivi, siano posti in essere, previo accordo sindacale, contratti di solidarietà della durata minima di un anno diversi da quelli previsti dalla pertinente normativa. È stata così recuperata la filosofia del «Fondo Olivi», fondata sulla salvaguardia dell’occupazionale nei momenti di crisi e sulla necessità dell’accordo bilaterale impresa-sindacati. I contributi sono concessi nel rispetto della normativa dell’Unione europea in materia di imprese in difficoltà e di aiuti di importanza minore (de minimis). La Giunta provinciale stabilirà a breve i criteri e le modalità per l’attuazione di questo intervento. La Smith International, multinazionale americana con stabilimento a Scurelle, è la prima impresa ad avere manifestato interesse per il nuovo strumento. L’assessore Olivi ha voluto incontrare i rappresentanti della società, che più di un mese fa avevano annunciato la mobilità per 30 lavoratori sui 79 in carico, con una ricaduta sociale pesante sulla Bassa Valsugana già segnata da altre crisi aziendali. Fin da subito i lavoratori si sono resi disponibili a ridursi l’orario di lavoro attraverso l’utilizzo diffuso del part-time per evitare il maggior numero possibile di licenziamenti. Il percorso di confronto tra impresa e sindacato, costantemente seguito dallo stesso assessore Olivi, ha portato ad una decisa revisione del numero degli esuberi, che scendono da 30 a 18, a fronte dell’accordo su un contratto di solidarietà volontario, ovvero senza integrazione da parte dell’Inps, accordo sul quale hanno influito anche le nuove agevolazioni, che consentiranno all’azienda di abbattere il costo per il personale. "L’auspicio - ha commentato l´assessore Olivi dopo l´incontro con i responsabili della Smith International - è che attraverso questo strumento, aziende come questa possano essere sostenute nei progetti di riorganizzazione aziendale, che si rendono necessari per superare criticità che si spera siano solo momentanee, limitando il sacrificio delle risorse umane indispensabili per guidare i processi di rilancio quando finalmente i mercati invertiranno il segno".  
   
   
REGGIO EMILIA - NUOVO SEMINARIO SUI METODI DI CONTRASTO ALLE MAFIE  
 
Reggio Emilia, 20 maggio 2013 - Proseguono gli incontri e seminari organizzato dal Centro di Formazione e Analisi della Camera di Commercio di Reggio Emilia, in collaborazione con la Fondazione Antonino Caponnetto, per diffondere la conoscenza degli strumenti di contrasto e di prevenzione delle infiltrazioni mafiose nel sistema economico reggiano. Dopo i seminari di formazione rivolti in modo particolare agli imprenditori sui temi del trasporto, degli appalti e del commercio il prossimo incontro dal titolo” Dal Pool alla Legislazione antimafia aspetti civilistici e commerciali “verrà organizzato a Scandiano (Re) sabato 25 maggio presso l’Hotel Boiardo (Via Ubersetto, 57/59). Interverranno: Antonio Di Lauro, esperto in profili psicologici criminali e Consigliere delegato della Fondazione Antonino Caponnetto, Elisabetta Baldi Caponnetto , moglie del Giudice Antonino Caponnetto, Angelo Corbo , Ispettore della Polizia di Stato Superstite della scorta nella Strage di Capaci . Sarà moderatore Fabio Ferrari, Referente della Fondazione Antonino Caponnetto. Concluderà l’incontro Enrico Bini, Presidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia. Per ulteriori informazioni rivolgersi all’U.o. Giustizia Alternativa – Tel. 0522/796252 – 289; giustizia.Alternativa@re.camcom.it  
   
   
SELEX ES, IL COORDINAMENTO DELLE REGIONI INCONTRA I SINDACATI  
 
Firenze, 20 maggio 2013 – Il coordinamento degli assessori alle attività produttive e lavoro delle Regioni sul cui territorio sono presenti insediamenti produttivi del gruppo Selex Es si è riunito il 16 maggio a Roma su convocazione dell’assessore toscano al lavoro Gianfranco Simoncini, che coordina le Regioni per il settore nella Ix Commissione della Conferenza delle Regioni e ha coordinato anche questo incontro. Erano stati invitati i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria Fiom, Fim e Uilm, sia a livello nazionale che territoriale. Hanno partecipato, oltre alla Toscana, la Regione Liguria con l’assessore al lavoro Renzo Guccinelli, il Lazio con l’assessore al lavoro Lucia Valente, dirigenti del settore lavoro della Campania e del Veneto. “L’incontro è servito – ha detto l’assessore Simoncini – per uno scambio di idee sulla vertenza, la cui rilevanza, sul piano nazionale e locale, è stata ribadita con forza, sia dalle Regioni che dalle organizzazioni sindacali. E’ stato inoltre sottolineato l’interesse a valorizzare il ruolo e la funzione di Selex Es, che è uno dei gruppi più importanti in Italia nell’elettronica avanzata e nell’Ict”. Nel corso dell’incontro è stato deciso di chiedere un incontro con l’amministratore delegato della società Selex Es e con il ministro dello sviluppo economico Flavio Zanonato. “In quell’occasione – ha spiegato Simoncini – chiederemo garanzie sui contenuti del piano industriale del gruppo, piano che secondo noi deve essere sostenuto da adeguati investimenti per rafforzare il ruolo di eccellenza di Selex. Dal governo solleciteremo anche informazioni sulle prospettive di Finmeccanica, anche in relazione alle attuali difficoltà del gruppo e al recente cambio nel Consiglio di amministrazione, rispetto alle sue fondamentali funzioni per il manifatturiero di qualità nel nostro paese”.  
   
   
ORARI NEGOZI: RESTITUIRE AI COMUNI AUTONOMIA DECISIONALE MILANO VUOLE SPERIMENTARE UN PATTO TRA COMMERCIANTI E CITTADINI  
 
Milano, 20 maggio 2013 - “Sulla definizione degli orari e delle aperture degli esercizi commerciali i comuni devono ritrovare la propria autonomia decisionale, essendo gli enti più vicini ai bisogni del territorio, quindi realtà amministrative maggiormente in grado di conciliare al meglio le esigenze dei residenti con quelle dei commercianti”,così l’assessore al Commercio, Attività produttive Franco D’alfonso. “Il Comune di Milano sin dall’entrata in vigore del ´Decreto Cresci Italia´ che ha sancito la liberalizzazione degli orari - continua l´assessore - ha criticato anche aspramente l´efficacia di tale provvedimento, che di fatto estromette gli Enti locali dalla gestione diretta di uno strumento importante per la città, la cui attuazione inoltre crea più problemi che benefici sia in termini di concorrenza sia di ordine pubblico. E´ opportuno quindi che il Governo riveda in toto la normativa ”. “Le linee guida sugli orari, illustrate ieri, vanno proprio in questa direzione suggerendo l´individuazione di una soluzione pattizia tra tutti gli attori e capace di arginare una liberalizzazione selvaggia, che se attuata soprattutto nelle zone interessate dal fenomeno della movida, minerebbe nel profondo la convivenza tra commercianti, residenti e cittadini. Per questo motivo – conclude D’alfonso - siamo impegnati affinché Milano mantenga la propria funzione di governo del territorio e degli orari della città, orari che rispondono a esigenze diverse da quartiere a quartiere e che non possono certo essere regolate dall´alto”.  
   
   
LOMBARDIA.COMMERCIO, MORATORIA PER GRANDE DISTRIBUZIONE GIUNTA LAVORA PER OCCUPAZIONE GIOVANI E DONNE  
 
Milano, 20 maggio 2013 - Moratoria sulla grande distribuzione, riduzione della pressione fiscale, accesso al credito facilitato e sostegno ai Distretti del commercio. Sono gli impegni assunti il 16 maggio a Palazzo Giureconsulti dall´assessore regionale al Commercio, Turismo e Terziario partecipando all´assemblea elettiva di Confesercenti che ha eletto il nuovo presidente Giorgio Ambrosioni. La Moratoria Sulla Grande Distribuzione - Rispondendo alle richieste di Confesercenti, l´assessore regionale ha detto che ´la moratoria sull´apertura di punti vendita della grande distribuzione, che voi sollecitate, è un caposaldo del programma della Giunta di Regione Lombardia che si impegna a mettere a punto un progetto di legge da sottoporre all´approvazione del Consiglio regionale´. ´Sarà questa misura - ha rimarcato l´assessore - la prima tappa di un percorso che coinvolgerà il territorio´. Costo Del Lavoro, Fisco E Occupazione - Il costo del lavoro e l´occupazione sono stati al centro del confronto. ´Il lavoro con il rifinanziamento dal Governo della cassa integrazione, le politiche per la crescita e l´occupazione, la riduzione della pressione fiscale, ma anche la creazione di un´agenzia regionale per la riscossione dei tributi in maniera più equa - ha detto l´assessore - sono priorità dell´attuale Giunta perché è nostra intenzione creare un ambiente amico delle imprese e far diventare la Lombardia un´area a bassa tassazione per chi crea lavoro e occupazione, in particolare tra giovani e donne´. Accesso Al Credito - ´La Giunta - ha ricordato l´assessore - ha messo a punto, d´intesa con Finlombarda, alcune misure choc per favorire la ripresa. Tra queste una linea di credito della Bei per finanziamento alle Pmi, quindi anche quelle del commercio, turismo e terziario, che anticipa 150 milioni di euro per ammodernamenti tecnologici ed efficientamento energetico degli immobili e delle attrezzature´. I Distretti Del Commercio - Un obiettivo della Regione è la riqualificazione del commercio urbano attraverso l´ulteriore sviluppo dei Distretti del commercio attraverso il quinto bando. ´Dalla dotazione finanziaria - ha annunciato l´assessore -, grazie a una delibera di Giunta da me proposta che verrà presentata domani in Giunta, potremo garantire ulteriori 3 milioni di euro di fondi alle realtà territoriali che fanno rete, che sanno coinvolgere anche i Sistemi turistici locali e diffondono le buone pratiche, portando l´ammontare totale del bando a 4 milioni´. Domenica E Vendite Promozionali - Sulla liberalizzazione domenicale e sulle vendite promozionali, l´assessore ha spiegato che ´sulle aperture domenicali mi sono confrontato stamani in quarta commissione, Attività produttive´. ´Sulle vendite promozionali - ha aggiunto - propongo che dopo due stagioni di sperimentazioni ora concluse, livello politico e attori del settore si confronteranno dopo che saranno state affrontate due stagioni di ripresa della programmazione ordinaria dei saldi. A quel punto, insieme, decideremo come sia meglio agire´. Expo 2015 - ´L´appuntamento con l´esposizione universale del 2015 - ha concluso l´assessore - è una grande opportunità, da non perdere, per il marketing territoriale, il turismo e più in generale, tutto il sistema Lombardia. Ecco perché intendo lanciare un fondo rotativo destinato alla riqualificazione e alla competitività delle strutture ricettive, per strutturare il quale abbiamo al momento individuato circa una decina di milioni. Oltre che progetti concreti esistono anche strumenti e sedi di confronto già attive e propositive: penso sia all´Accordo di Programma con il Sistema camerale lombardo sia al Tavolo Lombardia e in particolare al Sottotavolo attrattività del territorio che dev´essere riconvocato al più presto per riprendere l´interlocuzione tra Regione Lombardia, Expo, Comune di Milano e rappresentanze imprenditoriali dell´ospitalità, del commercio, del terziario´.