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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Marzo 2010
CONFERENZA EUROPEA SULLE MALATTIE RARE 2010,  
 
Cracovia, Polonia 15 marzo 2010 - Dal 13 al 15 maggio 2010 si terrà a Cracovia, in Polonia, la Conferenza europea sulle malattie rare 2010. Questa quinta edizione della manifestazione metterà in evidenza lo stato delle cose in questo settore. La prima giornata avrà luogo un incontro di messa in rete che permetterà alle parti interessate e agli esperti di incontrarsi e condividere progetti futuri. La seconda e terza giornata sono divise in sessioni mattutine e pomeridiane. I temi riguarderanno tra l´altro: programmi e strategie nazionali per le malattie rare, centri specializzati e reti europee di riferimento, la scienza dai banchi alla corsia, informazioni e formazione medica, il Comitato europeo per le malattie rare, le malattie rare nell´Europa centrale e orientale, servizi per i pazienti e per chi si prende cura di loro. La conferenza fa parte del progetto Polka ("Patients´ consensus on preferred policy scenarii for rare diseases"). Il progetto facilita la consultazione della comunità europea delle malattie rare in senso ampio, al fine di stabilire un consenso sugli scenari preferiti delle politiche sanitarie per le malattie rare. Durante la manifestazione si svolgerà anche un workshop del progetto Orphanet ("Portal for rare diseases and orphan drugs"), in parte finanziato dall´Ue. Osservazioni: Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Rare-diseases.eu/2010/homepage    
   
   
SCIENZIATI E PMI UNISCONO LE FORZE PER COMBATTERE L´INFLUENZA  
 
Bruxelles, 15 marzo 2001 - Ricercatori e industriali europei e del resto del mondo riceveranno 18 milioni di euro di finanziamenti comunitari per collaborare a nuovi progetti di ricerca sull´influenza. Un totale di 52 istituti di ricerca e piccole e medie imprese (Pmi) di 18 paesi europei, nonché Cina, Israele e Stati Uniti, collaboreranno a 4 progetti per determinare come i geni del virus dell´influenza migrano attraverso i continenti e tra le specie, minacciando seriamente la salute umana e animale. Dal 2001 la Commissione ha stanziato oltre 100 milioni di euro per la ricerca sull´influenza. "Già l´influenza stagionale di per se uccide ogni anno nel mondo 250.000-500.000 persone, e i progetti come questi possono contribuire a salvare vite", ha detto Máire Geoghegan-quinn, commissario europeo per la Ricerca, innovazione e scienza. "Una ricerca europea efficace nella prevenzione e nel trattamento dell´influenza e di altre malattie possiede inoltre un valore sociale ed economico inestimabile, poiché contribuisce in maniera significativa ai nostri obiettivi Europa 2020". I finanziamenti erogati aiuteranno due dei quattro consorzi a sviluppare farmaci innovativi per combattere l´influenza nell´uomo, mentre gli altri due studieranno l´influenza nei maiali. La ripartizione dei finanziamenti comunitari per ogni progetto e i dettagli dei progetti saranno subordinati alla firma dei contratti prevista per il 2010. L´invito a presentare proposte per nuovi progetti di ricerca sull´influenza è stato lanciato nel luglio del 2009. Sono pervenute 17 proposte. I due progetti volti a sviluppare nuovi farmaci contro l´influenza sono Flu-pharm ("New drugs targeting influenza virus polymerase") e Flucure ("Development of novel antiviral drugs against influenza"). Nel corso di un periodo di 42 mesi, Flu-pharm svilupperà nuovi potenziali farmaci inibitori della replicazione virale nelle cellule infette, in particolare prendendo di mira i domini delle proteine Pb2 (polimerasi basica 2) e Pa (polimerasi acida). Tali farmaci contribuiranno a ridurre il rischio che i pazienti sviluppino una resistenza farmaceutica, riducendo altresì gli effetti collaterali. Se il Flu-pharm sarà efficace, si apriranno nuove opportunità per il trattamento delle influenze stagionali e pandemiche. Il supporto finanziario per questo progetto dovrebbe ammontare a 6 milioni di euro. I partner di Flu-pharm hanno sede in Austria, Belgio, Francia, Germania, Slovacchia, Spagna e Svezia. Il progetto Flucure studierà il meccanismo di replicazione virale, ma attraverso un approccio diverso, poiché riguarderà le proteine Pb1 (polimerasi basica 1)/Pa e Np (nucleoproteine). I partner, con sede in Bulgaria, Germania, Italia, Lituania, Paesi Bassi, Svezia e Svizzera, riceveranno un finanziamento di 6 milioni di euro per sviluppare nuovi farmaci con un rischio di resistenza ridotto. L´obiettivo di Flucure è di produrre uno o più farmaci idonei allo sviluppo clinico entro quattro anni. I progetti Esnip 3 ("European surveillance network for influenza in pigs 3") e Flupig ("Pathogenesis and transmission of influenza virus in pigs"), che riceveranno rispettivamente 1 milione e 5 milioni di euro di finanziamenti, concentreranno la loro ricerca su come l´influenza agisce sui maiali. Il progetto Esnip 3 sarà incaricato di gestire ed espandere la rete di sorveglianza per l´influenza suina istituita con i precedenti progetti Esnip 1 e Esnip 2, finanziati dall´Ue. I partner del progetto, che hanno sede in Belgio, Cina, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Israele, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Spagna, Regno Unito, Ungheria e Stati Uniti, sono chiamati a contribuire a migliorare la preparazione alle pandemie, offrendo una base decisionale di conoscenze che permetta di prendere decisioni in merito alla salute animale. Questo progetto è volto a una migliore comprensione del ruolo dei suini nelle pandemie di influenza. Non è chiaro il ruolo svolto dai maiali, così come non lo è quello svolto dai mutamenti genetici necessari a un´efficace replica di un virus aviario nei maiali, o a un´efficace trasmissione di virus aviari tra suini e alla trasmissione del virus da suino a umano e tra umani. Per controllare future pandemie è quindi necessaria una migliore conoscenza di questi elementi. I partner Flupig hanno sede in Belgio, Cina (Hong-kong), Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito e Stati Uniti. In una nuova relazione, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) sottolinea il fatto che il virus dell´influenza è notoriamente imprevedibile. Gli esperti dell´Ecdc fanno notare che alla fine del 2009 la trasmissione dell´influenza nella popolazione dei paesi Ue e Efta (Associazione europea di libero scambio) stava regredendo. Va notato che ad oggi i paesi registrano bassi livelli di trasmissione. I decessi dovuti alla pandemia - pubblicati sui siti web nazionali, ad esempio - stanno anch´essi diminuendo. Per maggiori informazioni, visitare: Cordis Fp7: http://cordis.Europa.eu/fp7/home_it.html/    
   
   
MILANO SEMPLICE: L’80% DELLE NASCITE POTRÀ ESSERE REGISTRATO DIRETTAMENTE IN OSPEDALE  
 
Milano, 15 marzo 2010 - A Milano la registrazione delle nascite e le operazioni collegate (rilascio del codice fiscale e scelta del pediatra) potranno essere effettuate direttamente in ospedale. Il sistema, introdotto nel 2009 dopo un periodo di sperimentazione all’ospedale Niguarda, è oggi in funzione anche nelle cliniche Buzzi, Mangiagalli e Macedonio Melloni, dove avviene l’80% delle nascite a Milano. “I genitori - ha spiegato l’assessore ai Servici civici e Semplificazione Stefano Pillitteri - non dovranno più recarsi in Comune per la dichiarazione di nascita, poi all’Agenzia delle Entrate per il rilascio del codice fiscale e infine all’Asl per la scelta del pediatra, ma potranno svolgere tutte queste operazioni direttamente in ospedale. È una semplificazione importante, di non sottrarre tempo prezioso ai cittadini. In questo caso, poi, a cittadini che stanno vivendo un momento tanto particolare come la nascita di un figlio”. “Il progetto Icaro - ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità Luciano Bresciani - è un ottimo esempio di come la collaborazione tra diversi Enti della pubblica amministrazione possa contribuire a semplificare in maniera significativa l’accesso ai servizi da parte del cittadino. Questo nuovo servizio utilizza al meglio l’infrastruttura informatica del Sistema Informativo Socio Sanitario regionale e dimostra come un buon uso degli strumenti informatici si traduca in un vantaggio per i cittadini”. Il progetto Icaro (Infrastruttura Interoperabile e Cooperazione Applicativa nei Servizi di Registrazione delle Nascite in Ospedale) utilizza una piattaforma informatica che consente l’erogazione di una serie di servizi: · certificato di assistenza al parto · denuncia di nascita e attribuzione del nome al nato · richiesta di codice fiscale · richiesta e assegnazione del pediatra di libera scelta · aggiornamento dell’anagrafe assistiti Al progetto, coordinato dalla Regione Lombardia, hanno partecipato tutti gli enti a cui competono i diversi servizi: ospedali, comuni, Agenzia delle Entrate e Asl. Icaro – Scheda Tecnica - Infrastruttura Interoperabile e Cooperazione Applicativa nei Servizi di Registrazione delle Nascite in Ospedale Flusso delle Informazioni - Scopo del sistema è l’automazione delle procedure di gestione degli atti di nascita, semplificando ed automatizzando le procedure attualmente in uso. A tal fine viene adottato presso l’Ospedale un apposito software per la gestione degli atti di nascita, che interagendo tramite cooperazione applicativa con il Comune semplifica ed automatizza il processo di registrazione degli atti stessi. Tramite tale applicazione l’Addetto alla Direzione Sanitaria (operatore) crea l’Atto di Dichiarazione di Nascita (Adn) che viene firmato dal dichiarante/genitore ed unito al Attestazione di Nascita (An). Il documento così generato viene firmato digitalmente dall’operatore e trasmesso, tramite cooperazione applicativa, al Comune. Il Comune riceve, sempre tramite cooperazione applicativa, il documento inviato dall’ospedale e procede automaticamente con la protocollazione, l’archiviazione nel sistema documentale e l’inserimento dei dati strutturati nell’archivio anagrafico. Inoltre l’Operatore presso l’Ospedale rilascerà il codice fiscale e registrerà scelta del medico. Casistica gestita dal sistema - Le procedure da seguire, in riferimento alla residenza dei genitori del nuovo nato, si basano sulla seguente casistica: 1. Genitori residenti nei comuni aderenti alla sperimentazione; 2. Genitori residenti in altri comuni della Lombardia; 3. Genitori residenti in comuni extra Regione Lombardia. Genitori residenti nei comuni aderenti alla sperimentazione: 1. Dichiarazione di nascita presso il centro di nascita; 2. Invio telematico al comune di residenza per registrazione atto di nascita (entro tre giorni dall’evento); 3. Emissione codice fiscale da parte del comune di residenza, emesso dall’Agenzia delle entrate non ancora validato; 4. Assegnazione medico; 5. Trasmissione documentazione cartacea (entro dieci giorni). Genitori residenti in altri comuni della Lombardia: 1. Dichiarazione di nascita presso il centro di nascita e scelta da parte dei genitori di far trascrivere l’evento a Milano oppure presso il comune di residenza, in quest’ultimo caso la dichiarazione viene inviata all’Ufficio di Stato civile del luogo di residenza; - N.b: il comune di residenza comunica al comune di nascita l’avvenuta trascrizione dell’atto (informativa); 2. Invio telematico al comune di residenza per registrazione atto di nascita (entro tre giorni dall’evento); 3. Emissione codice fiscale da parte del comune di residenza, emesso dall’Agenzia delle entrate non ancora validato; 4. Assegnazione medico; 5. Trasmissione documentazione cartacea (entro dieci giorni). Genitori residenti in comuni extra Regione Lombardia: 1. Dichiarazione di nascita presso il centro di nascita, le fasi successive seguono la prassi in uso. Benefici - In termini di benefici attesi la soluzione applicativa permette, alle diverse strutture organizzative coinvolte nel progetto, di migliorare le attuali procedure garantendo una maggiore affidabilità dei servizi erogati ed un semplificazione ai cittadini. In particolare i vantaggi previsti si possono indicare in : - semplificazione delle procedure nei confronti del cittadino; - maggiore accessibilità e fruibilità del servizio da parte del cittadino; - coerenza, uniformità e sicurezza nella gestione e trasferimento dei dati, anche in relazione alla riduzione degli errori nella trasmissione dei dati tra ospedali e pubbliche amministrazioni competenti; - miglioramento dell’efficienza delle pubbliche amministrazioni nell’erogazione dei servizi. L’utilizzo dell’applicazione da parte della struttura ospedaliera offre immediatamente i seguenti servizi: - gestione e stampa del registro cronologico delle nascite; - gestione e personalizzazione delle statistiche (i dati sono esportabili) Nel lungo periodo altri benefici interesseranno le strutture organizzative coinvolte, avendo ricadute significative nei confronti del cittadino. In particolare: - riduzione dei costi nella gestione amministrative delle strutture coinvolte; - aggiornamento delle professionalità e introduzione di nuovi skill professionali; - adeguamento dell’infrastruttura It dei reparti ospedalieri coinvolti nella sperimentazione e conseguente allineamento con i requisiti di e-Health, nonché il miglioramento dei servizi erogati ai cittadini attraverso la diffusione della cultura dell’Information Society.  
   
   
I BAMBINI CHE HANNO UN´ERUZIONE DENTARIA PIÙ TARDA AVRANNO BISOGNO DI MAGGIORI CURE ORTODONTICHE?  
 
 Bruxelles, 15 marzo 2010 - Alcuni genetisti britannici e finlandesi, in un articolo pubblicato sulla rivista a consultazione libera Public Library of Science (Plos) Genetics, hanno individuato cinque geni legati al momento in cui spuntano i primi denti da latte dalle gengive dei bambini. Sebbene questi denti siano temporanei, gli scienziati hanno ipotizzato che il loro sviluppo costituisca una parte estremamente importante della salute e del benessere generale del bambino. La loro intuizione si è rivelata corretta. I risultati di questo studio fanno parte del progetto Euro-blcs ("Biological, clinical and genetic markers of future risk of cardiovascular disease"), che ha ricevuto 1,4 milioni di euro nell´ambito dell´area tematica "Qualità della vita" del Quinto programma quadro (5° Pq) dell´Ue. Lo sviluppo di una splendida dentatura è un rito di passaggio che i bambini completano nei primi tre anni di vita. Comincia nel grembo materno, con lo sviluppo delle gemme dentali, le fondamenta dei primi denti. I genitori di solito vedono il primo dentino - segno tangibile del fatto che il loro bambino sta crescendo - verso il sesto mese, il che coincide normalmente con il momento in cui la dieta del bambino comincia a comprendere cibi solidi. Un bambino precoce può vedere il suo primo puntino bianco a tre mesi, mentre ad altri bambini non spuntano i denti fino all´età di quasi un anno. I primi denti compaiono tanto inaspettatamente quanto i primi passi incerti dei bambini? Determinati a confermare la grandissima importanza dell´ambiente prenatale per la crescita dei denti, i ricercatori hanno preso di mira il ruolo fondamentale giocato dall´espressione genetica. Il team ha scannerizzato l´intero codice genetico di 6000 individui provenienti da Regno Unito e Finlandia che hanno partecipato al Northern Finland Birth Cohort e all´Avon Longitudinal Study on Parents and Children. Seguendo da vicino i partecipanti dalle prime fasi della gravidanza fino all´età adulta, questi studi hanno fornito al professor Marjo-riitta Jarvelin della Facoltà di Salute pubblica dell´Imperial College di Londra (Icl) nel Regno Unito e ai suoi colleghi una visione reale di come i denti siano originariamente concepiti. Le loro scoperte hanno permesso di stilare una lista di cinque varianti genetiche che sembrano controllare il momento in cui i primi denti fanno la loro comparsa sulle gengive del bambino. I primi denti a spuntare sono di solito i due denti anteriori di sotto, conosciuti anche come incisivi centrali. Dopo di che i denti spunteranno uno dopo l´altro, a seguire ci saranno i due centrali di sopra e infine quelli laterali e posteriori. È interessante che le stesse cinque varianti genetiche, una volta intrecciatesi, custodiscono anche la chiave per uno sviluppo dei denti più tardivo. Il team di ricerca del professor Jarvelin si è chiesto se il numero di denti presenti all´età di un anno è controllato in modo simile da varianti genetiche. Anche se la domanda sembra semplice, la risposta non lo è. I denti normalmente non sono visibili se non dopo la nascita. La loro formazione però comincia nei primi stadi dello sviluppo. Nel momento in cui il viso del bambino si forma nell´utero, lo sviluppo di denti e palato è strettamente controllato nello spazio e nel tempo dall´espressione genetica. Le relative anomalie potrebbero risultare nello sviluppo di denti fuori dal sito normale e di denti mancanti e queste nuove scoperte potrebbero suggerire modi di combattere tali malformazioni. Nel loro articolo gli scienziati hanno descritto come sia necessaria l´azione concertata di centinaia di geni per costruire un dente, ma il primo dente dei bambini con queste cinque varianti genetiche tende ad apparire più tardi. Inoltre i bambini che sviluppano i denti più tardi hanno più probabilità di avere meno denti all´età di un anno e potrebbero aver bisogno di cure ortodontiche. Le implicazioni di queste sorprendenti scoperte vanno oltre lo sviluppo dentario, rivelano i genetisti. La cosa sorprendente è che questa lista comprende geni che sono notoriamente coinvolti nello sviluppo di diverse altre parti del corpo come il cranio, le dita di mani e piedi, ma anche il cuore. Anche se non è insolito che un gene abbia diverse funzioni, gli scienziati sperano che, una volta confermate le loro scoperte, la loro ricerca possa portare a stabilire le varianti genetiche che fanno aumentare il rischio di cancro e di altre malattie aggressive da adulti. "Speriamo... Che queste scoperte accresceranno le nostre conoscenze sul perchè la crescita fetale sembri essere un fattore tanto importante nello sviluppo di molte malattie croniche," ha concluso il professor Jarvelin. Per maggiori informazioni, visitare: Euro-blcs - fare clic: http://www1.Imperial.ac.uk/medicine/about/divisions/publichealth/eph/projects/cdel/euroblcs/ Imperial College London: http://www3.Imperial.ac.uk/  
   
   
"INNOVAZIONE NELLA SANITÀ: DALLA RICERCA AL MERCATO - PMI AL CENTRO",  
 
 Bruxelles, 15 marzo 2010 - Il 20 e 21 maggio 2010 si terrà a Bruxelles, in Belgio, una conferenza intitolata "Innovation in healthcare: from research to market - small to medium-sized enterprises (Smes) in focus". L´evento si concentrerà sulle Pmi che operano nel settore sanitario e sui fattori che influenzano le loro capacità innovative. Si tratterà di un forum per mettere in evidenza e discutere gli sviluppi delle politiche a livello europeo e nazionale, ampliando ed arricchendo il dibattito sulla ricerca e l´innovazione. Il programma prevede una serie di sessioni plenarie e parallele, integrate da una piccola "fiera" per la messa in rete. Le sessioni saranno dedicate a: "La ricerca sanitaria finanziata dall´Ue: creare innovazione e opportunità per le Pmi", "Trasferimento tecnologico: immettere la ricerca sanitaria sul mercato", "Accesso ai finanziamenti per le Pmi", "Gli ingredienti dell´innovazione: ricerca e imprenditorialità", "Strumenti volti a sostenere le Pmi interessate all´autorizzazione commerciale", "Esperienza di procedura centralizzata, un caso studio del regolamento sui medicinali per le terapie avanzate (1394/2007)". L´evento è organizzato dalla direzione generale della Ricerca e dalla direzione generale per le Imprese e l´industria della Commissione europea. Per ulteriori informazioni, visitare: http://cordis.Europa.eu/fp7/health/home_en.html/    
   
   
SCLERODERMIA, SI´ A REGIME ESENZIONE  
 
Milano, 15 marzo 2010 - "Mi impegno personalmente nei confronti del Governo perché la sclerodermia venga riconosciuta ufficialmente quale è di fatto come malattia rara e quindi i pazienti possano usufruire delle forme di tutela previste per questi casi". Lo ha detto, il 13 marzo, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenendo al convegno del Gils (Gruppo italiano per la lotta alla sclerodermia). Questa malattia rientra ancora, da molto tempo, fra le 109 che attendono di essere inserite nell´elenco aggiornato delle prestazioni erogate in regime di esenzione, e Formigoni chiede che "questo passaggio avvenga nel minor tempo possibile, a beneficio dei malati, che aspettano legittimamente un´assistenza continuativa ed efficiente, e delle loro famiglie, che in molti casi dedicano tutto il loro tempo, le loro energie ed i loro risparmi per accudirli". "Ricordo - ha aggiunto Formigoni - che il paziente sclerodermico in Regione Lombardia è già esente dal pagamento del ticket sanitario. Si tratta di un passo molto importante che abbiamo fatto e credo che ora sia dovere del Governo riconoscere responsabilmente questa malattia come malattia rara". Presidente del Gils è Carla Garbagnati Crosti, alla quale poche settimane fa Regione Lombardia ha assegnato il Premio Rosa Camuna, proprio per la determinazione che la vede sempre in prima linea nella vicinanza agli ammalati e alle loro famiglie, nella ricerca e nella difficile opera di sensibilizzazione dell´opinione pubblica. Oltre che sulla prevenzione e la cura, Regione Lombardia punta anche sulla ricerca. E proprio oggi, in occasione di questo convegno, riconoscimenti sono stati conferiti a due due giovani ricercatori, Gianluca Moroncini dell´Università Politecnica delle Marche e Stefania Lenna della Fondazione Irccs Ospedale Maggiore Policlinico di Milano "per le loro preziose attività - ha sottolineato il presidente lombardo - di studio e di ricerca ed io voglio ringraziarli per aver messo a frutto le loro competenze mediche e scientifiche a favore dalla lotta a questa malattia.  
   
   
RIABILITAZIONE NEUROCOGNITIVA: DIRETTIVE ALL´AZIENDA PROVINCIALE TRENTINA PER I SERVIZI SANITARI  
 
Trento, 15 marzo 2010 - Su proposta dell´assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi, la Giunta provinciale ha prorogato fino al 30 giugno 2011 la fase sperimentale del Centro di riabilitazione neurocognitiva (Cerin), autorizzando l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari ad erogare le prestazioni del centro ai pazienti non residenti in provincia di Trento, senza la preventiva autorizzazione dell’azienda sanitaria di residenza. Con questo provvedimento si vuole favorire la crescita del Cerin a livello nazionale nell’ambito delle neuroscienze con importanti ricadute sul sistema della ricerca e della cura trentino. Il prolungamento della fase di sperimentazione aperta anche ai cittadini non trentini si è reso necessario per il fatto che, fino ad ora, il loro afflusso è risultato molto moderato (12 accessi in circa 4 mesi): si ritiene quindi opportuno proseguire ancora nelle operazioni di sviluppo del Cerin quale centro di eccellenza, di livello extraprovinciale, nella neuroriabilitazione.  
   
   
FVG : APPROVATO PIANO SOCIOSANITARIO 2010-12  
 
 Trieste, 15 marzo 2010 - Al termine di un percorso iniziato lo scorso mese di novembre con l´approvazione preliminare e caratterizzato da un ampio dibattito, su proposta dell´assessore Vladimir Kosic la Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha definitivamente dato il via libera, l’ 11 marzo, al Piano sanitario e sociosanitario per il triennio 2010-2012. Il documento si articola in quattro direttrici strategiche: riorganizzazione dell´offerta della rete ospedaliera, istituzione di un´unica centrale operativa dell´emergenza, presa in carico integrata delle persone con malattie croniche e disabilità, ricerca di una maggiore efficienza complessiva del sistema sanitario e sociale attraverso l´adozione di criteri di gestione che consentano di eliminare inutili sovrapposizioni e favoriscano sinergie operative tra le aziende. Rispetto alla bozza iniziale, l´approfondito confronto di questi mesi ha permesso di introdurre diverse integrazioni. In particolare, ricorda lo stesso assessore, sono stati accolti i suggerimenti del ministero della Salute di prevedere sia una continuità con la precedente pianificazione che successivi provvedimenti di dettaglio. Parallelamente sono state recepite le osservazioni delle Università di Trieste e Udine sul modello organizzativo dipartimentale, sulle peculiarità delle Aziende ospedaliero-universitarie, sul mantenimento dei requisiti previsti per l´accreditamento istituzionale, sulle esigenze della didattica e della ricerca. E sono state accolte - sottolinea ancora Kosic - tutte le modifiche proposte dalla Iii Commissione del Consiglio regionale. Più nel dettaglio, una delle integrazioni è connessa alle funzioni coordinate delle Aziende ospedaliere: l´assetto organizzativo e di erogazioni dovrà essere definito d´intesa tra le Aziende di area vasta ed i privati accreditati, sotto la regia della direzione regionale della Salute. E in ogni caso, in mancanza di un accordo la scelta finale sarà della Regione. Analogo modello organizzativo avranno gli Irccs, Burlo e Cro. Per quanto riguarda l´Ospedale di Gemona sarà perseguita la continuità dell´integrazione anche per pazienti acuti come polo unico con l´Ospedale di Tolmezzo. Maggiore ruolo avranno i medici di famiglia, con il passaggio da una medicina di attesa a una di iniziativa anche grazie a tipologie organizzative diverse, tra cui aggregazioni funzionali di più medici, unità complesse per le cure primarie, equipe territoriali. Dovranno anche essere potenziate l´autonomia e l´operatività dei Distretti, per favorire la continuità dell´assistenza. In prospettiva poi, come indicato in Commissione consiliare, nelle Linee guida per la gestione del servizio sociosanitario del 2011 sarà previsto il coordinamento delle funzioni per la cura delle malattie croniche - il diabete in particolare - per favorire la più ampia accessibilità ai servizi su tutto il territorio. Dall´1 gennaio 2011 nell´ambito dell´Area vasta pordenonese, sulla base di uno studio di fattibilità che sarà curato dall´Azienda ospedaliera e da quella sanitaria con il coordinamento della Regione, sentita la Conferenza dei sindaci, le funzioni dei nosocomi ex articolo 21 (Maniago e Sacile) faranno capo all´Azienda ospedaliera di Pordenone ma manterranno inalterate le funzioni previste dalla programmazione regionale. "Posto che in Friuli Venezia Giulia, come evidenziato anche nel corso del confronto avviato con il Libro Verde, non mancano né disomogeneità né criticità, e considerato l´obbligo di garantire sostenibilità economica, l´unica strada possibile era quella di guardare ad un miglioramento complessivo del sistema sociosanitario", precisa Kosic. "Il documento approvato oggi guarda consapevolmente al futuro, per rispondere ai bisogni in evoluzione della società". L´assessore non manca infine di ringraziare tutti per i preziosi contributi offerti. "Ho apprezzato in particolare l´affermazione del sindaco Vittorino Boem, presidente della Conferenza permanente, che ha ammesso che mai prima d´ora erano state date tante informazioni su un Piano: questo rientra pienamente nel metodo dell´ascolto, adottato dalla Giunta Tondo e richiamato fin dalle Linee di indirizzo già nel 2008. Un metodo partecipativo che ci ha permesso di realizzare un ottimo Piano sociosanitario, che avvia l´iter del miglioramento del servizio in regione".  
   
   
INAUGURATO CENTRO ANTIDOLORE IN OSPEDALE BOVOLONE (VR) 500.000 EURO ANCHE PER NUOVO CENTRO SALUTE MENTALE A VILLA TERZI  
 
Bovolone (Verona), 15 marzo 2010 - L´ospedale San Biagio di Bovolone (Verona) è dall’ 11 marzo dotato di un nuovo servizio su un fronte sanitario molto sentito dai cittadini: la lotta al dolore. Alla presenza di numerose autorità regionali e locali, l´Assessore alla Sanità della Regione ha infatti inaugurato il nuovo Centro di Terapia Antalgica, realizzato in soli 2 mesi di lavori, che lavorerà in strettissima sinergia con il Reparto di Anestesia, Rianimazione e Terapia Antalgica del Mater Salutis di Legnago creando così una vera rete di lotta al dolore per l´intera Ulss 21, ma non solo. “Questa – ha detta l´Assessore regionale – è una vera e propria eccellenza per il San Biagio ma lo è anche per l´intera provincia di Verona, che troverà nell´Ulss 21 il meglio possibile in fatto di lotta al dolore sia acuto che cronico. E´ anche una curiosa ma significativa coincidenza che il Centro prenda avvio a sole 48 dall´approvazione della prima legge nazionale per le cure palliative e la lotta al dolore, per la cui definizione è stata presa ad esempio proprio la legge regionale veneta con la sua rete di Hospices, di centri di Terapia del Dolore, e di assistenza domiciliare. Ci distinguiamo sempre di più per le iniziative rivolte alla gente che soffre – ha aggiunto l´esponente di Palazzo Balbi – ed è motivo di grande soddisfazione constatare come sul territorio trovino pronta applicazione le indicazioni regionali, come nel caso di Bovolone e delle scelte fatte dal direttore Generale Daniela Carraro ”. Il Centro antidolore di Bovolone sarà diretto dal Dr. Roberto Dallara, che lavorerà in strettissima collaborazione con il Reparto di Legnago diretto dalla dottoressa Francesca Sordo. Verranno erogate tutte le prestazioni ambulatoriali (come agopuntura, mesoterapia, infiltrazioni mirate, ecc) ma anche tutta una vasta gamma di prestazioni di chirurgia minivasiva in sala operatoria, tutte mirate a dare sollievo al dolore, come l´impianto di piccoli cateteri che rilasciano progressivamente la sostanza antidolorifica, e l´impianto di elettrostimolatori, La nascita del Centro antidolore al San Biagio non è però stata l´unica buona notizia oggi per i cittadini di Bovolone: l´assessore alla Sanità ha anche annunciato che la Giunta regionale ha stanziato un finanziamento di 500 mila euro per il restauro di Villa Terzi, dove nascerà il Centro di Salute Mentale.  
   
   
SALUTE FVG: ATTENZIONE A INTEGRAZIONE CATTINARA-BURLO  
 
Trieste, 15 marzo 2010 - L´amministrazione regionale guarda con estrema attenzione all´integrazione funzionale, nel polo di Cattinara, tra l´Azienda ospedaliero-universitaria e l´Irccs Burlo Garofolo e si adopererà per garantire la completa valorizzazione delle risorse professionali ed il pieno utilizzo delle dotazioni tecnologiche. Lo ha assicurato l´assessore alla Salute Vladimir Kosic, intervenendo l’ 11 marzo a Trieste ad una tavola rotonda sul futuro del polo sanitario di Cattinara, organizzata dall´Associazione industriali di Trieste e da Solidarietà Trieste onlus, e nel corso della quale è stato presentato anche il volume "Cattinara, dal 1975 un progetto per Trieste", edito da Mgs Press. "Cattinara e il Burlo sono anche i poli intorno ai quali sono cresciuti la scienza e la ricerca sanitaria di Trieste e dell´intero Friuli Venezia Giulia", ha ricordato Kosic. "La Regione, anche avvalendosi dei nuovi direttori generali delle due strutture, ha il dovere di sostenere e rafforzare questo straordinario patrimonio anche nel momento della fusione funzionale". Secondo Kosic in prospettiva il Polo sanitario di Cattinara diventa centrale anche per la collaborazione con le vicine Slovenia e Carinzia a seguito della direttiva europea che impone la libera circolazione di pazienti e professionisti. Una direttiva che crea di fatto un unico sistema sanitario europeo, nel cui contesto i sistemi regionali devono sapersi integrare e confrontare, anche affrontando aspetti di accreditamento e assicurativi. Anche la collocazione fisica di Cattinara, secondo l´assessore, favorisce la proiezione verso i Paesi vicini e lo scambio di idee e di esperienze.  
   
   
INTESA REGIONE UMBRIA E UNIVERSITA’ SU CONTRATTI DI SPECIALIZZAZIONE  
 
Perugia, 15 marzo 2010 - La Regione Umbria – Assessorato alla sanità, tramite un’intesa con l’Università di Perugia, ha deciso di coprire i tagli prodotti dalla riforma Gelmini alle scuole di specializzazione in Medicina e chirurgia, finanziando per il 2010 ulteriori 11 contratti di formazione medico specialistica per un totale di 33 nel prossimo triennio. Al fine di dare maggiori certezze sul piano della didattica e della ricerca all’Università e di consentire la soddisfazione delle esigenze della programmazione sanitaria regionale si è quindi stabilito che per tutto il triennio verranno garantiti contratti supplementari in aggiunta a quelli già istituiti nel corso degli ultimi anni sempre con finanziamento regionale. L’intesa è frutto di un’attenta valutazione del fabbisogno di specializzati per i prossimi anni, tenuto conto della riorganizzazione dei servizi in rete tesa alla qualificazione dell’offerta ospedaliera, così come previsto nel nuovo Piano sanitario regionale. “A fronte di ciò invece, spiegano dalla direzione regionale sanità e servizi sociali, la manovra del Miur non solo andava a penalizzare l’ateneo perugino, ma non avrebbe consentito di dare coerenza alla nostra programmazione che prevede tra le altre cose una riorganizzazione delle strutture sanitarie la creazione dei poli specializzati nelle varie discipline in cui si articola l’organizzazione sanitaria.”  
   
   
DALLA PARTE DELLE PERSONE IN STATO VEGETATIVO O COLPITE DALLA SLA SONO CIRCA 60 IN TRENTINO: PER LORO, DAL PRIMO APRILE, ASSISTENZA RESIDENZIALE GRATUITA O CONTRIBUTO ANNUALE DI 6 MILA EURO SE ASSISTITE A DOMICILIO  
 
 Trento, 15 marzo 2010 - "Un provvedimento fortemente voluto, nel segno di una sanità pubblica che vuole e deve stare vicina ai cittadini malati e alle loro famiglie, specie quando le patologie sono di estrema e dolorosa gravità". Così Ugo Rossi, assessore alla salute e politiche sociali, sottolinea la valenza della delibera che ha oggi proposto e che la Giunta provinciale ha approvato. Si tratta di “Interventi sanitari ed assistenziali per le persone in stato vegetativo o a minima responsività e per le persone affette da Sclerosi Laterale Amiotrofica”. Quelle che in sigla vengono definite Sv e Sla (quest´ultima, a livello nazionale, resa tristemente celebre dal fatto che è malattia che ha colpito anche alcuni celebri ex sportivi). Ebbene, con la delibera adottata il 12 marzo - che pone il Trentino all´avanguardia in Italia in questo campo - e a partire dal prossimo primo aprile, per le persone in stato vegetativo o a minima responsività e per le persone affette da Sclerosi Laterale Amiotrofica (sono circa 20 quelle attualmente inserite in Rsa interessate al provvedimento) ci sono appunto significative novità. Anzitutto l´esenzione dalla compartecipazione alla spesa da parte dell’utente (retta alberghiera), nei casi di ricovero in Rsa. Si ritiene infatti che queste patologie richiedano risposta assistenziale complessa ed integrata, equiparabile, a prescindere dalla durata, alle modalità del livello ospedaliero, e pertanto gratuita. Ma la delibera contiene una seconda significativa decisione: il riconoscimento di un contributo, pari a 6 mila euro l´anno, per il sostenimento delle spese assistenziali a favore di quelle persone (al momento si calcola che in Trentino siano circa 40) che, pur in possesso dei requisiti previsti per l’ingresso in Rsa, decidono di optare per il mantenimento a domicilio. Sarà un documento - che verrà definito entro la fine del mese di marzo d’intesa con l’Apss -, a stabilire i criteri di accesso in Rsa delle persone affette da sclerosi laterale amiotrofica (Sla) e delle persone in stato vegetativo o a minima responsività. Il costo a carico della Provincia è stato stimato, per il 2010, in 146 mila euro per la gratuità del ricovero in Rsa e in circa 180 mila euro per il mantenimento a domicilio delle persone. Entrambi gli interventi sono, stante l’attuale quadro normativo sanitario, prestazioni sanitarie aggiuntive specifiche del Servizio sanitario provinciale del Trentino. Agli stanziamenti già quantificati andrà aggiunto l’impegno economico, di prossima quantificazione, per garantire a queste persone un’assistenza sanitaria appropriata all’interno delle Residenze sanitarie assistenziali, specificamente potenziando gli interventi infermieristici, riabilitativi e di supporto psicologico. La delibera dell´assessore Ugo Rossi, oggi approvata, ricorda come le persone in stato vegetativo o a minima responsività, nonché le persone affette da Sclerosi Laterale amiotrofica, hanno bisogni di tipo sanitario e sociale che richiedono interventi altamente complessi ed integrati. Lo stato vegetativo (Sv) è la forma di gravità massima all’interno delle gravi cerebrolesioni acquisite, con un quadro clinico connotato da completa perdita della coscienza di sé e della consapevolezza dell’ambiente mantenendo però le funzioni vegetative (cardiache, respiratorie, pressorie). La sclerosi laterale amiotrofica (Sla) è una malattia del sistema nervoso e degli organi di senso caratterizzata da una progressiva degenerazione dei motoneuroni, ossia delle cellule deputate al controllo del movimento volontario. La conseguenza di questa patologia è la progressiva paralisi della muscolatura scheletrica e quindi la progressiva incapacità di svolgere le funzioni vitali essenziali: movimento, comunicazione, nutrizione e respirazione. Essa è stata riconosciuta come malattia rara dal decreto del Ministero della Sanità n. 279/2001. A livello nazionale non è però previsto un livello assistenziale specifico per queste patologie. A livello provinciale, la Giunta provinciale, sulla base dell’analisi istruttoria condotta da apposito Gruppo di lavoro interdisciplinare incaricato di approfondire la tematica delle gravi cerebrolesioni acquisite (Gca), con riguardo agli aspetti epidemiologici ed assistenziali, e di elaborare una specifica proposta di rete assistenziale per definire e standardizzare l’approccio assistenziale a questi pazienti, ha approvato nel 2007 le direttive per la costruzione della rete d’assistenza per le persone in Stato Vegetativo o a minima responsività. Con riferimento invece alle persone cui è stata formulata diagnosi di Sclerosi Laterale Amiotrofica Sla , la Provincia ha realizzato, nel corso del 2009, un primo censimento dei casi prevalenti nei soggetti residenti e iscritti al Servizio sanitario provinciale, per conoscerne l’attuale stato di salute, la collocazione e le principali esigenze sanitarie. Subito dopo è stato definito il percorso per l’assistenza residenziale delle persone con Sla ed è stato disposta l’attivazione presso una Rsa, a decorrere dal luglio 2009, di un Nucleo sanitario di 5 posti letto dedicato prevalentemente a questi pazienti. Inoltre, nel novembre 2009 la Giunta provinciale ha costituito un accantonamento di 400 mila euro da destinare specificamente all’assistenza in Rsa delle persone in stato vegetativo permanente o affette da Sla. Per dare definitiva attuazione a questi provvedimenti la delibera oggi approvata prevede appunto che un apposito documento - entro due settimane - fissi i criteri di accesso all’accantonamento specifico per l’assistenza in Rsa delle persone affette da sclerosi laterale amiotrofica (Sla) e delle persone in stato vegetativo o a minima responsività. Dall´altra si è deciso di definire anche l’aspetto della compartecipazione alla spesa nei casi di ricovero in Rsa (la cosiddetta “retta alberghiera”). Si è stabilito pertanto che il Fondo sanitario provinciale, a partire dal 1° aprile 2010, assicuri l’esenzione dalla compartecipazione alla spesa da parte dell’utente, nei casi di ricovero in Rsa - livello assistenziale Namir -, per la parte non coperta dall’indennità di accompagnamento. La ragione di questo provvedimento è che, nella sostanza, si tratta di persone con una situazione sanitaria estremamente grave, per le quali è da considerarsi appropriata una risposta assistenziale complessa ed integrata, equiparabile, a prescindere dalla durata, alle modalità erogative e organizzative del livello ospedaliero, e pertanto gratuita. Visto l’attuale quadro normativo del Servizio Sanitario Nazionale, questo intervento deve essere considerato quale prestazione sanitaria aggiuntiva del Servizio Sanitario Provinciale e ne potranno beneficiare le persone iscritte al Servizio sanitario provinciale e residenti in Provincia di Trento da almeno tre anni. Infine, il concorso economico per il sostenimento delle spese assistenziali a favore di quelle persone che, pur in possesso dei requisiti previsti per l’ingresso in residenza sanitaria assistenziale, decidono di optare per il mantenimento a domicilio, rinunciando in tal modo, almeno temporaneamente, all’ingresso in Rsa. Il contributo punta quindi a favorire la permanenza della persona, nei limiti del possibile, presso il proprio domicilio. Questa scelta comporta oneri assistenziali molto elevati, vista la gravità della patologia: il contributo forfettario sulle spese assistenziali intende dunque alleviare, seppure parzialmente, gli oneri di un’assistenza continuativa, prolungata ed estremamente impegnativa, sia dal punto di vista economico che psicologico. Il contributo è di 6 mila euro annui ed è attribuito a titolo di parziale rimborso delle spese assistenziali che devono essere sostenute per la cura e la permanenza a domicilio. E´ erogabile senza limiti di reddito; è compatibile con la fruizione di servizi sanitari e sociali ed è cumulabile con le altre provvidenze economiche. Anche questo intervento deve essere considerato quale prestazione sanitaria aggiuntiva del Servizio sanitario provinciale e ne potranno beneficiare le persone iscritte al servizio sanitario provinciale e residenti in provincia da almeno tre anni.  
   
   
SANITA´ IN SICILIA: LABORATORI DI ANALISI, DECISI I CRITERI DI PREMIALITA´  
 
Palermo, 15 marzo 2010 - E´ stata determinata l´entita´ degli incentivi che saranno assegnati ai laboratori di analisi che sceglieranno di aggregarsi, secondo quanto previsto dal relativo decreto ministeriale. Sara´ aumentato del 10% il budget dei laboratori che nel 2009 hanno effettuato fino a 200.000 prestazioni; aumento del 5% per le strutture che hanno effettuato un numero di prestazioni compreso tra 200.001 e 300.000; aumento del 3% per la fascia che riguarda le strutture con piu´ di 300 mila prestazioni. Le risorse assegnate ai criteri di premialita´ sono state individuate al di fuori dell´aggregato attribuito alla branca. Lo ha stabilito l´assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, che ha predisposto una nota per i direttori generali delle Asp siciliane nella quale si delineano gli indirizzi operativi utili per evitare difformita´ applicative nei diversi contesti aziendali. Il decreto assessoriale sulla riorganizzazione della rete delle strutture private accreditate di diagnostica di laboratorio e´ quello che riguarda la possibilita´ di un´aggregazione funzionale, su base volontaria, fra le strutture private che erogano prestazioni di medicina di laboratorio: aggregazioni incoraggiate da apposite incentivazioni. Le singole strutture che intendono aggregarsi dovranno fare apposita comunicazione entro il 31 marzo 2010.  
   
   
SANITÀ LAZIO, MONTINO NOMINA ERNESTO PETTI COMMISSARIO ARES 118  
 
Roma, 15 marzo 2010 - Esterino Montino, vicepresidente della Regione Lazio, ha firmato l’11 marzo il decreto di nomina del dott. Ernesto Petti a Commissario dell´Ares 118. Una decisione condivisa con il professor Elio Guzzanti, Commissario straordinario alla Sanità del Lazio. Professionista di alto profilo il dott. Petti ha una lunga esperienza alla direzione di aziende sanitarie pubbliche e private. Dopo le dimissioni dell´ex direttore, scopo del commissariamento è quello di garantire l´attuale fase di transizione per permettere alla prossima Giunta regionale di procedere alla nomina di un direttore con poteri ordinari.  
   
   
LIBERARTE, SI TRASFERISCE NELLA NUOVA SEDE DI BRUGNERA (PN), E CONTINUA NELLA SUA ATTIVITÀ DI PROMOZIONE DI ARTISTI RINOMATI.  
 
Brugnera (Pn), 15 marzo 2010 - Il Consiglio regionale e l´arte: un connubio che sta crescendo da anni e che sempre più spesso esce dal palazzo di piazza Oberdan a Trieste per andare sul territorio regionale. Una di queste occasioni è stata la visita del presidente del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, Edouard Ballaman, all´associazione Liberarte, trasferitasi nella nuova sede di Brugnera (Pn), dove continua nella sua attività di promozione di artisti rinomati. "Le amministrazioni pubbliche - ha detto Ballaman, ribadendo che una delle attività del Consiglio è proprio quella di ospitare e far conoscere i corregionali che si dedicano all´espressione figurativa - devono sostenere l´arte, mentre le associazioni svolgono l´importantissima funzione di creare spazi di promozione e confronto per gli artisti". E nella nuova sede si può ammirare un´esposizione permanente di rilievo, con quadri di maestri riconosciuti come Giorgio Celiberti, Ernesto Treccani, Alberto Gianquinto, Gianni Ambrogio, Sergio Sarri e Giuseppe Ragogna, solo per citarne alcuni. Il rapporto tra l´associazione, presieduta da Flavio Cian, e il Consiglio ha già dato i suoi primi frutti, come la mostra del pittore Marino Bortoluzzi tenutasi a Trieste all´inizio dell´anno. Dal 29 maggio al 20 giugno, sempre con il sostegno della Presidenza dell´Assemblea regionale e con l´organizzazione di Liberarte, villa Varda di Brugnera ospiterà una collettiva di giovani artisti e il concorso "Nel segno della croce". All´inaugurazione della nuova sede hanno preso parte le autorità locali e il sindaco del Comune di Brugnera Ivo Moras.  
   
   
FORMIGONI: PER 5 ANNI CAPITALE DEL VOLLEY MONDIALI MASCHILI 2010. DONNE: EUROPEI 2011 E MONDIALI 2014  
 
Milano, 15 marzo 2010 - I mondiali maschili del prossimo settembre, tutte le partite che si giocheranno in Italia degli europei femminili del 2011 e diversi match dei mondiali femminili del 2014. Sono questi gli appuntamenti con la "grande pallavolo" che la Lombardia ospiterà nel prossimo quinquennio. Gli eventi sono stati presentati il 12 marzo, a Palazzo Pirelli, dal presidente della Regione, Roberto Formigoni, insieme al presidente della Federazione italiana pallavolo (Fipav), Carlo Magri, dal vicepresidente del Coni di Milano, Adriano Pucci Mossotti e dal presidente di Infront, Marco Bogarelli. "Siamo molto felici di portare qui le fasi più importanti di questo tornei - ha detto Formigoni - perché la Lombardia è la regione italiana con il maggior numero di appassionati di volley (quasi un milione pari al 16% del totale in Italia) e con il maggior numero di tesserati (circa 75.000 pari al 23%), con 24.000 squadre, 9.000 dirigenti (20% del totale) e 900 società sportive (quasi il 19%). Questi dati ci confermano è questa la sede ideale per gli attesissimi appuntamenti mondiali del volley agonistico". Si parte dunque, il prossimo 25 settembre dal Mediolanum Forum di Assago dove gli azzurri in 3 giorni affronteranno Giappone, Egitto e Iran. A seguire, altre sei formazioni disputeranno nell´impianto milanese la seconda fase che proietterà i migliori team alle medaglie. Nel frattempo si è già messa in moto anche la macchina organizzativa per gli Europei dell´anno successivo (22 settembre/2 ottobre, Italia e Serbia) che si disputeranno nei palazzetti di Monza e Busto Arsizio. "La pallavolo - ha aggiunto Formigoni confidando anche di averla praticata da giovane - è uno sport entusiasmante, bello da vedere e ancor più da praticarsi anche perché suscita sana competizione, richiede intelligenza, forza e agilità, tutte doti indispensabili per reggere competizioni di alto livello". "Il grande sport mondiale - ha concluso il presidente lombardo - deve passare dalla Lombardia. Ed è proprio in quest´ottica che vanno letti gli ottimi rapporti che da anni intratteniamo con il Coni regionale e con le Federazioni. E´ anche da questi connubi, che già ci hanno dati risultati importanti, che sono nate iniziative come la Borsa Giovani Talenti sportivi. Un aiuto concreto a 293 giovani talenti nostrani affinché siano sostenuti nella loro disciplina".  
   
   
FORMULA1, ALEMANNO: « ECCLESTONE CONFERMA NO CONCORRENZA ROMA-MONZA»  
 
Roma, 15 marzo 2010 - «I chiarimenti di Bernie Ecclestone a Gelpi confermano quello che abbiamo sempre detto: non c’è concorrenza fra Roma e Monza. A Monza rimarrà il Gran Premio d’Italia; a Roma verrà assegnato un Gran Premio Speciale». Lo afferma Gianni Alemanno, sindaco di Roma.  
   
   
L´EVOLUZIONE DELL´ARBITRO DI CALCIO.  
 
Ancona, 15 Marzo 2010 08:05Grande successo e folta platea al Pala Riviera di San Benedetto del Tronto dove, il 12 marzo si e` svolta la manifestazione ´L´arbitro un atleta proiettato in un gioco in continua evoluzione in campionati senza frontiere´. Organizzata dalla sezione Aia sambenedettese, in collaborazione con Comune, Provincia e Regione Marche, l´evento, riedizione di quello realizzato 10 anni fa, ha voluto sottolineare come e` cambiato negli ultimi anni il ruolo di questa importante figura impegnata sui campi di calcio. Circa 400 le persone presenti all´evento tra assistenti, giudici di gara e guardalinee, che hanno voluto salutare l´ex arbitro Pierluigi Collina, presente sul palco. Il noto designatore arbitrale di Viareggio, primo eletto dalla Iffhs (Federazione internazionale di storia e statistica del calcio) quale miglior arbitro della storia del calcio, ha portato un caloroso saluto a tutti i presenti con il suo immancabile sorriso. A fare gli onori di casa il presidente della locale sezione, Leandro Borracci affiancato da tutto il direttivo. Gradita anche la presenza del sindaco della citta`, Giovanni Gaspari, degli assessori provinciale e regionale allo sport, Filippo Olivieri e Sandro Donati. Durante l´incontro e` emerso il ruolo dell´arbitro di calcio di oggi che risaluta essere di particolare interesse perche` rappresenta una sorta di eccezione del panorama sportivo professionistico. Caratteristiche peculiari dell´attuale giudice di gara sono performance sportiva con capacita` fisico-atletiche, personalita` in campo e conoscenza delle regole di gioco. L´evoluzione del ruolo in questi ultimi anni si e` anche amplificato grazie all´immagine prodotta dai media verso l´opinione pubblica. Un immagine che fa dell´arbitro, anche se a volte criticato, non piu` il severo uomo in nero col fischietto, ma un professionista inserito in un campo di calcio, interdipendente con i giocatori delle due squadre. Un protagonista a tutto tondo. Occorre, pero`, rimodulare l´atteggiamento culturale e far si che il comportamento dell´arbitro acquisti sempre piu` un valore essenziale nel nostro calcio. Non e` scontato che la figura di arbitro sia vista come ´persona di riferimento´. E´ una cosa che si deve conquistare e per essere persone di riferimento e` necessario avere comportamenti adeguati, oltre la conoscenza approfondita del regolamento e un´adeguata preparazione atletica.