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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Marzo 2010
INTERNET VELOCE PER TUTTI LA LOMBARDIA ENTRO IL 2012 FORMIGONI E ROMANI: AI VERTICI MONDIALI DELLA BANDA LARGA  
 
Milano, 15 marzo 2010 - Entro il 2012 tutta la popolazione lombarda avrà a disposizione la banda larga. La Lombardia è già oggi a un passo dai migliori standard mondiali, quelli che oggi hanno Finlandia, Corea e Giappone, e sta davanti a alle "vicine" Francia e Germania. Attualmente il servizio è a disposizione del 93,7% dei cittadini, oltre 9 milioni di persone (alla fine della scorsa legislatura, nel 2005, la copertura era all´89%). Entro la fine del 2012 la copertura sarà del 99,8% (il rimanente 0,2% sarà coperto nell´unico modo possibile, cioè satellitare). Lo ha annunciato il 12 marzo il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, insieme al vice ministro allo Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni, Paolo Romani, all´assessore alle Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo sostenibile, Massimo Buscemi, all´amministratore delegato di Between, François De Brabant, e al direttore del centro di ricerca Enter dell´Università Bocconi di Milano, Francesco Sacco. "Il residuo divario digitale in Lombardia - ha detto il presidente Formigoni - che interessa alcune centinaia di migliaia di cittadini, viene colmato grazie a tre progetti fortemente voluti dalla Regione e realizzati in collaborazione con il Governo e l´Unione europea. Si tratta dell´Accordo di programma quadro ´Società dell´informazione´, del Bando regionale di riduzione del Digital divide e del Piano di sviluppo rurale. Complessivamente i tre progetti coinvolgono 630 Comuni con investimenti per 93 milioni di euro che consentono la posa di quasi 3.000 chilometri di fibra ottica". La strategia di abbattimento del divario digitale in Regione Lombardia ha avuto forte impulso nel 2005 con la sottoscrizione di un Protocollo d´Intesa con gli operatori delle telecomunicazioni che ha dato vita ad un gruppo di lavoro tecnico, grazie al quale è stata analizzata la situazione regionale e sono state individuate le aree comunali servite da centrali telefoniche non adeguate per l´erogazione del servizio a banda larga. "Quello di Regione Lombardia - ha detto il vice ministro Paolo Romani - è un esperimento pilota di assoluta avanguardia che servirà come esempio per tutte le altre Regioni d´Italia". Da questo studio sono nate appunto le tre iniziative volute da Regione Lombardia per estendere ai suoi cittadini un servizio di tipo Adsl con velocità minime garantite a partire da 2 megabit al secondo per utente, fino a 20 megabit al secondo. "Siamo la prima Regione in questo settore - ha precisato l´assessore Buscemi - e continueremo ad esserlo. I progetti portati avanti da Regione Lombardia sono frutto di un confronto internazionale con le nazioni più avanzate. Quella di Regione Lombardia è una pianificazione di alto livello che aprirà le porte a nuovi obiettivi". Questi i tre programmi regionali sviluppati con il Governo e l´Unione europea: Accordo Programma Quadro "Societa´ Dell´informazione" - A settembre 2009 è stato firmato l´Accordo quadro tra Regione Lombardia, Ministero dello Sviluppo economico e Cnipa, il Centro nazionale per l´informatica nella pubblica amministrazione, finalizzato all´estensione di una rete di trasporto in fibra ottica in 140 Comuni privi di infrastrutture telematiche adeguate. Il valore complessivo dell´accordo è di circa 27 milioni di euro (risorse nazionali). La rete, 928 chilometri di fibra ottica, servirà circa 350.000 abitanti. Rimarrà di proprietà pubblica e verrà data in gestione agli operatori delle telecomunicazioni. Il termine per la realizzazione è il 2011. Bando Regionale Di Riduzione Del Digital Divide - La Commissione europea ha approvato, in base alle norme Ue sugli aiuti di Stato, il finanziamento di una rete per colmare il divario digitale in Regione Lombardia. Il sistema italiano, secondo la normativa Ue, è pienamente conforme agli orientamenti della Commissione sulle reti a banda larga e contribuirà al perseguimento dell´obiettivo dell´Unione europea di aumentare la diffusione della banda larga fra i cittadini europei, stimolando anche la concorrenza in aree geografiche dove non erano precedentemente presenti operatori privati. Il progetto riguarda circa 450 Comuni e un bacino potenziale fino a 700.000 abitanti. L´estensione della rete di trasporto in fibra ottica, che garantirà una connettività ad internet con una velocità minima di 2 megabit al secondo, si stima sarà di 1.500 chilometri. Lo stanziamento è di 58 milioni di euro, 41 dei quali di contributo pubblico (20 di fondi comunitari e 21 dal Governo nazionale) e 17 dai privati. Accordo Per Le Aree Rurali - Il 23 febbraio scorso Regione Lombardia e Ministero dello Sviluppo economico hanno firmato un Accordo di Programma per lo sviluppo della banda larga nelle aree rurali. L´accordo prevede la posa di circa 270 chilometri di fibra ottica in 40 Comuni (35.000 residenti in tutto), grazie ad uno stanziamento di 8 milioni di euro da parte dall´Unione europea. L´estensione della banda larga è anche un volano di sviluppo economico. Secondo un recente studio della Banca mondiale, infatti, per ogni 10% di aumento della banda larga vi è un incremento medio della crescita economica dell´1,3%. Sono dati commentati dal prof. Sacco. "Gli effetti - ha detto - sono positivi anche nelle esportazioni. Uno studio su 27 paesi sviluppati e 66 in via di sviluppo ha dimostrato che ogni aumento dell´15% dell´uso di internet comporta una crescita del 4,3% dell´export soprattutto nei settori informatici". Banda Ultra Larga - Ma Formigoni lancia già la sfida per un nuovo traguardo: entro il 2015 mettere a disposizione la banda larga ultra veloce al 50% del territorio lombardo e la copertura wireless su vaste aree. Con un riferimento prioritario: dotare di infrastrutture ultraveloci innanzitutto i distretti industriali. "In anticipo sugli standard europei - ha concluso il presidente Formigoni - entro i prossimi 5 anni Regione Lombardia servirà la metà del suo territorio con la banda larga ultra veloce, cioè quella che garantisce oltre 20 megabit al secondo. Con gli operatori del settore stiamo infatti predisponendo uno specifico Accordo di Programma".  
   
   
UN ARCHIVIO ON LINE PER CERCARE IL PRESTITO PIÙ GIUSTO REGIONE E PREFETTURA DI FIRENZE L´ HANNO REALIZZATO INSIEME. UN AIUTO PER FAMIGLIE E IMPRESE  
 
Firenze, 15 marzo 2010 - Sei un imprenditore ed hai bisogno di un prestito per rilanciare l´azienda? Sei a corto di liquidità dovuta alla crisi, ma non hai le garanzie che la banca ti chiede? Ti sei da poco laureato e vuoi mettere su un tuo studio professionale? Oppure hai un contratto da collaboratore e cerchi un prestito, magari a tassi agevolati? Per sapere a chi rivolgersi da oggi basterà collegarsi al sito della prefettura di Firenze. La Regione, con la Prefettura fiorentina, ha realizzato infatti un censimento di tutte le iniziative a sostegno del credito messe a punto in Toscana: non solo da Regione e Prefetture, ma anche da Comuni, Province, Camere di commercio, associazioni di categoria e organizzazioni sindacali che hanno compilato un questionario elencando tutte le iniziative attivate! per far fronte alla crisi economica e finanziaria. Ne è venuto fuori un archivio on line in continuo aggiornamento, utilissimo per le imprese e le famiglie alla ricerca del miglior provvedimento in grado di rispondere ai problemi finanziari acuiti dalla crisi, ma utile anche ad istituzioni e associazioni per non duplicare iniziative ed utilizzare al meglio le risorse a disposizione. Finora non esisteva un archivio unico di tutte le opportunità offerte. La Regione Toscana si è messo già un anno e mezzo fa per affrontare la crisi e fino ad oggi ha attivato dieci diverse azioni di sostegno al credito. Tra queste ci sono, tanto per fare qualche esempio, le garanzie offerte attraverso Fidi Toscana alle imprese (60 i milioni a disposizione, capace di assicurare prestiti per oltre un miliardo), i finanziamenti per pagare i salari alle aziende che si impegnano a non tagliare alcun posto di lavoro per un anno, i prestiti a tassi agevolat i per tirocinanti e giovani liberi professionisti, gli aiuti per le aziende che hanno subito danni dall´alluvione. A queste si aggiungono altre quarantacinque iniziative promosse da Comuni (13), Province (3), Camere di Commercio (13), Prefetture (4), associazioni di categoria (11) e organizzazioni sindacali (1). Complessivamente sono state messi a disposizione dei toscani più di 86 milioni di risorse pubbliche, nella forma di fondi di garanzia, come contributi a famiglie e imprese e prestiti a tassi agevolati, grazie anche ad accordi firmati con gli istituti bancari che operano in Toscana. L´archivio è consultabile sul sito www.Prefettura.it/firenze, nelle pagine “Osservatorio sul Credito – Iniziative a sostegno del credito” ( www.Prefettura.fi.it/osservacre/osservacre_ricerca.php ). Ognuno può cercare facilmente il provvedimento che più gli è utile, selezionando la provincia in cui risiede, perché chiede un prestito e se è un´impresa, un cittadino o un professionista. I dati saranno continuamente aggiornati.  
   
   
CONVEGNO SULLA LOGICA UNIVERSALE  
 
Lisbona, 15 marzo 2010 - Dal 22 al 25 aprile 2010 si terrà a Lisbona, in Portogallo, un convegno sulla logica universale. L´evento fornirà una piattaforma per discutere sul futuro della ricerca sulla logica. All´evento parteciperanno logici puri, matematici, informatici, ricercatori di intelligenza artificiale, linguisti, psicologi e filosofi. Il programma prevede varie discussioni e dieci sessioni tematiche. Le dieci sessioni affronteranno: diagrammi logici, matematica non classica, logica algebrica astratta, paradossi, logica substrutturale, logica categoriale, negazione, logiche multimodali, logiche paraconsistenti, algebre per le logiche. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Uni-log.org/start3.html/    
   
   
GARA D´APPALTO PER LE AZIONI DELL´AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL GNSS CONCERNENTI LO SVILUPPO DEI MERCATI  
 
 Bruxelles, 16 marzo 2010 - L´autorità di vigilanza del Gnss (Global Navigation Satellite System) europeo (Gsa) ha pubblicato un bando di gara per la prestazione di supporto al Gsa nelle analisi, nella modellazione e nell´attuazione di azioni concernenti i mercati del Gnss. A tal fine, la Gsa firmerà contratti per ottenere sostegno in 3 lotti: analisi e ricerca di mercato, modellazione macroeconomica, attuazione e strategia di mercato. Al contraente verrà richiesto di fornire supporto tramite diversi mezzi quali studi specifici, lo sviluppo di strumenti specifici, presentazioni ad hoc di studi e relazioni, nonché supporto in loco. Il lotto 1 riguarda l´analisi e la ricerca di mercato. Il contraente dovrà disporre dell´esperienza e delle capacità necessarie per eseguire ricerche ed analisi del mercato della navigazione satellitare, incluso un approfondimento su specifici segmenti di mercato (ad es. Strade, Lbs, aviazione, alta precisione) e regioni (ad es. Ue-27, Usa, Cina). Il lotto 2 concerne la modellazione economica ed ecometirica. Il contraente dovrà fornire competenze indipendenti nella modellazione statistica, economica ed econometrica e negli studi economici. La Gsa attualmente dispone di un processo di previsione e monitoraggio del mercato (Mmfp) operativo, che proietta i benefici pubblici/sociali (quali tasse, incidenti evitati, risparmi di carburante) per le applicazioni di navigazione satellitare in un certo numero settori di mercato. Il lotto 3 riguarda la strategia aziendale. Il contraente dovrà sostenere la Gsa nel favorire l´adozione della navigazione satellitare, identificando le azioni fondamentali nelle regioni e nei segmenti di mercato individuati. Per ulteriori informazioni sul bando, consultare: GU S047 del 9 marzo 2010 Osservazioni: Termine per la presentazione dei documenti del bando: 3 maggio 2010.  
   
   
TELECOM ITALIA SPARKLE: INDAGINI IN CORSO  
 
Roma, 15 marzo 2010 - In relazione alle indagini in corso, Ti Sparkle comunica che, in data 12 marzo, ha risolto unilateralmente il rapporto di lavoro con Antonio Catanzariti e Massimo Comito, nei confronti dei quali era già stato assunto un provvedimento di sospensione cautelativa in data 23 febbraio scorso. L´ex amministratore delegato di Sparkle Stefano Mazzitelli aveva già in precedenza lasciato la Società.  
   
   
TELECOM ITALIA SPARKLE: INVESTIGATION CURRENTLY UNDERWAY  
 
Rome, 15 March 2010 - With reference to the investigation currently underway, Ti Sparkle informs that 12 march it has terminated its working relationship with Antonio Catanzariti and Massimo Comito, who had already been suspended from their work duties on 23 February, while Stefano Mazzitelli, former Ceo of Ti Sparkle, had already left the company.  
   
   
DISABILI. CENTRALINISTI NON VEDENTI. SCADE 31/10 TERMINE DOMANDE CONTRIBUTO PER TRASFORMAZIONI TECNICHE E FORNITURA STRUMENTAZIONE ADEGUATA A CENTRALINI  
 
Venezia, 15 marzo 2010 - La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alle politiche sociali, ha approvato una deliberazione che si occupa dei contributi da assegnare agli enti pubblici e privati che impiegano centralinisti non vedenti. Questi enti possono inoltrare - entro il 31 ottobre 2010 - domanda di contributo alla Regione Veneto per le trasformazioni tecniche dei centralini finalizzati alle possibilità d’impiego dei non vedenti e alla fornitura di strumenti adeguati all’espletamento delle mansioni di centralinista telefonico non vedente. Il provvedimento è previsto dalla legge n.113 del 1985 “sull’aggiornamento della disciplina del collocamento al lavoro e del rapporto di lavoro dei centralinisti non vedenti”. La domanda di contributo va inviata alla Direzione regionale per i servizi sociali. La legge del 1985 prevede che le trasformazioni tecniche dei centralini finalizzate alla possibilità d’impiego dei non vedenti e la fornitura di strumenti adeguati all’espletamento delle mansioni di centralinista telefonico siano a carico della Regione competente per territorio, la quale provvede direttamente o mediante rimborso al datore di lavoro interessato. Il concorso della Regione Veneto per il 2010 alla spesa sostenuta dagli enti e aziende per l’adeguamento di queste particolari postazioni telefoniche si articola con un rimborso del 100% per una spesa fino a 3 mila euro, in un contributo di 3 mila euro per una spesa superiore ai 3 mila euro, con l’aggiunta di una quota del 25% della spesa eccedente, fino a un massimo di 6 mila euro. Un successivo provvedimento regionale attribuirà l’importo del contributo che spetterà ai singoli enti ed aziende.  
   
   
PAURE DEL "DIVERSO". L´EUROPA E I DIRITTI FONDAMENTALI CONFERENZA INTERNAZIONALE IN OCCASIONE DELLA SETTIMANA CONTRO IL RAZZISMO PER LA PRIMA VOLTA IN AMBITO ACCADEMICO VIENE PRESENTATA L´AGENZIA DELL´UNIONE EUROPEA PER I DIRITTI FONDAMENTALI  
 
Milano, 15 marzo 2010 - Chi ha paura dei “diversi”? Perché li si discrimina? Come affrontare le disuguaglianze che ne conseguono? E quali sono le strade da percorrere per giungere al dialogo e alla convivenza fra culture diverse, contro ogni tipo di intolleranza razzista? Su questi temi le Facoltà di Sociologia e la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Milano–bicocca, in collaborazione con la Fundamental Rights Agency (Fra), hanno deciso di organizzare la conferenza internazionale Paure del "diverso". L´europa e i Diritti Fondamentali. Alla base di atteggiamenti discriminatori vi è molto spesso la paura, un sentimento connaturato nell´essere umano. Dichiarazioni universali e istituzioni politiche servirebbero proprio alla protezione e alla tutela di individui contro violenze e abusi. Nel suo processo di costituzione politica, l´Unione Europea ha cercato di fondare la propria identità istituzionale e culturale sull´idea di un´Europa rispettosa delle diversità ed insieme unita nel difenderle. Corrisponde tale immagine alla realtà dei fatti? Facoltà di Sociologia e Facoltà di Giurisprudenza. In collaborazione con la European Union Agency for Fundamental Rights (Fra). Lunedì 15 e Martedì 16 Marzo 2010 Edificio U12 - Auditorium, Via Vizzola 5, 20126 Milano. Università degli Studi di Milano-bicocca Tel. +39 02-64481 www.Unimib.it/    
   
   
I RAGAZZI FANNO I CONTI IN MODO PIÙ SEMPLICE  
 
Bruxelles, 15 marzo 2010 - Se uno sudente dovesse dirvi che la matematica non è divertente, rispondetegli che si sbaglia. Grazie all´ingegnosità di un team di ricercatori finanziati dall´Unione europea, è stato sviluppato un quadro teorico integrato per l´uso dei media digitali, il quale rappresenta idee matematiche e produce un senso matematico. Il progetto Remath ("Representing mathematics with digital media") ha ricevuto oltre 2,15 milioni di euro nell´ambito dell´area tematica "Tecnologie della società dell´informazione" (Ist) del Sesto programma quadro (6° Pq). I partner del progetto Remath, coordinato dal Research Academic Computer Technology Institute (Racti), in Grecia, hanno detto che il loro metodo nuovo e innovativo aiuterà gli studenti a rendersi conto che la matematica non è così difficile come hanno sempre pensato. Molti alunni hanno difficoltà a capire le complesse formule matematiche, in particolare il calcolo, l´algebra e la geometria. I metodi convenzionali lasciano gli studenti perplessi: si insegna agli studenti come funzionano le diverse equazioni matematiche, ma mancano informazioni circa il motivo per cui funzionano o perché sono importanti. La verità è che ci sono differenze significative tra ciò che viene insegnato in classe e ciò che gli studenti vivono fuori dalle loro scuole. In particolare, l´avvento di Internet e lo sviluppo di giochi per computer stanno dimostrando che l´innovazione è fondamentale per l´insegnamento. Sempre di più i ragazzi vivono in due mondi: il mondo della scuola e il mondo reale, che sono sempre più lontani tra loro", ha spiegato il professor Chronis Kynigos del Racti, che è anche capo del Educational Technology Lab presso l´Università di Atene. Il responsabile del progetto Remath ha detto che, anche se la comunità didattica europea non è rimasta a guardare il problema crescente, gli sforzi compiuti in tutta Europa sono diversi, frammentari e sporadici. "La situazione è molto confusa", ha detto il professor Kynigos. I partner del progetto Remath hanno stabilito che per risolvere questo problema è necessario mettere ordine. Gli otto membri del consorzio hanno sviluppato nuovi sussidi didattici, sotto forma di strumenti software noti come "Dynamic Digital Artefacts" (Dda), così come 13 "Piani Pedagogici" per gli insegnanti, da utilizzare nell´ambito delle linee dei programmi di istruzione nazionale. Il team ha già testato i suoi strumenti in alcune scuole europee. "Gli strumenti e i piani pedagogici innovativi coprono una vasta gamma di settori matematici", ha sottolineato il professor Kynigos. "Alcuni usano le rappresentazioni matematiche tradizionali, mentre altri sono più simili a giochi interattivi, che mostrano il ruolo della matematica nel mondo reale", ha aggiunto. "Gli strumenti sono progettati per far riflettere gli studenti e aiutarli a imparare - in modo divertente e coinvolgente - come funziona la matematica nel mondo reale. Gli strumenti non servono ad aiutarli a rigurgitare formule matematiche per superare i test". I partner Remath hanno detto di osservare un effetto straordinario nelle aule scolastiche dopo che gli studenti vengono introdotti a questo sistema di insegnamento interattivo. Gli insegnanti, da parte loro, hanno accolto con favore l´innovativo sistema, soprattutto dopo averne osservati gli effetti positivi sugli studenti. "Molti studenti hanno dichiarato di non essersi neanche accorti di aver seguito una lezione di matematica", ha detto il leader del progetto. I ricercatori hanno detto che tre imprese spin-off sono in procinto di commercializzare alcuni degli strumenti del progetto. Le spin-off sono state istituite dal Laboratorio Leibniz dell´Université Joseph Fourier, in Francia, dall´Istituto per le tecnologie didattiche (Itd) del Cnr, in Italia, e dal Laboratorio di tecnologia didattica dell´Università di Atene, in Grecia. A questo progetto partecipano anche l´Equipe de recherche en didactique des mathématiques dell´Université Paris 7 Denis Diderot (Didirem), in Francia, l´Università degli Studi di Siena in Italia, il Talent Sa, in Grecia, e l´Institute of Education - London Knowledge Lab presso l´Università di Londra, nel Regno Unito. Per maggiori informazioni, visitare: Remath: http://remath.Cti.gr/  Ict Results: http://cordis.Europa.eu/ictresults/index.cfm    
   
   
RETE DEGLI INCUBATORI: UN AIUTO AD AFFERMARE NEL MONDO LA GIOVANE IMPRENDITORIA MILANESE  
 
Milano, 15 marzo 2010 - Il Sindaco Letizia Moratti ha incontrato, l’ 11 marzo, i giovani imprenditori della Rete degli Incubatori della Città di Milano, un network per avviare e far crescere a livello mondiale imprese ad alta tecnologia. L’iniziativa, ideata e finanziata dal Comune di Milano – Assessorato Innovazione, Ricerca e Capitale Umano - e coordinata dal centro per lo sviluppo imprenditoriale Alintec (società partecipata da Camera di Commercio, Assolombarda e Fondazione Politecnico), è stata creata per rilanciare il capoluogo lombardo in Italia e all’estero come punto di riferimento di un’imprenditoria basata sull’impegno dei giovani e sul continuo sviluppo tecnologico. Il network è composto da cinque incubatori, le cui aree tecnologiche e di business sono: Alimentazione e Gusto (Incubatore gestito da Parco Tecnologico Padano, Sogemi Spa, Cnr Itb), Biotecnologie e Scienze della Vita (Incubatore gestito da Cisi Scarl), Energia (Incubatore gestito dall’Acceleratore d’Impresa-fondazione Politecnico di Milano), Ict (Incubatore gestito dall’Acceleratore d’impresa-Fondazione Politecnico di Milano), Incubatore della Moda (Camera Nazionale della Moda). La Rete offre aiuti concreti a chi vuole avviare un’impresa ad alta tecnologia: analisi dell’idea e della fattibilità imprenditoriale, consulenza gestionale, finanziaria e brevettuale, servizi di marketing e promozione, inserimento in un network internazionale e infine uffici, spazi e laboratori attrezzati. Le aziende già consolidate possono invece trovare prodotti innovativi, stringere partnership con le imprese incubate o con chi propone nuove soluzioni tecnologiche. L’iniziativa, partita nel gennaio 2009, vanta fino ad oggi: 73 imprese, 310 persone che lavorano nelle neoimprese ospitate dai cinque incubatori, 25 milioni di euro di fatturato, 4000 metri quadrati a disposizione delle imprese e 9000 per laboratori e spazi comuni. Nel corso dell’incontro avvenuto presso il Campus Bovisa del Politecnico di Milano sono state presentate le opportunità offerte dalle istituzioni ai giovani imprenditori. Le neo imprese incubate potranno condividere, in un dialogo diretto con il Sindaco, obiettivi, prospettive e suggerimenti per potenziare il sistema della Rete. L’appuntamento si è concluso con la visita del Sindaco alle imprese dell’incubatore Ict presenti nel Campus Bovisa del Politecnico di Milano. “Ho sempre avuto a cuore la collaborazione con le università e lo sviluppo tecnologico. Sono felice di aver portato avanti l’esperienza degli “Incubatori”. Il nostro investimento, 6 milioni di euro, ha permesso a tanti giovani talenti di avviare le loro start up. Ad oggi - ha detto il Sindaco Letizia Moratti - questo progetto vanta 73 nuove imprese, oltre 300 giovani specializzati coinvolti e un fatturato di 25 milioni di euro”. “Questa iniziativa - ha proseguito il Sindaco - è frutto di un’esperienza iniziata quando ero ministro dell’Istruzione. Ricordo che abbiamo creato distretti tecnologici, in particolare due in Lombardia, uno per l’energia e uno per il settore dell’Ict. Quando sono diventata Sindaco, per aiutare la formazione di nuove imprese, promuovere la ricerca e la valorizzazione dei giovani, abbiamo istituito per la prima volta l’Assessorato dedicato alla Ricerca, allo Sviluppo e al Capitale Umano, destinando l´1% del budget comunale al campo della ricerca e dell’innovazione, quindi in linea con le direttive dell’Agenda di Lisbona”. “Ho intenzione – ha concluso Letizia Moratti – di presentare l’”Azienda Milano” in diverse città, e per allargare i confini, comincerò da New York, perché intendo promuovere soprattutto l’internazionalizzazione delle nostre imprese”. “Il programma la Rete degli Incubatori sta raggiungendo gli obiettivi che ci eravamo prefissati per contribuire allo sviluppo di aziende tecnologicamente avanzate nei settori di interesse per la città di Milano – illustra l’iniziativa Luigi Rossi Bernardi, assessore alla Ricerca, Innovazione e Capitale Umano – Diverse aziende hanno già avuto dopo il contributo iniziale, elargito dal Comune di Milano, consistenti finanziamenti economici da società di investimento e si stanno avviando ad una autonoma sostenibilità economica”. “Il Politecnico di Milano è stato tra i primi atenei in Italia, nel 2000, a riconoscere l’importanza dell’imprenditoria nascente ad alto valore tecnologico – dichiara Giulio Ballio, Rettore del Politecnico di Milano -. Guardare al futuro delle nuove generazioni e al rinnovamento del tessuto economico è una delle maggiori responsabilità che accompagnano la formazione accademica. In questi dieci anni di vita abbiamo assistito alla nascita di 51 aziende, selezionate tra le migliori idee d’impresa frutto del talento dei nostri studenti e ricercatori. Sono questi i risultati dell’impegno a favore del trasferimento tecnologico e dello sviluppo di start up innovative. Siamo dunque felici e onorati che il Comune di Milano condivida questa sfida e ci sostenga, impegnandosi a rafforzare un tessuto d’eccellenza esteso all’intero territorio milanese”.  
   
   
15-21 MARZO BRAIN AWARENESS WEEK ALLA SCOPERTA DEL CERVELLO E DEL SUO FUNZIONAMENTO  
 
Pavia, 15 marzo 2010 - Siamo consapevoli del nostro cervello e del suo funzionamento? Sappiamo interpretare correttamente la realtà che ci circonda? Con una lectio e una tavola rotonda dedicate agli “Stati di Coscienza” la Fondazione Irccs “C. Mondino” di Pavia e l’Università di Pavia partecipano, il 15 marzo, alla Brain Awareness week, la settimana che dal 15 al 21 marzo 2010 proporrà in tutto il mondo occasioni di approfondimento e discussione sui temi della ricerca sul cervello. Inoltre, per tutta la settimana l’Ospedale Mondino aprirà le porte alla cittadinanza con visite guidate. Le visite, dalle ore 14 alle ore 16, permetteranno di ricevere informazioni su Cefalee, malattie del sonno ed epilessia (15 marzo), Riabilitazione neurologica (16 marzo), Sclerosi multipla, Sclerosi Laterale Amiotrofica e malattia di Alzheimer (17 marzo), Neuropsichiatria infantile e malattia di Parkinson (18 marzo), Ictus e neurologia d’urgenza (19 marzo). Ogni anno, nel mese di marzo, la settimana del Cervello, che è coordinata dalla International Brain Research Organization e promossa nel nostro Paese dalla Società Italiana di Neurologia (Sin) e dalla Società Italiana di Neuroscienze (Sins), permette di presentare al vasto pubblico i risultati più interessanti della ricerca scientifica. I medici e ricercatori del Mondino di Pavia, insieme ai fisiologi e agli psicologi dell’Università di Pavia, forniranno strumenti aggiornatissimi per conoscere meglio il nostro cervello e il suo funzionamento, dalle basi neurofisiologiche della coscienza agli stati di veglia e di sonno. L’appuntamento del 15 marzo alle ore 15, presso l’aula Berlucchi dell’Irccs Mondino (via Mondino,2) riguarderà gli “Stati di coscienza”. “ Un’occasione importante – dichiara il direttore scientifico del Mondino, prof. Giuseppe Nappi – per far conoscere anche al grande pubblico le strutture, gli ambiti di attività e ricerca e le grandi potenzialità del nostro ospedale, che opera in stretta collaborazione con l’Università di Pavia. L’apertura del nostro Brain Connectivity center già coinvolge i fisiologi, e presto anche gli psicologi potranno offrire il loro fondamentale contributo allo studio e alla comprensione del cervello, per una cura sempre più efficace dei pazienti”. Sarà il prof. Egidio D’angelo, del Dipartimento di Fisiologia dell’Università di Pavia, a intervenire sul tema “Le basi neurofisiologiche della coscienza”, uno dei problemi più formidabili delle Neuroscienze. “Le difficoltà per lo studio neurofisiologico della coscienza – anticipa il prof. D’angelo - iniziano con la definizione stessa di coscienza: una scienza quantitativa deve misurarla, per poterla studiare. Ma anche nel migliore dei casi, possiamo valutare lo stato di coscienza, cioè un suo attributo. La coscienza si manifesta con una percezione vivida, continua e istantanea, globale e coerente del vissuto dell’individuo, e presenta caratteristiche soggettive che ne complicano ulteriormente l’analisi.” Su questi temi si svolgerà anche la tavola rotonda - moderata da Egidio D’angelo e Arrigo Moglia - alla quale parteciperanno Srefano Bastianello, Roberto Imberti, Lorenzo Magrassi, Raffaele Manni e Tomaso Vecchi. Un’occasione multidisciplinare, che metterà a confronto aspetti medici, biologici, fisiologici, legislativi e psicologici. In particolare, per una migliore consapevolezza del nostro cervello e del suo funzionamento, il dialogo tra medicina e psicologia può dare un contributo essenziale, come sottolinea il prof. Tomaso Vecchi del Dipartimento di Psicologia dell’Ateneo pavese: “La coscienza, o consapevolezza, è solitamente associata in ambito psicologico ai fenomeni attentivi. Vi sono diversi effetti che mettono in luce la capacità umana di prestare attenzione, o viceversa l’incapacità patologica o strutturale di orientare correttamente la nostra attenzione. Un caso particolare riguarda la consapevolezza che ogni persona ha del proprio funzionamento mentale. Sebbene gli individui abbiamo soggettivamente l’impressione di conoscere e di controllare i propri processi mentali, ciò non è invece l’impressione che si ottiene attraverso la pratica sperimentale. Vi sono innumerevoli esempi che riguardano tutti i processi cognitivi: le figure illusorie nella percezione, la ricostruzione dei ricordi nella memoria, le euristiche nei processi di ragionamento, i processi motori e di orientamento spaziale, i processi di riconoscimento e di espressione emotiva. A un esame più attento, quasi tutti i processi di funzionamento mentale sono non consapevoli e spesso anche non conosciuti da parte dell’individuo.” Al centro della tavola rotonda sugli Stati di coscienza ci sarà anche una riflessione sullo stato di coma, affidata al prof. Arrigo Moglia, membro della Commissione che, presso, il Ministero sulla Salute, indaga sugli Stati vegetativi e di Minima coscienza, per meglio indirizzare la discussione sul Testamento biologico in Parlamento. “ Il coma, definito come “stato di areattività psicologica non suscettibile di risveglio – dice il prof. Moglia - è caratterizzato da assenza sia di vigilanza che di consapevolezza di sé e dell’ambiente circostante. L’evoluzione di questa condizione può portare alla morte, al recupero della coscienza o evolvere verso altre due condizioni cliniche definite “stato vegetativo” e “stato di minima coscienza”. In entrambe queste condizioni il paziente è vigile, ma solo nello stato di minima coscienza si possono evidenziare comportamenti caratterizzati da interazione con l’ambiente circostante. I potenziali evocati evento-correlati hanno messo in evidenza la presenza/persistenza di un grado di reattività cerebrale, in particolare dopo alcuni stimoli (l’ascolto del proprio nome o stimoli a contenuto emotivo), più evidente nei pazienti in stato di minima coscienza che nei pazienti in stato vegetativo. A nostro avviso rimangono ancora aperte numerose possibilità applicative della neurofisiologia clinica negli stati di alterata coscienza, per verificare soprattutto in che misura l’evidenza di attività cerebrali funzionanti ci permette di individuare una vera e propria coscienza.”  
   
   
FVG: 130 MILA EURO PER SOGGIORNI STUDIO AI GIOVANI  
 
Trieste, 15 marzo 2010 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Cultura, Roberto Molinaro, ha stanziato 240 mila euro complessivi per il 2010 a sostegno delle attività di enti, associazioni ed istituzioni dei corregionali all´estero. Due le priorità di intervento individuate: la prima riguarda finanziamenti per il reinserimento dei rimpatriati, il raggiungimento del minimo pensionistico e per la traslazione delle salme di corregionali deceduti all´estero (110 mila euro). La seconda linea di intervento riguarda il sostegno per soggiorni di studio nella regione per giovani discendenti di corregionali. In particolare, per la frequenza di scuole secondarie di secondo grado, la Regione metterà a disposizione 46 mila euro per 10 borse di studio presso il Convitto nazionale "Paolo Diacono" di Cividale del Friuli, nell´ambito della decima edizione del progetto "Studiare in Friuli". Ulteriori 84 mila euro saranno destinati per la frequenza alla decima edizione del corso in sviluppo imprenditoriale "Origini" presso il Mib - School of Management di Trieste, Scuola internazionale per l´alta formazione manageriale.  
   
   
IL MEZZOGIORNO E LA QUESTIONE AGRARIA IERI, OGGI E DOMANI  
 
Napoli, 15 marzo 2010 - Oggi alle ore 9.30 presso la Sala Cinese della Facoltà di Agraria di Portici si terrà il convegno dal titolo "Il mezzogiorno e la questione agraria ieri, oggi e domani". Info: www.Agraria.unina.it/    
   
   
CASSAZIONE: VIA CLANDESTINI CON FIGLI MINORI A SCUOLA; DE CORATO: “DUE ANNI FA COMUNE DI MILANO APPLICO’ MEDESIMI PRINCIPI E FU ACCUSATO DI RAZZISMO”  
 
Milano, 15 marzo 2010 - “La sentenza della Cassazione stabilisce un punto fermo: che non si può fare carta straccia della legalità con la scusa dell’istruzione ai minori. L’infanzia non può essere strumentalizzata per far entrare gli irregolari. Un principio che quando due anni fa venne applicato dal Comune di Milano fu bollato di razzismo, asili vietati ai figli dei clandestini si disse. Una polemica strumentale cavalcata anche dall’ex ministro Fioroni che pretese di dar lezioni di diritto”. Lo afferma il vice Sindaco di Milano Riccardo De Corato a seguito di una sentenza della Cassazione in tema di immigrazione irregolare. “Accoglienza nella legalità – spiega de Corato – questo è sempre stato il ‘modello Milano’. E che ora trova piena legittimazione in questa importante sentenza della Cassazione, che fa giurisprudenza. Questa è la via che perseguiamo nonostante i tanti ‘grilli parlanti’ che suggeriscono solo strade più comode per i furbi. La città ha accolto oltre duecentomila stranieri, il 15% della popolazione. Persone provenienti da oltre 150 Paesi diversi e che qui hanno avuto casa e lavoro godendo di un riscatto sociale. Ma le porte sono chiuse agli abusivi, a chi usurpa i diritti degli altri, a chi ruba agli anziani, a chi nasconde la propria identità per sfuggire alla giustizia vivendo di spaccio, scippi e rapine”.  
   
   
BOLZANO.CORSO ALLA SCUOLA PROFESSIONALE “MARCONI”: “LAVORARE CON IL PROPRIO LAPTOP”  
 
Bolzano, 15 marzo 2010 - La Scuola professionale ”G. Marconi“ di Merano organizza un corso incentrato sul tema “Lavorare con il proprio Laptop“ che si prefigge di fornire le conoscenze necessarie per un utilizzo proficuo del proprio computer portatile. Il corso “Lavorare con il proprio Laptop“ è articolato in quattro incontri di tre ore ciascuno e si terrà il 17 e 24 marzo e 7 e 14 aprile, dalle ore 18,30 alle 21,30, presso la sede della Scuola professionale “G. Marconi” in via K. Wolf,42 a Merano. L’iniziativa formativa, che si svolgerà in lingua italiana, si prefigge di fornire le conoscenze necessarie per un utilizzo proficuo del proprio computer portatile ed i contenuti riguarderanno temi come la connessione del computer alla rete wireless, l’installazione e la configurazione dei software antivirus, la gestione degli aggiornamenti del sistema operativo, la conversione dei file multimediali n vari formati, la posta elettronica, l’utilizzo di memorie esterne e la gestione delle foto digitali. Le lezioni, tenute dal professor Maurizio Staffetta, si svolgeranno in un’aula dove il corsista utilizzerà il proprio computer portatile su cui potrà essere installato indifferentemente “Windows Xp”, “Windows Vista” o il nuovo “Windows 7”, sia in italiano che in tedesco. Il costo del corso è di 24 euro, gratuito per i dipendenti della pubblica amministrazione e dell’Azienda sanitaria. Per ulteriori informazioni ed iscrizioni gli interessati possono rivolgersi direttamente alla Scuola Professionale “G. Marconi”, Segreteria Formazione Continua sul Lavoro, Tel. 0473 203133.  
   
   
UNIVERSITA´ FVG: ALLA SISSA, PIACE RIFORMA IN ANTICIPO  
 
Trieste, 15 marzo 2010 - I contributi regionali al sistema universitario saranno erogati a seguito di una valutazione di merito, abbinata soprattutto ai fattori che contribuiranno ad attrarre maggiori risorse a livello nazionale. Terza Tappa Del Tour - E´ quanto ribadito dall´assessore all´Università del Friuli Venezia Giulia, Alessia Rosolen, nel corso della visita alla Scuola Internazionale superiore di Studi avanzati (Sissa) di Trieste, terza tappa del tour nei cinque istituti che fanno parte del sistema di alta formazione dell´estremo Nordest. Competenze Salvaguardate - Incontrando il Senato accademico ed il direttore della Sissa, Stefano Fantoni, l´esponente del Governo regionale ha assicurato che la Regione non intende entrare nel merito delle competenze scientifiche di ogni singola realtà, garantendo invece pari considerazione alle rispettive peculiarità indipendentemente dalle dimensioni. Fantoni Plaude Ddl - La normativa in generale ma soprattutto questo aspetto è stato apprezzato da Fantoni, soddisfatto anche per la tempistica del disegno di legge regionale che anticipa opportunamente la riforma complessiva in Italia. Lunedi´ All´ateneo Giuliano - Dopo Università di Udine, Conservatorio musicale Tartini di Trieste e Sissa, oggi Rosolen illustrerà le peculiarità del ddl sui finanziamenti al sistema universitario regionale all´Ateneo del capoluogo giuliano.  
   
   
BOLZANO: PROGETTO VINCITORE PER LA PALESTRA DI ARRAMPICATA A BRUNICO  
 
Bolzano, 15 marzo 2010 - La nuova palestra di arrampicata di Brunico, all´interno del centro scolastico, verrà costruita secondo il progetto presentato da Angelika Bachmann, Corinna Graf e Helmut Stifter. Lo studio di architettura di Brunico ha infatti vinto il concorso di progettazione bandito dall´Assessorato provinciale ai lavori pubblici. Sono stati complessivamente 85 i progetti presentati per la nuova palestra di arrampicata a Brunico, 72 dei quali ammessi a concorso. La giuria, composta dal direttore del Dipartimento lavori pubblici Josef March, dal coordinatore di progetto Paolo Bellenzier, da Peter Auer (comune di Brunico), dall´insegnante di sport Gert Crepaz, da Richard Manahl (artec, Vienna), da Markus Pescoller (Avs Brunico) e da Elias Hitthaler (Alpenverein tedesco), ha scelto il progetto firmato da Angelika Bachmann, Corinna Graf e Helmut Stifter dello studio di architettura di Brunico. La nuova palestra di arrampicata è rivolta agli studenti ma pensata anche per il tempo libero e per i corsi di addestramento. Il progetto vincitore, con tutti gli altri presentati, verrà esposto dal 30 marzo al 9 aprile nell´aula magna del Centro scolastico di Brunico. L´esposizione viene inaugurata martedì 30 marzo alle 11.30 e sarà aperta al pubblico da lunedì a venerdì dalle 8 alle 20 e sabato dalle 8 alle 13.  
   
   
LA PROVINCIA DI BOLOGNA FA IL PUNTO SU OFFERTA FORMATIVA E ORGANIZZAZIONE DELLA RETE SCOLASTICA DOPO LA "RIFORMA GELMINI"  
 
Bologna, 15 marzo 2010 - La Giunta provinciale, nella seduta del 9 marzo , ha approvato la delibera sulla "Programmazione dell´offerta formativa ed educativa e dell´organizzazione della rete scolastica", l´atto che ogni anno la Provincia assume per definire l´offerta formativa delle scuole superiori del nostro territorio. La delibera viene assunta con mesi di ritardo rispetto agli anni precedenti, causa il protrarsi del processo di riordino degli indirizzi superiori definiti dal Ministero dell´Istruzione, e ancora non concluso. La mancanza di una decretazione formale renderebbe illegittimo un eventuale atto di istituzione di nuovi indirizzi, operazione comunque ritenuta inopportuna, anche in considerazione delle iscrizioni già in corso dal 26 febbraio e in chiusura il 26 marzo. Per quanto riguarda la programmazione non si entra nel merito della nuova offerta formativa, ma la delibera è articolata sui seguenti punti, in cui la Provincia: 1. Prende atto di quanto previsto dai regolamenti ministeriali per il riordino delle scuole secondarie di secondo grado, approvati il 4 febbraio u.S. Dal Consiglio dei Ministri e presenti ora, con i relativi allegati, sul sito del Ministero della Pubblica Istruzione, ancorché non pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale; 2. Prende atto in particolare del documento inviato alle Province a cura dell´Ufficio Scolastico regionale per l´Emilia-romagna, in cui è riassunta l´offerta formativa degli istituti secondari di secondo grado della provincia di Bologna a partire dall´a.S. 2010/11, secondo le tabelle di corrispondenza dei titoli di studio in uscita dai percorsi dell´ordinamento previgente con i titoli di studio in uscita dai nuovi percorsi professionali, tecnici e liceali; 3. Rileva come l´applicazione automatica delle tabelle di confluenza al nuovo ordinamento comporti una sensibile contrazione della ricchezza dell´offerta formativa delle scuole di competenza presenti sul territorio provinciale, in particolare negli indirizzi di istruzione professionale e liceale, come specificato nelle motivazioni; 4. Segnala come la mancata pubblicazione dei regolamenti sulla Gazzetta Ufficiale abbia di fatto impedito alle Province di svolgere i propri compiti e funzioni di programmazione territoriale e di istituire - accanto alle confluenze - indirizzi di studio tesi a ricostruire la coerenza con l´identità formativa dei singoli istituti e a salvaguardarne l´attuale e specifica offerta didattica; 5. Si impegna a riprendere nelle sedi opportune l´analisi dell´offerta formativa e a disegnare nuove linee di programmazione, non appena saranno chiuse le iscrizioni e sarà possibile leggere e interpretare le tendenze dell´utenza. La Provincia ritiene necessario non disperdere il lavoro svolto negli ultimi mesi, condiviso con l´Ufficio Scolastico Provinciale, con i Dirigenti scolastici e con il sistema provinciale di governance, Conferenze territoriali di ambito e Conferenza provinciale di coordinamento, da cui è stato possibile rilevare le situazioni problematiche che l´applicazione del riordino degli indirizzi lascia aperte in questo anno scolastico. Le principali criticità rilevate dalla Provincia in questo lavoro di confronto riguardano: l´istruzione professionale, dove si rileva un generale appiattimento dei percorsi sia nel settore servizi sia nel settore industria e artigianato: vi sono alcuni indirizzi di studio, che, seguendo le confluenze previste dal riordino degli istituti professionali, perdono la loro specificità, e precisamente: Operatore/tecnico della Grafica Pubblicitaria, Operatore/tecnico Chimico-biologico, Operatore/tecnico dei Servizi turistici e Operatore/tecnico dell´Abbigliamento e della moda; la mancanza di un accordo in conferenza Stato-regioni sull´attuazione dei percorsi di diplomi di qualifica triennali, per cui non è chiaro come le scuole potranno garantire ai ragazzi che frequentano i professionali i diplomi al terzo anno e con quali risorse; l´istruzione liceale, dove si evidenzia la necessità di riprogrammare l´offerta formativa secondo le richieste e le vocazioni dei singoli istituti. Si rilevano criticità nella distribuzione sia del Liceo delle scienze umane e relativa Opzione economico-sociale, sia del Liceo scientifico e relativa Opzione delle scienze applicate. Anche l´offerta di Liceo linguistico andrà ripensata e presumibilmente ampliata, alla luce dell´abolizione della seconda lingua straniera nei quadri orari del Liceo scientifico e del Liceo delle scienze umane; l´impossibilità di avviare l´istituzione del liceo musicale e coreutico; l´istruzione tecnica non evidenzia criticità particolari nell´applicazione dei nuovi indirizzi, ma sarà necessario monitorare la rispondenza dell´offerta alle richieste degli utenti, mentre sarà fortemente depauperato il percorso formativo delle classi Ii, Iii e Iv dove sarà operato un taglio pesante di ore settimanali. La delibera provinciale decide inoltre il cambio di aggregazione della sede coordinata dell´istituto professionale industriale di Molinella, a partire dall´anno scolastico 2010/11, prevedendone il passaggio dalla dirigenza dell´Istituto Fioravanti di Bologna alla dirigenza dell´Istituto Giordano Bruno di Budrio, anche ai fini di una più compiuta definizione dei poli scolastici territoriali. In merito a questa situazione l´assessore all´Istruzione della Provincia Anna Pariani - che oggi doveva tenere una conferenza stampa poi rinviata a causa delle condizioni metereologiche - ha rilasciato la seguente dichiarazione: "La fretta di applicare questo riordino, creando confusione a studenti, famiglie e scuole, senza poter capire le ricadute effettive sulla partenza del prossimo anno scolastico, nasconde il vero motivo: i tagli. Se non fosse così ci troveremmo di fronte solo a imperizia, incapacità e improvvisazione, mentre invece c´è un disegno di pesante riduzione delle risorse alla scuola pubblica. E´ ancora più grave che tutto ciò sia stato condotto espropriando Regioni e Province del loro potere di programmazione, allontanando la scuola dalla relazione forte con il territorio, che è elemento di qualità e di garanzia per i ragazzi nel rapporto con la cultura e con la prospettiva di un lavoro. Non intendiamo arretrare nel sostegno alla qualità della scuola nel nostro territorio e continueremo a investire, assieme alle scuole, ai Comuni e alla Regione, per garantire un´offerta formativa adeguata ai bisogni del nostro sistema economico, alle richieste di studenti e famiglie, alla ricchezza di rapporti tra scuole e mondo della cultura e dei saperi. Continueremo a investire nel rapporto tra scuola e mondo del lavoro, contrastando l´abbandono precoce da parte degli studenti. Crediamo che gli Enti locali e le Regioni non debbano essere espropriati delle scelte sul sistema formativo, che non possono essere prese da Roma su tutto il territorio in modo centralistico, e per questo sosterremo ogni azione di tutela delle proprie prerogative che la Regione Emilia-romagna riterrà di avviare".  
   
   
BOLZANO: GLI STUDENTI SI CONFRONTANO CON IL FENOMENO DEL DOPING  
 
Bolzano, 15 marzo 2010 - Si è svolto nei giorni scorsi nell´Aula magna dell´I.t.c. "H. Kunter" di Bolzano l´incontro "Vivere lo sport in modo corretto" organizzato dalla Consulta provinciale degli studenti per la scuola in lingua italiana. Nel corso dell’incontro gli studenti si sono confrontati con il Maestro dello Sport Alessandro Donati e con il tuffatore bolzanino Christopher Sacchin Alessandro Donati, Maestro dello sport, è stato responsabile delle squadre nazionali di atletica leggera ai tempi di Mennea dal 1977 al 1987, è impegnato da quasi trent’anni nella lotta contro il doping. È stato inoltre consulente della Wada (l´Agenzia Mondiale dell´Antidoping), consigliere del ministro della Solidarietà sociale ed attualmente collabora con l´associazione “Libera” nell´attività antimafia. Nel 1993 ha pubblicato un dossier sull’uso dell’Epo, l’eritropoietina, che ha portato all’apertura di un’inchiesta che ha coinvolto 63 atleti. Donati ha svolto un fondamentale ruolo anche nell’inchiesta sul doping nel calcio. Durante l´incontro con gli studenti Alessandro Donati ha inquadrato storicamente la pratica del doping nel periodo che va dagli anni Cinquanta ai nostri giorni e ha evidenziato le conseguenti trasformazioni che il fisico degli atleti ha subito nel tempo. Ha sottolineato come il doping sia un fenomeno che interessa non solo lo sport ma anche il mondo dello show business. Nonostante gli oramai riconosciuti danni alla salute da esso provocati, il doping, risulta comunque un fenomeno difficile da sconfiggere, proprio per le notevoli ripercussioni economiche attualmente legate al mondo dello sport, come ad esempio gli interessi televisivi, le infrastrutture legate ai grandi eventi sportivi, ecc. Donati ha poi evidenziato come molto spesso l´uso di sostanze dopanti porti ad un consumo parallelo di sostanze stupefacenti di tipo stimolante. Dopo l’intervento, gli studenti hanno rivolto numerose domande, alle quali Donati ha risposto tenendo sempre viva l’attenzione della platea.  
   
   
TUTORS E UN KIT A SCUOLA PER INSEGNARE L´ABC DELLO SPORT IL PIEMONTE PRECURSORE GIA´ DAL 2000 DEL PROGETTO MINISTERIALE IN PARTENZA IN QUESTI GIORNI IN ALCUNE SCUOLE ELEMENTARI ITALIANE.  
 
Torino, 15 Marzo 2010 – Da oggi in 123 direzioni didattiche del Piemonte (a cui fanno capo un totale di 150 scuole) sono in arrivo un kit di alfabetizzazione motoria e tutors specializzati laureati in Scienze Motorie, che affiancheranno gli insegnanti delle scuole primarie nelle ore di attività fisica. Il progetto “Alfabetizzazione Motoria nella scuola primaria”, lanciato in forma sperimentale dal Ministero per l’Istruzione ed entrato in questi giorni nella sua fase operativa, ha avuto un precursore in Piemonte dove già dal 2000 la Regione in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale e il Coni ha sostenuto, con un investimento complessivo di 3 milioni di euro, la presenza di personale sportivo qualificato accanto al corpo docenti delle scuole primarie, al fine di diffondere in modo corretto la pratica motoria e contribuire alla crescita di una sana e quotidiana cultura sportiva. A dieci anni dall’inizio dell’esperienza piemontese, l’avvio della sperimentazione ministeriale conferma, quindi, la validità del progetto, estendendolo all’intero territorio nazionale e cominciando, in questa prima fase, dalle scuole di alcune province selezionate in ogni regione. Biella, Vercelli e Novara le province piemontesi scelte dal Ministero per testare il progetto, ma con la firma oggi del protocollo tra Regione, Miur e Coni la sperimentazione viene estesa in Piemonte (unico caso in Italia) anche a tutte le altre province, al fine di non disperdere i risultati di un’esperienza iniziata appunto dieci anni fa. Ai 250 mila euro stanziati dal Ministero per avviare il progetto di “Alfabetizzazione Motoria” nelle tre province scelte (Biella, Vercelli e Novara) si aggiungono, quindi, altri 200 mila euro messi a disposizione dalla Regione Piemonte e 100 mila dal Coni, oltre a risorse in arrivo dalle singole Province (a cominciare dalla Provincia di Torino che ha già stanziato 100mila euro) per estendere il progetto alle altre cinque province piemontesi (Alessandria, Asti, Cuneo, Torino e Verbania), garantendone la copertura su tutto il territorio regionale. Alle scuole verrà distribuito anche un kit di alfabetizzazione motoria che consiste di 4 tappetini in materiale espanso (2 metri X 1 metro e 4 cm di spessore) ai quali vengono abbinati vari accessori. Il kit consente ai bambini, giocando, di allenare (singolarmente o in gruppo) tutti i gruppi muscolari, compiendo movimenti che migliorano non solo la manualità, la fantasia e la destrezza ma, in modo speciale, stimolano la capacità di equilibrio.  
   
   
BOLZANO, ENTERPRISE - EUROPEAN BUSINESS GAME: GLI STUDENTI PRESENTANO LE LORO IDEE IMPRENDITORIALI  
 
Bolzano, 15 marzo 2010 - Il vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, e l’assessore Roberto Bizzo hanno preso parte l’ 11 marzo presso il Tis di Bolzano alla prima fase di Enterprise- European Business Game nel corso della quale sono state presentate 17 idee imprenditoriali elaborate da 4 Istituti superiori altoatesini. Sono 17 le ditte innovative, anche se virtuali, che sono state presentate l’ 11 marzo presso la sede del Tis di Bolzano dagli studenti nella prima fase provinciale di Enterprise- European Business Game. Il progetto di simulazione d’impresa è cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo della Provincia di Bolzano e realizzato per le scuole della provincia da Ecipa, ente di formazione della Cna/shv Unione degli artigiani e delle piccole imprese. Lo scopo primario di questa iniziativa è quello di diffondere tra i giovani la cultura d’impresa. Gli studenti nel corso dell’anno elaborano un progetto di simulazione d’impresa e definiscono tutti i dettagli di tale progetto, dall’idea imprenditoriale alla fondazione della società, dallo sviluppo del progetto, al logo sino all’analisi di mercato e al piano di business. I neo imprenditori sono assistiti in questo loro impegno da esperti che li consigliano e guidano nella realizzazione del loro progetto imprenditoriale. La competizione viene organizzata per iniziativa della Cna – Unione provinciale degli artigiani e delle piccole imprese nel quadro di un progetto del Fondo Sociale Europeo. Quest’anno cono complessivamente 17 le squadre composte da studenti delle quarte classi superiori composte da 4-5 studenti ciascuna che prendono parte alla fase provinciale della competizione “European Business Game” giunta alla sua dodicesima edizione. Al gioco partecipano studenti tra i 16 e i 20 anni provenienti da Alto Adige, Italia, Croazia, Danimarca, Francia, Groenlandia, Inghilterra, Isole Farøer, Lettonia, Repubblica Ceca, Scozia, Slovacchia. Gli istituti provinciali che prendono parte all’edizione di quest’anno di Enterprise- European Business Game sono quattro: Istituto Tecnico Commerciale in lingua italiana “C. Battisti” di Bolzano; Istituto tecnico per attività sociali in lingua tedesca “M. Curie” di Merano; Istituto Pluricomprensivo in lingua italiana di Brunico; Istituto Tecnico Commerciale in lingua tedesca di Bressanone per un totale di 74 studenti. Le presentazioni delle iniziative imprenditoriali, in inglese, italiano e tedesco, sono state seguite con molta attenzione dal vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, e dall’assessore Roberto Bizzo che hanno espresso il loro particolare apprezzamento per l’attività svolta dai giovani studenti e dall’Unione provinciale degli artigiani e delle piccole imprese che da anni organizza questa competizione che stimola le migliori energie creative dei giovani, gli imprenditori del futuro. Hanno preso parte alla presentazione odierna anche una trentina di studenti danesi ospiti di alcune classi di Bolzano, anch’essi coinvolti nell’iniziativa di Enterprise- European Business Game. La presentazione dei business plan completi avverrà il 13 maggio al Tis e la squadra vincitrice parteciperà alla finale europea a Limoges (Francia). Tutte le informazioni sul progetto, comprese le idee imprenditoriali, si trovano sul sito www.Enterprise-ebg.it/    
   
   
47 SCUOLE PRIMARIE DELLA PROVINCIA DI TORINO COINVOLTE NEL PROGETTO DI ALFABETIZZAZIONE MOTORIA DEI RAGAZZI  
 
Torino, 15 Marzo 2010 - Con la firma apposta l’ 11 marzo in calce al Protocollo d’intesa tra il M.i.u.r. (Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca Scientifica), il Coni regionale, la Regione Piemonte e la Provincia di Torino, è stato avviato ufficialmente il progetto “Alfabetizzazione motoria nella scuola primaria”. Da lunedì 15 marzo, quindi, in 150 scuole primarie del Piemonte saranno presenti “tutors” specializzati in Scienze Motorie, che affiancheranno gli insegnanti nelle ore di attività fisica, avvalendosi di appositi kit di alfabetizzazione motoria, che consistono in 4 tappetini di materiale espanso (delle dimensioni di 2 metri per 1), ai quali vengono abbinati vari accessori, utili a stimolare la manualità, la fantasia, la destrezza, l’equilibrio e la coordinazione motoria dei ragazzi. Con un impegno di spesa di 100.000 Euro, la Provincia di Torino ha aderito al progetto, promosso e finanziato a livello nazionale dal Coni e dal M.i.u.r. In Piemonte il progetto stesso è stato avviato in via sperimentale per il triennio 2010-2013 nelle Province di Novara, Vercelli e Biella. Grazie al sostegno della Regione Piemonte e all’intervento finanziario deliberato dalla Giunta Provinciale, sarà possibile realizzare attività sperimentali anche in 47 scuole del territorio provinciale torinese. Il contributo della Provincia è destinato a sostenere i costi derivanti dal supporto tecnico di formatori e docenti esperti in scienze motorie. Il progetto di alfabetizzazione è basato su metodologie ludico-polisportive che integrano il bisogno del divertimento con lo sviluppo della motricità, accrescendo nei bambini il gusto della ricerca e del miglioramento, personale e di squadra. L’adesione della Provincia al progetto stesso prosegue un’opera già avviata negli anni scorsi con l’iniziativa “Educare al movimento – Scoprire gli sport”, le cui quattro edizioni hanno coinvolto mediamente ogni anno 300 classi di una settantina di scuole. Il progetto “Alfabetizzazione motoria nella scuola primaria” si svolge in tutte le Regioni italiane, in ciascuna delle quali vengono individuate una o più Province di riferimento. Coinvolge circa 1.000 plessi di scuola primaria e due sezioni per ciascuno di essi, dalla prima alla quinta classe, per un totale di circa 250.000 alunni partecipanti. Sono previste due ore settimanali di attività in ciascuna classe, per un totale di 30 ore nel periodo che va da metà febbraio a fine anno scolastico. Il progetto si differenzia dalle esperienze già in atto per l’uniformità della sua impostazione scientifica su tutto il territorio nazionale. Si svolge sotto la responsabilità educativa del docente di scuola primaria, cui viene affiancato un esperto di scienze motorie. I docenti scolastici e gli esperti seguono corsi di formazione specifica presso strutture universitarie. Le Istituzioni Scolastiche Coinvolte Nel Progetto In Provincia Di Torino - Direzione Didattica di Avigliana, Istituto Comprensivo di Airasca, Istituto Comprensivo di Almese, Direzione Didattica Tapparelli di Azeglio, Direzione Didattica di Carmagnola Ii, Direzione Didattica di Carmagnola Iii, Istituto Comprensivo di Condove, Direzione Didattica di Chieri Ii, Direzione Didattica di Chivasso I, Istituto Comprensivo di Castiglione Torinese, Istituto Comprensivo di Coazze, Istituto Comprensivo Borgata Paradiso di Collegno, Direzione Didattica di Caluso, Istituto Comprensivo di Cumiana, Direzione Didattica di Druento, Istituto Comprensivo di Forno Canavese, Istituto Comprensivo 66 Martiri di Grugliasco, Direzione Didattica di Ivrea I, Direzione Didattica di Ivrea Iii, Direzione Didattica di Moncalieri Ii, Direzione Didattica di Nichelino Ii, Direzione Didattica di Nichelino Iii, Direzione Didattica di Nichelino Iv, Istituto Comprensivo di None, Direzione Didattica Nino Costa di Torino, Direzione Didattica Manzoni di Torino, Direzione Didattica Sinigaglia di Torino, Direzione Didattica D’azeglio di Torino, Direzione Didattica Salgari di Torino, Direzione Didattica Coppino di Torino, Direzione Didattica Silvio Pellico di Torino, Direzione Didattica Duca degli Abruzzi di Torino, Direzione Didattica Toscanini di Torino, Istituto Comprensivo Tommaseo di Torino, Istituto Comprensivo di Pino Torinese, Direzione Didattica di Pianezza, Istituto Comprensivo Matteotti di Rivoli-rosta, Istituto Comprensivo di Santena, Istituto Comprensivo Montessori di San Maurizio Canavese, Istituto Comprensivo di Sant’ambrogio, Direzione Didattica di Settimo Ii, Istituto Comprensivo di Trana, Istituto Comprensivo di Trofarello, Istituto Comprensivo Rodari di Torre Pellice, Istituto Comprensivo di Volvera, Istituto Comprensivo di Vinovo, Direzione Didattica di Volpiano.  
   
   
PROGETTO CONSERVE: UN SEGNALE DI VITALE CREATIVITÀ DEGLI STUDENTI DELLA CALABRIA REGGIO  
 
Calabria, 15 marzo 2010 - “Volevamo alimentare una piccola comunità creativa, dando credibilità al potenziale inespresso dei nostri giovani,e, a giudicare dalle adesioni, siamo sulla buona strada e i risultati sono alquanto incoraggianti, a conferma dell’esistenza nella scuola calabrese di laboratori di idee”. Ad affermarlo, il vicepresidente della Giunta regionale Domenico Cersosimo a commento del successo che sta accompagnando il progetto “Conserve” sul design di innovazione, attualmente in corso di realizzazione. Il progetto è stato ideato dalla Regione Calabria in partnership con il dipartimento di Meccanica dell’Università della Calabria e con i giovani imprenditori di Confindustria Calabria per celebrare l’anno della creatività, ma anche e soprattutto per costituire una banca dati, un vero e proprio “magazzino delle idee”, nella quale far confluire le elaborazioni proposte dagli istituti scolastici che hanno aderito all’iniziativa e che sarà messa a disposizione della Regione e della comunità calabrese. I risultati della prima fase di “Conserve” sono più che soddisfacenti se si pensa che i progetti presentati dalle quarte classi degli istituti tecnici e dei licei artistici di tutta la regione, cui l’iniziativa è riservata, sono stati 50, mentre 40 sono le scuole che vi hanno aderito, per un coinvolgimento di diverse centinaia di ragazzi. Il concorso di idee con il quale questi ultimi si sono cimentati riguarda la soluzione creativa di problemi legati alla vita quotidiana del nostro territorio ed è riferito a tre ambiti progettuali : l’arredo-legno, l’agroalimentare e l’arredo urbano. Al termine della seconda fase, quella della selezione delle idee progettuali attualmente al vaglio della commissione esaminatrice e che porterà alla scelta, non facile, di tre progetti, giudicati i migliori ed anche i più originali, seguirà quella finale, coincidente con un percorso formativo durante il quale designers dell’Università della Calabria si recheranno nelle classi che si saranno aggiudicate il concorso per ingegnerizzare le idee e portarle ad un livello di fattibilità tecnica. Nella fase di partenza del Progetto “Conserve” gli studenti delle quarte classi degli istituti tecnici e dei licei artistici hanno partecipato ad un workshop nel corso del quale sono stati assistiti da due designers di fama internazionale come Beppe Chia e Marco Tortoioli Ricci. “Il Progetto Conserve – ha sottolineato Cersosimo – utilizza il design come strumento per razionalizzare lo sforzo creativo giovanile. Abbiamo inteso aggiungere un’ulteriore tessera al già articolato mosaico di investimenti che la Regione ha effettuato in tutta la filiera formativa, con la particolarità che in questo caso si è ritenuto di dover assegnare qualche opportunità in più ad un particolare segmento di scuola, quello rappresentato dagli istituti tecnici e dai licei artistici, per far sì che i loro studenti diventino protagonisti di un approccio e di un percorso creativi che li faccia sentire più motivati e maggiormente partecipi”.  
   
   
INCENTIVI AI GIOVANI DAI MAESTRI DEL LAVORO DI ROVIGO  
 
 Rovigo, 15 marzo 2010 - Il Consolato provinciale della Federazione dei Maestri del lavoro di Rovigo, in collaborazione con l’Ufficio scolastico, indice un bando di concorso per l’assegnazione di cinque premi di studio al fine di favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, aiutandoli nella formazione e nelle scelte professionali. L´iniziativa, che ha il contributo della Regione del Veneto e della Banca di Credito Cooperativo del Polesine di Villadose, oltre al patrocinio della Provincia e Comune di Rovigo, Camera di Commercio, Ministero della Pubblica Istruzione e dell´Ufficio Scolastico Regionale del Veneto, è stata presentata a Palazzo Celio dal vice presidente Guglielmo Brusco, dal console Paolo Pizzardo e da Carlo Piombo per gli Amici del Cuore. Ll concorso è riservato agli studenti che frequentano le terze classi di Ipsia Porto Tolle, Ips commerciale “Cristoforo Colombo” Adria, Ips commerciale “M.polo” Rovigo, Ipsia Rovigo, Scuola Professionale Edile Rovigo, Ipsia “E. Bari” Badia Polesine e Ipsaa “M.t. Bellini” Trecenta. Ai cinque studenti che avranno superato gli esami di stato o qualifica con il migliore punteggio saranno assegnati cinque premi di studio: in ordine di € 500,00 - € 450,00 - € 400,00 - € 350,00 - € 300,00. Il Centro per l’impiego della Provincia di Rovigo collaborerà per l’eventuale inserimento dei vincitori nei tirocini di formazione e orientamento, curando sia la convenzione che il “tutoring”. La premiazione avverrà entro il mese di ottobre 2010 nella Sala consiliare di Palazzo Celio.  
   
   
UN CONCORSO PUBBLICO A PREMI, RIVOLTO ALLE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE DI PRIMO GRADO, CON L´OBIETTIVO DI PROMUOVE LA PRATICA QUOTIDIANA DEI PERCORSI CASA – SCUOLA, PEDIBUS O BICIBUS, IN COLLABORAZIONE CON I COMUNI E ALTRE ISTITUZIONI. È “LA SCUOLA VA IN CITTÀ” INDETTO DALLA PROVINCIA DI TREVISO.  
 
 Treviso, 15 marzo 2010 - Nell’ambito del nodo Infea, frutto del protocollo d’intesa con Arpav e Ufficio Scolastico Provinciale, e del progetto Europeo Pimms Tranfer, che interessa altre 14 città dell’Unione Europea, la Provincia vuole incentivare forme di trasporto sostenibile, e tra queste, la riduzione dell’utilizzo dell’automobile nei percorsi casa-scuola per limitare il traffico e l’inquinamento che ne consegue. Ecco allora il concorso a premi la “scuola va in città”. Le scuole, potranno partecipare iscrivendosi a una delle due categorie sezione: A) Scuole che hanno avviato da almeno tre anni progetti di percorsi casa-scuola e pedibus o bicibus (incluso l’anno scolastico corrente). B) Scuole che hanno avviato progetti di percorsi casa-scuola e pedibus o bicibus a partire dall’anno scolastico 2008/2009 e/o nell’anno in corso 2009/2010. Le scuole vincitrici verranno premiate in occasione delle Giornate Provinciali dell’Ambiente previste dal 16 al 22 settembre 2010, in adesione della Settimana Europea della Mobilità. Giovedì 25 marzo dalle 15.30 alle 17.00 nella sede della Provincia di Treviso al Sant´artemio, si terrà invece un incontro formativo con le scuole. Le iniziative potranno essere presentate entro e non oltre le ore 13.30 del 15 maggio 2010. Il bando è scaricabile dal sito www.Provincia.treviso.it nella sezione “bandi e concorsi”. L’amministrazione Provinciale da alcuni anni ha attivato progetti di educazione ambientale sui temi della sicurezza stradale, della mobilità sostenibile, dell’educazione al movimento, dei percorsi sicuri casa scuola, della sostenibilità degli spazi urbani e della cittadinanza attiva, iniziative in tema di tutela e salvaguardia dell’ambiente, con lo scopo di promuovere stili di vita più sostenibili e coinvolgere in maniera attiva i bambini e ragazzi, quali futuri cittadini del Pianeta. A partire da febbraio 2008 è stato attivato il Laboratorio territoriale di educazione ambientale nella provincia di Treviso – nodo In.f.e.a. (Informazione, Formazione, Educazione ambientale).  
   
   
IL 2011 È L´ANNO EUROPEO DEL VOLONTARIATO  
 
Milano, 15 marzo 2010 - Il 2011 è l´anno europeo del volontariato e Regione Lombardia è già pronta a riconoscerne il valore, a favorirne le condizioni e a promuoverne le azioni. Lo ha confermato il presidente, Roberto Formigoni che, nel pomeriggio del 13 marzo , ha partecipato alla Tavola Rotonda "Obiettivo 2011. Il Volontariato si fa strada in Europa", organizzato dal Partito Popolare europeo. La Lombardia è una terra in cui, per cultura e tradizione, la gente si unisce, si muove, si adopera per costruire un bene comune. "Il mondo del volontariato infatti - ha detto Formigoni - ha dimostrato in questi anni una grande attenzione alle esigenze del territorio e una straordinaria capacità di offrire un prezioso servizio pubblico in tutti gli ambiti di convivenza: sociale, assistenziale, sanitario ed educativo". Un ruolo talmente importante, svolto in una stagione di profondo rinnovamento per il Welfare, che ha fatto si che il mondo del volontariato si sia imposto come uno degli attori protagonisti. Dal 2005, il numero delle organizzazioni è aumentato più del 16%, toccando quota 4566. Se a queste organizzazioni si aggiungono anche tutti gli altri soggetti del terzo settore, si arriva a quota 40.000, ovvero il 15% del totale nazionale. "Il protagonismo del volontariato lombardo non è solo numerico - ha sottolineato Formigoni - è soprattutto programmatico. Regione Lombardia, infatti, ha deciso di affidare ai volontari un ruolo importante nella realizzazione delle politiche di benessere sociale, applicando il principio della sussidiarietà in tutti gli ambiti". Volontariato Protagonista Del Welfare - Un percorso che ha trovato la propria pietra d´angolo nella legge regionale 3/08 (Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e sociosanitario), con la quale è stata riconosciuta l´importanza del terzo settore e ne è stato rafforzato il ruolo nella programmazione, nella gestione dei servizi, nella sperimentazione di modelli di intervento innovativi. Un percorso che ha trovato poi nel Tavolo del Terzo Settore il luogo di incontro tra Regione Lombardia e le organizzazioni di volontariato. E´ questo il modo scelto per coinvolgere in toto questo "mondo", dall´inizio alla fine della fase di programmazione degli interventi. Il Volontariato Lombardo Nel Mondo - La cooperazione allo sviluppo è un altro fronte sul quale Regione Lombardia ha scommesso molto, investendo, fra il 2000 e il 2009, 50 milioni di euro per su 550 progetti in collaborazione con le Organizzazioni non governative e gli organismi internazionali. Formigoni ha ricordato le numerose iniziative umanitarie di soccorso alle popolazioni colpite da cataclismi o da eventi bellici. Come lo Tsunami nel Sud-est asiatico nel 2004, la guerra in Libano nel 2006, il terremoto in Abruzzo lo scorso anno e poco fa il terremoto ad Haiti. Prospettive Per Il Futuro - "E´ un lavoro che non finisce mai - ha aggiunto il presidente -, per quest´anno e per il 2011 abbiamo intenzione di continuare a dare valore al volontariato, così come l´Europa ci chiede. Questo significa anche sostenere economicamente le iniziative e le associazioni, e per farlo abbiamo già messo in campo tre bandi, il primo per il 2010, gli altri due per il biennio 2010/2011". Il primo, dedicato al Sistema di servizio civile, potrà godere di uno stanziamento di 2 milioni di euro che agli 8 dello Stato. Il secondo da 3,5 milioni prevede l´erogazione di contributi a sostegno dei progetti presentati dalle organizzazioni di volontariato. E il terzo mette a disposizione 1 milione di euro per i progetti delle associazioni senza scopo di lucro e di promozione sociale. "Siamo passati ad un nuovo paradigma di intervento sociale, dove l´istituzione non è più erogatore e gestore dei servizi, ma attore di governo e controllo di un sistema nel quale tutta la società è mobilitata - ha concluso Formigoni - . Si tratta di un mutamento epocale, che pone il mondo del volontariato in prima linea nella sfida per il benessere della società".  
   
   
VOLONTARIATO VENETO: ENTRO 31/5 DOMANDE CONTRIBUTI 400 MILA € A PROGETTI SOLIDARIETA’; ENTRO 15/6 DOMANDE CONTRIBUTI 50 MILA € A PROGETTI DI RACCOLTA RIFIUTI RECUPERABILI  
 
Venezia, 15 marzo 2010 - I criteri per partecipare ai bandi per contributi regionali 2010 di 400 mila euro destinati alle organizzazioni del volontariato iscritte al Registro regionale, sono stati approvati dalla Giunta veneta, su proposta dell’Assessore alle politiche sociali. La scadenza per la presentazione delle domande in Regione è fissata al 31 maggio p.V. E le risorse saranno assegnate alle spese sostenute per progetti specifici di solidarietà. Dei 400 mila euro previsti, 350 mila sono per le organizzazioni di volontariato e 50 mila per sostenere le attività che i Centri di servizio per il volontariato operanti in ciascuna provincia realizzeranno sulla base dell’accordo sottoscritto con la Regione nel 2009 che prevede la costituzione di un tavolo di lavoro permanente in cui i Centri diventano interlocutore diretto della Direzione regionale servizi sociali. Inoltre, con un secondo provvedimento, la Giunta ha erogato un contributo straordinario di 50 mila euro per le organizzazioni di volontariato, iscritte al Registro regionale, che realizzino o partecipino alla realizzazione di programmi d’intervento nella raccolta di rifiuti urbani recuperabili. Le domande dovranno pervenire entro il 15 giugno p.V.; le organizzazioni che le presentano dovranno essere convenzionate con i Comuni nella raccolta di specifiche frazioni di rifiuti urbani recuperabili, per scopi benefici e umanitari e nella realizzazione di progetti di cooperazione decentrata con i Paesi in via di sviluppo, oppure che partecipino ad iniziative organizzate dai Comuni per raggiungere gli obiettivi previsti da normativa regionale e nazionale in materia di rifiuti. I provvedimenti regionali sono previsti dalla legge regionale n.40 del 1993 e dalla legge regionale n.11 del febbraio 2010. Le domande vanno inviate con raccomandata all‘indirizzo: Direzione regionale per i servizi sociali, servizio terzo settore, ufficio volontariato, promozione sociale e progettualità trasversali, Rio novo, Dorsoduro 3493, 30123 Venezia. Attualmente le associazioni di volontariato nel Veneto sono circa 2500 ma si assiste a una crescita costante di piccole associazioni impegnate sui fronti dell’inclusione sociale, della giustizia, della valorizzazione ed assistenza umana attraverso l’esercizio di servizi ’leggeri’ fondati sulla logica della condivisione, attenti alle persone e alle relazioni, alle emergenze sociali, alla promozione umana e capaci di attivare collaborazioni in rete sul territorio.  
   
   
GRANDI EMERGENZE, CELLA PRONTA AD OSPITARE 500 PERSONE A REGGIO EMILIA SI POTENZIA LA DOTAZIONE DEL POLO LOGISTICO DI PROTEZIONE CIVILE ALLESTITO ALL´EX TAV  
 
Reggio Emilia, 15 marzo 2010 - Sono arrivati nei giorni scorsi a Reggio i container contenenti 500 posti-letto pronti all´uso che verranno stoccati presso il Polo logistico della Protezione provinciale all´ex cantiere Tav di Villa Cella per fronteggiare eventuali emergenze, anche nazionali. D´intesa e con il concorso di Regioni e Province, in accordo con il Dipartimento nazionale della Protezione civile, si sta infatti approntando un progetto di assistenza alla popolazione - per la gestione delle grandi emergenze - in grado di garantire la disponibilità di una tempestiva sistemazione per 5 mila persone sul territorio nazionale. La prima fase del progetto, consistente nella realizzazione di posti-letto completi, è stata definita e la Regione Emilia-romagna ha provveduto a smistarli in punti strategici del proprio territorio, al fine di ottimizzarne lo stoccaggio, la manutenzione e l´utilizzo, . I moduli per le maxi-emergenze sono stati assegnati alle province dotate di un Cup (Centro unificato provinciale) di Protezione civile - tra cui appunto Reggio Emilia - in quanto già strutturate ed in grado di custodire la dotazione. I 500 posti-letto arrivati nei giorni scorsi a Reggio potranno, ovviamente, anche essere impiegati per emergenze locali ed in particolare per l´allestimento immediato di un campo di prima accoglienza della popolazione, previsto proprio al Polo logistico "ex Tav". Ogni posto-letto - sanificato e pronto all´uso - è costituito da rete, materasso, cuscino, federa, lenzuola e coperte custoditi in sacche con due unità ciascuna. "L´attenzione della Provincia e dell´intero sistema reggiano di Protezione civile per prevenire nel miglior modo possibile eventuali emergenze resta dunque alta - afferma la presidente Sonia Masini - Così come prosegue il nostro impegno verso i cittadini, anche dal punto di vista della dotazione strutturale, per garantire una dignitosa e tempestiva assistenza in caso di necessità. Grazie ai tantissimi, meravigliosi volontari ed a una struttura efficiente di cui la Provincia si è dotata negli anni, possiamo ora essere di aiuto e supporto anche alle altre popolazioni colpite da calamità; abbiamo squadre specializzate pronte a partire in ogni istante per ogni angolo d´Italia e del mondo, senza dimenticare che, purtroppo, siamo a nostra volta soggetti a fenomeni naturali, dai terremoti alle alluvioni alle frane. Per questo occorre essere pronti, come siamo pronti, per fronteggiare ogni evenienza e garantire la sicurezza e l´incolumità alle persone del nostro territorio". "Oltre alla attivazione del Centro unificato provinciale di via della Croce rossa, centro decisionale e nevralgico delle attività di coordinamento interforze della Protezione civile, avvenuta nell´anno passato - sottolinea Federica Manenti, responsabile Difesa del suolo e Protezione civile della Provincia - ora il nostro sforzo è concentrato sul potenziamento del Polo logistico di Cella, come area tecnica di stoccaggio materiali e mezzi, ma fondamentale anche come Centro di primo ricovero e assistenza per la popolazione".  
   
   
I GEOFISICI STUDIANO GLI INFLUSSI DELL´ATMOSFERA SULLA TERRA  
 
Bruxelles, 15 marzo 2010 - È stato avviato un nuovo progetto di ricerca interdisciplinare sostenuto dall´Austrian Science Fund per consentire ai geofisici di comprendere come funziona l´atmosfera terrestre. I ricercatori dell´Istituto di geodesia e geofisica del Politecnico (Tu) di Vienna, in Austria, studieranno i meccanismi con cui l´atmosfera terrestre sostiene la vita sul pianeta e i modi in cui influisce sulla Terra, concentrandosi anche sul suo campo gravitazionale e sulla sua rotazione. Il nome del progetto, avviato dall´Associazione internazionale di geodesia (Iag), è Ggos (Global Geodetic Observing System) Atmosphere. Il progetto intende sviluppare, a partire da un insieme di dati collettivi, modelli geofisici degli effetti del carico della pressione atmosferica, delle funzioni del momento angolare atmosferico e dei coefficienti del potenziale gravitazionale dell´atmosfera. Per tutti i modelli saranno utilizzati gli stessi parametri (pressione dell´aria, temperature, umidità e velocità del vento), mentre i dati saranno forniti dal Centro Europeo per le Previsioni a Medio Termine (Ecmwf). Gli effetti delle categorie di dati e dei modelli geofisici sui fenomeni atmosferici saranno valutati all´Istituto di geodesia e geofisica. Una volta individuate categorie e modelli adeguati, i calcoli saranno eseguiti sugli effetti del carico della pressione atmosferica, delle funzioni del momento angolare atmosferico e dei coefficienti del potenziale gravitazionale dell´atmosfera per tutto il periodo in cui vengono condotte osservazioni geodetiche spaziali. Nella geodesia moderna (scienza della misurazione e rappresentazione della Terra) devono essere presi in considerazione numerosi fattori. Per esempio, le condizioni atmosferiche possono differire i segnali radio dai satelliti Gps (global positioning system) e la pressione atmosferica può cambiare la forma della Terra anche di due centimetri nonché alterarne la forza gravitazionale. Le forze atmosferiche concorrono anche a causare piccole fluttuazioni nel modello di rotazione della Terra. A causa di queste fluttuazioni, i dati devono essere costantemente rettificati. Il progetto Ggos svolgerà pertanto un ruolo importante nell´osservazione e nella misurazione dell´atmosfera a livello globale. Centinaia di geoscienziati in tutto il mondo sono coinvolti in questo progetto, che sta elaborando e analizzando dati geodetici e geofisici rilevati sia sulla Terra che nello spazio. La misurazione dell´attività atmosferica deve procedere con dati estremamente accurati per l´osservazione di attività quali le variazioni del livello del mare o i movimenti delle placche tettoniche che consentano di monitorare eventuali disastri naturali come, per esempio, i terremoti. Il dottor Johannes Böhm, ricercatore presso il Politecnico di Vienna, ha dichiarato: "Solo in questo modo saremo in grado di trarre conclusioni davvero significative per la società, come ad esmpio dati interessanti per la ricerca sul clima o per prevenire i disastri naturali". Per maggiori informazioni, visitare: Technische Universität Wien: http://www.Tuwien.ac.at/tu_vienna/  International Association of Geodesy: http://iag.Dgfi.badw.de/fileadmin/archives/  Global Geodetic Observing System: http://www.Iag-ggos.org/  European Centre for Medium-range Weather Forecasts: http://www.Ecmwf.int/    
   
   
AMBIENTE: MESSA IN SICUREZZA DEL FIUME TAGLIAMENTO  
 
Latisana, 15 marzo 2010 - L´assessore regionale all´Ambiente, Elio De Anna, ha voluto incontrare e ascoltare tutte le componenti dell´amministrazione comunale di Latisana per sentire l´espressione della comunità locale sul problema della messa in sicurezza del fiume Tagliamento e iniziare un percorso risolutivo della vicenda. Il 10 marzo De Anna ha infatti affrontato l´argomento nella sede municipale della località della Bassa friulana, assieme alla giunta comunale, guidata dal sindaco, Micaela Sette, e al Consiglio comunale, convocato sull´argomento. Erano presenti anche il sindaco di Ronchis Vanni Biasutti e il consigliere regionale Daniele Galasso, già sindaco del comune limitrofo, che ha condiviso il dramma delle esondazioni degli anni ´60. In apertura della riunione il sindaco di Latisana, Sette, aveva ripercorso il lungo e travagliato cammino degli interventi definitivi per la prevenzione delle esondazioni del fiume e ricordato i lavori già eseguiti e quelli in atto, finanziati dalla Regione. Tra essi le opere di laminazione degli argini e l´allargamento dell´alveo, nonché l´innalzamento del ponte della ferrovia. Interventi che consentiranno di trasferire il livello di rischio, in caso di piena, dal pericolo di rottura degli argini a quello di tracimazione delle acque. De Anna ha potuto prendere atto della compattezza degli amministratori locali sull´esigenza di avviare gli interventi previsti dalla legge nazionale per dare sicurezza all´abitato di Latisana, ovvero la creazione delle casse di espansione nella parte alta del corso del fiume, con lo scopo di poter ritardare la discesa delle piene verso il mare, favorendo un regolare deflusso delle acque nell´Adriatico. A conclusione della riunione, l´assessore regionale ha così anticipato alla cittadinanza latisanese un percorso volto a far condividere le scelte dalle comunità interessate, piuttosto che a dividere la popolazione delle diverse zone rivierasche del fiume. De Anna ha anche chiesto agli amministratori di Latisana che gli concedano ancora un ragionevole periodo di tempo per poter comprendere le ragioni del dissenso alla creazione delle casse di espansione espresso di recente da parte di altre comunità che a suo tempo non avevano affatto manifestato contrarietà a tali opere. Per compiere tale verifica De Anna ritiene di costituire dapprima un tavolo di lavoro di carattere politico, quindi uno di carattere tecnico, che dovranno poi far convergere i risultati della loro analisi e mediazione all´Autorità di bacino, cui spetta decidere come intervenire sul fiume. Per assicurare un´accelerazione all´iter per l´esecuzione delle opere per la messa in sicurezza del fiume, De Anna proporrà la nomina di un commissario esterno alla Regione, che sarà indicato dal Governo su proposta del Presidente Tondo.  
   
   
REGGIO CALABRIA HA ANCHE L’ACQUA DEL MENTA  
 
Reggio Calabria, 15 marzo 2010 - “Penso che quello di domani sarà un giorno storico per i reggini: apriremo l’ultimo rubinetto che servirà non solo a soddisfare totalmente le esigenze idriche della città ma ad aumentare ancora la disponibilità d’acqua oltre il necessario. Era un mio impegno verso Reggio. Sono felice di averlo mantenuto, nonostante le difficoltà incontrate in questi cinque anni”. Così il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero che il 12 marzo, assieme al presidente e all’amministratore delegato di Sorical, società il cui capitale per il 53 per cento appartiene alla Regione, presenti numerosi i sindaci dei comuni che beneficeranno dell’acqua del Menta e amministratori del Reggino, era all’impianto di trattamento San Salvatore alimentato dalle opere di adduzione dello schema idrico del Menta con risorsa proveniente dalla sorgente Mulinello. “E’ una vittoria della volontà – ha detto Loiero – che premia intanto il lavoro di tecnici e maestranze di Sorical e dell’impresa che si è aggiudicati i lavori, i quali hanno lavorato con impegno non di poco conto. La Regione è stata dietro, per risolvere problemi, per accelerare i tempi. Siano riusciti dove altri hanno fatto solo parole. Gli interventi realizzati sono stati programmati e finanziati da Sorical di concerto con la Giunta Regionale della Calabria e con l´apporto operativo della Presidenza e dell´assessorato regionale ai lavori pubblici e in sinergia istituzionale con Provincia, Comuni, Asp, Arpacal”. “Ci eravamo impegnati – ha aggiunto Loiero – a dare una risposta definitiva alla grande sete di Reggio dove, con vergogna, dai rubinetti sgorgava acqua salinizzata nonostante improbabili impianti che non hanno risolto il problema, e possiamo dire di avere centrato l’obiettivo. Le portate medie di acqua potabile fornite al Comune di Reggio Calabria da parte di Sorical nel 2009 si sono attestate su 650 litri al secondo. I reggini, ora, con quella del Menta avranno acqua più del fabbisogno. Possiamo essere più che soddisfatti perché non si può alzare nessuno a rivendicare meriti. La Diga sul Menta era una delle grandi incompiute, la regione da me guidata ha attivato i finanziamenti necessari, una società della Regione ha dato l’acqua necessaria ai reggini senza attendere il completamento del sistema Menta che ha subito ritardi giustificati, senza tuttavia interferire con l’approvvigionamento idrico della città capoluogo risolto, nel frattempo, per altri canali”.  
   
   
LA PROVINCIA E I COMUNI HANNO DECISO I PROVVEDIMENTI DA PRENDERE IN CASO DI SUPERAMENTO DEI LIMITI DI PM 10 LE MISURE DI RIDUZIONE DELL’INQUINAMENTO SARANNO APPLICATE IN MODO UNIFORME NELL’AREA FIORENTINA. TRE I GRADI DI ALLARME CHE CORRISPONDONO A MISURE SEMPRE PIÙ RIGIDE DI CONTENIMENTO DELLE POLVERI SOTTILI  
 
Firenze, 15 marzo 2010 - Dal 16 marzo ogni eventuale superamento del limite di Pm 10 farà scattare una serie di provvedimenti nei Comuni dell’area fiorentina. Tre i diversi gradi di allarme che produrranno misure di contenimento delle polveri sottili sempre più incisive. Questo è quanto hanno deciso oggi i rappresentanti dei comuni di Firenze, Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino e Signa, al termine di una riunione con l’Assessore provinciale all’Ambiente. “Questo ulteriore incontro è servito per mettere a punto alcune misure da adottare in modo graduale secondo una procedura definita e sulle modalità con cui informare i cittadini – spiega l’Assessore Crescioli. Il lavoro della Provincia serve ad armonizzare gli interventi tra gli otto comuni dell’area fiorentina a seguito della delibera della Giunta Regionale che obbliga i Comuni della area omogenea ad assumere provvedimenti per la prevenzione ed il contrasto dei superamenti delle soglie di Pm10 ”. Il pacchetto di interventi predisposto dalle amministrazioni locali con il coordinamento della Provincia, sarà attuato il giorno successivo alla segnalazione di sforamento da parte di Arpat. Il primo giorno è prevista l’ordinanza di riduzione della temperatura del riscaldamento domestico (non più di 18 gradi) e una limitazione nell’orario di accensione (non più di 8 ore) con l’invito ai cittadini ad usare mezzi pubblici o veicoli non a motore. Due giorni dopo, se perdurerà lo sforamento dei limiti di Pm10, inizieranno le limitazioni di accesso, per alcuni veicoli più inquinanti, in alcune definite zone urbane dei vari comuni , con fasce orarie dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14, 30 alle 18,30. Se i livelli di Pm10 resteranno ancora fuori dai limiti per altre 48 ore, scatteranno i provvedimenti previsti dal terzo grado di allarme: estensione delle limitazioni previste dal secondo modulo a tutto il territorio comunale, seguendo i criteri (deroghe, ed esenzioni) già adottati durante le cosiddette domeniche ecologiche. La Provincia entro pochi giorni elaborerà uno schema base di ordinanza per i singoli Comuni, ed inoltre, tramite Florence Multimedia, metterà a disposizione un progetto di comunicazione che consenta ai cittadini di essere informati in tempi rapidi degli eventuali superamenti delle soglie di Pm10 e dei conseguenti provvedimenti. "Alcuni dei provvedimenti previsti - afferma l´Assessore - hanno anche lo scopo di rendere la cittadinanza consapevole dello stato della qualità dell´aria e del rischio di attivazione di provvedimenti restrittivi, e quindi di fare appello alla cittadinanza stessa affinchè ciascuno metta in atto comportamenti responsabili". Si sta inoltre cercando di reperire risorse e disponibilità per affiancare a questi provvedimenti restrittivi strumenti di incentivazione all´utilizzo del trasporto pubblico come l´estensione della durata di validità del biglietto Ataf. “E’ evidente - conclude l’assessore provinciale all’Ambiente - che stiamo parlando di provvedimenti legati ad una situazione di emergenza, come sempre accade quando si parla di sforamenti. Rimane centrale la necessità di un impegno per rimuovere le cause strutturali dell’inquinamento atmosferico, innanzitutto con un forte investimento sul trasporto pubblico: la partenza della tramvia, da questo punto di vista, segna un terreno su cui proseguire. Anche sugli interventi strutturali la nuova legge regionale assegna alle Province un importante ruolo, a partire dal coordinamento dei Piani di Azione dei Comuni per il quale verrà costituito un gruppo di lavoro Province-comuni”.  
   
   
AMBIENTE FVG: APPROVATO PIANO MIGLIORAMENTO QUALITA´´ ARIA  
 
Trieste, 15 marzo 2010 - Lo stato di salute dell´aria in Friuli Venezia Giulia, pur essendo mediamente discreto, presenta alcune criticità. In particolare nei centri urbani sono stati rilevati valori medi annuali alti di biossido di azoto. Per quanto riguarda i valori dell´ozono, essi sono elevati nel periodo estivo su tutto il territorio regionale. Critica anche la situazione delle polveri sottili nel capoluogo giuliano, nella zona della stazione di via Svevo e nel pordenonese mentre gli altri inquinanti, quali biossido di zolfo, monossido di carbonio, benzene e metalli pesanti, sono sotto la soglia di guardia. A rilevarlo è il piano regionale di miglioramento della qualità dell´aria, approvato quest´oggi dalla giunta, che non si limita ad osservare le condizioni ambientali in Friuli Venezia Giulia ma propone anche delle linee di intervento per migliorarne le condizioni. Tra queste figurano la necessità di chiudere lo stabilimento di Servola a Trieste, l´introduzione di politiche per il risparmio energetico e lo sviluppo della mobilità sostenibile. La Situazione. La valutazione su scala locale è stata effettuata basandosi sui risultati del monitoraggio della qualità dell´aria, integrati con alcune elaborazioni statistiche. La sintesi dei due procedimenti ha portato ad una stima delle concentrazioni di inquinanti dell´aria su tutta la regione. Sono state così individuate zone in cui è necessario un intervento per abbassare la presenza di ozono, ossidi di azoto e Pm10. Per il primo inquinante esistono problematicità connesse ai valori soglia poiché in molte aree del Friuli Venezia Giulia i limiti previsti dalla legge risultano disattesi. Soprattutto ai margini delle aree urbane, si registra il superamento del tetto massimo per la soglia di informazione e, alle volte, per il livello d´allarme. Sull´ossido di azoto, nelle maggiori città ci sono problemi sia sui valori medi orari sia quelli annuali. Se da un lato si osserva una riduzione delle concentrazioni e degli episodi di superamento oltre i limiti di legge, contemporaneamente si verifica un aumento delle concentrazioni e dei superamenti ove questi sono inferiori ai valori massimi consentiti. Per quanto riguarda le polveri sottili, i dati mostrano in regione una situazione da tenere sotto controllo seppur la concentrazione media annua rimane sempre al di sotto degli attuali limiti di legge. Infine Pordenone è la città da tenere controllata per quanto riguarda gli idrocarburi policiclici aromatici. Proiettando poi i dati nel 2015, emergono criticità per la situazione delle polveri nella zona di Trieste (con riferimento alla stazione di via Svevo) e nel pordenonese. Per quanto riguarda il biossido di azoto, le difficoltà si registrerebbero nelle zone di Trieste e Monfalcone oltre che nel centro cittadino di Udine, Gorizia e Pordenone. Relativamente all´ozono, criticità è estesa a gran parte del territorio regionale. Sono tre le linee di intervento previste dal piano, approvato l’ 11 marzo dalla Giunta regionale, per far fronte al miglioramento della qualità dell´aria e riguardano i trasporti, il settore dell´energia e la comunicazione. Nel primo caso è prevista la necessità di sviluppare una mobilità sostenibile delle merci e delle persone nel territorio regionale, le incentivazioni al rinnovo del parco veicolare pubblico e l´introduzione di un sistema generalizzato di verifica periodica dei gas di scarico (bollino blu) dei veicoli, ciclomotori e motoveicoli in analogia a quanto già in vigore nel comune di Trieste. Per disincentivare l´uso dell´auto, le misure di piano prevedono l´estensione delle zone di sosta a pagamento, l´aumento delle tariffe nei settori critici, l´incremento delle vie pedonali o a circolazione limitata nonché l´estensione del servizio di accompagnamento pedonale per gli alunni nel tragitto casa-scuola. Per quanto riguarda gli interventi in campo energetico, è previsto un programma di dismissione dello stabilimento siderurgico di Servola anche considerando la realizzazione di una nuova centrale termoelettrica a ciclo combinato, l´impiego delle biomasse e dell´energia solare, per la generazione di elettricità e calore, abbinate a campagne di sensibilizzazione per la sostituzione di elettrodomestici e di sistemi di illuminazione a bassa efficienza energetica. Infine è previsto il sostegno per l´installazione di impianti di generazione combinata di energia elettrica e calore e per l´installazione di impianti eolici. Il piano considera anche la realizzazione di corsi di formazione per amministratori e tecnici sul tema del risparmio energetico e sull´utilizzo di energia alternativa affiancati a convegni, studi e pubblicazioni concernenti la tutela dell´ambiente. L´iter Del Piano. Nel 2000 la giunta aveva approvato i risultati di uno studio preliminare per mezzo del quale la Regione aveva potuto acquisire alcuni elementi di base necessari alla redazione del piano regionale di risanamento e tutela della qualità dell´aria. Nel 2008 l´esecutivo ha dato l´avvio alle procedure di formazione del documento strategico. Dopo una lunga procedura che ha contemplato anche la Vas e le consultazioni del pubblico e degli organi competenti in materia ed accolte le relative osservazioni, la Giunta regionale, ha approvato il piano di miglioramento della qualità dell´aria. Nella sua versione definitiva sono confluite tutte le osservazioni presentate. Ora il tutto passerà al vaglio del Consiglio delle Autonomie che dovrà esprimersi dando il proprio parere.  
   
   
AMBIENTE: COSTITUITA FONDAZIONE “VILLA FABRI” DI TREVI  
 
Perugia, 15 marzo 2010 – La gestione di una “Rete Regionale di Ville, Parchi e Giardini”, raccordata allo “European Garden Heritage Network”; lo sviluppo delle attività dell’Osservatorio Regionale della Biodiversità; iniziative di formazione, aggiornamento e ricerca; l’organizzazione di mostre, convegni, work-shops e seminari di carattere scientifico, culturale ed enogastronomico; l’istituzione di specifiche borse di studio: con queste finalità è stata ufficialmente costituita ieri, dai rappresentanti della Regione Umbria e del Comune di Trevi, la “Fondazione Villa Fabri”, che ha come sede la villa seicentesca, recentemente restaurata e riaperta al pubblico, nel centro storico di Trevi. Nel consiglio di amministrazione della Fondazione (che, secondo lo statuto approvato, è composto da un numero dispari di membri non minore di tre e non maggiore di cinque) sono stati nominati Paolo Papa e Gianluigi Marcantoni, rispettivamente dirigenti del Servizio Promozione Aree Naturali e Parchi e del Servizio Promozione delle Produzioni Agroalimentari dell’Assessorato regionale all’agricoltura. Senza fini di lucro e con i dichiarati obiettivi di “tutelare e valorizzare la natura e l’ambiente, promuovere e valorizzare la cultura e l’arte, sviluppare e valorizzare le componenti paesaggistiche, culturali, ambientali, econogastronomiche regionali”, la Fondazione – è detto nello statuto – “intende raccordarsi e sviluppare sinergie e collaborazioni con altri organismi pubblici e privati, che operino nei settori d’interesse della Fondazione o che ne condividano lo spirito o le finalità”.  
   
   
TUTELA AMBIENTALE, ECOLOGIA ED ENERGIA: A VARESE SEMINARIO PER LA COMPILAZIONE DELL’APPLICATIVO O.R.SO.  
 
Varese, 15 marzo 2010 - Si è svolto a Villa Recalcati il seminario tecnico per la procedura di compilazione dell’applicativo O.r.so. Rivolto agli impianti di trattamento rifiuti della provincia. La partecipazione al seminario, organizzato dal Settore Ecologia ed Energia della Provincia, è stata numerosa; circa 100 dei 209 impianti erano rappresentati in sala, anche in virtù delle importanti novità introdotte con la D.g.r. N.10619 del 25.11.2009, che estende a tutti i soggetti gestori di rifiuti, l’obbligo di compilazione delle dichiarazioni periodiche on line e introduce sanzioni per l’incompleta o tardiva compilazione. L’assessore alla Tutela Ambientale della Provincia di Varese Luca Marsico e il dirigente del Settore Ecologia Susanna Capogna hanno introdotto il seminario, sottolineando il fatto che lo spirito della Provincia non è vessatorio, ma collaborativo soprattutto dal punto di vista della formazione; in tal senso è stato previsto questo seminario, durante il quale Matteo Lombardi, responsabile dell’Osservatorio Regionale Rifiuti di Arpa Lombardia, ha presentato dettagliatamente tutte le caratteristiche dell’applicativo web e le modalità di compilazione. La Regione Lombardia ha da tempo disposto (L.r. 26/03, D.d.g. N.12868 del 11.11.2008), l’acquisizione di dati aggiornati e completi relativi alla gestione dei rifiuti urbani e speciali in Lombardia. Con quest’ultima Deliberazione si è completato il quadro normativo stabilendo l’obbligo di compilazione per tutti gli impianti che trattano rifiuti. Il sistema è stato introdotto in modo graduale per cui già dallo scorso anno un centinaio di impianti avevano iniziato ad introdurre i dati nell’applicativo. Tali dati riguardano i quantitativi di rifiuti ritirati, quanti sono stati trasformati in prodotti (materie prime seconde) e quanti in scarti di lavorazione, dettagli sulle lavorazioni effettuate e le tariffe di conferimento. Mediante l’applicativo O.r.so. Anche i Comuni dispongono di un sistema molto dettagliato in cui inserire tutti i dati relativi alle raccolte differenziate effettuate sul territorio, sia quantitativi sia economici, oltre ad una serie di informazioni di contorno. Il Settore Ecologia ed Energia della Provincia di Varese, l’Attività Rifiuti ed Inquinamento Atmosferico e l’Osservatorio Rifiuti Provinciale, sono a disposizione delle Aziende per ogni informazione o precisazione.  
   
   
BASILICATA, ACTA: RACCOLTA DIFFERENZIATA RIFIUTI PER COMITATI ELETTORALI  
 
Potenza, 15 marzo 2010 - L’acta Spa di Potenza comunica che in occasione della campagna elettorale per le elezioni regionali del 28 e 29 marzo, stante i rilevanti quantitativi di materiale recuperabile prodotto dai comitati elettorali, ha predisposto un servizio di raccolta differenziata dei rifiuti (carta, cartoni, plastica, alluminio, ecc.) attraverso la dotazione di appositi contenitori in plastica da installare presso i comitati che ne faranno richiesta nonché il relativo servizio di svuotamento dei medesimi a cura della stessa Azienda. Tutti i comitati elettorali che intendono richiedere il servizio gratuito devono contattare i numeri 800276486 e 0971/410736 dalle 8.30 alle 14.00 escluso la Domenica.