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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Luglio 2012
GLI EUROPEI SVILUPPANO UN SOFTWARE OPEN-SOURCE PER LE BIOSCIENZE  
 
Bruxelles, 2 luglio 2012 - Elaborare dati di bioimaging è appena diventato più facile, grazie a un nuovo software open-source per la visualizzazione multidimensionale, l´elaborazione e l´analisi delle immagini, sviluppato da un team di ricercatori tedeschi e finlandesi. Il software cosiddetto Bioimagexd, in fabbricazione per gli ultimi 10 anni, facilita l´analisi delle funzioni di cellule e tessuti, per esempio come le molecole si muovono sulla superficie delle cellule e come si legano tra di loro. Presentato sulla rivista Nature Methods, lo studio è stato in parte finanziato da un contributo nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue. I ricercatori provenienti da Turku e Jyväskylä in Finlandia e da Dresden in Germania stanno dando al settore delle scienze della vita un vantaggio fornendo un software che permette l´analisi della composizione della superficie della cellula. Il software permette anche ai ricercatori di sondare la diffusione delle cellule del cancro in un ambiente tridimensionale (3D) e di determinare quanto efficacemente i virus e i farmaci mirati entrano nelle cellule, una cosa mai fatta prima. La ricerca nella bioscienza e nella biomedicina si è intensificata, grazie al lavoro svolto nel campo dell´imaging della cellula e del tessuto con nuovi microscopi specializzati. Questa tecnologia all´avanguardia ha dato inoltre ai ricercatori i mezzi per studiare meglio le cellule vive. Le immagini microscopiche però devono essere trasformate in modelli 3D per essere visualizzate adeguatamente. Quindi anche se queste immagini 3D forniscono informazioni fondamentali, i dati scientifici affidabili hanno bisogno di valori numerici che possano essere usati in calcoli matematici, che a loro volta possono essere usati con set di dati completi. Qui entrano in gioco i ricercatori tedeschi e finlandesi che hanno generato precise specifiche software per elaborare i dati di imaging. L´elemento chiave? Il software doveva essere basato su principi open-source, prontamente accessibili a tutti i ricercatori. Qual è stato il risultato? Bioimagexd. Bioimagexd può aiutare i ricercatori a generare metodi di analisi completamente nuovi, elaborare miriadi di immagini allo stesso tempo e analizzare milioni di molecole. Secondo il team, i test comparativi hanno mostrato che Bioimagexd è più veloce e più sensibile di altri programmi simili. Un team di ricerca dell´Università di Jyväskylä coordinato da Jyrki Heino ha cominciato a lavorare sul software Bioimagexd circa dieci anni fa. In questo tempo, i ricercatori hanno collaborato per ottimizzare il software. Pasi Kankaanpää, che adesso lavora al Centro di biotecnologia di Turku come Coordinatore del Nucleo imaging cellulare in Finlandia, ha guidato lo sviluppo del progetto. Anche l´Accademia finlandese e l´Agenzia finlandese di finanziamento per la tecnologia e l´innovazione hanno sostenuto lo studio. Per maggiori informazioni, visitare: Università di Turku: http://www.Utu.fi/en/ Nature Methods: http://www.Nature.com/nmeth/index.html    
   
   
MILANO: CITTÀ DELLA SALUTE, LA SCELTA È PER AREA FALCK  
 
Milano, 2 luglio 2012 - Il Tavolo istituzionale per la Città della Salute e della Ricerca, riunito il 30 giugno a Palazzo Lombardia sotto la presidenza di Roberto Formigoni, ha deciso all´unanimità di indicare l´area ex Falck di Sesto San Giovanni come sede del grande progetto scientifico-sanitario che integrerà gli Istituti Tumori e Besta. Al Tavolo hanno partecipato Regione Lombardia, Ministero della Salute, Comune di Sesto San Giovanni, istituti Tumori e Besta. Assente invece il Comune di Milano, come già preannunciato con una lettera del sindaco Giuliano Pisapia a Formigoni. L´indicazione del Tavolo sarà all´ordine del giorno della Giunta regionale, cui spetta la decisione ufficiale sulla localizzazione, già convocata per lunedì 2 luglio. Ne ha dato notizia lo stesso presidente Formigoni, insieme agli altri protagonisti del Tavolo e cioè Monica Chittò (sindaco di Sesto), Filippo Basso (Ministero della Salute), Giuseppe De Leo (presidente Tumori), Alberto Guglielmo (presidente Besta). Dopo Tanti Rinvii - La decisione di oggi è stata presa dopo diversi rinvii chiesti dal Comune di Milano, rinvii cui, ha spiegato Formigoni, ´ho acceduto per cortesia istituzionale, convinto come sono che le decisioni assunte l´unanimità sono più forti e quindi preferibili. Constato con dispiacere che il Comune di Milano, dopo aver condiviso tutti i passaggi del nostro cammino dall´inizio dell´anno a oggi, compresa la necessità di individuare l´area con la massima rapidità (ne fanno fede i verbali approvati sempre all´unanimità) abbia scelto di non partecipare oggi´. ´D´altra parte - ha aggiunto Formigoni rispondendo alle domande dei giornalisti - l´unica proposta messa in campo da Milano in questi sei mesi è stata la caserma Perrucchetti, ma è ormai evidente a tutti che il Ministero della Difesa, che ne è il proprietario, non aveva e non ha nessuna intenzione di concederla. Perciò un ulteriore rinvio avrebbe voluto dire concedere tempo al nulla´. Milano Nell´adp - Dopo il passaggio in Giunta, si dovrà costruire e sottoscrivere un Accordo di Programma entro il marzo 2013 (´i tempi tecnici non sono brevissimi´, ha sottolineato Formigoni, anche perché comprendono la Valutazione ambientale strategica - Vas). A questo Accordo di Programma parteciperà anche il Comune di Milano. ´Ho volentieri acceduto a questa richiesta, con la condivisione di tutti gli altri partecipanti al tavolo´, ha detto Formigoni. Tempi E Risorse Certe - Nel frattempo verrà indetta la gara (novembre 2012), per arrivare all´aggiudicazione nel settembre 2013, all´inizio dei lavori nel marzo 2014; la fine dei lavori di costruzione della struttura (il cosiddetto ´rustico´) è prevista per il dicembre 2015. Certezza sui tempi, dunque, e anche certezza sulle risorse: fino a 350 milioni da parte della Regione Lombardia, 40 milioni dal Ministero della Salute (per nuovi macchinari e tecnologie del Besta), oltre a 50 milioni che il concessionario anticiperà, recuperandoli poi con la successiva gestione di servizi non sanitari, come guardiania, pulizie, ristorazione, ecc. La Bonifica - Apprezzamento per l´apertura al Comune di Milano sull´Accordo di programma è stata espressa da tutti, in particolare dal dott. Basso a nome anche del ministro Balduzzi e dal sindaco di Sesto. Monica Chittò ha anche confermato che l´area verrà messa a disposizione gratuitamente e ha assicurato che i lavori di bonifica procederanno in tempi rapidi, iniziando già nell´autunno 2012. Il Convolgimento Degli Irccs - Che non si tratti affatto di una semplice scelta ´urbanistica´ è stato sottolineato con forza dai due presidenti degli Irccs. ´Abbiamo iniziato a studiare il progetto sanitario e scientifico già tre anni fa - ha detto De Leo - e ci dà sicurezza il fatto che questi studi non sono stati accantonati, dopo l´abbandono dell´ipotesi Vialba, ma invece proficuamente utilizzati´. Stesso concetto espresso da Guglielmo, il quale ha aggiunto che ´tiriamo un sospiro di sollievo: la certezza della soluzione e dei tempi è per noi fondamentale dal momento che non possiamo rimanere nella situazione attuale ancora per lungo tempo; basti pensare che i nostri laboratori sono dislocati in 7 diverse sedi´. Sia Besta sia Tumori hanno inoltre dato rassicurazioni a Formigoni che sul progetto sarà sempre più efficacemente coinvolto il personale dei due istituti. Niguarda E Policlinico - Sono due ipotesi che nei mesi scorsi sono state esaminate. ´Due aree prestigiose - ha detto Formigoni - ma nessuna delle due praticabile, per l´insufficienza delle superfici libere´. Scartata anche l´ipotesi, pure circolata, di non realizzare un nuovo complesso ma di ristrutturare i due edifici attuali. I quali tuttavia, ha detto Formigoni citando il parere dei tecnici ´hanno una notevole vetustà immobiliare, non sono quindi adattabili agli elevati standard che bisogna prevedere per il futuro; inoltre sono in aree carenti di collegamenti e parcheggi´. Il presidente della Regione ha aggiunto che ´i 32 milioni già stanziati dalla Giunta serviranno a garantire la perfetta funzionalità di Besta e Tumori per i prossimi 4-6 anni´. Città Metropolitana - A chi ha fatto osservare che scegliendo l´area Falck si esca da Milano, Formigoni ha fatto notare che dal punto di vista sostanziale questo non è vero: la Città della Salute sarà a pochi metri dalla fermata della linea 1 della Metropolitana Milanese. Di più: ´La Città della Salute sarà il più grosso contributo alla realizzazione della Città Metropolitana´.  
   
   
SANITA’: A MESTRE IL MEETING “IL VENETO PER LA RICERCA”. ESPERTI VENETI E NAZIONALI FANNO IL PUNTO SU PRESENTE E FUTURO.  
 
 Venezia, 2 luglio 2012 - La sanità veneta, con il suo sempre più risicato bilancio, ha fatto e sta facendo il possibile per sostenere la ricerca scientifica, ma per fare il salto di qualità è necessario creare sinergie forti tra pubblico e privato, tra i diversi centri di ricerca, tra le Università e le strutture sanitarie pubbliche. In una parola, fare squadra e puntare con decisione ai finanziamenti nazionali e a quelli comunitari che, nel nuovo programma “Horizon 2020”, prossimo a subentrare all’attuale Settimo Programma Quadro, potrebbero ammontare complessivamente a circa 80 miliardi di euro. E’ stato questo il tema dominante della prima giornata di lavori del meeting “Il Veneto per la Ricerca – la ricerca sanitaria promossa e sostenuta dalla Regione del Veneto” apertosi stamattina al Centro Rama dell’Ospedale dell’Angelo a Mestre, nell’ambito del quale esperti, ricercatori e managers della sanità pubblica e privata si confrontano sul futuro della ricerca sanitaria nell’ambito di un modello d’eccellenza come quello veneto, partendo dallo stato di fatto. La giornata inaugurale (il confronto prosegue sul piano prettamente tecnico il 28 e 29 giugno) è stata aperta da un intervento dell’assessore regionale alla sanità Luca Coletto. “Con le difficoltà finanziarie generali nelle quali si trova tutta l’Italia – ha detto Coletto – fare squadra e concentrare gli sforzi per proporre progetti ai livelli di finanziamento nazionali ed esteri, pubblici e privati, non è solo una buona pratica, ma un imperativo categorico”. “I fondi nazionali per la sanità regionale – ha aggiunto – sono in una fase di pesante contrazione. Ciò nonostante come Regione abbiamo sempre fatto la nostra parte, stanziando annualmente da 2 a 3 milioni di euro per sostenere i progetti di ricerca finalizzata che tanti straordinari cervelli veneti propongono. Sappiamo che non basta: per questo ci siamo anche messi a disposizione per coordinare le forze, e devo dire che ci stiamo riuscendo”. Infatti, nell’ambito del Settimo Programma Quadro europeo sono ben 37 i progetti di ricerca veneti che hanno trovato finanziamenti all’interno di Programmi europei per un ammontare complessivo di quasi 13 milioni di euro. Ora l’obiettivo è rafforzare il coordinamento tra i diversi attori del settore per valorizzare le grandi capacità scientifiche dei ricercatori veneti e per sostenere i loro lavori a livello internazionale. “In quest’ottica – ha detto Coletto – l’appuntamento di oggi e domani è prezioso, perché si è aperto un dialogo interpersonale ed intersettoriale che mi auguro prosegua nel quotidiano”. Le forze, comunque, andranno concentrate anche nel coinvolgimento dei privati, a questo proposito Coletto ha fatto l’esempio delle case farmaceutiche, nel sostegno alla ricerca di alto livello, e nel rafforzamento della collaborazione con le Università. Il confronto sul piano scientifico si dipanerà in sessioni specifiche dedicate all’area preclinica e traslazionale, all’area chirurgica, all’area medica, a quella oncologica, all’organizzazione sanitaria, all’innovazione, alla prevenzione e promozione di stili di vita salutari, alla realtà e alle prospettive dei giovani ricercatori.  
   
   
PUGLIA: DIMINUISCE LA MOBILITÀ PASSIVA IN SANITÀ  
 
Bari, 2 luglio 2012 -L’assessore alle Politiche della Salute, Ettore Attolini, ha diffuso la seguente nota sulla mobilità passiva: “Un’analisi accurata sui dati della mobilità passiva della regione Puglia ci restituisce una fotografia certamente confortante, in quanto i viaggi fuori regione, cosiddetti viaggi della speranza, per ricorrere alle cure e all’assistenza sanitaria sono ormai in costante dal 2007. E questo è certamente merito di un articolato processo di ristrutturazione della rete dei servizi sanitari più omogenea e più rispondente alle necessità di salute dei cittadini. Un risultato di questo tipo è anche il frutto di uno studio puntuale e costante, su base scientifica, delle cause che spingono i cittadini a cercare risposte alle domande di salute fuori dal proprio territorio. Abbiamo già da tempo individuato le cause strutturali principali, così come ci sono noti i “Drg” (raggruppamenti omogenei di diagnosi) per i quali i cittadini preferiscono il ricovero fuori regione. Ci sono territori in Puglia, ad esempio, che soffrono di carenze di alcune discipline specifiche che nel corso degli anni hanno condizionato l’andamento della mobilità passiva, costringendo i cittadini a cercare risposte adeguate sia all’interno della stessa regione, in altre province, che in strutture ospedaliere extraregionali. Su questo aspetto siamo impegnati già da tempo e il Piano di riordino della rete ospedaliera può rappresentare una grande opportunità per tappare quelle falle che il nostro sistema sanitario presentava”. Secondo Attolini “un effetto positivo del potenziamento della rete dei servizi, ad esempio, lo si vede chiaramente nell’andamento della mobilità passiva per la cura di patologie come i tumori: la mobilità per questo tipo di patologie va riducendosi costantemente negli ultimi cinque anni, dal 2006 al 2010, passando da 13.266 a 12.177 ricoveri fuori regione. Una riduzione del 9% dei ricoveri di mobilità passiva per patologie neoplastiche, a fronte di una riduzione dei ricoveri complessivi fuori regione del 6%. Un altro dato molto interessante riguarda la mobilità passiva extraregionale per le prestazioni specialistiche di Pet Tac: nel 2006 i pugliesi che si recavano fuori regione per questo tipo di prestazioni diagnostiche, fondamentali per la cura delle patologie neoplastiche, erano 5.520, e le prestazioni erogate in Puglia erano appena 308; mentre nel 2010 si sono registrate 4.273 prestazioni per cittadini pugliesi in ospedali non pugliesi, a fronte di 10.266 prestazioni nelle strutture pugliesi. Un abbattimento della mobilità passiva del 23% dovuto all’implementazione di una rete di Pet tac pubbliche sul territorio pugliese, a partire dal 2007. Ricordo, infatti, che fino al 2006 la Puglia era sprovvista di Pet tac pubbliche, oggi invece la Puglia ne conta ben 5, più un’altra che entro qualche mese sarà a disposizione della Asl Lecce, soddisfacendo il 70% della richiesta di prestazioni, a fronte del 5% nel 2006”. “Va specificato – prosegue l’assessore - che esistono diversi tipi di mobilità passiva. Innanzitutto, ci sono quote di mobilità per patologie di elevatissima complessità, per cui i cittadini preferiscono rivolgersi a strutture di eccellenza pressoché uniche sul territorio nazionale; del resto un fenomeno analogo si verifica anche all’interno della nostra regione, nella quale 10 ospedali coprono oltre la metà della domanda di salute, esercitando una forte attrazione per i cittadini di tutto il territorio pugliese. C’è poi un’altra quota di mobilità che riguarda prestazioni di bassa complessità, ovvero prestazioni che potrebbero essere erogate nelle strutture pugliesi in condizioni di sicurezza, con livelli di qualità dei servizi adeguati e con tempi d’attesa per i ricoveri in linea con la media nazionale. In questi casi la mobilità si configura come fenomeno che fa aumentare i costi del sistema sanitario, senza però modificare la qualità dell’assistenza sanitaria. Va pure precisato che una quota di tale mobilità è verosimilmente dovuta a prestazione erogate a cittadini che risultano residenti in Puglia, ma che lavorano o studiano in altre regioni, un fenomeno quindi, rispondente ad altre cause e non all’offerta di prestazioni nelle strutture regionali”. “Tuttavia – conclude - la mobilità passiva per prestazioni di bassa complessità è una problematica su cui si sta sviluppando una profonda riflessione a livello nazionale, con proposte di correttivi che sono al vaglio della Commissione degli assessori regionali alla Salute e di uno dei tavoli tecnici che sono stati istituiti presso il Ministero della Salute per la elaborazione del Nuovo Patto della Salute 2013-2015. E’ chiaro, quindi, che non si tratta di un problema che riguarda solamente la Puglia, ma coinvolge tutte le regioni italiane e in molti casi, investe direttamente il rapporto fra l’offerta pubblica e l’offerta privata. Questa mattina l’Assessorato e l’Ares hanno incontrato alcuni rappresentanti dell’Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) proprio per mettere a punto uno studio di dettaglio sulla mobilità passiva e sulle strategie per il suo contenimento.  
   
   
FVG: RINNOVATO ACCORDO CON VENETO PER RACCOLTA SANGUE CORDONALE  
 
 Trieste, 2 luglio 2012 - L´accordo tra la Regione Friuli Venezia Giulia e la Regione del Veneto finalizzato alla collaborazione nel campo della raccolta, lavorazione e conservazione di sangue cordonale è stato rinnovato. La relativa delibera, proposta dal presidente della Regione, Renzo Tondo, è stata approvata il 27 giugno dalla Giunta regionale. Con la stessa delibera il presidente è stato autorizzato alla sottoscrizione dell´accordo, per il quale non derivano oneri aggiuntivi a carico della Amministrazione regionale. Il sangue del cordone ombelicale rappresenta un´importante fonte di cellule staminali emopoietiche (Cse), il cui trapianto costituisce un´efficace strategia terapeutica nella cura di patologie tumorali e non tumorali. Pertanto, per l´alta valenza sociale della donazione del sangue del cordone ombelicale, la Regione Friuli Venezia Giulia ha già attivato una rete regionale di raccolta in tutti i Punti nascita regionali con l´obiettivo di promuovere la raccolta solidaristica del sangue cordonale, concorrendo a soddisfare il fabbisogno nazionale, europeo e internazionale di Cse. Dal 2008 la Regione Friuli Venezia Giulia ha avviato un programma di interventi atti a incentivare e ottimizzare l´attività di donazione, raccolta e trasporto del sangue da cordone ombelicale, mediante l´istituzione di una rete regionale che ha coinvolto tutti i Punti nascita operanti sul territorio e sottoscritto un accordo con la Regione Veneto per la collaborazione nel campo della raccolta, lavorazione e conservazione del sangue da cordone ombelicale. Tale accordo, ora rinnovato, è stipulato sulla base del decreto ministeriale che istituiva una rete nazionale di banche per la conservazione di sangue da cordone ombelicale ed ha lo scopo di ottimizzare il processo sulla base di bacini di utenza adeguatamente dimensionati, per ragioni di efficienza operativa, di qualità degli standard e di economicità. Inoltre, è finalizzato a permettere l´operatività della rete di raccolta del sangue placentare atta a garantire a tutte le partorienti nel Friuli Venezia Giulia, che rispondono ai requisiti previsti dalla normativa vigente, la possibilità di operare la scelta della donazione volontaria del sangue di cordone ombelicale. In tutti i Punti nascita delle Aziende ospedaliero-universitarie (A.o.u.), delle Aziende ospedaliere (A.o.), delle Aziende per i servizi sanitari (A.s.s.), degli Istituti di ricovero e cura a carattere Scientifico (I.r.c.c.s.) e strutture private convenzionate del Friuli Venezia Giulia viene garantita la raccolta del sangue cordonale ai fini della donazione solidaristica. Il prelievo è a carico del Punto prelievo (ovvero l´Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia presso la quale avviene il parto) che seguirà i protocolli scritti, concordati con la Pdcbb (Banca di sangue di cordone ombelicale dell´Azienda ospedaliera di Padova-padova Cord Blood Bank/pdcbb) in merito alle procedure da seguire per garantire la conformità ai criteri di selezione delle donatrici. Ogni Punto prelievo si impegna a fornire alla Pdcbb le unità di sangue placentare idonee, in base ai requisiti forniti dalla Banca stessa, secondo disponibilità. La Pdcbb si impegna a fornire le procedure operative standard, nonché i materiali necessari a tutte le fasi del processo di raccolta del sangue cordonale, senza oneri a carico delle A.o.u., A.o., A.s.s., I.r.c.c.s. O strutture private convenzionate, sede dei Punti prelievo della Regione Friuli Venezia Giulia. Il trasporto delle unità di sangue cordonale dai Punti prelievo del Friuli Venezia Giulia alla Pdcbb viene eseguito secondo modalità e tempi concordati con la Banca stessa. Esso viene organizzato a cura e onere della Regione Friuli Venezia Giulia, secondo modalità previste dalla normativa vigente e regolamentate a livello regionale. La Banca di sangue di cordone di Padova opera in conformità alla normativa nazionale e regionale vigente, agli indirizzi di coordinamento e di controllo tecnico scientifico del Centro nazionale Sangue d´intesa con la Consulta ed agli standard nazionali (Ibmdr Italian Bone Marrow Donor Registry) e internazionali (Fact/netcord e Wmda-world Marrow Donor Association). La Banca di sangue di cordone di Padova provvede, senza oneri a carico della Regione Friuli Venezia Giulia, allo screening sierologico, alla tipizzazione, processazione e conservazione delle unità di sangue placentare raccolti presso i Punti prelievo Fvg e si impegna a inviare i dati di ciascuna unità idonea all´utilizzo trapiantologico all´Ibmdr, secondo gli standard operativi aggiornati dall´Ibmdr stesso. Eventuali ulteriori spese ed oneri rimangono a carico della Banca di sangue di cordone di Padova. I Punti prelievo Fvg si impegnano a selezionare le donatrici, a dare corretta informazione alle stesse sul prelievo, a raccogliere le informazioni anamnestiche e il consenso informato, come da istruzioni operative della Pdcbb e in conformità alla normativa vigente. La Pdcbb garantisce un programma di formazione/aggiornamento a operatori individuati dalla Regione Friuli Venezia Giulia che a loro volta provvederanno a formare/aggiornare i referenti dei Punti prelievo Fvg.  
   
   
SALUTE: "ESPOSIZIONE AMIANTO", ATTIVITÀ CONCENTRATE IN ASS "ISONTINA"  
 
Trieste, 2 luglio 2012 - L´azienda per i servizi sanitari 2 "Isontina" è stata incaricata dalla Regione di svolgere tutte le funzioni di coordinamento delle azioni, effettuate dai diversi enti che compongono il Servizio sanitario regionale, a sostegno delle persone affette da malattie amianto-correlate. L´assessore regionale alla Salute coordinerà le attività affidate all´Azienda Isontina e quelle della Commissione regionale sull´amianto istituita dalla Legge regionale 22 del 2001. Lo ha stabilito oggi la Giunta regionale, su proposta del presidente Renzo Tondo nella sua qualità di assessore alla Salute, che ha anche stabilito che l´Azienda 2 debba esercitare le funzioni "di rilevanza regionale" finalizzate al contenimento dei rischi di amianto attraverso "attività di prevenzione e supporto alla popolazione, sia tutelando la salute che eliminando e mitigando i fattori di rischio". Anche per questo motivo, all´Ass "Isontina" spetteranno le attività di predisposizione di adeguato materiale informativo, anche sullo stato della ricerca clinica in merito alle patologie amianto-correlate, di organizzare (con gli Enti locali, le associazioni "ex esposti" e gli enti di patronato) "corretti percorsi a favore della presa in carico sociosanitaria e previdenziale dei soggetti esposti all´amianto", di attuare iniziative di formazione dedicate ai soggetti addetti alle bonifiche da amianto, nonché di effettuare programmi di ricerca nell´ambito dello studio delle patologie amianto-correlate.  
   
   
TOSCANA: ANZIANI E CALDO, IN ARRIVO 400.000 EURO PER IL PROGETTO DI SORVEGLIANZA ATTIVA  
 
Firenze, 2 luglio 2012 – “Gli anziani sono purtroppo i più esposti ai rischi derivanti dalla condizioni climatiche. Le ondate di calore, come quelle che si stanno verificando in questi giorni, se per una persona giovane possono essere semplicemente motivo di disagio, per un anziano possono rivelarsi fatali, e compromettere gravemente le sue condizioni di salute, in qualche caso anche la sua vita, come è accaduto stamani sul litorale di Tirrenia”. L’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni commenta la morte dei due anziani, Rino Moroni, 71 anni, e Serenella Venturi, 70 anni, deceduti stamani sul litorale di Tirrenia per arresto cardiocircolatorio, quasi sicuramente dovuto al caldo. Proprio per attenuare i rischi derivanti dalle condizioni climatiche, la Regione supporta ormai da anni il progetto “Sorveglianza attiva della persona anziana fragile”, perché su tutto il territorio regionale vengano messi in atto interventi e iniziative per difendere gli anziani dale emergenze climatiche e garantire a tutti un sostegno adeguato per far fronte alle ondate di calore. “Nonostante i tagli e le difficoltà economiche – annuncia Marroni – anche quest’anno abbiamo deciso di sostenere il progetto, destinandogli 400.000 euro”. La cifra verrà distribuita, sulla base della popolazione residente, a Comuni, Società della Salute e aziende sanitarie, per coprire tutte le 34 zone distretto della Toscana. E anche per quest’anno, la Regione si avvale del progetto Meteo Salute, messo a punto dal Laboratorio del Centro Interdipartimentale di Bioclimatologia dell’Università di Firenze, che quotidianamente informa sulle previsioni climatiche zona per zona, avvertendo anche degli effetti del clima sulla salute, in particolare quella delle persone più fragili: bambini, anziani, malati. Il Laboratorio trasmetterà ogni giorno l’allerta meteo ai referenti per la Sorveglianza attiva delle 34 zone distretto, per programmare al meglio l’assistenza, sia sul territorio che negli ospedali. Ma al sito può accedere chiunque, all’indirizzo http://www.Biometeo.it/  
   
   
PUGLIA: A LONDRA MOSTRA "HOME, MY PLACE IN THE WORLD"  
 
Bari, 2 luglio 2012 - Il primo appuntamento della manifestazione Apulian Excellence che viene presentato è la mostra di arte contemporanea “Home, my Place in the World”, fortemente voluta da Angelo Iudice, Presidente di Accademia Apulia Uk. La mostra “Home, my Place in the World”, curata dal critico d´arte internazionale Lia De Venere, curatrice di numerose mostre e rassegne in Italia e all’estero, intende presentare ad un pubblico internazionale il meglio del patrimonio artistico pugliese contemporaneo, incrementandone così la visibilità attraverso i media internazionali e offrendo agli artisti pugliesi la possibilità di vedere riconosciuto il proprio lavoro oltre i confini regionali e nazionali, costruendo un preziosissimo tessuto di relazioni con personalità rilevanti a livello internazionali nel mondo dell´arte. "Home, my Place in the World nasce dalla consapevolezza che nel mondo contemporaneo i concetti di identità e nomadismo hanno avuto una ridefinizione a causa dei grandi spostamenti di singoli individui o di grandi gruppi da un luogo all´altro del pianeta -dice Angelo Iudice, organizzatore dell´evento- L´identità è quel patrimonio di luoghi, persone, relazioni, usi, costumi, ricordi, che ognuno di noi porta impresso nella mente e nel cuore, qualcosa che ci resta dentro anche quando -per motivi diversi- lasciamo la terra d´origine. Qualcosa che affiora sempre anche quando crediamo di avere dimenticato da dove veniamo". “Le giovani generazioni hanno un rapporto inedito rispetto al passato con concetti come quello di patria, identità e appartenenza -dichiara Elena Gentile, Assessore al Welfare e ai Pugliesi nel Mondo- La globalizzazione, la rivoluzione digitale e l´avvento dei viaggi low cost hanno provveduto, almeno in Occidente, a cambiare la percezione del viaggio, delle distanze e dell´emigrazione, con inevitabili ripercussioni sui relativi sentimenti dei singoli. Questo mutamento si ripercuote più repentinamente sulle sensibilità più ricettive, sugli artisti e sulle loro arti, prima su tutte l´arte giovane per eccellenza: quella contemporanea. Questa mostra di pittori e scultori pugliesi, provenienti da tutto il mondo, - continua la Gentile- ci farà scoprire come stiamo cambiando e come si sta affermando in molti di noi un senso di appartenenza globale”. Nella mostra figureranno dipinti, sculture, fotografie, installazioni e video di 17 artisti nati in Puglia e attivi oltre che nella propria regione, anche in ambito nazionale e internazionale. La mostra sarà aperta al pubblico dal 15 al 21 luglio 2012 presso la prestigiosissima sede di “La Galleria Pall Mall” di Londra, dalle 11 alle 19. L´inaugurazione si terrà martedì 17 luglio alle ore 18,30. Apulian Excellence è un programma internazionale organizzato dall´Ufficio Pugliesi nel Mondo - Servizio Internazionalizzazione della Regione Puglia, dall´Istituto Italiano di Cultura di Londra e da Accademia Apulia Uk. Accademia Apulia Uk è un´associazione no profit nata a Londra nel 2008 per formare una rete di professionisti pugliesi che vivono e lavorano nel Regno Unito. Da allora, nuovi membri provenienti da diversi contesti professionali, culturali, etnici e nazionali sono entrati a far parte di questo network. Questa connotazione eclettica fa in modo che l’Accademia sia un’arena vibrante e vivace per chiunque voglia sviluppare progetti artistici e culturali finalizzati a consentire la crescita del talento creativo in uno scenario internazionale. Dal 2010 Accademia Apulia Uk è iscritta all´Albo regionale delle Associazioni e Federazioni di Pugliesi nel Mondo.  
   
   
“OPEN GALLERY INDIPENDENZA” IL MEETING ARTISTICO DELLA CITTÀ DI GAETA - EDIZIONE 2012  
 
- Gaeta, 2 luglio 2012 - Il prossimo Sabato 7 luglio si apre l’atteso Meeting artistico “Open Gallery Indipendenza” che, per questo primo appuntamento, vedrà protagonisti i seguenti Artisti - Espositori, provenienti da varie Regioni d’Italia: (Sezione Pittura) Giuseppe Bruscella, Maria Luisa Cavanna, Milena Ferruzzi, Laura Grispigni, Doriana Guadalaxara, Mario Liberace, Maurizio Lupinelli, Claudio Masala, Agnese Monaco, Roberto Paparelli, Elisa Jane Pedagna, Serena Pellegrino, Luisa Romano, Selenia Rea, Massimiliano Soriente, Giuseppe Trepiccione, Maria Tufano in arte Cassatas; (Sezione Scultura) Vito La Rocca, Salvatore Valerio; (Sezione Fotografia) Enrico Duratorre. La storica e caratteristica Via della Indipendenza di Gaeta sarà l’ideale scenario della rassegna d’arte, ispirandosi alle mostre che ormai da tempo si tengono lungo la famosa via Margutta di Roma. Le successive date sono previste sempre di Sabato: 4 agosto e 1 settembre. Di spessore il pool di Istituzioni e Associazioni che supportano con entusiasmo l’evento, tra cui: Ansi – Associazione Nazionale Scuole Italiane, Aicc – Associazione Italiana di Cultura Classica affiliata all’Unesco, Italia Nostra Onlus, Università Verde del Mediterraneo “Umberto Zanotti Bianco”, Associazione Amici di Gaeta Città d’Arte, Ristorante il Gazebo, Radio Tirreno Centrale. La mostra si propone quale momento di incontro/confronto tra gli artisti partecipanti che contemporaneamente sfoggeranno la loro Arte all’aperto, fuori dai più consueti ambienti “chiusi tra mura”, permettendo così al pubblico un più diretto contatto con l’Arte e l’Artista, il tutto nell’ambito della già suggestiva coreografia urbana pregna di “mura dipinte dal tempo”: Via della Indipendenza. Le varie postazioni dislocate lungo il percorso artistico - da la c.D. “Madonnella” - andranno a costituire un unicum fondendosi tra loro, in ossequio al legame spirituale profondo che unisce ogni singolo artista, donando ai visitatori una ancor più gradevole passeggiata che si rivelerà man mano sempre più interessante, propositiva e stimolante. La promenade del Borgo sarà arricchita dai colori e dalle forme delle opere d’arte esposte accuratamente in graziosi stand tutti riportanti il logo ufficiale della manifestazione, garantendo una giusta uniformità d’insieme, conciliando le affascinanti diversità dei linguaggi. Inoltre, nell’ottica della magica sinergia tra varie forme d’arte, durante il corso della serata sarà presentato un incantevole reading poetico a cura dell’Associazione Artistica e Culturale “deComporre” e, successivamente, il duo acustico per chitarra formato dal cantautore e musicista Dario Calderone e dal lead guitarist Guido Terracciano si esibirà in una performance con splendidi pezzi inediti. Gli organizzatori del Meeting sottolineano che esso potrebbe anche essere foriero di opportunità di visibilità e di lavoro per i giovani e meno giovani partecipanti, che, in qualità di “artisti - espositori”, presenteranno le loro opere e i loro messaggi. L’organizzazione e la realizzazione del Meeting artistico “Open Gallery Indipendenza” sono a cura dell’Associazione di Promozione Sociale de “I Graffialisti”, e gode del patrocinio della Regione Lazio, della Provincia di Latina, del Comune di Gaeta e dell’Ente Parco Regionale Riviera di Ulisse. L’evento è stato ideato ed è curato dall’artista Antonella Magliozzi, presidente dell’Associazione I Graffialisti. Una manifestazione davvero da non perdere e, al contempo, sia un’occasione di crescita culturale che di valore sociale; al taglio simbolico del nastro previsto alle ore 17.00 sono stati invitati, tra gli altri, il sindaco dott. Cosmo Mitrano, il vice sindaco dott. Giovanni Balletta e il delegato al settore cultura dott. Sabina Mitrano del Comune di Gaeta; l’assessore della Provincia di Latina sig.Ra Fulvia Frallicciardi; il direttore del Parco Regionale della Riviera di Ulisse dott. Matilde Scalesse. I giornalisti della carta stampata e delle emittenti radiotelevisive sono invitati a partecipare anche per poter incontrare, con l’occasione, organizzatori ed espositori.  
   
   
SPORT: PRESENTAZIONE A PERUGIA CARTA EUROPEA DIRITTI DELLE DONNE “OCCASIONE PER RINSALDARE LEGAME FRA SPORT E SOCIETÀ”  
 
 Perugia, 2 luglio 2012 – Lo sport non è un mondo separato, è partecipe della società in tutti i suoi aspetti e deve contribuire con i suoi valori di socialità ed inclusione a migliorare non soltanto il benessere, ma l’etica e il senso civico delle persone. È questo il messaggio emerso il 29 giugno, nel corso della presentazione in Umbria della nuova Carta Europea dei Diritti delle Donne nello Sport, elaborata dalla Uisp in collaborazione con altri partners internazionali nell’ambito del progetto “Olympia: equal opportunities via and within sport”, e già presentata il 24 maggio scorso al Parlamento Europeo di Bruxelles, il 26 a livello nazionale a Milano e quindi in altre città d’Italia. L’evento (al quale hanno preso parte l’assessore allo Sport della Regione Umbria - che lo ha patrocinato - Fabrizio Bracco, il presidente nazionale della Uisp Filippo Fossati, la responsabile del Coordinamento Donne Uisp Paola Lanzon, il presidente del Coni regionale Valentino Conti e il presidente regionale del Comitato Italiano Paralimpico Francesco Emanuele) è stato anche un’occasione di incontro per le numerose società sportive e atlete umbre che, distintesi nelle varie discipline sportive, sono state premiate dall’assessore Bracco e dai responsabili del Coni, in un affollato Salone d’Onore di Palazzo Donini. “Nonostante la crisi economica e i tagli alle spese – ha dichiarato l’assessore Bracco –, l’Umbria è impegnata a mantenere il proprio sistema di pratica sportiva ed educazione allo sport. In questi anni – ha aggiunto – abbiamo guardato allo sport in tutte le direzioni, sottolineandone il valore sociale e di coesione e dedicando la stessa attenzione allo sport di eccellenza e a quello di base, elementi ugualmente importanti e fra loro collegati”. “Il nostro obiettivo è quello di far sì che tutti facciano sport”, ha detto il presidente nazionale della Uisp Filippo Fossati, sottolineando come, con il suo 3 o 5 per cento del “Pil” considerando l’indotto, lo sport sia un fattore importante dell’economia, e come l’Italia, con le sue 100 mila società e associazioni sportive, sia all’avanguardia dello sport di base. Riguardo alla “Carta per i diritti delle donne nello sport”, Fossati ha detto che occorre ancora lavorare per combattere la discriminazione, denunciando una scarsa presenza delle donne nei posti dirigenziali delle federazioni e degli organismi sportivi. “Le donne – ha spiegato Paola Lanzon, responsabile del Coordinamento Donne Uisp – incontrano tuttora molte difficoltà, e si trovano davanti, rispetto agli uomini, ad un percorso assai meno agevole e sostenuto”. Un ringraziamento alla Regione Umbria è venuto dal presidente regionale del Comitato Italiano Paralimpico Francesco Emanuele, “per aver fatto incontrare – ha detto – la gente dello sport”. “Il senso dello sport è soprattutto quello di inclusione sociale – ha affermato il presidente del Coni regionale Valentino Conti –, e l’Umbria ha fatto molto su questi temi”. A distanza di oltre 25 anni dalla prima Carta dei Diritti delle Donne nello Sport, proposta nel 1985 dalla Uisp e poi adottata dal Parlamento Europeo, sussistono ancora – sottolineano i promotori della Carta - grosse disuguaglianze di genere, soprattutto per quanto riguarda il coinvolgimento delle donne in ruoli e posizioni di vertice e “leadership” all’interno di enti, federazioni e società sportive, oltre che per la pervicace persistenza di stereotipi di genere nella stessa pratica sportiva. Per questo, la Uisp ha messo a punto una nuova “Carta Europea dei Diritti delle Donne nello Sport”, dove il documento dell’ ’85 è stato rivisitato e aggiornato attraverso un lavoro durato 15 mesi, con una particolare attenzione al superamento di tutte le forme di discriminazione culturali, religiose e relative all’orientamento sessuale, al tema della multiculturalità e della disabilità. La Carta è articolata in cinque capitoli tematici: la pratica dello sport; la “leadership”; il mondo dell’educazione; donne, sport e media; le donne e il tifo organizzato.